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Lezione 1. ( presentazione del contesto del canto dei nibelunghi).

Contestualizzazione: siamo nella letteratura cortese, medio tedesco, tra il 1050 e il 1350. La
lingua presenta molte influenze dialettali ma preserva ancora i mutamenti consonantici che
distinguevano il tedesco dalle altre lingue. Per quanto riguarda la produzione letteraria, quella che fa
da cornice al nostro poema, ci occupiamo della letteratura cortese epica del tempo e dei suoi
maggiori esponenti.
Iniziamo con Hartmann von Aue; egli era di provenienza probabilmente sveva, fu il primo poeta
epico del primo 200 e colui che ha importato il romanzo Cortese francese nella lingua tedesca, e lo
ha rielaborato. Si presenta come autore colto, studia ciò che usa e le sue conoscenze provengono dal
latino e dal francese. Lui stesso si definirà un "cavaliere colto" nell'inizio di un poema chiamato
"povero Enrico". Enrico, il protagonista è il suo Alter Ego, quindi uno specchio, si può definire una
risposta alla domanda del pubblico di voler sapere di più sull'autore. In generale, il suo successo si
basa sulla rielaborazione delle opere francesi della "Chanson de geste", di Chrétien de Troyes (ma
narrava più dettagli , i quali nella letteratura francese venivano sottintesi.) La sua prima opera è
"Klagebucher", una raccolta di componimenti, ma troviamo anche altri romanzi cortesi come Erec,
Gregorius, twein e le Minneslieder, componimenti di contenuto amoroso. Il Klagebucher contava
circa 1900 versi, e si trattava di una disputa allegorica tra cuore e corpo su "cosa fosse l'amore" e
"come dovrebbe avvenire correttamente un corteggiamento".

Un altro autore importante è Welfhrem von Eschenbach, sempre poeta epico del primo 200, ma
di provenienza bavarese; é il poeta medievale tedesco più letto. A differenza del suo
contemporaneo, si definisce poeta volgare, non colto, lui stesso si presenta come autore che "non
sapesse leggere né scrivere" ma dalla sua produzione letteraria si può evincere che non sia così. Si
riteneva che avesse almeno l'istruzione delle 7 arti. Tra le sue opere, vi é il "Parzival", una
rielaborazione di Perceval di Chrétien de Troyes sulle vicende del Sacro Graal; conta 25000 versi
divisi in 16 libri. Altre due opere sono "Guglielmo il santo", un romanzo Cortese, e Titurel, un
frammentario che racconta la storia d'amore di Zigane e *.
Un altro autore, è Gottfried von Strassburg, sempre autore dei primi del 200 epico e di
provenienza allemagna; egli fu l'autore del "Tristan" che rielabora il celebre "Tristano ed Isotta".
Tuttavia il Tristan di Gottfried von Strassburg è incompleto poiché l'opera conta 20.000 versi , ma
l'idea era di avere un'opera con 30.000 versi. L'autore è anche un testimone del canto dei
nibelunghi.

L'ultimo autore di oggi (di cui tuttavia abbiamo solo opere liriche, quindi non epiche) é Walther
von der Vogelweide, molto letto tra i trovatori. Tra le sue opere spiccano 90 canti, 150
Sangspruche,1 Leich, e un canto su Federico II. I suoi temi erano amorosi e politici, ed è proprio il
tema della politica che spesso lo costringerà a vari spostamenti. Si distingue anche per alcune
critiche ai suoi contemporanei.
È questo il contesto in cui nasce il canto dei nibelunghi.
Blended 2

