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Il massiccio tamu

Belluzzi Nicolò, Venturelli Andrea, Piazza Simone, Pasqualini Emma


La localizzazione del Massiccio
Tamu

Scoperto nei fondali marini dell’oceano Pacifico, a circa 1.600


chilometri a est dal Giappone nel rilievo Shatsky, risulta essere il
vulcano più grande della Terra: è il massiccio Tamu, che occupa uno
spazio di 310 mila chilometri quadrati. Quest’ultimo ha una forma
diversa da qualsiasi altro vulcano sottomarino ed è probabile che possa
darci qualche indizio su come si sono formati i grandi vulcani sotto il
mare. Inoltre si trova nella placca pacifica, e confina con la placca
eurasiatica e con quella filippina.

32°59’07’’Nord;157°58’27’’Est
Le Origini
Originato da enormi flussi di lava provenienti da un unica bocca eruttiva centrale, in un punto in cui tre dorsali
oceaniche si incontrarono circa 145 milioni di anni fa, dando origine a quello che i geologi chiamano punto
triplo, relativamente in un periodo geologicamente breve ( pochi milioni di anni) che prima era ritenuto
impossibile.
Il Massiccio Tamu si tratta di una specie di ibrido
vulcanico composto da lunghe catene di altri singoli
vulcani e da un unico grande cono eruttivo inoltre
ha una struttura a scudo. La Moho si estende
oltre i 30 km sotto la base del vulcano per cui è
molto improbabile che erutterà ancora. All’inizio
si pensava facesse parte dell’altopiano
sottomarino Shatsky Rise, per poi scoprire che
lo comprendeva interamente portando la sua
superficie da 310.000 a 533.000 km2. Le sue
pendici sono costituite da basalto ( roccia
femica ed effusiva caratteristica dei vulcani
sottomarini e dei fondali).

La struttura del
Massiccio Tamu
Attività e tipo di magma
La configurazione appiattita e allungata, è dovuta proprio alle caratteristiche della lava, in quanto i fiumi di
materiale incandescente (fuoriuscito nel passato) erano molto densi e potevano percorrere lunghe distanze. Al
giorno d’oggi è spento l’ultima eruzione risale a 140 milioni di anni fa se per caso si risvegliasse la teoria sarebbe
quella di un principio di estinzione di massa con uno tsunami catastrofico.

Il magma in passato era appunto poco viscoso e quindi fluiva molto velocemente per poi solidificare a contatto

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