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22 DIRITTO
Le regole costituzionali condizionano le altre regole cioè quelle che sono ad esse
subordinate e che si trovano un gradino più giù. Ma quando parliamo di principi,
dobbiamo tenere conto che essi condizionano sia le regole subordinate sia ciò che
segue nella stessa costituzione. Quest’ultime permeano l’interno del sistema,
comprese anche le disposizioni che creano la stessa costituzione. Come se noi
assumessimo la costituzione come una sorta di saggio narrativo. Questa narrazione
si apre con delle regole di principio che condizionano le regole che seguono. I
principi sono regole che, salvo in alcuni casi, trovano immediata applicazione perché
di norma danno la chiave di lettura di altre regole. Esempio principio di
eguaglianza art. 3 è una regola vincolante.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Es davanti al giudice, dico che una determinata legge ha stabilito una borsa di
studio per le ragazze con i capelli rossi è incostituzionale, è in conflitto con
l’articolo 3 perché c’è il contrasto di sesso, di condizioni personali ciò prende il
nome di sentenze additive. È incostituzionale nel momento in cui non lo estende a
tutti. Nel secondo comma (“è compito della repubblica…” ecc.), io invito la
Repubblica (soggetto istituzionali a partire dal legislatore) a rimuovere gli ostacoli.
Rimuovo lo stato di natura economica: è una forma di promozione e trova
applicazione quando lo decide il legislatore. Quando qualcuno esprime un concetto
senza mediazione, non ha bisogno che intervenga il legislatore. Quindi, gli ostacoli ci
sono anche nell’ambito dei principi che possiamo cogliere altrove. Deve essere
specificata.
Differenza tra norme di principio ad efficacia immediata o ad efficacia differita.
Differita non propriamente nel tempo ma vi è la necessità che intervenga
qualcuno.
Ad efficacia immediatasono norme programmatiche sono programmi di
qualcosa che deve accadere, sono norme applicative. Ci sono regole che devono
trovare immediata applicazione.
Art. 21 «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di
delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione
delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento
dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali
di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore,
sporgere denuncia all'Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro
ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di
finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a
reprimere le violazioni.»
“Di ogni altra forma” sono le modalità dello strumento telegrafo, telefono,
internet. La logica della costituzione era quella di stabilire formule semantiche che
avessero la possibilità di rimanere/avere permanenza nel tempo, altrimenti
diventavano desuete sotto la garanzia dell’inviolabilità. Siamo nei diritti fondamentali
Prima troviamo i principi, poi i diritti e in seguito l’organizzazione dei pubblici poteri
(dal ’55, ci sono il capo dello stato come capo garante, le camere del governo, la
magistratura e le garanzie costituzionali).
Articolo 2La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
L’Italia è una repubblica democratica, gli ordini che la riguardano devono avere una
base democratica. Come nell’articolo 49 es. ci sono i partiti sono dei soggetti
costituzionali. L’unico posto dove ciò non accade sono le supremazie speciali
sono degli ordinamenti speciali, è derogatorio della disciplina fondamentale. Se si
derogano, ci possiamo allontanare dalla disciplina fondamentale. Esempio di
ordinamento speciale è l’ordinamento militare c’è un problema di gerarchia, è
necessaria l’organizzazione. Invece, nei sistemi democratici vige la regola del
consenso, della partecipazione. Le finalità di un dato organismo devono essere
accompagnate da un’organizzazione di un certo tipo, altrimenti non sarebbe valida.
C’è una norma di apertura che riguarda i diritti che è contenuta nell’articolo 2 della
costituzione esso è l’antecedente logico a tutti gli altri diritti. I diritti che vengono
dopo vengono letti con l’articolo 2. Esso è la chiave di lettura dei diritti. Ci sono due
cose importanti:
- La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Non parla di
cittadino. Sono diritti che trascendono la sfera territoriale. Sono dei diritti
inviolabili riconoscibili in capo all’uomo, a prescindere dalla sua collocazione
geografica, storica ecc. Sono riconoscibili a tutti a prescindere dallo status
giuridico della persona. È una regola riconducibile a tutti e ce lo dice il primo
comma di quest’articolo 2. Ci dice anche altro: ci sono 3 formule (economico,
sociale e politica).