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Il concetto di libertà

Tipi di libertà
• In Rousseau il concetto di libertà è uno, ma assume diverse funzioni.
• Si può parlare infatti di libertà naturale, libertà civile/o politica, libertà
morale, libertà antropologica.

• N.B. la libertà non va confusa con l’indipendenza, di cui Rousseau


parla nella I parte del Discours sur l’inégalité  in tale contesto
indipendenza fa riferimento al fatto che l’essere umano non ha
rapporti con i suoi simili (che a stento riconosce come tali e quindi
”non dipende” da essi) e non lavora la terra per procurarsi il cibo
(quindi “non dipende” dal lavoro sulla natura).
Libertà naturale
• È la libertà di cui l’uomo gode nello stato prepolitico, nello stato di
natura e coincide in Rousseau con il potere di fare tutto ciò che si
vuole.
Libertà civile e/o politica
• Rousseau distingue tra libertà politica e libertà civile e potremmo dire
che
• la prima è in relazione alle leggi costituzionali
• La seconda è in relazione alle leggi ordinarie dello Stato.
•  tuttavia entrambe sono possibili solo nella società politica fondata su
un patto normativo equo e quindi nella Repubblica legittima.
• In quest’ambito essere liberi significa ubbidire alle leggi che ci si è dati
(= che io come cittadino ho dato a me stesso come suddito)  per
questo Rousseau sostiene che se non ubbidisco alle leggi sarò costretto
a farlo e che ciò significa che sarò costretto a essere libero.
Libertà morale
• Rousseau ne parla in vari punti (p. es. Discours sur l’inégalité, Émile,
Contrat social): riguarda l’essere umano in quanto tale, cui è stata
concessa dall’Autore delle cose; consiste nella possibilità di scegliere
(e quindi di fare il bene e il male consapevolmente) e nell’autonomia
(cioè nell’obbedire solo ai principi morali che ci si è dati)
Libertà antropologica
• L’uomo è libero per sua essenza e, se non fosse tale, non sarebbe
neppure un essere umano.
• Si può essere contingentemente non-liberi, ma non lo si può essere
mai nella propria costituzione.
• Nella società creata dal patto normativo nessuno è non-libero: quindi
la libertà antropologica nella Repubblica giusta e legittima è garantita.
• Nello stesso tempo tale tipo di Repubblica (e il patto che la fonda)
sono possibili perché l’uomo è antropologicamente libero.

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