Introduzione al Canto dei Nibelunghi

La saga dei Nibelunghi possiamo definirla come un epopea eroica trasmessa in ambito
germanico centrale settentrionale. La sua trasmissione scritta più famosa è il Canto dei Nibelunghi
scritto attorno all’anno 1200 nell’area della Baviera orientale intorno a Passavia, scritto in alto
tedesco medio. Troveremo racconti paralleli nel XIII secolo nella Thidrekssaga in antico norreno e
in anglosassone nel Beowulf in cui si narra dell’ammazza draghi Sigmund. Non tutti i personaggi
del canto dei Nibelunghi sono mitologici, molti sono realmente esistiti. Già nel X secolo troveremo
alcuni episodi che vengono narrati nell’epopea didattica Valtarios intorno ai due personaggi Hagen
e Gunther che rubano un tesoro. In questa fonte manca del tutto la figura di Sigfrido, che diventa la
figura principale del canto dei nibelunghi. In Beowulf ritroveremo il padre di Sigfrido, Sigmund che
combatte contro i draghi. La presenza di questa storia nei vari ambienti germanici testimonia la
presenza di una diffusione massiccia presso tutti i popoli germanici.
Il Canto dei Nibelunghi
Esso è uno dei poemi epici eroici cortesi più famosi del 1200 tedesco assieme al canto di Gudrun
e il ciclo di Teodorico di Verona. Questo poema è ambientato alla corte di Worms, per questo il
rispetto delle regole della corte sarà fondamentale in tutta l’opera. Già all’inizio del poema, quando
Sigfrido si reca alla corte di Worms, viene subito disprezzato per non aver rispettato le leggi cortesi
e le leggi di ospitalità.
Esso narra le vicende amorose dell’eroe Sigfrido e della sua amata Cremilde. L’ambientazione
storica è quella delle battaglie, invasioni e migrazioni tra Burgundi e Unni.
Scritto da un autore ignoto, i principali manoscritti sono 3 (A, B, C), collocati in un arco
temporale di 50 anni. Si condivide oggi la tesi che si tratti di un unico autore e che si tratti di una
vera e propria composizione poetica unitaria. Ci sono però delle differenze tra i tre manoscritti,
soprattutto sulla lunghezza e di aggiunte di mano da altri autori (raramente in B, molto spesso in C).
Si ipotizza che il testo A, il più recente dei tre, utilizzi come riferimento una versione ancora più
antica. La C che invece è la più antica (1225), probabilmente non ci riporta il testo originale.
Chi sono i Nibelunghi
Sono un popolo mitico, possessori del tesoro dei Nibelunghi, essi si trovano in Norvegia. Il capo
della loro stirpe è Nibelung, che secondo la leggenda era figlio degli Dei, ma nonostante ciò i
Nibelunghi sono umani. Lui riesce a trovare un tesoro notevole che lascia ai suoi figli che vogliono
dividere la loro eredità. Ci sono diverse fonti che intruducono già Sigfrid a questo punto. Per vari
motivi passa da queste parti e viene messo in causa per dividere equamente l’eredità dei due figli,
non riesce bene in questo intento facendo arrabbiare i Nibelunghi, ma nel frattempo loro lo avevano
già ricompensato con la spada Valmund con la quale Sigfrid li uccide tutti, diventando possessore
del loro tesoro. In un’altra versione i figli di Nibelung danno l’eredità al nano Alberich, e Sigfrid
riceve il tesoro sempre dopo una violenta battaglia.
Dopo la morte di Sigfrid nella prima parte, il tesoro passa a sua moglie Crimilde di origine
burgunda. I nibelunghi sono quindi i possessori di un tesoro, perciò anche i burgundi diventano
nibelunghi, quando si impossessano del tesoro.
Riferimenti storici
-Caduta del regno dei Burgundi e sconfitta del re Gundicano (nel poema Gunther)
-Alleanza con gli unni del generale Flavio ezio per sconfiggere i Burgundi nel 436
-Lo storiografo Giordano narrò del matrimonio del re degli unni Attila con una principessa
germanica chiamata Ildico.
I burgundi vengono descritti come un popolo crudele, ricco e avaro. Un popolo non civilizzato,
con riti rigidi di corte.
Lezione 3 - Il canto dei Nibelunghi.
Passiamo ora alla presentazione del canto dei Nibelunghi, cioè alla seconda parte
dell’introduzione al canto, che prevede una descrizione dei personaggi maggiori, un elenco dei
personaggi che poi vengono riproposti nei vari filoni narrativi appartenenti anche ad altri contesti
(non soltanto al canto dei Nibelunghi, ma anche alle sue rielaborazioni, soprattutto in Antico
Norreno), e la descrizione dei luoghi. Così quando ci iniziamo ad occupare sia della struttura
dell’opera, che poi dei vari passi che abbiamo scelto da commentare, sappiamo bene di chi
parliamo, chi sono e dove stiamo. Il Canto dei Nibelunghi ci mette di fronte ad una storia di
migrazione, a varie storie ripetute di migrazioni, i personaggi si muovono continuamente: partono ,
arrivano, ci sono pochi punti fissi e anche quando tutto un capitolo è ambientato presso un luogo,
nelle narrazioni riportate nei dialoghi, alla fine c’è sempre un altro viaggio da fare (questo è un
filone narrativo importante, da collocare anche nel suo tempo di statura contesto letterario che è
marchiato dal romanzo cortese, dal poema narrativo di eroi che vanno all’avventura - anche nel caso
nostro, nel Canto dei Nibelunghi, anche questo andare all’avventura, ad incontrare la sorte, viene
declinato in tutte le sue sfumature positive e negative. Troveremo dei viaggi che finiscono in
sconfitte, in offese, dei viaggi che finiscono in inganni, in morte, in distruzione totale; al contempo
troveremo poche figure stabili, che fin quando non si muovono rimangono fuori dal pericolo, ossia
qualcosa che si deve superare durante il viaggio, ma il superamento deve avvenire all’interno di
schemi morali- virtuosi precisi, quando vengono infranti è già determinata la sconfitta morale.
Partiamo quindi subito dalla presentazione dei nostri personaggi.
Come abbiamo detto da un lato tutto il canto dei Nibelunghi gira intorno Siegfried e Kriemhild,
cioè la principessa del popolo Burgund, Grimhild, cresciuta alla Corte di Worms che diventa
infatti moglie di Siegfried , figlio di Siegmund e Siegling che proviene dalla corte di Xantes, viene
quindi presentato come straniero che arriva alla corte Worms, eroe per una serie di motivi che per il
Canto non sono centrali. Questi sono i nostri due protagonisti, accompagnati da altri personaggi,
soprattutto della corte di Worms: inizialmente quando parte tutto il discorso, anche le figure della
genealogia dei due personaggi sono importanti. Abbiamo anche i fratelli di Grimhild, i re dei
Burgundi , abbiamo Gunther, Gernot e Giselher, (che è il più giovane), e poi i genitori Dankwart e
Ute . I due antagonisti di Grimhild e Siegfried sono invece Hagen di Tronje e Brundheld, anche qui
un personaggio maschile e uno femminile, entrambi non ben collocati: troviamo questo nome de
Tronje e troviamo anche il collocamento geografico di Brundheld, che viene presentata come una
principessa delle terre del Nord, che diventerà grazie a inganni da parte Siegfried, diventerà la
moglie di Gunther, re dei Burgundi. Hagen è invece l'antagonista per eccellenza di tutto il canto, si
può descrivere e caratterizzare meglio, ma per orientarci meglio lo collochiamo geograficamente:
Hagen è presente in vari trasmissioni, narrazioni parallele (come ad esempio nella triade della saga
(?)), dove viene precisato che questo de Tronje viene collocato a Troia, facendo riferimento ad
un’antichità non germanica, però troviamo anche altri possibili luoghi, con riferimento alla città
celtica Tronchien, luogo importante soprattutto nel canto di Gudrun; poi c’è un’altra città che nella
sua denominazione latina è identificabile con Colonia Ulpiae Traiana, borgo vicino alla città di
Xantes, città di origine di Sigfrido . Sigfried e Haden vengono quindi presentati come due
personaggi provenienti dalla stessa terra (questo spiegherebbe la conoscenza di Haden del carattere
orgoglioso di Sigfried)., ma al contempo non c i da una spiegazione sufficiente perché spesso la
vicinanza è anche un trasmettitore di vicinanza morale, che però nel nostro Canto non si presenta.
Avremo ancora un’altra possibile collocazione, come possessore,re egemo, padrone della fortezza
di Tromek che forse può essere una possibilità non da escludere, dove invece troviamo Hagen e i
suoi fratelli tutti provenienti di una stessa regione, padroni di castelli e fortezze molto vicini, però
anche su questo non c’è una certezza definitiva. Nelle tradizioni nordiche in norreno i nomi come
Brunhild (uno dei personaggi che non manca mai) e Siegfried , prendono dei nomi diversi, legati
anche anche ad una funzione letteraria che essi prendono, mentre alcuni personaggi sono legati solo
alla tradizione scandinava, altri saranno sempre presenti (ad esempio Sigmund, il figlio di Gunther e
Brunhild sarà presente solo nel Nibelungenlied).
Guardiamo meglio alle questioni di parentele: abbiamo un nucleo di 4 personaggi, da opporre
anche, che avranno delle relazioni tra di loro di invidia, odio , comunque sospetto , concorrenza etc.
Queste sono le dinamiche tra i 4 personaggi (antagonisti-protagonisti ): da un lato Kriemhild e
Brynhild hanno una relazione fortemente marcata da invidia, invidia sulla concezione dell’amore:
Brynhild non vuole sposare Gunther e invita tutti i cavalieri che la corteggiano a partecipare ad una
gara di forza dove lei gareggia personalmente con il cavaliere in diverse discipline. Gunther non
sarà capace a sostenere onerosamente questa gara e grazie al consiglio di Hagen , obbligherà
Siegfried ad aiutarlo a sostenere questa gara, a in realtà usare l’inganno per corteggiare e vincere
Brunghield . L’amore tra Kriemhild e Siegfried è un amore puro e reciproco. Questo è il rapporto
tra Brynhild e Kriemhild . Il rapporto tra Siegfried e Hagen è invece anch'esso marcato da un
rapporto di invidia o sospetto, concorrenza. Hagen vede in Siegfried un pericolo per la stabilità
della Corte di Worms ma anche un pericolo della sua posizione da consigliere e amico del re
Gunther e perciò insinua fin quando alla fine non si prepara l’assassionio di Siegfried.
Da un lato abbiamo quindi la corte di Worms con Ute e Gelblich con i loro 4 figli: Gunther,
Gernot e Giselher, con la sorella Kriemhild che in un primo matrimonio sposerà Siegfried, re dei
Nibelunghi, figlio di Sigmund re di Xantes. In un secondo matrimonio, perchè il primo alla fine è
finito drasticamnete a causa dell’assassinio di Siegfried, per vednicarsi sposerà Exel Attila re degli
Unni, dal secondo matrimonio avremo la nascita di un figliolo , Orlieb, che morià alla fine con tutti
gli altri personaggi della corte deglki Unni. Alla corte degli Unni sarà ambientata tutta la seconda
parte. La Corte dei burgundi comprende anche qualche personaggio meno importante che però è
presente che riguarda il cuoco, il trovatore, alcune figure di amministrazione della Corte e perciò
sono importanti. Ultima figura, lo vedremo più avanti , Ghisler che vuole sposare Dietlind , porta
poi a questo nucleo Rudiger von Bechelaren che farà anche da messaggero.
Avevamo già parlato dello spostamento dei Burgundi da un'isola scandinava man mano fino ad
arrivare nella Bourgogne però vedremo che la storia migratoria che viene raccontata nel Canto dei
Nibelunghi è invece diversa: abbiamo qui Xanten, diversi luoghi sul Reno, Wor5ms , la Corte dei
Burgundi fino poi ad arrivare Esztergom, la collocazione del castello di Exel re degli unni (oggi
Ungheria). Una storia al contrario in un certo senso, che li porta al declino.
Xanten è collocata vicino Colonia, dov’è collocata la sede del regno di Sigfrido . Diversi luoghi
intono a Worms, dove sta la corte dei Burgundi, vicino a Magonza e Francofrote; poi piccoli luoghi
abbastanza ricostruiti, non sempre individuabili come il luogo dell’assassinio di Siegfird.
Abbiamo a Barsavia la residenza del vescovo Pilgrim, che viene presentato come zio di
Kingfield. Exelburg è il luogo della sconfitta del popolo dei Burgundi
