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DIRITTO PUBBLICO Si definisce diritto pubblico quel complesso di regole di condotta che disciplinano i rapporti tra membri di una

collettivit in un dato momento storico che scaturiscono da regole riconosciute o accettate . Queste regole nascono dal generale consenso comune al fine di dare organizzazione alla comunit. Le norme nascono al fine di regolare una societ allinterno di un territorio . Il fenomeno giuridico e quello sociale posseggono un legame cosi stretto quasi da apparire due aspetti di un unico processo , che segna levoluzione della storia delluomo dalle civilt pi antiche a oggi, il fenomeno sociale procede di pari passo con il fenomeno giuridico . Lesigenza di avere regole nasce dalle prime forme di aggregazione di societ in comunit. In seguito allo sviluppo della forma primordiale di comunit citt stato , basate su nuclei famigliari e di uneconomia del tutto agricola . E lemergere di finalit comuni che pone linizio ad un processo evolutivo di strutture e regole sociali che oggi chiamiamo stato che il soggetto pi importante posto in una posizione di supremazia rispetto a tutti i soggetti individuali e collettivi , che vivono nel territorio dello stato rivendicando la propria sovranit. Una fonte un atto scritto , la fonte principale la costituzione formata da 139 articoli che latto fondante della repubblica italiana la disposizione unica , le norme sono le possibili interpretazioni che si danno alle disposizioni . CARATTERISTICHE DELLORDINAMENTO GIURIDICO Regole di diritto: Requisito delleffettivit Obbligatoriet Certezza del diritto (riconosciuta universalmente)

La fonte di cognizione dello stato la gazzetta ufficiale . Struttura in grado di far rispettare le regole ordinamento giudiziario Applicazione di sanzione Relativit del diritto non pu essere statico ma dinamico ed in continua evoluzione si deve evolvere con la societ e con i contesti storico sociali

Effettivit del diritto consiste nel fatto che una regola giuridica tanto pi valida nel momento in cui viene esercitata sui membri della societ i quali riconoscono un valore obbligatorio e colleghino alla sua violazione lirrogazione di una sanzione giuridica o sociale, ma ci a cui deve accompagnarsi leffettivo adeguamento della societ ad essa. La certezza del diritto: certezza delleffettiva applicazione delle regole di comportamento che la societ si data. Relativit del diritto : le regole del diritto devono mutare in base allevoluzione della societ. CIVIL LAW Tradizione romano-germanica Fonti scritte Ogni giudice manifesta la sua volont e non vincolato da precedenti giurisprudenziali. Esiste solo la corte di cassazione solo per vizio di forma inerente al procedimento, il giudizio di forma. 1

COMMON LAW Tradizione anglo sassone Fonti non scritte Creano il diritto mediante giurisprudenza Principio dello stare decisis Il precedente giurisprudenziale lelemento fondamentale FORMA DI STATO E FORMA DI GOVERNO Quando si parla di ordinamento giuridico statuale si vuole indicare le finalit che una societ si pone di conseguire. Le regole giuridiche investono tre diversi settori: Organizzazione apparato statuale Regolamentazione dei rapporti cittadino-societ civile Regolamentazione dei rapporti intersoggettivi Con il termine forma di stato si fa riferimento al rapporto specifico tra potere statuale e societ civile, intendendo linsieme delle finalit che lo stato si propone di perseguire ed i valori a cui sispira la sua azione. Con il termine forma di governo sintende linsieme degli strumenti e dei mezzi mediante i quali una determinata organizzazione statuale persegue le sue finalit. Forma di stato e forma di governo rappresentano due concetti distinti, ma strettamente connessi tra loro , essi rappresentano due aspetti di un unico processo evolutivo.

FORME DI STATO
STATO PATRIMONIALE : Affermatosi dopo il disfacimento dellimpero romano caratterizzando tutto lalto medioevo ; la prima forma di stato a livello embrionale , nella quale sono assunte alcune delle strutture portanti dellapparato statuale , manca unorganizzazione amministrativa stabile in grado di conseguire i fini di carattere generale dinteresse della collettivit. A fondamento dello stato patrimoniale c un accordo di natura quasi privatista interessando principalmente i feudatari come oggetto si propone la difesa della propriet. Lunico fine quello di difendere la propriet da fattori esterni. STATO ASSOLUTO Si pone il problema di accontentare richieste di una societ in crescita con esigenze pi complesse. Lo stato diventa tutore dellinteresse generale si preoccupa della difesa del territorio da minacce esterne , uno stato che si fa carico di nuovi problemi riguardanti la vita sociale e lo sviluppo delleconomia , mediante la conquista di mercati esteri , quindi uno stato che possiede fini di carattere generale grazie ad una politica estera e interna molto valide che privilegiano il benessere comune e non solo di soggetti singoli. Lo stato assoluto possiede come caratteristica fondamentale linterventismo nei rapporti con la vita sociale ed economica. Lo stato assoluto interviene nella propriet fondiaria specialmente nel campo finanziario e in quello dellistruzione favorendo la costruzione di grandi opere pubbliche. CARATTERI FONDAMENTALI: INTERVENTO DIRETTO NEI PI SVARIATI SETTORI ARRICCHIMENTO DEI SUOI COMPITI CURA DEGLI INTERESSI SOCIALI 2

STATO DI POLIZIA Affermatosi nel diciottesimo secolo si rif allo stato assoluto, ma vengono riconosciute alcune posizioni soggettive ai singoli tutelabili davanti ai giudici contro i pubblici poteri. E ancora a livello primordiale, ma pone le basi per il principio cardine dello stato di diritto, in base al quale la p.a. tenuta al rispetto della legge e suscettibile di giudizio. Incomincia la separazione dei poteri come funzione di garanzia del cittadino. STATO LIBERALE Si afferma alla met del diciottesimo secolo sino alla met del diciannovesimo secolo , caratterizzer lesperienza costituzionale del continente europeo fino agli anni immediatamente successivi al primo conflitto mondiale. Lo stato assoluto termina per unelevata pressione fiscale dovuta allaumento di conflittualit tra gli stati , una forte crisi interna dovuta al cambiamento delleconomia che passa da un tipo di economia agricola ad una prettamente industriale con tutte le sue problematiche. Problemi di tipo sociale e politico ,uno stato assoluto ,non pronto ad accogliere la gestione di nuove classi emergenti quali la borghesia e la classe imprenditoriale. Lo stato liberale conserva ai pubblici poteri il compito di perseguire come finalit generale il soddisfacimento degli interessi dellintera collettivit , attraverso una valida politica estera volta al diritto del rispetto della libert , sia economica sia sul piano della sicurezza pubblica. La crisi di questa forma di stato nasce da contraddizioni legate a quella concezione elitaria e aristocratica del potere tipica del post-rivoluzione francese facendo corrispondere una forte crisi economica. Lo stato entra in economia in contraddizione al suo principio interventista. STATO TOTALITARIO Le cause della diffusione dello stato totalitario si ritrovano principalmente nel malcontento delle classi pi disagiate , problemi legati alla riconversione dellindustria bellica con una forte pressione sociale che determina il crollo dello stato liberale. Lo stato totalitario prevede laccentramento del potere attorno alla figura di un capo Lo stato diventa : 1. garante 2. interprete 3. artefice degli interessi della societ Lo stato impegnato in ogni settore della vita sia economica che sociale . I mezzi per giungere al massimo potere sono : la repressione dei diritti di libert repressione dei diritti politici LO STATO SOCIALISTA Nasce in Russia nel regime zarista , tutto accentrato attorno al partito comunista. LO STATO SOCIALE Nasce in successione allo sviluppo della societ di massa , con esigenze nuove. Lo stato sociale si prefigge come obbiettivo quello di raggiungere luguaglianza sostanziale tra i cittadini. Lo stato sociale recupera la struttura amministrativa dello stato liberale , attraverso un accrescimento degli apparati amministrativi.

LO STATO FEDERALE Basato sulla regola per cui i membri della federazione hanno una competenza generale dalla quale sono escluse le materie riservate dalle norme costituzionali agli organi federali.

LO STATO REGIONALE In questo stato sono gli organi centrali dello stato ad avere una competenza generale , salvo le specifiche competenze affidate alle autorit regionali.

FORMA DI GOVERNO
Attraverso il governo e la sua forma si precisano i mezzi e le modalit dei rapporti fra gli organi supremi dello stato che viene predisposto per il raggiungimento di quelle finalit . MONARCHIA ASSOLUTA Il sovrano capo di tutte le funzioni statuali 1. legislativa 2. esecutiva 3. giurisdizionale Il solo protagonista il sovrano MONARCHIA COSTITUZIONALE Concentrata su due organi costituzionali 1. il sovrano titolare della funzione esecutiva e federativa 2. il parlamento possiede la funzione legislativa. Il potere del sovrano limitato e controllato dal parlamento. I primi a teorizzare la tripartizione del potere nel XVIII secolo furono Montesquieu e Rousseau GOVERNO PARLAMENTARE Nasce nella seconda met del secolo scorso con il vantaggio raggiunto dal parlamento rispetto al sovrano. Il parlamento diventa listituto della fiducia il governo entrato in carica deve chiedere fiducia al parlamento mostrando il suo programmaaccordata la fiducia il governo sinsedia. Listituto della fiducia il potere che esso assegna al parlamento di arbitrio della vita dellesecutivo che rappresenta lelemento distintivo della forma di governo parlamentare. Il primo ministro il solo cancelliere che riceve la fiducia del parlamento , egli lunico che pu proporre sia la nomina che la revoca dei ministri, ma anche il solo a poter essere sfiduciato. PRESIDENZIALE Il presidente nomina e revoca i pi alti funzionari statali tra cui i ministri . Il rapporto fiduciario esiste tra presidente della repubblica e governo. Il presidente viene eletto direttamente dal popolo , esistono comunque organi di freno e garanzia al potere presidenziale che sono affidati al parlamento per limitare il presidente e il suo governo. SEMI-PRESIDENZIALE (Waimar 1919) Il presidente eletto direttamente dal popolo , il rapporto fiduciario tra presidente e governo rapporto di fiducia parlamentare allesecutivo. Il regime di doppia fiducia nominato dal presidente Espressione della maggioranza parlamentare 4

DIRETTORIALE Lobbiettivo primario quello di garantire la stabilit dellesecutivo prefissandone a priori la durata facendola coincidere con quella della legislatura. Regime del governo a termine : lorgano esecutivo opera al riparo dal rischio che altri organi costituzionali ne provochino la caduta.

FORMA DI GOVERNO DITTATORIALE Prevede che ci sia lo stato totalitario. Capo del governo diventa centro e motore dellintero sistema costituzionale, egli interprete principale degli interessi della comunit nazionale e arbitro dei conflitti sociali . Linvestitura dovuta al partito unico. FORMA DI GOVERNO NEGLI STATI SOCIALISTI Costituzione sovietica del 1936 ampie autonomia locali fitta rete di assemblee elettive gerarchicamente ordinate il principio informatore tra i vari rapporti dellassemblea quello gerarchico il partito svolge funzione guida nella collettivit nella costruzione della societ socialista. Soviet (supremo) capo del governo ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO STATO POPOLO TERRITORIO SOVRANIT Del popolo Sul territorio POPOLO linsieme di soggetti che vivono nel territorio nazionale ed hanno legame con lo stato mediante il vincolo della cittadinanza (popolazione). I MODI DI ACQUISTO DELLA CITTADINANZA: IUS SOLI diritto del territorio su cui si nasce Diritto di scelta per trasmissione ius comunicatio Per naturalizzazione straniero che ha vissuto per 5 anni in Italia Che ha prestato servizio per 3 anni per lItalia MODI DI PERDITA DELLA CITTADINANZA Acquisto di un altra cittadinanza ( con volont) Acquisto di cittadinanza straniera ( senza volont) Presta servizio per altro paese La delimitazione del territorio naturale Alpi Mare Sovranit del popolo Nellambito dellunione europea De Gasperi teorizz per primo lidea dellUnione Europea 5

Art II con limitazioni di sovranit Lunione europea nasce al fine di intraprendere accordi economici (CEE) De Gasperi sottoline che lunione politica poteva solo realizzarsi con lunione economica. Sotto un punto di vista prettamente giuridico e di diritto occorreva accordare le istituzioni, ma laccordo base resta quello economico fonti del diritto dellunione europea trattati fonti comunitarie prevalgono su fonti statali.

LE FONTI Vengono definite fonti ogni fatto o atto idonei a creare norme giuridiche . Fonte atto: nel civil low una fonte scritta: Di produzione (fonti del diritto) lordinamento riconosce lidoneit di porre in essere una norma attraverso lindividuazione dellorgano titolare del potere. Sulla produzione (regolano la produzione delle norme) la fonte sulla produzione per eccellenza la costituzione. Di cognizione ( permettono la conoscenza delle norme) sono tutti gli atti formali nei quali consistono le stesse norme nel momento in cui vengono pubblicate in maniera ufficiale. FONTI FATTO: fonti marginali di tipo costituzionale si identificano tutti i comportamenti oggettivi o fatti cui lordinamento riconosce lidoneit a porre in essere norme rilevanti per il nostro ordinamento. FONTI DEL DIRITTO 1. costituzione 2. leggi costituzionali o di revisione costituzionale 3. leggi ordinarie 4. decreto legislativo / decreto legge 5. regolamenti parlamentari 6. legge regionale 7. referendum abrogativo 8. regolamenti comunitari 9. regolamenti governativi 10. consuetudini 11. usi FONTI NORMATIVE Sono le fonti esplicitamente previste dalla costituzione. Le norme giuridiche si producono dalle fonti normative (atti o fatti attraverso i quali si produce una norma giuridica) garantiscono la convivenza della collettivit. FONTI NON NORMATIVE Altri atti pubblici LE NORME DEVONO POSSEDERE 3 CARATTERISTICHE SOSTANZIALI GENERALITA deve essere rivolta a qualsiasi soggetto ASTRATTEZZA si riferisce nel tempo a tutti i rapporti ad esse riconducibili CAPACITA INNOVATIVA I REQUISITI MINIMI DEL CONTENUTO DI UNA NORMAPRECETTIVO contenuto nuovo rispetto ad una norma precedente 6

Deve contribuire a formarlo OBBLIGATORIETA devono essere rispettate precetto obbligo Sanzione pena CRITERIO DELLA CRONOLOGIA DELLE LEGGI Una fonte emessa successivamente ad una gi esistente abroga una fonte precedente. ABROGAZIONE PU ESSERE: ESPRESSA FONTE SUCESSIVA INDICA ESPRESSAMENTE LABROGAZIONE DELLA FONTE PRECEDENTE TACITA IL LEGISLATORE NON INDICA LABROGAZIONE ESPRESSAMENTE IMPLICITA CREA UN NUOVO REGOLAMENTO RIDISCIPLINANDO LA MATERIA GERARCHIA DELLE FONTI Le antinomie delle fonti si risolvono mediante illegittimit della fonte di grado inferiore contrastante con quella superiore. PRINCIPIO DI COSTITUZIONALITA Preesistenza necessaria di una disposizione costituzionale nella materia disciplinata da una fonte primaria. PRINCIPIO DI LEGALITA Impone che le fonti secondarie presuppongano lesistenza di specifiche disposizioni di norme primarie o diano loro esecuzione. Le disposizioni costituzionali: Costituiscono un limite per le norme primarie Indirizzano la discrezionalit del legislatore I procedimenti di decostituzionalizzazione mediante i quali una fonte di tipo primario pu sostituirsi a disposizioni costituzionali. Occorre verificare la compatibilit tra fonti incompatibili ( criterio della cronologia) Compatibili (restano entrambe vigenti) CRITERIO DELLA COMPETENZA Viene attuato su fonti di pari grado , non viene utilizzato il criterio cronologico Sistema di separazione di competenza potest regionale Potest statale Leggi ordinarie regolamenti parlamentari regolamenti comunitari leggi regionali

LA DISCIPLINA DELLE FONTI NORMATIVE Devono: Essere pubblicate Entrano in vigore dopo la vacatio legis 15 gg Essere interpretate secondo le leggi sullinterpretazione Sono inderogabili da parte delle autorit amministrative con pena illegittimit dellatto amministrativo per violazione di legge. Possono dar adito a ricorso in cassazione per la loro violazione o scorretta applicazione. 7

