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AFRICA

Superficie: 30.258.010 Km² - Abitanti: 1 miliardo e 230 milioni (crescita demografica


inarrestabile) - Densità media: 40 ab/Km²

Il continente africano è bagnato a est dall’Oceano Indiano e dal Mar Rosso, a nord
dal Mar Mediterraneo e a ovest dall’Oceano Atlantico.
A nord-est l’Africa è collegata all’Asia dall’Istmo di Suez. A nord-ovest la divide
dall’Europa lo Stretto di Gibilterra.

RILIEVI

L’origine geologica dell’Africa è antichissima; infatti, il continente faceva parte della


Pangea, prima che questa si frantumasse nei blocchi continentali e prima che il
Sudamerica si staccasse dalle sue coste occidentali. Proprio a questa antichità è dovuto
l’aspetto piatto di questo continente: il territorio africano, infatti, è caratterizzato dalla
presenza di grandi tavolati, su cui sorgono isolati i massicci Sahariani (Atlante), il
Kilimangiaro (5895 m), il Kenya (5195 m), il gruppo del Ruwenzori (all’altezza
dell’Equatore) e i Monti dei Draghi nell’estremo sud.

CORSI D’ACQUA

I corsi d’acqua, numerosi solo nella fascia equatoriale, si raccolgono in pochi grandi bacini:
i principali sono quelli del Congo, del Nilo, del Niger e dello Zambesi. Nell’Africa
orientale, allineati in direzione nord/sud, si trovano i più grandi laghi del continente (il lago
Vittoria, il più vasto, il Lago Tanganica e il Niassa)

CLIMA

 a cavallo dell'Equatore si estende una fascia di clima EQUATORIALE;


 a nord e a sud dell'Equatore, è presente il clima TROPICALE;
 nelle parti più settentrionali e più meridionali c'è un clima MEDITERRANEO;
 Nel Sahara e nelle altre zone DESERTICHE c’è forte siccità: le precipitazioni sono
ben al di sotto dei 100 mm annui. Elevatissima è l'evaporazione, fortissimo il
riscaldamento diurno e intensa l'irradiazione notturna che provocano ampie escursioni
termiche sia diurne che annue.
 in Africa esiste poi il clima TROPICALE DI ALTA MONTAGNA, localizzato
nell'Etiopia e nelle "Alte terre" del Kenya e dell'Africa Australe.
ECONOMIA

SETTORE PRIMARIO

 AGRICOLTURA (60% degli occupati): i prodotti di sussistenza sono miglio,


orzo, sorgo, manioca (radice a tubero commestibile, è la terza più importante fonte
di carboidrati ed è una delle principali fonti di cibo per molte popolazioni africane),
mais, riso, patata dolce, fagioli, banane, ecc. I prodotti da piantagione sono
cacao, agave sisalana, palma da olio, caffè, cotone.
 ALLEVAMENTO: cammelli, caprini, ovini, asini, muli, suini, bovini.
 RICCHEZZE MINERARIE: oro, cromo, ferro, vanadio, manganese, uranio,
platino, argento, diamanti, nichelio, zinco, rame, radio, bauxite, coltan (soprattutto in
Congo). Petrolio, metano, carbone, energia idroelettrica sono le fonti energetiche.

Settore secondario

Più che di industrie, si parla di attività manifatturiere, rappresentate per lo più da opifici
impiantati a suo tempo dalle potenze coloniali, per valorizzare prodotti grezzi impiegando
manodopera poco costosa (oleifici, sgranatoi di cotone, lavorazione di cacao ecc.).
L'Africa è dunque il continente meno industrializzato, tuttavia Sudafrica, Egitto e i
Paesi magrebini presentano una struttura industriale adatta sia alla produzione per
i mercati locali che alla esportazione.
In Sudafrica ci sono varie aziende che hanno assunto una rilevanza mondiale.
Tutti gli altri hanno un apparato industriale generalmente vecchio e adatto per lo più alla
produzione locale, solitamente controllato da aziende straniere.
Molti sono i processi industriali inquinanti (ad esempio, la preparazione
dell'alluminio in Mozambico e del titanio in Kenya) che vengono fatti in Africa, con
esportazione e lavorazione del prodotto finito in altri continenti.
Il settore occupa circa il 15% della forza lavoro.
Settore terziario

Il settore terziario (servizi e turismo) è in crescita in tutti i Paesi che godono di risorse
naturali accessibili e di buona stabilità politica, specie nelle grandi città
(Sudafrica, Namibia, Kenya, Egitto, Marocco e Etiopia).

Un continente con molti problemi


L’Africa è il continente più povero del pianeta. Le difficoltà sono tante, a partire dalle
drammatiche ineguaglianze nella distribuzione della ricchezza e delle risorse naturali, che
l’Africa possiede in abbondanza. Pesano tuttora le conseguenze del difficile processo
di decolonizzazione.
Tranne i Paesi della fascia mediterranea e il Sudafrica (che pure non sono esenti da gravi
problemi, soprattutto di ordine sociale), il continente detiene record negativi in tutti i campi.
A peggiorare la situazione contribuiscono la diffusa corruzione delle classi dirigenti e
soprattutto le guerre; queste ultime sono alimentate in parte da conflitti etnici e religiosi,
ma principalmente da motivi economici, primo fra tutti lo sfruttamento delle risorse anche a
vantaggio delle potenze multinazionali straniere.
Uno dei problemi sanitari più drammatici è la diffusione del virus HIV (responsabile
dell’insorgere dell’AIDS), favorita dalla povertà e dalla carenza di adeguata informazione
Anche il variegato e ricchissimo ambiente naturale è in pericolo: come l’ONU ha
sostenuto più volte, le sfide che attendono l’Africa sono le stesse che attendono l’intera
umanità.

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