Sei sulla pagina 1di 13

PLISCILA BONA

L’ACQUA IL TERZA MEDIA-ESCUELA BB DANTE ALIGHIERI

BENE PRIMARIO
PER LA VITA
ACQUA

Composto chimico formato da idrogeno e ossigeno che si combinano


nella proporzione di due ad uno, per dar luogo a una sostanza che, in
natura, si trova allo stato solido (ghiaccio, neve), liquido e aeriforme
(vapore).

IL CICLO DELL’ACQUA

Il ciclo ideologico rappresenta l’insieme di tutti i fenomeni legati


all’acqua nel suo naturale movimento sulla superficie terrestre. Nel
termine ciclo è insita l'idea di un meccanismo di ricircolo. Ad ogni ciclo
la molecola d’acqua viene sottoposta ad almeno due cambiamenti di
stato: da vapore a liquido o solido e nuovamente a vapore. Tutti i
processi di formazione e di trasporto del vapore sono attivati
dall’energia solare. L'acqua evapora, sotto l'azione della radiazione
solare, a partire dal terreno, dalla vegetazione e dagli specchi d'acqua,
per poi essere trasportata, sotto forma di nubi di vapore d'acqua, dal
movimento dell'atmosfera. Le nubi, in particolari condizioni di
temperatura e pressione, tendono quindi a ricondensarsi precipitando
nuovamente al suolo o sugli specchi d'acqua sotto forma di piccole
goccioline d'acqua o cristalli di neve.

Se la precipitazione è solida tenderà ad accumularsi sulla superficie,


se invece la precipitazione è liquida i suoli possono trattenere
temporaneamente tutta o parte della precipitazione. L'acqua infiltrata al
suolo verrà in parte richiamata dalle radici delle piante e rilasciata in
atmosfera sotto forma di traspirazione, in parte drenata dal terreno, ed
in parte andrà a ricaricare le falde sottostanti.

L’ACQUA E LA VITA

L'acqua costituisce il 75 % del peso corporeo degli organismi viventi,


L’acqua è presente in tutte le sostanze esistenti in natura sulla crosta
terrestre ed è il composto predominante di qualsiasi tipo di materia
vivente. Sulla terra l’acqua è presente in tre stati in quantità di 45.000
miliardi di metri cubi di cui 3.000.000 mc. sono rappresentati da acqua
dolce. È la sostanza che in maggiore quantità entra ed esce dal corpo
dell’uomo: un uomo adulto assume circa 3 litri di acqua al giorno
attraverso i cibi, l’acqua bevuta, è parte di esse deriva dalle reazioni
metaboliche che si svolgono nell’organismo.

L'acqua non è ugualmente distribuita in tutti i tessuti. Quando l'acqua


introdotta e quella che si forma nell'organismo, equivale in quantità a
quella eliminata (urine, sudore, polmoni e pelle), l'individuo è in
equilibrio idrico. Le vie di eliminazione sono rappresentate da urine,
feci, il sudore e l'aria espirata. Se l'equilibrio è alterato si manifestano i
sintomi di un'intossicazione da acqua, se le entrate superano le uscite,
o di una disidratazione nel caso opposto. L’acqua può essere però
anche considerata un potenziale veicolo di malattie. Le malattie più
comuni sono: tifo, colera, salmonellosi ed epatite. Esistono tre forme di
epatite fra queste solo la prima, la A può essere trasmessa attraverso
l’acqua. In situazioni di carenza di acqua è frequente il rischio di
epidemie di queste malattie. Il controllo delle infezioni delle malattie
trasmissibili con l’acqua si basa sull’adozione di semplici misure
igieniche e su un efficace smaltimento dei liquami fecali. Un aumento
dell’attenzione agli aspetti della salute e della forma fisica hanno
contribuito all’incremento dei consumi di acque imbottigliate dal
commercio.

