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acqua

Una sostanza meravigliosa, indispensabile per la vita

L'acqua liquida ospita e alimenta la vita fin dalle sue origini, e il ghiaccio,
acqua solida, protegge la vita acquatica, quando ricopre la superficie dei mari e
dei laghi. Tutta l'acqua presente sulla Terra dà luogo a continui cicli di
evaporazione, condensazione e precipitazione e le piogge e i fiumi che riportano
l'acqua al mare modellano il volto geologico della Terra. L'acqua è stata
fondamentale in tutta la storia dell'umanità, sia per gli aspetti economici, sia
per quelli spirituali.

Il problema attualmente più pressante è permettere a tutti gli esseri umani di


disporre di acqua potabile

L'acqua è vita

Un risultato spettacolare delle imprese spaziali è stato l'invio di fotografie


della Terra, in cui era possibile vedere il volto del pianeta: bianco di nuvole e
azzurro delle acque del mare. Spesso il colore prevalente è proprio l'azzurro, e da
queste immagini potete verificare che gran parte della Terra è ricoperta dalle
acque. Altre immagini emozionanti sono quelle dei bimbi nella pancia della mamma:
sono immersi beati in un tiepido bagno protettivo, che lasceranno solo al momento
della nascita. È evidente che l'acqua è importante sia per il grande Pianeta, sia
per il piccolo bimbo, e il rapporto fra l'acqua e la vita è così rilevante che
tutte le navicelle spaziali lanciate verso gli altri pianeti del Sistema solare
hanno a bordo strumenti per cercare l'acqua sulla loro superficie.

Diversi aspetti della presenza dell'acqua sulla superficie del Pianeta e della sua
funzione nel nostro corpo sono sorprendenti. I mari delle zone più fredde del mondo
gelano di inverno e sotto la loro superficie ghiacciata i pesci continuano a
vivere. Quando il bimbo nasce il suo corpo è costituito per tre quarti di acqua; il
nostro corpo contiene ora meno acqua, ma certamente non meno di sei parti su dieci
del nostro peso è dato da acqua: se voi pesate 40 chili quando camminate portate in
giro 24 chili di acqua. Per trovare una spiegazione di questi fatti dobbiamo prima
fare un viaggio nel mondo degli atomi e delle molecole, e poi, più tardi, ci
affacceremo per un momento negli abissi di un tempo molto, molto lontano.

Il ghiaccio galleggia

L'acqua ha una proprietà molto speciale. In generale una sostanza allo stato solido
è più densa della stessa sostanza allo stato liquido. Le particelle che
costituiscono la sostanza sono più vicine e ben ordinate nel solido; quando il
solido fonde, le particelle si allontanano fra di loro e occupano un volume
maggiore. In altre parole, se si trovano nello stesso recipiente la sostanza
liquida e la stessa sostanza solida si dispongono con il solido al fondo e il
liquido sopra di esso. Per l'acqua avviene il contrario: il ghiaccio, che è acqua
solida, galleggia sull'acqua liquida. Dato che abbiamo visto tante volte i cubetti
di ghiaccio galleggiare in una bibita fresca non ci facciano più caso: si tratta
però di un fatto eccezionale, che trova la sua spiegazione in certi particolari
legami chimici che ora vedremo.

Il ghiaccio ha non solo la proprietà di essere più leggero ‒ a parità di volume ‒


dell'acqua liquida, ma ha anche quella di essere un buon isolante termico: non fa
cioè disperdere facilmente il calore. Conoscete gli iglù, quelle strane case degli
Eschimesi fatte di ghiaccio. Gli iglù sono costruiti con l'unico materiale solido
largamente disponibile per gli Eschimesi, e questo materiale ha proprio la
caratteristica di trattenere il calore all'interno della casetta di ghiaccio.
Sotto le acque ghiacciate la vita continua

Per la vita sulla Terra è di enorme importanza il fatto che il ghiaccio sia un
isolante termico e sia più leggero dell'acqua liquida. Nell'estremo Nord e
nell'estremo Sud del mondo a ogni stagione invernale la superficie delle acque
gela, ricoprendosi di uno strato più o meno spesso di ghiaccio. Se il calore delle
acque continuasse a disperdersi nell'aria l'intera massa di fiumi e di laghi
potrebbe diventare un unico blocco di ghiaccio, e altrettanto avverrebbe nei bracci
di mare poco profondi. È evidente che in un blocco compatto di ghiaccio nessun
pesce, granchio o polipetto potrebbe sopravvivere, ma il ghiaccio protegge la vita
sotto di sé, come risultato delle sue due proprietà più importanti. Il ghiaccio
galleggia sull'acqua e non sprofonda come farebbe qualsiasi altra sostanza solida
rispetto al suo liquido; quando lo strato che si forma sulla superficie raggiunge
un certo spessore, cessa la fuga del calore dell'acqua, e il ghiaccio smette di
crescere. Sotto la superficie ghiacciata la vita può quindi continuare.

