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il contratto sociale
Rousseau affronta la diseguaglianza con una prospettiva molto critica.Di diseguagualianza si parlava già dalla
Grecia antica.
I giusnaturalisti moderni hanno proiettato sullo stato originario degli uomini,ossia sullo stato di natura ,le
passioni fittizie frutto della civilizzazione. La posizione di Rousseau rispetto al giusnaturalismo moderno è
una posizione critica,in particolare Rousseau critica il modo in cui Hobbes e Locke hanno concepito lo stato
di natura.Hanno commesso un errore metodologico,cioè hanno proiettato in modo anacronistico e
infondato sullo stato di natura delle passioni e delle attitudini che sono proprie degli uomini a causa della
civilizzazione e a causa delle relazioni sociali, quindi Rousseau ha una visione ottimistica della natura umana
e pessimista nei confronti della storia e della civilizzazione. Quindi propone di ritrovare l’anima umana così
come è stata formata dalla natura,prima che fosse alterata e corrotta dalla società e dal progresso,dunque
nel suo stato di innocenza originaria.
o Innocenza originaria= bontà naturale, gli uomini non sono per natura aggressivi,ma non sono né
buoni né cattivi
o Auto-sufficienza e vita isolata o a piccoli gruppi= libertà originaria ,ossia capacità di fare a meno dei
propri simili
o Istinto di auto-conservazione o amore di sé + pietas per i propri simili ,gli uomini sono capaci di
provare compassione
o Coincidenza tra bisogno e desiderio,non si desidera niente più di qunto si ha bisogno
o Capacità di scelta e perfettibilità ambivalente ,l’uomo è capace di perfezionarsi
o Situazione non conflittuale
Si esce dallo stato di natura perché l’uomo ha una tendenza alla perfettibilità che fa sì che non resti come
all’inizio.La natura umana non è una statica,ma una dinamica.
Dallo stato di natura il primo passaggio di abbandono dell’innocenza originaria gli uomini iniziano a godere
delle relazioni più durature come le relazioni di gruppo e di famiglia e queste sono per Rousseau l’origine di
tutti i mali perché nel momento in cui l’uomo per la prima volta si vede esposto allo sguardo altri ,questo
modifica la sua condizione privandolo della sua libertà originaria. Rousseau è il primo autore che teorizza le
patologie del sociale. Questo ci fa nascere una passione diversa dall’amore di sé che rousseau chiama AMOR
PROPRIO.Mentre l’amore di sé è una cosa naturale,l’amor proprio è un bisogno indotto dalle relazioni
intersoggettive e consiste nel fatto di essere amato dall’altro più di quanto questo ami se stesso.L’amor
proprio è l’atitudine di porsi al centro del mondo e questo inesca la conflittualità perché dal momento in cui
tutti desiderano essere al centro del mondo ,questo è radice di conflitto.
La nascita della proprietà privata è la causa di tutti i conflitti per Rousseau. Rousseau traccia una
storia ideale: dallo stato di natura si esce con una prima ricoluzione che si ha con la nascita della
famiglia ,che inizialmente non ha effetti negativi e si parla di ‘’GIOVINEZZA DEL MONDO’’,in cui si ha
un felice equilibrio tra natura e civiltà. Poi l’uomo passa allo stato di infelicità quando si ha una
SECONDA RIVOLUZIONE che si ha con la nascità della proprietà privata in concomitanza con la
nascita di agricoltura e metallurgia e con la conseguente divisione del lavoro.
‘’LE PREMIER QUI,AYANT ENCLOS UN TERRAIN,S’AVISA DE DIRE,CECI EST A MOI,ET TROUVA DE GENS
ASSEZ SIMPLE POUR LE CROIRE ,FUT LE VRAI FONDATEUR DE LA SOCIETE’ CICILE’’.
La nascita della proprietà privata coincide con la nascita della società civile. Per Rousseau il
passaggio dallo stato di natura allo stato civile,non è un bene,ma un male e coincide con la nascita
della proprietà privata ed è l’inizio della conflittualità e della corruzione.
Rousseau partendo da questa genealogia della società civile diversa da quella di HOBBES E DI
LOCKE,dove per loro lo stato di natura è uno stato conflittuale e si passa alla società civile per
garantire la pace,invece per ROUSSEAU lo stato di natura è uno stato pacifico ed i conflitti iniziano
nella società civile con la proprietà privata. Le dottrine giusnaturalistiche di Hobbes e di Locke
hanno offerto una mistificazione del regime ideologico,hanno cercato di nascondere che il contratto
non serve a tutti,ma si sono serviti soltanto i ricchi per conservare la loro proprietà privata. Dal
punto di vista di vista di Rousseau,per uscire dalla conflittualità endemica della società civile i
possidenti ricorrono all’artificio o l’invenzione del contratto sociale ,che non è che un patto iniquo
volto a legittimare e proteggere le proprietà private dei ricchi.
Per invertire il corso della storia,bisogna utilizzare un nuovo contratto sociale che deve ristabilire la
giustizia,ovvero IL PATTO DI EQUITA’ ,si tratta di un patto orizzontale,quindi di un patto di
associazione che ha come scopo la rigenerazione dell’uomo ed il contenuto del patto è quello che
ogni individuo rinuncia a tutti i suoi diritti naturali e cede alla totalità che nasce dal contratto.Come
in Hobbes,non abbiamo un’alienazione parziale,ma una TOTALE e quello che nasce dal patto non è
un’istituzione sovrana ,ma è LA VOLONTA’ GENERALE,ma non intende una volontà di tutti o una
somma delle singole volontà individuali,ma intende una volontà che vuole il bene del tutto perché
risulta dall’atto attraverso il quale ciascuno si spoglia della propria particolarità e dei propri interessi
privati.Quindi in concreto,si manifesta nella forma dell’unanimità al momento della stipula del patto
e nella forma della maggioranza nelle altre situazioni.
La libertà naturale è una libertà di cui ciascuno gode sino a qundo non si ha relazioni con altri esseri
umani.Non appena si entra in relazione con altri,vi è il rischio di cadere sotto il loro dominio.Allora
si parla di LIBERTA’ CIVILE , di cui ciascuno gode in quanto parte del corpo sovrano. La GARANZIA è
la forza dello Stato e della volontà generale che mantiene i cittadini in condizioni di uguaglianza.
La volontà generale non è una volontà estranea rispetto a quella del singolo cittadino,ma piuttosto
l’espressione necessaria della sua stessa volontà generale in quanto depurata delle passioni e degli
interessi particolari.Dunque la sottomissione alla volontà generale è la VERA LIBERTA’,in quanto
obbedire alla volontà generale significa obbedire alla legge che ciascuno ha prescritto a se stesso. Il
CITTADINO è allo stesso tempo sovrano e suddito perché partecipa all’autorità sovrana e soggetto
alle leggi dello Stato. L’opposizione tra citoyen e bourgeois,ovvero dell’interesse collettivo e privato.
Il titolare della sovranità è il popolo(punto in comune con Locke ) perché l’ente che nasce dal
contratto sociale è la volontà generale ed il soggetto è il popolo,non il singolo.La differenza rispetto
ad Hobbes e Locke è che la sovranità non può essere ceduta quindi è INALIENABILE.