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LETTERATURA INGLESE

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 19/10/2021

E. GASKELL, North and South (1854)

Il periodo che stiamo analizzando è quello di massima espansione coloniale inglese, in


quanto, nella sua evoluzione l'Inghilterra passa da un capitalismo mercantile ad uno
industriale, avendo sullo sfondo l'economia imperialista di metà 800.
Nell'analisi di North and South, daremo una visione ampia del romanzo vittoriano,
romanzo che dà molta importanza al plot (intreccio), di cui la Gaskell è stata una maestra.
Nella narrazione il quotidiano entra nei romanzi, con episodi minimi (la protagonista,
registrerà il momento d'incontro per strada con un conoscente, un'amica o il momento del
the).
L'autrice è stata abile a maneggiare il plot. Questo piaceva molto a Dickens che la volle
come collaboratrice della sua rivista.

Il titolo, tramite le collocazioni geografiche, richiama quello di Raymond Williams, The


Coutry and the City: il sud, richiama il mondo rurale, mentre il nord, la zona industrializzata.
Dickens cambiò il titolo del romanzo (la Gaskell lo aveva intitolato con il nome della sua
eroina) dandogli una connotazione, che da un fascino alla geografia dei luoghi, alla geografia
dell'Inghilterra. Nei primi capitoli, infatti, si prospetta una mutazione dei luoghi. In ogni
capitolo c'e il cambio di luoghi o le descrizioni di luoghi. Ci sono anche variazioni
paesaggistiche. Da primo al settimo capitolo abbiamo un continuo cambiamento di luogo e
anche una descrizione dei paesaggi.

Al centro del romanzo non c'è la 'grande' Londra, ma la città industriale in cui si insedia la
famiglia Hale, che deve lasciare il mondo rurale del sud dell'Inghilterra (Hampshire) per
trasferirsi nel mondo industriale del nord (Lancashire industriale o 'Darkshire’). Questo è un
espediente per dare al lettore uno sguardo sulla varietà locale e regionale dell'Inghilterra del
tempo.
Gli Hale devono lasciare il sud (dove Margaret è cresciuta) perché il padre (reverendo
della chiesa anglicana) ha una crisi di coscienza e decide di abbandonare il sacerdozio. Il
padre abbandonando la sua missione sacerdotale, deve cercare altro e attraverso una sua
conoscenza, trova l'occupazione di precettore di un rampollo di una famiglia industriale, nella
località di Milton Northern (la Gaskell la pone sul modello della Manchester industriale di
metà Ottocento). Il rampollo è Thornton (protagonista maschile del romanzo). Questi
affermatosi sin da giovane nel mondo industriale come proprietario, ha quindi trascurato la
sua formazione e in età avanzata, sente l'esigenza di colmare questa sua lacuna di cultura
classica e si avvale di questo precettore.

L'idea della spazialità dei luoghi è il centro del romanzo e ci saranno molte descrizioni dei
luoghi che Margaret visita o si sposta. Quando arriverà per la prima volta a Milton, sarà
colpita e impressionata dall'atmosfera cupa resa tale dalla fuliggine che copre e avvolge la
città. Nel romanzo c'è la riproposizione della città industriale della metà dell’Ottocento.
Questi fumi pervadono la vita dei suoi abitanti, in quanto l'essere città industriale orienterà
le vite dei suoi abitanti.
Il romanzo sociale mette in risalto le conseguenze di queste trasformazioni economiche,
storiche e sociali, sulle vite dei singoli. Ecco perché sono importanti gli episodi minimi della
quotidianità, infatti i romanzieri ricostruivano la vita dei singoli individui nei diversi
ambienti. Troveremo, come questa città di Milton si fa sentire nella casa del borghese
industriale e anche nella casa dell'operaio
Il romanzo sociale descrive e riferisce delle condizioni di vita degli abitanti di queste città.

In questo romanzo possiamo reperire in ogni capitolo il momento fondamentale della


storia inglese, e ogni capitolo, ci darà un'informazione sulla condizione dell'Inghilterra
durante quel periodo di grande trasformazione (rapidissima), segnata dalla Rivoluzione
Industriale. La Rivoluzione Industriale è stata un periodo di transizione tra il 1760 e il 1840,
una transizione che va dalla produzione artigianale ad una produzione meccanizzata. Questa
nuova condizione storica genera nuovi individui sociali, primi tra tutti la working class.

I temi affrontati dal romanzo industriale sono: la qualità della vita nell'industrializzazione,
la condizione sociale delle classi lavoratrici, la relazione dei lavoratori con i padroni.
I romanzi industriali volevano portare all'attenzione dei lettori la qualità della vita nelle
città industriali (la Gaskell, metterà in luce questi cambiamenti). La Gaskell non fa una
ricostruzione del mondo industriale, operaio e imprenditoriale basandosi sulle notizie del
momento, la Gaskell aveva di quel mondo una conoscenza di prima mano del mondo
dell’industria, perché (così come Margaret), la Gaskell viveva in una zona rurale nei pressi di
Manchester, sposa un reverendo e si sposta a Manchester. Lei ha vissuto emotivamente lo
shock di questo cambiamento e ne fu totalmente condizionata dalla condizione di vita dei
lavoratori.

È un’età che esalta il progresso, la crescita economica, ma allo stesso tempo genera anche
le vittime, ossia i soggetti più deboli e fragili.
Il grande romanzo sociale europeo dà voce agli ultimi (ad esempio Verga con il ciclo dei
vinti, coloro che la 'fiumana' del progresso lascia per strada).
Il progresso favorisce chi ha il potere economica, gli imprenditori, ma penalizza e genera
difficoltà quotidiane nei più deboli.

La Gaskell, quindi conosce il mondo operaio, in quanto il marito essendo un esponente


della chiesa anglicana, era mosso anche da iniziative filantropiche verso le persone più
disagiate economicamente. La Gaskell condivideva con suo marito lo slancio filantropico e
misero su delle scuole serali per i figli degli operai. Quindi la Gaskell era in contatto diretto
con quel mondo, lo viveva quotidianamente, raccoglieva le testimonianze dirette di quel
mondo e lo fa capire già nell'inizio del romanzo (quando chiedono a Margaret di descrivere il
suo paese dice: 'io do le descrizioni di quel luogo così come realmente è'). L'idea del romanzo
sociale è quella di descrivere i luoghi e le realtà sociali, come realmente sono.
Altra caratteristica di questi romanzi è proprio quella di mettere in evidenza la condizione
sociale dei lavoratori e in particolar modo la relazione con i padroni (lavoro e capitale).
Le città industriali inglesi crescono a tal punto che in questo periodo vedono la nascita
delle periferie dove alloggiano gli operai, dove Dickens ambienta anche dei suoi romanzi.

