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una mossa per rispondere a Grillo e dire: io combatto la Casta con i fatti. Purch non resti solo un simbolo y(7HC0D7*KSTKKQ(
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Rottamiamo le regioni
di Marco Travaglio
na volta tanto, anche un gran rabdomante della pancia popolare come Beppe Grillo, U che sa intercettare come pochi gli umori (non sempre profumatissimi) che salgono dalla gente, ha preso una cantonata. Il post dellaltro giorno sul suo blog, dedicato al nuovo fronte di guerra contro lunita nazionale in nome di imprecisate macroregioni (non se ne sentiva parlare dai tempi di quel mattacchione di Gianfranco Miglio), o addirittura del ritorno alla Repubblica di Venezia e al Regno delle Due Sicilie (gi allertati gli eredi dei Dogi e di Franceschiello), ha seminato pi sconcerto e sarcasmo che interesse e apprezzamento. E, se lo scopo era quello di svuotare definitivamente il serbatoio ormai semivuoto della fu Lega Nord in vista delle elezioni europee, ha mancato clamorosamente lobiettivo. Perch ormai del federalismo o del secessionismo non frega pi nulla a nessuno. Neanche ai leghisti superstiti. Il mito del decentramento e delle autonomie locali, viste come panacea di tutti i mali dItalia in quanto pi vicine ai cittadini e quindi pi controllabili dello Stato centrale andato a farsi benedire da un bel po: da quando gli scandali della malasanit (gli ospedali sono la principale competenza delle regioni) e delle ruberie sui rimborsi dei gruppi consiliari hanno messo in mutande (non solo verdi) le classi dirigenti regionali, facendo rimpiangere quella di Roma ladrona (che peraltro, dal Comune alla Regione Lazio, non s fatta mancare nulla). La pi antica istituzione autonomista dItalia lo statuto speciale siciliano, con i risultati che tutti conoscono: una pletora di dipendenti di cui s perso financo il conto, spese incontrollabili, scandali di ogni genere e uno stuolo di presidenti condannati per ruberie e mafierie assortite. Un altro statuto speciale forse lunico che avrebbe un senso per la presenza di vere minoranze etnico-linguistiche s appena aggiudicato il record nazionale della vergogna con consiglieri bolzanini del Freiheitlichen (gli indipendentisti tedeschi duri e puri) che si fanno rimborsare dai contribuenti persino 65 euro per un vibratore e altri utensili da sexy shop. E superano anche nel ridicolo, oltrech nello scandalo, le mutande verdi del piemontese Cota, le Red Bull del lumbard Trota, le aragoste e le amanti a pie di lista della giunta abruzzese di Chiodi (che vanta pure un assessore al Termalismo talmente dedito alla causa da spendere 550 euro per un weekend con la moglie all'Hotel Victoria Terme di Tivoli, utilissimo per incontri prodromici allattivit termale in Abruzzo, vagli a spiegare che Tivoli in provincia di Roma, cio nel Lazio). E ora, dopo ventanni buttati a blaterare di grandi riforme inutili o dannose dal premierato forte (che in realt andrebbe un po indebolito, visti i danni che fanno i premier) alla separazione delle carriere di pm e giudici (e non di quelle fra politici e ladri) anche un altro fiutatore di umori popolari come Renzi non trova di meglio che trasformare il Senato in Camera delle Regioni, mentre ignora la rabbia della gente per Rimborsopoli, infatti si tiene al governo le Barracciu, i De Caro e i De Filippo inquisiti proprio per quegli scandali. Nessuno osa ricordare che gli Usa hanno due Camere e non hanno mai avvertito lesigenza di cancellarne una (anzich abolire il Senato, dovremmo dimezzare il numero e gli stipendi dei parlamentari, riducendo i costi a un quarto). Per il lodo Alfano (la porcata pi porca della storia dei porcili) e la legge Fornero, il governo, la Camera, il Senato e il Colle impiegarono rispettivamente 20 e 16 giorni, mentre per lAnticorruzione (peraltro seminulla) ne occorsero 1456: il vero guaio non il bicameralismo perfetto, sono i partiti. E lItalia non ha bisogno di pi leggi, semmai di abrogarne qualche migliaio. Lidea poi di trasformare il Senato in unammucchiata di consiglieri regionali quanto di pi vecchio si possa immaginare: i consiglieri regionali vanno aboliti insieme alle regioni, e naturalmente alle province. questa la vera, grande riforma. Infatti non ci pensa nessuno.
Renzi, in una pirotecnica conferenza stampa, promette entro il 1 maggio 10 miliardi di taglio dellIrpef, ma la copertura un mistero Aumenta le tasse sulle rendite finanziarie per abbassare lIrap del 10% Si rivende i 4 miliardi di Letta per scuola e territorio. E avvia la pratica dei 68 promessi alle aziende creditrici. Il Caimano: libro dei sogni pag. 2 - 8
CARTA CANTA
essuno si augura che N Matteo Renzi fallisca e nessuno pensava che cambiare verso allItalia sarebbe stato facile. Il consenso di cui gode il premier, lo ha ammesso lui stesso, deriva dal fatto che non ci sono alternative. Proprio per questo, per le attese che Renzi ha creato, si rischia sempre di rimanere delusi. Il suo mercoled da leoni stato molto renziano: energia, comunicazione perfetta per la tv, una mitragliata di numeri, impegni e scadenze. Ma il provvedimento decisivo, quello che taglia le tasse ai lavoratori e alle imprese, non c. Nessun decreto o disegno di legge. Solo una promessa di fare presto e fare tutto, di trovare 10 miliardi di euro per incentivare consumi e assunzioni. Ancora una volta Renzi ha rilanciato, ha spostato di un paio di mesi il momento in cui valutarlo, che adesso coincide pericolosamente con le elezioni europee. A fine maggio o i lavoratori a basso reddito avranno in busta paga 80 euro in pi e il Pd almeno il 30 per cento nelle urne, oppure il governo Renzi si trover in guai seri. Il premier si indigna perch i giornali sollevano il problema delle coperture, cio delle risorse che vanno prima trovate e poi spese, e non viceversa. Ma linsofferenza non basta a superare le obiezioni dei tecnici del ministero del Tesoro o di Bruxelles, che sono invece ben chiare al ministro dellEconomia Padoan. Troppo facile tagliare le tasse facendo salire il deficit e spendendo i risparmi dovuti al calo dello spread. Cos sono buoni tutti, non questa la svolta. Certo, qualunque cosa meglio dellimmobilismo che il governo Letta aveva eletto a filosofia di vita. Ma la crescita scatta quando cambiano le aspettative, quando i consumatori si azzardano a consumare e le imprese ad assumere e investire. Gli slanci di Renzi sono efficaci a scuotere il Paese dal torpore. Ma senza misure credibili nel medio periodo, per ora soltanto annunciate, il governo e lItalia rischiano di diventare come quei criceti in gabbia che si agitano e corrono nella loro ruota fino allo sfinimento. Senza avanzare di un centimetro.
IL PREMIER
BERSANI&FINOCCHIARO
LA COMUNICAZIONE
Quelli che Matteo gli sta sulle scatole e la trappola di Palazzo Madama
Scanzi e Tecce pag. 8
VIA DAMELIO Secondo il boss linnesco era nel citofono di casa della madre
BASILICATA-GATE
Pagani
MALASANIT
LA CATTIVERIA
De Girolamo cita il Gattopardo, ma sbaglia il congiuntivo. Si meriterebbe la condizionale
www.forum.spinoza.it
on il mal di schiena come compagno di viaggio e la Cisa come orizzonte momentaneo, il milanista Diego Abatantuono guida piano, circondato dalle amarezze del momento. pag. 14
il Fatto Quotidiano
La Uil: ma a marzo
Documento di economia e finanza e poi, si immagina, approvare un decreto legge. Le coperture (vedi articolo a destra) sono un po' incerte. Le scadenze invece sono precise, le fissa il premier: provvedimenti approvati entro il primo maggio, soldi in busta paga dal 27 del mese, a Renzi piacerebbe che il bonus fiscale fosse segnalato a parte, cos che il lavoratore sappia bene che i soldi arrivano dal governo. La scom-
SILVIO IMPAURITO
bia la liturgia delle conferenze stampa, parla da solo dal podio, proietta slide colorate con tutte le misure approvate o annunciate, lancia lhashtag per commentare su Twitter #Lasvoltabuona. Gli obiettivi sono ambiziosi: taglio del cuneo fiscale per 10 miliardi, la gran parte sull'Irpef per dare pi soldi ai lavoratori dipendenti con redditi bassi e anche un aiuto alle imprese, con una riduzione dell'Irap che sar finanziata da un aumento dell'aliquota sulle rendite finanziarie dal 20 al 26 per cento, vengono esclusi soltanto i titoli di Stato (i Bot sono salvi). Questo il centro della proposta politica, ma non c un provvedimento approvato, solo l'impegno, una relazione del premier ai suoi ministri: bisogna aspettare di cambiare i saldi di bilancio nel
CUNEO FISCALE Le imprese incassano una riduzione dellIrap che sar compensata dallaumento delle aliquote sulle rendite finanziarie dal 20 al 26%
messa che anche le trattative sull'Europa saranno pi semplici quando a Bruxelles vedranno un impegno per la crescita come un forte taglio delle tasse, degli zero virgola di deficit si pu discutere dopo. Gli altri annunci sono da dividere in tre categorie: il programma economico, le misure anti-casta per ottenere consenso immediato e il riciclo di misure gi prese dall'esecutivo di Enrico Letta. Al primo blocco appartiene l'annuncio di pagare 68 miliardi di debiti arretrati della Pubblica ammini-
strazione. Un disegno di legge che deve accelerare il pagamento, anche se molto incerto: a parte i 25 miliardi gi disponibili, sul resto ci sono solo stime, nessuno sa a quanto ammontino i debiti fuori bilancio delle amministrazione locali. Renzi promette lo sblocco immediato e totale dei pagamenti entro luglio. Vasto programma. Alle piccole imprese il premier promette un taglio del 10 per cento del costo dell'energia, vedremo chi lo pagher. C' anche il lavoro: la declina-
zione concreta del Jobs Act tanto annunciato ancora vaga. La riforma degli ammortizzatori sociali, cio la cosa pi complicata perch vale miliardi, sar con un disegno di legge delega, strumento adatto a progetti ambiziosi ma che richiede tempi lunghi. Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti promette una forma di sussidio universale, cancellando la cassa integrazione in deroga. Mentre Renzi promette alcune modifiche della legge Fornero per incentivare le assunzioni: un uso pi semplice
quelle per assicurarsi un po' di consenso immediato, anche se gli effetti economici sono trascurabili. La pi spettacolare: Dal 26 marzo al 16 aprile 100 auto blu andranno allasta come abbiamo fatto a Firenze. Venghino signori, venghino. E ancora: abolizione del Cnel, il Consiglio nazionale economia e lavoro che diventato un simbolo della burocrazia che Renzi vuole combattere (ma
cancellarlo non sar facile perch citato nella Costituzione). Seguono un elenco di spese gi coperte da fondi ereditati da Letta, dal piano scuola a quello per il territorio. Ovviamente non basta, Renzi rilancia sempre: Confermiamo che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il fisco e a giugno la giustizia. In attesa di vedere i provvedimenti concreti che ieri sono stati solo evocati.
Stefano Feltri
TASSE
IMPRESE
CASTA
CASA
I PROVVEDIMENTI DI IERI
il Fatto Quotidiano
LA STAMPA ESTERA OSSERVA MA IN POCHI CREDONO ALLE PROMESSE Anche molti media internazionali hanno seguito il discorso di Renzi sulle riduzione del cuneo fiscale e le riforme economiche. Nei titoli ufficiali prevale la cronaca sul commento: Renzi promette tagli alle tasse e riforma del lavoro, titola il Financial Times; Il premier italiano sostiene di avere appro-
metter 150 auto blu in vendita su ebay. Sulla stessa linea Lizzy Davies del Guardian: Renzi insegue gli elettori grillini. Annuncia unasta delle auto dei detestati politici, le auto blu. Alessandra Galloni del Wall Street Journal rincara la dose: LItalia non ha mai affrontato un processo di riforme incisive e completo, dice @matteorenzi. Il problema non il processo, ma la messa in pratica.
fatto a mano
a traccia di quel che accaduto negli ultimi due giorni al (benemerito) taglio dellIrpef di Matteo Renzi arriva alla slide numero 2, nellirridente capitolo I compiti a casa. Cos la illustra il protagonista: Il nostro nemico, quelli con cui battagliare in modo durissimo, sono quelli che dicono che si sempre fatto cos. Sullo schermo si legge Pubblica amministrazione, fisco e giustizia, ma il pensiero non pu che correre a quelli che hanno respinto con perdite (come dice lui) il tentativo del premier di tagliare il cuneo fiscale per decreto. I loro nomi sono tanti, ma la copertura politica glielhanno offerta Giorgio Napolitano e Pier Carlo Padoan: il primo ha detto no a un decreto frettoloso e con coperture ancora non definite nei dettagli (dopo aver consigliato al suo interlocutore di tenersi lontano dagli F35 americani); il secondo ha fatto presente che cerano degli adempimenti da rispettare prima di formalizzare il calo delle tasse, non ultimo il permesso di Bruxelles per lavorare sul deficit. Alla fine, probabilmente, Renzi avr il suo taglio, ma restano sul tappeto questioni spinose e una tensione pericolosa tra governo e Tesoro, testimoniata dal ruolo riservato a Padoan in conferenza stampa: ultimo a parlare, da solo, due ore dopo il premier.
da maggio: la relazione del premier approvata dal Consiglio solo un impegno politico, importante ma non vincolante. Se poi si vuole far partire il tutto dal 1 maggio servir un decreto in cui nero su bianco si scrive come si taglia lIrpef e con cosa si copre il minor introito.
MALEDETTA FRETTA. Voleva il decreto, Renzi, ma non lha avuto. Oltre a Quirinale e ministero dellEconomia (Ragioneria generale non esclusa), un bellostacolo stato pure Carlo Cottarelli: il premier voleva che gli garantisse subito, meglio se per iscritto, risparmi strutturali attorno ai sette miliardi per il 2014. Il super-commissario ha detto no: sette la cifra su 12 mesi, ma visto che siamo a marzo e ancora non s fatto niente ne avremo al massimo 3,5. Per arrivare al doppio - ha spiegato Cottarelli - servono tagli lineari, ma quelli deve farli il governo e non chiamarli spending review. A quel punto, Renzi ha provato almeno per il ddl: coperture una tantum nel 2014 e strutturali dallanno prossimo. Anche l non c stato verso: bisognava prima modificare il Def (documento di economia e finanza). QUANTI SOLDI SERVONO. In
Graziano Delrio con Pier Carlo Padoan, che ieri ha parlato per ultimo Dlm
EREDIT LETTIANA I 7 miliardi per il 2014 sono stanziati dallex presidente o frutto del suo lavoro Ora per usarli serve una legge vera
DOV IL TESORO? Lasciata da parte la spending review, i soldi per il taglio del cuneo questanno arriveranno da tre grandi filoni: uno strutturale, cio i soldi gi stanziati da Letta (2,5 miliardi), gli altri due una tantum. Questi ultimi sono: i margini per far salire il deficit fino al 3 per cento del Pil (ora siamo al 2,6, la differenza vale sei miliardi ma non verr usata tutta) e i risparmi per i minori interessi sul debito pubblico (tre miliardi e pi). Anche questi, in realt, sono soldi di Letta. Il problema che per liberare queste risorse
bisogna prima modificare - e verificare - tutti i numeri del Def: minor crescita compresa (1 per cento la previsione di Saccomanni, 0,6 quella di Padoan). Il calendario prevede che il tutto si faccia entro aprile.
LO SCOGLIO EUROPEO. Renzi ha fatto come se nulla fosse: useremo i margini che abbiamo sul deficit, ha detto ieri. Due ore dopo, Padoan ha corretto il tiro: Laddove vi fossero scostamenti serve lapprovazione delle Camere e della Commissione Ue. LA SORPRESA IRAP. Il premier
IL TAGLIO NON C. Nonostante Renzi insista che latto fatto non c alcun provvedimento che dica che le tasse caleranno
attesa del miracolo di Cottarelli nel 2015 (19 miliardi di risparmi strutturali con cui finanziare anche i dieci di taglio dellIrpef) serve una copertura ponte per questanno: la cifra da finanziare riguarda solo gli otto mesi da maggio a dicembre e dunque i due terzi dellanno: si aggira, insomma, tra i 6,5 e i 7 miliardi. Obiettivo non irraggiungibile. LA RELAZIONE
ha annunciato che - sempre da maggio e con decreto da fare verr tagliato anche un 10 per cento di Irap alle imprese: in soldi fa 2,4 miliardi di minori tasse. A copertura c un aumento delle aliquote sulle rendite finanziarie (dal 20 al 26 per cento). Niente di male, lunico dubbio se la stangata riguarder anche i conti correnti, la cui aliquota era stata portata da Mario Monti proprio al 20 per cento.
SCUOLA E SUOLO
LAVORO
il Fatto Quotidiano
Quando
Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti. 09/03/14 Lo cancelliamo il Senato, ci arriviamo. 09/03/14 Mercoled per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo. 09/03/14 Elimineremo definitivamente le Province. Secondo la Corte dei Conti un risparmio da 800 milioni. 09/03/14
i potrei dire che le tasse le tagliamo dal primo maggio, perch dire il primo aprile sembrava un pesce daprile. Per vi dico la verit: Non ja famo. Un Matteo Renzi, istrionico, energico e di sfondamento risponde cos a chi in conferenza stampa gli chiede perch non taglia lIrpef dal primo aprile, come aveva annunciato. Volevo farlo, ma sono
stato respinto con perdite. Non ci sono i tempi tecnici, bisogna modificare le buste paga. E per: Sono 20 anni che si annuncia di abbassare le tasse, uno le abbassa e fateci pure le pulci.... Al di l delle pulci, il problema (elettoralmente) serio e il presidente del Consiglio lo sa benissimo. 1000 euro in pi allanno in busta paga per 10 milioni di lavoratori sono un annuncio a effetto, una promessa mirabolante. E anche una misura evidentemente portatrice di voti e
Il bersaniano
Stefano Fassina
di consensi. E cosa cambia dal primo aprile al primo maggio? Che il 25 maggio ci sono le europee, il primo vero test elettorale del premier-segretario. Che si gioca tutto: se va bene, ossigeno per il governo e per il suo futuro. Se no, linizio della fine. Per essere una vittoria il Pd deve prendere dal 30 per cento in su (Bersani alle politiche arriv al 25,4%, guai ad andare sotto). Gli stipendi arrivano al 27 del mese: dunque, primo maggio significa in realt 27, come ammette lo stesso Matteo. A chi ha dubbi suggerisco di aspettare il 27 maggio per vedere santommasianamente se i denari ci sono. Non a caso mentre ieri Renzi lavorava sui dossier economici, Lorenzo Guerini, il portavoce della segreteria (in questo momento il segretario in pectore) stava al Nazareno a lavorare sul Pd: prima di tutto, proprio le liste per le europee. E poi, questioni locali, in generale gestione del potere renziano.
RENZI in conferenza stampa re-
di no. Non si fa in tempo, punto e basta. In preda al nervosismo. marted sera lo stesso premier rilasciava interviste a tutto spiano per dire che lui i soldi ce li ha. Pure la mattinata di ieri non stata delle pi rilassate: sul voto finale alla legge elettorale temeva di andare sotto e mandava messaggi per tutto il dibattito ai fedelissimi. LAula stavolta non lha tradito. Subito un tweer: Grazie alle deputate e ai depu-
RISCHIATUTTO Se non passa la fine del bicameralismo muore anche la mia esperienza politica E da Camusso (Cgil) unapertura inattesa
Matteo Renzi lancia lhashtag su Twitter Ansa
La parte relativa all'utilizzo delle risorse pi definita dellutilizzo delle coperture. Ma sono fiducioso che i provvedimenti legislativi solidi arriveranno.
Su quali basi?
Perch ci fidiamo del presidente del Consiglio. Aspettiamo un Def che sia coerente con gli impegni indicati. a lui lonere della prova.
Detto da lei, che sempre stato molto critico, fa un certo effetto.
Lo sono ancora. Se oggi quello sullItalicum fosse stato il voto finale avrei votato no. Ho votato s perch c stato limpegno che si tratta dellinizio di un percorso a tornare su alcuni punti che vanno assolutamente cambiati, come la rappresentanza di genere, le soglie e le liste bloccate. La posta in gioco troppo alta.
