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La Costituzione Italiana

Il 1° gennaio 1948 è entrata in vigore la nostra Costituzione in base alla quale l’Italia è diventata
una Repubblica democratica parlamentare e bicamerale. La Costituzione è la legge fondamentale
del nostro Stato e si basa sui principi fondamentali di libertà, fraternità e uguaglianza, disciplina i
diritti e i doveri dei cittadini, stabilisce la struttura e le regole di funzionamento degli organi dello
Stato più importanti (Parlamento, Presidente della Repubblica, Governo, Magistratura).
È composta da 139 articoli nei quali sono descritti:
 i principi fondamentali che ispirano il nostro Stato,
 i diritti e i doveri dei cittadini,
 la struttura e il funzionamento degli organi più importanti dello Stato,
 18 disposizioni finali e transitorie.
La prima parte del testo, cioè i primi 3 articoli, è quella più importante perché vi vengono spiegati i
principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica Italiana. Questi articoli sono ispirati alla libertà,
alla fraternità e all’uguaglianza.
Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, razza e religione e sono
liberi di esprimere le loro idee e opinioni in qualsiasi modo.
Vengono poi indicati i diritti dei cittadini, riconosciuti come fondamentali e inviolabili. Essi ci
consentono di crescere nella pace, nell’armonia e vanno difesi.
I diritti dei cittadini sono inoltre riconosciuti e tutelati non solo con riferimento a ciascun individuo
ma anche nelle forme di associazione (famiglia, partiti, sindacati…)
Accanto ai diritti dei cittadini, nella Costituzione sono anche elencati i doveri dei cittadini come
quello del pagamento delle tasse, la fedeltà alla Repubblica, la difesa della patria, il dovere dei
genitori di curarsi dei propri figli e il dovere di votare.
La seconda parte della Costituzione, dagli articoli dal 55 al 139, è dedicata all’ordinamento della
Repubblica stabilendo la struttura e le regole di funzionamento degli organi dello Stato più
importanti:
 il Parlamento,
 il Presidente della Repubblica,
 il Governo,
 la Magistratura.
L’art 1 stabilisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità
appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti stabiliti dalla Costituzione.
L’art 1 mette in evidenza i due pilastri sui quali è costruita l’Italia: la democrazia e il principio
lavorista.
Il 02/06/1946 gli italiani con un referendum vengono chiamati a scegliere la forma di governo dello
Stato tra Repubblica e Monarchia. Vince la Repubblica e l’Italia diventa così una Repubblica
democratica fondata sul lavoro.
L’Italia è democratica cioè basata sul consenso popolare, il popolo è sovrano ed esercita questo
diritto rispettando i principi e i diritti inviolabili stabiliti nella costituzione.
L’art. 2 riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo che in gruppo, ma
stabilisce anche i doveri inderogabili di solidarietà politica economica e sociale. Quindi ogni
cittadino ha il dovere di operare a vantaggio della comunità, per esempio contribuendo alle spese
pubbliche, partecipando alla vita politica economica e sociale del paese.
L’Art 3 dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, religione,
razza, lingua opinione politica. È compito dello stato rimuovere ogni vincolo che possa impedire o
limitare la libertà e l’uguaglianza tra i cittadini.
L’uguaglianza deve essere formale: tutti i cittadini devono rispettare la legge e quindi non esistono
nessun tipo di privilegio, e sostanziale: lo stato deve eliminare le disparità economiche e sociali
che possono creare disuguaglianze tra i cittadini. Tutti quindi devono essere messi nelle condizioni
di poter sviluppare la propria personalità e realizzare le proprie aspirazioni. Da qui discendono il
diritto alla salute (art 32), al lavoro (art 4 e 38) all’istruzione (art 34) che devono essere garantiti a
tutti.
L’art 4 riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere
un’attività che concorra al progresso materiale e spirituale della società. In questo articolo il lavoro
è riconosciuto come diritto di tutti i cittadini e costituisce il presupposto per poter esercitare gli
altri diritti. Lo stato ha il compito di promuovere politiche che favoriscano il pieno impiego di tutti.
Il lavoro non è solo un diritto ma anche un dovere che il cittadino svolge per contribuire al bene
della collettività.
L’art 9 stabilisce che la Repubblica deve promuovere lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica
e tecnica e tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della -nazione.
In questo articolo vengono enunciati 2 principi quello della promozione culturale e scientifica e
quello della tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico.
Con il primo principio si intende sottolineare che non può esserci sviluppo culturale se non c’è
sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica.
Mentre con il secondo principio si intende tutelare l’ambiente circostante e gli aspetti relativi al
rapporto uomo e natura. Per patrimonio storico e artistico si intendono tutti quei beni che
rivestono interesse artistico, storico e archeologico. Ciò ha portato all’istituzione del Ministero dei
beni culturali e dell’ambiente.