LA PUBBLICAZIONE DELLE FONTI NORMATIVE Funzione essenziale per la conoscibilit del testo legale. La pubblicit legale presuppone la conoscenza del testo da parte dei diversi soggetti che ne possono essere destinatari o comunque siano interessati. LE PUBBLICAZIONI UFFICIALI SONO: Gazzetta ufficiale della repubblica Gazzetta ufficiale delle comunit europee Bollettini ufficiali delle regioni e delle province LA GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA PUBBLICA: Atti normativi statali Atti pubblici Sentenze di corte costituzionale che dichiarano lillegittimit di leggi e atti. Le pubblicazioni ai fini notiziari , vengono pubblicate poich frutto di unattivit tecnica delle strutture ministeriali , volte ad agevolare la comprensione dei testi pubblicati. IL SISTEMA DELLE FONTI E LA RILEVANZA INTERPRETATIVA Disposizioni ( elementi testuali) Norme ( regole giuridiche che si traggono dai testi tramite interpretazione) LE PRELEGGI sono disposizioni sullinterpretazione (relative allepoca fascista) Al fine dinterpretare una norma giuridica , linterprete deve attenersi ad un percorso obbligatorio dettato dalle norme sullinterpretazione.: Letterale e logica Intenzione del legislatore Non individuabile una norma (analogia legis analogia iuris) Lart 12 delle preleggi disciplina linterpretazione: Interpretazione logico-letterale Interpretazione adeguatrice (per vecchie norme) Interpretazione logico-sistematica individuandone il contenuto e il settore in cui agisce Ratio legis ratio iuris (compara i settori) Allinterpretazione analogica si ricorre per colmare le lacune interne allordinamento, relative a rapporti giuridici rilevanti , ma non disciplinati o anche disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe (analogia legis) , o principi generali dellordinamento giuridico dello stato (analogia iuris). Per interpretazione autentica ci si riferisce a leggi che definiscono lesatto contenuto di disposizioni contenute in leggi precedenti con efficacia dalla loro approvazione. Il loro compito di chiarire il significato originario delle disposizioni cui si riferiscono. LA COSTITUZIONE Frutto dellassemblea costituente , rigida e non modificabile da legge ordinaria . La costituzione atta a regolare i rapporti tra lo stato definito come apparato e la societ civile. Gli istituti di tutela della costituzione art 138 procedimento di revisione costituzionale modifica con procedimento aggravato Corte costituzionale 8

La prima parte della costituzione immodificabile Art 138-139 la parte repubblicana della costituzione non modificabile Si pu revisionare la costituzione (LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE) La legge costituzionale implica maggiore forza alla legge. PROCEDIMENTO DI REVISIONE COSTITUZIONALE (leggi di revisioni costituzionali leggi costituzionali) Affidato al parlamento mediante procedimento legislativo art 138 . Il procedimento formato da : 2 deliberazioni 1 maggioranza semplice 2 maggioranza assoluta dei componenti non passa dal presidente della repubblica Viene pubblicata su Gazzetta Ufficiale Vacatio legis Tra la prima e seconda deliberazione deve esserci un intervallo di tre mesi La terza fase del referendum approvativo (pu essere chiesto) Solo se entro 3 mesi dalla pubblicazione su Gazzetta Ufficiale Passa a referendum se richiesta da: 500000 elettori 5 consigli regionali 1/5 membri di una camera

Dopo il referendum: 3 mesi senza richiesta di referendum o esito dello stesso promulgazione del Pres.della Repubblica (il Pres. della Repubblica pu essere incolpato di alto tradimento Attentato alla costituzione

LEGGI ORDINARIE Procedimento ordinario costituzione leggi (art. 70 - 71 72) Iniziativa delle leggi appartiene al governo a ciascun membro delle camere LEGGE COSTITUZIONALE Riserva di legge prevista dalla costituzione Riserva di legge assoluta costituzione fissa i limiti (es:libert di circolazione) Riserva di legge rinforzata costituzione fissa i principi generali Fonti inferiori dettano principi secondari

Numero minimo per proposta di legge di 50000 elettori e il testo deve essere gi redatto in articoli. 2 fase il governo presenta il disegno di legge alla camera con la maggioranza pi forte Sotto esame a commissione Votazione finale redigente Commissione deliberante Referente ruolo di riferire mediante relazione su disegno di legge Una volta che passa la commissione entra nella camera

1 iniziativa 2 approvazione 3 promulgazione

costituiscono il procedimento normale commissione referente 2 fase esame Discussione in assemblea Votazione finale sullintero testo Articolo per articolo

Bisogna applicare questo procedimento solo in alcuni casi : riserva dassemblea PROCEDURA NORMALE ABBREVIATA Solo su richiesta del governo in caso durgenza Il procedimento speciale commissione deliberante esame+discussione+votazione finale Articolo per articolo Commissione redigente esame con discussione generale in assemblea Commissione redige gli articoli (redige il testo di legge) Assemblea vota articolo per articolo Votazione finale 10

La procedura abbreviata pu sempre essere riportata ad essere normale , viene rimesso alla camera: Governo o 1/10 camera o 1/5 commissione devono richiedere la discussione e la votazione alla camera. PASSAGGIO ALLA 2 CAMERA Libert di scegliere il procedimento La camera pufare modifiche al progetto di legge rinviare alla 1 camera Accettare il progetto di legge Fenomeno di navetta (rinvio di progetto di legge tra una camera e laltra)

3 FASE promulgazione Presidente della Repubblica (funzione di controllo) pu rinviare Pubblicazione alle camere con messaggio motivato 30gg con il visto del ministro di Grazia e Giustizia 15gg Entra in vigore

DECRETO LEGISLATIVO (art 72-75) Con il decreto legislativo il parlamento delega lesercizio della funzione legislativa al governo Art 72 ultimo comma RISERVA DASSEMBLEA per leggi di particolare rilevanza e di forte presa sul corpo elettorale o di competenza prettamente tecnica (trattati internazionali, approvazioni bilanci leggi tributarie) REFERENDUM ABROGATIVO (art 75) FONTE DEL DIRITTO si equipara ad una legge ordinaria Strumento di abrogazione delle fonti Da parte del corpo elettorale Era visto con terrore paura di frenare lattivit parlamentare Solo nel 1970 legge sul referendum abrogativo (1970 statuto regionale) Il referendum abrogativo pu essere richiesto da 500000 elettori e da 5 consigli regionali Richiesto per abrogare parzialmente o totalmente un decreto legge LEGGE Un decreto legislativo 11

N.B. il decreto legge in 60gg diventa legge Per labrogazione sono necessari 2 quorum di partecipazione 50% + 1 degli aventi diritto al voto Pu essere indetto dal 15 aprile al 15 giugno Ultimo comma la riserva di legge assoluta che disciplina lintera materia Il referendum non ammesso per leggi: Tributarie Di bilancio Trattati esteri Amnistia Per indire un referendum abrogativo necessario un comitato promotore del referendum che raccoglie 500000 firme che vanno presentate (legge n352/70) e depositate alla corte di cassazione presso luff. centrale del referendum che verifica le firme e controlla i requisiti in materia dellabrogazione. La domanda sullabrogazione deve essere posta in maniera chiara e specifica.

Art 134

LA CORTE COSTITUZIONALE

Giudica: sulle controversie relative alla legittimit costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello stato e regioni sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato e su quelli tra stato e regioni. Sulle accuse promosse contro il presidente della repubblica Giudica lammissibilit del referendum ( quanto alla materia referendaria controllando la chiarezza e la comprensibilit dei quesiti referendari) La legge elettorale pu essere sottoposta a referendum abrogativo solo in parte e non nella sua totalit poich il sistema deve funzionare senza interruzioni per anomalie dovute allimperfezione della mancanza del sistema elettorale , di fatti deve essere sempre mantenuto in piedi e solo modificato in qualche sua parte. Il referendum pu diventare di tipo creativo ovvero con la sola modifica di una virgola o di una negazione pu creare diritto se si crea diritto mediante referendum viene a mancare liniziativa delle camere . Il Presidente della Repubblica pu indire il referendum abrogativo ( strumento di democrazia diretta)

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DECRETO LEGISLATIVO (Art 76) Il governo normalmente non ha funzione legislativa pu ottenerla soltanto per delegazione per un tempo limitato e per oggetti definiti. Il parlamento emana una legge di delegazione che delega al governo la funzione legislativa. Il testo unico riformula lintera normativa di un settore eliminando le antinomie. Il parlamento delega al governo mediante mandato in maniera specifica restringendo la discrezionalit del governo , il parlamento pone le linee guida oggetti definiti Tempo limitato Le forme di controllo in caso di violazione dei limiti del decreto legislativo corte costituzionale Controllo ampio parlamento: la corte giudica la costituzionalit pu ritirare il mandato della legge. Il decreto legislativo pu revocare la funzione data al governo viene posto a giudizio della corte costituzionale mediante la norma interposta il decreto legislativo viene annullato perch viola la costituzione.

LEGGI REGIONALI Fonte primaria a competenza riservata

LE FONTI COMUNITARIE Equiparate alle fonti normative primarie nazionali Regolamenti e le altre norme comunitarie direttamente applicabili Il giudice nazionale obbligato a disapplicare la legge nazionale se la stessa legge disciplinata da decreto comunitario condizioni 1 atti normativi comunitari legittimi dal punto di vista comunitario , tocchino settori che rientrano tra le competenza delle istituzioni comunitarie : Fonti a competenza riservata Siano stati adottati nel rispetto delle regole procedurali fissate dai trattati europei. 2 atti normativi comunitari siano conformi , secondo le affermazioni del nostro giud. Costituzionale ai principi supremi dellordinamento costituzionale nazionale. PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITA DELLA LEGGE STESSA Non opera in termini generali Effetto limitativo delle libere scelte del legislatore Occorre vedere se leffetto operi sulle leggi dinterpretazione autentica , ovvero leggi posteriori chiariscono il significato normativo di una legge in vigore. La differenza consiste nel fatto che alcune volte vengono considerate innovative. 13

LE FONTI SECONDARIE Non sono a numero chiuso Si ordinano in relazione ai diversi livelli amministrativi con rapporto a: fonti secondarie dello stato fonti secondarie delle regioni fonti secondarie degli enti locali regolato dalle disposizioni costitu zionali e legislative che garantiscono lautonomia dei livelli di governo locale rispetto allassetto amministrativo centrale , non esiste pi un sistema unitario delle fonti secondarie, ma sistemi tra loro indipendenti di forme normative secondarie dello stato , regioni ed enti locali.

Una delle fonti secondarie principali il REGOLAMENTO GOVERNATIVO Che si colloca al secondo posto dopo le fonti primarie Obbliga i giudici ordinari a disapplicare sia: atti amministrativi regolamenti non conformi alla legge ( art 4 preleggi i regolamenti non possono contenere norme contrarie alle disposizioni di legge) Fonte regolamentare deve rispettare principio di legalit formale Principio di legalit sostanziale ( criteri del legislatore) Tutti gli atti dellesecutivo. FONTI SUBPRIMARIE I REGOLAMENTI STATALI emanato dal governo Legge 400/88 disciplina lattivit del governo Art 17 prevede i regolamenti I limiti del regolamento rispetto della riserva di legge assoluta Il parametro di riferimento del regolamento la legge. Il procedimento di formazione del regolamento consiste in: Deliberati dal consiglio dei ministri (previo parere del consiglio di stato) Emanazione del presidente della repubblica solo per regolamenti statali. I regolamenti si dividono in : Regolamenti desecuzione Regolamenti dintegrazione o attuazione Regolamenti indipendenti Regolamenti di regolarizzazione Regolamenti delegati o autorizzati

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Regolamenti desecuzione Esecutivi della legge Porta la legge ad esecuzione , ovvero la disciplina sino a che essa non viene portata in esecuzione. Regolamenti dintegrazione o attuazione Non deve esistere una riserva di legge assoluta (solo riserva relativa) Attua o integra pu disporre qualcosa di nuovo Porta in attuazione Perci la mancata adozione di fonti primarie non consentono lattuazione della legge stessa , ovvero in mancanza del regolamento la legge resta bloccata. Regolamenti indipendenti Non esiste applicazione viene adottato solo in materie non disciplinate dalla legge eludendo il principio di legalit della legge stessa. Sindacabile da parte della corte costituzionale ( il governo avrebbe potest normativa) Possibile sottoponibilit al referendum abrogativo Regolarizzazione Interno allamministrazione regola lapparato amministrativo

Regolamento delegato o autorizzato Riserva relativa Pu declassificare legge e regolamenti La legge autorizza la potest regolamentare del governo al regolamento autoabrogandosi dallentrata in vigore dello stesso.

REGOLAMENTI PARLAMENTARI ART 64 Fonti primarie regolamentano lattivit delle camere principio di competenza (corte cost.) I regolamenti parlamentari risalgono al periodo monarchico , chiamato dallordinamento interna corporis. Il regolamento parlamentare tutela lattivit del parlamento al fine di limitare e regolamentare linferenza del potere regio sul parlamento (durante la monarchia cost.) Ogni camera si dota di un regolamento la loro funzione di disciplinare il funzionamento interno della camera .Teoricamente la corte non potrebbe sindacare sul regolamento , ma il caso pi evidente in cui esso legittimato ad intervenire nel procedimento legislativo poich i suoi effetti si riflettono sulla collettivit. La Corte Costituzionale interviene nel caso in cui il procedimento legislativo sia illegittimo alla costituzione violandola dichiarando la legge ordinaria illegittima Il regolamento parlamentare illegittimo

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REGOLAMENTI COMUNITARI Viene considerato una fonte primaria ; De Gasperi teorizz che era necessario , partendo dalluniformazione delleconomia , si sarebbe dovuti giungere alluniformazione delle fonti del diritto. EFFICACIA erga omnes pluralit di stati Diretta Si applica automaticamente Il regolamento comunitario pu derogare la costituzione , ma non la pu abrogare. Non esiste un criterio specifico da utilizzare in caso di contrasto tra fonti essendo equiparato alla costituzione la gerarchia delle fonti non utilizzata n il criterio cronologico poich il regolamento comunitario essendo successivo alla costituzione dovrebbe abrogare le leggi costituzionali, infine il criterio di competenza mette in contrasto le leggi costituzionali con le leggi comunitarie. Nel caso in cui i trattati incidono sulla costituzione nei diritti fondamentali intervengono i contro limiti che fungono da freno allinvadenza nella costituzione da parte dei regolamenti comunitari. I contro limiti sono uninvenzione tedesca copiata dai giuristi italiani. La Corte Costituzionale lorgano di controllo che giudica le controversie tra legge ordinaria Regolamento comunitario Secondo la giurisdizione italiana la costituzione e i regolamenti comunitari si definiscono come due ordini distinti e separati. Il caso simmenthal diviene la chiave di lettura per le controversie dovute alla corte costituzionale , con la sentenza 170/84 , sino a quel momento era solo la Corte Costituzionale a giudicare la legittimit e le controversie , oggi il giudice ordinario a decidere e non pi la corte. La sentenza riguarda solo i regolamenti e non le direttive , ma nel caso di contrasto tra fonte interna e fonte comunitaria prevale la fonte comunitaria. Il criterio cronologico si applica solo nel caso in cui il regolamento comunitario successivo alla legge Nel caso in cui la fonte interna successiva Al regolamento ordinario Si va alla Corte Costituzionale Criterio di competenza Giudice ordinario Il criterio gerarchico non pu essere stabilito perch non fonte interna , ma vengono definiti come due regolamenti distinti tra loro , e il giudice ordinario in caso di contrasto tra ordinamento interno e regolamento comunitario non applica lordinamento interno. Leffetto del regolamento non erga omnes ma solo nei confronti delle parti . Dopo la sentenza 170/84 la corte costituzionale non ha perso tutti i poteri ma i controlli sui regolamenti vengono fatti da giudice Corte Costituzionale - direttive comunitarie (diventa legge ordinaria) 16

- diritti fondamentali (controlimiti) - giudizio principale Lart 117 permette ai diritti comunitari di entrare in costituzione per sempre distinto dal diritto internazionale non considerata fonte di diritto.( titolo 5) I REGOLAMENTI REGIONALI Sono fonti secondarie Possono essere incluse forme di potest statunitaria e regolamentare previste da leggi regionali a favore di enti pubblici regionali. La legge 1/99 elimina la riserva alla competenza esclusiva dei consigli regionali della potest regolamentare , i nuovi statuti regionali stabiliscono a chi debba spettare la potest regolamentare se alla giunta o in parte anche al consiglio. I REGOLAMENTI DEGLI ENTI LOCALI A livello degli enti locali statuti Regolamenti ( vincolo di rispetto delle disposizioni statuarie) GLI EFFETTI DEI REFERENDUM REGIONALI E LOCALI Fonti secondarie . Gli effetti dei referendum abrogativi possono investire leggi regionali Regolamenti regionali FONTI DI NATURA CONSUETUDINARIA una fonte fatto Per consuetudine sintende una norma di comportamento non scritta di rilevanza collettiva regolarmente seguita nel gruppo sociale o nellambito territoriale interessato della norma in quanto ritenuta giusta o necessitata.

