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LEZIONE 1

INTRODUZIONE AL DIRITTO PUBBLICO

DIRITTO OGGETTIVO E SOGGETTIVO: Il diritto in senso oggettivo (law) è un


insieme di norme giuridiche ordinate a sistema (ordinamento giuridico, affinché accada
qualcosa secondo le norme giuridiche); il diritto in senso soggettivo (right) è una pretesa di
un soggetto nei confronti dell’ordinamento giuridico.

LA NORMA GIURIDICA: la parola “norma” ci richiama alla parola “regola”, solo che le
regole sono molte, tra cui religiose, morali, sociali, di buona educazione, regole etiche ecc. Le
norme giuridiche hanno determinate caratteristiche: la coattività, cioè che lo stato è l’unico
soggetto capace di obbligare gli altri a rispettare la legge, ovvero detiene il monopolio
dell’uso della forza; l’altra caratteristica è la generalità (ogni norma giuridica non si rivolge
mai ad un soggetto specifico ma alla generalità degli individui che appartengono a una certa
categoria, per esempio il divieto di parcheggiare sulle strisce pedonali, divieto che viene
rivolto a chiunque) e l’astrattezza (la norma giuridica individua una situazione ipotetica, per
esempio se parcheggi sulle strisce sei sanzionato, se concreta avviene una fattispecie
concreta, se astratta fattispecie astratta).

IL DIRITTO COME OGGETTO DI STUDIO

I FORMANTI:

NORMA: diritto in senso oggettivo;


GIURISPRUDENZA: è l’interpretazione dei giudici della norma, chiamati ad interpretare la
legge, elemento fondamentale per il diritto;
DOTTRINA: è l’interpretazione che danno gli studiosi alla norma (per esempio professori,
avvocati…), influenzata anch’essa dalla giurisprudenza.

LE PARTIZIONI DEL DIRITTO

Esiste il diritto pubblico, privato, civile, del lavoro, a seconda dell’ambito in cui ci
muoviamo. Le due più importanti sono:

● IL DIRITTO PRIVATO: disciplina i rapporti tra soggetti privati, che non


perseguono un interesse collettivo ma individuale; ne derivano il diritto civile,
commerciale, industriale, diritto del lavoro[…].

● IL DIRITTO PUBBLICO: disciplina i rapporti tra autorità pubblica e privati,


rapporti tra chi persegue un’attività collettiva e il privato (es. la multa, sé contestata
nei confronti della pubblica amministrazione); ne derivano il diritto costituzionale,
amministrativo, ecclesiastico. tributario, penale[…]. Ma anche i rapporti tra stato e
regione (...).
LA COSTITUZIONE

In Italia, il turismo è un settore strategico per l’economia, quindi le istituzioni pubbliche si


attivano pur di mandare avanti e far conoscere il turismo. Entriamo nel vivo partendo da una
legge: le fondamenta della costituzione.

LE PARTI FONDAMENTALI DI UNA COSTITUZIONE:

1. I principi e i valori cui si ispira l’ordinamento;


2. Diritti e doveri dei cittadini;
3. L’ordinamento della repubblica (organi tra cui il parlamento, il governo…; e le
funzioni come il potere legislativo, esecutivo e giudiziario).

STRUTTURA COSTITUZIONE:

PRINCIPI FONDAMENTALI COSTITUZIONE:

DEMOCRAZIA: il concetto parte dall’articolo 1 secondo comma, cioè che la sovranità


appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione; la costituzione
è limite all’esercizio del potere; non c’è democrazia senza rispetto delle regole, ovvero quelle
della costituzione.

LIBERTÀ: Come dice l’articolo 2, la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili


dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e
richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
L’articolo 2 può avere un’interpretazione restrittiva o estensiva.
Restrittiva: Non serve a tutelare uno specifico diritto (spiegati dopo nella costituzione)
Estensiva: L’articolo 2 ha la funzione di dare alla costituzione un’apertura a nuovi diritti che
emergono dal contesto sociale ma non espressi nella costituzione.