La sconfitta del popolo dei Burgundi storicamente esistito è avvenuta nella zona tra Germania e
Francia. Abbiamo quindi due storie migratorie diverse. C’è in realtà un’altra storia di trasmissione e
diffusione che riguarda tutto il materiale leggendario nella storia dei Nibelunghi: i Burgundi
provenienti dall’isola Dannese di Bornholm, che si siano poi inizialmente suddivisi e poi sconfitti in
questa zona, spostati poi verso la francia, li ritroviamo dalla metà del V secolo fino alla metà del VI
secolo nella zona di Lione e la storia dei Nibelunghi che in realtà qui abbiamo la battaglia finale e la
sconfitta descritta in questa zona , poi la storia di corteggiamento di Brynhild che li porta fino
l’Islanda. Vediamo anche la trasmissione dei filoni narrativi suddivisi in tutte l'area germanica, con
la Edda in Svezia, la Volsugensegr in Norvegia e la edda in islanda, in Scozia tutto il ciclo di Artù
con elementi importanti che si uniscono al tema dei Nibelunghi in tutta l’Inghilterra, questo
Dietrich von Berg nella zona Alpina e poi ovviamente nella zona del basso tedesco, nel frisono etc,
la Tiedergsagen che presenta elementi importanti paralleli al nostro materiale. Per confrontare e
concludere questa breve introduzione ai personaggi vediamo la discendenza dei personaggi
principali nel materiale ritrattato della Edda Sage dove troviamo Ovi che , con una serie di passaggi,
è un antenato di Sigmund e Hjordis, genitori del nostro Siegfried e diciamo, è anche un materiale
che avrà un'influenza importantissima nella storia della musica con Wagner.
LEZIONE 4
Contenuti del canto dei Nibelunghi Composto da 1300 strofe circa 20000 versi, si suddivide in
due parti: la prima concentrata sulla storia di Sigfrido (Sivrit) e Crimilde (Kriemhild) e la
seconda,ambientata in altri luoghi, si concentra su Crimilde e sull’evolversi drammatico causato
dalla morte di Sigfrido. La prima parte (avventure 1-19; strofe 1-1142): DOPPIO
CORTEGGIAMENTO E SPOSALIZIO DI BRUNILDE (Brünhild) E GUNDICARO (Gunther) e
Grimilde (Kriemhild) E SIGFRIDO (Sivrit); rivalità tra Brunilde e Grimilde; rivalità tra Hagen e
Sigfrido e tra Grimilde e Hagen (dopo la morte di Sigfrido di cui Hagen fu il mandante). La seconda
parte (avventure 20-39; strofe 1143-1379): vendetta di Grimilde: corteggiamento e sposalizio di
Grimilde e Etzel; sconfitta ed estensione dei Burgundi e Unni nelle lande di Etzel. N.b. I conflitti
personali si estenderanno a conflitti del popolo. Possiamo suddividere l’opera anche in quattro fasi
(A,B,C,D): Capitoli introduttivi (1-2) incentrati sulla descrizione della corte di Worms. FASE
AVENTIUREN (termine romanzo corese) TEMA principale Altri TEMI A 3-11 Dai corteggiamenti
di Gunther e Sigfrido al ritorno. permanenza annuale di Sigfrido a Worms; guerra sassone;
corteggiamento di Gunther e Sigfrido a Brunilde (Sigfrido aiuta Gunther); passano 11 anni fino ai
successivi avvenimenti B 12-18 Dall’invito di Crimilde e Sigfrido a Worms fino alla morte di
Sigfrido. Preparativi per la festa data per l’arrivo dei due; litigio tra Brunilde e Crimilde; preparativi
dell’assasinio, morte di Sigfrido. INTERMEZZO 19 Il tesoro si porta a Worms. Passano tre anni e
mezzo dalla morte di Sigfrido all’aventiure 19. passano 9 anni fino all’aventiure 20 C 20-22
Corteggiamento di Etzel a Crimilde e trasferimento di Crimilde alla Etzelnburg (il matrimonio
come espediente di vendetta) corteggiamento mediante messaggeri, Crimilde accetta il matrimonio
per potersi vendicare passano 13 anni fino ai successivi avvenimenti D 23-29 La vendetta di
Crimilde trasferimento di Crimilde in Ungheria, invito al battesimo, decapitazione del figlio di
Crimilde, battaglia fino alla sconfitta dei Burgundi (Nibelunghi): 2 parti; la prima per l’uccisione
del figlio e la seconda vediamo battaglia decisiva con successiva sconfitta Nella città di Worms,
presso il Reno, cresceva una fanciulla bellissima del popolo dei Burgundi, Crimilde sorella di tre re
potenti, Gunther, Gernot e Giselher. Al servizio dei re erano molti nobili guerrieri come Hagen,
consigliere del re, il quale sarà l’artefice della morte di Sigfrido. Nel Niederland, nella città di
Xanten, presso il Reno, cresceva un giovane e nobile guerriero, Sigfrido, figlio del Re Sigmund e
della Regina Sieglind. Sigfrido era forte e valoroso, molto amato a corte e desiderato da numerose
dame. Sigfrido, udito parlare della bellezza di Crimilde, prese la decisione di recarsi alla corte del re
dei Burgundi per chiedere in sposa la ragazza. Sigmund e Sieglind cercarono di dissuadere il figlio
dall'intento, mettendolo in guardia dalla superbia di Hagen, vassallo di Gunther. Il giovane eroe non
si fece persuadere, convinto che, se non gli avessero concesso la mano della fanciulla, egli avrebbe
col suo forte braccio conquistato il loro regno. Tuttavia non volle prendere con sé l'esercito, come
Sigmund gli consigliava, e scelse soltanto dodici compagni che venissero con lui. Una volta arrivati
a Worms, Hasen, riconobbe Sigfrido e, narrate al re le magnifiche imprese dell'eroe, compresa
l'uccisione del drago e la conquista del tesoro dei Nibelunghi, consigliò di accoglierlo in amicizia
per non attirarsi il suo odio. Di lì a poco giunsero alla corte di Gunther messaggeri da lontano. Essi
esitarono a rivelare il motivo del loro viaggio, temendo l'ira del re, quindi dissero di essere stati
inviati da Lüdeger, principe dei Sassoni, e da suo fratello Lüdegast, re di Danimarca, che
marciavano contro i Burgundi per conquistare il loro regno. Entro dodici settimane i nemici
sarebbero giunti, ma se il re avesse voluto scendere a patti, questo sarebbe stato riferito agli invasori
perché fermassero la loro avanzata. Sigfrido disse a Gunther di rimanere a Worms, poiché lui
avrebbe guidato l'armata. L'armata dei Burgundi marciò contro il nemico: nella mischia Lüdeger si
batté con Sigfrido: quando lo riconobbe fece abbassare i vessilli e chiese la pace. Quindi fu preso
prigioniero perché fosse anch'egli condotto come ostaggio alla corte di Gunther. Messaggeri furono
inviati a Worms per riferire della vittoria. Quindi il re congedò i suoi vassalli, perché ritornassero
alle loro terre, ma li invitò perché tornassero dopo sei settimane ad una festa di corte. Anche
Sigfrido chiese congedo, ma Gunther lo pregò di restare e il figlio di Sigmund decise di restare nella
speranza di conoscere Crimilde. Terminati i giorni della festa molti cavalieri lasciarono la corte.
Anche Sigfrido chiese nuovamente congedo. Per ottenere Crimilde in sposa, Sigfrido acconsente ad
aiutare Gunther a sposare l'altera Brunilde, regina d'Islanda. Spacciandosi per un vassallo di
Gunther, Sigfrido accompagna il re in Islanda e qui, usando un mantello magico tolto al nano
custode del tesoro dei Nibelunghi che lo rende invisibile, aiuta Gunther a sopraffare Brunilde e a
ottenere da lei il matrimonio. Brunilde pretendeva infatti di sposare solo colui che fosse stato in
grado di superare una serie di difficili prove. La fiera Brunilde si oppone con la forza a Gunther
persino durante la prima notte di nozze, arrivando a legarlo affinché il matrimonio non venisse
consumato. Anche in questo frangente Sigfrido corre in aiuto di Gunther, prendendone
segretamente il posto per ridurre la sposa riottosa alla sottomissione. In tale occasione Sigfrido ruba
un anello e una cintura a Brunilde, simboli della deflorazione della donna (sebbene lo stesso
Sigfrido avesse promesso di non spingersi a possedere la moglie dell'amico). Sigfrido dona l’ anello
e la cintura a Crimilde, che Gunther gli concede in sposa secondo i patti. Anni dopo, Sigfrido e
Crimilde sono in visita a Worms. Brunilde non si capacita del fatto che suo marito abbia concesso
sua sorella in sposa a un vassallo e si mostra sospettosa e ostile con i suoi ospiti. Crimilde e
Brunilde, recandosi in chiesa, litigano su chi di loro debba avere la precedenza, ovvero chi di loro
abbia un marito di più alto rango. Crimilde, ignara dell'inganno perpetrato da Gunther e Sigfrido nei
confronti di Brunilde, finisce per mostrare alla sua rivale l'anello e la cintura donatele da Sigfrido
anni prima, alludendo al fatto che Sigfrido abbia posseduto proprio lei. Hagen, il crudele, astuto e
fiero vassallo di Gunther, sostiene apertamente che l'offesa arrecata a Brunilde vada lavata con il
sangue di Sigfrido. Riesce a farsi rivelare da Crimilde l'unico punto debole dell'eroe (ucciso il
drago, si bagna nel suo sangue perché viene a sapere da un uccellino che canta che chi si immerge
nel suo sangue diventa invincibile. Ma mentre si bagna una foglia si posa sulla sua spalla, quel
punto andrà a costituire il suo punto vulnerabile) e lo colpisce a tradimento durante una battuta di
caccia. Lo stesso Hagen ruba il tesoro dei Nibelunghi e lo getta nel Reno, per impedire che Crimilde
possa usarlo per crearsi un proprio esercito e vendicarsi dell'assassinio del marito. Circa tredici anni
dopo Etzel, re degli Unni, chiede in sposa Crimilde. La donna, dopo qualche esitazione, acconsente,
premeditando la vendetta contro la propria famiglia. Al battesimo del primo figlio avuto da Attila,
invita i Burgundi in Ungheria. Hagen cerca di dissuadere Gunther dall'accettare, ma invano. Mentre
i Burgundi attraversano il Danubio, le ondine parlano ad Hagen, profetizzando che di tutta la
compagnia solo un monaco tornerà vivo a Worms. Per impedire l'avverarsi della profezia, Hagen
tenta di uccidere il monaco, che riesce però a scappare e tornare a casa. Arrivati alla corte di Attila, i
Burgundi chiedono di poter tenere le proprie armi: pur mostrandosi offeso, Attila acconsente. A
questo punto gli eventi precipitano rapidamente verso la tragedia. Crimilde pretende che le venga
reso il tesoro dei Nibelunghi e, nella disputa che segue, Hagen decapita il figlio neonato di Attila e
Crimilde. I Burgundi vengono accerchiati in un salone, in cui sono attaccati dagli Unni in diverse
ondate. Nel combattimento che segue numerosi eroi si trovano coinvolti nello scontro senza volerlo.
Dopo una serie lunghissima e tragica di duelli e combattimenti, tutti i Burgundi vengono uccisi,
eccetto Hagen e Gunther. Crimilde uccide Gunther in prigione e mostra la sua testa a Hagen,
intimandogli di rivelare dove ha nascosto il tesoro: il rifiuto di Hagen viene ripagato con un'altra
decapitazione, che questa volta colpirà lui. Un vassallo impazzisce d'odio per la morte ingloriosa di
Hagen e lo vendica, uccidendo a sua volta Crimilde. Così muoiono tutti i Burgundi e tutti gli Unni.
PANORAMICA PRIMA AVENTIURE La prima aventiure comprende solo 19 strofe (di solito una
strofa è di 4 versi con rima interna e anche rima finale mentre la lunghezza può variare). STROFA 1
indirizzo al lettore/uditore 2-8 presentazione dei protagonisti della Corte dei Burgundi 2-3 Crimilde
4,5-8 I fratelli di Crimilde: Gunther, Gernot e Giselher 6 Anticipazione della fine tragica dei
Burgundi 7 I genitori di Crimilde: Ute e Dancrät 9-12 La corte di Worms 9 l’antagonista: Hagen e i
suoi fratelli 10-11 i membri della corte 13 il sogno di Crimilde e la sua interpretazione 13
narrazione del sogno 14 interpretazione della madre 1 4 - 1 7 disputa e promessa di castità di
Crimilde 1 8 - 1 9 anticipazione e morale
BLENDED 5
Apertura del Canto dei Nibelunghi: le traduzioni tedesche e italiane dell’opera non rispettano il
ritmo e la rima dell’opera. La bellezza musicale del poema si può notare solo nella sua versione
originale in alto-tedesco medio.
I Canto, I strofa: “Uns ist in alten maeren | wunders vil geseit
von heleden lobebaeren | von grozer arebeit
von uroeuden hohgeciten | von weinen und von klagen
von chuener recken striten | muget ir nu wunder hoeren sagen”(“Nelle antiche leggende sono
narrate cose stupende, di guerrieri famosi, imprese immense, di feste di letizia, di lacrime, di pianti,
di lotte di audaci guerrieri; di ciò udrete narrar meraviglie”)

