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-ÎÎARMACEUTICO,
- DOGMATICO › E SPAGlRlCO '
DELDOTTOR’ ñ‘

GIUSEPPEDONZELLL
NAPOLETANO ,ì BARONE Dl DOGLIOLA’.
`_ “…O-*Pr: R› A, .,
Che in quefia xxx: EDIZÌÒNE arricchita con la ſua' do‘íruta vaghczza i
tanto di alcune ;AGGIUNTE in molti, e più luoghi del ſuo diſteſo,
oltre le giàcompí]atèdaLgerxngjglìoxdellÎAuwre, DF; .
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TOM-.A80 DONZELLI.
Quanto maggiormente per obbedire àglí rìveriti Ordini dell’Illuſtre Collegio' deÎFarmacopei
Napoletani, colla ſempre lnclita Autorità del quale pompaggia di un’APPENDIGE, -o ſia!. "ó“
di una intera QUARTA PARTE, riſpetto alle Trè ſue antecedenti, ridondante di varie'
. i . .. .. - .
-xh\~ ,- accurate AszroNImai
che potevanlj dl molte altre.CoMP051210Nt
deſiderare le piu, rcgiſtratc
in turco il ſuo corſo oppo rtune,e
dal le
M..piu
P,Ullll, *~’
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NICCOLO FERRARA-AULISIO.
An'zi vìeppìù ormai divien' Eelebre , mercè al parteéîparſi da Elſa una eſaccîſi'ima PRA‘rch di-compoîr_
‘legÎOÎ numero di diverſi AncAm Emme: ſian i più virtuoſi , ſian i più ſperimentati dagli Ì
A“TWb e ad“ìſſo già ricevuti, in ordine alla totale debellazione di quel Malorl, che inſeſtan ìl
ſoglìono di continuo la noſtra non men fragile Umanità e Come pure non ſolamente
Fſſa OPERA per tale dafiì a divedere nella deſcrizion di ogni altra CormosxszB › li
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che viene ammeſſa già dalla MEDlClNA d’oggiddì: Ed ancora nella‘ diſtintaz
cuíìíſé‘a e onficxçvolç Storia_ di çadagno ſuo ſyeçificq Inonrprrurs. ì
Finalmente dlmoflnſi , oltre le ſue' toute flguze dc' Sem licî , rîcolmata da ben Sette Copioſiffiml .
e riordinati CATALon-n , ovvero TAVOLE , ov"… I’”mcr , e degliSANTl Meme: , :degli
SEMPUCH e degli AUTO… a e delle COMt’osrzrom Nuove, ed Antiche , e dc' MORI! con
I‘ ΰſ° Cure a e delle COSE'PÎÙ "0‘351“: ed in ulcimo evvi un Dmaro di tutto ciò,
che nelxorſo d'ogni Meſe deveſi raccorre , e conſervare da qual ſi ſia diligente, ó f— -._—'.-*z-yx"-_*ñ—.‘-—.
e :cl-me FARMACOPEO della noſtra Partenope , e di tamil ſuo gçgno .

IN N A POLI A Speſe degli Sociìì 'M, DCC.'XXVI. …L‘un—_AL.…

con LICENZA. DE’. SBPERIORD.; Pntvmzcro .

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Dcz'mle non di acer-Im Medicinali pron'nm


enim dele-dat , dum ſànatññkfllzbrum
Remedíarum 110/1- Sanitatcm
'voluptas dì. .
L. ANN. SEN. EPIsîr, L.
Î'MATTÎA 'SP1NEL'LO‘_,’
_AACHL LEGGE,..- ,
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Ettore averai legittima cauſa di lamentarti , perche venga da me troppo larga.“
" ñ: ` mente‘abuſata la tua corteſe toleranza z ed in vero hai ragione , perche sò o
" che come virtuoſo , ſpendi il prezioſo teſoro del tempo in occupazioni maggio..
ri ; ma credi a me tuo riverentiflìmo , che non ti pentirai di legger queſta
4 Teatro , perche il contenuto'dell’Opera lo merita , ſiccome io merito ancora
di eſſer favorito o già che ſono fiato il principal Promotore di ſollecitare il Si
gnor Donzelli Autore di queſto Teatro , affinche ſi godeſſe dal Mondo . pen x
mezzo delle Stampe 5 il che ricuſava egli di ſare , per più riſpetti , e ſpecial
mente le ſue molte occupazioni lo tenevano lontano da queſta eſecuzione , oltre il riguardo della
ſua impareggiabile modeſtia "che ſpeſſo prorompeva a dire , che non voleva aggiungere al Mon.
do nuova moleília , con li mancamenti delli ſuoi ſcritti , e e'ne li buflava di eſſere fiato comparire
fin ora nelle antecedenti ſue compoſizioni . Ad ogni modo avendo io più d’ognialtro cognizione del
ſuo merito a e perciò proſeſſato ſempre molta oſſervanza à ſimili condizioni d’ Uomini a portati
dal grido della Fama , al grado di eminente virtù i ho voluto ſecondare il mio genio nel moſtrar
mi grato ’R Sì ngno Uomo 9 maſiìmamente a che già ſono ſcorſi trent’anni , che ſono congiunto
con eſſo con il vincolo di Rretta amicizia . Sitche per tali conſiderazioni pare, che a me-pìù di ogni
altro convenga d’amplificare i ſuoi virtuoſiſſuni preggi , a fine di vederlo rimunerato dellidovutl
onori a e non potendo ſodisſare ora. come vorrei a queflo obbligo , che lui merita, non ſarà traſcu
rato almeno il mio amaciilimo ſentimento 9 in tralaſciare alcuna opportunità ‘I e ſpecialmente mi
vaglio ora di queſia , che mi ſomminiſtra il Cerio , il quale deſcrive le virtuoſiſiìme geſia di queſto
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grand’ Uomo in un’epiſtola I che ſcrive inviata a. Madrid a come ſregue .
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VITA DELL’AUTORB
Scritta dal Molto ‘Reycrendo Padre Frà _GIACOMO
CERIO da Cadore.
ALL'!LLU5TR1;.:IMO SIGNORE

_ñ-ñ_ó—-_—_..- -. ,
D. GIUSEPPE 'LUCA-TELL] CAVALIERE;
Dllettiflìmo Figlio in Criſio, ed lllnflriffimo Signore Colcndiffimo.

- .r 74*, ſunto in Napoli Città in fatti degna di quella Partenope , che la fondò , e deló'
f '4 le Sirene proprie di queſto piacevol mare , e clima; ccà moltiffime coſe, e qua
` ſi tutte quì ammirabili , che ~io devo , ſecondo il nol‘trorcoſtume , riſerírle ,
comincerà dagli Uomini in ciaſcun genere più illnſtri , ed ottimi; dalla vita;
ſcritti, e geſla de’ quali poſſiamo trar anche per quella parte un empirica per
fezzione; ſe non l’Empireo fieſſo, compendioſiflimo di tutte le noſtre Arti .
comunicabile a tutto il Mondo . E quando allo ſpecial diſegno della Filoſofia
’ noſtra Manuale per mero volere anzi impulſo del Signor lddio, capirai alla
prima nella caſa del dottiffimo Signor Giuſeppe Donzelli, quale ancora ho avuto grazia di ſorro
gaſe a quanto ſpetta a queſt’ampio , e nobil Regno , all’univerſal dominio di V. S. nella compa.
:ironia a ed uſo delle noſtre arti già eſpoſte , e de’ Privilegii loro; ínſieme col Nipote Filippo Don
zelli mio parimente Oſpite , e Mecenate liberaliflìmo, che quanto è in più giovenil Eracle . e pro~
Pria del Signore a tanto più l’ammiro Anteſignano in altro genere d’Arti‘, cominciando dalla Pit
tura I quale non sò d’aver , per quaſi tutta Europa veduto colorir più al vivo , naturale , e gra
zioſamente , nè a trattati-’pià ſollevata . e nobilmenre in Forma d’Accademia a e ſtudio , ch’ei po
ſe inſieme da Roma , ove appreſe glialti principii diqueſta I ed altre proſefiìoni , eda ovunque
egli potè ſcoprir coſe depne di ſtudio a ed imitazione , ma del Dottor Giuſeppe avevo ben udito 9_ o
a)

lette coſe grandi 9 come dirò appreſſo.


Ma ora preſente mi veggio sforzato a proromper in quelle parole della Regina Saba a Salerno-`
ne: Major efl jiipr'emia . é- opera tua a quam rumor , quem audi-m' . Per lo che laſcio tutto ciò.
che fece , diſſe , e ſcriſſe in tutte le parti principali della Medicina , non tralaſciata l’lſtoria da
poterſi meglio vedere dalle ſue medeſiine copiofillìme Rampe a çon ſomma facilità , e ſicurezza ,
a. ;mili
Hammamenè delli libri intitolati : ‘ſſAddìtr‘o Ayala-grafica dell’iſieſſo , Epìſtolafamîliare dell'ifieſ
ſo. Antidotario Napolitano . Rampazo già greivolte con nuovi additamenti , Petitorio Napolitano
A de’ Medici , Teatro Farmaceutico , Dogmatico , e Spagirico z che ora li dà alle Stampe ~ anco
latine per gli Oltramontani . Diſqm‘ſirio Medicea-”mica adverſm Mí/bcbymicor , O* Chimico.
maflicor . In materia del Vitriolo , e de’ ſuoi preſidi Medicinali, cavati per Arre Chimica . No …—-ót..—ñ—..óñ— flw
menclatura de' Medici 7 di Naſcita , eSantitù più illuſtri . Partenope liberata da quell’ultima
Guerra civile ,- Cibario quadrageſimale corretto a preſervazione 1 e cura de’ RR.Padri Certoſiui .
` Tralaſcerb parimente gl’Encomii daria quello ſoggetto da i primarii DottOri de’noſtri tempi nell*
Univerſita ſupreme , laſciandole a vedere nelle loro opere , e libri z e particolarmente di Tomaſo
Bartolini prima Archiatro del Rè di Dania nelle ſue oſſervazioni Anatomiche , ed altre , ed il ſuo
compagno z Giovanni Van-Horn Profeſſore Primario Levidenſe nella Epiſtola de rincari/'mate 2
quale ancodedica al Donzelli : di Giovanni Veslingio Mindano Cavaliere Geroſolimitano , Let.
core , Sempliciſta e ed Anatomico di Padova , mio grande amico a nel ſuo Opobalſamo 5 di
Pietro Caſiello Romano Medico , Anatomico , Chimico, e Sempliciſia Primario dell’Univerſità di
Meflina,e nella Sapienza di Roma nel ſuo Opobalſamo Trionſantezdi Giovanni Rodio nel ſuo Scri
bonio Largosdi Baldaſſar,e Michele Campi Farmacopei Lucchefime’loro Diſcorſi dell‘Opobalſamo;
di Giovan Pietro Cervino nel ſuo Opuſcolo del Diarnrtaro; e nel diſcorſo Apologetico del vero ñ_, ,`-’w

Opobalſamo di Baldo Baldi Medico del Sommo Pontefice lnnocenzio Decimo ad efi‘o Donzelli de
dicato : di Marco Aurelio Severino nel ſuo libro de Abſceſſióm , ma non poſſo tralaſciare le mede
fime parole i ridotte nella noſtra lingua , di Giorgio Voleamero Medico del Veſcovo Bamberga .
tratto dalla Zootomia Democritea del detto Severino , nella prefazione . a fine che ſempre cofli a
gli uſufruttuarii 1 o imitatoridi quanto ſi và dicendo , la fatica inſuperabile . e gli eſempii o e
meriti indicibili de’ primi Autori delle coſe z e ſopra tutto di quello noſtro , che Volcamero ſtima
ammirabìle nel modo , tempo , ed eta , in cui appreſe le ſcienze z ed i0 intendo di (aggiungere
molto più ammirabile . nel modo 1 e congiuntura dicomunicarle , ed eſercitarle , dice egli dun
,que : Appreſſo quelli vien l’eruditillìmo Giuſeppe Donzelli z la gloria , e lo ſplendore ſupremo
della Farmacopea , 0 Medicina eſecutiva . Che innamorato delle più nobili , ed alte cauſe ſcien
tifiche delle ſue iſieſſe nobiliffime eſecuzioni z non è a chi non apporti notabiliſſuna maraviglia in
vedere un Uomo fatto, conſumato, celebre r e Primario in una arte tale , riſolutillimo di ſot
toporſi alle prime regole della Grammatica , ed a forza delle notti unite con i giorni , e di quelle
- proprie ſatighe , ſpeſe , ed animo 1 che al turco arrivano , ſcorrere tutti li precetti della Filoſofia .
e della Medicina lpeculatoria › e pratica con l’altre ſcienze ſino alla prima laurea , non ſolamen
te del Dottorato ì ma dato tale , che in un medeſimo luſtro 9 non ſi ſapeva i ſe gli foſſe più ec.
cellente MedÎCo Fiſico , eMethodico , in atto ripentino a in cui l‘ù veduta aſſumere maturo , ma
non immaturamente la Toga , o più pratico nell’arte eſecutiva , in cui era nato , ſicche appena
aveva finito d’apprendere così alte diſcipline 5 che nella prima ſcuola del Mondo , come è Roma,
per fingolariſlìmo preggio veniſsero ricercate le ſue elaborazioni, e primi parti dell'Opobalſamo .
lo nondimeno in un tal ſoggetto già maritato, ed obbligato alle più moleſti , ed intolerabile cure
civili 1 domeſtiche , e rurali ancora , più ſtimo incomparabilmente quelle coſe , che un libero da
tutte l’altreinſieme , e quaſi ſciolto da ſenſi . quali anima ſeparata . appena perſezzionarebbe sì
bene d'una in una . Mentre quel teſto divino 5 jflga bar-mm . *villam ema‘ , ”xorem duxi , ('9' idea
W" POP-"m ”Miſe 2 par che ſcuſaſſe , ſe pur non rÌCusd . ed eſcluſe troppo chiaramente dalle noz
ze , e muſe iſteſl'e celeſti gl’ingegni preoccupati da detti impedimenti . il che nondimeno in quello
ingegno raro 1 ed inudìto - ſù un antipariſtaſi divina per renderlo più audace all'impreſe inacceffl
bili 1 e più ſorte o eglorioſo in ſuperarle . Poiche di Medico della commune via già provetto , e
grande , ritornato pian piano eſecutore eſattiſlìmo . come Galeno di medicamenti , che doveva da.
re a ſuoi inſermi. venne a preſlar ſolo a queſta vaſta Città, ed al Mondo tutta queſta più neceſſaria
parte della Medicina , come più povera d’eſeCutori ſoblirni z così non uſcendo dalla via, ed ec
:cellenza de‘ Medici communi , reſiò in queſta parte eſecutiva ſempre unico I e ſuprema; Tra
.tutte le Coſe ſublimi) la Chimica Arte,çhe ſoblima in tutto , e la reſe a tuttii Poſteri , con infinió_
te operazioni , e prove , tanto pur-gara , applauſibile 1 e ſicura in ogni parte i che ogn‘una di dec
te operazioni . e parti baſtarebbe a commendare le ſatighe, e la vita del ſuo Autore . Non devo qui
tralaſciar le moralità, e la medeſima Economia nobilifflma di queſt’Llomo . Non può ſallar quel
Dio , che di ſua bocca diſſe 5 Mulieris home z beat”: *vir . Io ebbi pur grazia di di votamente mi
rare 7 ed ammirare inſieme inljpiù occaſioni, anco di lautiſiìma menſa , la moglie di queſto | anco
per quefio | beatifiìmo novel Gioſeffo: Signora la più bella , virile-1 oneſta , attiva , ed operoſa.
in ogni genere , che ſi poſſa imaginare . Feconda fin’ora di ſei parti . niente degeneri . ll primo
genito de’ quali maſchio detto Tomaſo di dodeci anni z già eccellentemen te dotato di lettere lati
ne , io ho preſo ad iſtruirlo, nelle Greche , nella mera anguſtia di queſii due meſi s Tantaè la buo
na indole , preflezza a capacità , e vivacità di tutti quelli ingegni , che certamente è incredibile.
ſino al ſoſpettarne fondatamente alcuna coſa di ſopranaturale . che quì a gloria di Dio , non Rimo
di dovere eſſere , nè polſo tacere del detto Tomaſo , chiamato anco Urbano , dal nome di un tal
già Generale di Camaldoli 9 ragionevolmente tenuto da tutti per Santo : quale ei ſi confermo in
fitti a i“ Vita ’ ed i“ morte * PeſChe gentilmente dolendoſi ſeco , o quaſi diſperando di prole il
, pio Donzelli , dottarnenteattribuendone la cauſa a ſterilità a o mancanza della moglie z franco - °
ſan—
ſantamente raggiunge” Padre Santo: Nd; ?non è così Giuſeppe figlio mio.` a‘vîerete numeroſa `o`
degna prole 1 e’l primo. che ora viene o ſarà maſchio o ed un gran letterato , e grand’Uomo , 1;”
queſta via in tutto il reflo . La ſteſſa (sò 9 ſe dir ſi debba ) caſa ,ſpetiarim reſidenza , ſcuola , ma
giſtero . o Liceo di tal Maeſtro I ſia nel mero centro della Città , e del Regno , a Segoio di Nido .
pieno d’ornatillími medicamenti a diſiinti con belliflima grazia , in Communi , Empîflcz , e Chi
mici a ſolutivi a ed altri , ridotti quali al puro ſpirito; fioche al primo aſpetto , io certo diffi fra
me; queſto è un Tempio z ed altare d'Eſculapio , un Teatro di tutte le virtù 5 delitie delle Muſe,
Aſilo de’ miſeri , reſuggio della vita . eſterminio dell'una z o l’altra morte , ed un numeroſo , ed ~
inceſſante . convento . e concorſo, non sò , ſe più de’ paveri , o de’ ricchi a de’ Medici , o d’jn
fermi , de’ Secolari 9 0 de’ Religioſi d'ogniſorte . Santa finalmente V. S. in che coſa lo trovai-l’ul
tima volta occupato totalmente a in aumentare , perfezzionare , e fare ſtampare un annuo Calen
dario de’ Medici Santi. Coſa , che come Medico mi lnſingò grandemente , com: Chriſtiano mi edi-g
fico 9 come religioſo mi fece arroflìre , per dubbio . ſe io mai relſi le mie Chieſe , e Monaſterii , co
!ne veggoqueſta benedetta caſa i e ſe io riduſiì una tal verità 9 ed incomparabilità di coſe ad una tal
coſpirazione 1 efine di Santità 5 in corrohorazione di che non ſono pochi meſi . che ſua Santità ſi è
degnata concederli licenza 9 che nella ſua Villa , la quale è degna da vederſi . potcſſe ſar Oratorio
privato , con poteſtà di farvi celebrare giornalmente il tremendo, e Sacroſanto Sacrificio della Meſ
ſa , come effettivamente queſto pio Uomo hà di già ſolennemente adempito , nell’aver fatto edifi
care una Cappella così ornataa che il Vicario Generale dell’Eminentiflimo Arciveſcovo di quì nell‘
atto di viſicarla ammirato dalla ſpecioſità dell’edificio . proruppe in queſte formate parole 5 Signa:`
Donzelli mi diſpiace . che quella Cappella ſia coſa privata , perche per la ſua bellezza ſarebbe be.
nezche ogn‘uno poteſſe goderla pubblicamente. Egli come chea nome Giuſeppe la dedicò alla Tria
de di Gesù . Maria , Giuſeppe l che perciò nel fronteſpizio di elſa Cappella magnificamente dipin
to a lì legge in marmo . *
ESlleARIÌL-ZJJOSEPHO.
10/':pr Donzelli Bam Dial-e Poſa-ir o Am” Reparti”: Salata': M. DC. LV[

V.S. riceva , e tenghi ſempre avanti gl'occhi come teſoro, quell-o tanto efficace.; quanto'
vivo eſempio d’ogni virtù , non perdendo però di villa . ciò g che d’ogni genere di beni di quefia ,
Città di Napoli , qui brevemente ſoggiungono , &tc- ` ,
Napoli 2;.-d’ Aprile 16663

Div-s, . É

Wzìiodatiſs.Padre , e' Servò Òbblígatiſsſi.`


Cerio .

_óñ—ó.-—ó._ñ-

AGI-l
ÎA’GL’lSTUDIOSl
'LETTORL
‘ ONcon altri _o che :eco mi gio-oa di parlare Lettor ”croce-mente ſlmiiojb ,
pic/re _come tale, aacrai potnto 'vedere le mie paflate fatiche i” Stam
pa , ed ofleraare , che io 'promzſi in ejje di pubblicare an Antidotario
Dogmatico , e Spagirico , ch’è gneſìo Tèatro , che ora francamente ti
reſento o non per far pompa alcuna di dottrina, ma per dar ſaggio al
Mondo d’efler neccf/Jaria un’ Opera ſimile , per con/'emozione de’ Corpi
”mani , l’indiſpoſizioni de’ anali 1 per quanto fin aa} bo potuto raccoglie
_re da moltrſſími Antidotarii _comuni , per lo più ſono ſiate curate , o ,con
rimedii troppo deboli‘ , e confignencemente inefficaci , o Pare troppo flra
*vaganti r e ſocceffloamente pericoloſi , ed ilpiù delle -oolre effetti-vamen
te mortifiñ’ri , ilcóe per l’ordinario ſuolprincipalmente ;ieri-”are , dal voler-’alcuni ſervirſi di li
bri Chimici . ſuperiori alla loro intelligenza, ſenz’a‘ver prima (com’è d‘aſsolnta necefflta ) non
\ .ſolamente ſoſpeſo gran tempo; _ma _eſJ'er/i conſumati in una eſatta pratica , ed eſperienza a compor
re , ed ”ſare i medicamenti , _in tali liári deſcritti, e tanto pit} ’, che trà gli ſleſſi medicamenti ,
W ”o ſono molti r [i HMI" .i PMP?” datori non hanno mai compa/li , non Cl?? ſperimentati z ſia.
;be poi in atto pratico ſono rin/citi , a dannoſi, o i‘mpoſſiáili a fabbricarſi , o per almeno di niuno
rilevante effetto: eliche tal ‘vo/ta ,gli fleſſi datori non ſi ſono carati , eflendo óaſtaro loro di dar
_forma › Cd apparenza ſPffiì’ſ" agli ſcritti 197° a P87' eccitare ammirazione , e ſlnPore nelle menti de
gli ſiudioſi pocoaccorti , con quelle difficili, e laóorioſe Jeſi'riZziorzi , -ì
Priraa‘della 17“55”cazi0”? di Wie/10 Wim/18 …ho attentamente coaſiderato l’innnmeraóil quantità
(PW ‘053 di" ) d'ingegoi 7775745171' 1 "Le 719’ tempi andati a cOn altrettanta dottrina , che ma
rti-ciglia g MMG ſcritto di ſimile materia 5 ſica/je non hanno, quaſi laſciato adito alle ſeguenti età,
di poter’ 6mm” aſc0177*??? ’MW’. DOZMÌ i” accreſcimento di aree/Ia nobilrſſima _Profeſſionez tutta-via
ho conſiderato MCO” r 617.6 queſtcſcienzez veramente ‘non ſono fiiáordinate 'a termini prefiffl . c
quando cio par ancbefaſîe ,/non mi ſarei ad ogni modo dzſtolro dalla mia prima deliberazione , di
abolicarc que/?0 Volume? ricordandomi d’aver letto nelPrincz'pe de’ Poeti Latini, che _il Re Aceñ_
ſh” ”311i KVM/7514””. ‘in-Sicilia ’ Per "eſeqoie d’lîìlflbìjÌ-'z ”Ott gli eflenlo rimaſto ſcopo , ove in- .
drizzare ilſnoflrals 2 1° {iſa i” “ſia o e ”fondendo ardente , apporto nn prodigioſoſttrpore a tutti
gl’Aſtanti , riportando” ll Re premioſegnalato dal prudenriffìma. e magnanimo Enea . ‘Siccbe non
accaderà v ‘he per Well” “‘170 i Z017" s’aflaticlrino di riprende-”ai 5 come ”e anche per la bajjezza
della ſtile 9 edella lingua ; 'tanto pit) J (the di qneſto ne ho fatta già [arca dichiarazione altro
-oe , e ſpecialmente nell’Antidotario a e Petitorio szolitano , da me gli Îínni addietro rÌflO'Uafo
con alcune mie particolari Annotazioni . le anali per mia óaana fortuna , ſono riuſcite accettiſs
ſime z _onde tanto maggior filma/o /Jo aoato di mandare alla [nce aac/l‘Opera , e di continuare la me.
deſima ſorte di dire . ' _ ` ' -
E’ vero, che died-y' f/iori l’O‘oere dell’Opoóalfizr/zo in lingua Latina , ed Italiana con altra forma
diſtile ', era pero‘ quella materia capace di tal qnalità di diſcorſo , ma eflendo il preſente Volume
inzirizzato, non ſolamente alla capacità de’ Profcffi ne’ medicamenti Chimici z ma anche a renderne
addottrinati i Principianti , oo, [Zingaro eſjere aſia/”tamente neceſiario il deſcrivere _il tutto con le
formale più facili, e _con le parole più nſirate : nè [là volato in qaeſta parte , imitar panta ale-ano_ di_
quegli Autori . degmſſimi per altro d’eficr ſeguiti , cbe ſingolarmente nanna ſatigato , per ina/en.
tare termini oſcnrijſimi in deſcrivere le Ricette Chimiche , come fra gli altri apertamente ſi; ne
dichiara il @rendano nella Farmacopea Dogmatica, cap-de Croço Metallorum dicendo . Sed quo
níam hoc remcÎiîum Metallìcum , 6c Chymicum eſt , in c0 deſcribendo vocabulis Arrìs Chymicís
Medici:: intellcéìu facillímè_ utar . Dalle quali anſierità .è derivato 1 c/Je molti deſideroſi (l‘accet
tare tali medicamenzi , preſzipponendo d'aver óen capito anello a coe non intende-vano . gli ban
”o infinite *volte compa/Zi in modo tale i che ſono riuſciti nocivi, con diſcredito , e diſprezzo di cos)
rnirabil’Arte, e dell’eccellenza degl’Atztori, e Proſefiori di eſîa z con tutto cia per ſoddisfare, e alla
delicathZa delgaflo di quei ._ a qua/i poteſſe forſe recar nauſea l’nrail termine di qnejli diſcorſi .
gli oa anche ſcritti in lingua latina z cioe così riuſciranno pit) proporzionati alla dona intelligenq
za di que/li tali , bene/ze ſi jiimi o che ana delle parti principali della aziona/Z'rittnra , /ia ilſe—
gaitare la lingua nativa 1 armando/‘ene l’eſempio da’ pit) antichi 1 e dotti Maeflri della Filoſofia o e
della Medicina , che eflendo di nazione Greca , come lppocrate, Ariſtotile , e Galeno , ſcrifle
role loro compoſizioni in anello linguas _eſimilmente Avicenna, ed altri Arabi aſarono ne’ loro ſcrit—
ti la propria/ing” Arab-{ca . ' .
N0” "MWW'W ‘1”‘”e ”WW ~ ‘be Per dir quale/re caſa . condannaranno per ſuperfluo atte-ñ
ffi‘ì fili?? r "È” "PP‘I’W a che. [F "lode/I'm ricette , /i poflono nadamente *vedere nelli propri"
OÎ'KAÎMΑ “fl-Amo" ² d“ ?Wil ’0 non mi naſcondo` d’avorio eſtrotte .2 anzi me ne onora; ma Wiſh’
un -4 ’
oppoſizíom'ſ'aramo ſopraſhtte ”Iulm-GF.” 874M? "H-Wi _J "Le mi ?ſflgrîzíaranno y per che ia' qu;
tolto loro la [pg/2m- l’incommodo di raççarre da molxaffimi libri ?ml/9,91;;- paflom) [mi,1mm‘ tro-vare
:mito i” @Mojo/014570541131' Diſtrahit animpm hbrorum muleitudodiſîp- il Morale 3mm, EPffl
z.” quale due ancore, i” Propaſito della ;lario/ìtà di leggere molti d’la; iſtrfla materia z Fa ſtid ie…s
flomachi eſt multa deguſtaie; qua: ubi varia ſunt, 8c diverſa , coinqninanc_, non'alun; . 01m
d‘ſi Cia da WA‘ U VDÌWW [177.3 la [FUN-ZZ“ di Pil) 7 ?l’6 tutti li Med/Farneti# 9 che i” eſſo _ſi-vedono.
ſono ſtati da me campo/Ii, e ſperimentati {altre che la ;onſidcraziafle ‘pià prigçipajh che ;W
f
porta il tutto , e l’a-var ;film-ida” la_ dlſtardaflza de’ ?ìſti de’ medeſimi Autori , per gli errori da -
la Stampa ì ed ,in que/Io propoſitq rima/'e ben çbíaríro ”'710 di tali oppaſitori ‘z poiche avendo/i ſlitta
vedere la deſcrizzíwle del Filonio Perſiça g i” due ?Zſti di Meſs”, (Le’ qua/,i erano 'varie le qualità
degl’íflgredìemi 1 nonſÈPPe egli ( eo” molta/'11” ç’onfflſiorzç ) a ”ali del/_c due ”miglior/1' v Gradzſcí
danqflembettare [India/ò , e çanſäzumtemente coi-teſi:: , `ehe-Kçzzívóía filtigato , o per ma ”ti/e a
o per tuo grz/Io , o almeno Per ma ſala carioſinì , ”è m’opporre mqnçamemo la tardanza , che hai
wedfltoſrapporſi nella pubblicazione del libro, meritanda [o d'çjîerne legittimammte ſca/?Ita 2 poi
che l’Opera per jèſteſja 1113 ricbíeſto [uz/ga applicazione , g di pit) io vivo_ ſhggetto a diverſi- diffraz
ziom' , cam-e mole/le . come and” , perche (10” ‘vado eſënte dal/i dxſturói 1 e tra-”agli non imagi
flaóili , ;be apporta il pe/b delle duplicare profiffiofli Medicinali , ghe io (fin-ito z e finalmente ti
pongo _in conſiderazione , che la tarda-*7211 d’ogni giorno di piè _è [lato 2m ”mi-vo config/iure Per
meglio deliberare , tanto pit? , che Seneca iflfigna , che Non ciro ſci-ibendo, fit p ut: benè ſcriba
tm‘ ,- ſed bene ſccibendo , ut cito . 7 M

l ~`

PERÒRAZI ó N E
,1) .EL La I) (D 'I' I' C) lì
TOMASO DONZELLI
fìlchilcggo.
' ‘ Ettore 1 ſe in queſta rìſtampa ti pareſſe queſto Teatro d’altra faccia 1 che non*
era prima 7 non maravigliartì a_ perche in eſſo con leggerlo 1 conoſcerai ſola
mente mutazione d’abito , non già di Perſonaggio . Se ſtimaraì coſa buona
l’eſſere ſtato da me diviſo in trè parti , non fraudare l’inventore dk quelle lo
di a che ſaranno proprie della tua benevolenza; ma ſe credi , che ciò ſia ſta
to facto con poco giudizio , e meno necefficà : ſappi -, che ru ſteſſo m’hai dato
di ciò l’occaſione z imperciocche eſſendo io dalla tua curiolìcà fiato continua—
mente ſollecitato per la riſtampa . l'hò fatto ſtampare da trè_ Stampatori z cia
ſcuno de’ quali ave impreſſa una parte ‘d’eſs’Opera , a fine di più preſto ſodisſartì . E ſe nelle mie
aggiunte , che ſeguono a diverſi Capi C011 di queſto Teatro vi ſcorgerai qualche difetto , ſono a ri—
cordarci . che come Uomo ,_ non poteva operare con eſatta perſezzwne; nè da te mi ſi dia titolo
d’ambizioſo , per avere io in quello Volume inſerito il mio_ Ritratto z mentre quello, banche mu.
colo, fà l’ufficio di continuamente eſorta-ti a comparire la debolezza del mio Talento , con farci.
conſapevole d’un’età , che non deve eſſere ſottopoſta al rigore d'uu’eſame minuto . Scoſarai per
Cîd con il tuo ſolito giudizio benevoiomon ſolamente tuttdqueſtmma anche quei difettiflhe ſoglia
PO effexe › per così dire , inevitabili nelleSt’ampe , mentre anche io devo confeſſare , cheimìeì
Stampata': ti daranno afl‘ai gneno degl’aitrì- occaſione di lamentarti . Scà ſano .
AL MOLTO ILLUSTRE SIGNORE”
e Padrone mio Oſſervandiſſimo, il Signor

'i
GIO: BATTISTA CAPUCCIO
FILOSOFO, E MEDICO EGREGIO›
\/
E dell‘alt’re Scienze Profeſſore Eccellentiflimo.

«eau-*eau
GIUSEPPE DONZELLI
Filoſofo , Medico É e Chimico Napolitano.
i RA d’aſſoluta neceſſità , che Chimici , allegando , che non furono adoperati
f I!,
E!”
ì
il preſente Diſcorſo Chimi da’ primi , e più dotti Maeſiri della Medicina ,
a ` - co , fuſſe collocato nel pri trà i quali tengono il primo luogo Ippoerate , o
mo luogo di queſio Teatro , Galeflamà che aſſolutamente dobbiamo operare.
mentre veniva indrizzato a conforme che da’ loro precetti ci viene inſegna
~ ' V. S. che io riconoſco per to , ſoggiungendo eſſere non ſolamente ccnve
mio principal Signore non niente,mli neceſſario non ſi di partire dalla ſtrada.
meno per la grandezza (le’ quale eſsi chiamano reale, ebattutaz e con ſimili
ſuoi meriti , che per ſentimento delle mie ob altre ciancie inutili , ed argomenti di neſſun.
bligazioni . Da qualſivoglia riſpetto , che ſia valore, vanno contradicendo a’ profeſſori d’una
fiato moſſo l’animo mio a quella dimoſtrazione quanto più recondita J tanto più pregiata Pro.
`verſo V. S. ſarà un effetto della ſua corteſia ſin.. feſsione, penſando eſsi con queſtocoloratm o
golariſfima di gradirla , come effettuoſa caparra ſciocco paralogiſmo ſepelir 'nel fiume di Lete la
di vera gratitudine , mentre io vengo in tanto ſovranità di tali Medicamenri Chimici o oSpa
a ſignificarle,che ſono ſpinto finalmente da quei girici , che dire vogliamo . Ma la verità ſalda.
Rimoli (l’umanità, che ſuol produrre la confide e [labile èqueſla . che tanto l’Arte Chimica .
razione del beneficio de’proſiìmizhb poſ’to da par quanto i Profeſſori di eſſa ſon meritevolid’ono
te il travaglioſo penſiere,che per lungo tempo hà ri ſingolari, ed in prova di ciò ſi ricorra agli
tenuto in contraſto l’animo mio, ſe poteſſe con medeſimi AutoriAntichi della Medicina Dog
venirmi il pubblicare un b'ë corretto Antidota matica a che li nominauo Sap-fanti a eFilojbfi
rio, con aggiungervi anche il vero modo di com. grandi, come ſpecialmente appare nell’Antido-f
ponere i medicameuti Chimici -, concioſîacoſac tario di Meſue , e perciò li Profeſſori della.
che è tanta oggidì nel Mondo la malignità d’al— Chimica appena ſi degnano riſpondere all’ac-_
cuni a che pazzamente appognando quello, che cennate frivole, e ſciapite dicerie, maſsima-ç
non conoſcono , moſſi da cieco furore , aguzza mente eſſendo chiara l‘accuratezza i ed eccellen
no , quaſi in ogni congreſſo la lingua , e i den za de’ buoni , e perfetti Chimici nel preparareí
ti contro queſlo nobiliflìmo Magiſtero , e pren Medicamenti; onde a queſto propoſito ſcrive
dendone l’ occaſione dalla cieca ignoranza~ di i Gio: Battiſta Porta i ( a ) C111‘mica mirificor i”
qualche proſontuoſo Empirico , aggravano di Medicina eflèffm pari! . E poco più avanti di-`
ſcorni tutta la Profeſſione a ed inſieme li Profeſ ce, che : later innamerar , Ch* *varia: arte: , óf
ſori di eſſa 9 ſenza unminimo riguardo di così ſcientiar , qua: i” Mando maxflrifica bomimzm
eccelſa, e pregiata diſciplina I ed unitamente ingenía peperere I ”alla eſſ prochío arti deſtil
di tanti ſoblimi ingegni 5 che per mezzo di lei, latiom‘r auteferenda , ad multipli”: Medie-ing_
ſono pervenuti ad un colmo tale di gloria 7 che 11ſt” .
malgrado d’ogni invidia ſaranno , finche dure Pietro Andrea Mattioli dice chiaramente, che
rà il Mondo I chiari , e famoſi . Mi fierano per non ſolamente non può eſſere buon Medico, mit
ciò , per tale conſiderazione tanto intepiditi gli nè anche mediocre , chi non è iſtrutto dell’Arte
ſpiriti , che non ardivo di por mano alla penna, Chimica , perche ſenza la guida di eſſa a ſi cami
per dare l’ultimo compimento a quella fatiga 7 e na dietro a ſcorta fallace , e cieca 1 ed 3 quefio
tanto più s che anche molti di quelli ( a0: ex propoſito ſcrive Giovanni Artmamzo( b) M54"
meliori m'demr effinxzjie lato Prometb-emflall’ cina ſine Chimica , band irflmcríto exilem pqfli
affetto : che alla rozza anticaglia portano , in det majeſtatem , ”am Imc ;ma Diana': Lampade
gannati nelle Cattedra 5 e ſueri di elſe vocife. ;Mc-'diem pl”: carni! , quam valga”: Medici
:ano , che non ſi debbano uſare i medicamenti aperto Sole . Anzi Taofraſto Parati-11b fà una
gran
...I-:.._._-::~

( a ,i . Liéz ;le .Deflíllat. j” Bram. 1 ( b i Epiſt. Media. .Epiji. 10.


-"l

Zfln dîſtinflonè dal Medico iſtrutto di Chimica, quello del» Riobarbaro.; che perciò ne hà acqui;
da quello» che non la profeſſa. Ham‘ enim (dic'e— fiato il nome di Medicamento Regio , ed a que N
z 8“)9’”. caret,ìrj'e babe: ad ver-um Mediearmfrcu. ſto propoſito ſi devono conſiderare le parole di_ ,l
ti coqrms Porcarum, ad coqzmm Principam - (a) Meſae nel moſirare l’inganno , che ſ1 fà da’ ven
Che però beniſsimo conchiuſe ?famoſo Eraſtro ditori del Riobarbaro . mentre dice , (c )Acci- . o
( benche di Paracelſb nemico) che Vi:: abſolute! piu” enim ex ea integro › ſia”: :ſi qrrawitar l
I
eſt Ars Medicina/inc diſtíllaeorìa . magna - Ò‘ſaómergitar i” aqua per die: quin- \/r .
Per ritornare al noſtro propoſito , dico bensì, que. É‘ dimitritar aqua illa exiccari , ó-fim”
che da lpparrate , e Golem dobbiamo aſſoluta indg Hothìſci , Òſzflrt ipſi Medicina Rage!” .
mente pigliare il Metodo con le ſue indicazioni Raóaráamm :DUTÌſiU-'dſllh ó' vendicarſi”: el}
( ſenza le qualidiviene Empirica l'operazione) qaod jam perdidit Mimun: -
mi; le preparazioni de’ Medicarnenti per ſoccor Qgeſti Trociſcl 1 che dice M4?” , ſono ap
rari: con più prontezza , e ſicurezza a’ mali , lì punto l’Eſtratto del Riobarbaro , che preparano
devono pigliare da Chimici , perche ſe noi vo* iChimici , dunque l’ iſteſſo Maffi” dichiara, i
leſsimo v per quello e' che tocca alla materia me Medicarnenti Chimici o ſuperiori agl’altri com
dicinale, ſeguitare gli Autori antichi ſudetti; muni , dandoli titolo dl Medicina da Rë s e
certa coſa ?ache dovereſsimo adoperare ſolamen ciò fà ſaviamente , perche gli eſtratti acquiſtano
te l’ Elleboro , la Coloquintlda o ed il Pe una nuova , e più efficace attività nell’operare
plio o che quaſi ſoli, in ogni malaria erano uſa. la quale prima di dedurſì in quella forma , era.
ti nel tempo del grande Ippacrate a eſſendo più impedita da una moltitudine di parti impure s
che vero , che la Medicina in quel tempo non che la natura hà dato a i Medica-nen ti ſemplici
per ancora era perfezionata: come ſi raccoglie per la conſervazione di quel puro , o Anima g
chiaramente dagli ſcritti del medeſimo Ippacra. che chiama Meſtre z impercioccheè chiariſsimm
:e , e ſpecialmente dal primo libro deíli Aforiſ che il profittevole di qualſivoglia Medicamentc”
mi . dove dice ( ó) Ars lunga . Vita rec-ir , co. non conſiſte in tutta la mole di eſſo , mà in rac
noſcendo egli ottimamente , che non baſtava la chiuſo in una porzione , che è la ſede della Na
vitad’un llomoa perfezionare la Medicinaponde tura z ed il fondamento di tutta la Medicina i
profetizd , quaſi quel 1 che in progreſſo di tem. onde a queſto propoſito ſcrive il vercetana z
po è ſucceduto e efl'endoſi doppo di lui trova ( d J Niki! ſane‘ a ”atm-a creatmn , quod paris,
to l'uſo del Riobarbaro 1 della Siena , della Cal'. (9*- inrparir partióm non con/let , bona enim mm
fia fiſtola purgativa 1 della Manna , e di tant’al mal” comminata ſunt a e ciò (i può dire a che ſe
tri benigniſsimi ſOlutivi , che benedetti ora gue per ſpecial galiigo di Dio benedetto in pena
chiamano. A quei tempi ne ancheſi aveva_ noti del peccato - Nientedlmeno dalla Divina Miſe
zia della Salza Parilla , del Legno Santo , della ricordia vien dato poi all’Liomo il giudizio › e la
China a e del Santalo , nè tampocos'empivano ragione z coni quali può uſare la Chimica o o
i vaſi delle Officine Farmaceutiche di Zucche poſſedere le parti più pure , ſottili , ed attive 5
:o per componere infiniti medicamenti delica al che con anſietà grande aneld di giungere il lo
tiſsimi 1 che ordinariamente vengono adopera ro anteſignano Gil/6710 , e non gli ſù conceſſo .
ti per ſervizio degli inſermi de’ noſtri tempi o come da’ ſuoi medeſimi ſcritti ſi raccoglie . do.
Vorrei, che queſti tali , che lì vantano di me ve parlando della (incape , preſcrivendovi , ed
dicare per la ſtrada di Galeria 1 non uſando i me nmminiſtrandovi il vinoadice : Nam tenmflima
dicamenti Chimici, poiche non furono adopera alla Pam *vini efflmcíffima ſum” , che ſarebbe
ti da Galeria. mi ſapeſſero dire a perche adopera. quella l‘acqua vitanlandOne poi la ragionefe)di
no il Riobarbaro . la Caſsia purgativa. la Man. cendo KW :entro-'um ſm” Partire”: medica
na a Salza parilla , China, Legno Santm e San. ’menta m , quaſi-mr craflamm par-tim” r P1!“
tali . che non furono conoſciuti da Galeria , nè habent efficaci-e o etiamſi pareri: ſin-rita ſlm-int
anche per ſogno 3 Preſuppongono eſsí forſe, che fault-’utero a m'mimm , quia :ne/im penetra”: .
l'uſo de’ Medicamenti Chimici faccia deviare Ecco dunque a che mediante la Chimica 7 p0(
dal diritto camino della Medicina? certo che nò. ſediamo quello , che non ſti conceſſo ſaper ſepa
imperciocche uſando eſsi i Medicarnenri sì razzi. rare a Galeria , mentre in quel tempo nen en
come appunto ſono prodorti dalla Terra , ſenza, lecito ad ogni qualità di perſona di ſapere l’Ar
la ſeparazione delle parti inutili a le quali più te Chimica. come più avanti diremo , che ſë'ciò
delle volte . ſe nen impediſcono , almeno ritar fuſſe flatozſoggiugne GimPíetro Fabi-0,( f) Me
dano . ed indeboliſcono la di loro preteſa opera dicina”: Galeria': ”oóir Jedi/.let ”Fiorenz- quam
zione , il che non fannoi Chimici p mà ſeparan~ IGT!" o
do quelle parti , che aumentano la mole del Me Non ſi penſi per-d alcuno , che lo con queſio
dicamento ſenza frutto , lo riducono ſpogliato diſcorſo indrizzato a magnificare la Chimica ›
delle parti inutili , ingegnandoſì di fargli ave intendo di biaſimare i precetti della Medicina
re poca materia a e molta forma, come trà gli al Dogmatica z ma aſſolutamente voglio inſerire ,
tri ſi oſſerva negli Eſiratti . e ſpecialmente in che queſia congiunta con quella rende più ila
luſlre
_ó_

a) Lib. de Metal]. f e ) A] Lib. rx. de’ M:dicam..$`emplic.cap- de


b) Apbonſ. x. Seff. r. Clx/for. * _ ~
c ) [Vel libra de ſempl. (i › Miſe-ee Spar-m
d 2 Nel-la difeſa della Medicina Emerica .
\

.Lì-..ll
lufl're il Medico , ed ëdi'maggior noiſe agl'inferä La miſura dunque è una circoſiania necefl'a
mi , imperciocche conſiderata 1a Medicina ria nel Medicare , perche non pure mitiga ogni
Dogmatica afl'olutamente, ſi oſſerva di non aver Medicamento , che ſiſiimi violente z ma pre.
ſemprel’impero per diſcacciare imorbi a men ſcrive legge eziandio al vitto, e ſpecialmente
tre non pofliede Medicamenti cosi valoroſi , co nell’uſo del Pane o edel Vino , che ſono _li più
me ſi hanno dalla Chimica , i quali , benche s’ communi del viver noſìro ,' perche ſe vengono
w
adoperano in poca quantità 5 producono nondi uſati fuori della debita miſura , divengono for.
Vmeno effetti meraviglioſi z tutto ciò viene con malmente dannoſi 5 mà nè anche perciò ſi poſ.
..a
fermato con la dottrina dell’iſteſſo Golem 2( a) ſono chiamare per ſe ſteflì violenti, perche of.
che dice . Ea r qll-e par-vom jbrtitaſwrt mola-mo fondono per uccide”: , riſpetto aìla ſoverchia
corporea”; magi: agereqmìm gm magnum. WP‘ quantità: di modo , che non dobbiamo biaſì
ſia parte attiva 1 che ordinariamente ſi trova ne' mare li`~medicamenti Chimici , ſe per eſſere ado
MedicamentíChimici , vien chiamata da queſ perati da} "37mm ne ha la pratica perfetta , non
li , che caminano nella Medicina col velo dell’ producono“t'y "rita ii debiti effetti , avvenen.
. ignoranza avanti gl’occhi , Farfa-.violente , ral do in ciò` il medeſimo , che ſi vederebbe, ſe uno,
Ja , e con queſti Epiteti a pi"… udite odioſi ,_e che non aveſſe occhi, voleſſe maneggiare un ſer
terribili all’orecchie dell’ignorante Volgo , pre ro tagliente , e proporzionato a qualche utile
ſuppongono di ſare arreſiar l’uſo della Chimica operazione, ſe da ſe ſteſſo ſi offendeſſe , non ſi
nel corſo della Medicina Doomatica , tanto più dove-ria attribuire la colpa a] ferro , ma alla te
che queſia ogni giorno Piùiçjfià aumentandoa nè meraria mano dell’ineſperto . Nell’iſteſſo modo
fi può con alcun termine-çzfldonvenienza o in poſſiam dir noi delle operazioni de’ Medicamen
durre trà di loro formale ſeparazione , atteſtando ti Chimici , poiche eiièndo poſti in opera con
Andrea Lióavio, (á) che : Pryfqtlam e” Arabia!, ginſto modo , miſura , e tempo , ne ſeguiranno
ó* Greca diſciplinafaffum ej'z‘ ”num carpa: Me mirabili effetti .
dicina- , Chimica i” eflentíam quogue Arti: fm': All’Oppoſizione poi della calidità , che dico-ì
rece-pra , aded , a! ſi itcmm ſèParanda epc”: e no eſſi, avere i Medicamenti Chimici : ſi riſpon
Medicina”: habet-em” nobili ”moda-m membro de , che non ſempreal morbo caldo conviene il
”Mil/atom . Ed aſſolutamente ſe i Medici Dog— Medicamento freddo , perche come vuole [PPC
matici vorranno confeſſare il vero , mai potran ”ate : ( e ) [Von @gramma: a [imp/ici calida .
no elfi vantarſi di poter dare , ſenza nocumentm neque a' ſimplit'i frigido . E n’abbiamo di con
per bocca l’Arſenico a ed il Soblimato : per ſoc tinuo l’eſperienza nelle ſebbri, che eſſendo mor
correre a diverſe , gravi, e da eſIì diſperate ma bo caldo , non hanno aſſolutamente per ſua cu—
lattie; come con maraviglia grande ſi n da i ra l’acqua commune , che è fredda z ma s’ado
Chimici, ſeparandone prima le parti corroſive, pera il Riobarbflro , cne communemente è ſii
o velenoſe , di modo tale , che poi ſi rendono mato caldo , n`e perciò i Medici guardano alla.
corretti in maniera,che poſſono pigliarſi fino da’ di lui calidità z mà all’effetto di togliere il ma
Bambini di latte e come più d’una volta ho io 'le, onde Galeno (f) Non igitur ob lgflcumfeóri:
con felice ſucceſſo eſperimentato . lln ſimile ca ca liditarem purgationem adbíóemm (Mad enim
ſo ſcrive Gio: Pierro Fabro nelle ſue eurazioni , ſcimmſm’ ratiofle ”acitzzramUM propter /mmo
ínſigni,(c) ed è d’a ver guarito,col ſolo uſo del ſuo re: illam efficiente: . @ore majorem oportet ”o
Mercurio, o vero Soblir'nato dolce , più fanciul xiumm [mmomm evocando”: fieri utilitrzrem ,
li z ſpecialmente un Bambino d’un Anno,afflic. qmzm ( id , quod ”ecc-flavio con/èqzimr ) expo-r
to dal morbo Gallico , che ſe gli era communi. gantiéur medicamentir detrímenmm . Dal che
cato nel ſucchiare il latte di Donna infetta di ſi può trarre l’argomento , che non fà il caſo ,
quel male . Sicche , perla conſiderazione di tali chei Medicamenti Chimici ſiano caldi , e ven
eſperienze , diſſe perciò molto bene Girolamo ano alle volteamminiſhrati a morbi ſimilmen
Mercuriale (riflèmpore ”cſtro A” deflillandíjtà te caldi , purche ſiano ſpecifichi contro il male.
exczzlta , c!)- perfeFZa ef} 5 ”t rertè ſr‘ reni-viſo:. Sentiamo di grazia le parole di Meſue , (g ) 'ove
rent Vetere: , debe-mit goóìr inoidere . tratta de’ Medicamenti purganti: Propterea Me
Ma dato pure , e non conceſſo , che i Medi dicamentum pnrg imiflllidflmſalubrimfrigido.
èamenti Chimici di ſua natura ſuſſero violenti e Nè meno oſtanmple ſrÌVOle aſſerzioni (già ac
fi potria nondimeno ſempre correggere queſia cennare ) di COÎOÎO o Che pretendono d‘eſentare
violenza , mediantela diſcrezione della miſura’ l’Arte Chimica dall’uſo Medicinale , perche non.
come ordinariamente s’olſerva in eſibire li medi fù adoperata da [ppocrate , non avendo in ciò
camenti communi , e ſpecialmente nei ſemplici la mente umana a dubitare a che in .quel tempo
efficacemente ſolutivb li quali per la molta loro la Medicina falſe aſſar manchevolez anzi per
,violenza vengono perciò deſcrittida Meſa: ſotto confermare quanto in queſto propoſito poco ſai,
il capo, De mediciflirfllutivir, in quibus eſt 'vr— ho detto , l’iſteſſo [ppm-rate andava prevedendo
”emffilarz E pure queſti adoperati con giuſta do quello 7 che per mezzo della Chimica ſi è poi ri
ſemperano, non ſolamente ſenza danno ,uma con trovato , dicendo: (b ) Medicina parti”; in*
giovamento de’ Pazienti . *acuta

( a ) Lil-.r. capde Semp. Medie. (e › Lia; de Veter. Medicina/2.27,


f b ) Lib.de11’A/chim,1‘ria›.tf- :1117,15 ( f) Lió.v.Apb0rrſ.24. '
(c ) Canzian-9;. ' ' (g ) Cano”.‘0”i-z›.eap. r.
(d) _Call-..43 Azarííé a.“
. 1h ) Lib. fit, dg Ze!. MEJ'ÌEÌÎ-ſé
e'l Soblirîuſiato , facendo anche menzione dell’art-ñ‘
mura. pam‘m Jeìflìi-èpr ;mè-ihr”. E ſe ad.
'du rranno come coſa irrípoflibile , che lppoçrate que diſtillate .
"aveſſe avuto qualche cognizione della Chimica* Maſue poi uno de’ più principali Scrittori
fi Può l'ondatamente riſponderemhe quella ſcien della materia medicinale , ſempre che (e) vie
za fioriva in Egitto e circa gl'anni del Mondo ne a parlare di qualche compoſizione Chimica o
z434.nel tempo di Ermete Trimegìſlro , che fù moſtra eſſercoſa Divina ) maſsimamente dove
nno de’ primi Maeſtri di quella Proſeſsione , la tratta dell’oglio de later-ibm, il cui magiſtero\/
quale intorno al ;5;7. che viveva Ippocrate , ſli richiede un modo Chimico; lo chiama Ole-”m
Primieramente introdotta nell’uſo medicinale Philoſopborrm ( ide/Z Chimimm . ſogglunge
cri. Greci da quel Democrate, che l’appreſe dagli Manardo Ìqrzod etiam 01mm flip-'entire i ó* per
Egizzii, che ſoli all’ora la proſeſſavano; mè pe ſcffi magiſteríi , benediffom, divinum , &ſim
ro tanto reconditamente , che non era commu Fíum votata-m :ſi ( f ) E confeſſa aver parlato
nemente nota a tutti loro › pol"~ l lì riputava della Chimica tanto a quanto hà potuto egli ſa
per nno de‘ prezioſi teſori, che . .nità umana, pere r facendo menzione d'alcune acque diſtil—
con impenetrabile ſegretezza poteſſe tener na late -, con dame“ e, avvertimento, che i più cu
ſcoſto , flimandoſi come ſovrano onore , e ma. rioſi, non ſl diſegni-.ro da’ Maeſtri Chimici, per..
gnifico patrimonio , che perciò ſolamente a i Sa che da eſsi poſſono apprendere coſe ſoblimi . Ed
ìcri PerſOnaggi, e Primogcniti era conceſſo ſa in vero ragionevolmente chiama Maſa: i Medi
perla , traendone , oltre alla grandezza del de camenti Chimici Dioim' , e di perfetto magiſte
coro , e della dignità , teſori ineſtimabili . Sì rio , mentre per m""0 della Chimica vien ſepa—
potria con tutto cio , non affatto ſuor di pr0po rato il puro dall‘in~ p oro . e l’utile dall'inutilc z
fito , affermare, che [PPM-rate ne aveſſe avuta rendendoſi perciò tali Medicamenti , non ſola
qualche rozzo cognizione , benche ne’ ſuoi libri mente potentiſsimi 5 ma alle volte ancora mu
non faccia menzione di alcuna acqua diſtìllaca , tandoſi, in modoi che pur quaſi miracolo › men
"perche è chiaro, che nel moſtrare , come ſi ſan :reſi vedono cangiare da ſolutivi in ſudcrificí ,
no le deſtillazioni' nel Corpo umano , par , che e da ſtiticián diureticifl: di nuovo ſolutivi . Ap
moſtri avere cognizione de‘ lambicclzi , men— porta anche m ..aviglia o che eſſendo la forza de"
tre (a) dice:.$’piritnr comp-25?”: i” aqrxam rranjîñ Medicamenti , prima della preparazione Chimi.
mirati” , ó* per meat”: french-am, extra pro ca di poca durata r ſi rendono dal preparamen
rrmzpít . code-m plan? modo , qtzo o flîî'ríllîíàllí to Chimico , quaſi incorrottibili, come giornale
aqui: oopor ela-arm- ; ſi oèſtncflltzm habent,- ad mente eſperimentiamo .
quod impiflgere oportet , pingoefitflw condo-ſca Voglio finalmente conchíudere , che gl’Anti-ſi
tlirygflfſtque‘ dcflillanr ao In': oapwióanuióur chi , per quella poca cognizione,che hanno avu
_Vapor ;ſia fm': impaffm. to (le‘ Medicamenti Chimichmoſtraronoaperta;
Dice anche qualche coſa dell’Oro Potabile , mente , che gli ſtinuvano più degli altri comu-z'
mentre (ó) ſcrive: Aumm operante: rzmdzmtila ni , mentre li deſcnſſero con una moltitudine ‘
con: , molli igm quflant , forti autem non con- ~ d‘encomii: termine non uſato negli altri a ed
flamr : ”bi *zero doom-amar, ad omnia trtrmttér. Io ſono d’opinione, che ſe ſuſſe (lato loro conceſa
L da quelle parole enimmatiche argomenta Gio-“ ſ0 quello , che ora continuomentevien pratica
”anni Fabro ( c ) che lppocrate intendeſſe della to con la Chimica , averebbono sbandlto a fac
~ſoluzione Chimica dell'Oro . to da i volumi loro le ricette di quel conſarcina
E anche da notare z che tra“ gli Antichi, Dio me :to de' ſempliciache ſenza la ſeparazione delle _.
ſooride per imperiziu de’ vafi da. diſhllare , ſcri partiinſruttuoſe. meſchianoin una maſſai che .
ve l’aglio di Pece in quella Forma: Con-:iter Pi” poi chiamano Campo/Io .
ſupra cartina”: , cel/cm firms_ mode/mm , accep. Sono poi tanto naturali le ſeparazioni o ch*
”que alito ejm , ”Prime-”tar i” 'var , ed in gl’ilieſsi Ruſtici i li quali, benche non facciano
altro luogo( d) ſcrive il modo da ſame l‘eſlrat proſeſsione di {indio , tuttavia Cercano natural
(0 . mente di ſeparare dalle coſe la parte ſeccioſa . ed
Ma Roſſa‘, che ſcriſſe al tempo d'AlmMſbre Rè eterogenea.e d’unire l’eſſenziale omogeneaucome
delle Spagne , circa gl’ann’v del Signore 960. per volgariſsimo eſempio , mentre vogliono ſure
nsò ſormalmente un gran numero di Medica il pane , ſeparano dal grano la paglia, ele came.
_mentiChimici . che lo vellono, come poi la Cruſca dalla farina a
_ Di più tràSavii di Damaſco Regno di Sara conoſcendo naturalmante , che la Terra produ- \
_. _.
ceni , circa gl’anni 660. di Criſto Signor Noſtro ce le coſe Con molte parti inutili. Ma per ragio
fiori Album/i o o Buſca/ì( che dir vogliamo) il ne , che li poil‘a addurre , vi ſono con tutto ciò
__’.
quale adornòil ſuo libro intitolato il Sereírore cervellacci tanto pertinaci , che vogliono più_
con una quantità di Medicamenti Spagirici , tolto ſeguitare l’antica ſtrada cieca , per così di—
ſervendoſi anche di molte voci , ed operazioni re, che aderire alla vera facoltà de’ Medica
Chimiche . menti Chimici 9 celebrati anche dagli Antichi,
Aoiccmm finalmente ſcriſſe , ed usò iMedi e più ſupremi Maeſlri della Medicina: tanto più
damenti Chimici , e ſpecialmente l’Arſenico . che apertamente lì ſcorge, che per lo più con i
b ’ * Medi
ó:
(a) Libro defiutióm cap. r r. l l d ) Cap. della Curzio”.
( b J Libro de Dieta . ( e) Ne] ſuo Antidotarr'd. . z
(c j Mirotrc. ſpagiric. ‘ ( f ) Nella Dzſtinz. xr. ”fund-;ſimo Aritldot.
Mediëaminti comuni ſomeotínò più torio il ”reno nell'applicazione di elfi felicemente giu.
ter—,4K male , che apportano la ſalute, come a ſimile ſcita z Che nella preparazione ſattane da me me
propoſito nota Gia: Botti/Ia Porta ( a) dicen deſiinoz onde con buona conſcienza porro far
do: Dam lungi/"fl‘ (Egì‘ii qui ex bit/alzarmi@ paleſe la verità . Non ſar-‘i gran fatto , che da
mecham imp/mat r ſogna!” magnum moli: .queſia aſſerzione naſca qualche mormorazione
l ganfltirariraflarórre, 6“-qu p/”rimis diebus nell’amareggiante bocca di quelli , che ſtimano
Se” quidqaam ſalati: ”ami/cantar . Niente non eſſere conveniente al decoro del Medico-o
dimeno l’oppoſitotí della Chimica ì vivono Sì comporre i Medicamen ti con le proprie mani z
perfidamente oſtinati in quella loro cieca igno— Ma quì non mi Renderò molto per mia difeſa ,
ranza , che hanno in ludibrio l’iſteſſa verità 2 e poiche ad una ſimile oppoſizione fatta a Giaco
latrano inſruttuoſamente allo ſplendore della mo Cammino Medico , ſii elegantementeriſpo.
noſtra Luna , mentre da i loro lati-ati , non ſi {lo da Orazio daga-nio , con l’epiſlola indrizzaz
ritarda il corſo 1 nè ſi_ affende il lume di quella e ta al Collegio de’ Medici del Piemonte ( d ) Ol
Dicano di grazia quelli tali . che tanto abborri tre i che Calmo ifleffo {i vantò d’aver più volte
ſcono la Chimica , come potranno con iloro co. con le proprie mani compoſto la Teriaca i a ri
muní Medicamenti eſeguire quel decantare chieſta di Antonino, e Severo Imperadori : anzi
precetto : ?ſaid , cnr, (Flacone) , perche ſe .( e ) vuole onninamente . c'ne il componerc gli
negheranno Primieramente, che i Medicamen Antidoti grandi , appartenga propriamente al
t—i Chimici ſiano ſicuri a ſi vegga in prova l’uſo Medico , dicendo : Si ‘vel Mitridamm , oe!
dell’Arſçnico , e del Soblímato , che come ſi è ,Tbcrr'acarmwl ’aliqrzam majoremdfltidomm com-i
vdetto avanti , pigliati ſemplicemente per bocca ponere aggrediatar , qua’ é* multa comprehen
uccidono a e preparati dalla Chimica , ſi rendo dat , ”primis quióaſgae indiget medicina': , R0
no mirabilmente ſalutiſeri , poiche , come nota mze confida”: tale: Antidotor , nonſblzzm opti
il ſopracitata Porta : Hac arte emendamm , mi quiz/”e Medici z jèrl etiam Fragai-”forli .
permunmtar, Madama””mitra-”mmm ſim. Andrea Tz’raqzlello Giuriſconſulto peritiſſimo
plieium wire: . ` attelia (f) che l’arte di componere i Medica
Circa poi la preflezza dell’operazione 7 non menti niente pregiudica alla nobiltà, ecco le
ſi può negare , che non ſia efficaciſiíma ne i Meñ. ſue parole z Medicina eſt a” bone/Ia , minimè
dicamenti Chimici, e‘ da ciò è derivato, che ope ſor-dirla: neque ”abilitati pmjudiciam afl'crt . E,
rando con maraviglíoſa celerità , ne hanno ac.. poco doppo ſoggiunge.Medici”a autem imc/liga
quiſtato dagl’incapaci il nome di violenti . Rm.. omnem quidemſpemlarioamwt ex affioa Ditte
der-**eo Fonſeca ( è) ſcrive; Aliqaidfaciendm ticammc Pharmaceuticamfluarii vidclic-'et prior
:ſie exiſtima , pnt/'artim rame—dia map” imam -piffiu , altera mrdieamemommrarione can/Ia: .
ra rca* Arre Chimica mago@ cyjîçaçixſolenr e/.Te. E Mandello dice anche chiaramente (g ) che
è‘ mira viver-are . un Nobile, il quale eſercita l’arte di componere
Rella di. conſiderare il Eermine gravato alla iMedìcamenti-,non ſcema la nobiltàmè per sèmè
bocca , ed allo ſiomaco , nell’uſo di tali Medi. er ſuoi deſcendenti ; ‘Onde ”oraria-m ſit i” pr.:
camenti z in riguardo dell’odore loro , ſapore z ſemi Civita” , ſia” etiam in alii: maltir, quod
e colore: qualità del tutto contrarie alli Medi. exercendo Aromatariam , ”0” amittitflr 7105i 1-'
camenti comuni , che preparati con quei modi tar , è* paſſim rale: perſon-e adrflittumar inter
ordinarii, aggiungono maggior afflizioneall'ln Decarionar , ceflare wide!” 0mm': diſputati!) .
fermo p di quel , che fà la malaria medeſima z Ncqae mimm cuiqtlam Wideri deb” , quod Aro
lo dice non men chiaro , che dotcamente il lo. matarizzr een/:Mr ;ro/;i5 , qaod eſt ſe adam-ſ1:
dato Porta ( c) e perciò riferiremo le ſue ſcr commzflzem [/u/gi opinione”; i _quia reſpanflemr.
mali parole z Nunc oaríir diſtillationiáur 0c quod non /Jic agitur, ut exſe ~{pſ0 eatercztzoAro.
caltx w'rerſarar edaffie , i” par-va quantita” . muraria: acquiramr màilímr ,ſed ;llfld agítzzr.
é' Maximo temporir comPendío fcſtinam opem , quod per tale exercítum, ”Militar- prius acqm’.
(9" ‘MMT/1 largiuntur , (’9' .tgri , qui :una :empa :to non amzttarur .
1'1 momento . mora/lore palato laboranter , turbi— Giacomo Sil-via parimente afferma f 17 l che
da a facalentaqae decaſfa ”auſeaóflnda ſlomacba non può eſſere filmato per buon MediCO chi non
”jp-acari”: , nunc (ympídxſſimís e Maran/'que lia praticato prima del medicare , almeno quat.
aquinmm maxima ſlomacbíjucandítateiëîf ori: tro anni in qualche Farmaceutica Officina z
oóleſ'i’amento expetzmtar . poiche eſſendo il Medico imperito di queſt’
Da queſti motivi Signor Capita-'i0 mio Signa. Arte ì non può ſoccorrere prontamente alle
:e mi ſono indotto a volere arricchire,per qua n.. malatie - Anzi circa tali particolarità Cſi**
to potrò z di Medicamenti Spagirici, queſto mio [Io/oro Gluffradt 7 e Crollio dicono queſte paro
Teatro . E. benche quefia non ſia nuova inven.. le: Ganz/ina”; eſJe Medica”: cauſa/mr, qui me
zione i eſſendoviſi applicati diVerſi Autori a hò diramenta debirè cogm'm a non ratione i at ra
yolutO, nientedimeno trattarne anch’io z mà tionale: Medici ſhCÌlfllſ , ſed propria ſua mami
con il fondamento della propria eſperienza, non Preparare, ö‘a 'verrano, eſo- firm/entiirſuirſcpa
rare o

` (a ) Lib. de Am deflillufldi . (e l Libxodcm. L'- i 1011”‘.


( b ) Canſil. xxx. deſflffoçatiane .ñ (f) Libro de nobili/cap. g.
(c) Lia. cod. , (g) Conſ. xmrr. e
_ (d ) Laóro 9. epr/l. t. .a ,` ( h ) 1” trafi- de *vera prxrepta meditando -
,ore ,` ”pay-gare; ó* ad parma /impliciratm tdnì expo-diet Z ”cane `qnid vena: rito-near; fini
redaccre didicit , eaqne imPerito non commit quid qaoqae motnrſigni/icent . Hacaatem -co
"tere coatta - .. gnoſci experiraentir , @- in omniónr ejaſmodi
Soggiunge quì Bernardo Penoto (a) San? ex cognitionibm in ”tramqne porter» differri poſJez
perimnr facili”: efleſcribere , é" ad imPerita-m itaqae ingeninmſſacnndiam ‘vincere, morbo: on-t
coqaam ablegare .Egrotum , qnàm in ipſa nata tem, non eloqentia, ſed remediis cnrari .
rae penetralia o carbonio”: . ó‘ cineribar ſordi Per conch‘xuſione fi dice,che l‘Arte di compo—
dem ingredi o (’9‘ promere inde magno ſudore o nere li Medicamentr è tanto utile , e dilectevofl.,
qnod Agro exbilieas . le , che non ſolamente per la ſua eccellenza fà
Dichiara anche Gio-vana] Fabro , "che fia ne uſata da peritiſiìmì Medici 5 ma ancora da Per
ceſſario al Medico ſapere componere li medicañ. ſonaggi grandi 9 e Teſte Coronate . di che neſs.
menti. dicendo -. Medicamenta nonſolar”ſnátili no piene le carte . 'ed io perciò' volendo ſervir
indagine
guiri , ſed, etiam
poflnnt ſommo
delicata: corporìrſadore
*voóir per~
diſplicſiet carao alla brevità cralaſcio d’addurnegli Eſemp)` 5 mi
ſe per avventura diceſſero i contradìcenti . che
”ibm inficere mana: . idea ſibilo exploditir , id le perſone quì d’avanti accennare o compoſero i
omne , quodſndore , é‘labore improbo parata-r, Medicamenti di prepria mano , mà non già per
50mm: tamen poſnere Dir‘ ſudore Parandnm o lucro s Sì riſponde con quella divolgara propo
gnod ſolnm in Medicina qnarendam eſt‘ . E più ſizione; Omm‘: laborexiget premium, della qual
chiara dimoſtrò quella verità il ſopracitata GI” coſa ne abbiamo appreſſo lppocrate la ſentenza
ffradt f ó ) dicendo : Porro ”ec re aojlerrere de (e) che dìce,che il Medico ſi con venga con l‘Am
be: eornm arroganti” , leEZor candide , è* mera malato della ricognizione delle ſue fatiche.
fatmſita: , qm’ plenir bacci: clamitant, qnod pra: Nelle Sacre Pagìni ſi trova coſtituita la merce
paratione Pbarmacopoeir relinqnend-ze ſant , nt dc al Medico in quelle parole ; Ita tamen , a’
indignata Medici Majaſtate . Hic (ttt cara magno opera ein: . ó* impenja: in Medico: reſtitaat ,
*niro Joflpbo ,Merce-tano reſpondeam 1 incerta: (f) in propoſito di chi percuoterà il proffimo ,
ſ-'tm o quid ago-a z an tanta: Pſeudo-Colmic:: fia tenuto pagare tutto quello , che perderà delz
rnm ineptiar rideam . ”ma meat” ſortem aperti le ſue fatiche a e la ſpeſa , ed il ſalario del Me
me lageam 1 qui in hoc ſindii genus ingrefînr dico .
ſim , tanta imperitia . ó- inſcitiaſcatenter , ut E Scribonio Largo, parlando della Jen di Pa
illir ratio , è* experientia { firmrfflmie tamen a clrio (g ) moſlra , che la faceva per guadagno:
ac tati :ma Medicine cola-mmc) cantanti”, iiſ Campo/;rio hazc (dic‘eglí) precipnè a Pac/;io An
qae ſnbiici z ac cedere , iniçaiflime cogantar . tioclzo anditore Ploil'enidi: Cat/tinen/is ”ſn ill”.
toto Antiqnitas contraria-m docet . ſlrata ef} : fltcit enim magno: arm/1m ex ea ,
Finalmente conchìudo queſta eſſere la più propter Creóror ſtecceſla: . Ecco dunque mo
parte principale della Medicina,come anco vuol flrato chiaramente , che anche da eccellenti Me
Libaoio (c ) Dijpntant quidem mnlti, dícìegli . dici furono compoſti lì Medicamenti per denaro;
de cacao a de infini to , de mata , de aternitate ma in fine queſta è una materia ,a che ſuggeriſco
Mundi a é* alii: rebm pl/yſici: oertrm tibi anxiè ſempre nuovi penſieri , e chi voleſſe ſeguitarli
admodam ſingola eoolaerant . tri/Jil amplia: in tut'i , conoſcere-bbc da quello ancora , che Ve..
ſingnlaritate rerum profecernnta anamfortè ”ſlk-’ ramente che Ar: e]] 10ngawita ore-vis; oltrecche
diocriter ernditm . E contrario C/Jimica ‘vera , devo rimìrare al tedio di U. S. e non permette
bona qnarentióm quotidie offerta” ſanè aliſqae re 1 che dalla proliffità della mia ſcrittura ven
ea ne *vita quidem i jim': commodè dicci poffit . ga defraudaro il Mondo di quel tempo , in cui
[lla enim eſt , ame tot ſtnpenda nobis D. O. M. ella potrà ſpendere il ſuo dortiflìmo talento a
opera patefecit z gun tot pandit notare arcano. beneficio pubblico 5 perciò facendo quì fine, ba
Ed in corroborazione di queſto ì che s’è detto , cio a Z). S'. con ogni affetto, e riverenza le mani.
giovcrà molto la ſentenza di Cornelio Cal/b ( d) Di Napoli il giorno della Pella dell’Udc-;ione
che così dice: 'Neqae qnarendam el} o quer/toda della Santa Croce :666,
ſpiremar . ſea gnidgra'vern , tardnmqae ”iri

b z CA --—
., . _ .

(a ) ln traff. de oera precepta meditando - ( e ) Al Lib. Prec-*primer .


( b ) Nella prefoz.del Tirocinio Chimico. f f) Eccleſiaſt. xv. 7.
( c ) Epiſl. Medicina!. * (8) @WP-97:'
( d) ln tfr-eſa:.
C-;AfT’AvL o' G o,` -……4

‘VGALENDARLO
DESANTIMEDICL
De'_ qua-li la Santa Chieſa Catolíca Romana *ne celebra
le Feſtività .
GENNARO ;1. Cernuut pani: , pra-ce paffionem .
Delachrymahat .
." . AN Ciro Aleſſandrìno pro intimo J’anffi Spirit”: calore
‘ " ſeſsò Medicina appreſſo gli Ajlrea pro cryptit recolehat atri: ,
~ Egîzíi , ſi fece poi Criſtia Clara ſnccenſut : pia continenda 5
ñ no s e temendo la perſecu Carmina Celi .
,_. 'i ' zione dell’Imperadore Dio
Prater exortum : oolucre: ad illum
- clezíano , ſi portò in Ara .ſemper altare: z etiam ferarum
bia , dove fattofi Monaco , Ca’tus exihant , feritate cafli ,
curava varie inſermìtàmon ‘Undique lati .
come prima con le preſcrizioni medicinali , ma, Leniter jlmfius mage hlandienda
di virtù Divina , operando ínſicmemoltí mira Largiehatur Benediíiionem:
coli.. Ctel'cendo di giorno in giorno la fama del Civiura ritu , cupitam ſalutem
la ſua Santità I tito all’iſteſſa vita virtuoſa un Gratu: utriuſqne .
certo Giovanni Edeſſcno a il quale diſprezza… Cumque *t-enantes milite: in Antro
do il cingolo militare 1 ſi fece parimente M0 Territi Die-o , doceas. , ‘viderent . `
naco . Di queſto Santo ſe ne trova fatta teſti. Mrítdflt pra-dom: docuere nulli, …
monianza da Soſr0nío Veſcovo Geroſolímitano CA’ÎEÌ‘O Pandunt .
nel ſecondo Concilio Niceno AS‘. 4. e da S. Gio: Nofîe ter CHRM’TÙSfar-zulo heate
Damaſceno a Orat.g. de imaginihut laudat. Mo Chorus apparent . juhet . ex fluenti: ,
taſrafie affermò o che S. Cito Aleſſandrino fà Sanguinis ſacri retinere dona '.
chiaro per molti tniraColi ,e clze fù di profcffioñ' Denique ſumma . _
ne MedÌCo . Il Baronío dice nelle note al Marti Praſidirjuſſìt , illa ei: proinde .
rologío Romano o che patì nell’anno nono dì Traditur "oinEZut rutilant ad urhem
Diocleziano, e goo. di Crìſto . Longè miracle': : puero ragatus ~ .
F E B R A R O 3. Guttura cura: .
S. Biagio Veſcovo di Sebaſte o il quale prima Pracipit raptum -z-idua* o ſuemquc
che alla dignità Veſcovile fuſſe affonto z era nel ALupo reddi -. Cereoque lato .
la ſcienza della Medicina aſſai perito 1 e dotto . Gratiar prajlan: , mala cunffa demi: , ›
Dìmorava in una ſpelonca non molto lontana . Nomine JEST) . '
dalla Città , dove faceva penitenza , ed ivi con Vinculit trudit : loquiturqae hlandut
”a ñc.-_.ñJ_-, Fujlihus Cet-’dif , laniatque carnet z
correvano le perſone inf'erme di qualunque mor
bo a per ricevere da Dio la ſanità per ſuo mez Impiut Lymphis , ſlatuitque mergi .
zo 1 come porta D.Camìllo Tutinì nella narra— Integer exit .
2ionc della vita, e martirio di eſſo Santo, e Gia* Angelus Crt-lit 'venitnt ah alti: *
vanní Selechìo Teologo nel Razionale Div-in. Firmiter CHRIST‘ZJM capiti/affitti: g
Offlc. Il Tutini traſcrive il ſeguente Inno in Indicat ſertum: ſerux inde tortor .
onore di S.Biagìo . Colla recedit .
H Y M N U S. Illicr) Martyr ſruitur ſupernit
Laudihus celſix , Bla/io canamus . Gaudiit 'ver-e Deitatit , atque
Muflemm Ditvum , roalidus trium phut, Jugiter *voti: , ſihi ſupplicantem .
_A
Sanffitas cujuí celebri: Schajle Conſona fundit .
ó—-_-ñ.ñ Thura ſequuta cſi . Supplice: uni , pariterque trino
'
Pontifex ‘Urbi pietate pallet” Jam DEO Lande: , ſine fine dante: ,
omnt prefertur Populi fidele: Quaſar/zu: nohis . meriti: , ut hujm ,
—-_ ,-ñ-Accitu a cujut Radii Polare: , /Z-Ithera donet . Amen . v
Syd-tra ſula-unt .
juxtà comple-xi: Domino ſpelaum F B B R A'R O 2;.
.._
Alma: ingrejlut fugiens Tſyrannum t S. Ceſario (fratello di S. Gregorio Nazìazeno.
..detto
detto il Twingo) (ri di profeſſione Medico Î e di iggiunſe la confeſſione della Fede Crífliana.Neli-`
dignità Senator- di Coſtantinopoli, ed Illuſlre la perſecuzione poi contro Criſliani di Dezlo i e
in Santità z morì in Nazianzo. e l’iſieiſo S.Gre Valeriano, rícevè rn Corinto la palma .del Mar
gorio‘ a teſlimonianza di averlo vedute ſtà le tirio _ſotto Jaſone Preſide , unitamente con i ſuoi
ſchiere de’ Beati.e di più il medeſimo Santo nell' compagni e Dioniſio , Cipriano , Anerto- Pao
o’razione funebre D che fece a S. Ceſario ſuo ſrl lo z e Creſcenzio o come ſi hà nel Martirologio
tello , tra molte lodi . dice , che ſti ottimo Me— Romano , nella Menologia de’ Greci o in Meta':
dico. ed eſquiſito Filoſofo ,e nell’altro arti ſimili ſtalle , e Lorenzo Surio .
ſu egregio profeſſore , come queſto , ed altro ſi M A R Z O r 7. -,`/`
hà nel Martirologio Romano a e nel Baronio nel* Il Beato Gioacchino Giapponeſe, eſſendo nel
le ſue note . la Città di Facari i Città non ignobile del Re
F E B R A R O 28. gno de Cugen nel Giappone , fà richieſto di ſot
S. Dioniſio Diacono. prima Medico poi Chie toſcriverſi nelCatalogo di quei , cheabjurava
rico d’inſigne pietà . Nella perſecuzione d’Ala~ no la Fede di Grillo, alla preſenza delli Mini.
tico Tiranno ſu preſo per forza , ma alla preſen— tiri Regii . con maguanima riſoluzione . intre
za delli Barbari e per la ſua eminente Santità o pidamente aſſerì eſſere Criſtiano , e voler mori
[ù tenuto in tanta [lima . che lo riverirono co re Criſliano perſuadendolo gli amici a fingere als
me padrone ,‘e nell’anno diCriſlo4ro. gli fà meno nell’eſtrinſeco di rituſarela fede di Criſlo.
dedicato il ſeguente Epitaffio. come ſl hà dal già che così parimente aveva fatto un certo Ma.
Baronio nell’Appendice al 772m r 2- pag-9 l f* tazia › diſſe , che gli pareva coſa brutta , ed in
degna , tradir la fede z e perciò ſoggiunſea non
Hit: Leoítajacet Dianyfiflr arti: bone/lie e voglio a non oſſo , non devo ciò ſare e onde il
Funffusflb* affido. quando-medicina del”. Preſide comando , che ſu ſſe ſoſpeſo per un piede
Baja: dogma maflur,fizmc daleedine capra. ad un albero di Pino I dove per trè giorni lo ſe.
De/Ìwxit pretiiſbrdida [nera/‘equa' . ce conſumare dalla ſame a e da altri tormenti 5
d’epè ſalari: op”: pictatir Mettere fra-:21': , ſcarnificato finalmente lo fà trafiggere con la
Bum reſowr team, dexter:: larga wii-or . ſpada , di dove mandò l’anima al Cielo . in Pa
Oámlit ‘gratis c'eniemióm omnia grati: . cati nel 161;. avendo avanti eſercitato carita
lmpleoitfiffir , quod damit muniti: . tivamente la ſua profeſſione di Medico , tanto
Larrdióm ”bien-is firme/atm* meme fid‘elí . con i Padri della Compagnia di Gesù , come
Deſtitit illici'tir affióm efle rem . anche con qualſivoglia povero Crilliano . alii
'Amrſſìr , opibm ”bm- , ”0” perdi: ”firm . qu ali , anche ſenza prezzo li ſomminiſlrava tut
”a patient pra-dm tempore dir/er erat . te le medicine: ſìcome ſi è ca vato dalle lettere
'Ars omerandafidem ,ſide-i dec”: extra-lit Arte. ſcritte dal Giappone nell’anno 1614. dal P. Gaz
Hacſtudíi titolo: altera menti: babe: . briello Mato della Compagnia di Gesù.
C'i-vióamc jim'i: quali: fuit hide’ praóatar. A P ñR I L E 1;.
”em pomit 'w'EIor boſſir amare ſu!” . San Papilo Diacono ricevè in Pergamo la Co.
I’oſtqaam Romana , capri” diſceffit ad Urbe . rona del Martirio, ſorto la perſetuzione di Mar
Moxfibi iam damiamſtſha‘idít arte Getar, co Antonio Vero z e di Lucio Aurelio Commo
Hiſqlle ſm': maniòm vitam committerefecit. do nell’anno del Signore ;64. ſi come ſi hà nel'
Qta-mm mortrfiror perry/it arl-te mem t Mattirologio Romano . nella Menologia Greca,
Beda” Metaſtaſio dicono, che fà Medico .
M A R Z O 9. M A G G I O g. ,
Santa Franceſca Romana addottrinata nel S.Giovenale Conſeſſore Veſcovo di Narni .'
medicare razionalmente , viſſe in un Monaſte. Veſti di Medico ſi fece Prete, e qual viſſe mori
rio di Roma , che ſi chiama Torre de’ Specchi . Santamentesil ſuo corpo ſù traſportato in Foſſa.
dove concorrevano molti diſperati quaſi della no di Turino z dove ſi tiene Con gran venerazio
loro ſalute. ricevevano la perfetta ſanità col ne , come ſi hà nel Martirologio Romano nelle
ſemplice ſno toccamento 9 o col ſegno della San note del Baronio i Surio- ed altri .
ta Croce . Compoſe un Antidoto mirabile 9 ed M A G G l O 6.
efficace acurare molte infermità , che preſen S.Giovanni Damaſceno nella ſua puerizia fà
zialmente viene diſpenſato dalle ſue divote Mo allevato in Damaſco nella legge Ebraica r ſe ne
nache . Fò illuſlrein Santità r ed in miracoli a paſsò poi in Collantinopoli 1 dove ſtudiò l'arti
onde fù degna di ricevere molte divine appari liberali 1 e ſi teſe anche eccellente Medico. come
zioni a e i più converſaVa famigliarmeute con ſi oſſerva da molti libri da eſſo compoſti in tal
?Angelo Cuſlode , ſe ne volò al Cielo l’anno del Koſeſsione . Poi ſi converti a Criſto , e ſi fece
Signore :440. come quello -. ed altro ſihzl nella onaco z nel quale ſlato fiori in Santità . 'ed
Bolla della ſua Canonizazioue , fatta da Paolo in lettere . Fù acerrimo difenſore delle Sacre
Write Sommo Pontefice . Imagini , con le parole I e con i ſcritti , onde
` M .4 R Z O rm diſputò ſlrenuamente contro Leone 1ſaurico,per
San Cor-dato di Corinto , nella ſ‘ua infamia ordine del quale gli fù troncato la mano delira
glimori la Madre. li ſomminiſlrò l’alimento del che ſì raccomandd divotamente all’lmagiue
un globbo di uubbi mandatoli dal Cielo. al della Beata Vergine I la quale aveva difeſa e ed
quale eſſo s'abbracciava . Nell’era provetta ſi incontinente gliſù reſlituira la deſlra . Li ſuoi
diede alla profeſſione di Medicina , alla quale utili ſcritti ſono ricevuti dalla Chieſa Ragalna ,
e l'. ' _ñ ñ—u

L—Ì
5p*
r'
uGreca a ſî come ſi ha quefio Ì ed altro dal Mail San Gregorio Nazianzeno; nella ſua Monodirſi.
tirologio Romano , da Pietro di Natale [ib. 4. nè fù a lui difficile imparar la Teorica di queſta
gap-135‘ dal Volarerano, Antropologia , lìó. 16. ſcienza , perche era di già buon Filoſofo . Si
M A G G I O ao. ritirò poi nella ſua Patria , ed a perſuaſione di
S. Talaleo Medico 9 re'giſtrato dal P. Teofilo Santa Macrina Vergine ſua ſorella , ſi chiuCe in
‘Rainaudo della Compagnia di Gesù nel 115.77 un Monaſterio, e quivi s’applicò allo [indio del
_trzli ſpecial-*ter colemii aliquem Sanſîíum. le lettere per lo ſpazio di tredeci anni continui o
Lv M A G G l O 29. r
Santa Teodoſia Madre di S.Procopio Martire ,
ſi riduſſe poi in Ceſarea di Cappadocia, dove non
molto doppo vi fù creato Arci veſcovo, e ſì por.
detta in Medicina , onde curo le piaghe di dodeci to con tanto ſpirito , e fervore nel ſuo miniſte
Marrone,martirízatc per amor di Criſto da un Ti rio, che guadagnoſſi ilcognome di Magno . Io
rannomella perſecuzione di Diocleziano Impera conoſcendomi indegno, ed inabile a narrare tnt.
dore , le quali per virtù di Criſto , avevano in te le virtù di quello Santo 1 mi pare meglio ta
ludibrio tutti gli ſupplicii del Preſide , ella per cerle , che dirne ſempre ſcarſamente . Nel pun..
ciò ſi poſe in mezo di eſſe dentro dell’oſcuro car. to .del ſuo morire pronunciando le parole del
cere , avanti li Carnefici mutandoſi d’animo cun .Salmo : Signore , i0 ti raccomando lo ſpirito
una collanza virile , e con voce alta , e libera , mio , ſpirb il primo di Gennaro l’anno quinto
confeſsò d’eſſer Criſliana . Stupefatto di quello degl’ lmpcradori Valente , c Valentiniano .
il Prefetto , cercò di ſovvertirla ñ. prima con Fù ſepolto dentro un avello nella Chieſa di San.
dolci maniere a e non potendo conſeguiredl ſuo to Eſichio Martire , preſſo al Corpo del Padre,
fine , acceſo d’ira , la fece cacciar in giù `inſieme e dell’Avo . Tutto ciò ſi è cavato dalla vita del
_con l’altre.Matrone,poi la fece ritrarre dalla pri Santmdeſcritta dal R.P.Gabriello Fiamma, Cas
gione , e lungamente battere 5 econ uncini di noníco Regolare Lateranenſe .
ferro lacerarle btuttamente tutto il corpo., e dop G I ‘Z) G N O 19;
po unitamente con le altre ſi fece tagliare la te S. Urſicino eſercito la Medicinain Ravenna 1
fla , come ſi trova in Metaſraſ’te , nella vita di S. ottenne la Corona del Martirio nel tempo di N6
i Procopiomcl terzo del
nio , circa gl’anni Tomo degli;08.
Signore Annali
nel del Baro..
Surio to ronc , ſotto Paolino Giudice , eſſendo portato
al Martirio , s’incontrò con S. Vitale , il quale
!” 4. e nel Martirologio . gli parlò così , Ofrater‘ürſicifle Medica ,alias
G. l ‘U G, N O g. curare conſueoiſti , re ipſum mmc in firm irate
S. Aleſſandro , della Frigia , Medico , otten. conſerva , e dopò eſſerli troncata la teſta, s’alzò
ne la Corona del Martirio , con molti compagni di terra , e preſe il ſuo medeſimo capo con am
ſotto Marco Aurelio Antonino 9 e Lucio Vero , bedue le mani , e lo portò ſino al luogo , dove
come narrano Euſebio nell’Iſtoria Eccleſiaſiica ſi aveva da ſepellire , come queſto , ed altro ſi hà
lib. ç.cap.2.ó' ;.il Martirologio Romano, con le da Girolamo Rubeo, nell’lſtoria di Ravenna
note del Baronioz Agoſtino liá. de cara agenda lié.4.,Anno ‘Domini 44. e nel Martirologio Ro:
pro mortm’r . mano .
G I 7) G N O 16. G I ‘D G N O 26.
S. Baſilio Magno Arciveſcovo di 'Ceſarea di S. Sanſone Romano Medico , e poi prete, cul'
Cappadocia , ſuo Padre ſi chiamò parimente Ba rava quei mali , che erano diſperati daglial_tri
ſilio , che nella lingua Greca inſeriſce Reale , Medici: non ne ricevè mai mercede , e perciò
nacque in Ponto nell’Aſia Minore , la Madre eb ricorrevano da eſſo tutti li poveri per curarſi .
be nome Eumelia , che nella predetta lingua Morì molto vecchio in Coſtantinopoli o e poco
vuol dire Prudente , la ſua Patria fù Cappado doppo dal ſuo ſepolcro cominciò a diſtillarelun.
cia : ma la Città, dave abitavano, ſi chiamò El licore mirabile per ſanare li mali, come ſi hi dal
lenoponco , o Elleſponto , dove nacque S. Baſi Martirologio Romano , dalla Menologia Greca,
lio , ambedue furono nobili , e ripieni di ſante dal Metaſtaſio , Surio, ed altri.
virtù . Ebbe Baſilio trè altri fratelli tutti Santi, G I ‘l) G- N, O a9.
quelli furono Gregorio VcſCOvo di Niſſa , Pietro S.Medico Ocriculano di Profeſſione Medico ,
LVeſcovo di Sebaſle 7 e Navcrazio con una ſorella Confeſſava pubblicamente , edintrepidamentc
detta Macrina , la quale fù Vergine Santiſſima, di eſſer Criſtiano, ed adorava Gesù Criſto, quale
ficcome Vergini, e Santiſſimi furono gli altri credeva fermamente-eſſere nato di Maria Vergi.
fratelli, ed eccellenti in ogni virtù . ne . Fù preſo ,legato z e poſio in carcere , dove
Fù Baſilio nella ſua ſanciullezza *› e gioventù tolerö la famo per dodici giorni continui , dopò
aſſaibello , e di grazioſo aſpetto; ma poi l’e.. cavato fuori li fù propoſto , che adoraſſegl’ldo—
ſitema ſua aſtinenza lo reſe ſoggetto a molte gra. li , perche ſarebbe in grazia diSebaſtiano Capi
vi infermità . Appena cominciòa ſnodarc la lin tano dell’lmperadore , altrimente 'ſarebbe tor
gna , che s’applicb alle lettere con profitto ma mentato crudelmente ſino alla morte , onde il
raviglioſo in tutte le ſue ſcienze , e ſpecialmen. ſeno di Dio, diſprezzando l’uno , e l’altro , fà
te divenne grande oratore o ed acuto Filoſofo , perciò tormentato con varii ſupplicj , di dove
andò P°ì allo ſtudio d’Atene,dove ebbe per Com. ñ ricevè la Corona del Martirio ſotto l’ImP‘Ò'rio
Pag” S. Gregorio Nazianzeno , e viſſero inſie d’Antoníno , ſiccome ſi hà nel [ib. Monumento
me con vincolo indiſſolubile d’amore , quivi Eccleſi-e Otriculame i” Salvini: .
appreſe intieramente l’arti liberali, e le Mate. L ‘Z) G L I O 15-.
matichezdivenne Medico valoroſo,come riferiſce S. Ancioco Medico di Sebaſie , il quale ſolcto
a v l
---———- V

il Preſide Adriano riceve la Corone del Marti-3 per il qual miracolo ſi convertirono ’molti Pa.
rio z elſendoli troncato il capo , in vece diſan~ geni alla Fede di Criſto , il Prefetto però li fece
gue mandò fuori latte i il che veduta da Ciria ambedUe decapitare. I loro corpi ſi hanno in
_co Carnefice , ſi converti a Criſto , ed anch’eſ grande onore in Aquilea , come ſcrive Lodovi~
ſo ſii Martirizzato , come ſi hà dal Martirologìo co Zattone , Eremita Agoſtiniano [ib. g. del
Romano 2 e dalla Monologia Greca , compendio delle vite de’ Santi . ,.
' , A G' O -S' TO a:.
San Ermolao Medico regiſtrato 'dal P. Teoſi— s. Filippo Benîzio Fiorentino ottenne in
lo Rainaudo, della Compagnia di Gesù nel Lib. Padova la laurea del Dore-grato di Medicina ,
Nrulíjfecíaliter calcari; ali/[Hem Sanfíum t la quale eſercitò in Parigi; ritornato allatPa
L ‘ZJ G L I O 24. tria z Veſtì l’abito Religioſo de’ Servi di Maria
. Il Beato Antonio dell’ordine di S. Agoſtino Vergine , e ne fù creato Generale , nel cui of
.nacque in un luogo vicino a Milano z fà dotto fiçio ſi portò ſantamente a finalmente dopo mol—
Medico , e Chirurgo meuò la maggior parte del— ti miraèoli , ſe ne volò al Cielo . Nella‘ vita-di
la ſua vita nella Città dell‘Aquila , e prima S. Filippo ,
di cominciare la cura degl’infermí z che ad eſſo A G O S Y‘ O 25‘.
concorre-vano; gli faceva il ſegno della Santa San Gennadio Medico , viſſe una vita Ange
Croce , e l'induceva a fare l’atto di contrizione z lica, ſiccome ſihà nella Monologia Greca, ed in
e frequentare iSanti Sacramenti . Dopò avere Mctafraſte .
operati varii Miracoli ſe ne_ paſsò al Cielo. nel SETTEMBRE x7
:482. comedi eſſo
nella Vita ſcrive Claudio
Beato . Eugerio
’ Aquilano
i - ledegardç nobile Alemana , perita nell’A’rñ‘
te della Medicina o come atreſta Genebrardo , e
L. ‘D G L I O 27. li ſuoi libri ſiampati 1 tra' quali ſono quelli de
S. Pantaleone Medico nobile di Niçomedîa , Med-'cameutis ſimplicibus , de Meta/1:': , de
il quale per eiière Crifliano ſù pigliato per or. Plants': , ó* dc: Animali”: . Si hà per opinio—-~
dine di Maſſimiliano Imperadore,ſù tormentato ne 1 chela dottrina a queíia Santa foſſe ſtata ri
ñ con gli eculei , e con le ſacelle aoteſe , ed in velata dal Cielo z ſcriſſe ancora ſopra la tremen
queſiti mentre gli apparve Gesù Grillo., e lo ſfla da materia dell’Eucariſtia 1 e ſopra diverſe altre
ftigerò . La pianta d’Olivo,alla quale fù legato materie ſacre dopò - d'a ver operato molti mira
queſto Santo Martire z produſſe in un momen coli , ſiriposò nel Signore l’anno 82. della ſua
to copioſiffimi frutti z finalmente con colpo di. età ,, ſiccome ſi hà dal Teodorico Abbate nella
ſua vita , appreſſo il Surioſſz Genebrardo z Pa
ſpada li ſu troncara la teſia , che in vece di San.
gue , mandò fuori latte t ll Tempio di queſto ſquale i” Bibliotheca Medica , Nolano nell'ad
glorioſo Martire in Coſtantinopoli, per l’anti dizione ad Uſuardo,e nel Matricologio Romano.
chità e minacciava rovina , onde l’Imperadore SETTEMBREva. ,
Giuſtíniano lo tifece in migliore a e più am 85._ Coſmo , e Damiano , Medici chiarifiimi;
pla forma a ſiccome fece anche edificare_ un'al e nobilifiimi a íquali dalli ſanati da eſſi non
tro in onore_ dell’iſieſſo Santo nella Paleſlina , eſiggevano altra mercede , che la confeſſione del
come ſî hà nel Martirologio Romano. nella Mez la fede di Criſto, e perciò doppo avere patiti
nologia Greca_ z in Metafraſte., Lipomano, Su molti tormenti a furono fatti degni della Coro
rio a Haronio nelle note , DamaſCeno [ib. g. de na del Martirio , ad interceſſione de’ quali Giu
Imaginibxr . fliniano lmperadore ſii liberato da una graviſſi
A G O S ‘T’ O 16. ma infermità z e perciò gli fece edificare un ma
S.Diomede Medico di Tarſo nella Cilida, ri. gnifico Tempioz come ſcrive Freeopio De (Edi
cevè la Corona del Martirio in Nicea di Bitinia, fiçiis Jajliníani. ...n

per la fede di Grillo , nella perſecuzione di Dio.. SETTEMBRE 28. “.ñ:—ó-'—óI—'._,-lun—_-ñ


elezione , nel ſuo capo troncato ſi oſſerva‘rono, S. Euſebio Papa di nazione Greco a Medico.“
per un cerco tempo gli occhi , con l’il’teſſa enerñ. e ſuo Padre ancora Medico a doppo aver operato
gia , ſiccome gli aveva, quando era vivo . Sic. molti ſatciegregii per la Chieſa Catolica , ftì
come ſi ha nel Martitologio Romano a_ Menolo~ coronato della Corona del Martirio da Maſſon-j
gia Greca, e Cedreno nel compendio. zio Tiranno . come ſi ha dal MartiroIOgio R03
A G O S T O 301 mano , dal Platina, dal Baronio , ed altri.
S.Leonzio 1 e S. Carpofaro Medici: compagni, O TTO B R E 18.
'Arabi in Aquilea , ſotto Diocleziano Imperado San Luca Evangeliſta, Medico, e Pittore
re, furono martirizzati per la fede Crifiianaa in egregio , compagno di S. Paolo Apoſtolo, chiaro
virtù della quale operarono molti Miracoli.Liſia appo tutti .
Prefetto li minacaiò farli patire molti tormenti, O TTG B R E ;0. -
ſe non ſacrificavano all’Idoli a mi rimaſero co S.Zenobio Medico diſpensò turtoil ſuo ave
fianti i Santi Martiri nella fede-dr Criſto , onde re in elemoſina a poveri , ed a ſanare gl’infermi,
._—-—_-
li fece legare le mani , eli piedi, e fece butta per le ſue grandi virtù ſti fatto Veſcovo nella .

re in Mare i quali uſcirono illeſi dalle acque . Città d’Egea in Cicilia , Nella perſecuzicme
Liſia riputò queſto ad arte di maleficio , ondeli di Dlocleziano , per comandamento di Liſia
fece gittare dentro un rogo di fiamme acceſe: di Preſide fà poſto in una caldara di pece bollentei
dove per virtù Divina uſcirono non ſolamente ma per virtù divina ne uſcì illeſo , finalmente
$513_ abrugiarſi le veſti, mi ne anche un capello, gli fù troncato il capo inſieme con Zenîbialſua
ore.:
ſorella; come fi hà dal Martirologio Romìñö Criſtianaàſü molto famoſo per opera de’ſuoî Mi;
dalla Menologia Greca 1 da Metaſraſte nella vita racoli : onde fù accuſato ad Adriano , come Cri;
del Santo, appreſſo il Surioied altri . ſtiano , voleva egli perciò , che ſacrificaſſe agi' «—.—,.._r` ‘

N 0 V E M B R E 2. ldoli , mà ilSanto li diſprezzò , e ne gîttò via


S.Teodoro di Laodicea , in Siria , Medico, e una ſtatua; onde ‘fà poſto in un auguſto carce
Veſcovo , come ſi hà nelMartirologîo Romano, re , per lungo tempo a ſenza cibo alcuno., mg
Euſebio Iib.7. capa”. Metafraſte lió.6. cap-36. per miniſterio Angelico ſù ſovvenuto, ſù poi ſ0
UBeda, Uſuardo, Ado , Sec.
NOVBÌMBRE 9. ſpeſo, e ſoſtenne le ſací acceſe nelle coſie , ſù
gictatoin caldara piena di Pece, Reſina, ed aglio
s. Oreſte Medico, dalla filoſofia umana paſsò bollente , di dOve uſcì illeſo , doppo ſti poſto in
alla divinaflppreſa nella Scuola di Criſto,con la mezzo agi’Orſi o e Leoni o e col ſolo ſegno della
`quale vinſe,e nö potè eſſer vinco da tutte le ſorti Santa Croce mitigò la loro ferocitä , poco prima
de’tormenti,e ſotto Diocleziano lmperadore con di ricevere la Corona del Martirio , ſentì la vo
la profuſione del proprio Sangue acquiſtò la Co ce dal Cielo . che l’invitava alla gloria prepa
rona del Martirio in Cappadocia a come ſi hà ratagli , ſe ne volò al Cielo 2;. anni dop
dal Martirologio Romano, Meuologia Greca,Me po la Venuca di Criſto . Siccome ſi hà dal Mar
taſraſte, ed appreſſo il Surío . tirolooìo Romano, Giovanni Arca . Sardo [ib-r.
D E C E M B R E 6'. delli Santi di Sardegna . e dalla Tavola Eccleſia.
ſtìca Calarirana . ſſ
S. Emiliano Medico ñ, e Farmacopeo , i] quale
ſotto il Rè Underico Arriano , per la diſenſione D E C E M B R E 27.
della Fede Catoiica pari graviſſimi , edinnu Santa Nicerata , perica nell’arte della Medi.
mex-abili ſupplieii , unitamente con Terzio, Bo cina . fiori in Santità in Coſtantinopoli . ſotto
nifacio, ed altri trè Compagni, con le Sante Arcadia Im'peradore,e vi ſono chiare coughiettu;
Donne, Dioniſia, Dottiva 1 e Leonora , che gua re’, che queſta Santa ſia quella . che prepard
dagnarono la Corona del Martirio , come ſì ha quel ſaiuciſero Antidoto p'er .uſo di San Giovan
dalMartirnlogio Romano , da Vittore lió. g. da ni Criſoſtomo z inſermo di mal di ſtomaco , c0
{cr/'eclet- Vandalíca . me ſcrive il medeſimo Santo nell’ Epiſtola 4.
- D E C E M B R E I g. ad Plinpiadem , e ſi hà dal Martirologio Ro
S. Antíoco Medico, dell’Ordine Equeſtre, na. mano, da Sozomeno líó.8. ”IP-2;. Niccſoro [ib.
to in Mauritania, erudito nelle divine , ed uma. 1;- cap.: ſ
ne lettere; e ſpecialmente nelli precetti dell'ar D E C E M B R E go.
te della Medicina. Fù martirizzato in Sardegna, S.^lqnìrìno Clſterci'enſe , Medico s rcgiſlrato
ſotto Adriano Imperadore, perche ſcacciava non dal P."I`eofilo Rainaudo della’Compagnía di Ge.
ſolamente i morbi del corpo , ma ancora quelli sù nel [ib. Tim/iiſpccialirer calendí aliqmm
(19113131593, _riducendo gl‘inſedeli alla vera Fede San-5311”:.

lN—
DELLE PlANTE NATlV-E
DEL* SUOLO ROMANO
C'o’ loro principali Sinonimi , e luoghi 'natalizi,
AGGIUNTOVI ALCUNE RARE, ED UTlLISSIM-E
OSSERVAZIONI

Dall’ Erudito Romano

Cio: GIACOMO ROGERI:


Ora di mm” rylampato _ſi-condo laſica prima. , e tant'altr’efiate replicato Edizione .
,
ALLO STUDIOSO DELLA BOTANICA. "
` ”- _. - L _ſno/o Romano ahhondare di dice più toſlo per mia utilità , che pen/;ero amſ
‘I‘. ' Piante medicinali in ma!”` ſ; di mandarlo alle Stampe , ma avendo lo con/ì
luoghi lajì’ià ſcritto Galeno; derato , che di ;me/le mie fatiche ne pote-im ri
.. ma particolarmente nel 3.1”. ſaltare ”ti/ita‘ al pubblico in leggere le ſton’e
. degli Antidoti al cap.f. :Io-oe delle Piante o come anche intendere gli Antido
, ricorda al Medico la neoejîa tarii , ne’ quali gran conſnſione conſa la zii-ver
~² ria cognizione di quelle con ]ítà Je’ nami , e ſimilmente , accioeche il Letto-v
le pra/Enti parole . Medicus re , «vi/ia la deſtrízzione ”PPrefJo gli Anton* 5 ri
autem omnium flirpium ſi fieri poteſt peritiaui trovi la Pianta , che deſidera per ſtzo ”ſo z ed
habent , conſulo; ſin minus plurium ſaltem 1 avendo” .:onſidcrato , the ilpreſcnte indice ſarìa
quibus Frequenter utimur : lnflrntto Jam/ne da più diletteoole 5 quando m' aveſte annotato qual
Galenu con tali avvertimenti 5 flimai coſa inde che ofleroazione circa la natura , e facoltà della
gno il cono/bere le Piante per/olo udito , e rela Piante 5 ‘vi annotai que/le poche, ma rare oſler
zione, agmſh di Banditore, che riferiſce Je fat -vaziuni preſe da Autori gra-oiflimí, ed alcune con
tezze , e l'effigie degli ‘Domini , che tal’Ora mai i! proprio ”ſo ſperimentate . Gods' Lettore qaeſta
hà *veduta: Onde po/ì ogni sforzo di ottenere Ia mio fatica ricorda-*vole della ſentenza di Galeno
cognizione ”ſuole di efle , ed avendo ciò ottenn— al lib.2- de Medie. ſecondo i luoghi al cap. r. da un.—"In-4--~I-:óI—-—~A'
to , mediante la lezzìone degli Antichi, e'Moder-Î *ve dice . Difficile eſt , ut qui Homo (it , non in
m' Autori , e 1a frequente inſpñzione ſlitta in dì— multis peccet, quzedam, vìdelicet, penitu’s igno
yerſi tempi nel/i Campi , Colli, Valle , .S’eloe , e rando a qmdam vero male indicando , à: quah`
Luoghi palndoſi-;mi poſt' aſcrivere il preſente ln dam tandem negligentibus ſcrípcis tradendo .
Arbore di Giuda delli Manipolienſipnelli Col
A.
li Farneti-ani, detti di Madama, copioſo .
Beta volgare . Abete ſemina di Teoſr. del . Agrimoniodell’Officine. Eupatoriodi Dioſc
.A Cluſ. del Bad. naſce nella più altffiParte e de’ Greci , del Mattiol. Lobel. Gio: Beguino_
della ſelva Farneſiana , detta di Madama. Colon. ne’ campi .
Arbuto de’ latini . Comm-o di Teoſmii Dioſc. Agrimonio adorato . Eupatorio odorato , ed
e de’ Greci : il frutto di queſto Arbore è il Me aromatico del Colon-nelli Colli Farneſiauip è più
mecìlo de' Greci , el'unado di Plin. Ceraſo ma efficace dello ſuperiore .
rino del volge , è frequente nel Colle di Mario . Aſſenzio tcnuifolio inCano . Aſſenzio murale
Alno volgare del Bluſ. Alno con la foglia ro del Volgo , ſopra i muri antichi .
tonda viſcoſa , e verde di Gio: Beguin. alle Ripe Anagallide del fiore roſſ0.Anagallidc maſchio.
del Tevere, e víCino alle acque . ll Legno di que— Corcoro di Teoſr. Caterva , e Nicandro , dell’
flo Arbore poſto nelli fondamenti per palificata Anguil.Guillan. Bad. Magia di Marcello Em ,W—-,-_— _-_._

in*ſuolo acquoſo dura eternamente 5_ ancorche pirìco , perche ſi crede , che vaglia contro i :na
ſopra certa prelio divenga carioſo ~. Vedi Vitru leficii ſoſpeſa nelle caſe , ſi hà vicine alle Rrade .
vio , dove tratta della materia de’ legni , e lo Anagallide del fiore cnr-chino . Anagallide feñ,
Scaligera nel Com. ſopra Teoſr.de canſ. plantar. mina, ne’ Colli ſecchi, e ipeſſo afiieme con la ſu.
{ib-l, cap.6.che rendono di ciò la cauſa . riore .
Alaterno , ſopra i muri antichi della Città . Anagallide acquatica con foglia longa- 33*“:
e l’un*:
INDICE DELLE .Pi-ANTE NATlVL
bunga de' Tedeſchi. nelle rom, acquoſe. e' Aſi-ro altro con fiore glalimdetto Oral”: Cbrìñ'
"’:ÎÎ
-:r-ù_— Angaliide acquatíca con ſoglia rotonda i e ſti: il preſente naſce in luoghi ombroſi z ma il
\ fiori bianchi del Label]. Samolo di Plin. del Va ſuperiore vicino alle ſtrade , e nelle margini de'
i lerando. Aliiina, e Coclearia del Guilland.in iuoz prati. Aſtero apulo del Colon-copioſo ne' Colli
N ghi arenoſi d ed umidi de’ Colli farneſiani. Farneſiani . -
Ariſtolocia rotonda, ne’ Colli. Attrattile vera di Dioſc. e Teoſr. del Colon. e
; \ Ariliolocia Sarmentoſa ſaracenica , appreſſo del Bod.qneſta pianta ſi diſtingue dalla ſeguente,
\ / i canneti. e Siepi di Ponte molle. t perche tagliata per traverſo diſtilla dalle fibre , o
Antirrino maggiore di Dioſc. Geocepbálio” nervi del gambo un umore ſanguigno, con quale
di ApulGO-Perche il ſeme rappreſenta la calvaria nota il Maeſtro de’ Botanici Teofr. e dall’Arcana
dei Cane . O: Leoni: di Columella, e capo di Vi la diſtinſe .
tellodel volgo, ſopra i muri e Acarna di Teofr.Arorna di.Plin.dei Colon.Car-‘
Antirrino minore con fiori bianchi di Teoſr. lina ſilveſtre degli Botaniciaa differenza della Car**
di Plin. Antirrino Silveſtre del Dodon. Bitetlma linaiche è il Camaleonte bianco di Dioſc. queſta
di Dioſc. del Bod. ed altri .ne’ luoghi aridi . tagliata da'netviſtilla un ſucco lattaginoſo aven
Altea officinale, Malva paluflre . ibiſeo. Mal do d’ambidue fatta eſperienza nel principio di
vaviſco. Biſmloe. ne’ prati umidi . Maggio ne’ Colli della Caffareila-dove naſcono.
' Alimo ſrutticoſo del Cluſ. Portulaca marina Aſparago ſilveſtre con foglie ſottili del Mae!
del volgo vicino a Oflia . tiol. ne’ Colli. ì’
Alſine maggiore. alle ſiepi ombroſe . Atriplice ſilvefire latifolia , appreſſo le vie .
Aiſine mezana Morſe: Gal/imc, eCentone del Atriplice ſilvelire anguſtifolia .
volgome’ luoghi ombroſi , ed umidi . Atriplice iilveſtre con ſoglia di Poligono .
Alſine minore. con la ſuperiore . . Atriplice ſetida. Garofano del Dodon.VuIva.
Alſine íetida di Gio: Beguin. Alſine nova del ria del Tabern. e Caſtor. Duran-tutte naſcono
Colon. intorno alle flrade . nelle margini delle vie, e d’intorno alle ſi‘epi .
Alfine incana . Miofizrir di alcuni, negli ifleſ Artemiſia erba di San Giovanni de’ Fiamm
ſi luozhi . ghi erbaJanì di GioxBod. perche il decotto di eſ.
Alſine tenniſolia, ſopra gii antichi muri. ſa ricrea grandemente li piedi de’ Viandanti
Alſine ederacea . ne’ margini de’ campi . firacchi dal viaggio, alle ſiepi D e margini de’,
Alſine con foglia di Camedrio , ne’ medeſimi Prati .
luoghi . Adianto volgere . Cape] Venere officinale, in
` Alſine con ſoglia di Veronica di Gio: Beguin. luoghi umidi. ed ombroſi .
ſopra muri . Aſperula pratenſe .
Alline Acquaticame’ fonti, ed acque pal uſtri. Araco latifolio del Dodon.0rabo latiſolio con.
Alliaria del Mattiol.di Giozfieguin. Per Aſia-v'. fiore pavonazzo i e bianco dei Cluſ. Galega def
Pandettarii. alle ſiepi . boſchi di Gio:Beguin.ne’ Colli boſcoſi Farneſiani.
Alcea volgare» ne' prati. oltre il ponte molle .
Alcea con foglia cannabina , ne’ campi . Acanto. Branca Urſina ì nella ſelva Farneſia
Aſtragallo con ſilique grandi cornicuiatefflve." na; è copioſo nell’Amfiteatro di Veſpafiano, det
ro Ediſaro grandeinegl’ombrolì Colli Farneſiani. to il Coliſeo .
Aglio Silveflre . Elajbj'caradafl, cioè Cervino. Acanzio del Mattiol. Dodon. e Label. ne'
Aglio di Dioſc. di Bod. e molti altri . ne’ Colli, campi .
oltre il ponte molle . Anemone latifolia. ne’ prati. e Colli Farneſia.
Aglio ſilveſhe ‘I che porta i fiori , e Ci poliina ni copioſa .
effieme nella ſommità del gambo a ne’ Colli om Agilope. ne’ campi .
bmſi di acqua traverſa : l’Aglio è potentiffimo Agilope alta ſimile all’Avena. negl’iſteflì luo.
antidoto contro il Veleno , come Vuole Dioſc. ed g hiAro
. volgare, alle ſiepi . i
Aezio , e l’eſperienza.” ne accerta 5 ma il trop
po uſo ne’ cibi è grandemente dannoſo . ed Ar Asfodelo maggiore ramoſo Hajlula regia di
nulfo Imperadore mori di morbo pediçulare, co Plin.cento capi del volge, ne' Colli fuom la Por
me riferiſce Crane. in biji.ſax. ”5.3. cap.;. per ta di San Pancrazio .
ſoverchio mangiare Aglio . Acetoſa volgare officinale . Oxalidir de’ Gre
Apio paluſtre . Apio officinale . Eleo ſelino ci, ne’ Colli oxnbroii del Pineto.
di Dioſcniei Lobel.Dodon. e Turn, ne’ foiìì d’ac Acetoſa cö foglia d’ocimo.Atetoſa ózcefalxflra
qua . del Colon. copioſa ne' Colli arenoſi del Pineto.
Aſpleno. Scolopendrioacktaraca del volge” in Acetoſa piccola con foglia auricolata . Oxa
luoghi umidi ombroſi . iide minore lanceolnca di Gio:Beguin.ne’medeſi-,
Aparine , Philandhrop”. di Dioſc. [appago di mi luoghi
Nin-Philereriunó* Philijiion. d’lppocrate, e Ancuſa aſpra con fiori turchini . ne‘ Prati vi*
Galeno, dei Bod.alle ſiepi . cino al ponte ſalato , e ne' prati non molto lon—
Aliero giallo con foglie rigide attorno il fio re tano dalla Baſilica di S. Paolo .
di Gio: &gain-Micro altro attico del Mattiol. Ancuſa liſcia con fiore bianco . Ancuſa ſimi
Bubonio 9 ed lnguinale. perche ſoccotre alle in. le ai lithoſpermo dei [Abel-dei Ceſalpin. ne‘ cal
figmmëzioni, e tumori deil’lnzuine . cinacci antiçhi .
Avo
:Winner-*31101.0 ROMA-nor"
* 'Avéna flerliel Bromorſibeſtra , altera feſta— Bellide mezaname’ medeſimi luoghi. z
'ca, ne’ Prati . - . 1.. Bellide minore volgare . Fior di Primavera-c
e"Aſaca del Dodon. del Lobei. Orabanche di margarita del volgomeñ’ pra-ti a tutti ’nota . , 1‘
*Teoſ- di Gio: Regolo-alle ſiepi ,- e ne’ margini de’ Bellide gialla con foglia laciniata , ne’ campi.
ñfi_
Campi- - -.~ - ~ - ,, * cioè Criſantemo del Dodonmelle margini' di eſſ.
Alchimilla minima montana del Colon. Per Bellide altra gialla; altro Criſantemo: ne’ hic-.L
ebpíer degl’lngleſii del Lobel.Safiifraga piccola r ghi ſui-letti . . z. a ,… `i
perche efficacemente muove l‘orina , e calcoli 5 Bettonica con fior ‘roſſo . Ceſſnmé- Pſicom
queſia piccola pianta naſce copioſa ne' campi phon di Dioſc. e Plin, Vettonica Cord- negli omv.
dell’antico ſepolcro, dal volgo detto la Sepoltura brofi Collifarneſiaui. ~ e* . : L _7
'di Neronemà‘la Camomiila, e non molto lonta Borſa Pri/lori: major , nelle vie, e perle pizze',
no dalla Baſilica di S. Paolo e lì trova dalla metà ze non frequentate. e
di Aprile ſino a melo Maggio . . .I x Borſa Paſian': mirror. ne’ medeſimi luoghi .‘
ArmerionGaroíano ſilveſtre ne’ prati ſecchi. Borſa Pollon': perſolíota di GiorBeguiuſſl-aſz
Armeria, o Garofano barbaro ſilveſire con ſo pi piccolo del Cluſ. ſopra imuri antichi‘. i ' ñ-.ñ-_ñ
_..

glie di Gramignav. ne' Colli del Pineto. ,- Bieta ſilvelireznaſce ſpontaneamente nelle .Vi-f
~ Armerio `, o Garofano minimo de’ muri . .Tu gne , emargini de’ campi. - e :w ".
nica minima del Delecamp. Emorroidale delli‘ Blito volgare, appreſſo le Grade. ~ ~ e' f

Aldovrand.perche da queſto Autore era uſata per Braffica ſí l Veſire perfoiiata del Dodon.del Card.
.fermare il ſangue d'eſſe, ſopra gli antichi muri. Perſoliata ſiliquoſa di Gio: Beguin.alle ſiepi.
l‘aáwioola morir delCamerar. ne’ luoghi alti . Baccare de’ MonſPelienſi del Label. Coni”
arenoſi . *- - ~ maggiore del Mattiol. ne’ boſchi,e ſiepi ornbroſe.`
Adani: del'Mattîol- Heronrem” del Dodon. C.. . . ., -.
` Camomilla roſſa -, e Cotula roſſa del Geſner. ne‘
campi ',- ë‘ ſpecie di Ranuncolo ,quali due ſegni Ape] Venere/è detto-così dal tingere,e render
tr‘a tutti gli altri ſono di grande efficacia in di leggiadri i capelli,ſalſamente ſuppoſti ſimi
moſirare ſotto di qual gene-*reſi debbaîannovera li a quelli di Venere . Adianto di Dioſ. perche
ra la pianta , come apertamento‘ſivede in dive:. aqua: roſpo” ſecondo Plin. , e Teoſr.Pollitricofl
ſi generi di Tlaſpi , Convolvoli . Geranii , Ra de’ Greci, e Gal/irricomdal tingere,e ſar creſce-
nuncoli "Linarie, Tragopogonl, Geroſani, Lin‘ re folti i ca pelli-Gocinnalir terre-.erfofltiom de'
cidi. Trace…, Cilii' , 'quali, ſe bene ciaſcheduna Latini, li truova di due ſpecie bianco, e nero,ne’
nel ſuo genere diſſoriſca dall’altro . per la forma luoghi umiìdired ombroſi. ſuol naſcere‘fin’anche
della foglia. nondimeno, porche convengono nel dentro i Pozzi . C '
fiore , o ſeme dovuto . ſotto quel genere ſono ar-` Conſolida maggiore con fiori gialli pallidi J
l‘allati . ’ alle ſiepi . .
Androſemo maſlimo ſruttiſcente . Climeno Conſolida maggiore‘ con radice tuberoſa dei
dell’Angull. del Geſner. Clim’ono degl’ltaliani, Lobel.alle ſiepi ombroſe, ed umide.
dei Lobel. di Gerard. Erba Siciliana del Tabern Conſolida mezana con ſiori turchini. Bagni”,
di Geſner.ne’ Colli Farneſiani . , ne’ Colli ſarneſiani, ed umidi copioſa.
~ Androſemo bifolio acta-ne’ Colli del Pineto; . Conſolida minore volgare, Prw-lella , ne’ luoz
Ammio maggiore di Gio: Beguin. Ammio del ghi ſudetti, ed alle ſiepi ombroſe . `
Fuſch. Ammio volgare del Dodon.Amtnio felino Conſolida minore altra con foglie laciniate, o
del Tabern.alle ripe. fiori bianchi , o carnei , ne’ Colli.
Agerato volgare de’ fiori gialli . Eupatoriodi Con’ſolida regia . Delfino del Cluſ. Sperone
Meſue , del Trag. Geſner. Mattiol. Label. nella di cavaliere, e Calcatrippa del volge: ne’ campi.
ſommità del colle; ma copioſamente ne' Colli Cinogloſsa volgare. Lingua di cane,alle ſiepi .
maritimi . Ciclamine con foglia ederacea . Artanita offi
Alga capillacea . Conſerva Plín. del Lobel. cinale . Pane porcino D frequente nella ſelva
Auguil. Gerard. nelle acque , che pigramente Farneſiana, detta di Madama .
ſcorrono i Cameptiſide . Ajuga 1 juva artetica , in luo
* * Bo ghi ſecchi arenoſi .
Cameptiſide moſcata con foglie denticulate
B Orragîne . Bugloſſa di Dioſc.Eflpbo-oſi›ro”ñdi di Gio: Beguin. Antillide ſeconda di Dioſc. del
Plin. Lingua di Bove a e Borragine del vol Dodon.Antillide cameptiſide del Cluſ.]u va mo
go, ne’ prati . ` ſcata de’ Monſpelienſî z del Lobell. negli aridi
Buglollà volgare officinale . ne’ margini def Colli farneſiani .
Campi. Condrilla tubeeoſa . Condrilla ſeconda di
Buſtalmo ſeniculaceo di Dioſc. del Deleca mp. Dioſc. del Colon. Cicoria ſtrumoſa del Miconio.
del Colon. Occhio di bove z vicino alle ſtrade , e Emorroidale di Caſiore Durant. così detta non
ne’ prati . ‘ tanto per la forma della ſua radica, quanto per la
Buſtalmo del Mattiol. Cotula terza gialla del fHCOltàIClÎe hà di placare il dolore di quelle vene
Dodon- alle ſiepi , e margini de’ campi . tumeſate, con tuſa la ſudetta radica , ed applica
Blattaria con ſió'ri gialli”: pallidime’ prati. ta : Heróa Str-idolo , nell’Amfiteati-o di Veſpa
Bellide maggio remo’ Colli farnefiani . fltugo çopioſa, e nelle margini delle ombroſe vie:
p 3 — Con—
XNDICE'ÎDELLE PIANTE NATXVE`
condrilla viminea del Label. Condr-illa pri non ſolamente Aponenſe z m‘a Averroe_ ofl'ërvò;
marii Dioſc- dei Colon-ne’ campi . e li moderni hanno inventato l’ Empiaſtro di.
Condrilla alta viminea , nelle margini delle quella . efficaciffimoin riſolvere , e mollificare
’MV’
yie . li ſcirrhi della milza I ed altri tumori z ma que
Condrilla maggiore incana . Condrilla prima ſto baſta, non eſſendo di qucſto luogo il decidere
di Dioſc. del Dodon. del Clnſ. ne’campi . qoeſtioni ._ . ~. 7
’ Condrilla minore, nelle margini delle vie. a Cardo di bianche macchie notato, ne' Colli.
cicoria veflìcaria con il fiore giallo del Colon. Cardo latteo del Matth. Cardo laucogrnſſo del
ne’ prati. 3 Dodon.Cardo Maria del vol gomelle margini-dela
Cicoria filvelire volgare.Serír pian': di Dioſc. le vie -
Intibum crmticrzm di Plin. ne’ campi o e prati Cardo di bianche macchie notato con fiori
tutti frequentìfiima . gialli . Card”: crrſanbemm del Cluſ. Scali.
Cocomero ſilveſtre , ne' margini de' campi, ed mo” di Teof. del Cluſ. affieme con il ſuperiore.
appreſſo le vie . '\ Cardo liellato . Spina ſolfiiziale prima. Hip
Calta volgare . Calta de’ Poeti . Calendar/a, yopbaſtum di Dioſc.vdel Colon. Calcitrappa` de
Fior rencio , e d’ogni Meſe I è di facoltà ſimile volgo; nelli prati ì ed a canto le vie .
alCardo Benedetto r e li fiori ſono cordiali. e caz Cardo con foglia di Sonco di Gio: BeguinL’a”
pltali e ne’ campi. da”: ddanotbor di Teofr. del Label. e del Colon.
. Clinopodio con foglie d’Origano di Gio: Be Aſtone,e Stoyone del volgo.alie ripe del Tevere.
guinmegli aridi Colli. Cardo con fiore di lacca. nelli Colli . .
Celidonia maggiore . Hirrmdínarìa major Card”: pub-avant”: di Tech-.del Tabern.del
alle ſiepi - ~ Delecamp. nelli prati farnefiani . .- ;
Celidonia minore . Him utilitaria mimmlle Caldo pratenſe del Tragmelli prati o
fieSparofulflria
i. minore z quella ſi deve annovera. Cardo eriocefalo del Dodon. del Gluſ. Car-i
do tormentoſo del Label. Corona fratmm delli
re nella famiglia de’ Ranuncoli, avendo i fiori, e Botanici- alle margini delli prati . y
ſeme di Ranuncolo I eſſendo di qualità anche Cnico ſilvelire del Cluſio. Cartamo turchino .
diffimile da quelli; nel fin e di Febtaro fioriſce in nelli prati farneſiani . ì.,
ſuolo umido, overo fancoſo . Convolvolo maggiore-8mila” liſcia di Dieſe.
Circea maggiore con foglie .di Solatro di Gio: del Mattiol- Gio: Borl- juſone di Teoſr. e Ligu
Beguin- Circeo later-iam del Lobel. del Gerard. ſtro delli Poetidel :nedeſimo Bod. alle ſiepiom.
Lappa filveiire del Trag. Erba di S. Stefano del broſe.
Tabern. Ocimallro verrocario del Geſner. nella Convolvolo minore . Volubile minore del
Selva Farneſana . Trag. Hal/i” ciſlampelortdi Dioſc. del Mattiol.
Camedrio officinale , Triſſagine . Wrciola. Villuchio minore del volgo , alle margini del,
del volgo i ne’ campi a e Colli . le vie . -- ~- . I v e
Camedrio unicaule ſpicato di Gio: Beguin. Convolvolo minore con ſeme triangolare ,di
Triſſagine unicaule Apulo del Colon. ne' ,Colli Gio: Beguin. Elſine Criſampelor di Dioſc. Volu,
del Pineto . bile mezana, e convolvolo negro di alcuni . Cri-,
Centaurea minore con fiori roffi 1 o bianchi , ſampelor con .effigie di Atri plice del Label. ſi tro
Liàadion Plin.FeI›ri/`ugo per la facoltà in diſcac. va l’Ancunno nelli prati Farneſiani. '
ciare la febre. Faber”: ne' Colli Farneſiani fre. Convolvolo con foglia di linaria di Gio: Be
qnentiſiìma . . guin.Volubile terreſtre del Delec. Elſine dritta
Centaurea minore perſoliata con fiori gialli del Giul- Cantabrica di Plinio da alcuni o nelli
del Tabern.del Cluſ. ne’ medeſimi luoghi. Colli Farneſiani- . - .z'
Centaurea minore nuova con fiori gialli del Caucalide volgare, .vicino alle ſiepi . 3
Colon. ne’ luoghi ſudetti; ma rara . Caucalide con ſeme echinato alli _nodi del
Cipero del Manic-l. ne’ canneti , e ombroſi gambo di Gio: Bagnin. nelli campi. e e a canto
margini de’ campi. ‘e Vle o " '
Cipero . Gionco odorato del volgo , alle rive Cerinte di Plin. alle margini de’ campi.
dell’acqua . Cruciata maggiore ,ſimile alla Rubia , alle
Canna paluſh-e. Canna vallaeoria del Lobel. fiepi . ~
Ananda phragmìter di Dioſc.e d‘ lp potrate lib'.de Crociata minore delli muri del Colon-alii mu
Hemarroid. in luoghi umidi della ſelva farne, ri antichi .
fiana . Coniza maggiore di Dioſc. Conizz maſchia di
Calamento volgare, nelli campi . Tech-Con izamaggiore vera del Label-Pubblica;
Calamento montano , nelli Colli ombroſi far. ria del volgo. nelli Colli copioſa. y
neſiani . ` Coniza mezana con fiore di Aſtero giallo del
Cicuta maggiore nel“ prati della Caffarella i Match. del Dodon.Coniza terza di Dioſc.delL0~
{ù opinione comune degli antichi Medici la Ci~ hcl.diGio-.Beguin. Coniza d’lppocrate r del Sal
cuta Per il gran freddo cauſare gli accidenti de maſio; e di Giozfiodl Coniza ſetida del valgo
ſcritti da Dieſe-ma appreſſo i moderni ciòè revo. in luoghi umidi.
cato in dubio ..e non ſenza ragione,ſencencloſi in Coniza con foglia anguſta . Coniza minore di
quella nel guſtarla manifcfia acrimonia . quale z Dioſc. del Label. Coni:: ſemina di Teofr. Coni
za
DELzSUOLO ROMANO."’ '.
14 d’Ippomtſie noli”; Non ſenza cauſa ſiimo
Caſſia poetica del Label. Oſiride frutticoſa
elſe: quella la Coniza ſetida d’lppocrate libro z. bacciſera di Gio: Beguln. nelli Colli .
de moráír Maliemm num. 108. poiche con il gra~ Citiſo ſpurio r nelli medeſimi luoghi .
ve odore o con il quale ſupera le precedenti a ſe Coluta ſcorpiode minima del Lobel. Polvzaó
riſcc il capo , ed in provocare li meſttui tutte ”Valentin del Cluſ. ſopra le mura della Città.
l’altro avanza, nelli prati farneſiani a e Colli del Colutea veſicaria.Colutea dl'l‘eoſr.del Mattiol
Pioeto,l'Autuuno aſſieme con l'altre (i trova fia' Lobel.Delecamp. Dodon.ſalſa ſiena : nell’Amfi
rrta . . teatro; ma copioſa ſopra l’antichemura della
Ciſano minore del Martial. Cijano di Plin. Città trà S. Giovanni r e Porta latina .
Flo: frammtia Bruni. Papavero ſpumeo di Dio Caſtagna arbore , il ſrnttoè la Ghiand—a Sar.
ſcor. del Colon.Battiſerola, fiore alíſio, e fiore di diana, Euboica r. e di Giove_ degli antichi. nella
S. Zaccaria del volgo , nelli campi. e vicino al ſommità delli Colli ſatneſiani.
le vie, ma di rar-0,.» Ceraſo ſilveſtre , nella ſelva farneſiana .
Campanella de’campi del Dodonc doit-'María Cerro- nel medeſimo luogo.
del Silvio, di Geſner. Gio: Beguin. Ombrícbi , Colchio con fiore purpureo . Eſemero letale
delli Fiamenchirdel Label. Viola ſenza nome , e di Dioſc.di Teoſt.7.aſſarano ſilveſtre per la ſimi
quiquangolare di Tabern. Mazza ferrata del litudine del fiore , e Caneca delli villani , per
Cortuſo . Specchio di Venere. nelli campi. che data la radice a mangiare a cani gli uccide s
Campanella con ſoglie di urtica di Giotseguin. All’Ermodattilo officinale pianta congenere dell’
Drachello del Dodon. Cervicaria 1 llvularia del Anguillat. Cord. Gio: Beguin. Renod. Zacut.
volgo. perche ſoccorre alli aflëtti di quelle parti. nellí prati umidi l’Autunno. \
nelle ſelve , e luoghi ombroſí . Corno . Ctognale del. volgo 1 nella ſelva far
Campanella con ſoglia di Raponſolo a overo neſrana . .
Raponſolo con fiore grande del Calamnelli ſpi— Corno femínaffiirga Sanguineti di Plin. San
neri, e ceſpugli. guino del volgo 1 alle ſiepi r e nel luogo ſu
Campanella minima . Erioo , e Raponſolo detto. \
minimo del Colon. ſopra i muriantichi . Cameſice di Dioſc. Delecamp. nelli campi r
Camomilla officinale ; Genere di Ancemido evicino alle vie. ,
di Dioſc. del Dodonmelll colli . Croco anguſtiſolio verno ſecondo del Cluſ.nel
Camomilla ſenza odore.Cotula non {acida del li Colli ſarnefiani .
Dodon. alle margini delli campi. Cecio ſilveſtre. nell’Amficeatr-o, e Colli.
e Cimbalaria ,ſopra i muri . Critmo primo del Mattiol-Fenocchio marino,
. Cardamine maggiore montanamelli Colli om e Erba dl S. Pietro del volgo , ne’ prati.
broſi ſatneſiani . Critmo maritimo ſpinoſa ſecondo del Martial.
Cardamíne minore, ſopra i muri r e margini Paſtinaca marina del Lode-Luc’ ſUdetti luoghi.
delle Vie a Ctitmo maritimo con fiore d’Aſtero ſecondo
Clematide daſnoide minore. Vinm per-vinca del Mattiol.vicino a Offline Porto Romano, tut
di Plin.Clematide prima del Mattiol.Provenca . ti trè ſi trovano .
e lavarla prima del volgo, nella valle dell’inſer Cinqueſoglio ſerpeggîante , Pentafilone vol-y
no, e nella ſelva ſaneliarra . gare officinaleznelle margini umide delli prati.
Clematide daſnoide maggiore. o latiſolia r m Cinquefoglio dritto . Rentafilone dritto. nel,
glì ombroſi Colli di acqua traverſa. li Colli.
Clematide terza del Mattiol.Atragene di Teoſr.
dell’Anguil.Vlcc ſilveſtre del De'lecamp.Vite iìl— D.
veſtre cauſtica del Geſner.Vitalba , e Viorna del
volge, nelle ſiepi . D Auco filveſtre volgare di Gio: Beguln. del
Giflo ſemina con l'Ipociſtidernelli Colli fame Cluſ. Paliinaca ſrlveſtre , oveto Stafilìno
ſiani r e del Pineto . delli Greci, di GimBeguimPaſtinaca della ſoglia
Cillo umile con ſoglie di Maggior-ana. Panace ſottile di Geſner. di Dorian-frequente nelli prati.
chironio del Mattiol.Heliantémom cioè fiore del Dauco primo di Dioſc.ſecondo di Pimdel Col.
Sole . Conſolida aurea delli ’Tedeſchimelli Colli. Apio peregrino con ſoglie ſuhrotonde di GiozBe
Ciſto umile con ſoglia di Timo . nelli Colli guin. Selio peregrino primo del Cluſ. Saffiſraga
ſecchi farnofiani . terzo del Ceſalpin. alle margini delli prati .
Ciſto annuo. He/iantemo” con fiore macchia Dauco con ſoglie di Viſnagia , nelli prati dl
to del Colomnelli Colli ſarneſiani. e del Pineto. Ponte ſalaro .~
Coronopo del Revel. Nafiurzio verrucoſo di Diſpaco ſilveſtre maggiore z labro di Venere,
Gio: Beguin. Corno altro di Cervo repente del perche nell’ala delle ſoglie vi ſi raduna l’acqua
Dodon. nelli prati umidi. ' piovana , che alcuni lodano per ſcacèiare le Ver
Cappato, ſoprai muri . ruche , oporri , ſe ſi lava alcune volte le mani
Corilo ſilveſire di Gio: Beguin. del Trag. del con quella verga di Paſtore a e Cal-do di cava
Mattiol. Noce avellana ſilveſtre del Buſch. del macchie del volgo; nelli prati umidi, e vicino
Marcio]. Noce pontica di Dioſc. Noce eracleoti alle ſoſſe . Dentro a capitelli ſpinali di queſto
ca di Teoſr. Nocchio del volge a nelli ombtoſi l’Autunno ſì trovano alcuni vermi lodatí da
Colli Fameſiani. Dioſc. per amuleto nella quartana r alle“; P"
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PſAÉÎſiN’T-'E’N'ATÌVE
INDIGE‘ DEEEE’
'ordinario ſi trasformano in Moſche , ed alle òol— 'ì Perche ‘li ſnoi frutri, e ſucc‘o‘de‘lle foglie bah
‘te 1 benche di raro . in Farfalle . no ſacolri"ü`ìpercurbare l’a-mente a qual coſa
Draba volgare. overo Arabica del Matrici-al Dioſcor.—al Lióa. cap. r 70. dſſMateria Medica,
le margini de'Campi . ‘ ‘ .) e al Lib.” -Pa-máilizzm . e‘Pl'urar-co nel Líó «gi
Dente di Leone . Taraſſaco officinale . Capo Synzfoſî qfldſt.ficmld. -ne laſciarono ſcritto alla.
di Monaco , e Piſcia letto del volgordall‘afi'ecto, PGſtLſltà'ÒÎ, c .". "b f,‘; v _ r ' ’i … '

"che fiegue a chi ne‘mangia le radici, nellipraci - * Elice arborea -non ſpinoſa-a Smílax Arc-adam
Dente di Leone con radica di Aſpodelo di Gio: di Teoſ. nella ſelva ſarneſiana , e colle di Mario;
Beguin. Dente di Leone delli-Mouſpelienlì r del queſt’arbo‘re con l’abbondanza Proíluflión’e- delle
Dodon. Cicoria Coſtantinopolitana dei Matrici. ſue ghiande preſagiſce l’Inv‘erno aſpro i' "e temi
nelli Colli , e prati , e ſopra le mura della Cit-cà peiìoſmcome fi hà appreſſo Teoſr.OPrz/`c.deſtg”i5
yicino alla Porta di S. Paolo. . ' —- ² temprſtatnm, e Araro lo ſpiega con queſti verſ.-"
Dente di! Leone con fiore di Tragopogo n'o .Hi/ice: quidem frequenti: glandír non pa.
Scorzonera . o Viperina Italica , e Caſh-Kane ì. H)ferrari: . ”lanciare
ema” `certè - ' [bien:
* -
a Hand lewis.
di Caſt.Duranc.dall’aurore lodata conero veleni.
e morſi di cane rabioſo , e perciò. chiamata con t‘er inmleſc‘mtem . ì - ' '
tali nomi , nelli Colli ſecchi del Pineto de"Siz' ‘ ETeooe'nel comm t. 'di autorità di Plutarco*
gnori Sacchetti . rie apporta la ragione; quali vedi ., Z)
Driopteri del Dodon. Selce Montana maggio Equiſeto,o (Banda equina gioncoſa, ne’ Luoghi
” , overo Adianto bianco con ſoglia di filice ‘di ſecchi. - ² ~ ` ' '-
GiozBeguin. nelle pierre umide z e luoghi om. ~ Equiſeto, o Cauda equina aequarica con' ion:
broſì . ~ ghe ſetole, alle foſſe acquoſe . — ?i
Driopceri negra del Dodon. Adianto negro of. Equiſero , o Cauda equina 'acquatico ſetida.
ficinale, nelli Colli ſelvoſì umidi'farneſiani . ſotto i’acque repenti di Gio Beguin.EquiſerÒ 'con
Digitalecon fiori piccoli gialli.erbacei di Gio: ſoglie ſimile al Pino di Plin. nell’acque peluii’ríé
Beguin.Eſemero non mortifero di Dioſc.del Co Elatine con ſoglìaſubroronda di Gio: Beguin.
lon.in luoghi ombroſi delli Colli fameſiani , che Elatine-maſchia di Gio: Beguin. Veronica ſemi
-Î-ñ. .-
guardano il Sertentrione . na del Fuſch. del Mattiolmelli campi ſecchi“;
, Elarine con ſoglia in forma di ſaerca di Gioé
B. Beguin. Elatine ſemina con- ſoglia angoloſa ‘ di
Gio: Beguin. nelli medeſimi luoghi . ñ~
Chio volgare, Alcîbiaco di Micandro . Buſ ‘* Elleborina latiſolia montana . falſa orchirſe g
ſola lìlveſtre del volgo . nelli prati. e cam perche ha fiori di Orchide , o Tefiicoii , ſillabe..v
l. . rina , perche ha ſoglie ſimile all’Eliebor-o bian;
Echio con fiori grandi purpureilicopſir auge co: fu navata dame in un boſco di una vigna
lira del Lobel. nelli campi 9 e nell’Amphireatro contigua alla Chieſa dis. Pancrazio, del meſe dì
ccpioſo . Maggio, eſſendo già sfiorita a onde non porci 0ſ
Echio , minimo Scorpione , perche la ſpica de’ ſerva rei ſuoi fiori .
ſuoi fiorerri celeſti è ſimile alla coda de’ ſuderti ì* Elleborina altra anguſtiſolia , o ſeſia del
animali . Attricula muri: del Mattiol. nell‘umi Cluſ. dalla ſuperiore difieriſce maniſeſtamente ,
de margini delli campi . . nè meno in queſia porci oſſervare i fiori nella ſei..
Echio con fiore bianco , ſopra l’antichi mu va Farneſiana , ambidue ſono rare vicino a
ri; tutti gli Echíi ſono aleſliſarmacise’l ſucco de Roma . -
puraro è efficace nelle fabbri maligne, come an * Eline Dioſcor. Parietaria.Vetrai-ia del Voi.
cera il ſeme; che muove il ſudore . go, nelli muri .
" Edera terreſire . Obama-ci”: Antiquomm del r Eiitropio maggiore . Verrucaría, perche ap.
Trag. Fuſch.Dodon.Lobell.Ceſalpin.Corona del plicata a’ porri.li diſſecca . Scorpuiro di Abſirto
la Terra . Edera piovana delli Tedeſchiaall’om— di Gio: Beguin. a canto le vie .
broſe ſiepi delle vigne nella ſtrada 9 che dalla :- Elitropio rricroceo di Pliniofllel Cluſ.del Lo.
Chieſa detta 1 Domine qua *cadi: , conduce alla bell. Elirropio minore , o vero picciolo di Dio
Caffarella, e fuori della Porta maggiore. ſcor.dei Bodeo . Le bacche, o capſule trianculare
" Edera ſterile, overo filice , nelle ſelve . flricace a panni o o carte le tingono di colore cor
ì chino elegante = nelli Colli Farneſiani nel fine
Edera arborea di Gio:Beguin.Edera corimbi
fera del Lobell. ſopra i muri antichi : quella d’Agofio ſi trova con le bacche mature .
pianta ſu dalli Antichi non ſenza cauſa dedicata Eufraſxa maggiore purpurea del Colon. Buſi-ao“
a Bacco,di che ne fa reſiimonianza Ovidio [ib. g. fia altra del Dodonmelli Colli,e prati copioſa
fqflar. come ſiegue con ii preſenti verſi . ; Lufraſia maggiore con nglia nnguſta , e fiore
Cam [ze-dem bdc ciflffa eſt . Hedera gra giallo del Colon. nelli Colli dei Pineto l’Antun
nſſima Bacco . no ſi trova fiorita .
Here' qyoqm' car ita ſit dice-re , 7mila ma Eufraſia minima verna del Colon. vicino` al
fa efl . luogo, detto la Sepulrura di Nerone , copioſa il
'Hffiades Mmpbar a peer-um quei-ente ”0. meſe d’Aprile .
Aerea . * Ebulo VOÎgal'e›OVero Sambuco erbacee di C'îOZ
HM" fronde!” çzmir aPPq/Ìfzflg’ fera”: .. Beguin. Gameacce 1 cioè umile Sambuco . Peda
grin!.

,/,4
.-"ì' DELSUOLOROMANO- "

.grina perla virtù. che lia in placare idolorl po. " Filirea inciſoliaruell’Amfiteatro . ‘
dagrici . Nebbia del volge, accanto le vie-e ſiepi ‘ Filirea aoguſhfolia. ne' Colli del Pineto . '
-iu luoghi graffi. ’ Fenice di Bioſtar-.del Matrici-di Dorian-Gio
Eruca ſilveſtre con fiore giallo . nell’Amfitea lio del Ger. Hordenm maria-vm del Lobell. e
ero copioſa . del Tabern. nelli prati. e ne‘ margini delle vie.
Eruca ſilveſlre con fiore biencomelle vigne , e Fervola,ſopra ſalme muri antichi.
vicino alle vie . Primaria officinale del fiore roſſo 9 alle ſiepi-e
Bruca paluſtre. eletta Barbarea . erba di &Bao marginidelli campi.
bara del Trag. e Fuſch. al fiume detto la Ma Fumaría del fiore bianco, alle ſiepi ombroſe.
ran: . ` 'Finocchio ſilveiire, nelle vigne › e campi ſr;
Eruca paluſire minore del 'ſaber-n. Senape quentiliìmo .
paluiire del Gerard. alii rivi d‘acqua a e vicino ` Filice ramoſa maggiore volgare . Filice ſe
nl Tevere. mina di Teoſr.di Dick-;Avio di Columella. co
Eruca maririma con ſiliqua' ſimile alla punta píoſa ne’ colli ombroſi : la cenere della fiiice ab
dell’Aſia. di Gio: Beguin. Cairile di Serapione bracciata è atcilſima per ſare il vetro, perche ab
dell‘Anguillar.Camer-ar. vicino a Oſtia. e Porto. bonda di ſale nitroſo 5 d’onde ancora ne ſegue ,
Eringio marino, nel luogo ſudetto. che la radica lia molto efficace nell’oflruzzioni
Eringio campefire, nelli campi. e prati. delle viſcere .
Evonimo, e Tecragonia di Teoſr.Silio . Puſa. Filice maſchia del Mattiol. Fuſch. Dodon.
ro dal volgomelle Sìepi. e Amfiteatro copioſo. Label. Tabern. ed altri . ne' luoghi ſcivoli .
Eupatorio cannabino con fiore d' Origano . Flammula del Dodon. Clemaride. o Flammu
Eupatorio cannabino maſchio deiCerard. Enpa la reperite di Gio-.Beguin. Flommulàjo'm’r repen
eorio volgare del Matrici. Dodon. Euparorio te degli Botanici, nclli Colli ſecchi .
adulcerino di Gio: Beguin. Eupatorio d‘Avicen Fava ſilveiirc, nelle marginide' campi.
na , creduto dall’Anguillar. Geſner. Camerat Frailìno maggiore , nella ſelva ſarneſiana .
Erba di s. Cunigunde del Trag. alii ri vi e e foſ Fraſſino minore . Ornello del volgo. ne’ Col.
ſe acquoſe . li farnelìani; la Manna uſuale non eſſendo in
Euparorio cannabino con fiore d‘Aliero. Can realtà altro a che gomma diſtillanre dalla cortec
nabinu acquatica con ſoglia :ripartita diviſa di cia del tronco , e rami groiſi del Fraffiuo. ed Or
Gio-_Beguin-ſalſo eupatorio ſemina; ed Eupatorio no 5 eſſendo queſti arbori di calda , e ſecca m
ecquacrie del Dodou. Eupatorio can nabina ſa tura z non pub eſſere di così temperato qualità .ì
mina del Lobell. del Gerard. nelle ſalſe acquoſe come volgarmente lì crede : però nelle compleſ
e rlvi d‘acqua a nel principio dell’Aurunno (i ſioni , e inſermitì calde, e ſuſperra. quando non
tram fiorito . ſi corregge meſchiaudola con medicamenti reſri
Eringero minore . Senecio minore . e Spelli geranri, ed umettanti : l‘acqua delle verde ſcor
coſa del volgo- ſopra muri, e tetti . ze del Fraſſino diſtillatam utiliiiima nel calcolo,
Endivia ſilveiire del Trag. ?be/Fo” del Dele e lttero di eſperienza dei Trago , e meſſa in in
cam p. nelli Prati. fuſione nell'acqua tepida gli dà tintura turchina
Erica con fiore bianco , nelli Colli ſarneſiani. diluta come il legno Nefririco della nuova Spa
e nel. Pineto . gnax la facoltà del quale imita 5 quello z che di
Fl ce Plinio delli Serpenti 1 che più :olio ſi ele go
no di Paſſare per il fuoco a che per circolo atto
Erro equino del Dodon.del Delecamp. Ferro di foglia di Fraſſmo a è falſo per eſperienza fat-z
equina volgare. Acrratamlel Colon. Luna cane da molti.
ria minore di Calior. Duran!. Sſerra Cavallo del Fico iiiveſtre . Caprifico di Plin. ſopra muri.
volgo, della ſalſa opinione di quelloflhe lì crede. Pongo pratenſe . uelli prati.
che calczra da piedi CaVallini, li sferri . Securi Fungo porcino. Ammann'a delli Greci di Gio:
(laca montana con ſiiique ſimili alla ſola di ferro and. nella ſelva Farneſiana .
de’cavalll di molti Autori , nel colle di Mario. Pongo giallo . Galletti del volge , nelli Colli
accanto la ſtrada pubblicazil meſe di Maggio con farneſiani .
fiori , e ſilique ſi trova . Pongo ignario del Trng. Pongo ignario, Eſca -._a=çó-ñ-.-~

Filipendula volgare officinale . Enante di dettodel Ceſalpinmella ſelva farneiìana.


Dioſc. di molti. nelli erboiì, ed ombroſi Colli vi— Funghi varii Pernicioſi . Di qualſivoglia ge
cino al luogo. detto acqua traverſa. nere (ia il ſongo ſempre a e maligno , e nocivo ,
Filipendula , overo Enaflteccm con foglia di nocendo ſe non per altro 1 almeno perla viſcoſi
Àpio e nelli Colli. oltre il Ponte molle frequen tà ſua , dal calor nativo è inſuperabile z d’onde
tiffima - ſegue . che la Teriaca , e altri Antidoti nella cu
Fragaria con frutto roſſo . Rovo ideo ſenza ra non giovane 7 ſe non meſchiati con Oxìmelio
ſpina di Dioſc.dialcuni . Comarorr.d’Apul.mao o ſemplici z o ſcillitici. o altri medicamenri in*
lamente creduto , non eſſendo la (raga il Coma ciſivi .
rone, ma ſi bene tal nome ſ1 deve all'Arbuto s G.
L‘acqua diſtillata dalli frutti della ſragaria ‘e uti.
iiflima nella lepre , frequentemente bevuta, nel; P Ieraeio maggiore di Dioſcor. del Matrici.
li Colli ſelvoſi. alle margini delle vie .
fl Gia:
inorcn DE‘LLE,~P1'ANT'ENA`TIVE
i Gieracio minore del Fuſch. dì Gio: Beguin. Cramígna ciperiria‘clelie ſelve di Gio:Beguin.`
Lattuca Leporina. e Caccia Lepore del volgo ;ì l‘ ‘ nelle ſelve ùmi‘di .
. Autunno ne‘ Colli ſi trova copioſa,e buona Par.. Gramigna paluſtre gioncola con ſeme triango
te del Verno ſi mangia per inſalata . lare di Gio: Beguin. nelli prati acquoſi .
f Gieracio con ſiliqna ſalcata del Lobell.Gera~ Gramigne pratenſi varie . *
cio ſtellato, alle ſiepi. s . Gramigne acquatiche var-ie’.
1 Gieracio Barbaro del Colon. nelli Colli 'del Il nominare tutte le gramigne , che naſcono
Pineto . d’intorno a Roma , io ſtimo ſuperfluo , e di niſ
*- Gieracio anguſtiſolio aſpromelle margini del ſum utilità 4- non ſervendo ad altro queſte , clie
li Campi . ` per paſcolo delle greggie ', così hò laſciato tal
' Gieracio con capitelli di Cardo benedetto di ‘fatica infrnttuoſafflominando ſolamente le prinfl
di Gio: Beguino . Bnglofl'a ecchiade 9 e Bugloſſa cipali . e più degne di menzione. -
gialla d'alc‘uni, nelli campi . . Geranio odorato . Aco moſt-ato , nelli prati ,
e margini delle vie. ì
È* Gieracio con ſoglia macchiata . Pnlmonaria
gialla delli Franceſi , del Lobell. nella ſelva Fac— Geranio con faglia d’Altea di Gio: Beguin.
nefiana 1 in luoghi umidi. Geranio mallachiodemelle margini de’ prati, ed.
‘ GeraCio frutticoſm nelli Collivfarneſianire del alle ſiep‘i .
Pineto . Geranio Roberziano, alle fiepi ombroſe .
Gramigna con radica genlculara , over-o, vol Geranio con ſoglia rotonda . Piede di Colom
gare.. Gramigna prima di Dioſc. Gramigna me bo, alle ſiepi.
dica, overo officinale, nelle margini delli campi. Geranio con foglia rotonda laciniata . Altri
Gramigna arundinacea ſeconda di Dioſcorid. piede di Colombo, vicino alle vie .
Calamagrarir, nelli Colli ſecchi. . Geranio Colombino minimo . Geranio quar-z
Gramignmtremola maggiore.Gramigna lepo to del Fuſclimelli Colli ſarneſianí .
tina-.e tremola del Tabern.Grainigna con elegan ‘ Geranio con ſoglia di Coriandro del Colon;
ci Pannicole, nelli Colli ſarneſiani, e del Pineto. nelle margini delli prati,olcre del Ponte molle.
Gramigna tremola minimame’ Colli ſudetrí. Geranio ſupino con foglia ſottilmente inta
Gramigna altiliima delli campi con pannicole gliata . Geranio minore campeſtre del Tabern.
roſſe oſcuremelli Colli, e prati. nelliprati . . ~
Gramigna altiffima delli campi con pennicole, Geranio betracoide con fiore grande pavonazd
e fioretti gialli , nel medeſimo luogo ., zo turchino.Gratia Dei delli Chirurgi Tedeſchi,
Gramigna alle pecuroide . Gramigna coda di nelli Colli ombroſi d’Acqua traverſa. p
_Volpe a nelli Colli~ ſecchi. Galega . Ruta capi-aria del volgo , nelli prati
Gramigna ſalacoiide del Lobel.nelli Colli ſar umidi, e foſſe acquoſe.
neſiani . Gingidiodel'Mattiol. nelle margini de’ cam
Gramigna con ſeme d’Avena del Cluſ. ſoprai pi .
muri della Città . Gingido maritimo , Viſnaga detto , a Oſtia ,
Gramigna glumoſa del Delecamp.ne’ Colli.. e Porto .
Gramigna con ſpica ordacea del Delecamp.. Gallio volgare con fiore giallo, nelli Prati di
queſte due naſcono’copioſe nelli prati I e margi Ponce molle .
ni delli campi . Gladiolo con fiore roſſoaXipbion Tcoſr.Dioſc.
. Gramigna tiroide di Gio:.Beguin.Gramigna negli erboſi Colli farneſiani , il Meſe di Maggio
con ſpica limile alla coda de’ Sorci di Gio: Be fi vede fiorito .
guin. vi è la maggiore,e la minoremaſcono nelli Gnaſalio minore di Filaga Impîa di Plin. ne’
Colli ſarneſiani. luoghi ſecchi arenoſi z l’acqua di queſta pianta
GramignadigitataJſi-*bemon primo del Tabern. diſtillata impediſce l’ eſulcerazione del cancro
Sangulnaria del volgo , perche inci-uſa la ſpica applicata con pezzetto bagnate .
di tal Gramigna nelle narici, ne cava il ſangue. Gineſtra con gambo ſtriaro i e foglie copioſe
Gramigna digitata. lſcbemon ſecondo del Ta del Cord.Gineſtra volgare del Dodon. Gineſtra
bern.Gramigna crociata d’Alpino nel ſuo libro ſcoparia del volgo i negli ombroſi colli : Li fio
delle Piante Egiziezla ſuperiore naſce nelli prati, ri di quella conditi nella ſalamoia ſi mangiano
e Colli ſecchi, e queſta ſeCOnda accanto le vie. in Germaniain luogo di Cappari, eſſendo utiliſz
Gramigna bulboſa del Delecamp. Gramigna ſimi nelle oſtruzioni delle viſcere .
con pannicola creſpa di Gio: Beguinmelli Colli Gineſtra gioncoſa di Gio:Beguin.Gineſtra Ita
farneſiani . liana, e Pratenſe del Dodon. Sparro di Dioſc. di*
G—tamìgna gioncoſa lanigera . Gionco bom. Gio-.Bod.e Cluſ. Sparro frurice a differenza dello
bacino del Lobel.Gnafa1io del Trag.overo Gion Sparro erba . Gineſtra di l’iin. nelli Colli eſpoſti
co bombacino di GiotBeguin. e ſpecie di Grami al Sole frequentifiima: li fiori di queſta ſono vo
gna r e dal Dodon. è chiamata Granze”. Brio mitivi .
?bankin- vicino al Porto Romano . Globularia turchina del Lobel. Tabern.e Co—
Gramigna paluſtre ciperoide con pannicole lon. Piccolo genere di Scabioſa,derca Globularia
pendenti da longhi pedicelli di Gio:Beguin.ſalſo del Cluſ- Bellide turchina con gambo ſoglioſo di
cipero del Dodon. nalle foſſe d’acqua . . ,GiocBeguim ègenere di Scabioſa con pace di
Gramigna palnſtre altra clperoidev, nelli me. `tanti ~Brotzmiçi , avendo il fiore di Scabioſa a e
definſi luoghi2 non
per, suono Romano;
non di Bellide; ancorchè per le ſoglie gli ſia ſi.. I. t
milezlî trova fiorita il Maggiomelli Colli farne.
ſiani , che guardano il Settentrione o . *‘ I Oſciamo negro di Dioſc.Alterco di Scribo;
Gazzola volgare . Stanca Cavallo è detta dagl ~ nio Largo . Erba Apollinare . Adamantao
Italiani 1 perche paſcolando i Cavalli z dove na" ed Adama d'Apul-Dente cavallino del volge-non.
ſce quantità di queſt'erba , con il troppo pur ha eſſa erba determinato luogo , ma ſpeſſo ſopra.
garli l’indeboliſce; nelli prati umidi vicino a calcinacci , e vicino alle mure della Città.
Oſiia . 7, Ioſciamo bianco z nelli medeſimi luoghi 1 e
Gionco grandi-:‘70 Scirpo maggiore di GioxBe ſpeſſo affieme con il ſuperiore .
guin. Gionco Paluſtre maggiore del Trag. Hola Iperico officinale . Perfbrata, erba di `&Gio
Oluenor di Dioſc.e Teofldi Gio;Bod.e Dodon-Ma vanni,Fflga Dwmoxnm, nelli campi .
'az/‘car P'lín. del Gaza, alli rivi d’acqua, e vicino Iride Fiorentina del fiore biancoè radica pie
al Tevere . na bianca
Gionco melencranio di Teofidi Gio:Bod.Gion volgo . nel. Colle
[reo: di
dell’Officine.
Mario . Giglio celeſte del.ſi
eo liſcio volgare del Tabern. nelli prati acquofi. Iride gialla paluſtre del Gerard. del Tabern.
Gionco con capitelli di Equiſeto di Gio: Bod. falſa Iride del Dodon. falſo Acoro del Mattiol
Gionco clavato del Dalecamp- nelle foſſe d’ac Buti-2mm del Cluſ. copioſa nelli prati paludoſì
qua . , della Caſſarella, la radica non muove il Ventre.
Ginepro del volge, nel Colle di Mario . ma l’aſtringe contro la natura dell'lride , che è
Ginepro maggiore del volge. Oſcedro di Teof. purgante .
nella ſpiaggia maritima . lrione r o Eriſimo vero del Lobel. Saffiſrags’
ñ,~— — -
Giacinto Ornito'galloide del Cluſmelli Colli, de’ Romani nel medeſimo ſecondo Irione del
e campi… Meſe di Aprile . Martial. a canto le vie pubbliche , il ſeme è va
Giacinto chiamato del Fiore bianco . ]entiſlìmo Diurerico z ma per eſſer molto caldo
Giacinto chiamato del fiore pavonazzo : Am. ſi deve dare con gran giudizio 9 e non indifferenz -ñ

bidue fioriti ſi vedono il Marzo nelli prati. . tamente a come il volgo ſuole 3
, Giacinto borroide anguſtiſolio nelli Colli z o
nell’Amfieeatro, il Marzo ſi trova fiorito .
J.
Giacinto ſiellato piccolo autunnalemelli Col
*11 del pineta . Acea negra, nelli prati; _n.—-._

Jacea alba, nelli colli Farneſiani .`


HO `lacea tenuiſolia laciniaca Apbylafltes DodonT
Staáer Cluſ. nelli Colli della Caffiirella . u”--ló"n-T-—zO~_-rsfñ-—uró-m

Edera terreflre l Vedi Edera terreſlre , Jacea aculeata maritima . Cicuo aculeato d’
‘ Sec. alcuni vicino a Oſlia . ‘
{ledere llerile .. Vedi Edera fierile , Sec. jacobea volgare di Gio:Beguin. Senicio mag
~ edera arborea . Vedi Edera arborea, &C giore del Mattiol. e Camerar. Erba di S. Giacca
Hioſciamo negro . Vedi loſciamo negro. Sec. mo del Fuſch. e Ceſalpin. alle foſſe , ed umidi
Hioſciamo bianco.Vedi loſciamo biancoflkc. margini delli campi .
Hiperico officinale.Vedi Iperico officinalei’ec. jacobea maritima . Cineraria , nella ſpiaggia
Helleborina latiſolia . Vedi Elleborina lati maritimar. d
folia, Sec.
Helleborina altra angnſtifolia . Vedi‘Ellebo R.
rina altra anguſiifolia, &c
Hieracio maggiore . Vedi Geracio maggio KAlì con ſoglie di ſemprevivo minore di Gio:
IC a &C _ Beguin. Kali Florida repente Alzoide Naz
Hieracio minore. Vedi Geracio minore, Sco. . poiirano del Colon. nelle ſpiagge maritime di
Hieracio con ſiliqua . Vedi Geracio con ſili Porto a e Oſtia .
qua o Sec. Kalì genículato del Lobel. Camerar. Tabern;
Hieracío barbaro . Vedi Gera-:io barbaropöcc. Salicomoda del Dodomne’ luoghi citati .
Hieracio anguſtiſolío . Vedi Geracio angufli Kalì ſpinoſa TZ—agum Mattiol- Lacune di Do;
folio 1 Sec. dome Tabern. tutti naſcono nel luogo ſudetto z
. Hieraein cpu capitelli . Vedi Geracio con ca queſle piante ſono dette Iſa/ì con voce Arabica,
Pitelli a Sec. da alcuni Botanici ſono credute Ant/yillide di
Hieracio con foglia . Vedi Geracio con ſofl Dioſc. dal luogo ſono chiamare Soda, ne’ luoghi
glia 1 &C citati . , '
Hieracio ſruticoſoNedi Geracio fruticoſo,&c. L.
Heline . Vedi Eline, Sec.
Helitropio maggiore. Vedi Elitropio maggî°t Itoſpermo maggiore di Dodou. Mil-?um So;
ſe I &C [ir, uelii Farneti-ani Colli frequentiſſimo.
Heliotropio tricroceo . Vedifilitropio tricro Linaria volgare. Oórir Mattie]. GiozBeguino
ceo, 80:. nelle marginidelli Prati, e campi, l’Autunno ſi
Hormino SilveſtreNedi Ormino ſilveſtrexàcñ pruova fiorita ſimilíffima di foglie all’Eſola o ma
Halimo frutticoſo,Vedi Alimo frutticoſmäcco nel fiore diiiìmile r le foglie non ſtíllano ſnc“
A latta
INDICE DELLE PIAN-TE NATIVE
lanagínoſo , .quella è la línaria dell'Arcmanno denti, come vdall‘oſl'er.6,. .di Foreſto appare.
tanto lodata nella pratica chimlatrica,della qua Lapato piccolo
Lſſampſana , Lepaziolo, a canto le ſtracle.
del Label-Gerard.Camerar.Dodon.
le fiorita-che è, con graſſo di Porco,e roſſo d’ovo ſi
fàonzione efficaciliima in placare il dolore degli Papil/arir Pratenarnm del Cameranperche con
‘ emorroidi , 'tuſa , e applicata alli capitelli delle mammell‘e
Linaria vernia del fiore pavonazzo, nelli Col delle donne placa il dolore , e ſana anche le fiſ
'li del pineto , fioriſce il Maggio, ne’ prati _. ſnre , ed ulcere di quelli , Sonco ſilVeſtre primo
_Linarìa aurea del Trag. Chrijocomot Dioſc. e del Tabernal SonCO pianta affina , e Lampſana
Plin. del Colon. Oſ’yrit _anjlriata del Cluſ, nelli domenica di Gio: Beguin. Chryſolochanam di
Colli Farneſiani, e del Pineto, fioriſce l’Ottobz-e. Plin.e' Ruelmclle ombroſe margini delli prati, e
Linaria botriode montana del Colon, Paſſerì campi- .
na del Trag. e Cameranlingua paſſerina nel Ta. Lattuca lilveſlreyalle ſiepi delle vigne fuoridi
bern, nelli ſopradettí Colli, il Settembre 5 quella porta Latina ,
pianta , congenera con iPoligoni _, eſſendo di Lichnide lilyeſtre latifolla . Ocimoide del
faccia più toſto fimile al poligono , che alla _Li Martial-alle ſie i,
naria . Liçhnide viſîoſa, Ocimoide minore del Dele.
Lepidîo di Dioſcdberide di Damocmte, l’cm, cam . nell’Amfiteatro, e Colli ombroſi .
Pinflro della quale lodo ſommamente nel dolore Lichnide lìlvellre con fiore purpureo limbria .
lſchiadico . Carda-mantica del volgo, a canto lç to, Linchnide ſçſta del Cluſ- nelli prati .
~ſirade pubbliche. ` Lichnide lìlvcſtreminima 7 con fiore purpn.
Lepidio con foglia laurina di Plin. Piperitir reo, nelli Colli ,
da me trovata il meſe di Luglio fiorita fuori dg]. Liçhnide ſilveſtre con foglia lunga , liſcia , e
la porca Angelica vicino le mura di una vigna, acuminata z efiore bianco in vaſetti membra
Liſimachia con fiore giallo del Trag. Mattiol. noſi,Papa'vero ſpumeo di Dioſcalel Lobel. Bohe
Fuſch. Tabern. GiozBod. Liſimachia legitima di nalham Melandriam di_Plin.e-di alcuni,da me `e
Dioſcor. del Dodo.n,Salicar_ia Geſner. _nella val, ripoſto 'tr-à le Lichnidi , perche di tutta faccia
_le dell’inferno , nelle foſſe , che hanno acqua. rappreſenta quelgenere , nè con la deſcrizione
Liſimachia ſpicata con fiori roſſi . Liſima del Papavero ſpumeo di Dioſc. conviene , nelli
çhia forſe di Plin. di Gio:Beguin. Liſimachia al., CO… i '
tra del Mattiol. nelle foſſe acquoſe, e alla Rivç Lamîo grandiffimo ſilVeſire , con fiori roſſi di
del Tevere . ' Gio;Beguin.Gaelopſi legitima di Dieſe-del Cluſ
. Lifimachia anguſtifolia con fiori roſſi . Liſi. urtica morta fecidiiiima di Gio: Beguin. ‘Unica
machia roiſa _ſeconda ,del Cluſ. in lnoghi .36* ,Heraclea di Plin. del Trag. frequente nelli bo
.quoſi 9 _ i
ſchi, e ſiepi ombroſe, _
Liſimachia ſiliquoſa latifolia fili”: ante Pa Lamio con fiori bianchi a e foglie notate con
"gm, perche prima produce le ſilique, che il fia, bianca linea , Lamio .di Plin, Caleopſir Biaſe-del
re, nelli medeſimi luoghi. ` Martial, c Gio; Bed. Milzatella dell’italiani ,
Liſimachia
arenoſi umidi -ſiliquoſa
i anguſiifolia _, inlUOghi
' perche ſoccorre la milza oſtrutta, negli ombroſi,
Îçd umidi Colli Parneſiani,
Lifimachia galericulata del Lobel. e Cluſ, Lamia con fiori purpurei , alle ſiepi .
Tercianaria . Turn. e Tabern. perche in Ger, _Lamia minore , con foglie ambiente il gam
mania è adoperata per fugare la febbre terzana , bo di Giozseguin. Ballocte Creſpa del Delecamp.
Graziola turchina di Gioz Rod. Graziola laufo. _vicino alle vie ,
lia_ del Gerard. fù trovata da me il Maggio alle Lamia ,ovvero Calcopſi paluſtre angufiifolio
margini di un canneto, oltre il Ponte molle , in ſetida di Giozfieguin. Sta’chi paluſtre del Geſner.
tempo, che aveva i ſuoi fioriſ. * ’ Climeno minore del Delecamp. Panace d’Agri
Lino Silveſtre angulìifolio a con il {im-e tm. çoltore del Gerard. così detto , perche un Vil.
Fhlno e l .
lano ingleſe ſi riſanò d’una _ferita nella Coſcia
-LÌDO SìlVffiſe aflgkiſtifolio, con il fiore giallo. fatta a Caſo con la propria falce , mentre miete -
Lino Silveſtre latifolio con il fiore giallo palñ, va il grano, avendo ſopra la ferita pollo detta e:
Iidoe naſcono tutti tre delli_ Colli Farneſiani , e ba . Sideritc Ingleſe , con radica ſtrumoſa del
del Pineto , ' Parkinſone. Terziola del Ceſalpin. Perche il ſuo
Lappa maggiore . Perſonata , Bardana alle decotto fuga la terzana, alle foſſc acquoſe, il m*:
margini umide delli campi. ſe di Giugno ſi trova fiorita .
Lappa minore , Xantiam Dioſc, Lappa in Laçiro maggiore latifolio , con fiore purpo
Verſa . Bardana , (’9‘ perſonam minor. Sri-amar” reo più bello di Gio: Eeguin. Ervo ſativo del
del Lobel- per l’efficacia contro le Strume , alle Cord,CiCercula ſilveſtre del Tabernclimeno del
rive del Tevere _. Mattiol- nelli Colli Farnelìanì .
Lapato latifolio Hìppolapathum, Hidrolaphg _Latiro filveſtremon fiore giallo di Gio:Beguin.
Jam, alli rivi, e folle d’acqua . nelli ſpineti vicino a folli d‘acqua ,
Lapato acuto . Oxylapathnm Fuſch. Mattie]. Latiro, Emilia del Dodon.detta Araco negro
Caſtor. Durant.Rumice acuto del volge , nelle del Mattiol. alle ſiepi ombroſe , ma raro .
foſſe umide , la radica di qUeflo lapato fà ado Latiri, overo cicercule lìlveſtre varie ,nelli
perata con _felice ſucceiío a placare ;1 dolore de’ Folli ſelvoſx Farnefiani .
Lu—
_ _w—

DEL' SUD’E`Ò`ROMAN'O.`
Lupino ſilv’elire con fiore turchino. nelli Col Menta cant-aria Heróa'fèlir Mattiol. Nepeta
li del Pinetoneſta è la Soliſequie,qual coſa non mafigiore volgare di alcuni vicino alle ſtrade .
una , ma più volte oſſervb Gio: Beguin. come ercuriale teſticulata . Mercuriale volgare
\ riferiſce nel Comic-l cap.;. del [ib. 4. dell’rſtor. maſchia, alle margini delle vie .
dellepiante di Tifoſo-.e io ancora ho oſiërvato eſſer Morcuriale ſpicata . Mercuriale ſemina. Mer
vero I nè Plinio in queſto aver mentito 5 mentre corella del volge , alle ſiepi ombroſe frequentiſ
diſſe al lià. r 8.della mt-zſtormlcap. E: quad L” ſima . ~
'pìnflr quotidiè ciretmagimr cam Sale , ci?, il Mercuriale montana, Cinocrambo‘detca .tana
,ſimile ſi oſſerva nella Malva , della quale-Teofr. to maſchia , quanto ſemina , negli ombroſi Col-f
al Lió.z.De orafi': plaflr.cap.26.e Columella con li Farneſiani .
'il verſo . Molugo Plin.Mollugine . Aparine altra. overo
Er molocbe propio ſeqflìtr” i que nei-tire Aparine minore di Gio-.Bod- nelli Colli, e prati.
Salem . Molli di Dioſc. di Gio: Bod. nell’Amfiteatro .
_La Cauſa di tal effetto vedi appreſſo il Maefiro Molli con fiori di colore laterizio, o di matto.
'al [55.3. de cla/2 Plant. cap. 26. ni , nel Colle ombroſe di acqua traverſa, il meſe
Leucojo giallo . Viola petrea gialla del Ta di Giugno .
bern. Chieri, vel Kiere officinale, nell'Amfitea-z Mirtide con ſemi lunghi aguiſa di Cerefoglio
tro, e ſopra muri. del [Abel-alle ſiepi ombroſe .
Leucojo maritimo . con fiore purpureo , e `foñ_ Mirto latiſolio a nelli Colli Farneſiani , e del.
glia ſinuoſa vicino a Oſtia. pineta 7 queſta pianta fà dall’anticha Gentilitä
Leucoío peltato Romano del Colon. Leucojo dedicata a Venere, onde Virgilio .
;Aliſſoide olipeato minore di Gio: Bod.nelli cam Popular Alcide gratxſſìmd, Viti: _ſacco .
pi fuori porta S. Sebaſtiano . Forme/ie Myrtm Veneri a ſi” laurea ?bel
Liguſtro con ſoglia di Mirto; overo volgare bo . .
Cyprus Plin. Pbyllirea del Dodon. nelli Colli i e ed Ovidio lió. Amor-depinge Venere coronata di
alle ſiepi . Mirto a
Lente ſilvefire, nelli Colli . Dixerat
capi/10:, .ac Mym' (Myrta ,' mim 7”’an
ſ '
Lente paluſtre 1 natante ſopra l’acqua .
Limonio maggiore di Gio: Beguin. Limonio Cugini-mr) foliflm , granague paura del:
del Mattiol. Been roſſo dell’ufficine del Giulanf il' .
din. copioſo vicino alle ſaline d’Oſtia . e con ragione per la ſua bellezza,ed odore, e per-î
Lauro latifolio , e anguſtifolio . nella ſelva che ſi diletta delli lidi marini, dove favoleggia-ñ
farneſiana . ‘ no eſſer nata Venere , e finalmente, perche ſoc
Lauro tinto di Plin; nella ſelva Farneſiana, e corre le parti deſtinate alla generazione z vedi
ſopra muri antichi - . Dioſc. al ;Gb-r. cap-r a f.
Loto Arbore di Teoſr. Cleto’: Plin. Bagolare . Miagro con lenghe ſilique di Gio: Beguin. al
ePerlaro i nelle tu-ine dell’Amficeatro , e muri Miagro pianta ſimile. con longhe ſilique di Gaſp.
antichi, queſt’Arbore dal volgo è ſiimata Olmo, Beguin.alla riva del Tevere, oltre il ponte molle.
e oggi la piazza dell’Olmo , per un antico arbo Moſco terreſtre coralloide , nelli Colli Farne
re di Loto , e così detta , non eſſendo altro che fiani .
il famoſo Loto, del quale Omero nell’Odiſſea, o Moſca terreflre 9 denticulo del Label. Moſca
Plin. al lib-rz g.nelliColli
della nat.ſecchi
{ſh-r. .01::an ; bello piccolo di Gio: Beguin.Moſco terreflre mio
i Lentiſco
riore del Dodon. alle ſiepi . e
u‘.-.Î-.aJr
Moſco terreſtre in forma di Piffide di Gio: Be-f
M. guin. nelli Colli ombroſi aſſieme Con il ſup-r:
riore .
M Alva volgare . Foglia Santiſſima di Pitañ’ Moſco terreſtre latiſolio . nelli Colli Farna-i
gora appreſſo Eliano [MAMMA-Anguil fiani .
lar- Gio; Bod Moſca terreſtre capillare del Ger. Politrico
Marrubio bianco officinale . Praffio,ſuora di aureo maggiore di Gio: Bod.nelli Colli ombrofi,
porta fabricaivicino alle mura fu da me trovato. e ſopra le pietre.
Marrubio negro , Ballote , Marubiaſtro del Moſco ſaſſatile filiceo, nelli ſaſſi aſparginoſ.
volge, a canto le vie . Moſco ſaſſatile , overo Lichene ſaſiìitile , .He-j
Marrubio acquatico . Siderite prima del Mat aticaz ſaſſatile fontana. d’intorno alle fontane ñ.
tini-Heróa Hegyptin del Dodon. e Camera-.per _ e ſaſſi aſpargiuofi .
che il ſugo di queſt’erha tinge di pertinaciilimo
negro , alli tivi, e foſſe d’acqua. N.
Melanzie damaſceno . Nigella I nelli prati a 9
Cc"? Farneſianí . Aſturzio ortenſe . Agr-etto delvolgo, alle
Mentaſtro, nelli margini delli campi. ſiepi d’urto da ſeme caduto .
Menta acquatica 1 Srſhmóriflm di Gio: Be Naſiurzio acquatico : Siiìmbrio acquatico di
guin. Menta roſſa di Brunſ. .Mme/ya con ſoglia DiOſc. del Martial. Creſcione del volgo , ne’ſoſ
rotonda paluſtre , ovvero acquatico maggiore di [i d’acqua . `
Gio:
le foſſeBod- Calamifltba
d’acqua . aqaatica
ſi .del` Gçſner.
'' nel: Narciſo mariçimo dei Dodon, Hemeromllíde --.ñ,:.fl..-
A `:i V“.

tuo
'E’
ÌNDICE DELLE PIANTE NATIVE
'Valenziana del Cluſ. Pancrazio di alcuni , nella ta ſpina del volge, ne’ Colli, e ſiepi frequento.`
ſpiaggia maritima d’Oſtia . Orchide Scrareumatica .-cioè militare latiſo..`
Narciſo bianco tardivo dicollo lungo a Collo lia, nc’ prati farncfiania e altri luoghi ombroſ.
di Camelo del valga, ne’ prati ombroſi. Orchid: Strateumatica altra 1 ‘overo anguſtì
Narciſo bianco in mezzo giallo , ne’ prati , e folla, ne’ Colli Farnefiani, ma non così frequen
_Colli Farneſiani , quello fiore con il ſuo odore te 5 quella rappreſenta con il fiore ancor meglio
aggrava il capo, e induce ne’ ſenſi ſtupore. d’on della prima il paſtoralezveſtimento del Soldato.
de truffe il nome z poiche non dal favoloſo Put Orchis Ornitbop/aaraxioè demonſtrante licelli.
to . del quale Virgilio fà menzione , con quelli con il fiore. ne’ Colli .
zerſi . Ortiz): cercopbitecbapbora del Colon. Or.
Non ill-'nc Narciſas abefl , rm' gloria jbr. chide con il fiore, rappreſentante la ſimia caudaz
m‘ e ta di Gio: Beguin. ne’ Colli ſa rneſianí .
Igne cupidineo proprio: exarſit i” arm:. Orcbis ſvincopbora del Gemma , rappreſen
ed Ovidio allib. ro. della ſua Motom. Ma del tante con il fiore lo ſchinco , o lacerto . ?roger-l
Greco Nam/ì” , cio`e ſtuporc 1 fù Così :letto , e Chop/10m del Dodon.ne’ Colli farneſianimia rara .
però dagli Antichi deſtínato per corona di Pro. Orc/Ji: miudes , con il fiore , demonſtrante
ſerpina, e delli Dei infernali , la radice bulboſa la Moſca, nelli Colli . '
del Narciſo è emetica.ptovocando il vomito, co- i Orchide , che rappreſanta con il fiore animale
me più volte ſperimentò il C'uſio . inſerto trà la Moſca,e Veſpamc’ Colli:queſte due
Neſpolo ſilveſtre ‘D Mcſpillus. Safar-fa Tbeog. ſono credute Serapide -_
di Plin. nella ſelva ſarneſiana . . Orchide delfinia latiſolía paluſtre , nellí pra
Nummularia maggimefientimorbia,Hirmu ti acquoſi copioſifiìma .
Binario i Serpentina del Volgo . nelle ſoſſe om. Orchide delfinia anguſtiſolia , ſi trova con fio
broſe di un connetto di quà dal ponte molle . re bianco , e con fiore purpureo :ſono dette del
finie per rappreſentare con il fiore lo Delfino,
0. nelli Colli -
Orchide moi-ione . rappreſentante con il fiore
Nondine , overo Anonide volgare .ſpinoſa. la Celata del Soldato , ne’ Colli .
con fiore purpureo , Remora , Aratri, Re Orchide montana ltaliana con fiore di colore
lla Bovo del volge, ne’ Campi frequente . ſerrogineo a guiſa di lingua di Gio: Beguin. ne:
Ononide minima non ſpinoſa , con fiore pur Colli .
pureo: quella è piccola , e a pena ſupera un Orchide montana Italiana con fiore purpureo
mezzo piede; da me trovata‘ il Maggio . con il I guiſa di lingue di Gio: Bod.OrclÌis macrupbìla
fiore . e ſeme , nella ſommità di un colle conti del Colon. ne’ Colli del Lineto,e farnefiani. amg
guoalla ſelva farneſianaa detto il boſco . bidue naſcono.
Olmo volgare , nelle lìepí , e ſpineti . Nelle Orchide piramidale tardiva con fiori bianchi,
foglie di quello Arbore il meſe di Giugnoavanti nella ſommità de’ Colli farneſiani, il Maggio.
il ſolſlizio ſi trovano alcune veſſicolemhe Nlcan. Orchide piramidale odorata,queſta fioriſce an.
dro le fà ſimilí al Scroto virile , quali contengo— cora più tardi nella fine di Maggio, hà odore vi
no un liquore viſcoſo , che alle ferite , ed ernie noſo , lì trova nell’Amfiteatro di Veſpaſiano , e
inteſtinali de’ porti è rimedio ſingolare . nella ſommità de’ Colli ſecchi .
Origano volgare , Dumila Bubulaz Plin. Gio: Belle piante ſono chiamate con greco voca
Beguin-Delecampme’ Collíie margini de’ campi. bolo Orchir, cioè Teſticolo , e Cynoſorcbis , cioè
Origano eracloetico di Dioſc. di Gio: Bod. ne’ teſticolo di Cane da Apul. come anco dalle Offi
Colli ſecchi . cine vengono chiamate Satirii a ſono CUT-01cc
P Ormlno Silveſtre . Gallitrico, a canto le vie. ſpecie , e tutte hanno la radica teſticolata .
Orbanche di Dioſc. Limodoro di Teoſr.Cim›
”er-ia” di Plìn. Orobanche maggiore di odore di P.
Garofano di Gio: Beguin. Erba Lupa, Erba ma
la e Erba Tora , e Coda di Leone del volgo , Apavero erratíeo del Mattia]. Dodon. Gel'.
nella ſelva Farneliana frequentilſima . net. Ceſalp'm. Tabern. Papawer beador
Orobanche . Neozia , e [Vidas Avi: detta dal di Teofr. Dioſc.. e Plin. di Gio: Beguin. Papave
Dodon.falſo Limodoro del Ciul.ne’ Colli ſel voli ro roſſo campeſtre di Giochguin. e delle Offici
Farneſiani , e del Pineto, il Maggio . ne . Roſſolaccio del volgo , nelli prati , e campi
Orobanche con radica dentata-Dentaria mag copíoſiffimo .
giore del Mattiol.del Lobe1.e Camerar.Amb/atz.m Papavero erratico minore , d’Argemone del
del Card-e Dodon. ne’ Colli ombroſi Farnefiani. Trag. alle margini de’ Campi .
il Marzo . Papavero corniculato con fiore giallo nella
Ornitogalo , copioſo di Maggiome’ Colli Far ſpiagia maritima.
neſiani . Pinpinella ſanguiſorba‘maggiore, ne’ Colli.~
Ocimo ſilveſëre a ed Acinor del Dodon.0cima Pinpinella ſanguiſorba minore , Siderite ſe
ſh'o del Fuſch. Baſilico ſilvellre del volgo , a can conda di Dioſc. del Colon.ne’ Colli ſecchi.
to le vie . Polio montano Officinale . Polio prima dol‘
Oxiqautba, Spina appendix di Plin.Cluſ.Acu. Mattie].
" ì ‘ ne’ Colli ſarneſiani copioſo . Philli
_ …~—,’_—M

DEL SUOLO ROMANO.


Phillitide volgare . Lingua cervina officinale, rompo del Mattiolflornoçervino del Lobel.Ger.
in luoghi umidi ombtoſi . Erba [lella , e Corno cervino del Dodon. vicino
Petaſídeo Tuflìlagínc a o ſarfara maggiore d'al a e
cuni . Radica della Pelle de‘ Tedeſchi per l’effiñ Piantagine acquatica di Gaſp.Beguin. Pianta
cace vírclì contro eſſaamUOvcudo copioſamente il gine acquatica latiſolia di Gio: Beguin, Pianta
ſudore. alle rive del Tevere. gíne acquatica maggiore del Ger. Limonio vero
Pettine di Venere del Mattiol.Auguil.Geſuer. di Dioſc. e degli Antichi . dell’Anguillar. nelle
Label. Caſt- Camerar. Scandice con ſeme roſtra paludi, e foſſe d’acqua . il ſucco di queſia pian
to volgare , di Gio:Beguin.Scandice del Dodon. ;a applicato ſopra le mammelle vi diſſecca il.
Lacuna del Gord.Gefl)er.Ceſalpin.Tabern.nelle atte r
yigne del Colle di Mario. il Maggio. Poligala minore con fiori turchini di Gio: Be
Piombagine , e Mollibdena di Plin. del Cluſ. guin. Amarella del Geſner. Flo: ambarmlínſivr
e di‘imlti . Tripolio di Dioſc.del ColomLepido, rogatìanumdel Dodon. Onobriche vera di Dioſc.
Dentelaria detta da Gio: Beguin. RQHLlUlCZÌO , del Lobel. nelli Colli .
perche l’erba poſta in luogo di Vcſicatono nella Poligala minore con fiori gialli. ne’ Colli Far;
pianta della mano z ſervata la rettitudine della neſiani .
parte . libera dal dolore de’ denti cauſato da Peplo. Eſola rotonda , alle ſiepi.
fluſiione . Caprinella , ed erba di Sant’Antonio Portulaca ſilveſtre , accanto le vie .
del volgo, nelle margini delle ſtrade. e alle ſiepi. Polipodio maggiore‘ nella ſelva ſarneſiana . e
Poligono maſchio di Dioſc. Proſerpinacea di nelle pietre umide dell’Amfite-atro.
Apul. Sanguinale di Colnmella z e da Marcello . xP'ediculare pratenſe gialla di Gio:Begnin.Cre
Empirico così. detta .perche ferma i flufiì di ſan ſia gallinacea del Dodon. Mimalur,ó* Alt-‘67070
gue . Corregiolam Centonodi del volgo, a can phon di Plin.nelli prati, il Maggio .
to le vie a e perle piazze in ogni luogo frequen Panico ſilveſtre del Delecamp. alle margini
tiflima . , ‘1,3118 Vie e

Poligono latifolio maritimo del Delecarnp-vi Panico ſilveſire del Mattiol. alle margini del-3
cino a Porto . le vie anche eſſo naſce .
Poligono minore del Mattiol. Herniariu dell’ Periclimeno di Dioſc` Climeno di TeoſnPeri
Ollerio I perche è efficace in curare la rottura . climeno perſorato , o italiano del Dodon.Capri~
Erba Turca , e Millagrana del volge, in luoghi ſoglie . Vinciboſco. e Matreſelva del volgo z neÎ
ſecchi arenofi . ' Colli ſecchi; ſopra li muri antichi copioſo .
Poligono minore altro. Erniaria altra , a can Periclimeno con. ſoglia non perſorata dal
to ie vie a ma più rara . ambo. Periclimeno Germanico del Dorian-nell"
Perſìcaria mite macchiatazalle foſſe d'acqua. ombroſa ſelva ſarneſiana ..
Perlicaria acre . Hidropiper~MattioLcioè Pe Pulegio volgare . Bloc/19”, così detto o, perche
ped’acqua . Zenzero canina d’Avicenna r. a… guſtato dalle Pecore, o e Cuore l’eccita al‘Balato .
tivi d'acqua . inluoghi arenoſì; Di queſta .pianta riferiſcono
Paliinaca ſilveflre latiſolia . Elaſàhoſco . di Teoſraſto al [ib. r . de cata/ir plana cap. 8. Plinio
Gio: Beguin. e Gio: Bad. Síſer, di Dioſctdel Co ai ſila:. nat. cap.4r. Ariſiotile allaſet. zo.
lon. nelle margini delli campi . in luoghi graſſie problem. zr. e Cicerone al lió. de Divinatìo
e poco eſpoſii al Sole t ae, che ſecca ſoſpeſa , o altrimente in calli: con
Potamogetonemvero ſontinale maggiore lati ſervata _fioriſca ne' ſolſiizii tanto, jemale , quanto
folia r nell’acque , che pigramente: ſcorrono alla eſiivo` lo però quì dico. quellot che ho ſperimen
Caffarella . tato( eſſendoa tutti .` nè di ſpeſa , nè di fatica
Potamogetone, o~ ſontinale creſpa di Gio: Be` l’eſperienza leſſermiaccorto . che il Pol-:gio già
guin. Tribulo acquatico minore del Cluſ-Latu di un meſe , e ſorſe più ſecco avere ſpiegati i 50*
ca delle Ranet nelle vaue delle fonti` ri non aperti e eche appena apparivano . e que
Panace con ſoglia d’Oluſatro 1 o Paſiinaca di ſto eſſer ſucceſſo il Luglio . qualcoſa non è ſen
Gio: Bod. Panace ſiriaco di Teoſr.e del medeſimo za maravig—lia conſiderato il temPeramento del
Panace peregrino, e Siriaco del Dodonmelli Colñ_ Pulegio a che ècaldo e e ſecco z e naſce in luo.
li vicino all’Aviane z detto il Tevere - ghi ſecchi z ſi è sſorzato di tal’cffctto renderne la
Piantagine latiſolia del Matrici. Arnoglqj: cauſa Teoſr. al libro ſopra citato. Ariſiotile nel
ſum a cioè lingua d‘Agnello, nelli prati umidi. la ſoluzione del Probl. e il dottifiìmo Settala nel
Piantagine maggiore del Mattiol. Piantagine commentario .
mezzana del Fuſch.Dodon. Septineroia del vol Piloſelln latiſolio peloſìſiîma . Pulmonaria
go› nelle margini umide de’ campi . gialla dc' Franceſi con fiore di `Jeracia , e ſoglia
Piantagine minore del Mattiol. Piantagine non macchiata del Lobel. Maſini: , ó- ata-ic”.
lanceolata del Trag.Piantagine anguiſh’ſolia lon la mmir maggiore del Trag.ne’ Colli ſelvoſi ſar
ga . Mflquefler‘vía del volgo, nelli prati‘. neſiani a' Settentrione , l’Autunno ſi trova lio.
Piantagine peloſa d'Inverno , nelle margini rita .
delle ſirade . Piloſella anguſliſolia . overo maggiore con
Piantagine angulliſolia , Holqſlio detta dal longo gambo umbellifera del Colon. ne’ Colli
Cluſ. nelli Colli ſecchi . farneſiani .
_Piantagine matitima con ſoglia laçiniata. Ca. Plîllio primo del Mattie]. .overo annuo nelli
campi;
INDieLDELnnpranrrnlrive
campi 5 la ſollanza medullare del ſuo ſeme eſſer frequente è la Galla della quale riferiſce il Mat;
cauſiica , e perciò velenoſa , aſſerì Meſne, qua tiol. nel com. [ib. l. cap. zo. Dioſc. che ogni An
le errore hanno ſeguito Gattinaria , Coronario, no dall’animale inſetto , che dentro di eſſo ſi tro
ed il Mattiolmon avendo alcuno de’ Greci cono va nato , ſi predice l'evento dell’Anno futuro ,
ſciuta tal diverſità. Ma tutti unitamente con imperciocche rompendoſi l’intiere , e non per
feſſano eſſeril ſeme di refrigerante, ed umettan forate, ſe voli la Moſca, predice futura Guerrafle
te facoltà i la ſentenza , de’ quali r come veriſ ſe Corre ſuora di eſſa il Ragno,peſtilenzia,e ſe pic- ~
ſima, è conforme all’eſperienza , ſeguono il Do~ ciol Verme dentro ſerpeggi , penuria nella rac
don. Gio: Beguin. Lobel. Alpino . Renodeo . e colta: qual pronoſticoiſe bene molti Uomini doti
,Valleſio nelle controverſie , ma ſi deve avverti ci ributrano , c0me vano , è ſuperſtizioſo z ac
te, che il troppo uſo del ſeme, o della ſua mucil. Certano però per vera la generazione delli tr`e diq
lagine `e peruicioſo z perche debilitando lo ſto verſi Animali inſetti , ma l’oculatiſſimo Fran
maco , conduce l’Uomo in languidezza , deli. ceſco Redi nella ſua curioſa opera della Genera.
quio, e Sincope, della qual coſa ci avvertì Sera. zione degliinſecti , aſſeriſce in più Anni avere
pione , e l’Autore del libro de’ Veleui ſotto no aperto le migliaia di Galle , n`e mai in eſſe aver
mr di Dioſc. trovato Ragno, ma ſempre Moſca › e varie ge
Pi0ppo negro ñ Albucio del volgo , nelli pra. nerazioni di Zenzale , e vermi , ſecondo la di
ti paluſtri , e alla ripa del Tevere: la gemme , verſità delle Stagioni, ma ſi bene in quella , o
odocchi reſinoſi di queſto vanno adoprato nella quella Gaila , e ſempre perſorata ,avervi trova
manipolazione dell’unguento di Pioppo. to qualche Ragnetto , che fuori nato 1 ed educa
Pioppobianco . Farfaro di Pluto . Acheroír to , per quel ſorame era entrato per ricoverar
di Omero , perche ſavoleggiano i Poeti , che tor ſi dalle ingiurie del tempo , come ogni giorno fi
nando Ercole vittorioſo dall’1nſerno,avendo vi vede in tutti i Ragni, che ſi naſcondono nelle
(io queſt’Arbore alle ripe del fiume Acheronte , cime degliArbori , e cavità delli Muri , ed io
delli ſuoi _ramis‘incoronaſſe , alla Ripa del Te poſſo ancor di ciò ſare teſtimonianza di non ave:
‘Vere . trovato mai Ragno in Galla non p'erforata .
Pioppo libico del Mattiol. Dodon. Lobel.Ger-`
'Liáira di Plin. C'ercir di Teoſr. di Gio: Beguime R;
Gio: Bod. Pioppo tremolante di Gio: Beguimper
che le ſue foglie di continuo tremono , benclie Ãponzolo volgare , nelli COlli z e margini
l’aria non fia aggitata quali da neſſuna aurazon de’ campi .
de queſt`Arboreè ſimbolo dell’incoſtanza popo. Rapiſtro del Lobel. Irione primo del Mattioh
lare, nell'i prati umidi. Senape Silveſlre quarto del Trag- Lampſana con
Pruno ſilveſlre, nelliprati ſarneſiani . fiore giallo del Tabern. ſopra muri , e calcinacg
Piero ſilveſtre, overo Pira/Zur de’ Latini, nel-ì ci antichi .
li Colli . Rapiſtro echinato . Eruca echinata di GiozBe-z
Pilirea latifolia.Vedi Filirea . guin. Senape echinata del Delecamp. nelli prati."
Pilirea anguſtiſolia. Vedi Filirea . e campi .
Paluro primo di Teoſr. Paluro di Dioſc. dell’ Reſeda maggiore . Reſeda candida Plin.Eruca
'Anguillara Dodon. Delecamp. Ramno , overo cantarbica del Tabern.Eruca peregrina del Loñ
Paluro con foglia di Giugiola di Gio: Regni", bel. Falſo Struzio d’alcuni , nell’Amfitearro naa
Ramno terzo di Dioſc. Martial-Spino del volgo, ſce copioſamente , e ſopra gli Antichi muri.
nelli prati, e Colli Farneſiani , calle ſiepi . Reſeda minore . Erucago del Colon-Fiteuma
Pino ſatíva di Giochguin. Pino domeſtica del d’alcuniidel Delecamp.Perpeſſa Plin; nelli muri
Camerar- nel Pineto ſpontaneamente da’ ſemi antichi, e alle margini delle ſtrade .
_çaduti . Ranuncolo turberoſo del Dodon. Delecamp.'
Piſello ſilveſtre, nelli margini delli prati. Gio: Beguin. Rapo di Sant’Antonio del volgo .,
Porro ſilveſtre , nell’Amfitearro , e Colli far detto per la ſua facoltà cauſlzica , nelli prati
`neſiani . umidi.
Perſoliata del Mattiol.e Dodon.[ìerfoliata più Ranuncolo echinatimelli campi, e prati .
vvolgare con fiore giallo umbilicato del Lobell, Ranuncolo paluſlre con foglie capillari del.
;nella valle dell’inferno alle ſiepi ombroſe . Colon. Ranuncolo acquatico, con ſoglie ſottiliſq
Phenice, Vedi Fenice . ſime di GiozBeguin. nelle acque delle paludi.
Ranuncolo delle ſelve con fiore bianco , efiore
Q; torchino . Ranzmmlm phragmítir albusaó' pur
purem *ve-mm di Gio: Beguin. Anemone de’ Bo
Hercia ſilveſtre,Roóflr de' Latini. Rovere, ſchi del Gernelli, ne’ ſelvoſi, e ombroſí Colli far
nella ſelva farneſiana . Queſt’arbore oltre neſiani .
le ghiandedegitimo frutto, molti altri eſcemen. Ranuncolo Montano con foglia di Ruta, e ra-l
toſi ne produce , delli quali fà menzione il Mae. dica di Aſpalato z nella ſommità de’ Colli farne
ſiro della Bottanìca Lib.;.lzlſt.plamar.cap.8.e ne ſiani in luoghi ſelvolì .
ſcrivono Gio: Beguin. lió.:.ſl:t.14-fol. 421. Pi_ Ranuncoli vari , uelli prati, alle ſiepi ombra-j
mc. ?Morri bot. e Gio: Beguin. tom.;- lflſt. uni. ſe,e vicino l’acque .
aerſ- Flam- quali 16_41 '2 Eràli ſPurii però n più _Ruſco g Ogrimirſiuex . .Mirtacantlm del Lobcl:
` ` ` _Score
"DEL ,SUOI-;OROM'ANO-L':
Scopa Regia di Marcello Empirico . Pungitopi di Gior Beguin. Betonica acquatica del Dorina.~
del volgo , nella ſelva ſarneſiana copioſiſlimo. Tabern, alle foſſe d’acqua . ~
Rovo volgare con frutto nero di Dioſc. di Gio: Scrofolaria con radica fibroſa, negli ombroſi
Beguin. e Baio: dc’ Greci. Senti:. Viprer de’ La luoghi vicino alla Baſilica di S, Paolo .
tinimclle ſiepi, e ſpineti, a’ tutti noto . Securidaca maggiore , Hcdzyùmm, nelle mar
Roſa ſilveſire con fiore bianco z e Roſa ſilve ginide’ campi ,
ſire con fiore incarnato adorato . Cuori-bada: . Securidaca minore .con ,ſilique corniculate del
Cyfloróatar de’ Greci , nelle ſiepi s c ſpinaci; la Mattiol- ,Securidaca altra del Dodon. appreſſo le
’palla , o ſpongiuola, che ſi trova in eſſa è ſingo vie fuori di porta Latina .
iar rimedio per i calcoli, come riferiſce Plim/i5, Securidaca con ſilique articolare del Cluſmel—
2;. cap, z. e çiò eſſer vero confermano con l’eſ le margini delli cannetti .
perienza Dodon. Car/2,2. [Mu. capas. Artmane , …Saponaria del Dodon. Label‘. Ger. Struzio del
no in Crollio [707‘466. ed altri Autori, ma quel, Euſch,erba delli Cavamacchie del Fuſçh.e Ruci.
che è degno da con ſiderareJi è,come ſia poffibile. alle o
che un Medicamenço aſtringeute muova l'orina. Stachida con foglia di Salvia del Fuſch. e Gio;
edi calcoli 5 ma ceſſa la meraviglia conſideran Beguin, Siderite eraçlea di Dioſc. del Celon. ne’
do queſto eſſere effetto della facoltà eſpultrice ro campi , e
borata dal medicamento, nè tutti gli aſiringenti Sallìſraga con ſogliedi Timo , ne’ Colli ſec;
eſſere dell’iſteſſo valore 5 ma quelli eſſere più ei‘. chi , e ſopra muri antichi .
ficaçi , che hanno congiunto parti calde ſottili z Scordia di Dioſc. Triſago paluſtre, , ne’ prati
umidi ſarneſìani , ſſ
came ſi çonoſce in quella dall'odore reiinoſo . In
quelle ſpongiuole tagliate ſi trovano alcuni Ver ' siderite prima eraclea di Dioſc, del Fuſch.De
micciuoli bianchi, quali il Maggio_ ſi tranſmutañ. lec,Dodon. Cluſ. Terra/21': Heróariamm . Her*
no in Moſche , di che ho ſarto l’eſperienza . ,ba judaic‘a del voigo, alle margini di Un canne
Ramno purgante di GiozBeguìn,.Spina ponti tazíl Settembre l’hò trovata fiorita. ñó-o—-_-.e~l—.-."--.L—a-—.lñ~-ó

ca . Spina cinroria; Spino merlo . Spino cervi- Siderite de’ campi anguſtifolia roſſa di GiozBe
no del volgo, vicino a ponte Salaro ne’ ſpineti. guin.Lada””mjÌ,—gremm d’alçuni di Gio: Bed.
Roſmarino coronario ſruticoſo. Líóaflotbidís Ancoraria, di Turn. ne’ Colli, `
‘arenaria, nella parte orientale del Colle di Ma, siderite con _fiori pallicli da calicetti fuori a
;iocopioſo . ’ ' "' pena apparenti di Gio: Bad. nella ſommità de’
Ruta ſilvellre, nel Coliſeo . @alii larneſianífll Maggio. .
Raiuno ruſlicano . Armata-;cia di Plin., oeili - Sedo minore, Semprevivo minore ., Vermicu
laua . ſli-2:00” , ſopra muri . L
flmffle .
`Seclo minore, con fiori gialli , alle margini
$ ombroſe di un Canneto vicino a Ponte molle.
Sedo minimo , nelle pietre del Coliſeo.
S Anicola 1 e Diapenſia del Martial. Dodo”` * Simfito grande . Orecchio d’Aſino , ne’ luo—
' Ger. Brunſ. Samcola maſchìa del Fuſch. e ghi umidi r vicino a ſoli' .
Diapenſia di Gio”e’guin.8iderite terza di Dioſc. r Simrito pattea del Label-Premi!” alteramel
del Colon'. negli ombroſi Colli farnellaxëi. li Colli eſpoſti al Sole ,
Scorpioide con ſoglia di Gio: Beguiu. Climeno Solacro velficatorìo . Kalicacaba . Alkekengi
di Dìoſc. del Colon! ne’ Colli. dell’Officine . Sailìſraga roſſa del Brunf. nella
Scorpioide del Martini` Teleſio . Scorpioide (li ſelva Farneſiana, trà cannetti, e luoghi ombroſí
Dioſc. di Gio: Beguin. ne’ Colli ſecchi a e ſopra fuori di porta Latina . ‘ ‘
gli antichi muri . Solatro orrenſe . Maurella , Macrì r alle ſie
. Scorpioide leguminoſa del Lobell. ne’ Colli pi 2 e appreſſo alle vie frequenti z ancor-che que
del Pineto . lla pianta ſia in uſo nella Medicina adoprata con
Scorpioide altra leguminoſa con ſiliqua_ di giudizio ,e pal-camente abuſata- però è nociva z
Omitofodian ne’ Colli ſecchi . e mortiſera: Due putti’riſeriſce il TrangíjLſtÌrp.
Scabioſa volgare officiuaie , Frequentiſlíma Iió.;.cap.z4.eſſer morti in aver mangiato le bac-`
ne’ campi, margini delle vie 7 eſopra muri an che , come accadè ad un’altro Putto qui in l'io--`
tichi - ma , che laſciato in caſa ſolo , ed avendo man
Scabioſa altra ciato le bacche di quella pianta z della quale ab
Colli ombroſì . con
ſi fiore di colore carneo , ne’
bondava il cortile , ſu trovato oppreſſo da gra
Scabioſa turchina con piccola , e ſirettiſlîma r
ve ſnnnoze ſeguendo il vomito con altri acciden
foglia r negli arenoli Colli del Pineto . ti ſe ne morì.
Stabioſa con foglie diBellide o e fiore pavo Solatro fetido con pomo ſpinoſa . Scamonio
nazzo turchino. Scabioſa Montana reperite del degl’ltaliani. del Fuſch. e Dodon- Noce Merrella
clnſ. quella è rara, da me trovata fiorita_ di LU d’Avicenna del Mattia]. Tottura , o Tattula de’
glio fuori della porca Flaminiafl ripa del Tevere. Turchi . Soiatro maniaco di Teoſr.Solatro altro
` Smirino diDioſc.eGaieno. Hipojèliflflmdi maniaco_ di Dioſc. del Colon-e Gio: Bod. IMP/?0"
Teofr. Oluſatro ile’ Latini . Macerone del volge, maner Cratcne del Veslingio , non hà luogo dc
in luoghi ombroſi , ed umidi . termi‘nato , ma ſpeſſo naſce appreſſo le vie, .e …e
Scroſularia acquatica con foglia di Betonica ſiepi ne’ Calcinacci .
Sola
INDICE ’DELLE PlA'NTE NATIVE
Solatro . che ſale . Dulcamara di Gio:Beguin. ſio perla natura del Salice , che è di buttare‘il
'Amaradolce del Gcr- Tab-Geſn- Ampi-*loſagria , ſeme avanti la maturità 9 nondimeno la parola
cioè vite ſilvdire di Dioſc. del Mattiol-Saiicaſiro di Omero nell’uno 1 e nell’altro ſi verifica .
di Plin. del Guil. nelle foſſe acquoſe. Sambuco volgare arboreo , ſpontaneamente
Stecade citrina . Elicriſo di Dioſc. del Cluſ. in molti luoghi , le facoltà , e rimedii , che ſi
;Amaranto giallo del Fuſch. e Lobel. Tirrena-ia , cavano dal Sambucoiriferiſce Scrodero lià.3.cap.
perche conſervata trà panni di lana , li preſerva 296. Pbarmnc. ma di tutti porta la palma Mar
dalle Tignuoleme’ Colli ſecchi arenoſi frequen tino Blockuoirz nella ſua Anatomia del Sam.
te . buco . .
Spina ſolſiiziale . Spina ſolſtiziaie ſeconda , Siſone di Dioſc. dell’A’nguillar. Cord. Turn;
ne’ campi . ' Delecamp. Tabern. Cam.Geſn. Siſone , o Amo..
Sio . L‘auto; Gorgoleſiro Canneo del volgo , mo delllOfficinc di Germania di Gio: Beguin, di
alii ſoſii , e-Rive d’acque . Gio: Bod. Trag. Petroſelino macedonio del Fu.
Sonco aſpro latifolio non laciniato r Cicerbi ſch. Dodon. Bod- Ger. Ammi piccolo d’alcuni .
ta . Creſpino del Volgo, nell’umide margini de’ delGeſuer. ne’ Colli o'mbroſi , ed umidi farne
prati, e campi. . ſiani . .
Sonco aſpro laciniato, ne’ campi. ñ Soldanella maritima minore di Gio: Beguin;
Sonco liſcio latiſolio laciniato , alle margini Braſica marina del Mattiol.Dod. Anguill. Laco.
de’ campi . na .Caſi-Cam. Ger. e del genere de‘ Convolvo-`
Sonco liſcio laciniato murale : Cicerbita gen li , nella Spiaggia maritima d’Oſtia.
tile , e Creſpino liſcio del volgo , ſopra muri. Seſeli Maffilienſi con ſoglie di Finocchio di
Sonco liſcio anguſiiſolio di Gio: Beguin. alii Dioſc. di Gio: Beguin. Anguilla!. Dodon. Ceſal~
Sonchi congenere Terracepolo di Gio: Beguin. piu.Cluſ.Lobel.Finocchio tortuoſo d’aicunia del
Crrpir Teoſr. del Delecamp. nel Coliſeo , e nel Delecampwieino a Oſtia, e Porto .
Colle di Mario . Sabina baccifera con foglia di Gipi-eſſo, ne’ ii
‘ Sparganio di Dioſc. del Mattiol. Plutrmarìa , di ſelvofi vicino a Oſtia,e Porto.
ó‘ L’ultimo” Teofr. del Dodon. alii ſoffi d’acqua.
Smilace aſpra di Teeſr. e Dioſc. Hcdera Celi 'I‘.
cio di Plin. Alias Zarza parilla americana pian
ta congenere del Mattiol. Fallopio. Dodon.Cluſ. Amarice . Mirica . Aráor tri-ſh': Heſicbír‘,
Monardes . Alpino, Franceſco Ernandez . Caſiel Ò- Gracorflm, o perche ſìa`di queſto ;iſpet
io . Rovo cervino . Edera ſpinoſa del volgo , to , o perche era adoperata dagli Antichi Greci
hclli Coll‘i . _ per ignominia , poiche de’ ſuoi rami ne incoro
Sovero latiſolio . Pbelor de’ Grecirdel Dodou. navano gli empi , e'ſcelerati uomini , come ri
ne’ Colli fuori diporta Flaminia. feriſce Diodoro Siculo al lib- r 2. Biblio”;- o ſor
Sorbo torminale con foglia di vite di Gio: Be ſe dal contrario , così delta , perche giova a me
guin. Mattiol. Cord.Genſ. Dod. Tab. Cam. Cra lancolici , aprendo i’oſtruzioni della milza: ve
tego: Teoſr.An.g.Delecamp. ne’ Colli ſelvoſi ſar di Dioſ. al lió. r. cap. 1:6. naſce alla ripa del
neſiani, ma raro . Tevere - ~ ~
Sorbo ſilveſtreme’ Colli farneſiani frequente . Terecinto , ſopra gli antichi muri di Roma‘.
SalÌCe umile alle Ripe dell’Aniane , detto il Timela con foglie di lino di Gio: Beguin. Ti
Teveronez copioſo : Dall’acqua deſiillata de’ fio mela cocchileuidi Teoſr. Dioſc. il Settembre
ri , con Zucchero Roſato . Ludovico Durcto con fiori , e bacche mature ſi trova, ne’ Colli dei
prepara il ſequente Giulcbbe per lo ſputo di San Pineto .
gue utiliſiìmo : Prendi dell’acqua ſudetta libra Timcla con foglie acute , e capitello di Sub;
una i di Zucchero Roſato onc. quattro i ſi fa bia di Gio:Beguin. Appio di Dioſc. del Mattiol.
Giulebbea e che queſto ſia efficace , non viè Loc. Tabern. erba terribile delli Narboneſi , del
dubbio , eſſendo il Salice tutto , ma ſpecialmen Lobel. così detta perla veemenza in purgare .
te i ſuoi fiori eflìccanti con aſtringenza, anzi trà Hippoglafiar Valentino del Cluſ. nella Spiaggia
gli efficcanti ſenza molto tiene il primato; ſe marituna .
condo Gal. 6. deſimpl. medic- e per la ſiccità il Titimalo Caracia del Mattiol-Titimalo Cara
carbone del ſuo legno entra nella compoſizione cia ſeconda del Dorian-nel luogo , detto Capo di
della polvere incendiaria , le ſoglie pelle› ed ap Bove .
plicate ſopra i porri li conſumano a e ſana le fe~ Titimalo Caracia amigdaioide di GiozBeguinſi
rite a il tutto ſeguendo , come ſi è detto: anzi Titimalo ſilvatico , che tutto l’Anno ritiene la
1a ſteriiità , che dice Dioſc. ai [ib. l. cap. I r7 foglia di Gio: Bod. Titimaio con fiore lunato del
cauſata negli uomini : da altro credo non prove Colon. frequente nella ſelva ſerneſiana.
nire o che dalla troppa eſiccazione s’eſlingue , e Titimalo paralio del Mattiol- Anguil. Dorlon.~
rende infecondoil ſeme , onde da Omero nell’ Cluſ.Lobel. Titimalo maritimo del Ceſalpinwiz
Odiſ. come vuole Cailìano Baſſo [ib. cap. 1;.ed cino a Oſtia.
altri, appreſſo Pliu. lib.16.cnp.26. fù dettaOÌe~ Titirnalo paralio anguſlifoiio, o minore, negli
. ficarpon , che Gaza interpreta con il medeſimo arenoſi Colli del Pineto .
Plinio Frrzgiperda : qual parola , ſe ben Teofr. Titimaio, Platisfi//or del Fuſch. ne’ prati Far;
n.5!?- [liſi-plant. capa. pare, che riſeriſca più toñ neſiani ombrpſifled umidi.
Title!
* v i ì! ñbz’rí'ìstrìorîoî nom-"A N70': "115!
a

vez-;nam . 'arianna-ſeme petra ſignatuſira . che


-'17‘Titlfiiaio een ſoglie di 'Pino z ſorſe Pitifljîr di
‘Dioſcrdi Gio: Beguin. ?i'tíma’lm cipaflffim del ha di que’lleìöene‘mmeſatte gli 'giovi .’ LotodÎ
PuffihíEſola minore dell’Offidne del Label-fuori cinque ſoglie ſiliquoſo di Gio-.Beguin. ne’ Collio‘?
della porta Flaminia alle margini ombroſe di un Triſoglio alicac'abo , o vefiicario del Came. *
«cani-eco.“ ` p ’ ‘ ‘ rariG‘io: Begu‘in. Loto di cinque ſoglie Veſſîcarîo'
di ~‘Gio: Beguin. ne’ Colli farnefia'ni 'ilſſmeſe dt
*‘1' Tirimalo
minimo[apra/;Ilar- del Mattie].
annuo dieGio:Beguin.
Cam. 'l'iti
mſialo angoſtifo’lio Maggioli trova . ‘_ - .z ~ -mz
Pſi-la piccola del T'rág. e `Lobel. Pepi: minor del "’Trifoglio ſru’tü'coſoz o Leto frutticoſo dicia
que ſoglie con fiori bianchiodorati ne’Coſſlli far;
Delecamp.ne’ Colli del Pineto .v - - _.
Î Titimalo elioſcopo del M'artiol. alle margini neſiani oppoſti
ſiTriſoglio all’oriente
ſiliquoſo- .
’Meliloto ' Ser
officinalen‘:
*de* 'campi `, e appreſſo le vie . '
Talittro latifolio . Talittro grande del Dodon. tola detto a ne’ campi a e prati .i 4-** - i.; ~Z
"Ruta pratenſe del Tabern.Verdemarco del volgo. Triſoglio altro ſiliquoſo terzo, ne’ Colli.
negli ombroſi, ‘ed umidi Colli, e prati . ' 7 Triſogli ſiliquoſi varii a che ſono dagli Antec,
- ‘- Talittro ſetido , o tenuiſolio , ne’ prati umi ri chiamati Lori a ne’ Colli. .. .
`
' di . e appreſſo le foſſe d’acqua . '~ 3" Trifoglio cocleato liſciome’ Colli .
W
Tapſia Romana , ſopra le rovine degli Edifi Triſoglio cocleato aſpro 5 qUeſti due nel Col. ſi.—'ì:È-T;
çii» antichi . . le di Mario ſpeſſo ſi’frovano . ‘ - i
Tordilio 9 Seſelì eretico di Dioſc. ne’ campi. Triſoglio cocleatomaritimo cannto’, Medica
, ""5 Tricomane a Politrico’ d’ApuLe delſe Officine maritima maura del Cluſ. ne’ Colli vicino ai
"di Gioz-Begnin. Adianto roſſo . Dod-Filimla. ó* Mare . ’
Capillari! , ne’luoghi ombroſi, ed umidi. Triſoglio ~eclrinato ſerpeggiant’e , Medica
²'~² Toſſzlag‘me di Dioſc. Toffilagine volgare offiñ’ cabinato di Gio: Beguin. ne’ prati , queſto a e gli
`cinale . Becchio ‘Di-1314!” Kabul/ina . Farſara ne' ‘altri trè ſuperiori , ſono da Botanici tra le Medi
Colli Cretoſi della Valle dell’Inferno copioſa.` 'che repo‘ſti .
-` ‘ Teucrio , Tenerio volgare ſruticoſo , overo * Triſoglio ſpicato con ſoglia di Gramigna. La`
'prima del Cluſ. Gamedrio ſecondo , o eretto del gopo anguſtiſolio del Cluflne’ campi ſecchi.
;Dodon. ſopra li murianrichi di Roma . ' Î Triſoglio latiſolio ſpicato.Lagopo maſſimo con
Trifoglio pratenſe_ con fiore roſſo , a Triſoglio foglia di Triſogliopratenſe del Label. alle marz
pratenſe con fiore bianco . ` ~ gini de’ Campi fuori di porta latina . K
Triſoglio pratenſe con fiore giallo , ne’ prati ~ Triſoglio ſpicato con molle, e lanugiuoſa ſpia
il Trifoglio predice la ſutura pioggia , o tempe ca . Lagopo minore del Fuſch. Dodaíopioſo nel*
ìfla con drizzare le ſoglie z onde Plin. al lió. r. li Colli ſecchizla polvere di queſto è maraviglio~
”ar- lfl'ſtm.; y.diſſe Ti’ifolium qnoqfle inborreſcet, ſo remedio, come riferiſce il Label-per la Gener
É fbfiacontratempdlatem ſuórigere rerrflm eſt: rea , o proflnvio involontario di firme .
e queſio accade , perche eſſendo le ſue ſoglie fibs Triſoglio con rotonde ſilique rugoſe per linea -ñ—llLu.-ó—-nó

broſe, per la ſrigidità , ed umanità dell’aria in circolari del Kerlerodi Gio:Beguin. ne’ medeſimi
groſſandoſí , ſi ritirano nella lunghezza: qual’ luoghi -
effetto in altre foglie , e fiori di Piante fiſcorge, Trifoglio con capitello rotondo roſſo con un
che non ſolamente per la futura pioggia , mà la ghiette, nella ſommità del Colle di Mario .
ſera approſſimandoſi la notte li ſtringono z come Trifogli varii con diverſi capitelli, nel mede-z‘ ñó—.-.-…ó-Î.ñMl_…—-.ó-ñ7—._ -

ſi vede ne’ fiori di Calendola . Nimſea , e ne' va ſimo luogo .


gliillîmi Anemoni , o Tulipani , nelle ſoglie Triloglio acetoſo,Oxitr-fill0” del Trag.Luiulz
del Tamarindo, Acazia d’lndia , ed altri fiori , del Fracaſtoro, Pani: Cutuli, Allehzjadel Fuſch.
e ſoglie , che per brevità non riferiſco , eſſendo del volgo a nelle margini delle vie , queſt’erba
di queſto non altra la cauſa , che la conſiderazio— ècordiale r giova il ſuo ſugo nelle ſebbri pelli
ne di alcune parti in tali fiori , e ſoglie , come lenti , e maligne , dal Fuſch. ed altri è ſtato oſ
il Maeſtro de’ Botanici inſegna al Iib.;. de cauſ ſervato a che quella pianta co' copioſì fiori pro
plrmt. capaó. non deve cauſare maraviglia› ſe la duce l’anno piovoſa , econ la ſcarſezza di quale
-f'rigidità , ed umidità dell’aria , che ſa drizZare li, ſiccità .
le foglie al Triſoglio , in altra pianta cagi‘oni l’ Tragopogone con fiore pavonazzo turchino,
oppoſite z poiche riferiſce Giovanni Do’rcoul Gerontopogone : Barba di Becco z e Barba di
nella deſcrizione del Monteſratto r o di Pilato Vecchio i e Saſiìfica degl’ltaliani z ne’ prati far;
appreſſo Lucerna de’ Svizzeri dell’erba Catalia 9 nefiani .
che infiaccidiſce le ſoglie ſopraſtando tempeſta , e Tragopogone con fiore giallo pratenſe maggio.
il ſimile nelle foglie della Liquirizia ſi eſperi re di Gio: Beguin- ne’ prati l'acqua diſtillata nel
mentazperclie eſſ‘endo queſte gommoſ’e.per l’umi principio di Maggio da tutta la pianta del Tra
dità dell’aria , diventano flaccide, e cadenti . gopogone è rimedio ſingolare bevuta nella plen—
Triſoglio grande adorato . Loto lilveſtre di ritidea ed apoſteme del petto .
Dioſc. del Ceſalpin. Loto domeſtica del Dodon. * Tribulo terreſtre di Dioſc. Tribulo primo di
Gio: Bod. Erba di ſette tempi così detta , perche Teoſr. nelle margini delle vie 1 e nel Goliſeo i’
ſi crede I che ſette volte il giorno muti l’odore . Autunno frequente .
Trivoli del volgo , vicino alle foſſe d’acqua - -Tifa paluſtre , Mazza ſorda del volgo › nelle
Trifoglio emorroidale del garkìnſone , perche pa 1 u d'.
i e Tele1
INDICE DELLE PIANTE-?NATIVL
Î'
a. Teleſio volgare con foglia rotonda dentata .
Fabarìa. Craſl‘ulardflaeampfiras Ceſa-nella ſorn
mitù della ſelva farneſiana .
Tlaſpi latiſolío del Fuſch. *Iſlaſpi de’ campi
eon ſiliquev larghe . Tlaſpi ſecondo del Martial.
gazioni , e lulirazionî pubbliche 0 l’acqua tlíffll-Ì
lara dalla Ver-benz è uriliflìma nel dolore di e?".
po bevuta , e_ di fuori applicate , alle margini
delle ſirade. … .- …- .
Verbaſco maſchio del Mattiol .AnguillarSaſL
. .
z
nel Coliſeo a ſopra calcinacci antichi a ed alle, Taber. Verdaſco maſchio latiſolio giallo di Gio:
margini
ſi Tlaſpide’ campi . del Fuſch. Naſturzio ſilve
auguſtifolio Bçguin.Pbo/omor vulgarirmar del Lobel. Tapſo
barbaro dell’Officinez Candelaria delvolgoa alle
ſire di Gio: Beguinme’ medeſimi luoghi . margini de’ campi . _ p , 45_31
Tlaſpi biſcurato aſpero con ſoglie di Gerazio ,_ Verbaſco ſemina ne’ medeſimi luoghi. ñ,
Tlaſpi clipeato del Cluſ. Lunaria lutea nel De Verbaſco laciniato › naſce appreſſo le pubbli-Ì
ieçamp.ne’ luoghi maritimi del Suolo Romano. che vie . ~~ '
` Vicia volgare ſilveſtre con ſeme piccolo, e ne
V. gro di Gio: ne’ campi. ›
-L
;Vicia con ſilique peloſo, ne’ Colli ſarneſìani.`
Aleriana roſſa del Dodon. Ocimaſirovale Vicia ſpicata , o multifora , Araco del "ſab.
riante del Lobel. Polemonio Been roſſo d’ Galega ſilveſtre del Dod- ne’ prati , ſpineti] ed
alcuni. ſopra muri della Città. alle ſiepi . ., _ .a
Valerianella campeſtre , o Fumminio pra.. Vicìe varie , è grande la varietà_ delle Viceie.
tenſe di Gio: Beguin. Album Ola:. Dod. Latuca Però oome inutile ,5 non riferiſco le loro differen
agnina del Ger. nelle margini de’ prati,e campi. Ze , ſono dette anche dagli Autori çon nome d
Veronica-ſemina con foglie di Serpillo r ne’ Arco, e Cracca . ~
.prati umidi. . Uſtica Romana con pilule rotonde diPiot_
Veronica maſchio ſerpeggiante , Betonica al Beguin. llrtica prima di Dioſc. Acaleſe Teoſrz-èe
tra di Paolo Agineta 9 del Dod. Bod. ne` Colli de’ Greci z qual nome à turte l’ilrtiche adurençi
ſelvolì ſarneſiani | e del Pineto queſia è uſuale , conviene , nella ſirada di S. Paolo extra mara:.
il di cui eſlracto Cratone ſommamente lodanelle e vicino al palazzo maggiore 5 naſce anche-nell’
febbri peſillenti , e maligne . ` Amfiteatro di Veſpaſiano .
Vite bianca . Brionia : Vitieella del volgo , -‘ llrtica maggiore volgare di Gio:Beguin. litri-ñ'
alle ſiepi . ca ſemina , e comune del Dodon.a tutciè cogní-z
Vite negra . Vite ſilveſtre di Teof. Sigillo di ta, e per tutti i luoghi naſce .
S.ſ Maria
Viola .marzia
Tamaropurpurea
1 nelle ſelve, e ſpineti
volgare .
. Melania” llrtica minore di Gio: Beguin.e Ger. Llrtica
ad urente minima del Dod. aſiieme con la ſupe*
cioèſ negra viola di Teoſr. Mammola del volgo 5 riore. .
in luoghi ombroſi , li Poeti non ſenza cauſa ſe Vite viniſera ſilveſtre . Lambruſca , ne' Colli
cero la Viola coronamento di Giove,e delle Mu farneſiani .
ſe per l’elegante porpora , onde Virgilio al [ib. Verga aurea anguſtiſolia ſerrata . Solidagine
ro. Georg. ſarracenica del Trag. Fuſch. Dodon. ne’ luoghi
. . . Via/ze ”Zenone/‘cet parfum: nigi-ze. maritimi ſelvoſi .
per il ſoave odore , e perche libera il capo ſede
della ragione dalla Crapula a come riferiſce X.
Plin. al [ib-2L . eapag. e Plutarco al Iib.;.Sym. lſiride di-Dioſc. Spatula fetida del Trag. Pu
Poſ- quaſi-1
Viola marzia turchina ſenza odore nella ſel ſch. DodonJris ”grill ,ſeflſilffleſt’iî TCOfl'
,va ſarneſiana . Hyacintflr Poetarum Gio: Rod. e Vaeeimzm de’
Viola marzia bianca, ne’ Colli ſarueſiaoi om Larini del medeſimo Bod.Gladiolo ſetido di Gaſ
broſi . Beguinmella ſelva farneſiana del Colle di Mario.
Viola di trë colori. Plagio”, cioè Viola flam (Lipſia ſono le piante 7 che per lo ſpazio di
mea di Teo-ſr. di Gio: Bod.]acea del Matrici-Fio nove anni mi è occorſo di oſſervare z ma molte
re della Trinità , trovata da me in luogo arena anche sò di certo ritrovarſi nel ſuolo maritimo
ſo vicino a una ſiepe . di Roma da me non viſte , cioè l’Ariſaro latiſo
Viola di due colori, nella ſtrada a che da San lio del Mattiol- ll Cillo ladaniſero . La Dragon
ta Maria Maggiore conduce al Laterano . tea minore . La Came/ea trieocor . La Cardia
llmbilico di Venere volgare . Cori/edo” , ſo ca . La Cotula ſetida . ll Colchico giallo , o
pra muri antichi ombroſ . Narciſo Autunnale del Dodon. il Gnaſal-iomari
llmbilico di Venere , o Cotiledone ſiellato . timo, Cotonaria detto . La Meliſſa . La Licni
Semprevivo terzo del Colon. nella margine om.. de anglica maritima del Lobel. ll Seſelì etiopi
broſa della ſtrada, che dalla Baſilica di S. Paolo co vero con foglie Laurine di Dioſc. La Ptarmi
C0nduce alla Chieſa di S. Sebaſliano. ca . La Stecade . La Campanula con ſoglie di
Verbena diritthíerobataniI’cioè Hizrba Sa Pero - DiverſoñCaucalide chinoſore, e molt’allîre
crazperche dagli antichi `era adoperata nelle pur alii curioſi lndagarori riſervate.

ILFÌNE.
TA*
,5' ’ai’

T A V’ OL A
Nella quale compilaſi con ogni accortezza tutto lo ſpettante per l’inricra
B

Officina Farmaceutico-Chimica sì per Titoli , sì per Compoſizioni notato


nel preſente Teatro Farmaceutico del DONZELLI , tanto per cadauna
delle ſuc Tre Parti, quanto per la Quarta Parte, o ſia Appendice con
altre Aggiunte , ed Addizioni non più pubblicate , ſc non in
queſta xxx. Edizione da NiCOLò FERRARA-AUMSIO , per ordino
ſpecialiſiimo dc’Magnifici Farmacopeí, cloro Capi
del ſempre Inclito Collegio Napolitano .

La Paginajègmz/í Per il prima numero , e per l'altra la Colonna .

A0… dell’Acqua di Cacio . 27t-` z.


Acqua di Camedrio : gfo. a.
Cazia’- 241.!. Acqua di Camomilla . ivi. r.
A Acciaio potabile del Sereniflìmo Acqua dPCannella . g y y. r.
Gran Duca di Toſcana . 3;, z. Acqua di Capocefalo . ~ g ;8. r.
dell’ Acciaio, e de i modi di prepararlo. a r. r. Acqua di Capone riflorativa 9 ;57. z.
’Aceto alkoolizato . ;48. x. Acqua di Cardo Santo . ;fo- a.
‘Aceto d’Antimonio . 4a. a. Acqua di Carvo . ivi. 2.
Aceto Antipeſtilenziale del Langio- 57. r. Acqua di Ceraſo negre; ;74. a.
'Aceto contro vermi compoſto . ;4.8. 1. e a. Acqua di Cerefoglio . ;w- x.
'Aceto diſtillato , o ſia ſpirito di Acero . ivi. Acqua di Ginnamomo buglofl'ata Z 469. r.
Iceto difiillato vomit'wo , detto Acqua _ Acqua per confortare il coito . ;60. a.
d'Eſculapio - ivr. Acqua contro
Acqua di Conſolida maggiore.
la Gonortea virolenta fa- ;50. a.i
’Aceto filoſofico. ì ;69. a‘.
Aceto minerale ._ ivi. tile, e provata da me . ;78. a:
Acero montano . . . [vr. Acqua contro vermi mirabile.` 3 59- r.
Aceto radicato . ;7. a. 348. r. ;66. z.e ;94. z. delle Acque diſiillate ſemplici in genere. ;48.
Aceto radicato ſecondo [Iſacco . ſ7. 2. Acqua d’Eſculapio . ivi. r;
Aceto roſato . ;48. 1. Acqua d’Eufragia . ;3 ſl. r.
Aceto'ſcillitico. ;47. r. Acqua per fermare i denti.“ 357. 2. ',
Aceto ſolutivo . ;48. a. altra Acqua per fermare i denti ſmofli. ivi.
Aceto rerebintinato; ;7. a. Acqua filoſofica . ;9. x.
degli Aceti medicati . ;47. Acqua di fiori di Cicoria ſecreto per il
,Acetum eſurinum . '3.5. x. e ;69. z. mal d’occhi . ;60. x;
Acemm mu'lſflm. _ ;38. l. Acqua di fiori di Mirto. 3 y4- t
Acidulx artificiale: . 562. a. Acqua di fiori di Taglia . 35;. I.
dell’Acoro - zoo. z. _Acqua diſtillata di foglie di fiori di Taſ
Acqua d‘Acctoſelia . 349. a. ſ0 Barbato . ;74. x;
Acqua Aluminoſa del Failoppio . g 59. r . Acqua force comune . ;61. z.
‘Acqua d’Angeli . 3 5;. a. Acqua forte regia, e filoſofica . ivi..
Acqua di Anoníde del Mattioli margvi— ACqua di fraghe. 3 {4. z.
glìoſa per il male de’ reni . ;58. x Acqua di fumaria. gn. x.
"Acqua d’Antimonio . 4g- I Acqua di gelſomini.~ g ſ3. 2.
Acqua ardente . 362. I. Acqua di Giglio convallio.` ;$1- x.
Acqua d' Arſenico dell’Arrmanno. ſ4- ² Acqua per indurre Caſtità di Adriano a
Acqua d’Aſſenzo . 349. a. Mynſicht- 36!. \.`
Acqua d’Aſſenzo per gl’Idropích ;6 5. I. Acqua d’lppericoî 3;:. r
Acqua di Bacche di Ginepro . ;50. r. Acqua di Lavendola .' ivi. 2.
Acqua benedetta dcll’Azcmznno, ;4- I Acqua di Liguſtìco . ivi
Acqua benedetta del Grulingio ñ 3²~ ²* Acqua di maggior-ana . l ivi
Acqua benedetta del Vercetano . 3 2- ²~ Acqua di magnanimitä .’ 360- 2
Acqua benedetta del Rolando . ;2- 2 Acqua di meloni. 3M‘ ²'
Acqua di Boraggine . ;49- ²~ Acqua di menta . ;Fl- ’
Acqua di Botanica . ;yo- l Acqua mercuriale . 3 ſ9* 3 *
Acqua di Bugloſſa 3 ;49- 3_ Acqua di Mercurio d'Andrea Libavio - S’ 3- ‘
F a Acqua

` luni
.T A iv O L A
Acqua rli Mercurio contro vermi . ivi Agarico, come ſi prepara . -- - 'a ç. z,
Acqua di Minſicht contro l'ardor dell’u. dell’ Alchechengi . 439, x,
rina . 36x, I. Alcuni titoli Farmaceutici uſuali ſpie.
'Acqua mirabile a provocar la libídine . ;60. 2. gati - ' 18. a.
Acqua di nallurzio , a”, 1. Alkaeſt. , e ſua preparazione . 7 r. 2.‘
Acqua dininfea- . grz. r. Alkalì , che coſa ſia . 7;, r.
Acqua oculare prezioſa . ;56. r. Alkool,e ſua eiſenza , ivi.
Acqua oculare , con la quale ſcrivono , Aloë roſato v _ 33- 2.
che ſuſſe reſtituita la villa ad un cieco dell’Aloè , e ſua preparazione . 37, r.
da nove anni, ;$6. z. dell’Altea . 3”. a.
Acqua oculare d’Angelo Sala . 6 3-, 2. Altra deſcrizione più brieve della Pie.
Acqua d’Origano . ;52, x. tra Medicamentoſa . 457, x
Acqua ottalmica di Celidonía a e Granci Alu-o methodo facile di preparare l’Al
flupenda . 259- i. kermes Chimico. ,05. 2;
Acqua ottalmica del Croco de’ Metalli; ;56. r. Altro modo di preparare l’Alkermas Chi
Acqua ottalmica del Quercetano ' ;2. 2.6 ;4. x, mico del Poterio . 105- r.
Acqua ottalmica del Sala , 67. z, Alnme di roccaa `come s’abbruggia . 28. a.
Acqua ottalmica di virtù ammirande di Alumm dulce . 5,9. 3_
Angelo Sala , ;60. r. Alumni dìurcticum , 52°_ r.
Acqua di Pane . 354. 2. Alumenſebriſ/lgm - ivi.
Acqua di Pane di Gio: Ernello . ;57, r. dell’Amalgamazione . 5, 3.
Acqua di Perſicariar 352, z. dell’Ambra Griſa . 9;_ 1.
Acqua di Peto , 0 Tabacco r ;74. i. Ambra rettificata . 33,, 2.
Acqua di Petroſello . ;52. r. dell’Auieos - 196. 1.
Acqua del Wrcetano contro la Conor— dell’Amianto. 49;_ z.
rea fetida invecchiare, e Gallica , 353, z, dell’Amido . 1 82. r.
Acqua di Rafano dell’Artmanno . 202. l, dell’Ammoniaco . 42 y. z,
Acqua di Rondinelle dC‘l Bercetano , dell’Amomo Indico . 199- 2.
contro il mal caduco , ;75, r. degli _Anacardi . :08. z,
dell’Acqua dì reſe . 84. i, Anacardi, come fi preparano ,~ 28. z,
Acqua di tuta , 3 5;. z, dell’Aneto , :97. r.
Acqua di ſabina . ivi, dell'Anguria. ;288. x.
.Acqua di ſale comune; 362. h Anima d’Argento v- 46. 1.
Acqua di Saltaberi di Teoſrafio, ſ0- I, dell’Aniſo . 1 90. z.
Acqua ſalVìa ' g l ‘o Anodinumflióiot‘um’ . 520. r.
Acqua di ſcorze di noci verdi , 35 4, z, degl’Antali , _ 49;. 2.
Acqua di Serpillo , , '3p‘ 2. Antidoto Emagogo - 3 i g. z,
Acqua ſociale , 355* 3_ Antimonio, come ſi prepara . 38. 2.
Acqua ſociale del Donzelli 9 ;57. x. Antimonio Diaſoretico del Crollio . ;7. 2.
Acqua ſolvente . ;48. I, Antimonio Giacintino . go. r.
Acqua di llagno del Crollio , '5 7, 2. Antimonio precipitato . ;9. z,
Acqua tartarea . 3-66. 2. Antimonio preparato del Fabro . 4t, 2. e 42. r.
Acqua Teriacale di nollra invenzione , gſſ- 2 Antidotur Magna Mattino/i . ;20. z.
_Acqua Teriacale commune del net-. Autibcfficum Martin/e ejuſdem Poterii,
CCÈBDO e _le ſua inter arcano nuncupatum SPeciç
Acqua 'ſeriacale cordiale , eBezoardica ficum Stomacbicum . ‘zz, 3,'
di ſingolare, e mirabil virtù a tutte Antibefficum Petri Poter-ii . ivi. r.
le paliìoni di cuore r ed a morbi ma Antimouium Diapboreticum '- 556. 3._
ligni, e peſtilenziali provocando il formola di Apoflegmatiſmc attivo a ſca..
. ſudore ç ;57. 2. ricare il capo ~ 467. r
‘Acqua Teriacale di Pietro Salîo . ivi Appendicir Additiouer aliu . 5-37,
Acqua di Terra Santa del Rolando -_ P' ² Aqua Autihzſterica alla . 523, r,
Acqua di Verbena , 3 53‘ ²* Aqua Amihjſterim o Myu/ſc/;r . ivi. 2.
ACqua di Veronica. 352* ‘ Aqua Anti/xyſterica uabir uſitatior . ;24. r.
Acqua Verde di Gimmtmanno - 3 î 3- ²~ Aqua Autibyſterica .We-”Maui . 52;. 2
Acqua di viole . 373* ²* Aqlla Antibyſterica ejuſdcm Poter-ii . ivi. r.
Acqua vita alkoolizata . 2- :ñ Aqua Antiocuerea Muſſram’ , 724. r.
Acqua vita , e ſua perfetta ſublimazione Aqua Apopleffíca,ſcu Cep/;all'art . ſſO. 2.
` ſenza fuoco . 7;- ſ Aqua Arterialis ejuſdcm Aluſitam' . 524.. 20
Acqua prima di vetrioloñ ;6 9. r. Aqua Artcrialir alla c’juſdcm Muſitaui, '
Acqua ſeconda di vetriolo , ivi. Sriptica :Uffa . ,—2 y. r.
delli due Adianti . gr;- 2. Aqua Balfizmi . 529. r.
Aglio!” minerali:. 3—19. r. Aqua Caflitatir . ;6 r . r.
dell’ Agarico- _234. i. Aqua Epilepticoñbyſterica; $24- 1
Aqua
DE' TITOLIQE COMPOSXZIOlNI.
Aqua aa'fiſtzz/ar Dal-ei,
far. r. ſaſſo _o ' _ 24* 2*.;
A [la 111/1[ſi, o
338.:. Balſamo di Mercurio del Veneta”. ſ1- z.
Agi!!! P/ÎagederxicaJZ-u ”leer-aria Cnr/”r
C/zymrci Lymeri. 52,-, 2. Balſamo di Paracelſo perle contrattare . 418. r.
Aqua Propbylaffica Sylm'i. ivi. ' Balſamo di Rame. 418- z.
.Ar/1m Sipbi/yca. ;26. Ip. Balſamo di Sale , ;94. 2.
Aqua/‘alunne Pauli Emilii vera, Anti Balſamo di Saturno. 497. z.`
-veflerea diëía - Balſamo di Solſo di Martino Rolando . 416. 1.‘
Agna ?Ver-inca”: Petri Sali; [im-ſpiri ;27- z Balſamo vulnerario di Garofani . 40 y. r- ſi
t” -vim' ex ”ſu Collegi" Pbarmacopço Balſamo vulnerario di Tobia Aldino per
mm Neapolitmá - ,'26. r. le ferite z e per lo ſpaſimo z ‘
della Balſamita . 417.
16;. rr..
Aquarrrmſti//atitiamm Manila. ivi. 2._
Aquila bianca -. ;8. 2._ Balſamo-m Apupleſ-?ictmz alii/d - ;27. 2.
Aquila celeſte n 4.8. 2, e 49. z. &1.721me Apopleffimm drzgzzſtamzm . ivi.,
Aquila precipitata , 38. _3. Bai/211mm; Apoplcc‘íictzm Batermzzm . ivi.
Arcano corallino di Paracelſo . 49- 2.` Baſſamumſuó ”om/”e fammi _Pam :ſicil
Arcana”: Aluminír , Innocenti; X1. 729. 2.
"29- Ìo e [o
Arcana”: Coral/ina”) . _Balſhmflm fifa-Perin' Caeſar-ir Magati . 528. r.
F²7t I* Q 74:7' l* Bai/?imam Samaritamc *va/”erarium ._ 3-29. 2.
Arcana-m duplicata”: a_ Mit/Ich . 52_7- r.
Argento Pocabile del Minſicht. 46. r. Bol/Ernia”; J'amecb Puritas/ſi. 3-60. z.
dell’Argenço vivo, e ſue preparazioni, 47._ r,` Bnl/?imam Sulpburir . 416. r. e 529. 2.
Argento vivo come fi purga. ivi. a. .Ba/ſamy”; ott/”erarizçm , ſe!) Hyper-ic;
ſecondo l’Artmanno ._ ivi. Caeſar-is Magari . ;29. r.
ſecondo il Beguino. ivi. del Bdcllío - ‘ :5'2- I.
ſecondo il Vercetano z ivi. del Been bianco 2 e roſſo . 1 zo. 2.
ſecondo il Tirocinio ._ ivi, del Ben. $14. 2.
'Argento vivio come fi [05111113 o. 43-. l- , Benedetta laſſariva vera_ di Nicolò Aleſ- `
dal Beguino, ivi. 2. ſandrino. 292. 1.'
dal (Sniper.` - ivi_ r.__ del Berbero . z o. 2.
Bevanda per la Gonorrea_ gallica,_e fçfçn! i
dal Piemonteſe ._ ivi.
dal Tirocinio . ivi‘ ti del Quercetano ._ 34$. a.
'Argento vivo r_ o Soblimato_ dolce_ g ivi, Bezoarro Gioviale . 39. a.
dell’Ariſtolocia lunga- 2:4. r_ Lunare . ivi. r.
dell’Ariſtolocia Rotonda . zr I_ Marziale . ivi, 2.
.a5—
dell‘Armel z Cioè Ruta_ ſilveſlre; 42 y., a. Metallica . ivi. 1.
Armoniactzm volati/e . ;6 9. g, Saturnino . ivi, z.
Aromatico Roſato di Gabriele, cautoda Venereo . ivi
Meſue . 186. 2. ,Bgzaarrr'cüm Minerale .`_ 37. z.
dell'Artanita ., 49 3'- r. S014176.` ' ivi.
dell’Artemiſia . 215._ r._ Biacca ._ 494. z,
dell’Alfa fetida_ z 416. 2,. Hianco mangiare , 1 82. 2.
dell’Aſa’ro y_ [‘90. [L del Bitume ._ 242. 2-_
dell’Aſpalato . 45°. 1-, de iBoli ._ r 4gr. r. r._c_.~,“_. -—

dell’AſParago -, aoſ- 1._ del Bolo Armeno .` r 24. r,


dell’Aſſenzo . 369._ 1._ Belo diaſoretico ,_ 4; r. a.
Bolo purgante . l ivi.
Aſtrflm ‘vini . 36 7._ 2.
dell’Atriplice. , .7,14. r. della Boraçe . 494. r.
Azurro, e ſua_ manipolazione ._ 5._ 3._ e 8;. z. della Boragine . 307. 2._
della Brionia ._ 42 r. 2.
del Buriro , 203- 1._
B; Bu trio d’Arſenico,fiſſo z ‘4-2‘
B Ac'che di Lauro. ._ - i 209; r-Ì Buciro di Saturno ._ 497. r,
delle Barche di Mirto o. 15h 2 Bfltymmflomm Aurantiammí_ 49V ‘5
del Bagno Marino Monache Vaporeſo, r4. 1._
formula di Bagno artificiale con trp la ſca-. C.
bie ulcerata, ed invecchiare! .
de’ Bagni in genere ._ 504._ivi.
2._ Acao . 192. a.
del Balauſiio . 7 434. r., del Calamento z 194- 2
Balſamo d’Aloè del Quercecano g 28. z. del Calamo Aromatico . 1 92. 2_
altro Balſamo artificiale del Napolitano. 416- 2-. -Calce de’ Coralli. ;94. 2
Balſamo artificiale. detto Acqua del Na. della Calcinazione .
’o 1*
policano per _ferire . ivi, Calcinazione d’ Argento con Acqua.
de’ Balſami Chimici in genere . 41 r forte . ' 44' ²'
Balſamo Europeo , x ;7. 2. Calciuazione d’Argento col fior di Solſo. 4ſ~{*
Calcinazione d’Argento del Libavio 3 C 1….
*a _
T A V
O ì
Calcinazione d'Argento con Mercurio . 44. r., Cliſtîero aſk-ingente.`
Ciiſliero di Croco di Metallî-ſi 47;.ivi;
2,
Calcinazione d’Argento del Poterio . 4;. x
Calcinazione d’Argento delQuercetano. ivi Ciiſtiero contro il dolore eolico: 47 g. 1.
del Calcire. :40. r. e 439. r Cliſtiero contro il dolor della Pietra` . ivi.
ealibe potabile - 366. r Cliſtiero contro l’inflazione del ventre. 472. 2.
Calice Chimico . 29. 2. Cliſtiero contro i vermini . 47 3. z
del Camedrio . ;39. r . Clifliero per ſedare il dolore colico 3 ivi. r
del Camepitî, o Iva Ãrtetîèa . 237. 2. Cliſtiero per la ſciarica . ivi
della Camomilla , o Anremide . 506. r. Cliſtiero per lo ſcirro dell'utero. ivi. :
Campborn coſmetica. 582. z. della Coagulazione. 5. 1
della Camſora . , 290. a. del Cocco, overo Kermes . 78. I.
della Cannella , o Cinnamomo . 85. a. del Cocomero aſinino 49 ç. r
del Capel venere . zio. r. Colcotare di Paracelſo . 7 z. 1.
del Capparo . 22:. r. Collirio d’Aleſſandro per chiarificare la
della Capſie, Seíreragio . 14;. a. viſla - 462. a..
del Carabc- r ſſ. r. Collirio ottimo per gli occhi. ivi.
della Caragna. 48 2. r . delli Collirj 1 o Sief in genere. ivi.
del Cardamomo . 144.. 2. della Coloquinrida. 268. 2
del Carvo - 197. a. Conſezzione d’Alkermes Chimica in for
della Cafiìa Pillola . :15. 2. ma liquida - 166. I.
della Caffia negra , e Bdellío . 251. z. Conſezzione Anacardina di Meſue . 206. 2.
della Caſſia ſoluriva . 27;. 2. Conſezzione Giacinrina del Donzelli l x ;4. I
Caffla tratta . 295. r. Conſezzione di Giacinto ſecondo l’uſo
Catuplaſmo di Paracelſo contro l’Ernia Napolitano . 106. a;
acquoſa , ed umoroſa . 492. 2. Conſezzione Giacinrina uſata dal Man..
Cazzplaſmo ſperimentato per ſare , che {ſedi - 107. l
ſl maturi qualſivoglia Apoſiemaſſin Confezzione Hamec di Meſue. :66. 2.
cone, o altro ſimile tumore . ivi Confezzione Lìberante. 18;. l.
Carolieo delQuerci-acano` 33°_ a Conſerva di Amarone . ;42. 2.
delli Ceci. nor. r. Conſerva di Aſſenze Romano . ivi. r.
del Cedro . __ 129. r. Conſerva di Capel venere . 341. z.
della Centaurea maggiore É zx 7. r. Conſerva di Caſſia del DonZelli . 29;. a.
della Centaurea minore . z ;6, z. Conſerva catartica del Donzelli . 296. r.
Ceroto Sandalaro di Meſue.~ 489. a. Conſerva di Corniole , o Corognane ;42. 2.'
Ceroto Stomatìco . ivi. Conſerva di Euſragia . 24x. r.
(le’ Cervelli di Paſſeri. 206. r. Conſerva di fiori di Aranci-e di Cedri . ivi. z.
del Cervo a del ſuo corno o e dell’ oſſo Conſerva di fiori di Balauſtio . ;18. r.
del ſuo cuore . x 1 5. z. Conſerva di fiori di Beronica . 341. r.
Cemfla Antimom‘i . 522. r. e 2. Conſerva di fiori di Boragineae Bugloſſa. 34:. 2
Ceruſa comune . ` 494, z. Conſerva di fiorídi Cicoria . ivi.
‘Cemſia Martialìs . 530. 2. Conſerva difiori di Carofanl noflrali. ;42. r.
Cei-uſa ſerpentarìa . 494. 2. Conſerva di fiori di Gineſtra . ivi. z.
Cemſia ſtióii Angeli Sal-e , ex Antido Conſerva di fiori di Granari . ;42. 2.
raria Neapolizano, ;30. r.` Conſerva di fiori di Malva. ivi. r.
del Cheſmes. 3 ;7. 2. Conſerva di fiori di Peonia. :40. a.
della China China . 1 78. 2. Conſerva di fiori di Perſico . ~ ;42.2.
della Ciccolata Indica. 1 9 r . 2. conſerva di fiori di ROſmarino 3 ;41. r.
del Cimino . ,98. 1. Conſerva di fiori di Salvia . ivi.
Cinabrio d’Anrimonio diaforerico. ;8- l - Conſerva d’lſſopo . iVi- 2.
Cinabrio fatrizio . 49. 2. Conſerva di Nenuſaro. ivi. 1,
della Cinogloſſa . '427. I. Conſerva di Lavendola. ivi.
ie Cinque Erbe Emollienri. r 8- 2. Conſerva di polpa acida del Cedro I ivi. :
del Cinque foglio . 32 3. r. Conſerva di prune . 343_ 2.
delli Cinque mirabolani. 44" 1* Conſerva di Radice di Centaurea mag
le Cinque Pierre Prezioſe . I 3* 2* giore. , n 7. z;
le Cinque Radici Aperienti maggiori . i\_-* Conſerva di Roſe . 313, r.
le Cinque Radici Aperienti minori. îVÎ COUſerv-a di Roſe Complete. 339_ 2
del Cipero . 163. I. Conſerva dí Roſe incomplete . ivi.
della Cipolla . 20;- ²~ Conſerva di Roſe ſolutive cioè perſicarie.24°- ²~
della Circolazione . * 3, … o Conſerva dl Roſe” ſia zucchero roſato. ;29- '
del Cliſſo . ~ 6. r Conſerva di Scoue di Cedro , 341. 2.
Clyflm Anzio-norris‘ z 5'56- z. Conſerva di tutto cedro . ivi.
Clx/.i'm Botanica: . ivi Conſfl'va di viole… ſia'zucchero violato. 34°- ²~ `
delli Cliffieri in genere . 47 z, delle Conſerve . 3 ;9.
della
7“‘

D5- erIonI;zE COMPOSIZIONL'


,della Coobazione . . . 4. t
dclliCorallì. ._ ` _ “1“. 3. ſandrino - - ~ .' .:- .---..: z '149." *.1
.delle Cotogne . 321-, I Diamargaricone freddo . , . . …-.g. , 434. 3-.
Cotognaro . y , 343- I* Diambxa di Meſue z ; . .H .\ .169, I.
Cremore di Salſa .` ‘ 487. 2-. Diamorone di Nicolò. ' , , .3;8- z.
Criſhlllo 1 o Cremone . o Sale elſenziale ` ‘Diamuſchio amaro di Meſueſi; , (\ ;. _ñ 48;. 2.
di Tumo- - 3189-, ai Diamuſchio dolce di Meſue‘. .,. ›‘- -.,, ivi
del-Gtiſtallo . . . v e ì. '4.94- 1. Mer": I _ ‘ ' X.; i_ < 1970 [o
Criſtnlli dolciv di Sale . … z‘- ~ 1‘- ` 65". 2. Dianchos dil‘îiçolò;` ik .- . i, 136- 3
Cxiflallo di Marte . . - ~ 34:. z. Díapboreztìca Antimafia/ia. ñ, . i '52.2. .3,
-__,___.. .ó-`
' dell’Arcmanmí . - xvi. Diapbareticumjawiale . z i ~ ſu‘ l.
,Diapboreticum pretiaſzym; ‘ ;go-L2'.
Croco d’Aigento:. ` 1._ Diaphoreticflm ”gu/ina”: .. . ſu. 2,_
Gioco di Luna veramente emma . , .u-i., :A Diapruno lenitivodi NicolèAleſſaſh ._
(Procedi
l n00 Marce
‘è V eſſencificato.
H‘ - l delfleg‘ui‘
~ ' ‘ *
'24_15q. z _drino -, 3,86. 2.’
Diapruno_ ſolutivo. .- _, ‘387- 2
.x . del Fabro . e del Sala ., ivo. Diaijrliodone d’Abbate di Nicolò .. x 89. 1.
Croco di-Marceeſſeoziale ` ` › _23* z., Diaſatirione di Meſue ., . zoo. z.
Croce
ſi di Marte. volgare .,
del Albugafizedel_ Autore ì . , wi`ivii
1.., ,Díaſçordiq di Girolamo FraCalloroi 298* h e z,
Diaſcocdio di Girolamo Fiacaſtoto, ſe- '
del Poterio, e del Settala ~.A . ivi., condo il Collegio Auguſtano,... . , ivi.
del Tirocinio Chimico ` ’ iva_ Diaſcordio di Girolamo Ftacaſtoro _ſecon
Croce di Venere . . 6;.. 1.. ,~ do Franceſco Silvio ., ivi.
Crac”: Metallarzm Aóſj’ftlhìaM-è- e .Diaſebeflen del Montagnana_ *.- . 287. 2.
Myflſicbt. ~~ ;4. 1.. Diatriaſandali di Níc01ò i 166. x.
delle Cubebe. ñ - 4 \ -- ~ 184_- 1‘ Diacaxtacodi Pietro Caſtellí ., 393-. r.
Diari-ion pipereon di Meſue . 199. 2.
_Dichiarazione d’alcune altrePaxcicolari.
D.
cà jatxoſofiche ` 7;. 3`.'
Auco; ~ 2 x 7.. z* Dichiarazione_ di diverſi peli., _16. 1.
della Deeantazione . y. r` della Digeſtione x , 3.3.
Decaffizm Garbo/iam Polaris' .’ ;30. 2.. della Diſtillazione per inclinazione; 4. t.
Dem-571m- díapbareticumz‘à* diamtiçtlmz 7 5'4- 2` della Diſtillazione Le; deſcenſoxio., ivi. z.
Decotto capitale, calefaeíente . ;43- I. del Dinamo, bianco` ”1. 1. h-'
Decotto capitale_ Temperato nom-0.', ivi._ del Dinamo. Grecico .
Decotto comune ſolutivo . ivi._ .del Doronícoz ` 140.
2; z'. z.
I.
Decocta cordiale . ivi. del Dorungí ._ 209. I
Decocto per fermare i meſtrui del Aer Dragone mítígatoj_ 48. 2.
cetano e della Dragontea '
Decotto mirabile_ per provocarei meſtrui 2.45*- 1.- formola di Dropace. Per l'Artofiaſi Î 49°-
202. ‘r.
eſperimenfato dal (hei-cerano, z e da palcgda, Witriolì ., ñ 39?' 3'
me c 2|
Decocto Pettorale d’Andernaco .
Decotto flomatico. aperiance-e diſcuzien. 3/4gi x.. Ex
ce del fiato . ivi.. Dera terreſtre ` gx 6. z.
delli Decotci - ;42. Eleffflarium Bag-mmm [uniperi
Decozione di Corno di Cervo .` 1 l 8. r.. P‘arace-{ſí 1, ex Azztidataria Neapoli
delli Dentali .. 492i z. tano . 5; l* 3
Diagalanga di Meſue . _198. L Eſeffmzritlm dim-etica”; .ì y; z. r.
Diagridio . 68. I. ler‘mn-íflm arnie-tam”; all/TRA… ìvi- 22
Diacalamenco di Nicolò mami-m PIÎi/Wpóomm . ’ ' ivi
Diacaridion di Meſue ç g194. I`
;9. 2. 'leffltaritlm Poteri; . i yz r. I.
Diacartamo . 291. 2. .EleéÎ’zmrìflm ?bum-;fiumi . .- ;3- r
DiacatOlicone di Arnaldo di Villanova. 279-2' Eleoſaccaro di Cedro . 407- 2.
'Diacimino diNicolò . i 197., 2. Eleoſhccbamm Citra“; . g 19. z.
-Dlacinnamomo di Meſue . 19 r. 1. Elecruario d’Acciajo . 22 ſ- [
~Diacinnamomo Regio di Adriano Min Eleccuario Aleſſandrino . ²95* ‘
ſicht. Elettuario Alkermes di Meſueè, 7 ſ— ²~
formola dl Diacliſmo per l’infiamma 19 ‘e z! Electuario Cariocoſtino . A 297- I*
zionedelle fauci. e gengive. 467'. r. Electnario Eleſcoſ. 292. x.
Diacodion ſemplice di Meſue . 299- l Elettuario di Gemme Caldo di Meſue - I 5°- l
Diacoro di Maſue: :oo- x. Elettuario di Gemme freddo . ivi- 1
iaſenicone di Meſne 281. l.
Diamargeritone caldo di_ ,Nicolò Aleſ: ſcritto da Nicolò Aleſſandrino .
Eletti-lario Idragogico di Silvio .
4-_ _ſi-_ſi-.
-"

r* Ã-L‘.V`r ö, i E* 'A'. 'I .* **I


Empiaſtro ſtomatico . A“ - - ’481-1
‘ 'ario Letîficante di Galerie . 18;. 1. Empiaſtro di Teriaca, oTerra ſigîllata .. "fi
ÈthÈiîario Pliris Arcoticon di Nicolò . r 70. r‘.
del Crollio . WL_ a.
.
Elettuario Roſato di Meſue . 288.2.
Elettuario di Sugo di Roſe di Nicolò . Empia’ſtro Viconio . :-',

degli Empiaſtri, Sparadrappi , Ceroti 9 e v . ,
*Aleſſandrino . - _ 290. r. Dropaci.'~. ` ' r `- ‘ '- › 4787z`i
Elixir Antikepbalalgicnm . p 533"' Emplaſtrflm Barbarum Magnum. e:: i‘
'Elixir Antiſcorbmicmfl . - lVl- 2.
;Elixirfizárile D.A”drxoe Cfleoffèlìì . . 53;: a". Pbarmacopam Landini-”ſi . .'i 1736,11
:_ _—*_- »Empics/Ira”: Beneditîam Mràſitairi ’ ì _hm-’p,
*Elixir Magnanimimrìr ex Antidataflo [Vl
Elixir Propfietatir di L'Imo'nzio . ;6 g. z. Empiaſtum Fodi comm Paracelſi. 537-, D
Elixir proprietari: per inſuſiomm . 36 4. r. L'mplaſtmm nigmm e” ‘Pharmacopm
Aungſlana . ' .. ì* ivi;
Elixir *Ditte . ;62. a.
.Elixir *Dir-e faciliffimo da ſare del Ber E rap/uſim”; Norimbergenſe ex ”ſu Cal— _ ‘y
legii Neapolitani . — .- :n i a "ivi.
' c`etflno . 36;. 2. Emplaſtr'am Bbcenicr‘mzm .r _. »r .- i489. z,
"Elixir 'Ditte maggiore di noſtra inven
-x zione . ;62. r.
Emplajlrum pergam- admirabile Carof
elii . - -ì 737. z.
dell'Elleboro . 2 r 7. 2.
meroco per la debolezza dello. ſtomaco. 459. ,²* -Emplajimm de Spermate Ceri a .Myu- . ;
Embroco per il dolore del capo con vigi- . . ſicbt. - g .ñ - ~ ivi
lie, e con delirio . rvr. -E”ipſe/1mm Stia/;ritmi Gol/ii ex Phar
Embroch‘o contro imorbi freddi del ca macopa-a Angy/tana . v ~. , ivi.
o. ivi. 2. .Emplaſtrflm jíichticum alia-d Paracaljò
, Embr‘oco per la pedagl'al iVÎ - Aut/107?: . ”8. r.
degl’Embrochi in genere . iVî Emplaſtrumde Thapſia ., ` . $87. I.
Emerìcum Region. $34- l* Empla/ſram e-glflwarium, ſecundum *ve
meinſtro di bacche diLauro di Meſue. 488. 2. rò Jung/oe” denominati” Emplajimm _ “.3
Empiaſtro bianco cotto . ivi. Emir Veneri: . 538. 2.
Empiaſtro di Betonica . 479. 2. Emulſione d'Amendole dolci . 469. r.
Empiaſtro capitale uſuale . ivi. i. Emulſione Cannabina. ivi.
.Empìaſtro di Ceruffa cotto. 488. r. altra forinola d’Emulſìone contro la Go
Emplaſtro dìCicuta . 486. l. norrea . ivi. .a.
Empiaſtro contro l’Ernia ventoſa . 490. l. Emulſione contro la Gonorrea virolen—
.Empiaſtro controla ſarcocele . ivi. 2. , ta. * - iVî)
meiaſtro di croſta di Pane del Monta Emulſione pettorale. . . ivi.
: gnana . 482. 2'; Einulſione pleuritica del medeſimo . ivi. r.
Empiaſtro diacalcirheos .“- 489. 2. Emulſione ſonnifera del Minſicht. ivi
Empiaſtro diapalma . ‘ ivi. r. dell’Emulſioni in genere . '.46 8.
Empiaſtro diaſolfo di Rolando . 488. r. dell’Enola . ' ì 19.3. 2.
Empiaſtro del figlio di Zaccaria di Me. .Em Veneri: . 3-39. r
ſue . 487. r. Enr [/Enerir Boylei . › 544. z’.
Empiaſtro di Galbano crocato del Min .Em Verminſczè F[ore: Coleotbarir proó.
ſicht. 48;. r. reflui alter . 5-39. z.
Empiaſtro di Gallia caldo di Meſue . 481. 2. Epittima calda per lo ſtomaco . 458. 2'.
.Empiaſtro di Gallia freddo di Meſue. ivi. Epittima comune per il cuore. chiamata
Empiaſtro di Giovanni di Procida ,- 480. a. Dìfenlìvo. ivi,
Empiaſtro di Gomma Elemi. 48;- 2. Epittima cordiale temperata in forma . iv!.
Empiaſtro di Grazia Dei. 487- r. Epittima Cordiale corroborativa . ivi- r*
Empiaſtro di Lumache del Tralliano . 47 9- l Epittima fredda per il fegato . ivi. a.
Empiaſtro di Madragora . 486. r. Epitcima ſtomatica in forma . ivi- z.
Empiaſtro di Marcheſita noſtro . iVÌ- 3 dell’Epittime in Genere 3 ivi r.
Empiaſtro di Maſtice 48 a. 2. dell’EPittimo . 371. r.
Empíaſtſo matricale del Minſicht. ~ 48;- Iñ dell’Erba Maro . ſ2 I
_ Empiaſtro di Meliloto di Meſue . 48 ſ- l dell’Erba
. .
The. Î77.*` la
"*
EmpiaſtroMirrato. 479~ I dell’Erilimo . 32;_ a.
Empiaſtro del Montagnana contro la ngli Ermodattili; 426. 1,
Timpanitide . 48 2. z. dell Erniaria . 477. z.
Empiaſtro di Mncillaginî . 436. 2. Errino in forma ſolida I 46;. r.
.Empiaſtro officroceo di Nicolò . 48 g. x. Errino in polvere del Rolando i ivi. a.
Empiaſtro di pelle aretina . 484. 2. Errino in polvere Per vaomm lo ſtar mm

Empiaſtro de Ram': mm Mercurio. ivi. 1. nuto


. . ivi.
Empiaſtro de Ram': cam duplicato merz Errino per Purgare. e revellare gli umo
cui-io . ivi. a. xi , che calano dal capo al petto. ivi" il
:Empiaſtro per ritenere il parto . 437_ a. Errino per purgare la pituita del cere 21
formula d’Empiaſtro Sparadrappo, 489. a, .
il
`
Erri
nl.
DI’ -rr-rorZràz co‘MPosrzroNÎ:
Errino del Aeree-:anci
. 1.‘ degli Errini . íVÎo
462, 30 dell’Euforbio . 264} _5'- Î ÃÎYÎ E:
`O
dell'Eruca . :‘04. r. dell’Eufragia . 42;. 2.
Brugine Raſilc z 487. z. dell’Eupato rio . 429. 1,
Eſatta diſciſrazione de’ piü uſuali ca- ` L'xpommtur , ſi 1115”, ”onu-elle‘ eredi- 7
ratteri Farmaceutico-Chimici prati rione: mer/rom!” dig-me tam è fieri: ,
cati in tu tte l’ordinazioniMedíche . 19. a." gmim profimí: pagina: col/em: , circa
. 2.
dell’Eſola . ‘ 292. a.e 4:5. r. coi-,qui wmitzzm procuraóant. 534.' 3.'
Eflmtía Caflorer' . ſ4!. r. Extraä'flm EcpbraEZicam ex plzarmaco~~
i.
Eflentia ccp/.mika ‘vera campoſita Caçlìfl para Bateana. 54:. 1,
fèlio Amare z , ' ivi. a. Extraèîum opiatam Ludovica' . 3-49. r,
vi-`
Eflemía Viſite-4mm, ;96. 2. Extraffilijecificam ”ta-imam ex Illy”.
VL
Eſſenza di Canfora. 378. 2, .Fc/”s m'- x,
3p
Lſſenza di Criſtallo . 494. rf
Eſſenza del Greco di Marte”; ‘2;- 2. JP 9
del Crollio . ivi . '
Bflënza di Mirra. 41 z. a. Ecola _di Brionia . ;88. 1,‘
.Eſſenza d‘Opío del Elſncr 574- ‘ Fecola di Centaurea Maggiore . ivi. 2.
Eſſenza di ſatiríoni . ;82. 2. FeCola di Radiche d’Arone . ’ ivi.
Eflratto di Agarico . ;81. r. Fecola di Radicb’e d'Iride . ivi.
Blix-atto di Alchechengi . ~ ;84. r . delle Fecole . .ivi.
_Eſtratto d’Aloè del Bercetano , 28. 2 della Feltrazione . 4. 2,
Eſtratto d'Alo‘e . ;81. r. della Fermentazionc . g. a.
, .Eſtratto di Bacche di Ginepro , ;8;- 2. Ferro potabile . 24. z,
Eſtratto di BRCClÎfl di La uro . ivi. di Paracelſo .' 2 y. I,
Eſtratto di Bacçhe di $ambuco,c di Bbc-e del Feruzegi . ”2. 2,
lo . ivi. Figura dell’Amomo Indiano Q ;99. z,
Eſtratto di Cardo benedetto , ivi. x . figura del Balſamo, 329. l.
Eſtratto catolico purgantc , 38 r. z. Figora del Cacao . , 19:. 2,
Eſtratto di Ceraſe negro . ;84. r. Figura delli tre Cardamomi ,` x47. 1.
Eſtratto di China , ;8;- I, Figura della China China . x78. a.
.Eſtratto di Chinachina . x8r. r.e›182. I. Figura del Collo . 208. r_
~Eſtratto di Coloquiutida . ;80. r. Figura del Folio con ſuoi frutti,` .[60. 2.
Eſtratco di Con'ſolida , ;32, x, .Figura del Tamarindo 27;. rI
Eſtratto di Corno de’ Cervi del Qgerce~ Filonio Perſico di Meſueſi 361,. 3(
tano o x 1 7- 3.9 Filonio Romano Nicolò Salernitana, 260- 2-'
Eſtratto di Craneo Umano . ‘ ~384. r. del Finocchio, ’ ;90. 3:
Eſtratto di Elleboro Negro ,ñ 379. r de i Fiori _. 388.
Eſtratto di Ermodactili . ;80. I. Fiori d’Aloë del Bercetano. 38- a.
Eſiratto di Eſola. ;78. 2. Fiori d’Anximonio dell’Artmanno‘; 40- 2
_Eſtratço di Fegato di Vitello . ;84. z, del Grollio. ivi. r.
Eſttatto di Genziana . ;82. I del Tirocinio . ivi
EſtratconGomma diBuſſo. ;81.2 Fiori d’Antimonío Citrini . e Rom . ivi.
_Eſtratto , o Gomma di Gia-apro . ivi. Fiori d’Antimonio fiſſo , ;6. r.
Eſtratto , o Gomma di Legno ,Santo , ivi. I* Fiori di Belgioioo , ;89. z.
Eſtratto di Gotta Gomma , ;80- z Fior di Rame , ` 6;. r.
Eſtratto di Legno ſaſſafras. ;3r- 2. Fiori di Solfo , 388. 1.
Eſtratto di Meccioacan _. ;80. x. Fiori di Vetriolo, 7x- r.
Eſtratco di Milza di Buco 7 ;84- 2. Fiamma acida de’ fiori d’Antimonio .` 40. 2.
Eſtrarto di Papaveri roſſ , ivi. 1. .Flo-xe: Antimom’i albi, márí, ó‘ diverſi
Eſtratto di Polipodio , ;79. 2. generir, É* colori: , 544. '3)‘
Eſtrarto di quallivoglía maflîi di piliule. ;82. r Flore: Benza”. ivi. .r .
_Elixatco diRiobarbaro . ;77- 1-12213- ²* ,Flores But-{ri Antimafia' Uro/[ij ,' ;8. 2
. Eſtratto di ſcamonea r 38°‘ 1* Florerjowialer _. ' 3-44. 2.
Eſtrac‘co di ſaciri0ni . 33?* ²’ Fiore; Nitro' ex Mflſicbt. 3-4 g. 2.
Lfiratto di ſeconda di donna, e di matrí- - flores/ali; armonipci . ivi.
ce di Lepre, l ſi ſſ i 384* ²* Flores/211i: armom'aci Martíatì 1' 569- 1-' "ñ-?’11

Eſtracco di Sena , 33°- ²' . Flores Armoniaci Mania/er. 5-79. 2.'


Lſtrarto di Senelli _. 884' '1 7 Flores-ſali: armoniaçi Martiqlir. ;'44. 2.'
Eſtratto di Timelea, 378' ²’ Florerſulpbtzrir albi. ivi. I.
Eſtrarto di Tormentìlla , 122. r. e 3.85* 1' Florum Benzaifl pra/fanti” modus; ivi.
Eſtratto di Turbir. i 379* 3* F10: Ande-rima'. ’ z ç. r,
Eliratto di Zedoaria . 33"' 1' delli Fogli d’oro” e di Argento I; 169- I,
dell’Eſtrazíone, e diſtillazionçy del. FOHOO l’9' ’o
-1*.ó-ñ“

3. Fpmgnro agringente per corroborarç il


f venf

fc**
`, T ‘A V 0 L'. 'A

ventricolol . _ '461, z Giulebbe di fiori d' Aranci i o Cetran.


Fomento contro il dolore collco . 46°., z. oli r ;go- a.
Fomento contro il dolore di fianco . 45;. I* Giulebbe di Garofani , ;31 . i.
Fomento per diſcutere le reliquie dell’ Giulebbe di fiori di Galſomini . ivi.
ottalmia - ' 460. x. Giulebbe _Gemmato d’altra deſcrizione . ivi. a.
Fomento più potente per lo venti-;colo , Giulebbe Gemma”, ivi: r.
ed inteſtini. _461. a. Giulebbe di Pepe p Wi.
Fomenro per la puntura. 460. ;2, ,Giulelnbe di _Pietra Bezoar. :g 3 2. 1 .
Fomento all’iſteſſo male più potente . _461. _1. Giulcbbe roſato, ovvero aleſſandrino ; g go. z.
Fomento di quattro Anodini , in forma. 469. 2. Giulebbe roſato Chimico . ;06. 2.
Pomento per roborare il ventricolo . Giulebbe fiomatico di noiira invenzione-3 g z. r.
Fomento per ſedare il vomito 9 Giulebbe violato ,. , ;31. r.
Fomento per l’urlna riten nta . . ivi. `della Gomma Arabica .- 1 82. a.
komento Per l’utero per Provocare i me- . . della Gomma Elemi. 484. 1.
ſtrui. ` [Vl della Gomma di Fraſſino . ;81. 2.
Pormola prima de‘ i vomitivi _piu po della Gomma Tragaganta , 183. a..
tenti . 466. r. dei Gradi del Fuoco . 15. 2.
Formola ſeconda dei vomitivi forti . ivi_- a. della Gramigna - 3!:. r.
Formola terza dei vomitivi [orti. ` ivi. della Granata , l ſ2- 1 .
Formela quarta de i vomitivi forti . ivi, delli Granati . 318. l'.
Formola dei vomitivi leggieri. ivi. r,
Pormola de’ vomitivi mediocri . ivi. H
Formula di vomitivo piu mediocre , ivi.
dei Foti , o Fomenti in genere . 459. Epar Antimonìi . '32.!. e 40. 1
della Fumaria o i 27 r. z.
l-Iiera comyoſta di Nicolò Aleſ—
della Fumicazione, ‘ 5. z. ſandrino . 297. x
_Bici-a picra di _Galeno deſcritta da Me
G, ſue Q 296_- a;
His flarz‘óm 1115;: ſubnefíere quadam de
Alanga . 160. a; ſub/imatione Meran-ii ad manitum
Galbaneto di Paracelſo, 413_ 2. flecefiaría band flatata i” paginis .
Ga/Òafletam Hartmanni. ,-4 ſ- L 48. 8c 49. r.. 544. 2;'
Galáammm Senna-ni . ivi, Hydromzl pefforale . 54;. 1.
AC] Galbano 9 24;. z’ Hydrpſaccbamm wifloſflm Z 3 ;8. r.
delle Galle . 434‘ 2.
Galreda Diaforetica , 4,“. _1. I I

Gargariſmo di _Acazia del Men ſicht; 45 8. a.


Ga rgariſmo contro il mal d’Angina . ~467. n. Dromele Vínoſo . ;37. 2.
altro Gargariſmo di Gio: Artmanno . ivi dell’incenzo . 334. a.
Gargariſmo per l’ infiammazione _della Iflſflſum Hiſpaniczzm . ;46. r.
bocca, e ſacui . 468. a. Iniezione per la Gonorrea Q 474. 2.
ſormola di Gargariſmo leggiero per l’in Iniezione per lo ſcirro dell’utero . 47 3- l
fiammazione della bocca . 467. a. Iaiezionelper l’ther0,aſti-ingente,ed eſic
altra farmela di Gargariſmo per l’in canto. ` e” ` 474. x.
fiammazione della bocca ’. ` ivi, delle lniezioni in genere, 473.
Gargariſmo dijoſclamo , 468. l del Ioſciamo o :61. a.
Cargariſmó Lattea , ivi. dell'lpperico . 24a. l.
Gargariſmo di Lìquirízia . 457- 1 dell’Irlde . 228. r.
Gargariſmo di Piretro del Minſicht . '468- l dell’iſopo' . ,97, l
ele iGargariſmi ,a e Diacliſmi in gene-_
re . 46-); JÀ
delli Garofaníî. x 58. a;
Gelatina di Corno di Cervo . a 18. r. J Acea l 'a 3,5_ j;
'Gelatina uſualedelle officine - 47 r. a. Julapíam Puerperarum , 546. 1.
delle Gelatine , e Galrede in genere; ivi. Jamie Beda/?er . 207. z,
del Gengevo 138- 2.
della Genzìana .- 210. a.
K.
del Ginepro . . 224. t.
delle Giuggiole- 317. I. Eìri . 1 6- l* c—- y- ,._`
Giulebbe d'hnilì- 3;:. g. Ke‘fëffl Cinnamo; rí7- 2.
Giulebbe di Cannelladi. v[It-*lira invenzío, o. 3,` Rennes . `
Ciulcbbe cordiale 78-1*

ne - . ;‘32. z.
Giulebbe di finocchio o 7 3 3 r. 1,
____—-' - _.-ó ' ;.;PL
“-4

D E’ TÌTOLſſ‘l;B (L'OMPOSIZIONL`

I. . / delle Lezioni in genere . ’ ivi.


~ Acea; 4;-3. z. Luna pataóih':. ;‘79. iz.: ;89. x.
Lac ſulpbarì: . ;82. 2. de’ Lupini . ` ;18. z.
[Atena verde . ſl. 1. del Luca:: i vaſi di vetro; 1 f. 2.
Lapí: Alchimia ex Pbarmacapea Am
fle/radameflſi . ;‘47. 1. M.
Lapis Cbalyócatm D. Dgzáoe . ivi
Lapís Info-mali: ex Lyme-ri. ivi. 2. Acedonîo - 231. I.
Lapis MadÌCJME”l0/‘tlſ ex Bateo . y48- r della Macerazíone , 3. i.
Lapi: Medicammtoſm Merci-lim' . ivi. della Maggiorana . 164. 1
Lapis-ſalati! ex Kraflìx. - ivi. de i Magiſterii ;84.
Latte‘ di Terflbíntína i 69. z. Magiſterio di Coralli roffi . 38;. z ~
del Laodano . $16. 1. Magiſteriodi Giacinti. 386. 3.
del Laudano , o Ladano; 4; r. z. Magiſterio di Gotragomma . ivi. 1 .
Laudano opiaco dell’Artmanno . 272. 2. Magiſterio, ovvero Latte. o fia Barrio di
Land-”mm liquida”: cydoniamm D320 Saturno. ;87. I
ma* Willis.. ,‘48. 2. Magiſterio di Mercurio . 72. 2.
Laudauam liqm’dflm ex Sydenbam . ` ivi. Magil’cerio di Perle . ;8 z'. 1.
[audaaum liga-"dum :orrori/21m”: . ‘ ivi. Magiſterio della Pietra BCLOIl’tÎC-'ì orien
Lamiamzm opiatu—m Ludo-vico Autore. ſ 5-7. Le 2. tale . ;36- ſ
Laudanym opiatum ex Meſh-”ro Lada-yi.. Magìſterío di Pietra Gludaíca; ivi. 2.
ciano . Magiſterio di Pietra Lince . ivi.
Laudanam ſifle opia ex Bate-a . “giu, * ‘i Magiflerio di Pietra Lazola . ivi.
Laad-mzxñm ſifle opia ex Hartmann. ` ivi. z. Magíſterlo di Rubini . 385. 2.
.La/”101mm Stark-ii . 3'4 8. 2. Magiſterio-dí Satmno . 38,-. 2.
del Legno Aloè . '84. z. Magiſtrio di Scamonea . 385. 1.
dellflviſtíco. . 196. 2. Magiſterio dì Smeraldo. 386. 2.
Licore (PAL-gonna .' - 45’. 2} Magiſterio di Stagno . 3 87. 2.
Licore d’Argento del Paracelîò.` . ivi. Magiſteriodl Succìno. 388. 2.
Licoce, delle Gemme cioè R—ubi-ni , Gta Magifierio di Tanaro, o Tanaro Vin-io
nate, Giacint‘ió,` Topazii , Smeraldi, lato . ;87. x.
Zaffiri , Ametiflí - Ccìfizallo z e Emili Mag-’JIG rium AÌBMÌÌÎÌF . 520. r.
per dottrina del Crollio . Maglſtc‘rillm cordiale ex Antidotaria
Licoce di Saturno ` 497.
5-7. 2.
1. [Veapalifana . “o. 2."
Licoce di Succino e g 88. .2. Magtſteríttm cordiale ex Andrea Batte'- .
LÎCOce di Taſſo Bachata . ;3-4. I. e ;60.1, mel/o . . ivi. I
Licore della Tintura-cexulea della Luna Mag-'fierim jo-vis anglici a Mynſiclzt.
terreſtre . ’ Authors: . 5ſt. 1.
Uli-um Parona/ſi. . z. Magna/ù! Comitís Palme . ivi. 2.
della Linaria . 499. 2. Magna/ia Saturn-'na . 28. 2.
della Lingua Avis . 207. z. `Quirra-:temi . g:. 2.
della Liquirizía . 16;. 2. Mixgpmm calciuatflm Paracelſi . ſ 51. z .
Liqtlar anodinm . y yo. 2. della Malva . ;l r. l.
Liquorſtiptims . 'ſ79- ²~ della Mundi-agata . 26;. 2._
Liſcívio capitale. 47 l. 1. Manna di Mercurio . 49- ²~
Liſcivio benedetto del Mínſicàt. 470- z. Manteca d'AZar. 491. 2. e 492. x.
altro Liſcivìo diuretico . ivi. alla Valenziana, . iVÎ
Liſcj vio di Tartaro . ivi. dall’Aldino . ivi.
del Litargírìo . 497- t. della Marcheſica . 486. a.
delli Lombrici terreſtri .’ $10* ²~ clel Marrobío . 236. 2.
delli Looch in genere . 298* Maſtícatorio compoſto più forte . 454- 2
Looch di polmone-.dj V 1- de‘ ._ . . Maſticatorio compofio loggiato . 464. I.
Loach ſ
. ano di Meſue.
o pe i Meſue 299 l
298. 2.' delli Malìicatorii in genere:. 46;. ~
Lozione d’Andromaco , çontto la pada della Maſtice . 139. r.
.z gra I 70. r. dell’erba Mara , 45'2- 1.
Lozione capitale . 4 Medicamenci ſoffituitífl chiamati Bid
Lozione per il fetore de’ Piedi . pro quo . ì x 7. r.
zione de i piedi contro la ſtanghezza . ivi Medicina Univerſale. 71- ‘
Lozione de’ piedi per conciliare il ſonno. ivi. f del Melanzio - 2 [9. 2
Lozmne Per provocare il ſonno nellev del Mele . 184. z. e 246- ²~
febbri . _ ' del Mele Emplícato» edel Geleniabin. 169- l
Lozxone per togliere le foldízie pedicula - ivi. del Meliloto.. 48ſ- l*
le! Fd altro del capo . ^ ÎVÌÎ Mellago .Fammi , 780. I.
Melliczato. ;37.zſie 35’8- ‘
‘ f z del
'T A V ont
della Menta o o Calamento e 199» lo della Mumia . . 4.79. 2.
del Mentaſtro - 43:- r. .Maſa-rd” Cana”. 586. r.
delMeO. ²3›-›²* del Maſchio , 94. 2.
della Morcolella . _ _2.33- 2
Mercurio aurato vomitivo , e ’ſedatrvo _ N.
d’Angelo Sala . . - ſl o 3, -
Mercurio diaforetico ſecondo Pietro P0- _ p 2-64- 2:
rerio. 5:, 2, del Nardo Celtico - 238. r.
Mercurio dolcificato. _48, z. del Naſtprzio . :04. r.
Mercurio dolce del Minſicht. 4,9, z. del Nenufaro, o Ninſea . X34- 2
Mercurio dolcifìcato del Fabro . ivi, MPentcr informa _liquida o 2ſ31 2
Mercurio di vita del Tirocinio g 38, g, Nepi-”tes , o Laudano opiato del 0312:..
Mercurio
i nio - vivo come ſi cavi dell'Anima. 4;. z. cerano . 272. 2;
del Nitro, 49;. 2.
Mercuri”: Coſmetica: 53,, z, Nitrflmfixüm ſtióiamm , ;20. r.
Mercuri” diapboretimr . 55;, z. Nitrzzm oitrialatrzm a Mya/ich: A”,
Mer-:Wim laxaxiwrr Harman”; . ſo. 2, :bare . ”2. 1.'
Mercuri”: prdcipimtm móeur . 582. z, delle Noci Mnſchiaçe , e del Macis. 147. I
MercurimVim . ;8. r delli Nodulio Sacchetti, eCucufe , 46 x.
del Meſtruo ñ. 3- 2-, NodUlo in forma. 4619 z.
Meſtruo Celeſte . 45. i,
altro Metodo facile di preparare l'Allrer-q O9
mes Chimico r 1.952 2;
Metodo Pratico per curare_ con varie for Bellícolo marino . ’493. z.
mole di Pillole di Tcrebentina la GO* Oenomele ſemplice , 337. z, ;8. x.
noi-:ea Gallica 9 70. z. degli Ogli in genere . ;04.
del Mezereon. 428.- l, delli Ogli diſtillati in genere . ;93
(Miele Anacardíno . '28. z, Ogiio d’Aloè diſtillato 9 411- 30
Miele Roſato. ſemplice di Meſtre q ;g7- z. Oglio di Ambra gialla z o di ſuccíno di. 409. 30
Miele Roſato ſolutiyoaqreoó ivi. i. Hillato , .i
Miele Roſato ſolutiò‘o , ivìq Oglio d‘Amendole amare . 514- 3
Miele: Violato , ivi. z, Oglio d'Amendole dolci di Meſue . ivi. l
Milian; 50,1" q '324. z, Oglio d’Aneto di Meſtre , $07- ſ
del O, ’Old [o
Oglio d’Antimonio . ;8. r. e 42. 2
Minio fino o 494. 2, Oglio d’Antimonio dell'Erneſto . *4;* ’
de’- Mirabolaní. 396. z, Oglio d’Antimonio del Bercetano . 42- 2
Mirabolani ſecchi come, ſi_ condiſçonol Oglio d‘Antimonio del Tirocinio . 42- I
o preparano . 442. 1._
Oglio d’Apparice o. chiamato della Spa.
della Micra . 21_1- r..
gnuola ', ;r r. z.
Mitridato di Damocrate . 2;!. 1._
Oglio d’Aſſenzo diſtillato . ;99- l
Miva di cotogni aromatica di Meſue i ;20. 2,
oglio di Bacçhe_ di_ Cipreſſo diſtillaro . 407- r.
Míva di_ cotogni ſemplice di Meſue . ` ivi. Oglio. di Bacche. d’Edera diſtillato . ivi.
.Mixtm-a ſimplex . 78. r` Oglio di Bacche di Lauro. diſtiilato ._ ivi.
Modo di compone”. chimicamente. I‘M-r Oglio Balanino . 492. l ^ ^ ^A4
kermes . x03-- 2.l
Oglio di Bdellio diſtillato . 414. r.
Modo. di confettare il Plírís -. 16;. 2. ngjq di Belgioino diſtillato . ivi.
Modo di fare la Ceruflä .. 64. r.. Oglio di Betonica diſtillato q
Modo di ſare il Litargìrio x ivi., 40h 3
Oglio di Buglofſa diſtillato. 40;. 1.
Modo di_ fare il Minìo ., ‘ivi-`
oglío di Butirio diſtillato. 41 r. x.
Modo di preparare. il Giacinto. Chimi— Oglio diCag_n0|_o x 417- I
co . l. ?ZA I o
Oglio di Calamo aromatico diſtillato . 406‘- l
Modo d’unire gl’ingredíonti della confezq
leio di Camomilla ceruleo . 40!. 2.
zione di Giacinto .` r g r. l.
Oglio di_ Camomilla diſtillaco , ivi. r.
.Mom'ta. Chimica opziormna . “9-. z..
Oglio di Camomilla di Meſue`
Monika i” exhibitions.- Antimo-*zii . alla., ` . . O o 2
mmqfcc medícaminum ex eo cumpoñ. Oglio di Cannella diſtillato ._ :0; 1
”prima . f; 7.‘ 1,_ 03110 di Canfora, diſtillato . 4; z. r.
Marmo de Opio , Lauriano opiato , ali-ir ſ Oglio di Cappari r ;r z. 2
-So
Pn
L—coco

opìatir , atque comm oírióm, nec. non, Oglio di carabe diſtillaro . 409- z
regali: in ÌÌS adminfflrandis , 5-49‘, 2'. Oglio_ di_ Cardamomo di ſtiilaeo ` 4c4. 2.
Mar/'tdi Emetiei . 72;. 1.* Oglìo dl Gaſlini diſtillato . 400. L‘
Oglio, di Caſtorco ._ l r 3. rr
.Marſa/ì parzanter ex Tbejìmru Lada-vi’- ' '
ciano - . f 3-3, 3 ,
Oglio di Caſtoreo compoſto . i ivi.
Mucaro roſato del Bercetano . 306. 1,' Oglio di caſtoreo diſtillaco . 7 4r4 - l -
Oglio di cera diſtillato . 41°- ²~
Oglio
.ñ. -
.‘… 3

D E' T I ;T O L'
[ZE COMPOSIZIONE
Ogîio di Coloſonia- diſtillato-.y
lo 4ivi.
r4- z.
r. Ogllio
Oglio, di
di Marte
Mara diſtil‘lato q 400.
Oglio delle Cornadi Cervo, diſtillato a . 24. z.
r.
`2
Oglío coſtinodi' Meſtre ., ,-1 z. z. Oglio di Maſtìce diſtill'aco . 4t z. z.
Oglío di cotognodi MEſue - 706.* z. Oglio di Maſtice_ di Meſue . . ;14. r.
Oglio di cra-neo umano diſtillato . 414- z. Og-lio di Mattoni, o de’ Filoſofi ., 4,: z. r.
Oglio di croco di Marte . 34. r. Ogliodi Meliloto diſtíllato . 40:. I.
2.` Oglio di croco de‘ Metalli., 42. z. O-,gHO di Melillädiſtillato . 401 . 2.
r. Oglio di dittnmo diſt'illato . 406,. z. Oglio di menta diſtillato a ;99- l
I. Oglio di Epitímo diſtillato . 4.0;, r. Oglio. di Mercurio corporale del A”.
'Oglio di Euſorbio diſtillato . 4x 3. 2. cerano . F;— l
Oglio di Ferro‘ . 34. z , Oglio di Mercurio refl’o ..A ;2. 2.
Ogliodi Ferro del Fabro . ivi. Oglio di Miele diſtillato . 4K r. r
Oálio di Ferro di Paracelſo . ivi. Oglio di. Miſſa diſtfflam - 4! 2- ²~
Ogllo de i Filoſofi . ' 41;. r. Oglío Mirtinodi Meſue . ;07. l
Oglio di, fien greco . fr 2. r. Oglío Nardinodi Meſue. ſl 2. I
Oglio di finocchi diſtillato . 40 g . 2. Oglio di Nenuſari ., 70,—. z.
Oglio di fiorid’Arancí . ;i 5. 2. Oglio di Nepeta diſtillato . 299. 2.
Oglio, di fiorid’Arancí diſtíllato ._ 40;. r. Oglíofdi noci moſcata di Meſtre. y r 6. I.,
Ogliodi fiori di cedro diſtlllato._ ivi. Oglio di noci muſcate diſtillato e 40 y. 2
Oglio di fiori di Garofani diſtillato . ivi. Oglío onfangino - 504- ²
Oglio di fiori di Mirto diſtillato . ivi. Oglio di Opopanacodiſtillaco. 414. r.
Oglio di fiori di_ Sambucodiſtillato. .c ivi. Oglio di origano diſtillaco . 400. r ~
Oglio di formiche .. fl r. 1.- Oglio,:,i’ova d’Anitrediſtillarm 4 r ſ- l
Ogljo fiſſo di L"Pa , 4;. 1.’ Oglio di ova di Galline diſtillato ._ 4,‘4* 2.
Oglio di frumento di Meſue . 5.16. 1. Oglio di ova d'oche diſtillato . 4x 5-. r.
Oglio di Galbano diſtillato. 4 r4. r. Oglio di pace, e di Colofonia diſtillato., 414. x.,
Oglio di Garofani diſtillato . 4'04. z. Ogliode itre pepi di Meſue ., ;13. l
Oglio di Gelſomini. ,- r 5_ z. Oglio di pepe, diſtillatp . 404. r.
Oglio di Gelſomini_ diſtillato .A 402. z. Oglio di pane diſtillato. 412- z
Oglio di Genziana diſtillatm ' 406. z . Oglio di pulegio diſtillato. 400. r .
Oglio di Gigli0.biancho di Mel'ue . 507. 2.* Oglio diſpenſato da. i Reverendi_ Padri di
Oglio di Giglio convallio diſtillato ._ 402. r. San Severino . ſl ;- z.
Oglio di Ginepro diſtillato . 406. z. Oglio, di Rane di Meſue . ſl x. r.
Oglio di Gineſtra , e di Tamarice dlſtil- ' Ogljo di Ricino . ſi f. r.
lato ., 4°,. z. Oglio Roſato completo di Meſue ._ 505- I
Oglio di_ Gomma. Ammoniaco díſtilq. Oglio roſatoonſanginodi Meſue . ÎVÎ
lato . 41;. z; Oglio di roſe diſt-illato . 402- z.
Oglio d'lncenzo diſtillato . ivi., Ogliodi roſmarino diſtillato . 399. 2.
Oglio d’l-pperico . 708. r. Ogliodí roffi d'ova di Meſue. 5! ſ- 2
Oglio lrino di Meſtre . 5-07. 2. Oglio di ruta diſtillato . 40:. t.
Oglio, div lardo diſtillato z, e d‘ogni altro Oglio di ruta di Meſue ., 5-07. l.
graſſo. 4g z, z,` Oglio di Sabina Baccifera diſtillato ., 40!- 3*
Oglio di Lauriano di Meſue. ”5, ,l Oglio di Sabina ordinaria dillillato ._ 402- 3
Oglio di Laudano diſtillato . 4x g. r. Oglio di~ Sagapeno diſtillato. 414- l
Oglio di Lavendola diſtillato . 400. z. Ogliodi Salvia dillillato. 399- 3
Oglio di Legno Aloe diſtillato. 407. z. Oglio di Sangue umano. diſtillatoc conñ.
Oglio di Legno aſpalato diſtillaro .L 408. z.` tro l’Epilellìa . . 4:4.:
Oglio di Legno di buſſo. diſtillato . 409. z. @glio di Sanſuco, o, cioè, di Maggiorañ.
03110 di Legno di Cipreſſo düiillato. ivi. na x 707- 2
Oglio di Legnodi_ Edera diſtillato . ivi. Oglio di Sapone difiillara- 4x z- t
Oglio di Legno Eraclea diſtillato _- ivi. r. Oglio di Sarcocolla diſtillaro .` 4x 2- 2
Oglio di legno di Fralfino diſtillato. ivi. 2.` Oglio di ſCOÎPÎ-Oni di Meſue . . 51°- 1
Oglio di' Legno di Ginepro diſtillato . 40,8. 2., Oglio di Scorpion]` del Mattioli contro.
Oglio di Legno Radio diſtillato.. detto; ` peſte» e veleni., $03* 2*
da alcuni impregtiamente di radica di . _Oglio di_ ſcorze di` aranci diſtillato .. 407. z. *r—_.ó.
' roſe ñ. ivi. r .. Oglio di_ ſtone_ di cedro diſtillaco . ivi. r.
Oglio di Legno Santo diſtillato. ivì- Oglio di ſcorze dllìmoncellí. piccoli i. e
Oglío di Legno di ſaſſaſrascdiſtìllatq .- , ivi., verdi diſtillato .A ` ivi. z.
Oglío di Leviſtico diſtillato. 401. 2. Oglio di ſcorze di Noci verdi difljllaro .1 407. a.
Oglio di Lombrici terreſtri. ſro. 2a Oglio di ſemi dÎAniſo diſtillato . 40;- 2
Oglio di Luna . 46. r._ Oglio di ſemidj Ben. 514- 2
Oglio di Mace diſtillato . 406. r. Oglio, di ſemi di, Cedro . ;1 ſſi- l
Oglio di Maggioram diſtillato; ;99- t. Oglío di ſemi di Cimino diſtillato . 4°4' "
Oglío di Maggiorana di Meſtre ` ,07. 2, oglio di ſemi di Coloquintida. f î f* l*

Og io
T A V .O L' A'
- di- ſemi* di‘ Conan
’ dro diſtillato . 494. r
Oxyſarcebarrlm merita” E” .Mya
0 lro
Célio di ſemi diJuſquiarno: _ ,-1 r, r. fichi. ”4- r
Oëlio di ſemi di Naſturzro drſtrllato 3 404.. r
Oglìo di ſeme di Peonia diſtillato . 49;. i, P.
Oglio di ſemi di Papavero . ;14. a.
Ogſio di ſemi di Petroſello diſtillato , 404. r. Aínacea d’antimonio ſolutiva . go. r.`
Oglio di ſemi di ſenape. ' ſli'- 3, Panacea , o ſia Solſo d’Antimonio
29- 20
Oglio di ſemi di tabacco . 32 ſ. z, fiſſo
Oglio del Sereniſſimo Gran Duca di To Panacea volgare dell’Attmínl‘lo ~ ſo. r.
ſcana contro veleni, 708. I. Pancbymagogo” Affitta”; ~ 48. 2.
altro dello ſteſſo Sereniſſimo per lo ſpa del Papavero bianco . 312.:.
ſimo. 71;. 3. del Papavero negro . ivi.
altro dello fieſſo Sereniſſimo per lo ſto della Parie aria . 312- :o

maco . . iVÎ' Parte Prima . Nella quale fi ſpiegano i


Oglio di ſerpillo diſtillato . 4”* ²* termini , e cifre dell'Arte Spargirlca,
Oglio ſeſaminor o giugîolea ~ 20'- ² alle quali ſuſſeguono le preparazioni
Oglio di ſtorace diſtillato o 414' ‘ tanto de’ Metalli , quanto d'altri ma
Oglio dello Straceione. 4‘ 3- ‘* teriali , che ſono ormai in uſo Medi
Oglio di ſuccino diſtillato. 409- ²v cinale . lo
Oglio di Talco diſtillato. 4.! ſ- I Parte Seconda . Nella quale ſi deſcrivo
Oglio di cam arice diſtillato. 402. r. no gli Elettuarj, Confezioni , alcune
Oglio di tartaro . 41 1- l* Conſerve,Looch,Tabelle, Orbicole, e
Oglio telino, o di fien greco .‘ ſl 2. r. Morſelli . 7ſ
Oglio di Terebintina diſtillato i 4:0- a. Parte Terza. Nella quale ſi tratta de’ Sci
Oglio di timo diſtillato . 401. 1 . roppi , Giulebbi , Rob , Apozeme ,
Oglio di veronica diſtillato . 402- r Conſerve, Decotti , Vini a ed ACEti
Oglio violato di Meſue. for. a. medicati, Acque diſtillate , Eliffiri ,
Oglio di vipere di Meſue. fr r. r. Spiriti , Tinture , Eſtratti, Magrſterl,
Oglio di vitriolo . ;69. z, Fecole , Fiori , Sali , Eleoſaccari ,
Oglio di volpe di Meſue . yu. r. Ogli diſtillati , Balſami artificiali,
Oglio vulnerario noſtro facile; e profit Chimici, Boli , Pillole , Trociſci ,
tevole . ` 418.1; Polveri a o Tragee , Epirtimè a Ema
Oglio di zaffarano di Meſue; ”4. l brochi , Foti , Fomenti , Sacchetti,
Oglio di zedoaria diſtillato . 405. I. Noduli , o Cucuſe , Colllrii , Errini,v
Oglio di zucchero diſtillato . 41 1.' I. e 412. r. Maſticatorii , Vomitorii, Gargariſmi,
Oglio dizucchero Mercuriale. 41 r. 2. Emulſioni, Lozioni , Gelatine . Cli
01mm benediffflm. 4; 2- r. ſtieri a Iniezzioni , Peiii , Veſíicato
Oleum dit-ina”: ivi rii , Empiaſtri, Ceroti › Sparadrappi,
Oleum Sanñzzm . ivi. Hnguenti , Cataplaſmi a Linimenti ,
Oleum ſapienti” . ivi. Bagni D e degli Ogli non diſtillati con
01mm ta/ci . H4- 1 altre più nuove , ed oggidi più uſa—
0nzione di Mercurio contro il morbo
te compoſizioni ordinate dagli eruditi
Gallico . ’03. I.
Medicia Farmacopei . ?02*
Opiata Neapolitanu e.” Renalka Amba
Part @una , ſet} ad tre: ejflſdem par
re * ”2. 3.
terAppendix nonna/10mm Officinarum
dell’Opobalſamo . 3.
dell‘0 o ala "9’ l' Pharmaceutico - (’bimicamm rece”.
P 1 5° ~ 24;. z. riumque compoffizionum nomſſimi; 15;'
dell’0 PP ro . 2:7. t. jì‘e temporibm per quamplurimor Me_
dell’Orobo . a 19_ 2.
dici”: Phi/arena: i” ”ſu oenientium
Oro fulminame. 62. z, (pmter earín totim buia-:operi: cur
Oro Moſaico . 6;. 2. ſu damn) addiras adatzëi'a, ó* reddita
Oro de Medici. 29. 2. Profiflomm amnium votoOfflcinarum:
Oro potabile . 6 r. 1. que communi deſiderio tandem .ex-pg.
Oro potabile del Minſicht. 62- r. Hara, ó** requiſito . Nec ”0” [eaſy ti
Oro potabile Angelico , ivi. Clanſſimique .Neapolitaní Pbazmaco,
Oro vitale . 6;- a. peomm Collegìi ſumma Atztbaritat;
dell’Ortica . 22;- a. approbata , é* recogm'ta _ A. M. P.
Orzata . 469- z. Nicolao Ferrara-Auliſio
Oſſervazione intorno alli due Diamarga. band lingua ‘vernaczzla
- ritoni caldi. 149. r. m ?onorem aflequendflm
Oximele ſemplice . ;38, 1, qfloqzre labo
Oximele ſcillino ſemplice ſecondo Me. exaram , ó*
ſue * _ ivi. 2. m praſenti .boe
Oximele zuccherrno . ivi.
,Sem/1* quadrante xix. Edition-r' :ru
Imi':.
poſtlimiflio illflflrata,
-WL‘É- u-'ífi ,ñññ—...ññññ

"fi

DE' TITOEISE COMPOSIZÌONL'


rita-que Pbarmacopalamm omnium Pillole del Sole . 420‘; '2‘:
4-1. Zelo , Magni/fammi: . ag Peg/ferita”
Pillole de ”ibm di Galenoî 428. 2.
D. D. D. 519': '
delle Paſſole - 37g- I Pillole de m'óm mm Rbabaróard I ivi.‘
della Paſtinaca ì. 204. 3. Pill-vlc Alexipbar mac‘: a /Z-rz Almiron"
della Peonia . zar. a. fiancofarteflflr- ’572. r
del Pepe bianco, a x48. r. Pillulx de Aromatiém - 420. z.
delPepe lungo . ivi. Pillola aurea Zacuti - 5 ;4. 2.
del Pepe nero . _ivi` Pil/”la de lapide Iazrzli . 42 7. z
Pace/aberrimum 01mm ”trip-'MMI'` lelfllze [carati-me ex Ludo-vida” The
ſauro . v
mm - 588. ;,_
?illa/;t Mattia** , alia: Filiale Star 574- 24
formola di Peſsario contro la emoraggía
dell’lltero - '- 477. 2, kia' . 7”- I
del Pero, o Tabacco. ;24. 2. Pills!” pacifica Mattie“? F49- _²- ó' 5' ſſ- I
del Petroſello . 196. r. Pil/”lee Poterii. ivi. a.
del Phu . . 239. I Filiale: Ruffi . ,'89. r,
della Pianta Bezoar . 25-4. r. Pil/”l‘eflmdanfl . ;62. 2.
della Piantagine . ;r g. _r .Pi/labs Starkii , _ 5 5- ;. r.
della Pietra r o fia- della Gemma Gia- x Pil/”las deſtyraee author:: Meſtre. z- ſ y. a.
cinto . _ 108. r. Filiale de [iii-ace Sy [oli _ex antidotario
della Pietra Ematite . 36;. z. e 434. r. Neapolìtaflo . ivi.
_Pil/”las de faccina Cratonír . ivi.
della Pietra de Granci. ;32. 2.
della Pietra Lazola . 80. r. ?1'11qu de Tortora Bontà‘ ex Scroa'eri
della Pietra Lince . 294. 2. Pharmacopara. ;46. r.
della Pietra Sarda , .r yo. 2 della Pimpinella . 31;. r.
delli Pignoli . 20;. z. del Piretro . 133. I.
Pillole d’Agarico di Meſue . 42,3- I dellil’iſtacchi . 206. I.
Pillole aggregarive d’invenzione di Me Placenmleejèmfíatir , 586, r.
ſue . 419. 2. del Polio, ` 237. z.. ._ñ—_~. _’

Pillole Aleſangine di Meſue . 420. 2. del Polipodio _. _269. r.


Pillole d’Aloè Roſato. :8. z. delle Poma , 83. 3.
Pillole d’ Ammoniaco per autorità del Polvere dell'Algorero . 38. 2.
Quercerano . 429. 2 Polvere Angelica negra .` ` Fr. 2
Pillole Angeliche . 430. x. Polvere Angelica roſſa . 5'0- x.
Pillole Arabiche di Nicolò Aleſſandri- , Polvere antepiletcica . '454. x.
no - - 42 r. r. Polvere antipodagrica di Girolamo Donà
PilloleAromariclÎe . 4:0- a. zellino .
456- 2:
Pillole arceriche di Nicolò Aleſſandri Polvere di bacche di ſambuco contro la
nO o . 29. z.
diſenreria . ivi.
Pillole arretiche di Nicolò Salernita— Polvere bianca d’antímonio . 36. r.
no - ivi. r. Polvere capitale calda . 43-4. r.
Pillole auree di Nicolò Aleſſandrino. 429.} Polvere capilale tempera ra . ivi.
Píllole bechiche di Meſue . 4zo. r. Polvere Per çhi urina nel letto in ſon
Pillole di Cinogloſſo di Nicolò Aleſiàn no , ’ 43-6. r,
dríno . 426. z. Polve contro l’aſma . ivi.` a.
Pillole cocclÎie di Raſis . 424. r. Polvere contro l’irrerizia . proVata . 4”- 2
Pillole per conforrare il colto , 4; i. r _Polvere contro tutte le ſpecie d’ernie,ſpe3
Pillole divine, o Angeliche . - 430. l, rimenrata . 477. 2.
Filiale d’ emodattili maggiori di Me Polvere contro il tumore della gola, dec
ſue - 425'. 2: to Bozzo . 47)'. r.”
Pillole ſetide maggiori di Meſue . r. 424. 2. Polvere contro vermi .’ 476. r
Pillole di fnmoterra d’Avicenna . ' ivi. Polvere contro vermi maggiore .‘ ivi.
delle Pillole in genere . . - 41 8. Polvere cordiale. ’474. r.
;A-ñ_ñ*<
A._
Pillole LllL‘Ìſ majorir d‘inven2i0ne ſidi ‘ Polvere cornacchina .` ;6. z.
Meſue . 42;, j, `Polvere coflretriva di Galeno .` '4 ”'- 2
Pillole maſtichine del Conciliarore . 428. z. Polvere coſtretriva ſeconda . 476. I_
”N°13 di Mezereon di Meſue . 4:7. 2. - Poivere di Cratone ſperimentata contro '757
PÎÌÎOÌO Peſtllenzíali comune , 430, z. zla vertigine . 474. z':
Pillole di pietra iazola di Meſu'e . 42 7. 2. Polvere emetica del Tirocinio .‘ 38. r
Pillole policreſie . 4r9. z. 420- he 42°- ²' Polvere incarnari va :l'invenzione di Gio
Pillole di riobarbaro di Meſue. 4²9~ l* vanni di Vico. 45'5- 1*
Pillole ſine qzziám di Nicolò Aleſſan- ' Polvere lionara corroſiva . i 1 * ²'
drino . 425. ‘3 Polvere di pietra medicamenroſa del
Croliio . ì 477' ‘ì
‘ Pol

L4——
”I ~ A Y: OLA"
Polvere di Meſue contro le' cadute , e ,
Preparazione dell’agarico ` ;7. 2`
percoſſe . . 456. z. Preparazione dell’aloè '. . _ ²7* 1.*
Preparazione degli ametiſt” Cd altre P13‘
Polvere di Meſue Menſa-m; ó* peru/_Jia
flem . ` 176. a. ‘ tre prezioſe . . 57""
Polvere ſternutntoria . 456. z. Preparazione degli anacardr 1_ ²8_- f'
Preparazione dell’antimomo , 1V!
~‘Polvere ſtomatica compoſta dai Barca_
Preparazione dell’argento . . ' *H- l
tano o 1*,
Preparazione dell’argento vivo a 0 Mer
Polvere , o tragea capitale di Lancio ,
contro l-a vertigine, ed apopleffia.. 474. a. ~curio . _ 47- 'a
Polvereio tragea contro tutti i mali fred Preparazione dell’aroamatico roſato ._ 1 88. r.
di del capo'. ivi. r. Preparazione dell’arlenico . ſ4. r.
Polvere z o tragea contro tutti i vizi del . 0 Preparazione dell’avorio . r.
petto n ſſ ivr. z. Preparazione del bolo armeno a 2.
Polvere di vipere . 447. r. Preparazione della calce -. iVi. 2._
. del Crollio; -… ivi. 3._ Preparazione della canſora -_ $7— l
delle Polveri in genere . 47;, * Preparazione`delle cantarelle ff ivi..
Pozione vulneraria capitale del Berce- ` Preparazione della ceruſſa . ivi.
tano . ~ 3.‘
Preparazione della ceruſſa ſerpentaria . ivi.
quione vuineraria univerſale del @Ler Preparazione chimica dell’interiora degli
cetano , che giova a tutte le ſcriter e ` animali. ~ 64. 2._
piaghe interne, ed eſterne . ;44. r. Preparazione delli coralli. Perle,e ſimili
altra Pozione vulneraria_ del (Breme— pietre prezioſe . ſ7- a,
tano. " 34;.;-` Preparazione del corno di cervo . 58. 2-_
Pozione vulneraria per chi ‘e ferito con Preparazione chimica del Corno di Cer- .
armi divulneraria
Pozione fuocoR . male
per lo fieſſo ivi.i vo . ivi._
Preparazione del criſtallo,_ ed altre pietre
*con frattura d’oſſo . ‘ ivi, prezioſe . ;7. a.:
altre ſormole di Pozioni vulnerarie. ;44. r.. Preparazione dell’eliebOro negro . 58. z‘
Pratica di compone-'c l’ elettuario di ’ ’ Preparazione dell’eiìpo umido ._ . 59. r.
Roſe .di componere il diaſcnicone di 2 9 r. a.i
Pratica Preparazione dell’eſola . ivi.
-Preparazione del fegato di lupo . ivi.
Meſue . ;8.4, 1,_ Preparazione degli giacinti, ed altre Pie- *
Pratica di componereii diapruno leni— 4 tre prezioſe . ` ;7. 2-‘
,_
.‘.a‘*ñ
ti-VO o 287. 1.' Preparazione della gomma lacca Z ivi.
Pratica di componere il filonio Roma- ` Preparazione delle granate , ed altre pio
no . 26 r. 2. tre prezioſe . . ivi;
Pratica di coniponereilrnitridato. 2 2. r. Preparazione de i granci di fiume . ivi- r. e z
E_
Pratica di confettare la hiera pier-a di Preparaziane dell’inteſtiiii del lupot ivi. l
Galeno . 396. 1. Preparazione della lepre . ivi. z.
-‘KT-;Im
Pratico di conſettare la triſera per-ſica. 283". 2. Preparazione del litargirio '- ' 60. l.
Pratica per curatela gonorrea gallica . 70. 2. Preparazione del meZei-eon . ivi.
Pratica di preparare la ter-iaca di Androî Preparazione del midolla degli animali _ .
maco . , 246. 2. quatrupedi . . ' ivi.
Pratica, o ſia ordine del diſtillaredell’Ak
. 16. r .i Preparazione dell’opio , . ivi.
Pratica d'unire gl’incredienti
Preparazione dell’Oro . ivi
chermes .i ` 104- 2*, Preparazione dell’orpimento; ff. r
Pracípítam: ex optimir opti'mur . fo. 2., Preparazione dellc perle, ed altre pietre › '
Prxleä‘io, pro quis ſequitar, Appendice, prezioſe . ſ7. 2.
e!) DonZellii Parte o flavia. 5'18 Preparazxone della pietra ematite . '54. z.
J’rxpamti_ Manin: . . ‘ ;56-— l@ Preparazione della pietra lazola . ivi
Praparntrocamir viper-ampi in eletmaq Preparazione dgl Piombo . 6;. 2.
man - :396. 2-. Preparazione del polmone di volpe. 64- 2
Precipitato bianco'. 5°- i* Preparazione della radice d’Arone z ſe
Precipitato diaforetico di Paracelſo '., i-VÎ condo il ercetano, 4”- 3
*Precipitato incarnato ., iVi. Preparazione del rame . iVí
Precipitarn luteo . . fr. r._ Preparazione del riobarbaro, ` ~ 66. r
Precipitato negro . ÌVÎ- 2 Preparazione delle rondini.
Precipitato regio noſtro . ' 6;- l.. _Preparazione delli rubini , ed altre pie- 6;' 2
Precipitato rolſo . ~ - ~ . — $0- r. tre prezioſe , i ' ' i 2
Precipicato verde . . ' ' ſl. r. PreP‘drëzione del ſale comune . Wifi'
.della Precipitazione .› * :5, a. Preparazione del ſangue d’irco‘. (~5- l*
.Preparazionedell’acciaio ‘in diverſi mo. ' i
Preparazione del ſangue di lepre iVÌ- ²'
di o _ar- r, Preparazione della ſcamonea. . ~ '68- l‘
ì

Pre
DE’TITÒLI,E`²COMPOSI’ZXONI.
Preparazione chimica dla ſcamonea del
Crollio . ivi. (L
7-1.
dell’Artmanno . . ivi. z. Uando debba amminiſtrarſî la to;
del Mynſicht. _ ivi. rebentina per la gonorrea. 70. r:
Preparazione della ſcili . 69. r. le Quattro acque diſtillate contro il mal
Preparazione del ſemee’ coriandri . 77. z. della punta . 19. 2,'
Preparazione della ſetaruda . 69. r. le Quattro erbe capillari . e comechia
Preparazione delli ſmoldi , ed altre pie manſi nell’Officine . 18. a.
tre prezioſe . . 3—7. 3-' li Vauro fiori cordiali,e quale ſia il lo- '
Preparazione dello ſigno . 57, z, ro nome . ivif
Preparazione dei ſgo d’ipociſtide,` ed li Quattro ſciroppi per curare malpdella
Aſſenza . 69‘- I. gOlÉl- [9* [i
Preparazione del ſgo di liquirizia y ed li (LJ-ama ſemi caldi maggiori , e quali
eupatorio . ivi. ſono . 18. z.
Preparazione dellzterebintina per uſo li Quattro ſemi caldi minori, e quali
dell’Officine . . ivi. a. . fiano - ' ivi.
Preparazione delli'opazii , ed altre pie de’ Battro ſemi ſreddimaggiori , e mi;
tre prezioſe . y7- 2. nori . ;[40 [o
Preparazione dei: triſera perſica chi li Quattro ſemi freddi maggiori , e loro
mica . 286- r nomi .
Preparazione deli tuzia . 69. 2. 13. z.
li Quattro ſemi freddi minori, e iioro
Preparazione del etriolo . 70. z. nomi. ivi.
Preparazione dellzaffiri | ed altro pietre li Quatro unguenti caldi praticati nelie
preziOſe - 3’7- 2 . Officine . 19- IÃ
ivi.. delle Prune . 27;. r ”id pro quo . x7- x.
del ſ-'ſillio - `2-66. r. della Quint’eſſenza. 6. 2. "
v. z. del Pnlr‘gío. 19;. r. Vint'eſſenza d’ambra . 409. 2.
'›. ²z .Pal-vere:
ſſ ciano . arredi: ex the/Zum; Ludwig ;4.9. r. Wnt’eſſenza d'aniſo . 40;. 2.'
l' i.
Quint’eſſenza d’argento . 46. a.
ivi. Paſtiera-m, ó* periemm omnium Mo (lignt’eſſenza d’aſſenzo . 407. 1.
ivi. m‘ta . . ”7. r. Wnt’eſſenza di cannella; 405'. 1._
Pal-vir antiepileticm Lndo'oici . ivi. Ajnt’eſſenza di canfora. 412. r.
7. :J Pgloir antiepileficm Marlin”: ejflſdem Wint’eſſenza di carlina . 400. I.
ivi. Lada-tdci . ivi Aint’eſſenza di caſtoreo . 414. 1.'
Pflloir cnc/reſti”: Arnold; , Villanova (Hint’eſſenza di cimino . 404. r.
Authors . 588. r. Wint’eſſenza di cedro . 407. a.
Palm‘: cacbeEZÌor Mic-bach':- ivi Wnt’eſſenza di coriandro . 404. r.
J’ai-1”': cachefíiar .Quì-”eran ex Poor Qant’eſſenza delli coralli ſecondo Para
maeopa-a Augſtana . celſo . 5-8. 2.
ſſ’Ì* 2
Pre/'vir Cardinal‘: Pallone . ernt’eſſenza di corno di cervo .` 4r4. z. `
ívi. 2.
Pal-oi: ad gatta: Der-*ii Forti: ex Anti Wot’eſſenza eracleam ſia‘oglio di legno
dotan’o Neaplitano . eracleo diſtillato . 409. 1.‘
Pal-w': de gtzttet: Rioerií ex Boat-”zoco 5-78. r. Ajnt’eſſenza di finocchi . 40;. z.
para Amſtelroame” e . ivi. Qigc’eſſenza di fiori di aranci. ;16. 2. e ”7- i
Pal-w': Haſy dorati: ivi. ngnt’efl'enza di fiori di ſambuco . 40;. r.
Pal-vi': opìatm Lerici/ici . F49* ‘ O_u_ìut’eſſenza di Garofani . 404. z.
Pri-[voir peEZoralz'r Vialone/1:4' F î 8- ²~ Aint’eſſenza di gelſomini . 402* 2*
Paloirſhſ/'cjblflfox . ,-89- 2 Quint’eſſenza delle gemme ſecondolo
Pal-virflemíolx ?ro/Ii . i ſ9- l* ſteſso . 78. zſi.
Pal-w': ſtomachiwr _ejflſdem Michael-2 Qijnt’eſſenza di ginepro. 406- 2
Author-e . 5-5-8. 2. Wnt’eſſenza di lavendola . 400- 2
Pal-oi: *viper-e i” ”agi/ſerio . , ;’96- 2 Wint’eſſenza di limoncelli . 407- 2
alter Pal-oi: *pipe-ia- in magflflerìo. ;97- l
sznt’eſſenza di maggiorana . ;99- l
Purgazione dell’agente vivo , o Mercu
Ajnt’ eſſenza delle madriperle ſecondo
rio - 47. 2. Boezio . ivi. r.
dell’Artmanno . ivi. Wut’eſſenza di meliſſa . 407- 2
del Quercetano . 48. l. Qujnt’eſſenza di menta . 399‘ l'
Purificazione dei lo Ragno . 68. r. Wnt’eſſenza di nepetaſ. ivi. 2.
della Putrefazione. z. r. Wnt’eſſenza di noci muſchiat'cî 40 z'- 2.
(Mint’eſſenza d’origano. J~ 40°- l
Quint’eſſenza di perle , ivi.
anc’eſſenza di pulegio; 400. r.
ant’eſſenza di roſmarino. ?99* ²'
g QUin*
n
"T A. V o L ‘A

Qijnt’eſſcnza di rutl - 4-00. x. - Se ' ' ²’ i * `


@int'eſſenza di ſabina 0 ~ 401. 2.
Ajnt'eſſenza di ſalvia . ;99. z. Abina. _ . ‘ 2n- x.“
Bint’eſſenza di ſuccino . . 409. z. Saccbamm Sata-rm ~ ;53. 3_
Qijnt'eſſenza di ſpico nardo, o ſia oglio Sacchetto capitale in form. 461. a:
' di ſpica di Francia . x 59. r. Sacchetto capitale per ſettare lo fluſiîo
Qy’nt’eſſenza . o ſia ſpirito di tereben ni . [Vla
tina . ~ . 4m. 1. Sacchetto per ſedare il dolci: dell’utero. 462. 2.
’Wnt’eſſenza di zedoaria . 406. r. Sacchetto contro la palpitaîone del cuo
re . ÎVÎ- X
R O Sacchetto per curatela puntudn forma. ivi. 2.
Sacchetto ſtomatico in forma ivi. x.
.Mano . 202. r. del' Saffiro - 1 ro. r.
Ragioni con le ovali ſimoflra la del Sagapmo - 242. x.
difficoltà di fare pmfettamente l'oro Salappa. ` ' 42:. a.
potabile. 6[- 1. Sal armoniacum artificiale è 3-60. z.
della Raſura dell’avorio - I l4- ²* Sal armoniacamfamiganr . 769. 1.‘
3,31 medicamentſh 5?* ²' Sal cacbeffkum Cbalyóeammî‘barrbar
Regular antimom‘i . 523. r. e 566. z Author-e - - » ”9. 2.
Regular jo-viali: . F_²²- ²~ Sal diflreticam amare . 569. r.
Raguſa" o ‘Vj' la
J'aldc dfloóm . f”. 1.'
Rega/m- medicina/1': . ÎVÎ- 2 Sal duplicata”; Hal/‘ati‘. - ivi.
Regulm Sammirmr. ÎVÎ Salfeárìle . ‘ -~ 769. x.
Rega/11:jbl-iris . ÎVÌ Sal bypocandrìamm per Ettmulerì Au
.Regular/[raffica: antimonii . ivi. thoritarem . ivi.
Requier magna da Nicolò Salernitano Sal ”arabi/e . 7 r. z.
campana. 26ſ- I*
Sal mmiatimm . 5-69. z.
Reſina di ferro . ²4~ ²
.Reſina di botin, cioè terebentina.v 413- : Salpolycbreflxù Dal-et' . 561 . a.
Sal palycbreflum Glafltri . ’ ivi.
della Rettificazione . . 4- l
Salſapiemix . ’ 5:7. l.
del Ribes . ;30. r. Sal Sat-arm‘ . 5-6 2. 2.
Ribes dolce dell’Alpino . ivi.
SalStlccím' . 561. r.
Ribes nero di Beguino z Cabrco, e Cher
Sal tao-tan' volatile . 56;. 2.
lero - ivi.
Sal tbeziacale . ;63. 2.
del Ricino - x 1 f. l.
RicupitO- ;16. 2.
Sal 'viperarum ‘volatile, olmin,rítm,
Rimedio ſpecifico per la memoria del ſalfixumfixatum ejuſdem . ;96. l.`
Sali: tviperini'wlatilis parandi'atío a
Raſis . 2 g 5’. x .
Rimedio certiſſimo perla podagra di Rei clariſ!. 'vb-o Joanne Jacolm ?pbero `
communicare; . ivi.
nero Solenandro . 2 ;7. r .
del Riobarbaro . x 7 y. x .
Saluti: [api: Kraft: . , 588. r.
Sale d’acciaro . 24- 2
Riobarbaro bianco . ;76. r. e 412. r.
della Riverberazione , e ſuo forno. y. a. Sale diaceto fiſſo , e volatike . ;9 3- 2
Sale alkali. ²²°* “
Rodomele . ’ ;g7— 2
Sale agreſta o 20
Roſata novella da Nicolò Salernitana
Compoſta . 2:4. 2. Sale d’ambra gialla . 39:. 2.
delle Role . x z 5-. r. Sale di anoníde . ;92. r.
Rosjo'vis . 2. z. Sale di antimonio . 29. 2. e41. z.
R.” minerali: e” Miflſicbt. ”9. r. Sale di argento . ;94. r.
R0: -vitríoli . 5 r. Sale di artcmiſia . ;9 r. r.
della~ Rubiade' ’r-in eon- . 34 g 9'6. Sale asfaltide . 29 g. 2.
. a. sale di calibe . 24. z.
Rubino di ſolfo . 378. l.
Rubini ſudativid’orpimeneo.” ſy— l' Sale di camomilla . ivi. 2.
delRubino. ur. 2. Sale di Cardo Santo eſſenziale; ;89. z.
Rubino d’arſenico ſudaeívp; 74. 2. Sale de’ coralli. ;94. z.
Rubrica lennia . * ’ 122. r. Sale di cranio umano. ;92. z.
della Ruta . ` az:. r. Sale di criſtallo . 494, x.
Ruta capi-aria . ivi. Sale di ferro . 34, z,
di Turqueto . ivi.
n-nór
Sale fiſſo d’aſſenzo . ;9 1. r.
Sale difoligine . 2. 2.
Sale di fontana . i9 2.'
del Sal gemma , 9;“…
ll
Sale delle gemme , 57, z.
Sale
,äìó'—-’ iris!,

DE’ _TITOLIQE COMPOSlZIONI


Sale di genzlana . ;92. r'. Scíroppo d’acetoſa . ` i ſſ‘ìgogi'ze
Sale di ginefira . ivi.
sale dei gionChi aquatiei z 391. a. Sciroppo di Agoſtino Niſo da Seli'a i uſa-
Sale di grazioſa . ;92. I. to cammunemente in Napoli . ‘ ;‘;zn 2.’
-Sale d’lmperatoría . ;9 r. r. Sciroppo d'agreſta di Meſue . ì ;r9- r .
Sale indo - 39;. z. Sciroppo_ di agro di cedro alla Genove
Sale d’ipperico . ‘ ;91. r. ſe - gr 8. 2
Sale lacuſtre . 39;. z. Sciroppo di agro di cedro di Meſtre . ivi. z.
Sale di legno Santé .‘ 39:. r. Sciroppo d’Alchecliengi . 439. a.
Sale di miele del Aergetarîo 3 ivi. Sciroppo d’alchimilla . ;29. r.
Saledi menta. 39:. r Sciroppo d’altea di Fernelio . g r o. a.
Sale dimeliſſa i _ ;92. r. Sciroppo d’altea ſemplice . ivi.
Sale nal`tico . p ' 29 g. z. Sciroppo di artemiſia . ` 3gg, z."
*Sale dei naviganti,` 391. z. Sciroppo di artemiſia del Donzelli . ;27. r.
Sale d’oſſa umane. ;98. 2. Sciroppo di aſſenza di Meſue . ivi.
Sale di perle . - 58. r. Sciroppo di Betoníca compolìo da Mario
Sale di pietra umana a * ;92. 2 Scipani . ;08. 2,
Sale di piombo . '- ;9 f. I. Sciroppo di Bezoar. 3;:. l.
Sale di polipodio.` 39‘r. r. Sciroppo Bezoardico di noflra invenzio
Sale prunella . ._ ;92. a. ne . 326. I.“
Sale di ranocchio ." 391. 2. Sciroppo Bizantino. 327. r.
Sale di roſpi . ivi Sciroppo di Blugoſſa . 307. r.
Sale di ſalvia , e di Carrie Santo . ivi Sciroppo di boragine . ivi.
Sale di ſangue di cervo. ' ‘ 39:- l Sciroppo di brionia . ;29. r.
Sale di ſangue d’irco . ivi. Sciroppo di calibe a o d’acciaio .` ;34. 2.
Sale di ſangue umano. ;92. r. Sciroppo di cannella del Aercetano. ;go- a.
Sale di ſtone, e ſtipiti di fave freſche . ` ;9 r. 2. Sciroppo de cantu': di Meſueſi g g 7. r.
Sale di ſcorze verdi delle noci . ivi. Sciroppo di capel venere ſemplice . 309. 2,
Sale ſodomite. ' ,9 3- z. Sciroppo di centaurea minore del Oper
Sale di Ragno o ’-8’ z, e z, cetano. 327.24 327. a."
Sale di ſuccino; ;91. z. Sciroppo di cheſmes di Meſue . ;r7- a‘.
Sale Tartaro o ;93, f. Sciroppo di cicoria di Nicolò Fiorenti
Sale di Vipera . 39,-, 2. no - ;ar— l-Î
Sale di vipera ſiſſo ſecondo altri 3 ivi. Sciroppo di cinque radici . 3 r ſ- r.
Sale, o vetriolo di Rame . 65‘. r. Sciroppo di coralli di noſlra invenzio
Sale di Vetriolo . ;93, r. ne . g 3 g. al"
Sile- ° V8tſí°lo del Ragno del Tirocinio Sciroppo di coralli dol Quercerano . i'vi. r.
chimico. ‘ 57, 2.‘ Sciroppo di croco de’ metalli . 34. r.
Sale di vetro d’antímonio. 4r- 2. Sciroppo di croco di Metalli vomltivo
Sale volatile di aceto. ;94. r. ' del Grulingio . ;4. r…
Sale d’urina umana ſecondo il QLLerce Stiroppo domeſlico . 336. a.
tano o 2_ ‘o Sciroppo di edera terrelireí 3 16. a
dei Sali . ;39, Sciroppo d’endivia . ;08. r.
de i tre Sandali a cioè roſſo, bianco, gial Sciroppo di eriſimo di Mattia L'obellio; 22;. r.
lo pallido, che dicofi cetrino . o maca Sciroppo effilarante . 3²9~ ²*
ziro, cioè adorato . r r 9- 2-' Sciroppo di farfara , o di tofiillagine. 3 1 5- I -
Sandlce . 494. a. for. a. e yo'z. r Sciroppo di fiori di boragine. 307- 1
del Sangue di drago . 4; ;ñ 2 Sciroppo di fiori di perſico . ÎVÎ*
Sangue d’irco contro il mal della punta. 66- 3 Sciroppo di fumoterra maggiore di Me
Sangm’r pani: . 41 2. z. ſue . ;36. r.
Santonico. ;70. r. Sciroppo di ſu maria maggiore di Meſue. íVÎ
Sapo torture”: .L ”s'- ſ Sciroppo di ſurſora . 3 16. r.
della Sarcocolla . * 42;. r Sciroppo di,giuggiole ſemplice di Me
della Safliſragia . 22;. 2 ſue . 317. 1-_`
della Saturegia . 19 8. r. delli Sciroppi , giulebbi , rob 7 ed apo
delli Satirioní. - zor- a. zeme . ;03.
Saoícbfizóarm 3 ` 481. 2. Sciroppo di giacinto .` ‘ 32;. a.
Sar/ich Hordei . 481 . g. Sciroppo di granate dolce di Meſuel g r 7. a
Jaoicb tÎitici . 48 r. 2. Sciroppo di Granci di fiume . 334' 1'
della Scamonea . :77- 2 Sciroppo d’ibiſco . g xo. a
Scamonio roſato del Mínſiclít. 68. 2. Scíroppo d’infuſione di 'roſe roll'e I 307- 1*‘
della Scilla . fl ſſ 449. r. Sciroppo d’inſuſione di roſe roli'e ſecche- “i'
Sciroppo d’acciajo; g 34* 3 Sciroppo d’ipperico del detto Beneta
no 32"* 2.3322

g 2 ‘ Scr
'
ñ_ì_ -_.
T A V‘ 0 ,De-A:: 5'!
Sciroppo di liquirizia di Meſue . * gr f. 1.’ manna. - ;3.1;
'Sciroppo-longho - . _ 304. e. Sciroppo vomitivo del Grulingio . ;4. 1.‘
Sciroppo di marrobto . .. g::- z. Scoparia , o belvedere . ~- - y 499. a.
Sciroppo di malva - ;ro- z. dello Scordia . 7 - 218. z.
Sciroppo di menta di Meſue . 328: delliSCorpioni terreſtri . . z _:. 5-09. z.
Sciroppo Mirtino . _ ivi. de iSebeſten . 338- ry_
Sciroppo di mucillagine. , 314. a. Segni caratteriſtíci z e loro ſpiega (lei _
Sciroppo di 'Nenuſaro, o di Ninſea .' 407. 2. metalli , minerali . e di tutto altro ,- .A ,
"Sciroppo di nove infuſioni di roſe roſ appartenente all’OfficinaFarmaceuti- .z
ſe. . go;- r co-chimica. ._ ñ .LM-,47 _ zo. r. e zz‘
Sciroppo di oxiſaccaro di Nicolò Mirep. del Seme dell’acetoſa . ' , r 18. 4,
fio . gr8. r del Seme dell’alſelengiamiſch . . l ;3. z,
scizoppo di papavero ſemplice di Me .del Seme d’appio . ;43. z,
ſu:. alle?” del Seme di coriandro . _ , g ;8. z,
’ SciroPPO di pero compoſio - ;24- 2 del Seme del napo . 238. n
3:1“,pr di Piantagine . 329. 1. del Seme della porrulaca . U 3- I.
Sciroppo di pomi del Re Sabpre . ;20. 1 Semi caldi maggiori ,e mipori. quali . e ›
Sciroppo di pomi ſemplice di Meſuc . ;19. 2. quanti ſiano . . 18. I‘.
Sciroppo di porculaca di Meſue . ;2|6. r. del Seme d’endivia . 137, x,
cirſio o di erle - 333- 3*
scmi freddi maggiori, e minori, quali) e
:arezzo di graffio di Meſue ’- 32 z. 2. quanti ſiano. , 18. a.
Sciroppo di radiche di brronia . 329. r. del Seme di melone . r ;1. a‘.
Sciroppo del Re detto de i Spagnoli. ;37. a. Seme ſanto . . ~ . 270.1.
Sciroppo regio, o pure Aleſſandrino . ;30. 2. Semeorella . . . ivi‘,
Sciroppo di Ribes * . P9' ²‘ della Sena . ivi. 3'.
Sciroppo roſato chimico . . ` ;06- 2. dal &nape ñ I! ſ- 21*
Sciroppo roſato ſolutivo . _ 3°Î' 2 del Sendenegi . ‘ › 26’,*- a.
scjwppo di roſe ſecche o iVl- p del Seſecul . ~ zoo. 3'
Sciroppo di rovo idea - ;39- r del Seſeli . 197. a.
scjmppo di ſaffiro . 33;- z della Seta., , 76. l‘
Sciroppo di ſandalo citrina n ;37- r. Sief bianco di Meſue . 463. r.
Sciroppo di ſannicola . ;29. r. Sief bianco di Raffa‘. ivi.
Sciroppo di ſcordio ſemplice * ;3;- 2.
e 3!:- 20
Sciroppo di ſcorzonera . ivi. del Sinone, o Siſone . zz:. r.
Sciroppo di ſcorze di cedro di Meſue . g r9. r. Soblima to dolce del Daviſſone . 49. r.
Sciroppo di ſcorze di cedro verdi . ivi. z. Soblimato dolce , o ſia merCurio dolcifi
Sciroppo de i ſenelli compoſto- 329. r. cato . 48. z.”
Sciroppo de i ſenelli del Aci—cerano . g: 8. 2. Sole minerale . 6;.- z
Sciroppo di ſmeraldo . ggz. 2. - Solſo d’antímonio fiſſo . 29. z.
Sciroppo di ſpina poetica . ;35. z. Solſo aurato diafOretico. ivi.
Sciroppo di ſpina ponticz del Mattioli ivi. Solſo bianco . ’ 337. z.
Sciroppo di ſtecade di Meſue . ;37. 2.
Solfo di virriolo . i 6r. z.
Sciroppo di ſugo dl acetoſa di Meſue . 309. 2. della Solueíone, e liqueſazione. ²- I*
Sciroppo di ſugo d’Alchimilla . 329. r. Soluzione di zucchero. 411. z-e4U- r.
Sciroppo di ſugo di beronica . ;08. 2. Sopremincnm di ſolſo . 387. 3.
Sciroppo di ſugo di boragine . ' ;07. r. Sorbet. zoo. z.
Sciroppo di ſugo di bugloſſa . ivi. Sparadrappo Peri fonricoli . 439. z.
Sciroppo di ſugo di cicoria . ivi- 2 Specie: aójbróemer 'Wedelii . 589. e.
Sciroppo di ſugo d’endivia ſemplice . ;08- I Specie: Diajooir ex Muſic/y! . ;64. I.
Sciroppo diſugo di fumoterra ſempli Specie: dia ”l bari: e'ud ‘ ll
ce o îVîo In
ſim. ſ17 ›1ſm—”y
Sciroppo di ſugo de’ lupoli. ivi. I. .
Specfemm Mom'm . ;r6-ivi3.’
Sciroppo di ſugo di mercolelll- 3²9~ l* SPeC{fiCam Antbelmiltie‘um .` 56;- r
Sciroppo di ſugo di viole . ;06. 2. Spam/:fam , ſu) Magi/Ierr'zlm Marti: ñ
Sciroppo di tabacco , o di pero del Quer operano/”m ejuſdem Mya/ich!. ;64. z;
cerano . 324. .1. ,Spam cam, ſe” tragea Cratom's . 16 ſ- {
Sciroppo di terebintina . g r4. z. della Spica Nardo. r ;8. -z YL`c…
Î,‘;v,Le..-r4`cñ—-có—,
Sciroppo di teſ’cudine o ;34. r. Spiegazione d’alcune breviature farma
Sciroppo di ruffilagine . ` 316. I. ceutiche . :9. r.
Sciroppo di tre radici di Gentile - 314. 2. Spiegazione di tutte le miſure medici
Sciroppo violato violaceo del (hifi-ce. nali. ' r7 t
tano o 2*
Spirito di aceto . ;48. 1. e ;66. 2.
SciropP° vomitivo SOMME" dall’ AS". Spirito ardente di Saturno Q ;6 7. r.
SPF
A
M”"ó-l!”.,4 ., ‘ñ -;-› .ñ.“ ’
_ M`—Îiëìó‘ -

DE* *rrroçzlm GOMeos-Îzronr.


.3; Spirito d’argffl‘o - ~ ' ' 44- 1‘
~l.‘ Spirito di bacche di ginepro. ;64. a. Spirit/li' Meli/.lx Officine l’hai-mac”:
Spirito di Bacche di lauro . ivi. tim Dia/calceatomm Carmelitarm-ñ 'gs7.".12’5
i].
Spirito di bacche di mirto . , ivi. Spirit”: Mfilificfi; alter , ſe” Agi/4 Pim? ,4;
FÌG’GÌWOJÎÌ- i l [.1
Spirito di betonica . ivr.
;Piſi-;q di calibe, o acciaio . ;66. I. ;piritm meta/[0mm Libri-”ii . _ 5;‘6; g:
Spirit”: m'tri dolci/ico” . . , ivi` ;a
5szjtodi ceraſe negre . ;6%. a. Spirit”: ſhliracidm . , .. 569. l"
Spirito di cotogne - * rvl
Spirito dolce di Mercurio o ;6 7. 2. .S’piritmſhlir congelate: . , ;7°, 1.:‘
Spiritmſalir armonia” acid”: . 559,2,
Spirito d'ebolo . . 364: z.
Spiritmſùlir ”maniaci ebub-6mm:. ivi. ra
Spirito di foligine . ` _N.1 -Spirimr ſali: ”maniaci ex Pharmflco- È
`Spirito eli frumento . .lvl
para Amſtelroa'ameflſè. ;63. a.
spjrjm di ginepro . ` . 406. a.
Spirit”: ſali: armoniaciſacciflatm . 569. z.
Spirito di legno eracleo . ;68. r.
Spirito di maggiorano o ;64. 3._ Spirit”: ſali: armaniari tartufi/21
Spirito di maſtice. ;68- r :”: . x.
Spirito dimeloni, … , _, ;64- 2' Spiritzzrjìrlir tri-maniaci ”rino/‘m . 569. 2.
Spirito di Mercurio bianco , ovvero aglio Spirit!” ..Ya/ir Oſiandrí . 566. l.
di Mercurio bianco. ;68. I. Spirit”: tbcrìacalir campboramr e:: A”.
Spirito di Mercurio bianco di Pietro Po tidotario Neapolimflo . 569. 2.
terio . - , $2— 2
Spirit”: ‘viti-i011' Maga/att” ex Illy”
fiCbt- íVie
Spirito di Mercurio dolce compoſto dall: _ ~ .
Spirit”: oitrioli diap/Joretìcflr . 570. 1.
Axcmanno.
Spirito di Mercurio rofl'o .v ivr. Spirit” o-itrioli Martir. ivi.
Spirito’del Micocroſmo . , 46. r.
Spirirrzr city-1'011' pbìlojbpbimr . ivi
miele o 2”
afrer Spirit”: -vírrio/i philojbpbícm
Spirito di 'JCſPOlC , ;64- 2. ` Hartmanm' . 38. z;
Spirito di nitro. ;6p r. .ſpiriti-‘r oixrioliſfllplzzzrem . ;69. 1;,
Spirito d'oríua q 366. 2 Spirit”: ‘ZlÌtÌ'ÌOÌÌ tar-:anfitea- , 570. r.,
Splrito di pera - ;64_- Z dello Spodio . z r4. 1
Spuma di ſale. 29;‘. z.
Spirito di pomi appii . ` rvr.
Spirito di rame di Paraeelſo . 6 f. r. dello Squinanto . uo. 33
Spirito di roſe . . 364.. 2-,
Stagno a come lì poli'a preparare ſenz
Spirito di roſmarino .
corroſivi . 67; :i:
Spirito di rovo ideo . 1V! dello Stecade . 336. 3*.
Spirito di ſale , 36;. z, Sriáiz-m diapboretícflm ex ”ſu Collegii
Spirito di ſale calibeno J ;55- l Neapo/itani .
della Stipteria . " 570. .7.;
` 220- x
8pirito di ſale dolce . ivi.
Spirito di ſalvia . 364. 2‘. dollo Storace. ;63-2
Spirito di ſambuco . . iv!. dello Storace roſſo .` 43 ſ- ²~
Spirito dl ſolſo . ;7 ſ- 1. della Stratificazione, e Cementazioneî ſ- ²~
Spirito di tartaro . ;6 ſ- z. Succíno bianco come fipoſſa fare con l’ fl
Spirito di terebintina . ;67. r. arte . 410. r.
Spirito di cerebintína per curare la gO-z Sudorfl'ſerum maximum Joe-iaia Fo- .
norrea ñ ` ivi. óri . gu. z";
Spirito di vetriolo . ;68. 2. Saf-if. c r7- r
Spirito di vetriolo acidorettificato . ;69. r. del Sugo d’ipociſtide; 24°- 3
Spirito di vetriolo filoſofico., ivi. Sugo di liquirizia . 69- I
Spirito di vecriolo perfetto , come {i co .S’rllplmr animata? inflammaáile . 3-8 2- a.
noſce . ;6 8. Ralph” antimoxii . iVÎs
Spirito divino . ;62. r. .S'fllpbm- ”arcade-*tm vin-ich' . '57 r. 1
Spirito di viole. ;64- 2. Syrtzflm de aóſynrlu'o Zyoelplmri tx
Spirito di vita aurea compoſto dal R0 barmacopam Amflelrodarqexfi . ivi.
landOQ i 1.' Sym”: acetofi” . g 3 8- r.
Spirito di Zucchero. 366. 2. .SJ-mp”: Bay/ea* . $89 . l
Spirit”: a/”mim'r dulcis . 5:0. r . Syrflpflr cbalyóearur Giaden‘. F7 9- l
Spirit”: antiparalitícm . 56 f. r. Symp”: dy ”ari . g 2 `7~ 3
Spirit”: :iper-"em Penati. 56 7. r. .Svapm de bel/mio Auguri} . I' 7 ²~ 1"
_ Spirit”: q/Mmaticm Micheli:: 566. z. Sym”: papa-veri: rbeador . 3 ² ²~ \ -
Spirit”: carmiyatiom de m'è”: . 556- ² Sym”: de Pam': . ` 319- ².
Spirit”: caminetti-v”: Syloii . F6 7- r - ..Ty-”pm de pomi: camſerico . iv]
Spirit”: diatria” . $78. r. .S’yrapm de pomir Saóorìr Regis _Per- i
Spirit”: bermapbraditici . 569. r. ſi‘ . 320* l
Jy rap”; d'eſymplzyto Perna-iii.. 7,17;; * 1.
T'
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ſl' A' V, "" o r." ` A
t~ T ,’ .
l
?infilo-a Marti: aèjjfltbiaeaî ”8. z.
Abd“ d’aniſi o ;01, z; TMEPM‘J Marra': aperiem ‘zi'oIariIìr . 57 9. z.
Tabelle ancelmiltiche 9 o fia per li
v vermi .
,Tabelle capitali.
;02. 2.
gor. z.
T'inffara Marti: apri-ie”: , alia: tar-rari.;
ſiria .
7771811”: martir, aurea 431'624:.
ivi. al'
iviuſi
l
Tabelle cedrate ' ivi. 1. Yîflffura meta/lora”; . 3-80. z".
,Tabelle conſortati‘ve per il colto: ;02. r. Yînffura ſaluti: . "89.1’;
Tabelle conforrative per lo ſtomaco de Tini-?11m jiomac/flim ejflj’dem Dekker: 583; z.
bilitato . ivi. ?intîura ſtomtzC/?ica alia aut/Jom’ Sem”
Tabelle contro la peſte . ivi. 2. to ex AÌÎÎÌÌ‘OÌOÌ‘ÌO Ne apoli tano . ivi)
;tabelle coſtrettive per lo ſtomaco rlla: Yînä’ura Succ-'m' . 584. r‘.
ſciato . ivi. r. Tínffilra tartari . _ ivi. a.
Tabelle divine di Giorgio Bateo . ivi. 2. ?infila-a vitrìali eflentinlír ex Barca. 58;. 2:
,Tabelle di finocchio . ;01. 2. Tintura di antimonio . 40. r.
delle Tabelle,0bricoli,_e Marſelli . goo. r. e 2. Tintura di argento del Beguino. 4’411.“
;Tabelle pettorali. got. 2. Tintura d’argento dell’Artmanno . ' r ivi‘.
Tabelle ſolutive . ivi. Tintura cavata dall’oglio dell"antimonio. 4;. z.
:Tabelle uterine. ivi. 2. Tintura di corallo . ‘ ~ ‘ '
7 7* 3'
della Tacamaca . 482. r. Tintura, o eſſenza di zafferano . :76. 2.
del Talaſpi. 24 r. 2‘. Tintura filoſofica . 22,4.. a.
del Tamarindo. 274. r. Tintura di fiori d’ipperico , o fiori di So
Tartaro eſſencilîcato . 387. r . _ lari . ;76. 1;’
Tartaro vitriolato . ivi. Tintura di miele . ;77. z.
?brian-vr america; . 522. z. Tintura di pimpinella . ;'76. a.
?firtararſoluóìlih 160. 2. Tintura di riobarbaro . ivi;
?bl-rar!” -z-itríolatm . 56 7. r. Tintura di roſe . ;77. z.
delli Terebentína vera . 227. 1. Tintura di roſe ſecche. ‘ ivi
del Tereniabin. 21 F* r. Tintura, o rubino di ſolfoî ;78. x.
,'rgflaca di Andromaco il vecchio . 22 y. 2. Tintura di ſmeraldo dell’Artmanno _. ;77. 2."
Terìaca diatefi'eron di Meſue 3 zio. 2. Tintura di viole . ;76.1.
Nrraſoliata terrari e 587. r. Tintura di zucchero . ;77. x:
della Terra lennia . r z:. r. delle Tinture liquide, e molli . ;7 f.
Terra ſacra . ivi. del Topazio . 1 u. 1.'
'ſerra ſanta - ;2. I. della Tormentilla . 121. 2.
Terra Santa del Rolando . ivi 2. della Toffillagine . g r6. x.
Terra di vetriolo dolce . 29;, z_ Trocîſci Alhandal di Meſuel 439* ²~
delli Teſticoli delle volpi. 39x- z. Trociſci d’Alchechengi di Meſue . 438- 2-‘
Theríaca aurea metal/0mm Poterii . 3-7 2. 2. Trociſci d’Alitta muſchiata di Nicolò
Tberiaca àenedíffa Murata” auëîa, ó* Aleſſandrino . 4g ſ— x:
correfl'a . 57 ſi 2. Trociſci di car-abs di Meſue . 437. z.
Theriaca Celeſtis antbare Daleo , Pre-fà. ~ Trociſci cifi di Democrate. 453. r.
tìzmczzla . . ;72. 2. Trociſci per confortare lo ſtomaco , e la
?Zu-inca Cole/Ii: Wet-cerano Aut/fiore. 3-7 5-. z. Teſta . 431- 1
Tberx’acaſimp/ex allen/iſlam . ivi, e 3-76. r. Trociſci diarhodon di Meſue . 43 F* l
Tberiacale Principir aulin/dini. 397. l' . Trociſci edicroi d’Andromaco,eſtratti da
delTimo- 197. r. Galeno . 449. 2.‘
Tinfîura antimaníì ex Mynſicbt. 57 7- ²~ delli Trociſci in onere . 4gr.
Y'izfítcra antiparalitíca Cneoffèllii . 590- 3 Trociſci di gallia muſchiata di Meſue. 44t- 2.'
Tinííura autipbtbiſica ong-”fiano . 58;. l Trociſcidigallia muſchiata di Nicolò. 4;:. r.
Yînffina antipbtbiſìca Hartmaxm* . 580. l . Trociſci di Minio di Giovanni di Vico. 45;. 2.
Tirrfîtzra “Periem a Myflſicbt. F 79. 1 Trociſci de’ Mirabolani di Meſue . 440. z. _
??”ëîura aſjellamm, ide/I millepedum. ;78- z. Trociſci di mitra di Raſis. 436. r.
?in-?ara Baſilii . ;79; r. Trociſci di ramich di Meſue." 4;:. z.
?infuria óezaartica Michaela':
íinéîura cantbaridum . i
. 573-iVí2 Tſociſci di ſcilla . ,2"
Trociſci di ſpodio della ſeconda deſcri
Tmëîflra caflix. "" 58;- I zione di Mcſue . " 20
Tz’nfhcra eater-'u . 580. r Trocil'ci di terra ſigillata di Meſue j 4 g g_ r.
TinEZara cwrfllea . 58 r. 1. Trocìſci di Vipera di Galeno . 442.4_
?inílrzra :melita . 522. 2. WDCÙUZ'ÎſÌÎCC-Îfic‘i Gordoniì. 586. lo_
?l’affare humana . 448. r . Trochifiiſuó/iflgualer 1 ſe” mufierda r
?infila-r lame Dekker: Aetborè {3-8 g. 2. calce”, c-el Placemulxjènefímir. S 36- f
?înffara lapidi: Her-matita 3 3-79. r.. T’ragea granorum offer . 585- 2*
?l'affare lume Lady-”ici .-. 589. r, ?ingrajlomacbz‘cn regali': . ivo‘
- fl Tri
'WW *J

D E' TlTOL,I,E` COMP'OSIÎZIONI


Triſera magna di Nicolò Salernitano . 364. a. Vino-di legno ſanto. " ._ ' -~ ““- hdi;
Triſem perſico di Meſue . 284. 2. Vino marziale di Angelo Sala ., a.. ' › '147.
del Turhit . 38;‘. a; Vino marziale compoſto dello lle-'ſo è »s u 'r ivi:
Turpeto minerale . › _ ` ' corſa.. Vino di mercolella . : e. …- , 346.13'
Tui-pero minerale dell’Artmanno . ivi. Vinoſciliitico . -e i , ivi. rr.:
Turpete minerale del Crollio . - ivi. Vinodi ſemi d’ebuli . ~ ivi. i;
Turifflmum Empics/?mm farminatimm Vino di ſemi di ſambuco . ' -' -- ~ iVí;
' Sylvia’ - 587. 2. Vinodiſena. - ;w .;_-.-,ì »Lois
della Tuzia .- 449. r. Vino di ſtecade; , ivi,
Vino di tematica . ' ivi;
V. -- . . ‘ Vino di turbit. ivi.
Vinflnmmipodagrìmm Dekker: .‘- 587. ra
Arii modi di tingere la ſeta per Vimfln caèyóeamm , ſer) claretum My”
V l’Alkermes. 77. z. ſiebr. 586. z
dei Vaſi . che più ſi coſtumano da chi delle Viole . 135’- a*
mici. r4. r. della‘ Vipera . 44g. r
Verde rame . 63-. r. e 487. z. Vim‘olum artificiale . ;62. r.
delli Vefficatorii, e paſſar-ii in genere . 474. Vitn‘olam capri ex Crollìo.` ivi.
Vefficatorio di prima formola . 47 f. r. Vitríolflm Marti: . . ivi.
Vefficatorio di quarta ſormola. ivi. z. Vixriolum Saxëmi . 562. z.
Vefficarorio di quinta ſocmola. " -— ivi. Vitriolum Veneri: . ivi.
‘Veſſrcacorio di ſeconda ſor-mola- ivi.
Veſſicatorio di ſeſta formola . ivi. ll.
ycſſicatorio di terza formula . ivi.
del Vetriolo . ;72. z. U Nguenro d’agrippa di Nicolò I 446. r.`
Vetriolo di argento. ;94. r. llnguento d’altea compoſto da Ni-_
‘Vetriolo biancheggiatol 71. r. cold . ivi.
Vetriolo calcinato . ivi. llnguento d’altea ſemplice . _ ivi.
LVetriolo di ſerro . 34. z. llnguento Apoſtolorum 49 y. r.
dell’Autore . ivi. llnguento d’artanita maggiore di Meſue. 494. 2.
Vetriolo purificare . gr. r. unguento aurco di Meſue . 492. z.
Verriolo rubificato . ivi. Unguento bianco canſorato . 496. z.
Vetriolo di ſtagno del TirOCinio . 67- ²~ llnguento baſilico . 49 z. 2.
Vetriolo ſublimato , ’ 7x. r. llnguento baſilico maggiore di Meſue. 498. r.
Vetriolo d’antimonio . ;0. :z llnguento di calce ſemplice . fo:. r.
altro d‘Artmanno- 3;, r-e z. Unguenco di calce compoſto di Giovan
Vetro d’arſenicoGiacintino . 54- ²~ ni di Vico . fa:. r.
Vetro aureo d'antimonio . go. z. llnguento della cerra . zoo. 2.
delli Vomitorii in genere . 464. llnguento citrino di Nicolò . 493* ‘
varie formule rie’ vomitivi g Unguenro della Conteſſa della Varigna—
delli Vini medicati in ganci-g, 345'. na . 498. r.
del Vino . '244. r. ll’nguento diapumpligos . ivi. z.
Vino di acciaio . ;47. r. Unguento per il dolor neſritico.` foo. r.
Vinod’acoro . 34;. a. llnguento egizziaco di Meſue . 499- x
Vino d’aduſto. ;62. r. llnguento per le fiſſure delle mammelles
Vino d'angelica. 34;. a. e per le ſcottature, ed altro. `Foo. 2
VÌDO d'aniſo - ;46. r. Unguento infrigidante di Galeno . 497- 2
Vinod’aſſenZo. 34;. r. llnguento di linaria . 499. 2.
_Vino di botanica. ;46- 2 Unguento di litargirio di Meſue. 496. z.
Vino di bugloſſa . ;4ſ— ²~ llnguento di miele. 499- 2.
Vino di camedrio . ;46. 2. llngnentodiminio. for. r- ’
Vino di centaurea minore . ivi. r. linguento di molegnane per gli emorroi.
Vino di enola . 345*. 2. di. 266. r.e ;00- l
Vino d‘epitimo . ;46. r. llnguento da pellegrini . 3-04; l
Vino di ermodottali- ' ivi. 2. llnguento di piombo magiſtrale . 499. t
Vino di eufragia - ;4 y. z. Ungnenro populeon di Nicolò . 49;* l'
Vino di ſarſara . ivi. llnguento primo per la carnoſítä del
Vino di fiori di roſmarino . ` ivi. meato urinario . ſo!” 2|
Vino di fiori di ſalvia . ivi. llnguento raſino. 49;- 3
Vino di ginepro . ivi. Unguento roſato di Meſue Z 491-1
Vino d’ipperico . ;46. 1 llnguento ſecondo per conſolidare le
Vîno d’íPPeriQO commune . ;47- 1* parti della verga urinaria nella camo
Vino d’iſſopoi ;45. 1. rra . ’030 -20

lin l
i
i
l

L. ha!. A
- Î .T A V * 0 L ’ A
Unèîíèníó për la ſcabíe; 5°,, 3,‘ X.
Unguento de’ ſughi . soo. z.
Unguento di tabacco di Giuberto : goz. x Ilobalſamo .’ ' 222* 2
llnguenco perla cigna . ivi. z. Xilazimzz .
llnguento per la tigna d’altro modo; ivi. 3.
74
Xilaloe . 84. 2._
Ungucnro di tuzia di Nicolò . 498. z.
pnguonto contro vermi . 4- 5'04- 1. z d ..
degli Unguepti a cataplaſmi ?e línímen
lì . 490.‘ Affarano .
Magnum” cangia-1': . 499. a. della Zedoaria . 13’9
flagrante”; enti; Veneri” 538. z. del Zucchero . IO;
dell’llnícomo z_ 253- 3 Zucchero potabile ._ 411.