UGUAGLIANZA:

 Eguaglianza formale: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti
alla legge.
 Eguaglianza sostanziale: È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

LEZIONE 2

DOVERI COSTITUZIONALI:
 Rispetto delle leggi e della costituzione (Art. 54)
 Pagamento dei tributi (Art. 53)
 Diritto/dovere allo studio (Art. 34)
 Diritto/dovere al lavoro (Art. 4)
 Doveri all’interno della famiglia (Art. 30)
 Diritto/dovere di voto (Art. 48)
 Fedeltà alla Repubblica (Art. 54)
 Difesa della patria (Art. 52)

DIRITTI COSTITUZIONALI:
 Libertà personale (Art. 13)
 Libertà di domicilio (Art. 14)
 Libertà di riunione e associazione (Art. 18 e 19)
 Libertà di espressione (Art. 21)
 Diritto alla salute (Art. 32)
 Diritto di proprietà (Art. 42)
 Libertà di iniziativa economica (Art. 41)
 Diritto alla retribuzione sul lavoro (Art. 36)

LEZIONE 3
LE FORME DI GOVERNO
Si basano su un sistema di regole che cambia da paese a paese.
Si distinguono due tipologie di forme di governo:
 Presidenziale
 Parlamentare

FORMA DI GOVERNO PARLAMENTARE IN ITALIA


Basata sul principio di separazione dei poteri (ideato da Montesquieu) dove ogni detentore del
potere controlla e limita l’altro (License and Balances).
Ogni 5 anni il popolo è chiamato a votare il Parlamento.
Il Presidente della Repubblica nomina con la mozione di fiducia il Parlamento. Il Parlamento
vota la fiducia e il Presidente della Repubblica può nominare il Presidente del Consiglio in base
al programma presentato dal candidato che andrà a formare il governo.
Il mandato del Presidente della Repubblica dura 7 anni.
Il rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo garantisce la democraticità.
Il Parlamento è formato da:
 Camera dei Deputati (sede in Palazzo Montecitorio)
 Senato (sede in Palazzo Madama)
Il presidente del Consiglio è rappresentante solo della maggioranza parlamentare.
Il PARLAMENTO esercita la FUNZIONE LEGISLATIVA
Il GOVERNO esercita la FUNZIONE ESECUTIVA
Il PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA non ha un ruolo politico attivo ma ha un ruolo di
garanzia, fa in modo che i componenti della forma di governo rispettino la costituzione.
Presiede il CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.
Il CSM è eletto per 2/3 dalla MAGISTRATURA e per 1/3 dal PARLAMENTO. Viene eletto
dai magistrati per restare indipendente dalle forze politiche.
CORTE COSTITUZIONALE:
 1/3 eletto dal Presidente della Repubblica
 1/3 eletto dal Parlamento
 1/3 eletto dalla Magistratura
Ha il compito di verificare che tutte le leggi del nostro ordinamento rispettino la Costituzione.
Se non la rispettano ha il potere di cancellarle dall’ordinamento. È chiamata GIUDICE
DELLE LEGGI.
I giudici della Corte Costituzionale durano in carica 9 anni per garantirne la piena
indipendenza.
TIPI DI MAGGIORANZA:
 Maggioranza semplice = 50% +1
 Maggioranza assoluta = 50% +1 dei membri complessivi (non solo presenti)
 Maggioranza qualificata = 2/3 dei componenti dell’organo. È richiesta per l’elezione dei
presidenti di Camera, Senato e Repubblica (solo nei primi 4 scrutini, poi si passa alla
maggioranza assoluta).
Nella prima seduta si costituiscono i gruppi parlamentari che hanno la funzione di tenere
omogenee le decisioni del Parlamento.
PARTITO POLITICO = Esterno al Parlamento
GRUPPO PARLAMENTARE = Interno al Parlamento
Chi non aderisce a nessun gruppo finisce nel Gruppo Parlamentare Misto.
Per formare il nuovo governo il Presidente della Repubblica avvia le consultazioni con i
capigruppo. Una volta verificata la maggioranza su proposta del Presidente del Consiglio
appena incaricato nomina i ministri del Governo.