Il romanzo industriale esplora gli effetti dell'industrializzazione sulla vita dei singoli.
Questi effetti dell'industrializzazione, la Gaskell, non solo gli riferirà alle relazioni sui
mutamenti, gli effetti sulla vita dei singoli, ma ne darà conto anche da un punto di vista
psicologico. Ci sono i fragili, ma anche coloro che psicologicamente, non reggono i
cambiamenti. Ci sarà l'attenzione a quegli shock emotivi dati dalle grandi trasformazioni. E
se l'industrializzazione ha portato alla crescita economica per coloro che detengono il potere,
è chiaro che questo ha generato dei conflitti tra operai e imprenditori. Il romanzo sociale,
quindi, mette anche in luce i conflitti di classe, i pregiudizi di classe. Il compito di Margaret
sarà quello di mitigare i dissidi e le tensioni sociali.

La Gaskell ci dà una mappatura della situazione in Inghilterra in quel momento. Ogni


capitolo anche in maniera leggera, ci dà un elemento culturale e storico del momento. C'è un
capitolo in cui Thornton (marito designato di Margaret) fa visita alla famiglia Hale di
pomeriggio e si prepara ad accoglierlo per il rituale del the, scena descritta dettagliatamente,
in quanto questo è il momento in cui in Inghilterra si radica quell'usanza (la Gaskell
attraverso questo momento semplice ci trasferisce la cultura di quel momento).
Già alla fine del Seicento con la scoperta di nuovi mondi, fu conosciuto il the che veniva
importato dall'oriente (Cina). Fino al Settecento, il costo del the era altissimo ed era
prerogativa dell'aristocrazia. Quando l'Inghilterra scopre che in India (sua colonia) il the
cresceva spontaneamente lo importa in grandi quantità e si diffonde in tutte le classi sociali e
diventa di moda. Quindi questo episodio può essere contestualizzato.
Il romanzo è denso di episodi che ricostruiscono la storia inglese. Nel primo capitolo, ad
esempio, c’è il momento di preparazione del matrimonio della cugina di Margaret, Edite, e
sua zia che presa da questo matrimonio, riceve delle visite e afferma che ha dato alla figlia
tutto il corredo necessario per fare un buon matrimonio, anche tutti i suoi scialli indiani
(espediente in riferimento ai prodotti di moda importati dalle colonie). Scena parodistica in
cui Margaret indossa gli scialli, per mostrarli agli invitati.
Tutti questi sono momenti che ci dicono anche dell'Inghilterra imperiale. Quindi non solo i
prodotti, che venivano fatti dalle industrie locali, ma anche i prodotti d'importazione. C'è
quindi un'ampia ricostruzione di questi aspetti.

I romanzi industriali sono un sottogenere del romanzo vittoriano (definito anche romanzo
della condizione dell'Inghilterra) e i maggiori di essi sono: Mary Barton (1848) e North and
South (1855) di Elisabeth Gaskell, Shirley (1849) di Charlotte Bronte e Hard Times (1854) di
Charles Dickens.
Nel romanzo sociale è fondamentale, non solo la questione di classe, ma questo genere di
romanzo punta anche alla questione del gender.
Da questi romanzi emerge che il primo romanzo industriale è stato quello della Gaskell,
seguita poi dai grandi. È stata l'iniziatrice del genere e ha dettato una nuova forma
romanzesca.

Nel Mary Barton, la protagonista è figlia di un operaio, diversamente da Margaret, figlia di


un reverendo, cresciuta in una canonica e quindi socialmente si muove in maniera fluida tra
una classe sociale e un'altra, perché questo suo essere figlia di un reverendo la rende
malleabile e in certi momenti la vediamo più vicina empaticamente alle classi sociali più
umili.

La datazione, 1848, è particolare in quanto è il periodo di grande sconvolgimento in


Europa, i Moti del '48. Con questo capiamo come la Gaskell sia una scrittrice impegnata che
è vicina alla realtà sociale e storica del momento, è la sua missione di scrittrice. Questi
sconvolgimenti, che lei percepiva in tutta Europa, sostanziano quel romanzo, che si dimostra
essere un romanzo di denuncia sociale, mentre il secondo è quello che cerca una
conciliazione delle tensioni sociali. Nel Mary Barton, il momento è quello della denuncia, in
quanto lì le condizioni di vita dei lavoratori sono riportate a tinte molto cupe e ci saranno
momenti in cui la Gaskell ci descriverà momenti di violenza dei lavoratori per rivendicare i
propri diritti. Sarà un romanzo che ci racconterà gli scioperi industriali e le rivendicazioni.
La datazione è importante perché in questi periodi cominciano a farsi larga i trattati di
Marks ed Engels. Marks vive in Inghilterra in quegli anni, vive a Londra da esiliato politico.
L'Inghilterra gli offre la possibilità di guardare, in quanto è più avanti nell'industrializzazione
rispetto all'Europa. Nel 43-45 Engels, scrive dei trattati sui mutamenti delle città industriali,
sulle condizioni di vita degli operai nelle città industriali.

C'è un interesse verso le variazioni locali, regionali ed è tipico di questo romanzo della
seconda metà dell’Ottocento, di dare spazio e voce alle realtà della provincia. Non solo
Londra, ma anche le varie realtà provinciali. Processo già avviato dalla Austen, che ambienta
i suoi romanzi nella provincia rurale. Qui viene evidenziato l'interesse per quella particolare
realtà sociale. Gli scrittori indagano e ritraggono le realtà sociali, descrivono le condizioni
delle diverse realtà sociali. Questi romanzi hanno la caratteristica di ritrarre realtà particolari:
si passa dalla categoria dell'universale, dal romanzo del Settecento, (in cui la natura dell'uomo
era descritta in termini universali e generali) alle realtà particolari nel romanzo dell’Ottocento
(nord e sud, i localismi, l'interesse per la provincia, le condizioni di vita dei vari luoghi).
Si vuole dare una cartografia della nazione, si vuole raccontare la nazione, costruire,
narrare l'identità nazionale e si deve partire dalle conoscenze dei singoli luoghi, quindi non
solo Londra ma anche le città provinciali.

I romanzi della Gaskell, sono definiti i romanzi di Manchester, pubblicati a puntate


(serialized) da Dickens nel suo giornale Households Worlds (Mondi Domestici), che ha come
obiettivo riportare la realtà di alcune zone dell'Inghilterra. Dickens cambia il titolo da
Margaret Hale a Nord e Sud, dando enfasi alla variazione geografica, per ricostruire il volto
della nazione in quel momento.