Ma laccordo con Berlusconi blindato.
cupera la sua forza persuasiva. Per viene da 24 ore difficili. La cabina di regia a Palazzo Chigi (oltre a Renzi, anche il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio e uno dei consiglieri economici, Yoram Gutgeld) stata sveglia tutta la notte tra marted e mercoled. Motivo, proprio la ricerca delle coperture per il taglio dellIrpef. Renzi ha insistito, si arrabbiato, ha spinto per riuscire a portare a casa la misura nella data desiderata. Ma la struttura del ministero dellEconomia, la ragioneria di Stato, gli ha detto GLI EX DALEMIANI
tati. Hanno dimostrato che possiamo davvero cambiare l'Italia. Politica1~Disfattismo0. Questa #laSvoltabuona. In serata la rivendicazione: A dispetto dei gufi lItalicum passato con 200 voti di scarto. Ed una rivoluzione per lItalia. Il Pd gli ha messo i bastoni tra le ruote, lha fatto penare, annuncia battaglia a Palazzo Madama? Renzi alza il tiro. E butta l la promessa/minaccia: Se non passa la fine del bicameralismo perfetto non finisce solo il governo, ma considero chiusa la mia esperienza politica. Insomma, o me o il Senato. Come i perfetti giocatori di poker, ancora una volta il presidente del Consiglio la mette
gi durissima: si fa come dico lui. Io ascolto tutti, ma siamo noi che decidiamo. Per adesso la riforma del Senato una bozza. Nei prossimi 15 giorni verr sottoposta a tutti, poi diventer un disegno di legge. Anche qui, guai in arrivo: Renzi si dovr sedere al tavolo con tutti, con i gruppi di maggioranza, ma anche con Fi. Forse di nuovo con lo stesso Berlusconi: nel patto del Nazareno fu siglato nel dettaglio laccordo sulla legge elettorale. Adesso bisogner fare lo stesso con il Senato. Sempre pi difficile. Ma la specialit di Renzi proprio spingere le situazioni fino al punto di rottura, arrivare fino al ciglio del burrone. Rac-
contano che ieri in Cdm c stata qualche alzata di ciglia. E che Padoan ha fatto qualche puntualizzazione sulle coperture. Ma alla fine Renzi ha strappato lapprovazione politica al suo piano (si fatto votare la sua relazione, un inedito). E ha persino incassato qualche apertura inaspettata. Come la nemica Camusso che plaude al taglio delle tasse sul lavoro. E si scambia di ruolo con Landini, che avverte: I sindacati vanno ascoltati. Per dirla con Del Rio: Una rivoluzione. E gli altri ministri? Uniti nella lotta. Nel suo mercoled, Il leone non ha dato la zampata, ma il ruggito s sentito forte e chiaro.
ialogo su Matteo. Tra le zone Flaminio e Prati, a Roma. Il dalemismo D da lobby di Claudio Velardi non abita pi a Palazzo Grazioli. Nella sede di Reti, questo il nome della sua societ, si festeggia il renzismo con il lancio del Rottamatore, aggregatore di siti diretto da Massimiliano Gallo. Claudio Velardi, in grigio casual, euforico per la conferenza stampa del premier: Uno spettacolo mondiale, uno show assoluto. Berlusconi nun nisciuno. Tradotto dal napoletano: Berlusconi non nessuno. E ancora: In confronto un venditore dilettante. Tra lui e Renzi c la stessa differenza che passava tra lambulante che girava il paesino con il megafono e il venditore della Stanhome. Velardi parla con due giovani, che gli sollecitano la madre di tutte le risposte: Cla, ma la sostanza c?. Conclusione: Ma che sta sostanza?. Claudio Velardi, a 60
Onorevole Fassina, ma non le pare che al di l degli annunci, non ci siano ancora molti provvedimenti?
Come era blindato anche prima della lettura della Camera, dove ci sono state modifiche rilevanti, come lo stralcio dellarticolo 2.
Renzi ha detto che se non fa la riforma del Senato, la sua esperienza politica finita.
I provvedimenti li valuteremo. Gli obiettivi che ha indicato sono condivisibili. Gli annunci dovranno avere una coerente traduzione nel Def
Ma crede che gli obiettivi siano realizzabili?
Lho trovata un'affermazione utile. Il superamento del bicameralismo perfetto pi importante della legge elettorale.
wa.ma.
anni, smaschera ed esalta il renzismo, allo stesso tempo. Lo smaschera per vari motivi. Perch conferma che la sostanza relativa e perch lunder 40 arrivato a Palazzo Chigi il punto dapprodo naturale del dalemismo puro e duro. Di pi. Perch Matteo con Silvio andato sino in fondo, non come Massimo. Renzusconi uguale DAlema vecchia maniera. E il gioco fatto. Anzi la festa. Il Rottamaparty. Alle otto di sera lafflusso continuo. Corpi intermedi della Casta, perlopi. Manager di enti pubblici; consiglieri di vari principi; lobbisti ovviamente, soprattutto giovani; deputati e giornalisti (la strepitosa coppia belante e radiofonica formata da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro). Si beve, si mangia, si discute. Lospite donore atteso Luca Lotti, pilastro della scapigliatura renziana a Palazzo Chigi, nel ruolo di sottosegretario. Scortato dalla giovane fidanzata c Chicco Testa, terzista da salotto che cerca di riposizionarsi
col nuovo potere. C anche un premio per i giornalisti: Il Rottamato. Deve essere consegnato a Maria Teresa Meli, esperta di renzismo per il Corriere della Sera. Ma lei, alle nove, ancora non c. Sta arrivando, tra dieci minuti qui. Limportante mangiare. Vuoi un prosecchino?. Il Rottamaparty coincide con il finto mercoled da leoni di Renzi. La musica non copre le voci e i camerieri si aggirano in livrea, come il leghista Buonanno alla Camera luned scorso. Eppure c unombra. Lassenza di Fabrizio Rondolino, altro ex dalemiano tuttora compagno e compare di Velardi. Con un tweet ha annunciato labbandono del Rottamatore da subito, ancora prima di cominciare. A dire il vero, Rondolino un po antirenziano lo . In ogni caso scrive su Europa, quotidiano preso di mira da Velardi qualche giorno fa. Microfaide del nuovo demi-monde di Matteo. Il renzismo sta diventando romano. Addio Firenze.
il Fatto Quotidiano
a scritta bianca su fondo grigio, opprimente. Ma dallangolino spunta un cielo azzurro: basta pizzicare con due dita La svolta buona et voil, si gira pagina, storia, era geologica. Matteo Renzi, nella giornata che fonde legge elettorale e rivoluzione culturale, non il politico ingessato coi fogli in mano, n quello che fa il moderno col discorsetto a braccio. Il suo stile diverso, cambia regola e ritmo, sfrutta tiv e web in una sinergia rassicurante. Niente faccia seria da bravo ragazzo, come Letta. Niente muso lungo, come Monti, n ministri in lacrime, come la Fornero: i suoi ragazzi stanno ritti e sorridenti, pronti a scattare al minimo cenno per soddisfare la platea, il cliente spazientito e tuttavia speranzoso di trovare finalmente soddisfazione nella cosa pubblica.
QUELLO CHE PROMETTE Renzi tra una battuta da venditore dauto (Magari uno si vuole comprare allasta online lauto blu di La Russa, per dire) e un piglio via via pi sicuro: cari signori, ecco a voi servizi, efficienza, tagli alla casta e aumenti in busta paga. Niente a che vedere con lo charme elegantone di Berlusconi: il contratto con gli italiani, stilato su scrivania di legno massiccio sotto locchio umido di Vespa nel 2001, preistoria della comunicazione politica. Renzi va in scena da homo tecnologicus, lancia in apertura lhastag di giornata e divide il video solo con le sue belle slide colorate. L sopra c spiegato tutto, il cittadino-consumatore pu scorrere il men per farsi unidea: il semestre europeo e la voglia di fare bene i compiti a casa; i tre colossi da ammazzare con la katana (pubblica amministrazione, fisco, giustizia) e il doing busiElsa Fornero e le lacrime quando annunci la riforma ness index che deve scalare delle pensioni (governo Monti dicembre 2011). In grattacieli di successi da qui al alto, Berlusconi nel salotto di Vespa, quando, nel 2018. 2001, promise la riduzione delle tasse Ansa Insomma partita la corsa, sta-
volta felice, verso politica, economia e occupazione. Naturalmente ci saranno fondi per la scuola, la ricerca, le case popolari, mentre i ricconi dellalta finanza sborseranno di pi nei loro giochi in borsa; e il Senato della Repubblica diventer un bel -315 stipendi, per non parlare della rottamazione di Province e consessi superflui tipo il Cnel. Concetti immediati, obiettivi consolidati, una grafica a met tra l'Ikea e il volantino del supermarket, una logica da oratorio salesiano dove cineforum e vecchi proiettori hanno insegnato un concetto basico: spiegare per educare meglio che imporre con lautorit. Dare un nome alle cose, mettere un titolo alla storia che funzioni subito: addio Salva Italia tristanzuoli, basta Decreti del fare dallinevitabile retrogusto equivoco (fare che?). Qui la svolta, cio il cambiamento, garantito e buono. Qui i nemici si guardano in faccia perch la promessa netta: lotta alla corruzione, lavoro ai giovani, assegno ai disoccupati. Quando i giornalisti lo guardano un po cos, quando si parla dei 10 miliardi da trasformare in 100 euro per chi guadagna meno, lui si butta: Vi vedo perplessi, eh? Invece si pu fare, e cos una mamma che arriva sempre col fiatone a fine mese potr uscirsene una sera a cena con le amiche. Le cene eleganti erano unaltra cosa: andate. Lincubo del sacrificio faceva angosciare: ora si punta allhappy hour. E lidea che anche lItalia possa salvarsi in corner, schivare limpatto finale, ridistribuire fortune e gioie anche fuori dal giro ristretto dei soliti noti, la vera risorsa di Renzi, il canale diretto che pu legare il premier a una popolazione sfiancata.
MI HA CONQUISTATO alla prima riunione.
POWER POINT Le
slide mostrate dal premier Matteo Renzi durante la conferenza stampa, con slogan e annunci veloci. Un cambio rispetto al passato
Ansa
Massmediologa
Giovanna Cosenza
uno che ti cambia la squadra: mi ha fatto impressione la sua rapidit nelle decisioni. E poi ascolta molto diceva a dicembre Giovanni Sasso, il creativo di Proforma che ha curato la comunicazione per le primarie. Un tecnico del settore che ha gi domato limmagine per Vendola ed Emiliano, e che ha oggi in homepage lo spot del mobilificio Chiarelli Arreda, protagonisti Brooke e Ridge di Beautiful. Naturalmente, Renzi non una fiction n un sogno. Per sa che per parlare alle persone bisogna toccare i tasti giusti, rubare mezzo sorriso e invitare alla commozione per ricordarsi che lItalia non un supermercato ma un Paese da rispettare.
a quale discorso americano! Di qualche decennio M fa, forse. Giovanna Cosenza, presidente del corso in Scienze della comunicazione a Bologna, non rimasta persuasa dal discorso di Matteo Renzi.
questo il marketing applicato alla politica?
gianti, scritte maiuscole, corsivi. Tutto abborracciato. Ma lintera conferenza stata cos, oltretutto molto pedagogica. Renzi parlava in modo semplice, poi si fermato e ha detto: Penserete che faccio discorsi tecnici, e ha cominciato a semplificare ulteriormente. I giornalisti erano allibiti.
Forse non parlava a loro.
No, siamo lontani. Era tutto molto ostentato, esagerato. Sembrava piuttosto un discorso da meeting aziendale, ma non recente, degli anni 80. Oggi le slide sono molto curate.
Quelle di Renzi no?
No, questo chiaro. Lui parlava alla gente a casa, come ha fatto al Senato, alla Camera. Come fa sempre. Per questo ha usato quelle slide che ricordavano il volantino di un supermercato. Anzi, di un discount: compra questo, qui c il 3 per 2, laltro in offerta.
In molti hanno trovato molte analogie con Berlusconi.
PORTFOLIO
foto di Umberto
Pizzi
PECORA RIDENS Pina Picierno, franceschiniana, tra Lauro e Sabelli Fioretti. Pecora ridens
LA NUOVA GRIFFE Velardi e Anna Paola Concia con la griffe del momento. Rottamare e riciclarsi iniziano con la erre
No, lui era diverso: come tutti i grandi venditori non dava limpressione di essere l a vendere. Oggi per diverso: la gente rimasta scottata dal grande venditore e fa pi attenzione. Sa cos un prodotto civetta e sa che un dpliant pubblicitario fatto per vendere.
tutto da buttare, quindi?
LUNICO DOC Francesco Nicodemo lunico renziano doc presente, non riciclato. Fedele dalle origini (napoletane)
TESTA DI ERRE Testa di Chicco alza con fiducia la grande erre. Il renzismo un approdo sicuro per la vecchiaia
GALLO RIDENS Massimiliano Gallo, gi Riformista e direttore del Rottamatore. Da Polito a Velardi, dalla padella alla brace
No, alla fine la gente lo giudicher sui fatti, sulla capacit di mantenere le promesse. Berlusconi sapeva di potersi spendere un passato da imprenditore. Renzi cosha fatto? Solo il sindaco. Sa anche lui che poco, per questo esagera cos tanto. La macchina dei colori serve a farlo dimenticare. C per unaltra differenza rispetto ai tempi di Berlusconi.
Quale?
Oggi tutto resta in rete. Quelle slide potrebbero diventare un boomerang fra qualche mese. Se non manterr le promesse lo massacreranno. Gi mi immagino gli sfott.
BASSO IMPERO
LA PARODIA CORRE in Rete. Ed un successo. Sono i tre esponenti del fu Pdl: Angelino Alfano, Renato Brunetta e Maurizio Gasparri vestiti da schiavi per un manifesto in cui interpretano il successo cinematografico vincitore dellultimo Oscar: 12 anni da schiavi. Migliaia di condivisioni, retweet, quindi facebook. Battute su battute. Sfott. Riprese satiriche. Cos un cappello in testa, il viso cotto dal sole, abiti poveri e color corda, sguardo perso. Ciondoli al collo. Un occhiello in alto a destra con lassegnazione dellOscar alla carriera. Rispettate anche le originali altezze dei tre soggetti in questione, con Brunetta ritratto al centro della scena.
il Fatto Quotidiano
Alfano, Brunetta
e Gasparri: 12 anni schiavi
CHI LHA DETTO?
dEsposito Questa semplicemente una porcata, una porcata ancora pi grande della legge attuale, della ex legge con cui siamo stati noi votati e siamo qua in Parlamento.
Matteo Bragantini, Lega
giorni dellItalicum. Ecco il meglio e il peggio del dibattito alla Camera. Itre Siano soppresse le parole: Sopprimere la parte consequenziale relativa alla soppressione della tabella B Camera. Conseguentemente.
Francesco Paolo Sisto, FI, relatore di maggioranza
Sabato, a Bolzano, c stata una conferenza stampa importantissima, per la quale sono ancora emozionata, perch erano seduti allo stesso tavolo tedeschi, italiani, ladini, lettiani, renziani, leghisti, forzisti.
Michaela Biancofiore, Forza Italia
Questa una legge voluta da Berlusconi, che viene subita. E allora, se il compianto Leonardo Sciascia ci potesse osservare in questo momento, cosa direbbe? Uomini, mezzi uomini, ominicchi o quaquaraqu? A voi la conclusione.
Franco Bordo, Sel
Io sono contro a queste quote di genere ma non sono contro le donne, anzi dico: viva le donne e per fortuna che esistono.
Gianluca Buonanno, Lega
Questo algoritmo viene prodotto direttamente dal professor G. W. Random; per questa ragione, essendo totalmente affidato alla casualit, non possibile votarlo.
Pino Pisicchio, Centro democratico
Berlusconi?
Stefano Quaranta, Sel
Non un algoritmo quello, pi o meno quello che dalle parti mie si chiama tombolata.
Giancarlo Giordano, Sel
Ci sembra piuttosto deplorevole, presidente Boldrini, che lei metta su una faccia da funerale di Lenin perch questo Parlamento ha bocciato un provvedimento, le quote rosa, che noi dei Cinque Stelle reputiamo sbagliato concettualmente.
Alessandro Di Battista, M5S
Ora per tocca a voi Pd, tocca a voi dimostrare che il delinquente Silvio Berlusconi non il vostro azionista di maggioranza.
Riccardo Fraccaro, M5S
Il Pd un campione nel settore del conflitto dinteressi, avendo portato in Parlamento una mandria di onorevoli deputati ai propri affari privati.
Riccardo Fraccaro, M5S
Chiedo: con il Porcellum chi qui era un po, scusi il termine poetico, un paraculo, con questo sistema quelli che arriveranno avranno solo culo, cio fortuna?
Gianluca Buonanno, Lega
Io lo ripeto, se non lha sentito, quello che ha detto il collega Buonanno; ha detto: Fa come i marocchini. Questa una frase razzista.
Gennaro Migliore, Sel
Questa una giacca da cameriere, perch io difendo anche le categorie dei pi umili e sono qui perch basta fare baggianate e vestirsi in bianco.
Gianluca Buonanno, Lega
Il fatto che il gruppo della Lega sia un gruppo omosessuato, io lo sento come un problema mio.
Celeste Costantino, Sel
Il Senato deve cambiare questo obbrobrio o io non rimetter pi la spilletta del mio partito.
Michaela Biancofiore, Forza Italia
C un terzo partito, lalgoritmo. Ma perch algoritmo, una parola indecifrabile? Che cos lalgoritmo? il meccanismo di trasformazione dei voti in seggi. Lavete chiamato algoritmo per non far capire agli italiani la schifezza che avete creato.
Danilo Toninelli, M5S
Se c ancora unanticchietta di antiberlusconismo allinterno del Pd, vi imploriamo di non dire sempre no, ma di votare questo emendamento per il ritorno alle preferenze e di fregare, grazie alle preferenze, il delinquente Berlusconi.
Alessandro Di Battista, M5S
Chiedo scusa, avevo alzato la mano soltanto per richiamare la riformulazione degli emendamenti La Russa. una gestualit diversificata.
Francesco Paolo Sisto, FI
Ringrazio il ministro Boschi, tutti i membri del comitato dei nove, tutti i componenti della I commissione, che hanno diviso con me notti, patemi e, qualche volta, panini.
Francesco Paolo Sisto, FI
IN AULA
Faccio soltanto una precisazione al collega di Sel che continua a dire da una serata intera: Non lo capisco, non lo capisco. C solo una cosa che dovete capire, ossia che il Pd e tutti gli altri partiti, tranne il M5S, stanno prendendo per il culo il popolo italiano.
Manlio Di Stefano, M5S
Deputati, togliete quei cartelli. I commessi intervengano (I deputati del M5S espongono cartelli recanti la scritta: Renzi-Berlusconi profonda sintonia condannati allamore).
Laura Boldrini, presidente della Camera
LAVITOLA De Gregorio mi disse di inguaiare B. e Gregorio mi ha invitato a fare come lui: patteggia, metti nei guai Berlusconi e cos uscirai D da tutti i procedimenti. Lo ha detto Valter Lavitola,
imputato al processo sulla presunta compravendita dei senatori nel corso di dichiarazioni spontanee al processo di Napoli. Ho intenzione di collaborare con la procura: dir qualsiasi cosa ritengano opportuno purch mi liberino. Lavitola ha chiamato in causa lex senatore dellIdv Nello Formisano a proposito di un episodio di cui sarebbe stato a suo dire testimone diretto. Mi disse che De Gregorio non gli stava pi simpatico e per questo non voleva pi parlare con me ma con il senatore Comincioli. Lo incontrai a Roma c'erano anche due testimoni. Mi disse: mi sono preso cinquantamila euro e li spender per tentare di ottenere molto di pi dal governo.
Cinque stelle, Di Battista paparazzato in aula Guardavo una partita. Mi scuso, ma capita
di Emiliano Liuzzi
l tono resta alla Di Battista, un po arI rogante, come lo definiscono in Transatlantico. Piace alle donne, agli attivisti, forse anche a Grillo e a s stesso. Sicuramente non ai suoi detrattori. Capita di scrivere uninterrogazione o un post su Facebook, dice lui. Dopo 16 ore di discussione in aula capita. Come di guardare una partita di calcio. Per mi scuso. Antefatto: Alessandro Di Battista, romano in grande ascesa nel Movimento, stato pizzicato in aula mentre guardava una partita sul tablet. Di Battista sminuisce lepisodio. E la chiude cos. Bazzecole, se consideriamo che oggi arriver Gianroberto Casaleggio che si trover davanti le espulsioni fatte e
quelle che qualcuno si sente scivolare addosso, come Serenella Fucksia e Bartolomeo Pepe, sfiduciati entrambi dai meetup di appartenenza. Al momento pare che il provvedimento sia congelato: Casaleggio aveva gi cercato di mediare con i dimissionari, lo stesso far oggi. Fucksia, Pepe e Di Battista a parte, ieri sui tavoli delle redazioni circolato il caso di Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, portato a esempio come gran virtuoso. Fico nemici se ne fatti diversi, perch a lui toccata la spina della Tv pubblica. Ma deve fare politica e spende. I con-
vegni e gli spostamenti per parlare con gli elettori hanno un prezzo. In rete sta girando una falsa rendicontazione. La trasparenza un dovere e non ho problemi a spiegare alcune delle voci, spiega Fico. E cos entra Ansa nel dettaglio per motivare come si sia giunti a oltre 13 mila euro, di cui circa 3.700 alle varie voci alloggio. Ci sono mesi, come dicembre, in cui risultano inserite spese di gestione ufficio che andrebbero spalmate su tutto lanno, o limporto della agenzia immobiliare (ho dovuto cambiare casa) che dovrebbe ammortizzarsi per lintera durata del contratto.
il Fatto Quotidiano
NEL PALAZZO
IN PIEMONTE SI VOTER il 25 maggio, ufficiale: il presidente della Regione, Roberto Cota, ha firmato ieri il decreto che fissa le elezioni regionali per quella data. A meno di colpi di scena, i piemontesi andranno a votare alle Regionali contestualmente con le elezioni Europee e Comunali. Se Cota non avesse firmato il decreto sarebbe scattato il commissariamento e sarebbe stato il Prefetto di Torino, Paola Basilone, a convocare le elezioni. Contemporaneamente a quello sulle elezioni, Cota ha emanato il
Regione Piemonte:
decreto per il nuovo riparto delle circoscrizioni dei 40 seggi del Consiglio regionale in base alla popolazione residente in Piemonte: 21 a Torino, 5 a Cuneo, 4 ad Alessandria, 3 a Novara, 2 ciascuna a Biella, Asti, Vercelli, 1 al Verbano-Cusio-Ossola. I restanti dieci
seggi saranno assegnati con sistema maggioritario al listino legato al presidente. Una legge regionale varata nel corso della legislatura aveva ridotto il numero dei consiglieri, portandolo da 60 a 51: cinquanta consiglieri pi il presidente.