LEZIONE 4
FORMA DI GOVERNO PRESIDENZIALE NEGLI USA
La democrazia si basa sulla condivisione delle regole fondamentali scritte nella Costituzione.
Se vengono meno queste regole la democrazia cade.
A capo degli Stati Uniti d’America c’è il Presidente che è a capo del governo e della nazione
(potere esecutivo).
Non esiste rapporto di fiducia tra governo e presidente perché il Presidente è eletto direttamente
dai cittadini. Il popolo vota un grande elettore di uno dei 2 partiti che poi vota per il presidente.
Il Presidente non risponde a nessuno. Risponde solo al Congresso non in ambito politico, ma
solo in caso di gravi reati contro la nazione (avviata procedura di impeachment, es. Bill Clinton
mentì al congresso e alla nazione).
Il Presidente partecipa attivamente alle decisioni politiche. La netta separazione dei tre poteri
permette di non avere l’accentramento del potere nelle mani del Presidente.

IL SEMI-PRESIDENZIALISMO IN FRANCIA
LEZIONE 5
LE FONTI COSTITUZIONALI E PRIMARIE
Concetto di fonte sul diritto = Qualsiasi atto o fatto capace di innovare un ordinamento
giuridico (Es. DPCM che impedisce di uscire di casa senza mascherina).
Quali sono gli atti che possono modificare l’ordinamento giudico?
Si possono dividere due tipi di fonti:
 Fonti di produzione = idonei a produrre norme giuridiche
 Fonti di cognizione = non producono nuove norme ma hanno la funzione di agevolarne
la conoscenza (es. Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana. Sito più accessibile:
https://www.normattiva.it)
Pluralità di fonti disposte secondo il Principio di gerarchia delle fonti che serve a dare ordine
alle fonti: ci sono fonti che si collocano su vari livelli e ogni fonte subordinata deve essere
coerente con la fonte superiore. Se la fonte inferiore entra in contrasto con quella superiore
prevale la fonte superiore. Se entrano in contrasto due fonti appartenenti allo stesso livello si
applica il criterio cronologico cioè prevale l’ultima norma in ordine cronologico rispetto alla
precedente.
FONTI COSTITUZIONALI:
 Costituzione
 Leggi di revisione costituzionale e le leggi costituzionali (Art. 138 Cost.)
Per modificare la Costituzione si attua una procedura di revisione aggravata con doppia
votazione di Senato e Camera.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da
ciascune Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi,
e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella
seconda votazione. Le leggi sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre
mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una
Camera o cinquecentomila elettori o cinque consigli regionali. Non si fa luogo a
referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle
Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
 I limiti alla revisione costituzionale (Art.139 Cost.). Non è possibile cambiare il tipo di
costituzione Repubblicana. La costituzione è antifascista e antimonarchica. Non si
possono cambiare i principi alla base della Repubblica. Se si vuole tornare a questi
regimi bisogna riscrivere la Costituzione.
FONTI PRIMARIE
Le fonti possono essere statali o regionali
FONTI STATALI
 Legge ordinaria (Art. 72 Cost.)
Ogni disegno di legge, presentato ad una camera è, secondo le norme del suo
regolamento, esaminato da una Commissione e poi dalla Camera stessa, che
l’approvazione articolo per articolo e con votazione finale. Le modifiche alle leggi sono
chiamate emendamenti. La proposta di legge può essere presentata da ogni membro di
Camera e Senato. La proposta di legge popolare è una proposta presentata dai cittadini
(almeno 50.000). Il governo, più di ogni altro, presenta il numero maggiore di proposte
di legge che vengono approvate più facilmente. Una volta approvata la legge viene
promulgata dal Presidente della Repubblica (conclude l’iter autorizzando la
pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica e quindi autorizza l’entrata in
vigore della legge dopo circa 15 giorni). Il Presidente svolge una funzione di controllo e
può rifiutarsi di promulgare una legge se presenta dei profili di incostituzionalità o non è
stata rispettata la procedura di approvazione (raro). In questo caso il Presidente rinvia la
legge alle Camere che possono accettare i rilievi del presidente, cancellare la legge o
riapprovare la legge senza tenere conto dei rilievi del presidente che non può rifiutarsi di
promulgarla una seconda volta (non ha funzione legislativa).
Il regolamento può stabilire in quali casi e forme l’esame e l’approvazione dei disegni di
legge sono deferiti a Commissioni, anche permanenti, composte in modo da rispecchiare
la proporzione dei gruppi parlamentari. Anche in tali casi, fino al momento della sua
approvazione definitiva, il disegno di legge è rimesso alla Camera, se il Governo o un
decimo dei componenti della Camera o un quinto della Commissione richiedono sia
discusso e votato dalla Camera stessa oppure che sia sottoposto alla sua approvazione
finale con sole dichiarazioni di voto.
 Atti con forza di legge (Art. 76 Cost.)
Decreto legislativo (D. Lgs) (Art. 76 Cost.)
Decreto-legge (D.l) (Art. 77 Cost.)
I decreti sono presentati dal Governo. Le leggi dal Parlamento. I 2 decreti sono gli unici
due casi in cui il Governo, che non ha funzione legislativa, approva atti con forza di
legge tranne se non delegato dal Parlamento tramite l’approvazione di una legge-delega.
La legge-delega ha dei limiti: deve contenere la materia della legge, il termine entro cui
il Governo deve presentare la legge e deve indicare principi e criteri direttivi (Art. 76).
Il Decreto-legge è disciplinato dall’Art. 77 che dice che in casi straordinari di necessità e
urgenza il governo può approvare un decreto che ha la stessa forza di una legge. È un
provvedimento temporaneo che deve essere immediatamente presentato alle Camere che hanno
60 giorni per convertirlo in legge ordinaria. Entra in vigore immediatamente.
Il Parlamento non è obbligato a convertire in legge i decreti del Governo perché perderebbe il
proprio potere legislativo. Se non viene convertito, il decreto decade con efficacia retroattiva
(gli effetti prodotti dal decreto fino a quel momento sono nulli). L’art.77 dice che il Parlamento,
in caso di mancata conversione, può disciplinare o sanare gli effetti del decreto (legge
sanatoria).