Piccole e preziose cariche elettriche

I corpi che tocchiamo o vediamo e l'aria che respiriamo sono composti di molecole,
piccolissime particelle invisibili composte a loro volta di atomi, particelle
ancora più piccole. Le molecole dell'acqua hanno una formula semplice: H2O, due
atomi di idrogeno (H2) e un atomo di ossigeno (O), con l'atomo di ossigeno legato
ai due atomi di idrogeno: H−O−H (il trattino indica il legame fra gli atomi). Gran
parte delle straordinarie proprietà dell'acqua nasce da un fatto molto particolare.
I tre atomi che compongono la molecola dell'acqua hanno piccole cariche elettriche
di segno opposto: ciascun atomo di idrogeno ha una carica elettrica positiva (+) e
l'atomo di ossigeno ha due cariche elettriche negative (−). Ogni molecola
dell'acqua è al suo interno ben equilibrata, ma la carica positiva di un suo atomo
di idrogeno può essere attirata dalle cariche negative dell'atomo di ossigeno di
un'altra molecola d'acqua, e così le due molecole si trovano a essere legate fra di
loro con una certa forza. I chimici parlano in questo caso di legame a idrogeno. Il
legame a idrogeno non è molto forte, anzi è più debole di quello che lega un atomo
di idrogeno all'atomo di ossigeno nella molecola dell'acqua. Però è proprio il
debole legame a idrogeno a essere responsabile di molte delle proprietà dell'acqua.
Sono infatti i legami a idrogeno che attirano fra di loro le molecole dell'acqua e
quindi le fissano nei cristalli di ghiaccio a una certa distanza l'una dall'altra,
distanza comunque maggiore di quella che le stesse molecole hanno nell'acqua allo
stato liquido. Si forma così una struttura solida più aperta, meno densa, di quella
dell'acqua liquida, che permette al ghiaccio di galleggiare sull'acqua.

L'acqua accoglie, trasporta e scioglie

Nei mari e nei fiumi l'acqua accoglie la vita di innumerevoli animali e piante, nel
vostro corpo l'acqua accoglie e trasporta con il flusso continuo del sangue tutto
ciò che serve a mantenervi in vita, dai globuli rossi alle sostanze nutritive
(anche i prodotti di rifiuto delle cellule sono trasportati dal sangue).

L'acqua accoglie, trasporta, e ‒ come sappiamo ‒ scioglie. Qualsiasi caramella, se


evitiamo di frantumarla con i denti, ci si scioglie lentamente in bocca, e le
sostanze che la compongono sono portate via poco per volta dalla saliva. Ancora una
volta la proprietà dell'acqua di sciogliere molte sostanze ha origine nelle piccole
cariche elettriche delle sue molecole. Le particelle che compongono lo zucchero e
il sale da cucina sono molto diverse fra di loro, ma in tutti e due i casi esse
hanno cariche elettriche. Lo zucchero e il sale si sciolgono facilmente nell'acqua
perché le cariche elettriche, positive e negative, delle loro particelle sono
attratte dalle piccole cariche elettriche delle molecole dell'acqua. L'attrazione è
talmente forte che le particelle dello zucchero o del sale lasciano il cristallo in
cui erano ben ordinate e cominciano a vagabondare nell'acqua, trascinate là dove va
a finire l'acqua. Nel caso della caramella lo zucchero disciolto va a finire nel
nostro stomaco ...

Ci sono però anche delle sostanze che non si sciolgono in acqua. Quando mangiamo
un'insalata mal condita con troppo olio, sul piatto rimane un po' d'acqua, con
delle curiose bolle gialline. L'olio non si scioglie nell'acqua perché le sue
molecole non hanno quelle cariche elettriche che sono attratte dalle molecole
dell'acqua e vi galleggia sopra perché più leggero.

