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ANSELMO

È probabilmente il fondatore
della scolastica, la filosofia
cristiana del medioevo (->
dominante in Europa) che è
impegnata a dimostrare
l’esistenza di Dio. Il logos è
messo al servizio della
dimostrazione dell’esistenza di
Dio.

Elabora due dimostrazioni


dell’esistenza di Dio:
 
Exgradu: la dimostrazione a posteriori
dell’esistenza di Dio [MONOLOGION]
Grado massimo di bellezza =
Dio è Bellezza

Dimostro Dio non partendo da Dio, ma si parte dal creato


(risalgo dal creato al creatore). E’ detta anche EXGRADU perché
si parte “dai gradi” (altezza, giustizia, luminosità, bellezza) ->
l’ordine della natura presenta dei gradi i quali non potranno mai
procedere all’infinito poiché deve esistere il GRADO MASSIMO di
TUTTI I GRADI MASSIMI: esso è Dio. Dio è la somma dei Gradi
massimi di tutti gli attributi. La bruttezza non esiste poiché è
mancanza di Bellezza; l’oscurità non esiste poiché è mancanza di
Luce. Anselmo ha compiuto un salto “ingiustificato” da un piano
naturale empirico a un piano ontologico metafisico. Non c’è la
dimostrazione dunque ma è un SALTO LOGICO.
Esiste un’unica natura o sostanza o essenza che esiste per sé e
da sé mentre tutte le altre esistono per essa e da essa.

Privazione della bellezza


Ontologica: la dimostrazione a priori
dell’esistenza di Dio [PROSLOGION]
Si parte dall’idea di Dio per arrivare a dimostrare
l’idea stessa. -> opera del PROSLOGION, Salmo
XIV: c’è un dialogo tra il sapiente (Anselmo) e
l’insipiens (l’insipiente, l’ateo). Il sapiente chiede
all’insipiente se crede in Dio. L’altro risponde di
no. “Ma che cosa è Dio, ciò a cui non credi?”
l’insipiente: “Dio è l’essere prefetto che ha creato
il mondo ed è soltanto una idea”. Ma è una
contraddizione dal momento che se sostieni che
l’IDEA di “ESSERE PERFETTO” NON ESISTE, in
FIDES QUAERENS
verità ESISTE perché stai pensando (hai dentro
INTELLECTUM
di te) all’ “IDEA di ESSERE PERFETTO” ma non
può esistere solo nella tua mente e non nella
CREDO UT
realtà perché altrimenti esisterebbe un’altra idea
INTELLIGAM
di essere perfetto che oltre ad esistere nella tua
mente sarebbe superiore alla perfezione che
Si deve chiarire con
l’insipiente sta negando. “Può esistere qualcosa
la ragione ciò che si
di più perfetto del perfetto?” “No.”.
possiede con la fede.
IN ALTRE PAROLE: Colui che dice “Deus non est”, nel momento in cui si coglie la
definizione di Dio (= ciò di cui non possa pensare nulla di più grande = essere perfetto ->
non puoi andare oltre alla perfezione) si sta affermando l’esistenza di Dio sul piano della
realtà (in re – noi vediamo Dio nella perfezione del LOGOS). Se si coglie la definizione di
Dio, è impossibile negarlo nella realtà, altrimenti si sta affermando che c’è qualcosa di
più grande di “ciò di cui non possa pensare nulla di più grande” = più grande dell’
“essere perfetto”), il che è impossibile [prova a pensare a qualcosa di più perfetto di
qualcosa già perfetto. Il cerchio è perfetto: puoi renderlo più perfetto? No.] L’INSIPIENS
INTENDE CIO’ CHE ODE MA NON COMPRENDE IL CONCETTO (= la portata di
quell’intelletto) DUNQUE E’ PORTATO A NON CREDERE.
Dio deve esistere sia nella realtà (attraverso il LOGOS) sia nell’intelletto (Parmenide:
stessa cosa è l’essere e il pensare/ penare è pensare d’essere). Un grado d’essere di
perfezione IN REALTA’ è maggiore di quello che è solo NEL PENSIERO.

<

Nell’intelletto In re
Ha un grado essere minore... ...del grado essere in re
Accetto la definizione di “Dio è ciò di cui
SPIEGA non si può pensare nulla di più grande”

TU:
Esiste Non esiste
Deus est Deus non est

CONTRADDIZIONE

Impossibile

Perché...
GAULINONE vs
ANSELMO
Si può dimostrare l’esistenza di Dio senza basarsi
sull’esperienza umana?

Stolto chi pensa Deus non est, Dire che qualcosa esiste, non rende quella cosa
ma anche lo stolto ha il concetto esistente (ex. L’isola dei beati). Il problema è
di Dio nella sua mens. implicare che qualcosa esista semplicemente perché
quella cosa è perfetta.
Per negare Dio, dobbiamo
Si può immaginare qualcosa di perfetto, sia
comunque affermare e
NON esistente che ESISTENTE. Noi, come esseri
immaginare ad un essere di cui
umani, non potremmo mai comprendere a
“non si può pensare niente di
pieno “ciò di cui non può pensare niente di
maggiore”
maggiore” perché è incapace di cogliere la vera
natura di Dio.
Questo concetto è applicato solo
ad un ESSERE PERFETTO.
L’unico modo per immaginare la perfezione è
eliminare le perfezioni da un oggetto che
conosciamo. Se non riusciamo a comprendere
Dio attraverso l’esperienza rende impossibile
dimostrare la sua esistenza senza già
conoscerlo.

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