Nel primo capitolo Margaret non si trova nella sua canonica, ma questo capitolo ci dice
dell'abitudine di Margaret di soggiornare a casa di sua zia che vive a Londra. Questo capitolo
ci fa intendere come Margaret vive già due esperienze di luoghi diversi tra loro: Londra e il
suo paese rurale, Helstone. Margaret è già familiare con usi e abitudini della metropoli.
Londra rappresenta un punto di rifermento per le mode del momento, per la novità, non è
un caso che la zia si chiami Show, perché mostra è colei che in quella mostra ciò che è di
tendenza. Margaret è spinta dalla famiglia a soggiornare a Londra anche perché si vorrebbe
che si mettesse nel mercato matrimoniale, come è successo per sua cugina. Le però si
presenta come un'eroina risoluta, determinata e idealista e Margaret nei primi capitoli, rifiuta
l'offerta matrimoniale di rilievo (si fa avanti il fratello del marito di sua cugina, avvocato
affermato e ambizioso). Questo rifiuto è un indizio del fatto che lei rifiuta di acquisire in
maniera passiva questi valori metropolitani, costruiti nell'alta società, che prevedono per le
giovani donne un percorso standardizzato di buoni matrimoni. Emerge quindi la figura di
un'eroina caparbia, che crea autonomamente la sua strada (assimilabile alla Elisabeth di
Orgoglio e Pregiudizio).

Margaret è un’eroina che fa esperienza del mondo della campagna e della metropoli, poi
vedremo un ulteriore spostamento quando arriva nella città industriale e vedremo l'impatto
che questo cambiamento avrà sull'eroina. La Gaskell accentua l'impatto della città industriale
sui personaggi anche attraverso la reazione fisica: Margaret ha quasi un senso di malessere
quando si trova in questa città cupa, avvolta tra le nebbie e i fumi, e avverte un senso di
afflizione anche fisico. In questo romanzo c'è la registrazione dell'impatto, l'ambiente incide
non solo sulla psiche dei personaggi ma anche sul fisico e la salute. Il malessere di vivere in
una città industriale si tradurrà anche con una metafora patologica, tanto che la signora Hale
(madre di Margaret), figura già fragile, non reggerà al colpo di questo trasferimento.

Questo romanzo racconta piuttosto la storia dei luoghi, che non una storia che si sviluppa
nel tempo, in quanto la storia si sviluppa in diciotto mesi, ma registrerà diverse morti per
accentuare l'impatto delle città sul fisico e sulla salute dei personaggi. C'è la metafora che
richiama il patologico e il medico, tanto che un ulteriore spostamento che viene effettuato in
questi primi capitoli è non solo quello da sud a nord, ma quando gli Hale decidono di
trasferirsi a Milton, per attutire il colpo alla madre, Margaret e il padre, decidono di allungare
il percorso, di non andare direttamente a Milton, ma andare in una località sul mare nei pressi
di Milton, per lasciare a godersi l'aria benefica del mare. Margaret e il padre, lasciano la
madre con la domestica e vanno a Milton a cercare casa per evitare alla madre tutti questi
stress.

La difficoltà a adattarsi ai cambiamenti, che si risente nel romanzo attraverso il


personaggio della madre, verrà messa in risalto dalla Gaskell. Questi romanzi che mettono in
luce la condizione dei più deboli, dei più diseredati, fanno riferimento al trattato di Darwin
sulla selezione naturale. I romanzieri applicano e analizzano l'impatto delle trasformazioni
sociali degli individui, sulle loro vite, anche attraverso questa prospettiva scientifica ed
evoluzionistica di Darwin, perché non tutti reggono al cambiamento del progresso. Il
romanzo si fa specchio della prospettiva scientifica, di selezione naturale, elaborata da
Darwin in quegli anni.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 26/10/2021

Quando ha inizio la rivoluzione industriale, la letteratura inizia ad esprimere una sorta di


nostalgia nei confronti del mondo rurale. Nell'ottavo capitolo intitolato Nostalgia di casa, già
nel titolo evidenziato il senso di nostalgia, la descrizione e parte con la nebbia (fog) che
avvolge la città e filtra attraverso le porte e le finestre all'interno delle case, come se la
Gaskell voglia personificarla.
Vi è dunque una compenetrazione e continua corrispondenza tra il mondo fuori ossia la
città e il mondo domestico ossia la casa. ad esempio, le carte da parati della casa non bastano
a rallegrare il grigiore della città avvolta nella nebbia.
La realtà esterna (situazione sociale) influisce nella quotidianità dei singoli, l'idea della
fiumana del progresso di Verga che coinvolge tutti e nessuno può essere escluso. La
rivoluzione industriale non è stata un change, ossia un cambiamento, ma uno stravolgimento
che ha riguardato la vita dei singoli.
Nel momento in cui la Gaskell scrive ci sono ancora delle realtà di provincia rurali che
assistono alla trasformazione, infatti, è da questo capitolo che Dickens trarrai il titolo del
romanzo (finalmente nord e sud si sono incontrati). Esso è un romanzo che guarda
superamento della divisione geografica sociale sono romanzi che cercano una riconciliazione
degli effetti sociali che la rivoluzione ha prodotto nasce dunque la necessità di adattarsi alla
nuova situazione e come la legge di Darwin bisogna adattarsi alla nuova realtà.
Il romanzo sociale prevede un'influenza diretta tra ambiente e personaggio. Esso si basa su
questo principio imprescindibile dell'effetto degli eventi storico-sociali sulle vite dei
personaggi, immagine della nebbia che entra nelle case: la nebbia va a rappresentare il mondo
esterno che si mischia con il mondo di singoli che sarebbe la casa.
La concatenazione dell'ambiente-persona, fa parte dei principi del romanzo europeo:
- In Italia abbiamo chiamato il romanzo sociale romanzo verista;
- In Francia abbiamo chiamato il romanzo sociale romanzo naturalista.
Hyppolite Taine, e stato uno dei teorici del naturalismo francese e i principi su cui si basa
la sua poetica sono tre: RACE, condizionamento ereditario di un soggetto; MOMENT,
momento storico in cui un individuo vive; MILIEU, l'ambiente sociale e geografico.
quest'ultimo aspetto è importante perché la geografia del luogo condiziona la vita del singolo
non è un caso che in questo romanzo è la nebbia che causa la malattia.
Questo è il romanzo dove emergeranno molti decessi: la nebbia malsana avrà gli effetti sui
personaggi più deboli (Mrs. Hale e Bessie). l'inquinamento prodotto dal capitalismo del
carbone sarà un effetto dannoso che diventerà “Illness” e “Death” (malattia e morte) che
ricadranno proprio sulle donne gli effetti più deleteri le quali pagheranno a caro prezzo il
prezzo della rivoluzione. La Gaskell ambienta il romanzo nella zona in cui c'è stata una
crescita esponenziale di città industrializzate nel nord. Infatti, le città di provincia crescono ad
un ritmo molto più veloce rispetto a Londra.
All'inizio del capitolo Margaret è in un’ambientazione “indoor” (domestica) e si chiude
con Margaret che affronta per la prima volta la città. La Gaskell ci dice che l'interesse della
città è esclusivamente umano. Infatti, le tante descrizioni rurali (Margaret disegna il luogo
rurale mentre porta a passeggiare un suo pretendente, disegna il RURAL SCAPE) influiscono
sugli individui.
In questo romanzo si radica un grande topos ovvero la donna che cammina per la città,
questo modo di andare verso la città fa si che si scaturisca un interesse per le abitanti della
città. infatti Margaret un primo incontro importante: lei abita in una zona vicina stabilimento
e si trova per caso all'uscita degli operai, dunque, si imbatte in questa nuova classe sociale
degli umili e subito scatta il senso di solidarietà della protagonista. Ella incontra un padre con
una figlia che è logorata dall'ambiente in quanto ha una malattia che le sta corrodendo i
polmoni.
Il principio del romanzo si basa sulla sensibilità ovvero sulla immedesimazione in chi
soffre perché l'obiettivo è quello della possibilità della riforma sociale che aiuti in un
cambiamento della società nei confronti dei deboli. Viene anche evidenziata l'importanza
della identità dei personaggi attraverso la questione di genere molto si dedica alla vita delle
donne. Vi è inoltre un capitolo che introduce il passaggio dalla: RURAL LANDSCAPE verso
la FACTORY LIFE. Margaret verrà infatti sollecitata a visitare la città.
La grande crescita economica ha portato un sacco di inquinamento ambientale ed è per
questo che il governo istituì delle commissioni per analizzare il tasso di inquinamento. Allora
ci furono delle inchieste che diedero vita ad un dibattito per creare delle leggi che
regolarizzassero le emissioni di carbone. Nel 1847 l'inchiesta fece emergere il tasso di
inquinamento dando origine alla prima proposta di abbattimento del tasso di inquinamento
che diventò legge nel 1853 e proprio per l'inquinamento che nel romanzo viene messo in
evidenza un senso di MALESSERE (smoke nuissance).
La Gaskell sceglie di mostrare l'effetto dell’inquinamento sulle donne, le quali o si
ammalano o muoiono. I personaggi sono ansiosi per via di ciò e oltre all'ansia si insiste sul
lavoro domestico: esse devono ripulire la casa dalle scorie dell'inquinamento. L'ansia causa
fatica fisica e fatica morale che portano quindi a un totale sfinimento. Margaret così come
cerca di tenere la casa in ordine cerca allo stesso tempo di alleviare le sofferenze di chi la
circonda; infatti, ella catalizza le emozioni degli altri. Il padre cerca in Margaret la sympaty,
la solidarietà. I temi della malattia della morte ricorrono anche nel romanzo di Mary Burton.
In North and South, i personaggi femminili portatrici di malattie sono: Bessie, l'operaia che è
portatrice di una malattia oggettiva e Mrs. Hale, della quale sarà l'ambiente a determinarne la
morte.
L'aspetto fondamentale della Gaskell è quello di far emergere l'aspetto interiore del
personaggio: Margaret è fortemente provata emotivamente e questa reazione emotiva e
psicologica, riguarda anche tutti gli altri personaggi. Non è un caso, infatti, che nella metà
dell'Ottocento si svolgano i primi studi sul processo di indagine dell’inconscio e con la
Gaskell si inizia un approccio al viaggio introspettivo del personaggio.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 02/11/2021