Carenza di igiene, ma anche carenze idriche per alcune zone del


paese, hanno fatto si che un numero sempre maggiore di cittadini si
rivolgesse alle acque minerali per le loro caratteristiche fondamentali:
purezza batteriologica e proprietà salutari.
LA RISORSA PIU IMPORTANTE

Tra tutte le risorse naturali, l’acqua è la più importante: senz’acqua non


c’è vita. Un uomo ha bisogno di consumare in media 1,5 litri di acqua
al giorno per sopravvivere. L’acqua è poi necessaria per irrigare i
campi, per garantire lo svolgimento delle attività industriali, per lavarsi,
ma anche per attrezzare parchi e giardini. All’acqua non si può
rinunciare.

L’acqua ricopre il 71% della superficie terrestre e costituisce una


risorsa rinnovabile. Ma la maggior parte di acqua sul pianeta è troppo
salata per essere usata. L’acqua dolce è per lo più presente in
ghiacciai o falde acquifere e difficilmente raggiungibili. Oltre a essere
scarsa e poco accessibile, l’acqua è spesso inquinata e questo è il
primo fattore di mortalità nel mondo.
L’ACQUA NELLA MUSICA

La musicalità è un carattere innato dell’acqua in ogni sua espressione


naturale: sotto forma di pioggia, leggera o impetuosa, ruscello,
torrente, fiume in piena, fonte, onda del mare, l’acqua si muove
secondo armonie che musicisti e poeti hanno ripreso e descritto con il
linguaggio artistico. Nella musica classica, grandi compositori
descrivono con melodia lo scorrere impetuoso o calmo di grandi fiumi.
In questi componimenti, la musica fluisce e si forma grazie a note
armoniose come l’acqua, che scorre e da piccola pozza si trasforma in
un grande ed importante fiume.

HAENDEL

Georg Friedrich Händel nacque ad Halle, in Germania nel 1685 e morì


a Londra nel 1759.È uno dei compositori più rappresentativi del
periodo barocco.Ha dimostrato fin da piccolo un grande talento
musicale infatti, già all’età di dodici anni è assistente organista nel
Duomo della sua città.

Nonostante la sua famiglia lo spinga a diventare avvocato, Händel,


continua gli studi musicali e a vent’anni è già un musicista conosciuto e
affermato.A questo punto della sua carriera, Händel intraprende un
viaggio in Italia per studiare e scrivere alcuni melodrammi: l’Italia è
considerata la patria di questo genere musicale.

In questo periodo comporrà più di 40 melodrammi e numerosi oratori.

Nel 1711 si trasferisce a Londra dove passa il resto della sua vita
ottenendo grande fama presso la corte di Inghilterra, dove morirà nel
1759.Händel ha composto numerosi concerti e suites tra le quali
“Musica sull’acqua”, composta per allietare le gite del re e della sua
corte sul Tamigi e “Musica per i reali fuochi d’artificio”.
La Musica sull'acqua (in inglese originale: Water Music) è una serie di
movimenti orchestrali, spesso considerate tre suite, composte
da Georg Friedrich Händel.
La prima dell'opera si tenne il 17 luglio 1717 in seguito alla richiesta
del re Giorgio I, che aveva chiesto un concerto sul fiume Tamigi. Il
concerto fu eseguito da 50 musicisti che suonavano su una chiatta in
prossimità della chiatta reale, da cui il re ascoltava con alcuni amici
intimi, tra cui la duchessa di Bolton, la duchessa di Newcastle,
la contessa di Godolphin, mad. Kilmarnock, e George Douglas-
Hamilton, conte di Orkney. Si dice che Giorgio I apprezzò tanto la
musica che ordinò che i musicisti, sebbene fossero esausti, ne
ripetessero l'esecuzione tre volte.
La Suite

Le grandi feste danzanti nelle corti europee che si diffondono in questo


periodo danno origine ad un nuovo genere musicale: la suite. La suite
è una serie di brani che in origine venivano danzati ma che ora è
composta per essere ascoltata.La suite è un componimento di quattro
o cinque brani musicali, tipica del periodo barocco.

