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articolo
N.28 FEBBRAIO 2006
RIVISTA ELETTRONICA DELLA CASA EDITRICE WWW.ALLENATORE.NET
REG. TRIBUNALE DI LUCCA N° 785 DEL 15/07/03
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TATTICA

L’organizzazione tattica del 4-3-3:


la fase di costruzione.
A cura di MASSIMO LUCCHESI
Tutte le possibili soluzioni in uscita del modulo 4-3-3.

Nel momento in cui la squadra recupera la palla il possessore ha l’obiettivo di


consolidare l’avvenuta riconquista ottimizzando lo sviluppo della fase di costruzione.
L’allenatore dovrà organizzare i flussi di gioco del proprio modulo in modo che il
possessore, valutando l’atteggiamento avversario possa scegliere tra una ipotetica
fase di costruzione orientata alla ripartenza o, in alternativa, la costruzione volta
all’aggiramento.

Ripartenza con un solo punto di riferimento oltre la linea della palla.

A seconda del numero di giocatori impegnati a partecipare attivamente alla fase


difensiva varia il numero dei possibili riferimenti offensivi su cui “appoggiare l’azione”
una volta recuperata la sfera.
In questo primo paragrafo analizzeremo le soluzioni attuabili quando l’unico
riferimento offensivo
è il centrattacco (i
due attaccanti
laterali partecipano
attivamente alla fase
di non possesso).
Con palla recuperata
9 da 5 ed atteg-
giamento aggressivo
da parte dell’av-
1a
versario, al posses-
11
7 sore si prospetta,
4 8 come unica
10 2 soluzione, l’uscita
3 6 5 lunga per il solo
giocatore ottimistico
Fig.1
orientato, il centra-
vanti n° 9.
Essendo 9 l’unica opzione utilizzabile dalla squadra per la giocata a scavalcare il
pressing portato dai
centrocampisti av-
versari è fonda-
mentale che questo
giocatore ottimizzi
tempi e zona di
3a
smarcamento. A
9 2a seconda del contesto
11 tattico derivante
7 dalla contrappo-
10 3b
sizione delle due
8 squadre sul campo,
il centravanti dovrà
4 1a 2 decidere se effet-
tuare un movimento
3 5
6 di smarcamento in
apertura (verso la
Fig.2 fascia) o, in al-
ternativa, proporsi
incontro al posses-
sore.
Nel caso in cui il centrattacco si smarchi in zona laterale a sostegno di quest’ultimo
accorrerà l’ala vicina e la ripartenza potrà svolgersi secondo i flussi di gioco evidenziati
dalla figura 2.

7 può ricevere lo scarico di 9 e forzare il passaggio di ritorno per quest’ultimo che si


smarca in profondità. In alternativa 7 può optare per la conduzione per linee interne
ed andare a
sviluppare la
manovra verso il
lato debole del
campo dove si
propongono l’ala e
3a l’interno opposti.
3c
11 9 Se invece 9 si
2a smarca sul centro-
3b 7
10 destra, nella zona
8 centrale del campo,
a sostegno arriva 8
4 1a
mentre il movi-
2
5 mento di 7 è in
3 6 apertura verso la
zona laterale. Una
Fig.3 volta che 8 entra in
possesso di palla 7
dovrà decidere se
attaccare la pro-

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fondità o tagliare dentro il campo. Il possessore di palla 8 potrà quindi optare per
l’apertura verso 7 o quella verso la fascia opposta dove si stanno alzando 11 e 10
(vedi fig.3).

Anche quando la palla viene recuperata da 2 è il centrattacco il riferimento principale


per l’uscita di costruzione a scavalcare il centrocampo avversario.
9, come già visto, può ricevere in zona centrale o smarcarsi lateralmente. Nel caso il
centravanti opti per l’apertura in fascia è 7 che accorre a sostegno e che, una volta
ricevuto il passaggio di scarico, ha l’obiettivo di portare palla dentro il campo al fine di
giocare il passaggio di ritorno per 9 che attacca la profondità sulla destra o per 11 che
sale sull’out opposto.
Quando viceversa il
centravanti si
smarca nella zona
centrale del campo
è 8 che sale a
sostegno mentre le
2a ali si alzano per
poter poi attaccare
9 la profondità o, con
un contromovimen-
11 7
8 to a convergere
10 1a internamente, rice-
4 vere in zona di
rifinitura.
2 Una ulteriore
3 6 5 opzione per svi-
luppare il contro-
Fig.4 piede, utilizzabile a
seconda del con-
testo tattico di
campo, vede 9
ricevere il lancio da 2 ed anziché scaricare su 8 giocare l’immediato passaggio di
apertura per 7 che sale sull’out di destra (fig.4). Per utilizzare questa ulteriore
possibilità, per altro praticata in modo più naturale quando i riferimenti offensivi sono
due, è fondamentale che l’ala destra abbia notevole capacità di progressione.