All'epoca della Gaskell si hanno i grandi scioperi dei lavoratori, Hard Times di Charles
Dickens venne molto criticato proprio perché manca lo sciopero al suo interno è un evento
fondamentale all'epoca della Gaskell e di Dickens fu il movimento cartista (dialettica tra
operai industriali) il movimento luddista e lo sciopero di Preston; focus s'incentra su eventi
decisivi di questo periodo.
Lo sciopero di Preston è importante perché in questa occasione emerge il lavoro dei
sindacati e se in North and South vi è il capitolo “Masters and Workers” in Hard Times vi è il
capitolo “Masters and Brothers”, dedicato a Thomas Carlyle: elli scrisse un saggio sul
movimento cartista; nel saggio Chartism egli denuncia infatti la condizione di miseria in cui
vivevano i lavoratori.
Sfruttando il lavoro degli operai, gli industriali creano profitto, la Gaskell ci propone la
rappresentazione della vita industriale attraverso il realismo sociale e Dickens riceverà
dunque diverse critiche da intellettuali e romanzieri perché il suo romanzo si propone invece
come satira sociale; Dickens sceglie di iniziare il suo romanzo in un'aula scolastica.
Il direttore Grandgrind spiega all'insegnante una pedagogia fondata sui fatti, si tratta di un
principio assolutamente utilitario e materialistico e Grandgrind affermo di volere dunque i
fatti, il mito della crescita economica prodotta dalla rivoluzione industriale; vi è una piena
corrispondenza fra parola e concetto.
Il romanzo seguirà le vicende dei personaggi, specie dei più giovani, come i figli di
Grandgrind: Thomas e Louisa saranno seguiti attraverso la loro biografia e non c'è quindi
considerazione dell'esistenza della vita dei singoli individui, per significato della vita nella
città di Coke Town; una caratteristica del romanzo di Dickens e la mancanza di dialogo (fra
un padre e una figlia tra un operaio e un padrone ecc.).
Coke Town È continuamente ricoperta di fumo virgola di fuliggine, di Cannes percorre la
strada della modalità satirica nella descrizione di una città disumanizzata e i principi
dell'industrializzazione segnano i corpi dei personaggi; la mente plasma il sistema di vita
della città.
Sia il mito del self made man, orgoglioso della propria scalata sociale e sia quindi e trionfo
dell'orgoglio; le caratteristiche fisiche ci parlano dei personaggi.
L'educazione plasma la vita dei personaggi, Grandgrind darà in sposa sua figlia a un
industriale e banchiere della città Bounderly, e quest'ultimo ha tempo solo per sé stesso;
anche la condizione femminile è molto studiata in questo periodo.
Questi romanzi descrivono gli ambienti industriali, ma anche gli ambienti privati, il tempo
incalzante logora le vite degli individui e questo logoramento Dickens lo carica nella
descrizione dei personaggi; il filosofo Smith afferma che solo attraverso l'educazione i
diseredati potranno emanciparsi dalla miseria.
In North and South della Gaskell vi è una discussione fra Margaret e Mrs. Thornton
sull'educazione e sulla formazione della classe operaia; Adam Smith nel suo trattato di
economia dedica dunque un capitolo all'educazione vista come occasione di risarcimento e
Margaret si farà dunque portavoce di una città, e il filtro con cui conosciamo la città
industriale; ella esalta la ricchezza del suo incontro con la classe proletaria.
Margaret prenderà atto della tensione sociale, ella interpreta la città come Unione
indissolubile tra le varie parti e dunque sottolineo la reciprocità dei rapporti; l'industriale è
visto come un padre di famiglia, nel romanzo di Dickens (si ha un’idea di comunità), mentre
nel romanzo della Gaskell, Margaret vorrebbe una visione più paterna dell'industriale e
discute per questo con Thornton.
Nei capitoli dedicati alla realtà industriale vi sono spesso dialoghi fra Margaret e i signori
Thornton: la prima tiene conto della vita degli operai e non li considera solo “hands”, questo
romanzo sembra voler istruire soprattutto il pubblico femminile su rudimentali concetti e
nozioni di economia e ha dunque l'obiettivo di riunire le donne sull'economia politica in
particolare la conoscenza della città industriale avviene attraverso la figura di Margaret.
Sarà Bessie Higgins a spiegare a Margaret il mondo dei lavoratori, quest'ultima avrà;
quindi, un diverso approccio nei riguardi della città a comincerà a comprendere la logica del
sistema che governa quella realtà industriale; viene enfatizzata l'energia che la città le
infonde.
Anche la Woolf enfatizza l’energia che comunica la città, quando Mrs. Dalloway cammina
per strada, nel suo romanzo Margaret osserva quindi in maniera ravvicinata la città.