LEZIONE 6 (altre fonti primarie)


IL REFERENDUM ABROGATIVO
Il referendum abrogativo è un’altra fonte primaria, disciplinato dall’Art. 75 della Costituzione.
È uno strumento di democrazia diretta che consente ai cittadini di votare per cancellare
totalmente o parzialmente una legge o un atto avente forza di legge. Nel nostro ordinamento
non è previsto un referendum propositivo.
Il referendum abrogativo può essere richiesto da 500.000 elettori, 5 consigli regionali.
Non possono essere abrogate le leggi tributarie di bilancio, di amnistia e di indulto, di
autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Il controllo di regolarità e di ammissibilità è affidato all’ufficio centrale per il referendum
presso la Corte di Cassazione e alla Corte Costituzionale.
Affinchè il referendum sia valido deve recarsi a votare almeno il 50% degli aventi diritto
(Quorum).

LE LEGGI REGIONALI
Approvate dalle regioni, valgono solo all’interno della regione. Il consiglio regionale è l’organo
legislatore della regione. La suddivisione delle competenze tra Stato e Regione è disciplinato
dalla Costituzione (Art. 117 Cost.)
 Competenza esclusiva statale (art. 117 c.2)
 Competenza concorrente Stato/regioni (art. 117 c.3)
Su queste materie concorrono sia stato che regioni. Lo Stato è chiamato a fissare i
principi generali della materia, le regioni sono chiamate a disciplinarla nel dettaglio.
(es. tutela della salute, istruzione, valorizzazione beni culturali). I principi fondamentali
della materia sono disciplinati dalla legge Quadro. Fino al 2001 la materia del turismo
era di competenza concorrente ma con la modifica della costituzione è stato dato più
potere alle regioni e si cambiò il criterio di attribuzione delle competenze. Con il nuovo
articolo 117 vennero esplicitate le competenze dello Stato e le regioni hanno
competenze su tutto tranne che sulle competenze statali.
 Competenza residuale delle regioni (art. 117 c.4)
Il ruolo della Corte Costituzionale è di disciplinare le competenze se vengono travalicati i limiti
di queste dallo Stato o dalla regione. Entro 60 giorni lo Stato e la regione possono impugnare la
legge davanti alla Corte Costituzionale.
Molto spesso le leggi sovrappongono le competenze, la Corte Costituzionale ha stabilito che
vale la competenza prevalente. Alcune leggi sono trasversali perché toccano varie materie che
possono essere disciplinate sia dalla regione che dallo Stato.

