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La Repubblica Democratica del Congo (detta anche Congo, Congo-Kinshasa o ex Congo belga) è uno Stato

dell'Africa centrale. Tra il 1960 e il 1964 era denominata Repubblica del Congo e dal 1971 al 1997 Zaire.

Il nord del Paese è una delle più grandi aree di foresta equatoriale al mondo; la zona orientale costeggia il
grande rift est-africano, area di montagne, di colline, di grandi laghi, ma anche di vulcani. Il sud e la zona
centrale, area di savana alberata, forma un altopiano ricco di minerali. Nella parte estrema ad ovest, in una
quarantina di chilometri a nord della foce del fiume Congo si sviluppa la costa sull'Oceano Atlantico.

È il paese francofono più popoloso al mondo, avendo una popolazione stimata di 99 milioni di abitanti. Varie
centinaia di diverse etnie nere africane formano la popolazione del paese. La sua economia è principalmente
del settore primario (agricoltura ed estrazione mineraria). Il paese possiede delle immense risorse naturali. Il
francese è la lingua ufficiale e quattro lingue bantu (kikongo, lingala, tshiluba, swahili) sono riconosciute lingue
nazionali.

Dal 1908 al 1960 questa antica colonia è stata chiamata «Congo belga», come anche «Congo-Léopoldville» dal
nome della sua capitale (Léopoldville fino al 1966, data del cambio di denominazione della capitale in
Kinshasa). Dal 1971 al 1997 è stata ufficialmente nota con il nome di Zaire.

L'area che porta oggi il nome di Repubblica Democratica del Congo è popolata da circa 80.000 anni. Lo
dimostra il ritrovamento nel 1988, a Katanda, di arpioni Semliki, alcuni dei più antichi arpioni spinati mai
trovati. Si ritiene fossero utilizzati per la cattura del pesce gatto gigante.[4][5][6]

Tra il VII e l'VIII secolo vi si insediarono tribù bantu provenienti dall'attuale Nigeria. Queste popolazioni diedero
luogo a un certo numero di regni che, nel XIV secolo, furono unificati nel potente Regno del Congo. Al suo
momento di massima espansione controllava un territorio che si estendeva dall'Oceano Atlantico a ovest fino
al fiume Kwango a est, e dal fiume Congo a nord fino al fiume Kwanza a sud.

Nel XV secolo i Portoghesi entrarono in contatto con il Regno del Congo. Un esploratore veneziano al servizio
del Portogallo, Alvise Cadamosto, tracciò nel XV secolo una prima mappa della regione che fu poi esplorata in
modo sistematico e cartografata dall'inglese Henry Morton Stanley il quale risalì l'intero tracciato del fiume
Congo. Restò indipendente invece l'altro regno che sorgeva nella parte centromeridionale dell'odierna
Repubblica democratica del Congo: il regno di Lunda.

Il Regno del Congo passò a tempi alterni dalla sfera di influenza del Portogallo a quella dei Paesi Bassi. La fine
del Regno fu formalizzata dalla Conferenza di Berlino del 1884-1885, in cui la regione, insieme alla parte
settentrionale del regno di Lunda, venne assegnata al re del Belgio Leopoldo II.

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