Le consuetudini a livello costituzionale sono suscettibili dinserimento se a lungo andare sono presenti nella vita quotidiana perci mediante adattamenti o perfezionamenti vengono inseriti. A livello di fonti costituzionali la consuetudine pu dare adito ad una produzione normativa di tipo primario. Non sempre per comportamenti costanti nel tempo , ad integrazione delle disposizioni costituzionali, costituiscono consuetudini costituzionali, esistono: - norme di correttezza costituzionale (regole di corretto espletamento delle funzioni che spettano agli organi fondamentali dello stato , non provocano conseguenze giuridiche). - Convenzioni costituzionali ( regole di comportamento relative al funzionamento delle istituzioni pubbliche che gli organi fondamentali dellordinamento costituzionale si danno per lesercizio delle loro funzioni ; se violate possono determinare delle reazioni negative da parte degli altri soggetti dellordinamento) Le convenzioni diventano vere e proprie consuetudini vincolanti se riconosciute come tali dagli organi titolari dei poteri istituzionali.

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LE FONTI DERIVANTI DAL RAPPORTO CON ALTRI ORDINAMENTI Lordinamento accetta fonti che intervengono da ordinamenti sopranazionali a causa dei rapporti che intrattiene con essi , non esiste pi la netta divisione , ma le fonti hanno un adattamento automatico nel nostro ordinamento.

IL PARLAMENTO Il parlamento si divide in: SENATO DELLA REPUBBLICA DURA IN CARICA 5 ANNI CAMERA DEI DEPUTATI 3/5 SENATORI (oltre ai senatori a vita) 630 DEPUTATI 5 ANNI IN CARICA

BICAMERALISMO EGUALE PARITARIO ED INDIFFERENZIATO Entrambe i rami esercitano gli stessi poteri e gli atti parlamentari sono il frutto del necessario accordo delle due camere. REGOLAMENTI PALRAMENTARI Fonti integrative attuative del dettato costituzionale RELATIVE ALLA STRUTTURA E ALLESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEL PARLAMENTO ART 64 cost. << ciascuna camera adotta il proprio regolamento a maggioranza assoluta >> RISERVA DI REGOLAMENTO <<Ad essa viene riservata la disciplina degli aspetti legati allorganizzazione interna e allesercizio dei poteri che spettano ai 2 rami del parlamento>> Varati sia alla camera che al senato il primo marzo 1971 che introdusse molteplici novit : Accentuazione dei poteri dindirizzo e controllo delle 2 assemblee elettive , ma anche dei loro principali organi interni , le commissioni. Arricchimento dei poteri dinformazione del parlamento e riconoscimento di uno statuto delle opposizioni.

Riforme ( accentuamento del ruolo del governo tendenza a ridurre i margini di codecisione tra maggioranza e opposizione) RIFORMA DEL REGOLAMENTO RIFORMA DEL REGOLAMENTO DELLA CAMERA DEL 1997 DEL SENATO DEL 1999 lapprovazione della camera punta a risolvere in modo equilibrato e del calendario spetta il rapporto tra esigenze della maggioranza sempre alla conferenza dei capigruppo e esigenze dellopposizione cominciando 18

col consenso dei presidenti dei gruppi la cui consistenza sia pari almeno ai dei componenti della camera. Affida la decisione dellistituto del CONTINGENTAMENTO dei tempi o della conferenza dei capigruppo o al presidente.

a prefigurare lo statuto delle opposizioni.

CONTROLLO I regolamenti parlamentari sono sottratti ad ogni forma di controllo esterno , la corte costituzionale ha riconosciuto la sua sindacabilit agli atti procedimentali delle camere rispetto ai principi che in questa materia pone la costituzione. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELLE CAMERE PRESIDENTE Eletto a scrutinio segreto 2/3 dei componenti assemblea per la camera Maggioranza assoluta per il senato FUNZIONI Programmazione dei lavori parlamentari Nomina di alcune autorit amministrative Indipendenti e i membri del consiglio di Amministrazione della RAI. Dirige la discussione e garantisce il rispetto del regolamento . Assicura lordine interno della camera. Applica le sanzioni previste dalle norme regolamentari nei confronti dei parlamentari che abbiano commesso infrazioni disciplinari. UFFICIO DI PRESIDENZA eletto dallassemblea tra i suoi membri composto da: - vicepresidenti - questori - segretari

I GRUPPI PARLAMENTARI Proiezione dei partiti o movimenti politici in seno alle camere. Soglia minima di rappresentanza : 20 deputati e 10 senatori ( possono costituirsi gruppi pi ristretti quando si tratta di partiti che abbiano una organizzazione su base nazionale) Definiscono le linee di condotta da tenere nel corso delle discussioni in parlamento - designa i propri rappresentati nelle commissioni - definizione del programma e del calendario dei lavori della camera. Comporta per il singolo membro del parlamento lassoggettamento ad una disciplina operativa. ( in caso dinfrazione il parlamentare pu aderire ad un altro gruppo ) Passaggio dei parlamentari da un gruppo allaltro.(XIII legislatura) - nuovi gruppi - modifica del regolamento della camera (gruppo misto)

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le camere si articolano , in alcune strutture permanenti pi ristrette composte in proporzione alla consistenza dei diversi gruppi parlamentari : le giunte e le commissioni . Il Parlamento vincolato a deliberare in seduta comune: elezione del presidente della repubblica elezione 5 giudici della corte costituzionale elezione 8 membri del consiglio superiore della legislatura nomina dei giudici aggregati alla corte delibera sulla messa in stato daccusa.

PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Il presidente della repubblica si configura allinterno dellordinamento della repubblica italiana come una carica di garanzia ed equilibrio politico, per poter adempiere a questo compito egli agisce in tutti i campi . IL RUOLO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NELLA FORMA DI GOVERNO La forma di governo parlamentare italiana definita impura poich lintervento del presidente della repubblica precedente alla fiducia. Il ruolo del presidente neutrale rispetto agli altri organi definito come elemento decorativo o di equilibrio o anche definito da Lavagna LEONE DORMIENTE . Il presidente dura 7 anni in carica e la sua elezione avviene secondo scrutinio segreto nella camera richiedendo i 2/3 della maggioranza , nel caso in cui il quorum dopo il 3 scrutinio non raggiunto , viene richiesta la maggioranza assoluta. ATTI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA deliberati dal presidente della repubblica forma di controllo da efficacia finale atti del presidente ( propriamente presidenziali) sia formalmente che sostanzialmente del presidente della repubblica. Controfirmato dal ministro proponente Funzione di controllo del governo Sullatto del presidente atti a partecipazione complessa Latto finale linsieme di atti di pi organi e non solo presidenziale , ma viene definito formalmente presidenziale e sostanzialmente di pi organi. Il presidente presta giuramento di fedelt dinanzi al parlamento in seduta comune . Si definisce semestre bianco il periodo in cui il presidente della repubblica non pu adempiere ad alcuni atti questo periodo coincide con gli ultimi 6 mesi del settennato quali per esempio lo scioglimento delle camere. Le ipotesi dinterruzione il presidente del senato diventa presidente della repubblica anche temporaneo , viene sostituito dal presidente del senato dimissioni decadenza alto tradimento ( attentato alla costituzione) il parlamento lo mette in stato daccusa viene giudicato dalla corte costituzionale 20

al presidente della repubblica spettano: 1 ufficio Stipendio Tutti i beni annessi allufficio di presidenza. Gli atti tra il presidente della repubblica e il governo Decreti presidenziali Formazione del governo Emanazione atti normativi Autorizza i disegni di legge presentati dal governo Rapporto tra il presidente della repubblica e parlamento Nomina autonomamente i 5 senatori a vita Invia i messaggi alle camere Scioglimento anticipato delle camere ( no nel semestre bianco ) Quando non c sintonia tra le camere non c comunicabilit Convocazione straordinaria delle camere Rapporto tra presidente della repubblica e magistratura Magistratura organo di autogoverno ( autoreferenziale ) Il presidente della repubblica presiede la magistratura Firma gli atti di nomina dei magistrati e i d.p.r.

Rapporto tra presidente della repubblica e corte costituzionale Nomina i 5 giudici della corte costituzionale organo giurisdizionale Non organo giurisdizionale della magistratura

La costituzione non esplica il procedimento di formazione del governo . Art 92 93 Comma 2 Il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio che a sua volta propone la rosa dei ministri. 1 atto presidenziale Atti provenienti da consuetudini Costituzionali Consultazioni sulla scelta di un Esponente politico in grado di poter Formare il governo

il presidente della repubblica si consulta con il presidente di ciascuna camera e con: - Gruppi parlamentari - Ex presidente della repubblica - Altre personalit a scelta del presidente - Presidente di Confindustria

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Ciascun atto redatto dal presidente del consiglio sar condizionato dal presidente della repubblica Una volta scelto il presidente del consiglio , egli presenta la rosa dei ministri e il programma di governo. In questo frangente di tempo persistono 2 governi 1 dimissionario 1 entrante Il governo assegna i vari incarichi costituzionali al fine di ottenere la fiducia dal parlamento: Nomina i sottosegretari Nomina il vicepresidente del consiglio Distribuisce i ministeri senza portafoglio ( sono i ministri che non sono a capo si ministeri) Gli affari pi importanti il governo li pu discutere solo dopo la fiducia che viene richiesta dopo 10 giorni che il governo si instaurato . La fiducia descritta nellart 94 della costituzione , nel quale si sottolinea che entrambe le camere votano la fiducia che deve essere votata nominalmente per appello e per mozione motivata da ciascuna camera , il voto contrario anche di una sola camera non implica le dimissioni del governo , nel caso in cui non venga accordata la fiducia, la mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera e non pu essere discussa prima dei tre giorni dalla sua presentazione. Il governo pu cessare per: Crisi parlamentare Crisi di governo Morte o dimissione del presidente del consiglio

CRISI PARLAMENTARE Crisi allinterno del parlamento revoca della fiducia (sfiducia espressa) mozione di sfiducia art 94 comma 5 1/10 dei componenti della camera Discussa non prima di 3 gg dalla sua Presentazione. ( sfiducia tacita ) il governo pone la fiducia su un emendamento. Voto contrario da parte di una o entrambe le camere Non obbliga alle dimissioni La questione di fiducia che il governo impone La maggioranza vota a favore se votasse a sfavore cadrebbe il governo e verrebbero sciolte le Camere e si tornerebbe alle votazioni La maggioranza non pu far nulla.

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Crisi di governo Avviene allinterno del governo Vengono portate in parlamento ( interviene il presidente della repubblica ) Il quale ripropone alle camere di chiedere la fiducia Ottiene la fiducia ( rafforza esecutivo) Dimissioni del ministro e sfiducia ad un solo ministro Le dimissioni di un singolo ministro non comportano la caduta del governo. Il caso Mancuso il caso che alle basi di questa sentenza portato alla corte costituzionale sent.7/96 Si stabilisce che si dimette solo il ministro e non Lintero governo. LAPUBBLICA AMMINISTRAZIONE Titolo III sezione seconda art 97- 98 La pubblica amministrazione agisce per atti. Viene definita pubblica amministrazione linsieme di enti e organi che agiscono in favore della societ e gestiscono i beni dinteresse pubblico Le funzioni della pubblica amministrazione sono 3 : Coadiuvare le finalit Concretizzare le finalit Erogare beni e servizi ( utilit ) Per introdurre il discorso sulla pubblica amministrazione occorre fare brevi cenni generali: I beni si dividono in 2 categorie : - beni demaniali ( indisponibili ) non possono essere privatizzati - beni patrimoniali disponibili Indisponibili Funzione dindirizzo politico Si definisce funzione dindirizzo politico la funzione di scelta che i pubblici poteri devono perseguire. I poteri statali sono 3: legislativo norme generali ed astratte esecutivo porre in atto le leggi su casi specifici giudiziario accertare le violazioni e applicare la sanzione il governo esercita lesecutivo: la fiducia lelemento desistenza e le finalit di governo . nel programma di governo sono presenti gli obbiettivi dei pubblici poteri. I governi possono scegliere come raggiungere gli obbiettivi.

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La funzione dindirizzo politico si pu perseguire seguendo 2 direttive: Politica estera Politica economica legge di bilancio art 81 ( secondo la quale non possono essere costituite nuove tasse) Per ovviare le dimissioni del ministro delleconomia , si progetta un disegno di legge per reperire nuovi fondi , eludendo lultimo comma dellart 81 della costituzione , poich si aumentano le tasse gi esistenti. Ponendo la fiducia su un emendamento il governo toglie la possibilit al parlamento di discutere. Lapparato amministrativo ha una funzione concreta ( art 5 la repubblica riconosce e promuove le autonomie locali ) ( lautonomia definita tale poich riceve la carica dal popolo) ( si definisce decentramento poich riceve il compito dallo stato) Art 97 Amministrazione in senso soggettivo Riserva di legge rinforzata rimanda allorganizzazione della pubblica amministrazione Buon andamento: regolamenti: disciplinano nel dettaglio Efficienza (raggiungere gli obbiettivi) Razionalit Economicit Imparzialit deve agire correttamente. 3 comma concorso pubblico per lavorare nella pubblica amministrazione Art 98 Il funzionario pubblico deve essere a servizio della nazione Art 28 I pubblici dipendenti sono responsabili direttamente della loro funzione La p.a. fa da garante ai suoi dipendenti . Art 51 I rappresentanti dellItalia allestero hanno diritto a 12 deputati 6 senatori Art 54 Obbligo di fedelt alla repubblica ATTIVIT AMMINISTRATIVA La p.a. agisce per atti e provvedimenti amministrativi I quali sono la fine di una serie di procedimenti (atti) Il provvedimento amministrativo autoritativo , ovvero la pubblica amministrazione possiede un potere in pi rispetto al privato, facendo diventare latto imperativo nei confronti di questo , sino a portarlo in esecuzione. Il silenzio assenzio e il silenzio rifiuto sono disciplinati solo dalla legge. Iter di una istanza: 24

Faccio la 1 istanza p.a. non risponde faccio 2 istanzap.a. non rispondericorso al T.A.R. Per provvedere a far ottenere una risposta dalla p.a. p.a. non risponde torno al T.A.R. nomina del commissario ad acta che si sostituisce alla p.a. Rigetto Accolto Torno al T.A.R. Linoppugnabilit gli atti della p.a. posseggono un termine per essere impugnati , alla scadenza del suddetto termine entrano in decadenza. Elementi dellatto amministrativo Il soggetto la p.a. titolare del potere autoritativo , competente ad adottare listanza. Loggetto dellatto amministrativo il soggetto su cui vengono prodotti gli effetti dellatto. La causa linteresse pubblico secondo il quale la pubblica amministrazione deve o dovrebbe agire. Motivazione dellatto amministrativo

Tipologia di atti amministrativi Atti amministrativi che implicano atti che limitano la sfera La sfera giuridica del privato giuridica del privato La p.a. rimuove gli ostacoli revocaatti di autotutela (risarcimento danno) Concessioni divieti Rinunce della p.a. ad alcuni poteri Ammissioni a benefici espropriazioni Gli atti amministrativi possono essere invalidi : Nullit (inesistenza) pu essere rilevato in qualsiasi momento Irregolarit Vizi dellatto annullabile per : - violazione di legge - incompetenza assoluta relativa

- eccesso di potere Il potere che esercita in eccesso la p.a. disparit di trattamento Difetto distruttoria Contraddizione Sviamento di potere Difetto o erronea motivazione 25

I mezzi che possono porre rimedio ai vizi dellamministrazione ha potere di autotutela I motivi che spingono lamministrazione alla revoca. La revoca non ha effetto retroattivo , ma ex nunc ; con la legge 205/2005 stato previsto un indennizzo da parte della p.a. Lautoannullamento dellatto latto era viziato ad origine non cambia linteresse pubblico Risarcimento perch latto era Illegittimo ed ex tunc Nel caso in cui si ritiene latto ingiusto si ricorre a: Strumento amministrativo ( il privato cittadino che ha ricevuto o meno un atto illegittimo dalla p.a. pu fare ricorso alla p.a.: - ricorso gerarchico ad autorit gerarchicamente superiori - ricorso gerarchico improprio si segue lindicazione che da la legge - ricorso in opposizione ti rivolgi alla stessa autorit amministrativa che ha inoltrato latto. - ricorso al presidente della repubblica nei 120gg : - consiglio di stato se ne occupa - si pu richiedere il passaggio Al T.A.R. - viene utilizzato per chi oltrepassa i 60gg Ricorsi giurisdizionali Il T.A.R. si qualifica come un tribunale speciale di 1 grado La scelta del giudice a cui appellarsi da parte del privato dipende dalla lesione delloggetto e non dalloggetto dellatto. Il consiglio di stato un tribunale di 2 grado Laccoglimento ad un ricorso ad un giudice amministrativo comporta la nullit dellatto con effetti ex nunc.

