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SUD-EST ASIATICO

AMBIENTE E SOCIETÁ

I geografi nel Sud-est asiatico hanno spesso sottolineato la complessa relazione tra la
geografia fisica e umana, per due motivi principali, in primo luogo: caratteristiche
climatiche (che ha portato ad un progressivo sviluppo della coltivazione del riso), sul fronte
opposto invece la regione, essendo prossima ai confini delle placche, è soggetta a vari
fenomeni endogeni.

Clima, adattamento e cambiamento globale

Sebbene il Sud-est asiatico venga spesso considerato come un'unica regione tropicale, in
realtà è caratterizzato da una varietà di sub-regioni climatiche, che sono caratterizzate dalla
Zona di convergenza intertropicale → monsoni (precipitazioni) → producono l'effetto
orografico. La regione viene, solitamente, divisa in due sub-regioni maggiori:

• Mainland: Birmania, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam e penisola della


Malesia;

• Island: Singapore, Indonesia, Filippine e Timor Est;

La combinazione tra i monsoni, la zona di convergenza intertropicale e i cicloni/tifoni (che,


in particolare nelle Filippine, sono molto frequenti) ha reso questa regione una delle più
umide al mondo. Gli esseri umani, con il passare del tempo, si sono adattati a queste
condizione climatiche, sviluppando così la coltivazione del riso usando l'acqua proveniente
dalle piogge, la costruzione di terrazzamenti, risaie e sistemi di irrigazione →
costruzione di dighe: paddy farming. L'aumento della coltivazione del clima su larga scala,
probabilmente, è dovuto anche alle caratteristiche dei micro-climi. Tuttavia si guarda con
preoccupazione l'aumento delle temperature che possono portare a periodi di siccità.

Risorse geologiche, rischi e gestione dell'acqua

Come si è già detto il Sud-est asiatico è una delle regioni più geologicamente vecchie, ma,
allo stesso tempo, anche una delle più attive. In quanto le regioni sono caratterizzate da una
frequente attività di fenomeni endogeni (quali eruzioni vulcaniche, terremoti, maremoti
ecc..), questo perché si trova su placche attive. È molto montuosa, tranne per le zone che si
trovano sulla fascia costiera (Indonesia →13,600 isole; Filippine → 7000 isole). Che si
distinguono anche per un'economia prettamente marittima.

Energia e risorse minerali

La geologia e la tettonica del sud-est asiatico ha creato risorse minerali e di energia, come di
stagno e petrolio, la regione, tuttavia, non è ricca come le altre regioni (ad esempio
l'Africa), infatti il petrolio proveniente dal sud-est asiatico costituisce circa il 5% della
produzione globale (i maggiori produttori sono: Indonesia, Malesia e Brunei).
L'esportazione dello stagno, soprattutto dalla Malesia, è molto importante anche se negli
ultimi 20 è diminuito molto (esaurimento dei depositi). Le nuove fonti di energia sono: i
biocarburanti, come l'olio di palma che può essere convertito in biodiesel (Indonesia e
Malesia →80%).

Rischi e benefici dell'attività vulcanica

Nel corso degli anni le zone del sud-est asiatico sono state soggette a diversi fenomeni
vulcanici che hanno contribuito alla morte di molte popolazioni. Le regioni più soggette a
questi fenomeni sono l'Indonesia e le Filippine che fanno parte dell'anello del fuoco
(nell'Oceano Pacifico). Tuttavia, i rischi legati ai fenomeni vulcanici sono controbilanciati
dai benefici: provvedono a fornire nutrizione al suolo, rendendolo fertile.

Sistemi fluviali

Come si è già detto, il territorio del sud-est asiatico è un territorio molto fertile, questo è
dovuto in parte anche all'importante presenza dei fiumi in questa regione. Che, oltre a far
diventare fertile il terreno, creano dei veri e propri 'corridoi'/collegamenti tra le regioni e
commercio. Ad esempio, il fiume di estensione più lunga in questa regione è il Mekong
(che nasce dall'altopiano del Tibet e arriva al delta in Vietnam e Cambogia), che è il
principale mezzo di trasporto.

Ecologia, territorio e sviluppo ambientale

La vegetazione e gli ecosistemi del Sud-est asiatico riflettono il suo clima tropicale. Ci sono
due dei maggiori tipi di foresta tropicale: le foreste di Mangrovia, che coprono circa 4
milioni di ettari e svolgono funzioni vitali (proteggendo le aree dall'erosione e provvedendo
a creare un habitat per gli animali) e la Foresta pluviale tropicale (seconda solo
all'Amazzonia per quanto riguarda la biodiversità) che è casa di circa il 10% delle specie di
uccelli, piante e mammiferi presenti sulla terra. Il cambiamento climatico e l'attività delle
placche ha causato una divisione tra gli ecosistemi che prende il nome di Wallace's Line. I
sistemi ecologi furono introdotti grazie al colonialismo europeo portando un boom nella
produzione delle piantagioni di gomma. Tuttavia, uno dei problemi che affligge queste zone
è la deforestazione, dovuta soprattutto alle nuove pratiche di sviluppo economico e dalle
pratiche di gestione coloniale). L'impatto della deforestazione è stato catastrofico, causando:
la perdita di habitat naturali (biodiversità), erosioni, inondazioni, distruzione
dell'ecosistema.