“Wunder” (stupende) è una parola utilizzata per indicare stupore e meraviglia, nella traduzione
italiana viene tradotto come “stupende” e “meraviglie”.
Abbiamo una continuità data grazie alla narrazione orale di ciò che si narrava prima e di ciò che
si narra adesso con il canto dei Nibelunghi, la parola “recken” si riferisce ad eroi affermati ma si
utilizza anche per descrivere persone con una storia migratoria, persone che hanno sperimentato la
loro forza in battaglia, causate però da spostamenti.
II strofa: “ez wuohs in burgonden | ein vil edel magedin
daz in allen landen | niht schoners mohte sin
chriemhilt geheizen | si wart ein scoene wip
darumbe muosen degene | vil verliesen den lip” (“In Burgundia cresceva una fanciulla tanto
bella, tanto leggiadra, che in nessun paese ce n'era un'altra che la eguagliasse. Si chiamava Crimilde
e era veramente un prodigio. Per causa sua molti eroi dovevano perdere la vita”)
“edel” significa “nobile”, può far riferimento a nobiltà aristocratica o alla sua virtù.
“daz in allen landen niht schœners mohte sîn” = “non c’era nessuna donna così bella nelle altre
lande”
“degene”, tradotto come “guerriero”, è u na parola importante poichè descrive un giovane uomo che
perde l’amore, un amore diverso da “liebe” però.