Italicum gi in viaggio per il Senato, passato a Montecitorio con 365 s, 156 no e 40 astenuti. Ma dentro mancano un sacco di cose. E alcune, a giudicare dai voti che hanno permesso questo impianto finale, non possono che suscitare scandalo. Infatti, a sentire l'altro giorno in aula Davide Ermini del Pd, si aveva limpressione di sognare. Perch lesponente renziano, nel momento di votare lemendamento presentato dal popolare Pino Pisicchio sul conflitto dinteressi nella legge elettorale, motivava in questo modo il rifiuto dem di dare il via libera a una proposta di assoluto buon senso: Il Pd da sempre a favore del principio del conflitto di interessi, ma non siamo convinti dalle soluzioni proposte dagli emendamenti; e poi, ci par di capire, c qualcuno che confonde il tema del conflitto dinteressi con lineleggibilit.
Senato. Ma figurarsi commenta Civati io non ho proprio votato, visto come stavano andando le cose e la questione del conflitto dinteressi mi pare unenormit, cos come mi pare folle che non venga riproposta al Senato, ma non lo faranno. Io non potevo votare una legge elettorale di cui non condivido quasi nulla. A tutto c un limite. E c larticolo 67 della Costituzione che, tra laltro, consente ai singoli parlamentari di non accettare una decisione soprattutto quando fa quello che non aveva dichiarato di fare (o addirittura aveva dichiarato di non fare) in campagna elettorale. Per me conta ancora qualcosa, anche se ormai chiaro che si far fatica, in questo Paese, anche ad andare a votare. In effetti, gli emendamenti sul conflitto dinteressi erano pi duno, non solo quello firmato da Pisicchio e Civati. Ce nerano altri tre, uno firmato da Gennaro Migliore di Sel, un altro dellM5S a firma Fraccaro-Toninelli, e addirittura uno a firma del Pd Valiante che ovviamente finito dritto nel cestino come i precedenti. La questione, da parte di Sel, per non finita qui.
AL SENATO gli uomini di Vendola hanno intenzione di rimettere mano alla legge, o, almeno dice Migliore si tenter di farlo. Perch, in questa legge prosegue manca troppa roba. una legge senza milioni di cittadini, perch c una croce e i chiodi li ha messi Verdini, e sono le liste bloccate e le soglie di sbarramento all8% che cos alte ci sono solo in Russia al 7 e in Turchia al 10 e ci significa escludere milioni di cittadini; senza la certezza del voto, perch voti la Lega al nord ed eleggi un leghista con lo 0,1% in Molise, come si fa a concepire un tale flipper?. Gi, come si fa?
PINO PISICCHIO Col suo emendamento il professore ha tentato di bloccare le cariche incompatibili: niente da fare DENIS VERDINI Secondo gli uomini di Sel, le liste bloccate e lo sbarramento all8% sono come chiodi sulla croce
Le donne in bianco per le pari opportunit Ansa
ERASMUS
QUOTE ROSA
PRIMARIE
NO, PINO PISICCHIO non aveva fatto alcuna confusione nello scrivere un emendamento, peraltro sottoscritto anche da Pippo Civati, che prevedeva lineleggibilit per i titolari legali di aziende concessionarie pubbliche e anche per il proprietario che controlla direttamente o indirettamente lazienda. Mi ero limitato a voler aggiornare una legge del febbraio del 53, la numero 60, che prevedeva unincompatibilit e unineleggibilit parametrata, appunto, al mondo degli anni 50, ma il Pd non ci ha proprio sentito; si sono comportati, insomma, un po come nelle elezioni del 48, quando i democristiani erano terrorizzati dallidea che Dio li vedesse votare Pci nel segreto dellurna. Lemendamento Pisicchio, insomma, finito al macero e nessuno ripresenter il problema al
Lista Tsipras
informarla di una gravissima scorrettezza avvenuta nei giorni scorsi. Il motivo decisivo che ha spinto uno di noi (Andrea Camilleri) a rinunciare definitivamente alla candidatura nella lista lAltra Europa per Tsipras stato il seguente: mentre era in corso la discussione sulle liste, Andrea Camilleri comunicava con una lettera a Barbara Spinelli e in
copia agli altri garanti che: i recenti impedimenti, la non possibile candidatura della Alfano, e gli ostacoli che stanno mettendo Vendola e i suoi, smorzano i miei entusiasmi da 88enne e sto pensando sinceramente di rimettere la mia candidatura. Questo accadeva lo scorso 1 marzo. Malgrado questa esplicita dichiarazione, la falsa notizia della candidatura di Camilleri veniva pubblicata il 2 marzo sul sito www.listatsipras.eu e ripresa immediatamente da tutte le maggiori testate italiane e non. Solo dopo ripetute sollecitazioni da parte di Paolo Flores dArcais, casualmente venuto a conoscenza del falso, la notizia veniva tolta dal sito della lista, ma purtroppo fino ad oggi stato opposto un rifiuto alla richiesta di smentire la notizia con evidenza e collocazione analoghe al
falso, dunque in uno dei riquadri della home page, come esplicitamente e reiteratamente richiesto. Offendendo con tale omissione la verit, e il dovere di trasparenza verso tutti i cittadini coinvolti in questa esperienza. La smentita, garantita alla assistente di Camilleri in teleconferenza il luned 3 marzo, veniva pubblicata esclusivamente sul sito di MicroMega. Sul sito della lista veniva invece pubblicata (in una forma praticamente nascosta) unulteriore falsit in cui si sosteneva che Andrea Camilleri scioglier la sua riserva entro i prossimi due giorni, formula notoriamente usata in politica per esprimere la propensione al s. Una volta conclusa la definizione delle liste e dopo aver espresso il nostro dissenso su una serie di candidature (o mancate candidature),
siamo stati tagliati fuori da ogni ulterioAlexis Tsipras Ansa re discussione e decisione. Compresa quella particolarmente rilevante che alla conferenza stampa non partecipassero pi, come stabilito, tutti i garanti ma esclusivamente Barbara Spinelli. Ormai dunque fuori dal comitato dei garanti, restiamo comunque due tra i trentamila cittadini che continuano a impegnarsi in uniniziativa che abbiamo contribuito a far nascere e di cui non lasceremo passare sotto silenzio ulteriori mutazioni rispetto al progetto originario di lista della societ civile autonoma dai partiti. Con un carissimo augurio di buon lavoro
Andrea Camilleri e Paolo Flores dArcais
I (NON) ROTTAMATI
SECONDO LESPRESSO, il sindaco di Napoli de Magistris indagato per abuso dufficio, storia di nomine ai vigili urbani. Apprendo a mezzo stampa, ancora una volta, di una presunta indagine a mio carico e, se questo corrisponde al vero, ci troviamo di fronte ad una violazione del segreto investigativo. Mi affido come alla magistratura. Lo dichiara in una note de Magistris, spiegando di apprendere che lindagine sarebbe attivata da un esposto di Luigi Sementa che, scelto fiduciariamente dal mio predecessore, da tempo ha cessato il suo rapporto con questa amministrazione perch il
il Fatto Quotidiano
De Magistris
contratto scaduto non poteva essere rinnovato per via dei noti vincoli finanziari. Appena apertasi la possibilit di contrattualizzare ho individuato, nel pieno rispetto della legge, il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Luigi Acanfora. Del quale stato testimone di nozze, dice lEspresso.
RIFORMA DI PALAZZO MADAMA E ITALICUM ATTESI IN COMMISSIONE DALLA SENATRICE. CHE PROMETTE BATTAGLIA
Tecce
l professor Miguel Gotor, uomo di cattedra in prestito ai partiti, non mai smodatamente irrequieto. E potrebbe affiggere un cartello allingresso di Palazzo Madama: Benvenuti, queste sono le forche del Senato. Pi che una provocazione, la battuta di Gotor, ostinatamente vicino a Pier Luigi Bersani, un avviso per i prossimi provvedimenti: Sapete quanti emendamenti ci sono per labolizione delle province che dobbiamo approvare? No? Ve lo dico io: 4.000. Il collega Calderoli ha contato che con lostruzionismo ci vorrebbero cento giorni. Latmosfera non accogliente eppure Matteo Renzi, vorace ottimista, vorrebbe incanalare la riforma di Palazzo Madama e licenziare lItalicum passato con apprensione a Montecitorio. Dimperio. Le condizioni sono pessime, i presagi
RISICATA
per Renzi convincere i senatori a ratificare con entusiasmo la propria estinzione e, in contemporanea, a spingere lItalicum. Senza cadere in tentazioni di vendetta, no, questo Gotor non lo farebbe mai, il senatore ha convocato marted notte una riunione di gruppo, anzi di gruppo ridotto ai non renziani per discettare su Costituzione e Titolo V, pure Sergio Zavoli stato precettato. La bozza di Renzi prevede che il Senato diventi unassemblea per le autonomie, non pi di eletti direttamente; sar composta dai governatori di regione, da un paio di membri ulteriori sempre indicati dai consigli regionali, da uno squadrone di sindaci delegati, e cos addio al bicameralismo perfetto e, soprattutto, ripete Renzi, al faticoso, inutile e (costoso) discorso per la fiducia di un governo o per la legge di Bilancio. Il Senato avr, per, la funzione classica per la revisione costituzionale. Le intenzioni di Renzi vanno misurate con lanomalia di Palazzo Madama, dove ciascuna pedina essenziale e i democratici non possono muoversi in ordine sparso.
IL VIA LIBERA per il governo
1 69 FIDUCIA
EX PCI
La senatrice Anna Finocchiaro, che ha un pessimo rapporto con Renzi, prepara la sua elegante vendetta Ansa
ANTIPATIE E POLITICA
i pu discutere sulla portata effettiva della novit poS litica di Matteo Renzi. Forse, pi che un rinnovatore, un restauratore. Un gattopardo alla moda. C per un aspetto su cui la sua propensione rottamatrice innegabile: quella che indirizzata contro buona parte della nomenclatura del suo stesso partito. vero che
GUERRE INTERNE La minoranza Dem vuole prima discutere la revisione costituzionale ll bersaniano Gotor: Benvenuti nelle forche della Camera Alta
fanno temere imboscate e rovinose trattative: la minoranza democratica non vuole ingoiare il testo che sar catapultato da Palazzo Chigi entro 15 giorni per il Senato e neanche mettere un annoiato timbro al sistema elettorale che i deputati hanno votato. Ogni singola carta dovr passare, e non sar un passaggio formale, in commissione Affari istituzionali, enclave di Anna Finocchiaro, lex comunista che Renzi ha sempre combattuto, ma ancora non ha rottamato: Non saremo una stamperia, disse qualche giorno fa a un convegno organizzato dallIstituto don Sturzo. E non sono pregiudiziali di corrente, non soltanto, ma contrasti di merito: Il premio di maggioranza deve essere ragionevole e proporzionato. Non sar semplice
ottenne 169 voti, 8 in pi rispetto al richiesto, un margine sottilissimo e pericoloso. I democratici non renziani sono diverse decine fra reduci di Bersani, Cuperlo e Letta. E Anna Finocchiaro sar il casello, obbligatorio, che le previsioni renziane devono affrontare. Per comprendere lambientino che circonda Palazzo Madama sufficiente, e necessario, fare un sintetico resoconto di quanto accaduto ieri. Durante la discussione per le preferenze (ancora parit di genere) per le elezioni europee di maggio, per cinque volte mancato il numero legale: una volta non cerano quelli di Forza Italia, unaltra il drappello di Scelta Civica, unaltra ancora il Nuovo Centrodestra. Segnali per dimostrare che nulla va dato per scontato. E che Renzi deve mediare. La Finocchiaro un paio di modifiche allItalicum le vuole sostenere, ma crede che sia pi corretto cambiare prima la natura di Palazzo Madama e poi chiudere con il sistema di voto. Con una comunicazione di servizio ben precisa: Questa non una stamperia. O per dirla con Gotor: Benvenuti, queste sono le forche del Senato.
molti generali del Pd sono politicamente forti come prima, a partire da Dario Franceschini. Molti capi, per, non sopportano Renzi. E in ci, non meno palesemente, sono ricambiati dal premier. La faticosa approvazione dellItalicum ha evidenziato le crepe interne al partito, esacerbando i malumori di coloro che fino a ieri detenevano il potere. Per i pi giovani stato facile reinventarsi renziani, da Madia a Moretti passando per Picierno. Per i Bersani e le Bindi, al contrario, sottoporsi a un tardivo ma-
proca. La rottura nei caratteri, non nelle ideologie. La narrazione renziana molto semplice, intimamente manichea: lui il bene e gli altri il male. Lui luomo del fare, gli altri quelli che nulla hanno fatto e fanno. Lui incarna la speranza, gli altri il disfattismo. Una narrazione cos concepita dunque intimamente autoreferenziale e iperbolica: Renzi non esita a rimarcare i propri meriti, veri o presunti; al minimalismo preferisce lostentazione; allinnovazione antepone il giovanilismo (la battutina, lhashtag, lammicco). Poich il pensiero politico debole quando non friabile, la Labbraccio in Parlamento tra Letta e Bersani Ansa comunicazione deve essere con Renzi... Ho salvato il mio immediata. Serve dunque un cervello per un pelo e non vo- nemico: tale figura retorica glio consegnarlo adesso, mi si incarnata dal 5 Stelle, tratteglasci libert di pensiero. La giato come uno che sa solo distessa Rosy Bindi si riscoperta re no e salire in cima ai tetti. pasionaria di preferenze e quo- Ma non basta: i grillini, in fonte rosa, pur di rimarcare tutta la do, sono mal sopportati da sua antipatia nei confronti di quasi tutti. Serve un altro avRenzi. Ed proprio questa la versario: il dalemiano, figura parola chiave: antipatia. La po- archetipica con cui il renziano litica, qui, non centra niente. E allude a chi prima di lui ha didel resto non centra mai molto retto disastrosamente e colquando si parla di Renzi. Lo pevolmente il partito. Renzi scontro frontale tra lui e la ca- ha pi volte attaccato DAlema, sta del Pd non riguarda una ottenendo lapplauso facile. differente weltanschauung, ma Ma ha utilizzato la stessa cifra una profonda antipatia reci- linguistica la vanagloria, la vincitore risultato pi complicato. E a quel punto esplosa la bile. Lex segretario del Pd ha detto che non ha certo in programma di ammalarsi nuovamente in nome di una bizzarra fedelt alla causa renziana: Con Renzi sono leale, ho sentito che parla di complotti ma non sa di chi parla, se ho qualcosa da dire lo dico apertamente, lo facevo con Letta come
supponenza, larroganza con chiunque si frapposto a lui. Letta stato pugnalato alle spalle (anche se doveva stare sereno). Cuperlo stato crivellato davanti ai colleghi. Fassina stato ridotto a emerito sconosciuto (Fassina chi?). E cos Bindi, Civati e tutti coloro che hanno anche solo osato non inchinarsi al novello sire di Reggello. Ora quegli stessi bersagli di Renzi preparano la vendetta, magari in Senato, dove i numeri sono in bilico e dove si presume che le Finocchiaro non vedano lora di impallinare la boria tracotante del (poco) Caro Leader.
LA FAIDA INTERNA al Pd non
ha quasi nulla di politico e ha quasi tutto di personale: la fase terminale di una guerra tra caratteri e generazioni diverse. La narrazione renziana piace a fedelissimi e non molti italiani. Funziona anche con i presunti avversari, Berlusconi in testa, che non pu non adorare chi in pochi mesi ha fatto fuori pi comunisti di quanti Berlusconi stesso in tutta la sua vita. Non fa breccia sui grillini, che lo percepiscono come quintessenza del bombarolo fanfarone. Ed destinata a scontrarsi frontalmente con gli ex generali piddini. Che hanno sbagliato quasi tutto, e quindi non avrebbero molti motivi per lamentarsi, ma che se Renzi continuer cos rischiano di passare per martiri. Di essere riabilitati. E perfino, qua e l, di essere rimpianti.
il Fatto Quotidiano
ALLITALIANA
MAGGIORI efficienze cio taglio dei costi e migliore gestione fino a 220 milioni per la fine del 2015, al servizio della crescita. Questo il dato e il messaggio dellamministratore delegato di Rcs Mediagroup, Pietro Scott Jovane, alla comunit finanziaria. E lo stesso amministratore delegato annuncia anche alcune novit. Il Corriere della Sera subito dopo lestate passer al formato tabloid. Una novit che arriva in un momento in cui, il sito on line, corriere.it, ha subito un calo. La colpa forse del nuovo restyling del sito che ha pre-
Il Corriere passer
so il via il 6 marzo scorso e che non piace molto ai lettori. Secondo alcuni dati sulla consultazione dei lettori sul web, le pagine aperte da ognuno, rispetto al periodo precedente, con il nuovo restyling sono dimezzate. Ecco alcuni dati: nel fine settimana del
primo marzo le pagine visitate sono pi di 21 milioni, circa 12,5 per utente. Il sito cambia, e nel weekend successivo, l8 marzo, le pagine visitate scendono a poco pi di 11 milioni, circa 6,5 pagine viste per ogni utente.
Autorit Garante della privacy chiede ai giornalisti italiani una sorta di auto-restrizione del loro diritto-dovere di cronaca garantito dallarticolo 21 della Costituzione. Il giro di vite impresso nel Codice Deontologico in materia di Privacy che sta per essere approvato, chiedendo per prima il consenso allOrdine dei giornalisti. La versione vigente del Codice fu approvata nel 1998 sotto la presidenza di Stefano Rodot e vincola i giornalisti iscritti allalbo ma anche chiunque eserciti di fatto lattivit giornalistica. In caso di violazione, qualsiasi cittadino pu ricorrere al Garante che poi segnala il giornalista allOrdine competente per le sanzioni disciplinari. Nellagosto del 2013 lattuale presidente dellAutorit Garante, Antonello Soro, gi capogruppo del Pd e parlamentare del partito di Bersani fino al 2012, ha avviato le pratiche per ladeguamento alle mutate realt e sensibilit, anche alla luce delle implicazioni che levoluzione tecnologica ha sul modo di fare informazione. Il risultato di questo lavoro una bozza con un articolato che riflette la sensibilit dell'Autorit, pi attenta alle esigenze della politica (nemica delle intercettazioni e della memoria giornalistica) piuttosto che ai problemi dellinformazione. Gi nellarticolo 1 c una modifica poco rassicurante. Dopo avere ricordato, come nella precedente versione, che la professione
giornalistica si svolge senza autorizzazioni o censure il Codice Soro aggiunge una precisazione: nei limiti dellessenzialit dellinformazione ponendo un limite all'autonomia della professione che gi era enunciato nel vecchio codice ma non come recinto dai confini discrezionali alla libert garantita dallarticolo 21. Nell'articolato le restrizioni pi importanti riguardano la pubblicazioni del testo letterale delle intercettazioni telefoniche e i limiti al diritto di cronaca per i fatti antichi, coperti secondo il Garante da un indeterminato diritto alloblio.