CORTE COSTITUZIONALE LItalia possiede un controllo sulla legittimit delle leggi di tipo accentrato ovvero esiste un solo organo che la Corte Costituzionale che di controllo e funge da garanzia e tutela . Il controllo sulle leggi poteva essere effettuato da: Controllo di tipo politico modello francese Controllo di tipo giurisdizionale Magistratura ordinaria Magistratura amministrativa Il modello accentrato stato inspirato dalla repubblica di Weimar La corte costituzionale entra in vigore nel 1956 , dal 48 al 56 il modello di controllo era quello diffuso come quello americano erano i giudici comuni a controllare ci era previsto dalla disposizione transitoria.

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Nella 1 sentenza del 1/56 la Corte Costituzionale prese posizione circa le disposizioni precedenti al 48 ( data di entrata in vigore della costituzione) abrogazione tacita o espressa? Il voto fu a favore dellabrogazione espressa. Il compito di dichiarare la motivazione dincostituzionalit della legge affidata al giudice a quo. NOZIONE E NATURA GIURISDIZIONALE DELLA SUA ATTIVITA La corte costituzionale un organo sia: COSTITUZIONALE : sia per il tipo di funzioni che esercita , sia per il trattamento che la costituzione le riserva. COLLEGIALE in quanto esercita le sue funzioni sempre in composizione collegiale. IMPARZIALE : SUPERIOREM NON RECOGNOSCENS : costituisce un potere dello stato con funzioni giurisdizionali costituzionali : poich il suo compito quello di giudicare la legittimit delle leggi. Alla corte costituzionale non si applicano le norme costituzionali riguardanti lordinamento giudiziario. Tuttavia tutti i provvedimenti della corte , avendo natura giurisdizionale , devono avere relativa motivazione.

COMPOSIZIONE DELLA CORTE COMPOSIZIONE ORDINARIA: nomina dei giudici: 15 giudici 5 dalle supreme magistrature dello stato . 3 dalla corte di cassazione, 1 dal consiglio di stato ,1 dalla corte dei conti. 5 dal parlamento riunito in seduta comune ( lelezione avviene a scrutinio segreto a maggioranza dei 2/3 dei componenti ) 5 dal Presidente della Repubblica Tale composizione della corte , la configura come organo di unespressione di un ordinamento ampio e profondo. DURATA E VICENDE DELLA CARICA I giudici prima di assumere le funzioni , prestano giuramento di fedelt alla costituzione. I giudici restano in carica 9 anni e non possono essere rieletti La corte elegge il presidente : questi resta in carica 3 anni in carica ed rieleggibile. COMPOSIZIONE PER I GIUDIZI DACCUSA Nei giudizi daccusa contro il presidente della repubblica la composizione della corte diversa poich integrata da altri 16 membri. I 16 membri vengono tratti a sorte da un elenco di 45 membri del parlamento Questo elenco viene aggiornato ogni 9 anni dal parlamento in seduta comune. 27

FUNZIONAMENTO Per la composizione ordinaria , la corte funziona con almeno 11 membri , mentre nella composizione allargata sono richiesti 21 membri . Le decisioni vengono con la maggioranza assoluta , in caso di parit vale il voto del presidente ; nei giudizi daccusa penale prevale il favor rei. LO STATUS DI GIUDICE COSTITUZIONALE

a) incompatibilit : lufficio del giudice costituzionale incompatibile con: la carica di parlamentare la carica di consigliere regionale lesercizio della professione di avvocato lesercizio di qualsiasi ufficio e impiego pubblico o privato lesercizio di funzioni di amministratore o sindaco di societ commerciale con scopo di lucro la presenza attiva in un partito politico e lo svolgimento di qualsiasi attivit per conto di esso la candidatura in elezioni amministrative o politiche. b) prerogative dei giudici costituzionali: immunit penale : la corte deve autorizzare a procedere insindacabilit : inperseguibili per le decisioni espresse inamovibilit : solo la corte pu autorizzare la rimozione o sospensione dei giudici retribuzione : pari a quella del primo presidente della corte di cassazione. Al presidente della corte consegnata inoltre unindennit di rappresentanza. Verifica dei poteri : il giudizio sui titoli di ammissioni dei membri alla corte riservato alla corte stessa che delibera a maggioranza assoluta dei suoi componenti. PREROGATIVE DELLA CORTE COSTITUZIONALE Autonomia regolamentare :consente alla corte di articolare la sua organizzazione interna e di disciplinare i suoi procedimenti Autonomia finanziaria : la corte provvede autonomamente alla gestione delle spese , secondo un proprio regolamento contabile e al di fuori del controllo della corte dei conti. Autonomia amministrativa : la corte gestisce i propri uffici Autonomia organizzativa : la corte a formare gli organi e le strutture. Tutela penale Autodichiarazione Inviolabilit delledificio.

REGOLE PROCEDURALI PER I GIUDIZI INNANZI ALLA CORTE Le udienze della corte sono pubbliche I procedimenti si svolgono secondo le norme per le procedure innanzi al consiglio di stato , in sede giurisdizionale. LATTIVITA DELLA CORTE COSTITUZIONALE I compiti della corte costituzionale: 1. giudicare sulle controversie relative alla legittimit costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni. 2. giudicare sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato e su quelli tra stato e regioni e tra le regioni. 3. giudicare sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica. 4. giudicare sullammissibilit delle richieste di referendum abrogativo. 28

IL SINDACATO DI LEGITTIMITA DELLE LEGGI Operazione di verifica volta ad accertare che una legge o un atto ad essa equiparato sia conforme alle norme della costituzione , che ne disciplinano forma e procedura dadozione e impongono o escludono determinati contenuti. SINDACATO PREVENTIVO o SUCCESSIVO ( quando esercitare il controllo ) Controllo precedente controllo di un provvedimento allentrata in vigore gi efficace della legge SINDACATO DIFFUSO O ACCENTRATO ( chi pu esercitare il controllo ) Ogni giudice ha il controllo riservato ad un il potere apposito organo di controllare SINDACATO INCIDENTALE O IN VIA PRINCIPALE ( quando pu essere richiesto il controllo) Pu essere richiesto solo pu essere richiesto Nel corso del giudizio direttamente da determinati Soggetti.

La nostra costituzione ha dato via ad un sistema misto , poich presenta: Un sindacato successivo accentrato incidentale in via principale . il sindacato esercita sulle leggi e sugli atti aventi forza di legge dello stato e delle regioni in particolare : le leggi costituzionali e di revisione costituzionale le leggi ordinarie dello stato gli atti aventi forza di legge i decreti del presidente della repubblica i decreti del presidente della repubblica le leggi regionali e le leggi delle province di Bolzano e Trento gli statuti regionali il referendum abrogativo. INCOSTITUZIONALITA DELLA LEGGE Eventuale difformit tra norma costituzionale e norma ordinaria comporta lillegittimit della norma . In particolare lillegittimit pu derivare dalla violazione di norme che : prevedono determinati procedimenti per la formazione degli atti legislativi ( vizi formali) impongono o vietano determinati contenuti ( vizi sostanziali ) 29

a) il primo punto fa riferimento allincostituzionalit formale ( violazione di norme sui procedimenti legislativi) b) il secondo punto invece si riferisce allincostituzionalit sostanziale ( incompatibilit dei contenuti ) PROCEDIMENTI PER I GIUDIZI DI COSTITUZIONALITA DELLE LEGGI Lordinamento italiano prevede 2 tipi di giudizi di legittimit costituzionale delle leggi: IN VIA INCIDENTALE : controversia giudiziaria pendente innanzi allautorit giudiziaria IN VIA PRINCIPALE : ricorso proposto immediatamente e direttamente alla corte costituzionale. GIUDIZIO IN VIA INCIDENTALE : presso il giudice a quo a) giudice a quo : la questione di costituzionalit pu essere sollevata nel corso di giudizio e deve svolgersi dinnanzi ad una autorit giudiziaria. b) Presupposti della questione di incostituzionalit: La pendenza di un giudizio dinnanzi ad una autorit giurisdizionale Lesistenza di una effettiva controversia di merito Linteresse di chi fa valere lincostituzionalit ad eccepire la questione di legittimit. c) Proposizione della questione : Dalle parti o dal pubblico ministero Dal giudice dufficio N.B. pu essere proposta in qualsiasi stadio di giudizio. d) valutazione del giudice : il giudice a quo deve : verificare che il giudizio principale non possa essere definito indipendentemente dalla risoluzione della questione di legittimit costituzionale. Accertare che la questione non sia manifestamente infondata vale a dire che vi sia almeno un ragionevole dubbio sulla legittimit costituzionale delle norme impugnate. e) decisione del giudice a quo : il giudice a quo dopo la valutazione pu : respingere la questione ( la questione pu essere riproposta nella fase successiva al gudizio) accogliere leccezione dincostituzionalit ( il giudice sospende il giudizio in corso e trasmette gli atti della corte costituzionale )

GIUDIZIO IN VIA INCIDENTALE Presso il giudice ad quem a) giudice ad quem autorit dinnanzi alla quale viene trasferito il giudizio , la corte costituzionale. I caratteri del giudizio sono: autonomia rispetto al giudice a quo 30

limpulso dufficio : il giudizio dinnanzi alla corte definito processo senza parti necessarie , in quanto lunica conseguenza della non costituzione delle parti dal processo principale la possibilit di decidere in camera di consiglio e non in pubblica udienza.

b) nomina delle parti : nel giudizio innanzi alla corte hanno facolt di costituirsi , a pro e contro la legittimit : le parti originanti il presidente del consiglio dei ministri il presidente della giunta regionale c) fissazione della discussione e forma del procedimento : il presidente della corte costituzionale fissa il giorno dudienza di discussione. 2 modi per svolgere il procedimento : in camera di consiglio ( senza parti ) in pubblica udienza ( con le parti ) d) la pronuncia della corte : le decisioni sono prese in camera di consiglio al termine della discussione , con la presenza dei soli giudici . dopo le decisioni ,la corte nomina un giudice che redige per iscritto la decisione con la motivazione.

TIPOLOGIA DELLE SENTENZE DELLA CORTE a) sentenza ad ordinanza la corte giudica in via definitiva con sentenza . Tutti gli altri provvedimenti di sua competenza sono adottati con ordinanza. b) le sentenze di accoglimento e di rigetto : le uniche sentenze che la corte sarebbe chiamata a pronunciare sono di due tipi : di accoglimento con cui si dichiara lincostituzionalit della norma , la quale cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla pubblicazione . Tale sentenza retroattiva. di rigetto con cui si dichiara infondata la questione di illegittimit , ed riservata al giudizio a quo .

NUOVE TIPOLOGIE DI SENTENZE INTRODOTTE DALLA CORTE INTERPRETATIVE : quando viene sollevata una questione dincostituzionalit e le parti o il giudice a quo hanno dovuto ricavare dal testo la norma di cui si dubita. Se la corte reinterpreta il testo ritenendolo costituzionale si ha una sentenza interpretativa di rigetto . Qualora i giudici ordinari non accettino linterpretazione della CORTE , questa pu con sentenza interpretativa di accoglimento , individuare i significati normativi incostituzionali , oppure emanare una sentenza di accoglimento considerando la prima interpretazione dei giudici ordinari lunica possibile , valutando la norma incostituzionale. 31

SENTENZE PARZIALI DI ACCOGLIMENTO : quando il testo normativo pu essere scisso in pi significati (norme) non alternativi , per cui la corte pu censurare i soli significati incostituzionali. SENTENZE ADDITIVE : quando la Corte dichiara lillegittimit di un testo nella parte in cui omette di disciplinare qualcosa che dovrebbe prevedere poich insita nella logica del sistema. SENTENZE SOSTITUTIVE : quando la Corte dichiara lincostituzionalit della norma nella parte in cui prevede certe conseguenze piuttosto che altre. SENTENZE MONITO (decisioni anomale) : quando la Corte invita il legislatore alla riforma di un complesso normativo .

LA DIMENSIONE TEMPORALE DEGLI EFFETTI DELLE SENTENZE DELLA CORTE Le sentenze di accoglimento hanno efficacia retroattiva. A) Generalit : Il giudizio di legittimit costituzionale pu essere promosso : Dal GOVERNO nei confronti delle LEGGI REGIONALI . Art 127 prevede che il governo , quando ritenga che una legge regionale eccede questa competenza pu entro 60gg promuovere la questione di costituzionalit della corte . Dalla REGIONE nei confronti di una LEGGE o ATTO AVENTE FORZA DI LEGGE dello stato o di unaltra REGIONE. Art 127 prevede che qualora una regione ritiene che tali atti ledano la sua sfera di competenza pu promuovere la questione di legittimit costituzionale alla corte entro 60gg dalla pubblicazione.

B) Caratteristiche del procedimento in via principale : Si tratta sempre di un giudizio successivo allapprovazione della legge o di un altro atto avente forza di legge . Sia il governo che le regioni possono richiedere lintervento della corte entro 60 gg dalla pubblicazione . Il giudizio della corte ha contenuto diverso a secondo di chi sia ad impugnare . Nel caso dello Stato infatti ,il nuovo assetto costituzionale riserva al livello di governo pi ampio una posizione peculiare , di tutela di istanza unitaria , che consente al governo dimpugnare in via principale una legge regionale . La regione pu , invece eccepire soltanto linvasione della propria sfera di competenza da parte di una legge statale o di altra regione . Il giudizio della corte ha carattere di PROCEDIMENTO ASTRATTO , nel senso che le disposizioni impugnate vengono valutate sotto il profilo formale del loro contenuto prescrittivo , a prescindere dalla loro concreta attuazione. Si tratta di una questione che pu essere sollevata facoltativamente dalle parti.

I CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE FRA STATO E REGIONI Se la regione invade con un suo atto la sfera di competenza assegnata dalla costituzione allo stato ovvero ad unaltra regione , lo stato e la regione rispettivamente interessata possono proporre ricorso alla corte costituzionale per il regolamento di competenza . Del pari pu produrre ricorso alla regione la cui sfera di competenza costituzionale sia invasa da un atto dello stato. 32

a) il parametro del conflitto : E necessario che siano state violate norme della costituzione o leggi costituzionali b) il contenuto del conflitto : Il conflitto tra stato e regioni pu configurarsi sia in termini di rivendicazione di unattribuzione che si ritiene usurpata dallaltro soggetto; sia in termini di interferenza nelle attribuzioni altrui , cagionato da un illegittimo esercizio di competenze proprie. c) Latto lesivo del conflitto: Il conflitto di attribuzione deve essere necessariamente originato da un atto lesivo di competenze. La lesione delle sfere di competenza non pu essere originata da leggi o atti equiparati , perch si entrerebbe nellipotesi di controversie di legittimit costituzionale , sempre sollevabili dinanzi alla Corte , ma in via principale. I CONFLITTI DI ATTRIBUZIONI FRA I POTERI DELLO STATO Art 134 attribuisce alla Corte Costituzionale il compito di giudicare sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello stato N.B. sono esclusi dalla giurisdizione della Corte i conflitti che insorgono fra organi dello stesso potere e i conflitti di giurisdizione. A) I soggetti del conflitto . Concetto di potere di stato: Per poteri dello stato dobbiamo intendere quegli organi competenti a dichiarare in via definitiva la volont dei poteri cui appartengono. Potenzialmente sono poteri tutti i soggetti titolari di attribuzioni in virt del testo costituzionale. B) Il parametro dei conflitti: Il conflitto fra i poteri deve avere un tono costituzionale : ci significa che almeno limputazione della funzione ad un determinato organo deve trovare il suo fondamento in norme costituzionali. C) Il contenuto del conflitto : Il giudizio dinanzi alla Corte pu essere originato sia dalla rivendicazione di competenze che si ritengono usurpate , sia dalla denuncia del cattivo uso delle attribuzioni altrui che intralcia il pieno esercizio delle proprie competenze . D) Loggetto del conflitto : Sono esclusi i conflitti meramente ipotetici ( non richiesta la sussistenza di un atto lesivo) , ed essendo comunque necessario che dal comportamento di un potere possa scaturire un concreto pericolo per la sfera di attribuzione. E) Aspetti procedurali: il conflitto dattribuzione pu essere sollevato in ogni tempo , purch la lesione o la minaccia siano ancora attuali . La Corte deve prima pronunciarsi per lammissibilit del ricorso . I GIUDIZI SULLE ACCUSE CONTRO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA La Corte Costituzionale artt 90 - 134 investita del potere di giudicare il Presidente della Repubblica per i reati di alto tradimento e di attentato alla Costituzione, se messo sotto accusa dal parlamento in seduta comune. Nei giudizi di accusa vengono aggiunti 16 giudici aggregati . 33

Le sentenze della Corte sono inappellabili. IL GIUDIZIO DI AMMISSIBILITA SULLE RICHIESTE DI REFERENDUM Questa una funzione della Corte che si esercita ex officio in virt della sua collocazione costituzionale di organo SUPER PARTES.

ORGANIZZAZIONE GIURISDIZIONALE DELLO STATO ITALIANO


LAMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA: Concetto , scopi e caratteri della giurisdizione : La giurisdizione una delle tre funzioni tipiche dello stato e consiste nella potest pubblica e autonoma di dare applicazione concreta alle NORME DELLORDINAMENTO GIURIDICO. Lesercizio della giurisdizione presuppone lesistenza della controversia sullapplicazione del diritto ,sorta o per lincertezza sulle norme giuridiche regolanti una data situazione , o per il rifiuto di un soggetto di osservare tali norme. Scopo della giurisdizione quello di dichiarare il diritto da applicare nella situazione controversa e costringere chi si rifiuti ad assoggettarvisi . La giurisdizione ha carattere secondario o sostitutivo , perch subentra quando in via primaria , non vi sia stata losservanza del diritto da parte dei soggetti.

TIPI DI GIURISDIZIONE: Giurisdizione ordinaria : Giurisdizione penale : competente per le violazioni che importano una sanzione penale. Giurisdizione civile : si occupa della tutela giurisdizionale dei diritti dei privati , i quali sono loro stessi ad attivarla mediante iniziativa. Fanno parte della giurisdizione ordinaria : Il giudice di pace ( organo monocratico per materie civili e penali) Il tribunale ( giudice unico le cui decisioni sono appellabili) La Corte dAppello ( giudice di secondo grado, collegiale) La Corte dAssise e la Corte dAssise dappello ( organi collegiali a composizione mista per i reati gravi) La Corte di Cassazione ( garantisce luniforme interpretazione della legge e delle normedi procedura ) Il tribunale per i minorenni e il tribunale di sorveglianza ( organi giudiziari ordinari con la presenza di cittadini estranei alla magistratura , ma competenti in materia ).

GIURISDIZIONI SPECIALI Sono quelle che si occupano di particolari controversie, secondo un criterio di specializzazione richiesto dalla loro natura tecnica. Esse sono: 34

AMMINISTRATIVA esercitata dal T.A.R. e dal consiglio di stato CONTABILE esercitata dalla corte dei conti IN MATERIA DI ACQUE PUBBLICHE esercitata dai tribunali regionali delle acque pubbliche e in secondo grado dai tribunali superiori delle acque pubbliche. MILITARE esercitata dai tribunali militari. PRINCIPI COSTITUZIONALI IN MATERIA DI GIURISDIZIONE

A) PRINCIPIO DI EGUAGLIANZA E IMPARZIALITA DEL GIUDICE Art 3 Cost. afferma che : < Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge , senza distinzioni > Ci equivale a dire che ciascun giudice deve essere imparziale e che nessuno pu essere privato del giudice naturale precostituito per legge. B) PRINCIPIO DI AUTONOMIA E INDIPENDENZA DEL GIUDICE. Art 101 Cost. lautonomia e lindipendenza del giudice sono valori strumentali alla libert di giudizio e alla necessaria condizione di terzo del giudice rispetto alle parti. C) PRINCIPIO DI GIUDICE NATURALE Art 25 Cost. < Nessuno pu essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge > Ci implica che la competenza del giudice deve essere determinata direttamente dalla legge e deve essere fissata prima del suo concreto esercizio con la distribuzione delle controversie , fatta seguendo criteri astratti.

D) PRINCIPIO DELLINAMOVIBILITA DEL GIUDICE Art 107 Cost. < I magistrati sono inamovibili . Non possono essere dispensati o sospesi , n destinati ad altre sedi o funzioni , se non dopo la decisione del C.S.M. ( consiglio supremo della magistratura) , il pubblico ministero gode delle garanzie previste dallordinamento giudiziario >. E) LAMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA IN NOME DEL POPOLO ( art 101 Cost.) Cio la funzione giurisdizionale espressione dello stato comunit ed svolta imparzialmente super partes. F) TENDENZIALE UNITA DELLA GIURISDIZIONE Art 102 Cost. < La funzione giurisdizionale esercitata da magistrati ordinari e regolati dallordinamento giudiziario > < non possono essere istituiti giudici speciali competenti in singole materie , ma solo sezioni specializzate >. Non possono essere istituiti giudici straordinari. G) OBBLIGO DI MOTIVAZIONE PER TUTTI I PROVVEDIMENTI GIURISDIZIONALI Art 111 Cost. comma 6 < Tutti i provvedimenti giurisdizionali (sentenze , decreti , ordinanze ) necessitano sempre di una motivazione la quale permette alla parte di controllare le pronunce e di presentare eventuale ricorso dinanzi al giudice >.

H) IL DIRITTO ALLA TUTELA GIURISDIZIONALE 35

Art 24 Cost. comma 1 < tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi > Questo istituto si avvale anche contro gli atti della pubblica amministrazione. Diritto a tutti coloro che si trovano sullo stato , anche i non cittadini. Include leffettiva partecipazione della parte al processo mediante adeguata informazione sulle vicende di giudizio , nonch la possibilit di essere ascoltato ogni volta che il giudice deve decidere. Inoltre la difesa deve essere assicurata anche ai non abbienti ( patrocinio a spese dello stato).

I) LIRRETROATTIVITA DELLE LEGGI PENALI INCRIMINATRICI Lart 25 Cost. basato sulla massima << nullum crimen , sine previa leges >> esprime che la legge penale si applica solo ai fatti commessi dopo la sua entrata in vigore. L) IL DIVIETO DI ESTRADIZIONE PER I MOTIVI POLITICI , ECCETTO I DELITTI DI GENOCIDIO. Art 26 Cost. i delitti politici sono quelli punibili per discriminare finalit di persecuzione Politica. M) IL GIUSTO PROCESSO La legge costituzionale n 2 del 23/11/1999 ha introdotto nel corpo dellart 111 della Costituzione 5 nuovi commi che sanciscono i principi fondamentali del GIUSTO PROCESSO. I PRINCIPI DELLART 111 SONO: RISERVA ASSOLUTA DI LEGGE per a materia processuale TERZIET ED IMPARZIALITA DEL GIUDICE arbitro nel processo di parti. FORMAZIONE DELLA PROVA NEL CONTRADDITTORIO DELLE PARTI (ricerca dialettica) Ammissibilit di deroghe per la dialettica nel caso di consenso dellimputato , oggettiva impossibilit dialettica nella formazione della prova o provata condotta illecita. PARITA almeno giuridica tra le parti ed in particolare tra il pubblico ministero e la difesa dellimputato. RAGIONEVOLE DURATA del procedimento ( non troppo protratto) Diritto dellinquisito ad uninformativa della natura e dei motivi dellaccusa tempestiva, riservata ed esauriente. Concreta possibilit di difesa per linquisito con adeguato tempo e condizioni . Diritto dellaccusato alla produzione di prove a districo Limite al REGIME DEI PENTITI Diritto dellaccusato allidioma da lui comprensibile. IL PUBBLICO MINISTERO NELLA COSTITUZIONE un magistrato che esercita la funzione requirente , cio promuove lazione penale non appena viene a conoscenza di un reato , dando vita al processo penale. Considerata la delicatezza del ruolo della pubblica accusa nel processo , il pubblico ministero distinto ed autonomo rispetto ai giudici che dovranno giudicare la fondatezza delle accuse. Sul piano strutturale ed organico , giudice e pubblico ministero sono entrambi magistrati , solo che la costituzione riconosce loro diverse funzioni, di giudizio al primo , e di accusa al p.m. 36

Per lart 112 Cost. il pubblico ministero ha lobbligo di esercitare lazione penale; obbligo a salvaguardia delluguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. IL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA ( C.S.M.) A) COMPOSIZIONE: Per attuare lautonomia funzionale (art 101) e autonomia organizzatoria (art 104) , il CSM ha assunto una posizione diversa trasformandosi in un organo autonomo cui spetta la qualifica di potere dello stato indipendente dagli organi giurisdizionali , i quali costituiscono un potere a parte . il C.S.M. presieduto dal presidente della repubblica ed composto da: 3 membri di diritto Presidente della Corte di Cassazione Procuratore generale presso la Cassazione Presidente della Repubblica 24 membri elettivi di cui 16 eletti dai magistrati nellambito degli appartenenti alla loro categoria e 8 eletti dal Parlamento tra i professori universitari in materie giuridiche e gli avvocati con 15 anni di servizio(carica 4 anni) il vice presidente eletto tra i membri eletti dal parlamento. B) I COMPITI DEL C.S.M.: Il C.S.M. lunico organo competente per : Assegnazioni , mutamenti di sedi e funzionali dei magistrati. Promozioni , trasferimenti e provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati Designazione per la nomina della cassazione , di professori e avvocati Nomina e revoca dei magistrati onorari e dei giudici laici Pareri al Ministro della Giustizia , se richiesti. Nomina dei membri delle commissioni per le assunzioni in magistratura. C) RAPPORTI FRA C.S.M. E Ministro della Giustizia: Per lart 110 Cost. , spettano al ministro della Giustizia lorganizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia. D) SCIOGLIMENTO DEL C.S.M. La Cost. non prevede tale procedimento , anche se lart 31 della legge 195/1958 prevede lo scioglimento del C.S.M. in caso dimpossibilit di funzionamento dellorgano ; potest attribuita al Presidente della Repubblica. LA RIFORMA DELLORDINAMENTO GIUDIZIARIO Lordinamento giudiziario subir una sostanziale riforma nel momento in cui il Governo eserciter la delega della legge n150 del 25/7/2005 . La delega destinata ad incidere sulla disciplina dellaccesso alla magistratura e della progressione economica e delle funzioni dei magistrati ; sulla formazione e aggiornamento professionale dei magistrati sullorganizzazione della funzione del pubblico ministero ; sulla individuazione delle fattispecie dillecito disciplinare. PUNTI PRINCIPALI DELLA LEGGE 150 DEL 25/7/2005 Concorso unico per accesso alla magistratura. 37

Progressione economica automatica, progressione nelle funzioni basata sulla positiva valutazione. Istituzione della scuola superiore della magistratura Riorganizzazione dellufficio del pubblico ministero (gerarchizzazione interna) Istituzione del consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari presso le corti dappello. ( funzioni consultive e di vigilanza ) Tipizzazione degli illeciti disciplinati dai magistrati.

LE AUTONOMIE TERRITORIALI
IL REGIONALISMO ITALIANO
Lassetto regionale italiano ha subito una lunga e travagliata evoluzione: XIX secolo lItalia suddivisa in stati di diversa grandezza e importanza 1861 UNITA DITALIA , tendenza ad accentrare il potere , massima durante il fascismo. 1946 redazione della Costituzione , prima idea di una Italia regionalista. LATTUAZIONE DELLORDINAMENTO REGIONALE Le prime 4 regioni ad autonomia speciale , previste dalla Costituzione , furono nel 1948 : Sicilia , Sardegna , Valle dAosta e Trentino Alto Adige . La regione Friuli Venezia Giulia fu istituita solo nel 1963 quando si defin il confine con la Jugoslavia. Le regioni ad autonomia ordinaria sono state istituite nel 1970 con la legge 281 che conteneva i provvedimenti finanziari per lattivazione e la delega al Governo per il passaggio delle funzioni statali alle regioni nei limiti della loro competenza. Nel 1972 sono stati emanati i decreti governativi delegati che trasferivano alle regioni ordinarie le funzioni nelle materie loro attribuite dalla Costituzione. IL DIBATTITO SULLA RIFORMA DELLA FORMA DI GOVERNO STATO UNITARIO , STATO REGIONALE , E STATO FEDERALE 1990 il tema di un maggiore decentramento e di una pi estesa attribuzione di poteri alle regioni entrato nel dibattito politico. LA LEGGE COSTITUZIONALE n 3 DEL 18 OTTOBRE 2001 RIFORMA IL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE: Art 114 vede ribaltata lelencazione degli enti territoriali : Comuni , Province , Regioni e Stato. Lautonomia goduta dagli enti sopraelencati nel nuovo art 114 definita piena , poich trova un limite invalicabile nei principi fissati dalla Costituzione. Roma , capitale dItalia , ha un ordinamento oggetto di specifica previsione da parte di una legge dello stato. Sia le regioni speciali , che le regioni ordinarie possono beneficiare di forme e condizioni particolari di autonomia. Viene riconosciuta una politica estera alle regioni. Sono abrogati gli articoli 115 , 124 , 125 comma 1 128 , 129 ,130 della Costituzione.

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LATTUAZIONE DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE LEGGE 131/03 del 5 giugno reca < disposizioni per ladeguamento dellordinamento della Repubblica alla legge costituzionale del 18 ottobre 2001 n3 >. LE AUTONOMIE TERRITORIALI NELLA NUOVA RIFORMA COSTITUZIONALE Nei mesi immediatamente successivi alla legge del 2001 , sono stati presentati diversi disegni di legge di modifica della Costituzione. RIFORMA SULLA DEVOLUTION: era costituito da un solo articolo che attribuiva alle regioni la possibilit di attivare la potest legislativa esclusiva in quattro materie. RIFORMA BOSSI IALOGGIA: Proclamazione della Repubblica quale garante dei principi costituzionali Nuova classificazione delle materie di competenza legislativa statale e regionale Veniva reintrodotto il limite dellinteresse nazionale nellesercizio della potest legislativa regionale.