È formata da 3 movimenti che si alternano in base all’ andamento, un


brano veloce uno lento e uno veloce (per esempio: allegro – adagio –
allegro).
Il NUOTO SINCRONIZZATO

Il nuoto sincronizzato è uno sport acquatico, inquadrato come


disciplina tecnico-combinatoria, ibrido di nuoto, ginnastica e danza, in
cui le atlete eseguono esercizi coreografici in acqua in sincronia con la
musica e tra tutte le componenti l'esercizio. Le nuotatrici riescono a
sentire la musica anche sott'acqua grazie a degli altoparlanti stagni
detti "subacquei". Le competizioni si dividono in esercizi tecnici ed
esercizi liberi. Sia gli esercizi tecnici che quelli liberi possono essere di
singolo, doppio o duo, o di squadra. Gli esercizi liberi comprendono
inoltre pure il combinato. Il nuoto sincronizzato richiede capacità
acquatiche, forza, resistenza, flessibilità, grazia, abilità artistica,
un'esatta coordinazione dei tempi e padronanza dell'apnea subacquea.
Le atlete del nuoto sincronizzato vengono comunemente chiamate
sincronette. 
I loro movimenti sono scanditi all'unisono, contando in otto tempi per
ottenere contemporaneamente la massima sincronizzazione. 

 
I corsi di Nuoto Sincronizzato della Piscina Olimpia durano 2 ore e
mezzo circa. L’allenamento prevede: una prima parte a “secco” di
riscaldamento in palestra di circa 30/40 minuti. una di nuoto, per
migliorare resistenza e acquaticitá, e una d’esercizi specifici per il
sincronizzato; di tempo variabile in base alle necessità del momento.
La parte più divertente è senza dubbio la preparazione dei cosiddetti
“balletti” che avviene solo quando sono stati acquisiti i movimenti
richiesti per ciascuna categoria.
Sarebbe meglio incominciare intorno ai sei anni, ma si può iniziare
anche più tardi. I requisiti sono sapere fare almeno stile libero e dorso
e avere una buona acquaticità.

la nascita del nuoto sincronizzato come sport agonistico e competitivo


è stimabile solo ai primi decenni del XX secolo. Nel 1907, la nuotatrice
australiana Annette Kellerman, esibendosi in una vasca di vetro al New
York Hippodrome, passò alla storia come prima ballerina "subacquea".
Nel 1915 Katherine Curtis, una studentessa dell'Università di
Wisconsin, sperimentò una serie di tuffi e acrobazie nell'acqua. La
Curtis fondò successivamente un club di danzatrici acquatiche
nell'Università di Chicago, chiamato "Le Sirene Moderne", che si esibì
al "Century of Progress World's " di Chicago.

Annette Kellerman, con la sua dimostrazione, costituì la fonte di prima


ispirazione per un vero e proprio fenomeno cinematografico. Poco
dopo, infatti, Esther Williams, campionessa americana di nuoto, portò
la vita dell'australiana nel musical "Million Dollar Mermaid". La
Williams, che è considerata la fondatrice del nuoto sincronizzato vero e
proprio, fu anche la protagonista di una serie di musical acquatici
prodotti dalla MGM tra gli anni quaranta e cinquanta, che stimolarono
le ragazze di tutto il mondo a cimentarsi in una disciplina elegante ed
affascinante.

Nei successivi 20 anni il nuoto sincronizzato è andato via via


sviluppandosi diventando sempre più tecnico e atletico. Nel 1960, dopo
un tour mondiale, la rappresentativa di sincro statunitense si esibì alle
Olimpiadi di Roma con lo scopo di promuovere e dare visibilità ad uno
sport ormai ampiamente avviato. Ma bisognò aspettare che i Giochi
approdassero negli Stati Uniti perchè il nuoto sincronizzato diventasse
disciplina olimpica. Era il 1984 quando a Los Angeles debuttarono il
solo e il duo. Attualmente le nazionali partecipano alle Olimpiadi con le
specialità di squadra e duo. Soltanto negli USA viene praticato a livello
agonistico-nazionale anche il trio.

