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RIASSUNTO DEI DODICI LIBRI DELL’ ENEIDE

I - Una tempesta scatenata da Eolo, istigato da Giunone ostile ai Troiani, sorprende la flotta di Enea in
navigazione dalla Sicilia verso l'Italia. L'intervento di Poseidone e di Venere consente a Enea, naufrago con
sole sette navi, di approdare presso Cartagine. Didone, regina e fondatrice della città di Cartagine, accoglie
benevolmente i profughi Troiani e offre loro un banchetto. Imbroglio di Venere: AscanioCupido.

II - Durante il banchetto Enea racconta le sue vicende: l'inganno del cavallo di legno che consente ai Greci
di penetrare entro le mura di Troia e incendiare e distruggere la città (ma il cavallo è troppo grande, così
abbattono un po’ di mura per farlo passare e la città diventerà invincibile -imbroglio di un truffatore-); la
fuga nella notte con il vecchio padre Anchise, il figlioletto Julo, la moglie Creusa e pochi altri; la perdita di
Creusa e la partenza in cerca di una nuova patria.

III- Prosegue il racconto di Enea: i Troiani arrivano in Tracia, dove conoscono la sorte di Polidoro, ultimo
figlio di Priamo, ucciso dal re Polimestore, a cui era stato affidato; approdano a Delo, dove l'oracolo da un
responso sulla nuova sede, erroneamente individuata da Anchise in Creta; a Creta un sogno svela a Enea che
la terra destinata è l'Esperia (o Ausonia); partono da Creta e giungono alle isole Strofadi, da dove le Arpie
scacciano Enea; a Butroto in Epiro incontrano Andromaca ed Eteno; poi in Sicilia sfuggono il pericolo di
Scilla e Cariddi e di Polifemo, e qui a Drepano muore Anchise.
Salpati dalla Sicilia li assale la tempesta e naufraghi sulle spiagge libiche saio accolti dai Cartaginesi.
Termina così il lungo racconto.
IV- Didone s'innamora di Enea e lo confida alla sorella Anna (sono fenicie). Giunone e Venere li fanno
incontrare soli in una grotta. Entrambi cedono alla dolcezza dell'amore e s'illudono di poter trovare la
felicità. Didone investe Enea prima con parole pesanti, poi si mette a piangere. Enea non sa se seguire
l’amore o il dovere. Ma Giove invia Mercurio, che richiama Enea alla sua missione. L'eroe obbedisce e
parte, nonostante le preghiere di Didone, che per la disperazione s'uccide, dopo oscure maledizioni e
previsioni di futura vendetta.

V - Enea naviga verso l'Italia. Si ferma in Sicilia dove celebra i ludi in memoria di Anchise. Si fa strisciare
un serpente sulla tomba e se cade sarà un anno di raccolto povero. Il 9° giorno si fanno le gare: 1)regata
2)corsa a piedi 3)pugilato 4)tiro con l’arco. Qui le donne Troiane incendiano le navi per porre fine alle
peregrinazioni. Solo quattro però vanno perdute grazie alla pioggia provvidenziale mandata da Giove. Enea
è convinto in sogno da Anchise a lasciare le donne e i vecchi in Sicilia. Per loro fonda Segesta (o Acesta) e
sul monte Enea innalza un tempio a Venere. Poi riprende la navigazione, durante la quale cade in mare il
nocchiero Palinuro.

VI - Giunto a Cuma Enea, dopo aver compiuto i riti prescritti, è guidato dalla Sibilla nell'Averno. Passato il
fiume Stige sulla barca di Caronte e placato dalla Sibilla Cerbero, Enea s'inoltra nel regno dei morti. Ci sono
i bambini, i morti per amore (campi del pianto) e i morti in battaglia. Nei "campi del pianto" incontra
Didone, chiusa nel suo dolore la regina non risponde alle parole dell'eroe che cerca di giustificarsi ma va dal
suo ex marito Sicheoo. Giunge al Flegetonte, alla reggia di Plutone e infine ai "campi Elisi", sede dei beati,
dov'è Anchise. Questi gli indica presso il fiume Lete le anime che purificate incarneranno i discendenti di
Enea, da Remolo a Marcello, giovanissimo nipote di Augusto. Tornato dai compagni Enea è pronto a
ripartire.
VII- Nel Lazio Enea è accolto dal re Latino che gli promette in sposa la figlia Lavinia. Giunone manda la
furia Aletto a suscitare l'ha di Amata, moglie di Latino, che s'oppone e vuole sia mantenuta la promessa di
nozze fatta a Turno, re dei Rutuli. Scoppia la guerra. Rassegna dei guerrieri latini e italici, chiusa dalla
vergine guerriera Camilla, fra le schiere dei Volsci.

VIII- Enea risale il Tevere per cercare alleati. Giunge da Evandro, re di un'umile colonia di Arcadi sulle rive
del fiume presso il Palatino, edificata negli stessi luoghi su cui sorgerà Roma. Evandro manda con Enea il
figlio Pallante e cento cavalieri. Venere porta al figlio le armi fabbricate da Vulcano e lo scudo sui quale
sono effigiati gli episodi della storia futura di Roma sino alla vittoria di Augusto ad Azio.

IX- Turno attacca e da fuoco alte navi troiane che sì trasformano in ninfe. Eurialo e Niso, audaci guerrieri di
Enea, vengono uccisi mentre tentano una pericolosa azione nel campo nemico. La guerra è cruenta e molti
cadono da entrambe le partì.

X - Nel concilio degli dei Giove dichiara che nessuno, neppure lui stesso, può opporsi ai destino. Arriva
Enea con gli alleati e la battaglia si fa sempre più aspra. Cadono Pallante ucciso da Turno e Mezenzio con il
figlio Lauso, uccisi da Enea.

XI - Una tregua permette la sepoltura dei morti e le spoglie di Pallante vengono restituite a Evandro. Si toma
a combattere e muore eroicamente Camilla. I Troiani hanno la meglio. Turno decide di sfidare Enea a
duello.

XII- Prima che il duello cominci Giunone provoca un tumulto nel quale Enea resta ferito. Tratto in salvo da
Venere è guarito e torna a combattere. I Troiani vittoriosi s'avvicinano alla città di Laurento e la regina
Amata si toglie la vita. Enea affronta Turno in duello e l'uccide.

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