LA SENSAZIONE che si trae dalla lettura della bozza del Codice Deontologico trasmessa allOrdine dei giornalisti, che il Garante tenti di convincere i giornalisti a mettersi da soli quel bavaglio che prima il centrosinistra con Clemente Mastella e poi il centrodestra con Angelino Alfano hanno tentato invano di porre sulle loro bocche nellultimo decennio. La norma pi pericolosa quella contenuta nel nuovo testo dellarticolo 11. Prescrive che il giornalista nella pubblicazione dei dati personali contenuti negli atti di un procedimento penale e in particolare nelle intercettazioni: evita riferimenti a soggetti non interessati ai fatto o al procedimento, salvo che sussista un eccezionale interesse pubblico. Inoltre privilegia la pubblicazione del contenuto rispetto alla diffusione delle trascrizioni degli atti in tutti i casi in cui non sia compromesso il
diritto di cronaca. Se passasse questa versione del bavaglio deontologico sarebbe sconsigliata la pubblicazione del testo integrale delle telefonate e non sarebbero pi pubblicabili le conversazioni dei soggetti non interessati ai fatti o al procedimento penale. Molte volte unintercettazione che non rilevante per gli investigatori pe-
ARTICOLO 11 Questa norma impone di evitare riferimenti a soggetti non interessati al procedimento se non vi sia un eccezionale interesse pubblico
IL VICEMINISTRO
r contiene una notizia. Per fare qualche esempio, le conversazioni scartate dai carabinieri che indagavano su Calciopoli e che riguardavano squadre diverse dalla Juventus di Luciano Moggi oppure le conversazioni con le raccomandazioni dei politici a favore di attrici e amici, intercettate sullutenza dellex direttore di Rai Fiction Agostino Sacc erano non inerenti al procedimento ma interessanti per il giornalista che le ha pubblicate e per i suoi lettori. Lunica eccezione a questo bavaglio imposto con la scusa della privacy sarebbe un eccezionale interesse pubblico. Il problema che il Garante della Privacy che dovrebbe stabilire se questo interesse eccezionale non un giudice davvero indipendente. I suoi 4 membri sono nominati dal Parlamento con logiche di
lottizzazione che rasentano talvolta la brutalit. Il presidente dellAutorit, Antonello Soro, un dermatologo entrato in politica 30 anni fa. Giovanna Bianchi Clerici (indicata dal centrodestra) stata deputata della Lega Nord, eletta nel collegio di Gallarate nel 1996. Augusta Iannini almeno ha una competenza familiare, essendo moglie di Bruno Vespa. Larticolo 4 ri-
guarda la tutela dellidentit e il diritto alloblio. Il comma 3 impone un divieto di memoria grottesco: Il giornalista evita di far riferimento, quando ci non alteri il contenuto della notizia, a particolari relativi al passato. Provate a immaginare la serenit con la quale un giornalista scriver un articolo sui precedenti lontani di un personaggio politico.
ubbico come Penati? Solo pochi giorni fa, il vicemiB nistro allInterno (Pd) - sotto processo per abuso dufficio - si era difeso dalle polemiche spiegando di aver rinunciato alla prescrizione, aspettando fiducioso la fine del processo. Ma la rinuncia per ora non arrivata. Ludienza svoltasi ieri a Potenza era loccasione buona per farlo, ma Filippo Bubbico non si presentato. Non potuto esserci per impegni parlamentari legati alla legge elettorale, ha spiegato il suo avvocato. Sar in aula di persona il due aprile per rinunciare alla prescrizione, ha tagliato corto in serata il viceministro. Il tribunale si quindi limitato a stralciare la posizione del senatore Pd e di altri due membri del vecchio ufficio di presidenza
NOMINE RAI Oggi il Cda Mucciante a Radio1 lavio Mucciante, attuale direttore di Radio 2, sar il nuovo direttore di F e . Le indiscrezioni, provenienti da Viale Mazzini, sullavRadio1 Gr1
del Consiglio regionale lucano che non hanno rinunciato alla prescrizione, diversamente da altri due imputati, per i quali il processo riprender a maggio. Bubbico imputato insieme agli altri 5 membri dellufficio di presidenza del parlamentino lucano che il 20 dicembre del 2005 aveva affidato a un consulente esterno lincarico di riorganizzare gli uffici del Consiglio. Un incarico da 23.869 euro affidato, secondo i pm, ignorando le risorse interne a disposizione: 9 dirigenti e 46 funzionari che in considerazione del titolo di studio e della figura professionale, avrebbero potuto attendere allincarico.
IL CONSULENTE avrebbe poi elaborato un piano di riassetto senza alcuna utilit, visto che poi gli uffici sono stati riorganizzati diversamente. C invece unaltra vicenda giudiziaria, questa volta avviata dal viceministro, che testimonia i suoi rapporti difficili con la stampa lucana. La storia riguarda il decreto con cui, nel novembre 2003 lallora governo Berlusconi individu nel territorio di Scanzano Jonico il sito unico per il deposito delle scorie nucleari italiane. Bubbico, allepoca Presidente della Basilicata, si oppose insieme ad altri enti locali, costringendo il governo a ripensarci. La vicenda per ha
Filippo Bubbico
LaPresse
vicendamento saranno confermate oggi dal consiglio damministrazione dellazienda. Il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, si dunque arreso ai desiderata dei consiglieri in quota centrodestra e, per evitare spaccature, ha dovuto rinunciare al suo progetto di affidare la guida della radio a Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa ed ex direttore del Tg1. Al posto di Mucciante, ad interim, sar invece nominato Nicola Sinisi, attuale direttore della radiofonia. Mentre Antonio Preziosi - al quale sarebbero state offerte senza successo le sedi di corrispondenza di Parigi e Bruxelles - potrebbe restare per il momento senza incarico. Non si parler invece del Festival di Sanremo e del brusco calo di ascolti dellultima edizione. Laudizione del direttore di Rai1, Giancarlo Leone, inizialmente in calendario, stata invece rimandata a data da destinarsi. A mettere sulla graticola Leone nellultimo cda erano stati i consiglieri Antonio Verro e Guglielmo Rositani.
avuto diversi strascichi giudiziari. Nel 2007 Bubbico ha querelato due giornalisti lucani, Nicola Piccenna e Nino Grilli, direttore de Il Resto, per aver riportato le parole di Carlo Giovanardi, (allepoca ministro per i Rapporti con il Parlamento) che si disse sorpreso dallatteggiamento della Regione, che a quanto risultava dalla riunione del consiglio dei ministri che aveva licenziato il decreto, non solo era stata informata della scelta, ma si era addirittura mostrata disponibile a non andare allo scontro frontale. Secondo Giovanardi, dopo la scelta del governo, gli amministratori locali avrebbero saltato il fosso e cavalcato la protesta. Il processo in corso a Matera. Per le stesse dichiarazioni, rese nel 2006 a due giornalisti del Quotidiano di Basilicata, Giovanardi era stato
querelato da Bubbico. Il procedimento stato archiviato dal Tribunale dei ministri di Catanzaro, grazie al verbale del Consiglio. Nel testo, il ministro dellAmbiente Altero Matteoli a raccontare: Il presidente della Regione ha detto: non sono entusiasta, non dir mai accogliamo il sito, ma non far neppure le barricate, subir la scelta del governo senza fare troppe storie; concetto poi ribadito da Gianni Letta. Sempre nel verbale Matteoli fa riferimento ad un incontro da lui organizzato tra un avvocato e il presidente della Provincia, che voleva essere supportato sul piano giuridico: lincontro c stato. Grazie a quel verbale, il procedimento a carico di Giovanardi stato archiviato. Il processo ai giornalisti che avevano riportato le sue dichiarazioni invece va avanti.
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MISTERI DITALIA
UNA DELEGAZIONE di parlamentari del Movimento Cinque Stelle ieri arrivata nellaula bunker di Rebibbia dove si stava svolgendo una nuova udienza del processo sulla trattativa Stato-mafia. Allordine del giorno laudizione del collaboratore di giustizia Fabio Tranchina, ex braccio destro dei fratelli Graviano Siamo qui ha spiegato la deputata M5S Giulia Sarti nonch membro della Commissione antimafia per far sentire la presenza dello Stato, perch non bastano le manifestazioni di solidariet, ma occorre farsi sentire con la propria presenza fisica. I parlamentari inoltre hanno detto di
il Fatto Quotidiano
Processo Trattativa
M5S in aula: Qui in nome dello Stato
essere presenti in aula per mandare un messaggio: la commissione Antimafia non deve servire solo per fare conferenze. Serve un comitato che si occupi della trattativa Stato-mafia, delle minacce di Riina, dei rapporti tra Dap e Aisi, dei nessi tra la trattativa di allora e quello che di oggi.
DIETRO LA STRAGE
ento chili di tritolo azionati con un innesco inseC rito nel citofono di casa Borsellino. Linedita versione di Tot Riina sulla strage di via DAmelio del 19 luglio 1992 solleva domande su chi possa aver suggerito agli uomini di Cosa Nostra una strategia di questo tipo. Dubbi che pesano come macigni visto che a
alla strage di Capaci del 23 maggio 1992 che uccise Giovanni Falcone. In quellindagine c un personaggio legato alle famiglie mafiose di Messina che simpone rispetto agli altri come grande conoscitore di esplosivi.
UN UOMO come Pietro Ram-
TRA VIA DAMELIO E CAPACI Il citofono per Borsellino e il telecomando per Falcone visti da Emanuele Fucecchi
i futtiu sulu (si fregato da solo). Con una frase e un dito alzato a indicare il citofono, conversando con Alberto Lorusso nel carcere di Opera nel novembre scorso, Tot Riina riscrive la dinamica della strage di via DAmelio rivelando che il Semptex chiuso nella 126 esplosa sarebbe stato azionato dallo stesso magistrato nellatto di suonare il campanello del citofono della madre. Una versione ultratecnologica dellantico, e subdolo, artificio contadino di morte: il fucile puntato verso la porta dingresso del casolare di campagna con il grilletto collegato allapertura della porta. Chi la apre non ha scampo. In questo caso, la tecnologia iper sofisticata (ammesso che Riina dica il vero) solleva pi dun dubbio sulle reali capacit di Cosa Nostra di agire da sola in via DAmelio.
sassi la domenica a Palermo. Ma le parole del capo dei corleonesi non convincono il fratello del magistrato, Salvatore Borsellino, ingegnere informatico, che si chiede che vantaggio avrebbe avuto Cosa Nostra ad architettare un sistema cos complesso e rischioso per chi ha agito: Sono perplesso, tecnicamente bisognava schermare la zona e il rischio che un condomino facesse saltare tutto prima del tempo era alto dice Salvatore Borsellino le parole di Riina non mi convincono. Possono essere un tentativo di intorbidare ulteriormente le acque. E non convinto neanche il deputato del Pd in commissione Antimafia Davide Mattiello, autore di una interrogazione al ministro della Giustizia sulla crisi intestinale che ha colpito Riina, e che nelle parole del boss vede la manina di un suggeritore: Bisogna fare luce sul recente malore che ha colpito Riina e sul suo trasferimento lampo in ospedale dice
Mattiello , il boss ha rivelato particolari non irrilevanti sulle dinamiche dellattentato in via DAmelio. Per questo chiediamo certezza sul fatto che non sia stato a contatto con nessuno estraneo al mondo carcerario durante quel trasferimento.
E LA RIVELAZIONE DI RIINA rilancia infine i dubbi di Giovanna Maggiani Chelli sulla dinamica dellattentato di via dei Georgofili, a Firenze. Auspichiamo che a breve possiamo sapere cosa o chi, ha innescato lincendio di via dei Georgofili in un appartamento del numero civico 3 dice la Chelli ce lo dica il Capo di Cosa Nostra magari attraverso unintercettazione ambientale, visto che il mezzo di comunicazione della mafia ora quello e visto che annusando laria che tira sul fronte della giustizia, un processo per i concorrenti nella strage non lo avremo mai.
pulla capo della famiglia di Mistretta in ottimi rapporti con Nitto Santapaola e con lavvocato Rosario Pio Cattafi condanIL PENTITO nato nel dicembre scorso per mafia e Quando considerato lanelGraviano lo di congiunzione tra il crimine orgadisse che avevamo nizzato e le istitudegli impegni presi, zioni messinesi. I due, Cattafi e Ramalludeva alle stragi pulla, negli anni 70 commesse e a quelle vengono coinvolti in alcuni scontri che si sarebbero con studenti di sidovute compiere nistra. Entrambi condividono la passione per ledistanza di 22 anni le inchie- strema destra. Di pi: Cattafi, ste non hanno chiarito chi fu personaggio al centro di molti ad azionare linnesco per la misteri italiani, in ottimi detonazione. Solo recente- rapporti con Filippo Battaglia, mente, prima Gaspare Spa- pure lui avvocato, sospettato tuzza e poi Fabio Tranchina di traffico darmi. Per la strage hanno indicato in Giuseppe di Capaci fu lo stesso RampulGraviano luomo che utilizz la a procurare i telecomandi. il telecomando. Non solo, doveva essere lui ad azionarli ma, stando alle diLO STESSO KILLER di Bran- chiarazioni di Brusca, il giorcaccio, nel raccontare larma- no prestabilito chiam dicenmento della 126, ha svelato la do che non sarebbe andato. presenza di un uomo che nul- Quellattentato, inoltre, sfrutla aveva a che fare con am- t la maggiore potenza data bienti mafiosi. Un cinquan- dallutilizzo della carica cava tenne che lo stesso Spatuzza (lesplosivo messo sotto il linon vedr pi. Chi era? Chi vello della strada). Una tecnirappresentava? Domande, ca che poteva essere suggerita dunque. Forse, allora, per tro- solamente da chi ha frequenvare risposte bisogna tornare tato ambienti militari.
RIINA LO RIPETE PI VOLTE nel corso della conversazione e aggiunge di aver detto ai picciotti di stare l per impedire che qualcuno suonava. Non solo. Quel giorno Riina prodigo di particolari sulla strage del 19 luglio e aggiunge di aver saputo lorario dellarrivo del magistrato in via DAmelio dai picciotti che ascutaru (ascoltarono), rilanciando cos lipotesi, cancellata dallassoluzione del tecnico della Elte Pietro Scotto, di unintercettazione sulla linea telefonica di casa Borsellino. Le nuove rivelazioni del boss al suo compagno di aria adesso sul tavolo dei magistrati di Caltanissetta verranno probabilmente depositate nel processo di Palermo sulla trattativa mafia-Stato, in questi giorni in trasferta a Roma per ascoltare, tra gli altri, Fabio Tranchina, luomo di fiducia di Giuseppe Graviano, per il quale lo stesso Graviano si sarebbe appostato dietro il muro in via DAmelio il giorno dellattentato. Da qui i pm di Caltanissetta hanno ipotizzato che quella domenica fosse lui luomo del telecomando. E che Graviano fosse a conoscenza della strage lo ha ribadito ieri Tranchina nellaula bunker di Rebibbia: La sera prima del 19 luglio io e Giuseppe Graviano eravamo insieme, lui mi aveva gi avvertito di non passare per lautostrada di Capaci e quella sera si accert che io non pas-
uove ragazze in quel giro di prostituzione che partiva da N viale Parioli, una 16enne che copre lattivit della sorella di 19 anni, e un video hard filmato allinsaputa delle ragazze. Sono i nuovi dettagli che emergono dallindagine partita dalle due baby escort di una delle zone pi facoltose di Roma e che ieri ha portato ad una nuova ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Mirko Ieni, ora ai domiciliari per sfruttamento della prostituzione, cessione di stupefacenti e interferenza illecita nella vita privata per la questione dei rapporti sessuali filmati.
IENI ERA GI STATO arrestato il 28 ottobre scorso, ma dalle indagini della Procura di Roma emerge che il giro fosse pi ampio, coinvolgendo
altre due ragazze di 19 anni. Di una di queste, Mirko Ieni si era innamorato, e per dimostrare il proprio amore le cedeva coca gratis. Mirko parecchie volte offriva le canne, ha raccontato una delle due giovani identificate. Mi ha ceduto la droga (cocaina, ndr) in macchina, ci facevamo due o tre botte insieme mentre tornavamo da Roma, continua la ragazza aggiungendo che la giovane di
cui era innamorato non la pagava perch lei piaceva a Mirko. A coprire lattivita di una di queste due 19enni, unadolescente di 16 anni che aspettava in auto mentre la sorella incontrava i clienti ed evitava che i genitori scoprissero tutto. Una storia che si riempie di nuovi dettagli. Come il filmino hard registrato senza che le protagoniste ne fossero al corrente, o 20 clienti indagati per aver avuto rapporti con le minorenni. Come Mauro Floriani, marito della senatrice Mussolini. A che ora ci vediamo domani? avrebbe chiesto Floriani ad una delle baby squillo - come riporta lAnsa per fissare gli appuntamenti. Meno di un mese fa, Anna e Lucia (nomi di fantasia) le due minorenni dei Parioli da cui scoppiato il caso sono state interrogate durante lincidente probatorio. Il 5 febbraio il giudice chiede a Lucia se avesse subito pressioni da Ieni. Si
- risponde - ci trattava come delle macchine. Laltra minorenne, Anna, invece pi tranquilla davanti a giudici e avvocati e racconta pi dettagli. Da quando sul sito Bakeka.it con lamica avevano letto un annuncio che le aveva incuriosite Lavorare poco e guadagnare tanto, e che gli aveva aperto il mondo della prostituzione. E poi il primo rapporto. Anna segue lamica che aveva gi iniziato da poco. Erano a casa di un cliente, lavevo accompagnata in camera, ero seduta su una poltrona perch ero imbarazzatissima. (..) Loro stavano nel letto. Poi visto che mi dicevano Dai vieni vieni, io mi sono messa accanto a lui. E ho alzato la maglietta. Era linizio di una serie di incontri che, in un appartamento di viale Parioli, sono diventati sempre pi frequenti. E loro non erano le uniche ragazze che facevano parte di questo giro.
il Fatto Quotidiano
CRONACHE
SAVONA TORNA LIBERA LA MANTIDE Dopo 26 anni di carcere per lomicidio del suo amante Cesare Brin, tornata definitivamente libera Gigliola Guerinoni, 69 anni, soprannominata la "Mantide" di Cairo Montenotte (Savona), al centro di un caso giudiziario che ha appassionato lopinione pubblica nellestate del 1987. Ansa
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brevi
FOTO SU RELITTO SCHETTINO INDAGATO La Procura di Grosseto ha aperto un fascicolo a carico dellex comandante della Costa Concordia e dei suoi legali per le fotografie scattate su uno dei ponti durante il sopralluogo del 27 febbraio scorso. Per i magistrati hanno violato i provvedimenti delle autorit. Ansa
TORINO CHIUSO KEBAB DELLO SPACCIO Con il kebab si poteva acquistare anche marijuana. A scoprire il kebab dello spaccio in via Nizza a Torino, stata la polizia. La droga era nascosta in frigo. Il titolare, un 20enne turco, stato arrestato mentre il suo dipendente, un connazionale di 33 anni assunto in nero, stato denunciato. Ansa
IL PM
di Potenza, Laura Triassi, e il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe Palma Ansa
onne in cerca di lavoro offerte a politici in cambio dappalti. il nuovo filone di uninchiesta della Procura di Potenza che ha gi riservato parecchi colpi di scena. Come il meeting della Leopolda che, rivisitato in salsa lucana, ebbe un retroscena piuttosto piccante. In questa storia di sesso, potere e corruzione, tra i protagonisti troviamo infatti un consigliere comunale di Potenza, Rocco Fiore, renziano della primissima ora, al quale secondo laccusa un gruppo dimprenditori avrebbe offerto tre viaggi e donne compiacenti.
tre ragazze che, in cambio dun posto di lavoro, sarebbero state offerte a uomini di potere in cambio di favori. La procura lucana lha chiesto in un interrogatorio di settembre allassessore al turismo del Comune di Potenza, Luciano De Rosa, politico del centrosinistra lucano. Gli inquirenti hanno scandito i nomi di tre ragazze, gli hanno chiesto se le avesse mai conosciute e soprattutto se, in cam-
lavoro, mi ha persino raccontato che il pap era in ospedale, che aveva problemi in famiglia, ma stata lunica volta che lho vista in vita mia. Non mi stato proposto nessun rapporto sessuale e, mi creda, sono convinto che sia davvero una brava ragazza in difficolt. Peraltro non lho potuta aiutare. Quella dello scandalo sessuale, per quanto mi riguarda, una storia inesistente.
LA PROCURA di Potenza per nella proroga dindagini, iniziate per vicende di corruzione continua a seguire il filone dei favori sessuali legati a tre ragazze, tra i 20 e i 25 anni, non sarebbero escort, ma semplicemente donne in cerca di un posto di lavoro. A presentarle, in cambio di appalti succulenti, secondo laccusa sono alcuni imprenditori locali. questo il secondo filone dellinchiesta Vento del Sud, con cui la Procura di Potenza sta portando allo scoperto un rapporto di complicit e corruzione, tra funzionari e amministratori locali, verso una cerchia daziende a cui avrebbero dovuto assegnare lavori pubblici. Il sistema di illegalit non si limita al territorio potentino, ma coinvolge anche i comuni di Pietragalla, Avigliano e Brienza. Il 21 febbraio scorso finiscono agli arresti domiciliari tre persone: il consigliere comunale di Potenza Rocco Fiore, 38 anni, indagato in qualit di re-
sponsabile dellUfficio tecnico del Comune di Avigliano; Giuseppe Brindisi, 53 anni, dirigente del Comune di Potenza, allepoca dei fatti segretario regionale della Basilicata dei Verdi; e limprenditore edile Bartolo Santoro, 36 anni. A firmare i tre provvedimenti di custodia cautelare il gip del Tribunale di Potenza, Rosa La Rocca, su richiesta del pm Francesco Basentini. La storia riguarda un imprenditore potentino, Leonardo Mecca, di 57 anni, che secondo laccusa avrebbe utilizzato delle donne per corrompere i politici. In questo caso, per, si trattava di vere e proprie escort. Laccusa di turbativa dasta e in ballo c un appalto da 23 mila euro conferito dal Comune di Potenza. Gli affari della ditta Mecca interessano la parte centrale dellinchiesta. Nella proroga din-
TRA I VIAGGI incriminati c proprio quello del novembre 2012, quando Fiore parte con limprenditore lucano Bartolo Santoro, in direzione Firenze: la meta la convention di Matteo Renzi per le primarie del Pd. Il punto che a sostenere le spese, 900 euro circa, fu proprio Santoro, indagato con Fiore per corruzione. Gli altri due viaggi riguardano Bologna e San Salvo, in provincia di Chieti e, nella ricostruzione degli inquirenti, limprenditore sostenne spese extra per la compagnia femminile portata tra stanze dalbergo e locali notturni. Lindagine in corso e da qualche mese i pm seguono unaltra pista: almeno
LEOPOLDA Il costruttore Bartolo Santoro avrebbe offerto nel novembre 2011 la trasferta alla convention di Firenze al renziano Rocco Fiore
bio di un posto di lavoro, gli fosse stata proposta una prestazione sessuale. De Rosa assicura di essere estraneo alla vicenda, ma conferma che i pm stanno indagando sul rapporto tra politici, imprenditori e donne: Tra i nomi che i pm mi hanno fatto dice al Fatto Quotidiano ne ho riconosciuto soltanto uno: si tratta duna ragazza che s presentata da me, in ufficio, con il fidanzato. Io sono un dirigente di banca ed vero, quella ragazza chiedeva un posto di
SANTA RITA Ergastolo, mutilava i pazienti pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella hanno chiesto lergastolo e a 2 anni e 6 mesi di isolamento I Pierpaolo Brega Massone, l'ex primario della clinica
Santa Rita di Milano. Durante la requisitoria il pm Pradella si commossa ricordando il padre medico. Secondo gli inquirenti Brega Massone ha ricavato soldi dalle mutilazioni, senza guardare in faccia nemmeno i malati terminali e seguendo una raggelante equazione tra pezzi anatomici del paziente, seno o polmoni, e rimborsi. ha spiegato Pradella nel corso della sua requisitoria durata circa 7 ore nella quale ha ricostruito, in particolare, i casi dei quattro pazienti (tre avevano pi di 80 anni) che sarebbero stati uccisi da Brega Massone e dalla sua equipe attraverso interventi chirurgici inutili e solo finalizzati ad avere i drg, ossia i rimborsi dal sistema sanitario nazionale per la clinica convenzionata. Brega Massone gi stato condannato in appello a 15 anni e mezzo di reclusione per altri 79 casi di lesioni, truffa e falso in concorso con Pansera e Presicci. Oltre a loro, sono state sollecitate condanne per altri tre medici e uninfermiera.
