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J.J.

ROUSSEAU –
D U C O N T R AT S O C I A L : O U
PRINCIPES DU DROIT POLITIQUE

Jean-Jacques Rousseau
Filosofo politico e sociale svizzero
1712-1778
Du contrat social: ou principes
du droit politique (1762)

Opera di carattere politico-sociale;


Delinea l’idea di Stato democratico con
sorprendente anticipo;
Suddivisa in 4 libri contenenti 48 capitoli in
totale.
I QUATTRO LIBRI
LIBRO PRIMO LIBRO SECONDO
I: ARGOMENTO DI QUESTO PRIMO LIBRO (:L’ordine I: LA SOVRANITA’ E’ INALIENABILE
sociale)
II: LA SOVRANITA’ E’ INDIVISIBILE
II: DELLE PRIME SOCIETA’
III : SE LA VOLONTA’ GENERALE POSSA ERRARE
III: DEL DIRITTO DEL PIU’ FORTE
IV: DEI LIMITI DEL POTERE SOVRANO
IV: DELLA SCHIAVITU’
V: DEL DIRITTO DI VITA E DI MORTE
V: COME OCCORRA RISALIRE SEMPRE A UNA PRIMA
VI : DELLA LEGGE
CONVENZIONE
VII: DEL LEGISLATORE
VI: DEL PATTO SOCIALE
VIII: DEL POPOLO
VII: DEL CORPO SOVRANO
IX: DEL POPOLO (SEGUITO)
VIII: DELLO STATO CIVILE
X: DEL POPOLO (SEGUITO)
IX: DEL DOMINIO REALE
XI:DEI DIVERSI SISTEMI DI LEGISLAZIONE

XII: DIVISIONE DELLE LEGGI


LIBRO TERZO LIBRO QUARTO
I: DEL GOVERNO IN GENERALE

II: DEL PRINCIPIO CHE COSTITUISCE LE DIVERSE FORME DI


I: LA VOLONTA’ GENERALE E’
GOVERNO
INDISTRUTTIBILE
III: DIVISIONE DEI GOVERNI

IV: DELLA DEMOCRAZIA


II: DEI SUFFRAGI
V: DELL’ ARISTOCRAZIA III: DELLE ELEZIONI
VI: DELLA MONARCHIA

VII: DEI GOVERNI MISTI


IV: DEI COMIZI ROMANI
VIII:COME OGNI FORMA DI GOVERNO NON SIA ADATTA AD OGNI V:DEL TRIBUNATO
PAESE

IX: DEI SEGNI DI UN BUON GOVERNO VI : DELLA DITTATURA


X: DELL’ABUSO DEL GOVERNO E DELLA SUA TENDENZA A
DEGENERARE VII : DELLA CENSURA
XI: DELLA MORTE DEL CORPO POLITICO
VIII : DELLA RELIGIONE CIVILE
XII: COME SI MANTIENE L’AUTORITA’ SOVRANA

XIII: COME SI MANTIENE L’AUTORITA’ SOVRANA (SEGUITO) IX : CONCLUSIONE


XIV: COME SI MANTIENE L’AUTORITA’ SOVRANA (SEGUITO)

XV: DEI DEPUTATI O RAPPRESENTANTI

XVI: COME L’ISTITUZIONE DEL GOVERNO NON SIA UN


CONTRATTO

XVII: DELL’ISTITUZIONE DEL GOVERNO

XVIII: PER PREVENIRE LE USURPAZIONI DEL GOVERNO


A N A L I S I D E L L’ O P E R A

- UN NUOVO CONTRATTO.
- RAGIONE E INTERESSE.
- LA VOLONTÀ GENERALE.
- LEGGI E GOVERNO.
- UN SISTEMA CONTROVERSO.
- ESITO STORICO.
U N N U O V O C O N T R AT T O
"L'homme est né libre, et partout il est dans les fers.[...] "
("L’uomo è nato libero e ovunque è in catene. [...] " )

- Un nuovo contratto sociale che difenda il cittadino e che


garantisca libertà e uguaglianza;
- Il cittadino deve rinunciare alla propria libertà individuale per
garantire la libertà del popolo;

- Critica ai giusnaturalisti (Locke, Grozio, Hobbes);


- Popolo base del diritto e organismo politico;
- Ricerca dell’unità del popolo.
RAGIONE E INTERESSE

- Secondo Rousseau tutti gli uomini sono dotati di ragione;