LEZIONE 7
LE FONTI SECONDARIE
I regolamenti governativi sono:
 Esercizio della funzione esecutiva del Governo
 Regolamenti di esecuzione
Predispongono strumenti amministrativi e procedurali per rendere la legge operativa
 Regolamenti di attuazione
Integrano le norme di principio contenute nelle fonti primarie e si fondano su
un’esplicita previsione della legge da attuare
 Regolamenti indipendenti
Sopperiscono alla mancanza di disciplina di taluni settori
 Regolamenti di organizzazione
La forma dei regolamenti
 Decreto del Presidente della Repubblica (DPR)
Regolamento governativo approvato da tutti i ministri.
 Decreto Ministeriale (DM)
Regolamento governativo approvato da un solo ministro in base alla materia.
 Decreto Interministeriale
Regolamento governativo approvato da due o più ministri perché coinvolge più materie.
 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM)
Di norma affronta questioni secondarie.
Eccezionalità e peculiarità del ricorso al DPCM durante la pandemia a causa dei
cambiamenti necessari di giorno in giorno.
Provvedimento monocratico. A inizio pandemia con il decreto legge per l’emergenza
sanitaria è stato previsto che il Presidente del Consiglio potesse prendere decisioni in
ambito sanitario con i DPCM essendo lo strumento più veloce per rendere effettive le
decisioni.
Esistono regolamenti regionali e degli enti locali.
Le fonti fatto sono le consuetudini (comportamento ripetuto nel tempo che porta al
convincimento che quel comportamento sia giuridicamente dovuto). Hanno efficacia in quanto
siano richiamate da leggi o regolamenti.
LE FONTI EUROPEE
Da quando l’Italia fa parte dell’UE molte fonti arrivano direttamente o indirettamente
dall’Unione Europea.
IL PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA
Nel 1951 nasce la CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio). Istituisce un mercato
comune di queste due risorse creando una zona di libero scambio sotto il controllo di
un’autorità sovranazionale europea.
Nel 1957 con il Trattato di Roma nascono la CEE (comunità economica europea) e
l’EURATOM (Comunità europea per l’energia atomica). Da questo momento le comunità
europee sono tre pur funzionando con organi comuni verso l’obiettivo del mercato libero.
Nel 1979 avviene la prima elezione a suffragio universale del Parlamento Europeo.
Nel 1986 si firma l’Atto Unico Europeo con cui si allargano le competenze della Comunità
(tutela dell’ambiente e dei consumatori, ricerca e sviluppo tecnologico, coesione economica e
sociale); si introducono importanti novità sul ruolo del Parlamento europeo.
Nel 1992 si firma il trattato di Maastricht con cui nasce l’Unione Europea (tre pilastri CE,
PESC, GAI) e si fissarono i parametri per la partecipazione alla moneta unica.
Il 1 gennaio 1999 entra in vigore la moneta unica (Euro).
Nel 2001 con il Trattato di Nizza viene approvata la Carta Europea dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea.
Il 29 ottobre 2004 a Roma fu firmato un trattato che adotta una Costituzione per l’Europa
(mai entrato in vigore perché alcuni stati come Francia e Olanda non la ratificarono all’interno
del proprio paese).
Nel 2007 con il Trattato di Lisbona fu disciplinata l’UE con il TUE (Trattato Unione
Europea) e il TFUE (Trattato Funzione Unione Europea).

LEZIONE 8
LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA
Nel 2004 il parlamento europeo ha votato la sfiducia al potenziale commissario europeo italiano
Rocco Buttiglione (commissario europeo alle pari opportunità).
Commissione europea 5 anni
Giudici corte di giustizia 4 anni
LE FONTI EUROPEE
Le fonti europee si dividono in due gruppi: vincolanti e non vincolanti
 FONTI VINCOLANTI
Regolamenti, decisioni, direttive
 FONTI NON VINCOLANTI
Pareri, raccomandazioni
Direttive: L’UE emana una direttiva quando ha bisogno di uniformare le regole dei vari paesi
europei. Impongono agli stati di uniformare le proprie norme ai principi contenuti nella
direttiva. È un atto normativo destinato al riavvicinamento delle legislazioni e alla costruzione
di sistemi giuridici uniformi. I destinatari delle direttive sono gli Stati membri che sono
obbligati a recepirle nel proprio ordinamento. Vincolano gli Stati “per il risultato da
raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai
mezzi”. Se lo Stato non si adegua alla direttiva va contro i diritti di unione, interviene la Corte
di Giustizia che potrebbe dichiarare lo stato inadempiente andando a processo.
Regolamento europeo: Ha efficacia diretta e immediata, cioè produce effetti giuridici negli
ordinamenti degli Stati membri senza necessità di strumenti normativi interni di ricezione. Ha
portata generale, cioè contiene norme di carattere generale ed astratto, destinate a spiegare i
propri effetti nei confronti di tutti i soggetti dell’ordinamento (Stati, istituzioni, individui).
Vincola i destinatari per tutto quanto in esso contenuto.
Decisione: È un atto contenente norme particolari e concrete. È obbligatoria in tutti i suoi
elementi ma solo per i destinatari da essa designati (non ha portata generale). Produce i suoi
effetti a far data dalla sua notifica al destinatario. In genere, se la decisione è adottata dal
Consiglio essa ha come destinatario uno o più stati membri; se invece, la decisione è un atto
della Commissione, essa sarà diretta verso singoli individui.