STORIA, ECONOMIA E TERRITORIO

La geografia storica del Sud-est asiatico è distinta dalle sue connessioni con le altre regioni
globali, (est Asia, al sud Asia, Europa e America), grazie anche alle reti commerciali sia
marittime che non.

Legami storici e paesaggi


Il commercio marittimo attraverso i mercanti con il Medio Oriente, la Cina e l'India inizio
all'incirca 2000 anni fa, con uno scambio anche culturale (religioni, manufatti ecc..). Una
delle città più importante a livello commerciale fu Oceo (al confine con il Vietnam e la
Cambogia), e creò un collegamento con l'India e la Cina. Un potente impero fu quello dei
Khmer → Angkor Wat, una struttura religiosa molto grande che ospitava la famiglia reale.
Dopo il crollo dell'impero inizia a svilupparsi, oltre al buddhismo che era ormai radicato
nella popolazione, l'Islam, che portò nel XV secolo ad una nuova riorganizzazione del
governo del sud-est asiatico, i sultanati.

Il colonialismo europeo nel Sud-est asiatico

Il Sud-est asiatico ebbe due periodi coloniali differenti. Il primo, periodo mercantile, dal
1500 al 1800, mentre il secondo, periodo industriale, dal 1800 fino al 1945. Furono sei le
potenze coloniali che si spinsero fino a quella regione: Portogallo, Spagna, Gran Bretagna,
Olanda, Francia e, a partire dal XX secolo, gli Stati Uniti. Sotto le potenze coloniali soltanto
la Thailandia (che, fino al 1939, prese il nome di Siam) restò indipendente. Durante il XIX
secolo, il sud-est asiatico fu integrato nel commercio globale. I colonizzatori, inoltre,
apportarono diverse modifiche (sistemi coloniali) che crearono disuguaglianze spaziali.

Sud-est asiatico post-coloniale

Il potere coloniale europeo nel sud-est asiatico si indebolì notevolmente dopo l'invasione
giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. I giapponesi concessero l'indipendenza in
diverse regioni: Filippine (USA), Birmania e Malesia (Gran Bretagna), Singapore e infine,
l'Indonesia ottenne l'indipendenza soltanto dopo violenti scontri. Durante la Guerra Fredda
anche il sud-est asiatico fu condizionato dalle nuove politiche globali, arrivando a veri e
propri scontri oppressivi.

Economia, accumulazione e il prodotto dell'inegualità

La Seconda Guerra Mondiale portò instabilità nel paese che limitò lo sviluppo economico e
il commercio con le altre regioni mondiali per più di 30 anni. In alcuni casi, come ad
esempio Laos, rivalutarono l'economia capitalista.

Lo sviluppo dell'agricoltura post coloniale

L'agricoltura diminuì, tuttavia restò lo stesso una delle fonti maggiore di reddito (più del
40% in Indonesia, Thailandia, Vietnam e quasi il 70% in Laos e Cambogia).

➢ Produzione di riso, di spezie, tè, caffè, zucchero


➢ Olio di palma

Grazie alla Rivoluzione Verde ci fu un incremento del raccolto, infatti l'Indonesia e le


Filippine triplicarono la loro produzione di riso.

Produzione post-coloniale e sviluppo economico


Tra il 1950 e il 1970 diversi governi dei paesi del sud-est asiatico (quali Malesia, Indonesia,
Filippine e Thailandia) svilupparono un sistema di industrie locali. Volte a sostituire le
importazioni (tassi troppo alti), incoraggiare l'industria nazionale e ridurre la dipendenza
del settore primario. Ci fu, inoltre, tra gli anni '70 e '80, una crescita per quanto riguarda le
esportazioni (Malesia, Singapore e Thailandia). Inoltre, a partire dal 1971, la Malesia
adottò una Nuova Politica Economica → nuovo valore economico per le esportazioni →
industria tecnologica. Esportazione crebbe dal 20% del 1980 al'80% nel 2003. Malesia e
Singapore creano delle multinazionali (Sony, Motorola, Intel ecc..).

Le piccole tigri

Thailandia, Malesia e Indonesia entrano a far parte delle 'tigri asiatiche' →piccole tigri.
In relazione alle 'grandi tigri': Hong Kong, Singapore, Taiwan e Corea del Sud.

Territorio e politica

Il colonialismo prima e la Guerra Fredda dopo contribuirono all'instabilità del paese. Lotte
per l'indipendenza. → Guerra in Vietnam (governo comunista, guerriglie contro i francesi),
resistenza sostenuta dagli Stati Uniti e dalla Cina. Cambogia e Laos raggiungono
l'indipendenza, dopo il ritiro dei francesi, nel 1945. Dopo gli accordi di Ginevra (1954) il
Vietnam viene diviso in: Vietnam del Nord (comunista, sostenuto dalla Cina e URSS) e del
Sud (capitalista, sostenuto dagli Stati Uniti). 1968 → aumento dell'opposizione al
coinvolgimento statunitense → 1973, gli USA si ritirano, il Vietnam è in mano ai comunisti
(Repubblica Socialista del Vietnam).