LETTERATURA INGLESE – LEZIONE DEL 09/11/2021


Nel contesto industriale emergono le figure dell'imprenditore e dell'operaio: l'imprenditore
viene considerato come un capitano d'industria per la propria nazione, incarnato da Thornton
E questo tipo di romanzi portano alla luce l'immagine dell’eroe-operaio, incarnato in Higgins
in “North and South”; le posizioni di Higgins perdono l'aggressività degli operai in “Mary
Burton” gradualmente.
In Higgins vi è un'evoluzione da posizioni rigide (egli è anche un rappresentante dei
sindacati), Margaret si confronta con i rappresentanti delle diverse classi sociali e dunque i
due personaggi che incarnano il conflitto massimo fra le due parti sociali (imprenditore-
operaio) sono rispettivamente Thornton e Higgins; i percorsi di vita sono plasmati dalla legge
darwiniana in base a come l'ambiente abbia modificato e plasmato la fibra corporea.
La narrativa vittoriana risente di questa visione biologica e materialistica della vita, Mrs.
Hale decidere di rinunciare all'adesione a questa dottrina e di scegliere più liberamente per la
propria abilità e Margaret verrà addirittura colpita dalle pietre lanciate dagli operai ed ella
istintivamente si frappone ad essi per prendere le difese di Thornton; il pubblico e il privato
sono sempre compresenti in questo romanzo.
Margaret affronta il conflitto sociale della propria casa nella relazione, ella vuole
spodestare Dixon in relazione alla madre e questo tipo di romanzi fondato sul conflitto di
classi e sulla condizione operaia ha lasciato un segno profondo nella letteratura inglese; la
Gaskell sta sostanziando il romanzo domestico della Austen aggiungendovi questioni sociali
coerenti del periodo.
Quando Margaret incontra per la prima volta Thornton a casa sua si apre una riflessione
nel capitolo “First Impressions” (primo titolo di Orgoglio e Pregiudizio); la Gaskell sta quindi
riscrivendo il romanzo al femminile domestico della Austen, la politica matrimoniale è
fondamentale nel romanzo inglese: l'eroina modello di cooperazione si sposerà con
l'imprenditore illuminato e qualche critico ritiene che il vero inizio del romanzo sia l'arrivo di
Margaret a Milton e non quello relativo alla cugino superficiale di Margaret in procinto di
sposarsi: e come se la Gaskell volesse segnalare il tipo di romanzo che non vorrebbe mai
scrivere; la Gaskell traccia una figura eroica dell'imprenditore perché questa figura ha uno
scopo civilizzatore.
Thomas Carlyle scrive il saggio “On Heroes” a cui la Gaskell si ispira, e come sella
creasse la figura dell'eroe attorno al capitano d'industria e Carlyle assimila alla figura
dell'eroe quella del leader di un'epoca; la storia descrivere evoluzione di una società verso il
progresso e la perfettibilità: no appunto di vista storiografico dell'Ottocento l'attenzione in
particolare rappresenta un focus solo su una determinata fase storica quindi sulla prospettiva
storia economica del momento.
In questo caso la città di Milton rappresenta l'esempio più chiaro del pieno avanzamento
della società, anche i luoghi, così come le persone variano e mutano e quando Margaret
ritorno nella sua città natale Helston si accorge che l'ambiente rurale precedente non è rimasto
invariato, bensì anch’esso è mutato; Higgins spiega al Margaret le relazioni industriali dopo
che sua figlia Bessie l’avrà introdotta nel mondo industriale.
Higgins cova dentro di sé un maggior senso di cooperazione tra le classi con il passare del
tempo il momento di ferocia di questi operai nel romanzo assumerà tratti gotici perché lo
sciopero verrà tratteggiato con una furia di particolare ferocia ed essa verrà Letta sui volti
luridi di rabbia degli operai, soprattutto su quello di Higgins; si tratta di un romanzo che
mette anche in scena la forte violenza delle passioni e delle emozioni.
Higgins ci insegnerà un approccio più pragmatico nei confronti di quella realtà violenta,
quando si allontanerà da sindacato, Higgins mette al corrente Margaret della condizione
operaia ed egli; quindi, condanna le espressioni estreme e violente, andando incontro al
suicidio proprio per la sua incapacità tarsi contesto in cui vive; la Gaskell è attenta a creare
delle condizioni emotive forti per ogni personaggio.
La Gaskell in questo romanzo combina l'indagine psicologica di ogni personaggio
(anticipando la Woolf) con la reazione filosofica dei personaggi, per Margaret infatti la
continua oscillazione fra la sua vita interiore ed esteriore si verifica, quando ella passeggia
per le strade della città proprio come Mrs. Dalloway e dunque i momenti brevi ma intensi si
registrano le reazioni emotive e fisiologiche dei personaggi; Margaret deve adattarsi alla città
di Milton, condizionata da una situazione privata molto opprimente (la consapevolezza della
malattia della madre).
Probabilmente la Gaskell è l'unica romanziera del periodo è l'unica ad accentuare e ad
indagare le emozioni e le reazioni dei personaggi.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 16/11/2021

