Sei sulla pagina 1di 4

LEZIONE 2 del 04.03.

22 DIRITTO
Le regole costituzionali condizionano le altre regole cioè quelle che sono ad esse
subordinate e che si trovano un gradino più giù. Ma quando parliamo di principi,
dobbiamo tenere conto che essi condizionano sia le regole subordinate sia ciò che
segue nella stessa costituzione. Quest’ultime permeano l’interno del sistema,
comprese anche le disposizioni che creano la stessa costituzione. Come se noi
assumessimo la costituzione come una sorta di saggio narrativo. Questa narrazione
si apre con delle regole di principio che condizionano le regole che seguono. I
principi sono regole che, salvo in alcuni casi, trovano immediata applicazione perché
di norma danno la chiave di lettura di altre regole. Esempio principio di
eguaglianza art. 3 è una regola vincolante.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge,
senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Es davanti al giudice, dico che una determinata legge ha stabilito una borsa di
studio per le ragazze con i capelli rossi è incostituzionale, è in conflitto con
l’articolo 3 perché c’è il contrasto di sesso, di condizioni personali  ciò prende il
nome di sentenze additive. È incostituzionale nel momento in cui non lo estende a
tutti. Nel secondo comma (“è compito della repubblica…” ecc.), io invito la
Repubblica (soggetto istituzionali a partire dal legislatore) a rimuovere gli ostacoli.
Rimuovo lo stato di natura economica: è una forma di promozione e trova
applicazione quando lo decide il legislatore. Quando qualcuno esprime un concetto
senza mediazione, non ha bisogno che intervenga il legislatore. Quindi, gli ostacoli ci
sono anche nell’ambito dei principi che possiamo cogliere altrove. Deve essere
specificata.
Differenza tra norme di principio ad efficacia immediata o ad efficacia differita.
Differita non propriamente nel tempo ma vi è la necessità che intervenga
qualcuno.
Ad efficacia immediatasono norme programmatiche sono programmi di
qualcosa che deve accadere, sono norme applicative. Ci sono regole che devono
trovare immediata applicazione.

Art. 21 «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di
delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione
delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento
dell'Autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali
di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore,
sporgere denuncia all'Autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro
ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di
finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni
contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a
reprimere le violazioni.»

Parla della libertà di manifestazione del pensiero. Tutti possono manifestare


liberamente il proprio pensiero. È una libertà fondamentale. Non può intervenire il
legislatore a disciplinarlo ma lo fa solo quando la costituzione dice che alcuni profili
devono essere disciplinati. Il limite c’è sempre ed è la libertà altrui. Ciò vuol dire che
esercito la mia libertà ma non impedisco l’esercizio della libertà altrui. L’articolo 21,
da cui discende il diritto d’informazione e della comunicazione, incontra dei limiti
stabiliti. Ci sono cose che sono anteposte. Un aspetto peculiare della nostra
costituzione lo troviamo sotto il profilo dei diritti sono costruiti in modo tale da
essere anteposti al potere ed è proprio a riguardo della trasformazione che va dallo
statuto albertino al nuovo modello costituzionale. Es. la libertà personale (è
l’architrave di tutte le libertà e dei sistemi costituzionali inglesi abeaus corpus) nella
costituzione all’articolo 13 è dichiarata come inviolabile inderogabile,
irretrattabile. Nello statuto albertino (la cosiddetta costituzione flessibile), invece,
viene detto che la libertà personale è regolata dalla legge. Non a caso, siamo entrati
nel fascismo. La nostra costituzione capovolse il punto di vista.
(parentesi a caso Tor browser senza pubblicità).
Abbiamo un domicilio digitale, non più solo fisico. Un esempio classico è la posta
elettronica.
La costituzione sia all’articolo 21 che all’articolo 15. La costituzione è stata scritta tra
febbraio del ‘46 e dicembre del ‘47.

ARTICOLO 15 La liberta' e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma


di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione puo' avvenire soltanto per atto
motivato dell'autorita' giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.

“Di ogni altra forma” sono le modalità dello strumento telegrafo, telefono,
internet. La logica della costituzione era quella di stabilire formule semantiche che
avessero la possibilità di rimanere/avere permanenza nel tempo, altrimenti
diventavano desuete sotto la garanzia dell’inviolabilità. Siamo nei diritti fondamentali
Prima troviamo i principi, poi i diritti e in seguito l’organizzazione dei pubblici poteri
(dal ’55, ci sono il capo dello stato come capo garante, le camere del governo, la
magistratura e le garanzie costituzionali).

Articolo 2La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come
singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede
l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

L’Italia è una repubblica democratica, gli ordini che la riguardano devono avere una
base democratica. Come nell’articolo 49 es. ci sono i partiti sono dei soggetti
costituzionali. L’unico posto dove ciò non accade sono le supremazie speciali
sono degli ordinamenti speciali, è derogatorio della disciplina fondamentale. Se si
derogano, ci possiamo allontanare dalla disciplina fondamentale. Esempio di
ordinamento speciale è l’ordinamento militare c’è un problema di gerarchia, è
necessaria l’organizzazione. Invece, nei sistemi democratici vige la regola del
consenso, della partecipazione. Le finalità di un dato organismo devono essere
accompagnate da un’organizzazione di un certo tipo, altrimenti non sarebbe valida.

C’è una norma di apertura che riguarda i diritti che è contenuta nell’articolo 2 della
costituzione esso è l’antecedente logico a tutti gli altri diritti. I diritti che vengono
dopo vengono letti con l’articolo 2. Esso è la chiave di lettura dei diritti. Ci sono due
cose importanti:
- La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Non parla di
cittadino. Sono diritti che trascendono la sfera territoriale. Sono dei diritti
inviolabili riconoscibili in capo all’uomo, a prescindere dalla sua collocazione
geografica, storica ecc. Sono riconoscibili a tutti a prescindere dallo status
giuridico della persona. È una regola riconducibile a tutti e ce lo dice il primo
comma di quest’articolo 2. Ci dice anche altro: ci sono 3 formule (economico,
sociale e politica).

Dunque, il soggetto è la repubblica ovvero l’ordinamento nel suo complesso,


ormai non proprio inteso come singolo soggetto ma come più soggetti invece
nell’articolo 7 si parla di stato come ente giuridico.
L’articolo 2 riconosce qualcosa che l’uomo ha già. Sono anteposti. Transitiamo da
uno stato centrica dello statuto albertino ad una forma di stato socio centrica
dove l’individuo è al centro.
“Sia come singolo sia nelle conformazioni sociali” alcuni diritti possiamo
esercitarli individualmente (es. mi alzo e me ne vado, non ha bisogno di essere
accompagnato, libertà personale inviolabile, è una libertà svolta come singolo).
La predestinazione e la libertà della comunicazione nell’articolo 15: c’è bisogno di
un destinatario. Stabilisco una dimensione relazionale. Vi sono alcune libertà che
si esercitano in maniera personale, altre invece sono strettamente legate alla
dimensione sociale (fenomeni di socializzazione). Es. libertà personale
eutanasia.
art. 2 le formazioni sociali (es. famiglia, scuola, università, sindacati, partiti).
sono le comunità intermedie, è l’essere sociale dell’uomo. Sono il canale
interpretativo ove si svolge la personalità. Es. i gruppi su fb. Sono tipizzati  cioè
accolti in costituzione.
es. la libertà di riunione o libertà di associazione con altri, non con me stesso,
sono relazioni.

Potrebbero piacerti anche