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Thomas Hobbes
Martina Gaudiano
John Locke
Classe IV I
Jean Jacques Rousseau
24/04/2020
Periodo storico
Secondo Hobbes lo stato di natura è Secondo Locke nello stato di natura Rousseau critica Locke e Leibniz
caratterizzato da una lotta di tutti vi è una volontà di superare gli altri, ipotizzando che lo stato di natura sia
contro tutti. Questa situazione è ma ritiene la visione hobbesiana l’unico momento in cui l’uomo ha
descritta dal filosofo con la celebre dello stato di natura estrema. Allo potuto esprimere in modo incorrotto
frase “homo homini lupus” secondo stato di natura l’uomo possiede sia i propri sentimenti. Lo stato di
cui ogni uomo è lupo per un altro l’istinto che lo porta verso l’egoismo, natura è fatto di collaborazione e
uomo. sia la razionalità che avvicina l’uomo cooperazione fra gli uomini.
alla collaborazione.
GIUSNATURALISMO GIUSPOSITIVISMO
● Affermazione dell’esistenza di un diritto naturale che ● È diritto solo il diritto positivo(= quello contenuto nelle
preesiste alle istituzioni politiche e sociali. leggi ufficiali).
C’è un patto di unione al quale segue Il patto è reversibile, poiché nel Nel contratto sociale ogni associato
immediatamente un patto di momento in cui il sovrano viola una fonda la propria volont particolare in
sottomissione. Con quest’ultimo i delle libertà inalienabili del cittadino, una “volontà generale” o Stato in cui
cittadini perdono le proprie libertà, si può annullare il precedente patto la sovranità spetta al popolo che
affinché venga preservato il loro di sottomissione affinché con il patto esercita direttamente il potere
diritto alla vita. Le loro libertà sono di unione si possa trovare un legislativo.
in mano al leviatano. sovrano migliore. I cittadini devono
resistere al sovrano che diventa
tiranno.
CHI È IL CITTADINO?
Il cittadino è il protagonista
Gli individui sono sudditi, I cittadini possiedono dei
dello stato che deve
persone prive di diritti. diritti basici e soprattutto
sottostare alle leggi che egli
possono ribellarsi al
stesso ha creato
sovrano.
Thomas H obbes John Locke Jean Jacques Rousseau
Lo stato per Hobbes è un male necessario, importante per Lo stato emerge spontaneamente dalla natura dell’uomo,
preservare la vita dei cittadini e serve per contraddire le non è un male necessario, ma un bene perché si tratta di
leggi di natura che porterebbero ad una lotta continua di un’associazione di adesione volontaria che non reprime le
uomo contro uomo leggi naturali ma le regola e le potenzia.
Volontà
1. Nello stato di natura non abbiamo la misura per il torto e la ragione ( la giustizia in uno stato non ha a
John Locke che fare con il bene e con il male, ma con ciò che è giusto o sbagliato) → POTERE LEGISLATIVO
2. Nello stato di natura manca la figura di un giudice imparziale, ovvero della persona a cui due o più
persone si possono affidare per avere un giudizio neutro → POTERE GIUDIZIARIO
3. Nello stato di natura non è presente un’entità esecutiva che faccia rispettare ciò che è stato deciso dal
giudice imparziale → POTERE ESECUTIVO
PROPRIETÀ PRIVATA
Per quanto riguarda la realtà esterna Locke afferma che abbiamo di essa una conoscenza affidabile e
sufficiente per orientarci nel mondo, ma non assoluta. La probabilità rappresenta il vasto campo su cui l’uomo,
in assenza della certezza assoluta, può comunque fare affidamento.
John Locke
La ragione , moderata dall’esperienza, resta l’unico strumento di cui disponiamo per orientarci nel mondo.