LEZIONE 9 (DIRITTO PUBBLICO DEL TURISMO)


RICERCA GIURIDICA
Andare sul sito https://www.normattiva.it
LE FONTI DEL TURISMO
La Costituzione non disciplina direttamente il turismo perché quando è entrata in vigore, nel
1947, il turismo non era considerato prioritario come oggi. Con interpretazioni estensive degli
articoli della Costituzione sono stati disciplinati molti nuovi diritti tra cui il turismo. Dal punto
di vista economico, una grande parte del PIL italiano deriva dal turismo. Inoltre è diventato un
diritto fondamentale della nostra Costituzione (Art. 2 con interpretazione estensiva). Il diritto
del turismo è passato dall’essere diritto privato a diritto pubblico. Con l’articolo 9 della
costituzione è stato disciplinato lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Nel
2022 è stato aggiunto un comma che disciplina la tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli
ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni (inserito per la prima volta nella
Costituzione). Un altro riferimento indiretto lo troviamo dell’articolo 41.

LEZIONE 10
Nell’articolo 3 nel comma 2 si colloca anche il diritto al turismo perché impedisce la
limitazione alla libertà e all’uguaglianza dei cittadini.
L’articolo 41 disciplina l’iniziativa economica privata rendendola libera. Ogni cittadino può
aprire un’attività economica. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché
l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e
ambientali. Nel 1947 si doveva scegliere tra modello economico capitalista e comunista. Con
l’articolo 41 si è raggiunto un compromesso rendendo il sistema economico italiano un modello
misto con l’iniziativa economica privata libera ma disciplinata dallo Stato. Ogni attività
economica deve avere un’utilità sociale, se reca danno è dichiarata incostituzionale (es. attività
di spaccio). Il traffico di armi ha utilità sociale.
L’articolo 41 ha 3 commi. I primi due hanno limiti negativi perché indicano ciò che si può fare.
Il terzo comma presenta i limiti positivi (la legge può spingere l’attività in varie direzioni
tramite incentivi o disincentivi).
Il turismo è un’attività economica. Le attività economiche di ambito turistico sono
particolarmente soggette all’articolo 41 e il legislatore indirizza le attività nei limiti dell’articolo
41.
L’articolo 42, invece, disciplina il diritto di proprietà. Nell’ordinamento italiano il modello
economico è misto e la proprietà è sia pubblica che privata. La proprietà privata è conosciuta e
garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di
assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere,
nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale.
L’articolo 43 consente allo stato di espropriare delle imprese e renderle pubbliche quando si
tratta di servizi essenziali o fonti di energia o situazioni di monopolio (es. ferrovie, autostrade).
LEZIONE 11
L’articolo 4 è un articolo che tutela il lavoro. La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto
al lavoro ma non garantisce ai cittadini un posto di lavoro ma si impegna a creare le condizioni
affinché ogni cittadino possa avere un lavoro.
Il turismo può diventare un settore strategico per la creazione di posti di lavoro nelle regioni a
impronta turistica (es. regione Puglia a differenza di es. regione Lombardia con maggiore
impronta industriale).
Con l’articolo 35 la Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni e legittima
il legislatore a intervenire in tutela dei lavoratori.
L’articolo 16 sancisce il diritto alla libera circolazione e permette a ogni cittadino di circolare e
soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la
legge stabilisce in via generale per motivi di sanità e sicurezza. Durante la pandemia il governo
con un decreto legge ha limitato alcune libertà costituzionali (diritto di iniziativa economica,
libertà di circolazione) poi convertito in legge dal parlamento. I DPCM erano solo una misura
attuativa.
L’articolo 11 disciplina i rapporti internazionali. Consente la limitazione della sovranità
dell’Italia, ma in condizioni di parità con gli altri stati. L’Italia promuove e favorisce le
organizzazioni internazionali.
Gli articoli 11 e 16 rendono legittimi gli accordi internazionali sulla circolazione. L’Unione
Europea è un’area di libera circolazione, perciò ogni cittadino extracomunitario può
liberamente circolare tra i paesi dell’UE senza ulteriori controlli.
L’articolo 120 stabilisce che le regioni non possono istituire dazi di importazione o
esportazione tra le regioni, né adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera
circolazione tra le Regioni.
L’articolo 32 tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Senza il diritto alla salute nessun’ altro
diritto potrebbe essere tutelato.