1 L F I N

TEA"—
E’

T EAT R O
FARMACEUTICOP
DOGMATICO, E SPAGIRICO ,
DELD OTTORZ

GIUSEPPE DONZELLI
CON L’ AGGIUNTA DEL DOTTOR,
ó—,Js

ÎrOMAso DONZELLI ...4…_ffl-— A,—

FlGLlO_ DELL’ AUTORE . '

E
PA‘RTE PRIMA;
Nel/a quale ſi' ſpiegano íTermíni , e Cifre dell’Arte Spflgirica, alle qui-Jr' ſuflègflona Ir PrEPd-î
razioni tanto dr’M.-talli, quanto :1’ altri materiali,rhr ſono in ”ſo Medicina/e.

INTRODUZIONE ALL’ OPERA.


titolarità della preſente Opera z giudico eſſer con
veniente parlar prima d’ alcune Coſe generali , e
primieramente parmi eſſer neceſſario trattare
della eſplicazione dei termini , e voci, che ordi
naríamente s’ incontrano nell’ operazioni Chimi
cazione dovuta all’lneffabile Su-` che . Eſſendo quelle non meno principali, che
premo Fattore del tutto, ragio veramente neceſſarie conſiderazioni , e degne da
nevolmente s’ aſcriverebbe a mancamento nota eſſere inteſe da’ Curioſi , che ſi vogliono intro
bile; poiche ſe trà gli antichi Gentili Platone , nel durre nell‘ Arte Chimica , o Cbz’mia, che così Vien
principio del ſuo Tim-eo , ci fà leggere : Tua ergo chiamata da’ Greci dalla parola benzor, KW@- o
inte-reſi ò Timre invocatir ſecundùm lege-m Dir': Chyom Kſar, ovvero Clay/lee , Ku’s-oq ,' che ſignificano
diſputarionrm eflm exardiri , quanto maggior fondere-,e liquezfirre facendoſi mediante queſt’Arte
mente Noi, che viviamo nel grembo del culto dalle materie ſode licori:che perciò da’Latini vien
del vero Dio , dobbiamo ſeguire qucſto , come un detta Ar: liquoremfacíeur , am‘ re: ſolida: in li
natural precetto; darò dunque principio aqueſt’ quaremſolwm- :e per la medEſìma cagione dicia
Opera , umilmente proſtrato a terra ſupplicando mo , che lì potria trarre l’ etimologia del ſuo no
1a DiVÌna Bontà con tutto lo ſpirito ad infonda me da queſt’altra parola Craeca -Apc tù bemù,
:e nella mia mente la pura verità delle coſe , ſen Aſſm KVM’? a cioè Sugo.
za un minimo penſiero d’ oſtentazione , degnan Chiamaſi anche _Arte Spngirícn da quell’ altro
doſi di farmi indirizzare tutte le mie operazioni ”Ome Greco Apr) tr‘. Spàn Aſim ?i nr” , 8c Agirin
,alla ſuamaggior gloria . ‘NU’. cioè Arte-,che mnſtra il ſnodo (li/efflrflre il
Riſacendomi da capo dico,che veramenteè imJ Puro dalfrccìofizopure come dicono i Latini, Ar;
poffibile, che non ſapëdofi iprincipij univerſali’ congregandì , à“ ccnjngendi, quod barrage-”enſe
che ſono i ſondamëti di quallrvoglia ſciëza, ſi poſ paret a è‘ Lomogmen iterùm conjmrgnt .
ſano poi ſpecialmente ſaper bene tutte l’altro coſe, Altri la nominano Arte Ermnirmperche Erme
che ne ſeguitano , dicendo perciò Ariſiotile: Mori te ne ſt‘r il trovatore , e finalmente vien chiamata
ignorati: principi” o carrera etiam ſflbfl’quentia Drſtillazor-ia dall’ opr razioni , che ſr ſannodiſtil
ignorantur, e per il contrario: W011 quiſc‘it Prin lando . Le parti di quella Scienza ſono due: La
cipium alieni”: rei , fl'ítſerè uſque arlſimr ejur. prima ſi chiama Alchimia , cioè Arte di :mſn-"“
Per tale confiderazigne avanti di xenire alle par: ~rare i Metalli 5 ma di quella laſciaremo di crac-3
' ^ tar ne
z TEATRO FARMAcEuT. DEL' DONZELLl
/
tarne nel preſente Teatro, e parleremo ſempli Del Meſtrua . L
cemente della ſeconda parte detta Chimica , la
quale così è definita da Teoſraſiro Paracelſo . Chi Hiamano Meſh-”o communementei Chimi.,
mica eſt ar: can-Para naturali/r míxm ſolvenríi , ‘ ci quel licore , ‘che adoprano , per cavare la
Ò‘ſoluta cangia/aridi 1 mi mediramenta gratioraq parte eſſenziale de'medicamenti; lo chiamano Mg..
ſalubriara , O‘ tutiora cóncinmmda .’Ragionevol ſtruu , perche il più delle volte nell’ operazioni
mente ciò dice Partire/ſo, perche, oltre al renderli Chimich‘e ſi tengono infuſe in eſſo le materie.per
(mediante la Chimica) i Medicamenti grati , e lo ſpazio di uno meſe intiero -
ſicuri , rieſcono di più familiari alla natura no Nè ſi ha da intendere per Meſh-uo quell’ordina
ſira umana , operando anche con tutto ciò con ` rio eſcremento ſanguigno, che naturalmente ogni
grand’ energia,e maraviglioſa celerità. Onde fran meſe le Donne ſogliouo purgare per le parti na~
camente ſi può eſeguire il fine del decantato pre— turaii .
. cetto d’ lppocrate .Cizà Tute, (‘7‘ jumndLLaChi Li Ale/Imi dunque de’quali intendono i Chimi;
mica opera ancora,che le materie volatili lì renda ci ſono di più , e diverſe ſpecie , e ciaſcheduna di
no fiſſe , ed all’ incontro le fiſſe volatili. eſſeè accomodata alla natura della coſa,dalla qua.~
le ſi hà da cavare la parte deſiderata: Mà general
Della Solszone, e Ligue-fazione. mente due ſono le ſpecie più proprie . L’ una è l’
Acquavita , Meſiruo efficaciſſuno per l’ eſlrazioni
Alla difinizione della Chimica , chiara di tutti l. vegetabiii . Nota però.: Che alcune volte
mente appariſce doverſi principiare la di crovarai Acquavita Alcolizata , ed altrove Spirito
chiarazione de’ ſuoi termini , dalla parola S0114 di Vino,o Qujnt’eſſenza di Vino, intendendofi per
zione, la qualeè un’ operazione , che apre il cor— queſti Acquavite finiſſima , cioè ſeparata total
po miſio nelli trè ſuoi principij, compolìo ſ ſecon mente dalla flemma; e per la parola Alcolizata s’
do i Chimici )di Sale, Solſo , e Mercurio . Queſta intende Acquavita impregnata del ſuo medeſimo
operazione hà facoltà di ſeparare le parti Etero Sale, chiamandoli per antonomaſia Alchali , qual—
genee, e di unire l’ Omogenee . Differiſce la So ſivoglia ſale eſtratto dall’ arte Chimica. Il ſale per'
luzione dalla Ligueflzzíom , perche la Soluzione alcolizzare I‘ Acquavita , ſi cava dalle feccle .lol.
ſi fà Con proporzionato licore, acciò ſi poſſano vino,cli dove ſù eſtracta l’ Acquavita.come al Ca.
ſeparare al fondo , o in ſpuma le parti inutili . Là P° de’ Sali diffuſamente ſi moſtrarà .
dove la Liqueſazione ſi fà ſenza umore, come Appreſſo Autori di buona eſperienza ſi trova
avviene nelliqueſare Metalli , Cera a Graſſi , e nominata l’Acquavita. Rui-Jovi: Amp-Biba] *vege—
ſimili 1 e queſta Chiamaſl ancora Fuſione , e ſi fà tabìlir, l’eſpoſizione la pone Bilr'chia , e diCe, c'ne
accib vengano ſeparate le parti ſulibili, eliqui ſia Acquavita, o vero acqua ardente , così detta ,
dabili dalle fiſſe; poiche diſcendendo il fuſo , e li perche impetuoſamente s' accende nel fuoco . ll
quido ſi ſeparano i Metalli dalle loro miniere . E ſecondo Meſtruo poi generale, il migliore è l’Ace
benche il Tartaro ſi ſolva nelle cantine , ſenza to diſtillato, il qu ale s' adopera per i Minerali , e
umore , nOn perciò ſichiama Fuſione , percheë Pietre calcinate.L’Acqua ſorte è Meſtroo ſpecifico
da ſaperſi , che non prima ſi ſolve detto Tartaro , per i Mineraii crudi, tra quali intendo i Metalli.
che quando , doppo `eſſere ſtato calcinato , e poſto Vi ſono poi i Meſtrui particolari,co:re l’Acqua
ne i luoghi umidi viene ad inſinuarſì in eſſo Regia, che ſolve ſolamente l’Oro. E per i ſali,clie
l'umidità eſtrinſeca dell’ambiente umido,il quale ſi hanno da cavare dai Vegetabili , ſi adopera la
è cauſa di ſar riſolvere le materie ſecche 1 aCCÌò medeſima acqua diſtillata dalle piante,dalle quali
fluiſcano . Or queſta operazione , che anche da’ vorrai eſtrarne ì Sali.Si adoperano iche altri Me
Latini è chiamata‘ Deliqm‘um , e da Libaw’o ſtrui, ſecondo che ricercano l’inſermità , come al
(Lìlm. Alibi-4+) Dr'ſh‘l/atiu Per Taba/nm a è di medicamento capitale il Meſtruo capitale,a i me.
due maniere , cioè Vaporoſa , ed Emſarica , come dicamenti ſolutivi li Meſirui ſimilmente ſoluti.
vuole il medeſimo Libaw‘o . Il Deliquio VAPO vi, econ l’iſteſſa regola ſi camina negli attrattiví,
roſo è come quello, che ſi fa dal Tartaro › C'ne cal Corrigenti, calcinanti, o corroſivi .
cinato , e polverizzato s' eſpone , COme ſì è accen Alcuni Autori claffici chiamano i Meſtrui con
nato avanti, all’ aere umido delle cantine, e, grot `queſta parola Cla-ver , quaſi Che Për mezo di eſſi s’
te, benche detto Tattaro ſi poſſa anche ſolvere aprono le vie de’ miſti 1 e COnſeguentemeute eſſi.
mettendolo dentro le veffiche di Bue 9 eſponendo miſti ſi rendano facili a dar fuori la loro eſſenza, o
le poi ſopra ivapori dell’ acqua calda , la quale ſoſtanze interiore,che come career-ata ſe ne ſtà rac
brevemente lo riduce in licore - E queſia opera chiuſa ne-i medeſimi miſti.(Lu—al operazione ſi de
zione ſi chiama anche Soluzione hmiatica . Si ve anche talvolta aiutare con la putreſazione , 0
ſà queſta in due modi con veſſica bovina , come fi col ſuoco. come li dirà apertamente nel progreſſo
è detto dei Tartaro , o vero mettendo il Vaſe, do del diſcorſo .
ve ſr contiene la coſa da liquefare , dentro l’acqua,
mä in‘ modo , che non poſſa entrare dentro del .Della Dìgejlíone .
vaſe . E anche in uſo la Soluzione dentro le con
cavità. dell'ova leſſate dure , e così ſi ſà l’oglio di A. Dlgs-ſtione èoperazione fatta da i Chimi*
Mirra, o pure dentro Radici eſcavate , Come quel. ci, con aiuto di Calore, avendone pigliato ll
le del Raf-ano , e RÎÎPe = ſolvendoli in ‘lueſte Pron modo dalla digeſtione , che ſi ià naturalmente nc!
tamente le materie ſalſç: . i.
noſtro ſtomaco , che mentre hà dentro di ſebil ci*
_ …e o,
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P' A' -R’ *‘1'* E' P’ R' I M 'A’ I ` ‘ ;a


bo ; concorrendovi l'aiuto del calor naturale , ope fatta ël’aver mutato , le materie ;il colore , cioè:
-ra la ſeparazione delle parti , rendendoſi molle eſlèndo divenute negre .
`qualſivoglia corpo ſolido .
@Lella operazione èdefinita così dal Begm’ne—z Del/.4 Ft‘rmentaaíone;
Diga/lio eſl naturatioſimflex , qua in calore diga
_florio re; inconeoffa digcruntur . L’ atto pratico L A Fermentazione è ſimile alla Putrefazioméí
della digeſtione è tale . Poni nel meſtruo quella co il ſuo effetto è una ſobollizione , e moto delli.
‘ſau che vuoi digerire, e laſciala in luogo caldo, pro. ſpiriti interni del mìſto.Serve queſta non ſolamente
Porzionato a quel calore naturale , che aiuta lo a’medicamentisma eziandio alVino,ed anche al Ci
.ſtomaco alla digeſtione del cibo . Potrai in ciò libe— bo : Si ſermenta il pane crudo,acciö acquiſti la ſoa."
ramente valerti del Bagno Maria , o Marino , cioè vità del ſapore , e ſia più utile per la ſanità 2 Si ſer-È
dell’ acqua calda , o acqua marina: Vagliono an manca ſimilmente il Vino , acciò ſi abbiano a ſeu'
?che e per queſto effetto , il letame cavallino 1 li noc parare le feccie › e ſi riſolva la ſlemma . L’ effetto
cioli d'olive , inſtanti per aver dato l’olio, la calce della Fermentazíone è vario 9 perche tal’ora ſerve
‘viva i e finalmente le vinaccie . Per opera di queſto alla compoſizione de’medicamenti, come nella Te-_
magiſtero lì viene à concocere l’inconcotto , ſegui riaca , ed altri ſimilicompoſti I e tal’ora alla ſe
tandone poi la diſſunioue delle parti , e ſe ne ac parazione, ſervendoſene íChimíci, per riſolvere al
cune parti meno requiſite , overo per ſaperla ì co-ì
quíſta commodamente la penetrazione del me
flruo o onde poi facilmente ne può eſtrarre la tin me ſi uſa nella compoſizione del Tartaro Fiſſo-dove ñ".—-ñ-nñA
tura, con la ſeparazione delle parti feculence , e meſchiandoſi l‘olio di Tartaro con lo ſpirito di Ve
terreſtri , che eſſendo gravi ſcendono al fondo , ſi triolo,ſi fà una gran Fermerttazr'one, per mezo della.
Come all’ incontro ſi veggono ſeparare nella ſu quale ſi riſolve gran parte dello ſpirito acido.0pera
perficie , in forma di ſpuma , le parti leggiere i 8C finalmente la Fermeutazioneflhe ſi rendano ſepara
Oltre di ciò fi aſſottigliano gli umori graſſi , e vi bili li ſpiriti delli miſtr,e così è uſata dal Merce”
{COH a concocendoſî le ſuperſlue acquoſità , sì che i na nelle Roſe z e frutti i per ſeparaine li ſpiriti ai"; …—.ó—-ñ—l-u

ſughi, che ſono torbidi lì ſchiariſconos mitigan denti o


doſi anche in loro , con la medeſima operazione a
18 Parte auſtera . Della Circolazione J

Della Macinaia”: Z C Ircolando il licore ſi ſeparano le partì pure'


dall’impure , reſtando quelle nel fondo del va—
_ó“.
ALla Digeſtione è molto conſimile la Matera: ſe i ed eſaltandoſì le pure in grado migliore -Qíeſta
zione: Differiſcono nondimeno aſſai trà di opera‘uone lì fà nel vaſe chiamato Pellicano e come
1°” 2 ímP‘-rCiocche la digeſtione ſempre richiede particolarmente vuoleBerto/dwell’áfp.Mrd-dicëdo:
calore , il che non ſegue nella Macerazioue,la qua Circa/aria ef} liquori; puri, Perſa/”rimane circuit”;
le ſi fà ponendo li materiali in qualche licore 7 Per eye calorir i” vaſe Hermetirzſèfl Pelù-nno exaltatios
alcun tempo , ſi come Cri/eno macerava gli occhi e perche queſto vaſe in molti luoghiè difficoltoſo ad
del Pioppo (Lido-.cart. deflznit.tumda ;i ed il ſeme averſi, in difetto di eſſo, èbuono anche qualſi—
d’Abete per trè meſi nell'oglio ì e da Meſile ſono voglia vaſe ſimile, perche baſta,che il licore vi poſſa
macerati e per tr`e giorni i Dactili nell’acetm Per la comodamente cirCQlare , cioè aſcendere , e diſcen—
confezzione de’ Dattilî; macerando ſimilmente i dere. Chiamano alcuni queſta Circo[azíane,1’e11íca
Tamarindi, e Mirabolani nell’acqua del cacio , ac nazione per riſpetto del vaſe , al quale han dato il
çiò non offendano lo ſtomaco . nome di Pellicanmper eſſere ſimile al collo del PE…
cano Llcello. Il magiſtero, che s’uſa nella Circolazio
Della Putrefazi’ane . ne è tale . Il Vaſe continente quel licore,che s’ha da.
A parola Putreſazionc a primo incontro pare circolare , ſi deve ſepellire nel letame cavallino lino
abominevole al volgo , ma a’veri Filochimi all’altezza del licore , o poco più 'laſciando l’altra
ci è aſſai grata , perche quella , della quale inten parte del vaſe eſpolio all’aere freddo per eſſere at
diamo di parlare quì , non è altro , ſe non una ſe tualmente il ſimo caldo , ſcalda il licor‘e , il qua
Parazione , che fà la natura delle materie , da eſſa le attenuandoſì viene a ſalire alla concavità del
medeſima per prima unite z avendoſi per mezo di cappello del vaſe , e condenſandoſì , ritorna di nuo
quella operazione ilprincipiod’una nuova genera vo nel fondo del vaſe y ad in queſta maniera nello
zione,e nuova ſimetria, come medeſimamëte vuole ſpazio d’un meſe a o Poco più , rimangono ſcpa
Libri-nio dicendo (Alch. [ib-i .) l’utreſaéì'io eſt mixti rate dal licore quelle parti ſeculente 'intrinſe
"elfi/”rio , Per pntredimm naturale”: i” calirlo bu che a che prima della Circolazione , in eſſo non ap;
mir/a i ſi Che per quella parola Putrelazione,i Chi parivano , com‘: ſpecialmente ſuccede nel circolare
mici non intendono altro , che una ſpecie di M34 l’Acquavita . la quale benche vi fi metta chiara z
aerazione , o Digeſtione a ſimilitudine di quello e traſparente laſcia nondimeno doppo la Circo/:rain:
che fannoi Villani , ponendo nell’acqua il cana ue gran lpoſtalì nel fondo del vaſe .
Per ed il lino, acciò ſi putreſaccia la ſcorza , e reſii
la parte, che è buona a ſar Tela . Dell’E/Irflzziom , e Drſtillazr‘one .
Circa poi la quantità del tempo, nel quale può Er Eſtrazziane propriamente ſi deve intendere il
ſeguire la Putrelazione , dico , che commodamente modo di eſtratre li colori delli materiali ;quali
ſi Puo ſare in quaranta giorni, ed il ſegno! che lìë colori eſtratti ſon poi da' Chimici chiamati Tinture,
" A. 2 eſonq
1

4 TEATRO FARMACEHT‘. DEL' DOUZELLI.


e ſono la ſeparazione della ſoſtanza, che Contiene tal core , che rieſce torbido . ripetendoſi la dz'flíllazía;
colore, non potendo l’Arte ſeparare una qualità ſen.. ato-,diviene poi chiaro. Alcuna voltai Chimici fan.
za il ſuo ſoggettme materia . Wella parola El’cratto, no quella medeſima operazione per mezo della di
è preſa tal’ ora da i Chimici , volendo intender per geſtione .
elſa, alle volte la Diſlillazione, o Soblimaziones Ma
flrettamente parlando ſi dice, che l'Eſtraere ſia uni- . Della Dr'flíllaziom per Defi'mſbría `.
re l’eſſenza , ſeparandone le parti craſſe , ed inuti
li; nel che ſare [i oſſerva generalmente la ſeguente L drſtillare per Deſcenſorio , è una ſeparazione
forma. S‘intende la materia , dalla quale li vuole di partì riſolute in licore , che non aſcendono
cavare l’Eſlratto ,in ſufficiente quantità di Meſtruo facilmente , onde per violenza del calore ſuperiore.
proporzionato alla medeſima materia 5 e ſi laſcia in ſi cava per impulſo alla regione fredda inferiore.
luogo caldo , finche il Meſh-uo ſia ben colorato i il Geber uſa queſta Diſllllazione per quelli vegeta-ñ‘
quale poi ſi ſeltra , e la parte chiara ſi fà eſalarc a bili pingui , l'eſſenza de’quali è molto craſſa, o
fuoco piacevole , o in Bagno Maria, finche rimanga ponderoſa , e per conſequenza , difficile a farla ſo.
a conſiſtenza di ſpeſſo Mele z e queſto chiamaſi pro blimare .
priamente Eſtratto; e così hanno uſato il Aerea-mo Il modo di quella operazione è Fra due pignatte.`
Liba‘vio i ed altri Chimici, che dicono . Nibilnliud accomodando una piaſtra di ſeri-o bucata alla boc
aj! eflrnbere , qmìm int”: [att-”tem ”obj/em parti-m ca di una riempita , ſopraponendovi la vacua , lo.
:due-ere , è“ ab iguoàifijèparare . La diſtillazione lì tando bene le commiſſure col loto di ſapienza, come
fà generalmente indue modi o per Aſcenſo , o per ſi moſtrarà più avanti . Seccaco che ſarà il loto ſe
Deſcenſo; la diſtillazioneper Aſceuſo, o è ſecca, o è pelrrai la pignatta vacua dentro il terreno copren
umida: ſi è umida , [i dice aſſolutamente Diſhl— do di modo le commiſſure, che non vi poſſa entrare
lazione-.cheè un’elevazione delle parti umide in va aereſche cauſarebbe incendio nelle pignatte)Accendi
pore ſottile, elevato, mediante il calore» riducendoſi poi tutto per intorno alla` pignatta di ſopra il ſuo
in forma d’acqua,uella concavitì ſuperiore, che poi. co di carbone, con quella proporzione, ch’io ho eſpe
yà cadendo a goccia a goccia nella parte inferiore . rimentato , cioè che ci vuole tanto peſo di buoni
Eſſendo poi ſecca chiamali Sublimaziom z quella carboni fl -quanto è il peſo della materia che averai
ancora fà elevazioni di parti ſottili alla parte ſupe pollo nella pignatta . Conſumato , che ſia il fuoco.
riore medimte il calore z ma Con queſta dirſerenzz, l’opera è compira .
che eleva ſemplicemente parti ſecche in forma foli nello modo di Diſtillazione uſa Meſi” nell’ 0.'
ginoſa . glio dl legno di Ginepro .
Ne i luoghi dove non ſi hanno commodamente
Della Dè/Iíllazr‘om Per Inclinazione . Vaſi per diſtillare , cacciano l'acqua Roſata , ed al.
tri fiori per deſcenſorio in quello modo . Pongono
lſlillando con il vaſe retorto , o (lotta (che nella bocca d’un mortaro di marmo una tela , che
c0s`r volgarmeuce li chiama detto vaſe)è quel ſiaconcava nella parte di dentro del mortaro: que
magillero di dſtillazioue , che è chiamato da i Chi ſta ſi riempie di fiori-cuoprendo poi il detto mortaro
mici , per inclinati-'0mm , e da altri Diſi‘mjòrium i con coperchio di ſerro o di tegola : ſopra del quale ſi
banche impropriamente , o pureſi patria dire così. pone il ſuoco di carboni , ed in breve tempo cala
perche nella (lrſtz'llaaiom per llorta il vapore della l’acqua nel fondo del mortaro odoratiſſimadel prof
cola a che viſi diſlilla , fà poca elevazione , eſſendo prio odore de i medeſimi fiori .
il vaſeſuddetto retort0,cioè molto inclinato.Queſto Altri ſanno queſta ſimile operazione al Sole con
modo è neceliîirio I per diſlillare quelle materie 1 due vaſi di vetro, ſupponendo nelle bocche una te
che non poſſono cari facilmente a‘ſcendere › per eſ la rara a riempiono poi il vaſo ſuperiore - e reper
ſer compoſte di parti aſlài craſſe . cotendovi i raggi ſolari, ſarà diſtlllarne l'acqua nel
vaſo di ſorto .
.De/[a Coaóazialre .
Del/rr l'eſtrazione .
L Coobare è operazione molto frequentata da
iChimiL‘b e non è altro che una ripetuta 1 ove L Feltrare , e la drſtíllazz'om per feltro ſono una
ro reiterata dzſtil/rrzione , ma con rendere il licore coſa'medeſima, che Andrea Lib-mio chiama Di*
diſtillato alle ſue prime ſeccie , doppo averle pri _flillatr'o per lat-iaia: - L’ effetto ſuo è propriamen to
ma tritate . Wella operazione fi fà a fine di cavare di ſeparare le parti chiare dalle ſeccioſe a deſcenden—
unicamente col licore diflillato maggior quantità do il licoreltirato dal ſeltro)ſatto a Forma di lingua,
della parte eſſenziale . o pure perche , per elſa repe cadendmper la ſua gravezza,a goccie nel recipiente;
tízione ſi diſperdano, o li ritenghino al fondo quel_ ma occorrendo di ſelcrarc licore all'ai ſpiritoſo , Per
le parti › che ſono meno requiſito; 3d a quello mo conſequenza eſalabile , ſi può commodamente ſare
do diviene la coſa fiſſa volatile , e la 'volatile fiſſa . detta operazione tra due ſtorte di vetro a mettendo—
ne una in luogo più eminente dell’altra , e poiaC
Della Kettíſicazíane . comodando il feltro nella bocca dell’una , ( ma che‘
tocchi il licore) e l’altra parte penda dentrola flotta
A Rertificnzíone parimen te è una ripetita di. vacua, avvertendo di chiudere bene le mmmiſſurer
ſii/lazione; ma però ſenza ritornare il licore acciò n05 elaling le parti ſottili .
ſopra le fcccie 5 e ſi ula › perche diljillandolj un li,
AG:
ñ - , '4"?

-P'A‘a'rc PRIME; 3
do, Precipicando, Scratlficando, Cementando, e Fu,~
A G G 1 ll N T A. migando, come quì appreſſo ſiegue .
h

E ſopradette linguetta potranno farſi d’ogni Dell’AmaIg-rmasìom .


materia,che coſti di ñbbre m0lli,come ſaranno
di tela, di pelle di dante, e ſimili ;peteudo in Caſo, L’Amalgamazíane lì fà corrodendo(per mezo dell’`
che non foſſero pronte , ſervire per l’iſieſſo effetto argento vivo) tutti li metalli , ridotti pri
un pezzo di fune . ma in ſottiliffima lamine . o fogli ( eccettuatone
Si pub äche per maggior comoditàffire-Tezzazoſa però il Ferro} meſcíandoſi con ſei parti di effi fo
cilltare l’operazione del licore che s’avr‘a da feltra gli , orto di Argento vivo , che uniti inſieme ſi vie.
re, che paſſr per quattro , o più fogli di carta 7 dette ne a fare una maſſa come paſta , la quale facendola
comunemente, carta Geſuita, poſlo l’uno ſopra del evaporare poi ſopra il ſuoco,ſi parte il ’Mercurio re
l’altrofoglio, il che rieſce molto a propoſito . ſtando il ſéplice metallo ridotto in ſottiliſha calce.

.Della Dec-iniezione . Della Precipitazione .

' On l’operazione di decantare , ſi fà la ſepara L A Precipitazione è di due modi . ll primo ſi o


zione del llcor chiaro dal torbido,con inchinar _ ponendo a corrodere il metallo , o ſimile ma
un poco il vaſe.Valc queſt’operazionemon ſolamen teria in acqua ſorte , o in altri ſpiriti acidi , e cor
te per raccogliere la parte ſuperna Chiara del llcore; roſlvi , finche ſarà corroſo, e riſoluro nel licore, al
ma alle volte ancora , per avere le parti che rìſicdo l’Ora Con fuoco ſi fà evaporare l’umidità , e rima
no al fondo , come ſcrivono della pietra Lazola .Mc ne nel Fondo del vaſe la materia calcinata,che chia
ſue , e Bioſtar-ide nella pietra Cadmia . malì Precipitato . il ſecondo modo ſi fà ſenza eva
porar l’umidità nel ſuoco 5 ma con effuſione d’ac ‘-ñ -~ñ'ſ."i-‘flói

Del/a Congo-(azione. qua ſalſa , la quale opera a che ſiparrecipi ſubito


' Eóer così diſeriſce [ib. r.par.4. ”amperfir ſ g. nel fondo tutta quella parte del metallo,0 quel che ſa
qu eſt’operazione; Congulutio eſt rei liquid-e ad rà-ſoluro nei ſudetti liccri; e così nel Tirocinio Chi
fb[idamſubſtnntíam.ffer l'umidilatir Privatiouem mico s‘inſegna a ſare il Precipitato bianco, il Magi-l
rrduñ-'meiamafi quella operazione Coagolare,dall’ ſiero delle Perle D ed altri ſimili . ~
azione; che fà il caglio col latte,unendo le parti ca
ſeoſe, e ſeparando le ſeroſe . ll Coagolateè una del Della Stratíſicaaíom , e Cemmtazione .
le più principali par-ti della Chimica 1 e lì fà , come
a' è detto 1 indurando le coſe liquide , privandoìe I ’Operazione della Stratificazíane è propriamenl
dell’ umidità . che contengono , il che s’acquiſta in .l te corroſione di Metallo , per mezo di polvere
tre modi . ll primo è per via d‘eſaltazione 1 traſpi corrodentrfln queſia forma-Si mette in un tegame,o
rando la materia coago!abile . ll ſezcoudo è per via pignaztam grocciuol02una lamina della coſa da calci
dalla Cozione, indurando la coſa alla deſiderata rarlbe poi lì cuopre della polvere corrofiva, ſeguirà
conſiſtenza . il terzo ſi è per mezo dcll'rl Congela do così tìuclxe,ſì riempie il vaſe,mettëdo una lamina
zione, con la quale reſtringendoſi inſieme molte par. ſopral’altra,e ſopra di ciaſcunala polvere,e chiama
ti eterogenee vengono a pigliare quaſi un‘ illeſſa ſi Strato ſopra Strato . Fatto quello li accende attor—
forma z ma quello terzo modo propriamente è Chia no ilvaſe 9 ſuoco di riverbero , ſeguitando finche lì
mato Crzſtal/izarez facendoli con le materie Saligne, calcina il Metallo , che ſarà quando ſi renderanno
ed Alum‘lnoſe 7 e molto meglio in N°30 freddo , co friabili le lamine -
me vuole Libri-via o e ſimilmente il Mattialo( A1 A quella operazione và congionta la Cementañ
chim. lie-2.”- Syth-Swer-g 9-) ſopra l’Alume a e zione , la quale lì fà nell’iſteſlb modo z ma per raffi
NÎÌIiOlO o nare l’Oro .

* Dell-I Celebrazione . ` .Della F”max-rain”.

L Calcinate , o ridur in Calce vien difinito pa; I A' Fumìgazſone è ſimilmente corroſione, o cal—~
rimence da Gaber: Bad lit rei per iguem Pra/oe _1 cinaaione di Metallo, ma quella ſi fà per me
rizatio, per privaríanem burm’ditatir Porter eo” zo de’ſumi a o vapori aCuti , come ſi uſa nella cal
fllídanrir . La differenza , che ordinariamente è cinazione del Piombo con lì vapori di Aceto ſorriſ
tra la Cenere, e la Calce , procede dalla qualità del ſimo caldo. Bello piombo così calcinato lì chiama
le materie , dalle quali derivano , perche la parte, Cet-uffa : e mettendovi in luogo di Piombo , Argenf
~ che reſia alli vegetablli calcinatì , ſi chiama pro to, ſi là l’Azzuro .
priamente Cenere, e quella delle pietre a Calce . Si
viene a qucſt’atto , per ridur in polvere la coſa 1 Della &ioerórrazr’ane . eſuo For/m .
col mezo del fuoco . che è cauſa di privarne l’umi [verbi-razione , propriamente appreſſo iCbi
dità z qual’è di due modi o cioè eſſenziale , ed acci mÌCÎ 7 S’intende di quel ſuoca ,che circola in
dentale: Soil fuoco le toglie ambedue . all' ora (ì forno , e piglia il no^ne di Riverbero dal moto cir
chiama prepriamente Incenerazione a ma ſe ne to; colare del medeſimo fuoco , il quale ſi ha da ſare
glie una ſolamente ſi dice Calcinazioue . Si calcina conſegne ben ſecche . Quello modo di ſuocmoltre
da i'Chimici in quattro modi diverſi. Amalgaman-ñ~ a diverſi uſi , ſi fà per conſeguire una perfetta calñ
cina:
ſſ6ſſ
*turno FARM-.canna nu; DoNzuLth.
' ‘ ſſcinazione: Ma è neceſſario quì parimente de—
che ſaranno perfettamente completi-Dl tutte queſt‘
ſcrivere il Forno chiamato (dall’ íſteſlb Fuoco) di eſſenze ſe ne ſi unime perfetta in vaſe di vetro ,
Riverbero , che ſi fà nel modo ſimile a quello do il che ſi conſeguiſce mediante la coobazione , peg..
,ve ſi Cuoce ilpane , ſacendovi alcuni ſpiracoli di chè in queſta maniera_ ſì rendono le materie fiſſe
ſopra, acciò ſi poſsa nell’aprirli creſcere , e portare volatili , e tale unione poi ſarà il vero Cliſſo :
il fuoco ,dove ſarà il biſogno_ . @Lando ſl calcina
in queſto forno ſi chiama Calcinaíío in Igne Rota. Del/a Mint‘effënza J
L’uſo di eſſa ſi trova frequentato appreſſo il ;Qt-er,
;atm _, ed altri Chimici; ` " ‘Iene ul’urpato comunemente con termine`
così temerario queſto ſpccíOſiffimo nome
’ .Del Cliff); di uînt’eſſenza , che ſi rende coſa inſoppmtaä
bile alli ſcienziati l’udírne diſcorrere non meno
l I chiama da gli Spagiricí Cliſl'b quell’ opera; da alcuni , che appena imbrattati di un poco di
s zione Chimica, che ſ1 fà riducendo in un cor creta , con la quale averanno lotato un vaſe z mè
,o, diverſe parti ſottili , che ſi cavano da i corpi più anche da quelli , che affitto ineſperti della di-~
miſti 1 e ſpecialmente da i Vegetabili . ſtillazione a e ne anche ſapendo legere, vogliono
Da Gio: Battiſhr Porta ſì definiſce così : Olyfllrr parlare di queſta eccelſa materia , della quale Ip
ſicſt extraffioſubtilitatí-r omnium Plant-:o partire”;
in particolare , con una ſaſtidioſîllìma nauſea , hd
‘ i" umî eſſe commune coieanll-flg.Natur.)Lìaltra de ſentito proſerir da mOIti ſcorrettamento, Hahn.:
finizione è di Andre” Liáaw’ozil quale dice C/yſſllr che il ſuo proprio vocabolo - Per confondere dun
(flſpecier compoſita :ju/?ſem rei/‘Pecíeóur *anni: que , ed atterrire lo ſtuolo di' queſti ignoranti , o'
eorfim older/”ir . (Sjnìagm. Arcan.) p'er eſſere la materia in ſe ſteſſa formalmente pro;
QrLella del Poterio è : Clyffur eſé um‘o quidem: fittevole 1 ho ſtimato nella dichiarazione de’ ſuoi
omnium vip-mmm cujmlíbet plant-e in tribuc termini di allargarmi più del mio ſolito , non.
rímírſuóflantíjr exìſtentíum_ Sulflmre, Sale , ó* oſtante o che il diſcorſo abbia à riuſcire diverſo
,Mn-”ri0. (Fm-macJ-fmgír.) dal mio principale proponimento , ſhbordinato
Circa la Forma del Cliſſo ſi deve {‘apere , che or— alla poca capacità de’ principianti . Entrando per:
dinariamenre è una materia liquida; non ripugna tanto ad eſplicare queſta voce Qlìnt’ efflenza tan-`
erò all’ operazione . quando ſi voglia ridurre 'in to celebrata da’ Dotti , 8t ammirato , dal Mondo;
altra conlìſtenza ; l’eſempio di queſta Pratica è diremo prima eſſervi diſputa grande tra Fiſici, o
tale -. Si hanno da cavare da qualſivoglia parte del_ chimici, ſe oltre del Cielo ſi trovi Ente , al quale
;la Pianta diverſe eſſenze , come ſono oglio , ſpiri fi poſſa , francamente , attribuire queſto gran n0
to, e ſale; per ſpirito qui s’intende un’acqua Mer me; anzi trà i medeſimi Sprgirici moderni, ſr’
curlale ſimile all’Acquavita i Come ſì dirà al capoControverte anche della ſua reale Eſſenza . Gli
de i ſpiriti ardenti . Veſte parti o ſeparatamente Ermetici antichi chiamarono (Lr—int’ eſſenze le
cavare tutte tñrè così dallo radici,ſoglie,fiori, frog. più raffinate operazioni Chimiche, onde poi attri
ti z o ſemi , ſi hanno da unire tutte in una eſsenza buivano loro la Sindrome delle condizioni o cho
con fuoco conveniente : e queſtña unione ordina ſono proprie del Cielo, penſando eſlî, che la uin-l
;lamento ſi chiama CllſSO ._ t’eſſenza ſoſſe parto , o parte dell’ iſteſſh Cielo 5 ma
Mà chi vorrà andare con più riguardo aver-à i Moderni ſtimando di caminare con più riguardo
da ſapere , che nel preparare un perfetto Cliſl'o , ſi inviluppariſì nelle dicerie de’ Her-ipotetici , hanno
debbono cavare l‘eſſenze ſudette dalle parti delle ritenuto il nome , e modificata la fignifi‘cazione o
piante , in tempo , che ciaſcheduna di eſſe è nel moſtrandoſi per ciò indagini figli della nobiliffima,
colmo dell-a perfezione . E perciò non può farſi Arte Chimica , vera madre della ſenſata Filoſofia;`
in un medeſimo indante; onde-ſi doverà oſſervare onde non apportarà meraviglia ì che ſi vegga oggi
queſta regola ñ. Prima ſi cavaran no tutte trè l’eſi giorno vilipeſa , come rea d’impoſhu’e . perchè
ſenze ſudette dalle radici , quando cominciano così avviene à chi paſſa per l’ indiſcrete mani de;
à ſpuntar le ſoglie. lo di più ſoglio dal licore, che gli incapaci; dall-e mal fondate opinioni , de’quali
;imane‘ nel fondo del lambicco , doppo cavato l’o. poi ogni giorno più viene miſerabilmente lacera-Î
lio da eſî‘e radici per diſtillazione- , cavarneun’ai ea 5 ma per provare di riſarcire idanni , comin-J
tro ſale. volatilez oltre del fiſſo in queſto modo. Si ciaremo à caminare con la ſcorta d'AriſÌotele . e di
feltra quel licore rirnaſto a e ſi cuoce à ſpeſſezza di Gale-no , che particolarmente inſegnano dover pre-v
ſalpa., e. poi così corto ſi pone in cantina dentro un cedere il ;Miri Nominír al trattato di ciaſcheduna
vale di terra ,, per alquanti giorni z che così viene materia , che perciò diceſi . lmfoffiñbile eſt remſei
ìçoudenſar il ſale vqlatilez in forma di LBPÌ… in— re , cujñur Nomenclatura rie/citi”; doppo queſto
torno al vaſe, e queſto è chiamatoanche ſale eſſen. ſeguitaremo a diſcorrere di dove deriva , e‘ quanti`
ziale . L‘iſteſſa regola ſi hà da ſeguitare in cavare ſiano i ſignificati della Quint’ eſſenza, e ſe hà.
dalle foglie l'eſſonzc predette ,, con il ſal volatile , luogo tra gli Enti 5 e moſtraco eſſer uno di eſſi, dif
ed il tempo opportuno ſarà cavarle prima › che ha remo , a qual convenga tal nome di Qnint’ eſſens ‘
Pianta lì formi in caule. r Za, e queſta poi effettivamente , che ſia .
La medeſima pratica lì hà da oſſervare ne’ fiori Dir-emo ill tanto Per maggior intelligenza della
al- tempo della ſua perfezione ñ, e ſpecialmente materia , che i Logici chiamano Aſtratti , ò Forme
avanti , che produchino il ſeme . Finalmente ſi Aſtratte quelle coſe , che dall’ intelletto per la ſua
.taxi. Rifle-.(27 Praline Len …liſcm‘z ›. s fiuggi al Sempo z _fççgngiz _ſeno ſeparate da: 10:9 ſoggetti , ( benchè
_inſît
.ó ~-u.-'*"’-”Ì Zar’ **ó

PARTE PRIMA.~ 7
inſeparabili ) p7gliando eſi'ì quello nome dal mo Divino [ppm-Me ne hanno, dopb di lui , baſtanñ'
do , col qua le l‘intelletto fà queſta ſorte di ſegre temente addette le ragioni Ari/Zurile , e Ger/em)
gazione,che ſi dice Aſlrnma’a: onde la bianchez con tutti imolci loro ſeguaci. Avendo dunque
Za ſi dice forma Aſtratta , perchè l’intelletto la ſempre a memoria, che Ejlènza, Natura, ;Mid-{iz
divide dal bianco , ne ſegue dunque , che queſta tà,- Srylrmaa ſiano ſinonimi, diremmche ogni cor
voce Eſſenza , denominata dall’eſſere , ſarà ſenza P° Elementare ſiadi Natura , e d’ Eſſenza diverſo
du bio una forma Aſtratta dal ſoggetto ſuo median dagl’altri Elementi , ſcorgendoſi tale diverſità, sì
te la forza dell’Intellerto - Queſte forme Aſtratte dalla contrarietà de’ moti , de'quali ſono princi
hanno generalmente per natura del loro eſſere -, e pij , sì anche dalla contrarietà delle qualità loro ›
da ſe medeſime; ſuor di sè di non dire, nè ſignifi che ſono le loro Eſſenze , e forme , ſecondo il Cre
cate coſa alcuna , che perciò l’Orfirio definendo la moníno , e l’Afrodiſeo; o pure ?Eſſenziali proprie—
Equinìtà , dice così : Equim‘tflr eſt tantum .Equi tà, ſecondo la comune opinione, ed anche per cia
riitar-.onde noi diremo, Albe-(lo eſt tantum Albedo, ſcun Elemento hà il proprio eſſere ſuo indepen
dal che ne ſeguìrà,che Eflentia erit tantum Eſſèn dente da ogn’altro, avvertendo però quì , che non
tiazRimane’r-anno dunque ſempre ſlerili gli Allrat dico dell’Agente , che da queſto , ſolo Dio eſclude
tìiſe non aver-anno unione con i loro ſoggetti, mà la dependenza , eſſendo a ſe , ſolo in ſe medeſimo
dalìa 'loro congiunzione (chiamata da’Logici eſſerr di ſua propria natura , che queſto importa l’eſſer
Centre-re ) ne ſeguiranno molti effetti , come per primo corpo , ed Elemento : ma perchè qucſti pri
cſemplo, eſſendo unita la bianchezza col muro , o mi Corpi , e primi Enti ſono quattro , ne ſegue
con la neve diſgregarà la villa , rifietterà vivo il dunque , che ſiano quattro le Nature , e lìEſſenzez
lume,moſtrarà i temperamentize partorirà diverſi e benchè oltre a gli Elementi , vi ſiano i miſti, che
altri effetti. La noſtia Eſſenza parimëte accoppia con la loro ,quaſi infinita varietà compiſcono r Ed
ta a i ſuoiſoggetti,to1ne ſono la ſingolarità (detta adornano quella baſſa Regione , ad ogni modo effi
da’ Logici Ecrrità) ſarà l’eſſere , ch’ è il concreto miſli non conflituiſmno natura , ed eſſenza diver
dell’Ellenza , di dove procedono l’ operazioni , ſ1 ſa da gli Elementi , da’ quali vengono compoſli ,
Come il bianco non è altro , che la bianchezza in perchèi miſti non hanno altr' eſſere, che quello de’
tal ſoggetto , come nel muro , o nella neve , o primi corpi , in tale grado meſchiati ,` e confuſi,
carta, così parimente diremo, che l‘Eſſere ſ-a l’Eſ perlochè ogni miſto ſegue la natura dell’Elemento
ſenza in tale , e tale ſoggetto , o di ſingolarità, per predominantefficome il Pepe ſi dice eſſere di natu
ra igneo , percſihè in eſſo prede-'nina il calore , e la
far Pietro , Paolo, &c. o di ſpecie per far l’Uomo,
il Cavallo, Sec. o di genere , per ſar l’Animale , la ſiccità,che ſono le qualità , e proprietà del Fuoco:
Pianta, Sac. Beſt’ Eſſere di più ſi può conſiderare l’Oglio hà natura aerea,il Marmo ceri-ea, e la FIE
variamente; onde i1 MetafiſÌCO lo conſidera in` ma aquea , e ciò ſegue , come s’è accennato della
quanto all‘nſtraere à Materimlìe, ó** &azione-:dal qualità del predomir-antc primo corpo 1 Che dà la
Fiſico tanto, quätoè nella materia ſenſiblle,ed ac denominazione: è dunque ſenza contraſto quater [---a.J-i—rn—_Ti'

cidentato,e di quà derÌVa,che l’Eſſenze ſono varie, nario il numero dell’fflère, e dell’Eflènzeda prima
cioè Metafiſìche , e Fiſiche , I Met-fiſici riducono delle quali è la Terra come baſe , e fondamento
l’infinità dt‘H’Eſſcnze particolari ſotto le loro ſa delle coſe, e come centro da dove fartono le lince
miglie,che ſono gli univerſali, alle quali famiglie alla circonferenza , col quale ſi concentricano i
eſiì coſtituiſcono il numero di cinque gradi, con Globi Elementarj , e Celtfli :la ſeconda Eflenzn è
ordine certo i e determinato , accib ſi poſſa qualſi— l'Acqua,quant0 più leggiera della Terra,tanto più
voglia ſingolare collocare , col debito grado , alla grave dell’Aria,che è la terza Effenza leggiera però
ſoa vera famiglia . l Fiſici poi tralaſciando quegli [acum/12m quidcome dicono i medeſimi Peripate-ñ
Enti imaginarijſiantaſticho mentalhed appìg:ian tici,eſſendo il Fuoco aſſoliitamëre leggieroaſìmffll"*
doſi ,ſolamente , a i ſenſibili, coſtituirono le loro Cit", cheë la quarta Eflnlza, e termine degli Ele
Eſſenze con ordine aſſai diverſo , come ora ſi mo men ti, ſecondo le FOſlZÌCfli Ariſloteliche,commu
[ſtarà. nemente ricevute nelle Senole.
Fondati dunque i Fiſici nella dottrina Ariſto— Da queſtaquarla Eflènza contigua al Concavo
telica diviſero tutta quella machina mondiale in Lonate, comincia l’altra Regione , chiamata Su
due Regioni,cioè una nella parte Suprema,e l’altra prema, dal ſito eminence, ultima parte del Mon
nella inferiore: la prima chiamarono Cielo,l’altra do,communerrentc detta Celeſleſlneſta Regione
Elementare: queſt‘ultima , comincia dalla ſuper ſi divide in più Cieli', varii però di nomi r Edi
ficie concava del Cielo lunare,e termina al centro grandezza, ma uguali d’ Eſſenza , e di Natura ,
della Terra,clëe ſimilmenteè centro del Mondo-.in onde Arzſtotíle pensò , che foſſero otto, perche nel.
quella collocarono i quattro primi corpi, che ſono ſuo tempo non ſi erano oſſervati altri Fenomeni o
la Terrail’Acquad’Aerffied il Fuoco, i quali com che del moto de’Pianeti, e del Firmamento. ue—
munemente ſi chiamano Elementi, ed in queſta ſla opinione appreſe I‘lflrone da gli Egizii a IP
iſteſſa parte poſero i Miſti , che-ſono i Corpi Ele Pnrco r Tolomeo , e Gia: de Sacro Brfia aggiunſero
mentari , formati dalla concorrenza , ed unione il nono Cielo 5 per la vera oſſervazione latta da
d’eſlì Elementi 5 la Varietà delle quali unioni fà a dll, intorno al moto tardiffimo del Firmamento
che i miſti ſiano d’infinite forme. dall’ Offideme all’ Oriente (accennato da Timo—
Perchè poi il numero degli Elemëci ſia di quat— clmri.) Vi annumerarono il decimo CielmTel—ita
tro , e non più , tralaſcierò anche quella diſputa, Alfonſo, e Gio: da Monte Regio; in riguardo delle
per ſervire quì alla brevità,ta,nto più,che oltre del nuove oſſervazioni dell’acceſſo, e receſſo dCH’Ottaj
vo
v
8 TEATRO PARMACEUT. DEL‘DONZELLI.
vo cielo . Di qucſto numero decimo ſtettero quie tibile, e per conſeguenza non ſoggetto ad acereñ'
ti , per molti anni gli Aſtronomi a finche poi il ſcimento, diminuzione , o alterazione de‘contra
Copernico ne inventò un’ altro , dal quale deriva rii : ma ſempiterno i immarceſoibile, ci invec
il moto (le Líórarionr , così cla-;eſſo chiamato . Si chiabile, di dove s'inſeriſce,che ſia un‘ eſſer quin
che queſti varii cervelli , per non ammettere con to , un quint’ Elemento ;onde per la neceſſità di
iFiloſoſi antichi un Cielo ſolo z per il quale gi queſta conſeguenza conchiuſero i PGIÎP'AÈCCÎCÎ’ChC
raſſero tutte le ſtelle , ſi coudruſſero a ſognare ſem~ queſto corpo ſi doveſſe chiamare quinta Natura, o
pre nuovi Cieli; ma queſto ſaria di poco momen Quint’ eſſenza, imperciòche dicono eſſi z ll Cielo
to, ſe queſti tanti preſuppoſti,da loro, Cieli omo— `e un corpo lontano in tutto da gli Elementi , che
centrici , al centro del Mondo , non li divideſſero ,ſono quattro , dunque eſſo ſarà Quinto : Si che in
{la loro in altre parti chiamate Equanti , c Deſe ſentenza de’Peripatetici coſti il Mondo d’un ui.
:enti, Concentriche, ed Eccentriche , aſſegnando nario de’Corpi, d’un Binario d’Eſſènze, quam-o
ì Cieli, e gli Epiciclialle ſezzioni Deſerenti , co delle qUali ſono in queſta parte caduca , l’altra è
me carrette del Corpo Planetare: Coſe ſognate,ed la Celeſte, e così reſta dichiarato il primo punto,
impoſſibili, anzi eretiche propoſizioni,mentre ad che è di dove ſia nato ilnome di Mint’ {ſenza ,
;un certo modo di dire pare, che vengano a taccia la quale è l'Aſtratto d‘un Eſſere , che non ha niu
;re la Sapienza Divina, come che per minima coſa na communione col numero quaternario degli
aveſſe fatto machine si valle , come ſono i Cieli: Elementi, che perciò è chiamato Mur’ Elemen
Per una retrogradazione formare un _Epiciclmper to , QLLÌ nta Natura , Qgint’ eſſenza . Con qucſto
l’Apogeo,e Perigeo tante ſezzioni: Per la librazio medeſimo diſcorſo reſta anche diſcuſſo il ſecondo
ne un Cielo così vaſto,come ſi deve preſupponere punto, col quale ſi cercava di ſapere, che coſa im
l’undecimo CieloìE ſentimento indegno di buon porta il nome di (Mur’ eſſenza , perche già ſi è
Aſtrouomo l’aſſerire a che la ſcienza infinita di detto, che importail ſignificato di uno Ente.che
Dio , per moto di così poco rilievo , abbia a ſor non è Elemento, nè Elementare , nè meno ha di-_
mar tante machine , potendo farlo con modi più pendenza da eſſi eflìcientèr, o materia/iter .
facili. Ma diranno ſorſe, che il partirſi dalla dot Dall’ eccellenza poi di queſto nome èderivato,
trina d’Aríſtati/e , (Te/Z. 44.ſi”0 a yo.) ſia errore che le più eſquiſìte, e deputate materie ſono ſtate
degno di ſeveriſſrma pena,perche nel libro ſeconó' chiamate Quint’ eſſenze , come ſarebbe a dire:
do del Cielo cerca moſtrare, che i Pianeti non ſi ll Chilo è la ant’ eſſenza del Cibo , il Sangue
poſſono muovere ſe non alii-ſii ad un Globo cele è la (Mint’ eſſenza del Chilo , li ſpiriti vitali ſo
ſte , preſupponendo di più egli , che i Cieli fiano no la ngnt’ eſſenza del Sîigue, così i fiori ngnt'2
tante sfere ſolide 5 ma ciò non ha provato prima , eſſenza della Pianta . Sono ſtate chiamate anche
com’ era di aſſoluta neceſſità , per poter poi di Quint’ eſſenze quelle materie, che hanno qualche'
ſtruggere i pareri contrarii, mentre nella Poſizio eccellente prerogativa, come il Balſamo , il Mn
:ne degli più antichi di lui ſi trovaVa aſſerito , che ſchio, e l’Ambra , che però il Tirocinio Chimico
gli Aſtri volavano nell’Aria , a guiſa d’uccelli , e vuole , che queſta voce di Mint’eflènza abbia'
per conſeguenza conſtituivano quelli un Cielo da tenerſi, per omonima, cioè ,che ſignifichi più
fluido , e mobile come l’Aria , e con queſta aſſer coſe; onde per ponere al ſuo ſignificato ſorma,ed
ziOne , e ſenza tanti Cieli imaginarii , ſi ſalvava ordine, diciamo, che queſto nome ſi può pigliare,
no beniſſimo tutte l’apparenze addette da tanti 0 in ſignificato proprio,e rigoroſo, o in Metaſori—
;Aſtronomi antichi , e moderni , per ſtabilimento co,ed Analogo-Nel primo modo li piglia-per quel—
delle loro ſentenZe . Ma laſciamo ormai a gli le coſe,che hanno l’eſſere diverſo da gli Elementi,
.Aliſonomi tali conſiderazioni,che ci vanno allon come di ſopra s’è detto z Nel ſecondo modo ſi pi
tanando dal filo delle noſtr’ Eſſenze . glia, per quelle coſe, che hanno Ana-logia a e Pro-4
Ari/Zotile , nel primo libro del Cielo , (Teſi. y. porzione alla vera Qiint’ eſlcnza . Ne queſiti ec..
ſino a 1;.) và dimoſtrando , con diverſe ragioni, cezzione deve parer nuova , perche quaſi tutte le
pigliate dal moto o che oltre delle quattr’ Eſſenze voci proprie hanno iloro traslati , e ſi poſſono
dei primi Corpi,vi ſia un’altra ſoſtanza, o Eſſen predicare , per attribuzione ad altri ſoggetti , ai
za d’un altro Corpo ſemplice , avendo laſciato quali propriamente non convengono , per elem
ſcritto così . 15x In': igitur monde/1’117” cfl , quod plo: La voce rw, è propria dell’uomo,ſi può non
exſe ”ata eſt’ gut-;[17 ſità/ſanti:: cor-pori: alla, pre dimeno predicare de’ Prati , dicendoſi ordinaria
ter rar z gun: bicſunt , confi/Zentior di-uim'or , m: mente Prata ride-nt, e ciò ſegue , Per Ana/agili?”
prior bi: omnibus . Lo và anche più oltre confer perche proporzionalmenteſicutfl habet riſur ad
mando con diverſe ragÎOni , dedOtte ſimilmente bomínem, ita 'viſi/liti” ad Prata, e con queſto ſi
dal moto . V‘ll’ral’t” ex omnióllſ bi: aliqm‘r ra.. gnificatoi Chimici danno a i loro Eſtratti , Ma
tiocínanrla ere/[irleritqflod eſt aliquad [Dr-2t” cor giſterii-DgliiAcque, e Tlnture il nome di Aiut'_
porm qux hic, Ò- circa n05 ſunt, alter/rm ſepara eſſenza 5 ma tralaſciando quì quanto di più ſ0
tmnmmtò honoralziliarem [ml-*em* nataramwuzm pra di Ciò fi PO…a dire a entraremo a diſputare ſe
tà quidem [Ì/ur diſtat ab ijr, qua hic ſul” . Segue fra gli Enti › ſia queſt’ Ente , ed a chi convenga il
a moſtrare,che queſto corpo ſia lontano , ed eſente nome di Quint’ eſſenza , pigliato ſecondo il ſuo,
da qualſivoglia paſſione Elementare, già che, eſſo proprio ſignificato . _
ha detto non eſſer iriuno degli Elementi 1 nè Ele Li Filoſofi moderni ſottoſcrivendoſi alla Dot—
mentatoz ma più nobile, e divino di eſſi, che Per" trina di Platone, (Nel Timeo) che inſegna eſſere i
ciò vuol anche, che_ ſia ingeqerabile, ed incorrot: Qieiigenerabili , ecorrottibili, e _ſeguitaindo la
~ en..
PARTE PRIMA., 9
ſentenza de‘Santi Padri, hanno giudicato, che dal (e ſra eſſi principalmente Gio: Ríolana) li quali
Globo Terreno ſino al Firmamento non vi ſia al eſſendoſi ſatti nemici aperti della Chimica,al pri—
tro , che puro aere , per lo quale volino le Stelle, mo nome della Quint’eſſenza ſono venuti in
. il che ſi confirma , per molti Fenomeni , e per lo rabbia tale , che ſenza niun termine urbano han
Cometa apparſo nel r Er 8. e per la ſiella oſſerva maledetto tutta l'Arte Ermetica con i ſuai Se
ta vicino al Polo , appunto nella ſezione , che fa guaci, e cenſurando quello nome , non han guar
ilColuro equinoziaie col Circolo Artico dentro dato a ſulminare invertive contro tutta la Pro
l’imagine di Caſfiopea ;al che i} aggiunge l’auto feſſione Spagirica :Ma a queſti tali è [lato già‘ ba
rità della Sacra Scrittura, nella quale ſi legge, che ſìantemente riſpoſio dal WETCEÌKIÌÎO , e dal Liba—
S-Paolo ſu rapito ſino al Terzo Cielo, dove vidde via , (bemica Triumph-mr. Syntagm. bem.) che
quei gran ſecreti, de’quaii non èlecito di parlare z hanno moſtrato con li principii Peripatetici,eſſer
onde francamente ſi raccoglie , che queſto terzo vane l’oppoſizioni , e cenſure di eſſi a che perciò
Cielo ſuſſe l’Empireo, ſi che gli altri due ſaranno non entraremo più oltre in queſia materia .
ijAere, ed il Firmamento . Li medeſimi Ermetici ſono tra di loro in con—
Da queſia propoſizione ſi viene ad inſerire , troverſia, perche quantunque ammettono,che per
'cheli Cieli ſiano corrottibili contro le Maſſime Diſlillazione ſi poſſa cavare da i Mlſtl , un licore,
di Ariflotílez eche i’ Elementi ſiano trè , men che meriti queſto nome di Qyjnt’ eſſenza , non
tre vi manca la sfera del fuoco , la quale è nega tutti però accettano , che ſe ii convenga propria
ta da Cardano , dimoſtrando di più l’Aere eſſer mente come al Cielo; ma Metaphoricè,e per Auri—
fredda, ed `umida come l‘acqua z Dunqueſſe que Iagiam, in riguardo,che tal licore vaglia a 'conſer
ña opinione è vera , non occorre cercare uint’ vare la Vita , o vero , che per ſe fieſſo ſia lontano
eſſenza ne’ Cieli , gi'ſi che non ſono altro, che dalla corrozzione a Com’ Ente puriffimo, che per
Aere , ed Acqua . ciò li venga dato nome di Cielo ,d’ Elixir , d’ E:
Teofraſto Parure/ſo da quelle diſcordie piglio tere, &c. Li particolari Seguaci di queſia opinio— —.ñ—lá-1-_2

l’occaſione d’introdurre nelle Scuole i trè vol ne ſono Liber-via, (Sym. are-bem.) e Car/'o :la I’e-_
gari Principii di Sala , Sol/*0 , e Mercurio , la cui tra-Albn:(De WintſbymlſſJQgeſto nö travian
opinione è abbracciata da Giuſi-pp Mercato” , do punto dalla Scuola Peripateticaſionda con lun
che unitamente cOn Parlare/ſo vuole a che tutte ghi diſcorſi il ſuo preſuppoſlo,conchiudendo così:
le coſe abbiano dipendenza da eſſi. trè principii , l’atet igitflr ex omnibus, qua dic‘Za ſimuqmmoda
e10 provano dall’ Analiſi de’corpi , i quali nella Curſum diſſe”: a!) omnibm‘ biſcc inflríoribur,omne
loro'ultima diſſoluzione ſi ſolvono in Sale, Seſſo, enim, quod eſt i” bar inferiori' parte (nt diximm)
e Mercurio: Da quì naſce, ch’ogn’Ente, che non a”; cſt Elemezztflm,:-el ex ſu': Permixmmz non da
fia alcuno di queſti trè , o da eſſi dependente z ſia mr enim medium inter Cze/um , á** E lamenta , uec
un’Ente , o un eſſere quarto , che dia una quarta neutrum, ”ec ”nom-rm in Cat/r' ”atm-am trnnfmuó
~Eſſenza , o Natura 5 onde ſe ne trae l'argomento , tan' poteſt , ”ec etiam Cali—m è”: drſrendcre . Da
che s’è vera l’opinione di quelli grand’ Uomini , quelle ſue parole chiaramente ſi ſcorge , che egli
ſeguitata da tutti quaſi i Chimici , ſi potrà dire, tenga la Qnint’ eſſenza per coſa Elementare , e
che mancando di numero i primi principii del non Ceieſte, e che ſi chiami COSì per Analogiamfl'
le coſe, raggiunto di Write , all‘Elſenza rellarà Reſtate‘, per uſarle ſue medeſime parole; onde po
di Wrto . co avanti lo và confermando, che:Q`”‘ínta Ejjèntia
Giovanni Wan Helmontio a ſeguendo alcuni non efl quiutum Eſame-”tum , ejI enim 'vel aflèrrre
Filoſofi antichi, hà procurato di moſirare , che Celum eſſr , 'vel alt'ud reperiri Elementum Prata;
i’ Elementi ſiano ſogni, e chimere , che l’Acqua gnam” , qua-rl lltî'llmqlle fieri neqflit , e poi piu
ſia il principio materiale delle coſe, e che i Spi chiaramente per maggior eſplicazione della ſua
riti, edi Fermenti ſianoi principii effettivi , e aſſerzione aggiunge : Aèſurdum eſt igitur cmrſti
che di più ſiano molti Enti Anomali , cioè che trarre Quintana Effentíam , tanquam ”liquid al)
non ſono nè Soſianza , nè Accidente . Or ſe que Elementi: ſeparaìxm 5 onde viene a ſiabilire, che
ſl’altra opinione è vera , come per tale la tengo la (lg-int’ eſſenza ſia coſa Elementare Elementa
no alcuni , ſarà vana fatica il rintracciare i veſti— ta, dependente dall’ Elementi, e che ſi chiami con
gli della War’ eſſenza ſra l’ Enti del Mondo i nomi detti Metaplmricè , ó** iſa/ate : Ma queſto
tutto, perche i’Eſſenze ſaranno, ſecondo i pro Uomo non hà caminato dirittamentmper la ſirada
prii generi quaſi infinite . delle materie Elementari, che prima di compire
Ma perche queſie Opinioni , benche probabili il viaggio non abbia deviato dalla guida della
e concentrichc a’Principii della Natura, ſono pe Dottrina Peripatetica , eſſendoſi nel progreſſo dei
:ò nuove , e non ricevute communemente 5 onde ſuo diſcorſo contradetto,con addurre alcune pro
è di neceſſità vedere z WM ſèntìcadum , ſecondo poſizioni eccentriche da principii Peripatetici,
Ja commune Peripateticamentre con la Dottrina che non Corriſpondono al primo ſuo preſuppoſio .
d’Ariſtati/e , di già s’è moſirato ,che vi ſia queſta perche volendo dichiarare di nuovo il ſno parere
Qyjnt’ eſſenza , cche ſia il Cielo a reſta ora di dice contro la ſua prima aflèrzione , che la (Mint’
rintracciare , ſe in queſta baſſa regione ſi trovi eſſenza ſia come una Forma , Specie , ed Anima
qualche veſtigio d’ Ente , che ſi renda capace di delle coſe,e per render la ragione, perche ſi chiami
queſio nome , intorno a che non mancano con Qyjnt’eſſenza ſoggiunge: Arbitror cauſam bmw
Froverſie . eflè, quad cum Elementajint guatuanó" i” quo/1'
E per prima ſi _ſono trovati alcuni Dogmatici b” mixtg {zac/im_ admigcta , òfflzm cum il!"
B qll“:
m TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLl;
qualita”: muffa/7t, vir-rm *verb/:nerijſcaflrmxz tore , ſi debbono eſplicare con parole chiariffime;
arl/nere”: , ac [mr/iſtróti/iuri a) craffioribaſ ſèlpzz. e quanto più proprie trovar lì poſſono . Di più da
rara a fera‘ tom vir-tm mix/i , ſeù Compoſizi ill!" qualElemento av‘eria egli potum cavare coſa,che
inlmret. abbia ſorza di prorogare la Vita , e ſanare tuttii
Ha Creduto queſto Autore , con tali parole , di mali z ſe gli Elementi non altro hanno in, ſe , che
maggiormente dilucidare‘ la ſoa intenzione; ma calore, freddezzammidità,e ſeccità? Sperñava ſorſe
gli n’è avvenuto tutto il contrariozl’oiche primie da quelle Wallltà la proroga’ della Vita, e l’eſter
.tamente qual `e queſta Virtù ſpecifica, queſormae minìo di tutte le malatticìvoteva aſpettarlo ſorſe
”db-ere:: Non è dunque la Forma la Virtù ſpecifi dalla gravezza della Terra , e dell’Acqua , o dalla
ca? ſarà pertanto la Virtù ſpecifica coſa diverſa loggia-:22a del Fuoco,e dell'Aere? Se tale ſuſſe ſia
dalla Forma P ed eſſendo così, a che fine i Peripa to il ſuo pen fiero,u veria meritato la nota di lover
teteci fare tante conteſe , con Ariſlotile , dicendo; chia ſen-xplicità ., per non dire limpidezza ,-già che
'che Forma da: eſe rei, che Bj} prz’mm‘ A57”: , che circa l‘ altre potenze attribuite a gli Elementi è
ſpqczjicat Raffiche Ret eſt performflmſſe alla For i (arto doverſi
Libam'o dire: Nemo
anch‘eſſo dat 511011710”
ammette,e habet
prova con .
Aríſta
ma ‘e coſa adventizia, aderente, accidentale l'cſſer
ſpecificativa delle coſe P Secondariamente come la tile, contro &io/am›,che nelli Milli vi ſia un’Ente
Virtù di ſpecificare lì può ſar comune alla parte' Celeſie , ma poi all‘uccennato 1;. capo , egli pur
più ſottile de gli Elementi? E qual ſarà queſta anche ſ1 contradice volendo , che la ngnt’ eſſen
parte più ſottile? Forſe il fuoco,o l‘aere? ſe così è, za ſia coſa Elementare5e<l in altri luoghi ſoggiun—
gli Elementi averan virtù di ſpecificare .P o ſorſe ge, che nelle coſe ſublunari vi cala dal Cielo uno
quella ſarà la parte più ſottile dal Miſto? Ma que ſpirito , che s’inſinua nel centro di eſſc , e diffon
Ra parte è inconcettibile , perche il Miſto non è dendolì per tutto , ſia Autor: d’opere ammirande.
altro, che gli Elementi in til modo uniche confu— perche dà a loro il calore , ela virtù ſeminale:
ſi: Chi dunque da eſſo Millo caverà quella parte Vuole di più , che queſto ſpirito ſi poſſa ſeparare
---uñ.—-u- n-. fi
più ſottilePCrede ſorſe eſſo Autorewhe il Millo lia dai Miſti, per Arte Chimica ;ma che però non ſi
Coſa diverſa (la i ſuoi miſce—nthcome dicono i Sco può ſeparar nudo z ma unito con l’Elemento pre
tiſti, cioè,che il compoſto ſia un tertíum quiz), di dominante , apportandone per ragione tal ſenten.
Rinto dalla materia,e ſorma,che per queſio fine di za: id quad De”: coujzmztítz homo tata/iter ſega-i
ceffe Tora *virtus* Mixti i/li hróxret 5 E per [y 11/1' rare-”equa .
quella terza entità riſultante da i Componenti, Avvertiranno quì i principianti, che non per.
come avviene nella Teriaca ;la quale dopo la ſer che un‘ Autore ſia di qualche ſama , tutte le ſue
mentazione `,non è più niuno delli Semplici , che opinioni perciò abbi-an ad eſſere irreſragabili,
l’han no compoſta : avendo acquiſlata una nuova potendoſene pigliar quìl‘eſemplo dal medeſimo
Forma , che ritiene ſolamente la Virtù de i me Libaw’o Autore veramente accreditato i ma che
deſimi ſemplici. però nei ſuoi Libri Vi ha pollo quali niente del`
Ma queſto è apoſlatare dalla Dottrina Feripate ſuo , e benche ſia fatica degna di merito il racco
tica, la quale inſegna, che i Milli non ſono altro, gliere le buone Dottrine altrui, tuttavia egli p0
che i miſcenti , in riguardo però della nùda mi teva eſſere più conſiderato, poiche oltre all‘eſſerlî
ſtione degli Elemeluti,preciſa la Forma Fiſica nuo moſlrato mordace , ed anche vario nelle ſue poſi
va,che «Joe-m': a gli Elementi miſll,li quali s’han zioni, ſi è facilmente contradetto, com è in queſto
no come materia diſpoſta,e preparata, per riceve. luogo, perche quando li ſoſſe pur conceduto , che
re la Forma; Se pure non vorrà tenere con l'Aſro quello ſpirito, o Ente Celeſte non ſ1 poſſa ſeparare
dzfia, che la- Forma ſpecifica de’Miſli lia la conſu nudo da gli Elementimon però ne ſeguirebhewhç
ſione delle Valid Elementari, in tale, e tal gra foſſe coſa Elementare : come per eſempio il Vino
do rifratte: ma quella è opinione dannata; contro nOn ſi può tener ſenza qualche vaſe, non per que..
Arifloti/e; onde non deve apportar maraviglia, ſto ſi dirà, che il Vino lia vale , o dipendente dal
s’egli poi contradiee al-'e medeſime ſue Poſizioni, vaſe , come lo ſieſſo Libavía , conforme al noſtro
impercioche a per definire la Muta Effimza dice: preſuppoſto provò contro Rio/ano .
Eſt‘ Winter Eflènzia cujuſque ulimmti medica Ricorriamo ora a gli Ermetici , che trovaremo
mentí cale/Zi: w': , arte bemica ab Element/'r li più antichi aver conoſciuto,che tra gli Elemen
quantùmſierí pote/Z depth-ata , ad *ur'riuln conſcr ti abita un Ente, al quale ſe li convenga propri-.t
ontianem , brama-’7x -uitx prorogatianem 1 morbo mente il nome di thjnt’ eſſenza ;onde in Filippo
rumque ”micio/bra?” Pnfflígationemfaciem . ZI/ſtmlío, (Ce/”m l’bilafiP/aor.) ſeguitato dal Ti
In queſta Difinizione ſi vede, anChe Fuori del rocinio Chimico , ed altri ſi legge . {Mſn-e‘ ſcito,
la ſua imaginazione quella parola Cole/fiala qua Qèljntam Ejjcîntiam eſſe cujm/ièet babenrír ſor
le , o vada accoppiata con l‘antecedente parola mam, &ſpecie-m , Ammamſubtíl-ffimflm extra‘
Medícnmenti, o con la ſuſſ:quente,l’i:,ſempre ſi Ham à cor-Foreſt” tflnqzmm materia cmffiori a É‘
gnificherà coſa Celcſte,e non Elementare; Nè può ſuPerf/m'mte q/latuor Elementarm”, Per/;rbt ilíſ
dire eſſere PredÎCato Metaſorico, perche non accu ſimam , ó' extremam deſii//atíonem . E poco più
ſandolo io in cjòd’incogitmte , verrebbe egli co ſotto conferma con maggiore chiarezza , che la
ſtretto tirar-{ì addoſſo la macchia di mal Logico, e
Mint’ eſſenza ſia affatto diverſa da gli Elementi»
peggiore Peripatetico, ſervendoſi di metafora nel che psrò ſoggiunge . Wa verò re: Elementari!
le Difinizioni , le quali. ſecondo il precetto dell’
nonſit z ſed ceù Anima quapíam Aſilo Cary"? ſe*
iſtefi'o Aríſtotz'a’e 1 comſ anche dël ſug Commenta; gregafa , itrì_ ”t _11”le in ea romane.” quell!“
n~
P R I M A; ` írſi
D'ARTE
frìgídzl, 1m} calirlzr, hmíu’da a 'cel /r'cra . Ora veg eſſenza , nè di ciò ſe ne può dubitare ,menti-ei;
gali’ ſe queſio Autore può parlar più chiaro , com’ chiaro , che il Cielo , non perche ſia agitato con
anche il Tirocinio Chimico , che ſeguendo inſie .moto circolare , e perpetuo , nc‘: meno per eſſere di
vme Paracalſ0 dice . ;Latini-(r Eſſefltia rlrnotm‘ſuà
grandezza COSì vaſta a ed inſieme ornato di tante
flnntiam Etheream, Cw/eſtem , ac ſubtilrjlimam, ſtelle,e nè anche per la ricchezza, che poſſiede del
e‘ ”ii-u: Principi” cujuſ'vir carPorír ”rivelò/?2114— l’ineſauſtaluce Solare , meriti) il nome di ng‘m’
Ìz' à qualitnte Elementari ſenſibili , corruPtièz‘Ií, eflènza z ma aſſolutamente, perche è ſicuro” lon
ó“ materiali , per *varia: ”Parationer ijmicar ar tano dalla Natura Elementare , poiche ſe foſſe d-i
lmtís, (3)“ in mmm ,ſc-ù corpudffifitmlediù ſpz' queſta famiglia averebbe indubitatamente li meó'
*ritum corPore-”m coagulatir conf/atnm . deſimi cognomi. Diremo dunque,che quello Fora..
Reſta ora di vedere fra tante diſcordia , qual’ ſtiere, non avendo parentela , o riſpondenza dagli
opinione noi dobbiamo ſeguire: Perciò parendo elementi, con ogni ragione ſi deVe riporre nel nu
a me , che non abbiamo a partirci da queſt’ ulti— mero di quei, che meritano il nome diQLint’eſ
ma r sì percheè più commune tra gli Ermeticia ſenza: Nè ſi potrà dire , che avendo commercio,
com’ anche per eſſere più conforme alla Dottrina ſian'za, ed uſo con gli elementi ſia perciò elemen
Peripatetica , ed lppocratica :mi sforzarò di pro.. tare , perche ne verrebbe la conſeguenza , che gl’
,vare queſto mio parere con ragioni tanto ſalde,ed abitatori delle Caſe ſariano , 0 parte di eſſe caſe,
evidenti,che forſe per l’avvenire ſi toglieranno le o dipendenti da caſe. Di quà dunque ſi trae l’ar-ñ~
difficoltà, che fin qui hanno cagionato tante di gomento, che ſi come l’abitatore della caſa in neſ
ſpute ſopra queſta materia . Per intelligenza della ſun modo ſi può dire, eſſere Ente , dipendente, o
quale primieramente dico, ché è gran contrOVer ,denominato dalla caſa, benche in eſſa dimorizcosì
ſia tra Filoſofi incaminati alla Teologia , e trai 1’ente,al quale la Natura diede per caſa i Miſtimon
Medicizcome nei miſti rimangano gli Elementi, ſi averà da chiamare Ente,o dipendente da i Miſtí.
credono i Teologi , che vi ſiano aſſolutamente le Veggaſi ſopra ciò Galeria, (l. da temp”. c. 6.) che
"virtù Elementari, eſplicando ciò cel termine Vir ne parla con non minore dottrina , che chiarezza
.:nalitèr . Qìeſt’ opinione però è contraria al ſen in queſta forma . Quì mihi mimi; recìèfflcere ox'
timento de’Medici , e non può conſeguentemen dentur , quì tam temerè de reóur maxímir pr0~
te eſſere ſeguitata da me , che perciò dico con efii, mancia”: , ó" ſali: qualitatióm' for-mandarti”:
che ne i miſti vi ſiano gli Elementi in atto,che eſſi partium cauſa”; affignant : rationaáile enim rfl
'dicono Formah’te‘r, ma però con le qualità rimeſſebar organi: gffle,ſormazorem alium .
(ſecondo l’eſigenza del Miſto) varie, e confuſe . Sono molte poi le ragioni,perche la natura fece.
Ma tra iMedici ſteſiì vi èpoi altra queſtione; › alla noſira eſſenza Ia ſolianza elementare . La pri
-perche alcuni vogliono , che il Miſto di qualſivo ma,perche queſta per la ſua ſottiglíezza,e tenuità
glia condizione (etiam vivente) non ſia altroflhe ſi ſarebbe diſperſa, e così averebbe reſi vani i fini
gli Elementi , e che le varietà degl’ Individui na della ſua creazione . La ſeconda , perche ſarebbe
ſcano dalla varietà delle miſtioni de’ primi corpi, rivelata al Cielo, di cui è Simbolom Parto, overo
e che anche tutte l’ azioni vitali , ela vita , come Parte. La terza, affinche ſi ſerviſſe-delle virtù ele-1
ſimilmente la porzione ſenſitiva , (ian effetti di meritati, come ſtromenti, pen compìre i fini inſi-ſi
queſta mi-ſ’rione . nuati nel centro dal ſuo Produttore (al quale ſo
Altri credono, che la miſtione degli ele-menti lamente ſono noti).La quarta, accìò ſi ſapeſſe dall'
«ſerve ſolamente , per formare il corpo diſpoſio a Uomo il luogo darintracciarla, per ſervirſene a i
ricevere- la forma , e per conſeguenza fia una ſo.. ſuoi biſogni. Vi ſono anche altre ragionide quali
-flanza apparecchiata all’abitatore deſtinatogli . tralaſcio , per non partirmi dalla ſolita brevità.
La prima opinione come falſa, ed eretico ſi de Perche la ſola ſtanZa , non era baſtevoic a ricener
ve totalmente deteſtar-e da chi profeſſa d’ eſſere coſa tanto fugace , vi ſi aggiunſe perciò una ſo
Filoſofo Criſtiuuo, e ſe alcuno curioſo vorrà vede. ſtanza. , che aveſſe ſimbolo con l’abitante, e con la
:e la total diſtruzzione dital ſentenza , potrà leg ſtanza , la quale a guiſa di laccio la teneſſe legata
gere il Dottiffimo Fermlr'a : (De Aòditis rerum fra la diſcordia de’concordanti elementi:Alla det
caufi—r 15~b.\.)Noi~ ſeguitaremo per tanto la ſeconda ta ſoſtanza hanno dato il nome- d‘Arcbeop Spirito
opinione, già che non ſolañmëtenon èdiſcordaute Vitale , overo Enarman, ſecondo Ippocmte ,ſi che
da` noſtri Anteſignani (come alcuni credono) ma ne venne a derivare,che alcuni poi chiamaſſero il
conforme in tutto alle loro-Dottrine,intorno ache corpocarcere dell’Anima, e Platone ſu di opinio
entraremo adiſcorrere in queſta forma. Laconfu— ne,che il medeſimo cor-po fuſſe purgatorio,dove ſi
.ſione , o miſcuglio de’ primi corpi preparata da’ purgaſſero le pene de’ peccati commeſſi dall* Ani
ñforieri, o precurſori dell’ Agente,in tale o tal gra me, mentre furono maritate con le ſtelle . Ma noi
do,non è per altro,che per la ſorma,che è un’Ente appigliandoci moralmente ad- altra più~ ſenſata
peregrino ,il quale (intendendo però in particola CODJiderazione ci porremo avanti agli occhi la
re ne’viventi) o viene dal ſeno dell’Agente , come giornale miſerabililiima Tragedia dc’ Cadaveri
vogliono alcuni,o dal Cielo, comevuole Fornello: umani,c0nſiderando quel corpo,che giace così ne
.-_ñ
› neſt’ Ente adunque nOn è dellanatura Elemen— gletto in terra, abbandonato dal moto, e da’ſenſh
tare, perche non occorreva venir da_ fuori, nè far e benclre ritenga tutte quelle parti , che aveva, ñ.-.

tanti preparamenti , ſe ſulſe fiato della medeſima mentre ſerviva per abitacolo della vita 9 non per
:famiglia Elementare; ne ſegue perciò ragionevol tanto il piede Camina, nè la-mano prende: ni: iPÎ*
ñmente,ch_e ſi debba chiamare cö il nome di thjntì ra,o parla la bocca, nè mirano gli .occhi 2-6 final.
‘ B a ~mena
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“A'
n TEATRO …FARMACI-1111', DEL' DONZELLL
mente non è atto ad operare più. che ſe propria.. polparimente ne derivasche in una parte fà il ſuo
meme foſſe di legno, tan to , che‘ in mirarlo s’am ufficio, e nell'altra lo traſcura. Mà quì potrà diſco.
mira la Catflſtroſe , veramente compafiìonevole . alcuno FiſiCOsCſſeſ vero , che ue’ Miſti abita que
Qual‘è dunque la cagione di ſiravaganza tale? ſi’ Entez mà che però queſt’ Ente ſia la Forma, la
chi produce Por-tenti Sì nojoliiche li manca a quel quale è un’Ente incompleto , un ſemi-Ente, e che
corpo 1 per poter eſercitare le antecedenti ſue ſ0 in conto niuno ſi può eſtrarre ſenza corromperſ .
lite operazioni P e pore in viſta moſtra d’ eſſere .A tali Fiſici Logiçaſtri ſi riſponde francamente ,
oggi l’illeſso a che ſu ieri a mentre viveva . La ra. chei loro delirij non fanno impreflìone nei Me..
gione ſarà 1 perche eſsendo tal corpo la fianza , e dici ſenſati , e ſpecialmente quando qUeſti ſono
non l‘abitatorç d’ eſsa , ha fatto chiaramente ap Ermerici , impercioche moſtrapo apertamente ,
parire, che in ſomma non era la ſianza quella,che come ſi cavi dalle coſe quello principio operativo.,
operava tanto, ma l’abitatore , che ſe n’è partito. che chiamano Forma ;Si vede perciò. che cavan
Non ſi potrà dunque rettamente dire-,che l’Autore doſi , per mezo dell’ Arte Chimica , l‘ oglio dalla
di tante rappreſentazioni ſia della medeſima ſa Cannella, ſi_v trovarà, che quei pezzetti di eſſa.che
miglia della_ ſua ſtanza , nè meno Ente del medeq rimangono nel fondo del lambicco , non hanno
ſimo corpo: onde ſe la verità ha forza di quietar perduto parte _alcuna , che ſpetti alla compoſizio.
gl’lntelletti , mi perſuado , che non reſtarà luogo ne Elementare, perche hanno il medeſimo colore,
da dubitare , che quello Ente Peregrino ſia figlio Peſo, tatto a e figura o che avevano prima di ca*
degli Elementi, perla varietà degli effetti , che ſe varne l’ oglio , ſi che dandoſi ſemplicemente cre
ne oſservano , E per diſcorrere con qualche parti dito all’occhio, reſtarebbe deluſo, chi oſſèrvando
colar eſemploidiremowhe níuno,che non manchi li li riputaſſe pezzi' di buona Cannella, come era
di ſentimentomoncederà mai, che il ferro ſia tira no prima d’ aver _ſervito a quell’ operazione , per
to dalla Calamita per le virtù Elementari , ma o che alla prova _ſi riconoſcono per privi totalmentè=
che tale effetto ſia occulta virtù, e proprietà della del loro naturale odore, e ſapore aromatico,e con
Natura , o PErche il ferro ſia alimento della Cala ſeguentemente inabili a produrre più i loro ſo
mita,e che perciò quella abbia facoltà di tirarlo a liti effetti, li quali ſi trovano poi più efficaci nell’
ſe : Benchei ſeguaci di quella opinione dovevano oglio da loro d-iſtillato , una goccia del qual’ averà
‘eſplicare inſieme , di quai fibre ſ1 ſerva eſsa Cala l’energia di quanto ſi può pretendere di trovare
'mita,per ſare tale attrazzione . dentro un’ oncia , ed _anche più di Cannella . Chi
Piacque anche ad alcuni d’aſſerire, che nel ſer-1 dunque perfidamëte potrà negare,che queſt’Oglio
` r0 ſoſſe una Vita Anomala , amica della _Calami foſſe quella Forma , Anima , o Ente , e l’Autore
ta, e che però eſſo corra, sſorzato , a celebrare vi di così mirabili effetti della Cannella, e che ‘lucl
cendevcl' amplcfl'ì con l' Amata : rnà comunque ſi reſiduo legnoſo inutile , come corpo morto , era
ſia , niuno però niega, anzi concede ,che nc’ Milli, ſolamente la ſtanza , dove abitava quel prezioſo,
fiano gi‘abitatori non Elementari, e per eſem e per così dire, animato licore. Parmi, che ſi ſia
plo:la Selenitemon ferma il ſangue , eſſendo inciſa no addotte ragioni baflanti per togliere l‘occaſio
la vena , perche quella pietra ſia calda , o fredda, nidi chimerìzare metafiſicamente, dove ſ1 appa
-r--
ſecca , o umida:la Cenere dei Granci de’ Fiumi è ga il ſenſo . ed anche l‘occhio, che ſano Ii Giudici
-rimedio infallibile al morſo de’ Cani rabbioſimà {enſati 3 Mà ſe poi li troppo ſuperſtizioſi contem
non perche abbia facoltà d’ eſiçcare , ci* aflergere, lativi , non vorranno appagarſi , odano Ari/lati
o Vero d’ aſſottigliare , come credè Eſt/airone le, che gli dirà a piena_ voce qualmentezkeh’nque
Precettore di Galella . Wal Medico z bchllc ine ſe ſer/ſum , ò‘ quer”: rationer 2/1 irlſirmitar i”
ſperto, vorrà dire, che ſi vegga produrre effetti di ze/leflurîutto ciò non oſtante, per maggiormente
verſi da molti Semplicizcome ſono capitalidl'omafl abbattere la perfidia di queſti talhſi aggiunge,che
ſÌCÌ 7 epatici a ſplcnetici , renali, ed iſterici , ſola P" comun ſentimento la ngnt’eſſenzaè _rime
mente perche fiano caldi,ſreddi,ſecchi,ſalſi,amari. _dio appropriato , per corroborar la Natura , e l'
0 Per altre qualità Elementari?1.a Cicoria, e’l Ra» Archeo dell’ Uomo, il quale benche moleflato dal
pontico togliono l‘oſiruzioni del fegato, la Tama-r male , o ſia per cauſa calda z o fredda , o ſeccha, o
IÎCGÎ il Cappato quelle della milza z la Maggiora— umida , nondimeno ſupera i ſuoi colpi 7 henche
na, la Salvia, la Savina, e 1’ Artemiſia quelle deli’ .mortali, ſoſtituendoſi la Quint’eſſenza al caldo
literatdunque da che deriva , che eſſendo tali Sem-z innato , che giornalmente ſi conſuma a ſi che può
-plici tutti aperitivi, ne venga poi, cite la Cicoria prorogar la vita ſino al termine prefiſſo dall’ Au—
B1 &garo- ii Cappato alla milza 2 l’ Artemiſia all’ tore di eſſa . Veggaſi oſa 2 ſe chſt’effc tti ſl poſſO—
utero abbiano rincipal mira 1 e pure a quelii no ſperare dagl’Elementi ſoli,o miſti,e ſopra Ciò ſt
Sempliçj s’ attribuiſcono le medeſime ' qualità aſcolti Calmo-che contro DemocrítozAutore degli
degl‘altrì ſOPranomínati , e nondimeno operano a Aromi, dice eſſere impoſſibile da gli' Aromi poter
come ſi è detto , diverſi effetti ~, queſti ſono pure naſcere la Vita , mentre eſſi ne ſono privi a c ne
Agenti neceſſarii ,dunque appoſii in qualſivoglia porta la ragione-Che Nemo da; quod non habet* 3°
parte ſi doveriano moſtrare deoſtruttivi z mir ciò dunque gli Elemëti non hanno altro,che le prime
non eſſendo i ſe ne averà da trarre l’argomento, qualità , el’ eſſere principii del moto rettoſW‘
chiariffimo, che in queſti Semplici vi ſia un’Ente, film 1 à‘ dear/*um , e_ ſimili, chi ne potrà ſperare
che (i ſerve delle qualità Elementari, per eſeguire la proroga della Vita , ſe Nemo da; , quod non im
iſuoi effetti :e perche l’ Ente medeſimo non paſſa bet P Ed a quello propoſito mi giova credere 9 che
,amicizia 1. e corriſpondenZa con ogni parte del 90!': Ardìqfilf Confiderando la ſorza,che hanno le Stel
le a
* PARTE PRIMA'. r;
IÈÃed univerſalmenteil .Cielo nella Vita , diceſſe detto Ahbaeſi, riputato per Medicina univerſale
Cri/ar animali/:m › ”0” e]] ignmrſèrí ”atm-fl CW* la quale ſolvendo tutte le ſuperſluitz‘r del corpo u
*eſpondem Elemenìoſtel/arnm : Corriſpondenza mano 9 lo riduce in un ſiato totalmente perfetto.
d’ effetto , e di cauſa , onde biſogna dire , che il Da tutto .queſto diſcorſo parmi , che ſi poſſa fi;
nalmëte raccogliere una ſchietta difinizionſie della
caldoinnato dei viventi ſia Qfflnt’ eſſenza z men
tre hà corriſpondenza coll’Elemento delle Stelle . annt’ eſſenza , cioè nel ſuo proprio , mà nudo ſl
il qual’Elemento è la Qijnt’eſſenza , verifican gniíicato ſecondo le regole peripatetiche , ſi che ſi
doiì _in cio il commune aſſioma , che Simile con patria .dire : La Vint’rflènza a {[Ì'ère mm jbſtanzzz
ſervati”- àſimilí , e che ”animali-ſimili ,vel/‘41_ corporeaſemplice-,pri*un d'ogni qualità Elementare.
;em affimílandís , nel che ſi ricerca la ſimboleità, 11 genere di queſta difinizione è la ſoſìanza cor-Z
perciò è neceſſario affermare , che ne i Medica porca; _e per eſſere la ſoſtanza univoca con l’altre
menti , che riſtorano , e conſervano il caldo inna ſoſtanze , che non ſono Quint’ eſſenze , vi ſi vede
to , e la Natura , ſia qualche coſa celeſte, com’an. l’aggiunta di corporea , a differenza della pura.
che negli Alimentimentre da queſti ſi deve trarre, ſoſianza ſpirituale. come l’Anima Razionale , e le
pei-'virtù dell'Atçheo ( cheè dottiſſìmo Spagirico) Forme Aſtratte , le quali non appartengono alla
uno ſpirito abile a ſoſtituirſi in luogo del perdu.. Fiſica : Pare che ſia meglio il dire So/Ìanza Carpa
to caldo innato , la virtù del quale volendo Gale-ñ_ rea , che Corpo Spirituale , mancandoci il proprio
”a magnificare diſſe : Qtamguam igìtur .certa de vocabolo. il qual doverebbe aVer forza d’eſprime—
Ìmnſtratione conſta: eumzqui nor Procreaw’t 0Pi re ch’ eſſa Quint’ eſſenza _è corpo non ſolamente
firm; Dininum eſſè , Il che egli volle intendere,eſ più nobile 1 e ſottile degl’ altri Corpi , mix che di
ſer o Cielo , o parte del Cielo , o pure ſecondo di.. più hà predominio ſopra d’ eſſi : s`1 che avendo
moſtrò Fer—”elio effi tto del Cielo , riguardo a quelle mirabili doti non parerà affatto
E, quì daremo termine al preſente diſcorſo , già fuor di ragione il dire , che venga a partecipare
che s‘è apertamente moſtrato non ſolamëte il pri dello ſpirituale, che perciò l’Autore del Tirocinio
mo punto concernente all’eſſere della Quint’eſſen Chimico lo chiamò Spiritflm Carfarellm, ed anche
zamà anche al ſecondo,che riguardava il cercare,` Corp”; Spirituale-Per sfuggire _in quäto ſi può ogni
quale ſî conveniva al nome di Quinn’ eſſenza, 0n occaſione di ſomminiſtrar materia alla maledicen
de s’ è provato convenire a quell’Ente , che come za, ſi è detto quì Soflanza Corporea , e non Spirito
foraſtiere viene ad abitare nel miſto , in quanto Cor-Porco . Gli aggiunti poi , ſemplice , e priva
tal miſto s’ intende per la ſola unione degl’ele d’ogni qualità Elementare , eſprimono il coſìitu
menti . Qufſl'accezzione però è generale , `ed ab, tivo della (lu—int’ eſſenza, come avviene nel Ratio
braccia non ſolamente le Quint’Eſienze ſalutari, nale che è coſtitutivo dell’ Uomo: E perchè dico
ma le neutre , e le venenate a perche , non ſi può no ì Logìcizche primum conflitutíoum :fl prima?”
negare z che ſi come ſi poſſono da i miſii eſlrarre , di/fi‘néîioumza quella propoſizione ſi potrà quì di
le Wnt’eſſenze , per conſervazione della’ vita , re , che li ſudetti aggiunti moſlrano la Quint' l

così all’incontro ſì trovano alcuni míſti,da i qua eſſenza per coſa diverſa dagli ElemEnti, e da i loro l
li ſi poſſa cavare una Quint’ eſſenza venenata , in dipendenti; ſi deve anche notare, che così ne vie l

pernície d’ eſſa Vita , il che però l’ eſperienza di-` ne eſcluſa la miſtione, ed unitamente la compoſi
moſtra giornalmente,non poter ſeguire ſenza una zione - Quel di più , che ſi legge nella difinizionc
infame diſtruzione della propria vita di quei te non vi s‘è aggiunto per la neceſſità della deſeriz
merari , che tentano di venir in cio all’ atto prati. zione d’ eſſa , ma per maggiormente dilucidare la
cofle perciò imponendo ſilenzio à queſt‘ultlma abo-Pmateria - Mà perchè la ſudetta difinizione è pu
minevole particolarità 5 rifiringeremo il ſignifi. ramente Metafiſica, e de’ ſoli Predicati Eſſenziali,
tato di queſta materia alle ſole Qnínt’eſſenze ſa. e conſeguentemente , non hà con ſacenza coll‘iſti
lutari-le quali ſì cavano da‘medicamè‘ti,e dagl’ali tu to noſtro, ch’è di ſingolarmente ſcriva-e a'Medi
inenti, e rimettendo primieramente ad altri il pe., ci Spagirici o ſi aggiunge quì la ſeguente difini
ſ0 di avere a dimoſh-are qual ſia l’Agente . o il zione con fine di eſplicare quella _ſola QLΗínt’eſſen
Produttore della Wnt’efl'enza , ſe il Cielo a o il za 1 ch’è materia Medicinale , dicendo perciòache
ſeme dell‘Agente univoCo , laſciando all’arbitrio 1a Wi’rzt’ezffinza è ”naſhſtanza carfarefl ſemplice
di ciaſcheduno il chiamarla , come più li ſarà in }üíma radice dell' Eflère, e del/’Dyerare de‘Mìfìí,
piacere, con nome di Forma , di Specie, d’Anima, eſtrnttn da aſl-i Per Arte Chimica-,Affina di conſer
di Cielo, di Elixir, d’Etere, &c- E queſt’ è la vera, 'Dare ln Vita . Si dice ſaſtanza corporea ſemplice
e genuina', reale, e fiſica accezzione,eſſenza,e Forñ. acciò appariſca , che i Chimici moſtrano qual ſia
malitä della QLLÎnCefiënzazbenchè dagl’altri s'in la vera Quint‘ eſſenza , giù che hà li ſuoi Predi
tenda per quella univerſale Medicina-,col nome di cati Eſſenziali. Si dice Prima Radice dell’Effire,
Lapir i’bilflflpbnrumadecantatomon ſolamëte per e del/'Operare de‘Míſtí , acciò ſi vegga, che i Chi
rimedio unico di tutt'i mali , che inſeſlano il cor mici non ſi appagano di Favole , perchè non vie
o umano , mà per prorogar ancora tanto la vita, ne da loro accettato per abitatore de’Miſti o il Cie
che ſe non gli oſtaſſe il Divino Decreto , l’Uomo. lo 7 ma un’ altr’ Ente univoco Con eſſo Cielo › che
ſi renderebbe immortale e Comunemente queſt’ ſia principio individuale dell’Eſſere , ed Operare
operazione è tenuta da’ piu ſenſati , e Grilli-ani nelle coſe - Si dice Eſtmzta da’Mzſti , per definire
Ermetíci , non meno per difficoltoſa . ch’impoſñ. la Quint'eſſenza eſentata dalla ſua caſa. Si dice per
fibile a riuſcire . non oſlante , che Elmontio in Arte Chimica-.perchè queſta ſolamente può aprire,
particolare ſi Yanti aver_ un_ licore da Teqſraſto 9 WWF"? ZChioſtri Elementari, e trarla fuëráìddſſ
. a o
‘4c . TEATRO FARMACEUT. DEL- DLON'ZELLI
baſſo luogo. dove giaceva come ſepoltafflinalmen Veſtigare di voler ſare un vaſe alquanto più Contour* ~ñ
.unu—-.—r-
te l‘ultima parole aſifle di confort-are la Vita , ſono v0 , acciò ſuſſe capace di maggior quüntìtà-di 8°C*
ſiate aggiunte , per climollrare l‘ultima differenza ciole, che dal vaſe inferiore eſalavano,ed in quello
concernente-alhobile ſcopo della ſua operazione, modo cominciò l’uſo delle Campane . per diſtillaré
che eſclude il fine inſame di quei , che cercano ca- ` l’acque; ma eſſendoſi poi trovati li vaſi di vetro,
-_ ~ÌH-~. var gl’Entí pernicioſi alla Vita , coſa inſieme , ed non fi adoprano quelli di Piombo , ſe non per me
abominevolefle ripugnan te alla Umanitàffid affatto dicamenti, che ſervono all’indiſpoſizioniñelegl’ oc-ſ
aliena dal ſentimento del vero Chimico. chi , e per acque da belletti di Donne. .
E in uſo il vaſe di Rame , chiamato Vr rica;
Del Bagno Maria r 0 Marina, e Valdera-ſli. perchè hà figura , e forma di velſica bovina z dai
Romani vien detto Tamburlamfiö quello ſi lam
L Bagno Maria è un caldaro pieno d’Acqua; do— biccano tutte l’ erbe , ma con poco profitto , ſo
ve s‘accomoda il Vaſe , che contiene la mate no però buoni per cavare le Quint’ eſſenZe da elſe
ria da diſtillarſi, qual caldaro hà da eſſere otturato ’erbe , e ſuoi ſemi , li quali ſi rettificano poi
con coperchio di Rame , in mezo del quale ſia un con vaſi di vetro,acciò ſe le tolga la parte impurai
forame , sì che per eſſo poſſa uſcire il collo del che ſuole loro communicare il Rame,Fuggaſi dun
detto Vaſe, vi ſ1 accomoda il cappello,'e fi dà ſuo-r que l’uſo di tali vaſi , e ſpecialmente diquei di
Co ſotto il Caldaro a facendo bollire l’acqua, onde Piombmperche muta,ed_altera il ſapore delle coſe,
viene a ſcaldarſi baſtantemente il Vaſe con la che vi ſ1 diſtillano| e ſpeſſo anche lequalità, come
materia, e diffilla tanto lentamente, che per eſſer. particolarmente ſi può oſſervare nell’Aceto , che
vazione di’ Filippo 'U/ſtazlia da una goccia all'altra ſi diſtilla con eſſo, chiamandoſi poi Acqua d’Lſqu
v’ ètanto d’intervullo di tempo , che ſi può con la [uffa , che rieſce potentemente vomitivo,ed inſie
bocca numerate da uno ſino a ſette. Quello bagno me ſolutiv0,il che non ſuccede quandoè diſti llatö
fù uſato molto da Galeno nella cottura di tutti l’
per vetro . ll Piombo toglie all’Aſsenzo l’amarezz
Ogli cempoſti, e dell’ llnguenti, ma ſotto il nome :a , parte aſsai profittevole, onde non ſenza :agio-É
di Diploma , che perciö ſi vede a che dice nella fine ne ſù proibito l’uſo di tal vaſe dal Tirocinio Chi'.
d’ cſſe ricette . Cayman”- in Dip/amate . Mà ſe il mico dicendo: Vflſa , in quiburfir diſſi/lazio , ironÎ
I’nſe della ſudetta operazione ſ1 metteſſe dentro il flnt Plumbea; Hu Mim qualita” maligna liqua
Caldaro in modo , che non toccaſſe l’acqua 1 ma res ínſiciunt , cor ”miti-uo: reddmzt , ſapore; mr
Rando alquanto da eſſa lontano , bollendo l’acqua tioor immutant, é“ nonmmquam ipſame: à MPa;
del caidaro 1 i vapori ripercuoteſſcro ſotto il ſon ribm aci-ibm' ex rc drflillanda exPirantib”: corra.
do del medeſimo vaſe , queflo ſarà più efficace ca dmmrr . Che ſia tanto cattivo l’uſo del diſtillara
lare, e li chiama comunemente Bagno Vapore-fb, per Piombo, ſe ne può ſar argomento dal precetto
Quìè da notare,che l`acque fatte per Bagno Maria, di Galano , e d’altri peritiflimi Medici , che proìſi,
come che con tengono molte parti crude flemmati biſcono l’uſo de’ canali di Piombo nelle fontane:
che , così poco ſi conſervano 5 onde anticamente perchè l’ eſperienza aveva loro inſegnato , che
uſavano di mettere nel caldaro del Bagno , in ve communicavano maligne qualità all’ acque: or
ce d’Acqua comu ne Acqua di'Mare, perchè eſſendo quanto ſaranno più nocive l’ acque diſtillate , che_
ſalſa , eper conſeguenza più ſecca, ſtimavano, che in vapori caldi paſſano per il Piombo. ,
il licore eſ’cratto con eſſa foſſe più atto a mantenerſi Vi ſono poi molte-,e diverſe ſpecie di vaſi di ve'
per ricevere in quella maniera calore in qualche tro, che uſano iChimici,ma Noi laſciare-mo in di;
parte più ſecco z onde perciò fù detto Bagno Mari ſparte quelli,ch’allungano inſruttuoſamenre il Di
;10,ch’0g3i malamente è chiamato Bagno Maria. ſcorſo, maſiìmc, che l’iſteſſe loro operazioni ſi poſ:
ſono praticare con altri vali più communi 9 e piu
De‘ Vaſi, cbr-PM coſtrmmna da i Chimici. aCComodati alla qualità delle macerie da diſtillar
ſi . Abbiamo tra gl’ altri il vaſe chiamato volgar
ONO diverſi i Vaſi, che uſano i Chimici , e— ſx mente da i Chimici Matarazzo, e dal Porta Struzío
dichiarano in quello luogo , acciò quando ſi Camelino , Camelo pardele , e Gruale , perchè
averanno da nominare , nell’ operazioni, abbifl s’ aſſomiglia nell’altezza a1 collo della Grue-,quello
110 più facilità nell’intenderli i diſcepoli dell’Arte vaſe, è di corpo rotondo , con cinque , o ſei palmì
Le materie de’ Vaſi ſono Piombo , Rame a Terra di collo diritto , ſi fà così altro per diſtillarvi l’Ac—
,vetriatff’e Vetro. Li vaſi di Piombo ſono chiamati quavita , accib rieſca ſenza flemma , la quale flem—
Campane , per eſſer fatti a quella forma a e furono ma non può aſcendere così alto; v’aſcendono bensì,
inventati da i primi dell'Arte,per ſcarſezza d’altri ſolamente li ſpiriti tenui ,- Alcontrario del Mata—
.Vaſi. Il Matthialo racconta, che Uſl MLdÎCO men razzo è il Leuto , detto così per ſomiglianza , che
tre una mattina Rava per cominciare a mangiare hà col Leuto inſtromento inuſico , `e in uſo per di
una mineſtra di Biete , ch’ era aſſai calda , ſii chia ſtillarvi il Sale , il Vetriolo , ed altri mineraìa Che
matoaper un caſo repentino, onde partendoſi dalla difficilmente aſcendono. \
`Tavola , coperſe con un piatto di fiagno la mine A queſto ſuccede il vaſo Pellicano , che hà lim!
ſlra , ch‘era in un’altro ſimil piatto . Ritornato litudine con l’ucello Pellimno z ſi circolano in eſſo
poi a tavola , ſcoprendo la detta vivanda oſſervd r icolorimon ſolamente per rendergli perſpicuiz mi‘
che nel piatto ſuperiOre erano attaccate alcune per ſegregare le parti Craſſe dalle piu tenui,come s’e
gocciole d’acqua limpidiffima ç ch’ aveva l’odore, detto al titolo della Circo/azione; -altri però 9 Pe“
sà il ſ²P°EÈ di quell? Bic!? , ends? CQPÎJÌDCÌÎY ad in: {are quello magiſiero , uſano due ,vaſi d’ una ſtcfi"
u.
gran#
’PARTE‘ P a I M’ A:- rr
grandezza Fatti a modo di veſIica , con li capelli di dell’iſteſſamatcria 5 ma che chiuda :ni-nutrimento;
ln pezzo con i vaſi r eche nella pancia habbiano un Si pone detto vaſe nella fornace , con fuoco di ſotto,
ſor-ame' , canto capace , che vi poſſa entrare il pizzo, in modo. che divenga candente, all’oxa con un cuc
o becco del cappello dell’altro vaſe, ſi che li pizzi de ciaro di ferro ſi butta per il buco una porzione del
i cappelli poſſono entrarereciprocamente uno nella la materia, che ſi hà da diüillare, chiudendo imme
pancia dell'altro”: come che pare, che s’abbracciano diatamente col coperchio . Con tal modo , lui dice
l‘uno con l’altro , ſono perciò chiamati Gemelli . di cavare lo ſpirito dal ſale commune in gran copia
Ein comune uſo anche il vaſe detto Cucura’ítfl , e con poca ſpeſa , e ſatiga .
per eſſere di fattezza ſimife ad una cocozza , ed è al Da Parure/_ſ0 in particolare, ſi deſcrive un’altro
quanto ſollevato di collo, cioè da mezo palmo in vaſe , chiamato Circo/”torio chiuſo . (luglio ſi uſa
circa 9 sù quello ſi mettono ſette , overo otto cap-ñ' er circolare materie molto fiſſe, le quali per muo—
pelli 1 pure di vetro l’uno ſopra l’altro , per diſtil verſi hanno biſognodi fuoco aſſai violento . E detto
larvi l‘Acqua‘vira , e ſecando che ſi raccoglierà dai Vaſe di figura ovale , diviſo però in due pezzi, qua
Cappelli più ſuperiori a tanto più ſarà sfiemmata . li ſi aggiuntan o per mezzo di vite. Si compone det
Uſiamo ſimilmente il vaſe chiamato Orma/e , to vaſe o di creta molto ſorte , che poſſa all‘impeto
per eſſere fatto a quella forma; ma più ſtretto di del fuoco reſiſterei comee quella della quale ſi ſan
bocca z queſto è aſſai commodo per diſtillarvi l’ac no i crociuoli; o pure pub farli di ſerro,’ quando
_que di fiori , ed erbe ,' nel Bagno Maria . però non ſ1' abbiano da circolare materie corroſìve.
Vi ſono poi le Storie , vaſi ampii di pancia , e
curvi nel Collo 5 ſ1 diſtillano con elſe le materie , Del [alare i Vaſi' {li 'vetro .
che non aſcendono - come la Cera , Butiro , Oglim
e Spiriti de’ minerali. Erche i vaſi di vetro ſi ſpezzarebbero ſacilñ'
Le‘Camptme ſimilmente di vetro 1 che ſono vaſi mente , mettendogli ſcoperti ſu’l fuoco , pet
fatti in quella forma a s'adoprano per cavare l'oglío Ciò iChímici ritrovarono il modo di lotarli , con
_di Solſo acido , ch’è chiamato ſarto per campana . il loto detto da eſſr Lutum Sapientiie. Si trovano.
Per ultimo vi è i‘OvlÌfiloſÎſico y ſarto in due pez molti modi di comporreil loto , mà Noi ciappi—
zi , ritondo , e ſenza collo 1 per uſo dl ſubîimarvi il gliaremo alii più eſperimentati, e ſono tali . Si pì
Mercurio , come dice Gio; Pietro Fabro nel ſubli glia terra figulina , cioè quella .creta di che ſi ſan
mare il Mercurio dolce . no le ngnarte, e ſi disffl con acqua , ſi paſſa poi per
ſetaccio acero ſipoſſano ſeparare li miſmgli dipie
AGGIUNTA’. tre›che ſuole contenerexvi li meſcia lierco di Cox-al
lo ben ſeCcato , polvere di mattoni q e limatura di
` I leggono di più appreſſo de’ Scrittori di q’neſta ſerro , facendo del tutto una maſſa.
materia regiſtrate molte altre ſorti di vaſi chi Per altro loco lì piglia terra , con.e di ſopra parti
mici,quali benche nell'Arte non ſiano molto neceſ— diece , arena parti due 4 fimo di cavallo parte una,
ſarií , mentre qualſivoglia operazione Può manipo Iimatu ra di ſcrro parte una, peli di Bove parti due,
larſì al più con quattro ſorti di eſſi vaſi z tutta via ſe ne fà maſſa con ſangue di Pecora , o di Bove -
per ſcdisſare al deſiderio dell’Eruditi Curioſi non Per altro lot) ſi pigliarà creta purgata , come dì
ſarà ſuor di propoſito deſcrivere quì, quelli, che ſo ſopra parti diece , arena parti due, borra di panni.
no più notabilip. - o peli di Cavalli 7 o Bovi parti tre 5 lì fà la maſſa
Evvi perciò un vaſe detto Sei-Penn . QLL-elio dal con acqua ſalſa .
ſuo collo ritorto a guiſa di Serpente hà meritato tal Per accomodare le rotture de’vctri› ſi piglia BO*
nome . il ſuo corpoè ſimile .al Matarozzo: e vie lo armeno , Minio’, Ceruſa , parti uguali, ridu
ne uſato ſpecialmente per attenuar l‘Acquavica . cendoli tutti in pohere ſottiliſſrma: ſe ne ſa la pa—
Chiamaſi idra un’altro vaſe-Ha queſìo ſette cap ſia con oglio di lino, o vernice liquida, queſta col
.Pelli , ſei de'quali ſono ſorati nella parte ſuperio la è buona quando il vaſo hà da contener acqua .
re,ed entrano l’uno dentro dell‘altro ;ſopra di que Ma per le materie ſecche ſi compone la ſeguen
fii ſei , vi li acccmoda un’altro cappello intiero , te , Calce viva ſetacciata , bianco d'ovo sbattuto
che non ſia forato: ſono però tutti ſette roſtrati . facendone come unguento 5 ma biſogna adoperarlo
Serve anche queſto , per uſo d'alcuni volgari , che con preſlezza , perche ſì ſecca in breviſſimo ſpa
per mezzo di tali cappelli cercano diſtinguere nell’ zio di tempo . ‘
Acquavica, o in altro licore e che con detto vaſe di Finalmente reſta qui da ſpiegare il Sage/Io di
ſiillann, i gradi della ſottigliezza, chiamando l’Ac— Ermete , il quale opera , che in conto niuno polli.
quavita, che diſtilla dall’ultimo ſuperiore cappello, traſpirare la materia , che ſi pone in digeſtione a o
Acquavita di ſette Cotte . Merito queſto vaſe il no circolarezil modo di ſarlo,è,come ſiegue . Si chiude
me d’ldrn › perche avendo ſette cappelli, tiene nel~ la bocca del vaſe di vetro alla candela di quei, che
la ſua figura ſomiglianza con l’ldra ſavoloſa de’ lavorano le materie di vetro , o ſmalti , ſi viene
Poeti: benche poi differiſca , perche eſſendo quella con quellume ( artificioſo) a liqueſare il vetro a e
ſiata preda d’Hercole , queſta ſoggiace ſolamente così prontamente ſi chiude la bocca di eſſo vaſe ~
all'impeto di Vulcano .
Appreſſo del Glnubero ſl. trova una ſorte di vaſe .De i Gradi' Jelſ'noca . ñ‘
diüillacorio per materie ſaline, fatto di terra vetria—
_ ta 5 ed è di figura ſimile alla Storta.o Leuto, ma con Gradi del Fuoco ſono aſſolutamente neceſſari
un buco di ſopra , nel quale ſi adatta un coperchio ² ſaPeſfi, a perche in eſſo couſiſie tutta l’Arte
O

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“6 e TLATRO FARMACI-SUI'. DEL DONZELLL
dovendoſi perciò Rare in queſio molto avvertito 9 Drachma è l’ottava parte dell’ oncia de’ Greci ;ed
per poter applicare il fuoco cöveniente alla natu è più lieve del denaro 9 peſa grani 60. Cloe tte
ra della materia 9 che ſi' hz`i da diſtillare9perche vio ſcrupoli volgari .
lentandoſi , ſi corrompe tutta la forza della coſa di— Dramma de’Romaniè gr- 72.
flillata . il primo grado di fuoco dunque 9 come Sextula, ſella parte dell’oncia .
più picciolo 9 e mite , ſari il Bagno Maria tanto Eſagium, ſcrupoli quattro .
caldo9 che non viſi poſſa tener la mano dentro . Aureus, una dramma, e meza .
Il ſecondo ſarà il Bagno bollente . Il terzo il Bagno Solidum, peſa l’iſteſſo -,
bollente chiamato Vaporoſo 9 nel quale ſi accom Sicilieus, dramme due .
moda il vaſe in modo , che non ſia toccato dall’ac Duela, ſcrupoli otto , cioè due Seſiule.`
qua 9 come prima ſi èiletto . Il quarto fuoco a vaſe Loton, peſo Germanico. oucia meza .
di cui ſcoperto 5 così dicono i Chimici , quando il [lucia, èla duodecima parte di libra .
fuoco percuote immediatamente il fondo del vaſe. Peſa dramme otto ſecondo i Romani 9 cioè ſci-u.:
Oltre a tutte le ſudette diſtillazioni,ſí può an poli 24. o grani 576. e benche l’onda Napo;
che diſtillare per mezo dell’ A’rena , o di Cenere , letana peſi gr. 600. nondimeno è il più lieve;
accomodandovi il vaſe di vetro circondato , per flimo che ciò ſiegua per eſlëre il grano de‘ Ro;
intorno 9 e per di ſotto con cenere, o arena, e que mani più di'peſo . L’Oncia de’ Salernitani , ſe.
ffl modi fi chiamano dai Chimici Diſtillatio per condo il Saladino 9 peſa dramme nove . .Lincia9
Cine-re m, Ù" Per .drm/Im . è detta così 9 perche uniſce in uno tutti i ſu}
detti peſi .
Pratica, ”ſia Ordine del Dzſtillflre ſi Sextans, oncie due, cioè ſeſto di libra Q
Quadrans, oncie trè, quarto di libra 9
Enche queſt’aviſo doveva darſi , ove s’è par— Triens, oncie quattro, terzo di libra .
lato del modo di diflillare , non per queſto Wucunx, oncie cinque .
tralaſciaremo qui brevemente d’avertire , che do Semis9 oncie ſci, meza libra Q
_Vendoſi diſtillare coſe fiatuoſe 9 è neceſſario adope SBptunx9 oncie ſette .
rare vali grandi, altrimente la materia 9 che ſi di Oéìunx, o Bes, oncie otto .
liilla paſſa per l’impulſo 9 che ſeco porta il vento; Dodrans, oncie nove .
onde ſenza aſſottigliarſi paſſa com’ era prima . Dextans, oncie undeci
Denuns9 oncie dieci. .A
Diſtillando materie acetoſe s’averte , che la parte
più nobile , e fruttuoſa 9 non è la prima a diſtilla— Libra, ſeu Rondus , 8c As; aùt Affis’ , oncie dOdíJ
re, ma ſegue doppo , che ſarà diſtillata un’acquo ci ze s’intende libra Romana Medicinale . Si
ſità inſipida, chiamata flemma, la quale è inutile. chiama libra quali libera 9 abbracciando tutti
.Al modo contrario ſi uſa nelle _coſe non acide , i peſi minuti in uno .
_come avviene nel vino . La libra Mercantile è varia 9 perche di Coliiuztiz`
nopoli è oncie 26.
Dichiarazione di diverſi l’eſ . Milaneſe è oncie ventiquattro 5
Parigina. oncie ſedici.
Ichiede quì l’occaſione 9 che ſi' dichiari la Di Leone, oncie quindeci .
varietà de‘Peſi, Miſure, e Titoli con la chia Di Spagna, oncie quattordici J .
rezza 9 che dal principio mi ſono propoſto , e par Degli Orefici, oncie otto. che ſi dice Marco.`
lai-emo primieramente de' Peſi Napoletani . Sexqui-libra è libra una, e meza .
ll grano è il più peſo minimo‘, che ſi uſi, perciò Sexqui-uncia, è oncia una9 e meza .
non patiſce diviſione alcuna 9 edicendoſi grano Faba Alexandrina peſa l’iſteſſo .
s’intende un grano d’Orzo 9 o di Frumento . Lo Sexqui—drachma, dramma una, e mezal
Scrupolo è grani venti . LaDramma è ſcrupoli trè. Faba EgizziaCa , un’Obolo 9 e mezo ſcoondo Ga;
L’Onciaè dramme dieci . La Libra è oncie dodici. leno .
Segue la dichiarazione de'Peſi . . Vióìoriatus , mezo denaro 9 altri gr. 4:. con la.
Hanno quaſi tutte le Città principali ll loro ſettima parte .
peli , e miſure , ed acciòche il gran numero non Mina appreſſo gli Arenieſi 9 avanti che ſoſſe Solo;
apporti conſuſione 9 s‘eſplicheranuo quelli, che ne 9 dramme
Mina Greca . 75.dopo 100- lì Chiama da alcuni
ñ l
ſono più neceſſarii a ſaperſi per comporre le me
dicine , cominciando dal Grano ſi anderà aumen Mina Alefl‘andrina, dramme 160.
tando ſino alla Libra , ultimo peſo medicmale . Mina Italiana, e di Taſcam-09 oncie r 8.
Granum. peſa un grano di frumento . Talentum Atticurſh mine 60. '
Chalcus, o [Ercolum, grani due - Talentum Magnum, mine 80.
Siliqua 9 o Ceration , che vien detto dagli Arabi.ì
Kirat 9 peſano grani 4. l’uno . Ramich, Kirar ſei .
pmuxñóñc
Sacrarin9 aureo uno9 e mezo;
DaviK9 degli Arabi9 grani 8. Cerarion, mez‘obolo , cioè gr. 6.
Obulus, grani r 1 Chema, 8c Olcha, l’ottav-a d’oncia
Scrupuius, o Scriptulus, grani 24; Themen, peſa l’iſteſſo .
Denarius è l’ottava parte dell’oncia Romana ; ma Statuas, oncia meza .
Scrib. Celſo 9 ed altri Greci antichi La fanno Pipendiumzcioè due libre .
ſettima parçez ~ **—
521.72‘
'PRIMÃ'Ì"ſi _Ji
PARTE
lèel
i trè moderni , che non vi è luogo da dubitarne z C0 me
Sffiz'egflziolu' delle Miſure Medicinali 5 ſegui gli anni paſſati in Roma , dove'aleuui poclo
ſtudiolì ‘poſero in controverſia il veto' Balſamo
C [ſaremo ſpecialmente a ſpiegare quelle mi ivi portato a credendo eſlì . che per-la lontananza
ſure medicinalii che ſono più in uſo fre non ne portalſero più a e ſenza cercare di rintrac—
quente appo di Noi, perciò dette Romane , diſpo. ciare la verità › dannavano eſſo il veio Balſamo
nendole con queſto loro ordine,e con qualche au onde ſù di meſtierhche molti elevati ingegni ,con
tout-.l . le loro penne faceſſero lume a coloro,che camina
_Gutta , overo Guttula, la ſua quantità eccovela vano per le tenebre dell’ignoranza , rinovando la
elegantemente difinita da un Moderno Lette cognizione già traſcurata di queſto prezioſo lice
rato . Gutta grill-J!! lacrym-e rarantióm aó re: componendo perciò rfiolti libri , c0’ quali ſi
orali; decide-”tir quantita” . cioè quanto una moſtrò, che quel Balſamo adoperato in Roma,era
calda lacrima dagl’occhi tramandata : il vero Balſamo a e che ne poteva avere chiunque
Coclearius, peſa ſcrupoli lo. ſi foſſe per danaro , poiche come diſſe I‘ll/pino:
Cyathus, dramme i3. ed oboli u. ſ Dialog. dé Balſ. ) Mercato”: , grz-ib”: *vo/1m: ,
Acetabulum, ciato uno, e mezo . pendant . '
Haminamiati ſei,cioè oncie ro. ` Si troveranno quì di ſotto notati tutti quei
Sextarius, o Kiiiar, oncie ao. altri {8. Succedanei , che ſono facili ad occorrere , ed in
Congius, libre dieci . ciò fare , non mi ſon-partito dall’ autorità de’
llrna, ſeſtarii 24. cioè lib.-fo. più chiari lumi della profeſſione di Medicina.
Amphoradibre 80 Bando lì troverà notato all’ incontro del Sem-v
Culeus,amph. zo. li-;e , che non ſi può avere uno, o più ſem
Manipulus è quanto ſi può pigliare medioCre plici ſoſtituitì a ſi avvertita di ſervirſi d’uno ſolo
mente con tutta la mano,detta appreſſo di Noi di ellì: ed il ponervi più Semplici notati,ſì è ſatto
tal miſura una Branca”: . per maggior commodità . Potrai però pigliare
Paſcículus appreſſo Gli/H!!! (1MB. n’a rompo/Ipbar quelli, che nella tua Patria , o nel luogo dove ſei,
ma:. ſec-”7111. loc. mpwlr.) ſi definiſce Faſcicu— ti ſaranno più pronti alle manizavvertendo però,
Im Ruta aſl gra-:tum (114012”: digiti: app-eban che il Succedaneo ſia della lle'ſſa proprietà,e virtù
di pote/Z . il che è ſtato malamente da alcuni del medicamento deficiente, così nelle prime, ſe
cacciato, mentre non han mai conſiderato, che conde, e terze qualità, ed eſſendo l’uno liqnabilei
l‘orbicolazione di due dita, cioè del Pollice, ed quello da ſoſtituirſi ſia ſimilmente atto a lique
Indice,cr dimoſtra una capace groſſezza di Fa farſi: ed accadendo,che l’uno ſia più potente dell’
ſcetto . altro , all‘ ora ſi piglierà minor drſa del Succeda
Pugillus, che come vuole dazio nel ſuo LibrozEfl neo: così quando il mancante ſarà più vigoroſo,
quod pugno , ſe” compreſa': digiti: capi pote-fl, come ſuccede nella Caffia Aromaticn, che ſi ſoli#
che a me parerebbe migliore quella del Bar tuiſce in luogo del Cinnamomo, cheè la Cannel~
cbajënmioèzE/I quantum ”drlut‘iir trìum digi la de Zeilàm ', perſertiſſimoCinnamomo , in ri
torum ”pic-ib”: attollitur: cioè quella quanti guardo della ſomma perfezione di quel Clima .
tà , che vien compreſa dall’ ellremità di dette l'er I’Aſpalnro . Legno Rodîo, del quale ſi ſanno
trè dita . le corone, che diceſi Radica di Roſe .
Acazia. Sugo d‘lpocillide , Sumaclh di Prunelle
Medicammtr' Soflituiti , chiamati ſelvatiche, di Balauſìo, o di Lentiſco.
;Mid [ro ”u . Affinzo l’antico. Aſſenze Romano.
Acoro.Calamo Aromatico volgare (ch’è il vero_
Hei Medicnmentiwhe ſi chiamano Succeda-` Aooro) o Galanga maggiore .
nei , li quali ſi ſoſtituiſcono in luogo de’ Zmomo. L’Amomo racemoſo uſuale, ch’è il veto
ma..canti , nelle Speziarie comunemente ſono Amomo .
chiamati Mid pro quo , e da’Greci Anrioallomi Argua Marina. Acqua commune lib. 1. con trè
”a , e non Diadeéîican , come pensò un Scrittor oncie di Sale . *l
erudito: E vero però 1 che la parola Difldet‘l‘icon Balſamo Orientale , Balſamo Occidentale , overo
ſignifica ſuccedere, ma non a quello ſenſo di Me Oglio di Noci Muſchiare .
dicina, dove intendiamo pigliar una coſa in luo Been Bianco. Sandalo Citrino .
go d‘un’altra mancante, ma s’intende per elſa una Been Kofi. Radice di Biſtorta , o Carota roſſa, al
ſucceſſione d' eredità, il buon tempo al cattivo, il tri Sandalo Roſſo . `
bene al male, e ſimili. Eolo Armeno Orientale . Terra Lennia ,` o Belo
Nell‘adoperare il Succedaneo, non deve lo Spa; Materano . ‘
ziale ſervirſi del ſuo ſemplice giudizio a nè riC0r~ Cirmrrmoma . Cannella di Zeilàm , cheè il vero‘
tere ſubito a queſta linda facile de’Succedanei-,ma Cin namomo . ,
fare una eſatta diligenza nel cercar li veri ingre Caſrr'a ligneaCannella uſuale-.al preſente ſi trova.
dienti, perche come dice il common dettato , Va— Carpobalſamo . Carpobalſamo uſuale , che ſonoi
lenti m’l diflìcilr , e così ſenza dubio ſi averanno veri ſemi di bilſamo, 0 Garofalifl Cubebe.
de’veri Medicamenti,ancorche con qualche ſpeſa, Calc-ire. Vetriolo abbrugglato .
già che oggi giorno ſono fatte così note le merci Cnnfora. Cmfora uſuale, per l’eſtrinſeco- e pet 1°
medicinali lirauiere, per_ 'la relazione de’ScrittorL di dentro Neuufaro . ~
` C CM":

-- ..h-ll
'LS .TEATRO FARMAcEuT; DEL‘ ,DONZEL'LIÉ
Cflſtarró; Caſtoreo uſuale . effi tengono dalla di loro oculare inſpezionë; pri:
Cqfla. Coſto ordinario , ch'è il vero, Radice'di tico comando, e virtuoſa guida . Eſſendo intanto
Bnula, Zedoaria, Angelica odorata,Piretro, 1a difinizione di tal Virtuoſo Farmacopeo , eſſer
o Gentiana - egli un’Arcefice,` che ſecondo l’eſperimentato ſuo
È‘occognidia, o Seme di Lauraola. Timelea. metodo pratico (ian o ſemplici, o compoſti, (ian
*Darfl-no. Cannella buona , ch’ è l’iſtefl'o . chimici, o d’altra ſchiatta i Medicamenti sà'ca
Darwin' . Doronici uſuali , che ſi portano dal nonicamente ſceurare , e raccogliere , come pure
Monte Gargano , Garofali , Galanga , o Ze manipolare, e cemponere .
doaria . lu ultimo qual’ancora egli debba eſſere,e qua.“
’olio Mulabatro . Folio uſuale Indiano con trë li doti debba avere e d’animo,e di corpo, anzi di.
colle per mezo,'5píca Nardeelcica, o Mag quali virtù dotato a diſteſo ve lo diranno _Fede
crs . rico Offmnmm Lara Scroekía; ma per non man
Tior di Rama. Verde Rame I care all’erudita curioſità d’alcuni,in breve è que-l'
Mirra. Mirra Uſuale . fia: La Farmacia ricerca eſſer officiata da un Llo
Mmm'a. Mirra con Rubia di Tintori ;ſi
mo ſedulo, ſobrio, puntuale, letterato , ed odioſo
Opio. Opio uſuale , ch’ è il Meconlo . dell’immondezze, ne’medicamenti , ne’vaſi çe’n
_Oſha di Cuor di Car-uo. Corno di Cervo, llnicorno, tutta l’officina , a cui affiſtono quelle trè princi
o Avorio crudo . pali, ed eſſenziali condizioni pqflè, *ue/le, ò* ſci”.
Opobalſamañ Vedi Balſamo .' Per la qual coſa ci faremo avanti a ſpiegare
Oglio Seſamiua. Oglio commune buono; oltre i ſegni de’Caratteri Chimici del Noſtro
~~?cirroſi-lla Macedonia. Petroſello di Monte Ver; -Autore molti Titoli, ed Abbreviature , apparte
me . nenti ad un tanto Eccellente Meſtiere , al quale
'j’amſiëige, a Turin. Cadmía ſattizia,volgarm ent adeſſo già c’inoltramo een il gran numero delle
detta Tuzia . . ſequenti Preparazioni. Onde prima d’eſſe ci fare
Tìetra Armeno. Pietra Lazola .` mo lecito ſpiegare quelli Titoli Farmaceutici più
_Perle per-fara”. Perle non perforate I uſuali ;ed in ſecondo luogo quell’ Abbreviaturo
Iropoli. Cera nuova . anche Farmaceutiche ſolite ſcriverſi a Farmacoz
.Sf-odio . Corno di Cervo abhrugiato , o Avorio pei da’ Signori Medici nelle loro Ordinazioni .
preparato .
Sal lindo. Sal Gemma . Alcuni Titoli Farmaceutici uſuali/Picard
.Seme di Sifiine. Seme di Dauco, o Aniſo.`
ſereni-151'”. Manna Calabreſe . E Perche ſempre mai ſotto un ſolo titolo ven;
_Xilobaljamm L’Uſuale, o ſuſti di Garofalí , o Le.v
gno Aloè . ’ ſi gono compreſe più coſe per tanto a Novizii
dell’Arte m’è caduto in mente pu bblicarnei più
Zurflméet- Zedoaria rotonda . communi,che ſono i ſequenti, cioè
Le Cinque Pietre Prezioſe .
AGGIUNTA‘Z Sono la Granata, il Giacinto, il Rubino, il ’Saffi*`
ro, e lo Smeraldo .
Ccellencemente ſin quì il Noſh-o Dotriſſxmo Le Cinque Radici _Ayer-inni maggiori.
Autore eſſendoſi parlato de’ Pu ri Principii, Sono quelle dell‘Appia, dell’Aſpa rago,del Finocë
ed a Puri Principianti, a’quali da eſſo con idonei chio, del Petroſelino, e del Ruſco .
ſenſi s’è ſpiegato il più delle Particolarità, ed oc Le cinque Radici APerienti minori.
cultazioni di quella nobile Profeſſione . Ma do Sono quelle dell’Eringio,del Filici, della Gramig`
,vendo ora poner mano ad operazioni,che richieg gna, dell’Ononide, e del Rubeo .
go tutta l’integrità , ſcienza , e virtuoſa Pratica Le Cinque Erbe Emo/[ienlí .
d’un Dorto, ed eſperimentato Artefice, non cre Sono l’Alcea, la Malva , la Mercoriale , la Parief
do,che ſupplendovi alcune altre rifleſſioni, ne ri taria, e la Violaria .
ſultarebbe diſpiacere veruno. Mercecche chi mai La Matt” .Erbe Cnpíllari .
ſarà il Nobile Perſonaggio di queſto Teatro Far Sono l’Adianto nero, il Capel Venere, lo Relitriz'
maceutico,che rappreſentata c0n l’eſperimentata co, e la Ruta muraria .
ſua dottrina le ſalutevoli Manipulílîilîl'*i per Sl’ Li Matt”; Fiori Cordiali .ſ \
Infermi , qualiſo di quanta mola voglia j ſe ne Sono quelli della Boragine, della Blugloſſa , delle
fauno Spettatori coll’uſo d’eſſe?E` egli il ſolo Far Roſe Damaſcene, e delle Viole .
macopeo con ſuoi Miniſtri.Così detto dalla com Li 9511”” Semi Caldi Maggiori .
Poſta voce Greca Pbarmacan "TP“W M“dìC1“ Sono quelli dell’ Aniſo a del Carvo , del GiminOQ
”en , e Pico ”i'm Facio , cioè gift' medicamina e del Finocchio .
conficít. Quale Nome ſù un tempo Commune e a’ Li ;Matti-o Semi Caldi Minori .
;‘Vcnefici, e a’Medicamentarí, banche a queſtí P01 Sono quelli dell’Ammio , dell’Apio, del Dauco, Q
fia remaſto , e per la loro malignità ſpogliatone i del Petroſelino:
primi:ritrovandoſi oggi giorno molti fra i ſecon Li SEM-tro Semi Freddi Maggiori .
di , che ſiperſuadono con la loro deſtra Scienza, Sono quelli della Cocozza , del Cetrulo , del Co}
e maſcola pratica non eſſer agl’altri inferiori,per. ` comero, e del Melone .
leche sfuggono l’eſercitarſi con [Oro mani, e bene Li Watt”; Semi Freddi Minori - `
.fanno › xe Però .1392 clçfxìtzdexmaei Miaìflxíz 9h; gono_ quelli _del çicogg Z dell’Lgdjxig, della Lat-3’
. SEC?!
. P 'A' n *r o P H _IQ "ſq
'K ‘\ n.
coca, e della Perini-ca;
Lr Maſtro Acque. diflilld” tanti-0172)”) Eſa” Diſq‘ſrazz‘oì” le ip”) uſuali‘ fa”: mi
' della Punta . farmaceutica-Chimici Praticati
Sono
della Scabioſa, e del Santo,
quelle del Cardo Tarafficodel .Cardo
l Marino; ia Yum 1’ Ordiaflzignì
Mediche . 3' ' ‘ .,
Lg‘ Quirra Seirappi per il ma] della ,Gal-1.‘ i
Sono quelli del Celſo roſi‘mdetto pure Mortadella CElarono ſott’oſcurí ſegni caratteriſtici li
Scorze delle Noci verdi,delle Roſe Damaſçene, Savij Antichi le lor‘o Operazioniehimiche,
e delle Viole . ' o come anche fecero de’ Metalli., e Minerali , ed
[ai Watt” Ungumti Caldi .` a far ciò,ſi moſſero per non paleſare al rozzo volt:
Sono quelli d’Altea i d’Agríppa › Aureo , e Baſi., go gli Arcani di quella nobiliſſima Scienza Chi—ñ'
lico . ,ì
miatrica 5 onde con tale intenzione gli Egizzií
’ Li Tre 03!; Stamatici . Profeſſori d’ efl'a la communicavano ſolamente
Sono quelli del Cotogno 2 della Mente‘, e Maſtí, alle Perſone Sacre,ed ai Capi delle loro ſamiglíe.`
chino 3 . Ma eſſendo mio ſc0po , che i futuri diſcepoli
Spiagrſſrziaui {l’ala/{Zia Bram’aturè I imparino , quanto piu facilmente ſi poſſa quella I'
i"
Profefiìone , hò voluto eſplicarne tutti li Segni a
1"armaceuticlze ._ che ſono puramente li più neceſſari} alla cognìó, nÌ—-h--fl
un”:
<~
____-.--_--

zione d’ elſa . , . —
.Alìveläl Ana: p' , -r Laonde eſſendo fiato quello modo di ſegnare
'1). in [hag. Divide in partes xquales; coſa lodevoliffima tanto appreſſo gl'AntichL che
r
1"‘. Pu]. Fiac Pulvis. Moderni Autori 1 fra quali per appunto ſi è Giu:
I'. Pil.v Plant Pillulae. Corrado Barcbuſèn , che nel ſuo libro intitOIato
.F. `P. Fiat Potio. Synopfi: l’harmaeia, ce lo laſciò ſcritto con quo
F. Sab-ed. Fiant Schedule:. ſie proprie ſue parole; Mania”: nera in tyronflm
`Fi[- Filamentaz grati-l (4 Mflgíſtrir enìmfiguentifl dudumſpre—
Gr. Grana. ta) bocce Compendz’um cantrflximm‘ a “filefflfm
G1”; Guttulas; duximur in ho: Zibello jingularflmqflz Pharma-ñ'
.L. A. Labore Artis." pia tjrom' ſoit” necóſſrria , mentivuem futffrr-Î
Ma”. Manípulum. Initium ergò agìmur :le figm‘r f nerflpe caryfferù
Num. Numero. ñ -_ ` è”: ) “Pad Medico: ”fit-:tir , quorum quod/ib”
0d. Graf, Odoris Gratiaſi‘1 ‘ lmjuſmodi flgnfficatiamm babe: (Frig- m. ‘sì-9”‘
Par. Parnm. ' ſegue”: Tabula . Così Noi con qualchedun’altro
Ter Vic; Per vice:. _aggiuntovi con ogni buon gulio ve l’eſibiamo.
Pp. vel PMP. Preparati; “Avertendovi in tanto , che ſe tutti hanno il dir-4'
.Pag. Pugillum. .‘ plicato carattere per ſegno loro, non perciò eſig~v
&Vis; Wntum vis: gono nell’ eſprimerſi tale replicazione di ſegno_
9; Pl. Tantum placetî caratterifiico , ma balia uno d’eſſi due a dinotaz‘
Q‘ Suff. Qilantum ſufficitr re Segni
ti la coſa: non diverſificata dallañ dixeçfitàdi
‘ det-z
Rep!. Replicetur.
,1è A: Secugdum MW”;

. SEGNI,
TEATRO FÃRMXÒElîT. DEL DONZELLI.
LSEGNI CARATTERISTICI , E LORO SPIEGA,
zo'

DE I METALLI, MINERALI,
E dz' tutt’altro appartenente all’Offícina Farmacmticg-Cbimicfl .
fl@ Scle,cioè Oro. *dò Giorno.
O D Luna z cioè Argenta. è@ Grancio.
À Y Mercurio . cioè Argentovivo. Libra.
8 Vencrc,cìoè Rame. Locate.
'Y Marte , cioè Ferro _5455- Loto di Sapienza .
XZÒ Giove z cioè Stag no. Marchefita.
MTL Saturno , cioè Piomboa Magnete ,o Calamíta.
A Mercurio Sublimato.
'È’ffi AcetO. >
Aceto Diſtillato. DM Meſc

MW} Acqua. M‘fií. Miſce.


WW Acqua Forte. Q a) Nitro.
Acqua Regia. Notre,
"EI, Acqua Vita. Oglio.
[1 Acre, è 33 Oncia.
5”( Alembícco. B X Ora.
[I O Alume di Rocca, UCB Orpimento.
MW, Amalgamare. VU' Precipitare.
00-? Anno. @RP Purificare.
Rccipe.
E? È Antimonioz
&A; Arena. 883 Riſagallo.
300 Arſenico. *Ti-‘fi Sale Alkalíſi
Bagno Maria , o Marino . 3E*** Sale Armoníaco.
'181W Bagno Vaporoſo. À O Sale Commune.
Agr; Borace, 0-178 Sale Gemma.
ë Y Calce viva. 96 Sal Petra,
@LL Calcinate. WB Scrupolo.
O Q' Capo morto. 'ì'
.Semin
f*** Cementare. Solſo
Cenere crivellata. Solſo de’Filoſofi. -
ë-ë Solſo Nero.
Cera`
E 6 'Solvercz
E 93- Cinabro.,
Coagolare I, .An. Spirito.
'V4‘. Spirito di Vino.
chQ Corno di Cervo.
Q; Sublimare.
YU Crocciuolot
S OL Croco di Venere.
M Stratific‘are .
TS Croco di Marte..
N-X- Talco.
90_32: Tartaro.
'ò Cucurblta
U-Ò* Terra.
dl CP Diſhllare.
'FE Tintura.
'SFG Digerire.
*Hol- Tuzía.
3 3 Dtaxru'fla.~
7 Fe‘trareo
E@ Verde Rame .
MM Fermentare. (D e) Vetriolo.
YY Fiſſare. HDC Vetro .
Ei- E Urina .ſi ;Dell'
P
ÌÉ FUOCO”
-.l

PÃRTB P R I M 'A'. ’ ‘3'!

nel che Gale?” è fiato ſeguitatò dal Gentile , con;


Dell’ Acciajo S ed: _i modi di PrePararlaZ cilia '1 Bruſa-001m Savonarola, ed altri.
Mu 'l’ altra parte non mancano ragioni al.;
L ’Acciaio, o Galibe non è altro,che ferro pur trettanto ben fondate delle prime , e con l’Auto
gato con arte , di che ne parla Arzjflotile rità di Uomini gravimon meno de’ſudetti z come
(IV-Meteor. c.; .Snm.z.)e chi è curioſo può veder ſono Ditzl'coride , Paolo Ania , Kajír , Aoícenna
]o nel ſuo teſto, pciche io mi contento di dire qui Al.) Abbate z ed altri, Che vogliono ,che l’Acciaio
quel , che fa più al noſtro particolar propoſito . ſia di temperamento caldo , concorrendo a queſto
Diremo adunque, che l’Acciaio ſia ſtato chiamato parere lo fieſſo Galeria, mentre dice , che nei me
Calibe, per eſſere fiato purgato il Ferro, la prima talli è meſchiata molta ſoſtanza ignea. Gli Autori
volta in`un Caſiello dell’ Affiria nominato Cali accennati apportano una ragione potentiſſima,
bone, ſituato poco lontano dal fiume Eufrate e ſe. che l’Acciajo ſia caldo, cavandola da iſuoi effet
condo che ſcrive Tolomeo . Ma Andrea Baccio ti,mëtre è chiaro,che eſſo ha facoltà di eſìccare la
atteſta , che il Calibe è così detto dal luogo , dove ſuperflua umidità dello ſtomaco , di più diſſolve,
naturalmente ſi genera perfettiffimo,mentre ſcri e liqueſà li ſcirri , apre l’oſìruzioni del Fegato,
,vc (I. 6. de Termit c. 2. ) Cha/yo; cognomínatnr, della Milza, e dell’lltero, e finalmente di [Utto il
qnaflferrnm Cbalybam , à Regione Cha/you”: in Meſenterio. Chi dunque vOrrà dire, che queſti ef
l’auto, ubi pariflimmmac duriſrimnm gigaitnr. fetti dipendano dal freddo contro l’aſſioma comu
Si dice anche Acciaio da gli italiani , e da i Greci ne: Cri/ida' eſl aperire, tenuare , ó‘c— e Per il COR*
Stomoma, dalla parola Stanza, che vuol dire Boc trario , dove concorre il freddo,e ſecco condenſa 9
ca, perche eſſo Acciaio ordinariamëce dagli Arte aſtringe,e congela . Stante tutto queſto ſi PUò far
fici Ferrari vien poſſo nei loro lavori alli tagli, l’illazíone , che l’Aociajo abbia calore , e ſeccità,
l punte , fili , eo tagli
quali punte, bocche delli_ ſtrumenti
chiamano i LatinidiAries-,dal
ferro , le facendoſi Con tali qualità riconoſcere per vero fi..
glio di Marte , tenuto dagli Aſtrologi per Pianeta
la qual voce proporzionatamente ne è derivato di natura ignea , `
'appreſſo gl’ltaliani il nome di Acciajoxj** quia i» A quale delle due o inionì doveremo ora Noi
ſubti/{ſrimam dnoz’tur Arima, ſoggiunge Baccio. appigliarci, non avemſo chi in ciò faccia l’ufficio
Mi ſento quì ſiimolare a diſcorrere della na di Giudice E ln tale ambiguità vengo io perciò
tura,o temperamento dell’Acciaim materia piena coſtretto , con buona licenza di Pietro d’Alba”,
di controverſie I non accordandoſi gli Autori in.. a fare il Conciliatore , procvrando di concordare
torno alle qualità attive di queſio Metallo, ſi co queſte due diſcordanti opinioni, e moſtrando am
me pare,che quaſi tutti convengano circa le qua bedue‘eſſer vere , e che la contrarietà loro èſem—
lità paſſive di eſſo . E primieramente Gav/eno plicemente in apparenza t E perche in queſio Di
(9. Method.) vuole , che ſia freddo , onde lo para. ſcorſo èneceſſaria una chiarezza molto grande,
gona alla pietra , che ſenza contraſto alcuno ſi ha gli daremo principio con l’Eſame della Eſſenza o --o—-.u—-

. comunemente per fredda ;ma con maggior Chia o compoſizione dell‘ Acciaio , nel che principal
rezza dimoſtra altrove (Nach-focali“. ) che tutti_ mente conſiſte la cognizione del temperamento di
i corpi duri coſtano di ſoſianza terreſire, onde eſ eſſo , il che non ſapendoſi precedentemente. vie
ſendo l’Acciajo corpo duriſſimo, ſe ne trae neceſ- ~ ne a renderſi impoſſibile lo fiabilire alcuna ac
ſaria conſeguenza, che ſia moſto terreſtre, e ſuſſe certata concluſione per unire le deſcritte diffefl
guentementc idic’egli) freddo , e ſecco, e ne porta renze e
la ragione così . Nella compoſizione dell‘ Acciaio, DiCÌamo adunque , che per dottrina d’Ippocraä
a tutti gli altri Elementi predomina la Terra , la to tutte le coſe , e ſin anche l’llomo ſono compo—
quale è di temperamento freddo, e ſecco; ne ſegue ſti da i quattro primi Corpi 1 came s’è detto al
dunque,che l’Acciajo abbia l’iſieſſo temperamen trattato della annc‘ eſſenza . A queſto Aſììoma ſi
to , che hanno i ſuoi miſcenti ; e che ciò_ ſia Vero, dichiarano d’ aderire , ſpecialmente Arr'ſtatile ,
:ſi pruova l’antecedente in queſla forma. l’Acciajo e Galeno, con tutta la moltitudine de'loro ſegua
ſupera -in denſità, egraveZZa tutti tr`e gli altri ci . benche circa l’Acciajo pare , che lo ſteſſo Ari..
2 Elementi , dunque non può naſcere da eſſi trè flotíle (De Elementi:. De Calo.) non voglia in eſſo
Elementi , perche è chiaro 9 che Nemo dat , quad riconoſcere l’ingreſſo di tutti gli Elementi,accen .---ñ_,.ó-ñ— -.,gsça-

non habe-t: Biſogna dunque dire) che dalla Terra, nando, che tanto eſſo Acciaio , quanto ogn’ altro
come denſiſíima , e graviſſima venga partorito il metallo ſia un vapore congelato nelle viſcere
temperamento freddo , e ſecco dell’Acciaio , e ciò della Terra, e però ſi liqueſaccia nel fuoco, addu
_vien confirmato anche dalla continua eſperienza eendone l’Aſiìoma, Wie líqaeſcunr a calido, ‘can
delle facoltà dell’Acciajo in fermare i fluſſi bilio ere/'rumt èſrigirſo,ó* è contra. E Demon-ito ſcor
ſi , al che io aggiungo, che per detto di Momo-der datoſi degli Aromi volle , che iMetalli coſiaſſero
(In Dialogo deferro) e di quaſi tuttii Medici, d’una certa calce , eliſcivio . Gli Aſirologi poi
l’acqua, dove ſia eſlinto l’Acciaio infocatmbevu. laſciando gli Agenti univoci, e particolari, diſſe
ta,eſtingue la ſete, mitiga gli ardori eſiivi, e raf ro,che il Cielo era la cauſa de iMetalli, ma però
frena la putredine.- Chi dunque crederàiche que che ciaſcuno Pianeta produceſſe il ſuo Metallo
ſii effetti poſſano derivare da altra cauſa, che dal particolared’latonc ripoſo la cauſa eſſer la Terra
la freddezza , e ſeccità dell Acciaio .9 Si può dun.. non eſcludendone però il Cielo a onde moſira di
que dire , che rimanga ben fondata l’opinione di ſeguitare ,in queſio parere, Trimegiſio 9 il quale
auezü- 21.:@ renaoaa l’Asc,i?i° per Freno_- e …ſecre .inſegnèxchs .u Ciao exe .il MF"l‘I‘? ‘3 M"
… ,. _ [B
l

ha .Teano FKM/(MEME DEL' D’onzt-:L‘rxrr


Urede iMetalli , come ſi dirà più diffuſamente Diremo Noi dunque, che l’AcCía'ío ſcalda J e raf-'z
al capo dell’ Oro . S’inſeriſce perciò dalle ſudette freddi, ma non già, che ſia caldo `, o freddo . Pare
opinioni, che gli Autori de gli Elementi, riguar a me , che in queſto modo reſiino ottimamente
dano la cauſa proſſimazche li compone, ma gli al-ñ conciliare le due ſentenze, che parevano tra di lo:
tri poi la remota, ed efficiente . ro cosi diſcordanti . .
Gaber ſeguitato da Raimondo Lulh’o , A-uíeen Ma chi non appagandoſi di tali ragioni vorrai
'mr , ed altri Chimici antichi , eſcluſe le ſudette filoſoſarc , dicendo , che o coſtino i Miſti de i trè
opinioni,come non vere, volendo eſſo, che la ma Principii, o degli Elementi, ſempre la loro deno
teria proſſima de i Metalli ſia il Mercurio , ed il minazione ſi ha da pigliare dal predominante
Solſo, ſeguitarono i ſudetti il parere di Gaber-,per Elemento , il quale ſi conoſce dall‘azione . Si dirà
che ſciogliendo eflì corpi metallici, non trovaro dunque, che l’ACCiajo ſcaldi, o raffreddi ſecondo
no altro nell’ultime loro parti, che Solſo , e Mer l’ecçcſſo , ed opere del Principio freddo , o caldo,
curio, perche ſi ha per aſſioma certo, che il cor o dalquale ſi deve oſſervare l’azione del contrario.
ÎMiſto ſ1 riſolve in quello , che lo compone ;reiia Wlia oppoſizione tuttavia non può adombrare
perciò chiaramente provato, che l’Acciaío,e tutti la chiarezza del diſcorſo , e perciò Francamente ſi
i Metalli ſiano compoſti di Solſo , e Mercurio. riſponde,che quei principii non communicano le
Quefia ſentenza però ſi mantenne dal tem o d’A azioni ſrà loro , e che non hanno le prime qualità
antenna ſino a Teqfi-flſto Par-ncelfiz , il quale ſu in energia ,ma ſolamente in virtùr- come altrove
cendo poi più eſatta Anatomia dei corpi Miſìi , ſi è detto. 0 pure ſi riſponderà,c forſe meglio, coñ`
vi trovò un’altro principio , che per la ſimilitu. me tengono altri più ſenſati,che la proprietà dell."
dine,o più toſio per l’Eſlenza chiamò Sale,la qual’ Acciajo ſia di corroborare le viſcere,ed unire il cad:
oſſervazione eſſendoſi ſperimentata ſino ad oggi lore innato, e che per queſta cauſa ſortificandoſi la
giorno, n’è rimedio in piedi , appreſſo a iChimi Natura ,faccia tutte le ſue operazioni,lecondo la ne!
ci, il numero Ternario de i Principii , come ſi è ceſfità del Corpo,cacciando fuori il ſOVerchio,e ri
moſlrato in più luoghi' di queſto Teatro, ſiche tenendo il neceſſario, attenuando gl’ umori crafii,
chiaramente ſi ſcorge coſtare l’Acciajo di Sale , ed ingroſſando i ſottili,correggendo gl’ecceſfi delle
Solſo, e Mercurio - Stante queſta indubitabile de, qualitàeffetti,
negl’ umori, e finalmente operando
buoni li quali,benche alle volte pajanoaltri
cö.v
terminazione ſarà facile il togliere 1a diſcordia
`tra gli accennati Autori intorno alle qualità dell’ trarj,tuttavolta non ſono tali,perche naſcono,non
'Acciaio, mentre ſenza contraſto, s’aſſeriſce, che il dall’Acciajo, ma dalla natura roborata da eſſo,ve-`
Solſo, ed il Sale abbiano virtù di ſcaldare,ed eſic. rificandoſi in ciò il detto del grande Ippocrate:
care,il Mercurio di raffreddare,ed umettare,ben Natura eſt moráorm” Mrdieatrix. Che perciò hò
che quefla ſeconda virtù reſti ſopraſatta dalla ſec. ioſbenche in materia da queſta differente)piü vol—
cità degli altri due . Mentre dunque l’Acciajo è te oſſervato , che dandoſi il Magiſterio di Coralli
compoſto di queíii trè principii , le ſue operazio ad una Donna, che abbia imeſtrui troppo abbon-~
ni, in conſeguenza produrranno indubitatamcnte danti, li- reprime , ſiccome all’ incontro ad un’ al-Ì
eſſerti contrarii, e benche alle volte d’ eſſi trè non tra , che l’ abbia affatto ſoppreſſi , li provoca:
ne appariſca ſe non un ſolo , ciò ſegue , perche il Per confirmare queſta Dottrina fà molto a propo
contrario non ha oggetto proporzionato , dove ſito quel , che dell’ acque calibeate ſcriſſe Andrea
faccia sëſibili l’opere ſue,ſi come ſi moſtra poi ne Britti“ (104'- tit-l il quale cercando, Come l’ acque
imali, dove ſia biſogno di rinfreſcare , e di apri. ſerrato aprono l’ oſtruzzioni diſſe -. Non quia grafl
re, che perciò negli affetti Ipocondriaci l’Acciajo ver From/dalai” nàm ſic, ò‘ plumbm , ac ”mf-2,‘
fà prontamente l’uno › el'altro effetto . Diremo carte-neque aperire-”Led apportí‘rdone la vera cauſa
adunque, che il fondamento dell" accordo di que ſoggiunge :Verò magi-ſjímile fit, ”ſapiente-t te;
ſ’ca lite conſiſle nell’ ammettere i tre Principii , o ſtflntrtr,fërratar zig/”1: , cùm contrarie': Prddita
non gli Elementi, ed in quanto alla confirmazio.. [in: qualitatilaur, ”Pt-rire ex accidenti m'mírùm,
ne , che ſe ne cava dagli effetti , ſi verrà a conCe~ gaia exiecando jmmnt,ae villa; dem-:do oífleris,
dere per variffimo , eſſere l’Acciajo rinfreſcativo, innanzi-”que calca-em :mirando faeilè,grrod ”liguri
gli excumrntidígcrunt. Dalle quali poſizioni re-ì
per riſpetto della parte Mercuriale; ma all’incon
tro non ſi potrà negare,_che in riguardo della para ſia eſcluſa l’altra ſua aſſerzione, che l’acque ſerra:
te Solfurea, e Salina non abbia virtù apritiva, ed te aprano {Mia igm tenuantur .
oſiccativa,come vuole Avira-nm, e però non vuol Che poi l’acqua calibeata eſtingua la ſete,oltri`
concedere a Ger-’eno , che l’AcciaíO raffreddi a così le ragioni addette di ſopra , ſecondo il ſentimcnto
Galeno non vuol ſar buono ad Amici-mm s che il di Aíoalflrdehe di quaſi tutti i Medici, vi è quell”
medeſimo Acciaio ſcaldi ~ Aggiungo per "7388M" che ne apporta Libaoio (Syntagm are. cbym.) die
dilucidazione deldìſcorſo, che errano quei cali, cendo: N0! fi'ímm a quod reſolutiorre ali-pm Per.
che miſurano li gradi delle qualità nella cauſa, ignerfaóîa i” {ig/”im ingradiuntur ſpirit”: ;titre-ñ;
e non negli effetti-,predicando ne i Semplici quel fi,ó" ”frumento/;quorum eſi penetrare, dere-?geni
le qualità, che effettivamente in eſii non ſono; attenuare, aperire 5 nnturam mi exerrendumſtij
:non eſſendo in loro, chela ſola virtù di produrle, mlt/tm” canſümò’rhmirmreflolrorareque tandem
ed in ciò non ci dobbiamo allontanare dallo ſiile idgueſit eò feliciùr, 7]!íaſPírituoſa,É“ non carfa—
di Diofcoride, il quale coſtuma di riferire , che il rea flrbſtantía ti'flnrfertur in liquorem . Q2539‘?
tal ſemplice ſcalda, quell’altro rinfreſca, riguar ſpiriti nitroſize vitriolati, ſi come ſono aCÌdÌÎCOS-Ì;
dando egli ſolamente lfoperazioni, e non le cauſe: [Quo efficaciflimi in, eſtinguere ië ſete, dunpuî11°
` I!
PA‘RTE 'P,R I M A"; Ig"
ſara ‘meraviglmche l’acqua calibeata,altrata dalli pre con 1’ acqua la ſeparazione delle parti ſottili:
ſpiriti acidi . che li ſono fiaticommunicati dall’ laſcia poi raſſettare l‘acque , le quali verſa fuori
'Acciaio, inſocato , eſtingua la ſete, e che inibiſca del vaſe per decantazione , raccogliendo nel ſong
1a putredine, e la malignità. do il Croco di Marte ſottiliſiimo.
Che poi anche nel ferro ſiano queſti ſpiriti aci-` Weſt’altro modo è del Tirocinio . Meſchia due
di è chiaro,perche i ſuoi principi nö ſono raffina libre di limatura di ſerre, cori trè libre di ſale co
ti dalla natura , ed il Solſo, ed il Sale, che compo mune preparato , facendolo poi riverberare in.
gono il Ferro,contengono
triolmcome in ſe grannell’
ho più volte oſſervato parte di Viil pignatta nuova , per ſpazio d’ ore 24. Polverizza
veliraere
poi la maſſa , e la diſſolve nell’ acqua calda , la
ſale dall’ìſteſſo ſerro,che al colore,ed al ſapore rap ſciando riſedere ſempre il ferro , e decantan
preſenta al vivo il Vitriolo ordinarimil quale po do l’acqua,lo lava poi finche ſia dolce. Doppo ſec
g’co varia dal Solſ0.e dal Sale minerale . cato lo fà di nuovo riverberare per otto , o dieci
annto alle molte preparazioni dell’ Acciaio, giorni 9 finche ſi converte in Croco rubicondifii—
'che ſono in uſo , deſcriveremo quì prima i modi mo,ſimile a i fiori del Croco vegetabile . lo ſon.
comuni , e ſuſſeguentemente quelli dei Chimici, ſolito ſarlo così . Piglia quella rubigine, che ſuole
che ſonoil Croco di Marte. Eſſenza dell’ ifleſſo, ſiate attaccata alle anchore di ſerro , che uſano
Pioridiquor Potabile, ed altro . le Navi, polverizzala, e falla riverberare per otto
B prima diciamo del modo commune,che tene giorniaſinche ſi converte in Croco rubicondiſſimop
vano gli Antichi in preparare queſto Metallo , per queſt’ Operazione è ſemplice , onde ſi giudica piu
ſoddisfare a chi piaceſſe valerſene nelle occaſioni. perſetta,così anche piace a Pietra l’orario › (P745'
Piglia limatura d’AccínjamVero le ſue ſquame, Cho-miao”: obſtr. Hrpatir.) ed a Gio: Artmanno»
ſeparandone tutte le brutture,e lavandolo ottima il quale inſegna anche la ſeguente preparazione,
mente con acqua chiara , ſempre ſregnndo con le Piglia egli le lamine dell’ Acciajo,e le fà batte-—
mani,e mutande l'acqua finche eſce chiaraze dop re inſocate ſopra l’ incudine de‘Ferrari ( ben po— ‘
po che ſarà bene aſciugato , ponilo nell’aceto ſor lira j e fà raccogliere le ſcorie , che cadono a men
ciffimo , che lo ſopravvanzi due dita , e laſcialo tre ſi batte, replicando tante volte finche ſia tutto
Rare casi in vaſe di terra Vetriato , o pure di ve in ſccrie , quali fà macinare in polvere ſottiliſſr
çro , per trenta giorni continui, poi cavalo fuori, ma, il che ſuccede con ſaciltà- Per eſſere quelle te
ç macinalo ſottile, e quando è ſecco, riponilo. nui. e ſrangibiliſflme . WHO è l’Acciajo prepa
Altro modo , I’ Acciaja già lavato , e purgato rato ſemplice,ed è facile che ſi può anche riverbc- .
h’inſoca, ſinche ſia vicino alla ſuſione . all’hora s’ rare1 e ridurre in Croco perfetto. a
efiingue in aerto ſortiffimo,replicando così quat Il Craro di Marte Ejlrnzíale ſi fà così. Eſtingui
tro volte, ed arendolo poi macinato, ſi ripone ben in ugual porzione d‘Acetme Vino le lamine dell’
_ſecco . , Acciaio, ben’inſocate, e ciò replicarai tante volte,
.ln altra maniera . Piglia un pezzo al’ Arci-:ja finchei licori ſiano arroſſiti 1 doppo ſi colano 1 Pci'
Puriſſzmo (cheſi conoſce ſpezzandoſi , ed appare ſepararne le ſcobe,che ſorſe averebbono potuto ca.
nella rottura aſſai bianco, ed ingranato) inſocalo 'dervi dentro-ſi coagula peiáinche rimane nel ſon
finche ſia candente (qui però ſono neceſſari i do del vaſe la polvere ſecca del Croco,quale river
Mantici de’ Ferrari) all‘hora accoſiarai la punta berarai in crocciuolo .
dell’ Acciaio ad un pezzo di Solſo , e veder-ai ſu Oſhaſdo Cral/ia fà l' Eſſi-”za del Croce di Mar;
bito liqueſarſi l’Acciajo,cadendo in granelli ſtan n in quello modo . Figlia ſcoria di ferro ceruleao
gibili nel vaſe,che di ſotto haverai apparecchiato . ch‘ è quella , che gittano i Ferrari , ne ſai polvere
pieno di Aceto,o di Acqua freddannſuoca poi quel_ ſottile , la quale ſa digerire, dentro un vaſe di
,1’ Acciaio, che non ſi è ſquagliatouipetendomome Vetro I Con aceto diſhllaro, laſciandolo così in.
ſi è detto, finche tutto ſia riloluto in granelli, av calore mediocre per quattordici giorni a che così
,venendo però di mutar ſpeſſo l’acqua, oaceto, ac ſi tinge l’Aceto in colore roſſo , quale gli comu
ciò ſi mantengano freddi, perche eſſendo aſſai cal nica la ſcoria . Feltra lLAceto, ſaCendolo poi eva
di , l’ Acciaio ,che cade in granelli non ſaria cori porare in Bagno Maria , e rimane nel fondo del
frangibile . Raccogli pci quelli granelli, ſeparan Vaſe una materia roſſa ì quale diſſolve in acqua
rloii dal Solfo, che ſarà meſchiato, e lavali ottima píovanaç ed evapora , replicando così trè , o quat
mente, per levargli l‘odore dei Solſo; macinali poi tro volte , acciò li ſpiriti dell’Accto ſi diſperdanO
ſottilmente ſopra una pietra di perfido, e riponilo Si può (prima, che ſi venga alla dolcificazione)
ben ſeccato . ll Settala(Lib-2.mut-Medic.) lo ma calcinare alquanto in un vaſe di terra nuovo, vol
pera poi nell‘aceto acerrimo,e Così dice eſſere ottiq tando ſempre la materia ,acciò l’ Aceto eſali inſie
mainente preparato . me con li ſpiriti , che rimangono dentro la polve
Queſta polvere riverberandoſi per ſei,o ott’ore, re del Cr0co . Doppo queſt’ operazione ſi può più
_fi converte in Craco di Marte volgare. facilmente dolcificare con l’acqua piovanada qua
Albumfi lo preparain queſto modo . Pone ad le i0 lodarei più ſe foſſe diſtillata . Meſſo Croco
inſuocare ſopra le piaſh-e di ferro la limatura dell’ mettendoſi ſopra un marmo dentro una cantina,
Acciaio, finche divenga roſſa, e poi la fà macinare, ſiriſolve parte d’ eſſo Croco in aglio, il quale
di cöt-inuo,dentro un martaro di ſerro,e ciò repli vale a molti morbi , come in fine della prepara
_cadue volte,ed ogni volta la lava con l’ acqua per zion e del Croco di Marte Eſſenzificato del Bagni.
ſeparar la parte ſottile , che ſopranata con eſſa, e ”o ſi notarà . Altri nel ſare il Greco di Marte ri..
poi la rimanente pone a_ riverbero,e replica ſem verberano le lamine del ſerio col Soiſo a E Tartaro
‘ P01:
_,_—.-.

_.-
I
34 TLATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI.`
Polverizrati, raccogliendo poi il Croco, che da eſſe cötinenza dell’orina , e Gonor rea. Giovano gra n:
lamine lr eleva. y demente all‘ ldropiſia, ptrche hanno gran forzadi
V`1 è chi ſolve nell’ orina de’ putti(ſeparata dal eſiccare , e Corroborare , e ſi dà in queſto male con
ſuo ſedimento) trè manipoli di Sale comune pol Zucchero Roſato, o ”cognato-ſemplice , facendo
verizato la cuocono , e poi ſpuma…) , e la colano, gli a ſorma di Belo; ii'piglia anche con licori ap.
e poi ſolvono in eſſa Vitriolo,Sal Alcali oncie trèa propri-ari , o con eſtratti ſpecifici , come ſar ebbe ‘a,
e di nuovo la fanno cuocere , e ſpumare cuocendo direil Magiſlero di radici di Tormentilla,e ſi be
poi nella colatura l’Aciajo limato, finche ogni co ve mattina” ſera, come vuole il Begm’no a che an..
la ſi riduca a ſeccitì ſ1 fà polvere' della maſſa , ſa che li dà nel decocto de i grani di Ginepro.La Do;
Cendola poi river berare, con vehcmentifiìmo ſuo ſeè da grani dieci a venti › e dell’ oglio da diecea_
co dentro un vaſe di ferro , muovendolo di con quindeci gocciole
tinuo . Altri preparano un’ altro Croco di Marte in
Angelo Sala uſa un’altro modo nel ſuo (raro di quefla mariiera,pongono dentro una cocchiara con
Marte Eſſenzificato , ed è tale a piglia quatcr’oncie cava di Ferro nuovo , parti uguali di oglio di ſolſo.
vdi lamine di ferro purgare . ele pone dentro un’ ed Acquavita , facendoli poi evaporare con lento
crinale di vetro , accommodato con l’arena,c0me fuoco, laſciandolo così per pochi giorni ;e doppo
ſe fleſſe in punto di diſtillare ,ſopra di cſſe lam-'ne quello ſpazio di tempo, da dentro il cocchiaro tac-j
di ferro gitta due , o trè0nc1e d’ acqua ſorte co cogliono il Croco in forma di ſottiliſſima polvere,
mune,e cuopre ſubito l’orinale col cappello di ve quale ſi ha da ſerbare in ben’ otturara , altrimente
tro , e come vede che rilìcdono li ſpiriti dell‘acqua l'Aria la vaſe fà riſolvere in licore. _
forte (che s’ erano ſollevati per Lr ſorte ſubollizio— Dr queſto Croco ſi pigliano alquanti grani in
ne , fatta ſenza fuoco) all’ora aggiunge altrettanta brodo di pollo. o altro conveniente licore, perche
acqua ſorte , ripetendo così tante volte , finche ve è vero riſlorativo d:l fegato liberando da molti
ne abbia poſto oncie ſedici, e ciò fà, perche ponen mali , che procedono da eſſo.
dola tutta in una volta , ſarebbe tanta violenza, Si fi“ del Croco di Marte il Ferro potabile inſö#
che ſi ſpezzarebbe il vaſe,benche foſſe mofto ſodo. dendo , e digerendo eſso Croco in aceto dillillato.
Ciò ſatto,il ferro ſi trov- riſoluto , ed all’ora fà di Si diflilla poi l’aceto in 'Bagno Maria,finche rima
. ſtíllare nell’iſteſs’ aren-Î, cö fuoco piacevole-;e l'ac ne nel fondo del vaſe di vetro la polvere ſeccamel
qua,che n’eſce torna a Fonere di nuovo uell’orina la quale ſi pone di nuovo altro aceto diſtilla to , ç
le ſopra le ſeccie, erípece la diſiillazione, con fuoco ſi digeriſce,come s’ è fatto prima,nel ponerl o a di
leggrero nel principioraugumen tandolo nella fine flillare ſi vedrà nella ſuperficie del vaſerche cötiez
Ez.-an. -
gagliardamëceaaccib eſca tutta la copia delli ſpiriti ne il Croco di Marte , una materia Oleaginoſaçla
dell’acqua force’ e ciò ſacëdo,adopera vaſi di buon quale reiterandoſi ſpeſſo l’ operazione 1 riſorge in
vettore ben lot-ti ; raffreddatomhe ſia il vaſe, cava maggior quantità. Parati-[ſo in luogo dell’aceto pi
fuori dal fondo il Ferro, che è di color roſſo,e fà ri glia l‘acqua dell’AlumeLLLì è da notaremhe men
verberare in vaſe di terra nuovo per ore 40. ma tr: [ì diſtilla, non ſi faccia molto craſſa la materia
queſtofpcr maggior tua cömidicäzpotrai farlo nel-' del födo delvaſeyperche ſi veneria a diſperdere l’o
la fornacc,mentre diſtilli l’oglio del Vitriolſhe c0 leoſitſie ciò ſegue ſpecialmenteqnando ſi ripete la
"t-_
sì averai la polvere del Croco di Marte EffenZifi di‘ſtillazione. L‘iſteſſo I’arace/ a l’ uſa nelle ulcere,
cato in color roſſoa come Corallo . lo chiama Oglio- Balſamo, o Reſina di Ferro. Va
Gio: Beguinofln Tyroc.bemícola queſto medeſi le anche a gli effetti del fegato, uiilza, ed inteſtinip
mo Croco Eſſenzificaro vi gitta ſopra Acquavita come anche all’ ldropiſia . - -
ſenza fiemma a e cuopre il vaſe con cappello cieco, Il Vetriolo o Sale di Ferro,che anche Cré/I-rl/o di
facendo poi digerire, finche l’Acquavita appariſca ſli-rrteè chiamarmi] fà così. Piglia Acqua comune
roſſa, all’ora la ſepara , ed aggiunge ſopra il Croco circa due libre , oglio di Solſo Fatto per campana
nuova acqua , e fà digerire nell’ iſteſſa maniera: oncie ſei, meſchia in lìeme,ed in queſta acqua fatti
e tinta,che ſarà, la decanta : llniſce poi tutta eſsa acida.poni lamine di ſeri-me ſubito Vederaì bollire
Acquavica,dandole tempo di ſare la relìdenzm e la l’acqua da ſe ſteſſa ſenza ſuoco,laſcia (lare Così per
parte chiara n diſtillare finche nel ſondo rima 24.0re,poi decanta la parte chiara,e ſeltrala(il che
neuna marci-ia in forma d’ oglio - però non ſi può ſare, ſe non è calda) falla poi eva
Pietro Fabro (Pjrorec. Spagir. [fà l’ oglîo di porare in vaſe di vetro netto , finche appare ſopra
Ferro ne“'iſteſso modo; ma gli dà Pi“ fuoco, acciò d’eſſa una ſcorza; all’ora poni l’acqua ſudetta a raſ-~
la mareria dal fondo del vaſe(che appare com’oglio) freddare in cantina per qualche ora , e trovarai 3t
aſcenda per lambicco,e gli dà titolo di 08110’ bal torno il vaſe li pezzi di Vetriolo , oSale in forma
ſamo, ed EſsenZi. L’adopera utilmente nell’ ulcere di Criſtallo; cuoci l‘acqua di nuovo,come lì è det-
nuove, e vecchie, ed anche nella Gonorreaa dando to , che così Facendo ,tutta ſi convertirà in Sal-3,0
ne uno ſcrupolo con acqua d‘Acecoſella, ſ—Ortulaca, Vetriolo . Turqrm‘o in cambio dell’ oglio 'lì SolſQ
o di Limoni . Eflernamente l’ applica caldo con (che io hò eſperimento) uſa lo ſpirito di Vitrioloo
bombace . in tanta quantità,finche meſchiandolo con l’acqua
Tanto il Croco di Marte-,quanto il ſuo Ogli” Va commune. ſi renda competentemente acida, nella,
gliono nella Diſenteria-ProlÎUVÌO de’meſtruirfluſso quale pone a corrodere li' frammenti del ferro e dl
di ſangue,e Diarrea: Fermano anche il ſangue nel cendo,che in queſtomodo ſi convertono,quaſi cut*:
le ſerite,ſanano conglutinando le vene rotte,tanto ti , in Vitriolo. ›
inter nefluanto eſternez'ſoxlo anche [gd-ati per ljin: Army-nno pigliare di guelji Criſtalli duî’ o
Ue
PAR‘TE ‘PRlMA. 99
tre grani meſchiaci con un poco di fiore di Belgioi Coriandro preparato meza oncia per uno a Si am;
no 9 o con ſciroppi Pettorali . e dice, che lione me maccano , es’ inſondono nella quantità del Vino
dicina ſpecifica nell' Aſma 9 del che io ne ho con preſcritto , nel quale vi ſi mette un’ oncia di foglie
tinua eſperienza 9 e ciò non deve apporta: maravi di Siena orientale ammaccata, ſemi di Aniſi dram
glia , perche Ippocrate in ſimil Calo vi uſa le me due 9 cime di Aſſenzo Pontico un manipolo . Se
lquame del Rame. Per detto del medeſimo Ar: ne fà il Vino come i lopra; mà chi foſſe (lirico di
”mmo quelli Crillalli ſonoſp ecifico llterino 9 ap corpo vi potrà aggiungere più foglie di Siena9 per
provandogli per valevoli ad eſiccare l’ acquolità che i medicamenti ſolutivi aggiunti con l’ Acciaio
della Matrice , e nei diſordinati fluffi del Meſtruo, lo rendono più ſicuro nelle ſue operazioni . Angelo
nei quali ſi pigliano per un meſe continuo , cioè Sala loda per più eccellente il ſuo Vino Marziale 9
pigliando una parte d’ elli Crillalli 9 e due di Zuc come diremo al ſuo proprio Capo .
chero bianchillìmo , bevondoſi Con acqua appro Si dà anche l' Acciaio in ſollanza 9 nel che fare
priata 9 come farà quella di Meliſſa 9 avanti che ſi alcuni amano di dar quella ſemplice limatura dell’
vada a dormire . Di queſti medeſimi Crillalli con Acciaio Crudo ſenz'altra alterazione; la doſe, per le
Zucchero ſe ne poſſono fare tabelle 9 meſchiandovi perſone deboliè mera dramma, e per li corpi robu
il Magiſterio di Coralli, e doppo mangiati, bere ac lii una intiera , ma ſempre la meſchiano con qual— Il
qua , ovino di Matricaria., ed Artemiſia . Sono che conſerva Cordiale, io ſoglio darlo con qualche 1';

meditamento ſpecifico nella lirangolazione dell’ conſerva ſolutiva, facendovi bere appreſſo un poco
Utero 9 continuando il modo detto per due 9 o trè di vino , o di brodo con aggiungervi un poco di
ſino a ſei ſettimane , ſe però così richiede il biſo Cannella, Noci moſcate 9 o Pepe 9 come vuole Zac
gno 9 cioè quando non ceſſaſſe il male . chia . L’ uſo di dare l’ Acciaio in queſto modo9con
Se quelli Criſtalli ſaranno diſtiilati nell’ illeſſo i n edicamenti ſolutivimon ricerca molto eſercizio,
modo , che lì fà il Vetriolo 9 ne caverai un* oglio anzi poco 9 A ſuo luogo poi ſi dirà , come ſe ne fac
buono a molte coſe , ſecondo che dice Terfraſto l’a cia Elettuario . i -.z-. ñ.—.ñóñ‘
race/flaſhihde Vita lang”, ó* da Tartaro) chiaman
dolo egli Aceto/”um Eſurinum . E Pot-*rio vuole, che AGGIUNTA.
queſto lìa i‘l vero Marte potabile 9 atteſtandolo per
medicamento unico in ſollevare il ventricolo de Acciaio Fatal-Hr del Screw/:07'720 Grim Duca
bilitàto. di Toſcana.
Si trova nelle Ricette Flor Andernari 9 il quale
non èaltro 9 che un Croco di Marte 9 che ſi là po I) lglia di cttîmoAccíajo limato libre quart ro,e
nendo le bacchette di ferro per lungo tempo nel li pone in vale di terra di ſalda tenuta , e ben
fuoco di riverbero9 raccogliendo di continuo i fic Coperto li laſcia per cinque giorni nella fornace di
ri , che s‘ elevano , altrimente non raccoglienoon riverbero 9 o de’ vaſari 9 o pure nelle calcaje della
ſubito ſi perderiano9o diverrebbono ſoverchiamen ’calce , finche ſi fonda 9 e diVenga poi duro , e roſ
te negri. ſo.Si pella poi ſottilmente , e ſi pone iu vaſe di ve.
ln oltre vi ſono altri modi di adoperare l’Acciajo tro 9 ſopra infondeiidosi d‘ aceto diſlillato , che l’
ſemplicementeze queſti vè’gono approvati dall'A” avanzi ſopra quattro dita traverſe 9 lì laſcia in Ba
manna , dicendo :Simpliciarer oerà quàfuerinflee gno Maria per ore ventiquattro 9 finche l’aceto ap
m-líorcnfimplicitate ipſa naturagaude‘i . QLLello pariſca colorato, all’ ora lì decanta l' aceto , e ſi lo
modo ‘e ſtato praticato da Paolo Zambia Medico prainfunde del nuovo aceto dillillatoſſipetendo ta
Romano cruditilſimo 9 il quale racconta alcuna le operazione ſino a tanto 9 che l’aceto più non ſi
lſtorie di moltl9che ſi ſono curati da mali quaſi in coloriſca . Piglia poi tutti elſi aceti 9 ed uniſci allie
curabiii cel ſemplice uſo dell’ Acciaio, il modo di me. quali feltraiahponendo la parte chiara ad eva
uſarlo è tale . Si piglia limarura di Acciaio buono porare in vaſe di vetro con fuoco piacevole, in mo
oncie quattro, Garofali meza oncia, o pure in luo do che n‘ eſali almeno la terza parte .
go d’ eli-i tanto peſo di Noce moſcata , facendo liare La doſe è di una ſino à due dramme pigliandolo
ogni Coſa in infuſione per trè giorni dentro quattro con vino 9 o brodo , per lo ſpazio di trenta , o qua
libre di Viuo bianco potente 9 maneggiarai il vaſe ranta giorni .
più volte il giorno9doppo ſi cola per panno liretto, Si può rendere dolce con zucchero 9 o con Giu
e ſe ne beve cinque 9 o ſei oncie per volta z mi chi, lebbe di ſcorze di Cedro 9 di Pomi dolci 9 o pure,
non beveſſe Vin0,o pure reſtaſſe offeſo dal vino ga Gemmato, ſecondo il gullo 9 e commodità de’ pa
gliardo 9 come ſuole avvenire ad alcune Donne9 in zienti . @Lelio conviene a chiè debole 9 e che non
quelli caſi ſi può temperare con due parti di vino, può ſare l’ eſercizio, che richiede l‘Accíajo in altra
ed una parte d’ acqua diſtillara di Capelveneren di forma preparato, operando l’ iſteſſt effetti 9 mà con
Ceterach9Scabioſ-a, Agriinonia, Meliſſa, Artemiſia, maggior energia .
o pure finalmente di B-:ttonica 9 avvertendo però
di ſervirlì di una d’ elſe 9 e farvi ſtare l' Acciaio in Agari'co9 com: fi prepara .
inſuſione nell' illelſa maniera . Non mancano di
quelli 9 che aggiungono a que-lio vino diVerſe coſe9 L’ Agariro preparato hà poca, o nulla differenza
in riguardodi quella parteiche più patiſce in quel con l’Agarico Traciſcata, o Trou’ſa‘ di Agu—
male, dove lì dà l’ Acciaio 9 come hà ſperimentato rico . il Mercurial! mollra quella Varietà tra efii
l’iſieli‘o Zacrkímcìoè Acciaio preparato oncie quat mentre ſcrive : Trocbiſci' de /garicoſiünl ex Aga
tro, o ſia limaço ſimilmente così crudo 9 Cannella, rr‘c'o
ſi teamflimì
’ trito,Dſale Gemma
l 9 É* 5.7“!”tufo
AC“.
l
'36 TEATRO FARMACEUT.DEL DONZELLIQ
'teſo : Agarr‘cm mi”: Trocbifeamr , ft exdgarieo ad accelerare la purgazione , per ia facoltà aſterſiva
toto-r ó‘ macerata i” piume-”i írffrchm fit Zingiber. d’eſſo Sal Gemma . * '
-Mà Pietro ſaflella chiama Trociſci d’ Agarico a ed ClaudiuoflDe ing”. ad iryir. 1.2. c.r r.) dice, che
Agarico Trociſcato, queflo ſecondo modo, che dice ſempre che viene ordinato l'Agarico 1 ſi debba pi;
Mercurial:: e ciò ſà con ragione, per-che l’ Agarico gliare preparatozſorſi che così ſia più vigoroſo nel,
inſuſo nel Vino riceve più preſſo .la forma di Tro la ſua operazione , e perciò alcuni Medici pratici
cìſco, che perciò vien detto Trociſcaco; mà il pri aggiungono all’Agarico il Gengevo, il quale per la
mo modo , che riceve Io ſciroppo , o l‘ oflimele ſi cenuità ſua, ſi: penetrare, e’ con la ſua ſacoltà inci
conſerva ordinariamenre in maſſa , ed è l'Agarico ſiva aiuta a cacciare la pituita craſſa , e viſcoſa, ſi
preparato, benche conſuſamente ſi chiami Agarico che non è neceſſario nella pituita tenue,o pure per
,Trociſcato . Meſue pone diverſi modi di preparare che l’Agaricoſcome dicono)ſia vomitivo,e flatuoſo,e_
l’Agarico,cioè con l’OHîmele Scillitico,con l’acqua perciò abbiabiſogno dei Gengevo per correttivo z
mulſa, Sal Gemma, Siero di latte, ſemi di Dauco, e onde Auger-i0 Ferrario (Caſtigatdifezlic. c.de Agrico
ſimilLNon ſono pero eſſi modi tutti di ſua mente . Trom'b. ) Vomitorium ipſum , ó** finta/entri”: , ”e
îDice egli eſſer più vigoroſo quello r c‘ne ſi fà me proprerea cafligatione rage”: . in qua adhilenda
_ſcliiando con l’Agarico polverizzato, la terza parte erraut o qui' per Zingiberir .additionem 'nomi-‘um
di Sal Gemmazwmponendone Trociſci con l'Ofiì prabiáeri put-1m. Nm” adſtflmlentiam cnſtigan
mele . dum ia] quidem Prada-fl? poteri: z m1 ori: *ventricu
Pone i’iflcſſo Meſi”, ſotto nome di Ger/mo (ben lr' adſtriéîionem r É" confirmationem ,Plane nihil .
'ciÎe in eſſo non ſl trovi) queſi'aitro modo . Agarico A ire con tutto ciò piace d‘adoprare l’Agarico
polverizzato , e Vino dell’inſuſione del Gengevo: ſenz‘alcuna preparazione 9 impercioche in qualſi
ſe ne' formano Trociſci: ma non ſcrive la doſe di vog’ia rrodo , che ſi prepari , ſempre viene a per.
prepararli : ondei più dotti dichiarano così . Aga dere di virtù : oltre che Meſi” dice , che l’Agarico
tico polverizzato oncie quattro, s’imbevera col fà poco nocumento , e Per conſeguenza, non ricer
wine, doveſia Raro inſuſo il Gengevo , il qual Vi ca molta correzione : aggiungendo di più, che l’AÎ
no ſi rà, pigliando di Vino Malvatico, o Greco ot garim del quale parla Meſtre è d’una ſorte , la qua
to oncie , ad altri piace una libra, Gengevo oncia ie ſi portava di damatra r luogo , che lo prodch
meza, airri ne vogliono oncie due ì queſto ammac aſſai vigoroſo , e con tutto ciò d-C’egli eſſere poco
cato ſottiletto , ſi macera nei Vino per 24-ore, ſi nocivo 5 ſenza dubbio adunque ſe ne trac- la Con
cola Poi , con ſorte ſpremitura , e con tale vino ſi ſtguenza , che l’Agarico uſuale di queſio tempo ,
motrirà {perſo la polvere dell’ Agarico , quale poi ſi il ’quale ordinariamente ci vien portato da Tren
'peſierà in Mortaro di pietra, e ſe ne ſarà maſſa,po~ to , non abbi; biſogno di eſſer preparato , eſſendo
mendola a ſea-are , e poi di nuovo ſi ridurrà in pol giudicato di gran lunga piu mite di quello, che
vere , e tornando ad imbeverarla, fi ſarà ſeccare z e s’adoperava nel tempo di-Mefue z anzi chi leggerà
ciò ſ1 fà più volte, riducendola in marſa, e forman Meſue tutto in tiero , non ritrovarà mai in tutta la
-done Trociſci , ch’eíſendo poi ben ſeccati ſi ripon pratica o ch’abbia uſato l’Agaríoo Prepardto a 0
gono in luogo aſciutto . Vi ſono però alcuni z che Trocifcato , ma ſemplicemente ia ſua Polvere in.
per dar miglior forma ad eflì Trociſci , vi aggiun ſoſhmza a o in Decotto , o inſuſo , con meſchiarvi
`gono nel ſcrrnarli un poco di Göma dragante,ſciol poche volte qualche correttivo; e benchc nel libro
Kane] vmo ſudetto la qual Gomma non ſolamente de’Semplici pare , che perſuada o I’Acearico Traſi
-opera, che i Trociſci d'Agarico ſi ſormino bene,mà ſmto eſſere piu cOmmodo all’uſo rreoicinale 9 tutti
che ſi conſarvino meglio con la virtù deil’Agarico o volta èda ſaper-ſi , che in (ir‘ parla per ſentenza
già tie ſerive Berta/(19 , che queſti Trociſ-…i facil d’aìtri 5 ma nell’adoperarlo eſſo pci meſtra efiettio.
mente fi corrompono,diventando neri .Si può dun vamente il contrario . Se dunque Meſtre ſi ſerviva
-gue fuggire queflo vizio, dice Cnſtel/a,con ſormarlì del puro , e ſemplice Agarico di Sumatra r che è
:in tempo d’Eliatere facendoli ſeccare preſio. I] Falpiu gagiiardo dël noſtro uſuale , e ne dava in pol
lapirportando Avícmna in ſuo ſavore , dice averVi vere al peſo di Una fino a due dramme , ed in de
:Iggiumo la Gomma per altro fine,cioè che l’Agari— cozione ſino a cinque dramme , la qual doſe ii—
*toper la ſua leggierezzanon aſtëda facilmente(dOPÎ> milſſ-ente ſi trova in Dioſcche , dandoſene una»
Pîeſhhlla bocca dello fiomaco e ſia cauſa del vomi o due dramma al più del noſtro Trociſcato . che
torondeper correggere queſto vizimmeſcbia con ſei operazione ſe ne potrà ſperare a tanto piu che nel
_parti di eſſo una di Gomma drag-ante ~ ll (7048110 Trociſcarlo riceve gran quantità diOſiimele r il
'però vuole 1 che non ſia bene alterare la ricetta , e uale ſecondo che ſcrivonoi Medici dei Collegio
dice. che la Gomma vi è pofla ſolamente, PET far di Bergamo e deve eſſere pari peſo con l'Agarico
buona la miiiione, o conſiſtenza di Trociſci,e per Vi ſono di quelli. cite non contentanz'xoſi di quelli
cziò b-ſta'rne meza dramma . miſura , cuocono flretto l’Oſſzmrie , e poi co” p0-
L’ Agariro Trociſcata più coſtumato nelle no chiſiìma quantità di polvere di Agarico ſanno una
ſhe Speziarie è i] ſeguente. Si piglia d’Agarico po[ gran mafia a t‘ la chiamano( benchc falſamente)
`werizato oncìc uè, Sal Gemma oncia meza , Gen Agarico TruciſcaroSi ſcuſano qucſti tali Con l’au
gevo dramme rrè, ii fà maſſa con l’OiIìmele , altri cecità di Meſi”, che dice il Sal Gemma dare vigoſe
pigliano il Rodomcle . all’operazione dell’Agarico z ma ſono ripreſi d²
Vogliono comunemente, che il $31 Gemmamon Augerio Ferrerio ( lume-in) con queſte parole z "10
faccia nuotare nello flomaco l’Agarico, e che lo ti miror eo; tamſiufldor eflè , ”t Tr-oczſclmti "riſi/fia
.ri al. fondo; mà ſecondo altri, per _ſuo mezL ſi viene `”em valeflfiçrem eflè fazer” infuſione fimplícira é?
pur:
PA'RTE PRIM A". :7
fun' :Duplex error (ſiegue a dire) i” Agaríeo comó' parti immonde , avendo laſciato ſcritto: Et nor
mirtitur , prima , cum uomitoría illíur filſlllfflí rec’Zificamm Aloem [away/lo lotíone , qua Part/'um
Zingibere oaſlz‘gari [mtatur s deimle cum ex Tro immundarumfiat (il/ſierſia . Che altro dunque ſo—
czſclmro adbuc infuſo , ad: {lecoſío , pergatioizem no le parti immonde , ſe non le pierre , e l'arene r
majorem ſpera”: , quam exſimp/ici, ó** puro. Sed che riſiedono ſempre nel fondo , ne ſegue dunque
rec-(piuma: Tracifobazum : ipſumſrme in .influſſo doverſi ſerbare l‘acqua prima colata per panno
”e adbz’áizflm , non legem? apud Meſue-m z neque raro , acciò dentro di eſſo rimangano anche i peli,
apud Avicennam , neque apud allor meriti alle” o feſtuclie , Che ſuole avere l’Aloè , e gittar via il
jm‘ Author” . Itaquefilófijlant , é“- non à oeterí, ſondaccio arenoſo ,inutile . Tutto ciò ſi conferma.
ſed à barlmro , é?“ inc-apro more- recedflnt , ò" Aga— piu chiaramente con l’autorità di Dioſcuride( L.;
ricì *veri-m u um rliſczmt , in Lam* modum . Cum c. 2 :.de Aloe, )che inſegnando di lavar l’Aloè› così
per ipſum pituitam , alíofque buie here-”ter Imma. dice 2 Aloe lavati”- , ut quodſit arenofiflimur, tan
rei* efiîcaciter pur-gare intendenr,flibſtantíam ejur, quam inutile ſuàfidat a ó“ leve z ncpínguíſrimum
”11m data , ficut vente; omne: , atque Aleſuem ip affamati” .
ſum in Antidozario o ò" opere prac‘îieo fl’czſſè ll ſecondo modo è quando ſi lavano i medica-’ñ’
tor/flat. Conferret tamen cafligationi: grafia adde menti , ſecondo Meſue , infondendo , o nutrendo
"L
re Sali: Gemmeí , Gai/angie , Mamba , Zingiberí: alcun’Acqua , o deCotto , nel quale averanno bol
ſua: parte: , quiz ”au/'mm , ò‘flamr mitt’gent. At liti quei ſemplici, che ſi ricercano a caſtigare , o
_li miti”: ipſum optaverirſſrocíſehatflm exhibeto, pure vigorare l’operazione di quel medicamento
é" quodſtomacbum roboret , ó" modico adſtríngat che ſi lava : così ſa eſſo Meſue nel lavare l’Aloe con.
addito z nam ”equa Zingíbere, neque 'vino 'vomitur le ſpecie Aleſangine, chiamandolo poi Aloè lavato.
arceri Poteſl . Tritum tamen hoc daái: , non diem Nè oſla , che non gittandoſi l’acqua non poſſa
autem infliflrm , aut decoéîum , ue mm ſcia/ir iſtir chiamare .avazione , ma infuſione , poicheè collu
erre: . me volgare dei Speziali l’uſato tali improprietà
L’iſleſl‘o moſtra Cri/Pare Hoffmanmdicendozîu di nomi , come notò Daniel Senerto r Inflitut. Me
pharln'um inter furioſa medicamenta , maxime die-.de Lolione) ſcrivendo: 945d valga a Pharmace
firriofirmá* è contra Agaricmfacilefl" placídum. pmi: ”Abel/atm- lotio , ſiepe infuſia potiur aſl , á"
Si qui! dare: Agariei ſemi drncmam tantum , maceratio , aut num-rio , quam ocean: 5 ma ſog
”ila/‘l enim agere: z e però ragionevolmente Daniel giunge Settala , che in tanto ſi lavano i medica
Senatore . (Inflitut.Medic.) ne ſlabiliſce due dram menti, in quanto ſi hà riguardo a toglierli le par
me in ſoſianza , ma inſuſo, e colato ſino ad oncia ti velenoſe purganti , o doloroſe , acri , e mordaci,
meza o eſſendo che quelle rimangono depoſte nell’acqua ,
con che ſi lavano; dunque pigliarcffimo una ſati
Dell’Aloè, e ſu:: Preparazione Z ca vana , ſe non la gitraflimo via , poiche in eſſa
ſono meſchiate quelle parti , che riproviamo , ed
N ELpreparaÎ-e, o lavare ſemplimente I'Aloe inſieme non ſi parteria quella particella ſottile
vogliono il Brafaoola , e Girolamo Mercu ignea , che cauſa la ſoluzione , onde poi non reſtaq
riale , ſeguitati da Ludo-vico Settala, che l’acqua, rebbe l’Aloè piu efficace conſortativo .
dove ſarà ſtato lavato ſi debba gittar via , come Se dunqueſcome aſſeriſce egli medeſimo) ſi lava-`
inutile ;e non altrimente ſeccarla al Sole, acciò ſi noi medicamenri , per ſepararne le parti men re
poſſa raccogliere la parte piu pura dell’Aloe, ſciol quiſite , perche poi comanda , che ſi gitti l’acqua,
ta nella medeſima acqua . Afferiſce Settala , che che ha in ſe la parte più eſſenziale dell‘Aloèfl! vuol
quella opinione ſia il vero modo di lavare i Medi ſerbare immonde le parti, che ſono allo ſpeſſo are
camenti , e porta la reſiimonianza di Attuario a HOſe ze ſe dubita,che l’Aloè non reſti conſortativo
che non ſolamente una z ma due,e tre volte gitral’ dello Romano-,mentre non gittiamo l‘acqua-.è da ſa
acqua, mentre lava l’Aloſie vuole ancorazche non perſi , che in queſtìacqua ſi ſolve la parte più amañ'
gittandoſi l’acqua ſudetta , nonlì poſſa chiamare ra dell'Aloè , e queſta amarezza giova grandemen
Aloè lavato , ma più collo Aloe inſuſo , mentre me a conſortare il ventricolo a che è la baſe ,e ſon
tra il lavare , e l’inſoudere s non vi è altra diffe damento della vita , e circa al reprimere le partì
:enza , ſe non che nel lavare ſi gicca via l’acqua , e ſolutive, e calde , che cauſano la ſoluzione nell’A
nell’inſoudere ſi conſerva il licore . loè , ſi là ciò , ſolvendola nell’acqua piovana , la
Si riſponde , che in due modi ſi lavanoi medi; quale come vogliono Galeno a ed Aetío hà virtù
camenti ~ ll PrimOë r che lavandoſi eſteriormente d’ammollire , ed umertare (Sem-rca , ed altri pe.
Core ſQlide, ſ1 Litta via il licore, già che in eſſo ſo rò , acciò non rel’ci offeſo il ſegato , ciò ſanno con
no meſchiace le ſp0rchizic , che intendiamo di ſe l'acqua di Eudivia , o di Cicoria) . L’Aloè dun
parare da'la CO'à 7 che lì lava . Ma lavandoſi qual que eſſendo cosi umettato , ſi rende caſtigato a 0 'e~.ñ-. z
che materia liquabile, come èl’Aloè per ſepararne ripreſſo , e così ſi oppone alla ſoluzione 7 Come ne
le parti meno requilìte , 'cioè l’arene, pietre , e di— abbiamo l’eſempio del Riobarbaro , nel quale vo
verſi altri meſCugll , che ſeco ſuole avere attac lendo i Medici reprimere la parte più ignea ſotti—
cati, ſaremo l’oppoflo del ſudecto modo , cioè ſe le , hanno per uſo di ordinare , che all’ora ſia n0
parando le parti ‘immoude con laſciarle ca trito ,oirrorato , che dir vogliamo , e ciò ſanno
ñó -—-_.
dere al fondo , e poi decantare l’acqua , che già con una delle acque ſtillate ſudette : oltre che met
hai-tirato a ſe la parte più profittevole dell'Aloè: tendoſi l’Aloè ſoluto al Sole , o al fuoco o Per ſarf
e quello MPÌQ_ ?Liam-È Alle-[l’2 ÌeſtÈFſhnP déllc ne çzflporgre ljumidiçà , ſ1 viene inſieme e dìffiPÌ: ñ—.ñ—-ñ
D z . re
28 TEATRO FARMACEUT. DEL' DON'ZELLIL
re quella poi-zione îgrreaſctríle, e ſe ne volano an tit‘r . Qieſtn ſeccia è inutile , nè ſi diſſolVe dentro
che le parti mordaci , cche ciò ſia vero ſ1 prova l’acqua . Tutte le acque , già impregnate , o tinte
con la continua eſperienza , che abbiamo nel dell’Eſſenza dell’Aloe,le ſà poi eſalare in vaſo d’Ar
Sale dei Coralli , e delle Perle , che per eſſere mor gento , odi Faenza , ſopra piacevoliffimo ſuoco ,
dace , hà biſogno di dolcificazione , che perciò ſi o cenere calda , fin tanto , che la materia reſti in
ſcioglie in acqua comune diſtillata, e poi ſi fà eva conſiſtenza di Mele,ed all’ora raccoglie l’Aloe pre..
porare con piacevoliſfimo fuoco , finche di nuovo parato , ſplendido, e fiammeggiante come Robino.
reſla al fondo la materia in forma di ſale,e di nuo Qizçflo modo è degno di eſſere oſſervato , effendo in
vo fi ſolve, come s’è detto , e ſi continua a replica vero molto buono. Vien’anche chiamato Fior d’A.
xe la prima operazione 9 finche eſſo ſale reſta dol loe , e da altri Eſtratto di Aloe, o Balſamo di Aloe.
cificato ;ecib ſegue , perche eſaltando l’umidità , L’Aloe Roſato ſ1 fà con una libra di Aloe ſue.
porta ſeco la parte mordace , e queſta è quella ope cotrino ſpolverízzato , ſopra infondendovi quat
razione , che i Chimici chiamano Dolcificazione . tro libre di ſugo di Roſe Roſſe,eſponendoli al Sole,
Ma chi non ſi appagaſſe di queſte vive ragioni, finche ſi renda una maſſa quali ſecca , all'ora di
vegga in Semrto 11‘17- ci!. Come ſono ripreſi quelli, nuovo s’infonde ſopra altre quattro libre di ſugo
che lavano l’Alce , egittano via la detta acqua . di Roſe: ripetendo i’eſiccazione , e l’inſondervi il
Riſeriſco quì le ſue parole: Commodllfime‘ [avatar ſugo lino a quattro volte,ſiche per la libra d'Aloeſi
Aloe: , ut Purior ſuèſtflntia i” acqua dzfllutaà piglino ſedici libre di ſugo di Roſe , che in ſoſtanza
fwcibmſe‘oaremr . 93:' i” re tamen pecca” m' poi viene a riuſcirne una maſſa di PilloleCapitali,
dmtur ”annulli Pharmacy-ei , gm‘ aájeéîn aqua modeſtamente ſolutive , e corroborarive , anche
Aloem , quae adfflndum deſte/1d”, info/ande exic dello ſtomaco. ui ſe ne danno per cloſa una dram
cant . Metumdllm _enim tſt , ”e oftz'mae i c"rſubti ma , e meza 7 ſi pigliano la ſera, e ſi mangia ſopra.
líflîmx Part” i” aquaſoluta effflndantur, ó‘ orafi L‘Autor di eſſe Pillole è ſtaro Fabrizio Acqua.
fiore: ”maneant . Finalmente oltre delle ſudecte Pendente , che con l’uſo di elſe, viſſe un’età inci-e.
autorità, e ragioni, ſi trova , che quaſi tuttii dibile , e ne venne originato il proverbio , chi
Pratici , che inſegnano a lavorar l’Aloe , vogliono, mangia l’Aloè campa gli anni di _Noè .
che non fl debba gittare l’acqua , ed in ciò vien lo Una ſimile compoſizione uſano i RR. PP. della
dato il modo del Qgercemno , e l’iſteſſo Settala di, Chieſa nova in Roma , e ſe ne hanno acquiſtato
ce , che il modo del Meneame , fra tutti gli pare l’applau ſo univerſale .
il migliore , e che ce ne poriamo valere , per l‘A
loe levato comune , e pure è quell’iſteſſo Satta/a , Alarm di Rocca, ”meſi abbrüggía .'
che poco avanti diſendeva l’uſo di gittare via l’ac
qua . Ora perche il ſegurnte modo era tenuto da L ’Alumeli abbruggia in Vaſe diterra nuovo
Galcno , e lo inſegna anche Giacomo Silvio , lo _ pollo ſopra i carboni acceſi,ſinçhe non bolla
potremo con ogni ſicortà tener ancor noi , ed è il più , nè faccia più ſpuma , Raffreddaco ſi ripone .
ſeguente o
Piglia una parte di Aloe polverizzato, e me. Anacardí, comefipreparano -
ſchialo contre parti d’acqua piovana , e falla ſeal,
- dare , acciò l‘Aloe ſi ſcioglia ;laſcialo poi rimane, s* I macerano gli Anacardi ſecchi,e rotti in Ace-`
re in caldo finche ri pare , che abbia ſacco il ſon, to ſoriiſiìmo per ſette giorni, nell'ottavoſi
daccio a all’ora verſa l‘acqua in altro vaſe , paſſam cuoconoalla conſumazione della metà: ſi calano
dola per ſeta, accib non vi cadano le brutture del. poi , facendoli ſeccare : Qqeſti _ſono gli Anacardi
l’AlOe › Poni al Sole l’acqua , e gitta via il fondac- . preparati. La colacura , dove ſono fiati cotti , ſi ri
cio, e s’è d’inverno ponilo a lento fuoco , finche ſi Cuoce con ugual peſo di Male, e queſto vien chi-'>1-~
ſecca , ſerbando poi l’Aloe , che rimane nel fondo mato Mele énacardina,
del vaſe . E ſi chiama Aloe levato ſemplice , Il
Manciano poi uſa di lavar l’Aloe così : ſolve l’A Antimmío, come ſifrepflm;
loc ſoccorrino polverizzato con acq ua di Endivia,
o di Acetoſa , facendo, che l’acqua ſopravanzi l’A— L ’Antimonio , o Stibio , per aver colore quaſi
loe di quattro dita : lo pone poi in una boccia di di piombo , lo chiamano alcuni Alagne/Îd
vetro ben’otturara , laſciandolo ſtare nel Bagno Saturnina , ed altri Piombo Filoſofico' . E molto
Maria , quaſi bollente per due-,o tre giorni intieri, profittevole in Medicina, e non è velenoſo, contro
che in tanto ſ1 tingerà l’acqua dell’Bíſenza dëll’A il falſo preſuppoſto di alcuni, che predicandolo ve
'loc , roſſeggiandoa guiſa di Robino , la quale ſe. lenoſo, pretendevano di sbandirlo dall’uſo mediCÌ",
para gentilmente dalle ſeccie , per decantazione , nale , Mal’ eſperienza, Maeſtra delle coſe , chiara
acciò reſti nel fondo la parte più groſſa . Srrba il mente hà Fatto conoſcere, che non ſolo non ſia per—
llcore puro , già ſeparato , in vaſe ben chiuſo , e nicioſiffimo veleno (come alcu no hà aſſerito)ma va
ſopra della materia dell’Aloe mette di nnow della levoliſſimo Aleſiſarmaco , e per conſermazione di
ſopradetta acqua , ma più poca , e fa di nuovo coó. cin ſi patria portare quì una quantità d’eſperien
me prima , ſeparando poi il chiaro , ed unendolo ze , e di più l’autorità di Uomini celebri, che ſcri
col primo licore , e ſopra le ſeccie dell’Aloe vi po vonoiVolumi intieri delle ſue eccellenti virtù:
ne altr’acqua , finche non appariſce più colorata, ma perche il diſcorſo andarebbe troppo in lungo,
ed all’ora quella materia ſi vede rimaſta nel ſon entraremo immediatamente a trattare della verità
do in forma_ d’Arena , o Cenere, ed in molta quan: dei medicamenti , che i_ì cavano da eſſo ze ſpecial‘.
men

P_._l
PARTE PRIMA': 19
mente per mezo dell’Arte Chimica 5 avvertendo dove c6 la noſh-a regola di cinque libre p1!“ ci.rſche-`
però , che prima divenire all’atto di prepararlo , i] duno di effi,ſe n’è avuto 2 2.0ncie. A-l altri poi pia
deve uſare induſtria, e diligenza per trovarlo buo. ce di ſario nella ſeguente maniera . Antimonio on
no , poiche in queſto conſifle gran parte dell’Ope cie ſedici ., Sal Nitro oncie dodeci 1 Tartaro oncie
ra . Doverai per tanto avvertire, che abbia la Sin otto , polvere di carboni n‘Tanipolo uno . Altri vo
drome delle inſraſcritte condizioni a ma prima ſa gliono queſt’altra doſa - Antimonio una parte , Sal
prai,che queſto minerale è di due ſpezie,cioè Ma Nitro due parti 1 Tartaro crudo ſottilmente pol
ſchio, e Feminaſlaſciaraí il Maſchio, per eſſer più verizzato altretnnto peſo: ſe ne fà il Regolo come
vile , impuro , arenoſo , e leggiero , e pigliarai il di ſopra
Feminino, che fi vende fuſo in certi Pani groffi Altro modo con il Ferro, _Fondi ſei,o ſette libre
.‘í—.S'
“a“
’o‘
’i' ‘quanto un capo di Uomo . Di queſto ne procurerai di Antimonío in crocciuolo aſſai capace-.e quando è
ia cima , che non ſuol avere impurità . E per tale fuſo gittavi dentro un pezzo di ferro inſuocato , di
eagioneè più ponderoſo del Maſchio - Si avverti groſſezza quanto al dito rOſſO della Ìnano, e di pe
rà parimentciche ſia ſplendidiflìmo, e che lampeg ſo circa meza libra . Mele-bia inſieme,e vedrai eſa
o gi a modo di lucciola , e che rompendoſi ſia frangi laſe il ferro in ſumo,per opera dell*Antimonio,che
bile,e croſtoſo,dividendoſi in pezzi [Unghi, cioè per è nemico del ferro: ſvanito il ferro, reſta l’Antimo
Näî‘ë'îüëx
fiſſure lunghe, e non in pezzi condí,come fà il Ma-~ nio purgato
ſchio. Quello così ſcielco , volgarmente è chiamato Si uù formare dal Regolo d’Antimonio un bic
quì da i venditori Antimonio incannellato, perche chiere , che chiamano Calice Cbimr’comel quale po
hà propriamente le vene , che ſcorrono a dirittura, nendoſi vino buono , o altro licore , e laſciando
poiche , ſe le avrà traverſate , guardai-ai di ſer. velo ſtnre per una notte ſ e volendo farlo riuſcire
virtene,ſtan te che produCe cattivi effetti.Li Chimi più vigoroſo nelle ſue operazioni , ve lo farai ſtare
ci, dopu averlo ſcelto con ogni diligenza quan per 24. ore) dandone poi a bere quattro , o cinque
do lo vogliono uſare in alcuni _particolari medica oncie la mattina a digiuno muove il vomito mi—
menti, che danno per- bocca , lo purgano Prìmm rabilmente con piacevolezza e e muove alle volte
ſeparandone tutta l'impurità, Che ſeco hà meſchia— anche per di ſottoſacendo evacuare ſenza moleſtia’.
ta , e poi lo chiamano Regolo d'Antimonio . E per @Lelio vino 1 o licoreè utile in molte infermità,
lla
che in queſta operazione , molti tengono diverſe ma ſpecialmente in tutte le febbri intermittenti.E
i."
flrade , Noi ſtudiando nella brevità . deſcriviamo Poi coſa da ſtupire, che tale bicchiere, o calice, che
il ſeguente modo , come più comune , ed uſato da dir vogliamo e reſti ſempre idoneo alla medeſima
Noi con ogni buon ſucceſſo. operazione , ſenza diminuirſi del ſuo peſo , nè del:
Figlia Antimonio crudo,Sal Nitro, e Tartaro di la ſua virtù.
Vino bianco , ana libre cinqtie , fa polvere di tnt. Delle ſecche-Che rimangono nella pignatta-qüä
zi , e meſchia inſieme z ateomodarai poi ſul fuoco do hai preparato ,o purgato l’Antimonio nel primo
di carboni una pignatta nuova tonda di ſotto: modo , ſe ue fà il Solſo Aurato Diaſoretico in qùe
quando ſarà ben ſcaldata , vi gitterai dentro un ſia maniera . Piglia le ſeccie del Regolo , e ſann‘e
cucchiaro di quella polvere meſchiata, e cuoprirai liſcia o digerendola , o bollendola con acqua comu
ſubito la pignatta , finche la polvere ceffi di tona ne,paſſalal mentreè calda) per carta emporetica,
xe,e non faccia più ſomme così` continuarai ſempre. che volgarmente qui ſi chiama carta ſtracciaDop
ponendo un cucchiaro per volta della detta polveq po che quçſta liſcia ſarà raffreddata, gitta dentro
re , cuoprendo ſubìto la pignatta , finche averai il vaſea dove ſarà colata un poco di Aceto diſtilla
conſumato tutta la polvere.Fatto queſtofllaraì ſuo- ;0.6 vedrai cadere al fondo pian piano il Croco Atl-~
co gagliardo alla pignatta 1 acciò lì fonda la, mate xato.Q1_1_ando_ ſarà totalmëte Calata al fondo* dove
ria z la quale volçarai con verga di ferro 1 per far, rai ſeparare la liſcia per inclinazione@ gittando ſo,
ſcendere il Regolo nel fondo della pignarrmaffred Pra il Croco acqua comune . lo dolcificarai: la
data poi che ſarà la pignatta, la, romperai, e nel_ ſCìafldOlO Poi poſare , gitta via l’acqua , diſſecca il
fondo di eſſa trovar-ai _il Regolo ſplendente , come Crocm il quale è un mirabile ſudorifico, e_ mondifi
argento . Avvertimi però di non dar fuoco violenó, cativo del ſangue , e vale anche a diſcacçiare mol
to nel principio , mentre gitti la, polvere dentro la ti mali, ſpecialmente epidemiali, pigliandone uno
pignatta , perche ſi diiſiparia la parte più profitte-` ſCrupolo ſino ad una dramma in conveniente lico
vole del Stibio . Ed in caſo , che il Regolo non riu re
Oro- Qìeſto ſi chiama_ anche Sale dii Antimonio , ed
de'Medici.
ſciſſe chiaro , e ben purgato , potrai tornare a pur
garlo 1 meſchiandolo di nuovo con T‘artaro , e Sal Dalla_ ſudetta liſcia fatta dalle ſeccie del Regolo
Nitro g Mn ſe panel-ai prima dentro la pignacta con acqua comune , come s’ è detto, ſparſa ſopra il
il tartaro col Sal Nitro , e ceſſato z che ſarà di tuo— fuoco di Carboni , ne eſala un fumo , che fatto en
narcze di fumare,vi aggiiígerai la polvere dell’An trare Mil' lltero a per mezo d’un' Ombuto , giova
. timonio 1 dandole fuoco di fuſione , e voltando la grandementea provocatei meſtruimſato però poco
materia ,_ come ſi è detto ;Rioppo raffreddato il vaſe prima del tempo conſueto a venir la purgazione `— -\ ñ- ñ---._ . -
raccoglierai maggior quantità‘di Regolo , che non Meſtruale . ’
farai col modo antecedente.QLando diminuirai la Dalle medeſime ſeccie del Regolo di Antimonio
coſa dei nÎareriali deſcritti da Noi proporzional ſe ne cava un licore per deliquio , che hà gran vir
mente , raccoglierai una porzione molto diminuta tù per uſo della Chirurgia , e ſpecialmente perle
di Regolo. Si che pigliandoſi di tutti una libra per fiſtole, ed ulcere ſetide .
Wſcheduno . averai al più trè oncie di Regolo-, tà La Panacea, o.,_$'o{fo di Arrigoni-z FIF" fà’i’if
‘—— g Lan:

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'áó TEATROFARMACEHT.DELDON-ZBLLL
gliädo Cinabrio di Antimoniofllel quale più avanti dere , e ti accorgerai , che fia buono, prov-'Indolo
fi dirà la compoſizione nel Mercurio di Vita: Sila‘: ccn nn ſiilo di ſeri-o , il quale intingendolo in dcr
bollire con liſcia fatta di Cenere , e Calce viva in to Antimonio fuſo, ſe aver-.i colore Giadfflìno, all'
vaſe di terra nuovo, per lo ſpazio di tr‘e, o quattro ora ſi levarà dal fuoco con molletta z e ſigittar'z
ore 5 cd in queſto mentre ſ1 tinge eſſa liſcia in Color adagio , adagio ſopra un marmo liſcio , e pulito, o
roſſo, e parte d’argëto vivo ſe ne corre al fondo,ſe nel culo di un bacile di barbiere ben Polito ,_ e ve..
para la liſcia tinta.B mentre ècaldafloiala per car derai l’Antimonio traſparëte in lamine ſotfflLMà
ta emporetica,e riponila poi per alcune ore , per ſe le lamine riuſciſſero coperte, come d‘una nuvola
che ſe ne cala al fondo il ſolfo d’Antimonio in pol bianchiccia, che offuſcaſl'e la chiarezza , biſogna di
Vere roſſa , ſepara la liſcia , e dolcifica quella pol nuovo ridurre in polvere le lamine , ed aggiunger
Vere roſſa con acqua COmune,laſeíando ſempre p0 vi un pochetto di Regolo, o Antimonio crudo, e di
ſare al fondo la polvere roſſa , la quale farai ſeccare nuovo ſonderlo, e rigettarlo. Alcuni nel fendzzlo
con lëto ſuoco.Di queſta polvere,e di Regolo di A‘n vi aggiungono un poco di Borace 2 cioè a trè oncie
timonio, pigliarai ana on‘cia una,di Oglio di Solfo d’ Antimonio, meza dramma di Barace , acciò rie
fatto per campana, o di Vetriolo oncie trè ,laſcia ſca di più bel colore; Mi il Mari/;i010 dice riuſcire
in eſſo digerire la polvere delSolſo , e del Regolo meglio, ſe in luogo di Borace , vi (ì pone Sal Gem
per alcuni giorni, e notti , dentro una ſtorta di ve ma . Artmflmzo lo fà venire di Color di Rubino ,
tra, poſta in luogo caldo z dopo diſtilla cinque vol con aggiungere a meza libra d’Antimonio , meza
te; ſempre coobando,e nella fine augu menta il fuo. oncia di Solſo puro; e quando è conſumato tutto il
ſoltſio, l’Antimonio piglia buon colore .
co di quarto grado, per rz. ore , e ſarà tutta la ma.
teria fiſſuta; la quale caverai dalla ſtorta,lavandola Oſtia/{10 Cru/lia vuole , che il Vetro d’ Antimo;
con acqua di Roſe . Lavata che ſarà pigliane oncia nio rieſca perfettiffimoſſacendoſi nel meſe di Gen.
una, Sale-,0 Magiſterio di Coralli dramme due,me naro , o di Fcbraro , trovandoſi il Sole , e la Luna
ſchia inſieme diligentemente , e ſaune polvere, la nel ſegno di Aquario , o di Peſce . Ed Artmanna
quale hà nome di Panacea , o Soiſo di Antimonio , dice- Lſtfiucerim Propter z‘rxſiflxm C-eleſter Solir,ò‘
ch’ è ſtimato uno egregioSudorifico , ſpecialmente Luna , in Aguarii , .Piſcíflmſignir n.714”;- exi
nelli morbi maligni, e-peſtileHZiali, pigliandoſene jlentium m1 DPeratíouer felicità; ”ſem-’m' Fredian
dieci , o quindeci grani con acque ſudorifiche ap ÌÎùI.QLBfi0 Vetro d‘ AntimOnio può anche ſervire_
Propriate . Si dà anche inqualche conſerva , o nel a formare il Celia: Chimico , in luogo del Regolo.
Mitridato, o pure con decotto di raſura di corno di Vi ſono poi diverſi altri modi , con li quali ſi
CerVOLVedi ſopra ciò Gio: Artmanno (ca):- de Dia Prepara quello Ve'tra (i’ Aiztimom'a,comc trà gli al
figure-tia': ) tri è quello di Pietro l’0nrz‘0,che calcina l’Antimo
* Per ſare l:: Panacea d’ Antimoníoflzlutiort , pi— nio col Sal Nitro , e del rimanente ſegue il modo
glia Antimonio due volte fuſo una libra, Vetriolo Comune .
rubificato due libre:polverizza , e meſchia, e poni Altri nel prepararlo, aggiungono una porzione
li in ſtorta di vetro Con trè,o quattro oncie di Ace— d’oro , e lo chiamano poi Vetro Aurea d’ Antima
to diſtillato: fà poi diſtillare con quCO di Riverbe niozqueſto ſi può fare in due modi; mà il più ſcelto
ro, acaiò fi cavino tutti i ſpiriti , il che ſuccede in
dice l’orario, e quello, che ſi fà, diſſolvendo l’ Oro
. dodici ore di fuoco; poni poi tutto il licore diſtil— nell’ Oglio di Antimonio : e ſermentato , che lia, ſi
-.
lato in Bagno , ecavane la flemma , e rimanerà nel fà poi cuocere , con vertendolo in Vetro ſplenden—
fondo l’oglio giallo, come oro-Figlia di eſſo un’on tifiìmo, le cui virtù ſono ammirabiii, e quali infig
_ ._ —_ — -=ñ_.
cia, Aloè Epatico onCie due, meſchia, e fà digerire nite . ~
in Bagno Marino per otto giorni cötinui, e poi con L’ altro modo è meſchiare una parte di Oro con
fuoco moderato ſaune diſtillare l’ umidità ſuper due d’Antimonio crudo,e caleinarlo, e poi ſonderz
fl'ua , finche rimanga nel fondo la materia propor~ lo in Vetro .
zi’onata a FORME fa: pillole.La rloſa è da trè a cin Per togliere al Vetro d'Ant‘ímouio la facoltà vol
gue grani. , ‘ mitiva, che può nuocere a molti corpi, ſi polveriz—
Per ſare l’Antim‘onía Giacintina ſi adoPera ilRe za prima eſſo Vetro d’Antimonio , al peſo di oncie
851° già d‘îtſo, e rieſce ottimo , ilche non ſuccede due , Poi s‘ aſperge con lo ſpirito , overo Oglio di.
con l’ Antimonio crudo . Nel comporlo ſarai così . Vetriolo purificato, alla quantità di due dramme ,
Figlia Regolo di Antimonío quanto ti piace, fanns doppo averli meſchiaci inſieme , {if-Pr ſeccare l’An—
Polvere i e ponila a Calcinare in tegame ‘di fondo timonio lentamente in vaſe di terra vetri-'tte, ſopra
piano, con fuoco piacevole , altrimente l’Antimo il fuoco,il che fatto ſi meſchia di nuovo la polvere`
nio '1 ſi fonderia, come piombo , il che ſuccedendo dell’ Antimonìo con altra quantità di ſpirito dì
biſogna laſciarlo raffreddare , e di nuovo polve Vetriolo, e ſi fà evaporare, Come la prima volta, e
rizzarlo, e metter-lo a calcinare, finche ſi converta così ripeterai ſino a ſette Volte,ed anche novezſem~
in color di cenere, e non Faccia più fumo, dal qua Pre però ſi doverà avvertire , che la polvere ſia ben
ie fumo ti devi guardare, perche è nocivo.” ſegno, ſeccata , prima che ſi tori-i a meſchiare con lo ſpiñ_
che l’Antimonio ſia calcinato ëache ponendone un rito di Vetriolo.
poco ſoprail fuoco di carbonimon faccia più fumo Artmamm a per farlo ſemplicemente deiettorÎO,
nèſi ſenta odore di ſolfomè meno ſi vegga per den Io corregge così. Piglia un’ oncia di Vetro d’ An
tro la _polvere lucidezza di ſorte alcuna . Qyjindo timonio POÌVEÎÌZZMO- e l’aſperge con un’altr’oncia
ſarà b'é calcinato, ſi ponerà la polvere in crocciuo di ſpirito di Vetriolo , ottimamente rettificato , e
lg con fuoco gagliardiiiìme, acciè ſi venga à f"nìá 193-21 _ſecgare _dentro un piatto Xecriaco , con lente
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fuoco , e ciò replica ſette volte , come {i è detto di Vi `e ancma un’altro Antimonio deſcritto dal;
ſoprafirrorandolo ſempre con nuovo ſpirito di Ve l’Artmn-nno , che pur-ga ſolamente per di ſotto
triolo , e con la medeſima quantità-.in ultimo ſec Fer farloſi piglia quattr‘ OIÎCÌC di Vetrod’Anti—
'cata che lia bene la polvere dell’Antimonio, piglia monio . che ſia in colore intenſo di Giacinto a lo
di Maſtice un’oncia, la polveriZZafl: l’inſomle den polverizza . e meſchia con meza oncia di Borace
tro una libra di Acquavita perfettiffima , laſcian Veneziana ſottilmente polverizzata , ſi ſonde poi
(lola digerire per quattr’ore 5 decanta poi la parte ecosi viene a convertirſi in Vetro Verde , il quale
‘chiara dell’ Acquavita , ed in effa macera per trè ſottilmente polverizzato ſi meſehia con quantità
giorni la polvere del Vetro d’ Antimonio ſucletto; ſufficiente d’Acquavita i e (i laſcia in vaſe di ve
dipoi pone ogni coſa in crocciuolo: e fà accendere l' tro ben Chiuſo o e quando l’Acquavita averà eſtrat
Acquavita , dando in fine al crocciuolo ſuoco ga to la parte profittevole dell‘ Antìmonio , volendo
glìardo , finche eſali tutta l’acquavita , la polvere purgare il paziente a ſi potrà dare di tallicore.
P01, che rimane 1 la laſcia ſett-are a lento fuoco di quanto cape una mezza ſcorza di noce , che pur
cenere per i:. ore dentro una ſcodella di Vetro.La garà perdi ſorto , e non per vomito . Alla mate
doſe di quella polvere è di quattro grani in con ria poi , che riſiede nel ſendo dell’Acquuvita , po
ſerva di Roſe roil‘e . trai di nuovo ſopra infondere nuova Acquavita
Il medeſimo Artmauno ſcrive un’altra prepa finche ti pare , che non cavi più tintura . E però
razione di Vetro d’Antimonio aſſai bella . che’è da notare (i ſcrive Artmamro ) 1 che volen.
Ia ſeguente . Piglia Antimonio calcinato 1 come di do , che quello medicamento rieſca ſicuro pur
ſopra i e lo ſal liqueſare in tegame di terra ben ſal gutivo , biſogna adoprare il Vino buono inluo
ìlo . Quando è fuſo , vi gitta dentro un poco di Sal go dell’Acquavita . la quale muove più toſto
Nitro , quanto può eſſere la grandezza d’una noc Per ſurlore , ſtante che la facoltà purgativa rimane
ciola , e liquefatto che ſia il Sal Nitro , ve ne ag. nel Sale volatile Mercuriale , che delìdera unirſi
giunge alrrcttan to , e così l’Antinomio diviene lu con .un Meſh-uo ſimile a ſe medelìmo , e perciò con.
cido come Rubino; e quando appariſce tale , al l’iſteſſo ſi deve eſtraere , lì che lo ſpirito del Vino
l’ora ſi pone ſopra il tegame una ſetta di Radice eſſendo di ſua natura ſolſureo, tira dalle coſe in
di Brionia larga quanto un quarto di palmo , ed eſſo ſommerſe quello a che hà la ſua natUra , cioè
alta mezzo deto , accommodandola , con ſtilo di il Solſo , laſciando in tutto il Sale Mercuriale ,
ferro , ſopra il vaſe , perche così accommodata hà nel quale conſiſte la virtù purgativa . Sarà tutta
_virtù di ritir-tre a ſe tutti la parte velenoſa del via buona elſa Acquavita , per gli Eſtratti delle
l‘Antimonio . Fatto queſto , ſi gitta ſopra la pie materie, l’Eiſenza delle quali co=1ſiſle nel ſolfo .
tra , come di ſOPſJ 5 e quando è raffreddato ſi ma Ma quelli ſaranno medicamenti Diaforetici a e
cina con acqua Roſa , e Coralli roſſi , finche di non purganti : eccettuandone pero la Colochintide,
_venga polvere , della quale ne ſal pigliare al peſo Seammonio , Blaterio 1 &c- la violenza de’quali ſi
di ſei grani con tanta Teriaca , quanto ſia la me reprime , ecorrege Con lo ſpirito del Vino , e per
tà di una nocciola , ſciolta con un poco di vino , ciò anche da quello potrai inſerire , che tutti gli
ed immediatamente dà a bere pi vino . Si piglia Eſtratti compnli con l’Acquavita ſiano :iſtanti
'la mattina , e ad ora di veſperme PUrga per di ſot Il Mario/0 po: Celebra effetti miracoloſi di que
to . E nec ’iſario però dopo aver p gliato queſto ſto Vetro , perche oltre alla virtù ſolutiva , fà vo
medicamento i ſtarneſe in luogo caldo, e non m *n mitare all‘ai , come hà ſcritto prima di tutti Tea
g‘ure così-alcuna per ſpazio di tre ore . Di più fflflro Parure/fb. Vale nella Pelle , pigliato con.
quello Vetro ſottilmente polverizzato s’inſonde in Elettuario liberante di Gru/eno . Daſſi anche util
quantiià ſufficiente di buon Vino vecchio bianco, mente nelle Febbri lunghe , nella Strettura di pet—
e ſi laſcia in luogo caído , finche ilVino fia colo to s e nell’Aſma . E valoroſo rimedio al mal ca
rato , il che fatto ſi laſcia evaporare il vino , e ri duco,allo Spalìmo, e Letargo . Conſeriſee non poco
mane nel ſödo una certa roſſezzam oglio,alla qua a i Paralitici , e giova a i dolori eolici .. ll mede
le ſi ſoprainſonde acquavita, come ſi fece del vino; ſimo Mattioli) riferiſce quattro hiſtorie s nelle
colorata che ſarà l’acquavita , facendola poi eva quali moſtra eſſer Curati (con quello Vetro) mol
porare , reſta di nuovo la materia come oglio , del ti mali diſperati: attcſtando di più , che nei mali
quale ne danno ſei gocciole in circa’, o meno, con vecchi 1 freddi , e difficili da curare , l’Antimonio
forme alle forze del paziente , per ſare evacuare ſia la mano di Dio , ſa endolo pigliare con un poco
ſangue putrido , per le parti di baſſo , e per le Fluſ di conſerva di Roſe , alla miſura di tre , quattro o
iìoni Podagrlche, e delle ginocchia :avvertendo pe cinque ,e lino ad otto grani . Ma io con più ficut
ro , che pigiandoſi queſto medicamento , o altro tà l’uſo ne _i ſudetti mali , prima trito in polvere ,
ſimile Antimonialedí deve uſare una buona dieta, e poi inſuſo in mezzo bicchiere di Vino bianco ge*
per diece o o quindeci giorni . Vale ancora il me neroſo , laſciandolo così per una notte intiera › E
delìmo Oglio alle infiammazioni del polmone o ed la mattina faccio bere al paziente la parte chiara
alii umori corrotti , epeſtilenziali del Ventricolm del Vino , il quale fà vomitare umori colerici 1 bi
-alla mazancholia , e Febbri lunghe , al dolor Coli lioſi, porracei, e flemma vicrea. La polvere, che ri
co , Itterizia , ed ldropilia . Giova ancora alle mane nel fondo del bicchiere , non perde la virtù
COntratture delle gionture , ed a quelli 1 che han vomitiva, e ſolutiva : mà quel , che rende maravi
no bevuto qualche mortal Veleno , e per ultimo glia è,che ponendovifi il vino ſopraipiùae più V9]
non èdi poco giovamento al morbo gallico z ed tea ſempre rende il vino valevole a ſare la ſua ſoliz
altri infiniti mali 3 _ta operazione . E quando per lunghezza di ftt-:flrràpo
a o
32 TEA-rno'FARMAceu'r. DEL DONZELLI
foſſe debilitata eſſa polvere d’ Antimonìo , ſi puo vi gittarai ſopra nuova acqua', e ripeteraimonſorme
ſare diſſeccare, e fonderia in vetro, perche acquiſta s’è detto , finchele ſeccie non daranno più colore
di nuovo le prime [orZe . E di quì appare chiara croceo . l’onerai l’ acque in lUOco freddo , come
mente dice l’Artmanno ,che la virtù ſolutivamon avanti, e lavarai dolcificaudo il Croco,riponendo.
confifle in certo corpo . mà nella ſoflanza ſpiritua lo ſecco col primo . a
le z onde li ſpiriti ſono miniſtri effettivi di quelle Murri” Rolando (Curatlmpirſentur. I.) cele.
operazioni. L’altro Antimonio chiamato Croco de‘ bra grandemente queſto Croco de'Metalll 5 ma ſi è
Meta/li è ſimilmente vomitivo; mà più ſicuro - e ſempre ſoſpettato, ſe la detta ricetta ſoſſe la mede.
piacevole del Vetro d' Antimonio . Si chiama ſro ſima con quella , con la quale eſſo ha curato molti
”, perche ha colore ſimile al Croco vcgetabile.Vien mali diſperati . Per le gran diligenze in ciò uſate,
detto dc‘ Metalli, perche vogliono, che l’ Antimo ſ1 `e avuta la ſeguente ricetta da un ſuo manoſcrit
nio, dal quale ſi cava queſto Croco , fia prima Ra to: e s‘è regilirata quì formalmente con le ſue pro.
dice, ed Ente di totti ì Metalli. Mà Amaro Papi-io prie parole : R.Stióíj, Sali; l’a-trae, ó" Sali: com.
ſcrive: Radio: Metal/0mm dicitur, non quod ex eo munir farle: ami/ogm‘, eaſqm minutiflìmé tritar,
Metal!” gent-rent” 1 ſul quod omnibus Meta/[ir , O" Cammixtar i” tizi/la, ofzímo, [mo munito; ità
quaſi adjaccat,ó' adbarent . E Martina Roſati/10 lo Mme” , ”t ínſuPerſicier' mer/io , ;rl/quad ſomme”
chiama Terra Santa . Altri gli dan nome di Hepar paroulum relr'ÎtqudtuÎ-,Per quod {ſuſanna/”gir- 'oc
Antimanij,per che tutta la maſſa di eſſo rappreſen mnati j"viritm‘ exbalare queant‘, infurmlm *Lenti
ta nel colore un fegato di Vitello, o d’ altro ſiinile P0730, ignemquefuſorium accendo 5 del} [Menſol
animale ñ Diciamo ora la ſua compoſizione . Si pi lir etiam miuiſterium ”db/'ben , ”t in tigri/o fuji
gliaAntimonio crudo una libra(altri oncie ſedici) a’mtèrfluat . Huic autem ſtudio animal-verten
331 Perſa , cioè Sal Nitro un’altra libra. Meglio è dum eſt , quandiùfumur Perforamen illud in ſu
,
pigliar d’ ambidue peſo uguale: ſe ne fà polvere perficie reliäum afiendaLH/e fiqm’dem arl/mc eva
affiſſa** meſchiandoli inſieme , ſe gli dà fuoco, con pora”: materiam ”0” ſari: Ca/CiÌldtam efléſubm
carbone acceſo” ferro inſuocaro. Subito la polvere dicat.Sed quando omner ejuſmor/ijffirr’tmfumnn
concepiſce fiamma , e quella maiÎa s che rimane in tu evanuerunt, igmmpropè ad ‘vr-vm” adaugeomd
colore di fegato è l’ Hepar Antimonij . Wella ope quadrantem bom , ac tandem crac/‘bizlum mimo.
razione la ſcrive il Tirocinio Chimico”: vuole,che infrigidatflmque aferio , ”canon extra/ao: ubi An’
fiſaccia dentro un mortaro di ierro inclinato da timom’mn infamia àſa/ibur,jìcut Rega/”m &ſw
un lato; però ſe ne perde aſſai , e rieſce migliore il rijrſepuratum inoeflio . Hoc Antimo ”nm à Sali~
modo ſeguente. Fondi una libra di Sal Nitro puri. è”: mal/eo aliquo detruncoa atque i” Pfl/'UEÌ‘HN te
ficato, e poi meſchia con eſſo un’altra libra d’Anti ro, qui inſtar Cimbri-'j inbz’cmmdfimur, O* :n Me
monio ſcelto ſottiliſſimamente polverjzzatoze qua dicina ”ti/dim”: . (Li—ella ricetta del CrOCO de'
do ſono bene incorporati laſciarli raffreddare; dagli Metalli del &aim-do ſi tiene per cc-ſa rara 9 cd tll'o
oi fuoco c6 una ſpatola di ferro inſuocata, che in Croco fi ha per più Elio d’ogni altro Croco delli
pn’iſtante lì elevarä la iìäma : all’ora volta di con ſudetti , di modo tale che dando a queſto CWCQ
tinuo , finche ceſſa il ſumma raccogli quel che ri. più fuoco gagliardo dei già detto , ii partirà tutta
mane in color di fegato , ed è {atto l' Hefmr Anti_ la roſſezza,e rimanerà aiíolutamente rl Regolo del
”on/j , che il Tirocinio chiama ancora Croco n'a’ Stibio , in Color ferrugineo , che ſarà vero dtibio
Metalli. mà la più vera preparazione d’ elio Croco abbri ggiato, detto da Ralana’oſſerra Santa z ma
,è la ſeguente , ed è ſeguitata dal Begm’no , ed Art uſandovi fuoco moderato lì renderà , come vero
manna 1 ed è (lara da me , con feliciflìmo ſucceſſo ſangue . Si ha da notare , che tra l’acqua di Terra
più volte eſperimentata . Piglra maſſa dell’ Hefar Santa del &alan/10 , e l’acqua Bene/letta del mede
Autimom‘j, ſaune Polvere ſottile, eiaſciala bollire ſimo vi è queflo di vario,che l’acqua fatta di l “
con quantità d’ acqua comune, in vaſe di ferro,per ra Santa rieſCe più debole dell’ acqua Benedetta,
ſpazio di una,.o due ore , e vederai l’ acqua acqui la quale lì fà del Croco de’ Metalli .
fiar colore giallo, come di 2aſſarano; mentre è cal Il Were-*tana ne compone l’acqua _Ottalmica
da, decanta la parte chiara , ſeparandola dalle fec ad imitazione del medeſimo Lehman, c deſcriven—
cie, e per darle più chiarezza paiſerai per carta em do anch’eſſo il Croco de'Mecalli. lo fa con termini
pòretica . Mà ſe tu ſarai deſtro in decantarla , non molto oſcuri , chiamando l’Antimonio Magna/Fa
occorrerà paſſarla per carta. Velia parte già chia Saturnína - Ma dice anche . che il ſuo colore è lì
rita, li laſcia in luogo freddo , e nello ſpazio d’ una mile all’Opala Gemma, il che ha cauſato . che ai
notte ſi trova nel fondo una certa roflezza, in ſor cuni diceſſero, non intenderſi l’Antimonio. perche
ma di fila di Zaffarano ', decanta l’acqua per incli non ha tal colore. (lui però non ſi ha da intendere
nazione , e ſopra la materia roſſa, che rimane nel dell’Antimonio crudo , ma del Giacintino 7 Ch' è
fondo , gittarai acqua comune , acciò porti via la più purgato, ed lia colore ſimile alla Gemma OPH
porzione rimaſta del Sal Nitro a C COSì rella dolcifi lai come vuole il (Merce-tano dover’ eſſcre la M3'.
cata la materia roſſa . Laſcia poi raſſcttare l’acqua, gneſia Saturnina .
finche il Croco ſcenda al fondo i ſeparandolo dall’ E. in uſo eſſo Croco pigliarſi in bevanda fatti
acqua, che gli reſta di ſopra. Lo farai ſeccare da ſe , con 1 ſ- ° 20. grani di cſſo meſchiatj con l’acqua
o con fuoco piacevole, che rimanerà in polvere ro di Cardo Santo , 0 altro lrcore conveniente . il 1L“
biconda , e queſtì ë il ver-o Croco de‘ Metalli. Le lamlo chiama quella bevanda Acqua Ben-:detta
feccie, che reſtaranno del detto Hefar , ſe ci Parc Si può anche pigliare meſchiato Con qualche con
{a , che abbiano ancora qualche parte eſſenziale , ſerva appropriata: yale efficacemente contro tutto
_ .1°
PARTE PRIMA‘. ;2'
le'febbri, e ſpecialmente alle quotidiane, è terzane come anche ampiamente atteſta szhrz'co Fan/Z;
intermittenti , Preſo con acqua di Centaurea Mi— ta, Conſult-Merlini} quale ſcrive. Nibi/ mi”: ma
nore, di Cicoria, di Taraſſacon , e di Cardo Santo, gi: pote/Z Aarfanamſblvere , quzim ‘vomitur 5 Pra
con la qriale ſpecialmente giova nelle Febbri pe carter-r': autem Antimoniif/arer , mar-bum :ol/ere
flilentiàli, e ſimili mali, dove però ſarà biſogno di Pigflhut. In oltre il Croco de’Metalli è di gran gio—
Purgare . lo l’adopro , con profitto grande , infnſo vamento nell’ Apopleſiìa , ed Epileſſia preſo con
in vino bianco potente , laſciandovelo per ſpazio acqua di fiori di Peonía, fiori di Taglia, di Ceraſo
d’una notte in luogo caldo, verbi gratia, ſopra le negri, o conſerva di Lavendola . Nella Bleuritide,
ceneri calde. Ma, ſe la neceffità non dà queſto ſpa così ſpuria, come eſquiſira , ſi piglia con acqua di
zio , lo faccio bollire lentamente nel vino ſudetto Cardo Santo , Cardo Maria , o di Papaveri roffi .
‘in queſia forma . Figlio Vino Greco buono mezza Nella Toſſe invecchiata, Aſma, e Perípneumonia,
libra , Croco di Metalli grani venti , e nelle com e nell’Angina con acqua di Viole , Toſlilagine , o
pleſſioni robuſte venticinque, gli faccio dare otto, d’lſopo: negli affetti diverſi del Ventricolo con
o dieci bollori lenti 5 ma chi lo deſideraſſe più vo acqua di Menta, o Aſſenza. Nella Melancolia Ipo
mitivo , che ſolutivvo , potrà farlo bollire meno, condriaca con acqua di Capel Venere , o decotto
e laſcia poi poſare nel fondo la polvere-,e rimanerà di Ceterach . Nella Peſle con acque di lllmaria ,
il vino chiaro , che potrà bere il paziente la mat Cardo Santo,Frafiìna,Angelica,Scorzonera,o Ruta
tina , che piacendogli caldo ſarà migliore effetto, Capraria. Vale a preſervare dall’Atritide,di qual
ed avendo forze convenienti,potrà paſſeggiare per ſivoglia ſpecie , neſſi vermi d’ogni genere , nelle
la Camera , che così con più facilità provocarà il ldropiſia, Itterizia, lllcere maligne,Scabie,e mor
vomito: ma richiedendo il biſogno , che il medi. bo Oallico. Si dà utilmente neldolor del capo, che
tamento ſia vomitivo, e ſolutivo inſieme , bollito vien cauſato dall’impurità del ventricolo,e ſi beve
che ſarà , come di ſopra col vino, darai a beverlo, con acqua di Bugloſſam di Bettonica. Finalmente
ne’corpi robuſti con tutta ſa polvere, ed alii debo ſi ſiima eccellente preſidio in tutte- le malatie, che
li con ia parte più ſottile d’ eſſa polvere , il che fi hanno di biſogno di evacuazione, e che hanno
fà, dando tempo conveniente, che diſcendano nel origine dagli umori putridi: perche ha forza di
fondo del vaſe,dove ſarà il Vino,le parti più groſ_ purificare il ſangue nelle Vene, e fin‘ anche le mi-,
ſe,ſopra le quali potrai ponere nuovo vino, e ripe dolle negli oflì . .
tere le inſuſioni con lieve bollitura , che ne cava Gia: Artmamro ( SOPÌ‘J Cral/io ) adopra queſto'
rai un’altra porzione più mite-lo me ne ſono ſer Croco in varie maniere, cd a ſimilitudine del Ro
vito con lode grande,ſpecialmente nelle ſebbri ter. landome compone l’AcqunBem-detta in queſta ſor
zane, nel principio delle Maligne , e Peſtilenziali, ma . Piglia Croco di Metalli, o vetro d’Antimonio
e nelle anrtane di qualche tempo 5 e ſe ne ſono fatto ſenza BJſfiCC nè Sale, oncie due, Vino bianco
veduti veramente effetti miracoloſi , dando la ſu; ottimo libre quattrozpoi piglia eſſo vetro,lo polve
‘detta pozione in tempo del Paroſìſmo , o comin rizza ſottilmenre, laſciandolo inſuſo nel Vino in
ciando l’acceffione , come vuole Gil/eno , dicendo: vaſo di vetro bene otturato,e lo tiene eſpoſto al So
(Lib. uo: &quäda pro-gare ”partencirca i1 imac.) le,finche il licorepiglia color citrino: doppo lo fel
Dùm accqflìo infeſtabit àſuPerioribus educer . Ubi ttaaancorche da ſe medeſimo ſi chiarirebbeDi que
deſtiterit , quod intermrflionem dicimm ab inf? fio licore ne dà uno ſerupolo,ſìno a cinque, con ac
rioribm trabes . quadiſlillata appropriata,e cosi provoca il vomito,
Alejandro Trnllíano {aggiunge-J [JIL-feb. c. da c5 gran giovamenr0,e ſpecialmente in quei morbi
guartana l Vamitm omnibus utiliflimur eſt , png. la cura de'quali cöſìſte nel vomito,c0me ſono tutte
firtim ijr , qui humor” craſſor i” ore ventriculi le muniere di 'roſſe, Pleuritide,` Angina, Ruttiz Cd
cantine”; , nàm crafiitíem extammt , (9* ”t conca— infiniti altri , che ſhagnano nella prima regione
gxmtur, celeriàrgfle diſpari/:Mr efficit . Oftírmzm del Ventre, circa il Meſenterio.
autem temp”: ad oomímm eſl , acceſriane inci Del medeſimo Vino l’ iſteſſo Autore ne forma lo
pie-”te ; mins etiam tune humor” z cùm materia Sciroppo oomitivo,pigſiandone ſei oncie, così dell',
moventur, ó* illa' ínſtamaclmm con/?1mm , illum infuſione del Vetro, come del Croco,Acqua odora-z
qrre erodmxt, ”anſe/rm excz‘r‘mrt . Dato er': ”ru/ſam tiffime di Roſe oncia mezza , Cinnamomo polve
non m‘mir aqua/‘am . [hl namque Proc/z'viùr mi ex rizzato dramme due , laſcia ſlare ogni coſa , me
crefltíanem Prorumpmt . Wi autem /mtíſmrt 1m ſchiaca inſieme in luogo caldo,per ſpazio di venti
more: , ó“ difficult-Er anelli Paſſa”: : reg” exter quatrr’ ore : poi ne Hi colatura, nella quale diſſol
nenti”, ac penna-,precipita {mſi-rim'r utemlum eſt, ve Zucchero bianco oncie otto , e poi lo ſà cuocere
fit mrqorí irritatu comit”; omnz'nò Per-veni”: . Si a debita confiſteHZa; dandone per doſa da una ſino
enim ex lenti: bumoribar ”liquidſarſum eduéîum a trè dramme: ordinando, che ſi beva poco doppo,
fuerít, ſtfltím etiam Poſt acceffionmz minuetur, un poco di brodo di Gallina, o di aſtra carne 5 mi‘
tùmſfatio temporir , trim more , ò” cali/izetmíine. fatto ſenza ſale , con un poco di pane, come lo fà
Ego enim ”avi me hoc l'avete-rami' Mart/mar di dare anchel' iſteſſo pane nell' eſibizione della ſua
ſcuffiffe , ut ”annulla z'pſflrflm jizperata jàm dere Acqua Benedetta . Scrive ancora , che pigliatala
rion‘ parte conqm’everint. Sin quì Tralliana z Ma medeſima doſa di queſto Sciroppo , tOglie felice
oltre a queſle autorità ſi potriano addurre qui mente i dolori Coſici , ſi Carati-i ſoffocativi a e
molte Iſtorie , dove ſi vede eſſerſi liberati moltiſſi— molti altri mali , che ſcendono al polmone a ed a
mi dalla quartana antiquata , col ſolito vomitivo, core .
fatto dal Croco de’Metalli , preſe tr-è volte al pit:: , ;Len-exam poi fà la ſua Acqua Benedetta , Pre
` ‘ E dicata
;4 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI;
dicata molto per il mal della Puntua,macerädo un de’Metalli dramma Una, e meza o polvere (li Can
oncia di Crcco de’Metalli in due” trè libre' d’ Ac— nella, ſpezie di Diambra, di Diamargaritone fred..
qua di Cardo ſantozag’giungendovi mezza' oncia di do, d’ Aromntico Roſato ana dramma mezza, Ac..
Cannella . Laſcia poi ogni coſa in inſuſiOne per qua di Car‘do ſanto libra una,e mezza, ne fà inſu.
due, o trè giorni , e doPpo traſcola la parte‘ chiara’, ſione,e la tiene in inogo caldo Per‘ venti ore: doppo
dandone un’oncia , e mezza , e più ſe il biſogno lo la cola i e vi aggiunge Sciroppi di ſcorZe di Cedro
richiede ne i mali ſoPradetti,a’ i quali ſi è detto va qnattr’oncie , di Viole , e di Cannella ana oncia
lere il Croco de’Metalli. Quella’ doſa del Qgerceta— una, Ogli diſtillati di Cedrordi Cannella; e di Ga.
no ègiudicata proporzionata a fiìmandoſi qUella roſani quattro Goccia per ciaſcuno, i meſchiä a La
dell' Ãrtmflnno_ aſſai diminuita per' queſio Paeſe. doſa‘ è l’iſteſſa iſopra a ‘ ` F . .
Si fà dal medeſimo Quei-catarro' l’Acq‘ua Ottalmi ScírdPPu *uonäitívo lo ſa Cosi - Croco di Metalli
ca , pigliand‘o Croce' de’Metalli dolcificato una ç o‘ una dramma. e mezza , polvere di Cannella , Ga
due dramme,ed infondendolo in cinque , o ſei on langa,Garofani,Mace.ſpczie liberanti,ana ſcrupoli
cie di Acqua d’ Euſra'gia,o di Finocchio , o, ſimilig due, 'Zaffarano ſcrupolo meZZO.- L’inſonde per 24.
che hanno riguardo alle indiſpoſizioni degl’ occhi; ore in acqua di Roſe odoratiffima , e di Cardo Be.“
e ne fà acqua Ottalmica contro la groſlëzzam debo nedetto ana oncie ſette,Poi lo cola,e con Zucchero,
lezza della viſia,e cataratte . L’uſoè di farla ‘cade oncie undicizlo cuoce a giulia conſiſtcnza,dandolo
re a goccia , a goccia dentro 1’ occhio la mattina Poi non ſolamer te alìe perſonè adulte; ma ancora
er molti giorni,e vuole che apPlicandola ſolamena a’ſan‘ciulli, perche rieſte di molto delicato ſapore.
te così all’occhio‘, poſſa 'muovere il ventre . La doſaë da (‘LCÌH ire-12a ſino ad una z e mezza;
il Croco ſudetto viene anche adoprato nei Cli Poco ‘doppo preſo; vi ſi beve un poco di brodo ſen
fiieri, e giova ai male della Renella,o Pietra, com’ za ſale . Si Ula rei Delirio , Epileſſia , Apopleflìaz
anche a mitigare i dolori cauſati da freddezza , ca Febbri,Pleuritide,Stábie,e Morbo Gallico -
ducità, ventoſità,v umori pituitoſi , grofiì, tartarei,
. E Però da avvertire, che nel pigliare tali vomia'
e finalmente vale ad uccidere i vermi, e purgare tivi , biſogna ſempre uſare le debite cautEÌe , cioè
ogni bmttezza,cd immondizia degli umoríaoperan procur‘arei che nel preparare il Croco de‘Metalli.
do ciò ſenza riſcaldamento immoderatoò il che non oil Vetro di Antimwiod’Artefice ſia molzo eſper
ſanno le confezioni communi , che ſono in uſo per to, altrimente ne potria avvenire più daimo o che
fimili mali. La forma del Cliſtiero è tale. Si [Lace utile. Biſogna poi oſiìrvarerche ſi hanno da Pilrgaa
ra una dramma di Croco deìMetalli in quattro , o re col vomito q'uelli , che vomitàno facilmente,
cinque oncie d`ac`que a 'propoſito , overo con vino; e che hanno lo ſtomacÒ ſorte, e ſono larghi di pet
per lo ſpa2ío d’una vnotte', ed ancò più , e quello
to, ſerrni di 'tefiaz ed Dſſſefatti a vomitare z 'ed an
Croco così macerata fi meſchia in quantità pro che quelli, ne’qualizla materia morbifica dà ſegno
porzionata di Brodo, e ſe ne ſia Cliliiero. Se in luo 'di voler uſcire per-.ii ſopra d Il tempo di Vomitare
go del CſOCO de’ Metalli ti vorrai ſervire del vetro è nella creſcenza della Luna -, impercibche all’ ora
d’ Antimon'io, lo puoi ſare‘ , ma ne averai minore‘ 'gli umori ſono più in abbondanza; ep'erciò più
utilitàà ' _ p _\ ~ volentieri , e ficuramtnte ſi caVano fuori per Vo
Adriano Mynſicbt (Aim-[men, .Medico ehm/iz.) mitoaperche' ancora ſono meho fiſſt nello ſiomaco.
pone un‘altra deſcrizzione del Croco de’ Metalli, Quello , che hà da vomitare ſiina'nrenghi caldo,
chiamandolo Crac”: Metallorum Abſintbìncm i e ſpecialmente ſomenti le parti vitali con panni
e vuole, the (3a il vero , e genuino modo da prepa caldi , ſi che pigliando freddo pub incorrere a pa
rarlo . 1~ iglia A'ntimonio crudo 1 e Sale di Aſſenzo tire tormini di conſiderazione . Mentre lì vomita,
ana oncie quattro: Li meſchia inſic~me,e li calcìnaç e non è ancora Lſcita la quantità debita dell’umo
e quando ſono ben Calcinati‘, cioè , che àveranno re, non (i bava \ino . nè altro , che poſſa impedire
colore roſſo z li dolciflca lavandoli , finche non ſi il vomito: ma quando la materiaè già tutta com
ſenta più Sale d‘Aſſenzo: per ultimo ne fà polvere" moſſa , e fi corrincia a vomitare materie amare)
e l‘adopera a quanto abbiamo detto ‘valere il Cro all’ora, verſo il fine ſi dia a bere quantità di vino,
co dc’Metalli già deſcritto . , ` q y , 'o brodo alterato s acciò ſi venga a lavare lo _Roma
Filippa Grulíngio ſcrive divcrſe ſormole del co , ed anche ſe per caſo‘ vi foſſe rimafla qualche
Sciroppo di Crora (le-’Metalli mmitioo,e primiera `porzione d’umore nel fondo delVentricolo,ſi ven
mente pone l’acqua di Croco di Metalli vomitiva a a cav'ar fuori 5 ma 'non ſi dia già queſto vino,d
in queſla ſorma . Piglia Croco di Metalli una Erode, che ſia caldo , perche lo ſtomaco ſe lo riter
dramma“; meza‘, polvere di Cannellaópezie libe rebbe; ſi darà perciò tepido,.percbe non ſi ſermerà
ranti ana dramme due ', acqua di Cardo ſanto una‘ ’nello ſto‘macÒ , ch’è inimíco del tepido , perche già
Iibra,e meza; l’inſonde per r Lore, e nc fà C0latu; ‘cagiona rilaſſazione,conſorme alla dottrina di Ga
fab alla qbale aggiunge ſciroppi di ſcorZe di Cedro Iena, (8.Mezbod- cnp.r.)che dice: 94,4177“ ‘qu-e tepi’
oncie trè, di Viole., di Cotogno, e di Garofani ana da ſum‘ , omnia a mntrirulífirmitadínem 11117.3!.
oncia mezza z laſcia ſiar‘e ogni coſa meſchiata in by”: . Se il brodo poi ſarà alquanto ‘acido giovarà
ſieme,per altri due giorni, ‘e dinuovo cola,a`vverPiù , ‘poiche l’acido ha forza d’incidere 'gli umori
tendo però di tenerne preparata poca quantità; vìſcOſi. Non ſi deve dormire dop‘po preſo il vomi
Pci-che non ſi conſerva bene, per
lungo tempo. Si 'tivo o e ſpecialmente da quelli z che ſono di corpo
ídopera a quanto ſi è detto valere
l’altro ſimì'le di pieno di bile a la quale , mediante il ſonno p, facil
ſopra. La doſa `eda quattro (ìno a
ſei dramme . mente può aver ratto al Cerebro . Bando Però ſi
Altra Acqua Bene-det” dei medeſimo . Cròcò Vederàfl he il paziëte aver?! 'vgmitato bafleyolmën_
a -
PAR-re PR'ÌMAÌ " 3-5'
'te, ſe gli potrà concedere il ſonno . Se per caſo chi leflë per biaſmar l’Arte Chimica ſe ne potria di:
hà preſo il vomitivo a ſi ſentiſſe poi le forze aſſai -vare l’illazione Contro tutti gli altri medicament‘i
'debilitate, potrà applicare al fondo del ventricolo comuni ordinarij , vedendoſ’í ben ſpeſſo , che ſuo”;
pezze di lino bagnate in vino caldo , e generoſo, 'ri de i caſi violenti ſono poche quelle perſone , che
e di ſopra aſperſe con qualche gocciola d’oglio di muoiono ſenza aver preſi medicamenti ordinarii.
vGarofani . Doppo il vomito ſi debbono dare al pa— Ma circonſcritto tutto quello non può Ildnno ſon..
ziente coſe confortative , e ſpecialmente acide , ſi dare il ſuo preſuppoſto contro le Regole generali
può cibare , per intervallo, di qualche fetta di pa. della Filoſofia, dicendoſi communemente , che ad
ne brnſtolato , ed infuſo in Vino, o brodo , per un ſcie-”dum ”liquori certum , mm ſai-’ii‘ eſt‘ ”nic/l con—
quarto d’ora , e poi aſperſo con un poco di Can jeffura , quia ex una Fnrticulari , non [iene infl r'~
nella , o Noce moſcata . Se il vomito foſſe molto , tm* univerſale , ed oltre di ciò quello ., che nuoce
e continuo, ſarà ottimo, e preſentaneo rimedio be ad uno, non ſi può dire, che poſſa nuocere a tutti.
re latte cotto con pane,overo pigliare un cu cchia A quella unica eccezzione del Fabro , e dell’I/daſi
ro di ſciroppo di Maſtice col ſuo ſpirito,o ſciroppo ”o ſi potriano contraporre migliaia di eſempli cli
di Coralli, o Teriaca vecchia . Si potrà anche po.; rettamente contrarij . Mà chi entraſſe in quello
nere al ventricolo l’empiaſtro di Crolla di pane., ſpazioſo mare , non giungerebbe mai al Porto del
overo Salſa di Fermento`,e Menta -. E ſe quelli non Trattato di quello
erö potranno Nobilifiìmo
ſodisfarſeneſi Groco . Li
facilmente curioſi
, leggendo
giovaſſero, ſi potrà, come ſicuro, ed efficace rime
dio, dare al paziente quanto un grano di pepe di tra gli altri ſpecialmente Rolando , che più d’ogni
;Nepentes . _ altro lo hà praticato .
(Quelle condizioni ſono la Sindrome neceſſaria Avendo parlato della leggiera detonazione del;
per adoperare. con felice ſocceſſo,il (ZHÈO’CCleÎBf l’A’ntimonio , per la preparazione del Croco de"
to Croco de’ Metalli , e traſcurandofi in parte al Metalli, oportunfl coſa ſarà raccontare altre for
cuna , ne può ſuccedere peſſima riuſcita , come ne molo, epreparazioui del medeſimo Antimonio ;
‘abbiamo l’ eſemplo deſcritto chiaramente da maſſime eſſendo non meno curioſe , che utili . trà
Giorgio , Fabro regiſtrato da Fabrizia [Mano in le quali è l'Antimonio Diaſoretico del Tirocinio
una lettera a Pierro Elan-dino , dove ſi racconta u’n Chimico , che lo compone in quella maniera . An
caſo infelice, ſucceduto in perſona di una figliuola timonio , Sal Nitro ana libra una . delli quali ſa
di cinque anni , la quale piglio per medicame‘nto rai'polvere, e meſchiarai inſieme.: doppo accomo
‘il Croco de' Metalli 5 ma perche [Mano nel fi da trà i carboni acceſi un crocciuolo aſſai grande,
ne della ſua lettera ſoggiunge z Virle quam/it Peri e laſcia , che s’infoch'i tutto,all`ora vi gittarai den
culoſum bemica Medicammta traéîare , hò per tro due oncie in circa della ſud-.letta polvere 5 e ſu~
tanto giudicato neceſſario in traſportar quì fedel biro coprirai il crocciuolo , finche ceſſa il ſuino , e
mente il proprio racconto di Giorgia Fabro-(Cene lo ſtrepito , doppo ſcuopri , e gìttalì dentro nuova
.4. ablerflg. )portato anche dal medeſimo lldnno , polvere, ecuopri › come s’è detto; e così conti..
acciò poſſa ciaſcuno mediocremente pratico nel nuarai , finche averai COnſumata tutta la polvere*:
la Medicina , argomentare a che la colpa di quel Finalmente dagli fuoco di fuſione , per ſpazio di
maiſuCCeſſo non ſù- cauſata dalla qualità del me~ un quarto d’ora , non già come ſi ſi nella fuſio
diCamento, ma dall’ineſperiëza di chi ebbe il pen ne de‘Metalli , ma più mite , laſcia poi raffredda
ſiero di diſpenſarlo.ll tenore della lettera del Fabro re il crocciuolo , e cavane la materia , e polveri:
Ì: il ſeguentefflamulur cujurrìam Parete/ſiſi.: actezala , meſciandola con altrettanto Sal Nitro , come
Perat Pixlríulam Croci ifliur Metal/0mm plan/rm ſacefli la prima-volta , calcinando , e manipolan
guäqm- cifra omne: etiam def/orariſrimar effec‘lur do come di ſopra . Lava poi con acqua calda la ma
egregíe predicare rlirlicerat.Q/fíd fit P Muſic-*r que teria ( avendo la prima tritata in polvere) finch‘e
dflm ip/Îus' 'vicina conquerítur {le Biſio/11 gravita-r eſca dolce z ſeccarai poi la detta polvere dolcifica
decumbente , ó“ſufiipicíonem [lembi-[comm *ue ta , ela ſarai riverberare in vaſe di terranuovo
rita, Dalì” iffim‘ pulp/ſcali tantoPer-r ”mandati a coperto , per ſpazio d’ore ventiquattro r o fin.
‘vicino ſibi ”ogm-i Petit . ſila imPetrfltſatir ma che eſſa polvere divenga bianca , ſerbandola all’u
gnum gratuit/treni pal-verírztflntamque mm agro ſo , e principalmente ad eſpurgare per ſudore , gl!
tam‘i Filiale: quinquemzí exbr’óet , a cujm affum umori vizioſi nel morbo Gallico recente; e per
Ptioneprmlo prg/Z graoiflima oboriuntur j’mPtOmfl rompere l’apoſleme interne . La doſe è grani ſedici
M 1 'vomitar- , 0’“ dejeèîianer :1114i enorme: , concuſ ſecondo l'Autore , ma Zia-gain:: ne da ſino a due
fíoner z-ebemrntu totiur coi-fori: , inſulta: ali ſcrupoli .
quot Epileptici , ó*- a’alorer in toto corpore acer-biſ L’Artmanno aggiunge alla ſuddetta operazio
finti: Indr- moi-tem appetit infalix iſta [Mella . ne , e porta il Magiſterio più avanti 1 pigliando
Nel contenuto di quella lettera di Fabro ſi tro l’Antimonio Diaforçtico, doppo l’ultima riverbe
Va eſſere ſtato dato il Croco per mano di un ſer razione : lo polveri zza, e poi ſ-.ì bollire alquanto con
vidore ineſperto , ſenza il conſeglio d’alcun Me.. acqua di fontana ;doppo paſſa per feltro il decotto a
dico , ed in quantità eſorbitanre , ad una figliuola mentre ècaldo; e lo laſcia in luogo ſreddo.Con que
di tereniſlìma età . Che meraviglia è dunque o ſe fia bollitura ſi ſolve nell’acqua la parte Più ſottile
non oſſervandoſi le circoſtanze preſcritte , li me dell’Antimonio , la quale raffreddare che ſia preci
ditamenti in VBCe di giovare uccidano P Diremo pita nel fondo l’Antimonio bianchiflìmo,ed aſſai te
di più , che ſe il detto argomento delljllzſam _vat nuezma ponendoſi nel detotto felrrato un POCO di
E z Aceto A
;6 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLL
`Aceto dillíllato. caderà con più preſtezza a nel fon con tanta ſecondi:: , che più non ſi puo deſideram
do , la polvere dell’Antimonìo,qUale lavarai ſpeſſo . componendone un trattato col titolo ſeguente. Me
con acqua , ſeccandola came di ſopra . E vuole tlzodflr , qua omne; bummzi cor-pori! affaffianer ab
yAnna-”mo . che quella ſia di maggior virtù di bumaribur copia 1 *nel qualita” peer-anti”: geni
di puella del Tirocinio. tie, Tutì,Cíto,$"jucundè bemícè. ó‘ Gil/”rice cu.
Frà Baſilío Valentino pone quella operazione ranrur. La propria deſcrizione della polvere di Cor
ſotto nome di fiore d’Antimonio fiſſo . overo pol ”accbiuo è la ſeguente . Antimonio Preparato co
vere bianca d’ Antimonio , e la loda aſſai nelle me di ſopra a Scamonea preparata al ſumo del Sol.
Apoſteme interne e dandone r7. grani il giorno , ſo , come ſ1 darà al ſuo luogo e e Cremore di Tar
taro di vin bianco , come ii vedrà al ſuo proprio
continuandola per cinque preſe , e la tiene per effi
cace anche nel morbo Gallico. perche dandone , capo . La doſe uſata da eſſo è tale . Seamonea grani
ſpecialmente con lo ſpirito del Guajaco a rino ſei,r 6.1 8.2o.ſino a a :Antimonio grani 4.12.14.
va mirabilmente tutta la maſſa ſanguigna , e dì Ió-a 20.Ma chi vorrà caminare con più riguardo.
”dica il male - laſciarà la doſe di eſſe polveri al giudizio del Diſ
Marco Coi-nacc/;íno ſcrive una pOlvere d’ Anti Creto Medico , imperciocche quì s’augu meritano,
monio ſotto nome del Conte di Vrroicbe , ela pre e diminuiſcono li ſudetti trè medicamenti ſecon
parazione d’eſſo è ſimile all’Antimonio Diaſore do la qualità dell'umore peccante i e come per eſ
tico del Tirocinio . come ſi può vedere dalla ſe ſemplo 7 Paccando in più quantità la bile ſi pone
guente deſcrizzione . Piglia Antimonio crudo on. rà maggior doſe della Scamonea , ſe peccarä la pi
cia una: ſi polverìzza , e ſi meſchia con oncie due tuita, o umore atraojlareſſarai coſtretto minorare
di Sal Nitro purificato z ſi detona come l’Antimo. la Scamenea , 8c augumentare l’ Antimonio: Ma
nio Diaſoretico , eſi convertirà in maſſa bianca, quello , che in queſto particolare della doſe ho io
avvertendo però , che ilſuoco non ſia molto vio ſempre oſſervato, e mi è riuſcito feliciflìmamentn
lento ;ſi cava poi fuori del Crocciuolo , e ſatrene e darne alle Perſone di giulia età una dramma di
polvere 9 ſi meſchia con due altre oncie di Sal Ni eſſa polVere, cioè uno ſcrupolo per ciaſcheduno
delli trè ingredienti, con ponere la preſcritta doſa
tro purificato , e ſi pone di nuovo a calcinare -, ſa
cendo così ſino alla terza volta , ſempre però con della polvere denrto il Vino bianco pei-una notte
nuovo Sal Nitro; ma perche con la ſeconda , e ter. la mattina poi dare a bere il Vino o e la polvere',
za volta difficilmente ne ſegue una perfetta cal perche così opera più efficacemente , con chi poi
cinazione , non potendo il fuoco penetrare per non beve Vino , ho uſato darla con brodo caldo.
tutta la maſſa, ſi porrà voltare la maceria con ferro Giulebbe di ſcorze di Cedro , di Viole , e ſimili
inſocatO, o con gittarvi dentro , un pezzo di car ſecondo l’indiſpozioni . Evacua i corpi pienidi
b0ne acceſo; e poi voltar continuamente con ferri: umori peccanti , ſemplici, e compoſti , caldiao
ſarà ben calcinata , all’ora che il carbone ſarà diſ freddi… tenui , o craflì , ſoli . o miſti, con fiuto*
ſipato in fu n10 per la forza dell’Antimonio . E ſi e con vermi , ed anche ne i corpi con tumori
conoſcerà la perſezzione della polvere , o dal colo. Prarèr natura”: hà fatto effetti di maraviglia
:e , che due rimaner nell’Antimonio, Cioè bianco, Se il paziente ſarà grandemente robuſto ſe gli
.che tiri al flavo a overo ſe ponendoſene un poco puo dare di detta polvere ſino ad una dramma-e
ſopra icarboni acceli non ſarà ne crepitome ſumo. mezza . e non più . Ne i ſanciullini di latt'
Di più deve dappo calcinato , nel modo ſuddetto , di trè meſi [i è data molciſiìme volte , e ſem
poco creſcere di peſo di quel che era crudo . Que. pre ſeliCemente è riuſcita in queſta doſa . Seamo
fio Antimonio così preparato hà facolta di evacua. nea grani trè,Antimonio,e Tartaro ana grani due”
:e gliumoricrudi , ecraffi purgandoli benigna facendola ponere alCapitello della Poppa a come
mente ſenta moleſtia =. Non hà poi veruno cattivo ſi è detto, nell‘ora .che il Bambino vuol ſucchiare
odore ne ſapore 1 ne ſminuiſce le forze , ed è rime il latte . Alli fanciulli di due anni pigliata con
io tanto ſicuro e che ſi da a fanciulli, ancorche panatella cioè pan cotto , o conſumato cioè brodo
fiano di latte ponendo nel capitello della Zinna lungo di pollo hà fatto evacuar gran quantità di
queſta polvere mel-'chiara con latte . Oſſervazione vermi . Se poi queſta polvere non produceſſe l’eſ
.-—ffl. particolare . fetti predicati , non ti ſgomentare , ma ſeguita i
lo però giudico ſuperflua la terza CHICÌHHZÎODCÎ darla anche ſino alla quinta volta , eſe per la con*
poiche ho eſperimentatoflhe per tale operazione l’ cumacia del male, la polvere non faceſſe evacuflre
Antimonio reſla del tutto ſenza forza , facendo po potrai ſempre creſcere la doſa , ne ti perdere d’ani—
CO, o null’effetto; ma calcinato due volte fà buoniſ mo, ſe apportaſſe dolore, e tormentifil che però di
íìma Operazione , anzi ho uſato di lavarlo u navol rado ſuccede)perche all’ ora potrai ſupplire CO"
ta c5 acqua calda(prima trito)e poi laſciarlo poſare Cliſteri . Ma ſe peril contrario ſeguiti": una eva
la fondo con decantare l‘acqua a ſuo tempo: ſi ſecca cuazione immoderata 9 con Laſſezza , Sete, Dial'
la polvere dell’Antimonio cö lento ſnom ch’eſſen rea,Diſenteria,e ſi eecitaflè qualche ſebbricciuolh
do così lavata , viene ſeparata da tutta quella ſalſe all’ora conferiſcono quelle coſe inſegnare da Av!"
dine , che hà laſciato il Sal Nitro nell' Antimoni. cnma(LiL4.Feu.r.:Lx-e.:&fiche; facilmëre ſi dig“
Ma non è quello ſolo Antimonio la polvere del riſcano a e notriſcono aſſai, ed inſieme ;mſi-eſcono’
Conte di Veruicb , che con tanto profitto la faceva ed aſtringono : ſi ſarà dormire il paziente . o alme
diſpenſare in Firenze ‘e fiche moſſo dal grido de’ no ripoſare quietamente, ſx applicano corrobbor
,ſuoi Effetti miracolofi , ne PrCſe a ſcrivere Marca tanti al Cuore a al Fegato , ed al Ventricoloá ma il
Cornacgièina Pubblico Lettore {lello Studio di Liſa, fluſſo ſi potrà fçrmare, ſpecialmente , con lo ſcirop
P0
,óó—_._..
‘ "B-"M

PARTE PRIMA'. ;2
po di Coralli . E ſe l'operazione della polvere ſari di fegato , cioè Elefanzia , Morſea , Scabie, Er;
(come ſpeſſo ſuccedelgiudicata baſtevole , all’ ora pete ç e ſimili . Nel Morbo Gallico con dolor-Lar-~
‘non li doveri ſar altro , come vuol Hiflfacnſite:Qfç ticola-ri ha prodotto effetti grandi . Nelle febbri
indicantflr, ó“ indie-”aſian integrèmeqm mao e e con vermi 'èſingolar Preſidio o e ne hd veduta
n,mqm now” ali quid ,fidſinere (Lap/mo.) centinaia di eſperienze,le quali per non eſſer pro—
Dice Marco Cornaccbixo d'aver, per lo ſpazio d’ liſſo , tralaſcio di raccontare minutamente , tanto
un anno intiero , fatto eſperienze grandi di quella più , che ſarà di maggior utilità im piegare queſto
polvere,e porta molti caſi d’ infermità curati con tempo in trattare di altre calcinazioni, e prepara
eſſa, e ſingolarmente di ſoppreſſione di Meſtrui c5 zioni dell’Antimonio .
tu more,e tenſione nel vëtre,e cö principio di Idro Crallio chiamò Antimom‘a Dinforetico il ſegue'
piſia: oltre di ciò l’ha eſperimentata nelle terzane te. Si piglia Mercurio Soblimato con Vetriolo,
ſe mplici,e doppie,ſpurie,ed eſquiſite', nella colera, e Sale una libra, Antimoniodi Ungheria libre tr`e
cardialgia, nauſea, innappetenza, vigilia, ſete, ed ſi polverizzano , e ſi meſchiano inſieme,ſi metto
anſîecà z ſono ſtati maraviglioſamente ſedati , con no in ſtorta di vetro ben lotata ,col ſuo recipien
queſia Polvere, tutti i predetti fintomi,com’anche te , e ſl ſanno diſtillare , per Arena con fuoco re
ildelirio ſenza febbre s ſi ſono mitigatiancora li golato: accib le gocciole non ſi congelino a for.
dolori dellaSiatica,etutti i articolarizli ſono eſtinte ma di butîro nel collo della ſtortadl che ſoccedenfl
lefebbri acute,e ſimilmente tolte via le @later-ne, do biſogna ſubito accol’tar con molletta di ferro un
ancor-che duplicare-.ſi ſono curati il Vajuolo,e mor carbone acceſo al collo della florta , aeciò ſi riſol
biglioni,ecerminate le pleuritidi:Ma noi,che n’ab va quel butiro; avvertendo per-b di ſar quella ope
biamo l’eſperiëzaffino ad ora)di 27-. anni portiamo razione con deſtrezza tale , che non ſ1 ſpezzi il ve
aggiungere all’ antecedenti molti mali a che per l’ tro, e cib (ì replicara tante volte,quanto lo richiez
addietro ſono fiati tenuti formalmëte per incura dera il biſogno . ll licore uſcito ſi rettifica per
bili , come più appreſſo moſlraremo , cioè caſi ſe. flotta , una volta : doppo ſi ſcalda , acciò fi lique
guiti, ed a tali eſperienze dobbiamo ſenza dubbio faccia , e ſi gitra dentro un vetro capace , che do—
rimetterci, come vuolelppocrach .af-5.1.31.) ver-à eſſere una boccia grande , che abbia il collo
Nell’ amminiflrazione di quella Polvere non ſi lungo , ſoprainſomlendovi acqua force Regia z al
deve cavar ſangue , e ſpecialmente nei corpi cha.. cUni incambio di queſt’acqua adoprano lo ſpirito
çhettici , per la mala qualità del loro ſingue,poi di Sal Nitroſed è migîiore, per quanto dice l’Art~
che atteſtando Gale”,che(l.r .de dif-c.: 9.2.de ana manna) a goccia , a goiccia , perche altrimente ca.
fb.c.6.9.\a.)Wanda/img”: putrefcít Par; rim gionaria ſtrepito grande , e ſi correria riſchio di
ſulvtilíor , ac Pinguioz* omním) infia va”: converti rompere il vetro , tanto più , che ſi hà da coprire
tur bile”: , craffior verb in atx-rm. Viene coſtretto ſubito 1 acCiò lì ſpiriti nOn eſalino: QLLando ſi ve*
in tal caſo ilMedico ad evacuare il ſangue conver drà eſſere ſciolta quella materia dentro la boccia,
tito in quell’umore peccante,C0l medicamento ſo affondivi meza oncra di Oro ſolutoin acqua Re
lutivo , alche li ſtima eſſere a propoſito la ſuderta gia z la miſtione rimaner-.Ìr chiara,e di robicondiſ
Polvere , poiche è chiaro , ehe la Seamonea ſi hà’ mo colore. Ma queſta addizione dell’Oro,vien giu
comunemente,per accettato medicamento ad eva dicata ſuperflua dall’Artmenm. Tutti la ſoluzio
Cuare l’umore bilioſo,lì come l’Antimoniud’Atrañ ne unita fatta chiara , e robicondilſrma ,fi mette
bilare. Ma ſe in queſto _caſo vorrai cavar ſangue rà poi in- boccid ben lotata ,col ſuo cappello, e re
che profitto ne conſeguiraiLDentro ſette,overo ot cipientmavendo ben ferrate le giunture,e con ſuo
to, ed anche dieci oncia di ſangue, che ſi cavaſſero co graduato ſr cominciata a diſtillare la &emma-ed
quanto ve ne ſaranno d’ umori cattivi 2 Potremo in ſpazio di due giorni` ſi finirà di diſtillare l‘ope
dire circa cinque , o ſci , ma concediamo ,. che ſia` ra z ultimamente fi augnmenta il Fuoco ,finche il
no ſerre , non ſi può tuttavia paragonare queſta fondodella boccia ſia arroffitom la materia del föw
evacuazione a quella della Pol vere r che mandata. docomici a ſublimare ed- all’oraè finita l’opera.
fuori tanta copia di umori peccanti- o che aſcende Sì laſcia raffreddare il vaſe , rompendolo ſi. caverà
rä a quantità di libre; e lo ſperare ,che ſenza eva quello *,cheſi ritroverà nel‘ fondo , ed attorno di
cuazione ſi poſſa rettificare il ſangue è contro l’ eſſo- di colore ,. che tiraal giallo, e ſarä come terra
opinione d” Ippocranfl di Calmo(2.11.0124 7.) , che ſecchifiímaxhe guñſtädoſidarà quaſi ninna-ſapore,
ſpecialmente dice:(4. :le oa[et.t_umda n.4.)ld quod e ſi attaccarà alla lingua , come foſſe corno calci,
nominò alienam eſt , ”alla fieri 'dtioneforefl , ”t nato; di meza libra in circa , che poteva eſſere l’
”atm-aſma gran-am recipiatzfl’d educare-id quà” oglio ,non ſi averzì` della terra* ſe nontrë oncie in l
primùm e/Z tentandam .. Sedunque gli umori vi circa- Per dolcificare quella calce, non occorre la
ziati ſono alieni dalla noſtra natura z che perciò varla ,, ma ſemplicemente s’inſocarà dentro un
x
prodocano- nel noſtro corpo lexinfermitä , e be nche~ Crocciuolo per mezz‘ora :- Ma l’Artmanno vuole
clſi ſiano caldi @o freddi , craffi . e viſcoſi , perche per dod'eci ore ,. e chiama queſta* compoſizione
non ſi dovermno cacciare per mezo del medica Bezoartícum Aſmara/e- , come altri,perx riſpetto
mento ſolutiva , cane ſenZa-dubbio ,. adoperando dell-'O‘ro-, che riceve ,, Bezoartíeum Solare...
quella polvere , ſi tirmnnoſuori del corpo-ſicu Vien connumerato il ſudetto Bezoarro tra gli'
ramente , e grazioſamente,. piùmhe conqualfivo— Arcani grandi., ed opera* per ſudore , ed per- urina
glia altro ſolutivo? efficacemente; ne- pin-ga per diſotto, nè per di ſo
Li morbi poi ne’quali abbiamo- eſPeri‘mentat-:r pra, nè meno~debilitai pazienti in conto alcuno*
Noi valere aſſai lÎ _uſo di tal Polvere ſono il mal benche_ provochi grandemente il [priore: ma infil—
cum
'g I TEATRO FARMACEUT. DEL DON‘ZELLI;
'cuni (benche di rado) provoca ſolamente l’urina, la creta, perche, mediante quel 'calore , la materia'
e vogliono, che per ragion dell'Oro aggiunto con butiroſa diſtilla facilmente in Oglio , ma ſi tacco
`f0rti la natura , ma queſto ſuccede , ancorche non glie con recipiente ſenza l’acqua , `che diceſſimo
vi fi metta l’Oro . Giova ſpecialmente al morbo doverſi mettere , per raccogliere il Mercurio di
Gallico, avendo però premeffo quello, che in que Vita .
Pro maleè ſolito di farſi‘, e pci fi dà con l’acqua di Tale Oglio d ’Antimom’a ſcrive l’ Artmnnno
Perſicaria: nella Pelle con acque di lllmaria, Scor valere nelle cancrene (di che io ne ho fatta conti;
dio , 0 di Scorzonera 2 nella Podagra con acqua di nua eſperienza) , ed è così valoroſo , che ſegnando
Camedrio , o Filice ‘. nell’ Idropiſìa con acqua di con eſſo , ſolamente vicino la parte cancrenata,
Ibulo z nelle Febbri con decotto di Centaurra mi. ſepara la parte putrida dalla ſana, con meraviglia
nore, o con acque febbrifughe. Nell’ Oppilazione, grande, operando di più , che non ſerpa più avan
e dolori della milza, con acqua di Scolopendria , o ti, e ſi puo poi facilmente uſare il taglio . Facendo
altra appropriata . Nella pietra con acque di Ono con quello medeſimo Oglio. un circolo attorno ai
mide, Safiìſragia,o Petroſello. Finalmente è cotan. carbonchi peſtilenziali , non fà paſſare avanti l’u
to ſalutifero queſto medicamen to , che Begm'no di more maligno, perche lo mortifica , onde la parte
ce : Him' notandam , 911ml Bezoflrtícmn minerale cavernoſa , che rimane , ſi può facilmente medi."
Jungè antecrllat Bazaar Anima/ezſiquírlem exp-ef: care con gl’ Empiaſtri ſarcotici , e conſolidativi ,
'3èfatetur D. Brato i” rpzſt. quinta , a'ùm inquit, che preſto ſanaranno . In fine queſt’Oglio ède’più
Lapis Bazaar anima/ir infeórìbmPflſtilmtínlibm grandiCorroſivi, che ſi trovino in Medicina .
”ibilprq/'aeit , quòdſrmè da boe minimè ‘Dramm Dall’ACqua poi, che ſtava nel recipiente , dove
‘pimdnm. La doſa ſarà grani trè,cinque,ſatte,ove precipitò la polvere del Mercurio di Vita, cavan
;0,ſecondo le compleſlioni, e l’età . done la Hemma con fuoCo moderato , reſtarà un
Il Tirocinio Cla/mira ſcrive una ſimile compo licore acidffidal quale,facendolo diſlilla-re per fior
'fizione, chiamandola Polvere Emetica,o Mercurio ta, uſcirà un’altro lic0re ſimilmente acido , che ſi
‘di Vita . Per farla ſi piglia d’Antimonio crudo fu ſtima per eccellente ſpirito di Vetriolo , onde E
ſo, e polverÌZZato oncie quattro (in luogo dell’An chiamato dall‘ ArtmannmSPir-ítm Vin-i011' Phi/o
timonio io ſlimo però pigliarſi con più profitto il ſophirur; e ſi pretende, che ſia di maggior virtù
:Regolo d’Antimonio) Sublimato commune oncie del volgare ſpirito di Vetriolo , perche dandone
geco, altri ne pigliano parti uguali , ſi meſchiano, tr`e,o quattro gocciole,o al più otto dentro un po-'
_e ſi diſtillano con ſtorta di vetro , nell’iſteſſo modo co di vino, o altro conveniente licore, ha virtù di
del ſudetto Antimonio Diaforetico del Cral/i0 5 ma ſanare le Febbri , e di mitigare i morbi Venerei,
_in queſta operazione ponerai il recipiente con ac-v di aprire l’oſtruzioni della Milza, e delle vene me-ì
;qua commune per la metà di eſſo , e poi l’unirai ſeraiche: conforta il Ventricolo debilitato dalla
"col collo della ſtorta , acciò quel litore gommoſo» flemrna , ed in fatti preſo con acqua d’ lllmarim
che diſtilla dalla ſtorta, e ſuole rimanere nel collo, o di Cardo ſanto giova nella peſte,e nella paſſione
a modo di buciro , poſſa diſtillando , precipitare Ipocondriacazma ritornando alla polvere del Mer
nell’acha del recipiente, aggiutando l’operazione curio di Vita , che altri chiamano Polvere Ange
con unmrbone acceſmaccoſtandolo al vetro,come lica,e Crollio la nominò Flor” Bfltíri Antimom‘ii
fi diſſe di ſopra nel Bezoarro minerale. Darai tan e da molti Polvere dell’A/garot, impercioche Vit
vto fuom ſotto la ſtorta , finche ſarà uſcito un certo torio Algorcto Medico Fifico Veroneſe ,la diſpen
licore roſſo, o pure giallo 5 all’ora leva il recipien ſava in Venezia con feliciffimo ſucceſſo , onde la
te, dov’è precipitata quella materia butiroſa in polvere ne preſe il ſuo medeſimo nome: Non man
polvere bianca, e ſi chiama Mercuri”: Vit-ezpone. ca chi la chiama Aquila Bianca, ed Aquila Preci
:ai un’altro ſimile recipiente,agumentando il ſUo. pitata . La doſa nelle perſone robuſte è di grani
co,per una, o due ore (il Begm'no però vuole , che quattro, o cinque; noi peſi) l’abbiamo eſperimen.
fi continui il quCO per otto ore) finche nella ſuper tata ne'robuſti ſino al peſo di dieci, e dodici grani,
ficie, ocollo della ſtorta ſublimarà il Cinabrio e ne’ deboli da trè , ſino a ſette dentro un poco di
dell’Antimonío : raffreddato che ſia il vaſe, racco conſerva di Roſe roſſea o in un melo cotto’.
glierai eſſo Cinabrio, che rettificandoſi per flotta, Le ſpeciali prerogative del Mercurio di Vita
e finalmente ſi riduce in polvere, la quale ſi chia ſono di giovare alla Pelle , a i morbí del capo, alle
marà Cinaório di Antimonio Diqforrtico : dando febbri , e ſi dà molto tempo prima del paroſiſmo:
ſene per doſa da dieci fino a dodici grani contro alle volte muove il vomito, e ciò ſegue in quelle‘
i'Epileſiia . . febbrhche ſono cauſate dagli umori,che riſiedono
La Polvere del Mercurio di Vita, che ſia nel re nel ventricolo, e prime vie: Vale al morbo Galli
‘ cipiente ſotto l’acqua , fà digerire Per una notte, co, Lepra, ed ldropiſia , ripetendo la doſe per trè
e poi la dolcificaraiñ, lavandola ſPCſſO C0“ acqua o quattro giorni, e poi ſi darà il decotto di Salza
cordiale, finche ſe le coglia ogni acrimonia,e ſec parilla .
cala poi con piacevoliffimo fuoco - Ari-manna toglie la faCOltà *vomiti'va al Merrill
(Lu—el licore gommoſo come butiro , prima che ria di Vita, ponendo eſſa polvere , già lavata 9 dol-4
precipitiñ nell’ acqua , come ſi è detto , ſi chiama cificata, Cd aſciugata, dentro un ſaggiolo di vetro- ’
Ogliu di Antimonio. Avvertendo però, che nel rac laſciandolo ſul fuoco , finche la polvere comincia
coglierlo‘non-ſi diſperdano i ſpiriti ,onde facendo a divenir roſſa, nella quale più volte ſoprainfonda .
queſta operazione coprirai la l’torta con cenere cal. ſpirito di Vino, e decantando raccoglie la polvere
da’accommtdeta attore? .alla Parte ſuperiore, con della quale , elſendo Poi leccata , ne da quattro a 0.
Ein:
PARTE PRIMA. ?9
cinque grani, e purga ſolamente per ſeceſſo qualſi nerale, e così facendomi-eni il Bezmrro Lu nare in
voglia impurità . Per levare a queſta polvere la ſa color ‘verdetto , ſtimato utiliſſimo agli effetti del
coltä vomitiv'a, ſi può ſare in queſt’ altro modo , ſi capo, e ſpecialmente nell’ Eriſipela , che viene nel
meſchia la detta polvere con ſale commune,facen capo delle Don ne.La doſa è da grani ſei , ſino a do
dogli macinare unitamente , e poi ſi lava con ac dici . Gſm/Irina” parla di tai medicamento nella
qua commune , finche ſi levi tutta la parte ſalſa; Prattica Chimiatrica .
doppo ſi fa ſeccare, e rimane Purgativa ſemplice Nell’ iſieſſo modo ſi compone il Bezaarro Snturl
mente per diſotto . nina, o di PiombO, che dir vogliamo, con vetro di
il Bazaar Metallica ſi ſà , diſſolvendo in acqua Saturno, il quale vetro ſi fà dal Minio, e Selice ſu
filoſoficaffátta di Sale com une, ed acqua regia) d ue ſi, meſchiati inſieme 5 queſio vetro ſi meſchia coi.
dramma di puriflimo Oro , alla qual ſoluzione ag Butiro
pra d’ Antimonio
ſi cava la tintura,rettificato , edloalSpirito
e ſi fiſſa con modo di
di Sal'
ſo i
giungi tin’ oncia del ſudetto licor gommoſo (che ſi
è detto nel Mercurio di Víta)mà ſette volte rettifi Nitro, ſerbandolo poi , come rimedio efficace ne i
catO; e ſi ſan‘. una grande ebollizioneda quale fini— mali della Milza ;dandone per doſa la ſteſſa miſu
ta, ſi ponerà ia boccia ſopra le ceneri calde , per ra, detta di ſopra nel Bezoarro Lunare .
rrè, oquattr’ore, all’ora precipiterà ogni coſa nell’ Si fà il Brzanrru Gia-viale, pigliando ſei onciedi
acqua comune, laſcia poſare al fondola polvere , la Regolo d’Antimonio ſi ſonde in crocciuolo, e poi ſi
quale lavando dolcificarai , ed in ultimo ſarai una aggiſîge quattr’oncie di ſtagno d’lnghilterra, ſimil
lavatura con acqua cordiale, e doppo averla ſecca mente fuſo, e ſi fà' amalgama ,la quale 1 come ſarà
ta , averai un medicamento d’ ammirande virtù, raffreddata, ridurraì in polvere ſopra un marmo’ e
perche a pigliato alla quantità di ſei grani, muove v1 aggiungerei Mercurio ſublimato oncie dieci: ſi.
egregiamente il ſudore . ll Beguino ſtima meglio diſtiſa poi per ſtorta, ed uſcirà, come butiro, quale
doppo la ſoluzione , ed unione del licore gommoſo’, fiſſerai con lo ſpirito di Sal Nitro , come di ſopra .
cavarne l’ acqua Regia, per via di diſtillazione , ri Caſcina poi la maſſa , e quando ſarà inſuocata , lÎ
petendo così crè volte , e poi ſegue conforme ſi _fà eſtínguerai nell’ Acqua Vitazſacendola poi ſeccare.
nella preparazione del Bezoardico Minerale . Si ſerba in polvere , la quale è ſpecifico grande a
L’Antimonio Precipitaro ſi fà gittando ſopra la muovere il ſudore , potentiſſimamente, nell’ oſtru
polvere del Regolo di Antimonio , Acqua ſorte Re zione del ſegato:dandone la doſa di uno,a due gra
gia a poco , a poco , acciö non fi caggioni violenza, ni e '
e quädo vederai l’Antimonio ſoluto, ſePara la par.. Si ſà parimente il Bazaar-dico Maſa-'ale , cavan
te pu ram chiara, per inclinazione, facendone eſala do la tintura del Croco di Marte con il Butiro d'
re l’acqua ſorte, dentro un Vaſe di vetro, con ſuo Antimonio, mediante la digeſtione.Qt_Lando il Bu
co di cenere, e così precipita l’Antimonio, il quale tiro già detto ſarà impregnato della Tintura del
dolcificarai , lavandolo ſpeſſo con acqua comune Croco di Marte , ſi hà da fiſſare con lo Spirito di
tepida , e doppo eſſer ſeccata la polvere, ſi riverbe Sal Nitro, come ſi è detto,e così facendo avera i un
ra,per alcune ore, ‘e ’cesi rimane fiſſa in color roſſo. ſpecifico rimedio in tutti ii fluſſi del ventre , e ſpe
Qgçſta polvere Produce diverſi effetti z ſecondo la cialmente,quando averanno origine dal fegato.”
diverſità de’c’orpi, imperciochein altuni opera per pra ciò ſi può vedere Schmmmanno.ſHydrama-”tia
_VOmito , ed in altri per ſeceſſo , o ſemplicemente l’amor/ſica, p.59 )
per ſudore togliendo però con qualſivoglia opera ll Bezoardico Veni-”anke di Rame, ſi ſi‘: nel ſu
zione, il male dalle radici, pigliandone trè,o quat detto modo, pigliando col Butiro d’ Antimonio, la.
tro grani in conſerva di Roſe.Cavan0 di più i Chi ſquama del Rime . Vale come rimedio ſpecifico in.
mici gran medicamenti dall‘ Antimonio, e ſpecial qualſivoglia Gonorrea . In queſti , e ſimil; modi ſi
mente l’ uniſcono con diverſi Metalli, facendone poſſono Formare li Bezoa'dici con qua-ìſivo'zlia Me
poi molti medicamenti Bezoartici , com’ è quello tallo ſolum nel Butirod'Antimonio.Vedi ſopra ciò
del Butiro d’ Ãntimonio fiſſato con la ſoluzione l’Artmam/e ſi” Bafilíca Chimica pag.r ſo.)
dell’ Oro , che diceflimo chiamarſi Bezoarro Sola Teofraſtro Parure/ſ0 chiama Lilium, queſt’aitra
re, in riguardo dell’Oro, che riceve . preparazione d’Antímonio , la quale ſ1 fà, piglian
ll Buoni-dito Luna” ſi fà così . Piglia Argento do Antimonio crudo polverizzato ſottiliflimamen—
di COPPElla, e ſal-lo ſolvere in Acqua ſorte , laſcian re, facendolo riverberare per ſpazio di un meſe,ac
dOÌH ill digeſtione, finche appariſca verdacciazſepa vcomodato dentro un vaſe di terra bene orturato , e
ra la parte chiara, la quale poi ſarai diſtillare , ſin— così l’AnrimOnío ſi rende ieggiero, e volatile; mu
che nel fondo del vaſe vi reſti, come mele,ſ0pra del tandoſi di negro in bianco , e ſuſſeguentemente in.
quale infonderai ſpirito di Vino , facendo digerire , giallo, e roſſo, 'e finalmente violaceo .
acciò ſi cavi la tintura verde, mutande tante Volte Baſilio Valentino Mon aco,'ed altri adoperano per
io ſpirito di Vino , finche le ſeccie non traſmetto ſare queſto Li/ium, i fiori d‘Antimonio , in luogo
no più colore ‘verde nell’ Acqua Vita . Tutte le ſu.. del crudo , mà gli danno Fuoco graduato per cin-~
dette acque tinte ſi mettono in vaſedi Vetro, e fa que, o ſei ‘giorni, dentro una palla di ten-n.1] ;PL/er
cendole diſiilla‘reriman'erà nel ſÒndo una Tintu ra cetano tiene v che il vero Lilium dell’ Antimonio
Verde , Con una parte della 'quale meſchiarai otto ſiano Pr‘OPriamente -i ſemplici fiori d’ eſſo . Giova
Paſti di Butiro d’ Antimonio ſoluto ‘Con lo ſpirito il Lilium di Parure/j?) alla ſanguiſicazione vìzioſa»
di Mtro, o di Vetriolo; fa diſiillare 'ſino alla ſicci - ’Cache'iiia, e Lepra, dandone grani cinque a mace
lì della materia , e fiſſa trè volte , ripetendo la di rati nel vino, per una notte, facendolo berels mac"
-flillízione , conforme ſi è detto nel Bezoardico `mi~y fina a digiuno, e nell‘ iſteſſo modo fà anche l‘ uffi
cio
_.-d...ñ-ó.

‘40 'TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI.


cio di un ſalutiſe'ro D’iaforeticoìî che ſia tinta dell’eſſenza di eíii aromi; tie-:anta per
Di eſſo Lilium ſi fà ſecondo in Parure/ſ2; ſi legge inclinazione, e ſepara l’Acqua Vita, e ſCPl'ainlon.
la Tintura dell’Antimonio in quella forma.Si mer— di nuova Acqua Vita , finche non appariſca più
te a digerire la polvere del ſudetto Lilium con l’ colorítazun’irai poi tutta l‘ Acha Vita aromatizag
Acqua Vita, dentro un vaſe di vetro, bene ottura ta, e ſoprainfondi, come li `e detto alla Polvere ci;
to, per venti giorni, acciò l’Acqua Vita poſſa (in neritia, fatta col ſale di Tartaro , e fieri d’ Anti.
quello ſpazio di tempolcavare l’eſſenza z decanta la monio , aggiungendovi ſal di Perle , e di Coralli
parte chiara dell’ Acqua Vit-a , la quale farai eva ana dramma due, laſciando digerire,con calore di
porare in vaſe di vetro , con fuoco piacevole, e nel cenere, per due giorni 5 poi poni il cappello al va.
fondo di eſſo ti reſterà la nobiliſiìma Tintura d’ ſe di vetro , e fà diſtillare lo ſpirito del Vino aro
Antimanio , che ſecondo Parure/ſi; , vale a curare matizato, e reſtarà nel fondo la tintura degli Aro.
qualſivoglia morbo . mi con la polvere delli fiori d’Antimonio, e Tar.
ll Tirocinio Chimico la pone in quella manie taro cliccati, ed averäno colore come di Garofani,
ra.Fà liſcia di cenere commUne , calce viva , e ce-ñ e così vengono li fiori d’ Antimonio perfettiſſuna
nere crivellara parti uguali in acqua comune,o vi menrepreparaci, li quali ſerbarai in polvere,den
no . Nella detta liſcia diſſolve l’ Hepar Antimnm’j tro un vaſe di vetro ben’ otturato , altrimente ſi
detto di_ ſopra, e laſcia bollire , finche la liſcia ap~ ſcioglie in licore dall’ ambiente umido . L’ uſo di
effi fiori è nelle Fabbri, Pelle , Mania, e Faſcim.
Pariſca ben colorita : all’ ora ſi decanta , e ſi feltra,
zioni : Soccorrono a tutti i morbi , che ſi eſcitano
facendo precipitare, con aceto diſtillato , la tintura
in forma di polvere Crocea , nel fondo del vaſe, la dall’ Atrabile; giovane grandemente all’ Epileſſia,
qUale renderai dolce , lavandola ſpeſſo con acqua e purgano copioſamente gl’ umori maligni , per
comune z ad ogni modo ſi loda per più eſquiſita l’ da baſſo , e per vomito , e finalmente anche peri
operazione di Parure/fà . pori, cun una inſenſibile traſpirazione,pigliand0
Si coſtumano i Fiori dell’ Antimonio, che il Ti— ne ſicuramente ſette, overo otto, ſino a dieci gra.
rocinio li prepara così . Figlia polvere ſottiliſſima ni ne i robuſti i
d’ Antimonio , punendola in vaſe di terra , come Artmanno prepara li fiori d’Antímonio,pigliñ
foſſe un'urinale da diſtillare,coprendolo Con il cap do un vaſe di buona , e ſalda terra , che vicino al
Pollo di vetro, che abbia un forame di ſopra, per il fondo abbia un canale* : quello vaſe ſi accomodarà
quale poſſano evaporare li ſpiriti umidi : farai in fornace, in modo, che ſtia fermo, aggiuſiandovi
fuoco graduato per dieci, o dodeci ore , 8t in que ſopra la bocca ſei, o ſette cappelli ciechi, di modo
ſlo ſpazio di tempo raccoglierai i fiori bianchi; ma che l’uno entri nell’altro , è lìano tuti forati nella
volendo i cittini, ſeguita il fuoco per 24.0re,come ſommità, e nell’bultimo poueraí un cappello Ol'díf
per raccogliere i fiori roſſi ore ;6. continuate , di nario col pizzo , col quale unirai il recipiente, fa
ſnoco, più gagliardo nella fine , che non ſi fece nel cendo fuoco ſotto il vaſe di terra, che accomodalli
principioJ fiori bianchi circolandoli con lo ſpirito dentro la fornace , e come ſarà bene infuocato git
del vino, perdono la facoltà vomitiva , reſtandogli ravi dentro,per quel canale. un cucchiaro per vol
ſemplicemente la purgativa per diſotto . ta di polvere d’ Antimonio , finche conſumarai
Oſuala'o Cral/ia fà i fiori d’ Antimonio in quelli’ tutta la polvere dell’ Antimonio , che per quello
altra maniera . Figlia Antimonio ſottilmente pol fine averai pigliata : facendo così , l’Antimonio ſi'
veri'zzato , e meſchia con arena pura , ponendo la ſquaglia ſubito,per la forza del fuoco, e così fi ele
miſtione dentro una ſtorta di vetro : dando fuoco varaunoi fiori d’ eſſo , alla parte ſoperioreuttacſi
gagliardo , raccoglierai ifiori d’ Antimonio bian candoſi alii ſopra poſti cappelli ciechi , e fra tanto
chilIìmi, e li Córreggerai così-Figlia Sal di Tartaro andarai voltando l’Antimonio , c’he gittaſli per il
dillgentiſiimamente depurato quanto ti piace .- ſo canale ,facendo ciò con un ferro curvo 5 così più
pra infondi aceto diſiillato quanto balia per ſolve volentieri aſcenderanno in alto ſino all’ultimo
re eſſo ſale; fallo poi evaporare, con fuoco lento, in cappello i fiori meſchiaci con qualche porzione di
Bagno, o in altro modo,purche evapori lentamen— Flemma acida,la quale raccoglierai nel recipiente,
te; e poi ſoprainfondi al ſale , nuovo aceto diſtilla. congionto con l’ultimo cappello Qu—eſla flemma ſi
to, ripetendo come prima, ſino ad otto, o nove vol dà a bere con acqua, o decotto di Genziana, e vale
te; o finche l’aceto diſtillatomell'evaporare ſi ſenta miracoloſamente , per cacciare i vermi dal corpo,
al guſlo coll’iſieſſo ſapore com’era prima.Di quello pigliata alla miſura di 3-, o 4-, e lino a y.gocciole
ſale impregnato del ſpirito di aceto pigliane , per l fiori d’Antimonio Citrini, e Roſſi ſi prepara
eſempio, un’oncia , e mezazdi fiori di Antimonio no come ſiegue. Figlia una pignata nuova, tonda
biánco oncia nnazmeſchia inſieme , e fà liquefare di ſotto, ed accomodala in fornello fabricato a p0‘.
in 'crocciuolo, pollo nel fuoco, che ſi convertirà in Ra per queſi’ operazione , facendo in modo , che
màſſa ſanguigna 5 gittala in marmo , e come ſata due terzi della pignatta calino dentro il fornello#
raffreddare , ſi mutata in colore cineritio : detta lorala bene per intorno , ſi che il fuoco non poſſîl
maſſa ſi hà da ridurre in Polvere , mettendola poi evaporare , eccetto che per quattro ſpiracoli o che
demro un vaſe di vetro ſopraìnfohdendovi la ſe doveranno eſſer fatti a quattro cantoni del fornel
gu’ente Arquà Vita aromatizata. Piglia Galanga, 10,* avvertendo , che la pignatta ſia buona tenuta’
Gallia Muſchiata-,'Carofani, Cannella, Mace un’ altrimente -ſi romperebbe : dovendovi [lare l’Anti
oncia me za, Zaffarano dramme trèzſi riducono in monio fuſo almeno per Venti , o trenta ore . Fatto
polvere, che ſi doverà meſchiare con l’Acqua Vi.. queſto, piglia una libra d’ Antimonio fuſo , 811011
ta) ſenza flemma, iaſciaudola in luogo caldo , fin: più a e Polverizzalo preſtamente (banche il ZaPAN!
ve
PARTE PRIM'ìZ ’4!

v'e lo metta in pezzi) e ponilo dentro la pignatta 1 da cinque grani ſino ad otto ',` e vuole, che purghi-ì
le‘
che averai accomodata nel ſuo fornello,e ſopra eſ— no benignamente le ſeccie. ll Zapata ne ſ1‘, piglia
?Il
ſa, doppo avervi pollo l’ Antimonio , metterai un re trè o quattro grani , meſchiandoli con conſerva
altra pignatta , ed unirai una bocca con l’ altra , di Roſe , o di Viole: alle volte ne forma Trociſci
chiudendo bene le commeſſure Con Loto di Sa con un poco di zucchero impallato Con chiara
*pienza . Wella ſeconda pignatta hà da eſſer forata di ovo , o Gomma drngante , e ne predica effetti
nel fondo , il quale viene a ſtar di ſopra , e detto miracoloſi nella Peſte,Cancro,Lepra, Cror’te per la -
foro vuol’eſſer grande poco meno del ſondo,poi ſo vira, Bolle,Gomme, e Doglie terribili di mal iran-ñ'
pra queſta medeſima ſeconda pignatta ne accomo Ceſe . Nelle Febbri Quartane , Aſma , debolezza di.
darai un’altra un poco più picciola , ſimilmente Stomaco , Oppilazion di fegato , Durezza di
forata nel fondo , con un foro alquanto minore di Milza , Pietra delle Reni, dolori Colici , cd lm—
quello della detta ſeconda pignatta. la quale dove pedimento di Orina , cauſati da umori crallì: e
xà eſſere Coperta poco meno della metà da queſta vuole di più che giovine alla Podagra , e Chiragra.
terza pignatta , ſopra la quale ſi potrà accomodare Si poſſono anche prepararei Fiori gialli , e roiſì ,
la quarta pignatta, pur’anche forata nel fondmmà meſchiando in una ſlorta due parti d'Arena con.
con più ſtretto foro , e perche vi ſi deve accomoda una di Anrimonio , dandogli Fuoco violento per un.
re l’altra,che ſarà l’ultima,lì doVerà avvertire,che gior-no, ed una notte raccoglierai i Fiori nella can.
il foro di quella ſia tanto flretto , che vi poſſa en na della fiorta con lo ſpirito acido , come li è detto
trare ſolamente un puntale di ſtringa , acciò poſ. nella preparazione fatta dal Crollio 5 detti fiori
ſano eſalare li ſpiriti umidi, liquali nOn uſcen fi hanno poi da rettificare con Fuoco piacevole , atcó,`
do, impediranno la ſublimazicme. (Lella fabbrica ciò ſi venga a riſolvere in vapore quel ſolſo veleno?)
di pignatte averà forma di Piramide; tutte le loro ſo, che ſeco hanno meſchiato . i.
commeſſure ſi doveranno lotare con loto di Sapien Dall’Antimonio ſe ne cava anche il Sale in‘
za , perche non pollîmo sfiatare , ſe non per il foro queſto modo . Pigiiarai la calce tl’Antimonio ſem-j
picciolo dell’ ultima pignatta ſuperiore; eſſendo plice a opure le ſeccie , che rimangano nel ſubli-ä
poi ben ſecca derra lotatura , ſi accenderà il ſucco mare ifiori d’eſſo , ſanne polvere 5 ſoprainſondi.
di carboni ſotto la prima pignatta,che ſtà ſabrica. poi aceto radicato , e laſcia digerire , finche ti pa
te nel fornello , e per due ore lì andarà pian piano re , che abbia eſtrntto la ſalſcdine , all’ora decanta.
creſcendo, poiche dando il fuoco tutto in una vol l’Aceto chiaro, e fallo eſalare a lento fuoco , e nel
ta, facilmente creparà il vaſe , ed anche il forno; fondo del vaſe reſtarà il Sale dell'Antimonio , quafl'
doppo due ore di fuoco ſi creſcerà , finche la pi le potrai ſciogliere con acqua , e poi coagolare,
gnatta abbia il fondo roſſo , cioè bene infuocato, finche lì faccia chiaro , e rilplendente. Vj lono altri
avvertendo d’oſſervare con grandiſſima attenzio modi, mi in tutti due deveprecedere ſempre la.
ne il termine pſituale di dette due ore; continuan ,calcio-azione . (Dello Sale ſi loda nella Podagra ,
do poi il fuoco così gagliardo , per ſpazio di dici Pelle , Pietra de i Reni , e della Veffica . La doſa è
otto , o venti ore in modo tale , che il foro della da grani trè fino a ſette , e muove per ſudore a ed.
piguarta (lia roll‘o . ln quello modo ſi ſublimarà orina . Si crede , che il Sale a cavato dal Vetro di.
ogni coſa; raffreddare poi per un giorno le pignat Antimonio ſia di più virtù . ll modo di eſtraerlo è
te , ſi potranno raccogliere con diligenza i Fiori il ſeguente . Si piglia vetro , fatto della ſola calce
bianchi , che ſaranno nelle pignatte ſuperiOri , e di Antimonio , polverizzato 9 e lì ſoprainſonde
nell‘altra ſ1 trovaranno gialli, e nell’ ultima verſo ſpirito d’Aceto acerrimo dillillato , laſciando di:
la bocca roſſi ,e cib avviene, per eſſere alle volte l’ get-ire in caldo , acciò lì faccia una perfetta tintra
Antimonio ſuperfluamente ſolſureo, opure per nell’Aceto, che ſarà fatta , quando l‘Accto appa
troppo ſuoco; ad ogni modo eſſr fiori non ſono trà rirà di color giallo , all’ora doverai ſeparare la par~
di loro diffèrenti di virtù , ſe non quanto , che il te più chiara , facendola evaporare a conſiſtenza ..n
fiore roſſo `e più potente di tutti gli altri-com’è… diSale , quale dolcificarai , ſolvendolo in acqua
che il giallo è più veemente del bianco: tutti però piovana diſtillata, finche ſe ii toglie l‘acrimonia
ſono vomitivi , mr‘r in quella qualità ſono ſtimati dell’Acr to , e ſerbarlo Per l`uſ0 ,'a che ſi è detto ,
da Pietro l’orario più valevoli quelli , che più ſi value i] Sale ſuperiore . Mettendo il medeſimo ſa
ſublimano in alto, e quelli di mezo mediocremen ”le all’umido o dentro la cavità dell'ora aleſſe , o
te; mà quelli, che [i raccogliono da baffo, che ſono nella radice di Raſano , o di Brionia cat-ate nel me
ñ_.-7-—.—ó_ ñ-m-—ó -ñ .—-_,.….t_…A
i primi più vicini alla pignatta di ſotto , POCO 0 zo , averai il Sale riſoluto in licore , che pigliato
mente muovono per vomito - per bocca al peſo mezo , lino ad uno ſcrupolo
L'Artmrmno gli toglie la virtù vomitiva a ſl intiero , ha‘: forza di fermare efficacemente le fluſ
cendogli circolare , o pure calcinare con l‘Acqua ſioni Podagriclie . Sana ancora ſenza mordacita‘t
ſVita, impugnata dello Spirito di Mele , e cosi fa l’ulcere , e Pillole; e preſerva le ferite dalla PL!“
cendoſi averanno li fiori di Antimonio ſolutivi tredine .
ſemplicemente per-di ſotto . Lo ſpirito di Vino Gio: Pierro Fabro pone una ſua Preparazione
impregnato del ſpirito di Mele , lo compone così ñ d’Amimonio, Celebrandola ſopra qualſivoglia altra
Figlia Acqua Vita , e Mele facendogli digerire in preparazione , portando molte iſtorie , con le quali
fieme, por fà dillillure l’Acqua Vita,augumentan moſtra eſſeriì curati con eſſo molti malidiſperatì
do poi il fuoco . acciò diſliilino li ſpiriti del Mele, dalla Medicina volgare .
elicongiungono con lo ſpirito del Vino, prima llmododi prepararlo è cale . Figlia l’Antimo;
diſtillato_ 3 Qi elfi @gti , ue da l’Autore ,per doſa nio o e ue là tenuiflìma polvere, e meſciandolo con
F, . parte

EL…4t—
’42 TEATRO FARMACELIT. DEL DONZELLI.
parte uguale di Sal Nitro ', pone il tutto u nitamen. che cauſa il dolore , e lo caccia fuori; diſcute li to;
te in vaſe di terra di ſalda tenuta dandogli fuoco , fi o e li nodi , mediante il ſuo ſpirito , che perciò
finche durerà a denotare il Sal Nitro Lche all'ora è in eſſo ſpecial virtù di curar l’Artñtide . Acuiſce
l'Antimonioſi converte in maſſa ſanguigna ſimile tuttiiſenli, moltiplicando il calor nativo, no
al fegato :queſia maſſa ſi polverizza , e ſi meſchia trendo , e moltiplicando li ſpiriti animali 5 per
con ugual peſo di Sal Nitro , e Solfo , e di nuovo ſi i che riſocillando
lottiliſiimo tutte le ſangue
, e puriffimo cozioni. naturali , genera
Corrobora tutte
detona ſul fuoco , facendo piglia: fiamma al Sal
Nitro , all’ora rimane l’Antimonio bianco , e ben le membra principali, per la qual coſa ſana tutti
calcinato . Dinuovo ſi polverÌZZa , e poi ſi pone li dolori, e patimenti del Cerebro , Cuore , Ven
invaſe di vetro col collo lungo tutto lotato per tricolo , Fegato , e Milza . Opera di più , come
intorno , con otturare bene la bocca del ſuddetto vero Balſamo in tutte , e qualſivoglia ferite , cita.
vaſe z ſi mette poi in forno di riverbero con fuoco trizandole con preſtezza :‘ ſana tutte le piaghe di
grande , e potentiſſimo , laſciandolOCOsì per ſpa qualſivoglia ſpecie ,o che ſerpano , o ſiano fiſtoloſe
zio di un meſe intiero , anche l’Antimonio acqui ed altre ſimili, ed anche di peggiori qualità, come
fla nuovo color roſſo . Beſto Antimonio così co cancheri , e flrume , o ſcrofole ulcerate; e cib ſia in
lorato ſi pone in un vetro , ſoprainſondendogli ſpibreviflimo tempo. Toglie ſicuramente tutti gli af.
rito di Vino Alcolizato: ſi laſcia poi digerire in fetti dell‘lltero , ed induce fecondità nelle Donne
Bagno caldo , per otto giorni, o finche ſi colora I e fleriliL’uſo è pigliarlo alla quantità di una dram
ſi tinge lo ſpirito del Vino , ed all`ora lì deve ſe ma, con brodi riſiorativi , overo con acque cor
parare lo ſpirito del Vino 1 già impregnato della diali diſtillate , e Teriacali ,in ogni tempo , ed in
tintura dell’Antimonio; mettendo poi ſopra le fec ogn’ora , ſecondo che richiede la neceſſrtà del mor
cie dell’Antimonio nuovo ſpirito di Vino, dige bo; ma ſpecialmente è buono la mattina a‘digiuno,
rendo come prima , e tenendo ben ſerrata la boc ſeil male darà queſto tempo.
ca del vaſe , acciò non evapori lo ſpirito del Vino. Per far l’Og/io di Croco de’MetaIli , Figlia Croá
ngſio ſi ripete tante volte, finche lo ſpirito del co de’Metalli,e Zucchero bianco parti uguali, me
vino non pigli più tintura dall’Antimonio 5 ed al ſchia inſieme , e bagnali con un poco di ſpirito di
l'ora biſogna riverberare di nuovo il già detto An Vino buono , laſciandogli ſtare così per ore dieci
timonio , finche ſi torni a colorire: il che fatto , in circa; doppo diſiilla con fuoco lento a Cavan
ſi ſolve in Aceto diſtillato, acciò s’impregni del done prima l’acquoſità , fortifica poi il fuoco , che
ſuo Sale s di queſt’Aceto già impregnato ſ1 decan-~ uſcirà l’Oglio , quale ſerbarai come Teſoro , onde
ta la parte chiara , qualeſi fà evaporare in ’vaſe di viene chiamato l’anacea , cioè che vale a molti
vetrozquel ſale,che reſtarà nel fondo ſi doverà ſolve morbi , purgando qualſivoglia umore, benche tar~
re più volte can acqua roſata , e congelare , finche damente , pigliato alla quantità di quattro , ſino
nel fondo non faccia poſa di parti feccioſe , ma ri ad otto gocciole in licore conveniente , o in qual
manga formalmente chiaro , e riſplendente , come che conſerva proporzionata .
un Rubino . Weflo Sale chiaro 1 c limpido ſi con Si trovano molt’altri modi di preparar l’Oglîo
giunge con la tintura ſuperiore , cavata con lo ſpi d’Antimonio , e ſpecialmente quello , che uſano
rito del Vino , ma prima ſi con vertirà in oglio in gli Alchimiſti , del quale laſciaremo di parlare
queſio modo. Piglia tutti li ſpiriti del Vino tinti, eſſendo materia rimota dal noſtro iſtituco , indriz—
e laſciane ſeparare per bagno tutta quella parte, zato ſolamente alle diſcrezzioni delle preparazioni
che potrà aſcendere per flotta di vetro z e come non Medicinali. Diremo adunque , che l’Oglio d’An
aſcende più coſa alcuna , leva la ſlorta dal bagno, tirnonio per uſo di. medicamento , ſi può primie
eponila nelle ceneri , efà diſtillare l’ogliorubi ramente cavare dal ſemplice , e puro Antimonio,
._…_ ñfñc_ condiſiimo , e prezioſiſſimo , quale rettificato, che lenza meſchiarvi altro‘, ma vi è neceſſaria gran
ſarà unirai col ſopradetto Sale roſſo , puro , ſepa quantità di Antimonio , dal quale , polverizzato
rato da qualſivoglia parte terreſtre eſcrementizia , che ſarà 1 ne cavarai per lambicco un’acqua , che
ſerbandolo poi all’uſo. Queſto maravigIÌOſo An alcuni chiamano Aceto (per avere il ſapor d’Aceto)
timonio non è ſolutivo , ma riſtorativo , e corro e con queſt’acqua metterai in digeſtione nnovo
borativo; purifica tutta la maſſa ſanguigna da gl’u Antimonio , laſciandolo putrefare , e di nuovo po
mori mucillaginoli , e ſeroſi , per riſpetto del Sale nerai a diſtillares replicando poi di nuovo la pu
ſuo ſoluto in eſſo,cacciando gli eſcrementi ſuddetti trefazione , con altro Antimonioi diliillerai finche
per li pori , per via di ſudore , o per orina : cnra la vederai ſopranatare l’oglio all’acqua 7 che diſtilla -
LePſa 1 depurando l’umido radicale in modo tale , Qpeſt’oglio è uno de i più egregìj diſſolventi , che
che non più averà luogo ſimil male . Cura tutte le ſi poſſono trovare .
febbri intermittenti ',cotidiane , terzane o (IW-UTC” Si fà anche i’Oglio d’Antimonio per addizione
corrobora'ndo la natura , e concuocendo qualſivo di varie materie,come ſi dirà,il qual’oglio, ſcrive il
glia umore; e poi concotto lo cava dal corpo , per Wcrretrmo ſotto nome d’Acqua , benchc , a dir il
la cute , ed ahi-e parti emuntorie d’eſſo . Seda tutti vero , paia › che abbia più toſto analogia con l’0
li dolori , che ſi producono da cauſa calda , o glio , che con l’acqua . E perche vien filmato
fredda , applicandoſì eſteriormente , ma tiepi certiſiimo medicamento contro il mal caduco , hò
do , e ciò opera , Per la ſua virtù Balſamica : on voluto deſcriverlo qui , accib reſti tanto più arric
de ſimilmente cura perfettiſíimamence con ſue.. chito queſto noſtro Teatro di ſimili medicamenti
ceſlo di tempo l’ Artritide 7 pigliato per boc.. eſperimentati , come appunto dice averne felice—
ca , ed 'applicato di fuori a perche ferma qualſi. mente fatto prova eſſo ;Merce-tano , e ſpecialmente
,voglia ſorte çii catarro , temperando Rumor ſalſa . in EP Qioyane , figlio di un Libraro , ii quale nel—,
l’anno
PÎ’A ?af-r e" ñ-Plnr MA?" 1-' ;il
l‘anno decim’ottavo della ſua età, fà aſſalito da un quattro gocciole nel vino.Ha facoltà anche di eſicS
orribile accidente Epilettico , o di mal cad uco, care valentemente l’Lllcere .
che dir Vogliamo, dal quale morbo fù ſanato,dop QLLGÌ’QÌEI‘O Oglio d’Anti-monio vale per li Cal-T
po la purga , con l’acqua d’Antimonio , continu li , e filiale . Piglia Ancimonio dramme tre 9 M81‘
ando a pigliarla , per ſpazio di trenta , o quaranta curio ſubblimato oncia mezza. Mele oncie ſei: me
giorni , e fà oſſervato , ;che Preſala appena la ſe ſchia inſieme, e diſiill'a per Rorta di vetro, con fuo—
conda volta ,andò per ſeceſſo alcuni vermi a e ciò co mediocre , che uſcirà l’aglio , eccellentiffimo-a
«ſegue, perche queſi’acqua hà forza di muover il ſanare qualſivoglia lllcere maligno ,
corpo una , o due volte il giorno , ſenza travaglio Si fa anche un’altro Oglio d’Antimonio così.
alcuno di ſtomaco,ne pericolo di vomito,e con l’u Piglia Antimonio , eSal Gemma calcinati ana lì
_ſo di elſa venne ad evacuare un infinità dl vermi . bre tre , polverizza inſieme , e meſchia diſtillando
L’Acqua poi ſi cava dalla Magneſia ſacurnina) nel modo , che ſi fà l’aglio di Vetriolo , che uſcirà
'cioè Antimonio) ſenza alcuna preparazione, meſ un’oglio validillimo a qualſivoglia ulcere, e par
chiandola ſolamente con la croſta del Pane fatta in ticolarmente a ſeparare la carne morta dalla vig
polvere , diſtillando in ſtorta di vetro con fuoco va , ſenza alcun dolore .
potente . Altro modo . Piglia Antimonio , e Tartaro cal-ì
Gio-.Erne/Ia ( De alex': bem.) deſcrive il ſeguen cinato ana libra una , meſchia inſieme , e diſlilla
te Oglio d’Antimom‘o per coſa molto prezioſa . Si per liorta , tante volte , che ſiano riſoluti; Dique
piglia Antimonio ſottilmente polverizato,Sale co ſia diſtillazioue pigliane una dramma , di ſpirito
:nunc ſoluto ana libre trè , Vetriolo calcinato una di Vino oncia meza 5 laſcia a poco , a poco diſſec
libra , Solfo minutiſfimamente tritato libra una, e care , poi riſolverai in oglio , ſopra'un marmo po*
meza '. fi meſchia ogni coſa inſieme , e ſi umetta la lio in luogo umido 5 lì ſtima eccellente per curar le
:materia con Aceto diliillato, maneggiando la maſ ferite , eccetto però quelle del capo .
ſa con le mani , e poi ſi mette a diſtillare per flotta Altro pu rgante. Si polverizarà ſottilmente l’An-`
:una-1": di vetro , prima Con fuoco lento , finche abbia di., timonio , e lì calcinarà con Oglio di Vetriolo; dop
flillato tutta la flemma z e, cominciando ad uſcire po ſi diſtillarà per ſiorta di vetro , e rettificando—
li ſpiriti bianchi, ſi cominciarà di grado , in grado lo più volte , ſarà migliore . Queſt’oglio laſciarai
‘nb
ad necreſcere il fuoco , finche il Recipiente comin riſolvere`in Cantina , ſopra una tavola di vetro: ri
'ci ad apparir- bianco all’ora fi laſcia raffreddare , e ſolutohche ſarà, ponerai a diſtillare per ſlorta z pri
,fi raccoglie l’oglio,che vale a quanto di ſopra . ma uſcirà l’Oglio di vetriolo , che ſerbarai da per
Nel Tirocinio Chimico è deſcritto il ſeguente ſe ;il ſecondo, che ſeguitarà ad uſcire , ſarà l’Oglio
Oglio d'Afltimam'o . Piglia Antimonio crudo , e d'Antimonio di color roſſo , e grandemente bello:
,Zucchero candito ana oncie quattro , Alume calci .qual ſerbarai in vaſe di vetro ben polito . Bevuta
nato oncia una; polverizza, e meſchia inſieme; di nel vino una gocciola di queſt’oglio ,caccia per ſu—
üilla poi per ſtorta grande di vetro , con fuoco ben doſe , e per i vaſi ureteri mirabilmente tutti gl’af
regolato, e raccoglierai l’aglio rubicondo,attillìmo ſetti , da’ quali hanno origine le diſtillazioni , ed è
per l’ulcere . Non dil'tilla però formalmente Oglío, purgante .
ma più collo una certa Gomma negra , dalla quale Oglio di Antimonio per la Morfea , Lepra, Ele
'Artmanno n’elirae la tintura , digerendo con Ace fanzia , Ferite , e piaghe . Piglia Antimunio libra
;0 diſ’tillato,e laſciando poi evaporare l’Aceto: ſol una a Tartaro bianco crudo , ed Aceto diſtillaco
ve la tintura di nuovo con ſpirito del Vinmrima quanto baſta , digeriſci , e diſiilla , retrificandolo
nendo (doppo l’eſtrazione di eſſo ſpiritojl’oglio ru— poi .
bÎCOndo ~, e dolce , il quale ſi loda per la Banana, Si cava ancora dall’Antimonio il Mercurio *vi-ñ’
meſchiato così. Piglia di queſt’Oglio mezz’oncia , *uo in quelia forma . Si ſublima il Regolo d’Anti
'Aloe Succntrino dramme due a Ambra griſa dram— monio al modo del fiore di Antimonio , con fuoco
ma una , Effimza di croco dramma meza : maſſa fortiſſimo , ma uguale, ed in ſpazio di venti quat
Con la conſerva di fiori di Boragine. La doſa è ſcru tr’ore avcrai il Mercurio, che diſtillarà per il becfl
polo mezo , data però poco avanti dell’accefiìone,` co del cappello .
:purga ſolamente per ſeceſſo . In altra maniera . Piglía Saldi Tartaroriſoluto
Vièl’Og/ia d’Antímom’o, ſcritto così da Gio in luogo umido due libre 1 Antimonio ſottilmen
vanni Lrnefla - Antimonio preparato libra una , te peſiato una libra , Tartaro crudo tre libre: fa
Zucchero candito oncienove,polverizza,e meſchia; deliillare per ſtorta di vetro , raccogliendo il Mer
diliilla poi per fiorta , ed averai l‘leio . In altro curio , che uſcirà , diſtillando in un vaſe , mezo di
:modo , Antimonio Calcinato due libre , e meza , acqua fredda ,
Zucchero una libra 5 meſchia , e diflillaz uſcirà Per I’ll/cere ſi a I‘Oglío d'Afltz‘monio , piglian
prima la flemma 1 e doppo -l’Oglio foſco , utile per do d’Antimonio crudo , e di Zucchero condito ana
cavare dal corpo qualſivoglia immondezza , efin oncie quattro, Alume calcinato oncia una . Fà pol
’anchela pietra : toglie l‘EriſÎpele , dolori Siatici, vere , e meſchia , e poi diflilla , per ſiorta di vetro
d’Emoroidi , Peſte, ed Elefanzia . Giova all’Ulcere con fuoco moderato , e ſe ne cavarà una gomma
incurabili , ed alle ferite , tanto freſche , quanto ſpeiſa .
yecchie zall‘Epileſſra , ed ldropiſia , dato però due Da queſt’Oglio ſi caVa la Tintura con aceto di
,Volte il giorno . Cura la Colico , la Febbre var Hillato , e poidiſl‘eccato , lì pone dentro lo ſpirito
$ana,_e qualſivoglia_ altra ſpezie di_ febbre, dandone del Vino,e come `e tinto roſſo,ſi a diſiillare Per ba:
. E .z 8"" ’
44 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLL
gno. e nel fondo del vaſe :ella la tintura rubicon— bruggiare ogni coſa, di nuovo-replicando cqsi,due
diffima a e dolce . Purga il corpo per ſeceſſo . Volte, con nuovo Fiore di Solſo .
Angela Sal” pene uno ſperimentato rimedio per Ad altri piace calcinar l’Argento con due parti
la difficoltà del parto per debolezza di forze,il qua di Mercurio ſublimaro, ed una d‘ Argento puriſ.
le non èaltro che il Mercurio di Vita dato in de ſimo , ridotto in lamine , mettendole a flrato ſo.
-bita doſe con un cucchiaro di vino, o brodo di car pra ſtrato 5 e facendo poi eſalare il Mercurio ſopra
m’- D ſoggiungendo così : Et in continenti , quando il fuoco, rimane l’Argento calcinzito , come Reſi
nauſea” , (Maia: *camere MPa-ri: ,facultar explai na . Queſte calcinazioni co’l Mercurio z ſono però
Ìrix ad expelhna'umfiztum ſima] calca)- accipíet . aſſolutamente tenute ſoſpette, perche effettivamë.
Nec abbarrearis à tali' ”radicamento , eo ipſe enim te poffono apportare diverſi pregiudicii all’opera.
plurimir in acie ”conc-”1a , quaſi canſtitatir ,boe La Calcinazione dell’ Argento con acqua ſorte
i” “ſu Prdſtòfui 1 neque‘ delicati: , quibus ”ul/a fi fà, pigliando Acqua ſorto commune, e ſolvendo
ſperſuferſterbaríalari
'ſiundequaque erat , guàm
qui;”bu/ii:
Puffi-t : ,Qinimòfxmm
ò' pagani! 1 ”t in ella l’Argento puro, il chefatto ſi fà precipita
re con affuljone d' acqua ſalſa ;fi decanta l’acqua.
femiputridumſcflpè , ó‘ſZ—cundinam bidmrm ‘i *tel e reſtarà in fondo la polvere dell’Argento, che ſarà
tridlmm, Paſi Parti-tm re/ic‘Îflm bemfficio i/Ìim’ , di color bianchiſſimo, ſi lava con acqua pura, fin
ſal-ua matrix ’cita, diſccrlerrfi-cz'mur . Mercurium che fia dolce. Quella ſtímano alcuni per vera cal
‘Vit-e ergo guilíbet Medica: Imc in parte oftima cinazione dell’Argenth benche poſſa di nuovo ri—
da mta commeizdfltlmzſiài babe-at . durſi in corpo di Argento . L0 fanno pigliare per
bocca,per ſolvere il ventre,uccidere i vermize cac
PrtParazíone dell’Argento . ciare l acqua dall’ldropici. Da quella polvere così
precipitata ſi cavano i Criffalli d‘Argento, facen
Chiamato l'Argento da i Filoſofi Chimici, dola digerire con Aceto diſtillato, e come ſarà im
Luna terreflre , perche tiene gran ſimilitudi pregnato , fanno evaporare la parte chiara d’ eſſo
ne , e peculiare coſtellazione col vero corpo Luna. aceto in vaſe di vetro , ereſtarà nel fondo il Sale
re: onde gli è attribuita grande ſpeciale , ed effi dell’Argento , che ſi può di nuovo riſolvere in li
cace virtù di curare tutti i mali del cerebro 5 e per core oleaginoſh 7 1131 mOdo , che ſi ſolve l’oglio di
tal’eſſetto non è del tutto da rifiutare l'uſo delle Tartaro, e diſtillando per fiorta di vetro, ſe ne ca.
ì foglie di eſſo Argento : e ſi come al trattato dell’0— va lo ſpirito di Argento .
ro moſtraremo , con chiari argomenti , valere eſſo Gio: Begm'no r per ſare la Tintura d’Argento ,
Oro pure in ſoſtanza , per ſoccorrere al cuore , co piglia la ſudetta polvere‘ di Argento precipitata,
sì quell‘iſteſſa prova valerà appunto per la difeſa e dolcificata , meſchia con un’ oncia d ì cſſa , due
dell’uſo delle ſoglie dell’Argento. Ma non per tan di Sale decrepitato a e due dramme di Sale Armoñ`
to ſono per negaiewhe l’Argento preparato al mo niaco, facendogli macinare , e meſchiare bene in
go de i chimici non ſia migliore 7 e più attivo nelle mortaro di ‘retro , ríverberando poi ogni coſmper
ſue operazioni: mollraremo perciò i varj modi, che otto giorni . lo però hò ſperimentato, che baſtano
fi tengono da i Chimici in prepararlo,a fine di rë due giorni naturali: e cavandone la tintura Con lo
derlo più commodo all’uſo medicinale. Primlera ſpirito di vino alcolizato , o fortificato con Sale
m’éte la Calcinazione dell'Argëto ſi ſà in duemodi: Armoniaco, come ſoggiunge l’Arrmanno, facen
cioè. o col MerCurio,o cö l’acqua ſorte. La calcina dola poi circolare, dice,che conferiſce alla Mania’
zione col Mercurio ſi ſà,pigliando de fogli d’ArgE ed altri affetti del Cerebro .
to un‘oncia ;di Mercurio oncie ſei , o al più otto. Gio: Artmamm ſopra quefla tintura nota , che
Si ſcalda il Mercurio in un Crocciuolo ſopra il Con ſare eſalare lo ſpirito del Vino,reſta la tintura
fuoco: mettendovi poi le ſoglie dell’Argento , ſi in forma di licore; la qual tintura li può più com
leva dal ſuocme meſchiando con un legno ſi veni modamente Cavare dalla limatura dell’Argento,
rà a fare l’Amalgamaache poi più volte ſi lava con mediante lo ſpirito del Vino , nel quale ſia ſoluta
acqua comune , acciò ſe li toglia tutta la negreZZa, .qualche porzione di Sale Armoniaco , e ne uſcirà
che ha contratto . Si mette poi la coſa Amalgama la tintura dell'Argento di colore ſimile all’Azurro
ta dentro una pelle di Camozzo , e ſi preme ſorte Oltramarinoz ſeparando poi il meflruo,e facendolo
mente , acciò la parte ſuperflua del Mercurio ſe ne evaporare, reſtarà nel Tondo la ſudetta tintu raache
Paffi per la pelle di Camouo , e reſti l’Amalgama ſi farà dolcificare , togliendole la {alſedine; e ſoi
to ſeparato dal Mercutio. All‘ora ſimeſchia l’A vendola con nuovo ſpirito di vino alcolizato, e ri
malgamato con doppio Peſo di ſale bianco decrepi petendo la coobazione, ſi riduce in oglio . La ſu
tato › facendoli macinare inſieme dentro un mor detta tintura d’ Argento è Diaſoretica, od alquan—
taro con piſtello di Marino: Si pone tutta queſta to Anodina , e vale contro all’ Infiammazione del
materia dentro un Crocciuolo, e [i fà abbruggiare Cerebro , Ed alla Con vulſione de’nervi , alla Paz
con fuoco di Carboni ben’acceſi , ed in queſta ma zia,Deliri0, e Melancolia, ed opera efficacemente
niera viene ad evaporare il Mercuri0,e reſta il Sale, pigliandone tre, o quattro, ſino a ſei gocciole nell’
il quale lì hà cla ſeparare dalla Calce dell’Argento acqua di Bettonica,di Salvia,o di Meliſſa. E anche
con acqua comune , ſolvendoſi in eſſa 5 decantan unico rimedio al fegato,alla milzmed all’oſtruzío
doſi poi l’Acqua , reſta nel fondo la Calce dell’Ar ne de’mefirui, preſa Con acqua di Cicoria,di Cen
gento dolcificata . taurea Minore , di Scolopendria , o d’Artemiſia
Altri per rendere più commoda queſta calcina Finalmente vale a conſortare i membri principa
zione , vi aggiungono fioridi Solſo 2 ?fanno aly_ li, e riſufcitz mirabilmente i ſpiriti animali , CO:
me
PARTE PRIMA-T 4;
me ſcrive particolarmente Aſi-”nanna . fatta con l‘acqua forte (come li èdetto di ſopra)
Vi ſono altri a che calcinano l’Argento in queſl’ Sal Armoniaco dramme due 4 e meza , aceto tanta
altra forma , come ſcrive Pietro Poteri” , (ſharm. quantità a che ſopravanzi ogni coſa trë dita: -me
Spag. tap. de Arg.) cioè con quattro parti di Sal ſchiandogli bene, ſi ripongono in luogo ſiCuroy.
Nitro , ed una di limatura d’ Argento , facendoli finche la materia riſieda nel fondo , ed all’ora ſi
{lare nel fuoco di carboni ben acceſi, per ſpazio di decanta l’aceto, ed‘ il ſedimento ſi pone in vaſe di
quattr’ores ma altri (come nota ”Let-tetano) ri vetro , e (i accommoda nel letame cavallino a la—
peteno quelia operazione , 'calcinando, con nuovo ſciandovelo ſtare, per venti giorni in Cil‘Caae ii farà
Sal Nitro, per quattro volte: così faCendo ſi viene l’aznrrmclre riverberandolo col Sale diviene roſſo,
ad avere il corpo della Luna aperto; e vuole Pote ed in queſìo modo ſi averà il Croco diLunauli co
rio , che ſi poſſa diſſolvere con qualſivoglia licore `lore veramente Croceo.
Porabile, ma però non vi fà di biſogno l’acqua vi Volendo fare il Licorr d’ Argento , piglia poiñ’
ta Alcoli'zata, o altro diſſolvente gagliardo, perche vere d' Argento una parte , Sal Nitro due parti:
balla l‘acqua comunezſi che nota,che l’acqua com— riverbEra in vaſe di terra, eſe pare, che l’Argenro
mune lià forza di ſolvere quella porzione fiſſa del ſi voglia fondere ,fà ceſſare il fuoco , lavando poi
Sal NiÉrmrimafla con la calce dell’Argento.Qìanñ la polvere dell’Argento,per ſepararne il Sal Nitro:
do poi ti parerà, che l‘acqua non cavi più ſaliedi doppo diſſeccaraí , e vi affonderai aceto diſtillato,
ne , fa diſſeccare la calce della Luna , e ponila di acnito con il Sale Armoniaco , e Sale di Tartaro;
nuovo a riverberare , e poi cavane il ſuo proprio facendo poi diſtillare, per florta di vetro, aſcende
ſale , facendo digerire eſſa Calce c0n il meſtruo rà il licore di Argento; e ſe per caſo non ſi vedeſſe
celeſie (così chiamato dal Merce-tano) il che alcu aſcendere , ripeterrti di nuovo la digeſtione con il
ni eſplicano, che ſia la rugiada diſtillata , ſeparata ſudetto aceto , acciò la polvere ſi venga maggior
dalla ſua flemma (ma LiLa-w'o aggiunge la manna mente ad attenuare . Doppo che ſaràdiſtillato il
alla Rugiada (li-Maggio) e con lo ſpirito di Vino licore di Argento, ſoprainſondi ſpirito di vino.
laſcia poi circolare ogni coſa inſieme , dentro un e laſcia digerire , affinche ſi venga à precipitare
pellicano , per ſpazio di quindici giorni , ſeparan la ſoſianza dell’Argento, quale ritrovarai nel fon
done in fine d* eſlì , il meſtruo in bagno ,’ e reſiarà do del vaſe in forma di polvere . Se ne cava _l’ace
nel fondo del 'vaſe l’oglio fiſſo della Luna . Medi to, e ſi coagola la Calce, lavandola poi con acqua
camento eſquiſito per il mal cadnco e ed in tutti diſtillata commune,per toglierli l’acmczzaNoppo
gl’ affetti del Cerebro,pigliandone due , o tre goc di quello falla ſeccare di nuovo , e ſolvila per de
ciole con acqua di fior di Bettonica, di Salvia, o di liquio .
Meliſſa . Parure/fb fà quella operazione nella ſeguente
La Calcinazione dell’Argento,cheſi fà median maniera . Piglia Argento laminato oncie trè , Sal
te il fior del SOlfo , non è del tutto da riprovare; Gemma oncie ſei : fà ſtrato ſopra ſirato ,e li fà r1
imperci‘oche eſſendo bene iſtituita ſi viene ad verberare con fuoco del quarto grado , per. ſpazio
aprire il corpo dell’Argentozma però non Così per di ventiquattr’ ore s cava poi il ſale con ſpirito di
fettamente.Si fà calcinare l’Argento laminato ſira Vino, laſciandolo digerire per trè giorni. doppo lì
to ſopra ſirato Col ſolfo, e dandoli fuoco s’ abbrug quali decanta lo ſpirito di vino digerito; ripone
gia il Solfo,ſi replica quella calcinazione due.o trè ſopra l'Atgento, nuovo ſpirito di Vino, ripetendo
volte , finche l'Argento ſia perfettamente ridotto come prima; e quando l’Argento non ſi ſolve più,
in calce, dalla quale ſi cavail vetriolo , o ſale per lo caſcina di nuovo , e fà l’ellrazione col ſudetto
mezzo dell’ aceto diſtillato , e da quel ſale ſi può ſpirito . llniſce poi tutte le ſoluzioni, o ſpiriti im
cavare l’aglio, l’eſſenza , e ſimili medicamenti
dell’Argento -
pregnati, e li Coagula , ed in fine ſolve il coagula
to, per deliquio .
i
Liáaoio (Sym Arc. Chym.) ſcriv:: un’altra cal
cinazione d’Argento , e [lima eſſer più perfetta
Altri calciuano l’Argento con l’acqua forte, ri
verberandolo poi con fuoco violento, ma che però.
l
~-ç.— .r_
dell’altre , mentre non ſi può ridurre di nuovo in non lì fonda, onde lo volt-Ino di continuo con ſiilo
corpo, e l’iniegna così, Figlia Argento cementato di ferro. Alcuni vi aggiungono’ ſale decrepitato;
con il Sal Gemma” lo fà di nuovo cementare Con biſogna poi lavare la calce d’Argento con acqua
ſolſo,e Sal Gemma. finche non ſi poſſa più ridurre di fontana diſlillata‘, finche eſſa calce ſia dolce z ſi
in corpo , cioè in Argento; all’ora lava l'Argento doverà poi ſeccare, ed imbeverarla con quattro
Così cementato con acqua commune, e di nuovo parti di aglio di Tartaro puriffimom di nuovo ſec
cementalo con doppio peſo di ſale , uſandovi fuo carla,polverizzarla, ed riverberarla,per ventiquat
co moderato, acciö non ſi venga a vetrificare . Da tr’ore : Di nroo poi ſe ne fà polvere, laſciandola
quella calceſi può cavare il Sale con l’aceto diflil in luogo umido, acciò ſi liquefaccia. (Lv—elio licore
lato:ma quì biſogna notare,che deve eſſere di nuo rieſce aCuto per riſpetto del Sale , e perciò ſi me
vo lavatomcciò ſe li tolga la ſalſedine-.che rimane ſchia con acqua commune diſiillata: l-ìer quanto
del Sal Gemma , e poi cavarne il ſale , o vetriolo riferiſce Lióaw’o, vogliono,che l’aglio vadi al ſon
dell’ Argento . "` do , e che perciò l’acqua ſi abbia a cavare per fel
Peril Croce d’ Argenta iChimici intendono il trO-o lacinie, ripetendo la lavatura, finche ſia dol
ſudetto azurro d’Argento,che volendolo veramen ce.Queſta operazione lì aſſomiglia a quella di Ber
te di colore Croceodi riverbera di modo. che non nardo Penato .
ſi venga a fondere, nè a vetrificare, e ſi fà in que Giovanni lſaaco Ollamlo ſcrive il licar ddl‘?
ſto modo_ . _Figlia un’oncia di polvere d’ Argento, tintura Cern/ea della Luna, e vuole, che ſi facci a›
‘i river-z
ze ,TEATRO FARMACELIT. DEL DONZIÈLLI.`
'riverberando la calce della Luna per otto giorni, fcrementi della Melancolia; finalmente *è la me:
acciò divenga ſpongioſa: cava-ndone poi la tintura dicina appropriata, e valevole a curare , e prefer;
con aceto diſtillato,facendoſi di calor verde,o quaſi vare da qualſivoglia pericoloſislìmo afflitto del
ceruleo,e mutando l’aceto, finche la calce dell’Ar— capo. La doſe è da gocciole trè,cinque,ſino a ſcru.
gento non dia più colore z unendo poi tutti l’aceti polo mezo 1 in veicolo , ch’abbia ſpecial riguardo
tinti,e facendogli eſalare a ſucco lento‘, reſiarà nel al male. Come ſi facciano i Criflalli d’oriua,dire
fondo la tintura ſecca , la quale ſi dolcificarà con moafuoluogo. `
,acqua commune, laſciandola in bagno, e fatta che Quinta Eſſenza di Argento di Gio:Pietr0 Fabro;
ſarà la digeſtione ſi diſtillarà , finche ſi vegga ap— (Myrotlepagii-JSÌ fà,pigliädo Argëto di coppella,
parire di ſopra una coticola , che ſarà l’aglio di e folvëdolo in acqua forte, laſciando eſſa ſoluzione
Lima . in luogo caldo,come bagno,per otto giorni…- decäta
Si potrà ancora fare in queſt'altra forma. Eſſen la parte chiara , e gittavi dentro oglio di Tartaro
do già ſecca la tintura ſi ponga in umido , accio ſi puriſiìmo , chefarà precipitarel'Argento foluto,
{olva in oglìo . Vale nell’Epileſſìa, ed Apopleſiia. quale trovarai p01 in forma di Polvere bianchiffi
Penota la celebra anche nella Mania , infiamma ma, nel fondo del vaſe; dolcificarai 'quella-polvere
zione del Cerebro, Frenitide, Paraſrenitide, Spaſi con acqua commune Chiara : edoppo ſeccata ſi
mo,ed Oppilazioni delle viſcere, dandone alquan dover-à ritornare in polvere, e diſſolverla in oglio
*te gocciole con acque appropriate, decotti , brodi, di Vetriolo, o pure in oglio di Sale : @lefia ſolu
Nino,conferve,e ſimili. Giova anche grandemente zione ſi doverà fare in luogo caldo , per un meſe,
ial morbo Lunatico,c0n
Segue l’Argento pigliarne
Potabile /Vjſljſſllf o finche l’oglio del Vetriolo, o di Sale ſi tingerà iu
trè gocciole.
d’AzÎ'riflno
color cerul‘eo , qual oglio così colorato doverai ſe-_
'QThc-ſaur. ò' Armament. Me’zlz‘coócby.) Piglia Ar— parare per cuſtodirlo in carraflne di vetro.Vale per
gento di Coppella quanto ti piace , ſolvi in acqua curare qualſivoglia Epileſſia , così vecchia , come
;forte , e doppo riponi in luogo freddo, che ſu bita moderna,ſenza altra difficoltä,e ſi ſtima per ſecre
mente appariranno iCriſlalli 5 decanta l’acqua, to grande: Sana ſicuramente tutti gli affetti del
ecavaiCriflalli , facendoli riſolvere in cantina, Cerebro: Giova a gl’Ettici,e Tiſici evidentiffima;
ſopra un marmo , perche ſi riducOno in acqua, mente, refocillando le forze cadenti, e reſlituendo
quale farai evaporare ſino alla ſeccitè: Quello, che anche la priſlina ſanità, meſchiato Con alquanto
‘Ieſlarà, ſarà come polvere, la quale meſchiarai con gocciole d'oro potabile: ſi adopera due volte la ſet
.ſale Armoniaco , e ſublimando verrà ad aſcendere timana con acqua di Cannella . Si può pigliarein
nella parte ſuperiore il Sale Armoniaco con l’ani brodi riſtoranti , o in acque diſtillate di Meliſſa
ma vera dell’Argento 5 ;quella materia , o Sale fu e di Cannella; ma meſchiandolo con l’Eſſcnza di
blimato poni in vafe di vetro , e dolcifica con ac Meliſſa , o di Cannella opera più vigoroſamente’
qua piovana diſtillata, replicando più volte l’ope pigliandone alla quantità di cinque , ſino a dieci
razione , perche così facendo , l’acqua porta via, gocciole la mattina a ſtomaco digiuno,finche ceſſa
:non ſolamente la parte corroſiva , ma l’acutezza il male. Io ho per opinione , che l’Oro potabile ſia
_ dell’acqua ſorte , e del Sale Armoniaco: ſecca poi quì ſuperfluo .
la polvere , e ponila in vetro , ſoprainfondendovi
ſpirito del Microcoſmo , laſciandoli così in luogo 'AGGÎIINTA’I
caldo, per ventiquattr’ore; perche in queſto tempo Er eſſere a tutti ben noti l’accidenti eſierni
il ſudetto ſpirito viene ad eſtraere l’anima dell’ ’dell’Argento , non mi trattengo quì a deſcri
;Argento,bella,pellucida,di colore Ceruleo di Zaf verli; ma ſolamente parlarò della ſua eſſenza ‘a già
firo: Decanta il meſiruo colorato, e ſopra le feccie che in queſlo capitolo non ſe ne fà menzione.
inſondi nuovo ſpirito , finche farà eſlratto tutto il Di che materia dunque ſi faccia l’Argento , o
Solſo: uniſci li ſpiriti colorati, ed impregnati dell’ qual ſia la materia proſſima di eſſo , avendo ſopra
anima della Luna, e falli evaporare, o pure cavali ciò varii cervelli filoſofato, proruppero tutti in al
qura per lambicco c5 fuoco di cenere, ed un‘altra trertîite opinioni, tra di loro diverſe,impercioche›
_volta ſoprainſondi ſpirito di vino filoſofico , cio‘e ſecondo Alberto Magno, ſi have, che l’Argento co
dei medeſimo detto di ſopra , e ſe ti piace confer ſii di Solfo, e Mercurio. Il Brnſavolo vuole, che co
vala in forma di polvere: cacciarai il meſtruo, ul ſti d’Argento Vivo puro, condenzato , e che riten
timamente poſtovi , ſimilmente ga porzione di Solſo , non in atto , ma in potenza,
d’Argento con fuoconel
di _fonf
Cc
nere, che così l’Amſima rimane e che in ciò dall’Oro differiſca. Aríſtotele, riferito
do del vaſe . dall’ Vſ/Iadio , dice eſſer compoſto dal Mercurio,
Lo ſpirito del Microcoſmoè ſpirito di VinOK’lO unito con Solfo bianco,quale non concepiſce ſiam‘.
ve averai ſoluto prima criſtalli d’Orina rettificati, ma . Bella opinione medeſima s’affatíga a pro
la qual miſtione ſi fà così. Spirito di vinoze ſale di vare Andrea Lib/mio , ponendo lui il modo d’e
orina volatile , parti uguali: Si digeriſcono in ba ſtraere il Solfo non infiammabile dall’Antimonio
gno per dodici giorni . dal che tira lui la conſegümzaxhefe nell’AntimO~
L’Anima d’Argento cura ‘lîEpileflia , ed ogni nio, che non è metallo fiſſo ſi trova tal Salſa, deb'
ſentina di mal Lunatico, cosl m genere, come in ba neceſſariamente concorrere nella conſiſtenza
ſpecie; reſiſie al ſonno inquieto a diſtrügge í cata:. de’metalli fiſſi. ParaceÌſa , ſecondo le ſue filoſofie,
xi, ſeda i ſuſurri dell’orecchio’ e fà piacevole adi vuole,che ſia prodotto da Sale,$olfo bianco,e Mer
to al ſentire: conforta il Cerebro,e la memoria de curio , quali meſchiari aſſieme yengono poi nelle '
.bole è caccia la Vertigine a la mçflizia, e tutti _l’93 viſcere della 'ſerra fiſſati:
.10’