Gerarchia delle fonti


Nell'ordinamento giuridico italiano, esiste una scala gerarchica, secondo la quale la norma di fonte
inferiore non può porsi in contrasto con la norma di fonte superiore (gerarchia delle fonti del
diritto).
Fonti costituzionali: al primo livello della gerarchia delle fonti, si pongono la Costituzione, le leggi
costituzionali e gli statuti speciali (delle regioni a statuto speciali). La Costituzione della Repubblica
Italiana, entrata in vigore il 01/01/1948, è composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e
finali: essa detta i principi fondamentali dell'ordinamento (art. 1-12); individua i diritti e i doveri
fondamentali dei soggetti (art. 13-54); detta la disciplina dell'organizzazione della Repubblica (artt.
55-139). La Costituzione italiana viene anche definita lunga e rigida: "lunga" perché non si limita "a
disciplinare le regole generali dell'esercizio del potere pubblico e delle produzioni delle leggi',
"rigida" in quanto per modificare la Costituzione è richiesto un iter cosiddetto aggravato.
Fonti primarie: sono le leggi ordinarie, gli statuti regionali (regioni a statuto ordinario), le leggi
regionali, quelle delle province autonome di Trento e Bolzano, i regolamenti parlamentari, e gli
atti aventi forza di legge (nell'ordine decreti legge e decreti legislativi). Le leggi ordinarie sono
promulgate dal Parlamento,
Fonti secondarie: al di sotto delle fonti primarie, si collocano i regolamenti governativi, seguono i
regolamenti ministeriali, amministrativi e prefettizi e di altri enti pubblici territoriali (regionali,
provinciali e comunali).
Fonti terziarie: all'ultimo livello della scala gerarchica, si pongono gli usi e le consuetudini. Questa
è prodotta dalla ripetizione costante nel tempo di una determinata condotta.

L’art 32 – Diritto alla salute


L’art 32 della Costituzione tutela la salute come diritto fondamentale dell’individuo e della
collettività e garantisce cure gratuite. Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se
non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto
della persona umana.
Il diritto alla salute coincide col diritto al rispetto dell’integrità psicofisica dell’individuo. È un diritto
inviolabile, essenziale, insopprimibile. La salute costituisce un diritto fondamentale perché sono
garantite le cure anche a coloro che non sono in grado di pagare i trattamenti indispensabili per la
loro salute.
Nessun individuo può essere obbligato ad un trattamento sanitario senza il suo consenso. Ciò
significa che un paziente può scegliere se accettare o meno una terapia purché lo faccia in
condizioni di capacità di intendere e di volere
Quando il trattamento sanitario garantisce non solo la salute di un individuo ma è anche
nell’interesse della collettività, cioè volto a preservare l’intera comunità, allora il trattamento
sanitario può essere imposto all’individuo.
La costituzione stabilisce di fatto il diritto di un individuo di rifiutare le cure. Entriamo però in un
ambito un po' delicato, per un paese, come il nostro, di ispirazione cattolica che è quello
dell’eutanasia.
In Italia, infatti, l’eutanasia non è legale, mentre tra molte difficoltà è stato introdotto il
“testamento biologico”, con il quale il testatore stabilisce le sue volontà in materia di donazione di
organi, cremazione, terapia del dolore, nutrizione artificiale e accanimento terapeutico.
Non è detto, tuttavia, che le sue volontà siano rispettate, perché devono comunque essere in
accordo con la legge

Il Ministero della salute


Il ministero della Sanità fu istituito con legge n. 296 del 13 marzo 1958, con l'esigenza di dare
piena attuazione all'art. 32 della Costituzione.
Gli organi di questo ministero sonno:
il ministro della salute (Roberto Speranza)
Alle dipendenze del Ministero della sanità ci sono i NAS (nuclei antisofisticazioni e sanità) che
hanno il compito di «vigilare sulla disciplina igienica della produzione, commercializzazione e
vendita delle sostanze alimentari e delle bevande, a tutela della salute pubblica».
Il Consiglio superiore di sanità è organo di consulenza tecnico scientifica del Ministro della salute. Il
Consiglio esprime parere su richiesta del Ministro e nei casi espressamente stabiliti dalla legge, in
ogni altro caso in cui le Direzioni Generali ne facciano richiesta per l'adozione di provvedimenti
normativi od amministrativi e nella eventualità che l'Autorità giurisdizionale richieda la
consultazione dell'Organo per decidere contenziosi. Il Consiglio svolge anche funzione consultiva
propositiva.
Gli uffici di diretta collaborazione esercitano le competenze di supporto dell'organo di direzione
politica e di raccordo tra questo e l'Amministrazione.
Il Segretario generale, che opera alle dirette dipendenze del Ministro, assicura il coordinamento
dell'azione amministrativa, provvede all'istruttoria per l'elaborazione degli indirizzi e dei
programmi di competenza del Ministro, coordina gli uffici e le attività del Ministero, vigila sulla
loro efficienza e rendimento e ne riferisce periodicamente al Ministro
Le varie direzioni