- Il modo in cui un uomo ragiona è uguale a quello dei suoi simili;
- Se la ragione venisse applicata nel miglior modo e in maniera pura
gli uomini arriverebbero a conclusioni simili;
- I diversi interessi degli uomini influiscono sulla ragione;
- In politica le opinioni diverse non derivano dall’uso diverso della
ragione, piuttosto dalle aspettative, pregiudizi e paure;

- Se gli uomini ragionassero in maniera lineare, semplice e univoca, un


ragionamento in politica somiglierebbe a un ragionamento
matematico, dove la ragione ha la meglio sulla passione;
- La passione influenza l’uomo e lo fa deviare dalla verità;
- Obiettivo di Rousseau è mostrare agli uomini un modo per ragionare
insieme e formare un popolo unito.
LA VOLONTÀ GENERALE
"La volonté générale est toujours droite, mais le jugement qui
la guide n'est pas toujours éclairé."
("La volontà generale è sempre retta ma il giudizio che la
guida non è sempre illuminato.")
- La ragione, ci porta verso la Volontà Generale, la volontà di tutto il popolo;
- La V.G. è possibile se si rinuncia all’individualità;
- L’individuo deve iniziare a pensare a un interesse generale;
- La V.G. non è la volontà della maggioranza, ma la volontà del popolo tutto;
- Secondo Rousseau la V.G. è infallibile e indistruttibile;
- Il cittadino che si sottomette alla V.G. si sottomette alla sua volontà
personale e non a quella degli altri;
- Secondo Rousseau, non c’è bisogno di delegare il potere a qualcun
altro, il popolo è sovrano e può autogovernarsi;
- Per Rousseau non c’è alcun patto di sottomissione, ma solo di
unione.
LEGGI E GOVERNO
"La souveraineté n’étant que l’exercice de la volonté générale ne peut jamais s’aliéner, et
le [peuple] souverain, qui n’est qu’un être collectif, ne peut être représenté que par lui-
même ; le pouvoir peut bien se transmettre, mais non la volonté."
("Poiché la sovranità è solo l'esercizio della volontà generale, non può mai essere alienata,
e il [popolo] sovrano, che è solo un essere collettivo, può essere rappresentato solo da se
stesso; il potere può essere trasmesso, ma non la volontà.")

- La sovranità popolare, inalienabile, indivisibile e assoluta;


- Il popolo esercita questo potere attraverso una forma di democrazia diretta;
- I cittadini hanno un ruolo attivo nella politica, hanno il potere e non lo
delegano;
- Modello di ripartizione dei poteri non accettato da Rousseau;
- Nell’assemblea generale dei cittadini, se si votasse, l’esito sarebbe unanime
a causa della Volontà Generale;
- Rousseau apre però a un governo di delegati che applichi le norme e le
decisioni prese dall’assemblea;
- Questi rappresentano un organo esecutivo, di applicazione; essi hanno una
delega momentanea.
UN SISTEMA CONTROVERSO
- Secondo Rousseau la libertà c’è se non si obbedisce a nessun altro, se
non alla propria ragione;
- Libertà diversa da quella intesa da Locke (libertà dallo Stato); per
Rousseau c’è la libertà nello Stato;
- Il sistema di Rousseau presenta pregi e rischi;
- È un sistema che viene sia elogiato, sia criticato (dai liberali);
- Ulteriore pericolo di questo sistema: rischio del totalitarismo
(Robespierre);

- Il popolo la pensa in modo unanime e se un individuo la pensa


diversamente, diventa nemico del popolo, da allontanare ed
eliminare;
- Il sistema di Rousseau non ammette o tollera la diversità di pensiero
e opinione;
ESITO STORICO
- Il sistema di Rousseau è stato apprezzato da esponenti di
orientamento politico diverso;
- È un sistema apprezzato dai libertari e dai marxisti, perché nessuno
proponeva un modello simile;
- Marx nel suo modello di Stato post rivoluzione si farà influenzare in
parecchi punti;
- Proprietà privata, considerata da Rousseau, causa di disuguaglianza
e di ingiustizia (Discorso sull’origine e i fondamenti della
disuguaglianza);
- Marx non vuole la sua completa abolizione, ma una ripartizione più
equa;
- Il problema è dato dall’accumulo di proprietà che genera le disparità
sociali;
- La proprietà privata è un diritto che si raggiunge con la nascita dello
Stato.

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