LE REGIONI E IL SISTEMA DI GOVERNO REGIONALE Lassetto territoriale della repubblica. a) introduzione: Art 114 : la Repubblica costituita < dai comuni , dalle province, dalle citt metropolitane ,dalle regioni e dallo stato> e da un ente sovrano ,da enti pubblici territoriali dotati di personalit giuridica pubblica e di unautonomia variamente modulata. b) Lo status di Roma come capitale della repubblica: la legge 3/2001 sancisce lo status di Roma come capitale . AUTONOMIA E NATURA GIURIDICA DELLE REGIONI a) lautonomia regionale La Repubblica riconosce e promuove le autonomie locali Le regioni sono dotate come enti locali di : - AUTONOMIA STATUARIA : hanno la possibilit di adottare un proprio Statuto avente per oggetto lorganizzazione e il funzionamento dellente per le attivit non regolate dalla Costituzione. - AUTONOMIA DINDIRIZZO POLITICO : possono esprimere un indirizzo anche se diverso da quello nazionale - AUTONOMIA LEGISLATIVA : capacit di emanare leggi con valore ordinario efficaci limitatamente al territorio regionale - AUTONOMIA AMMINISTRATIVA : dotate di un proprio apparato amministrativo capace di emanare atti amministrativi. - AUTONOMIA FINANZIARIA : godono di unautonomia per le entrate e uscite. 39

b) Natura giuridica delle regioni Parte della dottrina considera le regioni enti costituzionali , parte invece attribuisce rilevanza costituzionale.

ELEMENTI COSTITUTIVI DELLE REGIONI a) IL TERRITORIO E definito lambito spaziale in cui la regione esercita i poteri e le funzioni, sia il centro di riferimento dinteressi comunitari che gli organi regionali devono soddisfare. b) LA POPOLAZIONE la comunit locale residente nel territorio gode dei servizi personali e dellattivit autoritativa , oltre che di numerosi diritti di partecipazione alla vita politica regionale enunciati dalla costituzione. c) LAPPARATO AUTORITARIO la regione dispone di propri organi , espressamente previsti dalla Costituzione e da leggi costituzionali , che esercitano le funzioni amministrative e legislative. LE REGIONI AD AUTONOMIA ORDINARIA E SPECIALE Nel nostro ordinamento esistono regioni a statuto ordinario disciplinate uniformemente dal titolo V della Costituzione e regioni a statuto speciale disciplinate dallart 116 della Cost. che assicura loro condizioni particolari dautonomia secondo Statuti con leggi Costituzionali. SISTEMA DI GOVERNO REGIONALE La costituzione con lart 121 prevede che tutte le regioni siano dotate di una struttura basata su 3 organi di vertice : CONSIGLIO REGIONALE ( potest legislativa ) GIUNTA REGIONALE (organo esecutivo) PRESIDENTE DELLA GIUNTA IL CONSIGLIO REGIONALE a) NOZIONE . E lorgano rappresentativo della collettivit regionale . I consigli vengono eletti dai cittadini maggiorenni che abbiano la residenza nella regione mediante suffragio universale e diretto. SISTEMA ELETTORALE REGIONALE (LEGGE 43/95) Sistema proporzionale per lelezione dei 4/5 dei consiglieri Sistema maggioritario per lelezione di 1/5 dei consiglieri Utilizzo di una sola scheda Espressione di un solo voto sia per la quota proporzionale che per quella maggioritaria . Premio di maggioranza per la lista regionale che ottiene il maggior numero di voti. Il numero dei consiglieri regionali fissato dallart 2 della legge 101/ 1968 con un numero minimo di 30 consiglieri per regioni con 1 milione di abitanti e un massimo di 80 consiglieri per regioni con oltre 6 milioni di abitanti. 40

Il consiglio ha durata di 5 anni dalla data di elezione , e termina il 46 giorno antecedente alle nuove elezioni , periodo dopo il quale il consiglio si trova in un periodo di quiescenza. Il consiglio elegge un presidente ed un ufficio di presidenza con compiti di direzione e garanti della disciplina delle sedute. Vi sono inoltre commissioni permanenti e speciali (PROCEDIMENTI LEGISLATIVI E ISPETTIVI) , i gruppi consiliari e la conferenza dei capigruppo.

b) Lo status di consigliere regionale godono di : Insindacabilit Libert da qualsiasi vincolo di mandato inerente alle loro funzioni. Particolare trattamento economico, dovuto alla loro indipendenza economica. <Non godono invece dimmunit penali e non occorre autorizzazione a procedere> c) Funzioni del consiglio: art 121 Cost. :< il consiglio titolare della potest legislativa regionale. Approva e modifica lo statuto . Partecipa ad alcuni momenti della politica del paese>. Formula proposte di legge al parlamento Esprime pareri per gli art. 132 , 133 della Cost. Elegge i delegati per lelezione del presidente della repubblica. Pu richiedere il referendum abrogativo o consultivo.

LA GIUNTA REGIONALE a) Nozione E lorgano esecutivo della regione. La legge costituzionale 1/1999 , attribuisce al presidente della giunta il potere di nomina e revoca dei componenti della Giunta, anche se salvaguarda la facolt degli statuti di disporre diversamente. b) Funzioni La giunta lorgano esecutivo della regione : Presiede allattuazione e delle deliberazioni e delle leggi del consiglio. Possiede linizia legislativa Esercita la potest regolamentare secondo lo statuto. Gestisce lente , dirige gli uffici regionali , amministra il patrimonio . Predispone i programmi di sviluppo regionale. Decide sui ricorsi di legittimit costituzionale e sui conflitti di attribuzione. Non pu tuttavia esercitare la funzione legislativa in sostituzione del consiglio. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE a) Nozione Il presidente della regione anche il presidente della giunta regionale. Eletto a suffragio universale e diretto 41

b) Poteri e funzioni Come Presidente della Regione : svolge una generale funzione di rappresentanza esterna della regione , promulga le leggi ed emana i regolamenti regionali , indice i referendum. Come Presidente della Giunta : dirige la politica regionale e n responsabile.

c) Le ipotesi di cessazione della carica di presidente ( Art 126 ) Ipotesi: 1. Approvazione del consiglio regionale ,a maggioranza assoluta , di una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta. 2. Rimozione , dimissioni volontarie , impedimento permanente o morte del Presidente. 3. Dimissioni contestuali della maggioranza dei componenti del Consiglio . IL DIFENSORE CIVICO REGIONALE Si tratta di un organo di tutela del cittadino da possibili abusi del potere amministrativo. Controlla il buon andamento dellamministrazione regionale. LAUTONOMIA STATUARIA GLI STATUTI REGIONALI NELLA COSTITUZIONE a) Regioni Speciali lart 116 comma 1 , la costituzione sancisce :<< Il Friuli Venezia Giulia , la Sardegna ,la Sicilia, il Trentino Alto Adige / sudtirol e la Valle dAosta dispongono di condizioni e forma particolari di autonomia, secondo rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale>> Implica un carattere formalmente e materialmente costituzionale degli statuti e delle regioni speciali. Le norme in essi contenuti prevalgono, su leggi statali ordinarie e su quelle regionali. Essendo disposizioni di carattere speciale esse prevalgono sulle stesse norme costituzionali generali dettate per le regioni.

b) Regioni Ordinarie Art 123 della Costituzione si discosta dal precedente testo della norma costituzionale sotto 2 profili: La previsione che ciascuno statuto deve armonizzarsi con la sola Costituzione , essendo stato escluso il riferimento alle leggi della repubblica ai cui principi fondamentali lo Statuto doveva uniformarsi secondo la disciplina previgente. Lampliamento della disciplina statuaria estesa alla determinazione della forma di governo e ai principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della regione. 42

IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DEGLI STATUTI La legge regionale deve essere approvata a maggioranza assoluta dei componenti con due deliberazioni successive ad intervallo minimo di 2 mesi. Il ricorso del governo per la legittimit costituzionale deve essere proposto dinanzi alla Corte entro 30 gg dalla seconda deliberazione. Lo statuto sottoposto a referendum popolare quando, entro 3 mesi dalla seconda deliberazione ,ne faccia richiesta 1/50 degli elettori regionali o 1/5 del consiglio . Scaduti i 3 mesi senza alcuna richiesta referendaria , lo statuto viene promulgato e assoggettato alla pubblicazione necessaria per lentrata in vigore. CONTENUTO DEGLI STATUTI

Art 123 della Costituzione definisce il contenuto necessario degli Statuti: Devono regolare la Forma di Governo Regionale , ossia lassetto dei rapporti fra gli organi di governo regionale. (la Costituzione stabilisce quanti e quali sono gli organi e le loro funzioni fondamentali , alcune incompatibilit relative allo status di consigliere , che il sistema elettorale sia definito da leggi regionali). Devono regolare i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della regione. Devono regolare lesercizio del diritto diniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi. Devono regolare la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali. Devono regolare il consiglio delle autonomie locali quale organo di consultazione fra la regione e gli enti locali.

LAUTONOMIA LEGISLATIVA
PERCORSO STORICO E ATTUALE FORMA DELLAUTONOMIA LEGISLATIVA. a) La potest legislativa prima della riforma: Il riconoscimento alle regioni ordinarie e speciali dellautonomia legislativa , pone lente regione in una posizione primaria e sovraordinata rispetto a province e comuni , titolari di potest normativa limitata al solo ambito statuario e regolamentare. b) La potest legislativa dopo la riforma La completa riformulazione dellart 117 della Costituzione , in seguito allapprovazione della legge Costituzionale 3/2001 ha portato un totale ribaltamento della precedente suddivisione della potest legislativa tra lo stato e le regioni. Il nuovo testo distingue tra: POTESTA LEGISLATIVA ESCLUSIVA DELLO STATO Allo stato viene attribuita una potest legislativa esclusiva e piena , vincolata da un limite generale di materia , da intendersi che essa deve essere esercitata limitatamente alle materie che la Costituzione espressamente gli attribuisce. POTESTA LEGISLATIVA CONCORRENTE SPETTANTE ALLE REGIONI Nelle materie di legislazione concorrente , spetta alle regioni la potest legislativa , salvo che per la determinazione dei principi fondamentali , riservata alla legislazione dello stato. POTESTA LEGISLATIVA RESIDUALE SPETTANTE ALLE REGIONI 43

Spetta alle regioni la potest legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello Stato. Alle regioni spetta una potest legislativa di tipo primario , ossia limitata soltanto dal rispetto della Costituzione , dallordinamento comunitario e degli obblighi internazionali.

POTESTA LEGISLATIVA DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE Gli statuti delle regioni a statuto speciale prevedono 3 tipologie di potest legislative: Potest legislativa piena o esclusiva Potest legislativa ripartita o concorrente Potest legislativa integrativo attuativa ( consente a queste regioni dintegrare e attuare leggi statali nelle materie individuate dagli statuti) REGIONALISMO DIFFERENZIATO Art 116 comma 3 : introduce il principio della differenziazione degli ordinamenti delle regioni a Statuto ordinario. A ciascuna regione viene concessa la possibilit di negoziare con lo Stato , le forme e le condizioni particolari di autonomia che incidono sul piano amministrativo e finanziario e anche su quello legislativo. LIMITI DELLATTIVITA REGIONALE LEGISLATIVA 1. LIMITE COSTITUZIONALE Le leggi regionali sono subordinate al rispetto della Costituzione 2. I LIMITI DERIVANTI DALLORDINAMENTO COMUNITARIO E DAGLI OBBLIGHI INTERNAZIONALI Sono il divieto dintrodurre nellordinamento norme giuridiche che pongono lo Stato in condizione dinfrazione nei confronti della normativa comunitaria ovvero degli obblighi internazionali. 3. IL LIMITE TERRITORIALE La regione esercita la sua potest legislativa per soddisfare interessi esclusivamente o prevalentemente localizzati sul territorio di sua pertinenza , che ne costituisce il limite naturale e invalicabile. 4. IL LIMITE DELLE MATERIE Tale limite vige sia per la legislazione concorrente le cui materie sono elencate nellart 117 sia per la legislazione residuale. 5. IL LIMITE DEI PRINCIPI FONDAMENTALI Si tratta di un limite riferibile alla legislazione concorrente la quale si esplica allinterno del quadro di riferimento tracciato dalla legislazione statale di cornice ratione materiae 6. IL LIMITE DELLE NORME FONDAMENTALI DELLE RIFORME ECONOMICOSOCIALI E DEI PRINCIPI GENERALI DELLORDINAMENTO GIURIDICO DELLO STATO. Si tratta di limiti applicabili alla legislazione piena delle regioni speciali. Il primo fa riferimento a norme costituzionali o di leggi statali destinate a introdurre significative novit nel tessuto dei rapporti economico-sociali costituzionalmente rilevanti esprimendo esigenze di carattere unitario da attuare in modo uniforme. 44

Il secondo agli ordinamenti e direttive di carattere generale e fondamentale che si possono desumere dalla connessione sistematica , dal coordinamento e dallintima razionalit delle norme che concorrono a formare ,in un dato momento storico ,il tessuto dellordinamento vigente. IL PROCEDIMENTO DI FORMAZIONE DELLE LEGGI REGIONALI Liniziativa legislativa disciplinata dallo Statuto , che pu affidarla alla giunta , eventualmente riservandole liniziativa per alcune leggi , ai singoli consiglieri regionali ,agli elettori regionali , ai consigli provinciali e comunali , al consiglio delle autonomie locali, alle formazioni sociali. Listruttoria svolta dalle commissioni permanenti in sede referente come quelle parlamentari. La fase deliberativa si svolge innanzi allassemblea regionale , non essendo prevista una norma analoga allart 72 comma 3 , che introduce il procedimento decentrato in sede deliberante . Alcuni statuti prevedono il procedimento redigente , in base al quale i progetti di legge sono approvati nei singoli articoli dalle commissioni , allassemblea spetta solo il voto finale. Scompare la fase dintegrazione dellefficacia. Dopo la fase deliberativa resta la sola promulgazione e successiva pubblicazione.

I CONTROLLI SULLE LEGGI REGIONALI La legge costituzionale 3/2001 elimina del tutto ogni forma di controllo statale sulliniziativa legislativa delle regioni.

LAUTONOMIA REGOLAMENTARE E LESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE.


LA POTEST REGOLAMENTARE DELLE REGIONI. A) Ricostruzione storica dellistituto Il riconoscimento della potest regolamentare alle regioni , intesa come facolt di dettare una normazione di rango secondario , ha originariamente trovato codificazione a livello costituzionale nellart 121. Con la legge di riforma federale la previsione dellart 121 , che definisce la titolarit della potest regolamentare , si completa e si perfeziona nella lettura con il combinato disposto dellart 117 , comma 6 che recita: << La potest regolamentare spetta allo stato nella materia di legislazione esclusiva , salvo delega alle regioni. La potest spetta alle regioni in ogni altra materia>>. La riforma costituzionale affida alle regioni la competenza generale in ambito regolamentare in analogia a quanto previsto per la potest legislativa.

B) Titolarit del potere regolamentare e tipologie di regolamenti regionali:

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Sar lo statuto a decidere se attribuire la potest regolamentare al consiglio piuttosto che alla giunta o al suo presidente , oppure introdurre un sistema misto incentrato su tipologie differenti di regolamenti la cui emanazione affidata ad organi diversi.

LESERCIZIO DELLE FUNZIONI AMMINISTRATIVE E LINVERSIONE DELLA REGOLA DEL PARALLELISMO. Ai sensi dellart 118 , alle regioni spettavano le funzioni amministrative nelle stesse materie oggetto di competenza legislativa ex art 117. ( formulazione antecedente alla riforma ) Tale corrispondenza tra le aree di competenza legislativa e quelle di competenza amministrativa era chiamata regola del parallelismo , per cui il soggetto che detta la disciplina di un determinato ambito oggettivo ne cura necessariamente anche lattuazione a livello amministrativo. In questo contesto si inserita la legge 59/1997 (Bassanini) , che avviato un ampio programma di cessione di funzioni amministrative statali alle regioni e agli enti locali.