Il Ciclo dell'acqua e il volto della Terra

Sul nostro pianeta 500.000 km3 di acqua passano ogni anno dallo stato liquido a
quello di vapore. A questo processo di evaporazione partecipano mari, fiumi, laghi
ed esseri viventi (in particolare le piante con la loro traspirazione). In assenza
di profonde alterazioni climatiche la quantità di vapore presente nell'atmosfera è
sempre la stessa, quindi ogni anno la condensazione del vapore delle nuvole produce
mezzo milione di chilometri cubici di acqua, con precipitazioni sotto forma di
pioggia o di neve. Non tutta l'acqua precipita sulla superficie terrestre là dove
si è formato il vapore. Le nuvole si formano maggiormente sulle terre emerse che
sui mari e così ogni anno il ciclo evaporazione-condensazione-precipitazione
trasferisce 40.000 km3 di acqua dagli oceani ai continenti. È questa l'acqua che
vedete scorrere nei fiumi verso il mare, ed è ancora questa l'acqua che precipita
sulle montagne, che dilava e corrode le pareti delle valli e che infine deposita i
detriti formando lentamente le pianure alluvionali, come la pianura Padana. Alla
pari del vento, l'acqua scolpisce il volto della terra.

All'origine della vita

L'origine della vita sulla Terra è in gran parte misteriosa, però tutti gli
scienziati concordano almeno su un punto: i primi, rudimentali segni di vita si
sono avuti in un ambiente acquoso. Un vero abisso di tempo ci separa da quegli
eventi straordinari, si parla di 3,8 miliardi di anni.

Un secolo e mezzo fa, il grande naturalista inglese Charles Darwin immaginò che la
vita avesse avuto origine "in qualche piccolo stagno tiepido, in presenza di luce,
calore, elettricità, fosfati e sali d'ammonio". Probabilmente l'immagine poetica di
Darwin rappresenta bene una parte dello scenario naturale in cui si animarono le
prime forme di vita. È certo che un piccolissimo ambiente acquoso fondamentale per
la vita è proprio quello presente all'interno di tutte le cellule, come quelle che
costituiscono il nostro corpo. Il corpo di tutti gli esseri viventi è così ricco
d'acqua perché è costituito di cellule.

L'acqua nella storia dell'umanità

Il fatto che l'acqua sia indispensabile per la vita ci chiarisce perché abbia
svolto un ruolo così importante nella storia dell'umanità. Grandi civiltà sono
sorte sulle sponde di fiumi famosi, così che gli antichi Egizi sono sempre
associati al Nilo, i Babilonesi al Tigri e all'Eufrate, gli Indiani al Gange, i
Cinesi al Fiume Giallo.

Fin dall'inizio delle civiltà agricole l'acqua piovana fu conservata in cisterne e


impiegata nell'irrigazione, insieme a quella dei fiumi. Poi si imparò a utilizzare
la spinta dell'acqua corrente per muovere grandi ruote. L'uso dei mulini ad acqua
si sviluppò un migliaio di anni fa, particolarmente nelle valli dove la forza dei
torrenti è più impetuosa. Un processo simile all'insediamento geografico, ma
tecnologicamente molto diverso, si ebbe a partire dalla fine del 19° secolo, quando
sorsero le prime centrali idroelettriche.
L'acqua ha dato molto alla civiltà dell'uomo e uomini e donne hanno celebrato
l'acqua nelle religioni, nella poesia e nel pensiero filosofico.

L'ambiente e il futuro dell'acqua

La civiltà industriale e commerciale, che è ora dominante a livello mondiale, ha


portato con sé non solo il benessere per una certa parte dell'umanità, ma anche
gravi problemi di degrado ambientale e di ingiustizia sociale. In riferimento
all'acqua, i problemi sono molti, ma qui limitiamo la nostra attenzione alla
questione dell'acqua potabile. Nei paesi industrializzati, e in particolare in
Italia, paradossalmente l'acqua erogata dai servizi pubblici viene bevuta sempre
meno rispetto all'acqua minerale in bottiglia; al contrario, in altre aree del
mondo un miliardo e mezzo di esseri umani non ha accesso all'acqua potabile.