IO DIO
John Locke
Conosciamo Dio per via dimostrativa, ossia
La certezza del nostro io, che corrisponde alla
attraverso una catena di intuizioni che connettono
nostra esistenza, ci è data per via intuitiva, ossia
diversi concetti fra loro. In particolare il fatto che,
senza bisogno di costruire un ragionamento. Così
dal nulla non può derivare nulla, permette di
come aveva già precedentemente affermato
comprendere l’esistenza di un creatore. Dio è
Cartesio, l’Io è una percezione immediata che
inteso come garante della coerenza fra le idee
corrisponde alla certezza della nostra esistenza.
primarie e secondarie, non ha a che fare con la
metafisica.
RAGIONE
Hobbes Locke Rousseau
Hobbes in modo simile rispetto a La ragione non è più ritenuta assoluta e L’illuminismo non aveva fatto della
quanto affermato da Pascal, ritiene che ineffabile (come Cartesio riteneva), al ragione la sola realtà umana, aveva
la ragione sia un ottimo strumento contrario per Locke la ragione umana è riconosciuto i limiti di essa. Aveva però
analitico, di calcolo delle possibilità e di simile ad un foglio bianco o una tabula posto nella ragione la vera Natura
indagine sulle relazioni di causa effetto; rasa nella quale vengono impresse tutte dell’uomo ed è su questo punto che
Rousseau infrange l’ideale illuministico.
tuttavia la ragione non può superare i le esperienze della vita di un uomo.
Per lui la vera Natura dell’uomo non è
confini dell’esperienza in quanto tutto Locke pur considerando la ragione
ragione, bensì spontaneità, impulso e
si risolve nella materia, più valida, la pone in stretta connessione
passione. La stessa ragione devia e si
precisamente nei corpi e nelle relazione con l’esperienza da cui trae il suo travia se non assume come guida l’istinto
fra questi. materiale conoscitivo. naturale.
SCIENZA
ILLUMINISTI ROUSSEAU
Per gli illuministi c’è un rapporto diretto fra progresso Per Rousseau al contrario, il progresso della scienza e della
scientifico e perfezionamento civile e morale, la scienza ha tecnica è fonte di infelicità perché determina uno stile di vita in
quindi lo scopo di migliorare le condizioni di vita degli uomini. cui i sentimenti sono svalutati e le persone asservite dai propri
bisogni artificiali. All’inizio del “Trattato sull’origine
dell’ineguaglianza”, Rousseau fa una forte critica alla medicina
affermando che allo stato di natura l’uomo non necessita
farmaci poiché essi sono più dannosi che benefici. Un uomo
malato può solo sperare nella natura e temere solo la sua
malattia.
DIFFERENZA UOMO ANIMALE
La differenza fra uomo e animale è una A differenza di Cartesio che vedeva una Analogamente a quanto afferma Locke la
differenza metafisica, in quanto il primo scissione metafisica fra uomo e animale, distinzione è quantitativa. Ogni animale,
possiede il cogito, ovvero la facoltà di per Locke la differenza fra i due non è possedendo i sensi, ha la capacità di creare
pensare e distinguere il bene dal male; metafisica, bensì di grado in quanto la delle idee, tuttavia gli animali non possono
mentre l’animale, non possedendo il cogito, mente di tutti è una tabula rasa e l’uomo allontanarsi dalla regola che è stata
è paragonato ad una vera e propria possiede più strumenti intellettivi per prescritta in quanto la natura lavora
macchina sottoposta unicamente alle scoprire la verità. singolarmente, al contrario nell’uomo la
relazioni di causa effetto naturali non natura collabora come agente libero per cui
potendosi allontanare da esse. può allontanarsi dalla regola, a suo danno.
GERARCHIZZAZIONE DELLE IDEE
IDEE DI SOSTANZE
Si riferiscono a entità particolari e ci possono trarre in
inganno, in quanto si basano sulla convinzione che le
diverse qualità degli oggetti siano fondate su un
“sostrato”, l’essenza, che secondo Locke è inconoscibile.