III strofa: “der minnechlichen meide | triuten wol gezam


ir muoten chuene recken | niemen was ir gram
ane mazen schone | so was ir edel lip
der iunchfrowen tugende | zierten anderiv wip” (“Nessuno si vergognava di amare quella
amabile fanciulla. Nessuno era verso di lei indifferente. Era a vedere bella oltre misura la nobile
donzella. I costumi cortesi della giovinetta avrebbero ornato qualunque donna”)

Concetto di “minne”, in italiano “degno di essere amato”, “meide” che sarebbe “giovane donna”
che è fonte di amore, in seguito si evolverà in grande amante di Sigfrid.
IV strofa: “ir pflagen drie kunege | edel vude rich
guenther vude gernot | di rechen lobelich
unt giselher der iunge | ein uzerwelter degn
diu frowe was ir swester | di fuersten hetens in ir pflegn” (“Tre re, nobili e ricchi, la custodivano:
Gunther e Gernot, guerrieri senza pari, e Giselher, il più giovinetto, uno scelto guerriero. La
giovinetta era loro sorella, e quei principi vegliavano su di lei”)

Vengono presentati I fratelli come 3 re di Burgundia, “rich” non significa semplicemente “ricco”
ma bensì indica “di tanto potere”.
V strofa: “
di herren waren milte | von arde hohe erborn
mit chraft unmazen chuene | di rechen uzerchorn
da zen burgonden | so was ir lant genant
si frumten starchiv wunder | sit in ezelen lant” (“I signori erano miti e di nobile stirpe,
smisuratamente arditi e forti, cavalieri degni di stima. Il loro paese era chiamato dei Burgundi.
Fecero cose meravigliose più tardi anche nel paese di Attila”)

Troviamo altri concetti connessi alla corte dei Burgundi, “milte” è un aggettivo utilizzato per
descrivere questi re, tradotto in italiano con “magnanimi”. “Unmazen” cioè “oltremisura”, nel
contesto della frase “mit chraft unmazen chuene” si intende come “guerrieri senza paura”.
VI strofa: “ze wormeze bi dem rine | si wonten mit ir chraft
in diente von ir landen | vil stolziv ritterscaft
mit lobelichen eren | unz an ir endes zit
si ersturben sit iaemerliche | von zweier edelen frowen nit” (“I signori nella loro potenza
abitavano a Worms, sul Reno. Molti superbi cavalieri dei loro paesi li servirono per tutta la vita con
grandi onori, finchè perirono miseramente per il litigio di due nobili donne”)
Anticipa tutta la narrazione principale del Canto dei Nibelunghi; “si erstvrben sit iaemerliche |
von zweier edelen frowen nit” cioè sono morti così tragicamente per l’invidia di due nobildonne.
Altri due concetti enunciati in questa strofa ci permettono di circoscrivere l’andamento del poema,
cioè il concetto di orgoglio con “stolziv ritterscaft” ovvero “guerrieri orgogliosi” e l’altro concetto è
di “Eren” cioè “onore”, orgoglio e onore che vengono ben determinati nei costumi cortesi, se
vengono infranti possono suscitare conseguenze anche molto negative.
LEZIONE 6
Canto dei nibelunghi, primo canto, prima Âventiure, presentazione dei personaggi e del sogno di
Kriemhild.
Abbiamo letto le prime sei strofe dove viene indirizzato il lettore e dove vengono presentate
Kriemhild, personaggio principale, e la sua entourage plus strette: i fratelli Gunther, Gernot e
Giselher, con ambientazione a Worms.
Continua la presentazione dell’entourage con i genitori di Kriemhild e dei suoi fratelli: Ute e
Dankrat.