GLI ARRESTI In manette un consigliere comunale dem e il dirigente ed ex segretario regionale dei Verdi
dagine, per, laccusa ipotizza che Mecca abbia provato a chiudere accordi sottobanco con un funzionario della Regione Basilicata, Dionigi Pastore, un assessore del Comune di Potenza, Luciano De Rosa, e Rocco Fiore. La posta in gioco molto alta: la manutenzione degli impianti termici dei palazzi al civico 4 di via Verrastro, sede della Regione, che la ditta Mecca si aggiudica nel settembre 2012, con un montepremi di un milione e 90 mila euro.
Uninfermiera in un laboratorio di analisi
Ansa
Crema
esame del sangue sbagliato e 3400 pazienti vengono invitati a rifarlo. Il caso scoppiato L allospedale di Crema, ma potrebbe riguardare decine di altri laboratori italiani che tra febbraio 2013 e febbraio di questanno hanno eseguito test per misurare la concentrazione di paratormone. Il problema si sarebbe verificato a causa di unanomalia nei lotti del kit Architect Intact Pth, prodotti dalla multinazionale Abbott Laboratories, in grado di generare risultati falsamente elevati con dosaggi risultati sovrastimati in una percentuale variabile fino al 40%. La notizia, apparsa sul quotidiano La Provincia di Cremona, ha destato lattenzione di molti pazienti. Una situazione che ha visto impegnati in prima battuta i dirigenti del presidio sanitario cremasco: Sarebbero almeno 18 i laboratori tra Lombardia e Toscana che avrebbero usato questi kit che sono risultati non conformi a una corretta risposta analitica. La nostra azienda ospedaliera spiega il direttore generale Luigi Ablondi stata infor-
mata a fine febbraio da una nota del general con- to del ministero della Salute: Durante tract, la Fora di Parma (che ieri con una nota ha uno studio di controllo terminato nel precisato di non avere responsabilit, ndr), che ci gennaio 2014 e svolto sul test i-Pth, abfornisce i lotti del kit per il test. Una volta avuta biamo riscontrato una deriva della prequesta comunicazione, abbiamo recuperato dai stazione del dosaggio (variazione dei linostri archivi i dati degli utenti che avevano ef- velli rilevati) rispetto a uno studio effetfettuato lesame nel periodo interessato. Abbia- tuato in precedenza e portato a termine mo scritto a tutti i pazienti, ai medici curanti per nell'agosto del 2012. Tale deriva potenavvisarli che lospedale era disponibile a rifare tut- zialmente potrebbe generare risultati falti i 3403 test, gratuitamente. Abbiamo avvisato i samente elevati. Il test i-Pth utilizzato dottori di medicina generale, dai clinici principalperch coloro che avevano in mente come ausilio nelcura pazienti che hanno avuto la diagnosi differenziale di iperINTERPELLANZA una risposta in sovradosaggio, calcemia, ipocalcemia e disturbi potrebbero essere stati sottopodelle paratiroidi. Il Pd ha annunciato sti a terapie o ulteriori accertaIl 12 febbraio scorso, Abbott menti che non sappiamo. Gi aveva immediatamente inforuninterrogazione questa settimana, intanto, numato le autorit competenti e parlamentare sul caso disposto un richiamo volontamerosi utenti si sono presentati in ospedale per rifare lesame. rio del prodotto comunicando per verificare eventuali tale informazione a tutti gli enti, Ieri sera la multinazionale attraverso un comunicato ha precicentri e distributori interessati responsabilit sato quanto gi ribadito in una per permettergli di attivarsi in e fermare la diffusione modo efficace e tempestivo. Nel nota di febbraio reperibile sul si-
contempo, lazienda ha predisposto la sostituzione del prodotto con un test analogo e ha stipulato convenzioni con centri e laboratori sul territorio, per ripetere il test su quei pazienti ove il risultato ottenuto non fosse in linea con il quadro clinico. In queste ore la Abbott sta monitorando la situazione, ma non in grado di fornire un numero preciso degli ospedali interessati che hanno usato il kit: chiaro ha precisato lufficio stampa della Abbott Italia che non si tratta di unanomalia che si verificata solo allospedale di Crema perch un test ampiamente utilizzato. Nessun commento dal ministero della Salute, che abbiamo interpellato. Sulla vicenda oggi, lonorevole Cinzia Fontana (Pd) presenter uninterrogazione parlamentare.
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ALTRI MONDI
MALESIA AEREO, ULTIME FRASI DEI PILOTI Tutto bene, buona notte: sono le ultime parole scambiate dai controllori di volo con i piloti del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso sabato scorso. Lo hanno confermato i funzionari malaysiani. Una conversione normale, che ha preceduto di pochi minuti la tragedia. LaPresse
il Fatto Quotidiano
Pianeta terra
TURCHIA SCONTRI CON LA POLIZIA, 102 ARRESTI Centodue persone sono state arrestate a Smirne e la polizia ha esploso gas lacrimogeni per disperdere migliaia di manifestanti che protestavano anche ad Ankara dopo la morte del quindicenne Berkin Elvan, a causa delle ferite riportate a Gezi Park. LaPresse
Vitaliano
New York
uesta una tragedia della peggior specie perch non ci sono stati indizi in tempo utile per salvare le persone, e le ricerche prenderanno del tempo. Sottolinea la gravit della situazione, il sindaco di New York, Bill De Blasio, nel corso di una conferenza stampa in cui fa il punto dellesplosione avvenuta ieri mattina, che ha causato il crollo di due edifici nel quartiere di Spanish Harlem. Nessun attacco terroristico i timori si erano diffusi immediatamente, come sempre avviene dall11 settembre 2001 ma una fuga di gas. Due le vittime accertate, ventiquattro i feriti e dodici i dispersi che i vigili del fuoco stanno cercando senza sosta fra le macerie.
VIOLENTISSIMA lesplosio-
I pompieri tentano di spegnere lincendio in uno degli edifici. Accanto, soccorsi in azione Ansa
perch gli stabili sono in condizioni molto precarie. Il pericolo, dunque, quello che il lavoro dei soccorsi possa creare nuovi smottamenti, causando maggior danno a persone intrappolate sotto i detriti. Per tutta la mattinata e nel pomeriggio di ieri la citt soprattutto nei quartieri a nord, confinanti con Hargo, infatti, erano appena arrivati gli operai della Con Ed, la compagnia che distribuisce energia in citt, contattati da un inquilino del palazzo alle 9:13. La telefonata che denunciava la fuga di gas ha detto il sindaco lunica indicazione di pericolo arrivata prima della tragedia. E, purtroppo, troppo tardi. Gli operai della Con Ed sono intervenuti sfondando i pavimenti per chiudere le tubature del gas, provando a limitare la diffusione degli incendi. i vigili del fuoco hanno provato a circoscriverli e ancora una volta la citt ha ritrovato i suoi eroi, con quelle squadre di pompieri, arrivati da tutte le caserme cittadine, che hanno cominciato a scavare fra i detriti alla ricerca dei dispersi.
FRA I FERITI ci sono sicuramente due bambini, un uomo che ha riportato una commozione cerebrale e tre che versano in condizioni pi gravi. Dobbiamo essere molto cauti nel lavoro di ricerca ha detto un ufficiale dei Vigili, Salvatore Cassano
lem, stata attraversata dal suono di sirene e dal rumore di elicotteri. Jordy Salas, una donna che viveva in uno dei due edifici, ha raccontato di essere stata sorpresa dallesplosione e di aver cercato di raggiungere suo marito e il suo cane nellaltra stanza senza esserci riuscita: Il forte odore di gas
mi ha fatto svenire, ha detto. Un rapporto del Buildings Department, intanto, riporta che in uno dei due stabili, nel 2008, erano state trovate delle lesioni verticali serie e pericolose per la stabilit della struttura: nessun intervento era stato mai effettuato per metterle in sicurezza.
Parigi
ne che alle 9:30 di ieri mattina ha sconvolto il quartiere, seguita dal crollo dei due edifici localizzati allaltezza della 116ma e Park Avenue. La linea della Metro North stata immediatamente chiusa, ma molti pendolari che avevano appena lasciato la stazione in treno, hanno sentito il forte boato. Ero sulla piattaforma della stazione alla 125ma e aspettavo larrivo del treno per andare al lavoro come ogni mattina racconta Alberto Manzi, un italiano residente nel quartiere e allimprovviso ho udito un boato violentissimo e subito dopo si riusciva ad intravvedere del fumo salire da pochi blocchi pi a sud. A determinare lesplosione, come confermato dal sindaco, stata una fuga di gas: sul luo-
ornare al lavoro per un giorno e ottenere una liquidazione di 100 mila T euro. Il cospicuo bonus stato intascato da Dominique de Villepin, ex ministro e primo ministro francese, ai tempi di Jacques Chirac, e ora uomo daffari. Secondo quanto ha rivelato il britannico Daily Telegraph, Villepin stato integrato per un solo giorno a settembre nel servizio diplomatico francese, che ha lasciato ventanni fa, per poter andare in pensione con la generosa buonuscita. In tempo di austerity e di tagli alla spesa pubblica, si possono immaginare le reazioni che la notizia ha sollevato tra i dipendenti del ministero, nonch in giro per la Francia, dove ci si chiede se Villepin, che stato diplomatico dal 1980 fino al 1993 e ha di recente realizzato 3 milioni di euro mettendo allasta la sua biblioteca politica, avesse davvero bisogno di quel bonus. Un portavoce dellex premier si sentito in dovere di precisare che cera stato un errore amministrativo e che era stata chiesta una rettifica. Dal canto suo, il Quai dOrsay (il ministero degli Esteri) si limitato ad assicurare che
non c stato nessun trattamento di favore e che Villepin ha potuto approfittare di un dispositivo di fine attivit, introdotto nel 2011 (e poi abrogato a fine 2013), per gli alti dirigenti di un ministero che vanno in pensionamento anticipato.
tato allapertura di uninchiesta per sospetta corruzione di un magistrato. La bugia della Guardasigilli stata subito smascherata dal settimanale satirico, e sempre ben informato, Le Canard Enchain: la verit che il dicastero sapeva delle intercettazioni sin dal 26 febbraio. Il procuratore geNELLA STESSA NOTA , Laurent Fabius il nerale di Parigi ha confermato di aver trasmesso linformazione alla ministro degli Affari esteri ha Cancelleria in quella data perprecisato che non era stato mesch queste sono le procedure. so al corrente della cosa. Per il Improvvisamente, lo scandalo governo di Franois Hollande politico che sembrava gettare sarebbe bene che il ministro nuove ombre su Sarkozy, ristesse dicendo la verit. infatti schiando di rallentare la sua proprio una bugia, pronunciata nuova corsa per lEliseo, nel in diretta tv, che sta costando da 2017, e sul partito di destra ieri nuove grane alla maggioUmp, gi sommerso dagli scanranza e in particolare a uno dei suoi membri, Christiane Taubi- de Villepin LaPresse dali, a dieci giorni dalle elezioni municipali, si rigirato contro il ra. Al tg delle 20 di luned, la ministra della Giustizia ha affermato di aver governo. Dallopposizione sono salite vioscoperto come tutti, dalla stampa, che lex lente accuse di spionaggio politico. Si inpresidente Nicolas Sarkozy era stato inter- vocano le dimissioni ineluttabili della cettato dai giudici. Una vicenda rivelata ministra Taubira. Il poco carismatico priper la precisione da Le Monde nel suo nu- mo ministro Jean-Marc Ayrault ha tentato mero di venerd: le intercettazioni delle di ricucire lo strappo. A sua volta, Chriconversazioni tra Sarkozy e il suo legale, stiane Taubira ha negato di aver mentito Thierry Herzog, non solo andavano avanti riconoscendo soltanto di non essere stata da pi di un anno, ma avevano anche por- precisa; e rifiuta di lasciare il governo.
il Fatto Quotidiano
ALTRI MONDI
USA INCHIESTA SU GENERAL MOTORS Il Dipartimento di Giustizia ha avviato uninchiesta nei confronti di GM dopo che la casa automobilistica ha annunciato il richiamo di molti modelli. Lo rivela il New York Times. Si indaga su alcuni problemi relativi al sistema di accensione che avrebbero causato almeno 31 incidenti con 13 morti. LaPresse
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ISRAELE ATTACCO TERRORISTICO COI RAZZI Lesercito israeliano ha dichiarato che una pioggia di razzi stata lanciata da Gaza e 8 sono esplosi in centri urbani. Secondo fonti islamiche - citate da siti palestinesi a Gaza - i razzi lanciati dalla Striscia sarebbero 50. Si tratterebbe di una vendetta per luccisione di tre militanti. Ansa
LIBIA Il premier Zeidan scappa in Germania arted stato sfiduciato, ieri scappato in Germania nonostante il divieto di espatrio. M Ali Zeidan ha reagito cos allinchiesta della procura generale di Tripoli che laveva accusato di appropriazione indebita di fondi pubblici. Dopo la sua scomparsa, la stampa libica era convinta avesse chiesto asilo politico a Malta, grazie anche ai buoni rapporti che lo legano al primo ministro locale, Joseph Muscat. Questi ha smentito lindiscrezione e ha spiegato che lex premier di Tripoli si fermato solo qualche ora a La Valletta per poi ripartire verso un altro Paese europeo. Lemittente Al-Arabiya ha diffuso la notizia che lex premier si sia recato a Dusseldorf. Ali Zeidan in possesso di un passaporto tedesco.
Kiev
on lavvicinarsi del referendum, sempre pi difficile per gli ucraini e per gli stranieri entrare in Crimea via terra, dopo la chiusura dello spazio aereo e il blocco stradale alle auto e bus provenienti da Kiev, da parte del governatore di Simferopoli. I lupi - una banda di motociclisti russi molto vicina al leader russo - inviati nella penisola autonoma da Putin, e le squadre di paramilitari crimeani filorussi ora salgono anche sui treni, specialmente provenienti da Kiev, alla stazione della frontiera unilaterale cio stabilita senza il consenso del neogoverno ad interim - per ispezionare bagagli e interrogare i passeggeri. Temiamo i provocatori pro Maidan, si sono giustificate le autorit di Simferopoli. Ma dentro la penisola sigillata, il clima sembra tranquillo e le truppe di Mosca, tranne qualche blindato di pattuglia per le strade della capitale, rimangono dentro le caserme (per ora). La calma che si respira potrebbe tuttavia essere quella prima della tempesta. Anzi di un ciclone ben pi esteso che potrebbe spazzare via la sovranit territoriale dellest ucraino.
dante (Dmitro Yarosh, ndr), a dimostrazione che interagisce, senza nemmeno provare a camuffarlo, negli affari interni di un Paese sovrano, violando le leggi internazionali. Reato di cui per accusa i paesi europei e gli Stati Uniti che, sia ben chiaro,
noi non vogliamo siano i nostri tutori, nel senso di padroni, dice Nick, un giovane avvocato di Kiev che parla perfettamente inglese, di guardia al palazzo assieme ad altri uomini che ne sbarrano lingresso. Dmitro Yarosh, che si presenter alle presidenziali di maggio, ormai vive blindato per il timore che qualcuno non solo gli agenti di Mosca gli faccia la pelle. Del resto Pravy Sektor, che si sta organizzando per diventare anche una forma-
zione politica, nonostante lostracismo sempre pi evidente dei partiti ora al potere (Udar, Svoboda, Madrepatria) fortemente critico nei confronti degli uomini che occupano i ministeri chiave del nuovo esecutivo. Il cui primo ministro, Arseni Yatseniuk, numero due di Madrepatria, il partito di Yulia Tymoshenko, ieri stato ricevuto, con grande risalto mediatico, dal presidente Obama alla Casa Bianca e oggi parler in Consiglio di Sicurezza dellOnu a New York. Se la Russia intende continuare nel cammino di aggressione in Crimea, gli Stati Uniti,
REAZIONI DEBOLI LOccidente continua a minacciare sanzioni che non spaventano A Simferopoli arrivano i Lupi, una banda di motociclisti amici di Putin
la Ue e altri paesi della comunit internazionale saranno costretti a farne pagare il prezzo a Mosca ha detto il presidente Obama. Sul fronte diplomatico occidentale continua la tarantella delle sanzioni. Questa volta sembra che la linea polacca Varsavia membro Ue e strettissimo alleato di Washington abbia avuto il sopravvento. Angela Merkel, dopo vari tentativi
massato oltre 80 mila soldati vicino ai confini orientali, creando la minaccia di uninvasione su larga scala da pi direzioni. Lo ha spiegato durante una riunione a Kiev, Andriy Parubiy, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa, fondatore di Soomoborona, lautodifesa di Maidan, che tuttora fa le veci della polizia in molte citt del centro e dellovest. Da Mosca il vice ministro della Difesa russo, Anatoly Antonov, ha ovviamente negato, aggiungendo che il Cremlino ha addirittura - accettato la richiesta di Kiev di eseguire un volo di sorveglianza sul territorio russo che accerti lassenza di minacce. Rassicurazione a cui nessuno qui crede, anche perch il presidente Putin ha ribadito, ancora ieri, di essere pronto a usare ogni mezzo per proteggere la popolazione russofona concentrata in Crimea e nellest del Paese. Intanto in via Khreschatyk, quasi allangolo con piazza Maidan, nel quartier generale di Pravy Sektor- il movimento nazionalista pi radicale, i cui membri, circa 10mila uomini, hanno combattuto in prima linea sulle barricate, peraltro ancora allestite prosegue larruolamento. Il tribunale di Mosca ha appena spiccato un mandato di arresto nei confronti del nostro coman-
Anziani a Kiev osservano un manifesto anti Putin, a Simferopoli i blindati russi scaldano i motori Ansa/LaPresse
di rimandarle, ha annunciato che luned, il giorno successivo il referendum in Crimea, i ministri degli Esteri dellUnione inizieranno a definire restrizioni economiche contro la Russia. Questo per lautismo dimostrato da Putin, che in patria, nel frattempo, continua a mostrarsi quel genuino democratico di sinistra - come buona parte dell'opinione pubblica italiana ritiene che sia - mandando in galera coloro che criticano pacificamente nelle piazze la sua politica interna ed internazionale. Per non parlare dellennesima stretta sulla stampa. La direttrice del popolare sito indipendente Lenta.ru, Galina Timshenko, stata licenziata dal proprietario, loligarca Mamut per aver pubblicato unintervista ad Andrei Tarasenko, capo di Pravy Sektor per la citt di Kiev.
Londra
a rivista Forbes lha inserito nella lista dei personaggi pi influenti nel L campo della tecnologia e quindi magnifici futuribili Paperoni. Finalmente mia mamma stata contenta ha commentato lui Continuava a dirmi: perch hai lasciato luniversit? Perch non ti trovi un lavoro? Smettila di ciondolare in giro. Smettila con questi computer. Bene, ora lha capito anche la mamma e si messa tranquilla. Ora pu dire: Mio figlio su Forbes.