Ripartenza con due punti di riferimento oltre la linea della palla.

Avere due punti di riferimento significa poter organizzare il contrattacco potendo


contare su due giocatori in grado di ricevere il passaggio di uscita dei compagni posti
sotto la linea della palla. In questa ottica è necessario organizzare i movimenti dei due
possibili ricevitori in modo che siano coordinati e funzionali l’uno all’altro.
I due attaccanti dovranno, il linea generale, andare a disporsi su due diverse linee di
profondità in modo da poter fornire al possessore sia l’alternativa dell’uscita a
scavalcare per il riferimento più avanzato che quella filtrante per il giocatore più

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“basso”. Inoltre per i due attaccanti l’allenatore dovrà evidenziare dei percorsi di
smarcamento combinati che ne facilitino l’avvicinamento in modo da poter dare un
seguito coordinato al
contrattacco.
Se la palla viene
recuperata nella
zona centrale a 5 si
prospetteranno le
seguenti opzioni di
9 gioco: 1a) lancio per
9 che funge da
7 riferimento più a-
1b vanzato; 1b) pas-
11 1a saggio per 7 che si
8
10 smarca tra i reparti
4
avversari (fig.5). A
2 differenza della si-
3 5
6 tuazione rappresen-
tata nel paragrafo
Fig.5 precedente, con il
centrattacco che
poteva scegliere se
smarcarsi in aper-
tura o incontro, in
questo caso al n.9
viene chiesto di
muoversi verso
l’esterno in modo da
avvicinarsi a 7.
9 Se 5 gioca palla per
7, quest’ultimo
7 potrà condurre tra i
11
1b reparti e scegliere se
10 optare per la
8
rifinitura verso 9 che
4 nel frattempo, dopo
2 essersi allargato,
3 6 5 attacca la profondità
dalla zona laterale o
Fig.6 allargare il gioco per
11 che si “alza” dalla
parte sinistra.
Se viceversa 5
effettua il lancio lungo per 9, 7 continua il suo movimento verso l’interno andando a
sostegno del centrattacco. Una volta ricevuta la sponda di 9 a 7 si prospettano le
opzioni di gioco già viste in precedenza e rappresentate dalla figura 6.

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Nel caso in cui la squadra recuperi palla in zona laterale l’organizzazione delle opzioni
di uscita dalla squadra non muta.
2 potrà lanciare 9
che divergendo, ed
avvicinandosi a 7, si
smarca in fascia o
servire direttamente
proprio 7 che dopo
aver accennato il
9 movimento incontro
si smarca inter-
7 namente tra le linee
avversarie.
11
10
1b I possibili sviluppi
1a
8 della ripartenza sono
4
quelli già visti in
2
precedenza nella
3 5
6 figura 6 anche se
Fig.7 occorre evidenziare
come la posizione
più defilata di 9
possa non permette
a quest’ultimo di attaccare la profondità in funzione del tiro in porta quanto piuttosto
la zona laterale del campo per un eventuale traversone.

Costruzione per l’aggiramento.

Dopo aver evidenziato i flussi di gioco da sviluppare nel caso di contrattacco in


profondità è opportuno dare alla squadra apposite direttive da applicare nel caso in cui
gli avversari ripieghino rapidamente o nel caso la manovra abbia inizio da una
rimessa. In queste situazioni la priorità è quella di sviluppare una manovra di
aggiramento che permetta alla squadra di guadagnare campo e, superando
l’opposizione del reparto di centrocampo avversario, consentirle di giungere alla
rifinitura.
Riferendoci al paragrafo precedente, nel quale abbiamo sviluppato schemi e soluzioni
relative al contrattacco, è possibile riflettere su come attaccanti ed interni siano
deputati ad ottimizzare tempi e percorsi dei propri movimenti di smarcamento in virtù
degli obiettivi tattici che la squadra deve conseguire.
In considerazione di ciò si ritiene opportuno non coinvolgere, almeno sino al momento
in cui è chiaro che la squadra non svilupperà gioco con la palla appoggiata sulle punte,
la catena formata da interni ed attaccanti. Il coinvolgimento di costoro nello sviluppo
della manovra volta all’aggiramento potrebbe infatti creare confusione ed ambiguità
nei compiti di questi ultimi che potrebbero avere difficoltà a capire se accorciare in
avanti o smarcarsi all’indietro.