.-AL
PARTE -PRÌMAÌ 47
Io perh nella varietà di queſte opinioni , per pure così crudo , nel male dicolica ;o volnulo, al
non prolungarmi a ribnttarle , o ad approvarle, peſo di trè oncie , e ſe ne ſono vedute feliciſſimo
, laſcio al prudente Lettore: il volere di elſe ſar giu eſperienze . Le Donne di Gorizia lo danno ſimil
dicio , non tralaſciando con tutto ciò nel ſuſſe mente Crudo per bocca nella difficoltà del parto,
gnente Capitolo d’aſſegnare un giudicio del mio avendo eſperimentato , che ſi portorire con felice
debole ingegno , intorno alla generazione di tutti ſucceſſo , e tal’ Iſtorie ſi poſſono anche vedere nel
i Metalli, così perfettimome imperfetti,per quan Marti-i011‘ , nelle ſue Epiſtole Medicinali (Lib.4.) e
*mi to lio potuto ſcorgere dall’cvidenza delli ſperimenz ſpecialmëte in quella a Stefano Lauree Medico CC—
lla, ?ci Spagirici . ſareo-,e della_ cui ſcbitta ſu il D.Fiſ.Micheie Laurea,
on: che tutti i ſuoi beni,e ſe ſiefi’o donò a P.Dominica
.n Dell' Argento *vino , cſi” preparazioni .’ ni per la Fondazione della V.Chieſa del Roſario di
:in Palazzo , di cui era diVOtiffimo . Nè penſi alcuno,
‘ito, Rgen to Vivo , Mercurio , Hidrargiron , ed che dato preparato , riſieda meno nello ſtomaco ,
lſ.. Azatb , hanno un’iſieſſo ſignificato: Si dice perche io,`che ho voluto farvi particolare rifleffio
…E Argento Vivo, perche quelle coſe, che ſi muovono ne, hò trovato › che rimane nello ſtomaco , finche
a lì da ſe , ſi chiamano Viventi , e da qui è ſortito il ritorna di nuovo nella priſtina forma avanti la
glia nome di vivente nell’Argento Vivo ‘. Co’l ſecondo ſua preparazione 5 ed all' ora ceſſano l’ effetti, co
xlu nome di Mercurio Terreffre Vien chiamato dai sì di vomito , come d’ altro moto, che li Commu
Elfi» Filoſofi Chimici , per l' analogia , che tiene co ’l nica la preparazione: e ſi è oſſervato, che viene ad —,.-mó._n—q-ñ~. p

i in Mercurio Pia neta celeſte, non ſolamente nella ſot evacuarſi per ſeceſſo , così crudo . com’ era prima
E ſ- tilità , mobilta , e vivezza , con le quali eſprime di eſſere preparato.Si può avere maggior ſicurezza,
per queſto Pianeta , mà ancora nella proprietà delle che pigliato per bocca non ſia velenoſo, dall’ atte
ame azioni, e virtù ad alſo coniìmili - E chiamato daìi ſtazione d’A/ejſ/mdra szflèzria (UL-7. de l’a/Ze.) -› e
;Eſt Greci Hydrnrgíron , che nel noſtro ldioma viene di molti altri.Non ſi niega però, che accompagna
ad inſerire Argento acq uoſo, ch’è l’iſteſſo, che Ar— to, non poſſa divenir facilmente velenoſo. Nondiññ’
ima meno in qualſivoglia modo , che lì adopera l’ Ac—
gento Vivo; ed ha‘: due origini, una naturale, l'al-v`
eni tra artificiale, o ſoflìle, che dir vogliamo-Il primo gento Vivo,ſi deve prima purgare dalle ſue impu
;in rita, ed il modo di purgarlo è tale ,
naſce nelle viſcere della Terra, e ſcaturiſce da elſa,
come l’acqua da i ſonti,e queſto limilm’éte, chiama Si piglia Argento Vivo, .ed Aceto diſtillato par:
liti
.Plinio Argento Vivo: Il ſecondo artificiale ſi cava ti uguali:ſi pongono in vaſe di vetro , aggiungen
:lièN dal Minio, come ſcrive Diofioridez m:`i quì è d'au dovi un manipolo di Sale _comune , e poi ſi muove
vertirez che Dioſ’corizle z per Minio intende il Ci ogni coſa , per un quarto d’ora , muovendoli ga
nabrio,del quale ſono due le ſpezie; una naturale , gliardamente, e quando l’ aceto appariſce negro ſi _-nu-_.- .ñ—-n

l’altra ſattizia , come più avanti moſtraremo . Da dover-à decantare , con deſtrezza ,dall’Argento Vi
ambedue queſti Cinabrij ſi cava l’ Argento Vivo , vo 1 mettendo queſto in una ſcodella , e lavandolo
con ugual parte di Calce viva polverizzata , per con acqua calda, finche ſe gli viene a togliere tut
mezo di florta di vetro, con fuoco potente, e queſt’ ta la ſalſedine, e negrezzadi aſciuga poi , e di nuo
altro è da Plinio chiamato Idrargiro. Per ultimo il vo ſi ripete la lavatura con aceto, e ſale,come pri
nome di Azotb è nome .Miliico , e li Viene attri— ma, e ſegnitando a dolcificarlo con l’ acqua calda
buito dai Chimici-L’attimo Argento Vivo è quel ſi vanno ripetendo queſte operazionizſmo a quattro
i!
lo ', che ſi trova in Spagna nel Regno di Caſtiglia voltezfinalmente lì palla per pelle di QamozzazGioz
'ir ñ- fl-.n—-..ó ñó
vicino Calatravazſe ne trova nel Contado di Gori Beguíno (In Tyroc. Clzym. ) in queſta pnrgazione d’
zu zia; ve n’è una copioſa miniera in ldria ;mlt ſem Argento Vivo bialìma il ſale, e vuole , che li lavi
pre il migliore è quello di Spagna . Il buono lì co aſſolutamente con l‘Ace:o,e che quando E: divenn—
noſce a queſta pruova-Si pone un poco di elſo den to negro ,ſi muti , e ſi vada ripetendo con nuovo
tro un cucchiaro di argento,ſacendolo sfumare ſul aceto-Dice ancora,che a queſto modo (i può ridur
fuoco di carboni ben’ acceli , ſe quando è ſvanito re tutto il Mercurio in negrezza, quale meſchiata.
l’Argento Vivo laſcia nel fondo del cucchiaro una con ugual parte d'r Calce viva polverizzata , met
macchia di colore aureo, o bianco,ſarà buon0zperç tendoſi adiſtillare , per ſtorta di vetro , rende un.
che il cattivo laſcia ſegno negro , purillìmo Argento Vi vo . Si conſerva l'ACCCſh che
Vi è opinione., che preſo l’ Argento Vivo per averà ſervito per queſta purgazione , perche fi la
bocczſſenza preparazioneflia veleno mortiſerozmà ſcia chiarire, e può ſervir poi di nuovo, per la me
benche ciò venga aſſerito da Uomini celebri, non _clelìma operazione . ` '
dimeno ripugna alla Continua eſperienza, fattane Gimflrrbmmma (Adnot.r'n BaſilicCl-_ymſrolíj
dal Brafiva/fl, e Libavìo, e da mc medeſimo , che in cambio di Aceto piglia Acqua Vita ſenza flemñ
più volte l’ho dato così crudo per bocca, per occa ma‘, e lava,finche ſarà ſeparata dall’Argento Vivo
lione de’vermizla iloſa ‘e ſcrupoli due a _i corpi pic tutta la negrezza , che in alcune ſpezie d’Argento
cioli, e ſcrapoli quattro , ocinque a i grandi, me Vivo ſuol’eſſere la quarta parte d’ eſſo . Laſcia poi’
ſchiandolo 'nel Zucchero Roſato , ed inghiottirlo diſtillare, per bagno tutta l’Acqua Vita, che hà ti
con un poco d’ Oſtiaz dato in ſimil modo, hà fatto rato a ſe la negrezza , e’ reſtarà nel fondo del vaſc
evacuare , in breve tempo a una infinità di vermi tutta la detta impurità 9 e l’Acqna Vita può ado
morti, ſenza nocumento alcuno dei paziente . ln prarſi come prima-Per conoſcer poi , ſe l’ Argenſo
corroborazione di queſt’ eſperienza , giovarà mol Vivo ſia ben purgato ſi averà per ſegno 7 ch’aPPR
lñìo quella dÎ alcuni ,- ghe ordinariagente lo danno, riſca di c0105 ſimile al celeſtino z Il
.43 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI;
Il Merce-tanaſſonſilíflm {le [ue Vencrea.)tiene più di bocca , acciò l’umidità , che ſuol uſcire; abbia'
perfetta la ſeguente purgàzione , la quale più tollo più facilità nell’eſalarez altrimente ſi romPe il det}
ſi doVeria chiamare Viviſicazione . Si piglia Cina to vaſe .
brio, o Mercurio precipitatod’un‘o , o l‘altro d’effi Ragalna ( Nel Tir-aci”. Chimica ) mette un’altro
fi meſchia con ugual parte di polvere di calce vi ſublimato più eccellente in quella forma . Solve
vz, e ſ1 fà diſtillare per ſtorta, con fuoco moderato, l’Argento Vivo con acqua forte; doppo ſoluto lo
finche ſia bene ſcaldata la florta , ed all’ora s’ado meſcliia con ugual parte di Sal commune decrepi.
pra il fuoco gagliardo, e ſi fà diſtillare il Mercurio tato , e Vetriolo diſſeccato , e lo fà ſublimare al
nel recipiente, mez‘o di acqua commune , e queſto modo communezma biſogna ben guardarſi dal ſua.
Mercurio ſ1 ſtima meglio purgat0.Mà il Tirocinio mo , che n’eſala `.
ChimÌCo tiene le ſudette Purgazioni per triviali,e Altro modo più perfetto , del medeſimo . Piglia
loda Come più eſquiſrta queſt’altra,che ſi fà,Amal Precipitato Roſſo, fatto di Mercurio cavato dal Ci
gamando l’ Argento Vivo con qualche corpo Per‘. nabrio : e lo fà polveriaare in mortaro di pietra 2
ſetto, come ſono l’ Oro , e l’Argento ~, ma Beguína diligentiſſrmamente: meſchia poi con eſſo ugual.
adopra quì il Regolo d’AntimOnio, e ſi fà diſtillare peſo di Sal decrepitato, e Vetriolo calcinato , ſia
per ſtorta divetro Ò replicando ciò più volte , e ſe.. dotto a bianchezza, e fà ſublimare, come di ſopra .
parandone ogni volta quella feccia, o impurità ſold Qileſto ſublimato rieſce più criſtallino , epiù atto
furea, che rimane nel fondo della ſtorta 5 di nuovo de’predetti, P6r1`uſo medicinale . Ma ad ogni m0
poi ſi Amalgama , e ripaſſa per ſtorta, facendolo do l’Argento Vivo con le ſuddette ſublimaüonì o
finalmente paſſare per Pelle di Camozza . In qua“ oaltri ſimili modi , per lì quali ſi viene a meſchia
lunque modo però di queſti, che il Mercurio verrà re Con li ſpiriti de’ ſali corroſivi q preſo per bocca
purgato, ſarà diſpoſto a diverſe operazioni o uſate diviene velenoſo 9 e quello procede dalla miſtiono
da i Chimici nell’indiſpoſizioni de’ corpi umani i de’Sali, e non' dal Mercurio , come penſano alcuni;
Per fare l’Ar-gento Vivoſub/imato, ſi piglia Ar; e Che ciò ſia vero abbiamo eſperimentato,che ſcpad
ge‘nto Vivo purgàto , Vetrioio ſeccato tanto , che 'randofi dal Mercurio quei ſpiriti corrofivide’Sali a
fia divenuto bianco, e non roſſo, (come malamente il ſublimato fi rende ſalutifero , e tando ſicnrm che
vogliono alcuni, )Sale comm une preparato , cioè ſi può dare per bocca,come effettivamente è in uſo›
'decrepitato ana oncie ſedici, Sal Nitro on cie quat cd i0 più di dieci mila volte l’ho provato con feli‘.
trozſi polverizza ogni coſn inſieme dentro un mor ciffimo evento , ſi che dalla ſua benigna operaZio
tato di pietra, aſpergendovi ſopra un’poco di Ace ne hà acquiſtato il nome di Sublimato dolce: del
to, e ſi meſchia tanto, finche l’Argento Vivo, non quale verranno deſcritte da noi diverſe ricette ~ in
appariſca più vivo; quefia materia Così ben me tantoè da ſaperſi , che il ſublimato comune ì te
ſchiata fi pone a ſublimare dentro un vaſe di vetro nuro per grandiſſimo ſecreto contro la pcſte 1 P0"
lotnt0,*non molto alto, col ſuo cappellozdando pri.. tandone un pezzetto rinchiuſo , dentro un ſacchet
Ìna il fuoco moderato,e poi augumentandololquan_ to di taffettano , in modo che tocchi la carne dalla
do ſarà uſcita tutta l’acqua forte, la ſerbarai , che parte del core ;ed il Manardcr dice aver vedutO
ſervirà in luogo d’aceto per l’altre Volte 9 che vor. diciò belliflime eſperienze , ma io nella peſte dl
rai fare ſublimato) e continuando il fuoco per 0t. Napoli del 1656.1’oſſervai di nìun profitto .
to, o dieci ore ſarà fatto , ma avendo da ſervire per La Preparazione del Sublímflta dolce , o Mero”;
uſo interno, il Tirocinio Chimico ripete di nuOVO rio dolciſicato, overo Dragone mitigare, cd Aquila
la ſublimazione, maſchiando con la parte pura ſu Celi-ſie , o Pancbjmflgogon , nome datogli dal Mer‘
blimata il Sale decrepitato , cioè quattro parti di cetzmo è tale i Piglia Argento Vivo purificato On“.
eflo,e trè di Sale decrepitato , ed una di Vetriolo cie ſei, Mercurio ſublimato commune , detto di
ſeccare r e polverizzati ſi meſchiauo Con quell’ ſopra , oncie otto , polverizza a e meſchia inſieme
acqua forte,che venne fuori alla prima diſtillazio— in mortaro di pietra, finche il Mercurio non ſi ri
tiezrna la terza voltalo ſublima ſemplicemente con conoſca più vivo , metti all’ora queſti due materia
il Sale decrepitato s Altri variano nella doſa delli li in un ſaggiolo di vetro y e ſublimarc q COD.
materiali, come` fà Gela-r , che [Miglia Argento Vi~ fuoco d’Arena , continuato con le regole dell‘Arte-'o
vo , ed Alume calcinato ana libra una, Vetriolo per ſpazio di ſei , overo otto ore . Avvertendo , che
wrificato libtedue, Sale Commune decrepitato dandoſi fuoco violento , il Mercurio Sublimato
libra mezza, Sal Nitro oncie trè , incorpora, e ſu— Dolce riuſcirà di color Citrino , che è’ vizio grande’
blima al modo ſolito . in queſta operazione 5 mà il Mercurio dolce per
D. Aleflîo Piamantefe lo fa in queſt’altro modoi ' riuſcir perfetto , doverà reſtare bianco , onde pen
Mortificà una libra di Argento Vivo , dentro un la violenza del fuoco , che lo fai divenir citrino per;
Vaſe di legno con un poco di Aceto , e Sal Nitro 5 de un’certo ſuo ſpirito 3 Onde poi più tolio Può
aggiungendovi mezza libra di polvere di Sal com nuocere , che giovare . Raffreddato 'il Vaſe lo rom
mune decrepitato , di Sal Nitro oncie quattro z di perai con deſtreZZa , e troverai il Mercurio dolce
Alume di Rocca abruggiatO-libra meza, 'e fà ſubli ſublimato in mezzo del vaſe o che ſarà bianco o e
mare . Si doverà in tanto avvertiremhe l’operazio criſiallino , e quello pigliarai , gittando via quella
n'e del ſublimare ſarà meglio”: più ſicura per mez parte impura , negra , e roſſa , che rimane nel fon—
zo d’Arena , mà vi è neceſſario più lungo fuoco , do del vale , come anche quelle parte velenoſaa Ch'
cioè fino a quattr’ore5e perche il vaſe di vetro cor ſi trova nel collo del vaſe , come farina volatile a
re riſtluo di ipezzarſi , al meglio dell’opera , lo fa con la quale ſuole anche aſcendere qualche ?Orzio
rai fare cui-to di collo, e largoproporziouatamente Le di _Merçurig crudo: Raccolta , che. averai di.
PEZZO
PARTE PRIMA. #9
mezo delvaſe la predetta parte pura criſtallina e e doppo raffreddato il vaſe; ca'vane il Sublimato,`
doverai di nuovo ſublimarla : ſeparandone poi , gittando via le feccie : ,Diſſoivi di nuovo il Subli
comeſi di ſopra , la parte impura , e quella , che mato in quell’iſteſsì’acqùa , che ſarà uſcita alla pri
aſcende al Collo in forma di farina; replicarai la ma diſtillazione,e diſtilla di nuovo, nel modo au
ſublimazione ſino alla terZa volta , polverizzando tecedentè a ed averai la Manna , o Aquila Celeſte
poi la parte criſtallina: la quale per ultimo lava più bianca della:. neve . Lavala poi con acqua cor
rai con acqua Roſa , ſeCOndo il Tirocinio Chimico : diale , e quando è ſecca , riponila . Vale ne'mali
ma io ho ſperimentato , che queſta lavatura non è venereiéla doſa è da grani r 0.1 f. ſino a 20.epur1
'neceſſaria . . ga ſolamente per ſeceſſo .
Guglielmo Daw’flbne ſ Curricul. Chym.) meſchia Per fare il Cimbri” piglia Solfo vergine; e Mer-l
'nel ſuo Sublimato dolce , ogni velta cl-.e lo torna a curio pur-gato ana libra una: poni a fondere il Sol—`
ſublímare , nuovo Mercurio crudo , tanto quanto fo in un tegame, quando è fuſo aggiungi il Mercn;
ne può aſſorbire il Sublimato , ed a quello modo rio a poco a poco z equando ſono bene incorporati.
rieſce più dolce . inſieme , poni queſta maſſa a ſublimare , per ſei ,
Adriano Mynſiclz ( Thrſaur. ó“ Armament. overo ott’ore , ſecondo la quantità della materia ,
Medico-cby.) a ſare il Mercurio dolce adopera di oſſervando in quella operazione per appunto la re
Mercurio ben purgato oncie quattro , di Mercurio gola , data di ſepra nel fare il Sublimato volgare .
ſublimato oncie ſei , e li fà ſublimare cinque 7 o ſei Begm'no pone col Mercurio la terza parte delSol
,volte , finche ſi renda il Mercurio ſublimato di 'fo , o al più la metà . ll Tirocinio inſegna a fare il
{apor dolce , o inſipido. Cinabrio , ed un’acqua forte efficaciſſima in una
Gio: Pietro Fabro -, a far il Mercurio dolcificato medeſima operazioneDiſſolve il Mercurio nell’ac
_wi aggiunge l’Oro in queſta forma . Figlia Mercu qua forte ordinaria , e poi vi aggiunge altrettanto
:rio eſquiiitamente lavato oncie due , foglie di Oro di Solſo polverizzato; diſtilla per ſtorta , e ne cava
dramma una :fà l'Amalgama , e doppo piglia ſu un’acqua forte,molto gagliarda,raccÒgliendo poi il.
blimato volgare oncie due , meſchia incorporando Cinabri0,che ſi trova attaccato al collo della ſtorta.
inſieme in Morraro di marmo , e lo fà trè volte ſu. * L’Arcano Cara/lino di l’amica/[b , deſcritto dal
hlimare , come di ſopra . Cral/io ſi fà , pigliando Argento Vivo ottimamente
purgato , come s’è inſegnato di ſopra , una libra
Facoltà , ed ’Uſa . ` Sal Nitro purificare , e ſeparato dal ſalaccio , ed al
tre impurità (altrimente l’Arcano riuſcirebbe cor
Scrive egli (Cura. ;rx/ig”. curat- 9; .) aver cura roſivo)Vetriolocalcinato , finche ſia divenuto roſ
to , can queſto Mercurio dolce , molti bambini di ſo ana libre due : ſi meſchiano inſieme facendone
latte dal mcrbo Gallico , che avevano preſo dal polvere, irrorandola poi d’ottimo ACeto dlſtillato,
latte delle madri infette . La doſa del Mercurio ſi hanno da incorpomre di continuo con piſtello di
Dolce è poſia da i Scrittori variamente , in riguar legno, fin tanto , che l’Argento Vivo non appari
do delle diverſità de’ Paeſ . Noi in Napoli ne dia ſca più :all’ora ſi pone queſta maſſa a ſublimare in
mo ordinariamente uno ſcrupolo, ſino a due in pil vaſe di vetro , o di terra vetriata . avvertendo pe
lole , ‘ le quali ſi poſſono formare con la confezione rò , che i lati del vaſe ſiano bene aſterſi , acciò il
del Giacinto; e queſto ſi Nuperche preſo in polvere ſublimato rieſca puro . Il fuoco doverà eſſere pias
ſuole offendere i denti 5 lo potrai anche meſchiarc cevole , per una notte , finche eſca tutta la flemma
con qualche cola ſolutiva , come ſono le pillole di dell’Aceto , ed all’ora ſi augumentarù pian piano
Aloè,o con ſcammonio preparatmperche opera ſa il fuoco , continuandoloper ventiquattr’ore, 0 po
cilmente . ll Mercurio Dolce , muove il corpo pia co più; e ſi vederà il Mercurio aſceſa alla parte del
cevolmente , pigliato aſſolutamente . Giova all'i 'cappello di color fo‘co, nel mezo ſarà di color gial
drupeſia , alla Peſte , Pleuritide , Itterizia , e Po lo 1 E vicino alle feccie di color roſſo . Raffreddato
dagra : uccide i vermi del corpo , ſana il morbo il vaſe , ſi rompe , e ſi raccoglie il ſublimato roſſon
Gallico , che non ſia più di un'anno (Begm'no vi ed il giallo , e di nuovo ſi meſchiano con una libra. 4-,. —

aggiunge non antiquzito) cura tutte l’Lllcere vene di Sal Nitro, ed un’altra d’Alume calcinato (come
ree 5 eſrtcando: e per la ſteſſa cagione è l’unico ri a ſuo luogo s’è inſegnato) in modoperò , che il
medio per cliccare le diſtillazioni del Cerebro a to fuoco non ſia violento , perche fami eſalare i ſpi-v
gliendo il male dalle radici 1 purificando il ſangue, riti dell’Alume . Si ammaſſano umertandogli con.
e‘rettificando le midolla ſin dentro l’oſſa , e final l’iſteſſa flemma dell’Aceto , diſtillata prima . Si fà
mente ne’mali diſperati , che lì cauſano dalla cor ſublimare queſta maſſa , come fù fatto la 'prima
rottela degli umori ,fa evacuare , per ſeceſſo ſenza voltazma il fuoco lo continuarai aſſolutamente per_
moleſtia,e non muove vomito . Nota, che ne’corpi dodici ore,le quali ſon baſtanti,per ſublimar la pol
cacozhimi opera valoroſamente . vere in rubicondiſſimo colore,parte della quale ſarà
Si riduce il Mercurioanclie in Manna nel modo verſo il cappello di color negro,e parte gialla:queſta
ſeguente . Diſiblvi il Mercurio nell’acqua forte a e ſepara con deſtrezza, faCendo così anche della parte
doppo cl-.e ſarà ſoluto , fà che precipiti con affuſio roſſa 1 la quale dolcificarai , con acqua cordiale ,
ne d’acqua di Mare , o in ſuo luogo acqua ſalata : accendendovi (quando ë ſecca) l'Acqua Vita.QrLel’-'
fà diſtillare per vaſe di vetro finche vien fuori tut la porzione gialla ſi pub far divenir roſſa , metten
ta l’umidità, adoperando in ciò fuoco d’Arcna pia dola in tegame di terra nuovo con fuoco mediocre
cevole , ma verſo la fine angumenta il fuoco 1 ac dolcificandola , come l’altra , accendendovi POÎ
ciò il Mercurio poſſa ſublimare a i lati del vaſe , lo ſpirito di Vino , come fi fece_ di ſopra - L3.
G par
50 TEATRO'FARMACIÈUT.DELDONZELLI.
parte negra,che ſarà nel cappello,ed il capo mOrto, ma di Alume libra mezza.corteccie d’ova ben cal. ‘
o vogliamo dire feccía , ſi gitta come inutili . La cinate oncie ſei; diliilla ogni coſa nel modo , the
ſi olvere roſſa è1`Arcam Coral/ina di l’arace/jb , e
ſi fà l’acqua forte.Di queſi‘Acqua piglia trè libre,
le ſnc Doſi , e Virtù ſono le ſeguenti . ' ed una libra del detto precipitato , meſchia inlie.
Virtù, e doſe dell‘Arcrmo Coral/ina . me, e laſcra digerire per un giorno naturale: diſtil
Vale nell’Iclropilia, morbo Gallico, Scabie, lil; la poi per Alambicco di vetro con trè coobazioni,
cere,Fiſtole,e Podngra. La Doſa è da grani cinque, ` creſcendo il fuoco verſo il fine ,acciò ſi ſecchi be
fino a dieci in Teriaca ,ſugo di Roſe , Pillole ca ne la materia , la quale farai circolare per venti.
toljche , overo in eſtratto di Trociſci di Colo quattr’ore con Acqua vita ſenza flemma,ſeparan- ‘
quintida - dola poi per diſtillazione 5 ripeterai la circolazio
A'fare il Preci‘pítflto bianco commune, o Pinta ne, e diſtillazione per quattro volte.
een rio/gare ddl‘drtmanna. Piglia Mercurio ſciol Facoltà 1 ed Uſi) .
to con acqua forte , ſi fa precipitare con affuſione E uriliſiìmo per curare molti mali deplorati , e
d’acqua ſalſa, e vederai cadere al fondo una polve ſpecialmente la lue venere-a, preſo per bocca,o ap
re bianchiſſima: ſepara il diſſolVente, per inclina plicato di fuori,-nelcl'iiandOlocö buciro,o altro un
zione , e lava la polvere con acqua calda , finche guento . Pigliandoſi p-r bocca, muove un copioſo
rimanga dolcificata , ed in ultimo eſſendo ſeccata, ſudore. Gimíiattrſtn [Minſk/monte. (Tr/:77. dg fe
lavala con acqua di Roſe ,facendola di nuovo ſec Izríb.) lo celebra per ſpecifico della febbre. La ſua
care,riponendola poi per l’uſo. Giova grandemen Doſa ègrani quattro y. 6. ſino ad 8.in forma di
te ne’mali Venerei, non invecchiati , pigliandone Pillola .
dieci , o dodeci grani meſchiati con qualche maſſa In molti Autori ſi vede, che ſono quaſi infinite
di pillole Convenienti al ſudetto male; purga aſſo le deſcrizzioni del Turpeta Minerale. Noi per non
lucamente per ſeceſſo , adoperandovi però l’acqua tediare ilLettore , ſcriveremo la ricetta eſperi
forte, che v’entra , fatta ſenza Vetriolo . Di quelio mentata . Piglia Mercurio, cavato dal Cinabrlo
precipitato ſe ne'ſervono le Donne per belletto di e fanne Precipitato con acqua forte,come ſi è detto
faccia, perche la rende riſplendente,e bianca, ſen nel Precipitato Roſſo : fatto queſto polverizzalo.
za offendere i denti. Ma a Pietro Potería piace più e per ogni oncia di eſſo vi meſchiarai due oncie c’
toſto uſarlo eſtrinſecamente nelle piaghe canchero oglio di Solfo , fatto per campana , e laſciarai per
ſe, che darlo intrinſecamente per bocca. Da queſia due giorni in Vaſe di vetro, pollo nell’arena,dop
medeſima polVere per mezo dell’ aceto diſtillato ſi po diſtilla per ſtorta, con trè coç>bazioni,e ſu’l fine
caVa ll Sale fiſſo , e volatile , Come ſi dirà al Capo da fuoco veemente , accib s’infuochi bene la [lor
de’ Sali . ta, trovarai nel fondo,il Precipitato in maſſa bianá
Il Precípítflto Raffa volgare, o Paſtiera’ Angelica ca,la quale doverai polverizzare in mortarozo pie
Rcflà ſi n cosi . Depb che averai ſciolto il Mercu. tra di Porfido, e lavarla ſpeſſo con acqua calda di
rio in acqua forte, farai diſlillare l’acqua per flor ſtillata, che la vederai mutare in color flaviſſimoz
ta di vetro, dandogli fuoco moderato,lino che ſarà dolcificata poi ſi ha da ſeccare , accendendovi ſo
ſecco; all'ora darai fuoco violento , finche comin ra trè volte lo ſpirito di Vino .
ciaa ſublimare qualche porzione di colore giallo, il Cral/i0 ſcrive une ſimile ricettaffiacendolo ri
e raffreddato il vaſe trovarai nel fondo il Mercu manere nel fuoco per otto giorni dentro un ſag
rio Precipitato di color roſſo, utiliſſimo per le pia giuolo di vetro, e cib fa per ſ~parare qualche por
ghe ſordide, e maſſime per le veneree . zione di Mercurio crudo , che forſe vi foſſe rima
Precipitnto Incarmua's Sciogli un’ oncia d’Ar ſia . (Lu’eſto Turpetoè deſcritto anche dal Tiroci
gento Vivo ben purgato due oncie di acqua for nio Cnimico , cliiamandolo Proerípítmm ex ripri
te, e come ſarà ſciolto aggiungi tr`e oncie di ac-ñ mis opzimm, ed Arimanno Mercuri”; [(ÎXHÎÌ’UIH'*
qua commune calda: doppo ſoprainfondi orina Fura/tà, ed Uſo del Turfmo Minerale .
d’uomo ſano, quanto baſta , e vederai il Mercurio E rimedio utiliilìmme ſ1 può pigliare con ogni
precipitare nel fondo del vaſe in color incarnato; ſicurezza per bocca , ſorniandorie pillole Con la
decanta il meliruo , e lava il Mercurio , finche ſia Confezione di Giacinto , o con qualche eliratto
dolce , e doppo ſeccalo . Purga aſſolutamente per purgante: Giova alla Conorrea virolenta , ed Ele
ſeceſſo; e la doſa è da gr.6. a 9. _ fanzia; rinoVa il corpo umano,mondificand0 tut
Precí‘fiitflfv Díflfaretico di Parure/ſo . Diſſolvi ta la molla del ſangue dentro le vene , la qual ſuol
in acqua forte il Mercurio diſtillato con Oro a o eſſere il ſeminario d’infiniti mali; li hà per rime-l
con Argento , come ſi è ſcritto di ſopra . Diſlilla dio ſingolarillìmo nelle malattie cauſate dalla pu- ’
poi per vaſe di vetro col ſuo cappello bene accom trtdine degl‘umori, e nelli nëorbi deplorati , dove
rrodato ,avvertendo , che ſia di collo corto , e ciò ſi hà da purgare,e riſolvere. Hà forza di ſcacciare
ſi doverà ripetere quattro VOIte , ſempre riafſon tutti gli umori vizioſi , edi ſaiiare le fluilìoni dël
dendo l‘ifleſs’acqua,vigorata con una, o due oncie Cerebro: avvertendo però , che nelli mali del Ce
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di nuova acqua forte , acciò il Mercurio ſi facci rebro , non è bene, che il Turpeto induca la ſali—
'ben roſſo; il quale renderai dolce , calcinandolo vazione, per eſſere nemica del Cerebro,e pelòaFfl'
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dentro un crocciuolo, poſto tra icarboni acceſi, toglierli queſia qualità , ſi doverà adoperar con
muovendo il Precipitato per un quarto d’ora con coſe ſolutive . Purifica anche il ſangue nelle vene,
tinua , con una verga di ferro . Poi ſi ha da fiſſare eſimilmente le midolla ſin dentro l‘oſſa . Nell’
con l’Acqua di Sultaberi , come vuole Teofrflſto , IdroPiſÌaè rimedio appropriato , percle hà forza
che è la ſeguente . Aceto diſtillato libre due,flemz di cacciare l’acqua, o ſiero. Per fare, che giovi alla
Poda- ,
raare P R I M A'. in‘
ſ1 tal. Podagra, ſi dà con le pillole di Ruſſo., o di Ermofio male qualche aiuto Chimico ,'già che era vano
hill: il penſare di riſanarla per la ſtrada commune’
dattili, ed oglio di Mele. Vale alla Pleuritide,pre
libre1 ſo con acqua di fiori di Papaveri Rolli a di Cardo maſſime avendo replicato più volte i'medicamenti
inlìr. ſanto , o di Gardo di maria . Vale anche contro i ordinarii; 0nd’ io gli mandai dieci preſe di queſta
ſllllll. Neleni, Scabie, e Peſte; è buono in tutte le febbri Lacerta verde , e cinque di Mercurio Dolce: Av
zioni, continue, ed intermittenti , meſchiato con quat venne , che prima di giungere a pigliare la quinta
il be tro, o cinque gocciole d’ oglio di Vetriolo , con le doſa del Mercurio Dolce , la Paziente ſi lamentò
'enti pillole di Ruffo.Weſto è il vero Rizotimo alla lue di avere pailione di ſtomaco, di che eſſe nd’io ſtato
.iran. veneree: edè ſuo univerſale eſpurgativo, toglien avviſato , li feci dare ſubito un leggieriſiimo me
;un do il male dalle radici, ed anche dove ſono Lllcere, dicamento ſolutivo , col quale ſubitamente ceſsò
e Huſlioni, reiterando le doſ . Nell’ Itterizia non il dolore: ſeguirò poi a pigliare il ſudetto Precipiñ_
hà pari , ſicome nell’ ulcere maligne , e putride. tato Verde, e ſi reſe, con l’aiuto di Dio, ſana per
[la l Parata-[fà lo dà meſchiato con elettuario di ſugo fettamente . Avvertaſi però , che ſu’l principio,
I0 3P di Roſe. Non apporta nocumento: ſolamente alle* queſta LaCerta Verde muove più la Gonorrea; ma
'Orn _volte induce ardore nel gorgozzuolo, per le mate poi,a poco,a poco la toglie. Suole anche provocare
Plcu rie bilioſe, che fà vomitare, ma a queſto ſi può ſu~ il vomito, e ſ1 hà d‘aver per bene,eſſendo cio utile
'E ,1. bito rimediare con qualche leggiero Gargariſmo, per queſto male . La doſa è grani cinque , ſino ad.
a llii 0 coil’ uſo della Terra ſigillata . La doſa è grani otto, in con ſerva di Roſe roſſe, e ſ1 deve continua
rail quattro ſino a ſei . re a pigliarla, finche il male ſia ceſſato .
Per il Pracifitato Luteo fà la preſente opera Precipitato Negro , o Polvere Angelica Negra,~
init: zione nell'iſteſſo modo, che ſi è detto di ſopra, nel detta. da alcuni Pol-vere Ieonata corra/iva . Piglia
noi Mercurio , o Precipitato Inc-armato : cioè , ſoluto polvere di Precipirato roſſo commune quanto ti
perí~ che ſarà il Mercurio a quel modo, vi aggiungerai piace, per eſempio parti due, ſublimato commune
brit, l’iſteſſa quantità dell’acqua calda: doppo vi gitta parte una, Verde Rame parte meza.ll ſublimato ſi
:ai una ſufficiente quantità d‘aglio di Tartarm cuoce , avvolto di paſta , nel forno , e Vuole tanta.
fatto per deliquio , e precipitarà nel fondo una cottura, quäto il pane-Il Verde Rame polverizzato
222i
polvere lutea,la quale ſi hà da render dolce,lavan ſ1 cuoce in vaſe di terra vetriato, con fuoco mode
ci: i'
dola ottimamente con vaua ſemplice: Non purga rato,finche da verde ſi cangia in leonatozſi meſchia
ai per
ſe non per ſeceſſo . La ſua doſe è da grani ſei,a ro. ogni coſa inſieme , e ſi i?, polvere leonata , eſperi-`
,dry
Precipitato Verde, detto Lflcarta Verde . Sciogli mentata per utiliſſima nelle cancrene .
’l i::
in Acqua forte commune trè oncie di Mercurio Balſamo di Mercurio del Ouercetano-Sublìma il
l lit:
Vivo purificato,ed in un’altra porzione dell’iſteſs’ Mercurio con la ſemplice calce delle corteccie d’
blic
acqua forte ſcioglierai mez’ oncia di Rame, unirai ova, ma ben— preparata,finche il Mercurio non ap—
J pf.“
eſſe ſoluzioni, e diſtillarai per arena l‘acqua forte', pariſce più vivo : ſopra queſto Sublimato inſondi
|a cr
imzì verſo la fine creſcerai il fuoco , perche poſſa uſcire tanto Aceto diſtillato , imbevuto del ſuo medeſimo
la maggior parte de’ ſuoi ſpiriti : La materia , che ſale,che lo cuopra quattro ditazdiſlilla poi per ſtor
-i l‘0 rimane nel fondo della ſtorta , ſarà di color leona ta di ver-ro quattro, o cinque volte , ſempre ſopra
to oſcuro , la quale ſeccarai bene , facendone poi infondendo il licore già uſcito , finche il Mercurio
0 ri polvere ſottile. Wſta polvere ſi metterà a digeri divenga polvere roſIilIima , la quale circolarai in
:e con aceto acerrimo diſtillato , in quantità , che Pellicano con lo ſpirito del Vino, per otto giorni ,
ſopravanzi tr`e dita , ponendo ogni coſa dentro un’ ſepara poi lo ſpirito del Vino , per diſtillazione in.
mi* ,vaſe di vetro, laſciandolo così per ventiquattr’ore: vaſe di vetro, nel fondo del quale rimane il Bſialſaç
ori in ultimo fa bollire , acciö la parte eſſenziale del mo del Mercurio, affatto dolce .
dſl‘
Mercurio ſi ſciolga nell’ Aceto z e la parte chiara Facoltà,ed uſi) del Balſamo di' Mercurio.
’iſſ del detto Aceto , già impregnato ſi ponerà in vaſe E prezioſiſiimo rimedio all'ulcere diſperate , ed
di vetro di bocca larga, e ſcoverto , accommodato alle caruncole della veſſica : e giova grandemente
`É'fli
Q in Bagno Maria,facendone lentamente eſalare l’u— alle ferite fatte dall' archibugiate .
il: midità dell’ Aceto , e Così rimanerà nel fondo del Mercurio durata oomitioo, e ſudatioa d’Angg
v_vaſe il Precipitato Verde , il quale ſeccarai bene a lo‘szila. Piglia Argento Vivo non adulterato libra
Iſe ſerbandolo ben cuſtodito . Nota, che ſe non averai una, Terra lenuía all’iſteſſo peſozpolverizzala den
pazieHZa nel fuoco , ſi cangia di colore › e non rie tro un mortaro di pietra , e con quantità ſofficien
ſce VBrde,e0me d’a oluta neceſſità deve egli eſſere te d’ oflimele ſcillino , ſi riduce in forma d’ Elet
Facoſ’trì, ed uſh della Laterza Verde . tuario liquido , con la cui miſtura ſi amalgama l’
QLeſto Precipitato èil vero medicamento cele Argento Vivo, e poi ſi diſtilla ogni coſa per ſtorta
fle,e ſingolar ſpecifico per la Gonorrea gallica an di vetro , alta di collo; queſta diſtillazione ſi ripe
tiquata,e con eſſo,oltre un’infinità di perſone.lo ho terà trè volte , rinovando ſempre la Terra ſigillata
Curato particolarmente una Signora afflitta da una con l’OlIimele ſudetto.Piglia poi queſto Mercurio
crudelilíìma Gonorrea , che gli aveva attaccata il così trè volte diſtillato, e paſſalo per camozza,ave~
Marito 5 e benche per ſanarli, per l’innanzi aveſſe rai il Mercurio baſtantemente purgato , apparen~
preſo ottanta decotti di Salſa pariglia,e molte ſtu do in çolor celeſtino. Per ſar poi la precipitazione 9
feJCOfl tutta la caterva de’medicamenti communi› piglia trè oncie di Argento Vivo così purgato › cd
e ſoliti a darſi in ſimili calimientedimeno il male una libra medicinale di Acqua forte,farta con due
perſeverò lo ſpazio di due anni .5 onde il ſuo medi libre di Vetriolo llngarico albiſicato con lentiſſi~
co ſi riſolſe di ſcrivermifllie gli mandarli per que-z mocalore i e polverizzato ſottilmente r e con “nè
` G z libra
,o
ſl ’TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLL
libra di Sal Nitro ben purificare 9 ſe ne fà acqua vomitivo contro li ſintomi de‘veleni,e nella diſen;
forte , diſiillarai in crinale di vetro con fuoco d' teria.La doſa è da grani cinque a ro. con buon vi
arena, ſino alla ſeccità, coobando trè volte:in ulti no,o dentro un’ovo da bere,0 pure in forma di bo
mo poi continuarai il fuoco gagliardo per ſei ore; lo, meſchiato con Zucchero Roſato,cöſerVa di fiori
e raffreddato, che ſarà il vaſo, cavane il Precipita di boragine,o finalmente iu pillole di Aloe lavato.
to , e fanno polvere , la quale farai sfumare ſopra Magiſterio di Mercurio.Piglia Sublimaro quan
una piaſira di ferro r puſta ſopra il fuoco di carbo to ti piace, diſſolvilo , per ebollizione , in acqua
ni , finche ſaranno eſalati li ſpiriti fillì dell' acqua comune , poi ſoprainfondi a goccio , a goccieal
forte, il che ſi conoſce, quando non ſi vedeno eſa quanti grani di Oglio di Tartaro ,fatto per riloln
iare più ſpiriti gialli , ed all' ora levalo dal fuoco. zione dal ſuo medeſimo ſale, e vederai Calare il
Wſtoè il Precipitato,il quale doverai poi lavare, Mercurio al fondo del vaſe in colore rubicondifiì
meſchiandolo prima con un’oncia di Saldi Tarta mo : ſi rende dolce i lavandolo ottimamente con
ro chiaro , e rettificato a ed irrorandoli con acq ua acqua commune diſtillata .
di Meliſſa tepida i li farai venire . a con fifienza di Spirito di Mercurio bianco , o Mercurio diafo
Mele: all’ora poni quella materia in vaſe di vetrr, retico di Pierro l’orario. Plglia Sublimato comune:
laſciandolo in un luogo caldmſimile al nativmper fallo ſolvere in ACtto diſtillato . e poi diſtilla l'
lo ſpazio di quaranta giorni . Lavarai poi queſla Aceto ſino alla ſeccità della materia , la quale pol
materia con acqua comune diſlillatmfinclie al gu verizzarai , e digerirai con ſpirito di vino , finche
flo, niente ſappia di falſo , all’ora ſi hà da ſeccare . paſſa in forma di pinguedine muccoſa: all’ora for..
Nota, che ne’medicamenti ſolutivi vi `e neceſſaria, tilìca il fuoco d’ arena , a ſegno che diſtillera un'
oltre la facoltà di evacuare, anche quella di corro Umore ſimile al latte I il quale di nuovo ria ſſondi
borare , e refocillare le parti interne; onde ſi ‘bg' nella flotta , e n’uſcirà diſtillando un Oglio bian
giunge qui una correzione, o più rullo addiziOne , chifiìmo, e ſoavillìmo , che non ritiene alcuna fa.
e benche li corroborarivi , e gli correttivi della colta corroſìva , di modo che pigliato per bocca al
malignità trà li vegetabili ſiano molti , nondime peſo di grani dieci, o poco piu,giova mirabilmen
no la ſeguente compoſizione non ha pari, per l’ le all’lllcere della Veiſica , diſcutendo i mali delle
Analogia, e canformazione, che ha col Mercurio, e Reni, cavandogli per via di ſudore. e d’orina.
per l’indubitata facoltà di togliere la mala qualita, Dello Spirito di Mercurio Dolce dall’Art/aman
che forſe in quello Mercurio aveſſe potuto rimane ”o fi pone la ricetta ſequente ſenza l’Aceto , ma lo
re . Piglia del ſudetto Mercurio preparato parti fà diſtillare con lo ſpirito del Vino,ripetendo tan
quattro, Oro diaforetÌColcome diremo a ſuo luogo) te volte la diſtillazione, che doppo uſcito lo ſpirito
e Croco di Marte rubificaro , di ciaſchedu no meza del Vino ſi venga a diſtillare lo ſpirito del Mercurio
parte , meſchia in mortaro di vetro 1 e poi ſerbali in color di latte,chiamüdolo poi Spirito. di Mereto
in vaſe di vetro bene otturato ., rio Dolce . '
Facoltà fl ed Uſò . La ſudetta operazione però ſii continuata dt
Velia preparazione di Mercurio, eſſendo fatta me ſenza interpellazione, per lo ſpazio di trè mcſii
Con diligenza, lì deve ſtimare più dell’ Oro,avendo e non apparve mai ſegno di voler drſtillare ſpiri
infinite virtù, ed `e ſpecialmente uno de gl’eſquiſi to,o oglio latteo, come aſſeriſce l’Autore; mi è riu
- ti, e ſpecifici attraenti 1 impercioche trae allo ſlo ſcito poi di farlo nel ſeguente modo , che lo trac
maco copioſamente gl’ umori corrotti , da qualſi varai ſicuriffimo .Figlia ſubliſſato puro criſlalli—
voglia parte del corpo , ſe'nza alcun pericolo, o al no parte una , bolo rolſo parti trèzpolverizzali in
terazione grande delle forze2attratco poi ciò, che è ſieme. formandone pallottole con acqua , e doppo
di flemma , o di bile flava [opranuotante alla boc che ſaranno ottimamente ſeccare all’ ombra le di—
ca dello fiomaco, li caccia per vomito 5 ſi come poi Rillarai per flotta di vttro ,, con fuoco convenien
gl’altri umori con la corruzione del ſangue,per.ſe~ te , ed- uſcirà lo ſpirito del Mercurio di ſapore al
ceſſo . Nota ancora, che non opera ſeu-pre così di quanto acido , il quale non perde mai la virtù di
llintamente , ma alcune volte aſſolutamente per diſſolvere qualſivoglia, bencho contumace, durez
vomito, ed alle volte per ſeceſſo ſolamente, ſecon— za:ed a far ciò , l’hò meſchiato alle volte con em
do che trova gl‘ umori diſpoſti , la ſituazione delle plaſtri emollienti .
materie, e la coſtituzione del corpo.Non porta ve— A fare lo Spirito, o Fa Oglio di Mercurio Raffin
ramente alcuno fintoma peritoloſo, ma non perciò Figlia Sublimato purillimo quanto vuoi: riducilo*
ſi deve tralaſciare di uſarlo , ſecondo la differenza ſopra nn marmo in polvere ſottiliſiîma,e meſchia
delle complellìoni, e delle malattie con il giudicio lo con altrettanto Croco di Marte, e ponilo in luo
de’Medici razionali. E preſtantiffimo rimedio alii go umido ſopra una tavola di vetro piana, laſcian
Cata rri,Flulſioni del capo,e ſpecialmëte nell’Epi dovelo per lo ſpazio d' alquante ſettimane:farai ciò
leflìa : è appropriato nella corruzione dello (luma di Maggio, Giugno, e Luglio , e riſolverà in ogli0^
co! Lue Gallica, Podagra. Chiragra ‘I ed in tüttì lí flavo , il quale raccoglierai diligentemente . Dalle
mali articolari.Vale alle febbri intermittenti,cau. feccie, poi non riſolute , ſi cava il ſale ,ſenza cal—
fate da ſoprabbondanza di bile flava, o altra s ſoc cinazione , altrimente veneria ad evaporarſi ogni.
corre anche alle febbri putride, e peſtilenziali i fo coſa . Wella operazione di cavare il.Sale ſi fà con~~
mentare dalla velenoſa influenza di Marte , Vene acqua comune , come mollraremo al capo proprio
re i e della Luna . Non hà pari nell’ oſtruzione de’ 'de’ Sali , coagolandoi e ſolvendo z coagolato poi il
Meſtrui, e nella ritenzione d’orinazcoutro alii ver ſale fi meſchia Con l'oglio , che ſi faranno di color
mie medicina ottima 3 Si adopera utilmente per aureo:. Poi ſi doverauno congelare , ed eſſendo mc:
fchiati
PARTE PRIMA… 'ji
.ſchiati così' uniti,fi diſtillaranno con fuoco di Are cinolo , e l‘eſiingue nel decotto di Ruta Capraria,`
na, in lento di vetro 9 perche in queſta operazione, uſando poi il decotto-Nel medeſimo modo lì polſo
quanto più il vaſe è baſſo , e Corto di collo , tanto no alterare con il Mercurio alcuni agli , per il do
più è a propoſito . Finita che ſarà di diſtillare tutta lor Nefritico, Diabete, Scirri, e nodi edematoſ.
’acqua chiara, augumenra ſubito il fuoco , e ſali
fl una roſſezza ſimile,al,Croco,la quale raccoglie AGGIIIN‘I’A.
rai, parte nella ſommità dell’Alembicco, e parte
nel collo d’eſſo in forma di Butiro ,e però ſi è det L’Argento Vivo , detto così , perchea giuſadî
to , che il vaſe ſia corto di collo : Seguita il fuoco› vivente in luogo piano, ſi muove, fà da altri
finche non aſcende piùdi quella materia roſſa J e detto Mercurio per l’analogia , che tiene con il fa
raffreddato , che ſarà il vaſe e raccogli quanto ne voloſo Mercurio de’Poeti , che dipingendoſi alato,
puoi,e doppo vi gittarai dentro la flemma,che uſcì dava contraſegni d' un’ eſtrema volubilità; così
prima, accib ſi lavi, e vada al fondo del vaſe *, e ciò ebbe queſto minerale rale nome per eſſer egli di
fatto ritorna di nuovo a diſlillarez come di ſopra, natura volatile , non reſiſtendo 1 anche a picciolo
che appena ſcaldato il vaſe viene a poco , a poco a empito di fuoco . E minerale prodotto dalla Natu`
liquefarſi quel,che vi era rimaſto , e diſtillarà roſ ra,nelle viſcere della Terra pei-.materia proffima,da
ſíflìmo : lo raccoglierai , unendolo col primo oglio porerne poi diſporre nella fabbrica di tutti gl’ al
rofi‘o , e quando vederai 1 che non diſtilla più d-i tri metalli : onde fà da alcuni perciò detto Mater
queſt’oglio roſſ0,mutarai il recipiente,e raccoglie Metallorum,e con ragione, perche, ſe ſminuzzando
rai la flemma , conforme faceſti nella prima diſtil effi metalli, nell’iſteſſa loro anatomia danno quan
lazione; augumentaado il fuoco,e di nuovo racco tità di mercurio vivo , mentre quello per mezo
glierai quel butiro roſſo , parte ſopra all’ Alembic dell’Arte Spagirica pub da ciaſcuno metallo cavar
co, e parte nel collo, e così per raccoglierlo tutto , ſi , daranno evidente ſaggio,che ſia—no d’elſa compo.
ripeterai rante volte la diſtillazione , quanto ne ſli , ſecondo quel tanto avverato affioma , cioè
ſarà il biſogno . che Unmnquaqae coi-;ur ex iir componimr,in 7m
_Eau/tà , ed ‘Uſo del Spirito di ,Mercurio Rejſò , e drſhlnitur.
della Bianca . , Non hà però dubio , che nella compoſizione d’
Ambidue queſt’ogli ſono ſudorifichi, ed in gräd’ eſſi metalli vi concorra qualch‘altra materia , che
bſo ne’mali Venerei, ma ſpecialmente il Roſſo del abbia forza di fiſſare il Mercurimcan trasformarlo
quale bevuto un0,o due grani in acqua 'I’eriacale, in tale, o tale ſpezie di metallo . Per conoſcer cib,
o ſpirito di Guaiaco. den tro i debiti veicoli, come farà di meſtieri di permettere , che conforme tutte
ſono il Decotto di China,acqua di perſicaria , ag. le coſe create hanno dipendenza da un ſolo princi
giungendovi anche alle volte acquadi Tabacco , pio , così hanno anche ſomiglianza nel mantenerſi,
caccia per ſudore , qualſivoglia materia Peccan te , e moltiplicarſi tra loro z di più ſe un’ iſleſſo primo
che non cede a gl’altri medicamenti , facendo ca principio è ſtato abile a manifeſtare la diverſità di
dere ſpontaneamente le puſtole, diminuiſce gli tu tante innumerabili forme , quali a noſtri ſenzi ſi
mcrizeſicca , e conſolida l’ ulcere , che mandano moſtrano, non è ciò per altra cagione ſucceduto , ſe
fuori materia; ma ſe quelle ſaranno contumaci , non per ragione de i ſpiriti ſeminali , autori di tali
ongendoli con un poco di queſt'oglio di ſopra , re ſtravaganze, conforme ſi ſcorge , che da uno ſteſſo,
flaranno felicemente curare . ed uniforme ſugo terreo , ſi producono, per efiëm
Lo Spirito di Mercurio Bianco giova alli mede pio( per mezzo de i ſemi) le diverſità ſpecifiche
fimi- malizma è più debile negl’eſſetti; benche, eſ delle piante oſſervandoſi poi varie , non‘ ſolamente
ſendo continuato, può anch’ egli ſoperare il male. nella figura, ma anche negl‘ odori, ſapori,Scc. Così
L’ Oglio di ,Mercurio Coffee-ale del Wien-.:erano . anche la diverſità di tanti Animali , ne i quali ſi
Si fà almalgamando oncie quattro di Mercurio poſſono d’ avantaggio da uno ſleſſo cibo generare í
Crudo, ed una di ſtagno buono.Si ſtende ſopra una ſemi, ciaſcheduno de’ quali abbia virtù di manife
lamina di ferro, e ſi laſcia in luogo umido, dove ſì ſtare diverſa apparenza,con la conſervazione della
converte in oglio - Vale efficacemente alle ferite ſpezie individuale .
dell’Archibugiate . Hor nell’ iſteſſo modo ſuccede la compoſizione
Acqua di Mercurio contro Ver-mi . Piglia di Ar de vari metalli a impercioche la Natura forma l’
gento vivo quanto ti piace , ponilo dentro un vaſe idea, oſemenza di tale, o tale metallo : l’ accoppia
di vetro , ſoprainfondendovi acqua comune diſtil con il Mercurio,come ſoſtanza univerſele d’ellì, e
lara, o altra ſimile contro Vermi; e poi dimena per reſtando dalla meſcolanza,o dall’efficacia della vir
mezz’ora di continuoil vaſedìnche appare l'acqua ſeminale più” meno fiſſato il Mercuriowiene traſ
con qualche colpre celeſtino . Separa l’ acqua dal mutato , ſecondo il modo di ricevere d’ eſſe virtù
Mercurio , ſerbandola come teſoro nelle moleſtie ſpecifiche : così, ſe ne reſtarà fiſſato nel grado ſom
dei vermi, bevendone un poco a digiuno . m0,ſi trasforma in Oro,ſe meno in Argento, e così
Andrea Libri-ui” (SyntagmArcſbywínwp. r z.) di grado in grado iti-Rame, Stagno , Piombo , o al
ſcrive un'acqua ſimile , e dice eſſere medicina effi tro ſimile.
oace nelle febbri Peſtilentiali , Sinoc'ne , e Putríde: Da ciò ne deve riſultare la diviſione de’Metallí,
dice ancora, che giova alla Diſenteria, e Vermize per eſſer alcuni perfetti , altr’ imperfetti , e queſto,
che applicata a modo di foto diſl’olvei tumori; va come ſi èdetto , dipende dalla maggiore fiſſazione;
le all’ldropiſia,e morbo Gallico.La forma di com onde' l’ Oro per eſſer tra metalli il più fiſſo , e
porlae tale.Scalda l’Argento Yivo dentro uo croc che non ſì conſuma nel fuoco, nè ſi ſtrugge I I
filma,
?4 TEATRO FARMACEUT. DEE DONZELLI
ſlimato per il più perfetto z e egli il più grave, per Aprirai poi li vaſi , e trovarai una materia bianl
lo che tutti gl’altri , eſſendo meſchiati col Mercu chiſſima. che rappreſenta il color di Perle. Beſta
rio, ſono da quello , nell’atto dell’Amalgamazione, materia ſolverai con acqua calda , cavandone il
.ricevuti nella ſuperficieda dove l‘Oro và nel fondo Sale,quale farai riſolvere in cantinann oglio pin
del Mercurio, a differenza degl’altri, che come più gue come Butiro , che perciò ſi chiama Buti” d',
leggieri vanno a galla. Arſenicofijſo, ed è un’ottimo Anodino .
Da queſte notizie però , mi pare , che ne poſſa Per ſar poi il Vetro d’Arjënico Giacim‘ino ſimi.:
naſcere il queſito , ch’è , di che materia ſia com— le all’Antimonio Giacintinoffligiia Arſenico Cri
poſio il Mercurio 3 e per riſpoſla dico , che eſſo ſi ſ’tallino quanto vuoi , e polverizzalo ſottilmente:
genera da un certo licore aqueo , capace di molti abbi poi accommodato ſu’l fuoco di carboni vivi
colori , quale col tempo acquiſta una conſiſienza, un pignatino, o crocciuolo di ſalda tenuta,dentro
ſimile al miele,oa1butiro,che per tale ſomiglian del quale vi metterai una libra , e mezza di Piom
za, vien chiamato da GiozBartìlla Wan’Hc/montio bo, nel quale in modo alcuno ſia meſchiato nè ſia
con la voce Bur. Wella , per mezzo d’una conti gno, nè altro metallo . Opando vedi, che il Piom
:nua naturale digeſtione, e fomentazione, che have bo bolle , gittavi ſopra un cucchiaro d’Arſenico
polverizzato, coprendo ſubito il vaſe, il quale Ar
.nelle viſcere della terra , li coagola in Mercurio
vivo . Qgçſio tale licore , ſecondo che riferiſce ſenico ſi ſonde ſubito z all’ora vi gittarai un'altro
Giorgio Agricola , s’incontra in gran copia da i cucchiaro di polvere d’Arſenico a ſeguitando così
metallari nelle caverne , che ſi fanno per cavare per cinque volte, e continuando il fuoco , vederai
i metalli , e per lo più coagolato a modo di Buti ſopranuotare al Piombo una materia oleaginoſa,
xo, ma di colore ceruleo, o azurro . a quel tempo piglia il pignattino , o crocciuolo ,
Eſſo licore ſudetto, altro non è, che ſolfo liqui con molletta di ferro , buttando la materia fuſa‘
'do,eſſenziale,e volatile, compoſto immediatamen ſopra una pietra di Marmo, o coſa ſimile, che ſ’tia
te dalla prima materia', commune a tutte le coſe, accommodata in modo o che abbia alquanto di
quale , benche poſſa dimoſttarſi con termini Filo pendenza da una parte , e vederai cadere il Piom;
ſofici, che ſia , ad ogni modo , quì ſi tace, per non bo in terra , e rimanere l’Arſenico condenzato ſo
appartenere alla ſcopo preſente di queſì’Opera . pra la Pietra , in colore di Pietra Giacintina ,il
quale Arſenico vien uſato in luogo d’Antimonio
Irap-*trazione dell’ Arſenico L Giacintino. La doſe è di diece grani in infuſione,
per ventiquattr’ore dentro un bicchiero d’ottimo
Arſenico è ſtimato pernicioſiſlimo veleno, Vino bianco, per l’iſleſſi effetti s’adopera, beven
nientedimeno Parere/ſo ſeguitando gl’Auto doſi poi la parte chiara del Vino . A quella polve-'ì
ti Arabi dice riuſcii* utiliſſimo Aleffifarmaco , in re , che rimane nel fondo del Vino ſi ſoprapone
tanto che portato per Amuleto , appeſo al collo` nuovo Vino, come di ſopra,e fà pur’anche l’effet
çon un laccio di ſeta, ed anche accommodato , ſe. to di muovere il vomito . Si adepera anche il ſu
condo Cru/lio , in un ſacchetto da portarſi ſopra la detto Arſenico Ciacin’tiuo nelle piaghe ſordidm
camicia nel ſito della regione del cuore, vuoie,che e maligne . Quel Piombo caduto nella ſudetta
giovi alla Pelle , Veleni , Febbri , e ſimili morbi operazione , può adoperarſi a componere il calice
aſtrali , perche attrae il veleno dall’intrinſeco del Chimico vomitivo , a ſimilitudine di quello dell:
cuore alla parte eſteriore . Ma Filippo Glfluberto Antimonio .
Medico Parigino riferiſce alcune iſtorie di molti, Per ricetta dell’Artmanno ſi ;‘r ’Acqua di Ar
che hanno pericolato con l’uſo degl’Amuleti d’Ar ſenico nel modo ſeguente. Piglia Arſenico bianco*
.fonico . (Nel Libro intitolato Medie”: azflicioſur e Sal Nitro purificato parti uguali: metri dentro
17:18. dr Peſte adito:. 3. i tra quali un certo Uomo un vaſe di terra , poſto ſopra al fuoco gagliardo in
mobile avendo portato un 'ſacchetto di polvere di modo, che ogni coſa ſi liqueſaccia :laſcia poi raf
’Arſenico, ſopra la regione del cuore, a fine di pre freddare , e l’Arſenico apparirà candidiſſimo , al
ſervatſi dalla Pelle, morì repentinamente giuo quale aggiungerai di nuovo altrettanto Sal Nitro,
cando alla Pilotta , e fatto aprire il Cadavere , ſi continuando la medeſima operazione per trè vol
trovò il cuore ſecco, negro, ed ulceraro. il medeſi te : in ultimo ſi mette in luogo umido, e ſi riſolve
mo Glauberto entra ad inveſìigare l’origine cieli" l’Arſenico in oglio,o più toſio in acqua , la quale
errore, communemente uſato , d’adoprare l’Arſe meſchiandoſi con acqua di Piantagine, o di Perſi—
nico nel modo 9 e mali ſudetti , e conchiude a Che caria,e cö tale preparazioneiche guſtandola,ſi poſſa'
negli Scritti degli Autori Arabi vi fia errore . Ex tolerare ſopra la lingua . Giova al Carcinoma del
idiometi: Arabia' ignorantia‘ pro Arſenici ’Eliſa— Naſo eſulcerato 1 applicandola ſopra il _male . Av
bula, Cínnflmomum Arabic-E figuificantewox 11m' Vertirai , che ſi ha da manipolare queſt‘ opera in
”fl i111' affini: Arfinimmſcilicrt , acceptafuerit. luogo aperto , guardandoti dal fumo , il quale ha
Nientedimeno preparato chimicamente ſi rende forza di far addormentare, ed offende il Cerebro a
poi certamente ſicuro, per uſarlo anche intrinſe ſegno tale, che puo uccidere: Nel rimanente 10
camente , ſeparandoſene il veleno nel modo , che chiamarei queſt’opera più toſlo Oglio, o Acqua dì
ſegue- Piglia Arſenico Criſiailinme meſchialo con Sal Nitro, mentre ècertiffimo,che l’Arſenico ſvn".
ugual peſo di Sal Nitro , e di Sal di Tartaro , acpota quì quaſi tutto ſu’l fuoco .
commodandolo ſra due vaſi di terra-dandogli ſuo Il Rubino {li Arfinicoſudatia-o-Sí fà ſublim²n~ ’
co, per ventiquattr’ore , prima lento , e poi augu do l’Arſenico polverizzato in ſaggiuolo di Vetro,
-mençandolo pian piano ſino allî ghigno grado: replicando lÎpperaaione due, o trè Vglte, per cin:
3“?!
PARTE PRIMA"; ' ff
-qne, o ſei ore, finche appariſca Criſtallino , ſepa la miſcela de due licorí , cavati da queſti due ac
rando ſempre la polvere ſottile , che s’attacca al cennati materiali , ne riſulta un licore corrolivo,
collo del vaſe, in forma di f-rina volatile , ch’è la e velenoſo , di natura ſimile all’ArſeniCo .
parte velenoſa dell’Arſenico.Piglia dunque la par S'aſſegnano poi da i Scrittori molte differenze
te 'criſtallina, polverizzalanneſchiandola bene con d’Arſenico , e principalmente trè: cioè la prima o
altrettanta polvere di fiori di Solfo, e ſublima coñ ch’ è l’Orpimentoz la ſeconda il Riſagallo , e la
medi ſopra , che ſi farà una maſſa di color roſſo. terza ch‘ è l’Arſenico Criſtallino bianco; ed altri
Veſt’è rimedio ſpecific‘o negl`affetti del Polmonez però aggiungono a queſte la quarta ,_ cioè la Sanda
Preſa per dentro il corpo al peſo di ſei , overo otto raca 5 ma però tutte in effetto ſono accidental
grani, e muove efficacemente il ſudore . Adopera mente diſtinte , e dipendono da un ſolo materiale,
to poi eſtrinſecamente , ſana quaiſiVOglia piaga ch’è l’Qrpimento ,quale così fù detto , quaſi Aurí
difficile da curare . pigmmtum, per cauſa che finge il colore dell’Oro .
Si cavano 'ſimilmente dall’Orpímento r' Rubini Si trova queſto nelle viſcere della Terra, a guiſa de
_ſaldati-uz' . Pigliando di Orpimento in ſcaglia un’ gl’altri minerali, ſquamoſo , che perciò {ù vol
oncia :Se ne fà polvere ſottile, e ſi ſublima in va garmente chiamato Orpimeuto inſcag/ia . Wſto
ſe di vetro con fuoco potente , finche il fondo del è tanto più perfetto , quanto che meno è meſcnia.
vaſe ſia bene infuocato , ed in mezz’ora averai i to con altro minerale , o con terra , onde ſicoſtu
Rubini ſublimati al Collo del vaſe . Si pigliano di ma purgarlo per mezo della Sublimazione , pi
queſti Rubini al peſo di ſei, overo otto grani nel gliando peſo uguale d‘Orpimento , e di `Sale com
brodo del Gengevo, per muovere il ſudore nel mal mune rlecrepitato a, in queſto modo ſublimandoſi ,
Franceſe, Scabbia, e ſimili infezzioni ._ Belli Rufl (“Viene blanco , e criſtallino , d’omle hàpreſo il'
bini ſi adOperano anche dai Pittori, per rappre nome d’Arſenica Cz~1ylallr'no . Quieſto dunque do—
ſentare vaghifiìmo color giallo ._ verà uſarſi in Medicina , per eſſere più purgato , e
più pronto ad in vertirſi , ed a mutare le parti ve
AGGIUNTA. lenoſe , con pigliare forma di rimedio , mentre fi è
ſperimentato , non pottrſi cavare medicamento di
O N O molrodjverſi i pareri di molti Autori grande effiCacia, ſe non invertendo quei materiali,
i nell‘aſſegnareil modo della generazione dell’ che appariſcono molti velenoſi ._ '
Arſenico 5 impercioche non manca , chi aſſeriſce, L’altre ſorti poi dell’Arſenico a per eſſere infe
che ſi generi nelle viſcere della Terra , da Sale , e riori nell’efficacia, non_ devono_ eſſere ammeſſe nel
Solfo . Vogliono altri, che ſi produchi da una ſo., l‘uſo medicinale, come ſonoil Riſagallo, e la San
praboridanza di ſolfone i metalli, mentre da eſſi z daraea ,detta anche da i Chimici~ , Arſenic‘u roflb ,
per mezzo del fuoco ſi ſepara i ma queſti tali_ ſop benche queſto , appreſſo gl’Arabi , non ſ1 diſtingue
pongono , non eſſere prodotto ſeparatamente,e di dall’Orpimento , e ſecondo il Maria/i , nOn diiſe
ſtinto da i metalli: però con queſta ſentenza mo riſce in altro , ſe non che nella cozione . dicendo e
ſtrano , non eſſerſi appoggiati sù l’evidenza ſenſi che la Sandaraca ſia i’iſteſſo Orpimento , ma più
,bile , gran maeſtra del vero , già che , ſecondo il cotto dalla Natura 5 anzi lui riferiſce averne fatto
,Comun ſentire de’Periti di queſta materia, ſi have, eſprrienza , che per mezo del fuoco , l’Orpimen
che per mezzo del fuoco , non ſi faccia altro , che to muta_ in Sandaraca . ui però per Samlaraca,x
una mera ſeparazione , e non generazione d‘eſſo non s’intende quella gomma , che li trova nell'al
Arſenico, conforme anche da i metalli ſi ſeparano bero dël Ginepro, con la quale ſi fà la 'vernice per
terra ,arena , e ſimili ſuperflue impurità 5 anzi ſe. i Pittori z ma 1 ſecondo lì èdetto di ſopra , `euna
condo , che fà teſtimonianza [Agricola, e Bernar ſpecie d’Arſenico , la quale ſ1 chiama Sander-aca
do Caſio , ſuole trovarſi molte volte nelle viſcere da gl‘Arm’fl'a differenza della gomma di Ginepro,
della. Terra l’Arſenico ſenza meſcuglio di metallo che ſi chiama Sar/clara” de Greci . "
alcuno , benche per altro fi ſia ſperimentato , che E l’Arſenico un potente eſcarotico , e preparato
trovandoſi l’Arſenico nelle cave , ſi trovino neceſ— vale nella Chirurgia a cnr-.ire diverſe ſorti de tu,
ſariamente yene de’metalli,e ſecondo riferiſce l’4 mori callofimome ſonoi Calli nelle Fiſtole,i Porri,
griro/ad’Orpimento ècerto indizio di vena d‘Oro. eCalli dei Piedi, o ſimili , del_ che ſe ne ſono da
Nè manca chi aſſeriſce , doverlì l’Arſenico an me oſſervate alcune eſperienze.
noverare fra imetalli , per raggione , che facil p Senza preparazioni arteficialièmolro pernicio
mente con eſſi ſi meſchia 5 per?) quella opinione ſo l’Arſenico , nOn ſolamente a gl’Animali , ma
viene ’rifiutata da Panza-[ſ0 , Imparato , Cral/ia , anche ai Vegetabili , ed a i Metalli; onde riferi
ed altri,che vogliono ,eſſer quelli ſolamente ſette, ſce Giorgia Agricola , (Lil). 2. a’e Natura eorum,
ecorriſpondenci alii ſette l—'iane'ti ;dovendoſi per ,7:14 affina”: e‘ term) che ſi trova nell’ Egitto un’
ciò l’Arſenico inſerire nel numero dei mezzi mi acqua , la quale ſcatoriſce da terra , e perche
`nerali . › porta ſeco un vapore Arſenicale , fà , che ſe a caſo
ip però laſciando tante contradizioni,dipenden ſia bevuta da qualche Animale , caſchino a quello
ti da mal fondate filoſofie, ſono a dichiarare il mio non ſOlamentei peli, ma ne _i bruti, ſin anche l‘u
ſentimento , Circa la generazione dell’Arſeníco , gne , e le corna . E pernícioſo a i Vegetabìli i 0“*
conchiudendo , che d’altro non coſti , che di Solfo de ne i Paeſi ,dove ſono miniere d‘Arſenico, come
naturale ſemplice , meſchiato con il Solfo criſtal è in Ponto , nè vi germOgliano alberi , nè erbe ;
lizato , conforme per mezo dell’Arte Spagirica ſi anzi ſecondo dice Cardano , ſeccarſi le piante Con
può ſcorgere da chi ſtà ip eſſa introdotto , che con il ſolo fumo dell’Arſenico . E per ultimo nocivo a
v
, Me
"‘5'6 - TEATROFARMACEUT.DELDONZELLiL
Metalli; Perche meſcliiato con elli , bcnche per Preparazione del Baia Armeno i
fetti ſi fuſi'ero , li rende (tangibili -, ed inerti a re
_filiere a colpi di martello . A Fare tale preparAzione meſchin la polvere dei
Ma ſe bene o come ſi è detto , ſi ſ'a l’ArſeniCo Bolo Armeno con quantità d'acqua commu.
Criſtallino con arte , nulladimeno il Bruſa-vola ne , laſciandolo così per trè giorni 5 doppo verſa,
(Exam. terrnr.) non laſcia d’aſſerire, che ciò non l’acqua ,quando però apparirà chiara , e di nuovo
fia vero, dicendo trovarſi l’Arſenico Criſtallino poni altr’acqua ſopra il Bolo , replicando la ſteſſa
nelle miniere 5 ma con ſua buona licenza , non mi operazione i per crè volte , 'acciò ſi toglia al B010
pare , che con ciòſi Poſſa ſtabilire , che non poſſa quella muffa terreſtre . Paſialo poi per il Cri-vello
farſi con arte,Conſorme ce lo dimoſtra l’eſperienza: della Naturmil che ſi fà in queſto modo . Poni nel
con tutto ciò qUeſte ſono le di lui parole: Grad vaſe, dove flà il Bolo , una buona quantità d’acqua
Allri pigmentum, Arſenicum vocantmt in metal chiara , e meſchia di continuo , per ſpazio di una
li: difíflm efl: ſed oo: Arfmicum @pel/ati: al ottava parte d'ora a doppo laſcia poſare un poco ,
bum , quod per *aim ignirfaéîum z dr* i” laminar e poi verſa l’acqua in altro vaſe , che verrà a pot..
Venetii: arte cenere-tum ab aliquibm‘faljb exíſti— tar ſeco le parti più ſottili del B010 , e così repli.
matur- , qui Arſenimm , etiam i” lamina: reda carai, finche nel fondo del primo vaſe ſi ved-:ranno
&flm , ſea' bre-ui coáhzra , è‘ drte , Kiſflgflllo al na ſolamente le parti pietroſe,e l’arene inutili. Turta
Lir diéîum, ab Arabibnr . Arjínagnl , palm-unt l’acqua poi nel ſecondo vaſe 1J laſcia poſare, fin.
”ragno errore , cum ha* ex mini-ra efozíimztm: , che ſi vcgga chiara, ed il Bolo ſia ridotto 'nel fondo;
ſpente‘ naſcantur . all’ora (i gitcarà via l’acqua diligentemente , per
inclinazione, reflando il Bolo , che doppo eſſer ſec
Preparazione dall’A-varia J cato , ſi meſchia con acqua Roſa , eſe ne formano
pafielli , che ben ſeccati ſi ripongono , conſervanz
Ovendoſi preparare l’AVorio , poni la ‘rai doſi lungamente. ll Marcellino dlſſolve il Bolo Ar.
ſchiatura di eſſoin vaſe di terra cruda ſco meno con la flemma acida dell’Alume , ſeparando.
verco , mettendolo ad abbru’ggiare , in fornace di la poi dal Bolo, per bagno 5 e gitta ſopra del Bolo
Vaſari,o di Vetrati, finche doppo d’eſſere abbrug nuova flemma , continuando l’operazione per trè
giatofappariſca di nuovo bianco , all’ora tritalo volte: all'orail B010 ſi convertirà in oglio molto
ſottilmente, e meſchialo con altrettanto peſo d’ac craſſo ; il quale ſeccarai a lentiſlìmo fuoco, finche ſi
qua Roſa , laſciandolo ſeccare all’ombra . Si peſta riduca in polvere . Giova valoroſamente a ferma..
,Poi di nuovo, e ſi meſchia con la fieſſa quantità re il ſangue, che eſce da qualſivoglia parte del cor
,d’acqua Roſa , come di ſopra , e ſimilmente ſi la po . E queſta è una preparazione chimica del B010
ſcia ſeccare; ed in ultimo Ii macera , con acqua Armeno. Gio: Zum/ſera hà per ſoſpettala prima
'Roſa ſopra una pietra', odentro un mortaro di lavatura del Bolo , perche crede egli , che nell’ac.
perfido, finche ſia_ ſottiliſlìmo, ſormandone poi qua ſ1 ſcioglia qualche porzione del Sale del B010;
Trociſci , li quali eſſendo ben ſeccati , ſi ripon ma doveva conſiderare , che la ſemplice acqua non
gonoin vaſe di vetro otturato a che non traſpiri . è Meſtruo efficace per ſciogliere dal Bolo alenng
Oneſto Avorio , così preparato , adopera anche dejſuoi tre principij .
_in luogo dello Spodio .
.Preparazione della Calce ſi
AGGIUNTA‘I
A Gita , e meſchia per un’ora la polvere della
_ _Enclie fin’ora lia fiato communemente uſata . Calce viva, con una quantità d’acqua com-`
la ſuddetta preparazione dell’Avorío, io perdo mune: doppo laſcia poſareal fondo la Calce,e git
avendo mira all’utile pubblico, dico , doverſi det ta via l’acqua,c`ne ſopranuota, gittandovene ſopra_
to Avorio crudo › e non calcinato macinare in di nuova , replicando la prima operazione ſino g
mortaro di Pietra con acqua di Roſe , come di ſo ſette volte: in ultimo decanta l‘acqua,e della Calg
Prasnlaffime quando s'averà da adoperare per vul ce,che reſtarà nel fondo, ne ſormorai palielii .
DFl’aflo interno a mentre per mezzo della calcina—
210118 a non ſolamente non acquiſta efficacia; ma AGGIUNTA;
perde quel graſi‘ume 7 0 ſoſtanza glutinoſa profitto
.Vole z che in ſe ritiene: dovendoſi di più notare , L A Calce poi de’Cliimici è definita che ſia 7m‘—
Che dopo la calcinazione reſta come Una Polvere , libet Pli/DÎ5,PC’T human"; nbſh/íonem in par
priva affatto d‘ogni ſapore . e d’ogni porzione di ter tenmflîmar ac 've/”t impalpalziler redflíiflr .
ſale‘, anche fiſſo , quale in ſimili materie , in po~ Intendendoſi ancora de`l`netalli,minerali,co--rolivi›
chili] ma ‘quantità ſi ritrova‘, ſi che ad altro poi non e di nuovo bruggiati :Comîè la Cal- c Solare, LU
può ſervire l’Avorio calcinato ’5 che aſſolutamente nare , d’Antimonio &c- e delle pietre già conſu
per colirettivo -. . mate dal fuoco ad ogn’uno ben nota . Come pure
. (Lello però che fi ë avVertîto nell’Avorio è da de‘chetnbili, delle Corna , ed oſſa degli Animali
ſapermche deve anche ſervire nel Corno del Cervo, eſaminate dal fuocoÌÙnPſOPſlaanCC (lette ſer/eri’
e ſimili , che s’averanno da preparare . ` ' anzi di peg-gio da altri fapo martaAale altro non
è, che quel reſiduo di Materia craſſa , 0 ſecca, ne*
ra, o fcculenta a niente più valevole , che rimane
;nel fondo del _vaſe , ove s'è diliillato . Com’è il te—
fiduo
\ i' A R' ’r E `P R I M E; '5"?
fiduo della deſtillazione dell’Acqua ſorte. del Vi Prgarazione degli Amati/ii . Cri/lalla 9 Coralli;
triolo, dell’Oglio di Succíno . e ſimili altri inutili muore, Giacintìfflcrle, Rubinùó'meraldi,
reſid ui, perciò detti Capa marta . ?izpazii , Zaffin‘ , cd altre ſimili Pietre
E pure ſi ritrova inLangr'o , che così dal Capo Prezioſe .
morto del Vetriolo ne prepara eſſo il ſuo Aceto An
tipeſtilenziale di tanta eſquiſitezza, ed ottimo pre C Iaſcheduna di queſte pietre fi macina da per
ſervativo nel tempo di Pelie , che d’elſa ſe ne butta sè con acqua Roſa, ſopra una pietra , o mor
ſu de’ carboni acceſi,a ſuffomigarne la ſtanza ; ol tato di Por-fido; conoſcerai , che fiano bene prepa
tre l'uſo della Spongia intinta in eſſo Aceto , ap rate , quando , ‘ facendo il ſaggio della polvere co’
proſſimata alle narici degli Pazienti ſpeſſe volte il denti, non la ſenterai arenoſa; all’ora formano Pa
giorno per mezo del quale ſe gli è ſalvata la vita. ſtalletti , ecome ſono ben ſeccati › li riponerai in
Figlia d’eſſo Capo morto di Vetriolo , quanto pia vaſe di Vetro . Avvertendo , che le perle non deb
ce, e per trè volte ben lavato , o finche ſia liberato bono eſſere peſlate in mortaro di metallo , perche
dalla ſua ſalſedine,eſi pone inmna boccia di vetro facilmente pigliano di quella cattiva qualità , ini
con tanto d’aceto fortiſſimo , che l’a vanzi di due mica alla natura nollra . Oltre dell’acqua roſata o
dita,e ben chiuſo il Vaſe,ſi laſcia digerire in luo o ſono buone anche l’acque de’ Garofani, Meliſſa , e
caldo per 6-ore,o più,e poi ſi dec‘äta,e ſerva ad uſo. di Viole . E ſecondo
preparazione . l i Chimici ſanno la ſeguente

v Preparazione
Olverlzza la Canforadella Carlſon: dove
in mortaro, . tu ab Licore delle Gemme , cioèRuáìm‘ , Granata ,
Giacintí, Topazii 9 Smeralda' , Zaffiri , Amati/ii p
bi prima peſtato quattro Amandole , opure eſimili per dottrina del Cral/i0 .
Î’abbi unto con una goccia d’oglio di eſſe amando. Abbrugia la polvere di eſſe Gemme, trè,o quat
le, perche così facilmente ſi riduce in polvere , la tro volte, con altrettanto Solſo puro , dentro d‘un.
Quale è la Canfora Preparata: ma è coſa vana. crocciuolo coverto o dandogli nel principio fuoco
piacevole a ed ultimamente di circolo , cuoprendo
Preparazione delle Cantare-lle. il crocciuolo tutto di carboni , la materia poi o che
ECantarelle ſi portano alle Officine commu. reila abbrugiara , lava con acqua commune dillil
L nemente morte , ma è da ſaperſi z che per ſar lara, finche ſe ne parta il Solfo : laſcia ſempre riſe
migliore l’operazione, dove è la commodità,ſi deb dere al fondo le Gemme z le quali, quando ſono
bono ſar morire così. Poni le Cantarelle in vaſe di ſecche , ſi meſchiano con peſo uguale di Sal Nitro
terra uan vetriatme cuopri la bocca d’eſſo con tela purificare. e calcinato di nuovo in crocciuolo co
rara, rivolta poi la bocca ſotto ſopramccomodando verto , pollo nel Fuoco di riverbero , o circolo, che
il vaſe ſoſpeſo ſopra un’altro vaſe, dentro il quale dir vogliamo , finche le Gemme ſi fondano . Si la
ſlia bollendo aceto fortiſſimo, finche il vapore dell’ vano, come di ſopra, con l’acque per torglierne la
aceto uccida le Cantarelle: le quale poi s’infilzano parte corroſiva del Sale Nitro , e ſi conoſce eſſere
in uno filo,e ſi fanno ſeccare al Sole per ſerbarlc ad Prata levata, quando l’acqua non ſi ſente più ſalſa:
uſo . Le migliori Cantarelle ſono quelle di varii all’ora aſciuga le Gemme , e poi ſopra di eſſe , po
colori . ſte in vaſe di vetro, inſondi Aceto Radicatm quan
Preparazione della Cei-”fia . to balla . o Terebintinato ſecondo Oſflero, muo
A Cerufi‘a li preparadavandola, Come ſi è detto vendo ſpefi‘o la materia 9 acciò non s’induriſca nel
della Calce, replicando però la lavatura ſola fondo,laſcialo poi in luogo caldo,per ventiquattr’
mente per cinque voice : ſi paſſa poi per il Cri-vel_ ore , o poco più , che così le Gemme ſi riſolvono .
Io
lo della
ArmenoNat/ira:
. come ſi è inſegnato a fare del Bo ſſ La parte chiara poi dell’Aceto impregnato delle
Gémme ſi pone a diſtillare in ſtorta di vetro a fuo
co d’Arena , finche uſcendo tutto il Meſtruo ri
Preparazione della Cene/.l'a Ser-penuria.“ manga nel fondo della ſtorta il Sale delle Gemme:
SI pigliano radici di Dragontea a detta Serpen Si dolcifica , ſciogliendolo più volte in acqua
taria,ca\'ate da Terra nella Primavera:Si net commune diliillata , ſeltrando poi, ed evaporando
tano dalla ſcorza nera, e doppo ſi tagliano in ſette, l’acque , reſta il Sale dolce , i-l quale poſlo in cau
e ſi pongono a ſeccare al Sole g ſeCCate che ſono, ſi tina ſopra un marmo a nel meſe di Giugno, Lu
‘polverizeano ſottilmente,e con trè oncie della pol glio, ed Agollo ii viene a riſolvere in licore, con il
vere di eſſe ſi meſchiano quartr’oncie d’acqua Ro quale ſi compone il Giulebbe Gemmato, come di.
ſata , eſilaſciano ſeccare al Sole in vaſe di vetro remo a ſuo luogo. Ho praticato,che in luogo dell’
converto di velo : ſi replica Così trè, o quattro vol Aceto Radicato, rieſce anche, e forſe più ſicu ro, il
te, e ſempre con l’illeſſo peſo dell’acqua . come di ſemplice Aceto acerrimo diſtillato . Sopra le ſec.
ſopra, perche , facendo a quello modo z la pol Vere cie , che rimangono di ſopra , doppo l’eſtrazione
rieſce più bianca . Se ne formano poi Trociſci con dell‘iſceto Terebintinato, vi s’infonde nuovo me
vino bianco Aromaticme dopo d’eſſere ortimamen— flruo, replicandOz come di ſopra , cavandone nuo
te aſciutti ſi ripongono . ' vo Sale:e come non ſe ne ſcioglie parte alcuna pro
fittevolm ſi calcinano col Soiſo,ai modo di prima,
Preparazione del Seme de’ Coriandri . ſeguitando l’opera , finche ſe ne ſarà cavata tutta
I macerano li ſemi di Coriandro in aceto ſor la parte eſſenziale profitteVole .
l tiflimo , per trè giorni continui : cavali poi Volendo ſare l’Aceto Radicato , o Terebintinn-Î
_ dall’Aceto , e lavalicon acqua Roſata , fatta per to ſecondo llſnero , ſi fà così . Figlia per eſempio z
Alembicco, laſci-'iii ſeeçare z e riponili, tre, o quattro libre di Tgrebintína gigia”, ſopra la
.H gna,
'18 TEATROFÃRMACEII-LDELDONZELLI.~
quale infondi Aceto difiillato libre due:diſtilla per da otto a dodeci goccie. Angela” Bozzi-‘0 vuoleiche
flotta cö fuoco d’Arena ſecondo le regole dell’Arte, dalle Madriperle ſi poſſa cavare ſimilmente la
cioè con fuoco lento, finche ſarà uſcito l’Aceto con Qijnt’eſſenza o e che abbia la medeſima virtù
lo ſpirito della Terebintina 5 fortifica poi il fuoco, delle Perle pr0prie .
ed uſcira‘- un’oglio flaVO con acqua robiconda d’a
cutiffimoſapore 5 ſeguirà appreſſo l’oglio roſa , A. G G l ll N T A.
all’ora ferma la diſtillazioue , ſeparando_ l’Açeto SCrive a quello propoſito Paracelſo un modo
dallo ſpirito , ed oglio della Terebentina z doppo per cavare dalle Gemme, o ſimili, l’eſſenze, ed
queſto poni l’Aceto ſeparato ſopra una convenien è il ſeguente . _
te quantità di radici di Rafano ſelvatico , e farai Piglia le Gemmefflerle, Coralli,o ſimili,da qua.
diſiillare tre , o quattro volte , o pure finche li vuoi cavare l’eſſenZa, ſi peſtaranno graſſamenre,
doppo la diflillazione non rimanga alcuna parte poi le ponerai in vaſe di vetro , ſoprainfondendo.
feccioſa, reſtando l’Aceto puro , e chiaro. vi tanto Aceto radicato,che le ſopravanzì quattro,
Col licore delle Gemme và congionto quello o cinque dita traverſe z chiudi poi il vaſe y e poni
delle Perle, che chiamano Mnr’eflenzo di Perle, a digerire nel fimo di Cavallo per ſpazio d’un me.
ſe , nel fine del quale ſepara la parte chiara dalle
_ che è la
dorſſni parte
pero più pura,e
di trattare defeccata
a ſuo luogo deld’eſſe,riſerban
Sale, e Magi;
feccie per decantazione , e ſoprainfondi ad eſſe
ſiero delle medeſime Perle, utiliſlìmo nella Medi, nroo Aceto radicato , ripetendo , come di ſopra ,
cina . Piglia per tanto le Perle, e tritale in mor ſino che averai eſtratto tutto il colore della mate
taro,o pietra di Porfido , diſſolvendole poi in Ace ria . Uniſci poi tutti l'Aceti impregnati, e ſepara
to diſtillato , laſciandole in caldo dentro un vaſe per diſtillazione , ſmo alla ſeccità , e rimanerà nel
di vetro, per una notte 5 piglia poi eſſo aceto chia fondo del vaſe una polvere ſecca, quale con acqua
ro, e non eſſendo chiaro. feltralo,e laſcialo evapo piovana diſtillata tante volte dolcificarai , ſìno a
lare in vaſe di vetro ſino alla ſeccità, e così rima tanto i che ſi farà nel guſlo ſentire dolce z ponendo
ne nel fondo il Sale delle Perini] quale di nuovo oi tal materia in luogo umido ſopra d’un marmo,
ſcioglierai in Aceto diſtillato , ſeparando le ſeccie e ſi ſcioglierà in licore oleaginoſo craſſo.
del Sale , e facendo ſimilmente evaporare la parte Con quello modo , dice Paraceſſo , averai la
ch' ra ſino alla ſiccità ñ Replicarai la ſoluzione Qint’eſſenza delle Gemme,Perle,Coralli,e ſimili,
nefi’Aceto, e l‘evaporazione , finche il Sale non avvertendo, che per la pic‘ciola porzioned’eſſenza ,
laſcia impuritàalcuna nel fondo del vaſe. Quello che da eſſe Gemme ſi cava , debbano pigliarfi per
.—.ñ_—._-
ſale, così defecato, ſolverai con acqua piovana di tale operazione le più perfette, come ſono l’Orien
fiillata , e la farai diſtillare , ripetendo così tante tali , perche con altre di minor carata vi s’impie
volte , finche venga ſeparato il ſale dell’Aceto da ga in vano la fatica ,
quello delle Perle : ſi conoſce la perfezione dell’0.
pera, quando ultimamente nella diſtillazione,,gu. . Preparazione del Como di Cerea .
Bando l'acqua fi ſente dolce , o inſipida . Vedo Ccomoda i pezzi del Corno di Cervo dentro
ſale di Perle casì purificare , (i ſecca , ponendolo un vaſe di terra crudo ben coverto,'e laſcia.
poi in vaſe di vetro , e ſoprainfonden dovi ottimo li abbruggiare in Fornace di Vaſari , o di Vettori,
ſpirito di Vino , che lo ſopravnnzi due dita , la. finche ſi facciano bianchi z macinali poi con acqua
fciandolo digerire in Bagno Maria, per otto” die. Roſa, ſopra una pietra , o mortaro di perfido, fin
ci giorni I o pure finche vederai ſopranuotate allo che la materia ſi faccia ſottiliflì ma , della quale no
ſpirito di Vino l’eſſenza delle Perle in forma d’o formarai paſtelll, che eſſendo ſeccari, ri ponerai per
glio ſpeſſo, il quale ſeparerai 2 e poi ſopra il ſale , l’UſO o
che rimane, infonderai nuovo ſpirito di Vino , ſe. Altra preparazione del Corno di Cervo de’ Chi
guitando l’operazione , finche il Sale delle Perle mici. Si ſoſpendono li pezzi del Corno di Cervo
quaſi tutto fia convertito in eſſenza . llniſci tutto crudo nella bocca dell’Alembicco di Rame , che ſi
l’efl'enze , gittando via le feccie 1 benche poche ne chiama ordinariamente da’ Chimici Vcffica i e dai
reſtino . Circolo l’eſſenze con lo ſpirito del Vino, Romani Tamburlano a' avendo prima facto il vaſe
Per giorni quindici: finalmente diſtilla per florta quali pieno d’acqua ſi laſcia bollire l’acqua di con
di vetro con ripetite cOobazioni , fin tanto , che l’ tinuo, finche co’ſuoi vapori ſi venga a calcinare il
eſſenza dìſtilla perla ſtorta, la quale ſeparata dallo Corno, con maraVÎglia grande,facenrloſi bianchiſ
ſpirito del Vinmcuſtodirai come teſoro prezioſo . ſimo . Se nel bollire mancarà l'acqua,ve n’agginn
get-ai dell’altra bollente , finche con queſta opera
Facoltà , ed ‘Dſa; zione fumigatoria › venga perfetta :al opera : così
LI Quint’Eſſenza delle Perle è corrobborativa calcinato il corno, anche ſi prepara, come di ſopra.
del cuore, ſoccorre i Veleni,e fà, che il cuore non
fl poſſa facilmente offendere da elfi; conſerva la Preparazione dell’Elleóoro Negra.
ſanità; apre l’oppilazioni della milza, e del fegato;
mitiga lefebbri ardenti , togliendo la ſete; ralle Ava dalle Radici dell’Elleboro Negro le mi
gra il Cuorezmuove l’Uomo al coito ;fà urinare” dolla legnoſe,e gittale via come inutilizlëlſcja
caccia la Pietra 5 Corrobora le parti nervoſe 5 ſana poi macerare le radici così nettare nel ſugo di 9°'
l’Apopleſlia, lo Spaſimo, il mal caduco , ela Para togni per due giorni . Doppo ſeccate ſi conficcaflo
liſia . Corregge i Tiſici , il Maraſino a _e riſtora lo in …1 cotogno , il quale ſi avvolge di Palla .di ſm"
forze a i vecchi , e convaleſcenti , ſeda la Freniti mento: e ſi pone nel forno a e vi ſi laſcia 9 find” ſia
de I_ :reſtringe li fluſſi dell’Emorroidi . La Doſaè .Cotta la P²ſt3›,d²ll² quale lì CSV?” Pdf-‘1°‘i le ‘a'
' dici,

h.
PAÎRTE PRIMA'. ?9'
anche
EO : ſi fanno ſeccarezríponendole
i in 1nogo_'.aſciutz no facilmente polverizzare; ſiſerbano “in luogo_
ſecco per un’Anno .
Pnp-”azione dell’ Ejòla.
AGGlllNTAÌ
Onla macerare le corteccie delle radici dell’
Eſola minore,come più lodata da Meſuemell’ [pub della ſudetta polveroformare empiaſtro;
’Aceto fortiſſuno per :4. ore , poi ſi cavano dall’ S meſchiandola con l’erba Alyffòn ben peliaied
'Aceto, ſi ſeccano , e rip0ngono , avvertendo ſem applicarſi ſopra le morſicacure fatte da cani ra
Prc, che eſſendo ordinata l’Eſola ;s’intende doverſi_ bioſi . \
gſare così preparata . La dett’ erba ë anche ſpecifica da per ſe ſola a
ſoccorrere quei, che foſſero ſtati morſicati da Cani
Preparazione `del.” Eſip” Unido rabbioſi , 'ed Io perciò la conſervo in villa , come
teſoro prezioſo , atteſo non naſce in quello noſtro
I Pigliano le lane ſuccidc, e molli, che ſi toſa clima , ma èſtara procurata. per mezo de’ ſemi da.
no dalla parte di dentro delle coſcie dell’ ani Paeſi lontani.
male . Si lavano con acqua calda, premendone for Poſſono anche i Granci di fiume prepararſiſhrul
temente il ſuccidume.Q1eſta lavatura ſi laſcia ca giandoli, riſerbando poi la cenere in modo,che di..
dere da un luogo alto , in un’altro vaſe accomoda venga bianca , della quale] ſe ne dà una dramma
to di ſotto z o pure ſi rimena con un baſtone ga per volta in una infinità de mali , ne iquali vi è
gliardamente, acciò faccia ſpuma ben'alta,la qua indicazione d’aſtergerez ma è particolare ſpecifico.
le ſi hà da irrorare con acqua marina : Quando la molte volte ſperimentato da me ne i morſi de ca
ſpuma è calata , ſi raccoglie quella graſſezza , che ni› canto ſani, quanto rabbioſi 2 operando con più
nuora di ſopra ,e ſi conſerva ſeparata in altro vaſe: energia › che non opera la polvere non brugiata ,
fi torna a fare nuova ſpuma , come di ſopra, irro con tale regola però 2 che nelle morlicature dei
-o_
rando con acqua marina, e raccogliendolì la graſ rabbioſi ſe ne devono per necellità dare a i pazien ñ--— ~I-v '
ſezza, nel medeſimo modo, ſi continua l’operaaíin ti quaranta preſe nello ſpazio de giorni quaranta i
che ſi cavi tutta la graſſezza , e l’acqua non faccia là dove nc i morſi de cani r Che non ſono rabbioſh
più ſpuma . Poi ſi maneggia l’Eſipo, cavandone haſtano diece, avvertendo , che quando il paziente
fuori, ſe viſi trova dentro , qualche ſporchezzaa e doverà prendere tal rimedio , ſe ſarà paſſato qual
fi leva da quell’acqua, e ſi mena continuamente in che giorno dalla morlìcatura , ſarà neceſſario du
_nroa acqua , finche guſtandolo con la lingua , fl plicare le preſe , pigliandone una la mattina , ed
ſenta leggierrneute coſtrettivo , e che non morda › un’altra la ſera, lino a tantomhe fi ſoppliſca al nu
ed appariſca bianco,come vuole Dz'oflorìde-íLió-Z mero de giorni, ne’ quali non hà pigliaro il rime
Cap.66.) dio 5 di maniera,che quaranta giorni,doppo quel
Ad altri piace farlo così-Figliano lana di Pecora lo, nel quale fù morſicato, ſi trovi il paziente, ha
al peſo di quaranta libre in circa, e l’infondano in vere pigliare per bocca le quaranta preſe. Si piglia
ſufficiente quantita d’ acqua commune calda 1 la detta cenere per lo più con l’ acqua benedetta di
ſciandola così per ott’ore : poi la fanno bollire al S. Vito , unico tutelare ni tale ſorte de languenti,
quanto, premendola fortemente . Cuocono la cola a fine d’ accoppiarc coni rimedi terreni 1 anche
tura a conſiſtenza di Mele , rimenandola di conti quelli del Cielo .
nuo con un legno , acciò non fi attacchi al fondo -—.
--
_del _vaſe . Preparazione della Gomwa Lacco;

?riparazione del fegato di Lupo: 1 pigliano Radici d’Ariſtoloclria lunga , Squi


nanto ana oncie due ſi cuocono con quattro
Ava il Fegato di Lupo, con Vino , dove ſia libre d’acqua pura di fonte, e nella colatura, poſla
cotto l’Aſſenzo, e poi aſpergi efl'o Fegato con ſu’l fuoco z ſi icioglieranno ſedici oncie di polvere
polvere ſottiliífima diSandalo Citrino : doppo che di Gomma Lacca: Bando il decotto ſarà dive
ſarà fatto ſeccare in forno repido , fi avvolgerà dÎ nuto roſſoa guiſa di langue , reſtando ſciolta la
,Aſſenzo ſecco, ſerbandolo in luogo aſciutto . ‘ . parte proficua della Lacca , Cola con panno di la
na , gittando via la reſidenza , o meſcugli, che ſo
Preparazione dell’ Inteflím’ di Lupa i no nella Lacca , ſi cuoce il licore in Bagno Maria
finche venga a conliſtenza di Mele, e mentre è co
S I dividono l’Inteſtini di Lupo in parti lunghe sì calda formano Trociſci .
mezo dito, eli lavano nel vino, dove lia
finta cotta Ruta con finocchio : ſi ſeccano poi nel Preparazione della Lepre;
modo del Fegato di Lupo, ſerbandogli avvolti in
_foglie di Ruta in luogo ſecco . S I-'piglia una Lepra viva , ſi ſcanna , efi pone
intiera con la pelle , e ſangue in vaſe di terra
Preparazione ele’ Graflcí di Fiume . ‘ nuovo col ſuo coverchio , e ſi mette ad abbrugiare
in forno, finche ſi poſſa prontamente polverizzarea
S 1 pigliano i Granci di Fiume ne’ giorni cani ma che non divenga carbone . Quella polveri!
cola ri,e ſi arrolliſconodentro un pezzo di ra sjadopera, per il mal di pietra delle Beni
me, pofio ſopra i carboni acr;eſi_s_r.~.r quando ſi P035:
_I-I _z ,PTÌ‘L
l

60 TEATRO FARMACEUT; DEL; DONZELLI


' Prefaraziane del Li“lì’girio . contro ogni ſorted'infermità , e conſeguentemen;
te centro l’ iſteſſa Morte i E hencheà dir il vero,
F A polvere del Liturgirio , e mettilo con la i Chimici ſiano andati intornoà ciò iù riſtretti,
metà di ſale commune in vaſe di terra 1 git.. hò nientedimeno oſſervato 9 che nel eſcriverola
tandovi ſopra acqua comune a omarina z che lo ſua preParazioneìſi ſono moſtrati borioſi,e bugiar
cuopra quattro dita 5 ſi laſcia ſtare così per otto, o di,e finanche maligni, poiche per renderſi glorioſi,
dieci giorni, meſchiandolo trè , o quattro volte il_ ſcriſſçro manipolazioni non mai da eſiì pratica-ce,
giorno a acciò la materia non s’ induriſca nel ſon. anzi ne pure_ eſperimentate z avendo loro ballato'1
do. `a poi fi gitta via tutta l’acqua ſalſa i e (i mette che quelle ricette àprimo incontro aveſſero, una
ſopra il Litargirio una buona quantità d’ Acqua ſpecioſa apparenza , POiChe per chllo i che ad elfi
dolce a e doppo aver ben meſchiato ſi laſcia poſare; ſpetta, l’han’nQ vedute ſolamente con l’intelletto, e
ſi gitta poi anche pacqua dolce 2 e ſi replica la la non altrimente con gl’occhizſcrivendole perciò da
vatura . finche fia levata tutta la ſalſedine z ed il concem lativi , e non da operanti; ed in fine cre
Litargirio divenga bianco z come Ceruſſaz all’ ora dendole fiſicamente ſattibili, mè non già fatte,ch_e
formane rotolettez che, ſecche benez (i con ſervano perciò le deſcriſſexo con enimmi ineſplicabili, im,
lungo tempoi ponendo a i Meſtrui, nomi di loro capriccioxed im@
poffibili ad indovinarſi . Si doveri-a Per tanto ſeven
Preparazione del Mea-rem”; riffimo caſtigoz e non potendoſi_ alle‘ perſone , alme-z
alli ſcritti di queſti ladri velati ,, li quali , oltre ai
E foglie del Mezereon nette da i fuſti ſi ma* rubbarç il prezioſo a e irrecuperabile teſoro del
cerano in Aceto fortiſſimo per 24-0”: Si ca Tempo, che fanno_ perdere in Leggere i loro. ſant-aſa~
Vano. poi dall’ Aceto, e (i ripon gono doppo d‘eſſct’ mi, toglierlo, dalla borſa ſomme_ incredibili di ruo
ſecche i nete., mentre i ſtudiofi vanno provandoſi a ridurre
in atto_ pratico i loro trappo fallaci Dogmi . lo
;Preparazione delle Midolla degli Animals" polſo parlarne altamnte er eſperienza , tanto più
Ì che ho facto ſcelta de più claſſici. ed approvati_ Au*
‘El meſe d’Octobre ſi cavano dall’Offa le Mi.: toriìed in fine intorno alle loro ricette ho. perduto
dalla di qualſivoglia Animale ,_ e ſi lavano il tempo 11.6 fatiche 2 e la ſpeſa avendo ſolamtnte
benei poi ſi liquefanno al fuoco in doppio vaſe a, trovato, ſoluzioni, più toſto accidentali,che fiſichcfl
cioè Bagno Maria z e doppo aVerle colate, (i ripon` 0 formali-'Ne mi fi oppongaflhe lia ciò proceduto dl
gono in luogo ſreddo.Ne| mecleſimo. mOdQ ſi poſſo. mia ineſperienzaaperche_ è di già molto tempſh che
po preparare tutti li graffi d’ Animali. ſon gionto. al termine preſcritto. dagl’ _Autori in
torno… à_ queſta materia ., Sì che per dirla da Uomo
ſincero 1 hd più volte ortaco al_ Padre della verità
Preparazione dell’ Opío e (Voglio, intendere_ Volcano) le cinture Chimiched
Cremori, i Sali , le calci, e_ col ſuo mezo ho vednto
S I taglia l‘ Opioin fette ſottili 1 le quali ſî po con occhi propri ,, che ſono ritornati in corpoz di
neranno’ſopra un piatto di modo , che non lì co nella priſtjna eſſenza. di quell’Oro , che da prin
tacchino l’una con l’altra; accomoda poi il piatto cipio adoperai,e con l’iſteſſo peſo che aveva primai
ſopra un fuoco piacevole ſotto del camino , e [là. ſegno infallibilcache quçſtq Sole terreſtre ſi eccliſſa
avvertito di non riceVere per le narici quel fumo,` ma non s’eſtingue,e viene ſemplicemente e. copri”
che n’elala, perche è un ſolfo fetidom ſtupcſattÌVO; fi di nuvole , le quali ſolamente impediſcono l’ oſ
continuarai il fuoco. finche le ſette dell‘ Opio per ſervare i ſuoi raggi . Confeſſo però , che non hd
dano ogn’ odore’ e ſiano ſecche affatto . Qnefla è la fatto ſaggio di tutte le ricette di quei. meſtrui z che
Vera preparazione dell’ Opio del Maremma , la. dicono aprire le porte dell’ Oro a, per entrare a
quale s’ adopera nel Nepentes_ z come diremo à ſuo ſcourixç tanti famoſi prepari-ardenti. :- perche eſſenì
luogo . dov ſtanco, non meno di ſpendere Che d’o erare , ho
avuto occaſione di credere, che quaſi tutte ſiano d'
Prey-trazione dell’ Oro i una. medeſima carataacioè z che non ſiano efficaci:
tuttavia. per non addoffarmi la innga rova d’una.
’ Oro preparato volgarmeme , riducendolo in - una negativa univerſale a che hà di biçogno , per
ſottiliflìme ſoglieſhà qualche virtùzcogne di. avverarfi zdella cognizione di tutte le Particolari.
remo al proprio capo dell’ Orq , poiche quì Abbia* tà , e per non parere affatto incredulo a quei , che
mo atrattare ſolamente delle varie ſue prepara ſi vantano d’avere qUeſto prezi0[o Meflrumbenche
zioni Chimiche , e perciò anche tralaſciaremo il eſſi non dicano, che coſa ſia i deſcriverb alcune
lungo racconto , che richiederebbe il dimofirare ricette eſtratte da’ſcritti d’Autori di qualche grido
l’ingegnoſa diligenza dell’umana curioſità in mar., accio non volendOſi alcuno curioſo appagare delle
tirizaxe quello nobile metallo , non ſolamente Per iſperienze fatte da me 2 ed anche da molti uomini
il fine di ſabbricarne monti d’Oro o ma anche per illuſtri a poſſa a in ciò ſodisfarſi z augurando li in
eſtraerne imaginarj rimede‘onde poi ſono deriva. tanto pazienza 1 e miglior ventura ,_ che non ci hò
te le parimente imaginarie ricetteme’volumi d'egl' avuwloz non laſciaro tuttavia da parte lo Rile
affumigari,con termini enimmaticiie nomi miſti. della [Olita ingenuità d’avvertire queſto tale , che
ci , con un’aereo vanto di cavarne. oltre la manie` prima di venire al cimento , conſideri bene le ra
ra perperoa dell: 9:0 a _ſali/ag“ ardie irrefragabili gioni , che addurrò quì _ſotto z parendo a me a che
elſe
PARIEPRIMA. _Cr
,eſſ'e’ſîaho baſtevoli a richiamarlo dall’ineſpicabile cipij, ſecondo iChimici cioè di Sale, Solſo , f
fatica , che richiedono li preparato-enti accen nati , Mercurio 1 variando in queſto dagl’altri .Miſii , e
ed in quella vece impiegate il tempo tanto più ſu. però da ſaperſi, che è pur-’anche veriſiìmo, _che que‘
gace , quanto prezioſo in rintracciare nuovi ar. ſii vengono partecipatida’viventi , e dagl’Anima*
cani negl’altri miſti , per accreſcimento di quella li , in altra maniera , la quale non ſi con forma con
nobile Profeſſione , o pure ſpenderlo in preparare quella de’MineIali , e Metalli 5 negli Animali per
li già approvati , - l’eterogeneità neceſſaria a gl’ufficij della vita a
Ragioni co” le qualiſi Îmfflra la difficoltà di neceſſariamente ſi ricerca l’energia dejprìncipij:
fa” Perfettamente ſaro Para/;ile . ma ne i Minerali , e Metalli , che dovevano lunga
, Per intelligenza di quella materia è da ſaperſi , mente durare fuori della terra 1 ſenza altro fomen
che l’Oro ſi può rendere Potabile in due maniere z to,› era neceſſario a che ſuſſero uniti con un nodo
primieramente ſi fà per via di Magiſterio i che lo più indiſſolubilc› per il che in quelli èſncile la ſo.
riſolve ſenza ſeparazione alcuna de i ſuoi princi iuzione di .quel nodo o .che univa iprincipij , e per
plj , e quello è Oro Potabile volgare facile a farſi , conſequenza la riduzione in Prima componentía ›
anzi così facendo 7 ſe gli può ſar avere diverſe for, Per Parlare alla Peripatetica , come giornalmente
me come ,di Sale , Oglio , o d'altro licore , niente ſi eſperimenta , anzi ſenza tante operazioni, la
dimeno , ſacco per quella via non ſarà altro - che ſoia morte di quella vita,che l’univa, balia a diſſol
ſemplice Oro , rappreſentate tali forme , pigliate verli, la dove in quelli perla durezza del vincolo
dalla congiunzione di diverſi Melitoí 7 cſtratti çhe gli uniſce ſono _neceſſarie fatiche più grandi 1 ,e
dalla famiglia Salina e e ſi poſſono eflì Meſìrui ſe machine più ſottili Per diſſolverli, e ſare , che per
parare facilmente dalla Calce dell‘Oro con l’aiuto dano affatto la prima eſſenza . Oltre a quello Poi ›
d’altri Sali di natura contraria al primo Sale , che che hannoi Metalli di vario circa la perſezzione ì
hà ſciuto; perche 7 come vuole Angelo Sala: Conr ed omogeneità con le piante , ve ne ſono alcuni ,
bibuux ſpi'rilm acuto: 5 e così l’Qro da lÌCore,ch’e tanto imperfetti , che l’iſteſſo tempo gli diſirugge,
ra ſcende al fondo in forma di olvere; onde tal’ come s’oſſerva continuamente nel ferro , riſolven—
Oro , Ratione altri , non hà più virtù delle ſempliç doſi in ruggine ſolſurea , parte del ſuo principio 5
ci ſoglie d’Oro 5 e ſe pure moſtra altra operazione r e perdendoſi anche ſenſibilmente nel ſuoco . Ve
ſegue per virtù del Meſh-uo , che l’ha ſciolto t ne ne ſono all’incontro di così perfetti , ed omogc nei,
ſi hà credere a che venga accennato l’Oro da molti che nè dal tempo , nè_ dal fuoco , nè da_ qualſivoglia
ChimÌCi in modo così elaborato , che mediante eſ accidente ſe gli pub ſcemare una minima particel-.z
fi ſpiriti ſalini ſi riduca a paſſare per ſlorta , onde la 9 come ſiegue nell’Oro , così riſpettato dal ſuo..
penſano,che non ſi_ poſſa ridurre più in corpo, per* co (banche vorace del tutto) che non ſolamente
che ciò ripugna all’eſperienza ordinaria : benche non lo ſcema di perfezione , peſo , o bellezza 5 ma
all’Oxo così ridotto, diano _il nome di Tintura e più collo gli dà ſplendore . Queſte prepoſizioni ſo
non ' è però che ſia tintura formale , mà ſecondo no così vere , che non occorre dimoſharle a i capa
Gaber; ,Altri ForÌÌOſic attenuatmó* lap-214M, quia ci con giro di più lunghe parole , oltre che lo con
Ani-”m qſt :0mm Mercuri” , fiche ſe tale tintura ferma agi’increduli l’iſleſi‘a eſperienza , fida tefli
ſoſſe fiſica, e vera non ſi Patria ridurre più in Oro, ficatriçe della verità . Da quella verità ſ fondamen
come ſegue col mezo de’ſpiriti ripercuzienti , il to del mio diſcorſo) chiaramente appare, che ſi
che nelle vere › e ſiſiche Tintorez non può in con fatica in vano, per ridurre l’Oro ne‘ſuoi princi
to alcuno ſeguire . ' , pií, perche ſono : ſattamente uniti,che uno è traſh
La ſeconda maniera di ſar- l'oro Potabile ve ſoſtanziato_ nell'altro , impercioche il Sale non è
:o , e reale è quella , che ſi fà ſeparando dalli trè_ ſemplicemente Sale z ma Sale , Solſo ,e Mercurio :
Principi 2 cheſcompongono eſſo Oro , una parte il, Solſoè Mercurio,Sale è Solſo : il Mercurio è SOl
diſtinta , la qual maniera chiamano i Chimici E fo z e Sale inſieme z Triade de’ principij così ben
Rrazione ; fiche dato, enon conceſſo, che cio ſi po. compaginata , che uno è trè, e trè ſon’UUO: Chi
teſſe ſare , non per quello ne ſeguirà , che foſſe vera dunque ſcioglierà dall’Oro parte,che non ſia tutto?
l’aſſerzione d’alconi Chimici Parabolici: li quali_ Che perciò, moflrando la difficoltà di ſar l Oro po.
,vogliono , che tal parte abbia da eſſere Medicina tabile il gran Filoſofo Reggia-r0 Bncrom’o ingleſe ,
traſverſale per la ſalute del noſlro corpo,e che ave diſſe: Fari/im aj) Aurumfacere , qlc-im deſtruere:
ria facoltà di rinovarloà erche cavata per via d" ſ ſlavi: Medica Cap-je Aura i e benche 'Zaccaria
eſitazione , ediſiinta daglîaltri due principij , vi a I’uteo ſcriva , eſſerſi trovato nello ſtcmaco delle
mancaríano quelle prerogative, le quali ordinaria Galline l’Oro,molle come cera , caldiffimo al tatto;
mente hanno attribuite all’Oro ,in riguardo della e che era ſcemato la terza parte dei ſuo priſtino pe
ſua incorrotcibilità 5 perche ſe è vero quello , che ſo , cioè di quello , ch’era avanti, che la Gallina
eſſi. Chimici dicono , cioè d'avere un Meſtruo uni ſe l’aveſſe inghiottito , e che raffreddato, tornò duro,
verſale , che conſerva la forma del ſoggetto ſciuto ma [colorito . Bando quello pur ſia vero ,. non
una con le ſue proprietà (il che però non può in perciò ne ſegue , che il calore della Gallina aveſſe
conto alcuno eſſere vero) tal’Qro potabile verreb~ potuto eſlrarre la tintura , perche ſe l’Oro rimaſto
be ad eſſer una parte di eſſo Oro corrotto 1 e per ſenza colore a ſi tornata acimentare , ritornerà più
cidſi niega , che ſi poſſa cavare dalli principij di colorito , e più bello, come ſi è detto ſopra . Con
eſſo Oro una arte diflinta , come alcuni mala ferma quello diſcerſo l’antorità di Liäa-w’a (lie-h
mente credono. Perche, dandoſì aſſolutamente per ſynragmaps.) che afferma , quaimente dandoſi a
nero, çlze l’Qro ſia compoſto dejtrè decantati prio: magiare alle Galline la polvere dell’0”, meſthíata
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'tí ,TEATRO PARMACEUT. DEL‘ DONzaL’LI
'col cibo; dentro a qualche tempo le Gallina met Per far l’operazione più ſicuramente fi puo aſciuî'
tono le penne indoratezdi quà dunque ſi viene ad gare in ſtuſa z o pare eſpoſta all’aria ſecca, voltan..
Inſerire , che ſi ſcioglie tutto il corpo dell’Oro dal dola diligentemente con ſpatola di legno , enon
calore di alle Gallina , nè ſiriſolve nei ſuoi prin di ferro -
cipijs ma venendo accennato il corpo dell'Oro dal , Oro Fulmímmte l
calore di effi Animali , ſi viene , ad unire , e paſſa Qgeſta Calce d’Oro chiamaſi in Greco Coreano;
con l’alimento , tingendo di ſe medeſimo le enne Chryſlm dagl’effitti , che fà di fulminare , che per
delle Galline ~. ſe ur è vera l’aſſerzione predetta . ciò da’Latini è anche nominato Aurum ſalmi.
10 per ma mi ſodisfo delle ſuddette ragioni z ma ſe mm; . uale edulcorato, cioè diſſalſato,ed eſiccato
llcuno non ſe ne appagaiſì metta ad eſperimoutare ſecondo l'Arte , molti l'adoprano per provocare
le ſeguente
_hileſieſh Rèricette , con. le quali dicono farli Peta
de’Metalli ſudori , la doſe è da tre a quattro giorni .
La detta Calce d’Oro ſi meſchia ancora per me.:
Oro Bot-:bile del Mínjícb . tà del ſuo eſo con Solfo polverizzato , facendoli
Pigliazçome il lodato Autore nel ſuoTeatro Me ubbruggiare in crocciuolo con fuoco lento nel prin
fico Chimico, Oro finiſſimo cimentato con l’Anti, cipio, e ſu’l fine gagliardo, per un’ora di continuo,
monifl a e lo ridurrai in ſottiliſſime foglie z doppo di modo che la Calce dell’Oro in un certo modo ſi
.riſolvi eſſo Oro con ſpirito , overo oglio di Sale riverberi,e dÌVenga ſottiliffima , ſerbandola in va.
rettificato z e doppo la' ſoluzione , caccialo ſpirito ſe di vetro ben chiuſo . ln tanto farai ,lo ſpirito d’_
`del Sale per ſtorta di vetro 7 e così troverai nel fon orina. pigliando orina d’llomo fano , che beva vi
do della ſtorta, l’Oro convertito in calce flaviſiìma. no , quanto vuoi 1 lì digeriſce per quaranta giorni
Figlia quella Calce, e ponila in vaſe di terra , me in vaſe di vetro ben ſerrato , accommodato nel
ſchiandovi tanto oglio di Cannella , quanto ſi fac letame cavallino , o in altro luogo caldo z diflilla,
-cia una milluta come colla , e ſubito vederal an poi per arena in vaſe di vetro,dentro un recipien
negrirli la materia , e di più ſubollíre 5 all’ora ſ0 te ben grande, finche ſarà diſtillata tutta l’umidiñ
rainfondi tanta acquavita tartarÌZat-a , che avanzi ta: il licore diſtillato ſi farà coobare trè volte ſopra
'lla materia , quanto è alto per lato il dito piccolo le feccie , accioche doppo venga fuori lo ſpirito
della mano . Qgeſtìacqua eſlrae l’anima dell’Oro ſincero z nel modo che ſiegue - Farai diſtillare per
belliſſima ſimile all’iſteſs’Oro 5 e quando ſarà ben Alembicco di collo lungo col ſuo recipiente ben
tinta decantala , eſopraiufondi nuova acquavita chiuſo nelle gionture,con fuoco d’Arena, ed aſcen
tartarizata , e così continuarai l‘operazione , fin deranuo li ſpiriti in forma dl Criſtalli, ſenza alcu
che l’acqùavita non ſi tinge più . La Calce. che ri na umidità ; continuarai la diſtillazione, finche ſa
mane 1 ſolverai con nuovo ſpirito di Sale, e proce ranno diſtillati tutti li ſpiriti . Solverai tutta la
di come la prima volta , ripetendo Così , finche fia parte ſublimata con acqua piovana lambiccata , e
:iſoluto tutto il corpo dell’Oro , e fi faccia licor farai difiillare in vaſe di vetro come prima , ripe
.Potabilez il quale ſi pone a circolare , acciò ſi ri tendo così ſei volte , pigliando ogni volta nuova
ſolva l’acrimonia dello ſpirito del Sale , banche acqua piovana lambiccata 5 finalmente ponerai
non riſolvendoſi , non ap ortaria nocumento di queſti Criſtalli in vaſe di vetro , chiuſo ermetica
forte veruna z equella per detto dell’Autore è otti mente , facendoli digerire per quindeci giorni con
ma ſoluzione 9 che da niuno ſi ridurrà in corpo . lento calore , finche ſi riſolvano in limpidiffimo
Cral/ia però dice i che ſimil modo non può ſare VG! llcore , al quale fi aggiunge altrettanto ſpirito di
:a ſoluzione z perche l’Oro torna in corpo . vino buono, laſciandogli ſimilmente digerire per
Oro Parabile Angelico - dodici lorni in bagno , acclò s’unìſcano . Piglia
poi la {girddetta Calce d’Oro , e vi foprainfonderai
L’Oro Parabile Angelico ſ1 fà così, ſciogll l‘Oro iſil ſuddetto ſpirito d'otina, ed Acqua Vita in quam,
fino in Acqua forte Regia , che ſ1 fa d’una libra
d’Acqua ſorte common”; quattr’oncie di Sale Ar tità,che cuopra di ire dita eſſa Calce: fà poi digeri.
moniaco diſtillati congiuntamente per ſtorta di re a lento calore, finche divengano rolſi come ſan
netto: ſoluto che ſia 1 poni la parte chiara in vaſe gue , e poi decanta la tintura , e ſopra la Calce po
ni nuovo ſpirito, facendo digerire come ſopraflac
odegoccia
vetro oglio
di collo lungo , _ſopra-infondendo
di Tartaro a goccia
fatto per deliquio v1 fin cogliendo tutti li ſpiriti colorati , li quali farai di
che vederai l’Acqua ſorte divenir chiara, e bianca, gerirein bagno, per alquanti giorni . epoi con
ſe appare quello ſegno , è certiffimo .a che la Cad“ lento calore ne cavarai lo ſpirito ſolventezcooban’
dell‘Oro fia andata tutta nel fondo; laſcia poſare. do una volta 1 e così rimanerà nel fondo del vaſe
er una_ norme la mattina decauta l’Acqua fortei il ſale in forma d’oglio rubicondiflìmo , che ſpira
lavarai p0] la Calce dell’Oro quattro” cinque V01 un’odor ſoave , e ſi riſolve in qualſivoglia licore ,
te con acqua commune -, 'in fine la farai ſeccare a diſtillandoſi l’iflefl‘a ſoluzione , per arena con ſtorta
piacevoliffimo fuoco . Intorno a quella eſiccazione di vetro , doppo il meſtruo ſolvente , aſcenda la
della Calce dell’Oro ſi doveria lla: bene avvertito, tintura dell’Oro , roſſo come ſangue, laſciando nel
che il fuoco ſia piacevoliffimo , altrimente s’accen fondo del vaſeala parte terre-a, negra , arida, ſpon
de a ſimilitudine della polvere d’Archibugio , ma gìoſa, e leggiera . Qgeſla tintnra ſepararai dal me
tex-ò con quefla divertita a che quella dell’Archi ffruo Per il bagno tiepido , reſtando in fondo l’o
ugio ſpara all’iusà 1 e quella dell’Oro all’ingiù . glio d’Oro, e quello è l’Oro Potabile, che ſ1 diſpen
r.:-:1.4.—
Cral/ia cerca d’aſſegnare la cagione di queſta pro ſa in Inghilterra ſotto il titolo di France/2':: Anto
prietà , e dice ſeguire per riſpetto del Sale Arma. ”nia di Londra , e che ſi ſoleva traſportare in.
a‘nse 2 EE“ tiene antirada Son. l’98…) 41_ Iactzxpà Germania , eg altri luoghi, con tutto ciò Tomaſ!
Mac:
P A I T fa P. n I M A‘." e,
‘Ra-voli” Io rifiuta; nel ſuo Alfabetarío Filojbfico. Ora Vitale; .
Alcuni incapaci biaſmano queſte preparazioni u
perche vi ſi adoperano li Meſtrui Corroſi vi a ſicche Ra le molti compoſizioni dell’0ro,che ſi ritmi,`
per fuggire quello vizio cavano il Meſtruodall‘ac Vano appreſſo vari Autori-la migliore è qnella
qua commune-,e pretendono-che non ſia corroſivo .della Farmacopea di Giorgia Bate-a. che la compo
ma non s’avvedono e che mentre fauno ſvaporare ne con due dramme d’Oro, e oncie due d’Argento
una gran quantità d’acqua ſmo alla ſeccitàn: facen vivo purificato, e ſeparatamente ambedue ne’ loro
do diſtillare poi quel Sale 1 che rimane nel fondo propj meſtruizſcioltiae meſchiati li poneraiin ſtorñ‘
della calda” (dove hà bollito l’acqua ) non viene ta a diſtillarc ſino all’eſtrazione di tutta l’umidità',
ad eſſere altro . che ſpirito di Sal Armoniaco a che il capo morto, o ſia reſiduo di tale millione,giä ri
fi conoſce apertamente dal colore a ſapore I e dalla dotta in calce , di nuovo calcìnerai . e tante volte
tintura , la quale macchia la carne , come l’acqua laverai con acqua,ſin che abbian laſciato ogniſal
forte. Ne lo biaſimo tali Meſtrui corrolìvi per ſcio ſedine,ciò fatemdetto reſiduo l'immergcrai in tanto
gliere l’Oro , anzi ſenza di eflì ſarà vana fatica il Spirito di vino . che con qualche eminenza lo cuo—
pretendere d’arrivare a qualchecoſa di buono,per— pra, così meſcolato. vi darai fuoco.ed edolcorato di
che come vuole Gaber. (lib.z.c.2a.) l’Oeo Parabi nuovo lo ſerbarai in vaſe di vetro ben otturato.
ie,non ſi può ſare con altro Meſtrumſe non corroſi Detto Oro Vitale z Sole Minerale . o Rega] Me;
vo.menrre dice10mm:,quodjbl-virmecefle ef} Sali:. dicamento tiene il primo luogo fra li Catartici- gli
a”: illumini!, ‘Ual eurum couſimilium ”att-ram ha Aieflìfarmaci. Antivenerei, ed Antelmiltici- Anti
áere z neque inverni-ant” alia , quibus poffitſbloi pel’tilenziali, Febriſughi z e tutti altri mali di ſimil
{meter illa . Igilar quxcuuque ſai-vanta" e mcejie fatta; eſſendo la ſua doſe da grani ;.a 6. e 9. o con
aſhper illorum ”attirare/‘012i, Onde Paracelſa log Zucchero Roſato,cioè Cöſerva di roſe roſſeio in un
giunge -. Aumm non *valere [ille corro/Zoo . vitello d’ovo ſorbile, o brodo di pollo , o in pilole
compoſto con Diaſcordio, ed Eleoſaccaro di Cedro,
AGGIUNTA. vi s’aggíunge alle volte `lo Scammanio,portandone
la. necclíìtà l’inſermità del Paziente . ‘
Hd anche dall’Oro cavarſi un rimedio utiliſ Ora Moſaico . A
ſimo per le febbri incermittenti 1 con tal ma
niera . keparazione più eccellenteſſpuifica, evirtuoç
Figlia Oro puriſiîmo, privo affatto di qualſivo— 7 ſa per promovere dolcemente li pazienti lìan
glia miliura. per Cemento Reale. oncia mezza. Sal Gallici I ſian di qualſivogliano altri mali offieſi a a -
Nitro oncie quattrol Sale Armoniaco oncie due; ſi ſen2a loro moleſtia a ſudareán tutta l’Officina Fare
riduce l’Oro in fogli ſortiliflimi,tímili aquellizche maceutica- non fi può trovare migliore., eſſendo la
ſervono per indorare Q polverizza poi ſottilmence ſua doſe da ro. a r y. grani, ne’ _veicoli al mal del
in moi-caro di Pietra detti ſali- e msſchiali con i ſa paziente appropriati, ed èqueſt’eſſa . Piglia Stagno
gli d’Oro, e come ſarà ogni coſa bene incorporata’ d’InghilterraÎArgen to Vi vaale Armoniacom Sol
aggiungi d’acqua piovana diſtillata libre quattro z' ſo parti ugo-albe ciaſcheduno pre-parato ,_ ſu blima
poni ogni coſa in un vaſe di vetro , chiudendo be tme corretto i come poco fà abbiam veduta ne’ lo»
ne la bocca d’eſſe, quale vaſe poi ponecai a digerire r0 Capi 1 e così ſpoglia” delle loro imperfezioni 9
nel bagno per ſpazio di due meſiz nel fine de’ quali uniſCÌ tutti quattro in un corpo , che _immediata
n, che detto liquore palſi per carta emppreticai ed mente aſſume il nome d’Oro Moſaico . Serbandolo
alla parte chiara, ſoprainfondi a goccia a goccia d’ in vaſe di vetro ben chiuſomè mai lo maneggierai
aglio di Tartaro fatto per deliquio libra mezza , e ſe non con ſpatola d’argento, o di legno, ſenza che
vederai ſubito precipitare la polvere dell’Oroiqua via più tocchi altro corpo metallico a mercecche
le dolcificarai prima con acqua commune dil‘til-'ñ da canto giovevole, ch’egli è, diverrebbe al doppio
lara , ma calda . ripetendo la dolcificazione tre I di ſommo Documento irreparabiie ..
o quattro volrezpoi ponerai eſſa polvere dolcificata
in Peilicano con ſoprainſondervi una libra di ſpi Preparazione del Piomóaa
rito di Vino perfetto. laſciandoloſſecondo le regole
dell’Arte . a circolare per ſpazio di quindici giorni I L piombo ſi prepara in diverſi modi , come din'
continui doppo quale tempo ponerai lo ſpirito del remo; ma quando propriamente vien ordina
_Vino inlìeme con la ſudetta polvere in ſtorta di to il Piombo preparato. s’intendezche fia ſemplice
vetro a diſtillere ſino alla ſeccitàze reſtarä nel fondo mente calcinatoz come Hague-Sì mettono le lamine
della flotta i’Oro preparato,quale in riguardo del di Piombo in vaſo di terra nuovo i e ſi fà &rato ſo
le ſue ammirabili virtù . ed effetti l’ho dotato del pra ſtrato con Solfo pol verizzaromioè mettendo una
nome di Precipitato Regio. eſſendo di mia propria lamina di Piombo aſperſa con la polvere del 801an
invenzione . La doſe ſi è ſperimentata da grani e ſopraponcndovi un’altra lamina,con altro Solſo
due, ſino a quattro . ſormandone pillole da pren finche il vaſe ſia pieno, il quale fi ponerà ſu'l fuo
derſi la ſera doppo cena,o pure fi potrà darecon ac co,ed eſſendo liquefatto il Piombomeſchierai con.
que ſudorifiche . che all’ora moverà
ſenza molçflia alcuna de’ Pazienti . perv ó verga di Eerrm -ſinche reſii abbr iato -
ſudore _
Altri per pià ſaciltà adopera'nmin luogo delle la
mine in Piombo, quelle pallottine di Piombo. che
uſano i Cacciatori , meſchiandole con Solfo 1 C
facendole abbuggìareicome di ſom“ D°PP° fi la‘
X3 P.
64 TELTROFARMACEUT.DELDONZELLL
{va , ſempre rolando in mortaro , laſciando calare
ll Piombo al ſondoie gittando via l'acqua chiara', e Preparazione del Palmofle di Vol”.
ciò ſi replica finche l’acqua ſia inſipida , all’ora ſi
pafl'a il Piombo per il Crivello della natura, e ſec L Polmone della Volpe ſipurga dal ſangue, la.
cato ſi ripone per uſo degl’llnguenti, ed altri limi vandolo con vino bianco adorato, doppo ſi ſec
li Medicamenti . Vedi il _Tirocinio Chimico , ove ca leggiermente in forno tiepido 9 equandoè bene
parla del Piombo . aſciutto z riponilo involto nelle foglia d’Aſſenzo ,
Modo di ſare Ia Cemfla . o di Marrobio. o pure di Scabioſa , in luogo ſecco',
SicaVa anche dal Piombo la Ceruſl'a in queſto perche facendo altrimenti!, ſi corromperebbe .
' modo . Si àccomodano le lamine di Piombo ſopra
la bocca d’nn vaſe di terra Corpolento , elargo di 'AGGIUNTAJ
bocca , mettendo dentro d’eſſo vaſe Aceto ſortiſiì
mo: ſ1 cuopre poi Con tela, acciocche non reſpiri. Preparazione Cbimícba dell’interno”:
eſvapori l’Aceto, laſciando il vaſe in luogo caldo . d’ Animali .
Quando la lamina è diſſoluta,ed è caduta a baſſo fi
cola fuori tutto il chiaro dell’Aceto , e la parte N On mi pare , che debbano in quello capitolo
groſſa ſi pone a ſeccare al Sole , e poi ſi trita ſu’l eſſere taciute le preparazioni chimiche di
marmo con il macinello , e ſi paſſa per ſetaccio , e qualſivoglia interiora d’Animali , come ſono Fe
gut-fia è la Cernſſa inſegnata da Di'oſc'0ri'de . gato , Polmone, Milza 7 Inteſtini- e ſimili 5 perciò
Modo difare il Mim'o . potranno prenderſi quelle interiora i che ſi deſide
Il Minio , o Sandice , che dir vogliamo , ſi i?! ri rano preparare , ſi dividano in pezzi , o fette ſotti
ÎVerberando lungamente la Calce del Piombo 5 ma li a poi ſi lavano nell’acqua ſinoa tanto , che con
l’ottimo Minio è quello I çhe ſi fà, riverberandoſi diverſe mutazioni di nuova acqua. quella non ap
la Ceruſſa . pariſca più ſanguigna . Piglia poi le dette interio
,Modo diſare il Litarg‘iri o. ra lavate , ed aſciugale bene con panno . Di più
Il Litargirio ſi fà col Piombo, che adoperano gl’ prendi `di ſpirito di Vino, per ogni librai del quale
'Artefici, che purificano l’Oro, e l’Argento, imper vi ſia Rata in infuſione , eſciolta meza oncia d'
ciòche, eſſendo fuſi eſiì metalli con il Piombo , per Opobalſamo . poni dentro d’un vaſe di vetro ben
la veemenza del fuoco ſi calcina eſſo Piombo , me chiuſo queſlo ſpirito, e l’interiora lavate, ed aſciu
fchiandoſi con l’impurità d’eſii metalli , e per la gare , laſciando così ogni coſa inſieme per ſpazio
gualità del più I e meno ſucco rieſce di due colori, di due giorni , ſepara poi l’interiora dall’acqua
onde al più abbruggiato danno il nome di Litargiz vita ſudetta, e ponile nel forno tepido , ſino a tan
tio d’Oro, ed al manco, d’Argento, ma queſti l’Ar to, che ſaranno ben ſecche , riponendole poi in
tefiti li chiamano Manica. - vaſe di vetro , che in quello modo non ſolamente
l'interiora non marciranno, ma ſaranno più ntiz
Preparazione della Pietra Lizzola; li in Medicina .
Dalle interiora poi così preparate potrai ca
I trita la Pietra L'azola in mortaro di Porfido 2 vare l’eſtratto , con polverizzarle , e digerirle con
gittandovi ſopra acqua di fonte chiara , ma ſpirito di Vino a poi ſeparando eſſo ſpirito per ba
cinando per un buono ſpazio di tempo 5 doppo ſi gnomarino , e riducendo la materia inconſiſtenzn
laſcia poſare la pietra al fondo . e ſi verſa l’acqua d’eſtratto , che così ſarà in cſſe accreſciuta non p0
fuori con diligenza , e ciò ſi replica trenta volte a co la loro virtù per mezzo della ſeparazione dëllî
in ultimo ſi laVa nell’illeſſo modo dieci volte , con parti ſottili dalle groſſe .
acqua Roſa , o di Bugloſſa; ed eſſendo ridotta ſot
tilifiîma , ſi fà ſeccare , riponendola all’uſo . Nell’ PreParaziofle del Rame Z
ifieſſo modo Miſt”: lava la Pietra Armeria, e que
Roè il modo volgare 5 ma più avanti nel trattato S I loda quel Rame . che ſi cava dall’iſola di Ci# _an—-e ~_
dell’Alkelmes a moſiraremo un modo più nobile pro i eſe ne trova di due colori : quello cheè
di preparare eſſa Pietra Lazola . ſimile al color dell’0ro,ſ1 chiama da’ Latini Auri
c/mlczzm: L’altro che è roſſo , lo chiamano aſſolu
. Preparazione della Pietra Ematite .` tamente Er 5 ma iChimici non vi ſanno alcuna
differenza, chiamando” conſuſamente,Venm,dalla
I pone ad inſuocare la Pietra Ematite nell] - ven uſià , che perciò viene attribuita al Pianeta di
carboni acceſi I ſoffiando di continuo ;finche Venere; e benche il Rame oſſervato eſternamente.
il ſuo colore ſi muri in roſſo oſcuro , all'ora s'eſtin ſi dimoſtri de’ ſudettì colori, nientedimeno i Chi
gue in aceto. e ſi fà così trè volte, infuocandola, ed mici , che rimirano più toſlo la natura interna o
ellinguendola, avvertendo però , che non ſi rompa fanno apertamente vedere , che qneſto Metallo ha
‘nel ſucco i perche non ſi potria facilmente racco dentro di ſe una giocondiſíìma verdezza , come ſi
gliere :ondeè necefl'ario infnocarla dentro un vaſe mo'ſtra da molti Medicamenti, che ne preparano,e
coverto . Ad altri piace il prepararla così cruda, ſpecialmente per gl’affetti del Ventricoloae Reni.
ſopra un Porfido I riducendola con aceto in polve Per calcinare il Rame ſi ſanno riverberare le
e im palpabile , lamine del Rame nella fornace de’ Bocalaria finche
ſi poſſano facilmente tritare in calce . Si può an
,che 04157103112- firarificando le lamine ſortilàſîìllne
e
PARTE ERIMA. 6)‘
del Rame con il Sale preparatozin pignatta nuova,
COPCrta: s’inſuocano a poco a poco, e poi ſi gitta Acqua Oca/nre a”.dngela Sala’.`
no in vaſe pieno d’acqua fredda , lavandole dili-`
gentemente con ſcope di ferro per purgarle dalla Si cava anche dal Rame di Cipro un’ acqua di
negrezzaa e dal Sale, facendole poi ſeccare: ſi lira gran virtù per gl’occhi , eſperimentata dal Sala:
tificano di nuovo con il Sale , e s’inſuucano , e s’ (Septem .I’lflné’thflP-[Zá’ Venere) Per farla ſi pigliano
ellinguono in acqua fredda, come s’è detto,facen~ tri: oncie d’Oro ſlridente , detto volgarmente quì
(lo l’iſieſſa lavatura, e ripetendo l'opera , finche le Oro Brattina,di Malvagia una libra“:- mezafi cir
lamine ſi poſſano facilmente polvetizzare :lavarai colano al Sole in vaſe di vetro ben otturato,finche
poi la polvere con acqua bollente 1 finche ſe ne la Malvngia divenghi di color verde , traſparente
cavi tutta la ſalſedine , e nel fondo del vaſe ſi tro come Smeraldo. La ricetta è breve, ma le ſue vir..
,varà il Croco di Venere robicondifiìmo, a ſimilitu tù ſono lunghe , impescioche è Certiſſuno rimedio
dine di ſangue . Quando ſarà ben dolcificato con. nell’ulcere maligne degl’occhi, togliendoneanco—z
affuſione d’acqua commune, ſi farà ſeccare , ripo ra le macchie, ed èdi tanta efficacia, che reilltui
nendolo poi tritato per uſo degl’ Em piaſtri aſtrin ſce l‘occhio al ſuo luogo,quando ben’anche ne foſ:
genti . ſe uſcito .
Volendo cavare il Sale , o Petriolo dal Rame.
Piglia Rame calcinato, o pure la ſua ſquamazſan. .Preparazione delle Roudífli .
ne polvere ſottile , ponendola poi a digerire per
un giorno naturale in Aceto diſtillato: decanta P Iglia li polli del nido delle Rondíni , quando‘
poi l’Aceto colorato , ſoprainſoudendo nuovo ace ad e111 cominciano a ſpuntare le piume , ta—-j
gliali il capo , ed opera , che il ſangue ſcenda ſo—
40, e decantando , finche non ſi colori più l’aceto;
pra d’efli , accomodali in vaſe di terra nuovo ve.
li già colorati ſeltrarai , facendoli poi ſvaporare
con lento fuoco , finche di quattro parti ne fiano triato, ſtretto di bocca, ed aſpergeli di ſale ſottile,
ſvaporate trè, laſciando la materia, che rimane in lotando poi il coverchio con loto di ſapienza , h'
.luogo freddo , e così trovarai il Vetriolo riſplen farai ſiate iu un forno caldo , finche ſiano abbru
dente di color verde oſcuro . giati 5 ſerbali poi in luogo aſciutto peri biſogni.
Per ſare i Cri/Inllz' del Rame ſolvi ilRame con e ſpecialmente per l’Angina , ſoffiando la polvere
acqua forte in un vetro ben ſaldo, e poni a digeri d‘ellì con cannoletco dentro la Gola ._
re la ſoluzione, per un meſe, o fin tanto che appa
riſcano i Criſtalli del Ramej, daili quali ſi può ca.` Preparazione del Sale comune J
vare l‘oglio, e la Tintura; ma con più facilità po.
terairaccogliere queſti Crillalli dal Verde Rame L Sal comune ſi pone dentro un Vaſe di terra;
ſciolto con acqua diſlillata, o ſpirito di Vino: fel. ſaCendolo quali pieno , ſi cuopre , ponendolo
trando poi la ſoluzione, e cuocendola in conſiſlen. poi in mezo de’carboni acceſi, finche tutto ſia in
za di ſciroppo, con laſciarla così ſinche genera i la. i’uocato, ed il Sale non crepiti più . Si ſcioglie poi
pilli cerulei , che ſono ſimilmente il Vetriolo del con acqua comune , e ſi ſeltra, coagolando in ſcuz
Rame, dal quale li può cavare lo ſpirito per diſlil della Vetriata, e queſlo è il Sale decrepitato .
lazione , Celebrato da Terffrflflo Parure/ſa per cor Si fanno del Sale i Crrſtnlli dolci come Zucche;
robOrare il Ventritolo, il cui uſo ſi può vedere in ro, nel ſeguente modo. Facciaſi una ſlorta di terra,
eſſo Autore(Lìóro {le Vita lang-1,@- de Tartaro.) Che ſia forte a e di buona capacità , e che abbia alla
Si cava ancora dal Rame l’Erfl-«giue i che in ri— ſommità, della pancia un cannoletto largo di boc
guardo del ſuo colore , viene chiamata comune ca, ma che ſia ſlretto nella parte , che entra nella
mente Verde Rame , ed ècoſa diverſa dal Fior (li fior-ta: poni in eſſa ſtorta a diſtiliare trè 1 0 quattro
Rame: perche l‘Erugine ſi fà mettendo aceto ſor libre di Sale comune marino , accomodandovi un.
tifiimo in vaſe di terra vetriato,e ſi cuopre con un recipiente capaciiiìmo,dandoli ſuoco per gradi,ed
vaſe di Rame concavo, o piano, chiudendolo d’in augumentandolo , finche il Sale ſi ſonda dentro la
corno, acciò non ſpiri: ſi laſcia così per dieci gior Rorta,all’ora gittavi ſopra,per quel canaletto una.,
ni continui , e poi ſi diſcuoprc, e ſi rade l’Erugine o due goccie d’acqua freſca , chiudendo ſubito la_
attaccata al Rame. Si fà ancora in queſt’altro mo bocca del medeſimo Cannoletto con terra figolina
do , mettendo le lamine del Rame nelle vinaccie, preparata, ed a quello modo il Sale paſſarà in ſpi
che non ſiano freſche z ma che però abbiano co rito nel recipiente , continuando però a ponere di.
minciato a divenir acetoſe, e vi li laſciano , finche quando in quando le gocciole dell' acqua freſca,
averanno generato l’Eruginezall’ora ſi cavano ſuo finche il Sale ſarà paſſato tutto in ſpirito,dal qua.-`
'.ri, eli rade l’Erugine . le faraiſvapoxare la flemma con una leggiera di
Ma il Fiore del Rame ſi fä,quando è fuſo il Ra.. ſlillazione per bagno, laſciando poi lo ſpirito, che
‘me, gittandovi ſopra acqua chiara , per ſpegnerli rimane 7 in luogo freddo , finche appariſcano li
il calore, di modo che, per ripentina condenſazio Criſtalli ſimili al Sal Nitro , e dolci come Zuc
ne s’eleva un grandiſſimo vaporc,che perciò ſopra chero. Weſti poi per deliquio ſi poſſono ſciogliere
elio Rame fuſo ſi ponerà , c'on preſtezza , una pala in licore a che pigliandone cinque , o ſei goccio,
di ferro, perche ceſſato-che ſarà il vapore (i trova per molti giorni , toglie affatto la ſete a gl’ldro
Ià la pala tutta coperta di minutiſſime granella, PLC] .
tin-iii di colore all’ ifieſſo Rame , ed alquanto ri:
ſplendenti . '
l
1 l‘re.
I
65 TEATRO FARMACEHT. DLL DON ZLLLI.
Preparazione del Rialmrbaro . ſecreto raro per il mal di Punta , o Plauritide - e
dice non eſſer alrr0,che il ſangue d’lrco preparato
A preparazione del, Riobarbaro comunemen in queſt'altra maniera .
te ſi chiama Vigor-azione, la quale ordinaria Figlia un’lrco , lo ſoſpende per le corna , alle
mente ſi ſai con la Spica Narda 5 ma perche gli co quali lega i piedi poſteriori , e cosi vivo gli ta
munica un’odore ingrato, Viene per ciò abborrito glia i teſticoli , raccoglienddquel ſangue , che ne
ſenZa paragone : onde è da ſaper-fi , chela ſpica ſi ſcorrefinche muore, e del ſangue,ſacendolo ſecca
meſchia col Riobarbaro,per fargli più aperta ſira re al Sole , ne da poi una dramma la mattina per
da,come vuole Crzſtofflro Acoſta, e non perche ab due, o crè volte, con acque appropriate, o Vino. Se
bia di biſogno d’eſſere corretto a non avendo in ſe ne veggono effetti miracoloſi- in ſanare ſubito la
alcuna malignità 1 e perciò per ſuo veicolo vi ſi Pleuritide; avvertirà quì il Lettore , che prima
può meſchiare il Cinnamomo , che per opinione d’ogn‘ altra coſa, ſopra di ciò ſi rimetta totalmen
d’ottimi Medici 1 per tale effetto è migliore aſſai te all’eſperienza, che ſe n’è veduta da Noi,ma dato
della Spica 1 come tra gl’alcri dichiara Raimondo alla doſa di due dramme con acqua , o decotto di
Minderero (Aloe-ſwap. [le Rhabar.) con queſte pa Cai-do Benedetto. i
role: Qrodspica perficit , Mflrum patty} , imò, .:9“ Si conoſce il ſangue così preparato,perche è du
Coflmſiiunamomnm longè 'validiùr er” intentioner riffimo al peſtare ,il che non ſegue in quello della
ſappi” . Circa il modo di praticare queſta me prima preparazione per il mal di Pietra .
ſchianza. Guglielmo &andrà-zio Vuole, che ad una Gia: Michele Pnſelmle-come riferiſce Schenchio,
dramma di Riobarbaro ſi poſſa aggiungere lino a one il ſeguente rimedio per coſa certillìma per il
mezo ſcrupolo di Cannella, moſtrando l‘eſperien mal di Pietra, la ricetta è tale: Cibus, qui fit ex he
za,che quella non è doſa ſoverchia,perche la Can Pate , Pil/7720716’ , renibnr , ó“ tefliculir cum pria P"
nella ha grazioſo odore 5 al contrario della Spíca, Hirci, cm” CracmCinnnmoma , G“ Mel/e, á‘ imp/e
della quale l’iſteſſo Autore dice: Cujur parùmſuaó poſtea inteſi/'na Hirci bar miflura. Doſi; ſm” dna,
vir, .:È-grata; eſt oder , ”ſur negligena'm eſſe 'ui/le— ant tre! Luccel/a:. Huber tantum 'aim Imc medica
tur , 've/à grani; ſex tam‘ùm Pro dracbma IVM— menta-rn ad lapide: expo/ſendo; , ”t non ſolùm rì
&m‘barù mic-ò enim male/Zur, ó" ingratur ejm 04'02 rem'bm' , É“ Ve’flca ,ſed ab anno comedenti; ſrac‘ì’i
cfl , ”t nanfl-amſaciat ì ó' 'vomitioner exeítet . omne: excutiantur .
E circa al vigorare il Riobarbaro con altri ſem -Hircínnm ſanguincm flange-re in rem’lzur , nt
plici aſtrettivi, ed odorati ſoggiunge : Spie” POTTÒ que in 'UEfiL‘rl [dPí112772 trim mmm eſt, qmìm meri
Celtica , ó‘ Seban-mmm , propter mrtjorem Par die Intera : Leporim” idem prwſtut . Scaligera
tinm Zennítatem , iſlPflT’Uſl Portione pani (le/zen!, ne fà teſtimonianza (Exerrit.gg4.)
qugfitflt à grani; triáur , ad quatuor tantum Pro Merce-tano ſcrive per rimedio ſpecifico dëlla
(IÌ'HChMA Rimbarlìdri recipinntnr. Si enim major Plcuritide le corteccie tcnui , di color roſſo dell’
enrmn quantita: admitteretur , ”rin-1: Pro'uocan Avellane , che ſtanno attaccate immediatamente
,Imër url rene; al; inte/Zini; Arrivando materinm, al nocciuolo,al peſo d’una drammmcon altrettanto
Purgationem impedire”; Potiùr , quäm juvarmt corallo roſſo preparato ridotto il tutto in polvere,
Oltre di ciò lì pub anche vigorare il Riobarbaro e pigliato con Acqua di Carclo ſanto , o di Papave
con l’acqua di Cannella , adoperata con diſcreta ro roſſo ſelvatico, ſoggiungendo: Qnm-w':- zur/ga
quantità; e diviene più grato . re,ſpecificum, tamen fluxilinm ejl , 6)‘ proZ-dt/ffl‘
mnm in plein-irida- . (Melia ſorte però d‘Avellíme
PreParazione del Sangue d’Irco‘Ì viene quì chiamata Avellana Turcheſca .
D’una dramma di Pece Greca , ſe ne ſormano
I piglia un Irco di meza età , come ſarebbe a tre Pillole con lo ſciroppo di Granato dolce,e s’in
dire di quattr’ anni, e c'ne fia ſano , e che non g'niottiſcono in trè ore per una volta , e liberano
abbia ancora montato le Capre; fi hà da nutrire’ dalla Pleuritide .
per nn meſe intiero , d’erbe , che abbiano facoltà
di rompere la pietra delli Reni a cioè Serpillo , Pe A G G I ll N T A.
troſello, Apio, Pimpinella, Saſſrſragia, Miglio del
Sole, Finocchio, Fraflìno , Edera , e ſimili :Se gli Preparazione del Sangue di Lap”.
dia a bere, in quello tempo, Vino bianco,laſcian~
dolo ſtare al Sole ne’giorni canicolari . Fatto que— L Sangue di Lepre Preparato , conforme ſcrive
ſto lì (canna, e ſi laſcia cadere in terra il primo, ed Wfln’Elmonzìo , è ſtato ſperimentato più volte
ultimo ſangue, raccogliendo ſolamente quello di rimedio ſpecifico contro l’Erilipela , e Diſenceria ›
mezo , che ſi laſcia condenſare: e poi ſr divide in eccone il modo di prepararlo con le ſue medelìmc
più pezzi, cavandone l’acqua: ſi mettono quei pez parole. (Poteſt-Àledicaminnr.: 9.) l’anidiſſìmum :r—
zi ſopra un ſetaccio di peli, coperto d'un velo ſot go Animal, Liquori-m pirla/ice!,occírlcruntznun qui
tile’ e ſi laſciano ſeccare al Sole , o forno aſſai len dem tela, ”t inopína morte excnmlmz 5 ſer! *vendil
to z ſeccato che ſarà il ſangue , ſi ripone in caſſetta dO, ut per can-?m morſmn inter—mt z qua z-ir gemi
ben chiuſa , ed in luogo aſciutto . Dura in bontà nata Pavan': imprimatur in ejm totnsz-aque lin
un’anno. E lodato per rompere, e cavare la pietra Ìemn in LepOrir ſrmgnine tinxemnt , ó“ſiL’CKIÎum
delli Reni , pigliandone una dramma per volta aj/èr'vziruntdzlque‘i” vino carptìm exhibmrnmoÙ'
con acqua appropriata, 0 Vino bianco aromatico. curata ejZ Djſſenteria. Izemque ficcum appoſucrufl
Giozſſhn’ Elmonzia (Orta: Medicina) ſcrive un. EryſiPe/ati, ó“ſanatnm aſl - ò
Pu
ñ!
PRIMA. ì. ’67‘
.= PKAR’I'B_
Può però di più il detto ſangue eſtratto dal Le calore, ſubito ritorna al ſuo luogome li` muove più
Pre , che ſia morto per mezzo de’ cani, conforme da eſſo-La doſa è da trè in quattro grani con acqua
-dice il ſudetto Wan’E/monaio 7 ſeccarſi al Sole, C d’ d’Artemiſia,o Gordiale , pigliandoſi nell’ AurOra
effo poi ſi darà nelle Diſenterie Coil’ acqua d’ Vua continuamente . L’ifleſſo Crollz'a ſcrive la ſeguente
. quercina, e nell’Eriſipela coil’ acqua di Cardo San Acqua . con la quale. ſi piglia quello Sale con più
to al peſo di mezza dramma per volta , dovendoſi profitto.Piglia radiche di Dittamo bianco-Seme‘ii
continuare per molte volte z avvertendo anche, che Dauco ana oncía una , Cannella ſcelta , Callìa li
.volendofi applicare . ſecondo che ſcrive Wan’El gnea, Meliſſa ana ſcrupoli due,Zafi`arano Oriental-e '
mangio, le pezze tinte di detto ſangue ſopra l’Eri ſcrupolo uno, Cafioreo freſco ſcrupolo uno, e mezo
fipela. ſarà più a propoſito, conforme da me è ſta d’ ogni coſa ſi fà polvere , ſopra la quale s’ inſon
to più volte ſperimentato con profitto , bagnare de acqua di Ruta due libre, laſciandola in infuſio
.prima le ſudette pezze già tinte › e ſecche r nell’ ne per quattro ’giorni, poi ſi diſtilla per Bagno Ma
gcqua di Pietra Medicamentoſa, ſatça,come al pro rino,ſerbando l’acqua,con un cucchiaro della qua.
prio capo ſi dirà , o pure per aggiungere maggior le meſchiarai trè grani di Sale di Stagno , e ſul ſar
efficacia, bagnarle nell' acqua vita , priVa d’ ogni del giorno la darai tiepida al paziente , che do …a
flemmafluale da per ſe ſola è ſtaca oſſervata in una digiuuarvi ſopra, per trè ore , replicando così per
infinità d’ eſperienze efficaciflìma nel detto male 5 trè, o quattro giorni. 'ì
nè deve ciò ad Uomini intendenti di queſta mate Il Sale, a l’atrio/0 del Stagno del Tirocinio Chi
.ria recare punto di maraviglia , o timore 1 Perche mico ſi ſà ſolvendo lo Stagno d’ inghilterra con
quantunque l’ acqua vita ſi ſiimi comrnunemente acqua ſorte, fatta di Sal Nitro, ed Alume a come G
calda , e per conſeguenza da non doverſi applicare ripoſata l‘ ſQÌUZÌOIÎC a Calarà nel fondo la Calce
nell'Eriſr pela, qu ale ſi crede generata dall’eſuberä dello Stagno. e ſarà bianca, come la neve, la quale
ga della bile del Fegato ſuperllua 1 tanto alimenti ſarai ſublimare nel modo del fiore d’ Antimonioa e
aia, quanto eſerementizia,o ure, banche non ſoſ la trovar-ai aſceſa nella parte ſuperiore del vaſea in
ſe ſoprabbondante,ſoſiè attratta da qualche dolore. farma di farina volatile , quale farai digerire con
da cauſa eſterna, o ſimili; turca voltazçiò che fia di Aceto diſtillaco e mroendo ſpeſſo il vaſe , e come
queſto, a mio parere. eſſendo l’Eriſìpela 1 conforme l’Aceto averà di già ſciolto parte di eſſa Calce a de—
anche tutte le infiammazioni . COSì eſterne r come canta la parte chiara , e ſopra le ſeccie ripeterai l?
interne (che poco tra di loro differiſcono) cagiona operazione con nuovo Aceto 1 finche non ſcioglia
te con l’occaſione di ſangue eſtravaſato, _e per con più parte profictevole dalla Calce ſudetta . llnirai
ſegueHZa grumeíatto , non trovo raggione. che mi poi tutti gl‘Aceti, che averan no ſervito a ſolverc,e
perſuada , doverſi nei caſi ſimili tralaſciare quei li farai diſtillare per Bagno Marino ſino alla ſecci
rimedij , quali benche fiano (per gl’effetti, che ſo tà; ſopra di queſta materia ſecca, infondi ſpirito di
'gliono produrre ) giudicati caldi , conforme è lo Vino. ed opera,come ſi fece con l’Aceto : ſarai poi
ſpirito del Vino 5 con tutto ciò , altro non fanno , diſlillare per Bagno Marino, finche aſcendano due
.che riſolvere il detto ſangue , facendolo evacuare terze parti di efl‘o ſpirito di vinp , e la parte i che
per traſpirazione inſenſibile , conforme anche Ope rimane nel fondo dell’ Alembicco 1 riponemi i“
:ano i ſali della Pietra Medicamenroſa . - luogo freddo, a fine di produrre i Criflalli 7 0 Sale
Ne per tanto devo lodare nell’ Eriſipele , ed In.. di Stagno, che dir vogliamo.
fiammazioni l’uſo di quei rimedij , chiamati com— Da queſti Criſtalli di Stagno ſi può ſar licore,ri
munemente freſchi, e ripercoſiìvi 5 mentre quelli, ſolvendoli ſopra un marmo in Cantina. Di quelìo
tenendo i pori della pelle chiuſi, ſanno 1 che mag licore caldo, ontandone trè , o quattro gocciole
giormente ſi Cornpiſta la coagolazione del ſangue nell’ obellicolo delle ſemine iſlrericne, cioè che pa
eſtravalato z alla quale poi neceſſariamente ſucce ciſcono ſuffògazione d’utero Statim toñllum , ſog
de, ola ſuppurazione. o pure l’internazione di elſe giunge il Tirocinio Chimico, ed ancora Summum
Eriſipele, 0 infiammazioni , ſeguendo poi da ciò off ”medium in marbr‘r Venerdi-5 cura: 0mm': ge
.molti morbi, ſlimati quali per incurabili 3 neri; ulcerafxtidfl,ſiſtular , Lupo” Cane-rar, ”oli
W? tanga-re 7 ó‘ alia Cart‘z'namntrt maligna . Dmc.
.Preparazione della Stagno. aut tr” gru-tx exhibit-a intra carpa: patentèr
ala-*um manent .
I trovan più ſorti di Stagno 5 per conoſcere il ln oltre ſi cavano dallo Stagno molti medica:
buono devi fare così. Poni a liqueſare lo Sta menti; ma perche non differiſcono da una infinità
gno , e ſormane palle da Cacciatori , e nell‘ iſteſſa d’ Bill, che ſi ſono poſti nel ſcrivere l’ altri metalli,
forma gitravi quello Stagno fuſo . che hai ſoſpetto perciò quì ſi tralaſciano . Poneremo nondimeno
d’eſſere adulterato , facendone una ſimile palla , e un' vaUa Ottalmica deſcritta dal Sala (Saper-m
quella d’ eſſe che ſarà più grave. e Stagno cattivo, Planet-8121:3-.recmfixapflle Strana”. ) come coſa uri
e meſchiato con Piombo . l—'iglia dunque del più liffima-Píglia trè oncie di Calce diStagno call-‘ina
ieggiero, ed abbruggialo da per ſe ſolo,finche iì-ri top come di ſopra, d’ acqua di Mele Vergine onde
' duce in Calce, dalla quale, ſciogliendola con Ace dOdiCÌ i ſi circolano per un meſe intiero in letame
to diſiillato, ne cavarai il Sale a rettificandolo con “vallinoze doppo ſeparando il ſottile dallo ſpeſſo-ſi
acqua piovana diſiillara a coagolando ſmo a ſette ſerba ad uſo . Preſerva la viſta alii vecchi, piglia"
Volte.“ Cral/ia lo’ (lima ſecreto raro , ed efficaciíſi done due a 0 trè volte la ſettimana una convenien
mo nella ſuffogazione della matrice , ongendone te doſa con uguale parte di Vino bia nco: Pi‘elcſv-'d
caldo i’obellicclo, perche ſentepdg la matrice‘quel auCgra dall‘iniíamumzioniz ferma , ecura le fiuſá
J z‘ ſioni
` a
68 TEATRO FAR.1\\14,^~C!I:`ñll'l’*` DEL} DQNZELLI.
`fioni corroíivea e leva le macchie eſteme - _come Fece 1 aggiungenngi .alquanto gocclole di
Qgint’eſſenza d’Aniſi, o di ſeme di Finocchio o ſet.
baſindo la maſſa in vcſſrca . Qìeſtaè breve', ma pe
A G. G I. U N T A,
tò ottima preparazione . '
On voglio in qneſlo particolare tralaſciare Oſtra/do Cru/[io piglia la ſudetta Scamonea, pre,.-`
N un modo belliflìmo , e facile per purificare parata col ſugo di'Roſe, eſſendo già ſeccare, la tri
_lo Stagno , porche elſo Stagno non lia meſçhiato ça, e ponendola dentro un vaſe di vetro , vi ſopra
'con Piombo , ' inſonde, tanta quantità ;l'ottima acqua vita, che la
Purificazione della Stagno, ſoprm anni di trè, o quattro dita, nella qual’acqua
Si fonde quella quantità di Stagno , che vorrai vita, per prima ſia fiato in inſuſione ſeme di Ani
purificareae mentre ſia fuſo., per ogni libra d’ çſſo, ſi, di Finocchio, Cinamorno z, e di Spice Nardo un,
-vi buttarai ſopra due oncie della ſeguente çompg poco per ciaſcheduno , facendone l’ eſtrazionein
tiziano-Figlia dl ſevo. di Caſirato onçia una 1 Mele Bagno Marino per trèro quattro gior-nia ſullovendo
di _Spagna dramme quattro , Cera citrina dramme ogni giorno la materia , decanta oi l’ acqua vita
ſeìzfi liquefaccia Ogni coſa affieme , eſi coli per tinta_ , o impregnara della parte eſſenziale della
panno, e come la detta_ materia ſarà rafficddarg ne Seamonea 1 e ſoprainſonde di nuovo altra acqua
ponerai quanto una noce ſopra lo Ragno che ſtà_ vita ſopra la Seamonea , come di ſopra, replicandq
ſu’l fuoco, fuſo, e quando vederai , che ſia del tnt. l’operazione,finche non ſi tinge piùruniſce poi tut
to conſumata la detta materia a_ poneral dell’altra_ , ta l’acqua vita tinta, e chiara 1 e la pone in Bagno
ſmo che per ogni libra di Stagno averai conſumate Marino, cavandone due parti per diſtlllazione i ſi
due oncíe d’elſa. materia 2 Per ultimo buttarai lo trova poi l’eſtratto della Scamonea molle-.come pe ‘
Stagno dentro l’acqua commune, che cori averai lo ce; e con un'oncia di Cſſo ſi mBſchiano quattro 0"
:Stagno tanto Purgma che Pareri Argento.. cie di ſugo di Qotogni deputato , ed una di ſugo di
Si deve anche qUÌ avvertire, che la calcinazione Roſe 1 ſimilmente'depurato a e dl nuovo ſi fauna
d’eſſe .Stagno da Per ſe ſola r come ſi legge nel ſu, evaporare quefli ſughi in vaſo di vetro con lento
detto capo, doverà intenderſi ſenza meſcoglio de fuocozmuovendo pian piano l' cſtratto con ſpatola,
ſali ,, o altri corroſlvi. 9 e Ciò potrai.
modo. h ~
fare in queſto d’Argemo, acciò eſalíno i ſUghima primmche eſañ
lino tutti , ſi meſchiarà nell’ eſtratto della Scanìoñ,
Piglla di Ragno_ purgato, quanto vuoi, fondilo, nea Sale, q Magiſterio di Perle z e di Coralli di cia
e oi buttalo dentro d`un mortaro dl legno, e vol
ſiſcheduno una dramma, :così ſi viene ad avere un
ta poi ſubito, lo ſtagno fuſo , con un pìſtello, ſimil. ſolutive, che purga ſenza moleſtia ,pigliandoſene
mente di legno, con gran preſtezza , che con queſta, Per doſe da grani venth a trenta , "
maniera diverrà in forma d’ una polvere bianca z
come calce, dalla quale poi cavarar il ſale con aceñ, AGGIUNTA,
;odiſtillato a, quale ſarà il vero Sale di Stagno ſenza,
cortoſiVO alcuno ,, però di detto ſale 1 così_ ne_ cava. One il Minficbt una preparazione dello Scam,
:ai poca quantità -. ' monio , chiamata da lui Scammauío roſato z
quale non ſi deve quì tacere per cauſa de ſuoi gran.
Prepara-,ione della Scemo-.rea. di effittìi mentre con queſta preparazione , lo
Scammonio viene privato in gran parte della ſua.
ì‘ Ammaſſa la Polvere della Seamonea con mala qualità,~ che ritiene, quando è crudo .
Oglio d’AmandOle dolci . o Roſato, o vera Figlia dunque di ſpirito di Vetriolo rettificato
Violato 1 e lì mette dentro un Cotogno grande ca CQn lo ſpirito del Vino oncie trè , Roſe roſſe , di
vato di dentr0:ſi cuoce, avvolto di paſtaz in forno` freſco ſeccare z e tagliate con ſorbiCi minutamente
ç quando, la paſia è cotta, lì cava la Scamonea, e ſe dramma una ,e mezzi 5’ infondano le Roſe nello
ne formano Trociſei, chiamandofi poi nelle Offici ſpirito del Vetriolo, e dentro d’ un vaſe di vetro lì
ne Diagridio - ~ laſciar-an no in luogo caldo. , ſino che detto Spirito
Si prepara anche cuocendola in vaſe di vetro fia ben tinto,quale Pci ſi doverà feltrarez indi me—
co’l ſugo di Cotognoz ma però a fuoco lento, per— ſchia lo Spirito feltraco con tanta quantità di
che altrimente li perde l’ opera 1- e ſe ne formano Scammonio, polverizzato ſottilmente. quanto ba
{L‘rociſciz come ſi è detto fl. lli a farne una maſſa , come palla , quale ſeccarai
Qgeſte ſono le preparazioni Volgari della Sca al Sole, di modo , che poſſa di nuovo polverizzarlì,
moneazſegue ora la preparazione Chimica del Cral. ciò ripetendo ſino a trè volte a ſempre meſchiando
lio, (Enfil- editare.). Figlia egli di Seamonea buona la polvere con nuovo Spirito tinto , e per ultimo
libra meza, la polverizza , ſoprainfondendovi POZ di nuovo polverizza lo Stammonio , e meſchiala
un poco di ſugo di Roſe Damaſcene, o Pure Reſſe 1 C011 Spirito di Roſe , qUanto baſta_ , voltando con
acu'rto però tal ſugo con un poco di ſpirito di Ve, piſtello di legno , che {in prima unto con oglio d’
trioloz laſcia poi‘ſecçare la Scamonea al $016, o in amandole dolcizagglungendo poi alquante gOCCÌOÌQ
,forno tepido g ripetendo vcntip trenta volte queſta dbgü@ di Roſe o edi Cannella diſlillati , forman
in bibizione col ſugo di Roſe» e parimente l’ clicca, done Trociſciz che riuſciranno d’Odore ſoaviffimoq
zione; formandone in ultimo, Trociſci . Doſa s ed. Uſo della .Sc-ammonio Roſato.
Artmamro la prepara così . Piglla la Scamonea. _La dOſe è da grani diece, fino a venti,_ſacendone
e vi Pene tanto pirito di Vetriolo, opure Oglio di pillole» o pure in polvere ne i veicoli apprOPſìafî-n
golfo , gli‘: pali} a fare una maſſa. lenta z e. xiſtgſa, Waa le Scamnçnn .coëì pura?” “I… i
2“.’:
PARTE PRIMA' 69
prodotti di quei marbi, che anno I' origine da Sali digerire con Spirito di Vino , facendolo poi ſva:
acuti, quale materia , communemente vien chia parare , lino che quelli reſtino a conſîflenza di me
mata bile Rava - Purga ,come S’è dettmſenza m0— le: all’ ora poi per ogn’ oncia d’ eſſi, vi meſchiaräii
leſtia Q eſenza tormini: onde fù che l’iſteſſo Mi” una dramma di Sale I cavata dalla medeſima pian
ficbt ammirando le ſue operazioni , ebbe a dire le ta, dalla quale lia cavato il ſugo o che in tal ma
ſeguenti parole :In tata &ef-”blica Medica , n06[. niera ,oltre la virtù ſpecifica d’ eflì ſughi vi averai
lim Seamonir* correäaríum invertire baëìenm band l’aggiunta della prog-[età aſterſiva , operando poi
pot-ri - TeflOr ipſum experíwtiam . Hoc enim m con feliciſiìmo evento .
zera omnia, ſmo/ipſum Seamoníj reſiuamſuffierat,
qui” lenta”: , tenacem i viſcoſam , ó* oenenajam
ifſiur malignitatem ddfipat , atque corrigit , ó** Prepärazíam' della Tuzía .
arm; deje-671'011” Pramitrit , guafimp” ex Riſi*
M affampm non ſezzflanmr , On portandoſi a Noi la vera Tuzia,s’adopera
in ſuo luogo la Cadmia , la quale ſi prepara
Preparazione della Seta Crudo i così. Si pone ad inſuocare in un crocciuolo nuovo,
o vaſe di terra ſimile i poſto sù icarboni‘ acceſi : ſi
I adoperano li Boccioli o Folleri , e non la Se. eſtingue in Acqua Roſa , e ſi torna ad inſuocare ,
ta filata, nettandoli dall’interiore ed eſteriore ed eſtinguere per trè volte i doppo fi macina ſu’l.
pellicola, e gittato via il verme, così ſi conſerva no Porfido . finche lia fatta impalpabile .
per i biſogni; mà volendola bruggiatai ſi mettono Altri più diligenti la mettono così macinata ,
invaſe di terra vetriato nuovo , laſciandogli in dentro una pezza di lino , e la battono , e dimena
forno, fin tanto che ſi poſſano prontamente polve` no in un catino d‘acqua comune,ſacendo in queſto
rizzare, azvertendo di non abbruggiarli totalmerx, modo uſcire dalla tela la parte limoſa, e più ſottile,
‘9 e tornando a macinare la parte,che rimane nella tela,
.Preparazione della Scilla . che quando è fatta ſottile , la rimettono nella tela ,
come s‘è detto ; in ultimo ne formano pezzetti , che
SI tagliano con cartello di legno le tuniche d’una poi ſeCCati z ſi ripongonq
ſcilla grande , involgendole poi di paſta ordi.`
naria di fermento . Si laſcia cuocere iu forno. fin .Preparazione della Terebintimr .
chela paſta ſia cotta :lì cava poi la Scilla , e s’inq
filzano le ſue :uniche in uno ſpago in modo, che LÌOCi una libra di Terebintina dentro un vaſe
non ſi tocchino,
La parte laſciandole
di vdentro ſeccare
della Scilla in kia,
ſi gitta luogopercaldo,
eſſe. grande , con ventiquattro libre d’acqua co
mune ', il ſegnodella perfetta cottura, ſarà, che po
xe ella inutile e fla in acqua fredda fi poſſa facilmente polverizza
re., llſano poi a darla per bocca ne L difetti delle
Preparazione del Sugo. d‘IpociſlídezeJ Ajî'enzía - Reni; ma lo ſono d’opinione,che la parte più pro
fictevole ſia quello ſpirito , che ſi riſolve nel cuo
I cava il ſugo dall’ Ipociſtide con il Torchio, cerla , onde hope-r ſolitod‘uſar elſa Terebintina in
e ſi laſcia fare reſidenza ', ſi cuoce la parte pu forma di latte; che per ridurla cosi,ſi piglia di Te
:a con. fuoco, lento. finche venga à ſpeſſazza di Mea rebentina oncia meza. i e ſi meſchia bene con un
le.Si pone in veflìca appeſa al Solez acciò ſi diſſec` roſſo d’Ovo, crudo, aggiungendovi un’oncía di.
chi meglio i Zucchero bianchiflìmo, (i diſſolve poi queſta maſ-r
Nell’ illeſſo modoſi farà del ſugo dell’AM-.tizio ,. ſa con. un. bicchieredi Vino bianco,ed in un‘iſtan
ma ſi deve avvertire di pigliare l’ Aſſenzio Romaz te diventa licorelatteo, che è poi il Latte di' Tere
D0 1 colto a Primavera . ' Izíntinas ſi piglia per boccala` mattina a digiuno
`per gl’effe’tti de’Reni , e mali di pietra . Oltre l’a
.Preparazione. del .ſugo di Liquirizía z ed, verlo Io dato per bocca. ho eſperimentato riuſcire
Euparoria x di gran profitto in meſchiarlo, nei Cliſtieriflhe ſi
ſanno in quello male ., r
i’ Eſtirpano dalla Terra nel Meſe di Luglio le AdrianoMín/ich‘t pone per ſecreto contro la, Go
Radici della Liquirizia , e (i nettano ſuperfi` norrea la ſeguente ricetta , che gli dànome di Te
cialmente 5 pci ſi Peſtano,e ſi. mettono a cuocere in rcèíurìna Purgante . Figlia Terebintina lavata con
un caldaro con acqua baſtantefi fà la colatura per acqua di Viole dramme due , 'I’artarov vetriolato
Torchio, cuocendo poil’ eſpreffione a fuoco.lento›. ſcru p. r-…magrſh di Pietra di Peſce l’erchia , occhi
o al Sole,~ finche Venga a debita conlìſtenza - di Granci , e Scammonio ana ſetup-.melo , me*
ll ſugo dell’ Enpatorio ſi fà nel medeſimo mo ſchía, e, con Zucchero , e polveredi Cinnarnomm
dos ma però, cogliendo, l’ erba nella. fine di Primave ſi fl Eolo , per una doſa . Si dal un'ora avanti ce
ra.P_er Eupatorio s’intende quiquello di Meſue:. na , o nell’aurora , avvolto. con oſtia bagnata nel
vino ,che ho fatto prova con evento non ſali-ace'
ACI—…6.111 NATA… Per il- medeſimo, male di Gonorrea. Io coſtumo
d’uſare la Terebintina. in Pillole nella. ſeguente
Per eſaltare [i detti. ſughi.. o. altri ſimilî im maniera.. Piglia diiTerebintina- volgare oncia una,`
* grado- dfcfficayia maggiore, come-anche a fine ,Oanſoraz dramma una ,. Sale di Calibe dramma
ùſeparare le parti ſottili dalle groſſe ,, ſi potranno. meza, polvere di Liquiriziazquanto balla alla: Pil
O C P
'79' T EATRO FARMçAçEllT- DEL‘ DONZE‘L'LI.
lole . Si divide per quattro doſi . S’uſa anche la non viſireſli porzione alcuna di mala infezione Son;
ſemplice Terebintina al_ peſo d’un’onciaaed in que de ſarà poi , che dandoſi in queſito caſo la Terebin.
lla dOſa mUOVE:fe“C²mente il corpo a, ‘ſpecialmente tina, imbalſamerà anche le fibre del corpo, ma per
dove ſarà il biſogno d’eſpurgare Pimp-.:rità delle uſo virale, perche le renderà abili a reſifiere al.
:Reni . la corruttela , che da qualche , benche debole , rc~
Schroder-o piglia quattro, dramme di Terebinto fiduodel male o ſi putefl‘e indurre , e con ciò s’eviz
di Ciprozc lo lava con acqua d’lſo po,e v'incorporña tano le recidive .
una dramma di polvere d’ireos , facendone Pillole Metodo Pratico Per curare con *varie ſoy:
d ella groíſezza d’un cece . ſe ne danno due dramme mole di Pillole di Terebintina la
ne ll` Ortoſma , dilatano il petto , e10 aſtringono z Gomrrea Gal/ira.
e cacciano_ gl’eſerementi per urina , con grande . S’uſarì dunque con buon ordine di vero metodo
giovamento , io che ho prattiçato con buon ſucc la .Terebintina nelle Gonorree , nelle quali ſi ſia
?PW z proceduto prima con rimedi lenitivi, e malattici ,
con i quali potrà unirſi qualche diuretico, ma dol.
AGGIIINTAÌ ce , con ſeguitare poi con qualche leggiero ſoluti
vo , meſchiato coni ſpecifici appropriati a quello
là che in queflo Capitolo ſono fiati_ deſcritti male , poi uſare qualche medicamento diaſoretíoo,
alcuni modi , con i quali ſi ſuole adeperare e che inſieme ſia aſterſivo, non tralaſciando in tan
1a Terebintina per l’uſo interno , e mafiime nella to quelle iniezioni, che banche allargano la parte.
Gonorrea Gallicaz non doverà quì tralaſciarſi da con tutto ciò in eſſa , cioè nella verga virile , non
mea iprincipianci un diſiinto avvertimento circa ſanno ſentire ſenſo alcuno di dolore , cauſandolo
l’uſo della Terebintina 5 impercioche vi ſono mol— forſe la remora , che facilmente vi ſaranno le cor
_ti , iquali uſano di ſare prendere a quei , che pati ruttele degli umori , che per ivi ſi portano , ma al
ſcono di Gonorrea Gallica , la Terebintina nel prudente Medico ciò niente l’importa z anzi avva
principio del male , ma è quì d’avvertire , che così lorato da’ſuoi eſperimentati ſpecifici , con ogni ri
Può apportare aipazienti nocumento di conſide gore prolbità tal uſo d’iniezzioni , a fine di sfuggi
:azione: perche non ſolamente ſi rende il male più re quello , che per lo più la ſiringa ſuole apportare
acuto , e per conſeguenza , in vece di mitigare l’ar di ſommo dannozſia carnoſitàdîa Diabetedia Stran
dore , che detto. male ſuole apportare nella verga guria , e cent’altri mali . E così per ultimo 1 anche
nell’atto dell’orinare , o dell’erezzione , maggiOr finito il fluſſo della materia , ſi potrà uſare la Te
mente fiviene ad inaſprire; ma anche ſirende il Iebintina, quale, oltre delli ſuddetti modi a di ſopra
:male d’avantaggio più difficile acurarſi 5 imper deſcritti , potrai anche farla prendere pure in
cieche dOVemo ſupponere , che la Terebintina , tra pillole , in queſte maniere .
l’altra ſue proprietà , abbia una gran virtù balſa— Piglia Terebintina Veneta , o di Cipro oncia
mica, con la quale rende la parte , Che ſarà con eſſa una , polvere di Succinodramme due ,e polvere di
imbalſamata`, abile a potere reſiſtere agl’impeti Liquir-izia , quanto balla a farne pillole .
contrari , come per eſempio , ſe s’imbalſamaſſe un Altro modo . Piglia Terebintina , come di ſoé
cadavere con Balſamo , Aloe , Mirra , o ſimili pra , oncia una , e meza , Polvere de’Semi d’Agri”
ſemplici balſamici, cſſi ſemplici renderiano la carne caſio, dramme quattro , polvere di Nenuſaro bian
del cadavere ,abile a potere reſiſtere alla corruttela z c0 , e di ſemi di lattuca ana dramma meza , Can
:ma ſe s’imbalſamaſſe con i detti materiali un ca fma polverizzata grani l ſ- meſchia , e con P01*
davere, che aveſſe cominciato acorromperſi , o vere di Liquirizia , quanto balla , formano pillole.
foſſe a per così dire a mezo corretto: i detti mate, In altro modo . Piglia Terebintina oncia una .
riali balſamic-i, conſervarebbero bensì quello ca poh ere di Coralli , macinata in perfido , dramme
daverez ma nello fiato di quella tale , e preciſa ”è , Groco di Marte ſcrupolo uno a polvere di Lig'
corruttela , nella quale ſi trovava nell’atto dell’i m, quirizia , quanto balla a farne pillole .
balſamarſi z impercioche eſlì materiali ſono indif La doſe di tutte trè quelle ſorti di pillole di Tc
ferenti nella loro operazione , eſſendo loro proprio rebintina ſarà di mez’omcia per volta , continuanñ_
il conſervare quel corpo , C011 il quale ſono uniti , dola per più volte .
nello fiato., che lo ritrovano t Vi ſono molte altre formale di pillole di 'ſere-J
Bando (1'554 amminlflrarſi [a, Tara; bintina; ma però le quìdeſcritte ſono le più uſua
àiatiìla Per la Gonarrea . li, e più praticate; ſe ne ſono deſcritte molte a 3C
La Terebintina dunque èrimedio balſamico; ciò che ogn’uno poi abbia largo campo d'uſare
'quale ſe ſi darà nel principio della Gonorrea Gal quella , che più l’aggradità .
lica , ſenza che ſian preceduti l’altri rimedj propor`
ziouati , troverà le fibre del _noſtro corpo con l’im .Preparazione dell’etn’olo .
prefiìone cadaveroſa della peſte gallica , e conſorñ
ma le ritrova infette , con la ſua virtù balſamica P Reparaſi il Vetriolo in molte maniere z e Pe!
ſempre infette le conſervarà 1 eſſendo il proprio , prima fi piglia di Vetriolo comune , quella
e primario ſuo fine d’aſſolutamente conſervare , quantità , che ti piace , ſcioglilo con acqua comu—
fiaſi Pure ciò ,, che ſi conſerva, vitale, o mortiſero ene calda : poi feltra queſt’ acqua con linguette i 0
impercioçhe non hà virtù aſterſiva a 0 diaſoretica , pure paſſanclola per carta emporetica , doppo POUÌÎZ
come è in quei rimedj , che dCVOllO ad eſſa prec-3.. in vaſe di vetro , laſciala Così in luogo tepido e PGP
Ãü? a, i quali laſciago di medo aſtcrſe le filare z, che quem tr‘: gior—niro ſe vederaizche averà fatto reſiden
'La,
P’ ^` a T E PRI*MA. l
za,all’ora ſepara la parte chiara per decantazione, Dal Vetriolo ſi cava il Solſo , pigliando di Ve-`
e ſeltrala di nuovo: poni p0i quell’ acqua dentro triolo purificato,quanto vuoi, ſcioglilo con acqua
d’un’Orinaſe di vetro , facendone ſvaporare l’ac calda comune , quanto balia , e poi ſopra la detta
qua ſino che faccia la cuticola z laſciala all’ora in ſoluzione poni a goccia a goccia l'oglio di Tartañ’
cantina, che ſra tre giorni trovarai il Vetriolo di ro, cavato per deliquio dal Sale di Tartaro, e pre
venuto criſlallino,e diafano z ma ſe vi diſcernerai cipitata‘: nel fondo il Solfo del Vetriaſo , quale do
pure qualche lordura torna di nuovo a ſciogliere il veraí dolcificare, riponendolo poi ſecco in vaſe di
ſudetto Vetriolo 9 con feltrare, e coagulare , come vetro. Vale queſto Solfo di Vetriolo a mondificare
di ſopra, ſino che appariſca chiaro, come criſtallo, le piaghe putride , e ſordide 7 facendole poi Cica
e ſeparato da ogni immondezza . Qggſto ſì chiama trizzareLNc gl’affetti tutti del Polmone giova pre
l’a-triolo Purificato . ſo perbocca nella doſa di quattro grani con vei~
Il Vetriola biancbegginto, o pure traslativamen coli appropriati . ',
te detto rlealbato ſi fà così- Figlia di Vetriolo pu * Oltre dello Spirito,Oglio, e Sale , che ſi cavano
rificato quanto vuoi, ponilo dentro d’una pignató dal Vetriolo, deſcritti nel preſente Teatro nei lo.
ta nuova , ate >mmodata ſopra ſnom de carboni r0 proprii luoghi , vi ſono altre molte preparazio.
moderato , di modo che il Vetriolo ſi ſiqueſaccia, ni del Vetríolo, quali'qui ſi tralaſciano per non
e ſeguitando il fuoco, ſi torni a ſeccare, divenendo eſſere ſmdicato col titolo di troppo proliſſo, e ſar:
bianco, all’ora raccogliſo , e cosi ſecco conſervalo raginoſo . -
per l’uſo . WHO Vetriolo così ſeccato viene pre
ſcritto in molte ricette , ed in particolare entra' A G G I Il N T A .
nella ſublimazione del Mercurio . Ad altri però
piace ſeccare il Vetriolo al Sole ne’giorni Cahico D] tutto ciò, che ſommamente per la lunga
lari, e rieſce pure bianco . Di quello ſogliono ado durata di più anni ho deſiderato pubblicare
perare molti in luogo del Ceſoire-Io però direi,che in utile dell’ llman Genere a Veri @lA-airport, e ze
il vero Vetriolo biancheggiato ſia quello, che vie lanci ”ww-Wants‘, a quali
ne malamente detto, Sale di Vetrioſo, perche non De meliure lutafinxit Pfdfordifl Titan:
è veramente Sale , ma aſſolutamente un Vetriolo oggi ed in quella riſtampa del lodato Donzelli me
depurato dal ſolſo del Rame, per mezo d’una lun ſe ne dà il commodo; onde nè inutil coſa,nè igra.
ga calcinazìone: quello veramente può chiamarſi ta ho giudicato eſſer ella l’aggiungervi , oltre la.
Vetriolo biancheggiato, e non quello dl ſopra de real, e più metodica deſcrizzione della Medicina
ſcritto , perche quello non viene per mezo dell’ Univerſale , differente aſſai da quella deſcritta da
eſìccazioue a ſarſi bianco,ſe non nella ſola ſuperfi Gio: Fabro , e regiſtrata dal Noſtro Autore nella
cie, perche ſciogliendolo , e Coaigolandolo, di nuo png.- 41. e ſequentez alcun altre particolarità in
vo diviene col ſuo colore di prima . * torno all’AlKaeſl, accennato pure in queſto Libro
Il Ven-1'010 rubifi‘cato ſi fà , cuocendo per più alla pag. r3. Così ancora l’AlKooI , e Sal AlKali.
lungo tempo il -Vetriolo bianchcggiato comune, che coſa eglino lì ſiano . Godi dunque di quello
ſm che divenga roſſo , come ſangue : vale quello mio buono deſiderio , già quì ormai condotto a
a ſermare il ſangue, che ſcorre Per rottura di vene fiue,benche volentieri da molti poco gradito .
del Cerebro y o del Petto . Queſta preparazione ſi
ricerca nel Vetriolo , quando ſe n’ha da cavarefllo Alkaejſ , e ſua Prefar‘azíone .
ſpirito, o l'oglio .
Per il Vetriolo cale-imita s’intende il capo mor Iene communemente detto Alkne/i a quaſi
to , o ſeccía , che rimane nella ſtorta , o nel lento ' Aſk-.001 :ſi 1 o fia Spiritoſublimdſîmo ,ſein
doppo la diſiillazione dello Spirito di Vetrìolo. licorc egli è,e ſe in materia ſecca-,Polvere impalfm
Viene chiamato queſto da Parata/fi) col nome di biliſrimoñ La ſua difinizione parimente l’abbiamo
Calc/1021”“; vale nella ſcabie, e nell’Eriſipele,'appli da i precitati Autori Paracelſb , ed Elmonzio ne i
cato con acqua di piantagine . Bello Colcotare o l‘oro ſcritti 2 Eſſer egli un licore penetrantiflîmo a
capo morto di Vetriolo,dolcificato,con lavarlo più 0 ſia Meſtruo ~Univerſale , perenne,immntabile, e
volte con acqua comune calda, e poi ſeccato, ſi dà ſempre l’iſteſſo 5 attivo per la riduzione de tuttii
nelle Diſenterie :1| peſo di meza dramma con vei corpi,ſian del Regno d’Animali,o de Vegetabilim
c‘oli Convenevoli al detto male . de Minerali i l lieure del di loro concreto, ſeconñ
l Fiori di Vetríolo ſ1 cavano così. Piglia di Ve do il valore, e forma d’eſlì .
triolo ſeccato ſino alla bianchezza , come di ſopra A non pochi le rare eccellenze di queſto meſtruo
parti due , Sale armoniaco parte una, polverizzali hanno indotto gran maraviglia; perloche alcuni
ſottiliſlìmamente,e meſchiati bene a1lìeme,ponili a poſſederne realmente la ſua preparazionefi ſono
dentro d’un ſaggiUOIo di vetro di col o non molto 'rù volte metodicamente dati ad inveſtigarne il
lungo, a ſublimare con fuoco di cencr ,o d’arena, metodo: Fra quali il primo luogo lo meritarebbe
e dopo ſette , o otto ore , quando non vederai più G/mzbero , che lo compoſe Con più eſatta rifleſſio
eſalare ſumo alcuno , trOVarai nel vaſe il l’atrio/a ne degl’altri con il ſuo Alume, e Nitro , dandogli
ſub/[mato nel mezo, e nella parte ſuperiore i fiori il nome di Sal mirabilezdel quale pure ne fè men-ñ'
del Vetriolo , attaccati in forma di farina . Tanto zione Qin-tetano , attribuendo” non poche virtù.
quello ſublimato , quanto ifiorì del Vetriolo va ma lui lo compoueva dal Capo morto del Spirito
gliouo a togliere la putredine, e le ſozzure dalle di Sale, ſciolto , feltrato , sfumato , e criſtalliläfo
piaghe, facendole in breve ſpazio di tempo venire ſecondo l‘Arte, quali criſialli dopo la loro perfetta
a cicatrizare . o COU
’H TEATROFARMACEUT.DE»`LDONZELLI.”
compoſizione devono reſtar amari ( ſegno eviden lo detto oglio, o tintura abbia communicare tutto
tilÎìmo della loro perfezione) . Onde tutt’altro che il ſuo colore all’anzidetto Solſo . Ecosì vederaí al
ſpetta intorno ad eſſo AlKaeſt , oltre la noſtra rea. fondo del vaſe l’oglio di Nitro chlariffimo,e bian.
le , e perfetta ſua deſcrizzione da Noi qui fedel co , ſopra del quale ſopranuoterà eſſo Solfo imbe;
mente'crapportata_, potrai a lungo vederlo in elfi vu to già della tintura d’Oro dell'AntimonimBa.
precltati Autori . le per decantazionefſecondo l’Arte) lo ſepararai
dall’ oglio di Nitro , che ſerbarai ſempre l’iſteſſo
_4 i Medicina Unz'oerflrle; ad altre replicato operazioni per poterne cavare
di nuovo , e quante volte ſ1 vorrà l‘eſſenza d’Anti..
` Iglia di Salnitro raffinato; quanto ti piace; monio già detta . E pure Claude-r0 , non eſſendo a
ponendolo a‘ſondere lentamente in un vaſe tutto ciò pervenuto , Così di qucſto gran Oglio
di ferro, equando ben fuſo ſarà,gettavi ſopra una eſclama , Et ”robert-”le minime contemnemlur aſl
picciola quantità di carbone polverizato di legno [pie liquor : rex enim oleojir , reſífloſirg/ze Partibur
dolce; qual’è il Salice, picciola quantità per cada aàundrmm , ſi hoc figurare digerantm- ?nell'arena
una fiata , che ſubito ſi bruggerà , conſumandoſi, Pnſtea I'm-”nt um'omm ſumſffiírit” vim’,cujuſmodi
e tante projezzioni replicarai ſin tanto che il Saſ eſſentice , tintura éì'c. non mihículum aqua/‘um {Ze
2L-r.: '
nitro dopo tale detonazionewenga in qualche mo imlr turba-*1t , ſed citra pertzrrlzatium’m ?mmm
do a fiſſarſi, dando qualche ſegno dl Volerſi indu cum eopermiſceri .
rire, acquiſiando un certo colore alquanto verda Sì vedono ancora varie formOIe di AlKaeſt pro-'
ſiro,il che accade,quando il carbone non ſi ſolleva poſte da Ro/jí'ngio( bemir. in art.form. ”dl-13.]
più al pari di prima: ciò fatto aväti che s’induriſca e da Zur-(fera ( Appz-7111. i” Anímadverſ: ſua: ) ove
nel vaſe , verſarai detto Salnitro fuſo in un mor fra lziltre ſommamente loda lo ſuo ſpirito di Veñ`
taro di marmo, che ſia Cáldſhquaſe raffreddato re nere ſ che lo deſtilla per arena dalli Criſtalli del
ſtaxà bianco qual’altro Sal Prunella,e come l’iſteſ Verde Rame) e lo tiene per il vero licore AlKae
ſo ſragibile . Lo preparerai in ſottiliffima polvere, ſtico o o ſia aceto eſurino , col quale vuole ſciolto
e l’eſtenderai ſopra una tavola di vetro , o ſia mat ogni miſto z ma poi pollo in pratica, s’è ritrovato
tonevetriato ben terſo, ed eguale. Lo laſcerai poi per lo ſtio continuo uſo in eſtraere delle cinture,
con ogni eſattezza cuſtodito dall’ immondczzein ſpogliato d’ogni virtù , ed energia , e non ſenza.
.- z
luogo , ove tanto il Sole , quanto la pioggia , o la cauſa per eſſerne ſlati portati via li ſuoi ſpiriti
rugiada non poſſano giungervi . Avvertendo però dalle reiterate aſſociazioni delle coſe,mediante eſſo
di ponere detta tavola continente eſſa polvere un tinte a o ſcìOlte zil che quello però non mai è ac~,
pò pendente da un lato,ſottoponendovi ad elia in caduto, ne accaderà al preſente noſtro Oglio di
clinazione un vaſe,o ſia bacino vetriato per poter Nitro .
ne raccogliere il liquore oglioſo 1 che ne colera, Finalmente poneraí l’anzidetto Solfo celeſte
avertendo che lo ritrOVErai dopo alquauti giorni al già ſaturato della tintura d’oro d’Antìmonio ’iii
doppio di peſo,che non egli era la polvere del Ni un’alembicco di vetro , diſtillalo dolcemente nn
tr0, eſſendo però tal’ operazione [atta-in tempo,nè tanto che ne reſti nel fondo del vaſe elìccata ll
troppo freddo, nè troppo caldo, ma temperato . tintura dell’ Autimonio . Con la qual operazione
Detto oglio , o ſia ſoluzione dell’anzi deſcritto già terminata averai la Medicina Univerſale I Cd
noſtro Nitto , già rettificato, ſecondo le leggi dell’ in licore a Cd in pOlvere, o quanto valevole a cura
Arte, è un potentiſſimo meſtruo,o diſſolvente per re a e preſervare da qualſivoglia ſorte di malore 1|»
,ellracre l’eſſenza da ogni ſorte de’Mifli . Corpo noflroiconſervandolo ſempre nello ſtato ſuo
Piglia dunque quattro o cinque parti di quell’ naturale i per la qual coſa non tralaſceremo qui
oglio rettificato,e parte una del miglior Antimo_ eſibirne una breve nota del ſuo .
nio,che s'abbia, che ſarà quello ch’averà una certa
roſſezza a che tira al color d’oro , vicino alla quale "Uſo , e Facoltà;
miniera ſe ritrova, ſecondo n’abbiamo parlato al
‘ſuo Capo pag. 29. Preparato dett’ Antimonio in L licore fi darà in vino , brodo,~ o in qualche
ſottiliffima polvere ſopra qualche marmo 9 ſi pon veicolo appropriato al mal del paziente da
ga dentro un gran recipiente di vetro ,i due terzi cinque ſino a ſette gocciole , e d’altrettanti grani
del quale devono rellar vuoti, dopo l’eſſervi [lato in ſimíli veicoli ſarà la doſe della polvere , ſe effî
aggiunto l’anzidetto oglio di Nitro: ſi chiuda il ſr darà; nOn biſognando darſi uniti, ma o ti ſervi
-fvaſe ermeticamente , e ciò fatto ſi ponga in dige— rai dell'uno, o dell’altra aſſolutamente. Così ſi do—
fiione a fuoco lento , o di lucerna , fin tanto che verebbe praticare,eſſendo tal doſe baſtevole al ſuo
Foglio, che ſopranuota all’ Antimonio divenghi Ufficio, che ſe poi ſarà meno , o il doppio , e triplo
roſſo al pari del Rubino: all’ ora ſeltrato che ſarà di più o ella dell’iſteſſa maniera gioverà ſenza n0
per mezo della carta emporetica (ſecondo l’Artelil cumento veruno a come accader ſuole dell'altro
voſtro oglio impregnato, o ſia tintura, dell’ Anti Medicine z che ſerbano ſempre fra di loro qU'AlChe
m0n10,elaſcjatoj[CaPo m0rto,lo vorſarete in uni qualità velenoſa , maniſel’raudocela la loro Più °
altro recipiente di vetro o col C0110 lUngo ſoprap— meno quantità di nuocere, o non giovare - `
ponendovi altrettanto di Solſo Celeſte, e ſiano an Da un tanto medicamento ſe non ſe ne ricevera
cora li due terzi del vaſe vuoti 7 eCosì pure erme la ſua eſpettazlone nella prima propinaziOfle a ‘e‘
ticamente ſigillato lo ponerete a digerire coll’ plicalo, che ben ne ſarai ſoddisfatto nella ſeconda»,
illeío _calore di interna, come ſopra, fin _tanto che o cena eſibizione fattane al paziente 3
Ade_
PARTE PRIMA. 7;
A deſcriver le ſue virtù , mercecche lo giudico più viſto modo ſpiritualízato. Figlia d’Acqua vita
ſuperfluo ogni qualvolta il ſolo nome d'Llniverſa quanto ti piace , e ſoprainfondevi Sal di Tartaro,
le abbraccia tutti i mali, ed interni , ed eſterní di quanto è dalle leggi dell'Arte permeſſo, e così b( ..
qualſivoglia parte, e ſolida , e liquida, continente, ne tra di loro meſchiati , il Sale s'aſſorbirà per la
e non ſeparata , o ſopraggiunta del c0rpo Umano, prima fiata parte del ſuo umido, che lo farà lique
ſovvenendo così a tutte le ſue facoltàfliſtabilendo fare, quale ſeparato dal Spirito del vino,l’eſiccarai
le nel priſtino loro uſo , operando per dove la Na sù del fuoco, e così coagulato,e di' nuovo polveri
tura ſi vuole ſgravare , banche di rado per ſeceſſo, zato l’infouderai nel detto Spirito del vino,ed un’
e rariflìmo per vomito non eſſendovi cauſazgiove altra volta li meſchiarai inſieme , e così ripeten
Vole a tutte l’età,compleſiîoni,in qualſivoglia luo do queſia ſeconda volta 1 ciò che hai fatto da pri
g0,e tempo 5 Non mi dilungo già, perche .ſapienti mo, e con quello metodo procederai ſino che il Sal
121mm . di Tartaro reſli nel fondo del vaſe continente l’ac
Aſk/111' , clic/Ia . quavita ſeCCO,quale ve l’infondeſtl: allora è certiſ.’
ſimo ſegno niente di {lemma ritrovarſi in detto
Gli è un Sale , al quale ſorti tal nome per la ſpirito , che meſſone picciola ſua porzione in par
ſua eſitazione da una certa erba Arabica,detta ce valevole a contenerli aſſieme con un poco di
Ka!) , che effi brugiata , e ridotta in cenere ne for. polvere d’archibugio, e dandovi fuoco quella s’ac.
mano un liſcivio quale inſpiſí'ato,o dir meglio vo cenda dopo la flagrazione del Noſtro Solfo Colella.
gliamo, poſ’co a criſtallizare, gli danno meritevol
mente il nome di Sale dell’erba Kalì , che contrat. Dichiaratzíone rl’aleun’flltre Parti:
tOin una dizzione dicono A/Ka1i , cioè AM' Sal”, e colariz-i [atroſoſirhe .
Kochi erba Kali . Oggi però da Moderni è preſo
con più libertà , definendo che ſia Sale ciueribur Algala . Stirace .
cujuſpír vegetali/ir preparata”: , ſiveſixum ſi!, Anaphromeli . Mele Spumato .
fine volatile, quo/l acido alieni commi/Zum offer-"ve Antalgicmn . Anodino .
ſcir . Anzi viene tanto genericamente compreſo, Anthelmilticum . Contro Vermi .
che non s’an curato di chiamar Sal AlKali qualſi Antiloimicum . Contro la Malignitä o
voglia cenere o calce ſia di terra , ſia d'oſſo i ſia di Antipyreticum . Fcbrifugo .
pietra, con tuttorche eſaminati dalla lingua non Apophlegmatiſmus . Salivare .
gl'ubbia dato ſenſazione alcuna d’acrezza Salina , Apozema . p Decotto .
anzi più toſto d’inſipido , e che nè meno ha dato Apyrothium . Solfo .
ſegno alcuno di ſubbollizioue immerſa in qualſi Arteriace . Pettorale . i lb

ſia acido queſlo loro Sale . - Arteticum - Nervino .


Ceraunochryſon . Oro Fulminante *.
.rl/kcal i e ſea eſſenm . Chenocoprus . Sterco d’Anitra .
Clyſma . Cliſtiere .
lle diverſiſſime coſe vengono fotto quello Cynocoprns . Sterco di Cane .
nome accolte . Il primo ſignifica tutto ciò, Dracondhazma; Sangue di Drago .
theihfflul‘oerem ſalti/lfflnzum pollini: farinacei Dropax - Empiaſtro.
renmſrimi inſtarfrafaralur per mezo d’una di Dyacodion . Sciroppo di PapaVCſB Errat;
ligente triturazione da tutto ciò, ch’è ſolido - Il Dyaclyſmae Gargariſmo .
ſecondo è lo Spirito del vino in ultimo rado ſu Eclegma . . ſi Looch . Eſpettorante .
Elygma Sciroppo
blimato,laſcio a Profeſſori ben noti l’infinità del_
le pratiche uſate a tale ultima ſublimazione con Encauſtum - - Pulmento .
ogni eccellenza perfetta, ma ſolamente mi per Hagioſpermus . Seme di Santonico .
mettiranno, che quì ne noti una ſola , e forſe non Hollippa . Oſtia ,
ancora praticata, ed è ella del Barra/e” , che vela Hydrocrithe . Acqua d‘Orzo .
trapporterò qui con le ſue proprie parole : Sum Hydrooaphomeli . Acqua, e Mele diſl.d’Aranci.`_
pſi Sal Tartari , cui ſuperfmnlí Spiritum Vi Hydropege . Acqua di Fonte .
m' , quem exímz'e per cucurbitam , w! 've ;cam Hydropyron . Acqua contro la Scottatuta g'
uſque ad quartam fere Par-tem leniter [lrſtil/a-uìr Leptopytyron . Cruſca ,
ubi Sal Tartaríſtegmaſìziritur vini ”[vſòrbenr [i Leucelefirum . Succino Bianco ._
qmſſi‘ inqunndn remanehfarr autem fabri/[or Leucmnus . Vino Bianco .
i” Alemlu'eflm _lb/a aſa-”dit . Eccolo Spirito Al Liné’rns. PettOrale .
Koolizato , ed il Sale remaſto nel fondo del vaſe ſì Lonzonga . Morſelli -
Può di nuovo ſeccare, e ſerbarſi per uſo,come pri Lytlwſellcus jovis , Pietra del Fiele di Toro a
me , non avendo niente nè perduto, nè acquiſìato Malagma . Oataplaſmo .
Medulla Laflis . Butiro -
Acqua Vila, e ſua perfittafiſhlimaaione Melanoſmegma ,' Sapone Nero .
ſenza fuoco . Neogala . Latte Freſco .
Oenogala . Vino, e Latte ana .
On deve recar maravig-'ía veruna a veri Fi Otalgicum . Medio. per l’occhio-J
.. loſofi la preſente pratica, con la quale (ì Oxyrrhodynon ',‘ Epltema Frontale .
viene ad avere il vero Solto Celeſie in un mai non Periamma . Amuleto ._
‘ K , Phy-j
74 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
: Phyſalusſi Roſpo a " È con ciò, come da primo Io dicevo, aver eſpo.
I PyrcÉnus . Acqua vita AlKoolizata ſi Ho ſempre guardigno di sfuggîr ogni vanità di lo.
4-.“
Sai C. Montis Epſon. èaie C.Amaro d’lnghiiterra. de , ma ſolamente intento di giovare , fedelmente
Sulph ur Cmieſte . Spirito di vino AlKoolizaco. ſpiegare,e ſchietcamente communicare il che l’Ar
i Xyiagium . Legno Santo . te Farmaceutica richiede non di mia propria vo
1 Ziabach . Argento Vivo . lontàflna avvalorato da i più Claſſici Autori, che
E con ciò , ſe ci ſiamo un poco diffuſi o :l’incol inſiememente danno , e ricevono quell’ onore, che
Parece la vaflità delle macerie , che, o quanto bre cadauno delle ſue fatiche è condegno; ſpero non
vemente s’è d’cſſe loro notato, riſerbandoci altro diſpiacere a mOIriamercecche non riuſcendoli così
Ve di ſar parola intorno a molt’altri,ſian ſemplici, di facile, come un Moderno Profeſſore ce n'avviſaz
fiati compoſti , noviffimamenre poſti in pratica Pufacile eſt,aiunt, Medicamimzſcríbere cuiw’r
appo di Noi, e meritevolmëte ſon da ſaperſi,e con-‘ Eflo ;fied baudfacz'le eſtfiribrre Chi/l'aria.
ſervarſi 1 o componerſi , o prepararſi da'Dorri Far ”i mihi non treditzfaciatalice-high ferie/um:
maceutici nelle lOro Officine , mercecche già alla Max diſcetfludij: Aquíar efle mei: .
giornata vengono preſcritte da Savi , e Prudentl E tanto più d’attribuirſi al Noſtro lodevoliflì-Î
Medici aìioro Inſermi , econ buono loro evento mo Autore per I’lnſticuto , ed uſo del preſence
riportandone già dei ſuperato malore la vittorio Libro , la di cui PRIMA PARTE ormai_ ègiun:
fa palmg, e camp più , quanto meno ſpenta . ta al determinato ſuo

FINE

il'

:zñffifla Nfflfififfiéffi
iflffififl“\flëflfflìy
_Fſrſib’ .‘~ 5 \ ’i,
i» \_~ ‘5‘ _7 ‘_‘-'
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TrAí
T’ E.4A TRó
FARMACEUTICO,
DOGMATICO , E SPAGIRlCO ,
DEL DOTTOR

GIUSEPPE DONZELLI
CON L-AGGJ-UNTA DEL por-Tore
*romaso DONZELLI
FIGLIO DELL’ALÌTORE.

PARTE SECONDA.

Nella quale ſi deſcrivono gli Elettuorj , Confezioni , alcune Conſerve , Loach,


Tisbe-lle | Oráicole a 6 Mar/Elli.

DEGLl ELETTUAR] IN GENERE;


`
Lettùario propriamente e una ELETTYJÃRIO ALKERMES
miſtura di più ſorti di Semplici D I M E S u E.
4 p ſcelti, e polveriZZati, epoi ridot
", îz'_ ti in maſſa viſcoſa, mediante il P Iglia Seta tinta di freſco in grana de’ Tintori
‘ ‘* 1-'Zucchero , o Miele z è’chiamato circa una libra 5 ſommergila in una libra , e
~ ~ u I* Eleëínarìflm da i Latini , qua/z* mezza di ſugo di Pomi dolci, ed in altrettanta Ac
:lc-Fiom ex eoriírſimplicióm. Paolo SlMÌ‘JO (Te/ò qua Roſa, laſciala ſtare Così per un di naturale-;poi
ro de’Speziolijvuolemhe Ele'FZzlarít-'m dieatm- 0m. falla bollire, finche i ſughi divengono roflì: Cava
m‘s compoſirio , non ”ciuffo odſhlíditatem , ſioë poi fuori la Seta , e premura che l’averai , gittala
cum Sacebarſhſioè cum Mullefiar ; Ma io non ib via, e poni dentro la colatura una libra_ , emezza
differenza dal nome d’Electuarima quello di Gon di Zucchero bianco : poi cuoci, finche abbia ſpeſ
fezione, benche il Suor-I0 dica :Cauſe-?Zio :lidi-‘1”, ſezza di Miele , ed all’ora levalo dal fuoco, e men-
quando i” dmnformafit o perche qucſte ſono con tre ècaldo. vi metterai dentro quattro dramma di
fuſione de’ vocaboli cauſate dagli Eſpoſitori degl’ Ambra cruda, minutamente tagliata , laſciandola
Arabi, come ampiamente dice Franceſco Alt-ſia” liquefare -, doplzo vi meſchiarai le ſeguenti polveri
JTD( Apoll. Rodi”: prim. ) Conſeffi'o , ó* Blei-7m ſottilmente peſtate .
rium , quameír prima ſocie diverſi-1m qm'o'qnam Legno Aloe crudo, e Cannella buonaana dram
indicare wideanmr , 11m: poriàr ejl nominnm con.. me ſei , Pietra Lazola preparata dramme dodeci ,
ſeſſo ex Araóiſtamm colgo inwefi’a . Viene anche Perle bianche dramme due , Oro in fogli dramma.
ciò confermato dai RRSpeziali del Convento d’A una , Muſchio buono ſcmpolo uno .
racaeli di Roma (In d’la/?le cenſ- ) con le ſeguenti Compongaſene l’Elettuario S-A.che ſerbaraffi per
parole : Confeffio a confidando dicitm* , quod non quattro anni intieri , mentre tanto (i conſerva in
tàm Eleëiuariir , quàm qaióflſcunqne alii: Phar vigore .
moeoram o ſeè Antidolomm compoſitioxióm, qxfi Facoltà , ed ‘Uſo dell’Alkormeri
ox reo”: -vorìir componxnmr , é‘ in unnm confi Giova mirabilmente alla palpitazione delcuoñ’
cinnmr , reEZè app/iran' pote-fl . Giacomo Manlio re , alle ſincopi , all’alienazione della mente alla
( aninare majm) vuole, che Confeëì‘io Potefl efle melancolia , che viene ſenza cauſa mauiſeſta a ed
mollir, ſeùſblizla ,ſe-1) duro . Le ſpecie degl’Elet-ñ allo ſvenimento‘: giova anche a_ tutti iidiſetti del
tuarj ſono varie , e diverſe 5 ma qui ſi parlarà ſo cuoxe , come alla ſuflocazione , ed alla riſoluzione
lamente di quelli , che ſono più coſtumati nell’Oſ de’ ſpiriti vitali 5 conforta il cervello , ſoccorre al
ficine d’Italia; edaremo il primo luogo a quegli E. delirio melancolico , ed è uno de’ principali Elec
lettuarí , che ſoccorrono al Cuore, parte più nobi— tuarj o che conſortano l’animo, e per conſeguenza
le di qualſivoglia altra del noilro Corpo , che per tutto il Corpo . La ſua doſa , ſecondo Meſtre, è da
ciò ſono chiamati Elettuarj Cordiali. una dramma 1 e meza lino a trèie meza z pero è un
“ ’ K .z. P°E°
,e TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELL!.
Poco troppo: qui da noi ſe ne da da una ſino a due canna verde , della quale mangia avidamente 1 è
dramme al più commodamente . Non è ſeguito poi riempiendoſi d’elſa , ſe gli crepa il ventre, di dove
ſenza canſiderabil ſatiga, trà l’altre difficoltà di. ſi cava Fuori un viluppo di fili di Setaznondimeno
chiarare le cinque più principali, che ſi controver il Carſuccz'o da d'arcabaro ( Libro del *termica-[lo
tono tra buoni Scrittori nella deſcrizzione comu della Seta)tiene,che quella delle ſoglie degli albe
ne di queſto Elettuario ſamoſrffimo,e principaliſ ri,e l’altra del Bombice, ſiano più toſto Bombacino
ſimo cordiale : la prima difficoltà è nella ſcelta , e ſottili , o Nocchino, o Biſſo, che Seta . Tuttavolta
modo di tingere la Seta : la ſeconda nelle ſpecie , e da me ſi può veridicamente aſſerire di aver pill
uantità del Coccmo Grana: la terza nella doſa,ed' volte veduta la Seta naturale dell’animale Bom
elezione della Pietra LaZOIa: la quarta nella ſorte bice deſcritto da Pauſania, e d’aver’oſſervato eſſe
de’ Pomi: e la quinta nella qualità dell’Acqua di re di ſoſtanza ſimile alla Seta artificiale , ſe non
Roſe.Weſte cinque difficoltà ſaranno lo ſcopo del quantoè un poco più ruvida; onde viene a cadere
noſtro diſcorſo , eſplicando anche qui , come fare la mal fondata opinione di Stefano Stroóelbcrge.
mo ancora in ogni Elettuario , con la ſolita chia ro, tanto più,che oltre l’atteſtazione di molti altri
rezza,tutti gi’ingredientizche entraranno ne’ com buoni Autori, &Ambrogio (Bazar/17.41;.) ſcrive
poſti , deſcritti in queſto Teatro , acciò (i sfugge 1' della Seta , che produce il verme detto Bombice:
ambiguità, ch’apporta la varietà d’eſlì. Sericum fit ex quodam grandiore verme , qm’ oa.
ria format-”m ſacceſſìone infame/?ri ter/:pori: ſpa
Deſio Seta . tio completo" ex [10.: anima/ir genere Bombiciaſil.
1a quae molin-er normal/.e retorqwndo in fi/om
A Seta naſce ſpontanea , e copioſa nella Siria docom, dcimìè texrmt.
paeſe dell’Indie Orientali , di dove ne derivò Procopio racconta, che li primi, che conduſſero
tra Latini il nome di J'ericum . Se ne trova anche la Seta in Europa ſurono due Monaci, benche
di quella fatta con arte . La naturale è di più ma Suida voglia, che foſſero due Pellegrini 'vecchi , o
niere , tra le quali vi è quella , che ſi traeva dalle pure Preti, li quali vennero dalla Città di Serioda
ſoglie degli alberi,come accennano diverſi Autori, dell’india , e portarono il ſeme , ovvero uova del
e ſpecialmente il Principe de’ Poeti Latini.(Georg. Bombice a Gr'uſtiniano Imperadore, e l’inſegnoro
lió. 2.) no il modo di ſar la Seta; che oggi giorno ſi è dir
Velici-aqua ”tfoliir dePeFZoflt molliaſere—r. latato curioſamente in Italia , ma più che altrove,
Plinio (Hi/LMKJM.;1.}parlando delle ghirlan in queſto Regno , e particolarmente nelle Provin
de prezioſe z che ſi facevano di Seta di varii colori, cie di Calabria . Hògiudicato di non paflar ſotto
eſpreſſamente dimoſtra , che la Seta ſi pettinava ſilenzio il modo , che ſi tienea farla, per curioſità
già dalle foglie del Nardo . E dell’iſola di Tilo di di queirche no’l ſanno . Si pigliano ii ſemiyo uova
ce - I” quo aróor cucrzróìtam ſocie”: cotone-i mali dell’Agnolillo, Bacho, Barcello, Bígatto, Bombice,
magnitudine , que mamritare ”rpm eſſendo”: Braccho, Cavaliere, Cucullo, Fuoliero, Migattom
[anugim'r pila: , e qm’óm oeſter [intro prwtìojb fa Sirico , che ſi chiamano ſecondo la diverſità delli
cilmt, come `e il Biſſo arboreo,del quale,dicono,che luoghi d‘Italia . Le ſemenze più iodate ſono quelle
yeſtiſſe il Ricco Epolone . di Spagna , e del Regno di Napoli :s’avvolgono in
Vi è un’altro Biſſo ſimile di ſoſtanza al Bill'o pezzette bianche di lino , e lì pongono nel petto
'Arboreo , che ſi raccog-'ie da quei frutto marino , delle Donne giovani , o pure tra due capezzali di
chechiamano Pinna.Qu_eſto Biſio Marino,oltre al piume ſcaldati al fuoco: quello ſi fà , quando c0
_farſene veſtimenta, ed altri lavori, ſi adopera nella minciano a ſpuntare le cime tenere delle foglie de’
ſordità , mettendolo dentro l’orecchio . Proſpero Mori Celli in tempo di Primavera , e chela Luna
Alpino ( De plan:. E3”. Lib.6. ,) ſcrive ſoccinta abbia cinque, o ſette‘giorni di aumento. il che ſuol
mente d’una Pianta paluſtre , che naſce alla riva enere circa li 2 y.d’Aprile,o poco prima per lo più»
del Fiume Niloda quale produce una ſorte di lana, in breve tempo naſcono , quaſi miracoloſamente ,
morbida, come ſeta cotta, dentro un ſrotto,che hà negri, e peloſi, cavandoli dallepezzettezſi pongono
la corteccia ſimile di ſoſtanza a quella veſte , che ſopra qualche tavola ben polita o ſcaldata tempe
tiene avvolta la ſpica del grano Indiano , viene ratamente, dove mangian d’eſſe foglie di Mori Cel
chiamata tal Pianta Beideolfiar . ſi , ma devono eſſere le foglie tenere delli Celli
Simoni” (lion f.) Anch'egli raccontando la ſe bianchi, per otto giorni continui; doppo dormono
condità di molti Alberi indiani , dice ritrova rſene per trè, o quattro giorni, ed in quello tempo non
alcuni fleſſibili , che producÒno una certa lana, la mangiano coſa alcuna . Quello intervallo ſi chia.
quale dice Noarco eſſere la Seta , che doppo averla ma dormir della Brunmſi ſvegliano poi, e tornano
filato , ne teſſevano veſti , come più ſpecialmente a mangiare per otto altri giorni , e dormono di
uſavano i Macedoni . nuovo,e quello viene chiamato darmir della Bio”
Pauſania dice, che nella Terra Seriaca naſce e‘a: ſvegliati , che ſononnangiano di nuovo a C POi
un verme , il quale è due volte più grande del Sca tornano a dormi re,e quello terzo ſonno è detto dor
rabeo, ed hà otto piedi, e nel rimanente ſi aſſomi rm'r della GroflaDeſtati che ſono queſt’ultima vol
glia al Ragno . Vien nodi-ito con gran cura da’ Se ta,non dormono più,mangiano per altri otto gior
rici , facendogli le celle , sì per l’lnverno r come ni, e ſi ſanno grandi, e luſtridal mezzo avanti del
per i’Efiate; fà l’opera ſumteſſendola ſotto glialbe ven tre, che appariſce come d’Oro in quellhcbe ſ0
ri, vive quattro anni di pa‘nico , e nel quinto an no per farla Seta gialla, ed in quelli, che ſono per
no , ”antiche muoia _, gli pongono innanzi una farla biancharſi moſtra come d’Argento, e laſciano
in
PAKTES EcoNDA': '77
in queſto tempo di mangiare , ed all’ora quei , che Coſteo avviſa,che lì debba cavare vivo il verme dal
li governano , accommodano freſche di Gine follicolo z Ne putredim'r aliqzzid contrabat ſeri
ſtra ſecche . ſC0pe , fermenti o o coſe ſimili 1 cum , dic’egli , e lo conferma Franceſca Aleſlau
per le quali aſcendendo eſiì Bombici fanno li Boc dro - Circa l’altro dubbio dell’iſteſſo Strobelber
ciuolì,Cuculli,Fu0llerì,e Galletto in due giorni’ o `;Vr-*ro intorno alla ſoſtanza compatta a che hanno
poco più, non uſcendo però di dentro d’eſiì fuolle effi follicoli a non giudicando in eflì attività pro
ri , ſe non verſo li quindici, e ſi veggono in ſomi porzionata a rice vereil colore del Coccomè a traſ
glianza di Farfalle; ed accompagnaudoli ſubitoi mettere la ſua eſſenza nel licore , ſi dice con ſua
maſchi con le femìne,fanno l'uovaze poi ſi muoio ce , ch’eſſo non sà tutta l’arte di fabbricare be
no › ſicche in men di due meſi naſcono, creſcono , ne quello Alkermes comune 1 perche prima fi rin_
fanno l’opera , ſi trasformano , rinaſcono , fanno ducono effi follicoli in forma di ſtoppa con i Car
frutto , e muoiono . Or di quella ultima ſorte di di , e poi ſi fanno tingere a come li vederà quì di
Seta s’hà da adoperare,per l’uſo Medicinale,e Vuol ſotto , principiando dalla diverſità de i pareri nel
eſſere proprio di quei globoli,e non della Seta trat tingere la Seta, ancorche tutti dicono di ſeguitare
ta in fila, come vuole StroóelóergeraſTraîide Al la ricetta di Meſtre .
cberm. cap. de Series. ) dicendo: Aci/Int ergò ip/ì
Cucnllí, aut F011iculi , qui tanquam membranalx Varj modi di fingere la .Tera per
flecz’jflmx, ac campaffiffimce, nemo” ad infuſiouemo I’ Allermer . -
ſet} macerata'onem indptifflmx, utpotè crajjiore , ó‘
mint): ad ”ſur Medico: utili por-rione. aliiſqzze ex Rimieramente ſcriveremo il modo , che infe
crememir ſcatenter, pro preſenti imentione in” goa il Brafir-vola , il quale per tingere una li
tiler cenſeri debmr. Non sò veramente imaginar bra di Seta cruda , piglia un’altra libra di Cocco
mi, come ral’Autore potrà ſoſtenrare , che ſr debba bollito in cinque libre d’acqua,e ne fa la colatura,
pigliare per quello Elettuario la Seta tratta in fila. dove tinge detta libra di Seta .
giache Cvfle0(Sopra Meſue mp.de11‘A/l>erm.) par Franceſco Aleflafldo , ſeguitando il Bruſa-;vola .
la chiaro,preſcri vendo la Seta crudaquae autem fa cuocere una libra di follicoli di Seta crudi in
ſericafila, qll-e interdamfiimi 'vidimm , apparta quattro libre d'Acqua di Roſe, finche ſe ne conſu
flaſzzm,j`ed ipſimerfizlliczeli /èlr'gendi praóarrſſìmì, mino due , facendone poi forte eſpreſſione , nella
valium paſſi artifici-cm . Non ſi giudica dunque quale meſchia due libre di ſugo di Pomi dolci , e
buona la ſeta tratta in fila,in riguardo della bolli vi fa bollire quattro oncie di Cocco polverizzato ,
tura,che riceVe,quando ſi hà da eſtraere da follico. e quando il licore ſi mollra colorato di roſſo, lo co
monde ſi può francamente dire. che avendo la Seta la, ſeguitandOil modo ordinario nel reſto della ri,
virtù in Medicina-viene per tale bollitura a depor cetta .
la in quell’acquazſiche uſandoſi nell’Officine tal Reflodeo macera una libra di follicoli di Seta nel
ſorte di Seta in fila,s’erra gravementedo dice chia ſugo di Pomi,ed Acqua Roſa; poi la fà cuocere per
ramente Ludo-vico Settala.( Animadofbanlióg.) poco tempo , e la cola con forte ſpremitura, con la
con le parole:Dupliciter pecmtarffirimòflüod fieri quale meſchia una libra di ſugo di Cocco freſco .
cearfilor jam excoFZor aflummzmèm crudiſumen— Coſteo dice pigliare l’eſempio da' Tintori del pe..
dijìmr in ſincera natura ſam-7mm ex parte ammir ſo del Gocco , e però lo macera nell’acqua di Bora
rmzt per coffuram, ſecandòquud Tinflorer, ”tſu gine a o di Meliſſa cuocendolo z finche il licore ſia
cilirìrxè* ”ze/im' colon-m iſlam imprimamſericeir ben tinto, ed in eſſo matera la Seta a finche fia ot
_fiL-'r’r , ”on leoem admiſcent aim-aim': porzione”: , timamente colorita .
ciro'. . . . . Glabulor igitzer recentèr glomerator Li Medici Norimbergeſi inſegnano ai loro Spe
accipiemur, Ò* illir aperti: eximendm eſl Bambi”, ziali di tingere la Seta. in quella forma . Macerano
ó* interna lewis, ("r temtirſuperficier, pelliczdaoe quattro oncie di Cocco in cinque libre d’acqua di
ori: abſtergeflda , Ò’ſiſorditie aliqfla eri: inſeEZa, Bugloſſaa e ne fanno decottomel quale calano una
eri: eximenda . ll che viene parimente conferma libra di follicoli di Seta , tante volte › che baſtiuo
to da Franceſco Aleflamlra ( Apollo cap. de A1 a darle celore ſufficiente .
kerm. ) così dicendo : radmjètam , ”andrlm ela ll Collegio de’Medici di Bergamoſiórendorſero,
boratam arciperem . Per concluſione ſi dice , che Bar-derma, Calc/lana; Catalano, Frane-ione, Glau
non ſolamente qui ſi hanno da uſare li detti folli óero, Meliccío, e Santino . Pigliano. quarti-’oncie
coli , come Seta, che ritiene in sè la ſua facoltà,at di Cocco, bollito prima in Acqua Cordiale , e tin
tribuitali dagl’Arabi , ma ſono di più perfetti in gono la Seta per l’Alkermes .
bontà all’iſteſſa Seta naturale , come vuole il Ca Bertala'o lava in Acqua Roſa una libra di folli
fleo ( 1203.61!. ) dicendo : Sed [auge melim ſeri coli di Seta purgati , e gl’infonde in tanto ſugo di
camquod azz/tm” flnſitſhorſmendxm i” Medici Cocco freſcmche gli cuopra rrè dita,laſciandoli co
rm flſnmwosì anche vogliono l’Antidotario Roma sì per due giorni z poi gl’eſpone all’aere o e non
no, Andrea Brafiwola, Antonio Berlinguer-MPI:: riuſcendo di buon colore z ripete di nuovo l’inſu
tro Caſiello, Domenico Caſſel/ano,Franceſco Cecca ſione : finalmente gl'infonde all’Acqua di Bngloſ*
rello, Antonio Melia-:bio , Pierro Santinmándrda ſa, 0 dí Roſe, e laſcia il ſugo di Pomi .
Pezzella, ed altri . Il Siviglia” fà la tintura della Seta al peſo
All’opìnione del ſopracitata Stroóelbergerolche preſcritto dall’Autore , con trè libre d'Acqua di
rifiuta i Follieoli, come ſoſpetti di qualche putta Boragine - e di Roſe , dove ſcioglie diece dramma
dine: morendovi dentro il verme; (ì riſponde , che di Zucchero candito , ed una dramma a e me” 45
Gom
n TEATROFARMACEUT.DELDONZELLI.
" Gomma LaEca ;aggiungendovi un’oncia, e meza, mzm ill/m’ Kenne: ſrrzëîm [/ic-ir; fld pori”: exere
o dodeci dramma di Grana fina 1 e non più a Per mentum, quod circa ſaliera-m exortmn naſcita? .
che dice , che facendoſi altrimente, riuſcirebbe in Strobeláergero ( ?i-aEZ. de Alle-rm. ) conferma.
grato il compoſio . l’iſieſſo 9 dicendo : Camper-:mimmo babeo Coccum
Spinello cuoce trè oncie di Grana in due libre eſle Ilz'cir exarementtlm, quam-vir ;labile-”alle qua
d’Acqua di Boragine z e nella colatura vi tinge li opinioni condeſcende Dalecampio(Hi/l0r.gener.
quartr’oncie di ſollicoli di Seta . plant.liá.r. cop.8.)' onde ſcriſſe: Hfljur arm/‘cala
sgztala , ſeguendo Emaldo , Sepuloeda, e Liri pargammtum quoddam, mm autem Baccam efle .
gi Owide , vuole i che per ogni libra di Seta , ſe ne ll Cocco ſ1 raccoglie diverſamente , ſLCODdO la.
pigli oncie ſette di Cocco , bollito in tant’acqua , diverſità delle ſue ſpecie-,onde il Bruſa-vola fà men
che polli cuoprire la Sera due dita . zione dl trè piante-,dalle quali in Polonia ne racco
Bei-nando Deflmio,coni RR.Spezíali d’Araczeli, gliono il Cocco per tingere,e ſono l’Auríua/a M”
pigliano la Seta tinta da’ Tintori, maerrano dop rír, (così da lor creduta) la Parietaria,e i’Olira .
piamente , Perche la Seta di tal condizione è cotta Camario ſcriveiche nella Provincia della Ruſſia.
col ſapone,e poi tinta con l’Alume,e con la giunta ſi trova un’erba ſimile alla Fiantagine, alle cui ra
di qualche porzione di Galla,acciò la grana ſi_ren dici naſce un granquuanto un grano di lente-Que
da di più vivace colore. ` ſio ſi trasforma in verme alarmma prima,che ven
La diverſità di tanti pareri cagiona confuſione ga all’atto di Cosi traſmutarſhe ponga l’ali. ſi ado
ai diſcepoli dell’Arte z ſicche ſeguitaudo Noi la pera COlà per tingere ottimo colore Kermeſino .
ſtrada dimezzo,e conſormandoci anche con la pru Scaligera ſà menzione del Kermeli , che ſi rac
dente deſcrizzione dell’Antídorario Romano , e di coglie alle radici della Pimpinella , ed i noſiri'
Pietro Gallella diciamo, che a quattro oncie di Fol Tintori lo chiamano Sementi: Carmofixm , l’iſteſſa
licoli purgatí , baſtano trè oncie di Cocco per ſar tiene Celio Rodigiflo (lió.8.cap.16.) Cblligi (dic’e
ottima tintura, e poneremo il modo d’elſa nel gli) Key-meſi” cei-tir loc-ir ex brr-boe radice , quam
fine di queſio trattato , quando parlaremo d’unire Saxxſragiam evoca”: i qua Pimpinella eſt , oe] ei
gl’ingredienti di quello Elettuario . Proxima . Quello inteſero i RR.Speziali d’Aracaeli
Az-icmna dice , che la ſeta abbia facoltà di ſare per il Kermes di Meſue :ma s‘ingannarono con la
rallegrare il cuore , e rinforzare li ſpiriti vitaliinel ſimilitudine del vocabolo. conſondendo il Kermes
che‘è più valoroſa la Seta cruda della cotta-Pietro con il Kermeſi, il quale non ſi sà, ſe ſorſe dagl’An
Pam-io però non ſolamente tiene , che la Sera non tichi ſù conoſciuto .
abbia niuna virtù Medicinalea ma , che fia `nociva [/api/'co (Vita di Aarel.) racconta , che nell’In
'dicendo perciò: Vidimus Paellom , qua: caſa jë die Orientali da certe radici , che ſogliono eſſere
ricam intrflderat i” oentricoltzm , quo eventi-im” condotte in Perſia, naſce un’animale , del cui ſau
dolore: aborti cam in gramflimor offeſi”: comita gue ſi tìngono colài panni a e che avanzano poi in
mnt , a quibus nulli: medicaminióm ſuole-vari bellezza di colore qualſivoglia Kermeſìno .
paterat , domo [libia exhibito eoomuit diffumſe Eliana(Hxſt.A”ímal.lib.4.cap.46.) afferma,c`ne
yicflm conclumeromm , per plan-:r *vice: . Non ſì appreſſo l’indiani vi ſiano animali grandi quanto
può oppugnare l’eſempio portato da quello dorriſ li ſcarabei , e così acceſi di colore . che paiono di
ſimo , e veridico Autore , pare a me però di dover vivo Cinabrio , e che ſi adoperano per tingere il
credere , che qualſivoglia coſaí’preſa in ſproporzio. color Kermeſino .
nata quantità . fuori delle forme preſcritte poſſa Pietro Bellonioſoéſèr.87.)pone una ſorte di ker
più coſimnuocere , che giovare . mes , del quale però non ſe ne trova memoria ap
preſſo alcuno , nè antico , n`e moderno Scrittore z
Del Cocco , ovvero Kermer . vuole, che ſia eſcremento del Mirto, che contenga
una certa veſſichetta con un'animaletto dentro .
G Iamai non eſplicò Meſue qual ſorte di Grana Scrive Pauſania , che vi ſia un Grano tondo ,
fi doveva adoperare a tinger la ſeta per uſo ſimile al ſtucco del So]atro,e grande quanto quello
del preſente Alkermes , onde ne ſono venute mol dell’0robo,il qualevien chiamato da Plinio Hyſ.
te conteſe crà i Scrittori , trovandoſi molte ſpecie gim', e dice,che naſce da una pianta ſimile all’Eli
di grana 2 come ampiamente ſi vede da idiverſi ce,e che genera un’animaluccio piccolo adoperato
nomi , con iquali conſuſamente è chiamato nel per tingere la lana .
l’Officine, cioè di Cocco , Grana de’ Tintori a e Leoina Lemflio nota del Cocco così: Frutex eſt
Kermes. ln Dioſcoridie ſi trova col nome di Cocco pflſillm, exhilíbm rami: folio ara/rato , cm' adm
Bafico a ma Tcofraſto , ed altri Greci lo chiamano ſcitflr Cocaina, ſet} Gran/m ?‘inſforumfluod cala
ſemplicemente Cocco.Da Plinio è nominato Gra rem morta/1,114* mtilantem exbióet aſpeffiz grati/'
zia-mm da altri Autori Cuſmlizzm, e Thai/iam', ſimzzm . Invem’tur etiam i” Aqm'folio , ml Aci-iſo
ed oggi giorno vien detto corrotramente Scarlatto [i0 patio‘: 1 quali: eſe‘ aróor Belgir *volgari: , folio
in luogo di Qaifgai/iato . Gli Arabi lo ſcrivono , lx'oiore Perpolito a rfficagflaaerſnm cardamomo-anni
ſotto nome di Charme” , Charme” , ma più ſpeſſo rrigore 1 ”t cui nmzquam folio decida”: . Ex 1201:
di Kerr/ie:. . › grano Coccinea vez/li: nome” oátiflet .
H Cocco a o Hermes dunque 1 che dir ſi voglia è CO’”515° a L“PÌdEſExvd-caP-r y.)dice:C0ccflr eſt
una eſcremento i ma non inutile 9 che naſce ſopra BMW” Tinfì’omm r ”ſiſtem a exſrflticeſollonia a
le ſoglia dell’Elice , come anche dice Renodeowe qua? Bſt , /joc grana”; inn-à l‘3 P708):
Mat-med.fiëí.r- ſup.6.) M71 e]] @Cerami/E” ,GM gm‘t ”miei-_lam robe; colori:
A’ . Sca
PARTE SECONDA. 79
Scaligero ſcrivendo (Eater-.g e 7.) del vero Cocco Aquìf’olío ſu”; oculari!” , che altri chiamano Shel.
dice : CvCCüm BJplzicamJo” grmmm 'l'infforum Ie lori: Cuoci/‘era .
gimt Provincia/er , atque ex ejur agro/Zi: ams/11b‘ Benche ſecondo Dz'oſcoride o e Plinio naſca il
eſporſi; eliciunt , quad tinéîura ſer—om: . Charme: Cocco Bafico in diverſi paeſi remoti, ſi potria ave
coca”: Arabe: . Caccum autem ”lio nomine dicitflr re nondimeno freſco daMompelieriulove in abon..
Scarlattflm.. ~ danza , ſe ne racooglie , onde li Speziali del paeſe
Eraſmo/a ſ [Male Syrripír) chiaramente moſtra ne cavano il ſugo, e con Zucchero ne formano uu
qual lia il vero Cocco con quelle formate parole : ſciroppo per uſo di quello Alkermes 1 del quale
Porro Charme: illml , Cllju! meminerflnt Arabe: ſciroppo noi più volte ne abbiamo avuto 5 nondi
Scriptm-er , non alias] "vide-tm- quam Coccum Gra meno ſacendoſi diligenza per il noſtro Regno lì
fw‘um èfrutice vidclicet Ilicir Aquolí-epumilo , può anche avere il COCCO freſco , trovandoſene
“‘le grana matura vermiculmn aliquom emit quantità in Monte Vergine pcr eſſer quella Mon
Flfflî 53mm: *vero i114 de radicibm barbara”: , eo— tagna abbondantiſlìma di Elice Aquifolio , ſopra
rſtmqllé’ *vermiculor ex ei: tinturrzm plane‘ inco de? quali ſi trova il Cocco Baſico verſo il Meſe d',
gnitaÌUſu-fgſe . Che ſono propriamente quelli ani Ottobre -.
.malucci › che Cardano (De` ſubtildihg.) dicezjìmí La doſa più proporzionato! a ſervire per quella.
lia cimicibm portarſi nuovamente da Spagna ſotto conſezzione d’Alkermes è la quantità di trè oncie,
nome di Coccim‘Ila , coi quali i RR. d'Araceli ſi ed eſſendo adoperato in maggior doſa, l’Elettuario
sforzano di perſuadere, che fi debba tingere la Se rieſce diſpiacevole al guſlo , cioè di un ſapore tan
ta per l‘Alkermes , ma ſi faticano indarno , perche ro amaro , che non pub chiamarſi in conto niuno
gli Arabi nOn ebbero altra cognizione , che del Elettuario dclettabile, come pretende Meſa: .
ſemplice Xcrmes , molto diverſo dal Kermesì a Co Galeno ( 7.Símp1.`) ſcrivendo delle qualità del
me anche moſìra Dalecanzpio (Hifi. plant. lio-r. Kermes, dice eſſere coſtrettivo, diſſeccativo, ſenza
caP-Z-,ldicendo : Cbermeflnum verb , quà ferire *ve niuna mordacità, e vuole , che lia molto valoroſo
ſter Ììodíe Ìnſicimztur a Karma; AÎ-aéum,fifle Cocco nelle ferite grandi, e principalmente in quelle de’
Gracorum ſli-verſano aſl. Se dunque Meſue ſii Ara nervi . Plinio dice filare con aceto, alle ferite ſre
bO a COme poteva intendere per Kermesi detti ani ſche, e meſchiato con acqua giovare alle ſuffuſioni
mali ſimil-i alle Cimici , mentre univerſalmente degl’ occhi . Silvio, e &evade-o lo danno a bere alle
erano agli Arabi incogniti :7 donne gravide , accib non ſi abbiano aſconciare ,
Ma ſe per caſoi ſeguaci de’RR. d’Araceli non per il qual uſo Matti-;10 lo fà pigliare in polvere
fi appagaſſero delle ſuddette autoritàmdano Setta con incenſo Maſchio in un ovo freſco ,ed al mede
~.\~?,-
,5-
-_ la( Au-immlffiarmac.) , che lo dice più chiara ſimo modo è uſato in Mompelieri , dice Stefano
mente d’ogn’altro: Coccum Baphimmqmm ver-um Stradelóergero , dalle Mattone del paeſe per la diſ
effl- Cbermer qui/ib” oognofcot , qui de/L‘rìpz‘z'onem ficoltà del parto, e peu ricuperare le ſorze perdute .
(hermes Sempionir , ó* aliormn Mom-imm
rum compara-veri: , cum iz‘: , 91m :lo Cocco :infia AGGLllNſrA.
rioſcripjit Dioſcoria'er eſſe ſummrlzzm, non arm-m
cum , quì ex Indijr Orientalibm advehi ad noſſo A voce greca Kim@- lçokkor, che in latino in:
let , quem?” appendice-m l’impíne/lz rſſe ajſerzmt, feriſce granmn,è vocabolo generico, che pula
zac-que enim [cima: an Antiquis cogm'tm fuerit , competere a qualſiſia ſorte de frutti , bacche, o ſez
”cc quali: fitfaculmti: . midi ciaſcuna pianta, che percib , conforme riſe
Srrobelbergero anch’eſſo vi ſa chi-.:ra diſlinzion e: riſce Cri/?0,4170 Aroſio , vengono da Port’oghelî
Oporto: enim omninaCbarmen 9 ſeu Hermes a Cre chiamati col nome di Cocco alcuni frutti di Pal
meſino radicilmr Pimpiflellx , :mt altari/,u auf-oſ me, che da eſſi [in dall’indie ſi por-tano in Spagna:
a'am [verb-e Adina-ente {lifliflgueremliml zſſe Karma: mentre detta pianta di Palma anche da Sempione,
aldo/”tè dicſilflm, alz‘ud Kermefiuum . Dando final. e da Kofi; in lingua Arabica ſi chiama him/”are ,
mente per concluſione , che ſi debbia pigliare per che nal noſtro idioma. altro non ſignifica, che ril
‘uſo dell’AlKerines il Cocco Bafico. o Kcrmes z che, bero, che Produce i Cocchi .
come s’è detto , è un grano tondo , di grandezza Sotto il medeſimonome anche da Plinio , e da.
quanto un piccolo piſello , fimile al ſeme dell’A Calmo vien chiamato il frutto della Ghamelea ,
ſparago , e di Color roſſo , avvertendo però o che detto da eſſi Cocco Cm‘dío 1 qual nome , o vocabo.
quando queſto grano hà generato un certo verme lo dimoſtra chiaramente , eſſere ſtato a tale bacca
(che chiamano Scolccion) e ſe ne ‘e volato via › attribuito per raggione della ſua forma , la quale
non `e più buono , perche rimane la ſemplice cor propriamente s’eſprime col nome diCocca . Si di.
teccia , vacua , ed affatto inutile. ſlinguono eſîì Cocchi poi,per mezo dell’epiteti,che
Noi appigliandoci alle opinioni più ſcuſate-,ado ad e111 da diverti Autori ſi attribuiſcono, come per
Praremo , per ,queſta Conſezzione aſſolutamente eſempio il Cocco Cnidio, che ſi diſtingue dal Coc
quel Cocco, che ſi trova ſopra le ſoglie dell’Elice, co Bafico , eſſcndo eſlì ne gl’ effetti medicinali di
13 quale Elice Plinio( ”Lg-capro.) chiama Elice proprietà contrarie , impercioche del Cnidio diſſe
Maggiore , che producele Ghiaode , deſcritta da Gala-no(7.ſimp1.merlflzc-) Gramtm C‘uízlinmfl'î‘ ipñ_
T“f‘rttſto ſotto nome di Smilacc Arcade, e da Carla ſum quoque purgatzſcd atri: ef!, adurentiſng-v—
Clyfio ſ Déjà-nam.; 7. ) Elíce Maggiore Bel/anſa a Callllíìſle ſecondo Plinioſl-Iiſtmafllíó.: .c.9.) è ri-ñ_
Que-[lo propoſito ſcrive: Coach colligi exfiwtíce medio preſentaneo contro la cicuta , però preſo
Bici: glande-m foi-enter” a mi' folio nel”; agvolto _in un poco_ di paſta,accio nö ulceri laÃgpla,
30 TEATROFARMACEUT.DELDONZELLl.
Al grano tintorio dunqueè fiato anche attribui tuttavia è da ſaperſi . che differiſce da quella pie
to il nomme di Cocteain riguardo , che ſi ritrova tra , che è tutta figurati! di ſìelle chiamata perciò
nell’ Elica acquifog'io in forma di bacca , o ſeme, Ste/[aria , che Boetio (hà-z. rie Gemini-r capa 4; .j
onde eſſendo volgarmente in uſo di tingere i panni nomina Aſtroitir; ancorche altri chiamino così
in colore cremeiíno, o ſcarlatto, fù perciò da Gre anche la pietra detta Orc/:io di Gatta .
ci chiamato 140,11@ 34304)@ Cocco: dibbaphonper ll Lapis , o Pietra Loan/a vien detta Ste/[ata o
raggione , che dovendoſi tal colore imprimere nei Ste/[aria, in riguardo d'alcune macchie d’oro, che
panni per uſo delle Veſìi Reali,dovevano eſiì pan— hà ſeco meſchiate , e che il più delle volte hannoi
ni tingerſi due volte , acciò in eſiì s’ imprimeſlë il raggi a guiſa di ſtelle. Mà la Stellari-1 Aſtroitidi;
col0re più vivace , non dinotando altro la parola hà naturalmente, per tutto il corpo d‘Gſſa, ſcolpire
dibbflfhor, che bi: tìrzéîrrm, onde alludendo a que al vivo moltiſiìrne figure di ſtelle , in qualſivoglia
ſio propoſito diſſe Senecadìepetita bibi! [una rubo modo, che lì romperà; è opaca , e vien numerata
re:. (In Herc.\Et/›.at7.z.) trà le Gemmezſi trova di più colori , ſubcinerizìa ,
Chiamaſi di più il Cocco di Spagna: grana para griſa, e foſcazſe ne veggono anche di quelle, che in
tìñier, o pure fimiente da COſCOjllJfl ed in Portogal luogo di figure di Stelle hanno figura di Roſe , ed
lo : Gran de carnfco: e benche in oltre ſi trovi con alle volte rappreſentano figura di Onda di Mare;
altri varij vocaboli regiſtratOmOndimeno ſono quì Si oſſu vano di quelle', che ſono meſchiate confu.
fiati ſolamente queſti ſuoi nomi anneilì, per eſiere ſamente di tutte quelle figure . Anſelmo Boetio ſe.
più uſati, e più a propoſito . \, guitando Plinio la numera trà le ſpecie deli’Acate
Per cagione poi dell’ eccellenza del ſuo colore a (lib./apra cit.) dicendo : Liceret /mrzc lapide-mp”
ave il Cocco meritato , non ſolamente il primato AchaMſpecie haben’ . Sono eſſe Stellaric di quat
tra colori , per lo che diſſe Aldrovandi) ( lib.g. zie tro ſpecie a la prima hà ſcolpite al vivo figure di
Teſine.) l’a/mom inter colore; deáeri [un-pur”, (‘3" Stelle; la ſeconda di Roſe 5 la terza di Onde di Ma
coccineoa quod ij, lam': immixti , ab ij! fiParari re'; la quarta , ed ultima confuſamenre hà macchie
non Puffi”: : ma anche hà meritato una rivereute diverſe più toſto,che alcuna ſimilitudine di figure.
venerazione , per eſſer ſtato cÎo colore ſcelto nelle_ Geſnera (capa 48.) ne aggiunge un’altra ſpecie,
veſli, deſtinate per uſo de Perſonaggi , a quali ſia che nomina Spbragi; Aſtereoned è di figura quin
mo anche per Divin Decreto obbligati a preſlare guangulare , groſia come il dito picciolo della ma.
tributi d’obbedienza, e d’oſſequiozonde Cnffiodoro, no z ſegandola, per traverſo, ſtcondo che natural
chiamando l’ iſteſla Real Dignità con voce di Por mente è ſegnata , appariſce ſempre nella ſegatura
Pora, laſciöſtrltto : l’onerandam Purpuram ado una figura di Stella al naturale . Tutte queſte ſorti
ratur‘: accede , ut per ſacro; aſpeéì‘u: Principi!, di pietre Stellarie ponendoſi in un piatto piano
nmſnbſiſtaiſirmimr dignitatir . con aceto, o altro ſugo di ſimile ſapore , ſi muovo
ll Croco duane baſico, Kermes, o grano tinto no tutte per intorno , che par quaſi miracolo: Ma
rio, oltre le virtù di ſopra aſſegnate, attribuiteli da la cauſa di tal movimento ſegue , perche l‘acetos’
Galeria, Plinio , Silvia , [fanatico, Mattioli , Stro inſinua nelli pori di quelle fiſſiire a e racchiuden
bcláergero, ed altri, dice Sorin/oro , che vaglia per doviiì dentro l‘aria, cerca poi di uſcir ſuora,e per
Confortare il cuore , per dif uter: i vapori grolli, e ciò ne ſegue quel movimento.
maligni dello l'iomaco,ſolle` a i ſpiriti vitali,e fac Cardano (De Subtil. ”17.7.) o dare quattro grani
cia erompere fuori, ed eſ’tern are li morbilli ,tanto di quella pietra Stellaria con acqua appropriata
preſo per bocca, quanto applicando ſopra di eili per preſervare dal contagio di Peſte, e per cacciare
un panno, che ſia con eſſo cocco tinto; anzi di più i vermi del corpo 5 e vogliono comunemente, che
ſoggiunge, (he detto panno vaglia anche ad acce ſia cosi valoroſa , che portata ſolamente adoſſo ſo
lerare non poco la cura de buboni gallici , appli pra le carni nude proibiſca , che non ſi generino
candolo ſopra di eſſi 5 vale ancvra detto panno ba vermi.Preſerva ancora dal male dell’ Apopleiſia,td
gnato con vino, dentro del quale ſiano ſiate in in altri ſimili repetenti morbi :ſcaccia il tremore dc’,
iuiìone le materie ingredienti deli’ epitime cor membri:dicono di più , che la ſua polvere pigiiata
diali , applicandolo poi così bagnato ſopra la re in bevanda ſoccorre a i vizij del fegato 1 e dei pol
gione dei Cuore 5 impercioche lo conforta facendo mone, e the chiarilíca il ſangue .
ſuanire i deliquij d‘animo. Ma ritornamo alla Pietra Lazula,chiamata , co
me s‘è detthietra Armenia, 0 Armenica , benche
Del/a Pietra Lflzfllfl. effettivamente la Pietra Armenia ſia differente
dalla Lazula a impercioche l’Armenia è fragile , e
Rima a che entriamo a diſcorrere della Pietra facilmente diviene polvere , ne meno ſi riconoſco
Lazula a ſarà coſa opportuna parlare dei no no in eſſa quelle macchie auree, che ſono nell’ 0t—
mi di lei . lmpercioche dagli Antichi fù chiamata tima pietra LaZula,ma viſi veggono aſſolutamen
Zaffiro , e ſpecialmente da Plinio d che dice il Zaf te alcune macchie negre,e verdeggianti per le qua*
firo eſſere opaco , e mucchiato diſtinti/[e aurea , li facilmente ſi fà conoſcere diverſa dalla Lazula -
quali condizioni corriſpondono in tutto alla Pie Da eſſa .pietra Armenia ſi cava quel colore chia
tra Lazy/a, così nominata dagl’ Arabi, e da Greci mato da Pittori Vera’: Azurro .
Kvaírm Cyanon , da’ Latini-Lapis* Cam/im . Me Anſelmo Boetio ſcrive quattro ſorti di pietra
fue però la chiama Lupi: Stellan”, ma .ſempione. LaZula , che però lì riducono a due una Orientale
ed Ania-”na Lapis' Almenim a 0 Armeniacm 5 che chiamano fiſſa, perche mettendoſi nel fuoco de,
benche venga chiamata da Meſi” Lupi; Stellan” 1 carhoni benjacçeſi, e ſoffiandovi coi mantice a Per
r . . un‘
:PARTE SECONDA‘ Sr
un’ora continua Z non ſi muta del ſuo colore vivo, lino tr‘è quarta, e non vi fi pone 'la Mafiíce . Fatto
e chiaro . rimanendo .Con la priſtina durezza , e che averai l’ ‘Em-piaſtra , o paſtello 'ſudetto 1 nella
queſta è La vera prova dell’ ottima pietra Lazula bontà del quale conſiſte tutta l'efficacia di qneſt’
Orientalezl’altra ſorte, che è l’Occidentale, o Ger. opera, piglia la pietra Laz-nia , e rompíla in pezzi
manica è Chiamata non fifiîr , perche provandola grandi,quando una noccivoladavandoli con acqua
nel fuoco, come ?Orientale- ſi muta , e cangia del tiepida 5 poi mcttiglí dentro uu vaſe di terra nuo
ſuo colore , vo al fuoco di carboni , facendoveli ſtare finche (ì
Pigliaremo 'Noi per uſo di queſto nobilíflìmo arrofiìſcone bene , (ma eſiëndo la Pietra Lazula di
Eletruario l’ Orientale , gravante . dura , e ſenza Germania non occ0rre infuocarla )e levandoli poi
miſcugli di Marcheſita , o Marmo : ne è buona dal fuoco, ſi gittano dentro un vaſe d’Aceto bian—
quella 1 che non hà macchie d’ Oro : Della vera co, e chiaro, ripetendo così ſette volto z e queſto ſi
Orientale dunque ti ſervirai, preparata, e lavata z fà,acciö ſi poſſa più prontamente polverizzarezdop
lavandolí ſecondo Meſi” con acqua comune trenta po che l’averaí così ottimamente calcinata o ſaune
Lvolte , e diece con acqua Roſata: M21 perche diffi polvere ſottiliſiima , macinandola dentro d' ;un
cilmeute ſi può avere quantità ſufficiente della mortaro, o ſopra pietra di Porfido .
Pietra Lazula Così pura , come s’ è detto , poiche Li Pittori Compongono il ſeguente licore . Pi
quaſi ſempre ſi trova con milione di Marmo, o di gliano acqua di fontana una libra, e meza , Mele
Marcheſita; perciò, per bene purificarla , ſarà ne quando capo dentro un’ovo di Gallina : li cuocono
ceſſario, laſciare il modo di Meſue), e ſervirſi della in pignatta nuova finche I‘ acqua non faccia più
maniera di coloro, Che ne ca vano quel colore det ſpuma , ed aggiungendovi quattro ſcrupoli di ſan
to OItramm-ino : lodato molto dal Caſtaa per uſo di gue di Drago fino in lacrima fanno un’ acqua vlc—L
queſto Elettuario , benche Straàalóergero ſia tdi lara, che ſerve a far riuſcire migliore il colorezpoi
contraria opinione, perche dubita , che gl'Artefici che hanno ben macinata la Pietra, la lavano in un
dell’Oltramarino z nel prepararlo , vi poſſano me bacile con liſcia piaceVOle . e come ſcende al fondo
ſchiare materie corroſive , o altri ingredienti dan del vaſe , decantano la liſcia ſeccando poi la pol—
noſi al corpo umano, came mollra Decennioſlrbd. vere ſopra un marmo. @Italia lavatura però, come`
'de compa/IMM.) e con l’ilieſſo preſuppoſto Berta[ anche la detta acqua violata non ſervono all’ uſo
da(TraéZ.de (auf/11k.) ne prohibiſce l’uſo, 0b ma Medicinale; onde toglierai una libra di detta pol
]ígnam, ei* malefico”: quam loaó:: -vím ex delete— vere ſottiliffima , e 1a meſchiarai con altrettanto
ria multorum, qua ejm compoſitionem iflgì‘EJÙlÌÎ dell’Empiaſtro , o Paſtello primíeramente deſcrit
:ur , ideàq” Piéîoribur damn-rx” ”ſui effi- debot . to 5 e ciò farai ſopra piacevolfffimo fuoco , dentro
Noi con tutto ciò potremo francamente ſervirci un tegame nuovo. e quando ſaranno bene uniti la
dell’ Oltramarino,quando lo Formacopeo lo prepa ſciarai alquanto raffreddare , finche il compoſto ſi
rarà da ſe ſteſſo ſenza miſcugli di coſe cattive , nel poſſa maneggiare con le mani. quali aVerai prima
cheè fondato il timore degl'Autor-i accennati.(Lre. untate di oglio di lino: maneggiarai queſta maſſa
ilo modo è ſicuro , mentre ne viene ſeparata qual per ſpazio di un’ora , e mezza, procurando di leva
che miſtione di marmo, che ſuole avere meſchiata re tutte quelle veffichette, che ſuol fare, che quan
(eſſendo di quel, genere come vuole lO ſteſſo Meſue) to più la maneggiarai , più facilmente poi ne cava
perche reſtano attaccate quelle parti men rcquiſite rai il colore:Ridurrai detta maſſa in forma ritonda
della Pietra all’Empial‘tro, 0 Paſtello, che chiama dentro un bacile pieno d’ acqua fredda limpidiflì—
no gl’Artefici dell’Oltramarino. che ſi fà così . Pi ma, e ſ1 cuopre a acciò non vi cada polvere dentro.
glia Terebinrina chiara, e pura oncie quattrmRag Si laſcia ſtare così per quattordici giorni, e ſtando
gia di Pino, Fece greca ana oncie ſei 1 Maſtice pu vi più, con maggior facilità ne cavarai l’Oltrama
ra, Cera nuova ana oncie trè , Oglìo de ſemi di li rino , e di miglior colore: abbi poi apparecchiati
no oncia una, e meza, e per melchiarli fi piglia un molti bacili , e laſciala così per un quarto d’ ora, e
tegame di terra vetriato nuovo, e (i pone su’l fuo quando l’ Empiaſtro comincia a mollificarſi ma
'co di carboni con la Terebin tina dentro o e lique neggialo con tutte due le mani dentro l’ acqua , e
ſatta che ſia vi ſi meſchia la Raggiaa Pece, e Cera, vederai ſcendere al fondo la parte più pura del La
e doppo la Maſtico polverizzata,muoveudo ſempre pis, e quando l’ acqua parerà ben colorita , muta.
con la ſpatula 5 doppo aggiungi l’ Oglio di lino, e rai altro bacile, ſimilmente con acqua tiepida z e ſe
laſciali sù’l fuoco, finche l’aglio ceſſa di mar-mora.. pure il Colore non uſciſſe prelimaumenta il calore
re, che ſarà da un quarto d‘ora in circa.Conoſcerai all’vaua z anderai poi di mano in mano mutando
poi ſe l’Empiaſtro è cotto, quando metterai un po lì bacili, finche dalla maiſa non caderà più Oltra
co d'eſſo dentro l’ acqua , e ſopranuotando a modo marino, che ſarà quando l’acqua non apparirà più
d’oglio non ſarà cotto 5 overo ne maneggiarai una colorita d’ Azurozlaſcia raſſettare quell’acque , fin
gocciola dentro l’acqua fredda,e cavatala poi fuori che appariſcano chiare , e nel fondo ſarà andata la
ſe volentieri ſi ſpezzarſiſarà ſegno d’eſſere ben cor. parte del lapis; all’ora decanta con deſtrezza, e tro
to.Q1_›_çſto Empiaſtro , o Paſiello ſi può conſervate, varai nel fondo l’ Oltramarino , il quale lavarai ,
vma con acqua tiepida ,laſciando però ſempre riſe
dentro l’acqua fredda, per lungo tempo .
Si può fare un’altro Empiaſtro più mite,’il qua dere al fondo il colore; ripeterai qneſta lavatura
le darà con più facilrà la polvere dell’Oltramarino, quattro volte, per renderlo più chiaro, e netto du
ma di men perfetto colore: fi fa con diminuire la bitandolî, che l‘empiaſtro facilmente poſſa laſciare
ſopradetta doſa del primo Empiaſtro pigl iando qualche brutrnra nel colore .
della Cera una gnçia ſola a ‘e delljoglio _del ſeme di Diciamo
ñ ſſ ora
` ’ qualche Lcoſa della circoflanza
PCſOv.del
32 TEATRO FARMACEUT. DEL' DONZELLÎÌ
peſo. che debbiamo pigliare per una ricetta di e ſimilmente al capo del Mezereon ; dove deſcrive‘
quello Eletto-ario; eſſendoſi , perla varieçà de i te la ricetta delle Pillole di eſſo Mezereon , ripeten
ſìi di jlſefi”, ſuſcitate non poche controverſie , tra dole poi di nuovo nell’Antidotario nc’loro propri
molti Serittorís volando alcuni , che-ſi debbiano luoghi v .
piglíare due dramme i e non dodici d’eſſo lapis 5 “l’oppoſizione de i nomi diverſi , che hanno le
ma ne ſono ripreſi dal Borgarucci , dicendo che ſudette ricette, ſi riſponde‘ , che non per q‘ueſto ne
non ela tutti i Farmacopei lia veramente ben como. ſegue , che eſſe ſiano coſe diverſe , perche Meſuo
poſla qucſta confezione , impercioche molti di lo chiama l’Elettuario di Pſillio , in un’altro luogo ,
ro, confidandoſì ne imal corretti Antidotarj di Confcéìio Trocíſcorum, nè perciò fi vede alcuna va.
Meſi” , ed’altri , il più delle volte incorrono in :iazione crà eſíì Ttociſci e e l’Elettuario di Pſillio.
gravi diſordini , come chiaramente ſi può vedere. Nè meno ſi può dire , che le due ricette dell’Al.
che quaſi tutti i moderni teſii 1 per traſcuraggine, Kermes a ſiano compoſte per due intenzioni diver
forſe delle ſlampe , hanno di lapis Lazuli lavato, e ſe , perche ſi legge chiaro in Meſue , che le virtù ,
preparato dramma due 1 dovendo eſſere dramme che attribuiſce alla ricetta del capo de lapide Ste!.
dodici.Fin quì il Bargamcei.Appari ſce chiara que lata, l’iſteſſe ad literam riferiſce nella preſente de.
ſìa verità dal vederſi apertam ente mancare nei ſcrizione dell’Antidotario . Per difendere l’opinio
moderni teſti di Meſtre la lettera X. che per colpa z ne delle dodici dramma di lapis, lì può cavare una
ed errore degl’lmpreſſori fù laſciata fuori , e dove. medeſima chiarezza dall’ordinario 1 e generale Co
va eſſere polls. avanti alii due 11,. dove dice , Lapi-t ſtume de i Mediche ſpecialmente degl'Arabl,c0m"e
Lazuli Ioti z è" PrdPAratì dracbmar I!. perche ſì MEſ/lhli quali nel deſcrive: le ricette delle com P0*
doveva ſcrivere così XII. Non mancano però al ſizioni,ſeguendo più ingredienti,ch’hanno da eſſer
cuni, che vogliono , che ne i ſudetti teſii di Meſue d'un’iſleſl'o peſo, o miſurmconcludono nell’ultimo
:non vi ſia erroreintorno a queſta doſa,dicendo,che ingrediente con la parola , Una 1 che dinota ugua
due ſole dramme devono eſſere quelle del Lapis , e_ lità di ciaſcheduna materia, ſicche Vedendoſi nella
:non più 1 e portano per argomento , che Mafia hà Preſente' ricetta dell’AlKermes, LaPidís Laz” [i lo
compoſto un’ altra ricetta con le dodici dramme ;z‘ , &Pr-:parati drm/r’. Il. Margaritarum a [ba
deilapis. cche la ſcriſſe al capitolo della Pietra rum durch!. ſi può francamente dire, che in ta i
Stellaria , chiamandola Can/:137M a'e Lapide Lazy]. çcſt; vi ſia errore . perche ſe Meſi” aveſſe volut o
E che Perciò quella preſente 1.icetta , che chiama intendere dì queſti ‘due ingredienti due dramma
Alkermer `e ſtaca da eſſo ſcritta nell’ Antidotario per ciaſchedUno 1 ſi ſarebbe eſplicato con la parola
con le ſole due dramme di lapis, ſervemlo (ſecondo - una dracb, duar z come fa in tutte l’altre compoſi -
che eſſi diconozper diverſa intenzione dalla prima, zioni,e non aVerebbe ſcritto il peſo ſeparato:riv01~
ſicche elſendo differenti nelle virtu 1 perciò Meſſi@ gendoſi Poi tutto l’Antidotario di .Me-ſue , non ſ1
le ſcriſſe con dÌVerſì nomi. trovarà ſe non nell’Oglio d’Euſorbio , che laſcian
Che quellitali ſiano in grandiſſimo errore è/ do la parola Ana, dice in queſt‘altra maniera . Oleì
chiaramente maniſeſto 5 per primo Giacomo Sil de, Chezri ;mc-**ar gain-que 1 Fini adorrferi tantu”
*uio aſſeriſce , che dette due ricette ſono una mede. dem .
ſima coſa: ,Harlem imc campo/;tia in capite de [af-z‘. E finalmente la total chiarezza di queſta verità
de Cyan” a Mafia- rleſcríbitumffianderióm non pa ſi, raccoglie dalle parole dell’iſteſſo Meſi” , che dice
rmìì depravrm'r errore Lz'árariormnzonde chi. cora (da lapide Ste/[abb la Pietra Lazula lavata 1 e
regge pur erra, dovendo egli dire: errore Typogra. preparata meſchiarſì utilmente da i Sapienti nelle
Pbaì‘nm; mercecc’ne iLibrari vendonore non ſlam compoſizioni cordiali, eper ogni libra di eſſemtto
pano iLibri . Beſto medeſzmo parere vien con.. dramme di eſſa lapis: le_ parole di Meſm' ſono que
{er-mara da Giacomo Man/ina: Domina: Meſue in {ie : Ouidam. autem ax Sapiemibur paſaerzmt ip
capitolo de lapide Ste/lara habet cmgfeÒZ/'anem La ſum DI ejur ablzrtiom’m in confl-Eîionióm letizia”
pidir Lazuli , ó.“ idem e/Z q In fine oltre a Crzſiofara á- PÎ-opriè. (Imc/amar 030 ex eo rm! libram ”nam ex
de Hans-ſli: , che vuole z che ſi debbano pigliare corffec’íione, ó* dabant cumfiuco &uglqſſffi &Pm-nta,
dOdÌCÌ drumme di Lapis , ſono di queſto parere il dr* Vr‘na antiqua-ſubtilí 6 loc. cit.) . Di quà dunque
Collegio de i Muſici Bologneſi, Franceſca Ahflſian ſìtrae certo argomento, che mentre l’Elettuario
dro , Catalano , Prepoſita , i Frati (ſdraceli , AK* d’AlKermes peſa più d'una libra , emeza , ſecondo
tom'o Caſh/10 z Gaiberta | Planar-ia , Ferne/ío , C0[ l’iſ’ceſſo Maſate le dodici dramme di lapis non ſono
Iegia di Norimberga 1 Sil-vati” , Pietra Crt/Zell” n ſuperflueflmperciocche non ſi dubita, che l’Alker.
Cqflea , Corte/Z- , Gaſpar Schvenkfelt , `.Dr-tia Forti-’z mes non ſia uno de’più principali cordiali , che ſi
Melicc'bio e Santini , e Franciom . trovino, 1 e ſe i SQPÌGQEÌ come dice Aleſue) ne me
Aggiungono di più , che non può conti-adito al. ſchiano per ogni libra otto. dramme di lapis , per
noſtro propoſito il ritrovarſi un’altra ricetta di che noi non abbiamo a ſoguitare il medeſimo uſo
quella confezione con dodici dramme di lapis , req de iSapienti? ſe Pure tali contradicçntj non pre
giſtrata da Meſi” al capo della Pietra Lazula 1 e che tendeſſero eſſere del numero di quelli , giache l’i
fia diverſa così nella doſe , come nella facoltà, pel' noranza non và diſgiunta dalla preſunzione. Non.
che Mrjùe h?! per coſiume d’inſerire ne’trattati de i li hà poi da temere z Che la Confezione con le do—
Semplici le ricette, con le quali dei medeſimi Sem diCi dramme del ÌRPÎS rieſca ſolutiVa, per la quan
plici ſuol ſare qualche compoſto , come ſe ne poſ. tità 'd’eſſe lapis r dichiarato da Maſue per ſolutivoa
ſono vedere gl’eſempli particolari al capo dell’A— e vomitivo ( [ib-jim‘D. made lapde Ste/l.) perche a
loè , dove pone la ricetta delle _Ijillole Alefangine , far queſta operazione di [alzare-,e vomitare. l'iſteſſo
. - _. Meſh‘? .
PART‘E SECONDA. 8;‘
Meſi” ne fà pigliare ſino a due dramme , e meza , Leonflrdo Fiora—um”: . eſpertifi'ímo Empirico;
ſenza ninna ſorte di preparazione . Veggalì ora la dava per ſar vomitare , liberando perciò molti
che operazione ſolutiva , e vomitiva poſſono ſare dalle Qggrtane . Nelle ſebri maligne la calcinava,
cinque ſoli grani di lapis ben lavati I e preparati, e dopo l’eſtingueva in Acqua vita finifiìma , nella
ch’enttano per ogni dramma di queſt'Elettuar-io, quale dice ſolverſi mirabilmente , e dava cſſa ſolu
dandoſene per la più gran dora d‘eſſo (ſecondo Me zione: liberava anche da molti morbi . riducendo
ſue) da una a ſin‘oa due dramme , e meza , nelle ancora in buoniffimo ſtato , quali miracoloſamen
quali non entrano più di dodeci grani di lapis ,
che non poſſono ſe non giovare, e loſi dichiara aper—
te , l’ulcere , benche maligne, cavava anche da of.
ſa Pietra l’aglio. col quale conciliavzi mirabilmen-'
tamente Augerío Ferrario ( media. caſiigatxapg. te il ſonno. inducendo ripoſo : E facendone ungere _._fiau
4._—

de Alk: ) Liguri ‘verb [le lapide Cyaneo afferunt a *ue il Capo, e il Ventricolo coglieva l'infiammazione,
rum non eflznàm multi: lotioníbur,malígnam qua e il dolore delle Podagre . Si hà poi per coſa ſavo
litotem depoſiti: , aux ità remíſit, ”t beneficiarum loſa quel , che ſcrivono Milia , ed altri , che por
aliorum tempra-*um , tlc mixtiane ”on/'alam in tandoſi addoſſo detta pietra Lazula faccia divenir
noxíur , oerum etiamflrluórrrimm eva/eri! , Non l’Uomo ricco , piacevole , e ben fortunato. ›
pub per tanto rimanere alcun dubbio z che quello
Elettuario preparato con le dodici dramme di lapis AGGIUNTA.
rieſca ſolutivo , e di quell'altro male qualità , che
li contrari aſſeriſcono , non oſtante anche l’aſſer I A Pietra Lazula , detta anche da molti Lapír
zione di Ronde/ezio , che per autorità di Falcone _4 Cyan”; , in riguardo del ſuo colore ſimìle al
MedÌCO ſuo Maeſtro dice , che la preſente confe fiore dell'erba Ciano a viene da Plinio ripoſta trà lQ
zione con le dodici dramme di lapis reſta ſolutiva ſpezie dijaſpide, detta volgarmente Didſpro,men
al pari della Con ſezione Hama-olo; poiche tale opi tre dice 5 reddetur , è* Perſi’ cyanor acconzmodrtro
nione ſi contrapone con le ſudette autorità , e con Paulo antejaſpídír nomine coloro coral” , Proba
la continua eſperienza in contrario , non avendo zur aurea Pillvere circrlmj‘berſu: . Fra l‘altre virtù ,
io giammai veduto , nè udito dire, che apporti [ì che ſe li attribuiſcono , vale contro l’Apopleſia ,
mili accidenti . Quartana , e contro gl'effetti di Milla z ridotta in
Finalmente anche per la regola del ben com: polvere ſottilillìma nel mortaro di pietra , e poi
porre , non devono entrare meno di dodici dram dolcificata con acqua vita data però al peſo di me
me di lapis in una ſola ricetta di quella Confezio za , ſino ad una dramma .
ne, mentre v’entra una libra, e meza di Zucchero, Avendo per tanto io praticata la ſeparazione
il qualeſſecondo la regola communiflìma)ríchiedo dell’Azurro Ultramarine col modo , che ſi deſcri
rebbe quattr’oncie , e meza di polveri, ed in que ve in quello Teatro , come anche con quello , che
lla ricetta , fatta con le dodici dramme , non rie. pone Boe-aio , non ne hl) cavato del perfetto , più,
{cono le polveri più di trenta una dramma con che due dramme ſcarſe per ciaſcheduna oncia di
uno ſcrupolo, quantità che nè anche vien giudi Pietra Lazula : onde ſono aſhetto di confermare la
cata ſufficiente a far perfetta maſſa : ſ1 conſideri doſe già diffinita dell’Oltramarino per la conſez.
dunque,come potriano eſſer ballauci le polveri con zione AlKermes: però non è dubbio , chedoveria
le ſole due dramma di lapis . augumentarſi, quando foſſe vero ciò , che l’iſteſſo
Per concluſione ſ1 dice , che il lapis ſi deVe pi Boe-aio ſcrive, cioè che ſi abbiano per ogni libra di
gliare al peſo di dodici dramme per quella conſe ottima Pietra Lazula r almeno diece oncie di per
zione , e l’iſteſſo peſo ne ſtabiliſce, oltre a gl’acce'n fetto Azurro Oltramarino . Io perciò non avendo
nati Autori , Strobelbergero (Ti-«Bar conflA/K. eſperimentata vera quella aſſerzione nell’atto pra
"AP-9- ) Wídflatuemium a'o quantitati- gna [api: tic0,credo, che aveſſe Bar-zio parlato di tutto quel _-.
ó.- :.— .

Lazy/i confiälionem ha”: ingredi debe: . Dice» lo, che da eſſa Pietra ſi cava z che può aſcendere a
dum ſane figanm’rmm lume lapide-m balzeremm‘ tal peſo g
rum fondare duodecim draohmarum comoda‘ recipi
PW z Ma eſſendo preparato al modo prepoſio del Delle Poma .
l’Oltramarino , ſono ſufficienti due dramme , che
tanto ſ1 cava d’Azuro da un’oncia, e mezn di buo A i Latini, è chiamato Pomum generalmen
ñ no lapis . te ogni frutto d‘AIbero , che ſ1 coſtuma di
Gio: &modoalDe Matmdmnpa'e Lazul.) ſcrl mangiare : Onde Crt/epino nota così, Pam/1m gone
ve › che portata la pietra Lazula a modo di amu rale omniumfrufluum, qui ex arboribm eſiti aptí
leto , conferiſce mirabilmente alla viſta , e Che provenízmt. Nucer *verme-a dum-tax”: l’oma 'vacan
rallegra non poco l‘animo . Ruga , e Milia aſſcri— tur. qua duro oPerimmtoſ/mt. Plinio ([.r 7.0.22.)
{cono , che li Germani fanno portare quella pie parimenteſotto il genere delle Poma vi compren
tra a i fanciulli appeſa al collo , per ſcacciare le de le Noci , e l’Autore dell’ Elegia (l. da Nuce)
paure notturne. Brafizvola dice averla eſperimen Anmm cultori Roma reſerrejuo:
tata preparata o e che al peſo d'una dramma be è chiamato l’omum il Melo , come inſegna Var—
VUta , purga. benignamente l’umore malinconico , rone (De re rtl/lime.; r.) quaſi Potommn a quod Bj!”
ed arrabilare . Similmente portata adoffo vale alle infltío Po'tufideſt aquatione I'm-liga: .
ſiucopl , e ad impedire , che le donne, non ſi ſcon- _ Ale/‘ue nella ricetta del preſente Elettuario non
cine; avNertendo però di deporla nel tempo vicino eſplica da quali Pomi ſ1 ha da cavare il ſugo, s’in
al parto z perche l’impedirebbe . . tendono però quì per Poma quelle-che, Volsíiſmen‘.
L e. ~ te
~`

84 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZEL‘LI;


te noi chiamiamo Mele 1 le ſpezie delle quali ſo— altro , che ſugo , ö infuſione , fiche alcuni franca
no quaſi infinite 5 ma dicendoſi chiaramente nella camente afferiſcono , che quì ſi debba pigliare l'
rice_tta,che il ſugo hà da eſſere di Poma dolci, paſ acqua di Roſe ſatta per inſuſione, e quella opinio.
ſaremo ſotto ſilenzio l’ altre ſpezie di contrario ne ſcrive di tenere Franceſco A/eſſandro ( Apollo
ſapore a quelle , e parlaremo ſemplicemente delle Kad-Primxflpwle Allo-r.) Nor aqua Roſarum loco,
molte ſorti delle 1~ oma dolci, moſtrando Poi da ſuccum accipiendum tre-dimm . Ma è da ſaperſi
quali d’ eſſe ſideve cavare il ſugo 1 Per quello Elet indubitatamenre in contrario, che Meſue conobbe
tuario. beniſſimo il modo del diſtìllare , e ſi vede aſſai
Dìvſroride fà menzione di una ſorte di Pomi, chiaro nel ſuo proprio Antidotario (CdP-(ſe Rofir.)
che dalloro ſapore dolciſſimo ſimile al Miele, le dove trattando delle Roſe, dice . Et aqua mmm,
chiama Melimele , e ſono quelle, che noi diciamo quafit per infuſionem eſt mundrfcativambſterfioo
Mele Appia: nome derivato da Appia i‘vomano, che É:. è' ea qua fit Per firblimationem eſt mfllm
ne porto le prime piante in Italia . Il medeſimo confbrtationi: , neque eſtſaiuti*ua . Siche eſſendo l’
DÌOſcoride ne pone un’ altra ſorte ſimilmente dol ElettuarioAlKer-mes uno de i più ſamoſi Llettuarj,
ce, ed odorata , che chiama Epiroticbe, e da’Lati che confortino il cuore, e generino allegrezza , co
ni ſon dette Mala Oróículnraze quì in Napoli vol me ſi può intendere quì per l’Acqua di Roſe l’ in
armente Mela Roſe. ſufione d’ Eſſe, che è ſolutiva? e dice bene , inten
Renodeo numera tra le ſpezie delle Mele dolci le dendo delle Roſe roſſe,che appreſſo 1’ Officine ſono
Calvillee, Curtipendole, Paradiſiane 1 FalIìpome , dette Perſicarie, che ſono quelle di più ſrondi , ch’
Rubelliane, e Renite , che ſono una coſa medeſima altrimente prenderebbe abbaglio ,ſe intendeſſe di
cor) le vere Appie, le quali lì debbono eliggere per quelle Roſe roſſe,dette Volgarmente damaſcmmhe
queſto Eiertuurio ſi chiamano Curtipendole , per ſono di poche frondi dotate , e poſitivamente ſa.
differenziarle dalle Apple ſpurie , che hanno rebbe contro l’Autorità di Meſa: ( (le flmplmapnla
molto lungo lo ſtipítea dove ſono attaccate , il che Roſi/lino. adr-arl: ) ove s’eſprime egli con tali pa
non ſuccede nelle vere Appie, che ſono dolciſſime, role: Meliar eſt ruba-a verte rubedínir Paucornm
e molto odorare,e perciò ſenza dubbio hanno parti folìorum 1 ó* plmmrum . QlLali in fatti ſono CC
più ſpiritoſe, e conſeguentemente ſono più cordia. faliclie,Cordiali,e Cardiache .
li . Dove però non ſi trovano di queſta qualità , ſi Diremo dunque doverſi neceſſariamente piglia
pigliaranno le più odorate a e dOlCi v Che ſi poſſono re l’Acqua di Roſe cavata per diſtillazione , Come
avere u ' ' più Conſortativa, e ſpiritoſa,e per conſeguenza più
Straèeláergero ſceglie ſimilmente l’ Appie con cordiale-Ke lo dice anche l’iſteſſo Meſueſcapde Rofis-l
un’altra quantità d’ eſi'e Mele dolci, ma da Ronde .Et aqua ex (pſi: Roſi: a Perfixlz/imatimrem ftt-‘71!
Ieziomon lì ammettono l'Apple per la durezze del _confort-rt Cor,Stomac/›um , ó* Epar , ó“ cam/”nat
la loro carne, com’ egli dice. 9J“ autem ſu”: du. Parte-f laxar membrorum . Come Amato Lujitam
riore car-”e , reiící [le-bem‘ a ut Curtifma’ula *uu/go (Cent. I I.) riferiſce averla ſperimentata contro la
diëì‘a . lo però non sb imaginarmi a che dubio può Bart-ma. Cùmfrígore Mnrtmmriur tor queri ra~
rimanere/appreſſo &onde/ezio , circa ladurelza da Peri: , cjatbumſti//atitieAqua: Raſarum ebibat:
eſſo preſuppoſia della carne delle Mele Appia‘, ſor qua multa, ó‘ [ii/ioſa emme!, ò“ſflnur evade: :it-ì
ſe non ſarà ſufficiente il Mortareà ſare , che diano enim multi: eee-1111](- .
il ſugo .9 Non eſſendovi dunque altra difficoltà po
tremoindubitata mente cavare il ſugo da eſſe mele Del Legno A102 .
Appie , che ſi deve depurare 5 benche Berta/{[0 ſì
coutenti d’ adoperarlo c05`r appunto, come eſce dal L Legno Aloè appreſſo vari Autori è chiamato
,Torchio . anche Xilaaloè , Agn//oco , Legno (li Paradiſo,
Tutte le mele dolci ſono temperate, muovono il Lípnum Crucir, Lígmlm Aquì/ae , e Cri/ambuco . ll
corpo, e cacciano li vermi da eſſo: giovano gran ch; induſſe Raimondo Miu/Ierero ſ Aloednrizzm
demente ai morſi degl’Animali velenoſi-e ſono di cap.de XilaaL) penſare , che ſi chiami Legno Aloè
grand’ utilità al petto ,mangiate cotte col Zuc 012 colarirforſan , quam cum Aloé habet ſimili”.
cnero . dinem .
Dell' Acqua di 'Roſe . ll Garzia {Ia/l'Orta riferiſce, che il Legno A102:
naſce nell’Indie Orientali, e che il ſuo albero è ſi
L’ Acqua di Roſe per queſto Elettuario ſi hà da mile a quello dell’ Olivo nel frutto , e nel fiore
cavare dalle Roſe roſſe, cioè da quelle di po~ Dioſcoride ſcrive , che naſce in Arabia 5 ma non è
che foglie, T piane,…z ſono buone l‘incarnate, del_ tenuto per Vero, lì come ſi ha anche per falſo , che
le quali pretenderebbe Strobellzergero di ſervirſi. ſì ſoſtituiſca in luoco dell’incenſo ne i ſuffumigí,
Meſue pero non fece menzione d’ altra ſorte 1 che poiche ſe ne trova par tutto , e a vil prezzo , là do
della rolf-he bianca,dumlo il principato alla Roſſa, ve per il contrario del Legno Aloè ſitrova poca
e perciò di quà ſi trae l’argomento 1 che per Acqua quütitàzueín qualſivoglia luogo,ed a prezzigran~
di Roſe,intende quella cavata dalla miglior ſpezie, di,perche ſecondo riferiſce Lodovico Roman0(N:1/e
che è la Roſſa . ſue Navigazíom'.) del perfetto Legno Aloe della
Viè controverſia, ſe quell’ acqua di ROſe deve prima ſpezie (che pur ſono trè) che li chiama colà
pigliarſi diſtillata, overo fatta per infuſione dicen_ Calampfltz Calambà , vi è tanta ſtima , che Drſtri—
doſi , che eſſendo Prata incognitaa Meſue l’ Arte [mitur inter Kage; ill/:rum Pro-m'nríarum 1 ”ec
Chimica , non ha potuto intendere qui per_ acqua fiſſi/r ad ”0: z che và a confrontare con la dotta
rela
PARTE' SECONDA. 3t
relazione del’ P. Gio: Filippa rle Marini: ( Mi' :mi lito , per la-forte riverberazione de’ Raggi Solari _n.—
del Gin/:pone , e Tunkíno. i che dice : Il cilldeÒ che percuotendo quell’ acque vengono a ſcaldarle
prezioſiffimo per l'a/lore , è ila/:imbuto {lella me— sì ferventemente 1 che ipezzi del .Legno Aloè di
deſima/Ionic; ma l'a/Priore nella qualitàſhnoſrut vengono quaſi cotti, e poi ſi marciſcono in tutto .
:i di 71m' boſchi , eparticolarmente di quelli, che Altri intendono per Legno Aloe Cru-doycioèmhe
flmma verſo [ri Cominciamo doveſipflſſa da eſſh al non ſia ſepellito in terra, ſcrivendo Serapioneache
Regno di Ciampi . WRC Calambà ha il primo ſubito tagliato dall’ Albero lo ſepelliſcono in ter
preggio, ed è in molta gran ſtima appreſſo i Giap ra, laſciandovelo ſtare, per ſpazio d‘un'anno con
poneſi, li quali affermano, che, ſe il Rè della Coc tinuo; fanno queſto dice Simeon Sen' autor Greco.
cincina_ i, che nella ſua Galleria ne tiene con gelo per fargli marcire la ſcorza e che gli ſtà attaccata
~ſia un pezzo di peſo di go. libre , voleſſe mandarlo ſopra , credendo i Paeſani , che così dÌVenga più
a vendere nel Giappone , trovarebbe chi a lui do odorifero . .
naſſe tanto Oro, quanto è il ſuo peſo . Di quà vie ll perfetto Legno Aloe doverà avere le ſeguenti
ne originato , ch’ eſſendo in sì gran preggio, molti condizioni. Il colore trà il nero , e ſubruſo ,cioè
lo ricci-chino , e tutto che naſca nei boſchi , non foſco: tale è quello, che qui Volgarmente chiama
vuole il Rè, che ſenza ſuo ordine, ſe ne tagli, e ta— no leonato oſcuro,nella rottura del legno doveranf
gliato di ſua licenza 1 che non ſi porti altrove, ſal— no apparire le fibre Con le vene trà il cenerizio,
vo che nl ſuo Palazzo . Le due altre ſpezie del Le e negro ripiene d' umor craſſo , il ſapore aromati
' gno Aloe , come riferiſce il ſopracitato Lodovico co con qualche amarezza , e nel maſticarlo non
Romano, lì hanno dall‘iſola Taprobana , per mezo reſiſta tra denti , ma fi disfaccia preſto , ecol ſuo _—._ñ-.-—_*-
di due Fiumi, cioè Lubli , e Bochar , e di qucſti ſi odore arrivi al cerebros mettendolo ſopra a icar-ñ
portano a noi , nè meno di quelle due ſpezie in boni acceſi Vi rimanga qualche tempo riſudando
ſ‘eriori ſe ne trova abbondanza , perche ſono po un certo umor ſpumoſo, e di buon odore : circa le
chi gl’ Alberi d’ eſſo , e di più naſcono in Sel fattezzeil migliore ſarà il nodoſo , circa il peſo il
ve impraticabili affatto per la gran quantità più gravante. L’Indiani però poco curano del pe
delle Tigri,che vi ſtanno anri-late,onde s’impauri ſo , quando per altro ritiene la ſindrome delle ac
ſcono quei, che ivi s’avviano per raccogliere que cennare condizioni , ſi come anche vogliono gli
ſto prezioſiſſimo Legno . Di queſto punto confide Autori dell’lſtoria Univerſale delle Piante,parlan
:abile ſanno anche menzione i Medici Auguſtani do della qualità di calare al fondo dell’acquazNàm
(Nella Farmaropmlin queſta ſormazLignum Alaer fileélzſrímum Lignum Aloe: innata; , quanrloque,
in lmlidPromantorij: naſcìtur in quibus’ Bellu-ea nec ſubjirlit .
ac Tigre,- -vic'îitanr,unde ”ö m'fi ſumma *vita peri il Legno Aloè ha virtù di ricreare l’animo,e di
culo [mic aſpormturöi dice di’îque tenere per Vera ſoccorrere a tutti gl’ effetti del cuore , alle ſin
:favola , che del Legno Aloè ſe ne abbia ſcarſezza, copi 7 paſſioni cordiali , e ad altri mali cagionati
perche naſce ſolamente nel laradiſo ‘Terreſtre, ſi da cauſa fredda; conforta lo ſtomaco,ajuta la con
cucito molto vicino al Sole , e che ſi abbruggiaria cozione, e vale alle debilità del cerebro,del cuore,
chiunque voleſſe andarvi a raccoglierlmſiccne tan e di tutto il corpmgiova a i meſtrul ritenuti .
to ſe ne hà , quanto ſe ne peſca ne’lìumi , che paſ
ſano per di l;`i ,cadendo in eſſi il Legno pOrtatovi .Della Cannella” Cínnamamo .
dalla forza de’ven ti tempeſtoli,che ſpezzano gl‘al
bei-i , e perciò dice Raimondo Mmderero (Aloerla S lno a queſto ſecolo è Píata univerſale opinio
rio cap-9M} chiama Legno del Paradifii. Della ſu ne , che il Cinnamomo foſſe un’ Aromato di
detta favoloſa inVenzione dice Renrrrleo (Fm-mac. qualità, in eccelſo grado, ſuperiore alla Cannella,
ronde! Legna Aloè) . Him‘ antiqmorir atatìrflm ma non perciò ſi può dar nota a gl‘Autori antichi
felici/rima gem‘ iueptè credidít, .illud info/0 Ter d’inavvertenza , o di ſoverchia Credulità , peril
reſtri Paradiſi) ;mſèi . E veramente com’è poſſibi lungo giro del viaggio maritimo, che per innanzi
le , che nel Paradiſo Terreſtre vi paſſino i venti non ſi faceva in minor ſpazio dì cinque anni non
tempeſtoſi 2 ſe non è altro che luogo di delizie , ſi gli era permeſſo di rintracciare la vera origine de
tuato nella parte più amena della terra , ſotto pu_ i nomi artificioſi impoſti alla Cannella , dall’ ine
ro,e temperatoCielozcome ancora,ſe ſi brugía-rebbe ſplicabile ingordigia , ed avidità de i Mercanti di
Chiunque v’andaiſe per raccoglierlo , eſſo albero quei remoti Paeſi , com’è riuſcito di rinvenire :ti
poſſa vegetare,e non brugiarſi da sì potente calore. Curioſi Moderni in virtù della brevità , con che
Simeon Sert' pone diece ſpezie di Legno Aloe; ſingolarmEnte i Portoglielì ſi sbricano da quel
ma Sempione, e Cojlmztino confrontano con Lada viaggîomndeè venuta a comune notizia l’Etimo
-uico Romana, che ſcrive trovatl'ene trè ſorti,e l’al lOgia di tali nomi, intendendoſi per Dart/.vini Le
gno Chineſe , e per Cimmmomſſo , Legno odorato
tre ſpezie non ſono vero Legno Aloè , com’ anche
vuole il Garzia . Hal cagionato dubio qui la con della China: oltre a quelli nomi gl‘Arabi per ag
dizione poſta da Moſtre nel Legno Aloè , che lo grandire con la varietà delvocabolo la mercan
vuole crudo, non perciò ſe ne trova cotto bollito, zia, lo chiamarono Darſem’ , e li Perſiani Dougl
rimaſo ne'bagní,che ſi coſtumavano da Perſonag— m‘, che in ſoſtanza inſeriſcono una medeſima coſa.
gi grandi, come credettero alcuni 5 ma per dichia Si deve dunque tenere per maſſima indUbitÎ-ÌſíhChe
rare con la parola crudo , che il Legno Aloè non gl’Antichi non ebbero la vera cognizione della
hà da eſſere di quello corroſo a e guaſto dall’ acque Cannellafche perciò diſſe Plinio t Cimmmumum, ~
de’finmi . çhe lo_ rendono appunto come ſuſſe bolz ò* Caſriamfaóulaſa ”armoír ant/zan”: 7 e m0:
` ' der
86 ,TEATRO FARMACIE. UT. DEL DONZELLXÌ
dernamcnte Renodea (Fbarmacaſſfea cap. Je Ciam—
mo , com'anche l’eſorbitanza della valuta d'eſſe,`
momo) Q5171 ſit Cinzamomum -uíx ſcitnr ex Au vengono compenſate con l’abbondanza, che n`ab~
tíqm'r , qui de eo multa ſomniflrum ; nè ciò de biamo a baſſo prezzo , com’ appunto è avvenuto
ve apportar maraviglia , mentre l’iſteſſo Dioſcu del Balſamo occidentale , che per teſtimonio del
n‘a’e , per altrofiimatiſlìmo , ſi èmoſtrato fuor di Garziflda prima volta fù venduto in Roma a cen
modo confuſonelli Medicamenti ſtranieri', e ſpe to ducati l‘oncia r ed ora per la gran copia , che ſe
cialmente nelle deſcrizzioni dell’Amomo , e Cin— ne trova ſi ſmaltiſce a prezzi viliſììmi , tutto che
namomo. per eſſerne fiato ail’altrui relazioni, co. non ſia inferiore di virtù .
me nella ſteſſa materia fece ſimilmente Erozlota Ora l’eſperienza de' Moderni hà chiuſo la lira-J
che laſciò ſcritto trovarſi il Cinnamomme la Caſ da alle invenzioni ſavoloſe , avendo inſieme poſſo
ſia nelnido della Fenice , ma più frequentemente ſilenzio alle diſpute ſopra il Cinnamomo , eſſen-~
nei nidi d’alcuni llccelli rapaci, li quali in un doſi venuto in chiariſſima conoſcenza, non eſſere
Paeſe montuoſo , dOVe dicono eſſer fiato nutrito altro finalmente chela Cannella di Zeilàm dotata
Bacco, con artificio ſimile a quello delle Rondini perfettamente di tutte le qualità attribuite dagl’
componevanoai loro nidi in rupi inacceffibiliflm Antichi al Cinnamomo , e conſeguentemente ſu.
loto, e, Cinnamomo, e che tali uccelli ſono quelli, periore oli gran lunga in tutte le condizioni ad
che da Ariſlatile ſono detti Cinnamomi, e da Pli ogn’altra ſpezie d’eſſa , aſcrivendoſi tale ſuperio—
nio(Hifl~ N01*)Cínamo/gi- Soggiunge poi l’iſteſſo rità alla felicità di quel Clima, giàche ſi vede, che
Erodoto z che gl’ArabiPaeſani , per raccogliere il la Cannella dijava, e di Malabàr , benche ſimile
detto Cinnamomo uſavano alcune ſaette piomba di colore a quella di Zeilàm , le reſi—a diffimìle aſ
te’ con le quali lo fanno cadere da quei nidi; o ve fatto per l’inſerlorità degl’altri attributi. Queſta
ro ſi vagliono di queſt’altro artificio d’accomodare differenza del Clima non è nuova conſiderazione,
in terra a drittura de i medeſimi nidi, alcuni pezzi eſſendoſi anticamente oſſervata in molti frutti ,e
di carne di quadrupedi grandi, sì che quegli llcel ſpezialmente nel Perſeo ~› e non Perſico, di che di
lizavvezzi alla rapina , la portano avidamente remo più avanti .
dentro a loro nidi , i quali eſſendo incapaci di ſo Ma l’Etimologia propria di queſto nome Cnn
fienerc quel peſo, vengono a cadere in terra , onde. mlla deriva dalla forma d’eſſa, poiche doppo eſſe
con facilita le ne raccoglie il Cinnamomo . re diſtaccata dall’Albero, edeſpoſia al Sole per ſec*
A queſta favoloſa invenzione ſoggiunge Plinio carla, da ſe ſ1 ravvolge in forma di Canna picciola,
(Nb-e luogo citato)che quei Mercanti Hz': comme”. benche altri penſino che ſia detto così , n gumlam
;ir auge”: rerum prati”; e vi aggiunge, che l’an` canaliumſigura .
tiçhi per termine di miſterio davano ad intendere Circa poi le fattezze dell’AIbero della Cannella
non poterſi raccogliere dalli propri ſnoí alberi il ſi dice eſſere tanto ſimile al Lauro , che Girolamo
Cinnamomoſſe non doppo averne ottenuta eſpreſ Cardano li credette una medeſima c“oſa a e che per
ſa licenza dal loro Dio chiamato Afflhóinml quale. la diverſità ſolamente del Clima foſſero differenti
per tal’EffiItto , dicevano d’offerire con ſiraordina` di qualità ;onde ſi potria dire,che l’italia anch’eſ
rie cerimonie , ed orazioni . un ſacrificio partico ſa produceſſe la Cannella; ma queſto dubbioè ſtato
Îare di quaranta-quattro Roví, di un numero grä riſoluto da i curioſi Moderni , che hanno oſſervato
de di Montoni, e di Capre,oſſervando,dopò il con— la pianta del Lauro nel medeſimo ſito , dove naſce
ſeguito beneplacito , di non raccogliere il Cinna quello della Cannellmſicche nö viene ad aver luo
memo prima del naſcere, o doppo l’occaſo del So` go l’opinione del Ceſa/pino a che ſtimò la Cannella
le, non ſenza la continua affiſtenza di uno de i loro eſſere una ſpezie di Lauro z ma gli Autori più 3P
Sacerdoti a che con un'aſta ſacrata divideva il rac provati aſſeriſcono , l'Albero della Cannella eſſere
colto Cinnamomo in due parti, titenendoſene una della forma dell’Arancio con molti rami diritti’
peril loro Dio , ed aſſegnando l’altra al Mercante ma non uguali di grandezza , la ſua ſoglia è ſimilç
affittatore della Selva . Teofraſtn ſimilmente parla a quella del Lauro 1 ma però più larga , e meno
della medeſima cerimonioſa diviſione a ma vi ag aſciutta . e di colore più chiara . Hà il fiore blanco
glunge,che toccando al Sole la terza parte del Cin— e poco odorifero . Li frutti paiono picciole olive di
,namomo raccolto , ſeparata , che era con tale inñ colore verde , e con l’oſſo dentro , nel maturarſí
tenzione. Vi ſi accendeva ſpontaneamente il fuoco ſano roſſeggianti z ma eſſendo maturati ſ1 veggono
rimanendo tutta abbruggiata-Venne perciò in t‘á negri, e traſparenti. ll loro ſugo è verde, ed un
ta (lima il Cinnamomo,in riguardo maſſimamen cuoſo 1 e dell’odore delle Bacche del Lauro 9 con.
tc della ſcarſezza d’eſſe 1 che non ſolamente ſti ſapore acuto, non ſenza qualche amarezza . Hanno
vendutoa ragione di mille danari la libratma cre queſti frutti nel piede 1 dove ſta-nno attaccati ul!
ſcendo le favolemrebbe anche la metà più di prez. picciolo cappucCi0›Come quello delle Ghianderbffl‘
:0.Onde non hà da reca: maravigliaflrovarſi ſCrit che non punto creſpoi nè aſpro . L’Albero hà due
to nell’lſtorie 1 che nel tempo degl’lmperadori an ſcorze a la ſeconda delle quali è la Cannella › che
tichi de’ Romani ſi riportava per teſoro un pezzo tagliata . e poſſa in terra al Sole ſi :avvolge da ſ8
dibinnamomom che quello,che ſi trovò al tempo ſleſſa 1 come ſi è accennato avznti , divenendo più*
di Papa Paolo I. foſſe conſervato ſino al tempo dell’ e meno colorita,conforme riceve più, e meno calore
Imperadore Arcadimſicche Galma diſſe con molta., da’raggi Solari,giacche ſi difiacca in color di cenere
ragione . Optima”: 'uan‘- conſt-qui nemo pateſt, mfi dall’Alberorche ogni trè anni produce nuova ſcorza
repoſitum ab Imferatoribus iatfleatm‘ . Ma Pre. _ Terminava quì il Diſcorſo intorno al Cinnamo
felicemente quell’antica ſcarſezaa del _Ginnamo .a m0 7: giudicandg dîeſſççmi ſoverchiamentc dilatatq
.ſopra
PARTE SECONDA- 87
ſopra una materia affatto chiara , onde quello , aſſai &Wola 7 nè ricerca vtanta anſia, e ſo’ttigliezza;
che vi ſi legge di più , ſi deve aſcrivere alla forza , perche abbiano da eſſere tutte conſimili , mentre
che ne e ſiate fatta alla mia volontà, poiche avendo vediamo quaſi in tutti gl’Alberi diverſicà di frondí
io profeſſato ſempre una ſingolariſlìma corriſpon variando in grandezza, in colore , e tal volta nelli
denza colli Magnifici Baldaſſarre,e Michele Campi lineamenti, e pure ſono tutte prodotte da una me
Spezialiin Lucca; come ne fanno publica teſtimo— deſima pianta. Da tutto quello ſi può argomentare,
niaoza , le mie ancorche deboli , e poche compoſi che non faccia differenza il trovarſi pezzi pitcioli ,
zioni ;ed eſſendoſene morto il Baldaſſarre dopo al, e ſottili di Cannella ,7 o di Cinnamomo, perche ad
cuni meſi il Michele ſuo fratello me ne rraſmiſe ogni modo ſi riconolc-:ranno ſempre per una me
l’aviſo della comun perdita aſſieme con un volume deſima colà , nè ſaranno vari j fuori del nome , co
da eſiì coucordemente compoſto con titolo di Sfi me anche a differenza del ſapore non può inſerire
cilrgio
v.ti Baronico
due nomi , ÌDtl‘OdUCCfldOVÌ
ſoppoſtí li quali 1a varietà della ſpezie; poiche negli (leſſi frutti do
per Interlocuto
di Berizio , e Manzi”,
meſlici , benche cOlti da un medeſimo Albero , oſ
nel Trattato del Cíunamomo , che ſecondo il titolo ſerviamo alcune differenze di ſapore : ſicche il me
del libro pare il principal oggetto dell’operaflnnaló deſimo può avvenir nella Cannellmbëche fia della
zando al poſſibile li meriti delli medeſimi Campi, propria diZeilam.perche quando ſe ne poteſſe ave
o de’ſuoi amici, bíaſimando apertamentezacuni re fedelmente un ſardo intiero, ad ogni modo, non
già uſciti di vita,ſí riſcaldono non ordinariamente ſi trovarebbero tutte le corteccie di ſapore uguale,
per dimoſtrare , che Garzía (le/l Orta abbia errato ſicche non accade travagliarſi ſoverchiamente cir
in aſſerire non eſſere altro il Cinnamomo , che la ca l’uniformicà del ſapore , perche nel ſciegliere la.
Cennella di Zeilam a dando perciò un diſprezzante Cannella ſi è fatta prova,cne cento pezzi di cortec
Epiteto di ſemplicità non meno a così celebre , ed cie hanno avuto , come le forme, così anche ſapori
approvato Autore a che a i ſuoi ſeguaci . E però diverſi,ſicche quando ſopra ciò ſi aveſſe a dar rego
gran fatto , che eſſi Signori penſino digittar a la,converrebbe dire, che tante fuſſero le ſpezie del—
terra , non dico le favole a che ſi diſſero antica la Cannella , quante le diverſità delle ſorme , e dei
mente , le quali da me ancora furono antecedente ſapori delle ſue corteccia . Mi pare poi gran coſa ,
mente epilogate , e rifiutate , come per appunto come il Manzia in queſto diſcorſo entri in tanta
han fatto anch’eſſi modernamente a ma le autorità ſmania , per atteſtare , circa l’ineffibile Scienza.
degl'llomini illuîìri , e teſhmouj CMI-ati. lo come di DIO Ottimo Maſſimo , un’aliìoma ricevuto fin
ſono riverente verſo tutti, ed il minimo delli Scrit dagl’ſnfedeli . A giudizio , non dico mio a ma di.
tori contentandomi ſolamente: di ſeguire le lieu di molti, che ſanno molto più di me , ſi ?cimeli che
riſſime orme del ſovrano giudizio del Barone Schi in cambio di ſtudiare sù quelle eſaggerazioni a non.
fani , non entrato a format difeſa per altri , e punto neceſſarimgiacche ci troviamo in Griſtiani
molto meno per me , che non pretendo di ſar nu tà doveva egli più collo applicare la conſiderazione
maro; ma confermando primicrainente lo ſcritto ad allontanarſi dallo ſtile comune degl'Ebrei 9 che
per l’innanzi col fondamento della ſentenza di R; interpretano le ſcritture ſecondo la lettera , e pro
”odea circa le relazioni degl’antichí per molli-are , curano d’intendere i ſenzi miſtici de‘ Sacri Teſti -o‘
che molte concluſioni di quel libro ſ1 poſſono ri Con mezo delle interpretazroni più ricevute, e lin
fiutare col ſolo giudizio naturale, dico, che quanto golarmente quelza particolarità da Lui accennata
alli virgulti , overo piccioli Alberi del Cinnamo nell'Ejoa’o al Capo xxx. Same tibi aroma!” Pri
mo con le radici, mandati , come dicono 1 nelle ma Min-b.: , 67*‘ ele-é?” guingmtor jiclor Cimmma
caſſe nel tempo di Galeno : non ſaria gran coſa il mi medium, ide/Z (lucente: quinquflginm : Caſi-o
crederlo , poiche l’eſperienza familiare ci molli-a , , autem quingeutar ſiclor . Volendo da quello in—
che molti Alberi, benche grandi producono ai ſerire , che la Cannella , e la Caſſia ſiano due ſpe—
piedi loro virgulti , che ſi poſſono diſtaccare da eſſt zie di Aromati diſtinti,e che dovendoſi permettere
con le radici: tanto più che per il degno teſtimonio conforme al comandameuro di DIO,eliggere ſi più
del R, l’a/Ire Alanfò de Dong/ſer, facendoſi travi de perfetti , viene ad eſſere err "nea l’opinione del
gli Alberi della Cannella , è facil coſa il credere , Garzía, che vuole, chela Caſſia ſia la più inferiore
che avvenga d’eſli o quel che di continuo ſl oſſerva Cannella; e veramente ſecondo la volgata edizione
in Europa negl’alberi delle Caſtagne, che lì ta del Sacro Teſto , pare , che ſi debba intendere in
gliono per ſimil’uſo , vedendoſi ne i loro piedi ger tal modo a tuttavia, quei che ſono avezzi a maneg
mogliare li virgulti, che Creſcono poi in nuovi al giare , con i debiti requiſiti le Sacre Carte hanno
beri , ſicche il medeſimo può avvenire negl’Alberi Conſiderato , che nel Teſto Ebreo ſi legge H'î‘ſîì
della Cannella-nè però i virgulti ſaranno differenti oekkída’ab : vocabolo, che appreſſo gl‘Ebreí ſigni
di ſpeziezbenche gli ſi voglia appropriate ſeparata fica non meno la Caſſia, che il Coſto 5 onde per tal
ñmente il ſemplice nome di Cinnamomo. Vediamo equivoco ſi incomincia ad intorbrdare la grä chia
di iù giornalmente,molti-e diverſi Alberi piccio rezza della concluſione del Manzia , contro il det—
liſhmhche prodUCOno ſrondi,tiori,e frutti non me to Marzimtanto più. che in altri luoghi della mc
no che li più grandi delle medeſime ſpezie,ſiccome deſima vulgata edizione , vi ſono altre ſimili di
per eſemplo appare ne’Melangoli,Cedri,Perſichi,e verſità d’interpretazioni,come nel Cantico de’Can—
Mele,e altri vegetabili frutriferi; onde francamëce tici al primo , e ſecondo verſetto del Capo Secon
può avvenire il medeſimo negl’Alberi della Can do , ovelì legge : Ego fior campi /z'líflm can-ua]
nella,ſenz‘alterare la ſpezie.“ cöcraſto ancora ſopra Iz‘mn . Sica; lil/'um inter-”inm- z ſecondo la ver
la diverſità delle foglie della Caguçlla , è materia ſione djária Magma” , e Santo Pagm’m dal Tcfio
\ ’ ` Ebreo,
88 TEATRO FARMACEUT. DEL‘ D‘ONZ‘EL’LlI
Ebreo , che qui non mancherö di trapportarlo z quale ſeCondo il Cluflo (ExotíC-4- CAP-3- ) I.” ma:
: D‘PDHH ”miti :Me-'n netti-:r1 *ma ;renda obſernatur quidam lentorwelatgnmmofizfl,
e leggerſi originalmente :nr-nn.” f*: ”It-‘11:': ?the Lelſummir tantum digiti: Adinolfi iulm”: ,
.Am ”lì-"Ma"-EZHÌ' l’aſcfiflronſciojëiaflnflh ,Jah/Il!” cà* quodammua’o glutiai: ínſtar (li/ſend} [vate/Z .D3
marKim - Cefciojèàaflna/a Le” babbobbim , dove tan che io mi ſono ſaziato di ſare eſperienza , trovar).
Lbabbatzeletlr 1 quanto fiiaſcz'flmmb , ſono pro. domene in caſa da molte libre di quello Aromato;
Pſüfflffllte la ROÎR o mà verrà ad oſcurare più ade onde non sò con che fondamento il Berizia ſiſia.
quatamente la chiarezza preſuppoſta dal Manzi:: , impegnato a difendere una opinione contraria all'
mentre nel medeſimo luogo dell’EſozIo , da lui ci atto pratico , e non appoggiata a niuno Autore:
tato, CIP. xxx.n.n. alla traslazione delle Biblie iacche non ſi trova Scrittore antico, nè moderno,
leímlſ rum -uerfienum FratrírFortimati anenfir che n’abbia trattato: e quel che è peggio , vi ag
Ordini: Ere-mit. S. Aug/Iſtím' , impeffnrum Vene— giunge di più , che tal ſorte di Cannella ſia
tîir ”Pmi Antonium Pim-11m” : ſi legge in luogo quella ſpecie , che ſi chiama Staveazani , e quì in,
della Caffia l’lride . Et lora-t”: eſt Domini” {ul Napoli corrottamente Cannella Matta , la' quale
Moyfm diam-Et t” ſumcſun-vitaxir floríì Mirr/m ſecondo Gia: Ugona è veramente la Cannella di
deli?” quim‘mtar ſiclor , ó“ Cinnamomi bene‘ olm Malabar . Cinnamomum ( dic’égli nelle ſue Na_
tir dimidíum ijlz'm‘ , (lucente: quinquagínta ì É" vigazionilMalaèaricztm Cannella da Marmſeù. jbl.
Ca [ami bem? als-”tir :luce-”tor quínqflagíntmlît Iri -veſtra Cz'nnamammn oocítatur. Che poi il Cinna.
momo Cretluto nel Dialogo ſia effettivamente la
ſi di .v quim'mtorBunfrerij
I [oyfirjncobí fido! Ò‘c'- Di piùjeexu Antuerpíx
Societari: I’entatem’o
Caſſia con l’iſteſſo Calmo colà citato , ſe ne viene
o x Officina l’lflntiniafla n.47. Exodo cap. xxx. Se in cognizione , mentr’egliſcrive , che oltre l’in.
} ,magíntfl ; 017“]oſcfbur ea! ſay-mt”; Pro Caſi” Irz'm ſignc viſcoſità , che deve avere la Caſſia , debba
. ſukopunit ; barba quidem odorfltiflìma cujur , ò* eſſer grave , e concava, trattando del Cinnamomo
.Plinim meminit &c.Si i” Latina edizione SEPtllfl gl’attribuiſce la leggierezza ;e ſe in ciò vogliamo
gin-ra Biblíorxm flegiarum Caſi” reratur z quod pur credere a Dioſcuride , non oſtante , che ſia au
:mirum 9 non enim Iris Caſi” e/Z , wlfrut‘lìcirſpe_ tore antico1dic’egli pur anche della Caſſra Complu
ci” , arl barba adorata , ,fac-fiori; ò“c. Ho procu.raſzmt genera ,juxía odorffilram-Arabiam 313m;
:fato anche la ſeguente eſpoſizione da un Rabbino tm* , crnflì corticír forme-”to , dal che ſi può anche
di RommErflvcundum nlíamſarmam ma: Caſìa , inſerire , che eſſendo diverſe le ſpezie della Caſſia
.‘Undc Hclmei exponunt'flyìyfi cbetaibbbab , ide/Z ` hanno tutte nondimeno la corteccia groſſa; viene
caſini” ſic”: ó" ajur meminemnt i” confefì‘iom a farſi più chiaro , non eſſere il preteſo Cinnamo
ſſhjmiaman’r . Sic diritta‘, Arnéícè . Canna Aro mo de’Signori Dialoghizanti , con i quali giacche
matic‘a gm”: efl, al; inclinatíone, ”t qm'dam cen hà tanto mal credito il Garzía , ed anche gl’altri
fmt . &abbina; Saudi”; ſCriPſit gflè Coſtum . Aliir Autori moderni, banche oculari , per non aver
incommodius Zinzíbcr . Et Graciſimilíter Kat-'las, ſcritto in conformità de’ loro ſofismi, mi ſia lecito
Iſa/ia, CafiaJe-ch. xxvr r .mmm 9. PWD: Cafiam, almeno di ricorrere a Gia: Ugo”: , che avendo ca—
‘ó‘ calmmmz . EMA-xxx. :1‘031 . Et Caſſie ( cala minato l'indíe a nella deſcizzione di tutte le Dro—
mi guingem’ol fit/er . Ila‘ ngr'mm babe: HY‘HDÌ ghe di quei Paeſi, aſſeriſce, che in Zeilam : Cínnd*
It Crtſiet - Ma non èmcrawglia ſe Berizio , non. mami optimi Pron-05‘”; onmiumfìicil/imur (/1, ”bi
ſia fiatomolto avvertito in quella materia del [mmm arb 0mm inte-gm ſylvia 'vidmmr , e di Più
le Sacre Lettere 9 non così facili com’eſſo crede , Gio: Ann-;anno (Pratica Cbim. ) ponendo la diffe
a maneggiare o ſe hà moſlrato una traſcuraggine renza , che è tra il Ciunamomo , e la Caſſia dice:
ineſplicabile , mentre volendo ſervirſi del teſto Different” inter Cimmmamum , à" Cflflíam eſt
"di Galeno al capo 1 z. (lella Terínca a I’íjòm inten— Caffìa ”ul/a emittr't fibra; infrflfl‘ione , Cimmmo
de per Ram” denſi” 1 la ſoſtanza della corteccia de mum autem malta: . Il che ſolamente può ballare
irami , e non la nurneroſità d’efiì . Chi voleſſe ol Manzia,per uſcir veracemente da quelle tenebre
:però andare oſſervando tutte le particolaritàze ſot nelle quali non conoſce , che la capriccioſa dottri—
tigliezze del Berizío a che ſi poſſono conſutare , na del Beríaio i’hà più toſlo' maggiormente im
maſſime eſſendo ſtirHCChiatamente tirato all’auto merſo, in vece di averlo liberato , com’egli con
‘-xità dc’ Scrittori antichi , di queſla materia poco una inſopportabil jattanza , applaudendoli da ſe
informati, non finirebbe mai queſto diſcorſo , il fieſſo ciecamente pretende .
quale ridurremo alla ſoſtanza , laſciando le Cimo A queſto diſcorſo viene in groppa l’au torità de
Itanze , come non HCCCſſarie , ed anche non rile i Scrittori ſopra li quali è fondato , ed in ſpezie del
lvanti , e ſorſe ancora non a propoſito 5 replichia Garzía , del quale a queſto propoſito (j legge onc
mo per Ultimo epilogo , che il preſuppoſto Cinna ratilììma approvazione nel nobile Trattato 7 ra(
momo degl’antichi è la vera , e perfetta Cannella colto dal tant’accuratiſlìmo Nardo Anzom‘o Rocco
di Zeilam,riconoſcendoſi ciò formalmente nell‘atto (lib.a.c.r r.) della bellíllìma Iſtoria Mefficanadelñ
pratico nella corteccia di eſſa , che ſi conſerva nel l’eſquiſito Franceſco Hernandez, nel quale CONGO[
Muſeo dell’Imperazo, quale doppo una lunga ſerie da &baſſi/mo Mzmſtero ( Coſmograſia) e la naſcita
. d’anni ritiene pur anche maraviglioſamente gl’at inſigne di Pietro della Valle Patricio Romano 1 e
tributi dati alCinnamomo, ſuperando ín eſſi le le ſaticoſe ſue illuſiri Peregrinazioni, per il frutto
qualità o particolarmente di quella Caſſia , tanto delle quali godi-amo avviſi_ reconditi,e fedeliycom
acclamata in queſto medeſimo Dialogo , che final portano , che facciamo degna memoria delle ſue
mente non è altro a che la Cannella dilaga nella 'oculare aſſet-zioni : avendoci
7 ſi' laſciato
~ ſi'ſcritto ſopra
quella
PARTE SECONDA‘. 89'
ſſqueffa materia, in una riſpoſla al ñgrä Mario Schi
'1’ Acajla a la poca ragione del Mattiolo nel ripren
fano( mio maeſtrojdella Città di Perſia . Circa il dere Amato Lufitano, per aver detto, che Noi non
Cinnamomo , che io ſcriffi chiamarſi dagl’Arabi abbiamo del vero Cinnamomo , perche in queſto
Dar-ſem' , io l’ailìcuro, che il Darſini, come dÌCono caſo è più degno di riprenſione lui non lo creden
gl‘Arabí z o Darcini , come dicono i Perſiani , ed i do . Si conſerva nel Muſeo dell’Imperflto un pezzo
;Turchi , non èaltro 1 che la noſlra Cannella ordi di vero Cinnamomo , com’ anche ne ſerbo io un’
naria o ne altro ſi trova per penſiero . altro mandatemi per moſtra da Roma dal non men.
Rapportiamo hora diſiintamente la ſtimata au curioſiffimo, che perfettiffimo Speziale Anton/'a
torità dell'HzrÎIuÎirde-z di ſopra accennato Medio Manfredi v. non differiſcono pero quelli pezzi di
erir arbar aſi Cuffia Ligue-a folijr Lam-i , Citrí'ue‘ Cannella , ſe non al ſapore , eſſendo eſſi di ſapor
formam referentilzur , freguentièuſquo , at: terni: dolciſſimo congionto con una eſtrema acurezza, il Ì . _.-._Ãe,_-j.,h
”er-ver': diſcurjîá”: , ſectmclum longitudine-m pra che non è nella volgar Cannella . '
cedentìburfrué?” nigro, ò** albentiflore 5 folìa cor— La Cannella coſtringe leggiermente , provoca l’
tici: ipſim ſaporem referti”; , ſed minus" acrem, urina , ſi pone utilmente nelle medicine , che ſi
altri”; :langue-ſcene”: , term'r quibuſque menſi fanno per riſchiarire la viſta,e nell’empiaſtri mol.
Lur arborem delibran‘t , con-oſa prim tuticula , liſìcativizmeſchiata con Mele leva le macchie dal
quae amara ejl . Cortex .iP/è rece”; adeo lab-ic”: la Faccia , facendo ſimilmente venire le purgazioni
ſentii-ur , _atque glutinnflu , ut manſu: , dentibu: alle Donne; beveſi utilmente contro li morſi del
arl/vo:redhadzlitzſſqueflrculir eadem inſulina am le Vipere, ed altri animali velenoſi, vale contro il
guandam con-verte: ”azur/7m : Poſh-a vera qua cer male delle reni, giova alla toſſe,e catarriilſata ne
xiturſubſtantia conjlat , de qua in tanta luce ni i profumi fà diſoppilare la matrice .
bil addendum Putauí , Pratergtmm ”ferimento
eflèjam ”otum Caflìzmz , Cinnflmomum , ò** Can .Delle Perle .
mllam ex ”11cm Perſe-Mo aróare , non ex diverſi;
.-n_._-—`
(quídqm'd antiqm’oÎ-er heróarij tradiderint) elſe " E Perle non ſolamente per ornamento; ma
f)*0Pagata , ó"- vnrijr ”ominibur mmmpari . 0b anCOra per uſo della Medicina ſono adopra
ingenr ”amqflt Prec/'urnflnajaremque bominum lu te ~, le picciole ſono chiamate Margarite . come di
cri cupizlitatem mln/teralmnmr aromi-ita , (È‘ db Reno/leo :Si Pàr‘udſflerz’nt, Margarita nomenjèr
Lac , ( tametſiplcramque rjmdem zſſent generir) wants a :andare ſic nuncupam , nota Strobe/berge
diveÎſu ille': inrleózmtur nomina( cap-I I. :le Caffia ro. Da i Latini ſono chiamate le Perle groſſe Unio—
lignea , Cínnamomodèu Cannella ) Che maggior ner, il Monarder vuo'e, che ſiano dette così,perche
chiarezza ſi può deſiderare, che il Cinnamomom la difficilmente ſi trovano nell’iſteſſa conca , dove ſi
Cannella ſiano una ſleſl‘a coſa .9 nientedimeno per generano , due P.rle della medeſima grandezza ,
ſoprabbondare in cautela voglio aggiungere que figura , e nitidezza 5 dell’iſteſſa opinione vediamo
fl’altre ceſtimonianze di Criſtqflzro {icq/Ia 4 Delle eſſere Renodco, che dice :Si traffic , &Pandev-oſa o
.Drogba Indiana) che riprende grandemente coloro’ Unioner apps/[amar › quia ſci/int jingulie in jin
che non credono la Cannella di Zeilam eſſere il gulir cambi: in’amíflntur , juxta illmi Poet-e Maf
,Vero Cinnamomo: ſappiano , dic’egli coloro , che crobij .
flanno ciechi i e pertinaci in cotale antica , e ſalſa ’Uuio dic'îm' ab hoc, quod ”è ”ma ”aſèituí- um”:
opinione , che non credono il vero Cinnamomo Nec {1”0, 'vel p/”rer nnquam ſima! inveniantur.
eſſere la Cannella di Zeilam , alla quale vedendo ueſla medelima opinione hà tenuto Santo Ifi
i Cineſi, che era molto migliore dell‘altre Can :loro 1 com’anche Salina , ed altri a i quali contra
nelle Poſero due nomímon eſſendo altr0,che ſcorze diconoil Braſavola, Aldrovando, e Daniel Milia;
di un’iſteſſo albero , ſimile in tutto , eccetto peròa adducendo in contrario l’eſperienza, poiche i Por
che variano in bontà per la qualità della Terra . toghelì, che praticano il Mar dell‘Indie ſanno pie
Quello parere viene confirmaco anche dal &eno na teſtimonianza ( nella ſeconda navigazione di
dcu (lì/:am:- cap. :le Cin-7.) che dice: Nunc babe-mm* America Veflazíakſſerſi ritrovate dentro una ſola
Cinnamomum prcſtantdfimum z mc differt a Can conca ſino a cento trenta perle groſſe , Ronde-[ezio
nella -, nz‘fi in quodam uccide-”te , aut gradu boni parimente ributta la prima opinione. Uli-ou” La
zatir . tini meant , non quod i” unica tantùm conca re
Non ſi deve far poco conto . di quel , che dice perianmr z nam /Elíano rif/Ze, Flaraque arleò mul
'Amato Laſitanoffilre volendo alcuno andare in ln ta: Unione: ftzflîzlent, ”t ſin!, qui dic/mt in ám‘cu
dia a o Lisbona trovarà tutte le ſpezie del Cinnañ contra *vigintí procreatarfmjle . W per autorità
momo; ma il più buono è quello di Zeilàm. l’ale fi può avvertire,che il vocabolo Unio è equivocme
rio Cori-lo ſcrive, che non ardiſce dire , che ci man perciò Collane/lu (Nb-r g. CdP-I o. líntende per eſſo
chi il vero Cinnamom0.Ne deve recar maraviglia, una ſorte di Cipolla capitatazlìompejamwel Aſia.
e al tempo de’ Romani lmperadori ſi ſtìmava per Iom'am Caefmm , ml etiam Mar/[mm _fimplírem ,
eſoro un pezzo di Cinnamomo , come quello, che quam ’votant ”níanem ”dl-ici, eligíto . E nel Crt/e'
trovò al tempo di Paolo Primo Sommo Pontefice, pino ſi legge: Eſt É“ ;mio Capa gen”; capitatum '
he ſà conſervato ſin’al tempo d’Arcadio Impera Nell’ Hzſtoria l'lantamm , lì trova ſimilmente
ore , perche non erano in quei tempi le vie così ſcritto a che appreſſo i Franceſi , Um‘a , ſia nomo
hiarmcome oggi giorno, che ſi sz`i più in un di per triviale di quella Cipolla , che produce un ſol ca—
mezo de’ Portuglxeſi , che poteſſero ſapete in cent’ po,ſicche Guglielmo ReginoſfxtrcitJIedic.) nota
anni li Romani.Nè ſi può parlar _ſottg ſilenzio,diçe _cgsìz :Qnio afgtigaír Scriptorib”: Capa erat -
' M Mà
5b TEATRO FA RMAc-EHT. DEL' 'D'ONZELL‘I,
Mà ritorniamo ormai alle perle, o llnioni,ben Del modo , che ſi generano le Perle ſono diverſe
che di queſt’ ultimo nome ſi Controverte l’ Etimo~ l’opinioni, perche Plinio , e Salina , ſeguitati dal
logia, perche Plinio vuole , che Unio ſia così detto Mattiolo,vogliono,che in un certo tempo dell’An`
in propolitodclle Perle , ut nulli duo rrffieríantllr no ſiano ſtimolate dalla natura , e s’aprano la nor.
indiſcretí» ande nome” Unionum Romana: ſcilicèt eempiendoſí , e nodricandoſi di Ruggiada gene
impedire-re-deliciazSoggiunge Strobe/oergero queſte rativa , della quale ingravidandoſi, partoriſcono
parole z Vm’onir autem , á* Per/e nominaſpeciſica poi le Perle, eſſendo , o chiare, 0 torbide, ſecondo
ſunt, Uli-"ſaltano canoe-tenti”, quis Peculiari qua la qualità della Ruggiada , che raCCOgliono, e‘che
damforma a reliquir {liſcrrPant . Vm’o enim ea quando s’ingrolſano , ed è tempo nubilo produce.
Margarita eſt , quae mag-'ram :mica reliqflar ma no le Perle pallida , _e torbide:producendole groſſe,
gnitudine antece/lít . quando ſi ſaziano baſtantemente , e le picciole,
Si generano le Perle , non ſolamente nelle con quando non pigliano ruggiada a ſufficienza , e ciò
che , dette comunemente Mirrlrz‘perle , ma anche ſegue nei tempi , che il Cielo lampeggía , imper
nelle conche chiamate Pim” , le cui ſpezie ſono cioche ſi ſpauriſcono, e ſubito ſi ſerrano_ , e percih
molte, come dice l’Aldrooandmm-a le migliori,che ſi trova no le perle vacue, e ſenZa corpo,ecco le pa.
[producono le Perle più lodato ſono le Madriperle, role di Plinio: Ha: ubi genitali: attm'flimulaoerir
chiamate da ò‘anzo {ſi-loro , e dal Aldrowndo Con bora , pandmtrr/ëſe quad/1m ofcítarione imp/eri
che Margaritifere . Weſte quando ſono pregne di raſrído conca-[1m tradmzt , graoidar folle” em'ti ,
Perle, ſono conoſciute maraviglioſamente , Boario partumyflr concbarum eſſe Margarita; pro quali
(lìbde Gem.)dice così.ng!1zz/`c”ntllrſacílè Cone/ne, tflte rari; accepri . Bencue quella opinione ſia cor
qua: Margarr‘tarfrrffcrürſùm enim/[ne mon-mlt': roborata dalla autorità di così gra vi Autorimien—
extrifljècm pulclam', ómequrformflm fur/t, Mar cedimeno , non corriſponde alla ſcrittura raggio
zar—iti; ”rent-Dm”, ;liber-ofmind-71ml” , ac mor nevole del Cardano (libde Minerali.) , Ronda/ezio ,
boſa quodnmmodoſunt , tum Unione: habent . Il e dell‘ Aldrovando, che rifiutano (com’anche no
Cardano , el’ Aldrooflndo notano anche , ed è cola ta Caſio jcon vive ragioni la ſudecta Storia, imperñ'
curioſa,che le Perle della conca rotonda,detta Mu ciocche dicono così . Se le Perle ſi generaſièro dalle
;er Perlarum,ſiano poco töde, ed all’incontro ſono gocciole della Ruggiada , che ricevono dall’ aereo
tonde, e ben formate quelle, che produce la conca quando eſſe conche li trovano aperte, ne ſegueria,
lü'ga chiamata Pinna,celebre per la materia ſimí che le Perle, che (ì trovano nelle conche , che ſono
.le alla lana,che genera nella punta d’ eſſa,la cui la nella ſuperficie dell’ acqua doveriano eſſere più
na chiamano Bilſo, della quale ſi fanno veſtimëta, groſſe dr queile , che ſ1 generano nelle conche del
ed è uſata con buono evento per il mal della ſor— profondo del Mare , che per l’ ordinario fi oſſerva:
dità , mettendola nell’orecchio , ( come s’è detto no più groſſe , onde ſe ne fà illazione , che non e
da Noi altrove.)Eſſe conche Mnrgaritifere naſcono verilimile , che nel profondo del Mare vi poſſano
generalmente , non ſolo nel Mare , ma anche ne i `penetrare le gocciole della Ruggiada dove appena
Fiumi, e ſpecialmente in quel di Boemia, che cor vi poſſono penetrare i raggi del Sole . E riprovata
riſponde al Fiume Tago , e nella Provincia di Ca queſta opinione di I’linio,anche da Anſelmo Bar-zia
niclr‘r, dove l'Altſro’Jimr‘ſa ſcrive , eſſervi un lago , (like. (le Gemmi: c.; 7.) con quelle parole : Verùm
che produce un numero quali infinito di eſſe con haec P/r‘m'j de etti-”m conceptíane , ó' generation!
b
che, che generano tante Perle , che ſe il gran Cinà”: opínio *veritdtì mihi con/intona” mmguam 'viſa
Signore di quel paeſe , non aveſſe proibito , ſotto C‘ſt 1 7mm ex ronchi! Margarita: exemi complurff’
pena capitale, la peſca , ed il traſportar‘le fuori del ac dolore/;vendi , in anima/ir corpore nflſri ex eo b#
ſuo dominio, calarebbono non poco di prezzo, per more ex quo teſta ranch-c excreſcit.Hflmor em‘m il
*tutto il Mondoz credo però, che quelle fiano di po le teſi-z adbcerenr, quia ex terreo, …'fflflp, ac eat-18:‘
co bontà .Le perfette Conche Margheritifere na i” minima (ab aqueo anima/ir [mmm-e) reſoluto .
ìſcono ſec0ndo Plinio nelli Mari Oceano , Indico , conſíatdicceſcit Paularr'm, G“ Îfillllrfltlü‘ , ac certo
e Roſſo, verſo l’Arabia nel golfo del Mar Perſico, e tantum tempore , ”ori/emy”- ad animali pro tefla
che abondantilſnna ne lia l’iſola Traprobano:Soli~ fabri” eruëîamr . Hincſir, conc/.nu multiplirí
719, oltre le Perle, che naſcono nell'india, dice che con/lare cute, dmn Pnſterior exiccamr, Prw/"quam
.ſe ne trovano nel lido di Bertagna, ed Alberto Ma nova adjiciatur. Dm” humor ille ab animali mor
E’W aggiunge Fiandra, ermania , ed inghilterra, boſo ”affari , è** expelli ”anfore/Z , ac in carfwr.e
que però ſono foſche, e picciole di nullo a o PO bare: , detímturqfle , [I ibidem exiccetur , rudi
CO v ore, e quì ſi chiamano Occidentali . Si trova mentum, atque initiumſit Alargflrita, qua an"?
in Plinio , che alcuni hanno detto , che le conche EZoſ-epím nooo Immore , eoque exz’ccato , 01”/"lb
‘Ma’tgaritifere hanno il Re , come l’hanno l’APÌÎ e inde ”ava auge-tura ?1c in 'Unione-m ”bit .
che avendoſi peſcato il Rè , facilmente ſi pigliano Iſidoro Carate-na, appreſſo Ateneo, vuole , che 1°
Î’
le altre;
conchemaſudſiette
io tengoinciò per coſa
toccarle favoloſaſi , trovano
, benche perche Perle ſi generano dal ſpeſſo tuonare, dalla gran
pioggia . Haze( dice Ronda/ezio ) ab ir': excagitam
aperte ſi chiudono ſubito , onde lì corre pericolo, ſum-‘aqui partita/arena Oſtrearflm ”atm-am igm)
che vi reſtino preſe , ed anche alle vol re tagliare le rant . V’aggiunge di più contro il Carati-'710 7 che
mani de’peſcacori, perche non poſſono far forza di dal ſpeſſo tuonare ſi aprono le conche, e cadono le
ſvellere eſſe conche 1 per eſſere troppo fiſſamente Perle , per la qual coſa Alberto Magno le chiami‘
attaccate a iſcogli, conforme laſciò ſcritto Arzſtaz aborto dël Mare -› ritrovandoſi poſcia elle Perle nc
tele.(1ib.; Hijl.anim.-zl.mp-4.) i fiumb traſportate in ellì dall’onde del Mare -
Mai:
PARTE SECOND-A. 9I
Maſſaria citAto dall’ Aldrovando crede., che le ſterc all’attività di. detto ſpirito petrificmopcrante
Perle ſi generano nella propria carne delle conche anchev nelle viſcere della conca; e di quà ſi ratCO
Margaritifere, e del medeſimo parere fivede eſſere glie la ragione ,perche le conche quanto più ſono
Aadroſtenaappreſſo &onde/ezio, dicendo: I” carne profonde nel Mare . tanto più producono` le per-lo
Oſtrei gigi/i unione!” , guequmoaîum i”. ſum” oſſe , poiche lo ſpirito vitale lontano dall’ agenti
carne grandimm; onde viene, anche ciò conferma-ñ. del Sole, non hàquella forza , che ha‘: nelle conche
to dal Straöelbergero , che ſcrive . Margarita: eſſe più vicine alla ſuperficie dell’acqua, e per conſe
ex genere_ glandularum, Fraſer-ſunny”: i”` carne guenza può manco reſiſtere all'operazione del ſpiñ.
Paz-cina contain!… , tale: etiam in quam': ho-, ritonemico , reſo più gagliardo nella profondità
mineſùb lingua dígítorum tac?” mflníflzflè depre del Mareçe per finale concluſione dicocon Baez-io’,
l-mlijblenr . Ma l’AldrovtmdP dice generarſi le che le Perle_ ſi generano nella ſoſlanza interiore
Perle nella carne delle conche , conforme ſi gene della conca , daluna materia’ o. umor crnſſo , e vi..
rano l’ova nelle galline, le Pietre nell'r reni,e,ſv8ſ ſcoſo; ma puro , il cui umore ſerve naturalmente .
ſica delÎ’UOmo_ ueſla opinione ne anche `e credia a nodrire la parte interiore della conca, generando
bile, perche ſe le Perle, com’elſì dicono,ſi generaſz più lamine a guiſa della Pietra Bezoar: quando poi
ſero nella carne delle’ conche . conforme lc glande l’animale della conCa ſarà, morboſo ,, cioè aver-Ir
le ne i Porci, ne ſeguirebheffihe ſempre doveriano, debole calor vitale, non può-eſpellere da. ſe quello`
‘rimanere nella parte carnoſa della concha,ma noi umore, e mandarlo anodrireda ceſſa, o conCa , ri
oſſerviamo x che ſi trovano anche eſſe Perle nella, mane all’ora dentro la medeſima ſun carne, o p0
parte eſtrema d’ eſſa conca ,, lontana dalla ſua car co fuori,indurato,_o petrifiçqto dallo ſpirito petriñ.
ne , lo dice chiaramente lo ſteſſo Plinio: Non au fico contrario ,detto diſopta, e queſte poi ſono Le
temflszer i” media carne-.rePeriunturzjì-d alii” Perle; onde per maggior ſodezza di quello diſcorſo.
atque alii: Iocir:Vidimuſque,1àm extra-mir etiam. ſi aggiunge quì l’oſſervazione fatta dal citato Boc~
margím'bm oelut è concbacxether … zio, ll quale dice, che le Perle foſche, ſono prodot.
Ateneo perſuaſo ſorſe dalla ſcrittura di. Carla te da quella ſorte di _conchm che di dentro hanno il
Mita/ex!” vu'ole,che le Perle ſiano oſſa dellaconca: ſimile colore , ne ſegue dunque chiaramente , che
Capitan dic’egli, quid-Jam O/lreo ſimile-,quod ma non d’altro-.modo ſenon di quel ,fl portato da Noi
gnum ef? , ó“ oblongflm I bah-;gm intùr chem ſi generano le Perle .. - ~
:nu/tam, nllzamfimwjſſimi odorxr,.,cuju: example* Le Perle ſono di più ſorti, e per conſeguenza ſc,
uffa Margarita: meant . (Meſi’ altra opinione è ne, trovano di più colori, oltre degl’accennati,omle
favoloſa; perche,ſe le Perle fuſlèro oſſadelle Oſlri Aldrovando ne ſcrive una ſorte ,v che nel colore
che , odelſe conche Margaritiſere, ſidoveriano pajonoeſſere d’Oro: Altre ne ſono di color. d'Ar
_trovare ſempre in eſſe conche , eſſendo l’oſſa parti gento , quaſircome occhio di peſce a altre ſono li»,
aſſai rleqainte al ſtabilimento del corpo, e di più vide , altre ſimili al color del Marmo, altre verdi,_
doverìano trovarſi in tutte le conche all’ iſteſſo edalcun‘e quaſi cerulee, e finalmente di color roſ
numero, ſiccome L‘Uomohà. l’oſſa di forma, e HU-i ſo ,.1 comeriferiſce Paolo dal/mezza appreſſo Stra,
mero, come gl' altri Uomini ;.- ma nelle Perle non belfiergero. (Lila. 3 .cap. 2-0 ,
_ſegue così, dunque è vanal’opinione dell’ Atenea:. Propriamente le Perle ſi dividono in due ſpc.
aggiungo di più quil’autorità d’ An‘flotile (.4. da ._ zie, cioè Orientali, ed Occidentali: queſte ſono vi
Hifi-”imma .dr- 4.l che apertamente dice eſſere la, liſfime in ogni operazione,come ‘anchedice Baez-'51:
conca Margaritifera dura ſolamente di fuori z ma. Occidentale; mi mi: commi-nn’am ſl-mr. benclze l‘i
tutta molle di dentro.; onde dalle ſudette ragioni.: ſieſſo Autore, dice averne oſſervate di Occ'ulentali
:ella ſimilmente eſcluſa. l’opinione di l-'ñiloflrato` cosibianche, che difficilmente ſi pollono difformi-.
(de-Minardi.) citato, da Ceſiokche dice la Perla eſſe ziare dall’` Orientali, Come lì ,ſtimano quelle , clic
re una pietra che, ſerve per cuore della Conca : Fa naſcono in Boemia. Deflèm’o crede, che l‘Occiden
bulofimhſcrive Strobrlbergeroffiorfi eſh, Margari— tali fiano le,migliori 5 ma s’inganna , perche ſeno
ta: canckarum eflèfimina,aur ava , *vel boe argufl vili, eſſendoſoſche , e picciole I e tanto (tangibili.
”ento , quod ea_ , quae ex ref/laceorum generoſo”: che` ſtroppicciate quaſi con le dita, ſi rendono in
ffecienpr firme” non [rafagcnhdocmte Ari/ſore!! polvere: Alberto Magna anche le vitupcru. dite”
ln tanta diverſità di parerheſſendo lecito a cia do: lmpraóantur *nero parma, ('9" [ib/'cura, il mede
ſcheduno dire il ſuo ſentimento, co‘l più-degno'riq ſimo fà il Veccbrria ,che ſcriva: Certrmz aſl-etiam.
ſpetto a chi lì deve , aggiungo la mia opinione in in ”ooo Orbe itweniri , 'un-”m ”alla ratiaue cm”
torno alla produzione delle Perle ,e ed è che gene-~ Orienta/ibm ſunt conferendo , ”nm a”; aſſim-.g
talmente le pietre‘ ſi generano da uno ſpirito. pe ſunt, ó* mobili colori” a”; nulloorbe , ſſ‘iNj‘é’qltfy
trifico , agente_ così ne i corpi ,` comene i ſpiritiz, commendantur .
onde gl’Auimali teſlaceiattaccati. a i ſcogli con L'ottime Perle dunque ſono legroſſe , e bianche
craono la durezzadella loro teſta da eſſo ſpirito Pe_ di quella bianchezza pero che Alberto Alagna eſpli—
trifico , che ſi trova ne i ſcogli medeſimi‘,~ e nell’ ca così : Margarita videata” eſſe candid-ero cz…
illeſſo modo le Perle ſi coagolano , e s’induriſcono. dare., cui infit multùm alla' , quod Penetrdret
nelle loro concíxe, per l’operazione di queſto ſpirió, pars/a lux a ó'jdeò nice”: z cùm tamen/.Tnt alba‘.
to , nella maniera ; che ſiegue . Opera… dunque lo Di quelle‘ medeſime Orientali ſe ne trovano già
ſpirito petrifico nella conca a ed operando indnra perla vecchiaia di gialle . come notarono L’lr’n-"vo
tutto ciò , Lhc dal calore, vitale non è difeſo: Se [fit/oro, Boczr’o, C Caſio. Unione: :thore adulti/2“"
dunque quello calore ſarà debole ,,non potrà rcſìr` tia: :ſe candido; , ſcrl izzgruenre jèméîaſtueáqerc.
M 2 :l
92 TEATRO FARLrACLLIT. DEL DONZELLI.
_Pia Acerra”, `c R11” | le fanno ritornare nella pri Pretíi Margini” tone” , come furono quelle di
iinzibiflpclze12a , facendole in'gbiottire alle Co Cleopatra ultima Regina d’Egitto,che eſſendo con.
lrrrrìbe, le quali ſrì breve teinpo uccidono , e vi yitata da Marc’ Antonio, nella fine del convito fe
`ritrovano dentro le Perle, pure , e chiare . Aldro ;e ſcommeſſa , che averebbe ſpeſo più eſſa in una
*r'rrÌi/z'p, e Milia lç ſtropicciano _con Sa‘e , e Riſo_ ſola inſalata , che non aveva fatto Marc' Antonio
pelli inſieme ._ Li Giajei/irri, per ritornarle il co in tùttoil convito , onde ella cavoiſr una Perla , “. ñ-LA*
_orç perduto , g'i leva'no la 'prima corteccia z e ciò delle due, che portava all’orechie di prezzo grande
ii può ſare dice (Zoe-zio' con lo ſpirito del Vitriolo (che eſplica Baden ducento cinquanta mila ducati)
"avvertendo ?ll lavarle ſubito, acciocle nonii gua fè porla in ”na tazza con aceto, dove s’intenerì , e
flino. ad altri rieſrepolirle con polvere di Alaba. flisi'ece in preſenza di tutti, ſervendpſene per con
iiro ,Coralli bianchi, Vetriolo bianco,e Tartaro, dimento dell’inſalata. L’altra, n0n ritrovandoſi la
iregándolç fortemente-,e rie‘cono belle . Si levano pari, fà ſegata per mezo , e ne ſii ornata la flatua
:anche beniſſimo le macchie dalle Perle , metten iii Venere nel l‘ombra” oggi Ritonda di Roma;
z‘ole per ore nella rugiada Colta di Maggio ſo _Quello medçlìmo , oltre I’lmio ſcrive , Mac-rubi@
pra le ſoglie delle Lattughe . in diſputa,te delle appreſſo Maja/pſiche ſimilmentç, dice Plinio, per
crle ſe ue trovano perſon-te dalla natura,imper~ . ſodisfare ad uno ſuo capriccio, o deſiderio di guſtat
il ſapore delle Perle fece un çonvito, ed a ciaſci-.e—
,L iULliC l’A/rſz owmda, ,Yi/vari; n, Manlio , c Dflzziel
ill-(i0 non ’zonculono 3 che la Natura ne producbi dono dc j çonvitati fece dare una Perla di gran va
pcrforate, e perciò ſciegliono le perforate'dall‘Ar— luta , riſolpca in licore . Pau/ina (come racconta A —_ `. —

in; ma quella non può col foro accreſcere ad eſſe Salina) ebbe alcune perle, che furono ſtimate otto
Perle alcuna virtù . Potriano `forſe riſpondere, che cento mila ducatiJ’ampi-a i1 Magno riporto del ſuo
guelle Perle, che nel ſor-arie non rompono, fiano Trioufo una corona di trentatrè Perle, nel cui cirz
fui {nature di quelle che (i ſpezaano: Con tutto colo era un orologio coll’imagine dello ſteſſo Pam-,
_Lib FUMO
çl'lllſl diçe illchiaramente
Natura, trovarli
Che ConfrErma Perle pei-forare
il Mafia-014, che cli puo turto Fatto di Perle. Algffandro Severo Impara‘.
p z Unit-”er alias'~ nrrtlura, alia; arte qflè Pezjfliratar. ‘dare ricevè in dono da certi Ambaſciatori (come
‘ atteſta Liimprirlio) alcune gemme,trà le quali era
t-oggiunge Dcfl-”io , che le Margarit: . lnterdum no due Perle di (miſurata grandezza, che egli non
l’Erjſ'ſrlÎtf7 [Hier-dm” integra referimrtflr.(l’lmrm. volſe farle uſare alla moglie , perche giudicandole
'ui Diamm-.líba- rlç Mingral.) Alberto Magno an di grandiiiìma valuta, non volle, com' egli diſſe ,
Fl e ?ilo dice `trovartſene natùralmente perforate, dar cattivo eſemplo a i popoli , onde ordinò, che
1: cntrc ſcrive : Ego kai/zu' iz; ore mea decem i” una li vendeſſero , _e non trovandoſi prezzo proporzio- ,
27:0”er , qua in camerieri/10 Offre” ìn‘uem’ , inventa‘ ria-to a fece dchCarle alla ſtatua di Venere . Giulia
U…" CO’iC/Jd babi-ht maliorer : quad-1m autem ex Ceſare Imperadare fece porre una corazza al Tem
fix pcifcr-rta ſima”- quazlflnz' integra. Onde non pio di Venere , tutta intcſſuta di Perle . Flynn-co
lola… ente èclriaro trovarſi le perle pei-forare na narra‘ , che {ù fatta crudeliilì-.na guerra trà due Rè
{nruln ente z in: più Yengono queſte ſcelte per deli’ Oriente (e Celio nota, che fù il Rè di Borneo il
l’uio Medicinale delli Colonieſi , Raro, e dal Te redatore) per avidità di predare due ſole Perle .
ſoro del-i Spezia“, e ſpecialmente i Colonieſi ſcri Fuji” magnitudo (dice flirt/rr”) amulabatur ma,
a
yono , .{zi/.im
JIL-”r ill-irgflritiz 0\ ”aiuta
nor/perflrzrm ,i ò“peg/*orarie meliore:
rai-i0 rſt , quia [m pintium fomflnrNe paja maraviglia dice I’d/dro
'vando z che oltre le Perle , che ſono trovate da.
i.-‘[u-,“ſ;rgmegu ſuPerfluitnter ipflrrrlm' ſunt c0” gl’ antichi, groſſe quanto ceci , olive, e pere mu.
fi.-mprm Burgma- Ma il Eraſmo/rr, e Milia lo * [cartelle , ſe ne fiano vedute anche grandi quanto
çlarzo ie intiere,`_e Plinio, Salina, [fix/oro, Aldi-:ſar pva di Tortore, Galline, e di Qche , e ſi ſono tro--v
l dano le Perle giovani, come più perfette. QLLGl vate in alcune conche delle così grandi , che ſola_
1,‘ , the per mezzo del Sale, ſecondo'che dice Elia mente la loro carne peſava quarantaſette libre ,
zu- appr‘eilo Maja/0 , ſi diſtacçano dal~la carne dell’ Stima; eriamſdice Stroéelbtrgerolqmd anna r ;65,
Qiirrche, non ſono così perſette come quelle’ Che Capi” Perſian”: due” Union” Sultano Salina tra
ſpontaneamente cadono dalla conca , e'ſſendo più fmiſèrix magnitudine ovum ;aqui-intenrotumla: o
rizuture 1 come ſtrive Americo l’eflmzÎO ſ Nel/“13“’ 4c flmdizlzfflma: . Onde ragionevolmente vengo
_gr."uigazionù ) il quale dice di più , che quelle la no dagl'antichi, ancorche pietre non ſiano, numee
vate col `Sale , come s’è detto ,` preſto ſi corrompo rate trà le Gemme-Etf; inter Gemmarſdice Boezia_
nme di ciò aſi'eriſce averne fatta iunghifiìma eſpe— (carie.) reſerri ”un deberenhqimd in terra ”0” ”az
rienza ._ * ` [cantar, ui ”(1'4 omne-r, quia tamen i” magna Pra
Le Perle ſono ſiate in ogni tempo tenute in ÎtimGemmariimque inſtar bubenmrmon iii-aprì exi—
PΑSZLO; orde in San’ Match (X111- 457- ó“ 46-) fi jlima-vi inter illa-f deſcribe” ipſarum Hiſturiam ñ,
[agg-‘ÎSÎWi/e eſt ”'3an Ceſari/m flamini ”530! iatori ` Li Mercanti_ per Conoſcere la valuta delle Perle
g//çreriti &anſi; Mirrgaritflr,i›;m›ira autem' mia pre. adoperano un Ci'ivello di buclii d’ogni ſorte , ap
“hi/è' Marg .1rita,aóiit, ó" Amir/i111“; 077271171,un Im prezzando la Perla ſecondo il buCo maggiore , o
luíſ, d"a-mit mm , e nell’ Apocaliſſe leggiamo al minore a cui s’aggiuſta , QLeſto però non è la, di*
(1-10. X. ’4’- ar. d’efl‘c Margarite a O ſian Perle: E! ſcuffione chi le ſcleglie , ‘per la Medicina, che
(ſuon-'rum Porta! : dum/eçim, Margherite ſunt riconoſce, cd apprezza le ſue dal eſo , e dai colo
ferfiug//Jrrrfl c'y-finguſre Porti: eran: exfingulí: ri; imperciocche quelle Per'? , che nella Medicina,
"Margini“: . i'llirroſcnp. g. 115- 9.) trai prolanî s’imnno d’ndoperare baſta, che fiano bianche a pie
;lu L ”iz-(ipſum ergo cphmngue omnium rerum P?›° quanto Più corpolente ſiano poiſibilidz per:
` ‘ ’ forare
PARTE SECONDA'. 93
fonte con artificio , non ſono cosi lodate, perche ſa foſſe ſperma di Balena, ed in tempo, che queſto
il foro porta via la parte di mezo, più profittevole. peſce và in ampre diſtilla abondantemente da i
MI Lib-win ha per opinione a che : eligmxtur a 'vaſi genitali 9 e venuto a galla ſopra delle acque
del marſſe ſi congela . (Lipſia opinione non ha fon
”Mms/[ir forfora”, ideò , quia ,~ guaſorariſine
fraíi‘ione peſſimi, Parfeéìiur c084 , maturequeju. damento o perche lo ſperma della Balena è diver
Jicautar. (S yutagmrcfájm-líba.) Vengono ado.. ſiſſrmo di forma , o ſoſtanza dall’Ambra ,eſſendo
perate in Medicina utilmentedmperciocche forti eſſo ſperma di bianchiſſima colore traſparente o e
ficanq il cuore, e li ſpiriti vitali , e perciò r6ſiſto ſquamoſo, d’un odor grave, come la canfora, anzi
no a tutti li veleni, e peſte, ed anche alla putredi, più ingrato , ed acutlffimo , di ſoſtanza pingue ,
n65 togliono i difetti _del cuore, e lc ſìncopi . 'quaſi come cera, e ſevo . ll che è tutto allîoppoſito
Giacomo taranta (11'541: auro artcffläoſeéîu . ) dell’Ambra eſſendo ſoaviſiìma nell’odore, e di ci
vuole , che ciò facciano le Perle , quando il cuore ' nerizio colore , che perciò ne ritiene il nome di
hà di biſogno d‘illuſtrare li ſpiriti , ecco le ſue pa. griſa . S’aggiunge di più , che eſſendoſi ritrovata
rolezr’llargnrim tam pax/"0mm, guaina non perfora l’Ambra dentro il corpo delle Balene , ſtava in
xae cor mire‘ juonnr, ”on tamenfimpenſed ”bi te. quella parte del corpo, dove ſtauno gl’eſcrementi;
nebre/ì” ſpirit… illflſtratione indiger ac lucidi ma ſe foſſe ſperma ſarebbe ſtata ne i vaſi ſperma
;ate . Soccorrono anche alle febri ardenti; ſono çici, il che mai fù veduto, nè ritrovato .
{itiliffime alli fluſſi di ſangue,ed a qualſivoglia al Vollero altrhche l’Ambra foſſe fegato d’un cer -
tro profiuvio di corpo reſtringendo mirabilmente; to peſce, ed altri ſpuma di Mare . Diſſero alcuni,
Eſiccano le lagrimazioni de gl’ occhi meſchiate che l’Ambra ſi ritrovava in queſto modo cioè o
col Butiro freſco , ed note alle palpebre ſuperiori 5 avendola mangiata un cerco peſce chiamato Aze,
fi meſcolano anche utilmente nelli collirij , ago ſubito fi muore, e poi và a galla ſopra dell’ acque,
ment-ano , ed emendano il latte alle Donne . Seno e vedendolo i Peſcatori pratici , lo tirano con un»
di temperamento freddo , e ſecco nel ſecondo gra cini di ſerro alla riva del mare, e ne cavano l’Am
do, ſecondo Sempione, per autorità di Rſa/;LE te bra , che tiene dentro del corpo , e cio viene con
nuto per ſecreto raro la ſeguente polvere contro fermato da Str-about dicendo.- E: Piſa-r magnhqui
tutti a e qualſivoglia ſorte di veleni. Figlia Perle devornnt Ambrqm occç’a'zmmr _ab ed , Ò* nata”:
_Prepa rate ſcrupolo uno ,_ Pietra Bezoar grana die ſuper aqua: ..
ci, oſſo di cuor di Cervo grana cinque, Unicorno, `Tutti queſti pareri ſono ſtimate favole , e ſpe
e ſeme d‘erba Paris ana grana dieci , ſe ne fà Pol cialmente dal Braſil-vola: ( [ib. deſemph'cì mf. da
zere, e ſe ne dà da, mezo ſcrupolo a meza drammag Amò.) ſaba/amm- (ñ' ſcrive egli ) quiſperma Caen'
eſſe contendnnt , ó‘ qm'fungum cnjuſdam Arbor—ir
.Do-II’ Ambra Griſo , ſub Mari ex—iſtentir, qui Jecflr piſa-ir, a”; [ifl'ií
ffercur rflì- putant .
ì Ambra odorata, o griſa 1 che chiamano i La.. L’Ambra, o Griſa ch’è odorata non è altro(come
L tini Ambarum , ed Ermolaa Succino Orien anche dice Manurdukh’è una ſpezie di Bitume odo
tale, altri Africano , o Aſiatico , e dal volgo Am ra to lo dice anche chiaramen t-e Sirmo” Archi-:tran
bracane è coſa diverſa dall’Ambareache così chia _Autor Greco,riſorge i’ambra in diverſi luoghi ma
mano gl’ Indiani un certo frutto della grandezza ritimi. Sono i fonti, onde ella eſce, come quelli del
delle noci , chiamato da Lodovico Romana Amba Bitume , e ſono nel profondo del mare ; venuto al
(lib. lJÌl/[lſlü naviga.) L' Al‘lìbfa adorata dun l’aere queſto licore fi condenza,e congela nella for
que, della qual ſiamo per diſcorrere r non fù cono ma , che ſi vede . Non è diſſimile da queſte l'opi
ſciuta dagli Medici antichi , e ſpecialmente da i nione d’A-víeenmz (Iib. 2. raf-.63.) Ambra 1 ſcuola_
Greci,che furono, aviti degl'Arabi-lk’Gr-cci ſe ne dum quod exzſtimo z :ſi manatiofontir i” mari o
trova ſcritto da Aetio, e Simeon Seth' ſolamëtezne çosì anche dice Averroe(1.colliget-)
trattarono bensì gl’Arabima con tanta cöſuſione, Confermano queſto parere i'Medici Auguſtani ,
come ſimilmente avverti Nicolò Monardenche con (Pbarmacopea ) Gio: Reno/{eo , Vecáerio ,Monarder
difficoltà ſi può aver dalli loro ſcritti eſatta cogni Franceſco Aleſſcmdrom Gio: Pingu-o nel ſuo etimo—
zione della ſua Eſsëza.sgrapíone(libro dc’ſemplici) logico trilingue; l’AgricolflUr'Lde nnt-comm, qua
ſcrive , che naſce l‘Ambra gríſa nel Mare , e ſi ge efiimmt ex term)l’eſplica ſimilmente dicendo Am.
nera ſopra gl‘alberi marini, nell’iſteſſo modo, che 6m q/i bitume” liquídum i” cimreo candida”: 5
ſi fanno li ſonghi ne gl'Alberi terreſtri, e che per emana! ad maritimum Arabia ſalicìr applauſo”;
mezo delle procelloſe tempeſte vien gittata poi e’lBrflſa-vola ( Deflmp.lìb.Med.m[›-de Amir.) ſog
inſieme co i ſaffi alla riva del, Mare-.Ambarumwic’ giunge: Cozzflat enim ſeat-”rire varijr locír- ,ſic-rt
egli’cap alt-Ambra lorocitatojin Mari ”ſehr-né" Bi tumenfl'n India- Ò‘ Arabia . Gio: Britti/?a Porro
gemratur i” /ffieciemfungoruquzi generantur i” ( (le diſſi”. [ib-9.cap.›.)ſcrive Suntfonter, qui i1.
terra , ó“ quando Mare turbamr eiicit Afuudo 1m” ſcdtwiunty‘icut Bitrmzinirl modernamente
:ju: [api/le.: Magna.; a è“ cum ci: riicit fur/ſm Gio: Fabro porta l'ifloria , che ne racconta Frà
Ambra. Riprova queſto parere Strade/borgaro di Gregfiolioar (Hifi-Mexican.) la quale è conforme
cendo , Abſurzlumflret credere ,, Ambarum more alle ſuddette relazioni . Lorenzo danni-:dice ,che
ſang-;rum naſa', càm magmrfit inter haec (Ir-tofu!! nel mare dell’Aſia vivono con la peſcaggione del..
_flmm’u dijParitar : quia enimfungor oleaginofbr l’Ambra,della quale ritrovano gran quantità nelle
díxerir , 4a: igne [ignobile: , Quemarlmozlum in ſpiaggie” Cnr-zia dall’Orrn dice averne veduto un
Amin/o vide”. q/Z. Altri diſſero. che l'Ambra gri pezzo grande qnant’uggllgmogd altro di 93*??1‘
‘ . m;
94. TEATRO FARMACEIIT. D'EL‘ DONZELLl.
' mi lungo, e 22. largo, che perciò diſſe l'Ambra eſñ, cogffirtatioum maximum; in Primi: *Diary-or”;
ſere terra; impereiocche alcuni trovorano un’iſola, anali fromovet .
ch’era di puriſlima Ambra. Procurarono poi qUelli
che l‘olſevarono di ritornare a pigliarla con iu Del Maſchio .
”modici-,ma ritornandomai la v’idderoNell’anno.
1 r”. , vicino al promontorio di Comorin , che LI Scrittori antichi ſotto nome di Maſchio
Ever-ſo l’iſola d'i Naledula , ne fù trovato un pezzo trattarono aſſolutamente del Muſchio arbo
di trè mila libre, e credendoſi'coluiflhe lo ritrovo., reo, terreſtre, e Marino; ma del Muſchio odorato,
che foſſe Pece z o ſpecie di B_itume,lo vende per aſ del quale ſiamo_ Noi per diſcorrere z non ne fecero
ſai buon mercato-Da cali florie ſi puòagevolinente menzione alCuna , perche non lo Conobbero , ed è
raccogliere , eſſere l’Ambra ſpezie di Bitume di chiaro z imperciocche non ſi trova regíſtrato nelli
mare,e non ſP erma di Balena,
. P oiche non è veriſi- ' loro volumi . Tratto Dio/'corde del Muſchio Ar
mile, che ſe n`e poteſſe trovare un’iſola così, granñ_ bor-eo (chiamato da’Greci 135-10”, Brio”, ed in Ara
de . Borearucci vedendo , che l’Am bra odorata , e biCO Axuecb) nel primo libro . Edel Marino y ne
l’ambra gialla, detta Carabe, o Succino naſcevano ſcriſſe al libro quarto,che communemen te voglio
ambedue a modo di Bitume_ ,A come ſimilmente di‘, no, che tia. la corallina volgare, uſata grandemen
Cono i Colonieſi nelloro Diſpenſario . Ambra ex_ te per ammazzarei vermi de‘fanciulli , facendola -
Bitte/m naſcitur eozlem ”20130,9140, Ambra Germa— di freddo , ed aqueo temperamento , il che nota
’ ”in , credette, che foſſero un‘iſteſſa coſa, enon fa-` Gaſpare Oſman( ”ariar.[ec7.lal›.z.mp.g r .j che Ga
cendovi differenza ,le confuſe inſieme . [BIM crra: eſſendo , che la. corallina ſia fredda , e.
L’cttima , e pura Ambra griſa è quella di Seli ſecca . Sempione ne pone un capitolo , che èquaſi
chito dell’india ,che gialleggia nel colore , quella' ad [iffi'rlm di Diofcoride i Avira-mm di queſto ge
che ſi porca da un Caſtello felice chiamato Sinerio, nere di Muſchio ne fece un capitolo confuſo,e ben-`
e di minor bontà, e fi conoſce, perche biancheggia che Noi non ſiamo per trattare di queſti generi di
nel colore ., La terza ſorte è_ quella nera ,di poco 1 Maſchio , hl) voluto quì accennarli per togliere
o nullo valore , vituperata anche dal Cojleo, dicen tutte le ambiguità, che ben ſpeſſo poſſono accade
do: Ambra ”ig-n …Ibm.- …'11-ur , quà!” à Balena (le re per ſomiglianza del nome 1 e per conſeguenza
varatam , a* excrmm: 5 peggior anche la chiama poflono cagiouare qualche errore , imperciocche
Moi-andar . Sempione loda quell’Ambra a che tifa trovandoſi appreflb gi’antichi ſimile Muſchio no
al color celeſte , di figura rotonda; della quale ne tato , pptriano per caſo adoperarloper uſo di que—
ho veduta più volte ,, e rieſce buona, vituperando fio , oaltri Elettuarj cordiali , per li quali altro
’la bianca , come vecchia , e di poco valore; ma ſe Muſchio non ſi deve intendere , ſe non quel Mu
queſta truforandoſi con aco caldo , 'dal buco riſu ſchio , che ſi trova nellobelii-colo d’un certo ani
derà umor odOrato, e pure ſtimata buona . Vere-be male ſimile al Capriolo , che è uno de’più prezioſi
rio , e Renon'ea dicono: Problemi* Ambra, quodfit aromati , che [i trova , ſiccome è l‘Am bra *z onde r
ciìzereí colori: ,` ”0” m’gri , quia imp'robatur , jim! ragionevolmente tengono il primo luogo tra gl’o
etiam wide canzlía’i 5 fit 711071” [mir in [under: o. dori- Lo dice anche Chiaramente Renodeo (rap.
SCrivono i Medici Auguflani . L'Ambra è calda, e Moſclm) con le ſeguenti parole: Moſclmm omnium
ſecca nel ſecondo grado; Amaro Lulìtano con la rerum odoraflſſimm , á'ſmwíflîmur eſt . Dicono
teſtimonianza d’A‘w’cemm , dice eſſer calda nel ſe quaſi tutti communementme ſpecialmente Simeon
condo , e ſecca nel primo.. L’Ambra_fortifica il Set/n' Aut.›rGreco,che nell’Oriente ſi trovano certi
cervello , ed il cuore , conforta imembri deboli ,, animali ſimili al Capriolo, con un ſol corno, altri
aſſottiglia l’intelletto, viviſica i ſentimenti , reſti dicono due , non diſſunile dalle Capre ſelvaggio
miſcela memoria,rallegrai melancolici,diſoppila (chiamati dagl’Africani Gaza!) di figura, colore,e
la matrice , giova il ſuoprofumo allo ſpaſimo , corna. Differiſcono ſolamente dalle Capi-e ne’den_
par`aliſia , e mal caduco: corregge l’aere peſtifero, ti ,_ imperciocche gl’efcono dalla bocca due denti
ed e di molto giovamento a’ vecchi , ed a’ freddi canini a modo di Cignali.Altri poi l’aſſomigliano
di compleiiione . Gizrberto, Col/agio di Bergamo, al color del Cervo,o Capriolo: altri poi li_ figurano
e Gaſpar Saba-ee”lfëelzbzſegucndo Falcone piglia fimili alli Sorci , benche non mancano di quelli ,
no per l’AlKermes ad' una gi ulla doſe,due dramma che Li fanno delle fattezze de’Gattng-eſto animal
ſolamente d’Ambra, e dicono , di ciò fare ,percheff Muſchifero a certo tempo s’innamOra , ed all’ora,
' è a prezzo caro . diviene furioſo , eſe gl'ingroſſa un'apoſlema nell*
Gimdrtmmmo (Praxi: Chym.) pone il ſeguente obellicolo , empiendoſi d‘un certo l'angue groſſo 5
Arcano dell'Ambra da …e provata più voice con in quello tempo non mangia , nè beve , ma quaſi
evento non failace. ſempre lì và ravvolgendo per terra , e ſe gli crepa
Readmbm g-ryſeszhò- ?rob-e parte: v x I r. l’apoſtema) ed eſce fuori quel ſangue , mezo Cor
M’ſtói‘ orloratiflìmí P“rtem mmm . Saecbnri al rotto, che in certo ſpazio di tempo ſ1 Concuoce da i
bſhmi Pzrrrem ſemi:. Omnia Pil/‘UU‘ÌIJM mmſPí faggi ſolari, edeponendo ogni cattivo odore divie
nt” roſarum :Menſe terantur Optima , diuriur , ne odoriferilſimo, e ciò, dice i] Carlamoſto , ſuccede
[elfi/U rtl/'quid de ſpirit” roſarmn "Fſm/1M!!!? 2 1”' ogni_ Plenilunio , col generarſi ſempre nuovo apo
tempera mio , rurfnm Paul-:tim 'refonmdo, ”t quaſi ſtema .E que-'lo ſangue _così maturato da’raogi del
ſiecefrflr; binc rurſflr -› i!! Pri…" ’ teratur , ó" "d Sole è l’elettiſſimo Maſchio. Di tali animali par—
”ju'mflrvetur , 'Lufif mſtar piſi minnri: in *vino , ſando Brflſflwla ſ/ÌL- {le flmf. capa': Muſrbío) così
*vel in all'0 liquore convenienti ~ Omm/m: víflìffu’” dice -. Nec ill/”l ”girare Pal/hm , quam rumore”:
illum
PARTES ECONDA’. 9F
'ill una Pratt-r ”atm-am totier refetítum,materiam dentale . Falſíficano 'i truffatori il Muſchî'o in di;
eflèqaa natura/iter in ea am'mante,prr iſlam vis, verſi modi, e ſpecialmente, non ſi vergognano a1
per crijím expellatztrzficut i” multi; alz'jr mëflrua c-uni temerarii umettarlo con -l’urina ,-per augu
ſunt, me illad animal [liù vivere PON-,mſi ita ex mOntargli il peſo , altri l’appendono nelli luoghi
}mrgetflr . Li cacciatori di quelli paeſi, dove ſi rac neceſſarii , e ciò ſanno per reſtituirgli l’odore, Che
coglie il Muſchio a ne ſanno loro artificialmente, già non ſi faceva più ſentire,e dicono, chela puz
ma non è così buono, come quello,ch‘abbiamo det zali facci riſvegliare l’odore , benclie tale odore -
‘to di ſopra.“ modo,che tengono è tale,pigliano l’a poi non duri molto.” Muſchio perfetto deve ave~
nimali muſchiſerbe li legano (mentre ſono vivi) la re odore aſſai acuto , di modo cale , che odorando
Pelle in molte parti,come groſſi bottoni, e con una il Muſchio un’ uomo digiuno , gli fà ſpeſſe volte
”erga battono quelli bottoni,acciò vi concorra ſan uſcir ſangue dal naſo; nel gnlio dev-e eſſere amaro
`;gno , laſciandovelo così per qualche tempo , ſi pu e che penetri ſubito al cerebrm e che nel maſticar—
Îrefà, e poi ſi matura in Muſchio . Amata Lujitano lo non ſi ſentino certe arenole , che ſogliono eſſere
{lib.r.cxzp.2o. in Dioſc.l ſcrive altrimente l’lſtoria nel Muſchio ſofiſticato , nel colore deve eſſere, ſe
del Muſchio in queſta forma : Apml lndur ”gnam condo alcuni, di color leonato oſcuro , banche, eſ
anflum ultra Met/acum ſit/4m eſi , i” quo animal ſendo alle volte ſecco , ſia un poco più chiaro , il
*guaddam Leporir magnitudine Ì‘EPEÌ‘ÌH” , ubi ”on proprio colore deve eſſere ſimile al color di Spico
mini”, a: leporer apud ”or , cflpítur : quod ’Uí'wfln Nardodeggiero di peſo; il più buono reſiſte a que
:litigi: primi: flagellatum, nec traditur , a quo de ſta prova,ſi paſiì un aglio con aco,e poi queſto aco.
trac‘îa pelle, C57" intraneír (ſemptirmniverſam car ſi paſſi per un pezzetto di Muſchio , ſe la punta.
mm ſic 'verbi-riſa”: Iioìdam cum ofiibm contan dell’aco ſentirà d'odor d‘aglio, il Muſchio non ſa—
dunt ,pinflmtque , gudflc contuſa pi/Iataque Mu rà del perfetto; ma ſe odorerà di Muſchio, è ſegno
ſc/m: :ſi , quiſal/iculir paſtea includitar . Paulo certo eſſere buono . Tra gl’altri buoni effetti del
Veneto( lid.6r.cap.6.de 1nd. J dice eſſere queſt’ani Muſchio ſi nota, che ſortifica il cervello, e conſe
male quanto un cane, e chiamaſí appreſſo l’lndia riſce all’antico dolor di teſta, che procede da Hem
ni Gaddari . Ewmdra Bar-boſa lo fa di forma, e co ma 5 corrobora tutte le viſcere del corpo 7 e ſpe
lore ſimile al Vitello , eche generi l’apoſtema eſ. cialmente ſoccorre al cuore , liberandolo da tutte
ſendo la Luna piena. Scaligera dice , quelli , che le ſue paſſioni 5 unto alle parti genitali con oglio
:vogliono raccogliere il Muſchio mettono una di Cherva provoca il coito , eſſendo penetrativo ,
quantità di ſanguíſughe all’animale muſchiſero , è valente a far penetrare gl’ altri ingredienti nelle
:facendolo egli di ſorma ſimile al Capriolo ) più remoti parti del noſtro corpo. ll ſuo tempera
dopo z che ſono ben piene di quel ſangue , lo ca mento è caldo nel ſecondo grado,e ſecco nel terzof
Nano dalle ſanguiſughe , e lo ſeccano , ed è il
Muſchio . _ .De/1’ Ora ſi
Da tanti, e sì diverſi pareri ſieava non poca
Conſuſione . Ed il voler diffuſamente dimoſtrare L ’Oroè il primo tra i Metalli, come tra P13
le falſità di queſte opinioni richiederia un parla neti il Sole , che perciò èchiamato commu
re più proliſſo dell'lliade; laſciate dunque l’opi nemente da i Filolbfi Chimici, e Dogmatici Sol ,
nioni ſalſe, attenderemo alla narrazione del Bel/o terre/IrinCcmt* all‘incontro il Sole vien detto Au
ai0,(Lib.2.cap.l4.) Come teſtimonio di viſta, im— rum celeſte. &Uſa-'Oro (Ong-[ihr 6. C.1 7.) ſopra tal
percioche è chiaro aſſioma de’ legiſhzplùr enim eſl nome,dice eſſere chiamato l’Oro, Aurum ala aura,
”cu/atm teſtír 1mm, quà”: auriti plurer . Animal ideſt Aſk/endore, quod reprrcfljſh aere plùrffllgeat
'Moſchifirmle (dice Bel/anſa) magnitudine cap-am Alcuni altri curioſi cavano l’Etimologia di que
ffloaticam 47m” , Per!” [mbar bipartítor , ante llo nome , e deducendolo dalla voce Ebrea *HF
riore; quidem poſterioribm long-Y óreviorer more thor,che ſignifica Lume-,o vero ſecondo altri dal-`
la parola Greca Oſſçflv, Hora: , che così gl’ Egizii
Leporir : colore Per carpa: qfl exſiavo pal/eſtenu
inſtm- 'vitali iniziai-inner?” parte amiamá** Pa chiamavano il Sole. Lo chiamai-on ſorſe anche So
flz’ca , quemadmodz‘zm Dem-e allzícam‘ . Comun ei ]e, o Lume, perche ſacchche tolto l’Oro dal Mon
ſunt bin” paulùmfficut Caprio/i &if/arca”, Vocem do reſtino gl’uomini quaſi privi di lume; Crederei
amularur caprinam , mir-egua- incm-remlo eſt ce iù toſto ben’io , che l’oro privi gl’uomini di lu—
leritatír ſcopa/or, 1”: monte; aquè perrflmpenrmc me della ragione , uſan’doſi per procacciar l’Oro
planitiem . Capíflntur Laſer-e iëiflſèlopetarum› 'tanti inganni , e tradimenti, ed a queſto penſiero
mc non vena!” , Per cam-r inſtituto; cibum iiſdem mi giova credere,che allude-{ſe Plinio (115.35.0.1 J
_flippedítant bet-be adoratáfl'ìma, 71mm”: precipita‘ dicendo: Utinam poſe: è vita i” :Zi um abdicari
4/1 Spſca Nardi. Scrivendo Sempione del Maſchio Aurum. Se queſto poteſſe ſarſi, quanto ſarebbe più
lodo per il più buono quello di Tumbaſ’rc, perche felice il Mondo , poiche non eſſendovi l’Oro per
gl'animali,che lo producono,mangiano ſpica Nar ſpendere 1 fi permutariano le coſce-‘à come ſu oſlèr
da, e di più gl’uomini di quel paeſe , non ſono ſo` vato fin al tempo dei Troiani ,- e ſorſe ceſſaria
liti ſofiſticarlo , anzi oſſervano nel raccoglierlo quell‘inſaziabil ſete,o fame,della,t’1uale parlando il.
certo tempo più che ſereno. Quel de’Pinni è tenu gran Marone (Eneid.4.) Così diſſe:
to poco buono , perche lo falnficano ben ſpeſſo, Aurí
e non oſſervano diligëza nel raccoglierlo,nè meno Sflcmfamer, quid non moffitalía paffara-cogi: .7‘
è tenuto per buono quello, che portano d'Ameri Quella gran fame diſſe , che fà pervcrtire la fede,
ca, , e Portogallo , chiamato comunemente Qcci: ljonoçe , e precipitare il Mondo tutto . Erſpl'icò
Ttfial
96 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI.
aſſai bene Profereía li danni dell'Oro negl’uomini reo,ccme materia attiflìmada quale trovandoſi in
in quelli verſi. (Agi/eg.) ogni corpo elementare, poſſa da eſſo eſtrarre l’Oro.
At ”une dé'ſfrtl'ſ ceffimt ſacrarin luci: . Le parole d’ Alberta ſono le ſeguenti : Tempor
Aurum mmm‘, *ui-.‘711 jam pie-rate, col-tm: . mea inno-”tum eſi cap”; bomim‘; , quod inter den
Aurea ”una wrèſunt ſecula,plurimur aura , teſfutura: ſuperiori: cranei , parte; multa: anni
Veni: bono; aura conciliatur amor . puloeri: immixtar babuít. Nè dalla ſopr’accenna
Aura pulſÌ/lſirler, aura vena/injura . ra opinione diſſentiſcono i Chimici, che vogliono
Aurum lexfigaitur, max/im’ lege Pudor . d’ogni corpo elementare poterſi eſtrarre trè corpi
Orario (/ib. i. Blow-Much’ eſſo parlò di quel , che oglio, cioè, oro, e vetro , ma ſpecialmente ne i ca—
ſanno, e penſano i mortali per accumular danari pelli umani, è gran potenza minerale , come dice
nellì ſeguenti verſi . l’iſìeſſo Alberto Magno : Magna eſt *virtus* minera
Impiger extremor curr-it Mercator ad Index , li: in capii/ir bumam‘: , Ò‘ pracipue‘ qui de capite
.Per mare Pauperíemſugienr, per ſaxa, Per ignem. alzſcinduuturfiiacomo Caranta(líb.z- :le :tm-.arte
Nè meno dopo l’acquiſto dell’ Oro ne viene cilin fi:á?.cap.r.)ſcríveñ, che nella Città d’lda di Candia
to ormai il deſiderio , anzi più toſto s’accreſce, ſi ſono Vedute certe Capre ſelvaggia , che avevano
come dice Giovenale (Satyr.r 4.) identi traſmutati in Oro: Etſicri patuirſſoggiun
Creſci! amor mimi, quantum ipſa Pecunía creſcit. ge) bcráarum, qua; iói -eduutçvíribun GiozFran
Ma venendo ora alla ſua deſcrizzione diremo , caſco Mirandola (lib.2.de aura C.7.)dice,nelli ven-_
che l’Oro è corpo metallicmdi color giallo,lucido, tricoli delle Pernici eſſerſi generato l’Oro: ln-um
gravante , privo di ſuono, concotto con ugualità, tum quoque aurum eſt i” Perdicum orntriculir
e lunghezza di tempo nelle vrſcere della terra , eſ ternPe_/Zate mea , five illic dum in terra ſuferficie
ſendo uguale , e ſtimato communemente Omoge conjpírererur inſtar grauarum d'eg [urierum: , jim‘
neo , e per conſeguenza non ha parti eterogenee, generatumflt ex edu/zarum occulta pote/late, qui
e per quello l’Oro è ſtimato perfetto più d’ogn’ al bus è terra/Int aura' exor-/m communicatmpr aci—
tro Metallo. Geber dice eſſere perfetto,perche reſi puè in Mnrſorum montibur berbarum potcflate
ſte alla Coppella, al cimenco,e perche è malleabi— nubi/iran': . Ammiano Marce/lino racconta , che
le , ſteudendoſi in eſtrema ſottigliezza; E il più l‘Oro ſi ſia anche generato nella ſeconda regione
perfetto, dice Andrea Ceſalpina degl’ altri Metal dell'aere. E nell’lſoſa Oñuſa, detta Pelagia,e Lem
li : Qgiaſolum inter Meta/1a i” igne nihil :lePar no ſi vidde cadere dal Cielo l'Uro a modo di piog
dit durante materia , etiam i” incendi” , c9** hoc gia. Non però tutto l‘Oro, che ſi cava dalle ſopra
eſtjígnum perfet‘îíonir . Si genera quello Metallo dette miniere, è di uguale perfezione , ritrovandO
nelle viſcere della terra, non in ogni luogo,ma in ſene del più, e men boono, come ſimilmente notò
parte determinata , e dove ſi trovano tutte le di CarantaſliZ-.de aur.ſeé?.r.)Natura/itèr in [ar-ir au
ſpoſizioni concorrenti alla ſua generazione . We riferír gígm’ 1!”er magi!, ó“ mimi: perfeéîumSi
ſli luoghi ſpeciali ſono la Scithia, Spagna, Tracia, corrobora queſto con la ſacra Scrittura,dove ſi leg
Dalmazia ,ed Aſia: Franceſca Vale/ia (lió.zz.cap.4. ge (nel Geneſi ll.r r.) di un certo fiume Phyſo: 1[th
,De Saani/J aggiunge la Pannonia, Boemia, Au eſt,qui circuit omnem terram nſi‘î'Î-'lHevi/atÌ-MIH
ſlria, e Germania inferiore , ed in quelle miniere, ”uſcith’î‘ aurum , ó* ”uz-um terra: ill-‘ur optimfim
non ſolamente ſi trova meſcolato nella terra , ma eſt , e n61 Salma LXXI. r z’. ſi canta: Dnbitur e111'
ancora attaccato alle pietre , come giornalmente auro Arabia ,ed a quello ſine Meſue diſſe, aurum
nel marmo, e Lazula s’oſſerva 5 ſi trova anche nei bonum , trovandoſene naturalmente del men buc
fiumi a modo di granelle grandi,e picciole , e tali n0.I GreCi chiamano l‘Oro buono Obrizumáonde
Fiumi ſonoil Tago della Spagna,l'l:`bro della Tra pro obrizo aurum ;rural-:mutu , @'- def-eranflimmn
cia, il Ganga dell’lndie, il Part-olo dell‘Aſia,il Da inte[[ígunt›eſplicano SJſizlarafl. r 6.0r1‘g.c. 1 7.}Bra
nubio d’llngheria, il Reno d’Alemagna, d’Adige, ſano/a (in exam.metall.) Michele {le/ &loſt/;0722.1
fſeſino , e Pò d’italia , e ſtimano , che queſto Oro ,fiſqm’fimagíchAr . cap.ç.guqſl.r.ſè8.4.) Car-anta
ſia più perfetto , perche l’acqua rode , econſuma (lib. da aura artefafío.)
qualche parte impara, che ſorſe ſeco aveſſe attac Già s‘è moſtrato il luogo dell’Oro eſſer le viſce
ñ.;- _-
cata, e però ſi trova in quelli fiumi a modo di gra re della terra , Ora opportuna coſa ſarà , che della.
nelle, come dice Alberto Magna: ,LL-'fia Aurum La* materia de i ſuoi principii diſcorriamo, laſciando
Let multarn puritatem materia , ruríffimè inve— alcune ſavoloſe conteſe , ed opinioni degl'antichì
”itur alii cor-fori immixum , á' ob bano ratio Filoſofi intorno al numero dei principii delle co—
mmſrrquentèr inveniturmt granula ”rimini-um’ ſe ; come fù l’opinione di Epicuro , e Democritüs
....ñ-ì
-f—ó“-._..—
quia tantajmritar ”aupatejí ejjè ”iſi Par-ua . Ma quali negl’atomi riponevano il componimento di
benche ſi trova l’Oro ne i ſudetti fiumi, non per tutti gli corpi , Diodaro Croca dalli corpi minimi,
queſto lì genera in eſſi , come ampiamente moſtra ed individui voleva , Che ſi componeſſero le coſe
l’AgricolaDichiarano queſto ſimilmente i Conim tutte. Empedocle teneva per fermo,c},e del nume—
briceſi, ecco le loro parole: N0” eni”: bi omne; a”— ro diſparo ſi componevanoi Milli. Pitt/[gara aſſe—
rum gene-ram, ſed È terra, quam eroduut effaſſum, gnava per principii delle coſe le linee , le figure
aut èfontiáur in alveo: derivata!” ſècum tra/Jun:. ed i numeri. Or ſe di tutte quelle opinioni li V0
E coſa aſſai maraviglioſa quel-che racc0nta Alber leſſe diſtintamente dare giudizio ſarebbe coſa va
to Magna , che ſi ſia generato l’Oronfll capo d’un na , e ſuperflua , eſſendo già baſtantemente da gl'
uomo morto già ſpolpato, ſlim-ande, che ivi ſ1 ſoſ antipaſſati rifiutate, e sbandite affatto dalla com—
ſe prodotto per ſublimazione dell’ aqueo col ter-z mune Scola de’veri Filolofi. Democrito non ſi VE“
Zogno
PAR-TE SECONDA'. 97
~ſſ Filoſofando più oltre Cercarcmo la prima ma:
gognò_ dire -, chela prima‘materia dell’ Oro foſſe
calce, e líflîvio, come ſcrive Alberto Magn0(1i1›.gì. teria vera dell’Oro, ma è neceſſario per conſeguire
‘Miner-traä. ſ- cap. 4.) con aggiungere , che queſia il deſiderato fine ricorrere all’ opinione de’Chimi
opinione èpiù toſto degna di riſo , che di rifiuta ci periti Metallici ,chiamati volgarmente riſchi--`
2ione . Appreſſoi Perípatetici è tenuto per fermo, mijfli . Belli filoſofando ſottilmente penetrano
che i ’principii ſiano materia, ſorma,e privazione. ſin'al centro della Terra, deducendo i loro ſtabilh
.Platone coſiitui ſimilmente trè principii , Dio, e ver( principii ſin dal Chaos accennato da Moira" PJ”.—-