DAL PRINCIPIO DEL PARALLELISMO AL PRINCIPIO DELLA SUSSIDIARIET Il nuovo art 118 attribuisce la titolarit generale delle funzioni amministrative in capo ai comuni e in via subordinata , qualora lo impongano esigenze di unitariet , ne prevede il conferimento a province , citt metropolitane , regioni e stato. La costituzione prevede lordine dimensionale inverso rappresentato dalla sussidiariet verticale , cio la gestione amministrativa della cosa pubblica deve essere affidata alla struttura pi vicina alla cittadinanza. Viene disposto che i comuni , province e citt metropolitane siano titolari di funzioni proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale , secondo le rispettive competenze . CON LEGGE STATALE : per le funzioni che riguardano uno degli ambiti di legislazione esclusiva dello stato individuati dallart 117 comma 2. - CON LEGGE REGIONALE : se le funzioni da ripartire sono relative alle materie di potest legislativa regionale concorrente o a quella di potest legislativa residuale. LA SUSSIDIARIET ORIZZONTALE Lart 118 della Costituzione comma 4 , riformulato con la legge costituzionale 3/2001 fa assurgere a rango di principio costituzionale la c.d. sussidiariet orizzontale per cui sia lo Stato che gli altri enti territoriali sono invitati a favorire << lautonoma iniziativa dei cittadini , singoli e associati , per lo svolgimento di attivit dinteresse generale>>. IL CONTROLLO SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI REGIONALI Lart 125 comma 1 , che prevedeva il controllo sugli atti amministrativi da parte di unapposita commissione statale di controllo stato radicalmente riscritto dalla legge n 127 del 15/5/1997 che assoggetta a sindacato soltanto 2 categorie di atti: I regolamenti regionali Gli atti costituenti adempimento degli obblighi derivanti dallappartenenza alla comunit europea. 46 -

LAUTONOMIA FINANZIARIA
Introduzione: art 119 della Costituzione , nel quale viene riconosciuta lautonomia finanziaria degli enti territoriali, vale a dire la potest di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse finanziarie di cui necessitano per la realizzazione delle funzioni loro affidate. N.B. la Corte Costituzionale ha precisato che lattuazione del nuovo disegno costituzionale richiede lintervento del legislatore statale il quale dovr stabilire i principi per i legislatori regionali , fissando anche per linee generali il sistema tributario delineando gli spazi e i limiti della potest impositiva di stato , regioni ed enti locali. LA FINANZA ORDINARIA Dal nuovo testo dellart 119 se confrontato con la precedente versione si possono ricavare i seguenti concetti chiave: Lautonomia ora attribuita anche ai comuni , province e citt metropolitane , oltre che alle regioni. Lautonomia finanziaria intesa come il bilancio tra spese e entrate della regione e non pi solo le spese. Il suddetto punto sottolineato nel momento in cui si afferma che << gli enti territoriali stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri>>. La legislazione statale pu imporre agli enti territoriali dei vincoli sulle politiche di bilancio anche se si traducono prettamente in limiti alle spese. Tali vincoli non possono mai eccedere lautonomia costituzionale Viene affermato il principio della territorialit dellimposta in base al quale parte del gettito di un territorio deve rimanere nella comunit che lo ha prodotto. IL FONDO PEREQUATIVO Strumento istituito per i territori con minore capacit fiscale per abitante che dovrebbe compensare eventuali squilibri fra le entrate tributarie delle regioni e consentire uniformi livelli di servizi su tutto il territorio nazionale. LA FINANZA STRAORDINARIA RISORSE AGGIUNTIVE DESTINATE DALLO STATO Secondo il comma 5 dellart 119 << per promuovere lo sviluppo economico , la coesione e la solidariet sociale , per rimuovere gli squilibri , per il rispetto dei diritti della persona o per scopi diversi dal normale esercizio delle funzioni , lo stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali per determinati comuni , province , citt e regioni >>. Caratteristiche dei trasferimenti aggiuntivi : possono essere assegnate solo ad alcuni enti territoriali. Le aree dindirizzo delle risorse possono essere individuate su tutto il territorio nazionale . Hanno un vincolo di destinazione citato nellarticolo.

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IL PARALLELISMO FUNZIONI E RISORSE Il comma 4 dellart 119 afferma che le risorse autonome degli enti territoriali e i trasferimenti erogati dal fondo perequativo devono consentire di finanziare integralmente le proprie spese di funzionamento dintervento e di amministrazione. Parallelismo tra le funzioni esercitate dallente territoriale e le risorse di cui disporre per esercitare tali compiti. I RAPPORTI FRA I DIVERSI LIVELLI DI GOVERNO LA FUNZIONE DINDIRIZZO E DI COORDINAMENTO DELLO STATO Secondo lart 118 comma 3 , circa limmigrazione , lordine pubblico e la sicurezza vi devono essere forme di coordinamento tra stato e regioni. Per quanto riguarda la funzione dindirizzo e coordinamento essa veniva riservata dalla legge 281/1970 nellart 17 allo stato , ma nel nuovo assetto costituzionale dei rapporti fra i diversi livelli di governo questa funzione non trova pi una copertura costituzionale , infatti assumono rilievo principi diversi: Gli enti territoriali sono enti ad autonomia costituzionalmente riconosciuta Le funzioni amministrative sono allocate secondo i principi di sussidiariet differenziazione ed adeguatezza La pubblica amministrazione necessariamente multipla e ammette istituzioni autonome e differenziate. LE CONFERENZE STATO AUTONOMIE TERRITORIALI Il nuovo titolo V non definisce le sedi di riunione fra gli enti della repubblica , tuttavia sono ancora vigenti le conferenze permanenti: CONFERENZA TRA STATO E REGIONI : istituita nel 1983 con un ruolo meramente consultivo , presieduta dal presidente del consiglio. Questa promuove e stipula intese ed accordi fra Governo e Regioni. CONFERENZA TRA STATO CITTA E AUTOMIE LOCALI : istituita nel 1996 , presso la presidenza del consiglio dei ministri con i compiti di coordinamento , studio , informazione , confronto sulle problematiche di politica generale , incidenti le funzioni di province e comuni. CONFERENZA UNIFICATA : istituita nel 1997 , per la trattazione delle materie e dei compiti dinteresse comune delle regioni , delle province e dei comuni.

LA COMMISSIONE PARLAMENTARE PER LE QUESTIONI REGIONALI Art 126 della Costituzione , prevede la consultazione nei casi di scioglimento del consiglio regionale e di rimozione del presidente della giunta di questa commissione.

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Il suo principale compito quello consultivo , in particolare su : Schemi e decreti legislativi Disegni di legge del senato Progetti di legge delle camere Documenti di programmazione economico finanziaria Atti dindirizzo e coordinamento Decreti di coordinamento di funzioni amministrative alle autonomia territoriali

LA CABINA DI REGIA NAZIONALE stata istituita dalla legge 341/1995 , con il compito di operare come struttura di riferimento nazionale per le amministrazioni centrali e regionali al fine di coordinare e promuovere iniziative volte allutilizzo dei fondi strutturali comunitari ( finanziamenti della Comunit Europea ) Inoltre , assicura la cooperazione con le cabine di regia regionali e infine controlla lo stato di attuazione dei singoli programmi delle amministrazioni. I POTERI SOSTITUTIVI DI STATO E REGIONI Esiste innanzitutto un potere sostitutivo straordinario assegnato al livello di governo statale dallart 120 comma 2 della Costituzione , che prevede che il governo possa sostituirsi ad organi delle regioni e degli enti locali: - nel caso di mancato rispetto delle norme e dei trattati internazionali - in caso di grave pericolo per la comunit - quando lo richiedono la tutela dellunit giuridica o dellunit economica

Art 117 comma 5 della Costituzione attribuisce a una legge statale il compito di disciplinare il potere sostitutivo in caso di mancata attuazione ed esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dellunione europea. SOSTITUZIONE DI TIPO LEGISLATIVO La Corte Costituzionale ha delineato unulteriore figura dintervento sostitutivo di tipo amministrativo dallart 118 che attribuibile sia allo Stato che alle regioni.

IL RAPPRESENTANTE DELLO STATO PER I RAPPORTI CON LE AUTONOMIE Esso il nuovo commissario del governo , al quale sono attribuiti tutti i compiti di accordo tra lo Stato e le Regioni ; la suddetta carica ricoperta dal prefetto , il quale il rappresentante dello Stato allinterno della Regione.

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COMUNI , PROVINCE E CITT METROPOLITANE Le autonomie locali dalla legge 142/1990 alla riforma Costituzionale del titolo V del 2001 : lart 5 della Costituzione prevede la tutela e il riconoscimento delle autonomie locali :

Comuni Province Comunit montane ( enti locali costituiti fra comuni montani e parzialmente montani anche se di province diverse) Comunit isolane e darcipelago ( isole e arcipelaghi ad eccezione della Sicilia e della Sardegna) Unioni di comuni ( enti locali formati da 2 o pi comuni) Citt metropolitane

T.U.E.L. Testo Unico Delle Leggi sullOrdinamento degli Enti Locali ( 18/8/2000) un testo unico che raccoglie le norme dellordinamento degli enti locali, ma non ne esclude future sostanziali modifiche. LA PROVINCIA Art 3 comma 3 T.U.E.L. : un ente locale intermedio tra comune e regione con il compito di curare gli interessi e promuovere lo sviluppo della comunit provinciale. a) gli organi : Il consiglio provinciale con le funzioni dindirizzo e controllo amministrativo La giunta provinciale organo esecutivo con competenza autonoma residuale Il presidente della provincia rappresenta lente , convoca la giunta , esercita le funzioni attribuitegli dallo statuto e dai regolamenti , responsabile dellamministrazione della Provincia , nomina , designa e revoca i rappresentanti provinciali. eletto a suffragio universale e diretto. Il segretario Provinciale come il segretario comunale I dirigenti provinciali come i dirigenti comunali Il difensore civico come il difensore civico del comune Il direttore generale nominato dal presidente provinciale ed ha funzioni di coordinamento dei dirigenti. Il presidente pu attribuire tali funzioni al segretario . ( INCARICO FIDUCIARIO)

b) attribuzioni : Ai sensi dellart 19 T.U.E.L alla provincia spettano le funzioni amministrative e dinteresse prettamente provinciale, inoltre le vengono delegati compiti di promozione e coordinamento di attivit sociali , realizzazione di opere rilevanti nel settore economico, produttivo , commerciale e turistico , ma anche culturale e sportivo .

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IL COMUNE: art 3 T.U.E.L. lente locale che rappresenta la propria comunit promuovendone lo sviluppo e curandone gli interessi. Gode di autonomia statuaria , normativa , organizzativa , amministrativa , impostiva e finanziaria. a) Gli organi : IL CONSIGLIO COMUNALE lorgano dindirizzo e di controllo politico amministrativo con competenza esclusiva ad alcuni atti fondamentali per lente. LA GIUNTA COMUNALE compie tutti gli atti per gli organi di governo che non sono riservati al consiglio o al sindaco , e con quest ultimo collabora nellattuazione degli indirizzi generali del consiglio , gli riferisce sulla propria attivit annualmente. SINDACO eletto a suffragio universale e diretto , rappresenta il comune , convoca e presiede la giunta e il consiglio quando richiede un presidente , e sovrintende ai servizi agli uffici e agli atti. - la sua elezione avviene con sistema maggioritario ( comuni fino a 15000 abitanti) Con sistema proporzionale e premio di maggioranza ( comuni oltre i 15000 ab.) membro del consiglio e nomina i componenti della giunta nomina, designa e revoca i rappresentanti del comune , sulla base degli indirizzi del consiglio inoltre un ufficiale del governo lorgano responsabile dellamministrazione e dura 5 anni

IL SEGRETARIO COMUNALE un funzionario pubblico , iscritto ad un apposito albo nazionale , previsto in ciascun comune , svolge compiti di collaborazione e assistenza giuridico amministrativa verso gli organi comunali( e provinciali). Egli posto a capo dellente locale e coordina le attivit dei dirigenti. IL DIFENSORE CIVICO organo facoltativo istituito per la tutela dei cittadini in occasione dei rapporti con le autorit comunali. I DIRIGENTI COMUNALI dirigono gli uffici e i servizi secondo gli statuti e i regolamenti , nonch i compiti amministrativi verso lesterno non di competenza del segretario o del direttore generale. IL DIRETTORE GENERALE ai sensi dellart 108 T.U.E.L. il sindaco nei comuni superiori ai 15000 ab. e il presidente della provincia possono nominare un segretario generale che provvede ad attuare quei compiti assegnatigli dal suo nominante.

b) ATTRIBUZIONI DEL COMUNE art 13 del decreto legislativo 267/2000 del T.U.E.L. : spettano al comune tutte le funzioni amministrative riguardanti le popolazione ed il territorio comunale , salvo non espressamente attribuito ad altri soggetti. c) MODIFICAZIONI TERRITORIALI , FUSIONE E ISTITUZIONE DI NUOVI COMUNI le regioni ai sensi dellart 133 della Costituzione possono modificare le circoscrizioni territoriali dei comuni , sentite le popolazioni interessate , nelle forme previste dalla legge. 51

LE CITT METROPOLITANE Art 114 della costituzione , sono enti autonomi costituzionalmente riconosciuti che compongono la Repubblica. Godono di autonomia finanziaria di entrata e spesa , stabiliscono e applicano tributi ed entrate propri. Ad essi si applicano le disposizioni in tema di allocazione delle funzioni amministrative (art 118) di autonomie statuaria e regolamentare (art 114 e 117) di intervento sostitutivo del governo.

FORME ASSOCIATIVE E DI DECENTRAMENTO DEGLI ENTI LOCALI Municipi Circoscrizioni comunali Comunit montane , comunit isolane o di arcipelago , unione di comuni. Circondari provinciali Circoscrizioni provinciali IL CONTROLLO SUGLI ORGANI DEGLI ENTI LOCALI a) scioglimento del consiglio comunale e provinciale Art 114 del T.U.E.L. prevede lo scioglimento del consiglio comunale e provinciale nei seguenti casi: 1. 2. 3. 4. Il consiglio compie atti anticostituzionali compie gravi e frequenti violazioni di legge gravi motivi di ordine pubblico quando non pu essere assicurato lo svolgimento dei servizi e il funzionamento degli organi per: - dimissioni ,impedimento permanente , rimozione , decadenza , decesso. - Cessazione della carica , per dimissioni contestuali della met pi uno dei membri assegnati. - Riduzione dellorgano assemblare per impossibilit di surroga alla met.

5. mancata approvazione del bilancio nei termini di legge 6. quando gli enti territoriali al di sopra dei mille abitanti siano sprovvisti dei relativi strumenti urbanistici. 7. accertata infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso ( art 143 T.U.E.L.) 8. ammissione della deliberazione di dissesto finanziario ( art 247 T.U.E.L.) 9. inosservanza del termine per la formulazione del bilancio riequilibrativo ( art 261 T.U.E.L) 10. mozioni di sfiducia nei confronti del Sindaco o del Presidente della Provincia (art 52 T.U.E.L.)