Abbiamo di nuovo il concetto di guadagnarsi l’onore, di acquisire grande fama e della eren.
vengono riqualificati alla fine i tre fratelli con grande volontà di battaglia, con i besten recken
( cavalieri/eroi migliori ): starc ( forti ) , kuene, ( arditi ) e unverzagt ( senza paura ).
Adesso si presenta Hagen, l’antagonista, che si trova già al centro della nona strofa nella prima
Âventiure con un’entourage che gira attorno a questo antagonista e si tratta di personaggi che
risiedono nella corte di Worms; la denominazione ‘Vera Hagen di Tronje’ potrebbe essere
un’indicazione locale  di troia
anche tutti gli altri fratelli vengono elencati con delle denominazioni locali.
Figure minori che girano attorno alla corte di Worms.
Vengono introdotti nuovamente i nomi già conosciuti con la loro mansione presso la corte di
Worms, così questo poema ci dà un’idea di organizzazione gerarchica che i cavalieri ( ritter )
avevano.
Dopo aver presentato le varie figure che fanno parte della vita cortese, si accentua la potenza della
corte e della potenza del regno.
werdekeitè il prestigio della corte, la nobiltà della cavalleria ( ritterschaft ) che abbiamo già visto
in riferimento delle forze armate e che si rifà al concetto di cavaliere, figura connessa a delle usanze
di corte. E’ importante perché viene introdotto nella prima Âventiure questo concetto di nobiltà di
corte, non soltanto in termini aristocratici ma proprio con regole di costumi cortesi.
Vedremo arrivare l’eroe, che però non si comporta secondo le regole di ritterschaft, regole che
vengono coltivate dai burgundi.
racconto del sogno, sogno che anticipa il dramma, il nucleo drammatico del canto dei nibelunghi:
l’assassinio di Siegfried.
“ Tra questi onori eccelsi, sognò, un giorno, Grimilde che essa allevava un falco forte, selvaggio e
bello. E due aquile glielo artigliarono ed essa vide tutto, non poteva patire più grande dolore.”
questa è un’anticipazione di ciò che accadrà a Siegfried. Il motivo di questo sogno accompagna il
canto dei nibelunghi, lo struttura, e ancora Grimilde sognerà il pericolo nel quale si trova Siegfried,
con figure animalesche che hanno una violenta forza.
Nel primo sogno c’è un falco e dall’altro lato due aquile con questo artigliare; nel secondo sogno
sarà di nuovo presente questo prendere la carne dell’oggetto che si vede: Siegfried viene attaccato
da un cinghiale che gli stacca la carne. Dolore forte ma metaforico, dolore che esprime ciò che
Grimilde vede nel sogno, è in realtà il suo cuore che subisce questo dolore e viene artigliato.
Questo sogno viene anche raccontato in altre narrazioni sui nibelunghi: nella volksnungen ?( 14:20 )
saga alla quale abbiamo accennato brevemente con la presentazione degli altri personaggi,
tramandata qualche secolo dopo nel ‘400, e anche lì abbiamo una stessa descrizione del sogno e ci
sono questi vari sogni importanti che sono ricorrenti.
perché la figura del falco? Il falco nel minnesang contemporaneo rappresenta l’amante, l’uomo che
corteggia una donna; amante che Grimilde che forse incontrerà.
questo è ciò che dice Ute, la madre di Grimilde, sul sogno: spiega subito che il falco è un uomo
nobile e spera che dio lo protegga, altrimenti Grimilde lo perderà. La soluzione di Grimilde è di
rifiutare l’amore e dice: “vorrei sempre essere senza l’amore di un guerriero, così da rimanere
sempre bella ( senza dolore ) fino alla mia morte” . Qui vediamo di nuovo la connessione tra amore
e dolore che è molto forte, difatti l’amore è sempre doloroso. Il dolore, ma anche la sofferenza, la
sconfitta, vedremo che sarà uno dei titoli di tutto il canto dei nibelunghi: nibelungennote ( dal
dolore/sconfitta dei nibelunghi )
la madre dice di non promettere una promessa che sa di non saper mantenere e dice: “se vuoi essere
felice nella tua vita, allora questo accadrà attraverso l’amore di un uomo.”
La donna bella, nobile, è destinata a essere moglie di un uomo cortese.
come si chiude tutto il canto: il concetto dell’amore e del dolore è quello da cui Grimilde vuole
fuggire, così non può soffrire, infatti rinuncia a qualsiasi pensiero di amore finché non diventa
moglie di un giovane guerriero coraggioso. Egli era proprio quel falco che Grimilde aveva visto nel
sogno e di cui parlò alla madre; per causa sua morirono molti figli di madre e adesso vediamo unita
questa narrazione del sogno a questa sconfitta tragica dei burgundi alla morte di figlia di madre.
Grimilde ha cercato di fuggire al destino crudele per evitare che l’uomo che ama vebusse trafitto
dalle due aquile. Qui si apre il concetto della vendetta: il suo amore diventa così forte che si vendica
su tanti figli di madre.
così si conclude la prima Âventiure.

FILOLOGIA GERMANICA – BLENDED 7


Iniziamo con l’introduzione in cui c’è la presentazione dell’eroe Siegfried da parte di Hagen alla
corte di Worms, prima che lui entri effettivamente nella sala principale, passo famosissimo che
riprende alcune narrazioni trasmesse anche in altre saghe e poemi medievali.
Ci troviamo nella terza Aventiure che comprende 138 strofe sempre a quattro versi.
Nell’Aventiure precedente viene presentata la corte di Xanten dove è cresciuto Sigfrido con i suoi
genitori e la presa di decisione di fare la corte a Crimilde. Non conoscendo la distanza, Sigfrido ha
saputo della sua grande bellezza e della sua grande nobiltà d’animo e decide, inizialmente contro il
volere dei genitori, a partire per conquistarla. Sempre nella seconda Aventiure viene anticipata che
l’avrebbe presa con la violenza.
All’inizio della terza Aventiure troviamo tutta una descrizione del corteo che accompagnerà
Sigfrido, dagli abbigliamenti all’equipaggiamento, fin quanto poi si intravede quel gruppo di dodici
cavalieri entrare nel cortile della fortezza di Worms. Hagen è l’unico che riconosce Sigfrido.
Hagen è stato descritto nella prima Aventiure, senza nessun accenno della sua funzione di
antagonista. Qui si presenta come consigliere del re burgundi, l’unico che riconosce Sigfrido e
l’unico che ci dà questa grande narrazione sulla storia dell’importanza e della forza di questo eroe.

LEGGE LA PRESENTAZIONE DA PARTE DI HAGEN DELL’EROE.