Iſiemplo , e Materia , benche poi ne ſtabiliſſe due, quñdo, diſſeflsome abbbiamo nel SacraTeflozſGrm-ſ:
Infinito,e Termine,e per l’infinito inteſe la mate* 1.1.) I” Principio cream': Dem' Celummí* Ten-am.
h...
:ia , e per termine la forma , come ampiamente ſi dove i più ſpeculativi non intendono, che ſi creaſ
_-nñ.- ._-
yede , che quella parola , che Platone chiamò tera ſero diſtintamente il Cielo , e la Terra , poiche ſi
mine . forma diſſe eſſere Ariſiatile , e quella , che vede chiaro, che non furono díſtinti nell’altre
chiamò Platone infinito , materia eſſer diſſe Ari' giornate z ma produſſe ſolamente quel Chaos, che
flutile. Altrimenre- poli Medici appreſſo l’ifieíſo doveva eſſer materia di tutto il Mondo corporeo,
Alberto , aſſegnano i quattro Elementi per princi poiche calando il ſupremo Fattore dal Mondo
pii in commune 5 ma veramente ſi veggono queſte dell’intelligëza in queſt’Elementare,e feccioſo,ſece
opinioni manchevoli , perche toccano ſolamente prima i Cieli,adornandoli di ſielle fiſſe, ed erranti,
1a materia remota , commune a tuttii Miſii peró‘ e calando più alla caducítà , formò gl’ Elementi I
.ſetti , e non toccano la materia proſſima dei Me ponendo nel centro la Terra,in ſe medeſima, e dal
talli a Che è la corpolenza d’eſíì . Saremo dunque ſuo iſteſſo peſo ſoſtenuta, e Così diede varie forme,
neceſſitati ſeguitare più oltre il noſiro diſcorſo e qualità a quella indigeſta mole del Chaos,e com
_con la Scuola de’Chimìci puri, quali coſtituiſcono parve tanta varietà di coſe celeſli , e ſettolunari,
i trè volgari principiì di Sale a Solfo , e Mercurio, che ſerbanoſin’ ora , e con la durazione del moto
e quelli chi potrà negare , che non ſiano materia ſerba’ranno la corrilpondenza,e ſimpatia,nata dal_
proſſima per lo componimento de i miſiÎPPigliano la cognazione della materia . QLiiidi le coſe di là
‘eſſi il Sale per la materia, il Solfo per la forma, ed sù Con benignità dolce le loro prerogative alle coſe
inferiori compartono , ed alla mancanza delſiluogo
il Mercurio per l’ldea,eſſendo Corpo il Sale,Anima
il Solfo, e Spirito il Mercurio . Per Gorpo il Sale, d’un Elemento ſettentra l’altro , benche di quali.:
erche è fiſſo, il Solfo Anima, perche è infiamma tà contraria, e contro la propria inclinazione z ma
dovendo gl’Elementi tutti , o nella Terra , o dalla lr
x zileSpirito i-l Mercurimperche è vaporoſo. Si mo:

ſira la chiarezza di queſto coll’ eſperienza de’ puri Terra aver l’eſſere, e la conſervazione , fù neceſſaé '
Chimici , che ogni miſio ſi può riſolvere in queſii rio , che l’Eterno Motore le virtù di tutti gl’ Ele-,ñ
trè principii , e laſciando da parte gl’ argomenti, menti , in una quaſi eſſenza ridotte , nelle viſcere
verremo a quel,che ſenſatarnente l‘occhio pub ve della Terra riponeſſe, accioche la natura,nel pro
dere.L’eſemplo del Tirocinio Chimico è da ſe ſteſ— durre le coſe , non foſſe coſtretta mendicare dagl’_
{o chiaro , imperciocche abbrugiandoſi un legno Elementi tanto lontani , e diſcordi le porzioni ne
,verde , eſalarà una certa materia affatto inutile v ceſſarie . Or da queſto miſcuglio d’Elementiè for-.`
e non idonea per accendcrſi al ſuocera queſta, che mato un umido’, il quale ben miſto, e concotto
è in forma di fumo, raccogliendoſi ſi riſolve in ac dall’ Arabe-o mirabile della natura , cioè da quella
inſita virtù , cheſiſi ritrova nelle viſcere della Ter…
qua , che chiamaſi da’ Chimici Mercurio : dop
po quelia uſcirà un’altra materia oleaginoſa , che ra, umido radicale ſi chiama, erappreſenta quaſi
facilmente s’infiamma, raccogliendoſi ſi riſolVe in la forma d’un acqua viſcoſa, o cralſa, come vuole
oglio, e li chiama d’olfo, reſtauo dopo molto fuoco, Platone , e detto umido radicale,è la mate… Pſi‘
finalmente le ceneri,che ſono corpo ſecco ter reſlre, ma di tutte le coſe . Ma perche ſaria evaporabilez
dal quale per mezzo dell’acqua ſe n’eſtraouna ma e ſenza conſiſtenza ,la natura li diede per compa
teria, che ſi riſolve facilmente nell’umido freddo , gine, accrò ſi ſtabiliſſe, una certa ſoſtanza di natu
econdenſandoli poi col caldo, tiene il non‘e di Sa ra ſecca , eſiſtente dentro l’iſteſſe viſcere della ter.
le - Oltre di ciò potrai oſſerVare quella riſoluzione ra, chiamata da Filoſofi Solfo . Bando dunque la.
di principii nell’ovozeſſe-'ldo nel bianco il Mercu Natura vuol produrre le Coſe,l’drcl›ea, o vogliamo
rio r nel roſſo , o torlo il Solfo, e nella corteccia il dire primo miniſito , o iſtrumento della Natura,
Saleae così ſeguitano tutti i miſli neîla loro riſolu operando in queſi’ umido , lo ſolleva in alto col .
zione.All›erto Magnoſlió.;.min.tr.r.cap.g.)vuoles ſuo perpetuo virtual calore, e ſecondo i variiluo
che la propria materia de‘ Metalli : Sit humia'm” ghi, dove puff-i, e ſecondo il Solfo, al qual s’attac
acquoſum fabri/e , incorporamm trrreſtri ſubtilí, ca , o uniſce , acquiſta le diſpoſizioni per la forma
flrtitèr commixto,ed altrove (lib.4.c. i.) dice:Sul ſpecificante, e diſlinguente le coſe tra loro. A que
firm‘, à* nrgentum or'oum oocari metapliorim lo ſto modo anche ne viene prodotto l‘Oro , Rè tra
guutiom Pntrrm , ó" Matrem Metallorum, ità ut Metalli, come più perfetto,imperciocche l’Archeo
Sulphm* fit qua/i Pater , urge-”tum -w'omn qua/ì eleva quell’ umido radicale , o vero Mercurio dal
mater,cioè il Solfo nella miſtione de’mctalli,quaſì centro VErſo la circonferenza , e queſto col ſuo
foſſe ſoſtanza del ſeme paterno , e l’argento vivo principio perfetto , mediante il calore paſſa perí
foſſe quaſi meſh-uo materno, il quale ſi coagula in pori della terra, ed unendoſì col Solſo detto, quale,
ſoſtanza d’embrioneflcber ſimilmente (lió. da in ſe ſarà impuro a ſi formano diverſi Metalli diſtin—
*ue/Iíg. Mag.) dice : Res autem, que perſicz‘t in mi - ti ſeCOndo l’impurità , che il Solfo averà ſeco me
mrnlílurfllſubſiantía argenti' pizzi, E ?i‘ll’l’fl'lí ,e ſchiate , e continuando
. . quell’
N umido djaſcendcre
Per
proporzionalità; goa-@iam :

-_____…. . _
"9t TEATRO FA-KMaceu’r. DEL' DONZELLI.
per li pori della Terra , dove ſarà attaccato il Sol. ricerca, che dagli Savii non ſi ammette poterſi to:
o- che abbiamo detto. ſi viene a pnrificare,e pu- ~ vai-e dall’ Oro queſto ſeme 1 e chi aſſeriſce ilcon;
rificato sìuniſce poi coll’umido.e ſi produce l’Oro, trario parere, ſenza dubbio s’inganna , perche co;
e quelli-che cavano le miniere,ſi dogliono grande.. me altrove ho moſtrato, non ſi puo cavare dal
mente. quando trovano inñuna miniera comincia l’Oro,nè Spirito, nè Animamë altra coſa, che non
ta la vena dell‘ Oro vicina all‘ origine 5 ed all'ora fia formalmente l’iſteſſo Oro; e che ſiz COS-‘lgte l’in. v
hanno per fermo, che finiſce la vena : Bid tanta ſegna l’iſteſſo Artſtotile, che dice: Aura”: efl 1’"
Purim: non poteji ”ſe m‘fi par-amdice Alberto Ma feéîè concuäum 1 cioè › che non ha parti import:
gno. Sono alcuni . che ſtimano la prima materia banche dicono, che ſu veduto in Roma un Sicilia.
delli Metalli eſſere lo ſperma, o ſeme dell'0ro,quì no , che in preſenza di gente grande con una pic#
non m’affatigarb molto a riprOvare queſìa opinio ciola Medicina-che non eccedeva Un tal peſo,coa.
ne,eſſendo da ſe Preſſa -la ragione chiarazimpercioc vertiva in Oro ſino due oncie di Mercurio valga.
che ſe nelle viſcere della terra vi foſſe neceſſario il. re . e quella Medicina {ù giudicata anima dell'
ſeme dell’Oro,per generare nuovo Oroaſenzadub` Oro. 94g:: ratione id fieri peſi-in(dice Kuòialſaris
bio ſaria quefio ſeme derivato da un’ altr‘ Oro, il difficile videtar cognim , mìm in aura ab Perfo
che maniſeſtamente èſalſo, imperciocche detto ſe &zmz caäiomm, mixtianemque Partiti”: exaä'am,
memon ſ1 potria chiamare materia primazmentre ”alla Par: efl alia Purìor .
deriva da un'altro Oro. Dicono altri Chimici-che Cercaremo anche filoſoſando più oltre,ſe la pri;
detto ſeme ſia quaſi un punto , e non diſſnſo per ma materia dell’ Oro è commune-a tutti i Metal
tutto il corpo; ma in determinata parte. di quello; li,come ſi è accennato nella Mineralogia. Califlem
fi come non in tutte le, parti del corpo, umano ſi appreſſo Bernardo Celio vuole o che tutti i Metalli
trova attualmente il ſeme ſormale,avendolo bensì convengano nell‘ iſteſſa forma ſpecifica ſoſlanzia.
virtualmente diffuſo per tutto il corpo, perche già le, e che ſolo accidentalmente differiſcano: Qu_i ſi
s’è fatto notmper mezo dell’Anatomia eſſere il ſe pub riſpondere . che diverſe proprietà , indicano
me formale ſolamente nei vaſi ſpermtici . Non diverſe Eſſenze . e per conſeguenza diverſe forme
fi richiede dunque lo ſperma per la generazione ſoſianziali i onde communemente ſi concede i che
de’Metalli. ma bensì quell‘umido radicale. o vo. tutti i Metalli hanno diverſe proprietà , ne ſegue
gliamo dire Balſamo del Solfo de’Metalli,o la par dunque , che non poſſono avere ontti le medeſime
te piè perſetta, e decotta delle coſe infuſe in quel diſpoſizioni ,a e cio vien confermato da Alberto
l‘umido, o Mercurio, che s‘è, detto. da quell’ldea,o Magno . il quale chiaramente dice , che ogni Me
congregazione di virtù de gl’ Elementi intorno al tallo ha la ſua forma ſoſtanziale diſiinta da quella
centro da Dio rimeſſa i e queſto ſarà ſperma , Per degl’altri Metalli , e dice eſſer ſincera, ſola, e non
Analogica», . Si pub anche in qualche modo. racco accoppiata con l’altre forme z che convengono a
“— `-î' gliere da Platone (in Timo ) eſſere la prima ma.` gl’altri Metalli i Si ſcorge falſa dunque l’opinione
teria de’Metalli quell’umido z che diceſiìmo di ſo. di coloro . i quali vogliono, che in qualſivoglia
pra z mentre vuole , che la materia de’ Metalli ſia Metallo 1 vi fiano più forme , e ſpezie di Metalli*
un’ umor ctafi’o z onde chiama perciò i Metalli e che alcune ſono occulte , altre maniſeſte 5 Part'*
acque fuſibili. taranta (l:’bxit.fl-EZ.4.) ſcrive ſopra ſono di dentro, e parte di ſuora , alcune nel fondo.
quello panſìero così: Materia remota Meta/lora” ed altre nella ſuperfici-:flame per eſempio il Piom
aj} humor s flvè balimr attenuatur oífitoſur , ó* bo.dicono efiì, ì di dentro Oro, e di fuori Piombo
exbax'arioni commíxtur. Oltre delle ſudette auto. l’ Oro poi all’ incontro è nella. ſuperficie Oro a e
ritàgioverà molto , addurre quì qualche ben ſal dentro Piombo ze così ſeguitano gli ſeguenti me
' da ragione-con la quale ſi venga a conſirmare,che talli. Se ciò foſſe verome ſegueria,che abbrugian
l‘umido radicalem prima materia de`Metalli ſia co doſi il Piombo col Solſo, doverebbe laſciare nel
‘ſa viſcoſa,e craſſa, imperciocche l’eſperienza. fida fondo del vaſe la porzione dell’ Oro,ch’eſi`o Fiom
teflificattice delle coſe , giornalmente fà vedere, bo aveva dentro di ſe meſchiata; l'eſperienZa mo#
che ad un’ inſermo all’ ora s’avvicina la morte, flra il contrariozdunque è vana l’opinione di que
.modo gli ſopragiunge un ſudore craſſo- o e vi. fii tali . benche non manchino di quelli , che per
ſceſo, che ſi chiama da i Medici ſudore Diaſoreti Pruova della ſudetta opinione portano la teſtimo
co Ì la ragione , perche l’ammalato Con qneſto ſu nianza di Celio Rodiginozche riferiſce eſſere fiato
dore ſe ne mu0re, oltre l’altre cauſe intrinſecheè. un’uomo in Francia , che ſeparava l’Oro da qual
perche traſpira l’umido radicale unico vincolo. ſi voglia metallo, per mezzo dell’acqua, da partire.
che attacca l’anima col corpo.Se dunque ne i cor Noi dunque per non paſſare a piede aſciutto*
pi umani l’umido radicale è coſa tenace.e ruggia come ſi ſuol dite , diſtingueremo l’opinione ſu
doſa, ſenza ſallo ne ſegue, che eſſendo l’Oro mate detta in remota, e profiìmaz imperciocche remota
ria più temperata del Mondmil ſuo umido radica la prima materia èl’iſteſſa con quella degl’ altri
le, omateria prima , altro eſſer non deve z ſe non MetallisProſſima nù,perche la prima materia del
un’acqua viſcoſa, come s’è detto di ſopra . l’Oro di già s'è moſtrato eſſere quel proſſimo prin—
Si conchinde di più dal ſudetto diſcorſo . eſſer cipio materiale i o quel ſuggecro . che ha tutte lo
diverſa coſa la prima materia dell’Oro dallo ſper diſpoſizioni per la forma dell’Oro . ne ſegue ſen!!
ma d’eſi‘o, eſſendo la prima materia principio ma fallmche non potrà eſſere commune a gl‘altriMe`
teriale: e lo ſperma dello fieſsf Oro principio talli , perche, come ho detto, le [leſſe diſpoſizioni
Ittivo . non poſſono eſſere di due forme ſpecificamente di
Sarà bene il ripetere qui . @entre ‘lÎoccaſione [q verſerkegiota `e L’ifieſſa deglf altri Metalli, P6115“
‘nel i
Pira-rr s
quell‘ ifleſſo umido miſto , e concetto dal 'color li offerta una quantità diOro; (Mount-1.6.4P0Phtſi
dell’aere,che dicemmo chiamarſi Mercurio,aſcen ”.3 ;Jegli ricuſandolo diceva: Mal/5 imparare (IN-u:
dendo dal centro alla circonferenza della terra, ſi rum babentibur, quam aumm haben . Ari/Zippo ,
producono variimetalli , ſecondo le diſpoſizioni (come ſcrive Lan-zio vita Plaiſoſoffi/z.) navigando
del Solfo, al quale ſi attacca . s’avvidde 1 che le genti della nave erano Corſari,
Ma ſecondo l’opinione degl'ARrologi,li Metal. onde preſe 1’0ro,che ſeco portava,e numerandolo,
li ſi producono varii, ſecondo li Pianeti, che tira— ſe lo faceva induſtrioſamenre cadere in Mare , co
no detto Mercurio , come per eſemplo, tirato dal me per imprudenza ciò gli avveniſse , dicendo:
Sole (i produce l‘Oro, il quale ha riguardo di ſoc Melfi): efflta ut [wc ab Ariſtippo, quà”: Aréflipltm,
correre al cuorezdalla Luna l’Argento,al cerebro; Props-r hier* fermi .
_ Marte il ferro, al fiale; Mercurio l’Argento vivo, La claſſe de’Poeti nè anche diſſente dall‘opi
al polmone; Giove lo Stagno, al fegato; Venere il nione de’Filoſofi q e tra eſſi Ovidio chiama l’Oro
Rame, alle reni; Saturno il Piombo, alla milza; e più nocivo del ferro , e quì tralaſcio , per non eſñ,
íìcome queſte Stelle erranti producono i Metalli, ſere ſoverchiamente lungo, una infinità di, ſentenq
così anche per virtù delle Stelle fiſſe ſi producono ze , cadetti .
le Gemme , benche Vallcfia , ed i Conimboiceſi, Ma tralaſciando anche , quanto ſopra di ciò ſi
non ammettano queſta opinione , nientedimeno Patria dire in apportare lſtorie profane, entraremo
~non manca chi tien ſalda' opinione, che ſi produ nel ſpazioſo mare della Sacra Scrittura, dove ſi leg.“
cono per virtù delle Stelle,e ſpecialmente del Sole, gono più apertamente i danni pernicioſi dell’Oro,
di modo, che gl’influfii celefici ſiano la cauſa prin e per pri mo nell’Eccleſiaflicoſcap.xxxr.7-) ſi dice:
cipale, e l’ifiromentarìa, dicono eſſere parte il ca. Lignum Offenfioni; eſt aummſacrifr‘cantium. Vç il.
lore, e parte il freddo z parts il calore, perche ge [inquí fit‘Îzmt/lr illud , ó' omnir impruden: def-vez
nera il vapore detto di ſopra,e lo concuoce,il fred, ria: in illo-Y- Gíooanm' Crrfiſtama(Hamilía ;9.)ſcri-,
do poi lo condenſa , e coſtringe ',' come tra gl’ altri vendo ſopra S.1’aola alli Corintii diſſe: Homió,
vuole Valleſio , ed i Conirnbriceſi , e ſi vede l’atto KG! › É“ i” &el/;mr demone-ſync maturi . Ragione—
Pratico , perche il metallo ſi fonde dal caldo, e ſi volmente dunque diciamo‘ eſſer ſchernito, e diſprez-`
condenza dal freddo , come anche dice Alberta zato l’Oro , da chi hà lume di ragione, per il fine
Magro (libmiflMauſam generation”: .Metal/0mm di accumular ricchezze 5 ma per il fine di conſer
eſſa Motor-em Orbit , exp/[cantemfarma: natura yare la ſanità fù ſtimato da’Savjj 5 per la ſua gran.
le!, P” mat/4m Cieli, ò* qualita”: E lementflrum perfezione venendo riputato grandemente gio
Ed Ermete non è diſſimile di opinione,mentre di vevole , e riflorativo della Natura Umana , per la.
cezCçl/rm e172- l’flrrem Mrtallaramſſerrä 1””me ſPECÌfll Vifflì a che hà di corroborare, e ſcacciare le
matrem , come nel fine della pag-2 r. s’è detto. paſſioni del cuore,c0me riferiſce Carlo da Petr’Al
Di quà dunque chiaramente ſi vede eſſere l’Oro ‘a ( dé’ Qin-bem. Nlp—0112.8.) onde Matteo Si[—
Metallo il più perfetto d‘ogn‘ altro , e per conſe vfltico aggiunge di più valere contro l’Elefanzia .
guenza il più durabile di tutti, di modo, che ſor.. Avio-:mm oltre della facoltà di confortar il cuore
terrato in terra, o nell’acqua, o altra coſa immon dice (Pandaëî. Medici”. ) che tenuto in bocca ,
da,non patiſce l’arruggínirſima ſi conſerva come leva il puzzor del fiato . L’Oro , benche fia infuo
incorruttibile , e perciò come tale l’hanno preſo ` cato , accoſtato alla carne viva la ſcotta , e non ſi
Per materia delle monete principali, bëche la Na ſente il d010re , del che n’hò eſperienza , e perciò
tura non l’abbia prodotto a queſto fine , perche è s’adopera a dar fuoco nelle operazioni chirurgiche
certo eſſere pernicioſiſſzma cauſa della pei-dizione per non indurre dolore al paziente .
del Genere llmauozonde perciò molti Sapientiffi Sempione infuocando un pezzo d’Oro ne ab-Ã
:mi Filoſofi , non ſolamente ne tennero poco con brugzia l’ali de’CoLombi , e dice, che così facendo,
co, ma di più lo diſpregg-iarono', così fece ſpecial non partono dalle caſe proprie , e che partendo ri
mente Fociane generolillìmo Capitano, che ricusò tornano preſto .
cento Talenti 'd’Oro maudatigli in preſento da Rmodeo dà l’Oro in polVere alle Donne oppilaſi
Alqſſaudro Magno , maravigliandoſi coi meſſo, co. te a in vece dell’acciaio preparato: ſoggiunge quì
me fra tanti Atenieſì a lui. ſolamente Ale-ſandro Giulio Ceſare Chiudi-”0 ( De ingrer. ad mſirmor ) e
aveſſe mandato un dono così grande Z Ed eſſendo.. dice , che fà effetti maraviglioſ . ›
gli riſpoſto, che fra tutti quelli eſſo aſsolutamente E in diſputa appreſſo alcuni effettivamente , ſo
era (lato riputato uomo ſincero, e da bene: Sinat l’Oro preſo in ſoſtanza ſia buouo, per ſoccorrere all',
ergoſdiſse Focione) me talem Perfetuòzé* videri,óf indiſpoſizioni,che dicono l’accennati Autori-,e vo
oflè. (Natura-in *vita Pbocion.) Zenone, come nar gliono poi , che così non abbia alcuna facoltà Me
ra S.Greg0ria Nazianzenmeſsendo aſsalito in ma dicinale ,perche non ſi può dal calore noſiro natu~`
re da una procelloſa tempeſta , gittò ogni coſa nel rale concuocere , nè ſuperare , e per conſeguenza
marc-,dicendo poi-.Graziana tibifortuna babemquc ninna coſa puo avere virtù Mcdicinale , ſe prima
me ad Ploiloſoflaicum palliolum redígirſrate Te dal calornativo, non viene alterata , e ridotta dal
baua, come atteſta S.. Girolamo (Epiſtq. az] Paul.) la potenza all’atto ; ma quanto ſia frivolo que
andando per ſtudiare ad Atene , gittò via una lio loro argomento , moſtraſi chiaramente col
' gran quantità d’Oro , e fra ſe diceva : Non [Kſſum ſegnente diſcorſo: impercioche è da ſaperſi ,che
fimul tu'rtuter, ó" :li-viti”; Poflìdere . A. Fabrizio il Medicamento , per eſeguire la ſua operazio nc a
Cima mandato per legato a gl`Epiroci, fù da quel non hà biſogno d’eſſere talmente attuato dal calor
N a M:
Ioo TEATRO FARM‘ACIEUT. DEL DONZELLlI
noſtro a che venghi in tutto ſuperato , perche gli netrare i medicamenti in qualſivoglia ~parte del
balla aſſolutamente eſſere alterato , conforme ne corpo noſtro , ſicche dunque l’Oro preparato, cioè
laſciò inſegnato Calmo” .defimP.Medfflcul.c.z r. ridotto in tenuifiìmi fogli , o mangiato, o bevuto
Ò‘ 11%.:. eng-.24. ) perche il medicamento non hà cala nelloflomacom ſi meſchia col cibo, ed eſſendo
da nutrire , nè convertirſi nella ſoſlanza animata. quello tirato dal fegato , ſi meſchia col ſangue , e
Da quà dunque fi ſcorge eſſere ſalſa lÎaccennata aſ gli com’munica le ſue facoltà ç onde tirando ogni
ſerzione , e volendone eſſi la pratica del noſtro aſ particella il ſuo nutrimento, mediante la virtù at
ſunto , la ritrovaranno di continuo nell’Antimo trattiva a può facilmente l’Oro penetrare per tutte
nio; e nel Mercurio , .già intendo , preparati 1 le Parti del corpo , e più facilmente al cuore, dove
quali pigliati per bocca operano quaſi inflantanea— hà ſpecial ſimpatia , o riguardo , ma per qual via?
mente . eſſendo appena alterati dal colore noſlro, per iltronco grande della vena cava aſcendente.
e queſìì non ſono anche Minerali, com’è l‘Oro ?I Ma ſe ſorſe ad alcuniflueſlopareſſe ſtrano penſiero,
Marco Antonio Alaimo ( Defauced-c‘afde Gen-:mi: leggano di grazia alcune mirabiliſſime lilorie ap
ó‘ duro i. ſcrive contro queſti tali riſolutamente in Preſſo Marcel/o Donato uomo eruditiffimo I che
quella forma : Certo Auéîorer bujuſmodí Forum in troverà un giovane Tedeſco, al quale caſualmente
fbiloſapbíca c'ognitiom* verſato: cognoſco , eo quia volò -una MoſCa ſino alla cavità 'del ventricolo , e
putant medicamenta a ”t apc-rari Puffi”: . concoqui gli diede moleſlia per un’ora continuata , epoi il
i” belum Pri”: , inſangm'nem ex imle canvertì giorno ſeguente urinòwd inſieme uſcì la moſcacon
debere -, neſciem‘er quod iu bltjuſmodi tranſmuta l’urina , come dunque poteva la moſca , ch’era già
rione, aliqme oirtuter 1 qua/itateſve reſoI-oumur , morta.paſſare per quelle vie così anguſle ?biſogna
ut Patet {le Med/camente_ ſolvente; quod fl forte credere , che foſſe opera della virtù attrattiva ,che
conte-qui!!!? , w'rtm‘ e] tu Purgiva evoneſcit , diceſſìmo poco fà . Il medeſimo Autore ,(1ib.cit.)
ideoque furgotío minimeſuccediz‘ . ó“ſic (le reli— ed Alejandro Bene/letto (lib.ç.cnp.1g. hgſt. bum.
quír. Ecco Aetio ( Tetra/ib.[er”3.r.cap.1 2;.)'che corp.) riferiſcono l’lſtoria di colui , che inghiotti
lo diſſe avanti chiaramente con le ſeguenti parola' nn’ago, e poi urinando lo mando fuori per i luoghi
Multi accept” weratra , iffoque concoéîo , omnim ordinari} dell’urina . .
quidem nonſunt Purgati . ;Todfimedicnmenta , Gio: Lancio( Ep'ſt.medic‘-.Iib.2.epſfl.4o.), ſcrive
ſoggiunge il citare Alaimo ( loc. ci:. ) operanti” , d’una Donzella che tenendo in bocca cinque aghi
”an quidem eorumſukſtantia 9 (quiajìtbſtantia ricevè una repintina paura , inghiccrifiì l‘aghi ì
”z’lii/ conti-arium 1 m ex Ari/Io'ele [monza-Lſu! quali nel r'édere l’urina uſcirono ſenza ſua leſione.
eorum qua/itatilmr mani/oſi `r,‘ue1 occulti; opera” Arzſtotile (7. Hzſt.epſl.4o.) ſcrive il morbo Pi
tur , qme ſopit-e cùm/ínt , colori: naturali: opz'ſi lare in quello modo . vom totnfungoſa itàſynt
cio agent ad opeÎ-{mdmn , non quidem coneoquen— at z infamia pil/1m forte‘ lmuſcrit mulier 1 110/0'
tir; ſed alterantir tantum , ”t Per eam altera moîretur in mamír, quo-7' mcr/”m l’i/m‘e apps-[lant
tionem ſopz'tie qualita”: , medicamentique vir nec ſedatur dolor , fl'onec film' , *nel per grefllu ex
tuter ad contraria: qua/itato!, virtutejèue 11e eflt ſponteme/ cum lac‘Îe exfizgfltur . Come dunque
flruemínrfizfl'itentur z quod/i ita non eflè dimm', ſi dirà , che fù tirato qnel pelo dal ventricOlO alle
‘eur iízlemmet Afléì'orer limutm-a Eborir, Cha/jbl': mammelle? ſe non mediante la virtù attrattiva
qfflíbm’ tum bomínir , Éumque animalium pil-"r Che ſin’oggi ancora le Noſtre DOnne lo diconoiflm*
tere-riſque reo”; ”lla morſo in ſanguine convertibi malandolì le loro mammelle, averci il Pelo -
[ib/u fi…":mt , (è‘ ad multa: grawjèîimor morbo: Proſpero MarzimmUoP.Hippoerdibde ”at-P1157”)
froſiígandai inſtinrmt E‘ dice a Clie tirò delle mammelle di una Donna ,
Soggiuugono di più i contradicenti delle virtù una certa porzióñ‘e di foglia di Cicoria,che il giora
dell’Qro in ſoſtanza , che eſſendo l’Oro un metallo precedente' aveva mangiata . Da tutte quelle pre
carico di gtavezza , non può penetrare al cuore , narrnte Iſtorie ſi viene a conchiudere , che i Medi
come parte lontana dello ſtomaco . Credono ſorſe? camenti intromeffi nel corpo operano tirati dalla
ſcioccamente queſli tali, che preſo per dentro il virtù attrattiva . '
corponl medicamento penetrí da ſe fieſſo-alle parti Sentiamo da Stefano Strobelbegero ( Nomine”
più intime del corpo noſiro 3 Se ciò ſoſſe , intro de aurella confirmazione di queſlo parere. Ut *uerò
meſii ne i cadaveri doverebbono ſimilmente ope commodè intra corpi” aurum aſſumi quant, lau-{o
rare; ma ſappiano gueſli, che i Medicamenti preſi iſtar a qui tenue: lamina/ar id in} rarefaeimít,
internamente,ed~ai‘cerati 1 che ſono dal calor nati- - ”t ad Parte: intemmfncílim Penati-are Pnffit. Hoc
vo,vengono tirati dalla facoltà attrattivavche ſi ri [i [mio Anti-’loto ita mixtflm in convenienti liquo
trova in tutto il corpo . eſſendogli dato dalla Na re bibendum dgrir ox/Jioetur , ‘uerè Potabile effici
tura un neceſſarie, ed indefcſſo ſucchiamento delle tur, longeqm Prxſtantiur a tamquam "uit-ibm ſui!
vene 5 onde tutte le particelle del corpo tirano, e integ rum cenſemlum 1 quam illud nurum potaffilî
ſucchianol’alimento a loro neceſſario , ed eſſendo (non potabile) Chymzſtarum , gm’ mmm-tm 50’“
il fegato noſtro , come fonte, il quale deve ſtar ”mi deſtrflendo, (5]‘ natia-am bom-'totem Admitten
ſempre pieno, ed acciò l‘umore non li manchi :10 , alienam , G" inutile-m , qui” , ó“ſape‘ ”oxíom
mai, tira , e ſucchia di continuo dal ventricolo . ei inducmzt qualita tem .
nel quale , eſſendo poi vacuo- ſi ſente la fame , che Augerio Ferrerioſpra3.Cflígſtmez{.cflp.de A/Kn‘
ercibè neceſſario emiprlo nuovamente di cibo . mer) Toloſano , dichiara anche eſſere `virtuoſo
In quello modo anche ſono tirati, e Vengono a pe: l’Oropreſo in ſoſianza 3 ecco le ſue parole: Aim-m
[ice:
PARTE SELCOND'X. ml.

r'icet ”0” conficiflím7 ; ego ”on contemno: exPertur derfi , perche l’Oro ſattizio ha ihenîperameneo ,
fi non ſflbſtantimſa/tem qualitatir ſua Lemficíum dell’Oro naturale , e queſto è chiarilíìmo , perche
i” ori: ma” 5 in cordirſfllru compgrtum eſt . il vero Oro fattizio relìſte a tutte le’prove , come
Giovanni' Farm-lio dice anche apertamente, che il naturale , perche dunque non può avere l‘iſteſſe
l’Oro in foglio è virtuoſo in Medicina E Aurum virtù x’ Tu potrai dire, che quelle virtù ſi danno
(ſono le ſue parole) temperfltíſìimumJ'olr‘alir., é? dalla natura , e mentre l'Oro fattizio ha l'eſſenza.
-veluti braſil-oli; ad natura robur , é!“ efl-ëëlur me legitima del vero Oro, perche dunque da eſſa natu
lmzcbo/írar , ad exalutum flamacbum , ad cardia ra non potranno emanarſi l`iſieſſe virtù , come dà
cor, C33" Pratn‘ rationem mie/Zar rfiìcax a eſſenziale, e neceſſario principio .
Nico/à Angelo Eliſeoſkation.Methocurandife Egidio Romana ripugna contro cineſi:: opinione,
brer CAP-l z.) peritifflmo in tutte le ſcienze, affer adducendo per ragione o che la Natura nelle ſue
-ma,che l’oro, oltre del ſudetto modo,gìovi anche operazioni procede ſempre con principii certi,
per fiſico contatto. Ecco le ſue parole : Aurifolicr prefiffi, e determinati, tra quali princìpii nume
profunt cordi ob innatam fizculmtem , quam Proe ra la cauſa efficiente, la materiale, ed il luogo, onñ
ſtflt Aus—um , ande ndmírari mm debe”: Tyroner, de il Cavallo , dic’egli , non ſi genera ſe non dal
cum nurifolia , tàm inſyrujzir , quàm in rebus Cavallo , come da cauſa efficiente , e dal ſangue
a/i‘ír apponímur , quantum non mani‘ e/Zír quali meſh-uo della Cavalla , come da cauſa materiale
tatibur,ſëdſket;fficxflrma ProPrietate agi!, id e nel ventre di eſſa, come luogo determinato, così
círcò non indiget rl/ſſolutione ,fi’d ſolùm per Pb) vuole , che i Metalli abbiano da generarſi ſola
fici contaáìur applicati-nm”, nihílubflatfiiudi mente nelle viſcere della terra , enon per mezo
geflum Per al vm” exceruatur. Prcterea probabile dell’Arte ne i crocciuoli, o fucine . '
eſt obſjmpnthíam ,quam cmn corde babe: , illud Per riſpoſta qui ſ1 dice, che le Api , le Moſche,`
exbilarare . e le Rane,non ſi generano dove trovano la materia
Dioſcurirle finalmente Autore (lib.6.cap.7.)non diſpoſta , epreparata , ſenza conſiderazione più
meno ver-ace, che accreditato, loda l’Oro , contra d‘un luogo , che d'un altro . Or così pub ſeguire
oirur ”com'ti , e dice : Viuum, i” quo ”ui-um c4” anche nei Metalli , che ſono più imperfetti de i
dym eſtz‘ztgufltur, ‘oa/um . viventi, e poſſono generarſì , e produrlì fuor delle
Libavio (1ib.r .arcl›.chy.mp.8.) vuole, che Auri viſcere terrene , purche v’intervenga la materia,
lamina/Zip” cereln'i ſuturar geſtflm , cerebrum ed il calore, che li concuoce, e la frigidità, che gli
roborat,ſuper peéîur arret Pit/piratiauer,ſuper lo, aduni, e raccolga inſieme , e ciò conferma Ariſto
car reflum canſirmat eos, (loloreſque demulcet . tele, il quale parlando d’ alcune cozioni,dice: Eli
Cardano dicedurumſpirar orlaremjucunduma xationem igitur :li-57a concot‘ì'z'o , hoc efl , (’3" nihil
e per farlo digeſtibile , ancora lo fà torrefare col (liflert , in inflrumentir artificialibur , aut ”atu
Piombo nella coppella,fincheſi conſumi il Piöbo. ralz'bm jíſifltzpropter eamlem euím cauſflm omnia
Altri oppoſitori ſi trovano,che ammettonmche erunr. Cioè, che poco importa il luogo, o il calore
l’Oro naturale abbia le accennate virtù a ma nc diverſo (di che temono gl’Autori ſopracitati)pur
gano averle l‘Orq fabbricato dall‘Arte Chimica , che v’intervenga la cauſa iſteſſa di produrle.E per
quando ſi trovaſſe vero, anzi pretendono, che tal’ dilucidazione di queſta materia del calore artifi
Oro poſſa più toſto nuocere , che giovare al cuore; ciale differente dal calore del Sole, ſi riſponde, che
ma quì inſorge,oltre di queſta difficoltà, una nuo ſi può far naſcere il Polcino dall’ovo,non ſolam‘è’te
va queſtione,cioè,ſe l’Arte Chimica pub fabbrica-` per mezo del calore delle Galline, ma ancora dan
re veracemente l’Oro perfetto, quanto è il natura-ñ. dogli il caldo nel ſeno delle Donne giovani ,o col
le; onde tra gl’altri, che ciò negano, ſono Gio—.mu letame cavallino,o finalmente con forno tiepido,
ìli Lig-'toro, Egidio Romano, e Toſtato , li quali dì come riferiſce Bellom'o nell’ ,Oflrorrziofliſue a che
cono , che l’Oro ſî produce ſolamente dalla Natu fanno gl’Egizzii- Dimando ora io queſto Pollo na
ra , mentre eſſo Oro è coſa naturale , e che perciò to dall’ovo , mediante il calore artificiale e non è
non ſi poſſa fare dall’Arte, perche, ſe ſi daſſe queſt" medeſimamente un Pollo dell’iſteſſa natura,e pro
arte,ſarebbe in piedi, ſi vede, che non è così,dunq prietà di quel pollo nato col calore delle Galline?
que non ſi dà tal ſorte d’Artiſ-icio, e ſe pure ſi tro Mi dicano anche di_ grazia, ſe gl’aniinali,che ſono
vaſſe l’arte ſudetta di fabbricare l’Oro, non potria generati dal coito , differiſcono forſe da i medeſi
avere confacenZa con la Natura, perche nella ge mi, che naſcono dalla corruzione? come ſegue ne i
nerazione dell’Oro vi concorre il calore del Sole Sorci , che nati da coito , non hanno diverſità di
e l’arte adopera in ſua vece il calore del fuoco, che ſpecie da i medeſimi Sorcí,che naſcono da putre
produce effetti contrarii a quello del Sole . dine. Così dunque ſi potrà cöſiderare eſſere ugua_
Riſpondeſi a quelli, che negano, che l’Oro fab-l le virtù, ſenza differenza di ſpezie tra l‘Oro natu.
bricato dall’arte, non fi poſſa meſchiare nelle Me— rale,e quello fabbricato con Artezanzi ſe vogliamo
dicine cordiali,perche non ha le virtù intrinſeche credere a Plinio , ſarà più eccellente l’Oro artifi
conſecutive alla totale ſoſtanza dell’ Oro; in tal ciale del naturale , perche chiama . Aurum excel—
guiſa . L’Oro fattizio reale è vero Oro , perche ha lem- id, quod ex auri pigmento Caju: Ceſar confe
la natura, e gl’accidentí dell’ Oro naturale, perche czflt . ,
dunque non potrà eſſere cordiale come l’Oro natu Ma inſorge quì anche Ae-errae (lib. r. da gener
rale? Si prova la conſeguenzmimperciocche queſta animal. cap. r.) contro queſta opinione 1 dicendo
virtù cordiale , o dipende dalla natura dell’OrOÎ o l’Arte non potere fare l’iſteſſo,che fà la Naturaaeſ
dai ſeo temperamento: ſempre ad eſſoe da conce: {6‘140 le cauſe fra loro molto diverſe: Si riſpopde,
c e
'ro‘z' *raiuno FARMAceu-r; DELL' DONZELLI`I
'che le cauſe diverſe in ſpecie ì, fanno l’iſteſso in prezioſo . Il medeſimo colla di Raimondo Lullio, e
ſpecie naturalmente.` come per eſempio. ll Moto. dell’ Oro fabbricato da eſſo ſe ne veggono in in.
il Lume, ed il Fuoco ,che ſono coſe differenti per ghilterra certe monete, che oggi giorno ſi chiama
ſpecie,e per natura, nondimeno producono il ſuo— no Nobili di Raimondo .
co dell’iſteſsa ſpecie, ed il medeſimo fuoco ſi cava Franceſco Miranda/ano (11'124… {le aura cap.”
da ſpecie diverſe , come dalle Pietre , dai legni, moſtra eſſerſi fatto l’ Argento a caſo 1 mentre ſi
dal ferro, e da coſe ſimili , differenti fra loro. Ari componeva un Medicamento, dove entrava l‘ Ar.
flotí/éì (7 -Metafloyfldà vigore all’accennata riſpo gento vivo, e vidde anche farſi l’Oro , mentre non
fia , mentre dice , che di quelle coſe , che ſi ſanno ſperavano di ciò l’evento (ilib.3.cflp.2. j Narra l‘,
per Arte, alcune contengono in ſe il principio na iſteſſo Autore di Nicolò Miranda/ano dell’ Ordine
turale , per cui poſsono muoverſi al fine inteſo Minore , Uomo di gran ſantità , che faceva ape:
dall’ Arte,come la Medicina, e l'Agricolturamel tamente per artificio l’Argento,del quale ne com..
le quali l’Arte è di gran giovamento,ed aiuto alla poneva quantità in Geruſalemme 1 mentre ivi
Natura z l’altre coſe , che ſi fanno ſolamente per fian ziva . ’
Arteíono. per eſemplo ,le caſe,e tutti gl’edificii. Giacomo Caronte!, ſ [iL-z. ,ſi-5.6. de aur.) dice il
Mentre dunque viene introdotta la ſanità dalla medeſimo d’ un Frate Domenicauo , chiamato
Natura, e dall’Arte, benche le cauſe della ſua in. Apollinare, il quale ſapeva più di venti modi,con
troduzione fiano diverſe . perche con l’Arte. e con i quali componeva il vero Oro . In Venezia vi ſii
la Natura congiunte inſiememon ſi potrà produr un’uomo, che da picciola coſa › che non eccedeva
re all’ iſteſso modo l’Argento , e l’Oro , benche la un grano di pepe , ne faceva una groſſa ſomma d'
Natura , e l'Arte ſiano cauſe differenti fra loro. Oro . ed altri infiniti ſimili caſi tralaſcio , e chìè
Non ſono già per negare,perloche l'Arte ſemplice curioſo può vederli appreſſo Cnranta.( liber't.)
mente conſiderata , non poſsa fare coſa di buono; Conſermano , che fia vera l’ Arte di ſar l’ Oro
ma afferma , che l’Arte congiunta con la Natura per mezzo dell'Alchimia, Alberto Magno, Bernar
Può benifiimo conſeguire il fine deſiderato , anzi do Conte di Tric-ai, I’mato , Maratona , Martino
Franceſco Pico zliz'raudolanaflib.aule aura capa.) del Rio, Vincenzo Burgondo , Michele PſeI/io, Cal
apertamente moſira . che l’arte ſupera la natura, lía Atem’enfe , Cali/Iene , Teqfraſta 1 Ariſtoti/c ,
dicendo : Artem natura: beneficio ſuperare nat” ed A-uicenna, che ſpecialmente dice:Si Aflr mm ò*
ram,ín alii! etiam rebus', quae Aura /izcima'o con Argentina ”ou video-em, direi-em, quod effet magi
domini‘. Ò'C fleríumafid quia ‘videaJcio magìſteriumeſſe mmm.
&Toni-.ſo inſegna non eſser impoſſibile all’Arte Nè pure tacerò di maniſeſtare l’autorità di mol
di prgdurre li veri effetti dell'Oro,ecco le forma ti Leggiſti , trà i quali è Gio: Andrea d’ Ifi'rnid
te ſue parole z Si autem per Alchímíamſieret a”. (addizion. adſPeculflt.tit.de crimfalſit.) che lodo
rum wrmmnon effet illicimm ipſum Pro *vero 22en gl'Alchimiſti ,i quali col magiſterio della loro ar
a’ere; quia ’líblſfìì-Jhsbe’t artom, ”ti aliquibu; ”a te. di un vile o cd ignobile Metallo 'ne ſanno un
turaizz‘m (ai: u' m1 Pradflceudum ”atm-ale: , ó" raro, e prezioſo 5 che perciò l’lndiani, come affer
per”: elfi-3m. (Secund-Secundqudflfl7.art.2.) ma Gio: Pico Miranda/ano , 4 Comment. ſopra lì
In oltre m`augumenta la lena,e mi ſolleva tnt. feudo/”Oltre 1'012!” Malfa-rum ó' 111d”: l’un-0mm
ta la vivacità di ſpirito proniiſſimo a difendere, chiamarono la Scienza Chimica una Diſciplina
che l‘Oro lì p0ſ5a fare con l‘arte,l`Autorità di tan Celeſte, e Divina a e Baldo da Peruggia ſamoſífll
ci uomini celebri , che apertamente hanno detto mo Dottore -, ſe non mente Aleflhndro Farra l nel
nei loro volumi , non ſolamente poterli fare 5 ma ſuo Socrate) la chiamò invenzione di Filoſofico a e
eſsetſi fatto , come tra i molti dichiara l'Autore perſpicace intelletto . ll szormitzmo ( deſortilo
del Nowmz Lyme” bemieum, parlando al Letto cap-2.) afferma, che per influenze delle Stelle con
re: Ego quoque 9m': fimzquodſciar non Vanni” erbe , e pietre , nelle quali è grandiſſima virtu, ſ1
autem terrò cernſrimè Auſlorem api/{ſcuſi buio”, poſſa naturalmente una ſorte di Metallo converti
Lapidern Phi/oſopburum Perfeéîzfiímè tenere , fe re in un’ altra più prezioſa , eſſendo originate da
ciflè , balze-re , e nella Prefazione del medeſimo li uno ſteſſo princrplm che ſono il Solſo, e [Argento
brouiice: Nunſunt fomm’a, ut ignamm 'vu/gu: 10 vivo . L’iſteſſo dicono Oldrado (conf.74. (le forti/
quitur a nec immia otioſorum homínum commen numero prima) Fabiano de Monte Sanzo Severi
ta, utſtulti, è‘ inflpíenterqui artem rident . Ve no ("affida *ven-(È' emPt.q”ae/Z.l.”.8. ) Alberto a’e
rita: ipfi.-fima Pbi/oſopbica , e poco più ſotto dice: Roſate (in (lia-"one *verbi Alchimia, ci" verb. a mf.)
.Dei mi"? (107114!” eſtaſìquidem arl eum non m'ſi jb— Alberto Bruno (in traſi. :le diminuirà“ (mg.) G…"
la Dei intelx’eſhtm illuminanti: grati-”Per Paten done Papa (in ſing.; 88.5.4’: bis.) Gio-:de Platea ſin»
îem a ò" religioſa”: humilitatem perveniri Paflè, [ib-r. ”Pad R; C. de argenti Fretìo) ed altri in
a”: per ocularem praeeftorir demonſtratíonem . finiti, che per non eſſer lungo tralaſcio , dico“?
Gioſſernelío Filoſofo, e Medico chiariſiìmo (De chiaramente, che l'Oro (i poſſa ſare dell'Arte Chi:
nhlitir rerum cauſir ) dice eſſer Vera l’ Arte Al mica, vero a e ſenza magiſterio diabolico . Ma ‘1‘"
chimica o ed egli ſteſſo aver fatto Oro perfetto con. dico i0- che pure, che vi ſoſſc magiſterio diaboli
eſs’Arce , ed accenna anche il modo per gl’ intelli. co, non per quello ne ſeguirebbe, che tal’Oro non
genti . foſſe artificiale , perche a ſar l’ oro , il Diavolo hà
Vale anche molto l’ autorità d’ Arnaldo di Vil neceſſltà di uſare tutti li mezzi , di che ſ1 ſerve ì’
[ann-rm , il quale ſi vanta con l’ artificio dell’ Al Arte, perche non lo pub ſar in altro modo da ſe v
rhum." “Yet fatto verghe di O—m @Ccellentiſſimo ì e drum” chi-“111111102 Che non può ſar miracoli ~
.Sui—
PARTE SECONDA' log‘
.rm-da racconta,che Diaclezíano Imparadondè E nel Muſeo del non men curioſo , che erudito
ce brugiarc tutti li libri d’ Aichimia, ſcritti dall’ Ferrante Imparato (11%…: 9.mp4 o.) ſi veggono le.
Egizzij , per fare Oro , ed Argento , acciocche i gnamí, Noci a Stipiti di finocchio , -e fonohi con
Principi d’Egitto del ſuo tempo con quell’ Ar vertiti in duriſiíme pietre , il che accenna anche
te arricchiti non muOVefi‘ero l’armi contro l’im .Martina del Rio appreſſo Caravita-Cartura eſt apud
Perio Romano . Arditi-”nu liguri lapide/7””,fl in guçſdamfon te:
Finalmente per conchiudere ſi dice quì , che proficiam‘Hr .
:non ſi può negare con ragioni ſode‘, che l’arte Chi.. In tempo di Eſtate cadendo le gocciole della
mica poſſa fabbricare il vero Oro a perche nOn vi è pioggia ſopra la polvere delle vie , ſi producono
ripugnanza ex parte materia, mentre queſta è po ſubito le ranocchie . Li capelli delle Donne con.
tenzialmente in qualſivoglia forma , nè meno :x arte facilmente ſi convertono in ſerpi . Appreſſo
partefomu, perche la forma dell’ Oro è materia Galeria non ſi vidde mutare il Sari in Calcite .P (9.
'le , come quella di tutti i viventi i detratrone l’ de [impl.Mezl.fac. ) benche ciò ſeguiſſe con lun
Uomo ) dunque per forza naturale dell’ agente ſi ghezza di tempo , mà con più brevità Calmo me—
può produrre nella materia diſpoſta; nè tampoco deſimo vidde mutare il Calcite in Miſi , che me
ex Parte modi, perche il modo a con il quale s’ in raviglia dunque è' , che ſi poſſa mutare con l’ arte
crod nce la forma dell’Oro, o dell’Argento,e mag Chimica un Metallo in un’ altro 5 mentre con l'
giore , o minore decozione in tale proporzione iſteſſa maniera artificiale ſi vedono mutare gl'
delle prime , e ſeconde qualità, e quìil modo non animali, e ſoſtantialmente altre coſe ſimili , ſenza
ſupera le forze della Natura , dunque ne meno la dubbio ne ſegue , che ſi poſſa far dell’Arte la mu
produzion dell’ Oro ſuperarà quelle . Da queſto di tazione de’Metalli , Come inſegna anche &Toma/b
..ſcorſo appare chiaro , che non ofiano le frivole, e (I.4.Metç"rddicendonetaIl-r tranſmutari Poffunt,
ſciapite diceríe di coloro 7 che ſiimano non poterſi ”num in aliud; e quì finiſco , avendo moſtrato
introdurre con l’ arte la forma dell’ Oro , perche chiaramente , che l'arte Chimica è non men vera,
;ale forma è nobiliſiíma . W io non intendo, che che miraCOloſa, e che tiene la fabbrica dell’ oro eſ.
ſi poſſano traſmntare le ſpezie perfette, e differen ſer 0p”; Milli-’rum, ci** ludur piu-rom”: .
ti eſſenzialmente fra loro, come per eſempio 1’110
mo, il Cavallo, il Leone, il Cane, i quali non poſ .Del Zuccberoſi
ſono in modo áicuno traſmutarſi inſieme , ma
tengo per fermo , che le ſpezie imperfetto , create L Zucchero è un ſugo condenſato di quella
dalla Natura 1 che ſono differenti ſolamente nel pianta , che pare quaſi canna di Miglio India.
più , e nel meno , {i poſſano traſmutare inſieme no, che chiamano Melita. La pianta del Zucchero
tra loro iſteffe nell’altra ſpezie del ſuo genere proſ` hà dentro di ſe una certa midolla molle , gravan
ſimo , ed acquiſtar perfezione per mezo dell’ Arte. te, e ſugoſa , da quì ſi ſeorgenon doverſi aſſoluta
Anzi Sa” Tartufo ammette poterſi introdurre dal mente eſſa pianta del Zucchero chiamar canna ,
Î' arte, fermata ſopra la natura, forme più nobili, come anche avvert‘r Aloigi Mandello &Fiji-Medie.
e perfette, com’è l’introduzione dell' anima ſenſi api/ide Saccb. ) dicendo : Suntque canna ill-e na”
tiva, come fecero i Maghi d’ Egitto appreſſo Sant' -uere‘ , ó' proprie comm , qnippe qll-8 medici/a , á‘
Agoſtino : Magi cum in 1”!ng *uh-ga: mutarunr, carne [alma/int , ò“ſala exterior efacie ”run-Zinio,
”atm-alibi” tantum 'virióur ſu”: ”ſi . E nella Sa but/ſmile: .
cra Scrittura ſi vede , che con artificio ſi fanno na ll Cadamofia Veneto ( Navigatiane caP.6-) nella
ſcere le pecore con le pelli di varij colori al Geneſi. deſcrizzione di qneſta ſaccharifera pianta dice:
Appreſſo Virgilio ſi legge il modo artificiale di Sacclmrea arndímta in Meſſer-a Mſn/a Canaria:
far generare le Api, (Georgie.) ed in altri Autori fi Proxima eflè , non quad ”rundiner ſi”: ;ſl-d quo/Z
moſtra di far naſcere li Scorpioni, mettendo il Ba illarumſpeciem qffigíem‘ue‘ Praſèfirant .
ſilico peſto fra due mattoni caldi, e pur anche per Per ſare il Zucchero , ſi cava il ſugo da queſte
forza di corruzione ſi fanno le lucertole . Se dun piante f che volgarmente qui ſono dette Canna
que per arte ſi può introdurre la forma de’ viven melí l col torchio , nell' iſteſi‘o modo I che ſi cava.
ti, perche dalla medeſima arte, non ſi potrà intro quello dalle Olive , il ſugo , che danno è di color
durre la forma de’Metalli, molto più ignobili, che gialletto , il quale cuocendoſi , e ſpumandoſi ſi
gl’Animali non ſonoìNe meno hà da parere ſtrana viene a condenſare in forma di Sale , dentro certi
la traſmutazione de’Metalli, perche vediamo con vaſi, o forme di terra . Le feccie , che rimangono
tiuuamente traſmutazioni maggiori i come anche della pianta ſotto il torchio le danno a i Porche
nota France/2:0 l’ico Mirandola”0.(1ió.cix.) l’ide le mangiano così avidamente , che ne divengono
mm‘ (dic’ egli) plant/u' artificio gigni z tra” ante:: poi molto groſſi, e manſi , e la lor came poi vien
Aiſszà noi giornalmente oſierviamomhe il gra ſtimata uguale di bontà a quella delle Pernici, e
no ſi muta in gioglioz ed il gioglio in granozcome de’ Capponi .
anche ſcrive Teafraſtm dal ſeme di Braiſica invec E in controverſia tra i Scrittoriiſe il Zucchero
chiaro ſeminandoſi ſi fanno le Rupe , ó'e‘ contra, noſiro uſuale ſia l’iſteſſo con quello degl'Antichi,
come dice Plinio . Il Siſimbrio non ben coltivato, che chiamavano Saccbar . Il Men-mia da Ferrara,
ſpeſſo ſi muta in Menta E' ed il ſeme dell’ Ozi ed il Fujio tengono per fermo , che ſiano coſe di
mo vecchio , come atteſta Plinio, e Marziale . ſe. verſe , imperciocche , dicono effi , il Sacchar de
minato ſi muta in Serpillozl’idi ego , ſcrive Fra” gl’Antíchi non era altro, che ſpezie di Mele , che
_ceſco Miranda/ano , [lit-{"1 , á* Olmifrondes cari: perciò lo fçriſſero con il Mele , come tra gl'alári ſi
verra-c .in ,Torino z VC e
'15:; TEATRO FARMACI-BLIT- DEL' DONZELL‘Î;
vede in Dioſcorirleſlib.r..tap.7z.)che dice:Efl aliuzl banche efli chiamaſſero Mele di Canne; á difièren
concreti Mel/i! genus, quad Sace/zara” nominaturs za di quello dcll’Api.un certo licore,che raccoglie;
In India Uflròj‘é" fre/ici Arabia i” artmdinibur vano dalle radici delle medeſime canne ſacchari;
inomirur, Sali: moda coaéîum , eſtqfle {lea ſere , che per aver forma di Mele , l’adoperaVzno
:ibm- ſali: inſiar fragile. Galeria ſimilmente in ſua vece , e l'iſteſſo licore, ſe l’aveſſero cotto,fi
'10 chiama Mele , mentre ſcrive: sed Saccbara ſarebbe indurico in Zucchero , com’è il noſtro .
il# vocant , quod ex India , atqurfcelici Arabia Si che ſi viene a conchiudere , il Sacchar degli An.
cnnvebitmw in Miami: , at ajam: , concrefcit. Eſt tichi col zucchero noſtro eſſer una medeſima coſa;~
"però , ó" ipſum Mella': ſpecie: . Paolo Egimta an— ma che variano ſolamente nel modo di farlo . *1
ch’eſſo dice, Meleflë Saccbar eſce/ici Arabia por Meſue ricerca in queſto Elettuario il Zucchero
;111mm . Plinio non ſi vede vario di opinione dai Tabarzetb,cosi detto,perche il buono ſi fà in paeſe
’ſuddetti , ſcrivendo: Saccbarum , ò" Arabiafert , di tal nome; ma altri vogliono , ( e ſorſe meglio)
ſer} laudatiur India-E]] autem Mel in armrdinib”: che ſia nome del zucchero bianchiſſima . Il Fu.
falli-Sum , gammium moda candida”: 1 dentibar ſia però dice,{Parudox.lib.rJap.; f. ) che per eſſo ſi
fragile. Alejflmdro Afi-odifio conferma l’iſteſſo pa debba intendere il zucchero candìto,mentre ſcrive:
;rere con queſte parole: Saccbar Indi appellät Mel Saccharum noſtrum quartam , ò* (Iſliììtllm 41107”:
Ìi: coagulum , Sole tagliente rare: , convertentequa concuqm'ſblet , :lance/'Pech- aluminir ſciflìh‘r farò
adMellir dulcezlím-m , quod idem in monte etiam :ram-lacca!, hocqm gm”: candizlum, ſrù, ut badiò
Libano cri-tum eſt . Fit Saccbar irl Proximam Sa [aqui/”tm- , candy”: atque Tabarzetb , barbari:
lirglebztlír candidam ,fragile : 'vim quoque ter @araba/ir haminant. Per la qual coſa il zucchero
gemliflñ' Purganrli Mellírflmilrm babe!. Dall’ac candito artificiale è detto candito a ſimilitudinc
cennare autorità raccoglie il Fil/io, eſſer il Sacchar del Zucchero naturale-perche per il tempo paſſato
degli Antichi non altro , che ſpezie di Mele , e quello , che portavano dall’lndie a edell’Arabiz
"non aver alcuna convenienza col noſtro Zucchero Felice , era bianco , e denſo , ſimile al Sale , e riu
uſuale . L’opinione ſuddetta è ſeguitata da Fran ſciva così, uſcendo per Forza del Sole un umore da
'ceſto Aleſſamlro, e la difende gagliardamente dalla quelle canne Sacchariſere , il quale veniva poi
cenſura del Mattbiola , che pruova , non differire concotto dal medeſimo Sole,e ſì condenſava in gra--`
punto il zucchero uſuale dal Sacchar degli Antichi, nelli ſimili al dale , che perciò Avicenna ( Find".
ſe non ſolamëte nel modo,con il quale hoggi gior can.4-traé7.2.cap.zg. ) ſeguendo Paolo , chiamollo
no lo cavanoi moderni dalle Cannameli in tanta Sale Indo , lodandolo per l’aſprezza della lingua de
:Li
abondanZa , che hà. fatto del tutto ſcordare in que febbricitanti,mentre dice: Tema: in oreſuo Salem:
lli tempi il modo,con il quale lo raccoglievano gli qui aſkartatar :le India , ó“ eſt i” colore Sali: , ó'
Antichi , ed era , che laſciavano creſcere le canne, in dulccrline Mel/1':. In difetto di queſto,Noi ado
finche fi faceſſero molto grandi , laſciando paſſare periamo il zucchero candito artificiale a e giova ne
_molti anni ,finche riſudava fuori il licore , ſi co i mali , quanto dice Calma giovare il naturale,
me ſanno molti alberi le Gomme,c veniva poi cot poiche non hanno altra differenza , ſe non che il
-to dal Sole, e condenſavaſi in grani bianchi-.di quà naturale vien cotto dal Sole,e l’artificiale dal ſuoce
flſcorge. che il Sacchar degli Antichi col noſtro Io ſtimo , che ſia più virtuoſo quello , che ſi trovi
zucchero uſuale differiſcono ſolamëte nel modo di ingranato ne i vaſi dei ſciroppi, e ſpecialmente ill
cavarlo dalle canne Saccarìſere , come dunque può quello del ſciroppo violato 5 perche le viole lo ſanfl
‘c6 buö föd-amëto direil Fujio,che ſono coſa diver no venire più umetrativo , e più lenitivo . ll Bra-f
ſa tra loro,mëtre lui medeſimo diceÎEſt ita!” ZM favola ſegue l’opinione di Paolo cd Avicr’naſexdmt
atrum noſtrum, quo hoc tempore utimumſuccur a ſal-487.) Chiamando il Zucchero candito Sal Indo
ProPri generi: pianta, bem’ contrita expreſſrmca ecco le ſue parole: Sal Imlm- in lmlia riuſciti”.
lore ignir, pl”: mini/ſq”.- excafiur , coactumä‘de in cannarum extremitate , ”am calare Sagl': cacca-`
{warm-E Manda/la ſoggiungezçitad autem nnflrä dit,Ò‘ extra canna: ifldaratur, è* noſtro Saccbarq
SaccbaruÎnflH illa-*1 Autiqaarwn per’cxprejſíonem ”mio ſimilir -videtur , oacatur etiam Maſſafra
fiat › qrtemadnznrlum ex Varrone, ac Strabane con :amar . Nientedímeno quì è da ſaperſi, che quanñ' ,.…ñh. -._
flat, notiflìmum e/Z , quodqac i n calamir utrunque cunque dagli Autori accenmti venghichiamaro il
jnvmíatur . Banche Ermofm Barba” (Caroli. in Zucchero candito Sal lndo, non perciò ſi deve cre—j
_,Dioſc.)dica: Saccbarum raramfliec Plan) cognitum dere, che gl’Indiani non abbino i-l vero , e legitimo
Gli/”li qaog; ſçmlo.H0c e/i,dice il medeſimo Mun— Sale , come dice Plinio ( lib.; Leal-1.7.) In Ormea“
Jella , SachaN/m tune piani, ille/Z no” mam’ſeſtè , India monte lapidiuarum modofoditur ingenti
:nec certe‘ Cognitammt nobis, Òideò rarum a neque 1m: glſhalírSicche a ſuo luogo moſtraremo , che il
ob id ;regular-,quia idem [It Saccharum ”oflrumwt‘ vero Sal Indo ſia Coſa diverſa da queſto ;onde MH
.Antiquornm . Ware a0: cauſa-mm Sace/mmm An ſue( De ſimP/-caP-6.de genrranSalir.) dice : Sal l”
,tiqaorum , c3“ qua ”or ”timar oiribm , :fr-ſub dm alimſllbniger , aliurſubrufurflbfiuruf 1 É;
—",um^…
_flimtia ejurdemgefleri: (Uè-5c: poco doppo ſoggiun guantò amarior , tantofortior .
;ge : ;Lu-ib”: ratiom'bm accurate conflderatir li Pratica d’um’re gl’iqredienti dell’,
guidum Effe arbitro Such-‘IMM Anti-quorum a 'vc AlKermer .
Ìm‘bur tradimmfldcm mm HUF“? t’flè-ll Lemina-e Si richiede nel comporre l’AlKermes,una parti: -ñ..
.Da/etampio tengono la medeſima opinione, men colare accuratezza , maſſime per coſtituirgli unav
tre è chiaro cavarfi delle medeſime canne , tanto pe rſetta conſiſtenza , la cui pratica è tale . Si pia,
.il Zucchero noſtro , quanto quello degli Antichi z glia Seta cruda., e ſi fà cardarç a guiſa di ſtoppa 2
s’in
..ñ-.
E G‘ O N D A. fl
PA'RTES
s’infonde poi nell’acqua Roſa 1 e ſugo diPomi , Modo di tamponi-re chimicamente I’AIKermerZ
‘laſciandovela ſiare per 24. ore z doppo ſi fà bol Reſta hora che , per confermare la Scrittura col
lire alquantoa fuoco lento , e ſi fà la colatura , titolo del libro , eſſendoſi deſcritta quella Confe
premendo fotte . Nel licore colato ſi pone una li zione dogmaticamente , ſi moſtri ſuccintamente ›
Jibra di zucchero , facendolo cuocere a conſiſtenza come ſipoſſa componere Con i termini ,ChimiCù
'di Mele z ed all’ora vi ſi meſchia una libra di Sci Primieramente dunque riferiremo il ſeguente mo
:oppo di Cocco freſco , che ſuole portarli da Pro~ do tenuto in ciò da Gio: Fabro Chimico peritiflìmo
venza , dove ſi compone , per uſo di quello Elet ( Pyrotecium Spugyricum ) Cava egli la tintura
tuario z ma chi non poteſſe avere tale ſciroppo, del Kermes con il ſugo di Pomi dolci deputato , e
nè meno il Cocco freſco , potrà ſar cesì-. Metterà ne piglia una libra, aggiungendoviſugo di Pomi
nella colatura della Seta trè oncie di Cocco ſottil dolci lib. meza, ſpirito di Roſe oncie due , Ambra
mente polverizaro , facendolo bollire , finche il li cruda , ſciolta nel ſpirito di granati dolci , oncia
core farà ben tinto di color roiTo: ſ1 cola poi di una , Sale di legno Aloè dramma una, Sale di San..
doli
può rOſſo,
muovo , la colatura ſi ponea cuocere col zucchero eCitrino ben depurati , e quanto più fi*
dolcificati anaſidramme due, oglio di, Cannella.
della ricetta , finche venga a conſiflenza di Mele ›
e mentre è caldo , vi ſimette l’Ambra , operando_ diſtillato dramma trè , Sale di pietra LaZula a Sale
che ſi dilegui , poi vi ſi aggiungono gl’altri ingre— di Perle-di Coralli, e di Rubini ana dramma una,
dientizridotti in ſottiliſſime polveriameſthiandovi Eſtratto di Muſchiocavatocon lo ſpirito di cor
in fine il Muſchio ſciolto con un poco d‘acqua Ro teccie di Limoni dramma mezza , Oro Potabile, o,
ſa diſtillata, e per ultimo , quando ſarà raffreddata in ſuo difetto_ il Sale dell’iſteſſo Oro , o pure l’oro
la compoſizione , ſi aggiungonoje foglia dell‘Oro. tonante , che è più facile a prepararſi oncia moza
Alcuni per fuggire la ſoverchia amarezza del Per meſchiarli lì n così,ſi cuoce la tintura del Coc
Cocco freſco , augumentano il peſo del zucchero co con ſufficiente quantità di zucchero bianco , e
fino a due libre, acciò la confezione rieſca_ piùſoa come ſarà ;ben cotto ſi laſcia alquanto raffreddare.
;veda conformità del ſentimento dell’iſteſſo Meſa“ e Vi ſi aggiunge lo ſpirito delle Roſe, che , facendo
che perciò tra gl’Elettuarj dilettevoli al guflo altrimente‘, ſe .ne volarebbe via , dopoi ſi aggiunge
diedea quefio il primo luogo . lñ’Ambra , ed il rimanente degl’incredienti:z facen
Non mencheranno di quei tali , che ſi maravi do buona meſchianza , ſerbandolo ben otturato .
gliaranno z vedendo, che per queſta pratica ab- - Quello Elettuario chimico dell ’AlKermes ë
biamo laſciata, la propria di Meſue . Si riſponde a molto `più potente del commune Oro Potabile a in
queſti , che queſto propoſto da Noi è ſeguitaxo an reſtituir‘e la Sanità, e rifare il corpo , ritardando la.
che da bravi cervelli, COme. ſono Renadeo, Ca. vecchiezza, e riparando pure grandemente-,che non.
talana , Guiáerta , il Collegio &on-ram , Stroóel— ſi venga a diſlìpare l’umido radicale del corP° uma
Legero ._e Franceſco Aleſſandro 5 ſe aICuno poi farà no, La doſa è meza dramma ,ſpigliata la mattina a
eſperienza , non ſaprà anch’egli diſapprovarlo 5 fiomaco digiuno 9 bevendo-vi ſopra un poco d’ac
plcre di ciò , non perche ſi ſia tralaſciato il proprio qua-,di Cannella . 11- medeſimo Fabro ſcrive di più.
modo di Meſu- , ſi viene a deviare dalla ſua inten— che quello Elettuario ſia coſa di gran Principe 2 an
zione o e deteriorarſí il compoſita, PeſChe a chi zi_da.Rè, e non viene ariuſcire di molta ſpaſao,
ben anderà eſaminando queſto modo uſato qui da Altro meta/lofacile di preparare
Noia venir-“i da ſe fieſſo in Cognizione‘ della ragio— l’AIKerme-r Chimico .
ne,po,iche certa coſa è,che Meſue col ſuo metodo uö Con tùttociò z a confeſſar qui il vero , queflí`
intende altro, che traſmettere ne i licori la virtù compoſizione chimica , e giudicata per troppo ſa
della Sera,ed il colore del Cocco-Sicche Noi abbre tiCDſiì, che perciò‘ſi ſcrive il ſeguente modo di far
.viamo il camino,bollendo la Seta Cruda ſenza tin la , che riuſcirà di minor faſtidio, ed anche è buo-ſ
gerlaſiacendoli così deponere la virtùzbollendo poi na › lluanto qualſivoglia altra . Figlia della con;
nella colarura di., elſa il Cocco. acciò ilicmizacqui fazione-commune dell’AlKer-mes ordinata , _come
{Lino il color‘ maine vëga traſmeffiun loro la facol. di ſopra», quanto ti piaceánfondila in tanta quan
tà cordiale . Che qUeſto modo ſia migliore di quel tità d‘Acqua vita ſenza fiemma , che la cuopra per
lo di Meſi” , lo conferma‘ apertamente Guibertofln trè dita , e laſciala ſiare così dentro un’orinale di
Pbarmacopmflicendoiche :al modo gli piace quan vetro , ben otturato ſopra le ceneri calde , o più
:H9 qualſivoglia altro, e Amadei; dice: In eujur fe” toſto tiepida, perch e-altrimente lo ſpirito del vino
zentiflm deſcenda , crudum Seriale” in diaz': [i ſe ne volarebbe via con la parte più profittevolo
quae-ib”; ante iizfundere dei” exfrejſìonifaH-e ſuc del compoſto . (Li—a ndo lo ſpirito farà colorato ,',
;um Kerme: adijcere: fia enim minor-fi; jfläum 1 decanta con deſtrezza , e di nuovo ſopra le fecciej
ò'fatìliur Sem 'vir-tm‘ çlicitm- *.- ó“ [ice: Meſa”; poni Acqua vita , ecava la tintura , come la pri-l,
prima: aj”: :guri-var ”literſtatuerit : al: ea tamem ma-voltaſhicendo così ſino alla terza volta; unirai;
1” leio quovíí Aut/:ore diſcutere-far ejl, din-’a nihil poi tutti quelli licori imbevuti dell’Eſſenza di
peccati”- , mafioſi-apra rei exeqmm’o meliuí tuti-. qoeſto Elettuario , laſcia i che ſi chiariſchino , e
[iuſque Perſicitur . Magi; igitur hi; affentioraqui e- ponili poi dentro un’altro crinale di vetro coi_
Serimm cri/11m” in aqua Roſaria” , è“ ſucco l’o ſno cappello , laſciandolo evaporare con piacevo
morum mmm-ant , di“ exprqfliani poſtea Kermer lifiìmo fuoco , o vero in Bagno Maria, e nel fondo
ſucc/nn adijciunt , e l’iſteſſo modo uſa. Fan-'Elia del vaſe rcfiarà la confezione in forma di Eſtrafltq
uell’apparaco di quella medeſima confezione y che ſi èoveràcuflodire come teſoro 3
' O Altro_
loó TEATRO FARMACEHTÃ DEI] DONZELLIÎ
thro mario di Pre-Parure l'AlKermer Chimico J vetro di collolungo , ſoprainſondendovi la libra
Pietro Poter-ia non fi ſodisſa delle preparazioni ſuddetta dell’acqua d’ pomi , e Seta 5 d’acqua di
ſuddette; ma vuole, che ſi faccia così . Piglia ſugo Cannella perfetta oncie due . Chiudi ottima mente
di Cocco cavato di freſco , e lo depura al coſtume il vaſe, e poni in digeſtione per ſpazio di giorni
de‘Chimiciflome S’è detto al capo della digeſtionb quindeci, che con quello tempo s’eſtraerà perfetta.
e poi con la parte chiara diſſolve il zucchero 9 in monte la tintura dei materiali,quale ſeparerai dal.
luogo del quale io più volentieri mi ſervirei del le ſeccie per decantazione , e ſerba per l’uſo, che ſi
zucchero caudito,e poi gli fà cuocere a giulia con dirà appreſſo .
(illenza , e tra tanto ſcioglie le Perle cOn il ſugo di Prendi poi di oglio di Pietra Lazula , cavato per
Limoni,e lo ſeltra,e ne fà evaporare la parte chiara deliquio dal ſuo magifierio , oncia meza , licore di
d’eſſo ſugo z onde rimangono nel fondo le Perle Perle, fatto'nell’ìſteſſo modo , dramma una , e me
ſciolte , alle quali aggiunge mez’oncia d’acqua di za , Ambra griſa eſſe nzificata , o rettificata oncia .
cannella , e di oglio difiillato dell’iſteſſa Cannella una , meſchia ogni coſa , ed uniſci con la ſuddetta
mezo ſcrupolo; polverizza l’Ambra i ed il Muſ cintura del Cocco , e Legno Aloè , e di nuovÒ poni
chio con un poco di zucchero candito , meſchian— in digeſtione per altri giorni otto: e nella fine pi
doli inſieme con le Perle i ele ſeguenti polveri di glia la parte chiara , quale riponerai in vaſe di,ve.
Pietra Lazula, Legno Aloè, ed Oro ſoluto ſenza li tro molto ben otturato .
core corroſivo , o pure ridotto in tenuiflìme foglie, La doſa è da una dramma ſino a due , ſi piglia
pigliando di tutti queſti la doſa della ricetta com con vino a brodo di pollo , o acque cordiali.
~ mune; meſchia ſopra lento ſuocoil tutto , finche QLLeſta preparazione dell’AlKermes ſupera ſen
fia alla forma di elegätiffima confezione . In luogo za dubbio qualſilia altra preparazione , a riſpetto
della Pietra lazula ſi può adoperare l’azurro oltra. delle virtù , eſſendo affatto priva di parti impure.
marino , come doſa più purificata, e ſeparata dalle
parti etoregenee . CONFEZÌONE DI GIACINTO
Cömunemente non ſi è giudicato bene di ridur; Secondo I’Uſo NaPolitzmo.
rel’Ambra , ed il Muſchio in forma di eſtratto,
perche avendogli la Natura prodotti grandemente Iglia di Pietra Giacinto Orientale dramma
eſaltati . non hanno biſogno d’altra preparazione . una’, e meza .
l’orario dice di non preparare il Legno Aloè , per Smeraldi 1 Saffarì , Rubini?, Terle PériOtath
che vi entra in poca doſa ,tuttavia ſe ne può cava Perle non perſorate ana ſetup-due , e meZZo .
re l‘eſtrattoidel quale ſe nepigliarà una ſola dramó_ Coralli roílì,Coralli Bianchi, Spodio , Raſurì
ma . ll modo di prepararlo ſi dirà a ſuo luogo . di Avorio, e Legno Aloe crudo ana dramma mm
Sarà bene anche il ſapere, che Filippo Gru/ing” Oſſo di cuor di Cervo crudo ſcrupoli cinque?
(FloríIOgíum cbym.)pone nella colatura del decorre, Seta cruda min utamente tagliata , Corno dl
dove hà bollito la Seta , quattro oncie , e meza di Cervo abbrugiam', e preparato Semi di Portulacai
zucchero , e lo fa cuocere a conſiſtenza di Mele , d’Acetoſella , di Coriandri preparati ſcrup. uno a
ed in luogo di Perle uſail ſuo magiſterio al peſo Sandali Citrini , Sandali Bianchi , Sandali
di dramma una,per la Pietra Lazula pone di magi_ Rofi'í ana dramma una ,
fierio di Coralli un’altra dramma ; nel rimanente Been Bianco i Been Roſſo , Radiche di Ditta
varia poco dalla ricetta di Ale/P16' 1 mentre vi pone mo bianco ì Radiche di Tormentilla, Terra Sigìl:
Muſchio uno ſcrupolo , e mezo , e di Oro in fogli lata ,B010 Armeno , Roſe Roſſe ana ſcrupoli í
ſcrupoli due , e mezo . Semi di Cerro mondi ſcrup.4
Se il magiſterio . ed il Sale delle Gemme ſiano Camſora grani 26.
più efficaci di eſſe Gemme preparate col modo vol Zaffarano grani quindeci .
gare , lì moſtrarà più avanti , e ſpecialmente nel Foglie d'Oro fino numero go.
capo del magiſierio di Perle- Vedi di ciò Gio: Coſta Ambra Griſa 1 e Muſchio ana grani 8."
ſu l’Axtidat- di Meſi” (l ”pdc Ele-EZ. de Gemmír.) Sciroppo d’Agro di Cedro , o di limoni quanä
'to baſta a far Elettuario .
AGGIUNTA. Facoltà ed ‘Uſo della Can/'e21'an! ,li
Giacinto .
` ER componere l’AlKermes Chimico in forma La Conſezione del Giacinto , e di ſicuro aiuto
liquida, utile ne i morbi,dove viene preſcrit in tutte le febbri peſtilencialiaimperciocche corro
toncciocche opera con maggiore efficacia, ed ener bora mirabilmente, il cuore , reſiando le for-Ze de
gia , potria farſi Così . bili, corrigendolo dalla putredine preſente , e pre
Piglia ſugo di Pomi dolci libre trè o ſcorze de' ſervandolo dalla futura . La ſua doſa è dramma
medeſimi pomi (per agiungere ſraganza) e Seta una ſino a due con acqua cordiale , come di Bu
cruda elaborata con cardi di ferro ana libra meza, gloſſa , Acetoſella, di Meliſſa, meſchiata con pot"a
pongaſi ogni coſa in vaſe di vetro, e per Bagno quantità di vino bianco odoriſerozfinqui l’Autore'
Maria ſi faccia la difiillazíone , raccogliendo una ’ Noi habbiamo oſſervato di più,che oltre il CUO‘
ſola libra della prima acqua a Che dffiíllarà r quale re corrobora anche il cerverllo , ſmorza la cole“l
eſſendo odoratilſima,ritenerà tutta la ſoſtanza delli negra , rinvigoriſce il calore naturale , ſoccorre
pomi , e Seta . Figlia poi d’ottimo Cocco d’Elice , ai morbi velenati , e peſtilentiali . Vale med“?
oncie crè , Legno Aloè ottimo oncia meza , polve_ mamente a tutti gl’effetti del cuore,come all-'l Pal
rizzali afiieme 2 e Fonili dentro `dſun Saggiuolo _di pitazioue , ſincope , melancolia 5 giova alle ſebbrì
acute
‘P'A‘RTES E C O N D A1,* lo"
acute": eſſſnaligne; conferiſce valoroſamente alle
Chamber , Cléaryoplayllor. Geñtía”. Sem-Ji" , La3
'paffioni dell’animo purificando gli ſpiriti, ed uni Piz!. Bazaar Orienta/ir , Lapidirfl Melitír,EcLi0nJ
ſce quelli , che fuflëro diflìpati . Non è diminor anaſcrup. quinque . -
giovamento nella flrangolazionedeil’utero apren Soli armeni Orient. Terra Sigil. Cartimm
do l’oppílazioni , raffrena l’intemperie calda , e C[tri , Di Ùflmi Albi , Díffami Cretíci, Scarzonar.
tempera la fredda d’elſa utero . Si adopera anche Vímetoxicí, Tormentillie , Angelica, BiſtortmRffi
con giovamento grande nei fluſſi di corpo , e nelli dimm quinquefo/z'j an” ſcrup- gm'nque ,
von-liti, finalmente augumenta mirabilmè’te la ſa Crod ſcrup- ”mma , ,
toltì vitale , ed animale , fi hà da pigliare a ſto Amor-e a illo/Mi , ana grana d” Merini;
folior. Altri ”um- guadrflginta , vcunxìſìlrll‘l'lo
'niaco digiuno , almeno per cinque hote, ma dove
»richiede la neceffitàdí piglia in qualſivoglia tem :le Acri-ciſitri , mi Limormm quannſflfiî. miſi-e .
po . Si conſerva in bontà per due anni, e dura ſino Et fiat Elec'ì'mrrium. '
alli quattro . E fiato per lungo tempo occulto chi fuſſel’A'uſi
Non è credibile , che Roma gran Metropoli del tore certo di queſiti Confezione Giacintina ſecon
Mondo Teri-elire; hor del Celeſtemon abbondi più do :l’uſo Napolitano.Mí venne gun giorno alle ma
dell’altro , anco di Virtù morali,e Scienze umane; ni un trattato di Pelle di Pietro Pie-tore MedÎCo
ov’io trà l’altre,tutte degne curioſità,procurai ſin già di Aleſſandro Vl , Sommo Pontefice-(10Ve 0ſ
golarmente di onorar la Profeſiìone mia con la ſervai , che eſſo Pietro Pintore nè fà il primo in
pratica , ed amicizia de primi Filoſofi , Medici , ventore , il che tutto potrà il Lettore vedere da ſe
Botanici , e Fatmacopei ( ben citati, e dati a cono ſieſſo , avendo io voluto , per più compitamente
ſcere , quant’io potei ,Qin tutte l’opere mie , ſopra ſodisfare alla ſua curioſità , regiſtrare qui le pro
tutti frequentai li celeberrimi Antonio Manfredi, prie parole dell’Autore .
e Gio: Battiſie Paolucci , gia Speziale di trè Som Ego Petrus Pintor ipſum Hyacintlium expert”:
mi Pontefici,e due formole di Ricette da eilì uſate ſum Preſe r-zmre a Peſtilentia propter iii/”ri , quad
.:nella Confezione Giacintina ſh’mai neceſſario d’ mihi cantígit , ”am mm .Fo/‘jim 1m’ zii/{tandem
acquiſtare , e quì regiſtrarle , per non mancar al quand/1m ”odi/em Daminam 1 ”omino Dominam
.Mondo di tutto ciò, che poſſa maggiormente con - Eufrofinrtm :le Miane-Ida ad Vil/amſflam de Villa
ferire alla perfezione di queſt’Arte . Merchant extra Civitatem Valentiam, Per quorum*
Confezione Giacintina uſata dal Manfredi . Imc”: , ”Peri cam afflicî‘amfeàre eſtilemiali , à*
Rec. Hyacintbor. orienta/iam dracbm. ”nam , ego i” digita maurzrſiniſi‘ne partirà-7 ”mm-’mn a”
è‘ſemír. ri , i” qua erat imPrr-jlìu , 'vel impoſitur Hyacín
Smaragzlor.Safl.-íror-Topbaſior. Margaritar. tb”: colori: lapidi: Rubini , ó** exiw’ a camera
preſunti: . ’Rich-'non Granator. Corn” Cervi ”ſli , diíì‘a Damíme , PM timore contagij a Peſtilentim
Offir de cor/{e Cerot',Carallor. rubi-ar. Cornllor. albo Nobili; Mflriturflmr vor/mit me a ”t iremm a
zum mror. «naſa-;1p. duo; . andiendam szflim in Cappe/la i/líur Caſtri,et P"ſt‘
Zedorie dracbmam ”nam . quam Sace-nl”: Corp”: Chrijiiſumpjít , ego extra”:
.Bo/i armeni dracb. dna: , Ò-ſcmir . 3mm flexi: , oolemſurgere , :td-venir mibiſfl;
Lapidir Bazaar Orienta/ir drachmam ”nam . dar frigíd/A: Per totamfflciem , ó' totum 'corpus',
Bali armeni orienta/ir ., Terra figil. and cxcidi freſh-arm i” terram eum tremare membro
Hrncbmmnam. rum , Òì‘ſyncoPe guadam , d“ſtatim de *vino odo
Santa/or. Cz'trì”. (Ir-’Ich, quinque . rifera mihi datumfifl't , è" alíqflanm/ùm rrfocil—
Succi Rune capi-aria (Imc/am. ”nam . -laturfui , duravít tre-mar cordir per med-"mn bo
Cantrberbíormmti/[ñ&oſar.rub-Sem.Aceto ram . Trauſaéîo illo tempore, Q'Ì‘ſyncajw a ſurrexi,
fel/.Formia. Citrí ana {Imc/2m. (ſua: . ó* aſpicz’ens man”; me”; , ó“ ”Ugllé’ſ digiti/rum o
Croci ſcrap. mmm . gli-e fllíqimntulùm defligmtiefuernnt , virli Hya
F0]. [Hifi ”umor- trigírzta . cinrlmm Per medi'umſraííum , ſicuri cum capi/[0
Ambra griſie , Maſchi (ma grana quinque. capiti! incíſurfiflffit , ò" admiratm‘ da tali inci
miſce rum Syrup. (le Agrerline citri quant. ſuff-ó* ſione Hjacintbi ~› quia de ma”: videro”: Hyde!”—
.Fiat Eleéîuariam . tbum ipſum , aóluendo mom” , fine ali-'71m inci
Confezione Giacintírm ”fitta dal Paolucci. ſione , é"- Iaſiane , ó‘ in verita” cogitavi , ab nere
Rec. Hyncintlzordrflcbm- dum‘, :Pſi-mir . corrupto ?efficienti-ali illam inci/ione”: in Hyacinñ
Smarngdor. Sap/:ir- Topajior. &ubi-vor. Gra tbofìiciamfuíffì 5 ex ”mc i” maxima devoti”:
”afor- Margaritar. perform/ir. Margaritar. ”on Hjacintbmn babi-‘z' , ó“ loto mea iii‘rzenio Propaſui
fsrforatar- Baſi”. Etrur- dnaſCÎHP. duo; . ſcrutim’um bona calculationír , griirlufltionirfa—
Serici crudi , COrflllar. Alèar. ó" Coral/arma‘ cere ci** compone-re palm-rem , ó“ tonfeéíioflem (le
Rab. Corn” Rínocerotmna drm/am. mmm. Hyncintbo campermixtione Theriacalium medi
Ligni Aloe-r,Reſor-rubear-Samn/or. omnia”; cinnrum ſimplicimn cardio/im” , cum Hyaciuñ
ana {ira/2m. {Jaar . thiraqme prof’ríetutem hdberet Prçſhroandi nb nere
Seminar”: Citra' ”maximum :Imc/2m. quartier, Pe/Ii/entinli ,Pr-recipes aſc-bre Peſſiilentialicurare,
Offimh de corde Cervi/Zrzzp. (later/z , ('9“ certam *vidi-mm exPc-ríeniiam, ifſlzm con/'effic
Been Albi, Bee” Ryo. Corn” Car-ui Prayer-ati', mm mirabilem aprì'atiomm fame in canarie-ve
Semi”. Acc-loſe , Semin- Carrli ſrméîi , ſemi”. febrir Peſt’z'lentínlir , Paſi ejur cori/it‘ì‘ionír debita/'z
Ruta cnPrariçJchi ejuſa’em 1171flſrrup.qimtuor, fermentazione-m, quandaqne in quinto Canone
Coriandr. Profumi-Cianomamiſiontrborbd, Avitemm , con/?filo (le Hynciilrlao refer-iam" › non
O.“ 2 mmm
;08 TEATRO FARM ACEUT. DEL' DONZLLLI.
tamen efl ſimilíum medicinarum [implicíum , im Granata 5 onde Conchiuſe beniffimo Boario' di;
mò aliaſuntſpecier cordiale: differente; a6 ipſa cend0:(de Gemma': lil). r. cap.; o.) AEtar, ac Gem.
ordinazione confeëlíonir Per ”zz-firſt.” di" graduata, mariorum z'mperitia Gemmarum nomina ítà cori.
.vrrum tamen iſta :anſi-Elia rendi': arl prìmumgra fmm’umwt 'uix reliquia( certi Lac i7} re flatni polſi:.
rlumfrígiditatír , adſl-cancia”: lîccitatz’r , ó" 11/1 Naſce la Gemma Giacinto Orientale nell’ Iſola
mimſtrari debet ſtomaco *uomo ajejum'o , ad m[ di Ca nanor, Calecùt. e cambaja , ma i’ Occiden.
mUPer quinque hora: , ſed in caſa nmflìtatir in tale ſi troVa in più luoghi 5 come nell’ Ethiopia,e
?un‘unzue bora . nel fiume, che confina con la Sleſia , e Boemia .
L’ottima Gemma Giacinto , e quella ſimile al.
Della Pietra a o Gemma Giacinto . la Granataflhiamata Giacinto Guarnaccîno,came
anche dicono Ser-:pio”eſlib.6.fimp.cap,g 3.)e Pierro
DI tanta conſeguenza, la conſiderata elezioae Pi›ztare(lió.de l’a/Ido Boezio ſcrive: Hi: Cdlefſſ om
dei ſemplici, in qualſivoglia compoſto ,che ”ibm Prafiruntur , qui ignir inſtar rutz'lant , ac
perciò prima di venire alla deſcrizzione del modo di Cocci colore”: referunt , ac ad carbunculi' .genera
componere queſto nobiliffimo Eletruario , ci allar rg/Èrri Poflìmtl’linio la Chiama Sandaſtro z la qu”
garemo in dichiarare,di che qualità debbano eſſere le diceſlib-de Gemmzr.)che alcuni chia‘manmGarafl
li ſuoi ingrediëri, e principiando dal più neceſſario manrica .
tra eflì , che è la Pietra Giacinto , diciamo , che Tutte le ſudette ſpezie della Gemma Giacinto
quello nome hà equivocazione col Giacinto pian hanno facoltà di liberare dalla Peſte , portandoſi
ti bulboſa , la quale produce il fiore torchino , dal appeſe al collo , o legate in anello in modo , che
cui Colore vogliono S. Iſidoro; [Ukmo Milia, che tacchino la carne , edi ciò in Polonia ne ſanno
debba eſſere la vera Gemma Giacinto , e che per continua eſperienza 1 porche mettendolo vicino
cib ie ſia Raro dato il nome di tale fiore . ln conſe alla ferita, o carbonchi peliilenziali , prohibiſcono
guenza di che alcuni altri Dotti tengono o che la la putrefazrone.Fanno l’Uomo allegro , cenſervan
Gëma Giacinto di Plim‘o.Hi/Z.nat.lib.z I map.; r .j do il Cuore in vigoreflzonciliano il ſonno . Dicono
e di Salina ſia quella Pietra. che oggi cñmunemët: ancora , che facciano l’Uomo prudente, accreſcen.
ſi chiama Saffiro intorno a che i’lmPc-rato dite: do anche le ricchezze, e gli onori, diſendendolo di
mamfiſiamente oeggíama Il Giacinto (leg/’antichi più dalle Offeſe de i tolgori. Am'ceana (lilnde *viri
eflìrer molto diverſo dal Giacinto del nojlro ſecolo, bar çordir.) dice,che fiano buone contro i veleni, e
che ilſuo colore"fla Pr‘OPriamente cera/eo , come che rallegrino il c‘uore.Si adoperano in polvere ſor;
molti ſe ”e *traggono , ”ella durezza d’AÎnetíflo tilìſiìmaa e ſono di natura ireddiſſima . -
e color di Saffíro , e Percíòſono (U1' {la altri (bia—
mati Ametiſti,da altri Sajîri, parte traſparenti , AGG’lUNTA;
r Parte nò,del tutto ”el colore ſimili alfior di Gia
cinto pianta lia/boſa , che naſce tri; le biazle ( libde Ella Pietra Giacinto nota Salina , che nonfi
.fonte lapidum .) conſervi ſempre d’un medeſimo colore, ma
Le ſpezie della Pietra Giacinto ſono molte, mà che li muti , ſecondo la variazione del tempo. e
a tre ſolamente ſono riſtrette da Camillo Leonardo dell’aria; imperciocche, quando è ſerena, ſi moſtra
numerando il Granatico , che ſi moſtra di colore elſa gemma , di colore più vivace , e traſparente o
ſimile alla Pietra Granata ,traſparente nel giallo. quale pian piano
Secondo ſvanii'ce
poi , che nell’aria
riferiſcono nuvoloſa
[fidoro, .
e [Liber-aav
Il Criſolitico più apertamente giallo , ed il Saffi
rino di color ceruleo chiaro , che ructa via traſpap‘ nel Giacinto difficilmente lì paleſa il calore › anzi
re in giallo.Ma Alberto Magno, (Sopra la Fiſica di tenuto in bocca , in Cambio di farſi ſentire caldo.
Arifllz'àde Mineral.) e Giorgio Agricola dicono, maggiormente ſi raffredda . _
che due ſono le ſpezie 7 differenti dalla giaflezza Vale la Pietra Giacinto; non ſolamente, come fi
più e meno, l’oſcuro chiamano maſchio,ed il chia è detto, contro la Peſte o e Veleni , ma pure finge;
ro ſemina . larmente contro lo Spaſimo, e Contratture o.
Geronimo Cardano poi ne ſcrive quattro ſorti 5
la prima ſimile alla granata di Boemia 9 ma Più Dello Smeraldo .
chiara, che alcuni tengono , che ſia ſpezie di Cat—
bonchio, la ſeconda ſimile al Sardo . o Zaffarano 1 On ſ1 trova forſe Gemma di più differenti
che voltata all’aria traſpariſce in giallo 1 la terza qualità , ne dipiù diverſi nomi 'dello Sme
uguale al Criſolito di color giallo, denſo , e cupo, raldo, come fi andarà moſtrando più ſuccintamen-z
e co5`1 ſimile al Succino i che ſi riconoſce ſolamen te, che ſi porrà .
te alla durezza . e perche non tira la paglia - La E chiamato da alcuni lo Smeraldo Praſinm Ne"
quarta di color giallo chiaro , che nell’aqueo tra roniano 1 o Domiziano, come arteſta Epifania-Da,
ſpare in bianco , e queſti ſono li più vilí. Kara ne i Perſiani , ed Indiani l’a/geniu- , e da gl’ Arabi Za
aggiunge un’ altra ſorte meſchiara di color ceru marrutb-Gl’Antichi però uſarono più largamente
leo , c tulvo , che ſarà quaſi come verde i perche i il nome dello Smeraldo, intendendo di ſiguiſicare
Pittori meſchinndo queſti due Colori fanno , che con eſſo molte ſpezie di Pietre verdi , che ricevono
rieſca un color verde polimento , che perciò non dobbiamo tenere per
Plinio ripone la Gemma Giacinto tffi le ſpezie Iperbole a quando nell’ lſtorie ſi trovano deſcritti
dell’ Ametiſto , ma però gl’ Antichi per Ametiſto Coloffi, ed ornamenti d’Edificij, fatti di Smeraldi.
intendevano quella Gemma o che oggi ii chiama Diederg anche l’ iſteſſo nome alla Turche-fia ,hperz
c e.
-‘.`PARTES ECONDA‘. 169
che imita il color dell’ aria 9 com’ anche‘ ad altre Aîcnieſi , che hanno gli ſieſſí mancarnenti delli
Pietre ondeggiate, che naſcono nelle cave di rame. ſuddett :ſi trovano però nelle cave dell’Argentmiu
delle quali appreſſo ragionaremo . . un luogo chiamato Thorico , di minor pinguezzaa
Plinio (11%.: 7. Hiſtmatmapy.) pur anche, ſott e di più bella veduta da lontano,ma da vicino pa
il medeſimo nome deſcrive la Pietra Armeria di tiſconodi piombagine , cioè, che eſpoſti al Sole ſi
cendo , che li Smeraldi di Media ſegnatamente molli-ano in color di Piombo 5 oltre che s’ invec
s’accornpagnano al Saffirozma quìè da notare.che chiano, perdendo a poco a poco il verde .
egli chiama SalHro la Pietra LaZula , con la quale Per l’ottavo genere lì deſcrivono li Smeraldi di
s'accompagna l‘Armcna, come al capo della Pietra Media , che hanno molta verdezza , ed alle voice
LÌZUIa abbiamo moſſi-ata_ partecipanza di Zaffiro-Velli ſono ondeggiati, ed
Il medeſimo Plinio ſeguitato in ciò da .S'Jjírlaro. hanno l’imagini di varie coſe ,qome di papaveri .
ed Alberta Magno , numera dodici generi di Sme d’ucelli. di penne, cagnolini , e ſimili; quelli, che
raldi, tra i quali aſſegna il prima , e più nobile non ſono del tutto verdi. ſono ordinariamente più
grado a gli Scitici, così detti per il nome della Re grandi degl’altrb ſi rendono migliori col vino, ed
gione do ve ſi trovano QLLelii ordinariamente ſono aglio, Ma Ferrante Imparato (Hiffdldt. lz'b.ez`tar.)
più intatti, ſenza vizio, e duriflìmi z anzi, quanto vuole , che quella ſpezie di Smeraldo ſia la Pietra`
li Smeraldi , ripolii nel terzo luogo delle Gemme, Armena .
avanzano l’altre ſpezie, tanto lo Scitico avanza gl’ Non vi è certezza , ſe li Smeraldi diCarchedo
altri generi di Smeraldi . ne , ripoſli nel nono luogo , ſiano venuti meno ,
A queſti ſuccedono li Battriani, come di paeſe , doppì che ivi lì`e laſcrato di lavorar nelle cave di
così di bontà, e grandezza vicini alii Scitici.Dico Rame , ſono piccioli, e fragili, e ſtimati per li più
no trovarſi quelli nelle commeiſure de ſailì,quan vili . ll loro colore è di un verdeggiante incerto ,
do nei giorni canicolari ſoffiano li venti Eteſij . ſimileà quello del collo de i Colombi, o delle co
onde venendo perciò a eommoverfi l’arene,[i vede de dei Pavoni, ſono in oltre venoſi, e icaglioli, ed.
rilucere trà elſe queſta ſorte di Smetaldi . hanno un particolar vizio di far molli-a di carne .
Il terzo genere , e dei Smeraldi Egizzii , che fi ll nome loro deriva dal mo-ite , dove ſi trovano ,
trova no appreſſo Copto, caſtello della Tebiide, ne ch’ era appreſſo à Churchedone , e fi chiama del
i monti, e pietre dirotte 5 ma gl’ altri generi tutti li Smeraldi .
fi trovano nelle miniere di rame. Di queſto genere Riferiſcejulm , che in Arabia ſi adornano gl’
di Smeraldo , dicono , che erano gl’ occhi di quel Edificii di Smeraldi , e Pietre d' Alabaſtro , e che
Leone di marmo,trovato nella ſepoltura del Prin quello genere di Smeraldi era detto Colon.
cipe Ermia , vicino ad un ſcoglio 1 per il rifleſſo Vi `e ancora nel genere delli Porfidi una ſpezie
de quali occhi nell‘ acque del mare , vedendo i di pietra di colore verde oſcuro , con macchie d’
peſci Ton ni l’apparato delle reti de i Peſcatori r un altro verde più chiaro , chiamata da alcuni
ſe ne fuggivano , onde i Peſcatori rimediarono al Laconico, e Volga-mente Serpenti”, forſe perche
danno o che glie n’ avveniva , con mutar gl’ 04-_ le ſue macchie hanno alcuna ſimilitudine con
chi al Leone . quelle del Serpente z che è nominato Star-zone.
Lì Smeraldi di Cipro ſono nel quarto generefld Dicono alcuni moderni , che ſi cavano in Las
oltre à quelli , che ſi cavano nelle miniere del cedemonia Smeraldl ſimili à quelli di Media , e
rame o come s' è detto , ſe ne trovano nelle Colli che anche ſe ne trova una cava in Sicilia .
ne; mi ſono ſempre con qualche vizio , eſſendo Si namera ancora tri gli Smeraldi la Pietra
ombroſi, e di un verde vario , con un color dilu Chiamata, Tano che viene-_di Perſia di color verde
to, con qualche nuvoletta bianca , che non fà tra non piacevole , e brutta di dentro, com‘ anche è
ſparire il verdeztrà quelli ve ne ſono alle volte con quella , che è detta Rame S-neraldo , Gemma
ombra tanto oſcura, che non traſparono , e perciò turbata , e di vene di Ramigne .
ſono chiamati ciechi 5 ſe ne trovano con difetti di Tutti gli Smeraldi ſi dividono in due ſÒrti , in
diverſi meſcuglidi capellamenti di Sale,o di piom Orientali, ed .Occidentali , li più perfetti ſenza
bagine . dubbio ſono l’Orientali , e tra“ eſſi li Scitici , ma
Appreſſo di quelli, nel quinto luogo ſi lodano di queſtiſe ne veggono di raro nell’Officine . Tut
gl’Ethiopici,come dicejubazche ſono molto verdi, ti li ſeguenti ſono l‘Occidentali,che ſi dividono in
ma ſimilmente non ſe ne trovano puri, e di color due generi, Europei, e Peru viani , e ſiv dubbita, ſe
continuato . devono eſſere duri ,ò fragili. L’Orientali, non ha
Li Perſici, a quali [i da il ſeſto luogo, come di dubbio, che hanno da eſſere durillìmi , anzi Plinio
ce Democrìto , non ſono traſparenti , ma di color (1ib.citat. ) dice , che per la loro durezza , non ii
giocando, ed empiono la villa; ma non la ricevono poſſano ne ferire , ne ſcolpire; mlt l’ Occidentali
dentro: ſOnO ſimili a gl'occhi delle Gatte , e delle ſono teneri, come ſpecialmente nota Ferrante 1m
Pantere , imperciocche gl’ occhi di’detti animali Perrrto( Hz'jl.nnt.lib.2;.cap.9. )dicendo . Li Sme
danno raggi , e non traſparono . Di tali Smeraldi raldi ſono Pietre verdi di buon colore , leggiere , e
nel Scie s’indeboliſce lo ſplendore 5 ma nell’ombra tenere, anzi Anſelmo Boesio i e Daniel MIÌÌO (De
ſono più lucidi degl' altri. E proprio , e naturale lapid; prçt.lib.z,) dicono , che non ſolamente ſo
Vizio loro aver color di fiele , o d’aria , e di più , no teneri , ma teneriffimi, e che lia tanta la fragi
quantunque riſplendano al Sole, ed abbiano il co lità e che tenuti adoſſo ſi rompono nell’atto carna—
lor liquido, non ſi veggono perli mai verdi . 1e, il che riferiſce Alberta Magna ( anil. cbymic.
Del ſettimo genere delli Smeraldi ſono gli [MiA-rapa) eſſere avvenuto al Re (l’Ungheria , il
quale
?’18 TEATRO FARMAGEHT. DEL‘ DDNZÎELLÌÈ
quale avendo un Smeraldo nel dito ſi ſpezzò in ſpeſſo ſi troVa nelli Sirti , oſcogliî Plíáió però
ttè parti nel congiungerſi con la moglie , e di ciò ſotto il/_nome di Saffiro intende la Pietra Lazula ,
ne ho veduto ancor'io l’eſperienza in un mio ami. come altrove s’è detto .
(o. Sicche Pierioſ Símbóo. e Cflufino,moffi ſorſe ll Saffiro dei Moderni è la più dura Gemma ,'
da queſta cagione , diſſero lo Smeraldo eſſere Sim doppo del Diamante , il ſuo colore è ceruleo tra.
‘bolo della Verginità. Franceſco Akſſandro ſcrive. ſparente. ſimile al Cielo ſereno; benche le ſue ſpeſi
Verne gamma grave-"ſunt plerumqae,8marflgda ex zie ſono molte , ſi riducono però propriamente a
capro, natura/cr [imam non tolerflnt, Pm!” Sma quattro, la prima di color AZurro non chiaro , ma
ltaga’um, ac Topajz‘um . groſſo, ed alquanto opaco , e di queſta ſe ne trova
Si attribuiſcono molte virtù alli Smeraldi , e no abbondantemente in Coſtantinopoli , dove ſon
particolarmente mirato dall‘ uomo , che abbia la chiamati Nilím‘ , e ne ſanno pendenti per l’orec
"villa ſlanca gliela rinforza , everamente , ſe l’uo— chle . Ve ne ſono ci’ un’ altra ſpezie più ſottili di
:mo prende diletto in mirar ſemplicemente l’erbe› corpo, e più tinti di colore, ſcorgendoviſi alle vol..
ue le ſtondi verdi 7 tanto più volentieri ſi dilettarà te per dentro alcuni punti porpurei, everdi ,ſono
‘in riguardare ſiſſamente li Smeraldi,a i quali non teneri quaſi come vetro; e-conſeguentemente in
Lvi è coſa , che poſſa paragonarſi nel verdcggiare a Pochiſiìma ſtima , e ſi chiamano anche Nipbilíniq
,che però riempiono la villa ſenza ſaziarla . E an ſe ne ritrova una ſpezie di azurri , più , emeno
:che loro proprietà rl’ acqulſiar grandezza, quando chiari, mà di corpo venoſo,e groſſo, lìmile al cor.
`ſono veduti da lontano, imperciocche tingono l’a po della Corniola, o Sardonio , e quelli ſono i veri
‘ria d’intorno , dove il lumeloro ripercuote , non Celidonii Orientali, chiamati Belgnmì, che ſigni.;
mutandoſrffle per Soleme Per ombra,ne per lume ficaſiamma . Se ne veggono altri di color AZurro
‘di candela,e ſempre hanno moderamento de raggi, chiaro, più, e meno traſparenti, í quali eſpofliai
,e danno ingreſſo alla veduta , accompagnandoſi in l’aria traſpariſcono in giallo , e ſono i veri Ciani ,
elſa groſſezza di ſoſtanza , e facile traſparenza , il chiamati volgarmente Giacinti Veneti, e quaſi ſi:
vche non avviene nell’acqua . Si fannoli Smeraldi mill alle Pietre Torchine .
concavi per raccogliere la viſta , onde ſi dice , che Mà tutte quelle ſorti di Saffiri Garzia le riduce
Nerone Imperadore era ſolito di guardare in Sme à due , una di colore oſcuro ,l’altra di color chia
:aldo , per vedere diſtintamente le battaglie de ro, detto Saffiro d’acqua , ch’ è riputaro viliſfimot
)Gladiatori - Si trovano` però tutti in Calicùt , e Cananor , li
Pietro Alè/mo ſ Libde Velem' cap.4. ) detto il più lodati vengono da Zeilàm , e dal Pegù , cho
?concilifltore hîi eſperimeutato , che pigliaudo due hanno qualche meſchianza di Rubino , che per?)
ſcrupoli di Polvere dello Smeraldo ſi libera Chi Alberto Magna vuole , che il perfetto Saffiro ſia
Î-.ſoſſe vicino alla morte per cauſa di Veleno , e che quello , che tiene certe nuvole , che declinano al
'tenuto lo Smeraldo nella menſa , dove ſi_ trovarà roſſo .
veleno, gli debilita la forza , di che abbiamo al ll Saffiro ha conſacenza con il'Diamante 5 onde
~cun`altro indizio da Raff; , mentre ſcrive , che ri Alberto Magno inſegna a fateli Diamanti artifi-,
guardato lo Smeraldo dalla Botta , o Roſpo, gli fà ciali cori il Saffiro , in quello modo . Piglia un
mai-tir gl’occhi z di più lo Smeraldo bevuto giova Saffiro del più chiaro, che ſi poſſa avere , e lo ci”,
a i leproſi . Antonio Guaine-rio (Traëì'. de vene”. conda con Oro , facendo opera , che l’Oro ſi ſquaìì
‘SAP-WD dice, che libera dal veleno ,facendolo pi~ li al fuoco , e che bolla per ttè , o quattro hate;
gliare ſottilmente trito al peſo di 9. grani con lat laſciandolo poi raffreddare nel medeſimo fuoco o
te di mandorle, con acqua di Viole , ed un poco d’ perche altrimente il Saffiro creparebbe, e ſi trova
~L^ceto prima , 0 doppo preſoil veleno . Michele ria troppo bianco , ed inhabile per la tintura del
Mercato‘ Mraz-ſaprai veleni libmitflt.) dice, che Diamante .
:fa accidenti timoroſi 5 mi: che poi ſana ſubito . E cömune opinione nella Turchia, che il Saffil
_‘Boezìo ſcrive , che vale alla diſenteria , e ſpecial ro non ſolamente guariſca , mà preſervi dal male
::nente ſerma il fluſſo del ſangue,libera da gli mor degl’occhi , rallegra il cuore cacciando i terrori, e
Líì, e punture degl’animali velenari. Vale alla_ Pe viene aſſai lodato da Calmo ( 9-fimpl.1líerlfacult3
íie , e febbri peſtilentiali, preſoin pOIVere al PCſO e da Dioſcoride , preſo per bocca,nelle morſicature
»di ſei grani con acqua cordiale , come di Tormen delli Scorpioni , contro peſtc , e veleni. Di che
;tilla Acetoſa , Ninfea , 0 di Boragine . Si crede, Gio: Battiſta Wan-Elmonzio(1ib.4.mp.1 I 4.. i) rifo
,che appeſo al collo de fanciulli gli difenda dall’E riſce, come ſegue : Sflpbirurſaturata colare cam-fl
Pilefiìa , e che portato lìmilmente dagli adulti le”; , è* Hyacint/mrffll'uo colore fwagmmnfi cir
:impediſca il morbo lunare . Legato alla coſcia cùm bubonem , paſiilentemqm eſt/mmm i” ”rm
'delle Donne pregne gli acCelera il parto, e portato *uo/vati”, Per mar/rm, è regione Solis, nel lumr'm'n
ſopra il ventre, lo ritiene . ln ultimo circa il~ ſuo ”ac'ì‘im circumdllcmdo , fari: , ut idem circa/us'
_temperamento ſi tiene per freddo, e ſecco . dei” aterfiat, ó" íſtlmc religumn oiruntamqunm
er cnminumflra: ”cha/et . Etíflm plui-e; alibi]i
_Del Sflflíro . adjînt gldflduſd , bxſimulſidanz, penanhſequaflff
tnrque ad exitum ”1137i oenem’ . Giova anche ²
Uaſi appreſſo di tutte le nazioni il Saffiro , e gl’iuteſtini ulcerati, uniſce le tuniche dell’occhio,
chiamato con quello nome , ſolamente gl’ quando ſono rotte . Giova al carbonchio chiama:
lnnrani lo dicono Nilab,cavando il nome dal luo to Antrace, e non perde la ſua virtù,doppo, che ha
go, dove naſce, lo chiamano anche Syrite , perche fatto l’operazione; come malamente li credettero _
al:
PA'RTE SECONDI." ur'
alcuni; eſtingue la furia della libidine , giova in tura . Gli Occidentali ſono ſimilmente di color
tutte l’uſcite di corpo, come diſenteria, fluſſo epa au`reo, eteneri , come il Criſiallo; ſe ne trova
tico , ed emorroidi preſo per bocca con acqua di no trà quelli dei così poco coloriti , che ſe non
Piantagine, Tormentilla , o ſimile z applicato alla ſnſſe , che appariſſero bruni e appena ſi potriano
fronte giova . così per fiſico contatto, a fermare il diſcernere dal Criſtallo , quefii ſono, come s’ è ac
:T’ñ p.'.'
fluſſo del ſangue del naſo , e pollo ſopra le infiam cennato , detti d’Alemagna , perche vengo'no da
mazionî l’ eſtingue . Il ſuo temperamento è fred Boemia . ,
do, e ſecco; ma nel primo grado, ſecondo _Vec L’ ottimo Topazio per queſta Confezione Gia-P
cferio -, ` cintina è quello della prima ſpezie, che è l'Orien- ,
tale . del quale raccontano una curioſa proprietìs
,Del Toflaaio i che gittato in una Caldaia d’acqua bollente , di
quantica proporzionata alla pietra , fà arreſtare il
.v-—HQ,—._
Rende quella Gemma il nome da Topazio Iſo bollore di modo , che vi ſi può metter dentro la
la del Mare Roſſo o dove ſù primieramente mano, e cavarne il Topazio ſenza ſentire leſione .
ritrovata da certi naviganti , che ricercando radi-i Da quello effetto hanno preſo occaſione gl' Autori
ci di Erbe per loro vitto la viddero a caſo riſplen di attribuire a queſta Gemma la facoltà di eſtinñ,
dere maraviglioſamente in quella terra . E Pli guere il gran calore delle febbri .
m'o ( IM.; 7. eapS. ) per autorità d i Jah: dice, che ll Cardano( lung. deſuótil.) afferma haverlo
l’ iſola ſù così detta da Tafuri” Parola del lin— :ſperimentato nella melancolia, dandone per boc
guaggio TragloditÌCo , e che nel noſtro ldioma in ca il peſo di quindici grani d’ orzo . Camillo Lea
feriſce cercare, perche eſſendo quel luogo quaſi ”arde ( defonre lapidum ) dice , che il Topazio di—
ſempre occupato da una denſa nebbia, o vogliamo ſcaccia la luſſuria , ſana i frenetici a eli ſurioſi -
dire caligine , ſia neceſſario a i naviganti ricercar Micbe/e Mercato@ Inſirua.ſhfm la Pefle) ſcrive di.
lo con grandiſiima diligenza , eſſendo parimente Raimondo Vineria Medico de i Pontefici Clemen
queſta Gemma degna di eſſere cercata per le ſue te Seflo e e di Gregorio Undecime avere più volte
meraviglioſe virtù , e che ſe li convenga perciò il fatto eſperienza , che il Topazio di un’ anello del
nome di Topazio , Papa abbia giovare maniſeſtamente in tirare ſuo.
Ma Claudio Salmnfio ſcrive , che Topacin ſia ra il veleno d’ Carboncelli , enfiagioni , e puſtu
parola veramente Greca , e non Tragloditíca, ed le peſtilenti 5 toccando . o fregando ſolamente un
eſſere ſtato impoſto tal nome a quell’ Iſola dai 3 oco con elÎi i detti mali. Scrive di più , che non
Naviganri Greci . e non dagli abitatori di eſſa , ſolamente , preſo ne i cibi , prefer-va dalla Pelle,
ñche per eſſere loro patria non li biſognava di an e da ogn’ altra ſorte di veleno 5 mà che portato al
darla cercando.( Pli”. exercit.ín Cm'j julia' Solini collo , e ſucchiato con la bocca , opera il mede.,
Polyflorfol. 1084. ſimo .
rlinia confonde talmente l’ iſtoria del Topazio, Il Padre Belbarto ( _Nell’anno Roſario” citando
Cryſopazio i Cryſolito , e Cryſolampo e che nul Ariflotile, Beda , ed Arnaldo dice, che il Topazio
la ſi può da eſſo intorno a ciò , raccogliere di cer. è di gran virtù , e che rifiagna il ſangue, e vale
to . Ripone egli il Topazio nel genere delle Gem. all’ emorroidi , contro l’ ira , e la freneſia; di-`
me verdeggianti , equeſto è il Topazio Cryſolito ſcaccia la melancolia . e giova nelle paflìoni lu
volgare . che hà il colore più diluto dello Smeral natiche . L’ Autore del Orto diſam’tà (lib.ſ. J af
do , congionto con qualche giallezza , o pure di ferma anch’ egli, che il Topazio rafirena l’ ardor`
un verde ſimile al Pra-{lio , oMarrobio , che per della luſſuria , e che eſpoſto nelli campi li preſer
ciò è detto Praſi‘oide , ed è tenero aſſai , Mà quan. va dalle grandini , e locuſte 5 ma l' eſperienza
do ſi trovarà riſplendente , e di colore ſimile alle poi . non pare che lo dimoſtra . E il Topazio di
foglie d’ Oro e ſarà il Cryſopazio , che non cede temperamento freddo . e ſecco nel primo grado ,
alla lima i onde per la ſua durezza è chiamato come particolarmente vuole Verderio.
Saffiro giallo o benche l’ uno , el’ altro ſiano con
inſamente dalli Gemmarii chiamati Criſoliti . DI] .Rubino.
Ma quel Topazio , che avvicinato di notte al ſuo-r
co riſplende grandemente , è il Criſolampo di ' On ſette nomi è chiamato i1 Rubino cioè Car;
Plinio. j banca/”rodfltrax , Pjropur,dpirotun IL”
De i medeſimi Topazii ſe ne ritrovano ancora bim”, Cbalcedoniur, à' Adam-ar . Chiamano Car
di color miſto di verde . e di giallo , e queſtoi bonchio quel Rubino,che hà il colore ſimile ad un
Gemmarii chiamano l’irodate . Si trova un’ altro carbone di fuoco acceſo-che perciò i Greci lo dico
Topazio di color giallo aſſn mato , oſcuro . che no Ani-mx , che nel noſtro idioma ſignifica car
per farlo riſplendente da ogni parte gli Gemma.. bone infuocatO, come ſimilmente è detto Pyropm'a
:ij l’ intagliano a faccette ~, ma quello è il più vi. quaſi Pietra inſuocata , come nota l' Autore del/4
le di tutti , eſſendo più tenero del Crifiallo , e fi Fabrica del Mondo . Apiroto è chiamato da Pli
chiama Topazio di Alemagna . nio , Ribera , Braſaw/a a Cornelio à anide 1 Ni
Le ſpezie del Topazio propriamente ſi dividono lío , ed Aloha/hr , e dicono , che il Rubino non
in due , Orientale 5 ed Occidentale , l’ Orientale ſente il ſuÒCo , cioè a che non ſolamente non vi ſi'
è di color giallo ſimile al color dell’ Oro battuto , abbrugia , ma ne anche ſi ſcalda . ll nome POì di
ed è duriílimo 1 ed uguale di peſo al Rubino , ed Rubino l’ hà dal ruſſore , e 1,’ altro nome di Cal
al Sailiro, come che tutti c5‘: ſono d’ una [ieſſz na: cedonio è parola corrotta , dovendoſi dire Îharz
c e
rio" TEATRO FARMAcEuf; DEÎÎ DÒNZELLI:
chedonio Z e viene pigliata per il genere , come i’ uomo pronto , ed allegro . Portato per amule.'~
dicono A/clznjhr( Apor.cap.z.l e Plum( [aac-iran) to , o alle dita moſtra col mutarſi di colare , li fu.-.
Finalmente lo chiamano Diamante , o perche nel turi infortunij ,' e di ciò ne abbiamo l’ eſperien.
pei-ſetto Carbonchio ſi vegga una candida ſplen za fatta da [/Vaaffanga Gnáelcbowro ( De Gem. 9de
dirlezz‘a di carbone bene inſnocato , o pure come ſcritta da Andrea Barrio , che portando un Rubi
dice Altea/in ,_ perche nella Sacra Scrittura ſotto no al ditoligato in anello 1 la Gemma cangih il
nome
mantedi. Carbonchio
ſſ ‘ lì debba intendere, il Dia colore in negro , che durò finche gli morì la mo
glie , e poi riternò ſubito nel priſtiuo ſuo colore .
- Le ſpezie del Rubino ſono diverſe; ma ſi riſtrin Perche non, voglio. tralaſciare coſa alcuna , hd,
gono a cinque ſole: la prima è quel Cai-bont‘hio.` voluto dire anche queſta , reſtando perè libero
che poſto al Sole rapprelenta un roſſo vivace , cho Ci²ſdzedun0 d: apprende,
pare`appunt0 carbone acceſo , ma di queſti ſe ne
,veggono molti pochi. `
La ſeconda è il Rubino vero , meno fulgido AGGHLNÎÎK‘ ma4.
del Carbonchio 9 e di quelli ſe ne trovano piu ſa
cilmente . On è qui fuor di propoſito, dopo che ſi èpar—Ì
La terza ſpezieè il Balaſcio , che hà colore crea lato di-ciaſcuna delle pietre prezioſe , che
meſimo con qualche poco di ceruleo , i1 cui colo ſono ingredienti della confezione Giacintina a '
re pro riamente s’afiomiglia al Colore del fiore del accennare qualche notizia intorno alla generazio-z
Balauſîio , che perciò ritiene tal nome , come di ne, e naſcita delle Gemme, intendendoſi comm u
ce [Lenoa'eo ( Farm- cap. de 314,54) banche Bmia nemente per gemma , qualſivoglia piceiola pi e
( De Genin. cap. de Rubino ) Voglia,che ſi chiami tra prezioſa ,_ lucida , e traſparente , quale per la
anche il Balaſcio Palazio, quaſi caſa, o Palazzo del (ua rara virtù , o bellezza ſia in preg-gio , eſti
Rubino , giacche da eſſo naſce il vero Rubino ,
ma appreſſo di chila polÌìede; ondſie parlando del
che perciò alle volte ſe ne ſono trovati in mezo di nome di eſſe Iſidora diſſe:Gemm-e vacuum-,eo quad
queſta Pietra , e per tale cagione lo chiamano an guafl gummi tramſiuceant. (lilu 6. (AP-6.)
cora , Mater Rubini , o pure Radia- Rubini. Ma per non dare a me fieſſo occaſione d’ eſſee
La quarta ſpezie è quella , che chiamano Spi proliffo, rralaſcio le varie opinioni dell’Autori ſo
nella , ch’ è di colore'piu roſſo del Balaſcio , e ſi pra la generazione delle Gemme , potendoſi quelle
mile al minio; mà non hà il vero , e legitimo ne propri} loro ſcritti leggere da curioſi , come ſa
ſplendOre del buono Rubino , e ſi aſſomiglia alle rà appreſſo Plinio, S-Iſidora 1 Alberto Magno, Gio:
Granate 5 ia medeſima Spinella ſi divide anche in Ratti/?4 Porta, Balduino, Maja/0, Riba-rmed altri.
più ſpezie, e ve ne ſono alcune'così belle, che Io perciò ſono di parere, che le gemme ſi gene
poſſono uguagliarſi alli Rubini. rino da un ſugo della terra , aſſot‘tigliato da un’,
‘ La quinta, vogliono , che fiala Granata a della eſtremo calore o o pure da eſtremo freddo , e tra(
quale parlaremo a ſuo luogo , trà queſte ſpezie fi mutato poi dallo ſpirito petrifico , il quale ave dal
trovano li Rubini ſenza ruflbre , chiamati Rubi Sommo Fattore nella creazione dell’ univerſo ri
ni bianchi , diſcernendoſi dall’ altre Gemme pe: de’ſemi
cevuta virtù di mutare eſſo ſugo , e per la varietà
,ſi o forme ſpecifiche , formare le diverſità
la molta loro durezza 1 ſi dice eſſere così bianchi,
perche ſono immaturi . Ve ne ſono anche di color' delle Pietre, o Gemme, varie, così ne’colOri. come
meſchiato da una parte bianchi, e dall’ altra roſ nella durezza; eſſendo le più dure , e più diaſonet
i] . Si veggono talvolta alcune Pietre 9 che ſono ſor-mate con materia., 0 ſugo più depurato , e piu,
' ia metà Rubini, el’altra metà Saffiri. nèciò omogeneo di quello,con il quale ſi formano le m8!
avviene per altro 1 ſe non perche naſcono da no dure, e ſoſche -.
una ſteſſa radice nelle medeſime cave . gi ave Poi per tradizione de’ Poetifbenche a mio
Plinio pero divide tutte queſte ſpezie in due ge; ſentire favoloſalche il primo,che poſe in uſo uma
neri Maſchio , e Femina . Quelli di color perſec— no 1c Pietre prezioſe, ſuſſe ſtato Prometeo , il qua
ro li chiama Maſchi, e l'- altri ſcoloriti Femine - le, dicano , che avendone trovata una nel Monte
Naſcono li Rubini nell’ Iſola di Zeilàm nel fiume Caucaſo, l’incaſtrò in un cerchio di ferro, ornanq
di Pegli, e quelli ſono fiimati li migliori; gli altri doſeue poi le dita -
di condizione inferiore , naſcono in Calecùt , e Eſſe Gemme Però , benche fiano lodate in uſo
Cambaía . Le genti di quei Paeſi approvano per i medicinale, uſate, O per Amuleto,o preſe per boc
più veri Rubini quelli, che tenuti in bocca ſi ſen; ca polverizzate,con tutto ciò ardiſco d’ affermare
tono più freddi,e poſti frà i denti ſi ſentono più du; (perche così coſta dall’ eſperienzz) che con la ſem--~
ri , Alcuni li provano al fuoco, e vogliono, che li plice triturazione, fiano nell’uſo, maiſime interi-rca'
buoni, non ſolamente non perdanos ma di Più q di pochiſiìmo profitto, dovendoſi perciò ricorre-_x6
avanzano di colore . all’Arte Spagirica,a fine di renderle in forma tra-ñ.
Alberto Magno (nella Fil. d' Arifl. } dice eſſere {mutabilefl volatile a riſpetto de’ corpi umani,
il Rubino di maggior bellezza , e virtù di qualſi.
vr glia Gemma , e di valore ſpecialmente co ntro .Delli Coralli
il veleno vaporoſo. ”ecc/:eric gli aſcrive virtù cor
diale 1 e forza contro la putredine , e che raffreni I L nome di Corallo è cömunemente uſitato qua-Î
la libidine , reſiſte alla peſte , preſervando da ogni ‘ſi in tutta l’Europa . Gli Italiani’ lo chiamano
coungione , corrobora li ſpiritiuvitali, facendo c953 dagl’effetti dj dio 1 lluaſi 7 che Corallo voglia
dire,
PARTE SECONDA. -llg
dire, allo Core. Dioſcorizla dice,cl1e alcuni lo chia ZH’ bianca 9 ſorati con un ſottil mcato nella parte
mano Litbaderitron, cioè Albero di Pietra. Plinio intima, o Via della midolla, che hà principio dalla
‘ gli dà il nome di Dentritir, ed altri Gorgom'a . radice, e li comparte per tutti li rami, ſi ſcioglie
E il Corallo vegetabile marino , onde per tro qualſivoglia pezzo di eſſo in più tuniche, e percoſ—
varſi connu merato trà le piante 1 che han vita nell* ſo facilmente ſi ſende per lungo, è veſiita tutta la
umore , hanno preteſo alcuni , che-dentro l'acqua pianta d’ una groſſa corteccia bianca , di ſoſtanza
ſia tenero, e che eſtratto poi all’ aere s’induriſca 5 ſimilmente Corallina continua . .
ma l’eſperienza dimoſtra íl Contrario , affirmando In oltre pone un’altra ſpezie di Corallo bianco.
i Peſcatori d’eſſo , che ſono tanto duri nell’ acqua, che per eſſere vacuo nel midollo , lo chiama C0
A quanto fuori di eſſa . rallo Fiſioloſo , è compoſto di rami frequenti a
Trà i Coralli non vi è altra differenza , che bucati nella ſuperficie , ſi porta da Sicilia, ed è
nell’ accidente del colore , perciòche alcuni d’ eſiî chiamato Polo , ma l’ uno , el’ altro chiamano
ſono di colore carim , altri lavati , e pallidi, che qui Pollena ,ed alcuni per l’italia l’uſano per vero
chiamano Coralli ſemine, altri pendono al giallo, Corallo bianco, benche ſenza alcuna ragione .
altri ſono meſclriatì di color bianco, e roſſo, chia Il Corallo negro,chiamato Antipate da Dioſcu
mati perciò quì volgarmente Coralli leriachi , ridea non altrimente, che il bianco nella ſoſtanza,
alcuni di color foſco , o negro , ed altri bianchi, e è tutto uguale al roſſo, è diverſo da eſſo ſolamente
fanno anche varie meſcolanze , e ſi tiene, che ciò nel colore, che rare volte fi è veduto .
avvenga dal ſugo men purgato, e vario . Naſcono i Coralli in abbondanza , particolar-l
Sono li Coralli generalmente ramoſi , e ſpecial mente nel Mar Tirreno , e ſpecialmente in Sicilia
mente il Roſſo, diſtribuendoſi il ſuo primo tronco nella riviera verſo il Regno di Napoli, poco di—
di mano in mano in rami minori, quaſi albero ſcoſto da Trapani , eCome ſcrive Plinio nell’ Iſole
nudo privo di frondi , e frutti , come atteſta l’Im— Stecadi , ed in diverſi Golſi di Mare . Riferiſcono
*Parata contro l’ opinione di Plinio ( lib.rit- ) che uomini degni di fede , che ſvellendoſi il Corallo
dice produrre bacche ſimilí al ComiolaConſerma nel Mare, eſca dalle rotture un certo Moore latteo,
l’Imperato la ſua opinione con l’autorità del Mat che cadendo ſopra legno, pietra, o ferro produca il.
this”, mentre moſtra,che le bacche ſcritte da Pli— Corallo , e per conferma di ciò mi vien riferito,
m'o ſono li Coralli lavarati con l‘arte , che ſi poi-t. per certo , che 'nel Muſeo del Sereniſſimo Gran.
tano infilzati in corone per recitare le Preci . Duca di Toſcana ſi conſerva un Teſchio d’ uomo,
Il Corallo è di ſoflanza pettigna, denſa a che ri eſcato nel Mare , con un Corallo attaccato radi;
ceve polituraſhà naturalmente per ſopraveſte una 'cal‘mente a quel’l’oſſo , anzi di più il ſimile {ìè vel
ſottiliſſrma tunica croſtoſa , dalla quale, mentre è duto ſopra dl un' AnCOra , e di quì ſi cava anche
rozzo, vien tenuto ricoperto il ſuo colore , che poi eſſer vero quello ſugo petrificmche diceffimo tira-ñ'
ſ1 diſcnopre dal pulimento . ` re l’animale della Conca Margaritiſera per notri
Il Corallo bianco nella ſua denſità, com’ anche mento della ſuateſta .
nel ‘pulimentoiche riceve, ed in tutte l’altre coſe, L’ ottimo , e più virtuoſo Corallo è il Roſſo diñ
s’aſſomiglia al roſſo a la ſua bianchezza è pura, e color carico , e benche il bianco ſi ſtimi più del
lattea , quando ſo‘no tali- fi hannoin molta ſtima s roflö, ciò ſegue, perche ſe ne trova poco , queſto ſi
maflìme per vederſeue di raro . Se ne trovano de hà da eleggere bianchiſiìino di color veramente
meſchiati colori , come ſiè detto , ed oltre di ciò latteo , e di ſoflanza denſo.ll contrario di quello ,
io conſervo appreſſo di me un Corallo-bianco, il non ſi hà' per buono nell’uſo degl’ Elettuarií corñ,
trOnCO- del quale trae l' origine da una radice di diali, ed altre Medicine, che ſi danno per bocca .
Corallo roſſo vivace di fuori,e bianco di dentrodì Le virtù del Corallo poſſono quaſi dirſi infiniñ’
dirama in due parti, l’uno de i rami-è di ſuori roſ— te , che perciò con ogni ragione è connumerato da
ſo , e nella ſoſtanza di mezo bianco , l’ altro per il Avìcenna trà le Medicine cordiali, oltre che (CO
contrario è di ſuora bianco , e di dentro roſſo , hà me ſi èaccennato di ſopra) pare che l’ iſteſſo ſuo
di più un’altro ramo tutto roſſo . nome ci dimoſiri eſſere valevole a corroborare il
Ferrante imparato pone altre ſpezie diCorallo cuorezconla ſua virtù eſiccativa, aſtrettiva , e re
bianco, e trà eſſe ſingolarmente il Corallo ſtcllato, frigerativa, può impedire , che nelle ſebbri putri
che ſi porta da i mari di Spagna,di ſoſtanza ſimi de , non aſcendano vapori pravi alle parti vitali, e
le al ludetto, e di colore pure bianco,ma nell’eſter~ di più hà potenza di purificare il ſangue,e per con
na ſuperficie notato per tutto di picciole , e ſoltc ſeguenza conforta ancora il fegato, ed il ventrico
impreſſioni a- ſimilitudine di Stelle . E pianta nel lo, dalle quali operaziorii ſi rende l’uomo allegro 5
genere de Coralli, alquanto grande de tronchi, e ma trà tutti i Coralli il roſſo è più de gl’ altri do
.rami ritondi, ſchiacciati alquanto, per un verſo.. tato di queſte virtù, veramente mirabili. Riſeriſce
Vi è il Corallo Articolato, che li porta all’iſola Arnaldo di Villanova , che la polvere del Corallo
di Majorica , ed hà preſo quello nome dagl’ anno. roſſo data, al peſo di dieci` grani , a bere con latte
damenti 7 che tiene ſimili alle giunture degl’ Ani di Donna a ibambini, ſubito nati, prima che gn—
mali. E vegetabile affiſſo a ſcogli, è ramoſo nel flino alcun cibo, o bevanda, gli preſerva per tutto
modo degl'altri Coralli , compoſto di pezzi ſimili il tempo della vita loro dal male d’ Epileſſia ,
all’oſſa de’ſtinchi d’ Animale ſanguigno , l’uno, e e di ciò Camillo Leonardo tcſtifica aVerne ſat—
l’altro,de’quaii fi congiunge con profondi Artico to più volte eſperienza . in oltre il Corallo ſer
li.Sono eſſi pezzi di figura diritta, nodoſi nei-capi, ma li meflrui immoderari delle Donne 1 ſei…"
e &riati nella ſu perficie per lungo di denſa ſoflanz -me (ſenza alcuno nocnmento dei corpo) la Conor-z
P XC“.
H4 TEATRO FARMACEUT- DEL DOlNZlíLLÎ.
rca negl’ uomini, com’ anche i meſh-ui , o flnili. Il diligente Farmacopeo dunqneqsrima di com
bianchi nelle femine . Vale ancora a gli ſputi del poncre alcuna Medicina , dove entrerà lo Spod io ,
ſíîngtffi 5d 3““ diſentcriaz riempie l’ ulcere di car— doverd conſiderare l’ Autore della ricetta z perche
ne, e ferma le lagrimazioni degl’ 0cchi.Adoperato eſſendo Arabo , e dovendoſi il compoſto pigliare
in modo di Collirio con acqua Roſa ricrea la vida. per bocca , come ſegue nella preſente ricetta ,
Si oſſerva cotidianamentç una bella curioſità del doverà adoperare lo bpodio , o Tabaxir , congc
Corallo, cioè, che portato dall’Llomo , eſſendo pe ,lato dentro le canne ſudette, c non quello delle
rò ſano , non [Glam-ente ſi mantiene , ma ſi augu radici abbruggiate . MPL perche del vero Spodio ,
menta di calore: là dove portandoſi dalle Donne , non ſe ne porta a Noi , ſiamo forzati ſervirci del
banche ſane , ſuccede l’ appoſito z perche diviene Succedaneo , cioè dell’ Avorio preparato , che non
pallidoze la cauſa di ciò, ogni mediocre ingegno ſe è altro , che il dente dell’ Elefante , benche da.
la pub imaginare.ll medeſimo Corallo portato ap Renault-0 ſia lodato l’ uſo dell’ Avorio Crudo 5 men
peſo al collo in modo, che tocchi il petto, ferma l’ tre dice: (Ii-”dum enim Ebzzr Prar/Zantiur eſt ’ſe‘.
emorragia, e di ciò ſe ne hà continua eſperienza . ipſb concremato , ac ”fia . ( :le Mater Medica [ib.
2. cap. [ſe fibadio )
Dello Sfodiog Se l’ Autore poi ſarà Greco , ed il medicamen..v
to ſi averà da adoperare cſtrinſecamente -, ſi deve
Ra gl’A‘rabi Aoiceuna , e Reſi: ſeguendo la pigliare lo Spodio Metallico, cheè , come ſi è det
voce Perſiana, chiamano lo Spodio Tabaxir, to -› li trova nelle fucine del Rame , del quale Spo
che vuole inferire umore latteo , o pure _ſugo , o ,dio parla Dioſcoride ( 11"17. Leaf:. 44 .)
lieure coagulato dentro qualche materia . Il me ll detto Spodio , o Tabaxir degl’ Arabi hà vir;
deſimo Tabaxindice Garzìa dall'0rta,è chiamato cri di rinfreſcare il cuore , il cervello , il fega~
dagl’lndiani Sflcbar de Mambù a come ſe diceſſero to , e li reni , reſtringe i fluſſi della Diſenteria ,
Zucchero di Mambu, benche ora abbiamo comin ed in tutte queſte malattie vien uſato ancora*
ciato ad uſare lo fieſſo nome', col quale anche vien da gl’ Indiani, che di più l’ adoperano , per l’
detto nell‘indie dalli Mercanti . accenſioni interiori, ed eſieriori , e per le fcbbri
Lo Spodio è di due maniere,una degl’Arabim ſa coleriche, e per li fluſſi Epatici , Diarree , ed
_altri ſimili mali e i
ta nelle medicine, che ſi danno per bocca, e l’altra
de’Greci, che ſerve ſemplicemente per gli Medica.
menti eſtrinſeci. Dice il prenominato Garzia,COm’ ;Della Raſura dell’ Avorio .
anche Criſiofaro Acc/la, che lo Spodio degl’Arabi è
chiamato impropriamëte così, per difetto de i tra ’ Elefante , li cui denti , o San ne ſono il vero
‘dottori, e che ſia una umidità bianca, o licore dol Avorio,fi`1 chiamato da iLatini antichi Bar
ce,e groſſo , ridotto in forma di farina d’amido, e rm , cavando quefio nome dalla voce clamoſa di
ſpreſſo dentro le concavità d’alcuni alberi, che per ueſlo animale , detta da i medeſimi, Bar-riti”;
eſſer vacui , e nodoſì , ſi poſſono chiamar canne, le onde poi ne è ſortito il nome all’ Avorio di lbur
qUali ſono della grandezza del Pioppo , ed alle vol_ quaſi Eburra .
te più,e meno: ſono tutte piene di nodi lontani un ` Gli Avorii ſono di due maniere , uno FOffilEr
palmo, ed anche due l’uno dall’altro, hanno molti Che è ripoſto nel genere delle materie lapidiſicate I
rami diritti,-e ſono molto copioſi di foglie. le quali il quale volgarmence quì ſi chiama llnicorno 7
ſono quattro volte più grandi di quelle dell’Olivo, credendo la gente volgare , che per gorgoglìaſe
ma più lunghe. Nel Malabàr ſi trovano canne così nell’acqua alcune bollette , che moſtrano di bolli
groſſe , che , per quanto riferiſce l’ Acojía (Tratr. re, ſia veramente il corno del vero Llnicorno - Nè
delle Droghe Indi/me) ſervono a farne barche , ſe ſ1 meraviglia Garzia dall’ Orta (Nba. in Dioſcor.
gAndo_ la canna per mezo , e laſciando a i capi li çflp.yo-) di Andrea Lflcm'm, per aver ſcritto, che
medeſimi nodi 5 ſopra tal ſorte di barca navigano ſi trova l’ Avorio follile, perche Pietro Poi‘erio
due Negri ’il fiu me Mangate. traggettando le gen (Farm. Spagyr. ) dice averne veduto anch’eſſo un
ti da una parte all’ altra . Riferiſce ancora , che i pezzo in Roma appreſſo il Signor Cavaliere , e Co
Crocodilli,de i quali quel fiume è abondantiffimo, mendatore Caflìzmo del Pozzo nobiliffimo, cd unico
non danneggiano le genti, che paſſano ſopra le Teſoriere delle coſe naturali più rccondite, e mio
barche compoſte di queſta canna, come offendono riverito amico . '
quei, che incontrano ſopra barche fabbricare d’al L’ altro Avorio è il dente dell’ Elefante a del
tra materia. L0 Spodio,che ſi trova in eſſe canne,e quale, con tale occaſione, non ſarà fuor di propo—
di due maniere, perche oltre del bianco a ſc ne tro ſito ſcrivere alcuna ſincera particolarità di eſſo n~… ._ r

va del cinerizio , o negro, nè ſi tien per difettoſo . Animale , poicche oltre all’ averne io veduto già
perche dicono , che tal colore deriva dal rimanere trent’anni ſono quì in Napoli uno, che non paſſa—
nella canna lo Spodio più lungamente del tempo va dadíci anni , ſeguirò la relazione ſimilmente
conſueto s onde ſi muta di colore a per l’omidità , oculata di Criſhofaro Acofla , che afferma eſſere A
che viſi racchiude dentro . Anita-mm Hi lo Spodio nimale capace di diſciplina , ed ubidiente all‘uo
abbrugiando le radici delle medeſime canne . mo, e facilmente intende il ſuo linguaggio, ed ap
Lo Spodio poi de Grechda uſarli ſolamente nelli prende, quanto gli viene inſegnato più di qualſi
medicamenti eſteriori `e una Materia Metallica , voglia altro animale ſelvatico , in modo che ſe gl’
che ſi trova nelle fornaci , dove ſi fonde il Rame , inſegna ſin anche ad adorare il Rè , facendo egli
çome diremo a ſno luogo z per amor di lui quanto gli viene comandato: ed
è di
PARTE SECONDA‘. 'u,
`e di natura benigna, clemente, vergognoſa, avve rata . Giova anche nelle lunghe oppilazioni a miñ‘
duta , ed amorevole . Il ſuo corpo è grande di al tìga il dolore dello ſtomaco , ed è buono contro il
tezza di nove cubiti, e cinque di larghezza , come morbo regio , pigliandone una dramma con vino
ſcrive Eli/mo (CAP-g r.) Ha gran ventre: ètaci a ſtomaco vuoto , e dove ſia febbre con acqua di
turno,ed è molto grave al vedere,ma leggiero al ca Lupoli a o di ~Cicoria . Uſato nel bere , abilita le
minare, e tanto quietamente , che parendo di ca Donne ad ingravídarſi , uccidei vermi, e Diafra
minar poco , paſſa nondimeno avanti a qualun ride i 12$.:- cflp.48.)dice a che la limatura dell'A-`
que uom0,cl*ie corra a piedi - La ſua teſtaègrano VOrio , oltre la facoltà aſtrettiva , vale a ſan-are il
de, il’col-lo-Corto , grandi, e larghe -l’orecchie , gl’ panaricio delle dita , e per ultimo s’ ha da av-ſ
oCchi molto piccioli, ed aſſai vivi _, la bocca gran vertice, che la raſura dell’Avorimper que-ſto Elet
de , nella quale ha ſolamente due denti maſcellari tuario vuol eſſer cruda, come dice Daniele Milia ,'
bianchi, ciaſcuno di eſſi di ſei, ſette, e più `pain-ii . elia-”oder , ma quando viſi pone in luogo di Spoñ.
'Ha le gambe groſſe , grandi, e forti, contutte le dio,ſi piglia abbruggiata, e preparata . Finalrnen-ñ~
ſue giunture ordinarieſquel ch’è contro l’opinio te l’Avorio èdi temperamento freddo , e ſecco:
ne di quei , che non l'hanno mai veduta) le quali
non ſono molto apparenti , per eſſer le gambe ro .Del Cervo , :le/filo Car-”0 , e dell’01@
tonde , e coperte di groſſa, e ſoda pelle, conforme del ſito Cuore ,._
ancheè que-lla di tutto il ſuo corpo , tanto aſpra ,
e rugoſa, e di così rari, e corti peli, che pare pela; Orta ſeco il Cervo materia così Curioſa Ì che’
to . La coda eſſendo molto corta con poche, e bre ſarebbe quali mancamento con l’ occaſione ,
Îvi ſetole , non gli può ſervire ad uccidere , o di che ſi deVe parlare d’ alcuna delle ſue parti , non
ſcacciare le Moſche , e ſimili noioſi animali, come deſcriverne quì ſuccìntamente l’ Iſtoria . l Gervì
poſſono fare ſimili altre beſtie, la natura però l’ha dunque per quanto nè ſcrive Ariſiotile,(De nati”.
proved uñto di pelle rugoſa, perche potendo aprire, am‘mal.) ſono animali ſelvatichi , grandi quanto ~

o ſerrare le rughe di eſſa , uccide francamente li l’ Aſini , ſono armati di ramoſe corna , ed hanno
.—-
detti animali, che lo moleſtano . Ha i piedi ton velociſſimo corſo-Vanno poi in amore il Meſe d'A-Î
di , clzc ne i vecchi ſono di circuito di quattro , e goſto , e Settembre , e facendoſi in quel tempo fu..
più palmi , in ciaſcuno piede nella parte , che và rioſi, vanno gridando per le Selve, tanto forte,che
per terra ha cinque dita tra picciole , ogroſſe di fanno ( ſtrepitoſamente) riſonar l’echo nelle con-*J
fiintamente formate , nella punta de quali termi cavità delle Valli, e dei Munti . Sono così :fre-j
na un’unghia , che pare un tagliero . Per domare nati nel coito , che ſpeſſo in quell’atto, fanno ari
queſto Animale biſogna dirgli parole oltraggioſe › dare le femine a terra , anzi fuggendo eſſe , per:
e queſto è il maggior caſtigo, che ſe gli poſſa dare, non poter tolerare la ſovverchia durezza della lor -— -~. =~. -— ~

avendo in ſe ſpirito di preminenza, ed arroganza, verga, così caminando , e correndo l’impegnano: -.

ſi che ha guſto degli oneri , e ſicome è ricordevole non ſi contenta di una ſola ſemina , ma a.
de i beneficii , così all’ incontro è cupidifiimo di guiſa del Becco con le Capre , in breve tempo
Vendetta . Oſſerva una certa maniera di Religio molte ne monta , ed occorrendo di ritro varſí
ne inchinandoſi al Sole , quando egli eſce, ed alla 'n‘r maſchi dietro una ſemina , combato
Luna Creſcente offereudogli rami, e' per ſapere,co.— no tra di loro ſino alla morte , con le armi delli
me cib faccia,leggaſi Eliana , che ne `parla diffuſa due rami principali delle corna, che propriamente
mente, dicendo anche quanto ſia caſto, e geloſo,ed 11 ſtanno nella fronte, e prima di combattere pro-z'
inimico di adulteriomon congiungendoſr mai cia vano agi’ Alberi , ſe ſono ferme , perche a certi
ſcuno di effi, ſe non con la ſua ſemina propria ſo. tempi le cadono , come ſi dirà , più diſtintamente
lamento, dalla quale , quando la conoſCe pregna , altrove . Paſſato il lem po dell’ amore , nel fine di
ſe ne ſtà ſeparato . Ha l’Elefante molto timore del Settembre , ſi naſcondono nelle caverne , avendo
fuoco, e patiſce aſſai nel freddo . Ariſtotile dice , quaſi vergogna dello ſpiacevole odore , che da loro
che vive ſino a 200.. anni, e che fioriſce fino ai eſce , ſimile a quello delli Becchi , ſe ne ſtanno poi
novanta . ' così rinchiuſi, finche viene l’ Inverno , ed all’ ora
Ma ripigliando la materia del compoſto dicia ritornano nelle Campagne alla paſtura . L’ Eſtate
ç--çſ
mo , chela Raſura de i denti di queſto Animale ſi ſimilmente ſtanno naſcoſti, per non eſſer preſi ,
adopera in queſto Elettuario, ed in altre compoſi panche eſſendo in quel tempo molto gpaſìî , ſi co
zioni, control’opinione del Fuſìo , ſ Iib. de. camp. noſcono di non avere la ſolita abiltà`al corſo per
Med.) che ſCrive , non trovarſi il vero Avorio, e fuggire da i Cacciatori .
che FUEUONhe comunemente fi adopera,è dente di Le Cerve partoriſcono doppo gl’otto meſi , alle
Peſce Marino, ſegno , che egli non vidde mai lì volte due Cerviotti , ma per l’ordinario uno ſo
mile Animale , a riſpetto della grande abbondan lo, e partorito, che hanno , ſ1 mangiano l’invoglie
2a, che vi èdell’Avorio, èda ſaperſi , che ſi trova del Parto , le quali ſi ſtimano valere a molte coſe .
no più Elefanti nell-’Ethiopia , che Animali VaC— Fuggono all’ora i luoghi praticati dalle fiere rapa
cini in Europa. , ci , e per aſſicurar il parto,da eſTe ſi riducono verſo ._-—-—-.ó-ñ—n

L'Avorio è uſato per conſortare le virtù vitali, i luoghi abitati, fidandoſì alla clemenza ~dell’uo
per rinfreſcare il fegato, e riſtringere li fluffi bian mo, nella quale,oltre di ciò hanno tanta conſideri
Chi delle Donne , macinandolo ſopra un perfido , za , che eſſendo ſeguitati da iCani ricorrono ad
finche divenga ſottiliffima polvere , e bevendolo eſſozonde Arzflati/e lo dichiara,per animale cauto,
in latte di ſeme di lattuca , cavato con acqua_ ſer benche da Giulio (Uſare Scu/igcrfa ſia ripoſto tra‘:
P a gUA
”6 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZ—ELLI.
gl`Animali Piſi ſciOcchi del Mondo dicendo( Hr‘ſt rami principali ſopra la fronte , con iquali già
Animal.;liá.r.)che ſe ciò ſanno iCervi, per ſalvar abbiamo detto , che i giovani combattono fiera.
i parti, e ſe ſteffi, ad ogni modo non ritroveranno mente .I vecchi di più oltre alla perdita delle cor.
contro d’effi Animale più orribile dell’Uomo . na ſi conoſcono al mancamento de identi , come
Nel primo anno cſce a i Cervi giovani in am ,di-lle Ariflotíle.
bedue le parti della fronte un .pocorli rilievmdove Nel tempo , che (i .trovano ſenza corna Hanno
il ſecondo anno ſpuntano le corna , come maniche naſcoſti , quaſi vergognandolì di aver perduto le
di leſine , tutte coverte di pelo , nel terzo viſi loro armi, e non eſcono alla paſtura ſe non di not..
fanno due rami 1 nel quarto tre , e così creſcono te a nè comparino alla ,Campagna , ſino che gli ſo.
fino all'1 ſehconſorme l’opinione di Ariſíoti/ea ma no rinate_. Vogliono che Democrate eſprimeſſe
ſe ne ſono poi veduti ſino con undeci , come all‘er .chiaramente la cauſaaPerche rinaſcono le corna ai
mano Alberto Magno , ed il Matt/11'011' , dicendo di Cervizquando diſſe : Or rapiti: rariflìmum eſſewe
più eſſere una ſciocchezza il credere che gl’anni na: eò plurimm- coire , crajfilflmnſque , 'ventrem
_ca/ia'zſiffìmum multum ſanguinir ſubmittentem .
de iCervi ſi numerino da i rami delle loro corna,
che ſe ciò fuſſe vero creſcerebbono maggiori delle Item Pinguem l’abitflm tà raſh/w' 5 nere indurari ,
_(ſiuprcìe, e dei Pini,mentre per eſperienza vede, wtera ito-ui! protundi .
che vivono longhiffimo tempo , e Plinio (lió.8. Le Cerve Femine naturalmentemon hanno cor
capua.) ſcrive , che eſſendo ſtati alcuni Cervi do na _, come nè anche i maſchi a che ſi caſtrano avan
meſtici di Aleſſandro Magno , e poi fatti per lungo ti, che le mettano . E però certiſſimo, che alle
tempo ſelvatichi a furono preſi , più di cent’anni, volte , contro l’ordine della loro natura , ſOno fiato
doppo la morte di lui , e riconoſciuti alle catene vedute Cerve con le corna . Hanno quattro Zinne,
d’oro , che ’avevano ancora al collo poco meno , come le Vacche . e prima di partorire uſano di
che rieoverte dalla calloſa pelle , e dal pelo . An' mangiare _il Seſeli . ` ’
_flgrilg Però penſa , cheiCervi non fiano di così Arzſlotile dice, che i Cervi communemente ,
lunga vita , piglíando eſſo l’argomento dal loro non hanno fiele , nè Fegato apparente , ma che tri
preſto creſcere , ma ſenza dubbio aver-ia mutato eſſz quelli o che ſono chiamati Achaini abbiano il
quella ſua opinione a ſe ſuſſe ſopraviſſuto al ſuo fiele nella coda. Plinio però non vi fà queſta diffe
gran diſcepolo Aleſſtmdro . Il ſimile ſi racconta di renz'bdiCclidO a che generalmente i Cervi non ſono
un’altra Cerva, che eſſendoſtata di Ceſare , fù toccati da Cani per la loro amarezza , intendendo
ritrovata di nuovo ſelvatica , doppo lungo tempo, .della coda , nella quale ſi trova ſparſo un certo
e _riconoſciuta alla collana d’argento , nella quale umore verde 1 che mangiato è mortifero veleno ,
fi leggeva : Noli me tangere , quia Craſlzríſ ſum - Aandoi Cervi ſono offeſi dal morſo di qualche
QtLandOÌ Cervi ſono già Creſciuti,vengono am animale velenoſo , ſi guariſcono , mangiandoì
maeſtrati da i Padri ai corſo, ed al ſalto: avendo poi Granci .
da ſolcare il Mare, nel paſſare iGolfi moſtrano av? &Ba/ilíoae S.G›'r014m0(1n Sal.: 8.4* 41 .)ſcriv0n00
re molto giudicio nuotädo in flotta, ed appoggian che ll Cervo alitando ,trae le Serpi fuori delle ca
do cialcnno di effi il capo alla groppa dell'altro’ verne, l’uccide,e poi anche ſe ne ciba,ma che Pri’
che gli và d’avanti, ed eſſendo ſtancato il primo , fi mn ſ1 prepara , come fà anche doppo , mangiando
pone nell’ultimo luogo ſgravnndoſi dal peſo,e ben quell’erba, che ſi chiama Elaſoboſco .
che nuocando .non ſcuopron'o la terrada trovanQ COR Hà ,il Cervo molte parti del ſuo corpo utili per
l’odoratoñ Sono animali ſempliciſiìmi, e prendono la Medicina, e primieramenre il ſangue, ſecondo,
tanto diletto del ſuono , e ‘del canto de’lìaſtori, che dice Rafir (nelJiLde 60-Aním-l ben sbattuto
che ſe ne ſtanno ad _udirli o Come fuori di ſentimen~ con Oglio, nlato a modo di Cliſtiere, giova all’ul
to , divengono ſpeſſo perciò facil preda de i Cac cere, ed a i flufiì vecchi delle budella , lì come be—
ciatori. Della fortezza loro diſſe Scaligeraffihe : Cdl yuto con vino vale alle ferite delle ſaette velena
_cium i571” etiam [reflui/er vialimm' , igm-ſoit enim te . ll cervello delmedcſimo Animale mondifica
flag” ex eo ic?” , non ſemper tamen 7 ſed ſi ila" ‘l’apoſt‘eme dei nervi. e delle giunture. ll Caglioè
'Penſé’m Majum, U' Septembrem iflflr'gfltur , buono contro i veleni. La carne preſerva dalle
A Succedendo che il Cervo _in Candia ſia fed” febbri. La ſordidezza degl’ angoli degl‘occhi ſuoi'
da ſaetta , ricorre ſubicamente a mangiare il Dit che ègrande quanto una noce,e fi trova ſolamen
iamo, perche con tale erba viene anche a ſar uſcire te ne i Cervi , che hanno compito cento anni di
dal ſuo corpo le ſaerre avvelenato a quando ſono vita ('che alcuni credono eſſere il Bezoar) vale HP
rimalle nelle ferite , il che hà dato luce 115113 M8. plicata ai morſi de i Serpenti , ed altri animal.i
dicina alla cognizione di queſto virtuoſo ~Semplice. Îvelenoſiacome atteſta Scribaniole-goze Sta/ig!" ~
Oſſerva anche il Cervo ſubito che è feritoadl' guar con l’autorità di Aáinzoar , che dice averne ſana.
darſi da i raggi ſolari, acciò le ferite da ciſl riſcal to , ſpecialmente il figlio del Cavallarizzo R631“
,date , non ſi abbiano a putreſarez _ſi guarda pari avendoglielo dato alla quantità di go. grani con
mente. da i luoghi apríchi 7 finche ſia riſanaro . acqua di ,Cocozza . o Roſara , ed il ſimile opera
Murano j Cervi le corna ogn’anno,cadendo _da ſe l’oſſo della ſua verga; ma per tale effetto tengono
medeſime nella Primavera, ſecondo Teofrajlom poi il primo luogo il corno, e l’oſſo del cuore. bfflChe
gli rinaſcono , ma per detto di Plinio quando ſono ſ’eflhlio niega , che viſi ritrovi, il che deve ap_—
già grandi , eſſendo caſtrati , non gli cadono, e ca portar gran meraviglia,Conſiderando , che qudto
dendogli non le rimettono più . A i Cervi vecchi grande Anatomiſta, non abbia veduta ,jnè trova:
non gli rinaſCono più nelle corna quelle punte , o to quell’ olio, il quale quali tutti i 129‘001 A…?Xl
- ' dico
PARTES .E C O N ~D A'. _“7…
dicono trovarſi non ſolamente nel Cervo, ma an altri , tuttavia ſi doverà abbruggiare, ſecondo che
che ur: i Bovi: anzi l’iſteſſo Calma racc‘onta aver al ſuo luogo ſi è inſegnato , perche così l'hà pre—
.trovato un grand’ oſſo nel cuore d‘un Elefante in ſcritto l’Autore di quella Confezione Giacintina.
_Roma . Di più ſr-trova l’oſſo , alle volte ancora Qll—Cſto corno così preparato , bevuto con un poco
neglìllomini, come fù quello di figura triangolare ‘di Melewale a diſcacciare i vermi del corpo. Scri
tro-vato nel cuore di ‘Urbano Otto-vo Somma Pon bonio Largo a di queſte corna un rimedio mira
Fcffice. Io non mi ſtenderò a ricercare intorno a ciò bile per li dolori Coliciv~ Pigi-ia le Corna tenere de
altre pruove, perche mi baſterà dire , che avendo i Cervi giovauetti, che abbiano ancora il pelo ſo—
Procurato d‘avere un cuore di :Cervo o l’hò aperto pra 1 e le pone tagliate in pezzi , in pignatta nuo
di propria mano , e vi trovai l’oſſo di figura Lun va, lotaudola col ſuo coverchio, e poi le fàſeccare
‘gh—etto’ puntato da una parte, ed,alquan to conca in forno , e polverizzate le dà con Pepe , e Mirra.
VOI di ſoſtanza lìmile al callo, e poi diviene duro L’iſteſso medicamento ſi hà in Galeno (lib. 9. de
WL ſeccarſizſi può nödimeno ſcuſare il `Veja/roxas comP.Med.per [oca CAP.4.) `
_bffiîílverà fatto pruova di trovare dett’ oſſo ne Il Merce-tano” queſte medeſime Corna tenere.
íCervi troppo giovani, ne i quali non vi ſì trova, ed anche delle indurite di freſco , ne compone un.
perth?- quello umore ,che genera queſt’oſſo , non maravigiioſo Eſtrarto contro la peſte, veleni, ver~_
è ancora induritmpoiche naſcendo dall’umor me mi, corruzione, e contro diverſi altri mali,che da
hncolico,che ſi traſmette per una vena della milñ` qui poſsono avere origine . Ma il Fabro ne fà la
,za al c'uore,e per la gran caldezza della partezcon Qumt’ Eſsenza, la quale opera con più energia -
_ſumandoſi le parti ſottili dell’umore traſmeſſo, ſi Finalmente ſono così grandi le virtù del Corno
induriſcono le craſſe a modo di una ſoſtanza oſ del Cervo contro i velen|,i`ebbri maligne, e peſti
ſea . Diciamo dunque, che queſt’oſſo , non ſi tm lenziali a che Andrea Baccio ſ [ib. de Unicarnu)
va a ſe non ne gl' Animali vecchi, e che in eſſi* doppo aver diffuſamente ſcritto le virtù dell’Uni
quanto ſono più vecchi, tanto maggiormente ſia Corno, pone per ſuo Succedaneo il Corno del Cer
perfetto l’oſſo,per l’uſo di queſta Confezione Gia .VO o e queſto parere vien'abbracciato dall' Erudi—
cintina. Si ha da avvertire, che non è buono l’oſſo tiffimo Tomaſo Bartolino Dono , mio amico , il
.del cuore del Cervo, che ſia fiato ferito , e pci te quale dit‘rezlnter patio” Um'cornu ſacco-Janet! Cor—
nuto lungamente preſo; biſogna anche avvertire ”u Ceroínum ,Ebunò‘ Unicarflflmfoſrilequorum
bene, che tal’oſl'o non ſia ſoſiſticato,perche.è tanta tanta 6-01371’: innocui; -uirturmt vero Manocerotio
la copia , ed inſieme l’induſtria dei Truſſatori , 110” ſolùm ex‘eqaarit, *uerùm [auge Priora/crinmafl
,che pigliando la cartilagine del petto del medeſi gnam marta/im” junomentum, quod 'unit/[te re
mo Cervo, ſi come anche quella dell’Irco ,li ven— rum Patſùſaqutìm -veráarnm amſmllir exfenditur.
.dono per vero oſso di cuor di Cervo, perche diffi Prima: dignimtir parte: , Cervino danza; Corni”
cilmente ſi poſsouo conoſcere per falſi 5 come fi nom 'virtutir , ó“ efficaci‘: , de quo quidquid di',
nalmente ſegue con quello , che ſanno della Tra xerir, minur eri: (lib. de Orticancaf.; 5.)
chea, arteria dc’Bovi, e delle Capre. Il vero , e le Per grandi, che iìano di numero , e qualità Le
girimo oſso del Cervo è medicina mirabile , per virtù del Corno del Cervo , _non pare con tutto
gl’affetti cardiaci , come melancolia , ſincopi , ed Ciò a Che l’avidità ordinaria dell’umana curioſità.
ogn’altra paſſione di cuore . Si conſerva , ben ſec poſsa reſtarne appagata , eſsendoſi introdotta nell’
cato 31 Sole, per molti anni, e la ſua natura ,è fred animi degl‘uomini l’opinione di filmare più quel
da, e ſecca . ` le coſe o che per venire , particolarmente da’ paeſi
llCorno poi del Cervo porta ſeco le ſue diffi remoti,ſi hà più difficoltà ad averle, ſono perciò
‘colta, le quali non ſono minori di quelle dell‘oſso per contrapoſto della facoltà del Corno del Cervo,
del cuore, imperciocche Ariſtotile (Hz/I.1ínimalfl decantare con ſomme lodi le virtù dell’Unicorno‘z
diſse , che i Cervi naſcondono il corno ſiniſtro, ma con tutto ciò ſoggiunge il citato Bartolino:
per ſaper eſſr , che in quello , è rinchiuſa virtù Summa autem `Cor-m‘m' ramuſculi la”: in morbir
grandiffimamia Plinio, ed Alberto Magno dicono ?luca-ſci: ,omnibus E quì porta una ſerie di
il contrario , le parole di Plinio ( [ib. 8, cap. 32,) AUtOri di qualche grido, che per brevità tralaſcio.
ſono quelle: Dextrum corn” negant inoeniri, ce” ‘ll medeſimo Corno Cervino giova al morbo
medicamenta aliquo prmditum . lo Scaligera Comiziale ,cauſato da vapori cattivi, e maligni:
ſegue la loro opinione. Biſogna oſservare,che 'non
è buono tutto il corno‘, maſi ſi debbano prendere
Harlem panſtatefermr qua Monari-rar, ſoggiunge
Bartolino,e di ciò ſe ne ha qualche indizio appreſ
ſolamente l’eſtremità di eſame ſpecialmente, come ſo 1’linía ( Capo citato ) mentre dice: Odore Ser
più lodato , quelle punte ſopra la fronte , con le
vquali abbiamo detto , li Cervi combattere = ſono
penter fugz‘mtnr , ó“ _Comma/u morbi deprffiben
{luntur . Dicono che nell‘atto,che ſi abbruggia il
quelle prive di quell’eſcremento,di che abbonda Corno Cervino hà forza il ſuo odore di cacciare ,
no l'altre parti del Corno, e particolarmente ne i e di far anche' vmorire i Serpenti , come ſcrivono
Cervi vecchi, mancando a quelli ii calore-,ll Cor Varrone, e Columellfl, (De re ruſt.) Alberto Magno,
no buono dunque ſarà di Cervo di ſei anni in cir e Vcccbrrio dicono,che induce feCOndità nelle Don
ca a e Per averlo perfetto doverà ſcieglierſ: pieno, ne; forſe perche eſicca la ſoverchia umidità della
e ponderoſo , e beuche Bet-;aldo fia di opinione , Matrice , o pure toglie la mala qualità del ſeme.
che il Corno del Cer vo , che entra in queſta Con (Dr Secretir 11'174.; z . >
ſezione, non ſi debba abbruggiare, perche il ſuoco Ricerca quì l’occaſione , che dichiariamo , che
gli toglie la virtù, e dice bene, comjè opinione di doſa ſia il .BP/H0 Cervino , trovandoſi ſpeſſe volte
pre

_. _
113 TEATRO FAR-MACEUT. DEL DONZELLI.
preſcritto nelle ricette , che ſi ſanno per incitare mr aflèmut Sylveflrem calcfìtrcre no” irrrlr'í’Cc-n.
gli appetiti venerei. l Bale-ti Camini dunque ſono ten/{mlt . ln quella dottrina però non s’ intende
propriamente quei fonghi di colore biancore roſ rà ma-i della Porcu-luca Selvatica volgare: Onde ſa.
ſo , che rappreſentano la-forma di Priapo 7 .e che rà utìl coſa il ſapere i che ſotto il nome di Portu
volgarmente quì in Napoli ſ1 chiamano *veloccio laca ſelvatica ſi trovano ſeritte appreſſo Autori
Ia z perche pare , che ſi aſſomigliano alla ſoſtanza Claſſici trè ſorti d’ erbe z la prima una terza ſpe
bianca., e roſſa dell’ovo , e dicono aver il nome di zie di Semprevivo 1 la ſeconda il Telcſio; ed la
fungo Cervino , perche ſi preſuppone. che ſi gene mate
terza ilPſiortulaca
Peplio 5 hor tutte trè9 quelle
ſelvatica erbeſenza
riputate ſono.alcun
chia
rino dal ſeme del Cervo, che cade in terra, mentre
fuggendo monta le Cervo , la qual‘lſtoria;cle`ſcrive dubbio di qualità calda . Si trova anche la Portu
più diffuſamente Pietro Andrea Matt/n'a” . Ed è laca marina , che vuole Dalecflm io( HijZJ’lant)
anche da ſaperfi , che l'erba Coronopo a Che quì fi eſſere l’ Alimo volgare del Matt i010 .
chiama erba Stella, è chiamata dal Label/io Corno Ha la Portulaca , della quale quì s’ adopera il
Cervino , per l'a figura ſimile , che hanno le foglie ſeme , molte virtù , e ſpecialmente giova alla
di tal pianta con il Corno Cervino A. _ diſenteria , alii ſputi del ſangue , riſtagna i fluſii
Nell’ Iſioria Naturale dell’ Imparato ſi vede no. colerici, e caldi , poſta ſopra l’ infiammazione l'
tata una Pianta marina, poroſa , riPolia tra il ge.. eſtingue , 'maſticata ferma identi ſmofli , e ne to
nere de'Coralli , la quale nel rameggiare imita le glielo ſtupore , 'o dentaggione , cauſata da Coſe
Corna de Cervi, e perciò la chiama eſſo Autore acetoſe , mangiata mitiga l’ ardore dello ſlomaco,
Corno Cervino . ` ' ` ' ` " e delle budella , proibiſce l’ imperi di venere', cot
ta bene( ſecondo Dio/‘coríde ) vale controi vermi
AGGIUNTAÃ lunghi del corpo , e giova al morſo della Sepa.
Ma si adopera quì ſemplicemente il ſuo ſeme , co
El Corno del Cervo ſe ne pub fare decoziof me più valoroſo di tutta la pianta . Berta/do
ne in quello modo . ` ( caller. rle Nepbritíco dolore ) dice , che : Succ”:
Figlia di Corno di _Cei-Vo crudo , e limato di I’ortùlaciç exiccdtur , deimz’e i” aqua ”liguri , nel
in :ſeceſſione diffiìlfltur, Ca/cſllllo‘ remrm caminuit.
ſifreſco
poneoncia
Ogni una;
coſa acqua di Cardo
in urinale Santo
di vetro libra ottu-ſi
, bene una,
La Portulaca ſecondo Galeria( 9.Jefim. mrdfac.)
rato con cappello cieco, in modmche non evapori è di temperamento freddo nel terzo grado,ed umi
porzione alcuna, ma che,e levandofi il licore, toi" do nel ſecondo - ` ì
nia calare dentro il vaſe , bolla in Bagno María
per lo eſpazio
‘one, d’ore ſei,
lì conſerva per poi
l’uſoſi cola
. conl forte
' eſpreſf Del ſeme dell’ Acetofieſi
COsì detta l’ Acetoſa dal ſuo aCetoſo ſapore ,v
Il ſegno , che il decotto ſia ben fatto, ſarà , che
raffreddato ſi congela a modo di gelatina . Queſto vien ripoſta da Dio/ì'oride nel quarto genere
decotto, 0 licore di GOrno di Cervo, fatto in que del Lapazio , chiamandola dal ſuo medeſimo ſa
llo modo, bevuto al peſo di oncie quattro , ſino a Pore Oxa/iz!” . Se ne trova di quattro ſorti i U114
ſei per volta, vale nelle febbriie maffime in quel ël’ Acetoſa maggiore , che èil quarto Lap-allo r
le,che danno ſoſpetto di malignitä: ſuole alle volf o Rombice di Dmſcar ide , dal Mattbíolì è deſcrit
te muovere per ſudore. Vale di più contro i vele tala ſeconda Minore con foglie ſimíli alla punta’
ni 5 ed uſato per lungo tempo cnra le fiſtole, dalle della lancia , che per mangiarla volentieri le Pe
quali ſia tolto prima il callo con corroſivi approf core , èchiamata Oxalir Ovinfl, e da alcuni Ver
priati `. Per ultimo', eſſendo Ottimo vulnerario, ſi urina: la rerza deſcritta da .Matt/Jia Labellioè
'da abere per le ferite‘, ed ulcere tanto interne. detta Oxalz': Tubrroſa , e la quarta Oxa/ir R0
~CAT-lento ellerne con gran profittoi ` tunda, che è deſcritta dal Delrcampio E Hlſt.gen.
Plflntar. )
Pe] Seme _dc-11a Porta/ara; Il ſeme che ſi hà da uſare quì ſarà-della prima a
o ſeconda ſpezie: ſi conoſce alla ſua forma trian-ñv
golare , appuntato , roſſigno oſcuro ,i che decli
Ella Portulaca , della ,quale ſi adopera qui il
. . Seme, per eſſer notiffima erba, baſterà dire; na al negro. Entra eſſo in quella confezioneaperche
che ſe ne trova di due ſpezie Domeſtica , e Selva ſecondo Dioſ'coride è potentiſſimo a rcſiſlere al
tica , e che ſi ha da pigliare il Seme della dome morſo de ſcorpioni , di modo' che beVendoſi pri
ſtica , la quale produce’ il `gambo tondo , elevato, ma , o doppo d’eſſer trafitto da queſti animali pre
groſſo, ramoſo. liſcio, diritto , ed alle velte roſſo,~ ſerva , e non fà ſentire nOCumento alcuno . Vale
con ſoglie groſſe-,ſimili alla Fabaria,lucide,e bian bevuto con acqua , o vino per la diſenteria ,e fluſ
ſi fiomacalí a giova alle febbri peſiilenziali 1 eſtíüe
chiccie dal roverſcio , di ſapore inſipido con una
poca acidità auſterada radice è ramoſa il ſuo ſeme gue la ſete , 'uccide i vermi, caccia l’ arenelle?
negro , e minuto rinchiuſo in alcuni bottoncini. ed è gran medicamento al trabocco del fiel’e:
La Portulaca Selvatica a della quale non fece
'menzione Dioſcorirle, naſce ſpontaneamente negl’ Delſème del Corírmzlro.`
Orti , e Camp-i , ha le medeſime facoltà della D04
meſtica , ſecondo 1 che dice ,il Martbiolí 5 m‘a IL Seme del Coriandro è così detto , dicono Pe-Î
lunari” (ſopra Dioſcon'de ) vi fà differenZa di ”a , e Label/io StirP.Advrr/}rr. ”oz-m. ) a ſy
cendo-.Sotinflm enim Porri/luca”; refl‘igerare ono-È mifflm PÌ-'ÎOÌ‘E 7 a”; Potiù: cicataf‘ztore r-iroſh e
ó" can.
PARTE SECONDA. l‘9
á** :anſi/'niſi fac/‘e . E Conoſciuto v‘olgatmente Ja to , e bevendoſi con vino 'paſſo , caccia fuori del
CÎAÎÌUHO a m‘aſſimarncnte per eſſere molto in uſa' corpoi vermi , reiiſte non poco alla putredine a
aconfettarſi , che però non accade quì dir altro‘. che perciò nel tempo dell’ Eſtate per Conſervare la
ſe non che Gli/mo riprende acetbamente Dioſcuri‘ carne freſca, acciò non ſi corrompa , ſi hà per
da( 7.Je flfiíPl. medicfan) per aver detto, che uſo di aſpetgerla con la polvere d‘el Coriandro .
il Coriandro impiaſitato con polenta , epane, Di più bevuto con acqua giova a i fluſſi ſtomacaz
medica il fuoco Sacro ,o Eriſipela : sforzandoſi all’ li , ed anche à quelli del corpo -:
incontro Gfi/EÌIO di moſtrare, che il Coriandro ſia
caldo , e compoſto di contrarie facoltà , e che per .Delli trè Sandali J
conſeguenza non poſſa. refrigerate , come diſſe
Dia/?aride , il che vien provato da Galeno con le Et relazione di Garzía del/’Orta‘ l’ albero del
parole del medeſimo Dioſcuride , quando dice -. Sandaloè gräde,tome quello delle noci, e ſen-.
lmpriaſttato ”Coriandro con fava inſranta , ti Za odore fin tanto , che cogliendogli la ſcorza di_
ſolve le ſcrofole, ed i pani: dunque , ſoggiunge venga ſeccode foglie rappreſentano un bel verde ,
Cri/eno , non può il Coriandro refrigerate o men ed anno gran ſimilitudine con quelle del Lentiſco;
tre h-Ìi forza di riſolvere , eſſendo queſto effetto il fiore è di colore azurro oſcuro › e ſenza odore:
proprio della ſoſtanza calda , e non della fredda . ll frutto èdella grandeZza di una Cetaſa , o Ci
Si può qui nondimeno difendere Diafraride in ragia , che fichiama , che eſſendo acerbo appa
più modi contro Crt/eno , e per primo trovo , che riſce verde, e maturandoſi diviene negro , non ha.
Dioſcuri/10 non dica, che il Coriandro ſia caldo 1 0 eri) ſapore alcuno,e facilmente cade dalla Pianta.
ſrxìddo , ſeguitando egli il ſuo coſtume a di non Le ſpezie del Sandalo veto ſono ttè , Cioè il Roſ—
entrare mai a miſurare lì gradi delle qualità del ſo, il Bianco, ed il Giallo Pallido, il quale ſi chia-_
temperamento dei ſemplici , ma pigliando ſola ma anche Citrino , imitando il Cedro nel colore ,
me`nte dagli effetti la ſua indicazione, dice: rl Co ch’è tra il giallo , e verde chiaro . (LJ—eſtolmedeſi
riandro produrre effittirefrígerativi . ln ccnfor mo Sandalo è chiamato alle volte da Meſur- Sandañ_
mità di ciò vièla prova deiChimici , che per lo Macbaaíro , che vuol dite Sandalo odotato.
refrigerare la parte mal’ affetta nell’ Eriſipela 1 Perla gran ſimilitudine , che hanno fra di loro
ancorche morbo caldo , vi pongono ſopra pezze gl’Alberi del Sandalo Bianco , e del Citrino , non.
bagnate nell’ acqua vita ſenza flemma , e pur ſi può diſcernere l’uno dall’altro , ſe_ non da quei
vede in breve tempo mirabilmente refrigerarſl medeſimi Paeſaui , che ſono ſoliti troncatgli per
la parte ſcaldata , e ciò ſi può francamente dire 7 vendetli 5 ne di quelle due ſpezie vengono prodotti.
che ſegue in riguardo , che l’acquavita aſſottiglia in alcun’altto luogo, in ’maggior quantità `, e perñ_
l’ umore ivi concorſo , aprendo di più i pori del ſezione, che in Timor, Iſola dell’ludie Orientali ,`
la parte ammalata a onde poi ne ſegue , che facil e nei ſuoi` contorni , dove ſono chiamatiChanda
mente la materia morbifica evapora per inſenf ma; ma avendo gl’ Arabi corrottoqueſto vocabo
ſibile traſpirazione , ` lo, ſono ora nominati Sandal, e riferiſce il Garzia,
Si diffonde inoltre Gal-ma a moſtrare., contro che_così l’ hanno chiamati dopoi li Mauritani in.
Dioſcuride , la calidità del Coriandro, dicendo, ſe ogni luogo . Il Sandalo Roſſo naſce nella medeſima
conforme l’ opinione di Dioſcoride , il-Coriandro india , ma da qui dal fiume Gange in foltiflìme
è freddo , come può con la frigidità ſua riſolvere Selve .p
Il più perfetto Sandalo è il Citrino , che però'
( com‘ egli dice) le Scrofole .9 Ma ſervirà a queſto_
propoſito un’ altra eſperienza dei Chimici, li_ doverà eſſer denſo, grave, e come s’è detto , in co
quali cavando dal Piombo un ſale , ſtimato ſecon lore di veto Cedro , cioè giallo meſchiato di verde
do l' ilicflì princlpii Galenici di temperamento chiaro , onde viene a diffitentiarfi dal Bianco 5 e
più freddo dell’iſieſſo Piombo , nientedimeno l’ perche tal volta viene artificialmente adulterata
applicano con giovamento grande per riſolvere la naturaleſoavità del ſuo odore , ſì ſcoprirà l’inñq
Ogni durezza , e ſin’ anche le ſcirroſe , e l’ atte ganno rompendo il Sandalo , che eſſendo vero , e'
ſta Beguino {In Tyroc. Chjîn. ) dicendo: Hoc ”zi--` ſchietto , averà l’odore nel centro , uguale a quel
Tam cuíqunm oirleripryſlìt cùm bocſitſrigìdèlfimx lo di fuori , e quanto alla forma di eſſo , ſi hà da
”atm-iz, quei-”0110, tumore: , duritíer 1 {5" 561'775” oſſervate di ſciegliere quei pezzi , che ſono , nè
(LJD/cere FMI: .P Attamen experienfía 110!' "Fſm" troppo grandi, nè troppo piccioli, perche_ il molto
nos docet , G" con-vinci: , itxì ”t , principia G11 grande dinota eſſere di albero vecchio , e per con
lem'fa , non uſguueqflq; reſpondetmt . intornoa ſeguenza_ di pochi ſpiriti , come all‘ incontro il
che e neceſſario aggiungete , che i Dogmatici a tro’ppo picciolo ,' dinota norí’ eſſer giunto alla ſua . '. -_

che pretendono di riportare le medeſime , o quaſi totale perfezione . Di queſta ſpezie però ,’ poco ſe
1’ iſleſſe operazioni, adoperano le ſemplici lamine ne vede da noi , anzi Cnr-zia dice, che appena Cre
del Piombo , che pure ſenza contralioè ſtimato de , che in Portogallo ſi porti il vero , e legitimo
freddiſiimo . Si conchiude dunque, che Dio/'co Sandalo Cittino , perche molto più caro ſi compra
ride non è da riprenderſi per over detto , che il nell’indie,che ſi poſſa vendere in Portogallo. ll ſe
Coriandro abbia facoltà di refrigerate . condo luogo di bentà tiene il Sandalo Bianco , o
Ma per ritornare al noſtro propoſito dico , che ſi diſcerne dal Citrino , perche è di colore bianco
il Seme del Coriandro prima d’ uſarlo ſi' hà da ma ſmorto,
dei Roſſoche
, ednon
hà partecipa
il midollo ,punto del Citrino › nè
o animaj, che ſi dicaſi,
Cerate per ttè giorni nell’ Aceto, preparandolo ,
Come a ſuo luogo s‘è dettçz Eſſendo É°EÌ preparato, pitì oſcuro , ſimilmente odorato , ma non in quel
8“‘:
110 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
grado di ſoavicà, che ſi trova nel Citrino . Naſco Klum . Sono ſtimati i Sandali di temperamenzo
no anche queſti due Sandali in altri luoghi cir freddo nel terzo grado, e ſecco nel ſecondo .
convicini a iſudetti 5 mi ſono molto legnoſi, cioè
hanno poco midollo , nel quale ſpezialmente ſtà l’_ Del Been Bianco , e Raffa .
odore, e per Conſeguenza la virtù .
Si porta dall‘ lſola di `&Lorenzo un legno, ſimi S‘ I trova ſuor di modo confuſa tra gli Scrittori
le al Sandalo Bianco, uſato da gl’lndiani per pro L l’lſtoria delli Been . Ser/:piom- primieramen,
fumnrſi ilcorpo , e lo chiamano in quella lingua te vuole , che la ſola Armenia ſia produttrice di
Sambram. Alcuni l'adoperano ignorantemente in quelle cordiali Piante, le radici delle quali (T dic’e
luogo del Sandalo Bianco , il quale ſuperando con gli) ſono contorte, odorate, e nel maſticare viſco.
l’odore il detto legno Sambrane , fà conoſcere fa ſe, ſono minori di quelle della Paſtinaca , e nel ri
cilmente la fraude de i venditori . ma nente tanto ſimili, che Halì Abbate (’ Prali'Jib.
' Circa poi del Sandalo Roſſo, ſi doverà oſſervare, 2. cap.4z.) non fà differenza alcuna, tra gli Been,
che perla ſimiglianza, che tiene col legno del Bra e la Paſtinaca ſelvatica . Avio-enna poi dice , che li
ſile, detto volgarmente quì Verzr’no, può inganna Been ſono pezzi di radici legnoſe, creſpe , e con
re chi non è bene avertitoz mà ſi conoſce facil torte nel ſeccarſi . Altri vogliono, che ſiano radi..
mente l-a differenza , perche rompendoſi il Verzi ci, che ſi trovano in Italia , onde ſe ne portano al
no , o guſtandolo ſi trova dolce, e maſticandolo cnne attorno , ma queſte ſono ſenza odore, qualità
luugamente tinge la ſaliva di roſſo , oltre che le neceſſaria in tali radici - Altri ingegnandoſi d’ in
ſue fibbre ſono ſciſlìli , cioè per dirittura . E an— veſtigarne la verità , ſi ſono dati a credere , che il
`,che d‘avvertire , che ſi vende per Sandalo Roſſo Been Bianco ſia quell’erba, che ſi chiama Limanìo,
nn legno , che ſi adopera per dar colore alle Cicco ed il Roſſo il Tripolio , ola Polemonia di Dioſca.
late, che ſi chiama Achiote , è_ volgarmence San ride , ( H'ſt. Gener. Plant. ) o vero quella Pianta ,
dalo ſelvatim . @Lello legno è leggiero, di un co che pone Dnlecampio , per Polemonìa ſeconda , e
lor roſſo molto chiaro, e ſpezzandoſi , è ſimilmen che alcuni chiamano Ocimnſlrum Valerianto”, ed
te ſciffile 5_ ma il Sandalo vero è duro, ſerrato,pon altri l’aleríana rubi-a, la qua-'e naſce abbondante
deroſo, e nel romperlo per lungo , ſi moſtra con le mente nelle muraglie di Napoli , con fiore roſſo di
linee contorte , come quelle del legno Santo . Il vaga veduta,di Forma come diſciplina , con ſoglie
Sandalo Roſſo hà da eſſere anch’egli alquanto odo di figura ſimili alla Centaurea minore , mà però
rato, e benche volgarmente ſi dica, che non hà o più grandi . Non potendoſi dunque conchiudere,
dore , lì dev-e intendere riſpettivo a gli altri due quali erbe abbiano inteſo gli Antichi per li veri
Sandali ſuperiori . Trà iGreci antichi non ſi tro Been , giudico util coſa adoperare in ſuo luogo un
va fatta menzione de i Sandali . e tra gl’Arabi ne buono Succedaneo . in conſormità di che , alcuni
ſcriſſe ſolamente Avicm-na (Iibde oiribur cor-dir.) Autori, in riguardo della gran ſimiglianza , ſolli
lodandoli per ſortificare il cuore,e dargli allegrez tuiſcono le radici della Carota roſſa , come più ad'
za, che perciò ſi pongono nelle medicine cordiali. romatiche della Paſtinaca . Altri pongono la Tor
llGiallo , ed il Bianco vogliono contro i dolori mentilla , o Biſtorta , ma il Collegio de Farmaco
della teſta da cauſa calda, e giovano a i deliranti, pei Napolitani vuole il Sandalo Roſſo , ed ilBianf
che ſono proſſimi a cadei~ in freneſia , ſi applicano co , Come più cordiali .
con acqua Roſa ſopra il cuore, il fegato, ed i polſi . Eſſendo li Been , come ſcrive Ayleen” 1 molto
Il Roſſo applicato con ſugo di Piantagine , o di So conſortativi del cuore, impinguando , e maniſe
]atro , o Semprevivo , o Portulaca è utile alle in ſtamente augumentando lo ſperma , ſono di tem
fiammazioni, ed alla gotta calda , reſiſte di più al peramento caldi, ed umidi nel ſecondo grado .
catarro, ed alle diſtìllazioni, che calano dalla teſta. Si trova appreſſo gli Arabi , e ſpecialmenceín
Pietro Sali” dice aver curato col Sandalo Roſſo Meſue , col nome di Ben , o Grnnum Alma/'ur, un
molti Tab-di , Cd 10 1 che non voglio deſraudare li frutto Chiamato da i Greci Balauo Min-pſico , e da
biſognoſi di così utile preſidio , mi piglio l‘impie i Latini Glam' ‘Unguentaria ;da Plinio Mirobala
go di traſportare quì le ſue proprie parole . Ad no , cioè Ghianda odorata . E queſto Ben didue
hoc autem Prw cicterir Imrquam flngulflreá' Pne ſorti, uno grande , ſimile al Piſtacchio , triancola
flantzflimnm ( quad e” razione ſubſilentiapnete re , di ſcorza bianca (‘benChe ne ho anche veduta
'rrflmſam :zeri/mquamjèntío ) mea'immentrlm rid di roſſa ) il cui midollo è molto pieno, e graſſo, dal
1m'm'flravi, &aj/{r ape ”anſolùm in cnr-”time Tubi': quale ſi cava per torchio , quell’oglio , che per la
*url inflantir, 'vel incipientirdi’d etiam i” {lrſti/la vecchiaia non ſi rancidiſce così facilmente , ed è
timidi” ſi” r , Pracipm‘ autem tenuibm‘, infini ſenza odore , che perciò volentieri piglia anche a e
gm'm'r diuturnir, ex ejur ardore, a”: calore cauſa ritiene l'odore delle coſe, che vi ſi meſchiano i Oll
rirſtflxíonílmr, ulirſſzue pſi/rirm'r ”lie/[ibm mor de viene per tal caggione adoperato da i Proſumie
i’u'r, mira, &fcre‘ incredibili:: (Prater meam , ó" ri per fare le loro concie . Ma per uſo della Medi
Aliaram Wayne expeéiatiaflem ) pmy‘ì’ci . Hoc' me cina gli viene attribuito da Meſue una ſpecial ſor
dícdmentum eſt Sandalor-um dee-0671””,formata”: za d’iucidere, aſtergere , mondificare , d’ aprire a e
fimilíferè razione a ac formati-rr [igni Guaiaci rie di conturbare lo ſtomaco , facendo perciò vomita
ealhlmzfaélum modà in nquírſtíl/flti'tiir ſimp/íci re . ll Minore è più valevole nelle ſue operazioni
bar, modà ”ridita partiture vini albi', "nel rubi-i Pra ed è mirabile a dolori eolici flemmarici , e vento*
razione aſſecîur , modà alia ratiorre preparati-m . ſi , tanto preſo per bocca , quanto meſſo ne i Cſi-ñ_
Morini exèièrmh’, Pam” mm pÎ-ediſiq baie; ma ſtieri .
Cri':
j 1- A R “r E a ’a OONDA- ur
crìſtq/'are da Hoxefli: ſ Soft-r Mrfm , ) a Ain't-o alla natura , vale contro i diſetti freddi dalla Ma
'Ja Augufliſ , (Lumen Apnea.) tennero, che qua trice,provocando i meſtrui,e cacciando fuori le ſe*
ſti frutti dal Bean, o Ghianda Vnguenraria ſuſſaro condina,e la creature morta nel corpo , finalmen
l’iſteſſo , che il Ricino -, mi il Ricino non è trian te preſa in qualſivoglia modo,preſ`arva dalla con`
801.3!“ edë Pianta diverſìfiì’ma dalla ſuddetta. taggione peſliſera . Alcuni l’ hanno uſata anche
nel mal franceſefllandooe una dramma ogni mat
Dal Ditta” Bianco . tina a digiuno con la decozione del Legno Santo .
Cnr/a Cla/io(Hxſt.varíar.l’lantar.cap.6 7.) ſcriva
I L DittamoBianeo , per la Emiiitudine, che hà una ſorta di Dittamo bianco aſſai curioſo , Chia
_ con leſo lia del Fraffino , na hà acquiſlato mandolo ſimilmente Fraffinellamome chi è Curio
;volgarmente rl nome improprio di Fraſſinella . ſo , può vedere in eſſo Autore .,
Preſuppona il szttbiòlí, che gli Antichi,e ſpe
cialmente Dioſcoridemon abbiano fatta menzione .Della Tornmm‘llel
di quella Piantina tale praſuppoſto hà dato a i Mo
.darni non pocamataria di diſputare , banche la [lalla Pianta , che volgarmante è chiamata
conchiuſiona ſia ſtata di contrario parere , perche Tormentilla , viene deſcritta tra Greci ſot
.fiano Pena, Matt/n'a Lobelh'o, Franceſco A—Iaffzm to noma di Eptapbyfon- , che ſignifica ſette ſoglie,
Uro ,p e Maſchi” Guilnmlìno hanno facto chiara onda n’è derivato il nome latino Seftſſa/im”.
mente coſtare, che quella Pianta ſia [lara conoſciu Non è anche ſuor di propoſito il chiamarla Tor
ta dagl' Antichi, e‘ ſpecialmente da Diofcorirle, mentìlla, perche Pietro Cena , e Martbia Label/io,
,Benche egli l‘abbia deſcritta ſotto nome di Tragic. .Rendena l’Hj/ìor. Plant-rr. dicono . che vien COSì
Luigi Anguillara dice , ehe il Dittamo Bianco detta *. Win tormenta”: , cruciatumm dantium
`íìa il‘Narríx di Plinio , banche ad ogni ſemplice, ſie-affina”: pizza-at , atque--ormnatarum quam?!
1a di cui radice odora di Becomſi poſſa dare quello dam rerum campafi-itfurorrm cruciantrmfii nie
:nome . ` ga poi,che quella Pianta ſia il caro Pem‘apbjlon di
il Tahrmmmíana lo chiama con diverſo no Dieſe-aride, na—in ciò viene accettata l opinions
`~me, cioè di_Polemonia,com’anche Nicolò Lamia del Fufìo, come nè anche quella del Braſavo/a,chc
:io , che~ lo deſcrive ſotto il titolo di Paonia Ma vuole , che non ſi debbano numerara per ſoglia
fchío . quella due picciole,cha ſtanno di ſotto allercinque,
Naſce il Dittamo Bianco` abbondantemente in e che perciò non eſſendo—pià di queſte , ſe gli con
Calabria, e ſpecialmente , oltre ad altre parti dal venga 'ſrancamëte il titolo di PëtaPhjÌlm di Dio
:Ragno , nel Monta Apollino , detto volgarmenta ſcuridc, il quale nella daſcrizziona della radica del
Pollino . Creſce il ſuo tronco per lo più-fino a due Pantapbylom la matta aſſai diverſa da quella, che
gomiti d’altezza , ad è tondo , a nodoſo , e nella di Noivediamo aver la Tormen:illa,mma più ape:.
;lui ſommità fi generano ifiou' , che nel bianco tamanta fi-diſcorra nell’ Hlſtvria Pim-tara
Porporaggiano , di forma quaſi fimili a quelli del In quello propoſito nonè datacere l’opinione
pedro, di odore acuto non diſpiacevola, nel sfiori di Pierro Cena , e Martha Boh-[lia ,li quali para,
'1a de’quali ſi vedono uſcire alcune ſiliqií‘e quadra cha ſentano , chela Tormentilla corriſponda alla
,ta , e ruvida , che ſono i ricettacoli del ſuo ſeme; daſcrizzione dal Criſògono di Dioſcurid‘r.
Zia radice alcune voltaſi trovara‘moſa 'a ſimilitu Matt” Sil-vati” Autar della Panda”: , vuole,
_dine delle dita della mano, il ~ſuoñcolora à bianco , chela Tormentilla ſia la vera Biſtorta ordinaria,
di ſoſtanza carnoſa , con un nervetto picciolo ., il e chela Biſtorta propria ſia un' altra ſeconda ſpa
‘ſapore èamaro , e l’odore diſpiacevole al `ſenſo, zia… ,Puòzaſſero , che queſto Autore abbia .Fondato
quando è cavata di freſco . Negl’ Antidoti è iHo-A` la ſua opinione più , ſopra. la ſimilitudine delle
Îlito di _ſervirſi ſolamente dalla radice, econ mol ’virtùccha hanno quelle-Piante-,Lho ſopra l’ugua~
ja ragione, dovendoſi preſupponara,cha iueſſa con lità della figura di eſſe .
maggior energia rifiedeia virtù di tutta la Pianta. Nall’Hi/Iaria Pianura”: (HIM o.-cap.5 r 45 ve‘
-Si adopera con' l’avvartanza `di detrama il--midol de deſcritta la Tormantilla bianca del Delacam
10, come Parte legnoſa, edinutile, fia, che dice chiamarla così, perche ha virtù,e lì»
La balla, a vaga moſtra di quella Pianta da non mil-itudina contla Tormentilla volgare , dandogli
*poco indizio dalla mirabili qualità ſua . Onde l’aggiunta di Candida per labianohezzbche han
Gz‘oaccbimo Camcrario , ed il Mattbioli -ſcrívonm n.0 la ſoglia nel roverſcio . - ‘
_che il Seme d’ eſſa (i dà utilmente a barca gli Epi Da Giona-Lima Camerario (Hortu: Mrdicusfltr
'lattici , e na i morbi freddi del Cervello , l’oglio viene deſcritta un’ altra ſpezie , chiamata cla lui
da i fiori unto vale _ai dolori articolari , lafiradice Termantilla Alpina , dicendo che hà la radica
affottiglia gli' Umori groffi ,,e viſceſij è apritiva, molto grande, più odorata‘, e -robi00nda dalla vol.
*d aſtarſiva ,ſi mette con grande utilità negli An gare .
tidoti grandi,contro,valani, palla, a morſì,o` pun ' La vara, a volgar Tormentilla,dalla qualeſſin—
tura di velenoſi animali. bevuta una dramma del come dal-Dittamo) ſi adopera qui ſemplicemente
la ſua polvere uccidai vermi nel corpo, a ſimil la ſola radice, naſce ne i luoghi montuoſi,e in re::
manca bevuta al peſo di due dramma 'Con vino, reno ſlerile, con ſetta Foglie per ordinario,più.pi:
giovaa idolori dal corpo . a cava fuori le pietre cicledel cinque foglio, produce da unaſolaradìce
dalla reni a epraſanel medeſimo peſo , emodp , o cinque, ſino a n0ve rami, ſparſi per terra. il riore
faraone ſonnento dir-ſotto con Pulegioîz Q applicata @una , ſimile a quello del Pençaſilon-oñ la ſad} :e
Cral.
:i: rar-'rw PARMA-PWD ant:: DONZELLIZ.
craſſa, denſaflnn poco contorta,e ſimile alla Biſtor-z çapra . Ma avendo ciò letto Calmo, nel Dieſer”;
fa , di dentro roſſa, e di fuori di una roſſezza , che dare
dei'? curioſo di vedere
Lennoya taledella
chiarirſi impaſtaturawoile an
verita , con am.
tira al ,negro , ed `e tutta la radice capellata, ‘cioe
piena d’ogni intorno, d’ altre, ma picciole, e ſot ſ’cere perſonalmente al luogo proprio a dove ſi ca.
tiliſſirne radici,e di queſta qualità ſi hanno da piz vava eſl'a Terra , il qualeè un Colle ſenza pietre,
gli-are per queſto Antidoto, ‘con avvertire ,` che c‘he appare tutto abbruggiato 1 Si per la qualità
ſiano cavare il medeſimo anno , eche noti fiano_ del colore del Terreno, come perche non vi ſi ve.;
molto picciole ,. e ſiſi hanno
dette radicette ’ ' da_ purgare
^~ .- ` dalle
' ſi ſud" da alcuna ſortedi piante ’z ſtanclo egli in tal luogo
venne in un 'giorno determinato una Sacerdoteſſa,
Diſſecç‘a la Tormentilla nel terzo grado , ſenza per cavar la Terra `, ma prima vi gittb ſopra un
maniſcſta qualità di ſcaldare , onde la' polveredel certonumero di grani di fermento, ed orzo,e ſat.`
la radzce è adoperata utilmente per conglutinare te altre cerimonie in onor DianaJſecondo l‘or.
le ferite , e fermare
tedchOrP0.…… H' il ſangue in qualſivoglia
" ſſpar: dinario loro coſturne , non prima ſg ne parti ,che
aveſse empito una carretta di eſsa Terra’, della
L’Acqua diſtillgta ,ola decozione d’elſa radice quale poi der-tro la Citta `ne formò li ſigilli tanto_
ſamoſi. Yedendo Galermflhe la Terra Lennia non
bri maligne,è,ecaccia
bgvendoſi rimedio contro;
i vermitutti veleni,Fattane_
del corpoſi. e feb
e’impaſtava con il_ ſangue di Capra , gli parve di
palla con chiara di @vo , e poi cotta ſopra una te, domandare
per avantiſîa ſoſsç
quei impaſtata
, che la ſigillavano
con dettoſſ, ſangue
'ſe almeno
,il
gola, mangiandola raffi'ena il_ vomito della_ Colera,
e riſtagna la diſenteria .' 'La polvere dell’ erba , q che non ſti udiro‘da quei tali ſenza gran riſo, non
della radice,beVÎuta con ſugo di Pianragine ferma ſolamente dalle perſone volgari, ma anche dagl’
l’incontinenza' dell’ urina . 'il ſugo delle foglie ſi Uomini più_ ſenſati,e verſatiſlimi nell’lſtorie,tan
mette utilmente ſopra_ le ſiſtole deplorate ,1 e ſopra‘ to del p: eſe , che delle’parti lontane e Dal cheſi
l’occhi per‘ diſcutere le macchie . Maſticandoſi ſcorge, eſsere queſta una delle materie, delle quali
l’èrba ola radice , vale alle ulcere putridedella averà
to ſcritto Dioſcuride
:'iltru‘i‘.;` ſi ' ' ’ , ſemplicemente
` i per
` det
i
bocca, e Ia polvere della‘radice meſchiata con un ſ Vogliono,che di tre ſpezie , ſia in Lenno quella
pocod’Alurne, el—iretro poſta nella cavità de i
denti, non ſolamente leva il dolore , ma ferma le‘ Terra a e che la prima abbia il nome di Sacra 1 per
fiuffioni . Sana l’crpcte I le ſtrume , le durezze ,e la già accmnata circoſtanza , dì non poter eſſcre
qualſivoglia tumore J Finalmente ha le medeſime Foccara, che dalla ſola Sacerdoteſſa . i `
qualità del cinquefoglio,e_ ſpecialmente di reſiſtef La ſeconda ‘ſpezie , che çamina anche ſotto il
:eaiveleni ` " ` ' `ſi ſi
nome di_ Rubrica, perche come ſi èzdetto di ſopra
` _L’Eſtratto della radice della Tormentilla rieſce tinge le mani, non è veramente queſta , altro , che
di tin color robicondo , eſſendo ſecco appariſce col una_ terra roſſa ,chiamata tra gl’Arabi -› e "0,83"
me ſangue di Drago ', 'nel cui difetto ſi ſoſtituiſce mente quiin Napoli Magra , uſata comunemente
eſſo Eflſal to, il quale vale nella diſenteria,colera, ‘da i Maeſtri falegnami , nel tingere_ le fila, per "1-.
ed all’emorrogia dell’utero . Dato con polvere di rar diritto le linee ne i/loro lavori ,
Corallo ro o , ed acqua di Noci Muſchiate, opera, La terza ſpezie, per eſſer molto aſterſiva , veni‘.
che le donne non ſi‘ ſconciano.~ ' ' ' " ' Ya uſata per cavare macchie dal panni.
Si trovano anche di molte, e diverſe altre ſpEZÎC
Della Terre Luigia . di Terra Lennia (ſolite a ſigillarſi ) le qualiiCu
ripoſi potranno vedere appreſſo Gil/paro Scbu'venck
— Ono molti , e diverſi i_ nomi della Terra Len-ſi_ felt , che deſcrive la Terra ijgillata di Sileſia , la
. niaſiViene principalmente detta così, per cañ. ‘quale ſi trova nelle miniere dell‘Oro , che ſono in
varſi in Lenno Iſola dell‘Arcipelago , oggi nomi un Monte di detta l rovincia , chiamato Monteu
nataStalimene '. Le vien dato anche~ il nome di i0 , e dl 'San Giorgio, e colſegno d’ eſſi ſuole im
Terra Sigillata , edi Sigíl/um Lernm‘mzr, perche prontarſi . Qg—eſta Terra, la quale chiamano i Chi
anticamente ſi contraſegnava con il_ ſigillo, dove' mici del paeie Aſſungía Soli:` è nella viſta ſimile al
era improntata una Capra , ſacrata a Diana . Fò_ ſapone duro, lubrica di tatto,çli color flavp, tocca
chiamata ancora Terra’ Sac'ra , perche non altri, ta da_ qualche licore _ſi disſa ſubito ,’ e ſi raſſomífl
che una Sacerdoteſſa di Lenno' poteva toccarla .ì glia'rnolto nelle virtù alla Terra di Lenno a 3131i
Fò detta anche Terra Spbrágir , ed Spkragìda, l’iſteſſo Autore fondato ſopra l’eſperienza, fatt'd"e
Igor , ch’è l'iſteſſo , che ſigillo di Capra` Altri la_ da Gio: Montano Medico perſetiiſſimo , dice. Ch*
chiamano Milton ,'o &ubi-ita Lenm‘a , dal color ſia molto più virtuoſa dell’iſteſſa Terra Lennia-E
roſſo,che dimoſtra, ma quantunque abbia il nome da notarſi, che ſopra quella materia ſi ſtende anch?,
di Rubrica‘, la Vera' ’ſerra Lennia èperò molto_ diffuſamente Andrea Berta/do . '
differente dalla propria Rubrica Lemm'rr , perche' Si_ legge ſimilmente appreſſo ai ſopracitata Gb.
queſta s’adopera aſſolutamente per uſo de i faleñ_ ſparo 6 Troiſi-(le Terra Silrſia: .) la Terra ſigilli!“
gnami,e toccandoſi imbratta le mani, il che non ‘bianca, che altri chiamano 13'010 hiancqp Terra ſ1—
ſuccede con la Terra Lennia - ' ` ` gillata Goldobergenſe-,e da quei_ Chimici Aff"h‘îſ‘
.Dioſcoride . ed altri Aut0rí antichi ſcriſſerc, Lun-e , forſe perche cava_ nelle miniere dell’At—
che nel formare i paſtclli dëlla Terra Lennia, quei gento, el’altra di ſopra da qnt-lle dell’Oro ._
del paeſe di Lenno, la meſchiavano con ſangue di ' Parimente ſi legge appreſſo il medeſimo _Anton
Ca pra , e poi la ſigillavano con l’improntg della 71.3 Terra ſigillata l‘rqlfimr , di color giallo verde;
g‘ante,

.
RARTES ECONDA. 12;
Diſo@
Milk zu,
giante ,' chiamata dffizngía Veneri: , per cavarſi il Alonte l’Oriente , ePrtflò rlí Itri è mm Villa , da
toi 'alli nelle miniere del Rame . Ma quella s’adopera ſem lor detta RePomIi . La ”ma e‘ :zolfiflnmo del Mon
ou fi a. plicemente nelle piaghe putride , e ſpecialmente te , ove/ì ali/ata i” pianura . ;Lilli-ui ſono trè cave
Zi Pitti:.
in quelle , che ſono cauſate da morbo Gallico . de’qrmli dueſono rovinate, e ripiene, la terzo , ove
lì quali Non è inferiore all’altro, per uſo degli An tido— ora ſi cava è dalla parte (le/111071” Settentriona
l Vi ſi'… ti quella Terra ſigillata bianca , che tira alquanto le . Sono in oltre alla radice del r’Mainte- tre‘fomane
al vermiglio, che ſl porta dall’iſola dell’llue , og limpidlflìme z de'çuulí [lr/e minari ſcorrono 'ver/ò
lil ſur-;1
:eric-,W gi detta _El-ba , iſola del dominio di Spagna, e per Settìxtrione , e la maggiore di tutte verſo Marig
l’ordinario ſi hà ſigillata con l’arme del Serenilſì~ gio . La Terra, clze iviſi cava, Per la maggior par
ſopra i;
mo gran Duca di Toſcana , le virtù d’ eſſa ſono te è bianca, ò rqfficcm , quantunque iw’jè ”e trovi
"Nicht.
con maraviglia , giornalmente eſperimentate in alcune 'volte di roflìt , e digiti/Ia , del tutto ſimile
orſo lo.
qualſivoglia ſorte di veleno , e morſo_ d’ animale al Eolo Armeno ”fitti/e, ma rare volte avviene, che
FHM; jvelenoſo, e nello ſputo del ſangue . fia di queſii colori . Onde m’indflco a dire, a cho la
tra, ſi”
QlLaſi per l’ iſteſſo uſo furono adoperare dagli Terra Lemfl'a a tempo di Galenofi caoaflè (l’altro
gilíi un
‘antichi la Terra Samia, Chia, Sielinuſi'a, Cimolia , Colle , che per lunghezza di templi/ia rovinato 1 o
tſllîli ra Per terremoti , o per inondazioni d’aoqao , come
:Eritrea , Rubrica a Sin0pica , Ochra attica, e Pni
li parte di gitis . ſappia-mo eſere avvenuto altrove , o che detto Colle
i: inn E connumerata fra queſte la Terra, o Pietra A abbia mutato forma , e natura per diligenza rli
rarguc ,i
]mm , chiamata anche Tripoli , in riguardo della coltivatori , come vediamo in altri luoghi più ſaſ
Lil), :i: Città di Triſoli di Soria nella riviera de’ Mori, di jo/í, diſerti, e pieni dijìerpí, ora ripieni di Vigne.
,leda dove ſi porta la più eccellente,benche naſca anche di Orti , e di Giardini , ma tra l’a/tre erboſo[—
lonta altrove, e ſpezialmente nella noſtra Iſola Enaria , -uaggíe , che‘ naſcono in queſto Mmte il Camo/:one
Dil la' `oggi detta iſchia , e nel Terrorio di Baja , come biamo w' e‘ copíoſiflìmo . Cavflfi la Terra Latin/'a lt
ítlfcga ha oſſervato l'imperata , ( Hifi-nat. ) il quale ne ”offri tem/n' ogm‘ anno una ”altrui/ſoſia di Ago/Z0
:e prici *pone un’altro. ſorte, che naturalmente è tutta ligu ”oflſèuzaſuperſtizionfl Perciòcieſiferſ/Mtlono, Cl”
rata di picciole conchiglie . Per tale ſorte d‘ im la cavata i” que/ſo gior-oro abbiaſolamonte le 'vir
ircqctſu preſſione ſi potria inſerire,che laNatura aveſſe vo tù , obeſi- glí attriómſcono - Coloro che la umana
»Alli i F luto moſtrare la condizione d’ eſſa Pietra Tripoli , ſono Greci , ma aiſhnoſoprnſtonti Turchi, Ii Go
anni* ch’è di ſervire per intagliarvi , e traggettarvi va -vermta'orí di ciò , e dell'I/Bla , con altri de’prinzi
:rie ſorti di vaſi di flag-no. Oltre di ciò per la durez Officiali , ma ”onpnſſonofare :ì buona guardia, che
;le ſul za della ſua piccíola grana , poliſce ottimamente , coloro , che la entrano, na” ne ”ſcendono qualche
o ſia `che perciò è in uſo appreſſoi Maeſtri d’ Occhiali. particella . Wim' dirò , che e‘ coſa muraviglioſa o
aloe-1' Il ſuo colore tira al biondo , ma poſta al fuoco pre guanto/Zafon” l’odore, cl” reſpira dalla Cava, eji
t V?"
:lio lo perde,e guſtandoſi ſcalda la bocCa. Per man demſthere, che non tutta la Terra, che oi ſi cava
un‘:
camente de`C`urioſi, nel ſetolo paſſato, ſi è dato a è buona, maſì elegge ſolamente quella, clsefl tro-ua
lia
:nimo alii falſificatori delle merci medicinali , di tra- certe Pietrefragill ”afi'ojln , graſſa, e tenace
adulterare in diverſe maniere quella Terra, e per ’rincíPalmente quella, che non lm Petrus-ae datum:
ó._-ñ
-_--
ciò dubitandoſi ſempre della fedeltà d’ elſa, maſſi Crt-vflſi dal leom- del Sole , Perfieì ore continuo , e
.-z , uri
;me eſſendoſi vedute , chela cava della propria non più , e doppo cuofrono nella Cava la part-eſco
[t (File
;Iſola di Lenno, oggi non corriſponde alla deſcrit -uerta quell’anno, ”è laſcuo‘orouo più ,ſino all’anno
,sì-liſi' .ta da Galcno 3 s’ induſſe però gl' anni addietro il _ſeguente nell’ iſtoſſo giorno . Ora tutta la buona/ì
Signor Altgería di Buróeke Amb‘iſciador Ceſareo , Prepara , Per mano di una ſolo,fncmzlo”e Pri/lotte
tuffi“ di mandara poſſa in Lenno il Dottor Stef-inox!! maggiori 1 e minori, qnafiflſegnano colfigíllo 1m
'till 1 baci-:rio , il quale ſcriſſe di là una lettera , che ſi Periale, ſecca bene jZ manda con l‘iſtqflofigillo ir':
ſont: .vede regiſtrata dal Mattbioli , e per togliere la fa Coſtantimpolì al loro gran Signore.
ilaria tiga ai ſtudioſi Lettori, verrai quì fedelmente nel Vj finiſce la lottera , dalla quale ſi può con.
;Ole lì‘
]a ſua propria forma regiſlrata,come ſegue . chiudere , che la vera Terra Lennia di Golem ſia
o i0" La Terra-Leoni” per dotto de’Patſanì ”anſi ctr-L queſta medeſima, che oggi viene in pezzi glebboſi,
imit *ua a ?le 1 H) a che ſiaſiata cavata altrove, che dal di colore roſſo, e che toccata ſi ſente lubrica , non
i, NF’ luogo e Wide Oggi fipígli” , ”è *ui e‘ memoria ſcritta imbratta le mani, e nel romperla appareluflra, e
31ſt? 'da Homo del paeſe in contrario , quantunque il maſticata da ſapore , come di ſevo , con qualche
I i ‘ſi
Colle mm corn‘ſponda al notata da Galeno , perche ſenſo d’ odore aromatico , che perciò alcunixo
ſatîíl‘ Jai ſcriffe a che il Colle , :lo-ve ta-oaoa era-tutto gliono, che ſia più collo il Bolo Armeno Orientale
ſe, ſli
roſſh, comeſe allruggiatofuſſe, e che non *oi ”oſce nè contradice al noſtro preſoppoſio,che queſta non
:Hill 1m, m‘ albero, ”è pic-tra, nè pianta di ſorte 'uerumt, ſi piglia dalla medeſima Cava, deſcritta da Gala-”0.
“ſi“ e che non w‘ era altro,-cl:e Trrrmdi cui/;facevano perche ſi può francamente dire , ch’ eſſendo quel
li :gi/li a e nel Colle , dove ara lira-vmſi 'vede tutto la finita, ne abbiano cominciata un’altra nel me~
l 5" il contrario di quel/o , che lui diſſe , aſſurdo, che deſimo territorio, e circa la variazione de icolorio
illíl‘ nel luogo (lella Cava 'vi ſonoſafli cor} gra x , che/è oſſervata dal Dottor Album-io ſi riſponde, che ciò
,,6 .nefanuo marine da Molini , m‘ 7”' fi *orde nel Colle deriva dalla differenza del calore , che elſa Terra
1!!" ſeguo (li roſſo , ”è *oíſia ſimile d’abórflggíato, anzi è riceve dalla miniera,che perciò ſi dirà,che laTerra
nr :ittofertile :ſi Piante , ed alberi, diligentemente Lennia bianca ſia meno concotta della gialla, e la
coltiomo 5 onde [ammo ”on Poca copia di grano , e gialla meno della roſſa , e per tanto quella venga
;refe :ſi legame, eſpezíolmente difnggittoli _- .Riguardo ſtimata più perfetta . Ma con tutto ciò ferrante
dc; KL a 1”“
ì
154. TEATRO FARMAch-r; DEL’ DONZELLII
Imparato ( Híſtamtxapde Terra Lemn.) aſſeriſc '. pezzo di Terra , onde l‘a Terra ., o Pietra Armenz
che tanto la bianca , quanto la roſſa ſono ottime è chiamata Bolo , e Glebba Armena , quflfi Glo
per uſo degli Antidoti , aggiungendo, che al tem bm Terra! , ed Armena in riguardo del nome del
po antico era in coſtume di ſigillare la roſſa,come paeſe ., di dove ſi porta .
oggi ſl fà della bianca . ll Fallopía pretende , che aſſolutamente fi ab.
Mà quì ſ1 oppone Franceſco figlio di detto Fer— bia da chiamare Terra , e non Pietra , portando
rante Imparato , dicendo , che ſecondo lo Scritto per ragione , che poſta nell’ acqua ſi ſcioglie , che
dell’ All/Mario , non ſe ne può aver quella quan è una delle proprietà della Terra , che non è nella
tità 1 che ſe ne vende , mentre in Lenno non sì Pietra . Gale-no dice , che poco importa chiamarla
pub cavare più , che per lo ſpazio di ſei ore, Ri Terra oPietra. Ma io qui Con la debbita rive.
mando ſalſa anche quella , che ſi vende ſotto il ſ1 renza verſo sì grande vomo ſon forzato a dire ,
gillo del gran Turco , il quale eſprime due dizzio chela differenza tra la Terra , e Pietra Armenaè
ni Arabiche 2 che ſono Ti” Inmaäan , cioè Terra troppo grande , che , quella èaffatto diverſa dal.
_ſigillata , e non fà ſtima dell’ odore ſoave , che Bolo , eſſendo eſſa Pietra Armena di color verde,
ipira , con addurre per ragione , che ogni Terra che tira al ceruleo , e di ſoſtanza ſimile alla Pietra
pingue , la quale toccata alla lingua vi ſi attacca Lazula , con la quale ha cognazione , ſi come dif—
facilmente , piglia , e ritiene qualſivoglia odore fuſamente ſi `e detto al capo di eſſa Pietra LaZula .
artificiale . A quello parmi , che ſi potria riſpon Conchiudendo dunque , dito, che il Bolo Arme
dere , queſto poter `comodamente ſuccedere in no ſia Terra di color giallo ſimile all’ Ocra a Chia
quei pezzi piccioli , che vengono ſigillati I ma mara da i Pittori Terra gialla , ma però con que.
aver quali dell’ impofiìbile , che l’ odore dato con {in differenza , che in riguardo della ſofianza gleb
artificio poſſa penetrare efficamen te dentro alii boſa al Bolo fregPto con le dita , non ſolamente
Pezzi glebboſi , egrandi a che non le faceſſe ri non vi rtſta la ſua ſoſtanza attaccata , come fà l’
conoſcere , per ſalſificati , quando veramente ſoſ. Ocra , ma riceve polimento , diventando luſtro
ſero tali , e circa la particolarità della quantità , nella parte dove è toccato . Di più accoſtato alla
che ſe ne vede per tutto , fi riſponde , che non è lingua , viſi attacca ,e nel maſticarlo ſi ſente 0n
tanto lo ſmaltimento d’ eſſa nelle compoſizioni tuoſo , come butiro , e ſenza punto d’ Arena a
medicinali, com’ egli ſi crede , ne meno e credi ~ Vi ſono molte altre Terre , che ſi portano ſot-‘
bile , che i Turchi o che ſono avidi del guadagno, to nome di Bolo Armeno, eſpecialmente, nc
_vogliano andare con tanto riguardo 9 di farla ca .vengono diverſe da Marc-ra , Città del noflro Re
vare ſolamente a i ſei di Agoſto . Anzi Bernardo `gno, trà le quali ve n` è una gialla , ed hà ſaper dl
Ceſio(Mi,-zgmlagía ) Geſ/lita , fondato sù l’ opi ,calce 7 e poſta al ſuoco , ſcoppia grandementedis—
nione del Eraſmo/a , e del Matthiolí dice , che faCendoſi in &heggie . L’ altra ſorte di Terra Ma
quei di Lenno ſmaltiſcono eſſa Terra i n-Coſtanti. .terana , fi cava in un’ altra dÌVerſa Cava , quella
nopoli , anche ſotto nome di Bolo Armeno vero , non ſente di Calce,e Polka al fuoco fà minori ſcop
ecco le di' lui parole: Lemzí inca/a: , qui mere-tt” pi dell’ altra , nè ſi disſà tanto in ſcheggie . Sono
mm exercent , cumfi-ìmzt ex Armenia Terrum nella medeſima Città altre ſpezie di Boli 9 dlffi‘
arl ”of fldUE/Ji [IlCſi dll/chiù” allefíi flrlcerifflìñ renti ſolamente nel colore , come bianchi r "1013
mm” Term/n Lemm’am extra [uſa/am {laſer-unt ti, ed altri tinti in ſaſcie di tutti li detti colori :
Conflantinopdím , ó‘ pro Terra Armenia *pendant: Se ne adopera nell’ Officine , un’ altra ſorte (ll
Emptoribm `("madri/ter , Harlem eò ex Armenia color di fegato , chiamato volgarmente B010 Roſſo,
comportari . che il Muttbioli , e Franceſco Imparato (Def'lfllſ
Cardano inſegna una curioſità , che però è ri [ibm- .) tengono , che ſia la Rubrica Sinopica dl
provata dal Scaligera . Vuole egli, chela Creta Dioſcuride; quelioè chiamato pur anche Magra
comune , lungamente peſtata , ed imbevura del dagli Arabi 7 ſi come conl’iſteſſo nome, lenza
la decozion‘e dello Scordio , e Bacche di Ginepro , diſtinzione , chiamano la Rubrica Fabrile , come
e poi ſeccata in paſtelli , divenga una materia fi. s’ è detto nella Terra Lennia . Il vero Bolo Arme
mile in virtù alla Terra Lennia . no , per quel, che ne racconta Galeno , vale con
Che la Terra Lennia vaglia centrOi Velení , vi tro la Peſte , e che in ſpezie giovò mirabilmente
è l’ eſperienza fatta da Gil/eno . con averla data in un Contaggio Peſtilenzíale del ſuo tempo , atte- .
in vino ne i morſi delle Vipere,e d’altri ſimili ani. flando , che tutti quelli , chepreſero il vero BO
mali. Vale anche contro altri veleni , contro dei lo Armeno con vino , furono ſubito guariti , e che
quali ſerve, non meno pei' difenſivo, che per rime non morirono a ſe non alcuni pochi , `perche il lo
dio’ e perciò ſi può pigliare a preſervarſenea o vero ro male era paſſato troppo avanti. Nelle piaghe a
doppo preſo il veleno . perche lo ſà ributtare , co. che hanno biſogno di eſiccazione , non occorre di
me avvenne ad alcuni , che ſoſpettarono diaver re , quanta virtù tenga il detto Bolo , com’ anche
preſo le Cantarelle , ed il LepreMaril-Îo - Figlia per l’ iſteſſa ragione di eſſere molto eliccante e
ta con palia è gran rimedio ² rillagnare il ſan grandemente conveniente nelle diſenteric , Bulli
gue , che eſce dalle vene a i la Diiſieutería ,
di ventre , ſputi di ſangue , e cararri , e nelle
piaghe putreſatte della bocca . Si tien per fingo
De] Bola Armeno . lar rimedio per coloro , a’quali diſcendono uu.0~
ri dalla teſtn nel petto , e per tal cauſa difficil—
I nomi del Bolo Armeno o e di Clebba Arme. mente reſpirano . Giova anche all’Vlcere del pot
na ſono una mad-clima coſa, ſiguíficando mone, diſeccando la piaga , ed operando , ci.:
non
PARTES EGONDA- 127
Arman;
non venga la toſſe , pur che vi concorra la regola correndo al ſuo bello Adone z ferito da Marte , ſù
-Îl ci.
del vivere; edi queſti tali patientl. ſe ne ſono punta nel piede dalle Spine delle Roſe , le quali
WE! (lil
ſanati molti, come con lunga ſtoria narra Galena. aſperſe del ſangue di qualla puntura , ſi traſmuta
ll! [lil,
rono da bianche in vermiglic,conſorme al ſeguen.
Delle .Roſe 9 te Diſtico di Lorenzo Lippo .
’Ollëîi:
Per S911721” Cytberreaſflum dmn Flor”; Adanem.
,lit i :i:
Così abbondante la materia del diſcorſo ſo; Purpltrearfecit ſanguine meſta Roſm- .
l C EEK:
pra la Roſa , che non può avere conſacenza Così parimente ne ſcrive Giorgio Oſlrazío .
111m;j con la brevità , che ro mi ſono propoſto di oſſer Ante quidem m'veo Raſflſflccreſcebzrt amit‘iu,
ü rin vare (per quanto potrò) in tutto il progreſſo del Sed modo Cidalioſangttínefiparſa rubet .
alle, preſente Teatro , e perciò continuando il ſolito ſli Come pure Claudio ſopra il medeſimo penſiero J
rnnzè
le o fi Contentarà il curioſo Lettore . che venga . . .ficfflta , crttorir carpi: (igm/'ui .
trial( no quì accennare ſemplicemente le ſue condizio 'Dal preſoppoſto’di tale ſucceſſo Volſero poi gl'
7 mi; ni , ſenza tacer però alcuna delle prerogative di Antichi, chela ROſa ſuſſe ſacrata a Venere , e ſor
l Phi queſto nobiliffimo , e vaghiiſimo fiore , ſecondo ſe non ſenza intenzione morale,perche ſi come que.
[un. che portarà l’ occaſione di continuare il ſolito iſti ſto fiore è molto fugace, così rappreſenti queſto de- '
un’: . tuto , pigliando il principio dal nome d'i eſſa, che gl’appetiti Venerei , che ſono di breviflìino diletto.
hlllil. Rhode” P68” vien chiamata da i Greci 0b 0.10 Si trova anche ſcritto i che Cupido , per coprire
I (lla' rir ſua‘uitatem riferiſce Plutarco , onde Achille li furti della madre , comprimendo col dito sù le
n q: Tazio ſcriſſe ( leg. (le Leucíp. , et Clitbophontir proprie labbra , donaſſe la Roſa al Dio Arfacrate
gli ”mai-ibm ) Che ſe Giove aveſſe voluto ſar un Rè inſegno di ſilenzio - perciò di quà derivaſſe z che
il 1') ſopra ifiori , certamente la Roſa averebbe ſopra la Roſa ſi ſoſpëdeſſe nel mezo della tavola da man
di effi ſegnato . giare, acciö quei della menſa non Così di facile di
Fu riputata dagl’Antichi Simbolo dell’allegrez— volgaflero tutto quello , che _ſotto la Roſa aveſſero 7
2a . che perciò eſſendoſene , per detto di Plinio udito. Si vedono ſopra tali penſieri quelli verſi .
(like Leaf-;ñ ) ſervito intempeſtivamente Fulvio Eſt [Loſnſtar Venerinaujuſq!” ;lt/'urta [/tren-nt.
Argentario cm portarne pubblicamente il capo HrerOcrati matrix {lana divani; amor .
coronato a n’ ebbe in caſtigo , lo ſtarne in prigio Inde Roſen” mat-'fit buffer ſuſPendit amici: .
ne ſin al fine della guerra Punica , che nel tempo’ Convivio , ut ſub ea dic?” tacendtrjì'itmt .
ch’ egli lì coronò di roſe . ardentemente bolliva - Augerio Burke-ke (nelſuo itinerariolriſeriſce, che
Chrzſtafara Man/i0 moſtra l’ antipatia , che que li Turchi non perm ettono , che le ſrondi delle Ro- _
fio fiore hà con i Ragni , coni ſeguenti verſi . ſe vadano per terra , perche l’anno dedicate al lo
Una ends-mq!” Roſa cernit ſibi turpir Ame/me ro :-aìſo Profeta Maometto , perſuadendoli , chela
Contiguam , É'fia’emſedu/a capii‘ apír .` Roſa lia nata dal ſudore di lui .
'Ani-em” [mc net‘lar , dimm tra/:it illa neneuum - M tralaſz iando un’ infinità di queſti ſuperſlió'
Naqufa num prix” lmc , vir”: a! ili"a,gerit , zinſi ſi, o'egg-amenti , nelli quali mi trovo aver
E l’ illeſſa opinione viene eſpreſſa pur anche in_ traſcorſo ſun-i dell‘ordinario mio ſentimento , .e
verſi dajaxo Giacomo Brzſanlo . ( ln Emil. J tralaſciando anche il diſcorſo de i ſuoi lineamenti,
Toxic” al; hoc carpitſſiublimi Arenea flore .
come di materia troppo volgare , diremo della di
Did/Cia qua paro-e mel/a paramer api . verſità delle ſue ſpezie , e di che qualità particola
Che la Roſa ſia la morte de Scarabei , e coſa cer re debbano adoperarſi nella Confezione Giacinti
tiliìma , che uccido anche le Cantarelle, lo dichia-z na, ed in altri ſimili Antidoti . Sono propriamen
rano queſti verſ . te le Roſe diviſe in due generi, cioè Domeſtiche e
Cantbarl'a'um Roſa mar: ſic lux!” deliri-27m* Selvatiche . D’ambedue ſe netrovano diverſe ſpe
Enervant animo; , eripitmtqne virus . zie , e variano come dicano Teofrflflo , e Plinio a a
Da queſta Antipatia, che ſi conoſce avere la Ro multitudinefoliorum . Paucitato , ”ſperitate , [43
ſa con ſimili animali odioſi al genere umano , ſi *pirate , colore , odore , ó“c. ſlib.6.ca}›.6.)
nb ſare _illazione della ſua ſimpatia in benefica” Dall’iſteſſo Plinio , e da altri famoſi Autori ſi
la medeſima Umanità . numerano le ſeguenti ſpezie, e ſono la ROſa Prene
Si hà per oſſervazione , cha piantata la Roſa ap. ſtina , Campana . Miieſia 9 Trachinia, Alabandi
Preſſo l’Aglio produce il fiore più adorato , onde ca,Spineola,Centiſoglia,Gteca,o Lignide,Grecola
ji Pub ſrancîimente dire, che tira per ſe il ſugo del e Muſcauton,Autunnale,o CoroneolaSotto l’iſteſſo
la Terra piu nobile z che perciò negl’Emblemi di nome di Roſe ſi veggono appreſſo Autori di qual..
Gioaccbimo Camerarib ſ1 legge . che grido,altre Piante effettivamente non ſono al
Lioar iner-r _ſtima/or genero/ir mentibm’ addì; . cuna delle ſpezie di eſſe 5 onde per togliere l’ambi
Sic per farla &of-e allia odor . guità , che queſto nome generico potria apportare
1 Poeti invaghiti della bellezza di queflo fiore , nelle ricette , ſi dimoſtrarà quali liano le vere Ro
hanno preſo gran materia di favoleggiare, fingenq ſe , e cominciaremo dalle l 2. ſpezie numerate da
do , che di ſua natura fuſſe formalmente bianca z Plinio trà le quali vien connumerata principal
e che ſi mutaſſe nel color porpureo oſcuro , per il mente la Roſa Preneſtina,detta così per naſcere ab
vino, che laſcivamente ſparſe ſopra di eſſa Cupido bondantemente in Paleſtina , luogo del dominio _,
nella cena degli Dei 5 ma altri dlſſero , chela Roſa della gran Metropoli della Criſtianità . Alcuni
prendeſſe il color roſſo dal_ ſangue di Xenere , che hanno per opinione_, che la Roſa Pregeſtina di PI[.
ma
:‘25 -TE'A‘TRO FARMACEHT. DEL' DONZEL‘LI:
'nio abbia colore bianco, comeaccennano Cin/i0 e che ſi chiami Perfica , VUole inſerire l’iſtcſſn
Bauiino , (flórea , e der/ero , Autori dell’llloria Monarder , che da Perſia ſia derivata , Chc perciò
Univerſale delle Piante , i quali ſcrivono così : dice 2 ’Uni-13 priùr origine”: [ſuoceri-mt, ma `un Mo..
Non rieſi/”t gm' I’ ram-ſli” amalói colori: inneníri demo aſſeriſce chiamarſi così per la uguaglianza ,
afferma (UIFJZ’B Roſi: che ha, e col colore, e con la virtù al fiore del Per
Imedeſimi Autori vogliono perciò , che la Ro ſeo erroneamente detto Perſico , e per l’iſlcſſa ra
ſa Muſchiata doppie-,per eſſer di odore gratiffimm gione la nomina con li Spagnuoli Altſſandſlníl ,
e di colore bianco , ſia la vera Preneſtina , Plinio Labelliogli dà il titolo di Roſa Pal/ida , e ad al_
però aſſeriſce , che : inter genera ef!!! naflri ſeveretrí piace di chiamarla Roſa Zebedena. ~
ce/eáerrimmn Prane/Iínam 5 ma che uſo ſe ne hà in Nel numero delle Roſe Plim-'Me ſegue la Roſa
Medicina della Roſa Muſchita? a mio giudizio , Alablüldiſflſi, che altri chiamano Roſa LUNGO/(1 ,
non ſolamente è poco , ma quaſi nullo: onde ci da: qu-.ſta è una Roſa bianca di poche ſoglie , ma per:
penſare ,cl-.e altra Roſa ſia la Preneſlina dalla Muſ eſſer ſelvatica anche vien nominata da Plinio(li1›.8.’
chiaca ;ſicche pare più adequata l’opinione di quei ”[7.41.) Cynorbodon , cioè Roſa di Cnnez onde ne
Botanicìa ì quali vogliono , chela vera Roſa di Pli hà oi acquifiato il nome di Roſa Canina , tanto
m'o fia propriamente la Roſa Damaſcena volgare, più, che l’iſteſi‘o afferma , che la radÌCe di tal Roſa
o ſolutiva , che dir vogliamo , quale in Toſcana ſia l'unico rimedio contro il morſo del Cane rab
ſichiama Roſa Anconitana e dai Franceſi: Roſa bioſo (lib.2 ;AMP-L) a e nel progreſſo della ſua llìo
Provinciali” ad oppio"ofic cagnaminato dice Curtio, ria ne porta un ſucceſſo curioſo, cioè che nella Lu
il quale crede , che ſia una medeſima coſa Con la ſitania vi ſù una Donna. che avendo aunto notizia,
Roſa Peſtana , che germogliava copioſa, e bella nel che i] ſuo figlio ſutſe Prato morſicaco da un cane
territorio di Pieſiifiaſpnro Shuveiickfelt diceiche la rabbioſO, lì parve di vedere di notte in ſogro, uno"
Roſa Preneflina ſia la Damaſcena; ma diuna ſpezie che li diceva manda al tuo figlìu010morſicato la.
minore chiamata Roſa ſolutiva minore 1 ed. an radice della Roſa ſelvatica , Con Ordine, Che ja deb_
che Incarnata , o Precox cioè Primaticcia z ma bia bere con latte 5 obbedì la Donna alla viſione ,'
Plinio laſciò ſcritto-.Nowſríma tandem definì: Prç e preſo che ebbeil paliente il medicamento , ſti ſa
”cz/Im” .’ Altri Botanici vogliono preciſamente-,che nato ſubito, non oſtante a Che già aveſſe comincia
la vera Roſa Preneflina ſia la Roſa ſolutiva mag to a temere l’acqua a ch’è uno de’principali ſintomi
giore , chiamata anche Damaſcena ;Won-’am Da di quel male . La medeſima Roſa Canina produce
mnſcu Primùm Ill/araf/lit , ſoggiunge Nicolò M0 attorno del ſuſto , e de’rami una certa ſorte di'ſpu
flmler (CAP-(IB Raf.) Vien anche nominata Roſa gna , che hà odore di M616 a la quale Plínfo (Stirp.
Zebedena , Paliida , ed Alcſſandrina , e finalmente Sile/ſie.) chiama Spa-”gioia 1 e Sclem-enclzfelt: Fmi.
Roſa ircarnata , per la ſimilitudine del ſuo colore gm- Raf/:rum , che Label/i0 (Slip-;Azlzflgrſgdice eſ.
con quello delle guancia delle vaghe z e delicate ſere il Bedeguar contro l’opinione di molti Dotti ,
Donzelle . ` i quali vogliono i che il vero Betleguar ſia ſpezie di
La Roſa Mileſia del medeſimo Plím‘o èqueila , Cardo . Sſtiene per coſa ſperimentata , che preſa;v
che Noi chiamiamo Roſa roſſada quale è la più uti con vino la cenere , O polvere della medeſima ſpu
le Per la Medicina , e quando negl’Antidoti grandi gna, giovi al mal di pietra, e ad altre difficoltà del-J
[viene preſcritta la Roſa , ſenza eſplicare la ſpezie l‘urina , come anche ſcrive .Dodoneá , vedi Crollz‘o.
s’intende di quella . Plinio dice , che non paſſa do Yuole di Più Plinio,che c6 la cenere dell’ifieſſa ſpu
dici ſoglie . Di quella ſorte ſe ne trovano dipiù gna meſchiata con melemntato il capo,vi faccia ri
maniere 5 ma la più profittevole, perſettiflima fi naſcere i raf elfi Caduti per pelagione. Dentro que
Rima eſſere quelia , che non paſſa cinque , o ſei ſo ſta ſuddetta ſFUgna Vi_ ſi {acciudono alcuni ver.
glie liſce , odòrate , e di colore di velluto cremeſi micciuoli bianchi, li quali pigliati in polvere den
no oſcuro ,tale è quella , che naſce in Salerno , ed tro il vino , uccidono mirabalmente li vermi de
in queſia Città , quella della riviera di Chiaia. l’ictefiini o (bb-citata.) - Sebuweukfvltdice , che
Wella ſpazia è lodata da Meſi/e (Deſimfl-capde oſta la ſuddetta ſpugna ſotto il coſcino del letto
Roſalron tali parole: .Melior rſſ ruóea cera ”Leali de f nciulli a li faccia dormire , e ſcrive anche , che
”ìrqfaucorflmſoliarflm ó" planarflm . Da i Roma per via di ſegnacura vaglia anche al boccio della
ni è chiamata amhe Roſa roſſa , e Roſa Napolita ola.
ua , e per detto di Dodafleo : Roſa Provinciali: dai NeÌÌ’Hffloria Plantflrmn ſi vede la figura di una
Franceſi, ma Lode/lio (StriP./Idter.)la chiama Ro ſorte di Roſa ſelvatica,che per eſſere ferace di mol
ſa Damaſcena , dalla quale pure ne abbiamo par tifiìme ſpine , Dalecampio la chiama ſynorbodan
iato alla pagina 84. Poſvacaton . Quella Pianta non eccede un piede d:
Per la Trachinia Pliníana s’hà da intendere la altezza, e produce il fiore di color roſſo . `
Roſa ircarnata maggiore, ed anchef Provinciale Andrea Ceſa/Pina( Likde Plant. 5) nel ſuo erba;
nzrggiore del Scbuzenckfe/t. Si chiama incarnataa rio ne pone una ſpezie pur ſelvatica , ſenza odore,
er la flmilitudine, che hà il ſuo colore con le car e la chiama Roſa Sile-eſtrir bflmihor .
ni delle vaglio , e delicate Don2cile . NelſOffici La Roſa Ejèlmteria di Loèellio ſStirP.ArÌ'UcT'ſ'
De ha‘: come volgarmente di Roſa ſolutiva , c più è mcdeſimamente ſelvatica; ma molto odorata:
commune di Roſa Perlìcaria, e :ralamenre di Da vien poſta daanerz'o Cor/10( Stirp.Híſtarí/z. ) ſotto il
maſcera . NICO/ò Mmzrrd” ( Traélde Roſa.) aſ. nome di ſj‘HO-ſèflfll! , ó“ Cyncrbodom altera , e da
feriſce, darſeli oueiìo ultimo ncme . Monia”; ex Guglielmo annero è dCtta Rab”; Cam': .
,DM-3.4110 ”abili ”12a Syria Fr!” nexium dacci-VM, Quelljaltra ſorte di Roſa , che Sc)?{zz-ruſſcltſlr'h_
vizi-Ho
PARTE, SECONDA- 127

Mr ſtato) nomina Roſa Mariana , la quale Lode/lio balſamo , onde ſe ne trae l’ argomento , che non
xrtìu ice naſcere ſpontaneamente per li Campi della poteva Plinio dargli quelio aggiunto di Maſchi-”.
in Francia. Fiandra, ed inghilterra, e che produce il tan , in riguardo del Muſchio odorato , ſi che
2:22, fiore più picciolo di qualſivoglia _Roſa 2 ma così è d’ avvertire 9 che Maſchi: nell’ idioma Greco di
l le:. odorante di Cannella 2 che ne ha_ preſo il nome di dove deriva Moſcbeutofl è voce , che ſignifica ſlo
ſize. (innamomeq . (Lib-citato ) Si tiene da alcuni, che lone, o inutile germogliarneuto delle "Piante, ed
ma, fia la Grecola di Plinio', ma Cariparma la divide in avendo gueſta ſorte di Roſe proprietà di produrre
ads'… due generi, cioè di maſchio, e di ſemina , e_ che lo dalle radici molti germogli , o virgulti 2 ne abbia
maſchio , che ſi il fior più pieno ſia la Cinnamo acquiſtato tal nome , opure da Maſchi: e ſimil
.lola mçazo Spine-ola di Plim'o-Ermolao_ Barbaro(Coro/1._ mente Greco , perche ſi piantano a modo delle vi
?5.1,
in Dìajiror.) vuol egli z che così _correttamente ſi ti , e 'radicano facilmente .
Ar: dica a 9 non Spermonia ,_ com’ anche vuole Sigiſ La Roſa Autunnale , o Coroneola , perche ren
{il-.l. _ ”onda Gelem'a ſ Anno!. i” Plinio A ma la ſemina ,_ de grande odore di Muſchio , ſi chiama qui vol
El:: che volgarmente ſi chiama_ Roſa _Veneta a fi tiene garmente Roſa Maſcara/la , ed altrove Maſſeria ›
:un che ſia_ la Grecola di_ Elixir? .\ Se ne trova un’ altra_ e Sempione la nomina Nerfi”, o Naſi-1'” . Matthia
Reſa però , che ſenza alcun contraſio Îefiimata la vera lo la chiama Damaſcena 1 ed i Romani Dama/Ehi.
flbñ Roſa Gru-oſa: hà queſtà le ſuefoglie inviluppate mi , e da ScbnoenKfi/t Siria” . Se ne trovano di
`lle ne i pannicali, le quali ſono larghiſſrme, ne mai s’ due maniere una di cinque foglie, ed un’ altra di
aprono, ſe non per forza di mano, e nella viſta ap aſſai più , che dicono ſorſe naſcere con artificio .
pare ſempre, come llaſſe in punto d’aprirſi , ed hà: äbedue ſono odoratillìme; ma la prima ſpezie è di
anche qualche ſenſo di Cannella z ì più acuto o;lore,ed avendoi fiori di Maggíoflorna
La Roſa ,Greca è il fiore di quella pianta . chia a fiorire più copioſamente l’Autunnn , che perciò
mata da i Greci Lie-[Mir, erba nota , che per eſſere ne hà acquiſtato il nome di Autunnale , e queſta è
le ſue fogliezcome di cottone veniva adoperata da-ñ la più ſolutiva di qualſivoglia altra ſorte di Roſa,
gl’ Antichi in vece di bombace , per ſtoppíno nel, come pure s’è detto altrove_ chiama: î Perſimria .
le lacune-Quella naſce perle ſiepi, creſce poco in Trà lc ſpezie delle Roſe ſelvatiche vien con
alto,1`lſuo ſulio è ſenza ſpine , condizione di que. numerata la Roſa l’omifi-ra 1 dutta così , _perche
ſia ſola ſorte di Roſe. Daleccçmpío ( Nell’ [ſiae-.delle nel sfiorire produce un frutto di color ro ’lb , ſimi
Piante.) pa rimente vuole . che quella Roſa Greca le all’ Azaruolo 1 che il Ncſpolo Aconio di Dia
fia propriamente l’ iſìefl'o fiore della“Lichnide ri -ffiîuì‘ìfli’ e. - “
tato fra le Roſe, perla ſimilitudine, che hà con ’ La, Roſa gialla , o Luteq và congiunta con que
eſſe, il quale fiore non paſſa cinque ſoglie, come la ſta ſpezie , 'perche ſimilmente nello sfiorire laſcia
Roſa roſſa, ed è di grandezza ſimile_ alle Viole , di un frutto tanto conſimile al Sorbo , che Facilmen
_color roſſo languente, e ſenza odore , ' ’ te inganna , chi non neè molto ben pratico . Que_
"13a Roſa Centiſolia è 905,“, detta dal numero _ſla ſi chiama da Grſnero Roſa Citrína, e da .S chu
grande delle ſoglie, che_ Cöpongono eſſa Roſamnde wnkfelt AEgjptía ed Africana , perche naſce
per tal pienezza è chiamata anche dal Cluſio { Hifi. ſpontaneamente in eſſi paeſi z ſe ne trovano di
Plant.) con il medeſimo nome, con l’ aggiunto di ſemplici , e doppie , che Per-cio ſur/o Cla/io la
Bate-ui” p perche in quel paeſe dice averla oflèr chiama Roſa flava plan-_tz la ſemplice hà cinque
vatazma dal Camerario vien detta Lattea/a, perche foglie , ed di grave odore . Vi ſono alcuni , che
ogni ſoglia di eſſa , ſeparata dal ſuo fiore, appariſce dicono 9 naſcere le Roſe gin/le paſſando un ſurco
d’un color tanto_ chiaro_ , che pare quaſi bianco, e lo di Roſa bianca z per dentro un ſlipite di Gine
non ſenza qualche odore. L’iſteſſo Carlo Cin/ia, 01 `{tra 5 e legandoli ſtrettamente inſieme a ed aggiun
tre alla ſudetta Centiſolia roſſa e ne pone una ſor gono , che facendo l' iſteſſo nell‘ Aquíſoglio rie
te , che totalmente è di Color bianco , e però vien ſcono le Roſe verdi . Oltre alle ſudette ſi trovano
detta Roſa Cani-;ſoſia alba, oc] plenaflare . nell’ Italia le Roſe Cerulee di colore ſunile al fiore
La Roſa Moſcato); , che ſecondo Plinio naſce della Cicoria . q
da gambo di Malva , ed ha foglie d’ Olivo, ſin ora Plinio inſegna il modo di ſar prello fiorir le Ro
non ſi sà chiaramente, che coſa ſia ;penſano alcn. ſe , volendo , che ſi debba ſcavar un palmo attor
ni, che fia una delle Roſe Damaſcene, ed altri,una no la piantaiſacendqvi poi girtar due volte il gior.
delle ſelvatiche, benche ſi poſſa dire,che la Dama no acqua ccnvenientemente calda . Sì ſanno an
ſcena pare, che naſca da caule malvaceo , cioè da che venir le Roſe contro l' ordinaria loro Raggio
pianta che abbia più ſimilitudine, dell’altre ſpezie ne, tagliando la pianta ,quando ſpuntano li bot
di Roſe , con la Malva , che diremo tuttavia delle, toni , e ſcavandola ſin al mezo delle radici_ , la
foglie z Mentre non ſi riconoſcono ſimili a quelle ſciandola poi senz" acqua, finche_ ſi riduca_ quali
dell’olivo .Z Deſcenmpio
cendo di aver però_
oſſervato un ſcioglie
certo il dubio, di
collo diſil’línío,(nel_~ Vicino a perderſi , poi ſi ricalza con buon terreno.
es’ adacqua
'› i
ſpeſſo ’. e così in breve lì producono
d
Hijl.P/ant.)flquale ſi legge Pali-t_ levi-r, e non ola-e.
benchc altri in vece di Ole-e dicano Ulmeq , in 01-, Sotto il medeſimo_ nome delle Roſe caminano
tre molira, che &0ſt; Moſcbeutonmon voglia ſigni alcune Piante a che ſono lontaniflìme dal genere
ficare appreſſo Plinio, la Roſa Muſchiata , come di eſſe Roſe 5 onde per togliere queſta ambiguità,
credono alcuni, perche Plinio non conobbe il Mu ne facciamo quì_ particolare dichiarazione . e pri—
ſchio odorato , come anche largamente hò preva mieramente è'da ſaperſi , che appreſſo gli Arabi li'
to nella mia addizioge Apologetica, ſopra l’ Opoñ_ _trova Roſa Zavmi, che non -`e altro,che il nor dell’
Al.
'k‘
us TEATRO PARMACEUTJ Dm: DONZEÎLLII
i‘ lten -, ſi come leggendoſi Roſa Tra/'marina ſi hà Per due altre parti ſono annoverati quei fiori
da intendere il fior della Malva Arborea ſimile alla gialli , che ſono nel me20 della Roſa , che alcuni
Roſa . In Lombardia chiamano Roſa , [Laſa , ò chiamano impropriamente Ante-re , ed altri più
R110!" il Cori no 1 volgarmente dettoScotano , per malamente ſemi . Vogliono _che l' una di tale due
che di eſſolìconciznſolicorami . ` ' parti lia coſtituita da quei piccoli granelli gialli ,
Qyſi in tutti gli libri di Piante ſi ſi:î menzione e l’ altra da quelle ſottiliflìme fila , che li ſoſten.
d'un erba , che chiamano R0: Soli: Roſa .î'oh'r o e gono , e quanto alla virtù ſi attribuiſce loro una
Rprclla o e ſpecialmente il Corda la nom-ina Salſi foi-zaparticolare di aſtringere. maffimamenre ( ſe.
fora , eſe ne trova il Maſchio,` e Femína, naſce condo Plím'o le gengive , ed i luffi bianchi delle
nelle parti Olçramontane , n‘ei 'rari montuoli Donne .
umidi: ſi trova in compagnia di quell’ erba , che L’ ultime ſue due parti ſono in quel caliceichf
lì chiama Muſchio, ’con fiere biaiiche'ggiante, è ſoſientacolo di tutta la Roſa , l’ una è nella ſom.
che tira anche al roſib; fioriſce di Giugno , gu mira di e@ 2 e l’ altra dentro il medeſimo calice,
flandola ſi fà ſentire acuta con qualche aſiringenza che e"una ‘certa lanugine meſchiata col ſeme-thee
di ſapor acide trai l"aeerbo z‘ hà virtù molto eſic. maturo , quando il calice è rofl'o 5 quaſto hà ma
canre . Diſlillandoſene l’ acqua appariſce di color nifeſka virtù ceſtrettiva , però vagliono anch’ eflî
d’ oro , la qualeda alcuni'è grandemente ſtimata neifluflì del corpo . e dei meſtruì , tanto roflì .
efficace eriTiſìci. ‘ ` ì ` ‘ ' ì quanto bianchi: hanno parimente ſpecial confe.
Plinio f 1:'5. cuoio) ripone tra il genere delle renza nella Gonorrea , e tanto più dice il Marti/inf
Roſe il fiòred'cl RÒVO o` dal quale raccogliamoli Ii a ſe il frutto ſarà delle ſelvatiche .
frutti a 0 Baxcche v chiamate More 1 uſatiſlime Hà fatto maravigliare a molti il ritrovare den-j
nellOffi‘Cíne per componere il Diamorone: mentre tro le ſcatole , qualche meſe do d . che vi ſu.
parlando ddl‘ Roſe dice:l{oſa nnfcitur ſpina veri no ſiate ſerbate le Roſe , una quantità di minu
r‘u çaèrnfl'u'ticc . in rubo q'uoque provenienr 9 e ti granelli di color veramente roſſi, benche in pri:
dice anche‘ 9 'che trà tutte ,ſolamente la Coroneo mar—,villa non ſi diſt‘mguano per tali , e comunez
la , e queſta del vao ſiano odorate , ecco le ſue mente gli hanno riputati per ſemi . mà tale mate
formate parole (11‘11- eírqto. ) Omm-s fina odore , ria veramente cade dalla ſoperfìcie della Roſa qui
prefer Carema/av” , à“ in rubo ”at/1m . do è ſecca , e guſtandola hà un ſenſo formalmená
Arhiſfeî‘ezio'( [ib. de Luci”. à" Clytofì.) ri to aſhingente . che perciò ridotto in polvere im
feriſce , chel, nell’Indie
una_ piañta ſ1 trova
che ſerveper degli Elefanti , la palpabile( il che rieſce con faciltà ) apporta nota
cibo abbondantemente
bil giovamento alle gengive , e ſimilmente alla
quale ha colore Ethio ico , per uſì‘re le :role di diſenteria con maraviglioſa eſperienza .
TPÎPJ che‘ per ciò e 1 Indiani' la chiamaſino'Roſz Diciamo adunque delle dette ſei parti di quelle'
…gp-me dice anche avere una_ ſtravi ante proprie Roſa Ì ſolamente quella delle ſoglie , netta dall’uó_
q‘, , cioè . che nel proprio paeſe del 'indie , dove gnie ,entra in quello , ed altri Antidoti prezioſi.“
ſpontaneamente_ germoglia ,ſi moſtra in figura di ma' glà- con la ſopra nccennata avvertenza . cio‘e
ſugliadìalberp, ſenza alcuno odore, ma traſporta. che ſiano di' pòcl-re‘ſoglie , liſcie , come vuole M”.
(E. poi'altrove‘ appariſee in forma di fiore roſso, ſue raccolte in'luoghi aſciutti , ed eſpoſ’ci al Sole .
e ſpira ſoaviſſimo odore. ' ` ` 'ì ì perche tali ſono più odor'ate , e non abbondano di
Li Spagnuoli chiamano la Peoniafliqſa dellla”; umidità eſcrementoſa, ed 'ſi hanno dà raccogliere o
n, e [Laſa Allundn’ra . . ` ' quando non ſono perfettamente maturate o cioì
` finalmente ſi trova col nome di Roſa un’altra‘ quando le ſoglie non ſono ancora del tutto dilatato
pianta , le quale a.PLreſso di alcune Donne è in” non ſono però buone le affatto immature o P“Clîñ
nſo'di porſi’d‘entro l’ac'qua , nel tempo del partoñ' in eſſe non ſi trova l’intiera virtù . Si avvertirà di
rire, ſiimandoj’cſst, che ſi`comequeſta piantamel ſeccarle al Sole , e non all’ombra* come fanno mol
l’acqua viene ad aprirſi, Cosi'vagl'iaſſ'a ‘facilitare il ti preſopponendo,checos`r abbiamo maggior virtù;
parto: la chiamano 'Roſa di Carica, e' Roſe di , ma in ciò s’lngannano non poco, perche lo dimoñ_
r, Maria_ . *' ~ fix] parimente la perdita del color-'e , il quale non
Perche ſarebbe ſuperfluo al noſtro propoſito il ſi Conſerva nei fiori, ſe non quando ſono ſeccati al
dire le coñdíüoni particolari di ciaſëh'erluna ſp‘e-` Sele’: ſopra queſta condizione ſa grandiffimo ſon
zie di Roſe ,conchiuderemo queſto diſcorſo dicen damento l"iſtcſſo ’Meſue . che aſſomiglia ad un cor
’don la R0ſ² Mill/i4 , okqſſa eſser quella , che in po morto la Roſa quando hà perduto il colore ñ
dubitatamente dobbiamo adoprare nel comporre L’Leqallentrſ:. Caſh/[0 però ſecondo la ſolita ammi
il Giacinto. Di quella Roſa ne furono conſiderare' toſſ ra'bil fertilità
ſopra queſta del ſuo dottifiîmo
materia talento
in modo, che hà ſcrit—
ha tolto tutto
dagl’i‘intichi ſei parti `, che ſono in eſsa; ciaſcuna.
delle quali hà la virtù ’ſua ſpeciale. Di queſie par le occaſioni ‘li dubitare, ſoprala realtà di cale pre
ti ne ſono due nelle ſoglie della Roſa ', "e l’una ì ſoppoflo. il qual trattato particolare intitola : Di
quella eſlremità bianca della ſoglia 1 chiamata_ dà ſcarjb del moda diſecèare i &emplici , e della lor!
Dioſcqxivd'e [Ignis, che hà in ſe efficaciffima facol differenze con ifrqfçfiè ' ` ‘ ' ‘
tà aſlrixigenre , che_ perciò' tali eſtremità s" ado
Franc ne‘llelavandc , e ne i cliſtieri , per flag“:
rei
glie fluſſi: l’ altra è per
, prezioſiflime tutto il rimanente
conſiſortjate delle, fo
il_ Cuore d
altri membri interni del corpo umano ,
De!
P’ A' n 'r ‘z s e o o N o A': '129
fiori
ltuni .Del Cedro .' ſpetto, che ſu portato in Italia dalla Media, e dalla
ri più Perſia , dove queſti frutti ſpontaneamente ſi pro
lt dui Ovendoſi adoprare in queſlo Elettuarlo il ſul ducono dalla Natura. Plinio (fila Leaf-I4. ) an
ialli . go, ed il ſeme del Cedro , ed eſſendo il loro che lo chiama col medeſimo nome Mal-”n Medi
alla. nome equivoco nella
lo delle Roſeſi. Per Medicinamon
continuare perciò meno di quel
il ſolito ordi cum, e .Ma/um Ajfirium, per ragion de i paeſi, che
i un ce lo ſomminiſtrarono .
e ſ ſe. ne del preſente Teatro , ſi doveranuo qui ſpiegare Non vi manca però chi penſi, il Porno d’Aſiiria
i del': le diverſe ſpezie di tal frutto, deſcritte con i nomi eſſere quel medeſimo Pomo , che pazzamence il
di Cerlmr, Cedrr'um, Cedrir, Cedrulm Cidriur , Ci volgo crede , Adamo aver mangiato nel Paradiſo
1d' drinm, É‘ Oxz'cea'rm‘ . Terreſtre . Ma in Ateneo (Iib.;.cap.ſ.) ſi trova.
i ſom. Quello che viene detto &drm- è di due ſpezie , ſotto nome di Pamum Helper-Mur”, o Heſpericum,
llllüi cioè Cedrur maggiore, e minore . Il maggiore na. detto così per alludere a gl’orti d’Eſpíra , dove fra
:del ſce nel Monte Libano, di forma ſimile al Cipreſſo gl’altri , quelli frutti facevano vaghillima moſtra .
l Ui ſelvatico , del quale non ſi perderà mai la memo Luigi Anguillara( Parere a'e Sempl.) dice , che
lieti eia regiſtrata nelle Sacre Carte. La materia del le per il colore, che queſto frutto ha conſimile all’0
gno di eſſo ſi ha per eterna, onde con tal intenzio ro ſia nominato da i Greci Cli'rjſoimlon , che nel
,illi › ne, principalmente , ne fù edificato il famoſilíìmo noſtro idioma ſuona Melo aurea , e col medeſimo
;Tempio el Rè Salomone , e da quà è derivato il nome vogliono molti , che ſuſſe chiamato da Ercaf
”lil
dirſi Digna Cedro, di quelle coſe, che paiono meri-l le, quando ſii traſportato in Grecia.
tare l’immortalità. onde Orario così diſſe . Vi è diſputa , ſe il ſuddetto nome di Melo au}
Speranza: earmina fingi poſa linemla Cedro; reo , convenga più toſto al Cedro che al Cotoguo .
i l' ueſt’iſteſſa ſorte di Cedro maggiore , ſecondo o ad altri frutti , che ſono colorati a ſimilitudine
nr.
Plinio, è diviſa in due , l’una delle quali fioriſce , dell’Oro ñ
r pri‘ ina non produce frutto , come per il Contrai-io , l’ Ruellio dice , chiamarſi da Poeti Pamum Nu.“
in”, ultra ch’è ſruttiſera, non produce fiori 5 ma prima pria/e, perche fingono eſſi , aver avuta la ſua ori
nre di caderne il frutto vecchio, da eſſo medeſimo co gine dalla Terra , nel matrimonio di Giove , e
qui mincia ad uſcire il nuovo, il quale quando è gion Giunone ,
to alla ſua perfezione s’aſſomiglia , per quanto ho Per eſſer poi l’ Arbore del Cedro-così noto per
:la io oſſervato a quello del pero ;ma più corto , più tutta l’Italia, giudico, non eſſer neceſſario ſpende.
:xi groſſo, o più pieno, come può oſſervarſi dalla figu re quì il tempo nel deſcrivere la ſua ſattezza 7 già
ra, che ne pone il Mattbíalí. Velia ſpeZÎe di Ce che non vi è quaſi giardino e che per- tutto l‘an uo
dro produce una Reſina odoratilſima , della quale non abbondi delli ſuoi prezioſiflì ni frutti . Ma
il ſe ne trova di due maniere , cioè ſecca , e liquida, per ſeCondare l’umorediqualche ſpifito vivace ,
L'I‘, o quella è quella , che viene nominata Cedri-r . che aveſſe guſto di ſapere molti varii cherri della
il* L’altra ſpezie minore, che ha il nome di Cedri”, Natura , intorno a queſio frutto . non laſciarò di
fi divide anch’eſſa in due altre , e ſono la Licia, e accennargli , che per tal fine potranno leggere il
ſonicia, differiſcono quefle nelle ſoglie, impercio curioſo libro inſoglio del P. GimBattiſta Ferrari
ìiÌl i che la Fonicia , è in tutto ſimile al Ginepro , ma Geſuita col titolo di Hellbericler,fivi‘ :le Maſaru”.
:a di però con le ſoglie più dure, aculeate, e ſpinoſe.che Aurearum cultura, ó" uſu , do ve ſi trova deſcritta
‘.lt o perciò ſi chiamo nycedrur. Gale-o ( lib.z.Alim.) una gran varietà di Cedri ſtravaganti, meſh-ando
(lol chiama le ſue Bacche Cadrida: , ed il ſuo oglio Ce viſi ſpecialmente il Cedro Belluato 1 che ha forma
,1m dri-olo”, detto I’iffeleon da Plinio (lib.r y. ;n.7, ) quaſi. di capo di beſtia , ed un’ altro che ha _forma
fl’ ſi La Licia ha ſoglie più denſe , più picciole, e man. di cocozza, oltre la diverſita della corteccia” del.
rà J co ſpinoſe, di modo , che viene ad aſſomigliarſi in la midolla dolce , contro la ſolita naturalezza de i
n.11 qualche coſa ad un picciolo Ginepro , produce i Cedri, benche queſta alterazione di ſapore acido ,
liſi rami arrendevoli, a modo di ſarmenti; nell’una , per quanto [i aſſeriſce da Nico [ò Mon-crd:: ſi poſſa.
e nell’ altra di cali ſpezie ſi trova d’ogni tempo il fare anche artificioſamente , e che ne ſia [lato Pill‘,
ſuo frutto . ventore Palladio , Scrittore molto celebre di Agri
Si trova deſcritto in Telfraſta un’Alberoi, che coltura , il quale anche dopo aver primierameflte
naſce iu Frigia, il quale egli chiama Cedri: , e nel portato queſto frutto in Italia , inſegnaſſe anche il
ſno iuterpetre Gaza, ſ1 legge Ccdrula. ‘ modo di coltivarlo, acciò ſuſſe quivi perenne . In. "-
'_a—ñ.-
Plinio f lib.: ;.upJ 5.) anch’egli deſcrive per proceſſo di tempo ſi fece poi così familiare , che
un’altra ſorte di Cedro , un’Albero , che naſce in oltre al ſervirſene per Medicine - ſu poſto in uſo
una ſelva particolare del Monte Atlante di Mau per cibo , il che però non avvenne a i tempi di.
ritania, ed è ſimile di Fattezza al Gipreſl‘o Femina; Teofraflo , e di Plinio . -
ma ſi tiene fermamente da valent’llomiui , che Sotto l’iſteſſo genere de’ Cedri ſono compreſi
quello Albero ſia un’ iſieſſa coſa con 'la 'ljhuia gli Aranci , Limoncelli, Pomi d’Adarno , dettiin
ſcritta da Teqfraflo. Toſcana Lomri , quali ſpezie ſono di virtù lim ili
Il Citrix: , o Citrim” poi, cb‘ è quel prezioſo al Cedro, ma però non così efficaci .
frutto, che ci ſomminiſira il ſeme , ed il ‘ſugo del Sono poi quaſi innumerabili le virtù del Credo,'
la ſua parte acida, neceſſario per il Giacinto. vien maſſime ne’veleni, contro i quali Dioſcuridc vuo
detto da i Latini Citromnlrlm , e Cini-u”, Dia/'co le . che il ſeme di eſſo frutto ſia grandiſſimo rime
ride, e Teofrflſto lo chiamano Carli-”mela , ed an dio, quando ſia bevuto col vino a avendo anche fi
che Mfllum Medium, e Mala-m Parfum-per ri coltà di muovere il carpe . Vuole di più l’illefl‘o
Amref
/
r gs TEATRO PARMACEUT- DEI; DONZELLI.`
'Autore, che tenendOſi il Cedro nelle calli: de’Pan dem, ó** incuríojíur can/iſlam, illapfò in capi” ip;
ni, non permetta, che vengano a tarlarſi . Il Mat fix” difi‘a,ſtatim marfun! eſi. Ex ſanguíne autem
:loi-;Ii afferma , cheil detto ſeme bevuto , ſimil ifſílu, in terram deli-:pſoſiroc‘ur ”atm eſt .- .
mente con vino , ed applicato alle punture dei Il Cancer-:rio alludendo al medeſimo ravvolgi.
Scorpioui, abbia apportato utilità maraviglioſe a mento diſse , ,
ipazienti-ll medeſimo ſeme è ſtimato da Averroe, Fia-meſi”: comic juve-m': Lemi oImtia fila
come perfettillìmo Bezoarre preſentaneo Antidoto Fuſo ab Atblantiade nata crnore Dea.
contro qualſivoglia ſpezie di veleno . E nella me Con l' iſteſſo nome di Croco queſto vago,e virl’
deſima ſtima , ſcrive il P. Ferrari, eſſere tenuto tuoſo fiore vien nominato da Latini , ma da mol
comunemente dagl’ Indiani , e ſpecialmente da i te nazioni,ed in particolare da gl’ltaliani,ſegucn
loro Medici, che l’uſano come rimedio ſamiliariſ— do la voce Arabìca è chiamata Zaffarano . A que
ſimo’ maffime dove hanno intenzione di giovar al flo propoſito doverà il curioſo Lettore avvertire ,
cuore . Pare che Crt/eno ( 7-Simpl.med.fac. ca[…]g che in Garzía del/’Orta è nominato Croco India
Naſo Medico ) intenda per ſeme anche la parte no una certa radice legnoſa gialla, che appreſſo gL'
acida dicendo; fuſi-mim- quidem , vincente-m brr Arabi, e Pernani, oltre dell’uſo di condirne i cibi,
Le”: qualitatem acida-n, ó“ſiccammt ipjhm ter s’adopera ancheper tingere i panni .
tiifi'r'ordínír reſiccantium , refrigerantiumque . Li Peſcatori danno quì il nome di Zaffarano
Ma poi poco più di ſotto deſcrive chiaramente il ad nna certa ſorte di ſtella marina , deſcritta da
vero ſeme , come ſiegue : Et nuclear , qui in illo Fabio Colonna , perche mettendola dentro l’acqua
invenitur , ia' quod re mraſèmm e/Z , lu'c amar”: dolce la tinge in color di Croco .
e/f, é" diga-rendi *vialrlícct ,ſiccanrlíqueſarultatem
Ma veramente le ſpezie del Croco fioremö ſono
chini!” ,ſcrundo quodammodo ordine a tempera più, che due, l‘una domeſtìca , e l’altra ſelvatica:
Il': ”cede-m' . Intorno a queſta ſelvatica vi è gran confuſione»
Circa l’uſodiquelio ſeme , per il Giacinto , fi perche il fiore del Cartammper la ſimilitudinemhe
ha da oſſervare, che non ſia più vecchio d’un’an ha Col Croco vero , ne ha acquiſtato il nomedí
no, e di non mood-ario prima del tempo , che ſi ha Zaffarano ſelvatico , del quale parlaremo al ſuo
da pone in opera, proprio capo , eſſendo noſtra intenzione di parlar
Hz‘: la parte acida del Ced-ro 'molte prerogative ,
qui ſemplicemente del Croco pianta bulboſa 1 del
ed il ſugo tratto da efl'a vale ſpecialmentea ſpegne cui genere ſelvatico fi trovano ſmo a ſette ſpezie,
re la colerarcd a preſervare dalla peſte , che perciò deſcritte dal Cluſio , Dalecampim e Label/io 5 tali
lo ſciroppo fatto del medeſimo ſugo è utiliffimo ſpezie ſono ſimili al domeſtico , ma però naſcono
nelle ſebbri maligne, epeſtilenziali , ‘ ſenza coltura , e ſi vedono ſpuntar dalla terrain
Non ſi vriconoſce ſenza le ſue facoltà la ſcorza luoghi montuoſi , e ſpecialmente nel Meſe di Set
del Cedro, perche `e molto cordiale, e ſtomatica, e tembre, in tanta quantità , che apportano all’oc
con la ſoavità del ſuo odore riſiora li ſpiriti vitali, chio una delizioſa viſta, come provai io nell’anda
e di più ſecondo Plinio i [Mg. cap.6. ) ha virtù A.. re da Iſernia al Vaſio, chiamatovi , benche tardi o
lexífarmaca , ' . da quel Principe veramente Vallo , nell’ ultimi
‘ A tutto il Cedro intiero viene attribuita da A malattia dell’ Eccellentiſs. Signora Marcheſe ſua
teneo tanta efficacia di virtù e che ſecondo lui , madre .
ſhargìato a ſtornaco digiuno , da‘ qualſivoglia per Circa il ZAffiÌrano domeſtico ſi‘ doveri oſſerva-`
ſona di qualunque temperamento ſi ſia, poſſa pre re, che ha tanta conſacenza col Narciſo, e ſpecial;
ſervarla dalla forza del veleno z ne adduce egli per mente nel ſenſo di quell’odore ſoporiſero , che fa
ragione quella volgata eſperienza , di due Aſſaflî cilmente può ingannare chi non vi ſtia bene ac
ni di Egitto condannati al ſupplizio dei morſi curato, non oſi-ante , poi che eſſo Zaffarano ſia no
de’ScrpeÎntb uno de quali malſattori s’affèrnmche tiſſrmo , quaſi per tutto il Monda‘, tuttavia non
ne refluſſo preſervato , per aver prima mangiato ſarà errore il deſcriverlo dicendo , che produce le
un Cedro . lo però non ardirei di venire a ſimile_ foglie lunghe. e .molto ſtrette, come la Gramignav
eſperienZa , non perche diffidí della relazione d' liſcie , e ſtrate per terra , verdeggianti, però ſola
Ateneo‘, approvata da molti altri Serittori ,z ma, mente l’InVerno , le radici ſono cipollari, e ſimili
perche ‘dubito, che quelli Cedri d’Europa ſiano di al colchico , le quali (ſecondo Plim** J quanto più
virtù molto ,inferiore a quelli d’Egitto . ſono calpeſtatc, producono tanto più bello , e buo
no il fiere, che è di color torchiuo, con ſei ſoglie ,
' Del Zafira-rana . in mezo delle quali eſcono certe fila roſſe , come
Scarlatto , tinte alquanto di bianco, le quali ſono
Avoleggìano i Poeti , che Croco , Giovane 1a meſchiate conalcune altre fila gialle; ma però le
lcivo innamorato di &mi/ace , vaghiffima fila roſſeggianti ſono il vero Zaffarano .
Danclla , fu fle convertito nel fiore del ſuo mede Gl’Antichi, e ſpecialmente *Dioſcorid: facevano
ſimo nome , ſicume accenna Ovidio, col ſeguente ſcelta del Zaffarano di Coricia, e del Monte Olim—
verſo. (/Ìb.4-Mera”10er-l . po, ma oggi giorno ſi trova eccellente in Vienna o
E; Onur”) in parve: *verſum cum Smilaceflarer dove lo coltivano , e rieſce di tutta bontà, come
Di quella ſavolaabenche in altra ſormaffle vien* particolarmente è quello , che ſi raccoglie nel no
fatta menzione anche da Calma (líb.9.med.cflp.4.) ſtro Regno ne i territorii delle Città dell’Aquila *o
che àrlando del mcdicamento di Filone Tarſenſe,
e di Sulmona , che è riputato il migliore di tutta
dice; Againſt-'67” Crçcur rm Mercurio dzſca [,43 Italia , ſi che non accade a Noi di ricercare ?ſtro
Za ..
.PARTECEACONDAL xxx'
lt “Pi Rare quelle polveri di Sandali ſi vederanno aſciutſi
ZAſſarano di Quello, mentre però ſarà ſreſco , e di
1X25“
buon colore, e non adulterato con le fila della car te 1, ſi andaranno ( ſECOiido , che ricerca il biſogno)
ne ſccca di Bufala , come aſſeriva un Confeſſore di irr-orando con l‘acqua ſuddetta ~. ſi deve continuare
Volgì. Sulmona , benche tnle alterazione ſia ſtata per a il PCR-"e in quello mOd0 , almeno per un giorno
vanti oſſervata anche dal L‘uſteo ſ Sopra Mafia.) che intiero, përche facendo così‘, li Sandali , oltre a ri
parlando del Zaffirano dice: Adultemri inter durſi impalpabili ſenza diperdizioue delle parti
dùm audio ſii/im Babi/[ue filamenti: . Conchiu ſottili , ed odorate , acquiſtano un belliſſimo colo
’5 ?li dendo dunque ,che il ſiucero Zaffarano domeſtico re roſſo , vien poi communicato a tutto il corpo
3 Dîol. fia il ſuddetto, diremo ora delle ſue ſpeciali prero della Confezione , che è una delle parti , che più
?guri gative, che ſono, ſecondo DioſCOríde,di maturare: ſi ricercano in eſſa. Doppo d’eſſezſì aſciugare tali
Ape. mollificarmdi l‘ggiermente coſtringere, e di pro polveri, ſopra una carta ,i ſi paſſan-no per ſetaccio
ritiri, fvocar l’crina. ln oltre fa buon colore , bevuto con ſtrettiſfimo , vtornavndoa petlare quella porzione
[tdi. vino dolce , vale contro l’ubriachezza , applicato che vi rimane , per. non poter paſſare , adoprando
dazi’ C0n latte umano , ferma i fluffi degl’occhi , e ſti— vi però ſempre l’acqua Roſa, e ripetendo, come s’è
l tibi, IDOla a luſſuria: impiaſtrato mitìga l‘infiammazio detto, finche ſiano paflate tutte, per il ſetaccio . Io
:ne 1 che tirano al fuoco Sacro . Ha poi particolar però hi) trovato meglio I uni-re prima una doppia
F

[mn virtù di corroborare il cuore , o di ſcacciare i ve.— doſe dei ſuddetti Sandali 7 e facendogli peſtare nel.
imlz leni, ed i morbi peſtíîenzializ onde per tal-e effec predetto modo , ed alla prima , o al più alla ſecon
to ſe ne compone l’Elettuarioſſde 0120, dell’ Impe da ſetaccia mie riuſcitoidîavere la doſa preſcritta.—
Tutor Maffimìliauo. Riferiſce Raimondo Minderera nella ricetta .
~(A]oed.cfl[›.rle Craco)che.Digito anulari jiníſlrç ma Oſſervando queflo modo , oltre alla facilità dei;
ma; uffi-i8”: 1 cozfeflz'm azl cor pezzetti-t , tanta efl l’opera ſi hanno le parti più nobili d’effi Sandalidì
i/lí cum cordeſocietar . Diſcaccia dipiu l’ltteri aggiungono li Been( quando ſi trovano,è1’0ſſa del
zia, e fà buona memcria . DjCono , che uſato ſpeſ— cuor del GerVO ſottilmente limate . Con queſti và
ſo COn indiſcreZZÌOnata miſura , aumenti tanto la raſura dell’Avorio z ma pero hà da eſſere paſſata
gli ſpiriti, che Per. la {overchia allegrezza ucci prima per ſetaccio ſtretto 7 e doppo ſe ne hà da pi
dfl a chilo piglia., ma preſo con la debita miſura., gliare il ſuo giuſto peſo . Si andarà poi peſtando
e modo o apportiinfiniti. giovamenti., e maffime ogni coſa unitamente , mettendovi dopo, le radici
al petto con il quale hà grande familiarità , che del Dittamo o il Legno Aloe , ela Tormentilla , ed
Card/”10(Conleeſpír.dfflicult.)dice:CÎ-ocm eſì am' alquanto doppo le-Roſe . Et acciò nel peſtarc non
nuz ‘Du/mom} , ó' ”ſolo multa: liberavi ”nba/oſa” volins via le parti più ſottili ,vi andarai ponendo
inter quo: Socmma/Ìiri; de Comitibmaqme tan li ſemi del Cedro , e ſu-ſſeguentemente tutti gl’ai.
-ittw pflſſfl mi: , per dm: menſenſPírmnÌi difficul tri-ſemi . La ſeta ſi taglia con forbice , finche ap
ÎME’m , ut intra paura! hora: morimra 'vide-ref”. are , eſſere divenuta , come polvere , la quale {ì
-Scante queſto ſ1 hà per eſperienza , che dato a bere aſſa per il ſetaccio, ripetendo così, finche ne ave.
-da mezo'ſcruPolo , ſino ad uno , e mezo , con uno rai la doſe 0tdinata,aggiungendola alle polVeri del
:lim
grano Cl'l Muſchio dentro il vino buono., e caldo, mortaro , perche poſſa paſſure unitamente con eſſe…
ſila abbia …fari molti Aſmatici , come anche aſſeri nel ſetacciare.Ad altri però piace di nö metterla c6
ſCono Raimondo A—límlerero( Aloedajumj e Giolit le polveri, ma di- macinarla colle Gemme, e rieſCQ
clziquamea ario ( Hart”: Mei-lieux) il quale ſog anche buono . ll Zaffiirano ſi peſta a parte s’uniſce
:m
giunge : Ad ”ſpia ario-tem ex nimiofi-ígorc Proibi con ie polveri. Il Corno di Cervo, il Bolo Armeno.
:cial tmn ,ſie dem mrzln,p²'ur2'mum cor-(luci: . Hujur 0x
e la Terra ſigillata , eſſendo già preparati (come a
hc ll Ìraíhlm ritè Preſa, fl-fum in minima copia datum ſuoi luoghi s‘è detto) ſi polverizano, s’uniſcono al
70 il
per orfllfflÎc/-lempnrmn promo-‘09; carroborxmrlo im le poiv eri ſetacciater. Serial/lo a e Lorlovxco Settala
a Pf*
Primír *ui rei-gravida , ó"fetm . (Am'mfldwrjîpbarm.) avvertiſc0nodi abbruggia
| no:
Eri'endo dunque tante le virtù Cordiali del Zaf-r re il Corno dei Cervo , perche ſi perdequella vimi
mi
faranodì potràinſerire, quanto ſia grave l’erronea amica al cuore; ma ſi limi ſottilmente .
ia?" ignoranzadi quei Spezialifljhe non lo mettono nel Tutte le Pietre prezioſe con le perle, e le due`
lo.:
preſente Elettuario di Giacinto , ſotto vano pre ſpezie di Corallo , aſperſe d’Acqua Roſa , in luogo
t pl
teſto , che in breve tempo gli faccia perdere la vif della quale altri pigliano ſugo diLimoncelli ,ſi
bri
yacitè del colore . 7 hanno da macinare ſopra una pietra,p mortaro di.
,illude tl’tmíre gl’ſngrerl‘íenti" porfido , enon altrimente . Biſogna però. aver la
7Ìlf o
I
:mi della Confezione dovuta pazienza, acciò fl riduchino impalpabili in
_ Giacintina . modo tale , Cbs, poſti ſotto al dente , non fi abbia
'cu
Non minor accuratezza della confezione dell?` no a ſentire arenofe, intorno a che più d’una volta
i le
AlKermes richiede qucſta del Giacinto , onde ſe hd udito dire da alcuni ignoranti Speziali,cl1e nel
guendo la noſtraſolita chiarezza-,-deſcriveremoñla l’aſſaggiare queſta Con ſezione , fi dovevano ſenti-r
.[10
Praüca di eſattamentecomporlo; s‘hanno dunque re le Gemme ſotto il dente , per accertarſi , che vi,
da ridurre primieramente , in ſottile raſura tuttii fuſſero Hate poſte. Prepolîzione,per ſe ſteſſa altrec
1|
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Sandali,e poi uniti inſieme s’aſpergono d’acqua di tanto indegnſhquanto degnadella loro Craſſa igno
Roieroſſe diſhllata , epeſtarli in mortaro di bron ranza . poiche non eſſendo ridotte le Gemme alla
zo l en pulito , perche altrimente , non riuſcireb tenuità ., che s’è detta , nè può ſeguir danno a chi.
h uſa la Confezione . come viene , anche avverrtitoz
ltono di colore vivace,ne1 che principalmente Con_
_liti-c la perfezione di quella—praticaszdo nel pe: da GÎO:L0{10viça.BerÎe-lrlo (Traìzle CU-ſi’lj-(Z'E-Hjffiſ
[1°
R ²;. cini.)
1;; TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLÌ.
HW* l Clîfl dice e Animazioni/mt Merſ'cì , ”e ex l'uteo (‘ Can/311!. Medicìu.) il quale diſprezzando
fſ-tgìnentír 711!/gaflfrm,(á* male‘ prdparrrtirflr con il 'modo ordinario della preparazione delle
cum-‘n.1 , ”am Plllſ detrimeyzi , qll-im jzwamgnzj Gemme . ne compoſe una particolar riCetta
tx eojeqneretur . _i › col titolo di szfizíaue Giaríntinn Riforma
Prima di unire l‘Ambra griſia colmuſchi’o 1, ſi ta , benche in eſſa però non vi ſcriveſle al.
debbono polverizzare con meſchiarvi un poco di tro , chela ſola preparazione Chimica delle Gem.
Zucchero , e poi unirli alle polveri, benche ſi ab me,intorno alle quali hò fatto anch’io fludio par.
bia per meglio il diſſolvere l'Ambra nel ſciroppo ticolare, e mi è riuſcito di ridurle a quella forma,
Gildo o che ſi adopera per ammaſſare la Confezio che moſtrarb più avanti , ſupplicando in tanto
ne , la forma di tale ſciroppo è la ſeguente . Piglia quegli ingegni famoſi , ed accreditati 9 che forſe
ſug0di Cedro due libre , e non avendoſì a ſi ſoſtì ſaranno fiati in ciò di contraria opinione,che tnt
tuiſce 1 di Limoncelli , di Zucchero bianco una li cavia godono queſta luce, a permettermi,che ſen.
bra acuocono inſieme in vaſe di vetro , o di terra za nota di temerità, o di jattanza, io POſſa ſcrive.
vetrìato, ſi ſpumano bene, e poi della colatura cot re quello, che hò eſperinientato in atto pratico,ri.
ta a debita conſiſtenza di ſciroppo , ſe ne pigliarà mettendomi ſempre river-entemente alla cenſura
Paſo quadruplicato alle polveri ſuddette cOn le pie del peritiffimo loro giudicio . Entrando dunque a
tre 7 ed altri ingredienti della ricetta , e mentre lo trattare del modo di ridurre all‘ uſo Chimico gl’
ſciroppo ſarà caldo, viſi gettarà l’Ambra , voltan Ingredienti poſti nella ricetta ordinaria di queſta
dorli continuo, ſincheſia dileguara s dOPö 'D che Confezione , dirò primieramente delle mCdoſime
10 ſciroppo ſarà tiepido , vi ſi meſchiano tutte le Gemme, le più dure z delle quali, con maraviglia
polveri , facendone buona unione , Con Voltar di di molti Medici increduli , non ſolamente ho cal
continuo con un menatore di vetro , o in ſuo di Cinate , ma nehò cavato il vero 1 e perfetto Sale.
fetto, di legno pulito: finalmente viſi pongono le ll modoè tale. Si hanno prima da macinare eſſe
ſoglie dell‘Oro , 'e poi ſi laſcia tutta la Confezione Gemme con l’acqua Roſa riducendole in polvere
in vaſe di terra vetríato ben coperto , a fermenta ſottile , la quale , dopo d'eſſer bene drſſeccata , ſi
re, per quindici , oventi giorni, meſchiandola caſcina col doppio peſo di fiore di Solſo, ripetendo
due volte il giorno , e ſe pareſſe troppo dura , vi ſr l’operazione nell’ifleſſa forma , che s’è detto al ca.
potrà aggiungere qualche conveniente porzione di po del licore delle Gemme . Così calcinate , e poi
ſugo di Cedro , o Limoncello , che darà inſieme dolcificate,che ſaranno,ſi mettono aſciutte in una
grazia
Pietro Cnſte//0(A”tízlot. &amandſtima , che laſi boccietta, ſoprainfondendovi otto oncie di ſpirito
alla Confezione .
di fortiſſimo Aceto , ſi chiude bene la bocca del
perfetta unione di queſ’to compoſto , non ſi poſſa vaſca e ſi pone in cenere calda , per quindici gior
conſeguire,ſe non doppo, che ſia ottimamente fer ni in circa , voltando ſpeſſo la materia , facendola
mentato , il che vuole , non poter ſuccedere prima intorbidare con l’Aceto, e quando l’Aceto appari
dello ſpazio di ſei meſi . rà d’un color giallo riſplendente, all’ora ſi doverà
S’èdubitaro da alcuni Furioſi Speziali a ſe VE ſeparare la parte chiara, per decantazione,ponen-`
nendo ordinata quella Confezione ſenza il Muſ do ſopra le Gioje nuovo ſpirito d’Aceto, tenendo,
chio a ſl doverà intendere; che ne anche vi debba come ſopra, il vaſo in cenere calda,e quando ſimil
entrare l‘Ambra , come ingrediente ſimilmente mente l’Aceto ſarà colorato , ſi decantarà , come
odorato 1 eper conſeguenza nocivo alle Donne . prima, ripetendo queſta operazione , finche le fec~
Si riſponde , che , non perche ſi dice , ſenza Muſ cie non daranno più colore# per conſeguenzaanon
chio s s‘intende ſenza Ambra , oltre che è falſo , haVeranno più parte alcuna profittevole. Tutti gl’
che l’Ambra apporti nocumento alle Donneio al Aceti impregnati della Tintura delle Gemme , ſi
le fcbbrí’, com‘effi_ dicono , contro la quì regiſtra hanno da unire inſieme in boccia , ſerbando con,
ta regola , quale Ambra al ſuo capo ſi vederà non diligenza, finche ſiano perfettamente chiari,o pu
nuocere alle Donne . re ſi feltrano; la parte chiara fi pone in uno ori
Per ultimo queſia Confezione viene giudicata naletto di vetro facendola ſvaporare con fuoco di
perfettamente compoſla . quando appariſce in co cenere, finche rimanga meno della metà dell’Aceç
or di Giuggiola , e perciò alcuni indeſcreti Spe— to impregnato della parte eſſenziale delle Gem—
ziali per ſuperar invìvacirà tal colore , non vi me , con la quale ſi averanno da unire le ſeguenti
mettono ,nei ſemi , nè le radici , ne meno il zaf Tinture de i Coralli , e delle Perle . Soccedendo
farano , ma quanto queſti tali siano degni di ſeve dunque alla Tintura delle Gemme quelle de i
Iiſſnna pena,si ſcorgerà ne i proprij capi delli me Coralli bianchi, e roffi , e delle Perle , che doppo
desimi ſemplici. averli macinate, ordinariamente, ſi ſcioglieranno
Moda di Preparare il Giacinto Chimico Q in ſpirito d’Aceto , tenuto in caldo ( nel ſuddetto
Crederò di non ingannarmi in preſupponere di modo) per quattro, o cinque giorni,il quale,quan
aver abbondantemente ſodisfatto alla volgarein— do al guſto ſi ſentirà eſſer dolce , ſi decantaa e ſi ſ0*
telligenza nell’ antecedente deſcrizzione Dogma. rainfonde nuovo Aceto diſtillato,finche ſi veggai
tica della Confezione del Giacinto . Paſſato perciò che non vi ſi ſcioglie più parte eſſenziale di eſſi
a del‘criverla chimicamente , maſſime conſi Coralli, e Perle. Tutti queſti Aceti, che hanno in.
derando, che gl’ingegni più vivaci poſſano appa ſe la detta parte eſſenziale de i Coralli , e Perle ſi
garſi più di queſtazche nel primo modo di Compor
uniſcono inſieme,e ſi ſei-bano a parte,a fin di ren
la, porgendomene , ſpecialmente ampia materia dergli chiari . Alcuni hanno per Coſtome di calci
il ſentimento, che dichiarò di avere Zaccharia a nare eſſi Coralli, e Perle, con l’acqua vita, prima
' di m4~
Nani;
PARTESECONDA'J is;
di‘ll( di macerargli nell’ Aceto, ed uſano quello modo. ci giorni , ſi và mUOVendo più volte il giorno ‘Sia'
ſlitta inſuocano la polvere di eſſi , e così inſnocata l’e colano poi, ela colatura ſi ripone dentro una car
firm. ſiinguonoin acqua vita fina, replicando più volte raſa di Vetro ben ottumra, e ſi laſcia al Sole,acciò
:ſi al. l'operazione in quefla maniera,e rimangono pro il licore ſi chiariſca; ſopra le ſeccic ſi pone nuovo
E (in. Forlionatamente càlcinati, onde ſi viene più ſtan licore , e nell’ ifieſso modo firipete per cavarne
llO Piz. camente a ca varne la parte deſiderata , che chia tutta la tintura a` e S’uniſce col licore della carta-1
t lllnmt mano Sale . Li ſuddetti licori delle Gemme a C0 fa, pofia al Sole per chiarirſi .
[i tim) ralli , e Perle doppo d’eſſer chiariti , ſi fanno ſva Alcuni non vogliono adoperare in quella Eſtra—Ì
le lori porare ſino alla metà , nell’ iſteſso modo , che ſi è zione il Meſtruo dell’ Acqua vita, perche ſoſpet-`
lieti:. detto delle Gemme , e dopo avergli di nuovo la tano poter riuſcire pregiudiziale nelle ſebbri, alle
:lt ln ſCíflto ſare la reſidenzadì uniſcono inſieme le par quali ha riguardo queſta (Confezione . Si riſpon
‘ lnín ti chiare di eſſi licori, in vaſe di vetro , gittando de, che dovendoſi ſar eſalare il Meſtruo, e, laſciare
l vi ſopra alquanre goccie d’aglio di Tartarſhche gli nel Fondo del vaſe l'Eſtratto in forma di Mele,nou-_
te-Î'n farà intorbidare , ed apparirà una materia di co viene a rimanere dell’acqua vita , ſe non una poró,
:atm lor bianco , che a poco a poco andarà al ſondo ſe. zione tanto picciola, che in vece di nuocere, vale.
rito gl' parandoſidal meſtruo,il quale poi ſi decanta,e ſo più collo a dar ſpirito alla compoſizione , che po.
Jil-.lil pra quella materia bianca vi ſi gitta acqua Roſa trà più agevolmente riſocillare il cuore , come ſi
:iulm ta a meſchiando ogni coſa inſieme 1 e poi fatta la pretende dall’Autor di eſſa. Ma ritornando al no
MIU
reſidenza ſi dec-anta l’acqua Roſa , ripetendo così ſtro Eſtrarto diciamo , che in cambio dell’ acqua
nè l’operazione , finche l’acqua Roſa , non ſi ſente al Vita ſi può uſare acqua di Roſe , e ſugo di Cedro,
guſto più ſalſa,ma del ſuo proprio ſapore. La ma che oltre all’eſſere cordiale , contiene facoltà veó,
:o S::
ter-ia del fondo ſi diſsecca,e ſarà il Magiſterio del triolata , la quale hà forza di cavare facilmente,`
arca}
_,J le Gemme, Coralli, e Perle . da efii Vegetabili , la-parte eſſenziale, che ſi rico
i'm
Altri Autori coliumano , nellí ſuddetti licori, noſcerà eſſere ſtata tutta cavata,quando li Mellruî.,
:M
l prima di meſchiarvi l'oglio di Tartarmſargli eva. non appariſcono ben colorati . Dalle ſeccie ſe ne.
firſt(
porare ſino alla ſeccità , e ſopra la materia , Che potria cavare il ſale; ma ſono co3i poche, che cal
rimane nel fondo del vaſe , gittano acqua comu Cinandole non vi reſtaria quella quantità di cene-z,
ne, 0 pure di Roſe diſiillata, facendo ſolvere,e poi re, ch’è neceſſaria a dare il ſale .
evaporare l’acqua, ripetendo l’opera, finche il ſa Circa dell’Oro s’è provato a ſuo luoboo,con lun-.z
le , che rimane nel ſondo ſarà dolcein modo , che go diſcorſo, eſſere virtuoſe in Medicina li ſempli
abbia perduta l’acrimonia , impreſsagli dall’aceto. ci ſogli di eſſo; ma con tutto ciò , non ſi può ne
Secondo il mio parere ſtimo,che tanto il Magiſte gare , che ſciolto in qualche maniera Chimica,
rio delle Gemme, Coralli, e Perle , quanto il loro non ſia più attivo . Si potrà per tanto ſciogliere
Sale ſiano ottimi per l’uſo di queſta Compoſizione chimicamente l’iſteſſa quantita delli fogli dell’
_Chimica . Oro, preſcritti nella ricetta , nel modo,che ſiegue
Dallo Spodio,Corno di Cervo,ed oſsa dell’iſteſ Si metteranno li ſuddetti fogli dell’ Oro in una_ ..--.eñ_—.*—-~A

ſo animale, con la: raſura d’Avorio,calcinandogli boccia di vetro di mediocre capacità, cioè da una
ſe ne cavarà* la parte ſalſa con acqua di Roſe,acui oncia in circa,
mo ſpirito di Salgittandovi ſopra un’oncia
Gemma, ſichiuda di otti.,
poi diligente-i'
ta di modo con lo ſpirito di Vetriolo, che guſtan
doſi ſi lenta alquanto acetoſetta . Oli‘eſt’vaua poi mente con Sigillo ermetico, la bocca della boccia, _
impregnata del Sale delle ſuddette partì oſseeſi la quale poi (i accommodi dentro d’una pignatte
conſerva a parte ._ con cenere , laſciandolo per 20. giorni in circa
Il Bolo Armeno , e la Terra ſigillata ſi polve dandogli tanto grado di fuoco , ,che ſtia quali pen_
rizzano, e ſi tengono uniti ſimilmente a parte . bollire lo ſpirito di Sale, agitandolo di quando in
Sarebbe ſuperfluo l’affarigarſi con la Chimica, q-uando.In queſto tempo reflarà ſoluto l’Oro den
per eſaltareil Muſchio , e l’Ambra , più di quel tro il ſuddetto ſpirito: e quando ne rimaneſſe
grado, che gli hà coſtituici la Naturſhpoiche ſono qualche parte , che non foſſe ſciolta , ſi decanti lo
ſtati prodotti cosi ſpiritoſi , che ſarebbe più toſio ſpirito , ſerbandolo a parte in carrafina di Vetro
un’occultare la loro natural virtù , quando ſi vo-` bén otturata , e ſi ritornerà a porre ſopra l’Oro,
leſse provare di muovergli dalla forma loro ordi nuovo ſpirito , replicando l’operazione , come di
naria; balladunque polverizzarli con un poco di ſopra, finche l’Oro ſarà totalmeme ſciolto - Tutti
Zucchero candito bianco . li ſpiriti del Sale ſi uniranno poi, e ſi poneranno
In luogode iSemì di Cedro ſi terrà preparata ad eſalarein una boccetta ſopra fuoco di cenere,
una dramma dell’ oglio , che ſi cava (la eſſi , per finche li riducono , al peſo di mez’oncia, e meno,
eſpreflione ._ e quello ſarà l’Oro ſolnto chimicamente 7 ſenz'á
L’efirazione di tutto il rimanente dei Vegeta tema del meliruo corrolivo velenoſo , perche quà.
bili ſi ſarà nella ſeguente maniera . Si dOVeranno ,tunque queſto ſpirito ſcioglia l’Oro , corrodendo,
ridurre prima effi Vegetabili in polvere groſsa a nientedimeno è amiciſiimo della Natura umana,
incidendo però la Seta con le forbici . Si ponga come a] capo di eſſo ſpirito diremo .
ogni Coſa poi in una boccetta di vetro,ſoprainſon Per ſare poi la miſtionedi queſta ricetta di Gin
dendovi tant’ acqua Vita , che li ſopravanzi per cinto Chimico. Si piglia un oncia,e iDc‘Za di Zuc
trè dita; ſi chiuda la bocca della boccia con dili chero candito bianco, facendone polvere. la quale
genza , acciö non traſpiri , e laſciandola poi [lare ſi mcſchia poi con altrettanto peſo di ſugo di Ce
in luogo convenientemente caldo, per 9tto, o die: dro , e lifanno cuocere inſieme in vaſe di lvetſro a
pe `
‘134 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLL
ſpeſsezza di Mele: ’con quello ſciroppo ſi uniſCe la il Giacinto Chimico di perfetta confidenza, la do;
mez’oncia dello ſpirito del Sale,che contiene l'Oro ſe del quale ſarà la quarta parte della doſe del Gia
ſolnto , aggiu ngendovi l’oglio dc i Semi di Cedro, cinto comune .
e l’Eſtratto de i Vegetabili , uſandovi diligenza”
DIAMARGARITONE FREDDO.v
acciò ſi unifcano perfettamente , doppo vi ſr mc—
-ſcliia il Magiflero delle Gemme , e delle Perle › e
Coralli ,con i Sali del Spodio, cd Avorio, Sec. Fi > Iglia di Sandali Citrini , Sandali Roffi ana
nalmente le polveri del Bolo Armeno , c di Terra dramme quattro Roſe Roſſe inconëplete,Fio.'
ſigillata, le quali ſervono a coſtituirgli un perfet ridi Nenufaro,di Viole, Semi di Melloni, Semi di
to corpo, già che la ,natura l’hà prodotti in quella Acetoſa , Trociſci Diarhodon di Moſm- ana drain.
forma , la quale alterandoſi con l’arte Chimica , due,Oſſa di Cuor di Cervo ſcrupoli quattro, perle
non ſe ne cava coſa profittevole al noſtro propoſi Orientali, Smeraldi , Saffiti, Coralli Rolli, Seme
to . E quì finiſce la Confezione del Giacinto chi di Endivia , Seta cruda :ma dramma una , Legno
micamente preparata , Aloe , Raſura di Avorio ana ſCſUP. due , e mezo
Canfora grani ſei . Fogli d‘Oro fino numero Vjenti.
AGGIllNTAZ E ſe ne faccia polvere ſetondo l’arte .
Uſl!, e a’cſè del .Di/:margarina Freddo;
' L modo di cò’ponere la Confezione Giacintina Giova nelle Fabbri Ardenti , e Peſtilenzialiä
per mezzo dell’ Arte Spagirica è tale , di mia Soccorre alle ſincopi, ed altri affetti cardiaci, cor
invenzione . ' robora efficacemente il cuore , come fin anche il.
Piglia di Seta cruda 'minutamente tagliata drä fegato, e cerebro . Hà inſieme facoltà apritiva.
ma una, e meZaz Legno Aloè dramma una , Seme La doſe di eſſo Elettuario è dramma meza fino.
di Portulaca, di Acetoſella, e Coriandri ana dramñ. a due,ma delle polveri da ſcrup.r . ſino a dram. 13
:ma meza, Sandali Citrini, Sandali Rolli, e Sanda.; Dura l’Elettuario per due anni , ma le polveri
li Bianchi ana dramma una, e meza, Been bianco, un'anno .
Been roſſo , Radiche di Totmentilla , Roſe roſſe Si veggono molte ricette del Diamargaritone
ana dramme due, Semi di Cedro mondi, Nenufa; freddo, che apportano gran conſuſi0ne a i Spezia
:o bianco , ana ſcrupoli due , 'Zaffarano ſcrupolo li , fiche per togliere l’ambiguità ſi è fatta ſcelta
uno . Si peneranno tutte le ſudette coſe ſottilifiì. della preſente deſcrizzione, non ſolamente per co
mamente polverizzate, dentro d’un vaſe di vetro, ſtumarſi in queſta Città a ma come più profittevoflſ
ſoprainfondendovi tanto ſugo di Cedro , o di Li le di quante ſe ne trovano .
monCelli deputato, e feltrato,quan to le ſopravan.-~ Qgì in Napoli ſi ha per oſſervanza di prepamr:
zi trè dita: chiudi poi il vaſe , e laſcialo in dlge. lo in powere, aVVei-tcndo però, che, dove ſi collu
ſtione per otto giorni, agitando ſpeſſo , ed intorbí.. maſſe in forma di Elettuario molle , ſi ha da com
dando la materia. Piglia poi la parte chiara, e ſer. porre , meſchiando con eſſe Polveri, il quadrupli
ba in altro vaſe, e ſopra le feccie rirnaf’ce , poni al cato peſo di ſciroppo d’infuſione di Roſe roſſe 7 eſe
trettanto ſugo , come prima , laſciando dinuovo ne forme Elettuario dell’iſtefi‘o modo diquel del
digerire , e nel fine ſepara il ſugo tinto , per de Giacinto . La pratica però di Fare tali, polveri è di
cantazione , e meſchia con l’altro ſugo tinto di oſſervare , ſpecialmente ne i Sandali, la medeſima
prima a laſciandoli in Bagno Maria per un giorno regola a ſcritta per* il Giacinto, perche ſimilmente
" :naturale , acciò faccia qualche poco di reſidenza ſi ſtimano buone, quando, oltre dcll’odore, hanno
delle feccie,che forſe nella decantazione, averanno un color roſſetto vivace . Nel rimanente biſogna
ſeco portate. Per ultimo ſeltrali per carta empore procurare di oſſervare quanto ſi è avvertito nella
tica, e la parte feltratn , poni a cuocere in doppio Confezione di Giacinto , e ſpecialmente a ſarlo
’vaſe, con oncie quattro di Zucchero ., a conſiſtenñ_ ſottiljſſimc, ma non vi ſi meſehiano con elſe li ſe
Za di ſciroppo ben cotto, avvertendoa non fare mi di Melloni , per il ſoſpetto, che le facciano di-_
elica-are molto nel fuoco la materia , .Perche poi venir preſlo rancide, onde ſi potranno aggiungere
quàdo fi raffredda,diviene troppo dura. Piglia poi li detti Semi nel punt0,che ſi amminiſtrano all’am
di Giacinto Orientale dramme tr-È, Smeraldi,Saſñ malato,e la regola ſarà meſchiarvi per ogni dram-Î
firi , Topazii , e Rubini ana dramme due , Perle ma di polveri , grani quattro _di elii. ſemi di Mel-q
perſorate , e non perſorate ana dramma una, Go 10111 I_

ralli bianchi, e roſſi ana dramma una ,` e meza: Altro non occorre nella ricetta , che dilucidare
cava da quelle pietre, Perle, e Coralli l’eſſenza, ed alcune particolaità del Nenufaro z Viola, Semi di
uniſcila con l‘eſtratto , fatto come di ſopra , ag Endivia ., e di Melloni, come quì diſotto ſiegue e
giungendo nella fine di Raſura d’AVOrio,e di Cor mentre
tecedentidegl’altri ingredienti
Confezioni -. ſi è trattato
i nell’an:
no di Cervo , Con il Bolo , e Terra ſigillata ana
dramma una , Fogli d’Oro numero go. quali ra-l
~ſure d’Avorio, Corno di Cervo a e Terra ſigillata , .Del Nenufara , a Nin/‘Pa .`
con il Bolo ArmenO-ſiano prima macinare in por
fido , e nell’atto del macinare 1 vi ſia inſtillato, e P Iglia queſta pianta il nome di Ninfeaa ÈPPPEſ"
meſchiato di ſpirito di ROſe ardente quanto balia. ſo a iLatini, da Ninfa, che( ſecondo il favo
Volendo adoperare queſto Giacinto Chimico leggiamento Poetico) ft‘i ucciſa, per geloſia da Erñ'
Per maſchi , Vi ſi potranno aggiungere alla detta cole , ed il rimaſto cadavere ſu poi convertito in.
;loſe , _Venti grani d’Ambra rettifiçata , ed averai quella
ſi pianta palullre, che perciò ne acquiſtò,
_PNERP1

ñ—ñ
ana-rn se oorrnA.-- i”
l@ (lo. prefl’o alcuni, il nome di Heracloon , b Roapolon , riguardo all’intenzione della ricetta,dove ſarà pre;
lQiÎ. perche la radice è di figura ſimile alla mazza d’Er ſcritto eſſo Nclmſaro , perche la ſaCQltà di umetó
cole, con la quale dicono , che reſtaſſe morta . Ma tare , ed inſrigidare [i trova nel ſolo fiore a ſi co
ſecondo il parere più ſenſato, d'alcuni, vogliono , me quella d'infrigidare , e diſſeccare è ripoſta nel
D0 eſſer detta così, perche non naſce altrove, che nei ſeme › e nella radice z onde ſono più toſto da loda
l’acq ue, le quali anticamente erano chiamate Lin re , che da biaſimare gl‘ Arabi, che hanno adope~
ſli in fe , ed anche Ninſm di dove poi n‘è derivato, Pro rato queſta pianta con diſtinzione , mettendo ſo
tei lil porzionatamente a il nome di Ninſea, ed è la me paratamente in uſo il fiore dieſſo , del quale Noi
Tfflî ii deſima , che volgarmente nell‘Officine ſi chiama ci ſerviremo per queſto Diamargaritone . Hà par
dum, Nenuſaro , vocabolo Barbaro , che Lobo/lio dice ticolari virtù la radice del’ Nenuſaro , perche ſec
1Pîilt inſerire nel noſìro idioma , il medeſimo, che Ape; cata al Sole , e beuvta con vino (ſecondo Dio/‘co
l Sf!” onor-am- . ride [ib. g. mp. 126.) giova alli‘fiuſſr ſ’romacali,
l-Egri Ma la Ninſeayo Nenuſaro,che chiamar ſi voglia alla Diſenteria, e ſminuiſce la Milza . Vale be
5 Uli) è didue ſorti ,Bianco , e Giallo , e di ambedue in vuta c‘ontrol-e polluzioni nocture z mà continuata
Dalecampſſio ( Hifi. plant.) ſe ne veggono trè ſpe
mi così per alcuni giorni raffredda la virtù generati
zie differenri, cioè trè bianchi, e trè gialli, mà pe va , il che parimente opera il ſeme . Plinio( [ib.
rò il pit‘. profittevole all’uſo Medicinale è il bian 27- cap-7.) preſcrive il tempo di r:. giorni ad im
izizii; co maggiore, che prOdUCe le ſoglie ſimili alla fava pedire la generazione , dicendo Ido-;que eo: , qui
i', nr. d’Egitto , ma però minori, e più ritonde, non già Liberi!!! eam {luonlec ‘m diebus* , coitu , genitori-a
.v - più lunghe. ſecondo il t ſto di Diofcoride, che ſen que Prionri . Molti hanno , tanto il ſeme 1 quan
tra
va. za dubbio è ſcorretto , perche in luogo di più ri to la radire , per ſecreto grande , per fermare la
za ſir tonde , ha., più lunghe , come particolarmente av Gonorrea , e li fluſſi bianchi delle Donne a com’
in l. vertiſce Gaſpare H/gfmanno (var. l'a-E7. lió.ç.cap.6.) anche la Diſenteria, di modo , che ’ Cuffaro Schu
:litri dicendo , che nel teſio Greco di Dioſcoride ſi leg wnkfolt( Stirpr'nm Sile-ſia ) afferma , che bevuta ~.L-ñ.—-I—ñ
ge corretta-mente Strong/atom, cioè più ritorni: . COD vino roſſo , fia certo rimedio , anche nel fluſſo
ill-Alu
.3, r Jl fiore del bianco 'è ſimile al Giglio, enel mezo è del Meſtruo , ed aggiunge , che Folia renibm ad‘
nia.
di Color~ di Zaffirano, dal quale nello sfiorire ſi ge motazſeminir Proſſuvíum, /èù Gonorrlseam ſiflunt.
lei:
nera una teſta tonda , come un capo di Papavero; Finalmëte il Nenuſaro ha ſpecial riguardo a ſana
ivi dentro ſr trova il ſeme,che prima ſi moſira roſ re quei,che patiſcono le vigilie cauſate da calore .
em
mi
ſo , e poi divien negro, e ſodo , e viſcoſo al guſlo ,
che per rale ſimilitudine , com’ anche per quello AGGIUNTL
del i‘rme, ne ha acquiflato nell’Officine il nome di
Papavero Faluſtre . A' di più il Nenuſaro, b Ninſea, ſecondo
Proſpero Alpino (De plant; EDP“. cap. 34.) Ger/eno (7 .de ſimplmedfacul.) facoltà aſter r—
_.1-1—-
-4—*.——-.-_.—-_a|-.—_ñ—.-ñ—-ñó ñ

wo e , che. queſh pianta ſia una medeſima coſa ſiV²› onde dice , valere la' ſua radice nera , tanto
col Loro d’Egì'to,e dice: Non pojſummon vela-:men bevuta , quanto applicata di fuori contro l’_Alo
tèr admirarr The-*phraflum , Droſcorìdemque at pecia , maſchiata con pece liquida , conforme
que -rlior , qui ”mn-u- a Nympbm , (Ii/linc‘ì'dſìmir anche la radice bianca polverizzata . emacerata
capirlo”: , Lotum .Tg-’Pam ſrjmrxeront, quando nell’- acqua diſtillata deli’ iſieſſa radice , contro il
”tr-”que ”num , atque idem plana; fit, Ò‘ mir-mulo: morbo , detto Alto , ò Alſo , che è una ſpezie del
arl Salem converſione: in Loto tele-bruta , rie/lam la vitiligine , e ciò confirmando Dio/ìoride( lib
flnt , qua in communi ijplrea nb omnilmr ani 3.mp4 48 )cli più aggiunge, eſſa radice , eſſere
mflrlvrrtuntur . Ipſe en/m occidente Sole , florem utile polverizzata , e bevuta con vino , contro il
claudit , del-'nds‘ rotum cumfllíír ſub aqua arrul. dolore Colico , e tor-mini d' inteſtini, e che ap
tatur, roqur orionte,f/orem Proximò extra ”quam plicata di fuori è modo d‘empiaſiro, ſovviene Con
demittít , aperit , atque pan/ò Poſt cum omnibus tro il dolore dello ſtomaco , e veſſrca; anzi ſecon
folìirſflpra ipſum aflùrgit. do Ita/r"; è anodina , mentre lui dice, ch’ eſſa
Giovanni Verlr‘ngz'ar ( Obſer. ó“not. in Alpina”: radice ſeda i dolori inducendo un piacevole ſonno.
:lo plant. AngPti) Però toglie quella ambiguità ,
dicendo eſſer vero , che il Loto Nilotico ſia una Della Viola .
ifleſſa coſa con il Nenuſaro a PBPChe HCll’ Egitto
chiamano il Loto Nilotico , anche Nufar ,. che E] deſcrivere la qualità della Viola , che ha
in molte parti `e ſrmile ai Nenuſaro notamenee dal ~da ſervire , per uno degl’ ingredienti di l
naturale . queſie polveri , cade in propoſito il dire alcuna
Aogerio Ferrer-i0 (Cafligatyrnííomdic cap.6. i particolarità intorno all’ origine , ed all’ etimolo
pretende, che l’uſo del Nenuſaro , perla Medi. gia del nome d’eſſa,che volleroi ſuperſtizioſi anti
cina , non debba eſſere del ſolo fiore , come vo chi eſſer chiamata da i Greci lo” ,in memoria del
gliono gli Arabi, mà anche del ſeme” e-della ra la Ninfa Io , la quale penſarono eſſere flata da.
dice a portando Dioſcori/le o Trofraflo , Galeno , Giove convertita in Giovenea , e con altrettanta
ePaalo in ſuo favore, li quali non ,fanno alcuna improprietà( per così dire) affermarono , la me
menzione del fiore 5 mà -ſolamente del -ſeme , e deſima pianta eſſere ſtata `nomina ta Vitola , Per
- . della-radice Aojcenna pone indifferentemente tnt. averla , dicevan eſſi , prodotti-i la Terra in
t: trè le parti del Nenuſaro. Mà con turto ciò eſ— palio de Bovi,e che poi detratta da queſto nome la
ſendo eſi‘eparti dr contrarie facoltà , biſogna aver lettera T, Foſſe detta Viola,` con i’ aggiunto di
Mar
are erano ranno-MH’: nu: DÒNZE‘L’LI:
Marzia , per naſcere circa il Marzo , è di porpn zo, e gialli di ſotto , molto ſimili alle Viole Por:
Tea , e negra e in riguardo dt i colori , come fi purec, ſicche per la diverſità de i trè colori ,'vien
;legge in Virgilio . It ”igm Vial-”fruit , Ò* c. detta fiore della Trinità, ed anche matronale . Si
Altri ſono ſlati di opinione , che lì chiami Vio chiama da Dorloneo Viola fiamme: , e da Tetfrnſto
*jla per naſcere nelle vie , ed anche è violando, per Pblox , e Pb/ogion 5 ſono però di due ſpezie l’una
che così naſcendo viene Facilmente calpeſlata , e maggiore , che è la già deſcritta di trè colori , e l',
‘violata . altra minore,che ha li fiori di due ſoli colori,cele.
Perche poi ſi trovano varie piante col medeſi ſie , ed alle volte bianco,egiallo . IlCojieo (Dr
mo nome di Viola , ſarà bene ſpiegare per toglie pianti: ,) cava da tutta la pianta un’ acqua , per
ue la confuſione a i principianti-Diciamo dunque, lambicco , dandone nel morbo gallico trè onciela
eſſere molte le ſpezie di Leucoio” , vocabolo Gre volta, per nove giorni continui, e più, mattina, e
ſ0 , uale ſignifica ſolamente Viola bianca , che ſera: fà ſudare mirabilmente con gran giovamen
Sl’ Arabi chiamano Kiori , ma ve ne ſono anche to , ſi che viene lodata da molti z giova ancora al
di colore giallo , bianco , porpureo , che però Dio dolor del ventre de fanciulli , e l’erba ilnpiaſtrata,
fcoride ne pone una ſorte dicolors` , Torchino: guariſcei Porci dalla ſchirantia .
oltre alla variazione del colore , variano anche Gaſpar-o Bankino ( De pianti” ſcrive la Viola.
mclla figura , ſicche ſe ne legge in Teofloſlo una Alpina, con ſoglie ritonde, e fiore giallo, che Geſ:
ſpezie con radice bulboſa , e fiore bianco col ſoli nero chiama Viola minore.
’-110 odore delle Viole , chiamata , da Dodoneo , e In Valerio Corda ( .De Flauti!) ſ1 trova la Viola
ſlufio Leucoio” Balbo/inn , e ſe ne trova maggio‘ Calaziana , o Autunnale prima,e la chiama Pneu
;re , e minore . monante , che per eſſer dotata di molte virtù il —-' - ‘*

traſpare Alpino(Defloni.c-xotíeir calmi 9.)poneMattbioli dice chiamarſi mettimborſa , perche ſe


`un Leucoio , che per avere i rami ſpinoſì , e cro guadagnare al Medico, che l‘adopora; Dalecampie
lclfltl lo chiama Leucoio ſpinoſo crociato z rnà da la moſtra di trè maniere .
pltri vië detto Leucaio Padoano. Scrive anche due Da Label/io ſ Stírf. {id-verſi) vien fatta mezio-`
`altri Leucoli e l’ 11110 Ceruleo , e l' altro Lnteo, ne della Viola Mariana, o Maria, perche ſu da eſlì
il quale per produrre il ſeme dentro un follicolo , la prima volta donata a Maria Regina d’ Ungheq
fatto a modo di Otre , lo chiama Otricolato, e Fu ſia - ngſta è la Viola , che Dioſcoride chiama
fa deſcrive un’altra ſpezie di Leucoio di color pu Medium .
niceo. E dunque da avvertire, che ſrà tante varietà di
Dolecampio ( Hiflplflnt.) oltre al Leucoio lu Viole , non meno per uſo di quelle polveri e Ch"
tto, bianco, e porpureo ne pone uno di fior pieno, delle conſerve, e l’ciroppi ſi ha da ſciegliere aſſolv
‘che chiama Viola [nm multipla:. la quale dicono camente _la Viola porpurea, ch’è quella,che iGre
:farſi con arte, deſcrivendo di più la Lunaria Gre ci chiamano Ion , ed i Toſcani, Viola Mammola,
ca ſotto il nome di Via/'4 Laziſe/ia, 1a quale è notiflìma per tutto , ed hà le foglie non,
Sono le Viole Matronali meſchiate di color troppo diſſimili dall’Edera, ma minori, più ſotth
?bianco , e porporeo , e dice il medeſimo eſſer così li, e più negre, produce dal mezo della radice i ſu _—”._ ^“~-_.
dette , perche le mattone ſogliono coltivarle 5 e ſti , o Gamboucelli , nella cui ſommità naſconoì
perche le prime piante furono portate dalla Città fiori porpurei, che ſpirano di buon odore 1 e le n"
di Damaſco, vi è chi le chiama Viole Damaſcene, trovano col'fiore bianco, e giallo, con più, e meno
fi come per l‘ eccellenza dell’odore ſono dette da ſoglie , benche di ciò non faccia menzione Dioſcu
,alcuni Viole Muſchiatçz e da altri Help-ridi di ride . Se ne trova anche una ſpezie , che produce
Ilínío . il fiore così doppio, e così carico di ſoglie e che P3
' Le Viole chiamate fin anche da gl‘ Erbolarli re , che in un certo modo voglia gareggiare con la
‘Mater Via/arm” , naſcono per i boſchi, e ſpineti , copia delle ſrondi delle Roſe domeſlichcz e perciò n
con radice negra capillata, con ſoglie di viola, ma . ſi come quella Viola tiene il principato nella va
*più lunghe , il cui fiore &comedi viola porpurea , ghczza , così ſu pera tutte l’altre nell’odore , ed in
{e dura lungamente , perche cadendo un fiore dalla conſeguenza ſi hà per ottima a trarne l‘acqua per
ianta continuamente naſce ſubito nel medeſimo Lambicco . ` ‘ñóh…. —_.

