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N.28 FEBBRAIO 2006
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
DIRETTORE RESPONSABILE: FERRARI FABRIZIO
COORDINATORE TECNICO: BONACINI ROBERTO
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TATTICA
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fondità o tagliare dentro il campo. Il possessore di palla 8 potrà quindi optare per
l’apertura verso 7 o quella verso la fascia opposta dove si stanno alzando 11 e 10
(vedi fig.3).
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“basso”. Inoltre per i due attaccanti l’allenatore dovrà evidenziare dei percorsi di
smarcamento combinati che ne facilitino l’avvicinamento in modo da poter dare un
seguito coordinato al
contrattacco.
Se la palla viene
recuperata nella
zona centrale a 5 si
prospetteranno le
seguenti opzioni di
9 gioco: 1a) lancio per
9 che funge da
7 riferimento più a-
1b vanzato; 1b) pas-
11 1a saggio per 7 che si
8
10 smarca tra i reparti
4
avversari (fig.5). A
2 differenza della si-
3 5
6 tuazione rappresen-
tata nel paragrafo
Fig.5 precedente, con il
centrattacco che
poteva scegliere se
smarcarsi in aper-
tura o incontro, in
questo caso al n.9
viene chiesto di
muoversi verso
l’esterno in modo da
avvicinarsi a 7.
9 Se 5 gioca palla per
7, quest’ultimo
7 potrà condurre tra i
11
1b reparti e scegliere se
10 optare per la
8
rifinitura verso 9 che
4 nel frattempo, dopo
2 essersi allargato,
3 6 5 attacca la profondità
dalla zona laterale o
Fig.6 allargare il gioco per
11 che si “alza” dalla
parte sinistra.
Se viceversa 5
effettua il lancio lungo per 9, 7 continua il suo movimento verso l’interno andando a
sostegno del centrattacco. Una volta ricevuta la sponda di 9 a 7 si prospettano le
opzioni di gioco già viste in precedenza e rappresentate dalla figura 6.
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Nel caso in cui la squadra recuperi palla in zona laterale l’organizzazione delle opzioni
di uscita dalla squadra non muta.
2 potrà lanciare 9
che divergendo, ed
avvicinandosi a 7, si
smarca in fascia o
servire direttamente
proprio 7 che dopo
aver accennato il
9 movimento incontro
si smarca inter-
7 namente tra le linee
avversarie.
11
10
1b I possibili sviluppi
1a
8 della ripartenza sono
4
quelli già visti in
2
precedenza nella
3 5
6 figura 6 anche se
Fig.7 occorre evidenziare
come la posizione
più defilata di 9
possa non permette
a quest’ultimo di attaccare la profondità in funzione del tiro in porta quanto piuttosto
la zona laterale del campo per un eventuale traversone.
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Le principali opzioni di gioco a disposizione dei difensori centrali, nell’ottica di
sviluppare la manovra di costruzione, sono quindi il passaggio verso 2 (opzione 1a); il
passaggio verso il compagno di ruolo (opzione 1b); il passaggio verso il
centrocampista centrale (opzione 1c) (fig.8).
Le principali opzioni di gioco a disposizione dei difensori laterali sono essenzialmente
due: il passaggio
verso il difensore
centrale (opzione
1a); il passaggio
verso il centrocam-
pista centrale (op-
zione 1b).
9 Naturalmente quelle
11 7 fornite sono solo
indicazioni di mas-
10 sima ed istruzioni
8
più precise ai
4 1c giocatori potranno
1a 2 essere date in
3 5 rapporto a quella
6 1b
che è la contrap-
posizione tattica del
Fig.8
momento.
Quando a causa di
una rimessa in
gioco o del
repentino arretra-
mento della squadra
avversaria risulti
chiara la necessità
di dover operare
una costruzione
9 manovrata volta
all’aggiramento il 4-
11 7 3-3 permette la
creazione sul campo
10
8 di funzionali catene
di gioco derivanti
4 dalla disposizione a
2
3 triangolo e/o rombo
5
6 di alcuni propri
componenti.
Fig.9 Nella figura 9 sono
evidenziati alcuni di
questi triangoli e
rombi. La figura 10
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rappresenta invece uno dei tanti flussi di gioco attuabili con il 4-3-3 in fase di
impostazione.
Con 2 in possesso palla, 8 si muove per ricevere la palla sui piedi, 5 si mette in
diagonale per
ricevere lo scarico
mentre 4 si dispone
in zona luce per
ricevere il sugge-
rimento centrale.
Se 2 gioca su 8
9 costui può scaricare
11 con sicurezza su 5
7
che a sua volta
10
8 andrà a sviluppare
lo scorrimento
3 4 laterale con il
2 coinvolgimento di 4
6 (come mostrato
5 dalla figura) o
facendo arrivare la
Fig.10
palla direttamente a
6 qualora una delle
punte avversarie
tenti di mettere in
zona d’ombra il mediano rivale. L’azione può quindi proseguire verso 3 che guadagna
metri sul rettangolo di gioco.
Qualora gli avversari fossero piuttosto aggressivi non permettendo la giocata di 6
verso 3 (rappresentata graficamente dalla figura 10) ecco che il difensore centrale di
sinistra, essendo variate le condizioni tattiche sul campo, potrà forzare l’uscita lunga
così come mostrato nel paragrafo seguente.
Costruzione lunga.
In linea generale, lo sviluppo dalla fase di costruzione per mezzo dell’uscita lunga è
una utile arma tattica nel caso la squadra, dopo aver completato la propria transizione
positiva ed aver consolidato il recupero della palla, abbia difficoltà a superare
l’opposizione (il pressing) del centrocampo rivale.
In particolare, è possibile ritenere che la squadra schierata con il modulo 4-3-3, grazie
al fatto di disporre di tre centrocampisti interni e di due ali che garantiscono ampiezza,
possa riuscire a superare l’opposizione anche di una squadra schierata con un folto
centrocampo a 5 senza dover per forza ricorrere al lancio lungo; vedremo comunque a
seguire, alcuni principi per poter ricorrere efficacemente alla costruzione lunga.
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In questi casi la manovra viene orientata sulle punte e la squadra si pone l’obiettivo di
accorciare verso la zona di caduta della sfera per originare combinazioni e flussi
preparati.
Nella figura 11 sul lancio proposto dal difensore centrale 5 per il centrattacco 9 si
vanno ad associare le seguenti giocate correlate:
- 7 decide se andare a ricevere la sponda di 9 in profondità (opzione 2a) o tra le
linee avversarie (opzione 2b).
- 8 accorcia per
ricevere l’eve-
ntuale scarico di
9 (opzione 2c) ed
attivare 2 che è
salito nello spazio
liberato dal pre-
cedente movi-
2a
3a 9 mento dell’ala.
11 2b 7
2c 3a - Sul lato debole
3b
2 del campo sono
pronti ad attac-
10 8 care la profondità
sia 11 che 10 nel
4 1a
caso in cui 7
abbia ricevuto
palla tra i reparti.
Fig.11 3 5
6
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