CULTURA E POPOLAZIONE

Religioni e lingue

Il Sud-est asiatico presenta una varietà sia di lingue che di religioni.

Religioni

La grande varietà di religioni che si trovano nel sud est asiatico riflette le influenze di
centinaia di anni da parte dell'India, della Cina, degli arabi e degli europei. Le due religioni
dominanti sono il buddismo sella terraferma e l'Islam nelle isole. Anche l'induismo e il
cristianesimo sono praticati.

Lingue

La diversità culturale è riflessa anche nella varietà delle lingue presenti, infatti il sud-est
asiatico ha circa 500 distinte etnie e gruppi linguistici. L'Indonesia, per esempio, ha circa
300 gruppi etnici e linguaggi e la popolazione di Laos parla più di 90 lingue differenti.
Nessuna lingua ha unificato la regione, perciò in ogni regione si parla una lingua diversa.
Pratiche culturali, differenze sociali e identità

Così come per la religione e le lingue anche dal punto di vista culturale e sociale ci sono
numerose differenze. Non è raro, infatti, trovare sia famiglie matriarcali che patriarcali.
Soltanto una piccola minoranza però ha una società matriarcale (in quando le donne hanno
più potere e, in alcuni casi, gestiscono anche il denaro della famiglia), ma la maggioranza
continua ad essere patriarcale dove gli uomini hanno l'autorità totale sulla famiglia, società,
pratiche politiche ecc..

Politiche sessuali

Il Sud-est asiatico, in particolare la Thailandia, è molto conosciuta per la sua industria del
lavoro sessuale, infatti in Thailandia è molto 'popolare' la poligamia (la pratica di avere più
di una di una moglie allo stesso tempo). Nella maggior parte dei casi le lavoratrici che
lavorano in questo ambito sono delle ragazze molto giovani e L'esplosione del di questo
lavoro commerciale nella regione ha reso critico l'aumento dell'HIV.

HIV/AIDS

Secondo le stime del 2009 tra le 420 mila e le 670 mila persone in Thailandia erano infette
dal virus dell'HIV, circa l'1% della popolazione. Questi numeri molto alti sono dovuti
all'aumento dell'Industria sessuale e alle droghe endovena, come l'eroina e le anfetamina.

Minoranze politiche

Numerosi gruppi etnici → soprattutto rifugiati politici → molti di questi formano diverse
tribù.

Demografia e Urbanizzazione

Popolazione e fertilità

La popolazione del Sud-est asiatico, secondo le stime fatte nel 2011, era di 600 milioni di
persone ( Indonesia →238 milioni, Filippine →95 milioni, Vietnam →88 milioni,
Thailandia →70 milioni). Negli anni '50, grazie anche a nuove assistenze sanitarie e
all'eliminazione della malaria, ci fu un miglioramento della sanità. Questo portò il sud-est
asiatico, dopo anni in cui la crescita era stata del 2% annuo, ad un rallentamento arrivando a
1,3% annuo. Anche il tasso di fecondità si sta abbassando in molte regioni (in Indonesia
vengono distribuiti gratuitamente contraccettivi). Tuttavia, in diverse zone il tasso di fertilità
rimane alto. La diminuzione del tasso di fecondità viene associato a: migliori condizioni,
status più alto della donna, all'abbassamento della mortalità infantile. Infatti sono le regioni
più povere a mantenere alto il tasso di fecondità (ad esempio Laos con il 3.9 % e Timor
Leste con il 5.7%).

Migrazioni

Nel Sud-est asiatico ci sono 3 tipi di migrazione:


• Dalle aree rurali alle città → spinti dalle maggiori opportunità, maggiore sanità e
servizi;
• Rifugiati → rifugiati dalle varie guerre che sono stati costretti ad evacuare le proprie
città;
• Dalle città alle campagne → fenomeno che ha inizio in Indonesia, dove la
popolazione nella città era troppa e quindi il governo ha emanato un'istanza secondo
la quale i cittadini sarebbero dovuti tornare nelle campagne. Anche altri paesi, per
combattere il sovraffollamento, adottarono queste misure;
Inoltre, il sud-est asiatico ha visto, nel corso del tempo, il flusso di diverse migrazioni, ad
esempio durante il 14esimo e 19esimo secolo la migrazione dei cinesi per colpa delle varie
rivoluzioni (e anche, in alcuni casi, quelle degli indiani). Le popolazioni del sud-est asiatico,
invece, migrarono (anche per colpa delle guerre) negli Stati Uniti, Francia, Canada, ecc..

Urbanizzazione

Come si è già detto, a partire dal 1950 ci fu un rapido aumento dell'aspettativa di vita e, di
conseguenza, anche una rapida urbanizzazione. Infatti la regione ha diverse grandi città
dominate da grandi aree metropolitane come: Manila, Bangkok e Jakarta.

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