Il sistema sanitario
Un sistema sanitario (detto in modo più generico servizio sanitario) è l'organizzazione di persone,
istituzioni e risorse finalizzata a fornire servizi di assistenza sanitaria a tutela della salute della
popolazione.
Nel mondo è presente una grande quantità di sistemi sanitari. In alcuni paesi la sanità è
completamente pubblica o privatizzata, in altri invece concorrono sistemi sanitari di tipo misto
ovvero sia pubblico che privato.
L’obiettivo di un sistema sanitario è quello di promuovere la salute, cioè prevenire la morte,
guarire le malattie, alleviare le sofferenze. Quattro sono le funzioni del sistema sanitario: la
promozione della salute, la generazione di risorse, il finanziamento e la gestione. Nell'UE, il diritto
all'assistenza sanitaria trova fondamento nella Carta sociale europea art. 13, oltreché nelle
Costituzioni della maggior parte degli Stati membri.
Il Servizio sanitario nazionale (SSN) è un sistema di strutture e servizi che hanno lo scopo di
garantire a tutti i cittadini, in condizioni di uguaglianza, l’accesso universale all’erogazione equa
delle prestazioni sanitarie, in attuazione dell’art.32 della Costituzione.
I principi fondamentali su cui si basa il SSN dalla sua istituzione, avvenuta con la legge n.833 del
1978, sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità.
Per universalità si intende l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione. La salute,
a partire dal 1978, è stata intesa non soltanto come bene individuale ma soprattutto come risorsa
della comunità.
Il SSN nella pratica applica questo principio attraverso la promozione, il mantenimento e il
recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione con una organizzazione capillare sul
territorio nazionale i cui servizi sono erogati dalle Aziende sanitarie locali, dalle Aziende
ospedaliere e da strutture private convenzionate con il SSN. Tutti garantiscono, in modo uniforme,
i Livelli essenziali di assistenza alla popolazione.
I cittadini devono accedere alle prestazioni del SSN senza nessuna distinzione di condizioni
individuali, sociali ed economiche. Ai cittadini, che non appartengono a categorie esenti, è
richiesto il pagamento di un ticket che varia per ogni singola prestazione.
A tutti i cittadini deve essere garantita parità di accesso in rapporto a uguali bisogni di salute.
Questo è il principio fondamentale che ha il fine di superare le diseguaglianze di accesso dei
cittadini alle prestazioni sanitarie. Per la sua applicazione è necessario:
 garantire a tutti qualità, efficienza, appropriatezza e trasparenza del servizio e in particolare
delle prestazioni;
 fornire, da parte del medico, infermiere e operatore sanitario, una comunicazione corretta
sulla prestazione sanitaria necessaria per il cittadino e adeguata al suo grado di istruzione e
comprensione (consenso informato, presa in carico).

L’Organizzazione mondiale della sanità


L’Organizzazione mondiale della sanità fu istituita con il trattato adottato a New York nel 1946,
entrato in vigore nel 1948. Ha sede a Ginevra. vi aderiscono 194 Stati Membri di tutto il mondo
divisi in 6 regioni (Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo Orientale, Pacifico Occidentale e Sud-
Est Asiatico). L’Italia ha aderito ufficialmente all’OMS in data 11 aprile 1947. Scopo dell’OMS è
assicurare a tutte le popolazioni il raggiungimento del più alto livello possibile di salute, inteso non
solo come assenza di malattia, ma come condizione di completo benessere fisico, mentale e
sociale.
A tal fine l’OMS promuove la cooperazione internazionale nel settore della sanità, in particolare
nella lotta contro malattie infettive e nella gestione delle emergenze sanitarie globali. Elabora
inoltre raccomandazioni, convenzioni e altri atti internazionali nei settori di sua competenza.
Per raggiungere questo fondamentale obiettivo, l’OMS si avvale dei suoi Organi di Governo:
l’Assemblea mondiale della sanità, organo plenario che definisce le politiche e il bilancio
dell’Organizzazione e discute su questioni che richiedono azioni e indagini; il Consiglio esecutivo,
composto da 34 esperti di questioni sanitarie, competente dell’esecuzione delle politiche
dell’OMS; il Segretariato, presieduto dal direttore generale nominato dall’Assemblea. A fianco di
tali organi operano sei uffici regionali, che svolgono attività di assistenza tecnica.
L’OMS è l’organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all’interno del sistema delle
Nazioni Unite. Tra le altre funzioni, è impegnata a fornire una guida sulle questioni sanitarie
globali, indirizzare la ricerca sanitaria, stabilire norme e standard e formulare scelte di politica
sanitaria basate sull’evidenza scientifica; inoltre, garantisce assistenza tecnica agli Stati Membri,
monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica e fornisce aiuti di
emergenza in caso di calamità. Attraverso i propri programmi, l’OMS lavora anche per migliorare
in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l’igiene e le condizioni di lavoro.

Roberto Scaffidi II D

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