IL FIGLIOLO IN QUESTIONE si chiama
fondatore di Mashable), valutato 50 milioni di dollari e con i fondatori di Snapchat Evan Spiegel (23 anni) e Bobby Murphy (25), che hanno rifiutato unofferta da Facebook per 3 miliardi. Questi vivono nel jet set dei ragazzini ad alta tecnologia, tra San Francisco, Londra e New York in appartamenti da sogno. Taki allapposto: vive ad Hackney, quartiere etnico di East London, in una comune. Tecnicamente uno squatter: lui e altri hanno occupato un edificio. Padre iraniano e madre inglese, ha abbandonato luniversit tre volte, prima di imporsi come stella autodidatta nel mondo del cosiddetto dark web, il web
Amir Taaki, 25 anni. un esperto di programmazione e uno degli angeli del Bitcoin, la moneta virtuale che permette agli utenti di Internet di scambiarsi servizi e di comprare merci sul web. considerato uno degli hacker pi talentuosi dEuropa. E quando nellambiente dicono hacker non intendono niente di illegale: il termine si usa per indicare quei nerd molto creativi capaci di decodificare un software e riscriverlo. Taaki compare nella lista di Forbes insieme a nomi come Pete Cashmore (27 anni,
tuale in rete e ha fondato due dei siti utilizzati per commerciarli. Nel 2010 Taaki aveva comprato 600 dollari di Bitcoin (valevano 10 centesimi luno, quinNEGLI AMBIENTI degli hacker si sussur- di 6.000 Bitcoin). Li ha venduti poco dora che potrebbe essere uno dei fondatori po a 100 dollari, ma - per dare lidea del di Bitcoin. Forse addirittura il misterio- fenomeno - ora varrebbero 6 milioni di so Satoshi Nakamoto, lo pseudonimo dollari. Ci sono circa 12 milioni di Bitdietro cui si cela il creatore della moneta. coin in circolazione e non ancora chiaLui nega, come nega di avere relazioni ro se sia una bolla speculativa o se una con quelli di Wikileaks. Ma di sicuro ha moneta vera. Vero invece che ci sono a avuto un ruolo di primo piano nello svi- Londra alcuni pub trendy dellEast End luppo del Bitcoin, perch dicono che le dove puoi pagare in Bitcoin. Amir Taaki sue impronte digitali sono ovunque: ha per non interessato ai soldi veri e incodificato gran parte delle infrastrutture fatti ha rifiutato fior di offerte dalle miche gestiscono gli scambi di moneta vir- gliori aziende della Silicon Valley. Lui lo fa per una questione ideologica, Amir Taaki come apparso in una intervista alla Bbc e sta lavorando a un progetto che ha chiamato Dark WalIL DARK WEB lett. Potremmo tradurlo portafoglio segreto e consiste nel Anche se lui nega, rendere anonime le transazioni di moneta virtuale. A met tra molti lo indicano come un anarchico e un liberista asuno dei geni informatici soluto, la missione di Taaki rendere gli scambi tra utenti liche traffica nella Rete beri da ogni gabella e da ogni intermediario, lontano dagli meno battuta e ha occhi indiscreti della societ e creato la moneta virtuale dello Stato, dice. sotterraneo, dove si scambia di tutto, soprattutto le cose illegali (armi, droga, informazioni riservate).
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il Fatto Quotidiano
Ci sono piccoli segnali incoraggianti. Rimaniamo fiduciosi. Cos la manager di Schumacher, Sabine Kehm. Il campione di Formula 1 in coma dal 29 dicembre scorso
Non ho ancora deciso nulla, lunico titolare Buffon, tutti gli altri sono sotto osservazione, Balotelli compreso. Lo ha spiegato il Ct della Nazionale, Cesare Prandelli
Oltre due terzi dei biglietti per le partite dei Mondiali messi in vendita ieri sono stati venduti in tre ore. Quelli della Seleo sono andati esauriti in circa unora
SECONDO
TEMPO
SPETTACOLI.SPORT.IDEE
Il tifoso doc
Diego Abatantuono
on il mal di schiena come compagno di viaggio e la Cisa come orizzonte momentaneo, Diego Abatantuono guida piano circondato dalle amarezze del momento. A ventanni, quando per festeggiare il compleanno vide con i suoi occhi gli indemoniati Luppi e Zigoni mandare allinferno il Milan del 73 al Bentegodi di Verona, cerano altri paradisi esistenziali che non confinavano con lo scudetto. Quattro decenni dopo, con la prospettiva mutata, gli entusiasmi stagionali ai minimi termini e la
Seedorf un ragazzo molto intelligente e sono certo che diventer un bravo allenatore. Per adesso una promessa e con gli esperimenti difficile trionfare. Serve tempo. Ma lei ha visto i nomi dei tecnici che trottano in Europa? Se non li ha visti glieli segnalo io. Iniziando da Mourinho.
Cosa avrebbe detto Mourinho del frangente attuale?
Allora il produttore, lesto, rilanci: Ma non si preoccupi signor Vianello, in occasione della gara dellItalia il set si ferma per un giorno.
E Vianello?
RECORD NEGATIVI
Sotto, Diego Abatantuono, 57 anni, milanese e milanista. A fianco, la delusione di Mario Balotelli dopo la disfatta rossenera contro a Madrid LaPresse
Tentare di fregarlo equivaleva a svaligiare la casa dei ladri. Non fece una piega: LItalia, certo. E come la mettiamo con le altre sessanta partite?. Io sono cos. Adoro il pallone, se c il Milan lo amo anche di pi.
Stanno provando a disgustarla, ma lei, stoico, resiste.
Parametri zero? Zero tituli. Ma non c solo lui, penso a Guardiola oppure al migliore dEuropa, Carlo Ancelotti. Una volta lavorava con noi, oggi a Madrid. E io non ho ancora capito il perch.
Cosa stato il Milan per lei?
Non sono un tifoso pi speciale di altri. Sono solo un sostenitore deluso che per dallAfrica alla Grecia, era abituato a non perdersi neanche un minuto di Milan. Interpreto il calcio in modo non dissimile da Raimondo Vianello.
Con ironia?
Ho visto anche di peggio. Il Milan in Serie B, lepoca di Giussy Farina, il presidente che vendeva labbonamento e tassava il suolo pubblico. Il patron che con lavallo del grande Liedholm immagin e port a termine lo scambio Battistini-Bortolazzi. Lasci perdere, per Farina non
Sarei felice di decrittare alcuni misteri che son rimasti tali. Quando il bastone del comando era nelle sue mani sono successe cose strane. Inzaghi che si scaldava fino al novantaduesimo, ma non entrava mai. Pirlo ceduto come un ferrovecchio. Eventi paranormali. Sarei felice di dar forma ai dubbi, ma temo che il desiderio rimanga soltanto unaspirazione.
Perch?
QUESTIONE DI MISTER Allegri ha avallato ogni scelta della societ senza aprire bocca. Stiamo ancora aspettando di sapere cosa ne pensasse Seedorf? Diventer un bravo allenatore
pazienza al limite: Finora sono stato fedele, ma se la mia squadra continua cos mi prender qualche legittima pausa, lattore pi calciofilo dItalia riflette senza illusioni sul presente. Cos male, non andava dal 1996. Allepoca, eliminato anche dal torneo Arci di Lambrate, il Milan inizialmente timonato da Oscar Washington Tabarez, disegn una parabola in negativo che oggi, con la diarchia Allegri-Seedorf, rischia pericolose emulazioni. Diego ti spiega anche se suggerisce, non c molto da capire. Con un mercato animato dai parametri zero, un campionato da zero assoluto niente pi che la naturale conseguenza di una filosofia. Se non spendi, non vinci. Non ci vuole un genio per intuirlo.
Seedorf ha preso la fiaccola da
Con attaccamento viscerale. Una volta a Raimondo proposero un film, Vianello non amava il cinema e rispose di no: Mi dispiace, ci sono i Mondiali.
Perch Allegri ha avallato qualsiasi scelta della societ senza aprire bocca. Abbiamo atteso invano un suo punto di vista sulla gestione della formazione che allenava, ma abbiamo atteso invano.
Nessun rimpianto dunque?
nissero venduti per esigenze di bilancio e prima di accettare che i soldi delle due cessioni non venissero reinvestiti, Allegri uno scudetto laveva anche vinto. Di certo complicato rimpiangere luomo che ha regalato a Domenico Berardi, scuola Juve, una domenica da raccontare ai nipoti. Faccio solo unosservazio-
Galliani, quando ha avuto i mezzi per farsi valere, lha fatto senza balbettare.
Rimarrebbe Barbara.
POCO FEELING Balotelli? Se va via non me ne importa nulla come il mago Silvan Dal cilindro una volta su 10 esce il coniglio, le altre 9 un topo. Attendo invano il famoso talento
ne. Metto sul tavolo, senza enfasi, un dato laconico. Dopo quella domenica il Sassuolo non ha pi fatto praticamente un punto e Berardi, sar un caso, non ha segnato neanche a porta vuota. In una cosa siamo bravissimi. Abbiamo un talento vero.
In cosa?
Carissima ragazza, ma non penso si offenda nessuno se diciamo che un prezzo allesperienza deve pagarlo anche lei. Sar anche figlia darte, ma anche se io penso che mio figlio sia un ragazzo in gamba, non gli metto in mano il budget di un film vero solo perch sono convinto che un domani possa recitare a testa alta da regista. Ci sono i passi meditati, esiste la gavetta.
E il padre?
stato un grandissimo presidente, ma se spiegasse ai tifosi il momento non sarebbe un danno. I tifosi sono gente strana. Ti osannano nella gloria, ma quando il vento cambia criticano. storia vecchia. Berlusconi la conosce a menadito. Non chiaro il disegno complessivo e qualcuno dovr pur chiarirlo prima o poi. Sa qual la mia paura?
Qual ?
Che lanno prossimo De Sciglio vada al Barcellona e per scorgere El Shaarawy bisogner correre al supermercato per vederlo su una scatola di biscotti.
Sapore amaro. Al quale potrebbe aggiungersi lolio di ricino della fuga di Balotelli.
Nel diventare pigmalioni di chiunque. Ci affrontano senza timori e fanno festa quasi tutti. Forse bisognerebbe dire la verit. Se ci sono problemi di soldi il tifoso vorrebbe saperlo. Se invece la questione unaltra, per favore, risolvetela.
Colpa della convivenza tra Galliani e Barbara Berlusconi?
Se va via non me ne importa nulla. come il mago Silvan. Dal cilindro una volta su 10 esce il coniglio, le altre 9 un topo.
Questione di carattere?
Ma neanche un po. Del gossip non mi importa nulla. Volevo vedere il famoso talento di cui tutti parlano, ma sfortunatamente non lho visto mai.
Cosa avrebbe detto il suo tifoso di Eccezzziunale veramente?
Non si sarebbe incazzato, ma solo dispiaciuto. Che molto peggio, mi dia retta.
il Fatto Quotidiano
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illustrazione di Doriano
itenendo definitivamente chiusa epoca premi letterari rinuncio al premio perch non mi sento di continuare ad avallare con il mio consenso istituzioni ormai svuotate di significato. Mittente: Italo Calvino (cui stato intitolato, post mortem un premio letterario, seppur per esordienti). Destinatario: il Premio Viareggio. Siamo alla fine degli Anni 60, premiopoli al suo apice. Un telegramma racconta Andrea Kerbaker nel suo nuovo Breve storia del libro (a modo mio), appena uscito per Ponte alle Grazie arriva anche nel 1975 al Premio Bagutta. Lo firma il vincitore di quelledizione,
Tommaso Landolfi, autore di proverbiale riservatezza, che usa soltanto tre parole: Deploro mia assenza. Se neppure letterati della loro autorevolezza sono riusciti a sconfiggere premiopoli, non credo che lo far mai nessuno. Con grande soddisfazione dei reparti commerciali e di marketing. Infatti, siamo sempre qui e s, state leggendo un articolo sul premio Strega: del resto marzo e insieme alla natura si risvegliano anche gli appetiti degli editori. Di seguito breve riassunto delle strategie 2014. Einaudi candida Francesco Piccolo, con Il desiderio di essere come tutti (anzi TUTTI, in maiuscolo). Il libro di Piccolo, autore casertano stimato quanto poliedrieco (scrive anche per la tiv e il cinema) da
mesi il vincitore annunciato. Le ragioni sono molte: editore giusto, il potente Struzzo, libro politico, autore autorevole.
DUNQUE, direte voi, Mondadori
salter un giro, per non ostacolare la sorellina sabauda. Invece no: Segrate ci sar, precisamente con
Lisario o il piacere infinito delle donne
CASSAZIONE Non si chiude un sito per un solo post on legittimo sequestrare, oscurandolo, un intero sito internet per colpa di un post . una misura N eccessiva specialmente se applicata ai siti che si occupano, in qualit di fustigatori di costume sociale e attualit politica e finisce per violare il diritto dei blogger a manifestare il proprio pensiero e anche quello degli utenti a tenersi informati. Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 11895. Inoltre, siccome il post per sua natura viene obliterato da quelli pi attuali, non si pu invocare il periculum in mora, il timore di un danno futuro, per emettere il provvedimento di estrema censura. La Suprema Corte ha annullato senza rinvio il sequestro del sito Il perbenista, oscurato dalla magistratura di Udine per via di un paio di post degli utenti, e non del blogger-moderatore, nel quale si prendevano di mira due professionisti che sono ricorsi alla querela. La Corte ha invitato i magistrati, se necessario, a oscurare soltanto i singoli post ritenuti diffamatori. Non lintero sito.
di Antonella Cilento, libro di cui si pu dire poco perch non ancora uscito. Si sa che la storia di una giovinetta bella e muta, nella Napoli seicentesca. Naturalmente questo non significa affatto che i voti di Mondadori saranno negati a Piccolo. E i nemici di Rcs? Laffare qui si complica. Lanno scorso ha vinto un autore Rizzoli Walter Siti dunque questanno sar difficile fare il bis. Pare che Elisabetta Sgarbi direttore editoriale di Bompiani avesse intenzione di far correre Il dolore pazzo dellamore di Pietrangelo Buttafuoco. Tra i cui pregi cera, anche, di avere uno stile e un linguaggio completamente diversi dal romanzo di Piccolo. Pare che il veto su Buttafuoco labbia messo direttamente Casa Bellonci, che non voleva n Buttafuoco n Aurelio Picca (che si era comunque sottratto, rifiutandosi di fare la vittima sacrificale). Risultato? Candidato ufficiale Bompiani Il padre infedele di Antonio Scurati, storia di ordinaria conflittualit post partum: Avevamo cominciato a non essere pi una coppia un attimo dopo essere divenuti una famiglia. Scelta singolare per molte ragioni. Lautore ha gareggiato nel 2009, perdendo in finale con Tiziano Scarpa per un solo voto: sconfitta che brucia ancora e che rischia di ripetersi. Il libro, non sfugge, pericolosamente simile per il tema trattato a La separazione del ma-
tolo einaudiano. Chi era lautore? Francesco Piccolo. Non trattasi di omonimia: il destino in agguato, Scurati lo sa. Citando Il padre infedele (pagina 24): Allepoca gli scrittori casertani molto sofisticati cominciavano a essere di moda. Al giochino del vincitore annunciato non vuol starci naturalmente Elisabetta Sgarbi, direttore editoriale di Bompiani: Non c niente di scontato, anche se Piccolo un autore importante che ha scritto un libro importante. Per non lasciare nulla al caso, la casa editrice del gruppo Rcs ha stampato Il padre infedele con una fascetta firmata da Walter Siti: chiss che non porti bene. Poi ci sono anche gli altri, e non sono pochi.
tempo di pace (Ponte alle Grazie). Ma se Piccolo ha gi vinto, perch gli altri partecipano? vero che da mesi Piccolo il vincitore annunciato spiega Luigi Spagnol, direttore editoriale di Ponte alle Grazie e amministratore delegato del gruppo Gems ma giusto partecipare allo Strega, che resta la vetrina pi importante. La speranza, si sa, lultima a morire e noi ci presentiamo con un titolo di cui siamo molto convinti. Gi, lo Strega vale o forse valeva almeno 40 mila copie per il vincitore. E a volte anche per gli altri della cinquina: altro che maturit, la fascetta tutto. Specie in questi anni bui di crisi economica in cui le vendite in libreria sono crollate e quelle digitali non sono ancora decollate. E poi lo Strega anche uno degli ultimi luoghi in cui gli intellettuali italiani hanno una qualche voce in
I NEMICI DI RCS Bompiani corre con Il padre infedele di Scurati, che assomiglia a La separazione del maschio, ma piace a Casa Bellonci
Linformato Affaritaliani.it sta monitorando i potenziali sfidanti: Giuseppe Lupo, autore di Viaggiatori di nuvole (Marsilio), Giuseppe Catozzella con Non dirmi che hai paura (Feltrinelli), Marco Magini autore di Come fossi solo (Giunti), Alice Di Stefano con Publisher (Fazi), Paolo Piccirillo con La terra del sacerdote (Neri Pozza), Francesco Pecoraro che presenta La vita in
capitolo, dunque tutti gli anni c qualcosa di triste e insieme divertente nel vedere gli editori contendersi i voti come farebbero le aspiranti Miss Italia. Pare siano gi partiti i pranzi, le telefonate, le campagne di conquista. Bisogna dire che la Fondazione Bellonci sta provando a rendere il pi possibile trasparente il voto, ma siamo comunque tra amici degli Amici. sempre lo stesso film, che finisce ai primi di luglio con un assalto al buffet romano allestito al Ninfeo di Villa Giulia che fa impallidire La grande bellezza. In unintervista a questo giornale, Manlio Cancogni (che vinse lo Strega nel 1973) ha detto: Il premio era nato tra il 43 e il 45 come tentativo di resistenza culturale. Che cosa rimane di quel tentativo? Lanno scorso ha vinto Resistere non serve a niente.
@silviatruzzi1
on c davvero nulla di nuovo in Matteo N Renzi, a parte la grinta: c solo un intenso bricolage che ritaglia da destra, e incolla malamente a sinistra, spezzoni di pensiero, parole dordine, slogan. Uno dei pi impresentabili che Renzi ha preso di peso dal repertorio populista e selvaggiamente liberista di Silvio Berlusconi il padroni in casa propria. Unidea texana della convivenza civile che significa che ciascuno devessere libero di cementificare, sfigurare, distruggere pezzi di ambiente, di paesaggio, di patrimonio storico artistico.
FIN DA QUANDO era sindaco, Renzi ha polemizzato aspramente contro quelle che chiama le catene imposte dalle soprintendenze, istituzioni ottocentesche che impedirebbero la modernizzazione del Paese. Sovrintendente ha scritto nel suo tragicomico libro Stil novo una delle parole pi brutte di tutto il vocabolario della burocrazia. una di quelle parole che suonano grigie. Stritola entusiasmo e fantasia fin dalla terza sillaba. Sovrintendente de che?. Renzi sembra non accorgersi di vivere in un paese massacrato da uno sviluppo pensato solo in termini di cementificazione: un paese compromesso non dai troppi no, ma semmai dai troppi s, delle soprintendenze. E non sono solo le opinioni di Renzi, a preoccupare: il suo governo di Firenze a far capire come la pensi in fatto di cemento. Vezio De Lucia ha notato come nel piano strutturale del 2010 le previsioni relative alla propriet Fondiaria (un milione e 200 mila metri cubi) sono riportate come fossero gi attuate: per non smentire la propaganda del sindaco Renzi a favore
del piano a sviluppo zero. Sapendo che il cemento calpestando larticolo 9? non telegenico, Renzi cerca di non parlarne tropLaltra faccia di questa usurata po. Tanto pi stupisce che sia un giornale come medaglia lincondizionato inRepubblica subito improbabilmente seguito da no ai salvifici privati. Chiedendo Italia Oggi ad abbracciare, in scala uno a uno, un la fiducia al Senato, lunica cosa simile programma. Archiviato il pensiero di Anche Renzi ha saputo dire sulla tonio Cederna, sconfessato quello di Salvatore Setcultura che se vero che con la tis, ora Giovanni Valentini a scrivere sul giornale cultura si mangia, allora bisogna di De Benedetti che troppo spesso le soprintenfare entrare i privati nel patrimodenze diventano fattori di conservazione e di pronio culturale. Peccato che i pritezionismo in senso stretto, cio di freno e ostacolo vati ci siano da ventanni, nel paallo sviluppo, alla crescita del turismo, e dellecotrimonio, e che a mangiarci da nomia. allora non sia lo Stato, ma solo un Larticolo, in prima pagina domenica scorsa, ha oligopolio di concessionari forlasciato basiti migliaia di lettori che vedevano da temente connessi con la politica. sempre in Repubblica un presidio sicuro per la diE la ricetta tanto originale che il I recenti crolli a Pompei LaPresse punto 41 di Impegno Italia (il fesa dellarticolo 9 della Costituzione: e da allora si susseguono documento cui ha inutilmente sul web risposte incredule e incon un incasso pari alla met di provato ad aggrapparsi Enrico Letta) prevedeva ALLA ROVESCIA dignate di associazioni, funzioquello sbandierato da Renzi. ununica ideona: Incentivare lo sviluppo dei sernari di soprintendenza, singoli Quanto a Palazzo Vecchio, giova vizi aggiuntivi da dare in concessione ai privati. Qualcuno gli dica cittadini. ricordare che la Battaglia di An in questa prospettiva che Renzi ghiari semplicemente non esiste, DI FRONTE AI CROLLI di Pompei, Renzi ha griche il nostro Paese diventa il campione delle mani e che Renzi stato fermato non dato: LItalia il paese della cultura, e allora sfido non compromesso libere contro le soprintendenze, dalla soprintendenza (anche in gli imprenditori: che state aspettando?. Quando che lavrebbero ostacolato nelquel caso succube), ma dalla co- era sindaco di Firenze, Renzi sfidava sistematicaa causa dei troppi no, lallestimento della cena della munit scientifica internaziona- mente lo Stato a fare il proprio dovere in fatto di Ferrari su Ponte Vecchio e ferma semmai dai troppi s le, compattamente insorta con- tutela del patrimonio. Ora che lo Stato lui, sfida gli mato nei sondaggi tecnici sulla tro una farsa pseudoscientifica imprenditori. Fosse il presidente di Confindustria, di chi deve controllare che fa ancora ridere i direttori dei ce lavrebbe con gli enti locali. Non c' davvero nulBattaglia di Anghiari di Leonardo pi grandi musei del mondo. Ma la di nuovo, se non che il repertorio da palazzinaro in Palazzo Vecchio. Peccato sia i banali dati di fatto non devono anni Sessanta passato tale e quale dal fondatore di tutto falso: sullosceno noleggio del ponte lasservita soprintendenza fiorentina oscurare la retorica del Presidente del Fare che Forza Italia al segretario del Partito democratico. non ha aperto bocca, ed stata una partita tutta spezza trionfalmente i lacci e i lacciuoli frapposti da il manifesto di una nuova stagione di Mani sulla giocata dal Comune, con tanto di permesso uffi- questa oscura gena di burocrati. A quando un suo citt, un ritorno alla bandiera inverosimile del pi ciale concesso il giorno dopo la manifestazione, e ritratto a torso nudo, mentre aziona una betoniera cemento = pi turismo. E siamo solo allinizio.