LEZIONE 12
La costituzione non si occupa esplicitamente del turismo. È regolamentato da leggi statali e
regionali. Il codice del turismo è il decreto legislativo n°79 del 2011 (prende anche il nome di
Testo unico del turismo) che racchiude tutte le norme in ambito turistico. Costituito solo da 4
articoli che sono solo una premessa al comma 1 costituito da 69 articoli più due sotto allegati.
L’articolo 3 contiene le abrogazioni, l’articolo 4 le disposizioni finanziarie. Con una sentenza
del 2012 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali alcuni articoli del decreto in
seguito a un ricorso in via principale da parte delle regioni (diverso da ricorso incidentale che
viene sollevato durante un processo) poiché collidevano con l’articolo 117 in quanto la materia
del turismo era analizzata dallo stato e non dalle regioni.
Nel 2013 è stato istituito il MIBACT (Ministero dei Beni Culturali e del Turismo) che univa e
tutelava il turismo e i beni culturali prima che si affermasse il Ministero del Turismo (attuale
ministro del turismo è Daniela Santanchè). Nel 2018 il MIBACT diventa MIBAC (Ministero
delle politiche agricole) perdendo la competenza sul turismo riprendendola nel 2019. Il
regolamento di organizzazione del Ministero del Turismo si trova nel DPCM n°102. L’articolo
6 si occupa dell’ufficio legislativo.

LEZIONE 13 (APPROFONDIMENTO)
Guardata conferenza stampa Mattarella dopo che ha rifiutato di nominare ministro
dell’economia Savona con Conte che voleva tornare al voto. Sentenza corte costituzionale 64
del 1961 su adulterio all’interno del matrimonio e rovesciamento della sentenza con sentenza
126 del 1968.

LEZIONE 14
MINISTERO DEL TURISMO
La struttura del ministero è organizzata in direzioni generali:
 Direzione generale degli affari generali e delle Risorse umane
 Direzione generale della programmazione e delle Politiche per il turismo
 Direzione generale della valorizzazione e della promozione turistica
 Unità di missione per il PNRR
Viene affidato ogni settore a un responsabile chiamato direttore generale. È fondamentale avere
un direttore generale perché in caso di fallimento si può individuare il responsabile.
La separazione fra tecnica e politica nella pubblica amministrazione: gli organi politici fissano
gli obiettivi mentre gli organi tecnici vanno ad attuarli.
Principio di sussidiarietà verticale: disciplina i rapporti tra i vari enti di governo in maniera
verticale (se un ente non riesce ad adempiere i propri compiti interviene l’ente superiore).

LEZIONE 15
FUNZIONI AMMINISTRATIVE
L’articolo 118 della costituzione dice che le funzioni amministrative sono attribuite ai comuni,
salvo che per assicurarne l’esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane,
Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza. Le
funzioni amministrative si distinguono da quelle legislative perché consistono nell’applicare le
norme.
Principio di sussidiarietà orizzontale: disciplina le competenze tra enti pubblici e soggetti
privati (presente nell’ultimo comma dell’articolo 118 favorendo i privati. I soggetti pubblici
intervengono a sussidio del soggetto privato. Es. Pro Loco ha priorità rispetto al comune). Per
costituire un’associazione non è necessaria autorizzazione per fini che non sono vietati ai
singoli della legge penale (art. 18 cost.). Sono proibite associazioni segrete e quelle che
perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Associazioni riconosciute e non riconosciute: riconosciute (hanno personalità giuridica es.
S.P.A., S.R.L.); non riconosciute (non hanno personalità giuridica es. comitati, Pro Loco).
Le Pro Loco possono essere proprietarie di beni.
Provvedimenti amministrativi: Autorizzazione, concessione, abilitazione, sovvenzione.