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b) Sospensione del consiglio comunale e provinciale Il prefetto ha la facolt di sospendere il consiglio comunale e provinciale a condizione che ricorrano i seguenti eventi: AVVENUTA ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA PER LO SCIOGLIMENTO MOTIVI DI GRAVE ED URGENTE NECESSIT. c) Rimozione e sospensione di amministratori locali: il sindaco, il presidente della provincia , i presidenti dei consorzi e delle comunit montane , i componenti dei consigli e delle giunte e i presidenti dei consigli circoscrizionali possono essere rimossi con decreto del Ministero dellInterno: Quando compiono atti anticostituzionali Per gravi e frequenti violazioni di legge Per gravi motivi di ordine pubblico

LE LIBERT Art 13 la libert personale inviolabile fisica ( RIGUARDA LA PERSONA ) morale Art 13 comma 1 Non ammessa alcuna forma di detenzione , ispezione , perquisizione personale n qualsiasi altra restrizione della libert personale Riserva di legge e riserva giudiziaria Art 13 comma 3 punisce ogni forma di violenza fisica e morale sulle persone che sono gi sottoposte a limiti di libert. Art 13 comma 5 dice che la legge stabilisce i tempi di carcerazione preventiva. Art 14 libert di domicilio il domicilio inviolabile Art 14 comma 1 impedisce perquisizioni sequestri o ispezioni secondo il principio di tutela della libert personale. Riserva giudiziaria e di legge Art 14 comma 2 riserva di legge per accertamenti e ispezioni di carattere sanitario o che comunque riguardano lincolumit pubblica. Come domicilio inteso il centro degli interessi personali: Residenza Dimora abituale Dimora Dimora non abituale

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Art 15 libert della segretezza della corrispondenza e della segretezza sono inviolabili Riserva giudiziaria e riserva di legge Art 16 libert di circolazione e soggiorno sul territorio nazionale Riserva di legge assoluta rinforzata per motivi di sanit o sicurezza Nessuna restrizione pu essere delineata per motivi politici Art 16 comma 2 ogni cittadino libero di entrare e uscire dal territorio della Repubblica Riserva di legge ( la 13ma disposizione transitoria riguardante i Savoia stata eliminata ) Art 17 libert di riunione pacifica e senzarmi Art 17 comma 1 per le riunioni in luogo aperto al pubblico non richiesto preavviso Art 17 comma 2 le riunioni in luogo pubblico necessitano preavviso alle autorit che possono vietarle solo per motivi di sicurezza o incolumit pubblica. Art 18 libert di associazione per fini leciti Art 18 comma 2 proibisce le associazioni segrete e quelle che perseguono anche indirettamente scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare. Art 19 libert religiosa Tutti hanno diritto di professare liberamente la loro fede religiosa in qualsiasi forma , individuale o associata di farne propaganda e di esercitarne in privato o pubblico il culto , purch non si tratti di riti contrari al buon costume. Art 21 libert di pensiero Parola Scritto Ogni mezzo di diffusione Art 21 comma 2 la stampa non soggetta ad autorizzazioni e censure Art 21 comma 3 il sequestro pu avvenire solo per atto motivato dallautorit giudiziaria nel caso di delitti e per i quali la legge sulla stampa espressamente lautorizzi o in caso di violazione di norme espresse dalla legge. Art 21 comma 4 gli ufficiali di polizia giudiziaria possono provvedere al sequestro solo in casi durgenza per stampa periodica e denunziare il sequestro non oltre le 24 ore al fine di fare avere valore ad esso , passato tale lasso di tempo il sequestro si reputa revocato. Art 21 comma 5 i finanziamenti della stampa periodica devono essere resi noti Art 21 comma 6 sono vietate pubblicazioni e spettacoli e tutte le manifestazioni contrarie al buon costume. Art 21 comma 7 la legge stabilisce provvedimenti adeguati a reprimere le violazioni GLI ORGANI DELLA COMUNITA EUROPEA Il consiglio europeo composto dai capi di stato o di governo degli stati membri e rappresenta il centro dindirizzo politico della comunit. 54

Il parlamento europeo composto dai membri designati dai parlamenti degli stati membri , i deputati durano in carica 5 anni e sono eletti con il sistema elettorale di ciascun stato membro , nel nostro ordinamento il sistema misto. LItalia possiede 78 seggi in parlamento. I seggi vengono attribuiti in relazione alla densit di popolazione. I COMPITI SONO SUDDIVISI IN: potere di emendamento sul contenuto degli atti comunitari che nel caso in cui non vengano approvati viene trasformato in un potere di veto , ovvero il potere di bloccare lemanazione degli atti normativi della comunit europea. Poteri di controllo sulla commissione europea (mozioni di censura) Poteri in materia di bilancio della comunit europea LA COMMISSIONE EUROPEA lorgano esecutivo ovvero il governo della comunit europea. 20 membri nominati dai governi degli stati membri i quali durano in carica per 5 anni. I POTERI DELLA COMMISSIONE: Iniziativa e stimolo Esecuzione Controllo Sanzionatori nei confronti dimprese che abbiano violato il diritto comunitario. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI EUROPEO lorgano che possiede il potere legislativo : Presieduto a rotazione ogni 6 mesi da un rappresentante degli stati membri Composto da ministri degli stati membri competenti per la materia oggetto di discussione. La corte dei conti Composta da 15 membri nominati per 6 anni dal consiglio sentito il parere del parlamento lorgano di controllo sulla gestione finanziaria della comunit europea. La corte di giustizia 15 membri nominati per 6 anni dai governi degli stati membri Compiti di: Assicurare la legittimit degli atti e delle istituzioni comunitarie Assicurare la conformit degli atti e delle istituzioni comunitarie Ad essa ricorrono: Stati membri che ritengono che un atto delle istituzioni comunitarie non sia conforme ai trattati. IL CORPO ELETTORALE Corpo elettorale: parte attiva del popolo quel insieme di soggetti in possesso dei requisiti richiesti direttamente dalla costituzione per lesercizio delle funzioni che valgono a mettere in moto lazione degli organi statali attraverso i quali si esprime la sovranit popolare. Popolo : insieme di tutti i cittadini anche coloro che non sono elettori , ma che tuttavia sono portatori dinteressi che influiscono sullesercizio della sovranit.

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Nazione : elementi etnici , linguistici , culturali , e sociali che insieme costituiscono il patrimonio di una determinata collettivit. Popolazione : insieme di soggetti , cittadini e non che risiedono in un determinato momento sul territorio dello stato e sono tenuti a rispettare le leggi. Cittadinanza : status cui la costituzione ricollega una serie di diritti (politici), ma anche doveri come acquisto, perdita e riacquisto della cittadinanza i quali sono disciplinati dalla legge 91/1994 ACQUISTO DELLA CITTADINANZA

PER NASCITA Iure sanguis Il figlio anche adottivo di padre o madre in possesso della cittadinanza italiana qualunque sia il luogo della nascita. Iure soli Colui che nato da genitori ignoti o apolidi nel territorio nazionale o che nato in Italia da cittadini stranieri non ottenga la cittadinanza dei genitori. PER RICHIESTA DELLINTERESSATO Coniuge straniero o apolide di un/a cittadino/a italiani , qualora ricorrino determinate condizioni ( 6 mesi di residenza nella repubblica italiana o 3 anni dal matrimonio ) Straniero che possa vantare un genitore o un ascendente in linea retta di secondo grado che sia stato cittadino italiano per nascita . Straniero maggiorenne , adottato da cittadino italiano da almeno 5 anni successivi alladozione. Straniero che ha prestato servizio alle dipendenze dello stato per almeno 5 anni Cittadino di uno degli stati membri della U.E. dopo almeno 4 anni di residenza nel territorio della repubblica Apolide dopo almeno 5 anni di residenza Straniero dopo almeno 10 anni di regolare residenza.

PERDITA DELLA CITTADINANZA Per rinunzia Automaticamente Riacquisto della cittadinanza Linteressato presti servizio militare o accetti un impiego alle dipendenze dello stato italiano e dichiari di volerla riacquistare Linteressato dichiari di volerla riacquistare e stabilisce la propria residenza nel territorio della repubblica entro 1 anno dalla dichiarazione. Linteressato risiede da oltre un anno nel territorio della repubblica italiana , salvo espressa rinuncia entro lo stesso termine. Linteressato abbia abbandonato il rapporto di dipendenza dallo stato estero che aveva determinato la perdita della cittadinanza e risieda da almeno 2 anni nel territorio della repubblica.

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Principi fondamentali della funzione elettorale (art 48)

CARATTERISTICHE DEL VOTO Personalit divieto per il legislatore di introdurre leggi che consentano allelettore di esercitare la funzione elettorale attraverso un altro soggetto UGUAGLIANZA impedisce ladozione distituti diretti a privilegiare alcune categorie di elettori rispetto ad altre. LIBERTA E SEGRETEZZA obbligo per il legislatore elettorale di predisporre modalit di esercizio del diritto di voto che garantiscono la sua non riconoscibilit ESERCIZIO DI VOTO COME DOVERE CIVICO 2 TESI voto obbligatorio Voto come obbligo morale REQUISITI DELLA CAPACITA ELETTORALE POSITIVI cittadinanza ( cittadini italiani residenti allestero ) Maggiore et NEGATIVI inesistenza di cause dincapacit civile Effetti di alcuni provvedimenti definitivi del giudice Presenza di cause di indegnit morale ( ipotesi previste dalla costituzione) Perdita definitiva diritto di voto perdita transitoria diritto di voto

SISTEMA ELETTORALE Insieme delle regole attraverso le quali i voti espressi dal corpo elettorale vengono utilizzati per lassegnazione dei seggi. MAGGIORITARIO penalizza i partiti pi deboli Plurality majority tutti i seggi in palio i seggi vengono assegnati in una determinata al partito che ottiene la circoscrizione vengono maggioranza assoluta dei voti ( pi 1 ) assegnati al partito che ottiene la maggioranza semplice istituto del ballottaggio 57

dei voti espressi

qualora nessun candidato consegua il numero di voti necessario per essere eletto si svolge perci un secondo turno elettorale a cui sono ammessi solo i primi 2 candidati con il numero maggiore di voti . Al secondo turno chi ha ottenuto il maggior numero di voti risulta vincitore.

PROPORZIONALE I seggi vengono assegnati tra tutti i partiti che hanno partecipato alla competizione elettorale in proporzione al numero di voti che ciascuno di essi ha ottenuto. Metodo dellHondt assegnazione dei seggi sulla base di quozienti interi pi alti ottenuti dalla divisione della cifra elettorale Metodo Saint Large sulla base di quozienti interi pi alti ottenuti dalla divisione della cifra elettorale per 1,3,5,7,9. Metodo del quoziente corretto numero di voti pari al quoziente tra il n complessivo dei seggi maggiorato di una o pi unit. VOTI VALIDI / N SEGGI

COLLEGGI ELETTORALI Circoscrizioni elettorali , in cui in genere suddiviso il territorio nazionale Nei sistemi MAGGIORITARI il corpo elettorale viene suddiviso in tanti collegi quanti sono i seggi da assegnare con circoscrizioni grosso modo equivalenti tra loro che assicuravano una rappresentanza di tutte le aree territoriali. Nei sistemi PROPORZIONALI la maggiore o minore ampiezza delle circoscrizioni comporta effetti diversi : Circoscrizioni ampie accentuano leffetto proporzionalistico Circoscrizioni piccole comportano lattenuazione delleffetto proporzionalistico essendo favoriti i partiti maggioritari . SISTEMI MISTI sistemi elettorali che presentavano contemporaneamente elementi del sistema Maggioritario e del sistema Proporzionale. REQUISITI NEGATIVI DELLELETTORATO PASSIVO CAUSE DINELEGGIBILITA Coloro che ricoprono determinati uffici Coloro che hanno determinato rapporti di ordine economico con lo stato Il candidato abbia violato le norme che disciplinavano le spese per la campagna elettorale Giudici della corte costituzionale Direttori generali della A.S.L. 58

CAUSE DINCOMPATIBILITA Cariche di deputato e senatori Cariche di parlamentare e presidente della repubblica Carica di parlamentare e posizione del soggetto che ricopre determinate cariche o svolge determinate funzioni. NON CANDIDABILITA ( legge 16/1992 141/ 1996 della corte costituzionale ) Divieto ad alcune categorie soggettive di essere comprese nelle liste dei candidati per il timore che la candidatura potesse alterare il libero confronto elettorale. Coloro che siano stati condannati con sentenza passata in giudicato per alcuni gravi delitti Coloro che siano stati condannati per uno stesso reato non colposo con pena non inferiore a 2 anni Coloro che siano stati colpiti da misure definitive di prevenzione inerenti a pericolosit di tipo mafioso

MODALITA ELETTORALI CON CUI LE MINORANZE RIESCONO AD OTTENERE UNA LORO RAPPRESENTANZA NEGLI ORGANI ELETTIVI. Sistema del voto limitato Sistema del voto cumulativo consente agli elettori di esprimere attribuisce agli elettori un numero un numero di suffragi inferiore a quello di suffragi pari a quello dei seggi dei seggi posti in palio: posti in palio , ma consente al per quanti voti il partito di maggioranza singolo elettore di concentrarli possa ottenenere un certo numero di seggi su un numero piu ridotto di determinato a priori dalla legge elettorale candidati. rimarr riservato al partito minore. SISTEMA ELETTORALE PER IL SENATO I seggi elettorali vengono assegnati per a collegi uninominali e attribuiti con metodo maggioritario ai candidati che vi consegnano pi voti , mentre per vengono ripartiti su scala regionale a seconda della popolazione residente e attribuiti in proporzione ai voti conseguiti a livello regionale fra i candidati non eletti nel collegio uninominale escludendo dal calcolo i voti ottenuti dai candidati che gi sono risultati eletti. ASSEGNAZIONE SEGGI NEI COLLEGI UNINOMINALI Lelettore esprime un unico voto nella scheda; dallesito dello spoglio dei voti deriva lelezione del candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi ed il calcolo della cifra elettorale conseguita da ciascuno dei candidati , scorporando i voti dei candidati collegati risultati gi eletti. RECUPERO PROPORZIONALE Il riparto dei seggi da attribuire secondo il principio proporzionale avviene con il metodo dellHondt 59

e allinterno di ciascun gruppo , risulteranno candidati coloro che abbiano conseguito le maggiori percentuali rispetto ai voti complessivamente espressi nei vari collegi.

SISTEMA ELETTORALE PER LA CAMERA DEI DEPUTATI dei seggi sono attribuiti con metodo maggioritario in collegi uninominali , il restante assegnato con metodo proporzionale escludendo i gruppi politici di minore consistenza.(clausola di sbarramento) indispensabile la presenza di candidati tra loro collegati: ASSEGNAZIONE DEI SEGGI NEI COLLEGI UNINOMINALI Immediata proclamazione dei candidati che hanno conseguito la maggioranza dei voti RECUPERO PROPORZIONALE Comporta lo scorporamento dei voti relativi alle elezioni dei candidati collegati a quella lista nei collegi uninominali , ma solo quelli che sono stati strettamente necessari per ottenere il seggio e la conseguente assegnazione dei seggi rimanenti ( escludendo le liste che non abbiano raggiunto la soglia minima dl 4% dei voti validamente espressi ) con il metodo del quoziente naturale e dei pi alti resti . dopodich si procede a ripartire i seggi fra le diverse circoscrizioni , in proporzione alle cifre elettorali conseguite dalle liste nelle diverse circoscrizioni . REGOLE PER LASSEGNAZIONE DELLA CIRCOSCRIZIONE ESTERO (LEGGE 459/2001) A ciascuna delle 6 ripartizioni in cui divisa la circoscrizione estero viene assegnata un seggio per la camera dei deputati ,vengono ripartiti in proporzione al numero dei cittadini italiani presenti nelle medesime. La copertura dei seggi avviene secondo il metodo proporzionale : Si calcola la cifra elettorale di ciascuna lista e la cifra elettorale di ciascun candidato . Si divide la somma dei voti validi espressi nella ripartizione per le cifre elettorali delle diverse liste e a quelle che hanno i quozienti pi alti si assegnano i seggi . Nellambito di ciascuna lista i seggi vengono assegnati al candidato che ha il pi alto di preferenze.

CONTENZIOSO ELETTORALE Complesso di regole che consentono al candidato , alla lista o ai cittadini dimpugnare i risultati delle consultazioni elettorali qualora ritengano che nellassegnazione dei seggi , siano state commesse irregolarit. ELEZIONI PER LE 2 CAMERE Il controllo delle irregolarit e delle cause dincompatibilit e ineleggibilit affidato alla giunta delle elezioni. ELEZIONI PER I CONSIGLIERI REGIONALI La convalida riservata al consiglio , ma si riferisce solo alle cause dineleggibilit e incompatibilit e le relative decisioni sono impugnabili davanti al giudice ordinario. ELEZIONI REGIONALI E LOCALI Il controllo della regolarit affidato alla MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA le cause dineleggibilit sono affidate alla magistratura ordinaria. 60

ELEZIONI PER IL PARLAMENTO EUROPEO Il controllo della regolarit affidato al T.A.R. del Lazio per le questioni relative a cause dineleggibilit e incompatibilit competente alla CORTE DAPPELLO.

DISCIPLINA DELLE CAMPAGNE ELETTORALI ( Legge 81/1993 515/1993 28/2000 ) Ruota attorno alle distinzioni tra : COMUNICAZIONE POLITICA: programmi radiotelevisivi nei quali si mettono a confronto in forma dialettica e discorsiva le varie opinioni sul tema oggetto di dibattito politico. MESSAGGIO AUTOGESTITO: forme di comunicazione volte ad illustrare una singola opinione politica o un singolo programma.

DISCIPLINA GENERALE : I programmi di comunicazione politica devono essere diffusi obbligatoriamente dalle emittenti che operano a livello nazionale. I messaggi autogestiti devono avere una durata minima uguale per tutti. Entrambe devono essere distinguibili dagli altri programmi . Gli spazi attribuiti e tali messaggi siano attribuiti in condizioni di parit e gratuitamente dalle emittenti di livello nazionale , anche a titolo oneroso da parte di emittenti locali. IL RISPETTO DI TALI REGOLE AFFIDATO ALLAUTORITA DI GARANZIA NELLE COMUNICAZIONI.

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