Sei sulla pagina 1di 3

Chanson de Roland

Il corpus dei testi epici che ci sono pervenuti, sono molto ampi, in particolar modo quelli in lingua d’oc, che
abbraccia 3 secoli e che ha inizio con la Chanson de Roland e termina con Enfance Ogier scritta da Adenet le
Roi e risale al XIII sec.

La Chanson de Geste è un genero in progressione, in quanto ricca di varianti e rielaborazioni, in cui è


difficile classificarne tutti i testi che ne compongono il corpus epico. Betrand de Bar distingueva:

- Gesta del re di Francia (Carlo Magno e Rolando)


- Gesta di don de Mayence (appartengono i parenti di Gano)
- Gesta di Garin de Monglone (ciclo di Gugliemo D’Orange).

La prima parte riguarda la famosa Chanson de Roland: primo testo letterario romanzo, nonché primo
monumento epico. Di esso abbiamo diversi manoscritti di cui ricordiamo il manoscritto Digby 23, segnalato
O, in quanto conservato nella biblioteca di Oxford. Questo manoscritto fu copiato in Inghilterra, di cui la
prima datazione la si ha nel 1180, la seconda tra il 1180-1190. È un manoscritto in pergamena e di fattura
povera,in cui non sono presenti miniature ecc. Accanto al manoscritto O, ce ne sono altri recenti, databili
tra il XIII e il XV secolo, tra cui il V4 e il V7, ricche di grandi rimareggiamenti,e scritti in franco-veneto
(francese diverso) in particolare il V4 è una versione assonanzata, mentre tutti gli altri presentano una
versione ritmata. Il testo originale che non ci è pervenuto ha dato vita ad altri manoscritti: alfa e beta.

ω
|

/ \

αβ
| |

O / \

W,K,n,h V4 δ
/ \

δ 1δ 2
/ \ /|\

C V7 P,F ,l,L T,B

Versione assonanzata: O, V4

Manoscritti ritmati: K, e il gruppo delta

Testimonianze complete: C, V7, P, L, T

Traduzioni: W, n, h

Frammenti: F, l, B (non riportano tutto il testo).

TRAMA: Carlo Magno torna dalla Spagna dove conquistò varie terre, dopo un accordo con Marsilio, Carlo
sceglie le sue retroguardie, che saranno i 12 cavalieri, detti i pari, che vengono posti alla fine dell’esercito
così da poter coprire a loro, le spalle, da un eventuale attacco sui Pirenei. Ma, prima della partenza Gano
(miglior soldato), geloso del rapporto tra Carlo e il nipote Orlando, tradisce Carlo, ed insieme a Marsilio
organizzano un’imboscata per attaccare la retroguardia, così che i saraceni uccidano i migliori soldati di
Carlo. Quest’ultimo diede ad Orlando il corno, da suonare in caso di attacchi improvvisi o di difficoltà.
Arrivati nella gola di Roncisvalle, vengono attaccati dai saraceni, in cui muoiono tutti e 12 pari, ma anche tra
i saraceni, tra cui Marsilio. Ad Orlando viene chiesto di suonare il corno, ma essendo orgoglioso si rifiuterà,
e quando lo farà sarà troppo tardi e sarà l’ultimo dei soldati pari a morire. Carlo, giunto da Orlando, tardi,
continuerà la battaglia uccidendo re Balugante. Successivamente, scopre il tradimento di Gano e verrà
condannato a morte, squartato da 4 cavalli, così termina la Chanson de Roland, che presenta uno spirito di
crociata, che ritroveremo semmai nelle canzoni.

FONTE STORICA: 777, anno in cui Carlo non è ancora imperatore, e riceve un’ambasciata di 3 illustri
musulmani, che sperano nell’appoggio militare di Carlo, per fondare un regno in Aragone e opporsi al califfo
Abd-ar-Rahman. Carlo si lascia tentare da questa richiesta, per consolidare anche la sua posizione al sud
della Francia, dove Carlo stava riscontando problemi con i Baschi.

778: con ingenti truppe, Carlo passa i Pirenei e conquista Pamplona, essa darà vita ad altri poemi epici
come ad esempio La Prise de Pamplone o l’entrée en Espagne, in cui si narra di questa conquista da parte di
Carlo, sconfitto, poi, a Saragozza, di cui abbiamo altri poemi epici come Rolando a Saragozza che tratta di
questa sconfitta.

Carlo successivamente decide di ritornare in Francia per 2 motivi:

- La preoccupazione per i Sassoni


- Nascita del figlio Ludovico il Pio.

Ma nella gola del Roncisvalle, l’esercito viene attaccato dai Baschi, che uccise una parte della retroguardia.

Quindi la Chanson de Roland si basa su un fatto storico, poco significativo, ma che si caricherà di elementi,
personaggi, motivi nuovi, diversi dal fatto storico:

- Carlo, nel 778, aveva 36 anni, nel poema diventa un uomo centenario, descritto molto vecchio e
saggio,che assume nella sua persona la figura reale e quella paterna.
- Esercito basco si trasforma nell’esercito saraceno
- Battaglia di Roncisvalle, si trasforma in una guerra di religione tra cristiani.

Nel manoscritto O Orlando è il nipote di Carlo, mentre negli altri manoscritti Orlando è il nipote di Carlo, ma
successivamente, si scopre che in realtà Orlando è il figlio di Carlo, avuto da un rapporto incestuoso con la
sorella.

Per quanto riguarda l’autore, la discussione è ancora aperta, in quanto alla fine si trova questo verso: “ Ci
falt la geste que Turoldus declinet. Secondo alcuni questo Turoldo era un abbate normanno, ma il problema
principale è dato dal verbo Declinet che può avere diversi significati:

- Scrivere: in questo caso Turoldo sarebbe l’autore


- Rimaneggiare: Turoldo, colui che ha rimaneggiato il testo
- Copiato: Turoldo era un copista.

Rychner ci ha insegnato che l’epica non ha bisogno di architetture perfette, può togliere, aggiungere,
abbreviare ecc. Il poema epico non vive in un solo testo, ma in diversi come dice Pidul.

STRUTTURA DELL’OPERA:

Tripartito:

- 1 parte: centrata sui consigli di guerra tra cristiani e pagani


- 2 parte: battaglia di Roncisvalle
- 3 parte: vendetta di Carlo Magno.

Considerando gli studi di Propp, che analizzò testi che avevano una narrazione orale, riuscì a distinguere 3
fasi: - partenza positiva,- peggioramento (tradimento e tragedia),- miglioramento (vendetta). Ciò dimostra
che la Chanson de Roland è stata tramandata oralmente.

Per quanto riguarda i fatti storici, ci sono personaggi e fatti inventati, come ad Esempio il tradimento di
Gano, oppure il personaggio di Gano stesso. La Chanson presenta molti parallelismi con la religione con
Cristo: esempio: 12 pari=12 apostoli, tradimento di Gano= tradimento di Giuda, Sacrificio di Orlando
(morte) assimilata= alla morte di Cristo.

LO STILE: astratto, stilizzato, che tende al sublime, nessun elemento comico. Il linguaggio è perfetto, senza
crudezze, cioè espressioni tradizionali, che ritroviamo, invece, nelle altre Chanson de Geste.

Potrebbero piacerti anche