TEOLOGIA
Hobbes Locke Rousseau
Tutto si risolve nella materia e nel Dal punto di vista teologico è Ogni persona può e deve trovare la fede
rapporto materiale tra i vari elementi agnostico. Siccome non possiamo nel proprio cuore, lasciando agire ciò
non esiste quindi la metafisica, così dimostrare l’esistenza di Dio dobbiamo che si trova nella sua stessa natura. Era
come dobbiamo affermare che Dio non sospendere il giudizio. Tuttavia pur non convinto che ogni persona può e deve
esiste. Il ruolo dell’anima non è quello conoscendo la vera essenza di Dio trovare la fede nel proprio cuore,
di avvicinarsi a Dio ma di risolvere i dobbiamo ammettere la sua presenza lasciando agire ciò che si trova nella
problemi materiali e logici. in quanto legame logico-intuitivo che sua stessa natura.
ci permette la coerenza fra idee
primarie e secondarie.
FEDE & RELIGIONE
SECONDO LOCKE È FONDAMENTALE DISTINGUERE LA FEDE DALLA RELIGIONE:
John Locke
LA RELIGIONE → Qualcosa che cerca di LA FEDE → Porta l’uomo ad utilizzare
mettersi in concorrenza con lo stato. La fede l’idea di Dio per conoscere se stesso e il
deve rimanere qualcosa di soggettivo, mentre lo mondo che lo circonda. All’interno di
stato deve essere il fondamento delle leggi che uno stato dovrebbe essere tollerato
regolamentano l’agire umano. Questo è il qualsiasi tipo di fede.
principio di SEPARAZIONE FRA STATO E
Thomas Hobbes CHIESA, preannunciato in passato solo da
SPINOZA e da HOBBES.
Principio di tolleranza
John Locke affronta il tema della tolleranza nella “Lettera sulla Tolleranza” in cui si condannano tutte quelle chiese che cercano di
imporre il proprio culto con violenza. Dopo aver emanato il principio di tolleranza, Locke ammette che uno stato non può tollerare gli
atei poichè di loro non ci si può fidare in quanto una persona che non crede in Dio, non crede alla coerenza delle proprie idee. Per
Locke Dio è un legame logico-intuitivo, garante della coerenza tra idee semplici e complesse e coloro che non credono in Dio non
possono stringere promesse, patti o giuramenti.
DIO
Ogni uomo è rivolto a fare il bene che Per Locke la moralità non è innata, non Rousseau sostiene che Dio ci abbia dato
corrisponde al benessere personale. In parte da principi assoluti, ma è conquista la ragione per discernere cosa è bene,
questo senso possiamo dire che Hobbes della ragione, basata sull'esperienza che si la coscienza per amarlo, la libertà per
è un utilitarista in quanto il bene confronta con le opinioni pubbliche. sceglierlo. La ragione discerne i beni
corrisponde al benessere personale e il Siccome la ragione permette l'esistenza di che sono voluti dalla coscienza.
una morale, nelle prime fasi di crescita è
male al malessere o al dolore. La
importante la figura di un adulto
visione etica hobbesiana è simile a
formatore che imprima un ideale di
quella spinoziana.
comportamento morale al giovane.
Amore
La ragione può soltanto definire e Le parole sono associate ad idee con Il primo linguaggio dell’uomo è il
generalizzare i concetti grazie lo scopo di rappresentarle → grido della natura utile per implorare
all’utilizzo del linguaggio. Il (CONVENZIONALISMO LINGUISTICO) aiuto o per manifestare sollievo.
linguaggio svolge due funzioni: serve I fini del linguaggio sono 3: rendere Quando le idee degli uomini
noti i propri pensieri, farlo nel modo cominciarono ad estendersi, essi
a designare le cose per imprimerle
più semplice e comunicare la propria introdussero i gesti, i quali in seguito
nella memoria e a far comprendere
conoscenza (ammettendo che ci sia). vennero sostituiti con inflessioni
agli altri le cose a cui noi pensiamo. I limiti del linguaggio sono la della voce.Le prime parole avevano
mancata conoscenza, l’utilizzo di un significato più ampio che con il
parole scorrette o ambigue tempo si è sviluppato.
Grazie per l’attenzione