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SECONDO TEMPO
il Fatto Quotidiano
u un film di fantascienza essere una storia damore, la pi innovativa, struggente e liquida degli ultimi anni? Pu un film darsi del Lei (Her) e, insieme, dare del tu alle gioie e dolori del nostro (soprav)vivere 2.0? Pu un film, insomma, renderci partecipi e appassionati della relazione amorosa tra un uomo e un sistema operativo, che solo voce in uscita dal pc o dallo smartphone? Pu, a patto che a scriverlo e dirigerlo sia Spike Jonze, a interpretarlo Joaquin Phoenix e nella versione originale Scarlett Johansson, che con quellugola pu tutto (migliore attrice al Festival di Roma). Her ha vinto lOscar per la migliore sceneggiatura originale, soprattutto, Her ha lintenzione, lambizione e la capacit di riadattare il celebre memento di Marshall McLuhan, il medium il messaggio: non che sia tramontato, basti compulsare Twitter e Facebook, ma il genietto Spike ha lardire di guardare non solo alloggi (il futuro realizzato di McLuhan), ma al domani, meglio, il di qui a qual-
che ora. Ebbene, ci dice Her, il medium il destinatario. Samantha, cos si chiama Scarlett, Siri (linterfaccia vocale di Apple) prossima ventura, con un sostanziale upgrade: Theo-
faccia nel non chiedere al poeta, verga missive per analfabeti sentimentali, o gi di l. Theodore profondo, tormentato, solo: una precedente relazione (Rooney Mara) che non se ne
LEI (HER) Usa 2013 di Spike Jionze; con: Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara, Olivia Wilde. Caroline Jaden Stussi, Laura Meadows
OSCAR MIGLIORE SCENEGGIATURA Theodore (Joaquin Phoenix) usa OS1 (voce di Scarlett Johansson) per sistemare rubrica e agenda, ma poi vuole di pi, crede che lei esista davvero e che abbia un cuore
dore, il personaggio di Phoenix, inizia a usarne la sofisticata intelligenza artificiale per sistemare rubrica e agenda, ma poi vuole di pi, ovvero crede che Samantha esista davvero in carne e silicio. E abbia un cuore che batte per lui. Il sistema operativo diviene il suo interlocutore, lunico: non pi funzionale, ma esistenziale. Samantha c, esiste, il medium divenuto il destinatario e, appunto, diventer lamata di Thedore: il nostro (anti)eroe 2.0 verr ricambiato? Ma, prima, chi Theodore? Lavora a Belleletterescritteamano.com, impiego non qualunque: alla va, unamica speciale (Amy Adams) e una citt da solcare con altri uomini e donne ridotti ad automi da Samantha e i suoi fratelli, ovvero il sistema operativo OS1.
TUTTI PARLANO da soli, con
nessuno, eccetto lOS1, e non che Theodore non provi a invertire la rotta: appuntamento al buio con Olivia Wilde, che proprio da buttare non , ma non va. C solo Samantha, ma fino a quando? Altri interrogativi sono meno diegetici, ma pi ficcanti: chi conferma la liceit di una relazione virtuale, basta la convalida sociale, come nel
caso di Theodore? Ancora, questi avveniristici compagni di vita sono una mera protesi del nostro Ego, ci possiamo fare lamore o ci masturbiamo solo? E, infine, esiste una vita vissuta e una digitalmente esperita o coincidono? Quesiti da stroncare Bauman, da ridurre ad archeologia sentimentale i barthesiani Frammenti amorosi, da gettare sul nostro immediato futuro ombre in codice binario: mentre gli Arcade Fire suonano, Spike Jonze canta un umanissimo e umanista De profundis allamare come labbiamo conosciuto e lo stiamo disconoscendo. Senza apologhi morali, senza accelerare sulla distopia, piuttosto, il regista entra nella mente delluomo e nel cuore della macchina e prova a eludere le differenze: chi amiamo quando ci innamoriamo del computer, la nostra proiezione, la nostra disperazione o davvero amiamo
un altro da noi? Dannato Jonze, che con la sua camera unisce i puntini di quel che si sta formando nella societ per prefigurarci quel che saremo a breve: merita tutti i nostri applausi e, se volete, esami di coscienza.
Her arriva oggi nelle nostre sale doppiato con la voce di Micaela Ramazzotti al posto di Scarlett Johansson: 105 le copie italiane, 65 quelle originali. Prima Her e poi Lei, vedeteli entrambi: sono (quasi) due film diversi.
BOX OFFICE
I PI VISTI
1. 300 2.401.412 tot 4gg id 2. ALLACCIATE LE C. 1.563.627 tot 4gg id 3. LA BELLA E LA B. 1.012.733 tot 2sett 3.437.387 4. 12 ANNI SCHIAVO 847.005 tot 3sett 3.575.025
ERAN 300
La saga dei 300, graphic novel di Frank Miller, diventa ancora film e sbanca il botteghino secondo Cinetel dal 6 al 9 marzo. Buona comunque la prestazione di Ferzan Ozpetek con il suo dramedy familiare Allacciate le cinture, subito a 1,5 milione di euro. Al terzo posto si conferma la fiaba francese La Bella e la Bestia, mentre il neo premio Oscar 12 anni schiavo tiene il quarto e supera i 3,5 milioni di euro in 3 settimane.
AM Pas
RECENSIONI
pire una compagna di classe, esagera nel su e gi temporaleNon un cartoon per i piccini, eppure, qualche sbadiglio in agguato anche per gli adulti: Mr. Peabody ci perdoni, il film non abbaia e non morde. Federico Pontiggia Maldamore regia: Angelo Longoni; con: Ambra Angiolini, Luca Zingaretti LUCA Zingaretti sta con Ambra Angiolini: lui un mandrillo impenitente, lei lo sgama, lo butta fuori di casa e diviene preda delle attenzioni di un simil toy-boy (Eugenio Franceschini). Ambra ha un fratello, Alessio Boni, che sta con Luisa Ranieri: anche questa coppia scoppia, causa tradimento reciproco. Che fare? Purtroppo, un film. Nel cast anche lamante di Zingaretti Miriam Dalmazio e la maliarda svalvolata Claudia Gerini, dirige si fa per dire Angelo Longoni: Maldamore, commedia para-sentimentale sulle corna e i loro derivati. Ambientazione trentina, Maria Grazia Cucinotta produttrice (e in cammeo), un milione e 750 mila euro di budget, product placement invasivo, ci si trastulla ad alto volume gli attori sbraitano per buona parte dei 101 minuti su separazioni e tradimenti, minestre riscaldate e perdoni fiammanti, con un corollario: a chi giova tutto ci? Non allo spettatore. Fede. Pont.
CIAK SI GIRA
REDUCE dal successo personale di Tutta colpa di Freud Anna Foglietta ha interpretato nei mesi scorsi con Luca Argentero la fiction Rai Ragion di Stato ed tornata in questi giorni sul set per recitare nella commedia Tutti per uno di Massimiliano Bruno il ruolo di una precaria aspirante artista che finisce a lavorare nello studio dello psicanalista Claudio Bisio e si innamora di lui. A maggio lattrice sar anche la protagonista di La prima volta che lho fatto, primo film diretto dal comico Riccardo Rossi che ne sar anche il protagonista con Fabrizia Sacchi, Stefano Fresi e Ricky Memphis.
ancora dolorosa. Composto di inquadrature perfette in un b/n senza tempo, dialoghi ridotti allessenza a definire una narrazione di puro cinema, e di un accompagnamento musicale di classe, Ida un film sorprendente, importante e dunque imperdibile. Pluripremiato nel mondo. Anna Maria Pasetti Prossima fermata: Fruitvale Station regia: Ryan Coogler; con: Michael B. Jordan, Octavia Spencer DALLA tristemente nota vicenda di Oscar Grant, barbaramente ucciso dalla polizia alla fermata della metr Fruitvale Station di Bay Area il 31/12/08, unopera prima di estremo impatto emotivo. Il regista Coogler, coetaneo e conterra-
CERANO una volta gli anni 60, e ci sono ancora: il cagnolino senziente Mr. Peabody e il suo cucciolo duomo Sherman sono tornati, complice la nostalgia della DreamWorks. Nacquero sulla televisiva ABC, nelle strisce animate di Rocky & His Friends firmate da Roy Ward, e si fecero largo tra gli altri personaggi: la rentre, tenuta a battesimo da Rob Minkoff (Il Re Leone), si veste di 3D, sottotesti ecologisti e apologhi sulla paternit. Mr. Peabody un genio: inventore, erudito, cena con il presidente Usa, ha preso un Nobel e adottato un bambino, Sherman, che la sua copia antropomorfa. Vivono in armonia, viaggiano nel tempo con la macchina Tornindietro e conoscono Maria Antonietta e gli antichi egizi: lintoppo accade quando Sherman, per col-
il Fatto Quotidiano
SECONDO TEMPO
ROBERTO GIACOBBO
ospite del programma comico Made in Sud
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SKY UNO
na volta cera il Dolce Forno U che attaccavi la spina e una lampadina cuoceva pizzette, dolcetti e quantaltro riuscivi a infilare nellapposita fessura e per la mamma eri sempre bravo. Oggi invece i ragazzini fissati coi fornelli hanno a disposizione la cucina pi famosa dItalia, quella di Sky Uno dove una settimana fa si compiuto il disastro della prima finale in diretta della storia di Masterchef, vincitore quellacidello di Federico, ex collaboratore dello sponsor Barilla e sul cui trionfo lancia sospetti pure la casa di scommesse maltese Bet1128 contro cui Magnolia annuncia un esposto, dalla cui incontenibile simpatia speriamo nessuno di loro prenda esempio, che gi inquietante che una bambina bionda di rosa vestita dichiari io a diciotto anni vorrei diventare Bruno Barbieri.
DA STASERA infatti largo ai giova-
nissimi con la prima versione italiana dello spin off britannico Junior Masterchef dove 14 aspiranti cuochi dagli 8 ai 13 anni si cimentano con la Mystery Box, lInvention e il Pressure Test e le prove in esterna, roba da grandi insomma, anche se sono eliminati a coppia senza rivelare migliori e peggiori, perch in fondo sono pur sempre ragazzini. In palio
quindi un viaggio a Disneyland Paris con la famiglia e una borsa di studio da 15 mila euro (buttali via) e per tutti lattestato di Junior Masterchef che magari tra qualche anno potranno aprirci il curriculum. A me dei giudici non fa paura nessuno proclama il bulletto dal ciuffo ribelle, mentre per il roscetto lentigginoso il loro arrivo come una pugnalata in uno stomaco (e nellaltro no?). Questione di grinta. Da Masterchef arriva Bruno Barbieri che dai grandi passa ai piccoli meno smaliziati dice ma vogliono vincere, promette un po di cattiveria ma alla prima bimba eliminata gli si annoda la gola. Al suo fianco Lidia Bastianich, star della cucina tricolore in America ma pur sempre una mamma, quella di Joe, che le lascia il posto e si d alla musica su Sky Arte, fissata col rosmarino che lo faceva annusare pure ai nipotini in fasce perch ne memorizzassero lodore (pare che ora se lo coltivino di nascosto in balcone). E Alessandro Borghese, figlio della Bouchet e cuoco televisivo di professione che i programmi di cucina, dice, sono i pi educativi. In effetti lo chef vegetariano Pietro Leemann insegna ai bambini che le odiano ad apprezzare e cucinare le verdure. Basta che poi a casa non lancino la scodella col minestrone della mamma urlando questo piatto pup.
ossiamo stare tranquilli: la fine del P mondo non ci sar mai, perch questo significherebbe che Roberto Giacobbo smetterebbe di predirla; un evento che tutti i cosmologi, i modelli matematici e soprattutto i palinsesti televisivi escludono a priori. Al contrario, in spettacolare tendenza anticiclica, tracce e filamenti del conduttore di Voyager si espandono e si infiltrano per ogni dove; dopo avere sperimentato una serie di rubriche mattutine dedicate ai ragazzi, in cui si riciclavano gli stessi scoop sul Codice da Vinci riservati agli adulti (ma forse pi vero il contrario), a notte fonda di ogni mercoled Giacobbo riemerge in versione etno-ecologista con il programma Obiettivo Pianeta; dove, oltre a girare per il mondo come al solito, il suo tradizionale catastrofismo si ripresenta pi mirato. Parlando dellAntartide, per esempio, lo abbiamo sorpreso a prefigurare non la fine del mondo, ma la pi circoscritta estinzione dei pinguini (che rispetto allArmageddon comunque un bel passo avanti). Ormai questo masterchef catodico che emulsiona spremute di
Superquark alle previsioni del Mago Otelma pu capitare di vederlo dappertutto. Era avvistabile anche marted su Raidue, al debutto della nuova serie di Made in Sud, una palestra di comici emergenti che sta a Zelig come il Cepu sta ad Harvard.
AFFIDATA alla conduzione di Gigi e Ross con Fatima Trotta e Elisabetta Gregoraci (un buon esempio di come in Italia il talento femminile riceva il giusto premio anche in assenza di quote rosa), questa passerella di cabarettisti meridionali va in onda da Napoli; e non si capisce come la citt degli Scarpetta, dei Petito e dei De Filippo non mediti una sollevazione popolare di fronte a eredi tanto modesti di una tradizione tanto gloriosa. Per intenderci, a un certo punto si vista unimitazione di Michelle Bonev che spiegava come ci fossero solo tre modi per comprare il prosciutto dal salumiere. Il livello era tale che veniva da rimpiangere la Bonev originale; e se la Boldrini si fosse indignata, stavolta avrebbe avuto ragione. Lunico, vero motivo per perseverare tre ore nella visione di Made in Sud era dunque Giacobbo ospite donore. Che per
non stato adeguatamente valorizzato, come un solitario tenuto nella cassetta di sicurezza. Se ne stava confinato in un angolo del palcoscenico, davanti a un computerino, a leggere e selezionare i tweet che arrivavano in diretta. Che ci fossero individui disposti a twittare da casa, aveva in effetti del paranormale in s, dunque in teoria Giacobbo giocava in casa; ma perfino lui che ne ha viste tante, dalla maledizione del calendario Maya al mistero di Re Salomone, sembrava smarrito. Non sapeva se e quando ridere alle battute dei comici, e su questo non aveva certo torto, perch era la condizione di ogni telespettatore, con laggravante di non poter cambiare canale. Poi, quando toccava a lui leggere i tweet, era impossibile capire se fossero veri oppure no; lunica certezza che non facevano ridere. Insomma, una doppia occasione sprecata; per Made in Sud e per il suo prestigioso ospite; senonch Roberto Giacobbo ha dimostrato una volta di pi che la sua idea di divulgazione non conosce confini e pu condurlo tranquillamente a fare la macchietta aggiunta in un variet di serie B. Si fa questo e altro, in nome dellautorevolezza del servizio pubblico.
FUORICLASSE Spettatori 6 mln Share 20,3% BALLAR Spettatori 2,9 mln Share 11,2%
MADE IN SUD Spettatori 2 mln Share 8,1% HO CERCATO IL TUO NOME Spettatori 3,6 mln Share 13,8%
LA TV DI OGGI
6.45 Unomattina Attualit 10.00 Unomattina Storie Vere Rubrica 10.30 Unomattina Verde Rubrica 10.55 Che tempo fa Informazione 11.00 TG1 Informazione 11.25 Unomattina Magazine Rubrica 12.00 La prova del cuoco Variet Condotto da Antonella Clerici 13.30 TG1 Informazione 14.00 TG1 Economia Informazione 14.10 Verdetto Finale Una lite tra padre e figlio Attualit 15.20 La vita in diretta Attualit Rai Parlamento Telegiornale - TG1 Che tempo fa Informazione (all interno) 18.50 L eredit Gioco 20.00 TG1 Informazione 20.30 Affari tuoi Gioco 21.10 Prima tv Don Matteo 9 Sotto accusa La veggente Telefilm TG1 60 Secondi Informazione 23.30 Porta a Porta Ospite: Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi Attualit 1.05 TG1 Notte - Che tempo fa Informazione 1.40 Sottovoce Rubrica
8.15 Due uomini e mezzo Tedioso, banale e prevedibile Telefilm 8.35 Desperate Housewives Natale a Wisteria Lane Deponiamo le armi Telefilm 10.00 TG2 Insieme Attualit 11.00 I Fatti Vostri Attualit 13.00 TG2 Giorno Informazione 13.30 TG2 Costume e Societ Rubrica 13.50 Medicina 33 Rubrica 14.00 Detto fatto Attualit 16.15 Cold Case Medaglia al valore Lo sciopero Telefilm 17.45 TG2 Flash L.I.S. Meteo 2 Informazione 17.50 Rai TG Sport - TG2 Informazione 19.00 Dichiarazioni di voto finale sul decreto di proroga delle missioni internazionali Evento 20.30 TG2 - 20.30 Infor. 21.00 Lol:-) Sit com 21.10 Quinta stagione - Prima tv N.C.I.S.: Los Angeles Pericolo nucleare Tf 21.55 Prima tv Hawaii Five-0 La cura Telefilm 22.40 TG2 Informazione 22.45 Finale di stagione Prima tv Blue Bloods Una via d uscita Tf 23.20 Il Musichione Show 0.50 TG2 Informazione
8.00 Agor Attualit 10.00 Mi manda Raitre Attualit 11.10 TG3 Minuti Informazione 11.15 Elisir Otite Attualit 12.00 TG3 - Meteo 3 Informazione 12.25 TG3 Fuori TG Il pianeta casa Attualit 12.45 Pane quotidiano Rubrica 13.10 Il tempo e la storia Documentario 14.00 TG Regione - Meteo Informazione 14.20 TG3 - Meteo 3 Informazione 14.50 TGR Leonardo Rubrica 15.05 TGR Piazza Affari Rubrica 15.10 Ciclismo, Tirreno Adriatico 2014 2a tappa (Diretta) 16.10 Aspettando Geo Documentario 16.40 Geo Documentario 19.00 TG3 Informazione 19.30 TG Regione - Meteo Informazione 20.00 Blob Variet 20.15 Sconosciuti Rubrica 20.35 Un posto al sole Soap 21.05 Prima tv Rai One Day Sentimentale (Usa 2011). Di Lone Scherfig, con Anne Hathaway 23.00 Gazebo Rubrica 0.00 TG3 Linea notte Attualit
18.30 Transatlantico Attual. 19.00 News Notiziario 19.25 Sera Sport Notiziario sportivo 19.30 Il Caff: il punto Attualit 20.00 Il Punto alle 20.00 Attualit Meteo Previsioni del tempo (all interno) 20.58 Meteo Previsioni del tempo 21.00 News lunghe Notiziario 21.26 Meteo Previsioni del tempo 21.30 Visioni di futuro Attualit 21.56 Meteo Previsioni del tempo 22.00 Visioni di futuro Attualit 22.26 Meteo Previsioni del tempo 22.30 News lunghe Notiziario 22.56 Meteo Previsioni del tempo 23.00 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.27 Meteo Previsioni del tempo 23.30 Il Punto + Rassegna Stampa Attualit 23.57 Meteo Previsioni tempo 0.00 News + Rassegna Stampa Attualit 0.27 Meteo Previsioni del tempo
6.00 Prima Pagina Infor. 7.55 Traffico - Borsa e Monete - Meteo.it Informazione 8.00 TG5 Mattina Infor. 8.45 La telefonata di Belpietro Rubrica 8.50 Mattino Cinque Attualit TG5 - Ore 10 - Meteo.it Informazione (all interno) 11.00 Forum Real Tv 13.00 TG5 - Meteo.it Informazione 13.40 Beautiful Soap 14.05 Grande Fratello Reality 14.10 CentoVetrine Soap 14.45 Uomini e Donne Talk show 16.05 Grande Fratello Reality 16.15 Il segreto Soap 17.10 Pomeriggio Cinque Attualit TG5 Minuti Informazione (all interno) 18.50 Avanti un altro Gioco 20.00 TG5 - Meteo.it Informazione 20.40 Striscina la Notizia Attualit 21.00 Calcio, UEFA Europa League 2013/2014 Ottavi di finale. Gara di andata Juventus Fiorentina (Diretta) 23.00 Speciale Europa League Rubrica 0.30 SuperCinema Rubrica
7.50 Le regole dell amore Telefilm 9.35 Una mamma per amica Telefilm 10.30 Dr. House Telefilm 12.25 Studio Aperto Meteo.it Informazione 13.00 Sport Mediaset Notiziario sportivo 13.40 Grande Fratello Reality 14.00 Grande Fratello - Live Reality show 14.10 I Simpson Cartoni 14.35 Dragon Ball GT Cartoni animati 15.00 The Big Bang Theory L instabilit del robot killer L algoritmo dell amicizia Telefilm 15.50 Due uomini e mezzo Il Falegname Il fidanzato di Evelyn?? Telefilm 16.35 How I Met Your Mother Gioie da single La doppia cittadinanza Telefilm 17.25 Nikita Operazione Pale Fire Telefilm 18.30 Studio Aperto Meteo.it Informazione 19.20 C.S.I. Grissom contro il vulcano Furia omicida Telefilm 21.10 Mistero Attualit 0.35 L esorciccio Commedia (Ita 1975). Di Ciccio Ingrassia, con Lino Banfi, Ciccio Ingrassia
7.20 Miami Vice Bambini colombiani Telefilm 8.15 Hunter Le regole del gioco Telefilm 9.40 Carabinieri 7 La donna in viola Telefilm 10.40 Sai cosa mangi? Rubrica 10.50 Ricette all italiana Rubrica 11.30 TG4 - Meteo.it Informazione 12.00 Un detective in corsia Morte tra le dune Telefilm 12.55 La signora in giallo Un figlio dal passato Telefilm 14.00 Forum Real Tv 15.30 Hamburg Distretto 21 Nel bunker Telefilm 16.35 Grand Hotel Excelsior Commedia (Ita 1982). Di Castellano & Pipolo, con Adriano Celentano, Carlo Verdone 18.55 TG4 - Meteo.it Informazione 19.35 Il segreto Soap 20.30 Tempesta d amore Soap 21.15 Today You Die Azione (Usa 2005). Di Don E. FauntLeRoy, con Steven Seagal 23.10 Chase Amore folle Telefilm 23.55 The Pacific Miniserie 1.30 TG4 Night News Informazione
6.00 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Informazione Informazione 6.55 Movie flash Rubrica 7.00 Omnibus - Rassegna Stampa Attualit 7.30 TG La7 Informazione 7.50 Omnibus meteo Informazione 7.55 Omnibus Attualit 9.45 Coffee Break Attualit 11.00 L aria che tira Attualit 13.30 TG La7 Informazione 14.00 TG La7 Cronache Attualit 14.40 Le strade di San Francisco La casa di Hyde Street La traccia del serpente Telefilm 16.40 Il Commissario Cordier Pretty doll Telefilm 18.10 L ispettore Barnaby Il mulino di Morton Fendle Telefilm 20.00 TG La7 Informazione 20.30 Otto e mezzo Attualit 21.10 Servizio Pubblico Attualit (Diretta) 0.00 TG La7 Night Desk Attualit 1.10 Movie flash Rubrica 1.15 Otto e mezzo Attualit (Replica) 1.55 La7 Doc Documentario
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Lo sport
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RADIO3 11.00
SP1
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NAPOLI
SECONDO TEMPO
NORDISTI
il Fatto Quotidiano
litro, in Italia 1,6 o 1,7. La circolare mette in fila un elenco di stazioni di servizio suggerite e accanto a quelle Eni convenzionate segnala anche alcuni distributori in Slovenia. Segue polemica. Risparmiare va bene, ma si pu farlo anche a costo di danneggiare non soltanto le aziende italiane che distribuiscono carburanti (aziende che nelle zone di confine sono gi forte-
A MALI ESTREMI A Gorizia lazienda sanitaria consiglia il rifornimento oltre confine Con buona pace di accise e benzinai
mente penalizzate dalla concorrenza straniera); ma anche lo Stato italiano e la Regione, a cui va, sotto forma di tasse e contributi, una parte del conto che tutti paghiamo quando facciamo il pieno? In pratica, ambulanze e auto della Pubblica amministrazione sarebbero indotte a praticare una forma di elusione fiscale: andate a fare il pieno allestero, cos risparmiate non pagando le accise italiane. Ovvero: la mano pubblica che taglia le spese, taglia anche le tasse che dovrebbero poi nutrirla. Piccoli paradossi della crisi. Non ditelo per a Dolce & Gabbana, n alla Fca di Sergio Marchionne. Certo,
per, loro sono privati... Non sappiamo se le ambulanze friulane, anzi isontine, siano poi andate a fare il pieno in Slovenia. Sappiamo per che sono partiti alla carica i politici di centrodestra. Il consigliere di Forza Italia Rodolfo Ziberna ha messo in rilievo che fare benzina fuori dai confini dellItalia si risolve in un danno per la Regione, perch non consente al Friuli Venezia Giulia di partecipare pro quota ai tributi. Risultato: leventuale, e per giunta assai modesto, risparmio allatto di acquisto del carburante si traduce in un grave danno alla Regione, dalle cui risorse dipendono la sanit regionale come gli enti locali. Dunque il privato , ovviamente, assolutamente libero di effettuare il pieno in qualsiasi distributore, italiano o estero, ma questa libert non pu essere compresa per un ente pubblico, ancor pi se beneficia di contributi da parte della Regione.