Fungo l‘altro , produce, ll‘leme dentro una Velli, Maſi” ha ſcritto abbondantemente delle Viola
ichecta diviſa in
Si-trovano quattro.
anche due altre ſpezie di Viole Bar Perpuree, dicendo, che ſono Medicina temperata
approvando per le migliori quelle , che nella loro
bate, una chiamata Latifolifl, e l’altra Anguſtifl, Ragione ſono le rimea naſcere , e che non ſiano
' La Viola Arborea del Mart/21'011' è detta_ così , riſolute dal caldo , ne lavate dalle pioggîc 1 WO‘
"perche creſce a modo di Arboſcello , e producei le , che ſia di temperatura fredda , ed 11mlda t
fiori ſimili a quei della Conſolida Reale , ma con ma dice , che le ſecche reſrigerano , ed umettflno
,odore di Viola . meno per riſolverſi una loro umidità ſuperficiale
’ *Vi-è una pianta, che ha nomejaccea , le foglie che da perfezione alla Viola , perche la fà lubri
*della quale , nel naſcere ſono tonde a e dentate, e cativa e e perdendo quella , gli reſla la facoltà an
*nel creſcere ;’allungmos ha i ſuſti triangolarí, e che di purgare 5 ma più gagliarda . La freſca hi
di dentrozconcaVie nelli quali, per intervallo ſono ancora facoltà narcotica , in quanto però pub ri
alcuni nodi, dalla concavità di eſſi eſcono iramo— percuotere li vapori caldi , che cauſano la vigíe
' ſce…, che di Maggio’ e di Giugno producono i fio lia , ſedando ſimilmente li dolori caldi , e leni
,i poxpurei nella Parte-li ſopra, bianchi nel mea: ſ” l_’ eſpera arteria , comf anche giova al Torace‘z
pur
Pax-rr; SEQOAN‘DA' tir‘
pnrga la bile llava 1 e ſana la Ceſalalgia Q prodot fiica , che produce le ſoglie piſl grandi, ed è il Pí'ì
ta da cauſa calda . Plinio( [ib-21. eapag.) loda il riſreſCaeivo . benche ſecondo Dioſcuride tutte l’
ſeine di queſia Viola contro il morſo dello Sco: altre ſpezie hanno parimente virtù d’ inſrigidare ,
pione . -\ e di giovare alle ſebbri 9 che ſi cauſano dalla bi'e
_
. ,Chi poi ècurioſo di vedere più largamente le flava , mà nuocono alla milza .
virtù della Viola , legga gli Autori ſopra citati | Simeone Sori gli attribuiſce una facoltà di apri*
e trovar); ampia materia di ſodisſarſ . re l’_oſir,uzioni , più di qualſivoglia erba , e di più
Non tralaſciato anche di accennare quella pian. una 'certa particolare proprietà di corroborare-il
ta , che chiamano Viola Acquatica , o Paluſtre, fegato: ſi è oſſervato z che oltre all' indurre me
e da Lobslíie i Iibm‘tat-'j vien detta Myropbíllnm diocxemente il ſonno . ſeda il fervore del ſangue
Iquifltlſoliam . Ma nell' Hifi/{aria {lanterna ſi ediſc’ute.1’ infiammazioni del fegato . Tutta i'
trova trà _le ſpezie del Milleſoglio ._ ' erba impiaſtrata con le radici pone con gran.
giovamento sù le punture delli Scorpioni - Hanno
.AG-G I‘u`N.*r1rg detto alcuni, che uſata con aceto doppo, che ,
l’ Homo fi averà cavato ſangue , e doppo le ven.;
?DElla Yiola Iutea ſcriſſe Dioſèoride ſ liö.f.cap'.' toſe , conſerva il fegato ſano .
I ;7 ) che ’ due 'dramma del ſeme di elſa .
bevute nel vino , o pure con mele ſiano rimedio Delli-me di Melo”;
ſperimentato per facilitare il parto , come anche
a curare l’ ulcere del ſedere, della bocca z ma ſi de ' Onſuſamente ſono chiamati qui col nom*
ve ( conforme avvertiſce Calmo 1 uſare ſolamen di Meloni, anche i Cocomeri , l’ Angurie,i
teſi quando le Donne ſono proſîìme a partorire , Peponi o edi Melopeponi a onde è d' avvertire ,
cioè_ , che ſiano attualm’e'te con idolori 'del Barco. che i ſemi di Melone , che devono entrare nel
Del/'mu dell’ Indici# i - ſiqſi preſente Diamargaritone 9 hanno da caVarſi d a
e
quella ſpezie di Meloni, che quì volgarmente fi
chiamano Meloni di Pane , ed in alcuni luoghi
Eris J e Troxima chiamano iGreci l' Endivia; rl’, Italia Páfam' . detti da i Greci ‘TOPL'PAÎZMÎ ,
i I che nel no'ſtro idioma viene ad inſerire erba . che viene a 'inſerire frutto maturo . o pure conz
ehefi mangia cruda con l’ aceto , benche altri vo-' cotto ì Perche quaſi ogni frutto può tolcía‘rſi a non
gliouo 2 che per Troxima ’s’intenda un nome ge eſſendo venuto alla debita maturezza 5 ma con que
nerico d' ogni ſorte di cibo e proporzionato a man ſio non ſegue così , eſſendo affatto ſenza dilettazio
giar-ſi crudo . Il nome poi .d’ anivia è Vocabo ne a quando non è perfezionato , e di cale ſpezie
lo corrotto dal nome Incubi” a che così da i Latini ſe ne trovano di molte maniere , perla variazioó’
vien nominata queſt‘erba . I Greci, e ſpecialmen ne della grandezza , forma , ecolore , non ſola
te Dioſèoiide la dividono in due ſpezie ſelvatica , mente nella ~ſc`orza,ma anche nella parte interiore.
e domeſtica , la ſelvatica ſimilmente ſi divide in perCh‘e ſe ne veggono di quelli , che hanno la pol
due ſorti ,una delle quali’ PF!“ la ſua grande ama pa di colore quali bianco y altri di roſſo pallido ,
:orti ,rezza vien‘ detta da i Greci Pieri: , e da iLatini edgltridi verdaccio , ma qualſivoglia di eſſe ‘pol
pe z ſi'ſécondo Dioſcoríde , mangiate ne i cibl pro
-éafl Ambueja , ó‘ Ambumbrja., _e volgarmente quafi
MQ per tutta l’italia Cicoria . L’altra ſeconda ſ ezie è vocano l' urina, ed impiaffrate riſolvono l’infiam
.ijſici
quella Cicoria , che ſi ſemina. la quale produce le mazione degl’ occhi , ſi come le ſcerze poſte sù la
gdr: foglie piùlunghe , ed è meno ingrata al guſto, e lì_ fronte proibiſcono i fluſſi e che ſcendono medeſi
5 P*
chiama Cicoria Ortolana . mamente agli occhi . La radici: de' Peponi piglia.
oal L’Bndivia domeſtica è anche di due ſpezie , la ta in polvere al pelo di una dramma dentro l‘idro
mi* prima è netiſlìma o mangiandoſi comunemente mele muove il vomito con piacevolezza . Ma` il
au per inſalata , produce le ſoglie più larghe , ſimili ſeme di efiì . ſecondo GdÌEÎW( a.ì1ím.faculr. ) hi.
ed j: alla lattuca , e ſe ne vede una ſorte , che per avere gran forza aſierſiva , ſicche ſpecialmente giova a,
le ſoglie _molto creſpe è chiamata dall’Hífloi-ia chi patiſcexdi pietra nellireni, ed il Matt/n'a” di
Plant-rmmdnmóm CrÌÌ/Ì’üf- La quarta ſpezie, che ce , che ſacendoſene latte , e meſchiandoſi con l"
viene ad eſſere la ſcoonda ſorte della domeſiica è orzata 9 ſi dà utilmente a bere a i Febbricitanti.
quella Endivia , che ſi ſemina per uſo dell’inſalate ' perche non ſolamente gli ſmorza la ſete con mani..
meſchiate , la quale per produrre le foglie più feſto refrigerio , ma apre pian piano l’ oppilazio-_
firette , e più brevi dell' altra ſpeziedomeſticaë ne del fegato , e delle vene , e_ provoca anche l’ uri
chiamata Serio/a , vocabolo diminutivo di Sori” na . giova contro la toſſe a i Tiſici , ed a i Ma
dal quale poi ſcorrettamente èderivato quello di raſmatici , e nell’ ardore dell’ urina , aggiungen
Scariola, e quì in Napoli di Scuro/rr, onde per diſ dovi però Trociſci di Alchechengi , ſugo di Li#
ferenziar la grande dalla picciola , quella ſi chia quirita ì Mumia , Gomma arabica , e Tragacan
ma Scarola , e queſt’altra Seni-01:11” . Per eſſere ta , ma opera con piì efficacia , quando vi ſi ag
notillìme tutte le ſuddette ſpezie di Endivie, ſaria giungono le bacche iſteſſe dell’Alchechengi, il lat
fiato ſuperfluo ſpendere il tempo in deſcrivere mi te del ſeme di Papavero , e la decozione di Malva
nutamente le loro fattezze, ſi dirà dunque ſempli Labellio ſcrive una ſorte di Pepone diverſa dal
Èemente 1 che per il Seme , che doverà ſervire per ſuddetto, e dice eſſerſene ritrovati così groſſi a Ch*
Îfno degl’ ingredienti dl queſto Diamargaritone erano di peſo più di 80.libre l’uno , che perciò lo
fre-Mo, lì hà da eliggere quello, della ſpezie dome, chiama Peyo Maxim”: . ed anche Indiçu: , Per‘
5 la'
l

"’113 *ru-rito ”numero-r; per; donarti”:


ragion‘ del paeſe Z che lo produce . ,. - `. I no notiſſimo , non camlna la medeſima volgaritî
'ì‘,
di notizia nel reſto della pianta. intorno alla qua;
DIAMARGARITONE CALDO‘. ' le ſ1 trova diverſità , dicendo però Noiſondata.
mente, che le ſue ſoglie ſono come di Dauco,o pu."
d* Italcanna'.~ re di finOCChio ſelvatico , e produce l'ombrella ri.
tonda ſimile all’Aneto, la radice groſſa un pollice,
Pig-,lia di Margarite nö perſorate,e Piretro ana
`dramme quattro, Zedoaria, DoroniciſiÎSe
lunga, e di ferventifiimo ſapore , ſicche maſtican,
doſi tira la flemma , e perciò, ſecondo Dioſcoride ,
me d’ Apio , Seiteragio , o capſia , Cardamomo , lavandoſi la bocca con .la decozione ~, fatta nell’A
Noci Moſchiate, Mace , Cherfe, o Cinnamo , ana ceto , giova al dolor de i_ denti , onta con oglio ſ2
dramine due 1 Been bianco , Been Roſſo, Pepe Ne_ ſudare ’, ed è efficace a i lunghi tremori dei mein:
gro , Pepelungo ana dramma trè , Cinnamomo bri raffreddati, e formalmente paralitici . *
dramme cinque . Zucchero Solimeno quanto Pe .Roberto Dadoneo. guidato dall’opinione di alcol
ſa.ed anche più,ſà polvere . La doſa è dramme due ni , chiain‘a Piretro ſilveſtre quella pianta , che il.
fino a quattro . Avicenna ordina, che ſe ne pigli .Fufio nel ſuo erbario dipinſe per Ptarmica , detta
nn cucchiarmche è l"iſteſſo . così da i Greci , e da i Latini Sternutammtafia ,
Giova a corriggere valentemente tutti i difetti perche i ſuoi fiori apProſiimati al naſo fanno va-`
della matrice , e conforta mirabilmente lo ſtoma lentamente
vellicando la'ſtarnutare
lingua, ſi ,fàſie ſentire
la ſua radice
a modomafiicata
del Pire,
co, riſolvendo la ventoſxtà , ed aiutando la conca:
zione . Dura in bontà un’anno , epiù . tro volgare . Giova parimente 'al dolor deidentí , e
Per riſpetto delle Margaríte, ch’ è l’ ingredienó’ naſce , ſecondo che ſcrive 'il Mattln'oli , copioſiſſ.
te più degno della preſente ricetta , ſe gl’ è dato ma inBoemlia ne iMonti, e nelle Selve aperte, ol;
il nome di Diamargaritone , e per la medeſima tre che‘ſî coltiva negl’Orti.
cagioue piace ad Aoícenna (Fen.zr.tr merry. 2.) Un’altra ſorte di Piretro deſcrive il Mattlvſolr* ,`
chiamarlo Elettuario di Perle, ſcrivendolo al libro dicendo , che produce il fiore doppio della Camo
’ terzo Do regimi”: PrflgnantÎ'um . Ma per colpa milla, e de i medeſimi colori, con le foglie ſimíli al
‘degl’ interpreti ſi legge con tanta conſuſione, che finocchio ì, m'a però Pit‘: groſſe, e la radice di ſapore
duranno fatica gl’ingegni Più elevati a regiſtrarlo amato, come quella del v'er‘o Piretro . ` `
col vero ſentimento del proprio Autore . De] Dia; Nell'Hìſtorìa Plantarrl'm , ſi Vede dipinta una
margaritone caldo ſi trova un altra ricetta diNí ſorte di Piretro da Corrado Grſn’e’ro , il quaie pre
colà .dleſmmlrinoſ Nella farmacop.) che per ſodis tende , che ſia il vero Piretro di Dioſcoria'g,men-'
fare a i curioſi verrà deſcritta a luogo debito . Ma tre aſſeriſce avere tutte le condizioni ,' che aſſegna
rima eſaminaremo quella d' Aoicemea , ſeguita' .Biaſe-aride al vero Piretro , ,con tutto ciò quì ſi ha
dalli Medici Auguflam‘ , Placotomo , Medici Ber da adoperare quello Piretro della prima ſpezie’ dl’
gamafcbi , Corda , Corteſe , Franceſca Aleſſamlro , Noi deſcritta .
Malin/:io , Caleflano , e Santini. Li Anguſ’tani
nella Farmacopea vecchia, non vi traſcrivono , G',`I u _ir` rr I:
nè il Doronico , nè il Cherfè . nè Cinnamomo ,'
nè meno il Zucchero, 'e per il Capſia interpre 'Ale il Piretro,` non ſolamente, come di ſoprí.
tano Cardamomo; ma nella Furmacopea nuova s"e detto - contro il dolore deidenti a ma
vi ripongono li Doronic'i . L’ Antidotarío de’Me anche contro le febbri lunghe , che' nel principio’
dici Bologneſi , ed il Corteſe , pongono in luogo dell’acceſſione portano ſeco rigore, o freddo ecceſ
dello Seiteragio le Radici della Rubia de Tintorí , ' fivo 5 imperciocche minora eil’o Piretro non poco
come ſoſtituita dal medeſimo Aoicenua , Li Medi la materia, febbrile per mezzo del ſudore .
ci Bergamaſchi , non vogliono il Zucchero, e per'
lo Seitaragio intendono le Cubebe volgari . Avi. Del Genga-”9 S
benna mette Zucca” Sar/imma , che viene ad in..
ferire Zutcaro Luana , onde Sempione ( lib.2.tr.2. C A’minano con l’ iſleſi‘a volgatifiima notizia
…p.75 f.) diſſe , loco eiur pone zatrbarflm mundü. v del_Piretro le radici del‘Gengevo‘ . Delle ſat;
1] Bel/”enfi eſplica , che ſia il Zucchero roſſo , ma" tezze della pianta,conviene ſtarne a relazione,giac
io trovo in Avicenna, che il Solimeno eſt magi: Ie- ‘ che non controverte 2 che naſca aſſolutamente
”ificàtſ'umn , il chè nonſi’pub dire del 'zucchero ' nell’Indie Orientalir e' ſpecialmenteín Bengala r
ioſſo. - *’ ' ‘ ‘ dove
Dabul , Bazuja , ed"ín tutto‘il reſlo del Malabar ,
nſſaſce 'in maggior copia, creſce ſino all’altez -
" ` Del Piretro . 1 za di trè ſi‘no a quattro palmi con le ſoglie ſimili
all’erba chiamata LflgÎ-imu di Giobbe , il ſullo è
i Ono 'Volgariffime "le radici del Piretro, dette; groſſo, come quello dell’Asfodelo, o Aſiola Regia r
s _ da i Latini Sali-vare: e in riguardo, che ma ed è c‘ompoflo di un’ adunamento di foglie , a ſo
fiicate fauno ſputare moltá'quantità di Saliva, on miglianza delle picciole canne verdi, le radici ſi
ric giovane perciò al do’lór de identi , per cauſa‘ aſſomigliano alla Curcuma , ele ſecche ſono di 0-,
fredda , ſono anche chiamate dal volgo radici di dore, e ſapore più acuto delle verdi.
Santa Apollonia a come che in ricordanza del ſuo Le migliori ſOno le groſſe, bianche, ſode , e co;
martirio , ſi ricotta alla ſua interceflione nelle in me ſi è detto di odore, e ſapore acvto, e principal—
{fx-…1” de i denti . Ancorche le dette Radici ſia mente nou tarlate. ll migliore Gengevo è qu:llo o
~ che
PARTESBCONDA‘. 139
"ladri
che vien prodotto dal ſeme , o dalla radice, perche mieramente è chiaro , che i Greci non ne ebbero
.“3 l'11. nell’un modo, e nell’altro, ſi può coltivare 5 naſce
Onda”. cognizione alcuna . Tra gl’Arabi Ser-:piane (11%.; .
CON Pu* anche ſenza coltivarlo. Nei luoghi pi‘ù vicini al cap.:4.JeſèmP1-)parlandone per autorità di U‘aac,
ſtili [i, Mare rieſce di qualità inferiore, ſi mantiene verde la chiama in quell’idioma _Zurumbetfi deſcriven
PClllc turco l’anno. a?, facoltà di ſcaldare, e di digerire , dola , raſſomiglia in ſpezie le ſue radici a quelle
alla: muove leggiermeute il corpo, e utile allo ſtomaco; dell’Ariſtolochia rotonda,ancorche circa il colore,
ſmile; vale a tutti gl’impedimenri della viſta; è uſato ne e ſapore le paragoni con quelle del Gengueo, e di
l mill. gli Antidoci , e corriſponde a tutte le facoltà del ce, che ſi portano da Siria, .
”illori Pepe , come riſeriſce Dio/?aride ( liéa. ”[1449.) Il medeſimo Sempione( lib.4.defimpl.cap.28.j
i mem ed altri Autori approvati, " fà menzione di un altro Zurumbet a la cui forma
di 2101.' i
er autorità, pur anche d’l/'aac , dice eſſere Arbero
.Della Maſtiçe: grande,il quale naſce nei Monti dell’Indie Orien
I ſich tali; che non produce frutto , ed hà le ſoglie di co
l dll] L À Maſtice a alla quale gl’è ſlato appropriato lor verde chiar0,come quelle del Salice,e dell’iſteſ
Elmi, queſtonome per l’uſo , che lì ha di maſticare ſo colore ſi vede la ſuperficie delle ſeorze de’rami 5
è detta anche Ragia Lentiſcina, perche diſiilla dal hz`i odore di Cedro , ed è di qualità calda , e ſecca .
120 u.
lieu, Lentiſco domeſtico , con intaccare ogni anno la Wſta è quella ſorte di Zurumbet conoſciuta da.
ſiſcorza dell’Arbero , al piede del quale ſi congela , Greci , della quale ſpecialmente tratta Paolo Egi
:l Pir
dove i Paeſani hanno induſtrioſamente aceomoda mta (1i1›.7.caf.8.) chiamandolo Amaáò , e dice
Intl.:
:to il luogo, per raccoglierla, ſenza alcuna immon eſſere grandemente odoriſero, ſicche per la ſua fra'
loſe'.
`dezza . La maggior quantità di eſſa , che ſi porta ganza ſi meſchia negl’unguenti odorati, di virtù lO
KT]
’per tutta l’Europa, viene dall’lſhla di Chio, eſſen fà ſimile alle Cubebe, e Cafiìa Lignea , che perciò
do ciaſcuno habitante del Paeſe a obbligato a por diſſe Pqffidom'o : Si mm habe: Cinnamamum, Pro eo
,
tare in pubblica conſerva , ſenza ſrode alcuna , la Pane Zummbet . -ñ_._ñó_
_—--._.-u
Cnr `uantita , che ne raccoglie, perche è dovuta tutta Qu/efla varietà di Zurumbet induſſe il Matti-io;
il
alla Republica , e vi ſi ſtà con tale rigore di vigi li ( li`l7.2.epífl.med.eenſl; 6. ) a dire, che il Zurum—
la?” lanza, che viè ena di perdere la mano a chi ardiſ bet , e Zedoa ria de Mauritani ſono coſe diverſe, il
ſe dibtagliare una ſola pianta di Lentiſco , ancor che quanto ſia contrario al ſentimento di chi hà
‘the ſuſle di quelle del ſuo proprio podere.Non per cognizione
ſotto . della facoltà de’V ſemplici
- a ſi vederà di
ciò `e vero, come hanno creduto alcuni, chela Ma
fiice ſi trovi ſolamente in tal luogo, perche ne pro Avira-”na trattando del Zarnabö lo deſcrivè C011
ducono lLentiſchi d’Italia , conieè fiato oſſervato le medeſime cödizioni,che aſſegno Paolo al ſuo Ar
dal Matthiolz, eda me medeſimo 5 ma la quantità nabò; onde ſi deve inſerire , che ſono una mede
È poca , perche non ſi trova chi voglia attendere a ſima coſa con quello ſecondo Zurumbet (li-Se#
‘governar la pianta, per ſimile affare. Viene anche rapid” . E l’ iſteſſo Avicenna('ne1mpitala Proprio .-ñ,—..ñó-.

‘una ſpezie di Maſtice da Candia, ma è gialla ama della Zedaaríaldice il medeſimo , Che ſi legge in
lga, e di poco valore . ` Sempione , intorno alla prima ſpezie di 'Zurumbet
‘ E da avvertire, come avviſa Díojèo'ride, che in qui avanti deſcritta , ’mentre ſcrive la Zedoaria eſ
bui 'molti luoghi ſi adopera per Maſtice una certa ſpe ſere di radici ſimili all’ Ariſtolochia , ma però mi
. mi Îzie di Viſclzio, che iGrecì chiamano Ixia ,il qua nori . Dice anche altrove Zeduar , o Algeduar eſ
,giga ie ſi trova attorno alle radici del Ca maleone bian ſere la Zedoaria z o Geduar , come interpetra
ceci 'co , ed è veleno pernicioſiſiìmo , dicono, che man il Bel/”anſe , ſi come Gio: Coſta vuole ( Anno-ni”
POI giace in poca quantità vaglia contro la ſonnolen Mefm lChe il detto primo Zurumbet ſia una me
za r Le condizioni della Maſtice perfetta , ſono , deſima coſa con la Zedoaria d’ Avira-mm s ma 0ſt
‘che riſplenda a modo di lucciola, e che nella bian ſervand‘oſi eſattamente la ſcrittura di eſſo Aw’cm
chezza ſi aſſomigli alla Cera Toſcana, piena,ſecca, ”a ſ leg-:ñcap-gzó ) ſi ſcorge eſſere qualche diſſe,
fragile, odorata , e ſlrìdente z quella di color verde :enza dalla Zedoaria al Zuriíbet, perche vuol eglii
`e meno valoroſa . Dioſcuride dice , che bevuta la che il Zurumbet ſia di radice ſimile al Cipero a e
Manico , vale al rigittar del ſangue , ed alla toſſe banche le aſſegni le ſteſſe virtù , che Serapionedi
yecchiasè utile allo ſtomaco, ma commuove i rut ce avere il ſuo Zurumbet , oZedoaria , come di
ti: maſticandoſí ſà buon fiato, e raſſoda le gengive, diſCutere il fiato , e che mafiicata toglia dalla boc.
tira la flemma dalla teſìa , ed hà facoltà. di ſar ri ca la puzza del vino , dell‘ aglio , e delle cipolle,
_naſcere i peli delle palpebre. differiſCOno niente di meno nelle prime qualità
perche Avicenna vuole , che fia caldo , e ſecco nel
[li Della Zedaarí” L terzo grado, e Sempione gl’attribuiſce l’uno,e l‘al
tro, in ſecondo , e come che quel d’Az-icemm con
I A materia, che abbiamo per le mani, richie ſeriſca, generalmente a i morſi velenoſi , el’altro a
.4 de l‘allargarſi a trattar di altri ſemplici, che ſpecialmente, ai morſi de vermi velenoſi, ſi cono—
non ſervono per ingrediente del preſente Diamar ſce, cheſi aCcolìa molto alla Zedoaria; onde il Bel
garitone caldo , per portare alla dovuta chiarezza Iuenſe ſcrive z chaaria apud Arab” quoſdfl'”
l’Hiſtotia della vera Zedoaria d’Avirennfl, imper ”Htc/[atm ijerur Indi”, quia nflſcítur i” india 'a
cioche ſi trovacosi confuſa , che ſi è durato molta á“ affimílamr Cyperir . ll dubio Fer‘o Conſiſle ſe
ſatiga , per ritrarne quel vero ſentimento, che ne veramente quelle due radici Peregrine, volgatilſi
hanno av'uto gli Autori antichi tra i quali pri-3 me, più per le facoltà , che per l’cffigie della pian
ë/ .2—. .W
140 TEATRO FARMACI’. UT. DEL DONZELLI.
ta , che nell’ Officine ſi chiama Zedoaria , e Zu Aurea Aleſſandrina , dicendo: Nam cùnz innume
rumbct , ſiano quelle proprie, che uſarono gli A riî con/Ict experimentí: nqſtrir , ”ſum Zezlom-íz ,
rabi , e ſer conſeguenza una di eſſe fia quella, che praſtare miriam in man'um ad 'Dem-ua , ‘UHIL’Ìlaſu
intende quì Aoicenna, per Zedoaria - Dicono Pie rnmque animali/4m íéînr, qui”, cè‘- prflilentem au.
tro Panna, e Mattbia Labellío , che trà di eſſe, non ram pracul dubio flrcere , ”Hai/ſun} mihi ſe offer:
ſi trova differenza, ſe non quella , che ſi riconoſce medicamentí, quo/1 legitím-e Zerloarí-e convenien—
nel Cipcro rotondo, e nel Cipeto lungo . lo però a tiùrſubſtitui Palli! 7 quàm noſtrd ”ſia Zedoariz,
dirla ſchettamente ho Veduto la 'Zedoaria attacca quae ( ut cenſeo) merita legitimè [acum/Ibi oe”
ta al ’Zurumbet , ſi come anche dice avere oſſerva dicavit -
to Mrhtchio, reli’aprire una bal-la di elſa , ſi che è _E Remi-{ra di più dice apertamente , chela Ze;
d’opinione , che la Zedoaria naſca attaccata alZu doaria ſcritta in molti Autori Zedoar, Geiduar, ed
rumbet . Del medeſimo ſentimento ſi Vtîdſ‘. eſſere_ Zadureſi debba intendere la volgare dell’Officine.
Gina/ila , fondandoſi sù l’idioma Mauritano, col
quale fin al dì d‘oggi la noſtra volgare Zedoaria ſ1 .Della Doronico .
chiama Ztìrumbet. Vuole oltre di ciò , che qucſto
ſia il genuino Zurumbet di Avira-”ume di Sempio L Doronico , che gli Autori Arabi chiamanó
ne , e cl-.e Avícemm, per imperizia, eſſendogli po anche Haronigi, Doronici,e Durungi, dice Re
co nota la pianta, chiami) la parte rotonda Zedoa noden (De materia med.cap.r1e Doron- ) eſſere una
ria , e la lunga Zurumbet. Ma il Matrbiali tiene iſl‘eſſa coſa col Carnabadìo di Meſa-he di Attxxario,
apertamente, che la vera Zedoaria, della qualein. ſoggiungendo di più, che ſia ſorſe anche il medeſi
tende quì Aw‘crnnfl, com’anche l'altra deſcrittada mo col Mamira di Paola Egineta . e riprende ater
.Sempione ſiano le radici dell’Antora , detta Anci. bamente il .Mflztbíali , che diſſe, il Doronico eſſere
cora , cioè contro il Nappello , che viene chiamato una ſpezie di Aconito Pardalianche , detto così,
anche erba Tora , fondando il ſuo detto sù la perche in breve uccide i Leopardi , quando ſe gli
ſcrittura di Aoicenna , che dice la Zedoaria cre da ña mangiare inſieme con la carne - -
ſcere inſieme col Nappello, e che le radicidi eſſa Carlo C/”ſio (Hiſt.plant.lib.4.cap.3. ) pone ſette
ſono ſimili all’ Ariſtolochia rotonda , e tanto più ſpezie di Doronico, il primo è il Daronirum Lati
ſi conferma in queſto parere , quanto che eſſendo folium i, il ſecondo Doronicum Auſlriacum Pri
gli ſtate mandate da Guglielmo ;Maledetta Medico mum, il terzo Doronicum Auſtríacumſecundum ,
Fiamengo , e buono Sempliciſta , alcune radici di il quarto Dornnicum Syríacum, il quinto Dorom’
Ancora Orientale , le ſcriveva il ;Liſa/ceh” eſſer cum Germanicumdl ſeſto Doronicum Pannonicnm
gli quelle ſtate vendute da quei Mercanti agran ‘ed il ſettimo Doronicum Anſtriacum tertíum .
prezzo , ſotto titolo di Zeodoaria 5 Garzia dall' Molti riducono quelle ſpezie a trè ſolamente, c
Orta tiene per favoloſa quell’ opinione di Avicen queſte non ſi diverſificano quaſi in altro , che nella
na , che la Zedoaria naſca vicino al Nappello , e maggiore, 0 minore grandezza della piantai come
che queſta ſia la migliore , perche dice chiaramen— vogliono Penna, e Label/io .
te , che nell’ Indie , non ſi trova Nappello . Però Il Doronico uſicato è pianta picciola , la quale
I’ietro Pennme Martiri:: Label/ia dichiarädo il vero Produce il caule tenero, le foglie molli , ed alquan
ſentimento di Avicenna dicono , che ſi come ſono to lunghe 5 come quelle della Piantagínc, clëe …Il
chiamati da Greci Bezoardñici , quei mcdicamenti,` Verde giullegiano, e ſ'ono peloſe a modo della Pilo
che vag'iono contro i veleni, così ſi deve preten ſella , di forma quaſi rotonda, poco acuminataa 113
dere, che faceſſe Avícrnna chiamando con gli Ara. le radici picciole,e rotonde,rappi~eſen tanti al vivo
bì 1 cel nome di Zedoaria quei medicamenti , che il corpo , e la coda dello Scorpione , ſono di color
vagliono contro a ve'eni , e che perciò eſſo Avi biancheggiante , e di ſapor dolce , con qualche a
cemm diceſſe: Potiorem etiam ram Zedaariam z marezza P°l , ed un poco riſtringente; li ſuoi fiori
guaſi dica: Anti/[0mm , qua radici”: Nappa/1c' ſono gialli, come quelli del Butalmo . Si porta or
adnatnſoret , einſdem oenenati Napprlli Prot/Irm dinariamente dal Monte Gargano di Puglia,e que
ziflìmam Tberiflcflm. Si che per conchiuſione quì ſto volgarmente ſi uſa nell’ Officine. lſ Matt/;io
ſi dice , che la volgare Zedoaria dell‘Officiue , an li pero eſclama contro i Medici dell’ età paſſata a
corche non foſſe-quella di Avis-anna, ſi può franca— che hanno uſato i Doronici volgari nelle compoſi
mente adoprare in quella , ed altre compoſizioni 5 zioni , eſſendo dic’cgli veleni, e che per ignoranza
che ricevono la Zedoaria, perche ſi trova , che poſ i’adoprarono in luogod’ Antidoti ſalutiferi, ſicchc
ſiede le medeſime facoltà , che vuole Aw’cemm , ‘conchiude,che per l’avvcnire il Doronico ſ1 debba
com’ anche Sera/zione dicono aVere la loro Zedoa. 'chiamare Demonico, pretendendo , che non altri o
ria , mentre queſta noſtra vale parimente a diſſol che il Demanio. abbia introdotto queſto volgare
vexc la vcntoſità , c con una peculiare proprietà fà Doronico, in luogo del Doronico vero, e legitimw
ingraſſare: mangiata dopo paſto, toglie dalla boc. 'del quale anche y( dic’egli ) che per dapocagine de
ca l‘odore dell’ aglio o edelle cipolle › e parimen Medici Paſſati ſi è perduto il ſeme,e la radice,sſor
te del vino , giova al morſo degli animali velenoſi, zandoſi inſieme di moſtrare , Con la tellimonianza
riſtagna iflullì del corpo , riſolve l’apoſteme della del Cortuſo z che il Doronico uſitato ſia una ſpezie
matrice; riflagna i vomiti , mitiga , ‘e guariſce i di Aconito Pardalianche,pruvando,che ſia cosimö
' dolori eolici , anzi l’ iſteſſo Mattbioli f Ep. meri.) ſolamente con l'eſperienza fattane dal medeſimO
con una ſua lettera perſuade Pietro Azaíglín Far.. Cartufihma con quel che egli ſleſſo volle oſſervare,
macopeo imperiale a ſervirſenc nella ricettandell: dandone ad un Cane quattro dramme con la carne
cru
SECONDA'. ſſx4r
PARTE
"nr.
lil,
cruda, onde ſe ne mori\ in
I g
termine, I
non più, che dl~ ca del Mattöíoli, per provare il contrario, con l’63.
"clo- ì lette orc , e con tanta maggiore ſua meraviglia I ſempio di una vecchia , che ſe ne morì di breve ,
z n. [quanto, che il Cane in tutto quel tempo delle ſette per aver mangiato dentro la mineſtra il Cacio
fa: ore , ſempre ſi moſtrò allegro , libero, e ſpedito z grattato in una grattacacio, nella quale il figlio ,
lilly, ſen” patire accidente veruno , ma quei che li ra poco prima vi aveva gratta-to la Noce vomica7per
in, doppiò la maraviglia ſti, che il Cane montò più a e uccidere alcuni Cani , ,che latravauo la notte, dal
2!].
più volte una cagnuola di ſua caſa , che andava in quale preſoppoſto accidente o Vuol inſerire, che o
amore , mangiando di più feflantemente ciò’ che gni coſa a che uccida gli animali, non poſſa eſſere
il:.
gli dava, ma paſſate le ſette ore ſpirò in un ſubito, ſe non nociva agli Uomini › al che ſi può indubi-~
liſi
cadendo in terra repentinamente , come chi pati raramente opporre, che l’Aloè, medicamento fuor
:in
ſce di mal caduto , tutto ſpaſimato , e contratto dimodo ſalutiſero agli Uomini , onde n’è uſcito
con la ſpuma alla bocca. Ma qui ſi può replicare , il proverbio, chi mangia l’Alae‘,campa gli anni di
che il Doronico eſſendo dotato di facoltà giovevo Noè, nientedimeno , per comun ſentimento `e così
le al cuore , ebbe forza la quantità delle quattro pernicroſo veleno alle Volpi, che mangiandoſi da
dramme ., date dal Mattbíoll a quel Cane , di au eſſe, ſubito l’ammazza , ſi come anche per autori
mentare tanto ſoverchiamente li ſpiriti vitalhche rà di Plutarco le medeſime Volpi ſe ne muoiono,
ſoffocarono in un ſubito il Cane , il compoſto del quando mangiano l’Amandole amare. La noce vo
quale è di avere molto ſecchi, e ſlrettii meati,co mica, che uccide i Cani, e molti ucellGe riputata,
me è in tutti gl’altri animali, che non ruminano; per giovevole medicina agli Uomini , che perciò
ſicche fi potria dire , che il Doronico offenda , per diſſe Ippocrate ſ leg-{Ia Flat.) Different enim ”atu
ragione della indiſcrezionata miſura , c che ſia ra a natura , alimentano ab alimento . Lì Stor-`
ciò vero, lo dimoſlra l’allegrezza ſiraordinaria, co ni ſi paſcono ordinariamente di Cicuta , e l‘ iſteſ—
m’eſſo teſtifica,che avea quel Cane. Si come avvie ſa , emortiſero veleno agli Uomini di molti paeſi;
ne medeſiniamente del Croca , come accen na Rai ſi fà quella diffinlíone di paeſi , perchein Puglia,
mondo Minderero ſ Aleodar. Mar. ”ume-r. :le non ſolamente non offende gli Uomini, ma ſe la
Croce) dicendo : Auger enim Crac”: , in tantum mangiano per delizia: onde ſi conchiude, che quel
ſpirit”: | ”t [2m lxtítìa hominer m‘mio ejur uſu le coſe , che uCCÌdOlÎO le beſtie , non ſono tutte no
mcare putetur. Oltre di ciò Giozlìenozleo (Pb/[rm. ;i cive agli Uomini, perche ne verrebbe anche un’al
non concede per alcun conto al Matthioli , che il tra conſeguenza , che quando ſi dà un medicamen—
Doronico mangiato da i Cani gl’uccida , dicendo to per uccidere i vermi , che ſono dentro del corpo
per ciò. Egopraxergraoifflìmorum oírorum aut/v0 umano , uccidendo eſIì vermi, apportarebbe dan
riratem, experiewlafln adbu: apporto a í/lim ”avn no al paziente , intorno a che ſi oſſerva tutto
que multam caniqflavtitatem dadi , quam inno il contrario , e perciò ſoggiungono Penna , e L0
Ela:. xíe‘ , è“ avírlè eli avít . Porta anche unateſtimo bellío (Stirp. Ad 'Derſrlr- nov. )Te mom-re Paſſa”:
nianza di Corrado Geſnero, di diretto contraria al Doronico ne tantoparè con‘vitíerir 5 [ëd [antiru- ala
la lettera di propria mano del Gefirero medeſimo ì ſim metiaris: alíoquí” Croci , Moſchifimilimn
che eſſo Mattbíalí dice aver veduta in mano del que cardiaca , dato quaternum drachmarflm (le.
Cortuſu ,la qual lettera dice contenere . che aven menſa”: borm'ni , ó“ comp-eric: Demànium tuum ,
do vo‘uto eſſo Geſnero eſperimentare il Doronico qui” Tim: etiam , multa quibz/ſÎ-lam minore mole
in ſe "…edeſi mo, ſù in avidente pericolo della vita , meminimmflrnicíem attulifle . Entra con li det
che fà da lei ricuperata con Antidoti grandi , ba ti due Autori il Settala( Anima-11. Farmac. ) e di
gni,e ſudori . Ma dalla ſeguente relazione del Re ce : Non igítur nic/'emm- 710: .Doronicum , ſeal
”ri/leo ſi argomenta tutto l'oppoſto . Et clariflimur ”tc-mm* moderate‘ , ſi non ut aroma” , ſaltem li
-w'r Conraa’m Geſwerm' refertſe Doronicí radice-‘1 ceat ”obiſ a ”t Alexiterío , ut ant/'dora è Therm
”re/.ie condita; , ſepè ingoffiſſe , atque harum r0” M 1 cum in eo Avicenna Theriacalem agnnſcarfa
Îrílarum alz'quflnzlo rime/;mar dna: ex aqua ba” cultatemda quale facoltà conoſcendo anche Meſi”,
fiflè, ó" Aegrorir ſafe) illa?” radice-m, á“ Perſe, (è‘ oſe perciò il Doronico per uno degl’ ingredienti
a/íqmmrlo mixtflm medicamenti: ”til/Mme’ con nell’ Elettuario di Gemme , e Diambra , e da in.
ſulmflè - Aggiungendo io quì di avere ordinaria certo Autore nella Confezione liberante , la qua
mëte adoperato il Doronico nelle Confezionimel le giova‘ grandemente in tempo di peſte . Chi leg
le quali viene preſcritto', e non ſolamente nonne oerà il Matthíuli troverà , che non eſcluſe il‘DO
ſeguirò nocumento alcuno; ma not-abile utilità . ronico dalle ſudette compoſizioni , mentre ſcrive
Fece queſla prova avanti di me Gioaccbimo Came queſte formale parole: Par che non ”uoca a gli Uo
rario , che però diſſe : ,Di/pura!” a multi: anſit mini , che lo piglia” , Per non darſene loro ra”
.Doronicum veni-”alam -, quo/I {le ;mſlm nequit nf ta quantità, che ba/Zí , perfar ciò , ovvero Per—
jírmarí , anzi vuole , che ſe ben foſſe il medeſimo che-ſempre , 0 il più delle *volte ſi meſcbía con Me
Aconito, nientedimeno non potria danniſicaresoſh dicine , ed Antídoti cordiali, i quali {li/Zruggono
de ſaggiunge: At quam-ui: fit vent-num [erba/e a, laſua 'veleno/Pr natura . Intrepidé igimr , qui ſog—
uu-u-ó ”on mmm lmmam'r ”ſibm Pron/2” efl incomodam . giunge Settalawommunìlzm ”oſlrir radz’cibur D0
Mà i0 benche mi giovi quì cö Pietro Penna,c riſat ronici ”ff/frati; ”ta-721”- , 01‘* illír cieli-eri: miſcen
zbia Label/io di concedere, che nel Doronico vi fia mur , ut ſecuriùr i” ”firm *veniant 9 cùm &WWF-'0°
l'4 qualità di uccidere i Cani, non condeſcenderò mar/ib”: penmnſorñ animal/'um maximè conferre
tuttavia a dire, che conſeguentemente poſſa UCCI fate/(tm- : ( [eg-flmP/.caf.g 2.3'. ) etiam/ì Alattbío
dere gli Uomini, onde rimane inſruttuoſa la fatìf lo , (JF‘ Marani-e concede remm , Daron/”gn effe
. co
14:‘ TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLIJ'
mini 1 ma ſemplicemente delle Pecore a Bovî ,ſi
Acanítuum Par/lalíanche , quod ”um-;nam conce
dendmn eflì* ex camParatiom eorum , qua de Da Cavalli, e di tuttii quadrupedi: ſi diſende quì il
rom‘coſcrípfèflmt Arabe: , quae {le Aronito Parzia Mattbioli , nel riſpondere al Mar-anta , dicendo
Iimtcbe ſcripſèruac (Jr-eci dodîijflmi , numqflam eſſer vero , che Teqfra/Za loda l’Aconito contro il
culligati bominibur Venenum efl’e , ſed Parah-?riſa morſo dello Scorpione; ma non perciò ſempre (dic’
Porci! , Lupi: , aliiſque fari: anima/ibm- guim’mà egli) non eſſere velenoſo agli Uomini. perche an.
Tbeq/'raſtum Libítum dicit confirre commorjír: che le cantarelle ſono adoperare , con gran giova..
Ma il Mattbioh' riſp0nde ſopra ciò al Mamma a e mento contro il morſo del Cane rabbiolo , lì come
dice I Che il Doronico noPcro , non ſia quello degl’ il Nerio Contro il morſo de’ Serpenti velenoſi , e
Antichi , perche non conoſceva in eſſo altra qua nientedimeno ſono mortiſeri veleni, quando lì ado.
lità , che una mediocre dolcezza della quale , non prano in chi non è morſo da effi animalizEa ejl na…
ſi trova a che ne faceſſero menzione gli Arabi 1 ol zur“ Aconiti (dice Plinio ) (le-gg 7. cap-1 I ) m‘ ho.
tre che ne anche uccide le Pantere , che è una delñ. miuem occìdat, m‘fi invenerit , quod in benzine
le ſue principali condizioni , e perciò dic’ eglia prima: . Ma quìſi può replicare quel,che già (i è
Nàm ó“ flſexcenta! *vulgarium Doronicarlrm ma detto cioè , che ſe ciò ſuſſe vero 1 ne ſeguirebbe.
dior hoc i.” negozio confizmffiſàrih ”uma/mm tamen. che quando ſi dà un medicamento contro verini , e
l’antberar. , *vel Lupo: necabir . Pam': meur (levo che non ſi trovaſſero poi vermi nel corpo 1 l’ arnñ.
rata Darom'wrflm ſèxzmcia , lenga alacriar faéîur malato verria a patire not-abilmente . Ma chi re.
eſt . intorno a che io per. me non hò potuto inveſti fiaffe più toſto intimorito dall’ Opinione del Mat..
gare da qual’ Autore Arabo , il Matt/21'011‘ abbia ri~ :bio/i , che appagato delle autorità di tanti illuſtri
tratto z che il Doronico uccida le Pantere , Lupi, Scrittori, e modernamer te di Berta/aſa , che dice
Cani ,"öc c. e pure io ne hò fatto qualch’ uno, e del Doronico , che : Ei”; ”fur tuta: fit, quod mul
per il primo porto in campo Sempione ( [eg. 4.mp tiformirlam‘ a può nientedimeno ,ſecondo l’ íſtCſ
zl z r lehe non fà di ciò menzione alcuna , trovati-ñ_ ſ0 Aoicanna adoperare in ſuo luogo il Zurumbet ,
doſi ſolamente nel ſno teſto , che Excalefacìena’i, opure per non replicare l’ iſteſſo ſemplice, dove,
_ficrzmzliyue Pateflatam habet , i” tertia m‘mz‘rum fuſſe preſcritto z pigli di Garofani due terze parti,
abſreſſ” . Magnifica‘ figm’dem dzſtendentiàm in.. del ſuo peſo . `
flationíbur , aux’íliatar , Privatiraqm flip-ita;
uterí digerit . Veaenatorum etiammlm ic'ì‘íbu: edfl Del Seme d’Appio -Î
‘m’rſatur , five* Potumſivè cumficir emplaſto-i ma.,
da impnſitflm . Magni: compaſitíonibm expetitflr ReſuPpongono alcuni , che` l’etimologia dei
Segue poi per autorità d’ altri, che: Cor raborat , nome Appia , lia derivata dalla parola latina
ciuſgue palpitarioni , ar/jlacofí medetlzr. A *vicen Api” , perche Autiqm‘ Zip/'cene capiti!, Apio c0-`
m( hà.:- rapa 09 ) dice ad Hague”; il medeſimo , ronabant , e per eſſo inteſe-ro 5 propriamente, il
e perciò Penna, e Label/io dicono , che in ciò ſi ſ0 noſtro Petroſello volgare a ecosì tengono ferma
gna il Matthiali , 1-’ error del qua-le è , dice Reno mente tUtti i periti Sempliciſtizma il vo’gare API]
dea . che ſcioccamente crede eſſo , il Doronico eſ de’ tempi noſtri , chiama Dioſcuria’e Eleoſelin”
ſere-Aconito Pardalianche , della cui pianta ſepa che viene a dir-e Appio di Palude -, perche creſce di‘
_ratamente ſcri-ſſero gl’ Arabi , come di coſa divermiglior modo nei luoghi acquaſtrini , ondeè no
ſa dal Doronico- Aw’cenna( leg.z.cap.682.e 687M minato da i Latini Pa/”dapíumSarà non men uti*:
‘ſimilmente ne ſcrive in due capitoli, chiamando le , che neceſſario avvertire , che ſi trova gran dif-t’
una ſpezie Strangularor Lupi , che rilieva l’ iſteſ ferenza trà ?Appio dei Latini@ l’Apio; Ame dei.
ſo nome , con il- quale chiamano i Greci l’ Aconi— Greci,perche l’Apior, banche abbia conſacenza col
to Licoéìonor , cioè ſtrangulatore di lupi 1 che per nome dell’Appia, cioè del volgare Petroſelloguttaf
ciò volgarmëte queſta ſpezie è chiamata Lupari-1 via , per autorità di Dioſcuria’e( 1.4.0157.) èco.
benche non uccida ſolamente i Lupi, ma ancora ſa molto diverſa, producendo due , o tre rami roſñ`
ÌPOICÌ ‘A Cani, Volpi , Gatti , Topi 1 e ſimili ani ſicome
a ſottili;
quelleli della
quali Ruta
ſ1 levanopocÒ da terra, le1 foglie
. ma più lunghette e piùſi
mali , quando ne mangianocon la carne : L’ altra
ſpezie chiama: Strangulator Leopardi, quia… ſuffi— ſtrette , la radice hà forma di Pero , la cui figure
tat Lupa-‘dos , Lyme: , c5** reliqua 5 non admini gli dà il nome di Apior, queſta pian-ta è l’iſteſſa QD”
_flratur iutùr, neque extra) il che però dice d’ am— ſa con la Sdldflfl , che fi porta dall'lndie ,ì ed è più
‘bcdue le ſpezie) Et (licia-’ur , quod quando affra ſolutiva del Mecciocan , anzi da i Moderni Sem,
Tinquatur &carpíoní , congelat eum . Et eum re— plicifli vien chiamata Mecciocan negro . La pian
*ui-viſure poflè 1 fi Elle-Loro candido linatur - 803-. ta della Salapa hi) io veduta abbondantemente
giunge Teafrflſto ſ il qual Autore , ancorche per il in Puglia: onde il Coſteo la chiama Eſola rotonda
di Puglia. Dioſcoría’e oltre dell’Appio,e dell’EleOÎ-v
ſuo Teliſono intendeſſe l’ Aconito , nientedimee
no , non ſi legge eſſere nocivo agli Uomini, ma felino ſa menzione dell’Ippoſelino , cioè Appio,
grandemente giovevole ) mentre dice Thelypbou Cavallino , le cui foglie ſono molte , e di Color.`
Ina/{ſiam non ſolùm bominibur nihil ”oc-ruſſe : ſul verde , tant’ oſcuro , che ne hà acquiſtato apprcſ~
Pim-imam conferre auxi/ii 7 ad Scorpionum l'51”, ſo i Latini -il nome di Oluſatrum , cioè di ſoglia`
in oltre è chiaro , che Tetfiaſta a non chiama Aco negra , ma volgarmenre quì ſi chiama Aleſſandri
-nito il Teliſono , nè meno ne tratta nel diſcorſo no , e per altri luoghi d’italia , Maremma . Si come
dell’ Aeonito, il quale nè anche [i trova appreſſo d’eſſo , e del Petroſello diremo al ſuo proprio luo
Dioſcorirle a che lia tenuto 1 Për valeno degli Llo go più diffuſamente-ll medeſimo Diflfijoridf fa m5:
zro
rxnrzseoſÒNì—b‘x "-` ’lîlz
Lione dell’Eſeoſelino, cioè Appio'montano,il qua.. 'latte cla chi 1’ hà mangiato ,' patîſce il mal caduc'o
le vuole Luigi Anguillara , che ſia il noſtro comu il meno nocivo èil maſchio; Il'ſeme provocal’
m Carife/io , che alcuni hanno penſato eſſere il drina più valoroſamente: giova ai veleni delle:
Gingízlio . Toofraſto o e Plinio , parlando di que ’Serpi 1 ed a coloro , che aveſſero bevuto la ſpu
fi’Appio Montano dicon’o produrre le foglie ſimi ma dell’argento , riſolve le ventcſità . Mett‘eſi ne
lì alla Cicuta con radice ſottile , e gambo ſimile i medicamenti , che mitigano i dolori, nelle Te
all’Aneto , lo cui condizioni ſi trovano convenire riachc, e nei rimedii , che lì fann‘o con tro la toſſe
e01 noſtro Cerifolio . Plím‘o alla ( leg. Loop. r r.1íb.2-tr.2 caP;60 . ) Che
Un’altro Appio Mötano pone Dalrczpíomel Iſioſi bevuto il ſeme, o la radice con vino vettore, rom..
.tia delle Piantefllove ſi vede un'Appio ſilvefire del pe le pietre della veffica, e beVUto, vale contro
medeſimo, ed uno di Dodomo, com’anche un’al lo doglia de’reni , peſlo in acqua fredda ſana l’ ul
tro Paluflre del Fuji:: : cere nella bocca . Avio-”mo però nel trattato De
“ Per il Seme adunque dell’Appia, che viene pre-` ,Region-'m- oiatorí: in mari , par che ſi contradica
ſcritto in quello Diamargarítone caldo , ſi può in; nelle proprietà d' eſſo ſeme , perche dice 4: Seme”
tendere tanto il ſeme del noſlro Petroſello volga qzzoque Apii cùm bibitumfuerir Probibe: ”anſe-am,
re, quanto dell’Appio comune de i Moderni ſecoli, ”e comme-vedi” &Fd-'bit mm cùm commune-bi
‘chiamato in Roma Srl/ere , e dai Latini come s". tur . Altrove ſcrivo il contrario , biſt-mine qui
dëtto Paludapim ,.perche . non ſi conoſce alcuna dem Affi efl aliquíd, quadfacit naufîdm, ó'
differenza nelle loro facoltà , dicendo Dioſcuride vomimm
eſſere l‘Appio, come l’Eleoſelino, cioè Appio vol;
gare Ad eadem eflîcax . ' .Della capflañ, o Seiterflgìo
Plinio riferiſce , che ne’ tempi andati , era ſli
mata coſa nefanda il mangiare l’Appio,perche era Erardo Cremoneſe interprete d' A-m'cemm, nel.
dedicatomon ſolamente alle vivande de’mortis ma la traduzione dell’ Elettuario di Perle” Dia..
per aſi'erzione di Plutarco ſi coſtumava di coronar— margaritone caldo , ci o leggere un’ ingrediente
?il ſene fin anche i ſepolcri d’ effi , di dove ebbe ori- - d’ eſſo , ſotto nome di Capſia , e nella correzione
gine il proverbio Indigo” Apío ,- appropriato a ſopra l’ iſteſs’ opera d‘ Avira-mm fatta dal Bel/”en
"quelli , che ſi trovano coſtituiti in uno ſtato di ſe , fi trova il medeſimo ſemplice col nome di Sei
Peffima, e diſperata ſanità. Si dice che il ſuo aſpet' teragione della moltiplicità de’traſCrittori ſi trova
to ſia nemico alla chiarezza della villa o nientedi— ſcritto variamente , come Sytragi , Setragi , Li*
meno fi trova‘ eſiëre fin dal tempo di Plinio in gra taragi, Litaregi , Aſſeitaregi , e ſimili .
iia del Volgo , impercioche nuora ne i brodi ’- ed Simeone Genoveſe, dichiara , che per il-nome di
ha peculiare grazia ne’ condimenti , ſicche il me Capſia , e di Seiteragio ſi debba intendere una me
deſimo Plinio (1.19. 0.9.) ſoggiunge , Honor Apio deſima coſa , dicendo: Saltaragi :fl ;lama , quam
in Arbaja coronare oiöorerſíieri cartaminir Ne: Dioſcurider vocal Lepidium . Serapio aliquanda ,
”na : e Giovenale ne’ Poemi . ubi Aoícemm poni: Cap/iam, 2'ij poni: in eadem
Crajaque Apímn meriti”: corona .` _ èonfeëîiom Su'm-agí expom‘tur autem etiam _in ſ7
'ed ’ Macro eſpreſſe con i ſeguenti verſi alcune coſe ”animir Ambiti!, quod Seitcragi eſt Cai/;ſia . Matñ.
:o appartenenti all’Apio . * leo Silwtíce Autore delle Pandette, moſlra di ave
til Iſt Apium diéîumqnod Ape:: Lancferreſolebat, re' l’ iſteſſo ſentimento , mentre ſcrive , Cap/ia ,
Viéîorir , mterumfieret dmn more triumplmr , ide/Z Sritvragi z Dio/carie!” Lepidium . Mà chi
.:dei Ipſe ſiói mio”: prior Paſs-:fl aoronam: andarà più eſattamente oſſervando la ſcrittura d'
Dìcítur Alcide: , moi-em tenmreſegueuter: Aoicenna, trovarà , che l’ iſtoria di tale ingre
Aff alii did-‘am creda”: , quod ap” ozlgcmmter'; diente , e ſuor di modo confuſa , come dimoſtra la
111mm…: ”vide charger-’flores' . numeroſa divcrſità deli’ eſpoſizioni , poiche ſi aſ
Im piaſhato l‘ Appio con pane, e polenta giova ſeriſce da alcuni , che per eſſo Seitaragio s' inten.
all‘infiammlzioni degl’ occhi, mitiga gl’ardori da il Cardamomo a ma la fallaCia di tale eſpoſizio
dello ſtomaco , riſolVe le durezze nelle Zihne , o ne ſi chiariſce con la ricetta della Trifera Sarace..
poppe o cauſate dal latte appreſſo 1 mangiato cru.. nica di Meſue Autor Arabo , come Avicmna , i]
do. e parimente cotto ne’ cibi fà urinare: la de quale doppo avervi preſcrittoi due Cardamomi ,
cozione delle frondi , e delle radici bevuta è con ſegue immediatamente Seiteragio,li che per queſta
tro ai veleni o provocando il vomito: riſtagna il cagione , particolarmente , poſſiamo dire , che il
corpo ;la radice ſola è in uſo ordinario , per diſop Seiteragio ſia diverſo dalli due Cardamomi . Calc..
ilare i meati , e per conſeguenza libera dall’ op jlano poi crede , che il Seiteragio ſia la Caſſia 11
pilazione . Le ſole ſoglie mangiate , dicono giova-z gnea; alla quale opinione aderiſce Pietro ſnoda-Zun
:e al Polmone. Sidiſtingue l’ Apio per ſeſſo , on go , e quantunque non fi legga chiaramente Cuffia,
de Eriſippo ſcrive , che la ſemina producp le ma CAL/Ii.; , il che viene da lui attribuito all’in
{agile creſpe , ed il gambo groſſo , di ſapor ſorte avvertenze degl'italiani , liquali (egli dice) vi
pungente . .Dioniſio dice eſſëre il maſchio piu ne hanno aggiunto il P. avanti vdella lettera S. Per
gto , e di radice corta , che genera vermicciuoli , molto pero , che ſi debbano riſpettare le memorie
ma che nè l’uno , nè l’ altro ſi debbano mangia degl' Uomini dotati di qualche dottrina , non poſ
re , perche oltre all’ eſſere ,, come s’è detto [lima ſo tuttavia dominare tanto la mia fragilità , che
ta coſa nefanda 1 n diventare llerile , o maſchio , balli a tolerare quì pazientemente la ſoverchia li
óſtmina , chilo mangia a' edi più chi poppa il bertà della lingua d’ Eſſo Pietro Candebergola che
. 0 tre
'1 44 nano mannaro-r. 'Dari noNZEL‘Lr:
ſieltre al troppo Pile diſprezzo da lui ſetto del Cor va convenire con l’lberide, ò Lepidio di Dioſcuri-ì
da , e d’altri approvati Autori z non ebbe roſſore de , onde chiaramente ſi viene a cavare , che Am'.
in quelio luogo e di trattare con l’indicente titolo comm con quello medeſimo nome ha inteſo coſe
d’lnetta , tutta l’inclita Nazione Italiana , capo eſſenzialmente diverſe tra di loro, fiche non aven
della quale indubitatamente ſonoi Romani, ap do egli nella deſcrizione del preſente Elettuario di
. Preſſo de’ quali doveva pur avvertire , aver detto Perle , eſplicato la ſpezie di efi`o Seiteragio , non ſi
il Principe de’ più ſenſati Scrittori Latini .- cioè : dovera ammettere l’opinione di quellìoche voglio.
(Tacito r 7. Ani-al. i che Inauia traſmittuntur a no la ſpezie a per la quale s’intende l’lberide , o
mentre nell’iſieſſo luogo vilipende l’aerea 1 e bar Lepidio , che dir vogliamo , perche queſt’erba, ſe.
bara albagia delle nazioni remote . Ed in vero pa condo Dio/Zurich , Paolo Egíneta , Galeno , e Da
re gran maraviglia , che un’ilomo , che fece tan moerate , non ha altra facoltà conoſciuta z che di.
co dell’ingegno ſvegliato; non oſſei-valſe nell’an— ſanare le ſciatiche impiaſtrata ſopra.Sarebbe dun—
tica Prefazione dell’Opera del Corda , il quale an que più a propoſito adoprare in queſtò Elettuario ,
corche full‘e pubblicamente acclamato per Dotto , 10 Seiteragio Indo, che viene ad eſſere della prima
non credette ad ogni modo di poter dare maggior ſpezie e il quale anChe è chiamato Caflia _Inda , in
perfezione alla ſua ſcienza , col volgerſi ad altra riguardo , che ſi porta dall’Indie , e perche dicono
parte , che alla gran Roma , dove ſul più bel fiore aver confaceuza con eſſa , etiandio nel ſapore aro
de’ ſuói nobiliffimi lludj , gli ſu troncata la vita , matico , ma perche non ſi fa vedere da Noi , cosi
ed io con una compaſſlonevole riverenza , ho am facilmente , ſi può ſoſtituire la Gallia lignea , doe
mirato il ſuo glorioſo ſepolcro dentro la Chieſa di ve non entrano tante ſpezie di Cannella , ma’ qui'
S. Maria dell’Anima, fondata magnificamente con ſono giudicati a propoſito li ſuſti delli Garoſani
Oſpizio ſeparato, per iPopoli de iPaeſi balli - Ma come vuole il Matthiali , benche il Bruſa-vola in
(amiamo al trattato del Seiteragio , che come s’è tentenda il Carpelìo , il quale non ha alcuna con
detto ſi legge nell’accennata ricetta della Trifera a facenza col Garofano-Da Anícemm però vien pre-j
dove anche ſi trova la Caſiia lignea , ſiche per la ſcritta in ſuo luogo la Rubia .
medeſima cagione, diremo eſſere tra di loro diver
ſi , com’anche accenna il Mattbioli ( lil-.y. c’é/Z. AGGIUNTK:
mrd.)Sytl›ragi nullo modo ad Caffíam ”ferri prflè.
- Altri hanno avuto , per_ opinione , che per eſſo S Econdo poi , che è ſcoverto ultimamente 9 lo'
Seiteragio s‘intenda la Capſia; quelli però ſono ri Seiteragio Indo è una ſorte di Cannella o che
putari troppo ſciocchi , perche non ſi trova quaſi ha odore , e ſapore di Garofano aromatico , del
perſona, che non ſappia, che queſta pianta ſia per quale mio Padre qui ſu il primo ad averne a man
nicioſilſimo veleno, a ſegno tale , che nè anche datoli da Fiandra 5 qui però è oggi molto volgare
el’trinſecamente ſi tenga per ſicuro l’uſo di eſſa . e chiamati ordinariamente Cannella Garofanata._ .
Per intelligenza di queſia materia quì ſi dice ac
cercatamente, che per queſto nome di Seiteragio D01 Carrier-*roma .
~ Aviceana intende tre coſe diverſe,come ſimilmen
te avvertiſce il Mattbioli (laugxit.) mentre nel te— L’Illoria del Cardamomo ſî trova cori diverſa'.
fio lì legge Solta-agi 1nd”: ,ſimrfruflra ligm' par tra gli Autori Greci , ed Arabi , che ragi0
7)# , teuuía a ò* corticerfirut Caryopbylli . nevolmente diſſe Bernardo Deffem'o ( de compoſe
Andrea Bel/”anſe pretende , che queſta ſorte di med.) *Und: oritur comm confuſio , a: oix Alîſcu
Seiteragio ſia una radice , o ſpezie di Caſſia lignea, lapìur iPſeſefi explicit-veri: , perche tra GIP-Ci
mentre ſcrive Seiterngi ”fl radix :ſalata ex india principalmente Diofioríde , ſenza deſcrivere le ſue
ci** eſl rubzfmtioa, ed altrove dice . Lſt quaſi/imi fatteZZe , dice ſemplicemente , che il Gardampmo
le Calì-e lignea: , verumfmflra ejur ſunt ſubtilío— elettiſſimo è quello , che ſi porta da Comagine.
ra q ó' eſZ nata Aramararír‘r Damaſcí. Il Matthia d’Armenia , e dal Bosſoro , e naſce ancora in In:
li( Epifl-Medic.1.y.) però eſplica , che queſto Sei dia , ed in Arabia; il più eletto è quello e che diſe
teragio lndo a fiano propriamente li fuſti delli Ga ficilmente fi rompe, ch’è denſo, e ben pieno, man
rol‘ani , Et maxime congruere videntur , ”am ai: cando adunque di queſte qualità, ſarà ſvanito per
Avícemm , ſuntfruflra ligm' par-va , ac temu'a: ó' la vecchiezza , e conſeguentemente è da riſi utarſi r‘
corti”: , ſicut Caryopbyllz‘ , onde dice eſſere colpa Moſtra eſſer buono quello , che offende con l’odo
dell’interprete 1 dovendo dire correttamente Sant re , il capo , e che rieſce forte , ed alquanto amafl
fruffirfl ligni farmi , ó* tenacia , adorata tamquam retto al guſto . Gli Arabi lo, chiamano anche Car‘.
puzamina Gameplay/10mm , etmim nulli dubium damomum, Cardflmeuflm , Car-dammi , o Corda”.
eſt ,fra/[ra illa.fiu ſeſlucar, quae inter Cnrjopbylñ metri: Ma Giacomo Sil-via vuole , che per que~_
lo: alumrſe ”Peri/mt” pediatria-ì eſſe , É* Putami lio ultimo nome ſi debba intendere il C²ſV°ñ
”a , cartier: ſi”: ”zu/'ata , 71mm corti”: etiam agreſte e e non il Cardamomo *, con tutto Ciò fi
appellerltur . lege chiaramente in Sempione , che i Barbari chia
Aoiceuna diſcorrendo del ſecondo Seite-regio mano il Cardamomo Car-011m Agnſte , banche
dice ; .Et ille , qui eſtfruéîm declina: arie-aladi Deflènio penſi eſſere errore degl’lnterpreti . Si cro
_`.- ^…_. _`
mm , é- nigredininem 1 e del terzo ſegue a dire . vano nomi ſimili alli ſudetti cioè Cardamim ;ma
L: Alſeiteragi quidem aritur in Parietiburanti’ per queſto s’ha da intendere il Naſturtio Acquati
qui , ”bi non ſodítur o neque arflrur a ò“ babe-:fo CO a o Sion , ſecondo lo chiama Dioſcorídea ſicome
1ja ,ficut ſolia Nnſturtii a e quello ultimo ſi troó_ per lo Car/ſammy , il Nalin-trio ordinario . Am‘j
"enna
l

P I." K ~‘l‘ E S E É Ò N D 'A' :47‘


”il fimid ſ [.Î; FSH; l tratta del Cardamomo in due coltä,perche Avio-em” dice, il Cardamomo mag
lui.
capitoli , nel primo col titolo di Cardamomo , o giore eſſere ſimile di grande-ua al Ceco negro z e
cole che dentro di ſe contenga un grano bianco,la do
Saccola, e ſecondo il Bel/unenfi, Chachule, lo di..
Ten.
vide quello ſemplice in due generi dicendo:A/i”d ve Sempione ſcrive aver la corteccia del capo co
lai] ‘
efl magnum,ficut Cicer nigi-”1” , quad Cùmfnm me le Roſe , ei grani POCO minori del Ifiabnco.
nſi -
gita", ìnteriùr habet gramma album , mordícflnr Aw‘cmna VUOIB a che ſia caldo , e ſecco nel terzo
S' lingua”, fleut Cubeóe, in qua eſt aromatieitar, ò" grado, e Sempione nel primo grado .
:W Kline! efl far-uma _lie-ut le”: , aromaticum etiam, Altri Autori claſlìci conchiudono , che il Cir
.,ſ . e ‘nel ſecondo capo parla del Cordumeno , che in damomo de’Greci ſia propriamente il Cordumeni
D4 dubitatamente è il Cardamomo de’Greci, mentre de gl’Arabizma il‘Gardamomo de gl’Arabi ſia co
gli aſſegna le medeſime virtù, che Bioſtar-ide (Iib. ſa diverſa dal Cardamomo de‘Greci , eſſendo eſſo
lun. citata capa 58.)dice avere il ſuo Cardamomo,con Cardamomo coſtituíto da gl’Autori Arabi di due
`rio, forme n Sempione (líó.4. cap. 9;.) che pur anche ſpezie, cioè maggiore, e minore , e Dioſèaride gl’
lim gli dà il nome di Cordumeno. Nel trattare poi del attribuiſce ſemplicemente una ſola ſpezie . Plinio
…i Sardamomo de gl’Arabi , il medeſimo Sempione, oi ne ha deſcritto quattro . Dice ancora Avicen
:on tanto il maggiore , quanto il minore chiama Sa na, che il Cardamomo minore produce il ſeme ſi
lio. callm Cheb-ile , Heil . Heilhme , Elbae , Eyiórm, mile alle lenticchie , cdi quà ſimoſſe il Rue/lio
p Homo dottiſlìrno a dire una ſtravaganzamioè che
e finalmente dal Garzìrr ſi pretende, che tanta di
ir verſità di nomi, non poſſa derivare , ſe non dalle il Cardamomo maggi0re d’Aw‘cemm ſuſſe il frut
,qu falſità dei teſti, volendo eſſo Garzja , che ſi debba to del Capiſco, chiamato oggidì in italia Pepe ln—
in]. ſcrivere ſolamente Hi!, e che ſe pure vi ſi doveſſe diano , e qui volgarmente Peparolo , Opinione di
rt aggiungere quel bano, ſarebbe più conveniente di tanto minor ſandamento , quanto che Ania-mm
re Ban, che in lingua Canaricaſignifica propria--~ diſſe chiaramente,che il Gardamomo minore aveſ
n mente , grande . Qgeſìo da Nicolò Steg/i014 vien ſe il ſeme come di lenticchie , e non il maggiore .
rimproverato agl’ interpreti degl’ Arabi, perche Q_u_eſta grande ambiguità , intorno al Card-amo
.Col nome di Saccoſa eſpongono il Gardarnomo , mo , è conſimile a quella del Balſamo , che perciò
eùm maltùm, dij-'erat‘
Sempione .
per autorità di lſaa'cſio Arabo divide ProſPero Alpino (Dial. del .Ba-(famo) diſſe intorno
a gl’Autori antichi = Loy-;ma :liver/ita; cei-til]]—
’così queſti Gardamomi Arabici: .Duplex Carda mum ignoranti" argumentum nobir fuerit . Nè
momi gm”: e# o ”num majur , alter-um minus: deve ciò recare meraviglia , perche hanno ſcritto
majur autem cortícam babet, a:: vaſcula, capita per relazione d’altri,e di materie non vedute,per—
w flauto' Roſa, granaqme magnitudinem Nabfleb che ſappiamo indubitatamente, che Dioſroríde in
,emiliani-ur, quamquàm modicè minora, ó*** intra ſpezie-,ſi come ſù diligentiſſimo ne i medica men
Tue Media grana, alia par-va, ”figli/oſa , adorata, ti da lui oſſervati , cosìſù altrettanto conſuſo ne
pinguia o M [arriverai-ata z odoratiu: , ar ſua-ui”: gl’accennati ſemplici firanieri, com’èil Cmna—
minore,gujſa arlflringexr, ó* erre; min”: *vi-rà fine momo , Amomo , e ſimili . Noi in tanto finche ci '
oaſèulír , fine cortice eſt, grana tamen babe: cor: ſaranno moſtrati
Cardamomi in concreto gl’ accennati l'uſo
dtgſil’Antichi,continuaremo aflratti
de
_tire *ue/Zire!, colore majur ‘ema/ami:: .
Plinio (11'542. cap. 1;.) tra Latini, pone quat; iCardamomi volgari , che ſecondo il Matthialí,
‘ero ſpezie di Cardamomi’, uno verdifiìmo, e graſ— come ſi è accennato di ſopra , ſono di trè ſpezie,
ſo , con angoli acuti 1 malagevcli a romperſi , lo cioè maggio” , mezano , e minore , benche altri,
dandolo più di tutti gli altri , il ſecondo di color non ne accettino una per Cardamomo , ma per
rofficcio biancheggiante: il terzo più minuto , e Nigella Citrina z tutto trè queſte ſpezie ſono ſer.
più negro: il quarto , ch’è il peggiore degl’ altri rate ne i ſuoi ſollicoli, e tutti di forma differenti,
trè, di colore vario, di poco odore,e che facilmen perche il ſollicolo , o ricettacolo del maggiore ſi
te ſi trita . La ſua opinione è 1 che il vero Garda.; :aſſomiglia ad un fico,ſatto d’una corteccia ſimi
momo debba eſſere ſimile al Goſto , e(che .di tale le a quella della prima coperta delle Noci indiane,
condizione naſca nella Media . ovvero all’invoglio onde eſcono i Dattoli, con al
ll Matthioli,tra moderni, dipinge nel ſuo Die: cuni filamenti , che tirano di lungo. (Deſio è per
fcoride tr‘e ſpezie di Qardamomo , che oggidì ſono di dentro tutto flipato di ſeine rotſìccio, traineza.
in uſo nelle Officine , ma a ninna di quelle degli to, a ſimilitudine de i Melagrani , da alcune ſor
Autori ſudetti corriſpondono , e ciò deriva , dice tiliffime pellicole bianchiccie , che ricuopronoi
Mondi-dano che efiì uſuali CardamOmi.come coſa grani , iquali chiamano alcuni Meleghette , per
nuova, e ſono venuti in cognizione, dopſi di Gale raſſomigliarſi al miglio indiano, chiamato Meli
”0,0 che gli medeſimi Autori antichi hanno avu cain alcuni luoghi d'italia : henche &Moda-g vo
:nav
ta poca notizia di tale ingrediente , mentre ſono glia chiamarſi così à Provincia Indica Meli-guerre
fiati così varii nel deſcriverlo, o pure che tutta la ande ”limba-”tm- dada. Sono queſti grani acuti al
colpa ſia de gl’lnterpreti z e ſopra i deſcrjuìcfl guſto , e di tal ſorte odorati , che da alcuni ſono
damomi d’A-uz'cmna , edi Sempione conchiude : chiamati Grani del Paradiſo : Il Maranta(Tra-;7.
` WM *ur-rà uterque per Cdrdamommn intellexerit de Teriaea, e Mitrid.) crede, che quello ſia il Car
bom?, erir Vale: qui divina-unit. Nè queſto aſſio damomo de’Grecí. e dice averne veduto dueyo tr`o
ma è ſuori della ragione , mentre Vediamo , che i ſilique in potere dell’ impara-lore , le quali erano
ſudetti Autori hanno diſcordato , non ſolo nella reliquie della quantità, che egli poſe nella 'ſeria
delineazione del ſemplice , ma anche nelle _ſue ſa-z ca , e ſoggiunge avere in tutto uguaglianzaècon la
- T l'3'.
'146 TEATRO FARMACEUT. Diet; DQNZEL‘LI;
Grana Paradiſo , e che ſempre ne viene diſgrana ſpondano nelle ſarezzeal Cardamomo di eflì,tut-`
to , e non in ſollicoli , dal che ſi può conchiuderea tavia ſervirà per ottimo SOCCedaneo, eſſcndoſi Per
che quello ſia il ſeme di quello Cardamomo , Chia molte eſperienze veduto , che quefli volgari Car.
mato dagli Arabi Cordumeno , ed intorno a ciò, damomi , hanno giovato a molte grandiſſime inf
dd MGdeſlmoſentimento ſi dichiara eſſere il Ste fermità .
g/iala . ~ Si ſeminano i Cardamomi all’ uſanza dei lega:
(L1) nonpero è d’avvertire , che non meno il, mi .-, il più alto ſullo 1 che producono èdi tre pal- ,
Matthioli, (THB. de Teriac. ó*- Mítridflt. ) che il mi, dal qual-.- pendono le vagine , 0 ricetti , ed in
Strgliolu chiamano quella prima ſpezie Cardamo Ciaſcuna di eſſe iianno rinchiuſi da dieci , ſinoa
Ino maggiore,c0ntro l'opinione comune delle Of venti granelli così piccioli, come ſi veggoao- Na..
fici ne,dove oggi giorno è detto Gardamomo minc ſcono i Cardamomi nell'Indie,e ſpecialmente per
readel quale i’Acofla (Nba-c0403.) raccordamhe tutto Galecùt , ſino a Gananòr , naſce anche in.
ne ſcriſſe Avicenna , chiamandolo Cobzbague o dì Malavàr , ed Joaa , ma non molto abbondante,
tendo; Efl gra-*mm par-vm” ſimile Cardamomo, mente .
quod affermi* rz’e Sal/won”: ma il Bellunenſe ver ll più perfetto Cardamomo è il minore delle
te Alfaſelo) ejur *virtm* eſt virtus Caryoflyllorym, Officine, perche avendoſi riguardo, non alla gran.
ó* ”Lflergit , É“ſubtíliat , É‘ eflſubtílim Card!!— dezza della figura ſua ,che è picciola , mentre 0r
mama, e/Z bonumſtomac/Îo, ('9‘ hepatiifrígirlin É' dinariamente ſ1 porta a vendere diſgranato , ma
aſl mali”; fiamme/;0, guri”: Cardamomumflë" reti_ alla maggioranza delle virtù , eſſendo più aroma
Mt wmitum . tÎCO, come anco avvertiſce l’Acofla , ed eſſendo il
Garzia dell’ Orto però dichiara , che non fia più aromatico il migliore , ſi dirà , che il minore
propriamente la Melegetta il Cardamomo mino ſia maggiore in virtù, e minore in quantità , per.
re , perche il minore naſce anche col maggiore in che , come s’è detto , ſi dice minore in riguardo,
Malavàr , dove lì chiama Etremelli s in Zeilàm che ſi vede ſempre fuori de i follicoli così diſgra:
Enſal, in Bengala, Cuzerate, ed in Decìn èdetto nato . ‘
alle voice Hil , alle volte Elachi , ma quello è fra E lodato ſimilmente per più perfetto da
Mauritani ſolamen te,imperòche dal teſto de’Gen Marco Oddo (de Ther- ó“ min-id.) che ſcrive: 944.6
ci” , che abitano in tutte le ſedette Provincie fi qirca hoc pra alij: eligmmr , rarò 'viſum inter
chiama Dori . follicular,ficurffeciem fraſi-firm!” , Melcgetam
Dunque queſta diverſità di nomi è Rata cal mmm/li ”He/[ant : Hoc 'vera deficiente, alífld 171—,
gione’ di ſar naſcere confuſione tra gli Scrittori dum eligfltur o *711011 in minariómſilíqm’r reca”
Arabici , imperciòche alcuni uſano i vocaboli In dítur,che è quello della terza ſpezie,detto da N0í
diani, ed alcuni , gli Arabici , di dove s’inſeriſce, maggiore , perche quali ſempre ſi vede con le fili#
che il Cardamomo maggiore ſil il ſecondo del ue . `
Matrbioli , ed il minore _il terzo . Il Cardamomo Il Mattbiolí ( EP. Med.) quantunque dic-15
mezano produce i follicoli lunghetti,e molto men M ajur in Theriacaſuppedita”dan-,nientedimeno
groſſi del'maggiore, triangolari, firiſciatim con la s’intende il noſtro minore , o grana' Paradiſo, che
punta ribattuta, dentro i quali èparimente il ſe dir vogliamo’ mentre, come s’è detto,il Mattbioli
me raceolto nelle membrane , come il maggiore, .chiama il Cardamomo minore noſtro volgarea
lunghetto , compreſſo ,, e diviſo per lungo da un Cardamomo maggiore , che viene ad eſſer quella
canaletto , e traverſato da certe linee picciole , e della ſua prima ſpezie , che il Maran” dice aver
ſottili, di colore,che pare appuntocome nel bian veduto appreſſo dell’Imperata , rinchiuſi ne iſol
co lo roſſeggíare - licoli grandi, Come un tico ,ſeguendo anche a dire
Quella ſpezie mezana è chiamata da Cri/?o . che ſi può uſarmperche hà più acrimonia,ed èpiù
fura Aeofla Cardamomo maggiore,dicendo.il mag valoroſo del maggiore,e lo chiamiamo Noi minoä
. gior Cardamomo non è egli più grande d’un pi re, perche viene diſgranato, e non in caſelle,o ſol
gnuolo contenutovi anche la ſua dura ſcorza dalla lic0ü e e da alcuni è chiamato Gram: Parfldíſi , e
dodatagll dalla Natura . queſto medeſimo Cardamomo viene approvato
Il terzo a o ſia il minore Cardamomo ſi rinñ` per più buono da Renozlmdal Mummia“: da Gar
chiude in uno picciolo Capitello triangolare 1 ſi zia dell’ Orta .
mile al fruttointeriore del Faggio , bianchiccio Il Cardamomo uſuale- è adoperato dalla genti
dentro, e diviſo per mezo da un ſottile interſtizio. di quei paeſi nelle Medicine: lo maflicano ancora
dove il ſeme ſi vede collocato ugualmente dall’ C5 le ſOglié! dëlla Betolafled anche così ſolo per diſ
una,e dall’altra parte,ritondetto, e ruvido al toc— ſeccare, e ſar buon’ odore nella bocca, e fortifica
care , e per lungo da una ſola parte s'oſſerva ſem-_ re lo ſtomaco . In oltre giova a tutto quello , che
pre diviſo . dice Avira-”n.3 valere il Cohzbague,come di ſopra
- @lella terza ſpezie di Cardamomi , Che A”; ſi è detto ,
ñ drm Mattbiolí 7 come (OPT-'1 già s’è detto , cliia
ma minore,nelle Officine oggidì hà titolo di mag
giore. il Car-.zia VUOlG,ClÎC di queſte ſpezie ſi deb
ba ponere nelle Medicine degli Autori Arabi , ed
anche in molte compoſizioni de’ Moderni , che
hanno ſeguitato gli Arabi , e banche non corri,
Fíoul
PARTE 'SECONDA‘. 147
Figure delli tre Ca-rriamomi . una radice grande,cl1e ritiene il nome del ſuo Al;
' bero . Anche Sempione conobbe'eſſere differenza
tra il Macis r ed Macero , perche dopò aver detto,
che il Macis era la corteccia della Noce Muſchia—
ta, ſoggiunge, che altra coſa era il Mater , di che
parlava Dioſì‘aride; e dell’iſteſſo Macer,ſi deve in
tenderemhe parhſſe Ger/mo, (Iib.7.deſim[›.) meri--~
tre lo dichiarò temperato tra caldo , e freddo , già
che i} Macis è caldo , e ſecco nel fine del ſecondo,’
oltre di ciò Awrroe (4.colligqr.) affirma , che Ga
lena (cap. 694.) non conobbe il Macis . Avícemnz
tratta del Macer al capo de Tha/[War, ma del no
‘ſtro Macis ne parla al capo fl’e Mare , e dice eſſere
la coperta della Noce Muſchiata.(cap.4çy.) I Frag
ti d’Araceli commentatori di Meſue vogliono,che
non ſia differenZa tra il Macis , ed il Macer , ma
Cri/quora Acofla dice , che in ciò hanno moſtrato
poco diligenza .
DelläNm' Mix/Elvio”, e del Maris': Delle Noci Muſchiate ſono perfettiffime le ſreñ`
ſche,gravi,groſie, piene di umore-ſenza alcun foro.
L nome della Noce Mnſchiata è derivato dalla Corregono, e levano il fiato puzzolente chiarifica
ſoavità del ſno odore , da i Latini è chiamata no la viſta , confortano io ſtomaco , e digeriſcono
zare Nunc Myriſtíca, Nm: Mnſcbata , é** Nux ’Unguen il cibo , diſcacciano le ventoſità , ſortificano il ſe
l .
…gn rari”, ſi come da i Greci, Moſàbocaryon, Moſcbo gato, e la milza, provocano l’urina, riſtrìngono il
carydia” , ó“ Car—_you aromatica”: . L’Albero a che Ventre , e giovano alle macchie della faccia , ſono
la produce, ſecondo dice l’Area/?a ſlibdeſimpdell’ utili alla matrice , e mollificano le durezze a ed
Indie) è della grandezza dell’Albero di Pero- Gdr— apoſteme della Milza . Nei Inoghi dove naſce il
'aia,ed il Matt/:io-li lo ſanno ſimile in tutto a quel Macis ſe ne fà l’aglio, comeſi fà delle Noci, ed è
lo delle Perſiche. Produce le ſoglie alquanto riton molto prezioſo per li dolori d-e’nervì , e per le in.;
de , e pontute , il fiore roſſo . Naſce nell’Iſola d‘i ſermità fredde , e vale ordinariamen te trè volte
Banda , dove ſruttifica molto , ed ivi è chiamata più , che quel della Noce. l-l Macis hà parimente
Noce Palla , ed il Macis Elma Pal/a z la ſcorza di tutte le facoltà , che ſi lodano nelle Noci Mu:`
_fuori della Noce M n ſcliiata, è carnoſa,ed alquan ſchiere ._ ’
to dura, e rompen-lolì, menfreè freſcawi ſx trova
dentro una midolla molle, e più ſoaVe nel ſapore, .Del Xarfè a Cìnnamo l
chela Noce Mtlſchiata z la detta midolla dopo che
la Noceè ſecca, fi Converte nella medeſima loſtan Ella verſione d’Am‘cenna del Cremoneſe fi
;‘iiil; za della Noce , di modo, che reſta una ſola ſoſtan legge , nella ricetta preſente Cinnamo a ma
;alt o 2a. (Uè-r. ”p.93 )Bando la detta Noce èmacu il Bell-menſe nota nel margine Cherſè, com’anche
nel! ra 1 fi apre , e rompe in più parti: quella prima nell’eſpoſizione,Ch’egli fà de nomi Arabici dichia
e an ſcorza carnoſa , ed appare di dentro la Noce robi~ ra, che Cherſè, appreſſo gl’Arabb ſia nome comu;
c ìlí conda , molto vaga viſta, la quale Noce dopo ch‘è ne a tutte le ſeorze, ma che ſcritto ſemplicemente
va o ;ſecca , e curata , ſepara da ſe quella ſeconda ſcor. s’intenda per la ſcorza del Cinnamoman ſpecial
vza ſottile acuta, ed odoroſa, interreſſuta a guiſa di mente dEI groſſo , Roche diſſe : Cher—fi} , *vel Kcrfe‘
. èp apud Arabe: efl nome” comm/me ad omnem cer
rete, ed all’ora ſi moſtra un poco meno colorita di
mir
vquello ,che appariva sù l’albero . Qgeſta ſeconda ticem , ſed abſolute dÌKÎÎum nccipitm* Pro cartier:
.’o
ſcorza è il noſtro volgare Macis , ` così chiamato szmmomi maxz'me‘ groflò z Darfini un) apud
iii# anche dai Latini, e ’Mara‘ ancora, del quale non Arabe: efl Cimmmomum magi: Aumatimm .
ſali-fi
ſi trova,che ne parlaſſero gli Antichi, come nè an Cberfe‘ igìtur {life-rt à Darſiniſicut cortex magi:
i 6:1 aromatica, (’9“ cortex mínù: aromatica,ó“ Per Cin-ì
che della Noce Muſchiata . Trattarono bensì del
. Macer, o Macero, che è coſa diverſiffima dal Ma flamomum aPml Latina: inte/11'genrlum d} Cimm
…rÎS‘J cis noſtro volgare , perche queſli , come s’è detto, ”fomum groſſum, non ”mlt-‘cm m-amnticmmé‘ per
è la ſcorza della Noce Muſchiata , ed il MaCer è Cmnamamum ( che entra anche in eſſa ricetta) in;
r c11 ‘una ſcorza d’Albero , del quale ſcrive così DiOſCO telligemlur eſt cartrxſubtilz’: Cimmmomi, magi:
.:j
ride . Il Macero è una corteccia , che ſi porta di aromatici”: Ma nell' antica eſPOſizione ſi trova
che ſcritto Così: Kerfè id rſt aromaticum è** efl ſPccier
Barbaria , roffigna , groſſa , al guſto grandemente
>9" c‘oſtrettiva , lì beve per li ſputi del ſangue , per la Cmnmnomi graffi . Il Gru-zia , e l’Acoan però ten
diſenteria, e per li Huſſi del cerpo, dalle quali pa gonoîche tal nome Verſaa, e Querſeen in lingua
role s’inſeriſce , che Dioſcurizle inteſe della ſcorza Arabica voglia dire Cannella di qualunque trañ
del Maicer , e non del Macis , che non ègroſſa o “è niera, che ella li ſia; ma contro il Gnrzime PAC“
meno fà gli effetti’ del Macer, che è fervente, acu ſta li trova l'autorità di Ret/ir, (3.1414 ”imam-cap
to , ed adorato . Si confitma quefla opinione con [leſPec.caquire.)che dice: Cinnamamum Ciflmrmoñ
quella di Plinio (lib. r 2. 0412.8.) che diſſe :ll Ma ”3° -uìcr'num exíjíit, licet eo fit drbilíurat‘d altrove
çero fi Porta d'lndia , ed è una corteccia rolſa di ſi legge: Kerfè ideſt Cinnnmomflm graffi!” * ſer
'I' g COI'.
143 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELL!.
conchiuſione quì fi dice, che Darſeno,o Cinnamo differiſce dall’altre.e che non vi ſi oſſervano quei
mo ſono nomi generali a tutte le ſpezie della Cä cinque nervi, che ſi è detto avere le ſoglie del Pepe
nella, trovandoſi cinque diverſità di eſſe, le quali Negro .
Variano nel grado della bontà, che perciò diſſe R; ll Pepe lungo naſce ſolamente in Bengala , ed
”odeo : I’ra bonítarir quidem graſſa guinqfle ejm Joaha, dove ſi Prima aſſai più del Negro, e Bianco:
diverfitater ab Author-ibm recenſefltur-,ſed gene— ſì trova in eſſo più acrimonia, ed è più aromatico,
re tantùm duplici diflinëlz: Si che il Cinnamo è e di miglior odore degl‘altri due. e Però è uſato in
una delle ſpezie del Darſeno, ſi come ſi oſſerva in quelle parti comunemente 'nelle vivande , come
Meſue nel Diacinnamomo , nella cui ricetta dopb Speziaria molto gentile. La pianta, che lo produ
il Cinnamomo ſottile , ed eletto ſegue Darſeno ce, ſe:0ndo, che dice Nicolò Alofidrdfſ è alta,lun
Ciunamo , per il quale , come hò detto nella mia ga,e della groſſezza di una corda da Torno , ed il
annotazione ſopra l’Antidotario Napolitano,s’in più largo frutto è un mezo piede , il fondamento
tende una ſorte di Cannella , che , ſi trova ſta le del quale è un ſullo molto ſottile , e ſopra di eſſo
ſpezie della Caſiìa lignea , già che come s’è detto ſtanno i granelli così ben attaccati inſieme, come
'a ſuo luogo , ſono medeſimamente cinque . Si pi— ſuſſero incaſtrati , e mentre ſono verdi ſi aſſomi
gliarà dunque per Kerfè, o Cinuamo,quella ſpezie girano al fiore delle Nocelle, che i Latini chiama
n,—ñ—n,ró
di Cannella di ſCOſZa groſſa,acre, odorata,ed aro nojulm, o pure al ſeme della Piantagine,quando
matica, e per Cinnamomo la Cannella di Zeilàm ſt-Ìi sù la pianta. Queſto Pepe, cheè verde,quando
o in ſuo luogo la più eletta Cannella , che ſi trova è freſco , divien poi negro , per riſpetto del Sole,
di ſcorza ſottile ~. che lo matura. ll luogo,~love ſi trova il Pepe Lun
goaè diſlante cinquanta leghe dal Malabàrln que
Del l’alba Negra, Bianco, e Lungo . ſ’to medeſimo Paeſe, dove naſce il Pepe Negrama
ſce il Bianco 5 ma ve ne ſono poche piante , che
' Ltre al Pepe Negro, Bianco, e Lungo ſi tro perciò èColà molto ſlimato , e ſi pone alle menſe
vano molre piante, che hanno il nome di de‘Grandi, per uſo de’cibi , ſi come Noi facciamo
Pepe, in riguardo però del loro ſapore, come ſi di. del ſale 5 ſe ne tien conto parimente per i biſogni
moſtrarà più avanti. Il Pepe vero ſi chiama M0 della MediCina, prevalendoſene contro ogni vele- -
lunga nel Malabàr , e Loda in lingua Malacitana. no, ed in alcune infermità degl’occhi , di che hace
In Canaria Miri, in Arabia Filfil : in Guzarate, ancora menzione Dio/L‘oride ſlílz. 2. cap. 148.) il
e Decanin Meriche, e Morois, in Bengala , dove è quale ingannare al ſolito da ſalſe relazioni , ſcriſſe
naturale il Pepe lungo , chiamato colà Pimpinil, molte favole intorno alla delineazione delle pian
e Pepinili,ſi come il Bianco iu Arabico,ſi chiama te di dette ſorti di Pepe , ſi come fecero molti ſuoi
Filfil Darache, nondimeno da {ſoia-”na , ſecondo ſeguaci antichi,e moderni: è ben ver0,che le pian
l'eſpoſizione del Bellunenfi (ſila. cap.; $6- ç 5 7.) te di queſti due Pepi , cioè Bianco o e Negro ſono
ëdetto Fulſur -, com’ anche il Pepe lungo Darſu tanto ſimili , che da i ſoli Paeſahi ſi può diſcernE
fal, e tal volta Fulſel, e li medeſimi nomi hà uſa.. re la poca differenza, che è tra di loro,avvenendd
to anche Sempione . in ciò il medeſimo , che s'oſſerva nella rire, che
ll Pepe Negro o conforme alle opinioni di Gar’ produce l’llva Negra, ed in quella, che la produ~
zia , ed rico/la , e di molti altri ſenſati Scrittori, ce bianca,n0n conoſCendoſi comunemente,ſe nOn
che l’hanno veduto oculatamente, naſce da pian.. quando moſtrano l’Ll-.va matura , poiche le ſrondi
ta ſarmentoſa a guiſa di vite, che aſcende a ſimili del Pepe Bianco ,ſono un poco più ſottili, 'più li
tudine dell'Edei-a: ſi attacca all’albero, col quale ſce, più aromatiche , e di miglior guſlo - Le ſoglie
il congiunge; ha da ſpazio, in ſpazio uu nodocor— Poi del Pepe Negro ſono molto in uſo in quei pac—
to , e per ciaſctm di effi nodi eſce una ſronda di li , per i dolori colici , e per ogni dolor di corpo,
grandezza , e figura quaſi cOme quella del Cellro, deriVante da Caggione ſredda , applicandole ſopra
è acuta nella punta, e vi ſi vedano cinque nervi, il ventre, ontate con oglio di Cocco , e poi ſcalda
`il nervo di mezo `e maggiore degl’altri, e divide la te nella cenere,dicono, che ne ſegue buono effetto.
foglia per metà nella ſua lunghezzasma Car/aſma: @Lelio Pepe Negro ſtà ſempre Verde nel graſpO
ſia dice -, ’avere niuna ſimilitudine con le ſroudi ſlIlO a gl’ ultimi giorni del meſe di Decembre , la
del Cedro ~. Le dette ſrondi ſono di colore verde ſua perfezione è a mezo Gennaro , ſi marciſce,
oſcuro nella parte di dentroa'c di verde chiaro nel-v quando ſi raccoglie prima di qucſto tempo , dop?)
la parte di fuori i ſono moi-denti al guſto . La ſua raccolto ſiaſciuga al Sole. Si oſſerva in oltre nelle
radiceè picciola , vicino allo ſtip1te d’ogni ſrondal ſpezie di Pepe nn’ altra ſorte di eſſo, che, per aver.
naſce un graſpo di PePe, il maggior de’ quali pro— lo ſtipite attaccato al granello,come le Cube-:bei ll*
duce circa cinquanta grani , ed il minore ſino a chiama Pepe CflDdlÎÎO , il granello è di forma ri
trenta: ’mentre queſto Pepe è verde lomangiano tonda , pieno , alquanto rugoſo, e nereggiantea ha
in quei paeſi condito con ſale z ed aceto, comei l’iſteſſa acutezza del Pepe, e la medeſima aromati
Cappari, e lo chiamano Acbar . La pianta del Pe- cità, ed i: diſpoſto in racemi .
pe Negro non è l’iſteſſa con qUella del Pepe Lun Giàche per le neceſſità di trattare del Pepe Lun
go, e del Bianco, 'anzi Garsia afferma, che quella go, e Negro , come ingredienti del Diamargaritoñ
pianta , che produce il Pepe lu ugo è così diverſa ne Caldo , è caduto in propoſito di parlare del Pe
dall’altre due , che s’ind’uce a dire a eſſervi quella pe Biancr‘, così pare, che richiede la convenienza
ſomiglianza 9 che ſi trova tra l’Ovo , e la Fava: dell‘occaſîonndi diſcorrcre ſoccintamente di mol
C/nfia però, banche la faccia diverſa dice,che poco te altre piante,cl1e hanno il nome di Pepe, e par
(ll-'0*
PART`E SECONDA'. '149
quei
iicolarmente di quella del Pefe di Ethiopiada Se— 'petto : bevuto con le foglie ſreſche del LaUro gioñ'
mpione chiamato Piper Nigrorum. Produce que va alli dolori del corpo, e maſticato con uva paſſa,
ſta più ſilique in racemi, lunghe quattro dita, co o ſecondo Dioſcuride con la Stafìſagria , purga la
me quelle dei Piſelli” pure dei Faggiuoli,ma più flemma dalla cella, e genera l’appetito del cibozin
ſottili ritondette 7 e di color aſſai Negro , dentro corporate con la PeCe riſolve le ſcrofole , ſi come
alle quali ſono le granella, poco minori di quelle meſchiato col Nitro eſtirpa la morſea . Sempione
del Pepe comune, e ſtanno si fortemente attaccate aggiungeflhe adoperato il Pepe largamëte provo
alle loro ſilique, che difficilmente ſe ne ſpiccano; ca l’urina , ſi come parcamente uſato muove il
L’uſano gl’Ethiopi, per idolori dei denti . Fù da corpo. Il medeſimo Serafinmmer autorità di Xar
me oſſervata queſta ſorte di Pepe nello Studio del cbaínda Arabo dice , che fà ſmagrire ſovverchia
noſiro ſamoſifiìmo Secretario della Natura Fer mente, e diſecca il carpo , a ſegno tale, che anche
”nre ſmfierflta, dove ſi moſh-avano le più recon eſtingUe totalmente la genitura , ma che però il
dite maraviglie della materia Medicinale . Pepe Bianco opera il contrario . aumentando
Si trova anche il Pep: ludico , o Siliguaſtro, grandemente lo ſperma,ſoggiungendo (per ſenten—
chiamato Cap/ſca , e qui tra noi Paparo/0 , pianta za di Hunaim) eſſere grandemente giovevole a ri:
divenuta così volgare , che da ogn’ uno viene co ſcaldare inervbedi muſcoli e
noſciuta; produce le ſoglie maggiori,e più lunghe
del Solatro comune, il gambo verde , alto un cu DIAMARGARlTONE CALDO
bito, e più,c:›n molti rami, ed articolato, il fiore Dl NICOLO’ ALESSANDRINO.
bianco, dal quale naſcono le vagine ſimili a i cor
netti, prima verdi, e poi roſſe,come Coralli Bru Iglía di Cannella o Legno Aloe o Garofani,
niti,e di tanta acutezza al guſio,che ſuperano ogn’ `\`pica1, Galanga, Liquirizia,Trociſci di Vio
altro Pepe . Dentro i ſudetti cornetti ſi trova il le,Trociſci Diariiodon ana dramme r Y.Noci Mu
ſeme minuto . e bianchiccio , e del medeſimo ſa ſchiate, Alitta, Zedoaria, Nardo, Macis, Riobar
pore. Si trovano due altre ſpezie di queſta Pianta, baro , Storace ana dramme ro. Perle 'perforate,
l’una fi‘i li cornetti molto minori della ſudetta, eſs Perle non perſorate, Avorio, Oſſo di cuor di Cer
ſendo anche la pianta più picciola , e l’altra in vo, Gengevo, Blatte Bizanzie ana dramme ;.Mu
Vece di cornetti produce alcune ſilique, ‘quaſi co ſchio , Ambra , Cardamomo , Seme di Leviſtico,
me tonde , tutte però ſono acutiffime , come l’an Seme di Baſilico ana dramme g. Canſora dramma
tecedentemente deſcritta . Pena?) il Rue/lio , che I. Mele Roſato quanto balia: ſi faccia Elettuario.
quello ſuſſe il Cardamomo vero di Ania-”na , ma
l’errore di queſto grande Uomo è già fiato molira— Fflc`altà 7 ?ſl ”ſa a
to al cn po del Cardamomo in quello Teatro b
L’erba l~ìerſicaria poi per naſcere dentro l’ac ſſ ` Grande , e prezioſiſſimo Antidoto contro
que, e per aver formalmente il ſapor del Pepe ve qualſivoglia debolezza di cuore, e diſtempe—
ro, ſi chiama HirlrupepeflioÈ: Pepe Acquaticaflra ratura di ſlomacthogliendone la nauſea,e procu—
tralaſciando queſti Diſcorſi ripigliaremoil trat rando la cozione , è di aiuto all’Aſmatici , ed alla
tato del vero i-'ep'e dicendo, che Dieſe-orin’cſhenclie Ortlioſnea, riſiora ,e ſi nutrire i Tiiici , e quelli
ſe gli debba la lode di eſattiſſimo inveſtigatore che per lunga malattia ſono eſtenuati . La doſa è
delle ſue proprietà , nientedimeno, non accerti) la dramme due, e lì piglia mattina, e ſera, o quando
vera deſcrizzione delle fattezze della pianta. Me 'ricerca il biſogno altrimente .
rita p'srò di eſſere ſcuſato , con ’I'eafrflſta , Plinio,
ed altri antichi , che Preſero il medeſimo errore, Offlroatione intorno Alli' (Im- Di'amrn'
perche nei tempi paſſati era così malagevole la garizflni t‘nldr' .
flrada , ‘per penetrare all' indie , che ne anche vi
giungeva la ſorza dell’ Imperia Romano , il che L Diamar'garitone caldo diA-uícemm ſi conſci-ñ'
non avviene ora5 onde ſ1 hanno le vere relazioni’ va in polvere ſottiliſlìma 1 oſſervando nel pe
non ſolo del Pepe, ma d’altre Droghe. da i Signo ſtare la medeſima regola delle polveri dell’ Eiet~
ri Medici Sprzgnuoli , e da altri curioſi di qiieſia tuario di Giacinto , avvertendo però qui , che la
materia, i quali hanno ſolcato grandiſſimi Mari, Maſtice ſi deve polverizzare ſeparatamente; poi
e veduto ſpecialmente con lì proPrii occhi le pra unirla alle polveri , già ſetacciate -, ſi come ſi ſarà
te di tutte tiè le ſpezie de i Pepi,con tuttociò dun 'anche delle Perle , le quali ſaranno macinatein
que, mentre li è moſtrato eſſere gran diverſità tra Porfido, e poi già aſciutte meſchiarle alle polveri,
le Piante del Pepe , non ſarà a propoſito z che in le quali ſi conſcrvaranno meglio ſenza il Zucche
luogo del Pepe lungo , ſi ponga del Negro , ed in ro , che vi preſcrive Avira-mm; ma vi ſi può me
luogo del Bianco il Lungos ma iu caſo di neceſſità ſchiare nel punto,clie fi adopera la polvere: la de
:i fi potrà adoperare il Negroze ‘non il Lungo .~ ſa di eſſo Zucchero ſarà, ſecondo Ania-mm, tanto
La facoltà del Pepe generalmente è che riſcal `di peſo, quanto ſarà la polvere, ed un poco di più.
da, provoca l‘urina, giova alla digeflione, riſolve, La polvere del Dtamargaritone caldo di Niro/ò
ed eiiirpa gl' impedimenti della viſta , è utile al AlqflÃÎÎ/zl’ririo ſi conſetta con peſo quadruplicato di
.~l-.
trernOre delle ſebbri: bevuto» 0 applicatoi ſoccor Mele Roſato colato , oſſervando nelle polveri l’i . --:-È—'u
ñ---ñ~

re alli morſi delle fiere, fà uſcire ie creature mor fleſio methodo del Diamargaritone di Avi-’anna,
cioè di peliarle ſſſottiliffime , edi macinare ſepara
te dal ventre . Si dà utilireute a bere in forma di
Eitttuirio , contro laitoìle , e tutte l’infirmità del tamente le Perl: in l‘orfido , e poi unixle alle Fol
VCl’i.
'l'70' ‘TEATRO FARMACEUT. DÉL DONZELLII
'Veri . L'Aſimbra fi pone meſchiata con un poco di
no due z il medeſimo teſto delle tre drammeè ap.`
Zucchero polveriZZato , ed il Muſchio rieſce me provato dalli Frati d’Aracelí , e ſeguitato da i
glio diſſolverlo con un poco di Acqua Roſa diſtil Medici del Collegio Romano , da quello di Bologna,
lataie poi nella fine meſchiarlo alla compoſizione e di Bergamo, da Fei-nello, C‘e/ln, Corda, Franceſco
La Canſora non viſi pone , ma in ſuo luogo ſi pi Aleflhizdro, Gia: Pincotomo , dal Propflſito , Lumi
glia tanto Nenuſaro, cioè la parte bianca de i ſuoi ”are Majm, Bargarucci , Spinello , Cala/Zane , Mr
fiori ſeccati al Sole . - licchio , Santini , e Sal-umor Franc-l'om- , il quale
però tralaſcia il Mace, il Corallo , e l’Ambra . Li
ELETTHARIO DI GEMME CALDO ſeguaci del teſto delle due dramme ſono Sil-via , li
DI MESUE. Medici del Collegio Ago/lana, i Fiorentini, Reno
dea, Lirico (le Auguſtir, Prw/0 Sum-{Io , Tambu/da,
Iglia di Perle bianche dramme ;Frammenti Fefío,e Baudo-rane; ma Bernardo Deflì’nio ſi dichiaz
` di Zaffiro, di Giacinti, di Sarda,di Granate, ra di non riprovare nè l’uno , nè l‘altro teſto , diñ
di Feruzegi ana dramma l. ñ} Zedoaria , Doroni cendo: Sed ”autri'rtrjìutentiam impegno fi error
co, Scorze di Cedro , Macis , Seme di Alfelengie fit , levi” balia-ri ile-[vent : Ma non ſi può dit così'
miſe ana dram. 2. Coralli Roffi, Carabe , Limatu dell’errore de’ Frati {l’AÌ‘IÌCE/Ì, che non vi voglio.
ra d’Avorio ana ſcrup. 2. Been Bianco , Been Roſ no l’Ambra , ingrediente di tanta conſiderazione,
ſo,Garoſani, Gengevo, Pepe Lungo, Spica Nardaa che ſarei per dire,che ſe queſto Elettuario ſi h‘a da.
Folio, Zaffarano, Heil ana dmn-1.1. Trociſci,Dia flimare in riguardo delle ſue prerogative, l’Ambra
rhodon, Legno Aloe ana dramme ſ- Cannella,Ga— ſola può autenticare la ſua perfezione . Li medeſi
langa , Zurumbet ana dram. r. >7'- Fogli d’Oro , mi Frati Sfeziali :l’Area/i, contro l’aſſerzione_
Fogli d’Argento ana aurei g. Muſchio buono dr. di Sil-via, e Renn-dea , contendono , che l’Heil non
mcza,Ambra dramme 2. ſia il Cardamomo, per il quale Io di ſopra ho pra
Di`ogni coſa ſ1 ſà polvere ſottile , e ſi confetta vato, doverſi intendere il Cardamomo maggiore.
Con parti uguali di Mele Emblicato , e Gelenia La Farmacopm Aguflana pone di rarura di
bib di Roſe quanto baſtano . Avorio , Coralli , e Succino ana ſcrupoli cinque,
La doſa è da mezo aureo , finoad uno intiero . banche Meſue ne preſcriva ana ſcrupoli due .
Si piglia con acqua di Bugloſſa , e vino odorifero . Diremo ſuſſeguentemente di quelli ingredien-f
Si conſerva in vigore per quattro anni. ti, de’quali antecedentemente non ſi è parlato,ac
ciò il libro ſi Conſormi allo ſcopo determinatmma
Facoltà , ed ’Uſa . notaremo prima l’iſteſſo Elettuario ſenza le ſpez
zie,cioè il Freddo.
Utiliffimo alle infermità fredde del cervello"
del cuore , dello Homaco , del fegato , e della ELETTUARIO Dl GEMME FREDDO.”
matrice: ſoggiungendo l’iſtefl‘o Meſue aver eſperi
mentato la ſua bontà `nel tremore del cuore, nella P Iglia di Perle preparate dramme ;.8podl0 de
ſincope , nella debolezza dello ſtomaco , e quando gl’Arabi , Raſura di Avorio , Coralli Roffi,
alcuno ſi attriſta ,e non sà il Perche , giovando a COralli Bianchi, ana dramme 2. Roſe Roſie-dram
chi ama di llar ſolo , ed a clii è timoroſo , imper Uflſh e meza, Pietra Giacinto , Smeraldo 7 Saffiro,
clòche :allegra , e dilata l‘animo , e fa atquiſhare’ Sarda, Granata , Sandalo Roſſo , Sandalo Citrino,
gentili coſtumi: ſà ben Colorito, ed odorato il cor Fiori di Boragine, Fiori di Bugloſſa, Semi di Ace
po, ed è in uſo appreſſo i Re, e gran Signori. toſa, Semi di Baſilico,Been lfliancodzeen Roſſo ana
Piacque ad Andar-mica , ed ad Annutío Feſio di dram. I. Oſſo di cuor di Cervo dram. mela, Fogli
chiamar quello preſente Elettuario Diamargari-v d’Oro, Fogli d’Argento ana numero [g. ,
tone caldo d’Avicenna , ſorſe per caggíone della Fà polvere nel modo dell'antecedente,ed in que
quantità delle Perle, che vi entrano ,nientedimea ſta forma più ſi coſtuma di conſervarlo .
no è Coſa chiariflima effer ricetta di Mafia-,ed aver
nome d’Elettuatio di Gemme, al quale Elettuario Facoltà , ed _Uſo .
aggiungono quì alcuni l’epiteto di caldo , in ri
guardo delli molti ingredienti caldi a che riceve, Onſeriſce alle grandiſſime infiammaziorÎj
onde perciò quando ſi prepara ſenza di eſſi ſi chia ' delle ſebbri , giova ai ſegatoſi , èdi grande
ma Elettuario di Gemme freddo: altri chiamano ajuto alle ſincopi, palpitazioni del cuore,alla toſ
Elettuario caldo l’Elettuario di Gemme con ſpe ſe, ed a gl’Aſmatíci, e ſoccorre all’imppetenza.
zie, e ſreddo,quando è ſenza ſpezie-,e di queſto ver Se ne piglia una dramma . . '
rà anche quì traſcritto la ricetta , per comodità
dello Spezialc .Per riſpetto delle Gem me prelioſe \ Dell/i Pietra Sarda .
'preſcritte qui nella ricetta , ſe gli dà il nome di A Sardi Città della Lydia, in Grecia (ſecon-`
Elettuario di Gemme z benche Gio: Lodovico Ber do Plinio) hà preſo il nome la Gemma Sar
taldo (Apparatmedic.) pretendo, Cho quello nome da, in riguardo, che ivi fù trovata la prima volta
l’abbia pigliato dalle ſole Perle , le quali anche ſi Vien anclic,con nome corrottſhchiamata Comfo
connumerano tra le Gemme,e ſono la baſe di que la, dovendoſi dire correttamente, Cameola,che in
llo Elettuario, onde riputa, per corretto quel teſto altri luoghi-Pur’anche correttamente è detta Cor
di Mefuemel quale ſi trovano preſcritte trè dram narina, dovendoſi propriamente chiamare Carna
me di Perle) e non quell’altri teſti, che ne aſſegna. rina , per aſſomigliarſi cſſ-l, formalmente al color
ſon
PARTE SE c o .N 'D A'- . m’
ſanguigno di carne umana , onde per la medeſima i vino ;fa laptinia tra le dodeci deſcritte dal Pre/iu'
ìi l ragione ſ1 chiama ln Ebreo Adam 5 ma ſecondo tr! Ezëccbíele, e da San Giovanni APnſt0/0,le quali
PW Be rnara’o Crſio (.l-ſífiera/ogia capab- Sarda) per au. ſ1 dovevan'o collocare nel Razionale ſoprapoſto all'
?ill torìtà di S.Epiſanio, ſi have, eſſer chiamata Sarda, Abito del Sommo Sacerdotechnejàme ir/ ea quer/tor
rm’. perche hà ſimilitudine il ſuo colore con quello del online: lapidum, 6'?" inp'rimo verſ” eri: lapír .I'm-ñ,
Allſ le’ſarde ſalateñSi trova,che quella Gemma hà gran p {lil/I (Exod- cap. xxxvi I r.) ben-:he gl‘Ebrei pre
ni; ` ſimpatia con la Pietra Unix , chiamata così da i tendono , che la prima Gemma Foſſe il Robino:
Greci, per rappreſentare il colore di ugna umana, Verùm (dice Bas-zio) illi: :i quibus grazia omnis
quando ſ’cà congiunta ſopra la camme quella ſim Divina .ab/ata rff, Imc in” credendum ”on ejlhſezſ
patia operazche ordinariamente naſcano meſchia ſeptflaginta iaia-Pretibm , á“ Scriptoribm* Eccle
tc inſieme , e tale Pietra miſta è detta poi Sardo fiaſtirir (Exaa'. cap. xxvl l I . *ver/:I 7. &ſegue-ut.)
nixmome compoſlo di ſardaa ed onice. Per la mol Dice Curnalia ,ì Lapizle, che quelle dodici Gemme
tiplicità de’colori , che vagamente moſlra queſta erano ſimbolo di trè coſe: ſignitícavano primiera
ſorte di Pietra, pare, chela natura leggiadramen mente le dodici prerogative di Noſlro Signore
te in eſſa abbia voluto ſcherzare, ſi che vengono Gesù Criſto , che ſù Sommo PontefiCE, figurato in
ad eſſere molte le ſuc ſpezie; ma perche quelle me Akon . Secondariamcnte ſignificava li dodici l’a
ſchiare o non ſono quelle , che hanno da ſervire in. triarchi delle Tribù di Iſraele , e li dodici Apo
quello Elettuario, laſciaremo il trattar di eſſezcon ſioli z l’ordine di eſſe Gemme era tale; la Sarda a
ſoggiungere ſolamente , che le più varie , e di co Ruben, San Bartolomeo . Topazio a .Time one , San
lore più vivaci , ſono le più pregiate . Diciamo Giacomo fratello del Signore . Smeraldo a Giuda,
adunque , che la più per-ſetta Pietra Sarda ſi trova San Giovanni . Carbonchio a Dim ’ San Giacomo
nel paeſe di Babilonia . quando ſi aprono alcune _ fratello di San Giovanni. Sallìro a N-fzbale . Sau
cave di pietra, vedendoſi fiſſa nel cuor del ſaſſo: lì to Andrea. Diaſpro a Cade-,San Pietro . Lincurio
trova anche in Pato, ed Aſſo z ve ne ſono nell’ 1n ad Afir a San Simone Cananco . Achate ad [flir
lîſî.
die di trè maniere , l’una Roſi?! , l’altra Demíca, cbar, San Giuda Taddeo . Ametiſto Ztl-buio”, San
così detta dalla graſſezza z la terza è quella , alla Macchia . Criſolito Efraim , San Mattheo . Oníce
a!” .Manara-,San Filippo; Berillo a Beniaminfian To.
quale ſi pone ſotto un ſottil foglio d’Argento .
Quelle Indiana tralucono, ma l’Arabiche ſono più maſo. Oltre alla ſudetta eſpoſizione dì Corni-[ioni
groſſe di ſoſtauza . Se ne trovano cziandio in Leu ſono quelle di Riberafl Virgar, ed in eſſe potranno
cade di Epiro , e nell’Egitto , che ſi accomodano largamente ſodisſarſi i Curioſi 1 poiche a me quì
con un ſottil foglio d’Oro di ſotto . Le più vivaci, non {appartiene d’allargarmi dalla materia della
e di color più acceſo ſono chiamate Maſchi, ſi co ' Pietra Sarda, che `e attribuita a Ruben Patriarcha,
me quelle , che groſſamente moſirano un color la e primogenito di Giacobbe, perche (conforme di
vato,e pallido, ſono dette Femine. Alberto Magno cono gli accennati Autori ) . Primo , Igm'r ſPecie
(Jihad: Gem. cap.8.) fà la differenza tra la Pietra tralucet, Ire-nè ergo [ignatur Ruben , giri ignc libi
Sarda a e la Pietra Gorneola 3 ma Baezio dice eſſere dím‘: acceflſur ad Balam patrirſui flxarmz ace-f..
una medeſima coſa,e che Alberto ſia ſtato,Nimium ſi:. (Genefixxxr r 1.) Secondo,Sic”t Sardi”: ſuſſu
lSil copia decepmrflandem enim Gemmam effeſſe pure ſa bamare tardíùr brlíc’t‘atur , itzì Ruben mim‘u‘,
non inteſe di Chiamare Sarda la Corneola più qflàm reliquifrntru ſuffuſo invidia humor-e ſar-be.
bianca , e Sardo ,la Corneola più roſſa , come uſa tata-r eſt, caflzmr in amore, gnò trim imprmè cona
.Franceſco [Luca (HL-:de Gem. café.) Delle Pietre tur aſl Ioflphum è manibm‘ fratrum liberare .
Sarde di colore di mele , per detto di Plinio , ſe ne Quarto , Sicut Sardíj invenimztm‘ 9 qui braſile!!
tiene poco conto,e molto meno di quelle,che ſono aureaſublixiuntnhità Ryke”, tametfi i” C‘Oagllüll
di colore teſtacemo creta cotta. Ferrante bufera” ,forir apparebat -, Partire” pzlrriridij Uli”: vide.
ſHi/Zmafllíb.: 6.mp4 6.) dice, che le Gemme Sar rretm- ., ‘tamen inferiùr brflficar aurear ſidebar,
de naſcono nelle pietre come -l’animelle de’ſrutti, quia cbaritatem i” cordeſrruabat , à‘j'oſepb ia
e le ripone tra le pietre ſOCali traſparenti. Plinio colmnemſer-uare capii-bat. E quanto alla ſimpatia
dice eſſere ſtata la Sarda in grand’ uſo appreſſo a della medeſima Gemme con San Bartolomeo z lì
gl’Antichi,e perche ſpecialmente-.mon vi s’attacca conſidera,che ſiccome ella per eſſere di colore ſan~
la Cera, l’uſavano per ſigillo ._Difficilmente rice— guìgno, e di fuoco: Vaſari: terraram incuti:,ínì
ivi ve macchia così da acqua,come da oglío,ed è con Smil”: Barthelemy-eur pra Chriſto rxmriamnfìzit
2:.: venientiſfima alla ſcoltura . più delle ſpecie di tot”: ſanguimur , irleàqm Damonibur terribili:.
e.: Carbonchi . li quali malamente ſi ſcolpiſcono. Nella annotazione di Alcafizr ſopra quelle parole
1. FÌÌÌPPD Cojîa mette Robiní in luogo di Sarda , eli dell’APocaIiffc; (cap. 4.) Statimfui inſpíritu, ('5"
Frati d’Arace/í vogliono la Sardonia,aff`ermando acceſe-de: pojîta erat in Ccela , ó“fiIPra ſed-rm ſe—
tale~eſſere l’intenzione di Ale-ſue, onde ſcriſſero: dem' : (5“qu ſedeáat/imilir erat aſp-3m' lapidi;
Legenda?” eſt i” Keen-[ſta Sardonjclzir , ſioè Sar Jaſpidir , ò* Sardiri . Si legge , che S. Giovanni
{lonycir , ó“ non Sardinir . Ma io non sò trovare aveſſe veduto l’imagine del Padre Eterno compo
ſopra qualragionevole fondamento abbiano ſab ſta di Diaſpro , e di Sarda z il cui millerio è quel ì
bricata la loro opinionekenadea tra gl’altri buo ſimbolo , che eſplica tra l’altre quelle due animi
ni Autori dice , che Sarda utilitèr accedi: arl rabili opere di Sua Divina Mfleſtà, che ſotto l’om.
Ekáìde Gemmir- Ma la dignità ſovrana della Pie -bra del Diaſpro ſi contiene la creazione di tutto
tra Sardu è approvata dalla Sacra Scrittura , dove le coſez e per la figura della Pietra Sarda la Relurz
ſi legge‘, che cal Gemma , per cornandarnegtg Dió_ ſezione di Criſlo unico Signor noliro . ſ
'el C,
I
33'? _ \ ,rr-,nno Maureen-‘r2' nec non-25cm
Riſeriſce Albi-Fio Magna , che la Pietra Sarda, 0 ſpecialmente in Galecütdn Gananòrdn Cambaia;
Corneola, portata addoſſo rallegra l'animo,e cava e Baleguàr, ed anche in Ethiopia .
il timore , e fà l‘Uomo audace , preſerva dalle fa Si diſtinguono le Granate in trè ſpecie , perche
ſcinazioni , e da qualſivoglia veleno, cauſato da alcune ſono più negre dell’altre a tinte in color di
corruzione di umore . Per una certa peculiare ſa ſangue negro , ma però rutilante , e ſplendente, e
coltà ſua , applicataper fiſico contatto , ferma il onendoviſi di ſotto una ſoglia bianca , alla villa
fluſſo del {langue , in qualſivoglia parte del corpo del Sole appariſcono come carboni acceſi,che per
e la ſua polvere bevuta con vino roſſo auſlerm ciò da molti ſono riputate per veri Carbonchi.
giova a qualſivoglia fluſſo di ſangue,e portata,che Se ne trovano grandi quanto un’ ovo di Gallina,
tocchi il ventre, dicono, che conſerva’il parto, ed c più *. l’altra ſpezie è quella, che hà color di Gia
apPlicata ſopra i tumori caldi li ſana 5 guariſce le cinto, ma ſi diſtingue da efi'o, per la ſua ſoVerchia
ferite, dove è rimaſlo il ferro dentro , cavandolo roſſezza , chiamandoſi da i Gioiellieri Soriana , o
fuori. Dicono ancora, che aguzza l’ingegno, e che perche tira aſſai al giallo , perciò dice Baezio , In
proibiſce li ſogni cattivi, e reſifie alla malignità. ter Hyaeinefn‘ ſpecie: ”ſn-mala efl . La terza ſpa.
‘ Boezio avvertiſce , che Stuleum efl cum Cardano cie, ch’è giudicata la migliore , e ſi chiama Robi.
aflèrere, qua/l litiganrer _az-am: , ò* geflamer dz': no della Rocca, è quella, che tramezata di roſſezza
aièufaciaè s‘ ‘ ' ' ſi aſſomiglia nel colore alle Viole di Marzo . Tra
le Granate Occidentali *vo ne ſono alcune dicolo
LGGIUNTA’; re così lavato, come ſono, particolarmente,quelle
di Spagna, che ſi aſſomigliano alii ſrutridi dentro
F Ra l’altre proprieta della Pietra Sarda s’anno: del Melogranato acerbo , e di quelle ſe ne trovano
vera da Alöerto Magna (1M. a. miner- tr. 2. molto grandi. Altre ſono nella giallezza roſſeggiä;
cap., [7.) quella , che è d’avere l’íſteſſa ſimboleità tia così ſaturi di colore , che nè anche col fuoco E
con i legni , quale have la calamita con il ferro; può togliere , e tali ſono quelle di Boemia, che ap
onde è, dice e li,che alle volte s'attacca alle navi, pariſcono quali negre, ma ſi moderano , facendole
non potendo l in altro modo da quelle diflaccare, concave, e ſottoponendo loro un foglio di Argëto.
ſe non col taglio di quella parte del legno,d0ye fia Le più perfette Granata però ſono l’Orientalí,
attaccata . sì perche non hanno vizio alcuno , sì anche per
Circa il ſuo nome di Sarda, è derivatòJecondo reſiſtere al fuoco: ſono perſpicue, onde quelle, che
alcuni voglionomon ſolo dalla Citta di Sardi,con. mancano di queſta condiziOne ſi chiamano Madre
forme s’è detto di ſoprazma anche,conſorme vuo di Granate: ma Boesio (loc. citata ) loda quelle di
le Scradera - e Baezz‘o dalla quantità , che di eſſa fi Boemia, dicendo: Quad dignitatem nttímt Bohe
ritrova
‘tica in .Sardegna, Città
Sardi ſi molto diverſa
‘ dallÎ anz micor aaa-”ibm alij; prefer-re , `quad ”rif/71m‘
magna', ac vice iffi major” inneníflntur , Pminm
Oltre le virtù già dette di ſopra ; vale la Pietra quod illorflm color nullo igm ”ferri , ant minui
Sarda a togliere le ſordidezze, e llgidure de’dentí› pqüît , quod ”ul/r' Gnam-z Colorato! ProPrium efl ~
Bregaça nella ſuperficie di efiì , Onde i Frati d’Aracelí diſſero :Nubi/[ore: autem
judicamflr illa: , gm' grani: Granatornm fili-5:
:Della Gran-ita: lantur . '
La Grana’t’a portata al collo , o bevuta in pol-J
Sſeriſce Renodea , (Fumare. de Gran.) che la 'vere diſcaccia la meſtizia,giova molto alla malin
‘ Pietra Granata ſi chiami così , per aſſomi colia, e conforta il cuore . DÎCC Renodea , che Per
gliarſi all’acino del Melogranato: Non ſ1 trova pe eſſere di natura ignea nuoce al cerebro , agitando
rò ne gl’Autori antichi ſotto queſto nome,perche, il ſangue,muove l’iracondia,ed è contraria al ſou
ñ.n—ñ:12*
m-"a...
rN-ArIL”»
”e da eſſi connumerata tra le ſpezie de Carbonchi, no diſſero alrri . Alberto Magna-vuole , che fia di
0 Rſobini, che dir vogliamo, ſi che Plinio, ſ1 come `temperamento caldo, e ſecco ,
anto accenna l’Imperata , la chiama Carbancbio
'Alabandiea , ed a quella ècognata la Pietra San-J Del rerum-ge*:
daſtra, che Noi diCeſiìmo eſſere il Giacinto Guar
4n3ccíno . Daniele Milia la chiama Rubino m'gri Inzona Gene-uefa , in una ſua opera interpreta-`
~"ani-e ,in riguardo della roſſezza oſcura , che elſa per il Feruzegi lo Stagno metallo: In altro
Inoſh-a; ma Alberiaefllagna , il Bruſa-vola a e Milia luogo poi con l’autorità di Alba-ui dice , il Fern
‘vogliono , che queſio Pietra fia detta Granata dal zegi eſſere il Topazio Gemma . Matteo Silaarito .
ſuo colore roſſo, ſimile al fior del frutto Granato; concorre con la prima opinione del Genoveſe circa
;Da io dirò più toſto de i grani . il credere il Feruzegi per lo Stagno; ma eglían
Dice Boeaia *doverſi ragionevolmente riponere cora varia ſirnilmente l’eſplicazione , dicendo:
:nel genere di Carbonchi 1 perche eſpoſte al Sole Feruaegi eſt [api: Smaragdm , onde n’è ſuccedu
fanno moſlra di carboni acceſi : pare a quella è to, che molti Scrittorhtutti l’uno dall’altrmhanno
l’opinione d’Alba-Ha Magno, che dice , Granamm ſeguitato quella ultima inrerpretazione,totalmen
efl de genere Cnrbunculi, benche Milia dica ſpecie te ſalſiffima , dicendo aperta mente SH‘APÎOHC Au
di Robino , nientedimeno ſono un’iſteíſa coſa col tor Arabo , che lo Smeraldo , in quell’idioma o ſl
çarbonchio , differendo ſolo nel più , e nel meno. chiama Zabarged , e ſecondo i libri più corretti,
Delle Gemme G ranate ve ne ſono Orientali , ed Zamarrut; onde Ferrante 1mferato(Hifl.›mt. lib
Occidentali 3 l‘prientali ſi trovano nell’india z e _23- _MP- 29) dice doverſi porre in quello Elettuaz Lex—.:<7

rio,
P’Anrrsrcon-'DA, rs;
rio 1 per lo Fernzegi, la Pietra Turcheſa , che per ejZ ”furl Arabe: inter P. è‘ F. [iter/tr cogli-trio;
la qualità del ſuo colore è qui volgarmente detta' facilirfflit Iflpfizr librari?, m‘ F. Pro P. repanerer.
{Torchina , enon lo Smeraldo: l’errore conſiſte Eſt c‘e-rà Fari/za Arabióur , .Turcheſe noſtrfl , qll‘
nella voce Fernzegi , quando per eſſo ſi voglia in PlflrÙÎZd i” tata Perfla naſcita,— . Nonfizit igitur
tendere lo Smeraldo. Nel teſto Arabico però ſi leg Ãaſeſue men: 7 ut Smarag/lm 17/sz compoſizione”:
ge Peruza , che ſignifica Turcheſa . La chiarezza ingrerſeretllra Mmetſi contra/Enti” ſlflfl-Ì'ſlopborur
di queſta dottrina, mal fondatamente preteſe d’in-~ Je Hong/Zi; eſt” interpreI-,ſed Turche/iam 'oo/m't,
torbidare Sal-unter Franciom Speziale Palermita.. ` gnam omn’ióur Arflóum comPvſirim-ibur im'ici
0P0rtez‘, 71mm babi-”t Ferme-gi . Nàm apud Mau
vprovati Dogmiroſſore
no,ſenza,aver di ponereopponendogli
la bocca nelli, ap
dell’imperato, che
ritanor i/[iur eſl in Medicina ”ſul , ſèd ”Pad I”
fia Scrittore di ſua propria opinione , onde ſi può do-r mim’mè. Soggiunge quì il Cla/Imche dalla me
conchiudere , che eſſo Francíone , come poco ſtu deſima opinione ſi dimoſtra perſuaſo Andrea Bel
'dioſo , non aveſſe cognizione delle qualità degl’ [/mm/è, nell’Elettuario di Gernme,lìcche le paroñ'
'Autori ſtimati in tale profeſſione ,\ e ſpecialmente le del Renodeo portate dal Franciannche Turch
dell’ Imfernro , Uomo accreditato , e così eſperto fiz , ſeù Erano: , ”ul/ur eſlfëré oirtntz‘r uſa: i”
nella materia Medicinale , che oltre alla teſtimo Medicina, eſſendo negativemon poſſono aver luo
:nianza ſatta del ſuo ſapere da i più chiari lumi go contro l’autorità del Gru-zia, che è poſitiva,di
della Medicina , con l’innumerabili lettere ſcrit cendo : Apud Mauritanar illim- ejl in Medicina
teli da loro , le quali ſi conſervano nel ſuo Muſeo: nf”; . In oltre ſenza che il Francione ſi affatigaſſe
Il Maitbíoli di più tra gl’ Epiteti gli attribuiſce tanto a provar , chc Fernzegi voglia ſignificare lo
{quello di oſſervatore diligentiflimo de i Secreti Smeraldo , poteva apprendere la verità di ciò dal
della Natura z vedaſi ora quanto indiſcrézionat`a~ medeſimo Renodeo , da eſſo citato , ma però non;
mente il Francione ſi trova inſangato in una Craſ ſemplicemente in quelli punti, che a lui piacque
ſa ignoranza , dicendo di volerſi accingere a pro ro, li che ven ne a traſcurare il più ſoſtanziale del
,vare l’errore dell’bnperata, preſcrivendo falſame trattato , che ſi conſù con l’opinione del Curzio,
te, che per lo Fernzegi fi debba intendere lo Sme dicendo RenodeoſDe ma!er-med.líb.r .fiéì‘awapflà
raldo, e non altro, atteſtando per ſuo fondamento Swap-agli”: Arab/lam Zamarrflt diáîflrfl poco più
un Teſla did-vienna, il quale Tello però , non ſi di ſotto: Reſia Meſi/ei 1nterPror , pratèr Aut/ion':
trova ne i libri d’Aviremm (Canon. ſ- de medie. mentem in Eleéîuaría de Gemmir Smríragrlum pro
‘cord.)ma .fluire-mm parla aſſolutamente delle Me Feruzegí, oe-lpatitìr Peruzegi,ídeſt Eranmfiù T10",
cheſxrſubſtítuit . Dalle quali parole lì raccoglie
dicine Cordiali nel (lio-;.fi-”J r. tran.; . cap.8.)
dOVe ſi legge Alſernzegi , che il Bellunenſe nel ‘che eſſo approva, che la mente di Mefile ſti di non
margine ſcrive AlſeruZegi,ſenza però,che nè l’uno, adoprare in queſto Elettuario lo Smeraldo , ma la
n`e l’altro dichiarino quella voce per lo Smeraldo, Turcheſa . Mentre dunque-l’eſpoſizione , non ha~
:nè per altra coſa , e 'quanto al luogo accennato conſacenza con la mente dell’Autore , diremo li
d’Avicenna aggiungo, per maggior chiarezza, che beramentemon eſſere buona l’eſpoſizionemè l’ap
quello AutOre, non tratta de i Semplici,ſe non ſo provazione di elſa, fatta dal Reno/leo .
lamente nel [ib. 2. tra”. 2. dove non ſi trova nè‘ Attribuiſcono alla Turcheſa , o come volgarſi
anche per ſogno l‘eſplicazione portata dal Fra” mente dicono Turchina, diverſe facoltà 5 ma ſpe
cione , che perciò Franceſco Imparato Dottore l‘a cialmente,che portata vaglia contro il dolore del
moſo,e figlio di eſſo Ferrante, non ebbe gran diF— la tefla , ed a corroborare efficacemente gl’ occhi,
ficoltà in difendere il Padre dalli proſuntuoſi , e e li ſpiriti vitali. Vogliono-alcuni, che ſiaind'i
‘ſcorretti, e fin anche malignipreſuppoſti del Fra; catrice di caſi formiche ſe ne legge in Bot-zio uno,
ciom- , tanto più ,che queſta è la medeſima eſpoſi ſeguito nella ſua perſona propria: è luogo curioſo
zione del Garzin,Autore,tante volte da efi'o Fran* da vederſi , e l’Autore chiariſce dottamente i ſo
ciam- citato ne i ſuoi Diſcorſi, ed al quale,per Co.; ſpCtti della ſuperflizioneSi tiene ancora,ch’eſtin
mune ſentimento de buoni Medici; ſideve preſta: gna l'inimicjzie, e che poſſa conciliare particolare
fede indubitata, come tra gli altri afferma Rena— aſſezione tra la moglie, e"l marito .
deo (Dr mat. meri/eng. [ihr . marie Clima-m.) Si'
Garzirz fichi àdbibmdflflt ccrtèá' tanquflm 0m .Del Seme {le/1’ A/f’e/engz'emifib .'
lflto, &fai/_Finn narratori debetur , avendo egli
non ſolo caminato~l’lndic,ñma tenuto anche llret On èaltro l’Alſelengiemiſch , o Felengiel
to commercio con Medici Greci , ed Arabi , da i miſch de gl'Arabi, che il Baſilico Gariolil
quali imparo la Vera proprietà della loro linguzu lato, il qualeè una medeſima coſa con qnello,che
e perciò potè Fondatamente aſſerire , che in tali i Greci , attendendo particolarmente la fragonza
luoghi, lo Smeraldo {i chiama Zamarrut , e non del ſuo odore , chiamano Ocimo , com’anche
Feruzegi . il che ( cap. {le Smflragd.) ſi raccoglie per l’iſleſi‘a cagione da’Greci moderni vien detto
dalle ſue proprie parole : Crete-rin” plurimzî-m bal— Baſilico, quaſi Baſilica ,ſm Regia domo dignum .
lncínantm* , qui i” Eleffmzrío de Gemmir Sma— E con queſt’ultimo nome `e chiamato anche da
ragdzmz praſcrz'bi [mmm, exiſr’imanter per Fer”: tutt’i Semplicilli , e comunemente nell’ltalia .
:agi Smamgdum inte/ligamlum , ignorata’ enim Dicono chiamarſi Ocimo a ”aſc-emli ce/crítflte a
illì lingua Arabic-re PTOFΑÌEÌEÌEM , ó** ipfiflr Mr montre dopb tre giorni, ch’è ſeminato , ſi vede
ſue ”za-”tem non inte/liga”: . Propterea .Meſue c0 pullulare fuori della terra ; ma perche ſe per tal
* [lex Arabic”: fazio‘ Pernzcgi , ci" gmm’am magna cauſa gli conveniſſc queſto nome , vi ſarebbono
’ _V_ moi::
154 TEATRO FARMACI-1111‘. 'DEL D‘ONZELLI
molt'altre Piante, che ſi doveriano chiamare Oci per ambitumfl-rmtir , e poi ſegue : Orſon cſtf….
mo,perche naſcono ſimilmente in brevità di tem -grantiflinm ad Caryoplzyl/ar aromatico! accede”.
po s ſi pub dire perciò francamente convenire più to , ó"'fi tnntùm il/am mmc-zi: , remittit odore-m ,
proporzionatamente i‘l nome di Ocymo , ſcritto Ò‘fi deínrlè mamma naribfl! admovebir , jnc-1…
con la lettera Y , e non con l‘l , a quella ſorte di zlſjſímo odore ”areíferientur . Qin” admodùm eji
cibo de’Buoi , compoſto di molt’erbe tenere , il adorata , è!“ bom‘ odori: , atque trim Ocimo ſimi
quale a come ſl dirà, uſavano gl’Antichi chia lir eſifacie , m‘ non dubíum lit Ocimíjpr-ciem eſ
marlo Ori: , nome caVato dalla dizzione Greca , ſe . Ond’io in virtù dell’opinione di sì grand’llo
che ſignifica preſſo , atteſocche , come dicevano a mo, ſeguitata da’ Frati d’Araceli, giudicherei
quel cibo ſubitamente creſCeva , o pure a perche di poterſi francamente adoprare il ſeme di quella
era la prima paſtura , che nella Primavera uſciva Pianta, per quello dell’Alſelengíemiſch di Meſae;
dalla terra.Non ſi dovrà dunque per Ocimo ſcrit dicono di più gl‘iſieſſr Frati, eſſere ſtati eſſi li pri
to col ſemplice I , intendere altro , ch’erba odo mi a condurlo in Roma , e che , trattone il noſlro
rata, la notizia della quale è volgarilſima a non Regno , era quaſi incognito’a tutti. Aggiungono
trovandoſi quaſi luogo , maſſime nelle Città , che poi la deſcrizzione della Pianta , la quale confron
non vi ſi vegga , particolarmente ne’vaſi , che la ta totalmente con quel, che ſcriſſe il Colonna dell’
Eſtate ſi tengono poi per delizia sù le Fineſtre o e Acinos , com’anche con la noſtra continua oſſer
Loggie . Sono dunque due le ſpezie del Baſilico , vazione , e ſoggiungono così : Tom pianta , pr”,
l’una , che per il grande odore , che hà di Cedro x :er radice”: , habet odore-m nemo” , ó“ſflporem
è chiamata dagl’Arabi , e ſpecialmente da Meſue acutiflimum Caryoplsjllorum , itrl quodfolía aj”:
Baſi/ico Cedrato , e l’altra dall’odore , che ſpira dl 'vel/iu”: [ing-*trim proprie, ”e Caryopbyllm faoit
Garofani , è detta Baſilz‘ca Gariqſil/ata . ll Mat ò“ quanto magi: ſeneſcitp/anta , tanti magr‘rfa—
thioli divide queſto ſemplice in tre altre ſpecie, la lia ejur ſim: adoratíora , :St- acutiora . Non eſt duñ
prima dice eſſere quella,che produce le foglie gran Liam in eo a quod ipſum/it Ozimum Caryophyllm
di, e larghe quattro volte più del volgare , e ſpi tum (lopit‘îum à Sempione non abflante quod ibí
ra un’odor confuſo di Cedro , e di Garofano . La. legati”- , quodfizlia ejm‘flntparm . Alcuni però
ſeconda con ſoglie mezane , della quale ſi trova diſſero minute , e vogliono , che ſia errore d’in
no due ſpecie , una che odora mediocremente , terpreti . Quì inſorge il Matti-‘1'011' contro i Fra
ti , dicendo eſſere queſta ſorte di Ocimo Gariofil
l’altra ſimile alla prima nelle fattezze , ma la ſu
pera nella grazia dell’odore,ſimile in tutto a quel
lato,nn meroſogno di eſſi Frati 3 ma quanta ra
]o del frutto del Cedro , fragranza amabiliſſima gione egli abbia di calunniarli cosi apertamen
al cuore 5 onde non ſolo dagl’Arabi , ma anche te , ſi può comprendere dalla irrefragabile arcella
volgarmente ſi chiama Baſilico Cedrato . La terza zione del (Io/anna, e dalla continua eſperienzmche
produce le foglie piccioliſiime , com’è la Maggio qui giornalmente ne vediamo nell’uſo dell’inſala
rana , che perciò hà il nome di Baſilico gentile 5 te z onde a me medeſimo a che pure non ſoglia ap
come anche per la conſimilitudine dell’odore de"pagarmi facilmente delle volgari opinioni , non
Garofani aromatici , èchiamato Baſilico , overo è rimaſ’co luogo di dubitarne'; contuttociò non ha
Ocimo Gariofillato . Qp’eſta ſpecie propriamente da fare gran maraviglia, che il Mattbiolí diſprez—
Avio-rana ( lr'la.z.traEZ-2.cap.2$4. ale/imp” chia zi il fondato giudicio de’ Frati , intorno a quefl’
mò Falammnírkí , o ſecondo la traduziom: del Ocimo Gariofillato , perch’egli al Capo dell’Aci
Bel/:menſe , Feldugiemaſcb , ch’è l’iſteſſo con l’Al nos , veramente confeſſa di non avec mai ve
ſelengiemiſch . leìamo le parole d’A-w'cemza: Di duto eſſo Acinos , e che per tanto ne laſciava la
citur quo/I Falamamirlg‘cſt Ocimum Caryophjl cura a’ veri inveſtigatori delle Piante dell’età ſuſſi
Int-1m , nam ipſum oſl odorirfimilir Cnrjopſvyllo. ſeguente . Poteva egli però parlare più modella
Anche Sempione trattò di tutte le ſorti del Baſili mente intorno alla diſcreta opinione di quei Re
co, e‘ſimilmente chiamò Ocimo Gariofillato il ligioſi .
BaſiliCo gentile . Non è poi ſenza qualche ragione Circa l‘uſo di quella Pianta , ſpecialmente
il dire , che ſi potria chiamare Baſilico Gariofilla avvertiſcono , che il Borgarucci falſamente inten
to quella Pianta , detta da alcuni Baſilico ſelva de a doverſi quì adoperare l’erba freſca dell’Oci-ñ
tico , per aver forma di Baſilico , ma con frondl mo a e non il ſeme di eſſa .
irſute , come quelle dell`Ortica, che perciò qui ha Teafraflo (lſtor. Plant. [ib. ſ- :af-8. 3 dice’
home di Ortic/:e/ſ.: , erba uſata nelle inſalate , ed che l’Ocimo ſi muta in Serpillo ., quando ſi ſemi
è di odore tanto ſimile al Garofano , che apporta na in‘luoghi veementemente riſcaldati dal Sole, e
maraviglia . ll primo, che abbia fatto conoſcere che perde l’acutezza del ſuo odore , acquiſtandone
quella Pianta per il vero Atina: di Draft-aride , èun’altro Più ſoave .
ſlato Fabio Column noſlro Napolitano peritilſì— E poi coſa favoloſa , quel che dicono alcuni,
m0 nella cognizione della materia Medicinale , e che pollo il Baſilico peſlato ſotto una pietra › 0
da eſſo la riconoſcono per vero Acinos il Biz/mina mattone , o pure in Vaſe di terra ben coperto’ in
(Fitoknſinon. m1o: {ſe Arc/‘72.) e Carlo C/”fio 7 inal— breve tempo generi li Scorpioni . Per molt’eſpe
zando ſino alle delle l’ammirabile ingegno del Co rienze fatte da diverſi , ed anche da me medeſimo
lanna , che di quello ſemplice ſcrive così : ;LL-are non è ſucceduto mai tal‘eſſetto; riferiſce nondi
plantflm "z-*mc pro *ur-riore Atina offer-0; birjìrm meno O/[e‘ria di un’Uomo , il quale per aver odo
quidem eſt , atque affari-'uſcitſa ì eau/e , &fo/zi; rato molto frequentemente il Baſilico , ſe li gene
Ocimofinzíliſxur , termini-ibm’ , oèloizgiorióm‘gue rò uno Scorpione nel cervello . e che ſe ne morì -
I (lſttr.
PARTLSEC'ONDA. …—
( ſſtor. Animal. lib. y. de Sam-p.) Un ſimil caſo in Autori claſſici eſſer l’Eletro una ſpecie di Me
racconta Geſnrro eſſere ſeguito in perſona di una tallo , o pure una miſtione di Metalli , come ſcri—
Donna in Francia , che odorando continuamente ve Santo Iſidoro (1.16. orig. ag.) Plinio (l. ;3.
il Baſilico , diede in un dolore tanto ecceſſivo di c. 4. ) Alberto Magno ( l. mi”. cun/t.) Pauſania
capo , che le cagion`o la morte , ed eſſendogli poi (in Fliac. [.2. P400.) Str-alone (1.3. Geogrflpbp
aperta la teſta vi ſi trovò dentro uno Scorpione . P401.) impreſſo in Baſilea , Vincenza Beſnate”.
(oh belle ſantaſie di cervelli ſtravolti l), L’OPi-e ſe (1.17. C.1 7. 9 Margarita Filoſofia:: (1.94524.)
nione di Anicenna (l. e luogo citat.) però è , che 11 Brnſaoola ( Eramo-Guru.) però dottamente di
l’Ocimo mangiato , o odorato apra l’oppilazioni chiara , che ſotto queſto medeſimo nome di Ele
del cerebro , e conferi ſca al tre-more_ del Cuore cau tro ,, ſi debbano intendere quattro coſe diverſe ,
ſato da flemma , e da melancolia , e che ſia buo e per la prima l’iſteſſoSuccino a o Carabe; per la.
no all‘emarroidi . Dioſcoride dice , che mangiato ſeconda la Pietra Lincmimche dicono ſarſi in ter
copioſamente il Baſilico, difficilmente ſi digeri— ra,d0ve averà urinato la beſtia Lince; per la terza.
-TCB 7 ed oſcura la villa , ma che mollifica il corpo , un Metallo naturale , che contiene la quinta par
commove la ventoſità , provoca l’urina , au* te d’argento in oro 5 e per la quarta un’altro Me
menta il latte , impiaſtraro giova alle punture del tallo artificiale compoſto di tre parti d’oro 1 ed
SCOL'PÌOIÎE 1 e del Drago mari-no , ma che il ſugo una d’argento . Si chiama anche Glcſſio in voce
di eſſo pollo negl’occhi , mondifica le caligini , e Germana antica , ſecondo che ſcrivono Plinio ,
diſſeccai fluſſi di eſſi, il ſeme bevuto giova a quei Salina , Tacito (7 de Motion: Permanornm ) che
corpi, dove ſi generano umori melancolici o tira, {aggiunge diccn do: Sardu/.T "b ,farei- Germani
to sù per il naſo fa flarnucare, il che fa anche l’er appellarunt G/eſrinm , quod Ze- e genti; lingua
ba , ma vogliono , che nel ſtarnutare biſogna co. vitrumſígnificat -. qll-ella”) 6‘]. Succiní: ſul.
prirſi gl’occhi . Alcuni ſi aſtengono di mangiarlo. *ui: , 0"’- Falernir vitri inſtnr pelmcent . Edi quà'
:ne’cibi , impercíocche maſticato , e pollo al Sole Vogliono inſerire-Plinio , e’l Mattbfoli , chequeli’
genera i vermicelli . Dzſſero gl’Arabi , ch‘eſſendq Iſola dell‘Oceano Settentrionale , chiamata prima
trafitti da’Scorpioni, coloro., che il medeſimo giorq da'Barbari Auſtravia , ſuſſè poi de' ta da‘ Romani
no ave-tan no mangiato i-l Baſilicomon ſentono do Gleſſaria r per laſcopia. grande del Gleſſo e o Snc.
lore alcuno . Plinio aſſeriſce, eſſere ſtato ſperimena ciao; onde Sol/no (cap-z g.) parlando dell’iſole
tato per coſa ſalutiſera il ſario odorare con aceto a Germaniche , dice : Gleſſària :lat Cbrjflallnm ,
Coloro , che tramortiſcono , e medeſima mente a’ da: Snccínnm , gno-l Germani genti/iter vacanti
letargici , ed agl’infiammati z applicandolo con Gleſſum . y
' aglio roſato , o pure mirtino , giova a’dolori del Dioſcorirle (1.1.0.91. É“l.;`.z~.7g. igli dà il
capo , ed applicato con vino alle nuvolette degl’ nome di Cbryſopboron , per il color , che tiene ſi
occhi z con ſeriſce allo (ſoma-:o , ma Galflzo (1.:.
mile all’oro. Lo chiama anche Pterygapboran, per-ó'v
Alím.ſac.) tiene 7 che li ſia di nocumento perla che ſoggiunge il Matthiali , tira le penne ,.0 piu-
ſua dura digeſtione . me , chedir vogliamo . ln India è' det:o il Cara-'
\ l Del Caraòe l be Sacal, come riferiſcono Plinio , e l’Agri'cala ,
e con eſſo (aggiunge Santo Iſidoro , che in Siria (ì
chiama Harffiaga: Qodfolia, ó' pale/rr, veſtíflm
Arei gran torto a’Curíoſi della materia medi quefimbrìa: train” , 257*' rapiti: , e che le Donne
cinale, ſe io taceiIì quì il numero grande de’ del Paeſe ne ſanno verticilli , e che appreſſo i Sci
nomi con i quali vien chiamato qUelio ingredien thi hà nome di Sacrium 5 ma , che quando ë mol
te , perch-e ſi verrebbe a traſcurare la loro dichia to giallo lo chiamano Sua/rernimm . Q3} poi o e
razione , con la qual:- ſi tolgono molte ambigui per molti altri luoghi d'Italia , ſi chiama Ambra
tà,cauſate dalla ſomiglianza delle Voci di eſſo Ca gialla . ll Braſfl'uo/a lo ſcrive Amour/{m 9 0 Am
:rabe , che ſecondo Graz-anni Fingero ( Etymol. tri brnm 5 ma il Biſciola (ex 611112.fr. ggS. (é‘- 399.
lingue) è chiamato così dagl’Ebrei , Mauritani , 10717.2. lib.”. ). per la ſimilitudine di queſto no—
e Perſiani per la ſua giallezza ; ma queſio medeſi me , lo confonde con l’Ambra odorata , dicendo z
mo nome di Carabe in Perſiano , ſignifica &atro— E1e5mm,qm›d nor *vos/nm” Ambra adorata. Dioñ
1e di paglia , qualita ordinaria , e volgariſſima ſcorſi-le , Plinio , Rue-o , Agricola , e Bruſa-0014
del Car'abe , detſo da’Latini , e Romani Succino 1 lo nominano Liucurio , detto così , perche alcu
ò ſucco ping…" ”ma concreto , come riferiſce ni inclinati più toſlo a prellar credito alle favole,
Santo Iſidoro (l. 1 61.5.) Plinio ( 1.; 7,43;. ) AgrÌCO che a ricercare la verità delle coſe,dicono che l’uri
la (1.14. de Natura Fiſſi/.re. 230.) e Lipflo (in na del Lupo Cerviero z ſubito , che da eſſo è uſci
Tacito [le Mar. German. p.829.) Scaligera ſ Exer -ta , cadendo in terra lì congela in Pietra LinCU
cit.104.) dice : Succinum ”PI-{[1 Arabe; 'Us'catur rio , aggiungendo l’Enge/io ſ 1. rle relmr Metall— l
Clmrrllu- , quod Prince-P: Abc/ai , rapina' fut/ea: che l’urina del maſchio produce il Lincurio roſſo,
~intcrpretarnr . In riguardo della medrſima qua e quello della ſemina il bianco , ma di ciò par-ln
lità di tirare la Paglia èchiamaro da' Greci Ele remo più diſtintamente al proprio Capo della Pie
c'irum , perche dice ?Agricola : Q5047 canfriEZ/l , tra Lince . Stralzone ( l. 4. doſi!” Urbi" pag.4z.)
calejſac'hzm , Azlfi.- tra/.lat Pale”: , alíaſtflle re: te parlando della Liguria , e ſuoi Abitanti, dice :
nue-hf?" minor/u. l'lim'o dice chiamarſi lil-737mm: Aóundat apud eo: Lyncurium , quod Elecì’rum
Moni/rm Sol occitana ſit Eloílor . Ma queſto no— quid/rm ”fps/[ant . ll Matthia/i , e l'Alchzz/Pn',
me di Eletto apporta couſuſionc ,- perche ſi trova (Apnea/ip. 5.2; .orrflao. notat.; r. j celebre Scritz
V z tor
756 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
tor Geſuitá,tengono per coſa favoloſa, che il Liu. Il Matti-1'011' appariſce inconſtante , mentre
curio ſi generi d’urina di Lince z ma che ſia Cem quì dic’eſſere il Succino licore d‘Albero ſimile al
ma , e ſpecie di Succino . noſtro Pino , e che ſia così , lo dimoſtra la carce.
La materia , e generazione del Succino , co razior e,dentro a tal licore,:li vari Animali, iqna.
me piena di controverſie , apportarà tanta mag li aſcendendo per l’Albero , ed ìncontrandoſi nel.
gior utilità al Lettore , mentre udi—rà la diverſità la ventolìtà del Succino freſco , vi rimangono at.
delle opinioni , alcune delle quali , benche ſieno taccati,e nel ſeccarſì poi ſi veggono dentro di eſſo,
favoloſe, nientedimeno eſſendo piene di erudizio conforme ſi èmoſttato di ſopra negl’Epígrommi
ne , non riuſciranno totalmente prive di frutto . di Marziale; ed in quanto al raccoglierſi il Sue.
Primieramente i Poeti favoleggiano , che le ſorel cino dal Mare a ſegue così , perche nell’iſola dell'
le di Fetonte , piangendo sù la riva del Pò il caſo Oceano Settentrionale , diſtillando il Succino dall‘
miſerabile del Fratello caduto arſo in quel Fiume, Albero , e cadendo sù’l terreno , ivi congelandoſi
furono convertire in Alberi di Pioppi r e che ſic— s’induriſce, e che poi nelle Ragioni tempeſtoſe,dal.
come in forma umana uſcivano loro copioſamen la forza dell’onda di quei Mari , che arrivano fin’
te le lagrime dagl’occhi , così trasformate in qu e anche alle Selve pr0pinque , vien rapito il Socci.
gli Alberi , riſudaſſe da’ meati della ſcorza di efiì no , e traſportato lino a’Lidi di Germania, ſicco—
il Succino in forma di lagrime dorate , e ch'eſſen me anche atteſtò Tacito (de mor.Germmr.) Ger.
do freſche , e per conſeguenza molli , vi ſi attac marriſoli omnium , Succinum, quo-l iffi Gleflîim
cano diverſi Animali , come riferiſce Marziale *vomnt a inter ’Ud/la 7 atque i” ipſo Littori- lega”; .
(1ib.4. Epigraç.) ` Nec qua nati-rr” , quaque ratio giga-1t , ut bari/a
_.Et lat”, d" luce-t P/:a’otmtizle condita gm‘ta , rir , quafltum compertumve dirà, qui” etiam in.
'Ut oideatur api: ”affare clauſn ſua . ter cçtera ejefhzmeuta Mari: janbardmec lux”
Digmlm tantorum [are-tim” ”dit illa laborum; ria noſtra dedit nome# ipſir i” nullo ”ſu , rude le
Credibile eſt ipſum/?c voluiſſe mori . gituraíflfffl’me Perfìrtürap‘etiuMq/w miramer ac
( loc.cit. Epigr.47. ) cipiimt . Succum tamen arborum eſſe inte/liga; -.
.Heard/u Hell-:dum rami; dùm *vipera 12-41”; quia terrena quad-rm , uſque etiam ve/flcria am’
Fluxit in obſtantem Succino gemmaferam , mfllia flerumque inter/”cent , quis implicato bu
T“ dùm mirntur pinguiſe rore teneri 7 more , max dureſcente materia c/Aua'mrtur . Che
Canneto riguir *ciuffi: ”Ponte gel” . il Succino fuſſe tenuto per licore d’Albero ſimile
Ne tibi regali place” , CleoPatr-a ſepulclzro Q al Pino z ne fece Fede a’ Romani quel Cavaliere,
Vipera ſi tumulo nobiliare jaret - mandato a poſta da Giuli-mo ProcuratOre de’Gio—
(HL-2. Metamorpb.) chi Gladiatorii di Nerone , a comprare il Succino
.Dùm Pbartontenflrrmica pagati” in umbra Q del quale navigando egli per quei Lidi , ne rin—
[inf/ſtili! tenuem Succino guttaferam , tracciò la vera origine, portandone a Roma gran
Sic , modo quafuernt *ola-t contempo manent” difiìma copia. E benche queſta opinione venga ſi*
. .Funeriómfaä'a e]] nunc Pretíoſaſuir . flutata dall’Agrrco/a (de Nati”. ſofia ”5.4. P-Z-l
Ma quelli Epigrammi rieſcono ſcarſi in ri come diremo , ha nondimeno probabilità, oltre
guardo di quel molto , che ſopra di ciò conto Om' l’autorevole atteſtazione di Santo Iſidoro , Plinio r
dio (ſibi. Memrnorpb.) Della medeſima favola Salina , e Ruga (Poli/lor. l. r 6. c. 6. ó** libri 9 ‘
viene anche fatta menzione da Ari/lati”, com’an capi cit.) Soggiunge quì il Mfltzbioli , che ſe ne
che da Santo Ififl'aro , Plinio , Mattbíüli , e Bra. cava anche certezza dall’odore ſimile alla Ragìfl.
ſimula , e da quì s'introduſſe quell’opinione nella di Pino , che il Succino nell’abbruggiarfi ſpira -
Medicina , che il vero Carabe degl’Arabi ſia la Da tutto queſto diſcorſo però . non pare doverſi
grima del Pioppo , ſiccome tra gl’altrí più oppor cavare altro di accertato , ſe non , che per il Ca—
tunamente dice il Brflſovola ( Exa. zum. ;7.3 86.) rabc degl’Arabi , e per il Succino de‘ Latini s’in
’Unde i” hoc me refiilwi Cla/arabe Arabuméî' grim tenda una medeſima coſasciò è quella ſorte d’Am
mr’ Populi alba Griecormn , idem ſunt a O" non bra di color giallo' , della quale ordinariamente ſe
ſunt ”oſlrum .Eleéîrum , w] Ambrum , ut recen ne fanno Corone per recitare le preci , e che non
ter pura”: . ll fondamento di queſta ſua opinione ſia altrimenti la Gomma del Pioppo . Pbilemoner
è , perche , dic’egli , così affermano Sempione o ed altri diſſero erroneamente.“ Succino eſſere ma
ed Avira-mm 5 ma io avendo letto queſti , e Dio teria foſſile a e che ſi cavava in due luoghi di Sci
fcorirle, trovmche non lo dicono affermativamen thia,e_çhe in uno ſi trovava candido,e ſi chiamava
te, nè meno Gnleno (lib. cir.) dice: la lagri Eletto, e nell'altro era di co10r fulvo, che lo chia
ma del Pioppo eſſere il Oarabe , non Eletto , nè mavano Sualternico; ma la verità è , che in quei
Succino . ll medeſimo Braſawlzr pur’anche dice 2 Luoghi ſi trova d’ogni colore .
.RH adeò incanſtam cfl , utferè me explicit” non Credettero altri, che il Succino fuſſe un pur
ſciam , ma dimenticatoſi ſorſe della ſua prima ri gamento di Mare condenſato , o pure , che ſcatu
ſoluzione , ſcrive poi z Succinum igirur, ò* Cim riſce dal Lago Cefilida del Mare Atlantico a qual
raóe idem ſu?” , ”t Gummi Pine-c induratmn ef; Lago i Mori chiamano Eëetro . Vi ſono cento r e
ſe credendflm , ſicche conchiude quì eſſere il Ca mill’altie opinioni , le quali come poco fruttuo
'rabe Ragia di Pino , e dice averlo oſſervato ne‘Pi ſe , ed anco per ſervire alla brevità tralaſcio , ma
neri di Ravenna , e benche non ſia duro come il non conviene tralaſciare l‘ultima , e più ſenſata
noſlro ordinario Carabe , Ciò ſegue dicendo : Win opinione di quelli , che tengono eſpreſſamente il
alia Car-'ó quam Srfrerrirri'ouzu'i ortum . Succino, Cſſere del genere di Litume, della cui opig
1110*`
PARTE SECONDA. ”"7
Intra
ſillt al ”ione ſi moſtra acerrimo diſenſore ?Agricola (1.2. rea . Hà melte prerogative y e tra l’altre bevuto
de re Metal]. ) mentre dÎCe : Rigo? .Mar-ir, liqui dalle Donne, eſſendo deflorate , non poſſono ri
latte.
dum Bitumen , quod ex occult/rfantibm inf/"it, tenere l’uriua; ma nelle Vergini, non le fa uri
rn:. irlipſum denſa: in Succínumó* Gagatem,”tr”m nare . La medeſima polvere bevuta con vino per
[nel.
que ’uerò idem Mare certi! ventorumflatibm com ſette giorni continui , ſana perfettamente la coli
io ir.
motmn , in Litora ejícit , quà circa illa captu ca . Se ne diſtilla l’oglio a il quale vien lodato all'
i ein,
ra Succini 9, ”t in Coralli; a aliquam cure-tm deſi Epileſſia 1 Paraliſi-a › Convulſioni . ed agl’Inde—
MW'
rlerat, ed altrove: ó** aliquando ex Biz-”mine can moniati .
ll Sar.
flar Succínum . L’iſtefl‘o affirma nel lib. della na Le virtù poi del Carabe ſono affitto innu
idtll' -
tura di eſſt (de eau/ir , ó" ortaſùbrar-/íbd .) on merabili , com’anche quelle dell’oglio , che ſe ne
viali’
de il Matthiolì laſciando l’altre opinioni, final cava per diſtillazione, ne accennaremo quì alcu
andai
mente aderiſce a queſta ditendo: Ma io terrò più ne brevemente , dicendo, che portato il Cara be al
lidi[
preſlo con l’Agrico/a , che ”anſia il .S'uccíno y che collo , vale contro le ſaſcinazioni , e timori not.
i052'
,inaſpecie di Bitmm , che uſcemlo da certífcogli turni a collocato ſopra la teſta giova alle lagri
Saci ſe ne caſca in Mart' a 11021917” laſaèſea’íne :’indu mazioni , ed altri mali degl’occhi; vale a tutto
ie ”ſce . Cardano (deſubtr‘l. Pagaóo.) ripone il Suc le paflìoni , e mali effetti del cuore , e ſimilmen
Cn.
cino tra il genere di Bitume , e lo dice più chia te a tutti li difetti della teſta , e ſpecialmente del
12:”
ramente altrove: Magna ad [parte uſque diem con— cervello; è buono per l’Aſmacici , per le ritenzio
:mtr’ofuit : Bitumen aj} , {‘7‘- Pingmndo qui-311m” ni d’urina cagionate da pietre . ed arenelle , co
terme è Mari: .:ſia . Ed il Brafiwola (Iib. citato me anche per gl’ldropici , e per gl’effetti delle re—
Pag-339. ó“ 391-) benche diceſſe: Decipiuntur ni , e ſingolarmente per la Conorrea z è mira
gm' Succinum è terra *valuti Bitmm” tour-reſtare bile negl’effetti della Matrice , e vale ne’Parti diſ
dica”; z nientedimeno poi più avanti confeſſa la ficili , ed a’ difetti del ventricolo . Se ne Fa polve
verità , dicendo :Confini em'mſmtmire variír {a re meſchiata con alcuni cordiali contro la Peſte ,
círſic—ut Bitumen , ó* Suſy/mr i” india , ó' Ara veleni 9 vermi , ed-Ogn'altro morbo contagioſo .
bia . Boezia (ide Gemmir , caf- de Succ.) in can L'oglio diſtillato hà l’iſteſſe virtù 5 ma più effica—
ta diverſità d’opinioni,dichiara abbracciare quel ci z odorandolo ſemplicemente giova a’catarri, e
la dell’Agrìcaln, mentre ſcrive 2 Ego finguem ter tenuto in bocca vale al dolor de’denti ; ſi adopera
r-e ſtream”, fi’ù 01mm bituminofum . A queſta per i morbi articolari 5 ſe ne Fanno finalmente ta
medeſima opinione dell’Agricola , dice Bernardo belle con zucchero , utilillîme , ſi può dire , per
c‘e/ia , che daria il primo luogo , come più vera . ogni ſorte d’inſermità , che perciò hà acquiſtato
Del luogo nativo del Succino , oltre la Ger quello ſpecioſo nome di Balſamo Europea . Si ado
mania , moſtra l‘AgricoIa naſcere in pià luoghi, pra la polvere del Carabe,e ſimilmente l’oglio con
*faCendone però eſatta diſtinzione co’ nomi d’Eu acque , ed altri veicoli proporzionati alle quali
ropeo , Africano , Aſiatico a Indiano , ed Ara tà delle indiſpoſìzioni , e per ordinario con mira
bico. Plinio , per ſentenza di molti Scrittori , aſ bile riuſcita .
ſegna varj luoghi Feraci di Succino . Solíno {l’o
Iiflar. agg.) però , dic’eſſere il più perfetto quel AGGIUNTA
lo di Germania , di dove ne ſù portato a Nerone,
da quel Cavaliere detto di ſopra , un pezzo di 1;. L Succino , Carabe , o Elecro , chiamato anche
libre , come riferiſce Plinio . Pauſania( I.; pag. da altri Lyncuriur per ragione , che credero
in Eliacir ['4'P*4°-) v’aggiunge eſſerne Condot no , che altro non foſſe , ſe non che urina conden
to un pezzo tanto grande , che le ne fece la Statua ſata del Lupo Cerviero , quale anche vien chia
intiera di Auguſto , e che perciò in quel tempo il mato Lince z contuttociò altro non è , che quella
Succino ſù in gran prezzo. Si trova il Succino va Gomma traſparente, e lucida , che nel colore imi
rio per li colori , che ſecondo l'Agricola , ſono ta l’oro , molto oggi conoſciuta , per eſſere in uſo
mei più di cento , ma il bianco oggi-È in gran ſtima , d’ornamenti da Donne . E’ però ſtata da’Scrìttori
c261 per eſſere di più efficacia . antichi , non ſolo nell’iſtorie ſavoleggiato il Suc
”gli (lo) ſ1 deve avvertire , the la Pietra Gflgate, cino i ma anche Con diverſi ritrovati raccontato
:mi 'detta così, per naſcere alla’ foce d’un Fiume di Ci. con favole , perlocche diſſe Sqſacle Poeta tragico,
i ſu? licia a il quale ſi chiama Gagnr , per l'apparen formarſi il Succino dalle Sorelle di Meleagro tra
ri‘ za r che hà di Succino abbruggiato , o pure per sſormare in uccelli (quali oggi ſon detti Galline
che tira le paglie , come il Succino , hà moſſo al d’lndia) che per la morte di eſſo Meleagro loro
cuni a darle il nome di Succino negro , del quale fratello , paſſati nell’india , pagaſſero un’annuo
ſe ne ritrova in Fiandra grandiſſima copia ñ, en ivi tributo di pianto alle di lui miſerie , e che le la
lì abbruggia per carcſtia di legne . Se ne trova an grime , che nell‘atto di piangere , ſcorrevano da—
che in italia nel Territorio di Breſcia, ed in mol `gl‘occhi d’eſſi uccelli . caſcando dentro l’acque di
ti altri luoghi dell‘Europa . E ſiccome il Succino un Lago ivi vicino , lì condenſaſſero in Succino .
è di varj colori , Così anche avviene del Gagate , Nè mancö Nicifl [fiorita di volere con bizar
del quale ſe n‘è veduto ſÎn’anch'e di color rofficó ria d‘ingegno dare ad intendere a’ Poſteri, che il
cio. AVVicinandoſi il Gagate al ſuoro s'accende Succino altro non ſuſſe . che un ſugode’ raggi ſ0
in facilmente , e la fiamma di eſſo ſi eſtingne più to lari 1 quali con la loro veemenza percuctendo la
ſto con l'aglio, che con l’acqua z ſpira odore quali terra , verſo l‘ore dell‘Occaſo del Sole , faceſſero
PL! d‘lacenſo , con qualche ſenlo :ii portione ſolſu da eſſa riſo-.lare un certo licore craſſo o ‘ITM C3‘
uto
"158 TEATRO FARMACEU’I‘. DEL noNzELL’r
duto poi nell’acque dell’Oceano-,pian piano ſi con ſpruzzati con l’acqua di mare. Creſce l’albero del
denſaſſe in Succino , di dove poi dall’iſleſſe onde fi Garofano in otto anni , e dura fino a cento . Pro
portava ne’Lidi di Germania . duce perb il frutto più abbondante un’ anno , che
Ciò che fia di tali opinioni , utili più toſto l’altro. Per eſſere li Garofani notiſſinii, non acca
per erudizione, che per notizia medicinale , eſſen de qui dir altro ſopra la loro figura, diremo ben si,
do il Succino, che a Noi fi porta di due ſorti, cioè che per la ſomiglianza , `che hanno con l’odore di
Bianco , e Giallo , che anche vien detto Ambra effi, ſi dicono anche Garofaui quei fiori, che perla
gialla , non differiſce pero l’un dall‘altro ,ſe non bellezza loro , ſono chiamati da molti Ore/li , ed
accidentalmente , eſſendo un’iſleſſa coſa nell’ori ancora F10: Tunicer, li quali variano non ſolo per
gine5è pero più virtuoſo per l’uſo medicinale quel la qualità delle ſoglie, ma molto più dalla varietà
lo di color bianco , e per conſeguenza più ſtimato, dei colori, che apportano maraviglioſa dilettazio.
eſſendo che di eſſo ſe ne porta a Noi minor copia , ne alla viſta . Oltre che la conſerva di eſſi , e ſpe-Α
che non ſi porta del giallozperò s’è inveliigato per cialmente de ifiori porpurei,fatta come ſi fà quel-z
mezzo dell’Arte Spagirica il modo di ſare , che il la delle Roſe , bevuta con il decotto di Bettonica,
Succino giallo diventi bianco;peri› qui queſto m0— odi Maggiorana , non ſolo giova alla Vertigine,
do ſi tate per eſſere deſcritto in queſto Teatro nel Epileſſia, Paralifia, ma al tremor del cuore,ed alii
capo dell’Oglio di Succmo . Tra l’innumerabili deliquii d’animo , e contro qualſivoglia ſorte di.
_virtù del Succino , li viene anche attribuito , che veleno, ponture , e morſi di tutti gl'animali vele
vaglia contro tutt’i vizi dell’Orecchio , meſchiato noſi : ſoccorre però più valentememe la doſa di
con mele , come anche nelle oſcurità , e caligini quattr’oncie del ſugo di tutta la pianta, liberando
degl’occhi z e ſecoudo ſcrive Cardano , vale contro anche dal male preſente . Preſe trè dramme della
il Morbo Comiziale , e ferma il fluſſo del ſangue radice della pianta ſelvatica , libera chi è [lato
in qualſivoglia parte del corpo.E’ rimedio poi uni morſicato dalla Vipera z Il medeſimo ſugo rompe;
co preſervativo dalla Pelle , di maniera tale , che e caccia la pietra dal corpo , ed è utile al morbo
di eſſo parlando Elmonzio , riferiſce , che un certo comiziale .
Chirurgo Spagnuolo del Caſato di Guardiola , ri 1 Garofani Aromatici ſono adoperati da i Fiſici
trovandoſi nell’aſſedio di Oſtenden,fu Prefetto del Indiani, per li dolori della teſta , facendoli bagna—
Lazaretto , mentre ivi ſi pativa di Peſte , e che fi re con acqua , ed applicare ſopra la fronte amalfi—
preſervò per lo ſpazio di tre anni continui con cati fanno buono odore nella boccazconfortano di
l’uſo del Succino; ecco le parole d’Elmonzio : Sci Più 1° ſtOmaco, il ſegato, ed il cuore z giovano no
licet cùm ad ſc-Ptem Pulſar PrinciFa/erfuzfl’t con tnbilmente alla digeſtione: provocano l’urinme rif
friéì‘tlm uſqoe ad calorem , nimirùm ad utraque ſtringono il ventre . Stillati negl’ occhi chiarifica~
tamponi, coi-por, mal/eolor, ó** adjìm'ſtram mam 11° la viſta, e levano le nuvoletta dagl’ Oct… ²Pí'
mamflgoſaltem viali iſlam jèmper Preſervatum, gliandone quattro ſCrupoli con latte accreſcono
cgterir coadjutoribm è medio/iiblatir . le forze . Si trova meſchiata alle volte con iGarO
fani certa gomma, la quale è odorata, e gíttata ſ0
Del/i Gorofani . pra icarboni acceſi , rende odore di Garofano ,
che ſi pretende eſſere quella Gomma,di che o m6
LGaroſano, che da’ Greci antichi non ſu coñ zione Aw’cenna , la quale ha un’iſteſſa giſſù 5°?
noſciuto , echi-amato da’ Greci moderni , e la Rogia del Terebinto .
da’Latini Cflryopbyllm , e dovendoſi aver riguar
do allìEtimologia del nome di eſſo , lì oſſerva , .Della Spice: Nardo .'
che viene a ſignificareſog/ia di Noce , benche, ſe
condo l’Acoſta (Se-mp]. dell’ indio. ) ſia l’albero di Ietro I’ma, e Matthía Label/i0, vogliono, che
eſſo dell’altezza , e forma di Lauro , con foglia più la Spica Narda abbia pigliato il nome da
piccola, tra ſottile, e groſſa . Produce queſtìalbero Nardo Città della Siria, dove naſce copioſamente.
molti fiori, che prima ſono bianchi , e poi verdi, Si chiama anche Spica Indica , non perche naſca
i quali ſ1 convertono in Garofani , che doppo rac nell'IndiE, ma perche Dioſmride dice,che il mon
colti, e ſeccari , ſi fanno negri : naſcono sù li pro te, dove naſce, guarda da una parte verſo l India,
prii rami , come i Fichi , ed alcuni alli piedi delle e dall’altra la Soria , che perciò la chiamò Spica
frondi; eſcono da un’iſleſſo piede due, trè, e quat Soriana: Ma,ſecondo l’aſſerzione del Garziflflcm
tro inſieme , ed alle volte uno ſolo; quando l’Al p1.dell’lndia)ſi trovapaſcere la Spica Na rda , ab
beroè carico di Garofani verdi , da lungo ſpazio bondantemente nell’ India , ne i luoghi di Man—
ſe ne ſente l’odore . Naſcono le piante da per sè, doù , ed in Chitor appreſſo il fiume Gange v _dove
ſenza coltura, da i medeſimi frutti, che cadono in non ſolo raccogliono quella , che naſce da ſe 7 m3
terra, e l'otto di eſſi non vi naſce , per tutto il cir oggidi la ſeminano , ed in quello modo ſe ne ha
cuito, alcuna ſorte d’erba- Tutti i Garofani , che quantità grande, che nondimeno quaſi tutta s’ado—
vengono nell’Europa, naſcono in Moluco, e ſcuo pra in quei paeſi, ſi che la minor parte ſi conſuma
tendo, e battendo l’albero a ſi raccogliono da Set in Europa .
*mbte , ſino a Febraro , e lì ſanno ſeccare al Sole La Spica Narda creſce producendo dalla radice
per trè giorni continui. QLL-Olii Garofani, che re nn ſulla COIÈO a ſopra la terra z il maggior di effi*
flano sù l’albero, ſi fanno più groffifi ſono quelli non eccede trè palmi d‘altczza , e ſubito dalla ra
chiamatiqui volgarmente Gnrufimi Maſchi, ed dice eſce la Spica , la quale 51‘, Per il f'uſto‘ và Pſ0"
Antaffifliöi conſervano lungo tempo,quando ſono. dpcendo alcune ſpiche, Le più lodate ſono le C01",
te,
'PARTESECONDIL 159
I del
Pio. te, latte a guiſa del dito picciolo della mano , e che pleffia. ed a i leta rgici: ſortiſica lo Homaco , e di .
7 Clic
ſono ſottili, ſolte di capelli tenuiſlìrni , di colore ſoppila il fegato , e la milza , ſcalda la matrice , e
atta. . roſſo, odoriſere , come il Cipero, di ſapore amaro, provoca i meſh-ui, e le ſecondine. I fiori cotti con
risl, - e che nel malticarla diſſecca la lingua. Di tutta la vino applicati caldi, provocano l’urina , e diſsol
pianta è in uſo medicinale la ſola radice , la quale vono la ventolìta .
and]
ordinariamente ſi chiama Spica, non perche ſia la ll vero Spico Nardo poi , ſecondo Diofiorirle ,
poli
'in :ì ſommità della pianta, mentre cHëttivamenre è ra provoca l’urina, bevuto riſtagna i fiuflì del corpo,
lo pe
dice , ma perche nella figura s’aſſomiglia alla Spi— ed applicato di ſotto parimente riffagna i fluſſi , e
atleti
ca, a ſimilitudine de’capi dell’aglio ordinario, che la marcia, che cola dalla natura delle Donne: be
pur ſono radici, e ſon’anche chiamati ſpichi, ben vuto con acqua fredda vale alla nauſea dello l’io.`
razio
,che non ſiano le parti ſuperiori della pianta -. Pa maco , ed alle ventoſità , a iſegatoſi , al trabocco
e {pt
r'erà ſorſe quì , che quel, che antecedentemente fi del fiele , ed alle malattie delle reni, conviene al.
qu. èdetto , abbia contrarietà con la Sacra Scrittura, caſcate de’peli delle palpebre degl’ occhi , ſortifi
un, mentre ſi legge in eſſa , che ſi faceva tanto gran candole , e facendole ritornare più piene , e più
{gine conto della Spica,che oggi giorno è ridotta a mo] ſolte .
Il iii to Vil prezzo , il che non corriſponde a quel che
ridi
dice il Sacro Evangelo dell’ unguento della Mad Del Folio .
iti
dalena, che per entrarvi la Spica Narda ſi chiami)
olii llnguento Nardino, onde Giuda traditore preſe H A più toſto del favoloſo , che altro l’ifioria `
'int OCCaſione di mormorare (anng. SJoan. cap. i z.) del Folio ſcritta dagl’Autori antichi , per..
el Ware baz: ’Unguentum no” venir': :recenti: dm:: che tra gl’altri , Diofiroria’e dice naſcere nelle pa
‘in riir , cè* datum eſt agent': 2 Si che l‘Llnguento, che ludi dell’India o e Che nnota ſopra l’acqua , come
n31, era .di peſo una libra, e potendoſi vendere trecen fà‘ la Lenticolaria paluſhe , ſenza alcuna radice:
trio to denari, ſomma groſſa di quel tempo, ha dato da Dalla quale deſcrizione ſi argomenra , che queſt’
dubitare ad alcuni, che ora la Spica Narda vera, iſtoria del Folio appreſso Dioſcoridr, ſia parimen
tg:.
iron ſiporti più in Italia , non vedendoſi vendere te una di quelle materie , che eſso hà ſcritto , per
gui a così caro prezzo quella che è in uſo oggi giorno. relazione d’altri , e pure chi preſumeſse moſtraro
ulti L’Acoſta (lia-citato) però dichiara, che il preſente la vanità di tal ſcrittura , non la paſſarebbe ſenza
:ci Nardo uſuale ſia quello, che anticamente era tan nota di cemetitàz diremo però ſchiettamenre. non
;zi to apprezzato,e col quale ſì fece quel prezioſiſſimo eſſrr veriſimile , che il Folio poſſa naſcere :ſopra
il" linguento menzionato nel Sacro Evangelo, e non l’acqua ſenZa alcuua radice , e banche lo raſſomi
` dover recare meraviglia , che in quel tempo ſuſſe gli alla Lenticolaria, nientedimenogzhi verrà be
cauto ſtimato , perche in quell’ età mancarono di ne oſſervare la medeſima Lenticolaria trovarà,che
~ molti prezioſi odori-ide iquali Noi ora abbondia produce radice , o ſe pure alcuni non voleſſero ac
mo,onde a quello medeſimo propoſito ſcrive Gar cettare , per tale quei fili ſottili , che pendono da.
zia (lib. citato.) Abbiamo Noi oggi molti aromati eſſa Lenticolaria , non potranno negare almeno ,
in maggior quantità, meno ſalſificati , e di minor che non abbiano principio dalla terra, che ſi tro
prezzo , che anticamente non avevano , per eſſerſi va ſotto la medeſima acqua , ſopra della quale ſi
ora trovata la ſtrada della navigazione dell’Indi69 vede la Lenticolaria, ſi che ſe non-è radice forma
e quelle parti dove naſcono gli Aromati, ſono più le, almeno è un quidſimile ,,chefà l’ufficio di ra
coltivate, che anticamente non facevano. Nel nn dice, il che eſpreſſamente dice DjoffcarÌdemon eſ~
mero de’quali Aromati ripongono il Nardo , che ſer così nel Folio, mentre ſcrive naſcere ſe nza al
ſenza alcuna ſraude ſi porta,ſe bene alle volte,per cuna radice. Diremo dunque, che dal voler ſegui
”di che ſi bagna , per colpa del mare , perde il colore, re quì Diofcoride , non poſſiamo Cav-"urne coſa ac
VE**
ed acquilia non sò che di mal’odore , ſi che ora nè certata , per utile dei ſtudioſi di queſta materia
anche ſi hà da temere della falſificazione con medicinale : onde neceſſariamente ci rivolgeremo
;Lil
l‘Antiinonio, che diceva Dioſcuri/le , che faceva al Dottor Garzia, Autor accreditata-e prattichiſ
no in quei tempi, per dargli più peſo . ſimo delle Merci Indiano, avendo non ſolo ‘cami
La Spica Narda ſi trova di una ſola ſpezie, va nato, ma ſtanziato lungo tempo in quei paeſi, on..
ria nondimeno di bontà, per cauſa del luogo dove de per conſeguenza ha rintracciato la vera iſtOria
naſce, perche la più perfetta è quella, che ſi trova del Folio , che però dice . Gl‘lndiani chiamano il
in luoghi montuoſi , ſecchi ,‘e ventilati , in tali Folio Tamalapatra , la qual voce imitando così i
luoghi ſarà ſtata raccolta quella,che‘5vcrà le con— greci, come i Latini , avendo corrotto'il vocabo
dizioni dette di ſcpra . ' lo, lo chiamano Malnbathum : gl’Arabi a Codegi
chiamano alcuni Nardo Montano , o Italiano, dell’Indie, cioè Folio indiano, e non ſi dice Folio,
quella pianta detta Lavendola,e quì da Noi Spica Per eccellenza, ma perche così ha piaciuto di chia
-….ñ›—\
d‘offn, della quale ſi trova maſchio, e ſemina, e ſe mario ad A-uícenmi; e quanto a quello,che Attua
rie fà oglioñ, il quale ſichiama volgarmcnte di rio (lib. 2.) ſcrive chiamarli da Mauritani Tem
Spica di Francia. Vi ſono alcuni, che dicon0,Che bul, s’inganna, perchelll Tembul , ed il Betre ſo
la virtù della Lavendola imita quelle del vero no una medeſima coſa , e differenti dal Folio In
Spica Nardo, ed il Matti-violi ciò non riprova» ma diano , ſicome moſtra Arianna (lib. 2. cap. l ſ5
dice cſs/:re la Lavendola meno valoroſa , e che cflp.77.) che ſcrivendo del Folio Indo dice o Che da
Cenferiſce a tutte l’inſermità fredde del cervello gl’lndiani ſi chiama Codegi, ed in altro capo ſcri
"UO ſpaſim0,a i Paralitici, al inal caduco,all’apo— gend’o del Betro o dice chiamarſi Tembul , oleam
.U o
DEL DONZELLI
rw ` TEATROFARMACEUTÒ
' Figura del Folio con li ſuoi frutti .
bul , il quale uſano gl’ Indiani di maſlicare , per
confortarle gengive,e per far buon fiato .
ll Folio Indiano ,ſecondo rappreſenta la ſua
figura , è ſimile alla ſoglia dell’Arancio , ma un
poco più ſtretto nella punta, di color verde, men
”Ao— d.ba“
'4
tre è freſco , ma poi ſi cangia in verde chiaro , ha
tri: colle per mezo, ed ha odore quaſi di Garofano,
ma però non tanto grave come il Nardo,jo come il
Macis , nè meno è di così ſottile' , ed acuto odore,
come la Cannella. Non và nnotando il Folioſopra
l’acque, a guiſa della Lenticolaria paluſtre , come
diſſe Dioſcuride , ſeguito in quella opinione da.
Plinio ( lil. 12.041:. 36.) il quale in tale iſtoria è
fiato ingannato , ma naſce da un’ albero grande,
lontano dall‘acque,tanto volgarmente.che ad ogni
Speziale Indiano , che ſi dimandi il Tamalapatra, xó - aL

ſubito moſtra il Folio ſudetto , perche quello vo..


cabolo è della loro lingua materna. Il perfetto Fo
lio dover-‘r avere le foglie intiere,come che in eſſe fl
conſerva maggior virtù. Il ſuo odore ſarà,clre non
vadi ſubito al capo , come ſanno l’altre coſe odo Della Galanga I
rate .
Non’ſono dunque il vero Folio , le ÎOglie del 'A Galanga è di due ſpezie , cioè maggiore , e
Garofano, n‘e meno quelle della Cannella , come minore , ed ambedue furono incognite a gl’
falſamente crederono alcuni 1 PetChö avendone iO “Autori Greci antichi . Ania-enna ne tratta in due
avuto di tutte quelle, oſſervaí, che erano differen… capitoli, ma dubbioſarrcnte .e ſ1' preſume’ che nè
tiſlime dal ~Folio,che s’è quì deſcritto per vero, nö anche Sempione ne aveſſe perfetta Cognizione', la
avendo quella della Cannella quei nervi, per me ſpezie minore èodorifera z naſce da per ſe come
zo, che diceflìmo avere il Pollo lndiano,del quale frutice, :l’altezza di due palmi,con ſoglie di Mir
ho avuto un ramo con iſuoi frutti attaccati , che to , e con radice nodoſa , e ſi porta all’indie dalla
ſono ſimili alle ghiande , ma più piccroli , il che China .
chiariſce, che tale Folio ſia il vero Indiano, men L’altra ſpezie poi maggiore è più groſſa della`
tre il 'frutto del Tembul , Cannella , e Garofano prima 7 e creſce in lava all’altezza di due cubiti,`
ſono differenti. Con foglie ſimili a quelle del Teſtrcolo, che ſcrhe
In difetto però del Folio ſi potriano per lo più Dioſcorirle". la radice è groſſa , e nodoſa in modo di
uſare le foglie della Cannella , -o lo Spico Nar Canna, e col fiore bianco , il quale è (enza odore ñ
dmmentre Dioſcorídr, e Gale-”o dicono,che il vero La più perfetta ſpezie è la minore, la quale entra
Pollo ha pari virtù col Nardo , nè ſi adopri in ſuo in queſta, ed in ogn'altra compoſizione, dove non
luogo il Macis, come hanno voluto alcuni, perche ſi trova preſcritta dall’Autore quale ſpezie ſi deb-1
non ha pari virtù col Folio ſuderto, il quale Re ba uſare .
”oa'eo (De mutua-zed. cap-ile Fol- Indo) l’accetta an Si trovano tra Medici molte conteſe ſopra la
che per veriſlìmo, di.endo: Ejl oerà Folium Imli Galanga, perche, non manca chi crede , la Galan.
cflm mali medica Foliofimíle , calare ex Pri/lido ga eſſere l’Acoro de gl’ Antichi. Noi però a ſuo
wireſccflr, ”ibiza-Per longi'mdiizem exrurrentilm; proprio luogo diremo qual ſia il vero Acorol Fra
coſlir . Na” aqui! immmt, nec in paludi”: 171111’ ti d’Araceli dicono, che la Galanga ſono le radici
ci: [armeni: , ”equeſine radice eſt, ”t .Dioſccridt’ſ dello Squinanto , il quale naſce in Arabia 5 ma la
Pam-uitzſerl ex ari/ore Adami-‘junprocul ”è Aquì!, Galanga naſce ſolamente nella China, oltre che le
rà“ i” aridi: locirfiwticanteL Cri/lcforo (le Ham’ radici dello Squinanto ſono diverſifiìme , all‘umi
ſli: anche dice z [ſir/d folium iti-bortſum, aſl ilſud, gliandoſi alle radici della Paglia-tre ſono inutili’ e
‘ gno ”ſimm- in mezlicini: flaſh”, quia lrrmlaln'liu-ſ` mentre ellì ſopra di ciò ſono ripreſi da Amato
eſt alia . Del medeſimo parere ſi trova eſſere Alar Lufitano,edal-Matrbioli, (ln Dieſe. cana’:- Amir."
c0 011do Padoano (In Meſi-re com-{le Diamflſc.) Cri .Ep. med.) terminaremo Noi quì ormai queſta loro
ſioforo Acrffla , ſeguendo in tutto l’opinione del diſputa . `
Gnrsíaflll‘crmò Blſcre quello il vero Folio . La Galanga ſi può dire neceſsaria all’ Uomo,
Hà il Folio le mcrleſime virtù, che il Nardozma erclëc vale agli rutti acetoſi dell'0 ſlomaco, e l’a
in tutto più efficaCl , e perciò provoca più valen juta alla digeſtione , e diſcaccia idolori di eſso 1 e
temente l’urina, 6 giova Più allo ſtomaco z trito, dalla Matrice, che ſi cauſano da freddo, o da ven
e bollito con vino s’applica con giovamento all’ toſità. Poſta nel naſo conforta il cervello, e tenu—
infiammazione de gl’occhi , e tenuto [Ottola lin ta in bocca toglie, non ſolo il puzzor del fiatmmz
gua fà buoniſſnno fiato . bevuta ancora incita al coito . Preſa con ſugo di
Piantagine , giova al batticuore ;conviene molto
al vomito del cibo , ed a i dolori colici cauſati da
vencofitñ r e finalmente è buona a tutti i dolori
colici .
Del
13 A ’R T E s E c o 'N 1)' A‘: *’1’69"
Del Mele Emblícdtafl del Geſeníaóin J l'-² 0-) Tra Greci ne ſcrive un’altr’dteuhrío, ſicco:
me ſa* anche Nico/a Mira-pſi”. La più eccellente pe—
M Eſue (lia/imp!. Cap. (le Mirabell. de rò comunemente ſi riputa eſſere la preſente ricetta
conditir.) hà di già ìNſegnato il Mel Em di Meſe” , la quale dicono ſeguire Africa {le A”
bllca‘tdfll quale non è a-ltrmche l’iſ’ceſso Mele,dove guſtir (Lumen Antec'. ) e Paola Sum-do f Nel Teſo—
ſono ſtati conditi li Mirabolanì Emblici. Il Cele ra de’ Spezia/i . ) benche ſianodlfferenti ne i paeſi.
niabin è nome Arabico q che i Latini dicono Mel Io poi non ſaprei imaginarmi , con che ſonda
Rpfatum, il quale qui s’hà da intendere ſatto- con m’ento pretendono di chiamar Diambra queſto
le Roſe roſse, a modo , che'ſi coſtuma ſare la Con Electuari-o , quei che vogliono detrarne l'Ambra.
ſerva con 'ZſiUCchero 1 ma però dopò la cottura il
odorata , in riguardo dell’uſo delle Donne , poi—
Mele Roſato ſ1 deve colare , edeſsa colatura è il che viene a mancargli l’ingrediente ‘più degno, e
_vero Gelenîabin degl’Ar’abì . più virtuoſo , e che è la baſe di tale Elattuario .
Intorno a che ſi ſeu ſano diéendo , che venendo pre
Delli Fogli d’Oro, e‘d’AÎgenta, ſcritto , per uſo delle Donne ſenza Muſchio , per
l’oſſeſa notabíle , che ricevono da tal’odore , per la
A Lcunl adoperano quì; per i fogli d’Oro , e medeſima ragione , non vi pongono l’Ambra .
d’Argento, quelli, che-lì chiamano volgar Mentre dunque , non part-ano altro argomento i
mente da Noi Oro partito , che da una parte ap ſi riſponde francamente , che l’odore dell’Ambra ,
Pare l‘Oro , e dall’altra l’Argento . Ma queſti tali non ſolamente; non offende le Donne , ma giova
errano , perche l’Autore di queſto Elettuario , vi a loro grandemente a diſoppilare la matrice , ag
’preſcrive il pari peſo d’Oro, e d’Argento, ed ado giungendo di più , che la Diambra , ſenza detrar
Prandoſi l’Oro partito , non ſegue così , perche adne il Maſchio , nè l’Ambra , per detto dell’ifieſſó
un’oncìa d’Argento a Per fare l'O’ro partito , gl’ Maſate , giova efficacemente agl’aſſetti dell’utero .ì
Artefici di tal meſtiere a non vi meſchiano altro e dalla matrice , derivati da cauſa fredda .
c‘ne pochi grani d’Orozſicche per oſservare eſatta. Di tutti gl’ingredienti della Diambra ſi è ſat;`
mente l‘ordine della preſente ricetta , pigliarai il ta di ſopra larga dichiarazione , onde per fuggi."
peſo diſlinto di fogli d’Oro puro, ed il ſimile farai re ' il vizio della proliſſità , ſe ne tralaſcia quì il
di quelle dell’Argento . trattarne di nuovo , che perciòpotrà il Lettore ve..
ll modo d‘unire gl’ ingredienti dell’ Elettuario derli ne i luoghi accennati , e ſpecialmente il
di Gemme caldo , con la pratica poi di componere Doronico , del quale‘ſi controverte l’uſo ,intorno
quello Elettuario nta la medeſima’, che s’è detto a che di già abbiamo abbondantemente moſ‘rrato
oſſervarſi nella Confezione di Giacinto . nella Pagd40. che ſi‘ può francamente, e con mol—
ta ſicurtà adoperare in quefloffld in ogn’altro Elet-ſi
DÎAMBRA Dl MESUE. tuarío , dove ſarà preſcritto , e che in ſuo difetto
ſi poſſono pigliare , due terzi di Garofani 5 ma enñ’
Iglia di Cannella , Dotonicî , Garofani, Ma trancio quì trè dramme di Garofani , e dovendoſi
ce , Noci Muſchiate , Folio a Galanga mino ſoſtituire altre due in luogo delli Doronici , pare
re ana dramme tre , Spica Narda , Cardamomo che queſto Elettuario fi doveſſe chiamare più toſto
maggiore , Cardamomo minore ana dramma una, Diagaroſani z che Diambra , e perciò alcuni , co
Gengevo dramma una , e meza , Sandalo Citrino , me ſcrive il Settala, mettono la metà di Galang‘ae
Legno Aloè', Pepe lungo ana dramme due , Am ma così facendo rimane la meileſima difficoltà,che
bra ſcrupoli quattro , e mezo *e Muſchio dramma‘ diceſlìmo dc i Garofani- , mentre anche la medeſi
mezo , Si confetta con ſciroppq Roſato . ma quantità di Galanga entra nella ricetta . Ad al
tri piaCc di ſoſtituire la Zedoaria; ma` per la ſua
Facoltà, ed Zlflz . amarezza , il Caffe/lo è d’opinione , che vi ſi met-z
ta l’Angelica .
Scalda , e conforta il ccrebro , il cuore o lo lio Li RR. Frati d’A-raceli avviſano , che dove ſul
maco , il ventre inferiore , e tutte le membra no fine di queſta compoſiZÌOne ſi legge nel teſio di
tritive , aſuta la dlgeſtione , e genera allegrezza i Meſa” . Canſica cumſyruPo-Rojhto , ed aqua Roſo—
l‘uſo ordinario di eſſa conviene’a i vecchi i a quei, Za , ſi debba correttamente leggere . Confice eum
che ſono di natura Freddi , alle Donne , e ſpecial-— ſyrtePo Roſato, ex aqua Rnſtzrum .
mente all’inſermirli della matrice . Si' uſa , ordinariamenre , qui di conſervare la
La Doſa `eda (ma , lino a tre dramme - Diambra in Conſezzione , ed in polvere ,r queſta ſi
Dura in bontà per due anni. ha da ſare ſottiliflima, oſſervando la medeſima re
Si trovano appreſſo molti Autori diverſe de. gola , che diceffimo nel ſare le polveri dell’Elet
ſcrizzioní dell’Elettuario di Dia‘nbra z nome , che tuario di Giacinto; ma dovendoſi ſerbare in Con
deriva dallìdmbra odorara , principale ingredien ſezione, ſi ſa rà così . Cuoci a conſiſtenza di ſcirop
te di eſſo. Si legge in Avicc’nna (Slülíî’il/I r.rraE7-f.) po, due parti di Zucchero,e tre d’acqua d’infuſioſi
un’Elettuario’ di Ambra, ma così confuſo , per ne 1 fatta di Roſe Roſſe , e di queſto ſciroppo pì*
non dire adulterato , come ſoggiunge Deffènio, (De gliarai quattro parti,ed una di polvere, meſchian- .
comp. med. c. de Diana-5rd .J che per non rendere do inſieme, mentre è caldo , ed in fine vi metterai
confuſa la mente del Lettore , a bello (indio ſe ne l’Ambra polverizzata , con un poco di Zucdrero a
tralaſcia la deſc’rizzidner Sempione deſcrive una rimenando bene-,o dovendoviſi mettere ianſchio,
ricetta , ſimile quaſi a quella di Meſero ( Trail?” ſi disſà in un poco d'acqua Roſato diſlillata s Î-YU
' ni ce
'176 TEATROFA’RMACEHT.DELDONZELLI;
hiſee allacämpoſizione i perche cosi facendo , rie non velo mettono; ma Noi ſeguiti-amo i tcſti del
ſce più adorata . Sideve poi ſerbare bene occur-ata' detto Autore più corre‘ttí , dove lì trova preſcritto
in Vaie di Vetro ,' odi terra Vetriato .~ eſſo Pepe . Nicolò Miréfſia in vece di Been Bianco,
l
e Roſſo 1 [correttamente pone Hermorlactili Albi,
ÈLET‘ruAmo _ PLIRIS ARCO‘TLCON‘ e'? [Ladri ,- ma Fufio lo ſcuſa dicendo eſſere’ errore
.Di Nicolò i di Stampa .- Di più in loogo di Balſamita ,~ mette
Balſamo, ed in ciò è ſeguitato da i Manto-vani,- Bo.
Iglia di Cannella , Garofani; Legno Aloè , [agire/ì ,- Bauderòne‘ , e Bei-:aldo , il quale dice, che
Galanga, Spica Narda, Noci Muſchia’ce, Gen Magi: conſona; ob -m'rer arl ea ,‘ quiz PQJMe: Anti'.
gevo , Spodio , Squinanto , Ciperi , Roſe , Viole dotm .~ Si trova; chi in luogo di ſcorze di Ced-ro ,
ana dramma una ,,,e grani lſ- Folioç Liquirizia , 'vi mette le ſoglie di Cedro 5 ma’ ciò non‘ ſideve oſ.
Maſtice, Storace, Maggiorana ,* Balſam‘ira, Seme di ſervare . ſ1 ha per coſtume di non adeperar la
Baſilico,Ca`rdamomo minore,- Pepe Bianco,- Bacche‘ Canfora nelle compoſizioni, che ſi danno Per boc- .
di Mirto', Scorza di Cedro ana ſcrup.2.e gr.f. Been ca , e perciò ſi tralaſcia, uſando il ſuo Succedaneo.
Bianco, Been Roſſo , Gemme ,cioè Perle a Coralli 11 Corda' ſi oſſerva vario ne i Paeſi a non ſenza nota
Roſſi , Seta combuſta ana ſcrup.r.e gr.22. Maſchio' d’errore . Nel rimanente prima d’inſegnare la pra. t
grani ſette , e mezzo ,f Canſora grani cinque . Sì tica di componere il Pliris , trattaremo degl’ingteî
Confetta con ſciroppo d’inſulìone di Roſe Roſſe . dienti di eſſo , dei quali ſi `e parlato diſopra a
Dello .Sſi‘quinanio .
Facolta ,ed up, ,.
I
S* Occorre alla palpitazione' del c110… alii ſve-ì ' O Sql-inflitto z detto in Greco Salaam-mtb”;
nimenti dell’animo, ed a tutte le paffioni, che che nel noſtro idioma viene ad inſerirefiar
derivano dall’omor malinconico 5 toglie il timo-. di Gionco, che dalla fragranza del ſuo odore , da i
re , fa ricuperare la memoria , ed il ſapore per Latini vien chiamato jam-ur adoratmdl quale per
duro; acuiſce tutti i ſenſi z vale al mal caduco, ſervire ordinariamen te', per cibo de i Cameli,alcu
al letargo , ed a tutti i mali del cervello z purifica ni lo chiamano anche Dagli-ide i Came/i , e cono
ii ſpiriti animali á conforta lo ſtomaco freddo; in ſciuto volgarmente nell’ Officine . Naſce in Afri
cita l’appetito z aiuta la conmzione; ferma il vo. Ca, in Arabia; ed in quella regione chiamata Na
mito z coriobbora tutte le parti deboli del corpo; e' bathea, di dove, ſecondo Diafraride‘, (lib.;`.cap.16.)
giova all‘Aſma a ſi porta il migliore a Proflìmo a queſio ſi {iima l’
La ſua Doſa è da due 3 ſino a quattro dramme .a Arabico, che alcuni chiamano Babilonico z ll peg
Dura perfetto per due anni . giore e quello d’Africa . Si deve eliggere il perſer
Il nome proprio di queſto Elettuario , ſecondo i to, il quale ſi conoſce a queſti ſegni , cioè di colore
Greci ,_ſi ſcrive Pleres Arckantìcan , e rilieva nel 'roſſo acceſo , freſco , pieno di fiori , ſottile, i cui
noſtro idioma Italiano, Medicina PrincíPale' com— framménti pórPoreggiano, di ſapere acuto, e mcr:
pita , o pure Principe degl’Elettuarj , in riguardo‘ dace, e fervente alla lingua , ‘e fregato trà le man!
dell’efficacia 5 che ha di giovare alle ſude‘tte mala ſpiri odoredi Roſe. Sono in uſo i fiori i icalamì, e
tie , Nicolò Aleſſam‘lrino ha ſcritto' una ricetta di le radici, ſecondo dice Dioſfaride , e di quà crede
‘eſſo Pliris ſenza Moſchio' z ll quale Mu' ſchio lì tro `r_ono i Padri d‘Araceli, che le radici dello ng‘nan
‘va in queſta di Nico/ò Propoſito , com’anche in to doveſſero eſſere molto grandi , il che non Offer
quella del Sálernimno , e del Mikey/io, benche fia vandoſi nello Squinànto -, eſſendo le ſue radici pic-_
in uſo ,tanto c'ol Maſchio , come ſen-zia di eſſo *- … ‘Ciole, e capillari, diſſero , che il volgare Squinanto
ll Cdleſtanodl Aſp/z'ccbiofll Santino il Teſòra del/i dell’ Officine z non ſia il vero, e legitimo a Che ado
.Spezie/i hanno creduto, che per Gemme quì li dos prarono gl’ Antichi, ſicome crederono anche della
Veſſero adoPeiare le Pietre prezioſe , che entrano Galanga, preſupponendo, che la comune delle Spe
nell’Elertuarío di Gemme; ma queſta ambiguità ziarie fia la radice del Gion'co odorato.Ma quì non
viene tolta dal medeſimo teſto di Nico/ò Propofito , accade dir altro', per rifiutare le dette due mal fon~ m-»ñAñ-_.

che chiaramente dice Cemmárum , ide/l .Margaríò ‘dare opinioni, ſe non che potrà il_6urioſ0 Lettore a
mmm (über/.im , &ſplendi-lrum‘ 5 onde ragione Vedere ſopra ciò il Matthiali , che dottamenre mo
volmente ordina il_ Collegio (le’ SpeZiali Napolitaó‘ ſtra la fallacia di tali preſuPpóſti .
ni, che in qùeſto Elettua‘rio Per Grammar , inte/ ll nomè dello Squinanto i chiaramente ci fa co
ligrinmr Margarita . Così oſtervano il Collegio 'noſcere, che lì doveria adoperare, principalmente,
Romano , quello di Bologna , di Norimberga 5 il ſolo fiore di eſſo, giacche, come s’ è detto, riſuo
l'Ag'uſtan'o‘, Franceſca Aleſſeìtdro 1 Vecchi-rio, Car `na il nome di Schenanto fior di GionCOz ma la tra *GHz-h…

da ’, Vidi) Vidz'o , Armi/do , Giflberto , Francíonej ſcuragine delle genti del paeſe s dove ſi raccoglie *›
Borgflracci , Corteſe , Occone , e Delſen'io ', che {i 'opera , che l’ affiſcino quaſi ſempre ſenza il fiore 9
milmente dice Per Genin”: inte/liga Mi'zrgarítar; perche dicono, che i Cameli , ed ogn’ alti-o animale
onde con l’autorità di tanti Autori approvati , ſi quadrup’ede , ſi mangiano avidamcnte il fiore, e ne,
doveranno quì adoperare le Perle bianche , che 'avviene poi ‘, che nc reſtiamo Privi; non oſtante
ſecondo dice anche il Caſtello a l druido!. Roman.) queſta ridicola aſſerzione , ad ogni modo ſi trova
ſono Gemme uſuali in Medicina , ſiccome diffuſa. alle volte qualche porzione di fiore , il ‘quale, eſſeni
mente 'no trattato al proprio capo delle Perle . do freſco 1 inſieme con corra la pianta' , (i oſſerva.
Circa il Pcpe Bianco 5 alcuni teſti del Propoſimz avere tutte le Condizioni, ch’e ſeri-.e Dscfi‘a' r'n'e doz
ch -.
P-ARTESECONDA. r6;`
ver avere l’ ottimo Squinanto. Delle radici del vero Cipero , che quì ſideve
Provoca l‘ urina, ed i meſt'rui, riſolve le Ventoſi adoperare, ſi ſlimano buone quelle , che ſonoxpon
tà . Il fiore bevuto è utile ai ſputi del ſangue 1 ed a › deroſe, denſe, mature , difficili a romperſi , aſpre ,
i dolori dello ſtomaco 7 del polmone , delſcgatore odorate, e gioconde con alquanto d’ acuto . (LL-:lie
delle reni. Di più ſi pone ne gl’ Autidoti . radici ſcaldano, aprono, e provocano l’ urina ;be-‘
vuta' la loro polvere giova all' Idropiſia , ed alle
.Del Cigno . ponture degli Scorpioni . Fomencate alla natura
delle Donne provocano imeſtrui , e giovano alla.
Er deſcrivere il Cipero con la continuazione {rigidità , ed oppilazioni della matti-:e , Meſſa la
della ſolita chiarezza, ſiamo in neceſſità di polvere nelle piaghe , che per troppo umidità dif.
dichiarare mOlci ingredienti, che hanno il medeſi ficilmente ſi ſaldano , mirabilmente vi giovano ,
mo nome di Cipero, ad eſſo ſomiglianti, i quali eſ Perciòche hanno ancora alquanto dell’ albringente;
fettiyamente 1 come che non ſono il vero Cipero , onde ancora giovano all’ ulcere corroſivc della
non poſſono entrare, per ingrediente del preſente bocca . La medeſima polvere con altrettanto peſo
Elettuario Pliris :onde ſi doverà avvertire , che ſi di bacche di Lauro incorporata con urina di ſanñ,
,trova ſcritto il @Peru: , del quale ſe ne veggono, ciullo,'ed im piaſtrata ſopra il corpo , giova effica:
dieci forme , cioè una radice , la quale è adorata, e cemento a gif Idropici . -
lungi-letta, queſta ſpezie [i chiama Ciperide, ed è in
grandiſſimo uſo nella Medicina z l’ altra ſpezie è il .De/[a Liguirízín '
Ciperío ordinario di figura ſimile all' oliva, notiſ
.ſimon-:lle Officine,dove hà nome di Cipero Orien L nome di Liquirizia `e vocabolo Greco corrot-~
tale , a differenza del Cipero noſtrale , del quale ſe to, perche correttamente ſi deve dire Glycyrrí
ne vede naſcere in tutta l'Italia . Se ne trova, oltre za , che nel noſtro idioma rileva Radice dolce , on-_
1a figura olivare, di forma così ritonda , che perciò de col medeſimo ſentimento è chiamata da i Lati
fi chiama da i Latini Hiper”: rotonda: . Si vede ni Kfldix Dolci: , 'intorno alla quale , per eſſere
ſcritto il @Firm , il qualeè un’ albero, che velo notiſiìma, non giudico eſſere a propoſito farvi lun
cíllìmamente creſce , ſècondo ſcrive Plinio . Dio go diſCQrſo , baſtarà dunque ſemplicemente dire ',
fcorſiide pone trà gl"Antiſpodij , il Pſeudocipero , che ſe ne trova della ſterile, e di quella, che produ—
che dice eſſere un frutice . Si legge in Plinio un' al. ce il frutto ſimilein grandezza a quello del Plata
tro Cypìrm, che dice eſſere il Gladiolo , delle quali no; ma più aſpro , in alcuni baccelli ſimili a quelli
radici farinoſe 9 edolci ſe ne ſaceva pane . Si tien delle Lenticchie, ma roffi, e piccioli . Naſce copio
poi per corrotto il teſio di Teqf'raſtomel quale vien ſa in Germania nel territorio del Veſcovado di
connumerato il @peru: tra le‘radici dolci , e la Bamberga, vicino a Norimberga , ſono le radici di
colpa ſi attribuiſce a Teodoro Gaza, il quale confu ambídue , come quelle della Genziana nel colore
ſamente , e lontano dal vero tradulſe tanto il Cypre di ſapor dolce , e le freſche ſono più valoroſo delle
rur, quanto il @firm , per Gladiolo , che perciò ſecche nelleòbdicine , e ſpecialmente negl’ ardori
dichiarò Ermolao Barbaro, (Carol/ar in Dieſe.) che: dell’, urina , alla quale infermità giovano molto;
Cypzruſ Gladio/i nomine ”ſud ”oſtror all-'ml ef} , maſticate non ſolamente ſpegnerlo la ſete , ma ri
quàm @Peru: ír , quem Latini ra.;'r'cem june-i , m‘ tardano ancora la fame, conſervando lungo tempo
Dioſcorízler , Columellaque teſtantur , wljuncm' le Forze . Il ſugo medeſimo di eſſe condenzatoppera
ñ‘.-.—
;Hindi-atm, ”t Cameli”: . Del medeſimo ſentimen 1’ iſteſſo, tenuto in bocca, ſinche ſi liqueſaccia,gioñ
to ſi trova eſſere Marcel/o Virgilio , tralaſciando vando anche al petto , ed al polmone, ed a coloro ,
quì per brevità le ſue proprie parole . Sicche mol che malamente reſpirano . Il medeſimo ſugo o be
ti per accertata diſtinzione di tali nomi , intendo vuto con vino paſſo ſana la rogna della veilìca ,ed '
no il (Sr-piro”, per il Gladiolo, ed il Cyperon, per il i dolori delle reni .
Gionco triangolare, e ſecondo altri (loadrato,men—
tre d' ambidne di quelle forme ſe ne oſſervano; ſic .Del/o Storace'.
che Dio/Zoríde eſattiiſimo Scrittore , per togliere le
difficoltà chiamò il Cipero Gionm angoloſo, com P Erche ſi Coſtumava fin al tempo di Galeria di
prendendo con eſſo nome il Triangoiare,ed il QP* condurre da Panſilia lo Storace perfetto, den
drato . Lorenzo Val/a (1” Herodora. ) malamente tro certe canne o ne tralſe perciò il nome di Storace
per Cyprrum traduce .Ti/ero . Calamita, ma altri hanno per opinione , che ſi
Dioſcaride fà menzione d’ un’ altra ſorte di Ci chiami Storace Calamita , dalla voce Greca Calo: o
pero, che Plinio dice chiamarli ijerir . (lìflſto hà cioè [167m gottaflhe quì volgarmente diciamo Sto
figura di Gengevo, e naſce in india, e maſticata Fà race in lagrima . Renodoo ( De mater. med. mp. de
un Colore giallo ſimile al Zaſſarano , ed al guſlo Styrace.) dice chiamarſi Styrax , quia Stiriatizn
amaretto , e mettendoſi in forma di linimento ſo ex nróore ”tti/lat.
pra qualſivoglia parte peloſa del Corpo , ſà cadere Lo Storace diſlilla da Un’ albero ſimile a quello
tutti i peli . @nella ſorte di Cipero nelle Officine dël M610 COtOgſIO o le cui ſoglie ſono poco minori’
hà nome di Curmma , e quì dalle Femine 'volgar nel riverſo biancheggiano, e produce i fiori bian
mente è chiamato Tabacco , e l’ adoperano per ſar chi ſimili a quelli de gl’ Aranci . I ſuoi frutti ſono
biondi i capelli . alcune bacche più picciole dell’ Avellane ſelvati
Si trova anche un’ altra pianta , chiamata dai che, ricoperte di lanugine bianca o e dentro di ‘ffi’
Greci Qnm, e dai Latini Liguſlro, il quale chia: ,vi ſi racchiude il ſeme . Gl’ Alberi dello Storace
mano l’ Arabi A/À'Îmmb 3 2 “a".
'164 TEATRO FARMACELIT. DEL D‘ONZELLI
naſcono J non ſolamente in Ethiopia , e nella Si bnmm e i” Chi-lſſa’anomm &egiam’bur ; ó" lnſulí:
ria , ma anche in italia da per ſe lieiiì 9 riferen cxſudam humor è cortice eliciz‘m' . Ad igm-m ete
do il Matthioli averne votluti abbondantemente m’m Percaquitur , extillaturqm , and: l’umiditar
nel territOrio di Roma . verſo Marino , e Tivoli, {gffluit 1 Stjmx liquidi” nunc-”Fata .
. ma dice , che non producono lo Storace ,i ed il perfetto Storace Calamita , che ha da ſer
lo a perſuaſione ſua ne ho raccolto molte Piante vire per uno degl'ingredienti dei Pliris ha da eſſe
con le mie proprie mani , quando violentato dal re graſſo 9 flavo , raggioſo . e che nelle -ſue gra
le maraviglie di Fraſcati, andai a cibare,per mez nella biancheggi , e che riſerbi lungo tempo la
20 dell’occhim la mia curioſità, e ne raccolſi alcu bontà del ſuo odore , e che quando ſi malaſſa ren
\ ni Arboſcellimhe ora coitivo nella mia Villa dell‘ da un licore ſimiie ai Mele . Si vitupera il negro,
Arenella , e ſtuttificano a maraviglia . Io però ſon il ſemoloſo. il fragile,` ed il muffato . Qlello Sto.
`di opinione , che quando (ì attende acaltivarli a' race 1 che oggi giorno ſi vende ordinariamente è
tempi debiti , con l’induliria . ’che richiedono , ſe tutto forfore ;onde biſogna ularvi diligenza. per.
ne raccoglieria non picciola porzione , ſiccome fa che tra elſa cruſca viſi troverà la Gomma , o la.
reva il noſtro Ferrante Imperato , che avendone grima del vero Storace a e quella ſarà ottima neia
piantati due Alberi in unìOrto poco lontano dalla le compoſizioni principali .
noſtra Città , toccando poi nel tempo dell'Eliate Lo Storace ſcalda . molliſica , e matura , è
con ferro la corteccia dell’Albero, ne raccoglieva utile alla toſſ: . catarri . raucedìni , gravezza dei
l lo Storace in lacrima perfettiffimo . reſpirare, ed alla vote perduta a giova alle oppi`
Lo Storace liquido è Albero diverſo da qUel lazioni , e durezza de’luoghi naturali delle Don
‘10 dello Storace Cal-amica , e ſi chiama da molti ne i e bevuto , ed applicato , ſpecialmente provg‘
Stjrflx Eremitarm” o Cozumórum , o Tim: J u** ca li Meflrui e …
diem-”m , e da Dioſcoria'e col nome di Narcnfto o
e valga-mente da’Proſumieri Tigm’ame , voce che AG~G1UNTA`L<
deriva dalla parola Thymìama , che ſignifica pro—
fumo , e per tal operazione ſpecialmente dice Dio. S i raccoglie lo Storace dall’Albero per mezzo di
ſtop-_ide adoprarſr il ſuo Narcaſto . il quale ſi por un certo vermicciuolo , il quale corrode la.
ta d‘india , edè una ſcorZa ſimi-ie a quella dei Si ſcorza di eſſo , e dal buco , che vi rimane, riſudl
comoro , della quale n’ebbi lo una certa quanti lo Storace in lagrima , e queſto è il pei-ſetto; ma
ta , tanto freſca , che ComPremendoia con le mani quel ſrantume , o ramenti di eſſa ſcorza 9 fatti dal
vi reſtava attaccato un licore viſcoſo , ch’è l’uſua detto ver me è lo Storace ordinario , che volgare
le Storace liquidada quale ſi cava tenendo per po— mente a Noi [i porta impnro, e forforaceo .
co tempo detta ſcorza dentro l’acqua calda , pre. Eſſo Storace in lagri ma ſi adultera anche mol
mendone poi per il Torchio il‘lICOre 5 ma pulſan te volte da’Pacſani,meſchiando la ſuddetta raſura
do qneſta operazione per mano delle genti Idola forforacea con graſſo, o cera, po.~eiidola poi al So
tre , ed affatto miſcredentl , ſl ma Noi adul le ne’ giorni caldi d’Eſtate 5 ond’è , che detto graſ
ſo coin cera ſi viene a rendere odoratifiimoz (CPR'
terato eſſo Storace con diverſi meſcugli , firmando
dette genti di fare un gran ſacrificio, quando poſ tano poi eſiì ramenti di Storace dal graſſo per me
ſono fraudarcl . Dello Storace liquido ſe ne pub zo di un cri vello, accommodandovi un vaſe pieno
raccogliere anche ſenz’artificio , avend‘io olî'erva d’acqua di ſotto; perlocche cadendo nell'acqua eſ
to , che quelle corteccie , che io ebbi , erano pie. ſo graſſo . e cera 7 ſi viene a condenſare in forma
rie di umore , ſicche in tempo di Eliate ne riſudò vermicolare i d‘onde ha preſo il nome poi diSt0~
tuori da per ſe lo Storace medelìmo , del quale ſe race Scolecxte , Cioè Vermicolare .
* \ t
ne ritrovava qualche quantità appreſſo dell’impia Vale lo Storace ad emendare ri mOſmOTLOO e
rato, come riferiſce Nico/ò .Tuglie/a (Traéì. rie ſuſurro nell’orecchie; e ridotto in forma di lini
Tim‘. è' Mitrid. cap. :le Styr.) Da tale oſſervazio mento, riſolve i nodi, econtratture de'nervi; gio
ne fatta da Noi , francamente li rattcoglie , ch’er— Va mirabilmente contro i veleni glaciali, come ſo
rano , ed hanno errato tutti coloro , che dilſero. no quei della Vipera, Cicuta , o lìmili 5 vate Con
io StoraCe liquido uſuale . eſſere io Static della tro tutte i’ulcere, e pu ſtule , che naſcono ſopra la
Micra di Diofcoridr, il quale non ſi preme da ſcor pelle; ond’è anche utile nella Scabie .
za di Albero z ma come il medeſimo Dioſcoridò Viene di più attribuita da Calmo ( Method.
ñ( [ib-r. cup-79. ) apertamente dice :è la raſſezza e wedend. ”p.10- :i allo Storace, facoltà narcotica.
run—An,
che ſi cava dalla Mirra freſca e peſta , e abomba mentre diſſe: Tùm *nel maximè i” iis', *vocatír
ta d‘acqua . ſpremendola col Torchio : il che non. ano-{yuli- , quq ex papa-veri: ſucco , *vel Altercì
ſegue così della volgare Storace liquida , che co ſem-im , ml Mondragone radice , *url Styra” ai!"
me ſi è detto . fi cava con artificio dal Thimia tali quapiam fa”: .
ma 1 la quale per l’uſo volgare , cheſi ha di eſſa
ne'l‘roſurnii ha laſciato il proprio nome del ſuo .Della Mnggzſiarana J
:n.4:
a.:
Albero di Narcafto , ritenendo quello di Profu
mo , cioè di Tigname , o Tbymiama . A Maggiorana ‘e un'iſteſſa coſa Con l’Amflffl*
Che la Storace liquida ll caccia,come ho det; c0 , Perſa , e Sanſuco , banche Pietro PPM!" -ñ4ó.…-.A
to di ſOPra,ſi pub vedere anche appreffo delli me e Matt/n‘a Label/io prete-mia no , che ſiano diverſi
deſimi Autori antichi. e ſpecialmente in Sempio dal Sanſuco deſcritto da Dioſcorirle . Alcuni V0*
m d’autorità di Aáigo, che dice -. {ip/{mm quidem gliono , che ſi chiama Maggiorana dalla ſtraordif
~ maria

L-.
'PARTE SECONDA. 16 f
Daria cura , che vi ſi uſa a coltivarla . perche non Pianta Balſamina , che nel Mat-"21'011' ſe ne trova
vi ſi trovarà quaſi perſona I che diligentemente di due ſorti i produce la prima le ſoglie ſimili al
non la tenga coltivata ne’vaſi di terra poſti nelle la Brionia, il fiore ſimile a quello de`Cocomeri, di
fineſtre , o loggie delle caſe 5 onde per tal volgare colore pallidoida’qnali ſi genera il frutto di ſoſtan
Cognizione ſi tralaſcia quì la deſcrizione de’linea za carnoſa , di figura ſimile alle celle delle conchi
menti. Se ne trova una ſpecie-,che ha frondi bian glie di mare, dicolore roſſo.quando è maturo,che
chiccie, odorate , e picciolo 1 che perciò ſi chiama ſuole ſuccedere di Agoſtom di Settemdremel qual
Perſa gentile , la quale alcuni credouo , che ſia il tempo crepa da ſe medeſimo, e ſe ne cade il ſeme ,
Marc . Dell‘altre ſpecie della Maggiorana , aven che è di forma ſimile, ma più picciolo a quello de’
do ciaſcüna di eſſe uguale virtù , ſi paſſa ſotto ſi Melloni d’acqua, detti anche Angurie, o Coccine
Jen’zio la l‘oro ‘deſcrizzione . . ' ri, ed è veflito di una cartilagine roffiffima, viſco
Ha la Maggiorana virtù di ſcaldare; beveſî ſa, e tenera,che cuopre la ſcorza dura di eſſo ſeme.
utilmente la ſua decozzione ne’principj dell’idro Di tali frutti ſe ne compone l’aglio , come ſi dirà
piſia , ne' difetti dell‘orina, ed a‘dolori del corpo 5 a ſuo luogo . L’altra ſpecie chiamano Balſamina
le frondi ſecche impiaſtrate con aceto i e ſale va Momordica, ed altri Garanza, della quale ne vie.
gliono allepuntur‘e delliScorpiouí 5 incorporate ne fatta menzrone dal medeſimo Matt‘bioli, e dice
con cera giovano alle giunture ſmoſſe ,ed all‘ape giovare parimente. non meno dell’altre ſpecieaal
fleme . Vale la Maggior-ana , oltre di ciò a tutti i le (leſſe ſorti d’infermitä. Ma ritornando alla Bal
mali freddi del capo , del cervello, e de’nervi, così ſamita,ch`entra in queſto Pliris, diciamoache tan
preſa per bocca , come applicata di fuori . Il ſugo to la ſua polvere , quanto la dCCOZlOHC bevutaadi
di eſſa inſtillato nell’orecchie ſana la ſordità , ed i ſcaccia dal corpo i vermi, ed il vento. ll ſugo ap—
dolori di eſſe ', tirato sù per il naſo, cava la flem~ plicato a‘teſticoli , giova a chi ſi cor-rompe in ſ0
ma della teſta, e n‘mndifica. e conforta il cervello; gno 5 il ſeme bevuto in vino `e buono alle diſtilla
tenuto caido in bocca con decozione di Piretro a e zioni di urina , ed alle pietre della veſîica 5 ferma
_Pepe lungo , o d’Origano , o d’Acoro , giova alla il ſinghiozzo 5 impiaſirandoſi sù le tempie , giova,
Paraliſia della lingua . L’erba , o la ſua decozione al dolore di teſia,e poſto sù le punture delle Veſpe.
Vale a tuttii difetti del petto, che proibiſcono il e delle. Api le ſana mirabilmente .
reſpirare: giova a tutti i difetti della Matrice, ed
alle ventoſità *, conferiſce non poco a’fegatoſi , ed Delle Barche del Mirto .
a’diferti della milzz . Pietro Penna, e Man/:ia Lo
beliiv riſeriſCono , che : 01mm fiillatic'mn ex l’ar ` ` Tanto volgare il Mirto , il quale quì ſi chia
ſa, ſZ-ù Majorana gentile cum cangia/o Leporino re ma Mortella,ch’hò giudicato ſuperfluo ſpen
miſtum i ó" Maſchi tanti[la , Arc/mm” concepita' dere il tempo in deſcrivere le ſue fattezze; baſtarà
felicimndoi nulli reſt-randa”: autumn”: . Del che dunque dire, che le Bacche di eſſo hanno da eſſere
io ne ho fatto l’eſperienza . le negre , e non le bianChe , come più profittevoli
in corroborare mirabilmente il cuore , e giovare
Della Bit/firmi” . anche al tremore di eſſo . In riguardo della loro
figura capitale, oltre all’uſo ſuddetto, ſi può fra n
A Balſamita , che Renmho pretende doverſi camente dire , che ſiano grandemente giovevoli a
_A più toſto chiamare Balſaminta , forſe per corroborare il capo . '
l’odore , che ſpira ſimile a quello del Bilſamomon
è altro , che il Siſembro , che per eſſere una ſpecie .Modo di eànfèttare il Plim’: .
di Menta , è chiamata dal volgo Menta Romana ,
banche appreſſo il Mattbíoli , la Menta Romana , Si ha per uſo di tener ſerbato il Pliris Arco
ſia .’a Menta Greca,chequi ſi chiama Menta Fran ticon in forma_ di Elettuario,ed in polvere, la qua
ceſe, e dal Braſavo/a Menta Fiorentina. e per na le doverai ſare ſottiiillìma, preparandola così. Pe*
ſcere alle volte vicino l’acque r ſi chiama Menta ſtarai al ſolito li Sandali (ch’entrano in luogo de'
Acquatica , ia quale però differiſce non poco dal Bean) poi vi meſchiarai la Spica,con lo Squinanto
Siſambro Acquatico di Dioſèoríde , ſiccome i Cu minutamente tagliati, poco doppo ilLegnoAl‘oè.
rioſi potranno vedere in eſſo Antere HALL-agi 7. continuando il peſtare, vi metterai la Liquirizia .
Produce la Balſamita le frondi creſpe, ricon e le ſcorze di Cedro tagliate minute , e conſecuti
de,e più lunghe della Menta volgare,ìl Cable qua vamente tutte l'altre coſe , detratto ne il Maſtice a
drato; di colore roſſo, e quando verde 2 di odore, e che l’unirai alle polveri doppo ſetacciate . La Se
ſapore alquanto più acuto della Menta z che naſce ta ſi ha da bruggiare ſemplicemente, in modo, che
alcune volte vicino all’acqua, ed anche in luoghi ſi poſſa prontamente polverizzare, oſſervando n81
incolti 5 la più perfetta è quella de‘luoghi aſciutti, ſceglierla tutto ciò , che diceffimo nella Confezioñ'
ma perche ſi trovano due altre Piante diverſiſſime ne di Giacinto, al capo della Seta . ll Maſchio ſi
,da quella , col nome di Balſamina , ſideſcrivono polverizza con un poco di zucchero,e fi uniſce al
quì per evitare la con fuſione, che potria apportare ,le polveri - Nel confettare queſto Elettuario v PÎ
in Medicina la ſimilitudine di tali nomí,comeav gliarai un‘oncia di polveri , e quattro di ſciroppo
VCnne in Roma, per racconto del Cedri/o . ll caſo di roſe roſſe tepido, ſi meſchia bene il tutto, e Poi
fuiche un certo SpezialeVecchio collituito in buo ſerbarai l’Elettuario in zaſe di vetro bene ottuz `
na fortuna di credito, componendo il Pliris, pone rato ‘
m in luogo di Balſamita 4 li ſemi del frutto della
DIA,
166 TEATRO FARMACEU'I‘. DEL DONZELLI.~
DIATRIASANDALI ale Dynamirlíir Perperam Gale-no dſlſCÌ‘ÌPÌ‘U a è“ eat
DiNicolò. Iſaaci viatíco probare conte-”dat Sylvaticm , ne
ſyllabam tamen in iir Codícíáur refer-ire Patni a
› Iglia Sandali bianchi, Sandali citrini, Sandali qua Syloatici fintentiam tueretnr , quam nihil
roſſr, Roſe roſſe incomplete, Zucchero candi aliml , quam Zaccara flmpliciter habeamr ila' ,
to violato ana dng. Riobarbaro ſcelto, Spodio,Su abſque ”lla Anäorum Commentatr'one . Sed mea
go di Liquirizia a Seme di Portulaca ana dr. 2.. e fententx’a m‘l alia/l Zaccara illir deſigna: , quàm
gm y. Amido, GommaArabica, Gomma Traga Sacclflarnm , quod íóz' car-lena ratiom adeſſe cenſea .
canta, Seme di Mellone, di Cocozzz, di Cedruolo, ;Earl autem Zarcara Saccbarum deſigner, mamſe.
di Cocomero ,tutti mondi , Seme di Scariola ana ſtò eſt argumento, Oxy-Zaccara , quae ab aceto a ó*
dr. l. -';~ Ganfora ſcrup.r.-:- ,ſe ne fa polvere ſot— Zuccaro itrì cognamínatnr - Il Settala anch’ egli
tile, e lì confetta con Sciroppo di Roſe roſſe quanf dice : In compaſitione trim” Sanralormn Zac. non
to baſta . Pflllíum, cùm patinr Zucclmri intelligenzlumfit,
F acoltà , ed ‘Ujò . . quod ad gran'ficamlum Palatnm’,ó" arlfacilr‘orem
Giova a temperare il calore del fegato, e del flmìnum tritnrationem inditum een/Em”: . Ag
l'0 ſtomaco , conferiſce mirabilmente a'Tiſici , ed giunge quì il Mattln'oli , e dice : .Verùm enim aeó'
aglìltterici . La doſe della ſemplÌCe polvere è da rò, non ſòlnm Sacclaarum addendnm Farai-em , ut,
uno ſcrupolo, ſinoad una dramma z ma conſetta Antidoti Pal-m': magi: gig/Zur' platea: ,ſed ut di”
to ſe ne dà triplicato . tìm’ à carie , ó“,ſítu conſèrnetar . E così tutti gli
Si conſerva perfetto per un’anno; Antidotarj uſuali pigliano il Zucchero; ma di che
Si trova fuor di modo confuſa la ricetta dell’ qualità debba eſſere quello Zucchero , ſono diver
Elettuario Triaſandali per la moltiplicità degli ſe le opinioni , perche ordinariamente molti Au
Autori, che hanno il nome di Nico/ò , e ſcriven tori vogliono il Zucchero comune bianco. Ronda
dola tutti diverſamente, ne è avvenuto, che di ſo lezío piglia il Candito , come più purgato; ma il
pra a venti ricette , che fi ofl‘ervano, appena ſe ne Collegio Romano , e quello delli Spezrali di quì o
trovanodue conſimili . Primieramente le roſe ſo— propongono il Candito di Viole vero,fatto nel va
no male inteſe , non ſenza Colpa de’traduttori del ſe dello Sciroppo di Viole , e tal ſorte di Zucchero,
Teſto Greco, perche in quello di Nicolò Mirepſia , dice il Caſtello, eſſere più a propoſito , come quel-ñ.
ſi trova nel fine della Ricetta : Roſaria” quantùm lo, che ha virtù di refrigerate, ſecondo, che ricer
omnium alíarum [Petit-rum; ed il Propoſita nel ca l’iſteſſo Triaſandali . Nicola Mirepjío, non met
ſuo Teſto dice i Alli Roſaria” Fondi” quadruplí te il Zucchero z ma vi pOne mezfoncia di Viole a
cant . Mentre dunque fi vede , che l’Autore già che il Settala dice così.- Qrod fi qui: addiderr‘tman
f hà poſto in queſta Ricetta , doppo i Sandali le Ro fin‘tè aberrabit . Fernelío non vi mette l'Amído:
ſe , rimangono ſuperflue quell’ultime quadrupli _ Tanqnam ſaperoacaneum, ſoggiunge il ſuo Com
cate della medeſima Ricetta 5 onde ragionevol mentatore Planzio. Nella Ricetta,che ponel Aleſ
mente i Tradottori ſono ripreſi dal Settala (Ani ſandrinofli manca il Seme di Scariola,che ſi dove
. madver. Pharmacy che dice : Neqtte etiam reci rà ponere , ſecondo l’ordine della quì propoſta R1:
pienrlnr crít error Fuel-ii 5 ”ai enim quadruplnm certa del PropQ/íto , ſeguita dal Salernitana , ed e
,ó/rnpi raſa-tr* ad ſkeda; Nicola”: Poſta“; , atlfur l’uſitata in‘queſta Città , ſecondo il coſtume della
mamlam Cunfeéîionem, quadrupla”: Ita/arm” r” quale, dovendoſi comporre in polvereiſi avvertirà
bearnm arl reliquarſpecier ”Pam-”dum indicavít; di oſſervare nel peſtarei Sandali, la medeſima re
e Calc/lana , correggendo anch’eſſo il Teſto depra gola, che diceſiìmo nella Confezione di Giacinto a
vato, che debba dire nella fine tanta porzione di perche il color di -roſſo vivace,che ha d’avere que
Sciroppo 'roſato , che quadruplichi il peſo di tutti ſta polvere è una delle condizioni ſoſtanziali di eſ
gl’ingredienti della Ricetta , Perche tale Sciroppo ſa , ſiccome è quella di farla ſottiliflíma i doppo, 5‘ng
tflnffiahflñ`ñ`~nóa~
ſerve a darli corpo di Confezione, nella cui forma che li tre Sandali averanno dato tale colore, andañ'
viene ‘preſcritta dal ſuo Autore . ui da Noi però raiaggiungendo nel mortaro li Semi di Scariola
ſi coſtuma in forma di polvere . ,(detto qui Scarolella) edi Portulaca , poi il ſugo
Nel Teſto di Nicolò From/ito , ſeguito anche di Liquirizia ben aſciutto, e finalmente le roſe ta
'l dal Salernita›zo,ſi legge un’ingrediente così moz gliate dall’ugne; polverizzarai ſeparatamente `il
zo z Zucc. la quale abbreviatura , pretendono al Riobarbaro, Spodio: Amido , e Gomma Arabica .
cuni , che debba dire chcaria a o pure Zaccara , Della Gomma Tragacantaaſe ne fa polvere col pi
che Matteo Sil—natia; ( nelle Pertlrlette ) interpreta, ſtello caldo , ed ogni coſa ſi uniſce poi alle polveri
pervil Seme di Pſillio, e così ſegue Fnjío, Bandera peſtate antecedentemente. Riſerbarai però di met
ne, charlea , Tecla/:lo , e Fernelio z ma Giuberto tervi li quattro Semi freddi maggiori , ed il Zuc
l’intende per quello della Cicuta.Coſtoro ſono im chero; ſul punto poi 1 che diſpenſarai al Pazien—
pugnflti dal Mattln'oli , dal Cqfla , Mara/Ha , e te le polveri , vi ponerai per ogni dramma di eſ-.
dal Settala , che dicono dover’ elſere quel nome ſe quattordici grani , o poco meno de’quattro ſemi
abbreviato , non altro, che il Zucchero, e ſpecial. freddi,e ſei _grani di Zucchero, o poco più . E que—
mente il Matti-violi ſ Ep‘iſí. Medie.) così dice: Ne ſto fi fà, perche tal’ingredienri fanno guaſtare prefl
fi'io Preſi-671) , qua ratione , :fu/me anc’Zoritate Syl ſto le polveri.
-uaticur ille Zaccarum Pſillíumficerit , quam ea Q9} non ſi coſtuma di ponere la Canfora nelle
mx, nec' aPnd Gî'dſüſ, nec :tft/ſl Araber aliml de compoſizioni, che ſi pigliano per bocca , e perciò
ſignetqmîm Srirclzarum . Nam tametſi [rl ex libra altrove trattarerno di elſa , in ſuo luogo ſi pone ll
mm
Nin*
Q

PARTE PRIM’A. *m
~Ninfea .‘AeſtePÒIVei-i ſi hanno da ſerb‘are in luo to , che il Manni-do . ſofia Q ed il Mattbíoli , ſal-~
go aſciutto; m"a chi Voleſſe ſervirſene in forma di ſamente credono eſſere ſpezie diverſa dal Riobar-.o
Confezione, lo‘ Potrà fare m’ettendovi per ogni baro de’ moderni Autori Arabi; ma com’anche
oncia di polveri , quattro Oncie di ſciroppo fatto fu oſſervato dall’Ang14i114ra (PJ 2471p”: aiſi-mph)
con l'infu’ſione di Roſe roſſe ,~ non calcolando però Noi 'vediamo . che il Riobarbaro , ed il Rioponti
nel peſo delle polveri li quattro ſemi freddi, nè il Co hanno le radici, che non ſono , "23,1163qu, nd
Zucchero'. Segue il diſcorſo intorno ad alcuni in di ſoſtanza , nè di Colore diverſe , e quanto , Che il
gredítnti di eſſo Diatriaſandali , de’ quali antece Riobarbaro‘ purghi o e non il Riopontico z pu‘ö na
ſcere dadiVerſe cagloní i ma certamente Ia prin-ì
dentemerítealtr'ove non (i è trattato .
\
cipale è la diverſità del Clima 5 onde cade quì in
.Del Rioäarlmro . propoſito l’autorità `di Terffraſto (Hifi. PUB-c.: 9.)
che dice : Differt ó“ Terre‘ à Terra , è** (‘02le 3
' Ol trattare , qui del Riobarbaro , cade in pro Coelo adfruííuum Pezfeéîione‘m , ed in Prova di ciò
poſito di parlare anche _del Riopontico *i come la Cicuta , che per detto di Dio/‘florida è pianta ve
materia di una medeſima eſſenza' col Riobarbaro 5 lenoſa z in molti luoghi fi mangia ſicuramente per,
enche il Fujîa , ad il Manor/lo ſi sforzino di mo delizia ; ma ‘chepiùr il Nappello pianta comune;
ſtrare , eſſere tra queſto due radi'che formale diffe mente mortifera z nella Città di Bojano dentro
renza . Hanno‘ queſti i loro ſeguaci, e ſpecialmen— queſto Regno ( per relazione d‘un Pratico' de’ Sem
te il Matthiäli 5 che ſi fa ſentire contro il Rue-[lio plici) ſi trova in una Montagna formalmente di-`
uomo dottillìmo , il quale ha ottimamente prova.. verſo nelle facoltà. perchequello delle falde di eſſa.
to . non eſſere tra il Riobarbarose Rio'po‘ntico dif non apporta nocumento aICUno , ſicome per il
ferenza veruna ſoſtanziale', come abbondantemen ‘contrario . qtiello che naſce alla parte ſuperiore di
te viene autenticato dall’antorità di Santo Iſidoro › eſſa Montagna è veleno pernicioſifiìmo .
che dice (1.17’. Etim; 09.) non mì.n chiaro , che’ Si aggiunge , che le Vipere , che naſcono ſotto
dottamerite a Rbeubarbarum ,ſive &heupoiztíc/ru, le piante de iBalſamenri d’Arabia z ſecondo , che
illud quod tra”; Dmmbium i” ſolo bdrbaricoffi/íudi ‘riferiſcono‘ Pauſania ( 11“59.) e Celio Rodigino
quod circa' Pontmn colligítilrmomMme eſt: Ken‘ (Antiqu. Ieä‘. c.; 5‘. NAM.) non hanno Veleno ,
autem ”ulivo diCſtflf,Rbällbdrb-lrìlfl ergo qua/ì ra— come ſono anche quelle , che ſi trovano nell‘iſola
dix barbara -, Reufontícum a qua/z‘ radix pontica. "naturali. Per detto ancora del Mattbioſi li Scorpio
Oltre di ciò , nonm‘ancarîano (quando lo richie ni in Italia , e nelle Regioni fredde 5 non ſono tan
delſe il biſogno) molte altre ragioni z che ſono di to velenoſi , come quelli d‘altre Regioni più ſotto
diretto contrarie a quelle ad lotte' dal Matt/2101:’, 'al mezzo giorno; ma ſono affatto privi di veleno
‘ Contro il Rue/lio , perche primieramente quanto quelli Scorpioni di Pharo , e di molti altri luoghi,
al nome 'di queſte radiche , ſe ne pub Facilmente ſecondo che diſſe Aríſtotile- ( Hifi. animal. 1.3.
cavare la verità da i libri di Meſi” , dove aperta-' among.) ‘
mente aPpare 7 che la parola [Upea , Rfid .i Raz-ed , Gale-10lontano
Ìſſ’ergamo affermaun
, che trapiantandoſi
Radio, le vitimadi
mutano qualità
0 pure Rave: , ſignifica quella ſorte' d'i radica, che
Volgarmonte cniamamo &job-”Hara . Rbabdrbaroi ‘nifellamente, e per detto di Diafl‘orí-de (Luc-r 47.)
e Kbeubarbaro , per naſcere in Barbaria, Provincia li frutti del Perſeo( diverſo del Perſico) ſono eſtrc—
d’Africa › e di Tragloditi , ſicom‘e al "medeſimo mamente velenoſi in Perſia , traſportati di là in
Riobarbaro , che naſce anche nel Regno della Chi Egitto , ed in Italia , avendo col Cima mutato la
na , che a tempo di Tolomeo lo chiamorono Regno ‘natura divennero ſalutiſeri , ed ottimo cibo i ſ6"- ſi
di Sini , gli diedero il nome di [Liveri Sim', cioè tiamo Galan” , che anche in conformità di ciò di
radice di dini; onde ne ſegue , che naſcendo il 'ce Per/ici: in Perfidir regione , Pericolo/;t quidem
Riobarbaro in Pon‘to , ſenza dubio ſ1 debba chia eflè dimm; in ;prziormn *vero regimi” inno
mare Riopontico . Ben'che Ammíflno Marcellino z cuo elſe , e della meſteſima Opinione ſi diChiara ('0
( Hiſt. :201.1 "2.) Crede chiamarſi così , per naſcere IumeÌ/a i aggiungendo di più , eſſere Rate porta
copioſamente nelle; ripe del fiume Rhà a il quale _te le Perſîche malizioſamente , per eflerminio de’
corre ſopra alla Region di Ponto s ma l’Angui/ln Romani . Se dunque la diverſità del Clima ha for
a ra tiene 1 che fia bugia , e che intorno a quel fiu za di mutare le qpalità dalle piante , che da vele
me naſce ſemplicemente il Lap-ato, il quale ha noſe o ſi rendono cibo ſalutìfero , perche nOn poſ
però non‘ sò 'che di ſomiglianza col Riobarbaro , ſiamo Noi dire -, che awenga il medeſimo del Rio~
che perciò la radice di eſſo èchlamata &lor-barba ponticoi cioè che ſia una medeſima pianta col Rio..
rum Monno/20mm , ed anche Rhem- , ſicome afferó barbaro z e ’per naſcere in Potito rieſca alquanto
ma Giovanni Tzetzeo , famofiſſimo lettore Ebreo ÎmPErſcttoa e privo delle facoltà ordinarie del Rio
di que' tempi, e comentatore di Eſiodo ó barbaro ;d'altri paeſi , e ‘perciò Meſue , che aveva
Wta medeſima ſPezie di Riobarbaro , che co quella medeſima opinione fece del Riobarbaro , e
me s’è detto naſce in Ponto che perciò ſi chiama Rìopontica un ſolo capitolo , come di una medeſi
Riopontico z è quella , che Meſue chiama ijwd ma COP-1 o chiamando il Riopontim: ‘RL-met Tur
Turcicum. Avverti‘rà perb_ quì il Lettore, che per tíum .LL/30:13 Ponto ad Turrar defirri conſuéverifl
tale ſorte di Riopontico , non s’ha da intendere la dice Raimondo Minderero l' Aloed. c. de Rimb
radica della Centaurea maggiore, chamata vol Iibmitato -.) ’qUaleſ ezie il medeſimo Meſi” di
garmenre nell'Officine RaPontiCO o ma quella chiara eſſere,la più dämle di tutte l'altre dei Rio
ſorte di Riobarbaro z _che naſce _ſolamente in Pon barbari da lui nominati , e certamente ſe l’aveſſe
` tenu
î16 TEATRO PARMAìcau'r; DEL' DONZELL'r

tenuti Per díffirenti ne averia trattato ſeparata-` conferiſce le febbri ardenti, riſtrînge ogni fluſſo di
!Denw in due capitoli. Belize medeſimo ſenti ſangue, preſerva da ogni male quelli,che ſono ca
mento moſh-arono avere il Rue/[imc li Frati d’A duti da alto, o percoffi,preſo però in polvere al pe.
nm/i , Nicolò Stigliola , Guglielmo Pnteano , ſ0 di una dramma, con due grani di legitima Mu
Marco Oddo , ed altri , che con lungo diſcorſo dif mia, e quindici grani di Rubia di Tintoròcon ac.
fendono la verità di tale aſſerzione . qua di Piantagine . E queſta è la ricetta della Pol:
L’Aeofla tiene , che il perfetto Riobarbaro na vere di Meſue ad caſum, ch* Percujſíonem .
ſca ſolamente nella China , di dove portandoſi , Il alcuni teſii di Meſue ſi legge ſcorrettamente
per mare a vendere ne-ll’lnd—ia , il mare lo fa gna di Rubia gran. r. ñ:- la quale Rubia,non è di tana
flarepreſto , e perciò ſi ha per migliore quello, che ta attività, che non ſi poſſa adoperare in maggio.:
ſi conduce per terra ad Aleſandria , dOVe ſi diſtri re doſa z onde più corretta ſi ſtima quella di grani_ _
buiſce per tutta l’Europa - quindeci .
Alle ſpezie del Riobarbaro ſi aggiunge la radice Il Riobarbaro torreFatto , e bevuro in polverçì
Mec-ciocca” , per. eſſere di colore bianco , e per ſol con acqua di capitelli di Roſe, 0 vino ſtitico,e ſu#
vere benignamente il corpo a Come fa il Riobarba go di Piantagine, giova Contro la Diſenteria.0`u`r`
rà volgare , è‘ chiamata Riobarbaro del Mec-eigen”, s’oppone Anzi-ria Ferrario (Ca/liga:. prac‘î. medie;
_c Riobarbaro Biaíico . cap. de Rbiabnr. Torrqfaéîo) e vuole che in conto
Circa poi alle condizioni del perfetto Riobarañ niuno fi debba torrefare , e che mediocritèr (dic‘Î
bare (ſecondo che dice Meſue) ſi ha da oſſervare , egli) *vehementíàr , ó** minore dofi [am—gare , guùm
che ſia freſco , di colore alquanto roſſo oſcuro , e integrum . Fiji mai orem arlflſtz’oxem adbibmrir.
che' ſia amaro, ed aſiringente al guſt0,e che maſti purgatoriafamltate Penitùr deſtítuetur . ltaque
candofi , o pure diſſolvendoſi in qualche limre , lo ”e hic errenſatim‘ eſt tritam Rhabarbari ſub/Zan
tinga come fa’ il Zaffirano 4 e che nel ſpezzarlo, ſia ziam exhièere, qua: una cumfamiliari PargAtìone
meſchiato di linee di color roſi‘o , e giallo , e che nati-:zum ſuam adflriëì‘ionem imprimat -
nel peſo ſia grave , con la debita rarità ſua; ma qui Vera relazione del Riobarbaro cavata dal ſe;
inſorge una non picciola difficoltà 5 poiche , co Condo volume de i viaggi raccolti da GíozBattiſta
me Potrà il Riobarbaro eſſere grave , e raro , men Ramufio, dove ſi dice averla avuta da un Perſiano
tre' ſempre va congiunta la leggerezza con la rari chiamato Cbaggì Mari”: , nativo della Provincia,
tà i com"anche la gravezza con la denſità r" Queſto di Chilàn a appreſſo al Mare Caſpio d’una Città
non ſolamente è inſegnamento dello Preſſo Meſi” detta Tabàs , il quale era fiato in Suctuir i ed era
i nel” Canoni univerſali, per conoſcere le qualità Mercante tra l’altre di Riobarbaro , e diceva . Il
de i medicamenti 5 ma lo dimoſtra anche la ragio Riobarbaro naſce da per tutto in quella Provin-z
ne naturale , perche la gravezza del inedicamento cia,ma molto‘ miglior, che altrove in alcune mon—
vien cauſata dalla molta materia raccolta in pic tagne ivi vicine , alte , e ſaſſoſe , dove ſono molte
ciol luogo, per la ſtretta unione delle parti, e que fontane, e boſchi di diverſe ſorti d’altiſſimi alberi,
ſhiè la cauſa formale della denſità, o ſpeſſezza . Per e la terra è di color roſſo , e per le molte pioggìe‘
il contrario la leggierezza dipende dalla poca ma e fontane, che da per tutto corrono , quaſi ſempre
teria , che occupa molto' luogo , perche le parti di è fangoſa . Quanto alla radice, e ſoglie , avendone
lei non ſono unite, ed ammaſſate z onde neceſſaria il predetto Mercante a per ſorte portata ſeco dal
mente n‘e ſegua la rarità, e Così ogni coſa rara è paeſe una picciola pittüra , per quello ,che ſ1 ve
~ leggiera; ma cib ſegue quando i corpi ſono rari, deva diligentemente, e con molto artificiodipiu-l
rallentati , e porolì , come ſi oſſerva nella Spugna , ta :trattolela di ſeno ce la moſtrò, e deſcriſſe a di*
e nella Coloquintida; ma dove le parti, non ſono Cëdo quella Eſſer la Verme natural figura del Rheu-ſ
Feroſe z ma continue , o ben meſſe inſieme , e mi_ barbaro: della quale ne preſi un ritratto, per met-Î
ſie, poſſono‘ eſſere gravi, perche la gravità di eſ terloquì ſotto in diſegno , inſieme con la ſua iſtoñ‘ . — ._ —-. _-ñ

ſe ſupera la leggierezza , che perviene dalla rari ria a e dichiarazione , ſecando la relazione avuta
tà , e così ſi può trovare una coſa , che inſieme ſia da lui . ,
rara‘, e grave , come ſegue nella ſcoria del ferro . Sono ad'un'que dette ſoglie lunghe ordinaria;
Nell‘iſteſſo modo 1] ritrovano nel Riobarbaro parti mente, come diſſe , due ſpanne , ma più , e meno
denſe , e bene ammaſſate , che prevagliono alle ra poi , ſecondo la grandezza della pianta : ſirette da
re, quali ſi poſſono anche chiamai* continue , e baſſo, e larghe di ſopra . Hanno nella loro circon
così ha detto bene Moſhe , che il buono Riobarbaa ferenza un certo pelo picciolino, o lanugine a Che
ro debba eſſere inſieme raro, e grave . Ma non vogliamo dire: il tronco, che viene ſopra la terra,
mancano altri, che ſpiegano , la gravità eſſere a al
ditaquale
, ed ſono
anco attaccate
un palmoledaſoglie,è
terra : verde, ed alto
e naſcono 4
le ſo-v
- proporzione della ſua rarità 5 che vuol dire , che
fia più greve di quello , che ragionevolmente ri.` glie ſimilmente verdi , ma come s’invecchiſconoi
chiedi-.rebbe la …offra della ſua rarità . Per conſer ‘ divengono gialle, ſiccome erano in pitturaae ſi di‘
vare il'Riobarbaro lì aVVolge in panni incerati , o ſtendono per terra . Produce il detto tronco o nel
’i
pure ſi tiene ſepolto dentro il Miglio , oſeme di mezo , un Certo ramicello ſottile , con alcuni HOKÎ
Pſillio‘ ‘. attaccati d’ogni intorno , ſimili alle Viole mam
Scrive Meſi-ze , che il Riobarbaro'purga la cole moLe nella forma, ma di colore di latte , ed azurOÎ
zn, e là flé‘m‘ma -. moncliſìca lo ſtomaco ,conforta ii ed alquanto maggiori delle Viole mammole ſopra
fegato, ela milza , diſcaccia l’oppilazioni ribelli, dette: l’OdOre è molto acuto,e ſaſiidioſo, ed in mo’ …ms
chiarifica il ſangue, riſolve l’itterizia , l’idropiſia, do, che diſpiace aſſai a coloro, clze l’odorano . L3
lidi:
ſoli PARTES EGONDAZ’." I 77
l (a.
radice ſimilmente, che ſtr`i ſotto terra ,è lunga un mente, in termine di quattr5;.o ſci giorni diven-Î
palmo, o due, ſino in trè, d‘i color della ſcorza ta tarebbe marcio, e bollirebbe,e mi affermò ancora
Mi}
nè, ſiccome ve ne ſono d‘i groſſe, e ſottili, ſecondo di quello ,- che egli aveva portato ſeco in queſia
MC*
la proporzionezde’quali- anche ſe ne ritrovano ſino Città , che ne comprò ben ſerre ſome di verde , il
‘Ps', della groſſoZzarcomìë la coſcia d’un Homme com’ qual poi fatto ſecco, ed acConcio , non venne più.
è il mezzo della gamba. Hà queſta radice molte al che una picciola ſomme—mi diflë ancoranche quan
un tre radicette piccolina intorno , che naſcono da do è verde, è tanto amaro, che non ſi può guſtare:
lei, e ſono ſparſe per la terra , le qual-i prima ſi le e che nelle terre del Catajo , non l’adoperano per
o331i.. vano 'vla,e poi ſi taglia la radice groſt'a, per ſarne Medicina, ſiccome facciamo Noi quä,ma lo- peſta-`
i321' pezzi , la quale di dentro è di color giallo , ed hà no, e compongono con alcune altre miſture odori
molto vene di belliſlìmo- roſſo , ed è piena di mol ferel, e ne ſanno profumo agl’ldoli . Ed in alcuni
nre, , to ſugo giallo, e roſſo, e di modo viſcoſo, che toc luoghi ve n’è tanta copia , che l’abbrugiano con
fil: candolo, facilmente s’attacca alle dita, e n la ma tinuamente ſecco, in cambio di legne: altri, come
no gialla. Dipoi tagli-ata la- radice,e fatta in pezzi, hanno i lor cavalli ammalati, glie ne danno di cö
'c311, diffe, che ſe la valefl'ezo appiccare all’ ora all’ ora, tinuo a mangiare, tanto è poco ſtimata queſta ra~
L’I-‘0 per ſeccarla , tuttoil ſugo giallo viſcoſo uſcirebbe dice in quelle parti del Gatajo, ma bene apprezza
fuori,e così diventarebbe leggierapnde credono, no molto più un’altra Picciola radica, la quale na
;i'll che perderebbe aſsai della ſua bontà, e perfezione: ſce nelle montagne di Succuir,dove naſce il Rheo—
L’l‘l‘i perciò mettono detti pezzixutti ſopra alcune lun baxbaro , e la chiamano Mambrom’ Cini , ed `e ca
ghe tavole, ed ogni giorno trè, e quattro volte gli riffima , e l’ad0perano ordinariamente nelle loro
vanno voltando, e rivoltando, acciò il ſugo s’in r malattie, e maflìme in quella degl’occhi,perche ſi
corpori dentro , e refli nella radice congelato *, nel trita ſopra una pietra con acqua Roſa, ungono gl’,
fine poi di quattro, o ſei giorni li bucano, e gli ap— occhi, e ſentono un mirabile giovamento, ne Cre-`
piccano con cordicelle all’aria, e al vento z dove de a che di quella radice ne fia portata in queſte
però non vi giungonoi raggi del Sole 7 ed in que parti, nè meno diſſe di ſaperla deſcrivere, e di più
ſto modo li hà il Rh‘enbarbaro in due meſi ſecco,e vedendo il piacere grande , ch’io ſopra gl’altri pi
ſi fà molto buono, e perfetto . gliavo di queſti ragionamenti, mi diſſe , che per
Mi diſse ancora , che loro oſservano ordinaria tutto il paeſe del Catajo, s’adopera anche un’altra
mente di cavare il Rheubarbaro dalla Terra,1’ln erba, cioè le foglieda quale da quei Popoli [ì chia
verno , perche in tal tempo (avanti che cominci a ma Chat’ Carni: e naſce nella terra del Catajo , che
mandare fuori le foglio) il ſugo , e la virtù è tuttaè detta Cacìanfù, la quale è Comune, ed apprezzae
unita, e raccolta `nella ſua radice ,il qual tempo è ta, per tutti quei paeſi, fanno detta erba, così ſec
avanti la Primavera , . la quale nel paeſe di Cam ca, come freſca bollire aſſai nell’ acqua, e piglianñ*
pion, e Sucevir viene alla fine di Maggio, e di più do di quella decozione uno , o due bicchieri a di
mi diſse, che quelle radici del Rheubarbaro, che ſi giuno, leva la febbre, il dolor di teſta, di ſtomaco,
cavano l’Eſtate, ed in quei tempi, che le ſoglie ſo delle coſte, e delle giunture , pigliandola però tan
di:: no ſuora , non ſono mature‘, nè hanno quel ſugo to calda, quanto (i poſſa ſoffrire, e di più diſſe eſſer:
dal . giallo, che hanno quelle , che ſono cavatel’inver buona ad infinite altre malattie , delle quali egli
it nata , e di più ſono fonghoſe , rare , leggiere , ed per all’ora 7 non ſi ricordava: ma fra l’altre, alle
.in
aſciu te , nè meno hanno quel colore roſso , nè ſo gotte, e che ſe alcuno per ſorte ſi ſente lo ſtomaco
no di quella boltà , che quelle , che ſono cavate grave a per troppo cibo , preſa un poco di queſta
I’lnverno .- Diſse ancora, che quelli, che vanno a decozione, in poco tempo averà digerito , e perciò
Riſe
cavare dette radici, ſopra i detti monti , dove na è tantu cara , ed apprezzata , che ogn’uno , che V5.
rr
ſcono, portate che l’hanno alla pianura,cos`i ver in viaggio ne vuol portare ſeco , e coſtoro volen
1 i…
di, e con le foglie in quel modo,che l’hanno cava tieri darebbpno per quello, ch’egli diceva ſempre
un ſacco diſſRheubarbaro , per un’oncia di c‘hai
te dalla Terra,le mettono ſopr’alcu ni lor carri,e ne
vendono pieno un' carro‘ con le nglie , Per ſedici Catai . E che quelli Popoli Cataini dicono , che ſe
Saggi d’Argento, perche quivi non hanno moneta nelle noſtre parti, e nel paeſe della Perſia, e Fran
'battuta ,` ma ſanno l’Argento , e l‘Oro in alcune cia ſi conoſceſſe, i Mercanti ſenza dubiomon ver
verghette ſottili , e le tagliano in pezzetti piccio rebbono più a comprare Rawd Cini' , che così
liui del peſo d‘un Saggio, che è quaſi ſimile al no chiamano loro il Rheubarbaro.FLivi fatta un po
ſtro , quale eſsendo d’Argento vale venti ſoldi di ca di pauſa, e fattoli dimandare e egli mi voleva
Venezia in circa , ed eſsendo d’Oro vale uno ſcu dire altro del Rheubarbaro, e riſpoſtomi non aver
do,e mezo d’Oro: il quale Rheubarbaro, così ſre altro &c
ſcamente comperato , è dipoi dalli Compratori ac
concio , e ſecco nel modo , che di ſopra s’è detto. i DeIl'iírLa THE , eſmr María-È
E mi raccontò coſa di gran maraviglia , cioè , che
, I ſe non vi andaſsero in quelle parti , del continuo A Vendo io Volontà d’aggiungere in queſto
;Oil
i mercanti a dimandarglielo , non lo ricogliereb Teatro un capitolo dell’ Erba Thè ( benche
bero mai: perche d’eſso, non ne ſanno ſtima, e co per altro già deſcritta nel Petitorlo Napolitano
i101
loro , che vengono dalla China , ed India ne leva della quinta impreſſione)mi pare coſa convenevo
il* le di parlarne immediatamente dopò la ſuddtìñtſa
110 maggior quantità dl tutti gl’altritli quali quä
20‘ relazione, traſcritta dall’Iſtoria del Rflmuſio 5 6ſ
doè condotto in Succuir, ſopra quei carri, o vc'ro
ſome , ſe non lo tagliaſſero , e governaſſeto preſta ſendo che in tale relazione ſifà amio giudîCÌO
Y , men,
”I TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLÌ.`
menzione dei detto ſemplice e col nome di Chi inamzuma/ëd i” tantum gala irritamentruh ”ca
Carni, corriſpondente in tutto, tanto nelle ſattez ſurgits ut ea ”flucfañi [I’ma/,Mx ampli”; eo alrſti.
ze , quanto nel modo d’uſarlo , Come anche nelle ”ere queant; 61“ quam-m': Turan-”m Cadè, è' Me
vtrtù ,che ritiene l’Erba 1 oggi detta Thè , ma xicanorum Cbacbolata , emzdem praflmt effeñum:
però chiamata dall’abitatori del luogo, ove naſce, Círì tamen. quam ”annulli quoqm Thè meant , eat
~ c‘ha, e ſecondo il noſtro modo di parlare Cíà,ſecon multùmſuperat , tùm quià temperatiari: nature
do fà teſiimonianZa l’erudita penna del l’Atlunm eſt, tùm quizì Choc/;0111M tempi-ila”: ctr/ida': ,plùr
jío Cbireher nel trattato de China monumentir, con ‘equo infiamma: , ac èilem quague accendi: , Ciò
le ſeguenti parole . 'veròſemper , nullo ad temp”: reſpeëîu babi” , ó"
Pianta dicitur Chi), 'vel ”ofiro pronunciandi mo innaxia eſt, ó* miriflcè Proficua, non, ut dixi,ſa.
da Cia, cui”: ”ſm in china clauflrir contineriflte ”zelſumpmJt-d cam-ie‘: m'àm in di: .
ſciùr , Europ-e quoqur paulatim ſe ſe infinuare at E di più riferendo ciò , che li ſtriſſe delle virtù
JCÌÎÌUÌ o del Cizì , l’iliefl‘o Sinico, citato di ſopra ſoggiunge,
La Figum di qUefla pianta , conforme riferiſce (che I‘Erba Thè Preſi-rw: dalla Podagra , e dal Cal..
'Ai-rd Sinico Scienziato Cineſe, portato dall’iſteſſo colo , così egli : 111i potiflimum arlſcriáitur , quod
I’. Kbírcber , s’aſſomiglia non poco al Somacco China-”ſu Podagramfflr calma/”m neſciantzpoſt ci
(quale viene dal Mattbiolz' chiamato Rhù ) tanto borſumptum , omnem indige/iionem , ac tradita
.nelle frondiffluanto nel reſto della figura della det temſtomacbi ”lift-,maximè enim coffiomm adju-,
ta pianta, e ſuoi rami; con tutto ciò le frondi del 'vat, qui” ó" nb ebrii: adbibitumde'vamm l'inno
Cia ſono un poco dentate d’attorno: fioriſce prima *paſqua ad Petit-1711110” vir” ”Fe-rt , adròque , ó'
nell’Eliate; i ſuoi fiori portáno ſeco un odor fra crnjmla omne; mole-flirt: leva!, ſiquidem exflccnt,
gante, ma che preſto ſvaniſce, il celore di eſſo tira á“ abſtergit ſuperfluo:: humor-er , ac vigilare cu
al giallozda quelii ne naſcono poi le bacche,quali, Pimtibm ſammſero: 'vapore-.r exPe//ít a off-”flic
quando ſono acerbe,hanno color verdezma poi ma. nemqueſomniſtudíir 'cacare *uo/emibm arcet, va
turate divengono negre . Le ſue frondi ſ1 raCCO ria apud Sim” babe: nomina , juxtxì tim-ia lo”,
gliono l’lnverno , e con induſtria le ſtendono ſo camque propter, quam os’m'm*: praflantiam baja:
pra d’una lamina di ferro , ſotto della quale v‘ac urbix ;mc/”riflim/zm, .Yung/oca vacariſa/et .
commodano un poco di ſuoco,ma molto leggieroz Il modo però uſato dai Ghineſi nell’ adoperare
così ſi vengono a ſcaldare un poco , e ſcaldate le il detto Cià in bevanda, e di farlo cuocere con al
pongono ſopra d’alcune ſtuore molto liſcie , e ſor:~ cuni pochi bollori dentro d’un poCo d’acqua,ſenz’
tili , Fatte a poſta per cal’effetto , e ſtriſciando ſo altro aggiuntozma da mè è fiato più volte pratica
pra di eſſe ſrondi con le mani , le vengono ad in_ to con profitto, di queſta maniera. Piglia dell’Et
volgere in quella forma , che a Noi ora ſi porta; ba Thè, Chà , o Cià, che dir vogliamo, dramma
poi così avvolte , le tornano sù la lamina calda, una , ſi butta dentro d’un pignarino , dove fiano
e poi di nuovo sù le ſtuore , e nell’ iſteſſo modo di cinque oncie d’acqua di bettonica diſtillaca bol
prima le fanno di nuovo conglomerare , fino, che lente , coprendo ſubito molto bene il pignfltinm
fiano totalmente contorte , e che raffreddare fiano e come averà dato cinque , o ſei bollati, aggiungi
del tutto ſecche , ſerbandole poi dentro de’ vaſi di di ſeme d’aniſo ſcrupolo uno ,leva poi il pignati
Stagno, di modo che ſlíano ben cuſtoditeae preſer no dal fuoco dopo due altri bollori , e cola la de
_vate da qualfivoglia umidità . cozione con eſpreffione gagliarda , aggiungendovi
Elfo Thè, o Ciày benche naſca in molti luoghi, di giulebbe di Viole , fatto con l'acqua di viole
com’è nella ChinaaTartariaötc. non è però ugual diſtillaca,oncia una.Si beva poi tanto caldo,quan
mente in ciaſcuno d’effi luoghi della ſteſſa perſe to ſi potrà ſoffrire .
zione 5 ma il migliore in virtù è quello , che naſce
nella provincia di Chiangnàn nel territorio della Figura della China China .
Città di Hocicheu, e queſto hanno in uſo,non ſ0
lo tutti quei dell‘imperio Chineſe; ma anche s’a
dopera nell’india, Tartaría, Thebèt, Mogòn Ed Ìſl
tuttii paeſi dell’Oceano Orientale .

Del/e Virtù del Tin’ .

9 Oggiunge il detto Kbirclaer con quelle parole:


› Vincita/'inn‘ Pmſtantiſſima Pol/8t z quam mjí
ſdpíùr [mn-um noflromm imitatione didiciffi-im
”lx ad ia' rredendum induca' potuiflèm: cùm emn'z
diuretimſitfam/tntir , omne: meat”; ”ep-Grin
cvnſeù renflm mirificè ape-ri: a cap”: ab 0mm *urt
forumflzligim lil/erat , rule-ò , ut Airis: [iterfliir,
mc non magna negatiorum mole diſtcnt”, ad vigi
linr continuandar, nobili”; , nptiuſque ”medi-ui”
z natura cantqffum non vide-”unÒ‘ qmzmvu Pri
ma 'vice , mm 'nihil z'nfifírffum a ”mm-”lefltumqfle
fi; , ”ſg mmm bujflſmad: farm, ”anſa/um mnſit
De[
P A R T E‘ S E C O N D AZ 179
.Del/a China China . toflatbflríum, 7m‘ ”Jia-‘m- írl 1'” epiſt.ſc-zl (511ml
plurimum rt’ſert Romae a Rom/1m': Marſicz'r in
Vendo diſcorſo del Riobarbaro,medicamcnñ continui: ”ſm-Pari , peculiari epzſtoln ”rl meſcri
‘R —‘ñ to contro le fabbri, ſe ne viene in groppa di bit, ó‘ tdi-(Mr amni exec-prior” major , Eminen—
raguagliare a’ Curioſi della materia Medicinale, ttſh'mm 'air Jo: Cardinali: de Lugo : Girolamo
Quell’altro inſigne Febbrifugo,ſcoverto l’uſo d‘eſſo Santaſofia Lettor in Padova ſcrÌVe, che vale anche
PjUì nel preſente ſecolo o il quale chiamano China contra; nliarfebrer Potente; , ó** ”bel/er . V”let i”
China, ed altri, ſecondo riferiſce Saba/Ziano Bad!, Catharrir, è“ Rheummifinírflñ‘* in 'ventricfllo fir
“ñ‘
Gama‘neride, Cbinnnepide , Gnananepírle, Guam: mancia , ?e ſegue di più a dire . Ego Perimlumſazpè
thíde , e con ſimili altri nomi . Dalli Spagnuoli feci i” varíir bomím‘óm‘ HyPOCDÌUZÌ‘Ìacíſ dato illir
vien detto Palo: de calenrurfl: , cioè Legno rie/le cortíce, ſing ”lo mm”, tríèm‘ continui: *vic-ibm* mi
Fabbri z Non manca chi lo chiama China _Fabi-ir, {Imc/:mx fonda: cum -uíno muſì'ata Zeviori , qua
e Gentiaua Indica . tttor bon': ante Prandíum , e vale anche contro la
In Roma li chiama la polvere del Car/lina] L” Cacheffia , ſecondo aſſeriſce Cri/?Mara Pal/noia':
,goi in riguardo, che quell’ Eminentiffimo Signore, ”a Alcelico .Milaneſe .
non ſolamente ne diede la cognizione in Italia 5 La circoſtanza conſiderabile del tempo Opporl
ma inſieme con caritativa munificen'za , la faceva tuno , per adoprare profittevolmente queſta ſcor-'
diſpenſare a i poveri languenti.La medeſima obli za , è materia 1 che porta ſeco molte altre conſe
gazione ſi deve conſervare verſoi Reverendi PP. guenze, cioè ſe dovcrà purgarſi il paziente prima’
.Geſuiti , quali ne procurano mantenere provedu che venga all’ uſo di eſſa P intorno a Ciò non manñ
‘ta tutta l’ Europa , per mezzo del loro Provinciale cano controverſie . Alcuni Scrittori moderni, ſon-4
.del Meſſico, nel venire che fà a Roma, con l’ occa dati sù l’ autorità degl’ Antichi , pretendono , che
fione del Capitolo Generale di eſſi Padri; onde la China China ſi_ debba uſare aſſolutamente nel
perciò ſi chiama Polvere delli Geſuiti . tempo, che la febbre ſarà fermata in qualche fiato
Nell’ America ſi trova il Regno di Q3ito , ed di molti giorni , onde Cbifiezio conchiude . Pig/Z _
in luogo particolare di eſſo , che gl’ indiani chia morbi totiur flatum in declinatz‘om , perche gl’
rnano Loxa, o Loja, naſce ſpontaneamente il pre umori all’ ora ſono COHCOttiz ma quì biſogna av
210ſ0 Albero della China China , come riferiſce vertirezche queſta cortecciaFebbrifugaaopera conq _
.Antonia Bol/0 , Mercante Genoveſe dimorante c0 tro le febbri accennare, per appunto,come opera
là, in una ſua lettera, della quale fà menzione Se no l’ Antidoti contro li veleni a avendo eſſa pecu
b’flſtiana Badi . L’ albero della China China , non liare proprietà d'eſtinguere quel fermento corrot
è di grande altezza . Verdeggia nelle foglie,le qua tivo, ſtagnante nello ſtomaco , di dove ricevono il
li in certo modo ſi aſſomigliano a quelle dell’ al fornite tali génerì di febbri . L’ iſteſſo ſentimento
bero del Pruno roſſo . Produce copioſiffimi fiori i conſerva il Signor Vincenzo Protoſpataro Medico
quali ſono belli a meraviglia , meſchiari di color di quel grido, che ormai, non ſi trova luogo, dove
bianco, e ceruleo , e CODVengono alquanto con li la ſua fama, non abbia glorioſamente penetratozli
fiori del Melo Granato . Il frutto ſi aſſomiglia per meriti virtuoſi dunque di queſto gran ſoggetto , c
appunto al Cardamomo maggiore volgare , onde la forza della verità obligano ciaſcheduno ad.
per più chiarezza ſi `e poſta qui la figura d’ un ra amarlo, e ſpecialmente a m`e , che più d’ ogn’ altro
mo dell’Albero di elſa corteccia Febbrifuga.Circa hb cognizione‘del ſuo elevato ſpirito , non poſſo
la cognizione di queſta corteccia doverà avvertirſi', perciò contenermi di non pubblicare qui a che il
che già i truffatori l’ hanno falſificata in varie Badi avendo ricercato il parere degl’ ingegni più
manicre,benche della vera ſe ne vede con qualche ſcelti d' italia nella Profeſſione della Medicina ,
variazione, nientedimeno tutte ſi aſſomigliano al_ per intendere molte oſſervazioni della China Chi-q
la Cannella tanto nella forma , quanto nel colore na , tra quali ſoggetti fù anche richieſto il Prota
della parte di dentro,alcune ſcorze però nella par— ſpatara , il quale riſpoſe corteſemente al Burſi in
te eſteriore ſono aſpre , come le ſcorze dell’ albero torno a quei punti da lui ricercati , come ſi vede
vecchio del Pruno, ed altre ſono più liſcie con al nel libro ſuo medeſimo, che hà per titolo, Ana/Za
cune macchie bianchiccie , e ſono di ſapor amaro fi: Corticir Peru-aid , nel quale pare , che deſideri
con qualche aſtringenza , il che non ſi trova nella maggior dilucidazione, e ſpecialmente intorno al
ſcorza dell‘ albero del Pruno . l’argomento . Qin 'vi tollaturfirmentum illlld,
Le facoltà di queſta prezioſa corteccia ſono di gltomoda cortex cri/id”; cum calidír [lugnet .
ſanare tutte le ſorti di febbri, che aſſaltano il cor Come, che Kite-enzo ProtojPatflra , per ſua gen
po umano , con rigore di freddo , come ſono la tilezza favoriſce ſpeſſo il mio umile Muſeo , hb
Terzana eſquiſita, e notazſana la febbre quartana, avuto largo campo di trattare di diverſe materie
ancorche duplicata . Si trova chi l’ hà ſperimen curioſe, e ſpecialmente in quell’ argomento: POCO
tata ſalutifera, anche nelle febbri coridlane , onde fà accennato-ſoggiunſe . Nim-7mm à ”abir queſi
Sebaſtíano Badi ſcrive : I” continui: quo-1m prañ -vz't Bad”: , qua 'và tallatur diſpoſitio illa febrzfe
drflî- mm/irat experientía, rerum mag/'jim , tune ra; fi enim dequdſiwſſèt , ;{:íqfle exaéîim ”oſtram
Sem'r , é“ Flat-entire , in Tbuſcia capra: ejZ mihi expvſuèſſèíuurſc-”tezztiflm , 71mm idea levi ”rigi
bc’ri, in bis ”errante Hieronymo Bar'rlz' . Item , ó“ mm ſfllcuſaa qm'” erat Procter intentum Bfllſſa Db
in egno Neapolir, quemadmodumſcribitagui pe ſcroatíoner tflnmmmoa’o noſtrar guarita/112'! - E
rini/nm feci: 10mm” Sapri/ia Capaci”; [atro proruppe anche in una infinità di dottrine recon
bemírar ceIeIfrir i” api/Zola arl [ſince-”time Pro: dite, intorno a quella materia, alcune delle qua
' ì’ 2 ,
180 TEATRO FARMACEIITLDEL DONZELL!
trovano , e che nell‘amore fermentato intrinſeca-ſi
ti, rimaſtemi più alla memoria , piglio l’ impiego
di regiſtrarle quì a per nOn defraudar il Mondo mente ſi contengono a ſomiglianza delli ſpiriti
della fertilità del ſuo ingegno, oltre che in quella del mollo, per il moto de’quali, il moſto lì agita ,
lettera reſponſiva del Pratajjmtaro al Bad!" , nell’ e fermenta . &confermò queſta parità del moſto fl
anguſtia di quel foglio pare a me , che non ſe la e dell’umor febrifico con la dottrina dell'adequa~
paſiaſſe Così a piede aſciutto, come egli crede,per tiſſimo C0nrí”gio,Che con evidenza diſſe: Minimo)
che avendo eſaminato brevemente l’ altrui opi Probiberi quoque humorum corporir ;zo/?ri agita
nioni , con quella brevità , che richiedeva l’ il’ti zione; szjimr , earlem Prorrùr maria , quo muſtum
tuto della riſpofla , dice ancora -. Meli”: ergo ad ueferme”ret,cavezur,(exercít. in Billie.” 6.19.)
fermenti extinë'íionem rceurrendum , cum Foti”: e con l’oſſervazioni del citato Villz'o , che apporta
fermentatz materia augeantur , ò" :farne/‘cant 1 molti ſpiriti, da’quali ſi può nel ſangue concitare
ad quam adaePOlfermentì extínflionem , nulla eſi eſſerveſcenza, e fermentazione: Si modà ſànguifli
”eeeflìria fubſequem evacuatio, cumſapr‘ illua’ in calentiſpiritum vini , corn” Cervi, fulginir , ’ui—
ſpiritibur, *ve/ut indivifibilibu: Conſiſtat . Ma quì trioli, alia-‘gm liquore; imPrimir ſpirituoſor’, aut
ſoggiunge il Bflllí con queſte parole : Sapientcr ſalina: infmz/Jerir, mirri ebul/itio , É*- efferpeſcm
guidava/ëd non Puro ad rem, mms ”ar gia-trim”: tia excirabitur 5 ”mie Coujicere [icebit , qua riti!
qua -vì toi/azur fermentum illudo ut dit illa di infebrícitantibur turgeſnmt . ( [oacit. ) Dal che
ſpofitio febrifl’rn . La corteſia ineſplicabíle del venendo tolto l’equivoco del vocaboloſpirito, non
Proto/parare , sù queſto punto ſoggiun‘ſe con me a cade per queſto argomento la noſtra opinione .
v0ce breve sì, ma dottamente,che il modo di ſpic Per ultimo , non reſtò di tal ſentenza appaá'
gare l’ eſtinzione del fermento è vario, ſecondo la gato il Badmperche a quel vocabolo [Pip-iti, ſ1 diſ
Varietà de’ princip)~ Scolaſtici, ma che nelli Peri ſe di più,quaſí iurii-uiſibili : Cùm illudſazpè in ſpi
patetici lì può ſpiegare-,per la reſoluzione in alcu ritièm‘, *valuti imiiviſióilibm conſiffat: contro
ne ſpezie, o diſſoluzione in alcune altre , nel m0 qual termine provando il Buda acutamente , che
do , che dice lui : Ab aurium flirdibm vide-mar non poteva ſentirſi nè d’indiviſibile fiſicomè ma—
extínguiſermentum [aria agitam, ó*- in ſpumam tematico , per non terminar ſenza la galantaria 0
atte/le”: , quae quidem Iotia ab ipſò etiam HíPP0 Con la quale aveva nel di più proceduto nell’im
tra” i” Prorbetieir fermentata dicuntur z CLP‘ P” pugna di queſta conchiuſione,conchiude: Sed ipſe
riter ab aceto , nliiſque acidi: facci!, mel/i: a ó' dieit qua/i 5 quare benigni explicandur di . Al che
lac'ì'ir in imPetuoſam [Pumam elevatorum, afferm mi pare , che ſi adequi parimente la riſpoſta del
fcentiam cobiberi comPertum eſt.Non tralaſcian Protoſpararo, che notò queſte parole : Alibi birma
do in quella materia di fermentazione,degniflìme mflímam Badi benigni-tate”: prfléì‘icandam mihi
dottrine contro l’opinione di Rolando Sturm‘o , Promitta z In hoc enim neque rigidzflimor [Mimu
noviſiìmo, e dotto Scrittore della noſtra corteccia, gíſtror pffiſem convieiatarer babere , qui cùm [ege
il quale difende , che l’effetto della China China, reutfluafi indiwfilziiedenegare non P"ffim’m‘ ”unì
non poſſa attribuirſi a moto di precipitazione , quam de indioiſibili [aqua-*um e17;- ,ſed de aliquo
perche dic’ egli queſto tal moto è tumultuoſo , ed Fermi-,ob magnum tenuitatem. play/ico indiviſibili
inſolente, il che ſpiegò (Pag-2.ſèái.z-) dicendo-.N0 ſimile z purticula enim i/Iaſimilitudim'; eſt , qu”
rum eſt qualunque pracípitandí e': Pradita ſunt, ſemper habetflr inter zii/lim?” 5 ”equepoterit Ba
affianemſuam perſicere ”on ‘baffi , mfi pra'via Pu dur negare affionempulnerirfiórifugi mrfari cir—
gna, ó' acerrimr confliffi” , ut eidere licei in li ca minutiffimafi* tmm’ſſìma C0rPorfl,ſÌ concedat,
quore terrari rum 0/20 viti-[oli, (Paquorflm ”E710 febriumjolutionemfieri aáſque ”lla evidenti eva—
ó** paflío , non ſine maximoſtrepiru , ac nio/enti” cuazione, ut in amm’bur obſereationiiflur à me re—
e0nfl>íciuntun contro li quali apportò il Protoſpa latir habeturffil nell’ultimo ſcriſſe: Neque rlemum
raro, dal dottiffimo Vil/ia (de Fermentat. cap-r r.) arl-sò rigidè,madum ì ”oóír exige” debutflètBaduh
molte precipitazioni , Che lì ſan'no ſenza violenza, q!” Peruviana: Pil/'airfermeutum exringxmtzrùm
e ſtrepito,qnale trà l’ altre è quella delle parti ve ”ec ipſe ”liquid apertflm nobis afferra: ., ſeri omnia
triolate della decozione delle galle , che ſi fà nell’ occulta tribuat qua/iran’, quod idem ef} , ac dice
uſuale inchioſtro da ſcrivere, dall’ acqua ſtigia 9 o ",ſieri à re, quam ignoranti”, ó‘ explicare ”eſci
dallo ſpirito di vetriolo :maniere , c'ne ſono atte a mm . Sicchè l’opinione del fermento reſta in pie
ſpiegare l’eſtinzion del fermento , ſecondo che ſa di , e No‘i per lungo, ed invecchiato uſo abbiamo
rà tal fermento, o nello ſtomaco, onella maſſa del eſperimentato riuſcire ſicuro, e profittevole l’uſo
ſangue coſtituito . 7 di elſa ſcorza ſul bel principio delle febbri accen
Per ſecondo , non {i ſodísfece il Buda dell’ opi nare nelle prime acceffioni , avanti, che il prodot
nione del fermento. perche lì aggiunſe , che quello to venga ad aumentarſi, altrimente poi ſiamo co
conſiſteVa in ſpiriti , al che ſioppoſe con argo ſtretti di venire all’uſo de’medicamenti ſolutivi, 3
mentare : Nàm fl ita ejí , ſequitur contra iel a fine di evacuare la troppo quantità di eſſo prodot
q/zorlſappiiizit , feórer non effè birmorer,ſeri epba to z altrimente ſi verrebbe a rifrangere la virtù di
merz”, Cumſpiritit'zmzut ipſe altaferrnentum i” eſſa ſcorza , in modo o che non ſe ne riportarebbe
b-ermt. Nel che è anche ragionevole la replica del alcuno rilevante beneficio , ed adoprandoſi i ſolu
Praroſfarflro, chedichíara per ſpiriti , non aver tivi laſciano il corpo umano inetto per ricevere il
inteſo i vitali,ne’quali acceſi, coſtituiſce la comu lolito effetto di fugare le febbri prenarratedn m0
ne opinione, la febbre etimera; ma quei ſpiriti , do tale , che per lunga oſservazione ſi è trovato be
che i Chimici in ogni miſto , anche non vivo z ri ne, doppo l'uſo de’medicamenti , di fa: ripoſare il
Pa
"ó—”ff

PAR'TE SECON‘DA; 18:


- Paziente, almeno per quattro, o cinque giorni , e civa alla vita noſlra, non perche ſia aſſolutamente
poi pigliando per bocca la China China , ne rice calda, o fredda; ma per ragione di altri accidenti ,
verà il fine deſiderato di ſalute . ll medeſimo av chiamati comunemente qualità ſeconde , o mille ,
venimento camina circa il cavarſi ſangue , perche come ſono il ſapore dell’amaro, dolce, ſalſo , pon
è diaſſoluta neceſſità di aſlenerſì perll’iſteſſo ſpa tico, acido , e ſimili, conforme anche accenni; lp
zio di tempo di quattro giorni ad uſare la cortec poCraten egli Aforiſmi, quando diſſe; Non Zadar-a;
cia Febbrifuga, quando il Paziente ſi averà cavato ma; .ìjímplici calidameqm à fimplr'cifrigido,ſrd
ſaUgue v altrimente non opera l'effetto di togliere acizlum , amarmn, , ponticum , &ſimili/L
il male 5 ma ſe averà l’intento doppo che averà il ſu”; morborum occaſione: , ne ſegue dunque , che
Paziente ricuperate le forze,che aver-à perdute per dovendoſi eſtirpare dal corpo de’ Viventi tale ma
le dett`evacuazioni, o di ſangue, o di medicamen teria per opera della precipitazione , o volatiliza
to ſolutivo . Da quelle oſſervazioni , ogni debole zione, deve ciò ſuccedere per mezo de’ſapori tra di
ingegno pub venire in chiaro,che la China China loro contrarj ;onde dovendoſi vincere la materia ,
non opera i ſuoi effetti maraviglioſi , nè con le per eſempio, acida , ſi applicaranno quei,rimedj ,
prime , nè con le ſpconde qualità z ma opera per che abbiano indole, e ſapore ſalſo z ma perche nel
virtù ſpecifica conſecutiva a tutta la forma di eſ le febbri, il più delle volte, ſi occulta a’noſiri ſenſi
ſa ſcorza, che altri direbbono virtù magnetico . Il l’indole, e ſapore della materia febbrile,di manie
Bado eſamina l’altrui opinioni, e pare,che di niu rataie,che non ſi può di eſſe accertatamente profe_
na reſti appagato , ad ogni modo conchiude poi , rire un’infallibile verità, ne ſiegue, che alle volte,
` che: Tata 'vir agendi in cortíce, al; occulti! ìPſix” in cambio di uſare medicamenti di ſapore contra
lqualitatibùr manat, e circa il tempo di adoperare rio , ed antipatico , s’incontra a dare rimedi dell’
la China China dice: Non eſt moranrlum in exhi— iſleſs’indole deilamateria del morbo, e per conſe
bcna’o cortice: arleò ”t nedùm in tertianirfelzri— guenzamon ſolamente nonſì accerta la cura di eſ-z
"lſhquibm ineſt bumarfacilinrJZ-(Z etiam in quar ſo; ma più toſto ſe li ſomminiſtra nuova materia,
tam'r, quibus conta/”7.7x eſſeflì/et , carticem qua” con la quale ſi rende più pertinace: conforme per
rò citiùr Poter-am azlbibuí , tàmſçlicitèr , quàm/ì contrario anche molte volte, quando in un medi—
corpus integré ex omnibus mara/ir fmſſet ”Pia— camento s’incontrano tutte le dovute condizioni o
tum , nec ſine razione reor , è** Probabilibur argu ne ſuccede l’eſtirpazione del male , onde a me più
mentir, di' quod magi: intere/Z, non fine experien— volte è ſucceduto di ſanare le febbri con l’uſoaſſo
xia, quae eſt rerum magi/fra . luto dello Spirito di vetriolo, per avere in elſe in
I quartanarii dover-anno ripetere l’uſo della contrato materia ſalſa . -
China China, ed‘ aſtenerſi per venti,o trenta gior Or già la China China,con forme da ogn’uno
ni dal mangiar materie crude,e di bere acqua fuor pub facilmente comprenderlì, ritiene in ſequant—i
di paſlo . ſapori potriano trovarſi in una quantità di altri
La doſe della China China è di due dramme ſemplici. Wſti ſapori ſi paleſano a chi diligente
fottiliiſrrnamente polverizzata, laſciandola infuſa mente l‘oſſervarà con il lungo maſticare eſſa cor
nel vino bianco potente,alla miſura di mezo bic teccia; mentre, quaſi in ogni momento , ſi ſente
chiere per due, 0 tre ore., e poi ſi beve il vino con . mutar ſapore 5 onde nel principio del maſiicarla ſi
tutta la polvere di eſſapnel punto che comincia il ſente inſipida, poi pontica, appreſſo amara , di più
freddo , e poi ſi cuopre il Paziente in letto caldo 5 anche ſalita, e quanto più lì maſtiCarà , tanto me
ma nella Qiartana ſarà più profittevole bever eſſo glio ſi riconoſcerà in elſa la varietà dc‘ſapori 5 an
vino con la polvere un’ora avanti, che venga il zr quella eſperienza fa. conoſcere,che eſſa corteccia
freddo . (Lando il Paziente non averà il freddo , ſia della perfetta .
giova anche la China China , pigliandola quando La China China dunque ſoppliſce a tutto ci?)
li ſente refrigerate le parti eſtreme . f che a’noſlri ſenſi manca z onde con tutto che l’in—
Si pub anche pigliare la China China in tie ..dole propria della materia febbrilemon bene ſi di
cotto , ma ve ne biſogna maggior doſe , dovendoſi ſcerna , con tutto ciò , perche la corteccia ritiene
eſſo decotto bevere colato, e caldo - la diverſità di tanti ſapori accennati , s’incontra
Si trova chi ne ha fatto eſtratto con lo ſpirito per neceſſita con quel ſapore , che ſarà a propoſito
del vino, ed è riuſcito ottimo medicamento , ſpe per precipitare , e vincere la materia dei male 5 e
cialmente contro le febbri Wrtane . queſta è la ragione ancora , perche giovi in tutte
le febbri,benche in eſſe ſianomaterie diverſe di ſa
A G G I Il N T A . pore, o d’altri accidenti 5 imperciocche con la ſola
amarezza , non potria produrre tanti effetti varj ,
La China China , come operi nel/e Fabbri . mentre ciò ſi ſcorge nella Mirra,con la quale,ben
che data nelle Quartane,e Terzane, alle volte s’oſ
Er non paſſare ſotto ſilenzio in queſta materia ſervi,che ſi ſanano le detti fabbri; contuttociò an
tanto più curioſa, quanto che non totalmente che nell’iſieſſa ſpecie di febbre, non ſempre ſucceg
de l’illeſſo effetto ì. '
in eſſa ſodisfano le carte di chi ſin’ora , del modo .
con il quale opera la China China contro le feb Circa poi il queſito , che quì ſuole cadere 9
bri , ha ſcritto z voglio perciò quì brev-eſſ-ente ac~ cioè , ſe debba la detta corteccia darſi a’ Pazienti
cennare ſopra di ciò il mio ſentimento . I doppo purgato il corpo? lo dico, per le molt’eſpeñ
Eſſendo dunque la materia febbrile per me rienze da me Oſſervate , che giovi con più preſte'l
zo,ed opera del fermento ſgſcitata, çontraria,e n0 za, quando ſi adopera aſſolutamente, e prima, che
il cor
'i8í TEATRO FARMACEUT. DELſi DONZELLI
/
il corpo ſia traPazzato con medicamento pnrgan alle ſceſe', che vengono negl‘occhi , ed all‘ulcere
te, o ſagnia, anzi il più delle volte, quando i detti concave , e puſtole di eſſo. Bcvnto riſlagna i {luilì
rimedj nrecedono in gran copia, ſi oſſerva , che del ſangue , leniſce l’aſprezza delle fauci; (ì uſa
detta corteccia è di poco,o niun profitto; anzi poſ anche con latte , e con Zucchero , eſe ne fa vi
ſo anche quì riferire Ciò , Che ho Io ſperimentato vanda delicatiffima , alla quale , volendola molto
nella mia propria Perſona, ch’eſſendo Io afflitto da ſoſtanzioſa , s’aggiunge petto di Cappone ben pe.
una gravifiìma
due ſole preſe di febbre
China Terzana,reſtai
China , ſenza guarito eſſa i fiato ,e ſi chiama poi qui , Bianco mangiare .
, che ad con
aveſſe preceduto altro medicamento , che un ſem
.Della Gomma zii-4151*” .
plice vomito, provocato con l’infuſione nel vino,
del Mercurio di Vita, ſenza che nè meno doppo la
detta corteccia aveffi avuto neceſſità di medica A Gommamhiamata da Crt/eno Gomma The.`
mento ſolutivo. E` bensì a ciò eſſenziale per la baica , e da molti Gomma Babilonica , Sar
cura di tal ſorte di febbri un’eſatta regola , alme racenica , ed Acantina , ſî chiama volgarmente
no di giorni quaranta , con non mangiare cos’al~ Gomma Arabica 5 forſe dice Deflenio . (De comp.
cuna, che ſia cruda , nè bere acqua ſemplice 5 im mad. ) ;Riad in Arabia optiſſimum Propeniar , nel
ab Arabibm’ Scrz‘Ptoríbm ”ſſſurPr’tur frequenti”: ,
perciocche per mezzo della precipitazione della
materia febbrile , s’intorbidiſce eſſa materia di onde conchiude il Brafiwola ( ExamGumm. ) che
modo tale, che facilmente ſi rende ſuperabile del Ab Aut/raribu: Arabíóur Pete-”111072 rſt,ò“ ex iplìr,
la natura dell’lnfermo ; ma quando polſi ſommi quiz! ſit , invenz‘enrlflm . Tra eſſi Autori Arabi ,
niilra alla detta materia nuova occaſione di au chiaramente ne parla Sempione , ( de [frabi-A99.)
mentarſi per mezo de’cibi crudi , o d’altre coſe , e vuole , che per la vera Gomma Arabica , ſideb
che facilmente ſi mutano nel'ſa'pore della materia ba intendere la Gomma dell’Acazia , la quale ſi
morbifica, o pure ſe ſi turbí, o agiti il corpo, allo trova in quel meſcuglio di varie Gomme , che
ra ſi opera in modo , che di nuovo la materia ſud confuſamente nell’Officine ſi chiama Gomma A
detta fermenti ; d’onde hanno poi l’origine le ſe rabica . Diciamo dunque perciò , che l’ottima.
cidive . - Gomma.Arabica ſia quella dell’Acazía , e ſeconó'
Ho io di più uſata , ed eſperimentata la China do Dioſcuride , la più eccellente ſia quella . che è
China , ridotta, per mezzo dello ſpirito del vino, ritratta in sè a modo di vermi , echeè traſpa
informa d’eſtrarto liquido z al peſo d’una dra m rente , come vetro . La virtù della Gomma Ara
ma , e meza , e molte volte ,anche in forma d’e bica è di riempire , e di ſerrare i pori della carne i
ſtratto conſiſtente,del quale ne ho data una dram ſpegne l’acuzia delle medicine , quando vi ſ1 mc
ma in forma di pilloleper uſo di perſone delicate, ſchia . Impiaſtrata con ova, non laſcia fare le veſ
che abborrivano pigliare la polvere d’elſa cortec ſiche nelle cotture del fuoco , e nell`iſteſlo modo
cia nel vino, per raggione del ſuo ingrato ſapore , giova all’oſſa rotte . Preſa per lambitivo [occorre
e ne ho oſſervato l’iſteffi effetti della polvere, tan alla toſſe, egiova aiTabidí , ferma il vomito
to nelle febbri intermittenti , quanto nelle con cauſato dal medicamento purgante , e riſtringe il.
tinue . ‘ - corpo . Giovanni Art/:manna pone per coſa eſpa
rimentata nella Diſenteria (Franc. bemianica ,
Dell’ Amlrlo . una mezza dramma di Gomma Arabica polveriz
Zara, con altrettanta cera bianca , polli in un PE
L’Amido è così nominato, percheſi fa ſenza ro , o cotogno cavato , e poi cotto nelle Geneſi r
macina , ed è in uſo di cavarlo , non ſola finche ſia perfettamente molliſicato , e vuole, che
mente da molte biade , ma anche da alcune radi ſi mangi mattina , e ſera , finche dura il biſogno.v
ci , e ſpecialmente dall’Aro; ma il perfetto Ami _ñó,…-_— —_.
do , per uſo di qneſta , ed altre ſimili compoſizioñ Della Gomma Tragacanta .
'ni deve eſſere quello , che ſicava dal formento , e’
ſecondo Dinſcoríde (1,2. n.92.) ſi fa così. Si pi Ragacanta è voce Greca , chei Latini dico:
glia il grano di tre meſi , ben netto , e ſi bagna no Spina birci , la cui Gomma nell’Offici
cinque volte il di (e ſe è poffibile ancora la notte, ne ha nome anche di Draganto , conoſciuta da
e quando comincia a divenir renero,ſe necola fuo tutti z ma non già la ſua pianta , la quale produce
ri l’acqua,… modo tale, che non eſca fuori la par una radice , che naſce nella ſuperficie della terra
te più ſoflanzinlc , che ſarà uſcita dal grano 5 cſ larga , e legnoſa , dalla qualerprocedono fermi 7 e
ſendo poi fatto totalmente macero , e tenero , ſe baffi rami , li quali ampiamente s’allarganozpro
gli mette ſ0pra dell’altr’acqua , e ſi calca benillì— ducono queſti molte picciole , e ſottili frondi , le
mo , con i piedi , e mettendovi ſopra dinuovo quali aſcoudono ſotto di loro le ſpine biancheifer
dell'altr’acqna , ſi torna a ricalcare , finalmente me , e diritte'. Se ne trova nel Monte Gargano di
ſe ne ha da ſeparare , Co‘n un ſetaccio , la ſemola a Puglia. Bella Gomma Tragacanta ſi ha per buo
o brenna , che dir vogliamo , la quale nuora di na , che è bianca, traſparente, liſcia, ſottllthe pu
ſopra . Si mette l’Amido a ſeccare in sù le tegole ra , ed alquanto dolce, quali ſegni ſioſìèrvano
nuove , ſotto caldiffimo Sole , altrimente l’umidi -tutti nella volgare Gomma Tragatanta dell’Off
tà lo fa divenir acetoſo . Il più perfetto , ſecondo cine 5 onde ſi argomenta , che non hanno alcuna.
Plinio , deve eſſere leggiero , bianco , liſcio , e ragione i Fratid’Aracelí di dire , che queſta non
freſco , cd cſlì-ndo'tale, giova, ſecondo Diofioride, è la legìcílna › che ſcrive Duſan-ide, po; randooper,
argo:
—-_`

PARTE SECONDA.“ 18;


'eſt

urli argomento che quella poſta ſotto la lingua , non Been Roſſo , Doronico , CardamomoJCannella ,
Uſl ſi liquelaccia z ma biſogna oſſervare attentamen Mace a Legno Aloè , Cafiîa Lignea . Zaſſarano ›
Vi. te Diofioridr( [.3. c.2o. ) che dice 5* Cum mel/e de Zedoaría, ana dram--óf- Smeraldo ,Giacinto 1 Graó"
olio lim'ta z ſubdíta quoçue lingua liquefi'ít : onde ſi nata , Seta cruda torrefatta , ana ſcrup.1. Penillia
‘Pi‘ conchinda , che non deve la vera Gomma Traga Zucchero candito, ana ſcrup.2. Fiori di Nenn
canta liquefarſi , da per sè poſta ſorto la lingua 5. faro , Fiori di Boragine `, Fiori di Bugloſſa ,' Roſe
ma bensì , meſchiata col Mele , in forma di Elet ana ſcrupu. Canſora grani‘ ſette , Muſchio a *ed
tuaſio o Ambra an. grani tre - Si facci Elettuario con Zuc
Qgeſta Gomma dopò un’anno ſi cangia di chero bianco quanto balla .
bianco in color giallo , e ſi fa anche amara 1 e tale '
\

ſorte , non è buona , ſecondo, che dice Dz'oſcoride. Facoltà , ed Uſo Q


La ſua virtù è di ſerrare i pori della pelle, e anche
in grand’uſo , per le medicine degl’occhi , per la C Ertamente , non ſi può eſprimere adequata-Ì
toſſe , e per l’aſprezza della Gola , per la voce rau mente quanto elſa confezione ſia di propoſi
ca , e per tuttii flufiì del catarro . Sciolta con vi c0 a corroborare , ed a difendere il cuore da qual-z
no paſſo al peſo d’una dramma; ſi beve , per li do-ñ ſivoglia materia Velenoſa , preſervando, e liberan
lori delle reni, e rodimenti della veſſica, aggiun~ dolo dalla peſte iſteſſa : muove il ſudore, e preſer
gendovi Corno di Cervo abbrugiato, e preparato. va gl’umori , che non ſi corrompano . La doſa ſañ,
rà a diſcrezione del dotto .Medico .
ELETTUARIO LETIFlCANTE Di Calma . Bella Confezione , e d’Autore incerto , e per-ì
ciò li trova alquanto confuſa , perche non appare
[glia di fiori di Baſilico 7 Zaffarano 1 Zedoa chiaro con qual licore , ſi ha da confetcare , onde
ria , Legno Aloe , Garofani, Scorzc di Ce il Veccberio vi pone tanto di Zucchero , che baſtì
dro , Galanga , Macis , Noci Muſchiate , Storace a darli corpo . Per quella incertezza s‘averia porn..
Calamita an. drain. due , e meza , Seme d’Aniſo , to tralaſciare qui tale deſcriZZÌone; ma avendo io
Raſura d’Avorio e Thimo, Epitthimo , an. dr.r. oſſervato attentamente , che elſa confezione , o le
CanFOra , Muſchio , Ambra , Perle perforate, Oſ~ ſue polveri , ſono di grandiſiìmo aiuto , non ſolas
ſo di cuor di Cervo, ana dramma Foglied’Oro mente nelle febbri maligne, ma ſpecialmente nel~,’
puro , Foglie d’Argento pure , ana ſetup-r. la pelle medeſima , ho giudicato per tanto , eſſere
Zucchero bianchiſſima quanto baſta. Se ne fac coſa molto profittevole trapportarla quì , edarlì
ci confezione ſolida , e volendoſi fare in forma li onorato luOgo in quello Teatro,che tiene per prin
quida s’aggiunge ſucco di mele odorate dolci, ſuc cipale ſcopo Vederſi in eſſo le più famoſe ricette ,
co di Boragine , Vino vecchio buono ana parti" che trovar ſi Poſſono, per l’efierminio di qualſifl
uguali , ma che baſti a cuocere 9 e ſpumare il voglia malattia .
Zucchero . La pratica di comporre quella Confezione , e
\
così Chiara , che non accade farvi ſopra alcuno
Facoltà , ed Uſo . diſcorſo , e ſpecialmente degl’ingredienti , men
tre di ciaſcheduno di eſſi fi è trattato abbondante
Enera allegr'ezza , e fa buon colore , giova men re nelle antecedenti , e prenarrate compofi-ſ
alla concozione , e ritardu la vecchiaia . La :ioni .
doſa è ſino a due dramme .
Per ſervire quì alla commodità di chi voleſſe DIAMÎISCHIO DOLCE,
colÌUmare eſſo Elertuario Letificanre, ſi è traſpor * v
Di Meſa”.
tato in queſto Teatro , più per far pompa di ſcri \

vere materieinuſitate , che per tal cagione paſſa [glia di Zaffarano , Doronico. Zedoaria, Le“;
remo ſotto ſilenzio la dichiarazione di eſſo , la cui gno Aloè , Mace an. dn:. Perle bianche, Se..
deſcrizzione fi vede traſcritta ſotto nome di Gale ta cruda aduſta , Carabe , Coralli Rolli . ann
”0 ,ma nelle ſue opere , non ſi legge: lo non ſa dram.2.-:~ Gallia , Baſilico Cedrato , ana dmn—.k
prei imaginarmi , come Ciò è ſucceduto , ſi trova Been Bianco , Been Roſſo , Folio , Spica , Garofa
per?) nelle ricette di Nicolò ProPafito , ma vi ſi ve ni , ana drama, Gengevo, Cubebe , Pepe Lungo.
3.
u.[-:è
<-
de il fior del Baſilico , che communemente vien ana drammi* Moſchio ſempe.
giudicato in ſuo luogo eſſere più profittevole il Si conſetca ogni coſa con Mele Crudo quadru
ſeme di eſſo . plicato alle Polveri , e ſerbaſi in vaſe di vetro . La
doſa è da una , lino a due dramme . Si ſtima pet'-~
CONFEZlONE LlBERANTE fetto per un’anno .

Iglia di Radiche di Tormentìlla,Seme d’Aoe' DIAMUSCIHO AMARO


tòſa , Seme v’Endivia a Seme di Coriandro Di Meſi”,
Seme di Cedro , ana oncia r. -:~ Tre Sandali,
Radice di Dittamo Bianco , ana dramma r. Bolo [glia di Aſſenzo, Roſe , ana dramq. Aloè la-`
Armeno preparato 9 Terra ſigillata , ana dramme vato, dramme 4.Gaſtoreo, Leviſtico, ana
due , perle , Coralli Rolli , Coralli Bianchi , Suc dramma r. Cannella , dramaflñ} .
cino Bianco , Raſura d’Avorio, Spodio, cioè Avo
rio bruggiato,0flì di cugr di Cervo, Been Bianco. ff

Q2 n-î
TEATRO FARMACEUT- 'DEL DONZELLI
a…,

facoltì, 9d [Ub adbarcfcenr , ò" racematim ”figa/ſur: p


La fattezza della pianta , che produce le Cube;
' Nando ſraggiungono tutti queſti ſei ingre be 7 ſecondo ſcrive l’Acuſta , è un’albero , come
Q clienti al Diamuſchio dolce , ſi chiama poi un mediocre Pomaro , li ſuoi virgulti vanno ſer
Diamuſchio Amaroſrl quale ſi ſtima da Me pendo , aviluppandoſi come l’Edera , o come il,
ſue più valoroſo del ſuperiore Diamuſchio dolce 1 Pepe a avendo le foglie a quella ſimilitudine, ben
in giovare alla palpitazione del cuore, alla melan che ſiano più picciole . Le Cubebe naſcon in gra
colia, ed alla triſtezza 1 che viene ſenza cauſa eſter ſpi , non come l’uva a ma ciaſcuno per ſe da un
na . Vale anche alle infermità fredde del cervello piede , o racemo proprio , ch’altri chiamano co
cioè alla vertigine , mal caduco , alla torrura del da 5 onde le Cubebe furono anche chiamate Pepe.
la bocca , chiamata ſpaſimo canino , ed ad altri Codato a come aſſeriſce Dodoneo : Rotunda ſiquí
mali,cauſati da umori groiſiw ſreddi.Soccorre alla dem grana ſunt piPeri: magnitudine , ſed ablongo
paraliſia, ſi uſa anche a gl’efi'etti freddi del polmo angelo eminente , qua/i caudata . ll Pepe Codato
ne i del petto o ed alle difficoltà del reſpirare . La però è diverſo dalle Cubebe .
doſa è un poCO meno del Diamuſchio dolce . Dura Naſcono nell’lſola di lvoa , ed ivi ſono tanto
due anni in bontà. Del Diamuſchio ſi trovano ri— ſtimate, che Prima, che le laſciano uſcire dal pae
cette d’A-w'cenna , Sempione , Hal: Abbate , Ra ſe o le cuocono `, acciò che non ſi poilìuo ſeminare
fir o .Attimo-io , di Nicolò , e del Montagana : nien altrove .
tedimeno l’uſitata è queſta vdi Meſa: , come più llſano le Cubebe , per confortare lo fiomaco;
migliore. Alcuni tefli di Meſne, ſi oſſervano ſcor per la freddezza della matrice , per diminuire la
retti nel peſo della Gallia , e del Baſilico , che milza accreſciuta , ed oppilata , e per riſolvere le
mettono ana dramme due, , e meza ;ma i più cor. ventoſítà à ma principalmente ſono in grand’uſo,
tetti, e più antichi hanno ana dramma una , e per accreſcere i piaCeri di Madonna Venere , che
meza , ecosi lo deſcrivono molti Antidotarj più per tal fine l’Acajia le chiamò Aromatiche 1 e VC
accurati. * _ ~ - nere . Le perfette Cubebe ſono come il Pepe 9 0
Apporra maraviglia ad alcuni , che da Meſue poco meno groſſe,di ſapore aromatico con alquan
’venga ordinata quì la Seta Cruda abbruggiata , to d’arnarezza , ed acute , ſode , ponderoſe , e non.
mentre pareiche il crudo col abbruggiatomon poſ. tarlate .
ſano ſtare inſieme ; ma eſaminandoli attentamen
te l’intenzione di Meſue , fi trovarà chiaro , che~ D8] MEI( o
vuole intendere , per la ſeta cruda abbruggiata ,
quelli Pollicelll crudi , e poi abbruggìati , acciö L nome del Mele deriva dalla voce Greca Meſi;
altri non intendefi’ero di abbrugiare la Seta tratta che viene ad inſerire dolce, e ſoave. Onde Citr
in fili , che come a ſuo luogo ho detto: non ſi può rone, e Diogene Laerzia riferiſcono, che a Platone*
`veracemente chiamare Seta cruda 5 ma cotta . eſſendo tenero bambino in culla , furono vedute
Per il ſeme dell Ocimo Cedrato, s'intende quel molte Api flillarli sù le labbra , gran quantità di
la ſpezie di Baſilico a che ha le ſoglie molto gran. M316 o Cheperciò fù predetto , che dalla lingua di
di , e d. odore propriamente, come di Cedro , del lui. doveva, C0] tempo uſcire un orazione più dol—
quale ſi è trattato alcapo_dell'Alfelengiemiſch. ce del Mele . Ma perche le ſpezie del Mele ſono
molte , cade quì in propoſito accennare Giai-Che‘?
Del/e Cubebe . duna di eſſe, e per conſeguenza dichiarare la ‘i‘m'
J lità del Mele più uſato in Medicina .
L’Autori Antichi hanno deſcritto tanto di Riferiſconoi RR. FF. Spezia/i d'Artico/i, ritro
diverſa, e confuſa l‘iſioria delle Cubebe, che varſi , il più delle volte dentro le caverne dell’Al
non lì 'puòda i Scritti loro cavare coſa alcuna ac beri una ſpezie di Mele, che ve lo fanno certi ani
certata 3 conchiuſe perciò beniflìmo Remdeo (Lſ mali feroci , molto più grandi dell’Api , e dicono
dc mat. Med. :.1 ſ. drcubeb.) dicendo , che: Víx chiamarli Calabroni,o Craboni, e che molti mana —
deflirpibur in propríir nnfiezztìbnr hortir cono!— giano tal ſorte di Mele con diletto , e ſenza nottu
ziunt. Uncle mina; mirnm ,ſi de bi; , 7511211111— mento .
Io cult” rari ”aſcom-:nr zlifſrntíaut . Perche Avi Sti-abano deſcrive (Iz'b. r 5‘. Geografia.) un’ altra
cenna penſa 1 che le Cubebe ſiano il Carpeſin z Se ſpezie di Mele , che ſi cava da certe ſilique d’albe
mpione il Mirto Selvatico: altri il ſeme dell’Agno r0› _Quali ſono lunghe diece dita; ma dice, che tale
Caſio , e mille altre ſtravaganze . 1 Mele uccide chi ne mangia .
‘ Che le Cubebe , non ſiano il Carpeſio , ſi può Gl’lndiani cavano parimente il Mele dalle vol—
raccogliere in Caiano, dove ſi vede , che il Carpe gari ſilique, che ſi chiamano Carrobe, o Carrobo—
ſìo ſia più toſio radice ſarmentoſa , che Frutto , ò le, col quale condiſcono il Gengevo, e tutte le ſpe—
ſeme ,che perciò ſegue i dire Renorleo (libicitat.) zig dei mitabolani , ſiccome anche fanno gl’EgÌ
che Tui-Pit” ermnt , qui Cnéebar w'ticirſèmen , zi]. Proſpero Alpino dice, ( Zib- de plant. Egypti-l
ant Bruſcifrflänm e172- contemlflnt , e ſoggiunge che quello Mele , come coſa dolciſſima l’uſano in
altrove*: Niki] trim”: iſtarflm eſt , eiqae minime luogo di Zucchero, e di più ne condiſcono la Caſ
convenit ſingnlomm Prddi’éîornm deſcrz'ptia . Si ſia ſolutiva freſca , e picciola, com’anche iTama
che poi ſeguendo Criſtofora Acli/lat , Autor veridi rindi z , e molti altri frutti : che l’uſano anche in
co, che ha caminato l’lndia dice: E]] autem C” vece del vero Mele, nelli Cliſtieri , e fin’anche per
leèrfruc'Zurpare-m , round”: , Iongix pulita/i: bocca , per lubricare il corpo , perche muove il~
Ven
PARTE scooNoA': 187‘
ventre , come a la Caſſia iſteſſa , e che ſia di non pOſſa lungamente vivere ſano,riſpoſe. Si interior”
poco giovamento all’infiammazione de’reni,tanto Mel/e rigori: , olea effleríora . Nientedimeno l’UſO
applicato di fuori, quanto preſo per bocca, e nell’ del Mele , non è ugualmente ſalutifero a tutti,
ilieſſo modo giova all’aſma, e toſſe, il che fà pari perche conferiſce a vecchi , ed achi è di fredda.
mente il ſemplice decotto delle ſilique , dette qui compleſiione , ma nuoce ſenſibilmente a i giova
.Faſce/le . , ni, e ſpecialmente ai bilioſi , ed a chi patiſcc di
Pomponio .Me/a (lib- 1 ſ. Geografia.) riferiſce-di febbre acuta , perche come dice Calmo (Defoe.
più eſſere l’lndia, così graſſa, e fruttifera di Mele, ”at.ca[›. r 8. [ib. 2.) In corporibur calidi: cita
che fin dalle foglie degl’ alberi diſiilla da per sè mutanti-,à- bileſcilffië" amareſìitzatqae ”mm-”m
ſteſſo: alcuni però pretendono, che queſto ſia una qflícítur, ut etiam_ vetuſtate. (4.ſìmpl.cap.r 6.)
ſpezie di Manna, che Gale-”0 ſcrive, ſotto nome di Benche generalmente abbiamo detto , l’ottimo
Mele aereo , della quale tratta anche Teafl-aſto, Mele eſſere quello, che fanno l’Api , tuttavia ſarà.
chiamandola Ron': le’el. . utile avvertimento il ſapere , che per cagione del
Dia/corirle (Hi/Z. plant. 112.3. capa.) pone per luogo,dove ſi raccoglie, varia non poco la ſua con
'una ſpezie di Mele,il Zucchero Candito naturale, dizione, in riguardo del cibo dell’Aphonde ſi tro
,che dice trovarſi dentro certe canne , ma indurito va di ſapor oltre modo amaro. quello , che ſi rac
a modo di ſale, fragile al dente . Qixſto oggi ſ1 fà coglie in Sardegna, perche l’Api di tal luogo ſi pa
con arte, e ſi chiama Zucchero Candito . Siccome ſcolano. di fiori d'Aſſenzo. Giova però queſto Mele
in Venezia ſi raffina il Zucchero ordinario , e ne a ſare la faccia bella , levandone ogni ſorte di
cavano il Zucchero Veneziano Perfetto,e poi alla macchia .
fine una certa ſorte di Mele viliſlimo , chiamato In Ponto nella Città d’ Eraclea , producono
Mel Canne,e qui volgarmente Mel-4320. l’Api un certo Mele così pernicioſo , che fà diven
Ma però il Mele-che s‘hà da po-nerein opera or t-ar furioſochi lo mangia , facendolo anche ſud-are
dinariamente,quando non viene preſcritta la ſpe copioſamente, e ciò dice Plinio (lio. cit.) ayveni
zie dieſſo , ſi doverà ſempre intendere di quello, re, perche quell’Api ſi paſcolano del fiore di Oleäñ- .
. che ſanno l‘Api ordinarie , che ſecondo Plinio , e dro, della quale pianta ivi ſono piene le ſelve: il
Giu/ſino (lil-.7. ctr-p.76. [ib. 1;.) ne fù l'inventore ſuo nocumento ſi Cura , ſecondo Dioſèaride , fa
Ariſtm-Rè d'Arcadia , e che li Popoli di Cureto, o cendo mangiare a i pazienti Ruta,e ſalumi,e~ bere
pure Gai-gore RE di effi , fuſſero (lati i primi poi vino melato , facendoli vomitare ſpeſſo, e dopò- il
ad inſegnarne l‘uſo . Da Ovidio ne viene favoloſa vomito reiterare il rimedio .
mente fatto inventore Bacco c5 il ſeguente verſo. Diojìorirle da‘: il primo luogo di perfezzione al
Liliana" inventz‘ premia Mel/ì: babe!. Mele Attico,ed il medeſimo loda quell-o di Sicilia.
Gole›zo.ſ}i[z.g. alímſac.) diſſe , che il Mele na, chiamato Hibleo- , del quale fa menzione Mai-aid*`
fceva nelle frondi delle piante , che però non era le. (lib. r.Epig.go.)
ſugo , n`e frutto ,o parte di eſſi , ma una ſpezie di_ Mella job” H_yo/ea, nel Hymetbico ”aſti .
rugiada 9 che perciò eſſendoſene trovata in tempo D‘el medeſimo Mele pa-rlando Marco Van-oi”
d’i—;ſtate molta quantita, ſopra le foglie del-l’albe (Dare ruſlic. [ib. g.) diſſe : Sica/um fertfa/mam»
ri , e delle Piante, l’Agricoltori , per ſcherzo can quad ibi Tbymum èouam; ó'frequem .
tavano . juppitor Mella plui!. ”cinzia-,ſegue Gale Orario fà menzione del Mele dell’Iſole fortuna-z'
no, canſtat materia”, ex qua Migeneruurflozi te con queſto verſo .
4];- congenerem . Mel/a Cri-ua mimant, ex ílz‘ce mantiàur alti: .
I’lr'm'ofù d’opinione, che il Mele fuſſe ſudore Valerio Fiocco lodo quello de i Popoli Torini
del Cielo,o ſaliva d’alcune Stelle, e che di ſua na d’India (11'126.)
tura ſia puro, e liquido 5 ma, che venga non poco M9111': bono: Torim'r;
alterato dai vapori , che ſi elevano dalla Terra, e Io ſeguendo Galeno,ſiimo buono tutto quel Me:
dalle foglie , di dove l’Api lo ſucchiano , liceome le, che raccogliono l’Api, da quei luoghi , dove fi
parimente riceve non picciola alterazione nel vë trova il Thimo, ed altre erbe calde , come il Roſ
tre di eſſe medeſime z ma con tutto ciò ritiene in marino , Serpillo , Origano , o Citiſo , oltre che il
'gran parte la foavità della Natura celeſte` tempo gli dà non poca perfezione , perche quello
Il Marantz: Vena/Ino vuole (libde Teriaca.) che della Primavera è il migliore , mentre ſi fà aſſolu
il Mele non ſia altro, che l’iſ’cefl‘a Manna calabre tamente da i fieri , che perciò Plinio lo chiama
ſe z ma ſe quella opinione ſia vera, diremo più Mele Antino , dalla parola Greca Ant/20: , che ſi
avanti al capo della Manna . gnifica fiore; il ſecondo poi in bontà è quello dell',
Qi’ Antichi conſervavano molte coſe col Mele Eſtate: quello,che ſi fà l’inverno è il peggiore 1 efñ.
in luogo di Sale , onde ſi trova, che Appio Cocco ſendo più groſſo, e più Ceraginoſo . [1 buono dun
celebre , vi conſervava lungo tempo fin’ anche le que › e perfetto Mele 9 ſecondo Diaſcaride ſi conoñ`
carni freſche , ſiccome i Babiloneſi ne inbalſama ſce a queſti ſegni,cioè il più dolce, ed odorat0,acu
.vano i corpi morti, ſecondo, che riferiſce Dioniſio to a di color d’oro, 0 roſſigno, lucido , groſſo di ſo
Away-«gita : Baby/onu enim corpora morgan olim ſtanza, grave, fermo ,_viſc°ſo , e tenace , di modo,
in Mel/e ſepeliebant . che tirandoſi , per ſe ſteſſo ſi ritiri nelle dita , e di
Racconta Arbaneo , che gl’Abitatori di Cirino queſto, ſenz’andare a cercarlo ad Atene, o Sicilia,
in Corſica erano di lunghiſſima vita , perche uſa ſe ne può avere quantità dentro quello Regno 1 °
vano aſſiduamente il Mele; di dove credo, che in ſpecialmente in Taranto, e ſuoi contorni - ›.
terrogato Qargoçrate , in. che modo çiaſcheduno Mtfſuç preſcrive qui il Mele crudos onde 315“"?
.Z ' ’ hanno
186 ’TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLÌ
hanno preſo materia di du`bitare, ſe per tale Mele ”oſtrír affine: , eo: etiam :rr/gere plui-imam w'
crudo ſi debba intendere così appuntoçeome ſem. dmtur . ’
plicemente s’eflrae da i favi di eſſo , o pure cuo Caſtello però rimproverando tutte l’accenuate
cendolo ieggiermente a fine di ſepararnc la ſpu opinioni, dice temere il dolore della tefla, che po
ma, come parte triſta, e ſporca , e tanto più , che ~ triano ſare li vapori così copioſi, dell’ aromati,
non ſolamente, per queſia cagione vien rifiutato il riempiendo troppo il capo; VUOle perciò , chela
Mele crudo,quanto. che Dioj‘coride aggiunge: Me! veraſiacauſa,pcr
do, la quale ſis’adopera
che I’Eiettuario fermentiquì il mele
meglio cru—
a facen-ſſ
cruda”: injíat; alvum , ó** tufiim Prarítat , ci** ca
de re deſpumati uſm‘ apriar eſt. Il medeſimo viene doſi così più perfetta unione , ſicche gli ſpiriti
confirmato da Sempione,che ſeguendo,per appun troppo ſottili , e vaghi . che potriano offendere il
to Dioſcuride dice: Et Mel, cujmſpuma non efl capo, ſi riſolvano nella fermentazione . `
ablatmfacit tuflr'nz , á* lnxat ventrem 5 ob quam Hà il mele molte virtù; ſecondo Dioſcoride,s’a.’
cauſam deſpumato mi aperte-t .- Ma quì biſogna dopra peli’ulcere , e fiſtole profonde , ricuopre di
avvertire ( notanoi Frati d’Aracelí) cl-,e i teſti di prepu210ii membro , porche non ſia_ ſtato circon
Diuſc‘arítlt’, e Sempione ſi hanno da intenderewhe ciſo ,.ongendolo trenta giorni continui 1 dopo il
il Mele crudomon ſi debba dare agl’ammalatizco bagno: purga gl’impedimenti , che offuſcanoia _p.uó_

sì ſemplicemente, come ſi cava da i ſavi , perche viſta,ſi beve lambendo,al veleno de’fonghi,e con.
può cauſare quei cattivi ſintomi, che dicono effi tro al morſo de’cani rabbioſifllla toſſe,ed a i mor
Autorizma dandoſi meſchiato con le ſpezie aroma ſi delle Serpi, ed all’opio , che ſuſſe fiato bevüto.
tiche, e ſpecialmente del Diamnſchio 1 viene cor
letto da quelli Documenti, e così poi francamen DIANTHOS DI NICOLO’ .
te lì può adoperare , appunto come ordina .Me-ſue
in queſto Elettuariomome ſimilmente uſano i più Iglia Fiori di Roſmarino oncia una ', Viole;
ſenſati Scrittori di tali ricette , ſicche Giovanni Roſe Roſſe, Liquirizia ana dramme ſei.Ga
figlio di Serxlpíam, nel Diamuſcliio , compoſto da rofani, Spica Narda , Noci Muſchiate , Galanga.
eſſo medeſimmvi pone il Mele crudo dicendo nel Can nella, Gen gevo, Zedoaria,Macis,Legno Aloè,
la fine della ricetta z Conficiantur mm Mel/e non Cardamomo , Seme d’Aniſo , Seme d’Aneto ana
(ſeco-$70. Avícc’nna (ſñCanoneffimilmente nella pri dram.4. Mele quanto baſta a far Elettuario . `
ma,e penultima ricetta delli ſuoi Diamuſchi ſcri
ve: Canſice ”4m Mel/e crudo , quod eſtficut extra "i‘ll-'0111; 9 9d *
]n’t/lr &firmi-,quod na” invenit igm]. On de Hit/i
Abbate nel ſuo Diamuſchio anch’eſſo dice:Et cm” I lſcalda, e conforta ii capo, io flomaCO, ed il
faviflucntí: Mel/e , quad igm’m non attimi” di cuore a giova alla debolezza del corpo dc’
ſtcmperalzísz e nella hiera piera : Dab'z’r cum Mel— macilenti 2 e convaleſcenti dopo l’infermità lun
le (Ii/Iemperatfl: crudo , quod {gn/'r non attínxit : ghe o aiuta lo ſtomaco debole , e freddo alla dige
- ecco dunque chiaro, che gl'Autori accennati , in ſtione, corrobora, e rallegra il cuore offeſo,per di
tendono qui il Mele crudo ſemplice , ſenza ſpu fetto de’ ſpiriti neceſſarii 5 onde ſi trova utile ai
marloz ma non per queſto , ſi dover-.ì adoperare il malinconici, tirñidi, ed a chi ſenza cauſa s'attriſi
Mele cattivo, pieno di parti eſcrementoſe, il qua fia; finalmente ſi hà per ottimo nelle paipitazioni
le neceſſariamente ſidevc ſpumare 5 ma che per del cuore , ſi dà alli febbricitanti con acqua 1 Cd 3
tale mele crudo , ſi debba intendere di qUElla ſor chi non ha febbre con vino , mattina , e ſera . La
te,cl2e ſi chiama quì Melatura,e da Plinio (115.1 r. doſa è unafldue, ſino a quattro dramme .
cup. r4.,Me1. Amato”. ) il quale cola da per Si chiama queffo compolio Dianthos, per en.
sè medeſimo da i ſaví, ſenz-a premerli , e queſto trarvi li fiori di Roſmarino; ma perche non è uſa
Mele a non ha di biſogno di ſpumarſi , per eſſere to quì . s’è giudicato d‘accennare ſemplicemente
purillìmo , e di-taie ſpezie , credo, che intendeſſe la ricetta più approvata , cavata dai più corretti
Gentile ſſhpra Ania-mn) nella Confezione del teſti di Nicolò Aleſſandrino .
Diamuſchio , quando diſſe : Mel, cùm eſt puram
”un índízet dejſiumari: deſpumarí autem EXPO AROMATICO ROSATO
flula! ipfilu impari-ea; . Di Gabriele , cavata da Meſur- .
Alcuniprerendono, che ia cagioneapen la qua
le Meſſia 9 e gl’Avtori accennati pigliano per que [glia Roſe roſſe dr.: ſ. Liquirizia raſa dr. 7;
flo Elettuario il Mele Crudo , ſicche dovendo eſſO P Legno Aloè 1 Sandali Citrini ana drq. Ca
Diamufchio conferire a i mali del capo , giudica nella dr-ſ. Macis, Garofani ana dn:. e + Gom
rono, Che tale Mele, eſſendo più flatuoſo, operaſſe ma Arabica, Gomma Dragante ana ſcrup.8. No
di fare aſtcndere più prontamente ii vapore aro ci muſchiate, Cardamomo,C—alanga ana dr.I. Spi
matico dell‘Eietruario al capo. a (i ne di conforta ca nat-da, Ambra ana ſcrup.2. muſchio ſetup-z ñ
re il cerebro, reliando inſieme . per ia miflione di Si con ſetta con ſciroppo roſato,e con ſCìi'OPf
i tali ſemplici , corretta la qualità del mele crudo, po di ſcorze di Cedro, quanto balia .
che è d’eccitare toſſe ,è muovere i‘l ventre .
Caſi” porta altra ragione , per conchiudere la Facoltà , ed 'Uſo .
cauſa: che muove Mafia-,ed Avio-mn” ſpecialmen
te a componere quaſi tutti gl’ Elettuarii Cordiali Giova a’ difetti dello Homeco, come umidi
ñ col mele crudo , e dice: Oóſtam: , guiſpìritià”: tè’ e rilaſſamento , corrèggendo la putreſazione di
eſſo 5

I—IL.
PARiTESECONDA‘. 187

'eſſo z corrobora tutt‘i membri della nutrizione 5 Or dico-Imquanto più preſto ſi fa eſalaí' eſſ’a umi~
conforta il cerebro-, ed il cuore, eccita l’appetito . dit-à eſcrementíZia a. tanto più s’aſIìcurano le ma
aiuta la digeſtione, ſovviene mirabi-l mente a'con terie dallacorruzione,ſicchè ſe ne trae l’argomen
valeſcenti , ed alle perſone deboli. La doſe è da to chiari llìmo , che dalle coſe ſeccate al Sole n'eſa
dr.\. a quattro , ma. delle polveri è da uno, ſino a `ſaprelio la parte inutile,il perche non ſuccede ſec
tre ſcrupoli. candoſì ail’ombra,.che dimorandovi Lungo tempo,
La Polvere ſi conſerva perfetta per un’anno z cauſa la fermentazione , laqUale , ſubbollendo ,
e l’Elettuario due . agita il miſlo , e così opera la diſſoluzione di eſſo
Dagli Aromati, ch'entranoi’n queſta com-po miſto,e per conſeguenza la perdita delle ſue virtù,~
ſizione unitamente con le roſe, ne viene originato eſſendo già ſciolto il vincolo, che l’univa ,
il nome di Aromatico roſato, le Roſe dunqueache Il Caſh-o (Camini-nta in Meſue cap.”- Aroma!.
vi entrano 1 ſanno differenziarlo dall’Aromatico Raff) avviſando , come ſi devono ſeccare le Roſe ,'
Muſchiato, Nardino , e Gariofillato. L’Autore di inſegna, che ſi faccia al Sole , ment-re ſcrive : Do
eſſo ſu chiamato Gabriele , del quale nonſi trova rendi ſunt Sepluſiarii , qua P4670 Roſa exjíccatae
libro particolare z onde quella Ricettax ſi trova re ſermmda , ”ampi :inci: citíflime‘ eroduntur , 0*_
giſtrata da Meſi” , ſotto,nome di Gabriele . Se ne promptiffiimè evaneſcít earum oder, é** *Dire: . De
vedono in Meſm’ altre Ricette di ſua. pt0pria in fiCcamI-e ergoſum‘ ad Salem objeäo [inteo o ſe!! , il’
venzione, le quali non. ſì traſportano quì , p'erche alii , infurno lem’tèr valida ne urantur , É" i” *ui
nOn ſono uſate. . trea ”mp/20m P0;zend-e,cujur or cera/it obturaz‘um
L’Autore di eſſo Aromatico- roſato, non eſpli; diligentz‘frimè . Seroabzmiur integro colore a 040
ca la qualità ſpeciale delleRoſe; ma ſiccome Me re, ó" -uiríbur plui-e.- annor .
ſue ſcrive ſemplicemente due ſpezie di Roſe e e Album/i parimente dice eſiccarſi al Sole:Ex-'
vuole , che le più perfette ſiano le roſſe di poche Pom- ea: Soli :adam [lie qua. colleéhefueríut : G*
foglie , così ſenza dir altro qui dobbiamo pigliare jam ſcitumieſt af/zrlñNor, quod illa, qua flccantur
le medeſime , come più eccellenti ,le quali li do eodem [lie, qua col/eäafuerint ,ſunt meliarrr, ó*
vera nno ſeccare al Sole, e non all’ombra 5 ma quì rubor eurum remanet i” air, G" oder. .Etſi non Poſ
mi ſento dire , che ordinariamente gl’Autori , che ſunt exponi Soli earlem die, qua colligufltur, apar
ordinano erbe , e fiori ſecchi, li vogliono-ſeccati retquod pouantur i” loco venta-ſofia quo non ſit bu
all’ombra , enon al Sole ,., per rimanere in eſſi la midítar, @ſeguenti die quàm citiùr potuerir 100—_
virtù loro , dubitando , che il Sole col ſuo calore nuntur in Sole , :Inner: compleatur ”rum deſio-3
glie la conſumi, e diſlìpi; onde Damocrate nelli catio .
Paſtelli di roſe 1 eſpreſſamente ordina , che ſi ſec. E parlando delle Viole dice z Vial-e esz'cczm
chino all’ombra, dicendo ‘- ’ zur in Sole cade-m die, qua colliguntur, ſicut dixi
Recente; carpe raſa: . de Roſi: , neque più: , neque mina:~ , qui *vg/t cala
Carptarficcaro in umbra; die: due: ,T rem, ó" odore-m earumſervurejícut ejZ .
Ve] tre: adſummum . Giacomo Sil-aio (11%.: .Med-ſimp.) [Laſa inte-3
Ma però, che-quello modo di ſeccare all’oml gru inſolanturñz ſiepe‘ move-”die , deindè cloud/m—
bra ſia-dannoſo, l’ha provato baſtantemente Pie tur ne orlar , »tutto/0t Pere-rr; , .ſimilitèr aliiflorer
tro Caſtello , che con un libro particolare di ſecca ficcem‘ur— .
rei Semplici ha fatto toccare con mani li danni Mizaldo teſtiſica,che-: Flora-r tàm roſncei ,J
perni-cioſì, che ricevono le materie ſeccare all’om.
guàm alii , in Sole , nur :libano ſiccati , colore-m ,
bra; onde i CuriOlÌ potranno ſodisſarſi-leggendo adorem, á"mirer Magi: retinent, quàm in umbro-t
Palladio ( {lo re ruſtlſicalióq.) Ancor antico ›
quell’O‘pera così piena di erudizione , ballando a
No‘r ſemplicemente dire con Ariſtatilè , che: Re fa ſeccare li fiori dell’uva ſilveſtre al Sole : Silve
Iinquerefimſum , é‘ quei-ere rat/'onu eſt'inſirmi ſlrer uva: , cumſlorent 9 ſine rare colligimur ,. à*
tar iunlhäunſicchè venendo a-quel.che alla gior-` expandimur in Sole, ”e quid reſi:: bumoríaáflor
nata oſſerviamo in atto pratico, vediamo,che l’er ad excutiendum ſiccior Appare-:ur .
be, e fiori ſeccati all‘ombra, doppol’eſiccazione ,` Nicolò Sti-glio!” ( traéÌ. de Tiberium# dice :
rimangono ſe'n za il ſolito colore , che ſì vedono Cùm Dioſcorider i›z~ umbroflorer ſiccari juber :
avere li medeſimi ſeccati al Sole; onde ſ1 dice 1 apud Nor tamen , ſive quod eo tempore bia Soli:
che non rimanendovi il colore debito, rimango ctr/orſi: ram/ſríor. : ſive all'11. rl: cauſa, re! alitèr ſe
no anche ſenza virtù . Se cerchi Autore -claſlìco a habet z nam-qu@ i» umbraſiccam‘ur , brevi tabe
che l’abbiatoſſervato avanti di Noi , ecco Meſue , ſczmt , colore , oiríburque amiſrir : quod humor ,
ch'e trattando delle Roſe lo dice-chiariffimo: ln quaſi i” ipjìr omar/'mr , 'vírer tal/ot; quare video ,
abſèifl'ìone ruba-din” , non plur'eſt Roſa, quam-ho diligentiorer quoſzlam, ea: Soli exPonere opn'mo
mo mortuur (cap. de Koji” . Ecco dunque chiaro,` ſucccſſu . Nè temano della volgare opinione , che
che rimanendo ſenza colore la Roſa, non vale più, ilñSole gli levi la virtù , perche avendogli il Sol
di _che vale un cadavero; du nq ue diremo franca dato il- colore , odore , eſapore , non ſolamente li
mente, chevalerà
lare vivo, ſeccata al Sole
come , rimanendo
coſaſiviva col ſuo coſe
. Finalmente conſerva quelle qualità con l’altre virtù z .ma glie
le perfeziona con la cozio ne .
vorremo eſaminare bene l’eſiccazione , ſi trova , Reno-’leo ( Infl. Med. capaci. ) parlando della
che non ſe ne pretende altro, ſe non che togliere eſiccazione, dice così : Soli! Crt/0)‘? ſiccuntur -tſtA
dalle materie la parte umida eſcrementoſada qua. te, @autumnm Potzfi'imùmfolia, &ſlm-rr a 7140
le rimanendovj lungo tempo, corrompe il miſto . (um color in [gi: aridi: expetitmj - L’iſteſſo dice
Z 2 N1
"188' TEATROFARMACELÌTÌDELDONZELLIZ
Nicolò Fropnflto, citando anche Pldtearío,che non to di ſapore dell’altro ſpezie, e per conſeguenza ſi ~'
ſolamente le Roſe; ma anche i fiori di Roſmarino ſlima più perfetto , come avviſa anche Renadeo ,
ſa ſeccare' al Sole , ed il ſecche-rio confirma il me ſcrivendo -. Cardamamum mſm-r ”t odoratim* , ejl
deſimo‘ parere . prog/land”: , cè*- magi: expetímm; onde ſi con~
Finalmente perconchiuſione ſi dÌCe,che ſece chiude , che non venendo ſpecificata la ſpezie di
candoſí le Roſe, ed altri fiori al Sole , (i abbia però effi, ſi doverà pigliare la minore , come voole an
’giudicio diſcrezionato di non laſciarveli (in tan che Veccberio , Corda , e Borgarucci . Miri” de
to, che poi dall'eccefiìvo calore , doppo‘ eſiccata la Aug” Tir, pretende, che in tal caſo ſi debba piglia~ .
umidità eſcrementizia , ſ1 venga a riſolvere la ſo re il maggiore , e minore , riprendendo chi opera
fianZa eſſenziale, perche è chiaro,che ogni eſtremo il contrario; ma quanto ſia eſſo medeſimo degna'
è vizio, mancando Perb in qualche tempo il Sole y di riprenſione,laſcio giudicarlo a chi ha ſano giu
o perche l’aere ſuſſe piovoſa , ſ1 può ſoſtituire un dicio.e tanto più,quanto che Meſue volendo am
forno caldo quanto il Sole , e tanto balia intorno bidue li Cardamomi , l’eſplica per maggiore , e
alla preſente materia di ſeccare z e C0" queſto mo— minore, conforme s’oſſerva nella Diambraflli do
'do lì averanno le Roſe di buon colore,le quali ba Ve ſi trae l’argomento, che ſe l’opinione di Airi
fiano a ſar riu ciré colorite le polveri del preſente to ſuſſe vera , ſarebbe ſtata ſuperflua l’eſplicazìoz
Aromatico’ roſato , e così ſi toglie l’occaſione a ne fatta da Meſue . ' - ñ
molti di ſoiiituire il Sandalo roſſo in luogo del
Citrîno , che Meſue chiama quì Sandalo Macazi Preparazione dell’Anno-:tico Roſato J
:o , e ciò ſanno per avere il Colore roſſo nelle pol
veri; ma non ſi avvedono. Che' mancando dalla ri Nel preparare le Polveri del preſente Aroma-È
'cetta il Sandalo Citrino , indeboliſcouo la virtù tico, 's’oſſcrvarà l‘ordine , che ſicgoev. Si lima ſot
delle Polveri, che hanno di ſcaldare, e di corrobo— tilmente il Sandalo, e ſi Ponea peſtare giunto con
rare; credo pero, che queſti tali ſi ſondino nella la Galanga 9 aſpergmdoví alquante goccie di aC
mala opinione del Borgarucci , che pretende , che qua Roſa, acciò nel peſtare non eſalino le parti te
ſoſtituendoli quì il Sandalo roſſo in luogo del ci hui, poi vi s'aggiunga il legno Aloë, della Liqui
trino‘ , rieſcano le ſpezie di queſto compoſto , più rizia ſe ne rade tutta la ſcorza negra eſteriore 1 e
c0rroboranti; ma perche tale falſa opinione viene s’uniſce al mortaro, mettendovi la Spica tagliata
baſtantcmente riprovata da una ſerie di Autori minutamente con le forbici , poi vi s’aggiungono
claſſici , baſtarà dire z che non ſi trova Autore alè le `Roſe tagliate dall’ugne,e conſeguentemente l'al
cuno , che aſſeriſca, il Sandalo roſſo avere proprie- tre coſe della ricetta, laſciando però le Gomme, le
tà di ſcaldare 5 ma ſemplicemente di reſrigerare . quali peſtarai ſeparatamente z ma eſſendo umidfl a
Leggaſì ſopra queſto Capo Sempione, che ne reſta ſ1riducono
ſarà ſcaldare il pelione, che così prontamente lì
in polvere , e s’unjſcono con le colſie del
ranno ſodisſatti i Lettori . Di più Lodovico Setta:
la danno apertamente l’opinione di ſoſtituire il mortaro , facendo poi ogni coſa paſſare per ſera‘?
Sandalo roſſo in luogo del citrino ( Animadverfi cio, non molto ſtretto , perche eflëndo queſto me
far. cap. de Ammar-raf. ) dicendo: Si tamen, 71m dicamento accomodato per le malattie fredde del
ſenſa defrabenduntur ſeçui 'uoluerímur , Potz'ùr lo ſtomaco , eſſendo le Polveri groſſette , ſi Ferma
—- —-~ñ_— — _ .
albumſub/Zítuere deberemur, odore, (9“ colare ma no un poco più nello ſtomaco, ecosì potrà più
gi; cangemrem , quod i” Sandalo rubi-0 mangiamo prontamente operare nel riſcaldarla , come anche
experimtur . ~ avverte' il Settala , (Animadv. Pbarm. cap. d!
Nel reſto poi i Frati Spezia/i d’Arflcelí, av Aram. roſi-it.) che dice: .film-rare PbarmflmP‘”
viſano, che in queſta rìCett‘d , nel proprio Teſto r i110; , qui/Peri” ha: proper-ante: a infiaóti/rflt’
oltre la ſcorretta doſe della Spica , (i legge falſa mam palm-rem ingredienti” ducutltxùm enim ad
quella della Gomma Arabica, e Tragacanta , vo 'ventura/z' frigidor :tft-EZ”: pracipuè inſtitutmn
lendo, che correttamente debba leggerli ana tir—.g. fit boo merlicamantum, ſia/iquandiù i” *venti-ic”
e ſcrup.2. come anche diCe Dezio Forte . Noi però lo reſident , quodflzci/iùr evenier , jr' craſriuſcula
ſeguendo la ſcorta delli più aCCUratl Scrittori,po fuerintſprcier , faciliùr guaqueſuar rai”,- parti
neremo la doſe puntuale del Teſto r che dice ana illipoterunt communicare . il Muſchio, e l’Am-`
dr.2.e ſcrup.2. bra ſi polverizZano con un poco di Zucchero a e fi
Gio. Barttíſta Corte/É- (Antid. di Mafiina) ſe— uniſcono alle polveri › le quali lì doveranno con
guendo l’Antidotario di Bologna pone dieci dram ſervare in vaſe di vetro ben chiuſo; ma deſideran
ma di Cinnamomo , ant‘orche La ricetta del Telìo tloli in forma di Elettuario molle,ſi confettarà COD
dica cinque . . ſciroppo di ſcorze di Cedro, e ſciroppo d‘inſuſione
Del Cardamomo , quì non ſi legge eſplicata di Roſe roſſe,di ambedue peſo uguale; ma quadru
la ſpezie, lo Spine/li , ed il Melicchia pigliano il plicato alle Polveri . Oltre la forma di Elettuario
maggiore , come più vigoroſo z ma ricordo qui il è anche in coſtume preparare queſto Aromatico in
Lettore , qUello 7 che al Capo del Cardamomo ho forma di tabelle, il che (ì fa pigliando [ma libra di
detto pag. 144. che il vero Cardamomo maggiore, Zucchero ſciroppate con acqua Roſa ſtillataae 6°“
èquellmche ordinariamente ſi chiama quì Carda to ſtrcttamente, lì ſtancheggia , meſchiandovi poi
morno minore ', in riguardo z che viene a Noi di* un’oncia di efiè ſpezie, benche altri ve ne mettano
ſgranato fuori del ſuo i'olli'colo. ch’è grande quan giù , e meno , ſecondo il guſto de’F’azienti . Altri
to un frutto di fico . (Lelio Cardamomo ſi chi-4. anno per opinione di ſor-marc eſſe tabelle C011
ma Grana Paradiſofl: guſtandolo s’oſſer va più acu Polvere di Zucchero, e Gomma dragantc diſſolu
ta
\

PAR'TE 'S E‘C-ONDA'--"`-' 13,9t


ca con acqua R'oſh, e poi peſtarla in mortaro, fin Franceſca Aleſſimdra , Paola Suardi): ed il Liam'-`
che divenga paſta , che abbia perfetta unione con ”are Maggiore aggiungono iſemi di Malvau di
le ſpecie dette,dividendola poi in pezzi a benepls Lattuca , e di Cotogni s Giacomo Silvio , non vi
cito . mette il Maſchio, perche, ad alcuni offende il— ca
P" . Arnaldo pone uno, ſcrupolo per ciaſch-eduno
'DIARHODONE ABBATE di più di Margarita, ed- oſſo di cuor di CerVo . La
di Nicolò . Gallia , non doverà eſſere qualla di .Meſur- 5 ma di
-`_—-.
Nicolò; mentre quella ricettaè ſua. Queſto avver
Iglia di Sandali Bianchi , Sandali Rolli- ana timento è accennato anche da Giacomo Manlio,
dramme 2. ñ:- Tragacanta , Gomma Arabi- * (Lam-ina”. Ma. )che ſcrive: Gallia moſcata eſh
Ca, Spodi’o ana ſcrup. 2. Aſaro , Maſtice , Spica quxdam confeéîio , güdfit in, Troclziſcir , ó* ejm
Narda , Cardam-omo , Sugo di Liquirizia , Croco, defiriptimer ſunt diverſa , fiamdùm diverſa-f
Legno Alo‘e , Garofaní , Trociſci di Gallia mu. Autbarer , nàm Meſtre i” traéi., de Trocláiſcír de
ſchiata, Aniſi, Maratro, cioè finocchio,Cinnamo Gallia loquitur, ó“ iói pani: , qualitá" debetſieri:
mo, Riobarbaro ſcelto, Seme di Baſilico,di Berbe fed illa non debe! admr’ní/Irari i” recepiti: Nico
ro, di Scariola,di Portulaca, di Papavero bianco, lai :ſed Nico/4m idem deſcrióit 9 è“ imc (Il illa,
di Mellone, di Gocozza, di Cedruolo: diCocome qu dei” fam' inſm’: reca-pri; . ll medeſimo pa
ro tutti 4. mondi an. ſcrup. 1. Margarite prepa rere viene abbracciato dall’ erudítiffimo Caſtellaz
rate,Oſſo di cuor di Cervo ana ſcrup. ~:~ Zucche dal Spinello, e dal Franeione ..
ro Candito Roſato, Roſe Rol-ſe , ana oncia una , e, n Collegio antico de’ Speziali Napolitani de—
dram. 3. Canfora gran. 7.( vedi ne iſpccedanei) terminò , che nel Diarhodone fi doveſſe ponere la
Maſchio grani tre, e mezo . . . Gallia di Meſue, com’anche fanno li Medici della
~ Volendo confettarlo- fifà con lo ſciroppo d’in i Farmacopea Aguſlana:~ credo, che preſuppoſero. di
fuſione di Roſe Roſſe , di peſo qu—adruplicato alle far riuſcire le polveri di queſto compoſto d’odore
ſpezie , non computando però in luogo delle pol-_ piu grato, ma ſono ripreſi, mentr'è chiaro,doverſi
yeri li 4.. ſemi freddi, nè il Zucchero . eſeguire principalmentel’mtenzione della rÌCet
ta 2. tanto. più , che così rieſcono aſſai alterate, di
PdL‘OÌÌì o ed ‘Uſa -a calore i
l
ñ o Il ſeme della Scariola già~ s‘è detto eſſere il ſe
N [colà comenda queſie polveri dicendo ,. che ſi me della Scarolella Napolitana , che è una Endi- p
danno con gran giovamento agl’ltterici,a i Ivia picciola,;tutta per intorno dentata,a modo di
FEgatoſi, Ettici, Tiſrci,Cardiaci,.ed a-chi patiſce ega .
calore di ſtomaco, di polmone, e di tutto il corpo, . Al ZUCChero candito ordinario , molti pre feri
ed anche nelle febbri acute: conforta li membri. . ſcono quello ,` cheſi trova candito dentro ivaſì
della nutrizione , ele parti vitali, [occorre mira dello ſciroppo d’infuſione di Roſe Roſſe , il quale
bilmente alli convaleſcenti,che hanno patito lun. non ſi pone quì , quando ſi conſerva quello. com-. .
ghe, ed acute infermità, e che perciò reſtano eſte poſto in polvere . '
nuati . La Canfora non la vuole il Collegio de’Speziali
* La doſa delle polveri è da ſcrupolo nno ,ſino a di (111i- in tutte le compoſizioni Cordiali,,ed Aro
trësma COnfettato in Elettuarío ſe ne dà da drarn-‘ mntiche o che ſi danno per bocca : ordinario forſe` ,
me due, ſino a quattro. . J_ così alli loro Speziali , perche , come vuole Avi
Si conſervano quelle polveri , per un’anno _,- e Ct’mîa 9 fà penetrare violentemente_ li ſpiriti del
’l’Elettuario per due . . compoſto al cuore : di dove ſi teme , che poſſa re- '
' Le Roſe , che ſono la baſe di quella ricetta gli (lare ſull'ogato, , i _
danno il nome cſi Diarliozlone , vocabolo Greco, E in_ diſputa, ſe li quattro ſemi freddi maggio-i
che viene ad inſerire Confezione di Roſe, l’Autor ri ſi debbano mettere in quello compoſto, quando
della quale fà ?Abbate di Curia , che appreſſo gl’; - però ſi hà da conſervare in polvere ,, dubitandolì,
Arabi vuol dire un Preſidesma i0 credo più toſto, che, mettendolí poſſanofarlo preſt'o rancidire: on—
che lia nome proprio , parche Vediamo , che il 11,-‘ de Oviedo ſeguito, dal Settala veli pone 5 ma con ,
di Perſia del 161 7.6 chiamava il Ke‘ Abbar,e per un modo particolare , con il quale ſi toglie il di- ‘
ciò ne ſerbail nome di lui: Sono molte le ricette, fetto di, rancidirſi le ſpezie, il modo è tale . Si pl
che ſi veggono di qnefio medicamentozma alquan glia di efiì quattro ſemi ſcorzati un dramma., lì
to varie , per colpa de’Scrittori . Qgeſta preſente mettono nel mortaro, ponendovi ſopra d‘efiì ſemi
ricetta è cavata da Nicolò Propojz‘ro', ed è la mede una carta ,, ſi dimena leggiermente ſopra la. carta
ſima del Salernitana. Il Mira-pſx"; vi mette il ſeme il peſtone, finche ſi vederà fatta ontuoſa, poi ſe, ne
di Latcuca , Corallo , Mandragora › e Criſtallo, li cavaranno le ſemenze, le quali eſſendo umide s’a
quali avendo facoltà di ritondere il calore , ſono diſciugano , con panno di lino ſottile , e poi ripoſtç
nuovo nel mortaro , ſopraponendovi nuovaſi
comendati dal Fufio , e così ſeguitano li Medici
Bnlagneſi, Corteſe,e Fe/îa. Fernelia li fà componere carta,li ripete di nuovo lai-prima operazionefflcciò…
ſenza l’Alaro , dicendo , che cauſa-vomito , come' la carta tiri da ellì quanto d’oglio vi ſi trovaoî 0951 '
-ñ—.o,_.\ parimente dice Reno/leo, ed in luogo di eſſo mette biſognando molta quantità di detti ſemhſe nre Pìffl
il Maris . Ronda/ezio , non pone ll Riobarbaro in ` gliano dell’altri fatti all’ iſteſſo modo , e facendoli.
quelle compolìzioni confortanti, Perche purga , e me‘ſchiare col Zucchero candito ſe ne fà polvere,
perciò Baader-9m lo muta in Rioponrico indiano. credendo, che così li ſemi privati della parte oleaî_
gino
\

'1'90~ . TEATRO PAKMA’CEHTL«DÈIJ DONZELLÎ


glnoſa , non poſſano ſare rancidire le polveri. ni 2 molti ſi curano dalla Febbre Terzani Î Wir;
Qsmnto fia vano quello modo , laſcio giudicarlo a cana, e Quintana. bevendo il decotro dell’ Aſaro ,
chi hà ſano giudicio,CQme ſpecialmente hà mo fatto con Vino a Mele 7 Cannella, Macis , e ſimili
ſh’ato l’eccellentiffimo Caſiella in rifiucare tale ſpezie , pigliando un bicchiere di queſto decotto
faîſo preſuppoſto , perche è chiaro , che quei ſemi caldo, un’ ora prima dell’ acceffione , e poi ſi cnc
privi dell’oglio eſſenziale , non vagliono ad altro, prono in letto, rimanendovi due ore .
che a gittarſi via, come parti ſeccioſe , ed inutili.
N01 diciamo, che i quattro ſemi ſi devono ponere Dell’ Aniſh : `
nel preſente compoſto , quando ſi doverà formare
in Elettuario; ma dovendoſi conſervare in polve L’ Aniſo creſce con ſoglie minori dell’ A'pio-ſol
re , fi componerà ſenza di effi notando però il no manco intagliate vicino alla radice 5 ma
mancamento nel coverchio del vaſe,perche quan ſono più intagliate quelle , che creſcono attorno al
do il Farmacopeo ſarà in punto di diſpenſare eſſo gambo , il quale-è tondo , alto un gumbíto ,con
polveri, vi fi potranno aggiungere ſubito li ſemi. molti rami a l’ ombrella è bianca , ed hà odore
Il‘ Caſtello ſa ponere, per ogni dramma di polvere ſimile al Mele , ed in eſſa naſce il ſeme lunghetto,
di Diarhodone quattro grani di ciaſcheduno dei d’ odore amabile 1 con un ſapor meſchiato di dol
quattro ſemi Freddi 7 com’ anche del ſeme del Pa ce, ed acuto, ed un poco d’ amaretto. Queſto ſeme
Pavero , e grani ventinove di Zucchero candito, ſcalda , o diſſecca , provoca l’ urina, alleggeriſcei
e così averà` il Farmacopeo , una dramma, e meza dolori, e li riſolve '. Bevuro dall' ldropici li leva
di polvere di Diarhodone compita . ` la ſete :è buono alli morſi , ed alle ponture degl'
La pratica poi di comporre quelle polveri e la animali velenoſi : giova alla ventoſità , riſtagnai
medeſima, che diceffimo nel Diatriaſandali , po fluffi del corpo, e de’meſtrui bianchi nelle Donne ›
nendo le Roſe tagliate dal ugne , e ſeccate , come genera il latte , e ſortifica il coito . Il più perfetto
diceſiìmo nell’ Aromacico Roſato : ſe vorrai con Aniſo è il freſco, verde, pieno, ed odoriſero, come
ſeccare eſſe polveri , ſi fà con quattro parti di ſci è quello di [foglia .
roPpo d’infuſione di Roſe Roſſe , ed una di eſſe
polveri . Del Finocchio 2

Dell' Aſlro ; 1L Finocchio è erba volgariſiìma , che perciò


paſſaremo ſotto ſilenzio la deſcrizione delle‘
’Aſaro è detto così,dice I’líniaſlibá Lupo.) ſue fattezze, baſtando qui ſemplicemente dire›Che
.A Miriam i” corom‘r mm addaturivìcne an. è di due ſpezie 7 la prima chiamano i Greci M4—
che chiamato Nardo Seivarico , per ſplrar le ſue ratbrum , e ſi trova di due maniere , Cioè Finoc
radici odore conſimile . Produce le frondi ſimili chio dolce , che ſi mangia crudo , e l‘ altro men
all’edera z ma più ritonde, i, fiori ſono odoriſeri, e dolce, il cui ſeme è acuto, ma minuto , e di queſto
naſcono tra le ſoglie, ed appreſſo alle radici dico ſeme ſi deve intendere quì, ed in ogn’ altro Anti
lore Porpureo , e iìmili di forma allí fiori del Juſ doto, come più acuto, e per conſeguenza più valo
quiamo-,dentro di elfi ſi trova il ſeme,come quel roſo - Cowì anche inſegna il Martbiolí (Eptſt-mfd
lo dell’uva; produce affaiilìme radici, nodoſe,ſot lib.: 2. cap. defxníc.) ſcrivendo: Acuto Famica!"
tili,e torce, ſirpili a quelle della gramignaama più ſemper ”tmdumfim/èrim . ,
ſottili, ed odoriſere , e nel maſticarle ſcaldano , e La ſeconda ſpezie ſi chiama SelvatíCO a 0 HÎP'
mordicaro la lingua . pumaratro , così detto dall’ eſtrema ſua grandez
` Alcuni falſamente credono , che l’Aſaro ſia una za; onde in Mauritania Creſce dodici, cubici d’ al
coſa medeſima con la Baccara, e Percrò viene der tezza , è quattro palmi di circuito , queſto non s'.
to Aſaro baccara; maiCurioſi potranno in ciò adopra quì . * . o '1
ſodlsſarſi leggendo il Mattbíoli z che hà ben Chia Mangiato tanto la pianta del Finocchio , quan
rito tal’errore . . to il ſeme di eſſo bevuto con Ptiſana genera co
Dell’Aſar’o ſono utili le ſole radici, come voole pioſo latte alle Donne; ed il ſeme ſolo,bevuto con
Calmo (6.1impl.) dicendo : Huju: "Ui‘bd , radice: vino, giova contro i morſi degl’ animali _Veleuoſì ,
alii/eſſa”: E Meſue dice parimente Melíor Par: provoca li meſirui, e fà urinare .
pianta e)? radixde quali-per eſſere perfette voglio—
no eſſere groſſe, ſpeſſe, d’odore ſottile , e di ſaPore .Del Barbera *.
acuto, alquanto llirico.~ '
E l'Aſaro di natura calda , provoca l‘urina 7 e 1L Berberoi che ſi chiama anche Creſpino è un?
tanto più valoroſamente , quanto ſarà peſcato più' arboſcello ſpinoſo, che creſce da-terra con ſol
ſottile , Giova agl’ldropici, ed alle Sciatiche anti- ’ ti baſtoni ſpinoſi, il maggiore de’quali, non eſſen
che: Bevute ſei dramme; ſecondo Dioſcoride, delle do molto vecchio , poco può eccedere il deto groſſo . .—

ſue radici,con acqua m'elata, provocono i meQrui, della mano, e rare volte trapaffimo l'altezza d’ un’ _-

facendo purgare nel modo dell’ Elleboro bian uomo : le loro ſpine ſono acntiffime, lunghe, Pia“
co: l’Aſaro di più evacuz la flemma , e la co ne, e bianche, e naſcono a trè , a rrè , per ciaſche
lera z giova grandemente all’ oppilazíoni del duno luogo, dove ſpuntano fuori; la ſcorza de'ba—
fegato, e'della milza, ed alle dure-:ze di queſte par ſioni è bianca, liſcia,-e ſottile, ſorto la quale ſi vc
ti z Conſeriſce alle ſebbri antiche , e ſpecialmente de la materia del legno gialla , fragile , e ſongoſa -'
~ a quelle , che fi cauſano dalle renitenti oppilaziof tiene aſſai .radici di colore molto giallo , le quali -_ — _ —

fi ſpa” ._

L-ñ
P 'A' R T E SECONDA. !9\
ſi ſpargono per la ſuperficie della terra : produce p0 alla compoſizione , conforme avverte anche
0, le frondi ſimili a quelle de’ Granati; ma più ſotti .Pro/Pero Borgflruccz’ , ( Fabrica de’ Spezia!” che
ìli li’ e più lunghette, e mozze , e nella cima in ogni dice . Il Diacinnamomo , o {i forma con Zucche
:to parte per intorno cinte di miuutilſime ſpine: pro 1'02 Îfl POÎVETCZ COSì anche dice Sil-aio , Giacomo
lo. duce il Fiore diMaggio , giallo in grappoletti di ,Man/ia , i Frati rl’ Aran/i , l'Antid'otflriu di Bo
ſoa viſiìmo odore,da i quali poi ſi generano gl’ació_ logna , e qUello di Manto” , Lirica de Aygo/lit a,
ni lunghetti, come il formento , che nel maturarſi Paolo Sannio, i! Dlſvenfizrìo {li Colonia, l’Antido
divengono rollLfiammeggianti, di ſapore acetoſo, :ario di Bergamo, il Ricettario Fiorentino , Vec—
e ſtitico : dentro d’ eſſo fi trovano due officcivoli cberio, Corre/Z’, Cole/Zam, Dezio Forte' , Spinello, e
lunghettí . i Salvator Francia-*ze , così parimente diciamo Noi
E il Berbero di natura ~Fredda , ed umida nel doverſi oſſervare, perche così ſaCendo , rieſce que
primo grado, ferma , ed eſtingue valentemente il ſto compoſto conſortativo dello ſtomaco , ſenza
fluſſo di ſangue delle Donne, e degl’Llomini, miti~ punto offendere il fegato con il calore delle ſpezie
ga il calore delle viſcere, ed le ricrea, e [eda il vo di eſſo,` perche l’ accennata quantità del Zucchero
mito . ` in polvere ingroſſa la tenuità delle parti ſpiritoſe
Il ſeme di cocozza s’ intende della ſpezie lUn delle ſpezie, che perciò non hanno la ſolita artifi
ga , e per quello ’del Cocomero quello del Melloue tà di penetrare altrove, onde rimangono aſſoluta
d’ acqua, e per il ſeme del Cedrulo , l’ ordinario. 7 mente nello flomaco , e nelle prime vene , finche
cognito da per tutto . gli dura l’attività di concuocere la materia pítui
toſa contenuta in eſſe parti .
DIACINNAMOMO DI MESUFÎQ
DIAClNNAMOMO REGlO .
lglia Cinnamorno ſottile, e ſcelto dr.r 5.13a:: ,Di Adriano Min/ich.
ſenocinnamo , Enola ana dramme quattro ,
Galanga dramme ſette , Garofani , Pepe Lungo a Iglia Ciccolata Indica oncie 4. Noci mu:
Cardamomo inaggiorm Cardamomo minore,Gen-. ,ſchiate condite numero 20.8ciroppo di Can—
gevo , Mace , Noci Muſchiate o Legno Aloè ana nella quanto baſta , meſchia in forma di Elettua
dramme trè , Zaffarano dramma una, , Zucchero rio, ed aggiungi Confezione Alkermes oncia una,
TabarZet oncie cinque . Oglio di Cannella diſiillato oncia meza : Ambra
Si conſetta con Mele ſpumato , ed alie volte ſi Muſchiata , Margarite preparate ana dramma
meſchiano, con una parte di queſte polveri, due una, Fogli d’ Oro numero gr.
di Zucchero polverizzato, detrattone il Mele, e ſi Di nuovo meſchia , e riponilo all’ uſo , come
piglia poi a modo di polvere . Altri aggiungono medicamento, veramente Regio .
in eſſe , due ſcrupoli di Muſchio 1 e ſi, polverizza
con le medeſime polveri ñ Facoltà , ed Uſh.