Nonostante il regolamento FINA circoscriva la pratica del nuoto


sincronizzato al solo genere femminile, non sono mancati nella storia
coraggiosi ragazzi nati e cresciuti con la passione per il "balletto in
acqua". È il caso del francese Stephane Miermont, campione
nazionale di duo. Il transalpino è stato anche CT delle nazionali
francese e statunitense a cavallo tra il 1988 e il 2000, nonchè membro
e protagonista principale del "Cirque du Soleil" dal 1997 al 2002.

Il caso più recente porta il nome di Bill May. Nell'aprile 2003, l'atleta
statunitense ha battuto tutte le ragazze nel solo e nel duo ai campionati
USA di sincro e si è presentato più di una volta a "Roma Synchro"
esibendosi fuori concorso con squadra, solo e duo.
L’AFRICA UN CONTINENTE ASSETATO

L’acqua è una risorsa indispensabile per la vita dell’uomo come per


tutti gli esseri viventi.È una fonte rinnovabile grazie al ciclo idrico.
Purtroppo però non è distribuita in tutti i paesi del mondo in modo
uguale. Infatti nascere in Africa piuttosto che in Europa può rendere
difficile vivere.

E' collegata all'Asia dalla penisola del Sinai e separata dall'Europa


dallo stretto di Gibilterra. E' circondata da mari: nord mar mediterraneo,
est mar rosso e oceano indiano, ovest oceano atlantico.
La parte nord-occidentale è quasi interamente occupata dal deserto
del Sahara. Il territorio è molto diverso a seconda delle zone: vi sono
tavolati, deserti e catene montuose. Fra questi ultimi ricordiamo il
Kilimangiaro che è la vetta più alta. Vi sono molti fiumi importanti come
il Nilo, il Congo, il Niger e una ampia regione di laghi tra cui il più
grande è il lago Vittoria.
I climi sono disposti per fasce parallele e simmetriche nei due emisferi
in cui si estende il continente.
Al centro, si estende la zona equatoriale che è caratterizzata da
temperature elevate, umidità e piogge quotidiane. La foresta pluviale è
il principale tipo di vegetazione.
Le due zone subequatoriali hanno temperature elevate tutto l'anno e
hanno due stagioni che si alternano nel corso dell'anno: la stagione
delle piogge e la stagione secca. E' il regno della savana popolata da
grandi mammiferi e i fiumi sono abitati da coccodrilli e ippopotami.
Nelle fasce tropicali si rivela una forte carenza di piogge e prevale la
steppa che diventa più arida man mano che si va verso i deserti.
Le regioni desertiche sono caratterizzate da una totale assenza di
pioggia e da temperature elevatissime..

E' il continente più povero ci sono stati in cui si vive con meno di un
dollaro al giorno (Burkina Faso). Il sottosuolo è ricchissimo in Nigeria,
Libia ci sono  giacimenti di petrolio, famose sono le miniere d'oro e
diamanti sfruttate dalle grandi potenze europee (Olanda). Fra tutti gli
stati il Sud Africa è il più ricco e industrializzato.
Questo continente presenta uno scenario naturale molto diversificato,
e la presenza o meno dell’ acqua dà un contributo significativo a
questa varietà.
Laddove, infatti, vi è abbondanza d’acqua e questa viene ben
distribuita, l’ambiente naturale presenta una vegetazione ricca e
verdeggiante; nelle zone dove, invece, l’acqua è scarsa o mal
distribuita, la vegetazione è praticamente inesistente e la vita degli
esseri umani in particolare, molto difficile.