LEZIONE 16

PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI

 L’espropriazione è un provvedimento restrittivo. Una pubblica amministrazione può


espropriare una proprietà di un privato cittadino dietro indennizzo. Il privato cittadino
non può opporsi ma può rivolgersi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) e
contestare la quantità dell’ indennizzo o l’utilità pubblica dell’ espropriazione.
 L’occupazione è un altro provvedimento restrittivo. Il proprietario resta possessore del
bene ma non può utilizzarlo. Può essere temporaneo o indeterminato (sempre dietro
indennizzo).
 Le requisizioni sono provvedimenti eccezionali e temporanei dove il bene resta del
proprietario ma viene messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni (sempre
dietro indennizzo).
 Le ordinanze sono provvedimenti con cui le amministrazioni impongono un determinato
comportamento ai cittadini.
 Le sanzioni amministrative
 Le sanzioni penali.

SEMPLIFICAZIONE E LIBERALIZZAZIONE

La semplificazione è un procedimento di semplificazione delle procedure mediante


autocertificazione.
Un altro metodo di semplificazione è il silenzio assenso che prevede che se la pubblica
amministrazione non risponde entro un determinato tempo, il provvedimento va considerato
concesso. Non è sempre valido (es. provvedimenti che riguardano la tutela del patrimonio
culturale, lavori che comportano rischio idrogeologico).
Le conferenze di servizi hanno lo scopo di facilitare l’acquisizione di atti, autorizzazioni,
licenze, permessi e nulla-osta da parte della pubblica amministrazione mediante conferenze
finalizzate all’emissione di un provvedimento amministrativo.
La liberalizzazione consiste nell’eliminare gli ostacoli inutili

LEZIONE 17 (APPROFONDIMENTO)

La concessione è un provvedimento amministrativo mediante il quale una pubblica


amministrazione conferisce ad un soggetto unico (pubblico o privato) la facoltà di esercitare
un’attività riservata ai pubblici poteri. La legge prevede che le concessioni possano essere
affidate solo tramite una procedura ad evidenza pubblica (bando).

LEZIONE 18 da ascoltare rec


ATTIVITÀ RICETTIVE
Attività diretta alla produzione di servizi per l’ospitalità esercitata nelle strutture ricettive.
Art.16 del codice del turismo dice che l’avvio e l’esercizio delle strutture turistico ricettive sono
soggetti a segnalazione certificata di inizio attività nei limiti e alle condizioni di cui all’articolo
19 della legge del 7 agosto 1990 n. 241.
LEZIONE 19

Art.18 codice del turismo. Le agenzie di viaggio e turismo sono le imprese turistiche che
esercitano congiuntamente o disgiuntamente attività di produzione, organizzazione ed
intermediazione di viaggi e soggiorni o ogni altra forma di prestazione turistica a servizio dei
clienti, siano essi di accoglienza che di assistenza, con o senza vendita diretta al pubblico, ivi
compresi i compiti di assistenza o di accoglienza ai turisti, in conformità al decreto legislativo 6
settembre 2005 n.206. L’articolo è stato dichiarato incostituzionale ma se disciplina il diritto
d’impresa è costituzionale. Se una norma dichiarata incostituzionale viene ripresa da quasi tutte
le regioni viene dichiarata costituzionale.

Art.19. Obbligo di assicurazione. Per lo svolgimento della loro attività, le agenzie di viaggio e
turismo stipulano congrue polizze assicurative a garanzia

Art. 21.
Art.6 (esercizio delle professioni è materia concorrente)

TURISMO CULTURALE E NATURALISTICO

Il decreto legislativo n.42 del 2004 è il codice dei beni culturali collegato agli articoli 24, 25 e
26 del codice del turismo. L’articolo 24 dice che la valorizzazione dei beni culturali è
fondamentale per la promozione turistica.
Patrimonio naturale costituito da parchi nazionali, regionali, riserve naturali (Art.2 legge
quadro) e parchi marini (protocollo di Ginevra)

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