Facoltà , ed 'Uſo . E di temperamento caldo. Conforta mirabil


mente il cerebro, ed il cuorez diſcute gl’umori vi
Giova a ſar la concÒzione nello ſtomaco , e vi zioſi dello ſtomaco,e giova alla conCOzione acquie—
proibiſce la pituita,e la putredine; promuove la ta le ſincopi. e le palpirazioni del cuore : dillìpaí
diſtribuzione dell’ alimento nel corpo . fiati , e proibiſce l’ inflazioni , e tumori del ven
La doſa è dramma una, ſino a due . tricolo: ſeda il dolor eolico, cauſato da freddezza,
Si può conſervare buono per due anni. q fà buon fiato, ed impediſce tutte le putredini , ed
Avviſanoi Reverendi Frati Spezia/i d’Arace/í èſaluciſero a vecchi, ed a deboli di compleflìone ,
di Roma , con il Collegio dei Medici Mantoani , ed a chi hà diminuito l’ umor nativo, ed il calore
che nel teflo moderno di Meſue ſi trova queſta ri. naturale r e reſtituiſce ie forze perdute . Promuo
tetta tutta ſcorretta , perche dove ſi legge Darſe ve la forza di generare , e moderatamente lìimola
no, e Giminmſi deve unitamente dire una ſola eo.. ' gl’ appetiti Venerei,e lieuramente accreſce il coi
{a , cioè Darſenocinnamo , che perciò molti tra to . Si piglia la mattina avanti paſto , e la ſera
ſcrittori ne i loro Antidotarij, non pongonoil Ci nell’ andare a letto, alla quantità d’ una avellana.
mino . Che coſa lia poi queſto Darlenocinnamo ſi più, o meno, ſecondo le compleſíìoni .
è moſtrato già al trattato del Diamargaritone cal
do . Gli prenarrati Autori notano ancora, che do Della Cineto/ata Indica .
ve dice rella ricetta Caryoplzyllorum , ſino al Le
gno AlOè a debba eſſere il peſodí eſſi ana dr. due 5 loccolata , Ciaccolata, e Chacolata , ſono una
ma perche non è chiaro l’ errore , ſeguitiamo pure medeſima coſa, ed è medicamento , che non.
la ricetta, conſorme ſi trova . . ha molti anni-Che ſi portò dall’indie 5 onde perſo- . ~
La Farmacapea Agu/Iana , Kendra, Cord'o 1 e disſare al delicato guſto de’Curioſi , pongo quì la
Berta/do,pongono cinque dramme di Zucchero in ricetta coſtumata dagl’indiani , ed è la ſeguente .
olvere, non ſenza nota (l'errore, perche tanto nel Si pigliano di Cacao mondo dalla ſcorza , e maci
reſto di Meſue antico , quanto nel moderno lì leg nato bene dodici libre di Cannella peſtata a e P²ſ‘
ge chiaro di Zucchero tabarzet oncie cinque 1 e ſata Per ſetaccio una libra di Aniſi abbruſülſí 1
quelle s’ intendono di Zucchero polverízzato , che peſti , e paſſati per ſetaccio meza libra a Vanillas
deve cntrarvi, oltre del Mele, che ſerve a dar cor ( ſono quelle come baccelli lunghi, firettb.: k3…
l l)
'19; TEATRO‘FARMACEUT. DEL DONZELLI
li, di colore leonatO, di odore come di Balſamo, di te quella bevanda aſſai più grazioſa al guſ’ro . Con i
ſapere alquanto agretto) abbruſcate,peſte, e paſſa feriſce ad ajutar la digeſtione,corrobora lo ſiomaa
te per ſetaccio al numero di ſei,di Mecacuce (que. co, e reprime le fluflioni de’catarri z preſa queſi
lio dicono, che ſia un ſeme come una Noce) quat bevanda la ſera nel tempo , che ſi vuole ſtudiare
tro manipoli , overo in cambio della Vanillas , e toglie competentemente il ſonno, e perciò convie
dei Mecacuce togliſi una Noce muſchiata, e dodi ne molto a’Letterati z ma ritornando alla Ciocco
ci Garofani ', di Mai-z, cioè Grano Indiano abbru ſata, della quale il Cacao è la baſe , e ſarà materia
ſcato, e peflo , e cavatone il fiore per ſetaccio tre curioſa deſcrivere qui lìlſtoria, e l'uſo di eſſo .
libre ', di Ajonzoli abbruſcati , e macinati una li
bra,o in lnogodi queſtì Ajonzoli,di Mandole am Figura del Cacao .
broſine abbruſcate , oben macinare meza libra a
di Achiote ( queſto è un legno di color ſanguigno ,
Come il Sandalo roſſo) mez’oncia z di 'Zucchero ,
ſe ſi vuole ,libre quattro . Si macina il Zucchero
con l’Achiote,e ſi meſchìa ogni coſa diligentemen
te,e ſe ne ſanno tavolette in fogli d’Aranci.Quan
do ſono in punto di operarla, chi ſe ne vuol ſervi
re , piglia mez’oncia della detta compoſizione , e
tre quarti d'oncia di Zucchero , e la díſtcmperano
con ſei Oncie di acqua bollente-,e la bevono calda,
quanto fi può ſopportare 5 molti la mattina vi ba.
nano li biſcotelli a vento, detti quì Mq/Zacrere ,v
eſe le mangiano, e poi bevono appreſſo la ſuddetta
Cìaccolata, evi digiuuano poi quattr’ore . Dico
no, che conforta lo ſtomaco, aj'uta la digeſtione, e
chenutriſca molto. Quello medicamento quì è
venuto in uſo di luſſo , e perciò ſi compone breve
mente con il Cacame pochi degl’altri ingredienti,
ſecondo il vario guſto di chi l’uſa , e ſpecialmente
di molti, Che lo Vogliono ſenz’alcuuo ingrediente
caldo per il pregiudizio introdotto nella loro idea, Del Cacao .
che tal medicamento , compoſto , come di ſopra ,
`ſcaldi ſoverchiamente il fegato , preſupponendo, L Cacao, Cacavate , o pure, come ſcrive Fran:
che tutti iloro mali ſiano originati da calore ;ma caſco Hernandez ( Iſr‘oría delle Piante MMC”
io li ſcuſo , perche parlano con quelle parole , che nel Cacava anbm'tbli, ſono quel medeſimo frut
l’hanno poſto in bocca i Medici Elementari . to, o pure ſeme , del quale Fanno anche menzione
Riſeriſce Franceſco HernandezſHrſtorJ’hm-t. , Cluſia , Dale-campi” , Scaligera , ed altri , il quelle
Mexica”.lib.g.cap.46. ) che gl’lndiani coſtumano gl’lndiani,ſino quaſi a quello ſecolo l’hanno avu—
del Cacao farne più ſorti di bevande: di'alcune to in uſo di moneta,e per farne quelle loro bevan
ſemplici ſe nre vagliono in luogo di vino , edi al de in vece di vino .
tre compoſte , per eccitare gli appetiti Venerei , L’Albero del Cacao è grande , come quello
e per impinguare il corpo . del Cedro, ma di frondi più grandi, e largheè Wt
Siccome anche i Turchi uſano un’altra be to il frutto è come un Mellone grande , acquoſa i
vanda , la quale a ſecondo riferiſce il curioſiſſimo ſtriato, e rubicondo, così nella ſcorza,come nel ſe:
Pietro della Valle (Viaggi' della Turchia) è dico me, il quale è come Mandela . _
lor negro, e ſi beve annevata l‘Eſtatc, e tanto cal Naſce il Cacao ſolamente in Nicaragua Pro—
da l‘lnverno, che ſcotta le labbra, ſucchian’dola a vincia del Mondo nu0vo, ed in Guattímala, dove
poco a poco, per delizia, la qual bevanda chiama- ' ſi produce la ſpecie di quei Pavoni , chiamaci qui
no Cnbue, il qualeè un frutto grande-,come medio Galli d’India, ed altrove Gallinacci . ì
cri olive, de’quali ſi ſuole pigliare la ſcorza , ch’è Aeſt‘Albero vive in luoghi molto caldìlumíe
tenera , e talvolta quel di dentro , ch’è a guiſa di di, ed opachi, e ſe ne trovano di quattro maniere-'i
due fave . ll modo di ſar l’acqua è di abbruggiare la prima ſi dice Bau/;cacaoathli , la quale ſiCCO~
eſſo Cahue, in modo,che ſe ne facci polvere minu me è più grande di tutte l’altre ſpezie , così pſ0*
tiſlima, e di color quaſi negro , e ſi conſerva così duce il frutto più grande, ſiccome di mano in ma
lungo tempo; ſi fa dunque bollire dell’acqua mol no l’altre ſpezie minori, producono il frutto mi
to bene, e poi vi ſi gitta dentro la polvere del Ca nore , tutte però ſono dotate di ugual virtù, ben
hue ,in giulia quantità , e ſi ſa bollire, finche de che della ſpezie minima ſe ne ſervono ſemplice‘
ponga ogni amarezza faſtidioſa , che facilmente mente per fare le loro bevande in luogo divino
averebbe , ſe non foſſe finita di cuocere; la polve laddove ifrutti delle ſpezie maggiori 1 ſono non.
re poi cala nel fondo de’vaſi , dove ſi ripone, e ſi ſolamente in uſo di moneta , ma anche di cibo 7 e
beVe aſſai calda la parte chiara dell’acqua . Vi ſo ſe ne vagliono in vece di Mandole così torreſatte,
no chi per maggior delicatezza vi meſchiano una ed anche incròffate di Zucchero , ma Per l’uſo {ll
quantità proporzionata di Zucchero 1 con un poco - farne bevande:S”nt incommodz‘ora,riſcriſce l‘ller
› di Cannelia,e di Caroſani,con che viene a riuſci— ”ande-z . Il Cacao cavato dalla ſua ſcorza, èſimíf
le
P'A'RTE S EC`O’ND ÃÎAT r9
le alle Mandela, cosi nella grandezza , come nella queſt’avvanza nel valore ogn'altraMercanzia m;
'21 membrana’ ſottile , che .ha di ſopra attaccata , la diana . 7 ' ’ I
al. quale è quaſi negra; onde io ho poſto quì la figu Contnttociòè d’av‘vertire , che quei ſemi ſi
lit. ra del ſuo Albero intiero , che per l’anguſlia del mili alle Mandole, nominati nell’antecedente Cà.
.
l l!. luogo ſi è fatto delineare picciolos ma il frutto , pitolo del Cacao 7 quali ſi mangiano da quelli del
che (i Vede ſotto di eſſo Albero, ed è per appunto Paeſe, incroſtati di Zuccherofnon ſono di vel-unì
'
:ul grande quanto è il Cacao al naturale, il qual frut di queſte quattro ſpezie; ma di un’altra , ch‘e per
to diviſo in due parti ſi oſſerva diffinto con vene, eſſere conſimil-e 1 fi pot’ria annoverare fra di elſe .
alquanto ſoſche, e cì-nerízie . il ſapore è aſtringen Qgeſt’Albero è grande,afflii più della ſuddettapri—
te, ed ingrato al guſto, di dove non è maraviglia , ma ſpezie . e vien chiamato Wanbpatlatbh‘ .v
ſe a chi guſta la prima volta la Cioccolatadi muo NaſCe ciaſcuna ſpecie del Cacao ne’ luoghi
_ve nauſea . molto caldi, ma umidi , ed- acquoſi z e benche di
Gl’lndìani adoperano frequentemente il Ca ſua natura ricerchí , per poterſi mantenere , luo—
cao in farne bevande , e le ſanno bere a chi pati ghi aſſaicaldi 5- cuntnttociò‘, ſe viene talvolta dal
ſce di morbo acuto, e per contemperare il gran- ca Sole percoſſaſſubitoſi ſecca ;onde i Paeſani aven
lore del fegato, e dell’altro parti del corpo . Alat dole in ſtima grande , lecoltivano , piantandovi
tro ſemi di Cacao meſclriavti con un'oncia della ſua vicino alcuni altri Alberi,i quali creſcendo in a—l
Gomma, la quale chiamano 01/a, e bevuti, ferma rezza due volte più del Cacao , e per eſſere anche
tal bevanda mirabilmente la diſenteria z ma tan molto folti di rami, e ſoglie ,ſervono di tetto agli
to la Gomma , come il Cacao ſi doveranno prima Alberi del Cacao, che li ſtanno di ſotto, difendono,
*torreFare z ſono così pingni Effi ſemi del Cacao , doli da’raggi Solari .
_ che ſe ne può cavare l’oglio con il Torchio 5 ma la ll frutto de'detti Alberi di Cacao , non man`
Gomma è tenacifiima , e molto glutinoſa . L'uſo tura prima di- un’anno doppo , ch‘è‘ ſpuntato , e
continuo però di tale bevanda oppila le viſCere, ſa dal
quando è maturo, ponendo
ſno ſollicolo-, viene da quei del Paeſeleſeparato
effi—ſruttiſisù ſtuore 1
mal colore nel corpo, e conduce ad una cacheſiia
inſanabile; ma uſata conVenientemenre in bevan eſpoſte al Sole , ſmo—a tanto , che ſarà finito-di ’rió'
da, giova grandemente a chi patiſce di febbre Et ſudare da Cffi frutti un certo umore , che nell'atto
tica , a chiè conſumato, a’ Tabidi , ed agl’Eſte— di ſeccarſi , da eſſi riſuda in copia grande.
nuati . La bevanda poi , che con eſſo Cacao ſi com;
pone, benche a’noſtri Europei, che la prima volñ’
AGGitiN'TA. ta navigarou‘o nel‘Mondo nuovo , e non ancora
avevano aſſaggiata tal bevanda, ſuſſe ſtata molto
B Enche di ſopra ſtia accennato il numero del’ ingrata al guſto; peroper la ſcarſezza del vino in
. le ſpezie del Oacao i non ſi ſa però menzione quei Paeſi , ebbero neceſſitàdi accommodarſi con
delle Fattezze di ciaſcheduna di eſſe 5 voglio per l’uſo di eſſa : onde a queſio propoſito nella relazio
tanto quì annotare , ciò, che ſin’ora d’eſſe può af ne di- un certo Soldato,-chiamato Renzonc, il qua.
fermarſi . le caminòl’lndie per alcuni anni, ſi leggono tra
Sono dunque le ſpezie del Cacao al numero‘ dotte in Latinoida Ural-ma Clamtane, le ſeguenti
dì quattro . Ia prima delle quali per eſſere la mag parole : Pci-comm ea ‘veríùr collapſe: , gmìm ba
giore in grandezza , tanto dell“albeto , quanto del mímtmîpotio . 9411”” ”mſi—Minuti”:‘bei-agrarie”:
frutto, chiamaſi da’Paeſani Wflubcaciwatbli . D1 pl”: , quàmintegrum ”mmm , :2- tali-lora ,ab/Jor—
quella ſpezie ſi raccoglieva il frutto, quale poi era rm' : ſe!! cùm mibi 'vini copia ”on effèl, ”e ſemper
fra quelle genti in uſo di moneta, prima,›.che dall" ”77mm bíberecogc-rerm/ios imitari dizlici . E p0
Europa vi penetraſſe l’uſo de’Met-alli imprelìi; ed co doppo, parlando delle ſue qualità,e ſtima. ſog
oltre l’eſſere tal frutto in uſo di moneta appreſſo ‘ giunge :~ Ea Cwlſflyſflff/lre {tſìcillantùnz ”muro , ſa
di quelle genti, era anche tra di eſſi in tanta ſti tiat , É“ rcfrz’gernt carpm- , minime‘ tamen ine
ma , che ſuperava nel prezzo, e valore , qualſivo-ñ brint 5 Imc Praripua , ó“-rariflima marx eni-um
gli-.1 altra M-ercanzia . regioni-1m aj} : neque guídquam alia/1 Indi majore
La 'ſeconda ſpezie , chiamata Mamme-Mbk', in Praia-buie”; , ”bi quidemin ”ſue/Z .
benche nelle ſue fattezze ſia ſimile alla prima, è d
però di grandezza mediocre, è molto-inferiore alla o
ñ:
ffll prima L -
La terza a che fi chiama Xocbz‘ca-unlíſí è mi L’Enola campana è'cliiamata da’ Latini Heleñì
nore della ſeconda‘, e produce anche il frutto più‘ * m'nm , ed [nu/a , e dagl’ltaliani Lella , Ene
picciolo , con il ſeme dentro, il quale nella cortec la ,-ed Emm . Vogliono i favoleggiatori , che que
cia eſtcriora‘è di coloreroſiigno, ma d'i dentro èſì’ ſta Pianta ſia chiamata così , per eſſere nata dalle
mile a quel-lo'dell’altre ſpezie . lagrime-di Elena nell’iſola chiamata Elina , dove
La quarta poi , ch’è' la minore Fra tutte . è pianſe amaramente , e che ivi naſca più perfetta z
detta Tlacacahvatbli , cioè a dire Cacao umile , e perciò credono le Donne , che uſando l’Enola le
produce il ſuo frutto più picciolo di tutti gli altri faccia più grazioſe , e laſcive . Altri più ſenſua
dell’aitre ſpezie, benche nel reſto ad elſi- ſimile. Di' mente vogliono 1 ch’Elena ſuſſe Rata quella , che u

queſta ſpezie ne fanno le bevande , e la Cacholata, la prima volta aveſſe moſ’crato tal’erba valere con
` per eſſere nel prezm in minore ſtima dell’altre , tro i morſi de‘Se-rpenti .
benche nella virtù uniforme 5 contuttociò anche Dioſçorirle fà menzione di due ſpezie d’Enolaa
A a una
'194—, TEATRO FARMACELIT.DEL DONZELLl
una delle quali aH’eriſcaper relazione di Cru-vera, Sì conſerva perfetto per un‘an no .
naſcere in Egitto,e che quefla produca i rami lun La ricetta del preſente Diacalamento È: di Ni'.
ghi un gumbito, i quali ſe ne Vanno ſerpendoaper talò Salernitana, la pone il Mirepflo i ed il PHP!).
terra a modo di ſerpillo , e le ſoglie ſono ſimili a ſito con aggiunta del ſeme d’Aniſo. ll Bai-game”,
quelle delle Lenticchie, ma più lunghe. e più ſol (i ſcorda il ſeme d’Apio: ſi trovano anche molte
te, la radice è pallida , di groſi'ezza del dito mino— altre ricette di Diacalamenro,come quella di Ni
re, grofl‘a preſſo al ſuſto , e ſottile nella cima, e di colò Aleſſandrino a di Calmo , di Meſi” , e d’A-mì.
,negra corteccia z ma perche queſla non ſi porta a ”mm , ma non ſono quì coſtumare . ll modo di
.N01, conſeguentemente 1 non biſogna ſar-vi ſopra componerlo è l’iſteſſo z Che diceflimo del Diacin.
altro diſcorſo. e parlai-emo dell‘Enola della prima namomo i *
' .ſpezie , pianta volgariſſima , la quale produce le
foglie ſimili al Verbaſco , ma più larghe, e lun .Del Calamento .
ghiffime , nella ſommità acute: in alcuni luoghi
non produce ſuſto , che per ordinario è alto due L nome di Calamenro deriva dall’ídioma Gre
gumbiti, ed aſſai volte maggiore, groſſo,e peloſo, co, che viene ad inſerire buona Menta, o vero
nella cui ſommità eſconoi ramoſcelli, che produ. Menta utile , come anche atteſta Ariſiofam , che
cono i fiori gialli, come quelli del Criſantemo: il dice: ,Quaſi elegantiore aſpra”, odoreçue delicatio
ſuo ſemeè ſimilea quello del Verbaſco , il quale re eflèt quà”: Membri .
toccandoſi genera prurito , la ſua radice è negreg Dioſcoríde fà menzione di trè generi di Cala.
giante di fuori , ed alle volte roſſeggia di dentro, mento , uno Montano , l’altro èla Nepeta de’La.
bianca, ed odorata, groſſa, piena, ſtorta, alquanto tini , e la terza s’aſſomiglia al Mentaſtro , ſiccome
acuta , ed amara z naſce per ordinario in luoghi d’altre ſpezie [i trova in Dale-campo; (Hiſt.plant.)
umidi 7 ‘ed acquoſi , benche alle volte ſi trovi ne‘ ma quello, che accade quì accennare,è, che eſſen
monti . ~~ do il Calamento erba notiffimaaſi tralaſcia perciò
‘ Dell’ Enola ſono in uſo le radici, le quali, ſe la deſcrizione di tutte le ſpezie dieſſo,diremo bre
condo, che dice Plinio (112.1 9. cap. f.) ſono per ſe’ vemente.doverſr adopera: quì il Calamento Mon
fleſſe nemiche dello ſtomaco, ma ſalurifere. quan ranmdeſcritto ottimamente da Pietra Femme Lo
do ſono meſchiace con le coſe dolci. Fù—illuſtrata bel/ia, che produce il ſu ſto quadrato, ſottile come
l’Enola da Giulia Aguſia , avendola uſata per ſuo quello della Menta, le ſrondi come d`Oci-mo, o di
cibo cotidiano z la ſua dec02ione provoca l’urina, Meliſſa , ma più minori, con fiori di Meliſſa , ma
ed i meſtrui, la medeſima radice pigliaca con Me porpurei , il ſeme , come quello della Porculaca.
le, in ferma d’Elettuariofl giova alla toſſe, agl’aſ— minutmd’odore d’Amaraco. più ſoave della Men
matici, rotti, ventoſità , ed—-a i morſi de' Serpenti. , ta. il ſecundo luogo in bontà tiene la Nepeta vol
L utile allo ſtomaco , ſecondo Dioſcoria'e , (lib. r. g are .
Preſcrivendoſi quì ſemplicemente il Calamen
cap. 2;.) condita con vino paſſo , crita , e bevuta
giova allo ſputo del ſangue, il ſugo delle radici to , cade in dubio ſe dobbiamo adoprare tutta la
cotte caccia i vermi dal corpo . pianta di effO, ma ci cava d‘impaccio l’autorità di
La pratica di componere il Diacinnamon—ro di Calmo, (Deli-mi:. tuemla lib.4. cap. 7.) che inſe
Meſue è tale: Si pella prima la Galanga,poi l’Eno gnando il modo di preparare il Diacalamento di—
la,poco dopò il Legno Aloè,poi la Can nella,Gen ce , che di tutte l‘erbe ne dovemo pigliare le ſole
gevo,e conſecutivamente tutti gl’altri ingredien cime con le ſoglie , e ſpecialmente quelle , che I”
ti, detratto…: il Zaffarano , che li polverizza ſepa ſummìx hey-bis nat~a,á* quod lignoſum, durumque
raramente, e poi s'uniſce all’altre polveride Quali eſt, id abjícíeudum .
vogliono eſſere non molto ſottili, e con peſo qua Il Calamento, ſecondo Dz'oſcoridfl (lib. z. cap.
druplicato di Mele (Filmato, ſe ne forma Elettua 38.) bevuto, o impiaſtraro ſoccorre a i morſi delle
rio molle , non calcolando però il Zucchero nel Serpi velenoſe , bevendoſi la decozione provoca
peſo delle ſpezie, nè del Mele . l’urinaned i meſtrui; bevuta con Mele, e con ſale,
uccide ogni forte di vermi del corpo , il che opera
DlACALAMENTO DI N ICOLO' . parimentc tutta la pianta di eſſo trita , mangiata
cruda, e cotta,e poi bevucovi ſopra ſiero di latte
P lglia di Calamento. Pulegío. lſopo, Pepe Ne. giova alla lepra . Si deve aVVertire nell’ uſo delle
gro, Seme di Seſeli , Seme di Petroſello ana ſoglie s perche peſtate , ed applicate con lana alla
ſetup-undici, Seme di Lex-iſtico ſcrup. quattro,Se natura delle Donne , è vero che provocano i me
me d'Apio ſcrup.uno , Seme d’Ameos , Thimo , ſh-ui 5 ma poi ſono di nocumento ad eſſe norabile;
Aneto, Cinnamomo, Gengevo ana ſcrup.due,Me onde biſogna praticarvi qualche diligenza in cale
le quancopbaſta. Si faccia Electuario . operazione . Cotte nel vino, ed impiaſtrate ſanno
` Giova a tutti 1 vizii del petto, cauſati da ſred. divenire bianche le cicatrici nere , e ſpegnono le Zi
deyza , e ſpecialmente a chi è coſtiturto nella vec lividure. Impiaſtrata è valoroſo rimedio alle ſcia ii
chiaia, giova anche alla toſſe da cauſa fredda , e ſi tiche , tirando ella l’umori alla ſuperficie , che ai
dà alii quartanarii con vino , due ore ,avanti l’ac ſono nel profondo delle membra . ſcalda molto le gl
ceſſione, leva il dolore , e freddo dello ſtomaco , e giunture,ed abbrugia la pelle. Giova grandencn E(
riſolve il vento di dentro il corpo 5 n Venire le te agl’Aſmatici . Il:
purghe alle Donne . bc
.La doſa è da una. ſinoa trë dramme e la(
~=s~—_-|z :.~—
Del
,.,PW

P A; R T E S E C O N D A’: '195
i .Del Pnlegia -
gi! fimilía. denflrfolz'olir ,' ”Em ùìrìculz'r compa:
Jimi in quiburfiarer, ut Tbymi coma objèrvantur
Línio (1í&.ro.cap.r4.) vuole , che il nome di Benche quello eruditifiimo Autore voglia , che il
, Pulegio gli ſia ſortito‘, perche-il fiore di eſſo, vero lſopo di Dioſcuride ſia una pianta delineata
abergiato, ammazza i pulici col ſuo odore; onde da lui , nella ſua opera ſeconda delle piante meno
i Latini ne traſſero il nome di Palagiano” di Pn cognite, la quale è ſimile al Poiio Montano , de
Iejum, ſiccome accenna Marzi-rie . ſcritto da Carlo Clujío , per una quinta ſpezie di
Mad-rima r‘gri, nec corona l’nlei . Polío . ’ - '
Dioſcuríde Niba 2.57.; 2-)non diſſe coſa alcuna, In oltre ſi trovano appreſſo Autori di qualche
circa i lineamenti del Pulegio , come di materia grido,tanta varietà d’lſopí, che Caggióna non p0
ca vede
troppo volgare; onde hà cauîato,che alcuni hanno i ſi confuſione , perche
una pianta nell’
ſotto Hiſtoria
nome Nanni-”m
d’Hyfizpnr oil/ga;
dubitato , ſe il Pulegio volgare ſia l’iſteſſo , di che
inteſe eſſo , e perche il volgar Pulegio corriſponde rr': ex codice Ceſareo .
in tutto nelle virtù da eſſo aſſegnateli , diremo, Fuſío ne pone un’altra,e la chiama lſopo Mon
ſenza dubioſ, eſſere queſto il verifiimo Pulegio , e tano : Label/i0 ne ſcrive uno, Flor: [Lybra, ed un’
non ſpezie di Calamento, come falſamente hanno altro , ſotto nome` d’Hjſòpnr genuina Gram-um,
creduto alcuni“. Plinio lo diſtingue per maſchio, e che ſi Prima eſſere l'Origano Onite . Daleramſrio
ſemina, dicendo , che quello produce il fiore can pone HyſòPnrfolio Origaní, ed un’altro Nemoren
dido, e quello porpureo . ſir, e l’altro Late” .
Il Pulegio volgare ſi chiama anche Pulegio Re.. Meſue , oltre dell’LIſopo del commune uſo , ne
gio, Il più perfetto è quello , che naſce ne i luo ſcrive una ſpezie , quod oacatur Haſce dic’ egli, e
ghi ſecchi . ` che alcuni lo tengono per l’iſono, ed altri per una
ll Pul‘egio ſcalda nel terZO ordine , ed è grande ſpezie d‘Origano; ma Silvioeſplit‘a queſto capo
diſſecccativo, ed attenuante , caccia le ſecondine,` di Mefixe in queſtfl forma : Thymnr , gnibnfríam
e muove i meſlrui , digeriſce la pituita nel petto, Hyſopm‘ Horten/ir, 'vide-tm- alijr Origflnijjoecier;
"P"
e giova alla concezione : è d’aiuto alla convulſio ma chi potrà accordare queſte ſampogoe, intorno
ne , e bevuto con vino, conferiſce controi morſi a tale materia . Io dico , che il commune lſopo ſi
de’Serpenti ;medica i difetti della milza , e giova Può adoperare francamente , perche per tale è ſii
1.1:?, a i podagtici, ed al morbo comiziale . mato da Meſi” , e l’aſſegna le medeſime virtù, che
ſi trovano in Dioſcoflde nel ſuo iſopo;ma per con;
Dell’ IſoPo . chiudere queſto trattato dell’1ſopo,mi pare molto
a propoſito l’autorità della SaCra ScritturaſRngIl
L ’lſopo ha fatto dubitare molti Scrittori, ſe il capii.) giàche viſi legge, che Salomone: Diſputa
Commune, e volgare, che è in uſo,1ia il ve *uit/'HPV ligm’r zì Cedro, 71m eſt in Libano , uſque
ro, che ſerive Dinſcoride, il quale delle ſue fattez ad Hyſofmn, que egredi‘tur rie ;ariete . Ecco dun—
ze, non fece menzione alcuna,come di materia in que, che l’lſopo, perche naſce ſopra i muri, e tra
quei tempi, conoſciuta ſin delle genti volgarizma l’erbe la minima,il che non ſegue così per appun
quelloche cauſa , princrpalmente il dubio è, che to , in alcuno degl’ altri Iſopi , quì di ſopra ac
lo fieſſo Dioſcuri-le , ſecondo l’interpetrazione di cennati .
Marcello , dice , (che l’Origano abbia le frondi lì Eſſendo l’lſopo volgare di due ſpezie,cioè Mon;
mili all’lſopo; ma non però il fiore , come quello tano, e Domeſtico, ſi dice, il più perfetto eſſere il
dell’Iſopo, in ombrella ritonda, e rotante-,ma tut Montano . ` i
ta diviſa’ in parti; ma pero ſecondo la verſione del L’lſopo , ſecondo Di0ſc0ride , hà virtù di ſcal
Matti-violi il teſto ſi legge chiaramente così.L’Ori dare, e diſſeccare , cotto con Fichi, Acqua, Mele,
UBI-i i‘. gano Eracleotico produce le frondi , non diſſimili e Ruta, e poi bevuto conferiſce a i difetti del pol—
da quelle dell’Iſopo . L’Ombrella non è ri’tonda a mone , alla toſſe vecchia , alla ſtrettura del petto,
modo di ruota, ma in più parti diviſa. Dalle qua al catarro. ed agl’aſmatici, ammazza tutti i vermi
li parole, chiaramente ſi vede, che Diofooríde non del corpo; bevuta la decozione dell’iſopo con ace
Fa alcuna comparazione de i fiori dell’ Origano to melato , purga per diſotto gl’umOri groſſi : ap
Eracleorico , con quelli dell’Iſopo , ma ſemplice plicato con acqua calda ſvaniſce i lividi delle per
mente diſſemon è l’Ombrella dell’Origano riton coſſc z ſi gargariza utilmente alla ſchiranzia con
`$~`
da come rota ; ma in più parti diviſa , o ſeparata . decozione di fichi. Dalla decozíone dell’iſopo fat—
Creſce il dubio , per quel che lo ſteſſo Dioſcuridc ta in aceto , lavandoſene la bocca , viene tolto il`
‘dice così aLcapo del ChriſocomeCreſce il Chriſo dolore de i denti, ed il vapore della medeſima de
come alto un palmme produce la ſua corimbacea cozione, applicato in modo di ſuffomigio , riſolve
chioma come l’lſopoì', ma com’anche dice il Mat la ventoſirà dell’orecchie: trito con ſale, e Cimino
zhioli , chioma , o coma , nelle piante non li deve ſi mette utilmente ſopra i morſi de i Serpenti ve-z
intendere ſolamente dei fiori , e de corimbi , ma lenoſi -
anche delle foglie, e frondoſi ramoſcelli , come ſe
gue nell’iſopo,’del commune uſo . Fabio Colonna Del Sez/ël) .
noſtro compatriota , e peririſſrmo di quefla mate
'.ria, eſplica tra gl’altri Autorhche coſa ſia corim Ell’Officine ſi chiama il Seſel‘i , volgarmen—
bo dicendo: Sed ”no verba [ognomm, Corimóor hoc te, Silero Montano, ed è di molte ſpent-’2073
loc-0 r'nnllzgz' rapiti!” illa. dirimurygloonlir con”. perche Diojrorízze dìce, avere tutte una medeſima
A. a 2 _Vlr'

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196 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI
virtù , ballar-à ſemplicemente dire , che ſi può qui Monte Vagina-pei- eſſere amaretto; e molto acu-`
pigiiare ogni ſeme di ciaſcheduna ſpezie di eſſo’ to al guſto .
detrattone il Seſcli C'retic0,o Tordilio, che ha fa Il Petroſello Macedonio provoca l’urina a i me.
coltà diverſa. uì ſi trova il Seſeli Ethiopico ve— , ſtruì r giova alla ventofità , e dolori colici , e pa~
ro, particolarmente nel luogo de‘PP.Geſuiti a ca rimeute flomacali , bevuto , conferiſce al dolore
po di Monte , produce quello le foglie , come di del coſlato , e della veliica , ſi mette ne i medica.
Lauro; ma più lunghe,e più ſtrette,di colore mol— menti , che provocano l’urina , e ſi meſchia ucil.
to Verde; il ſeme nero, e lungo , e molto aromati mente negl’Antidotí .
co, ſe ne trOVa Copia grande in Sicilia, dove l’erba
s’uſa, come facciamo Noi qui del Laur0,nelle bu Deb Levi/?ico .
care. Sidoverà avvertire-,che in conto niuno ſi de
ve pigliare quel ſeme di Seſeli , che volgarmente A Liguria, per eſſere ferace del Liguſtico, che
portano gl’ Etbolarii , perche oltre all’ aver così nell’OffiCine ſi chiama Leviſtico , ha dato'ap
odor infame, ſimile alle cimici delle lettiere , non preſſo a i Medici, tal nome a queſìa pianta ,ben
`e effettivamente alcuna delle ſpezie de i Seſeli. che che in quello luogo , come nel Monte Appennino.
ſcrive Dioſì‘orirle . Le radici , ed il ſeme del Seſeli lo chiamano i paeſani Panacea , o Panace , per
hanno virtù di ſcaldare, ſi b'evono utilmente nelle aver ſimilitudine, tanto nella forma, quanto nel
diſtillazioni dell’uriua,ed a i difetti del reſpirare; le virtù al panace Eracleotico . Leonardo Tui-”cif
giovano alla prefocazione della matrice, ed al mal ſeri (hi/l- Plant.) diſſe , che fuſſe ſtato chiamato
caduco; provocano i meſtrui, ed il parte', vagliono Libiſtica da Lilzone Re della Libia , che fu il pri..
a tutti i difetti dell’interiora . Sanano la toſſe vec mo a porlo in uſo . Gi’Arabi lo chiamano Keífim;
chia z il ſeme bevuto con vino corrobora la dige chi dunque deſidera avere il vero Leviſtico , IO po
ſtione , e caccia idolori di corpo . E utile a quelle trà cercare nella Liguria , paeſe del Genoveſato ,
febbri,che chiamano dell’Epiale.Si beve da i vian ſotto nome di Panace , perche come avviſanoi
danti con Vino# Pepe contro il freddo. Ma Sera Frati d’Araceli, uſano colà , ſotto nome di Levi
pione dice dei freddo dell’aere,che patiſcono i viä ſtico un’altro ſemplice , che non è alcuna ſpezie
danti,come anche avverte,contro il Matthidiſhn di eſſo . Sicome parimente no” èLeviſtico vero
tom'o Piſana Medico. Si dà alle Capre,ed ogn’altro quella ſemenza , uſata qui dagíi Farmacopei , la.
beſiiame, acciì) facilmente partoriſcano, ma Sera quale è ſquamoſa , bianca, con un cme lunghet
Pione ſente altrimente, perche dice, che fà ingra to in mezzo , di ſapo e , ed odore íugratu .
vidare nel tempo, che ſi congiungono . ll vero [.iguſlico, ſecondo Dir-;ſcende , produce
il ſullo ſottile i lim-le ail’Aneto , ”Oil -ſo , attorno
Del Pet'roſello . al quale ſano le ii ondi , ſimili ai Mein-to; mapnì
tenere , più molli verſo la cima . più lotiili a e
Er il Petroſello , qui s'intende il Macedonio, molto più diviſe‘ , ed odoiate . Ha nella ioni-'nità
perche vi entra già il ſeme d’Apio , cheè il del baſtone un’ombrella , i-eie oualc è il ſeme ne
Petroſello volgare. Dr'uſcoride non dice coſa alcu ro , duro › lunghetto , come quello del Finoc~hio›
na delle fettezze dell’erba del Fetroſello Ma e-io di ſapore acuto, ed aromatico: la ſua radiceè bian
nio ; ma m'olti ſpinti dalla cutiolità s`hanno fatto ca a ſimile '-1 quella del l‘antico Eracleotico , ed.
portare il ſeme da Macedonia ì e ne hanno avuto adorata .
la pianta a ſeminandolo ne i giardini d’Italia o ſi La radice, ed il ſeme del Leviſtico hanno virtii
che ora , è così familiare , che io ſpecialmente ne di ſcaldare: giovane alli dolori dell’interiora; alla óó—-_.—-_.

conſervo molte piante , e n’hò raccolto il ieme digellione , e parimente alle ventoiità dello ſtoma
pei-fettiilimo , il quale non è molto differente dal co, ed ai morſi dei velenoſi animali : bevuto pro
nollro Petroſello volgare , o ſimile all’Ammì ;ma voca l'unna , ed i meſtrui . Calmo vuole , che iu
*è odorifero , amaretto , ed alqu’anto peloſetto: le luogo del vero Leviſtico ,,ſi pulſa ſoſtituire il ſeme
foglie ſono ſimili all‘Appio Comune , e volgare z di Cimino . . . '
ma minori, e più ſottili o il gambo groſſo , e ra
moſo con molte cavm‘i d’ale , ove naſcono i rami* Dell’Anger .
edi fiori bianchi . Sarto/”mao Mamma. penſa che
il Petroſello Macedonio veto o lia la Saffifragìa a I ’Ameos , o Ammi dell’Offi-:ine èda alcuni
la quale deve corriſpondere alla deſcrizzione , che 4 nominato Cimino Ethioprco.ll uome d'Am
{a Dioſcorírle del Petroſello Macedonia; ma per mi dinoca minuto , ed arenaceo , ſicche viene ad
che la Saffifragia naſce ordinaríamente per tutto , eſſere un ſeme minuto ,molto minore del Cimino,
e ſpecialmente nei monti della Coſta, vicino Na ed ha ſapore , ed odore d'Orig-Ano . Il buono Am
poli, là dove il Petroſello Macedonio naſce ſola mi deve eſſere puro a non ſemoloſo , tale è quel—
mente in Macedonia , e dal luogo dove naſce ſpe lo , che lì porta d'Aleilandria d’Egitto . Quel
cialmente o ſi chiama anche Eſtreatico , diremo a lo. che portano da Puglia, oltre che è in dubioa ſe
che non ſi può dire francamente , eſſere vera tale ſia il vero Ammi , 'non ècosi valevole come il
opinione, accettando però quel . che eſſo medeſi predetto .
mo Mar-mm , dice , che almeno può ſervire il ſe di beve il ſeme d'Ameos con vino ,contro i do
me della Sailil’ragia , per ſuccedaueo delvero Pe lori di corpo . e paſſioni d’urina , e morſi d’ani
ti'oſtllo Macedonia , licome dicoio , 'che anche mali velenoſi ;provoca ímellrui, e bevuto 1 0 Ve
puo ſeguire del ſeme del Petrofello , che naſce in ro unto con Mele impailidi ſce tutto il corpo a ſat-'
tone
f "‘53

PcARTE_ SECONDA'. 197

-tone
Raggiaprofumo dimatrice
, purga la ſotto , . con uva paſſariſeriſcc
Il ſſMattln'alí , :O veror Il Dianiſo di Meflze'è coſtu`mato in queſto Re-`
gno, la cui ricetta non hà dubio alcuno nel Com
che il’ſeme dell'Ammi abbia virtù maravig-lioſa porla , eccetto che Reno/Ira ne leva il Pirctro , cli
di ſare le donne maritate proliſiche , e ſeconde , cendo eſſere acuto , e non avere dell‘aromaticm e
dando loro a bere una dramma della ſua polvere benche traſCriva la ricetta , con la metà de’peſi ,
ſottiliffima a nel vino , un giorno sì , e l’altro nò , one ad ogni modo la doſe intiera del Zucchero o
la mattina a digiuno z ſa ſenza dubio concepire le che lo vuole candito , contro l’ordine del proprio
donne ,uſando con il marito ne i giorni interme Autore . Vero/veri” , e Paolo Suardi) mettono di
dj, ne’ quali non pigliano la polvere , e baſta pi— Carvo, Macis, Galanga , Gengevo , Finocchio ì e
gliarla al più cinque volte , quantunque ve ne ſo Cannella , ana oncie cinque , benche nel proprio
no ſtate di quelle , che alla terza hanno ingtavi.. Teſto ſi legga ſolamente ana dramme cinque .
dato , e di ciò dice eſſerſene vedute molte eſpe Le ſpezie di queſta con ſezione, ſi doveranno pe;
rienze . ſtare mediocremente . e la confettura ſi farà nel
modo del Diacinnamomo . * ,
Del Tin'mo . De’ ſemplici,` ch’entrano nella ricetta preſente,
avendone trattato di ſopra nell’antecedenti com
L Thimo , chiamato Hflſceè erba conoſciuta 5 poſizioni, reſta qui ſemplicemente a diſcorrere del
produce una pianta ſarmentoſa , circondata da ſome del Carvo .
molte frondi minute , ſtrette , e ſottili , produce i Del Car'vo . l

‘nelle cime piccioli bottoni , che chiamano capi ,


di dove è nominato Cepbaloton , ſono eſſi pieni di
fiori porpurei , d‘odore d'Origano , di ſapor acu L Caro, che chiamano Carvo, naſce ne’Prati, e
to , come di Pepe , e di quà ſucchiano l’Api otti nelle Colline, ſecondo , che dit-e il Mart/21’012',
imo Mele . Del Thimo ſe ne trova di più“maniere, con più gambi da una ſola radice, quadrangolaií,
1 migliore ſi porta da Puglia . ſottili, ed alti un gumbito, da'quali eſconoi rami
Bevuto il Thimo purga l’interiora , e facilita con l’ombrelle bianche in cima, nelle quali ſi tro..
allo ſputo le materie del petto, provoca i meſtrui, va il ſeme più lunghetto (ll queìro dell'Anìſo , an..
el’urina . diſſolve il ſangue preſo , mangiato ne’ goloſo, e r erigno , odorato , ed acuro; la radice è
cibi , giova alle debolezze degl’occhí . lunga, di ſapore acuto, ed inſieme amaretto. Sola.
mente il ſeme è in uſo . Si trova anche il Carvo
Dell’Aneto , Agreſte, per il quale s’intende il Cardamomo .
11 Corvo ſcaldazprovoca l’urina, è ſtomatico, ſa
Volgariſfima pianta l’Aneto , così ſimile al buona bocca, ed aiuta la digeſtione , ſicche metteſi
4 finocchio ſelvatiCo , che ſolamente il guſto utilmente negl‘Antidoti .
lo giudica diverſo, produce il gambo alto un gum
bito , e mezo , ramoſo › con ſoglie capilloſe , fiori DIAC I MINO
gialli, con l’ombrello , e ſeme, come il Finocchio; DiNI.C0190

la' radice non è molto lunga" , nè con molte fibbre . \


La decozione delle ſrondi *, e del ſeme bevuta lglia di Cimino preparato dr. 8. e ſcrup. r.`
fa ritornare il latte , riſolve le ventoſità , e leva i - Cinnamomo , Garofani ana dr.2. e ñ} Pepe
dolori del corpo , riſtagna il corpo, e parimente i nero, Gengevo ana dn:. e gr.5- Galanga , Sature
vomiti 9 provoca l’uriua , alleggeriſce il ſinghioz gia, Calamento ana ſetup;- Leviſtico, Nenoche ,
205 bevuto cotidianamente nuoce al vedere , e cioè Ameos ana dr.t- e gr. r8. Pepe lungo dr. r.
p diſſecca lo ſperma , la cenere del ſemeimpiaſtrata, Spica narda , Noci muſchiate , Cardamomo ana.
riſolve l‘apoſteme del ſedere . ſcrap-1. e —:~ Mele quanto baſta, ſe ne faccia Eletf
tuario .
DIANlSO DI MESHE.
Facoltà , ed Uſo."
lglia di Semi d’AniſÎ dramme 20. Liquirizia,
Maſtice dramme 8. Seme di Carvo , Mace , E di grande giovamento a riſcaldare lo ſtoma.
Galanga , Gengevo , Seme di Finocchio , Crona co , petto , e Capo , toglie anche la ventoſità degl'
momo , ana dramme cinque , Pepe Bianco , Pepe inteſtini , vale mirabilmente al freddo delle feb_
ì Negro , Pepe Lungo , Cala mento, Piretro , Caſſia
bri , edella Aartana , con decozione di Carvo ,
lignea ana dramme due , Cardamomo maggiore z giova all’Aſma , ferma la toſſe , ed è di aiuto alla
Garofani , Cubcbe , 'Zaffarano , Spica Narda ana ſtemperatura del fegato , e della milza , ed alla
dramma una , e meza , Zucchero oncie due , Mele podagra fredda .
ſpumato quanto baſta . La doſe è dr. 3. ma quando ſi conſerva in ſpe
Vale il Dianiſo allo ſtomaco diſtemperato da i cie, ſe ne dà meza dramma , ſino ad una , con de-_
fiati craffi, che procedono da flemma cruda. Gio cozione di Ruta, fatta nel vino - ’
va all’intempetie fredda del medeſimo ſtomaco o Si conſerva perſetto per un'anno . .
com’anche alla toſſe vecchia , generata da cauſa Sono molti Autori, che mettono il Diacimino;
fredda . la ricetta più Coſtumata è queſta di Nico/ò Aleſ
Se ne piglia ſino a quattro dramme . ſflndrino , 'che chiamano Diacimino Magno , per
Si conſerva per due anni . differenziarlo da un’altro Diacimino minore, Pu
re
i738 ” TEKTRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
re di ſua invenzione . Nel proprio Teſto ſi vede Facoltà , ed _Uſai
queſta ricetta doſata in quantità grande 5 onde ſo—
no ſtari di parere molti Traſcritcori (Come fps Sana l’intemperie fredda del ventriculo, edel
CZalmente hà fatto il Salernitana) di ridurla alla ſegatoigiova alla Concezione, e ferma li rutri aci
duodecima parte 1 ch’è la doſe medeſima quì re di, e diffipa potentemente i fiati craffi, che cauſa.
giſtratl da Noi . no inflazione, c fa' buon odore in bocca .
Il Cardamomo non lo mette l’Autore , ma i La doſe è Elf.:- ſino a tre .
Traſcrittori Ve lo pongono tutti , e Borgoratti di Dura l’iſteſſo tempo .
più vuole una dramma d’Aniſi. La Galanga s‘in Meſi” chiama 'quello Elettuario, Confezione di
tende la minore, come più vigoroſa . Galanga , la qual’eſſendo di due ſpezie a ſi piglia
Per quel Nenoche , che ſi legge nel Teſto , s’in quì la minore per eſſer più valoroſa a come al ſno
tende il ſeme d’Ameos , ſiccome per la decozione proprio Capo ſi `e detto . -`— ñ_—_ -
di Pegano, la decozione della Ruta .4 Il Sil-via non'viſcrive la Spica, ed il ſeme di
Il Diacimino ſi coſtuma di confettarlo con il Ameos.I Frati (l’Arma-li laſciano il Calamo aro
mele, ma è molto più uſato in forma di tabelle , matico . ll Cerda aggiunge di Galanga , e legno
che però ſi conſerva in alcuni luoghi ſeparata Aloè una dramma par ciaſcheduno, ma viene cor
:mente la ſua polvere, la quale ſi fa così. Si peſta retto dal ſuo Commentatore Coudebergo, e dal Fu
prima la Galanga , poi la Spicn tagliata minuta jío . Il Cnſlello non vi traſcrive il Zucchero , ed.
mente, poi il Gengevo, Pepe, e Cimino , e conſe altri ſono , che ve lo pongono; ma dicono, che
guentemente i ſemi, e l’erbe, e finalmente la Noce nelle dieci oncie ſcritte da Ale-ſue , vi ſia errore di
muſchiata , paſſando poi le polveri per un ſetac: ſtampa , dovendo rettamente ſcriverſi Zucchero
cio graſſetto . dramme dieci .
Di queſto parere ſono Borgflrucci, il Collegio di
Del Cimino . Bergamo , quello di Bologmì , Caſſel/ano o e Melic
chìo . Ma nel Teſto ſi legge chiaro oncie dieci del
` Così 'volgare la cognizione del Cimino do Zucchero , e tanto ne pigliano Silvio , Franceſco
meſtico , ingrediente principale di queſto Aleffhmlro , i Frati d’Arace/í , il Ricettario Fio
Compoſto , che non accade ſarv-i ſopra diſcorſo al rentinoál Collegio Mmztozmme Denſo Forte . Fran
enno . S’avvertirà ſolamente,che per Cimino Pre cíone poi traſcrivendo la metà della ricetta , pone
parato s’intende il ſeme di eſſo,che per ventiquat di Zucchero pur’anche oncie dieci . Queſta quan
tr’ore ſia fiato in infuſione dentro l’aceto , e poi tità di Zucchero veramente, non è ſuperſlna , co
ſeccato . me credono gl’accennatí Autori , perche dovendo
ll Cimino ſcalda , firinge o e diſſecca : conferi ſervire queſto Elettuario per diffipare i fiati del
ſce, ſecondo Dioſcoride, a’dolori , e ventoſità del ventricoio , la detta quantità del zucchero , opera
lo ſtomaco , bevuto con aceto acquato vale a’ di che l'Elertuario ingroſſan’doſi, dimori lungo tern
fetti del reſpirare , e Con vino ccntro i morſi de’ po nello ſtomaco,e per queſta medeſima ragione le
velenoſi animali , trito o ed impiaſtrato con ace ſpecie di eſſo, non ſi fanno peſtare ſottilmente .
to , e mefl'o nel naſo vi riſtagna il ſangue , e pari
mente applicato di ſotto riſtagna i meſtrui ſuper Del Calamu Aromatico .
flui , bevuto , o impiaſirato di fuori impallidiſCe
tutto il corpo . PPM-rate , e Gale-no chiamano il Calamo Arc:
I matico a Calamo Unguentnrio . Plutarco, Ca
Della Satan-gia; lamo ArabiCQ 1 e Col/b 1 Cal-amo Aleſſandrino,
avendo quelli due Autori avuto riguardo a’luoghi
A Saturea , o Thimbra, che Colflmella chiama di dove fi Porta . La ſua Iſtoria ſi trova così pie
con i Latini Cunila è ſimilmente erba nota, naxdi controverſia 1 che richiederia lungo diſcorſo
e triviale, di ſapore acuto come il Pepe , di forma per moſtrare tutta la ſallacia di alcuni Medici mo
ſimile al Thimo; ma minore , e più tenue . Pro demi, i quali vogliono, che l’Acoro di Dioſcorirle PHnfi.——a.e—4`.~

duce nella ſommità una ſpica piena di fiori di co ſia ll Calamo odorato , o aromatico legitimo degli
lor EÌÒÀCCO, ed ha le medeſime virtù del Thimo . Autori Antichi, e che l’Acoro ſia la Galanga i ma
chela falſità di tali preſuppoſti ſi provi con Avi—
DIAGALAÎNGA. ren mi , e Sempione , è coſa molto chiara , perche
DiMeſue. eſſi Autori parlano ſeparatamente in tre Capitoli,
diverſi , nno :le Acoro o uno de Crt/{mga , e l’altro
[glia di Galanga z Legno Aloè ana dr.6. Ga (l.- ſalnmo Aromatíco s anzi ſe vogliamo attendere
Ea..
rofani , Leviſtico ana dn:. Gengevo , Pepe all’etimologia del nome di Cal-amo , trovai-emo
lungo, Cinnamomo, Pepe bianco, Galamo aroma apertamente o che non poſſano in conto alcuno o
'ti'Co ana dr.r. e + Calamento ſecco, Menta ſecca, I’Acoro , o la Galanga eſſere il vero Calamm P61'
Cardamomo, Spica narda,Seme d’Appio,di Fin oc cbe ſono queſte radici piene , e non vacue , come 1|
chio,d’Aniſo,e di Carvo ana dr. r. Zucchero bian dev’eſſere il Calamo Aromatico‘; maſlìme atten
co oncie ro. Mele ſpumaco quanto baila . dendoſi alla proprietà del nome ; onde Plinio
( lio.: araya:. ) diſſe: Ineſtſiſtula ”mammaria-'l
'Man-’t florem , che perciò ſi Vede come una ſpe
cie di canna, con moi-ri nodi. o geniculir, conſor—
me
PARTE SECONDA'. 4199
me Particolarmente vuole il C/ufio . Le parole di DIAITRION PIPEREON
Plinio eſprimono, che nella concavità della Canna .Dì-Meſtie
vi è un ragnicello, che chiamano fiore. ,, e non ſi
legge nella ſoſtanza della radice , come malameſh Iglia de’tre Pepi ana aurei cinque, Gengevo ;
te inteſero alcuni . Sentiamolo più chiaro da Dio Thimo, Aniſiaurei due, Spica_ nardaaAmeos,
ſcon‘ {ſe tradotto , che dice r Il migliore, Calama Amomo aureo, nno., Caſlìa_Lignea , Aſaro ,e Seme
aromatico è ilfal'va , eſpffiſd di' ”odi , e quello , che d’Appio,Seſeli,Enola ſecca ana` aurea mezo .
];ſpezza in [Zecche , e che ”elſe comunità del/uſate Si confetta con, Mele ſpumato_ guanto balia e
canna è Pieno di rngniíelli, bianchiccio, ”el maſti
carlo vifioſh 9 coſtretrioo ,, con alquanto ale/1’110”-v Facolta‘ , ed vfl' ..
ta . Di tale qualità per appu nto l’abbiamo ritro
vato nel Muſeo del non men d'otto 1 ch’ erudito. Il Diatrion, Pipereon . ſcalda il ventre. a e leva.
Ferrante Imparato o e. con cffi.- concorda` lafigura o. il dolore dello ſtomaco cauſato da materia umida,
che ſ1 oſſerva al naturale in Carla Cla/io ( [ſlm-0b cruda, e ſlemmatica, e lo mondifica da eſſe mate- …
ſerv-fol-:o r .l Autore celebre , e molto accurato ,L rie s giova anche contro i tutti acetoſi 9 e procura
e ſpecialmente intorno ad eſſo Calamo 5 tuctavia ,4 la digeſtione , - '
Perche non ſe ne vede quantita t ci ſerviremo in` La doſe è quì-da due, ſino a tre dramme -
ſuo luogo dell’ACoro , affermando però ſempre ,_ Cri/eno( 4.11a.- confluelfltflaflç. l ſcrive medeſiÃ
.che nelle Officine fi chiama Calamo aromatico . mamente_ queſto Elettuario, ſotto nome di Dia—
bcalda il Calamoaromatico , e diſſecca nel ſeñ. trion Piper-:ou ſemplice, e compoſto ;,viene ſcrit
condo grado , aſtringe leggiermente , e ſi oſſerva to anche da Am'z‘ennaſſſanom) e di più ſe ne tro
Con un poco di acuzia 5 apre, e provoca i meſtrui, vano diverſe altre ricette, ma perche non ſono co.
ricrea i ſpiriti z e giova a~conſervare il calore na* fiumate 1 ſe ne tralaſcia, quì la loro deſcrizione ,
u vo . parlando ſolamente della preſente ricetta z ,che ſi
trova_ ſcritta da Meſi”, o che come più uſuale lo
Della Menta , o Calamenta ſi. chiamano. Diatrion Pipereon della deſcrizzione co
mune . Alcuni teſti, che non hanno l’Ameos, Pre
Eſme preſcrive in qneſto. Elettuariola Men-m tendono i Frati d’AraceIi, che ſiano ſcorretti,ſic
M ta ſecca , e parimente il Calamento ſecco a. come la doſe , che ſe ne piglia_ di eſſo Elettuario 5
che perciò i0 ſtimo ſuperflua qui la eſplicazione. perche,dove dice,ſe ne_ dà da due_ dramme,ſin’a due
fatta da Meſa: della qualità di dover eſſer ſecchi :__ aurei ,, vogliono, che correttamente debba dirſi .
mentre dovendo eiií due ingredienti ſervire qui~ da una , ſino a due oncie , il che giudico in quello
in polvere , ſenza dubbio dovernrmo eſſer ſecchi. Clima doſe_ ſovverchia . ll Francia” ſcorretta
Eſſeiidoſi parlato di ſopra baſtantemente del mente pone,de’tre Pepi ana aurei x fidovendo cor
Calamento , reſia ſolo di dire qualche coſa della’ rettamente dire ana aurei y. Alcuni Ricettarj Vi
Menta, che: Nome” ſuaw‘tatir odori!, apud GM* pongono il Clnnarnomo ,_ il quale non ſi legge in
:a: mat-wir 4 dice Plinio_ “ib-9. cap.8. ), Meſs: .,
Le ſpezie della Menta ſono quattro, cioè Orto—
lana , uſata ne’ cibi . La ſeconda ,, il Siſembro 1 o Figura_ dell’Amomo Indiano .
Menta d‘acqua , o Menta creſpa tLa terza lì chiañ.
ma Menta Greca, nominata anche Menta Sarace-,
nica , ed in Toſcana 1 Salvi-a Romana per aſſomi
glíarſi nelle ſrondi, più toſto alla Salvia i, che alla,
Menta.; da altri erba di Santa Maria , e da alCU
ni Laſſulata . Dadanea la chiama, Balſamita , e la
Hiſtoria Plantanrm di Da/emmpio, Coſlo Orte-”ſe -
La quarta ſpezie di Menta è la Menta. ſelvatica , 'lla’ ,e '
detta Mentaſtro i ſi conchiude però 1. che doven
doſi pigliare la Menta , che Viene preſcritta ſem—
plicemente , fi deve intendere dell‘Ortolana, co—
antes-az,\
'SMA/"KL"

noſciuta da tutti, la quale hà virtù di ſcaldare a. di


riſtagnare, e di diſſeccare , bevuto il ſugo con ace
to riſtagna il ſangue, uccidei vermi tondi,e ſtimo
a
‘ì' ' 1~
\
E;
a
`

la a Venere; bevuti tre rami di Menta con ſugo


di Melagranati acidí,raffiena il ſingulro, il vomi
to, e la colera z poſta ſopra la fronte, allevia i do
lori di capo , riſolve le poppa , che ſi gonfiano per
il parto , overo per troppo abbondanza di latte z
8’impiaſtra Con ſale a’ morſi de’Cani , edè in fine DelI’AÎÌiomo India! J
univerſalmente grata allo ſtomaco .
La pratica di componere laDiagalanga è quella ’Amomo appreſſo gl’Au tori antichi.era di Vol:
medeſima , con la quale dicefiìmo doverſi confet gariſlíma notizia; ma poi per l’ingiurra de
tare il Diaciunamomo 7 tempi ² ſe ne perdè affiltto la cognizione ;onde u
rono ulati varj ſemi aromatici per il vero Amg"…
.. C. e
:"2 o E TEATRO FARMACEUT. DEU'DONZELLI
che effettlvîamente non er‘ano tali. Il vero Amo Pepe oncia una , Pepe Lungo ,ì Garofani, Gen-.L
mo dunque, ſecondo Dzofcoríde,così vien difinito: gevo, Mace ana dramme quattro , Noci Muſchia..
_Eſt parwtrfrutex, cujurfruéì’m r/Z ſicuri ”ox ra te, Galanga, Cardamomo ana drammc trè .
cemur'ex ſigno canoa/um: ínſeípfum,cioè l’Amo
mo è un picciolo arboſcello , che dal legno ſi rav Facoltà’ E!!
@orge in ſe lleſſo informa di racemo .ì Ha il fiore
picciolo'fſir’ni‘lea quello delle Viole bianche . ele Il Diacoro conferiſce mirabilmente a tutte lo
fogìe ſimili alla Briouia , ſegue poi lo ſteſſo D50 malattia fredde de’ nervi , e ſtimola anche gl‘ ap.
ſc’oride l’EleLione dell’Amomo: Panrícum race petiti venerei . o '
moſum eligìtoJimile par-vir [lvl-5,_/l’inl'nf planum, “ Se ne piglia* per doſa un’oncîa _la mattina, e u n‘,
grave, *ua/dè odoratum, grz/Zu ”ore 5 miſcetur rm altra la ſera .
tem, rb- 'Antído'tir, É" Pretiofiflìmír ;mg uentir; di Dura perfetto per un' anno .
dove s’inſeriſce, che il vero Arnomo ſia racemoſo , Meſue ſcrive quello Diacoro al capo primo D'e
fimile all'uva, come appuntoè la figura poſta quì, Egrítudinibus nervor”m› e fi può componerezan
ſtimato per legitimo Amomo , dei quale inteſero che ſenza lc ſPBZie, che all’ora è detto Diacaroſine
gl’Autori antichi, e chi andarà minutamente oſ ſpa-cieli”: . La ſua compoſizione è chiara, e facile .
ſervando , trovata , che in ogni parte corriſponde
alle note aſſegnate” da eſſi Autori 5 quanto al ſa. DeHÎ Acero .
porc,ed all’odoredel ſeme,cheſi trova dentro l’in .il

VOlto dell'acíno , rappreſenta totalmente nel gu— ' Î-Acoro vero è quella radice, che Volgarmenl
fio, il ſapor della Canfora Gomma . Anche Plinio te nelle Officine ſi chiama Calamo Aroma..
(liſa 2.mp.14.) dice, l’Amomo eſſere come l’uva, rico, del quale Io ne coltivo freſco, ne vaſi di ter
avendo laſciato ſcritto: Amami uva in ”ſu eſt‘ . ra z ma chi non potrà avere del freſco foraſtiero,
Indica *vite lambrufca , ut alii Exíſtimaygre,fr”, potrà pigliare del ſecco, e non ſervirſi dell’ Acoro
rice mirtuoſb , Palmi altitudine, rapina-que cum noſtrale , -che non hà alcuna efficacia in queſtoi
propoſito
radice , manípulatim leniter campania”- , prati-~
”ui-fragile; onde ſi fa Chiaro, che Për il nome di
Amomo, intende la Pianta di e'ſſo,e per v… Ama( D31 Secacui .
mi, il ”Cemo pieno degl’acini, iquali contengo
no i ſemi d‘Amomo , che ſono ſimili a quelli del Lcuni ſi credono, che il Secacul degl‘ Arabi
Cardamomo, che volgarmente quì ſi chiama Car fia l’ iſteſſa coſa, che l’ Iringo Montanozma
damomo maggÌOre: onde crederono alcuni , che che ciò ſia errore lo moſtra Serapiomquando dop
.queſto vero Amomo ſuſſe ſpezie di Cardamomo , po d’ aver parlato del Secacul , pone un capitolo
ma iCurioſi ſi potranno ſodisſare , ſopra quella particolare dell’ Ir'ingo . Aule-”ma dice, C1161l
materia ,’ leggendo Ljerudito , e peculiare trattato Secacul ſia una radice Indiana : &cam/ſunt ra
dell’Amomo di? Nicolò Marone Veroneſe , dove con dice-r, Zz'ngiáeri ſimile: , quae canoe/mmm ex ln
vive raggioni ,moſtra , chela qui eſpreſſa figura, dia, cujmfolia (ſcrive Scrapíone) piſifioremolore
ſia il vero Amomo degl’Autori antichi, e moder 'ufo/a, ſeri majorenſſere , ('9‘- ſingle/o men/i.- prude
namente ſ1 ha queſto più diffuſamente dall’Iſtoria tmzer . Dalle quali paroles’ argomenta 1 che ne
Univerſale delle Piante . Wſto perciò ſi doverà meno il Secacul ſia la radice del Poligonato-;COffle
ponere nella Teriaca, el altri ſimili Antidoti . vuole il Manor-10 , perche le foglie di quello ſono
Diafram’äe dice, che l’AmomQ ſcalda , coſtrin come di Lauro , e non di piſello z oltre la varietà
ge , e diſſe-oca , provoca il ſonno; e poſto in sù la del fiore: Incogm‘mm cſi ”0mm Serata/,(dice Gio:
fronte ne leva il dolore ; matura , e riſolve l’in (-`0/Za)ejur loco l’afliimcflmqflanÎ darwin”: 710mm’
fiammazioni,v e l'apoſtemezle quali chiamano Me ”ſurpare lie” . E con ragio le , perche Àlefile par
liceridi . lmpiaſcrarocou Baſilico, giova alle PU" lando delle radici delle Pallinache condite , dice
ture de’äcorpioni, ed a’gotwſi : alleggriſce ancora valere quanto quelle del Secacul . Altri per il Se
?infiammazioni degl’occhi s e dell’interiora , ag cacul ſoſtituiſcono l’ lringo Marino , che hà ſapoó_
giuntovi uva paſſa . » re di Paſtinacai `
ll Diari-ion. I-lpereou ſi confetta
cinnamomo ſi come il Dia
DiASATlRIONE
di Meſue . ‘
DIA’CORO Dl MESllE .
Iglia una libra di Secacul bianco, e mondo;
[glia di Sccacul , Pignolimond! , Radice d’ bollito nel ſecondo brodo di Ceci z tellicoli
Acoro anal-ihr:. 1- + . ì dl Volpe oncie otto , radice di Rafano oncie trè ,
Si fanno bollire il Secacul, ed Acoro, ed eſpreſ Radice di Dragontea oncie due . Si peſtano a e ſe
ſe, per ſetaccio le loro polpe , vi ſi meſchia poi di gli pone ſopra di latte vaccino” pecorino, che gli
Mele libre dieci 2 ſi fà cuocere con fuoco lento, cuopra due dita: oglio Seſaminm c Butiro vacci—
ſino che venga a coniìſleuza ſpeſſa , dopò ſi leva no freſco ana oncie quattro : ſi Cuocono (con fuo
dal fuoco , ed eſſendo alquanto raffreddato vi ſi co conveniente) ſino alla ſpeſſezza , e non eſſendo
meſchiano li Pignoli diligentemente peſiati, e pal'. cotte buone vi s' aggiunge nuovo latte , oglio a e
ſat] per ſetaccio , poi vi lì pongono ſopra le ſe butiro; e ſi fanno divenire perfettamente cuttezal
guenti coſe polverizzate . i’ ara vi, ſi, ineſchiano ſei' libre d’ ottimo Mele 7 di
~ 7 ſugo
o
P A. R T E s›BCQNDA‘. -301".
ſugodiCipolla umida unalibra z e meza . Si fà Delli Teflicoli delle l’a/"fi.
cuocere dinuovo ogni coſa , finche acquiſta buo.
na confiſtenza: lì leva poi dal fuoco .e viſi pone Teſiicoli delle Volpi ſono quelle radici bulbo;`
dentro la ſeguente polvere . ſe, chiamate volgarmente Satirij , detti così,
Di coda,e lombi di Scinco dramme 8. Seme d' perche credono alcuni, che fuſſero ſiate ritrovate a
Eruca , di Naſturzro , di Paſtinaca z di Senape, d’ e poi uſate da i Satiri , aeciò ſe gi’ accendeſſe più
Aſparago, Carige-vo, Cinnamomo , Pepe Lungo , la libidine , mentre ſeguitavano le Ninſe per le
Lingua avis ana dramme quattro - Meſchiate,che ſelve . Alcuni poi più ſenſatamente dicono, chia
ſaranno con la detta polpa, vi ſi aggiunge Pignolì marſi queſte radici Satirij, perche fanno erigere la
'mondati una libra, e meza , Piſtacchi mondi oncie verga virile , e tale erezzione da Greci è chiamata
due z meſchia bene ogni coſa , ed aromatiza con Satyríafir , e Ariſtqfane diſſe: Quel Satyria im
una dramma di Muſchio buono . port-1t Prurio arl Venerem , ”mie Satyriſmur *vom
il Diaſatirione moltiplica lo ſperma, ii deſide tur à Calma . Nelle Officine Confuſamente , ſotto
rio di ceire, e fà eri-gere la verga virile .‘ nome di Sacirio vengono anche adoprate tutte le
Se ne dà per doſa da meza, lì-no ad un’oncia in-. ſpezie di Teliicoli , che dalla varia forma di eflì ,
tiera, con vino generoſo puro z ma poco . Si con.: n’ hanno acquiſtato varij nomi › e D611’ Hifloriî
ſerva perfetto per un’anno . Generali: Plantamm, ſe ne Veggono dipinte ſpe
.AIL-:ſile pone due ricette di Diaſatirione I chia cialmente quaranta trè ſpezie , fſotto nome di Te
mandole Confezione di teſiicoli di Volpe‘. La ri ſticoli, e d’ Orchir, voce , che pur’ anche vuol diñ_
cetta qui traſportata èdella ſeconda deſcrizione , re Teſtìcoli, e di Cynojòrcbz': , che viene a dire te.
e quaſta è la più coſtuumta, la ſua compoſizione è flicolo di Cane , iicome di Tragorebi: , che VUOÎ~
facile, e chiara, ſicche non accade diſcorrere ſopra dire teſticolo d’ Hirco , in riguardo , che queſta
il ſuo magiſtero. ſpezie hà la puzza del Becco . Altre ſpezie ſi Veg
gono , che dal numero delle radici ſono chiamate
Delli Ceci . Friorcbír , e Teri-orchi; . Il medeſimo Autore po
ne otto ſpezie di Satirij , tra quali numera anche
` Linz‘o (IMA 8. cap-r2.) pone più ſorti di Ce— trè ſpezie di palma, o Man”: Cbríſti , chiamata da
ci, e variano nella grandezza-;figura , colore, Dodoneo Satirio Baſilico , che vuol dire Satirio
e ſapore; ma oggi giorno‘, com‘anche riferiſce Regio .
Cardano I trè ſpezie propriamente ſe ne trovano, Di tutte queſte ſpezie di radici bulboſe , viene
cioè Ceci Bianchi , che imitano nella figura il ca fiimata più efficace ia più groſſa , avvertendo pe
po di Colomba , Ceci Rolìi Venerei , e Ceci Ne. rò , che adoprando in luogo di Satirio , li ſudetcì
gri , che chiamano Arietini , perche la loro figu Teſticoli, che non ſono molto differenti di virtù o
re, e come un capo d’ Ariete . Vogliono alcuni, ſ1 deve pigliare il pieno, e carnoſo , perche l'altr_0
che per queſto Elettuario lì debbano pigliare i Ce flappo, languido, e vano, hà contraria virtù, pol
ci Roſſi, credendorche come tali , ſiano più caldi, che la radice maggiore , che ſuole avere forma di_
e per conſeguenza più idonei a generare i’ appeti oliva, Che è piena,e carnoſa, per relazione di Dio-i
to venereo , che perciò ne ritengono il nome, ma ſcoríde o mangiata dagl’Llomini , fà generare i
per tale effetto ſono, ſenza dubio,mígliori ibian— Maſchi, ela minore fiacca , mangiata dalle Don—
chi, perche ſono più umidi , e ventoſi , e perciò , ne i le Femine , ele Donne di Teſſaglia danno le
come dice Calma , ſono alcuni, che gli‘danno a più carnoſea bere nel latte di Capra , per provo
mangiare a i ſtalloni, perche provocano ii coito, e care i deſiderìj venerei ;onde Marzia/e alludendo
ſi crede, che generino ancora ſperma . a tale virtù de i Bulbi, ſcriſſe queſto Diſtico -
Vuole quì Mafia-,che nel ſecondo brodo di Ce Cùm [i: Anm- coniux , cùmſiut tibi mortua
ci ſi cuocano le radici dei Secacul , e ſocceſſiva membra ,
mente tutte l’altre radici del preſente Diaſatirio Ni] uſim! bulbi” quìmſatur (JE’ Poter .
ne . Che coſa ſia queſto ſecondo brodo di Ceci, lo E le medeſime danno le radice fiappe per l’ef
dirò brevemente . Si piglia i per ſario , una pro ſetto contrario . lSatirii hanno molte virtù , che
portionata quantità di Ceci Bianchi , e ii ſanno per brevità tralaſcio; ma i Curioſi potranno leg
cuocere con acqua ſino alla metà della Cottura,poi getle nell’ Hiſtoria l’lantarum-di Da/ecampíoznon
ſi gitta Vial’ acqua , e ſe ne pone dell’ altra ſol-‘ra tralaſciato però una particolare proprietà del Sa
i Ceci, ſacendogli con eſſa finire di cuocere , e ciò tirio Baſilico , o Mama Chrrſti, ſecondo, che riſe
ſi fà, perche in queſto’ ſecondo brodo,i Ceci laſcia riſcono alcuni ſperimentatori, ed è che la polvere
no una qualità nirroſa, atta a generare lo ſperma; de i ſecchi, e ſimilmente l’acqua , che ſe ne fà per
,onde Aezía diſſe, chei Ceci ſono Ventoli , e che lambiCco , ſiano rimedio preſentaneo alla Diſen
fan no aſſai latte, e parimente ſperma : la deCozio teria .. Nico/ò Niccolo Fiorentino 1C”. de cura!.
ne de Geci Negri , rompe le pietre delle reni : la ;Martonefliice aver virtù di purgare il corpo per
farirſa de Ceci , cotta con acqua diſtillara d’ En. bocca, e per diſottó , e racconta un’ iſtoria d`aver
divia, ed impiaflrata , riſolve i tumori del fegato, curato Ello-‘to dalla (Banana invecchiata 2 Che
e cotta nella decozione dell’ iperíco , giova a i l’aveva afflitto con 45. acceiIioni, al quale diede a
morſi de i Serpenti velenoſi . l medeſimi Ceci bere trè volte con vino , la radice peſtata della
Bianchi, macerati nell’acqua , peſti, ed applicati, manu: Cbrìſti , alla quantità del dito groſſo della
ſanano le gengive putreſatte . mano , avanti dell‘acCeffione , avendo però prìma
purgato il corpo .
B b Del
:oi TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLl
.Del Rafanu . Fava d‘Egitto , della quale parla Pra/:pero Alpina,
maravigliandoſí molto , come Dir-ſcoríde ditelſr,
I L Raſano domeſlico è quella medeſima pianta che produce frutto,e fiore', mentre eſſo Alpino dice
che quì ſi chiama Radice , e quando è tonda ſi avere o ervato , che nè produce l’uno 1 nè l‘altro.;
nomina Rapeſta : Axl-mea dice, chiamarſi Raſano: ma che tale pianta faccia il fiored’hà ben moſtra
Wndfacilè appare-at, perche rrè giorni doppo ſe to in atto pratico, il noſtro compatriota Fabio Ca
minato germoglia dalla Terra . S’è giudicato ſn lonnn , aVendo publicamente fatto vedere quella
perfluo deſcrivere qui idelineamenti del Rafano, pianta fiorita, e ſpecialmente in quel tempo la ſe
mentre è così triviale, che non ſi trova quaſi men— ce oſſervare all’Autore iſteſſo del libro delle Piante
ſa a nella quale non vì ſi vegga . Appreſſo i Greci Farneſiane , uſcito alla luce ſotto nome di Tobia ó—_ó.ñ_ñó —
era tanto laloro vanità, che anteponevano il Ra Airline , nella cui opera ſi legge , che il Colonna ſi
fano agl’ altri cibi , ed in ſegno di ciò, tenevano foſſe ſarto ingannare, per aver aſſerito ,tal pianta
appeſi i Raſani d’Oro nel tëpio d’Apollo in DCÌFO produrre fiore, e che tal fiore non era della pianta
Il Raſano è di tr`e ſpezie,uno grande,che ſi chia propria', ma dell’Aro volgare,artiſicioſamence ac
ma maggiore , e qucfiaè la Rapeſla noſtra volga conciato alla Colocaſiia, o Aro d’Egittoima eſſen.
re, inimica delle viti , oſſervandoſi ,che piantaca do Capitaco un giorno queſto Autore in Napoli, il
appreſſo di eſſe,ſe ne diſcoſta al iù che può. Nella Colonna lo conduſſe adiporto nel giardino della
ſeconda ſpezie vengono compre e quelle , che qui buona memoria di quel ſegnalato Cavaliere Spa
ſi chiamano radici , che ſono lunghe,e ſottili, e li gnuolo Bernardino di Cordova , dove in quel tem
Raſanelli , che ſono tondi; ma piccioli . La terza po, ſi trovava l’Aro d’Egitto fiorito,ſicche ſece re
ſpezie è il Raſano Ruſ’cicauo del Mattbioli , chia ſtar confuſo quel tale , che così licenzioſamente
mato Raſano negro a ed in Roma Ramoraccio: aveva ſcritto contro di lui .
queſta ſpezie è più acuta dell’altre 5 ma non s’ado Si chiama anche Serpentaria l’erba Nummu.
pera nelDiaſatirione, Perche con la ſua grande laria, perche è (lato oſſervato, chei Serpi, mentre
acuzie operarebbe effetti contrarii, per il fine del ſono feriti ſi curano con queſt’erba,la quale per le
l’erczìonezclie ricerca qualità Hatuoſa . ſue innumerabili virtù,la chiamano Cent-Linorbia.
Hipporrate (2.rle Dieta.) dice, che : [Lupin-mn!, . Siccome la Biſtorra èparimente chiamata Ser
fine rna'irula hllmeaflt , Pítuítum dij—‘mulenr ſua pentina, perche nel primo ſpuntare, che fà di ter~
”Crímoním Plinio (ſiluzo. CAP-4.) aſſeriſce , che il ra, appare in forma di lingua di ſei-pe, veſtita d'u
Raſano vale contro i mali velenoſi , e Democrita na ſottile pellicina,e poi la radice eſſendo creſciu
Vuole, che mangiandoſi il Raſano , ſtimolagl’ap ta, piglia la forma del ſerpe. quando giaCe ritorto.
periti venerei :onde Rav-viſo riferiſce , che gl’A— Quella pianta, che Dale-campi:: penſa,che ſia il_
thenieſí avevano per coſtume di punire col Rafa C/:rlſocome di Dioſcoria’e, è chiamata dagl’ Erbarj
no ignominioſamente gl"_Adulteri , ſacendoglielo Drago, e dagl’ltaliani Dragone” Dragoncello, che
portare attaccato alle parti pudendeſelfa ſe pone per coltivarſi negl’ Orti , il Mattbioli la chiama
re quel’ca radice cotta con vino ſopra le Podagrea Drago Ortenſe . .
che vengono ſenza tumore . Si trova una Dragontea Acquarica , che ſimil
Giozdrtbmnnno fà un’acqua del Raſano,per gl* mente è coſa diverſa dalla Dragontea,ch’entra quì.
Aſmatici in qUeſta forma, piglia le ſette del Rafa La Dragontea finalmente,della quale ſi devono
no,e l’aſperge con la polvere di Zucchero bianco, pigliare qui le radici è la maggiore la quale naſce
e le dimena dentro due piatti., finche diano un li iſt-luoghi ombroſi appreſſo le ſiepizproduce il gam
core a del quale ne dà per l’Aſma un Cucchiaro la bo diritto, alto due gumbiti,e groſſo,come un ba
ñ.—ñ—_—-.-
mattina, ed un altro la ſera , e la riſolve potente ſtone i di diverſi colori, e liſcio , di mod’ che rap
mente, avvertendo però, che tal’acqua non ſi può preſenta una ſerpe: Sono le ſue macchimper lo più
conſervare più d‘un ora , perche altrimente puz di color p'orpureo; produce le ſrondí, una involta
zarebbe . nell‘altra, ſimili alla Rombic:: il ſeme naſce nel
la ſommità del ſuſto. racemoſo, prima di color di
Del/fl Dragontea . cenere , enel mutarſí diventa di color di Zaffi”:
no, e roſſo. La ſua radice è grande,ritonda,bianca,
L A Dragontea , che gl’Arabi chiamano Lllſ 'ricoperta di ſottil velame .
Criſpi, cioè Serpenraria, D'raguncolo,e Col Le virtù di tal ſemplice ſono moltez'ma baſterä
lo di Dragone, viene confuſa con l’Aro, che chia qui ſemplicemente accennare, che Dioſcuride di
mano Lufpiano. La Dragontea èdi due ſpe'LÌF-'i ce , che bevuta con vino accende gl’ appetiti vene
cioè maggiore, e minore, l’una,e l’altra chiamano rei. Arroſtita, e ſattone Elettuario con Melmgiova
gl’Arabi Lnf’ſriſpo , e per una certa affinità r Che agl’aſmatici. L’infinità poi dell’altro ſue preroga
l’Aro COn eſſa , viene anche chiamato Diſpia tive ſi può vedere in Dioſcuride (11“42. raf-.25W
no, in riguardo,che le ſoglie di eſſo ſono più liſCìe
della Dragontea. Si chiama la Dragontea,$erpen x Dell’ Oglz'a Seſamíno .
farla, Dragunculo, e Collo di Dragone., perche il
ſuo baſtone èpinticchiato , e morbido ſimile ad ’Oglio Seſaminodi cava dal ſeme del Seſamoi
una ſerpe. Qgeſte trè piante ha'nnoxra di eſſe gra ..4 che volgarmcnre quì ſi chiama Giurgiolt‘íh
de confuſione , perche Teofraſta vuole , che tut’e ed il modo è l‘iſieſſo di quello delle Mandole . La
ſiano ſpezie d’Aro, del quale parimente ſe ne tro~ pianta del Seſamo,produce il gambo ſimile a quel- '
Va maggiore, e minore, e queſto è la Colo:aſiia, o lo del Miglio z ma più groſſo , epiù corto , e "O"
frondi roſſe . L‘Oglio
PA"RTE SECONDA': '2631
L'Oglio ſeſamino,ſecondo che riferiſce l'A/pino reti della Campana) che ti biſognarà. Vale queſta
(De pianti: Egypti cap-de &ſana-là in grande uſo ſoligine
anche di Butiro
è utile nelle diſtillazioni
per indurre degl’occhi,ed
preſto la Cicatrice ſinellj
appreſſo agl’Egizi, per impinguare il corpo,e ſpe
cialmente le Donne l’hanno per familiare ne i ba ulcere ,- - ~
gni, e l’uſano tutti, per levare l’aſprezze,e`puſtole
della Pelle, ed a qualſivoglia bruttezza del corpp, Del/a cipolla;
cauſata da umore melancolico , nſandolo anche
ne’cibi . Alcuni lo ſtimano per ſecreto abile a le I Latini` chiamano l‘a Cipolla C4”; detta così
_vare il prurito della pelle , bevendone quattr’ on dalla forma capitata,clie tiene, come nota Gio:
cie,per molti giorni,così l’uſanoa nche per la Pien Finger-oſa” ide-fl capi”, (Etimologico trilíngueJ
ritide diſperatamella quale l’i-nſermo niente pur nientedimeno ſe ne trovano d’altre, e diverſe ſor-~
ga per ſputo . Vale alla difficoltà di reſpirare , ed me 5 ma le più lodate ſono le tonde, e groſſe, e le
apre, e muove i meſtrui ,,e per ſedare i dolori vee più dolci .
menti delloflomaco, inteſh'ni, e dell‘utero . Meſue vuole quì la Cipolla umida è perciò- fi
deve cavare il ſugo dalle Cipolle freſche’, perche
Dr! Butiro .r tali ſono più umide,ñe più ventoſe , e non ſi deve
intendere dell’erba delle Cipolle; ma de icapi,pei;
Erche la maggior parte del Butiro , ſi cava cavarne il {ugo quì preſcritto.
dagl’Animali bovini, ne hà preſo queſto no 11 Settala eſplica ciò,che ſi debba intendere per
vmc,ſecondo vuole P1ínio.ſlib.28.cap.9.)P/nrim”m
Cipolla umida -. Per Capam Immirlam intel/igor
e‘ Bubulo , è" ina’e nome” . Apprefi'oi Barbari ſù il multi ſuo-ci z ó* cum ſepara”: aliquxſint arric
Butiro, cibo lodatiffimo, a ſegno rale, che l’uſo di rer, ”t rubi-”ter , ali-e mitiorer , ó* bulbarum na.;
eſſo diſtingu'eva i ricchi, dalla plebbe . turam referenter, illa quam-w': mordacitate ma—
Benche Meſue preſcriva quì il Butiro vaccino, gi: flimulare apt-e oideantur , Im; tamen potiùr
tuttavia ſi può anCheuſare quello degl’animali eſſa eſigenti-'rr , é* tanga/rm magi': ſue-ci plan”.
pecorini, e caprini. il perfetto Butiro è quello,che (Animad. Pbar.) Vuole di più queſto Autore› che
è più dolce,graſſo,ſreſco,e di buono Odore, e tale è detto ſugo ſi debba cavare dalle Cipolle mediocre
quello, che ſi in Capriata, vicino a V'enafi-o , mente arroſtite, e porta anche l’autorità di Gale
Il Butiro è caldo, ed umido, e come tale, man no, perche facilmente danno il ſugo, il che non ſe-`
giandofi agumenta il ſeme, ed unguendoſene tut gue nelle crude affatto, per la loro viſcoſità.
to il corpo de’ magri rende la carne capace di nu Tra ,le molte virtù ,che hanno le Cipolle , vi è
trimento, e l'ingraſſa . queſta, che mangiaoe accreſcono la virtù genitale
rendendo il ſeme più vigoroſo , e più-ſpiritoſa.
AGGIUNTA. Cotte, e mangiare con Mele, o Zucchero , aggiun—
tovi un poco di Butiro, giovano all’aſma, Cd alla
A voce Butiro , che da’ Greci vien compoſta toſſe , ele medeſime , cotte- , ſono più valoroſe in
con le parole Boom: Tyrordnſcriſce nel par provocare l’urina .
lar latino Bubulm Caſfllr , per ragione , che dal
latte bovino era appreſſo d’eflì in uſo di cavare il .Dello Scinco Ã
Butiro , perche dal detto latte ſe n’a‘Veva in mag
gior quantità.E ſtatofld è anche il Butiroin gran L vero Scinco è animale acquatico del‘ Fiume
d’uſo nei cibiappreſſo di quaſi tutti quei popoli Nilo, e del Mare Roſſo, ſimile ad una lucerto
di regioni fredde, com’è nella Germania,Lombar la, con il capo lunghetto , e per di ſopra ſul filo
dia, e ſimili 5 imperciòche conſeriſce di tal ſorte a della ſchiena tiene una linea dal capo alla coda di
i loro corpi, che cö efl‘o godono una perfetta ſanità. colore Cefio: la coda è tonda , come quella delle
ln uſo poi di Medicina, vale il Butiro a molli ]ucertole,le ſquame di tutta la pelle ſono bianche,
'ficare (conforme vuole Calmo) itumori non mol che tirano al giallo . Se ne trovano delli falſi , in
to duri, che ſogliono avvenire ne i corpi delicati: certi luoghi vicini a Vicenza z ſono però qrueſti
applicato alle gengive de’ſanciulli a fà da eſſe ſva picciol‘ini, e negri, con il capo tondetto , che per
nire il prurito,ſacendo anche uſcire preſlo i denti. di ſopra nereggia,la coda larga a g'uiſa d"anguilla,
Si dà utilmente (liquefattola bere a chi aveſſe pre queſti adopravano alcuni poco pra tichi,in vece de*
ſo per bocca l’arſcnico , o altro veleno corroſivor, i veri Scinchi marini 5 ma facevano grandiſſimo
- unto vale nei dolori neſririci, ed applicato in ſor errore: vedaſi la lettera del Matzbiolizcirca le-par
ma di cliſtiero , giova ne i dolori dell’inteſtíni , e ri , che ſi devono adoprare dello Scinco , per l’uſo
ſpecialmente dell’inteſlino Cholon . E utile negl" venereo, ſono varie l’opinioni degl’Autoriçperche
affetti del petto , e polmone : imperciòche agiuta Dio/?aride piglia quelle , che circondano le reni;
in eſiì l’eſpurgazione delle materie putride , e le Plinio il rnuſſo , e piedi . Meſi” la coda , reni, ed
niſce l’aſpera arteria . obellicolo, ſicche ſi può argomentare, che tutto lo
Cavaſí dal Butiro la ſoligine, ponendo il Butiro Scinco intiero, ſia valoroſo a ſvegliare gl'appetiti
dentro d’una lucerna, con lnmicino groſſo acceſo, di madonna Venere . Oltre di ciò , per altre ſue
adattandovi ſopra una Campana di Creta cotta , e quaiitîu ſi mette negl’Antidoti, che ii ſanno con
troi veleni, ſi
come ſarà eſſo Butiro conſumato , vi ponerai dell’
altro,ſino a tanto, ch’averai raccolta quella quan
tità di ſoligine ( quale troverai attaccata alle pa
B b z Dell’
304 TEATRO FARMACE’UT. D‘EL DONZELLI
’Dell‘ Erucn . eennaigl’anni paſſati al Sig-;mr Giai-anni Rhodio
con occaſione . che eſſo Manlio com mancava Scri
’Eruca 7 o Rucola , che ~chiamano gl’Italíanl bonio Largo. che ora è uſcito in llampa .
L (detta così perche guſtandola vellica, e rode Dioſcoride (lib :0. capro.) dice, che il Naſiur-~
Ia lingua) è di due maniere, cio`e domeſiica,e ſel zio fiimola a Venere 5 ma Plinio , contro il ſenti
vatica : l’una, e l’altra ſono affatto noriflìme . Si mento di Dioſcoride , e contro la cotidiana eſpe
piglia quì il ſeme della domelìica , che ſi mangia rienza , aſſeriſce il contrario a ma il Mattbioli hà
ordinariamente nell'inſalate , e ſi laſcia il ſelva per opinione, che il teflo di Plinio ſia (Corretto, o
tico, che ha‘: maggior ſeccita . pure, che il medeſimo ſi ſia al ſolito ingannato .
Dioſcoride dice, che tanto l’erba , quanto il ſe Sono molte le prerogative del Naſturzio; ma
me d’elſa, mangiati incitano a Venere , come an ſpecialmente di muovere al coito , vale anche be
che accenna Marziale, vuco , contro a i veleni de’Serpenti , eſacendone
Et Venerem revoca”: Eruca morantem . fumo li fà fuggire via. Fà urinare, purga i reni, e
E Colmmlla così parla (Iib. xo.) la vefficaz cotto con acqua, e mele, giova alla toſ
Et quaefrugíferojèritur *vicina Priapo . ' ſe, e li dà agl‘aſmatici .
Excitctì, ”r Veneri tardo: Eruca marito: .
~ L’iſteſſo la chiama Salace . Della Paſtinm‘a .
Jamquc Eruca Salaxfazcundo fra-veni: berto.
. Ovidio anch’egli ne fà menzione . A Paſtinaca , è così detta a‘ ‘pa/'rendo , pei-che
i Nec mínùr Eracarjubro mtflre Salacer . non meno la Plebe , che gl‘Animali ſe ne
. ll medeſimo ſeme è commodo anc0ra a provo— paſcouo volentieri . Dioſcoridc pone due ſpezie di
care l’urina, e ſecondo_ Plinio : Erum fimenſcor Paſtinache a cioè domeſtica , e ſelvatica . Plinio
Piìflflm wnenir é** muri: aranci med-*Mr . Uma (1.19. af.) ne mette quattro ſpezie , ed in elſe
con Mele toglie i vizii della pelle : meſchiata comprende le Carote , le quali ſono radici molto
con ſele di bove, ed impiaſtraca, riduce bianche le più groſſe, che le Paſtinache non ſono1 e ſe ne tro—
cicatrici negre . Dicono, che beVuto il ſeine dell’ vano lîmilmenre di color ſanguigno , e di giallo
Eruca con vino , non faccia ſentire molto li colpi come le Paſtiuache , le radici delle Carote , non
delle percoſſe.Trè ſoglie di Rucola ſelvatica eſiir-~ hanno midollo o come hanno quelle delle Pallina
pare con la mano ſmiſtra , trice,v e bevute con ac
che z ma ſono come i Navoní .
qua mulſa , cogliono il morbo Regio , ſe tanto lì ll ſeme della Paſtinaca , che entra qui, dover-à
deve preſtar di ſede a chi l’afferma . _ eſſere delle Paſtinache volgari a che ſi vendono or
Si trovano anche molte altre ſorti di Rucola 1 dinariamenre per uſo de‘ cibi, e quella ſpezie è la
cioè Rucola paluflre , che Dodo-”eo chiama Barba ſelvatica , che opera più valoroſamente della do
rea a e li Franceſi con i Germani erba di S. Barba meſtica 1 come vuole Dioſì'on'de ( [.3. c-s4.) e ſpe
ra, e di quella ſe ne ſerVOno per gl’affetti vulnera cialmente accreſce il ſeme , e provoca gl’appetit'l
rii.Dalecampio pone l’Eruca Cinerea, perche pro venerei - Giova a chi non puö urinare ,e provoca
duce il caule lanuginoſo, in modo che pare aſperſo i meſi alle Donne z vale ai morti, ed alle punture
di cenere . Cla/Io ne pone una ſorte , che chiama degl’animali velenoſi: dicono , che mangiandole
Eruca Peregrina , ſiccome Lobellio un’altra ſilve alcuno per primo cibſhnon poſſa reflui-offeſo dal
{ire angaſtifolifl , ma niuua di queſtc ſi al propo. le Serpi . E buona per l’ldropici, e ſoccorre al do
fico nofiro . lore del coſtato .

Del Naſturzio . .Del Napo .

L Naſturzio , detto così, ſecondo Plinio a Na L Napo , chiamato anche Buniade , è coſa di
ríum tormento , perche odorandolo eccita co verſa dal Bunio , del quale parla Diuſèurid:
me un torpore al naſmchiamaſi anche Cardamum. (1.4.. c.t26. I dicendo avere le ſoglie , che ſono vi
Il Naſturzio è di molte ſpezie 1 cioè Nallurzio cino alla radice,ſimili all'Appio . ll Napo dunque
Orteuſe, volgariflimo nell’inſalate,Naſturzio Sil èil Navone , ſpezie di Rnpa 1 che lì mangia ordi
veſtre di Dplocampio. Naſturzio Peregrino di Mi nariamence cotta , e volgarmenre qui ſi chiama
oom’o, quello produce un bel fiore , NaſtUrzio ln Rapa Catalogna , ſono radici lunghe , come anche
diano di Dodoneo , e Naſturzio Silveſtre di Clufio. dice Giovanni Eri-unimNi-rfi non m *rientri-m lare
Per un’altro Naſiurzio Silveſtre viene riputata ſcuut 5 ſed tenuem radicem deorſum agnmt ( De r:
l’lberide. o Lepidio , e Seicaragi , ſecondo alcuni. cibaria 1.9. 04112.4. )ſiche non ſono le Rape tonde,
Vi ſono poi ſette ſpezie di Nallurzio acquatico . come malamente credettero alcuni. Si dubito 7 ſe
traſcritte nell’Hffloa-ia Plantarum 1 ed il primo è queſto ſeme lì deve pouere in quello Diaſatirione,
il Siſembro Cardamine a o Crefèione , che dll' vo perche i Frati d’Arace/i . dicono aver veduto un
gliamo; ma quanto al Naſturzio,che hà da ſervire. teſto antico di Meſa: , dove in luogo di ſeme di
per ingrediente di quello Diaſatirione,doverà eſſe. Napo , ſi leggeva ſeme di Senape z ma perche il
re il ſeme dell’Ortenſe, del quale , ſecondo Plinio, ſenape è caldo, e ſecco nel quarto grado , ſecondo
ſe ne trova bianco,e nero: il bianco s’adopera quì, che dice Galeno ( 1.8./impl. ) non può avere conſa
percheè più mite del negro, che per la ſua gran cenza con l’intenzione di Meſue, che 'ha di giova
de acuzia viene nominato da Scribonin Largo, re all’erezione della verga , e generare il ſeme vi—
(Compoſirio. 9;.) Naſturzio animato , ſiccome ac rile a al che ſare (i richiedono materie temperataf
mente
.PARTE SBCONDAI… 205
mente calde, e di tale qualità è &in-rato il Napo r ſcino buou’odore, accíò reſtino imbaiſamate quel
ſecondo lo ſteſſo Gala-ro . Crt/lor Durante dice , che le parti mal’aſſette . Gl’Aſparagi hanno molte al
che quello ſeme eccita gl’llomini al coito , e ſe. tre proprietà s che per brevitàſi tralaſciano; :naſa
’condo Dioſcoríde vale , non ſolamente contro ai lime potendoſi vedere largamente nel Dalecampio
veleni nella Teriaca 1 e ſimili Antidoti Aleſiſar-z
maci , ma Venere”: coflcítat . Del/fl Lingua Ani; J

Dell' Aſkarago . . '1‘ P Er la Lingua A'vís a non s’intende qui la lin-í


gua d‘uccello animale 5 ma il ſeme del Fraſ
Sil ha per opinÎOne , che gl‘Aſparagi ſiano chia ſino , o dell'Orno , e ſi chiama Lingua Avis, per
mati così dall’aſprezza delle loro medeſime che queſto ſeme s’aſſomiglia ad una lingua d’ucel
ſoglie z ma i Greci diſtendono ampiamente quello lo . L’uſo di eſſo è introdotto modernamente , per
nome , chiamano Aſpargor qualſivoglia gambo provocare la luſſuria , e per tal effetto fu antica.
tenero delle piante .› - .o - mente lodato dagl’Arabi . Colto nel Principio di
Le ſpezie dell’Aſpzragi ſono due , domeſtica , e Novembre , ſeccato in forno , e bevuto con vino
ſelvatica , chamano queſia ſpezie ſelvatica z Gay vecchio , conferiſce a chi patiſce di pietra .
rada , della quale ne pone due ſorti Carlo Cla/io , ì Delli Pignoli .
,e due altre , ne ſcrivono Dodotzeo , e Pierro Penna.
Gl’Aſparagi furono in grandiſſima ſlim-a ap. ‘ A Pigna , frutto del Pino , di dove ſi cavano
preſſo gl’Antichi , a ſegno tale , che i' Tapidi Po iPignolì , dicono eſſer chiamata Pigna, per- .
li di Caria , come riferiſce Plutarco: SPÙHU' che nelle ſarceZZe imita il pugno . ll frutto , che ſ1
Aſparagorum igm- non cremaóant ,ſul banore, ò“ trova dentro la Pigna è chiamato da i Latini Nu—
cult” Proſegue-ban!” . clear Pim' , e li medeſimi , ſeguendo i Greci . lo a
L’Aſparago domeſiico ſi coltiva oggidi negl‘Or nominano anco Str-abili” , ed altri Cam” , dalla
ti , ſiccome fecero anche anticamente, con gran. forma acuminata , e di più ſi chiama con un altro
diſiima cura: creſce in terra ben ſiercorata, il pri nome di C‘ocalu: .
ma germoglio produce come l‘OrObanche , carna I Pini ſono di molte ſpezie , ma quella , che
ſo , ſenza frondi , leggiera , ritondo‘, groſſo come doverà quì ſomminiſlrare il Nucleo del frutto
un deto z ma in alcuni luoghi, come è in Getulia, d‘eſſa , ſarà il domeſtico , che ordinariamente pro
riſeriſce Atbmeo , creſcono groſſi quanto una can duce i Pignoli dentro d‘un guſcio duro , a forte ,
na di Cipro , elungh-i dodici piedi: creſcendo poi onde qui ſi chiamano Pignoli toſti, a differenza
ſi dilatano in molti rami, nei quali ſi vedono le d’un’altra ſorte di Pino r che li produce col guſcio
foglie a modo di capellamenti, e ſottili come quel teneriffimo , di dove ſono poi chiamati Pignoli
le del finocchio , produce le bacche, o ſemi , come Melleſi , cioè Molleſi .
un Piſello , prima verdi , e poi maturi che ſono , ,WORD , per quanto fin’ora ſappiamo è privile
roſſeggianti . Gl’Aſparagi , che ſi coltivano in Bi gio di quello Regno di Napoli fra tutti gl’altri ,e
ſaccia a Città di quello Regno, ſono così belli, che li dotti , e divoti , lo pigliano per privilegio anco
ſi mandano in donofin’anche ſuori del Regno . La ſpirituale , e Corriſpondente ad un’altro pregio a
Corruda , o Aſparago ſilveſite naſce per le ſiepi, veramente unico di quella Città di Napoli , ſingo
ed è notiſſimo a e perciò non accade farvi ſopra di larmente, ove la divozione del Sacro Natale è in
ſcorſo alcuno; accennaremo ſolamente, che in Ra. tale , e sì inaudita ecceſſo , s’ecceſſo eſſer poteſſe , v
venna creſCOno così belli , e grandi, che ne fu oſ. ch‘è il formare il Preſepe artificioſo (altrove pro
ſervato uno di tre libre di peſo , ſe tanto dovemo prio delle Chieſe) quaſi in tutte le caſe , in alcu
credere a Plinio . E Marzia/e ſopra (al materia co ne delle quali , tal’or ſi ſpendono molte migliaia
si canta . di ſcudi ; che in ſomma non, v’è termine , ſe non
Molliorn aquora , qlc-e creſcit/pina Ravenna . della poſiibilità de’ privati. E di quello vi ſono ,
Non eri: incultir grarior AjParagir . anco teſtimonj divini : da per tutto s’apprezza , e
*Li ſemi dell’Aſparago, ſecondo che dice Plinio, mendica alcun trattenimento comeſtivo in quella
ſtimolano a venere , provocano l’nrina , ulcera” prolilſa notte,in cui ſenza dormir s‘aſpetta il Ma
do poi la veſlica 5 ma quello non pare a me veriſi tutino , che però non aggravi lo ſlamaco , e‘l mea
mile, perche il temperamento dieſli i nonpuò deſimo digiuno . A} o per la colazione , o conti
avere tal facoltà: Trito l’Aſparago, ed unto con nuazion delpranzo , che per quella volta ſi coſin
aglio , non ſa. pungere il corpo dall'Api . La radi ma portar ſino alla notte - ſervono , e s’uſan c0
. ce dell‘Aſparago trita, e bevuta, caccia le pietre, e munemente tai Pignoli , ch’oltre al midollo , per
ſeria idolori delli lombi 1 e delli reni: alcuni la ſe ſteſſo più grande , e ſoave degl’alrri , è ſoavità
danno con vino dolce al dolore della vulva . Corte il cavarli dal guſcio con un leggieriſlimo tocco di
' con vino , e tenute in bocca levano il dolore dei denti, o premer lento delle medeſime dita .
denti . Elmanzio danna l‘uſo dell’Aſparago , per Giovano al coito , ſanno ingraſſare i magri, ſi
i calcoloſi , per oſſervarvi , che mangiati fanno danno per la toſſe , per il dolore de’nervi, ed ulce
urinare con grandiffima puzza , il che i: ſegno di re delli reni. e della veſlica , e per l’ordore , e dì
grandiſſima corruzione, onde eſſendo cosi cor-rut ſlillazione dell’urina . Sananoi rudimenti dello
tibili, ſi pub argomentare, che laſciano mala qua ſtomaco a conferiſcono a i [lopidi , e paralitici a
lità nelli vaſi ureteri de’ calcoloſi a che hanno di vagliono a i dolori della ſciatica , e della ſchiena ›
biſognodi materie , che nel P«`.fl`îic per i reni , la e monditicano ſul-,credel polmone .
Delli
306 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
Delli Pìſtacchi . Aſefllmzlra Petronio (' [Naz. Ja eric?” [va-m.) av;
vertiſce, che quelli, e ſimili uccelli piccioli. non ſi
L’Albero de’ Piſtacchi , che fi chiamano anche devono mangiare con tutte l’oſſa , perche quam. ~
nelle Officine Piſtici , `e del tutto ſimile all’ cunque le loro oſſa ſiano molto tenui, ad ogni mo—
Albero del Terebinto , con ſogiie d’un verde , che do , come acute , Offendono il ventricolo , e vi ſo
inclina al giallo, e le cime de’rami producono in gliono cauſare dolore acutiſſimo .
racemo i Piſtacchi con due ſcorze , la prima è te
nue, e ſottile,come di corame,di colore roſſegglan CONFEZIONE ANACARDÌNA
te, ed odorata, la ſeconda ſcorza biancheggia . So Di .Meſue .
no cominunemente 1 queſti frutti al doppio più
grandi de‘Pìgnoli, e di figura ſimilmente lunghet Iglia di Pepe , Pepe lungo , Mirabolani Che;
ta . Sonoi Piſtacchi (contro al parere di alcuni ) boli, Mirabolani Emblici , Mirabolani Bel.
dÌVerſi dalle ghiande unguentarie a che per lo più lerici , Mirabolani Indi 1 junde de Beduſter ana.
fi chiamano Ben , o Been z la midolla de’Piſtacchi dn:. Coſto , Anacardi , Zucchero Tabarzet , Du
è coperta da ſotti’liffima membrana, di colore por rungi, Bacche di Lauro ana dr.6. Cipero dr.4.
pureo s ma la ſua polpa è verdeggiante , il ſapore Polverizza da per ſe gl’Auacardi , e poi l’altra
è diverſo da quello de’Pignoli , in quanto , che ha coſe, e conſettaſi con ugual parte di Mele,e Butiro
ſenſo aromatico - vaccino, a’ quali ſi ſaranno prima dare un bollore
Naſcono i Piſtacchi ordinariamence in Soriaflli unitamente -
'dove vengono portati per il Mondo, e ſecondo di Si adopra doppo ſei meſi . La doſe èdr.2. con
' ce Plinio , eſſendo Legato in Soria Lucio Vitellío a acqua di finocchime d’Appio. Chi l‘averà da uſa
lo portò la prima volta in Italia, e però ſe ne veg re , ſi aſtenga dalla fatica e iracondia , coito , ed
ono alcune Piante in Roma , e nel Regno di Na ubriacchezza .
poli, ed in altri luoghi d’italia .
Nelle ſpezie de‘ Piſtacchi ſelvatichi viene con Facoltà , ed Uſa .
numerato quell’Albero,che Plinio chiama Stafln‘
lodendron, e Trago Noce vefficaria , e ſollicolare , Accreſce l’intelletto , aſſottigliai ſenſi, ricupe;
e da Dad-mea Piſtacchio Germanico, e per aſſerzio— ra la memoria , e giova al dolore dello ſtomaco , e
ne di Geſnero, dagl’Italiani, e ſpecialmente in Ro del ventre cagionato da cauſa fredda , chiarifica il
ma , Sambuco valido , e dall’Augui/lara: Arbor ſangue , eſa buon colore .
Ì’itir . Che la preſente Confezione ſi chiami Anacar
Sono i Pillacchi, ſecondo Dio/Zoride , utili allo dina dagl’Anacardi, e non dagl‘altri ingredienti ,
flomacozmangiari per ſe ſoli,o triti, e bevuti nel che vi entrano col peſo medeſimo di eſſi, nOn deve
vino , conſCriſcono a’morſi de’Serpenti . Da alcu recar maraviglia , perch‘eſſendo gl’Anacardi valo
ni ſono lodati per eccitare la libidine , e per ſare .roſiſiìini a ricuperare , ed a conſervare la memo—
ingraſſare i troppo el’tenuati di corpo . ' ria , ſono fiati coſtituiti per baſe di queſta Conſe
zione, che anche vien chiamata Confezionede‘Sa
De’ Cervelli de’I’aflèri .` pienti , ed Elettuario di Salomone della qualeſr
trovano diverſe ricette di Avira-nm!, &aſia-a e Sera
Ono i Paſſeri uccelli notiffimi. e di più ſpezie, pione,come anche dell’iſteſſo M:ſue,ma la Più ſcel
tra le quali, quello,che chiamano Tragloditi ta, e coſtumata è la preſente . '
co , ſecondo, che riſeriſce Aezío, ha mirabile virtù
contro le pietre delle reni,e della veflìca, e ſi con.. De’MiraLo/aní .
ſerva nel Sale .
I Paſſeri ſolitari ſono nel medeſimo genere de’ Iſſero alcuni Autori. chei Mirabolani ſuiſeſi
Paſſeri ordinarjzma più grandi,e più negri,la pro ro frutto di un'iſteflb albero, e ſpecialmen
prietà di queſti èdi andare ſopra i tetti delle caſe, ter Mirabolani Citrini,i Cheboli, Cd i thil, che
e di cantare ſoavemente . ſi chiamano lndi, e che i Citrini ſiano li non ma—
Si trova un’altro uccello,chiamato Paſſero Ma turi, ed i maturi gl’lmli,e che facendo Frutto que
rino , e da Noi italiani Stritomelo 5 ma però i cer ſt’albero due volte l’anno, produce la ſet‘Onda vol
velli de'Paſſcri per quello Elettuario , [i cavaran ta i Cheboli . Quella opinione non è ſOrſe ſenza
no da’Paſſeri comuni , i quali ſono così luſſurioſi, qualche fondamento , perche ſiccome la QΗCſCla
che ſecondo dice Ari/?atua 2 Proptrr nimr’um coi produce diverſe ſpezie di frutti, com’è la gliiandao
tum, Dix ter-tim” mmm” elabunzur . e la galla, così porria avvenire de’Mirabolaniz ma
SonoiPaſſeri di due ſpezie , cioè domcſlici , e Gai-zia dal/'Orta , e Córiſtqfiira Acoſin , come Au—
ſelvatichi e ſecondo ſcrive Aleſſanrlro Mindio : per tori di vedutaaafferiſcono,che tutte le cinque ſpe
eſſere
ambedueſtimati
queſtedeboliſiimi i Ceerlli delle
ſpezie , ſielſſeggono ſemine
percib di
quelli zie naſcono da cinque Alberi diverſi , ed in terre
differenti , e ſpecialmente i Mirabolani Cheboli
de’maſchi . Si conoſcono le Paſſare ſemine, al bec naſcono in Bengala , nel Decanon , in Biſnagar,e
co, ch’è di Color corneo più del maſchio, ed anche nel Guzaratte, riccome le quattro ſpezie , cioè Ci
alla facciamhe nOn è molto biancamè molto nera . trini, indi, Emblici,e Bellerici, ſi trovano in tut
Per lìPaſſeri mangiandoſi generano negl’lio to il Malabàr, Dabul, Cambzija, ed in Batticala z
mini la luſſuria D e ſi hanno per-Cibo vietato ap dove li mangiano freſchi per eccitar appetito, lÈc
preſſo i Mauritani . come facciamo Noi nelle prime, ſi ſervo…, de'ſcc.
clii
PARTESECONDÃ. ,207
U
chi per conciare le pelli, nella miniera , che ſi ſa de’Fiuml dove ſuole abitare; perche cavando inñ'
co] Somacco, c per far tintura in luogo di galle . torno all’orlo de’Fiumi, tiene la coda nell’acqua, e‘ .
L’Albero de’MirabOlani Citrini è mezzano di tutta l’aitra parte del corpo nella terra . Altri gli
grandezza , e tutto ſolto di rami ben ordinati , e danno il nome di Cane Pontico, dal Fiume Ponte;
Produce le foglie come qnellc del Sorbo.. Li Che èídettoanche Caſtoreo, perche ſi crede, caſtrarſi da
boli dicono aver le fogliezcome quelle del Perſico. ſe medeſimoz ma più Veriſimilmente da chi lo ſc
Belle de’Mirabolani Indi ſono ſimili a quelle del guita ,
Salice . Gl'Emblici hanno le ſoglie minute,come Randolezio ſa’e Piſi-ibm) dice . che ſi chiami
quelle del Felichma più graſſe; ed i Bellerici han.. propriamente da’Greci Kfljlor,dalla dizzione Gre
no le ſoglie quaſi ſimili a quelle del Lauro , ma ca Gflſtir, che ſignifica ventre, eſſendo queſto ani
non cosi grandìmë così groſſe, e di color più bian male aſſai veutruto , e di forma molto ſimile alla
chiccio; nel rimanente gl’Alberi non hanno mol - Lodria , ma alquanto più grande, ha il capo quaſi
ta diverſità tra di lor0, e ſono tutti della grandez rotondo a la lingua come di Porco , le maſcelle di
za de’Pruni , ma più rotondi, e di più grande , e Lepre, col muſo tondo , ſenz’acutezza verona , e
folta chioma - con alcune ſetole attorno , come hanno iGatti , le
Benche in queſta Confezione non vi entra il medeſime ſetole ha nelle ciglia , identi davanti o
Mirabolano Citrino, tuttavia ſe ne tratta qui, co che ſono due di ſopra, e due diſotto, ſono lunghi,
me di materia unita con l’altre quattro ſpezie r larghi, quadri, taglienti, vacui di dentro , e di un.
Nell’adoprarei Mirabolani,ſi oſſervi di averli per.. colore , che nel giallo roſſeggiano z ha otto denti
ſetti, e ſ1 conoſcono a queſti ſegni . l Mirabolani maſcellari per banda, ineguali, ruvidi , come una
Citrini doveranno eſſere di color Citrino, che de lima, ha l‘arecchie picciole, rotonde, e peloſe , gli
clini al verde, groſſi, gravi, e che nel romperli ſiaocchi, riſpetto alla grandezza del corpo, ſono pic
la ſcorza mollo den ſa, e gommoſa. e l’oſſo ſia pic. cioliſſìmi , come di Sorce. i piedi dinanzi ſono di
ciolo . I Mirabolani Cheboli vogliono avere il co viſi in cinque dita , ſimili alle Marmotte , ed alli
lore alquanto nero,che declini al roſſo,i più groſſi Scojuoli , con le dita ferme , e robuſte; quelli di
ſono i migliori, oſſervando però, che ſiano gravi , dietro ſono quaſi,come quelli dell’Oca, ne’quali ſi
in modo , che ſommerſi nell’acqua ſcendano al veggono Cinque dita collegate da una cartilagine
fondo, ed abbiano aſſai carne, e ſpeſsa . l Mirabo nera z ha la coda lunga più di un palmo, ſquamo
lani Indi devono eſser neri, graſſi, gravi, di carne ſa di ſopra come Peſce,e di ſotto liſciae ſenza peli
denſa , e ſenza olii . De’ Mirabolani Emblici ſono d’ambedue le parti . Di qneſta ſi ſerve per nuota
migliori ì groſſi, e gravi, di molta carne, e denſa, re , come fa parimente de' piedi poſteriori 5 ha il
che abbiano gl’offi piccioli . Tra i Bellerici ſimil— fegato aſſai grande, e diviſo in cinque ali, e tra le
mente ſono perfetti i groiſi,gravi,e ſodi, e di ſcor minori di eſſe ſia attaccato il ficlezin riguardo del
za groſsa . la ſua ſtat-ura 9 li reni ſono maggiori , I: la milza
Sono tutti i Mirabolani medicina benedetta , minore 5 la veſlica è come di Porco , ed i teſticoli
ſolvono, e purgano il corpo dagl’umori ſuperflui , picciolini, riſ’crecti, ed attaccati di dentro alla ſpi
e triſti, confortando il capo, il fegato , cuore , e lo na del dorſo, che non ſi poſſono togliere, ſe prima
non lì uccide l’animale , di dove ſi raccoglie , che
ſlomaco , e tutte le membra interne , riſvegliano il
errarono grandemente quegli Autori, che ſcriſſe ~
ſentimento, e l’ingegno, rallegrano il cuore, chin..
ro , che il Caſtoreo ſi tagliai teſtÌCOli con i denti a
riñcano il ſangue, Cacciano la malinconia, e fanno
buon colore', ma iCitrini ſpecialmente purgairo vedendoſi ſeguitare da’ Cacciatori. Opinione in
la colera , reprimono l’infiammazioni degl’occhi , vero ſavOloſa , ed ottimamente rifiutata da Seſſo 9
chiariſicnno la viſta , aſciugano le lagrime impor Medico antico . Dobbiamo qui conſiderare 1 Che
tune . lCheboli poi purgano la Hemma, e giova eſſendo coſa chiariſlima , che i Caſtorei abbiano i
no alle ſebbri antiche . Gl’lndi, chiamati Negri, teſticoli attaccati alla ſpina del dorſo, e ſiano poco
evacuano la malinconia, e la colera aduſta, e gio maggiori di quelli de’Gallisſìa di neceffità dire col
vano alla lepra , ed alla quartana . Gl’Em~l›lici.ed Matt/:ich , che i teſticoli de’ Caſtorei , che ſono in.
i Bellerici purgano più la flemma , e conſortano Il; uſo nella Medicina , non ſiano i veri teſticoli di
cervello . ll Mntrln'oli dice, che hanno un ſolo di eſſo Caſtoreo z ma che ſiano quelle due veſſiche, le
ſetto , cioè, che aumentano l’oppilazioni , e però quali ſi veggono attaccate in ambedue l’anguina
non ſi danno agl‘oppilati , nè a chiſia per cadere glie , ſotto la pelle di queſti animali 5 cosi de’ma
in tale infermità . ~ ſchi, come delle ſeminc, e ſono groſſi,come ovo di
Gallina, e qualche volta maggimi , e tengono due
Deljumle Beda/ſer . orifiq’ l’uno appreſſo l’altro fuori del corpo , da’
quali eſce fuori un’umore gialliccío , quaſi come
N El teſto di Meſue,trapportato dall'ArabÎCn in oglio, di odore diſpiaceVole,e di queſto leccandolo
Latino,ſi trova un’ingrediente,che i tradot eſſO proprio animale con la lingua , ſe ne và un—
tori l‘hanno laſciato c0] proprio vocabolo Arabi gendo tutto il corpo 5 quello liquoreè liquido,c0
co di junde Beduſter , che comunemente èinter me ſiè detto di ſopra, ma cavati i follicoli, o valli
pretato Teſticoli di Caſtoreo,animale, che vive in che dall’animale , ed appeſi al ſumo s’ingroſſa co—
terra , ed in acqua , nella quale ſi ciba di Peſci , e me Mele, raſſomígliandolo anche nel colore, e c0'
di Granci; ſe ne vede quantità ne‘Fiumi Reno , tcmpo s’induriſce , come Cera . Per conchiudere
Danubio, Drava, Sava, e nella Moſa . qui ſi dice , che tali velliche , non poſſono in con
Lo chiamano i Latini Filvrr ,i Fiori; , cioè ripe to alcuno chiamarſi teſticol‘z, perche ſi trovano in
am
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l
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;’03 TEATRO FARMACEUTQDEL DONZELLI


ambedue animali , cioè maſchio, e ſemina , enon ſoda , con ſcorza cinerizia , bianca :li dentro , ed
hanno alcuno meato,ch’entri nella‘ Verga dell’ani alle volte di colore ſimilmente ciuerizio; ha un'
male , oltre che non ſaria veriſimile , che un’ani— odore tanto gagliardo , che ad alcuni ſu dolere la
male così picciolo , aVeſſe i teſticoli di tale gran teſta , e ſi aſſomiglia a quello della Viola , o dell‘
dezza; ma la ragione più potente , che conferma Ireos; l‘odore ſi ſente maſticandoſi ſemplicemen
queſta opinione , èchei teſticolì veraci , che di— te da quella parte , che moſtra di eſſere ſtata ſopra
ceflimo trovarſi attaccati alla ſpina del dorſo r gli terra , dove ſi vede ilſuſto a guiſa di-Ferola , con
hanno ſolamente i Caſtorei maſchi,onde è chiariſ midolla ſongoſa . Qgelli , che hanno veduta la
ſimo l’argomento , che le deſcritte veſlìche . non Pianta del Coſto, dicono , che ſia ſimile al Sam
ſono li teſticoli delCaſtoreo. Belli, che comu buco , ed è grande come l’Arbuto , che produce il
nemente ſ1 portano per mercanzia a vendere, e ſo fiore di buon’odore . ll frutto è molle , che diſtac
no in uſo nelle Officine , &ondalezio dichiara eſſe— ca da ſe la ſcorza con molta facilità. Garzia dal!"
re tenuiorum fai-tim” , quàm teflium , e dice an Orta , e Cbri/an‘oro Acofla ſono di opinione , che il
che , che ſiano efficaci per i medicamenti eſterni i Coſto ſia di una ſola maniera , e che in quanto al.
ma queſtì ancora ſi ſalfificano,ſecon do Dioſcoride, la ſua dolcezza, ed amarezza , non ſia la cagione ,
meſchiandovi Ammoniaco , o Gomma col ſangue che invecchiandoſi , ſi vada inutando di colore , e
di queſto animale, e con li medeſimi teſticoli 5 ma di ſapore , di modo, ch’eſſendo bianco , ſi cangi in
li non ſalſificati ſi conoſcono all’odore grave , al nero, e fra tanto tempo ſi Faccia giallo , e divenga
ſapore acuto, e che ſia pieno, reſìnoſo, e fragile, di amaro z ma il perfetto è il freſco , che non avendo
dove argomenta il medeſimo Ronda/ezio , che gli acquiſtato cattivo ſapore , chiamano Coſto dolce ,
Antichi non aVeſſero uſato altro per i veri teſtico— ancorche i Mercanti per ſmaltirlo , dicono molte
li del Caſtoreo, che liquore ceraginoſo,che ſi trova favole , e li diano queſti due nomi , dicendo por
dentro le dette veſÎiche dell’anguìnaglie , mentre tarlo da Paeſi differenti , quantunque naſcano aſ
vogliono, che le note del vero Caſtoreo,ſiano: L2’ ſolutamente nell'Indie . Baſta però , dice l’Acoſta,
qflore intm’ cera/ò , urlare-gravi , dj** 'w'rm ”dolen che i Chineſi, gente diſcreta, ed intelligente, uſa
te, gaſtu neri, mordeute, (Fc. Condizioni,che non no queſto Coſto per veriffimo .
ſi trovano ne’ veri teſticoli, che diceffimo trovarſi Si trova una radice ,che ſi porta dall’Indie , ſ1
attaccati nelli reni del Caſtoreo . . miliffima al Gengevo, che Pietro Penna,dic'eſſere
Tra i veri ſono lodati quelli di POnto: Dio/*co bianca di dentro, leggiera , grande quanto il deto
ride dice , che vagliono contro i Veleni de’derpen groſſo dellav mano , di odore intenſo , e grazioſo o
ti ,ed altri animali mortiſeri , ed all’lxia , ſanno come di Cipreſſmo @edro del Monte Libano, qua
ſtarnutare , e bevendoſene due dramme con Pulc— le radice, Valerando Daoero , perito della materia
gio, provocano i meſtrui, e cacciano le ſecondine, Medicinale , penſa eſſere il Coſto; ma ſe pure non
e le creature dal corpo -, poſti ne’cliſtieri ſvegliano è tale , come dice Pietro Penna , merita nientedi
i letargicize gl’addOrmentati per qualſivoglia cau meno ,. lode uguale col Coſto , in riguardo della
ſa - Giovane a’tremori, ed a tutti idiſettr de‘nere bontà del ſapore,ed orlore,ſoaVemente aromatico -
.VB ed unÌVerſalmente hanno virtù di ſcaldare . L’iſteſſo Pietro Penna o pone due altre maniere
di Coſto , che chiama di Molucco corticoſo , per
\
Figura del Coſto . averle avuto da gente di quel Paeſe, come i Curio
ſr potranno leggere nel detto Autore. Noi però
uſaremo il primo Coſto deſcritto in queflo Capo ,
giacche viene approvato peril Vero dalla maggior
parte de’Periti della materia Medicinale .
Il Coſto è di temperamento caldo , e ſecondo
Dioſcuri-le ſa urinare , e provoca i meſi : Giova al
l`inſermità della matrice: a uſandolo in profumo,
ed in ſomento: bevuto con Incenzo, econ vino
Vale a i morſi delle Vipere 5 ammazza i vermi del
corpo , e bevuto con vino mulſo muove la libidi
ne , applicandoſi a modo d’empiaſtro infiamma la
pelle , e tira gli umori alla ſuperficie di ſuorii
giova allo ſpalìmo , ed alla paraliſi-a , a i :remoti
delle ſebbri a 6d a dolori del petto,ed unito con ac
qua di Mele toglie le macchie, che cauſa il 801*?v
nella faccia . Secondo Dioſroride , e Gale-no ſi me—
ſchia il Coſto nelle medicine contro i veleni : vale
anco al dolor di fianco. In difetto poi del vero CO'.
{lo , s’adopera la radice dell’Enola Campana -

*Del Cnfloſi .De-ll' Anacardi .


` i L vero Coſto, che oggi giorno ſi trova , viene
A ſimilitudine, che hanno gl’Anacardi tol `
portato dall’lndie , dove ſimilmente lo chia cuore degl’ucelli, gli ha fatto ſortire appreſ
mano Coſti, come in'Ara bico Crz/Z, o Cflſt , è radice ſo i GrflCi moderni queſto nome , già cheè ſtato
in
PAR’TES ECONDA; 269
incognito agli'Antichi ;’ li medeſimi,dice Cuffie/‘oro ſegno di vaticinio , ſi coronò d’un ramo di eſſo:
Ata/ia ſono chiamati dagl’Arabi Balmlo-r , e da Sortoqueſta favola lì moſtra , che il Lauro ſia ſim
gl'ln-.iiani Biba , e da i Portogheſi Fave di Mir/ae bolo di vaticinío , e ſacrato ad Apollo a come Dio
ca . Q-Lando queſto frutto ‘e freſco , e di color roſ del Vaticinare o ſommamente onorato da Giove a C
ſigno , ha dentro di ſe una midolla ſimile all'A ſotto il nome della Donzella , venga ſignificata la
mandola , e tra quella m‘idolla bianca , e la ſcorza Sapienza , poiche l’arte del vatícinare trae l’origi
roſſa oſcura , ha un licore groſſo , come Mele , ſi ne dalla Sapienza . Oltre di ciò per Lauro , come
mile al ſangue , quale dicono eſſere molto corro pieno di fuoco viene ſignificato Apollo , o pure_ il
ſivo, che perCib Ain't-enna, Sempione , ed il Mat Sole , ch’è fuoco . Il Lauro viene anche dagl’An— -
-ó.a
tbiolí hanno' pollo l’Anacardo nel numero da' ve tichi chiamato Delſico , cioè , Dioínatrix Arbor o
leni . ` i perche dovendo gl’lndovinatori , rendere qualche
Naſcono gl‘Anacardi , non ſolamente nell’In riſpoſta, mangiavano prima il Lauro , edi più ſe
dia , e nel Malabàr‘, ma anche nellaSicilia ne’ ne coronavano ad imitazione di Apollo , al quale
.L
Monti,che ardono Contìn uamente di fuoco. Bel pretendevano piacere tanto queſt’Albero , che ir:
lo , che s'uſa nella medicina , e ſpezialmente in virtù di eſſo preſuppone-:vano muovere quella Dei.
queſto Elettuario dell’Anacardo , è il detto licore tàa fargli partecipi delle coſe venture 5 onde Tiz
ſanguigno, e non tutto il frutto , come malamen bullo cantò così i
te fauno molti , Così parimenteinſegna il Mat Vera mmm/ic ”film ſhcrar innoxia Lauro:
tbiolì z e dice , che facendoſi il contrario , ſ1 erra VÉ'ſcar, Ù‘ retrrmzm ſit mihi 'virgínitar .
gravemente . Vale queſto liCOre a i ſenſi corrotti, E Claudiano ſimilmente:
conferiſce alla memoria , ed all’infermità fredde Venturi Praſlin Lam-”r . -
de’ ſenſi ,de’ nervi, e del cervello z ma preſo ſem— . Con altrettanta ſuperſtizione- credevano preſa-I
plicemente è aduſtivo , ed ulcerativoz ſi corregge gire gli eventi felici, dallo ſtrepito grande, che fa
perciò bevendolo in latte di Vacca - ceva il Lauro , mentre l’abbruggiavano , ſicche
l’iſteſſo Tibullo diſſe : ~
‘ Del Dorungi . At Law”: bona ſigna dorli! gna/le” Colom‘ .
Come per il contrario, ſe abbruggiandoſi il
I L Dorungi ha cauſato tanta diverſità d’opinio; Lauro , non facevai ſoliti crepiti , era tenuto per
ni, che ha pollo in confuſione la mente de i cattiVo augurio , com’ eſplica Properzio (11b. 2.
compoſitori di queſta Confezione Anacardlna , Ela-3.26. )
perche per tal nome Arabico 1 molti hanno inteſo, Et tacito exh‘nfîo Laſer”: arluſtflfoco .
la‘Nivella , ſicome fecero Silvio 1 ,i Fiorentini, i Fù anche antica uſanza di ſtimare il Lauro per:
Bolognëſi . Coſteo , Giuberto, Ewgarueci , P4010 Albero pacifico , eguale all’Olivo , ſicche quando
Suarzlo , Franceſco Aleſſandro , il Tortoneſe , Cri` ſe ne moſtravano i rami , era fermiflìmo ſegno di.
ſtoflro (le Ham-ſli; , Simone Genoveſe , Ozio/fo Oc pace .
cone , Dezío Forte , e Franciom- . Altri hanno cre-~ l Romani antichi portavano il Lauro in ſegno
duto , intenderſi' le Cubebe , e ſono (lati li Fra-ti di allegrezza,e di vittoria, e loponevano ne’Tem-ñ
d'Araceli , Cala/[ano , Vit/anziani , Melíccbio , e pi loro nel ſeno-di Gio-ve , ogni volta, che ottene
Santino ', i Romani , e Caſi-ella, vogliono , che ſia vano ſegnalata-vittoria , edi più i-Rè di Roma z
la Meliſſa , altri l’Eriſimo , e la Rucola ſelvatica . mandavauo ogn’anno doni in Parnaſo ad Apollo ,
Io non ſaprei imaginarmi ,' dove tali Autori ab per eſſere quivi i primi Lauri del Mondo ./Plím'o
biano fondate lcloro opinioni , mentre appreſſo dice, chetra tutti gl’Alberi, ſolamente quello del
gl’Arabi , niuno degl’accen nati ſemplici hanno Lauro, non è percoſſo dal Fulmine; onde Tiberio
nome di Dorungi , fiche diremo con il Fragofio , Ceſare, quando tuona-va, fi coronava di Lauro, per
che per Dorungi , lì rleveintemlere ilPDoronico non reſtar percoſſo dalle Saette , e quella è la cau
perche così è chiamato dagl‘Arabi , come chiara ſa, che il Lauro ſuſſe onorato ne’Trionfi , e ſi po—
mente lì trova in Sempione . Altri Traſcrittori lo neſſe per atua-mento nelle porte dellecnſe impe
chiamano Burungi , ed Arungi , ma il Teſto di riali, e de’PontefiCi— . Il medeſimo Plinio racconta
.Meſue antico dice puramente Durungi . un caſo degnodi memoria , ſucceduto nel tempo
didnguflo, che il Martbioli d-ice eſſere avvenuto
Delle Baccbe {ſi Lauro . perche Giove volle mandare il Lauro dal Cielo per
coronare gl’lmperadori . Il— ſucceſſo fu , che un’
E Bacche di Lauro, ſono frutto di Albero no Aquila portando per nere una Gallina bianca, che
tiſſimo, chiamato anticamente Liu/(lemcioè teneva nel becco un picciolo ramo di Lauro , tut
..i lande , perche di eſſo : Cum [darle coronflbanrur to carico delle ſue bacche, laſciò caderla a dirittu-’
Vit‘lorer Delphi, dice Plim'0, e Gio:Fíngero.. l Gl‘e` ra nel ſeno di LioioDruſi/la , che ſii moglie di
ci ſeguendo il ſuo favoleggiamento Poetico , chia Auguſto 5 onde gl‘Auruſpicj , ordinaronoche foſſe
mano il LauroDapbonid‘u,dal nome di quella gra conſervata , non ſolamente la Gallina , ma anche
zioſiffima fanciulla figlia di Ladone , la quale fug i. Polli , che foſſero nati di eſſa; e che il Lauro lì
gendo da Apollo , che di lei fieramente innamora piantaſſe , come ſegui nella Villa di Ccfirre , nove
to la ſeguitava , nel voler egli abbracciati-la , fuſa miglia lontano da- Roma, il quale proliſicò tanto,
prieghi della madre con‘vertita dalli Dei in Lauro: che produſſe una Selva, che per tal ſucceſſo ſu det—
Conſervando il Dio il medemo aſſetto verſo quell‘ ta Gallinaria; e l'iſtcſſo Caſio-e poi trionfandeOK’
Albero , gli diede il nome della fanciulla , e poi in to in mano un ramo , ed in capo una Corona di
' Cc Lau
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110 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI


TERIACA DlATESSERUNſſ
Lauro di quella Selva , e così continuarono gl'al
tri lmperadori i piantando per conſuetudine quei ` Difideſue.
rami, che portavano , onde vi furono diverſe Sel i [glia di Genziana , Bacche di Lauro a Mirra ,
ve prodotte da quei rami .
Ma il Lauro propriamente è un’Albero di per Ariflolocia retonda ana parti u'guali.Si con
petua chioma z` che ſempre verdeggia , le ſpecie di ſetta con mele ſpumato quanto balia .
eſſo, ſecondo Plinio, ſono ſino a tredici,tra le qua
li viene connnmerato il Lauro Regio ,il Delfico , Facoltà ,_ ed'Ufl) .
il Cipiro, il Muſtaceo, il Spadone, ed il Trionfale',
numerando tra’queſte ſpecie molte Piante, che nö Vale~agli affetti del cerebro , come Epileſſia ,
ſono Lauro 1 maſalamente hanno le ſoglie ſimili Paralilia, Tortura di bocca, giova al dolore, ed in
al vero Lauro , come ſono il Lauro Tino, l’Aleſ flazione dello (lomaco, ed alla tarda digeſiione: va.
ſandrino, il Lauro Taxa,il Camedaſne, cioè Lau le a’diſetti del fegato , ldropiſia , ed oppilazione ,
ro terreſtre, e Daſnoides, ch’è la Laureola . ſoccorre aHi morſi de’Scorpioni, ed a chi ha bevu
Proſpero Alpino (lle' Plant. exot. IibJ. cap!. ) to il veleno . Se ne piglia da aureo mezo , fino ad
ſcrive un’altra ſorte di Lauro ſelvatico Cretico I uno .
ma in effetto , ſecondo Dioſcoríde , il Lauro è di Meſue dà a queſ’co Antidoto l’Epiteto di grande,
due maniere, l’uno produce le foglie lunghe, ch’è non perche riceve m_olt’ingredienti,ma in riguar_
il maſchio , e l’altro ſirette , Cheſi chiama Lauro do delle ſue ammirabili prerogative . Si chiama
femin’a, ed ambedue hanno virtù di ſcaldare, e di Teriaca Diateſseron , perche ſ1 componedi quat.
mollificare a onde le ſoglie .verdi d’eiſi trite , ed tro ingredienti: ſe ne trovano molte ricette, ſcrit
impiaſtrate giovano alle punture ſatte dalle Api, te da [in/Ir, Aw‘remm, Serapione, Aezio , e da Ni
*dalle Veſpj; bevute offendono lo ſtomaco, e ſan colò A/eflìmdríno 5 ma quella di Meſa: è quella che
no vomitare. ll Lauro ha virtù di produrre il fuo fi colluma .
c0 , fregando inſieme velOCemente due verghe di Affina , e Vega-zio , Medici Veterinari , vi ag
Lauro ſecco, e gittandovi poi ſubito di ſopra Solſo giunſero l’Avorio , chiamandolo Diapente , e lo
polverizzato , vi .ſi accende il Fuoco . La corteccia danno poi a'Cavalli inſermi .
delle radici delli due ſuddetti Laurìirompe la pie
tra , giova a’ſegatoſi, bevendone tre oboli con vi .Dr/Ia Canzian” .
no odorato . .
Le Bacche del Lauro han no-qualità più calda , Erche Genzìo Rx‘ d‘lllíría fu il primo oſserva;
che le frondi, e ſecorido lo ſieſſo Dioſcoride trite,ed [ore delle virtù della Genziana,ſu perciò chia
incorporate co” mele,e ſapa, lambendole , vaglio. mata col nome di lui , Come teſtifica Dioſcarrìle‘.
no a’Tiſici, Aſmatíci, ſtrctti di fiato,ed a’catarri . ' Apu/ejo (/z‘b.;.ci1p.;. ) dice , che altri la chiamano
,ll ſugo di eſſe meſchiato Con oglio roſato e giova Aloe‘ Gal/ico, altri Marce”, altri Cbironia, ed altri
alle gravezze, e dolori dell’orecchie, diſtillandove Cimino/e . ProdUCe la Genziana le ſrondi appreſſo
lo dentro ..Le medeſime Bacche [i bevono con vi la radice , e ſ1 aſsomigliano a quelle della Noce i
no contro le punture delli Scorpioni , e da chi ſi è overo a quelle della Piantagiue; ſono di colore
unto del ſugo di eſſe ne fuggono tutte le coſe av roffigno,ma quelle del mezzo del ſuſto in sùie ſpe
velenatez mangiate dalle Donne gravide , quando cialmente nella ſommità, ſono alquanto più ima
vanno a dormire , ſanno partorire felicemente. gliate dell’altra z il fuſto èconcavo, liſcio, groſso
Tanto le ſoglie , quanto le Bacche dc] Lauro han un dito, alto due cubiti , e compartito da più no
ſìo molte altre virtù , Che per brevità tralaſcio , di, nelli quali ſono le frondi con maggiori inter
dovendo dar luogo ad altre materie . valli . Ha il fiore giallo , lucido a modo di cam
La preparazione della Confezione Anacardina panella , quando è maturo a il ſeme , che conten
èda per ſe ſteſſa Chiara , perche gli Anacardi ſi pe gono li ſuoi ricettacoli è 'largo, leggiero, ſcaglioſo,
ſtano a parte per cavarne quel liquore ſanguigno ſimile a quello dello sſondillo Î, la radiceè lunga ,
e non [i ha da pigliare la polvere degli Anacardi ma groſsa , ed amara , e di Colore gialliccio; naſce
preparati, Come malamente ſanno alcuni ineſper nella ſommità de’Monti altiſſimi , in luoghi om
ti , perche non è così nella ricetta , e ſe gli Ana broſi, ed acquaſtrini .
cardi non averanno quel, liquore,ſono afflitto inu QLell’erba , che i Moderni chiamano Crucia
tili per tale intenzione-.ll rimanente de’ſemplici ſi ta , perche produce la radice pertugiata a modo di
peſlarnnno ſottili con il mele,e con Buciro diVac. Croce,è poſla dal Mattbioli ſotto nome di Gem-.ia
ca,che ſiano quadruplicati alle ſpezie,colle quali ſi mr minore, per la ſimilitudine,che ha con la Gen
compone l’Elettuario,il quale non ſi deve adopera ziana . Se ne trovano due altre ſpecie , e tutte lo
re prima di ſei meſi, perche fermentandoſi, lì vie. date per la Pelle , Veleni , e per i morti, epuntu
ne a riſolvere quella partevelenoſa,che ha il liquo re degli Animali vele-;oli .
re degli Anacardi.QLLanCO alla doſe del Butiropre Dale-compio ſ Hr’ſtOr.Gener. Plant”. ) pone due
ſcritto quì da Meſtre , ſi giudica ſuperflua , perche Piante , che parimente hanno ſomiglianza di ſor
a’ſtomachi,ed alle complcſſmni de’Napolitaui rie ma , e di virtù con la Genziana , le chiama perciò
- ſce affatto abominevolme però balia la quarta par— Canzianelle , l‘una grande lat'iſolia , e la minore
ce, e ſorſe meno, o meglio ſenza eſſo , e ſi ſupplirà auguſiiſolia .
col miele . Carlo (luſſo ſ Hiſtor- I’lrrntar. ) pone ſino a do
dici ſpecie di Genziana z ma quella, che deve ſtr
vire
PARTI-ZS E C O N D KI *2 ſr‘
. ’
v-zre quì, e 'quaſi in
e
ogni~ Antidoro,
- -
è la prima de ?i odor leggiero,e non acuto, contuttociò biſogna ri'-~
ſcritta in queſio Capo , edi eſsa iideve intendere cordarſi, che la Divina Scrittura è piena di ſagra
la radice, la quale, ſecondo, che ſcrive Dioſcoríde, tiſÎimi ſenſi miſtici, e velati con nomi , che a pri
ha virtù di ſcalda-re, e di reſtringere , bevuta con ma viſta paiono impropri , come ſi legge del Gala
vino, pepe , e ruta al peſo di due dramme , giova bano in quel luogo dell’Eſoda, dove Iddio coman
al morſo tie-’Serpenti; e ponendoſi nelle ferite le da.dicendo: Sume tibi Aromata,.$’toc‘îe›r, à*- 0”]
conſolida , ed è vera medicina all’ulcere caverno. cbía , ó** Gal/51mm” bom' odori: . Or chi dirà , che
ſe . Il Matrhioli dice , avere eſperimentato (icon al noſtro ſenſo il Galbano ſia di buono, e piacevo-'ì
felice ſucceſsO) l’acqua cavata per Bagnomaria , le odore 2 In moltiſſimi altri looghi della Sagra.
dalle ſuddette radici , per le ſebbri dell’oppilazio Scrittura ſ'ì ſa menzione della Mirra , e ſpecial
ni, ammazza ancora i vermi del corpo de’ſancinl mente nel Cantico de’Cflntíci : Laóia ejm- [ilìn (li
li , e purga tutte le` macole della Faccia , lavandaſtillantia Mjrrbam Primam, cioè Mirra perfet
ſene ſpeſso . Poſta nel vino ſi loda da Pietro Pemm tiiſima , ed il medeſimo epiteto gli vien dato nel
per diſCutere le. laffitudini , e per eccitare l'appe citato Capo : Suri-8x1* , m‘ ”Pu-iam dilréio mea ;
tito . Nella Peſte è così preſentaneo rimedio 1 che manu: mm ſtilla'óerunt Myrrham , É* digiti mei
non ſolamente gl’uomini , ma fin’anche le Beſtie plc-ni Min/m Probat’dfima, la qual ſpecie di Mir
conſerva ſane, e-li reſtituiſce la ſanità perduta . ra gli Antichi chiamarono propriamente Storta ,
tenuta da eſſi, e ſin’anche da’Rè tra i loro Teſori,
.DEI/d i‘ll—Tr!! a leggendeſi , particolarmente appreſſo Plutarco di
l l A Mirra ſu da’Greci detta Sminm, quaſiſua Ale-ſandro Magna , che donò cento talenti di Mir
ra a Leonida PEdagogo . E ſe tornaremo a volgere
'vítéra é“ odore fluentir, ngrtentariaque, di l’occhio alla Sagra Scrittura,trovaremofcemjlzzg.)
Cono Pierro Penna , e Mattia Label/io 5 attributo a che quando Giacobbe mandòi figli nell’Egirto a
ch’io penſo , eſſerſi ſtato dato in riguardo dell’an comprar grano, pensò di cattivarſi la benevolenza
tico coſiume di comporne ſempre gli Llnguenti di Guſeppe ,,Vicerè di quel Paeſe , con inviargli ,
prezioſi con la Mirra . Se ne legge , un’alta teſti tra li doni la Mirra, e perciò diſſe loro: Sur-rire de
monianza nella Sagra Scrittura a quando Dio co oftimir terrdfrugiáur i” 'ua/ib”: oeſtrìr, di" affer
mando a Moisè, che la poueſſe nell’llngnento del te 'vira manent, modicum, Reſina , ó“ Mel/ir , ò*
la Santificazione , dicendo : Same tibi ”amata Styracíró* SMS”, Ò'c. Similmente fecero i Ma
' Prima Miri-Im , ſZ-ù ſparite‘ ſlm-”tir , c'î‘ 9/6342 ,‘ gi al Redentor del Mondo: Aperti: tbefauríxſuix
quingentor fic/ar.Si cava anche dalle Scritture pro ohm/arm” ei Amm”, Tin”, ó' Myrrbam . Non è
fane, che non ſi faceva Unguento , che non vi en però poca fortuna di quefli nuovi Secoli7il trovarſi
trava Mirto, come nell'llnguento Narciſinofîro in abbondanza la vera Mirra , recandoſene a Noi
cino, Cinnamomino , Nardino , Malabarrino , e particolarmente gran copia (ſecondo il Garzia
ſimili , ſicche gli linguenti , che i Greci chiama dal/‘Orta ) dall’Arabia Felice, e ſe ne porta ezian:
no Mirrailianno dato la denominazione alla Mir dio di Abexin . ch’è luogo dell’Etiopia .
ra , la graſſezza della quale ſu chiamata degli An ll noſtro Bartolomeo Mamma ( Trac’t'. {le T115."
tichi Stat-?az pare , che il Matthioli malamente ó* Mitridat.) diſſe: che ſi cominciava già a por;
Crcda , che lo Stone s ſia il noſtro Storace liqui— tare della Mirra ſugoſa, graſſa, e buona, con tutti
do , il quale ſi cava dal Thimiama , e non-dalla quei ſegni, che alla perfetta aſſegna Dioſcorr'de,
Mirra , come al Capo dello Storace ſi è detto pa cioè il ſapore amaro, acre, ed il buon odore , e che
gina r 6 f. ` rompendoſi, dimoſtra di dentro alcuno vene bian
l Frati d’Arañlí hanno dubitato, ſe la noſtra che, ſimili all’ugne, e di colore pallido riſplenden
uſuale Mirra ſia la vera, e legirima , che ſcrivono te: Nicolò Steg/l'ala dice: che Mjrrha Optima 00-'
gli Autori antichi, perche oſſervano 1 nella Mir píafacilè babe-ri Poteri: ,ſi id Pharmacoprem fa#
ra uſuale mancarvi l’amarezza grande , che perciò' dear q
nc ſu dato, dicono eſſi, al nolìro Redentore il vino L’Albero, che prodoce la Mirra(ſeconrlo Plinio)
Mirrato: 93‘011 cùm gif/Zaffi! :ro/.uit èílvere , dice è ſpinoſo; ſimile alla ſpina di Egitto alto cinque
il ſagro Teflo . Vogliono , che ciò ſeguiſſe per la* cnbiti z ha il tronco duro , fiorto , e più groſſo di
grande amareZZaz Ma intorno a ciò primieramen quello dell’incenſo 5 la corteccia dell’Albero del
te oſſerva Gaſpnro vamamlo ( Vari/tr. [35. cap.; la Micra èliſcia a ſimiglianza di quella dell’Ar
ó’* r g .) che il vino Mirrato non è così amaro, co , buco , quantunque dicono alcuni, ch'ella ſia ru;
me pretendono i Frati d’Ardcc/i, perche Diaſrori— vida, e ſpinoſa 5 le ſrondi ſono , come quelle dell’
de non deſcrive la Mirra per amariffima i ma per olivo 9 ma più Creſpe , e ſpinoſe. Si raccoglie la
ſemplicemente amara z in corroborazione di che Mirra , intaCCandoſÌ l’Albero due volte l’anno i
dice Plinio ( [ib. r 4. capa 3.) Lnutíffima apud pri come ſi fa a quello dell’Incenſo , anche ne’mcdeſi
ſco; 'Dina em”: Myrrlm odore con/112m, ”t appare: mi tempi. Lo Storta però è quella Mirra , che
in P/rmtifabula , 71m Perſa inſcribìtur . Se dun riſuda ſpontaneamente dall’Albero , ſenza intac
que gli Antichi ſe ne ſervivano per luſſo,c<›me po care la ſcorza, e quella non ha pari in bonta . On
ſt-ìva avere tanta inſoavità , come pretendono , i de èneceſſario ſapere , che, ſecondo ſcrive Dioſco
Frati (L’Aria-eli? Circa l’odore della Mirra , ſe ride , ſi trovano molte ſorti di Mirra, come la l’e—
ne trova l‘approvazione nelle Sagre Carte , nelle difljímor , la quale è molto graſſa z ma molto più
quali ſi legge .- Maſi Min-ba ele-57a deditſuaoita graſſa è quella chiamata Gabrireto 7 perche "Alì-‘e
tem odori: . Ma tai odore ſi deve intendere per un’ in luoghi graſſi . La Tragloditica 9 Così detta dal
c'c a Pae
\

2 [E TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELL!


Paeſe , dove naſce , tiene il principato; queſtaè Non ſarà ſuor di propoſito il dire J che l’Animè
traſparente,e mordace 5 alcuni teſti dicono,di c‘o— Orientaledía il vero Cancamo di Díofioride,a\’en- '
lor verdiccio z ma altri, gialliccio , che è più con do egli ſcritto: Cancumum Arabic!” Iigm' [acbry
forme al vero, e perciò molti hanno du bitato, che ma eſl, Mirrlm quodammodoflmí/írmirofiguflm,
non ſìtrovaſſe oggigiorno la vera Mir-ra , per non quam adſuflimmta ”ſur-Pants onde l’AnguiI/ara
vederli Mirra verdiccia . Nel teſto di Dioſcuride ed altri per la conſiderazione , che il Caucamo ſi
ſi oſſerva un’altro errore,dove dice, la Mirra Beo adoperava in profumo , penſarono , che ſnſse il
tica eſſere radice di un'albero di Beotica 5 ma ſe la Belgioino eſsere il Silfio, vero Laſerpizio odorato.
Micra è ſugo , come può eſſere radice? Gli/Para Paolo Egíneta ( lib.7.)ſa men-zione del Carica.
Hoflmmno ſcioglie il dubbio, con l’autorità di Se mo nell'iſteſso modo, e parole, che ſa Dioſcuride .
raPiane,dove ſi legge: Aſcìndí à radicemioèieſpli. Tra i moderni Garaia dall’Orta dice,che l’Ani.
ca Pau/ina : Succum efle, qui ſumitur à radice ar mè ſia il Cancamo,ſcrivendo : Eſi Gracorum Can.
borir Beati”; e tale Mirra è da Columella chiama camrrm, me.: finte-mia, id, quod nor Anime vara.
ta Mirra Achaina , dicendo (libro.) mm, quod in Lfljítania ex (Ethiopia, Arabia/im'
E: [achrymar imita!” tua!, Cinyreja oirgo , tima allor-bit” .
Sed melior Staffi: Panatm' Arbaja , Myrrha . ll Clujio notò, che : Non deſunti; 7m' Ania-c‘, Ie-~
Per la Vergine Cinireja qui nominata da C01” gitimum Bale-[12'101: eſſe putant , ob multa: , qua:
m:1!a,s’intende Mirra favoloſa a, finta da’Poeti, fi habet notai, cum Edel/ii lai‘ſtoría commune; .
glia di Cinìra Rf‘ di Cipro i e che ſi trasformaſse Altri più inavvedutamente hanno ſcritto , che
in albero per l’inceſto commeſſo col Padre . Dio il Cancamo ſuſse la Gomma Lacca 5 ma Amato
fcoride doppo di aver parlato di due ſorti di Mir Lil/;tano dice apertainente,cl1e il Cancamo ſia una.
ra , che ſeguono di bontà la Tragloditica , tratta lagrima reſinoſa , ed odoriſera . La Lacca è una
della Mirra Caucalia, Ch`èuna ſpecie,ſuor di mo materia gommoſa I che ſi ſcioglie con l’acqua zed
do ſvanita,e negra,come ſe ſuſſe arroſtita 5 la peg. Amato medeſimo penſa , che non ſia: Gummi ar
giore però è quella, che ſi chiama Ergaſima, ſecca, Lorir,ztutpla›1t4 ulicujur, ſeri Patiùrfbrmícarum
muffata, ed acuta, ſimile di aſpetto . e di virtù al alatarunſtercm,faoagi”e, 'oe/at cera apitm,ó"c.
la gomma, ſegue poi a dire Dioſcoridr medeſimo = Si trova l’Animè Occidentale uſato da’Saccrdo—
Dannali quella, che chiamano Aminea; ma queſta ti Indiani, ne’loro ſuſſomigj, che ſanno agl’ldoli,
ſu molto lodata da Calmo , dicendo eſſere la più in vece d’incenſo . Queſta ſorte di Animè è una
perfetta nelle ſpecie della Tragloditica : il Mat.. Reſina molto bianca, oleaginoſa , e traſparente; ſi'
:bioli vuole, che non vi ſia errore nel teſlo di Dia. parta in pezzi grandi 9 quaſi come ſette diCedro
ſcoride , perche in eſſo ſi legge Amínea , ed in Ga Confettate, ha odore medÎOCre , ma non Così, come
Imo (Iib. de Anti-lot.) Mim.: , onde crede , che l’Animè Orientale , poſta al Fuoco , ſacilmenteſi
ſiano due Mirre diverſe - Alcuni periti Sempli— conſuma . Quello è il Vero Copa/,deſorirro dal Mo
ciſti hanno per opinione, che la Miri-a Aminea , e narrler ( lſtor- aſc-'Semplici dell'indie) del quale di
Minea ſia quella gomma , che lì chiama Anima ce, che l'uſava per ſuiſomigio nell’inſermità fred
Orientale , della quale per continuare il mio ſolito de di cella’ in luogo d’lncenſo, ovvero Anime, ha
illiruto , non voglio tralaſciare quì l’opportunità parti riſolutive , e mollificative . `
di trattare di eſſa , la quale ſi divide in Orientale , Dell’Animè dice il medeſimo :o Ciſèrw'amo di
ed Occidentale . L’Orientale è una gomma, o più queſto Anime‘ i” molte infermità , maſrr'mamente
toſto lagrima reſìnoſa , traſparente , e lucida , di di capo , a dolori di :fl/’o, mgíonatí da umori, e rla
colore giallmſi mile al Carabe z ma più fragile, on cauſe ſrígíde, o per catarro , che viene da] capo , l
de :ilcuni penſarono, che foſſe una ſpecie di eſſo .z. ”el/‘emicrania . Si adopra ſuffomigandone la ſlan
viene in ezzi ſimili all’incenſo , ma molto più Za in tempo d’ln verno z vale anche nelle infermità
grandi ; {ſcava da certi'alberi grandi, che hanno lunghe, perche purifica, e corregge l’aere; ſerve a
le Foglie, come quelle del Mirto, come riferiſcono ſuſſomìgarei toccati , e le cuffie nell’ora del dor
i Portogheſi , che lo conducono in Lisbona . mire . .
Briſoto Frandefe , come dicono Gio: Bflbuíno, e Se ne ſa tela incerata con Ia terza parte di cera,
Cher/ero dice,che il nome d’Am’me‘ ſia corrotto da’ e ſi mette ſopra , dove ſa biſogno di con ſor-tare , e
Portogheſi , ma chela chiamano Aym‘mflm , di di riſolvere , e ne’dolori freddi, e ventolìtà 5 con
dove ne deriva l’altro di Animé, il vero nome è forta il cerebro , applicato in ſorma di empiaſtro .
di Mimmche viene originato dal luogo, dove ſpe Dell’Animè,e Copal lo ho fatto continua eſperien
cialmente naſce,e quello p‘reſuppoſto và a confron za , con evento non fallace nelle ſuddette infer
tare con Ermo/ao Barbaro , che dice : Anímè col Le .Piante ſeraci di Copa!) ſono molte , le quali i
mità
]igí i” vicini loci Pago , i” quo Thu: ”aſi-'illa' , Ò*
ab illiu! Page' nomine Anima" dicitar . ſi poſsono vedere nell’Iſioría Meſſicana del Retro,
Alcuni penſano , che ſia una ſorte di Mirra di il quale riferiſce le facoltà del Copa-l, come ſegue:
Dioſcorirle ſliLr. cap.67. de Myrr/m) che tra le l’entriculum 1 cor , cereórflm , ”rerumqmſaflitu
molte ſpecie dice: Improbatur Amínea cognomi corroborzmt 5 f/axíonex coorte”: , pituitam flbjh
m, con queſto nome anche la chiama Sempione, e munt, rigortrfebríflm arcent , define”: membra
ſu Cognita a Calmo ſotto li medemi nomidi Mir reſi-icaeratxr , oulvarngue pracizícntem inſuum la
ra Minea,o Aminea 5 ma Ermolao ſopracitaro di cum reſti'trmntmtqfle reponunndecidivamgue co”
ce , chela Mirra Aminea, ſia l’Animè Occidenta ſirmflnt , Ac 'valuti ;rl/[gang .
le, di cui diremo più avanti. Gale-”o diſse,che la Mirra ſi converti va in Opo
\
‘ cal
PARTESECONDA’.. zz;
calpaſo, ch‘è un liquore di Albero, chiamato Cal tbiali pone per una ſeconda ſpecie di Fumaria a la
paſo , ed è veleno mortaliffimo , e ſimile trasfor quale produce la radice rotonda , perche nel loro`
mazione ſegue anche c0n la Caſſia, che ſi conver— Clima, non ſi trOVa. che naſca la vera; però quel
te in Cinnamomo, ed il Galbano in Sagapeno . il la , che il noſtro Speziale ha da ponere in opera in
noſtro Imparato dice , avere veduto tra la Mirra I queſto compoſtOz e dovuane ſarà preſcritta l’Ari
certi pezzi di Opocalpaſo . e perciò avvertano gli ſtolocia rotonda, dovcrà eſsere la prima, ſcritta da
avveduti Farmacopei in adoperar la Mirra, di ſce. Noi quì , Conſorme anche Vuole Dio/Z'oríde , ag
gli‘erla diligentementhperche quantunque l'Opo. giungendo . che l’ottima Ariſtolocia rotonda , lì
calpaſo ſia molto ſimile ad eſſa, nientedimeno non tiene eſsere quella 1 che naſce nel Monte Gargano
è così amaro 1 e di più è ſciflìle , e di odore Lami di Puglia, e che ſi deve cacaoglíere nel tempo, che'
no. come dice aver prima oſſervato lo Scaglia/”mè comincia a germogliare, altrimente ſi trovarà riu
ſi ſcioglie così prontamente nell’acqua , came la ſcire do po leccata, flaccida, ſvanita, e rugoſa,dif.
Mirra , nè meno ſi trova tra la Mirra, tanto ſacil ficileanche da poterla ridurre in polvere z oltre , -
mente, come penſano Oddo , ed altri Scrittori Pa che di tal qualità èdi poca virtù.
dovani , che dicono , tutta la Mirra delle Officine Galeno tra tutte le ſpecie dell’Ariſtolocia dà il
eſſere Opocalpaſo, perche : Adeò rarumz dice Ste primo luogo alla rotonda 1 come più efficace z on
gliola anzidetto , ut nonſolùm 'iau/gare: Pharma de ſecondo Diofcoride , vale contro tuttii veleni z
cafmor [atm: z ſed pieroſque erudiror medicflmi pigliata con Mirra, e Pepe, provoca le ſecondiue ,
”mn inquiſítoru. La vera Mirra ſu già in uſo ſre imeſtrui, il partoie purg-ë tutte le ſuperſluità del
quente per imbalſamare i corpi morti ;onde Giu la matrice, ed il medeſimo opera applicata di ſot
ſeppe Alarimatbia 1 pigliò: Aloe: , ó" Mjrrha to z bevuta con acqua , giova alli ſtrerti di petto i
quaſi libra: Cern-‘11m , per condirne il Corpo del al ſinghiozzo, al ſreddo,che viene al principio del.
noſiro Redentore , ed anche oggigiorno è in ſimile le ſebbri , alla milza 1 alii ſpaſimi, ed al dolor del
uſo . ,. coſtato,applicata a modo di empiaſtromiva le ſpi—
' Ma ſm le molte doti della Mirra ſi Prima dal ne,.le ſalette, e le ſchieggie dell’oſsa, ferma l’ulccre
Matthio/i,per ſecreto di gran valore contro la ſeb COI'JOſiVeÌ purga, e mondiſìca le ſordide, e riempie
bre quartana 5 e dice averne veduta l’ eſperienza le-Concave z meſchiata però con Mele , e con radi
in ſe medeſimo , pigliandone una drama ben pol— ce d’iride, mondifica le gengive , ed i denti z ſana
verizata, con un poco di malvagia calda, un’ora il mal caduco ,_ ſecondo . che ſcrive Ger/eno . Meſa:
avanti, che comincia la febbre:biſogna perh,il pa dice , che l’Ariſtolocia ſolve per di ſotto le umidi
ziente ſubito ſi metta a ſudare in letto-replicando cà ſlemmatiche a e ſecondo alcuni, le coleriche an
l’operazione trè volte , in trè paroſiſmìi ſenza in cora .
termiffione alcuna; ma eſſendo tempo freddo, 0v
vero per accertar meglio la riuſcita del medicamë ANTIDOTO EMAGOGO.
to. biſogna aggiungervi una dramma di Caſtoreo.
La Mirra ſi pone in tutti gli Antidori controi ve [glia di Aſaro, Acoro, Amomo, Seme di AtrlJ
leni, e contro l‘a peſte. Scalda, e u‘iſſecca nel ſecon plice , Seme di Finocchio ana ſcrup.r. e gr.6.
do grado, Come vole Galeria ( lib.8.facul.flmplñ ) Semi d‘Aniſo ſetup:. Ariſtolocia lunga, Artemi
e perciò può ella ſaldare le ſerite della teſi-a. E ot ſia, Cuffia Fiſtola ana ſcrap-z. e gr.14.. Centaurea
tiina in ammazzarei vermi, cacciandoli ſuora:eſ~ minore ſcrup.r. e gr.7. Centaurea maggiormDau
ſendo aſterſiva, ſi pone nei medicamenti per l‘ul co Cretico ana ſer-z. Elleboro nero, ov vero Euola
cere degli occhi , giova nella toſſe , nell‘aſma 1 e ſcrup.l.Foglie di Lauro ſcrup.r.-:- , e gng. Liqui—
ne‘le frequenti ritenzioni del fiato , ed iu altri ii rizia dr-r. e ſcrup.r. Lupini ana , Melanzìo dr.z.
m‘ili mali - Mirra ſcrup. 2. egr.|4. Oroboſcrup.1. Stipteria `
ſcrupñz- Macedonia ſer-r- Piretro ſem. e gr.14,
Dell’Arrſto/acl‘a Rotonda . Pcpr dr.l . e ſcrup.2. e gr.7. Seme di Ruta, Spica ,
Pnlegio anaſcrup.1.e gr.14. Peonia ſer.: . e gr.7.
ì Ariſiolocia ècosì detta . per avere facoltà di Gengevo ſcr‘up.2- e gr. i 4. Cipero ſcrupa. Sinone
.4 *purgarei luoghi naturali delle Donne doppo ſcrup.2.Squinanto ſch. e gr.14. Garofani ſcr.z.
il parto, nelle Officine ii chiama {correttamente Radiche di Cappri , Cimino ana dr. r. Appio ,
Ariſiologia, ſi dice Rotondadn riguardo della ſor Savina ana ſetup-I. Xilobalſamo ſcr.r. e gr.14.
ma rotonda della ſua radice , onde ſi chiama anco Mele ſpumatq quadruplicato alle ſpecie .
Ariſtolocia ſemina. Produce (con forme la deſcrive
Diofioride) le ſrondi , che ſi aſſomigliano a quel FllCOIÌà j ‘ſi Uſa.
]e dell‘Edera,ed hanno buon odore,rna acuto, e ſo
no tenere,e rotonde, la ſua radice è tonda a modo Provoca i meſi alle Donne 1 che l’hanno perdu.
dl rapa i di color di Buſſo , con molti virgulri , e ti, o che ritardano , o pure ch’eſcono con difficol
lunghi ſarmenti, produce i fiori bianchi, e ſimili tà 5 ſa purgare ancora quelle, che doppo partorito.
a cappelletci, ne'quali quella parte, che appariſce non purgano baſiantemente, ele tiſana , e cava la
roſs…,ſpira un grave odore. L’Ariſtolocia rotonda’ ſecondi ua doppo il Parto; uſato ſpeſſo apre le vene
ſecondo Diojàorirle, è di una ſpecie a ma Dodoneo a emorroidali z rompe la pietra nella Vellica , econ
e Clufio ne deſcrivono un'altra ſpecie . L'Anguil— l‘urina la caccia fuori z giova allo ſlillicidio dell'
lara dice anche , trovarſene più ſpecie . Dal Fuſia urina , Cauſato da materia viſcoſa , ed alla pletri*
cchiamata Piſtolocia quella Pianta , che il Mat delle reni,purgandoi reni, e veilìca ;ſana l‘oſtru~,
zio
21]# TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
zione dei Fegato 4 e la durezza della milza z riſcal riſce Fuſía; ma altri hanno per opinione , che ſi
da lo ſiomaco, aiuta a concuocere, ferma il vomi chiami Atriplice dalla voce Greca Atrafhafisq-erñ'
che :flatím i” amplitmlínem ”do/eſci: a e con ra
to, riſolve il fiato, e ſana i dolori freddi cauſati da
ventoſità , ` gione, perche velociffimamente creſce, a ſegno taz
Se ne piglia nnadramma ſmo a due con acqua, le, che dove fi trova l’Atripiice,vicino ad eſſomon
quando il Paziente ha febbre , e con vino , in caſo vi naſce alcuno erbaggio , perche tira tutto l’ali
contrario o o acqua melaca , o pure decozione di mento per ſe 1 in modo tale , che tra quindici a o
Artemiſia per le Donne . venti giorni al più, naſce, creſce, e ſi mangia . Lo
il nome di Antidoto è l’iſteſſofl che controllato z chiamano anche gi’iſteffi Greci : Chryſòlacbanon .
non viene però acompetere ad ogni ſorte di Elet che vuol dire : Her-ba aurea a attendendo al colore
' tuario , ma ſemplicemente a quelli , che preſi per giallo , che ſuole avere , quando è ben maturo,e
bocca,diſcacciano i veleni” che preſervano il cor che quaſi marciſce; ma per tale conſiderazione ſi
po ſano da eſſi, o pure, ſecondo i Moderni, perche doveria più roſſo tai nome attribuire all’Atripli
ſoccorrono alle malattie gravi , e diſperate , come ce Marino, diecno Label/io” Penna, che appariſce
vuole Calmo C 2- de Antidot.) ſeguito dal Falla; ordinariamente di tai colore .
Pio,che dice: Omm* munque medicflmentum,quad Si trovano diverſe ſpecie di Atriplici , così do
qualitatibm corporz'; [ara-ui: opponitur , Antido meſtichi , come ſelvatichi , e marini , e tutte ſonò
tum nominatur . L’Epiteto poi di lim-13030 ſigni— notiffime , perche non ſi trova Orto, o Giardino ,
fica propriamente evacuatore del ſangue mefirua ſenza qualche ſpecie di eſſo; tutte può hanno le
le. Si trova la ſua ricetta regiſtrata ne’teſti di Ni foglie in una certa ſorma , ſimilc al B/Ìta, e naſco
colà Aleffiwdrz'na, dei Mim/ia, dei Pupo/ira, e del no quaſi nell’iſteſſo modo,e ſpecialmente il Dome
Salernitana . Weſto Antidoto `e uno de’più ſperi flico , che naſce ſeminandoſi , e produce le ſrondi
mentati medicamenti per ie Donne di parto z ma larghe appreſſo il ſuſio, con ia punta, Come ſaetta,
la ſua ricetta ſi trova piena di errori 7 per diſetto graſſe, piene di umore , e di colore più preſto gial
della diverſità delle traduzioni. Fra gl’altri Au lo, che verde . Il fuſto, ii più delle volte.roſſeggia,
tori, primieramente il Fflſio nel teſto del Mirepſio , e creſce con più ramuſcelli all’altezza di tre , ſino
pone : Sem. Intubi a benche nel teſio proprio o in a quattro cubiti , sù per il quale naſce il ſeme in
ſua vece ſi trovi l’Aſaro, il quale ſi giudica qui più certi ſollicolicompreſſi, ſimili a quelli del Na.
conveniente del ſeme dell’Intubo , eſſendo l’Aſam ſturzio a ma di forma molto maggiore , dentroi 4
provocativo dell’urina›e de’meſtruimome promet quali ſi trova il ſeme tondo, minuto , negro , e lu
te la ricetta di queſto Antidoto, il che non ſi con cidiſſimo, di dove ſi argomenta,ch’errano grande
ſeguiſce eoll’Intubo , la cui proprietà è di ſempli mente quelli, che credono,che lo Spinace,e l'Atri
cemente refrigerate . Nella medeſima traduzione plice fiano una coſa medeſima,perche il ſeme del
del‘Fu/r'o , ſi tr0va manChevole la Centaurea mi lo Spinace è dÎVerſiſſimO, eſſendo particolarmente
nore , che ſecondo Dioſcuride: Men/è; c9"- part”: ſpinoſo , che perciò la ſua erba ſi chiama Spi-_
extrmlu’t , ſicchè non ſi dovetà tralaſciare quì di nace .
riceverne il ſuo profittmgiacchè ſi trova poſta nel Gale-no ſcrive , che l’Atriplice ſia freddo nel
la traduzione antica . Il Matt/21'011' giudica. che ſia Primo gra do , ed umido nel ſecondo . Il ſuo ſeme
anche ſcorrettamente preſcritto quì i’Elleboro , èaflerſivo , e però (ſecondo anche Dz'oſroría'é’) è’
volendo , clxe ſi debba correttamente leggere Ele utile al trabocco del fiele , cauſato da oppilazione
nio, ſiccome ſi trova ne’teſti di Nico/à Aleſſana'ri di ſlemma, bevendoſì però con acqua melata .
na, e del Mirepſio antiCo, ed anche, perche (ſecon Sempione riferiſce , per autorità di &aſi; , di
do lo ſteſſo Diofioride) bevuto , ſa venir le purghe aVer veduto chi avendo bevuto due dramme di
alle Donne , il che non ſi può ſperare dall’Ellebo queſio ſeme , vomitò . ed andò del corpo a ſegno‘
ro , perche quantun que egli poſſa provocarei me tale, che ſi conduſſe in eſtrema debolezz 1 intor
ſtrui, nientedimeno non opera ciò , preſu’per boc— no a clÎ-e il Mattbioli ſoggiunge di aver aonoſciu
ca, ma per via di peſſario . 11 Salernitana a che po to un Medico , che l’uſa va aſſai per ſar vcomitare,
ne il medeſimo Elleboro, ſi ſcorda il GengeVO. Il e per ſolvere il corpo a’ ruſtici , e che" ne ſeguiva
teſto Latino 7 dovc dice Salvia’ pone la Sabina 5 lo con violenza l’uno , el’altro effetto .
fieſſo ÀIatt/aioli però dice , che quantunque ſi poſ— Dalecamfio ( Hifi-Plant. 11%;'. “"P'4' ) ſcrí ve ,
" ſa pigliare l’una, o l’altra, eſſendo di pari ſacoità , che Lico Napolitanolo dava a bere contro le Can
nientedimeno( Ep..\l!ezl.) conchiude poi dicendo: tarelle .
_— - _
'erumtamen , cùm Sabina omm’um conſenſi; longè '
_
magi! Hemagoga [mb-earn” quàm ſalvia , quad Dell’Arifla/ocia lunga .
Hauſa/:2m orr/entzfiimé [Je/lat menſe; , ſul etiam
ſanguinem , Per erinflm tra/mt , ”0” poflìam , ”un Irca la dichiarazione del nome di Ariſtolocis,
Perjìtadere , ”t Sabina faro Salvia accipiatur . Per baflarà quello, che ſi è detto di ſopra alaCapo
il Pepe quì s’intende il nero . dell’Ariſtolocia rotonda, quì ſi tratta l’Iſtori dBl
la lunga , che ſecondo Dioſcorz’a'e (Nb-g. urp-44
.Del/’Atriflíce . èdetta così dalla figura lunga della radice di aſia o
e ſiccome la rotonda ſi chiama ſemina , così que
Latini chiamano i‘Atriplice Atri/Meme voglio fla ſi chiama maſchio, c-da alcuni anche DMX/ire:
no alcuni, eſſere COsì detto ab ”tra colore, cioè ha ſrondi più lunghe delia rotonda, i rami ſottili
nero, che tali ſono le ſue ſuglie z come anche riſe. e lunghi un palmo , il fiore roſſo , che ſpira male’
odo
PARTESECONDA.' 2”’
olore , e maturandoſi, diventa rotondo, come un ti, da’ quali naſce il ſeme aſſai minuto , la ſua ra.
pero; la radice è groſſa un dito , e lunga un pal dice è legnoſa , ramoſa a groſſa , come il dito pic
rn-›,e qualche volta più. ha color di Buſſo, è ama ciolo della mano . Tutta la Pianta ſpira di non in;
ra al guſlo , e di grave odore . L‘Anguillara dice , grato odore . .
trovarſene quantità vicino a Foggia, in un luogo Molti pigliano per l’Artemíſia la Matricaria ,
dove ſtà un Molino, che ſi dice alla Gualda . Ve che il Matt/210!!“ vuole , che ſia il vero Partenio di
n‘è un’altra ſpecie, chiamata Ariſtolocia Clemati Dioſcorr’de 5 ma errano, perche dice chiaro Dioſco
de, che produce i ramoſcelli ſot_tili, per tutto cari
chi di frondi rotondette , ſimili all’Alſiaro 1 ma mi
ride, che l‘Artemiſia ha le frondi,come l’Aſſenzo,
ma quelle del Partenio , o Matricaria ,ſono ſimili
nori, i fiori ſimili alla Ruta, le radici più lunghe alle ſoglie del Coriandro, benche i Frati {li Araó,
e ſottili, veſtite di groſſa , ed odorata corteccia o e cali', ſeguendo il Rue/lio , credano , che la Matti
quella intende il Mutbio/i per l’Ariſtolocia ſotti— caria ſia la ſeconda ſpecie di Artemiſia, che ſcrive
le di Gale-no, e di Andromnc‘o . ` Dioſcorides ma perche il Matt/21'011’ moſtra aper—
Plinio Uil.: ſ. CdP-8.) vuole , che ſuperi di vir tamente la ſallacìa de’preſup‘poſli , diremo perciò
r'ù tutte le altre ſpecie di Ariſtolocia , quella a che Noi quì brevemente , che col nome di Partenio a
egli chiama Piſtolocia , in riguardo, parimente di gli Autori intendono coſe diverſe, poiche Celſo
ajurare le Donne di parto, e così conferma Gale-no ( lib.2.caf.: g .) chiama Partenio l’erbaldi muro, 0
(Mag. firc.flmpl.) Di quella qualità ſi deve pone vetriola, la quale Plinio dice chiamarſi anche Per
re nella Ttriaca . rlírium: trattando poi del Partenio, l’intende per
Pierro Penna o e Mattliia Lol~ellí0 , dicono tro l’Artemiſia z ma Lake/lio , e Penn-r , per la Cotula
varſi veramente quattro ſorti di Ariſ’colocia, e per fetida . .
la vera lunga pongono elii la figura , che corri: Nell’Hz‘ſtoría Plantarum, ſi vedono altre ſpecie
ſponde alla lunga di Dioſroria'ez ma la radice e di Artemiſia, ſcritte da Dioſcoria'e; ſe ne vedono
lunga , e grande quanto un dito , e di tale ſpecie anche cinque altre ſpecie , cioè: Artbemifla Le
ſe ne trova quantità, chiamando tutte. l’altre ſpe ptopbjlla monti-ma , ed un’altra del medeſimo nq
me, ſcritta da Pietra Penna, che pretende eſſere la
cie ſottili uſuali , la lunga , , ſicche queſta ſi deve
adoperare quì per Clematidi e non la ſarmentoſa , terza di Dioſcoride , ed un’altra da Lulu-[lio , Ma
che ordinariamente ſi uſa nelle OffiCine . rina, e due Artemiſie Manor/onor .
Dio/L'oride loda la radice dell’Ariſtolocia lunga Scaldano, e diſſeccano l’Artemiſie, ſecondo dice
contro i morſi de’Serpenti, e contro i Veleni 1 bd Díofiurídnli mettono utilmente ne‘Bagni per pro
vuta,ed impiaſtrata con vino al peſo di una dram Vocarei meſtrui, il patto, e le ſecondine , e per le
nia z uſata con Mirra, e Pepe, provoca le ſecondi oppilazioni,ed infiammazione della Matrice, rom
1’-e, i meſtrui, il parto , e tutte le ſuperfluitä della pono le pietre delli reni, e provocano l’urina rite
MatriCezopera il medeſimo applicata di ſottçzado nuta; il ſugo meſchiato con Mirra , e polìo alla
perata ancora a modo di empiaſtro cava le ſpine , natura delle Donne , tira tutto quello, che tirano
le ſaette , e le ſchieggie dell’oll'a ; ferma le ulcere i Bagni , fatti per ſedervidentro; ſi beve la cima
corroiive, mondifica le ſordide , e riempie le cou dell’Artemiſia al peſo di tre dramme,e vale a tut—
cave z meſchiata con mele , e Con radice d‘lride , te le coſe predette . La radica,ſecondo il Matthia
niondifica le gengive . li , bevuta , purga così efficacemente la Matrice ,
che ne caccia fuori facilmente le creature morte, e
Del/’Artemfſia, . la medeſima impiaſlrata con graflbzgiova alle ſcro
fole , che naſcono intorno aila gola , e mitiga an—
ſcono, ch’eſſendo molto uſato queſlo ſempli che il dCiore del Collo, ma opera più efficacemente
ce da Artemiſia Regina (ſi Curia a ne Plglìö quando vi li meſchia il Pellis de'Prati 5 il ſugo di
il proprio nome di eſſa, bencho tdl Pianta per avä queli'etba , bevuto , Conferiſce a chi ha preſo l’op
ti ſi chiamaſſe Partbeirís, che vuci dire Vagina/e , pio 5 la polvere dell'erba ſecca, bevuta con vino è
eſſendo ſagrata alla Verginità della Dea Diana; ottimo rimedio alle Sciatichç .
ma Dalerampio vuole, che ſi chiami-Così; 1117 Ar
tbemide, quod primtimſmmz‘narum mali! 9 gm' Della Crt/’ria‘ Fiſiola .
lmr Artbemirdzoc ef} Dimm price/l, mrdeatur . La.
chiamano quì volgarmente Alt/”mille i le ſPëCìfî Ggidi volgarmente s’ intende per Caſſia Fi
della quale ſono tre, ſecondo Dioſcuri/lati…: di e“ ſtola la Caſſia ſolutiva ', ſarà perciò non po
ſe differiſcono ſolamente per la grandezza a e PLC‘ co urile avvertimento il ſapere , che la Caflia Fi
ciolezza, la terza poi ha 1c frondi ſottili . ſlola,propriamentti-,appreſſo gl’Autori antichimon
Naſce appreſſo i canali dell’acque,la prima ſpe è aitro,che la Cuffia lignea, la quale per eſſer vuo
cieè quella , che ſi ha da ponere qui , per eſſere la ta di dentro , come la Sampogna , n’ha perciò BC
più valeroſa, naſce per tutto,e produce da una ſo quiſtato il ſopranome di Fiſiola . Manni-[lo lo di
la radice più gambi, alti uno, e due, ſino a tre cu chiara dottamente cosìzCafia Fiſh-lu Arflèummlla
b…, roſſeggianti , tondi , e vergati , le foglie ſono eſt .-ì Cnfla Fiſtula antiquorxm: de imc nonſcripſe
più larghe di quelle dell‘AſſenZO , e più carnoſs 1 runt antiqm‘ , ſed Fiſttllarem illam 'UOCYÌ’UBÌ‘UHÎ’
e bianche dalla parte di ſotto , quelle che ſono nel quam mmc Caſilina [ig-Qnm [/ll/gm ”Pimp-fl; . Ed.
gambo,e ne’rami ſono più picciole, produce i ſio altrove cioè ſopra l’Antidotario.di Meſue,dice: Si
ri copioſiſÎimi in grappoletti nella ſommità de'ra liqua Egypt” .fa/rà ſ‘afia Fiſlu/fl dic‘ifl . Cu' mm
inoſcelli, piccioli, peloſi, odorati, e biancheggîau Cà!” dÌCOÎflÌ'Oní-7{.'çflm intel/iſo, qll-’17h' Offil'ſ’ì‘e li'
gru-nm‘
"2\6 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
' . . . l ,
gneam votati; , almm L’ÌllñÎJClllllſ mmc comm/1m r Naſce la Caflia lignea in Arabia , odoriſera , ſe.
ejl ad alvum [enim/Zum ”ſm-,ſcia antiquir Penitùr condo Dioſcuride, con ſoglie di Pepenna Ser-:piane
incagm‘tam. Dal meieſimo ſentimento lì dichiara leggefolia Irídir. Le ſue ſpecie ſono molte,e tutte
Jan” Matteo Dima/Zante(r.Epiſt.me{l.I.:. eprſt.;.) oggidi ſi Vedono, e trovanoin tanta abbondanza,
Silvio (in Meſtre) moſtra chiaramente, che la Caſ— che ſi comprano a prezzi viliilimi . '
ſia Fiſiolſhche viene dall’Egitto,e s‘uſa per pnrga Dioſcflm'zle dice,convenire la Caſſia lignea nelle
re , ſia diverſa dalla Caſſia Siringe cioè Fiſioloſa, Medicine , che ſi ſanno per chiarificare la villa , e
diſſe perciò: Cafla, quà (inn-:mama aj} fimih’or , ac negli empiaſh-i emollitivi: ha virtù di provocare
odore, ci“guflu propior, eò cſt Praſlantior . Eſ} a” l’urina , e di coſtringere leggiermente , unta con
tem TlèſrhTOſ-'lìn expírach'î* -uiimm ola-nr, grz/Zum mele toglie le lentiginhe provoca i meſtrui.Bevuta
dulcem pmfarm.r,é)~ -Îromarum morſo 'ue/)ementér vale al morſo delle Viperez giova a tutte l‘infiam
un'ora z ande Cuffia Syrínxfl'de/l Frſluloſli , &Caſi-z mazionidell’interiora,e ſingolarmente all’inſerim
Syrinxffiiflulmfacpè ”Pmi Gzilemzm rlícitural pm* tà delli reni 1 giova`all’ oppilazione della matrice,
gntrice, è“ Egypt”, re: diverſa, ut Príùr infru ſedendoſí nella ſua decozione, o vero ſomentando
Bibi” ”rimonta-;film corticem exterioremqucmfl' ſerieèfinalmente la Calfia ſcalda,e dilſecca .
.Fi/Zum Aicuntmdoratmó‘* guſtu valente-m habet .
Non furono giamai ſtudiati queſti Autori da Della Centaurea minore .
un’Speziale , che appagandoſi ſolamente d’ eſſer
coſtituito in gran fortuna di credito , componeva S I dice ſavoloſamente, che Cbz‘rone Centauro eſ
cred’iogl’clettuari alla cieca,poicheín quello, per ſendo ſerito di ſaette , ſu curato ſpecialmente
Callia Ffſtola, uſava le ſcorzedella Caflìa ſolutiva, con quella pianta, che perciò ſu detta Centaureme
con aſſerire dOVerſi ſar così z perche avendo quelle da altri Cbirom‘a ; perche ſi trova la Centaurea
ſcorze molta virtù apritiva 7 per Conſzguenza era maggiore , i Latini chiamano queſta Centaurium
no atte ad eſeguire l’ intenzione dell’ Autore di parvumfll quale è ſopramodo amaro , onde alt-uni‘
quello Antidoto , che ha per oggetto principale lo chiamano Fe! terra: , altrifebrzſuga, in riguarñ.
1’- evacuazione del ſangue meſtruale; ma quanto do della ſua proprietà di ſanare le febbri, e perche
foſſe ſciocca taÎe aſſet-zione , oltre del Leoniceno,›lo ' naſce ordinariamente vicino l’ acque , ed ama li
dichiara’ Giacomo Sila-io ( luogo citato ) in propo luoghi umidi , evvi chi lo chiama Limnejzſium . e
Jìto della Caſſia pu rgativa , dicendo : Cortex però Lz'mneumzll nome di Bionde/la,che le danno i To
‘baja' ad menſe: movemlor , aut parfum jamm ſcaní , deriva dall’ opera di ſar biondi i capelli
xlum iizcflîcflcior e]] multò, qll-im Caſia aromatica. quando ſi cuoce nella liſcia . La pianta , ſecondo
CriſtrſoroAm/ZJ dice ſopra queſto argomentoſcap. Dioſcuride,è ſimile all'origano, overo all’ iperícſh
. dc (‘ajìia /igiiezz.)QLanto a quelli,the adoprano la produce il ſullo quadrangolare , più lungo di un
polvere della Scorz-i della Caſſia , per provocare palmo,ſa -il fiore ſimile alle Licnide, di colore roſ
i melirui,e facilitare il parto,ed eſpellere le ſecon ſo porporeggiante; Le ſrondi ſono ſimili alla ruta,
dine', ſi tiene per pazzia, per eſſere molto fredda, e alquanto lunghette,e piccioline, il ſeme ha ſomi—
ſecca.E benche Sapri/veda aſſetiſca diavere ſperi glianza col grano z la radiceè picciola , leggieraa
mentato il contrario, nondimeno con più ragioni inutile,ed al guſto amara-Si trova una pianta, che
ii deve attribnirne l’effetto al mele , ed alla deco quali pare l’iiteſſa,e- la portano per centaurea Mi
zione dellArtemilia , con li quali ſu meſchiata la nore,ma veramente non è quella, e ſi conoſce per
polvere di dette ſcorze-Ma ſu altrimente uſata da che ha il fuſto tondo, e non quadrangolare, com’è
.duicennmper facilitare il parto, come ſalſamente quello della Centaurea Minore , la chiamano per
alcuni credono , poiche li ha per regola generale, ciò Cimino ſelvatico .
che quando lì preſcrive la Caſſia , nelle Medicine Nell`Hiſt0r. Plant-1mm ſi vedòno trè altre ſpeſi
ſolutive , ſi deve piglíare la Caſsia Piſtola {ed in cie di Cent-…rec Lutee , ed un’altro Centaureo
tutte l’ altre compoſizioni poi ſi ha da intendere Noto di Dalecampia .
la Caſsia lignea, perla quale comunemente ſi uſa Alcuni penſanmche ſia Una ſpecie di Centaurea
la Cannella a in Conformità di che diſſe Enna/no Minore quella pianta , che ſi chiama Ocymaſtrrmz
Barbaro (Amiata): DiOſc. ) J'ai” all’art” ,ſi quando aderiamo”, la quale naſce abbondantemente per
Cnfiam in antiqui: author-ibm leg/:rc contiizgerir, _ le mura di queſtd noſtra Città di Napoli,c ſpecial
”0” Pro ea ”plein-'am cffè, quae nunc Fiji/{1a (lici mente in quelle della Porta a detta Porta Suſa-lla
tztrwalcrc nigi-iam]- , ml deficit-”dum bile-rn ”flam per un antico albero di SuſCella, che ivi era, but
mei-è Dir/cmsſerllbro ligne/r, fior‘ aromatica- Il me tato a terra poi dal Duca di Alba in quei tempi
(leiímoavvertimtnto ſi legge in Marcel/a Virgilio Vicer‘e di Napoli , Clic ingrandì , ed abbellì detta
(Comm-i” Dz’oſl )Ca—umzlum r’gímr , nc in 11””sz Porta i a cui è pure reſlata detta denominazione a
medicina CIT/ſal” Flſtfll/lfl’ü inner/ic”; , tre/lam”: cioè Porta Albe z e per eſíii lì và alla Chieſa della
fb[fltíommſe41”gnam/emy” imc/ligamm . Del Santiſſima Madonna di Conſtantinopoli , ove
medeſimo ſentimento ſono Orilzafia, Plinio, Faſſa, buona parte della ſua vita in tutti i Martedi dell’
Mattbi'ali,ed altri,che per brevità tralaſcio.Quefla anno ha ſempre predicato la venerabile memoria
Caſſia lignea aromatica è una coſa medeſima con del P. Franceſco de Geronimo della Compagnia di
la Caſſm Ruſa , della quale ſa menzione Scribmu’o Gesù morto a’ i _6. Maggio i716. del quale ed.
Largo Camp.; 6.) come ampiamente ho provato in Vienna,e da altre parti del Mondmce ne \-engono
una Epiſtola diretta a Giulia-?'10 Dano, lettore in riſerite coſe mirabili . Ed oggi per maggior cpu
* Padova - ſuolo de’Cittadini vi continua con eloquenti ?er- ‘
moni
PARTE SEC'ONDA‘. '2”'
moni in detti giorni il P. France/?ta (le Franchi più volte fatto eſperienza, dando a bere la ſua del
della ſleſſa Compagnimoltre i pulpiti ſimilmente cozionmper trenta giorni continui, alla miſura di
da eſſo continuati il Giovedi nella Colleggiara di un bicchieremon un poco di zucchero,ed il mede
S.Gio: Maggiore , e’l_Sal)ato nella Nunziata Mag ſimo giovamento ſi conſeguiſce , pigliandoſi ogni
giore di queſta‘noſtra Città, nelle 22. ore in tutte. mattina due oncie della Conſerva , fatta delle ſue
tre coteſte Chieſe con gran concorſo , e divozione radici,nel modo , che ſi fa quella di ſcorze di Ce-ſ
d'ogni ceco di perſone . dro. Il ſugo della ſua radice freſco , bevuto al peſo
Per aſſerzione di Dioſcuri-le la vera Centaurea d'un oncia , giova alñmorſo de’ Serpenti velenoſi;
Minore freſca,peſtata,e poſta ſopra le ferite, le ſal ponendone anche ſopra la parte offeſa .
da,purga l’ulcere vecchie,e le conſolida: mangiata \

cotta purga il corpo , dalla colera , edagli umori De] .Dauco .


groſlida ſua decozione ſi beve contro le febbri ter
zane,e giova anche alle ſciatiche , perche ſcioglie Enche Díoſcorich faccia menzione di tre ſpal
il ſangue , e ne cava il dolore: apre la medeſima cie di D1 uco, una delle'quali ſi chiama Dau- ,
l'oppilazione del fegato , della milza , e riſolve le co Crerico,per naſcere ſolamente in Candiamienó
loro durezze . ll ſugo è utile nelle Medicine degli tedimeno Penna, e Label/io dicono avere oſſervata .
occhi , emiſchiandmi mele ne coglie le caligini, eſſa ſpecie, non ſolamente nell’Alpi di Germania ,
applicato di ſotto con lana,provocai meſirui , ed ma anche ne‘Colli di Scuova , quella medeſima
il parto; bevuto giova a' difetti de‘nervi : bevuto ſpecie , eſſendo la più profittevole di tutte l’altre
ſimilmente al peſo di una dramma , ed unto ſopra diremo, che ſi po:rà uſare qui, e nella Teriaca , ed.
l‘obellicolo , caccia fuorii vermi del corpo. Si in ogni nltra compoſizione , dove ſarà preſcritto .
trova un libro particolare , aſcritco a Gale;za,del (Lugſta ſpecie di Dauco, produce le foglie ſimili ai
le virtù della Centaureaz dove i Curioſi potranno finocchio, ma minori,e.più ſorriſi, il fuſio alto un
ſodisfarſi a pieno . palrflo , l’ombrella ſimile al Coriandro , il fiore
bianco , com’è ancora il ſeme , che appariſce acu
Del/a (Tantum-ea ,Maggiore ſi to , e peloſo , e maſiicandoſi , ſpira di ſoavjiſìmo
odore z la radice è lunga un palmo, e groſſa un di’
Iglia ſimilmente queſia pianta il nome di to ,naſce ne‘luoghi aprichi r e ſail‘oſì; l’altra ſpe;
Ceutaurea di Cbíroue Centaurio , dicendoſr › cie di Dauco ſi trovano per tutto , e naſcono ſpeñ_
che fu il Primo oſſervatore delle virtù di eſſa . Al— cialmente ſopra le mura vecchie , hanno le foglie
cuni falſamente credono, che ſia una coſa medeſi— come di ParſtinaChe ſalvatiche,e per eſſe Paſtinache
ma col Raponticomm s'ingannano,pei*clie leggen ſono malamente tenute da alcuni, benche Tezif‘m.
doſi in Dio/l‘orirle : Rh.:pontimm eſt razlíx Nigra, ſto chiama Dauco negro, il ſeme delle. Carote, che
Centauri!) magno ſi-m'/ir,ſed minonár‘fluſior, Ò‘c. producono le radici roſſe, quelle che producono le
Si chiariſce la differenza; perche la Centaurea radici gialleſſono di natura mezana,trà il Dauco,
Maggiore produce le frondi , ſimili alla noce ju e Paſtínaca : Neutra :4mm dicipoflunt Dimm”;
‘gliande,di colore, di quel del Cavolo, per intorno dicono Penna,e Label/io .
tutte dentate a modo di ſega ,il fuſto ſi aſſomiglia Il ſeme di tutte le ſpecie del Dauco , ſecondo
a quello della Rombicezè alto due, overo tre gum Dioſcorídeſha virtù di ſcaldare,e ‘provoca l’urina.
biti-,dalla radice produce molti rami , nella ſom Gio: Battiſta Vanbe/mom! lo celebra a prima m nf
mità de’ quali ſono alcuni capi, come di Papaveri zz,per molti giorni bevuto infuſo nel vino , per
che nel tondo ſì allungano: il fiore è ii colore ce curarſi# preſervarſi dalle pietre delli reni, pro vo
ruleo,ed il ſeme ſimile a quello del Cartamo , in ca i meſtrni,ed il parto z leva i dolori del corpo , e
volto in Certi lanuginoſi fiocclictti: produce la ra mitiga la toſſe vecchia: giova bevuto nel vino al.
dice grorſiizgrave, ſalda ,lunga tre piedi, piena di morſode’ Ealangi ;impiaſtrato riſolve l’apoſteme._
ſugo roliigno , ed alquanto coſtrettivo, con alcuna Di tutte le ſpecie del Daucoè in uſo il ſolo ſeme 5
dolcezza, ed acutezza inſieme . Se ne trova di per— ma però del Cretico fi adopera ancora la radice.
fetta nel monte Gargano di Puglia . che [i beve contro il morſo degli Animali veleno;
La radice della Centaurea Maggiore applicata ſi z Crt/eno dice particolarmente . che il ſeme dei.
informa di Collirio, nelle parti ſecrete delle Don Dauco provoca la libídine .
ne,pr0voca i meſtruimd il parto , e qnt-lio medeſi
mo effetto fa il ſugo di eſſa. Giova alle ferite, pec Dell’ Ellebora .
che le conſolida,e conglutina, a ſegno tale, che ri
feriſce Dinfcoride , che cuocendoſi la radice peſta, V Ogliono alcuni, che queſta pianta ſi chiami
con lacarne tagliata in più pezzi , la congiunge Ellebomm, quod cibum car-pori; eripiar , e
inſiemez'conviene la medeſima radice a‘rotti, allo che l’altro nome , che ha di Veratrum gli ſia ſiero
ſpalimo , a' dolori del coſtato , a‘ ſtretti di petto, dato, perche Mente-m urta: . L’Elleboro è di due
alla toſſe vecchia , ed allo. ſputo del ſangue . Data ſpecie, bianco,e negro. ll bianco, ſecondo Dioſcu
al peſo di due dramme con acqua,dove è febbre , e ríde , produce le frondi ſimili alla Piantagine›
Con vino , dove non è febbre , giova a’ dolori di overo alla Bietola ſelvatica,ma più brevi, più ne—
corpo,e della matrice; preſa nel medeſimo modo; gre,e roſſeggianti,il fuſto concavo,alto quattro pal
Vale agli idropici,ed a chi gli è traboccato il fiele, mi ,il quale quando comincia a ſeccnrli a tutto ſi
tanto infuſa nel vino , quanto trita in polvere, ſcorzazha radici in gran copi-”ne ſottili, Che ‘Viſco’
ſoccorrere mirabilmente af fegatoſì, del che io ho no gia un capo luughetto, e picciolo , come qnt-lie ~
r
Dd delle
a’

'218 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI


delle Cipolle . Si raccogliono le radici nel tempo, Anticamente, ſecondo riferiſce Plim‘a( Hr'ſlor,
che ſi miecono le biadc - L’ uſo di eſſe veggalì in plaumnlíàzs'rcapſ.) ſi uſava tanta ſuperflizione
Diaflorifl’e , perche queſie non ſanno al propoſito ‘con quella piantaflhe quei,che l'avevano da raç.
di quelio Antidotmgiz‘rche in queſta ricetta, quan" cogliere, andavano prima nel tempio a ſar orazio.
do i compoſitori di eſſa voleſſero ſeguitare i teſti ne a' loro falſi Dei,accìb (ì deguuſſero di concede`
ſcorretti, per Flleboro ſemplicemente nominato, relicenza di eſiirpare la radice di eſſo Elleboro;
ſi ha da intendere il Negro , come più ſicuro nelle onde poi andavano nel monte , ove naſceva , ed
ſue operazioni. (Deſio Elleboro Negro, ſi chiama attorno di eſſa pianta facevano‘ un circolo con
anche Melampozìio , perche ſi trova ſcritto , che una ſpada,e poi guardavano verſo il Cielo ., a fine
Nel/"37W Paflore di Capre ſuſſe ſtato il primo: che di ſCOrgere , ſe compariſſe qualche Aquila , quale
Purgaſſe- e ſanaſſe con eſſe le figliuole di I’reto,di era ſegno , che i Dei non davano licenza di eſtir
venute ſurioſe; per qneſta ſpeciale facoltà di tal pare l’Elleboro. e per conſeguenza ſegno appreſſo
pianta è ſtato introdotto il proverbio 1ndíger Elle— di eſſi, che in quell'anno doveva morire uno degli
boì‘a’PP—r'notare alcuno di pazzia . eſtirpatori z ma ſe per contrario non compariva
Da’ moderni Scrittori, ſi mettono molte ſpecie l’Aquilamon gra!, fretta l'eſtirpavano dalla terra.
d’Elleboro Negro, come diverſe di forma 1 così di Naſce l’ Elleboro ( con quelle condizioni, che
operazioni, e tutte deboliflime a e quaſi di niuno vengono maggiormente lodate) nell’iſola d‘Anti
profittmtoltone quella, che ſi cliiama vero Ellebo.. cira, dove con eſſo, con ſorme dice l‘ ii’teſſo Plinio,
ro I che viene dipinta dal Mnttbiolí per la prima ſu guarito Drufl) tribuno della Plebe Romana, dal
ſpecie,la quale produce il fiore porpureo,e le radi morbo Comizialemel quale ſi adopera l’ Elleboro
ci COPÌOſc,lungho,ſottílí , molto negre , epiù car con gran profitto . `
noſe , e più ſalde dell‘altra ſpecie , che procedono Viene però l’Elleboro nero delineato da Tobia
da una baſe di più groſſa radice bulboſaz le ſoglie Aldino ſtà le piante dell‘Orto Farneſiano , ed è da
ſono copic›ſe.ſerme,e ben verdi,e naſcono inſieme lui chiamato Elleboro Triſoliato , quale in vero
da uno ſtipite a ſette per ſette , cioè trè di quà , e ha tutte le candizioni neceſſarie , ed i0 ſimile a
trè di là, mala ſettima, clic naſcein mezzo di eſſe qucſto ne ho più di una volta avuto, colto nel,
è diviſa per ſe ſola , e di queſti ſtipiti ſe ne veggo. Monte Gargano di Puglia .
no molti ſimili in tutta la pianta: produce il gam- q Valel’Elleboro negro , ſecondo ſcrive Galeria,
bo , poco meno di un gumbito,liſcio, e ben ſaldo, contro l’Impetigini , e Scabie 5 anzi applicato per
ed i fiori ſatti a modo di Roſc,che nel bianco por duc,o tre giorni nelle ñſtole, ne coglie via il callo.
poreggianodn mezo de’ quali da certi capelli pro
duce anche il ſeme lunglietto ,in otto picciole ſi. De’ Lupim‘ .
lique,come cornettiflongiuhte iufieme . Si doverà
ſapere, che quella ſpecie,cl1e produce il fiore bian [pretende , che il Lupino ſia fiato chiamato
co,è quaſi in tutto ſimile a queſtozſuor che nel co.. così, per eſſere la ſua natura ſimilea quella
lor del fiere. Vi ſono l’altra ſpecie, che producono del Lupo animale, giacche il Lupino, nOn appeti
il HOr port-'Acco di poca virtù . ſce meno la terra di qu:llo,chc faccia il Lupo, di—
Diremo in fine brevemente con Diofl‘orideſlib. CCndoſi , che in necefiìtà di vitto ſi ciba di elſa a ill
'4.mp4 5;.)che le frondi dell'Elleboro Negro ſono tale conformità riſeriſce Plinio 6 [ib. r 8. ”PJ-1,.)
verdi, ſimili a quelle del Platano , ma minori, e che il Lupino quantunque :Infrxticojb ſolo con':
quaſi ſimili a quelle dello Sſondilio,ruvidette,_più r'ì‘um interfolia , 'voprrſque , ad terram tamen ra
negre , ed aſſai più intagliate . Per il rimanente ſi dicepuweniaz. Vogliono, che il Lupino ſi giri col
può vedere la relazione dei .Matt/7101!' . Sole,e che dal ſuo rivolgimento gli Agricoltori co
Pnrga l’Elieboro l’ umore malinconico , giova noſcono l’Ore, benclze ha tempo nuvoloſo. Si dice,
a‘ maniaci, ed a chi ſi trova in atto d’ impazzire, che le vignefllove ſi ſemina il Lupino, producono
Vale a gl’ ipocondriaci,epilettici,eleſantiaci,mil in quell'anno il vino dolce più del ſolito .
zadoſi , e quertanarii, ed in queſto Mattbioli dice, il aninoè di due ſpecie, ſecondo, Che rlſcriſce
averlo pi ſi volte eſperimentato con felice evento Djaſcoridexioè domeſtico,e ſelvatico, ed ambedue
anche nell'orridezza del verno 9 finalmente giova ſono notiſſimem ſegno tale , che volendo addltare
a tutti quei mali,che ſono cauſatidall’atra bile, o -’alcuno per ignorante, ſi dice proverbialmente:
dall’umor melancolicosavvertendo però, che dove Neſcit quia’ diſtent 1E” Lupini: ,
ſia biſogno di aumentare la virtù ſolutiva , viſi Siccome per il contrario , Orario per autenticare
aggiunge un poco di Scomonea . la ſapienza d’un taleflliſſe:
Karima» ſeguendo l’Aſoriſmo del grande Hip Nec tamen ignorat,quíd (li/Zen! Era Lufím’r.
POCHI!? dice, eſſere pericoloſo a’ ſani s a’ fanciulli, Cioè che ſapeſſe molto bene la vera , e ſalſa mone
ed a’ debboli di compleffione . ta,perche era coſiume de’ Comici uſare nelle ſcene
iLupini a in vece di moneta , che pcrciòi Lupíní
AGGIUNTA. ſono ſtati chiamati da Plauto:t1urz:m Comicomix
’Elleboro negro a che doverì ſervire rer in La farina de’ Lupini lambendoſi, ſecondo Dio—
.: gredientc nel preſente Antidoto,ſarà quello' ſcorírlefliàzmamz” i.) con mele,o bevend oli cac
che produce le ſrondi, ciaſchecluna delle quali ſia ciaſuorii vermi, e la loro decozione per la ſua
diviſa in trè, oal più quattro ſoglie minori ;tutte amarezza opera il medeſimo effettomnde giova an—
l‘ altre ſpecie ſono in virtù inferiori a quella , e cora a coloro, clic patiſCono di milza . Sana la ro
perciò ſono da rifiutare . gna,quando principia, e la decoziosc delîa radice
be"ula
PARTE SECONDA; 'im
bevuta provoca l’urina . I Lupini indolciti, triti, dimenti del reſpirare , e con acqua giova al morſo _
e bevuti con aceto mitigano i ſaſtidii delle ſtoma di quei ragni , che ii chiamano Falangi . ll ſuo ſ0
co, e danno appetito - Applicati con Mirra , e con rnento caccia via le ſerpi : diceſi per ultimo s che
mele a’ luoghi naturali delle Donne provocano i bevuto in gran copia ammazza . *
meſirui,e parimente il— parto . Dal ſeme della medeſima Nigella , Pietro Pe”-~
Xabi Moirè tra… gli Arabi AutOr illuſtre , inſe nme Matt/214 liebe/lio cavauo per il torchio un’o—
gnò,i Lupini ſaliti, e mangiati con La ſcorza, gio glio negro z ma di limpido colore , che bevuno in
_var con proprietà alla viſta, come riferiſce Gira/a; poca quantitàztoglie la durezza dellamilza, il che
m0 Mercuria/e . opera parimente unto di fuori, e viene anche uſa
I Lupini amari ſono caldhe ſecchi, ſecondo 117—' to , per facilitare il parto. 1 e vale contro tutte le
Parra” ,, ed A-w'cennd, ma addolciti , rieſcono paſſioni iſteriche .
freddi s ed umidi. Hanno una ſpeciale proprietà
che mangiatimon ſanno puzzare lo ſterco, e di più. Dell’ 0”)on
fanno ſoſtenere la fame, e la ſete 1| che perciò-lì di—
Ce , che Protegare Pittore inſigne , ſi cibava ſem Elle Officine , ſeguendo il vocabolo Greco (ì
pli:emente di Lupini bagnati ,acciò dana grande chiama Orabo › quel che i Latini dicono
dolcezza , che ſentiva nell’opera di piugere , non Erammdel quale ſi trovano due ſorti, ſativo, e fil
reiìaſſe ottuſo il ſenſo . veſtrezil ſativo è di due maniere , Bianco , e Roſſo.
Si ſemina l’Orobo in Italia,e produce una piccio
Del Melanzía .Ã la pianta ſottile con ſirette ſrondi: il ſeme lo ſa ne’
baccelli,che ſono quaſi,come quelli de’Piſelli, ma
Uella Pianta a Cheviene detta da’ Greci Me più corti,e più ſottili,ue’ quali ſi trova. dentro un
( Z lantbion, da’ Latini `e chimata Gif/mc nelle ſeme tondo , poco maggiore deila- Veccia z onde
Officine Nigel/a , in riguardo del color naſcendo l’Orobo tra le biade 1 anche ſenza ſemi
negromhe ha il ſuoſeme, il quale ſtropicciato con narſi , penſarono alcuni , che fuſſe una ſpecie di
le dita,0dora di fi'aghe . . Veccia - ll Braſavolî s ed il Fuſio vollero., che [z
Se ne trova di due ſpecie,uno domeſticom l’altro Veccia fuſſe l’Orobozma ii Mattioli moſtra la fal ...-0l..__.

ſelvatico; il domeſtico produce li fuſiirſottili, lun ſità di tale opinionefld i0 per brevità, tralaſcio di .F.
ghi( il iù‘ delle volte) due palmi , e piùzle ſrondi ſcrivere quì i ſuoi argomenti .
ſono mi ute,come il Senecione,ma molto più ſot Dioſcorideflihr .dimmi-firm”. ) vuole , che fi
tili,e più profondamente intagliate, con fiori nel faccio la farina dell’Orobo Biancozma Galenu dice
le cime di colore celeſtino , aperti a modo di Hellas in contrario,che nella’ Medicina l’Orobo Bianco, è
di dove naſce nn cupi-calle, come di- Papavero , ma di gran lunga men virtuoſo del Roſſo” Pallido, il .
lnnghetto , compartito di den tro con cartilagíni, che conferma il Mattbz'oli,adoprandoſi queſt‘ulti
tra le quali ſi rinchiude il ſeme negro , acuto , ed me per fare iTrociſci di Scilla, che entrano nella
aromatrco . ' Teriaca.Ga/en0 vuole di piùzche l’Orobo ſia caldo.
Il ſelvaticoè di d-ue maniere , poco diverſe tra nel primo grado,e ſecco nel ſecondo, e che quanto
loco-,producono le ſoglieflome di Finocchio , non fia amaro , altrettanto fia. nelle ſue operazioni
gh così lungherma Però capelloſe ;' uno di queſti aſterſivodnciſi-vmed apriti-.vo .
produce i-l capo maggiore , poco d‘iffimile dal do Dioſcuri!” dicewhe applicata la farina dell’ O:
meſticozl’aitro liſa più lunghiapartiti in cima con robo macerata nel vino, medica i. morſi degl' 1.10
cinque@ ſei cornetti appuntati in cima . Si dovrà mini, de’Cani, e delle Vipere, e con aceto mitiga
quì avvertire, che non ſi tiene per Nigella ſelvati l’ardori dell‘uriua,i dolori di corpo, ed i premiti,
ca il ſeme del Gittone,che naſce tra le blade, e per che i Greci-chiamano Teneſmi; fritta qudlaſari—
la ſua negrezzazſi chiama qui volgarmente Izzo, e na alla quantità d'una noce,e mangiata con mele,
Pſeudo Mel-:ntium . Che quello non ſi-a alcuna conviene a’ Tiſici ,che non pigliano il vigore del
ſpecie di Nigella l’ha ben moſtrato il Marziale/z' cibo.La medeſima farina mollifica il corpmprovo
(Com.i” Dhſc-Iiá-;maf-Smk tanto baila. ca. l‘urina , e fa buon colore -, ma- copioſamente
Si ritrova un’ altra pianta, del tutto ſimile alla mangiata, o bevuta cagiona fluſſo di ſangue per il
Nigella,che per produrre il— ſeme citrinodì chiama corpo,e per la veíſica,con dolori delle budellal. Ha
Nigella Citrina . però virtù di ſermarel’ulcere, che ſerpendo cami
Dioſcurizle dice ,› che il- ſeme del Melanzio im nano,raffrenando anche le durezze, e~le cancrenefl
piaflrato ſoprala fronte , giova aldolore del capo; e riſolve le durezze delle Peppe . Il Matthioli leda.
riſolve le nuove ſuffuſioni degli occhi , trito con la farina dell’Orobo mangiata con mele a coloro ,
unguento Irino,e meſſo nel naſo . Guariſce la ſca che hanno nel polmone materie groſſe , e malage
bín,le lentigini , e le durezze delle apoſteme vec voli da cacciar fuoriaperche diſtacca dalla conca
chic-.Impiaſtrato con aCeto , cava i porri , prima vità del petto , ciocchè viſi trova attaccato di
ſcalzati , meſſovi ſopra con farina vecchia . Giova grofiì umori, edi più ſminuilce la milza , ed im
a’ dolori de’ denti,cotto con aceto,e teda,e poi la praſtrata col medeſimo mele riſolve i tinconi 9 e
vandoſeli. [into con acqua in ſu l' obellicoío cac— le apoſteme delle inguinaglie . I ſuoi baccelli ſte—
cia fuori i vermi tondi dal corpo . La ſua Polvere ſchi,peſti con ſuſti. e ſoglie, ſanno negri i-caPC…›
legata in tela , e poi odorata , giova a’ catarroſi. impiaſtrandoveli ſopra .
Bevuto molti giorni provoca l' urina, i meſtrui’ e
ſimilmente il latte; bevuto con vino leva gl’impe-~
D d' z` Della
zz'o TEATRO FARMACELIT. DEL DONZELLl
Della Stifteria . OffiCÌne Fior di' Pietra, e con eſſo le Donne ſi fan
no venire il roſſo nel volto , che dura tre giorni.
A Stípteria dc‘ Greci,è chiamata così, ſecon In riguardo anche della medeſima figura capilla
do l’Agricala (De natfoſrilpagar i. ) quod re , vien detto Alarm di Piuma , conforme tengo
mbamentèr adſtriugatmm è altro,che l’Alumev il no il Cardano, Braſa-uala, Agricola , ed altri 5 ben
quale ha qneſto altro nome . che il Mattbioli , creda, che il vero Alume di Piu
Quad lumen coloribflr Praſtet tingendir . ma, ſia la Pietra Amianto z detta così, perche git
Li Generi degli Alumi ſono molti,ſec0ndo, che tandoſi nel fuoco, non ſolamente non ſi abbruggia,
dice Dioſcoríde f lib.ſ.cap.77.aliar 91 . l ma però nè perde il ſuo ſplendore , ma di più eſſendo im
nell’uſo medicinaleſi adoprano ſemplicemente lo brattato, ſi cava fuori netto,e riſplendente ;di eſſo
Sciffile,il RitOndo , ed il Liquido , ſiccome anche ſi fanno floppini per le lucerne , perche ſenza mai
vuole GalenoſLib. 9.1impl. caf— {le Alam.) conſumarſi , poſſono ſoſtenere una Continua fiam
Santo lfidoro divide l’ Albme in liquido, e con ma z ondeè chiamato anche Arluſtor . (Lipſia Pie..
crerodicome parimente fa Plinio (lib. 1 6.0rig.rap. tra ſi pettina, ſi fila, ſi lava , e ſi teſſe , e le ſue tele
ad* [ib. g Leaf-l 3'.) diſtinguendo pero il concreto flanno illeſe al fuoco,imperciocche le loro brutto
in tre maniere,cioè Scbíſtonſſrirhitin , ó" Stron re col fuoco ſi nettano - I Bracbnram', cioèi Filo,
gilen , dividendo poi anche quello in Pongoſo o e ſoſi Indiani ſe ne faceAVano le veſ’ci, per laſciare al
Pomicoſo . la poſterità la memoria della divinità loro , come
ñ Da Alberto Magna f HL.;- Miner. CdP-4”) ne ſ0 ſcrive Hieracle . Erano anche in uſo per fare i ve
no numerati quattro, cioè il piumoſo, il rotondo , ſiimenti funerali, veſtendone i corpi de’Rè morti,
il.pictroſo, e l’umido , quaſi bituminoſo . açciocche quando ne abbruggiavano i corpi, la ce
Bruſa-vola ( in Exam.Terr.) ne riconoſce queſti, nere di eſſi rimaneſſe ſeparata da quelle delle le
cioè quel di rocca, zuccherino, ſcajuolo , e di piu gna, per poterla ſepellire nelle llrne .
ma . L’Alnme Rupe!), è quello, che lì chiama Alarm
cardano ( Illuſ. de Sabal.pag.160.l ſa menzio di Rocca , intorno al quale ſi trova opinione del
ne di quel di rocca, ſcajuolo, e di piuma . Cardano, e del Brafizoo/a, che lo riputano una coſa
.Scaligera f Exercit.ro4.) parla ſolamente dell’ medeſima con l’Alume liquido,ma lo Scaligera, ed
Alume di rocca, ſcajuolo, carino, e zuccherino . il Mattbioli con il P.Ceſio Geſm'ta, tengono il con
L’Agricola pone l’Alume nativo, e ſattizio, de’ trario , imperciocche , ſecondo anche dice Plinio 1
quali ſi trova iLliquido, ed il concreto z il liquido l’Alume liquido, è di color di latte,e ſi cava liqui
lo divide in puro , e meſchiato , ed il concreto in do,e ſi diſſecca l‘Eſtate al Sole,e mettendoſi il buo
Scbi/Iam Tricbitín, e Strongílem, e quello di nuo no nel ſugo di melagrani , ſubito diventa nero , il
vo divide in tre generi, come moſiraremo . che non ſegue nell’Alume di Rocca , il quale ſi aſ
ll Mattbioli diſiingue li generi degli Alumi in ſomiglia più tofio al Giaccio , ed al Criſtaſlo , che
ſeiſſrie, rotondo, liquido,rupco,cioè di rocca,ſqua_ al Latte, e di più ſi cava da pietra duriſiìmm non
muſo, catino,di feccia, di piuma ,placite , e plin da terra liquido . Il vero Alume liquido ſi trova
cite . in Pozzuoliwicino alle Solfatare,ed ha tutte le no—
Eſſendo dunque così diverſi gli Alumi, giudico, te,che gli vengono attribuite da’Scrittori antichi .
che non ſarà meno curioſa , che utile la dichiara [XA/”me rotondo , non è l’Alume zuccherino 7
zione diciaſcheduna ſpecie di eſſi , ſicche princi perche il rotondo è naturale, ed il zuccherinoè ar
piando dall’álume Catino , diremo , che propria terìciale, facendoſi queſto con Alume di Rocca cru
mente non è altro, che la ſpuma, o ſale della Soda, do, acqua roſa, e chiara d‘ovo ,laddove il rotondo
ch’è in uſo per fare il vetro, la qual Soda gli Arabi ſi vede fatto di tuniche, che una abbraccia l’altra,
chiamano Kalí 5 Onde poi la parte ſalſuginoſa, che e la ſua vera figura ſi vede nel Muſeo di Ferrante
ii trova a galla del Vetro fuſo , o del Criſtallo , ſi imparato ( Hijlar. Nat.fol.488) Del rotondo na
chiama Sale Aſſud , ed Alan” Catino , pigliando turale ſi elegge lo ſpumoſo , bianco , che partecipa
queſti nomi, per detto dello Scaliger0,-ì l’eloz‘rſa di giallo , molto altringente , di buona graſſezza ,
ci: . cioè dal rappreſentarſì quaſi ſempre in forma ſenz’arena, e facile a romperſ .
rotonda, e concava . L’Almne dif‘ecria lì fa abbruggiandoſì la fec
L’Alume Smjaolo , o ſquamoſo , che ſi chiama cia ſecca del vino, finche divenga bianca . `
anche Sprmlum Afininmn , ſi fa di una certa ſor Dall’accennate diverſità degli Alumi , naſcerà
te di pietra ſcaglioſa , e traſparente ſimile al Tal facilmente ſcrupolo intorno alla qualità di quel
co, ed abbruggiandoſi-diviene una ſorte di geſſo, il lo , che tra di eſſi dovcrà eleggerſi per l’uſo della
quale adoperano i Maeſtrhche fauno l’oro in fogli, Medicina,e ſpecralmente per queſt’Antidoto Ema
ben-:he vi ſia fiato chi malamente abbia creduto , gogo . Dioſcort'zle dice, che fra tutte le ſpecie degli
eſſere la vera pit-tra Selenite , in'~annandoſ1 dalla Alumi , per uſo della Medicina , ſi adoperano il
ſua traſparenza, e lucidezza . ſcillile, il rotondo, ed il liquido , e che di eſſi l’ot
(Lucilo che gli Arabi chiamano Alamejanzrno, timo ſia lo ſciſſile , ſicche , ſecondo la ſuddetta au
è una medeſima coſa con l’Almne Schiſtonſſricbi torità di Dr'qſcoride , ſi potrà mettere quì per la
tin , e Su'ſriſe , detto così: W011i” capillanzenta Stipteria 5 ma ſecondo l’Imperato ſi può franca
dividimr , ſoggiungc il Braſato/o (Exam. Terr. mente adoperare qui l’Alume di Rocca , perche
pag. 452.) di dove è chiamato Alt-'me capillare , tien’egli per opinione acwrtacſhche la ſoilanza de
perche veramente nel dividerlo appare iu forma di gli Alumi , generalmente ſia una di ſapore acido a
capelli canuti , ſi chiama anche volgarmeute nelle cd aſtringente, e Che le differenze vengono, perche
O Pl
PA'RTES ECONDAI zzr‘

o piglia confidenza per vegetazione o o per diſſoc Si trova anche la Ruta Arma!” del .Mattbíali
cramento , il che ſuol derivare dall‘induſtria, e dal con altre ſpe:ie di Ruta ſelvatica, e come la Ruta
caſo, e quantunque ſiauo narrare diverſe ſpecie di Canina-,che Labellío chiama Erba di S.Antanìa.
Alume, tutte nondimeno ſciolte nell’acqua , ſe da Circa la cognizione delli delineamenti della
ſe ſteſſe, nella medeſima acqua apprender ſi laſcia Ruta, ſiccome delle ſue virtù ,è così vol are , che
no, s’ingemmlno , nel modo , che veggiamo elſere non accade farvi ſopra diſcorſo alcuno , e però ba-`
l’Alume di .Rocca , che piglia vegetazione nell’ ſtarà ſemplicemente dire, avere ella infinite preroç
umore . ' gariìve , dalle quali èſtato originato il Proverbio

L’Alflme capillare vegeta dalle glebbe,e ſoflan- _ volgare, la Ruta ogm' male/Yum, ma ſpecialmente
ze ſecchemel modmche fa il capello nel corpo dell’ vale controi veleni,a ſegno tale,che Ateneallibq.)
Animale 9 come nel modo medeſimo avviene del racconta, che Arabe/ao K9 (li Ponza aveva un bare'~
Saluitro delle mura z onde ſi conchiude , che tutti baro coſtume , che era di uccidere i_ ſuoi Popoli
gli Alunni ſono di una qualitàwariando ſolamEH— Col veleno , onde eflì per evitare tanta crudeltà , il.
teflella forma eſteriore . Sicche tralaſciando quì mattino,prima,ch’uſcivano di caſa,ſi preſervava
la proprietà di ciaſcheduna ſpecie di effi; diremo no,rnangiando la Ruta.Pomfeo,dopò vinto Mitri.
generalmente con Farm-lio ( [ib 6.Metbod.mm’en~ date 1 tra le coſe più recondite delle ſue ſpoglie .
di cap.8.) che l’Alume lia grandemente coſtretti trov‘o una ricetta di ſUa propria mano,che coſtava
vo , difi'eccarivo, e conſumativo della carne eſcre di due Noci-due Fichi ſecclri,e venti ſoglie di Ru
ſcente . ta , con ordine di ſar tritar ogni Coſa , e poi mef
ſchiarvi un‘acino di ſale , e che mangiandofi que
Del Macedonia . ſta miſtnra a digiuno,in quel giorno. non ſi pote-z
va rimanere offeſo da veleno alcuno . V' ’
PEr il Macedonia , non s‘intende quì il Petra-ñ'
ſello di Macedonia,ma il ſeme di quella Pian Della Pemía_ .
ta , che i moderni Sempliciſti chiamano Petroſello
Aleſſmdrìno, e Dio/Z'orideflppojè/im, ed in alcuni A Peonia,che ha pigliato quello nome da Pen;
lugähi d’italia Macrì-one ,i benche il Matt/21'011' ſi _A ne ſuo inventore. che ſu dottiſlìmo Medico,
mo ri ſopra di ciò incollante, riprendendo il Bra è chiamata da Apuleio , e con ragione'Erb/z caſta .
ſil-vola, e Marcello Virgilio ;ì ſono però diſefi quelli Dioſcurirle divide la Peonia in maſchio,'e ſemi..
da Dodanea ,Penn 1 , e da molti altri Semplicilli , na: il maſchio produce,ſec0ndo il Martha/ide ſo
che tengono fermamentemon eſſere altro il Mace glie ſimili a quelle delle Noci 5 la radice lunga un
donio , che l’lppoſelino , il quale naſce quì in ab palmo,e groſſa , come un dito della mano , bianca
bondanza a e ſpecialmente in un Giardino ſopra le di dentro , ed adorata , ed al guſto aſtringente: il
Mura di queſta Città dalla parte di dietro la Chie caule s’inalza ſino ad un piede,e mezzo,e l’accom
ſa di Santa Maria di Coſtantinopolí , cioè ſopra le Fagnano molti germogli . '
Muraglie della nollra Conſerva dell’Annona, dec Dale-:ampio f Hifl. Plant.) pone un’altra Peonia
ta le Foflè del Grano . Maſchio diverſa da queſta.La Peonia Femina pro
La forma di tal Pianta è came quella dell‘Ap duce le ſoglie intagliate,come lo ſmirni0,ed attor
pio volgare , ma le foglie hanno nn color verde no ad una radice ne produce ſette , overo otto al
canto oſcuro , che ſomiglia quaſi al negro , onde tre , Come ſi vede nell’Anſodillo , e quella è in uſo
appreſſo a’ Latini ne ha pigliato il nome di Olu oggigiorno,e fin’anche a tempo di Plinio (lib. 27.
ſatrum,cioè di ſoglia negra . cap.ro.de Peoníakhe dice: Ferm'mr exzſtímatur .
ll ſeme di quello Macedonio bevuto con vino Si da particolarmente quella radice ſecca alle
melato provoca i Meſlrui . Vale alle (liflillazioni Donne , che non purg’ano nel parto; bevuta alla
dell’urina, il che opera anche la ſua radice - quantità di una 'mandola, con acqua melata,pro~
voca i meflrui , mondifica il fegato oppilato, e lí
Del/a Ruta_ .` . reni: attaccata al collo de’ſanciulli , ſecondo , che
dice Galen0,tanto freſca, quanto ſecca ſana il ma].
A Lia Ruta gli è [lato dato-quello nome, perche caduco- Il ſeme di ambedue le Peonie ſi_ trova nel
Carnem raditd Greci la chiamano Pagano”. la ſommità de’fuſtí, in alcuni baccelli , ſimili alle
ed è detta cosi,dice Platz”ca,àfac”ltatcfim, quad mandole, ne’ quali, quando (i aprono , ſi veggono
finiture-,(9- calore conguler,ò‘ condenſa! ſeme”. molte oranella roſſe, ſimili agli acini de’melagra
Si trovano molte ſorti di erbe, che Per la ſimi n‘hdi Colore-che nel porpureo nereggiano. Quan
litudinc , hanno anche il nome di Ruta , come la do quelli ſemi , non ſono ben maturi , ſi vedono
Parmichimo Salvia *uitmche ſi chiama Rm.: con. rollì, e perciò dodici di efiì grani, bevuti nel vino
l’aggionto di Mur-aria, in riguardo , che ſuole na auſtero ſtagnano i meſtrui roſlìzfi mangiano anche
ſcere nelle mura.La Galega ſi chiama Ruta Cupra per li vomiti del cibo,e per li rodimenti dello ſto—
ria, non percheella abbia odore veruno ſimile al maco: bevuti da’ fanciulli rompono loro le pietre
la Ruta volgare; ma perche ha ſimilmente una che cominciano a naſcerezma le granella mature’
virtù grande contro i veleni,a ſegno tale,che Giu. che ſono negrezbevute al numero di r pgrani con
lio Ceſare Barricella (Harry/ur Genin/ing dice, che acqua melataao pure vino-,vagliono al grave cuo
Si qui: 641‘234folia i” aretariiJ-,zmt carm‘um ju— rerche Comprime la notte nel ſonno,ed alla preſo
re ſeme-l in die ſum‘pfi-rit, -ì feórefeflilmte tutti!, cazione della matrice : bevuti con vino trenta
O" inca/”mir Prdfirvabitflr . grani di polvere del medeſimo ſemc,mondat0 dal
' la
Il' z: TE‘ATRQ FARMACEuT. DEL DONZELLX
11-ſcorza,vale a colormche hanno perſa la ſavella. La ſruttiſera è di due ſorti 1 l'una delle qualipîù
Vi ſono Donne, che di quello ſeme , infiltrato con conoſciuta qui produce le l'rondi 9 come la Tama.
filome circondano la gola de’ fanciulli (come ſi ſa rlce,ma più groſſe,manco verdi,e ſono molto pon.
con i coralli) per preſervativo dall’ Epileſſm . Ma genti , n`e di così grave odore, come quelle della
Gio: Artbmmmo ( Praxi: bem. ) vuole , che ciò Sabina fienile-,e più volgarmente conoſciuta, e che
operi la ſola radice,della Peonia Maſchio,dicendo~. produce le ſrondi ſimili al Cipreſſo mai più ſpi
Radio; Paom’a Mari: nimirùm ,ſi-ù nigi-4 . Nàm noſe,ed al guſto acute, e ferventi, quella piantaè
ſemina mal-'im efficacia . Si ſuſpendatur [le c0110 di breve grandezza , la quale creſce più in largo,
;meri EPiIePticìynarbm cedit, ſeri radio: eſſodím che in lungo,e queſta ſpecie,d0verà entrare quſied
da qfl ithlliQ, Luna deſereſcente Sale exiſteme in in ogni altra compoſizionadove ſarà preſcritta la
Lemtfl'n Meridien# die Salari . Savina , anCOrche Pietro Bellanio riferiſca una
ſorte di Sa vina arborea , grande quanto l’ albero
De] Sino”, o Sìjbne. di Mandole .
Ceſare Odore publico Lettor- di BolognaQChiama
L Mattbioli pretende,che il nome di Sifloue, fia Sabina Egiziaca quella pianta,che Pezmn,e Lella[-v
errore,e che fi debba leggere Sifone , perche in lio deſcrivono tra gli Abrotani .
tutti gli Erbari non ſitrova quel nome ,` ma ſolo Tra le molte virtù della ,Sabina , riferiſce il
quello di Siſonezil qualeſſecondo Dioſ‘corírle-,è un Mattioli per coſa miracoloſa la facoltà di facilita
ſeme picciolo,che naſce in Soria,ſimile all’Appim re il parto , dando a bere alla paziente due dram
lungomegro , ed al guſto fervcnte . Giova bevuto me del ſugo di eſſa con una dramma di Box-ace na
alli difetti della milza,e nella retenzione dell’ori turale , dice pero , che non ſi deve dare, ſe non in
na,e provoca i meſlrui.Naſcendo queſta pianta ſo caſo di eſtrema neceſſità per li grandiſiimi nocu
lamente in Sorìalſiamo coſtretti a loſtituirli qual menti , che con eſſa ÎUOle apportare inevitabili;
che con venien te ſuccedaneo - _ Vale di più con grande uciltà una dramma di
ll Collrggio Romano propone il ſeme di Dauco, polvere di Sabina miſchiata con Butiro , per gli
mail Dauco già lì trova preſcritto in quella me Aſmadici .
deſima ricetta . Il Mattflioli ha per opinione , che
più adeguatamente ſe le ſoſtituiſca il ſeme di Car Del XilobalſaMo .
vo, perche ſcalda come i] Siſone,ſa orinare, caccia
il flato,e giova alla concozione . X Ilobalſamo vuol dire legno di Balſamo , in-`
Diffeuio intende per il Sinone , quella pianta, torno al quale ſ1 trovano molte controver
che Dio/?aride chiama Sio ,e benche tal’erba 1 ſe ſie . lo perCìd poſſo affermare di averne avuto del
condo alcunbſia pianta di forma diverſa dal Sino vero , e ſreſchiffimo Con i proprj frutti , e foglie:
ne , nientedimeno per la ſimilitudine ,. in quanto che ſono ſimili a qUElle della Ruta , Come vuole
alle virtù , ſl può indubitatamente ponere in ſuo Dioſcoride 1 e parimente Avícemza ( [ib. 2. caP- da
lliog0,petche ha facoltà di romper la pietra , e di Eri/ſammche dice: Arbor Balſami ”aſcitur ubi di
ſar urinare , e di provocare i meſtrui a ed il Parto: citur OCR/“J' Solíncujusfolia, ó" ador , Rom aſſi*
condizioni , che ſi deſiderano per appunto nel Si mi/ianmr . Di eſſo legno ſi elegge il ſarmento ſot
none-per il preſente Antidoto . tile,freſco, roſſo, odorato,cioè, che ſpira alquanto
Girolamo Traga chiama Sinone l’iſleſl‘a pianta, l’odore d’Opobalſamo 5 ma perche di così perfetto
che egli deſcrive per Amomo Germanico, ſiccome non ſe ne trova ſempre pronto all’uſo,ſi potrà, ſe
fa Genfi-ro ,che anche la chiama Ammi picciolo : condo che dice il Mnttbiuli , ſoſtituire i ſuſti de’,
tenendola anche per il vero Sinone,BertaIr/0,(‘or Garofani . ` j
dozCamerariaJm-nerflèro, Tabarnamontano , Ba ‘ Dovendoſi formare l’Antidoto Emagogo, ſi 0ſ
huinodnguillam, e l’Iſtaria-gmemle delle piante. ſervarà la regola preſcritta negl’antecedenti Elet
Quella medeſima pianta è poſta per il vero Petro— cuari, ſimili a quello, mettendo a peſtare la Mir
ſello MaCedonio,dal FucflmDadoneo, e Leoniceno. ra con le altre coſe , acciò la parte volatile delle
polverimon eſali, ma l’Alume ſi polverizzarà ſc—
Del Cuffaro . parato, e poi lì unità alle polveri , che doveranno
farſi ſottili 1 le quali poi lì uniranno con quattro
Aſcendo I Cappari in molti luoghi di que.. parti di mele ſpumato,e caldo .
ſtoRegno , ed in Napoli ſpecialmente, ſen
za coltura alcuna, ſono perciò notiffimí . Si avviſa ELETTUARIO DI GlUSTINO IMPER
perciò qui ſemplicemente,che per Capparo ſi deve ;I’raſì'ritto da Nicolò Alqfllmdrino .
intendere quì la corteccia della ſua radice,la qua _ _._

le ha virtù di ſcaldare,aſtergere,purgare,ínoiderc, Iglia di Cinnamomo , Folio , Collo p Nardo a


.-_
e di digerire: robora la milza, e la dimin uiſce, to Caſiìa Lignea , Ariſluiocia rotonda a Ariſto
gliendole l’oſtruzíone , e vale finalmente a tuttii locia lunga, Enola Campana, lſopo , Pulegìm Aſ
malizche hanno origine dagl’inſarti di eſſa. temiſia, Cinqueſoglio, Pepe bianco, Orobo 9 Saili
ſragìa, Semi di Petroſello , di Leviſtico , di Oluſa
Della Sabina . ſtro, di Ortica, di Miglio del Sole, di Aſparago a di
l S Qno due le ſpecie della Sabina 9 o Savina , che Silerm di Appio, di Aneto, di Peganon , di Finoc
chio, di Aniſſh e di Cedro , Bacche di Lauro a <3 di
‘s dir vogliamo, una ſruttiſera, e l’altra fierile: Ginepro ana dr.1.
Con
r
P A' R T E S ECONDÀ'." 2:;
Con Mele quadruplicato alle ſpezie ſe ne ſa ma l'ulcere corroſive 5 finalmen te tanto la radice;
Elettuario . quanto le*ſrondi hanno molte virtù 5 che per ſer}
vite qui alla brevità ſi tralaſciano e
Facoltà , ed Uſl; .
.Dr/l’Ortr'ca . ' :i
Vale per tutti i Calcoloſi , e per chi patiſce do-J
lor colico . Giova alla Stranguria , e Diſuria , ed Hi conſumaſſe il tempo per deſcrivere le ſatl
a chi urina materie viſcoſe,e per li. mali della veſ. tezze dell’Ortica 1 acquiſtarebbe la nota di
ſica 5 ſi applica anche eſteriormente ſopra di eſſa a molto ſpenſierato , eſſendo queſta una ſorte di er
modo di empiaſtro con olio diScorpioni', ſipuò ba, conoſciuta fin’anche da’ciechi *. diremo perciò,
anche gittare dentro la veſiica con la Siringa, che per eſſere di più ſpeciedl ſeme›che doverà ſer
ſciogliendolo con acqua conveniente al male . vire quì, ſì deve raccogliere da quella, che produ-`
La doſa è da una, ſino a tre dramma . ce le foglie più grandi con il ſeme , come quello
i Alcuni hanno per opinione, che queſto Elet~ del Lino, ma però minore_- il quale beiruto con vi
euario ſi chiami di Gia/lino Imperatore , perche no paſſo muove a luſſuria , ed apre la bocca della
_ ne Foſſe fiato egli l'inventorez ma altri credono Matrice 5 lambendoſi con mele , giova al petto ,
eſſer chiamato così, perche egli l‘uſava ſpeſſo; a’dolori laterali, ed all'infiammazioni del polmo
tuttavia chi averà pratica de’libri di Andrea Ti ne . Le ſrondi hanno anch’elle molte vircüzſecon
rflrìuelſa , ſamoſo Giureconſulto , trovarà , che il do,che dice Dioſcoride,e ſpecialmente quella ſpe
detto imperatore ſu Peritiffimo della ſcienza Me` cie di Ortica , che non punge , e che nelle ſrondi
dicinale a vi li vedono le macchie bianche, come latte aſper
Di queſto Elettuario fi trovano due ricette in ſe in lungo, quaſi come una milza, la quale I’lím’a
Nico/ò Aleſſandrino, la ultima delle quali poſta da chiama Lamío,ed altri Arcangelica,vrtica i’m-rr
lui al Capo 40;.. è la quideſcritta per eſſer la più Urtica Alba , ó* 'Ortica mai-tua , ed i Bologneſi
. Uſitata , benche egli non vi metta l’Ariſtolocia, Mildadella , per gli effetti maraviglioſi; che fa,
lunga, "è il ſeme di Aniſodìccome anche nella-ri per l’oſtruzioneaa ſcrrri della milza,preſa in polve.
cetta poſta da Nicolò Salernitana ,, non ſi legge il re,o in ſugmo pure mangiata in qualſivoglia m0
.Seme di Cedro -. do-.del che Mine” Solenandro , e Fraaceſca Aleſz
Qpelſo,che doverà oſſervare qui. lo Farmacopeo. , ſandro raccontano eſperienze mirabili .
ſarà di piglíare per il Pctroſello quello di Mace
donia , 'e per_ l‘Oluſatro il Macerone; per la Saſ Della Saflifragia -i
ſiſragia s’intende la radice di eſſa, e per l’Appio il Serittori Betanici danno il nome di Saſſiſragiaſi
ſeme del Petroſello volgare,ch’è l"Appio vero; per
il l’eganon il ſeme della Ruta , edin quanto al a qualſivoglia pianta,c_he ha proprietà di ſtan
modo di componere queſto Elettuario ſi oſſervarà_ gere la pietra ne’ corpi umani, ſicche nell’ lſtoria
la medeſima pratica. Che ſi è moſtrata di ſopra ne. delle piante ſe ne contano ſino a dieci maniere.
gli altri Elettuarj ſimili a queſto . Non eſſendoſi per ancora determinato, qual pian
ta,veramente ſia la Saſíiſragia di Dioſcoride; ſaria
De] Cingmfoglia .. coſa vana andarla ricercando per uſo di queſto
Elettuario z maſsime che alcuni credono , che tal
Erche in ogni Ripite del Pentapbilon de`Greci Pianta fia quella , che lo fieſſo Dioſcuride chiama
ſi trovano cinque ſoglie , ne 'nà acquiſtato il Enaute,ed altri preſuppongono eſſer quellamh’egli
nome appreſſo i Latini parimenti'. di ;Mingus-fo medeſimo chiama Empetrax , piante tra di loro
]i'mn . diverſiſsime ._ lo laſciando la diſputa di tante dig
' Diofl-crízle ſemplicemente ne. deſcrive una ſola verſe opinioni, ho. praticato con felice eſperienza.
ſpecre , bendze appreſſo ad altri Autori ſe ne tro l'uſo di quella terza ſorte di Saſsiſragia 1 deſcritta
vano ſino a nove maniere, diverſe ne’ſiori ,e nelle dal Matt/:ioli,che Penna@ Labellio tengono,che ſia
ſogiie . ſpecie di Meo, chiamandola Saxifragia Ita/0mm,
La ſpecie però , che doverà ſervire quì z ha da. folioferulaceo '. por lo più ſi trova abbondante
eſſer quella, che pone Dìoſcoritle, la quale produ mente nelle montagne della Colla di Amalfi-naſce
ce i rami ſottili,come Feſluche, lunghi un palmo, ſopra grandi, e duri ſaſsi, ed in luoghi aridiſsirhi,
ed in eſſi èil ſeme; le ſrondi ſono ſimili a quelle con foglie capillari , ma più rare di quelle del Fi-_
della Menta,ed in eiaſcheduno flipite ne ſono cin` nocchio , ma il ſuov gamboſi aſſomiglia formal
que, dentate per intorno; il fiore nel pallido gial mente al Finocchio, benche ſottile, e poco alto: in
leggimcome di color d’oro; naſce in luoghi acqua cima ſopra l’ombrello è il ſeme: come di Petroſel
ſtrini , ed appreſſo gli acquedotti z produce la ra lo,più lungo,e più odorata . La radiceè bianca , e
dice roſſigna, e lungherta,dalla quale ſe ne cavata.` di ſaporc,come di Paſtinaca, che partecipa di dol
il midollo, ſervendoſi della corteccia, la quale gio ce,ed acuto , ſiccome parimente è tutta la pianta.
Va a molte coſe , perche ſpecialmente il ſugo di Una dramma. di eſſa bevuta con vino. , o altro ſi#
quelle radici tenere , vale a’ diſetti del fegato , e mile licore , vale efficacemente a romPere la pie
del polmone, e contro a’ veleni mortiſeri . La de tra,e cacciarlaae per purgare anche le vie dell’uriz
szione di eſſe , fatta con acqua, finche ſe ne con na dalla materia arenoſa.,
111mila terZa parte , ſi tiene in bocca per mitiga
re il doloxe dejdenti,e lavandoſene la bocca vi ſar*
Del
'124 TEA’TRO PARMACEUT. DEL' DONZELLI
Dal Gſm-Pro . to oſcuro,ed il negro,e di forma ritonda, e di q‘izeſ.
ſta ſpecie,quelle, che naſcono in APruzzo di ch.
L Ginepro ſi trova di due ſpecie , una delle ſto noſtro Regno ſono le migliori , eſſendo quelle
quali creſce in albero grande, e groſſo , e chia della ſeminaſquale per lo più naſce ne’ luoghi vi.
malì Ginepro domeſtico, ed anche maggiore , e fa cino al mare ) di color roſſaccio, e di forma riton.
il frutto azurro,ed alquanto groſſo. L’altra ſpecie da si,ma di attorno angolare, che pare una berret.
minore non ſi eleva moi-ro da terra, e l’una e l’ ai ta di Prete, e di poca efficacia , benchc queſte ſono
tra producono le ſoglie ſimili a quelle del Roſma un poco più groſſette , che non ſono le bacche ne
rino,ma più ſtrette , e pungenti . Il frutto è poco gre .
più groſſo del ſeme di Aſparago: il ſuo colore è Si cava dalle bacche del Ginepro negre la tin.
azorro,che inclina al negroril ſapore è aromatico, tura filoſoficazutile contro la peſtev: vagliOno eſſe
mBſchiatQ di dolce,ed amaro.Queſti frutti più pic.. bacche maſtimte , a togliere la puzza nel fiato z il
cioli ſono quelle Bacche di Ginepro più lodate, le ſumo poi che eſala dalle ſudette bacche nell’ atto
quali bevute ( ſecondo Diofioride i Vagliono a i di brugiarle,ſecoudo afferiſce Dioſcuríde, pone in,
diſettì del petto,alla toſſ‘e,ed alla ventoſitàfl dolo fuga i ſerpenti.
ridel corpo , ed a’morſì deglíanimali velenoſ
'Provocano l’urina, e conferiſcono alla preſocazio Del Milian: Solis'.`
ne della matrice: Bevríta la deCOzione di tali Bac
clxe , ed inlieme delle, ſoglie , provoca gagliarda— L Milium Solir, per avere un ſeme duro, e ſaſ.‘
mente i melirui , ed aggiungendoviſi Noci di Ci ſoſo, viene chiamato da’ Greci Lítloaſpermou,
pr-;ſſo , Roſe , e Foglie di Mirto , e lavandoſene la produce le ſrondi,come l’olivo,ma più lunghe,più
boaca,giova al dolor de’ denti.e vale per icatarri, larghe,e più molli,i rami ſono diritti, fermi, e le
che vi concorrono, maſsime aggiuntovi `Acquavi gnoſi,uguali a’ gionchi: tra le frondi fi trova il ſe
ta,ed un poco, d’Alume di rocca-La liſcia fatta di me ritondo,grande, poco più di quello del miglio
centre di Ginepro , e con vino bianco bevuta al volgare, duro come ſaſſo . Naſce in luoghi alti, ed.
peſo di quattro, o cinque oncie , provoca gagliar aſpri .
dumente l’Urina,a ſegno cale,dice i1 Mat/Lia”, che Il ſeme di eſſo bevuto con vino bianco , per aſ
con eſſa ſola , alcuni Idropici ſi ſono ſanati . Si ſa ſerzione di Dioſ'cOride, rompe la pietra , e provoca
del legno del Ginepro un bagno molto profittevo— l'urina . ll Matthialfldiceflvere ſperimentato più
le per i go-*roſi . Si piñgliano dieci, libre di legno volte,che due dramme di tal ſeme dato in polvere
verde di Gineproſſottilmente tagliato, ſi cuoce in con latte di Donna, ſa partorire preſtarnente .
una cal-data di acqua,finche di tre parthſe ne conñ,
fumino due , 8d in queffo decotro , ſenza colarlo, ROSATA NOVELLA
con tutto il legno vi ſi ſanno ſedere i gottoii, ſino DiNico/ò.
all'obellicolo, facendoli lavare le braccia, le gam
be,ed ipiedi,poi ſi aſciugano, e ſi pongono in let_ Iglia di Roſe Roſſe, Liquirizîa, Zucchero ana
to caldo,íntendendoſi però ſempre, che i paZienti ‘ .oncie Le ſcrup. y. .1.. Cinnamomo ſcrupoli
fiano ben purgati, edi ciò ſe n’è fatta eſperienza, 8.e grani 2.Garoſani,Spica Narda, GengeVO, Ga
per detto del Mattbíoli , il quale dice ancora , che langa,Noce Muſchiata,Zedoaria, Storace, Carda
della cenere del Ginepro ſattane liſcia , guariſce, momo,Appio ana ſcrupolo r.e grani 3.meie quan-z
uſata, l’ldropiſia . ll Ginepro produce anche una to baſta.8i facci Elettuario .
omma , che li chiama Sandaraca, ed è ſimile alla
Maſtice , ed invecchiandoſi gialleggia . ’Quella lì .FACOIÎÒ j o
Chiama Vernice di Scrittori . Quella ſorte di San
daraca {i chiama degli Arabi , a differenza dell’al Toglie il vomito , e la ſovverſione dello Roma:
tra Sandaraca , deſcritta dagli Autori Greci , la co, riſtora la ſua debolezza, e reprime l’ardcr della
quaie è una ſpecie di Arſenico, ma roſſo, e più ve ſete: ſovviene mirabilmentegl’indeboliti da lunga
lenoſo,il che ſi avverte ,,acciò nelle Medicinemhe inſermità,e raffrena il ſudore Diaſoretico .
ſi adoprano per bocca, non ſi erraſſe, pigliando la 'La doſa è di due, ſino a quattro dramme, ſipí
Sandaraca de’ Greci,che aſſolutamente-,non ſi può glia con acqua freſca la martina , il giorno , ela
adoperare-,ſe non per medicamenti eiìerni e ſera . _ _
Qgeſto Elettuarioſi chiama Roſata Novella a
AGGIUNTA. per differenziarlo da un’ altra antica ricerca 9 PU!
di Roſata , deſcritta ſimilmente da Nicolò A/Eſafl*
Erche il Gineproè un ſemplice , da! quale ſi - drina, 00.860. e 861. il quale pare a mio giudi
cavano remi-dj , nelle loro operazioni effica zio , eſſere confuſo nell’aſſegnare le virtù di qufſto
ciffimiè perciò da notare, che eſſendo di due ſpa: Elettuario .perche , non può avere proprietà di
cie,cioè maſchio, e ſemina, ſi deve ſempre , come giovare al dolore,e.ſeccità dello ſtomaca, del ſega
più virtuoſo in Medicina , uſare il maſchio, chia to,e del polm’one,neme_no di eſtinguere la ſete : nè
mato anche Ginepro domeſtico , ben che per altro io_mi fienderò molto a dimoſtrare la chiarezza dì
naſca da per ſe ne’boſchi montuoſ. Le bacche dei queſto mio argomento . perche ogni debole inge
Ginepro maſchio, ſi diſcernono da quelle della ſe gno può reſtarne appagato , leggendo la preſente
mina nel colore , e nella forma; imperciocche il ricetta,COn1poſta d’ingredienti caldiffimi,li quali,
maſchio produce le bacche di colore tra il leona nè Per _ſe 7 nè per accidente hanno facoltà di refri
gClä:
l
PART‘ES E c o N* 'o a‘: ' zz;
gerarc , comemalamentc creaè Platezrría , il qua de' predetti,ſiccolne chi dOph l’eſerciziomon l’evaî
le dice : Quidam dimm , [inf-”am Novel/*am eſſe c-uerà, doverà parimente meſchiarvi le materie ſo
call’J-mzuſèrl mem- Part-r dicineflſie temperatam, É" lutive . Si conoſce quando l’ Elettuario ſuderto ‘e
’ ?Magix Pertinereſrigirlitnti‘, quàm caliditati. paſſato per le viſcere , ivll’oſſervazione delle fee
(Manco alla particolarità,che 'nomi-tum flſcindih cie del paziente le quali dovranno apparire negre;
ciò può ſeguize,quand0 lo ſtomacoviene debilita— Il cibo per ch’i piglia queſto Elettuario. doverà
to da materie crude , avendo queſto Elettuario Fa eſſere’di buon ſugo,facile a digerire,e la cena ſarà.
coltà di attenuare,e cosi parimente ſegue allo ſto più parca del pranzo.
muco debilitato da materie ſiemmatiche , o pure' ll periodo de’ giorni, , che ſi doveri‘: continuarer
derivando tale debolezza da intemperie fredda, ed quello Elettuario- ſarà di trenta , ſino a quaranta
umidaae quel cardiacírſflbwuít, quando però ta]. almenoſſecondo la necr-ffitàfl grandezza del mele,
paſſione viene originata da Hato,o materie fredde. nuovo, o vecchio che ſia, ed il tempo più opportu
Sudorrm dizipkorezicum raprímít , ma non quan no di pigliare quello medicamento,ſarà la prima:
do viene cauſato da infiammazione internaacome vera,e ſu il principio dell’Auſunno - '
ſegue ordinariamente ne’moribondl › Perche quel Vi ſOno poi i contraindicanti , iquali proibi-’
ſudore,~non È: altrb,che un glutine, Come vuole A ſcono l’uſo di si Celebre medicamento , e primie
'uícemm , il quale glutine viene a riſolverſi dalla. ramente ſono la Pletarz'a , e la Cacboclvr'mía, le
violenza del calore , Cacci.zndoſi fuori per i pori quali con ogni ſind-io deve procurare l’ accorto
della cuteñ , giova bensì per reprimere tal ſudore Medico di togliere , prima che ſi venghi all’atto
Dìaſoretico, quando però vien ſemplicemente ca di uſareil Calibe,e ſpecialmente in'ſoſianza. Con
gionato dall‘Angoni-a della morte , quello è ſenza. traindicano anche ad uſarlo,le forze eſtremamen
infiammazione interna: all’ora però è proattevole te deboli,dico eſtreme-,perche molti, ancorche gia;
l’Elixír k’iz‘mcome diremo più avanti . cevano in letto infermi 1 coil’ uſo di eſſo Calibe ſi
La -ſuapreparazioneèchiara., potendoſene di . ſonoliberati, dal che li argomenta, che l‘eſercizio
più pigliare l’ eſempio da’ compoſii anteCcdenti, nonè ſempre neceſſario nell’uſo del CaÎibe . Si
che hanno ſomiglianze 'con queſto . proibiſce ancora achiaverà una macie grande' in.
tutto il çorpo,e nel profluvio del ſangue dalle ve-`
ELLTTLLARLO D‘ACCI AJO. ue emorroida‘i; ma li corregge, meſchia-udolo con
Conſerva di Roſelli . Si danno l’ uſàrlo nelle feb-z
P Lg“ad’Acci-aio proper-monde i.(~`.:mnella fina, bri, eccettuandone però la Bart-ana, e la Terza;
Noci muſclnate ílllèl dr.r.Riobarbaro ottimo. na nota, molte delle quali lì ſono curate con l’uſo
ſcrupoli ;.Pochre d’Aromat.Roſato dramm. r.ñjó dell’Acciajo.Li particolari correttivi dell’Acciajo
cou mele buono ſpumato, e Zuccherochiarifícato. ſono i Garofmi,e Cannellafihe hanno riguardo di
ana oncie tre lì fa Elettuario, ſecondo l’Arte. corroborare il ventricolo .

Facoltà , ed Ufo .` TERIACA D’ANDRO’MACOJ


Il Vecchio.
~ Giova alla lunga oſtr-uzione del fegato, cad-al`
Prima claſſe .
palloredezle Vergini oppilato , che chiamano i
BlediCi Fabri: allzn,overo [Ehi-um ”ll/m”, e ſi nal— P. lgiia di Trociſci di Scilla dram.48.`
mente giova per dul'oppilarc le oſti‘uzioni di tutte l I.
le parti delle viſcere. Trociſcí di Vipereſſrociſöi Edicroifflepe Lungo;
La doſa è di, tre,i`ìnò a-»cinque dramme . Opio ana dramme 24
Di queſto Elettnario lì varia la compoſizione, I I I'.
'ſi ſecondo il biſogno della part-e affetta , ondev alle Roſe Roſſe, Radice d`Iride lllirica, Sugo di Liqui-Î
volse vi ſi meſchiano medicamenti purganti- , co rizia condenzato , Seme di Napo dolce , Scordia.`
me Sena,Agarico.Meccio-ican, Tartaro, e finanche Opobalſamofiiunamomo. Ago-rico ana drain. r a.
il Riobarbaro , aumentandolo in doſaduplicaoa, ` I V‘
ſiccome quando vi è biſogno di maggiormente . Mirra,Coſto, Zaffirano, CaſſiaLignea, Spica Nat;
corroborare le vilcererñu' ſi ineſchia la polvere del do,8qninnat0,l>epe Negro-,Incenszitta mo Cre-'
Diarhodone Abbatenn qualchodoſa maggiore .Si tenſc,Reupontico,Stecade, Marrubio, Seme di Pe
plglia cinqne,o ſei ore avanti il cibo , e ſi bever'Îi troſello Macedonio,CalamentmTerebintina,Gen-f
appreſſo un poco di vino bianco potente, obrodo gevo ana dram.6~.
di carnezma quando lì vede,the [Tlettuario ſudat V. ’
t0,non paſſa , e ſi ſente nello ſtomaco , doverà il Rad.diCinquefoglio , Polío , Iva ANECÎCa , Spica`
paziente ſare eſercizio di- corpo , per lo ſpazi-o di Celtica, Amomo. Storace Calamita, Meo , Came-9
un’ ora , ſinoval ſudore exclufioè , uſando anche-i drio,Phò PonticmTerra Lennia,Folio, Malabatro,
Cljſtieri o e ſu il principio del palla pigli della Caicitide, Genziana , Gomma Arabica Vermico—
conſerva di Prune,o di Paſſole, ed avanti cena , le lare, Sugo d’ Ipocifl-ide , Carpobalſamo i Seme di'
Pillole d`Aloè,perche quelli lo portano, e lo fanno Aniſi. Seſeli Nigricante, Cardamomo minore vol
diſtribuire per le vene-.Dopix-l‘eſercizio il paziente gare, Seme di Finocchio, Sugodi Acazia o Seme d**
ſi ſÌPOſi. in letto caldo, procurando di ſudare . Ma Talalpl,lperico,$eme di‘ Arneos ana dramme-4
Chi non potrà ſare eſercizio@- di aſſoluta neceſſità, V I.
‘ghe maſchi con. quello Elettuatio quaiche (glutivo Sagapeno, Caſioreo , Ariſiolocia rent-.re 7 Bit“me
Ee C.1“:
'2.26 TEATRO FARMACRUT- DEL DONZELLÌ
Giudaico, ſeme di Dauco, Opopanaco , Centaurea un giOrno ſenza pigliirue una loro (loſs ordina
Minore,Galbano ana drain-_1. Vino vec‘chio oncie ria , con feliciſſima riuſcita , eſperimentando di
40.Mele perfetto líb.diece . preſervarli con eſſa da ogni ir‘.fermit;`z,e di condur
Si cornpongaſſecondo l‘Arte,che diremo appreſ ſi ad una robuſia vecchiezza . Ma perche a chi v0.
ſoze ſi facci Antidoto - leſſe ingolſarſi in queſto Pelago delle lodi della
Teriaca , non baſtarebbono mille Paurgirici , non
Facoltà , uſo,e daſa della Tarja”. volendo Noi diſtoglierci dal noſtro ſolito ſcopo in
drizzato alla brevità , entraremo ordinatamente a
La Teriaca è remedio approvato ſingolarmente Eiiſcorrere della ſua origine , ed ingredienti, e del.
alli morſi delle Vipere3e di altri animali velenoſi, modo di comporla , con le circoſianze ſoſtanzial
come anche a’ veleni ſemplici, e compoſti. Giova mente neceſſarie. Diciamo dunque primieramen
di più alii continuati dolori del capo, alle vertigi te,che la Teriuca ha preſo queſto nome , ſecondo
ni, ed u‘cliſetti dell’udito, e ſimilmente al mal ca che ſcrive Ga/enoſſeguito da Bartolomea Marantz!,
duco,alla ſtupidità@ riſoluzioni (le’ membri,c0m’ `per eſſer remedio efficacifiimo , e ſpeciale contro
anche a’ mali degli occhiflillfl raucedine alla toſſe tutte le morlicature delle beſtie fiere , le quali i
`aſma.” ſputo di ſangue…? dolori eolici, colera, ed Greci chiamanmper vocabolo comune Teriun, on.
1tte*izi-…~.Vale a rompere le pietre nelli [enlaed alla de per tale circoſianza le ſu dato proporzionata.
diffiCOità dtll`urinaſc,ed ulcere della velſica: riſol mente il nome primario di Teriaca, benche alcu
ve la durezza della milza.Si da utilmente ne'rigo— no creda Con (‘rítone Medico an tico , ’eſſer-adequa
ri delle febbrimell’ldropiſia, e nell‘Elt-ſanzia. Pro tamente derivato il nome. di Teriaca dalla carne
voca i meſlrui , e cava fuori dal ventre le creature della Vipera, che generalmente è compreſa tra le
morte . Mitiga ancora i dolori delle giunture , ſoc— beſtie fierezma queliodecondo lo lieſl'o Gaiman} il
correndo anche alle palpitazioniffld affetti melan nome ſecondario,perche a ſuo luogo direm0,cl1e la
.colici‘ed altre paſſioni dell’animo- E per ultimo ſi Vipera da’ Greci ſi Chiama col nome ſpeciale di
lia per ſicurillimo rimedio nella peſte . Ecbídnamnde non può reliar‘ ben fondata tale ul
La doſa è da ſcrupolo uno , a dramme due , e ſi tima opinione , ed in prova di ciò ſi trovano .1p
conſerva nelle ſue Facoltà per anni trenta,ſecondo preſſo lo ſteſſo Gale-”o molti Antidoti , ne’ quali
Gale-”amd altri vogliono ſino a ſeſſanta , anzi‘ Avi non .entra la carne della Vipera, e pure ſono chia
crnna(lil›.6.tr.r .della Teriaca.) gli da un’età diVÌ mati Teriache,e tale ſpecialmente èquello dir-1”
ſa iu queſto modo,gli attribuiſce l’1nſanzia,i’Ado. tíſmtragme, ó“ Tberiaca nunurpatur, non per al'
Ieſcenza,la Gioventùda Vecchiaia, e la Morte . L’ tr0,ſe non perche arl morſafzrſpidir vale:. E l’An
Infanzia ſono ſei meſi doppo che è ſtata compoſta, tidoto di Elio Gal/o ſi chiama parimente Thermal
e da queſto tempo lino a dieci anni ël’ Adoleſcen oftima ad Scorpion-'tm i5”: -
zrize lino a’venti è la Giovaiiezza,go.ne’paeli ſred Circa pci la partiColarità dell’origine della Te
di, e doppo comincia la Vecchiaia , che dura ſino riacamon lia du bio , che ha dipendenza da quel
‘ a‘ ſcſſax-tazed all’ora reſla ſpogliata 'dalla forza ſua famoiiilimo contraveleno, uſato, ed inventato dal
ſſeriacale . . . gran Mitridflte Re di Ponto , come riferiſce Gale
Si da per avvertimento neceſſario di non uſarla ;mſrle druido”: ,l nientedimeno il Genere umano
Teriaca, ſc non ſei meſi d0ppo che ſarà (lara com ha da ſerbare perpetua obligazione a quel celebra.
poſt-…na per riceverne beneficio ne’ veleniwoglio tiliimo Medico Amii-amato il Vecchiomativo dell’
no eſſere paſſati li ſette anni,conſorme alla dottri Iſola di Candia, che ebbe il primo luogo tra i Me
na di Calma-(De Thema! Piſani-m cap-r 4.)che dice. dici di Nerone , e da lui vi ſu aggiunta la carne
(ppm Poſt quinzum , é** ſeptimum exhióflerunt, della vipera con molti altri ingredienti , aggiu
fraſertim ml vermi" venwmtorum i571”. flando la ricetta a quel ſegno , che oggi ſi vede ,e
. Se mai ſi trovò coſa terrena (iOEdſll di ammira che fin qui ſi è creduto , non poterſi più oltre tra
bili prerogative , ecelebrata con ſupraeminenza paſſare, ed avendoſela egli, per tale magiſtero ap
ile’ titoli ,quella ſenza dubbio può dirſi eſſer ſtata propriata,come coſa di ſua invenzionmgli piacque
la Teriaca , avendo meritato , ſia gli altri ſovrani chiamarla ſin d‘allora col nome di'Gfl/enoclxe vie
Epitetì,n0n ſolamente quello di Regina degli An ne ad inſerire Tranquilla, in riguardo, che rende
cdetìamfl di eſſer inteſihpel' Antonemaſia, lotto il tranquilli dal pericolo di morte gli offerida qual
ſemplice nome generico di Antidoto. Laſciamo di ſivoglia ſorte di veleno , e ſpecialmente da’ morſi
fienderCi-in moſtrare eſattamente , che in virtù delle Vipere , contro i quali non è così efficace il
delle ſue altre qualitàſha communicato il nome di Mr'tridata-La detta ricetta ſi ſtima elière la mEdc -— _*.ñ

Teriaca ad ogni medicamento preſervativo , ſpe _ſima , che qui è poſta , la quale dal .prenomiuaro
cialmente da’mali repentinizMa queſte oſſervazio Amlramaeo il [/ecc/:i0 , ſu ſcritta in verſi , che per
nizſono però grandemente inferiori alla conſidera cag‘gion del numero ſerbano più giulia la propor
ZÌOP-e delle ſue rare operazioni , onde vi ſono opi zione delle Doſi . Noi con tutto ciò , per più com
nioní,che per molti ſecoli,in diverſi paeſi ſia ſiam modità, ſeguendo? eſempio del Egregio Medico
in uſo per ogni ſorte d’inſermità , e ne poſſiamo Bartolomeo Alarflzzm,`l`abbiamo deſcritta in proſa,
trarre l'argomento dal ved-:re , che in queſti tempi e la ſteſl'a ricetta è lieta da Gli/Eno medeſimo , più
moderni vi ſono infinità di perſone , che non uſa dell‘altre approvata, e perciò ſe ne deve ſare ogni
rebbono mai altro medicamento , che la ſola Te llima, mettendo queſta ſolamente in uſo 1 e trala
riaca in ogni loro indiſpolizione , oltre che ſi tro ſciando quelle ricette barbare,che ſono più copio-ì
~ vano moltillìmifllre non laſciarelsbono traſcorrere ſe d’errori,cl1e d’ingredienti,in alcune delle quali
paſti-1
PARTI-ZS
particolarmente ſi vede aggiunto l’ Acoro, AbrO colarlo non ſi apprende come cera J e che pollo ai
tano, ed il Pepe bianco , e pure tali due ſemplicb Sole ſi liquefacçia, ed acceſo non faccia la fiamma
non ſono polli da Galego nelle ricette di' Tei—‘iaca. negra , e che ſpento ſerbi la virtù del ſuo odore;
cosi del Vecchiofome del Giovane Andromflco. condizionitutte lontane dal volgare Oppio delle
Nella noſtra ricetta per probabili congetture Officine, che-come ſi E‘: dettomon èaltro, che Me
di Bartolomeo Marmi!” , ſi vede pollo nel princi— . conio,e particolarmente di Color negro, aſpro-gra
pio delquinro ordine il Cinqnefoglio, ed in quel nelloſo, meſchiato di frondi, e d’altre brutrure .
lo del ſeſto,ìl Sagapenmper ſerbare d-ic'egli la pro L’Oppio è in frequente uſo appreſſo i' Soldati
porzione artificioſa , uſata dal ſuo inventore A”. Turchi , e lo mangiano ſpecialmente quando V0i
(Ii-omoco,che diviſe la ricetta in ſei variare doſe, o ' gliono tentare qualche azzione pericoloſa di guer
ripartimenti,che dir vogliamomſſervando ſempre ra , perche eſſendo quaſi ubriachi di eſſo , non apñ‘
proporzioiic,tantone` pelhquanto nel numero de prendono 'il pericolo‘, anzi con eſſo ſi conciliano
gl’ingredienti , ſervendoſi in que-ſii della propor allegrezza , e forza in tutto il corpo , e l’hanno in.
zione del quaternario o il-quale ora lo piglia ſcin tanto uſo di mangiarlo, che mancandogli , incor
plice,ora al doppio,ed~ ora radoppia il doppio,qua reno ſpeſſo in pericolo della vita, a ſegno tale, clio
drnplicando iñl quaternario , ed ora q-uadruplica il racconta il Ramuſio, che ad uno di ellì fatto ſchia
doppio-ln quanto al peſo poi,adoprò la proporzio vo, eſſendili lia:e levate le Gioje,ed altre ſue Mer
ne della librihe così del primoingrediente, che ſ0 canZÌe, che aveva dentro la Nave , non ne fece ca
no i Tro::~iſci di Scilla ne vuole dramme quarant’ ſo. ma quando viddetoglierlìl’Oppío, ſi gittö ſu
._ otto,che ſono mezza libramel ſecondo ripartimen bito in Mare, perche aveva perduto la ſperanza di
to,ſono quattro ingredienti di una libra, nel quar POter più vivere ſenza quei ſuperſtizioli guſti.
to ſono al numero di ſedici di' una libramel quin Circa la diverſità delle opinioni intorno alle
to ventiquattro(li-una libra ,‘e nel ſeſto ripartiñ prime qualità dell‘Oppio , pende ſmo al di d’og
mento conchinde col ſeſto della libra, lìcche oſſerñ' gi la lite indeciſa , perche gli-Autori antichi co
vandoi-i nel componere queſia vera proporzione , munemente lo Crederono di temperamento ſſîd"
reſi-"i fondata la traſpoſzzione , di' quei due ingre do , ſino al terzo grado z ma l’amarezza , ed acri
clienti, ſorta dal Maranta,.che , a contemplazione monia, che apertamente viſi oſſerva , ha dato oc
de’ Curioſi ne hei-laſciato ſcritto efficacilfiine ra` Czilìone ad alcuni Moderni di riputarlo di tempo-f
gi-*ni . . tamento caldo . -
Ora prima di trattare del modo di'componere Il Martorana ha per_ opinione , che la qualità
l'Antidoro , entraremo al ſolito a diſcorrere della ſoporilera , e ſiupefattiva dell’Oppio ‘dipenda da.
qndlit-Èi de’ſuoi ingrcdienti.,tralalciädo tutti quelli un certo lblfo accenlìbile, puzzolente i ed indige
de’ quali ſe n’è pnrlaeo nelle ricette antecedenti, lio , del quale-grandemente abbonda a e non altriá
mente da cagione fredda,perche ſi vede, che il vfu
ed anche quelli ,’ che comportano capi particola
Il, che ſpecraímente ſonoi Trociſci , ſarà di uti mo ſolfurco .le’carboni,e li vapori lolfurei. del vi
le avvertimento l’annotare , che le driimme poſte no, e del Zaſſaranoſianno ſpeditamente precipita—
nella preſente ricetta ſono quelle d'ottopcr oncia, re l‘Uomo in un profondo ſonno 1 il che non ſuc
ſicclie-taltolateall’uſode’peſi di qui pigliaremo cede coil acqua di giaccio de’Monri , quantunquc
per ogni otto d-i- elſe , dieci delle nodre Napolita in ecceſſo freddiliìma , flante clie queſt'acqua così
ne , che ſono un’oncia , ecosì per eſempio per lo freddo., manca di quei ſpiriti vaporoſi, e ſolfurei ,
48. dr. de‘Trocilci , ne pigliarai 60.delíc noſtre , iquali riempiendui ventricoli del cervello, indu
é“fic {le reliqnir , e così del mele , per le dieci li_ cono poi l’affi-zioni ſoporifere . Che l‘Oppio abu
'bre di Galono, `s’intende‘: I 2. libre delle noſtre Na. bond‘i di quello Sullo , è-chiaro,.peri.he il ſuo ma].
poiitane . odore ne dà certilſimn indizio , tanto, che appreſ
ſo gli Antichi la qualità di accenderli facilmente
Dell’OPPía'.. al fuoco , era una COUdiZÌOUCdiDgOIBIC per dil’tin`
guere il vero Oppio , intorno al quale lì è acceſi-3
Omincinndo dunque dall’Oppio , che norrè naro queſto poco alla sfuggita , porche chi ne deli
- altro, che ſugo di Papaveri condenſ-ito , di— deraſſe più lunga notizia, potrà ricorrere a’ libri
remo , che di quelli ſe ne trovano domeſtici , e particolari dell'Oppio , e ſua natura di Gio: Frei'
ſelvatichi , e di ambedue ſono molte le ſpecie . il tagío,e nell’Acroca Medico-Philoſophicum de Ofii
ſugo de‘ca-pi, o foglie de’domeſtici condenſato, che 14/21 , quo/itato ca/zy‘iicíente , é* 'ah-mr: Narco”:
ſía , ſi chiama Mecom’o o ed è quello , chè in uſo ca di .Mic/;ele Doringío . ’
ordinario nelle Officine in luogo del vero Oppio r
detto così al; 0,00!, dizzione Greca ,che—nell Idio AGGIUNTA‘..
ma Italiano ſignilícaſugo -Il modo di farlo ſi leg
ge in DÌOfl'OTÌdf . Stanze dUnque quello , che in L’Oppio vero, ch’è un ſugo, che diſtilla dal Pa:
ſegna Dioſcoride , il vero Qppio lìpuò fare anche pavermquale ſeccato appariſce a modo d’una
in queſto Regno , e ſpecialmente in Puglia , e co gomma, perche più a Noi non lì porta , è fiato-in
me che abbia tutte le dòvute condizioni,poco im ſuo luogo ſoſtituito quello , che communemente
porta, che non ſia Thebaico; doverà l’Oppio per per Oppio ſi adopra, quale non è altrimentegom
fetto eſſer denſo, grave, amaro al guſto, ſonnifero ma di Papavero , ma ſolamente decozionc iſpeſſh
nell’odorarlo , agevole da riſolverſi con l'acqua , ta slitutta la Pianta di eſſo Papavero; onde è ſia
to Plinio , Golem),
liſcio, bianco, non ruvido'mon granelloſo,che nel ſi Ee Sempione
e a filmato come
.mer.
5:3 _ TEATR’OFARMACELIT.DELDON'ZELLI
mortiſero veleno , dicendo eſſo Plim'o , che a ſuo ſpecialmente dicono , che: Alte/‘fl in aherumſn.
campo ne reſtò morto, per aver preſo l‘Oppio-. un ci/è 1 ſoli razione degencrflt . anur in homiflum
Romano, ch’era Padre di Lucinio Cecimm, il che lì album : Rap”: i” pecudum ſeritur . Galeno mele
deve aſcrivere ad una doſa eſorbitante di Oppio , ſimo vi ſa poca differenza z onde non ha da cagio
che Forſe preſe quel Romano, perche a mio parere, nar ſcrupolo , quello , che veramente cicaleggia
doveva ciò flimarſî effetto , nOn ſolamente dell’ Marco Oddo , contro del noſtroeruditiſſimo Mn
uſuale MeConio, ma ancora del vero Oppio in la nmta , per aver detto , che per il NaPo ſi pub ſx
grima , quale è ſenza dubbio ſiimato ripieno di curamente pigliare il ſeme della Rapa , perche
maggior attività Narcotica , che non ha il Meco ambedue hanno l’iſteſl‘a virtù , maffime dicendo
nio volgare z Onde diſſe l‘iſ’teſſo Plinioſum rapita, Dioſcuride ( [ib-I . cap-l l g.) Che: Seme” Rain',
ÒfoIia deroga/mu”, ſuctur_ Meconium num-”Pa Antidatír , ó" Tberíhcír ízlonmm eſt : Forum con
rm- , multùm Opio igmwior a dal che ſ1 ſcorge, che tra *ve-nen” ſalutare eſt, e le medeſime proprietà
I’Oppio, che volgarmente viene uſato , ſia di mi dice avere il Seme del Napo , il quale vien laſcia
nore attività; contuttociò non deve uſarſi mai da to dal Marantz: , per aver oſſervato , che il Seme
per ſe ſolo, e ſenza preparazione , maffime avendo di eſſo è meno acuto di quello della Rapa; ma eda
d-i ſervire per uſo interno de’corpi um;ni 5 onde ſaperſi, che Ciò QVViene, quando il Napo ſi coltiva
Perche tra l’altre preparazioni di eſſo me ne viene in terra acquoſa, perche il ſeme di quello, che na
celebrata nna , pochi meſi fa capitata , del Signor ſce in terra aſciutta , ſi oſſerva acuto , come quel
Giorgio E/ſner Sileſíano , non maucarò di deſcri lo della Rapa tonde} . Ora concludiamo , che per
Verla in queſto Teatro nel Capitolo del Nepentes la Teriaca ſi doverà pigliare il Seme della Rapa
in forma liquida ~ Catalogna , ch’è una ſteffa coſa col Napo .
Vale l’Oppio,3pplicato eflernamente, per quie
tare i dolori podagrici; ſciolto con acero mitiga il Dello Scordia J
dolore del capo, e ſciolto con olio di mandole dol
ci, iſtillandolo nell’orecchie, ne toglie il tinnito , Erche lo Scordio ſtropicciato colle dita rende
e dolore, che in eſſe moleſta . odore d’Aglio , chei Greci chiamano Scara—
‘- tion, ne ha perciò , ſecondo che dice Crt/eno (Mv-l";
bell’lrl'de . Simpl. Facult.) acquiſtaro il nome di Scordio a
chei Latini chiamano Triffago Paluflrir , in ri
L’lríde ha preſo il nome dalla ſembian2a , che guardo , che eſſo Scordio ſi trova in luoghi palu
ha il ſuo fiore coll’Arco Celeſtes onde ſi chia dolì , e produce le ſoglie ſimili a quello del Ca
ma ancora Giglio Celeſte . @Leila pianta è cono medrio , che anche ſi chiama Triffagine . @Leila
ſciuta; la parte che ſe ne adopra in queſto Anti Pianta è tanto conoſciuta, che non accade ſare di
doto , è la radice z e la miglio": 1 ſecondo Dioſco ſcorſo alcuno intorno a’ ſuoi delineamenti o diſc*
~_nó _—
ride , è quella , che naſce in llliria , e Macedonia, m0 perciò ſolamente , che ſi ſtima perſertiffimo
lodaudoii quella ch’è denſa,Corta,dnra a romperſi, quello , che naſce in Candia , o in Fonto , benchc
rolſetta,odoriſera, ed al guſto amara, di odore fin li ſtimi buono anche quello di Puglia , e di altri
ceriffimmſenza muffa-e che nel peſlarla ſa ſlarnu luoghi aſciutti-Si dovrà raccogliere quando i ſuoi
tare s la ſeconda in bontà è quella di Libia di co fiori cominciano a ſare il ſeme. ll migliore è quel
lore biancheggiante, ed amara al guſto , Noi Però lo a che più odora d’Aglio . S‘adopra tutta la pian
ſenz’andare cercando l’lllirica, dicemo eſſere per ta , detrattane la radice , ed un poco dello ſtipite
ſettifiîma la Fiorentina a la’quale ha tutte le con più legnoſo , che ſta ſopra d’eſſa radice .
dizioni della perfetta d’llliria, eccetto,che nel co Ha lo Scordio peculiare proprietà di conſerva*
lore, che l’ha bianco , e non roſiígno a che io ſlimo re i Cadaveri dalla putreſazione , e l’eſperienzaè
eſſere condizione più qualificata . La radice dell’ ſtuta cavata da alcuni COrpi , ucciſi in battaglia ,`
iride ſecca , ha più odore della, freſca , e ſi áſſomi ch’eſſendo caduti ſopra lo ~Scordio , furono doppo
‘.ia a quello delle viole . molto tempo trovati meno corrotti degli altri,m1
L‘Iride è una delle principali Medicine petto ſpecialmente in quelle parti, che avevano tocCata
ralì; però la radice pìgliata in polvere con giuleb lo Scordio . Vale ancora lo Scordio , ſecondo Dio
be, o mele , 0 bC’VUCO il lſugo della ſreſca ai peſo di ſcuride,contro i veleni de’mOrſi delle Serpi,mon
Un’ONC̲› vale agl’ldropici, benche FernelíoſConſÌ difica le ulcere vecchie r e meſchiato con mele le
32. (le Hz'rlr.) tema della ſua acrimonia , atta ad ' conſolida . Lo SCOI'le ſecco . toglie via tutte le
ulcerare gl’inteſlini . ` eſcreſcenze della carne , ed al medeſimo Vale il
Ha inoltre molte virtù, che ſ1 poſſono vedere in ſuo ſugo , come anche ad uccidere i vermi, e con
Dioſe'ori'rſe e tro le ſebbri di maligna qualità .
Molti perſuaſi, che lo Scordio debba aver odo
De] Seme del NdPo . re , come d'aglio, ſono in equivoco; onde non
per quello ſi doverà pigliare per Scordio l‘erba Al
Sii è detto di ſopra al Capo del Diaſäririone pag. liarz'a, nè meno lo Stia-1:): del Fm-ſimcd altre con
L 204. che il Napo,o Buniademon ſia altro,che ſimili Piante, che ſpirano odore d‘Aglio; nè me
quella ſorte di Rapa,che quì ſi chiamaRapa Cara no ſi doveranno adoperare qui tutte l’altre ſpeCie
logna , eſſendo Pianta congenere col Rapo, o Gon~ di Scordia-che pongono gl‘Autori cleli‘lz’ìoria Uni
gilide de'Greci,ſccondo,che Viene inſegnato da C.) verſale dellel‘iantemra le quali v’è quella del Scor
lumella, eda altri Scrittori di Agricoltura,i quali diofa/iaſaſvz'aae la Scarodotir rome/”oſa Cretim.
Figu
PARTES ECONDAÎ 3-.:
Figura del Balſamo . cogliere l’Opobalſamo , e perciò di eſſo , come an
che del Cd rpobalſaino , e Xiloballamo ,'ſcriſl‘e uu.
libro in Dialogo , col quale ſi toglierà l‘opinione
negativa ‘dialcuni Moderni, che guidandoſi con’
le ſcritiure degli Antichi, aſſerivano, eſſere'il B41.
ſamo Pianta , che ſi trovaſſe ſolo in Giudea , ed in
Egitto , dOVe erano due ſamoſi Regj Giardini di
Balſamo, nelle Vigne nominate di Engaddi , den
tro la Valle di Gerico,di dove ſcaturiva l’Opobal
ſamo in quantità notabile,e che per eſſer quel-ter
reno ſuor di modo confacevole a tali 1-‘iante, ſi al
]argarono tanto, che riempirono, non ſolo i Giar
dini, ma i Colli,e le Selve inſieme,e che di là Cleo
patra con le forze di Mart-’Antonio , per ſcorno di
.Erode ſuo nemico , traſporto molte Piante ne’ de
lizioſi Giardini del ſuo Regno di Egitto, dove di
]atandoſi, non meno, che nel Paeſe di Gerico.pro
duſſero poi tanto liquore, che tra gli altri uſi , ba—
Rava particolarmente a ſar ardere dicontingo una
lampada davanti l‘Altare de’Glorioſì Sacroſantì
Principi degli Apoſtoli in Roma,e di più nel Bat
Dell’Opabalſamo . tiſterio Lateranenſe ſe ne manteneva acceſo un lu.
mc dentro un vaſo d‘oro di libre cinquanta , che
On poteva a queſio famoſo Antidoto aſcri. [lava eſpoſlo ſopra di una colonna di Porfido per
verſi ingrediente più ſublime , e virtuoſo ordine del Gran Coſtantína, nel tempo, che eſſo ri_
del Balſamo Orientale 1 chiamato più propria cevette il Batteſimo, dave volle , che ſi conſumaſ.
mente Opobalſamo, non potendoſi trovar-:liquo ſero ducento libre di Opobalſamo , oltre alle du.
re più preuoſo di cfib , a ſegno rale , che qualſivo Cento venticinque già deſtinate alla Baſilica di
glia materia liquida , cli’cccede in ſingolarità di S. l ietro . e l‘altre cinquanta a quella di S.l~`aolo ,
eſquiſírezza , viene aggrandita col nome di Balſa (Anflſtuſ. Bibliotb. in Vita S. Silva/In' Papa) eſ.
mo . il quale però ſi trova equivoco nella materia ſendo poi ultimamente devaſtata la Giudea daEi'io
Medicinale , perche in quella Voce vengono com Adriano , e con eſſa diſſipare anche le Piante del
preſi , non meno i Balſami naturali, che gli arti Balſamo , ſiccome ſuccederte a quelle di Egitto ,
fiviali , e gl’uni , e gl’altri ſono di molte , e varie penſarono ſcioccamente, eſſerſene perduta fin’an
ſpecie 5 ma tralaſciando in queſto capo gli artifi che la ſpecie di eſſo , lìcche fermamente tennero
Ciali, ed inſieme il naturale , clic ſi pOita dall‘In per opinione non trovarſi più nel Mondo il vero
die Ocddentali 9 o ſia la lagrima , clie ſi cava per Opobalſa mo , e con tale oſtiiiazione ne venne ca
via (l‘inciſione dal tronco dell‘Albero,cli’è nel Re lunniiito per falſo quello , che adoprarono in R0
gno del Peru, 0 iſola Spagnuola , o nel Tolù , nè ma li diligentiiiími FarmacOpei Antonio Manfre
volendo anche dire del negro , nominato Balſamo di, e Vincenzo Pan/122i; onde fu di meſtieri averne ‘
rie! ſ’erù , clie ſi cava , per decozione da’rami più il parere da diverſi perſonaggi celebrati al Mondo
teneri, trattaremo ſolo dell‘OpobalſamoOrienta per illuſtriſſimi in dottrina, e tali furono Gio:
le , cliè i'ſ Vero ſugo di Balſamo , ingrediente fli W'erlingio Lettor primario di Padova , il Sig.Ca
mzitiſſiino della preſente ricetta . Pci' eſſere quella vaiiere, e Comendatore (‘afliana del Pozzo i Paolo
materia di ſomma conſiderazione , richiede a che Zucchia , Pietro Caffe/li Lettor primario di Meſ
mi aiia'gldi nel diſcorſo più del mio ſolito o e tan— ſina , Baldo Baldi Medico di Papa innocenza X.
to più . che nel rintracciare la vera cognizione di Fronte/*co Per!!! a Mario Schifani ProtomediCO di
aiio , biſogna allontanarſi dall’autorità degli Au quello Regno 9 Baldajſhro a e Mic/”le Ciampi Spe
‘ tori antichi, conte Teofrnſto , Dioſcorizle , Plinio, ziali in Lucca, oltre il noſtro. Collegio de’Spezialí
ed altri a che ſcriſieru di multe coſe da eſſi non ve~ di quà, reſtando anCh’lo, benche ſuoi- d ogni mio
dute , nè oſſervate, ſtandoſene all‘altrui relazioni; merito , onorato di eſſer ricliieſto del mio parere
Dioſçoride ſpecialmente. ſiccome futliligeotilli in qu:li’occaſi0nq, ſopra di che, da tutti‘ co icor
mo ne’medicamenti da lui r‘ſſervati, così fu altre demente ſu publicato con le Rampe per vero,e rea
tanto confuſo nelle deſcrizioni delle coſe ſtranie le il Balſamo adoperato dallidctti Manfredi , e
re , come ſingolarmente appariſce nel Capo dell’ Pannzzi, reſtandone non poco confuſìgli avverſa
Amomoa Cinnamomo, GCC. rj, che per rejet ture quel preziOſo liquore,adduce
yet caminare dunque ordinatamente in queſlo vano in prova Dioſcoride (HAI. capa 8.) che ſi
diſcorſozè di aſſo uta neceſſità di guidarſi con Pro trovò aver detto inavveduramente , che: Inſu—
ſpero AlpinoSemf liciſta eſpertiſſimo di queſti tem dez ſolùm quad-im Val/e , @'7‘ Egypro naſce”; , e
pi, il quale , come Medico dell’Eccellentiſiìmo Plinio : Um' terrieJmIe-t concefliim , 714022an i”
Conſole Veneto, dimo-rò nel gran Cairo nove an {li/ob”: tautùm bartir, utraque regia, altera juge—
ni, ed ivi con l’aiuto di Abi-lella Medica Ari-illa 1 e rum ‘m'ginti ”0” ”mp/if”, a—/tero pnuciarum i ſic
di Abdul-.n Marſico Ebreo , conobbe , ed oſſer clie ſoggiungev‘ano , ch’ eſſendoſi perdute-'affitto
vò la vera ſ—ianta del Balſamo, ed il modo di rac tali Piante nelle rovine della Giudea , per con ſeg
guen
L
`
a
V-Ì u TEATRO FARMACEU’I‘. DEL DONZELL!
gnenza non Poteva trovarſi più il ſugo di eſſe, che Ottimo Maſſimomella creazione del Mondomome
è l’Opobalſamo . . ſi legge nel Sacro Teſto : Carmine-t terra Icaro-:m
Affetivano anche per fondamento della lor ſal virentem, CL“fflcz'ememſeme”, &ſl-"427mm Forniſc
ſa opinioneffihe il Balſamo doveva avvanzare nel rum 1 e cOsì ſurono peculiurmente dotate le parti
la ſoavità dell’odorczqualſivoglia coſa del Mondo, della terra di produrre qualche coſa particolare *r
quanto ſi ſia dotata di odore ſoavìliìmo.Couſiſleva onde Virgilio cantò(lz`l›.3.rlella Georgíca.)
poi l’altro punto loro in negare per il vero Opo Nec vez—ò terrarſerre omne: omnia Peſſimo)
balſamo quello de’ predetti Farmacopei Romani Sed/liviſ-e arborióm Patria, ófflc.
per riſpetto a che l’avevano comprato da un Mer \ E così Viene corroborata l‘ afferzione di Panſa—
cante , perche dicevano , non eſſer veriſìmile , che m'a,di Str/Mom», e Pro/;vero Alpino, che il Balſamo
materia così prezioſa , ſi poteſſe avere per tal ma ſolamente naſca ſpontaneamente in Arabia , poi
no , mentre l’Opobalſa mo ſi vende nel proprio che-,mentre il Balſamo ſi coltivava con tanta cura
luogo,dove ſi ſa per il doppio prezzo dell‘argento . negli Orti Regj di Giudea , VCrÌſiHÌÌlC è , che non
10 per tanto, come che deſidero di render capa naſceva ivi ſpontaneamente z ma che veniſſe por
ci i Curioſi inveſtigatori di quella eccelſa mate tato da luoghi , dove naſce ſilvellre: Nè ſoffraga
ria, mi sforzarb di mollrarc,con chiari argomenti, l’autorità di Teofraſto , che dite: Sylveſire Balſa
qual fia il vero Opobalſamo,e Che quello del Mn” mum ”nl/1m: ”ſeguirne camper-tum accepimm, Pet
frezlí,e Panna-.:i ſuſſe perfettiſſrmo, e della qualità che il contrario poi hanno olſervato Sti-nome,
appunto , che era in preggio appreſſo gli antichi, 1){11!jllíllſl,Dl01l070 Sica/0,61)! "l’17" Ebreo, Proſpero
e ſpezialmente alle nobili Perſiane, che l’uſavano Alpino, Pietro Bel/vizio,GloNFer/íngio, il Cavalier
per abbellirſi il volto , e mantenerlo con qualità Villammztz'o (m’ſuoz’ [tim-mrj) meequio ( Ep. 4.
giovanilnſenza rughe,o aſprczza alcuna , ſiccome {le ”ATM-ciel!) e {Lanzi-villa (in Hieroſolym. [ib.
era anche uſatomon meno dalle Donne, che dagli perry.) e perciò diſſe il gran Trimegíjla in Pi
uomini, per delizioſa onzione de’ corpi, e per mamlroNil rerum, gli@ in manda ſim: interi!, e
aſpergcrnein tempo di nozze , non ſolamente le Nicolò Gui/berto : Magno/”rà ballo-cinantm‘ a YM'
caſa, ma fin’ anche le piazze , come ſcrive Apo/eo Ba/ſamí 17/”an ”ul/ill' hoc tempore ”Perù-r',
Gen/'ali Balſamo ( dic’egli ) guttatz'm excflflo con eamgue periifflè aflirmm-mzt . Si deve poi cònlide
]Pergebant platea; . ' rare,che mai la Giudeamè l’Egitto furono madri,
Del medeſimo uſo , così canta Claudiano in un’ e produttrici ſpontanee delle piante del Balſamo’
Epitalamio: ma,come madrigne,o nutrici, ſemplicemente l‘al
.Gemmatir alii Per rotum Balſamo ”Hz/m , levarouo, e di ciò ſa tell-imonianza il ſuddetto Ni
Eſſmlere cmlir, duroqflejhflcim Ill/gilf colò Gui/berto, dicendo : Egypt-w voro , @Jil-’1M
Nilíamr pingfli deſurlflt ott/nere cartone . nmríccrf/zere Bnl/217121371011_ matrexzi/lmlſiquirlrm
.Elio Slam-timo fl In’ Andrſaſare. ì aſſeriſce , che ` ex ;mrmalz'fìclicir Arabi-sfila gem'mm llllſfiìe”
con eſſo profumavano i T'eatri,e le Scene : I” [20210 1118731114719 a onde ſi dice, che il ſuolo naturale di tal
'rem Trfljam‘ z Balſamo , ó" Crorflm , Per gradi” Pianta è ſolamente l’Aràbi-a Felice, come ſ1 prova
Tlflontri filierejzgffit-Il Tranfi/lü mollra a Che ſe ne anche da Str-alzano (Geografia [ib-1 6.) Infalicíſíi*
ſervivano, per i ſunerali diCendo -. ma Snbdorum [6’77'117P7‘0‘DÈ oram maritimamaB-îl‘
.E {li legni rli Balſamo , e d’lmenzo. ſamum zinſcíJ’flu/ſflnia quando moſtra a che le VL~
S'mlornn il R030 . pereache [i trovano ſotto le piante del Balſamo non
Gli Egizjd Giudei, e Soriani l‘ adopraVano per hanno veleno (lib.9.1'n Bceticir) ſcrive : Vipera; l"
conſervare i corpi de’ loro RZ- , 'inbalſamandoi Arabiadnter Bfl/ſmm' 121'222/th 'Uíì‘ſlîì‘l-DlvſlWOSl
cadaveri , con meſchiarvi la Mirra , l’Aloè , ed il (/th parimente afferma, che non altrove, 05311911’
Croco, e finalmente è in uſo appreſſo la Sacroſan Arabia naſca ſpontaneamente: NflſL‘ÎMr ( dic’egli)
ta Chieſa Cutolica Romana, dove 'viene meſchiato i” quad-1m Ara/n'a comm/le , arl multa Medici;
nell’Oglio della Creſima z come ne parleremo in ”ri/e Bnl/?mmm , maximum million] , cum ”ui/'it
ultimo di quello Capo nella ſacoltà,ed uſo ſuo. orbir Par: uliflmrm p.’aflrflm[›ro:luca:. Di dove lo
Ma ritornando ora all' eſſenza del trattato , en .Son-if ( così i Turchi chiamanoi diſcendenti di
traremo a moſtrare , che le piante del vero Balſa~ Maometto, che ſono i Signori aſſoluti dell‘Arabial
:non: con eſi‘e l’ OPOl)8lſ.lſ]`lO li è ſempre trovato,e affitta queLäalſameti, ene cava molte migliaia di
ſ1 trova anche oggigiogno , contro la mal fondata ſcudi: lo dice l`Alpino:(Dia/og.ch Ralf-jQui [ofltlll\
opinione di alcuni , indegni del nome di Filoſofi, xeruntfluíbm wlmztmemlmzt: ‘onde ſi trae chiaro
imperciocche l’Ordine”: la perfezione dell’univer argomento , Che importando il dazio dell’Opobal
ſOJIÌClilCdC , per previdenza Divina , ed anche in {amo così groſſa ſomma did-'mato , ſ1 devcnvcre
ſentenza di Ariſtotile, e per comun ſentimento de’ per fermo , che ivi ſe ne raccoglia gran quantità
buoni Filoſofi , che lì Conſervino , e propaghino nè vale ildire il contrario , che ſe ne trova molto
tutte le ſpocie delle coſe create; onde l’ illeſl'a na poco finanche nell’illeſſa Arabia , perche lo Seírif
tura , einola dell’immortalità , benche ſoggetta a ne manda ogu’anno , cr tributo al Gran Turco,`
morire nell’individuo , nienterlimeno , ſi moſlra ſolamente quattro libre , percle Con tal regola nc
:terna nelle ſpecie , onde France/‘m Perla ( Tratt. verrebbe la conſeguenza ſaiſa,che il Regno di Na
[lo/l'Opolrfl/ſ.)acconciamente dich: Nulla ſiqzrizleizz poli fnſlè ſcarſo di Cavalli , mentre un ſolo ne
plant-1 tf/l , cuiſolum dir/”od Ca-/íricr datum 77v” manda ogni anno al Sommo Pontefice , l’1 mPCrd
fam; , i” çmo , {ib/21m- ”lla bummm cult” ’Po' .rz'm tlo:~e,e Rc delleSpagne noſtro Signore . Pietro Bel
äewfgz'nez‘mſque adoleſcnhí’ ciò ſu ordinato da Dio lmz'o dice, che l' Arabia lia il naturale l‘uolodd
lìal- `
PARTESE'ÒQNDA’: ‘zgr
Balſamo , e modernamente Proſpero Alpino riſeri` te con più chiarezza lì cava dal FIIÌÌOPPÌOzCl'le trat
ſce , che eſſendoſi perdute le piante del Balſamo, tando del Balſamollib. 1 .in Dioſcuride.)dice: Tere
Che ſi coltivano nel Cziro in un giardino del Gran bintbr' odorem balenſed/hpit, quid inveteratflm
Signoredl Prefetto di eſſome fece portare quaranq rnncírlum , non itàjucmnlunz , ut alii teſtrzmur.
ta piante dall’ Arabia Felice. Tutti quei Turchi Onde l’A/[zino conchiude, che eſſendo freſco, *vo/:e
che ogn’anno vanno con la Carovana alla, ’Meta, e mentír erit adori-~ , CL** quà mag/'r etiam reca-m‘ efl
Medinaflirtà principali dell'Arabia Felice,a ſiVíſi- . acutiorir , Tber‘ebinrhum rado/em- in Primi: die
tare il loro MJarnetto.affermano,eſſerne ivi nume Lmflrtque ”deà vafidùó'- acuti odorirwt zrliqm'br”
ro infinito di eſſe, e perche naſcono in quei terreni inter odorandnmſflnguir è nqribm eruperit . Di.
fierili , ſenza coltura ,1’ attribuiſcono a miracolo dove ſi argomenra chiariſfimo, che l'odor dell‘ O
dell’illeſſo loro Falſo Profeta . Onde dice l‘ Alpino, pobalſamo vero Orientale › non debba collare di
che colà: Tanguam i” nati-oo ſolo viverezſemferque odor ſoave,ma acuto,ed aromatico, ſimile a quel
m'xíflè, e nel medeſimo trattato quamplurvr Ba[ lo del Terebincme dell'Incenzo, come ſi cava an
ſa’m' Arbore: in multi: Arabi-e lati: ”uno vive che dalla SCrittura `\acra,dove ſi legge : (Maffi Cin
1”Warrant/245cm,fruéîmmc w'rgaz ad ”or à mul mmomumó* Balſamum aromatizanr.N0taſi quì,
ti: aſportanmr, terriſrimum cſi . Ultimamente il che le ſacre carte hanno il Balſamo per odore aro
P.Ber”4rdo Cefio_ Geſuita (I Mineralogia. ) ha_ ſcrit matico,e non ſoave, perche tale condizione , dice
to:Bfl/ſam”m , non ;mi tantùmjmlree conteflhm, il Teſto Sacro ( Eco/,24.) eſſere nella Mirra :anſi
”tſeutìtmt Plem'm‘ , o"- Solímzr ,ſed Arabia Fe Mjrrba dei?” (lodijirav/'Mlem adorir . Ma il COR*
1ici,ſerl tamen infic'imztur guida-rn imperitiſhanc numerate la medeſima Scrittura… Galbano trà le
Plant/im Prortù! mundo Periiflè . Che poi cu-Î'ſſ coſe di buon'odore , biſogna dire, che in eſſa non
rioſamente vorrà ſapere-,come quelle piante ſi tro dobbiamo attendere al ſenſo della lettera , ma al
_vano ne’ due Regj Giardini della Giudea , leggen ſenſo miſtñico di eſſa,altrimente [/tzera occidit, ol
do il libro di Giu/è”.- Elreo fedeliſſimo iſtoricoQ tre di Ciò_ eſaminandolì attentamente il teſto di
‘ſib-Sq’ſf//B Antichità Ciudad-capa.) vedrà aper Dioſcorirle,(i trova,che per l’_adiettivo Validi odo
tamente , che non altrove , che nell’Arabia Felice
ſpontaneamente naſce ſſil Balſamoſdicendo egli) rirmon s`intende ſoave,ma acuto,eſl”endo egli me
deſimh prodigo in dar l’attributo dr buono,~ e ſoa
Egyffltiflft/u’opiaqm Reginfldomzoit Regi Salo ve odore,a molti ſemplici,che effettivamentemofl
mom’ viginti .mri talentafl** nromatum oím ma ſono dotati di tal qualità, ed in prova di ciò baſta
gna: aſlz'mationir , Lapil/orumque pratioſiflímo rà vedere r ſeguenti capi, come nel Ciperoy che lo
rum . Ajlmt etiam , quod Biz/firmi plantam, mf”: chiama: Suavi odore preditum,Nflrdum,per guàm
bodieguefrrnx eſt nrſtrfl regio,illiur Regime mu odor-”um , quod diù inſua odori: grati” Perma—
fliſicentiafirri arco-gta”: apart”: , che però per netzCe/timm, cujm aſl odor1`rſuavitatir: Aſarum,
andOſi il Balſamo in effi luoghi, ſi procura avere radice: bal-rm arloratm'ſoſtmmquorl valid/tm, orla
dall’Arabia medeſima come anche riferiſce Pietro rem 'vibo-at. Alrotanflm , quodſuan/térc/Ét -. Sal—
.Bel/amo, dicendo : Balſamifrflticet , qui mmc i” -uiam Per qzzàm jucundo odore Pfdſlltſlm; Sampſu
Mature-a coluntar ,Sultoni
magnirfizmptibm ex Ami-infelici
.. i :le/ato: efll’z cflmjùaviſrimum odoremſpirat . Arrſto/oc/aia ra
randa pra/{anti odore , ó“c. ma trattando del Bi
Ora eſſendoſi diſcuſſo quello punto, entraremo tume conchiude , che *on/ida”: odorem vibrat
a moſlrare, che il Balſamo , non è dotato natural Stante quello , chi dunque ora vorrà con perfidiî.
mente di quell’odore ſoave , come credono gli op ſoſtenere,che Bioſtar/‘de , per odor valido nel Bal
poſitori di eſſo,i quali ſi favoriſcono con l’autori ſamo , abbia inteſo odor ſoave, e piacevole , e non.
tà di Dioſcorizle , che tra l‘ altre condizioni del quello, che Noi diciamo acuto, potendoſene cava—
buono. o C perfetto Balſamo dice , che debba eſſere‘ re anche ſicuro argomento dalle miſture , ſolite a
*validi adorir,e con l’altra di Pliniowhe dice: Om meſchiarviſi da’ falſificatori, ſecondo che egli me—
uilvm odoriónr pmfortur Bo/ſamm , e più ſotto deſimoſlibdmapalde Qoob. ) ſcrive : Varie‘ viti”—
gli dà l’attributo di eximix ſuor/inni:. Ma Galo turflniſto ab aliqtu’óur_ Tereóintbiſiypri,Lentrfl‘i,
”o uno(Símp/.medicffitrul.Cap:da Balſ) degli Au Salam' ‘Ong/[euta- Item Suſino, MetopimMz-l/c , o”;
tori, quanto antico , altretanto pratico di quella @phaſe-ra , ſicche l‘Opolbalmo lì ſallìfica , me—
:materia , per averla ſpeſſo veduta , a maneggiatna, ſchiandovi_ quelle materie, che non ſolamente non.
nel componere la Teri-:rca , per uſo di Antonino, e ſono ſoavi , ma di odore più toſlo ingrato , come ſi
Severo lmperatori, moi’rra non eſſer di odore tanto., potrà poi dire,l’Op`obalſamo eſſere d’odore ſoave Z
‘03V‘ o_ mentre dice: Optimum Opobalſmnum :ſi poiche ne verrebbe la conſeguenza della troppo
odore gravi,è~ “Wooſiccome parimente vuole Se craſſa ignoranza delli ſalſificatori , chç' meſchian—
raftoneUlb-de Planner-(pdc- BaIſ-khe aſſeriſce: Me dovi materie di odor dillímile, ſarebbono Conoſce
li!“ ?ſi nowrmèfortir odorir, anzi Saladino dì Ta-. ſe‘ apertamente la fraude.Dall`autorità di Plinio nè
ramo gli dà un odore ingratiſlìmo ,_ ſcrivendo: Co meno ſi può cavare conchiuſione accertata,perche
zuofcitur Bio/ſommo: in coloremdore, &ſapore; in l’aver detto ( [ib. 12. mp. 25.) Omm'bm orloríllllſ
odorefluia efl odori; fllíqfla/ítér rancírli na” pla frafertur Balſiîmhm 9 ſi dite intendere preſerirſí ~
centínche perciò Fra::refio_l’erla (Drflèrtatio de nell’acutezzamon nella ſoavità , e che ciò ſia vero›
Opolo/ſ.~ i trattando dell‘Opobalſamo , pensò o che ſ1 cava dall’ iſteſſo tello di Plinio , dove parlando
Saladino parlaſſe dell‘ Oglio di cento anni, che ‘il del_ medeſimo Balſamo dice :` Eflè mi!” del:: [mir,
volge chiama Balſamozma non è così, perche qui non ſhoot/dm, , odore tamùm anſie-rm , e [i aveſſe
Saladino, inteſe del vero Balſamo, COmeparimt’n: &pluto intendere per valido,odor ſoave › L‘Olre po
/ ceva
agi
teva ſoggiungere poi` quella parola Auflemn l'1 tionem à Díoſcoríde,TÌ;eofl‘nffi0, 'oe/alii; aiitíquíy
nale benche propriamente abbia relazione al ſcrÌPZOrz'l-/zr *vel/e expoſcere , quando íjlit inter ca;
in fi'ribendoſruéſiìice ,ſucco ,fr-113M!” 7 ó" virgii‘
ſenſo del guſtoae non a quello dell’odorato , tutta
via ſi può dire , che per l’Auſtero abbia voluto in‘ (liver/ita: a certrſrímmn ignoranti-e argument-*mr
?vendere acutez’zaztanto più, che Aoícemm (/íb. 2. ”017i rſuerit. Dicedi più: Ego/‘um hujurfi'ntentiic
Cap. de Bnl/Panza.) dice: Arbor Balſami naſcítur ”emínem illarumf'urtfljſè accurati’ arbarem bmw
ubi dicitur oculus Solir,cujurf01ía,e3' ariar Ruta 'vidijſeflex rin/Zitflque omnia (le eirmb ipſir, [fieri: i
fimilantur . Sicche aſſomigliamloſi l’ Opobalſamo prodítafuíſſe 5 OIim enim non erat itiìfrrcilè lio.
all‘odor della Ruta-i biſogna neceſſariamente dire, mim‘bur , [oca ., in qm’lzm’ Balſamflm naſccbatm‘
che non ſia ſoavezma acuto,eſſendo, che il medeſi adireffiroiudc multa Dr’aj’corídcrZ Theofrnfliiſ, at_
mo Plinio ( [ib. r4. in Proem.) dà l’ attributo di que alii multi , ex: bominum potiùr relatioirc,.
grand’odor ſo‘ave,anche alle Viti, dicendo . Nulla grz-‘im ex inſjiecì'ioneflle Brilfliinoſcripfizre.Híucque
ſmi-oi”: prafarmr. Si pub raggionevolmente ar miriam non aſſiſi in film-ibm‘ , noſtrí ípjbrzim ſe”
gomentare , che gli Antichi, circa le coſe odoratm tenti” inbaerenter, decePtí/Înt, quando a ó' ipſar :ìv
ebbero diverſo ſentimento dal noſtro, come anche ſrl/ſir nlíorrmz relittirmíbm (lexapro: fm'ſſe Put/m—
moſtra RomlolezioſDe Tirar. capi {le Mir.) Vetere-r iriam el?, Sicche ſopra queſta materia, non biſogna
non {rileò delicaterflzíflèmtque noi-fumi”, ci* quorl allontanarſi dal medeſimo Alpino, come Autore
0culat0,che perciò può atteſlare ſondatamcnte 1 il
mln’: mu/è oli-t , illir bcné , atqueſuavitèr oluíj/è
poiche negli Vnguenti , che componevano per de vero Balſamo eſſere un’arboſcello,che creſce quanfl
lizie di odore,vi miſchiavano il Galbano, che non to il Liguſto a o il Citiſo , e produce le ſrendipic
ſi può ſpiegare quanto ſia di odore grave , ed in ciole, come a‘quelle della Ruta , di un color verde
gratoDa cheſi può inſerire,che il cercare eſntta,e bianchiccio , ſempre verdeggianti , e compartite ,
vera notizia dell’ Opobalſamo dalle Scritture‘dc per ali, come il Lentiſco: le più vicine allo ſtipite
gli Autori antichi, è coſa affatto vana, perche, co ſono più grandi di quelle della cima,0ra ſono tre,
me ſi è detto, ſcriſſero di queſta materia, per reia ora cinque, e finanche ſette: il ſuo legno Contiene
zione di altri, com’anche affermavano , che l’Ele materia reſinoſaz che toccata con le dita a Vi ſi at—
ſante non aveva giunture , eſſendoſi poi oſſervato tacca tenacemente , ed è liſcio , coperto di doppia`
(maſſime in ltalinflutto il contrario , e fingolar' corteccia, come riferiſce Bellonio , la COrtcceia ſu
'mente qui in NHPOlÎdeVe lo 'no veduto l’ Elefan periore è come una membrana di colore roſſo, che
te vivo ,,particolnrmente pie'gar le ginocchia . F_L1 cuopre quella di ſotto,che è di Color verde: eCirCî
detto anche ſavoloſdmentefllel Camaleonte, che ſi il ſupore,il medeſimo Autore dice,che Inter Thun
paſceva ſemplicemente di aere , e poi in Roma ſ1 è Ò'Teraóimhumſhpít . Produce i fiori piccioli 1 C
oſſervato a ſpecialmente , che con grande avidità bianchi, e ſi aſſomigliano a quelli dell'AcaziaiaP~
mangiava le moſche . Si trovano ſtà gli antichi peſi a tre per qualſivoglia ala , quaſi informa dì
molte ſimili relazioni di coſe da loro non oſſerva Ombrella , ſono odorati , e da eflì naſconoi ſemi
te,ne vedute , ed in ſpecie quella di Ari/latin.- ,in ſlavi,- contenuti in un ſollicolo roſſo oſcuro 1 e ſ0"
materia delia`Viperaa che Egli aſſeriſce ſquarciar nu anche odorati , che ſi chiamano Carpobalſami:
ſeli le viſcere nel partorire li Viperini, ſicche eſſa dal nocciuolo di dentro ſi cava un licore flavm fi**
ne :ella morta; ma Ferrante 1mperato(Cam. i” mile al Mele . di ſapore amaretto con un poco dì
D‘ioſcmfljhde *offer-j atteſta il contrario in un’Epì acuzia,di odore di Opobalſamo: la figura, e gran
ſtola , regiſtrata dal Aſrrttbíali . Hanno di più gli dezza è come un ſruttodi Terebintm aCuto nella
Antichi diſcordnto fin‘ anche nella delineazione punta , egroíſo in m’ezo , così parimente vengono
della fleſſa pianta del Balſamo,e Dioſcoridc mede ſcritti da Onorio Bella , Medico in Candia ~› ſcri
limoſhutore tanto accreditato, ſia in imbiguo , ſe vendo a-Cnrlo Cla/io : Sam. Sri/firmi i” ore rata-itti- '
la pianta del Balſamo ſia Albero , o Fruricc, come lievitèrque manſiiſflawm mſm-em re/z'nqmmta T!
anche ſopra ciò nota Matzbi‘a Label/íoſlíb.rlo Bnl.) rebíntlzo Proximumze qui ſi deve oſſèrvure,chc an—
dicendo con eſſo Dioſcorizle : Balſamum Arbor eſſa che queſto Autore intende in queſto luogo a P31'
magnitudine Leucaii , ſive 'aio/:e ”Zé-e , *ad Lich" ſoave,l’od0re del TerebintoDalle fiſſure di queſto
mi Pixmania-2, e pure non può entrar in paragoñ. arboſcello,ſi raccaglie l’Opobalſamo, ne’giorni CLI
ne con il Licio una pianta o che per lo più a non. nicolari,ed alle Volte nel Meſe di Giugno,LugliO›
ſuol paſſare un cubito di altezza , là dove il Licio. ed AgOſlo , parte del'quale diſtilia ſpontaneamen
oltre all’eſſere ſpinoſo,ha li rami, maggiori di trè` te,e parte ſe ne raccoglie , graffiando la corteccia
cubiti . Teafi-flſto pareggia-.il Balſamo all’ Albero dell’ albero , con iſtromenti idonei a tal mailiere.
del Melo Grnnuto . i - . L’Opobalſamo ſubito raccolto , ſi oſſerva chiaro.
Plinio gli dà l'altezza di due cubiti. Sti-”Lancio di color bianco ſimile al latte , com’ anche dice
paragona al Ciriſo,c diceztírbor eſt aromatica , ó“ Straboue,e l’1inio(lib.r jump.: WB; Pri-:dim: gut—
ji-uticoffl,tfvtifl,c'7* Terebilttaſimilir.Giiffiiflmſon ta :anni candida , poi ſi muta . e ſi ſardi ſoſtanzz
dato sù i’illoriu di Trogo Pompeo › l’aſſomiglia all’ craſſa in color verdeggiante, e ſi turba, come lì oſ
Albero della Pece, ma quaſi’ allicro della l’ece non ſerva l‘aglio d’Olive,l ubito che viene eſpreſſoi re
èſimile alla Vite , come diſſe Plinio del Balſamo: ſtando così per cinque anni in circa dice l’A/fimi,
;prima Vitifimi/íor eſt , qmìm Myrto , e perciò in depone Poile ſeccie, , e diviene tenue ,di color di e
tante diſcordia l’ Alpino preſe occaſione di dire: orm e dura così dicci anni , e finalmente, paſſando
Summitmjèmpaz erro-rem rjÎè paſſi-ur' , 130mm”, all‘ultima età diviene di color di Mele”: di nUO*`
plui-*m Imi”ſifitcriafiwZÎ/J/:m7 *ui-r‘fari-{72511152 cogniz v0 s’intorbida , ed acquiſiti conſiſtenza vera di,Rtì—.
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il
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PARTES E C O N D AÎ ~ 2 z ;`
fina di 'I'erebinto,` che tra queſto genere ſi deve fi ela/1”” notam ”ſing/4”; vítíahu autem 1'”de
, riponere: Cùmſuccm reflnofiuſir,ürter reflnflſque m . {Miner-"am [imam: in aqua, a”: leéîe cclerri
polli; fine errore recenſerizſoggiunge l’Alpino (lib. mè liquatur . Ma Plinio (1.1 2.c.2 f.) dice Synceri
ciz.cap.ç.) i ‘ denſnrm- in repídfl ”71m gut!” ſide”: ad im” vaſi!,
Circa la qualita dell’ odore , varia , ſecondo le ma Dioſèoridd/ibcimtddice, che Hal/”cinflntzrn
quattro età ſudetcezlubito, che diſiilla dalla pianta ` qui aqua contre-‘umPe-[ſhm ire , ó“ ad íma _(irlere
' ha un’odor tanto grande , ed acuto di Terebinto, arbitramflr. Chi dunque caverà conchiulìone ac-’
che a molti fa dorere il capo , ed ad altri fa uſcire cercata dalla ſcrittura degi- Antichi ſopra di que—
ſangue dal naſo , ma poi lecondo le medelime età, ſta materia P mentre uno vuole , che il perietto O_
_ſempre va perdendo . obalſamo ſopranuoti all‘acquaz‘e l’altro dice,che
ll ſapore è amaro,acuto, ed aſtringente; ne’ pri debba calare al fondo di eſſa z e di più, com’è poſ.
mi giorni, che ſi raccoglieè leggierilfimo , a ſegno ſibile , che l’Opobalſamo, eſſendo materia reſino
tale , che inſtlllato da alto nell’acqua , non cala al ſa , non debba , ſtillato nel panno di lana , attac.:
ſondozma fi ſpande per tutta la ſuperficie dell’ ac carſi tenacemente, come vuole Dioſcaríde, dicen
qua,e poco doppo lì condenza, come un velo ſotti do = Mer”: Opobnlſ. in [ami-rm 'ue/?mn fuſa: , ne.
le,.il quale con un ſtecco fi può levare dall’ acqua, que fi eluatm- notam relínqm't , 'uitíatur autem
ed all’ ora appariſce più che mai di color di latte, ink-ere! . Plinio poi non dice apertamente , che;
onde diſſe Str/:bona , che l’ Opobalſamoè ſimile al Sync-rerum debe; inbareſcere? come dunque ſarà,
latte , benche poi ſubito ſvaniſce tale bianchezza, vero ii detto di Dioſcoridmche: Vitiat”: ink-ere; 5
e ſ1 vegga mutato in altro colore,ma ad ogni modo ſe il vero Opobaiſamo è una retina, conforme una
gitrato nell’acqua” latt81appare di nuovo bianco, infinità di Autori aſſeriſcono , e ſpecialmente tra.
- benche fuíſe di color oglioſo,come ſi èdetto, e co gli Antichi Strflbom , che diſſe a Ejur corticem
’sì ſiegue anche nell’altre età,che è di color dl Oro, fcíndemer f parlando del Balſiimouìrccum in eva..
e di miele,e queſto è uno de’ ſegni inſeparabili del fix ſuſcipz'uut, tenaci 1,1572’ perfimilem z onde dot
;vero Opobalſamo,per detto dall’A/pino . I’erpetuòó tamente l’A/pr'rzo conchiude , che : Nic/111m enim ,
He ave-rum Opobalfiunum cujuſcuqure colori: ſito reperiti” Opoba/ſamum , quod iflſti/latam in P‘m"
i” aqua, *vel /afi’eſtillatum , a: /iqimtflm , album nam , ei aliquarenm ”0” azlbxreat : ex quo ago
ſtaff-ibn” , ed altrove parimente dice ( 11“17. delle etiam [urto, ”ul/”m mmm Opoèa/ſamum ram ex
piante d’Egitto cap. 14.)Q`.1‘inimmo hoc eſt ſigÌH/Ìü pflríentiamfizcerepflflè, quando ipſum, ut i” alii:
inflaparabíle [1r0Prix-1m , quorlfizlrlem aſia-”dit *ve omnibus uſim': obſervatur Écùmſucc”; reſinoſur
rum uccum Eri/firmi ,a5 alii; oítíatir . Gittato` fit, inter reſina/"que Poſh': ſine errore ”TW/ſeri) .
ne’ anni di lana vi ſi attacca , cùmſflccm‘ ”fino Anzi queſia qualita di attaccare dell’Opobalſa
ſflr fit(dice lo ſteſſo Alpino) ma non vi laſcia mac mo , l’hanno finanche li virgulri di eſſo , eſſendo
chia , come fa quello , che è adulterato , il quale freſchi; onde : Si digiti: conti-affermi” , ei: Pro
ſi {panel-3,136!“ avere ſeco meſchiate materie oleaigi culdubiò ”dba-rent , dice il medeſimo Alpino , co..
:noſe5quelio- non laſciar macchie, non è vero ſegno me dunque Dioſcoride vuole , che : Notam pol} lo
dell’OpOhalſamo perfetto,perche Matrhía Lulu-[lio tiamm mm relinquat, ó“ viziata: autem inb-eret .
moſtra, che tale qualità l’ abbia anche quel licore, Se il perfetto Opobalſamo, non doveſſe , ilìillato
che ſicava dall’ erba Molle , che è ſimile all’ Opo attaccarſi al panno di lana,perche vuole,che dop
balſamo , dicendo: Mollíxfruéim ”noia otì‘otuſm P° lavatomon debba laſciare la macchia P Se non.
zii-113m. ſeffitem Praz/Zantiſrimi, ó* utílz’ſrimi lari attacca, perche lava il panno? mentre vuole, che
cir,artijíciofo tarcularix preſſu,fuloi ex ”tra c010 viſi attacca z forſe Diafraride averà voluto dire ,
rir , crajjameflti ovorum aleifc’rè , é" Alvin-afra che l’Opobalſamo perfetto,ſi attacca bensì al pan
grflntiz . Htc liguor rece”: exprefliu alèefcit , É“ no di lana , ma che poi lavato ſi levi in' tutto , il
fpnmat: in lama”: vejlífxzſur,ò* fimplici ”Natio— che non avviene col Balſamo fallìficato con olio ,
nc ”gu-z [at/”,noxam, ſivè oeſtigíum non` relinquít. com’eſſo dice,per la cui miſtìone ſi ſcuopre l’adul
L’Opobalſamo freſco poſto nel latte,lo coagolaz. ſerio , mentre le materie oieaginoſe ſi ſpandono
ma non così perfettamente , come fa il quaglio. ſul panno di lana, e così lavandoſi ſe ne leva l’0
Di queſta condizione però , non ſi tiene conto da’ pobalſamo, e v-i rimane la porzione oleaginoſa
Nledicì Arabi, ed a parer mio fanno ſaviamente , della miſtura,e così: Vitifltm reliaquit mara/am,
perche queſta non è ſegno certo del vero Opobal ad ogni modo , non ſi deve ſare prova ne’ panni di
ſamo , mentre queſia tale facoltà ſi conviene ſ0 lana grofli,ma nel ſottile , com’ è il Gammellotco,
]amente all’Opobalſaino freſco , che perciò , non del quale ſi uſa farne vefli in quei paeſi di Dioſcu
fi può offervarè eſattamente in tutte l’età dette ride , ſopra del quale inſtillato il Balſamo facil
dell’Opobalſamo , ſiccome li doverà anche avver mente ſ1 toglie con l’acqua…: così, ſecondo Plinio,
tire in tutte l’altre condizioni di efl'o , le quali le Mauri-u ”onfaciflz‘ , e non come dice Dioſ’coride,
_vanno mancando; ſecondo , che egli và Creſcendo che [/tz/li non ”McMahflfa de cauſa (dice l’Alpí
di età , lo dice l’Alpina: Demùm , ſem'o , omnia ”o Dia/og. cap. f.) non ab antiqm’: Scriptoríbur
Imc maximè reznfſſa percipírmtur . E perciò tor interſe (le Bfl/ſflmi /flſtorifl rlíſì'ordantìbm *aeri
niamo a dire , che chi Vorrà ſopra di ciò ſeguitare tar Imc Peteuda eflèf, ſul nb bi: Medici; , qui [a
le Scritture degli Autori antichi, non trovai-à mai (thin quid”: Balſmamm, omnium Scriptorm” co”—
qual ſia il vero Opobalſamo , ed in particolare , ſenfit oixíhperfltuò habitartmt, ó* ſapíſrimè nl;
che Dioſcuride CHL!. ”PJ 8.) vuole , che il per ſcrvarrmtflir etenim,j”re meríjode ifſojirmior_
fetto Opobalſamo :_ I” {riffeñipi_t-e;\}emfiçjizr, ”ogm figa: baóena’fl eri; .
Ff Ma_
v:'34. TEATRO FARMACEUT.DEL DON'ZELLI`

Ma in canto che queſio prezioſo licore giace Alberi de’ Cedri,e del Larice,a modo di ſongoMa
ſottopoſtoa così ſtrette cenſure, pochi perciò ſono l’Agarico,che è quì in uſo, naſce nell‘ Alpi (l’ira,
quei, che ſi alſatigano per metterlo in uſo, e tanto lime ne’Monti Appennini .
piùmhe eſſendo {Lato portato a vendere in Italia, è Si trova l’Agarico di due maniere , Maſchio , e
ſtato poco conoſciuto , che perciò, chi lo vuole og Feminada quale ſi ha da eliggere per il migliore,
gidi ponere in opera,biſogna,che lo cerchi ſin dall‘ ed ha dentro di ſe le vene diritte:doverà eíler leg
Arabia Felice, e cib non ſegue ſenza molta ſatiga,e giero,tenero,ſriabile,e bianco. Tanto il maſchio,
ſpeſa, la quale non ricnsb di ſare la ſeconda volta, come la ſeminamel primo guſto paiono dolci, ma
che il Signor Manfredi', ebbe di queſto prezioſo li Poi-dilatandoſi per la bocca.rieſcÒno amari.Andro.
core , con mandare uomo a poſta , il quale ne con mflco moſſo dalla virtù Aleſiſarmaca dell’ Agari
duſſe a Roma una buona quantità, con l’autentica co,deſcritta da Dioſcoride a e da altri Scrittori an
del Seirif, Signore del Paeſe d‘Arabia . Ho voluto tichi l’aſcrive quì per ingrediente Teriacale,ben.
aCCennar queſto, accih non trovandoſi , chi voglia che conoſciuto per ſolutivo. Cia/em diſſe, che l’A.
fare queſta ſpeſa , almeno i Speziali laſcino di ſer garico non ſi poteva contraſarefle pure con ſua pa.
virſi dell’ Oglio di Noci Muſchiate in luogo di eſ ce,a tempi noſtri ſu ingannato uno Speziale , che
ſo Balſamo Orientale , giacche abbiamo tanta ab comprò per Agarico quella ſorte di Terra bianca,
bondanza di quel ſoaviiíìmo licore , che per le ſue leggiera, e fibbroſa , che per avere molta ſimilitu.
grande virtù il Curzi” dall' Orte dice , chiamarſi dine con l’Agarico. da Ferrante Imperato ſu chia
Balſamo, quello dico , cheſi porta dentro certe co* mato Agarico FDflIYEÎÈd Agarica Minerale, ed an
CoZZette,il quale ſi cava per via d’inciſione dal ſuo che Latte di Luna:flante la bianchezza,e tenerez
Albero , che ſi aſſomiglia a quello del Melo grana za,che poſiiede . Si trova queſto ne’ cieli delle ſpa
to z da eſſo albero ſcatoriſce queſto licore viſcoſo, lonche ,ed è di conſeguenza molle , benche ha del
ed ha del bianco , e perciò lo chiamano Balſamo fibbroſo, finalmente ſi liqueſà come le altre Terre.
Bianco, eccellentifiimoae perfettiſſimo ſuccedaneo Il ſuo naſcimento è affatto diverſo dal vero Aga
del ſopranominato Balſamo di Egitto,del che pax rico, ma nell’effigie a del tutto ſe gli raſſomiglia .
lando il Garzia dice,che a ſuo parere non ſia que Aderiſce alla lingua , per il che ſi tiene per Terra
ſtodn virtù medicinale › men buono di quello di Samia, e da molti Dotti ſi adopera in vece di Ter
Egitto,del che ne ſanno ampia ſede li mira-bili ef ra Samia .
fetti di eſſo, riferiti dal medeſimo Gare/'a, il quale E utile alii ributtamenti di ſangue,ed alli {luſ
dice ,che ſono niente differenti dall’ @pobalſamo ſi ſeminili , e generalmente ſerve nell’altre coſe ,
Orientale , a ſegno tale, che per la ſua grande ec /‘ dove ſiadopra la Terra Samia : ſin quì l‘Impera
cellenza,la prima volta, che lo portarono a Roma, to (l.y.c.4r.) (Lella ſorte d’Agarico , che come ſi
fu venduto cento docati l’oncia , ed ora che ſe ne è detto ſi trova attaccato nella parte ſuperiore del.
trova quantità, e ſi ha per vile prezzo , non ſe ne le Grotte, è chiamato da Nico/ò Steg/iola , (Tram
tiene conto,e pure,è quell’iſteſſo Opobalſamo, che de Ter.) Agarico Petreo .
fu venduto a così caro prezzo . Intorno alle mara 11 ver-o Agarico hà virtù di ucciderei vermi, di.
viglioſe operazioni di queſto licore 1 potranno ſ0 ſoccorrere al cuore , e di coſtituire l'ambito del.
, disſarſi i Curioſi,lcggendo l’opera del Dottor dall’ corpo di buon colore . Ha particolar facoltà d’e
Orta , baſtando a Noi quì di ſemplicemente dire, vacuare gl’eſcremenri del cerebro, e del polmone,
che con niuno ſcrupolo , può liberamente ciaſche e libera dall’oſiruzíone , ed è utile Medicina per
duno ſervirſene in tutte le compoſizioni,dove ſa li rutti acidi , come ſcriſſe Rufo, e di più èrime—
rà preſcritto l‘Opoballamo Orientale . dio accomodato a tutte l‘età, che perciò ſorſe Du
mocrate lo chiamò Medicina di famiglia , poiche
Fiſco/tt; , (to' Ufo o ſicuramente ſi può uſare familiarmente , e dome
Ricamente, o pure , dice Fill/OPI'O 9 perche eſſo co
Il pei-ſetto Opobalſamo leva via tutti gl’impe. me Padre di fameglìa , giovaà tutte le parti del
dimenti , che offuſcano la viſta , e la pupilla degli COrpo . Diafcoride dice , valere contro i veleni, c
occhi; applicato con ceroto roſato , giova alla fri contro i morſi de`Serpenti , il che opera , beven
gitlità della matrice,provoca i meſtrui, le ſecondi doſi una dramma della [un polvere .
ne,edil parto. Ongendoſene la ſpina , caccia il Chi poi più curioſamente vorrà ſapere tutte le
freddo,ed il tremore, che precede alle febbrì . Pur prerogative dell’AgarÌCO , legga .Meſue nel prof
ga l’ulcere ſordide, e matura. e digeriſce la crudi prio Capo .
rà.Bevuto provoca l’urina,e giova a’ ſtretti di pet
to; daſſi con latte a coloro , che aveſſero bevuto t .Del/’Intenſo .
i’Aconito, ed al morſo de’ſerpenti . Si pone ne’ ri
medíi contro le laffitodini, che i Greci chiamano L ’Intenſo, che ſignífica allumato , perche con
Acapíffl adopra anche negl’ímpiaſtri. e negli An ſaciltà ſi accende , è da’ Greci chiamato Li
tidoti, per avere efficaciflima virtù, con tant’altre banor-FOÎ-ſan (dice &mode-0 de Ma!.Med./.r .le-5.3
quaſi infinite . “P-4' ) Olibtmum dir/'tm- , T1*”: Libmmm em!”—
cíare , quad e‘ 1110”” Liliana d‘éfirtflr. ll nome la—
. Dell’ Agaríra . tino T/Jur , penſano alcuni , che tia detto è m”
d
dando , onde vogliono doverſi ſcrivere ſenza aſpi
L nome di Agarìcoè ſortito da Agnria, regione razione , ma altri più ſenſatamenre afferiſcono o
di Sarmazia , dove naſce copioſamente sù gli eſſer detto T15”: 2 {ì T1479” grate‘ , che inſeriſce ſa
cri
u
PARTIZS EC_ON~DA`.‘ "2;
criñſſcarei giaCChe l’incenſo è uſato per ſuiſomigio
mato anche Dorrizlia” , che viene ad inſerire brr:
principale ne` Sagrificj . ba Cervaria. Queſto che è il vero DittamOache na
L’lncenſo è lagrima d'u n picciolo albero , che, ſce ſolamente in Candia , èun’crba crínita , con
per relazione di Garzía , produce le ſrondi,come foglie come di Marrobio , ma più picciole , e ri
di Lentiico q ed è albero peculiare dell’Arabía Fe tonde , ſimili appunto a quelle del Pulegio , benz
lice nella regione de`Sabei,onde VirgrſilíoſGeor-g-z.) che molto lanuginolea e con fiore porpureo .
cantò: - Perche nei ‘volgari teſti di Dioſcorirle ſi legge;
.Dì-viſa arboríbm Patrice , jbl” [mlia nigrmÎ-z che il vero Dittamo di Candia non produce fiori .
Fort Hebanumó‘olír cſi-:burro *virgn Saba-*ir . nè ſeme , ‘e natqdubbío in alcuni , ſe il Dittamo.
Andro‘maco piglia per uno degl’ ingredien— che viene portato in queſti tempi da Candia fioriq'
ti della Teriaca il Nitare dell’Incmſo , che al to , ſia propriamente quello che ſcrÌVe Dioſcuri
cuni penſarono , che ſuſſero due ingredienti, on dczonde il Manin-zio da Farra-rflpr.med.)efi`entan.
de Gale-”o decretò eſſer una ſola coſa , e che la pa do a queſta opinione dice 9 che ſe di nuovo Veneñ' i’
rola Nitore ſia un Epiteto , overo proprietà dell’ remon ci portarà il ſuo Dittamo dalla Selva Idea,`
incenſo , e non ſpecie di medicamento 1 fiche il ne ſaremo per ſempre privi z ma Noi diciamo inñ_
noſtro Mamma conchiuſe , che Andromaro il *vec dubitatamente a che il vero Dittamo produce fio
rln'o , ſcrivendo in verſi , volle aggiungere all’in ri, e ne parlano molti eccellenti Poeti, eſingolarz
cenſo il Nitore, il che non voleva dir altro. ſe non mente il Principe de’Latini ſcriſſe : (Eneid.l.2.)
Incenſo puro, ſincero , non imbrattato , che ſono Hi:: Ven”: incligno nati concuflh dolor: .
i ſegni della perfezione di eſſo , che perciò tanto Diéîamum genz‘trix Cream carpitñab ida : `
Puberíbm eau/em fuſilſiſ , ó“f/or: con—;annua
vale il dire il Nitore dell’Incenſo , quanto il Ni
tirlo Intenſo , nè accade in ciò fare difficoltà . Per Purpurco: non illa fari: intagnita CaPrir
il più perſetto ſi tiene il maſchio , il quale è natu Grflmina : cum ergo voluti-e} bzrfl’reſagitta .
ralmente , rotondo di granello, intiero, bian Siccome doppo di Virgilio cantò il famoſo oracolo
co , e che rompendoſi moſtra di dentro graſſezza - dell'eroica Poeſia Toſcana nella ſua Geruſalemme
Si legge negli- Autori di Medicina la Manna. liberata .
dell’l-neen ſo ._queſta ſecondo Plinio, e Gal-mo, non , . . . . .‘ . . Colſè Dr'ttanro i” Ida.~
è altro , che quella polvere granelloſa , che ſi tro Eràfl crim’ta di porpm-eofiore , (SM.
va ira‘: l’Incenſo ,e naſce dallo ſtropiccíarſi inſie— Tuttavia ſi trova chi oppone all’accennate au;
me delle ſue granella ,nel maneggiarlo . torirà de’ Poeti , pretendendoLChe i loro detti .
Sono molte le virtù dell‘Incenſo , ſecondo che non debbano far regola in queſte materie , eſſenñ'
racconta Dioſcoricle appreſſo del quale ſi poſſono d‘o ſoliti di valerſi. ſpeſſo delle licenze concedute a."
vedere z ma di particolare diremo , che nel mal P0eti.Noi perciò portiamo altre autorità per Chia-3'
di Punta , che per-ſevera più di trè giorni , è un rire , che il Dittamo produce fiori,artcſtando prin
iudorifico ſalutiſero , uſandoio nel modo ſeguen cipalmente Teoſraſto i che dice , l’uſo del Ditta-f
te . Si cava un Pomo Appio , e la parte cavata ſ1 mo è ſemplicemente delle foglie , e non de’rami ,
riempie con una dramma d-'incenſo maſchio , ſi nè del frutto , dal che ſi trae chiaro argomento ,
cuoce poi il Porno al Fuoco talmente,che la ſoſtan che non può il Dittamo produrre il frutto , che è
za di eſi'o venga meſchiata con la polvere dell’in il ſeme , ſenZa ſare prima i fiori , al che concor-j
cenſo . Vi ſono alcuni, che v’aggiungono un p0 re chiaramente ii ſenſo di Damon-ate 1 ſcrivendo
co di Zucchero candito bianco: Il porno ſl dà a nell'Empiaſtro del Dittamo, poſto da Galeria Gdg
mangiare al paziente? il quale immediatamente Comp.Mcd,pe-rgenera lib.4.)
doverà bere due,o tre oncie d’Acqua di Cardo Be E dramma venti d’erba ſecca, e liſcia
i’
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Î- nedetto; doveri‘: poi ſtare in letto caldo 1 'e beniſ Di Dittamo , cbr-ſeco abbia iſuoiſiorí.
mo coperto , acciòpoſſa uſcire. il ſudore in gran. Non mancano in oltre buoni Autori , che [cri
_copia . vono , iivero Dittamo aver fiori , e ſeme , come
&aſi; regiſtra ilñ ſeguente rimedio. per lame ſono il Mattbioli, Marco 011'110 ( de The-ricca j e lo
'i’ _monza Stegliola , che dice particolarmente :- Dioſcoridem_
Tim; nlázſh'mum, in Pollina-m attritum—,ó‘ cum in eius lai/lori!! drcxftuni conflat , e conchiude ,_
7.' vino a fifrigm erìt , rie/n71”: (lccoffr'onirp4/]}zla che produce fiori o C ſeme di forma di Lente .. il
'I7‘ ?llmaſi aſl.” , epotum a in Lima augmento, Orien Muy-anta però dice,che ii teſto di Dioſcuríde ſi deb
te Sole , ”ecnon in riferirſi-7 , ó*** Oem/:rt , mirum ba intendere , che il Dittamo per uſo della Mediñ'
i” modum memoriam auge” ſei-zur , ó“? ”zebra › cina non abbia fiori, nè ſemi, di dove cava queſtff
ac ’umtricu/o prodeſſe . alsro avvertimento , che del Ditramo dobbiamo
adoperare in queſto antidoto le ſole frOndi .
Del Dinamo Crati”. Quanto alle virtù di eſſo Dittamo , Dioſèorirle
dice , eſſere di valore del Pulegío , ma molto più
L Monte Ditte dell‘Iſola di Creta ,. oggi det-ta efficace , fiche bevuto , profumato , ed applicato
Candia , hà dato il nome al Dittamo Cretico, tira fuori le creature morte.; fà uſcire le Saette da
benche alcuni lo chiamano Pula-gio .ſelvatica , ed doſib alle Capre ferite . che ſi paſcolano di eſſo 5'
anche Pulegia ſer-vino, in riguardo, che i Cervi in Impiaſtraco freſco in qualſivoglia parte del corpo,
Candia ſi ſanno cadere le Saette dalle ferite man ne cava fuorii bronconi , ele ſpine . E buono al
giando il Ditta mo , e perciò alcuni Greci lo no. dolore di milza , perche diſſecca , e riſolve .
iniziano Bcloaco›!,cioèèz`1nrdç`o {Ze-(lg Saeftez chia-~ 1! {Ugo bevuto con vino ſoccorre a’ morſi delli .
ff i Ser_—

L_… _ci
:36 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELL!
Serpì a al che queſt’erba hà tanta virtù , che col ghe o al gullo `e amaretta,ed alquanto acuta ."
ſolo odore le ſi‘i fuggire , e col ſolo tatto di eſſa fà Naſce ancora lo Stecade perſettiilìmo in alcuni
morire tutti gli animali, che avvelenano col mor luoghi di quello Regno , e ſpecialmente vicino a
ſo . Peſio il ſugo nelle ferite da ferro, o da morſo Gaeta , e nel Monte Gargano di Puglia o e ſi può
d’animale velenoſo , le ſana , dando a bere inſie— adoprare ſeliciſlìmamente in queſto Antidoto ,
me al paziente del medeſimo ſugo - maſſime dicendo Gio-.Redarzeoachei ÌnÎque Start/mr
Si tr0vano più , e diverſe piante , che ſi chia Arabia: cognominatur , cùm ”Ligue terrarum
mano Dittamo, ma perche non ſanno al noſlro ”quà bona vireatfl' 'vige-1t , ~
’propoſito , ſe ne tralaſcia quì la particolare loro E’ da ſaperſi di più , che ſi trovano tre ſorti di
deſcrizzione . Stecade, la prima è la vera , detta Arabica , la ſe
condaèla Belgica, poco diſſimile dalla prima, la
.A G G l U N T A, terza,è lo Stecade Citrino, che ha la chioma di co.
lore aureo, ſimile all’Elicriſo , e queſto naſce qui,
' El Dittamo Cretico ſcriſſe Plinio ſ 1.2 7.0.8.) e ſpecialmente ne’Colli di Mergellina -
, _Dic‘lmmim {yìemlere 'ou/nera!” ftt/Z4 ,ſta ll vero Stecade , è inclto capitele › e Con _il capo
tim decidentióm* teli! . Non eſt alibi' , quam i” corrobora tutte le viſcere,e ſecondo Dioſcorhle, ſi
Creta , rami: fraternit- ,fm/egia ſimile ,fET'UBÌIſ , mette negli Antidoti,e la ſua decozioue giova,co~
('9“ acreguflu :foliir tantùm umntur : Flor ”ul/ui‘ me quella dell‘Iſopo , a’diſetti del petto z diſſecca
ei , aut caldi: . Radial; tennis' , ac fHPGT'UſſCllfl , di“ tutte l’interiora, e parimente tutto il corpo , e li.
in Creta autem ſfaciare‘ riuſciti” , miréqfle Capri; beta da tutte l’oppilazio’ni i
expetitur .
Da quei’ce parole di Plinio , ſi può chiaramente .Del Mar-robin ..
comprendere , che benche lui deſcriſſe tal pianta,
foſſe pero fiato a detto altrui, mentre il Dittamo L Marrobio ſi chiama anche Prafiîo , e ſecondo
produce non ſolamente i fiori,ma anche i ſemi . I Teofraſto (‘ [ib, 6. cap. r i.) ſe ne trovano due
ſuoi fiori ſono ſimili a quei del Roſmarino z così_ ſpecie,gl’una delle quali ha le ſrondi verdi, e d’in
nella figura, quanto nella grandezza , e colore, eſ torno intagliate,peloſe,ruvide,creſpe, ed amare.
ſendo ſtato’ malamente oſſervato da alcuni per Teſla piantaè ramoſa,biancheggiante,e pelo
fiore del Dirt-amo, le 'ſue frondi minute› tenui, lì ſetta,produce i ſuſti quadri,ed il ſeme sù peri ſu
ſcie,e non lanuginoſe, che Così produce nella ſom ſti , compartito da più intervalli : il fiore è fatto
mità del ſuo ſtipiteiquali apparono a prima villa, a modo di ruota.E ruvidme naſce,ſecond0 Diafra
come fiore , eſſendo di color purpureo , nel mezzo ride , nelle ruine degli' Edificj .
delle quali ſi produce il fiore nero , e bianco , e L’altra ſpecieè quellu,che chiamano Marrobio
quello l'ho io oſſervato,con l’occaſione, che colti negro a e Dioſcarirle Ballotte , ma non s’ intende
vo alcune piante di Dittamo in villa , dalle quali doverſi pigliare quì , nè altrove , ſe non viene di
ciaſchedun’anno , nel meſe di Agoſto raccoglio le ſlintamente nominato ._
cime,che pajono fiorite a prima vìſia z ma avendo ll Marrobio Bianco dunque , che entra in que;
io i due anni fa ,caſualmente tralaſciato di racco lio Antidoto, ed ogn’altra ricetta,dove verrà pre.
gliere da una pianta di eſſo Dittamo le cime ſu ſcritto ſemplicemente il Marrobio , o Praſſio ì lia
dette, di là a pochi giorni vi oſſervai una gran co queſte prerogative . ›
pia de’veri fiori, ſimili, come ſiè detto a quei del Le frondidi eſſo ſecche , come i ſuoi ſemi cotti
Roſmarino,quali, penſo perche non furono oſſer. con acqua 9 overo il ſugo delle ſrondi verdi inſie
vati da P1im'0,li diedero motivo di aſſerire , che il me con Mele , giovano alli ſiretti di petto , alla
Dittamo nOn aveſſe fiori. toſſe,ed a’ Tiſici.Pigliato con [ride ſecca, cava dal
Lc molt’eſperienze , che da me ſi ſono oſſerva petto la flemma groſſa. Si da alle Donne di part…
tc di queſto Dittamo , mi obbligano a teſtii’icarlo per provocargli i meſtrui , e le ſecondine , e paii
per un'ottimo vulnerario per uſo iiiterno,mentre mente a quelle, che non poſſono partorire , ed an
fattorie decotto inſieme con limatnra di Corno di ' che a coloro,che aveſſero bevuto veleni, o che ſuſ
Cervo,ſana qualſivoglia apoſtema,ed ulcere inter— ſero ſtati morſìcati da’Serpi. Il ſugo unto con Mö
ne.Si adopra di più nella Gonorrea virulenta,per ]e,e vinciriſchiara la viſia,e pollo nel naſoivale al
che imbalſama la parte dopo l’eſporgazione della trabocco del fiele,e poſto a goccie nell’orecchieane
materia putreſatta, del che ſa teſtimonianza Gi” leva il dolore,uccide i verini,e giova a’ ſegatoſiz le
ſeppe Wercetanaiponendolo anche per uno dell’in. foglie verdi peſte con graſſo,ed applicate,ſananoi
grcdienti dell‘Acqua 'da lui deſcritta , contro la morſi de'cani, e l’infiammazioni delle mammella
Gouorrea virulenta . 11 Matt/21‘011', fa del Marrobio una bevanda utiliſ
ſima per guarir l’itterizia, o trabocco di fiele, che
Dello Stecade . dir vogliamo , quando è cagionata ciali’oppilazio
ne . Si piglia di ſrondi di Marrobio due oncie a di
PEr naſcere copioſamente lo Stecade nell’Iſola radici di Bugloſſa, di Elenio , e di Eupatorio vol
Stecadhvicino a Marſiglia, ne ha preſo que. gare ana dramma r. -:~ Riobarbaro,e Legno Aloè
ilo nome di Steradc , che anche ſi dice Arabico, ana dramma r. Si ſa bellire ogni coſa in tre libre
perclieſi ſlima portarſi Perfetto da quellaregione. di vino bianco potente , ſino alla conſumazione
Produce qiieſſerba i ramoſcelli ſottili , con la della terza parte , e poi ſi cola . Di taſe decozione
,ñ- chioma ſimile al Tliiino , ma con ſrondi più lun.: (ma Però dopò Purgato il paziente) li danno due
OHClC
‘4

PARTLS ECONDAÎ~ :237


oncie con nn poco di Zucchero , per dieci mattine cina. graffiando l’ albero ne’ giorni più caldi dell'
co :tinue a avvertendo , che quando vi ſuſſe com Eflate .
plicata febbre , in luogo di vino ſi debbono ſar La più perfetta Terebintina , o Terebinto , che
boílire con acq un . dir vogliammè la bianca,lucida, di color di vetro,
(lim-ArtLmammfl’raxxbímíc, cap. da libro.) ſa che
beroimita
. il ceruleo, e di odore proprio
` l del ſuo al
un iimile decotto di Fragaria, e Paiſariniin acqua
di fontana” dice, Che; propriamente: ProPr-ietate Giova la Terebintína al dolor del coflato, ſana
511.141”: [ſim-”m ,Pra/‘enim i” Puerirſalvit . Ma le fiſſure delle labbra , e della faccia , e parimente
che itempnrntiùr in inſulti; mai-bum ”Mr-elli— la rognai netta l’ulcere,e _ſana le ferite _freſcheJn—
rm-,ji Mas-righi munirſi-mir deracî‘a priori mace ghiottita ſpeſſo a‘ſibttiglia la milza.Giova alle po
TEſjlr 9 ‘ dagre , alle ſciatiche , ed univerſalmente a tutti i
Reina-ro Salenandro-(Canflinc-(liacle Podagra-lpo— dolori dellegiunture , pigliandoſene un oncia per
ne un
re: Aricurioſo ſccreto”medium
Por-Ingram del Marrobio,ed è il ſeguen—
ccrfl'flímum l. ln volta,e continUando ogni ſettimana,e ſpecialmen
te aggiungendovi polvere d’, Iva , Stecade , e di
.:Uri/fi* Marti!“ , Luz/z( deſcrejìwnte , col/lg!.- Marro Salvia.Conſeriſce a’ dolori,ed altri difetti delli re
bimmil/m! :lr-n *vino (ll/10 :nf/tm exPrimEÎÒ‘ ſu" niae della vefiìca, purgandoli dalla fiernma,e dall’
:1:12 irri profumi-‘um , &carpi-ejſum bibi* Per tri-` arenelle . il Mattbioli fa di _eſſa Terebintina que
rímrmd‘hque iſto (UMD no” Patierír Poſten banc i” ſtc pillole, piglia Terebintinaun oncia,polvere di
firmixntrm . Îueſto ſecreto dice averlo avuto ill oſſa di Neſpele due dramma , di ſeme di Finocchio
Italia, in uno libro. manoſcritto, ma dice anche di una dramma 5 fatta la maſſa , di ogni dramma di
non“ averlo ſperimentato ._ Per eſſere remedio ſlCll*: eſſa, ſi fanno ſette pillole , e ſi pigliano la mattina
_r0 patria farne prova chi ne aveſſe neceſſità -\ a ſtomaco digiuno ’, bevendovi appreſſo del brodo
di Ceci roffi , cotti_ con radici di Petroſello , ed un
Deliri Tereèínginq *vera . poco di Origano noſtralezl’uſo di tali pillole,opera,
che non ſigenerino pietre nelli reni. Alcuni han-ì
" Omunemente nelle Officine s’ intende per no per ſecreto di dare, per alcune mattine , mezza.
Terebintina, quella Raggía , che lì vende oncia di Terebíntina ad affetto di ſanare la Go
ſotto nome di .Terebintina Veneziana o la quale norrea , alla quale io ho ſperimentato il primo
CffiÎÎÌVÎ'memc non èaltro,che la Reſina Lariciua, ſpirito,che diſtilla da eſſo Terebinto,bevendqſi da
detta Così perche diſtilla dall’ albero della Lance, meza , ſmo ad una dramma con vino bianco , Per;
che è di grandiiſima Pl‘OLCſÌLà , e viene ad eſſere più giorni .~ '
_lina ſpeziequali di Fino ſelvatico . D61 l’olio-Q
Q’eſta Reſina cavataſi dall’albero; ſi coſtumî
CUOLcrÙae rimane dura,e lì chi-ama Pace Greca 1 0 ESortito al Polio queſto nome , perche ha la,
(VW-mia :mentre ſi cuoce n‘eſala un vapore , il ~ chioma ſimile_ a’ Capelli canuti dell’Uomo.
(zu-.ile lì facenglie, e vien chiamato da’ l‘aeſani ll Polio è di due ſpecie :ll montano che è l'uſuale
Ogg-’io di meſhuono per molte coſe - fa pianta_ ſottile, bianca, con foglie lunghette , ed
La Fece Negra ſ1 Fa dalli medelìmi alberi 1 ma_ all’intorno dentate, le quali ſono per tutto il fuſto,
dalli caduti , e rimaſti per lungo tempo in terra, che è un palmo,tutto pieno di ſememella cui ſom.
nella cima de‘quali ſ1 appiccia fuoco, e P0ì 0013 la mità è un bottone , che raſſembra una certa ſpe
Pcce negra . * cie_ di Corimbi, ha grave odore, ma però non ſen
L’albero del Terebinto vero poi › dal quale di za qualche ſoavità . L’ altra ſpecie è più folta di.
ſtilla la vera_ Ttrebintina, che per differenziare la rami,ma non Così valoroſa di odore , nè di virtùt
comune Reſina Laricina, ſi chiama nelle Officine ed alcuni lo chiamanojua Muſchiata . Fabia C0
Tcr::’u’mo,ed è un‘ulbero diverliilimo dalla Larice, 10mm(Hifl.plant.minm cognimap. 1 3.) vuole, che
tone d…:mo , la cui Reſina , non ha molto tempo il vero Polio, degli Antichi fia quella pianta , che
Lhc lì è portata nuovamente in italia,come accen gli Erbarii_ chiamapo Abrotano_ femina,e dice,che
… ll A/ſ-itlbiolí, perche effendoſene per avanti per‘ il Polio Montano uſuaie ſia il vero lſopo degli
duro la inemoriaìaveva occupato il l'uo.luogo,_u0\1. Antichiuna lo Steg/ich (Tr-arde Teriaca.)accetta
mcnmche il nomeala Reſina della Lance . per vero Polio il~ noſtro Polio_ volgare .v chiamato
Gli alberi del Tcrebinto naſconomon_ ſolamen-z l’olio Montano .. '
tc 2 come dice Dioſcorz'de , nell'Arabia Petrea › in La decozione del Polio,ſecondo Diafcorirle (lib-~
Gintlcuzin Soria,… Cipro,in Libia”: nell’lſole Ci 2.011” r 8.) giova a’Morſi delli ſei-pi, all‘ idropi
cladiama ancora in molti luoghi d’ltalia,_e ſpecial--` fia , al crabocco del fiele , e con~ aceto a’ difetti di
mente in queſto Regno,dove nelle parti del Con milza . -
tado di Moliſi, attorno d‘lſernia , ne hoveduti Io spnrſme ſomentato caccia` via le ſei-pi , impia
in abbondanza , e ſono molti limili al_ Lentiſcoi flrato ſalda le ferite 9 Proprietà oſſervata comune
ma con ſrondi più lunghi-,e più larghe . il frutto, mente nell’Obrotano ſeminaache perciò anche alf
i: di due maniere,l’uno è come quello del Lenti ſco_ çuni lo chiamano erba, delle ferite, o tagliate .
ordinario, e l‘altro in ſorina di cornetti roiiìa C0*
me il Plptraſtl‘O , dentro li quali vi ſi trova un li D21, Camefiri a, 0 11m Arte-tica .
core viſcoſo , e chiaro , clte odora della medeſima
Rclìna di Tereblnto . Chi vi uſaſſe diligenza, p0 Erche l’ Ajuge ha" un’ odor di Pino 1 e perche
tria raccogliere non picgioîa-Forrioce diIerçbiuz ha ſomiglianza .con le fa’ttezze di eſſo 1 lì è
ſor
`n