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Le principali opzioni di gioco a disposizione dei difensori centrali, nell’ottica di
sviluppare la manovra di costruzione, sono quindi il passaggio verso 2 (opzione 1a); il
passaggio verso il compagno di ruolo (opzione 1b); il passaggio verso il
centrocampista centrale (opzione 1c) (fig.8).
Le principali opzioni di gioco a disposizione dei difensori laterali sono essenzialmente
due: il passaggio
verso il difensore
centrale (opzione
1a); il passaggio
verso il centrocam-
pista centrale (op-
zione 1b).
9 Naturalmente quelle
11 7 fornite sono solo
indicazioni di mas-
10 sima ed istruzioni
8
più precise ai
4 1c giocatori potranno
1a 2 essere date in
3 5 rapporto a quella
6 1b
che è la contrap-
posizione tattica del
Fig.8
momento.
Quando a causa di
una rimessa in
gioco o del
repentino arretra-
mento della squadra
avversaria risulti
chiara la necessità
di dover operare
una costruzione
9 manovrata volta
all’aggiramento il 4-
11 7 3-3 permette la
creazione sul campo
10
8 di funzionali catene
di gioco derivanti
4 dalla disposizione a
2
3 triangolo e/o rombo
5
6 di alcuni propri
componenti.
Fig.9 Nella figura 9 sono
evidenziati alcuni di
questi triangoli e
rombi. La figura 10

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rappresenta invece uno dei tanti flussi di gioco attuabili con il 4-3-3 in fase di
impostazione.

Con 2 in possesso palla, 8 si muove per ricevere la palla sui piedi, 5 si mette in
diagonale per
ricevere lo scarico
mentre 4 si dispone
in zona luce per
ricevere il sugge-
rimento centrale.
Se 2 gioca su 8
9 costui può scaricare
11 con sicurezza su 5
7
che a sua volta
10
8 andrà a sviluppare
lo scorrimento
3 4 laterale con il
2 coinvolgimento di 4
6 (come mostrato
5 dalla figura) o
facendo arrivare la
Fig.10
palla direttamente a
6 qualora una delle
punte avversarie
tenti di mettere in
zona d’ombra il mediano rivale. L’azione può quindi proseguire verso 3 che guadagna
metri sul rettangolo di gioco.
Qualora gli avversari fossero piuttosto aggressivi non permettendo la giocata di 6
verso 3 (rappresentata graficamente dalla figura 10) ecco che il difensore centrale di
sinistra, essendo variate le condizioni tattiche sul campo, potrà forzare l’uscita lunga
così come mostrato nel paragrafo seguente.

Costruzione lunga.

In linea generale, lo sviluppo dalla fase di costruzione per mezzo dell’uscita lunga è
una utile arma tattica nel caso la squadra, dopo aver completato la propria transizione
positiva ed aver consolidato il recupero della palla, abbia difficoltà a superare
l’opposizione (il pressing) del centrocampo rivale.
In particolare, è possibile ritenere che la squadra schierata con il modulo 4-3-3, grazie
al fatto di disporre di tre centrocampisti interni e di due ali che garantiscono ampiezza,
possa riuscire a superare l’opposizione anche di una squadra schierata con un folto
centrocampo a 5 senza dover per forza ricorrere al lancio lungo; vedremo comunque a
seguire, alcuni principi per poter ricorrere efficacemente alla costruzione lunga.

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In questi casi la manovra viene orientata sulle punte e la squadra si pone l’obiettivo di
accorciare verso la zona di caduta della sfera per originare combinazioni e flussi
preparati.
Nella figura 11 sul lancio proposto dal difensore centrale 5 per il centrattacco 9 si
vanno ad associare le seguenti giocate correlate:
- 7 decide se andare a ricevere la sponda di 9 in profondità (opzione 2a) o tra le
linee avversarie (opzione 2b).
- 8 accorcia per
ricevere l’eve-
ntuale scarico di
9 (opzione 2c) ed
attivare 2 che è
salito nello spazio
liberato dal pre-
cedente movi-
2a
3a 9 mento dell’ala.
11 2b 7
2c 3a - Sul lato debole
3b
2 del campo sono
pronti ad attac-
10 8 care la profondità
sia 11 che 10 nel
4 1a
caso in cui 7
abbia ricevuto
palla tra i reparti.
Fig.11 3 5
6

Negli articoli a seguire andremo ad analizzare le opportunità di rifinitura del 4-3-3


prevedendo di dover attuare attacchi centrali, laterali e filtranti.

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