L’importanza che viene messo nel racconto della presentazione di Hagen non è sulla battaglia
contro il drago, ma la conquista del tesoro dei Nibelunghi non è congiunto alla battaglia della
sconfitta del drago da parte di Sigfrido. Perciò da un lato abbiamo il filone della grande ricchezza,
motivo comunque fiabesco anche nella sua descrizione dove viene elencato, anche se non in
dettaglio, il tesoro, però la grande quantità che doveva essere portata via con carri, come una merce
qualsiasi, ma questo tesoro è talmente immenso che ha bisogno di mezzi particolari per essere poi
trasportato.
Questo è uno dei motivi importanti, il disgiungere l’invincibilità di Sigfrido grazie alla sua
sconfitta del drago e del bagno nel sangue del drago che lo rende invincibile, dandogli una sorta di
corteccia e di pelle particolare che non può essere trafitta da attrezzi militari (motivo che si trova
anche in altre narrazioni).
Quindi nella presentazione da parte di Hagen l’invincibilità è disgiunta dalla vincita e dalla
ricchezza di Sigfrido, il quale viene narrato in maniera molto esaustiva.
Nel Canto dei Nibelunghi ci vengono presentati tutti gli elementi importanti: il nome dei
Nibelunghi, chi sono, vengono nominati i figli del re dei Nibelunghi, Sigfrido che arriva già con una
fama importante che già lo riconoscono come una persona forte che viene poi chiamata a dividere il
tesoro dei Nibelunghi.
Si descrive brevemente, però con motivi fiabeschi, questo tesoro dei Nibelunghi, l’immensità, la
grandezza del tesoro, nominando anche il mantello particolare che fa sparire il suo portatore e
questo mantello alla fine forse è anche donatore della denominazione dei possessori del tesoro, cioè
i Nibelunghi sono anche coloro che si circondano di “nebbia”. Sono comunque circondati di mistero
non solo per il luogo geografico di provenienza ma anche perché connessi con questo attrezzo
magico.
Hagen conclude la sua presentazione con l’invincibilità di Sigfrido, causata sempre dalla sua
immensa forza e dalla vincita contro il drago e dal bagno nel suo sangue.
Nell’ordine della presentazione vediamo che al primo posto viene messo il tesoro dei
Nibelunghi; Sigfrido viene poi designato come signore di questo tesoro nascosto. Alla fine, si passa
ad un aggettivo molto particolare “wreisichlermann”(?) che non combacia affatto con le
presentazioni che troviamo anche in altri testi di Sigfrido. Wreisig (?) è tremendo, qualcosa che fa
paura, cioè adesso vediamo Sigfrido come signore di questo tesoro, un uomo tremendo, che suscita
paura per la sua forza immensa con cui ha ucciso 700 uomini, 12 giganti e così si è guadagnato una
ricchezza talmente grande da portare su questi grandi carri.
È importante come Hagen lo presenti al re come una persona da temere per la sua forza ma
anche per la sua invincibilità. Vediamo che non ha solo combattuto e vinto i principi Niebelung e
Schielbung, 12 giganti e 700 uomini, ma ha perfino combattuto e vinto quel nano che era invece il
custode del tesoro. Viene presentato come l’eroe che vince sempre già prima di presentare alla fine
la battaglia con il drago e l’invincibilità.
Quando Hagen conclude questa sua presentazione, dà un consiglio su come accogliere questo
eroe proprio per evitare alcun tipo di conflitto con Sigfrido.
Successivamente si racconta di quando Hagen e il re sono nella sala principale e Hagen continua
a presentare ancora il contesto familiare, dicendo che Sigfrido è il figlio di un re ricco, che discende
da una stirpe nobile con una grande importanza e che però probabilmente sia arrivato proprio per un
affare importante. Ripete ancora le caratteristiche di Sigfrido dicendo che possono far bene anche
alla corte dei Burgundi e il re Gunther va incontro a Sigfrido.
Un’altra strofa importante è quella in cui Hagen e il re Gunther non vogliono fare nessun errore
dell’etichetta cortese che potesse suscitare un’irritazione da parte di Sigfrido.
Poi il re si rivolge a Sigfrido chiedendogli direttamente il perché fosse venuto in quella landa sul
Reno. L’ospite risponde che il motivo non gli sarà svelato subito. Non ci racconta che vuole
corteggiare Crimilde ma dice che ha appreso, quando stava ancora nel paese di suo padre, che a
Worms si erano uniti agli uomini del re tutti i cavalieri migliori e coraggiosi, così era partito per
verificarlo. Poi parla ancora del coraggio di questi uomini burgundi e diche che in realtà anche lui è
un cavaliere che dovrebbe portare la corona.
Adesso però comincia l’offesa. Nella prima strofa Sigfrido diche che siccome erano degli uomini
coraggiosi, aveva intenzione, sia se loro avessero accettato o meno, di prendere tutto quello che
possedevano, dal territorio ai cittadini che dovevano diventare i suoi sudditi.
Quindi ciò che fa Sigfrido quando arriva là non è il corteggiamento di Crimilde, ma chiede di
fare un combattimento e il vincitore prenderà tutto il regno e i possedimenti dello sconfitto. Questa
è la prima grande offesa che troviamo da parte di Sigfredo che non si comporta da ospite ma arriva
con un’idea di invasione o di violenza verso la corte dei Burgundi.
Si vedrà poi che Hagen riesce a calmare questa situazione e Sigfredo sarà poi accolto, rimane per
un anno alla corte di Worms, uscirà in guerra con il re burgundi, ci sarà tutta la fase del
combattimento, poi del corteggiamento di Crimilde, il doppio sposalizio e poi però arriverà alla fine
il momento che Hagen vuole vendicarsi, cioè vuole trovare il punto debole di Sigfrido.
Blended 8
In questa lezione si discuteranno in particolare due passi centrali della prima parte del Canto dei
Nibelunghi. Si tratta dell’Inganno di Hagen e alcune strofe intorno all’assassinio di Sigfried.
Percorriamo un attimo delle tappe importanti della narrazione del canto dei Nibelunghi e anche
dei motivi importanti che vedremo che suscitano l’assassinio, l’idea di assassinare Siegfried, la
richiesta di assassinare Siegfried, ma anche uno dei motivi portatori di tutto il canto dei Nibelunghi,
il motivo della fedeltà.
Abbiamo già parlato dell’aspetto che riguarda la sistemazione presso varie corti: la corte di
Worms, con l’antagonista la corte di Etsel, di Attila, la corte dei Burgundi, degli Unni, e dei vari
costumi diversi ma anche l’arrivo, l’introduzione di Siegfried presso questa corte dei Burgundi dove
tutto si basa su un principio di forza. Siegfried viene presentato come eroe forte, invincibile, e
perciò da temere, mentre la corte dei Burgundi viene presentata come un sistema di parentela, di
legami basati sulla fedeltà. Quest’idea della fedeltà viene diverse volte infranta nel canto dei
Nibelunghi:
la prima volta si vede un inganno, una sorta di offesa di questo principio di fedeltà e di onestà da
parte di Hagen che propone a Gunther, re dei Burgundi, di fare una sorta di patto con Siegfried per
conquistare Brunhilde. Soltanto se Siegfried accetta una posizione da vassallo e non da uguale
allora può corteggiare Crimhild, la sorella di Gunter. Nel corteggiamento del re dei Burgundi
(Gunther) nei confronti di Brunhilde principessa dell’Islanda, Siegfried deve ingannare questa
principessa con l’uso della Thancape, di questo arnese magico del tesoro dei Nibelunghi.
Ovviamente anche grazie alla sua forza fisica riesce a vincere la principessa per il re dei Burgundi.
Siegfried accetta di infrangere la legge dell’onestà nel corteggiamento, pur riuscendo a
conquistare la sorella di Gunther, Crimhild. Vedremo diversi momenti di infrazione di questo
principio di onestà e di fedeltà che si sviluppano durante la prima parte del Canto dei Nibelunghi.
Hagen che diverse volte suscita azioni disoneste da parte di Siegfried che, alla fine, nota questo
patto di fratellanza fatto tra Gunther e Siegfried, e anche questo patto di fratellanza si intromette con
il piano dell’assassinio. Lo vediamo però anche dai protagonisti femminili: Crimhild e Brunhilde
avranno un conflitto che gira proprio intorno a questo motivo dell’onestà e della fedeltà.
- Onestà perché Brunhilde scopre la disonestà nel corteggiamento di Gunther grazie
all’infedeltà di Crimhild, che svela un segreto e con questo rompe un legame di fedeltà con
Siegfried, che le aveva svelato questo suo segreto sul corteggiamento con il ritrovamento
della cintura e dell’anello, chiede però a Crimhild di non parlarne e di lasciare stare. Invece,
nel conflitto delle due regine, Crimhild infrange questo patto, questa promessa, e svela il
segreto a Brunhilde.
Vediamo come Crimhild avrà un secondo momento di infedeltà, che svela ad Hagen il segreto
che riguarda l’invincibilità di Siegfried, e il suo punto debole. Hagen ovviamente si presenta da
Crimhild come amico, come protettore, ingannandola e cercando di strapparle questo segreto, ma
alla fine spetta a Crimhild di svelarlo e alla fine segnalare la morte di Siegfried.
Ci troviamo adesso nel capitolo 15, che è tutto segnato da inganni che sono nati dalla richiesta di
Brunhilde, moglie di Gunther, che chiede la morte di Siegfried. Bisogna trovare un modo per
allontanare Siegfried dalla corte di Worms, ma non deve essere infranta la legge della corte proprio
nel luogo principale: deve essere un luogo esterno, selvaggio, dove alla fine la corte non ha più
questo valore determinante. Però, per riuscire ad allontanare Siegfried dalla corte di Worms,
Gunther inventa diversi inganni: inventa dei pretesti, tra cui uno che però poi non va portato avanti:
è un pretesto di guerra.
Quando Siegfried è arrivato alla corte di Worms partecipa alla guerra dei Sassoni, va volentieri
in aiuto ai Burgundi sapendo della sua valorosità, del suo coraggio, di nuovo si presentano dei
messaggeri sconosciuti alla corte e portano la notizia di una guerra tra Sassoni e Danesi. I Burgundi
vogliono partecipare e aspettano in realtà anche la partecipazione di Siegfried che subito aderisce, e
così hanno un pretesto per portarlo lontano da Worms. Dopo questa notizia della dichiarazione di
guerra, Hagen si presenta da Crimhild molto preoccupata per Siegfried e per tutta la situazione,
soprattutto si sente colpevole dell’infedeltà di aver infranto questa promessa con Siegfried svelando
il segreto dell’origine della cintura e dell’anello a Brunhilde, causando così tutta la rabbia di
Brunhilde che richiede la morte di Siegfried.
Nel capitolo 15 è presente la scena importante dove Hagen strappa il segreto a Crimhild, quello
che riguarda il punto debole che non è stato toccato dal sangue del drago. Vedremo poi in questa
scena che Hagen si presenta come amico più volte Crimhild si indirizza a lui come “Freund”, lo
chiama anche “Ma”, ovvero che fa parte di una stirpe anche se magari il grado di parentela non è
molto chiaro, mentre Hagen parla a lei sempre come “Gentildonna”.
In un punto all’inizio viene però già annunciato questo motivo che troveremo soprattutto nella
seconda parte, che questa amicizia/parentela si trasforma comunque in odio e nella strofa 893,
secondo verso:
“Caro amico Hagen, pensate che vi fui sempre devota e non vi ho mai odiato.”
Questo odio qui è negativo, non è stato mai odio, ma ovviamente dopo essersi resa conto che
Hagen l’ha ingannata, il rapporto di amicizia cambia e diventa odio.
Vediamo anche all’inizio della scena, per aprire il pretesto con l’amarsi dei cavalieri, che poi
dopo aver strappato il segreto questo pretesto svanisce e non viene più portato avanti,
trasformandosi in un’uscita di caccia durante la quale ci si organizza per l’assassinio di Siegfried.
Hagen, che per fedeltà del suo re, ucciderà Siegfried.
Il capitolo principale è il 16, che racconta l’assassinio di Siegfried. Ci ricordiamo che tutto il
canto dei Nibelunghi, nel primo capitolo, ci narra un sogno di Crimhild: il sogno del falco che viene
mangiato, aggredito da due aquile, interpretato dalla madre come un preannuncio di una morte
crudele dell’amante di Crimhild. In questo capitolo 16 invece il motivo del sogno viene ripreso.
Dopo aver sognato per due volte degli avvenimenti drammatici, una volta Siegfried viene
aggredito dai cinghiali, un’altra volta viene ucciso, Crimhild chiede a Siegfried di non partecipare
più alla caccia, ma nel capitolo 15 lei si era rivolta a Siegfried con un termine molto importante:
Ubermurd (?), che in italiano è stato tradotto con “se lei non seguisse il suo cuore temerario”. Quel
termine in realtà riguarda tutta la parte sentimentale, emotiva e irrazionale dell’uomo. Con “uber” è
qualcosa che esce fuori da anche una circoscrizione emotiva normale, è qualche cosa che sorpassa
anche questo motivo della misura, della temperanza, è in realtà anche molto frequente.
Già nel primo capitolo veniva annunciato Crimhild “bella senza misura”, quindi alla fine l’eroe
ha questo impeto senza misura, e allora non rinuncerà all’uscita di caccia.