V. WOOLF, “Mrs. Dalloway” (1925)

Siamo negli anni successivi alla Prima guerra mondiale, la città e la sua rappresentazione
sono connaturate a romanzo modernista e l'immagine di questa donna della protagonista per
le strade di Londra è paradigmatica; Elliott definisce una città come “il correlativo oggettivo
della modernità”.
Questo romanzo racconterà dunque le passeggiate per Londra di Mrs. Dalloway, la
passeggiata è una costante nella produzione narrativa di Virginia Woolf, ma anche nella sua
produzione saggistica e la zona di Bloomsbury famosa proprio perché era trattata dalla Woolf
anche se mai nominata direttamente, i tuoi personaggi si muovono infatti piuttosto fra
Westminster e Mayfair; dopo l'aggravamento della sua malattia mentale i medici le
consigliano di allontanarsi da Londra, un tormento per lei perché amante del trambusto della
città.
Clarissa (Dalloway) ama passeggiare a Londra molto più che in campagna, la Woolf
sembra avere come scopo della sua produzione Londra data la sua ossessione per questa città
e la città resta; quindi, la realtà in cui personaggi interagiscono; essa diventa risorsa poetica
privilegiata.
La dimensione dell'avventura si proietta nell’urbano in “Street Haunting: A London
Adventure”: ritorna il tema dell'attraversamento delle strade, anche qui c’è una protagonista
femminile, una cinquantatreenne però, questa volta, l'idea del contatto con Londra la rende
felice, la solleva nell'animo; la città è un luogo di interazione in cui si formano i personaggi.
La vita della Dalloway sarà quindi raccontata dalla prospettiva di una donna di mezza età
il romanzo è scritto nel 1925 e i fatti si svolgono nel 1923 e nel romanzo "Orlando” porterà
no conseguenze estreme la descrizione di una vita; l'idea del camminare nella città, per le
strade che segnano un percorso di vita è molto presente in “Mrs. Dalloway”.
Il luogo in cui si vive plasma le vite, la sensazione di sospensione appartiene al cuore di
Mrs. Dalloway ammalatasi di una forma virale diffusa in seguito alla Prima guerra mondiale
e il romanzo si svolge in una giornata di giugno; vi è un’oscillazione emotiva fra l'euforia e la
tragedia che ha corroso gli animi e i corpi dei personaggi.
Gli incontri per strada aprono sempre nuove possibilità, i fattori del tempo e dello spazio
sono fondamentali sulla vita sul corpo dei personaggi e il camminare, il passo mettono
proprio in primo piano il corpo dei personaggi; la scrittura della Woolf e a tratti poetica,
completamente diversa da quella della Gaskell.
Il corpo e il diaframma fra vita interiore e realtà esterna, il primo paragrafo descrive
clarissa appena uscita di casa e con il corpo clarissa deve andare incontro la città; clarissa
vuole scrollarsi sofferenze non solo fisiche di dosso.
La città detta le condizioni di vita dei personaggi, clarissa è sposata con un parlamentare e
dunque dovrebbe essere una moglie felice, ma in realtà per un’agiatezza economica ha
rinunciato all'amore della sua vita, Peter Wolsh; già nella letteratura realista dell'Ottocento si
nota un’espansione della rappresentazione della metropoli.
Le strade sono solo nominate ma mai descritte nel romanzo modernista, i luoghi vengono
trasformati dalle passeggiate dei protagonisti e acquisiscono un loro significato in base a
quello che gli attribuiscono i personaggi; vi è il livello biografico dei personaggi, l'intenzione
personale tra la vita dei personaggi.
I romanzi che inquadrano la città sono tipicamente modernisti, il paragrafo iniziale ci
comunica che Mrs. Dalloway avrebbe comprato dei fiori per il ricevimento perché la sua
domestica era troppo indaffarata e dunque questo romanzo già dall'inizio destruttura il
romanzo del building così come il marriage-plot; le vicende individuali si intersecano con la
mappa della storia.
Clarissa è una donna di mezza età che fa il bilancio della sua vita, la finestra apriva una
prospettiva di contatto fra l'interiorità e l'esteriorità della vita, mentre per clarissa non vi è più
prospettiva di felicità futura e il rumore dei cardini ricorda a Clarissa il passato un tempo
interiore modalità molto proustiana; il romanzo del building al femminile evolve nel tempo.
Si sovrappongono a un certo punto denunciati della Clarissa di 53 anni con quelli della
clarissa diciottenne, si tratta di una scrittura poetica così densa che è piena di riferimenti
anche in pochi versi e seguire i pensieri dei diversi personaggi significa seguire i diversi
destini e diversi racconti biografici; c’è il motivo della flâneuse, femminile di flaneur, uomo
che cammina da solo nella folla e trae ispirazione da essa.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 30/11/2021


