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IL SUDAFRICA

Di Massimo Brescia
IL PAESE AFRICANO PIÙ MODERNO
Con i suoi quasi 60 milioni di abitanti, il Sudafrica, oltre ad essere uno dei più popolosi
Stati africani, è quello più avanzato tecnologicamente e socialmente. Dopo aver passato
quasi mezzo secolo con leggi razziste e divisioniste, il Sudafrica ha saputo rialzarsi e
svilupparsi in un tempo incredibilmente breve. Ad oggi è il Paese più democratico
d’Africa, seppure a volte ci siano ancora alcuni dibattiti tra afrikaner e neri.
La libertà di religione è totale, così come quella riguardante l’orientamento sessuale
(sono consentiti i matrimoni gay) e, infatti, la forma ad Y e i colori della bandiera
simboleggiano la libertà ed il progresso della nazione. Oltre a ciò il Paese ha anche
bellissimi paesaggi naturali e culturali e sbocchi sugli oceani Atlantico e Indiano.
TUGELA FALLS
Sicuramente una delle attrazioni più
suggestive di tutta l’Africa sono le
seconde cascate più grandi ed ampie,
dopo le Cascate Victoria.
Un famoso fiume alimenta e passa
attraverso queste meravigliose cascate, il
fiume Tugela, che scorre attraverso tutta
la parte più orientale della nazione e che,
infine, sfocia nell’Oceano Indiano.
IL FIUME ORANGE
Il fiume maggiore, però, è un
altro, ossia il fiume Orange od
Oranje. Oltre al Sudafrica,
scorre anche in Namibia e
Lesotho, avendo una
lunghezza complessiva di
2.200 km.
Arriva quasi a prosciugarsi
nella stagione asciutta,
mentre in quella piovosa
spesso straripa e si scatena.
MAFADI E NJESUTHI
Le due montagne più alte del Sudafrica, alte entrambe 3.400 metri, si trovano al confine
con il Lesotho. Esse sono il Mafadi, a 3.450 metri, e il Njesuthi, a 3.408 metri.
Queste montagne fanno parte dell’esclusiva parte delle montagne africane innevate,
poiché, nonostante il suolo sia ad un alto livello dal mare (in caso di un innalzamento di
5 metri del mare l’Africa sarebbe pressoché intoccata) spesso le montagne non
superano i 2.000 metri e rimangono sempre soleggiate.
Entrambi i monti sono adagiati sulla catena montuosa dei Monti dei Draghi, una delle
catene più alte d’Africa.
FONDAZIONE
La fondazione del Sudafrica risale al 1910, anno in cui quattro regioni situate alla punta
meridionale del continente Africano si unirono come Unione Sudafricana, sotto il regno
del Commonwealth. Ciò spiega le tre capitale del Sudafrica: per non concedere troppo
potere ad una regione in particolare, a tre città fu assegnato il ruolo di capitale, ovvero

● Pretoria, capitale amministrativa;


● Città del Capo, capitale legislativa
● Bloemfontein, capitale giudiziaria

La quarta regione al posto di una capitale optò di avere dei versamenti di denaro dalle
altre regioni. La cosa particolare è che nessuna di queste città è quella con più abitanti
di tutta la nazione, dato che questo onore va a Johannesburg, con 5.6 milioni di abitanti.
L’APARTHEID
Purtroppo, però, il Sudafrica in passato è
stato l’artefice dell’Apartheid, dall’afrikaans
mettere da parte; questo nome colpisce in
pieno perché fu attuata una vera e propria
divisione di ogni cosa tra neri e bianchi.
Questo sistema venne ideato nel 1947,
quando salì al potere un partito divisionista
di afrikaner, e finì solo nel 1994, con le
prime elezioni democratiche, vinte da
Nelson Mandela. Solitamente le parti più
moderne delle città, come avvenne a Città
del Capo, venivano assegnate ai bianchi,
mentre le “slums”, le catapecchie, ai neri.
UNA REAZIONE
Migliaia di giovani, africani e non,
disapprovarono fortemente l’Apartheid, il
quale tra l’altro fece cadere a picco la
reputazione del Paese, con conseguente
espulsione dal Commonwealth.
Molti sudafricani neri si iscrissero all’ANC,
African National Congress (congresso
nazionale africano), che, in un primo
momento, seguì il metodo di Gandhi della
non-violenza, ma, dopo che la polizia
cominciò a sparare ai manifestanti neri,
attuò vari attentati, come i GAP italiani
durante la WW2. Tra questi manifestanti
faceva parte un certo Nelson Mandela.
NELSON MANDELA
Anche Mandela fu uno di quei tantissimi ragazzi sudafricani vogliosi di libertà e
giustizia. Così iniziò a protestare, partendo pacificamente ma divenendo via via
sempre più feroce, a differenza di altri pastori di quegli anni, come Martin
Luther King Jr.
Mandela fu arrestato varie volte; all’ultima venne condannato all’ergastolo,
durato in realtà “solo” 27 anni, di cui gran parte nell’ormai celeberrima prigione
di Robben Island. Senza dubbio si macchiò anch’egli di atti violenti, tra cui
uccisioni, che lo dividono profondamente dagli altri lottatori per la pace.
Nel 1994 il presidente de Klerk lo liberò e concesse le prime elezioni
democratiche da molti anni, stravinte da Mandela ed il suo partito. Dopo il
primo mandato si dimise e si ritirò a vita privata. Morì nel 2013.
AFRIKANER NERI

Per concludere parlerò del rapporto di Al contrario, i “neri” si suddividono in


amore-odio tra gli abitanti di sempre del centinaia di tribù, come gli Zulu,
Sudafrica, i sudafricani, e i colonizzatori, sicuramente più conosciuti, e
gli Afrikaner. moltissime altre. Parlano lingue
Gli afrikaner sono un’unione di tutte le estremamente diverse ma, ad oggi, tutti
principali potenze colonizzatrici dell’Africa sanno parlare l’inglese e dunque questo
subsahariana, cioè Portogallo, Olanda, problema linguistico non esiste più.
Germania, Belgio e UK. Hanno una propria Hanno nomi e cognomi molto lunghi e,
lingua e cognomi tipicamente germanici. per noi occidentali, quasi
imppronunciabili.
FINE
Grazie per l’attenzione

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