n
Il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe. La sua Curia ha licenziato quattro lavoratori LaPresse
di Marco Vitale
a Curia di Napoli licenzia quattro lavoratori. Le lettere di licenziamento, datate 23 ottobre 2012, portano la firma di Monsignor Lucio Lemma, braccio destro del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, legale rappresentante della struttura. Dallallontanamento fino a oggi, i lavoratori impegnati in mansioni di manutenzione e sorveglianza alla Basilica di Capodi-
MALE DI STAGIONE La sindrome contabile entrata in chiesa Conta solo far quadrare i conti di oggi E il domani? Non frega niente a nessuno
monte hanno, invero, cercato una nuova collocazione allinterno di qualche altra struttura della sterminata propriet della Curia di Napoli. Nulla da fare. Siamo spiacenti di doverLe comunicare, stante limpossibilit di adibirla a mansioni equivalenti e/o inferiori, il recesso del rapporto di lavoro con Lei intercorso per il seguente motivo di natura oggettiva, cessazione dellattivit esercitata dallAssociazione alla quale Ella preposta. Con queste scabre parole si mettono alla disperazione altre quattro famiglie napoletane. Lungi dal sostenere che una Curia e un Cardinale non possano, sotto la spinta della necessit, prendere provvedimenti di questo tipo. Eppure questa storia suscita dei pensieri inquietanti e di carattere generale. In primo luogo colpisce la cattiveria che il provvedimento testimonia, proveniente da un ambiente e da persone che, per il ruolo che occupano nella societ
e per la loro funzione, dovrebbero caratterizzarsi in modo diverso. Se fosse una punizione per qualche colpa, il provvedimento sarebbe pi comprensibile e giustificabile. Ma essendo stato motivato solo con le difficolt finanziarie attraversate dallente religioso, il provvedimento appare solo come manifestazione di inutile ferocia. Non credibile che una grande struttura economica come la Curia di Napoli non possa riciclare, in maniera produttiva, quattro operai che sanno il loro mestiere, se vero che dal 1992 che sono in forza alla Curia stessa. In secondo luogo colpisce che la Curia di Napoli si trovi in cos cattive condizioni finanziarie da essere obbligata ad atti cos estremi.
COSA SUCCESSO? Forse si ecceduto in aiuti alle famiglie pi bisognose? Forse che alla Basilica non si celebrano pi matrimoni e i turisti che scendono e salgono da Capodimonte non si fermano pi al piccolo San Pietro? In terzo luogo colpisce che ritroviamo qui una manifestazione di quella che io, da tempo, chiamo la sindrome contabile, e che anche il prof. Caff, negli anni 70, chiamava in modo analogo. Provenendo da un lungo periodo di spensieratezza, oggi noi siamo improvvisamente diventati tutti supercontabili (compreso il Cardinale Sepe). Si tratta di una vera e propria malattia che blocca ogni capacit creativa, ogni coraggio, ogni visione, ogni umanit. Quello che conta far quadrare i conti di oggi in modo computistico. E domani? Non frega niente a nessuno. Questa una delle gravi conseguenze negative della finanziarizzazione delleconomia, anzi del pensiero. Cos, piano piano ci rinsecchiamo, ci blocchiamo, ci impoveriamo nel cervello e nel cuore, ci incattiviamo, diventiamo tutti e solo aride carte vetrate. E cos, passo dopo passo, diventeremo sempre pi poveri e anzi pi mi-
serabili. E i conti veri, non torneranno mai pi, per cento anni. Forte di una cinquantennale esperienza in materia, mi candido presso il Cardinale Sepe per realizzare una ristrutturazione, in chiave di efficienza ed efficace, della Curia di Napoli, nella certezza che si otterranno ottimi risultati se la ristrutturazione verr condotta con visione e umanit. E rispetto delle persone. Sono queste le uniche ristrutturazioni che funzionano. LA LETTERA
DESTRA contro sinistra? Critiche pretestuose? Eterna polemica antislovena (che da queste parti fa sempre presa sullelettorato di centrodestra)? No, perch alle proteste del consigliere di Forza Italia fa eco, da sinistra, un consigliere di Sel, Alessio Gratton. Non questa la strada da percorrere. Per risparmiare 400 euro, rischiamo di perdere molto di pi in mancate entrate per le accise e tasse che i benzinai pagano in regione. Insomma. Risparmiare va bene. Ma sul come farlo, si litiga nella capitale come ai confini dellimpero. twitter @gbarbacetto
ara on. Alessandra Moretti, novella paladina delle donne insieme alla Presidente Boldrini, che paura il femminismo di Stato (formula azzeccata di Aldo Grasso)! E lo dico da donna. Dopo aver denunciato il grillino De Rosa per laccusa sui pompini alle donne Pd, se l presa con lottima iena Lucci, reo di allusioni a sfondo sessuale nei confronti della ministra Boschi. Ed tutto un tuonare contro il sessismo sul web, in tv, in Parlamento. Un 8 marzo vetero, da cui ci risvegliamo con la doccia fredda della bocciatura, da parte anche del suo Pd, della parit di genere nelle liste elettorali. Non pi sessista questo della satira della brava Raffaele? Far i nomi dei suoi compagni di partito che, nel segreto dellurna, hanno impallinato le quote rosa, vero? Della considerazione delle donne da parte di Berlusconi sapevamo, ma che valga anche per il Pd renziano una (brutta) novit.
SATIRA E SALOTTI A essere sessista il fatto che guadagniamo meno degli uomini, lavoriamo meno e siamo costrette a scegliere tra carriera e famiglia
Alessandra Moretti LaPresse
Vede, a essere sessista nel nostro paese il fatto che le donne, a parit di qualifica, guadagnino circa il 10% in meno degli uomini, che lavorino meno e non raggiungano i vertici pur essendo pi preparate, che siano costrette a scegliere tra carriera e famiglia perch non ci sono asili nido. Da una politica come lei, vorremmo battaglie su questo, invece di esteriori intemerate contro anonimi commentatori online. Ha pure fatto fatica a esprimere solidariet alla grillina Lupo, schiaffeggiata davanti agli italiani dal questore Dambruoso. sembrata Fon-
zie che non ce la faceva a dire Scusa. Sa cosa le dico? La difesa delle donne e la battaglia contro la violenza non possono essere piegate a meschine ragioni partitiche.
INFINE HA SCRITTO, nellap-
pello con la Marzano: Non tollerabile che linteresse per le caratteristiche fisiche di una donna continui a essere prevalente rispetto a quello per le sue competenze. Parole sante. Peccato che tutte queste competenze, per molte politiche, siano onestamente difficili da riconoscere. Senza contare le recenti brutte figure di alcune ministre (Idem, De
Girolamo, Cancellieri...). Anche nel suo caso ci si soffermati pi sullavvenenza fisica, innegabile, che sulle competenze. Non le metto in discussione: avvocato, lunga gavetta politica. Ma non posso fare a meno di notare mica mi dar della sessista? che lei ricorda un po il verdiano la donna mobile, qual piuma al vento. La prima candidatura a Vicenza coi Ds, per nel 2007 cambia verso e si presenta in una lista a sostegno dellex coordinatore regionale di FI in Veneto (ohib). Poi torna nel centrosinistra, il Pd e il salto nazionale come portavoce di Bersani alle primarie 2012. Allepoca, dava del maschilista e misogino a Renzi su Twitter (pensando che a definirla Belen fosse lui e non suoi sostenitori), ma le bastato poco a ricredersi: da bersaniana ora convinta renziana, passando per Letta e il Forza Cicchitto, siamo con voi, quando ci fu la scissione con Berlusconi. Cara Moretti, lhanno insultata, le hanno dato della sciampista miracolata, e io lho difesa. Ma basta alibi di genere se le critiche, nel merito, sono legittime. Dimostriamo di essere diverse e brave. Se riusciamo. Un cordiale saluto.
il Fatto Quotidiano
SECONDO TEMPO
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A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo
La follia sociale del mors tua vita mea Le promesse mancate di un Renzi smemorato
Le tre bimbe uccise vanno, purtroppo, ad aumentare il numero dei femminicidi e, questa volta, non per mano maschile ma a opera delle donne stesse. Questa non solo una triste novit o anomalia statistica, ma unorribile e spaventosa realt che evidenzia le conseguenze sui minori della follia dell'adulto determinata dalla incapacit di capire se stessi e le proprie dinamiche e problematiche familiari. Vi purtroppo un altro aspetto che esce dalla sfera delle responsabilit individuali ed entra nell'ambito delle responsabilit sociali, culturali di una societ che educa nostro malgrado all'egoismo, al punto da desiderare addirittura di uccidere l'altro che, in quel determinato momento, viene ritenuto colpevole, viene visto come un ostacolo sul sentiero della propria vita. Una cultura e una societ che educano all'individualismo sfrenato, fino al punto da doversi ritenere soli ad esistere e fino a dover considerare, paradossalmente, la solitudine come l'indifferenza degli altri. E' perverso spingere il punto di follia fino a pensare che la migliore soluzione per tutelarsi e tutelare le proprie figlie sia risparmiargli il proprio dolore uccidendole e uccidendosi. Questa una vera e propria patologia psichica, una vera e propria malattia. Questa societ e questo sistema sono evidentemente pazzi furiosi e noi lo possiamo diventare di conseguenza. Ma guai a usare le responsabilit sociali come giustificazione delle responsabilit individuali e penali che ci sono e vanno giuridicamente perseguite e punite ad personam.
Amando Mancini
dei deputati. Renzi esulta e ne ha ben ragione perch se il patto con Berlusconi fosse saltato la sua avventura governativa sarebbe finita prima diniziare. Se la legge non verr modificata radicalmente al Senato, ammazzer definitivamente la speranza che questo Paese torni ad essere una vera democrazia. Oggi non lo perch, come dice giustamente anche Saviano, una democrazia corrotta non democrazia, perch calpesta il primo diritto che quello delluguaglianza. LItalia un paese corrotto e quella legge elettorale, che dar ogni potere ad una ristretta oligarchia, la pietra tombale sulla speranza di cambiamento. Ai senatori, soprattutto del Partito democratico, ora tocca lonere di dare al Paese
La legge elettorale stata approvata solo alla Camera. Letta aveva promesso che sarebbe stata approvata al massimo entro Gennaio. Renzi ha rilanciato: tutto fatto non oltre la fine di febbraio. Siamo, ormai, alla sola Camera ed a met Marzo. Stanno litigando per i primi posti nelle liste dei nominati, cosa evitabile col voto di preferenza che tutti dicevano di volere, compreso Renzi, ma che in realt tutti i segretari di partito vogliono evitare come la peste. Restituendo ai cittadini il diritto di scegliere, il candidati sarebbero stati scelto dagli elettori, spera per capacit e professionalit, donne incluse, e non inserite nei posti migliori delle liste dei nominati. Intanto,
lobiezione di coscienza, un diritto fondato sulla Costituzione e riconosciuto in tutti i paesi civili e democratici.
Fabiano Bermudez
DIRITTO DI REPLICA storia questa. Valentina Magnanti, 28 anni, ha dovuto abortire al quinto mese perch la sua bambina stata scoperta portatrice di gravissima e irreversibile malattia genetica. Valentina, sapendo di essere portatrice di questo trasmissibile e incurabile danno, avrebbe potuto in ogni altro Paese ricorrere alla procedura e ai controlli della procreazione assistita. In Italia no. La legge 40 glielo vieta perch pu avere figli in modo naturale (e non importa quanto pericoloso) e perch vietato, nel protocollo della legge 40, l'esame degli embrioni. una legge barbara di stampo fondamentalista in cui Stato e religione si associano nel divieto come in una Shara cattolica. L'ospedale il Pertini di Roma. E accade che, a protezione della loro carriera, tutti i medici di ginecologia di quell'Ospedale, in preda a una vampata di fede, si dichiarino obiettori di coscienza, e cristianamente abbandonino la giovane donna, che non pu non partorire, al suo destino. Hanno per libero accesso, come in un film esageratamente anti-religioso e crudele, predicatori e predicatrici muniti di Vangeli che non capiscono neppure il loro comportamento stupido e crudele. La donna partorisce il feto morto nel bagno, senza che nessuno, tranne il marito, le dia un aiuto. La religione stata spesso delittuosa nei secoli. Il caso di Valentina isolata da finti credenti mentre ha un bisogno disperato di aiuto merita di essere ricordato come una infamia italiana che nessuno, tranne i Radicali, cerca di cancellare. La sua storia diminuisce di molto la portata, pur squallida, della vicenda in Parlamento. Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it
la vignetta
LA LETTERA si riferisce al caso, grave e barbaro, di Valentina Magnanti, e allo sbarramento di medici obiettori di coscienza (si chiama assicurazione sulla carriera) e di predicatori armati di Vangelo (armati la parola giusta) ammessi al capezzale della giovane donna senza suo desiderio o permesso, che hanno tentato di impedirle un aborto che non si poteva n impedire n rinviare, nel labirinto di leggi violate, di leggi pensate apposta, con crudele meticolosit, in modo da mantenere il controllo completo sul corpo delle donne, presumibilmente in nome di Dio. Come vedete in un'Italia come questa, condannata per ragioni come questa, dall'Europa e dall'Onu, lo spettacolo della sconfitta di un emendamento salva donne nella legge elettorale, cosa futile oltre che impossibile. Futile, perch tutti gli altri diritti che vengono prima del diritto di essere elette, sono impediti alle donne, nonostante continue ipocrite dichiarazioni. Impossibile perch quello del deputato un buon lavoro e gli interessati non vedono perch dovrebbero moltiplicare la concorrenza. Ma se c' un punto su cui ci che resta di unItalia normale, morale e civile su cui dovrebbe concentrare attivismo ed energie, la salvaguardia dei diritti della donna su se stessa. Lo hanno fatto i Radicali, lo fa l'associazione Luca Coscioni di cui mi vanto di far parte. Nessun altro. La
Leggo un articolo di Daniela Ranieri sul vostro quotidiano nel quale si auspica che anche un Brunetta possa essere eletto e non nominato, dimostrando cosa sa fare o almeno cosa ha imparato a non fare nella sua ventennale carriera. Francamente non so cosa abbia fatto negli ultimi ventanni la giornalista, di certo ha imparato a far tutto meno che a far bene il proprio mestiere. Se avesse lavorato diciamo tre minuti prima di scrivere i suoi pensieri stupendi, avrebbe scoperto che il sottoscritto negli ultimi ventanni, oltre ad aver fatto qualcosina in campo scientifico e politico, nel 1999 e nel 2004 stato eletto al Parlamento europeo, dove si vota con le preferenze, ottenendone rispettivamente 47.544 (nel 1999) e 90.526 voti (nel 2004). E dire che il giornale si chiama Il Fatto, in questo articolo ha pesato solo il pregiudizio.
On. Prof. Renato Brunetta
una legge degna. Vedremo se avranno la forza dei leoni per opporsi agli ultimatum renziani o la paura dei conigli, come i deputati, piegandosi ai voleri del capo. Limpressione che si arriver al compromesso, tutto interno alla casta, per una maggiore rappresentativit femminile mentre sar sacrificata la vera rappresentativit, quella dei cittadini.
Mario Sacchi
pensionati e lavoratori attendono da Renzi quelle riforme ispirate a equit e giustizia che aveva indicato in precedenza come priorit.
Anna Pagliaro
Bene ha fatto il Parlamento a bocciare la cosiddetta parit di genere. A mio avviso le quote rosa non hanno senso: sarebbero uno strumento squalifi-
cante per le donne stesse e attesterebbero la loro incapacit di pesare quanto dovrebbero. rischiosa perch, se fosse approvata, aprirebbe la strada alle quote verdi per gli omosessuali, alle quote azzurre per i giovani sotto i 30 anni, alle quote argento per gli anziani oltre sessantacinque anni e poi gi gi fino alle quote rosse per i macellai. Piantiamola di discutere sulle cose inutili e diamo
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ai cittadini il diritto di scegliersi il candidato che preferiscono, indipendentemente da obblighi di sesso, genere, professione o altro, imposti dallalto.
Gianluigi De Marchi
Mi riferisco alla lettera Caciara sulle quote rosa e silenzio sull'aborto pubblicata su il Fatto Quotidiano di ieri che ri-
porta la notizia, pubblicata da altri quotidiani, di una donna che sarebbe stata lasciata sola ad abortire nel bagno di un ospedale in quanto i medici sarebbero stati tutti obiettori. LAsl di Roma replica che di medici non obiettori in quellospedale ce ne erano due e che laborto avvenuto in camera e non in bagno. Il caso stato abilmente strumentalizzato per riaprire il contenzioso sul-
La gentile precisazione dell'On. Prof. Brunetta non fa che confermare quanto scritto nell'articolo, cio che la sede in cui stato eletto negli ultimi vent'anni non mai stata il Parlamento italiano, dove in questi giorni il suddetto onorevole si contraddistinto, tra tutti i nominati, come particolarmente ostile alle c.d. quote rosa. Quanto alle occupazioni della sottoscritta negli ultimi 20 anni, non sono interessanti, non presentandosi ella a nessuna elezione e non essendo pagata per i suoi articoli con soldi pubblici.
Daniela Ranieri Il Fatto Quotidiano 00193 Roma, via Valadier n. 42 lettere@ilfattoquotidiano.it
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