3 TEATRO FARMACEUTQ DEL' DONZELLIv


n‘ 3
ſortito il nome Greco di Cbamepítionche viene ad pia in Roma, e che naſceſſe in diverſi monti con;
inſerire picciolo Pino,o infimo Pin0.L’altro nome vicini .
di]ua,quaſij:ma,dal giovare molto, e i’cpiteto di' Benche la Spica Celtica ſia pianta conoſciuta.
Artetica,deriva dagli effetti,che fa ella di giovare tuttavia Perche Dz'oſcoride aſſeriſce,che vien con
agli articoli,o giunture del corpo umano . trafatta con un erba ,a lei ſimile , la quale per il
Dioſcaride pone tre ſpecie di Camepizioda pri grave ſetore che ha di beccozſl chiama Beanrc//ai
ma,nondimeno è quella, che doverà adoprarſi quì, e da’Latini HíkulurSarà utile avvertimento ſañ
ed in ogni altra ricetta, dove ſ1 trovata, ſemplice pere,chela vera Spica Celtica è pianta corta,e pic
mente preſcritta la Jua Artetica , la quale è una ciola,con le ſoglie roſſette,e lungarelle, ed il fiore
pianta, che va ſerpendo per terra , con ſoglie lun— giallozle radici ſono ſqu'amoſe,pìcciole, ed odor:
ghette , ſtrette come di Roſmarino coronario , ma` te,le quali unitamente col fuſto ſervono per l’ uſo
pero molto più ſtrette,più mollipeloſette, e quaſi medicinale,ſecondo che inſegna Diafroride (12$…
come ca nute,ſono collocate all’interno de’ſuoi ra 01,04.) Volendo ſepararne le ſoglie inutili , ſi do
moſcelli,che ſono ſottili’ ed arrendevoli, Ha tutta ver-anno bagnare per un giorno avanti tutti quei
la pianta odore di Pino, di dove ha il nome di Ca— manipoli della Spica Celtica,e poi nettarli ,ſopra
mepizio. Produce i fiori piccioli,e ſottili,di colore di una carta dalle ſeſtuche,e foglie non buone, che
d’0r0,quaſi per tutta la piantazla radice della qua c’osi non ſi ſpezza,nè ſi guaſta nello ſcioglierla .
le è ſtilloſa ,lunga un palmo: naſce in luoghi ma Luigi Anguillara pretende,che la Spica Celtica
gri , ed arenoſì, ed in campi non coltivati z al gu ſialla Saliunca,deſcritta da Virgilio (nella Boccoli
lto è amara, con qualche acutezza, ed è pianta no ca) ma il Mnttbíuli prova,che l’Aliunca,e non la
tilſima anche in queſte Regioni , onde è ſuperfluo Saliunca ſia la nominata dal Poeta .
il ricercarla di Candia , giacche la noſtrale è per Naſce la Spica Celtica , non ſolamente nella
fettiffima,affermando Ga/e›10,Che quella,Che naſce Franciama anche nelle parti d’lſtria, e di più ne’_
attorno Roma è più odorata,e di più gagliardo ſa Confini delGenoveſato . La migliore è la più fre
pore di quella , che veniva da Candia , e che con ſca , e di buono odore , che ha molte radici , ed è
eſſa ii componevano le Tjeriache per gl’ Impera iena-,edifficile a romperſi .
tori.Si può anche credere,dice il Marantz: , che in. Dioſcuride dice,che provoca l’urina più valen;
molti luoghi di queſto Regno li trovi b-.iona , co temente della SpiCa Narda , con la quale concorda
me quella di Roma , purche non ſia guaſ’aa dalle nelle virtù. Vale di più all’ infiammazioni del fe
continue pioggia . gato, al trabocco del fiele , ed alla ventoſità dello
Girolamo Trflga penſa,che il vero Camepiti ſia ſtomaco,bevuto con decotto di Aſſenſosoiova nel
` quella pianta, ch‘egii medeſimo ſcrive ſotto nome modo medeſimo alla milza , ed alle malattie delli
di Cbam‘ecíparüiir agreflirflna tale opinione è ri‘ reni,e dalla veffica,e bevuto Con vino vale contro
iiutata dal Mattbioli , che dice , eſſere quella una imorſi,e punture di tutti gli animali velenoſi.
ſeconda ſpecie di Camedrio .
La polvere di tutta la pianta della jua Artetica, Del Meo .
ſecondo il Mattbioli pigliata per quaranta gior
ni continui al peſo di una dramma, con mezz’on On ha dubio veruno , che il Meo è propria:
cia di Terebiutina vera , o della volgare , ſana le mente quella pianta , che ordinariamente
*ſciaticheLa decozione della medeſima, fatta nell’ qui ſi chiama lmperatrice,ed altrove Aneto Silve
aceto , cava fuori del corpo le creature morte . La ſtre,o Finocchio Tortuoſom dagli Arabi Mù.
conſerva de’ ſnoi fiori, preſa ogni ſera nell’andare Eſſendo il Meo di due maniere, è da ſaperſi, che
a letto, al PEſo di tre dramme,guariſce i paralitici il più celebrato ſi trova in Macedonia, ma più co-,
opera nondimeno più efficacemente, quando ſi pi pioſo nel Monte Atamante,onde ſu detto Meo Ata
glia con due ſcrupoli di radica di Acoro volgare, mantico,benche alcuni dicono,eſſcr detto cosiizffl'
cotta con altrettanta polvere di Salvia-Dioſcorillh che Atamante ne ſuffe ſtaco l’ Inventore . L’ altro
dice , che in Heraclea di Ponte uſano la ſua detto Meo è quello, che naſce per diverſi luoghi d’lraliai
zione , per Antidoto contro l’ Aconito; le Frondi eſe ne trova ſpecialmente del perſettiſſimo den—
bevute per ſette giorni , medicano il trabocco del tro queſto Regno nel Monte Gargano , ed in Cala
fiele . ‘ ~ bria nel Monte Apolline,detto volgarmentc Polli‘
n0,e corriſponde in tutto alle note,che gli dà Dio
De} Nardo Ceſtíco . ſcaríde , avendo ſoglie di Anero , la radice nereg
giante,ſ0ttiletta, numeroſa,e di buon odore: di ſa
L Nardo Celtico-,eNnrdoCalliomſono una me-Ã por dolce nel principio del guflnrla , ma poi ama
deſima coſa con la Spica Celtica , detta così ra , ed al fine acuta . Che queſta pianta ſia il "ero ,
per portarſi da_Celtica , che è una terza parte della Meme ſentenza del Mar-mſn, Anguillara, Steg/i0
Franciaxhinmandoſi le due altre BC]gÎCZI,Cd Aqui Ia,Mrtrco 011110 o e concordemente di un buon nu
taniazonde Calma ( 8. {Ze emplíci. ) dice : Nardi!! mero de’ più eſquilìti Sempliciſti di queſti tempi’
Celticaſhoc eſiGaſlic.1.Serflpio”:UILLflmpl. caf onde non ha da ſar ſcrupoloſiche Plinio diceſſe» V3‘
83.)la chiama anche Spica Romana, onde Giova” derli di raro il Meo in Italia z Di queſta pianti”
m' Antonio Paſini , (Aim/1t. Ù’ emcmlnt. nel Matt. non ſono in uſo. ſe non le ſemplici radici, le quali,
c4117. d: Nardo Celtica) dice , eſſer detta così ſorſe ſecondo Dioſcorirli-.cotte nell’acqua, o trice crude,
.5 perciic‘ſi portava :1 quelle parti da Roma al tem ſi bevono‘ utilmente all‘oppilazionidelli reni , e
‘ po di eſſo-Sempione, e ſorſe perche anche n'era co. veiiìca 1 ,alla difficoltà deli’urinare , alla ventolina
' della
75—————
PAR`TBSEC0NDA.‘ 229
dello ſlomaco, e dolori del corpo, ed anche all’ in Il Phü ſecondo Dr'oſcorí/Ie (l-S-C-[OJPPOJÙCC le
fermità della matrice . Le medeſime radici trito ſoglie ſimili all`Oluſatro , overo all’Elaſoboſco .
con Mele,e fatte in Elettuario , giovano ne’dolori Ha il ſullo alto di un gombito , e più; èliſcio ,
delle gionture-te ne’catarri , che ſcendono al petto. concavo a tenero , d‘un colore . che tende al por
Sedendoſi nella decozione calda di eſſe 1 provoca i pureo , compartito da più nodi. l ſuoi fiori ſi raſ
meſlrui , come impiaſtrare in sù il pettinicchio ſembrano a quei del Narciſo 9 come dice il ſama
rovocano‘l’urina nelli fanciulli . Uſato queſto ſo Colonna (Pbitobaſmzor C-(le Pbù) Norm” co/Or rx
ſemplice ſuor di miſura ſa dolere il capo. albo PurPureſcít : forma 'vero Norciflif/orer imi
Ìflri oidentur , ma ſono minori , e più teneri , e
Del Camedrio . di colore , che nel bianco porporeggiano; la ſu
prema radice è della groſſezza del dito picciolo, e `
Amedrio è voce Greca a ClÎe viene ad inſerire da eſſa procedono altre radicette ritorte, ed intrec
piccola Ouercia , o pure , che le ſue ſoglie ciare in ſe ſteſſe, come quelle dell’Elleboro Negro,
ſono come quelle dell’Albero di Brucia , benche overo del gionco odorato,roſiigne, ed odorate , ma
più piccole. Si chiama anche Calamandria, e Triſ però di un‘odor grave,che imita quello del Nardo.
ſanguine , e da altri Serrata , di dove Plinio (1.24. concordano quaſi totti i Scrittori in credere ,
ray.) aſſeriſce , ſecondo l’opinione d’alcuni, eſſerſi che il Phù deſ.rirto da Dioſrorizle , ſia la Valeria,
inventata la ſega . na Maggiore, benche non ſi vegga produrre il fio
Si trovano diverſe ſpecie di Camedrio , ma la re ſimile al Narciſo; ma non oſtante queſto diſot—
* nſuale , come più profittevole è la prima,chc pone to ,non cangiano opinione , dicendo ,che l’attri
Dioſcuridr ;è pianta volgare alta un palmo , con buto di queſta particolarità ſia errore del teſto . L’
le ſoglie ‘, come s’è detto , ſimili a quelle di uerñ. emdiriffimo Colonna (libaitato) nondimeno , mo—
cia . Produce il fiore picciolo , quaſi purpureo , ſtra con chiariflimi argomenti , che il vero Phù di,
ſi coglie quando è piena di ſeme , naſce in luoghi Dioſcorída non ſia altro , che la Valeriana mino
ſaſſoli , ed è di gran perſezione quello , che (ì tro re , chiamata Phù minore dal Martha/z‘ ., e prova,
va quì ne i luoghi vicini al Monte di Somma . che il tello del medeſimo Dioſcoriale corriſponde
il Camedrio ſecondo Dioſcurizlelhg .c. r o6.)pro per appunto alle note della Valeriana minore ,
voca i meſtrui , eſa partorire; Cuocendoſi ver 0 ſilveſtre, come alcuni la chiamano . E veramen—
(le nell’acqua , giova agli ſpaſimati , alla toſſe a ed tela Valeriana maggiore , non ſolo non ha il fiore
alla milza indurita; all’urina ritenuta , ed ai di Narciſo, ma nè anche quel grave odore ,ſopra
principj dell’idropiſia: Bevuto con aceto riſolve il qualeè fondato il nome di Phù, anzi l‘odor ſuo
lamilza , come bevuto con vino , è valoroliffimo ſi aſſomiglia a quello del Nardo , com`io hi) rigo
a’ morſi delle Serpi velenoſe, e ſimilmente im. roſamente oſſervato . A quella ſalda opinione con.
piaſtrato -. meſchiato con Mele mondifica l’ulcere tutto ciò , ſi oppoſe già ‘Frà Evangellſta Marra
vecchie , ed unto con olio toglie la caligine degli mio , che ſu Sempliciſla del Sereniffimo Dura di
occhi. , Ferrara di glorioſa memoria, ſoſtenendo per vero
il Matthioli dice valere a preſervarſi dalla pe Phù la Valeriana maggiore , ma ne ſu bravamen
lle 1 mangiandone crudo la mattina a digiunoa te mortificatodall'iſleflb Colonna in un’altro libro,
modo d’ inſalata . che eſſo Colonna diede doppo alle ſiampe, con il ti
Jbeofrajio dice, che ladecozione di eſſo ſcaccia tolo: Mim” cognitarum ſtírpimn GV. dove ca
la febbre terzana , ed altri vi aggiungono , eſſere po 77. ponendo ſottoil rigoroſo torchio dell’eſa—
ſperimentata valevole anche nella quartana . Pli me , tutte le difficoltà propoſte , le ſcioglie chia
”io conferma a che il ſeme del Camedrio ſolve il ramente conforme alla_ ſua gran dottrina, ed eſpe
corpo,c purga la flemma,c0me riferiſce Teofra/lo . rîénza, ed ivi al Capo 77,". potranno intieramente
ſodisſarſi i Curioſi . '
o Il Mar-mm poi, intorno all’eſame del Phù di;
.Ce : La Valeriana volgare non lì deve mettere per
nella Pianta , chevolgarmcnte ſi chiama 10 Phù , poiche del vero _ſe rie-pub avere copia , ed
Valeriana , ed anche Nardo Selvatico , ſi il buono , eperſett‘o naſce nel Monte Pollino di
tie ` peril Phù di Dí0ſcori/lc’ , detto così dall'in Calabria a ed in altri luoghi del Regno , ed in Ro
grato odore , che ſpira , onde chi lo ſente , ſubito ma , e bencheDioſcm-idr dica naſcere in Ponſo ,
prorompe in quella voce, naturalmente abomina niente di meno ſi può dire,che ſorſe non averà oſ
tiva di Phù , come oſſervi) il mirabile ingegno di ſervato quello de’ſuddetti luoghi ,
Fabia Colonna , che dice : Nani/4m , ,ſi-d hircina il Phù , ſecondo Dioſcoride (ſíb.r.ca[›.ro.) ha
guadflmgrooítate ai—lmixra refer-enter, ”In/e Pbù facoltà di riſcaldare, e bevendoſi provoca l’urina,
”0mm eſt d’le’Pta , ”tim quiſque odori; graveolen il che ancora fà la ſua decozione: è molto efficace
:iam ito/Jarre”: , ſtatim Pia-"t, ſflnítumnaturmn a idolori del coſtato,e provoca i meſtruì, e ſi met
cxprimz‘t . Com'anche vogliono Penn” , e Loſe/— te negli al“idoti - Secondo n Alan/21'011' le radici
1 o . Certiore (nl/2124' cavie-Tur” eflè ”mio/lora!” di tutte le ſpecie della Valeriana , conſeriſcono a
14:22 z gnam Poteſt qll'ſP/'amfoſtioé difíam Pum bevute con vino , a’ morſi degli animali veleno
re A Furore , gravina odore mixto Nardi-.z ſir/mi ſi , ed a preſervarſi dalla peſtilenza, nel che voglio
rati, quem Più ,fine lì/.:y , ”river-[zio admirmztíh no ſemplicemente odorate .La radice della mino-`
è* abbflrrenrír udoerfirreulm-filbodorati , qui/ic re ſi pone nelle bevandc,chc ſ1 ſanno perle ſenſe
(fiori/ara”: . ' interiori. Fai-c'e C'e/0mm pone un'inſigne proprie

\
tu,
-- 346 TRATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
cà , che poffide la radice della Valeri-ana minore, eflè . Gio: Bud/Z” szeſi-nonzſa (112'12- [Ze Lirln‘zlfl
clieè di guarire il mal caduco , e dice di averla ”19.8.) piglio occaſione di concliiudere, che Calei
zy ñ, Myſy , ſſSorj , Melantcria Gmmrum , badia
ſperimentata in ſe mCd‘ÌſiÙÌOT come ſegue , Prx
ter/.uu vira: , plant-e [mic tribuna , adr-Io 1 è" Pe--íere 7 tanqumn veri/:rum CuPri diflínéîione; in
l'anc proprie. atem,jàm rlíù in multi: , atque me ”ti/er : mi”: Greci rantùm Alphabetariz' 5 reſi”
mm’pſs expertam , mi PIIÌUEYÌS radici': Plant-e bu &fiſſi—le Germanorum , igmwum , qtlidquid 'vete
i!” flmntè art-c eactirlbatflflmteqflam culi/em eda!, rer da re metal/impaſleris edídere', ſicche per ul
cocblsarii dímízlizmz cum omo ., n.711” , [uffa , tima concluſione ſi dice 1 che il Calcite non èal*
aut ”lio quae-*ir decentíſflcco; C?“ agrari commedi tro, cheil Vetriolo calcinato dal tempo , onde
tate , ó** ”tate , fl-mpljhmptum , aut In': , lipi il Marantz: ſegnitando Calmo (zie Theríam) dice ,
Iepfia corra-PM: libere: . Ham* exíbendam Put-ris’, che chi uſarì il Vetriolo di molti anni invecchia.
É* PÎ-.Éz'ërtirninfîmtibm , qui bsc marbufacilä 1a to , ritrovarà in eſſo molta effloreſcenza di Mill, e
àorant , quibus* lnéîc PrOPÎÌ-'tmdllmPHÌDÉ’Ì'EUÎ jujfi, di Calcite , eſcouoſceſî il Calcite al colore, che
amici; dono {le-{li : qui deinde z Divino Priùr n” ha di rame, ed è luſtro, del quale io ho avuto mol
mine Frutto” glorzſcnto , Pillwrc Ìmju: Plan”: 1 ta quantità , ma di quello proprio , che ſ1 trova
illir reſtimmm ſanitari-rn {{{iii-martin: .- Huc , nelle viſcere della terra calcinato dalla natura; la
u/ijr adulti: ”annui/ir . iſteſſa calcinazione ſegue, facendoſi artificialmen- .
te col fuoco , diventando i] Vetriolo sì roſſo , co.“
.DelCrtlciteſi me il Calcite.Si(:Che non trovandoſi il Calcite na
turale ,ſervirà a ſare il medeſimo il Vetriolo cal—
L Calcite è una materia minerale, congene cinato , e ſarà virtuoſo appunto quanto il Calci
re con il Vetriolo , avendo principio da uno ' te naturale, che come ſi è detto un Vetriolo arroſz
iſteſſo umore nelle viſcere della Terra , e benche ſito nelle viſcere della Terra .
gli Autori Greci abbiano Fatta diſtinzione di Cal Gale-na inſegna il ſeguente modo di abbruggia-`
canto , Miſi , Calcite, Sori , e Melanteria . nien— re il Calcite . Si piglia di Calcite crudo diam-40:
tedimeno, ſecondo Gale-”0, quelli col tempo ſi ſi pone a ſciogliere dentro un tegamiuo nuovo ,
mutano l’iinonell’altro , perciò dice queſte preci ſenza coperchio a poſto ſopra la bragia di carboni
ſe parole z Hi) 'veduta veramente l'a terMHÎAÌfi viviffimi, e come ſi vedrà il Calcite ſciolto , e ſo
i1 Cochin in quel/o , obeſi chiama Calci” . Por praſtarli una parte ſpumoſa , e leggiera , ſi levarà'
tai già i0 (Ii Cipro quantità di Calcanto, e quel/aa dal fuoco , ponendolo in terra, avvertendo di non
che mi awmzò , dop” venti anni ſi era qtmſi tx” ſoffiarvi dentro, perche così ſuole venire il Calci
10 commutato in Cri/cite, reſtaflrlaſolo 71e]]’e_Ter di te di'color giallo , lì ſarà raffreddare all’ombra ,
Cri/[anto nel/’intima ſi”: Partezperioche io la rire”— enon al Sole z poi ſi elegge quella parte più ſpu—
ga , aſpettando , che :ze/corſo del tempo)? commu moſa,clie li ſtà ſopra,che non ſia di color rolligno,
tí tutto in Calci”; e poi ſiegue a dire , :flerfi il nè giallo, nè pallido, ma verde, e cinerizio . Chi
Calcin- trflſmutato in Mifi, come anche il Sori ri non potrà avere ii Calcite , potrà pigliare il Cal
tornar in Calcíte , che perciò I imparato (Nb-gdr‘ canto -, o Vetriolo di Cipro abbruggiaco . Vi ſo
Narm-.Frzflîlíum p.17.)tiene che tutte le dette Coſe no alcuni, che pigliano il Yetriolo Romano , e10
ſiano di ſimile polſunza, partecipando tutti di una ſciogliono con acqua , finche ſ1 purifi'ca , fanno di
iſteſſa natura di ſugo , variando ſemplicemente nuovo condenſare la parte pura del Vetriolo, e lo
per alcuni accidenti, e modo di naſcimento, come ſanno aſciugare al Sole , che l_o ſa divenire bian
anche dice il Fill/epic (lil-.4. (lo aqui; media-ati: chiſlìmo, eleggiero , e rieſce perfettamente buono'
- ((11.8.) Nm diſſi-rm”, m'fi Pam‘: magi!, ó" mínùſ, per la Teriaca 5,2: buono anche quel Vetriolo di‘
e l‘i‘lgrícola Cha/cite , Sar) , ó" Mel-zizterix pa venuto bianco per gran lunghezza di tempo .
re”: eſt . ‘ Nel Calcite, ſecondo Díflfcoridr, è virtù aller-`
ll Calcite hà da eſſere come il rame , nel qual ſiva, caleſattiva , ed ulcerativa; li conu u mera tra
colore ſi commuta l' iſteſſo Vetriolo pollo al li corroſivi leggieri ;è valoroſo al fuoco ſacro, ed
fuoco . all’ulcere, che vanno ſerpendo , con ſugo di Por
Similmente Bernardo Caſio G'efirita , (Mim-m]. ro riſtagna il fluſſo del ſangue del naſo , e della
Iib-²-CdP-4-) non ſÎ`i differenza tra queſti cinque Matrice; polverizzato ſermai difetti delle gen
ſughi concreti , ſcrivendo : Dico ergò Prímò , ma give, e l’ulcere , che paſcouo la carne , e vale a'di
gnum Pranzi: comzexionem, q/ſèſeù Potiùr qfiínita fctti delle fauci 5 mondiflca .gli occhi, e gli angoli
ze”: , è" cognatwmm inter lmr :fulmine concreto: di eſſi. dalle materie , che vi ſtanno attaccate 5 pO
ſucc” , camp‘ inm— Cbfllcant/mm , Myſ) Sory , llo nelle filiale a modo di collirio, le ſana .
C‘hnlcitem 7 ó** Melanreriflm . .
E Plinio trattando di cſli dice , che il Miſî a e .Del Sugo rl" 1‘005!"ſlide .
Sori, ſono un certo genere di Calcitc ,ed il Mat
tbioli dÌCe parimente ,* che quelli‘ , 'ſiano di una Ioſcoride dice , chiamarſi l‘lpociſtide anche
natura, e qualità medeſima, e con ragione , men— Roberto, o Citrino, per aſlbmigliarſi al 50‘.
tre Gala-”0 medeſimo oſſervo nelle cave di .tali ſu re del Melogranato . '
ghi in Cipro , nelle vene del Vetriolo , che erano Naſce alle radici del Ciſto,cd a quelle del Lat!—
elſe una ſopra l’altra , la prima fila , era Miſi 1 e dano. Il vero lpociſtide ſi aſſomiglia all‘Oioban—
l’ultima
quelli trèSori , e quella iliinezoei-11C3lcite,
medicameuti, e che
ejujſi/{em’gcmrs _fire/11th”: che , che altri chiamano erba Toro,
Dcll’lpociſtide quì ſe ne trova _in abboudanzaz
e menu‘~
T—ó_ó'" e… AL

PARTESLC'ONDÎA': 24:‘
e mentre `e freſco ſe ne cata il ſugo 5 e ſi cuoce a c cadono nel meſe di Decembre z' e rinaſcono poi
ſpeſſezza di mele , e ſi perfeziona al Sole . nel principio di Maggio z iſiori ſono grandi’ C0
me il frutto del Platano , e mentre ſono piccioli 7
DAF/inizia . pajonouna—ſraga verde, ma poi ſi ſanno gialli a e
doppo due , o tre giorni ſi fanno bianchi a ſimili;
"Ome, che. l’Acazia ſia di molte , e diverſe ma: tudine de'capelli degl’Uomini vecchi , ſono lanu-î
nicre , laſciaremo di trattare ſpecificamen ginoſi, come ſuſi'ero compoſli di più fiocchi, e nel—
te di ciaſcheduna ſpecie di eſſa , e diremo ſempli la punta di ciaſcheduno filo di eſii fiori , ſi vede
cemente , che per l‘Acazía , che doveri‘: ſervire come un grano di arena , formando tutti unita—
per qucſto AntidOto a. s’intende a primieramente mente‘un globo giallo, quanto una cireggia, o ce
il ſugo di eſſa , e non la ſua gomma , come altri raſo , di odore grato 1 e ſoave, ſimile al fiore della
penſaronos ſecondariamente è da ſaperſi, che que viola gialla . La Pianta è tutta ſpinoſa , come ſi
-ſto ſugo dover—à eſſer cavato da quella ſorte d’Aca. vede , le filique naſcono dalla caduta di eſſo fiore,
zia , che Dioſcuri/Ze dice , naſcere in Egitto ‘I av in quella forma , e numero , che ſi vede; conten
vertendo', che la pittura di queſt‘Acazia , che po gono dentro di eſſe molti ſemi o come di carrube a
ne il Matt/”'011 , ſotto nome di Acazia prima, non o ſiliqne volgari,,e ſi vedono ſenza Ordine rinchiu
è la ſuddetta , ma egli è degno di ſcuſa, perche ta ſi in certa ſoſtanza bianca , e leggieraz maſticanz
le gli ſu mandata da Coſtantinopoli, ch’eſſettiva doſi uno di quelli ſemi rende un puzzore così acu
mente non è altro 1 che l’Albero di Giuda , detto to d‘aglio , che ſi ſa ſentire molto di lontano 1 re
così da‘Sempliciſtia e da Clxrjîo Siliqua Silveſtre , la. ſtando anche puzzolente il fiato di chi l’averà ma*:
quale Purim , e Lai’zeli'io preſcrivono anche per la' ſticato i
`Certi': di Tecfrflſto: 0.5 Siliquarrmeſemanque, qui Rella ora. di ammonire i Teriacopei, che da quì
Jm Leu-zi: effigíer indicati”, dicono eſii : Andan avanti laſciano di adoperare il ſuccedaneo dell’;
do iÒ ad Iſernia a viddi una quantità degli Alberi Acazia , giacche perla via di Venezia , ſe ne puo
di Giuda in quel luogo vicino al Seſto , che Chia. avere quanto ſe ne vuole del ſuo vero ſugo, cavato
mano le Pente , ſicche potei oculatamente. chia dalle ſole ſilique , e condenſato dentro. certe veſiiñ
rirmi ,, non eſſere la vera Acazia Egiziaca ,quella che, ed è di color roſſo oſcuro, come appunto ſi 10
figurato dal Matrbio/i z la vera figura della quale da da Dioſ'corirleflhe dice riuſcire di queſto Goloſe’
èpoſld da Proſpero Aſp/'uo , che dice e e:: chiama quando ſi cava da’ ſuoi baccelli , che ſono imma-f
tdd'd’lìaeſanislmt , ÒKAKIA , e che naſcein turi , perche eſſendo maturi il ſugo rieſce negro.
luoghi lontani dal Mare , come anche copioſamenq ſiccome avviene, quando ſicava meſchíato con le_
te nel Monte Sinai ((1: Plants': (EgyPt.) foglie .`
(hcli’Albero d‘Acazia èſímile iu tutto a quel il detto ſugo di Acazia è convenevole alle Me;
lo dell’Acazia Indica , che qui ſi trova in diverſi_ dicine degli occhi , giova al fuoco ſacro , a’pernio
Giardini , e modernamente ne ha trattatoTobirr ni o che qui. ſi dicono ſperoniz alle ulcere ſerpigi
A/a'z'no ( Orto Farrzrfiano) ſono però alquanto di noſe , ed a’pterigii delle dita 5 bevuto , e meſſo ne’_
verſe le Silique , come ambedue le figure di eſſe cliſtíeri ſerma iiiuſli delle Donne , rimette la Ma.“
coni loro delineamenti ſi vedono in eſſo_ . trice dislocata , e riſiagna i fluſſi del corpo 5 ſana
Circa l‘r‘xlbero dell’Acazia Egiziaca , dice Dia-J applicato › le ulcere della bocca a e riduce gli ocñ'
fioriti-’e , ch‘ i: un'arboſccllo ſpinoſo , di folti ra chi , che eſcono dal, ſuo luogo , e_ fa negri li cad'
ini , ma Teafrnſto afferma creſcere a tanta proce pelli .. ` '
rità , che ſe ne ſanno travi per itetti , e queſito. "o

credo io avvenire per l’antichjtà dell’Albero ,. e De] Tela/225.'


l’arciſicio di levnrglitutti quei ſurcoli , o ſiiloni
vicini. Produce il fiore bianco z ed il ſeme ſimile .Ltreral Talaſpi Cretico arboreſcentd, dipinto
a’Lupini , chiuſo ne’ baccelli , dal quale ſi ſpre dall’A/pino (de Plant. Exatíciſ) Pietro Pe”
me il ſu go, che ſeceato a ll’ombra,. è chiamato Aca na , e Marr/:ia Lobo/lio › deſcrivono ſino a dodici
zia Egiziaca . Il medeſimo Dioſrarírle pone una ſe ſpecie di Talaſpiz ma quello , che doverà ſervire
conda Acaziada quale deſcrive anche Proſpero Al, quìè il volgare i conoſciuto da tutti, il quale pro.
piito (de Plantir Exoticir) ma queſta inſieme con duce le ſoglie ſtlîctte 7 e lunghe un dito , rivolte a
diverſe altre ſpezie ſi tralaſciano , come meno effi. terra, grolſctte, ed intagliate in cima', ha il ſuo ſu
caci della prima .. D—iremo, bensì per curoſit-Îi, al fio ſottile, lungo due palmi, non ſenza ramoſcelli,
cuna. partiCOlarità dell’Acazia ludica rcome di che lo circondano per ogn‘intorno , ed in eſſi è il
pianta novellamente introdotta in italia , in vir frutto, il quale dal naſcimeneo ſi và allargando in.
tù ſingolarmente di un ſeme di eſſa,portato a Ro forma di quello delle lenticchie, con ſeme dentro ,‘
ma dall’iſola di S. Domenico , o Iſola Spagnuola z ſimile al Naſturzio; eccetto , che nella cima è al.
dal qual ſeme nacque una pianta , che creſcendo quanto ſpeſſo, e da una banda compreſſo, dalla cui
ſ1 fece albero della grandezza dell’A vellana , in al forma ſi hà acquiſtato il nome di Talaſpi; il ſuo
tezzadidodici cubiti , e ſarebbe anche creſciuta fiore biancheggia ; naſce nelle vie , nelle ſiepe , e
più 1 ſe il freddo della Ragione corrente di quel ne’folſìz il ſeme è al guſto aſpro, ecaldo, bevendo
tempo a non l’aveſſe leſa 1 giacchè quì in Napoli 1’ene un’acetabolo , purga la colera di ſotto , e di
poi ſono creſciuti quelii Alberi a ſegno ,, che ve ſopra z meſſo ne’cliflieri giova alle Sciatiche .
ramente , come dice Teqfraſto , ſe ne potriano ſar Gil/E710 lodò per ottimo il Talaſpi di Cappado.
travi_- Le ſrondi ſono appunto , come la Galega a Cia , e ſpecialmente quello che naſceva nel Monte
Q g San.
.f

;43 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI `


Sauro . Dice il Mai-anta , che uſandovi diligenza ,r ed a’diſerti della milza , e ſimilmente vaio beVuto
ſi pub avere i] Talaſpi in Regno, anzi ch’efſo dice, alla paraliſia, al freddo, ed alle febbri, che non ſo
averlo avuto dal Monte Pollino di Calabriavedal no continue; giova a‘ dolori del'perro, e del COM
le Montagne della Colla di Amalfi z con tutti quei. to z ed allav toſſe vecchia , e mondifica il polmone
ſegni,che gli dà Galenoz ſeminato naſce ſenza por dagli umori groſſi; leva via le cicatrici a le caligi
vi molta diligenza ñ. ma (i (lima eſſere migliore , ni, le debolezze,e le ſoffuſioni degli occhi a fin qui
quello z che_ da ſe fieſſo_ naſce nelle_ Montagne ., Dioſcuride; ma gli Autori Arabi conobbero di più
nel Sagapeno una qualità ſolutiva ; onde dicono ,
Dell’IPerico t che il Sagapeno ſolve igroſſi, e viſcolì umori. e la
. . flemrna groſſa , e l’acqua gialla . ll Mattbioliaffe
Sl cliirimal`1perico, parimente, come lajna ar riſce, che impiaſtraco Con ſugo di cappari, ed ace
teticzi, Camepizio, per avere il ſuo ſeme odo to riſolve le durezze, e gomme delle giunture z im
re di Raggia di Pino: Vien detto ancora erba di bevuto , e nutrito con ſugo, di tuta o e con fiele di
S. Giovanni, Fuga Damonum, ed anche Perſo uccelli rapaci conferiſce a colormche hanno la vi
rara , perche le ſue ſrondi ſonorutte piene di fori_ lla oſcura , e bevuto , o poi'ro ne’cliſtieoi ,giova af(
ſottiliſiimi , come foſſero_ ſacri con l’ago . E Pian` dolori eolici, freddi, e ventoſi r
ta ramuſculoſa , alta un palmo , e roſſeggiante 5 le
frondi ſomigliano alla Ruta 5 il fiore è giallo, e ſi-x DelBitmne r
mile alle viole bianche, Clic fregato con le dita rl
ſnda un liquorewhepare ſangue; ha le ſilique pe P _Er queſlo nome generico di Birume , appreſſo
lCſette, di forma lunghett‘hc rotonda, di grandez gli Autori della Materia Medicinale,s’inten~
za delle granella dell’orzo 1 dentro le qiiali è il ſe dono diverſe materie bituminoſe , come [a Terra
me vero, di odore raggioſo- Per concludere-,eſſen Farmacite , ch’è un Bitume Foffile , detto Carbona
do l’Ipericon pianta cognitiffima, ſi dice a fecondov Foflile , perche ſerve per ardere in luogo di carbo
Galeriovdoverſi pigliare quì il ſeme Con li virgnlti, ni. L’Ampecite èun’alcro genere di Bitumcadet
foglie, e fiori, giacche ſe ne può avere da per tutto to così : Oli-0117.11); ciurma/ita- in-‘e›~imatn.1ſren~
di ogni perfezione . ter i” ea nei-mer , (GW-e ſcrive Calma (lib.7.fac
Diofcorifl'e, fa menZione dell’Aſciro , Androſe ſímp.) alcuni lo chiamano Fffi'nzacite , per eſſere
mo , e Cori, lìiantc congeiiEri con l‘Iperico; ma_ molto medicamentoſo ,, e da Plinio , e Paflidonioè
Lair/lio deſcrive due ſpecie d’Iperico , cioè To paragonato al Bitume z onde ſi vede , che meſchia
mentoſo . e Siriaco , ſiccome Car/o Cla/io un’altro , to con olio ſi disſà facilmente . Bando il Bitume
che chiama: HÌPEÌ‘ÌCO” bumiſtmtumflna la prima ſi trova così duro,che riceve polimento, ſi chiama
ſpecie di DiOſcorír’er poſta dal Matthiali, è l’uſuaq Cagna, perche ſi raccoglie , come altrove hò detto
le,e fi tirne peri vero Ire-riti , al Fiume Gaga , ereſto medeſimo Bicume duro a
~ L’iperico provoca la urina , applicato di ſotto; .Plinio chiama Gomma Samotrar-ia , per naſcere
provoca i meſtrui, bevuto nel vino cura la TerZa. nell‘Iſola del medeſimo nome . Nicandro lo chia—
na, e Parimente la Banana: il ſeme bevuto qua. ma Pietra Tracia , portandoſi da’Paſtori al Fiume
ranta giorni continui , guariſce le Sciaciche; le Tracio , che chiamano Ponſo 5 benche un‘ignoto,
{fondi impiaſtrate con il ſeme , giovano alle cot Green , dice eſſere queſto Fiume appreſſo i Sciti i e
ture del fuoco . il Marcellino prepara un ſciroppo Rudi i ma ſe la pietra_ Tracia , ſia quella , che Tea
fatto di ſugo d’lperico , utilillimo perle corruzio fraſio chiama Spinomo la quì ſopranominatía n°11
ni dello ſtomaco , vermi, &C- come diremo a ſuo entro a diſcorrerne per ſervire alla brevità. All’in—
1.1020 5 l’erbav Caſco appaſitafzrcit , ut ”ul/i; inſe contro poi ſi trova il Bitume liquido, che perciò ſi
etur ‘Lermículir : eozlem mollo , U“ carne! rie/è” chiama Petra/eo . perche ſcaturiſredalie paetre a e
`fl'j;. Scrl'e un’Autor Anonimo nella ſua Praxi:: quelli i Babilonj chiamano Naſt-:med i_ Mauritani
Alchimia «r Mah/thanx* o '
Ma il, Bitume , che doverà ſervire panno degli`
Del Sagapeno . ingredienti della Teriaca , non è alcuno de’predet
ti, ma quel ſolo, chei Latini aſſolutamente chia
(Ella Gomma,che volgarmente ſi chiama Señ mano Bitume” (Dioſc., lib. i. c.1p.80.) ed iGred
rapino , è il Sig-.ipeno , il quale è liquore di Aſphalt”, e volgarmente Bitume'Giudaicoz P8P
un’erha ſerulacea , che 1 ſecondo Dioſcori che ſi porta di Giudea_ , e quello è il più per-ſetto ,
dmnaſce in Medie-z ma Con forme alla teſlímonian. che riſplende. di color di porpora, grave, edi vali
za del Bra/'avvia ſe ne trova anche in Puglia z do do odore, e di quì nacque, che alcuni diſſero , non
ve percii) ſi potria raccogliere ottimo Sagapeno a trovarſi il Bitume , perche quello , che ſi porta dal
l quando vi ſuſſe chi voleſie attendervi . '
Lago Sodomeo di Giudea,che ſi chiama qui Arſa/
ll perfetto Sagapeno è il traſparente, roflìgno di to di Venezia-è negro,e non porpureo, come ſcri
ſuorize bianCO di dentroaal guſto acuto”: con odor ve Diofinride . Il Alan/21’011' dichiara queſto, dub—
mrzano tra il Laſero, ed il Galbano . bio , dicendo, che il riſplenderice,come la porpora
…ico con vino , giova al morſo delle Serpi , e_ non vuol dire. eſſere di colore porpureop ſoggiun—
con arqua melata provoca i meſtrui . ma uccide í go , che veramente i1 Bitume dev’eſſere negro , ma
vermi negl'iuceſtini 5 odorato con aceto riſveglia però riſplendente. come ſpecchio, e cosi conferma
le Donne llrangolare dalla Matrice z dèfiì al mal queſto parere con quello, che ne dice Cſi/3710 , cin‘:
caduco , allo ſpoſimo z _Che chiamano Opiſiorono , delle core, che ſi pongono negli Empiaſtr:: biíog'ffl
J
P' A R T E SE`CVÒNDA3 '24;`
laſciar fiare le pertinaci , come ſono le roſſe , e le cura i Pazienti dal timor dell'acqua Z ma guariſce
.
negre, e venendo a ſpeCrſica re queſtoÌ maremma
.
le ancora chi la comincia a temere -
negre, ſi trovano connumerata la Pece, il Bitume,
Sec. dalla quale autorità ſ1 argomenta chiara men Dell’ Offlafanaco . `
` te,che errano queitali, che non accettano per ve
ro Bitume l‘Asſalto di Venezia,per non eſſer por L’Opopanaco è un licore , ‘che ſi raccoglie per
pureo , ma di color negro , benche lucido , come via d’inciſio’ne da quella pianta , che ſi chiañ'
ſpecchio z ſoggiungemlo il Marantz: , che per por ma' Panace Heracleo , ` e ſi’ porta a Venezia per la
porco nel Bitume non s’intende altro , che vivace via di Aleſſandria . Si potria ancora raccogliere in
di colore 1 e ſplendido a percioche porpureo pro Pugliamon meno in quantità,che in perfezione, ſe
riamente vuol ſignificare quella grazia , e viveZ~ vi fulſero perſone inclinate a tale Operazione,poic~
za, che pub eſſere in ogni colore a ch’è aggradevo— che quella Provincia è feraciſſima di queſta pian
le alla villa; onde Orazio chiamò iCigni porpu ta , la quale produce le ſrondi ruvide , giacenti in
r‘ei , perche oltre della bianchezza hanno una leg terra,di colore ſimile a quello del fico, cſono divi
gìadria , che rallegra inſieme con la viſta l’ani ſein cinque parti,ſa il ſuſio altiſſimo, come la ſe
' mo'
ſOla a e circondato di bianca lanuggine , e di più
Il Principe de’Poeti Latini diſſe ſquaſt. Acca picciole frondi . nella cui ſommità produce un’
Hem.) il Mare eſſere ccruleo , e ch’eſſentio l'acqua ombrella grande , come quella delli Aneto 7 ed il
toccata da‘ remi ſi fa porpurea 1 perche sbattuta ,r fiore,che nel giallo roſſeggia. Il ſeme è odorato, et!
ch’ella `e ,riceve il lume da quella parte , e così il acuto z ha molte radici, tutte dependenti da una
luſhata , ſi chiama porpurea , ed il medeſimo gli ſola origine ,bianche , di grave odore, groſſe di
da l’attributo di .negro in quel verſo: Nigrumquq ſcorZa, ed al guflo amarette .
Bitumm (GeorgJiLg.) L’Opopanaco,che più ſi loda, è al guſto amar-iſo'
Che materia ſia poi queſio Bitume, diremo non ſimo,di dentro bianco,o roſſignoma di fuori gialä
eſſer altro , che una certa graſſezza , che nuota ſo lo,come Zaſſarano,liſcio,graiſo,ſrangibile, tenerc
pra l’acquá del LagoSodomeo , dove entra il Fiu di odore grave, che facilmente ſi disſà nell’acqua.
me Giordano, tre leghe lontano dalla Città di Ge. Si vitupera il negro a ed il molle . Si falſifica con.
rico , la quale portata dall’onde , e dal vento alle Ammoniaco,e Cera,ma però in darno , perche fa—
rive , Vi ſi condenſa , e ſi fa tenaczz… Avvertira'nno cilmente lì conoſce il ſincero., poiche ſtrofinandOIo
i futuri Diſcepoli di non adoperare per la Teriaca nell‘acqua con. le dita, fi riſolve, e ſi fa di color di
il Bitume volgare 3 perche , ſecondo Plinio (11"53. latte .
cap.24.) tal ſorte di Bitume , è meſchiato natural. L’Opopanaco ſcalda,mollifica,e diſſecca, e per-'
ment*: di Pece , benche ſi trova ancora , chi artifi ciò ſi adopra al freddo, ed al tremore, che viene-al
cioſamente fa il medeſimo miſcuglio . Il naturale principio delle febbri periodiche-Giova a’ ſpalìmí
ſi chiama Piſſafalzo , e ſi cava dal Territorio degl’ a’ rottiza’ dolori del coſtatmalla toſſe, a’dolori del
Apollonieſi , imperciocche da Apollouia Città di corpo -›, ed alla diſtillazione‘deii.-' urina , provoca i
Epiro a che oggi ſi chiama Valona , ſi porta eſſo. meſtrui ›liqueſatto con Mele riſolve le ventofità
Pilſasſalto a Venezia in gran copia , per uſo d’im le durezze della. matrice . Impiaſtraſi alle ſciati—
ecciar le Navi. che.Poſto ne’ denti pertuggiati. ne toglie il dolorez
ll Bitn me, ſecondo Plinio. è ſimile al Solſo a ri ſiccome negli occhi aumenta i1 vedere:
flagna , riſolve, tira , e ſalda z acceſo caccia via i.
Serpenti col ſuo odore,quando arde: quel che na Del Galà-mo ;
ſCe in Babilonia , ſi die valere efficacemente alle
ſoffufioni › ed albuggini degli occhi, alla lepra, ed IsfaOrí-de dice,il Galbano eſſere licore di una`
al prurito del corpo; ſi unge alle Podagres meſchia Ferola, che naſce in Soria - Per eſſere la Pufl
to con Nitro ſana i dolori de’denti z bevuto con vi glia abbondantiſsima di tal ſorte di ſerOIB a ſi P0*
no , giova alla toſſe , ed all’anelito difficoltoſo a e tria avere anche quì' il Galbano perfetmaſ‘înza ſi‘:
nell’iſ‘teſſo modo ſiringa il corpo, e ferma la diſen cercarlo da paeſi tanto rirnoti .
teriaz bevuto con aceto caccia ſuora il ſangue con— Si loda il ſinccro,che è g'ranelloſo,ſimile all’InZ
creto , mitiga i dolori de’lombi , e delle giunture; cenZO-graſſomon legnoſo,e che abbia ſeco alquanto
ponendolo con farina d’orzo riſtagna il ſangue a e del ſuo ſeme, e de’ frammenti della Ferola ;dOverà
ſalda le ferite , e riuniſcei nervi. llſano ancora eſſere di conſiſtenza , nè troppo umido, nè troppo
alle quartane una dramma di Bitume , una di Lo ſecco,e di odore grave .
ſciamo Con un’obolo di Micra . Ardendoſi ſcuopre Ma del perfetto Galbano ſe ne porta poco,e ſ0-`
il mal caduto a odorandolocon Vino , e Caſtoreo lamente per oſtentazione, ma non per vendere. ed
diſſolve la ſuſſogazione della Matrice . Il ſolo ſuo eſſendo perciò quello,che ſi uſa nelle Officine Pie‘,
proſumofa ritornare dentro le coſe, ch’eſcano dal no di varj meſcugli,come di ſtecchi,ſaſſetti,e ſimie
fondamento, e bevuto con vino provoca i meſi al li,debbonoi diligenti, e perfetti Farmacopíîi Pu“.
le Donne . Virgilio moſira , che cura la ſcabia del. garlo nel modo , che inſegna Dìo/Z'oride (fida-caf
le Pecore con quelli verſi ( Gea-073.3. ) 9.) come ſegue . Si pone il Galbano legato dentro
Tui-Pr': over tentatſcabier, ubifrz'gìdur imber . una tela necta,e rara , e poi ſi ſoſpende in un vaſo
. . . . . . . . . . . Nigrumgue Bitume” . di terra,o di rame, in modo, che non tocchi il fon
il Bitume Giudaico , dice Aezio , che bevuto al dozdopò di averlo ben coperto , ſi mette il vaſo in.
peſo di una dramma con acqua , non ſolamente acquaflhe_ bolla, e cori la parte ſincera fatta liqulg
,Gs ² .dë
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-244‘ TEATRO FARMACEUT. DEL DonzaL-Lr


da ſe ne cola-Fuori , reſlaudo i meſcugli nella tela. Aſclepíazlemppreſſo Plinio diſſeiche appena la po;
Car/eno dice ſemplicemente , che il Galbano ha tenza delli Dei ſi poteva pareggiare con l’ util-cì
virtù di digerire , e di mollificare z ma Dioſroride del Vino 5 ma queſie eccellenti proprietà del Vino
dice,che applicato, o ſomentato per le parti di ſot ſp eſperimentano quando ſr beve con miſura di.
,toa provoca i meſirni,ed il partollnto con Aceto, e ſcrezionata, onde il Poeta diſſe: Fort [miriam 'vr'.
Nitro ſpegne le lentigini; s’ inghiotte per la toſſe ríumque injuríam 1 ſiccome ne ſa teſtimonianza
vecchia 1 e per i difetti del reſpirare , e nel medeſi Pſſnio,(líCCndOIChC occupa, ed offiiſca la Sapienza,
mo modo vale per l‘Aſmatici,per i rotti,e ſpaſima e di più apporta altri graviſſimi danni , levando
ti . Bevuto con Vino a e Mirra vale contro il toſſi all'uomo tutte le ſue potenze , facendolo divenire
co,e fa partorire le creature , che ſono morte . A molto inſenſatozonde‘ Salomone ſcrive ſ Pro-o. rap.
bruggìandoſi diſcacciamol ſno cattivo odore, tutti 20 )L”x”ríoſa re: oinum, G“ tumultuofa ebrirtflr:
gli animali velenoſi, nè laſcia mordere da loro chi quícunque ſu': rie/affari”, non erít ſapienr , ed al
ſi ongedì eſſo . trove dice ſEcc/elioſt.) rogito-uz' i” corde mao 1 ao
_flrabere o 'vino Car-”em mmm , ut Mint/:m meu-m
Del Vino: -trnmferrevn adſflpientíam . Si legge di più nella.
medeſima Sacra Scrittura , che a tutti quelli , che
L Vino ſu detto così ,ì Vi; Qnm’ -vím inferi:: per voto ſi conſaCravano a Dio , era proibito , per
menti, onde Oratio diſſewerm'. r.) Firma/li ca* un certo tempo il Vino,ſicche ad dro” Somma Sa
lira-,quem ”anſe-ce” r1íſrrtnm? tuttaviamon ſolo cerdote diſſe Dio di propria bocca (Leoit. my. ro.)
diletta ſuaviſſimamente al guſto,ma inſieme è uno Vinm”. È** rmm’ 9110/1 inolzriare Pole/l. non bíbrtír
de’ principali ſoſtentamenti del viver umano, fic 1‘!! a é“ſi/ii mi , :zz/mulo intra-abiti: in taàernacu‘
che Platone (‘ Nelſua Convivio.) crede , eſſer ſiate [um tq/Iírnoniime ratori-(mini. Alla madre di Sa”
dato da Dio a gli uomini, per remedio potentiffifl fime diſſe l’Al geloſonrífíer; ó' Par-ierfilium,caoe
mo controla vecchiaia , ela malinconia , e per il ergo ”e -t-Î'Îzum Lib/rr , ordinando ſimilmente ad
medeſimofinea ſi può credere, eſſere ſtato inventa Amanne ſuo marito , che doveſſe Fare pur anche
to dal nofiro ſeCOndo Padre Noè, in riguardo della allenare dal Vino il ſuo figliuoio San/'onerlílimL
ſpeciale prerogativa di riſtorare mirabilmente le cap,-,,er'nrrm , ó** Síceram non bilmt . Ne` tempi
ſocoltà,ed operazioni vitali; la pianta, che lo Pſ0 della primitiva Chieſa pare,che i Fedeli ſi aſteneſ
,-ñduce è ſteta chiamata *viti: , quaſi vita, che perciò ſero dal Vino , ma alle perſone Eccleſiaſtiche , ſi
il Poeta alludendo al medeſimo oggetto pensò , che trova eſpreſſamente ordinato ne‘ Sacri Canoni,
‘li Dei , non poteſſero communicare , a gli uomini (DEcr.yar.r.zlí_/Zín.; ç.)9`uì altari deſeroitminflm,
dono più pregiato del Vino,onde cantò così: _ ó" síceram novi bibutſſponfa Cbrí i -uírmmfugiflt,
A ſuperi: bomíni Vinum gratiflíma dom. ut @enenumze ſe il glorioſo Paolo Apoflola impoſe
E ì Tebani, conſiderando le mirabili proprietà a Timoteoíl beverlo , ben ‘ſi raCCleie dalle ſue
del Vino,vollcro non ſolamente,che ſuſſe un dono proprie parole,che gli ſu preſcritto ſemplicemen
del Cielo 7 ma ne attribuirOno l’ invenzione a Dio te per medicina, in riguardo delle ſpeſſe infermità
Barco r figliuolo di Giove , al quale conſaCrarono di lui,dicendoli:Nolì mlhur ”quam biberr,fl2d mo
molte ſeſte , e giuochi di gran ſolennità ?andando dico 'ri/‘na utero, ProPti-rſtomac/mm mmm &fra
particolarmente non meno gli uominbche le don guenter tua: inſirmitater .
ne a ſchiera, cinti di pelle di Tigri 7 portando in In oltre leggendoſí Cali-nodi trova ancheaqüfflì
mano Timpaní, e baſtoni circondati di pampani, to poſſa nuocere il Vino bevuto ſuor di miſurazfx
ed in capo come di graſpi di uva, invocando il ſuo potatíoneſufwrflui oz‘niſiunt ”PDF/exiet’fflflraſyfl'n
gran nome, ſotto varie voci , come ſi oſſerva nelle ſubeth , [et/M"gidsEPÌ/P/Îffiflnſmi, ó“ That-1m' . ll
tradozioni di Giozándrea doll’ Anguillara Uil:. 3. Vino di più è nocivo ſormalmenre a quei , che 0-.
ÀÎL’ZAÌZ’JH Oni/1.9 Furono men divoti di Bacſicmche nodi compleffione calda,per ſentenza d’Ippucrfltr.
Nè gli Atenieſí
,Klmfiy diceſlibgale camp/exì.cap.8.) Infimmr, qui
iTebanizanzi l’ebbero in tanta venerazione . che ”on/'11m' retail: I 8. annOrum , non debe-nt ados”
promulgarono una legge , in virtù della quale ſi ;gnam-,ſupra alímn ìguemdid Avicelma lil). :ſr
diſcacciavano da’conviti , e banchetti tutti colo capa. Jdice il medeſimo: Vinum puerír mi Libert
ro,che non bevevano Vino,comediſpreggiatori di d'um dure-,rſt ſiti!! ignemaigfli aride” in [ignir a'eó.
coſa divina,che perciò nella parte della più appa bili/7”: ;fin—l ſmo… guantùm tolerare paflunt ad
rente proſpettiva della ſtanzn fecero ſcrivere: Aut ipſum temPeratè . \
bibfflmt nd‘íſCiae Celio fiodigino.)ripntando di più Li Bracmani dell’ india , famoſi , ecelebri in
per uomini imperfetti , e mal compoſti tutti gli molte Scienze-,e ſpecialmente nella Magia natura
Aſtemj,cioè coloro , che naturalmente abborríva le,cd Aſtrologia , coſtuma vano di non accettare al
no il Vinose di qui ebbe origineil Proverbio:0m cuno-nel loro Collegio,che non ſi aſteneſſe dal Vi
”Xx Abſtemiur arca!.. no . Platone proibiva il Vino anche a tutti quelli*
~ Fù ‘in tanta venerazione il Vino appreſſoiGre-ñ che erano nelli Magiſtrati, come riferiſce Aleffzm
Ciyed anche Trojani,Tirii,e La`tini,che non Faceva dro d’Altfl/üfl’lro (1153.511194 r .) e quella medcſlm²
*Ìib giamai ſacrificio alcuno ſenza il Vino,'perſua aſtinenza ſi' oſſervava nel dominio de‘ Cartaginöſia
dendoſí di non poter eſſer grata alli Dei alcuna oſ come ſcrive l’ilieſſo . Trà i Romani era fatto Qbo—
-ſertaiſcnza qncſlo prezioſo licore-.onde ſ-'rgilioſli-Ò. minevole , che i loro Giovani , prima del-"CU“ Eli
g`.4.zle/l'Eneizle.)` in tutti i ſacrifici, e ſelle, che de trent’anni beveſſero Vino,ma alle Donne loro R0
{crime , moſira di dare il primo luogo al vino. m'ane, era ſeveramente proibito il Vino, ſotto pe
na
‘a
PARTESECOlNDA. 24;

na della vita , come teſtiſica I’lím’o , e molti altri no (late commeſſe (la’ preuominatí a ed anche da’
` ntori , e benche h trovarà , che i Romani conce più ſenſati Uomini del Mondo, non ſarà mal con
derono alle Donne di bever Vino , ciò i`u per ſpe ſeglio il tralaſciarne quì il racconto ſpecifico a si
cial privilegio 1 e ſolamente ne’ caſi di grande in-ì per brevità z come per non rinovellare iníauſtc
ſermità per aver eſſe ſpontaneamente offerto al memorie di ecceffi formalmente deteſtabili . e
maíſime 1 che i-Curioſi ſi poſſono ſodisiſiare ap
Senato i pendenti dell’oreccchie,l’anella\ le mani—
glie-,fe collane,le perle, e tutte l’altre loro giojedn preſſo Guido Panciro//z‘ , nella Raccolta delle co
aiuto di una certa loro guerra, ſiccome i mariti ſe ſegnalate degli Antichi . Aggiungeremo non
loro avevano offerto la vita in ſervizio della me dimeno qualch’eſempio curioſo, come particolar
deſimaguerra . Silvíoflíbdeffitttí
ſi Riſeriſce .Enea ' del Ki’ [Uſan mente è quello di Cambzſè (Senec-[ílmle tra… 4 .)
ammonito da Preſa/pe , amico intrinſeco 1 del ſo
fi) che Federico Imperatore , conſigliato a ſar be verchio bere del Vino, adiratoſi per quella ſincera
ie il Vino a Leonora ſua ſpoſa , con fine di averne correzione gli uccrſe di ſue proprie mani ii figlio a
figzliuoli, diſſe con magnanima riſoluzione: Voglio con tirargli una ſreccíflta in meZoal cuore. Wan
più toſto la moglie fieri/e , che Lenin-ice di Vino , to è orribile la barbara azione di Cri-”Liſc- , tanto
poiche rende dominazione i1 vedere gli Uomini più ridicola è quella di Maffi-nio , il quale tenen
ubriachiffiirìa abomíne'vole *ceduta quella dellefe do in Roma il carico di Ambaſciatore degli Achei
mine-,cheſtante la debolezza [le/fiſſi) , patríano più fù invitato ad un ſolenniflìmo convito , dove fi
facilmente incorrere in quefl'atto 'vizioſo, che por laſciò traſportare dal ſenſora bere tanto Vino, Che
taſeco circoflanze anche di maggiorſckmdalo; 0n alterandoſeglì il cervello ſi traveſtì da Donna o
de lì legge in Plutarco , che Anne-to , e Cinz'PPo Si cantando , e ſaltando come Una vil femminella .
?dCilfimi , per aver bevuto troppo Vino , vennero Diremo per ultimo , trovarſi alcuni Popoli a che
in tanto furore di libidine,che ſtuprarono le pro beve-vano tante volte al paſto , quanti anni ave
prie figliuole . Che veramente il Vino ſia acutiſ— vano , ſicche . ſe l’età loro era di trent’anni a be
ſimo ſprnne alla luſſuria , è propoſizione :lucenti vevano trenta volte , accreſcendo di più di anno
cara dagli antichi dettati: Sim* Cei-ere , ó“ Bac in anno il numero delle bevute, Vii‘urono altri
t’Ofr-"get 7mm a É" Vina Para”: animo: Veneri 1 il Più galanti 1 che bevevano tante volte- quante
che conferma qneſta Epigramma del Principe de’_ lettere conteneva il nome dell’amara,ed altrettan
Porti Latini : (In Opufl-.cantrfl ux. ó*- ebriet.) tea quanti le deſideravano di Felice vita: onde Ovi
.Nec Veneri: , nec t” vini teneuri: amor-‘ñ’ - dio ragionando della ſeſta di Anna Parc-nm: 1 COSì
Uno mimque mar/0 'nina , Venuſque ”0th o dice: (g. (le'Fa/Ii) '
'Ut 78m” enerzmt nirerfic copia Bate/u' , Sale tamenſſinaque cd[ent,a)ln0ſqllf Prc-cantu"
Et tenti” graffi” , debilítatque pede: . 9450! ſumunt Cjiitbormd ”umerflqubihmtz
- Alu-'tax cme”; amor cogitflcretafanri: Ma ripigliando il tema del noſtro diſcorſo a eſ
Arranum demenr dere-gi: ebrieta: . ſendo di quaſi innumerabili ſorti s entraremo a
Bel/”m ſiepe‘ Pnritfera ”oſtia/e Cupido: dire ſolamente di qUello , che ſi doverà adoprare
Smpè mimi” itídem Bacchi” ad arma vocal“: in queſta , ed altri Antidori grandi. Adromaco il
Perdifl'ít horremlo Trojam Veri”; imProba bello. vecchio preſcrive per la Teriaca il Vino antico 1
At [npízbar bello perdi: , Ixitche , gra-ui . per disfare con efl'oi liquori, gomme a lagtime , e
Don/'73mm mental': hominumfuriarit ”ter-que, lìmili liquabili 1 che non ſi poſſono peſìare , non
E! ‘tm-{07', ó“ Probimr, è“ mer”: omni: izáeſt. avendo egli però dichiarato di che qualità debba
ſenape-Uè”; Vane-rem, ‘vino/i: con/Iringe lyaum, eſſere quello vino antico,perciò Andromiwoj/ gia*
Nec' t'e munerióm Leda! ”terqfleſuií . 'vane ſuo Figlio , e ſimilmente Damocrate , nelle
Vin-1 ſitimſezlent : nati! Vénui alma creandí: loro ricette , pigliano il Falerno , Come dotato di
Serviat z barſineir tranfi'lmſſe noce: . tutte quelle buone qualitàache deve avere un per
Oltre li &imoli di Venere, apporta il Vino, bevu ſetto Vino , cioè gagliardo o puro , lucido , chia—
to immoderatamente , infiniti mali , ſicche oſcu ro , traſparente , di color di oro ,ſottile , maturo,
ib la gloria di'AleflZmdro Magno , il quale eſſendo odoriſero , grato al guſlo , ed alquanto aromatico,
ubriaco ſete uccidere mo'ti amiCÌ ſuoi, e ſpecial ſchietto . e durabile . Delle due ſorti di Vino Fa
mente il flgliuolo della Nutrice ,tanto a lui caro, lcrno , uno dolce , e l’altro mezo , tra il dolce o e
l’auſtero , che ſi-trovavano a quei tempi, non ſti
' "che tornato poi in ſe , ne preſe tanto diſpiacere ,
che ſu per ucciderſi , avendo ancora dato licenza mai da Calmo uſato , ſe non il dolce , il quale lì
ad una viliſſima Puttana di abbruggiare il ſontuo .no a‘venti anni era crudo , ed acerbo , eda‘ven
lìffimo, e ſuperbiſſimo Palazzo di Serſe,ed aggiun ti in sù cominciava a mutarlì a e così eſeguiva ia
ſe a queſta molte altre ſimili indegnltà, nelle qua. volontà di Andromaco il vecchio circa la elezione
li traſcorſero anche Nerone, Tiberio ( Q`1finta Cm". del Vino antico . Ora non eſſendo noi certi , ſe il
zio) il quale era chiamato Caldio Bibi-rio A1570715 , Vino Falerno , che lì trova oggi giorno ſia il ve
in vece di claudia Tiberio Nerone-»le vogliono cre ro di quei tempi 7 mentre nèanche è ſperimenta
dere a Svetonio', il ſimile fi legge dit-'i [lio Ga[ ta la ſua durata , ſtante che h beve in Capo all’an
Im 1 Comma-10 , Claudio , Maffi-‘nina , Bano/ò , Si[ no › giudico . che ogni volta ,› che ſi trova un Ví
la I Licinio , il R è Antioco , e Sardamzfala ulti no di ſimile qualità@ di gran diirata,pollìamo 330
: m0 Rè degli Aſſirj . perarlo liberamente . Nè approvo il Vino Sorren
Elſendo‘ piene l’lſtorie delle ſceleratene, che per tino, lodato da Galeria , perche durava lungo tem
la forza del Vino , immodpratamente bevuto, ſo-z po, ſicche ſino a’venti anni ſ1 poteva chiainar cruñ_
do,
’246 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZEL LI
do , oggidi però non ſe ne trova pure memoria , Del Mele .
perche quelle Viti antiche furono tutte ſvelte, ed Igliarai Mele dolciſſimo di due anni i ,con la
`abbruggiate , ele altre piantare doppo , produco ſua ſolita acuzia, e non partecipante di ſapo
no una ſorte di Vino , che il primo anno , e non re alcuno eſtraneo, di color biondo, rilucente, pu..
più è buono a bere , nè ſi veggono Vinidi Sorren ro , odorato , di conſiílenza uniforme › uguale , e
to , ſe non di deboliſſima ſoſtanza, e di minor du tenace , non reſinoſo , e che faccia le fila a ſimiii..
rata . `tudine del viſchio , e che ſia raccolto di Primave
Tra tutti glialtri Vini dunque ſarà la Malva ra da’ favi delle Api paſciute in luoghi abbondan
gia di Candia il migliore per la Teriaca,avendo le ti di Thimo a e di Roſmarino , come anche di al
qualità attribuite al Falernomaffime atteſtando il tre erbe di qu alità, calde, ſecche , ed aromatiche .
Maran”: d'aver fatto la provſhe ſingolarmente cir ueſte Condizioni ſogliono ordinariamente ritro
ca la durata dice, che eſſendoſene, per dimentican varſi nel Mele di Taranto 5 ma per maggior bre
za laſciato dentro un fiaſco ,intorno a cinque bic vità mi rimetto a quel di più , che ſopra queſta
chieri,fu ritrovato doppo trè anni delle medeſime materia ho ſcritto del Mele, nel Capo del Diamo
qualità appunto , che era prima , non oſtante, che ſchio . La quantità del Mele doverà eſſere pun
foſſe ſtato tanto tempo ſcemo . Della Malvagia ſe tualmente di libre dieci, avendo l’atto pratico di
ne può aver facilmente per via di Venezia s e ba moſtrato , eſſer Doſa pr0porzionata , conforme an
ſiarà per eſſer Vino antico , che fuſſe di ſei , o ſet che alla Dottrina di Galena,che dice: Sata': autem
te anni , richiedendo minor tempo del Falerno , ofa'entur libra (ſr-rem .
per venire a perfezione , giacche chiariſce più pre
Prattica di Preparare 1a Teriflca .
iio , Purificandoſi da ogni feccia quanto ſi ſia te
nace , e che per quello , e non altro fine appunto llanto alla preparazione di queſto Antidoto;
ſu ordinato da Andromaco il vino antico . Chi poi ci conſormaremo con la Ricetta del Mar-anta
non aveſſe commodirà opportuna di avere la Mal oſſervata da Noi cö felice riuſcita.Si doverà Primie
vagia , che ſenZa dubbio è il miglior Vino , Che ramente avvertire nella ſcelta delle radiCb che dO
‘ in queſti tempi ſi poli} adoprare per la Teriaca,po~ Veranno eſſer ferin6,di ſcorza liſcia, giacche le cre
, trà ſervirſi di altro Vino, che gli aſſomigli, quan ſpe , e le rughe ſono indizi' di ſvanimento delle fa
to più ſia poſſibile nelle qualità ſudette, delle qua coltà neceſſarimcom’anche quando non -fnſſero del
li quando foſſe notabilmente manchevole , l’Antió’ ioio colore nativo , che ha da conſi derarſi vivo , e
doto riuſcirebbe grandemente imperfetto, e per chiaro-Gli avvertimenti ſopra i Germogli, e Vil“
corroborazione di ciò riferiſce Galena , che aven gulti ſono molti, poiche s’hanno a ſcegliere vivi, e
do un tale adoprato il Vino non antico , ed anche di vera , e reale ſoſtanza,oſſervando , che volendo
in quantità più del dovere , gli riuſcì la Teriaca romperſimon rendano polvere.L’egnalità,e numeó
inacidita , benche queſto difetto poſſa anche deri roſità ſOno anche circoſtanze eſſenziali,poicche do
vare dal pane mal cotto , o non ben fermentato a vendoſi eleggere i più groſſi , è mancamelflo me
il quAle ſi hà da meſchiare nei Trociſci di Vipera. ſchiarli con í piccioli,e l‘iſteiſa regola milita nelle
Eſſendo queſto Regno abbondandiffimo di Vini cortecdefld involucri,ed altre coperte de’ ſemi- Si
di ogni ſ0rte,ſarà facil coſa ritrovare in eſſo unVi— pigllaranno tra i ſemi li più ſolidi, e liſci di ſcor
no , che abbia le ſudette qualità, e quando ſi po za,che ne anche ſia punto rugoſa.Ne’ fiori, benCÌic
teſſe avere una ſorte di Vino GreCQ appifopriato , ſeccati dover-à eſſervi il loro natural colore 1 Che
lo giudicarei molto a propoſito , maſſime , che in aVevano mentre erano verdi . Qqando le lagrimer
riguardo della durata , ſe neè trovato in quelle ed i colori conden ſati averanno dell’arſiCCìOi e Che
Fortezze del molto perſetto,d0ppo 10 ſpazio di r y. per vecchiezza mancaranno del loro odor'e a e ſ3"
anni . Il Marantz! però non approva il Greco per pore ordinario, doveranno rifiutarſi , dovendo eſ
la Teriaca , perche avanti gli otto anni (dice egli) ſere vigoroſi al poſſibile in tale qualità , e queſta
s’invecchia, e la Teriaca non hà biſogno di-Vi conſiderazione è neceſſaria anche in tutti gli al
n) , che così brevemente s’invecchia . Confide— tri ingredienti, antecedentemente nominati.
'xando poi , che le Teríache , che compongono og— ‘ Circa poi il ridurre in polvere quelle radíCía
gidi li Farmacopeimon le conſervano ſino ai tren fioriaſoglie,virgulti,corteccie,frutti,ſembſughia ?d
ta , o ſeſſanta anni , come facevano gli antichi, altre coſe , che ſono capaci di tale triturazione r è
ma in trè, o quattro anni [i trovano ſmaltire, giu utiliſſima oſſervazione il diſſolvere quelle ſpecie-
dico poterfi adoperare un Vino , che ſia atto a re che ſono diſſolubiii , derivandone da ciò , chela
ſiſtere per queſti pochi anni, ſenza corruzione 1 maſſa diviene più Viſt-oſa, ed in conſeguenza me
che perciò è a propoſito il Greco . no ſoggetta ad inaridirſi . In conformità dunque
Per ultimo circa la quantità del Vino a che de della ſudetta oſſervazione,ſi doveranno ridurre i!!
ve entrare in queſio Antidoto , ſi dice , che An polvere lo ScordimCalamento,Matrobio, Ste-cade
dromaro non ſolamente non cſplicò le condizioni Dittamo,Polio,CamedrimCamePitidperico’ C89‘
di eſſo , ma nè anche ne determinö la doſa neceſ taurea,Gengevo,iride, Reupontico, Cinqueſoglioo
ſaria , la quale ſu poi dichiarata da Calma in due Coſio, Nydo Indico, e Celtico , Ccnziana 9 Meo.
Seſtarj , che contengono ;20. dramme , e ſono le Phù,Ariſtolocia, Petroſellino, Amomo, Cinnamo
oncie 40. preſcritte nella ricetta noſtra. mo,Caſſia, Carpobalſamo, Caſioreo,Schenanto , e
Malabatro.Nel peſiare li ſopradetti ingredienti* ſi
doverà oſservare queſia graduazione , cioè PſÎ'Îla
le radici,poi i virgultide corteccic,li ſemi, ſoz‘àller
. e
PARTE S’E CON~Ì)AZ"' 247
ed ultimamente Mori-Beſtìoperazione ſi ſarà in abbiano per coſtume di componefe la T’eriaca in,
un mortaro di bronzo grande” ben polito, con le colore ſimiglianteal leonato,tuttavia per non ta‘
ſeguenti diligenza . Si preparano due carte perga cere alcuna particolarità a quei , che aveſſero gu'
mene grandimna delle quali inumidita prima con Ro di ſar apparire la Teriaca di color negro , con"
l‘acqua pura o ſi lega ſtre’tamente alla bocca del forme all'uſo antico, ſi doverà avvertire, che que*
detto mortaroán modo di coverchio; ſi farà in me— ſta negrezza viene cagi'onata dà] Calcite , quando
zo di detta carta un pertugio proporzionato a ca ſia meſcolato con li ſughi dell’AcaiÎa,e dell’ipociñ'
pire una meſcola grande, o pure una mano , acciò ſtide. Chi però non ha queſto fine, pori-à ſemplice~
fi poſſano {Lavar fuori le polveri , a fine di paſſar-le mente diſsolverç il Calcite nel vino ſolamente .
per lo ſetaccio; ſopra la detta carta, [i doverà lega Avendo poſto ſeparatamente le polveri degl’ in;
re l’altra Con la medeſima diügenzaie farvi un bu— gredienti diſsoluti in vino , che prima doveranno
ca,ma ſolamente di tanta capacità ,che poſſa rice eſſer paſſati per ſetaccio ſtretto, giacche non è be
'vere ſtringatamente il peſtello , accíò nel peſi-ire,~ ne Far queſ’c’operazione, per mezzÒ del panno y‘, che
non ſe ne voli per l’aria la polvere più ſottile, che reſtando imbevmo de' licoriwiene chiaramente a
perciòmon ſi dqverà_ levare queſta ſesonda carta,ſe ſcemargli di peſo,e volendo venire all’atto di me
non dopo un ſpazio , giudicato conveniente a far ſCOlare, ſi doverà sù l’ iſteſſo punto diſtruggere la
-riſederela detta parte più Volatile delle polveri, Terebintina nel Bagno Maria ._ Si pigliaranno an
che quando apparirà attaccata alla detta carta , ſt che il Galbano,e lo Storace, rompendo”, e peſtan
crollarà diligentemente con il dito dentro il ſëtac dogli inſieme con piflello di ferro ben polito con.
cio.Doppo di aver peſtato un tempo a diſcrezione, aggiungetvi un pocodi Mele crudo , maneggian.
f, toſſà viti la ſeconda_ carta,e per il pertugio, gran-ñ, doli poi fortemente con le mani,a fine di meſco
dc , fatto alla prima carta lo ſi` cavarannq fuori le largli,ed unit-gli bene inſieme; fatta queſta maſſa,
polveri con la meſcola ,_ mettendolo in un ſetaccio, ſi deve ponere dentro la Terebintina liquefatm»
ben ſtretto ,e coperto a avvertendo prima_ di ſcuo un pOCo di Mele Crudo , laſciandolo incorporare
prirlo , di crollare col dito 1a carta , con che è co contuttavia
tre eſſa,e poiſtàgittarvi dentro
nel bagno la detta maſſa,
, e cuoprendo men
il vaſo la-ì
pertmper far cadere la polvere volatile, che vi foſñ.
ſe attaccata , e poidarle tempo ConVeniente a fare ſciargli bollire un buon pezzo , acciò reſtino bene
la ſua reſidenza , .La parte della polvere , che non incorporare i
ſarà caſſatadì rimetterci` nel mortaro con le mede-` Qta pertutte
ripartire camìnare
le coſeſſordinatamente,
in quattro vaſi ſididoveranno
colori di
ſime. diligenze di prima, e ſi tornarà a peſtare, (in
che paſſi tutta,e ſi riduca ſottililiima . verſi,cioè Bianco,Negro,Verde,ed Azurro. Nel va
Dell’Agarico i che, dover-à eſſer peſtato ſolo ſe., ſo bianco ſi metteranno le polveri, nel vaſo negro
paratamentefi pigliarà il debito peſo,dopb che ſa lev coſe diſſolute in vino: nel vaſo azrirro la Tere
rà paſſato ſimilmente perſetaccio ſottiliffimo ,‘e ſi bintina con lo Storace , e Galbano 1 che ſono fiati
meſcolarà con l’altre POlVerizqueſta diligenza ſi fà, uniti inſieme nei Bagno Maria: nel vaſo verde il.
perche non. entrino. nella doſa quelle fibbre legno Mele . Nel unire tutta la maſſa dell’Antidoto , ſi.
ſe,ed inutili ,che l’Agarico ha dentro di ſe, quan-i doverà_ preparare un moi-raro grande di marmo , al‘
tunque di eſſo ſi debba eleggere la ſemina , conforq quale-ſi potrà dar nomedi quinto vaſo .
me all’eſempio di Ger/eno, avendo anche la ſemina ` La comPoſizione doveri principiarſi così e Si
(non oſ’cante la contraria opinioni di alcuni)l’iſieſ--` poneranno dentro il mortaro , o quinto vaſo tutto
ſe fibbre , o vene del maſchio , delle quali, quando. le coſe diſſolute in vino, .i ſerbate nel Vaſo negro;
ne fuſſe manchevole , ſi porria argomentare , che dopò ſi pigliarà a poema poco del vaſo bianco,tan
l’Agarico fuſſe difettoſo . Similmente ſi doveranno_ ta quantità delle polveri, che mettendole dentro il.
peſtare ſeparati li ſemi del Talaſpi’, Napo , ed ipe.~ mercato, e meſcolando”; ottimamente venghino a.
rico, già che per la loro tenacità reſtano attaccati_ coſtítuire una forma di buona con,ſifienza_.Si cava
u
al fondo dei m0rtaro,ſi macerano poi polverizzati, rà doppo dal_ vaſo azur-ro la terza parte in_ circa
fl..
~ in `{ino , ſino alla totale lora diſſoluzione, me. delle coſe ivi ripoſte , e ſi meſcolaranno dentro lo
ſchiandoli doppo con le gomme”: ſlighi,che hanno ſteſſo mortaro: avvertendo pero di adoprarle calde,
per natura di ſcioglierſi da ſe nel vino , come ſpeñ` perche altrimente non_ ſi unirebberoz a fare queſta
cialmente ſono la Micra I_ il frigo di Liquirizia, unione,o meſcalanza,come ſi richiede , vi è neceſ
quello dell'Ipociſtide,il Sagapeno,Opio,Opop_ana ſaria forza di un uomo ben robuſto , che la maneg
co,ed il Zaffarano , pero prima polverizzato 1 cori gi.- QlLando tutte le ſopradette materie ſaranno ri
ſimilmente il Bitume , el’Acazia; con tuttocib, dotte in un corpo , ed aver-anno acquiſtaro qualche
Io ho fatto prova di ~Fare peſta re queſt’ ingredienti, ſpeſi‘ezza , ſi metterà nel moi-raro_ la terza parte del
con gü altriie non è riuſcito diſordine alcuno.An Mele ,7 poſto nel vaſo verde , avendolo però prima
che i'incenſo ſi doverà peſtare ſeparatamente,perq cotto leggietmen te , e [primato con diligenza , per
'che volendolo unire con gli altri ſi vorrebbe ad renderlo purificare dalla parte CBTQSÎUOΑAS fi met
impaſtare , fi doverà perciò doppo averlo leggier terà poi un’altra particella del vaſo bianco , e poi
mente peſtato unire con gl’ingredienti macerati un‘altra di Mele,ed un poco della materia del V3
nel vino , e per fuggire il medeſimo inconveniente ſo azurro, ma però ſempre calda , meſcolando ga
ſarà miglior riſoluzione macerare le Gomme nel gliardamente di Continuo , e finalmente ſi vuciarà
vino.La terra Lemnia pur anche vuol effer polve-u dentro il mortaro tutto il reſiduo del vaſo bianco,
rizzata ſola,e poi unirſi all'altre polveri . e degli altri vaſi , con le medeſime diligenza , pe
Ancorche oggi giorno molti valenti Farmacopei {iandouavvolgendoi emeſcolando ſubito con eſtre; ‘
ma
"’7’

'243 TEATROFARMACLUT. DEL' DONZELLl


ma Forza tutto il compoſto , ſenza intermeſiionedi tile in queſta r'niſtione z ma avendo di queſta mate;
t,cmpo,c0n un menatore grande; il quale ſi doverà ria baſtantemente diſcorſo Giuſeppe LLnbercetano a
ungere ſpeſſo con l’Opobalſamo z par facilitare la parea me di potere ſempliCemente dire, che la
faciga dell’0 perario nel peſtare , e menare la com ſola polvcre di Vipera,debítamente preparatſhpuo
poſizione’ in riguardo della gran tenacità degl’in oprare la parte principale di quei valoroli effetti,
gredienti . In queſta operazione ſi può diſpenſare. che ſi attribuiſcono alla Teriaca. Leggendofi Dio
tutta la doſa dell’Opobalſamo. Quando però ſ1 do ſcorídfle Plinio ſi trovarà,che moltiifimi puri inq
veſſe adoperare l’Opobalſamo Occidentale,che or gredienti di eſſamſati ſeparatamente,hanno ſacol
dinariamente è duro,ſi doverà prima polverizzare, tà di giovare formalmente ne’velenh ed in qualſi.
e poi ſciogliere in vino caldo con un poco di Me voglia materia Aleſiteria.ln prova di queſta affer
le. Qgeſta compoſizione ſi deve ſare in luogo eſpo zione ſi può conſiderare la continua eſperienza di`
ſto al Sole,per la virtù, che ha nell’unire i medica quei Ruſtici, che vanno raccogliendo le Vipere
mentÌÎPerche l‘Antidoto ſi poſſa rivolgere commo— p'er le campagnede quali, quando per diſgrazia ſo
damenteanon G doverà per 4o.giorni mu0vere dai no offeſi da’ morſi di eſſe, sù l‘iſtelſo punto ſi cura
proprio mortaro -› il quale biſogna cuoprire dili no Con le polveri di pochiflìmi ſemplici noſtrali,
gentemente , ma però ſolo con Carta minutamen come ſono il Dittamo Bianco,la Tormentilladìimz
te ſorata , oſſervando per neceſſaria circoſtanza,che peratoria, la Genziana, e l’Ariſtolocia, ſenza alcu
ogni Cinque giorni, per tre ore continue, ſi debba no riguardo di doſa,nè di miſtione di eſſr, che ſor
rimenare a viſta del Sole , da perſona , che abbia ſe anche ſono più efficaci de’ ſtranieri, perche, dice
gran ſorza.Paſſato il detto termine ſi può riponere il Caſie//i ( Ti-at‘î. :le Smi/aceflſpera. ) non tutte le
la Teriaca in vaſo di vetro , odi terra ben vetria coſe,che naſcono in India , ſono migliori di quelle
to , avvertendo di`ongerlo prima di dentro diligen di Europa-ondenîalſa Alexicmm creatafuit à Deo
temente con Mele ſpumato , e di non riempirlo Pro Mexican-iuHi/pitufl pro Hrſoam'r @uffi: Sicu—
ſoverchiamentemnzi laſciarne vacua la terza par la Pro Siculis, è* Salſa Sicula 9m‘: erit uſm- 1 mt
te,per ſacilitare la fermentazione , che ſì pretende nulliufirrgo ſruſirà crea-uit earn Dei provide-mini”,
fatta dopo ſei meſi,ed in detti ſei meſi, ed in mol Qèlüd minimè eſt aflèremlum , quia Deus‘ I {lat m'
ti altri‘appreſſoſi debbono ſcuoprireli vaſi z per ruem , ficut 147mm , É“ Siculi; dedit rtf-ta medica
due,o tre ore ogni ſettimana . menta ad fuor morbo; curando!, quare‘ concluda
Il tempo , che ſi preſcrive per la fermentazione quoſcunque del/ere uti ii: medicammtinqme Del/F.
della Teriacaè parimente neceſſario in tutte le al— . illi: in ſu” regione prxfflravíti queſti tali medi
tre compoſizioni,dove entra l’Opio , poicche ſe ne camenti ſono propriamente i ſemplici noſtrali.
acquiſta una terza entità , che non deriva ſempli come anche dice Plinio ”ib-24. rep-l.) Him ”a7
cmnente dalle facoltà degl’ingredienti , ma dall’ ta medicina , later: jbl/r ”uſura Flame-rat eſſè re
unione di eſſi,e perciò queſt’Antidoto ſi deve corn medio Parata 'vu/grz,inventufizciliamcſine impen
ponere in tempo di Eſtate , come ſtaggione appro dio,ex quibus -víw‘mur . Pq/Ieaframlu hamiÎmma'
priata a portare più brevemente quella nuova pro &ringmiorum, caPtur-e officina: inoenere iſlam#
prietà dell’antenominata unione degl’ingredienti,` quibus ſua cuique [flamini vena/i; Fromzttitur 7.1i
:per mezzo della fermentazione . tfl.Sratím comfoſitioner, ó* mixmm inaſplicali
’ Non oſtante poi , chela Teriaca di Audi-amaro ler decantflntur - Arabia , atque India in medio
il vecchio fia ſtata ricevuta nel Mondo , e ſtimata aſtimmztm-,ulcerique Par-v0 medicina è 7‘”be ma
per tuttii ſecoli, come una delle maraviglioſe ri immuni/17- , ai”; remezlia *vera quatidië PM'
invenzioni,che poteſſe uſcire dalleſquiſitezza dell’ Perrimm‘ quiſiyfle com-t. Vedendoci dunqlle ſom—
ingegno umano, tuttavia ſi vede, che la conſidera miniſtrati dalla benigna providenza del noſtro
zione di Plinio in particolare , non arreſtòabba‘ Creatore fin dentro la Caſa i rimedj contro tutte
gliata dalla ſpecioſa deſcri/,zione di eſſa ,' anzi ſa le noſtre indiſpolizioni, e queſti ſono,come li è det
cen`do ſenſata rilieffione alla lunga ſarragine , e toi noſtri ſemplici ſamiliari,poco ſtimati dagl’in
contrarietà anche degl‘ingredienti,ed alla varietà, capaci perla viltà del prezzo , con gran ragione
e minuzie delle Deſe , che a prima viſta moſtrano perciò Cornelio Agr-**HM ( [ib. de berlin/Limiti”
una giudizioſa accuratezzaſlilza 9.mp. r .l ſu da eſ cap.84-)diede a coſtoro il titolo di ſtolti: Vere‘ ſt‘ll‘
ſo chiamatazfomtvoſirio luxuri-e, che fit ( dic’egli) tum eſſewx lnrlirt pete-re, quae [lumi balze/nu!, pra
ex rebux exterm’: , Cùm tot rome/lia [lederít ”atu priflm neque ”rr/tm , neque ”rarefi/jſieere Ex’ſtſ'
'ra, qua: fingulflfifl‘lieerent . Quo Dem-m” perſidiflm mom-er , Patrijſque rebur peregrina , fruga/il’flſ
z'jlflm mnflſirmztePI-Iominum enimſubti/Ìtfl; tanta ſumptuofa,acfireilë acqurſiliilibur difficili/l’5" db
c—ffe non potrritz onde ſoggiu nge l’iſteſſo: Oóſtenmzia uſque ípſir terraſinibm imPOrtnra preferenzenlo
artis , ó“jlartentrJſIÎſcs'e-ntia oenrlitatie manif‘eſlz però per riverenza di sì grand’llomo , come ſu
ejZ . E'veramente , non ii può negare,che vi ſiano Aridi-amato , ed anche per la mia , benche PDCI* r e
molte coſe ſuperflue, come ſpecialmente li Troci debole conoſcenza,díco ingenuamenre,che ad ogni
ſci Edicroi,mcntre quali tutti gl’ingredienti dr' eſ. modo a tale Autore ſi debba molta lode , perche
ſi,entra’r0no ſeparatamente nella Teriaca.Biſogna nel meſchiare nella Teriaca tanta quantità d’in
anche conſeſſare , che li Trociſci di Vipera abbia. .gredienti , il ſuo fine credo lo ebbe Fondamenta’
no diſcttoſa preparazione , come anche notò aCu dal Vedere z che la Natura (benche ſemplice-J P“
tamente l’E/manzioſſumulm Pejlix.) che dice e In conl‘iſter nel ſolo calore naturale, onde conſeguen
jrrſcrzlìr ”Ljirere maliore; profriemier [ſitter-z , e temente fi diletta nella ſemplicità delle coſe 1 non
- ñ‘ lee l’Agarico ſia uno degl’ingredienciflffatto jr…, perciò_ come radice di tutti i mali ſempre li Pſ9‘
duce
PARTE SE C O-N D A; 349
'duce ſemplici , ma ben ſpeſſo complicati , ſicche Cùm enim ejflſcemodr‘ .yz/411'”: Mſi-”ro qll-”ſanr
Per debellarli tutti ſnſſe mera neceſſità di unire ~ ma.» 0 fit , ”ec ſen/ibm* (lettura/mſn , que ex multa—
diverſi ingredienti a per Formare uncompoſto , il rumſcmzfnfiom emerge: , admadam incerta »atque
quale ſecondo il Metodo , dove collare di baſe z di» anca-pr erit , nec m'fi expi—ímrm-o , ò* obſervatium
corrigenti , e di adjuvanti , e dove-idoli giovare a’ campruéflri Porrſt . Tamflrjz' enim quadamſmrrùm
più :nalicomplicati , doverà lenza dubio avete comporta jim‘, ſi-m'ler (55.23”: :dere-.Plerflmque ta
più,e diverſe baſì,ſecondo il fine, a che ſi compo mm tacitir etiam quibufiz’am *vir/'bm- omnìnò diſ—
ne. L'indicazione dunque de’ mali , danno l’eſſere ſì-”tízmnut idcircò [i iti-mmm eandemgm compa
al medicamentocompoſio; ma perche non ſempre -jítionem conrurrmzt, ”anſi-ſe juoent, atque carro—
la materia. dell‘indicaro adegua l’indicazione-:iper borem‘ſhd contra Parimflntmtgue Permrtmzt-Nan
clie alle volte ſarà più efficace, e tal’ora più debo— igimr ,baffi-:mt compaſitionir maitre *vira: exfim—
le,di quà , perciò viene originata la cauſa di ado Plicz'um viribm- conjivimr'fl etiam ”ſu compa-tum
prareicorrigenti , che raffrenino la violenza di fineaſibi omm’nà conſèntirePoiChtmOn ogni coſa*
queimedicamenti, che fi mettono per baſex ſiccoó. che ſarà dolce da per ſe medeſima a meſchiata poi
mc all’ incontro‘ ſi' adoprano gli adjuvanti- peri con altri ingredienti , di contrario ſapore, ſarà il
troppo deboli ,. e. banche per la fermentazione i compoſto dolce,e giocando, onde l' illeſſo Fame/io
compoſii acquiſtino nuova forma , riducendoſi le ſoggiunge, dic: Neque nina' eretici, &pamarib ó‘
virtù di tuttii ſemplici ad una ſola , diverſa` da. IaEZír. à** me/lz'r. , quia ſeorrùm [Fuga/.4 ſalata”:
tutti i miſcenti , che comPongono , come avviene juvant,PerΔ1'xt0runz, ſim-ui; eſt , E‘ gratmjaPor:
'ſpecialmente nella Teríaca. non perciò ſi può dire, neque-omniumzqme fiorrùm fiiavemflirant ode
chela virtù radicale de’ ſemplicizſi diſperda affat rem, [i co›y~"umla.r, ſum-ir quo-fue ador Etra-{let : i”
to , ancÒrclie in parte venghi rifranta , come per neque omniflmflzm url-verrà: unanñmflrorrùm da;
*eſempio lì vede nell’Opio , e Croco , che ſono i Prxbenſa ſu”: -vírer habere-,Permíxtiamtyue cam
maggiori Anorüni,che_ riceva la Teriaca, la quale pofitio miriam- ira-”ſari pote/Z . priſtina'r , am‘ .:qué
.doppo la fermentazione,` per la virtù di eſſi due valida: vir-er ”Nunc-.941‘011 em'mfuwat irrſingu
anodini, ſopiſce i dolori , perdendo il nocumento. línrarò depr-.e/;enditur in míxrix, denuoquc debe-t
ſolito a cagionarfi dall’ Opio, ed anche da tutta la COÌBPQ/;ÎÌD etiam ”ſer-vazione comprobm-i.
maſſa della TeriaCa medeſima «r prima della fer Fernrlío iſteſſo muove un’altra quefiioue z A”,
me-n tazione,per.clze per mezzo di Queſta, ſi viene az qua; diocrfiirum oiriflm Permiſcentmyſing”la Fri
conſeguire . che gl’ ingredienti di qualità craſſa ſi _liimmín comfofltioneſvirex retìnmntmiſqm mihi
attenuino , gli attenuati s’ ingrofiino a itroPPO. Lira 110121‘: exerccflnt_ con/Int quidem , water”,
~freddi acqniſtino calore,ed icaldi ſreddezzadl li~` Pbl’cgmanarum incremento , ”fiſhing-'mia diſclh
mile ſidice degli altri contrari ,~ che optanounoñ tienribm' mifimſſè, ut ſiſimtll parer 'uirer ammonta
nell‘altromon per diſtruggerſi; ma per communi-` At'quifieri pote/l , m‘ contraria illa confuſa non
carſi ſcambievolmente le loro virtù Farm-lio 2 C116’ ſeſe mutuò retflndant P Hat igitur dihreudaſunt.
Ti la. perſpicacia de’ ſuoi ſcritti ha moſlrato ,li Cùmnceur eſe' comm Permixtio, utraque prtſtimu‘
_ eriti della ſua dottrina eſſer anche~ ſuperiori al ſua: oirer integra; ntinent,enſ,]”e arlbuc, ”t ante
ciiiarilſimo grido , che per` il Mondo con eccelſa, exercuernutfieqzín bir ”enzimquzzforir Azlbibímr,
volo ne porta la fama, non approva la moltitudi ſadé‘ i” [271,th i71tr0,,ſezz Forianir.ſèù_/1›Ltid0ti
ne degl' ingredienti in un compoſt0,quando ſono“ farmaſumunmr . Per corroborazione del preſup
cjufllemflicultatír, potendo un ſolo di eſſi oprarc Poſto, che il maſchi-re i ſemplici.. di contraria fa‘.
quel medeſìriio,clleſixclufivè parlandO) poſſono ſa colta , diſinrbi la maſſa del compoſlo , pigliando
re tutti uniti,ſegnono le ſue parola-Empiricaram qualità contrarie a.quelle,cl1e ſperava l’Autore’~ ſe
mt”: ir mai-fm': , in eundem ”firm , è* effflum, ne può trarre l’argomento dal Tai-caro Vetriola
multa ”ridi-que fimplícía caflgerere , ”t ”num ſal. to., il quale ſi ſa ›.meſcliiandoſi. Foglio di Tartaro
trm ex neu/tir i” ”mſm/{Hone- axiſteretfflſſcñui cu- . fattoper deliquio,e ſpirito di‘Vetrioloz l’unione di
randa Propria?” a É“ laboranti! natura: conſhnta— queſiti. licori acidifiìmi cagiona una grande eſlërvc
71811781. Hana ó" ”una rariamm p/eriqueſcfiantur, ſcenza , riſedendo , poco dopò nel fondo del vaſo,
9m’ neque a‘ffréîurjpeciem , nequemflgm'mdimm‘ ſotto del licore, il Tartaro vetriolato, di ſapor dol
inorſtiganl, neque labarnnti; ”di-”ram , neque re ce,l›enche prodotto dalli due ſudetti licori acutiſ
mediarum viral-,aut ratianeflmt ”ſu comparſa; ba ſiſmi-E parimente chiaro quanto la Scamonea ,e la
lzmrñE di tal mamriadtrì ſimile-”dum (dic’cgli me— Gomma gotta, che per la ſua grande proprietà ſoñ
deſimo ”i prima , {tilt rtiamſecuflda mcdrcnmeu luci-v a,vien chiamata Laxtrtiwmfa Indicem,,queſti
torumfacm'xar , autrakfariendi , rrfrigemndia pigliati ambedue ſeparatamente ſolvono valente
molliemlidncidendi, darei-gent!! , autſirm‘lir qua-ñ ' mente il corpox, ma quando ſi danno per bocca_ mc
-o-u
(lam campofitiune qdarz’tur, compila-a biſcefucuſñ ſchiati inſieme , non fanno evacuare violentemen—
tati/mr ,or-tdi”: apra camimflerzîpoflìmnatque ta.. t* , ‘PUChe la forza di uno , ‘ſi ridende dall’altro .
metfi comp/Milo” *vira: ”onſint , quàm ”Him rflí Mi reſta, per ultimo di moſtrare, come la mede
caciarer , in e-umdem tamen efieéîum confintium‘, ſima ricetta della Teriaca di Audromaco , lì poſſa
r\
mcſeſe Pep-imam!, ”t Plnutagiflir , Salani, Lenti: preparare con un modo Chimico , che ſarà il ſe
paluflrir , Sem‘ùervíai commiſtio , a”: ex Maſon, guente a ſenza partirmi però. della detta ricetta 7 e
AIM-em@ He/xine mmfcſitia . Cate-rm” fi terrz’a ſenza mutazione d‘ingwdientimè alterazione delle
qll-adam qualitar compoſizione ”feriti/r , ”0” doſe in ella deſcritte , variando ſolamente nell’or
129145- certſimu; tutò ”laſtmc’î' varia Fermr’ſmerir. dine della compoſizione . ’
TW
Hh Dove;
25°' TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
i

Doveremo primieramente a tutto noſlro potere conſerva poi , per lungliffimo tempo; tenendolo
Procurar d’eſiraere dagl’ ingredienti le parti eſſen bene otturato dentro vaſi di vetro .
ziali , ſeparandone ogni materia inutile 1 la quale Pietro GiazFalzroſMjÎ-otbecium [ſt-agli!). 9. cap.
hifruttuoſamente aumenta la mole del medica 7.) provedemhe vi ſaranno alcunhche giudicatan
mento. giache quanto più la preparazione , così di no ſpeſa eſorbitante il componere la Teriaca Chi.
eſſa i come di ogn’altra compoſizione , ſ1 remlerà› mica , onde per togliere tale fallace apprenſione
ſpirituale . tanto più riuſcirà efficace la forza loro ſcrive così: Ego ipjè juroflz‘î* Deum teſtor me ipſum
producendo poi effetti ſiupendi. Io nominato qui. Poſada“ chimicum quemvínfflretio centenorum au.
ſemplicemente Eſſenza, Eſiratto, Spirito , e ſimili rem-_umſhanclonfeäionem omnibiu numeri: flóſa.
operazioni , con le quali ſi preparano Chimica lutam , E* completa”: dare , ó" ”ul/um q/Z in Imc
mente gl’ingredienti della Teriaca d’Andramacoä opera Eleéîuarium i Arcatzum 9 Magiſteríum , aut
ma volendoiì poi venire all’atto pratico di tali aligùarl ali/4d cbymícum opus 1 quad prerium ex
manipolazioni,biſ`ogna vederle ne' loro propri ca ”dat quinquaginta nummamm aureorum , m’ſì
pi , ſotto de‘quali ſaranno da N01 ſpecificamente copiam ingente”: una *vice conficere i” vatirjîr.
deſcritte-.Nella ſeguente ricetta della Teriaca Chi T‘
micamon ſono poſte le doſmperche (come abbiamo AGGIUNTA.
dettolvogliamo ſervirci dell’iſteſſe Poſioda Andra
mammella ſua propria ricetta . P Er componere la Teiiaca con modo chimico
Figlia Eſſenza diOpio, Eſſenza di Zaffarano, più ſacilmpotrai fare così:
Opobalſamo,Storace Calamita,Eſlratto di Mirra. Figlia l'Opio, polverizzato , e poi imbevilo con
d’incenzo,Eſiratto di Opopanacmdi Galbano,e di ſpirito di Vitriolo,in modo,che ſi faccia come una
Sagapeno . ` paſta,quale ſeccarai all’ombraſſintura di Zaffara.
@Lem tre eſtratti doveranno cavarſi con la Hem. no fatta con lo ſpirito di Aceto.tanto peſo,quanto
ma acida del Vetriolo , che è propriamente nno ſarà l‘Opioiche entra nella Teriaca.Piglia poi tut
ſPiritoſidi Vetriolo, non ancora sflemmato, o pure tele Gomme, che entrano in eſſo Antidoto a inſie
'pigliarai acqua commune diſtillata,reſa acida con me col Caſtoreo, e falle ſciogliere nello ſpirito ar.
lo ſpirito di Vetrìolo , che ſervirà anche in luogo dente di Ginepro,’cavandone tintura, che ſepara
di Calcite . 7 rai dalle feccie.Piglia (ii/più tutti l’altri incwdien
Eſtratto di Caſioreo ſarto con acqua di Meliſſa. ti , che poſſono polverizzarſi 1 ſuor` che la Terra
Spirito di Terebinto ._ * Lenniaie Cannella, e polverizzati, che ſaranno, vi
Eſtratto di Bitume Gffudaicoflavato con l’acqua ineſchiarai l‘Opio, come di ſopra ſeccato, e polve~
chiara del Terebinto , che diſtilla prima dello ſpi rizzarm avvertendo a doverſi tralaſciare il Calci
ritOÎC ſi dice flemma . ' te , perche flà in ſuo luogo lo ſpirito di Vetriolo,
ln luogo de‘Trociſci di Vipera,pigliarai la pol ed in vece de‘ Trociſci di Vipera, ſi debba piglia
vere di Vipera tleſtrarnente preparata , e l’unirai re la polvere delle Viperedalla quale cavarai l’eſc,
Con tutti li reſtanti ingredienti della Teriaca al -ſenza inſieme con l'altre polveri ſuddette con'ſpi.’
numero di 48.(ietrattone la Terra Lennia,che ſer rito di Vino , quale eſſenza r o tintura ſeparaſó’ii
hirai a parte . E ne cavarai l’ Elli-atto di tutti 48. dalle ſeccie per decantnionex feltrazione . Figlia
-
inſieme con l’acqua Vita ſenza Hem-'na . Dentro poi‘ d’Idromele vinoſojcome ſi dirà nel proprio ca
qneſlo eſtratto mentre è ancor caldo vi meſchiarai po,tanta quantità , quanta ſarà la quarta parte
[Eſſenza di Opio , e di Zaſſarano con tutti gli al della doſa del Mele’: Vino della Ricetta. Per ulti
tri eſlrarti : vi meſcliiarai ancora l’Opobalſamo, e mo uniſci le Tinture ſudette , inſieme con quella
Storace Colamita ſciolti in un poco di viumſacen. del Zaffarano, e meſchiale con l’idromele a e poni
doli aſciugare dalla ſuperflua umidità ,meſchiam in urinale di vetro, un poco più alto di corpo, che
dovi poi lo ſpirito di Terebinto . Doppo che ave. non ſono l'ordinarjtñma’ largo di bocca* BCCÌÒ P°ffil
rai cavaro i'eſſenze, e gli eſtratti dalli ſopranomí. poi la materia cavariì da dentrozadattavi nel ‘ditt
nati ingredienti 9 cavarai il Sale da tutte le ſeccíe to urinale il cappello roſtrato , laſciando cos! m
di ellì , riducendole in cenere bianchiſìima , con luogo aſciutto per ſpazio di otto giornìidoPò ‘111W
fuoco di riverbero o dopò ne ſarai liſcia con acqua tempo poni detto urinale a diflillare riti bagno:
di Cardo Santo , Ruta Capraria , o di Scorſonera, ſino, che la materia di dentro appariſca in conſi
qual più di eſſe tre ti ſarà pronta alle mani.potrai ſtenza di elettuario, raccogliendo nella diſiiſla'áíof
ne lq ſpirito ch’eſala,con il quale, oltrſſe che POT“
a Loprarezqueſta liſcia doppo, che l'aver-ii ſeltraca ,
la ſarai eſalare in vaſo di’vetro , con ſucco mo. giovare contro molti morbí.potrai componerc un‘
deraro , finche nella ſuperficie di eſſa liſcia appa. acqua Teriacale di grandiſiìma- virtù , col modo
rita‘i una croſtd come velo, laſcia raffreddare da per commune . ‘
ſe ſieſſa. ſenza muoverla dalla Fornace calda , per Doppo dunque , che averai ridotte le col-651‘
che Così _facendo crovarai nella liſcia, il_ Sale bian. dette a tai ſpeſſezza , Che ſembri elettuarim il Che
co criſtallino , meſchiarai poi detto Sale dentro la doverai oſſervare, ponendo un poco (li eſſo mentre
mafia, alla quale potrai dar corpo conſiſtente me. è caldo ſopra di una pietra, mentre pare ancor li
. ſcliiandovi la' Terra Lennia . quido, altrimente ſe troppo ſi eſiccaſſe diverrebbe
Diqueſlo ſpirito compoſto ſe nedz‘r al più uno molto duro,all’ora cavarai la materia dall’utinaleo
ſcrupolmed opera con più energia tutti gli effetti, meſchiandpvi la polvere ſottiliiſima della Terra
clc ſi è detto optare la Teriaca di Aim’ramnz-a , e Lennia a ed una dramma di oglio di Cannella di*
di più ſi può adoprare ſubito,cl1e ſia compoſto. Si fiillatow così averai la Teriaca Chimica, con dieci
gra
RARTESECONDA‘. Sir'
grani della q'uale riceverai tanta efficacia, quanta trovandoſene retto veſtigioſi è'ſiato compoſto in
ne ritengono due dramma della commune Teriaca maniera , che non hà prodotto quelle antiche ma
di Amii-amaro, oprando di più con maggior ener raviglie eſperimentate , per migliaia di volte da
gia . \
. quel gran Rè ſuninvenrore , non ſolamente ne i
condannati a morte , ma anche nella ſua propria
MlTRIDATO DI D-AMOCRATEJ Real Perſona , a ſegno che come dotato di eſtrema ì

‘fl
forza , e prudenza , non temeva di altro ~, che di
i [glia di Miri-a ſcelta , Zaffarano , ‘ Agarico víl tradimento in qualche cibo avvelenato per in
Femina, Gengevo, Cinnumomo, Spica Nar ſidie de’Tutori , onde ſu in eſſo così frequente , e
da, Incenzo Bianco , Semi di "l‘aiaſpi ana dramme continuo l’uſo di queſio ſuo antidoto, che riferiſce
dieci , Semi di. Seſeli , Opohalſamo , Squinanto , Gaſſino ,,eſlërſi aſſueſatro a bere veleni mortaliffi
Stecade , Coſìo ,Galbano , Terebinto vero , Pepe mi ſenza alcun nocumento z ma quella portentoſa
lungo, Cadoreo. , Sugo di Ipociſtide , Storace Ca preſervazionegli riuſcì poi moleſta , quando non
]amica , Opopanaco , Folio Malabatro ana, dram potendo più col veleno ſottrarſi al Trionfo de’Ro
me otto , Gallia Lignea , Palio , Pepe Bianco , mani ſù coſtretto di pregare Bìtln'o Duce de’Celtò~
Scordio, Seme di Dauco Cretico a. Carpobalſamo , ſuo ſoldato familiare a liberarlo col ferro da quello
,TrociſciCifi , Bdellio ana dramme ſette, Spica. ſpettacolo , nel che eſſendo Bitbio ragionevolmen
Celtica, Gomma Arabica , Semi di Petroſello Ma te rimido eſecutore ,._ ſii da lui aiutato con la pron'
CBdonio , Meconio , cioè Opío volgare , Cai-damo pria mano a ſpingerli la ſpada nelle viſcere , per
mo minore , Semi di Finocchio , Genziana ,p Roſe uſcire coſtantemente di vita . QlLCſta tale ſpeciale
Roſſe , Dittamo Cretico ana dramme cinque , Se genuina , ed eſperimentata ricetta , per probabili
me di Aniſo , Aſaro (ma ſecondolo Ste-gliola Aricongetture , ſi crede eſſere propriamente quella ›
flolocia tenue) Acaro a. Phù a_ Sagapeno, Sugo diche Galeria [adr Antidot.cap.9.) medeſimo chia—
Liquirizia ana drammetrè, Meo , Sugo di Acazia, ma Aſirridatir Theríaca , perche ;Hoc Mito-MM
Scinco z Semi d’IPerico ana dramme due ,` e me ter Rex ſemper uſa: qflmtfi' è mami; tutum fra-i
2a , Vino quanto baſia ,. Mele libre ſei . _ſlm-et . ſtagne à Rom-mi: oLfi-ſſm ,, Lis-eye” *ur
Conſeriſce alle coſe medeſime, che giova la ’ſe mno cum mori ”m Poſſvtſè ipſum enfi trajecit-F41-,
xiaca . ci: autem ad Perniciofa mama , omniumque *vc—
‘ La doſeè l’iſleſſa della Teriacax.. natorum morſa: , ò* Aadromacburfoſiea ”ſar ejZ.
Si conſerva per l’ifleſſo tempo . › Io non ho traſportato, qui la ſudetta vriCetta , per-z
La ricetta del vero Antidoto , che uſava per lat che anche eſſa è fuor dimodo ſcorretta_ I, per colpa.
ſua propria perſona il Rè Min-ida” ſi trova im forſe degl’lnterperri , eſſendovi preſcrittidue vol-_.
merſa nel Chaos delle confuſioni,poiche non ſi leg-2 telo Scordio , Iride , Collo , Zaffirano, ed ilPe:
ge Autore antico , nè moderno , che non propone pe bianco, ed oltre di quefie vi ſono altre ſcorre;
unadeſcrizione di Mitridato , per vera , e genuiñ zioni nelle doſe . Non partendomidimque dall‘uſo.
na , quantunque poi fi riconoſca l’una dall’altra commune , nel quale è introdotto il Mitridato di
formalmente diverſa , come ſi pub oſſervare in .Damocrata , deſcritto da eſſo in verſi latini , ci re*
quelle tre , che porta Galata , due delle quali, di. golaremo con la ricetta poſta in opera dal noſtro
ce aver cavare da’ libri di Andromaco , checome~ degniſſimo Bartolomeo Maran”, il quale avendo.
.Medico di Nerone Imperatore, potè facilmente co conſiderato, che in quello verſo mezza diDamo-ñ
piarle da qUell’originale , che Pompeo il grande ,, :rate ,i rar/'ar ani/r', ó“ñtrer atii , non ha ſenſo al.;
depo diaver ſoggiogato Mitrirlarr ritrovò trà le cunol medicinale pensò doverſi leggere Aſari , e
altre ſpoglie nel ſantuario,dovequel Rè conſerva per finire il verſo aggiungeryifilyrjrrhizx, epeç
vale coſe più care . La prima di eſſe fà ſeguitata eſſa il ſuo medeſimo ſugo . '
’da Par/[0 Egineradù egli però alquanto diverſo non Ma pur anche celebri Autori-,i @ſpecialmente
ſolamente nel numero ,z e qualità degl’ingredien` Nico/ò Stegliola danno compimento al verſo con
ti ,. ma ancora,fuor d-i modo differente nelle doſe .. driſtalocbim ”Mir : intorno a che non trovo-0 che
La ſeconda camino ſotto nome di Ant/'potra , edi replicare ,. maſſime, in concorrenza dell’eſquiſito»
Clety‘onteLa terza poi è quella di. mente di Damo— giudizio dello Steglíola , la cui ſcienZa ha meri
nare, ſcritta in verſi jambici .A Qgeſte trericet` tato lÎapplauſor univerſale trà i.. primi ſtudioſi del
te variano 7 non ſolamente nel numero de’ Sem Mondo..
plici-,ma anche nella proporzione delle doſe. Aezío Eſſendoſi‘trattato~ di ſopra de i ſemplicidique-`
deſcrive la ſua ricetta , ma ela medeſima , che. ſia ricetta , ci reſta ora-a diſcorrere ſolamente
Calmo pone col nome di Anti/intro , e Cleofante, e ` .
ſorſe più ragioneVolmen te ,,trovandoſi nominato Della ſaflia Negra , e le‘elìio J
ne‘ compoſti locali di Calmo , ſpeſſo. Cleopatra ..
Aezío ſcema la ricetta di un ſemplice, e laſcia pen B Enche la Caſſia Negra ſia propriamente la
cib a Noi-il dubio di giudicare qual ſia la più cor- CaffiaLignemdella quale ſi è detto per avan
retta,ſi vedonoanche ricette del Mitrídato in A-uí ti, quanto richiedeva tal materia , nientedimeno
cemm , Nicolò Aleſrandrmo, I’ropojiſo , e Mira-pſi”, perche il nome di Caſſia Negra, poſlo in quella ri—
benche diverſe; ma quaſi concordi nel numero deo cetta potria forſe cagionare qualche ſcrupolo, ſ1
gl’ingredienti , deſcrivendovene ſino a cento 1 e torna quì a dire, che per eſſa ſi. debba intendere la
quattro , e cento, e cinque; ſicche pub dirſi deplo medeſima Caflìa Lignea , non eſſendo derivato l’
:abile la diſgrazia di quello_ Antidotoz_ mentre non aggiunto di Negra, ſe nOn perche trà la Caſſia Liz
H h _3 gnea
“m TEATROFARMACEuT.DEL DONZELLI
I
gnea ſi ſtima la più perfetta quella , che è nei-eg NEPENTES, o LAIIDANO OMA-ro
giunte , chiamata Zìgir › come dice Dioſcuri del Wei-cerano .
dg ſup.1 :da Cugini) Huic Prefertur crajflr ,Pur
PW“ , Ò‘ nigi-fermi Zígir cognomi” . Si doverà Rai rimedi Anbdini Opiati , deve ſenza du
bio avere il primſſo , e più onorato luogo
dunque ricercare di queſta condizione , e ſi trova
rà facilmente tra le molte ſorti di Caſſia Lignea . quello . che ſichiama Lauriano , come ſarebbe a
dire rimedio lodato , in riguardo de i ſuoi effetti ,
Del Bdellio . ed operazioni, in ſopire i graviffimi mali , epar
ticolarmente ogni più atroce dolore , _c‘ne perciò
1 L Bdellio è lagrima di un’albero negro , gran Teodoro Zuingero Medico celeberrimo, ſù il primo
de come l’Olivo , con le ſrondi ſimili a quelle a dargli il nome di Nepmter . che nell’idioma la
della Quercia , ed il frutto è quanto una groſſa no tino inſeriſce z Nulla: luéîur , overo , quod 1143”!”
ce juglande a ma di forma quaſi triangolare, ed _li-det . Con queſto medeſimo nome è chiamato da
un‘poco lunghetto , ſomigliante ad un fico , è Omero il rimedio,chc Elena dava a Telemaco, ben
adorato, e di Colore alquanto citrino con una ſcor che alcuni penſino che foſſe la Bugloſſa, per la ſua
za aſſai dura , moſtra di eſſer pregno , e di aver efficace virtù in diſcacciare le paſſioni interne . ed
dentro il nocciolo. o midollo, che gluoca . io pen_ indurre ſuſſeguentementc allegrezza , giubilo ì e
ſo, che queſto Frutto ſia ſimile con quel ſruttorche quiete nell‘animo . Sotto qucſto nome di Lauda
Teofraſto chiama Cuciofbara dipinta dal Mattbioh* no , o di Nepentes , ſi trovano molte ricette , cioè
col medeſimo nome . Si trova un’altro frutto di di Parere/ſ0 , del Crollio , di Camerarioluingero ,
un‘altra ſpecie di Bdellio , che Sempione dice , eſ ed altri , ma quella , che più frequentemente , e
ſere una pianta ſimile alla Palma . (Maffi vengo con più felice riuſcita Noi abbiamo per lungo të
noda Sicilia , e ſi chiamano qui Cefag/z'ani , nome po eſperimentata, e la prima deſcritta dal Ance
tratto dagli Arabi , mentre Sempione dice : Cdſi. tano,alla quale benche ſia più facile della ſeconda’
lio ejſ cor ifliur plant-e i di“ natura Palmer-ii . (lo) nientedimeno il medeſimo ;Lt-crearono aſſegna Pa‘
fi mangia il midollo dieffi Ceſaglioni,ed è più ag ri facoltà i la detta prima ricetta è tale `
gradevÒle, che iCardoni, i Tai-tuffi , ed i Carciof— Figlia Eſſenza di Opio, eſtratta come ſi dirà ap
fi non ſono . preſſo oncie due . Eſſenza di Zaffarano , cavata
L’Albero del Vero Bdellio , ſecondo Plinio (115. con ſugo di Limoncelli oncia una .
’22. cap. 9.) naſce in Arabia , e Babilonia in un QLLeſte due eſſenze, lì meſchiano , ponendole in
luogo detto Batriana , la ſua gomma , o lagrima , un vaſetto di argento , o tii terra vetriato -, e vi ſi
e chiamata da alcuni Broſicon , e da altri Mala aggiunge di Perle preparate, Magiſtero di Giacin
dmm i ed anche Maldacon . ti . e di Coralli ana dramma una , di Terra ſigil
ll vero , e perfetto Bdellioè traſparente, come lata dramma una, e meza, Polvere di Bezoar vera,
la Colla Vitulina,di dentro graſſo nel maneggiar di Unicorno , e di Ambra griſa ana dramma due .
lo , amaro al guſto a hà per di dentro alcune vene i Si meſchia ogni coſa inſieme a fuoco lento con di
bianche , che ſi :aſſomigliano all’ugne umane i ,e 1igenza,affinche della maſſa,rloppo che ſarà uſted
tralucono , come ſiè detto , a guiſa di Colla. Da data,ſe ne poſſano format `c‘illole . La baſe: oſo- `
alcuni ſi adopra per vero Bdellio quella lagrima , ſtanza principale del Nepentes conſiſte nell’OPÌO o
che per avviſo del Maranta,ſi trova meſchiata con e Zaſſarano , che ſono li due eſſenziali Anodini ,
la Micra volgare , ed è più pura di eſſa . Si trova gli altri ingredienti vi ſi aggiungono , per cortei-ñ ’un—L—

però oggidì facilmente il vero , e perfetto Bdellio tivi d-ell’Opio , il quale però preparato nel modo o
con tuttii ſegni, che ſcrive Dia/l'aria’: . che ſi è detto al ſuo Capo , non averà di biſo
Ha facoltà di ſcaldare , molliticare , e riſolvere gno di altra correzione , cioè di rintracciare li
le durezze , e tumori della gola 5 diſcute l’ernia ſuoi correttivi dentro il Piretro 1 Pepe , ed Euſor—
acquoſa 5 bevuto rompe le pietre delli reni , epro— bio , o altre ſimili materie caldiſſime: megliorí
voca l’urina . Si dà utilmente contro la toſſe , ed però di eſſe ſono l’Aceto , lo Spirito di Vetriolo ,
i morſi degli animali velenoſi. Giova alle rotture, il ſugo acetoſo di Limoncelli, li quali partecipano
allo ſpaſimo , a i dolori del coſlato , ed alle vento di ſorza , e proprietà vetriolata . La ſudetta ricet
ſità vaganti per il corpo; ſi mette nell’empiaſtri ta del Nepoti”: del Were-ciano , come che è cari
mollrficativi, che ſi Fanno per le durezze , e nodoñ_ cata di Magifleri , così non ſi può preparare da
ſità de’nervi {Dicſnlíhcaffiògq ogn’uno , che perciò deſcriveremo quì la prtpara "._ ._—

zione facile da comporſi, del Laudano Opiato,


.Pratica di compiz”: il Mi'tridata . uſato dall’Artbmanuo,che dice eſſere dotato di pa
ri Facoltà alla ſudetta prima deſcrizzione del
Siccome il Mitridato giova quanto la Teriaca , Marca/mo .
così parimenti: la ſua preparazione camina con la
medeſima regola , avvertendo però di adoprare LAUDANO OPIATO
ſempre qui quattro vaſi di variati _colori , e circa del/’Artlnmmno .
l’OCcorrenze, chein tale operazione poteſſero ſo_
pravenire, non meno nella miſlione , che nella P [glia di Opio Tebaico quanto ti piace, eta?
triturazione, ſidoverà ricorrere alpreuccennato glialo in Pelli ſottili a e minuti quali diſlena
Metodo della Teriaca . derai ſopra un piatto vetri-ato, in modo, che l’uno
non ſi tocchi con l’altro; ſi metterà un poro di
ſuo
\
PARTI-S ECONDA. H'?
fuoco ſotto al piatto,acciò ricevendo un calor mo offervare , ſe effettivamente oprava il Nepentes 1,
derato poſſa eſalaredall’Opio un fetido Solſo vapo. o pn re l’imaginazione della paziente s ma paſſan
:oſo . narcotico , e ſtupefattivo , che perciò quella do ella miſeramente la notte ſuſſeguente col falſo
manipolazione’, ſidoverà ſare ſotto un camino , m‘edicamento. Comparendole ſu ’1 ſar del giorno il
ed il manipolatore dover-à ſtaremolco avvertito , Medico per viſitarla , fà da lei con grandiflìme
per guardarſi da tale nociva eſalazione s ſi laſcia querelè aſpramente villaneggiato , e ripreſo r per
rà l'Opio ſul piatto al caldo 7 finche averà per averla fatta patire ſenza ragione col cambiar-le il
duro ogni male odore , e ſarà talmente ſecco . che Nepentes , con un’altra materia inutile . Si con
facilmente ſi poſſa ridurre in polvere con le dita- chiude dunque , che il Nepentes dato alla groſſez
Qyſlaè la vera preparazione dell’Opio, che appe za di un grano di Pepe , generalmente ſeda tutti
na ſi potrà infiammare .` Polverizzato 9 che ſarà , i dolori,indnce ſonno . conforta la natura , e con
lì ponerà in vaſo di vetro di llretta bocca , poi ſo ſuma l’ardore e vale contro ogni ſorte di dolore ,
pra la polvere dell’Opio , ſi gittarà tanto aceto di nato da qualſivoglia cagione calda, o fredda, fuo
ílillato , che lo ſopravanzidi cinque , o ſei dita . ri-di ogni ſoſpetto di travaglio , e commozione di
li laſciano in luogo caldo ſin tanto , che li vedrà cervello , ne i dolori acuti, così interni, come
l’aceto colorito 7 il quale ſi doverà ſeparare dalle eſterni a ne i quali per la loro veemenza pare 9 che
ſeccie per inclinazione , ponendo ſopra le medelì i pazienti vogliono eſalar l’anima , come ſpecial
me feccie nuovo aceto , ripetendo come prima 1 mente ſonoi dolori eolici , ne i quali ſi piglia con
finche il liquore non appariſca più in color chia acqua di Menta , purche il corpo ſia libero -› come
,
ro rubicondo come di Robino , o di Granato a anche ne i dolori Niſritici , Pleuritici 9 ed Arti
ma di colore, che tiri al giallo . Farai feltrare tutcolari . Di più ferma ſubito ogni ſorte‘di fluffione
ti queſti aceti coloriti , ed impregnatì dell’ElTen di tutti gli umori , e de i catarri ſottili, e ſpecial
1a dell’Opio . acciö rieſcano chiari 1 e mettendo mente in principio . Delle fluſiìoni di ſangue in
glì poi in uno urinaletto di vetro , li diſtillarai , quallìvoglia parte lì ſiano, ſi è ſperimentato uni
Per il bagno vaporoſo. e reſtarà nel fondo dell’uti— co rimedio . Così fiì ſanato ‘un fluſſo di ſangue dal
nale l’eſtratto dell‘Opio in conſiſtenza di Mele naſo, ponendone dentro le narici del paziente una
ben cotto . Da quattro oncie di Opio a cavarai 13111013 di Otto grani . Giova ancora alla fluffione
due oncie in Circa di eſtratto , o eſſenza , che dir di ventre , Drſenterica , Epatica , o Lienterica
vogliamo. Le ſeccie che rimangono ſono buone che lia . Vale ad eſlinguere la ſete’ , ed a conciliae
per empiaſtri anodini , e per acque ſonniſere , Sec. qurete nelle febbri ardenti , nelle quali l’intellet
Di queſto eſtratto di Opio pigliarai un’oncia 1 to reſta offeſo , ondeil paziente cade molte volte m
di Magiſterio di Perle . 'e di Coralli ana dramma frenelia . Vale anche in ogn’altra ſpecie di febbre
me.“ a Eſtratto di Zafferano , ca vato con lo ſpi e lì dà con acqua di Aſſenzo a o di Ruta a che ſono
rito di Vino due dramme , qual’eſtratto lì ſd, CO ſpecifiche ſebbriſughe, e perſeVerando lungamen
me quello dell’Opio , avvertendo però , che il te ü C310” 1 dopò quattro ore , fi doverà reitera
Zdffara no lì deve adoprare intiero, e non polveriz re un’altra doſe 5 avvertendo però , che ne i do
Zato . Si meſchiano inlieme queſti due eſtratti con lori , quando non ſono eccellìvi , non lì deve rei
calore piacevole, e nella fine viſi aggiungono al terare la doù nel medeſimo giorno . Si è ancora
cune goccie di Oglio di Garofani diſtillato , ed ſperimentato per molto efficace contro gli Offerti
averai un Laudano. non ſolamente facile da com malincoliCi . ſenza cauſa maniſefla , ne lquali (i
ponere , ma di più , ſicurillimo . Come poi li piglia con acqua di Boragine a Meliſſa a o con i de
compongono lì Magiſterj delle Perle,e Coralli-di CORÌ di Effe erbe . Piglia'to con acqua di Menta ›
remo a ſuo luogo . di Cannella a overo Con il Cotognato 1 gÌ°V² al
Di quello Laudano. o Nepentes che dir voglia ventricolo debilitato 1 al ſingulto , od al vomito -
mo › balla darne per doſe alla grolſezza di un gra Afferma uno ſpeculativo,Che pollo il Nepentes
no di Pepe , che peſarà circa, a quattro I o cinque nei cancer-j a modo di Cece , induce il ſonno
grani dì Orzo. Gli effetti ſuoi ſono maravigliolh Gr‘effetti del Nepentes quì riſtrettamente de
nè reſtara ingannare, chi ne aver-à concePUto gran ſcritti ,potrà il vero Filoſofo dilatargli 2 fecondo'
ſperanza i in conformità di che ſi legge nel ;ager la ſua ſpeculativa ,
cettmo il ſeguente eſempio , ſucceduto in perwna
di una Matrona di ſangue nobile , eſidí grande 3“*
N E P E N T E S
[Orità . Era quella travagliata dn un’effetto Il’te infilrml-r liquida .
rico o o Mattie-lle , che dir vogliamo , in modo
tale , che continuamente rimaneva oppreſſi! da [glia Opio Tebaico ſeccato,come ſi è detto dl
doloriconvulſlvi , nè ſi acquietava col Filonio o ſopra, oncia una , Zafferano . Mace ana on
o Pillole di Cinogloſſa , nè ta-npoco con' altri ri cia meza , Ambra Griſa dramma una , Spirito di
medi interni , o eſterní , che ſullero z per ultimo Vetriolo rettificato oncie quattro , Acqua di Roſe
le ſù dato il ſUdetto Nepentes del War-cattura a Che buona oncie ſei . "
continuandolo per cinque o o ſei meſi ogni notte S'infonde il tutto in vaſe di vetro,e ſi digeriſcex
una volta a e quando due , ſubito la tranquillflvav per un meſe , ſi cola , e ſe ne eſtrae l‘acqua di Ro
e ceſſando i dolori ſi conciliava quiete al corpo . , ſe z _quel che rimane ſerve , per l’uſo ,ed è di goc—
Ir. quello ſpazio di tempo; che durò il male a al cie cinque ſino a dieci .
cune volte per ingannarla le ſù data una pillola eli Intorno a quella materia reſta quì ſemplicemen
altra WMA? a ſono nome di Nepeates , a fine di te a dichiarare , che coſa lì: l’lzluicorno a POÎÌQ
' ' ’ dal
254' TEATRO FARMACEUT. per; DONZELLI‘.
dal Wei-tetano nel ſuo Nepentes,e per coueſſione dello ſtomaco di un’animale , di figura; e Emi;
pa rlaremo anche del Bezoar , ch’è un’altro degli glianza di Caprone grande quanto un groſſo Mon
ingredienti 1 della medeſima compoſizione. tone , ed alquanto maggiore . Ha due ‘corna n27
gre,polite, e quaſi dritte, con alquanti giri, e no
A G G I ll N T A, di ſi'mili a quelle delle Capre 5 ma queſti animali
le portano riverſate ſu il dorſo . E leggiero , di
Iffenza di Opio dell'Elfizerſi viviflìmo ſentimentosìl colore della ſua lana,che è.
morbidiſſima tira al roffo , ſomigliandoſi a quella
Sſendomi pochi meſi fà capitata una ricetta; del Cervo, con il quale hà pure anche qualche ſat
inviata da Giorgio ‘Elſner , di una ſua ſpe tezza confimile , onde Clufio , ed altri giudicano ,
ciale preparazione dell’Opio , ho penſato , doverla dover chiamare Cervícnpra z ma effettivamente
quì traſcrivere a mentre viene l’Opio con elſa rinon è’altro , che Capra ſelvatica , come ſcriſſe
(lottoin forma dimedicamento liquido, eſſendo Boezio : Animal hoc quod Lapitlem Bazaar Orien
quì luogo opportuno , dopo la preparazione de talem fort, Capra [y l’UE/{ris cornuto: quantita” eſſo
ſcritta di ſopra del Nepentes in forma liquida 2 flat-:iam , che i Perſiani , come fi è detto chiama.
per eſſere medicamenti di un’illeſſa claſſ‘e . no Panni} . Di tali animali ſe ne trovano in alcu."
Figlia dunque di Opio ottimo oncie trèÎSugO di ne parti dell'Indie Orientali, nella Perſia, nel Co.
POmi,e cotogni depurato libre due:meſchia l’Opio razon, e nell’lſole delle Vacche, che ſono tra Zei;
_POIVerizzato con il ſugo ſudetto, ponendoví poi di lan , ed il continente di Caramandel i ve ne ſono
ſopra, a poco a poco, un’oncia di Sale di Tartaro: anche al Capo diComorin , ed in alcune parti di
poni ognicoſa in vaſo di vetro ben’otturato , in Malaca. Se ne trovano ancora nell'Indie Occidëta.
luogo caldo , per ſpazio di giorni trè , aggiungen li,e ſono, come riferiſce Pietro {lìOſmaſin una let
do dopo quello tempo , un poco di Zucchero pol_ tera al Monarder ) ſimili a quelle di Oriente , ma
Verizzato ì a fine di promovere maggiormente la però ſenza corna , ſe ne veggono nelle Montagne
fermentazione dell‘Opio , e del ſugo . Separa poi del Regno del Perù, e nell’America, ma il Bezoar,
dalla parte chiara la ſpuma , che ſopranuota , ſel che generano quelli animali Occidentali, è ignaz
trando eſſo licore Per carta emporetica . vo, cioè di minor virtù dell'Orientale .
Piglia poi di ſpirito di Vino ‘Tartarizato oncie Ma il Padre Alonſo d’Ovaglíe Geſuita (Hi/lori.
tre , quale ſpirito abbia prima eſtratto la tintura ca Riduzione del Regno del Cile mp. 21.) nativo
da due dramme di legno Aloe, con altretanta otti del Regno di Cile,ri_ſeriſce eſſere molto ſperimen-Î
ma Cannella: meſchiaqueſtö ſpirito di vino con tata nel Regno predetto , con profitto grande , ed
il
]o ſugo , ed appropriati
per l’uſi Opio feltrati. , come di ſopra , e ſerba
ſ Io per non deſraudare il Lettore di quanto puo
giovare al ſuo ſervizio, mi piglio la fatica di tra-,
La ſua doſe ſarà di dieci gocciole, ſino a venti . ſporcare quì quanto il detto Padre ne ſcriſſe .
Oltre le virtù del Nepentes del szercetono , o di Sono aflni ſimili alle Pecora ,che diceſſîmo della
altre daſcrizzioni,queſlo di più vale in tutti i mor terra , i Montoni a cori nel _garbo , efigura del lo
bi diſperati , nei quali vi è indicazione di ſedare, ro corpo, carne nella leggíerezaa, Però fi differenzia
e corroborare . Si piglia con VeÌCOIi convenienti . no totalmente nel colora , Perche quello di quefliè
roffo di Robino infuocato chiaro , e maífz domeſti
Della Pietra Bezoar *. cflno , mà ſemPre ‘vanno Perle campagne da una
parte all’altra 'venturi-ari . Non 'ui étavallo , Per
",7' Iene alla Pietra Beloar dato il nome dal vo; veloce , ò leggiti-o , che/ia , cbr Parri-vi nel corſo o
cabolo PerſiCo Pflsllr,0 Pazzmmvero ſecon e quando hanno qualche vantaggio , [mr rl” li oa
do Giacomo Bonzio (cap.18'2..)l’azalmr, nome pro dino dando la [mr/fl , perchcflnzaflitícarfi , ca” mr
prio dell’Irco 7 o Caprone , dentro le cui viſcere è galoPPo tiff/u‘ ríyofiito, ſempre lo laſciano in dietro,
generata .. Può derivare anche il rnedeſimo nome l’agintano a quo/lo l’aver la gambe tanto lung/ye i
dalla parola, non meno Caldea,che Ebrea Belmo ’che ar! ogni Poflo , che danno , guadagnano gran
imr,ſignificante Signore de’vtlenùper la gran pro -ſpazio di terra i con tutto ciò è aſſnifncilo ilcac~
prietà , che ha contro di effi , chiamandoſi tra ciare i più piccoli, Pere/te affondo tanto alti , e Pf"
quei Popoli il Signore Bol, ed i veleni Zohan-,e tra la loro Poca età 7 non Ave-*2110 tant-:forza noll’ojla ,
Noi in un v0cabolocorrotto Bazaar , eda que come i più grandi , filet/menteſijlroc'cono 1 e cori
fio nome è derivato l’uſo di chiamare a per anto ſeguitanrlo a cavallo con l’aginto rle canifltna truf
nomaſia , Medicame’nti Bezoartici tutte quelle F" (li queſlí animali (cheſuol eflère , più di quat—
compoſizioní Chimiche, o Dogmatiche , che han. tra , o cinquecentolna” potendo i più piccoli reſifle _

no peculiare proprietà contro veleni › e materie ro I tanta vanno rtſtanzlo in dietro , rtl ad alcuni l’
velenoſe , ſicche nella inveriſimile quell’Etimolo ammazzano i coni a arl altri loflcſſo cacciatori con
gia , che alcuni danno a quella pietra col nome di un bit/Zone che' porta nella mani i che bo wſto 1 ‘l’5
.Bazar , poiche intendendoſi per tal nome appreſ da un corſo ne porto trè , e quattro morti ;e 51W _-~—_ _-—_
ſo gl‘lndiani la Piazza, pare, che di ciò vogliono ſia caccia ſuol eflèrè dígrnn trattenimento, "8“‘
inſerire a doverſi Chiamare Pietra/di Piazza , Cioè ſto , ed and” rli delizie , Perche In car-m’ di que/li
coſavogliamo(
dir da portare(lrlſZ-á’fi‘lſOÌ'fflJ
a vendere nel Fori,. o Mercati,
ſi che picco/z', e come di anfratti, o con' z ”rangíziſfé'ſfflì
non così quel/a dt grandi , che freſca ”onſi flimn,
* _ Cl/Îlſtqſora Ara/IA dice , che la Pietra Bezoar ſi moſt-cm 7 eſa/ata , non w' è car” , che oz' arrivi .
genera ,dentro un certo ricettacolo particolare Belli animali generano in un ſeno, che hanno
’ den ‘l
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PARTE'SE CONPAS :55"


dentro del ventre le Pietre Eeznarri , che ſono di mazche‘era ovata , con tanta perſezzione , come ſe
tanta Rima contro veleno , e ſebbri maligne ,` Per ſulla; ſtata fatta al torn0,ed all’Indianoz che la tro
rallegrare il cuore, ed altri maraviglioſi cffetti,che, vò gli diedero ſettanta pezzi dotto per quella .
ſi eſperimentano. La materia,dalla`quale lì gene perche ,quando ſi trova una pietra grande,e firaor
rano, ſono erbe digran virtù, che mangiano que. dinariamon ſi compra a peſo,ma conforme la Rima
fli an‘imali,per iſtinto della natura,per curarſi da’ di chi la vende,e quanto ſono maggiori, tanto più
loro mali r e preſervarſr da altri, e per impedire , vagliono . ` “
che il veleno di qualche Serpe_ , o Ragno ,_ che li E aſſai ſperimentata ', e conoſciutala virtù di
morde, o qualche mal’u more , che’ viene cagiona quelle Pietre Bezuarrí, e la gente buona uſa quel
to dal mangiar altr’erbez o di vari_` accidenti ,_ non leanon ſolamente nel tempo dell’infermità'- ma in
áſcenda al cuore . ſanità per conſervarla,e l‘ordinario modo di uſar
Qgeſte Pietre ſi trovano ne’Montoni più vecchi, le,e buttarle intiere nella brocca,dove ſi conſerva`
e la cauſa dev’eſſere,petche il’loro calore naturale* l’acqua” il vino,o nel medelimo vaſo,nel quale lì
non ha tanta forza, come quello delli più giovanir bevefl‘: quanto più ſtanno, communicano maggſh‘
e non pofi‘ono convertire nella loro ſoſianza_ tutto virtù alla bevanda 1 e non ſentendoſi la perſona
l’umor dell’erba, che pigliano per rimedio del lo firaordinariameme mal diſpoſla , non gli ſarà bi
ro male,e così quello,che avanza, providde la na* ſogno di uſarle di altro modozperò ſe ſi ritrövaſse
turazche ſi raccoglielîe nel ſeno di eli`o,generandoſì~ con qualche male di oppreffiono , ed anſietà di.
la pietra , perche ſerviſſe all’ uomo per imedelimi odoreao con qualche pallione , o malinconiaafaſeb*
lffittimhe ſervono,a quelli animalifl così ſi vede, be più effetto raſchiare un poco la pietraa e beve
che è tutta compoſia di alcune come sſoglie, più,o re l² ?Oli/eſe a e di qualſivoglia modo 1. ſanno gran
meno groſſticonforme alla quantità della materia,_ profitto al cuore , purificano il ſangue 1’ e l’ uſo di
che ogni volta ſi raccogliemel modo, che lì_ và in nella è communemente tenuto per preſervativo.
groſſando la candela di cerarcon varie coperte. Le Pietre Bezoar ſono di più ſorti,cìuè di gran.
E pure è coſa 'ſperimentata,che nel paeſe dove dìre di Piccíolme di varie’ ſormeflronandoſene dBl
ſono più Vipere,ed altri Serpi, ed animali veleno le riconde, e delle ſimili alle nocelle 1 e noci-l altre
ſiſſí generano quelle Pietre , con più abbondanza ’ dalla fattezza dell’ova ,_ altre triangolari a ed altre
e la cauſaè maniſeſta,perche eſſendo i Montoni, e ſchiacciate come caſtagne,ed altretche paJOno.Co
Cervinanto andatori, che perpetuamente ſcorro lonne picciole.Variano anche ne'colori, perche ſe
no per varie parti ,ſono eſporli ad incontrarti con ne veggono di color verde oſcuro, e di Verde chia`
le Vipere, che calpeſtare, malamente li mordqno, ro,altrc di color di Molegnane,altre più oſcure, ed
ed elli vedendoſi così feriti dal veleno 1 corrono altre quali gialle.Si trovano varie,parimente nal
naturalmente a buſcare , e mangiare quell’erbe, la ſoſta_nza,e nel Peſmpoiche non oſtante. che fiano
nelle quali trovano il loro rimedio. , e come , che della medeſima groſſezza di corpo , ſi. oſſervano
queſto lo fauno più ſpell'o ne' paeſi, dove elfi pati nondimeno,alcune più leggiere dell’altre, ed altre
ſcono quello danno, lì trova_ iu quelli più quantiq. più,e meno dure,e con più,e manco ſcorze›0 tuni
tà di Beluflarri . che,che dir vogliamoAlcurne ſi trovano uguali di
Di quà naſce 1 che in quelle parti del Covo vi dentro ſino al centrolorozedi’vi alle volte li trova
ſiano diqueſte Pietre ſenza comparazione_ , aſſai come una certa poivere , Eumqm legitimi lapidi:
prù,che in quel pacſcmhe propriamente ſichiama notam e e aflìrunndice Barzio, e ral’ora vì ſivedo
Cile o perche lì vi ſono, molte Vipere a, ed animali un’altra materia,come erba,o paglia ſecca minora
velenolì ,l de’quali è_ aſſai libera la terra` del Cile, ed in molte una ſola paglia ſottile,e picciolaaſopra
come alñiamo vedute, benche pure ſe ne trovano la quale penſano alcuni ,l non., ſenza fondamento,
qui alcune), ed aſſai buone, però la maggior quan che_ lì ſormiqueſta Pietra,che, veramente’, ſecondo
ma viene da Cu ve, a che anche non mannaggia che inſegna Anfilma Boezr’o, ſi, genera_ condenzan
ta l’eſſervi lì , più Mon:oni,e Cervi a che in Cile' doſi una, croſta ſopra l’altra,polita, e_tenera› che ſi'
perche elſendoquella terra. meno popolata , ed’ può raderc Come lo… Alaballro,e mettendolî ſopra la
avendo tante , e sì aperte pianure , e campagne lingua quella raſuca facilmente ſi liqueſà .
ñr
hanno dove_ ſolìentarlí , e paſcere più liberamente La materia poi d’onde ſi genera queſta pietra è
queſti animalisnon cool da quexla banda del marc, il ſugo viſcido,e terreſtre dell‘erbe, overo l’umore,
dove cade il Cileyper eſſer tanto popolatal e piena in che ſi riſalironol’iſtcſſ: erbe, delle quali ſipaſce
“di belli-ame domeſtico , e guardato , che non rel a quello animale, che eſſendo ſalutiſere, ed aromati
luogo alli ſelvatici per ſpaziarſi ne’ loro paſcoli r e che accreſcono la virtù alla pietra , e per il contra.
-cosi non ſi generano quelli animalízma nella Cor rio ſe ſaranno inlìpide, e trivialieſſa Pietra Bezoar
diglrerad‘onde‘poche volte ſcendono alli piani. riuſcirà di ninna virtù,che perciò gl’lndiani legi
La grandezza di queſta Pietre B,:zuarri a e con* putano per inutili nella Medicina,e conſeguente
forme la qualità, e dií'pollzione dell’animale , che mentemon fanno ſtima alcuna_ delle pietre_ genera
la producezla regola più certa è, chaſe ſono picco tc in quegli animali , che. ſi paſcolano ne‘luoghi
le, ſono’molte quelle y che lì ritrovano nel ſeno ,o piani,ed aperti . la dove Per il contrario tengono
meno ſe ſono grandi, e tal volta una ſarà tanto‘ grandiſlìmo conto diqpelle , che ſi cavano dagli
grande,che non ammetterà compagna . animali,,che vivÒno ne’ Monti ,i ?aſcendofl ici di
lo portai in italia una Bezuarre , che peſava erbe odoriſere a e che hanno diverſe virtù alelìfar
trentadnç oncime non era quel’ro quel, che la face— mache a oltre che l‘erbe aromatiche ſono la cauſa
va più ſtimarwná la ſua qualità” finezza,e la ſor prontiflìma di ſar generare le Pietre Bezoar ;onde
Giri
T
Lì 6 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
Giacomo Bon;io(Medic.ſmlrr. cap. r 81. ) riferiſce tra di Malaca, cesì detta , per trovarſene quantità
i
eſſere in Perſia un luogo Chiamato Stabonon , ſer in quel paeſe,eſi cava dal fiele dell’lſtrice, p Porco
tiliſſimo di una ſorte di erbazcome quella dell’Et Spinoache dir vogliamoQueſie pietre ſono in mol
modatilo , e del Zaffiirano . della quale paſccndoſì ` ta [lima appreſſo di quei paeſani , per averleeſſi
quelli animalimhe producono i Bezoarrimon ſola eſperimentate per eccellentiffime contro il veleno.
mente è cauſa di procreare in effi maggior nume— _Cade a quello propoſito il diſcorrere in che m0
ro di pietrem‘ra inſieme di tal perfezione, che il Re do ſi generi'laîPietra Bezoar ; intorno a che è di
di Perſia, il quale morì l’anno 1628. le faceva r'r aſſoluta neceflìtà il ſapere antecedentemente, che
ſerbare per ſe . in molti animali volatili. terreſtri, ed acquatili ſi
ll Padre Texeírn Portogheſe ( [ib. de rebur gejí. generano naturalmente lo pietre , ſi dice natural*
RegrPeerx. J dice di più , che nell’ anno r ;87.per menteçerchc ſe ne generano dell’altro Pmtcr im.
una grandiflima inondazione ſeguita in quell’lſo zur-am , ſiccome ſpecialmente ſono quelle , che ſi
la vi morirono tutti gli animali del Bezoar, per il trovano,ma non ſempremelle reni,veflica,flele,fc.
che ſu neceſſario farvene condurre di quelli di gato , ed altre membra interne , non meno degli
altri paeſi , i quali non generavano le Pietre Be. animali irrazionali, che (le-’propri corpi umani .E.
zoarri in detta Iſola, perche non pullolava più la le pictre,che per lo più (i generano naturalmente
predett’erbazma cHeudoſidoppo alcuni anni, pu t ' dentro gli animali ſono l’Alec'Zari-'u , che ſi trova
gato quel terreno dalla qualità ſalſuginoſa, laſcia nel ventricolo del Gallo vecchio , e la Che/idonia,
tavi dall’inondazione ñ, tornò a produrre l’erba ’ſo c‘ne parimente ſi trova nel ventricolo delle Rondi
lita,e conſeguentemente ſi rinovellò nelle Capre la nigiovani.Ne’ peſci poi, come nel Sjnodontider,
generazione delle Pietre Bezoarri s che perciò Boe’— detto volgarmente Denti” , e nel Ceraciviter .o
zz’a tienezcome lì è detto antecerlcntemente (liba. Peſce Corvo,_‘che dir vogliamo , e ne’ Carpioni , e ,
”FALL-rl) Gem.)che;Materia mm'e [api: genera Lumache grandi, ſi trovano pietre dure , e bian
turſherlzarum aſtflrccm 7211/201745@- terreſtrismut che-.non hanno tali pietre trà di loro diverſa quañ
ſi mani: dice” terrtjflrír brrbarum ſuch” i” b” liràme ſofianzaffierche non collane di umor viſco
more!” reſa/ar”: : quaſi aromatica: ,‘ ('9‘ ſaluàrcr ſo,come quelle Pratt-’r ”atm—amma ſono dotate di
fmrint,[a[>itlì,r auge”: oirerſſi iii/z'pr'rliezllt frame”, un umor puro”: limpido, ed alle volte traſparente.
[aj-*idem ;ml/imfiiculmrir profi-rflnt, ;L15011 indi: Le pietre prerer ”atm-am , ſi generano ordinaria
optíflzè ”ati-im :ſi . 'Getrerntur autem [api: in re menmquaſi in tutti gli animali terreſtriache han
ceflm‘cm’oJZ-ù mar/irpío quodam filſcr're mario co” noi piedi bifolcati , e Fra le molte ragì0nidi que
fec70, ex ’oil/?Iſa carne conffianta , duorltm Palma ſta proprietà Franceſco [Paper/:to dice, venire ori
rmn longitudine , trz'ym fcrè ”Hcíarum latitu ginato dalla voracità di tali animali, li quali non.
dine , i r wenn-l’urlo 7 Parte interiore adhrerrnte . lolamente ſi paſcolano di ogni ſorte di cibmma ſe
In hoc marſupio (lc-*Fuſina barba recipirmrur 7 dom-c ne riempiono tanto ſovercliiamcntfîzche quantun
rrmzinam i” 'veiztriczz/”m traffici/mt!” z ac i” eo que poi lo vadino ruminando,ad ogni modoz‘non;
(lam generati laffider , eo ordine _, (5)" modo diſpojîtí. lo digeriſcono conforme all’ordine neceſſarío del-ñ'
depubmdmztrrr, gu@ 1104:3710' anta-forum tunica; la natura. onde vengono a generarli in cſſt ſtraor—
parte”: oca/urlare deb-:m , ita tamen , :rtf-mf!” din-arie cruditàfllalie quali viene originato l'umor
viſcolſio, formalmente incapace della perfetta con
all'una/io major ſi:. Huic accede”: pojleà circum
9””sz (al-fidati.: miMr-e Coc‘Ziozlió/u) nova mate COZÎOIÎG a ed in conſeguenza inabile affatto a con
?'Ìrl , cmſta l'url/151'111” , craſſa z 'vel ;ei/”ir fra af. vertirſi in ſangue, onde congiungendoſi con qual—
fluentís materia: quantitnre 5 71m iterùm exjicm 1ìvoglia coſa di dura digeſtione , che accidental
1a , (F‘ ñzdflrflta, alla ”11/er oótegítlrrz irz'que to.. mente trova a ſi và aggiramlo,e creſcendo, e con
zie: a ”atm-uff; , don-ec m1 juſlam quantitatem denzandolî poi in virtù del culor naturale a piglia
ceneri: /flpìrmflt marci-ia auge-”[10 lapidi idonea z forma z e qualità di pietra , la quale perciò …mſi
non ampliùr_ a natura fizpfedítamr-Nam all'orma può così aCcidentalrnente generare ſe l'umor vi
da excitejr'it [zie lupi; ad avi Anfirini quantita lcoſo,non trova alcuria coſaſbenche tenuiili-'UÎÎÌLÌO
:rm . - ve appoggiarſi, e perciò ne’ corpi umani nell'arc
ll medeſimo Gintama Bo;rzio(1.~'ó.e M050 citato.) ne,e ne’bruti nelle pagliole, terre arenoſc, e peli, e
nota che tali pietre non ſono di minor _moleſtia a. quefio è l’ifleſſo modo z con che ſi viene a generare
detti animali di quella , clze apportano a’ corpi anche la Pietra Bezoar . '
umani, l’altra ſpezie di pietre , che ſi generano in BÌÎUÉZW Poi ſtar molto avvertito nel ſcieglìer le
Cffi'aonde {i olihrvawhe conforme alla grandezza, o Pietre lìezoar,onde n’è derivato il diſprezw, o nl
piccioluzza della pierrazſarà pin tai-(lo, o più Velo meno un’eCCeHiva ſoſpezione , fin anche contro le
ce il moro di ellì animali , cd atlèrma di più di PÌEUG Wrc@ reali-tanto più,che molte di elſe, P81'
aver velluto, che la Pietra BÌZOZÌF fi genera anche l'accennata differenza de’ paſcoli ſono riuſcite p0
dentro il ventrícolo delle ScimiezQ‘m tereterflrnr, co.o nulla virtuoſe . Nella ſcelta di queſte pietre [i
ac longitudine-*n digiti , air-'girando excezlmrt, gm' lia conliderare la (oſtanzaffiormam colore di eſſe. Si
lu': Frzſtrzntlffimi omnium ccnjì-”tur . Intorno a ’ lodano grandemente intorno al colore le verdi
ciò,io non ſaprei riſòlvermi a diffinguere ſe que oſcure negre, cli’eſſemlo polverizzatc', efl’a polvere
fle pietre , clxe li trovano dentre le Scimie , ſiano appare verdaccia, benche il Matt/21‘011' loda la gial—
realmente una medeſimo coſa con jl Bezoar, o pu la; dOFÒ lì Oſſervm che la ſcorza di ſorto lia al pari
re un’altra ſpecie di pietra diverſa, ma però di pa della ſuperficie luſtraflurtflvia Baceio dice : Cri-'ſifi
ri facoltà con il Bertoni-,come dicono efiere la Pie: rmu m-rò/fflçmfor non a!) onu-'ibm fra indulzitata
* [agi
’WT
"—

`'PARTE SECONDA; '27;


- legitimi lafia’irfignc habe-tm' . il ſudore l’ammalato ſi trovò perfettamente ſand;
Le Pietre di Perſia ſpecialmente hanno nella Alcuni credono, che ſia vero Bezoar quella pie
ccncavità del centro quella ſottililììma paglia 1 di tra,o ſordizie , che ſuole naſcere negli angoli degli
che'ſi èmorivato di ſopra,com’anche della mate» occhi de’ Cervi,i quali doppo di‘ aver-lì ſatollato di
ria arenoſa 1 rinchiuſa nel medeſimo ſito , e ſimile ſerpi per ringiovenirlì‘,e volendo ſuperare la ſorza.
alla lolianza della pietra,in torno a che dice Boezíoz del veleno, fi mettono per alcun tempo ſotto l‘ac
Seme”, a”: gra-rum i” medina/li 0 adulterium ar quamelle fiumare,ſino alla t`eſta, e ſtando in quello"
gm‘r . Le pietre più grandi, come credute dr mag modo gli ſcaturiſce dagli occhi , in forma di lagri
gior virtù,ſouo le più ſtimatezuon facendoſi rifleſ ma certo umore viſcoſo, il quale poi dall’artior del
ſione ſopra la qualità della grandezza,tengono per Sole viene condenzato in pietra,ſimilc di ſorma ad
certo ſegno di perſezi0ne,quando ongendofi la pie una ghianda, e nell’uſcire , che ſanno i CerVi dall’
tra con calce viva ſciolta in acqua , d0ppo breve acqua ſi diſtaccme cadein terra. Quella, ancorche
ſpazio la calce gialliſce . Giacomo Bonzio per cono non ſia vero Bezoar , tuttavia ſi dice , che abbia
ſcere le pietre adulterate
nica ”braſil-,non ſucceda; dice
alter :urbincaPar/{m
Siſuperficialímno
tu virtù ſimile ad eſſo, com‘ anche _ſ1 è accennato nel
capitolo del Cervo,e ſuo corno . ſi
dawlonec ml [aa/earn dcoenéîum ſit,fiá7irius eſt [api: Si trova la Pietra Bezoar ſoffile , che Sempione
Prorul dubia - Altri ſanno queſta prova ~. peſano la chiama Metallica; queſta è di color verdcggiante
pietra , e poi la tengono dentro l’ acqua per certo con alenne vene,che inclinano alquanto al bianco
tempo con preſuppoſto , che eſſendo perfetta , non la ſua Conſillenza è dura,e non poroſaLa più per
apprenda umidità, e per conſeguenza non acquiſti fetta viene dall‘Indie Orientali . Vale molto con
alterazione _di peſo z_ ma queſto modo , non rieſce, tro ogni ſorte di veleni,contagione,e morſi di ani
perche come anche ſcrive France/7:0 Imparato, tut mali velenoſi , preſa per bocca , ed anche portata
te le pietre apprendono umidità , eccetto quelle; addoſſo in modo , che tocchi la carne nella parte
che ſono molto dure, e molto denſe z ma la Pietra del cuore .
Bezoar,che non ha tanto grado di durezzaae denſi Ferrante Imparato. (Hiſtmarñlihçeapgrz. ) deñ’
tà z non ſolamente dimorando nell’acqua, appren ſcrive una ſorte di terra , che dagli effetti la chia
de umidità . e per conſeguenza acquiſta alterazio ma con i Beomi Terra Encarta-E di ſoſtanza mez
ne di peſo, ma li diſſolve, il che ſu anche oſſervato zana tra le Terre,e Pietre , e ſimili quaſi al Celſo,
dal Manni-:letzonde l’iſteſſu Imparato prorUPPezChc di conſiſtenza rara, arida, di color bianco ponteg
ſi debba grattare un poco della pietra ſopra un giato,e macchiato di porpurEQzſrale-,che tra le dita
carbone acceſo,poiche eſſendo ſalſa,ſubito lì ſenti riſtretta ſi riduce in polvere r che aderiſce alla liu:
rà l’odor della miſtura , che è improprio a quello gua .
della pietra vera , e quello dic’ egli eſſere il vero, Altri chiamano Bezoar foſſile di Saſſonia una
e ſicuro modo di conoſce: l’impoſtura . Non balia certa. terra,che par miſtura di Terra Lennia, e Bo
Però , che la Pietra Bezoar non ſia artificiata , ma lo Armeno a la perfetta appare in color di ottimo
biſogna ancora, che ſia di efficace virtù, come lì è , Riobarbarordi, peſo leggieromolieſiriabilefld arie
detto eſſere quelle degli animali paſciuti di erbe riſce alla lingua, conferiſce aſſai nelle ſebbri malig
odorlſere . Per aſſicurarſi dunque di queſta neceſ gne,e contro la. peſte.
ſaria qualità ſtimomon eſſervi più vera, e perfetta Criſtaſaro Aſca/ia riſeriſce,che nell’lndiazPerſia.,~
prova, che eſperimentare ne’caui avvelenatb dan Arabia ,e China ſi ſervono ordinariamcn te del Be
do la polrere del Bezoar ad uno di eſſi, che ſe reſta zoar contro ogni ſorte di veleno,ed infermità vele
rai vivo, morendo l’altro , quello ſar-"t l’ottimo Be noſe , melancol-iche,e vecchie › e che nelle ſebbri
zoancome anche vuole Boezíoí Nullum tamen cer difficili,e quartanemeíla lepraaſcabia, prurito, ul
ti”; probitatir indieiumquàmfi venenum 110mila‘, cere vecchie , infermità peſtilenti , e contaggioſe
aut cani zie-tune?“ aálato pulvere eoadar. Simile a opera effetti grandi..Viene anco uſato dalle perſo-’
quella ſu la pro-va del Mart/rio” 1 che diede ad un ue laſſe,e deboli, pet rinforzarfi, e per rifar la car-Ã
Gio-vane di 27. anni , condannato dalla Giuſtizia ne.,per diſradicar ogni malinconia, e cattivo appe
alla morte, una dramma di polveredi Nappello , e tito di mangiareae per facilitare il paſto-r e cacciat~
di là ad un'ora 7. grani di Bezoar, e dopòavel‘ pa le ſecondine, p6r nettar li reni ,e lavtfiìca dall‘a
tito per ſett’ore varj tormentoſi accidenti vomi rene,e materie groſſe , e per i vermi ,-e morſi delle
tando ſpeſſe volte materie verdifinalmente l’An Vipera, e di tutti i ſerpenti, ed animali velenoſi, e
ridato ſupero il veleno, ed il fortunato paziente re nelle ferite delle ſreccie avvelenate . Nellfapoſìeme
ſtò vincitore di due terribililſì me morti . Sicche maligne,e nelle ſcroſole doppo aperte, ſi Pane del
non è opinione ſenza qualche fondamento qnd la ſua polvere con meraviglioſo effetto . Il ſimile
la o che hanno tenutogli antichi circa le &COM opera ne’ carbonchi peſtilenziali tirandone il ve
del BCZOHP 1 ed io con buona coſcienza ſo-teſtimo ]eno.Portato al braccio lìniſtro in modo,che tocchi
nianZa,dj un altra eſperienza paſſàtapoiche aven la carne uudîapreſerva il cuore dall'offeſa de’vele
ni,e dall’aere contaggioſa . i
do per le mie mani dato ad un ſebbricitante ſette
grani di Bezoar dentro due once di Acqua di llMonarrlex lo celebra contro i vermiacosì de’ſan
SCOÎZOHUar a fine di provoca rgli il ſudore, lo ſeci ciu lli,cÒme de’grandi.QLelia pietra poſſiede molte
C““P‘ÎW- e D8 ſeguì a che in termine di poche ore altre Proprietàflhe ſi tralaſciano per non tediare il
f“dò di maniera a che non ſolamente trapnſsò il Lettore,ricordando ſolamente, chela ſua doſa pub
letto,ele tavole di eſſo,…a bagno' la terra,come ſe oltre paſſare i ſegni ordinarj di ſette grani, e dila
’ -Vì ſuſſc fiat" SÎCWFO ,un ſecchio di acqua , e finit? carla lino alii quindeciffienche io n’abbia oſſerva..
Ii to
353 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI .—

`to 1’eſperienzadiuna doſa di quaranta grani,con :11011 (volgarmente quì detti le Bam- ) e morbilli,
tinuata per molte ſettimane con mirabile ſucceſ perche poſſiede virtù diaforctica , portando fuori
ſo,ìn una Signora Monaca, oppreſſa da nrelancolia tutta la materia del morbo , e purificando il
ipocondriaca, ſenza accolnpagnarla con altro me ſangue . . ~ .
dicamento, in conformità, della regola di Anſelmo Sempione, parlando delle virtù della Pietra Be;
Boezio,clie dicezStudeo itaquemt nobile iſiud medzä zoandice, che vaglia, non ſolamente contro .tutte
mms-”rum PerPemòſolum a /ìr‘jur cei-tum comma. le ſorti_ de’veleni, ma anche, che polverizzata , ed
dum defideretur,exl›i[1eamr. applicata,sù l’apoſteme,lc guariſcazanzi ue’veleui
Qu—eſto avvertimento è fondato ſopra le ragioni dice,che ſia ottima ,non ſolamente uſata per den.
deſcritte nel trattato della Teriaca , dove fu detto, tro il corpo,ma anche nelle morſicature degli ani
che adoprandoſi medicamenti meſchiati di_ molti mali_ vclenoſi,applícandola sù la piaga del morſm
ingredienti, alle volte uno ritonde la virtù dell’al e di più (aggiunge , che ſe ſ1 pone di eſſa pietra in
tro , ſìcche poi non oprano conforme alle facoltà, quella parte degli animali , dove ſtà il veleno, che
che moflrano,quando ſono preſi ſeparatamente. poi ſ1 commu nica per mezzo del morſicare, opera,
che mordendo, non communichino veleno alcuno
AGGIUNTA a’ morſicati a non facendo altro,che una ſemplice
morſicatura .
sſendo la Pietra Bezoar in queſto ſecolo molto Riferiſce anche &aſi; , avere eſſo ſperimentata
_ conoſciuta , dirò quì_ ſolamente alcune coſe, due volte eſſa Pietra Bezoar contro il Nappello,
che non ſono ſiate motivate nel ſudetto capitolo: dicendozche non ſia comparazione tra le virtù di
non tralaſciando un ammirabile proprietà, riferi eſſa Pietra con quella della Teriaca .
ta dal Monarr]er,dell’animale, nel ventre del quale lln'certo Moro,chiameto Amezelflenterifo ,an- -'
fi genera , ed è , che buttato di ſopra di una torre, ch‘egli ſcrive in un trattato delle Pietre , che ab
viene ſempre a caſcare sù le ſue proprie corna , in bia il BGZOar proprietà ſpeciale contro il morſo
modo tale, clze non ſi fa male alcuno , anzi nel ca de’Scorpioni. Similmente un altro mero Spagnolo
ſcare in terra , sbalza come un pallone pieno di della Città di Cordova dice,che eſſendo al ſuo Mi
y‘ento . * ‘ ramammolíno di Cordova ſt-ato dato un- mortifero
Snole però la Pietra Bezoar eſſere adulterata, velenmſuſſe con il Bezoar fiato guaritom che quel
conforme in fatti me ne ſono molte volte capita Signore diede a ehi lo guariaper ricompenzanl ſuo
te, e fra l’altre pochi meſi fà me ne furono moſtra Pmprio Palaggio Reale di eſſa Città . -
te due,acciò le riconoſceffi,ſe foſſero buone: erano Giovanni Scradero però dice , valere la Pietra,
quelle di grandezza uguali: conforme anche erano Bezoar, non ſolamente contro i veleni 5 ma anche
uguali nel peſo, e figura , che era come di ovo , ed nell’Epileffla , Vertigine , Lipothimia , lìalpito dì`
acciocche maggiormente foſſero ſtate credete ve Cuore, Itterizia, Colica,Diſenteria, Calcoli, piſelli
xe, vi erano dall’ impoſtare [late poſte nella ſuper. zione de’meſtrui,e per facilitare il parto .
ficie di; eſſe alcuni fogli d’oro,diſperſi in modo, che Benelie Però il Bezoar Occidentale ſia filmato
ſembravano la forma di minutiffime granella, da Baezío ignavo nell’uſo di Medicina 5 i0 con tuc
condizione, quale banche fia Volgarmente ſtimata to Ciò ne ho oſſervato alcune pietre di ello e che
come ſegno infallibile dell’ottimi Pietra Bezoar, hanno facto l‘íüeffi effetti dell’ Orientale a ben-‘ì
con tutto ciò, non per quello ſi trova regiffrata frà nella doſe di 4o.grani . `
i ſegni buoni,e neceſſari da alcuno di quei, che di Oltre di quella ſorte di Bezoar foſſile, deſcritta
eſſa pietra fin’ora hanno ſcritto , Erano di più eſſe da Sempione s ſ1 trova anche in Sicilia una Pietra,
due pietre di colore , ſimile a quelle, che ſi oſſerva chiamata Bazaar minerale , deſta però è did…?
nelle buone , ma però lì riconoſceva in eſſe un’ar, ſpecie, una tofaceafle leggiera, l`alrra dura, c corn
ñ'tificioſo polimentu eſterno 5 onde con tutto che pattazla prima,e la ſeconda, benehe fiano bianche;
quello che le portava non permetteſſe di romper. e però la prima più bianca dell’ altra . Qtyndo ſ1
1e,ad ogni modo le giudicati falſe , sì per i ſegni r°mP01102 in ambedue appariſcono quei skogli, ſi
ſudecti cſtembcome anche per l’oro diſperſo,gran— mill a quelli della_ Pietra Bezoar animale 1 ma]a
dczza,e forma uguale in ambedveffihe in vero era-e prima è più leggiera . La grandezza di queſte non
no condizioni , che le confermava no per fattizie CCCCde la quantità di una noce ordinaria.La figura
Delle buone , e perfette Pietre Bezoar orientali, di quella Tofacea è riconda; ma di quella più gra
me ne ſono,benche picciole, capitate molte volte, V‘bè ſimile a qualla dell’avellane. Della ſpecie T0
e ne ho oſſervato effetti ſtupendi, malſimenelle facea ne ho oſſervato , che data al peſo di una
fabbri , imperciocche provocando il ſudore mi è dramma, fa ſudare commodamente, però di quell’
ſucceduto di togliere con tre preſe di eſſa o la feb` altra,benche l’abbia molte volte praticata, non "3
brezanzi circa il mododí uſarla, io l’ho ſperimEn ho oſſervato
q/uehche mai ,piglia
l’hanno ne ſudore
ta . , ne ſollievoi alcuno in.
tata profittevoledata al peſo di grani diete alme
no , perche molte volte per la picciola doſe , non
operando coſa alcuna , ha _fatto a molti credere , o Del/'Unicorna ,
eli eſſer falſo ciò,cl1e di eſſa ſi predica, o tenuta la
pietra , cke ſí è data, per falſa ;onde io mi ſono di 5‘000 …Oki 2 e díVerſi quegli animali i che per
eſſa ſervito con darla a bere dentro quattr‘ oncie aver un ſol Corno , ſono chiamati Vnicorní z
(li acqua di Cards benedetto , e n'i Ruta Capraria che ſono una medeſima coſa con quelli, ..he ſi di
nella detlinazionc delle ftbbri , com'anchene’va3 cono Monaca-rar , ide/1 Vnícarm' , ed quad mmm
cor—
-PARTE SECOND-K. 2 ſ9
coi-rm in media fronte Lai-mt , dice Santa Ìjì/Io Palmi a mobile , che lo voltano a delli-a , ed a ſì-`
ro (libqgoríg-capa.) ſſ
niſlra , ora l’alzano in alto , ed ora l’abbaſſano 5'
l’linioſlib.8.cap 2t.) ſcrive ritrovarſi in India combattono con eſſo ferocemente con l’Eleſante .
una ſortedi Bovi , che hanno un ſol corno , e l’un Quella ſorte di corno è lodara per rimedio contro
gie un ſol pezzo, come ícavalli ., veleno , e ſe n’è fatta eſperienza .
L0 {leíſo Plinio dice a l’Llnicorno eſſere fiera Si trova in oltre un‘altro animale terreſire, che
aſpriiiima,tutto il reſto del corpo è ſimile al caval ha un ſol corno in meZZO la fronte Pìmio (115.1 l.
lo , ilcapo di Cervo , i piedi di Elefante , la coda cflp.; 7.)lo chiama Aſim” Indici”, e Fila/?rata Aſi..
di Ciguale; fà grave mugito . Ha in mezo della nur Sìloeſtrír , quello animale ſi ſerve del corno
_fronte un corno’negro ,lungo due cubiti . per combattere generoſamente a guiſa di Toro, ed.
Garzìa dell‘O-*ra (Iz‘b.r.cap.r4.)ſcrive il Rino è uſato dagl‘Indiani per beverci 1 con preſuppoſto
cerote eſſere un’animale grande, che ha un ſol cor di liberarſi da. ogni ſorte di veleno pigliato per:
no nelle narici , che difficilmente ſi piega , di do. bocca , edi più per quel giorno , che ſi beve in
ve ha pigliato il nome , come parimente ſi rife eſſo, preſerva da qualſivoglia altro male . Di que
riſce da Tomaſo Barra/ina Dano noſiro amiconul lio animale, come dell’Orige fece menzione anche
gatior tamen Róyrtóoccraz‘ir @Fellatio (ir-eci; Pari Ariſiuti/e (Hiſtar. Animal. líè.7 .cnp.,8_.). del quale
ze‘i‘ , ó“ Latini: à corna-i quod circa nare: eminet, oggidì nondimeno è incerto qual animale ſia que.
di dove viene originato , che quando una perſona ſto , certa coſa però è , che ſia una ſpecie di Capra
moſ’tra di rifiutare qualche coſa col naſo , ſi dice ſÎIVeſtre, che porta un ſol corno . Alcuni penſano,
per adagio Rhinocerorir uaſum imbere ,_ onde Mar che l’Orige ſia l’animale Gazzella , che produce il `
ziale (lib.r .Epigram.4) Muſchio , o il Pigargo , che alcuni lo dekrivono ‘
alſajarer ”ufqflzim rrincbiqg-ueneſque ſem/‘que, con uno , e clii con due, e ſino a tre corna .
Et Pueri ”aſſim Rfiínocerotir baáenr . Fer conchiudere finalmente fi dice , che cinque
Dal medeſimo Bartolina ſtrip.: i.) vien citato ſono gl’animali terreſtri diverſi , che portano un
:Anonymur Gragraplmr, il quale dice: Hoc .mi ſol corno,cioè il Bove Indico,il Rinocewtffll Mo—
mal appellntur Rhinoceros , quod i” ”ar-ibm cor nocete, l’Aſino Indico’, e l’Orige’, quale poi di eſsi
n” habet . Ma il Bartoli!” dichiara però Così : Bi'. veramente ſia quello, che ſpecialmente gl’Autichi
”a mi”: ge/Zat evidenzia” , mafia: m ”dì-ibm, in chiama-tono Monocerote, o Unicorno, che dir v0-‘
fronte min/tr . gliamo, non ſi può accertare, ſenza diſcorrer pri
11 Padre ClaN/ip” de Mar/*ni: Gefitítaſrzellefiw ma,cl1e certamente queſlo non ſarà il Hove ludico,
Mdfioni di TunKino ) riferiſce , che nelle ſelve nè il Rinocerote , o l’Orige , poiche per teſtimonio
del Regno della Coccincina , ſi trova il Rinocero— di Eliana l’Llnicorno vero è diverſo dalli trè ſud
te: la mole , e grandezza di quello animale è mag detti (lióa. Animal.) Monocerotem , ſcriv’egli ,
giore di qualſivoglia Cavallo r e Toro, ſe non che, quem vom”: Certaronum, z magnitudine vel con
è più corto di gambe , che nonè l’Elefante 5 quan formata :eta-ti! equmn accadere .julmque ó“ Pili!"
do quello non ſia de grandi di corpo s. Poco meno fil/U117” cſſe , Pci-Zum , ó** tori”: cor-port; &unitar
l’agguaglia . Egli è animale feroce , e guerriero , excellere ,‘ atquefimilitèr , ”t flap/mr perlum 111'
ſempre vcſtito di ſua armatura, come a maglia, con. gítír indimfir fflè apri cam-lam babeì'e , inter-ſu
ſquame si ſode 7 che colpo di ſaecta ,non paſſa , ed percilía cor-mr :ma , aorlemqm tigro , non levi qui
in alcuna parte non paſſa colpo di moſchetto , e di dermſèd oca-ſur” qua/?lam naturale-r bal-ente, ar
quà naſce,ciie egli ſia sì fiero . Il cornopoi a che è çue in acutiffimum mitcronem deſiuenle armztllm
lmlCO a gli eſce ,ñ nOn dalla ſro-nre , ma di ſotto gli ‘xi/Z57?, OÌÌMiquue maximè am'mulíum obſimam
occhi, di mezzo alle narici, e di tal Corno [ene *vocem 7 é?“ contempmm mitra” , ó" a rl alias gm'-`
tiene gran pregio, in tutta l’india Orientale, e ne
{lam lati/lia; adfi- arte/lente: manſurſcerr, cum gr:
gli altri Regni confinanti, per la forzàfllhe ha con
ga/z‘bm‘ mrò fili; Pllgflflrl' , neque modà cum mari.
tro i veleni. ~ Lu: naturali quadam contrario”: diffida” ſul con—
l Mandarini più gravi della China per maggior tra etiamfiemína: certare 1 Pugnamgfle uſque ad
fallo, e pompa nelle menſe , non danno-a bere agi’ mai-tem ingramfiere. Nàm ci** maximo rolwrc pra
invitati in tazze di vetro; ma ſolamente in coppe. a'r'tar , è*** incapugrtfllu'lí comu armata-r aſl , [le
lavorate con grazioſi intagli nel duro corno di que.. finiſſima; regione! Ferfeguitur , ſima] , é" rrrat
ilo animale 7 ſtima-ndo eſſi , che il vino , che in ”atm-a ſu”.
elli lì beve provochi a più liberalmente .beverlo , Si nota qui,che E/íairoſlz'l.y.Am’m-)non fa alcuna
con laſicurtà di ogni ſoſpetto di veleno . menzione delle facoltà del Monocerote . Ma trat
In Bang-ala adoprano il corno del Rinoceroteſi tando dell’Aſino Indico ſcrive cosi: sylveflrer Afi
per rimedio contro veleni, conforme diccil merle-L nar aqui magnitudine , ”un inferiore; , apud [mio:
ſimo Burlo/moana: In locmn 'Unicarm‘ zia-rr' fab/Ii :za/lv' arca/u' , eaſy”: reliquo corpore albo: , capite
tmmt , credendolo per quello dell'Unicorno i ben *però pur-puma , oculrſque m'grir effi- , Corllllqllb’ i”
che veramente non ſia , confeſſando di più di non frame gere re , cztjmſuperbur szíceum , inferíur
averlo mai veduto , deſcrivendo per relazionali al :interna/bum , medium mr!) nígì'mn ſit . Atei!!!
tri certi animali terreſlri Monoccroti, clic ſi tro. non omne: quidem ludor, fill potentioz'es, (12m ZAR‘,
vano fra il Promontorio di Buona Speranza,e quel 71mm armi/li: guida/?lam èrncbimſic corni!” cer—
lo di Currentes,e ſi riparano anche in mare . Han.. ti: [Datiir aura 077mm”: , ex hoc corn” bibmrem
no queſti il ca po , ed icrini di cavallo (ma però ab inſmlaóilibur moráír rummſisri. neque cum
non ſono il Cavallo Marino)ed un corno lungo due ífſir COflUll/ſI-OÌÎÌLHS ccrrz’pi , ”eq/le ſhrro morbo a
1i 3 neque
266 TEATRO FARMACEUT.DEL` DONZBLLI
neque venenirſi ulſirferunt . Win etiam _ſi quid
qzzidſentiam nolo dicere , ”e excitem fautore! .
priùr Peſtilem Liber” , tim: id *camere , tam ad Ma del contrario ſentimento lì vede eſſere Barto
flmitatem redire . ñ lino , il quale per opera Chimica ne cava il Magi
Dalli due quì accennati luoghi di Eliana, facil flerio , dice avere facoltà ſopra l’Llnicorno crudo.
mente ſi può giungere alla cognizione , che il cor Crollío tiene opinione, che: Deux nobis [argini:
no dell’Aſino Indico ſia quello , che da tutti è ſta efl variir in locirçcùmvnicarnu wrum propter rn
to decantato per ſicuro controveleno , e non quel ritatem i” magno pretio fit , alter-”m minerale
]odel Monocerote , che è di un ſolo colore , e nOn meant , interdùm àflagm‘: effaditur 1 aut è mon.
ha alcuna facoltà contro veleno . Si dice poi per tibur eſſoffa ſant , quae abſgne dubio tempore di
conchiulìone , che l’Aſino lndicoè il vero Mono Iu-yii , aquarum impetu perierunt in illa ſolitut i
cerote , e conſeguentemente il corno di eſſo è pro ne , e queſto è l`l.`lnicorno ſoffile , il quale penſa
priamente quello , che ha la virtù acclamara con no alcuni , che ſiano ofl‘a di Elefante calcinate dal
tro i veleni, equeſto medeſimo animale lìcrede tempo nelle cavità della terrafmneeſco lmPera
eſſere il Monocerote, che il Gary-ia ſcrive trovar to dice , che ſi poli chiamare Lupi: Arabic…, del
fi al Expo di Buona Speranza . Con la deſcrizzione quale parla Dioſcoride , che dice la Pietra Arabica
di Eliana , lì conferma il parere di Arti-manna , il eſſere ſimile all’Avorìo macchiato .
quale dice di aver veduto due Monoceroti , e che : Chi dunque in tanta diverlìtà di pareri , ed
'Unicum corn” , eqni magnitudine babe-re , 0mm in tanta penuria del vero Vnicorno potrà va
Per!” , capa: , Cervi‘ fili colorem [mjulam , aqui lerſi di eſſo , atteſtando il madeſimo Padre de
jubam rariorem , caxar 'Uil/oſa; , ('9' manſuetum Marini: Miílìonario del Giappone , e di Tun
cfle animal, e circa queſt‘ultima qualità ſingolar kino(1ib. I. cap. 3.) che in tali luoghi , non lì
mente ammirabile , per tutti i ſecoli , lì è tenuto trovi perſona di grado , che non metta ogni dili
trovarli nel vero Monocerote , che particolarmen genza , per averne in caſa‘qualcheduno , e quan
ce lì rende tanto manſueto a e piacevole , quando dolo trovano ſpendono in uno molte centinaia di
ſe gli preſentano Donzelle avanti, che quali tene ſcudi , e per ſaper effi poi quale di dette corna fia
ro amante , fi addormenta nel loro ſeno . ~ più perfetto , ne fanno una ſomigliante provaa
Si trova una ſorte di corno grande aſſai , e così quella , che ſi ſuol ſare a conoſcere le vere Calami
` duro , che appena ſi puòlimare , di colore ſimile te , qual ſia la più poſſente . Legano pendente in
all’Avorio , e di dentro concavo , come il ſolito aere con un filo una ſpada, ſe girando,ed accoſtan
delle corna , eſternamente appariſce rilucente , do ad eſſa il corno , ancora la ſpada ſi gira , e ne
quali come la pelle del lardo di l—'orco , che perciò ſegue il movimento , buono,e fino è il Corno, e ſe
diCe RuwdeodDe mater.med-1ió.g.cap.zr .jlneptaa lla ſermamon è del buono il corno,e poco lìprezza.~
licei uſitata 'voce laridnm Unicorm’: *vocitant . Altri laſciato quello ſperimenta ne diviſano la
Quello , com’anche quello del Roſmaro ſono ſtati bontà in certe macchie di Oro , *che cominciano
venduti per Llnicorno vero,che effettivamente ta nel mezzo , e come ſuſſero vene corrono ſino all',
li non erano . eſtremità. Noi però dovemo continuamente ren;
Volgarmen te è tenuto per llnicorno una certa dere grazie al grande Iddio , perche nella ſcarſezza
materia oli‘ea ſotterranea , che l’imperata (lib.: y.) grande del vero Llnicorno , ſiè degnato di darci
_ ed altri Chiamano Llnicorno foiſileda quale è pie quì abbondantemente ll Corno di Cervo, Come
tra tenera , ſimile ad oſſo abbruggiaro , con mac ottimo ſuccedaneo,concÒrdando in ciò tutti i ſcrit
chie di lineamenti, e ponti neri, rimoſa , ſecondo tori , e ſpecialmente Anſelmo Boezio . che dice:
li VCl'ſh e fratture , che logliono patir l’offii , anzi Maltornm experientia 1 non exiguar arlnerſur m
lì divide in croſte `ritonde , l’una delle quali ab nena ballet -w'rer , ”a ”t reſt’è , deficiente Aſini In.
braccia l’altra, e ſono lìmili alle laſtre di Avorio; dici corn” , in illiar 10mm ſub/liti” pnflit z econ
onne alcuni gli danno nome di Av0rio foffile , chiudendo poi dice : (La' ita-,ue cam effeáin rerum
dice il _medeſimo Imparato, aver viſto eſſer nel nu 'Unicornu capi: , i: ſibi , *vel flſiniina’iei corn”,
mero di Gemme ſotto nomedi Cameo . 'nel Rhynocerotirwel film/,711011 [aridi para'nifa
Qneſt’Llnicorno l‘oliìle pollo neíl’acqua fà delle ciem refrdſmtatmel ctiamfbffl/eguod Prià! Mar
bolle , come materia di terra lìticchioſa , nè per uit : Corn” Cervinam PrecaretL’illello conchiuſe
ciò lì ſcioglie, ma pollo al fuoco acquiſta acrimo Renodeo (lib.:z'e Unicorn”)Nondimeno Tomafiz Bar
nia a e li traſmuſa in calce. lo ne ho veduto ca tolino dice , che tutti i ſudetti ſuccedaneí ſono
vare in Puglia propriamente , come dice l’Impe buoni, ma che : Prima: {lignizatir pane; Cervino
rato in grollezza di braccio , e lunghezza di molti damn; Corn” nota m'rtatir , é‘ efficacia , de quo
pflſſl 1 e ſlimato volgarmente AncidOto contro ve quidquid dixerir mina: eri! .
leni . Franceſco , figlio del ſudetto Ferrante Im— .
parato in una ſua operetta (librlefgflilióar cap.de FILONIO ROMANO
infili.) dice : MHZ' dimm :le ,Unicornafizffi’lü di NiCOlò Salernitano .
quod tamen immenſa effoa’itur magnitudim‘: v
nt imp/1m fit dicere,anima/ir earnnfuiflZ-,i‘bidem I) [glia di Pepe Bianco o laſciamo ana dramme
”lim dejet‘Ìum tempore [mimi-fill!)- (Ii/{wii Ò'e. cinque, Opio, Caliìa Lignea , Seme di Apio,
FÌÌIFPO Heerſtertero (Obſſi medic- Deearie y. cioè Petroſellino Volgare , di Dauco Cretico , di
cap-9.) lo chiamò Spodio, e non gli attribuiſce al Petroſcl-'O Maccdoníco › di Finocchio ana ſetup-2
(una facoltà aleliſarmacamnzi dice, cliezFaáu/an e grana ‘ſlaffarano ſcrupolo—7’. ,Spiga Narda, 1:1
tar (le maxi-’ma baja: SFori-ſi energia , ax ego retro , Zedoaria ana grani i 5.
Altri
PARTE SECO’NDA,_7›.’ '26;,
Altri aggiungono di Cin-namomo dramma In} z .Del laſciamo;
Euſorbio , e Coſlo ana dramma una .
Si conſetta in elettua rio con Mele ſpumato Ono una medeſima coſa ioſciamo tie-’Greci I e.
quantobafia, e ſi fermenti poi per ſei meſi . l’erba Apollinare con l’At’terco dc’Latini,det .
to così perche (ſecondo Seribom’o Largo)mangian
Fat-'0113, ed 'Uſo . doſi , cagiona contenzione , e freneſia . AlCuni lo
chiamano erba Par-cina , perche fa convellere i
QLLeſta coner‘rone fi hà per efficaciſiima per ſe; Porci,che lo mangiano 5 ſi trova chi lo chiama an
dare , e mitigare i dolori intenſi del ventricolo , cora Dente Cava/lino , ſorſe perche il ricettacolò
dell’inteſtino Colo,degl`ipocondrii, fegato , milza, del ſeme di eſſo 1 rappreſenta la figura di dente di
reni i ed utero , cagionati da crudità di umori I o Cavallo . il Nome Greco èjm, il l‘arco,e ng'amz
da fiato craſſo - Vale di più ancora al pericolo del la. fava. cioè Fit-tm Porcína . W Volgarmente ſi
la ſoffogazione , a i ſinghiozzi veementi , ed alla chiama Comacchio” , e nelle Officine loſciamo,
difficoltà dell’urinare a moſtrando l’eſperienza , del quale ſi trovano più ſpecie . negro,bianco , e
che in queſti cali hà facoltà di liberare dalla morte giallo, ed eſſendo tutte uè piante notiſſime , non
imminente . accade ſar-vi ſopra diſcorſo alcuno z avvertendo
Se ne pigl ia una dramma, ſino ad una, e. mezza. ſolo ſemplicemente , che è in uſoil ſeme del Bian
Dura in bontà per ſei anni . co ,, come più mite , ſecondo che, anche dice Dia
Nicolò Salernitana ſeguendo ſemplicemente i’ ſcöride . .
Etimologia del vocabolo Filonio , l‘interpetra per Tutte le ſpecie del loſciamo raffieddano nel ter-l
Amir-ur now” ;ma effettivamente lì chiama l’hi zo- grado i ed hanno virtri narcotica , ed inducono
Îonium dal nome del ſuo inventore Filone dottiffi flupore . '
mo Filoſofo , e Medico Tarſen ſe , come atteſtano
Golem; , Paolo Egineta , e Nicolò Akffimdrino - Pratica di compone” il Filom'o .,
Perche poi ſi trova l’aggiunto di Romano credero
no alcuni , che Filone ſuſſe Prato Medico Romano; Si Compone il Filonio facendo polvere ſottiliſñ'
ma ſi chiama così , perche i Medici Romani'do ſima degli ingredienti ., Ma quanto all’Opío , ed
vendoſi ſervire della propria ricetta di Filo” al Zaffi-.rana ſi giudica meglio diſſolverli nel vino,
Tarſenſe, vi commutarono alcuni ingredientiflpñ perche così facendo ,. fi viene a. facilitare la ſer,
propriando la ricetta all’u ſo Romano: Hoc eſt (ſog men tazione, .i
giungono i Frati di Araceli J conſt-Elio factmdùm
”ſum Komanorum . E Renee!” dice , che -. Vacanze FlLONlO- PER-Sica DI MESUE l
Rommmm,quod' multùmfuerít Romae c'e/el: raiuno,
Si trovano perciò una infinità di Ricette ſotto 110-, _Iglia di Pepe biancodoſciamoana dramme al
me di Filone , così diverſamente alterate , che ap Opio ..Terra ſigillataana dramme ro~$cede~
pena riconoſcono il ſemplice nome dell’Autore,-v nigo . Zaffarano, ana- dramme ;Caſioreo . Spica
Ga/eno medeſimo ne pane diverſe , ma ne ap Indica ,.Euforbio 1 Piretro-‘Perle, preparate, Ca.
prova una ſola . Nicolò Mirepſio ne pone quattro’. rabe ,,, Zedoaria , Doronico ,, Ramich ana dram l .
ed in alcune preſcrive l’Opio , ſiccome in altre lo. Canſora ſcrupm..
traſcura , nel rimanente poi de gl‘ingredienti le Si conſetta con Mele Roſato: colato , quanto
ricette ſono trà di loro poco ſimili.. La ricetta quì baſla .. ì
poli-a èl’illeſſa di Nico/à Propojito, del Salernitanan
e dCll Alejlàndrino ,. il quale però non vi mette l’ Faco’tàî I 9d Uſa.
Opi0› ch 'è l’elſcn ziale ingrediente del Filonio. Al
tri la deſcrivono v-ariamenre . mutandonon ſola Velia confezione; bevendoſi con ſugo di Pian:
mente gl’ingredienti, ma finanche_ la doſe di eſſi.. tagrne ferma l’emocroidi ,. il fluſſo del ventre , il
preſcritta dal ſuo proprio inventore ., vomito , li meiirui.,Îe lo ſputo ſanguigno . Meſ
ll Cia/lello riprende ſavjamer-te Arnaldo di Vil ſo nellanaturacon.unaſirmga-ſà ritenere il parto.
lanova , che ſcrive qui per Caſſia Lignea Medal/a La ſua doſe ,. nom traſcende unadramma, o ve
Cuffizfiflulae . ro una emezaie circa la durata ſi è oſſervato, man
Alcuni nella ſine della ricetta vi hanno-aggiun tenerſi‘ nella ſua virtù per ſei anni in circa ..
to Cinnamomo o Collo , ed Buferbjo , ma quelli Sicome il Filonio. .Romano ha quello nome ,`
trè ſemplici ,per retta oſſervazione , non ſono ne perchei Medici Romani alterarono. la ricetta di
ceſſarij in quello clima noſlro , ſono però arbitra Filone Tarſenjè per ridurla ad un'uſo- appropriato
rij o e ſi pongono nel compoſto , quando così ven per i Romani 5 così ad imitazione di elfi- ,. i Medi
ga ordinato da Medici di grande autorità .. ci Perſiani uſarono le medeſime diligenze , onde
' Mi occorre quì replicare ,. che-per l’Apio ſi in il lor. com pollo-ne acquiſtò -il nome di Filom’o Per
tende il Petroſello volgareie per il Petroſel lo quel ſico ., La ſua ricetta. è deſcritta da Meſue al capo
lo di Macedonia-Per il Finocchio dover-à eſſere il ;leſputo ſanguinír .
ſelvatico , come più vigoroſo , ed il Dauco quello E in controverſia trä gli Scrittori,ſe qui ſi dd)
di Creta , benche quello Regno ancora ne produca ba ponere il Pepe bianco” pure il Papavero bian
dal perfetto . co , conforme ſi leggenel proprio teſio di Meſue
che alcuni Autori di buona eſperienza o penſano
eſſere ſcorretto in quello luogo , Per diſetdſo Però
` egl:
TEATRDLFAR'MAììcÉ'uT. D'ÉL" DON‘ZEL'LI
26:'
degl’lmpreſſorì ;Eli quali avendo trovato nel teſto deve POP-eſſi nel Filonio Perſico,per la qualità,che
antico , il 'primo ingrediente del Filonio Perſico ha di riſcaldare,poiche nelle compoſizìoni a non ſl
abbreviato coslPJ B. traſcriſl‘ero Papavero bianco." deve conſiderare ſeparatamente la proprietà degl’
Conchiu‘de'no‘dun’que tali Autori , doverſi mette-ì ingredienti , con intenzione di ricevere il medeſi
re il Pepe bianco,e non il Fapavero bianco,per diñ` mo ordinario beneficio doppo la miſtione di effi
,._,ñ_.-_e
verſe ragioniy'ed una di eſſe è , che in tutte le de nel compollo,ma ſi deve aver riguardo alla nuova
ſcrizZioni del Filonio ſi legge il Pepe bianco,e non forma , che eſſo compoſto ſortiſce dall’ unione di
il Papavero jzìo~"beiiclie lì veggano molte ricette eſlì componéntidaqual forma, o proprietà, rieſce
mutateîda‘diverſì Medici di varie regioni,ad ogni - lo più delle volte di facoltà contraria a quella, che‘ v
modo in'tutteë ſi trova ſcritto il Pepe bianco per avevanoi miſcenti ſeparatamente,lo dice egli me."
primo, ,e principale ingrediente , come vero cor- " delìmo: Permíxtíone mlt/tarum rerum aligmmda
re ttivo de’ narcotici,i quali ſono contrarj alla vi unim- natura a Per alterflmfit immutatio f Am'
ta noſtra,per detto ſpecialmentedi Meſìrefl‘anmní mad.Far.líb.9.cap.{le ~conf.Hamec/›)ma eſſendoſi di
wrflcanó. ) Time-”zur autem ex Narcotícìr ”ocu ciò trattato antecedentemente,portandone ſpeciale
menta Plum . Sum‘ enim omm‘nò contraria rei *ui mente gli eſempi della Scamonea, e Gottagomma,
:mc-angelantíofllj**flupd‘aoíwtímó* mortifieanria, confirmaremo la noſtra Conchiulìone con la ſalda. l
è* ”urla quidem magirmdlmc magi: recentía.Arr autorità del dottilìîmo Cornelio poco avanti citata.
vera, è’ ſocie-tar reg-mlt eorum ”ammonta , <9" re— (Metodo Àſed.)che dice:Nan igitur Poſſunt comfo
mo *event . Ver-”m trium intentíonum rer admíxtaz fitíom’r tacit-z *uiror exſímplicíflm 'virilzur-conji
ci: ipſarum aforfltíomr bonifico” . .Primo wrò ſo ci 7 níſi etiam nf” comportumfit , eaſibi omninö E
cie-”tar 91'571”: reſo/ou”: , É“ auſerzmt , quam ex conſentire . ‘Ut enim non omnim‘; , quae dulci ſunt
”arcaticír Prova-”it congelazione-m : ſic”: , ’verbi ſaPoreſi concurrant dulcemjunmdumçueſaporem
grafia, reéîé miſcmtur er': Caſtoremn, ó“ Pi‘oor, (9“ profe-rmrtmeqm -vím' C7’BÎÎCÌ,EÉ`* pomnciizfflì Laëìir.
Crocurſunt enim luca tboriaca nnrcoticorum - ó” Mellir (qudſeorsùmflngula fia/”tum juoflnt)
Si doverà dunque,in riguardo, particolarmente Permíxtorumſuavir eſt , Ògratm‘ ſapor , neque
della ſudetta dottrina di Mez/he , ponere in queſta omnium , quae ſeorsùmſ/mwm ſpírrmt odorem ,
ricetta il Pepe biamo, e non il Papavero bianco,il confmrdarſuflvir quaque 0d0r evade: : itagfle om
quale non ſarebbe correttivo di quelli due nar nium, quiz adverſm 'ur-nonni” ſeorsùm (ſgombro/*rt
cotici,cioè Opio,e Ioſciamo, che abbondantemen ſunt oirer boheme Promíxtio, atque compofitíora
te entrano in quella ricetta; ma più toſto com’an zione c'e-”ſeri poreſtffirrſtinarmur ‘equa *valida: *vì
ch’eglí narcorico accreſcerebbe la malizia di effi rer retinareéflrod enim fuor-at r'nſiuguſír,rarò rile-v
(Mella regola ſi trova in uſo appreſſo Galeno,A-oiñ prreberrditur in mixtihdenuòque door-t tonfo/;tilt i
cenna,Serflpione,li Col/eg} dr’ Medici Romani, Bo etiam obſervatíone comprobarí. Da quella, da Noi
lopzefiflllameri, Bergamo/’cbr', Agli/lam' , e N0 replicata dottriua,s'inſeriſce,che il Pepe meſchiato ‘
TimoergeflsFeÎ-rrelio,lezzio, Nico/ò Profojìto, F”— nel Filonio , non ſolamente fi muta di ſapore
fia,Si/vio,' Cbriſtaforo de Hone/lír , i Frati di Ara‘ dopò la prillina facoltà ſua, con quella diſtinzione
teli, Giacomo Manlio , Franceſco Aleflhndro a VM" però,diCe il medeſimo Fernalin(Metod.med.cflpñ8.)
dae-rio,Bo”derone,Borg{lrrrccìo, Dejſèm‘o, Fr.Ant0' che quando le materie, che entrano in un compo
ario Caiſtel,Ca/eſtflno, Coſta Conrlebergo , ed anche il ſto ſono meſchiate di freſco , ciaſcheduna di eſſe
Collegio do‘Farmacopd di quì . conſerva la ſua ordinaria virtù, e facoltà”e PEÎCÌÒ
Si trovano degli ScrittOri di contrario ſentimen di quà ſi puo trarre l’argomento , che per la detta
to , e vogliono il Papavero bianco -, e non il Pepe cauſa della freſca miſtioneflli quel Filonio compo
bianco. Sono quelli il Corrla, il Collegio de’Merlici ſto col Pepe bianco,ed uſato poi dal Setta-'a,prima
Coloniemi, Fr'0rrrrtini,Matthíolí, Oviedo, Plucot0~ del tempo della debita fermentazione: Morimo
mo‘, Melina/zio , e Santini@ ſpecialmente Lodovico niam(dic’egli ſubſrcfltam eſſe, ob ardorem infan
Settala (Animml. Farm.) che gngliardamente di cibmgulmó‘* oeurrioulo. Alcuni,dice il medeſimo
fende queſta opinione,percl1e(dic`eglj)che Moſhe in form-110 , han creduto , che in Noi ſia una facoltà
‘quel lungo dove deſcrive il Filonio Perſico , cura ſeparativa,la quale ſeparí l’azione de’ ſemplici nel
.va lo ſputo del ſangue, che viene dal petto , dove è compoſto, prima che quelli ſiano perfettamente
a propoſito il Papavero bianco , come freddo , ed conlulì , ed abbino acquiſtato , per la confuſione
allringente , e nonaltrímente il Pepe bianco , che nuova forma , e che approprii così agli effetti dl
riſcalda. Dice autorazche il ſangue, che ſi getta dal VErſi, come alle parti diverſe le proprie operazioni t
Polmone, o viene pet l’abbondanza dieſſo , o dall’ convenienti, ed analoghe agli effetti , ed alle parti
. ecceſſo della ſua caldezza , per'il che ſi vengono a affitte , a quel modo appunto , che ſi eſperimenta
corrodere le vene , ſicche ſicuramente convengono negli alimenti diverſi, lì quali da queſta virtù di
a tal’ëffiîſtO-quei medicamenti,che raffreddanoán ſcretiva , o ſeparativa ſono tramandati alle partL
groſſanme coſtringono, e non altrimente quei, che alle quali ſono naturalmente appropriati 5 ma,
con la loro Caldezza hanno qualità di rendere più quando col tempo i ſemplici rneſchiati, vengono a
acutoil ſangue , che perciò nel Filonio compollo fare un eſquilìta conſulìone,chìamata da’moderni
col Pepe, ſi oſſerva gran mordicamento , introdu Fermentazione,per la quale di tutti ſi viene a fire
cando ardore nelle ſa uci,e nello ſtomaco de’pazien un’ottima , eperſetta unione , e concorſo, all'oraì
tiende lì deve componereil Filonio con il Papa ſemplici non oprano più in quel modo,cl1e opera'
vero,e non c0l Pepe. Etra nondimeno quì maniſe vano dillinramente , prima della miſtione r c<í '4"
flamenco il Settala con l’arguíre , che il Pepe non che di freſco meſchiati , nOn cſièndo più intiere le
loro
PA’RTìE SECON.DÃ.‘ 26;"
loro antecedenti ordinarie operazioni , ne pub in ra di tantiingredienti caldi , che poſſono ſare il
quello tempo doppo la Fermentazione la facoltà, medeſimo ufficio di correttivi dcll’Opio. E, ſe tut
ſeparativa diſtinguere z e ſeparare dentro il corpo ta la doſadella Teriaca,che peſa ſedeci libre rice
umano tali facoltà, già che tutte reſtano eſtinte, e`ve ſolamente tre oncie_ `di narcotico , ed oppoſi (3—'
prive delle prime loro… forze,ed operazionizda que mente una quantità_ grande di correttivimon me
fia eſtinzione” morte naſce una nuova virtù,vitag `noin peſo,che in mimero,che maraviglia ſaràmhe
o proprietà, quale 1 benche fia cagionata_ dal conñ. una doſa di Filonlo Perſico di tre libre,e mezza in
Corſo di tutti quei ſemplici, non per`o ſi potrà di circa , dove entrano trenta dramme di Narcotici
re, eſſere ſeparatamente prodotta di alcuno diÎeffi, (detratone il Zafferanofiiceva per corrigenti ven~_,
avendo effettivamente acquiſtato una nuova ſor ti dramme di Pepe, e tre di Caſtoreo , Euſorbio , e
ma diverſa dalla pura ſoſtanza di tutti quei_ ſem Piretro.Non ha q'uì ne anche luogo veruno la con..
plici ſeparatamente inteſi ., Per conchiuſione di ghiertura del Setta/4, che dice: Auger ”oſtram con*:
queſto punto ſi dice ad unque, che il Pepe bianco, jeëîzzram Meſuoi compoſizioni; mod-*ti ,J qui cum
che entra nel Filonio, Perſico, non produce quegli drive/;mir ,20. Hioſciarm’ albi, non debebat Piperir
effetti di calore, che pensò il Settala ,. non ſolo per albi tantundem ſubjungere , ó“frigida, mljungere
le ragioni qui addotte_ , ma anche perche lacalidi Calidum , Perche a queſia ſua frivoliſſrma ragione,
tà di eſſo viene rifranta dalla quantità de’narcoti ripugna l’eſempio della Terìaca, dove in una me
ci , che entrano nel medeſimo Eilonio , tra i quali deſima claſſe ſono ponderati , e congiunti il Pepe,
io annovera non ſolamente l’ Opio , ma anche il ed i Trociſci Edicroi, medicamenti caldiſlìmi coli
Seme del loſciamo,contentandomi dell'ingredien— l’Opio freddiilìmo . Meſa:: iſteſſo, il quale egli cita
te del Pepe , benche faceſſe riuſcire il Filonio al-_ congiunge in moltiſſime ricette le materie calde
quanto debole, ma tanto più ſicuro, conforme all' con le freddetVeggalì il Filonio di ſua propria in—~
eſempio di Galeno, che meſchiava con i remedj re venzione , nel quale preſcrive prima il Pepe bian-ſ
frigerativi le coſe calde , che poſſono ſar penetra; co,e poi il Ioſqiamo ana dram. 20. così parimento
re la virtù ſtupeſattiva loco,avvengache per ſe ſo a. nella ZazenaiAtanaſia, nella Confezione di_ Sto
le penetrano tardamente 5 ma quando ſi vorrà far race; e ſimili, meſchiando ſempre nella medeſima_
queſto ſi doveri conſiderare molto bene la quanti claſſe i narcotici con le coſe calde-Si~ concliiude per
tà; de’ ſemplici,che ſi mettono nel compoſimperche fine , che ponendoſi nel Filonio Perſico_ il Pepe
dove le coſe reſrigerative entrar-anno in. maggior bianco,non rieſce così calda la compoſizionc,come
quantitàflanto più il medicamento verrà a Rupe il Settala dice , quando
menrata . ſi
però
`
fia debitamente fer
fare il ſenſo de’ azienti , mortificnndo quel gran
calore , che lì trovarci nel membro afflitto 5 dove ' Non ſi può~ tralaſciare_ di avvertire, che qualuni
poi le coſe calde ſaranno in maggior porzione', ë. que Filonio,e ſpecialmente il Perſico , non fi deve
certo che il medicamento operarà manco,e ſarà all-ñ, ponere in uſo prima del ſettimo meſe, come inſe
che manco nocivo , imperciocche biſogna ſapere, gna Galeno (Met/2.11%.;:-caPa-adGlauc.) ma però
’ che con l’uſo de’ medicamenti, che contengono in nel terzo_ , e quarto anno lì trova propriamente
ſe Opio,Joſciarno,e Mandragora, patiſcono icorpi nella ſua perfezione,anzi alcuni giudicano di man
de’viventi , per un certo che di ſimile alla morti tenerſi in vigor profittevole fino_ al decimo anno;
ficazione, facendo inſenſibili le cauſe , che fanno':
dolori,e però molti di coloro, che uſano continua._ Del_ Sendeneg ‘ .4
mente tali remedj,conducono finalmente le memq
bra in una irremediabile flupìdità a _Eſue preſcrive nel Filonio Perſico il Sendo-I
Crede anche il Settala, che il Zaff'arano ſia uno negi' , o più toſto Scea’eniga , che s’intende
de’cortettifi dell’OpìO,e joſciamo; ma s’inganna, per lapietm Ematite , benche queſto nome ſi tro
perche il Zaffi-ano, benche di qualità calda , è una vi diverſamente ſcritto in Sempione , Matteo Sel
delle materie narco\tiche, quali quanto i’Opio ſteſ -yatica, e Simone Genoveſè,cio`e , Scade-nigi, Scade
ſo,drce Galeria chiaramente (2.rle (WMP-MEJ-Cdpo 1-. m'ci,Affidenici,3`”ndenigi,_ Sendanagmn, Senader,
z.) ;Lx-jam” ex :iſa Croci capite Iad/mtur , quad e ſimili, de’quali nomi han fatto un lungo, catalo
ìpſnmſazpè ox ſolo Croci odore pertimemur . Crocuſ. BOÌ Root-remix‘ Frati Sfleziali di Arnoelí 5 con
montem etiam Perturbat . Si dice dunque , Che vengono però concordemente tutti i buoni Scrit
quando anche non venga eſcluſo il Zaffàrauo dal cori , doverſi quì per tali nomi intendere la pietra
la facoltà di correggere idue narcotici quì, poſtia. Ematite 1 perche ne’trociſci di Pſillio diremo , che\
non ſari-1110 ad ogni modo baſianti per queſta cor s‘intenda per Sendenagpadìverſo da Scedenigmgià
rezione le tre dramme del Caſtoreo,Euſ0rbio,e Pi— che uſato ſemplicemente , è valevole , per ſe (olo a
retro , che. il Setta/a dice: Optimè Fraſi-ari Polli" giovare a quanto promette Meſi” di tutto il Coma_
omníám aſl mimz'flflum . Poiclie per la commune’. poſto delFilonio Perſico -…
e generale regola di tutti gli Antichi ,_ e Moderni
Scrittori di queſta materia di componere i medi .Della Pietra ‘Ema-*itt- .ſi
camentimon ſono ſufficienti tre dramme di corri
genti caidi,per trenta drammedi Opio,e di Ioſcia LA perfetta Pietra Ematite,_ſccondo Diofiarízh
mo (ſecondo la commune opinione) ſreddiilìmi, e ſ (lxb-r.caf.ror. ) dev’eſſere ſrangibile, di co
di ciò abbiamo molti eſempi, e ſpecialmente nella. lore formalmente ſanguigno , tanto oſcuro , che
Teriaca,che prima riceve tre oncie di Pepe a e POÌ appaia negra: deve anche eſſer dura,e naturalmen
tre oncie di Opio,ſenza il Pepe negro,con la (chief te uguale , ſenza ſporchizie . Se ne trova di ~pinque
P3:
l

'264 TEATRO FA'RMACEUT. DEL' DÒNZELLI


ſpecieſoltre della Magnetele tra eſſe è numerata la rotture incipientimſ’andola in ſorma di empiaſirol
Pietra Scbíſlotlao Balli”. L`Ematite di più non ſo
lamente fi riconoſce varia di ſpecie z ma_ anche di Dell’ Eufurbio .
forma, perche ſi oſſerva compoſta di più [laſci
menti, poiche alcuna nell’eſteriori impreſſioni ri lleſto ſemplice piglio il nome da Euf‘orèia
tiene la figura del Cervello di animali 'a altri ſuoi Medico dijuba [Le di Mauritaniamhe ne fu
naſCiment‘i' hanno fi nre di ſtrie ,ſecondo Ferran il trovatore. Produce un’arboſcello di ſpecie di fe.
te Imperató ( Hill-nat.tib.6.cnp.7.) cioè forma am rola , il quale ſi trova ne’ monti di Mauritania.
pia nella radice,e più riſtretta nella ponta, e queflo . Delle ſ'ne fattezze non dirh,ſe non, che ſ1 n cono.
avviene,perche fi trovano di ſoſtanza più dura,pii`1 ſcere fin dalli ciechi 1 per il ſuo acuro, e ferventiſ
1igata,e,meno diſtinta in fibbremltre hannole te ſimo odore,e trovandoſene del perfettiſſrmo in ab
fle tondeggianti , e provengono in guiſa di più fo bondanza, è ſoverchio diſcorrervi ſopra , maſſime
gli accoppiati inſieme , che a modo di croſta ab per evitare le frandi,che ſi commettevano al temz
bracciano la glebhafllove hanno le radiohkappre po di Dioſcuride -
ſentano. anche diverſe altre forme , che iCurioſì Ha l’Euforbiololt re l'inſígne acrimonia, e calo;
yotranno vedere nell’ Iſtoria naturale del detto re)una qualità anche di purgare, non ſolamente la
Imparato . pituita 5 ma inſieme le materie ſeroſe , non èperò
ll Lapis' ,_ o Pietra Ematitefliice Dr'oſcaride- che molto buona regola il darlo per bocca,ancorche in
è Coſtrettiva: ſi beve nel vino per l’urina ritenuta, pochiſſima quantità.
e per li fluſiì delle Donne,e Diſenteriazcon ſugo di Per ultimo la compoſizione del Filonid Perſico
Melagrani vale allo ſputo del ſangue, ed all’emor’ è l’iſteſſa dell’altre confezioni opiate, antecedente
:agia epatica: ſi mette con latte di Donna negli mente deſcritte, oſſervando principalmente di ſar
occhi lagrimoſi,e ripieni di ſangue.Si dà utilmen le polveri ſottiliflìme o e di ponervi il Mele Roſa
te con vino ne’morſi de’Serpenti. Aleſſandro Tra! to colato,di peſo quadruplicato alle ſpezie .
lianaſLíb.z-.de re medie. ) la celebra grandemente
per l’ulCcre del Polmone , e per li rigettameuti di TRIFERA LEAGNA
ſangue . Vedi di tal pietra neî ſl'roc‘iſci _di Terra Di Nicolò Salernitana.
Sigillata . *
Iglia di Opio dramme 2.Cinnamom0; Carol’…
AGGIUNTA. fani,Galanga,Spica Narda,Zedoaria, Genga.
vo,Coſto,Storace ſCelco, Calamento, Calamo Arc-2
LA pietra Emati ce,che inſeriſce (ſecondo il n03 maticofllríde llliſícayAcorm Pauciedano, Scorze di
ſiro parlare) Pietra ſanguigna , è ſtata ſorſe Radici di Mandragora . Spica Celtica , Roſe Roſſe,
così chiamata da’Greci,o perche ave proprietà ſin Pepe Negro, Seme di Aniſo , di Apio,di Petroſello
golare di fermare il ſangue,o pure per il ſuo colo Macedonicmdi Dauco, di loſciamo, dì Finocdiio,
re1ſìmile a quello del ſangue; benche più oſcuro, l di Balilico,di Cimino ana dramma r.
eſſn di cinque ſpecie . La prima ſi chiama Emati Si faccia Elettuario'con Mele ſpumato,quadru-j
te Etiopica, utiliſſima negl’affetti degli occhi . La plicato alle ſpezie .
ſeconda è detta Andradramarſhenche queſta a mio
parere non doveria annoverarſi frà le ſpecie di Facilità , ed 'Ufliſi
Emarìte,perche non ſolamente non è di color ſan
guignonna ſecondo Plinio ſLíó.; 7.mp4 o.) aVe in Soccorre a’ dolori dello ſtomaco,cauſati da fred-S
apparenza il colore,e ſplendore,ſimile all’argento, dezza,provoca il ſudore , ſubito, che ſi beve a ed è
o al Diamantezqueſta ſette vogliono, che tiri l’oro, utiliſſima a' frenetici,a’dolori iſterici,alla reuma,
l’argento, il bronzo , ed il ferro a modo della cala e peripneumonia , ed a quelli, che con gli eſcre
mita . La terza ſpeCÎeè quella , che vien chiamata menti evacuano ſangue .
Elatite cruda.La quarta è l’iſteſſa Elatice, ma però La doſa è l’iſteſſa del Filonio Perſico a e ſi con:
cotta,e ſi chiama Miltide.La quinta è la Sciſsile, o ſerva per l’iſieſſo _tempo . '
Scbr'ſtomquale ſpecialmente reprime l’ emorroidi. ll nome di Trifera , dicono molti Autori a che
Si tiene per‘o per una delle ſpecie di Ematitc viene ad inſerire Del'icata , ó* P19,… deliriir- lo
_vera da alcuanuella pietra,che è in uſo de’Pitto però non sò imaginarmi,come poſſa chiamarſi de
ti PCL' diſegnare 1 e Viene da eſſi chiamata Lupi:licaca una materia , che apportare-:bbc nauſea ad
raffinma vengono quelli tali ripreſi dal Mattbialí, ogni ſorte di flomaco , avendo non meno ingrato
che vuole,che tale [api: r0flb,altro non ſia, che bo odore , che mal ſapore : mi pare però più calzantc
Io Armeno meſchiato con bolo roſſo, cche ſia coſa l’etimologia ridicola di Francionr,,che dice Triſe
‘fattizia,e non pietra naturale,che però non debba fa, cioè tre volte fiera . Da altri è detta Juve-nali:.
uſarſi in Medicina per vera Ematite , mentre non perche vogliono , che l' uſo di eſſa reſiituiſca la
confronta con quella , della quale fan no menzione gioventùzonde Nicolò dice:Juvenefi'erefluidi-Dl
Dio/'coríde,e Galeria , ma non è così . cono , che l’ aggiunto di Alagna ſia derivato da’,
Della vera Pietra Ematite ne riſerbo io alcuni grandi giovamenti, che ne riceve chi la piglia
pezzi appreſſo di me,ed è di color ſanguigno oſcu Si trovano molte compoſizioni, benche diverſe*
ro. ſtriat’a di dentro, e di fuori ſlriſciata riceve lu che hanno quello nome,come Trx’fgra Saracenicm
Rroed èmolto ponderoſaDltre le virtù accennare .Tr-;ſera ex arte F2210212‘: ó'c. e dell’ iſleſſa Triſeſfl
di ſopra ,‘valeanchc la Pietra ſupdetta a curare le Magna ſi vedono anche molte deſcrizzioni a ſu”
però
'PKRTB 3130:!0NDA.` '26;'
però effettivamente ſono una medeſima Coſa,e va dal teſto di Nicolò Salerm‘tano,dove ſono deſcritti
riano tra eſſe ſolamente in pochi ingredienthper l’CPR’ * ed il MPCODÌO , che alcuni hanno creduto
Che li trova chi vi aggiunge il Cipero , l'Iſopo , e eſſere una ſola coſa , ed altri che diſſero eſſere due,
l’ Oluſatro . Ad altri piace dividere il Petroſello inteſero per Meconioi ſemi del Papavero Negro;
Macedouico , ſcrivendo Petroſello , e Macedonio, chi vorrà ſapere intieramenre queſta diſlinzione,
ed alcuni vogliono a che dove dice Styracir, Cala ~potrà leggere in queſlo Teatro il capo dell’ Opio,
mmti, ſi debba leggere una ſola coſa,cioè Seym e trovarà, che il Meconioè l’Opio volgare , che ſi
ci; Calamitfl . Vi è chi laſcia una coſa, e chi n’ag cava dal ſugo delle ſoglie,e capi, de’ Papaveri 5 là
gunge un altrazma ad ogni modo giudico, che alla dove l’Opio vero fi ca va per la ſemplice inciſione
ſine tutte quelle ricette produc—hino uniformità fatta ne’capi de Papaveri , nel modo inſegnato da
-rli effetti . Dioſmride . Del vero Opio però non ſe 'ne trova
La _preſente ricetta del Salernitana , ch’ è quaſi facilmente , onde ſiamo neCeſlìtati di adoprare in
la medeſima con quella dell’ Aleſſandrino , e Per ſuoluogo il Meconio , che effettivamenteè una
molti anni ſi è coſtumata in quella Città,viene ſe ſorte di Opio; ma inferiore di bontà . Quanto al
guita da me ſenz'alterare l'antico uſo di eſſa. Zucchero,alcuni intendenti adoprano il Canditow
Si preſcrive qui indiſtintamente la C—.alanga fanno meglio .'
minare , come di più acuto ſapore , e per conſe
guenza di maggior operazione della maggiore . .Della Mundi-Agora;
L’Acoro vero è il Calamo Aromatico volgare,
‘che per Acoro’vero lo deſcrive D1`0ſcoride, ed è ſ0 Enodea penſa,che la Mandragora ſi chiami col_
Jlto ad eſſer ſoſtituito in luogo del vero Calamo sì,perche in Madri: , ó" ſpecubmſata de
Aromatico z ma eſſendo preſcritto quì il Calamo leé’t’eturGli Antichi ſuperſtizioſamente credette
Aromatico, e l’Acoro, ſiamo perciò coſ’tretti , non ro,queſia pianta eſſere efficace a provocar amore,e
avendo il vero Calamo Aromatico di adoprare perciò la chiamarono Cineca , a contemplazione
ora quì in ſuo luogo il volgare , che è l’Acoro ve delle favoloſa maravigliemhe fi raccontano di Cirñ_
ro,comeſiè detto,e la Galanga maggiore in vece ce incantatrice . Pitmgam glidà il nome di An
dell`Ac0ro . Per l’Apioſi è detto più volte doverſi thropomorflyor , per la figura umana , che paiono
intendere il Petroſello volgare, e l’Ocimo eſſere il avere le ſue radici, le quali' per lo più ſono biſol
ſeme del Baſilico . ‘ cate dal mezzo a baſſo,e ſomigliano due gambe,dl.~
La compoſizione della Tri-ſera Magna ricerca moſtrando poi anche le braccia nel tempo , che la
lo ſteſſo ordine , e Metodopreſcritto nell' antece pianta ſtà in punto di produrre i frutti. Cit/amelia
denti compoſizioni oprare a maſſime nel triturare ne cantò così: ~
ſottiliſſimamente le ſue ſpecie , e nel confettarle Qnm-ui: ſèmibamim’r *ve/Imc gramine form'
con quadruplicato peſo di Mele ſpumato, laſcian~ Mundi-”gara Pariatflurer, mafia/”gag Cimtam
dÒIa parimente ſermentare per ſei meſi‘ , volgendo Si chiama anche la Mandragora Porno terre
ogni tanti giorni la maſſa , per condurla in più ſlrmin riguardo de’ ſuoi frutti , che produce di co-_
breve ſpazio, e più perfettamente alla debita ſer.: lore,e forma di torli di ova .
znentazrone . La Ma ndragora,ſecondoDz'aſèarirle,è d idue ſpa.“
cie,una di eſſe,che è negra,è chiamataTz'rdací4,e ſi
REQJIIES MAGNA tiene per la ſemina, la quale ha le ſrondi più &ret
Di Nicolò Salernitana. teze minori della Lattuca , di odore ſpiaceVole e e
ſparſe per terra , producendo i frutti ſimili alle
Plglia-di Roſe Roſſë,Viole ana dramme ;.Opio, Sorbe,pallidi,ed odori, ne*quali è il ſeme , ſimile a
[uſciamo, Meconio, Papavero Branco a Man quello delle Pere -. Le ſue radici ſono grandi’ , e ne
dragora , Seme-di Scario'ah di Lattuca, di Portula fà or due , or trè intrecciatein ſe ſteſſe, le quali di
Cflaſll i lnlio.Noci Muſchiate, Cannella, Zucchero fuori: ſono negre,e di dentro bianche, riCoperte di
ana dram.r._;. Sandali Bianchi,$andali Roſſì,San groſſa corteccia . Non produce però fuſlo di_ ſorte
dali Cltrini,5podio, Tragaca—nta, ana ſcrUPOH 2. e alcuna . _
3T- ſ— i La ſeconda ſpecie della Mandragora, tenuta pel:
Sl conſettarà in Elettuario con i-l Mele ſpuma maſchio è bianca,chiamata di alcuni Marion, pro
- to quadruplicato alle ſpezie ſudeote, eſì fermenti duce le ſrondi grandi,largl~e,bianche,e liſcie,come
poi por ſei meſ . di bieta,con ipoml al doppio maggiori dell‘altra”
di colore,che inchina a quello del Zaffarano.Han
Facoltà, ed W. na una certa gioconda gravezza di odore . Fanno
dormire,c0me ſi vede ne’ Paſſeri, che alle volte ne
Conſeriſce ad ogni affetto febbrile , e ſpecial mangiano-Le radici l’hanno ſimili a quelle dell’al—
mente alle ſebbti continue, ardenti, ed acute, on. tra ſpecíezma più grandi,e più bianche .Si ſcorza,
gendoſene le tempie,ed'i polli delle mani; concilia e gittando via il midollo e’infilſano,ſacendole ſec
il ſonno,e mitiga il doloredel cuore . care per uſo di queſta,e di altre compoſizioni .
La doſa ſarà una drammaaſino ad nna,e mezza Alcuni numerano per una terza ſpecie di Manſi
E circa la ſua durezza, eſſendo ſacra con le debita dragora- quella che Am‘umm chiama MAW…,
Circoſtanzedi eſtende ſino a dieci' an ni . ed alcuni ſoſpettano eſſere la Mandragora ma
(LJ—elio compollo ſi chioma Requies, perche fà ſchio di TeryſrflfloJl Mat-’hide' chiama li ſuoi ſrut
rlPOlare,e quietare i pazienti . La ricetta è cana ta ti Betfancirmi, e Noi qui volgarmente Molegnane,
’ che
:66 TEATROFARMACE nr.Dm,D0NZELLr
che io credo doverſi‘ rertamente dire AIB/(Giuſſlnei ta Pulicaría , dalla proprietà , clze ſe l’attribuiſce
quanto queſti frutti ſono di cattivo notrimento, d’uccidere ii Pulci .
rieſcono ſalutiſeri al male dell’emorroidi, compo Produce il I~`ſillio le ſrondi ſimìli a quelle del
nendoſene unguento. che ſu tenuto per ſecreto ra Coronopo z ma però peloſe , irami .ſono alti un
ro,e rivelato a Me da un Religioſo, al quale ſu ri palmo 1 la ſua chioma principia nel mezZo del ſu
velato in confeſſione da Chi lo poffideva , trovan lio , ed ha nella cima due , o vero tre rivolti ca.
doſi in articolo di morte,avendolo taciuco per tuc 'Piceni ., ne i quali è dentro il ſeme nero , duro , e
to il corſo di ſua vita, perche ne ritraeva non pic ſimile ai Pulci -. naſce ne i campi .i e ne iluoghi
ciolo guadagno - non coltivati Sitrova il Pſillo di 'due ſpecie i le
quali ſi vedono nel Martiri-;li z ma la prima quì
Ungnento di Melegnane Per I’emorroidi. deſcrittaèI’uſuale . Alcuni credono doverſi quì
er il Pſìllio intendere la ſua muccagine , cavata
lo però eoliretto dal ſolito mio ſtimolo natu dalla doſa preſcritta nella ricetta, e fondano la lo
rale di giovare all’ afflizioni de’ pazienti di tal ro credenza sù l‘aſſerzione di Meſa: › che dice , il.
noioſo male,deſcrív0 quì la genuina ricetta dirai’ Pſillio avere due contrarie facoltà ,una interiore
Vnguento , per molte volte eſperimentare da Me calda , e l'altra eſteriore fredda , queſta ricarcano
nell emorroidi non rotti 1 e gonſii di ſangue , che e111* nella Requie , e non la calda , dalla quale ñ. di.
apportano dolore ecceſſivo. Piglia una Molegnana cono , ch’enrrando in tale compoſizione , ſe n'ave.
di mediocre grandezza , ſi fà in parti minute con ria un’effetro contrario all’intenzione , ſiche ſepa.
tutto lo ſtipite z laſcia bollire detti pezzi con tant‘ rando quelìa qualità Fredda , mattendo in inſuſio
oglio Roſatmche li cuopra adopò che ſaranno ben ne nell’acqua comune la dOſe preſcritta del ſeme
cotti ſe ne cava il ſugo,colandolo Con pezza di lino di F ſillio: il quale dopo qualche tempo proporzioñ'
ed in eſſo diſſolverai un Poco di Verderame, quan— nato , rende l‘acqua come un’albiLBan d‘uovo,che
to baſta a dar colore alla materia colata,e non più, mentre `e calda,ſi fà pKff‘dre per panno di lino . Ma
e con Cera Citrina ſarai linimento , il quale nel per conc‘niulione ſi dice quì in queſto compoſlo a
tempo del biſogno ſi applica alle parte dolente con doverſi ponere tutta la doſe del ſeme di Pſì:lio ri
bainbace . dotta in polvere, dichiarando Amedeo , che Meſur
Circa poi l’altro nome, che hanno le Melegna Ex aliorum relatu precipitantòr {le Pfillioſcripflt,
ne di Pomi 11:' Amore-mi viene in memoria quel o pure , che il ſuo teſto ſia ſtato falſificato: Franfl
la pianta , già peregrina , ma ora quì ſamìliariſlì., cione pero dice, che Mefue prendeſſe errore in que~
ma, mallìme alii Spagnuoli , che cliiamanoi ſrut~ ſto luogo i e cerca di provarlo con la dottrina di
tinodiPomi
elſa d’Amore,
Tomattu‘ .o Befli veramente
Pamí d'Oro ſi chiama.
, ed andláeſſl’omí
Calmo I Avicenna , Scrapione , Matteo Silvatíco ,
\ Dalflmnio , [Vallio . Veccherio , e Caſtor Durante.
(l'Et/fliopia . Sono ſpecie di Melognane; hanno' che concordemente approvano , doverſi adoperare
forma ſcliiaccliiata come le Mele Roſe , e ſono ſat come s’èdetto , tutta la ſoſtanza del Pſillio in pole
tea ſpichi ;apparircono prima verdi 1 ma poi ma Sfere-- e non .altrimente la ſemplice Muccagine .
turandoſi in alcune piante ſi veggono rolli ,p come “" La, pratica di componere la Requie `Gtale: Si
ſangue , ed in altre di color d’oro z ſe ne trovano dovéianno ridurre in polvere iSandali in quel~
ſenza ſpichi , ma ritondi , Come Mele Appie , e di "1030!’ che d-iceffimo nella conſezzione di Giacin
colore giallo , e- roſſo . Sono fredde poco meno to , aggiungendOvi poi a polverizzare , la ſcorza
della Mandragora: ſi mangiano con pepe ., ſale , della radice della Mëmdragora a poi tutti i ſemi , e
ed oglio , cotti , e crudi 5 ma danno poco ,. e cat Noci Muſchiate 9 poco doppo le Roſe -. e Viole,ſa.
cendo di tutto ſottiliflîma polvere , alla qualesìu~
tiVo notrimento . Penſano alCuni , che queſti Po
mi d’Oro ſiano il Licoperſico , del quale fà com nirà il Zucchero 1 ma però Candito , e lo Corno di
memorazione Galenoſlibflle jump/J C“VO z in luogo di Spodio 1 `o pure l’Avorio . La
La Mandragora poi ira molte proprietà i le qua Gomma Tragance ſi può anche ſeparatamente ri
le quali ſi poſſono largamente vedere in Dioſcuri durre in P"ÌVffl'e i peſtandola con il pcſtello caldo
,ſe , perChe bñſtarà quì ſemplicemente dire ñ, che in Un mortaro ſeparatamente , s’uniſce poi all’al
nella ſcorza della radice di eſſa ſia ripoſta gran tre polveri . Alcuni fanno colla della detta Gum—
qualità ”arcatica , e che applicata con acqua va ma C0" Acqua Roſa ; e quella , paſſata per ſetac
glia a riſolvere le ſcroſole , ed ipiccoli tumori a CÌO a müſchiano nella compoſizione dopo d’eſſere
delcheio oe hò continua eſperienza . ll ſuo tem i"ſli-'PMita-(Haute all’Opio ſi giudica meglio ado
eramento ‘è tli raffieddare lino al terzo ordine 1 Pfarlo diſſoluto COn vino , per accelerare la ſer
iithe biſogna avvertire ,, d'adoperare per bocca la mentazione - In fine con Mele quadruplicato alle
radice della Mandragora con gran cautela , maſ ſpade ſi fa” l’Elettuario , che doverà fermentarlj_
ſnre eſſendo connumerata da desio trà li veleni Per ſei meſi . -
(cap.4ſ.zetr.4.ſèrm. l .)
CONFEZIONE HAMECH
De! Pſi/lio . Di Meſa: .

A ſimilitudine, che hà il ſeme del Pſillío, con lglia di Mirabolani Citrini oncie 4.2llirabo.;`
J i Pulci , gli hà ſarto ſortire queſto, nome on. 1211i, ChebOli , ed indi , Riobarbaro :ma 0D
de i Latini lo chiamano bar-.1m Pulicmn , diverſa Cie Z-Agarico, COloquínrida, Polipodjo ana de.
però dalla Puiicaria volgare , che è la Coniza detñ‘ Aſſe-i120 1 Thimo , Sena ana oncia 1.Viole dm yz
Epic
PARTE s ECONDA. `267
Epittímo oncie :.Semi d'Aniſo , Roſe Roſſe ana più doſe di confezione , da eſſer francamente creo'
dram.6.$ugo di Primaria libra r.Prune num.60. dute di poca virtù . Diciamo per tanto con la dili
Paſſole enuclmte Oncie 6. gente oſſervazione dell’atto praticmche al più ſet—
S'infondeogni coſa in ſufficiente quantità d‘ac te, o otto libre di Siero in circa ,ſono ſufficientiſ—
qua di Cacio ,J e ſi pongono in vaſo vetriato , di lime , per cavare l’intiera facoltà dall’infuſione or
bocca ſtretta, il quale ſi ottura bene, e ſi laſcia per dinata da Meſue a benche altri abbia no determina
cinque giorni , dopo bolla una bollitura , poi to altrimente , perche vi ſono ſiate opinioni, ‘che
cola , ed in una parte competente di eſſa colata ne bailaſſcro tre libre: doſa veramente troppo di—
ra ſi diſſolvano di Caſſia Fiſtola monda oncie 4 di minuita, ed altri all’incontro con ecceſſiva ſpro- '
Tamarindi oncie f. di Manna oncie z. ſi ſtmſrna porzione ne hanno preſcritte , ſino à libre venti .
no con le mani, e ſi colano , ed in altra parte della Fu meglzore il parere del Mercuriale , com’anche
colatura ſi diſſolvano di Zucchero Tabarzet una li dei Valenziani , ed altri , che diſſero doverſi pi—
bra , e mezza, e ſi_ cuocono finche abbiano ſpeſſez gliare tanta quantità di Siero , che ſopravanzaſſe
za di Mele,aquuale aggiungi la colatura di Cafsia, due dita gl’incredienti, accommodati però in vaſo
Tamarindi ,e Manna a ſi cuocono a giuſta consi dicollo ſtretto , com’anche avvertiſce Pietra Ca
fienza z ſopra di eſsi polverizza di Scamonea oncia _flelli , il quale riprende l’errore di tutti quei Serít
una , e mezza ,’Mirabolani Citrini , Cheboli , ed tori , che ordinano doverſi mettere tutti gl’ingre—z
Lidi ana onda-mezza , Mirabolani BelleriCi 1 cd dieuti inſieme nel principio di queſta infuſione ,
Emblici , Riobarbaro , Semi di Fumoterta, , Semi perche dic’egli , non oſſervano l‘arte dell’infuſio‘- ‘
d’Anisi , Spica Narda ana drammc due. Si facci ne; e banche Meſue dica : Inflmdflntur omm’a i”
Elettuario ſecondo l’Arte . aqua caſei per di” qui-*17m . nOn dice nondimeno
Purga l‘una , e l’altra bile , e la pituita ſalſa , nell’iſteſſo tempo , ma vuole, che s’intenda ſecon—
conferiſce mirabilmente a tutti i difetti nati da doi precetti dell’arte , perche facendoſi la cozione
eſ$i a come ſono l’impetigini , Pſore, Lepre a Can graduata , e ſimilmente la triturazione , così an
cro corrodente , e simili . che deve farſi l'inſuſione , onde inſegna il modo
La doſa è da oncia mezza , sino ad una intiera. ſeguente. ,lnfonde egli per 24.0re il polipodio am—
Si conſerva per due auni,e piü,ſe ſarà diligente maccato I dentro un fiaſco di vetro , con tre libre
mEnte ripoſia . - di Siero; la mattina ſeguente 10 fà bollire,con le
Meſue pone due ricette delle‘ Confezioni deſcrit pruna , e le paſſole , eſatta che ſarà conveniente
te da Hamer/2; mà ln più coſtumam è la preſente, Cottura , e raffreddato il decotto , torna a rimet
che chiama : Coílfl'ñío medicamefltir , quod ſcrip terlo nel fuoco aggiungendovi le foglie dell’AſÎèn
ſìt Hamecb: queſto però non è quelſHamech , il ſo (ecco ,i ſemi del_Finocchio , ed Aniſo ammaccz
quale , dic’egli , eſſëre ſuo Avo , come si vede dal ti z ottura il fiaſco , e vi pone più Siero . ſe biſo
principio dell'opera di lui,dove deſcrivendo la ſua gna . Il terZo giorno vi mette i Mirabolani , e la
proſnpia dice: I” nomine Dei miſericordir , cujm* Coloquintida , ed i-l quarto la Sena , il Thimo , e
:nitrzſermo recípít gratimmdaéîrina prrfëfííonem— l’agarico ,ſiccome nel quinto l’Epittimo , Roſe, e
Prizzcípíum oerbarumſit , jaannír Fiſh': Meſue , Viole ,con il Riobarbaro,ed il ſugo di Fumoterra:
Fili!" Humax!) , Filii Helì , Fí/íì Abdela R‘egí: il ſeſto giorno le fà dare un ſolo bollore, &C.e que—
Dama/'ci , Wſto Hamcch della ſtirpe di Meſue ſta dice eſſere l’infuſìone ſecondo l’Arte . Concra;
ſi vede q vi eſſer figliuolo d’He/i , la dove Hamecb dicono, nondimeno alcuni alla regola delSignor
Autore della preſente deſcrizzione , ſi trova eſſere Caſtle/li, circa la graduazione di queſia infuſione ,
iLfljìr , che Moſhe 'lo chiama figliuolo di Zaccaria fondandoſi sù le parole di Meſue , dicendo, che or
Aran' , &baſi; , o Riazi ,o di Zezar , che così ſi dina doverſi chiudere la bocca del vaſo , e laſciaäo
dice Zaccaria in Ara bico . Di quello Hamer!) R32 così , per cinque giorni ;e frà gl‘altri Pietro Car ñ
fir , Come Autore di molti medicamenti, ſe ne tr‘o fio dice chiaramente , che in queſio luogo non è
va ſpeſſo fatta menzione nell‘opere di Meſue . - permeſſo di fare l’infuſione graduatamente , eſſen
Hd portato ſeco molta difficoltà il ridurre ag dovi , in contrario ii precetto eſpreſſo di Meſue ,e
giuliataznente la ricetta di queíia confezione al ſuo foggiunge , che ponendoſi i ſemplici infuſione l'u
proprio ſtnto,per potere preſcrivere qui il vero mo no doppo l‘altro , non ſi farebbe quella perfetta
do di comporla,fuori della perpielſiouemhe poteva unione di tutte le virtù di ciaſchedun ſemplice 1
cagionare il vedere in diverſi modi deſcritte le doſi come ſegue,inſondendogli in un medeſimo tempo.
e gl’ingredienti di eſſa , perche alcuni , fondati ſo Dice ancora che poſſiamo ricorrere alla triturazio
pra Una falſa aſſerziOnc di chi affermava 1 doverſi neaper il cni mezzo ſi potrà poi- con l’infsſione ca
pigliare Per infondere i ſemplici d’una doſa di que. var in un tempo medeſimo la qualità di quei ſem
fla confezione , quattordici libre di Siero , enon plici,che mediocremëtep poco ſoſtengonola cozio
meno , introduſſero un pernicioſiſſimo coſtume , ne,com’îlche di q uelli, che la richiedono gagliarda,
perche molti Speziali ſeguendo quello cattivo pre perilche ſiando effi quei cinque giorni così inſieme
srx
cetto, e riuſcendogli la colatura di queſt’infufione, infuſìd'e ne cava,dice il Brafaoala (Eſam-ddl'a/ett.)
d‘una quantità veramente indiſcrizzionata , giu una certa virtù miſta,e cöpoſia, che mediäte la fer
dÌCandola conſeguentemente ſuperfluo per cuocer— mentazione farà un corpo tanto unito, e forte a che
la tutta con la doſa del Zucchero della ricetta , ſi reſîſterà a qualſivoglia lungo bollire, ſenza che ſi
devidevano l’un con l’altrola parte giudiCata ſu riſolva punto della virtù ſua J la quale dipende da
perfluo ;onde ne ſeguiva , che con i ſemplici deſtì una nuova forma , che acquiſtano quei ſemplici
i.
‘o
nati , per una doſa dſc-.ſſa infuſione, compone-vano fermentati, per quei cinque giorni r la quale nOn
Kk e ſari
368 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
farà la virtù di eſſi ſeparatamente , ma quella ri ſi fà ſuaporare da i Chimici l‘umidità dagl’Eſtrat
ſultante dalla miliione di tutti elfi inſieme , com’è ti, e pure non credono parte alcuna requiſita alla
nella Teriaca; e. cos-‘i anche ſi toglie il dubio di conſervazione della loro eſſenza., ed in queſto mo
_quelli , che hanno detto non doverſi qui fare cuo do s’eſeguetia il comandamento di Meſi” ', ne per.
cere il Riobarbaro , mentre lo fieſſo Meſi-ie hà detto ciò riprovo il modo ordinario di ponere le due ſu
nei ſuoi Canoni , che non ſoſtiene cozione . Q9) dette polpe , dopo che il Zucchero con la colato
però non ſi conſidera più la qualità tenue del Rio— ra dell’infuſione ſarà ridotto a debita conſiſtenza,
barbaro z ma l’unione perfetta fatta di efi‘o con i facendo eſalare ſolamente l’umidità dell’iufuſione,'
più ſorti ingredienti s Onde dice il Setala , ch’eſ che averanno pigliata nel cacciare le loro polpe .
ſendo ſtata fatta queſia infuſione, per cinque gior- Del medeſimo ſentimento ſi trova il Settala i che
ni, e conſervata calda iu vaſo bene otturato, e ve dice , che la Caſſia deve bollire z ne perciò perde
riſimile , che la virtù PUrgativa del-Riobarbáro la qualità lenitiva . zDiremo ora la natura ,e con
.ſia aCCOmunata all’acqua , ed anche perche la mi dizioni degl’ingrediendi di quella confezione , tra
ſtura dell’aitre coſe è trattenuta la ſottigliezza del laſciando pero quelli, de'quali s’è trattato nell’an
le patti del riobarbaro o che non così facilmente fi tecedenti compoſizioni ,
riſolvono 5 la qual miſtione cagionava un tertíum
quid , che non è più Riobarbaro , nè Polipodjo , Della Cologizr‘ntírla .
nè meno alcuno degl‘altri ingredienti,perche,come
dice il citato Setta/a,tal’ora la natura d’unſempli lieſto nome di Coſocymbir i Latini l'anno
ce reſta mutata dall'altro, lo dice anco francamen ( 2 preſo dal medeſimo voce-buio Greco , che
te Farm/ia( /1'b.4.metb.med.cnp-8-) Non igitur Poſ— viene ad inſerire Cururbitula , perche
funt compoſitiorxir incita wire: cxflmp/ícium *ui prima di mondarlì pare una piccola Coeozza , fic
ribur conn’jci . Ut enim non omnia , 511m (lu/ci Che da i medeſimi Latini lì chiama anche Cucur
_ſunt jizporr ſi com/{rrflnt , dulce-m , incundmnque bita Syloe/Irir, come da altri Fel terra, in riguah_
jhporem proſerunt, come parimente con la me do della ſua inligne amarezza . _
deiíma dottrina_ ſi è largamente diſcorſo nel Filo La Pianta , che produce la Coloquintida ſi raſ
nio Perſico . v ſomiglia al Citrulo ſelvatico, che và ſerpendo per
L0 Scammonio, che viene preſcritto qui da Me. terra . Il frutto èamariſſimo , e ritondo a iimí.
ſue cagiona un’altra difficoltà , mentre egli vuole, glianza d’una palla mezzana,e buono a raccogli-er..
çheſi lacci bollire , e pure così facendo viene ad ſi quando comincra a gialleggiare. Valerio Corda
ingrumirſi , oudediVenendo materia ingroſſata, deſcrive ſei ſpezie di Coloquintida . Il Labelh‘oUib.
non può ſeguire la perfetta unione di eſſa nella 4.mp4 7 8.)(Dioſcorirle1ib-r .da plan-cap.; 8.)tiene
confezione ( Adnotjn Aleſcafda camemecb.) per la Coloquintida Piriforme , quella pianta, che
Il Coſteo èdi parere , che lo Scammonio ſi metta produce alcune cocozzelle , che nella forma hanno
olverizzato nella colatu ra dell’infuſione predet ſimilitudine col Pero . Meſi”, ed Avicmna diſtin.
ta, quando ſarà raffreddataſſacmdola cuocere piau guono ſolamente due ſpecie di Coloquintida,chja.
piano a perche in queſto modo ſi fugge il difetto mandone una maſchio a e l’altra ſemina: queſta
dell’ingrumire , ed io n’hh fatto l‘eſperienza di è la perfetta , la quale ſecondo Meſi”, per eſſer
farlo bollire nell’elettuario Roſato , dove anche lo buona doverà havere le ſeguenti qualità è CÎOè
fieſſo Meſi” ordina , che lo Scammonio ſi faccia groſſa , ben maturata , bianca , liſcia , rara s leg~
cuocere , nè ſono incorſo nel difetto di farlo ingru giera , con la midolla bianchiſſima, rara ,liſcia ,
mire i perche meſcio lo Scammonio con l’infuſio e leggiera , al poſſibile z perche quanto più è leg—
’ ne , mentr’è fredda , e poi lo faccio cuocere con il
giera, tantoè migliore :quella che non haverà’ta
Zucchero a conſilleuza , come vuole il Coſteo 5 10 li qualità , ſarà cattiva . p
però non danno l’uſod’adoprar lo Scammonio in In queſta confezione s’adoprala polpa della Co
olvere . ~ loquintida ſenz‘altra preparazione , già che poi l’
il dubio della cocitura dello Scammonio 1 ſi” infuſione s‘ha 'da colare , e Così non` viene ;z paſſare
in conſeguenZa quello dei Tamarindi , e Caffia ›, nel decotto la corpolenza della Coloquintida i ‘cl-.e
i quali Mefile parimente comanda , che ſi faCCíno apportarebbe molti nocumentiwome ſi può vede
bollire e Con la Manna , e Zucchero 1 doppo Che te nell'iſteſſo Meſi”, ballando a Noi ſemplicemen
_ſaranno colati . Hanno dubitaro alcuni, che ſa te d`aVVertire li Speziali , che dovendoſi adoprare
cendo così ia Caffia , ed iTamarindi perdano la la Coloquintida in ſoflanza I enon in decotto, ſi
, loro vi…) › MR il Fuſi” conchiode , che bollendo dovetà pigliare in ſuo luogo i Trociſci Aladal ,li
la CRUZ-'i con i Tamarindi ſi conſervi meglio la quali non ſono altro , che la Coloquiutida prepa
confezione . il Cflſia/[a però dice, che ſe ſ1 conſerva rata . @elio è precetto di Meſi”, che dice, i Tro
il medicameuto , come dite il Fil/;0 , non ſi con ciſci Alandal entrano nell Hiera d'Hermetc-a ed in
ſerva 2”! la virtù della Caſiìa, tiſoluta dalla lunga tutte l’altre compolìzioni . nelle quali doveri en
cozzioneJIÉfize nondimeno vuole,che la Calìia,ed trare la Goloquiutida .
,iTamarindi debbono , dopo averli colati,cuocer Per brevità ſi tralaſcia quì il raccontò delle pitî
fiati potria facilmente eſeguire queſt‘intenzione di volgarize conoſciute virtù della Coloqnitidafflven
.Mc-ſm , ſenza alcuna perdita della Caffia , nè de i done ella un numero quaſi infinito ;diciamo per
Tamarindi, quando li faceſſero cuocere tanto len— crò ſoCCimamenſflì a che oltre la proprietàdipur
,tamente , che la cottura ii perſezionaſſe , ſenza garcia demma , ed altri umori grciſi , c viſcoſi p
venire all`atto di bollire , già che con queſto modo tirandOH dalle-.parti lontane, purga anche la cole
n
“W

PART’ESECONDA. 269
ra citrina: giova alla Sciztica , Podngra fi'ECldl , ”fa amarezza, di dove Ovidio cantòflib. ;.de Pani
cd altre pallìonide’ncrvi , e di giunture o vale a] to eleg.8.)
l‘Aſm-i , ed alla toſſe vecchia , ed alla reſpirazio; Turpía deforme: gignunt Alzſv ntlfl'a campi .
ne difficile . Sl cava il midollo di dentro la ſcorza Terrqae rieſi-”5” gnam ſi; amara docet .
delia ColquÌntida 1 e ſi riempie d’oglio facendolo Riſeriſce Pieria (l Ne iſuoi Geroglzfci) cheap;
bollire ſopra le ceneri, ongendosi i capelli di tal’o preſſo gl’antichi l‘Aſſenzo era ſtirnato erba ſune
glio divengono negri , Vale anche a fermarli , che bre , onde lo piantavano intorno ai loro cimiteri.
non cardano , eli ritarda la canizie . Qucſto mede— In Teofraſta , si trovano deſcritte per ſpecie d’Aſ
simo aglio goccìato nell‘oreccliie guariſce il dolore ſenzo una varietà di piante tutte amare , d’odore
edil tinnìto di eſſe ñ ñAvvertendoiSpcziali a non ſpiacevole , delle quali , non ſe ne paſcono le Pe
gittaie i ſ::mi della Coloquintida , perche cavan corezma le medesime nel terreno di Ponto le man
doſene oglio , per il Torcio, come si fa dell’Amen giano avidamente , onde poi si rendono , non ſ0
dole dolci , ed ongendoſene l’obellicolo , fà mara lamente graſſe e belle , ma ſenza fiele , si che ‘Urla
vigllola mente morire, e fuggire i vermi del corpo, amarimding, alte-ram pel/en: , ſogginnge Giro/a
e chi voleſſe conſeguire una leggiera evacuazione , ma Tiago , come ciò può ſeguire 1 1d( dice il mc
s’onga nel medeſimo luogo ,ma pero con l’oglio desimo) :venire vide-Mr , qm’a èpartióar libere-n
fatto tiepido . _ Ì-”Pffiarmndefacilior d/ſtrilmtio alimenti. Eſt enim
iÎ/ſigm‘r bepariea Abjìmtbiflm, qm’PPé in Lya’ra
Del Polz'Podío . Pic'ir remedijrferèſo/emnir . '
Chi pretendeſſc entrare quì nello ſpazi0ſ0 PC~
[lella pianta che per avere le Foglie di Feli lago delle varie ſpecie di Allènzo deſcritte dagli
Q ci viene da i Latini , e da i Greci chiamata
Felice d’Albero , e una medesima coſa con
Autori Botanici antichi , e moderni, giungerebbe
molto tardi al porto del deſiderato fine ,, perche
quella , che dai medesimi e nominata Polipodian, nell’ iſtoria univerſale delle piante ſe ne contano
perche le ſue radici s'affomigliano alle granſe del più di venti ſpecie,oltre l’altre , deſcritte pur an
Peſce Polpo , che copioſameute nell’iſtoria generale delle pian.
Il Polipodio Creſce non meno ſopra le pietre , te,e da altri Autori claſſici . -
che ſopra gl'Alberi; ma però quello , che naſce Noi ſtudiando di rendere addrottrinatií novi-`
ſopra le pietre, non è buono , perche abbonda d’u zj di queſta Profeſſione, diremo con Díafiürìdfl
midicà eſcrementizia , cruda s c ventoſa, Che ſov &rimedia-ſue, Scrap/'one, Fnflo,ed altri, che le ſpe
varte lo ſtomaco, e muove la nauſea‘, mail più cie dell’Aſſenzo ſi riducono a tre , Pontico , Cioè,
perſetto è quello, che si raccoglie dagl’Alberi, Che Santonico,e Serifio,altri aggiungonoil quartomhe
producono le ghiande , onde viene detto l’a/ipodio chiamano volgare, che è l’iſteſſo con l‘Aſſenzo Ro
;Rei-cina , e dover-à aſtcre quelle qualità , ſecondo mano ,in riguardo z çheila plebbe Romana l’ebbe
che inſegna Meſue . cioe che le radici di eſſo sia in conto di Coſa ſacra,e lì faceva bere a’vincitori
no groſſe quanto il dito piccolo della mano , co nel Campidoglio in ricompenſa di premio per la
me vogliono Plinio, e Dioſcuride , ſrcſso , ſolido , ſanità, ed anche perche naſce copioſo per tUtta
nodoſo ,di colore nella parte ellerna tra il negro, l’Italia,la qualei Greci compreſero ſotto il nome
ed il verde , e di dentro di color d erba , com’è il Romano . Non mancano però Autori Botanici di
Pillacchio , di ſapor dolce aullero , e poi alquanto buona eſperienza-e ſpecialmente Amato Lllſitdflü,_
amaro , ed un poco aromatico . che vogliono, l’Aſſenzo Pontico eſière una medeſi
ll Matt/”011' ne deſcrive due ſ0rti,e [’iſtoria 1’15 mi coſa con il Romano,e che varia ſemplicemen
tarum un‘altra , la quala naſce nell’Iſola dell'El
te,per ragion del clima,anzi Teofraſtra vuole, cho
ba ;ma perche hanno tutte una medesima facoltà, ’Abſjmtbium mutati” ratiane culti” . Il Coſieo
ſene tralaſcia la deſcrizione z (Commento in Muſee (7!th Abſyntkia.) però chia
Per dottrina di Meſur- purga ſenza moleſtia la ramente dice:L`jaſdem generi: eſt Panricum,ſi di
colera-negra , e la ſlemma groſſa, e viſcoſa , anche ]igentèr con/'erat ,fix-d Ita/ico magnitudine, traffi
dalle giunture , giova all’inſermità malanconi rndinewdare, ó‘ſa‘bare etiam iſſo inferior, quam
'uir i’lini”.r,1talic0,l’anticum e[]ſſe amarimſcribat.
che con feriſce al dolor colico, ed alla durezza del
, la milza . Qileſta radice tritate , e poſta ſopra le Onde Meſue tralaſciando tutte l’ altre maniere
lìſſure delle mani e e delle dita le guariſce , perche dell’Aſſenzo, laſciò ſcritto : Ab/:yntſnam , cain/it
hàvirtùd'eſtenuare , e di diſſcccarei corpi. Per multiplex, Rom-”mm elígimur,faliir albi: , levi—
togliere al_ Polipodio il vizio della nauſea , sj da bar, O‘ planir, non flfl’é’fíſ, odorejucundo, {Zé/jn
cotto , perche anche così ſà più preſto evacuares thium marinai” nihil imitantem, lec‘ì'am in to r
si meſchiano con eſib i ſemi odoriſeri , ed altre co ra liberamnde ſe ne cava qui nn documento a che
ſe aromatiche , come DaUCO , Aniſo , Finocchio; l’Aſſenzo , che naſce sù per lemuraglie vecchie,
e Gengevo . Ofaaldo Cral/io dice: Paſyſmdjflfll in. non ſia buono , ſi che profittevolmente ſi doverà'
dorſo/rrabritiem lia-Bet: ideà i) proprietateſllî › adoprare l’Aſſenzo volgare , _cioè Romano , che ſi
decoíiam ejar , pellirſcabíem . coltiva negli orti , di dove vien anche chiamato
Aſſenſo ortolano . Giovanni Rena/leo (Infarmaco
Dell’ Aſſenzo , ' Pea.) aviſa, che In recenſendir j‘aerieó”; Affini/bit'
-vix [1140 conſentire”: . lie/i8” autem opinion/im
ſi ’Aſſenza vien chiamato da Din/‘coride Bai-thy varietatibur, dicimm trer eſſe Aéſvntbii differen
pirron , che viene ad'inſerire materia d’in tia; y_ (il-ſymbian” zia/gare p Aèſyiztſiium Santonró_
- cum,
"""i
—_—_-

TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI . k


'cum, ó" Aèſyntbium Seriphz'um . Fall/mim- ’DSH, pari peſo di Marrobio , e di anini a ed app‘icace
qui vir/'gare , aliud a Romano , á“ l’antico exijZi-ñ dne,o trè voice all’obellicolo,come ſcrive {l‘un/ef”.
ma”: . Siche non lia luogo qui l’opinione di Tur L’Aſſenzo,dice il Trageſontrnriar bal-*el 'uit-er,
ner-ml quale dice : Vit/gare Abſjntbium mm effl ”àm ale-um tim-mn emo/lit,/nxmn 'uerò coercet,e ſi
Ponn’cumSe queiìo Autoreintende,che non ſia na conchiude dagli Autori dell'ifloria univerſale del..
to in Ponto , dice bene , perche naſcendo in italia le piantezábſyntbium omnibus' interni! uffa-?Ziaizi
non ſi può direache ſia_ di Pontozma che ſia di una bl” mea/eri , neque tantùm dolore: mitigare ,ſcrl
medeſima ſpecie con quello di Ponto a non lo può gia-tw': noxia exp/[ere .
negare,e ſe pure viſi oſſerva nel Romano più ama L‘acqua di Aſſenſo poiia nelle tempie con pez.
rezza, e frondi più lunghe, Beuderone ſoggiunge. Ze di tela di linozſeda il dolore del capo , originato
Poterit dici Ponticum magnum z onde ricordo di da intemperie fredda,e flillata nell’orecchie , e ne
nuovo quelache dice Tey'ráſtoz Abſynz/;ium muta li occhiffllìiarifica la vil‘tae ne toglie il dolore .
tur ratione cult”: . Atteſta Dadonl-'o, che giova l’ Affenzo Adwrſur
I Rez-erendí Frati Spaziali di Araceliffiommm. diururnnrflít‘ frorugata:f`ebrer,}>raſertim terzia
to in Meſue.)eſplicano,chel’Aſſenzo chiamato ita* mu. Di iù non ſolo corrobora il ventricolme ſve
lico da Plinio ſi intende per lo Rumanozçflod enim glia l‘appetito de‘cibìzma concilia forza al fegato,
Pliniur dixit italitum,id Mefiunáuicmng , è" e lo libera dall’oppilazioni , purgando per la via
cateridçomanum diam-unt . dell’urina gli umori vizioli, Caccia di più i vermi
Pietro Bel/amb @Ubaldo-mp.: r 7. j oſſerva, dal corpo, non ſolamente preſo, per bocca; ma anfl,
ÃAbſj-ntbium Ponticmmmlllrr in re differre a ”offro che applicato di ſnori .
[vorrai-um, mſi quod albirlz'mproveniat, inter He.
rat/eum , É* Icom‘um , di che ſa anche menzione Della Semi;
0vidía(1íb.r.ca[o.76.)
Carla pri”; gelido defint Abſjntbia Ponta . A Sena da Ermolao,,è chiamata Senna.Nonìfù
L’iſteſſo Bel/anſa (librmapqó. ) dice z Anti-ore: conoſciuta dagli Autori Greci antichi, ne
~landini: Abſjmrhímn Pontimm, quad *vidi 'iu-nale. meno da'Latinizoude alcuni variamente cercando
ó* i” ”ſu i” officím’r Con/lamina”[Nardi-,quod re la in Dioſcuri/Ino Toaſmſtoſhanno creduto,la Scna
ſpond” in omnibundójäntbioyuod in noſiri: har.. eſſere il Delphiniumfl’eplio, Peſa-imma, Empetran,
:i: Provenitmc exceptofluod Ponticumſpoutè P79' Alypanfld altri la Colui” ;ma queſte opinioni ſ0
mmie”: reperiti” . no liate a baſtanza rifiutate prima de'noſtri tempi.
Augcrio Ferrerío (Cflſtígat.pra8,Med.)dlce: In Dale-camp” (Hifi-plannlib. 2. cap. 5x.) parla così:
Abſynthio duplícitèr pecca”: recentiorer : prima, Re; autem nova Potiùr cin'etflrfleteribfl; Greci! a
(ùm in Pontici Penuria , ”Uh-um adbibere recu ó“ LatínirſZ-riptaribur iurlifîa .
ſant, cbr. La ſeconda ſpecie di Aſſenzo j ſeCondo La Sena non è Albero , ma erba , cheſi ſemina
l’Accennati Autori,ſi chiama Santonico, dCtto co ne’campi, produce le frondi olivari. ritondettc in
sì per naſcere , frequentemente nel territorio de‘ cima,groii`ette, e nell’ordine come quelle della ru
Popoli Santoni nella Gallia di là dell’ Alpi , onde ta Caprariazil ſuſto è alto un gombitſho POCO Più’
vogliono alcuniache il ſeme di eſſo ſi Chiama ſeme dal quale hanno origine copiofi, e foiti ramolccllii
Santo , e quì volgarmente nelle Officine Semm che facilmente arrendonozi ſuoi fiori ſono gialli a e
te//a . ſimili a quelli del Cavolo, ma tutti pieni di ſorti
La terza ſpecie,ë I’Aſſenzo Seriſio, che è l’iſteſi'o liflìme-venette,che roſièggiano. Li tollicoli il più.
con l'Aſſenzo Marino . delle volte ſono in arco. ecompreffi (li modo» che
Una banda tocca l’altra , ed in eiſx è il lſſemè a Che
Sono così numeroſe , ed inſigni le facoltà dell'
Aſſenzo , che li Germani gli danno l'attributo di nel negro vardeggmm quando è ben maturo ha io
caccia trifleszn;ma Trago avendo riguardo al ſa- ' miglianZa a quello dell’uva. Meſi” ſcrive, Ch‘ per
poreflnolco amaro di eſſo dice; N051': meli'ù›-,Prabi ſciogliereil corpo , i follicoli della Sena liano Più
bem* alacritatem, Ù- bilrlrl-tfltflm . Valoroſi delle foglie di eſſa . Ma la continua elPe‘
L'Aſſenzo per detto di Dioſcuri!!! , ſcalda , ed rienZa pare , che moſtri tutto il contrario 2 onde il
aſtringemſpnrga la bile,attaccata allo ſtomaco 1 ed Monarda riprovò il detto di Meſue . li Matt/;i017
al ventricolounuove l‘urina , e proibiſce l’ incita peròfì queſta diſtinzione,dicendo,de’ſollicoli del
mento al coito . Sana il morbo Regio , bevendoſi la Seria, trovarſcne di due maniere, peſChe quelli,
ogni giorno trè citati della ſua clecozione.i-igliato che ſi ſeccano da per ſe ſteflì ſopra la pianta a e fi
per bocca meſchiato con melc,o poſto a’lnoglii na miimente da per ſe ſteſſi ſe ne caſcano 1 come CÌ’ÎC
rurali delle Donna-,provoca i meſtrui.Soccorre allo ſono ſvanitimon ſono punto ſolutivi 5 ma gli altro
iii-angolare de’ſonghiſhevn to con acet0.Bevuto con che fi raccolgono avanti, che fiano maturi 1 (0…’
vino vale contro l’ixia , cícuta 1 ed alli morſi del groilì,peſanti,verdize pieni di ſugo,e ii ſanno ſec
TopoaRagnOm del Dragone Marino , C‘dſe ſopra le tavolem ſtole,rieſcono ſolucivi quan
il vapore del ſuo decotto ieniſc‘e il dolore de‘ to le foglie . (Meſh però rare volte ſi crovan0²
dando e dell'orecchio , e ſin anche libera dalla ſor comprare,perc'ne colti di cal ſorte,non eſſendo an
dità-E l’AſſenZO utiliiiimo agl’idiopici . Non ſi dà cora perſezzionato il ſeme, non tornarebbc il con
nelle febbri. Bevuto toglie la nauſea del mare nelle co,pcrcne li verrebbe a diſtruggere , il nuovo Se"
navigazionifflrovoca il ſonno,odoraro, o pure po moglio della Sena, perche viene Prodorro da’ ſelli
fio ſotto il cuſcino, non lo ſapendo . llccide i ver~ coihche cadono da ſe medeſimi dalla pianta’ qua
miflotto in acqua mulza, o con vino auſtero , con lbbenclze privi della facoltà ſolutiva : nondimeno
pit-ſli
PART! SECONDA 271

pieni di perfetto ſeme producono la nuova Sena ſue avere l’ Epitthimo di çandial
fiche‘ per queſta ragione ſarà ſempre difficoltoſo L’Epitthimo purga la melancoiia , e qualche
‘ ad aver copia di tali ſollicoli perfetti, li quali non— poco di fiemma , ſecondo Maſm , e ſecondo altri
dimeno,per l’eſperienze fatte dal Muttbioli, nien Autori,a nelle gli umori aduſti,e perche purga tar
te più ſolvono delle Fogliezoltre , che dice chiara damente,e debolmente, biſogna adoprarne una do
mente il Settalaflhe i follicoli della Sena . che ſo ſa grande,cíoè in decotto , ſino ad un oncia , ed in
no i frutti , o ricettacoli del ſuo ſeme, non hanno polverezda due,ſin0 a quattro dramme .
ugual virtù purgativamome le ſoglie di eſſa. Biſo
gna dunque conchiudere , che dobbiamo ſervirci .Della ſum-:n'a .
delle foglie della Sena,ſreſcha, e verdi al poſſibile,
perche nelle vecchie,che ſono pallide, e perduta la A Fumaria erba volgariſſima ha queſio nome,`
verdezza , ed è peìduto inſieme in efl'e lo ſpirito. perche mettendoſi il ſugo di eſſa negli oc.
Li ſtipiti dove ſtanno attaccate lo ſoglie ſono inu chi per chiarificare la viſta , fà lagrimare Così ſora
tili ,come vuole l’iſteſſo Maſue , Della_ Sena ſe ne temente , come poteſſe ſare ogn’acutiſſimo fumo,
trova domeſtica, e ſelvatica 5 la domeſtica èla più onde volgarmente nelle Officine ſi chiama Famm
perſetta,e ſpecialmente quellazche ſi ſemina in A ”rr-ezma i Greci . ſeguiti da'Latini 2 la chiamano
leſsandria di Egitto,la quale ſi chiama Sena Orienq Cajmor ,
tale,in riguardo dell'Occidentale, che ſi ſemina in Si trovano diverſe ſpecie di Fumarimma l’uſua
T0ſcana.La Sena ſelvatica non tingerà l’acquazdo. le qui è la prima ſpecie , che pone il Mattbiolí,
ve ſara cotta , come ſuol fare la buona Sena dome chiamata piade di Gallina , della quale anche in
ſtica . tende Mlſflnche dice produrre il fiore ora pallido
Sono poi innumerabili le prerogative di quefio ed ora di color roſſetto , e non meno l’erba , che il.
ſemplicezma baſta dire, che quaſi non ſi fà medici: ſugo ſi dice,eſſere efficaciffimo_ la Primavera. .
mento ſolutivo ,dov’ella non venga preſcritta , e Purga la colera,e gli umori aduſti,tirandoli an-g
pare 1 che ſuole eccitare qualche poco di dolore di che dalle vene, e però chiarifica , e purifica il ſan
ventre , ſi giudica perciò ccnveniente meſchiarla guezonde giova alla lepra,rogna,prurito,impetigiá
con la Cannella. e ſecondo Meſa: col Gengevo: ni, e ſimili vizj della pellezapre l’oppilazioni, e ſa
na ogn’inſermità,che da eilî umori hanno origine.~
Dell’ Efíttbima e
Dell’ Acqua di Carſo e
P Er I’Epitthimo qui intendiamo l’ uſuale , del
qual tratta. Meſue, autor della preſente con ’ Acqua di Cacio . che preſcrive qui Meſa(
fezione” tralaſciando le Conteſe,che ſopra tal ma , (Simpl.mcdfac.1 o) non è altro, che il Siero
teria ii trovano originate dalla ſcorrezione del te. del Latte,il quale contenendo in sè tre diVerſe ſo
Pro di Dioſcuri/le , che perciò da alcuni ſidiſſe , ſtanzeacioè Caſeoſa,Butiroſa, e Seroſa , ed eſſendo
l’Epitthimo eſſere il fiore del Thimo più duro , e come vuOle Galeria , un corpo umido , o umidità`
che è li mile alla. Saturegia . Plinio ſeguendo il de del Latteaperciò Mejuezed Aw’cmna(4.3ímplñme!1
_ Pravato teſto di Diafcoride 9 ſcriſſe confuſamente cap.: 7.) per ſimilitudine la chiamarono Acqua di
dell’ Epitthimo . Ma ſe vogliamo com’è di dovere Latte-e Galeno,Siero di Latte, a differenza… di altre
attendere alla vera etimologia di queſta voce E materie Seroſemominate dèi lui medeſim0,come il
pittimo, ſ1 vederà chiaro e che queſto nome Greco, Siero del ſangue,della pituitaadella bile, 8a:. Sono
ſeguito anche cla’Latini è compoſto da Epimhe in` molte , e diverſe i’ opinioni circa la qualità del
feriſceſufer , e 'Th-7mm”, il Thimo Cioè ſopra il Siero , che quì ii deve adoprare , perche alcuni lo
Thimo, onde francamente diremo con Meſa; , che vorrebbono diſtiliatomnde poi veramente_ ſi potria
l’Epitthimo creſce al modo della Cuſcutazſopra al dire acqua di Latte,altri lo vogliono ſeparato dal
Thimo,0 alla Thimbra,e ſopra una certa ſpecie di la ricotta, che è il ſecondo cacio,dicendo,che men
Origano, così ſecondo la diverſità della Pianta; ſo tre il Siero” una terza parte del Latte, quanto più
pra la quale ſi trova , come ravvoltato , averà di ſarà alieno dall’altro due parti, tanto ſarà più per
verſo il nome,cioè di Epitthimo,Epithimbra› e ſi. fetto , mentre quell’ altre parti hanno qualità di
miiizma il più perſetto,come più vigoroſo, è quel ſtinte , non ſolamente dal Siero ,_ ma anche, tra di
lo , che ii trova ſopra il Thimo , e benche ſi vegga eſſemnde volendo Meſa: l’Acqua di Cacio 1 ſi giua
ſalire in diverſe piantemientedimeno l’Epitthimo dica veriſimile, che la voglia aliena dall’altre due
è un ſoloidiverſo però accidentalmente.Li Curio` ſoſtanze del Latte.Ma tralaſciando queſle diſpute,
ſi, che vorranno vedere ottimamente difeſa qneſta vediamo da qual ſorte di Latte, ſi ha da pigliare il.
Opinionefflotranno vedere Giozſabro, contro Giu. Siero quì neceſſario , già che tutti i Latti danno
ſeppe Scaligera. Acqua o Siero,e perciò. hanno creduto alcuni 1 P0
Meſueſſraélzle Epitbymo è‘ Nardo.) loda 1’ E teriì pigliare dal Latte dell’ Alina e e fin’anche da
pitthimo Candioto,e ſpecialmente quello , che ha quello della Donna . Noi non ci partircmodall:
i ſuoi capitelli pieni di fiori , ed è di colore roffi. ordine di Meſmail qualeibenche nella preſente ri
gnmdi acuto ſapore,grave,e compitamente matu cetta dica ſemplicemente Aqua di Cacio , niente
ro . In queſto Regno, e ſpecialmente nel monte dimeno biſogna conſiderare , che egli non abbia
Garganoffi trova Copia del perfetto Epitthimo, il eſplicato quì la qualità del Siero , perche ha pre
quale rappreſenta ùn ceſpuglio di capellamenti ſuppoſìo, chei manipolatori di queſta conſeZZione
rallìgniffion _tutte quelle condizionitche dice Me: debbano eſſere _uomini
' ben inte-udenti,
ſi e pra-fichi.
del e
"—7
9.7) TEATRO FARMACEUT’. DEL DONZELL!
delle materie iſagogiche della Profeſſione Ferma chein Roma vi fù chi ponendo in uno di quelli
ceuticme che perciò ſi poſſa raccogliere queſta ſpe mortari l’Aceto roſſo , con ſperanza di averlo bian
cialità da altri luoghi, e ſpecialmente dal libro de’ co,non ne raccolſe ſe non un’acqua chiara , ei in..
ſempliciſcapg.) dove dice : Aqua Laéì’ir eſt mate ſipida, fin’anche ſenza odore, ſiche ſi pub fareilla.
ria inflafionum , è“ melior eſtſampta ex Laſh ju zione , che il Siero diſtillato perda affatto la facol
waum Caprara”: ”igrarum z eCCQ chiaro , che il tſhdalla quale ſperiamo il beneficio preteſo in eſſo;
perfetto Siero quì dove-ra eſſere di Latte di Capra, rimmettendo per tanto il Lettore alla dotta ſcrit
oltre che il perito Farmecopeo potrà di più aver tura del Caſio/lo , circa l‘effi-acia del Siero diſtil
notizia" Che cosi lo ſceglieva , Prima di-Meſue 1 il lato , contentandoci di ſervirci del Siero cavata
grand’Ipmcrate-Stabilito queſto punto, che il Sie con il Caglio , che paſſandolo per più panni ſtret
ro debba eſſere di Latte di Capra negra,entrano le ti. (ì renderà Perfettamente preparato, depuram,e .
diſpute intorno alla conſiderazione de’vari mezzi, chiarito. ll Mercurial: dà per utile avvertimento"
Che ſi adoprano per coagolare il Latte, adoprando di pigliare per queſta Confezione il Siero , Che ſi fà
viſi il Latte del Fico , ifiori de’ Cardi , i fiori dei in tempo di Primavera , come più efficace; onde
TVerbaſco, del Gallio , evolgarmente il Caglio o dd vuole , che in tal. tempo ſi debba fare lo predetto
quale anche ſi trovano diverſe ſpecie , pretenden. Elettuario .
doſi , che ciaſcheduna di queſte materie poſſa alte E in dubbio,appreſſo alcuni , chei] Siero ſianl
rare il Siero , e renderlo di varie qualità z ma però do quei cinque giorni; che ordina Meſi” nell’infu
quanto al Caglio il Caſtcllo vuole,che non commu ſione della preſente Confezzione, ſi potrà corrom
nichi alcuna ſua qualità al Siero . perche dic’ egli: pere,onde Fernolio s‘indnce a mutar l’ordine,e gl'
'Uattm um' ”Jimi/azur, vel totttrariamr. L’eſem incredienti preſcritti da Meſtre, ſtima ndo, dice il
pio è chiaro dall’Acqua forte commune,che ſi uni Setta/a con i Medici Franceſi, che queſta compo
ſce con l‘Argento, e laſcia l’Oro, come per il con ſizione fuſſe fatta ſenz’arte , ſiche I’lanzio comen
trario l’Acqua forte Regia ſi uniſte con l’Oro a e tator di Fernelio,dopb di aver diſprezzare il modo
laſcia l’Argento,e così parimente vuole,che il Ca della ricetta di Meſaeidice, che Fra/Ira Myrabola
glio ſi uniſco ſolamente col Gacio,e non commu m' gemínantur in decolîaffirimùm» tlc-md: rarrùm
nichi alcuna facoltà alla materia Seroſa . Si vede ;riti impofltiffler evitare quella corruzzione temu.
ancora, che il Mercariale elegge , per queſta con. ca da alcuni,ſì doverà tenere ſempre l’ infuſione in.
ſezione il Siero fatto Con il Gaglio, e di quelle Ca caldo , ed agitare ſpcſſo il vaſo 5 ma per ſoda C0111
pre,che hanno partorito da poco tempo, conforme chiulione ſi dice con il Settala , che fanno perfet
anche piace all‘iſteſſo Meſa: ,ſìcome il Cojleo , ed tamente l’ ufficio di conſervare il Siero le coſe
altri Autori pigliano il Siero , dal quale non ſe ne amare,che s’infondono in eſſo, ſicome ſono la Co.
ſia cavata le parte butiroſa , giovando eſſa con la loquintida,e l’Aſſenzo , e Perciò non è da temere,~
ſua pinguedínc a correggere la ſoverchia aſprezza che ſi corrompa .
de’ Mirabolani,i quali ordinariamente Meſae pre Il Plateariaſlibale Semplici ”17.18. ) trattando
ſcrivezche ſi debbano ſtrofinare con oglio di Man de’Mirobolani preſcrive per regola generale , che
dole dolci. dovendoſi queſti porre ne’ compo‘ſti in ſoſtanza , ſi
_ Quanto al diſtillare il Siero , giudico coſa vana doverà levarne l’oſſa,ma quando ſi hanno da por
il penſarvi, perche l’Acqua , che n’uſcirà ſarà ben re nelle decozioni lì doVeranno laſciare , e ſpecial-z
chiarifiimazma effettivamentemon averà differen mente de’Citrini , ma quella è opinione del tutto
za con l’Acqua commune,perche (come anche av erronea.e come tale è rifiutata dal Settala .
vertiſce il Caſio/10)“ Siero per la deſtillazione,per ll Siero,ſecondo Dioſcoridc (liè.r.cap.6; .) pnt
de molte parti eſſenziali, e ſpecialmente la virtù ga l’umore melancolico; giova al ma] caduco , lez
ſolutiva ;ed aſterſiva , che dipende dalla nitrolità pra,ſcabia,ed a tutte l’uſci:e del corpo .
ſua , onde eſſendo il Siero privato di queſte parti,
non produrrà più gli effetti, che ſi pretendono da AGGIUNTA.
eſſo ,come appunto ſegue nelle Roſe ,le quali per
via d’infuſione rendono l’Acqua molto ſolutiva, A Vendo rivedo-Teatro per ſuo‘fineprimarioz
la dove poi l’acqua , che ſe ne cava per lambicco, l’apportare un publico Utile con giovare a'
non ſolamente non ſolvezma corrobora , Com’ an corpi umani , non deve qu‘i taCeſſi un am
che diſiillandoſi l'Acqua di Mare , non ſe ne cava mirabile proprietà,che ritiene il Siero di Latte I 0
rà,ſe non acqua ordinaria, priva di tutte le quali Acqua di Cacio 1 che dir Vogliamo , nel ſanare la
tà,che aveva primadi diſtillarſi, rimanendo tutta diſcuteria , corn’anche ogn’altro fluſſo di ſangue;
la parte ſa’lſa nel fondo del lambicco a che ſi può impercioche,avendone io oſſervato gli effettiydevo
ſeparare anche ſenza diſtillazione , come fanno i teſtificare, che non poſſa nelle diſenterie praticarſi
Naviganti , che dentro l’acqua del Mare tengono `remedio più ſicuro , e più certo del Siero , dato al
attaccato‘ un vaſo vuoto di creta cottamon veci-ia peſo di una libra‘per volta; Onde a queſto propoſi
to,ma ben otturato nella bocca. e con qualche ca to veramente parlò Gale-no (De jímp/.mrdfacJí/P.
:nino vi ſi trova den tro trapilata l’acqua, ma dol 1 o.)quando laſciò ſcritto: OPtimum aſl remi-ſlim”
ce , non potendo penetrarvi il corpo ſalſuginoſo, ijètiterí-e 9 Ù' omm‘am 'ue-*Itri: acríllm flaxio—
per l’angnſiia de’pori del vaſo . lina ſimile opera— nam-E anche il Siero dorato di virtù aſterſiVH’Che
zione ſi fà per via di quei mortari di pietra poro perciò vale nell’ oflruzzioni , ed in altri diverſi
ſa, ne’quali ponendoſi il Vino roſſo, diſtilla poi di morbi, Che hanno biſogno di remedj aller-[ivi a 35-_
- ſotto chiaro come acqua , anzi riferiſce il Caflel/a, ciò ſr poſſang da’corpi deÎviventi eſtermimre ì de:
ve
t

PARTE SECONDA'. 272 ,

vc detto Siero eſſère uſato per molti giorni, quam lain opera, e ienitíva, giovavano alpetto a al‘
to viene tnlerato dalla Natura del paziente a. ed il polmoneqal Fegato, coneuoeendo la crudità degl’u
ſegno evidente della toleranza ſarà, ſe con ſaCilità mori, eſono contro la putredines a da ſaperſi,
ſi evacuarà per {eCclTOZma quando non paſſaſi’e( il che le Paſſole quanto più ſono groſſe, tanto più
che ſuole in alcuni corpi ſuccedere ) ſi deve trala notriſcono .
ſciare , per non eſſere proporzionato per quel cor-~ o

po; che perciò volendo il ſopracitato Galeria auto .Della Cuffia Saluti-va.
rizzare la detta virtù aſterſiva,chc è nel Sierſhdiſ-v
ſeni! Sri-mm] ”t rh'fîum efl , extergendi patentiam G L’Autori Greci antichi, non hanno cono-`
pajfider, adóibeturquefl'zbdmendi 'ventrir grati”, ſciuto la Cuffia ſolutiva, che impropriamen
ac per ely/Zare: injícítur, extergem, ó* ”Hamſi te ſi chiama Caſſia ñſtola , Perche quello epiteto di
”e mardacitare inteſtinomm acrimonia”: . fiſtola conviene propriamente alla Caſiia Lignea
aromatica , che gi'antichi chiamarono anche Cai:
Delle Prune . ſia ſiflola , ne ſipuò dire , che per ſiſiola intendeſ—
ſero :la Cafiia ſolutiva, perche fiſiola ſignifica can.
E Prune, che anche ſi chiamano Sufine ſono na vuota a e nella Caſſia ſolutiva s’oſſerva tutto il
tanto note,che non accade ſarvi ſopra diſcor contrario , eſſendo piena di polpa,oltrecche quella
ſo alcuno; e trovandoſene di più di ſedici ſpecie, Caſſia , non lì trova deſcritta da alcuno Autore
diremo ſolamente in queſto luogo , che le Dama anticoáutendendo però de i GrechPerche gli Ara
ſcene ſono le più lodate qui, non intendendo Però, bi la conobbero , e ſpecialmente Avírenna , e
che debbano eſſer nat-e in Damaſco; ma che ſiano Meſue n’anno largamente parlato .'Trà gl’Autori,
di quella ſorte , della quale da quella Città furono moderni ne ſcrive chiaramente Proſpero Alpino
traſportate qui le piante .. (De I”lantz’r /Egipr-capñl I.) che d'iCe , chiamarſi
QLL-ſie ſono differenti dall‘altro Prune; e ſi co dagli Egizzi Cbajarrambar ,ed eſſere albero ſimi
noſcono facilmente , per eſſere lunghe , e grandi z Te a quello delle Noci, e la ſcorza di eſſo piana , e
negre di colore , di ſapore dolce , che hanno facile molle,e~di cinerizio colore , conforme ſi vede nel
la ſeparazione della polpa dull’oſſo . Per uſodi lu l’alberi giovani delle medeſime Noci . Le ſoglie
bricare ſemplicemte il corpo ſono molto a propo ſono diviſe in ale , in Ognìu-na delle quali s‘oſſer
ſÌtO- le Prune di Francia , che ſ1 portano da Marſi vano diece foglie, cinque per parte; ſono peròdue
glia , ſenz’oſſmaccomodate in ſcatolette,ſono queſie volte più lunghe delle foglie delle Noci , e ſimiliñ
molto lnbriche a chi ne mangia avanti paſto una a quelle delle Carrabbe,ma nella punta acute. Nel
dozzina cotte in brodo, -ſì ſentono dolciffime al meſe di Giugno l’albero comincia a produrre mol
guſto , e— ſono l'iſteſſe Prune , che quì ſi chiamano ti fioriaurei , come Viole gialle , ma molto più
Zuccſaeríne . grandi, alligati per l’al-i a ſomiglianza de i fiori
Le Prnne ſono tutte di natura fredda , ma più dall’Anagiride , e per il peſo della moltitudine di
l’acido , che le dolci , riſolvono la colera , e s‘ado eſſ1 : Deorrùm vel-gere cermmtur , ſoggiunge l’Al
prano utilmente a purgarc il corpo, dalle faccia Pim’ . Aeſti fiori ſono molto odorati , e ſpecial
ordinarie . mente la mattina allo ſpuntar del Sole , che perciò
grEgizzj dilettandoli ſuor di modo di tal’odorea .
.Delle Pnjflzſe . hanno per uſanza di paſſeggiare a quell’ora , per
ſotto gl‘alberi della Caſſia. Ciaſcuno di detti fiori.
’ EPaſſole , 'Uva paſſzr , èdetta così da i La ha nel mezo molti capellamenti , ſimili a quel
tini, ſcCOndo Giavamxi Brujerr’na , «fatim h.che ſono in mezzo delle Roſe, li quali creſcendo
rifl › cioè dal patimento , che riceve l’ilva freſca a poco a poco d‘ivëgono canne di Caſſia molto-pic
nel ſari} paſſa , mentre prima ti ſcalda con nequa , ciole- E: PſmjÎ-'olumſiliquir va/dè-ſimíle,dice l’Al
e poi lì ſoſpende al Sole , per diſſeccame l’umidità Pim’ z le quali ſi uſa colà di con-:lire con Zucchero;
eſcrementoſa , ſincl‘re ne diviene arida , e rugoſa . creſcono poi nella ſolita grandezza di due cub'iti ,
Renodeo circa l’ilva paſſa tiene,che a Duſe-edi”: ill’ ed eſſendo di color verde,ſi vanno lentamente cam
uomini: ſwtiri quer” , ”t ’aim-rm puff/'rm o i110)? biando in color negro roſſeggiante, durano un’an
dulce . Si trovano diverſe ſpecie d'u—ve, dalle qua no ſopra l’albero , a maturarſi ;alla parte interio
li ſi fanno ottime Paſſole; ma noi laſciaremo di re delle 'canne z ſi vede la polpa negra partita da‘
trattaredi ciaſcheduna ſpecie d'eſi’e , diremo ſem ſpeſſe , e legnoſe ſquame, trà le quali è il ſeme du:
plicemente di quella, che fà al propoſito di queſti, ro come di Carrobbc .
CODFBZÎODO 9 per la quale alcuni lodanole l’aſſariñ Wſia Caſſia ſolutiv-a naſce nel Cairo , ed an#
ue, che COSì qui viene chiamata quella ſorte d'lea che in molte parti dell‘indie, così Orientali,come
paſſa piccolina , ſenza ſemi, che per venire da Co Occidentali 5 ſe ne trova ancora in Malaca , ed in
rinto ſi chiama l’affarina di Levante-dì, e da alcuni Siam, ma- la più perfetta è quella del Cairo, e d’A
Autori è detta Cbeſmar . Nientedimeno poſſono leſſandria , perche ha la corteccia ſottile , ed è pie
commodamente ſervire qui le Paſſole,ſolite a dar na di polpa , che è la parte profictevole . .Me/ile
ſl a gl'ammalati , che ſi chiamano Peg/ſole Catala dice ,. chela perſetta Caſſia debba avere ſei con
fl’" z ſorſe perche l’inneſti d’eſſe Uve ,furono traſ dizioni, cioè di canna lunga , groſsa , piena, pon
Puttati da quel lungo . deroſa a luſtra, e groſsa la polpa di dentro ., Prete”;
Sono tutte le ſpecie delle Puſſole , temp-:rate a dono alcuni, che le perfette canne ſiano quelle ,
e molto coſtrettive , ma la polpa di eſſe , poſta _[07 che ſcoſſe con la mano non rendono ſuono , ma
" Ll Ibi

.—
:74, TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
11a; ”uefa/ſum obfirvatur , dice I‘Alpina , quan tiopia , cche ſe pure ſe ne trova qualche pianta
do omne; recente; mat-eſame”: edant,atq”e etiam `neli’Egitto vi ſia ſtata traſportata da irluoghi
i” nráarióu; canna: a venti; mata; . feminibm nativi di eſſa . Gl’Arabi chiamano il Tamarindo
imàr morir , multamſflumn edere , quozizlie P7” Derejilde , e queſto nome Tamar appreſſo quelle
è e”: babitante: audiunt . 94‘ *vero gx ſaſſi; genti, dinota generalmentefrutto , onde Vai-Ii”
non/?mat , ab Egyftiis oituperzmtur , opinmití gia diſſe : Non enim Tamar Dac‘îylum ſolum deno
bt” ia’ ob ”que-1m humiditatem iutz‘u’ colle-Ham 9 ”at , ſed [lt notum gli Arabia lingua , ſmä‘um
vitia‘tfl Pulpa decidere . omuem . -
Si trova indotto un’uſo erroneo della ſcorza di L’Albero del Tamarindo , ſecondo l’A/píno , e
Caffia a adoprandola alcuni in polvere , per pro I’Acoſta .~ rieſce bello o e piacevole alla viſta . E
' vocare i meſtrui , e facilitare il parto , e cacciare grande quanto un Pruno , o una Carrobba , aſſaí
le ſeCondinezma Cri/Zafira Acoſta lo tiene per paz ſolte di rami . e di molte ſoglie a che fanno grand’
*z'u ,per eſſere detta ſcorza molto fredda , e ſecca . ombra . Il legno è molto ſorte: le ſue ſrondi s’aſ
ll detto uſo è anche riprovato dal Lacuna,dicendo, ſomigliano :1 quelle della Felice ſemina 5 ſono mol
che la ſcorza della ſuddetta Caffia‘e buona ad ado— to belle , e di colore verde chiaro , e di ſapore mol
prare , che giamai le gravide non partoriſcono , to grato , ed appetitoſo, onde là ſe ne fà ſalsa , qui
ebbe origine queſt’uſo improprio, da quel,che con del Petroſello . L' adopt-ano anche contro i vermi
molta proprietà uſavano gl’antichi , ſervendoſi dei fanciulli , facendone un’inſnſione , che ſolve
~ della Caſſra aromatica .,che, come s'è detto , per il corpozil ſuo fiore è biancme molto ſimile a quel
aver la forma di ſampogna, hanno chiamata Caſ. lo dell'Arancio,così nell’apparenza,come nell’odo
ſia fiflola , con la quale facevano partorire prelìo , re . Per lo più hanno otto ſoglie,cioè ,quattro bian
cacciavano le ſecondine, epmVocavano i meſtrui; che , e ‘groſſe come quelle dell’Arancio , e l‘altre
lodice chiaramente Giovanni Coſteo: Cortex (cioè quattro ſopra di queſte alquanto più delicate, due
della Caffia'ſolutìva) aliqm’bur ad datemi-7: me” delle quali ſono ſegnate con una linea molto bella,
jèr ”ſurpantur , ſe!! inefficaci!” , errore ex noci: dal mezzo di eſſo fiore eſcono quattro cornetti ,0
ſimilitudine {15180, quozlſcilicet Greci/'1mm Caſ— fili bianchi a e ſottili 1 come ſi vede nella figura .
jíum adorata”; i” eum ”ſum maximè Praha”: 0 Nella ſera ſi chiude la foglia abbracciando dentro
La polpa della Calſia purga i reni , e tempera di ſe il ſuo proprio frutto 1 e dove non vi è frutto.
il loro calore , mitiga , l‘ardore dull’urina , ſcac s’abbraccia col proprio .ramo , o ſterpo,e ſu 'l ſar
cia I’arenelle , e vieta , che ſe ne gerino . netta le del giorno ſi torna ad aprire , moſtrandoſi molto
ſirade dell’urina 1 e della veflìca 5 chiarifica il ſan grazioſa. ll frutto è il proprio Tamarindoè groſſo»
gue , purga leggieramente l'umor coletico, e Hem e s aſſomiglia alle Silique , o Carrobbe , che dir;
matico z raffiena il furor della colera , provoca il Vogliamo ze di color verde , che quando il frutto
ſonno,ed è lenitiva del petto. Dopo preſa la Caſsia, è ſecco ſi muta in cenerizio.Cade da sè dell’albero,
e ſi leva con facilitàsvi ſi trovano dentro alcuníſe
e lodam mangiarvi apgreſſo _, perche opera meglio,
ed eſce facilmente dal ventre , nel quale quando mi groſſi inuguali,e duri,che häno qualche ſimili
eſſa ſi ritiene, produce dolori di budella, e ventoſi tudine con quelli della Caflìa ſolutiva.Le midollo ‘
tà , fiche con tale intenzione preſcriveva Arnaldo di queſto frutto ſono i Tamarindi , che s’uſano da
al [La Alfonſo ( In un con/eglio di con/Ewa” [aſa per tutto , di colore z viſcoſi, e graffi , e d’un ſapoñ
nità apprejfi, Nico/ò Manni-{1” )che dopo preſa la re acido grato , che percio Mefiu cliſſe, cha iTama
Caſcia doveſſe ſubito cibarſì , perche così facendo rindí buoni ſono alquanto negri, lucidi , e te
s’uniſce allo ſtomaco il calor naturale , ſi facilita neri , meſchiati con certi villi , come radicette ,e
l‘operazione , e non cagiona dolore di ventre . La ſano freſchi , graffi , ſenz’alcuna eſìccazione a di
medeſima polpa ancora s'applica eliernaméce nel ſapor dolce . ed acetoſo inſieme . ſinceri z e puri .
l’infiammazioni , e ſopra le podagre calde , Si ſaliìficsno con la polpa delle prune , ma quelli,
ſono negri , e luſtri .
I Tamarindi rinfreſcano , purgano la c0lera ,e
.Del Tamarindo .
gl’umori aduſti . Sono utili contro le ſebbri conti
nue ed ardenti, contro la ſreneſia, e’malinconia , e
Lcuní penſano , che la voce Tamarindo vo contro quel mali a Che hanno origine da um0ri
glia inietire Dattilo acetoſoz ma Giovanni aduſti, colerici , o fiamma ſalsa . Acquietanola
Veslingia ( De I~ìlaut./Egypzi.)dice . che Tamarindo ſete , l’ardorc dello ſtomaco , edel fegato . Sono
apprtílo gl`Egizzij ſignifica frutto Indico , nonè buoni a i reni ſcaldati,e L’uſo loro è frequente nel;
nativo d‘Egitto , ma dell’Arabia felice , e dell’E la Conorrea ñ
--ñ -s "W

PARTESE CONDA;
a”
ſuccedaneo del "I‘ereniabiri,~ ho procurato, per ſoñ'
Figura del Tamarindo. disſare a i LCETOYÌ a d’averne una verace relazione
dall’erudito e e mio cordiale amico D.Gio:Bmtíſi'n
Fe’rranr r Medico i e Filoſofo eſimio , il quale co
ſſît CUUOſO r ed abitarore dei luoghi di Calabria
ha eſattameate oſſervato la natura , e condizioni
(li-'“3 Manna o che perciòa mia richíeſta , umaniſ
ſimamènte mi onoro con mandarmi una ſcritti-Ira
partÎCOlare ;la ſoſtanza della quale è queſla .
La Manna , che/i raccoglie in Calabria e' di tr)
-ſin ti,cior‘ Manna diCorpoiManna Forzara,e Man
na di Fronda,e ”anſima ſoſtanza rarida,Percl›e tut
te trèſi camma ſolamente dagli alberi del Fraſſi
noie del/‘Omo, poiche jèfl-flè materia , che calafle
dal/’nere , jî trovarla in tuttiglí alberi di Cala
bria. La Mimun ſi raccoglie nella Stagione calda,
”gita/e, eſenza Pioggia- , e ml ”info , CIN il Sale ſi
trova nelfigno (li Cancro , cineſi-condo gli Aſirologi'
'viene ad lei're a’ cent’nna di Giugno . Si oflèrna
chiaramentewhe dalcorpo , e da’ tronchi piùzroflì
Del Tereniabin . dell’albero ,flzonmneamente , 'verſo le x ſ. ore-fina
alle 'ventiduejì'ilturzfie la Manna prima 5 que/?a
L Tereniabin, de gl’Arabi , hanno creduto al perche ſcaturiſce più abbondantemente dalcorpo
cuni , che ſuſſe la Manna noſtrale; ma non è dall’albero ,ſi chiama perciò Manna di corpo elet
- così , Perche Sempione parlando del Tereniabin v rada quale affare i” quel tempi) in forma di Cri
dice eſſere una Rugiada , clie cade dal Cielo, ſimi ſtzzl/o liquefatti) , dilnngan.-lají infila più , e meno
le al Mele granelloſo a e che altrimenteſi chiañ_ larghe,j`econdo l'abbondanza [le/l'umore di chieſa.
ma Mele di Rugiada . I medeſimi Autori Arabi rzì pre-gno l'albero . Qèefln 11-14711111 cori liquida, , fl
ſcrivono ſeparatamente un càpitolo della Manna’ raccoglie il giornoflguenteffiercbe in que-fl” tempo.
e quella è parimente diverſa dalla Manna noſtra 9 pian piana -uiens ad indurirſi, ed acqulſtzl maggior
` perche è quella ſorte di Manna, che cade dall’aerek bianche-.234, male per cnfir la notte píaoeffe, o rin-l
fi-íflè ma vto rugiadoflz ,ſi viene a Perdere la tifa”
e li condenſa in granella , che per aver ſimilitudi
ne con la Mailice , ſi chiama Manna Mnſtícina , na , che eraſcaturita ilgiorno precedente , perche
`ſolita a portarſi da Levante . della quale ſcri l'umidità la {I.{ſſoloe tutta . Laſt-guaine ”ea-:tina
Vendo Auicenna dice , che ſi condenſa a modo di dunque/nl’lſpnatar del Salt-ſr' raccoglie la Man
Gomma , ed il medeſimo ſentimento ſi trova ave mi predetta, con le punte di Coltelli Picciali, come
re Meſtre : quello condenſare però , non ſegue lancette z eſecondo cbeflpig/iají w) riportando in
con il caldo , ma col freddo L alcuni 'vaſe'ttí riccioli di terra , non 'uetriati, ac-ſ
. Si trovano in Medicina molte materie con il no ciò tirino aſc qualche parte-più umida della Mun
me di Mar-nmcom’è la Manna Tlmrír,e Mina. La nazqueſia par' dividendo/i i” graziella dal/aforma
ngna , e ſimili , alle quali licenzioſamente ſe gli è delgrano d‘ India , o più piccíole , fiſpandeſhpm
, dato queſto nome ammirativo di Mann-1 , voce, carta bianca , ejí laſcia al Sole , ſincbefl conſumi
che deriva dal vocabolo_ Hebreo Man b” ,che in tutta l'umidità , in moda tale-,che toccando/a non
ſeriſce , 9411M aj} bue; di tali ſpecie io non intendo fi attacchi alla mm) , ed all'orafí ripone in legna, i
da trattar quì, ſiccome ne meno di quell'altra ſpe cl” ſi Im da conſervare in luogo aſciuttomltrimenq
cie di Manna degl'Arabi, che oltre del Terenia bin ;e l'umidità, non fiilmmnte laſa‘ liqnqſnre. ma I:
chimiato Sinacaſi , poiche è materia , che non ſi ft; Perdere non Riccio/a parte. della fimſoſtanza , e
coliuma di raccogliere, credo perche abbiamo täln ;alarmpèeflo raccogliere-,dura ordinari-:mente per
ta abbondanza della Manna noſtrale, la quale non. tutto il nre/è di Luglio , quando però non *viene i'm_
ſolamente lì trova eſſere dotata di tutte quelle pre terratta dalla pioggieacumefl è detta . Alcuni-ſima,
rogative o che gl’anticbi aſcrivevano alle loro {li opinione , che nel tempo che que/li alberi ſono
Manne , ma anche polliede diverſe altre profitte Pregni di ”mari , vent-:ono Punti nella ſcorza dalla
voli proprietà . Wella, ſecondo la ſenſata opinio— Cicale,le quali caldamente cercano di ſucchiare
ne del noſtro dottiiſimo Donato Altamura , non è di quella dalcíflìmo licore , che dalforo di çflè
altro , che Succ”; Fraxím‘ I èenìgnìtate aerir con ſcritoriſc” la Manna 5 wa effettivamente i0 credo,
crotur , ed i0 veramente la Primo tlcl genere delle che/{r Cicala ”an [venga in altro luogo , ſe ”on in
Gomme d’alberi,inencre hà la ſindrome delle con— _ quella parte' dell‘albero, dove Principia a ”eq/?rara
dizioni delle Gomme i e ſpecialmente di liqueſar— di voler dzſtjllare_ l’umore . t
ſi nell’umido I e d‘indurirli col caldo , onde ſi trae Laſt-ronda Manmt è la Forznt a, che qui/i china
chiaro argomento , che la 'noſtra Manna , non ſia mir Forzatella . c the alcuni Credo!” eſſere-c0 .z di* `
una medeſima coſa con la Manna degl’Arabi . che ſtintamm inſqflanza ,per Forza”: , a Ferzan-ella**`
era di ſoſtanza rorida , e clie ſi riſolveva tutta dal s’intende da} Pac-ſam' una medi-finta Manna o la
'caldo.Dovendo io dunque trattare qui della noſtra quale ſi true nel meſe di Agnſta,zíopò cbr-.gli all-cri
odierna Manna , la quale dorerä ſervire quì , per ſia-'letti _l‘annaſinito :li .di/1:‘ {lare la prima Manna
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.'./ 275 TEATRO FARMACELIT. DEL DONZELLI


Tagliano a11` ora nellaſcorza del cor”, e (le’ tron ancorcbe nellorincipío ali effafronrlafi oflì’míno le’
chiàwſſì {le/l'allero ,finche toccano parte (lella/ò— goccio/e più grandzìçèz‘eſte poi vengono arl i'm-Iter”
d
ſtanza del legno 9 ed in ciò ati-OPrano convenienti jî col caldo , epajono tanti granelli bianchi come
,ſtromenti {llfëi‘flhbcfl taglienti , facendo l’inciſu Per/ea* gran/li come difarmentm efie (UPN/Mo til
re in filzarm/Ìdmh'- dalle quali :ù il mezzo gior le "volte nel meſe di Ago/luci” lefronali de`l~`rafli
na , .-20 alle venti-due ore in circa/i 'vede ſcendere rif aflai grandi, erano così cariche (Zi manna , cin
la Manna *verſo al baflo dell’albero, in rigbe , e ca i pareva ejervi caduta ſoPra la neve. Teſla ſorte di
”ali aflîzí più grani/limba nonflì la Manna prima manna {liſi-onda' , non fi co/luma oggi giorno in
dicorPo-,a ſegno tale-,Clee- alle *volte Per l’abbomlanñ. que/io Regno, Leno/ye ne’tempi ano’ati ſiajlaeafre
»a di effa fe ”e trovano in terra alcunefbrmetre, que/:te l’uſo di efla. Muooe benignamente il corpo,
mili a- quelle della Cera , quandaſcarre liquçſfle. ſenza alcunofiiſtidio, e per conſeguenza non da tor
ia dal-fuoco . Teſla parimeneefl laſcia dz racco mim’ alfoontre . Purga l’umore bilioſo piuſattl'lh
gliere Per ilgiornoſeguente, affine diſarla aſciu cioè la bile/lava , o pure matcriaſeroſa tinta di
garo,divirlen/lofi,erl aſciugandofi conformefi è det bile . Giova ne’ catarri del Torace , non filamento
»to della Manna di Corpo , ma P” yflèr que/la di Figliaro in bevandazma anche Per modo di lambi
minor 'valutaafl- nefanno Pezzetti più grandi , Per tivo . E medicamento [icuÌ‘ÃJÎ-m 9 (un’ancbefimo
avanzarfatícaae non per :li/lingue” la Manna de' l’altre due ſkecie di .Manna maflíme oerlend-.ſiicbe
Corpo dalla Forzata , torm- credana alcuni , che non mentre i paeſími la vanno raccogliendo , ne man
fanno differenziarleſh non per informa , volendo, gieno ognigiorne molte oncie, ſenzaſentirne nocuf
che tutta la Manna , cbeji vende in pezzi grandi mento, lubrícamlfl ſemplicemente il corpo .
ſia la Fon-ata” l’altra :li-viſa in granella pzcciale In altri luoghi di Calabria , pm-imentefi tra-va
ſia quel/a di corp0,e pure l’una può avere Informa I’Eflate, dentro di alcune val/z'freſclíe , epaluzloſe
dell’altraJènza alterazione della ſoſtanza . Ma il ſopra [efron/li (le’i Salicí , e di altri alberi o una
_ſegno ProPrio dlſtinti'voflpiglia dalcolore , Perche materia, (li ſoſianeaflmile alla Manna, e (li ſaPOÌ'
la Manna Forzata, non giunge mai alla bianchez_ dulce . &eſìſte ”nc/refer alcun tempo alcala’o del
za, e chiarezza della Manna di corpo, ina ſi oflèrva Sole-,ma nel termine di un meſeſzmnzſce tuttaffln
ſempre di colore alquantofoſcoa* giallo, che inchi corcbe [efron/li .ciano carlo/:e di eſſa, rimane-”devi
na al negro , o con la vecchiaja acquifla maggior ſolamente alcune granella inripíde, le qua/i and”
negrezoada rlo'ue la Manna di Corpo , giamai per in bre-ue .ri convertono in polvere volati/eacbeſì’ la
'mccbiezza fl cangia in color negro, ma in giallo 5 l parta il vento. Non ;i e Per ancora fatta Prova, ſe
di avvertire , che 7”' _ſono alcuni luoghi , ne’ quali queſta materiaſoloa il corpo .
non giunge la Manna a’ſei mej? , che gialleggia , e ll Mattbioli , ſ1 riſcalda non poco contro i Fra;
ciò ere/luna alcunizcbe venga originato dalla qua ti d’Araceli . econtro il noſtro AltomarezPeÎ …P
lità calda, eſecca , del luogo , ma con tutto ciòſi è dOtto I che la Manna di Calabria , non cade dal- *
fatta eſperienza , che perdendo il colore, non perde l’aere , Come faceva quella degl' antirhi 7 ma Che
lafacoltàflzluti-ua . ` . propriamente ſia una ſorte di gomma del Fraſſino,
La Manna Forzata,cbefl ca-ua dagli alberi, ci” e dell’Orno , eſſendo ſua opinione , che la Manna,
antecedentemente hanno prodotto ( bencbe in Poca che riſuda dai ſudetti alberi . ne i giorni canico
quantità j la Manna eli Corpo, non e Carifeyfetta, lario non ſia altro che Manna Celefle z caduffli ſ°*
come que/lu , cbofl cava 11a quegli alberi , che per pra i proffimi paſſati melì di Maggio” di GÌUZ‘WÌ
”afcere nella montagna/I rendono Î'n/econdi a Pro e bevuta dalla ſcorza , tirata dentro da ſ6 1 Pe‘ ‘f'
durre Manna di Corfofflfr l’IWPedimento :le/l'am ſere inarìdita , e ſeccare dal Sole , aggiungendo ,
biente-freddo del luogo montuoſb , che indura la che queſt‘operazione ſi facci ſolamente nell’Orno,
ſcorza di eſn', onde l’umore non Può uſcirfuari,ſè e Fraiſino , e non negl’flltri alberi , per Î'PGCÌal
non Per mezo dell'incrſtone , che nelmeſe di dote della natura a Come avviene nella Calamira ,
Ago/imcome/í e‘ dertow non in altro tem” z quo/Ia che naturalmente tira a ſe il ferro 1 come il ſUCCÎ'
è poco inferiore (li virtù alla manna eletta; Pra-ga no la paglia , e {aggiunge , chela Manna in Pu
Tumore bilioſe, conferiſce alla :alle , ed a tutrigli glia , ed in Calabria piove dal Cielo ſopra rurri gl’
effetti del Torace,e di più/i Conſerva Perfittthcl” alberi di qualunque ſorte, e che ſolamente l‘Ornoo
”anſa l’altra For-zara, cavata doppo l.: manna di ed il Frafiino la ritenga; ma da tutti gl’altri cade
Corpoyoercbe è piùſecca, ed in Poca tempr- Perde” ſubito in terra. e ſopra le pierre . Quella opinione
{lo il colore , Perde anche que/poco di ”m -re , c125 del Matthioli a prima faccia patria avere qualChe
tiene,e dit/iene aria’m raga/'a, eſimile alla gomma apparenza del verifimilede l’eſperienza de i curio
Tre-garanti; , :la dove i Pac-ſani la chiamano Man* ſi abitatori di Calabria, non aveſſero facto pruova
na Buzaraca , e la coſtumano di Por/a nie/ſuolo rli di tenere coperto per tutto' un’anno , alcuni 2le
ſotto nel/eſtatolette a c/loprenrlola con la manna riydi Fraffino, ed Orno , e poi finalmente , non
buonmperſmflltiremon tale artefficia quella mate lì ſuſſe Veduto , che hanno dato a ſuo tempo la ſ0*
ria,quaſi inutile - lira Manna: ſenza che ſi poflà dire eſſervi cad“tal
La terzaſoroe di Manna ſe' chiama Manna di dall’aere . mentre non vi ha potuto penetrare -
Frondſhla quale naſce propriamenteſopra le fron— Neile parti di Puglia , eſpecialm'enrc nel Mon
de del Fraſſino ,informa {li `goccio/e piccioline di te Gargano , detto Sant’Angelo, ſi cava dagl’allffl
acqua, cbe nel meſe di Lug/”adi Ago/Zone] mag ri dell’Orno , Fraſſino ottima Manna Fox-zara 9 la
ior caldo (le/giorno ſi *vedono riſa/lare {la quei quale ſ1 riconoſce nelle operazioni più proficth9‘
nervi ſióbrnſi, c/:e fi dividono per tutta laſronda, le, per diſradicare gl’umOri più tenaci o di quel ’
' che
..vu—*q
-ç W”””

PARTBS ECONDA. 177

che faccine i’altre ſpecie di Manna , le quali. ſpe qllmhſi Ci Puolcgiungers i incominciando (la baffo
cialmenre ſola-ono il eci-po con debito modo o ſi e. commando da alzo , laſciando ſoli d/lo palrm' da
poſſono perciò dare ſicuramentealle Donne graviz term Per iNfino a] detto tag/lo illeſ .
de , ed a i fa nciulſí- .-Purgfmo la colera a giovando Nonjípuol dire che quantità fà na raccoglie 11!',
al petto , ed alla gola . un alberrſſoloſecondo ſar}- la groſſezza, coi-renzo, o
Aſtra Lettera più recente inviata a richieſta di bontà dell albori* o ed overo il tcmPo buono i aver
'nn altro Ferrara,che è del ten0r ſequencer, ove re tendo che il fine del detto taglio ba da corri/;bou
flavie più: confirmata l'altra prima lettera , dun derr ”gſm/mente al Primomon variando!” di altra
que circa Ciò che ſi aſſeriſce, non vi ha più dubbio, pa rie-,efurch che nientefrutto farà : Si comincia
alcuno.. - dal cennato tempo di‘ a y. Luglio Per inlino alla
L'eſſerfi dilata” il curo orcfine di VI S, fin'adef metta di Settembre-;Ecuador ande-ra il tempo calda,
fl a circo il deſiderio ;iene di ape-re una deflin ejèm-.a pioggia.
ta ~, o reale. relazione del modo ha principio , o. L’Erèe 'vi naſconoſotto detti alberíſanoindifſi
fl raccozrl‘ir- la manna ,, non iſlam tanta mia defi— fermcír e di giovamento .
cienza , quanto delli Signori ha” Prete/'o {li 7148134, Gli uccelli non _ſi cibbano dal :letto liquore o le
Parría il tabacco , cl” hanno avuto le loro lince-ae, formiche :ì e *aiſi affollano .
ó"c. Però non- avendomeneñff. S. donato 1av urgenza. Li rami teneri vicino allefronrlí non donano,
ſhfl'fl'uffl. eſeguito il tutto per Corriere a poflaz naturalmente manname‘ſe m, :raw caduta in ter
conoſcitiſca‘ intanto qualche MANI-'1171245 l’elezzione, ra enza la dovuta inciſione `
fatta dm [CS. nella mia-perſona [of-ra ciò non Eſſa Li detti Alberi quando. r’ inn-[marano non
to ſono:: ragione , jkpemlo l' obbligazione meeflb fannoſiori o ma lofrondefanno Lem} certiſiori.
` a l’. S. ed 41 Sig.ſuo Padre ,e gamma naviggiorev mi rafflimiglianti agnelli della Caflagna, quando co
onora di ſuoiflimatiſfimi comandi , tanto di *uan minciano orſi—andare li detti alberi .
raggi—o mi accerta {li ciſl-r loro buonſcrvítore , però, Le Cicala-,quando loro piace ,manna .:fari la loro.
in queſio mzflíere ha voluto V. S. 'viti/Porcu‘ 'la mi:: ”trafic-:ſopra li detti albexi .
vez-'a ignoranza” certo chaſe nonſa‘oeſſe il natura ln Caflro-villarifld in altra [torti, i” là dem' al-v
Ie~ſ”0,clre comPati/co, ed amando il mio rozzo dire. beriſi colti-mmm”) r’intaccano, m.: le Cicala *van-4
jbprnñl’ím‘oojlomi , non averci poſlo mano i” cart@ no nelle' (lume werden-<10 nella ſcorzeflrutta natu
informarla pri-connota relazione dellaforma oſ ralmente da'bnchi di detti morfi 1a manna i” coc-z
ſerva-rà , inteſi-- (la più. perſone eſperte all’ eſercizio cime ſi dice naturale .
ſit/letto ._ - Li paolida-ve fifa la detta manna, ”Lin quanſi
Circa il tempo/i b” d’intaccare l'alborezcbe pro Sit-ì ſona-Git’èmelle_ Torre di Campanajowhíglinoz
duce la mammforzam-,èmerſo li 2 ;Lug/[Difficu Caloorri, e Cropalati, in altri luoghi canoicini‘amt
(10- lczjlagiona- , quale (lo-oe olii-r cal/{a ,, ma non in nonfamio tanta quantitàmome le alette Terrezcioë
‘fire/m ’ſt-’iſſlu'vl contrario ilfrerlrlo z e Fiaggks il nelli loro Territorj,eſecondo luoghi di' marino', o
prirrpzſegna naturale è quando cominciano a ma.. montagne temperatammrm in Provincia di‘ Cala
{li/arfi [uffici-med ”vm e (llÌ‘Dò intaccalo detto albe &riañ Citra .
rt, :lu-112i” quo/ie Parti maritímcfi domanda Or 9`riejloè quanto ho potuto finti” (In Per/?mv
m, nomina ntlofi- daÎCaſhrouillm-Ì i” là Melitirnd Pratlicbe-allÎaferrz pregando Vs S. a comparire i!
li qll-»iii aläcrefllzoſòno inrliffu-onti,` cioègramli ,,e modo# mio dire ſopra que/Ia materia, pro-venendo
[ricciolichfièudo ſèmpre migliori ligrandiafl ban (la il tutto da penna ignoranreflome mi ſon Pratt-flat!)
fa” ogm‘ martin/1,6- o”. ”troll-giorno a gta/fo del-t gradiſco il mio effertoflfiroitù. e cuopra l’- S. col
lit-perſona— , ſecondo!” -oorròfar quantità (lì detti manto della ſua celebre *virtù ogni mio negligen
alberi,íl tdglíſhé‘d lia da eflèro-da unaffiffl‘na! dall’ zamuntrenemo dataquod non habet', lio prontezza
altra-di {letti albori,jènza circandarſi con il dotto ha:: injer'oir V. Sacon [zz-.propria mio 'vita z che
taglio l'albero pci-obeſi eſicclorriaa il me lefimo ta. ”on [/r-cedo a penſnn,cl›e vivaquantc *volte V. S. ma
glzolm da- offer unico nella parte—d‘iunanzi, eſatto m' o’omrà 1'onoreaed a V. S. di cuore bacio le mania,
non con tant” Peri/lenza , ſecondo veder/ì nella (li—Z come-vilſimilefò alſuo Signor Padre , reſtamlo per
ji‘rizrrione notato y e Lontinuati li (letti tagli 1 cioè ſempe Oo.. Longobuccio li z 9.Gennaro x 7 r 7.
una della parte doſtra‘, e l‘altra dellaſiniſlra ogni
giorno una volta per ciaſcbediino albi-ro {lrſtaute Deſla Samone” .`
detti tagli l’unodall’alrro quanta 1m cozza di Col...
ÎE//Oofer otto giorni continui,ſecomla la natura/es. P Ama forſe paradoſſo ,, chela Scamonea-ſiarda‘.
zlr di claſh' alberi , potendo prorompor giorni Pri alcuni Autori antichi chiamata Colofonia .
mi,e’dopo , incomincia a correre il (lotto liquore col quali nome ſi chiama anche la Pece Greca o Co
liquidoquale con il cal/{oſi condono”, o [lol/i me me ſi legge in Scríbom’o, Largo ſ Compa ”dove pi
dî'ſifffi' tagli 9 Cioè nella [miom- {li {letti/;fà quella glia Aloe; oiëîoriati pondm , Cocofoni-c oiéîoriari
in cannolo , o que/101'” ;mſi-r naturalmente ;fi può pan-lu; ,. e pur’è certo . che quì_ per la (‘lÎOÎOFOHÎa
bensì ſonore tmſtecchetto dentro l’ unione (li (lc-tti non ſi deve intendere la Pecc Greca , tanto più 9
tagli , giurato cl” ‘uefl ”gg-1,. accii‘ dal detto ”e cheil medeſimo Scr-Monia ſoggiunge: Hoc compo
ſcan-a più in carino/05m! (gna' moda ancor-che quel ſit/o óe-nè Purgat , perche come potria purgare be.
la i” canna/0 paja di più nobiltà,e wſta, ami/aio noiſe: per Colofonia ſi doveſſe pigliare la Fece Gre
Mela-rizzo è la *verme di miglior qualità, ca E la quale, non ſolamente non purgai ma ſirin—
lltaglio lia-da eflèr nel lmſto doll' albo” y Per ge . Qgcfio dubbioperò è fiato da me riſolutlo con
` a tri
“278 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
altri ;6.ſopra li quali volle onorarmi di richiede. Purga la Scamonea la fiamma , e la colera ga;
re il mio parere il Signor Giovanni Radio in Parlo. gliardamence , a ſegno tale (-.lice Meſure) che *a
va; con l’occaſione,che riſtampava l’opera di Srriq tira fuori dal ſangue , e dalle vene . lo tralaſtio d’
boni” Larga con le ſue annotazioni , Il mio pare entrare nel ſpazioſo peiago del racconto dell‘opera'.
refù 1 che in queſto luogo , com’anche nell’altra zioni della Scarnonea .. perche è noto a chiunque.
compoſizioni i che ſi pigliano per bocca , non più benche mediocremente iſtrutto della materia Me
intenderſi la Pece Greca ſotto il nome di Colofo dicinale , che qualſivoglia medicamento ſoluti
nia , ma ben la Scamonea a la quale (le maſſrma— vo rieſce poco profictevole , quando non vi entra
4 mente la più perfetta) èchiamata col medeſimo la Scamonea . - ‘
nome di Colofonia , come ſi vede nel teſto di Dio, Per ſodisſare a pieno i Curioſi di queſt’eccelſa.
ſcoríde tradotto dal &ue-1110( CflP.rle Scam.) che di materia medicinale`, non tralaſciato qui con l‘oc.
ce : Scammonía, ah’quibm- Scambom‘a , alijr Cola caſione della .Scamonea (il riferire , che coſa ſia.
fbnìa,a1ijſ Daffjlon, Romani: Calapbnnium. ue quel ſugo condenzato di color giallo,il quale chia
ſtonome però vien dato alla perfetta Scamonea', mano Göma Gotta,oGorta Gömaache ſuole opera.
la quale nen altrove ſi faceva migliore,che in Co ’re più ſurioſamenreffihe nö opera la Scamonea dc 1.
lofone ;onde Ermolflo Barbaro (Nel comfizdetto.) la quale ne ſcrive nn libretto particolare Pietro
diſſe Laudatur Serzmmonirírn natione Colophonium. Lario/n'a, e gli dà anche il nome di Laxatium I”.
Marcello Virgilio però toglie chiaramente-ogn’am dícum, ma pare 1 che non dica cos’alcuna intorno
biguità, dicendo Scammonium multi: quidem la— a i delineamenti di!… pianta o che lo produce . Ma,
ci: pro-ami! - Probatiflìma autem tranſmm-íní: Giacomo Banzío nel libro,ìdóve parla dell’idropilia
regionióur, prafirtimqm Afia 1 É” toto Colophon”: dice: E! qll/aſfllùiùr inci/lim”; in menticnem gur
agro . Ex qua regionefizéîum illí aliquand* fui/fe tx Camini-lia, ac Eſiti-e {fi/'m ſumma , ”triuſçm
210mm hic à gentibur teflattur , qua (lùm probatiſ deſcriptionrm hic a me ”rc-"Pira . Naſcitur hic i”
jímum Scatmmoníum quam”: , É“ ex Colophone ſylvi: Tithymali quadri-r” ſpa-ur! , ”1 tantum a[
Aſiz id Fermi! , Paulatimflcerunt , ”x 7”‘ boni titudmem , ut circumímr mnguarflm arlîcrram ,
zatir mm erat, in nome”, è" “PPP/Intranem tran gun: inſtar Leda-m amy/eñitur a 42511!” v imòſ”.
ffierit . ~ Veruntamenſac‘ile id Home” perijt . .Pg-et, crflſſitíer ei!” eſt árncbijfzrrré blüìluniJ-[u.
Ma però la Scamonea non ſolamante ſi fà in C0 j”; cruz/e *vulnerato , [413m: Immw* affluit aber
loſono ma ancora in Antiochia I nell’ArabiaÒ e tim , qui colle-EZ”: , à** in flxtijm‘ii ccnfiſienziam
non è altro 1 che un ſugo lattaginoſo della radice rarlafiur , ad ”ſum ſervatur . Pianta ijiaz qua
della volubile ſaggittdle a la quale produce da una guri-am Gnméorliaìnfert, ſu} lun-jim”: :ſlam fia
ſola radice mthi `rami lunghi trè gubiti , graſñ' -uflm , quam in Patria habet”- , ſupi-adiéh adſ.
ii , ed al quanto groſſr . Ha le frondi Peloſe , ſimili milí: eſt; m'ſi qui…" non tàm alte‘ extra/cat 5 [rà ut
all’Elſine , o vero all‘Edera a ma più tenere , e tri ferma ſci/0 colare , ſura' [ai inter ſe n'ijſera nt . Crg.
angolari. Il ſuo fiore è bianco, tondo , ed incava ſci: bu plmfla 9 ”t é*** Aloe: in maxima copia i”
to a modo di Campanella ,.dj grave odore . La ra Cambodia regione , Cbime vicina , lande etiam iro
dice è lunga , gr0ſſa un gubito bianca , dìodore menſòrtía eſt. ,
ſpiacevole , e piena d’umore , Havendo diſcorſo della qualità, ed origine de.
Sono diverſi lì modi di fare la Scamonea , ma il gl’i-ngrcdienti della prelente confezione , reſhflo
più perfettoè tagliare il capo della radice , e d’in lamenta, per continuazione del noſìro illitutmde
cavarla con un coltello z in queſta cavità riſuda ſcrivere il vero mcdo di comporla.l²rimieramcn
POirC diſtilla l’umore, che fi raccoglie con un cuc ce dunque ſi doverà aVEre riguardo ad elrggere la
chiaro,ponendoſ\ a ſeccare,e queſta è la Scamonea. flaggione proporzionata, che fecondo il Mercuria
Doverà eleggerſi leggiera,ſragibile, lucida, rara, Ie ſarà la Primavera” l’Autunno,per ritrovarſi in
di color di Colla dì toro , ſongoſa , ſpugnoſa , ſot tali Raggioni perfettiiiìmo il Siero , neceſiàrioal—
tilmente venoſa , e di buon‘odore , che non rende l’inſuíioue .
nauſea , com’è l’Ar-tiochena . Qiell’awertimento Avendo düque in ordine il Siero di Capra negra
di Meſue , clre tocc-.ta la Scamonea con la ſaliva a o che ſreſcamente abbia partorito, lo nittſeiílí in un
maneggiata tanto con eſſa , quanto con l’acqua vaſo di VECſOzO di terra vetriara,di boccaſtretta, col
mandi fuori il latte , cioè li moſtri bianca in quel ſugo di Fumoterraw v’inſöderai ill“oli’pudio Wer
la porte , dice (“library-171i”Dioſcuri/1: non eſ cino freſco peſtato ſottiliíſimamëre cö la Colour-in
ſer ſegno indubitato della perſetra ScamOnea, per tida minutamëte tritata , e poi l‘Agarico grattato
ciòclxe la medciìmfl eſperienza ſegue nella falſifica groſſamëre , la Sena deve ponerſi mediocramëte ì
ta con latte di Titimàlo. Biſogna perciò conſidera maccata.Li ſemi d‘Aniſow di Finocchio, ed il Thi
re in eſſa tutte l`altre condizioni , edi più , che mo ſi peſtaranno groſiamante . Dalle Pruna ſi ca
il ſapore non ſia troppo acuto al guſto , perche a[ varà l'oſſo, tagliandole poi in PeZZicon il coltello.
trímente darebbe indizio d’eſſere adultcrata con Si tagliaranno groſſamente le Role,Vr‘oie,ed Epiſ-.
Titimalo . Tutta la Scamonea . che non hà quelli thifflo , quando per?) ſaranno ſecchi , ma eſſendo
buoni ſegni , li deve rifiutare . freſchi ſi poneranno intieri . L’Aſſenzo ſitaglìî
Non fi trova nella materia de vegetabili ſoluti mediocremëte Sl peflaran no groſſantentci Mirabe
vo maggiore della Scamonea , e perciò‘i Medici la lani nettati dall’aula-il Riobarbaro duverà panet—
vogliono prepararmchiflmandoſi poi nelle Officine - ſi tagli-ato ſottilmente con un coltello” purè s’am
Diagrídio z ma Karim-'eo vuole , daverſi corretta …MC-*fà grotſamemc - DallUva paſſa dover-"i C3*
mente dire Durrydíum , quaſi Lan-"mala . varſiilſeme, edividcrla in due parti‘. Lalcicrai
ſiate
t
PAR-rzaìs E CON-D A... ſi279

Rare ogni coſa in infuſione per cinque giorniin 'ſopravanzi quattro dita la Conſezionemggîunfffl‘;
caldo , ed in Bigno Maria , o letame di cavallo a - dovi un poco di ſugo di Limoni,o Granali aCCÎOſ‘*
o pure in nocciole d‘olive . Paſſati li cinque'gior ſe n’averà il beneficio della pronta fermentazione -
ni ſarai dare a tutta l’infuſione un ſolo bollore ,, Si laſcia in bagno Maria caldo per tre , o quattro
e dopo che ſarà alquanto intiepidita ſi ſtrofinarà' giorni, che‘in queſto tempo il licore ſi rende li m
con lemani tutta quella materia , cavandone con pidiſsimo , e robicondiſsimo , come ſangue 2 ſi de
il Torchio la colatura , con una parte proporzio cantapoi il licore puro , e ſopra le ſeccie ſi ripone ‘
nata della quale ſi dover-‘1 eſtraero per ſetaccio la altro licore ſudetto , e ſi cavarà di nuovo, e s’uni
polpa della Caſſia , e Tamarindi, oſſervando però rà con la prima in vaſo di vetro di bocca larga ,
quelia regola , nella doſa di eſIi , cioè ſi cavarà la facendone poi eſalarei’umidità , Con ſuoco lento.
callia dalle ſue canne ſemplicemente , pigliandone finche reſii in conſiſtenza. d’eſtrat to ſodo .,
ſei oncie , e mezza , che paſſata poi per ſetaccio.
reſtatanno apPunto le quattr’oncie di polpa pre-` DiACATOLICONE
ſeritte nella ricetta da Meſue, ſicome per le cinque Di Arnaldo di Villanova .
oncie di polpa di Tamarindi ne pigliarai ott’onciç
così con tuttii ſemi , e villi . Con un’altra pro Iglia foglie di Siena,Midolla di Caſſia Fiſtola,
porzionata quantità della medeſima colatura , ſi Tamarindi mondi da’ ſemi ana oncie otto”
dover-à liqueſare la Manna , e poi colarla . Figlia— Riobatbaro, Polipodio, Viole , Seme di Aniſo ana
raiappreſſo tutta la colatura avanzata , e la farai oncie quattro, Liquirizia raſa , Penilli » zucchero
cuocere a fuoco lento con il Zucchero bianco .A ed Candito ana dramma quattro,Q_iLatti-o ſemi freddi
aſciutto, e quando queſto ſciroppo averà acquiſiz— maggiori ana oncra una . ,
ta conſiſtenza di Mele , vi ponerai la polpa, della Piglia poi PolipodioQuercino una libra, pcſta
~ Caſſia , e de i Tamarindi , e la Manna , faiCendoli lo ſottilmente . e cuocilo in acqua lungamente ,_ e
cuocere alquanto , di modo, e che ſi vcnghi a con della colatura fa ſciroppo con otto libre di ZUC
ſumare l’umidità ſuperflua di elſe 1 avvertendo chero; con parte della decozzione di eſſo Polipodio
d’andate voltando affiduatamence , perche altri cavatai le polpe della Cafiiaze Tamarindi, e ne ſa.
mentela materia attaccandoſi alſondo delvaſo , rai Confezzione con le polveri degli altri ingre
` dove lì cuoce , potrebbe a‘bbrugiarſi J Si laſcia poi dienti di ſopra .
adintiepidire , e vi ſi meſchiano le polveri , che ` Vale a’mali acceſi , e peracuti 5 alle Terzane.,
doveranno eſſere fatte ſottiliiiíme , e ſpecialmente Qu—artaneffl Cotidiane.Soccorre al dolore del capo.
il Riobarbaro z ma la Scamonea doverà eſſere polia conferiſce a i Podagroſi, articolari, fegatoſi,›e lie
più groſſamente , e meſchiarla , quado la confç noſiſhnalmente purga tutti gli umori del corpo. v
zione ſarai affatto raffreddata, ſe però non ſi vo Le D.oſe è da mezaz ſino ad un oncia.` Si conſci"
leſſe ſat bollire , conforme ordina Meſue . va in vigore per un’anno .
.Preparazione Chimica del/4 La ‘voce Din; léîulÌcm inſeriſce Conſezzione
5075)",Hamecb, univerſale , atteſo che purga indifferentemente
Meſue nella preparazione della Confezione Ha tutti gli umori - Ttà ie moltiplicità delle ricette’
mec'n ordinaria hà moſtrato un modo , che ſi puo 'che ſ1 trovano di eſſa,qui {i è ſperimentata profit—
dir quali chimico., mentre adopra ia parte mag tevole quella di Arnaldo di Vil/a Now, che in ſ0.
giore degl’ incredienti nell'infulione,la quale ope ſtanza, non èmolto varia dallo deſcrizioni di Ni—.
fazione ſe attentamente ſi conſidera a èquaſi la colà Aleſſandrino,zlfireP/ÎDJ‘r-apoſito , e del Salerni—
medeſima , Con la quale i Chimici_ cavano le Tin— zano. Vi è però chi con neſſuna buona regola, di'.
ture 5 ſiche Noi per componerc ChimiCamente tal?? minuiſce la doſa dell’Aniſo , pigliandone quattro
Elettuario , molto poco ci dilungaremo dal modo drammespet le quattr‘oncie,che ſono regolatmens
ordinario. Pigiiarerno dunque tutti gl'ingredienti te preſcritte.Altti non vogliono ponere in ſoſtane
della ricetta di Meſue , inczudendovi anche quei 1 za il medeſimo ſemaconl’altre polveri, ma ſeme’ .
che eſſo ordina doverſi pouere in polvere,detratto plicemente lo fanno bollire con il Polipodio del
ne lo Scammonio , ſervendoci parimente di quelle decotto.Noi però ſeguitaremo per appunto l’ordi
- medeſime doſi , epreparazione, e ue cavatemo ne di Arnaldo , che pone tali ſemi con le polveri.
la tintura. con ſufficiente quantitadiSierored una come anche fanno Nicolò Aleſſhndrino , Propifita.
libra di ſu go di Fumoterra , ſervendoci del modo SizlernitanoiSilviofiordo,Bnudaraueſſeobaldoz l’a..
jlieiſo , che dicellimo doverſi fare negl’antecendi [anziani,Feſiozzígu/Ianifipiuelli, (Io/1a, Meliccbia.
ſimili Elettuarií , chimicamente preparati, la par Santiflíaſ’echerioa[’/acotamh Fiorentini. Milia, e
te chiara di eſſa tintura ſi ridurrà a conliſtenza di Franciomia cuggione di ponere l’Aniſo in ſoſtan—
Mele, diſſolvendovi il Zucchero , e la Manna , ed za, è, che così facendo , non ſolamente fà l’ufficio
in uitimomeſchlandovi la polpa della Caſſia , e di corriggere la ventoſità del Polipodio,ma quella
Tamarindi, e per la Scamonea pigliarai la ſua Re ancora della_ Gaflìa,e della Sena , la quale qui do
lina , che non è altro o che il ſuo eſitatto , come verà pigliarſi ſenza flipiti,e ſeſtuche. Della Gallia,
poi inſegnaremo , e ſe ne forma Elettuario . ſi ricerca quì la ’ſua midollane perciòfi doveri pi
Zare/.aria a Puteo pone queſt’altto modo , il\ gliare il peſo di eſſa , dopò che ſarà paſſata per il
quale dice pocerli uſare per cavare l`eſtratt0 da ſetaccio 1_ avendo anche riguardo di ſoctrarne dal
qualſivoglia Elettuario , Figlia Confezzione Ha peſo l’umidità del decostomhe ſi adopra per eſtrar,
mech di Meſue oncie ſei , :‘la diſſolve con acqua re la polpa, perche altrimente facendo, non (i ver
diliillata di Pomi appij , o di Fumoterraq 0 di Frd ,ebbe a pone-re l’ott’oncie di midolla di Galli-*Nbc
Lhc r o pure di Siero diſtillato , e che detta acqua _preſcrive la ricetta . Il.
286 TEATRO FARM ACF-.111". DEL DONZELLI
ll modo di peſtare il Riobarbaro. non `e Così ſa me erroneamente traſcriſſero alcuni 1 percheſopra
cile, come alcuni ſi credono , perche per ritrovare la particolarità di ranci‘dire il compoſto ſi riſpon
la maniera della ſua triturazione dovemo conſi de,che il Zucchero opera, che non venghi a quei-io
derare,dice il Settala,la varietà della ſua ſoſtanza, legno . Il Settala peſta li detti ſemi , mettendogli
le diverſe facoltà,che poffiedmil modo di ſervirſe ſopra una carta, accib aſſorbiſca la parte oleagino
no* ed il'ñne per lo quale il Medico l’adopra . 0n ia,muta la carta più volte,e poi paſſa li ſemi, per
de primieramente ſi avvertiſce, che la varietà del. ſetaccio . ,
la ſoſtanzaflaria il modo della triturazione , come l Penilli ſono materia notiffima,che ſi compone
l’inſegna Meſi”, dicendo , che l’ottimo Rlobarba di Zucchero ſciroppato con acqua di Orzo,e tirato
,ro,di ſoſtanza più ſoda, put-ga tanto più vigoroſa, al ſolito modo, meſchiandovi Oglio di Anzendole
mente,quanto più ſottilmente è polverizzato a ma dolci freſco. Li Penilli quì volgarmente ſono chia
peſtandoſi così il Riobarbaro raro,e leggierotper mati Drflgnntì .
derà quaſi tutto il ſuo vigore . Secondariamente, La regola diConfettare il Diacatolico , ëtale.~
conſiderando le ſue var'e virtù, per la varietà del Si piglia ll Pollpodio freſcomettato , e ſi peſta ſot-ſ
le partitdelle quali è compoſto,diciamo doverſi an tilmente , ſi mette poi ‘in infuſione per 24. ore in
che variamente peſtare , perche volendone cavare dodi i libre di acqua di fontana, facendola cuoce
la parte ignea , doverà polverizzerſì ſottilmente, re leggiermente . finche ſiano ſuapOrate ſette libre
come ſe vogliamo le terreſtri-e l’aeree, e faccia gli di acqua.Si cola poi, e con una parte della colato
`ſuoi effetti nello flomaco, o intorno gl’inteſ’tini,lo ra ii cava la polpa della Caſſia , e de’ Tamarindi,
trituraremo aſſai groſſo . Se poi dobbiamo ſervirſ l’altra parte Ii ſa cuocere con il Zuccheroaconlì
cene per maſticare,dOVerà tagliarſi in pezzetti mi flenza di ſciroppo ordinario . Si'pone poi la polpa
nuti a o più groſſainente peſtirlì , mentre dal ma della Gallia , e Tamarindi in un vaſo di rame ſhq
Ritarlo , e dal calor della bocca vengono a ſepa~ gnato polito , e vi ſi gitta ſopra poca quantità di
rarſi dalle parti terreflri , ed aſtringenti , le parti queſio ſciroppo,ſempre dimenando ſ con il mena
ignee purgative, e per la loro ſottigliezza diſappi tdreje ſuſſeguentemente a poco,a poco lo ſciroppo,
lative . Se poi ſi voleſſe dare in infuſione, biſogna ſempre perbdimenando: facendo poi con fuoco .
peilarlo pur groſſamenreperche peſtato fottilmen lento conſumare la ſoverchia umidità di eſſi 9 ac
te poetareb-Le le materie,per le vie dell’urine, on. quiſiata dal decotto , che hanno ricevuto nel paſ
de con ie ſue parti ignee patria indurre ardore ſare le lorov polpe,per il Setaccio. Si leva il vaſo dal
nelle reni,e nella veffica , e ne abbiamo l’eſempio fuoco, laſciandolo raffreddare alquanto a ed all‘ora
di Gale-no , che preſcrivendo il modo di ſare il vi ſi pongono le polveri 1 con le quali averai me
Diaſpolitico dice , che avendo dato il Cimino peñ’ ſchiato li Penillho pure li ponerai ſeparatamente.
ſto groſſamentefliuſci purgativo per il ventre; ma paſſati però per il Scratciozma il Riobarbaro ve lo
che peſtato ſottilmente divenne provocativo dell’ metterai in fine , quando l’Elettuario ſarà del tut
urina . Dovendoſi poi conſiderare ivarí fini del to taffieddato,ed in tal punto parimente vi pone
Medico nerll’uſarìome ſegue,che anche variamen rai i quattro ſemi freddi maggiori.QiLeſt0 Elettua
te ſi abbia da peſiare,onde volendo uſarlo per con rio poi richiede lunga fermentazione, in riguardo
ſorçare, ed eſiccare il ventricolo, e cavarne le ma del Polipodio, e ſpecialmente di quello , che entra
terie , che vi ſtanno attaccate , al che fare biſogna nelle polveri.
che dimori in eſſo qualche tempo, non lo peſtare Chi attentamente andarä eſaminando la prepa*
mmma lo tagliaremo minutamentezſe poi doverà razione Dogmatica del Diacatolicmie la trovata
confortare , e ſcaldare il fegato , perche ne togli-a con molti VÌZÎ a e ſPeCíalmente Confarcinatfl di
I’oſtruzioniflì dover-ì peſtare mediocremeute z ma molti ingredientixcie inſruttuoſamente accreſco
quando ſi pone ne’ compoſti , a fine di evacnare no la mole del medicamento , ſenza eſpreſſa utili*
gli umori , come nel preſente DiaCatolico; richie tà,come ſono l’Aniſo,la Liquírizia,le Violeae P0‘
de mediocre triturazione, perche facendone polve lipoclio ſecco-Ma lo ſcopo de’buoni,e perfettiClÎi
re ſottile conduce gli umori , più toſto per le parti mici-è di rendere le loro compoſizioni poco ma
’dell’urina,e della veffica,che per gl’inteſiini,ed in terìali , ma con molta forma, leparandone il buo
tal caſo ſerve ſolamente per levarel’ oſtruzzione no dal cattivo, l'utile dall’inutile, ed il puro dall”
delle vene, nettandole› e portando le materie a per impuro , rendendo così i medicamentí -› non ſola
le vie dell’urinmcome lunghi più commodi,e con. mente più giocondi; ma più utili, ed operando poi
Venienti,il che ſi procura nella Cachcffia , e nell' conforme al precetto del grande IPPaerate , cità*
ldropiſia, ed Anaiarca , ſiclve per tale infermità ſi Tfltò, &juan/le‘ , che Perciò trà i molti compoſti
dovcrà ridurre in Polvere ſottileffimafflcome deve coi titolo di Catolico,deſcritti da’Chimicifl-engo
eſſer di mediocre ſottigliezza in queſto Elettua no traſportati quì li ſeguenti , come più eſperi;
no . / mentati.
Alcuni non vi pongono i quattro ſemi freddi
Maggiori, dubitando , che farianodivenir preſto Catalr'ro del Tei-cerano .
rancido il compoſio 5 ma quella opinione e non ha
alcuno fondamento,atteſo che tali ſemi ſono quali Igiia ſugo di Cicoria,di Fumoterra, di Lupolì
la parte eſſenziale del compoſiomel quale perciò ſi una libra mezza, ſugo di Roſe ſolutíve libre
doveran no mettere mandati , e ſecondo la doſa re due,ſugo di Limoncelli iibra una . @vedi ſughi ſi
giſtrata nella ricetta , cioè di Un oncia perciaſche depurano perfettamente nel Bagno Morimſìnche
duno di eſſì,e non altrimente di due dramme, co non vi reſiino più feccie, aggiungendOs-i Seria Oll
C19
«PARTE SECONDA; :8:
cie ſei, Agarico Freſcamentc Trociſcato oncie tre, Dattilo Tam-ar , 'ſicome tra i Latini ſi trova no;
Mace’ , Cinnamomo , Finocchio dolce ana oncia minato Firm Regia .
una. Si ripong—a ogni coſa in un vañſo d-i vetro , e ſi Hà il Diafenicone molte circoſtanze , di aVVcró'
faccia ſtare nel Bagno Meria bollente per tre gior tirſi.e Primieramente, qual (ia l’intenzione di Me
ni z doppo ſe ne fà la colatura per il Torchio , la ſ”:
ſa ilnell’ordinare
SilvioſeguitoDartili Cheiron,per
da Bernardo li qualiſipen
Deſiflèníoxhe `iii-
'quale fi ponerà di nuovo in va-ſo di -verro in Ba
gno Maria-,a fine di digerire, cuocere , e depurare, tendano i Dattiliaccrbi , sì perche quel nome ſi
ſecondo l’arte.. Mentre ſi fa. queſta ſeconda dige gnifi‘ca giacco,c di tal colore ſono i Dattili acerbi,,
fl-ione z ſi- piglia ancora ſeparatamente di polpa di sì anco perche queſtí ſono più potenti ad aſtringe
Cuffia , e di polpa di Tamarindi ana oncie ſei a le re,eper conſeguenza hanno più del con’iortarivofle
quali polpe ſi. diſſolveran-no in proporzionato cal qualità, ſecond-o che inſegna Gale-no( g.ſimplñ
quantità di acqua di Vinle,di Malva,e di Cedro,0 n'a-P44.) meſchiata con i medicamenti purganti,li.
ure rli Limone , o vero nella decozzione lenitiva rende più efficaci. Ma il Settala riprende il Silvia.
chiarificara, e ſi pongono in un Matarozz-o di ve dicendo,che la voce Greca Kippmlìguifica giallo;
uo a digerire per. due,o trè giorni, finche le mare-r e non acerbo,perche nel Loch di l’incaMe/ìre iſteſ.
ria appariſca` chiarilſima , la quale lì deCautarà, ſo preſcrive i Dattili Cheiron, che non devono eſ
meſchiando poi la parte purificata con la prima ſer- acerbiflna dolci-,e maturiffilrrimenre come po-s
infulione , già deputata; a quelli fiaggiunge di»` triano giovare alla toſſc antica 7 allo ſputo viſcoſo,
Manna di Calabria libra mezza- 9 e di Zucchero. all’aſma, edalla difficoltà del reſpirare , alle quali
bianchiffimo libre due,ambedue purificat—i , e Poi infermità le materie acerbe ſono di diretto contrañ_
fi uniſce ogni coſa , e ſi cuoce a Couſiſtenza di Me rieE’Ne ammette la ragioneDeflZ-niu, portando Get
jez-ſi leva poi d-al fuoco, e vi ſi aggiunge polvere di [ma, che dice, una leggiera aſtingenza de’medica—
Saune Riobarbaro ana oncie 2. ſpezie di Diadra menti ajutare la ſoluzionezpoiche ſegue il Settala,
ganto freddo red-Aniſo ana oncia mezza z ſi me pigliandotì nel Diaſenicone i Datcili acerbizred eſ
ſchia il ’tutto-,formandone Elettuario, il quale Co ſendo tanta la quantità di elIì_ , vincerebbero la
me'generale, e piaceVOle pnrgzuivo, ſi può dare iu forza degli altriingredienti ſolutivi. Di più (i de
ognirempo,anche a preſervare dalle Fabbri, ed al ve conſiderare , che Meſi” iſtcſſo nell’ Empiaſtro.
tri mali del corpO.Lfl doſa nc’ robu.ſti,da per ſe ſo Diaſenicon di Alejffandrawolendoj Dattili imma.,
lamenta ſenz’altro medicamento ſolutivo, non ec turi,nou li chiamò Cheyror.ma vicini alla maturi
cede ortodrammc a e cinque perle compleffioni tà; ſtimando adunq ue il Settala‘, che Meſi” perla
o;dj.narie.Reſta di avvertiremhe per il ſugo di Ce Voce Chi-_77‘051 voleſſe ſignificare Dattili ſcelti', ed
d-ro,o di Limone ſi può pigliare anche il ſugo de? eſquiſitiyli piglia maturi,buoni,e polpoſize di que
Granze-i acetOlÌ›PBſChC› C0n la qualità loro ver-:io ſto medeſimo ſentimento ll. riconoſce anche offeſe_
fata,gioyano quì per ellraere le cinture, ed eſſenze Matte.: Silodtico , che dice : Cbeyranſunt Dac‘ì'yli
da tutti i vegetabili ,Le dixogn’alrro medicamento malleraóì‘ lmmidi. ó" dulcer, cos-‘i anche interpetra
folutivo 1 e di Più-a non ſolamente cei-reggono la Andrea Bel/;menfi- , e ſono ſeguiti dal Irinca‘vel‘.,
Qualità molto Calda de’purganti , ma anche con lime dal Collegio di Bergamo . Borgarm‘ci inter.
l“acerolicà
taz-ione loro rieſcono
di tutte ie coſe . efficaciflìmi alla fermeu.
ſ petra Che-;Iron per Fulo0,cioè di color di oro z e che
di tal qualità appunto ,ſi debbano pigliare iDaC
ì’ DLAFENICONzE tílíflper il Diaſenicone.Renodeoſſeguito da D0” Si-v
`DzMeſue. mone Town‘.FrancimeſántidJM.Ljèc. l .tr. I.-)in
tende per Cheyro” il gran Cairo ſcrivendo Cbeyron
P 18““ Dattlll F-ulvi,ínfnſí per tre giorni,e tre _ſign-rt Cbayrum app/{lumqſëù agrum, unrle Dac‘Zylí
nom “all‘aceto, arci cen;o,cioè dr.; oo. Pe.. ”primi ados-[mmm. Contutrociò ci contentaremo
ni-lli dnçoAmandol mondate dramme ;0.Tur~ di caminare per la (lrada di mezzo con il Caſh/la
bit dramme 3;. Scammonio dramme 22. Genge ed il medeſimo &madre; che per final conchiulìo
"0.111173 Lungo, Foglie di Ruta ſecche, Cinnamo ne diſſe: Ego-autem ”ec immamror , mc matura;
mo,Mace› Legno Aloe, Scmi di Aniſo, (li-Finoc prorsùhſe/I 've/ut med/or exPaſtulo .
chimdi Daucofialanga ana‘dramme 2-e mez—a. Non minor conteſa, ſopra i medeſimi Dattiliè
Si facci di OgniCOLÌa polvere lottile , e ſe com quella,ſe dobbiamo pigliare la doſa loro,prima,che
Ponga Elettuario con Mele ſpumato quanto balia. l’i t. fondano nell’ aceto , o doppo di eſſere ſtati in
*x,
facoltà , ed vfl, , ſuſi per trè giorni . Il Coſteo , Ferne/ío , Fragojío,
Frrmcíone, ed i Medici del Collegio di Bologna ne
Conferiſòe all‘e-ſebbri croniche , e mifleñ, ed è vogliono pigliare il giulio peſo di aiſhdopò-di eſſe
medicina di ſicurezza-conferiſce alla colica, al do— re (lati infuſi,perche Meſm ſcrive ladoſa loro, doñ,
]on del-ventrefld’ all’umore crudo, a’ freddi, ed è ph' di aver detto ,che ſiano macerati , edi piùpi
’ſolutivo facilem conveniente . La doſa è di Aurei gliandoſì (dicono elfi) il peſo de’Dattili prima di
”Mino a ſette-Si conſerva in vigore Per due anni, macerarlñi , (aria troppo la quantità , imperciòche
ll nome Diaſhwniccn è voce Greca, che ſignifi Mëſl." nel Diaciminoñpiglia il. peſo di eſſo Cimino
ca Confezione di Dattili a banche altre volte ven dopo di eſſere fiato infuſo. nell’ aceto per venti-z
ghi chiamato Diaturbit. in riguardo della quanti quattr‘oreze poi ſeccato . 'ì
tà del Turbit,che ricevezma ſe ſidoveffe avere mi Main contrario di quello parere ſi riſponde;
ra al ſuo Autormche è di nazione Arabo, ſi doveria che dobbiamo prima peſarei Dattili 1 Per averne
chiamflr Din/amar, già‘ che gli Arabi chiamano il le cento part-igrufle, e poi in ſo ndergli, altrimenti!
Mm in
i
Il