In assenza di cambiamenti radicali, in un futuro molto prossimo la situazione delle


popolazioni senza acqua potabile sarà molto peggiorata. Su questo tema è necessario
l'impegno civile e solidale da parte di tutti i cittadini, mentre il futuro
dell'acqua richiede anche un impegno straordinario da parte degli scienziati.
L'acqua potrebbe infatti diventare la sorgente inesauribile di un nuovo
combustibile, l'idrogeno, e anche se i chimici e gli ingegneri non sono ancora in
grado di produrre idrogeno dall'acqua a prezzi competitivi con il petrolio, è
effettivamente possibile che nei prossimi decenni l'idrogeno ottenuto dall'acqua
diventi la fonte di energia sostitutiva del petrolio.

Le proprietà dell'acqua e il sistema di unità di misura

Alla normale pressione atmosferica l'acqua ha queste tre proprietà fisiche:

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Temperatura di fusione 0° C

Temperatura di ebollizione 100°C

Densità relativa dell'acqua di fusione a 0°C 1

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Zero, cento e uno sono valori numerici molto particolari, e devono la loro origine
alle vicende storiche del sistema di unità di misura che usiamo tuttora. Nel 1742
l'astronomo svedese Anders Celsius propose di misurare

la temperatura con termometri che indicavano zero alla temperatura del ghiaccio
fondente, e 100 alla temperatura dell'acqua bollente. Era nato il 'grado
centigrado' o 'grado Celsius'. Negli anni della Rivoluzione francese fu introdotto
il sistema metrico decimale, e la massa di un chilogrammo fu definita come la massa
di un dm3 di acqua a 0 °C. Dato che la densità è data dal rapporto fra massa (1 kg
di acqua) e volume (1 dm3) la densità dell'acqua ha il valore più facile da
ricordare: uno!

L'acqua nelle religioni, nella poesia e nella filosofia

La forza simbolica dell'acqua è immensa e gioca un ruolo rilevantissimo in tutte le


religioni e in tutti i miti dell'umanità. Il secondo versetto della Genesi recita:
"La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di
Dio aleggiava sulle acque". Nella tradizione di Ebrei e cristiani, per i quali la
Genesi è un libro sacro, l'acqua fu creata prima della luce.
Il sacramento che rende cristiani, il battesimo, usa l'acqua come mezzo simbolico
per togliere il peccato originale. Nel Corano, il libro sacro dei musulmani,
l'acqua è esaltata come una meraviglia del Creato e come una benedizione: Dio "ha
fatto piovere dal cielo le acque per voi, per dissetarvi e per fare crescere gli
alberi coi quali nutrite gli armenti" (XVI, 10). Nel 13° secolo San Francesco
recitava questa preghiera: "Lodato tu sia, mio Signore, per sorella acqua, la quale
è molto utile, umile, preziosa e casta". Dogen, un santo buddhista giapponese
contemporaneo di San Francesco, paragonava il suono dei torrenti alla voce del
Buddha. Nel 20° secolo, il poeta Giuseppe Ungaretti, soldato nell'inferno della
guerra di trincea, scriveva:

"Stamani mi sono disteso in un'urna d'acqua e come una reliquia ho riposato".

I poeti hanno celebrato l'acqua in tutte le lingue del mondo, e per millenni

i filosofi non sono stati da meno. Dalla Grecia alla Cina si è creduto che l'acqua
fosse uno degli elementi costituenti l'Universo. In Europa solo nel 18° secolo i
chimici hanno dimostrato che l'acqua non è un elemento, ma è un composto di
idrogeno e di ossigeno. Non per questo l'acqua ha perso il suo ruolo simbolico
nello spirito dell'umanità.

Le stranezze del consumo d'acqua in Italia

Gli Italiani sono grandi consumatori di acqua, ai primi posti nel mondo. Una
posizione così alta nella classifica del consumo significa solo che siamo dei
grandi spreconi. Il consumo d'acqua per ogni persona in Italia è di 604 m3
all'anno, di cui 120 m3 per usi familiari: sono 120.000 litri, pari a più di 340
litri al giorno. È una cifra enorme, più di otto volte i 40 litri al giorno
ritenuti il minimo indispensabile per persona dalla Commissione mondiale per
l'acqua.

Le amministrazioni locali spendono molti soldi dei cittadini per fornire alle
famiglie acqua potabile e di gusto accettabile. In realtà i cittadini usano l'acqua
potabile per tutti gli impieghi casalinghi, ma cercano di berne il meno possibile e
ricorrono all'acqua cosiddetta minerale, che costa da duecento a mille volte di più
dell'acqua del rubinetto.

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