Struttura del canto principale


C’è una prima parte che riguarda la caccia, il saluto di Crimhild, si parte per la caccia, la
presentazione di Siegfried come cacciatore e tutta la corte dei cacciatori.
- Un’introduzione di questa parte con la festa, il banchetto che si fa in mezzo al bosco.
Ci sono delle barzellette che si raccontano, poi tutta la parte del banchetto. Questo banchetto
è già una preparazione per ciò che segue, ovvero l’assassinio, che è la terza parte. Tutte e tre
le parti hanno circa una lunghezza di 28 strofe.
- La prima parte dell’ultima parte riguarda una corsa, una competizione ancora
cortese, e poi avviene l’assassinio.
- La seconda parte riguarda la reazione alla morte di Siegfried, le accuse e le
preoccupazioni.
Il primo sogno
Qui abbiamo un annuncio, un sogno. Questo sogno di die cinghiali che cacciano l’eroe fin
quando i fiori non si colorano di rosso, motivo molto frequente è la caccia dei cinghiali. Siegfried
lascia stare questo primo annuncio di pericolo e non lo commenta proprio.
È una scena dove Siegfrid passa da cacciatore a cacciato, e dove alla fine troviamo questo
cinghiale che ancora viene risposto, Siegfried gli risponde e lo uccide, ma nella conclusione viene
presentato come momento di cambiamento delle funzioni.
Anche qui abbiamo la figura del vecchio cacciatore, un motivo che preannuncia la morte, o
almeno un cambiamento.
Siegfried uccide il cinghiale però questo viene anche considerato un atto memorabile, e si
conclude questo primo pericolo con il verso 943:
“La caccia era finita, ma non ancora del tutto.”

Il banchetto
Alla conclusione di questa scena, Siegfried si lamenta che non c’è da bere, non hanno servito il
vino. Hagen dà una spiegazione: la caccia doveva aver luogo da un’altra parte, e il vino è arrivato
quindi da quella parte, promettendo che nel futuro avrebbe sicuramente fatto di meglio. Siegfried
risponde dicendo:
“maledetto chi ha causato questo problema”
In realtà maledice già Hagen, suo assassino.
Hagen successivamente dice di sapere di una fonte di acqua fresca nelle vicinanze, per calmare
Siegfried. Questo consiglio è accolto da molti cavalieri con grande preoccupazione.
Egli ha grande sete, perciò attraverserebbe anche delle montagne per arrivare fino alla fonte.
Vediamo come questo consiglio è stato dato con astuzia e perfidia dai cavalieri.
Anche nell’ultimo verso vediamo questo motivo della fedeltà che viene infranta/rotta da Hagen.
Nell’ultima parte avviene proprio l’assassinio di Siegfried.
Siegfried è già alla fonte, aspetta che beve prima il re e non si butta giù a bere, per via dei
costumi cortesi. Questo suo atteggiamento cortese viene visto come maggiore causa della sua
morte: mentre all’inizio quando arriva a corte non ne rispetta le leggi, qui viene proprio qualificato
come splendido e cortese ospite, che invece grazie alla sua virtù troverà la morte. Riceverà un
cattivo ringraziamento per il suo comportamento, per la sua virtù di aspettare.
C’è anche una lunga descrizione di come beve, di come Hagen prende la lancia, come la lancia,
dove prevede dove sta la croce, ecc.
Il secondo sogno di Crimhild – i Bluomen che si colorano di rosso sangue
Siegfried riconosce che è stato Hagen ad assassinarlo, però gli risponde ancora insultandolo,
dicendo che sono stati dei vigliacchi, mentre lui ha sempre serviti con fedeltà. Annuncia la loro
distruzione in questo verso:
“tutta la stirpe si troverà sconfitta grazie alla vostra azione”

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