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Per Locke ci sono tre tesi fondamentali:

1) Esiste un diritto naturale: il diritto naturale esiste ma l’uomo vive secondo la sua natura e dunque
secondo ragione dunque sulla razionalità (diversa da Hobbes). Nessuno stato può esistere se non ci
fosse un diritto naturale il quale è utile per limitare il potere del sovrano (contro l’Assolutismo). Se
non ci fossero (dunque libertà da) nessun cittadino avrebbe l’obbligo di rispettare il patto e la figura
del sovrano o a mantenere una promessa. Le leggi di natura restano in vigore anche dopo la
creazione dello stato perchè sono il fondamento di ogni legge civile e di ogni contratto.

2) Non si fonda sull’interesse dei singoli: i doveri morali non si fondano sull’utilità individuale ma anzi,
ci si deve impegnare per il bene altrui anche se ciò comporta a uno svantaggio (persone generose
ed eroi) ( rivoluzioni inglesi). Per Locke infatti la struttura umana non è competitiva dato che
sono portati alla collaborazione reciproca ( sono capaci di azioni altruistiche). La rettitudine non
dipende dall’utilità bensì l’utilità è la conseguenza della rettitudine (Aristotele?????).

3) Gli uomini non ne hanno una conoscenza innata, ma lo apprendono dall’esperienza: le leggi
morali non sono innate (ANTINNATISMO) né si conoscono dalla storia ma si creano dall’ESPERIENZA
SENSIBILE ( empirismo gnoseologico). Ma le leggi naturali sono dei comandi che Dio ha dato per
conservare ciò che ha creato, dunque dobbiamo rispettare la legge di natura perché essa è
l’espressione della volontà di Dio.

PRIMO TRATTATO:

Nell’ultimo periodo di Carlo II, Filmer aveva affermato che il sovrano era per diritto divino di conseguenza
Locke scelse di attaccarlo per andare contro al partito realista (ostacolo per la monarchia parlamentare).
Afferma che il potere politico è del tutto differente da quello paterno perché la famiglia e diversa dallo
Stato. I cittadini sono persone maggiorenni che non hanno bisogno di una guida come i figli.

SECONDO TRATTATO: Qui attacca indirettamente Hobbes:

- una prima differenza è sullo stato di Natura: anche per Locke sono tutti uguali gli uomini ma essere
liberi non equivale a fare ciò che si vuole perché gli uomini sono dovuti a rispettare lo stato di
natura. LA LIBERTA’ CONSISTE nell’essere libero da ogni superiore potere sulla terra e nell’essere
subordinato dalla volontà altrui. Tale significato e legge porta ad una serie di obblighi, doveri e
diritti.
- Chi compie azioni ingiuste e recano danno alle altre persone deve essere punito: ILDIRITTO DI
PUNIRE ESISTE PER NATURA (per Hobbes no: la guerra è inevitabile dato che per lui la libertà è fare
quello che si vuole, anche senza rispettare le leggi di natura). La legge di natura va rispettata non
c’è motivo di trasgredire. Non è uno stato di guerra, ma uno stato di uguaglianza e di libertà. Anche
se i diritti possono ESSER VIOLATI IN QUALUNQUE MOMENTO (non sono definiti o scritti). 
PACTUM (CONTRATTUALISMO) che protegge la VITA, la LIBERTA’ PERSONALE (si possono però
porre dei limiti) e la PROPRIETA’.
- Il diritto di andare contro al sovrano è detta RESISTENZA PASSIVA ma i poteri dello stato sono:
potere legislativo, esecutivo e federativo (politica esterna).
- Hobbes fa valere le leggi positive invece delle leggi naturali, Locke mette in primo piano le leggi
naturali  le leggi dello Stato non devono contraddire le leggi di natura.

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