L'incipit ci proietta in medias res nel bel mezzo dell'azione, nei pensieri della protagonista,
è necessario e vincere la focalizzazione, il punto prospettico da cui sono narrate le vicende e
dunque i personaggi di Mrs. Dalloway sono ancorati allo spazio urbano; c’è una polifonia di
diversi personaggi.
Il tempo narrativo copre l'arco di dodici ore circa, il romanzo non è diviso in capitoli, ma
in 12 sezioni e la seconda sezione si aprirà sul personaggio del veterano di guerra Septimus
Warren, in compagnia della moglie italiana Lucrezia; è un sopravvissuto della guerra, ma vi
ritorna con delle ferite nell'animo e con dei traumi di una malattia psichiatrica.
La sequenza si apre proprio con Septimus e Lucrezia che peregrinano per le strade di
Londra, diretti verso Broadshow, uno psichiatra, la Woolf definisce Septimus un doppio della
protagonista, Clarissa: essi attraverseranno le stesse strade solo in un momento del romanzo,
mentre clarissa sta andando dal fioraio e Septimus sta andando dal dottor Broadshow, ma per
il resto i due personaggi non si incontrano mai, le loro vite corrono parallele e clarissa
percorre una Londra più commerciale mentre Peter Walsh percorre una Londra più
geopolitica; quest'ultimo e appena tornato dall'India.
Questo romanzo è pieno di riferimenti storici e politici della Londra e dell’Inghilterra di
quel periodo, vi è lo sforzo di tenere in piedi le singole vite e di connetterle le une alle altre e
le esperienze di guerra segnano le vite individuali e la vita della collettività; Clarissa intende
riappropriarsi degli spazi pubblici, della libertà con un gran vitalismo dopo la guerra.
A Septimus piace la vita, ma decide di suicidarsi perché rifiuta la società perbenista, che
impone delle regole, ripensando a quello che ha passato in guerra intesa come lettura
dell'inferno dantesco. Clarissa ha dovuto rifiutare Peter e adesso porta dentro di sé i segni di
questa scelta di questa sofferenza, il conflitto politico tra conservatori (che vogliono
conservare i privilegi di classe) e laburisti (che intendono migliorare le condizioni di vita di
tutti) si accentua e c'è anche il riferimento al marito parlamentare conservatore di Clarissa,
Richard Dalloway; nella terza sequenza Clarissa ritorna a casa e alla vita domestica.
Si fa riferimento alla porta d'ingresso della casa di Clarissa, i personaggi si muovono in un
“inner space” (spazio interno, domestico) e in un “outer space” (spazio esterno, urbano) e gli
oggetti e i monumenti sono evocativi di ricordi; è come se ci fosse una telecamera ad
ingrandire una parte di città, un particolare spazio domestico.
Alcune sequenze sono successive, altre sono addirittura sovrapponibili. Vi è una tecnica
narrativa che ambisce a creare una simultaneità di azioni e la volontà è dunque, quella di
ritrarre la vita dei personaggi nello stesso momento simultaneamente; ad esempio, la scena
del volo dell'aereo dà la sensazione di abbracciare le vite di tutti i personaggi della città.
All'inizio del Novecento compare il nuovo mezzo di locomozione della macchina, esaltata
dai futuristi. Il modernismo inglese svilupperà in seguito un movimento pittorico proprio,
l'immaginismo e nei romanzi della Woolf Vi è anche una variazione del paesaggio urbano a
seconda dei momenti della giornata; in “Orlando” la città cambia anche attraverso le epoche.
C'è un riferimento palese al British Museum, come mente che conserva i dati informativi
della collettività; la stanza costituisce un luogo di rielaborazione privata, di consapevolezza e
di presa di coscienza e il momento mediativo delle protagoniste che guardano dalla finestra è
già iconico nella Austen; Septimus si suiciderà buttandosi dalla finestra infatti.
Le porte e le finestre devono armonizzare la realtà interna con la realtà esterna, le stanze e
le città sono i luoghi del romanzo della Woolf (interni ed esterni) e Peter Walsh pensa ad
esempio all'india che ha lasciato, ma anche alla sua giovinezza con Clarissa; quest'ultima è
proiettata anche verso il futuro.
La tecnica dello stream of consciouness è utilizzata dalla Woolf proprio in questo
romanzo, è importante la comunicazione fra lo spazio interno e lo spazio esterno e il contatto
con la città mette anche in moto la vita sensoriale e il corpo dei personaggi; l'ambiente interno
e l'ambiente esterno comunicano, è come se la stanza fosse una cellula minima concentrica
del macrocosmo della città.
C'è sempre un'oscillazione in questo romanzo fra la vita e la morte, gli abitanti sembrano
dei sopravvissuti e vi è un senso di conservatorismo, di costrizione e di soffocamento in
questa città; è come se si volesse tratteggiare la città come un organismo vivente.
Clarissa riesce a trovare una compensazione, mentre Septimus si ribellerà definitivamente
ai codici sociali con il suicidio. Nascono gelosie fra Clarissa e la tutrice della figlia Elizabeth
e vi sono numerosi riferimenti letterari in questo romanzo (Shakespeare, la letteratura classica
ecc.); si tratta di un romanzo complesso, lontano dall'architettura del romanzo Vittoriano.
Si nota come ogni episodio si strutturi con la finalità di stimolare il lettore e sollecitarlo a
continuare la lettura nel romanzo successivo. Alcuni saggi scritti dalla Woolf durante la
composizione di Mrs. Dalloway sono: “Mr. Bennet and Mrs. Bennet”, “Character in Fiction”
e “Modern Fiction”, vi è una grande volontà di sperimentazione in questi saggi sulla narrativa
modernista che devono tirar fuori i loro pensieri e il loro vissuto; anche Forster scrive trattati
sulla narrativa.
C'è una esaltazione dell'immagine, della spazialità in narrativa, la rivoluzione è compiuta
anche per quanto riguarda la narrativa, come una forma di intersoggettività: vi è una sorta di
telepatia tra i personaggi, la descrizione dei loro pensieri e dei loro sentimenti e c'è anche la
grande sperimentazione del discorso indiretto libero, in questo romanzo, da parte della
Woolf: in “Mansfied Park” di Jane Austen, vi è il primo esempio di romanzo in cui viene
utilizzato il discorso indiretto libero; in Mrs. Dalloway si va ben oltre il prospettivismo
austeniano, vi è una vera e propria osmosi fra la voce narrante e il personaggio.
Questa multifocalità si concretizza nella differenziazione dei punti di vista dei personaggi,
il tempo dell'orologio scandisce l'evoluzione della giornata in contrapposizione alla
mescolanza fra il presente narrativo e il passato.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 07/12/2021

C'è un interesse nel modernismo a delineare, a rappresentare la vita quotidiano del mondo
moderno, c'è una vera e propria fascinazione della città moderna e del muoversi della
modernità e gli scenari moderni rappresentano la rapidità della vita moderna; si hanno
sperimentazioni nuove per rappresentare quello spazio moderno, che è la città nel romanzo.
Si celebra quasi un sublime in versione moderna, Clarissa si immerge ed è assorbita da
questa nuova dimensione e via quindi una compresenza, un'interazione fra l'individuo che
vive la città e la città stessa; la Woolf ci presenta una nuova geografia della città.
La Londra di Virginia Woolf è però perlustrata in uno spazio limitato, circoscritto in
particolare nei quartieri di Westminster e di Mayfair (nell’Ulysses di Joyce, vi è invece
varietà) e tra questi quartieri perlustrati si inserisce tragitto di Elizabeth, figlia di Clarissa;
viene messo tutto su un'asse sincronico anziché diacronico.
La città è “fotografata” nel suo dinamismo, si vuole rendere un istante in tutta la sua
complessità e vi è anche lo sforzo di descrivere i suoni urbani; vi sono momenti e in cui si
sente però anche il cinguettio degli uccelli al parco, quindi anche il richiamo alla natura.
Si ha anche una ricostruzione uditiva, quindi i due quartieri rappresentano la Londra del
potere e del prestigio e vi è anche la tematica del rapporto dell’individuo con l'autorità
istituzionale, con le convenzioni sociali; ciò che è importante e rappresentare la totalità, la
storia pubblica, così come le singole vite degli individui.
Ogni individuo porta con sé il proprio vissuto, la propria esperienza, la propria interiorità
di difficile interpretazione, la presenza già all'inizio del romanzo dei rintocchi del Big Ben si
ritrova per tutto il romanzo e l'idea iniziale di Mrs. Dalloway è quella di un romanzo generato
da due short stories: la short story modernista è molto breve; inizialmente la Woolf scrive
“Mrs. Dalloway in Bond Street”, racconta trasformato poi in “The Hours” un altro racconto.
Vi è un ulteriore racconto preparativo, “Five minutes” in cui il focus è su Septimus che
pianifica di uccidere il primo ministro, nel romanzo si apre la finestra sulla giovinezza di
Clarissa ed Henry Bergson, un filosofo, all'inizio del Novecento, distingue proprio fra
“temps” e “durée”, ossia fra tempo degli orologi e tempo psicologico; quest'ultimo è il tempo
personale, della coscienza privata delle costrizioni del mondo esterno.
Il tempo cronologico degli orologi e il tempo biologico dell'uomo, del corpo; la mente
evade invece questa dimensione e dunque la “durée” di Bergson è davvero assimilabile ai
“moments of being” della Woolf, momenti della vita vissuta intensamente; il racconto si
conclude con l'epifania in quanto la Woolf trarre ispirazione dalla morte di Septimus per
trovare il senso di una rigenerazione.
Ogni scena del quotidiano diventa simbolica, il dottor Broadshow sembra voler plasmare,
ricondurre Septimus alle regole più che curarlo e Freud è il primo a parlare della psiche come
spazio della mente; i personaggi vivono nell'oppressione sociale.
Il romanzo inizia con il ricordo della casa di campagna di Clarissa, luogo della libertà di
scelta dell'individuo e la Woolf asseconda la rappresentazione fluida e poliedrica
dell'interiorità; Clarissa si guarda lo specchio e contrae le labbra.
Vi è lo sforzo di mettere insieme le diverse parti dell’io per mostrare all'esterno una
personalità coerente, ogni personaggio declina in maniera diversa secondo il proprio vissuto
un momento di intensità e Trafalgar Square è un punto di snodo fondamentale nel romanzo A
Londra: qui Peter Walsh ha una concezione di Londra come simbolo di libertà e di avventura;
egli vede per strada una donna che l'attira e la segue, vi è quindi anche il richiamo dei sensi.
Nella peregrinazione di Elizabeth Dalloway il corpo diventa mezzo di trasporto e non
semplice strumento per una passeggiata, la malattia mentale si genera poi da una forte
repressione sociale e dunque in questo romanzo vi è anche il futuro, nella parte finale di esso:
Clarissa comprende che è necessario rinascere dopo la morte, originare una nuova vitalità;
catalizza la tensione presente nel romanzo di andare oltre la morte.
Questa donna e il suo vitalismo dipendono dal vivere intensamente gli affetti, vuole
abbracciare un senso pieno di umanità e ha una capacità empatica; ella si immedesima anche
in chi non conosce, in donne uomini per strada: questi sono i pensieri di Peter Walsh, che
spiega la teoria trascendentale che Clarissa ha in sé sin dalla giovinezza.