Giornata mondiale dell’acqua, in Africa è ancora emergenza idrica

Nel mondo 923 milioni di persone non hanno accesso a fonti di acqua
potabile sicura: 319 milioni di abitanti dell’Africa Sub-Sahariana (il 32%
della popolazione), 554 milioni di asiatici (il 12,5% della popolazione), e
50 milioni di sudamericani (l’8% della popolazione). Sono le statistiche
fornite dal Consiglio mondiale dell’acqua (World Water Council), in
occasione della Giornata mondiale dell’acqua che si celebra il 22
marzo.
L’Africa è quindi il continente maggiormente colpito dalla carenza di
acqua potabile sicura. A testimoniarlo è anche la classifica dei Paesi
più colpiti dalle carenze idriche. Se è vero, infatti, che è la Papua
Nuova Guinea, in cui solo il 40% degli abitanti ha accesso a fonti di
acqua pulita, la nazione che vive la maggiore carenza idrica, è anche
vero che a seguirla sono Stati africani: Guinea Equatoriale (48%),
Angola (49%), Ciad e Mozambico (51%), Repubblica Democratica del
Congo e Madagascar (52%).
Una testimonianza di questa emergenza è la siccità che attualmente
sta colpendo duramente l’Africa orientale e, in particolare, Etiopia,
Eritrea, Kenya, Somalia e Sud Sudan. Migliaia di persone sono
costrette a lasciare le proprie case per cercare fonti di
approvvigionamento. Profughi che si vanno ad aggiungere alle migliaia
di persone che fuggono dai conflitti che insanguinano la regione.
Secondo il Consiglio mondiale dell’acqua, nel mondo, il costo totale
dell’insicurezza delle risorse idriche sull’economia globale è stimato in
500 miliardi di dollari all’anno. Se a questo dato si aggiunge l’impatto
ambientale, la cifra cresce ulteriormente fino ad arrivare all’1% del
prodotto interno lordo globale. Per questo motivo, l’organizzazione
internazionale chiede a tutti i Governi di focalizzarsi sui problemi legati
alle risorse idriche e di stanziare una parte cospicua della loro spesa
per garantire al pianeta l’accesso a fonti di acqua sicura, dal momento
che attualmente il 12% della popolazione mondiale non ha accesso a
fonti di acqua pulita e che 3,5 milioni di decessi all’anno sono imputabili
a malattie legate all’acqua.
LA MACCHINA A VAPORE

L’acqua, al suo stato aeriforme, è stata utilizzata in molti modi per


aiutare l’uomo nel suo lavoro quotidiano.Il vapore è stato inizialmente
utilizzato per azionare i macchinari che servivano per la lavorazione dei
tessuti o dei metalli. Tutto questo è stato possibile attraverso una
macchina che ha rivoluzionato il modo di lavorare durante la prima
rivoluzione industriale: la macchina a vapore.

La prima macchina a vapore che abbia fornito una agevolazione


concreta all’uomo è stata costruita nel 1712 da un fabbro inglese,
Thomas Newcomen: veniva utilizzata per prosciugare le miniere e i
terreni.

Un decisivo perfezionamento fu fatto da James Watt. Watt era un


costruttore di strumenti e aveva il compito di preparare e riparare le
attrezzature scientifiche. Quando fu incaricato di riparare un modellino
della macchina a vapore di Newcomen, James Watt smontò la
macchina e la studiò attentamente, poi pensò a un modo per
migliorarla. Si mise d’impegno e riuscì a terminarla in tre settimane;
risultò che era in grado di fare il lavoro della macchina di Newcomen,
ma era molto più piccola e leggera, inoltre consumava un terzo del
combustibile.

Queste macchine sono state utilizzate oltre che nell’industria anche per
il trasporto: il vapore muoveva treni, navi... Inutili invece i tentativi di
utilizzare il motore a vapore per volare: bisognerà aspettare il motore a
scoppio!

Potrebbero piacerti anche