LETTERATURA INGLESE LEZIONE DEL 21/12/2021

Benché il modernismo sia caratterizzato da innovazione da sperimentazione, esso si


caratterizza al contempo per una volontà di recupero delle esperienze letterarie del passato e
della tradizione, si tratta di un tentativo del recupero della totalità, della pienezza e la stessa
Woolf Stabilisce una relazione con le opere del passato; l’intertestualità è la presenza di testi
appartenenti alla tradizione presenti all'interno di altri testi.
I testi modernisti “Essay on Bathkin”, “The Anxiety of Influence”, “Palinsests”
rispettivamente di Julia Kristeva, Harold Bloom e Gerard Genette indicano e testimoniano già
dal titolo l’intertestualità, di episodi dell’“Ulysses” di Joyce richiamano proprio gli episodi
dell’“Odissea” vi sono dunque allusioni, citazioni e riferimenti al passato; gli episodi riferiti
al giovane Steven Dedalus nell’ “Ulysses” di Joyce richiamano addirittura l’“Amleto” di
Shakespeare.
Il richiamo al passato e alla tradizione diviene dunque un punto fermo della poetica
modernista, il metodo utilizzato da Joyce di cui Eliot risalterà il valore contribuisce alle
sperimentazioni formali e si tratta davvero di creare una struttura una trattiva particolarmente
creativa ed evasiva; Joyce e il primo ad orientare la sua opera con questo metodo definito
“mitico” da Eliot.
Sono gli anni che affiancano la scrittura di “Mrs. Dalloway”, la città è espressione della
perdita di un centro ed Eliot ritiene che il metodo mitico sia un modo nuovo di rappresentare
la realtà, un passo avanti nella società contemporanea; Eliot ritiene che l'artista sia il prodotto,
la sommatoria delle voci che l'hanno preceduto: vi è un'idea di simultaneità.
L'artista crea un'unità dai frammenti secondo la concezione eliotiana, quest'ultimo
sottolinea un'idea di continuità soprattutto con la sua opera “Westland” e dopo gli interventi
di Eliot la critica letteraria riversa la propria attenzione sui grandi autori modernisti come
Eliot e Joyce appunto, molto prima rispetto alla Woolf; l’intertestualità prevede la
manipolazione dei testi per inserirvi elementi della tradizione appunto.
Le opere della Woolf sono ricca di fonti dichiarate e no, ella svolge anche un lavoro di
traduzione e di mediazione linguistica della cultura classica e la stessa Woolf dichiara la sua
passione per la lettura e la letteratura; ella va oltre con le citazioni come mosaici, crea infatti
una totalità.
Joyce ed Eliot mostrano la loro intertestualità, mentre quella della Woolf e maggiormente
sottaciuta e di difficile reperibilità, si dice infatti che la letteratura modernista sia elitaria
perché è rivolta ad un pubblico colto e l’intertestualità woolfiana opera su più livelli, da una
singola parola al richiamo di un'intera frase; “Between the Acts” è un'opera a metà strada fra
romanzo e teatro.
La Woolf carica la parola di un riferimento culturale, si ha la percezione dello sviluppo
diacronico delle parole e ogni parola è stata plasmata da storie e contaminazioni; l'acqua e il
mare sono metafore della vita nella Woolf.
La riproposizione dei personaggi non è così esplicita nella Woolf, già nel titolo del
romanzo, capiamo di trovarci di fronte ad un romanzo di formazione e in particolare della
mezz'età te la protagonista e sembra richiamare “Madame Bovary” per il tema del
matrimonio infelice e all'eroine di Richardson per il destino infelice; ad un certo punto del
romanzo Clarissa Dalloway chiama suo marito Richard ‘Wickham’ (il male), lo stesso nome
dell'uomo da cui affascinata inizialmente Elizabeth Bennet in “Orgoglio e Pregiudizio” di
Jane Austen.
Flaubert, Richardson e la Austen sono dietro alla scrittura di “Mrs. Dalloway”, nel
momento finale della festa di Clarissa richiama l'arrivo di Peter Walsh a quello di Ulisse da
terre lontane nell' “Odissea” e dunque rispetto a Joyce, invia un recupero più allusivo della
tradizione, senza citazioni; il passato nel presente diventa una vera e propria tecnica
compositiva.
La Woolf ci propone una citazione diretta in “Mrs. Dalloway” che riprende da
“Cymbeline” di Shakespeare, un dramma tra i suoi ultimi scritti sul tema della rigenerazione
e del rinnovamento dopo la morte, vi è un intreccio delle vicende familiari è un plot più
storico-politico e vi è anche un plot domestico che lega i re alle figlie; qui c'è una rinascita e
una ricomposizione di tutti i travagli e delle peripezie della storia.
C'è infatti l'idea di andare oltre la mortalità degli individui, come ad esempio in Septimus
in “Mrs. Dalloway”, svanisce un'idea di personaggio come individuo perché vi è un'idea di
rigenerazione e vi è dunque un'apertura verso la vita; un poeta della tradizione culturale
inglese è proiettato nella tradizione del passato.

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