:89. TEATRO FARMACIE-UT. DEL DONZELLI


in vece di Dattíli pigliareſiimo aceto, Qltrç che te Pflſtì ſi pigliano tante dramme- ‘
Hezío , Avírenna, e Sempione nelle loro compoſi. (Lando alle parti della_ Scaniouça ſono in que
.zioni de’Dattili peſano prima iDattili , e poi li ſtO luogo , diverſamente inteſe, poiche ſi trova chi
fanno. macerareDr ſe_ queſti Autori, e ſpecialmen. ne piglia_ dodici parti , e per conſeguenza dodici
le ,ie-zia furonoi primi ritrovatori del Dliaſenicoñ. dramme , dicendo , che tante per appunto ſe ne
ne,e li peſa uo prima,ſi può, inſerire, che Meſi” fa trovano regiſtrate da Mafia’ , Autor di qucſtd ri*
ccſſç l’iſteſſo; altrimente facendo, non ſi può avere cetta; ma facendo teſtimonianza i Frati d‘Aracçlì
Una determinata miſura della polpa di elfi Dattili d’aver veduto otto teſti dell'opere di Meſtre a nei
per tale compoſizione , ſiante che peſandpſi dopo quali ſi leggevano ventidue parti di Scammonio;
imbwerathſecondo che ſono polpoſi,o più aſciutq 10 perciò abbracciarò la medeſima doſa , maſſime
, ci, aſſorbiriano or molto, ed ora poco aceto, e così_ dicendo il Settala . che il Collegio de’ Medici
riuſcendo varia la qtuantit à de’Dattili , ne ſegui Milaneſi , ducento , e più anni in quà , èſtato di
rebbe a che non averiano con gli altri ingredienti parere di mettervene ventidue dramme , Riman
la debita proporzione . Soggiunge quì il Settala, do coſa erronea il partirſi dalle deliberazioni i fi
ch’eſſendo il Diafenicone Medicina di ſicurezza, che eſſendo anche il medEſlmo l’uſo di queſto C01*
come dice Melanpcr queſta ragione dobbiamo peñ, legio, COme s’oſl'erva dalle parole regiſtrazç nell'ad
ſare prima iDattili , per averne più quantità , eſ-, dì'Lione del Corn’o latino, ſtampato in quelia Gittàq
ſendo che queſií aſſicurano più iL conipoſto dalla dOVe (ì legge: Díápbienica” Canſiciatur cum -vígin
moleſtia del Turbit,c dello _Scammonio . E perche ti {luabur pari-Mur Scammanií, ”dm errore ſcrip
i ſeguaci di queſta opinione ſono molti , ſi può tOrumzfui! reliéîam alíud X. ide-ò male‘ in guiſa”
conchiudere eſſere più ſicuro il parere di peſarei dam codicibm XÌÌ-Pdrtflſ laguna” . Quello parere
Dattili prima d’inſonderglizintorno a che, queſlq viene abbracciato anche dal Luminare Maggia” o
Collegio de‘Speziali decretò molto tempo fà così: Bruſa-vola , Coi/agio Bologneſe, GimBattifla Carte-fl,
1” Diaphznirane , Daèîyli , reliéîir qlzaſtioníbur Caſe/Zam; , Melia-bio , e Santini , `
fonderantm‘ I più: qmìm :‘nfimdanrar in aceto. Ma determinato appena queſto punto delle 22.
Così parimente dicono doverſi ſare il Braſavola, dramme , per la giuſla doſa dello Scammonio, in
Renadea, i Frati di Arachi , Ande-mato, Caſh-lla, ſorge appreſſo i Scrittori una nuova difficoltà in
SetMlmDrffenio,BorgaruccízCol/egía Aguflanaffler torno alla qualità di eſſo , ritrovandolì opinioni_
ra[da,Meliccbiameccarelli, ed altri . d‘alcuni, che inrendono doverſi ponere qui per lo
La miſura poi dell’aceto, per infondere li Dat ſcammonio , il Diagridio z queſta controverſia.
rìlì, viene già inſegnata da Meſue nel capo dell’in pero pub facilmente riſolverſi , perche Meſuein
fuſioni , dove moſtra , che l’inſuſione ſi ſà per due qucſto luogo parla chiaro , e dice Scammonio ,
fini , uno, che la virtù del madicamento inſuſo ſicome quando Vuole il Di .gridio . lo $1`i dire ben
reſti nel licore , ed all’ora il licore deve ſopravan diſtintameute , come hà coſtninato in molte ſue
Zare due dita la materia inſuſa , acciò poſſa cavar compoſizioni . Il Cuffie/[0 in queſlo paſſo determina
ſene meglio la virtù . L’altro ſecondo fine dell’in che ſi debba pigliare lo Scammonio crudo , e non
fuſione è , che la coſa iuſuſa poſſa ricevere dal lico Diagridio , perche eſſendoeſſo ben corretto, per
re la qualità, ed in queſio caſo ſi deve adoprare Funione de gl’altri ingredienti correttivi, edo
tanto licore, che commodamente poſſa eſſere aſſor vendoſi di più fermentare nella maſſa del compo
bito , e non più , çhìeſſendo in maggior quantità ſio , non hà biſogno d’altra correzione , e per raſa'
biſognarebbe gittarlo via , e così ſi vcneria a per ſodare queſio parere porta l’autorità d‘AviceimaÎ
dere parte dell’eſſenza della coſa inſu ſa , onde in di Sempione , dal Collegio Rom/mo , delBoſogneſèl
ſondendoſi qui i Dattili per farli aſſorbire l‘aceto, vecchio , nel Ricettario Fiorentino , del Sil-ufo r
doverà eſſere tanto , che da loro POſſa effere bevuto del Manardo . di Vida , Braſavo/a , Trincavellim
giuſtamcnte, già che l'aceto non ſerve qui per cor Veccberio, Fufio , (Ir/[i Valenzíani, Antonio Caſſel,
reggere alcuna malignità dei Dacci… mentre non* D.Sim0”e Tot-ar , Cor/lo , Marine/{0 , Borg-1mm' 1
l’hanno z ma per rendergli inciſivi, e penetrativi, Mani/io , Guióerro, Fragoſio , Milia , r' Frati (PA- .
Come vuole Pierro Cuffie/lo . i racrlí , Bande-rom', Ami/crime”, Franceſco Alffſlìin
Comandando Meſur- 9 che . i Dattili ſiano fiati (Ira , Plncotomo , Berta/do , DeflÈ-m'o , Calo-’ſano ,
ini‘uſi, pt'r trè giorni , ſi debbono perciò intendere_ ille/iodio, Dania Forte, Ste-{china , Santino, Frau
di :4.ore l’uno , come inſegna Crt/Eno ( 7.(íe Coma :iam , e di tal parere è anche cineſto Collegio N0
poſit-i‘vledic-per [oca . ó*- 8.Met/›0{J, ) al capo della ſtro Napoiitano . '
compoſizione de`Papaveri , contro Hera , dove Entrano quì l’Amendole , delle quali per eſſere
vuole a Che dicendoſi un giorno. in cal materia, notiſiìme , non accade ſa rne particolare diſcorſo I
s’intenda il giorno con la notte . diremo però , chealcu ni pongono nel DiaſeniCone
Li Penidj s‘inrendono fatti con Zucchero , ſci. I’Amare, per 3V“ detto Dioſcurirlemhe l’AmeudOÌC
roppato con acqua d’Orgiozed Amido d'Orgio Bce. Amare S’uſano Più , per medicamento , che Per
Meſi” non eſplica quì le doſi de gl’incredienti cibo ;ma il Settala è d'opinione , che Dia/'corde ›
del Diaſenicone , ſcrivendo ſemplicemente parti non ha voluto inſerir altro ñ. ſe non chel‘Aſſ-are,
tanti di Ciaſcheduno di eſii, le quali parti' ſi poſſo s‘adoprano ſemplicemente per Medicina , dove le
no intendere commodamente di tante dramme , dolci s’uſano per Medicina , e per cibo , Notanoi,
bencl‘e anche d‘oncic , e libre , ſecondo la qnin Frati Spazi-ali d’Arat-eli, che Meſa: in queſto luo
riti del Diaſenicone , che lo Spezia-le averà intenñ go ha voluto intendere le dolci,e benche non l’ab
zione di componere.Cominunemenre però-per dec-z bia chiaramente e.plicato_, tuttavia ſipuò piglia-z
Se.
PARTE SECONDA. …'22,
:te la regola dall’iſteſſo .Me/ile, che in molti Elet blame-”nno e_ e Bergmnnfi'o ; e di più il CUſiA 9 il
tuaÎ'ii preſcrive l’Amendole , ſemplicemente , ed ,Marinelli , i-l Corteſev , Pietro Porerio , Spinelli ›
’intende led'olci , come Facilmente ` ſi può vedere Grſiellono, Melia-chi.) , Santini', ed anche queſto
nella ricetta dell’ElettuarioAilaar-xf primo,il* quale Collegio noſtro a rifiutando l’opinione di Ren-od”
Meſne lo tiene per Elettuario Bonifaporir , e viſi che ne_ mette mezza libra , e ſimilmente di Bande—
legge Oiei Amygd‘alarnm , ne ſi” può dire , dovetſi rane , Quirico 2 Gaiden-o , ó*- il Tor-;oneſte , che ne
intendere dell’Amare,eſſ‘end‘o l‘ElettuarioPredetto aſſegnano oncie tredici* , e mezza Nicola d'Or/idro
di buono ſapore , come dice Meſue iſteſſo , il quale oncie quindeci , e mezza , i Sfeziali Norimber
nel‘lìtlngnento_ Roſato parimente preſcrive ſem 'geſi' oncie quindeci , e dramme ſei , il Serra/a on—
liceinente Olaz' Amygdalarflm , nè ſì‘poſſono in Cit?` venti a FHM/1.0 › e Delfi'nio, libre due , Simone
tendere l’Amare, perche ſarebbe contr'o ogni ra Toner due libre , e mezza , i Valenza-m* due libre
gì0ne, maſſime, che quando queſt'AutOre ha volu ed oncie otto , l’Angnſtani vecchi libre trè , oncie
tmpreſcrivere l-'Amare , l’ha eſplicito-,come ſi, VC undici, e dramme cinque . Giacomo Manlio libre
de nella Dialacca Magna, nella Confezione di 1La quattro , il- Coſteo libre Cinque, ed oncie trè, Ron
'uerl Seni‘, e nel Loch de Pino ,,e ſimili.. Il Figlinolo dolezio, i Fiorentini,./1ndernaco,ed il Vecchi-rio li
di Sempione nella ſua Confezione de‘ Dattili , ſpe bre ſei , il Com’o libre_ ſette , oncie nove , e dram
' cifica-I’Amendole dolci , e così fà A-uicenna nella me ſei , Goudeóergo libre nove . Dalla gran diver
terza Conſezione-de’Dattili , dove eſplica Amen* ſità dei ſudetti peli del Mele, ſi può argomentare
dole dolci ;dunque ſi deve conchiudere ,_ non do~ che tali Scrittori, non aveſſero mai fatto prova
,Verſi-quì‘ pigliare l’Amare,ma le dolci , così ſanno di
ro far preparare il Diaſenicope,
preſoppoſte.~ ſi ' per
ì accertare i_ lo,
.D-Simone Tovar,1’Autore della Farmacoyea d’Am
flerzlmn , Tri-vellio , Bande-rane , i Valenza'ani , Co:
fleo , Caſleſlnno ,` Melicchio, ed altri .\ Del ` Tur-HP."
Si pone in dubio , appreſſo alcuni‘, ſe per que.
, fleparole di Meſtre nella fine di queſta ricetta : N quella materia del Turbit, detto cosi'n Tm*:
.Fiat omnium contrizia dona , ſi debba in bando, è di aſſoluta neceſſità di caminare con
tendere , che ſifacci‘ polvere ſottilifiìma,e Bernar la guida de’Scrittori Moderni 7, e ſpecialmente del
do Dnffiîbm‘o dice apertamente di sì, ſeguitandolo il (Fm-zia dall’ Orta , come inſormatiſiìmo di tal
,Ea/lella . Il Setta-"a però intende , che queſta Con Droga; onde anche 1’410”an dichiara di rimetterſi
zrz‘tio é‘omz , preſcritta da Meſi”, debba eſſere una in ciö,dicendo,çhe di tutto ſe gli può darifeder C0
mezliocra eritutazione , ed Io che ſono del medeſi me ad‘uomo,che n’è degnomalaſciarcmo dunque,
mo ſentimento aggiungo ,che ſe Meſue aveſſe vo le diverſe,e_ per conſeguenza erronee opinion ide
]'uto le polveri ſottililſime l’averia eſplicatmcomÎë gli antichi , perche Meſi” ripone il Turbit trà le
ſuo coſiume 1, trovandoſi in molti luoghi del ſuo piante lattlrie,'e ſerolatee. Sempione crede, che ſia
Antid‘otario , nella fineffiiatpnloi: fidiilí [mm. la radice del Trip-elimina queſtaſſecondo l’opiniov
Non avendo Merm- determinata quì la miſura ne ſenſatifiìma del noſtr-o thio Colonna a non è
del Mele , ma ſemplicemente detto quanto balia , altro , che quella pianta , che Ronde/eziochiama
ha cauſato molte, e varie opinioni , originate an— Dmn/läriafin riguardo,che peſtata,e tenuta ſtret
che dal-dubbio , ſe i Dattili , e Penilli ſi debbano tamente ‘in mano per ventiquattr’ ore da quella
calcolare in luogo di Mele,com’anche l’Amendo parte, dove dogſ’iono_ i denti, toglie da loro ſicura
le in luogo di polvere , al cheNoi diciamo , chei mente il dolore", laſciando però nella pianta della,
Dattil‘i , Penilii , inſieme con l’Amendole , non. mano una macchia ſanguigna , indelebile per
l’Amendole , non s‘hanno da calcolare , nè‘ per molti giorni.Ca_/ior durante chiama queſto Tripo
alveri , nèrper Mele , eſſendo queſti ingredienti liozlìiomóagine , e Plinio Molydèna ,l in riguanſho
della claſſe di quelle materiezche h' chiamano ſtra che le foglie di eſſo ſono di un colore ‘verde , che
vaganti, oneutralì , impercioche la polpa de i‘ imita l’impetenatura , o Vetriatura di alcuni vaſi
'Daltcili, materia diſpoſta adiſſeccarſi, eſſendo di terra, che, ſono in uſo per beve ci, e conſci-verſi
priva di quella parco tenace, che ſi richiede ne gl’ l'acqua-Ritornando al Tu:bit,che Attuarìo pan
Elettuarija fine d’addolcire , conſervare , ed unire sò,che ſuſſe la radice della Pitiuſa , detta qui vol
le polveri in una maſſa di ConVeniente conſìſien garmente Cordone di S.Franceſco,chc ſolve il cor
za e cioè nè liquida , nè dura , onde non può‘ eſſa po violentemente . Qìeſhr pianta però è l’liſola
polvere ſar l’ufficio di mele , nè di polvere, e per— Maggiore,che Meſuechiama Aſſet-brano Magnum.
ciò non sìha da calcolare per alcuna di queſie ma Vi è' ancora-chi aſſeriſce, il Turbit eſſere la radice
terie. Così parimente doverà fa rli dell‘Ammendo— della Scamonea,od altri‘la radice, della Tapſia ’Pd
le , che non ſîÎdevono aſcrivere al numero delle Alipo di Dioſcoride, e mille altre ſtravaganze, che
polveri, eſſendo di natura mezzane , o neutrali a fi‘leggono con niuno fondamento raggionevole,
mentre Andramaco (lib-e’e Ant.cnp.r 7.) nella come moſira il Garzia,Autore oculato. e verídíjwo
compoſizrone dol Carmeſo, appreſſo Gaſeno , chia il quale dice, che il Turbít, o TlerEtllm , che dir
ma ſpezie , e polvere , ma che facilmente ſi ridu vog-linmo, è‘una pianta, Che fà la radice, nè molto
cono l’umide , e liquide , perdendo quella ſeccità, groſſamè molto lunga,col ſuſto a guiſa d’ederth
..-
come ſono il Zucchero, e Penilli . Stabilire quello . lieſo per terra,di groſſezza di un detoml aile V01"
punto ne ſegue che trè libre di Mele ſiano la giuſta un poco più lungo di due palmhe tnl’ora (li @ho
doſe Per queſto E'lertuario , com’anche ſan no Sia‘ maggior lnnghezàu.Ha le ſoglie di Altea: edi fiori
_vio › ifrari d’Araceli , ed il Collegio Belogneſe, ancora vanno in quella ſomiglianza › roñëggffln"
M m 3 nel
_ 284' TEATRO FARMACEIIT. DEL. 'DONZELLI
nel bianco,ed alle voltedel tutto bianchi. Nun PG* (late… paſſate per Setaccio, premendole,e ill-epic
:bè vero( come alcuni vogliono) che trè volte il ciandole con una ſpatola dì legno ,~ per facilitare
dì cangia…) colore . Di tutta la piantaè buono il il paſſarle, e poi metterai le polveri,` ed in ultimo
caule,e ſpecialmente la parte inferiore verſo la ra_ ,la Scamone’a,che averai prima polverizzata, e paſ.
dlce,per eſſer più gommoſo,il reſto è più ſottile , e ſata a parte per Setaccio, non mOlcq ſtretto .
più capillare, talche non può ſervire . Molte volte Si cavarà l’eſtracto dalle materie polverizzabif
` lai-adige ſtà attaccata. al fuſtoz e non è buona,Per li di quello Electuario çon ſufficiente quantità' di
ciàche, come ſi è detto-il, caule_ ſolamente è buona Acqua vita rettificata fl nel modo che diremo nel
in Medicina.” piantane’luoghi
quando limaritimſſi
raccoglie1 ma
è inuè.
ſe capo, proprio degli Eſtrattizvi ſi uniſce poi l'eſirat
tutta inſipida', naſce
to de’ Datcilicavato con acqua diSemi di Aniſi
m iglia diſcoſto dal mare ., La maggior parte naſce diſtillaçaae per dargli curpo vi meſchiaraidi pOlpa
in Camhaiate., *in Saraca,ed altri luoghi convicini., dj_ Amandole oncie due z e di Zucchero candito
La qualità gommoſa -, che cerchiamo ordinaria bianco, ſciolto_ con acqua di Cannella oncie ſei. Si
mente nel Turbjt_ , gl’lndiani la fanno apparire fà l’unione con fuoco, piacevolemperando , che ſi!
con artificíoztorceudo la pianta freſca, prima, che, manga in buona conlìſtenza.8i çralaſçiano i Penil- ,
la taglino , overo leggierrnente incidendola a fine, li,come materia quì inſruçtuola .
che eſca il licore, e li condenſi, perche ,all’ora raçñ La doſa di eſſo Diaſenicone chimimfflon eccede
coglione, il Turbineſſendoſi offervato, che alcune in quello Clima le trè dramme . '
Plantezlaſçiate ſenza inciſione,o toreitura, furono
ritrovate ſenza gomma, fiche lì può argomentare, _TRLFERA PER‘SI.CA,’
chela gomma , nOn ſerve punto , per atteſtare la DiMeſufl.
bontà del Turbit,anzi lì può dire 1 quello eſſere il,
migliore. Turhicinçl quale la gomma non apparir [glia Sugo di Solatro,di Endivia,di A ppio tutñ
TCG di fuorizperche neceſſariameute la ritiene den ti deputati ana libre due ,Sugo di Lupoli lií
çtosnon niegq però, che ſi_ trova clel Turbit con la bra uua i - ,
gommaze che non ſfli ſtato nè torco,n_è inciſo,ondç ln efli ſughi s’inſondano Viole ſecche , o Verdi.
li può anche dire,chel’incí.d0noze 1° COICÌOBOÎ ac_ e Roſe Rode ana dramme crèJ’ollicoli di Scna 0n—
ciò più facilmente mandi fuori la gomma K cie dueaAgarico oncia una, Pruna Damaſcene nu.
L’altra condizione del Turbit è di eſſer bianco, mero ſo.0_uſçuta oncia meza,Mirabolani Ci-trini.
e Ciò ſegue, quando fi ſecca al Sole , ma ſeccandoſi_ Cheboli , ed indi involti in Oglio violato 1 o di
Amandole dolci ana dramme due 1 Spice Narda
all’ombra,d1vien negro, e forſe quefio, non èinfeq
riore all’altro ſeccato_ al Sole i ~ dramme crè . , ~
annCo a quello, che ſcriſſe Àfefile del Turbih F3. bollire ogni coſa con fuoco di carboni 1 finq
di“; l' Avo/hi, che ne parlò, per relazione di altri, e che reſti una libra, e ſi gitti ſopra di eſſa cleCozzioñ
Per conſeguenza , non peteva eglidare a Noi cer— ne,di Epitcimo mondo dra. 40-, Bellano una bolli.
ſella di tal ſemplice , e ſpecialmente quando diſſe, tura,e ſi levano dal fuoco a e ſi celano , ed in una
'.i clic ſe ne trova anche del domeſtico z Perche tum! Parte di queſta Colatura diſſolverai .
il Turbicè ſilveſtre,e naſce ne'luoghi umidi,e lec . TaIDarindi buoni , e freſchioncie trè, Manna
Clliama là negli umidi ,e non ſemplicemente ne’ oncia una. e mezza, Polpa di Gallia oncie quattro.
llmghi (Ecchifeome Mefm diſſe . Circa la particoñ. Zucchero violato oncie i 2. _
latin‘: di trovarſi il Turbit grande” picciolo, non Si colano queſte coſcia finche reſtino monde. da’
ſ1 ”legaflpa non ſe ne trova già dal ſuo nal‘cimen-l grani, e ſcofi,` e nell’altra parte della Colatura po
(Q di negro,giallo,e bianco. perche non ſarà bianq nerai Zucchero bianco Libre trè I Accco di VIBQ‘
co tutto quel Turbinche è mal governato . libra una -
ll wait purga la Pituj‘ta …nm vilcida. 1 ſin Cuoci deſtramenteze poi aggiungi quel che Pſi'
dalla Parti lontane , ſicomç dal petto , ventricolO. ma ſlà dlſſoluco ne’ ſughi”: ſi uniſce ogni coſa in
nervi’: da tutti gli articoli, mai lentamentez onde ſieme , e ſi cuocono , finche acquìſtiuo ſpeſſezza di
per quella . ſicome per la cauſa di turbare il ven. Mele, in ultimo ſi_ aggiungano le ſottoſcritte CON
cnc-'olo, ſicorregge con il Geugevo Ì polverizzate. Riobarbaro buono oncie due. Miro*
I bolani Cin-iui oncia i . e meza. Mirobolani 1 Ch*
Prattica di campane” iIDiafim'couh boli , ed Indi ana oncia i. Bellarici , ed EmblìCi
ana (imp-Semi di Fumoterraſſrociſci Diarhodonio
Prima ſi cavaranno l‘oſſa da’ Dattili ,' e quelle Mace, Maſtice, Cube-be, Spodio , Sandalo Cin-inc.
ellÌCUIe, Che hanno per dentro, P01 ſi critano 0011 QLLactro Semi freddi Maggiori ana dramme due,
il Coltello . e lì mettono dentro dell‘ aceto acerti e meza , Semi di Aniſo dramme quattro . SPÎCZ
mo › Che li Cuopra a laſciandoli così infuſi per ”è Nanla dramme due . `
giorni naturali,di 24. ore il giorno, poi lì peſtano involgaſi ogni coſa in Oglio Violato , e ripon
in mortaro di piecra,e ſe ne là paſſare la polpa per gafi in vaſo di vetro,e ſi dà con acqua fredda, e COI
Setaccio,la quale oſſervandoſì imbevuca. di r“>le logo d’Endivia, o di Solari-o .
acctſhſi può [vaporarc in vaſo di terra, poſlo ſopra Uſo e ſana/tà ,
fuoco lento 7. Si meſchía poi con il Mele ſpnmaco Conſeriſce alle febbri `acute, all'infiammazioni
ſemplicemente, e dopò la cottura debita , intíepi dello ſtomaco , e del fegato 1 ed a tutti imali nati , '
dito, che ſia alquanto , vi ponerai i Penſili polve dall’ adullione degl’ umori nell’Ellate peſtilentc o
[ÌZZÌtí,C l’Amar.dole ſcorticate con un coltelloffle. nçil’AucunnO z e fa cella: la ſeteflicupera la villa,
PCI"
...—
PARTI—_1,813 CONDAJ@ 28;
perduta .pari. fumi colerici. , eguariſcegl-'iCtericiÎ il, ſugo di Solari-o ,e di ponervi il ſugoeli Barbero;
caldiadall’oppílaziooe, .La Doſa è, oncie. una. Du_ ma, il Cajlel/o_ è di parere ,che tale "ſtilata fu ſſe ſta
`m per due anni .r lla_ compoſta col ſugo di, Solatro furioſo ,, in luogo
Sicome direifimo, il FilonioPerſíco ,v eſſer detto. del Sola tro ortenſe vol garetil quale, per eſſet mite,
così ,_ perche eta in uſoappteſſo. i,Petſimi-_ a così non ‘pu ò.operare‘tal’effetto. di farîimpazzire ..
la TriíeraPeriìca halqulefio nome ,. per eſſer ſtata., il Yeccberio ,i Frati d’AÌ-aceli e la, format-opere
lungqcempo, :ſperimentando i; Medici Perſiani. Auguſtana , Berta/do , Dezio. Forte a; Spinello , Ca—
ll nome-’di Triſera inſeriſce delicata, , ma però qui le/lano ,` e Franciane pongono [correttamente , de
ſi deve incendere ironicamente , Perche inv effetto, i mirabolani ,per lo decorre , ana oncie due ,e an~
è molto ing-ſoave ., ` corchce correttamen ce vogliono, eſſere ana` dramme
Dalla. moltiplicirì ele Ltral‘crittori . edalle rei. due 5 ma ſono ripreſi dal Silvio ,. Corda ,Manlio ,
cerateStampe dell’Opera di, GÌOIIW/.KU , viene ori Suardo , Brafiwola_ , Ricettario Fiorentino , Anti
ginato, ,A che la ricettadellafl‘tifera Perticafi leg. dotarioiìomano', e a'i Bolognazflorcarucci , Carte
ga_ ſuor di modo diverſa_,appreſſo gl’Autori ;onde i, jè ,ſoſia ,` Melia/rime Santino , che-concordemen
frati dÌAracelá, trattandoidiî eſſuTriſei-a‘ſcrivono. te intendonoqu‘r z che di tutti` i. Mirabolani ſe ne
cool*` Certe‘ paſſano”: illud Propl:uticumconoenienfl debbono. pigliare per. il-decotto ana dramma due a
tíjfimè buio Tripbura‘rlefi‘riptioni applicare , m' e tal’è anche l’opinione di quello Noſtro Collegio
delicet ui pianta petit': ’.4 uſque ad verticem e non.; Napolitano , poiche ſeguirandoſí la doſa delle due.
di. in eaſunitar .` " oncie, ſi giudica_ *. la, compoſizione eſſer, tutta‘
Chl. voleſſe però entrar-enel ſpazioſo mare delle Mirabolaniſ ſi…
ſcorrelzioni,.che s’oſl‘ervanp in elſa , giungerà moi-ñ‘ Sì trova, chi tralaſciañ, le, Roſe .z pigiiando delle
to tardialporto della, ſua preparazione i fiche no Viole mezzalibra , e tal uno unalibra ,fi ed altri.
tatemîquelle Particolaricàzche ſono più-,eſſenziali ſi contentano di quattroldramme .\
Primieramente ſi controvertemop ſolo inquaufl Q1311 accade_ avvertire v. che abbiamoz detto 31-.
rità …mala Qualità dei ſughi , perche alcuni, ſeri trove,d0verſi intendere per Appio ill’etroſello vol
Vonodiſugo di; Solatro e dì. gare t QLeſta regola, però ſervirànellç ricette dc
Lupoliena libra una K . d Endivíg' ,xdÎAppim
ll
gl’Auton 'Greci , ma in quelledegtiîrabi , comeñ…
Altricredono Ì che il decottouon poſſa riuſcire è la preſenteTriſera ,,ſi_ dovrà pone”: l’Appio_ vol-.
buonocon le ſole quattro librerie ifilghí@ e così, gato, che lì chiama Palurlapio o: ſiccomene abbia
di tLÌtt'Lquatcmfle pigliano due libre per ſorrento-` mo anche lA teſhmonianza del Cig/leo (Annonian/*ñ
corche l’Amore di eſſaîriferaz. ordini-J u na. ſola liñ. capule Trzfil’erſica, lche dice : Apiuml'uerò quam-..
brandel ſugo di Lupolizquzmdo pure al detto decor-ñ. quam Petroſellinum Gracir 5 hic tamen., á' ubi
to vi, Ende neceſſario più licore, ſizpotria aggiſígere‘ que Araoióur l’alurlapium ejl , quad Eleoſeli non
Un’altra libra dei predecti._ſughi 5 ma non perciò` oocat Dioſcoride-rivulgo Api adbue nome” retinet.
dovcràlPìglì-ulìflcl ſolo…ſugo di Lupoli 5 ma pan ifrattica di confetture
Len/?ca ..x la Trzferu`
ſ
titl‘zoon; la‘ regola di‘Meſùe z, che vuole_ la metà`
del Lupolo ,e così partire , l‘illbra . che ſigiudiz. Ne i ſughi deputati-vi ſi mettono prima le Prnncz
ca dfaggiungere , Fri tutti quattro i ſughi, 'onde tagliate in più parti, gittädone l’oſsaze ſi fäno cuo
beſturàpoco più d’un oncia, e mezadi ſugo di Lu-. cere , ,finche ſi venga a conſumare-analibra incit
poli. ,_.e,Complire la. libra col rimanente de gl‘altrì, ca di licore ,,poi ſi mette l’Agarico ammuccato a e
ſughi predetti, nel. qual modo. liverrebbe ad al~ ſ1 fa cuocere_ poco , ſi aggiunge poi. laSeua rotta
ter-.ir mer-ol’inteozione dell’Autore dell’3..’I'rifera.` groſſameore ,e la Coſenza parimente ammaccataa
lo pero hl) lacco prova ;clio Le ſette ,libre de i. ſughi, facendolidare quattro bollori z lì pongonoximme—
ſono. ſufficientiiiime per; la decozzione degl’ingre… diatamence l’Epitchimo la Spica y Role , eViole a`
clienti di, queſta ricetta ,, elſe-:do ,,che.li.Scmplici x e dopo d'aver dato, due bollori z ſi pongoooi M1-
chedebbzmo cuocerlì. ſoſtengono poco cottura , .e rabolani groſſamente tritatimnirr prima con aglio
per conſeguenza ,non-vi è biſogno di molto licore; d’Aniandole dolci,o Violetto… A queſti ſeglifàda—
anzíil Eranoioue ,. e d’opinione a che nel teſto di te un ſolo bollore ,, levando poi il vaſo dal fuoco z
Meſue f per. ſcorrezione dellad‘tzampa ) vi ſia tra. ſi laſcia_ coperto finche ſi rai-Freddi i ed all’ora ſi
gl‘altri. quell’altro, errore ,, cioè ,fl che., dove dice [à.cola.tura ,che ſarà quattro libre incirca, in una.
Bulliant cumfiicilrjttite. uſque dum remaneat libra‘ parte conveniente, della quale' s’infonderà la Con
una »voglia Leggerſi :z Bulliant fuſioni—Trana: cun-u, ſerva. di Viole 1 la* Mana , con la doſndella Gallia,
facilitare. uſque dum eruaneſcat libra una ., cavata ſemplicemente dalle-.ſuqcanne ,, unita con.
nello-parete non è fuor diiaggione ., perche iSco` n.6 Semi :_ così». parimente dover-à’ pigliarfi il
attendendoſiraſeguire l’ordinedel. teſto ſcorretto… p: ſo (le {Tamarìndi , cayandoſi. tale regola dalle
di ſat coniumnte ſei libre di licore ,_ fi, verrebbono parole di Meſue ,ì circa, la Caffia a e Tamarindi a
a cuocere i ſemplici… e di. quella. decozzioneiuor di. che dice:. lnfundantur ,‘ ò' colentur . ut muri/14
miſura ,,controle regole ordinarie_ dell'arte , dalla.: ſint à grant*: . á' Scoſi: . I grani ,eScofi 9 non ſ0—
quale viene ordinato x che con queſtaqualità d’ilh no in altro ingrediente ._, che nella Caffia oz e T34
grelienti ,_ ſ1 debba fare leggiera decozione ., marindìi, fiche que-odo` aveſſe~ inteſo la polpa di
Il Geſnera. avendo avuto notizia. da.Sinfbria,` ellìCaVM-”iz per: ſetaccio: ſariaR-itmſuperfluo-l’ordi
no Campeggio, che in Lione di FrancinalCuniera ne,che ſi colino per ſepararneliſemìifl (005 *Q1*
no impazziti- per aver` Figliaro a per bocca o lai ſli; ſi fanno- caldi aſſai,- eſi‘colano per ſetaccio ì~
Trlſera Euſicëa ebbe per_ opinione di ſminuire "PSE““ÌW Che P3111 turca-la polpa loto-ll rimanen-v
'tel
2786 TEATRO FARMACEUT." DEL DONZELLÌ ì'
.:T_

te del decotto; unito con l’Aceto, ſ1 fa cuocere con l'a Confezzione ſarà intiepidita ,’ vi ;naſchiaraí di
il 'Zucchero 1 finche acquifii conſiiìenza di Mele , Polvere di Maliiceeletta,e di SPodio ana dramme
ed all’ ora_ vi meſchiarai la coiatura della Caiiìa, due,e mezzx\,()glio di Aniſi difiiilato uno ſcrupolo.
Tamarindi , Manna ze Conſerva di Viole , facem ` La doſa è di due drammezfino a cinque .
dogli venire a debita conſiſteuza, voltando di con Il Zucchero, Manna, polpa di Caflìa, e Tama..
tinuo la materia con un menatore, acciö non s’aç rindi, come materie alimentizie (la forza delle
tacchi ai fondo del vaſo , nel quale, intiepidito quali confiſte in quei materiale)non debbono per.
che ſarà’ vi ponerai i quattro ſemi freddi maggiori ciò eſſere alterate con alcuno Magiſtero Chimico,
peſtati , e paſſati per ſetaccio ,_ ed immediatamen perchemome anche nota PoterioſſireI-Ò" grazia”;
tele polveri; ed in ultimo il Riobarbaro, ”mirri-_ntDndc ponendoſi in ſoſtanzawi ſi aggion
' Meſue nel’flne _'çli queſta ricetta ſcrive Inca/”ana gerà mezza libra_ di_ Zucchero candito, per conſer
”rin OI‘eo Violetto! per il che erroneamente alcuni* vazione di eſſa polpa, ed in tai caſo creſce ia molo
crederono , che tutta' la maſſa della çonfezzione, ſi della Confezzionc 2 e per conſequenza doverà cre
doveſſe invoigere'in @glio Violatoama tra gl’altrí ſceriì ia doſa , ` '
”Cala/lana riprende aſpramente queſt’opiuionedifl
'cend0, che ij deve intendere d’involgere i Mirabo D1APRUNOLENITIVO
lani in Oglìo Violato , quando ſi polverizzano o Q Li _Nico/è Aleſſzmdz-z'noa
Non altrimente la confezzione doppo fatta. Si ve,
de però , che l’uſo di queſta faticoſa Confezzioue Iglia di Prune Damaſcene verdi numero Gen:
fi và oggidi quali del tutto tralaſciando, fOrſe to,ſi cuocono con acqua communeafin tanto.
perche abbiamo altre Confezioni di ſimili pro* che crepinom raffreddatezche ſono 9 ſe ne cavar.`i la
Prietà , o pure , ſecondo che Gia:1’etr0 Fabro ne polpa per ſetaccio,gittando via l’oſſa.e le corteccie;
diſse: Multa in bat* compoſizione occurrunt inapta, nell’acqua dove ſaranno cotte le Prune ſi gittarà
mſritatia Olei Via/ari cum ſize-ciao”; a Acetum ſo ra, di Viole oncia una , e mezza a e bolliranno
cum Caſſia , è" Tamarindir , 'm/ſtura Planè [abo tre,a quattro boilori, dopo ſi coli,e con una parte
rz'ojà , ingratq. Mſi-re inutili: , che perciò è da di eſſa colatura,ſi cavarà la polpa di Tamarindi, e
iui propoſta una Ricetta Chimica d’eſsa 'Ifrifera,~ di Caifia ana oncia una , e con ii rimanente dei
che inſóſtanza , poco , ò nulla varia delia deſcriz decotto meſchiarai di Zucchero libre due,ſl cuoce
zione di Meſue , ii quale ſi può dire , che uſaſse in con la polpa di Prune libra una,e Venuti a ſ eſſez.
qualche parte , nella pratÎCa di componerla , un za di Mele all’ora aggiungi le polpe della Caflìa,e
Certo modo Chimico Pra illa’: ,temporíóur non co Tamarindi -, e di nuovoſi cuoce a_ forma di Elet
rm’t arte, ſoggiunge Fabro 5 onde Noi , non par tuarío ,_ e poi lì caVa dal fuoco o e viſi meſchianoi
tendoci affatto dalla ricetta di Meſue 1 deſcrivere- ’ ſemi freddi maggiori peſtati,e paſſati per ſetaccio,
mo un Magiſtero Chimico , già che dobbiamo ed intiepidito, che ſarà l’Elettuario vi ſi meſchia~
continuare ii noſtro iſtituto . ' \
no le Polveri di queſte coſe:Sandali Bianchi, San
dali Rolli» Spodio , Riobarbaro .Cinnamomo ana
Preparuzione della Trifera .Per/fm Chimica dramme trè,Roſe Roſſe, Viole, Semi di Portulaca,
di Scariola,di Berbero,Sug0 di Liquirizia,Gomma
Iglia di Acqua di Solatro , di Endivia , di Tragacanta ana dramma due, Semi di Cetruolo,di
Apio , di LuPoli analibre due , Sugo di Li Cocozza,e di Mellone ana dramma una .
mo ncelli libra una,Agarico oncia una, Riobarba. Se ne facci Elettuario fecondo l’Arte .
ro,Sena ana oncie 2.Epittimo oncie quattro, Cu
ſcuta oncia meza,Miroboiani Citrini, Cheboli, ed facoltà, ed Uſo.“
‘ Indiana' dramme rz. Mirobolani Bellerici , ed
Emblici ana dramme quattro , Caffia, Tamarindi I] Diapruno Lenitivoè lodato , non ſolamente
ana oncie trè,Prune Damaſcene numero 50.(30n_ alle febbri continue,ed all’altro intermittenti,che
ſerva di Viole libra una, Roſe . Viole ana dramme portano veemenza, ma anche a tuttii morbi , che
_tr`e,Spica Nardo dramme Cinque,Trociſci Diarho hanno origine dal coiore. Si dà al]] mali dei Pol
don,Sandalo Citrino, Cubcbe , Mace , Semi di Fu moneadel Torace,de’Reni,e Veffica 5 aſi può dare
moterra ana dramme du C’e mezza . ſicuramente in qualſivoglia febbre acuta , perche
Si preparano le materie 7 ſecondo la pratica del.. contem'pera i! ſuo fervore,e muove piacevolmente
la Trifera antecedente, e s‘infonde ogni coſa nelle il corpo . -
ſudetteacque, reſe acide con lo ſugo di Limoncel— .La doſa èdi mezz’ oncia , fino ad una’: mezza.
10,perche tale ſugo , come ſiè detto avanti , per la Si conſerve in buona forza per un anno .
ſua qualità-vitrioiata , ſi giudica efficacíſiìmo ad il Diapruno viene deſcritto da Micol?- Aleſſrm
eſtrarrc le tínmre eſſenziali di effi ingredienti , li dríno ſuo inventorc,ſotto nome di Diadamaſceno,
quali 'doveranno metterli in vaſo di vetro di' in riguardomhe ie Prune, che entrano in eſſo, do
Iiretta bocca, iaſciando‘digerire per trè giorni I e veranno eſſere le Damaſcene freſche,e non ſecche,
poi bollire ieggiermente: ed avendone, dopo fatta le quali POCO importa , che non ſiano cento ap
‘coiaturaaſi feltra , e ia parte chiara ſi meſchia con punto , già che doverà pigliarfi poi una ſoia libra
"libra nìezza di Zucchero candito bianco , con della polpa di eſſe . ` ‘
'quatr’oncíe di Manna e‘letta , e ſi fà venire a con: Ne’ teſti di Nicola‘, tradotti nel latino, ſi trova
iiiiana di Eſtratto denzo , ſvaporando l'umidità, ſcorretta la doſa delie Viole , che ſono preſcritte
in doppio vaſo,pofio in bagno vaporOſo,e quando per io decotto , perche vi ii legge una ſoia dramma
di
PARTE SECONDA; :87
di eſſe, quantunque poi , più ſotto vi ſi‘ trova re .Diapmyq Saluti-ua -
plicato: Memento , uz in aqua Prunorum Lul/int
:lncirrſèmir [/ſolar/”mm diam” ef!. Onde la Far Nando ſi Vuol compone”; i‘l DiaPruno Solo.
maropea Agzlſtmmfl'l VeccherimNíca/ö ‘Mira-”ia a il ( 2 tivo,che chiamano compoſto , vi lì mel" lua—
Propaſito,(.`ollegia Mantovanafiílvio,Arnaldo, Cor rà per ogni libra del Leuitivo nel pun
d0,A›m’ermw0,Feſio, Franceſco A/effzmdra, Giaco— rmche eſſo [ì trova ancora caldo , ſette dramme di
mo Manlio , Bande-rane , e ;Lirico pigliano mezz’ Diagridio_.polverizzarmed in ſuo luogo, ſi può PQ—
oncia di, Violenna perche nel ~proprio teſto Greco, nere tanto Scammouio'fl: laſciarli ſermen tareapcr
tradotto dal `Salernitana , ſi trova preſcritta un. che così Facendo , il Compoſto viene ad acquiſtare
OHCÎÀÎC mezza-perciò ſeguitano qucſt’uſq il Ricet— nuova forma, o virtù,o proprietà, che dir Voglia
tario Fiorani-‘1,'”0, Berta/da.,Giubernoſſeoáa[do,Si~ui-, mo 1… la quale non lì trova_ ne’ compoſti, prima di
g/z'anoañergamqſrbi, Var/anziani, Dezi'a F om, Spi un meſe , Come anche avverte il Cit/lella’ a perche _
nello, e francia”, e così anche oſſervano quì , anf queſto è il periodo , con il quale fi pe‘rſezziona la
.corche l"ántidatarío Romano , il Bologucfl' nuova. fermentazionemon ſolo profittevoleflna neceſſaria
il Bra/?wolhíienodeod’aolo Suardafflorgarucci, C0 ne’ coſmpoſti , come moſtraffimo di ſopra nel_ di
fia,Melíccbz'a,t`alrſizmo,e Santini dicono dì piglia ſcorſo della Teriaca.Veggano di grazia`í Spezia”.
re la ſtrada_ di mezzo , che perciò ne mettono una quanto errano elfi, quando aggiungono ai Diapru
ſola oncia , ' › no Lenitivo rl Diagrídiomel punto medefimomhe
1 Medici Autori dell’ Antidotarío Bologneſe" viene ordinato il Diapruno ſolutivo , diſpenſando
non Vi mettono la Cannella , onde Renazleu dice : il compoſto , non ſormontato , e per conſegUenza
,Normal/i Prdtèr intenzione?” Auñori: Cinnamoñ dannoſo.Si doverà avvertire, che venendo ordina
mum adjíriuntzſed affare-”dum putammdmienti, to ſemplicemente il Diapruno , ſi ha da intenó.
É** refrigrrflm‘i medicamento (left-HP” minùr ida-w dere del Lenitivo .L , `
”emmRenodeo non vi_ lo. vuole, perche non è nella
ricetta del teſto tradotto dal Fufio z il quale D. I A S E B E S T E N
credo , che inavvedutamen‘te lo tralaſciaſſe o onde _Del Montagnana.
Pietro Courlrbrrgo, riprendendo il_ Fnſio dice , che
Ciizflflmomum ex Lac medie-:menta erronea‘ rejicít, lglia di Sebeſten_ freſchi oncie cinque . S’in
ſud-fi”: 1 czìm 'oneri' plurimrr exemplaria ir] confl. fondono in acqua di Viole una libra , dopo.
rima”; 1 quod rationibm etiam conſiare (lemon-ñ. bollano . e lì colino , e nella colatura s‘aggiungo—
_liv-rm pnflèt r Si deve dunque ponere il Cinnamo no d’Acqna d'lride , Acqua` d’Anguria ana oncie
mmperclìë ſi trova nel teſto correttoze perche con ſei ,_ Tamarindi 2, Prune ſecche contuſe ana pncie
cilia grazia al compoflmed oltre , che quì vigora il cinque , Viole a Semi di Melloni, Semi di Coco
Riolgarbaro , ſerve anche per correttivo della poló_ mero , Semidicetrulo ana oncie una i Sugo di
P2 di Calliaſſamarindifl PruneNè lì ha da teme Mercorella oncie quattro r
re di qtrehche dice il Reno/{emche rende il compo Si cuomno_ inſieme , finche ſe ne conſumi la
ſto Cardofflerche con trè dramme di eſſg,1neſchiate metà , ſl cola con forte ſpremitura, e nella cola
con la tarragine di tanti ingredienti di tempera cura s'aggiunge di Penilli oncie otto , Diapruno
mento freddi , ed umidi 1 non ſolamente ſi viene a Lenitivo oncia una , e mezza , Diagridio drammq
ritrangcre ,_ ma rimanela qualità calda ſuperata_ trè , e mezza .` Sene facci Efettuario ._ '
dall’azione de’contrarj ,
‘Uſo e Facoltà*-`
Si trova anche variazione della doſe , e numero
de’ quattro ſemi freddi maggiorifflerche il Fuji” ne Vale nelle febbri coleriche incermíttenthe con
pone ui tutti quattrozana dramma una, eli Mediñ. tinue pure , e non pure ,-e ſeda l’acurezza di eſſe,
ci Autori dell’AfltidvtaÎ-ía Bologna/è ana dramma e rimove la ſete , le vig?lie , ed anCora l’amarezza,
due, ma nel teflo ſe ne leggono trè dramme ,con ed evacua le materie acute , dalle vie dell’urma, e
forme è nella ricetta quì traſtritta, cioè trè ſemi, Veffica 1
edite ana dramma unarad ogni_ modo vi chi po Lfldoſa èd’un’oncia con un bicciero di Siero
ne tutti quattro cflì ſemi freddi maggiori . ed in di Latte › e ſi piglia_ nell’Aurora .
doſa alterata 9 perche non poſſono rendere il com La lua durata non palla un’anno ._
puſto men fruttuoſo,come fa‘: il Corda, che ne piglia Hanno opinione alcuni o che queſto Elettuarioì
di tuttiquattro ana oncia’ una , non ſia d’invenzione di Bartolomea Montagnana ,
perch@ lo trovano in altri Autori più antichi di lui
.Pratica di comportare ilDíapruno, Lenitivo. 10 non pretendo perdere, il tempo in tale diſputa ,
ma mi baſterà dire , chela quì propoſta ricetta lì
Sopra tal materiaznon accade dirvi altro, men trova nell'ADtídotario del Montagnana,ed è la più
tre la ricetta è chiara z onde avvertirò ſolamente, uſitata 0. ,r , `
che le polveri doveranno farſi ſottili` 1 e diſſolvere L’Acqua di Viole doverà pigliarſi diſtillata da
il ſugo della Liquirizia con un poco di decotto , e i ſuoi fiori , ecirca_ l’opinione di quelli, che ſti
poi unirlo Con le polpa _ſudettefl Zucchero; ridot mano eſſere poca quantità una libra di eſſas per
to a'ſpeſſezza, e queſto ſarà il Diapruno Leuirivo. infondere , e cuocere_ cinque oncie di Sebeſten , ſi
tiene per erronea , poiche ordinando l’Autorei
Sebeſten Freſchi , una libra d'eſſa acqua è ballan-ì
u~ñ—
te a ſare quell’ufficio .
;Als’
TEATRO FARMſiacr-,u-L bar; DONZELL!
:88
Augurie , queſio medeſimo nome converrebbe an-ſi
Altri ſtimano per bene, adoprare le polpe (le i
Sebeſten , delle. Prune , e Tamarindi. mala ſitctîa. ci-e alle Cocozzie lunghe . L’Anguria è chiamata da
pone il contrario , però quando ſi voleſſe ſempliz gl’lndìani , e dal Bc//unonfe Meione Indo , dice”,
cemente quella de i Sebeſ’teu , ſi potria in qualche rio-.Mehmet Indi ſunt Anguria *virizle: commune:
modo tolerare : altrimente ſa doſa dell’ottoncie de qme apud Arabe: quandoque appellanrxrr-Bateca
i Penillimon ſarebbe ſufficiente a conſervare tutto fí/íſtin , quandcque Banca India, quandoque 31h
le polpe di effizoltre che le medeſime polppe ſi tro teca Alone/ni; e pero d‘avvertire , che quedo me
vano dentro il Dapruno 1 che viene preſcritto in deſimo Melone lndo ,o vero Anguria a detto da
queſto medeſimo Elettuario , onde ſi conchiude di Sez-apici” , e Rafir Dalr’ana , che è nome di edo,
ponervi i Tamarindi , ele Prune in decotto , poi ſìcome Avicenna gli diede il nome generale di
che facendo diverſamente, l’Elettuario riuſcirebbe Bateca . -- - .
di con ſiſtenza , non durabile , ediverrebbe in po. ll Melone , o Anguria , che dir vogliamo , così
eo ſpazio di tempo acetoſo , e moffo . noto , che non accade farvi ſopra ideliucamenti
La pratica di comporre il Diaſebeſten , e per ſe ſuoi, diſcorſo alcuno .
Éeſſa chiara , dovendo caminare, ſecondo che or, Giova alle ſebbri ardenti, 'diminuendo il calore:
dina la_ ricetta -. e giovando all’aridità della lingua . Li ſemi ſono
a
rimedio alli reni , ed alla veffica , e provocano l’u.
.De i Seàeflen i rina . L’Alpína dice, che in Egitto In uſuſrequen
tíffìmoſunt Auguri-e ,‘ e che Domini, 'vel Prima
Icino la Città di Sebaſìía , Metropoli di Sa ter magnum , ac' optínzam Auguríam aecipiunt ,
maria , che i Greci Chiamano Sebaſtiopoli a faciuntque in ipſaforamen , Per quod Maſa/mm 1
che , inſeriſce Città d’Aguſi-o , perche ſù edificata dr Ambrflm cum modica rqſacee «quem diffiò/utam
in onore di eſſo , vi è un territorio , il quale ha intùr z'níjcímzt , agli-:que ’zingari-e permiſ'cent.
proprietà di produrre ſpontaneamente moltiſſimi Haze aqua mire oothtatir eſt omnibmſitimtìbur,
Alberi di Sebeſìen , nome preſo dalla medeſima feórieitantic’mſquejucundùfima , atque utiliffima,
Città, ed uſitato non meno dagl’Arabi , che nelle quia refrigerat bit-net?” , flyer!), urinnmque oa
Speziarie , benchei Greci chiamano eſſo frutto Iente‘r move: , imc in renibur , jeeiuarifque (ſolo:
Myxa Myxaria, avendo riguardo alla ſua con n'è”: omnes utuutur .
dizione tanno muccoſa , che ſe ne cava Viſchio
per pigliare gl Uccelli . .Dr/la Meran-e11” .
L’Albero , che produce i Sebeſten, e come quel;
lo del Pruno, ma più picciolo , con ſoglie più ton I A Mercorella ha pigliato il nome da Mercuri*
de , e più ſer-me a li fiori ſono bianchi, da i quali ...o ſuo inventore , che perciò iLatini la Chia,
naſcono‘ ifrutti racemoſi , ſimili alle qune , ma mano Mercurial” .
— più piccioli , e ſtanno incaſſati dentro alcuni cali.. Si trovano due ſorti di Mercolella, una maſ
certi , come le ghiande , hanno noccioli triangola. chio , e l‘altra ſemina e ed ambedue -ſono note,
ri , e duri con la ſua animella dentro 5 finalmente hanno parimente uguale facoltà di mollificare,
ſono così ſimili non ſolo nella forma , ma nella e ſolvere il corpo; la decozzione di eſſa bevuta ſol
facolta alle Pru ne , che ſono riputati una ſpecie ve la colera 1 e gl’umori acquoſi , e provoca i Me*
d’eſſe , licize vengono chiamate anche Prune Seba flrui . Le ſue ſoglie z ſecondodo Cuffar- Durante a
ſtenc , ed i migliori ſono i graffi , non muffi , nè non ſolamente ſanno il medeſimo effetto, che-le
tarlati . * nglie di Sena , ma hanno le medeſime virtù -
Naſcevano ne i tempi andati in Soria , ed Egit
to , ma preſcnz-ialmente ſon fatti familiari anche ELETT'lIARIO ROSA.TO',
vdi Meſi” .
ne i Giardini d’Italia .
Sono quefii frutti ſolutivi come le Prune , per
teſtimonij d’Autori Greci , ed Arabi, benche al P [glia di ſugo 'di Roſe Roſſe complete libre
tri tengano , che coflringano , mentre così moſtta quattro, Zucchero Tabarzet libra una, e
l’eſperienza . ‘ mezza ,‘ Manna pura , e freſca. oncie ſei, Scamonëa
Sono in uſo i Scbeſicn , per l’aſprezza della`linñ Antiochena onora una , e mezza .
gna de febbricitanti o e ſoccorrono alle toſſe , ed al Si cuoce ogni coſa con fuoco come di candelò
petto 7 e negl’ardori dell’urlua , cauſati da mate. finche acquiſtino conſiſtenza di Mele r doppo viſi
ria bilioſa , ò da pituita ſalza . gitta dentro di Trociſci di Spodio oncia una 1 Tro
ciſci di Gallia Muſchiata , Zaffarano ana dram
;Del/’Anguria , me , due o Trociſci dc Berberi dramme quattro -
~ fi‘ Si ripone in vaſe di vetro .
L Cocomero DomeſtÎCo, che quì ſi chiama Mel
Uſi) e Facoltà,
lone d’acquaè la vera Anguria , detta così,per
avere la corteccia meſchiata , eponticchiata di Solve la colera ſenza moleſtia., e buono alle paſ
varij Colori , a ſimilitudine della ſpoglia de Serpi, ſioni coleriche del capo , cauſate da umor caldo,
benche ſi trova chi voglia , convenire tal nome a vale, alla vertigine , ed al dolor de gl’occhia ed
quella ſorte di Cocomeri,che per eſſer li'ighi,come all’ltterizia Citrina .
ſerpi, ſOnO detti qui volgarmente Angnríe , ma ſe La ſua doſe non traſcende dramme ſei , e ſi con~
per tal cauſa quelli frutti fi doveſſero chiamare ſerva vigoroſo per due anni ,
Qae
PARTE snconna: ‘-229
Queſto Elettuario è chiamato anche Catartico Forza di ſar perdere' ’alcuna qualità profittevole al;
Roſato , cheinſeriſce materia ſolutiva . Benche la le materie . che ſi cuocono’t’on eſſo . Curzio Mari
ſua compoſizione lia chiariſſuna , non manca per?) nelli(1íb.1 .da *vera methodofarandi Pharmapa 8.)
chi ſcioccamente per il ſugo di Roſe , non approva dice ancora,che deve bollire . *
quello , che ſi cava dalle Roſe Roſſe , e di più Con Maſue poi con la ſolita chiareZZa preſcrive in.
tro l'ordine di Meſa: , alcuni non ammettono là queſto Elettuario la Scamonea Antiochenasma con
bollitura della Manna , nè meno dello Scammo tutto ciò alcuni più toſto ſuperſlizioſi, che diligen
.' nio,per lo quale vogliono il Diagridio , non oſtan ti vogliono il Diagridio, come materia più corret
te che Mrſue dicaapertamente di volere qui tſhche poi,come anche dice ii Caflella., la compoſi-~
la Seamonea Antiochena , e non il Diagridio. zione rieſce debole per la duplicata cottura .
Per evitare tali difficoltà ſi dice , che il ſugo Vi ſono ancora alcuni , che non vogliono 1a
di Roſe doverà cavarſì dalle Roſe Roſſ: , come bollìtura di eſſa Scamonea nel ſugo di `Roſe , conñ,
più eccellenti ,‘ conforme alla dottrina dell’iſteſſo forme ordina Maſuemon ſolamente quì, ma anche
ſlſüſllî ſ cap. de &011)che diceulíelzor aſl ruóea 'ume ne} proprio capo del Scainmonio,dove dice -. Deca
ruba/Zini;,Paucorumfalíar”m,á“ Planorumd’ietro L‘Zz‘o eſt general/or [Irap-:ratio ejm‘ , auferem plui-a
Criſis/li di più ha ſodisſatto di vantaggio. a’ Cu ex nocunzemír-ejm,e nel medeſimo capo ſoggiun
rioſi,di queſta ineteria , poiche oltre a quello , che gezAuai-liatur 210151': cuffia cum cinque extergflnt,
ne ha parlato nell’Antidotario, ha fatto un tratta è* leníflnt , ſia” eſt muti/ago Pſi/[ii , ó** aqua, ò*
to particolare dell‘Elettuario Roſato , dove rifiu carne: Prunommfl'” filtr!” Roſarum. Dunque di
tando l'opiniono di un certo Medico , con ſodiſſi remo Francamente, che Meſa Vuole effettivamen
mi argomenti,e ragioni,…oſtra, che nel compone ce,che la Scamonea debba bollire. Replicano non
rc queíìo Elettuario dobbiamo affolutamenteub— dimeno i Contradicenti, che la Scamonea s’ ingru
bidire alla ricetta , adoperando‘il ſugo delle Roſe miſca,e conſeguentemente, non ogni parte dell’E
Roſſe, chiamate da Plinio Roſe Milelie , e da’Roó lectuariomieſce ſolutiva ad un modo-perche ſenza
mani Roſe Napolitano . Il ſugo loro è correttivo dubbio ſarà più ſolutiva quella partegiove ſaranno
delle Scammonio , e conſortativo dello flomaco, e attaccatiquei grumi. Si- riſponde a quefli taii› che
del cuore , li quali paflàno antipatia con lo Scam quei , che hanno l’ intiera; pratica di componerei
mOnio . Circa poi la qualità ſolutiva , ſi dice, che medicamenti , per fuggire queſto vizio nella Sca
non ſono affatto prive di eſſa, ſacendoſene lo Sci monea, prima ia polverizzano, e poi la ſciogliono
roppodi nove inſufioni,cl1c per (letto di Meſi”, e nel licore, mentre è freddo, e quando è bene diſſoe
della continua eſperienza , lia Facoltà di ſare eva luca [i fà cuocere con fuoco piacevole , e così ope
Cuare gli umori caldi , in _corroborazionc di che rando non 5.’ ingrumiſce , ed il medeſimo inſegna.
Pietro Pvz‘eriofl’lmrmacmafxle Raf.) ſcrive: Place: il Cq/Zeo( Sofri: Meſi” nel/’Elett.di Pſill.) Non coil:
hic alzi-'er arluomre , Roſa: ?IIÈEIU lflxare nl-uum, (dic’egli) Scammonjumfirvmdoffi induſtriuſflle
comm Medicorum 0Pi]li0llfîîî,qlli Put-mt ipſarazl ri: Pbarmacopxur : deligendum Primo loco prolatt
flringere, pallida! tantùm, ó" alba: lnxare, qui irl tiffìmum, Scammoníumdehinc @era tritum, atque
cortei/Zire aver , cala/at [/ragni-7”! uunmpzzlvcrí: id guidemflntantia mea mediocrite‘r managi
{HS/:rum Roſflrllm,U' Pei‘itfiteín comparirtzdi che nì,m{t liquori alte-»Aquemámbor juſſerinfrigi
io- ho ſarto eſperienza , però in doſa di due :lo inflergendtlm, É* ſpatba exac‘îe‘ farmiſcendmm _
dramma . izàfict, ”t igne, cùmferuerit , non ctÌeat . ll modo
Dubitano alcuni di ſar bollire la Manna a. te ſudctto è inſegnato anche dal Caſtel/o_ , Franceſca
mendo,,clie cuocentloſì ſi venga a riſolvere la par A-/eſflmdraffiflrtala'm Nicolò, Arnaldo, di l’illmzafl
te ten ue ſolutivu,e pei-conſeguenza rimanga, inu 720,0viedo,Settala,Gi”berto,FuſimCort‘aoi/lme da
tile ad aiutare ia qualità ſolutiva dell’ Eletto-ario. moltialtrLLl Borgarucci dice di aver fatto bollire
Dico però,ciie la Manna deve bolíire,per più can l‘acqua pura, e quando era nel maggior fervore di,
ſe;ma primiei-amente,perche così comanda Me ue bollire , alL‘ora avervi poſto la polvere della Sca
:a
in queíia ricetta ,- ed in quelia della Diamanna, monea dentro ,, agitando con una ſpatola di legno:
nè mai eſſere av.venntſio,cl1e (i ſia conglutinates GC
oltre che nel capo proprio di elſa Manna. dice,*che
Ipfiz quoquè coäio expadítfl' operare” citiùr-,ílche cetto quando ha poſto la Seamonea prima di agi
bellendo; non ſolamente non li perde la parte, che tare l‘acqua , il` che non ſi deve ponere in dubio,
riguarda la ſoluzioue., ma opsiu più preſto ,e Ca :entre è chiara l’eſperienza .
ſtella dice di aver più voitc ordinato a’ pazienti la . Sopra il medeſimo Eicttuario notano i Medici
Manna bollíta, per un quarto di ora , ed eſſer riu— del Collegio di Colombacrtſìello, Setta/a, ed altri,
ſcita di maggior operazione , che quando l’ha da che i Trociſci di Spodiomom’anche quelli de’Ber
ta ſenza farla bollire. Deve di più bollire la Man beridoveranno eſſere delle prime deſcrizziouì di
na,perche eſſendo flatoſawiene a diſperderli la ſua Meſue *già che d’ambedue ſe ne trovano in detto
vcntoiìtà; deve anco bollire per le ragioni, che di Autore più , e diverſe ricette, così parimente av-_
ceſſimo di ſopra nella confezzione Hamech , e fi— vertiſcono iLSetta/a, ed il Spinello. Circa iTrociñ,
nalmente deve bollire , perche ſeguendoſi l‘ordine ſci- di Gallia Muſchiata, trova ndoſene quattro ri-_
della ricetta,che dice: Coquanmr omm’a cumfaci* cette differentimon ſolo di Autori,ma anche d’in
litdteſu-per ignem, qui/ìtſimt candela , viene gredienti , ſi doverà però quì ſenza dubio intende:
eſcluſo il timore di perderſi qualche parte requiſi re la Gallia Moſchiaca di propria invenzione di
ta di eſſa, perche quel fuoco,come di candela s'im Meſue , uou ſolo come più perfetta dell’altrf dë
tende fuoco piccioloze molto piace vol-:Mie non ha ſcrizzioni, ma per eſſere coſa ſua propria’ g… che
N ll QUE*
’ó'"'~—'ó`

:90' TEATRO FARMACELIT. DEL DON ZELLI


quello Elettuarioè invenzione particolare di eſſo Della Canfom .
Aleſm . ’ L ſſnome Campbura, o Capburfl , ſtima l’Agrico
Eſſendo chiaro a ſofficienza il modo di compo
nere queſtohlettuariomon accade farvi ſopra altra la eſſere ſtatîl voce Indiana paſſata poi in uſo
annotazione, ſe non quella , che pone il Settala di tra Mori, per eſprimere queſto ingrediente , del
non ſ-rrlo troppo liquido , perche la Scamonea au quale ſi controverte il ſuo genere , perche alcuni
darebbe ſempre a galla, come materia di poco pe Credono , la Canſora eſſere ſpecie di Bitume ;opi
ſo, o pure ſcenderia nel Fondo 9 come vuole il Ca nione, che Bernardo Cejìo (Mineralmapflo.1i[›.z.)ſi
ſſe/10 , maffime ſe ſi ponerà in fine con l’altre pol sforza di confermare con diverſi argomenti, con
veri,ed in ciaſcheduno di tali caſi non riuſciranno tro un gran nuñnero di Autori di buona eſperien..
le parti del compoſto purgative ad una maniera. za, i quali affermano ,la Canfora eſſere lagrima di
Finalmente ſi avvertiſce quando ſarà ordinato albero .
ſemplicemente l‘Elettuario Roſato , e particolar il Cardano preſuppone, ritrovarſi due ſorti di
mente in turte le ſorti di Pillole , lì doverà inten Canſora , cioè una foſſile , e l’altra Arborea , que
dere della preſente deſcrizzione . lla però è quella , che ſi coſtuma ordinariamente
nelle ricette, la quale , per quanto ne riferiſcono i
ELETTLIAR-ÎO Dl SUGO DI ROSE moderni curioſi inveſtigatori di queſta eccelſa ma
Di Nicolò A/eſſandríno. teriauche hanno navigato all’indie, dove effettiva
m’ente naſce , diconocne ſia gomma di un’albero
[glia di ſugo di Roſe Roſſe ,Zucchero Bianco tanto grande , che può far ombra a centinaja di
ana libra una,ed oncie quattro, Sandalo Bian perſone unite inſieme .
co,Sandalo Roſſo,Sandalo Citrino ana dramme ſei, Wſt'albero è della ſattezza della Noce juglan
Spodio dramme trè,Diagridio dramme r 2.Canſo~ de , con ſoglie biancheggianti, ſimili a quelle del
ra ſcrupolo uno . Salice, e ſi trovacolà in quei monti,che ſono vici
Si cuoce il Zucchero con il ſugo di Roſe a conſi ni al mare . La materia del ſuo legno è leggiera ,e
Renza di Mele , dopo ſi aggiungono gli altri in ferolacea , per detto del Mattbioli z ma il Curzio ,
gredienti ſottilmente peſtati, e ſe ne fà Elettuario. autor accreditato , ſopra tali materie peregrine di
ce : Quello sò di certezza , che la materia ,cioè il
Facoltà , ed Uſi) . tronco èdi color di cenere , ſimile al Faggio , tal
volta un poco più negro,ma none leggieromè ſon
(Mello Elettuarioè ſtato eſperimentato contro goſo , come lo deſcrive Avicmna . Riferiſce anco
la gotta calda,e valea purgare ſenza moleſtia la ra una curio'ſità, affermatagli per coſa vera , cioè,
colera roſſa,ed iconvaleſcenti di lunghe infermità, che uſcendo alcuno per raccogliere la Canſora,co
e caccia valentementele reliquie de‘ mali umori me ue averà,per ventura,pieno una Zucca, ſopra
rimaili nel corpo . giungendo a ſorte un’altro più gagliardo,e piu va
La doſa è di trè, ſino a cinque dramme, ſi con loroſo di quellO, in un tratto l’ammazzaznon è te
ſcrva per due anni. nuto Per queſto a pena alcuna , perche dicono eſ
L’invenzione di quello Elettuario è di.. Nicolò ſergli ciò ſtato conceſſo dalla ſortuna .
Aleſſandrino , ed il titolo , che ha di ſugo di Roſe La Canfora è di due ſorti,una ſi chiama Canfo~
obbliga ſtrettamente a doveria conſertare con il ra di Borneo. ed è eſquilìta,ma non ſ1 porta in Eu
ſugo di Roſe Roſſe , enon con l'acqua diliillata di ropa , e l’altra È: l’ordinaria , che ci vien portata
eſſc,come ſanno malamente alcuni, poiche il ſugo dalla China in certi Parietti tondi, e bianchidi
di Roſe,ſerve qui-,non ſolamente er ſolutivo , ma cinque dita alti, e perche ci viene in quella forma,
anche per correttivo dello Sca mmonio , come {i è pare più collo med icamen to compoſto, che ſempli
detto nell’antecedente Elet:uario . " Cez queſta è la Canſora uſuale,e che per il ſuo gra
Qgei tali,cl1e qui adoprano l’Acqua Roſa diſtil ve odore vieoe abborrita ;onde il Cal/aggio (le-’SPE
lara,… vece del ſugo di eſl'e , ſono ripreſi da Gio: ziflli di queſta Città conchiuſe, doverſi bandire da
Lodovico Berta/zlaflhé dit‘e:A/Ìi locaſuecímçuam tutti quei medicamenci,che ſi pigliano per bocca’
Roſamm ponunrquad non reflmbenſioned’ed Pena perch’eſſendo preſcritta nelli più pregiati compo
dignum eſt.(Scbolifl i” Eleéîde ſucco Raſar.) ſti cordiali , viene ad OCCUPaſe tutto il ſenſo degl‘
Nicolò Mira-”fin pone una ricetta di qneſto me altri medicamenti, oprando percib,che non ſ1 P0[
dicamento con aggiunta di Turbit, e Riobarbaro, ſa giudicare la _qualità del Compoſto , mentre non
Fernelíaſhenozlea,Ronda/ezio” B-rmleranezper ter rende altr’odore , che di Canſora .
mine di correzzione , mutano tutta la ricetta ſu Non ſi trova memoria della Canſora negl’AU
detta. “Collegio de‘ Medici (ſi Bn/ogna ſeguiti dal tori Greci antichi , e ſpecialmente in Dioſcuride 1
Corteſe alterano la doſa dello Sporlio al doppio Calmo, ed Aezío, per lo che ſi giudica, eſſergli ſta—
peſo.. ' ta ignota; ma gli Autori Arabi, come Italia AW"
Benche da queſto Collegio noſtro Napolitano. ”mune Sempione-non ſolamente ebbero la perſflt*
'non lì ponga la Canſora in tutti i medicamenti, ca conoſcenza di eſſa, ma di più la dichiararono di
che ſi pigliano per bocca,nientedimeno,per ſodìſ freddo temperamento , e ſecca in terzo grado . Da
fare all’obligo dell’ordine incom inciaro,diſcorre molti moderni però non è ricevuto queſto alliomao
remo in queſìo iuog0,particolarmente di eſſa Can. avendo per Opinione,che la Canſoramon ſolamen
fora . y te ſia calda , ma caldiffima , eſondano quello loro
parere, Principalmente nell’acrimOnia del ſapore,
e nell’
*r- **ex-*t "" - "’._4—-_

D’ARTE SECONDA'. '29!


e nell’acutezza dell’odore;qualit;\,cl1e ſecondo Ari cute, vedaſi di grazia come male appoggiati ſonoi
_fiati/e , e Gli/mo (dicono effi ) ſono indizj certi di gradi delle qua'ità Elementari. Ma lo non quì per
calidità . dilucidare chiaramente quello punto , e moſh'are
lo non vogliodilatarmi in tal qualità di diſcor dove fi naſconde l’inganno di tale giudizio . Crea,
ſo , mafiìme avendone brillantemente trattato il dono molti,chei medicamenti operino in Noi,ſvc—
noſtro Gia- Donato Santoro ( EPi/Z.M3rl.[ib-7’~- cap gliati, che ſono dal calor naturale, ma quì ſtà l’er—
tilt.) dirò ſolamentov d’aver adoprato la Canfora rore , perche il medicamento non viene ſvegliato
ſciolta con acqua Roiata,ed appliCata,come anche altrimente dal calore z ma il calore ſvegliato dal
dice aver fatto il Garzia in molte vinfiammazioni
medicamento , li fà ſentire . ij dunque conljlle
eſterne, e ſpecralmente- in quelle degl’occhi , e nel tutto lo ſcopo di queſta verità, qui lì acrenda,e ſa
le cotture del fuoco,ed aver oſſervato l’indurvi più 'ranuodilucidate tutte le difficoltà , e ſgombrate le
, freddezza, che non averebhe fatto la neve,che pa tenebre . La Canfora dunque rinfreſca,perche co—
re a me , elſer quello il vero modo di conoſcere il ſtando eſſa di parti tenuiſiìme, ed eſalabili, appli
temperamento delle materie medicinalhilche con candoſi queſla alle parti infiammate , eſclude dal
ferma il precitatO-Saxtora, che dice : At omnium la parte l’ infiammazione , e così reſta il luogo
”zz-vg” carta efl ipſa rei exPeriontia, ut Paflim Ga— col ſenſo di freddo, così pari mente opra l’acquavi
hm” doeet : [mic enim magi: in re medica confi ta, la quale liropicciata_ ſopra_ il corpo , o nella pal
dendum eſt , quà”: Phi~10fbpkorum ratiouíbm , ut ma della mano, induce elſa un ſenſo di liraordina.
Galenur .l . de Simplicmad.facult.monuit . Exp ria freddezza, ma per il contrario , bevendoſi vel-'
rimmtum enim docat , Campboram appofitamſu-o lica i ſpiriti della lingua , e dello ſtomaco , li cui
pra Faz-tem inflammmtam, mirum i” modum pro ſpiriti fanno, ſentire il calore nella parte. Per con
deflr,ò* quamcumquepartem attígeritfltſi tem‘ve chiulìone lì dice,che ne’medicamenti non vi ſiano
rata fuem’t, em” rd'rr’gemhquod exſm’ mltunmñ* quelle qualità elementari diviſe in gradi, ma ſem-j
zo” Per accidenrfieri cant/'gh . Accidít :td/mc ,, plicemente virtù di ſvegliare il calor naturale., al
quod febrir- ardenti: imp-atm , atque fervar ex trimente ſe aveſſero da ſe Belli il caldo, ſcaldaria
Cam-”0m ſemper min-ſci: , .:‘7‘ ”tempra-atm- , è* no anche le coſe inſenſate , come ſegue con il fuo
.RbrzfisſCfl‘D-4.)conti”em-Inquit:Dzfimſitìo Campbe co, il quale effettivamente è, caldo da ſe medeſimo;
rc i” corpore eſtflcm‘i diſpoſitio barca-lr': :anſi-“tu diamone un’al tro eſempio. La ſpina,che è materia,
tionir in Orbe , :fu-*Ca infrigidat , O exfìccat mul ſenza calore,,entrata , che lia nella carne de'vivenñ,
tum, ò‘ 'va/de‘ contraria parrefae‘lioui . Non. eri ti, opera , che nella parte ſi ſenta calore , e nondi-.
tro pero io ad aſſerire, che la canfora lia calda, nè meno,è coſa certa , che il calore non era nella ſpi
freddhma dico ſemplicemente, che abbia virtù di na a dunque biſogna conchiudere ,. che ſveglia il
refrigerate, ſecondo l'ordinarià aſſerzione del per ~Calore -
fpicacidlìmo giudizio di Dioſcuri/{flebo tralaſcian
do quei gradi imaginarj di cald-o , e diſreddo in Frati” Ji campane” ?Eletta-vario
quartmed in primo grado,e così di ſecco,e di umi , diſugo di Roſe .
do , diſſe aſſolutamente il tale ingrediente ſcalda ,
quello raffredda, &tc-E con gran raggione , perche lfl'olverai la Seamonea nel ſugodelle Roſe , e.
eſſendo i Semplici (per giudizio del ſenſo) priVi di nel Zucchero, eſſendo però freddi, dopoi gli
quelie qualità in atto,ſícche li può dire,che abbia darai tanta cottura , che ſiriduchino a ſufficiente
no in potenza, vedendoſene perciò gl’effetti ,con conſiſtenzam ſpeſſezzadaſciandoloraffiedda re tan
miglior modo , fi da loro la definizione per la po to,.che il compoſto lia tepido, ed allora Vi aggiun
tenza alterativa,che per la qualità attuale. Di do, gerai le polveri, ed'in quellomodo la Scamonea
ve ſi argomenta, che erano-quegli autori, in altro non verrà ad ingtuminſ. A chi poi non piaccſſe
dottilſimi, che troppo ſottilmente miſurano,0 nu di cuocere la Seamonea, il che, io non lodo, gli ſa
meranoi gradi delleq-ualitſimentre i— medicamen— rà di avvertimento di aggiungerla in polvere al.
t'r o-prano excitfltivè ne i ſoggetti, poiche vediamo compoſto , non affatto ſottile , ma doppo che ſarà
in una complefiìone ,che guliando l'acido ſi ſente raffreddato - Preparamloſi- iSandali con l’acqua
abruggiare lo ſtomaco, ed in un’altra riceverne ri Roſa , come nell’Elettuario di Giacinto , daran
Creazione . ll Pepe in alcuni lì o ſentire ardentiſ no alla compoſizione una grazioſa. vivacità di co:
ſimo nella lingua, ed in altri appena riſveglia ſen lore .
ſo di calore, e di piu , benche ſealdi la linguas,
molti, non perciò ne ſegue , che tutti ne ſentano DIR-CARTAMO.` 4-_;fl- .qp-_ó
moti-vo nelloſtomaco . L’acquavita rieſce pun
gitiva nella bocca , e nello ſtomaco , ma applicata .Iglia Specie di Diadraganto freddo , Midolla
allen-lamento moſtra ſenno di freddezza. Maſtican di Semi di Cartamo ana oncia mezza, Carne,
do la Gotta Gomma , non ſi fà ſenti-re molelìia in o polpa di (Seregno oncia una, Seamonea prepara-ì
bocca', ma poi ſa cattivo ſentimento nell’Eſol’ago, oncie trè, Gengevo bianco , dramme due , Manna
e ventricolo . Mangiandolì l’Aglio , non produce eletta on cie duefſurbit ſciolto dramme ſei.ErulO~
nell'interno la piaga, come fa impiafirandoſi eller dattili dramme quattro , Mele Roſato oncia una,
namento . ll kilogallo pigliato per bocca ulcera Zucchero bianco,quanto baſta .
l'interiora, nondimeno applicato di fuori non lì ſu Si facci Elettuario molle .
ſentire 5 come dunque lì poſſono giudicare le qua Facoltà , ed Uflz .
lità di quelli E forſe dalla lingua, llomacow dalla Purga valoroſamente gli umori pituitoſi , da
N n z ‘ qual
l

29‘,‘ TEATRO FARMACEHT- DEL DQNZELLl


qualſivoglia parte del corpo, e purga_ anche la co La Doſaè quanto_ una, Crſtagna, che alcuni in;
lera,e la {lemma . ` ` ` tendono da trè , ſino a ſeidurnme , ma ſe ne può
Se ne piglia da mezza , ſmo ad uu oncia intiera, dare lino ad un oncia . ‘
_e ſi conſcrva per due anni in vigore , ~ _Si conſerva perfettamente due anni , '
Il Diacartamoſe poco uſato,forſe perche nOn ſe Come che la Benedetta Laſſariva ſi trova eſſere
i‘ petrova Autore cerco , ſi dice , cſſhe ſia di Arnaldo, 'ricetta di Nicolò , ed eſſendo molti gli Autori, che
ma_ ſorto queſto medeſimo nome ſi trova varia la hanno queſto medeſimo_ nommcagiona perciò non.
ricettaznon ſolo in molti Antidotarii,ma anche in poca confuſione a’ Speziali l’elezzíone della ricet
quello dell’iſtefi'o 4rnaldo,ad ogni modo queſta ri ta migliore
non , già che
ne n’è una,che in rantonnmero
concordi con l’altra (li-ricette,
i, Nico/è
cetta,è traſcritta in grazia .chi` voleſſe valçrſene,
I:: circa il modo di tompqnerlo, chiariffimo, che Aleſſandrino (c0404.) ne pone una , e la chiama,
perciò non accade perdere quì il tempo con tedioz Be!! l’antica , ma tralaſcia il Cardamomo . Petro
ÎOPſGQdEÌ diſcreto Lettore, i ‘ ſellmed Eſola , r ~
.Nicolò Mirepſia ne deſcrive _fino a quattro ,Cioè
ELETTLMRLQ ;al—.ESCO 13-. antidotof01,44s.508.708. 3-09. Nicolò Propoli”,
* iglia Seamonea Antiochena , Turbit biancq non vivuOle l’lìſola , come ingrediente poco , o
:ma dramme ſei,Garofani,Cinnamorno,Gen., niente giovevole per l‘intenzione della ricetta, ed
8°th Mirobolani Enipl_ici,'Noci Muſchiare,'Polj. è ſeguitato da Don Simone l’a-041* Spagnuolo ,- il
podio ana dramme due, e mezza, _Zucchero bianco quale tralaſcia anche il Zucchero , Spica , Zaffara
oncie ſei , po,Pepe lungo,Amomp, Cardamomo, e Petroſello;
Si Confetta in _Elettuario con Mele ſpumatq vi aggiunge però i quattro Semi freddi maggiori,
quanto baſta; ' ela Liquirizia, ſeguitando in ciò il parere di Fer
' facoltà, ed ‘Uſo . . pelío, Q_u`1 però ſi coſtuma la ricetta del Salernitae
Purga gl'Eſcrementi, ed iſlati da_ tutto il cor _no , ne teſti antichi del quale fi leggeva il Polipe
P0 , cogliei doloricolici, deil’ipocondrj , e delle dio.Seme di Ameos,e Pietra Lince, eli tralaſciauq
giunture , purga lireni, e la veſſrca , ed eccita il oggi giorno,e ſpecialmente la Pietra Lince, perche
çoitoLa Doſa,è di unmſino a çrè aurei , Si con ſer è ripucaca materia più tofio favoloſa,che reale, In
_va perfetto per due anni, - alcuni reſti lì legge due volte il Cardamomo , ma,
ngſto Eletcuario , che Meſue chiama Elettua Noi crediamo in luogo di uno di eſſi,doverlì pone?
rio Ele-ſcafi in altri Autori_ ſi legge , E/eéîuhritmz re il Garofano, ' , `
Epiſcopi z forſe perche queſto tale ne fuſſe ſtato il_ DEll’ g
primo inventore. La rintta quì traſcritta è chia
;ffie pc” non ammette altro diſchſo,che dove di, Ell’Eſola ſe ne trovano due ſorti, cioè mag,
ce Mele quanto baſta,ſi deve intendere onciç die giore,e minore,la maggiore,dice il Menia-"0
ci,ed una dramma, ſecondo anche computa il Ca li con l’autorità di Meſue , non ſi deve uſare , per
ſtello.ll Zucchero però,che entra in polveremon ſi eſſere di malignilſxma condizione, ed è uſata non
'computame per Mele,ne per ſpezie, ma vilì pone dimeno da Medicaſtri indi(crezzionaçi,rhe la dan
ſemplicemente per ingraſſare la maſſa del compo no ín polvere a’ poveri Villani, uccidendone però
flantorno al modo poi di prepararlo lì dover-_à ſo molti più, che non ne riſananoz queſta è nominati,
lamente avvertire, che dopo fatto debba laſciare quì Cordone di &Franci-ſco , e da Diofiaridr l’itin—v
fermentare,almeno per un meſe,perche altrimen ſme da Ill-:ſur : Sabran par-1mm a differenza dell'47
çe può dan'mficare ,come avvenne ad una povera P10I,Cheèla Sfl/APPKÌ P la quale egli chiama SebrM
Donna , alla quale fù dato l’iſteſſo giorno, che l’a Magnum , ' _ "
veva compoſto un certo Frate Spezíale , poco av Si doverà uſare I’Eſola minore,detta Tithimalq
veduto , onde la_ miſera riduſſein punto di CiParifl‘o , che è quell’Eſolá , che loda Meſue (lib
morte , 4 Simplmapag. ) l’arva ef} Prw/Zantíor 1 Praſertim
;artica radici: tema' , levi ,frflgz'lz‘,ſ}4!›rxrf0 Cajfirç
BENEDETTA LASSATLVA moda-.Quella però, benche più mite della Maggio
Di *Nicolò Alcflhndrino . re , ad ogni modo non deve adoprarli avanti a Che
ſiano puſſati ſei meſi della ſua raccolta-.Nam rece”:
I) Iglia Turbit , Eſola , Zucchero ana dramme 7floque menſe ;01/4234 mala eſtfllice Meſue-,e di più
‘10.Diagridio, Ermodnttili , Roſe Rolle ana 11 deve ſempre adoperare preparata con l’aceto-,co
dramme cinqire,Garofani,Splca N-u’da,Gengevo7 me ſi è inſegnato a tuo luogo , ed avvertilCe &ena
Zaffarano,8a Hſragia,l²epe Lungo, Amomo ,Car demche Anteguam radix Eſa/x par-atm* , É" i);
”ſum 'Heilirlfyeſtl ”t deſenPrdP‘randafi ſi deve in
damomo, Seme di Apio volgare, Seme di Petroſel,
10,831Gemma,Galanga,Mace,Carvo, Seme di Fi `tendere `aſſolutamente della radiceſola , _e non di
nocchio,Seme di Aſparagoöeme di Bruſco,Milium altra parte di eſſa , '
Solis ana dramma 'una . Bello Semplice,ſecondo che dice Meſue , ſolve
_Si Fà _Elettuario con Mele ſpumato,quanto balla, valentemerìxe1a Hömmad’acqua citrina, gli omo-z
'Uſo , facoltà z . ri melancolicí,e le materie delle giunture z
Solve l’umore pituitoſo , che ſpecialmente 0F
DEI Sal Gemma.
fende gli articoli , onde giova alla gotta arteficaz
ed alla podagra ~, origin-ata da cauſa _fredda , purga l A materia dël Sale è così piena di curioſità,
:anche li reni,e la veliìca . ` ` che non può avere conſacenza con la brevi
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ta
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PARTE SE CONDA-Î 35;
tà del diſcorſo che in quefio luogo richiuderia il_ garia i ſecondo, che dice Alberto’ Magna 5' non cede,
trattare ſemplicemente del Sal Gemma , con tutto tuttavia a tale abbondanza foreſiiera ,la copia in
ciò deſiderando ,.10 di ſoddisfare ai guſto di quei, credibile , che del medeſimo Sale fi cava in queſtq
che abbondano di curioſità’, ſi contentarà‘ il diſcre Regno , mafiìme in-molte miniere di Calabria‘
to Lettore , di permettermi l’andar brevememe dove èchiamato ace/rio di Sale. Wella Sal Gemma
notando alCune particolarità `degli altri Sali più ha per naturaidi non crepitare,q`uando ſi gitta nel
famoſi in Medicina 1 e ſpecialmente del nome di, fuoco , ma d’infnocarſì a guiſa di_ ferro . "
eſſo il] genere- 'Santo lfidoro ſcrive, che il nome di L’altra ſeconda_ ſorte di Sale è il Sal marino"
53 eèdetto 3 Sull’onda , quod in ignem Projeéî‘ump chiamato Così, perche come ſi è detto, ſi_ fa ſeccan
_lb/ian è‘ exíliamr , overo à Sala , cioè dal Mare,` do l’acqua di mare al Sole , che perciò facilmente
con il quale ſ1 fà , o pure à Sole , ſenza del quale fi diſſolve in acqua 5 condenza anche ſenza arti
non ſe ne potria fare quella quantità, che richiede ficio; perche rimanendo in tempo’ aſſai caldo la
la baſIeZLa del‘ſuo prezzo, eſſendo univerſalmente ſpume dell’acqua ſalsa , ſopra qualche ſcoglio ,o
noto a farſi il Sale eſiccandoſi l’acqua_ marina~ Con_ ure al lido del mare e ſi trova fatta Sale,e Chia@
la forza del Sole .\ ' maſpuma di Sale ñ. ed è più_ acuto del Sale marino ’
OÌÌIEÌ'O ebbe il Sale in tanta dignità ,` che gli artificiale. Si dice ancora , che il Sale fattizio ſi
diede l’attributo di DivinozDi-uino Sale con/Perfino cava , non ſolo dall’acque del mare , ma anche da
Pfatom- (I/iqde in Theme-o) diſièEtmrIe-m eſſe armi molte altre a e Percib ſi trovano li Sali pure-n'a' x
çnm Deo corpus* , che perciò ſoggiunge, aver Ome [/waſh-r' , difom’aha , e ſimili. - .
ro ragionevolmente chiamatoil Sale Divinmmen— La terza ſpecie di Sale, cheè famoſo . edè il Sale,
tree` proprietà del Sommo Dio, non ſolamente di Nflfríco , alquanto negro , ed è detto Così dall’ofl
Creare,ma_ di conſervare le coſe della corruzzionez dote; che ſpira di Nafm, cioè di bitume; onde
queſta eſperienza è trivialiffimmpoiche aſpergen— Plinio, lo chiama : Sale Arſa/tito , e Galeria z Soda_
doſi le carni morte con il Sale ,'ſì preſervano dalla_
mite, perche ſi genera nel lago Asfaltite,.appreſſo a
corruzzione, ſicche Phnom ſeguiti) a dire , che tal imonti di Sodoma in Paleſtina di Soria , chiamaſí
condizione del Salezfſt azz-(adam valuti immortali-.z perb Sale Sodomire .
tatirtparticflla,óì z'mngaſlib.ſ.8ym‘D0ſim‘-) _La quarta , ed ultima ſpecie del Sale , è il Sal
Plinio_(517.311”.i7.)riferiſce moltiſſime coſe 1,40', propriamente negro , e che , ſecondo Meſi”,
intorno al Sa_le,e ſpecialmente dice, che chi vuole ed Avicenfla , inclina un poco al roſſo ` Quello Sa
menare una vita Con_ alcuna umanità non può' le è il più acuto di tutti gl’altri delle ſpecie_ ſudet
ſtare ſenza Sale, come neceſſario nutrimento,a ſea te . Di queſta ſPcCie ſi giudica per‘migliore quello,` '
gno che_ l’induſtria umana l’ha trasferito anche che ha una negrezza , che inclina al roſſo, riputan
doſi d’in ferior qualità’
alla voluttà , e per quello ogni riſo , e motteggio è’
raalnegro. ` ` l’altro
›` ,' clzoſi formalmente
' tin`
chiamato Salemi‘: hanno altro nome le Pia_cevoleZ~.
q Queſti quattro Sali , generalmente parlando ,
ze,che fanno la vita allegra , ' ‘ .
Appreſſoi Romani antichi era in tanto preggioì han no‘ molte *. e diverſe proprietà , che per brevità
il Sale , che oltre d’adornarne le piazze col nome di
ſi tralaſciano 9 dicendo Noi ſemplicemente del Sa
eſſo, come ſegue nella Via Salaria : Aroniamjlla_le Gemma, che fà‘al propoſito della Benedetta Laſ
Sal in Sabino: parma-i conſueveru , l'interpone— ſariva . Wſto purga . ſolvendo il corpo o ed eva
vano agl’onorì della_ milizia , ſicche il premio z che_ cua la flemma vitrea , ed altri umori difficilida,v
davano a i ſoldati, l’adornaVano coi nome di Sala eſtirpare. e mondiiica perciò l’iſtrornenti del ſenſo
rio zma_ tralaſciando tutto Ciò , che_ ſopra tal pena e giova alle vertigini . meſchiato con Agatico,
fiero ſi patria dinotare , e teſtimonianza degl’Au-v e Mirabolani , aſterge il petto , e mondifica lo
tori profani ſopra la dignità del Sale , baſtarà per ſtomaco ._ ' ‘
ultima_ confermazione quella , che ſi legge nelle, . \
Sacre carte f Levine.) Qidquizl obtulcrir jiicrifi AGGIUNTA,
ciir Sole con-die; ,_ nec anfore: Salfiederir _Dei tm'. ' ~ \
deſacr-'ficio tuo‘: ,In 0mm' oólatioue affare: Sit/.Ed L Sale , materia concreta , per eſſere ſiimolq
in &Men-co( ſup.9. ): 0mm': 'viéîlma Sakſalírtùr; nella fermentazione
è fiato perciò deſtinatq, , come
e produzziolne delle cole
parte ne icorpi ſen--v,
Bonum eſt‘ SALEd in &Matteo ſCflP.ſ. ) [/0: eſſi;
Sal term ;preſo quì per ſimbolo di prudenza . E. fibili , e miſtii che di eſſa neCeiſitavano z onde per
&Fao/00 Ad Cl'ſoſí-4- ) Sermo oeſterjèmper in graî che neceſſariamente in ciaſcuno di eflì miſti li ri
tia Saleſit condita: 2 _ trova , diede occaſione a Filippo Parucelſo di de
Sono poi molte le ſpecie del Sale 5 ma quattro cantatlo per uno de’ſuoi mal fantafiicati primi
propriamente , dice Giovanni Meſue , che ſono le rincipj delle coſe . 'ì' ` ‘
più famoſe; la prima_ delle qualiè il Sal Pani” Nell‘Arte Spagirica però , per quanto tocca alla‘
cioè il Sal commune , e quello è di due maniere , fabbrica , e preparazione de’rimedj s non s’inconó'
laprima è minerale , che ſi cava dalla terra ,come tra in Cffi attività Z o efficacia , ſe non da’öali 1 0
ſicavano i ſaſſi , ed è più duro, epiù ſalzo del_ Pure per mezzo ile-’Salis anzi qualſivoglia coſa .
marino , la_ parte più interiore di tal ſpecie di Sale che , o preparata , o non preparata dentro del no
minerale , per eſſere più pura 1 e lucida , a ſimili ſiro corpo fa azzione , ſiaſì quell’azzione nociva a o
tudine delle gemme , ſi chiama Sal Gemma , e per ure giovevOle altro non è , che ſale , o eſaltato, o
la medeſima analogia ſi dÌCe Sale criſtallino, il volatilizato,o fiſſato” dolcifi_cato,o mortiiicato Bce* ñ.4_— .P-ñ
quale lì raccoglie abbondantiifimamente in Liu-,z onde anche nelle preparazioni de’rimcſiilſi me‘äÌ‘ÌCÌ
quello
²94 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLl
quello , che fa auione a non è altro ,che Sale fiſſa il ſale marino , per mezzo del continuo moto del-`
to , e poíd01cificato ſopra di eſſe corpo merallico . l’acque , ave nella circonferenza delle ſue pirti .
Eſſo Sale dunque , benche fia ſtato dalla natura la parte oleaginoſa; e perche anche ritiene in ſe
per diverſi ſuoi regolati fini , `diſperſo fra tutti gran parte aquea , ( il che però anche ‘ccauſa di
gli altri prodotti , come ſono Animali , vegetabi~ ‘ .minore acuzia) congelata nella ſua eſiccazione,
li , e mineral' : con tutto ciò ave anch‘eſſa al Sale ne ſegue i che ne ſucceda il rumore i o Qrepito ,
conflituito le ſue proprie miniere , conforme ſi nell’atto d’accoſtarlo al fuoco, eſſendo cauſato dal..
ſcorge dalle cave di molte ſorti di eſſo , e fri l‘al la parte acquoſa, ſu perara dall’oleaginoſa in quan
tre cavaſi in molti luoghi il Sale commune follìle, tità , conforme può farſi eſperienza, ponendo den
a modo di pietra traſparente, e Bianco , conforme tro d'un vaſo ſopra il fuocoun poco d‘oglio , col
pub vederſi in Calabria di queſto noſtro Regno , ed quale vi ſia meſcolata la quarta parte d’acqua ,
“in altri luoghi , regiſtrati da Plinio ,\e da Giorgio facendoli bollire inſieme, e s’oſſervarà uno ſtrepi
,Agricola . to grande ,ſino a tanto , che ſarà del tutto conſu..
Si trovano anche in Africa vicino all’lltica pn mata l'acqua : l‘iſtefi'o ſuccede nel lumìcino della
tria di Catone , conforme riferiſce'lìlr'nio( lib.; r. candela , che ſcoppia quando nell’oglio vi è umi.
cap.6.)luoghi dove naſcono alcuni cumuli di Sale, ditàacquoſfl . Or così ſuccede a qUando il bale Ma
a guiſa di colli , quali dalla lunghezza del tempo,~ rino fi pone nel fuoco : crepita ſino, che ſi conſu~
e dal continuo ferire de raggi Solari , e Lunari , ma la parte aquea ſuperflua, offervandoſi poi il ſa
acquifla una tanto eſtremn durezza,che poi‘di neſ le decrepitato più acuto al guſto , che non era pri-j
ſun modo può ſcioglierſî con alcuno licore: onde ma , benche però nell’acuzia inferiore al foſlìle .
di più appena ſe ne ſcagliano alcuni pezzi con i Frà le virtù del Sale Gemma , Galena dice , eſ_
ſcalpelli . ſere molto aſterſivo , e valere control Veleni ~. però
Dice di più l’iſteſſo Plinio, che tra l‘Arabi , nel per quello , che sì è ſperimentato appreil'o i Cavaſi
l’Egitto ſi cominciò a trovare un certo ſale , dopo da cſſo Sele , per meno dell’Arte Spagirica il Balñ_
di aver, ſcaVato nell’ arene , quale creſceva la ſamo , quale uſato internamente , oltre dell’altra
notre , ſecondo il creſcere della Luna , e che il pri ſue molte virtù , vale a curare le rotture intelii.
mo , che iſtituì le Saline , foſſe ſtato Anci) Rè de‘ nali , conforme anche toglie un’infinità d’altri
Mai-zii , il quale la prima volta diſtribui al detto morbi, ſtímati, per altro incurabili .
ſuo popolo ſeimila moggi , o tomola d‘eſſo ſale .
Frà tutte però le ſpecie de'ſali. come Indo , 'Dr/[a Pietra Lince .
Spu moſo di Fontana Sec. quali non ſono actual
mente corri‘ñſiví (come è il Sale Armoniaco) il Ovendoli diſCOrrere della Pietra Lince I di
migliore ſi ſtima il Fofiìle , oSal Gemma , detto ciamo trovarſene di due maniere , una del
così 1 perche , ſecondo Baezio 7 Opera non poco a le quali è ſpecie di buccino; l’altra è quella pietra,
colorire le gemme z anzi a mio parere il Marino che per produrre ſpeſſo i Fonghifſi chiama Pietra
con il Fofiìle ſono una medeſima coſa , eſſendo il Fongara,ed è dEſCl'lttJ da Ferrante [MPCÌ'ZUO (Hz/Z.
Marino anche dentro 1a terra in miniera , che per nat.) ſotto nome di Tartufi?” Fangaro , in riguardo
ellere ſottopofla all’acq ue del mare , in eſſe fi ſcio— della conlíſtenza congenere a i Tartuffi ordinaríj .
glie; nè porrà a tale opinione fare oſtacolo la di Di queſte pietre ſe nc trovano così groſſe , che pe
verſità dei ſapori di eilî ſalhper eſſer Uno alquan ſano ſino a cento libre . Molti Aut0ri approvati
to amaro , e più ſalzo dell’altro, e che il ſale Folli. hanno per opinione o che queſta ſia il vero Lapis
le non crepiti nelfuoco Conforme ſa il ſale Marino: Ljncir , e che ſi generi dall’urina del Lupo Cer
perche a queſto fi riſponde I che la minore ſalzedi viero , come anco penſano Bartolo-mo dirgli” , e
ne , che s‘oſſerva nel ſale marino , viene cauſata Matteo Síloatica , ſcrivendo per autorità di Eva
dall’acque , cheìlo rendono dolce per mezzo anche , ce; Lapis' Lyncir ”pu/l ancemfit de urina Lupi
del continuo calore del Sole; impercioche eſala dal Cerea ríj mic-‘7” 9 5T' i” mantibm tanga/ata , qui m
detto ſale marino un certo ſpirito , Che è quello , domoſervalmgenerat opzimorfangorſypm ſhia
il quale vellicando il noſtro palato 1 fa ſentire il to qua/ib” mmc - l’a/et contra dolorem flomachí r
corpo ſalino più acuto , e più ſalzo . Che n’eſalí [Berici-nn ì ò“fluxm *venti-ir. L’iſteſſo ſentimen
queſto ſpirito , ne poſſono ſar teſtimonianza le ſo to tiene il Ceſa/pina , provandolo con l’autorità di
perficie della mura eſpoſte al mare , quali s’oſſer Teofrflſia (Lib-2. :le metalli-r) Tbeopbraſtm Lju
~vano dal detto ſpirito corroſe , non ſolamente nel curio tribuitfungarferre , Lodi: NMPoli ”cuffi
la tunica eſteriore , ma-ſin’anche nelle pietre . Or mm ejI Lap” , qui domí aflèroatm ,fiz’rrigetur i
queſto tale ſpirito , o parte ſottile Salina , non eſa fungorfert toto anna; {Ìe qua Hei-multim- , inquit I
la dal ſale foſſile , per cauſa che il detto ſale non oriturfungur, É* è ſaxo , ideſt lapide Lyncurioiſi
viene rarefarto ,, e diſunito , o pure ſmoſſo dall’ac -uè Lynceo, oztlgflri voce dic70,fungur admz‘rabilir
que, onde poi il caldo eſterno poſſa da eſſo fare eſa natura -, Pracz‘dimr hic i” eſum , .:'9- alias-ſich”
]are (ſnello ſpirito acuto -, eperciò s‘oflërva molto ſcitur anno tata - Pulita/i par: reliéîa dui-atm‘ Ù!
iù compatto , e ponderoſo del marino: di modo filicem , atque itàjèmpisr creſca": lupi; , reſtiáili
tale , che ſembra un crilìallos anzi la raggione 1 fácundltate .
perche non crepila pollo ſul’fuoco , la dove tale L’altra Pietra Lince , o Lincurio , è una pietra
crepito ſuccede nel ſale Marino , è , perche il Sal .di colore aureo, traſparente , e ſecondo Plinio ſi
Gemma per eſſere più compatto nelle ſue parti a mile al Carbonchio , ma è veramente una ſorte di
non ave nella ſuperficie la parte oleaginoſa 5 ma Succino , che per tirare le penne lì chiama dai
Greci
PARTES ECONDA. 29$`
*Greci Proroga/>1: ra” . Di tale ſentimento ſono ſermi onorato particolarmente con l’eſpíſlenle
Aezz'o, Fran-:eſco Aleſſandrafiornardo De, mio, ed feliciſſimo , che moltiſſime volte liò fatto di que
il Matriciofi . Salvamr Frzzncione hà per opinione: ſio Diatartaro , del quale il medeſimo Caffe/[i, ſot
che tale pietra ſi chiami Lincurio darlo ſplendore, to nome di ſuo nipote , hà fatto uſcire alle Stampa
a ſimilitudine di quello dell’occhio Linceo , e però uno curioſiſlîmo Trattato', dove ſpecialmente in
Lupi; LyncísacÎM/Î [api: [licenr.Teifra_/Za Me [zz/”'11 ſegna il modo di farne Giulebbe .
roſy/1.503.)Soh’nmSonta Iſidoro (1117.6.0rig.caff 8.)
e Plutarcoſrleſo/errmnim.) dicono,che il Lincutio, CASSIA TRATTA.
o Pietra Lince , che dir vogliamo ſia coſa aſſai lu—
cida, e ſolidillìma, a guiſa di Pietra, di modo , che Iglia di Violara , Malva , Bieta, Parietaria;
ſe ne fanno ſigilli, e tira come il Succino , non ſo Fiori di Viole ana manip.r.
]amente le feſluche, edi legni, ma anche il rame, Di tutte quelle coſe freſche ſe ne fa decozzione
ed il ferro ridotti in fogli ſottili, e che tal materia con libre dieci 'd’acqua commUne , finchè ſe ne
ſì generi dall’urina del Lupo Cerviero , detto Lin conſumi la metà dell'acqua 5 ſi cola fortemente, e
ce ,il quale ha per natura , che ſubito cuopre di con una poca porzione di eſſa colatura , si cavi per:`
terra il luogo dove ha ordinato: luoi-diaſci/iretonè ſetaccio una libra di polpa di Caſſia, e l’altra par
tali: age-rie: tranſèat in ”oſtrum ”firm , ut Theo te del decotto si CUOCe a ſpeſiëzza con una libra di
‘pbraflm perbióet , ſoggiunge Salina . Zucchero, e meza libra di Mele , e come lo ſcirop
Dioſcuride, il Brafavoln, Agritola , Scaligera , o è vicino alla cottura , s’aggiunge la polpa della
Alattbioli, Rue!), Aſd-roſario a ed altri , hanno per* Caſſia ſudetta ,e ſi fa cuocere in forma d’Elettua-z
fa vola quella opinione; ma riſolvono, ſeguitando rio .
li- Brrnardo Ce/ío z e Deſſèm’o, che il Lincurio ſia La Caffia Tratta , si uſa per i Cliſiieri , quan
nel genere di Succino; onde ſi conchiude doverſi do si hà intenzione di lenire il corpo , e purgarlo
adoprare quì , per la pietra Linceil Succino , che dalle materie acute, e bilioſe, eſſendo queſto Elet
a‘pfpariſce di color ſubrnfo , che tira a ſe la penna , tuario delicato , conviene perciò alle perſone deli
c pero cognominato PferigoP/:oron , come_ vuole cate , e molli. .
Dl’oftoride z tralaſciando anche quella ſorte di Se ne ordina da mezz’oncia, sino ad una intiel
Lincurio volgare , che deſcrive (ſofia/mo Boezio , ra , e conſervandosi diligentemente dura sino alii
(Li-L. (le Gemmír rap-2 78., detta communemente due anni .
Pie-tra di Tuo'no . Le deſcrizzioni della Caſſia tratta ſono molte , e
lB facile la compoſîzione della Benedetta , ba tutte varie, ad ogni modo la quì propoſta ricettaë
ſiando .li polveriazare gl’ingredienci,come ſi è av quella , che si coſtuma in queſta Città_ , e Regno .
viſato nelle confettiOni ſimili a quella; ſi doveranñ` Renodea lo chiama Lac/- di Cuffia; ma ad ogni
no reliare ſeparatamente il Sal Gemma, il Diagri modo biſogna ſapere , che queſta Callìa si tiene
dio , ed li Zafferano , come anche il Zucchero , e ſeinplÌCemente , per ponerla ne i Cliſtieri , già che,
non compntando in luogo di pOlvere eſſo Zucche la polpa della Caſſia , che hà da ſervire a pigliarsì
ro, nè meno il Sale,ſì ſarà l’Llettuario,con il qua Per bOCCRJSi doverà cavare sù quel medesimo pun
druplo di Mele ſpumato . to per ſetaccio; onde a queſto fine , ordinariamen
te i Medici ,_ che ordinano la polpa della Caſſia ,
D l A T A R T A R O per bocca, ſcriv0no nelle ricette : Rgcenrèr extra:
.Di Pietra Caſh-[li. è?” per ſetam . -

_ Iglia Tartaro di vin bianco ſottilmente pe CONSERVA DI CASSIA


ſiato , Sena eletta ana oncia una ,_ e mezza , .Del Donzelli -
Manna eletta, Zucchero roſſo ana oncia una,Gen
gevo, Aniſr , Cinnamomo , Galanga minore ana . Iglia di Liquírizia oncie due, Semi dl Malva;
dramma una , Sciroppo Roſato ſolutivo oncie ç. Semi di Meloni , di Cocozza , di Cetrulo;
Se' fa Elettuario ſecondo l'Arte. di Auguria ana oncia una , Capel Venere mani
Facoltà , ed Uſo. olo uno .
Qp—eſto Diatartaro è ſicuro, e benigno, e perciò Se ne fa decozzione graduata can ſei libre di
ſi può pigliare d’ogni tempo, in ogni ed…: tempe acqua di Malva diſtiliata; fatta la colatura, ſi cuo.
ramento,perche eVacua ſolamente le fecciedegl’in-z ce con tre libre di Zucchero bianco, e Comesi ac
fellini, e laſcia il corpo lubrico .Dice di più l‘Au col’ta alla cottura perfetta , ve ſi meſchiano due li
tore , averlo fatto pigliare a ipazientl per uno , o bre di polpa di. Caſſia , e ſei oncie di polpa di Ta
due meſi continui, ed ha fatto alleviare idolori marindi, e ſr cuoce in forma di Elettuario,aroma.
del mal franceſe , iflati ipocondriacl, ed aver pre— tizzandolo poi con un’oncia di Cannella perfetta .
~ ſervato da i dolori articolari ,che parve miracolo.. Giova a nettare i reni da tutte le ſuperfluità ,
Si piglia un ora avanti pranzo, o cena - giova all‘ardore dell’urina , e vale alla Gonorrea,
La doſa è da meza , fino ad un’oncia, e meza , e provocando per urina la materia ritenuta , e mi
dura due anni,epiù . . tiga l’ardore di efl'a .
E così celebre il nome di Pietro Cflſielli , ~che La doſa è di un’oncia , per molte mattine , be
per ſe ſteſſoè baſiante ad autenticare l’eſquiſitez vendoſì appreſſo Un poco d’acqua di Capcl Vene
2a d’ogni ſua invenzione medicinale , ſicchè a me re, o di Angurìa .
non relia ſar altro in queſio luogo , ſe non d‘eſt Si conſerva per un’anno .
CON..
596 TEATRO FARMACEUT» DEL DONZELLI
`
CONSERVA CATARTLCA, H I~ E R A P l C R A,
D’invenzioîſe del Donzelli . Di Golem) deſcritta cla-Maſi” .

Iglia di POlîpodio @creino freſco ben mon Iglia di Cinnamomo, Maſtice , Aſſai-o ,Spìca
dato una libra , ſ1 peſta ſottilmente con cele Narda. Carpobalſamo , Xilobalſamo, Zaffa—
rità , e ſ1 pone dentro tre libre di Zucchero ſcirop rano a Caſſia Lignea ana parti uguali, Aloè,1ia al
pato (ma che ſia freddo , altrimente il Polipodio ſi peſo doppio di ogni coſa . Se ne fà conſezzione con
Viene a ritirare , e ſi fa inabile a maſticarfi) ſi fa il tripolo di Mele ſpumato .
cuocere a debita cottura di Conſerva, ſpruzzando ` Facoltà , eri 'Uſo .
_vi nel cuocere alerme goccie d’acqua di fiori di Sono attribuite a queſto Elettuario facoltà moi.
Aranci , ed in fine s'aromatizza con una , o due to inligni,trovandoſ1 efficace a riſcaldare,attenuañ
dramme di Eſsenza di ſcorze di Cedro , cavata nel re, incidere, aſtergere,ſeccare,aprire l'oſtruzzioni,
taglio del mortaro, e di quì alcuni la chiamano ſeparando , digerendo, ed eſpu rgando quietamente
Conſerva di ſcorza di Cedro ſolutiva z lo la chia quegli umori , e ſlati crafiì , e di altra cattiva con-z
mo Conſerva Catartica , che inſeriſce parimente dizione,che a guiſa di ſpugne ſtanno rinchiuſi den_
Conſerva ſolutiva . - tro alle caverne del corpo . Componendoſi con l’, i
Baſta ſolve beniguamente il corpo; ſi può da— Aloè, non lavato,è certamente più purgativo z ma
re in ogni tempo, in ogni età. Giova ſpecialmente però meno c0rr0horante ; per il contrario quello,
per gl’Ipocondriaci, facendogli lubricare il ventre. che lì prepara con Aloè lavato, non è tanto ſoluti#
Caccia i fiati rínſerrati nelle viſcere, ed è buona a vo 1 ma corrobora maggiormente il ventre , e mi
tutti i mali, che vengono fomentati da copia di rabilmente conferiſce agli effetti del capo , dei
umori”: però tra le Conſerve merita il nome di Pa. Ventricolo, del fegato, delli reni, dell’utero, e del;
nacea, perche ſono così numeroſe l’eſperienze, che le giunture , e di altre parti raffreddato , evacuariñ_
di elſa hò ſatto,che ragionevolmente doverei tener do da elſe l’umore freddo, e putrido…
la appreíſo di me z ma ſeguendo il mio genio natu La doſa èdi dramma ſehlino ad otto-Per quataro
rale , la communico a tutto il Mondo. acciò goda anni nel ſuo vigore ſi conſerva . -
di tanto beneficio , con sì poca fatica, e ſpeſa . Il nome di Hiera inſeriſce Sacra,ſincome~.Ab ope
La doſa quì è di duerſino a trè, e quattr’oncie . rióm‘ divinir , ó** mirabz’líZÎ/zr dice Giacomo Sil
Bevendoſi appreſſo brodo,0 acqua,opera al doppio, -vio , e l'aggiunta di Picra inſeriſce amara , perla
che non fa ſenza beverci . ‘ quantità dell’Aloè , onde anche la Hiera è detta (la
Gal-:n0- Dina/ou , ed è la quì propoſta ricetta, alla
ELETTLÎARIO ALESSANDRINO . quale Meſue aggiunſe il Carpobalſ-uno, e la C-lllìa
Lignea . E perche nè .-ìlIeſue,nè Galeno determina
lglia di Polipodio ſreſco,e mondo oncie quat rono , con che quantit‘r di Mele doveva conſetmr
tro , Sena Orientale , e radiche di Altea fre. lì, crederono alcuni ſeguire la regola ordinaria del
ſca ana oncie due , Semi di Aniſo dramme due. Si quadruplo delle ſpecie, ma entrando in elſa molto
faccia decozzione con acqua commune‘quanto ba Aloè , che finalmente non è altro, che ſugo ſpeſſa—
fina-alla colatura poi s’aggiunge diZucchero fino due to , e che facilmente ſi ſcioglie, vienea ſare in parf
oncie , e polpa di Paſſole enucleate , e lavate con tt‘ l‘ufficio del Mele 5 onde Lz'io-uanní Cojleo (Comm.
vino Greco, e paſſata per ſetaccio libra meza, e di in MeflcnPdo Hirra 1’icra)avviſa,d0verlì ado‘prare
nuovo ſi fà cuocere , finche venga a confiſtcnza di quì minor quantità di Mele del quadruplo, dicen
Cotognaro . ’ do : De ,Mel/ir menſura, non levi; eſt que/Ziofiale
nu: equirlrm Fonda: non exp/imc , in /mr Piera
Facoltà , ed vfl, . multa e/í Aioèr copiazpmjlat *vero Aloè eademferè
l 01mm , gna: Mel, conſervandi z ("T-[Perin excipíìn
Purga il pettodì rení,il ventre,e gl’inteſtinimon di ſentore ſuo nè dif/744m” , quare minori qmqne
turba il corpo , nè lo laſcia ſtitico; e perche purga ”ze/11': ”zonſuru ejI apm- Lo Speziale perciò deve
ſenza moleſtia, è ſicuro medicamento per le Donne avere una regola certa della ‘quantità del Mele ,
gravide, e per li fanciulli . che è neceſſario per formare la ſudetta Hiera in
La doſa è di mezz’oncia, ed una lino a due . Si Elettuario , onde accertatamente lì dice ,` che per
conſerva Per ſei meſi . molte oſſervazioni da Noi fatte; ſi può ſtabilire per
Aleſſandro Petronio Medico della glorioſa me regola ſicura di pigliare il triplo dl Mele ſpumato»
moria di Pop” Gregorio X11!. ſcrive di ſua inven e così viene anco oſſervato ‘dal Caſio/lo a Collegio
zione queſto elettuario (nel libra ſeconda {le Almo, Ag uſtano, Berg/maſchi, Brwderone , Corteſe, Clx/io
fw* medio/imam. molirndwapd o) e perciò ſi chia Spine/10, e ſordo.
ma Elettuario Alciſandrinomd anco di Zrbibo, in
riguardo, che vi entra la polpa delle Palſole,le qua Pratica di confettar la Hier” Pi ora.
li in Roma hanno il nome di Zibibomome che de.
riva dalla lingua ArabÌCa . Si peſtaranno il Cinnamomo, Aſaro, Spia-”Caſ
QrLeſt’Elettuario ti trova però traſcritto in altra pobalſamo, Xilobalſamo, Calſia Lignea, riducenſi
forma a ma Noi ci contentiamo del primo inven doli in polvere ſottiliſlime . alle quali lì aggiunge
tore . ~ la Maſtice polverizzatu a parte; il Zaffirrano li pol
verizza anche egli ſottilmente ſeparato , c poi lì
ſcioglie con un poco di vino bianco , e fi gitta nel
` ' Mele
*PARTE SECONDA: 357‘.
Mele ſpuma-:o ',’ e ſi laſcia ſu il Fuoco conſumare la re il triplo di Mele 9 ſeffendofi dell’iſteſſa pratica
ſoÌerchia umidità del vinoravvertendo, che dove— nel confettarla .
:à eſſere men cotto dell'ordinario , che altrimente Sarà utile avvertimento, che inluogo della C04
la conſe22ione preſto ſvaniſce , e la ragione è , di loquintida, ſi dovranno adoprare i Trociſci Alan
ce Filippa Giuberta : Ingmtí enim ”rider-”m fu[ dal , che ſono più ſicuri di eſſa . E Così approvano
mmm copia Malfa”: exficcatur , incraſſaturqm molti buoni ScrittOri , oltre che lo dice Meſue nel
licet kviùr 508m” e quàm ad Eléíîuarimn ó“c. L‘ la preparazione di tali Tro'ciſci : Troclnfii All-ana*
Aloè parimente ſi polverizzi a parte-.e ſidovrà me dal, qui Ponuntur in Hier” Her-meri: , ó“ in alii:
ſchiare nell’Elettuario , dopo che ſarà raffreddato, confeffionibur [oca Colocbyntidmlo poi non traſcri
acciocchè non s’ ingrumiſca . vo quì un'infinità di Conſezzioni a di Hiere , cioè
di Pac/n'a , Diacolocyntizlor 1 Logadium , ed altre .
ELETTLIARIO GARIOCOSTJNQ perche quaſi tutte ſono indri22ate ad una inten
zroae .
Iglia di Ermodattili bianchi mandati- dalla
corteccia eſteriore , Diagridio ana dramme ALTRA AGGIUNTA.
due, Coſto , Cimino, Gengevo , Garofani ana
dramma una . - Ue ſono fiati i veri fini principali della'
, Se ne fa polvere, e fi ſetaccia . Si conſetta poi in preſente Aggiunta,il primo,cioè per non vo
Ilettuario con ſciroppo, ſarto di Mele, vino bian ler mancare a ciò 1 che può almeno per ora ellerr
co . cotti inſieme a perfetta conſiſtenza - derſi il virtuoſo deſiderio di alcuni zelanti Farma
copei a quali ſi riputano men del laro eſſere, ſe gli
Facoltà › ed ‘U171 . accadeſſe qualche fiata licenzia: dalle loro Offici
ne,chi v’accorre con qualche ordinata cöpoſizione
E mirabile a togliere ſubito il dolore delle giun` alla giornata uſata da’Signori Medici,e non prima,
ture , ſolve ſenza moleſtin e ed eſtinguela veemen a tempi del Sig.Donze/li~, come fi vede chiara
za del calore,ed attempera le membra del paziente. mente per la mancanza di eſſi loro nella edizione
La doſa è da cinque ſin-o-a ſette dramme . di queſto Teatro Farmaceutico . E, l’altro fine è
S’adopra in bocconi involti di oſtie inſuſe nel fiato per aver con più commodità in queſto libro
vino bianco auſtero , non molto potente 5 ma chi; il tutto a che andarlo altrove cercando da altri li
non può inghiottire,lo può pigliare ſciolto nel me bri, ed Autori , che trattano di elfi medicamentiz
deſimo vino -` Si piglia neü’aurora z e fi diginna {rà quali ci bafierannoquefli due,refi già più fre
ſopra ſei ore . p quenti con le loro richieſte, che ſono il Diaſcordio
Quella compoſizione camina ſotto nome di di Framfloroze, l’Elettuario di Franceſca SilviaLa
Pietro Bairo,e la ſcrive nel- ſuo libro Veni mamy”, compoſizione de’ quali non la de(criveremo di
chiamandola Cariocoſtino , benche ad altri piace altra maniera, diverſa da quella, che leggeſi in ellì
chiamarla Elettuario di Ermodattili . Le ſue ope Autori , che ben può intenderla ogniFarmaco-ñ
razioni ſono inſigni , e ſpecialmente contro quel peo dotato di qualche poco di ſale del ſuo Farma
la Podagra , che chiamano calda . Io però la tro ceutico Officio.
V0 in Gale” [ib-(le Djnmm‘zlíir , GAP-de Paſſioni
L”: gemma” , ó** tibiarum , ſotto. nome di Palm‘: ELETTUARIO. IDRAGOGICO_
Cdtbarticur- Poſſono ularloi Podagroſi ſubito a Di Franceſca Silvio .
“ça--ar
,che lì ſentono i forieri della Podagra 5 onde Pietro.
Bairo-l’uſava per ſe medeſimo :Statìm (dice egli) P. iglia di bacche di Ginepro quella quantità .`
Cùmfintiebam me habereſigna rep/etiam': a che ti parerà baſi-ante a cavarſene quattro
oncie della loro polpaflavata per ſetaccio,dopo eſo’
BIRRA COLÃPOSTÃ ſer ſtate elſe. bacche infuſe in acqua,e con eſſa cot
.1
Di Nicolò Aleſſandrino.. te,!`econdo l’arte,tli polpa di tamarindi altrettante
*acnñ‘VT oncie o di radÌCa di ſcalappa oncia una . emez
Pigna di Cinnamomo.$pica nardafirocqu-ui za,e di Scammonio eletto una ſol oncia. Ed oncie
nanto,Aſaro,Xilobalſamo.Caffia liguea,,Car dicci di Zucchero chiarificato, ſecondo le leggi
pobalſammViolmAſſenzo,Epittimo.Agarico, Ro dell’arte Farmaceuticamſate alla con fezzione de
ſe, Turbith , Coloquin-tida , Mali-ice ana ſcrup. a. gli Elettuarj, tante volte già inſegnate in più luo
Aloe al Peſo di tutte le ſpezie , cioè ſcrupoli ;2. ghi di queſta ſeconda Parte.
ñ' Giova a diverſe intemperie del capo , dell-’orec—
Fata/ta“ , ed ‘Ufiy.
chie , e degli occhi z purga ancora ottimamente lo
Romaeo z vale a i difetti del fegato ;ammolliſce , ~ Perla ſuavitàaed efficacia di. quello Elettuario
ed attenua la durezza . egroſſezza della milu; è blandme non ingrato. fi ſono già molti indotti a
buona per l'indiſpoſizioni delli reni › e della vellì pra ticarlo. nelle loro ordinazioni con la doſe da
ca,come anche all’intempetiedella matrice . una a tre dramme per i fanciulli , e negli Adulti
~ La doſa è di due dramme, finoa cinque . da tre a ſei,e ſette dramme per cadauna kiara, O da
d"*í‘ Si conſerva per anni quattro. Sè COSì i" [033MB: 0 pure ſciolto, ſecondo l’inten
Quella Híera compoſta è di Nicolò Alqffinylri. zione dell’Autore in acqua di Finocchio-Petroffl
”me li con fanno gl’ifleüì avvertimenti della Hiera lo, o altro Veicolo riſpettivo al male del paziente,
ſemplice,cioè di peflare le ſpezie ſottilì,e di piglia: che doverà purgarſi jam luci: arto ,fi-dere -
O o ~ /
ó —-~4
298 . TEATRO FARMACEUT- D‘EL ‘DONZEL'Li
D I A S C O 'R D I O tuario ſe ne ſerviva Girolamo ‘Fracaſiaro negl
ì Di Girolamo Frflcaſtora Appeſtati , come pure per ultimo ſoccorſo negli
` ſeconda ilCal/egio daga/lazio. mali diſperati,
gno:: i alterandolo ſolamente r come ſie-3
Recife ſucc. Iujul. ”naz- citr. ”nc-r. diafcordſi.
P Ig‘lia di Scordio oncia una , di cannella vigo
roſa,Caffia lignea,Dittamo Cretico,Tormen dracm.1.ſpecier.cardial. e gem.ſcr.z. acer. acer.
tilla,Biſtorta,Galbano,GenziauaaGomma Arabica rim. imc. l. omnia miſceto pro duabur vicibu: .
ana oncia mezza, ſeme di acetoſella , di oppio ana franceſco Sil-via però`lo compoſe per ſuo uſo ,
dramma una” mezza,flirace Calaminare una dram che ſempre lo pratico in qdeſt‘íàltra formola ſe
ma,Bolo Armeno una oncia,e mezzaſſerra lennia guente . i
mezza oncia , pepe lungo , zenzevere ana dramme Recife rm]. gentian. card.bened. diffammretic.
due,mele chiarificato libre due,e mezza,Conſerva ana ”nc-ſemi!, tinge/ic. drawn-dna: ,fo/funſiccor.
di Roſe Roſſe incomplete libra una a, e ſe nta—formi ſcordmnra. crac.optim.dracm.z. acarmendraca.
Elettuario. ' i ó"ſeminrumjilſſqflirmínjîextraéî. quia inſpiſſi
Facoltà , ed Uſa . ſerur adjuxtam ſui conſiflentiam . Cui addantur
Più egregio diaſoretico in tutti i morbi‘, che exrrmîìi mrl/iarir apii cum aceto díflillato faé’Zí
hanno dell'acuto,e ſebbri maligne non ſi ritroverà drawing. gummrabíc. Pur/Jfim-Pmp. une-r . è“ſe
ſimile-,oltre l’eſſer proficuo nella diarrea, e diſſen mir, quem/blood; in unciam ſemi! , aq.fmzir”l.
teria,ſpeciſico ſingolare in qualunque interno do— baſi armeni Przp- unciflm alter-am, (SP—ſemi: , Pu].
lore Sec. non eſſendovi quì luogo,ſe non che ſola. raddmperaÎoÎ-.unc. l . raffilígnwinnamwlcáî. ”nc-ſe
mente per la ſua compoſizione , e doſe, che ſarà_ da mir, nur.myriſtz'c.optim.dracm.z. miſcela Pro hu
_una a tre dramme . jur magm’
miller Eleéîuarii
"20510111571' , ’ campafitioue, cuju:
i dofi: :rip
Ma oltre all’accennate facoltà di quello Elet

DELLI LQCH [N GENERE

(Libri medicamentî, che dagl’Arabi ſono chia.. ]i`-, ma ſtudiando Noi di non empire il volume dì
mari Loeb, eda’Greci Eclícmata , ſono una medicamenti (juſt/em faculmtir, deſcrivere-mo
coſa medeſima con quelli , che i Latini‘ pertantoi Loch più coſtnmati oggi- giorno .
dicono Linéîur , overo Illinſìm , perche : Lingeri
da ,’ frù lamóearla fimmntur , ſoggiunge Reno-*leo
(Co/let?, de Eco/email; cap. f.) Si nominano‘aſſn L OC H S-A N O
(li/Meſtre.
che`~ medicamenti Arteriaci : E0 quod affec’íilzur
We… arteria , é" circumſtantium Partizan pn'. P Iglia di Cinnamomo, Iſopo ſecco, Liquirizia
maríà deflinentur , ſcrive Berta/do fl ana dramme cianE,Giuggiole, Scbeſten ana
Queſta ſorte di medicamenroè di conſillenza , e numero trenta , Paſſole en ucleate , Fichi ſecchi,
forma degl’Elettuai-j molli, e differiſce da eiIì, per Dattili graffi ana oncie due, Capel Venere mani
che non riceve nè tanta varietà, nè tanto peſo polo uno,Fien greco dramme cinque, Semi d'Ani
d’ingredientiganzi per lo più a’Loch vi ſi meſchia ſ1, Semi di Finocchio, di Lino, lreos , Calamemo
no molti‘m'edicamenti glutinoſi, e viſcidi , perchè ana dramme quattro .
eſſendo il Loch appropriato a'mali della gola,dell' Ogni coſa ſi cuoce in libre quattro d'acquaifinſi
aſpera arteria,e del petto,è neceſſarimche lia com.. che rimangono due libre, e ſi gittano ſopra di eſ~
pollo cos—ì , per-optare gl‘effetti deſiderati , ſopra ſa colatnra di Penilli due libre,e ſ1 cuocono a ſpeſ
(ali parti morboſe . ſezza di mele,'e poi aggiungi le ſeguenti materie,
ll Loch (i può uſare meſchiato con altri medi. perfettamente contuſe z di Pignoli mandati dram—
camenti pettorali, o pure da sè Preſſo, pigliandone . me cinque, Amantlole dolci mandato , Liquirizia
una mezz’oncia per volta , in ogni ora , ma ſpe raſa a Tragacanta ,Gomma Arabica , Amido ana
cialmente la mattina per tempo a digiuno, ed an. dramme tre, [ride dramma due ,
che la ſera avanti mangiare , ma i Loch ſoporiſe. Si—meſchia ogni coſa , e ſi ſtancheggìa a finche
ri', come il Diapapavere, Diacodion, ſi pigliano la acquiſtl biancheZza .
ſera, molte ore doppo il cibo , e ſi hanno da tene
re in bocca facendo, che cali da ſe ſteſſo ſpontanea FCCOÌÌA j ((1 o
mente‘- ed acciò poſſa trattencrſi per più tempo
nella parti del Toraceflì terrà il capo ſopino, men Conſeriſce alla toſſe, alla raucedine della vacci
tre che'durarà in bocca il medicamento,avvert‘en cauſata da ſreddezza, e da {lemma craſſa, contenu,
do doppo di averlo preſo , di non bere alcuna ſor ta nei petto , e nel polmone .
te di liquore, ſe non paſſato qualche tempo con ve La doſe è di dramme cinque , ſino a dieci › eli
nientedovendoſi nondimèuo cavare da quelle par piglia lambendo .
ti marcia denſa ,o pituita craſſa 2 ſi poſſono uſare Dura la ſua virtù per un’anno .
i-Loch diluti , con qualche liquore idoneo , a fine Pretendouo i Frati commentatori di Meſi”, che
di rendere tali materie più facili all’eſpulſione nel teſto di Eſſo a in quella ricetta vi lia errore di
Sono molti i Loch, come il Loch del’im-de Amyg ſtampa , perche per il Cinnamomo dicono cimeli!
{ln/ir , de Succo Caulium, (le Pruſſia, (le Sci/[a, (lo leggere 'Cinnamo 1 e così hanno veduto in più dl
Alike”, de Farfnra, de Affrſrera, Santtm , e ſimi venti teſti manoſcritti antichi, cche per il Ciu~
. na

*a
PARTES _EC'ONDA'Z '299'
namomo ſi debbia ponere la Cannella di corteccia aggiungi di Zucchero bianco libre due , Cuoci alñ‘ `
groſſa *, queſia opinione è più toſto ſuperllizione a la perfezzione a e Poi fallo flancheggiare , finche ‘ſi
che altro , avendo Noi già baſtantemente provato, renda bianço .
al capo del Cinnamomo, czhe tali variazioni di no
mi inſeriſcono una Raffa coſa, ſicche per conchíu ,facoltà , ed Uſo:
ſione fi dice, doverſi adoprare qui , per Cinnamo.
. mo la più perfetta Cannella , che trovar ſi poſſa , Giova al catarro ſottile, che cala dal cerebro al
mentre Meſi“- quì dichiara di volere ſemplicemen polmone, di dove viene originata la toſſe, e levi—j
te 1’1ſ0p0,e li Fichi, per conſeguenza ogn’altro in ilie .
grediente della ricetta, ſi può ſenza ſcrupolo ado Si conſerva per un’anno 5 ma quanto è più fre-J
rare freſco, eſſendo capace di tal condizione 5 ma ſco , tanto `e migliore .
rd l’lreos,benche nOn dichiarato da Mez/'mè me. Meſue chiama il Diacodion Confoäio de Iaeur ;
glio ſecco,che Freſco , per tale intenzione . Alcuni che inſeriſce Conſezzione di Papavero , e ſi può
Teſti hanno ſcorretto il peſo dell’ Aniſo , Finoc— preparare con Sa pa, con Melo, e con Zucchero. Biñ’
chio,ſemi di Lino,lreos, e Calamento, che cori-et, ſogna perciò conſiderare, ch’eſſendo il catarro ſot-ſ
tamente deve leggerſi ana dramme 4. tile , e per Conſeguenza poſſa ſcendere all’aſpra ar
11 decotto doverà Farſi graduato , perche'quan. teria , al petto, al polmone, con timore anche delle
tunque Meſa: non l’abbia qui ſpiegato 1 ſoppone, vigilie all’ora (ſecondo che dice Gala-”0 ) biſogna
ch‘ogui diligente Farmacopeo abbi in mente ica— meſchiarvi tanta ſapa , che ſia la metà dei decocto
noni,e ſpecialmente quei ultimi quattro, dove in de Papaveri,e cuocerli inſieme a ſucco di carboni*
ſegna il cuoceredavarefinſondere, e tritorare cut. ſenza fumo , e fiamma . Nè per quella intenzione
‘te le materie,che ſpettano a tale Profeſſlone , può convenire il mele, poichè è di ſoſtanza acuta,
e però aſſottiglia più le materie 5 ma eſſendo adu-``
LOCH DI POLMONE DI VOLPE nata nel petto, e nel polmone gran copia di mate
Di Meſue. 1 ria groſſa catarrale , e perciò biſognandovi medi
camento aſterſivo , allora ſarà più conveniente il
di P lglia di Polmone di Volpe ſecco , Sugo di I.i mele, perche fa dormire, aſſottiglia le materie, e le
quirizia,C;ipel Venere, Semi di Finocchi,Se diſtacca , rendendolo atte all’eſpulſione. Ma quan—
mi di Aniſi ana parti uguali. do biſognarà aver riguardo all’una.,ed all’altra. in—
Si confetta con Zucchero corto con acqua, tenzione , ſi metterà ugual parte di Sapa, e mele o
quanto balla s ed alle volte [i conſetta con il Rob dandone due cucchiari , ſecondo però l’età , ed. il_
Mirtino, e così è maggiormente.conſort-ativo . freddo del paeſe .
Qu—ell’altra mifiîone , che dice Meſi” d’Acazia ,'
Facoltà l ed 'Uſo ,
lpociſtide , Miri-a , Croco , Balauſtio ana dramma
Vale per iTiſíci,e conſumati , avendo partico— una , e Ramich dramme quattro , non ſi coſtuma
lareìproprietà di conſortaro il polmone . quì o Oltre che tali ingredienti rendono il medica
La doſa non viene ſpiegata da Meſue ; Cet/lella mento troppo inſoave , e forſe inutile , ſoggiunge
però dice darſene un’ oncia per volta lambendo , Giovanni lunari”; finalmente dice Meſue , che al—
Si conſerva per un’anno . cuni nel Diacodion ſemplice, in luogo di Mele, vi
ll Loch di Polmone di Volpe viene deſcritto da mettono Penidii’, o Zucchero; e tale è il coſtume
I-*hr‘fuu.—_--ìi'
Meſi” al capa 2- de’mali del polmone, e dite eſlër di quello Collegio Napolitano .
ricetta di Galeria, ma il Caſtello dice di no , perche Tralaſciando tutte le queſtioni, dico, che quan-î
quello ſi confetta con Zucchero, non mai adopra to al Seſtario ,, quì nomi nato , ſi doverà intendere
to da Calepio-La preparazione di quello Loch è ſa quello di Calmo, che_ peſa oncie venti delle noſtre.
cile, onde ſi dà ſolamente per avvertimento di fa ll Diacodion ſì compone in ſor ma d’opiata , ed
re le polveri ſottili , e ſe il ſugo della Liquirizia, è volgarmente detto Diacodion liquido . Si coſtu
non ſi polverizaſſe facilmente , ſt potrà ſciogliere ma anche in forma di Tabelle a beneplacito . La.
con acqua, 'o ſugo di bacche di Mortelle . Molti ſua preparazione, come facile,e chiara non ha bi-j
Scrittori per coni‘ettare queſto Loch , aſſegnanoil ſogno di alcuno avvertimento .
triplo di Zucchero, o di ſciroppo Mirtino . Quanto alla quantità dell’acqua, e de i Papaveñ`
ll Polmone della Volpe doverà eſſere Prepara ri , di queſto Diacodion Calmo (de comp.medíc.
to,corne ſ1 èdetto al ſuo proprio capo . fleundJoeJibq.) dice. che Prw-flantr’ar ea -wſa e/Z,
i” qua ad mmm ”peſata-Fm”, capita dream
DIACODlON SEMPLICE injiciuntur quemadmadum Critoſerip/ìt z aut ad
Di Meſue . duo: jèxmrio: quìndecim capita , ”t Soranm’ , i”
medio autem borum amborum ;tarminarum e/l ,
[glia dieci capi di Papaveri bianchi di medio ubi 080 1 aut not-em capita in unumſexrarium
cre groſsezza , parimence di mediocre umi conjieimmrr . Coſtumava anche Gale-no di uſare
dità, e ſeccità , falli macerare in uno ſeſtario d’ac quella diligenza nei fare eſſa decozzione , cioè de
qua piovana , per due giorni, ma eſſendoi capi de Papaveri molli , e freſchi , li faceva macerare per
Papaveripiù ſecchi, falli più lungamente mace 3,4. ore, ed eſſendo poi duri, e ſecchi , per più
rate , ſiccome eſſendo più umidi, inacerali 24- 0 lungo tempo li macerava . ma dice , ch’eſiì capi 9
re, poi cuochfinchè ſiano ſcotti, o pure alla conſu non ſiano molto induriti , perche tali capi o non
fnazrone delle due parti dell’acqua , poi cola , ed hanno ſugo z ed all’incontro biaſima li molto ſre-_
O o .2_ ſchlz
;ai TEATRO FARMACEIIT. DEL DONZELLI
ſchi , e molli, perche hanno ſugo craſſo, crudo, ac. zioſe 1 le quali ſe vi Fuſſero ſtate meſchiate a ſareb:
quoſo,e debole. e per tal cagione vitupera quei ca— bono apparſe nella ſoluzione . Si potrla ben met..
pi di Papaveri, raccolti in luoghi umidi a e pa tere qualſivoglia coſa di prezzo a beneplacito z ma
luſtrî . iTurchi non lo fanno, mallìme perche nelle mate.
Quanto poi al numero de i capi di effi Papave— rie Medicinali ſono avidiſſuni di cruffare ciaſcu
ri , detti di ſopra da Galena , s’intendono de’capî no, e ſpecialmente i Chriſtiani. La ſeguente ricet
mediocri,giuſta la proporzione dell'acqua preſcrit ta di eſſo Sorbet’ hò procurato averla dagli Amici
ta, perche pigliandoſi de'grandi , ſ1 doverà creſce Chriſtiani, che ſono in Coſtantinopoli _ I

re la doſa dell’acqua, ſecondo ſi giudica la propor


zione creſciuta , perla groſſezza di eiiì capì . SORBET.
La cottura ſi ſarà con fuoco piacevole , e non
dovraſti guardare, che ſi conſumi la terza, o quar— Iglia di Zucchero fino libra una , Sugo di—Li;
ta parte dell‘acqua 5 ma che eflì capi ſiano total moncelli pane oncie zo. o ſpirito di Vetriolo
mente ſcotti . dramma una , Ambra griſa gr. 10- Muſchio gr.4.
Calmo conſiglia e che anco l’acqua di fontana Terra ſigillata mezza quarta .
buona , e chiara fi pub adoprare qui nella cottura Si chiarifica il Zucchero,ſciroppandolo,e ſi cuo.
dei Papaveri, quando non vi è la pluviale pronta. ce a cottura di Manu! Cbrzſtí , allora vi ſi gitta
Diremo bene a quoſto propoſito , che moderna dentro il ſugo di Limoni, e fi bolle due bollorh sì
mente ſië quali in generale, introdotto l’uſo d’un alza dal fuoco , e ſi ſtancheggìa , finche diviene
compoſto della medeſima forma del Diacod ion li bianco, ed in fine vi ſi pone il Muſchio, Ambra, e
quido , il quale fi portò la prima volta da Coſtan Terra ſigillata ,quì però (i defidera meno acido , e
tinopoli , onde ritiene il medeſimo nome Turche. così vi (ì pone la -meta del ſugo di Limoncelli', e
ſco di Sorbet: ia ſua compoſizione è tale . Si pi circa il mettervi la terra ſigillata, la maggior par
gliano tre libre di Zucchero chiarificato , e cotto , te ſe ne aſtengOno , per non alterare la bianchezza
come ſe ne voleſſe ſare il manu: Clm'fh', e mentre di eſſo Sorbet .
è caldo vi ſi meſchiano quattr’oncie in circa , di Proſpero Aífínoflib.;.medafgyjatqu parla def
ſugo di Cedro, o di Limoncello; ſi ſtancheggia col Sorbet, come» egue .
menatore 1 Come il Diacodion liquido , e prima Pra pot” 'verò , non in agrotír modo , mmm
che venga a raffreddarſi vi ſi pongono venti grani multa magi: inſanír corporibur lune Potiomm
di Ambra Griſa , e ſei grani di Muſchio di Levan frequentantflua firímtibur eſtjucundzflímaguam
te perſettiſtìmo. Si con ſervapoi in vaſi proporzio Sorbct , qzmfi Forum per excellentiam -uocant , i1
nati, e ſi coſtuma di beverlo raffreddato con la ne. Iu/l ermim nome”, forum , flmph’cìzèr explicar: ip
ve , ſciogliendolo proporzionatamente con l’acqua ſflm Para”: in aqua multa ſaccharum diflòlmn
pura. Si dourà avvertire 7 che ſi può ſare anche il ter , eique admzſcenter tantùm Limwflumſucci re
Sorbst di qualſivoglia fiore , o erba , come Viole, tenti! , quam-‘vm modicè aqunm acida”: reddere
fiori di Aranci, Sec. quando però il Zucchero ſi ſa queant.Hanc ”quam in ”ſli-w': calaríbur omne; li
rà chiaritícare con l’acqua diſtillata da eſſì , ed al bmtijfime Potzmt , tùm adſitim extinguenxſnm.
lora il Sorbet avera il nome di quella coſa, di do tùm ad refrigeraudam, Nobile: ,Egyfliia É“ T11’.
ve fu diſtillara l’acqua. ca addmzt modicum Maſchi, *nel Amm-LP” agra
Quando comparvero qui la prima volta líSor tìrfebricitantibur in aqua interim roſaceafl “Li
bet , venuti da Coſtantinopoli , correva fama, che febru- non cara”: malignitataflnterimqùe in aqua
ve ne ſuſſcro alcuni compoſti con Perle, Smeraldo, .Endi‘via ſebríèm‘ ardentibur obſerzìazu z lume P0.
Bezoar, e ſimili nobili ingredienti, ma eſſendo na tum Pen-ant , antiqua conſuetudine , ibi Nubi/e!
ta cori ità di chiarircene da chi aveva autorità Egyptii , ac Turca ſui: in dom/hm arl'UHlM ba
di coma: darmi , ſeci ſciogliere tali Sorbec con ac. narare 'vo/enter , Perinrle ac noſiri Lombrirdi 'vin‘
qua , nè vi fu trovato alcuna di dette materie pre- 1 Optima ,ſic ipſi jam diéîam Forum propia-m! -

DELLE TABELLE, ORBICOLE. E MORSELL!.

E Tabelle ſono confezioni ſolide , che ſi ſan ſciolto , con uno deilicori appropriati al male.
no con Zucchero Sciroppato, con qualche li. Sotto queſta forma ſi comprendono anche leTabel
core diſtillato, e con le polveri , o de‘Semplici , 0 le di Zucchero , compoſte con Ogli Chimici .
di Cornpoſtí z la forma di eiſi è varia , perche alle La regola di Formare le Tabelle ſolutive, ſarà
volte ſi ſanno rotonde , e ſono chiamate Rota/g , che per una libra di Zucchero ſi meſchiarà un’on—
Orbicale , o l’lacente , ſiccome quando ii ſanno di cia , e meza di polvere , maſſrme eſſendo di ſpell::
forma quadra .’ ſono propriamente dette Tabel grate al guſto,ma della Diambra,Pliris, Aromatico
le, e di ſorma lunga lì chiamano Morſe/li. Le ma roſato, Diarhodon, Diatriaſandali, e ſimili, un’on
niere delle Tabelle ſono crèì Alcerantí , cioè Ri. cia baſterà per una libra di Zucchero , benche
ſtoracive , Purgative , e per dilettare il palato; oggi in qualche modo ſia altra l’arte pratica depre
onde a qneſto fine ſi coſtuma di ridurre in Tabelle ſenti Farmacopei , ed eccovene l’eſemplare dreffi:
molti Loch, che diſturbano il paziente, piglíando compoſizioni , che velo da Silvia .
li nella lor ſolita forma liquida , licome il Diaco Piglia di polvere di Scialappa dr-z. di ScamO‘ÎF"l
díon , Loch di Farſara . e ſimili . ln tale operazio ſolforata dr.r. di Cremore di Tanaro oucia mela r
ne però s’aggiunge maggior quantità di Zucchero zucchero‘ oncie ſei .
' Pu
APARTESE C O N D A; , 'got
:Puri ficato ,- che averai il zucchero , e tiratolo a TABELLE D’ANISIQ
minus (thx-ill…: non tanto caldo,vi meſchiarai Con
un menatojo le dette polveri, ed in fine vi ponerai ZUCClÎErO (come di ſopra)oncíe 6.0glio di Ani;
oglio eſſenziale di Cannella,di Aniſo, e di Geroſa . ſi diſtillato drm-qua - Si formano rocole co
ni ana gocciole tre, e ne former-ai eſſe Tabelle Pur m‘e di ſopra .
egatch ptſ eccellenza,
6.dramme la dOſe delle
Per gl’Adulti,eſid quali ſarà
a‘Fanciulli da 4.
da dram Giovauo al venrricolo raffreddato , e nauſco
ſ0 I all’idropſia a al fluſſo bianco dell’utero delle
ma meza ſano ad una . donne , e ſono pettorali . La doſa è come l’anteceñ,
La regola di formare le Tabelle Riſlorative èdi dente . >
ponervi mez‘oncia di polvere , e la medelima do
ſaſi oſſerva nel manus Chriſti perlato , ac. per TABELLE DI FlNOCCHIO.
componere le Tabelle per dilettare il palato ſi pi
_gîierà una parte di Amendola, e due di Zucchero. [/for-mano nell’ifleſſo modo di quelle dell’Ani;
con poca acqua adorata , ſecondo ii guilo de’ pa.. l ſ0: e conferiſcono agli affetti freddi del capo a
zienti,quali Tabelle devonſi poi ungere con l’olio -rendouo acuta la viſta 5 giovano all’anguſtia del ’
ell'enziale , che venirà preſcritto nella ricetta,e ciò petto , ed alla difficoltà del reſpirare; ſi pigliano
{ia per eſemplo. all’iſteſſo peſo . _
Figlia di Cannella eletta diaz-dì Mace, e Garo Con quella regola ſi poſſono formare un’infi
{ani ana ſcrup.2. Galanga minore”: di Cardamomo nità di Tabelle; variandoi licori , ſecondo l'ing
minore ana ſcrupJ .di ſcorze di Cedro dr-6. Pigno dicazione del male . - >
li, ePillacchi ana dr. a. Confezione di Alkermes
A GſiG I [I N 'I' A.
prezioſa dm. e meza 1 ſe ne facciano le (lette Ta..
belle Rilierative da ungerſi partamente c6 l‘eſſen.
za di lavendola; e la doſe di una ſola oncia la mat, TABELLE CAPITALÌJ
cina ſarà baſtevole a riceverſene l’intento,edelMe
dic0,e del Paziente tanto più ſe ſarà ſcorbutico . Iglia di oglio d’Aniſi o e di finocchio diſtilla;
Non tralaſcierò per gl’Eruditi Farmacopei un’ ti ana ſcrupoli due, oglio de‘ſemi di Corian
’FS—S avvrſo pratico intorno ajciò,clie ſuole accader nel_ dro , di CardomOmo , di Roſmarino , e di Cannel.
1a compoſizione delle dette Tabelle , Orbicole’ , e la diſtillati ana ſcrupolo uno , oglio di Noci mu
Morſelli per lo più di meraviglia, oconfulione, ſe ſchiate diſtillato dramma meza . Polvere di Roſe
non vogliam dire di nocumcnto più collo,che glo roſſe , e de' fiori di Bettonica ana dramme due .
"WJTO'Î' vamen to all’uman genere@ l‘abbiamo appreſſo del Zucchero bianco ottimo libre due , ſi facciano ta
Barcufinflynopfi l’hai-marſala i 6.)Sfl1ia mln/'lia belle ſecondo l’arte a aggiungendo nella fine di
ſpirituſqznçidi neque-unt cum/215mm Pra morſa/ir Ambra Griſa , ſciolta Con poca acqua di Roſe ,
(SY. rff/mrli , malè ergofacz’mrt Medici , qui ejztſ grani quindici o avvertendo a ponere l’eſſenze , e
eur-(1: ſul» iplíx preſa-:bum i ll/ir_ enimſacc/:arum l’Ambra, quando il zucchero ſarà’ quali raffredda
,du/,'Mm, locſtazim incraflèſcit , ac quaſi indie”. d—ato , acciö non ſvaporino .
ſcit: [ſalari/ia autem/211i” mm avolaríntſfla Pri Conſortano mirabilmente la teſta . pigliando;
ſtínfl 1……" demumſaccbarüfnrmn:cet-”manda ne la ſera alla doſa di un’oncia , tenendole in bot.
[Mtb/no ad crfljÎ-Îtìem tuba/muli cnc?” indita ` ab., ca , ſino a tanto,che da ſe li liquefacciano; pre
-'o~çz'q-
mljeílo modica Lucy-"c- inſu/ſò abſorlxencur i è** ita ſervano anche dall’Epilellìa , e corrohorano il
[Itri bar-umana! ante/mt' era) ſaddam, rurſmflui. ventricolo . 1
'
dum ”parle-t.
Alle Tabelle , che fi fauno con oglzſi Chimici, fi
TABELLE PETTORALI;
a*:
dovrà meſchiare per cialchetluna libra di Zucche T…
:o una dramma di dett’Ogli 1 quando però il Zuc-v ` Iglia di Butiro, di Solfo dramma meu, Fiori
chero ſarà quali raffreddato , altrimente l’Oglio ſe , di Belgioino dramma una, Ambcaniſa gra
ne rolarebbe in aerei onde per evitareqUeſto inn ui cinque z Oglio diſtillato _di Semi (li-Finocchio
conveniente.: tanto più da lodarli il modo di for. ſcrupoli-zo 1 Zucchero oncie La, liſaccino. Tag
mare taliſorti di Tabelle in monaro c6 Zucchero belle . ‘
polvetizzato , ed ammaſſarlo con la chiara dl ovo,
0 con la gomma tragacantaz ſciolta con acqua 'AP ALTRE TABELLE PÌÉTTORA-Ll;
propriata .
'~_‘~
’è
\"
'i'.
Iglia di Pignoli ben peſtati oncia una, Amen;
TABELLE CEDRATEa dole dolci ſcorticate oncia una, e meza , Se
Ucchero fino. polveriz-zatſſo , e paſſato per ſe mi di Meloni 1 di Cocomero , e di Cocozza ana
dramme trè o Polvere di Diarhodone Abbate dram
taccio libra una o Oglio di ſCOſZC di Cedro me due; fi faccino Tabelle con una libra z e mel“
'Len-‘1
diſtillato, o fatto al taglio del Mortaro una dram di Zucchero bianco . '
ma , Ambra griſa dramma una.Se ne fa maſſa con
acqua di Scorze di Cedro, formandone rotole della
grandezza de'Lupini .
Sono eccellentiflime a confortare lo ſtomaco n
il Lapo , ed il cuore . Se ne piglia per doſa meu:
oucra . .TALE
TEATRO FARMACEUT. DELſi DON’ZEL LI
'gas
TABELLE. CONFORTATIVE polo uno , con una libra di Zucchero perfetto zſi
Per i1 Goito . facciano Tabelle ſecondo l’a rte . ` .,
La cloſe ſarà di un’oncia per volta .
Piglia di radice di Teſticolo di Cane gonfia , e
non flaccida a oncie due , ſi polìſce dalle lor TABELLE llTERlNE .
dure eſterne, poi ſ1 faccia bollire dentro di una li
bra di acqua diſtillata di Cubebe, e come ſarà tan P Iglia di Caſtor'eo dramma meza , Fecola ,di
'to cotta , che poſſa Paſſare per ſetaccio , cavane la Brionia ſcrupoli 4. liquore di Succino on.
polpaz piglia poi di Zucchero bianco libra una , o cla mçza , Sale di Stagno , e di Succino ana ſcru
meza , quale ſciropparai con l’acqua di Cubebe poli uno, Zucchero ottimo libra meza z fi ſacciaz
ſuddetta", dove ſarà bollita la detta radice , e co no Tabelle .
me ſarà il Zucchero chiarito 1 e ben Cotto , vi mc Vagliono contro tutti i dolori , e ſtrangolazio-ſi
Tchìarai la polpa della radice già detta , aggiun ne dell'utero , e provocano imeſtrui ritenuti .
_ gendo nel fine di oglio di Garofali , e di Noci Mu. La doſe di queſte Tabelle ſarà d’oncia meza .
ſchiace diſtillato ana dramma meza , Muſchio per
fettiſiìmo grani dieci , fi faccino tabelle‘ ſecondo TABELLE ANTELMILTICHE,
l’arte . ` o fia per li Vermi .
Le dette Tabelle Conſervative ſipotranno pi
gllare un’ora prima di uſare il coito,al peſo di on I) lglia di Seme ſanto dramme due , Dittamo
cie due: confortano, e danno gran vigore alle P3“. bianco dramma meza , Corno di Cervo cru.
ti genitali. do limato, e macinato, Scordio ana dramma una -,'
Zucchero bianco oncie Cinque, ſi facciano Tabel.
TABELLE CON FORTATIVE le, aggiungendovi nella fine dieci gocciole d‘oglio
Per [o Stomaco debílitato . di Solfo .

Plglia di Garofani dramma meza , ſcorZe di TABELLE CONTRO LA FESTE;


Cedro ſecche dramma una,Spezie di Aroma..
tÌC0 roſato 1 e di Diarhodone Abbate ana ſcruP.2. Iglia Corno di Cervo crudo preparato dram-`
Muſchio perfetto grani 4. Zucchero buono oncie me tre , Radice di Carlina , di Angelica odo..
_cinque 5 fi faccino Tabelle . rata , ſcorze di Cedro ſeccare `ana dramma meza ,
- ` 1 I Roſe roſſe incomplete, Garofani, 'Zedoaria , Noci
TABELLE SOLuTIYE .' muſchiate, Cannella ana dramma una, Zaffarano
ottimo grani dieci 1 Ambra griſa , e Muſchio ana
P [glia di Polvere di Scialappa ottima dramma grani ſei , Zucchero ottimo oncie nove 1 fi faccia,
una , polvere di ſcorze di Cedro grani [o, no Tabelle -, ſecondo l’arte .
Zucchero bianco oncie trez lì facciano Tabelle 7 Agile Tabelle preſervano dalla Peſte , e da tutñ'
ſecondo l’arte . te le cattive eſalazioni,che inſettano l’aere,uſan
dole tre volte il giorno,cioè la mattina a digiuno,
TABELLE SOLUTLVE due ore doppo pranzo , e la ſera un’ora doppo ce
na, tenendole iu bocca, ſino, che da ſe ſ1 liqueſacñ,
d’altro modo .
[glia di Polvere del Cornacchino dramma eciano a di il
rendono piùfiato
corroborano
odorifero .lo fiomaço
l , e la telia .
P una , Zucchero bianco oncie due z ſi faccia.
no Tabelle . '
Sono appreſſo di me Molto in uſo le dette Ta; TABELLE DIVINE
belle per quelle perſongfíche aborriſcono di pren di Giorgio Bateo.
derein altro modo Medicamenti ſolutivi - Scari
cano dalle ſuperſluitffi, canto il ventricolo , quan ' Iglia di Latte di Solfo vivo oncie due, di Zuc-Î
to l’inteſtini a ſenzìa ortare moleſtia a chi l’ado chero bianco oncie otto,di Mucilagine di ſe
pera . Si potrà però." in eſſi: aumentare o o dimi mi di Cotogno quanto baſta , e ſe ne formano Ta
nuire la doſe della pplvere , ſecondo la diſpoſizione belle al peſo di una dramma per ciaſcheduna dieſ-.
del paziente, Che lçfiverà da pigliare . ſe, che ſono di gran ſollevamento nell’Emorroidi 7
.a o” e curano la Scabie . e l’Aſma al numero di tre a 9
TABELLE COSTR ETTlVE quattro per volta , replicare , o triplicate per piu
Per [d Stamaca rilaſciato . giorni . ,
P Iglia di Croco di Marte dramme tre 5' Oglío E con ciò daremo a queſta Seconda Parte del pre:
di Garofani , e di Noci muſchiate ana ſcru ſente Toatro Farmaceutico lÎultimo ſuo 3 `

FINE.
TEA-È
, E A T` R‘
T ö
FARMACEUTICO;
DOGMATICO.; E SPAGIRICO ,
DEL DOTTOR

GIUSEPPE DONZELLL
CON L’AGGIUNTA DEL DOTTOR,

TOMASO. »DONZELLÌ
FlGLIO DELL’AUTORE…
'N
paritaria". TERZA;

Nulla quale tratta da: Sciroppi , Giulebbi z Rob , Apazeme , Con/;rw , Decatti i Vini , ed .dati
medicali i Acque dtfli/lflte , Elrflíri ,_ Spiriti , Tínmrc 1 Eſtratti , Magiſterj e Feto/e , Fiori',
Sali a, EleojÌ-rccari , Oglr' díſtillati , Bid/ſimil' Artificiali Chimici , Bolt ,, Pillole , Trocrſci ,
Polveri, o Tragee, Bpíttime, Embrocbi , Foti, Fame-nta’ , Sacchetti, Nadal!, o
Cucufe , Callirj , Errim’ , Maſtr'carwj , Vamítorj , Gargarzſmi e Emulſioni ,
Lezioni , Gelatine , Oli/?ieri , Injezaioni , Peflì , Vdſícatorj , Empiaſtri r
. ñ—Su. Carati , Sfarndapi , Unguentìì, Cataplaſmi , Lim'menti, Bagni z e
degl’Og/i ”an [lì/lilla” , con altre più nuove , ed oggídì più uſate
Comfofisimi ordinate degli' Eruditi Medici a’Farmacofei ._

DELL! SCIROPPI.. GIULEBBI, ROB, ED. APOZEME.

I ha per opinione,che l’io non ſolamente perche , per lo più ;ſi Com pongono
ven2ione delli Sciroppi, di una ſola pianta , ma perche giovano contro ad
ſia derivata da" Medici_ un male ſemplice , e non complicato , e cio ſi di
Arabi, e Mauritani , per! flingue , perche il Sciroppo ſemplice èdi due ma
ciocche ſe ne può ſar illa niere , cioè ſemplice di compoſizione , e ſemplice
zione dalla confucenza ,_ di virtù.“ fine poi,che (i hà di cenſervare tali Po
che ha coi‘ nome barbaro zioni,o Sciroppi,che dir qugliamo, ha per oggetto,
di Sciarab . Sempione ſe che non potendo ſempre e er pronte quelle pian
' condo l’ Attunrio tiene ,, te,che ſervono a’biſog'ni , debbano conſervarſi ri*
che in riguardo del luogo dotte in Sciroppi. Av’vertendo però,che lo ſcopo di
ſpetialedi dove furOno portate la prima voltazche mettere qui il Zucchero” meleznon è aſſolutamen
è la Siria , ſia Poi proporzionatamente derivato il te perla conſervazione di elfi , ma per riceverne
nome di Siroppozcome vuole anco .Ex-”201110` Tnt unitamente,con la grazia,e ſoavità del ſapore, an- ’
ñtavolta ſi trova che prima degli Arabi , iGreci che l'emolumento delle loro facoltà , che_ vengono
uſavano aICUne bevande a guitadi Ap02eme , e le comunicate ad eſſi Sciroppi , li quali ſono dì due
chiamavano Profeziſmam, cioè pozione ,e che pre., maniere ,cioè ſemplici, e compoſti i li ſemplici a
Cede alle purgazioní, mentre dunque li-Propoziſñ. guiſa de’Propoziſmati de'çreci I ſi uſano per pre
mati- (i davano, a bere- avantiiche ſi veniſſe Kill' at— parare gli umori , avanti , che ſi venga-all’atto di
to di piglíare il mcdicnmento ſolutivo, con fine di igliare il medicamento purgante , prendendolo a
preparare gli umori, e tali Propozjſtnati non era
(Lineiche gli umoriiche ſono. nel corpo del paziente
no altro,che. ſughi di erbe dolcificaci con mele, bi` fi rendanofluidi a e percon ſegu enza più facili ad
ſogna dire che abbiano conſacenza con li Scirop. evacuarlìſſecondo il precetto d el grand’lppacratei
Pidi quefli tempi, che effettivamente non ſono (liſa/1p!” 9- i Carfaracùm guiſpjam pan-gare *uo—
altro,cl-.e medicamenti di forma liquida, compoſti 1uerit,oporretf/uidafacere 5 nè_ per altro s‘i nren
di ſughiánfuſioni , o decozioni di piante, le quali de , corporaf/”idafacereJe non una preparazione
meſchiate poi con Zucchero, o Meleze cotte ſuſſe di u‘mori,Come dichiara Garland” commfi* 7-Me
guentemente a contjſtenza., per pot-.rli conſerva Ibra/ur l. l Eri: nutemfluizlum omnibun menti
mper molti meſi,ſono chiamati 5CÌ\'0PPi ſemPlÌCÌ’ bus quidem ”ſer/iti: z humor/'bm- wri- inuſir, ab
\
ſtrrſir,
;O4 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI
jim—fi: , atque extemlarìs , fi quirflrerü humor in do pero—ſi hanno da conſervare , ma quando (i,
corpore craj”: , ac glutinoſm* a ed in altro luogo: averanno da bere ſr): breveſpazio di tempodOVh
Qui/mr lenta pituita , *venti-ici!” al} inſixa g ir': ranno avere anche minor Cottura . `_
pria: exbiéendajunt , qupcumgue bum: different, Trà li Sciroppi ſemplici vengono compreſe
einde‘ purgairdum . anche la Sap!, chiamate dagli Arabi R95: queſte ſl
Dalle ſudette dottrine, ſi cava la regola di ado fanno ſemplicemente di ſughi di Frutti . o dierbe
perare canonicamentei Sciroppi.E ſicome alla va ſpeſſati al Sole, o al fuoco , a Conſiſtenza di Loch.
rietà de‘morbi. ſi pigliano variatamente l’indica Il Rob piglia il nome della pianta , col ſugo della
zioni, così conforme alla varietà degli umori a do quale è compoſto . Siche viene ordinato il Rob de
veranno anco eſſere vai-j li Sciroppi . maſſime che Ribes,Rob de Barberis (Sec. ma quando verrà pre
non ſolamente con eſiì ſarà ſemplicemente neceſ ſcritta ſemplicemente la Sapa,ſi doverà intendere
ſario di ſcaldareireſrigerare, umectare, o eſiccarea il Moſto cotto, che tiene il più degno luogo tch le
ma inſieme d‘incidere , deſtruere, ed attenuare gli Sape.Qp,ando poi l’Apazeme, cioè li decotti di ma
`u mori craflì,e rendere craffi i ſottili,ed altre ſimili terie rllaſi‘ative, ſi meſchiano con altrettanto Zuc
operazioni . chero,o Mele,e ſi cuo:ono a conſiſtenza debita, per
Circa la doſa ordinaria de’ Sciroppi , benche ſe conſervarſi , ſi chiamano Sciroppi compoſti . E
ne preſcrive in una medeſima ricetta più di uno quando le medeſime Apozeme ſaranno meſchiate
di effi,non traſcende nondimeno due oncie,con trè con minor quantità di Zucchero, e ſi Cuoceranno
oncie di acqua , o di decotto appropriati al male. lentamente , rimanendo ſenza conlìſtenza , acqui
Tale con tuttocih ſi può anche accreſcere , ſecondo ſteranno il nome di Sciroppi [angbi , li quali come
il giudizio del prudente Medicoze variare per mol che non ſono durabili , doveranno adoprarſi in
te cauſe; poiche primieramente ſi deve conſidera breve ſpazio di tempo . Avviene alle volte , che li
re qual ſia la Parte del corpo principalmente leſa, Medici ordinano,che li Sciroppi debbiano aroma
e da quale Cagione,e che diſtanza vi ſia trà la boc tizarſí , ſenza preſcrivere il modo: ſ1 deve in tal
cfl,ed il membro offeſo,perche con la proporzione caſo uſare la Cannella, la quale ſi ponerà nel Sci.
di tale diſtanZa, và regolata la quantità dello Sci roppo ſul fine della cottura , altrimente inſieme
roppo, ſicche eſſendo grande la diſtanza , ſi doverà con l’odore ſvaniſce anche la virtù dell’aromato .
accreſcere‘la doſa dell’acqua” del decotto 7 ſicome Io però coſtumo l’acqua di Cannella diſtillata.che
ſi doverà diminuire,eſſendo la diſtanza molto pic veramente communica `grazioſo odore , e lì può
ciola,e da queſta conſiderazione procede , che alle mettere nel Sciroppofiopo che ſarà colato .
volte ſi adoprano iSciroppi aſſoluti a ed alle volte Alle volte per ragione di attenuare gli umori;
ſemplicemente le ſole acque,o decotti,e con queſta o Per rendere lo Sciroppo più penetrativo , vi lì
ultima oſſervazione ſi camina negli effetti delli meſchia Vino, o Acetozma dovendo ſervire per le
reni, veſiìca, e matrice. a finche la virtù della po Donne 1 vi ſi mette il Vino , e non Aceto, perche
zione fiuida preſtamente pervenga al luogo del offende l’utero; ſicome nè anche vi ſi mette ne’
biſogno; con la medeſima regOla ſi conferma quel Sciroppi agli uomini , che patiſcouo attualmente
la del FlzflD a Che per il fine predetto , come anche qualche gran dolore , o che abbiano gran ſenſo
nelle ſebbrì bilioſe,dove principalmente trionfa la negl’inteſtini.Gi0:di Simto Amanda inſegna a PCI'
ſeteae quando parimen te la mate-:ia morbificmſia che fi debbiano cuocere più i Sciroppi fatti con il.
ſparſa per tutto l’ambito del corpo . Neglieffetti Zucchermche quei col Mele, dicendo queſto eſſere
poi dello-Romaco. ſi doveranno dare li ſciroppi, o più conſervativo , e meno ſoggetto a corromperſi
decotti aſſoluti, accíò non deſcendano preſtamen Si varia la cottura de’ Sciroppi anche per ragioni!
tc dallo ſtomaco. ma vi li trattenghino.Si doverà del tempo . perche ſi doveranno cuocere più in
avvertiremhe in qualſivoglia modo però , che ſuc tempo di Eliatemhe d’lnvernoaaltrimente il caldo
ceda, tutta la doſa dello ſciroppo, ed acqua ſia non dell’Eſtate li mantiene in un continuo relaſſamen
più di ſe; oncie . E circa il tempo , ſi pigliano la to ;onde ne viene poi cagionata la ſubollizíone,
mattina a digiuno,quattro ore avanti paſto,ed al ed in conſeguenza l’origine della corruzzionezcuo
cune volte, come in tempo di Eſtate, ſi danno due cendoiì nondimeno i Sciroppi ſoverclxiamente—»in
volte il giornoacioè la mattina, ed all'ora del veſ corrOno in un altro vizioiche è quello di candirſi,
pero.annto al modo, eſſeudo tempo di Eſtate , ſi maſſimamente que…,che ſono compoſti: che per
bevono attualmente freddi, ma ſe ſarà d’Inverno, ciò Giacomo Silvia inſegna, che per evitare a que
avendoſi riguardo, che in tale flagíone abbondano ſto vizio , (ì debba meſchiare con il Zucchero un
più gli umori craffi 1 e freddi, ſi beveran no perciò poco di Mele 5 quale documento ſi conforma con
ſcaldati,ma non tiepidi , acciò non ſi venga ad irl’opinione de’ Medici del Cal/agio di Colonia 2 ſ 1"
ritare il vomito al paziente . " Diſpxanon- d: Syrap.)S.-yrupi m'mium wrò :08:31):
Gli Autori Arabi confondono i ſciroppi , coni ſtando Saccbari muri: mod 0 creſcuntſed cana-etia
Giulebímome che nell’idioma Perſiano,inſeriſce nemaſeù duritiem lmnc non recipiun; ,ſi Sac-:Lara
pozione dolce. Qli—Cſti ſi diſtinguono da’ ſciroppi; Pflrùm Mel/i: itddatur . Queſia poca quantità
perche volendoſi fuggire l’ingrato ſapore, ed odo Mele,ſi ha da intendere per un oncia in ogni libra
re di effimon l’acque diſtillate dalle piante-,ſi com.. di Zucchero. Li Sciroppi meno cotti, ſono più ri
pongono in luogo loro i Giu/ebbi , epoſſono pro laſſativi, ſicome per il. contrario i troppo cotti ſo;
priamente dirſi fazioni dolci. Sono anche chiama. no più riſtrettivi .
ti Hy/lroſflrc/mro,cioè acqua :Weber-Mmperche ſi
poſſano cuocere un punto meno cle’ſciroppi,quan.
scI-L
"PA A’ R T E
T. E R‘ z "A. ’36;'
S C i‘ R O P P O S C I'R O P P O
(Pb/fuſione di' Roſe roſe. Roſato Saluti” .

{glia acqua d’infuſione di Roſe roſſe libre Iglia acqua di nove inſuſionidi Roſe Damaſ
… cinque, Zucchero bianchiflimo polverizato. chíne libre treaZucchero bianco ſſh-7.8i fac
libre diece . Se gli fa dare un ſolo bollore,v con fuo
cia ſciroppo nell'iſteſſo modo di quelle delle Roſe
co di legna ſecche . Si ſpuma , e ſi cola , reſi-ande Roſſe . ., . ’
di vivace colore cremiſino . Facoltà , ed Uſo . ,51.
` ‘ Facoltà , ”l Uſl! - Pur-ga benignamente la bile , e gli umori ſeroſi;
Eſ’cingue la ſete veementc , ed anche il calore,e come anche la pituita r eſtingue la ſete , roborando
l’incendio delle febbri,del Tevac-en: del Ventricolo. lo ſtomacoz apre l’oppilázioni del fegato , e dello
(LJ—elio ſciroppo ſi trova appreſſo Meſue -, ſoc— ſtomaco,e giova all’itterizia.Vale nelle febbri cole
ro nome di Giulebbe Roſato, ma qui non ſi coſtu riche , ed ardenti . Se ne da per dOſa ſino a cinque."
rña l‘ordine di quelle doſi-;mentre a farlo ſi piglia o ſei oncie con decotti ſolutivi , e con diverſe
no- cinque libre d’inſuſione di Roſe , quattro libre confezzioni .
di Zucchero , imperocche volendoſí cuocere poi a La ſua forza non paſlä un’anno . _
debita confiſienz-a,per la troppo dimora, che fa ſul Se ne dl da crè ſino a ſei oncie col decotro di
fuoco , lo Sciroppo viene a perdere il colore viva Sena . .
ce , eper conſeguenz'a ſi può dire , che rimanga Si doverà quì avVercire , che le Roſe ſolutive
ſenza virtù , giacche il colore roſſo quì , non (ì de- ~ Damaſchine , s‘intendono variamente ſecondo i'
ve ripîrzare , come ſemplice accidente , ma come i ſucchi , perche Cuffie/la dice , che in Roma per
ſegno inſeparabile della perfezione della ſoſianza; quella ſorte di Roſe Damaſchine, intendono quella
che perciò con. molto fondamento diſſe Meſi” , di color bianco , e di odor muſcatellino i Mà quì.
(cap. de Raf.) Che : Par; aerea ‘Ùì‘dbft Roſie rubo e per tutto queſto Regno per Roſa ſolutiva s’inten
rem Perfiéîíorem , ò“fbrmam ,j e che i” aóſczflìone dono ie Roſe incarnare , ;cioè di colore , che aſſo
vers ruba-dini” ”0” pl”: e/Z Roſa , quam homo miglia a quello del fiore perſico , onde ſono anche
marta”; . _ chiamate quì, e dal Manard” , e Frage/io Roſe
' @Lando ſi replica i'lnfuſione di Roſe Roſſe fino Perſiche , e dal Collegio Rom-mo , da Label/i0 , Fer
a nove volte , e ſe ne fa poi lo Sciroppo e ritiene il ”elio , e Renodea Roſe Pallide z dall’Azzguillar-n
nome di Sciroppo di nom infflfioni di Roſe roflè r Cameraria , Bel/”nia , Danadea , e Mart/Jia” Roſe. ,
e ſi adopera per evacunre `gli umori caldi , e ſi ſoda fiore carnei coloris , e daLmím , Garzia , M0
per i morbi artimlari, e ſPecialxnente per la podeſ ”arder , e Vale-”zioni Roſa Aleſſandrina z e Melic
gra, e per lo ſputo del ſangue z ſermaudo anche cbio , e-Santiuo Roſe Zebedene; Dal Collegio di
le diſièncerie , ed ogni fluſſo di materia ſèrvente _. Bologna (Tri-15.44' .Raf. ) , e dal Cap-”fé Romano
Roſa Damaſchína.Dice il Mom-1rd” chiamarſi così*
S C I R 0 P P O. perche l’origine loro viene dalla Città rli Damaſco
di Roſe Seccbe . Molti Farmacopej pretëdendo di eccedere in di
ligenza in fare' quella infuſione granduatamente ſo~
` Iglia di acqua d‘inſuſioue di Roſe ſecche , e lutiva , coſtumano di ponervi-le Roſe peſtare , ma
Zucchero bianco ana dramme cinque.Si fac— s’ingannano , perche l’inſuſione non viene più ſo—
cia lo Sciroppo con fuoco lento . lutiva , ma più aſtringentez ed il Caſh-Ila dice che
.TQVDNOT'"
Facoltà , ed Uſi) . ciò ſegue , perche le partì groſſe, terreflri,ed aſl-ri
genti della Roſa , sìuniſcono con l’inſuſìone o Cd ,
Aſiringe , rinfreſca , e ccnforca lo ſtomaco .
La ricetta di queſto Scir0ppo è Magiſtrale . E impediſcono la parte ſolutiva . ll medeſimo Mo
Circa di fare la preſcritta infuſione , ſi oſſerva re narde:: Potiùr díjudicm-em infuſione”; [where -uim
gola diverſa dall'infufione delle roſe freſche , per _là/1m’omſhquàm ſuccum. cùm i” infuſioneſint par
che le ſecche aſſorbiſcono molt'acqua , e replican tér ill-eſubtile: , qua paſſim: facereſb/”tianem -
doſi l’inſuſione con l’ifieſſa quantità di Roſe , di Sicche nö viene ad aver luogo l’opinione di Curzio
verrebbe molto viſcoſa , e Craſſa , che perciò lì do— Marinelli Medico, Veneto , il quale parlando dello
verà tenere quella regola . Piglia Roſe Roſſe ſecca ſciroppo Roſato ſolutivo dice : l’urgatrícemfacul
te al Sole oncie ſei a acqua di fonte chiara libre tatem i” craffivri parte .’Îlfuſioni; gonjíſtere z ex
cinque-3 ſi Fa l’infuſione , come quella delle Roſe emy/oſi: nubi; Aqua Roſanna-,Per ſublimazione-”fl
k‘
ur<lfl
I'un
freſche., laſciando però [lare quella 24.0”: , in ri ſulla , qua ”ar-rante .Me-ſue ñ. mulrùm roborat , ſcrl
guardo della ſiccità delle Roſe . Sì debbano ripete non pro-gru , at aqua infuſianí: tergit , è* Fur
re tre infufioni nel modo ſuddetto, e con la mede gat . In [204‘ enim/emana ador , amaritua'aa ó***
ſima quäticà di Roſe. Appreſſo altri Autori ſi tro color: guaſta”: prdct'pue‘ Roſie couzíiéh‘uner . M1
va molto varia la deſcrizzione di quello Scirop l’odore l’amarezZL ed il colore , non ſono le Parti
pozma eſſendo ſtata da Noi oſſervata quella rcgol:1,è craſſe della Roſa; ma le più ſottili del memore
riuſcito perfetto. Riſeriſce il Fuſio trovarſi chi per della. infuſione di eſſa Roſa , onde Meſa” dice
queſia infuſione , piglia acqua di* Roſe diſtillata , che partendo dalla Roſa tali condizioni, rimane
in luogo d’acqua Ordinaria . Edil Caſſe/li diçe pia tam/”am Imma morta”: , e pure li deve ri
cergli aſſai . cordare il Marinelli , che in quel corpo di Roſa 7
rimaſto ſenza colore , vi rimangono ad ogni modo
.le parti più .Graſſe della Roſa, ma non perciò ſolve,
PP [le,
;oG TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
ne vale OPETÌTGÎſECOUdO Mefue più di un cadavero biſogna diſtillare l‘inſu ſione di Roſe ſolutlve, Fatta
Riprëde 'ache il medeſimo Cafleſli chi a quella in* nell'acqua di Rugiada , l’acqua così diſtillata , lì
fuſione aggiü'ge della colatura fatta cö Forte eſpreſ doverà tornare a tliſtillare con nuove Roſe ſolutive,
ſione di eſſe Roſezma chi nö reſlaſſe appagatodi ta come ſi dover-à anchediſìil-lar di nuovo quella ſe.
le aſſerzione, potrà oſſervare in atto pratico, che il cond’acqua diſtillata a replicare poi quella ſorte di
ſugo ſchietto di quelle Roſe a viene meno ſolutìvo diſtillazione, ſempre con le nuove Roſe. ſino a do
dell’infulìone delle medeſime Roſe . intendendo deci volte . In queſlo modo ſi averà l’acqua diſtll.
io pero i che tale infuſione ſia ben carica di Cre lata ſolutiva , ed odoratiffima , perche la replicato
more (ll' Roſe i e replicata almeno per ſette volte . diſtillazione oPera che le materie fiſſe I ſi rendano
ll Warcrtano dice, che deſiderandoſi quello ſei volatili , ed aſcenda la parte ſolutiva delle Roſe _
roppo molto ſolutivo , doverà ſarlì l’inſuſione nel con queſt’acqua poi i e Zucchero chiarificato ſi n.
ſugo di Roſe,in luogo d‘acqua,e re plicarlamö ſola lo ſciroppo , o Giulebbe Roſato Chimico , che rie..
mëce novenna anche ſinoa dodeci-volte, facendole ſce delicatiflîmo , non ſolamente nel colore., ma,
digerire in un vaſo di vetro in Bagno Mari-aa fine anche nell‘odore , ed opera così blandemente , che
di renderla chiara , componendone poi con poco ſi può dare facilmente a qualſivoglia età 1 e com‘
ZUCChero lo ſciroppo, detto da lui Mucara Rafa“ - leſlìone .
La doſa di queſto ſciroppo Roſato Aureo , in
S C l R O P P O qualunque modo 1 che ſia. compoſto, non traſcende
Roſato Solutiuo Aurea dieci oncie al più , e ſi piglia raffreddato con la,
neve . ,
-O ſciroppo Roſato Aure`o , ſi chiama cos‘: dal Onde :ella eſcluſa la concluſione di Cup-md M4.
ſuo colore traſparente , e gialletto , ſimile al rine/lí , il quale pretende , che nel Giulebbe Roſa.
color dell’Oro , di giocondo odore 1 e ſapore ~›, onde to Aureo i Speziali vi mettano lo Scammonio . *
lo chiamano‘ anche Giulebbe Roſato Aureo: Gio
vanni Col/e (Mezbadfacìflfarandi medicamenm) S C I R O P P O
ſcrive trè modi di ſare lo ſciro po Roſato Aureo 1 - di Sugo /li l’io/r .
ma Pietra Caſſe/li li rifiuta tutt* trè .
Bauderone prepara lo ſciroppo Au reo con l’inſu Iglia ſugo di Viole lìb.due , Zuccherolibre
ſione delle Roſe Muſchiatelle , dette in Roma Da quattro. ſì cuocono con fuoco leggìero a debi.
maſc'nine , che fioriſcono l’Eſtate , e l’Autunno 1 e ta conlìſtenza . '
che ſono molto ſulutive . , Facoltà , ed ‘Uſo .\
Quì da Noi ſi pub direche ſono tanti i modi di Riconde l'acrimonia della bile , e leniſce ivizìi
comporre il ſciroppo Aureo , quanti ſono i Farma del petto , l'ardore dell‘urlna , movendo piacenol.
COPe! Più famoſi di quella Città . Il più coſtumato mente il corpo .
quì ſl Fà a pigliando le ſoglie intiere delle Roſe Da Trà le molte deſcrizzioni del ſciroppo di Viole;
maſche 1 colte il mattino per tempo , acciò {ì rac quella fatta col ſugo di eſſe,e quì la oiù co.lumata.l
colgano con la rugiada , candizione principale z e Farmacopei di queſta Città ſäno riuſcire queſlo ſci
nìe-.clſii'aria di eſlè , per quell‘uſo . Qìeſle ſ1 ſommer
roppo di grazioſo colore ſeparädo bene tutta quel
gono nel Zucchero chiariſìcato , ed alquanto caldo, la parte verde, dove eſſe viole ſtanno attacca”, che
invaſe di vetro , odi terra vetriata , ſtretto di boc poi così diligentemente purgate, ſi peſlano ottima—
C‘Ji lì Ottura bene , non movendo tale infuſione per mente , e ſi fanno ſcaldare bene_ dentro ſtagnato po
un giornoz pci lì colare con fuoco moderato ſ1 cuo— lito , a tine , che por ſe ne cacci più ſacilmmce il
ſugo , ed eſca di miglior colore . L’eſſere Fatto quſie
ce a giulia conſìſteuza , e queſta vuole Gio:Fabra a
che na la genuina preparazione dello ſciroppo R0 ſto ſciroppo con il ſugo delle Viole torreſatte,ope
lato Aureo . , ra , che l’El’rite non fioriſca , ne ſila ſuggetto aſo
il vero modo peròdi conſettare il Giulebbe Au bollimenro . Bello ſciroppo Violato vien pollo
reo, ſecondo anche vuole il Caſh/[i , e di fare nove, dal Merce-tana per il ſecondo modo dl ſare lo ſcl
o dieci volte l’inl’uſione delle Roſe Perſiche 9 o Da ropPO Violato violaceo. ma io giudico riuſcir me—
uniche, mll`acqua di rugiada , per aver eſſa qual glio in queſto altro mollo 1 deſcritto di eſſ.) per il
che {ACOÎÎÌ ſOlUſiva 1 raccolta però ſopra erbe ſa primo . Piglia oncie quattro di fiori di Viole freſ—
lutlſere a dandoli pol tempo di fare la reſidenza z ed che , ſeparati da ogni parte , che non [3a violacea;
a finche l’mſuu'one rieſca chiara , ſi uſarà diligen peſtali in mortaro di marmo, con pillello di legno’
za di non premere le Roſe , ma cavare l’infuſione e gettavi ſopra una libra di Zucchero ſciroppate
per un buco , che doverà eſſer ſarto nella parte in ben cotto z ebollente a meſchia inſieme , laſcian
jeríOre del vaſe . Le Role , che rimangono ſono aſa" dogli in infuſione per 24-ore, facendo poi ſcal
te a poterlene cavare acqua Roſa per lambicco .‘ dare alquanto quella maſſa. ne ſarai eſpreſſione
Quando ſ’iuſuſione ſarà compita . e ben carica col Torchio , ecosi ſi averà un’ottimo ſciroppo
del cremore di Roſe , ſe ne ſarà lo ſciroppo , nel Violaco violaceo. Con quella medeſima regola po
modo ſolito uſarli con lo ſciroppo Roſato Solutivo.~ trai caminare nellì ſciropgl di tutti li fiori ,e ſpe
Nell'anteCedente mio Antidotario Napolitano , cialmente delle Roſe , per ſare lo ſciroppo Roſato
promilí a beneficio de ſtudioſi di quella materia , ruſaceo .
ci publicare un modo da comPOrre lo ſciroppo,
Roſato ſolutivo Aureo Chimiro , e perciò con la
ſolita mia puntualità dico , che volendo ciò fare.
SCI
" "L——

PARTì'E T, E K Z 'Aſi . '307’


s c 1 R o P p o Del/4 Beíagim Z *
di Fiori a'í Perfico -
' A Boragine èun’erba notíffima; ſimiie alla
S* lpigliano fiori di Perſico freſchi libre quató' ` Bugloſſa (cioè lingua di Bove)non ſolamente_
tro, e ſe ne fà i’inſuſione , come quella delle nellafigura,ma anche nella vírtüzonde per autori
Roſe , con ſette libre , e meza d'acqua , ripetendo tà di Dio/ronde, come anche di tutti i Medici, ſo
così ſette volte - Farai poi lo ſciroppo con una li no di qualità calda , ed umida , confimili in tutto
bra di queſia infuſione chiara, ed un’altra di Zuc al noſtro temperamento, ſicche mangiate generano
chero . buon ſangue, ed apportano allegreZZaz onde la Bo
ragine ſu anche chiamata Boragim , perche vera
Facdhî- , ad vj‘o . mente conſorta tutte le viſcere , e leniſce l’aſprez;
za del petto . Li ſuoi fiori hanno le medeſime qua
Vale ad evacuare l'acqua , ela bile , uccidei lità .
Vermi , e lava il meſenterio degli umori. Apre Proſpero Alpino , pone una ſorte di Boragine-~
non ſolamente i meati , ina-incide gli umori ,` e li che per produrre il ſeme di figura ſomigliante ad
'caccia fuori . . un capo di Vipera a ſimilitudine dell’Eſchio*~› la
Se ne dà trè ſino a quattro oncie . chiama Boragine Eobioide .
Dura due anni in bontà . .
Si tiene , che GioiGuin‘terio Andernaco ſia ſtato S C I R O P P 0
ii primo Autore di queſto ſciroppo . Gio: Amedeo di Nemtfari , o di Nz'nfla .
biaſima in eſſo tanteinſuſioni, perche fannoriuſci
:e lo ſciroppo troppo inſoave , maſſime per la ſua Iglia due libre della parte bianca de ifiori di
grande amarezza z vuole per tanto che baſtino Ninſea . e {anne infuſione per ſei , o ſette
quattro , o cinque int’uſioni , in riguardo anche ore , con trè libre di acqua comune , ſcaldata . Si
della penuria di eliì fiori 1 dovendoſi pur con ſide fà bollire un poco , nella colatura ſi mette di nuo
tare , che per farne quantità , i loro Alberi milano vo de i fiori ſuddetti , main poca quantità, e ſi ri
inſruttiſeri , al che (i pub rimediare raccogliendo. pete l’infuſione nel medeſimo modo , ſino a tre
li da quelli Alberi novelli ,che non hanno comin volte . Alla parte chiara della colatura fi aggiun
ciato a produrre frutti , e che ſi coltivano ad in ge_ poi altrettanto peſo di Zucchero z e ſe nc fa ſci,
groiſarli . a fine di averli a trapiantare . roppo in buona forma .

S C 1 R O P P O facoltà , ed Ufo:
di Sugo (Il Bomgine.
Rinſreſca grandemente , proibiſce le polluzio-`
S I pigliano ſugo di ſoglie di Boragine depurato ni notturne, ferma la gonorrea, induce ſonno ,
libre trë,Zucchero ſpu mato libre due. Si cuo tempera la ſete , e raffrena l’ardore delle fabbri .
_cono in ſciroppo a debita conliſtenza . Si trova un’altra ricetta di queſto ſciroppo, de-`
Fnac/tà z ed Uſo . ſcritta da Gugliemo Piacentino , ed un’altra da
Hà peculiare virtù di corroborare il cuore , ſa. Franceſco Pedemontana , che ſi fanno con la deco
nando la ſincope a ed il cremore di eſſo . Giova a i zione ſemplice de i Nenuſariz_ ma la più lodata , è
maniaci, e melancolici , e fà buOn ſangue . la qui propoſta ricetta, creduta dal CaſteI/z' inven
Quello ſciroppo non ſolamente ſi prepara col zione di Sempione nella quale fi dovrà oſſervare di
ſugo della Boragine o ma anche con l'inſuſione di adoperare i Nenufari bianchi ,. giacche ſe ne tro
eſſa , la quale per renderlo ſciroppo più virtuoſo, vano anche de igialli , come fi è detto al proprio
fi potrà fare delle ſoglie di eſſa Boragine dentro il capo di eliì .
{Ugo diſtillato da elſe, ed in queſto modo ſarà per
fetto , e chiaro, benche ſi poſſa ſare anche chinriſ`-' y s CIR o P e o
fimo quel del ſugo ſemplice , quando però [i cava. :USL-go di Cicoria .
ſenzapefiar l’erba , ma ſolamente col tritarla ſot i Ugo di Cicoria depurato libre ſei , ZuCchero
tilmente con un coltello , e ſcaldandola poi in un
flaguato , per metterne Così caldo il ſugo per il I chiarificato libre quattro, fi cuocono a ſpeſſezz
Torchio . Si pub ſare anche ſenza ſcaldarla , ma ſi za di ſciroppo .
aver-à meno ſugo , ma più chiaro, ſecondo che
vuole il Ceecarello . Qp—eflo ſugo fà poi bollire con Facolta‘ , ed Uſi) .
la chiara di ovo , e viene limpido , e chiaro .
Nel modo ſteſſo ſi pub ſar lo ſciroppo di Bugloſ Vale al calore dello ſtomaco , e del Fegato , all'
ſa , e vale quanto quello della Boragine a ralle incendio delle fabbri, e delle viſcere , e conferiſce
grare il cuore , ed a rinfreſcare il ſangue .‘ andemente a chi patiſce d’oppilazioni .
Si fa anche lo ſciroppo di fiori di Boragine , e di Trà le molte varietà dell’erbe Cicoriacee,ſi dove
Bugloſſa , ſommergen’do una libra di tali fiori in rà ſcegliere per quello ſciroppo la Cicoria ortola~
trè libre di Zucchero ſciroppato z ſi cuoce il com na , che produce il fiore turchino , cavando da eſ
poſto a confiſtenza con fuoco conyeniente , e poi ſail ſugo , e facendolo ben dep’urare . Il peſo POi
ii cola . ' delle ſei libre,qu`1 ſi giudica ſuperfluo , per la con
_ſiderazioue › che le perſone di queſta (pitt-.‘- ,"ſcfno
P P z COS!
308 TEATRO FARMACBHT. DEL DONZELLI *K
così delicate di guſlo, che non potriano tolerare la il vero tempo di raccogliere le piante; circa poi le
ſtraordinaria amarezza di queſtoſemplice , dalla facoltà del Lupolo-,baſterà direache Meſue lì mara--~
quale ha preſo origine il nome. , che in Greco per viglia , come i Medici non l’abbiano in continuo
Antonomaſiañli vien dato di Pieri: , cioè amara; uſo: Cumque tàm fit (dice egli) eflìcax medie-ame”.
Si può per tanto in queſto ſciroppo uſare la me. tum , cnr a noſtrc temps-fiati; Medici: in ”ſum
deſima regola dell‘antecedente ſciroppo di Nenu tàm rari babeatur .
ſarizerrando quei . che per più delicaturado com. Purga il ſangue dalla bile flava,e lo rende Chia
pongono , con il ſemplice decotto di eſſa Cicoria , ro,togliendoli ogni calore eccedente .
e Zucchero . Matteo [le Gradi , molti preſervativi
capitali ſcrive: Dici: etiam Nicola”: flPer ali S O I R O P P O
quot menſe: capi-it coclear mmm Syrupi de Cico di Sugo di F”motori-a ſemplice.
”a , fine aqua mulzùm [arabe-”da *ua/et; quom‘am
Cicorea a tataſ‘becíe cura: bmw moràum , Ò‘ſu S Ugo cli Fumoterra perfettamente depurato li;
ma: la: , nàm confortat cerchi-”na , ó“ſic Praſerñ bre trè,Zucchero chiarificato libre duezſi cuo.
*vat nb Epilepſia , ò“ cùm ambulare inci-Ferie", fi cono a Conliſtenza di ſciroppo . _
da eri/{em S_yi-”po exhibaatur cum urina aj”; cali Facoltà . ed ‘Uſo . ,
da , multùmjuzmt. Dici: etiam quod eumoitſi_ Giova a tutti i vizj della cute ad aprire l’oppi
lim” cujuſdam PrincIſiPir a {/10 regimim , di* mul
[azioni di tutto il corpo,e leva tuttii mali,che da
ti ſi/ii illiur ante” mortui era”: . eſſe oppilazioni vengono originati . Vale anche
contro gli umori ſalíì,ed aduſti,alla Lepra,Scabie 9
s C I ‘R o P P o ed impetigine.Conforta lo ſtomaco,ed il legato . E
di Sugo di lividi-”ia jèmplice . finalmente fi uſa anche nel morbo gallico .
E’ facile la preparazione di queſio ſciroppo.
Ugo di Endivia depurato libre otto,e Zucche Trattaremo perciò ſolamente di mitigare la ſua
ro bianchiffimo librecinque a e mezza 5 ſi fa ecceffiva amarezza , che lo rende abominevole a’
ſciroppo , cuocendolo in buona conſiſtenza . pazienti,che perciò Ãanodeo dice:Sed cùmfumaria
Facoltà , ed 'Ujò . amaritudo *im/dè ſi! ingrata,majorr copia Sace-bari
Vale principalmente ad ogni riſcald-ìzíone di dulcoranda , onde preſcrive uguale quantità di
fegato , e ſi è eſperimentato efficaciſſimo ad eſtin ſugo, e di Zucchero z ma Giuberto lo vuole anche
guere l’ardori delle ſebbri, ed a ritondere la bile . più grato,e perciò piglia trè libre di ſugo,e cinque
Trovo queſio ſciroppo nel Corda , Brafir'yola , e di Zucchero,e veramente quella regola è più ſicu
nell’Antidotario di Baſagna , Ramadan , eMelic RLQLOHO ſciroppo lì chiama ſempliceain riguardo
cbia, li quali calano meza libra di Zucchero . En del ſciroppo di Fumoterra maggiore, cheè com
divia,.ed intubo ſono una medeſima coſa . E per poſto di molti Semplici, come ii dir‘a a ſuo luogo -
ciò queflo ſciroppo viene anche chiamato ſciroppo
d’lntubo , che qllì volgarmente fi chiama Sca S C l R 0 P P Ov
rola o di Sugo di Bertanica.

S C I R. O P P O s* Ugo di Bettonica libre trè , Zucchero chiari!?—


di Sugo di Lil/101i . cato libre due; lì cuoce a conſulenza ſolita di
ſciroppo.Vale all’Epileſſia,ParaliſimConvulfiOnen
S Ugo di Lupoli deputato libre trë , Zucchero ed a tutti i malì‘della teſta o
chiarificato libre due 5 [I cuoce nel modo de’
ſudetti . S C I R- O P P O
Facoltà , ed ‘Ufii . di Bettauica camffiaflo di Mario Schifano .
Purifica il ſangue,purgandolo dalla bileflinſre
ſca il ſegato,e lo fiomaco‘. Attenua gli umori fred Ettoníca impaſiìta manipoii trè , ſemi di C0‘,
di,e crailì,ed evacua li caldi per ſeceſſo, giova all’ riandri prepar. oncia meza ,~ ſemi di Peonia
literizia , idropílía , ed a tutti i morbi originati dramme due 1 legno di viſchioquercino dramme
dall’oſtruzzione . una.Si fà di ogni coſa decozzione graduata. poi lì
Quello ſciroppo ſi doverà preparare con il ſugo cola,e nella parte chiara della colatura lì aggiunge
di Lupoli,già compleciae non con quel ſugo-che [i Zucchero chiarificato libre due, e fi cuoce a confi
cava da‘gcrmini teneri di affidi quali perla tene ſtenza giulia di ſciroppo .
rezza loro ſi mangiano nelle menſe. Bello avver Facoltà , ed vjb .
timento ſi trova anche in Cio: Renorleo , che dice Conſeriſce a’ mali del capo,e dell’utero, proCuta
ancora in propoſito di preparare quello ſciroppo -. i meſtrui,e ſoccorre all’emicranea , ed alla ceſalal
.Nanſiatim wre 9 aut byemirſine cùmſci/ícet Lu gia.originata da macerie pituitoſe .
plzli garmin” erumpere incípíantffiaramlur gflJèd QL‘F] grande Archiatro di Ceſare Angy/10,11;!”
expelömzrlu Pau/ò calirliar Cieli conflitutio z e tale m‘o Muſa , fù così diligente ofiervatore dell'influ
documento lì deve oſſervare , aſpettando che la merabili virtù della Bettoni-ça, che ne compoſe un
pianta acquiſti l’intiera perfezione , che ſotto libro particolaieflii dove è nato quel PrOVCi‘biO-Tll
quello Cielo ſarà verſo il meſe di Maggio , che all’ [mi più virtù della Bertanica , la quale ſi chiama
ora ſi ritrova perfettiffimm ſecondo anche Vuole il anche Ceflro. e Serrara/u, per avere le {rendi attor
ſajZeJljmel memoriale per i Speziali. dove inſegna no int‘ugliate a modo di lega . Si trova però un’alg
Uil

i?"
PARTE TERZA. ;09
tra pianta , diverſa da queſta , che unicamente ſi conſiſtenza . All’oppoſizione di alcuni,che tengono
chiama Serratola . Ed eſſendo la BettoniL‘a pianta queſta compoſizione inutile alii mali dell’utermpef
notlilima,tralaſcieremo la deſcrizzione de’ſuoi de riſpetto del viſchio Quercino , baſta di riſpondere
lineamentidvvertiremo bensì, che nel pigliare la con la dottrina del Leraetanomhe appunto loda il
Bettonioa, per comporne lo ſciroppo, ſi dover-anno viſchio Wrcino per tali indiſpoſizioni .
togliere le radici; perche,ſecondo Dia/'corízleffim no
vomitare, ed il Caſſe/lì oſſervh, che uno al quale ffi s c: I a o P P o'
dato nn brodo o dove era ſtata bollita la radice di di Sugo di Aceto/.“4 di Meſtre.
Raccolta, preruppe in un grandiſſimo vomito .
La Bettonica è urile a tutte le paſſioni interne Ugo di Acetoſa libre trè, Zucchero bianco 11-'
del corpmin qualſivoglia modo,che ſi pigli. Giova bte due z ſe ne fà ſciroppo ſecondo l'arte .
a'difettifl prefocazioni delle matrici,bevuta al pe Facoltà a ni Uſo -
ſo di trè dramme in una libra , e mezza di vino. conferiſce alle febbri coleriche , ed all’inſiamñ
Vale al morſo degli animali velenoſi , il cheopera mazione dello ſtomaco 5 eſtingue il calore ardente
parimente l’erba impiaſtrata sù la morlìcatura, del cuore , e del ventricolo , ed è conveniente alle.
Giova contro i veleni , bevendoſene una dramma febbri peſtilenti .
in vino . Mangiataavanti gli altri cibi non laſcia Si trovano più ſorti di erbe Acetoſe,e trà l’altre
nuocere i veleni mortiferi, che poi fuſſero bevuti ſi guſta acetoſiiiirno il Trifolio acetoſo , detto quì*
Provoca l'urína,e ſolve il corpo.B_eVuta con acqua, volgarmente Alleluja.Meſue però in queſto ſcirop
ſana ilmal caduco,e ſimilmente-i freneticide ſcia o intende dell’acstoſa volgare , chiamata in Na
tiche,ed i dolori della vcliica,e delle reni. Mangia poli Acetoſella , e da’ Greci Oxa/ida, come al ſuo
ta con mele alla quantità di una fava, fa digerire . proprio capo abbiamo largamente moſtrato. Il ſu
Sana il trabocco del fiele . Preſa con vino al peſo go , che ſi cava dall’Acetoſa è aſſai torbido , nè li
di una drammanprovoca i meſtrui, fin qui Dio/ba. chiariſce col ſemplicemente depurarlo,come rieſce
ridi-,Ma il Matt/n’a” dice , che la Bettonica cuſto-_ negli altri ſughi di erbe. Dicono alcuni doverſi far
diſce gli auimaſhed i corpi degli uomini , e parti— chiaro col bianco dell’ovo , ma i più ſenſati Mao
colarmentei viaggi notturni . guardandoli da pe ſtri inſegnano a chiarirlo ſenza fuoco, con laſciar
tit-*oli , e maleſicj . Aflicura, ediſende i luoghi ſa gli far reſidenza da ſe per otto , o dieci giorni i ed
cri,ed iCimiterì dalle viſioni, che ſogliono indur eſponendolo al Sole,come vuole Renadea . Quando
re timore . - poi ſi cuocono ſimili materie acetoſe , deve il Far
La medeſima pianta trita tutta , ed impiaſtrata macopeo fuggire i vaſi di rame.perche comunicano
ſopra le ferite della teſta, le ſalda con mara Viglioſa cattivo ſapore al compoſto .
preliezza , il che ſarà più efficace , mutandoſi ogni
trè giorni.e ſi dice eſſere di tanta forza,che ne cava S C I R O P. P O
fuori l'oſſa rotte. Le ſue foglie freſche poſte tritate, di Cape! Venere ſemplice .
con un poco di ſale nel naſo , riſtagnano valeroſañ,
mente il ſangue , che n'eſce fuori . Ha in fine la Iglia acqua d’in ſuſione di Cape] Venere trè
Bettonica una infinita di prerogative , che ſi poſ P volte repetita libre trè, zucchero libre due; ſi
ſono vedere ne’proprj teſti di ſopra citati . cuoce aconſiſtenza di ſciroppo. .
ll trovarſi molte deſcrizzioni del ſciroppo di
Bettonica , apporta confuſione agli operati di tali
Facoltà , ed Uſi: .
materie . Vengono perciò propoſte qui le due mi. Vaie all’iſtruzzioni delle viſcere , ed agli effetſi
gliori ricette di eſſo,ma quella, che ha titolo di ſci ti caldi del petto , Conviene a’pleuritíci nel prin
roppo di Bettonica compoſto , ſi ſtima ottima af cipio del malezmërre le macerie ſono calde,e miſte.
fatto , e fù invenzione della buona memoria di Chiarifica il ſanguePnrga la materia delle Donne
Mario Schifano', già l—'rotomedico di queſto Regno, che hanno partorito di proſiimod’rovoca i meſtrui,
e ſi compone, come ſegue . e l’urina , e frange la pietra nelle reni .
Sidoverà cuocere a fuoco lento il legno del vi Di queſto ſciroppo ſi trovano‘più ricette , ed il
ſchio quercino limato ſottilmente, con quattro li.. Silvio vuole (ſenza però accertare la ſua opinione )
bre di acqua di fonte puriſîimafinche ne reſti con che ſia di Meſue quella ricetta,.che preſcrive nelde
ſumata circa una libra , aggiungendovi poi il ſeme cotto la liquirizra. Ma la quì propoſta da Noi è ri
della Peonia ben nottata dalla ſua. ſcorza, e peſtato cetta magiſtrale , ed è la più coſtumata , come ve_ .—
gioſſamente , e dopò vi fimette la Bettonica , che ra mente profittevoleda medeſima è uſata anche da
doverà ~prima eſſer iinpailita all’ombra , avverten Renorleo , Cajlrlh , Borgio-”cei , ed altri, e ſi com
dOÎCDme-pet i pericoliidetci avanti.di non porvi in pone così. Si, fà linſuſÌOne di una libra di Cape] -‘ éñvl
modo alcuno le radici . Venere freſco , e verde , tritato con la forbice ,
Si fà continuare a cuocere,.e conſumata, che ſia. dentro ſei libre d'acqua , nell‘iſteſſo modo di quel
la metà dell’acqua , vi li metteranno li ſemi del ` la delle Roſe z replicandoia trè volte , e mutanda
Coriandro preparati , nè a queſti ſi farà dare più di ſempre nuovo Capel Venere . Quando poi ſarà co
un ſolo bollore , levando poi il decorto dal fuoco, e lata. ſe l-i laſciar-ì fare la reſidenza . Componendo
tenendolo cuopsrto , finche ſia ben raffreddato per ne poi lo ſciroppo con la parte chiara, econ zuc
colarlo, laſciando poi fare la reſidenza alla colata chero chiarificato . La conſiſtenza ſara un poco
la a la parte più chiara della‘ quale, con Zucchero più tenace dell’ordinario , in riguardo della condi
T`-'—"
clnarrticato , ſi cuocerà in ſciroppo ,-ſinp a debita zione‘ ringreſto ſciroppo , che .è di rilaſſarſi facil
men
’gra' TEATRÒ FARMACÉUT. DEL DONZELLI
mente , divenendo molto liquido , conforme alla ſputi di ſangue . L’erba cruda s'impiaſtra ſopre le
natura ,di tutti li ſciroppi aperitivi . morſicature de ſerpi , fa rinaſcere lìcapelli caduti.
Trà le molte opinioni del peſo del Capel VEne Riſolve le ſcrofoleze fatto bollire nella liſcia mon.
re, che doverà ſervire a fare queſto ſciroppoi i Va* difica la farfarella , e l’ulcere del capo, da eſſa ori.
lenzjani ne definiſcono dodeci libre, in quattro 11-. ginate . Fattaneonzione con laudanq , Hiſopo ,
bre d'acqua , la quale è poco , onde ſarà utile av Oglio mirtino , di gigli, e vino , prohibiſce il ca.
vercimento ſapere , che nel fare i decotti , l’acqua dere de capelli . L’acqua del Capel Venere , ſecon
tira l‘eſſenza degl’ingredienti, quando ſi cuoconoi do Cri/Zar Durante , giova alla pelarella, alla tigna .
0 infondono in eſſa , ſecondo la proporzionata ſua Giova ancora alla roſſezza della faccia , facendone
qUalità , come per eſſempio , una libra di Sale ſi fomento .
ſcioglie in tant’acqua determlnata , e non più co
me ſi vede nel fare le ſalamuoje , nelle quali dopò S C I R O PP
che l’acqua hà ſciolto il Sale a proporzione , ſicche diMal'va. ‘
l‘ovo vada in eſſe a galla , reſta nondimeno molto
Sale nel fondo della ſalamuoja , ſenz‘a poterſi ſcio Ipigliano d’infuſione di fiori diMalva tr`e volte 7
gliere . ll ſimile avviene ne i decotti i ed infuſioni. replicaca , e di Zucchero bianco ana libre trë.
reſtando nei ſemplici qualche parte profittevole , Si cuoce come quello di Roſe . '
quando non ricevono la quantitàgiuſta dell’acqua, ln difetto dell’infuſione de i fiori di Malva , ſi
per debitamente cuocerſi. Sicche i Vahnziani uſa. pub anche preparare lo ſciroppo con ſugo di eſſa.
no molto Capel Venere , ſenza trarne frutto . cavato , come ſi è detto , farſi quello di Boragine ,
per via di torrefazione 1 perche il caldo ſpezza la.
.Del Cafe] Venere . viſcoſità dell’erbe , o pure ſi [à il decotto di Mal
va , fatto con tr`e manipuli di eſſa con tutte le ra:
L Capel Venere è detto così, perche tinge i ca dici , e con cinque libre di acqua di Malva diſtil—
pelli e e li rende belli , e leggiadri,come ſi pre lara . `
ſuppone, che foſſero quelli di Venere . Dio/‘coride Facoltà , ed ‘Uſi .
chiama il Capel Venere Adianto z nome che gli ſ1 QLeſto ſciroppo mitiga l’ardore dell’urina , e
- adegua , perche ſecondo Teofrflſto , e Plinio : Wi“ ſpecialmente quellmche è cauſato della Gonorrea.
aqua: reſpm't , perche gettato nell’acqua . non ſ1 'ſoglie la ruvidezza delle fauci , e della gola . ~
bagna . E detto ancora Pol/irricljon , quaſi multi Benche lo ſciroppo di Malva ſia quì uſitato aſ;
com-1m ,in riguardo, che fa creſcere folti i capelli." ſai , non ſe ne trova ricetta autentica . Io però ho
e li ferma , quando cadono , ed il nome anco di ſempre coſtumaco la prima quì deſcritta e ed è mia
Gallitri'con inſeriſce l’effetto , che fa di tingere eſ. invenzione , nè porta ſeco alcuna difficoltà confi:
ſi capelli . Da í Latini cincinmmlir terra , capi].` derabile .
[ur , ſuperriliam term- , ó“ crim’ta . Si trova di
due ſpecie bianco , e negro , ma quì ſi dover-.i pi.. S C I R O P
gliare il bianco , univerſalmente notiſſimo , per‘ di Altea ſèmflice
naſcere ſin anche dentro i pozzi, onde lo chiamano
Corianzlra di Pozzo , che va a confrontare con il Sl I pigliano di radiche di Altea freſche, e mandate‘
nome , che gli da Müſud di Capi/lux fantium , t libra una , acqua di fonte libre nove,ſi cuocono
Produce le foglie picciole ſimili a quelle del Co finche cali la metà dell’acqua 5 eſe nefa ſciroppo
:ian-dm , ed intagliate per intorno . 1 ſuoi ſtiplti con trè libre di Zucchero .
ſono negri ,, lucidi , e ſottili , ed alti un palmo z Facoltà e Ed Uſl).

La ſua radice è inutile . Non produce nè fiori , nè Vale alle tolſe , ed aſprezza delle faucig'ed all’,
frutti , e queſio èl’Adianto bianco , e non la Pa.. ardore dell’urina_ .
ronichia , come vuole Cflſtor Durante . Il nero poi WHO ſciroppo è coſlumatiſlìmo in Roma , do;
‘flv~r- ha le foglie ſimili a quelle del felice, di queſto dire.. Ve lo chiamano Sciroppo d'lbiſco . La ſua compo
mo più a lungomel ſciroppo di Cicoria di Nico/ò . ſizione lì farà cuocendo le radiche ammaccate nel
Si trova contrarietà ſu‘: gli Arabi, e Greci cir moxtaro di marmo z ed il zucchero doVerÌr chiariz
ca le proprietà del Capel Venere , perche Meſue ſicarſi .
vuole, che muova il corpo 1 e Dioſcuride dice , che
lo riſtangna : ſi può però Credere, come anche vuo. S C l R O P P O
le Durante, che queſto ultimo effetto venga opera di Altea di Fernelío .
to dal Cape] Venere ſecco , ed il Contrario dal fre
ſco‘, che di tale qualità doveri‘: pigliarlì qui , per Iglia radica d’Altea oncie 2. Ceci roſſi oncia
ordine di Me ”e . ſlimandofi ſenza ſpirito quello , una, Radiche di Gramigna , di Aſparago a di
che( banche non ſecco) perdendo la verdezza, ap Liquirizia mandata , Uva paſſa enucleata ana on
pariſce cirrino . cia meza , Cime di Altea , di Pimpindla, di Pian—
il Capel Venere opera per ſe ſteſſo più valoroſa tagine, di ambedue gli Adianti ana manipolo uno
mente del ſuo ſciroppo ;onde ſecondo Dioſcuridr: di quattro ſemi freddi maggiori , e di quattro ſemi
la ſua decozzione giova di più a imorſi delle lei-pi. freddi minori ana dramme crè . .
Bevuto il Capel Venere nel vino conferiſce al ca Si cuocono con ſei libre d’acqua , finche fe ne
taxi-o , che ſcende allo ſtomaco - Oltre alli meſlrui, conſumino due a ſi cola , e la parte chiara ſi CHOC'
provoca ancma le ſecondine. Vale a riflringerei _in ſciroppo con 4zlibre di zucchero bianco .
Fa

I\
PARTE TERZA. ;u
(Mida-cap.: 09.) la Malva leniſce il corpo’ e ſple
Facoltà I e!) ‘Uſo .
Qggſto ſciroppo , per peculiare proprietà giova cialmentei ſuoi foſſi; giova ail’interiora , ed al
all‘ardore dell’urina,e purga la pituità viſcoſazgroſ la veffica; le frondi crude maſticare c0n un poco
ſa , e marcioſa,che ottnra li reni, dalli quali eſpnr di Sale,e fattone empiaſtro con mele,gnariſ60no le
ga la marcia , e la reneſla 9 ſenza maniſeſto calore fiſtole lacrimali , ma nel ſaldare le cicatrici 1 ſi
benignameute con piacevolezza . uſano poſcia ſenza ſale; giovano medeſimamentc
Farm-lio ſcrive queſto ſciroppo Come coſa di ſua così applicate alle punture delle Api , e delle Ve
invenzione a e per tale è ricevuto da molti , e ſpe. ſpe , e però chi [ì unge Con aglio meſchiato con
cialmente da &modi-o , Bande-rane , ed altri , ſe ne ` Malva cruda peſtata z non può eſſer punto da loro.
deve ſare ogni ſtima, per le ſue eccellenti preroga ſſ Fattone em ,iaſtro
la farfarella con urina
e l’ulcere umana.
del capo. da eſi‘amondifica
derivati z
tive. Entrando ad eſſaminare iſuoi ingredienti
diremo prima ., ~ le frondi della Malva peſte , e bollite , ed applica
te con oglio , medicano le cotture del fuoco-,ed an
Della .Ma/ur . . che il fuoco ſagra , cioè l’eriſipele; ſedendoſi nel
la ſua decozzione mollifica le durezza, de’ luoghi
Latini la chiamanoMalva, qdaſi Mal-oz*- : War? ſecreti delle Donne z ma_ facendone Cliſtierj, gio
:tx
F'
_I
lo‘
alvum ”no/lia!? , dice Varrone (lib.ro.cap.z r.) va a' rodimenti delle budella , del ſedere , e della
benche il Francione penſi 1 che foſſe. prima chia matrice z bevendoſi la decozzione della Malva o
mata Muſeum-:cche naſce da per tutto , e da ogni fatta inſieme con le ſue radici , giova a tuttii ve
uno Viene calpeſtata , e che detrattane poi la e z, leni morciferi , ma biſogna. che chi ia beve , C011
fuſſe detta Malva,- La Malva è una delle quattro tinuamente la vomiti . Vale parimente a’ morſi
7
principali erbe emollienti communi . cioè eſſa de'ragni, che fichiamano Faiangí . Provoca il lat
‘Malva , l’Altea , la Violara , e l’Acan to , o Branca te - ll ſeme bevuto nel vino 1 inſieme con quello
Orſìua , che dire vogliamo . Vi ſeno altre quattro del Loto ſelvatico ,_ mitiga i dolori della veilìca .
erbe emollienti . ma di minor efficacia , onde ſi Il ;Mattina/i dice , che la radice~ ſecca . e poſſa un '
chiamano emollienti minori; tali ſono la Mercu giorno in acqua , ed invoita in una carta bagnata,
riale, la Parietaria_ , la Sicla , o-Bieta a. detta qui cuocendola poi ſotto la cenere calda 1 e di nuovo
Foglia molla , e l’Atriplice. L'uſo di tutte è per riſetcandola z fregandoſene identi , ne toglie. la
li Cliſterj , facendoſene decotto ,, overo per com ruggine , ed il geil’o . Le foglie cotte , e mangiate
fonere i Cataplaſmi emollieuti . ne’ cibi, riſchiarano la voce rauca; il ſugo di eſ.
La Malva ſi trova di molte ſorti ,` la più volgare ſa diſtillato caldonell’orecchie, ne leva ogni dolo
ëla Malva comune, che naſce da ſe medeſima; da~ re . La decozzione di Malva, e delle radici, ridot
per tutto . Ad ogni modo gli Antichi la ſemina ta col fuoco muccilaginoſa, I. ſi dà a bere con mani
vano negli Orti , perche l‘uſavanocotidianamen feſto giovamento alle Donne , che [tentano a par
te in cibo, Perlubricare il corpo a come eſplica torire z ed il medeſimoopera mezza libra del ſugo
Marzia/e o loro bevutocon vino. vcrmiglio 1 vale alla nau
Exoneratm-a; *venti-em mihi 'Uil/d' Malva: ſea dello ſtomaco.. Si danno, a bere ſei oncie di
Arta/it , G*** varia; z qua; habet bari”: opel’ a ſugo di Malva a‘melancolici ,_ ed otto 0ncie quan-z
E: *ue/Ze” lafíucir , <9** ”ao/ſibi” ”tere Mal-vir.. do impaz'fiſcono 1- `
Namſaciem tim-am wabecamntis babe! .,
Due altre ſorti di Malve ſono polle dal Matthia .Dell’A/tea n.
li , una delle quali chiama Malva Alborea , e l"
altra Malva Maggiore , la quale ſecondo Teofraflo L’Altea è una ſpecie di Malva ſelvatica , e Dio
_e lì fà grande con artificio ,i derivando dalla. Mal ſun-ide (lib.g.cap.a.)dice_chiamarſi cosioptìól'~
Va comune z ſono alcune piante, dic’egli , che che è utile, e valor-oſa per molti rimedi, ſicche
per il coltivare diventano diVerſe, allontanan per oſſervazione del M-uthíali- . Altea , non vuol
'-5'
V
i!.
‘-4'
doſi dalla natura loro , come è quella Malva e dir altro ,, Che Medica appreſſoi Latini -, da’quali è .
che creſce in alto . e ſi trasforma in albero; il detta anche lbUì‘MhóìEólJZ‘unſiCCome da Teqfra/lo
che ſiſì in ſei , o ſette meiì . [’lím'o o. oltre alla. Mal-va Silva-fl” r ll Cordala chiama Malva, Palu
menziOne, che fà della Malva,cbe nell’Arabiazcre— jfre 1 e gli Arabi , oltre a diverſi altri nomi , Rp
ſce in albero,ſicche del ſuo fuſto ſe ie fanno baſto ja Zuveni , e Zamem’ . Dagli~ italiani è chiamata
ni , dice di un’altra Malva Alhoxea ,, che naſce .milano/'ſca, e Sii-malo” nelle Officine nelle quali
in Mauritania , di altezza di 2a. piedi z e di èvolgarilſima. Se ne trova però di più ſpecie o, tra
grofl'ezza tale , che appena può cingerla un’uomo. le quali Teqfnç/Zo connumera quella_ pianta , che
con le braccia , ſiccome di queſta medeſima gran Aoicemm chiama Abutilo ,, e che produce il fiore
dezza dice trovarſi il Canape nel medeſimo paeſe.. giallo., ed il luo ſeme è eſperimen tato efficaciffimo
(Luattro altre ſorti di Malva ſi deſcrivono nell" a rompere le pierre delle reni 1. pigliato in polvere
Hiflaria l’lnmarum. cioè Malva Silveſtrir [mm i al peſo di una dramma ,.e meza. nel vino e benche
la refer” : Mal-ua Silva/Iris major , Mal-0a [Loſe-a il Maxtbíoli non voglia che queſt‘a ſia l’Altea di
fimplicr'oreflare Label/ii | Ò' Mal-va Rflſea multi— TenfrajÌO , nè l’Aburilon di Avícemm .. Eſſo ne
f/cx Ejllſdtm - Ad ogni modo la Malva comune lì pone due altre ſorti a ed una Da'lecamft'o a chela
riconoſce per quella , che dall'innumerabili viruì chiama .Altea legnoſi: .
fue ñ fu chiamata dagli Antichi, Medicina di tutti Sicrovano ſeialtre piante, che ſono conge‘ſ"
imali z dicendo di elſa particolarmente Dioſcori ri alla Malva ſelvatica , quattro delle qlffllid ſ0”
e.

ir;Aci…
3r2 TEATRO FARMACEUT. DEL DONîELLI
deſcritte ſeparatamente , cioè una dal Matrhiolí , Lcd” , e due altre di Parnaſo 1 ma una di duplica
una dal Label/io, una da Dalecarnpio , e l’altra da to fiore . i
,Da/Ion”. Trè ſono quelle cdi Dadoneo Volga” 1 AÌOPECHL
Delle due altre parti L0Le[1io,chiamandole Sar rie! , e di Parmrfa . _ 1
'dariffañln quello ſciroppoperb per Altea, ſi dovrà palco-ampio ne deſcrive fino a diecidotto , cio`e
intendere la prima . che deſcrive il Matrbio/í - Leucantbëìm‘lm , Prateuſè ott/grati”; , Minimum ,
L’Altea ha doppia efficacia nelle virtù , che ſi e Lamitumalfiflfl’llmv Ancboxautbon , Bulóoſum ,
attribuiſcono Alla Malva , e perciò ſi chiama Bir Spicamm , Murorum , Lebinntum , Aurmm ,
”mſm . Mollifica , matura , digeriſce , e cicatri Nemormfl , 61-17”de , Primatum , Tríglocbirr,
2a cotta la ſua radice in aceto , e lavandoſi di cſ ſeù Vermiculîfflm’ É" Alopecuru: - Ed i] Mattbìai‘
ſo la bocca a mitiga il dolore de’denti . Ii ne ſcrive un’altra , che chiama Aculeatum .
Tutte queſte diverſità di Gramigne ſono traſpor
Della Gr’amígna . tate qui , Per dat pienoguſto al curioſo Lettore ,
giacchè Per quel’to ſciroppo dobbiamo adoperare
NAſcendo laGramígnacopioſamente ne’ cam la Gramigna ordinaria , deſeritta /primieramente
pi , che da’ Greci ſono detti Agreflir a o da Diojìaride . ed è tanto triviale , che non vi è'
'Agro/11’; , viene perciò chiamata da loro l’ifleſſa chi non 13 conoſca è però vero , che con tutta la
pianta col medeſimo nome di Agr/'r , {iCcome da' ſua baſſa ſtima , nientedimeno ſu dagli antichi te
Latini Gram”: ,quodgeniculntír infernodiir mi nuta in grand’onore i a ſegno tale dice Plinioſlaz.
rifice‘ _lì-rpm , à gradimda , -uelà gignendiſecfln cap-;’-4-î-Ù' 6.) che gl’lmperadori Romani , in
ditate , fiante che continuamente ſparge nuove ra ſegno di pace , e quiete , dopo d’aver conſeguita
dici . E benche Diqſcoride faccia menzione ſem qualche ſegnalata vittoria ,in luogo di C0rona,di
plicemente di tre ſpecie di Gramigna , cioè Comu Gemme , e di Oro , ſi coronavano di Gramigna a
m , Cannarr'a , edi Puma/b , nientedimeno , ol e queſta trà le Corone veniva riputata la più ono
tre delle trè prenomínate, ſe ne trovano molte al revole , e di quà venne originato quel proverbio ,
tre , e particolarmente trè ſpinoſe , ed affatto di che ſ1 trova in Seſto PomPeo , cioè barba”: da”, [ì
verſe dalle ſuddette . Qgeſte ſono deſcritte da Pli gnificando con queſto una perſona vittorioſa, p0
”io (Iió.24.caf.r 9.) dicendo che dell’ultima di eſſe ſciache . quando pigiiavano il poſſeſſo de'luoghi
ſe ne ſeminano i Campi intieri in Germania con vinti , gli era data in mano la Gramigna, in ſegno
gran diligenza , perche colà hanno il ſuo ſeme in che ricevevano il dominio della Terra . *
gran uſo di cibo cuocendoio ne’ brodigraſſr delle Della Gramigna deſcritta da Dioſcorz‘de , ſi pi
carni, e dicono riuſcire al guſto più grato del Riſo. glia la prima , la quale èl’otdinaria r che ſi uſa
Queſio ſeme è bianco , e molto più minuto del per cibo del beſtiarnmſiccome la ſua deCOzione be-,
Miglio , e del Panico, e lo chiamano Mannu i na vuta giovaddolori delle budella ,. ed all’urina ri
ſce veſtito , ſicche per ſpogliarlo dalla ſcorza , èdi tenuta , e rompe le pietre delle veffica , uccideí
neceſſità‘ peſtarlo nelle Pile, come ſi fa il Riſo , ed vermi de'ſanciulli 2 ed il deEſlmO opera 13 [BMC-i
il Furto . qua diſtillata .`
Ma ne’wolumi dell’HMoria Plantarum a ſ1
vedono regiflrate molte , e diverſe ſpecie di Gra Della Pnrictaria.
migna , come a dire quella , che produce il fiore
bianco,chiamataLeucflntcmum,ed un’alt’raPolyan S I è accennato in altro luogo, che il naſcere fre
ter , o Filivci 1 e quella , che per aVer molti no, quentemente la l’arietaria ſopra le muraglie ,
di, èchiamata Nodoſa . Ela Tomentoſa , la qua l’ha fatto acquiſtar queſto nome , ſiccome la fa
_lc vogliono z che ſia l’Alopecuro di Plinio , e di coltà di nettare perfettamente i vetri , l‘ha fatta
Terffraflo . Un’altra › che dalla ſottiglíezza ſi no chiamar Vetriola , e da’Latini Helſine , quod va
mina Exile , e così Lamímnm Cyperioder, Typlai ſtibu: barra: . Si tacciOno le ſue fattezze , perche
”um , Bulbnfum , ó* Sulmtmn z ed altrove trz`i le non vi è ſeminella , nè fanciullo, che non la cono—
Piante Paluſtri 1 ſi trovano deſcritte altre ſorti ſca . Si trova anche un’altra pianta in Dioſcuri/ſa
di eſſe , come tica/entra”, Armrdínaceum m'grum, col -nome di* Helxine Ciſſamfeloned è una ſpecie di
Triangfllflm acquatícum - E quattro altre ſorti, Convolvoio, che naſce per le liepi . La virtù dieſñ
che per aver groſſezza quaſi di canna , chiamano ſa è d‘ingroſſare , ed infrigidire z onde le ſue fron
Crt/amogeſtrir , cioè Gramigna Arundinacea . E di impiallrate ſanano il fuoco ſacro, le poſieme del
di più per un altra ſorte di Gramigna,connumera ſedere , i pani , che cominciano ,i tumori, el’in
quella pianta a che è detta Carex,la quale da Giro fiammazioni . li ſugo incorporato con Ceruſſa, ſi
[amo Trago (ida-cap.; 1 .i èdcſcritta per il ſuo pone utilmente nell’eriſipele, ed ulcere ſerpigino
Grflmen Tzu/go rugnítum . ed è quella ſorte di erba ſe z pig’liato alla quantità di un ciatho cura le toſ
paluſtre , che ſeccata lì riduce in forma di paglia ſi vecchie S fi gargarizza i es’impiaſtra per l’in
lunga, e groſſa , ed è in uſo per cuoprire le ſedie fiammazioni dei gorgozzuolo; diflillato meſſo nell’,
ordinarie . ll medeſimo Tri-:go pone di più due ai orecchio
i ianta , con oglioilroſato
ſecondo ne cava
Multiuſo/i ha ilvir—_tti
doloregrande
. Quella
di
tre Gramigne , ſotto nome di Calnmflgrefli:: dal
‘ſor-‘do , e da Leanicma è nominata Gramígnfl di conſolidare le ſer-ice ſreſclzcfimperocchè l’erba ſte.
Par-miſi; quella pianta , che per produrre una ſola ſca meza peſtam legata ſopra la ſerita per tre gior.
ſoglia , vien detta Unifo/íum’. ni continui la ſalda talmente , che non ha di biſo~
v Loft-{'150 'POF-F' unì-l Gramigna Calamagrcflirflwlga gno di altro medicamento z il ſugo bevuto al peſo
` di trè
e

P A R“ T E T E, K .7-` A- ;12
di trè oncie; pru'ov'oca mirabilmente l’urina , e Pietra Penaſſſyl PÃMZJÌÉJ 2‘.cnp.r.le Maurizia}
l’eſito
ſcaldaradelle pietre
ſopra una , tegola
il che fervente
parimente opera l’erba
, ſpruzzandoſila Labs/[i0 pongono ne’loro volumi due ſpecie diverſe
di Piantagine , Con nome di Plantago Roſen . Dele..
con malvagia , ' ed applicandola ſul pettinecchio , campiò dipinge una ſorte di Piantagine , la quale
produce la radice groſſetta, fibrata , le foglie ſpeſſe,
Della Pimpinella - lunghe ,` ſtrette , di colore , e conſìſtenza di porro z
naſce ne’lidi del mare , e perciò la chiama Planta.
.Impinella , Sanguìſòrbn , e Solbflſtrella , ſo. gine Maritima . Si conchiude però , che fra tan to
no una medeſima coſa z e pianta notiſlima o ſpecie di Piantagine , ſecondo che dice Dioſcarìde,
…duce da un ſottil ſtipite di quà , e di là molte la migliore , e la più efficace ſia la ſpecie maggio
fronde picciole , per intorno dentate , ricondette . re antecedentemente deſcritta 5 la cui radice , ſe
e peloſette, che in terra ſi ſpargono in giro *, i fuſti condo il Muttbiolí ,' ha maraviglioſa virtù, contro
ſono molti rOſſeggianti , ed al guſtoaſtringenti , iLdolore delle emorroidi , tanto che, non ſolamen
hanno in cima un capitello porporino, nel quale ſi te applicata , ma portata addoſſo , non laſcia ſen
contiene il ſeme; la radice è legnoſa z queſta poi tire alcun male , che da eſſe emorroidi proceda .
è la minore -, alla quale però la maggiore in tutto Dioſcòrz’de dice , che le frondi diſſeccano , *e eo
e per tutto ſi aſſomiglia , ſe non quanto la gran ſtringono , e perciò s’impiaſtra'no utilmente sù lſ
dezza delle parti , appariſcono in queſta molto ulcere maligne , e {ordide r che ſono ſpecie di Ele
maggiore; l’una v e l’altra nondimeno ſpira odor fanzia‘, riſtagnano i fluſſi di ſangue ; fermano l’
di‘beccoz naſce ne’campi incolti , e nc’colli , c lì ulcere , che caminano ,i carboni, l‘Epinitcidi , e
ſemina ancora negli Orti , &made-0 dice: Cele l’ulcere , che mangiano 5 ſcaldano l’ulcere vecchie
brior ejf bortenfir, quèmfi/cq/Ìrir ”ſul . La Pim inuguali , e quelle , che chiamano Cnironie . e
pinella bevuta nel vino , giova al cuore , al fega ie filiale cavernoſe 5 conferiſcono a’morſi de’cani›
to,ed a tutte l altre viſcere 5 rende puro il ſangue; alle cotture del fuoco , all’infiammazioni, alle apo
purga le reni , e ne caccia via le pietre ,, e l’arene; Reme , .che vengono dopo le orecchie , alle ſcrofo
giova alle morſicatu re de'cani rabbioli , e vale al le 7 ed alle fiſtole iacrimali , impiaſtarevi ſopra con
le febbri peliilenti , _maligne . ſale . Corte con aceto , e ſale , e mangiate , gio
vano alla diſſenteria, ed a’fluſſi ſtomachali . Daſ
Del/{1 Pianragíne .
ſene nel mal caducm e nelli ſtrettí di petto: lavan
A Piantagine ſi chiama qui volgarmente Ci'nó_ doſi la bocca col ſugo delle medeſime foglie ſi pur
qmner‘ui , ed altrove correttamente Ceuta gano l’ulcere_ di quella ;conferiſce bevuto alle gen
nerw’ , ed Arnog/ojflrm 5 onde dice Renoir/eo : folla give , che ſanguinario , ed a vomiti—del ſangue i
”gn-"me [ing ma ſimilitudine-m refer-unt . ſi mette ne'cliſtieri per la diſſenteria, e ſi da a bere
Della Pzîrtagine ſe ne trovano più ſpecieDioſàa a’ Tiſici , ſi appliCa con lana alla natura delle don
ride ;ierò fa menzione ſemplicemente di due, cioè ne per le ſtrangolazioni della ma‘triCc , e per i fluſ
maggiore , e minore: ma* a queſta ii aggiunge la ſi di eſſa . Il ſeme poi di tutti trè le Piantagini
mezzana; la maggiorc’hà nella fronde, ch‘è inol bevuto con vino, riſtagnai fluſſi del corpo *i eli
to larga ſette nervi, e qualche volta più; onde è ſputi del ſangue . Le decozione della radice , la—
chiamata Settimrbia, la mezzana ne ha Cinque; vandoſenc i denti , ne toglie il dolore, il che opera.
le frondi della minore ſono più ſtrette, più lunghe, parimente la medeſima radice maſticata 1 mangia
più tenere , più liſcie , e più ſottili a modo di lan ta inſieme con le frondi, con vino paſſo, giova all“
cia , onde è detti Lancia/ola '9 li ſuoi fuſti ſono an -ulccre delle reni, e della veffica . Sono alcuni, che
guloli , inchmatr a terra , ifiori pallidi , ed il ſe portino le radici al collo , per riſolvere 7 e ſana
me nella ſommità de’i'uſti , ſimili nel reílo alla re le ſcrofole .
Piantagine mezzana. Bodom-0 pone un’altra ſpecie, «Le _foglie freſche della Piantagine , ſecondo il
che produce la radice rotonda con molti capella fiſatrbioli peſtate con un poco di ſale a vagliono
menti; la 'maggiore è più groſſa , e più bella , con alle percoſſo de’ſaffi, e delle baſtonate, ed a coloro
frondi più larghe , ed il fuſtn anguioſo , rolſigno , che cadono da alto, operando , non ſolamente im
alto un cubito , tutto pieno dal mezo alla cima di piaſtratmma ancora preſe per bocca, il ſugo di eſſa .
picciol ſeme, le ſue radici ſono tenui, peloi`e,bian~~ meſchiato con quel di mille-.foglio , vale a coloro
che , e groſſe un dito . che urinauo ilſangue , continuandoſi a bere piu r
Naſce ordinariamente la Piantagine ne’luaghi volte a digiuno , e 'ſpecialmente aggiuntovi una ‘
umidi, e la minore da per tutto . dramma di Filonio Perſico.. L’acqua diſtillata dal
-.ff.
;-..,
Vi è in oltre la Piantagine vauatica , che pro la Piantagine incorporata con aceto forte, riſtagna
duce le foglie più robuſte di tuttel’altre più ferme, il ſangue del naſo , bugnandoviſi dentro pezze di
più curve , e più liſcie , larghe appreſſo al ſtipite› lino , applicata alle piante de'piedi , ed alle palme
"e‘
Δ
v;-
'F dellemanhe ſopra la regione del fcgatoſaſtor Dl!
cd acute in cima , come il ferro` di una lancm 5
produce il fuſto più lungo di un cubito , per tutto rante dice , che della medeſima acqunlambicca ta
ramnſo , con i fuori bianchi , epicciolini : hà co bevendoſcne un bicchiEro avanti al paroſiſmo
me l‘Elleboro molte radici bianche re lunghette; della febbre terzana, libera dalla terzana , e quar
"21'
"‘ñ'_l.-
v naſce in luoghi umidi, e paludoſ - Vogliono al tana . . ‘
cuni , che la radice di queſta Piantagine acquatica Delli due [Minuti . ‘ '
fia valoroſiflìma a cavar le pietre a ed arene dalla F Ernelìo preſerive in queſto ſciroppo di Altea
Xeffica , e dall:: reni 3 , ljuno,e l’altro Adianto , per li quali s‘intenz
(La dono
3‘4 TEATRÒ FARMACEUT- DEL DONZELLI
`.dono il bianco,ed il negro, ſecondo che li diſtìngue ceſſaria reſidenza, ſe ne compone lo ſciroppo ;con
Teofrnſta( lib. 7. mp.1;.)Sono dÌVerſe l'opinioni le già dette quattro libre di zucchero .,
circa il dichiarare quali effettivamente ſiano que~
ſte piante-;ma noi per non tediarc il Lettore , diree S C I' R O P` P'
mo con brevitàache aſſolutamente l‘Adianto bian Di Marillagim.
co ſia il Capel Venerezcome dice chiaramente Gio:
lìífſufſD-fl fimPl. cap. 2 1._ de Adlanto.) Azllcrutilm lglìa di ſemi di Altea,ſemi di Malva, ſemi di
.fi/bum Capìllur Veneri: a _fuel bomím‘r ”amara/”3' Cotogni ana oncia r.Gomma dragante dram
‘5"'- ſd_ è in ciò ſeguito da _l’eco/:ario , Franceſca me 1. Queſte ammaccate a’inſondono nella decoz
Ale'ffamlra . Laſciando da parte tutte le opinioni zione calda di Malvagſemi di Papaveri biancbi , e.
contrarie intorn’o all’Adianto negro, dico che non de’frutti di Alchechengizquunco baſta, fi faccia poi
Z31…) a che quella pianta , che Dodoneo chiama eſprçffione de‘detti ſemi , ç dragante 1 delle quali
DWOPtew'r Nigra, ‘e alta un palmo ,_ e mezo ’. e pro-. o Mucillagini 'eſpreſſe 1 ſi confetta lo ſciroppo nel
doc? le: foglie ſimili alla felice , verdi oſcure dalla_ modo ſeguente. Piglia delle dette Mucillagini un
Fatte di ſopra ,_ ma più chiare diſotto, con alcuni o_ucia,e meza, del decoçto ſudetto oncie g. u dolci_
Punti rubiginoſi,e queſta è tenuta per vero ..Edim fica con oncie (11)le Zucchero bianchiſſima@ que
\,° negtopnche dal Lobo/lime l’ex-r ._ Ne per altro è_ ſia ſarà la doſa per una proſa di eſſo ſciroppo , il
detto negro,ſoggiungono eſſi` Autoriſſe non perche quale ſi .loverà continuare per‘ ottoz o dieci giorni;
çaulicnlí :rep-voti nigriçm”, Poſition’ :rifareſti/io ma quando queſto ſciroppo non balia ad eſtingue-j
que/Zantſqmrz‘ore Luiz-ore_ ._ Ha le virtù iſlelſe del re l‘arilore-.vi ſi può aggiungere due oncie di muc
Capi-;l Venere , e dicono averla eſperimen tata ſem-L cagine di ſeme di Uliſſe-Vale di più efficacemente_
Precon buoni effetti,ſiccome ho fatto io medeſimo_ all’ardore dell'urina ._ `
Ne può eſſere l’Adianço negro il Tric-amano , per-_ Malamente quella compoſizione fichiama ſci
che Tenfraſto parlando del Tricomane, che chiama roppo . mentre non ſi cuoce a conſiſlenza ,~ ”cche
felina/rr, dice Can/em imc Cepillo Veneri: nigra ſ non ‘potendoſì conſervare, biſogna componerlo.
mile”; gerit,ó*c. ll fu ſto del Tricomane , ſecondo nell’atto,cbe verrà ordinato dal Medico. La ricetta
Trrſrflſtoàñſimile al Capel Venere negro,come po è opera di Matteo_ de Grandi ( cap. ;641; ardore
tſà eſſere l’Adianto_ negro il Tricomane.Di più nel raffina.; ‘
’ I
ſciroppo di Cicoria di Nicolò ſi legge il Capel Ve
nere il Pollitríco,ed Adiantoz Non niego però, che . S O~ I R 0 P Pi Q
di Terebmrina.
adoprandoſi quì il TrÌCOmane per l’Adianto ne
gro , non ſi riputarebbe per errore , mentre_ ha le
medeſime_ virtù-del Capel Venere -. Iglia di Miliumſolis, -erba Turca , cioè Poli#
gono minimo,ſemi di Gineſtra, legno di Vi!
De’ gilattrofimifreddi Maggiori, e Minori, ſco WICÌHO ana oncia Una . Si facci decotto con
acqua di Capel Venere,lecondq le regole dell’arte;
LI quattro ſemi. freddi Maggiori ſono quelli di nella colatura ſi diſſolve `Terebentina oncie due,
~ . Melone, di Cocozze, Cetruolo, e Cocomeroz incorporata prima Con un roſſo di ovo, ſe ue facci
detto quì Melone di acqua . ſciroppo con una libra ,_ e mezo dizuccliero bian-~
Liquatrro ſemi freddi Minori ,_ ſono di Endi chillìuio a lento fuoco .
pvia,Lattuca,lPortulaca,e Cicoria z ' Facoltà , ed 'Uſo ._
Gioca in tutti gli Effetti di reni,e ſpecialmente
Pratico di comporre lo Sçiraffo di Alti”. contro il calcolo delle reni , e nella Gonorrca_ Gai
lica ſi_è ſperimentato rimedio ſicuriliìmo q.
L’atto pratico‘li’preparare
ilſeguente . ' ſi queſto
' ſciroppo
ſi ’ , e S C I R O P P O
Si pigliaranno nove-.libre di acqua, ſecondo an-. di trè Radici di Gentile.
chedal
çc vuole il (‘eçcare.’lo,gìà
Fornello che le
rieſcono` vpoche , ſei
nonlibre preſet-it—
ſolamente in
7 Adiche di Bugloſſa, rediche di Cicoria, radifl
riguardo della quantità~ degli ingredienti, ma ana ~ ` che di Boragine ana oncie quattr0,ſi cuocoñ.
che della lunga cottura ,_ che particolarmente ſo no con libre dieci di acqua di fontel pura z finche
fiengono i Ceci roſſi , i quali dOveranno eſſere li ſe ne conſuminq libre Cinque . di là la _colaiturai
primi_ a bcllirſí , e poi ſi metteranno le radici della, nella quale ſi aggiunge di Zucchero bianco chiari
Gramignme poco dopò quelle dell‘Alteaz_ ed Aſpa— ficaca libre trèfl ſi cuocea conſiſtenza z
rago, ſucceſſivamente la Liquirizia , e l’uva paſſa‘. Facoltà , ed Uſo
Laſciandole Cuoeere alquau”aggiungendovi d0pòq Giova ad aprire l’oppilazioni rimaſte dopöle
_ la Pianragine, l'Altea, la Malva, la Parietaria, e la febbri lunghe; ` 7 `
Pimpinellaoc poi iſemi ſreddi minori,ed alquanto - Queſic-.".‘i_roppo Camina ſotto nome di Gentile
dòpò i ſemi freddi maggiori‘ ed in ultimo il Capel` da Foligno, ma non hotrovato dove l’abbia ſcrit- _
Venere bianco, e negro z che ſono li preſcritti due to: Spinello nel titolo di eſſo ſciroppo, dice che è di
Adiantidì levi il vaſo dal fuoco# Volendo oſſerva Gentile, e pci nell'annoçazione, moſtra , che ſia di
re la regola del Caſſe/lo a ſi farà ſtufare il decorto, Guglielmo Piacentinadicendo che quello Autore
per doncci ore,del quale poi ſ1 farà la colatura, che vuole, che tal ſciroppo ſi debba componere con le
ſarà quattro libre in circa; ed avendo fatta la ne— radiche di Cicoria ſelvatica , in luogo della Bn_
gloſſa.
_ . . …muffin-we-”

PART-E ’I', _E R z Añ. ;‘r-r


DR
gl0fl‘a.Ãlie 'volte ij ha per coſtume mettervi l'ace Sí macerano per :4. ore; poi ſi cuocono finche
to 9 onde poi ſi dice Syr. :le triá. radmnm acero , il cali la metà dell’acqua z la colatura ſi CUOCe con
quale eſſendo compoſto , ſi a'dopra nelle ſeconde mele , zucchero , e Penilli ana oncie 8. Acqua di
purgazioni delle ſebbri . Roſe oncie 6. ‘
'Qgefle radiche dovetanno ſcorzarſi , e poi Pi* .Facoltà , ed 'Ujò .
gliarne la doſa , poiche i1 midollo lignoſo doverà -Giova alla toſſe antica , eſpurga le materie del
gittarſi via,c0me parte aſtringente, ed inutile, Cſ petto,e del polmOne; ferma gli umori', che ſcendo-’
ſendo di diretto contrarie alla qualità delle ſue no dal cerebro ,cuocendoi già ſceſi , che poi li fà'
COHÒCCÌG, come notano il Setta/a, ed il Braſaoola, anche eſpettorare . -
che dice: Cum cichareuntdecoà’iune ingreditur rm Vogliono alcuni, che dopo di aver fatto l’inſu
dr'trlllimn adimj non deóet , tum quiafrigizlum’ ſione di tutti i trè ſemplici unitamente , di queſto
fùm quia eg regia: either-ei quali”Item ſer-vat ,nam ſciroppo Lì debba ſare la decozzione graduata,cioè
’"1 medita/lio major-em amnritudinem ſentienquä far cuocere prima 1a Liquiri2ia,e l’lſopo,ed in ul
tft cartier. E conchiude doverſi oſſervare la mede timo il Cape! Yenere.Aeſto però non èſolamente
ſin-a regola'nelle radici fredde , perche Merliml ſuperfluazma vana oſſervazione, mentre Meſtre or
[rum babe! rnafoi-emfrigiditatem, quìm carine. dina eſpreſſamente , che s’inſondano tutti inſieme
in un medeſimo punto , e poi uniti inſieme ſi deb
S c 1 a o P P 0" bano cuocere , ſervendoſi della medeſima regola
di cinque Radici. dell’infuſione,per la conſezzione Hamech, alla de- .
ſcrizzione della quale ſi dover-à ricorrere 1 per
I pigliano di Radiche di Finocchio , di Apio quanto intorno alla preſente infuſione, e decozzío
paluſtre, di Petroſello, di Bruſco. di Aſpara ne occorreſſe di replicare .
go ana oncxe 2. La radice della Liquirîzia doverà eſſere raſa
Sì cuocono in libre ſei di acqnn , finche ſe ne dalla parte eſterxore , e ſe ſuſſe poſſibile averla fre
conſumi la terza parte, la colatura ſi cuoce in ſci ſcarſaria più a propoſitoama il Capei Venere dove
`roppo con trè libre di zucchero,ma quando ſi vuo rà in ogni Canto eſſere verde,e freſco . Qu—anto poi
le acetoſo, vi ſ3 apgiunge aceto oncie 8. all’lſopo ſecco, dice il Bull-:vola: Noli inte/ligure
Facoltà , ed Uſo . extreme ſiccamzſed qua inſupezflcie bumiditatem
Perche queſio ſciroppo attenua,ed incide l’umo ”miſi-rh.
`ri groffi,e viſcoſi.per conſeguenza apre i pori,e le Si trovano opinioni , che non ammettono quì
va l’ofiruzzione,ſä urin‘are,e caccia l’areneflnuove l’Acqua Roſata , per eſſere aſtringente , ed affatto
i mtſttui 5 giova all’itterizia e pailore delle carni contraria all’intenzionc di eſſo ſciroppo , che è di
delli tergini. aprire, e dilatare 5 ma il Bruſa-vola , e quali tutti ſi
La ricetta di queſto ſciroppo è magiſtrale, e -pe Scrittori cliconmche vi ſi debbia ponere ( 1” exam.
to non è maravigliamhe ſi vegga alterata in diver [ymp. ) Mia parte.: peñarir relaxatar robot-at.
ſi m0dìaſiccl-.e loSpimlſi n‘e pone una con la dupli ó" -vim expu/tîicemfortiorem reddit 5 quod ſicci
cata doſa di eſſe radici . ll fyíelircbío ſeguendo _il rate,ò*’ſtípzicímte qualamfitflua rame” ”radica
quſavolxr, ſi ſerve di un altra ricetta, dove ſ1 tro _fit , ratione :dim-”m rerum z'ugredimtium . Idea
vimo aggiunti i ſemi di Appio , di Finocchio , e di Aquflm Raſaceam ſemfwr r'rzjit‘iar. Nec debe: AI:
I’erroſello ana dramma r. ed una libra di ace-tor dieus ori-eri in marti: Peéîorir, modicè adſtringem
che in ſoſtanza fi può ſtimare più valoroſa , per ia tìbm rm' , pmflrtim rùm ab aperiemilzmſufle—
qualità di effi trè ſemi . ranmr . l Frati di Araceli approvano quì l'acqua,
La preparazioneè facile, ma biſogna oſſervare Roſata,ma pigliano quella fatta per inſuſiouezſoró
ia medeſima regola , che diceffimo nel ſciroppo di ſe come meno. aſtringenteffi ſono ſeguitati dal Col
uè radici , cioè di cavare il midollo iegnoſo dalle legio Bologna-fidati MantuanmGiubrr-tow Coſtea,ma.
ſudette radici,come materia affatto inutile,del che lo ſcrupolo viene abbondantemente riſoluto dalla
diſcorre a lungo il Eraſmo/a nell‘eſame del Sci ſudett—e parole del Bruſa-vola, col quale Concorre il
roppo acetoſo de ”dir-’hm , dove in ſoſtanza dice 1 anZe/li , che approvando l’Acqua Roſa , fatta per
che Medítullium eſtfrigidr‘mwe/ miuùr calidumr lambicco , dice anch’egli , che quella poca aſtrin
alter-im Parti: , proPter hoc ita apr-ritira”; non gen-.amelia è in eſſa,ſerve a corroborare le parti rifl
Brita/leur cart”: , quo integri…- i” radiali”: cali laſſate del petto , come ampiamente hanno prima
dir-Igitur in radiciém ”Perle-mika: cortexſami dimoſtrato Sempionml Collegio [Um/mo, Fiorenti
(label-,quia cortex magi: calidm ejl, ó‘ magi: ape no,Bergama/ì'o,tli Valmzmil Siviglia”, Art-lenta
riti-um’, quam Meditulium . Sic-che dover‘a anche co a Munardo , Man/io , Miri” de Aguſtís o P4010
oſſervarſi di pigliare la doſa di eſſe cinque radici, Suara’a,Settala.Ce/q/Iano,Me/iccbi0, Placoromo, C0
cavato il midollo lcgnoſmche come inutile a que jlr1,e lie/”Icrom .
flo fine , ſi deve gittar via , e non computarlo nel Nella preparazione di queſto ſciroppmſi dOVFrà
peſo quì della ſua doſa . . oſſervare per appunto l’iſteſſo modo a preſcritto
ñ*:1c:1~
nella ricetta , mettendo i'ACqua Roſa'a goccra‘a
S C I R O P P O occia nel ſciroppo, nella ~fine della cottura o aCCl
:ſi Liquirízia rli Ale-ſue. non eſalila parte ſpiritoſa , nella quale conſiſte
tutta l’eſſenza del beneficio, che ſe ne ſpera . ‘
[glia di Liquirizia oncie 2. Cape! Venere
oncia r- iſopo_ ſecco oncia meza . Acqua li QA ² i 59"
re quattro.
*316 'TEATRO'FARMACEU'ÎK DEL DONZELLI
S C I R O Pi P O lire, e l‘altradomeſtica , che da alenni ſi chiama
di Fui-fora. Salvia ſelvatica , ſimile al Verbaſco z Dioſcurido ſi
contenta di quella ſola ſpecie di Toffillagine , che
S‘ I piglia dì Furſora,che ſia ben ſeracciataflcciò ha le frondi maggiori dell’Edera .e ne produce ſei,
l reſti tot-[mente ſeparata dalla farina,manipuli o ſette da una ſola radice z verſo la terra ſono bian
4.6 lava con acqua pura tante volte , che l’acqua che , e di ſopra verdeggianti con più cantoni per
reſti chiaraied all’ora s’infonde in tant’acqua, che intorno . Ha il fuſto alto un palmo 5 nella Prima
la cuopra due dita,ſi laſcia in caldo per una notte 'vera produce il fiore pallido , del quale ſi ſpoglia.
la mattina poi ſi fà bollire alquanto , e ſi cola a e in breve tempo , come anche del fu Ro , onde penñ_
della parte chiara ſe ne fà ſciroppomon due libre di ſarono alcuni, ch‘ella fuſſe ſempre ſenza d’eſfi;
zucchero chiarifìcatozgittandovi ſul fine della cot la radice è ſottile, e di niun valore z naſce ne’luo.
tura un poco di acqua ROſa diſtillaca, a fine dj ghi ameni ae lOtOſì , e ne'rivi dell’acque -
corroborare il petto . ' Il Mattbíoli tiene per Tollìllagine maggio”:
Facoltà . eri Uſa . quella pianta . che l‘Hi/Iaría I’lantarum I chiama
Giova a cuocere 1 ed ad eſpettorare gli umori Pet/:fire a l’ora/ò, cioè Cappe/lo a eſſendo così gran
imbibiti nel petto . di le ſue foglie 1 che l`Eſtate ſ1 portano ſul capo da’
ln queſta Città ſi coſi—uma il preſente‘ ſciroppo. ruſtici,a guiſa di Cappello, per difenderſi dal Sole;
ma non ſe'ne vede ricetta ſtamprta . lo ho‘ avuto ſicche per la medeſima qualità, da Noi altri italia
uſo di prepararlo nel ſudctto modo i e ſempre mi è ni è chiamata Cappe/lana: trà molte virtù della
riuſcito lodevole, e per maggior intelligenza ſi di ſua radice , ſe l’attribuiſce eſſere eſperimentata
ce. chela Furfora è la ſcorza' del Formento,la quale contro la pelle’ e febbri peſtilenzrali , dandoſia
qui ſi chiama Brennaied altro .Yo-molino Cruſca - bere ridotta in polvere al peſo di due dramme con
Proſpero Alpina riferiſce , che in Egitto è molto vino , facendo poi ſudare , gli ammalati; Echia`
frequente l’uſo del decotto della Furfora , per nu mata perciò da‘Tedeſci la Radice della pefle .
trire,e refrigerate” dice (Medicina Egypt. [ila. 4. il Dale-campi” , Label/io , ed il Cla/io deſcrivono
cap.; .)che ſi prepara così : Sumunt meurir triti trè altre ſorridi Toſſrllagine , le quali non facen.
cipug.;.guozl ter aqua abluunt,eam7ue abjícimrt. do al noſtro propolìc0,ſì tralaſciono di deſcriverle .
rurſum in nova aqua ifſb eadem moa'o [ott-,aquam Si diCe per concluſione, chela Toffillagine, op
rum modico Saccbari caudidi , ac .471m KDfilCEd portuna per queſto ſciroppo , deve aſſolutamente
fai-:im bal/im”, quam ſi: parati-im calidamflbri eſſere la deſcritta da Dioſcarr'ale a ed è notiffima
citam‘ibm Izir i” diePro Prandio , ó" (Gna exbr‘ nelle Officine . il fumo della Toſlillagine ſecca pi
11cm 7 Illii adria” [ac 'variarflm ſerninum refrige gliato a bocca aperta , per un ombuto , guariſce
roatium,praut uſa: expoſtular.álii eam in Aurora coloro , che ſono infeſtati da toſſe ſecca , e dall’aſf
modo Symprram [umani-,bar alii, refrigerat, abfl ma . rompe di più le polieme del petto .
jiezgizwperinfitimgm extinguit .
S C I R O P P O
s c 1 R. o P P o di Edera Terreflre .
di‘ mearam di Toffì//agine .
Iglia ſugo di Edera Terreſtre , digerito , e pu
iglia ſugo di Toſſrllagine depurato libre due, rificato liba. e ».1— aggiungi Zucchero roſato
zucchero chiarificato libre trè z ne farai ſci lib.: .Penidj one-4.
roppo ſecondo l’Arte . Sl'cuocono in ſciroppo .
Facoltà , ed Uſa . Facoltà 1 ed Uſo .
Conferiſce alla toſſe , all’ortopnea , all’aſma , Wella ſciroppo è ſtato più volte eſperimentato
all'aſprezzadelſa canna dei polmone,cacciando per preſtantiffimo per i Tiſici , per l’ulcere del polmo
ſputo tutte le materie da eſſo prima concotte , e ne, ſi uſa pigliandone ſpeſſo con il cucchiaro .
‘a"—r-ño-*uó`fl—`
moſſe,facile poi ad eſpertorarſi.Sj piglia lambendo il primo Autore di queſto ſciroppo fà Giuſi-”e
a modo di Loch, acciocchè aderiſca all'eſofago - ;generano , lì è traſportato quì , come coſa eſpe
Alcuni preparano queſto ſciroppo per via di rimentata. il Collegio daga/lana nè ſcrive un'altra
deCOZTione I _e Gl’uócrta vi pone il Cape( Venere, ricetta con trè libre di ſugo 1 ed una librai e mez
Liquirizia,ed iſopo, ma tali ing-edicnti ſono giu za di Zucchero . edè lodato per far ſudare , urina
dic-ati ſuperflui, perche la ſola Toſiillîîgìfle Pf:r PGT* re , e provocarei meſtrui .
quilìta efficacia ſua, non ha biſogno di altra com?
pagnía - ` ` ,Dall’Edera Terre/Ire .
. 2 Della Toffillagíneñ
L’Edera Terreſtre chiamata da’Greci Malarocijl
L nome di Toſſrllagine viene dalla ſua notiſ. ſo” , che in latino inſeriſce molli! Her/era,
ſima utilità di giovare alla toſſe; onde i Greci e nell’iſteſſo idioma è detta Terra Corona, quì Vol
la chiamano Bee/zia” , nelle Officine è detta Farfa.. garrnente è chiamata &imp-ito; produce lunghi
ra,ed anche Llnghra di Cavallo i in riguardo della funicoli , che ſe ne traſcorrono per terra , da`quali
forma , della ſua foglia . Teofl-aſtu la chiama Tbi naſcono le foglie tonde , creſpe , e ruvidette , e per
P/imm , perche xrnteflliomm, ó*- caulium ortùnf intorno intagliace; iſuor fiori piccioli , eporpu
fire!. rei . iquali nel Meſe di Aprile eſcono dall’iſicſlo
ſì/iuio pone due ſorti di Toffillagîce , una ſilve. luogo , dove naſcono le ſoglie; le ſue ra ſcſi ſono
` ' ot
-t
PARTE TERZA. ;17
\ ſottili,~ e naſce abbondantemente in looghiom ſi devono adoperare ſolamente,dove ſarà il biſogno
broſi , lungho le ſtrade , ele mura delle Città , d’ingroſſare gli umori ſottili , ſicche per conſe
come anche delle caſe, e degli Orti. Non ha da re guenza ſono buone anche a mitigare l’acuzie del
car maraviglia ſe alcuna volta (i vederanno in ſangue , e non a purificarlo z e queliaè l’opinione
queſto libro alcune eſatte deſcrizzioni di coſe no ed anche l’uſo di alcuni moderni.
niffime,~ perche al propoſito di queſt‘Edera me ſov
viene d‘un Farmacopeo a che ſtimava per Edera S C I R O P P O
Terreſtre quelli ſuſti dell’Edera comune, che ſpeſſe di Cbeſmer di Meſtre .
volte ſi vedono ſtarea piedi degli Alberi 5 ma ri
tornando al noſtro propoſito ſi dice , l’Edera Terre I fa come lo ſciroppo delle Giuggìole, cuocené
fire valere all’itterizia, ed a diſcutere l’oppilazioni doſi le Cheſmes nell’ifleſſo modo .
del fegato , e della milza 5 giova alla ſciatica, ed a’ Facoltà a ed ‘Ujò .
dOlOtì articolari 5 provoca i meſtrui , e l'urina 5 Giova al petto , ed alla toſſe .
ſtropicciata con le mani o e poſta nell’orecchio , Vuole Meſi” . che queſto ſciroppo ſi facci come
ne toglie l’ímPedìmEnto dell’udire , ed il ſuſurro; quello delle Giuggiole , però ſi doverà avvertire di
dicono ancora valer efficacemente contro la peſte . ‘ non ſeguitare la doſe di eſſe , pigliando le Cheſ
.Girolamo Trago (da Stirpíum kljîor-lib.:.cap.88-) mes al numero di cento , ma a proporzione del pe
approva, che il decotto di eſſa Fatto in vino,ed ac ſo di cento Giuggiole groſſe .
qua : Exa/aerazione viriíſque cul/i , &fam-‘iam *ì
gargartflìuum conducit . Hoc ele-5031”” ſcabiei a Delle Cbeſmer .
aliirque orir , ó** lacarum muüebrr’um *nidi: rm
detur . ll ſugo poi giova grandemente a pur-gare le Ll Arabi per le Cheſmes intendono l’uva
fiſtole , e ſimil ſorte di male . paſſa , che naſce ſenza ſemi , e Noi perla
picciolezza la chiamamo Paſſarine , ed aggiungen
M S C I R O P P O dovi , di Levante. quando però ſono portate da
di Giuggio/e ſemplice di Meſtre . Coi-into z le più ſtimate a queſto propoſito ſono le
le. , bianche , ed in loro mancamento ſi potranno ſoſti
’P' Ipigliano Giuggiolc grandi, e pinguí numero tuire le paſſole gradi di Catalogna,e ſono in Roma
te roo-ſi cuocono in quattro libre d’acqua , 6n il ’Zibibo, dalle quali ſi doverà cavare il ſeme e ed
na che rimanga libre due, della colatura ſe ne fa poi all’ora potranno avere proporzionatamëte il nome
i'
ltſi:: ſciroppo con una libra di zucchero . di Cheſmesadicendo li Frati d’Aracelífl-Îm” uva
Facoltà 1 ar] Uſo. fflſſd fine arilli-ſ , mlflmíiare‘ mac/eum , mlſine
Giova all’aſprezza del petto , ed alla toſſe . ln ipfir ari/li: nat-e , genera/iter faſſrmt C/”ſmrr
groſſa lo ſputo ſottile , e lo rende facile all‘eſpul dici .
ſione; conferiſce alla raucedine,ed alla pleuritide.
Q-_Leſto ſciroppo è chiamato Giulebbejujubino S C I R O P P O
da Meſa: , il quale ne deſcrive due altri , cioè uno di Granata ;Ia/cadi Meſa: .
nelcapitolo dell’Aſma , e l'altro nell’Antidotario .
e lo chiama compoſto; niuno di eſſi però ſi compo` S I pigliano di ſugo di Granati dolci lib.$. Zuc
ne in queſta Città , dove èſemplicemente in uſo chero 11b.; . cuoceíì in ſciroppo .
il ſudetto . - Facoltà , ed ’Uſa .
Si dà per utile avvertimento di guardarſi dalla `Vale alla toſſe , alla ſete , ed alla pleuritide I e
diminuzione del numero delle Giuggiole , perche rieſce più eccellente quando nel ſugo ſarà macera
[ſi alcuni ſenza fondamento, , ma ben con nota d’i ta prima la ſete cruda , tinta nel Chermes .
gnoranza hanno tëtato di ridurle al numero di 60-… Queſto ſciroppo rieſce di vivace colore al Gra
Nel fare quefla compoſizione lì dover-anno divi naro , quando però ſi oſſerva la medeſima regola ,
…qſt-;ñ dere le Ginggiole in trè 1 o quattro parti 1 cuocen aſſegnata di ſopra nell’infuſioue di Roſe roſſe,cioè
dole ſecondo la regola di Mefue z non ſi dover-À fa pigliando una parte di ſugo, e due di zucchero a e '
.Ki re forte eſpreſſione nella colatura , accib lo ſcirop farli a Fuoco lento alzare la ſpuma , per levarnela ,
po non rieſca viſcoſo . che con un ſolo bollo rimArr-à corto a conſiſtenzm
[tante la groſſezza del ſugo. , e con molto bollire ,
Delle Giaggíole . perde la 'vivaci tà del colore. tanto qui deſiderato .
ln alCuni ceſti ſcorretti di Maſate e ſi legge ſul fine
E Giuggiole, che li Moderni chiamano juin di quello ſciroppo: Erſunt gru? immergnat inſuc—
be ſono dette de’Latini Zizypba , e da Ga co ſètrrm tinäam ex Cine/‘mr , ó" eſt excel/enti” 5
J":
E*ñ. [eno , Serie” . Sono frutti di Albero notiiſimos ma quì ſì doverà avvertire, che Cheſmes , ſono le
ma più toſto ſi devono adoperare per cibo , che per Paſſole, le quali non danno tintura alcuna , lìcchè
medicina ,come diſſe ſondatamente il Mdttbioli, fi doverà leggere correttamente ex Cheſmer , ide/l
‘—
?ñ‘îit
'R
*:
g—
g laſciandole alle sſrenate voglie de”ſanciulli, e don Cocclzo buffi-bien , dice Sil-via , (aggiungendo : Stri
ne , ma il Fuſr'a ſi allarga più 3 dichiarandole ardi cuma ó'- Coccm bay/rica, *aim tardi‘: robarandi im
tamente prive d’ogni virtù medicinale , contro l’ bere credit!” . PoflZ-t cade-rn ratio”: crateri: bujm'
'autorità di Ania-enna , e di tutti gliArabi ', ma ve generi: Sjrupir bar ipſum miſceri , non buie 2 Ò’
ramente vengono uſate utilmente ne'mali dei pet Syrupo (le Palm': tantummon ſi deve adunque po
to , {ì deve però avvertire , ch’eiſendo eſſe viſtoſe, nere nel preſente ſciroppo la ſera tinta ncl Cocco,
men
'318 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
' mentre ſono cordiali, non avendo queſto ſciroppo la medeſima regola del ſciroppo di Granata dolce;
altra intentione, che pettorale . tanto nella quantità del ſugo , quanto nella Poca
bollitura .
Delli Gratuiti , L’Atmario chiama Oxiſacchar lo ſciroppo ace-`
toſo ſemplice di Meſuefll quale gli attribuiſce vir-_
Alma Punicum chiamano î Latini il Gra tù innumerabili z ‘
nato, o Melogranato, detto così dalla mol— Qpando in luogo di Granati acidi , fi pigliano
titudine degli. acini , o grani, che racchiude den quelli di mezc ſapore , detti quì Granati agridol
tro di ſe a wlforſan, dice Amedeo , à Regione Gra ci , lo ſciroppo vien chiamato di Granate muzo a
nata Regno , che dicono effere ſertiliſſuno di tali cioè di mezano ſapore , ſiccome il primo Fatto col
frutti . La pianta del Granata ama aria calda , e ſenëplice ſugo acetoſo , vien detto Oxizaccbera :
terreno aſciutto , produce le frondi lìmili al Mir
to, rnutandole ciaſchedun’anno, ed è notiflìrna in S C l R O P P O
tutta l’Italia . (l’Agro di Cedro di Meſue x
Plinio pone cinque ſpeciedi Granati ;‘ma Dia
fcarirle ne deſcrive ſolamente trè, cioè dolci, bſü* Iglia di ſugo d’Ag’ko di Cedro libre r :ñ ſi cuo-`
ſchi,e Vinoſi,queſt0 terzo gli Arabi chiamano Mu— ce deſtramente in vaſo vetriato ccn fuoco di
26- e gl'ltaliani di mezzo ſapore,e quì volgarmen Carboni, finche ſe ne conſumi la terza parte, poi lì
te Agrodoleì . Due veramente ſono le differenze cola,e ſi laſcia fare la reſidenza; la parte chiara re
de’Granati, una Silveſtre,la quale produce il fiore’ ſterà libre ſette , e ſi cuocerà con cinque libre di
ma non il frutto; queſta ſpecie (i chiama Bahr”— zucchero chiarificaro in nuova conſiſtenza .
flio , eſe nc trova , che fà ll fiore bianco, roſſo , e i Facoltà . ed Uſi) .
roſato . L’altra è la domeſticas che ſi divide in trè Smorza l‘infiammazione della flava bile, e le
ſpecie, cioè dolce, acetoſa , e vinoſa , o di mezza ſebbri cauſate da effa , o dall’infiammazioue delle
no ſapore. La ſcorza eſteriore di tutti ſi chiama Viſcere , e delle ſebbri velenoſe , pcſtilenti , e ſpe
Malicorium, eli fiori Citim' . . cialmente di quelle nell’Eſtate.Vale nella ſete vee
Tutti li Melogranati, ſecondo Dioſcorr'de (11'174. mence, e conferiſce all’ubriacchezza , ed alle verti
cap.: 18.) ſono di buon nutrimento, e ſtomachali; gini , -
ma ſpecialmente i dolci. Gli acetoſi ſono coſtrer~ In queſta Città veramente ſi ſa profeflìone di
tivi , e conferiſcono agli ardori dello ſtomaco i e preparare eſquiſitainente queſto ſciroppo , benche
provocano l’urina,ma offendono la bocca,e le gen— non ſi oſſervi l’uſo preſcritto da Meſue, di cuocere
give . Li vinofi partecipano mediOCremenre del~ prima il ſugo , la qual cottura lo ſtimo, non ſola-.
le virtù dell’uno , e dell'altro . lnoccioli de’Me mente molto profitteVOle a ma neceſſaria , imper
logranati acctoſi,ſeccati al Sole,e Corti inſieme Con, cioccbè ſ1 viene coi bollire a conſumare la parte
i'cibi, o triti, e polvetizzati ſopra quelli riſtringo flemmatica , ed inutile del ſugo , che rimane poi
no i fiuffi dello ſtomaCo , e del corpo , e bevuci in molto più acetoſo, che non era prima, e er conſe
acqua piovana 1 giovano alii ſputi del ſangue . guenza molto più giovevole . Dirà ſor e qualche
Riſeriſce Dioſcuride , che mangiandoſi trè fiori cervello curioſo,che bollendo il ſugo viene ad eva
di Melogranato , per minimi , che ſiano in tutto porarſr qualche parte utile z ma li riſponde , che
nel cuocere qualſivoglia materia acerolſia , la parte
quell’anno , nOn ſi ſente alcuna ſorte di malattia
- di occhi . De’fioridr‘ Balauſtioſi fà conſerva , co profittevole rimane ſempre nel fondo del vaſo, e ce
me. delle Roſe , ed è coſa rara ne' fluflì de’meſtrui v ne ſommíniſtra chiarilſimo effempro l‘aCeto , dal
tanto bianchi, quanto roffi, pigliandone meZZ’on quale nel diſtillarlo ſi cava prima una flemma fa.
cia per volta in vrno bruſco , o con ſugo di Gra tua,inſipida, e poi viene fuori la parte acetoſa pro.
mti acetoſi , o con aqua ſerrata . Vale parimente fittevole, ſiccome per il contrario nella diſtillazio—
nella gonorrea, ne’vomiti, e nella dlſenteria - ne dei vino , ſi cava l‘acquavita , e poi la {lemma
inutile z ma perchè quì fi hà riguardo , che que
S C I R O P P O ſto ſciroppo rieſca anco grato all’occhio , Riman
di Oxiznccbera {li Nicolò Mirçfſio. doſÎ perfettiffimo , quando appariſce in ſor-ma di
(èiulebbe chiaro,e limpidodi uſa perciò di ſcirop
.lglia di Zucchero libra una, ſugo di Melogra pnre il zucchrro con la chiara d’ovo , e quando E
naro acetoſo oncie otto , aceto di vino oncie cotto a ſegno, che pigliandone un poco ſra le dita,
quattro; Sicuocono in buona conſiſtenza . ſi ſen t‘e , che attacca come Terebentina , all’ora vi
Facoltà , ed ‘U/ò . fi gitta dentro, per ciaſcheduna libra di eſſo , cin
Vale alla Febbre terzana doppia continua , ar que oncie in circa di ſugo di Cedro ben purificato,
dente, lipiria, eclettica . e poi ſr laſcia di nuovo bollire, finche abbia giulia
La preſente ricetta è di Nicolò Mirepſio . llna conſiſteaza di ſciroppo, e ſi cola in difetto del {ugo
ſimile ſe ne vede in Meſue (fl-<57. z 7. num.: r.) Col di Cedro , ſi coſtuma anche mettete a bollire' nel
;rome di ſciroppo di Granati acetoſi , ma ſenza medeſimo zucchero giulebbato la polpa delle par~
l’aceto; ecosi appunto è in uſo in quella Città , te acida del Cedro,ſeparnta dalle pellicine, eſemi .
riulCendo di ‘molto vivo colore, quando però ſi ca Doppo cotto li cola . Si può anche ſar di meno di
w il ſugo da quei Granati ſelVatichiyche vengono colarloi conſervandolo con la detta pol a ace-:oſa
dall‘iſola d’iſchia per eſſere di vivacilſimo colore ma allora ſi chiama Sciropfo di Agra di Cedro alla
di ſcarlatto 5 ed in queſta compolízione fi oſſerva Genoveſe . Vi lono alcuni , che pzr dare odore , e
gra
PART’E TERZA. " ;19
grazia al detto ſciroppo, vi ſpruzzano dentro un modato il cappello, ſe ne diſlillerì I con fuoco pro
poco
qua did'ac
roſſi:ua_
, diſtillata
quando è di
ſulfiori
finedidella
Aranci , o .d’ac
cottura Ma porzioflato_ un’acqua odoriſera , con la quale ſi do
verà_ ſciroppnre il zucchero , aggiungendovi ſul
Pe; renderlo veramente profittevole nelle febbri fine della cottura due goccio di Quinn’eſſçnza di
maligne , vi ho pollo ‘r per Ogni libra di_ eſſo , da ſcorze di Cedro , o vero del licore della medeſima
n
mezo, ſino ad uno ſçrupulo di Ambra griſa ,riu ſcorza , dalla quale ſi ca va premendoi Cedri . nel
il.
ſcendo ineſplicabile l’energiare ſoavitè di tale mie taglio_ d’un becchiero , o ihortare , e poi quando li
Rurarche perciò è_ ſtata ricevuta con grand’applaſh Conſerva cori Zucchero , lì chiama Banſhee/:4mm
ſo da molti perſonaggi grandi, maffime foraſtieri , Citri , e ſi adopera ad effetto di formarne poi Ta
nl
Si abbia_ per avvertimento , che quando ſi cuo bellezal guſto delicatillìme . Bernardo de .Manfredi
cono tali ſciroppi aceroſi è di aſſoluta neceſiìrz‘r _dice 1 che queſto ſciroppo ſi componeva anticamen
adoperare vaſi flagnati , o di pietra` di Genova ,_ te del proprio co!0r verde de’Cedri è da_ Nardo de
detti lavezzi , .o pure validi terra vetriati , giaçq gli Oli-neri Farmacopeo famoſo , ſe ne deſcrive
cnè il rame puroli comunica_ odioſo ſapore ._ qui il modo , che però è facile s e può ſervire , an
che in ogni ſorte di fiorizſecondo la regola del Ler
S C I.R O P P O cet-wo , accennata nel_ ſciroppo di Viole ._ ` .
Vi
di Agrejla di Meſue . Si piglinno 4.0ncie di ſcorze di_ Cedro grattate
diligentemente , e s’inaffiano con acqua di fiori ,
SI compone nell’iſieſſomodo del ſuddetto ſci puranche di Cedro. Poi ſi peſtanon‘: viſi aggiun
roppo di Agro di Cedroiſenz’altra veruna~ dif gie a poco a poco una libra_ di zucchero, laſcian
ferenza_ , ſe nOn che da alcuni `econdito con iCa dole_ ſtare cosi per lo_ ſpazio di 24.0”, le quali paſ
rofani a li quali però doVeranno adoperarliin po-_ ſateſz ſi farà ſcaldare la maſſa, e ponendola poi ſot
ca quantità , ballando di riceverue ſemplicemen to il Torchio , ſe ne cava un licore dell’odore , e
te l’odore a acciò, non venga alterato il fine dello_ colore proprio delCedro -_ '
ſciroppo ’. ch’è di refrigerate ._
` facoltà ,` ed ‘Ufl) . S C I R O R P O..
Corrobora il ventricolo , maſſime alle Donne di l’omí fimplice _di Meſue ._
gravide , operando ,che non riceva facilmente gli
eſcrementi dell’altro parti ._ E perciòanche giova Iglia di ſugo di Pomi dolci z e di Pomi acetoſi_
ne'morbi_ colerici_ , ed all’intemperie calda del me ana libre cinque.Si cuoconoa conſumazione
deſimo ventricolo , eſiingue le febbri bilioſe z e la_ della metà a e ſi laſcia liare due’ giorni a chiarire i
ſete veemente . Vale anche Controi veleni ._ dopo_
roppoſicola
. ,i e con trè libre di zucchero ſi_ fa lo ſvi—
Giacomo Sil-via preſcrive due oncie di queſto
ſciroppo, dentro due altre oncie di_ Acqua_ Calibea Da alcuni vi lì_ aggiunge la Seta elemoſina a_ e (i _
tiene per .più eccellente ._ W
ta z dicendo = Ante cibumffierfumpr‘m a non. modà_
dejeflianem immodimm i71cboleraſijìít,fi›/J etiam ' Fattoltà ed ,b Uſl) .
0mm' [ſiente-rire_ conſt-rx, ._ Ne ſegue_ perciòdoverſì Conforta il cuor debole v. e ſana le ſincopí a, Cd.
avvertire, che il detto ſugo d’Agreſta ;chini-nato, il'tremore di eſſo ._ _
Onfacio , ſi hà da cavare da quell‘uve, che di loro Perche Meſue ha_ ſcritto_ due altri ſciroppi di
natura ſono formalmente auſtere , e così_ verrà ad_ Pomi compoſti a ſi dtt-perciò al preſeme l’aggiunta
adoprarli l’intenzione di Meſue, inventore della ri di ſemplice 5 ma quando vi li aggiunge la Seta
cetta di quello ſciroppozdel quale ſi legge un’altra_ cremelin\a,ſi chiama Syrupur del l’a-mir cumſerirvx
ricetta_ in'dvicemm ,nianon è in uſo_ -_ ' Non ſìcſſervala regola diMeſtee a nella P‘ePa‘a‘
zione_ diqueſio ſciroppo, perche ſi piglia miuoî
S Coi R O P_P'O’ ‘quantità de’ſughi ,_ e li meſchiano vinlìeme ſenza
di Sem-ze di Cedro di Meſh-e ._ cuocergli 5_ onde come ſono chiari_ ſe ue_ compone
lo ſciroppo col zucchero ._ \ ` e
[piglia una` libra di ſcorze di Cedro, freſche, e Q9) per_ POmidolci_,s’intendono le Mele Appio,
.- ſi fa`bollire in libre cinqne d’acqua di fñtana,_ ſiccome per gli acetoſile Mele Lillveſtri ,~ raſi'omi-
finche ne ſiano conſumate due pa_rti.ſi La parte che* gli-anti alle vere Appio .
ſrimane, li cuoce con. una libra di zucchero, a giu ' Chi vorrà poi Componere_ uno ſciroppo de Pomi
va conſiſtenza , aggiungendovi për condimento_ non ineno delicato t che_ di eſquiiìta virtù , potrà
erre * olièrvare il_ ſeguente modo, Ch‘e di mia particolare
ì grani_
‘ di i Muſchio . ` ,_ ”1 ‘Uſò `._
Facoltà
invenzione - Si dove-rà dunque‘pigliare una_ buona
Vale
fiato a confortare
, e la lo ſtoinaco,
bocca di grazioſo odore .ed. arendere_
~ i il_ di mele , e ponerlo dentro un. urinale di vetro.
quantità di, (-1130 [cavata dall’una , e l’altra ſpezie

Dallail ſudetta CP" una C0“.Veìîiente quantità_ di Mele Appieeta—


ſi toglie Mnſchiopreparazione_ quello di
,_ nènxeno oli‘erva Collegio
ſommerne_
gliate in fette ſottili ,_ e cavarne l’acqua a_ per vi@l
gervi_ la Setacremeſioa , conforme ,_ per detto di di diſtillajzione, con la_ quale acqua Pol’? con zuc
Melita-,ſlogliono fare alcuni - Se gli può nondimeno. chero chiarilìcato , e_ cotto a debita confidenza 1 lì
accreſcere la grazia dell’odOre in altro modo , Tch‘è compone lo ſciroppo ,fil quale pur’anche_ ſul fine_
di pigliare la parte eſteriore_ delli_ Cedri,_ e ponerla della cottura. vi ſi, aggiungono a diſcrezziorea nuo—
Poi in un’urinale di vetro 1 con tant’acqua pura 1ve Mele Appie , tagliatelímilmçnre in fette . Si
chela ſopravvauzi due dita , ed avendovi accom-_w ſerba poi colato , con ſicureizz di vederne effiCace
men: .
èſiío TEATRO FARMACEUT. DEL DON’ZEſiLLI `

mente gli effetti , che ſe ne promettono da Meſue . Sicche il Settala riprende il Bruſa-vola, che ponen;
E perche ſi potria ſare objezzione , che diſtillfln dolo quì in ſoſtanza , viene poi ad adoprare con-A
do il ſugo, ſl fa contro il voler di Meſa: , è ben tro l’intenzione dell'Autore .
di prevenire con queſ’ca replica , cioè eſſer lecito
variare le regole degli Autoriantepaſſati . mentre M I V A'
l’uſo dell‘operazione modernaarieſee evidentemene Di Cotogm' Aromatica di Meſue I
più proñttevole dell’uſo antico . Del che li è anco
motivato uell’Alchermes , con l'autorità di Reno I pigliano di ſugo di Cotognì libre 20. vinti
deo a oltre che l’iſteffo Meſtre, ſtimando più efficaci i vecchio buono libre r o.liano cotti a fuoco
~ le materie dil’tillate ,dice z Aqua quafit Per ſubli lento, ſempre ſpumando 9 e finche ne ſia conſuma.
mazione-m efl multa confortationi: , ſeguendo così ta la terza parte s poi ſi cola,e ſi laſcia ripoſare, acñ,
perla gran penetrazione al cuore de’lpiriti delle ciocche ſi chiarificr , e chiarito , che lia , vi ſi ag
materie diſtillate, col quale hanno conſacenza, giunge libre ſei di Mele buono ſpumato , faCen
perche in eſſoè la Reggia de’ſpiriti vitali . i, dolo bollire un‘altra volta a e levaudoli la ſpu
maygittandovi poi ſopra le ſeguenti ſpecie elefang
S C I R O P P O gine , polie in uno nodolo di tela di lino , che ſo
di Pomi del R} Saba” . pra gli ſtia ſoſpeſo . Cinnamomo, heyla ana dramq
me trè , Garoſani dramme 2. Gengevo , Maſtièe,
Iglia di ſugo di Bugloſa domeſtica , e ſilveſtre Legno Moi-,Mace ana dram. r. {-— Zaſſarano dram
ana lib.due , ſugo di Pomi dolci odorati libre me due i ogni coſa li dovrà peſtare groiſamente ec
Uè . Follicoli di Sena oncie 4.Zaffirano dramme cetto il Croco,ponendogli in una pezza , come ſiè
:Zucchero libre ;.Si ammacca la Sena ,— e s’inſon detto , e ſregando ogni ora ſopra il medicamento ,
de ne'ſughi per 24.0re , dopb fi Fa dare, uno, o due fiuChe ſi ſpeiſìſca; poi li aromatiza con la terza
bollori , e ſi cola , e con il zucchero ſi compone lo parte di una dramma di Muſchio , e con :dram
.au
ſciroppo , e mentre ſi cuoce ,vi ſi pone a bollire il di Gallia .
Zaffirano dentro un nodolo di tela bianca rara . Alcuni lo Fanno ſenza ſpecie,ed altri in luogo di
` Facoltà , ed 'Ufb . Mele pögono Zucchero, e Componendola quandoè
La doſa è di quattro , o cinque oncie con acqua il biſogno, la fanno con le ſpecie , e ſenza di elle.
di Bugloſa , o decotto di Sona . Facoltà , ed Uſi; .
Conſeríſce alla mania , ed alla melancolia, cau Conſorta lo ſt0maco I il ſegato , e tutte le viſce-`
ſata dall’aduſtione di colera citrina . re 5 incita l'appetito i ed ajuta la digeſtione; fa
Qgeſi-o ſciroppo ſi chiama nelle Officine Sympm ceſſare il vomito , e la lienteria , ed è generalmenz
de Paint': Snbori: Regis-,perche dice GimMeſur, che te medicina approvata , e famoſa .
Sal/ore Rf" di Perſi-1 ne ſu‘ il primoinventore. Nè ſi
deve poi tralaſciare di avvertire , che molti Medi M I V A
ci inavvedutaniente uſano queſto ſciroppo ne`cÒn di Cotogm’fimplice di Meſtre.
diti riñllorativi , rimanendo deluſi dell’ effetto ,
che ne ſperano,contro la melancoliapperando que P lglia cento libre di ſugo di Cotogni, cuocilo in
llo ſciroppo in virtùdell’evacuazione, con la qua vaſo di pietra , facendolo bollire , e ſpumare
le togli: la cauſa di tal male; onde ne deriva , che deſtramence 1 finche lia conſumata la metà , poi
ſi debba uſare ſemplicemente, Come ſciroppo eva colalo,e laſcialo ripoſare un poco,co me ſarebbe per
cnativu magiſtrale , conforme alla doſa preſcritta . trè ore , e gittavi ſopra 4o.libre divino vecchio a
Per Bugloſa domeſtica , li doverà intendere la cuolilo poi ſopra i carboui , con mele , finche di
Boragine , e per Bugluſſa ſilveſlre, la Bugloſſa, det— venga ſpeſſo . Alcuni in luogodi mele vi pongono
ta Lingua di Bove . Li ſughi delle quali per le loro il zucchero,licton-ie alcuni la fanno con le lpecie,ed
viſcoſità ſi caveranno per via di torreſazzione , altri ſenza . Si aromatiza, come abbiamo detto nel
Conforme ſi è detto …illa deſcrizzione de‘ſciroppì 7 ſciroppo antecedente .
che con tali ſemplici ſi Compongono . Faro/tà , eri Uſi; ,
ll ſugo delli i’omi , ſi doverà cavare dalle Mele La MÌVa ſemplice opera i medeſimi effetti della
Apple , e da elli , ſiccome vorrebbe Settala , ſi do— Miva deſcritta di ſopra, ma debolmente .
veriano levare le ſcorzezma in ciò `e ripreſo dal Ca— La voce Miva è Arabica , ò'fmt‘izmm ſin-rum
ſiellí, e veramente con ragione, mentre nelle me figmjímtj a dÌCG Guglielmo Regbino(MezliCín-exer
” deſime lcorze ſi trova riſtrctta una gran parte di, cita, ”nt-leo modo caclìum, ut informo?” ſap-nu?!
odore,e per conſeguenza una gran quantità di ſpi mel/ir condenſa-'lr 5 onde penſano alcuni 1 che la
riti , che ſanno al propoſito di quello ſciroppo . preſente Miva li debba preparare ſemplicemente
di doveri‘i ricordare, che in cambio delli Follico con il ſugo di Cotogni , e con il vino; ma io ten
li della Sena , ſaranno più a propoſitole ſoglie di go per ierino , che Ale-ſue non intenda diconfet—
elſa , per le ragioni dette al capo della Seno . tare mai qualſivoglia Miva ,ſenza mele,o zucche
Non è di poco momento il dire ,che il zaffitra ro ~- NE’: olìa l’aſſcrzione de contrarj , che dicono Î
no farà miglior effetto ì ſe avendolo prima legato Maſi/1c- non averlo qui eſplicato , perche avendo
in una pezza di lino {i metterà in inſulione dentro già deſcritto di ſopra la regola di prepararela Mi:
una parte de’ſnghi a line di cnvarne la tintura , la va aromatica , dalla medeſima debbonoi diſcreti
quale ſi doveri‘: aggiungere allo ſciroppo verſo il fi periti nellartearaccogliere il modo di componereo
ne_della cottura, acciò non ſi diſp-”da la ſua virtù. ſimilmente quella Miva ſemplice, col mele-O ZUCT ‘
chero
" PARTE TÎ ’E R ',Z A. ` -gzi,
chero á tanto più che Meſi” dice : Et ſlm: qui loco S C I R O P P O
Mella': pommt Sat-ebano”: z e che altro dunque di— di Lafavera ſemplice di Meſqe.
chiarano queſte parole , ſe non che egli in riſtretto
Vuole , che ſi prepari col mele , come altri la pre S‘ lpigliano capi di Papaveri bianchi , e negri
parano col zucchero . Noi in tanto , ſervendoci i ana dram. 60. ſi cuocono in quattro libre di
dalla ſudetta regola della Miva aromatica , dicia acqua piovana , finche ſe ne conſumino due libre,
mo doverli ponere quì libre 27.di zuccher0,o ;0.21 e mezza. e con Zucchero bianco,e penidii ana ong
piùmome appunto ſannoi Frati di Aracelifi Ber cie 4.ſe ne fà ſciroppo .
game/‘chi , e Settala . ed anche quello Collegio Facoltà 1 ed ‘Uſò .
noſtro Napolitano. , ` Conſeriſce al catarro, ſottile , ed alla tolſe , che
In :ilcuni Teſti di Meſuedì legge lib.603di vino. cauſa vigilia .
doverà avvertirſi eſſere errore di ſtampa; onde ret. E diſputa ſe queſto ſciroppo ſia ſemplice, o com;
tamente ne‘teſti corretti, ſ1 legge Vini lib.XL. pollo . perche alcuni trovandolo in Mefue al Prin.
cipio de’ſciroppi compoſti r l’hanno tenuto anche
Delle- Carugo” . eſſo per compoſto . ”i dunque biſogna avvertire,
che ſotto quello nome di compoſto 9 ſirettamente
Velle Poma che i Latini , ſeguendo la voce parlando , ſi poſſono comprendere anche due ſem
Greca ,' chiamano: Mir/a Cyrlonia 1 à Cydo pliciffime materie, meſchiate inſieme, perche me.
m: Ljreta Oppido diEZa , in riguardo , che di là ſu. dicamento ſemplice propriamente ſi chiama quel
rono portate in italia la prima volta . Sono chia lo , che è prodotto dalla natura tantàmfflcche bi
mate anche Carema da M.Cato›re , avendolo forſe ſogna diſtinguere , che in Medicina ſi chiamerà
nominate così la prima volta , per derivazione del ſemplice un medicamento , benche ſia compoſlo di
ſuo nome.Ma ſeguitando l'opinione di &mode-aſi” molti ingredienti; ma ejuſdem facultatir , per
Hz'ſlor.go”er.Plantar-1ib.g.caf.a.)Credo che tal no che giova ſemplicemente ad unil ſola intenzione . e
me lia derivato da quella tenue lanugine , che ſ1 così verrà ad eſſere ſemplice di virtù 3 ma compo
;10; . oſſerva ſopra la corteccia del Cotogno, come bom t‘to di materie diverſezcome per il contrario ſi chia
JM bace , la quale il volgo chiama Cortona, e perciò mano medicamenti compoſti alcuni di eſii. z che
ſe. quello frutto ſia detto Cotogno quali Catoneum, la benche ſcarſi di ingredienti ; ſervono nondimeno
quale è opinione di alcuni, che ſuſſe il P—omo Au per molte . e diverſe intenzioni 5 onde queſto ſci
Litt reo degli Orti Eſperidi . L’albero a che lo produ roppo. non doveri] chiam²rſi compoſto mentelî
r, ,1' ce è notiflìmo z ma eſſendo quello frutto di più adopra con una ſola intenzione di fermare , ed in
.Îfl' - ſpecie , conviene di avvertire di pigliare per que groſſare il catarro ſottile; anzi . che quello ſia un
ſto compoſlo propriamente le Mela Cotogna, come ſemplice ſciroppo di Papaveri, ſe ne può facilmen
più perfette ì che ſono le picciole, piatte, rotonde, te venire in chiaro , mentre più avanti Meſa” ſcri.
partite in fette di color giallo, molto odorate , non ve lo ſciroppo de’medeſimi Papaveri , compoſiodi
eſſendo a propoſito .quì le Pera Cotogne , che ſono virtù di ingredienti , che ſe egli haveſſe riputato .
grandi , e che Dio/coride chiama Str-wie, attribu compoſto queſto ,. che è veramente ſemplice a. 17
endogli poca utilità a che perciò (lib.r.mf.r;2.) - averebbe unito con l'altro, benche fi trovi nel pri`
dice : Eligere apart” 'vera , qudſanè ſunt rotun mo luogo de’ſcroppi compoſti dicono i Frati di
da , prima , è‘ adorata , qua mrò Strutlsia dim”. Araceli . che ſia errore di ſtampa , perche doveva.
tur , magna quidem ſunt , ſed mimi: ”ti/ia . eſſer poſto nel fine de’ſciroppi ſemplici .
Plinio nondimeno dice tutto l’oppoſto, ma pub Le quattrolibre- di acqua qui preſcritte per la
eſſere , che abbia preſo equivoco di nome giacche; cottura , ſrgiudicano baſtanti 1 quando però ico
chiama le Mela Cotogne col nome di Chriſomele. pi de’Papaveri ſaranno ſreſchiz cioè di trè. o quat
forſe perche acquiſlino color aureo nella perfetta. tro giorni al più 5_ ma eſſendo ſecchi, averan no bi;
maturezza . finalmente dall’odore: aromatico. che_ ſogno di più ', cottura”: per conſeguenza di più acfl
ſpirano a lì comprende chiaramente la loro eccel qua; ſecondo Mafia; doverä pigliarſì la piovana ,
lenza . ` . ſtimandola perfetta ,.ma ll CaſteUi nondimeno
Le cotogne crude , ſecon do Biaſi-aride ſono ha pienamente diſCOrſo , e provato ,, che l' acqua
utili allo ſtomaco 1 e provocano l’urina . Arroſiite di fonte ſia molto più perfetta, che la piovana .
ſono più tenere a e più ſoavi . Giovanaa’flulſi ſlo quantunque buona i onde i0 ſeguendo l’orme di
machali , e diſſeiltcrici , ed a’ ſputi della mar.. quello raro ingegno, dico che l’acqua piovana rie
cia . ed a’colerici uſandole maſſimamente crude . ſce lo più delle volte inquinata di molte eſſalaziog
ll ſugo di eſſa vale alla difficoltà di reſpiro, e ſlret ni cattive della terra .
tu ra di petto a la loro decorione giova alla relafi‘a. Quanto a’Pènìdiía vi ſono Autori. che non ſola)
"S.
'-5
zione della matrice”: parimente del budellodei ſe. mente gli commutano in tanto Zucchero 1 ma di
-;_
‘az
‘a
dere . il Mattbioli riferiſceiche ſe le Donne gravi più accreſcono la preſcritta doſa delle quattro on
de mangiarano ſpeſſe volte le Mele Cotogne, par cie per ciaſcheduno. . E però vero che così facendo
torirannoi figliuoli indullruoliae di ſegnalato in appariſce più chiaro , ma è anche veriffimo , che
;1.
gegno rieſce con l'iſteſſa intenzione , cheſi deſidera . Il.
Caflelli dice eſſer ſcarſa la quantità del zucchero. o
"
LUG e che lo ſciroppo I ſattOCon tale ſcarſezza 1 11011 fi
Îv;
L". conſervi. Li Valeuzianí {rà gli altri ne vogliono
4_.
o.
poneredue libre . Qui ſe ne mette ſorſe più 1 Per
R r atten
gs', ' TEATRO .FARMACEUT. DEL DONZELLI
`”tendere alla delicatezza del gufio de‘ languenti -zanne del Cignale . è tenuto per rimedio ſpecifico
di queſta Patria . contro il ſudetto male .
Del, hPa-vera bianco, e negra; l‘ S C I R O P P O
di Pri-;Jia di Meſue.
B Enche ſi trovino diverſeſpecie di Papaveri,
come ſonol’iîrmtieo , Spa-mea , Cornicolato. S I pigliano di Praffio oncie 2. lſopo, Capel Ve}
Papam’a o e Papaveri) Pollame” , nientedimenſh ` nere ana (“Amm-6. Liquirizia oncie 1. Cala.
fanno ſolamente quì al noſtro propoſito,il Papave» mento’Anzſo’ffldÎche di Appimdi Finocchio amdr.
ro bianco, ed il negro . Il biancoè il Papavero do «cinqueſſemi di Malva- di fien grecodreos ana dra.
meſtico , che ſi ſemina negli Orti , ed ha il capo ;ſemi di lino,ſemi di Cotogno ana dram.2.Paſſu-.
lungo, pieno-di ſeme bianco. ll Papavero negro , o, le enucleate oncie ſ-fichi ſecchi graffi 15.Penidii,
ſelvatÌCu col capo piano,e compreſſo,ed il ſeme ne. Mele buono ſpulnato ana libre due o
gro . Diremq poi più avanti di un’altro Papavero Face/tà 1 ed 'Uſo .
ſelvatico detto Rin-arl: . Meſue uſa queſio ſciroppo a purgare la pituita
Hanno tutti natura d’infrigidare,e perciò il fo. groſſa,viſcoſa, e pntrida dal petto , e dal polmone,
mento della deconione de’capi, e frondi loro, fatta, che cagionano l’aſma, e la toſſe invecchiata; indiſ.
in acqua induce il ſonno,e bevuta fà dormire aſſai. poſizioni ordinariamentc familiari a’vecchi a ed a'
ll ſeme del negro trito, ſi dà a ber’e con vino Par freddi di compleflìone .
ifluſſi di corpoqe de’ Meſh-ui. L’Oppio, che ſi fà di ll Praſiìo è una medeſima coſa con il Marrobio,
queſta ſpecie di Papaveroſha grandiſſima facoltà di ancorclie_ il Porro ſi chiami anche Praffioifflzhein.
far dormire . feriſce verde. Queſta ricetta è cavata dall’Antido.
annto alla pratica di confettare queſto ſcirop tario di Meſue , il quale per la curazione de’ mali
p0 doverà oſſervati] di dargli buona cottura-.altri del petto . ne ſcrive Poi trè altre diverſe da queſta,
mente per la umidità de’Papaveri , preſto fioriſce che è la più coſtumata. Si trova però alquanto va
di. .ſagra r ‘ " ‘ ria ne’medefimi teſti , perche dicono iFrntidí
Aran/i averne letti alcuni , dove in tale ricetta
S C I R O P P 0 non è preſcritta la Liquiririaffl perciò eiſi la trala
di Palm-vero Ruſh ` ſciano,come anco fanno il Corda,ed il Proſa/item:
perche ſi giudica potervi entrare con molto propo
[glia. libre 4.di ſugo di fiori di Papaveri roffi, . ſito , vi ſi pone da Noi, con l'eſſempio di tutti gli
che nel meſe di Maggio, Giugno, e Luglio ſi altri Autori di tale materia-E ancora opinione (le:
`trovano tra le biade, ſi metta a digerire nel Bagno medeſimi Frati-.Che la doſe gìuſta dell’iſopo, e CJ
María afinche ſi purifichi da ſe fieſſo, meſchiando pel Venere debba eſſere una oncie i. ma in ciò ſo
vi poi due libre di zucchero,ed altrettanto di Pení. no poco ſeguitati . Hanno anche per falſa la doſa
dii , riducendo ogni coſa con la cottura a forma di dell’oncie cinque di paſſole , perche in molti teflì
ſciroppo . Si può anche preparare con replicare trè Correcti ſe ne leggono ſolamente due oncie , ed in.
Volte l’infuſione de‘medeſimi fiori , facendoſi nella ciò concorrano con eſſi il Luminar majlu, 114mm
loro propria acqua diſtillata , e poi con ugual pro APatecariorum-IlTe/òro de’Sfezia/i,il Collegio R04
porzione di zucchero candido,e di Penidii,comp0 mano” D.Pietra Caffe/li; ne’i’enidii trovano anche
nere ſciroppo . , variazione,0nde ſi vede delle due libre -i ne piglia-l
Filippo GuibrrtaſMei-licm Oflîcioſm- cap. da ma* no una ſola , come parimente vogliono Propòjîto
da parandiaſyrlìap.: Rincari.) preſcrive la doſa per Caleflanoffiordo, Melia/n'a, Santino, Randolezio , e
fare queſta infuſione , volendo, che in due libre dì Guiberto , in luogo de’ Penidii uſano una libra di
acqua,ſi debba infondere mezzi libra di fiori, repli. Sapalo con tutto ciò trovo nel mio teſto di Meſue
cando trè volte l’infuliorre-come ſi è detto 9. che è de’più correttizl’midiomm lib.2.me11irl›0ní
Facoltà, , ed Ufii . [ibm
Qìçflo ſciroppo è un preſtzntiſſimo rimedio per} Clariſtrforo de Honeſiir , vuole, clic in quello a e
tutte’ l’infiammazioni interne del petto , del poló, qualſiwglia altro ſciroppo , o decotto pettoralci lì
monezc pit la plcurítidem pontura,cl1e dir voglia debbano cuocere gl‘ingredienti con l'acqua pio-.ra
mo-Si adopera 'nel principio del male, pigliandone neue non altrimente Con l‘acqua comune : 9514
con il cucchiaroa per alquante volte. da per ſe ſola. (dic‘egli) aqua fluviali; aj! mag” fabri/1': , (è' ra
mente ,overo aCCOmpagnato Con acqua‘di ſcabio zione fabri/ita”: , magi; pena-traumi , facíenſqll(
[3,0 di car-do ſantoro ſe ne vedono mirabili effetti. Penetraſe virtuter med/citiamo: ad [Mrlem inc-30—
Giflfi/*IPC Wei-cerano ſcrive quello ſciroppo,e lo rir. Q1} biſogna diffinguere i paeſi , dave ſi lia da
ch'ra‘ma ſciroppo de Papi-were Rhaadírmheè l’iſteſ. fare queſto ſCiroppo , poiche dovendoſi componere
ſo Papavero roſſo ſelvatico . Ma Fer eſſere il ſuo in luoghi,dovc l’acque comuni non ſono buoneaſl
fiore fuor di modo caduco , ne ha acquiſtato tra‘ può ſeguitare l’avviſo dell’Hone/Zír,ma dovendoſi
Greci queſto nome di Rin-ale . 11 medeſimo fiore fare,quì in Napoiì, certa cola è,ch’efi`endol’acqu²
ſecco,pigliaro in polvere, giova alle medeſime ma— noſtra di Formale,ſottile,leggiçra,e penetrativaae
’Iatcie,alle quali ſi è detto valere lo ſciroppo . lo ho formalmente perfettiffiina,avvanza dibontà qual
vednro moltiſſime prove,e ſpecialmente in Puglia, ſivoglia ottima acqua piovana , e la ragione di ciò
dove è frequente il male della Pleuritirle . Me ſi è detta nel ſciroppo di Papavere . La quantità
'-`~ {cliiandoſi coi medeſimo ſciroppo la raſura delle dell’acqua Poi Per cuocere i ſemplici di quello ſci:
roppm
PA‘RTB T'E R z A.-z~;: ;22‘
toppa; viene determinata dal Sil-:n'a in dieci libre, dire-che una delle cagioni, che fece perdere la vo
con la conſumazione di cinque nella bollitura , ce a quel tale, ſuſſe la paura; come anche'avvennc
benche altri ne vogliono più , ed altri meno . Per ad Enea per detto di Virgilio(Enez'n'.4.) r
ultimo queſta decozzione fi deve ſare come quella Arreä'flcque barrare come? , dr' 'vox ſdm'iblu baffi!
del Loch/ann”: . Oltre cheſi puo giudicare , che la medeſima
paura ſia la cauſa potentifli-maaperche la viſtn del
. S C l R ` O P P O Lupo toglie la voce.ſecondo che dice Plinio (11’53
r Î di Erifimo di Mattia Label/io . CaP. 22- ) "Pr.
Non ſarà nè anche ſenza fondamento il dire,che
P Iglia di Erilîmo freſco manipoli 6. Rad. di la detta raucedine naſceſſe da quei tetriz e maligni
Enolafl: di Toffillagine ſugoſeſhiquirizia ana vapori,che eſalarono‘dal fulmine acceſo,e Che inſi
oncie 2- Boragine,Cicoria. Cape! Venere an'a ma nuatiſi ne’pori degli organi vocali , impedirono il.
nip.r. é- fiori cordiali,dì Roſmarino, di Stecade, e moto de’muſcoli , deflinati per lo movimento del#
di Bettonica ana manipmezmſemi di Aniſo drum. le partim per via di oflruzzione, o per {inpefazzio
6.Paſſole enucleate oncie :Si tagliano, ed ammac ne,originaca da velenoſa natura di quei ,ſpiriti ar
cano le materie,che ſi richiedono,e ſe ne fà di ogni ſenicali , e ſolfurei , e ſorſe inſinuatiſi anche ſin al
coſa decozione , con ſufficiente quantità di acqua polmone , il quale puotè rimanere netto all’eſſufó
di orzo,e di acqua melata a ed oncie ſei di ſugo di {lazione dell’aere,cl1e ſerve a format la voce-Come
Eriſimo . In due , o trè libre di colatura diſſolvi poſſa poi ſeguire tale ſtupefazzione , per cauſa di
`bio,
zucchero quanto baſh” fanne ſciroppmil quale ſi quei ſpiriti velenoſi , diremo francamente Ì ciò ſe
in
ha da uſare lungo tampone continuatamente dopò guire all‘iſlefib modo , che avviene nella Torpedi-i
purgato il corpo . ne,cl1e ha forza di rendere flupefatte le membra di
ilo.
Facoltà , ed Ufi: . chi la peſca,ſecondo che narrano Plim'o, e Calmo,
mali
;cfu
Aeſto ſciroppo è invenzione di Mattia Lo (11'545. dr’luogbi affetti ) aggiungendovi Ariſtotile,
Lrllio,come accenna il ſuo titolo. ed è efficaciſiìmo (HULAnimajium 1:17.37. ”1ng eſſer la Tor-pedi—
on
alla raucedine,ed a fare ricuperare la voce perduta, ne anche ſtupefattiva de’peſci, che eſſa tocca .
m'è
e con eſſoè Rata riſanata una Donzella o che per Reſta ora a dire, che l’Eriſimo abbia potuto ſa-`
(cu nare perfettamente quella rauced‘ine- , originata
dieci anni aveva patito di raucedine .
rall
L’eſperienza però maggiore di queſto medica da quei vapori,che fecero l’oſtruzziom . Potremo
‘Mill perciò dire,ch’eſſendo l’Eriſimo afferſívouolſc quei
mento, per accertata teſiimonianza di ſoggetti d—e
gniſſimi, ſeguita in Puglia alcuni anni, per l’acci vapori ivi fiſſatidnd—ucendo di più, in quelle parti
dente di un fulmine caduto ſopra due fratelli,l’uno calore deterſivo,e riſolutiva, la violenza del quale
dc’quali percoſſo , formalmente s’incenerì , e l’al è tale,che voglionmche poteſſe ſciogliere la lingua
tro,che gli era vicino perdette la voce per ‘ſei meſi, alfiglio di Creſo,il qual mutolo di natura,vedendo
dopò ilqual tempo ſu curato coll’uſo di eſſo ſci dietro alle ſpalle del Padre un ſoldato, pollo in at
~roppo col farli di tempo in tempo ſucchiare l’Eri to di ucciderlo,… gridòmonferir, che è Creſb 5 refli—
ſimo , ed inghiotcire il ſugo di eſſo z ma per poter. cuando in un medeſimo iſtante a ſe la favella, ed.
cnminare ordinatamente nel diſcorſo , ho giudica a ſuo Padre la vita , poiche mollo dalla forza della
ro qui neceſſario diſcorrere della cagione , per la paffione, concorrendo alle parti vocali-molto ſan-
quale il Folgore” Tuono,cl1e dir vogliamo, poteſ— gue,fece quell’impeto eſlremo . Somigliantemente
ſe togliere la voce a quello tale 5 andaremo prima ſi può dire,che l’Erilîmo col ſuo calore-pungitivo,
inveſtigand-o la cauſa d-e’Tuoni : Arrſtotile ( [ill-2. puotè ſvegli-.Le le membra addormentare di. quel
della Matto”) diſíè generarſì il Tuono dal-la eſa luogo , acciò ripigliaſſero l’officio diſmeſſo , ed in.
lazione della Terra ,‘ la quale eſſendo eſcluſa con queſto modo togliere-la flupefazzione z tanto dalle
violenza dalle nubi,nel modo,r:he (ì eſclude il noc parti vocali, quanto dal polmone, e ſe pure quellay
ciolo con le dita-viene a fare il tuono. Pare nondi rauced-i-ne aveſſe potuto naſcere da ſiccità- delle
meno,che un tanto Autore ſia manchevoſe in que parti vocali, poteva anche giovargli 1’Eríſim0› li
lla deſcrizione , mentre non eſplicò la natura di quefacendo l'umidità delle parti circonvicine, con
tal’ eſalazione , ſe non con termini molto generali farladiſtillare nelle partiaſciutte- , ecosì- ritornare
di caldo. e ſecco, onde pare , che ſi patria dire più la voce chiara al paziente. Ma per riſpondere a chi
chiaramente 1 che l’eſalazjone del Tuono non ſia diceſſe,che tal’effètto-può naſcere anche da qualſi
altro, che materie Soli`uree,^rſenica~li,e Nitrole,ed voglia medicamento . che coſi-a diſìmili qualità ..
altre ſimili di qualità accenfibilí , trà le quali il Primo, ſi. dice che tra‘ medicamenti , e le parti af
Saln-itro abbia la parte principale i come dimofi'ra fette , paſſa una certa ſimboleità ,o vogliamo dire
l’eſperienza meccanica , poiche racchiudendo la ,ſegnaturam ſimpatia, per. la quale il medicamento,
polvere di bombarda dentro lo ſchioppo,acceſa che và a produrre i ſuoi effetti in quella‘ parte , e come
ſiſhceflgiona il Tuono artificialcStante tale'oſſerva ciò poſſa avvenire-leggerſi il- lungo diſcorſo,clie ho
zione-pare che poſlíamo dire , ſimilmente eſſere la fatto ſopra rai materia in quello Teatro .
natura del folgore , o fulmine eiíètto del Tuono, \
imperciocclie Le ſuddette materie adden ſandoîf y e .De-Il’ Erlſmo .
purificaudoſidl tuono’divien fulmine” che tal ef
fetto.” parere di Elma-”zioma ſce dallo ſpirito pie— L’Eriſímoè ſemplice non molto cognito- eſſenl
trifico,elevam dalla raucedine della Terra . do poco in uſo appreſſo i moderni. Ha diverſi
Ora laſciata queſta invcfligazionc , paſſare-mon nomiflna ſpecialmente da’ Latini è detto Irio , ab
Rr 2 ſiria,
334 TEATRO FARMACEUT. DEL D'ONZELLI
Atlri-o.perche con la ſua Facoltà ignea , e ſapore ar quantowi ponerai quelle dell’Elenio, facendo bal,
dente , ben preſto ſa ſentireal guſto la forza della lire lino alla conſumazione di trè libre. ed all‘ora
ſua qualità. ni volgarmenteè chiamata da’ ruſti vi metterai le Paſsole, ed alquanto dopo l‘Aniſo, g
ci Senapella . Bioſtar-Me deſcrivendo il vero Erilî, dopò la Cicoria,e Boragine, e l‘Eriſimo, ed in fine
mo, dice che produce le ſrondi ſimili alla ruclîctra i fiori di Bettonicam Cordialiacofl il CIPGÌ Venere.
ſelvaeica,ed i ſufli vencidl, come correggie, li ſuoi uſando particolare deſtrezza in queſta manipula
fiori ſono gialli , da'quali naſcono i baccalli ſottili zione, acciò il decotto dopo eſſer ſtato colato , refli
in forma di cornetti , come quellidel fien Greco p trè libre in circa o con il quale ſarai 10 [Ciroppo,
dentro de’qnali è il ſem-.z picciolo,e ſimile a quello aggiungendovi trè libre di _Zucchero . '
del Naſturzio,ed al guſto formed acuto.Delle mol
te , e differenti ſpezie dell'Erîfimo ſe_ ne trovano S C I R O P P O
due figure nel Marchio/i z ma però il vero 1 e Più di Tabacco; o Pera del Qzercetana , _-,
perfetto è quello della ſeconda figura, ſotto il tito
lo di un altro lrione , e queſto 'doverà ſçſVil'e Peli P lglia di ſugo di Peto libre 4- Acqua Melata
uſo del ſciroppo, e tale appunto è il ſentimento di ſemplice lib. r, Olſrmele ſemplice oncie 6. (ì
Label/i0, che biaſma,come non vero l’Eriſimo del meſchia ogni coſa inſieme”: fi Pont: a digerire den.
la primafldelle due ſudette figure, dichiarando non tro un matarozzo dl vetro ca pace, in Bagno Maria
eſſer altro,che Rapa ſelvatica ., per due, o trè gjomi , trà qUeſto ſpazio anderà nel
Naſce l’EriſÎmo dice Diajìoride attorno alla Citó. fondo la parte più groſſa 'del ſuo ltdimento, ed
tà,ne'Cortili delle caſe,appceſſo agli orti,e trà’vec all’ora ſi potrà ſeparare il puro dal ſeccioſo , per
'chi calcinacci degli antichi edifici , come appunto inclinazione, ponendo di nuovo la par'e chiara in
ſi vede quì,avanti, ed attorno alla Chieſa di Santa digeſtione , cd operando _come prima, fin tanto che
Maria della_ Vittoria de’ Padri TeatinidiChiaja, la materia reſti netta da ogni faccia , vi ſi aggium
trovandoſene ivi abbondantemente, canto del pri gono poi due libre di Zucchero , e lì cuoce a conſi.
mo, quanto del ſecondo del Mattbiolr‘; rna quello, ſtenza di ſciroppo .
ſecondo è così acuto, che non ſi può tenere in boc Facoltà , ed Uſl) .
cazma perche ſopra di eſſo non ſi pigli equivoco , ſi Vale efficacemente , e ſa quaſi miracoli contro
~ veda nel Martha-’air' la figura del vero Eriſimo,mol tutti gli effetti aſmatici , mallìme quando i bron
ro differente da quella di TUOfl aſto , che è una ſpes chi de i polmoni ſono ripieni di catarro craſſo , e
cie di biada ſimile al Seſarno z ma il [Lucilio crede viſcoſo , a tal ſegno , che potendo perciò reſtar im
che ſia I’Eriſimo,quel grano,che in Trento fi chia pedita la reſpirazione , i pazienti corrono manife
ma Frumento”, ed in Friuli Ser.içi›ra,per eſſer ne ſto pericolo di reſtar ſoffocati . Libera il cervello
‘ gro, molte differente dall'Eriſimo di Dioſcorirle , da i catarri , e diſtillazioni acquoſe, e fredde . Pur
c Qp'eſPEriſimo vero , per detto di Dioſcoride ,è ga il petto mirabilmente , facilitando lo ſputo.
utile a? fluſſi del petto , e dove toſſendo ſi ſputa la_ Purga ancora con veemenza per di ſotto . ll Porta
marcia-Vale al tra bocco del fiele, ed alle ſciatiche. dice,che ſa la voce chiara, e ſonora, e Perciò è buo
inghiottito pian piano inſieme con mele, giova a‘ no per iMnſici .
veleni mortiferi -' conferiſce applicato con’acqua, La doſaè di mezzo cçechiaro ſul principio,però
overo mele a’çancheri occulti, ed alle poſteme, che biſogna avere diſCretezza nell'uſarlo , ma poi in
vengono dietro l'orecchie.Giova alle dnrezze delle progreſſo proporzionato di tem ,0, ſi pu‘o accreſcere
Poppe,ed all’in fiammazione delli teſticoli,Labe/liq la doſa . il medeſimo VercotflnQQltre alla preſen.
ſcrive di effi›-3Ge”rriui Eryfimi detenqux aſthmatr’ te ricetta ,› deſcrive di ſua invenzione un’altra ri
çir , ò'frar‘iui Pulmomlm , vocique marca etiam_ cetta di Sciroppo di Pero Compaſſo , che per “gilar
diuturnaxír‘ profe‘ iti-uit?” ſhut, ndeò Pri-,ſenti pra dare la medeſima intenzione non viene perciò qUi
fidiamtſidemfermë ſayan-nt . 11:/1 enim moderata traſportato . Quando queiio ſciroppo doverà ſervi
grz-eda”; tema': ſuóſtantihá” inci-lewis, cum bl!! re per pazienti troppo deboli , ſi potrà diſtillare il
ſugo di Peto in vaſe di vetro. e dell’acqua, che n’u
beneficioabſiergeatibm
midi: par-tibi”
craflbſhleanhfaque Permixtio
pitſiuim, circa ,exiccar
cuju!
ſcirà , comporne Giulebbe con Zucchero bianco, ,
tionem m’miam incidenti”, Ò‘ inciſa propter/‘la ſa buona operazione alle coſe predette , ma però
xum uo” uibücommixtum, non ”lag-*ro conatu exó. . più debolmente , '
pec’íoranrur ,47' ”Izſtergunmrdrnriaçum eſt [auda
tifflmum , ;zampa idem ”num Prdfflflrdfiſ , &edu Del Pero , a Tabacco .
eem. Examplflſyccurrimmr qizamp/urima ,qyae ſe—
candillimé , tùm Praceptoriièur zùm nobis fmflea Iſeriſce Nicola Maxim-der , che alla pianta
ſucceflrmfl-lìbonaſçor mami-'ui, tùm “mixer, tùm, volgarmente‘chiamata Tabacco, ſia ſtato da~
.erat-*r provi-5x a quibus-ferme jam emiſſa voce, to quefio nome , perche trà gl’aier luoghi dell’in
ó- jpirir”,limpi'dazſanoraque -uux, Panca”: diebus* die , naſce più copioſamente nell'iſola chiamata
nſiituraſuit um'ur Eryſimz’, ó* opera axiwii I’m Tabacco, ma gl indiani effettivamente chiama”0
çeptorií Ronde/exit', ([10' Primi“ ”firm mondi!. il Tabacco Periclnſiccome nel Braſile ëdetto I’M
Pratica di commune le [ch-”FP0 di .Eri/ſmo . Altri li danno ii nome di Niroziaaa , per riſpett?
A componere lo ſciroppo pigliarai di acqua di di Giovanni Nico-zia Arnbaſciador Regio , che fil
Orzo,e di acqua Melata ana‘ .hh. 4. e vi ponerai a. il prima a portarla alla Regina, madre del [U Cſi
cuccere le .radiche della Liquitizia ammacc-ita , ſtíau-íflîm,onde n'acquiſtò `q-.reſt'altro nome d’Eſ—
l quelle della Toſſillagrne , ed _avendo _bollito al!. lm della &tg-1'114: . E dette anche .Erba .l‘mrhn in ‘l
Stars_
P A' R "I' E TER ZA. 4-': 'gag
guardo delle ſue virtù i ed Erba Santa Croce r per tà di flomàco de i ſancilli p ſi doveri} Prima ungeriv
eſſere Rata portata dal Cardinal Sar” Cru” , da il ventre inferiore con aglio di lucerna , pigliandoi
Portogallo in Italia . i poi le ſoglie di detta pianta ſcaldare ſottolec‘ene-.n
I‘ Se ne trova di due ſpecie, cioè maſchio, e ſemi ri a e ponendone allo fipmaco , e l’altra nelle ſpalle:
ma . li maſchio ha le foglie appuntute, e la ſemina da dietro, e rinovandole più volte . ſanno digerire-Î
ricondotta . Creſcono ambidue a molta grandezza; e mollificano il ventreJ’oſte ſimilmentelcalde ſopra
uſcendo il ſulla dalla radice , ed aſcendendo di le ſmi: apportano gran giovamento nel dolore del-r
i-itto ſenza piegarſi ad alcuna parte. Produce molti la renella . Sono preſent-mea rimedio alle ſu ffbca
germogli diritti , che z e quaſi agguagliano il ſullo zioni della motrice e riſcaldata prima . e pofle srì—
Peincipale . Le ſue foglie ſono ſimili a quelle'del l'obellicolo . .ed occorrendo alcuno ſvanimento , ſi
Limone , bitumînoſe, e di odor grave.Sono peloſo, fa piglia…: il fumo di dette foglie per il naſo . Cu
e come è anche tutta la pianta , di un colore verde rano le ferite velenatermettendovi dentro ill-'ugo,
oſcuro , con fuſlo tonda , e concavo , ma ripieno e di ſuora le figlie piſìateSi cava l’aglio dcr/li Semi .
di ſugo . Nella cima della pianta naſce il fiore pic del Tabacco mediante l’eſpreſſione , il qual’è valo
ciolo in forma di campanello , di color purPureo , roſo rimedio cantra veleni, e Uorli di vipere , be
enel mezzo incarnato , e di'non ingrato odore.Ai vendoſi _in poca quantità , ed tinto è anodino
fiori ſecchi ſuccedono i capitelli ſimili a quelli del "randa ,
lÎOzirmſìro o ma alquanto più ſottili , ed in Cffi (L‘ ` Il _l’art-;(Magia ”atm-”la [i5.8.CdP- x r Adice aver
rinchluſo il ſeme minutillìmo di color leonato ‘levato ſubito con Funzione di eſſo 9 idolqu ina
oſcuro o la ſua radice è groſſa o e legnoſa con mol tenlìfiìmi delle_ Podagrç - .
te radiohette , che di dentro hanno color di Zaffi» ‘ ' ~*. I 'l
ramo”: perla ſua amarezza. lì (lima, che abbin S C P P O l "

la virtù del Rioharbaro . Naſce in luoghi umidi di Scordia-S‘emffiliu . ' --. .


dellllpdie , e ſpecialmente . come li è detto , nell’
Iſole di Tabacco . Si ſemina d’ogni tempo , e fia P ;glia di ſugo di Scordia deputato lib :mucche `
gione , ma biſogna guardarlo dal freddo , Il ſugo ro lib. Le mezza. Se uçxſacci ſciroppo ._
Ello bevuto al peſo di due oncie, purga valoroſamente Girolamo Mercurial” e Giuſi”; Mancata”;
0n di ſopra :e diſotto , e giova al mal caduco ,` ed a deſcrivono due altre ricette di ſciroppo di Scordia
r fl gl’idropici . Ungendone ileapo de’ ñgſtuoli ucciñ cornpoſtor le quali ho ſtudiato di tralaſcarle' men- *
m de ſubito i pidocchi. La ſua decozzrone ridotta con tre non hanno ſcopo diverſo dal ſudettogià de- ~
‘ile Zucchero in ſciroppo 3 e pigliata ſpeſſo, ma in po ſcritto z aggiungono bene incommodo z fatica , e
:la ca quantità I fa uſcire la marcia , e la putredinex ſpeſa 7 iena-1 ſperarne‘maëgior beneficio di quello,.
_ del petto 5 onde giova mirabilmente agli aſmaticiz che .premettelo ſciroppo atto. col ſemplice. ſugo di.
come fà anche il fumo delle-(ba pigliato per bocca- Scordia. nel quale confiſte tutta la 'virtù r Edi‘
ll medeſimo ſciroppo, uccide i vermi eli-tutte le, quel-ſganedeſima ricetta ſi vagliqnq i Medici-1a—
ſorti,e li caccia fuori meraviglioſamente a Pigiifln. guflgni @‘Eſclaina il Quaranta-ro, che li. FarmaCopei.
done ſimilmente in poca quantità . L‘acqua dìſtil. dover-'lana ,ſare apparecchio di quelle ſorridi ſci
lata dalle frondi, e bevuta o vale alla colli: antica ,1‘ roppi ſemplici, e tralaſciare gli altri compofll , .
ed all‘aſma . LavandOſcne con la medeſima gli-p:. con quelleerbe. farne e . .~ —
chi , conſerva la viſta, mondiſicar incarna 1 e ſul. , - ...r. .- 'Bacoſìàu “Uſo. ì
da l’ulçere a uſandold in forma di Trociſei | che ſi, . Vale contro la peſtez ecomro le febbxi peſtilenſi
compongonoflorne ſegue . , . , A fia-x9 inaügm, e Comm. la [tutt-:dine , emendando
Si'pigliano due oncie di polvere impalpabil‘e di gli umori corrotti 5 giova al cuore , e ſod’corre
criſtallo. d’Amido oncia amis-s’incorporano con lañ. a i ſuoi ſvenimenti . E, vale contro tutte le ſpecie
detta acqua, o ſugo delle frondize ſe ne fan-no Tro` de veneni “ammazza i vermi, e yrovou l meſh-ui.
ciſti , ſeccandogli all‘ombra ſopra una tavola., ſi ed il ſudore.. « .` 2‘.. Fo..., zi'
lavanoſulcere con vino o ed acqua Roſa. 1 e poi lì Quello ſciroppoſi è eſperimentato giovevole
gitta ſopra la polvere di detti Trociſci ~. Nel dolor _contro .gnçll’orrendoñ male. dell'angjna peflilente
de i denti , cagionato da frigidità r ſilavuprima ſoffocativ” Che di nuovo ,ſi faceva (entirepcr 11
il dente con una pezza bagnata nel ſugo dell'erba a onui luoghi di queſto Regno, che_ piaccia a Dio Be
e poi 'vi ſi pone una pallottina delle ſue &andiañtot nedeztodi liberarcene 1 per imeriri del ſuo Gle
glie il dolore 1 e prohibiſce a che la putrefazzioxre o rioſo.Martixe &Biagio . Con la medeſima regola ſi
non vada più avantiJ’er le gengive [kai-nate o ſi ſa prepara lo" ;ch-We di Scoraamra o ed ha le mede
miſturz con la polvexedi quelle foglie. lleele Ro ſimepferogativecordlaliz -che abbiamo detto del ,
ſato , e ſugo de l’umigranati forti ` le urga 1 aller… preſente ſtiroppo r ‘ , _
ge , ed incarna. Nelle piaghe vecchie (mp maravi 1| ſimile diciamo dello ſciroppo ,d‘ lperico o
glioſiſſune le operazioni di gueſt‘ethaffierchele cu equali di Cantaurea. minore. del chcetano , delli
per {incredibili ì~ utilità di cffi . :non do
ra , e ſana perfettamente . Le ſue. foglie fatte calde,
e pelle ſopra il capo g ſono rimedio. preſentati-:o al verebbonomai li accorti Farmacoyei flame ſenza,
l’emincranea , ed alla cefalea,,ſe però il dolore pro perche quello. d'lpecico reſillea tutte le corruttele
cederà da cauſa fredda , o da ventoſità . ſi applica della ſtomaco z e dell’altre viſcere naturali o -Cd è
ranno ſpeſſo , finche ceſſi il male . Applicate nelſingolare 1 e proprio madicamento controi vermi
niëdelìmo modo ſopra lo ſtomaco raffreddato , e o lumbrici 1 ed ogn’altro male appartenente a’ver-'
pieno di ventofità danno molto ajuto. Nelle crudiz mi - Quello POi di Centauroa minore ruffzna :la
ro
TEATRO FARMACEHT. nel: DONZELſiLI
@xs
ñrocia delle Febbri terzane , con facilità grande le H
la torbidezza' grande, che communic‘anò al decor@
'ſupera, e le vince a purgando benignamentemcau lì ſemi di Portulaca , mi appigliarei alla doſa delle
ciando dal corpo la collera , cagione della febbre , ſei libre di ſugo , con aggiungervi però una libra
Libera il fegato . e l’altro membra dall’of’truZ di zucchero,La Farm-;copra Auguflzma v’aggiunge
zione . Apporta giovamento ad ogni ſpecie d'itte un poco di ſcorza di Cedro, e poi l’uſa efficacemen.
rizlaw Aiello ſciroppo contiene in ſe riſtrccto te per diſcaCciare i vermi , ed ogn’altro animale;
il ſuo `Riobarbaro, talmente , che non biſogna a che (ì genera dentro il corpo umano . *
che vi ſia aggiunto - ſiccome ſi ricerca neceſſaria Si coſtuma anche di preparare im ſciroppo. di’
mente nello ſciroppo di Cicoria con Riobarba Portulaça, fatto con cinque libre del ſugo di elſa, e
to; imperciocche la Centaurea con che fi com* quattro'. di zucchero , e vale alle uſcite di corpo, ed.~
~ gone Viene chiamata Fele della Terra‘- 6 Fd?" al ributtar del ſangue . ' '
' r “‘183 - *Belli ſciroppi ſipofl‘ono preparare con
:ll-mali,0 delle ?WWE @the: come confini-:lione ' SCIROPPO
ie , ~ ñ ' di Artemſia .

A; G G l u N 'I‘ A; Sl piglieranno d’Artemiſia,ed Iſſopo ana manip.`


due,Nepeta, Sabina ana manip. uno . Si fa de.
SCIROPPO BEZOARDpICO cotto con ſufficiente acqua di fonte , e della cola.
- :li :ro/Ira invenzione . tura ſe ne compone ſciroppo con una libra, emeza
di Zucchero buono .
` lglia di miglio ſcortlcaro libra una,ſi ponga in Facoltà , ed Uſo . -.
infuſione dentro cinque libre di acqua di Giova per ſar venire le purghe alle Donne -
Ruta Capraria, e di Cardo ſanto diſtillate , laſcia La quì propoſta ricettaè in uſo anche appreſſo
così per ſpazio di ore 24. ſi faccia poi bollire detto Filippa Gui/;eric . Se ne trovano però molte altre
'Miglio fino che ſarà creparo nella ſcorzayed all’ora ricette , come di Matteo di Gradi , ed altri e ſono
mentre [là bollendo vi aggiungermi di Gardo Santo tutte conſarcinate da così numeroſa ſarragine di
ſeccaeoronc-iedue,Ruta Capi-aria freſca manipmno, ingredienti, che vengono a ſare non meno tedioſa,
emezo z ma quando 'non ſi trovaſſe freſca , ſi pi che infruttuoſa la ſua manipolazione , poiche cir
glierà della ſeccata manipolo uno.` Si Faccia poida coſcritto il numero degl'ingredienti , ſi oſſervano
.re due bOllori : poi ſi tolga dal Fuoco , e come ſarà le qualità loro effettivamente contrarie l'una dallÎ
raffreddato la detta compoſizione.ſi facci' la colato: altſazmaſſime per il fine,che ſi promette dello ſcie
ra,aggiungendo per ogni libre trè della parte Chia-‘l roppoz che perciò dice Plan-zio! In Syrupo ex Arti-'
.ra di elſa , libra una di zucchero , facendo di nno-ì
miſia , in quo multa comimntur , uterinír affli
vo bollire . echiarire a fuoco lento. ’- i ~ Lu: Pay-”m ”PM , à* inconfidemtè confllſa - OH
Pigliaſi quefio ſciroppo tanto caldo , quantoſi de benche Farm/io moderaſſe la ricetta a pare 4
potrà ſoffrire , e nella doſe di oncie ſeiacon aggiuin me nondimeno poterſi di nuovo riformare , ſtante
gen-i di più nell’ atto, che doverà prenderſì‘due Clic : Fruſiraſum' Per ‘alam , qua Pqffnntſieri Per.
oncie di vino bianco potente . . Pauciòra . Tanto più, che qneſta mia opinione vie
Move mirabilmente il ſudore,che perciò è mol ne ſpalleggiata con l’autorità de’ſeguenti. e Pſîm°
to utile in tutte le ſebbriintermittenti , dato nel con quella di Crarmo (Con/;1.1 .)Medico famoſiffimo
la declinazione di eſſe; eſtínguendo anche laſete , di trè lmperadori . il quale ſcrive : Simpliciflìmur
del che ne hò ſarto molte volte l‘eſp erienëa- z* con ' medicamentorum uſura ret‘ì’iflimar rſt *r à“ 198mm'
ottimo ſucreſſo . u »‘- ` - "l ‘ ’l' - " q ayudſcìemía ”offra magi/1mm prec/arm”: Ste/ll!
.75.1, (1." -uu- Îngq' effl- uti compofitir cùm [imp-'iaia ſan“; mljumcnri
s c I R› o P P“O “f ”ferre- Pqffmzt . E Pietro l’orario (Obſer- (5)* Curat
di Porta/ara di ,Me-ſue . "i ub— 1 Centq. ”p.81 .) Non rar-à barba/a fuga/at morbo; ,
Gale-m:: _ſi-”'4' :emporilmr ſimplícia‘potiuía quì?”
lpîglieranno di ſugo di Bndivîa deputato líñ` compoſita uſurPaóahquod ”or item ”Onfi’mdí’m'
bre 4.Seme di Porrulaca lib.’una ñ. Si tritano i _flitímm- . Tiraquc/lo Giuriſconſulto celebre nCl
ſemi o es’inſondono nel ſugo per 24. ore dentro ſuo libro de Nobilimwſtap.; I .)dice 2 Míxtm’d fl“
un vaſo di terra vetriato, poi 'ſe gli da una cattu trm medicamantarum, un” urti affignamln "fl’fl’d
ra lenta ſino alla conſumazione della metà'clel ſu bominibur male trac‘ìantibm , ſi quae’ fi”'í’lì‘
gmdel quale colato con due libre di zucchero“; ſe ne cibi” debut faure . id mixti: aggrediuntur
fa ſciroppo. `Alle volte xvi lì aggiunge ”añcora una quando 911i! pote/Y mederi ſimplícibm , comfoſitd
libra di aCeto , overo una libra z e meza di ſugo di medicamìna au; dolorè , flrztfrflſtra guri!, 6
Granati acidi . c … porta anche Arnaldo di Villanova , che inſegnò:
à ' FACOIÌÌJ-Cdv/b ſimplex Medicina Preferemía gli comfofim 7 fi M‘
-. ` Qgpflo ſciroppo rinfreſca valentemente , e per Il': compari PQM! , gm! mon-bum curare pgffit a ſog
ñciò eſtingue la' ſetel, 'e l’infiammazioni 'delle feb. giunge ancora quello , che ſopra quello penſiero
bri . Conſortañdi più, e corregge‘l’intemperiecal ſcriſſe Rflbbi Moi/Z- ncl lib. ( Da regimi!” *vita “Il
da delloflomaco z' e del fegato .- ln alcuni Teſti di Soldamî cap-2V.)Wzrm10cmrque Poteri: :ſe regime”
. Meſa! , lì trova alterate la cloſa del ſugo di Endi cum medicina limpida' , non raga: cum medicina
via , preſcritta di ſopra , leggendoſene libre ſei ſi compoſita , d“ſi non Poteri! tranjire , flgflr cum
no ad orto . lo perciò per isl'uggireamaflìmamenre Ma Gaja-Ir campa/2110 mirror e/ì, ”ec eligèat media",
' :mr
PAR-TB T‘B R ZIA'.’*""‘," {171
”iu ma!” compoſizioni: `, m'fi magna mczffimte . volta ancora ſi belluno ne’medoſimi ſughi due ori-‘
Io però coſtumo una mia particolar ricetta, oſ cie di ſoglie di .Roſe o e Liqukizia mez’oncía , di`
ſci-vata in atto pratico molto efficace , ed èlaſeó. Spica Narda dramme due, di ſemidi Aniſi , di Fi~'
guente , a . A4 J’ ~ * nocchio,e di Appio ana dr. tr`e , .e rieſce mirabile .
' Facoltà , ed Uflr . '
S C I R O P P O' Conferiſce all ’itteriziaalie febbri coleriche,'pu.'.
di Artemiſia del Donzelli . .. :ride,e flemmatiche difficili ad eradicare .i .
Quanto al nome di queſto ſciroppo ~hanno ere-ñ'
P Iglia di Artemiſia vera trè 'manipuli , di Sa.; duto alcuni a che per trovarſi una cei-ra moneta
bina mezzo ma nipulo, di Cannella mezza on Turcheſe-a , che ſi chiama BUM!” , foſſe Perciò lo,
cia ; ſe ne fà decotto ſecondo l’arte ,con 4.|‘ibre di ſciroppo Biſantino chiamato Sym-*pur Dynaria fi—
acqua comune , lì fà, poi la colatma , e ſe ne forma. miliçudine della moneta, che ſiccome queſta è in.
ſciroppo con due libre di zucchero chiarificato . molta ſtima , cosi debba ſ’címarſi queſto‘ſciroppofl
che in vero ha malte_ belle virtù . MaGia: Reno
rari; s c i R o P P o dea ſcrive dottamente : Dicr'tur autem .Dynarií ab
di Aſſanza di Meſtre . Arabiáuiſhoc eſt Diureticmzſeù urne”; Purgſmſ,
I ni. non autem a :lenti-rio, ſe!) pecunia, i” multi pata
,
.04, Evi piglia rc_ di Aſſenzo Romano libra mez-a,L - rmitzE che ſi chiami olympus Bizaminur . dice lo
foglie di Roſe oncie :.Spica Narda dramme ſteſſo amedeo: Dicitur a_ Byzant1`o,fivè Carr/hurt!“-`
fl*: 1 vino bianco vecchio , el odorifero , ſugo di nopali,ubiſm’t ”ſua/ir, *vel ubi Primmfuit inven
Cote-giri ana_ libre due , e mezza; Si macari ogni nu , m1farſa” quod Meſi” a Medico guai-lam Bi*
coſa per 24.0re in vaſo di pietra,poi ſi faccia Cuo zflntinofiù Canſtuntinopnlítano , il/ir” deſcriptio—
cere a fuoco leggiero , finche ſ1 conſumi la metà mm [mlmerit *. `
del licore . Della colatnra poi ſi fa ſciroppo con (luglio ſciroppo ſi pub preparare in trè modi,ſe
due libre di Miele . ' 5 condo l’intenzione del MedíCO, - ſicche il primoſi
‘ Facoltà , ul 'Uſo . chiamata ſomplice,il ſecondo con aceto, ed il terzo
’ ' Incíta l’appetito debilitato, e conforta lo ſtomañ. compoſtmma chi averà
mente tralaſciare gli altriqueſtolultimo,
due . . potra
l facil -
co debile; è rimedio alla mollificazione delle `via
ſCere , alla debolezza , ed al dolor del fegato , e fà_ l Frati di Aracèli vogliono ,, che per Endivîl
buono. Colore . quìſr debba intendere_ ia_ Cicofla .i e_ per l'APPÌO. il
Giozſiglio {li Meſur- pone due ricette dello ſcirop Petroſello.Lo Spine/la poi nel deſcrivere lo mede
Po di aſſenzo , ma la preſente , che è la prima , è_ſimo ſciroppodi ſcorda il ſugo di Lupoli .
anche la più uſata . Giacomo Silvio altera in eſſa, l La pratica poi di compor’loè chiara-,fi ricordaa.L
la doſa dell'Aſſenzo ſino a due libre. Ma D.Simo”e che quando vi entra ?Aceto z, ſi` faccia,,c_llocere in.
Touar , dopo di aver lodato la ſudett-.i ricetta , co vaſo di terra` vetriato ._
me pni perfetta della ſeconda,dice: in ea lege-”dum
flz Abffiutii :comuni libramjèmiſſem , qua/1 ò*- i”, , S C I R O P P O- - z
antiquioriém' Meſi” codicióm legitur , ó" a ple r * d’lprrico del Mercy-mo .
rzſque amm’bur reciPiMr non autem Iilzmr drm: .i . . ”i
Pic-tro Cri/ſ8!“ fa in queſto luogo una curioſa oſ. S‘ I compone, come_ lo, ſciroppo_ di Fiori di Paz'
ſen-azione, e dice, che dOve nel Teſto ſi legge Bul pavero ſeIVatico-ñ a
- › ,
Iz'irnt ax] mezlíetalemfi debba coreggere così, Bulñ. Facoltà, ed Ufli . a
5rd‘ lim! tra] ?he-diocritfltem per riſpetto del_ Vino,del ‘Reſiſte a tutte le corrottele dello ſtomacme dell"
gn' le Roſe’,$pica,ed Aſsenzozche non ricercano lunga‘ altre viſcere naturalhed è ſingolare-,e proprio_ meñ_
:fli cottura , e p'ercrb è ſua opinione e Che baſti un ſol dicamento contro li vermi ,. ed ogn‘altro, male dee,
,rl-’I pendente da eſſi., l
bollore , per aſsomto ſine di ſarmiglior~ unione di il* 1 a. -z ’ r.
tutti gl’ingredienci , dando inſieme per avverti
mento neceſsario , che ninna operazione di queſto* s c I R' o' P‘P-Q’.
ſciroppo ſi facci in vaſo di Rame .q - di' &Manna-Miner:: ..
Che coſa ſ1 debbia intendere per Aſſenza Ro
mano I l’abbiamo di già baſtancemente_ dichiarato Sl] a con l’inf'uíione,o coni] ’ſugo di Hſſaiconſoril
, .meſièdettodiſoprai 'J --ſſ , f. … ſi
nel proprio capo dell‘Affenzo ,
Facoltà, , ed-llſo., 21…… ~ .
scraoppo BrzANTrNQ; Rafficna la ferocìtà delle fabbri terrario .z. e con
71,‘ r‘ facilita grande leſupera , e vince,purga benigna:
lglia di ſugo di Endivia , e dì Appio ana lia mente , e caccia dal corpole colera A .cagioni delle
bre due ,_ ſugo di Lupoli , di Boragine , o di ſebb‘ri ., Libera il‘ fegato r e l‘altro membra, dali’
Bugloſſa ana libra r. A queſtí ſughi ſi ſa dare oſtrnzzione .. Apporca giovamento ;in ogni ſort*
un ſol bollore , affinche reſtíno ſpumati ,, e depu d’itterizia, ed è chiamata queſtferbauceiafibórc i*
tati', della parte chiara di eſſi ſe ne pigliano 4.1ib..
con due libre,e mezza di zucchero bianco-Si cuoce
.i. s. c 1_ -RÎH'Q P ‘P FQ… `
l
di _Sri-cade di* Meſue , . , ' n-v~~~1
ogni coſa deſtramente , finche divenga ſciroppo .
Alle volte vi ſi mette a tutta la parte de’ ſughi, Iglia di Stecade drom'me ;0. Timo, Cala-f
mezza parte di aceto bianco,cioè due libre {Alcuna mentozorigano ana dramme ;oi-_Semi di ?of
i
Ì28 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
ſhPÌl’etſiſOÎ ana dramme 7. Pepe Lungo dramme g. mente-come di propria ſua invenzione; ma per el‘.
'Gengevo dramme z. Paſſole enucleate oncie 4. ſere di più gran virtù dell'altra. Alcuni temen.
Miele lìb.;.ii aromatìza con Cìnnamomofialamo do,che i ſughi fiano in poca quantità per infonde. q
aromatico, Spica, Zaffarano, Gengevo, Pepe nero , re,e cuocere una libra,e mezza di Menta ſecca , la
Pepe lungo ana dr. una , e mezza . Si legano que-i pigliano perciò ſemplicemente impalſitmma ſopra
ſii prima coutuſi in panno rara , e ſi ſoſpendono ciò non può entrare diſpuca alcuna,mentre Meſue
nello ſciroppo . , dice chiaramente volerla ſecca@ così veramente è
7 Facoltà , ad ‘Uſo . più a prepoſito per l’intenzione a che ſi ſpera dallo
Si è eſperimentato contro tutte le infermità ſciroppoCirca la doſa di eſſa,molti ne pigliano ſoa;
fredded—enervi, edel cervello,come ſono la parali~ lamente mezo. libra , e così dicono i Frati di Ara-r
flaaí’epileflìado ſpaſimo,il tremore,e la tortura. La cali ,a ver letto in un teſto antico di Meſue.D.Simaz
doſa è di un’oncm , con deoozziorie di Spica ì e di ”e da Tovax. curioſo di ſeguire per appunto la doñ'
ROſmarino . ſa della ricetta,parendogli eccelììva quantitàzla di.
Si trova in Meſue Un'altra ricetta dello ſcirop— vide in due parti,facendone due volte l’inſulìone, e
po di Stecade, ma la più colinmflta è la quì Propo cottura. il che non fi trova ſcritto in Meſue . Kg.
fia l nella quale lì legge appreſſo eſſo Autore , con ”odeo dice-cheÎSati: efl enim,fi libra una Mamba,
che ſi debba fare il decotto . Intendono però i più aut une/'a {Ia-tem , facci: :'ncoquantur (rc. e ſog.
(Uſati. Con acqua di Fonte. ed in quantità di dieci giunge: Multùm ”am-[ue dzſfliteóit , ſij ”xtafor,
librezavvertendo che la decozziorle ſi ſaccigradua ”lil/{tm a Meſue datum conficiqturöopra tanti pa
ta2conſorme alle regole ordinarie dell’artedî. circa reri fi dice , per concluſione r che pigliandofi la
al porre le ſpezie nella tela rara,ridotta in nodolo, Menta ſeccaiſi ſtima ſufficiente una ſola libra .
affinche ſi ſoſpenda nello ſciroppo , ſi doverà in il dire ſemplicemente Meſue,ar0mafizetur cum
tendere di ſare quella operazione , mentre lo ſci Gallia , ha cauſato molte controverſie, perche 21-‘
roppo bolle,e li avvicina al fine della cattura , al cuni, per la Gallia intendono la Muſchiata di Ni.
_ trimente la parte requifita degliaromati ,non ſi -colò -, ſi deve nondimeno intendere la Gallia Mu.
traſmetteria in e-ſſo , ma reſtaria dentro il medeſi ſchiata [lell’iſteſſo Meſue . Ecirca la doſa doveri
mo nodolo , come più diſtintamente mofiraremo eſſere una dramma . Quì pero ſi cofluma di non
nello ſciroppo di Cicoria di Nicolò Fiori-”tim . mettervi la Gallia .

SCIROEPO MIRTINO. S C l R O P P O
di Sonelli ,ze-l Were-erano .
S I compone con tre libre di ſugo di bacche di
Mirto , e di zucchero chiarificato libre due , I devono pigliare 11b. 4. d’acqua diSenellidl-J -
facendoſene ſciroppo Con fuoco lento . ſtillata in tempo di Antunno, o quando ſaran
Facoltà , ad 'Uſb . no b‘ñ‘ſl maturi i procurarai di dare a queſt’acqua
Corrobora il veutricolo , e tutte l’altre viſcere, un grato ſapore acetoſo , con ſpirito di Vitriolo o
ferma i fluſſi invecchiati, e mitiga la‘toſſe . o di Solfmchi però non foſſe capace _della proprietà
Si dov'era cavare il ſugo dalle bacche di Mirto eterea celeſte di quelli licori, e perciò aveſſe timore
ben mature,ed acciò rieſca di buon colore,ſì dove di adoperarſi . porrà in luogo loro ſervirſi del ſugo
ranno torreſare bene elſe bacche , dopo averle pe di Cedro ~, o di Limoncello , perche quelli HCO‘i
flate , perche così facendo, la corteccia communica acidi hanno efficacia notabile,per eſlrarre le tintu
.il ſuo colore al ſugo . re da molte coſe . A queſte 4.1jbz-e d’acqua,rela aci
Alttiperò cavano il ſugo dopo di aver peſtato da 7 aggiungerai oncie ſei di frutti delli medeſimi
ſemplicemente le bacche ſuddette, ed in eſſo fanno Senelli peſtati , laſciando poi macerare il tutto nel
cuocere nuove bacche peſtate z edin queſto modo Bagno Maria bollentc.per due di, nel corſo de‘qua~
ancora rieſce il ſugo del colore deſiderato . li l’acqua ſi anderà colorando, e s'impregneſì dtllc
virtù” tintura de’Senelli.Si cola poi con un panno
S C I R' O P, P O di line-(premendo gagliardaincnce,ed in cal colatu
l'3 s‘inlſiondono 1 Come prima , altre ſei oncie degl’
di Menta di Meſue.
iſteffi fl'Utti a replicando trè , o quattro volte o nel
[glia di ~ſugo di Cotogní di mezano ſapore, medeſimo modo , l’iſteſl‘a infuſione; onde il licore
ſugo di Cotogni dolci ,ſugo di Granati acidi, riuſcirà rubiCondo , e dotato di fingolarr‘ preroga
ſugo di Granatidi mezzo ſapore, ſogo di Granati tive , e ſi dover-à digerire , e purificare nel Bagno
dolci ana li'b; r‘. . ln queſti ſughi ſi macerí per Maria per 24.0re, ſeparando poi per decantazione
34…@ di Menta ſecca lib.ur)a , e-mezza , di Roſe il puro dall’impur0,1íccome li èdichiarato al capo
'roſſe oncie a. ſi ~cuocono con fuoco lento, finche ſi della Decantazione.A queſto licore così puri-*itato
conſumino la metà de’ ſughi . facendo della cola ed impregnato dell’efienza de’ Senellr , aggiunge
‘tuka di elfi lo ſciroppo , con due libre di miele , o rai di zucchero bianchiſſima al peſo della Inetì di
?bre di zucchero', e ſi aromatiza con la Gallia. eſſo . cuocendolr poi in ſciroppo . `
5, Facolta , ed Uſi) .
Facolta , ed Uflz .
conforta lo‘ ſiomaco freddo a ſeda la nauſea , il
.,vomitofil fluſſo del ventre,ed
-ñ Delle dueſiricetteflrhe. il ſinghiono
ſcrive'Meſue .
dello ſcirop Conſeriſce a nOn meno a preſervarſi r che 3 ſi‘
ſanaru dalla Pietra; purga le reni da tutte le arene,
'po-“di Mentadaipreſente è la più ulìtata, non ſola, e dagli umori terreſtri , e viſcoſí , li quali tralPOI-Î
_ tati
PA'RTE' TEKZÀ. 3:9
taticolà , Per le vene emulgenti , vanno fomen Facoltà ed Uſl? J ‘
tanto la cagionc principale della pietra . Sanano tutte l’ulcerc internema principalmen—z
La doſaè da un‘oncia ſino a due , così per pre te nelle reni , e nella veſſica .
ſervazione , Come per curare attualmente . `
Sii bene che - i Curioſi Italiani , leggendo queſto sCIROPPO ESILARANTE-Î
ſciroppo , aſpettano con anſietà grande la dichia
razione de i Senelli, quali effettivamente, per aver P [glia una lib.e meza di ſugo di Eoragíne , e di
nome Franceſe , ſono qui incogniti , e perciò reſtai Bugloſſa, di ſugo di Pomi, ben dolci libra una
molto ſcandalizato di chi ebbe penſiero di tradurre di ſugo di Meliſſa oncia ..E di Rubia dramme trè,
in latino la Farmacapea Dogmotica rrflitm‘a del di Zaffarano dramma —:— di polvere dj Diamar
Qzerretauo , da lui data la prima volta alle Stam garirir.freddo dramma 2.-_’~ Polvere di Diambra.
penella ſua lingua Franceſe , e nella traduzione ſcrupoli 4.di zucchero bianco libre due.Se ne faccia.
Latina , e ſu poſta l’iſteſſa parola Franceſe 1 Seno[ ſciroppo . ‘
li - Peggio poi fece Giacomo Ferrari , `che dal La Facoltà , ed Uſo .
tino la traſporti) nel noſtroidioma Italiano, con Il nome che ha queſto ſciroppo di Eſilarante;
il medeſimo , nome incognito di Serre/li : Si dice inſeriſce, che ſia eccellente per rallegrare, ed inſiez
per tanto, che li Senelli propriamente ſonoi frut me umettare li melancolici .
ti dell'Oxíarimta vera di Dioſcuride , che qui ſi La doſa è di una lino a due oncie , e ſi deve pi*:
chiama Calabrice , e daiScrirtori comunemente gliare ſera i e mattina .
.Acura Spina . Ma GioRflel/io( Stirpirmz kiſtorialli Andrea de Laurentiis , in un ſuo trattato delle
deſcrive ſotto nome di I’alím-o , e dice che Valgur malattie melancoliche , ſcritto da lui in lingua
(ia/lieu: Sem-Ilm- Doc-:tali ha nondimeno tener per FranCeſe , loda grandemente queſto ſciroppo, per p
fermo ;che altra coſa ſia il Paliaro,e ſimilmentc l’ li melancolici , che anno leſo il cervello , e dice eſ
Oxiamnta di Calmo ſia il noſtro Berbero . ll me* ſere (l'invenzione dell‘inſigne Medico Signor Ca
deſimo Mercatino pone la ſeguente ricetta delfi-i— fiellano ſuo zio .,
rappo di Sem-1” oompoſto , che aſſeriſce eſſer dota Li T'raſcrittori anno variato alquanto la ricet
to di Maggior forza del primo 5 per la preſervazioó ta, perche in luogo della Rubia anno poſto il Ker
_ne , ecura del ſudetto male della pietra renale . mes , ed hanno diminuito di una dramma la doſa
della polvere del Diamargaritone freddo z ma io
S C I R O P, P O ſtimo queſta per la vera ricetta , per eſſere ſtataé.
di Sem-[li Compoſto .
propriamente copiata da me dal ſuo originale .
S 1 piglia della ſopradetta acqua di Senelli im ll modo di preparare tal ſciroppo è il ſeguente
E25 i pregnata delle tinture , e proprietà dei pro_ ſi digeriſcono i ſughi, afine di renderli chiari ,
prix frutti lib.:.*.Sugo de frutti di Alchechengi , e
ed in ellì poi S`iuf0nderà per 24.0re la Rubia pe
;5‘
LA di Limoncelli ana lib.meza , di ſemi di Finocchio ſtata , ſi premono poi con forte eſpeffione , e ſi ſa
dolce , di Salſifragia , di Rafano , di Bardana ana bollire leggiermente. il zaffaranointiero , ed ulti
oncia una,ſemidi Miglio del Sole oncia 2.di Can mamente con il zucchero , ſi riduce in ſciroppo
nella oncia meza.Si digeriſca il tutto in Bagno Ma perfettamente cotto , ma però prima che ſi finiſca
rino bollente per due , o trè giorni a ſi renda poi di cuocere , vi lì faranno leggiermenre bollire le
licore chiaro , e con ſofficíeute quantità di zucche., polveri , legate in tela bianca di lino - '
ro ſi faccia cuocere in forma di ſcirOppo . '
‘oe
t‘tìre
*e
2-; S C I R O P P O
S C I R O P, P, O
di Sugo di .Memole/la . di Ribes' .
S C I R O_ P P O
S I piglia di ſugo di Ribes , eluccheroana libra
una, ſi cuocono perfettamente in forma di.
di Radice di Brìom'rt . ‘
Gelo d’Amarene .
'Î v..
F'.
S* I preparano ambedue nell’iſteſſo modo dzáe_ Facolta , arl Uſo a _
ì'—-
I rendo ze purificamlo i ſughi, e facendo li ſCi-_ Rinfreſca, aſtringe , Corrobora il cuore , ed il
.1-.5,
roppi con zucchero ballet/Ole . ventricolo caldo , ed eſìingue la ſete , nata dal fer
F ”colta , m' vfl, . vore di eſſoa ferma i vomiti bilioſi , el’uſcite di.
"ù. QLLCſtí due ſciroppi purgano , e mondificano la corpo . Se ne dà da una , ſino a due oncie .
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‘LL'
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matrice a ripiena di maligni effetti , e. di cſcreñ Anticamente ſi coſtumava il Rab da ijer , che
mentìzgiovano anche alle purghe bianche delle non è altro, che il ſolo ſuo ſugo ſpeſſato , ſenza
Donne . ' zucchero z ma i pazienti de noſtri tempi sdegnano
- affittoi ſapori inſoavi 5 onde n’è cauſato ilcoſtu
S C I R 0 P P 0 me di far queſto , ed altri ſciroppi di forma mol—
di Sugo di Alchimilla . to delicata, e di tale qualità riuſcirà queſto ſcirop
.e s c i a o P 13 o po a preparandoſi nel ſeguente modo. Si peſtano
u
\ * di Piantagíne igranelli del Ribel- , e poi ſi fanno torrefare a e da_
s c I R o .P p q eſlì così caldi ſe ne cava , per ſetaccio il ſugo o O
di Sannicola , polpa a che ſi cuoco con Zucchero ſciroppato a con
ſiſtenza ſolida . Altri gittano nel zucchero, mentre
Li ON la medeſima ſudetta regola, ſimilmente bolIe ,i Ribes peſtati, e quando lo ſciroppo e cotto,
ſi ſanno tutti trè quelli ſciroppi . fanno la cglatura. W ſi ricorda di nuovoal
" ` ' ss Far
?26 TEA.TRO__FARMACEUT. DEL DONZELLI
l…: .‘
Farmacopeî r a non ſervirſi di rame in quello ſci occhi . Tenuto in bocca , ferma i denti ſmoſiì ,e
roppo , come anche in ogn’altra operazione z dove corrobora le gengive . Ritorno ad inlinuarti nella
entrano materie acide .- ` tua memoria , che tali operazioni , ſecondo anche
avviſa Dodoneoái trovano nelle bacche di eſſo R1.,
Del Kiba! , bes , e non nelle frondi , come vuole il Fufio .

ln’ora non ſ1 ha notizia accertata del vero Ri GLULEBBE RósATo,


her v deſcritto dagli Autori Arabi, peſche li overo Alrſſandrínu.
Scrittori moderni dipingono diverſe piante , e _cla Iglia :li-Acqua Roſa odoratiſiima diſtillaraſſ
fCUÎÎO di effi- VUOÌG › Che la ſua debba Crederli per
il vero I e genuino Ribes degli Arabi z ſicche per lib.z. zucchero biamo lib,4. ſi cuocono con
quella cagione ſiamo coſtrettì di uſare in luogo del fuoco leggiero
i a conſifienzaffloco
.Facoltà , ed 'Uſomeno
. di ſciroppo.
vero Ribes 1 il volgare , che comunemente oggi
giorno ſi adopra nelle Officine , e non ſenza qual Queſto Giulebbe giova a corroborare il petto,
che buona ragione , perche il frutto del Ribes vol lo ſtomaco , ed il fegato , ſmorza la ſete , e qualſi
gare , non ſolamente nel ſapore acido , ma ancora voglia calore ,
nell'ugualità di tutte le virtù corriſponde a quello ll Giulebb: Roſato per la ſua eccellenza è chia
degli Arabi. La forma :li queſta pianta , non ſola mato anche ſciroppo Regio , o pure Aleſſandri
mente è ſarmentoſa , ma Produce anche le frondi no (FarmacaPea [ihr-capa.) Affi Alexandra di
vitigince, edi figura , e grandezza, quaſi come gnum, dice Renorleaflju: enim uſum, à* Roger , á*
quelle del Pioppo bianco . Il frutto quando è ben delicata/i 0mm’: , minime‘ reſpmmt . ueſio Giu
maturo èdi color roſſo , ed in grappoletti , come lebbe differiſce da quello di Meſi” , che effettiva
quello del bei-bero‘, ma‘ gli acini di eſſo Ribes ſono mente non è altro , che lo ſciroppo roſato ordina
tondi , ed un poco più grofiì de i granelli del pepe ñ rio . Circa la pratica di preparare il Giulebbe ro
il ſapore è bruſco meſchiato con alquanto di dol. ſato , ſon di parere di chiarire il Zucchero , e cuo
ce . Qta/elle piante ſono notiflìme in queſto Regno, cerlo ſtretto , e poi gittarvi ſopra l’acqua roſa a e
eſpecialmente _nalle parti d'Apruzzo , evcngono far bollire poco il Giulebbe , affinche non ſi V611'
deſcritte col nome di Graf/Maria roſſa , e di non_ gano a riſolvere li ſpiriti dell’acqua , che perCiò
traſmariua . Gafparo Babuino particolarmente la doverà pigliarſene meno doſa , come di una libro
chiama; Groffivlarifl 1 multip/r'a' acino , floè non al o
ſpinoſa , hortenjír ruóra , a differenza di un'altra
pianta del medeſimo Ribes ,~ fllóar Laccarferem , .GlULEBBE DI OANNELLÃ'Ã
della quale parla il Cluſío chiamandola: ijer vul
gnrír , albo fruèîu, e Babuino : ijer [lacci: inſtar lglia acqua di Cannella diſtillata lib.r.zuc-`
unionum candid” , perche quei granelli paiono chero chiarificato libre g. Se ne facci Giu
perle . Queſta pianta vien chiamata Uva ſpina . lebbe nel ſudetto modo .
Di tali Frutti ſe ne trovano ſino .a dodeci ſpecie , Facoltà , ,ed Uſi!.
ma tutti col medcm ì nome di Grfflìzlariaflarianñ Conſoxta il cuore , lo llomaco , ed aiuta la dige
do ſolamente nel L91”: . liione s nè col ſuo calore offende il fegato .
Si trova anche una pianta di Ribes, che produ Lo ſciroppo diCannella del Wei-cerano èuna
ce il ſrttro negro, ſi chiama Ribes ”igrum dall' medeſima coſa con il Giulebbe di Cannella, quì
Híſtoria Plantare—”rn , compilata da Babuino, En deſcritto . Nè vi è di vario , che ſemplicemente
rico (Merlara , e Domenico Cabreo . Quel che pen nella doſe dell’acqua , della quale io giudica , non
ſano ,dache quella pianta ſia .il pepe doverſi piglia:~ più della quantità poſta quì da Nola
preli i trè ſudetti autori l negro , ſono ri
per le raggioni dette di ſopra , nel Giulebbe Roſa
ProſPera Alpina deſcrive un’altro Ribes,che per to . Con la medeſima regola li potranno formare
avere il frutto dolce, è da lui chiamato Ribes dul molti, ediverſi Giulebbi , di qualſivoglia ſpecie
u’r , e con ragione , perche fuori di queſta quali di Aromatí o ſemis erbe , e fiori , che hanno quali
tà , non ſi conoſce in elſa altra differenza dal Rif tà di riſcaldare ,
bes volgare roſſo acido ,
Che il Ribes volgare abbia le medeſime qualità G I il L E B B E
dell‘Oxiacanta , lo ſcrivono li ſudetti autori dell’ diſiari di Aranci . o Crtrangali .
Hiſtoria Plant-'tranne per detto di Girolamo Tra
go , giova contro la febbre ardente , ed all’uſci Si fà nel modo antecedente del Roſato .
re di corpo , originato da ecceſſivo calore . eſtingue Facoltà , ed Ujb .
la ſere grande o e ferma i vomiti bilioſi ,ed incita Vale a provocare i meſtruifl giova a corroborare
l‘appetito dc’cibi . Belle bacche condite con Zuc il cuore,e ſi dà utilmente contro le ſebbri peſtilenti
chero 1 come ſ1 fà delle Amarene giovano a i ſan Quì gli Aranci [i chiamano volgarmente Ch
ciulli ,che patiſcono attualmente le varuole 9 COn ;rango/i , e l’acqua , che deve ponerſi nel ſno Ciu
liſCitC calde di corpo , il che opera parimente la lebbe dover-à eſſere diſtillata da’ fiori raccolti dagli
polvere delle ſemplici bacche ſeccare al Sole. il ſu alberi , che producono i frutti acidi , e non dolci,
go di eſſe :ne-"chiaro con acqua Roſaca , e gargariz— perche quelli hanno POCO Odore , e Per conſe
zato , cura il tumore dell’n vola, e poſto ſemplice guenza poca virtù ,
mente nella fronte , giova alla lagrimazione degli
=G ll}
’ .
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PARTE `TER`~Z~'A’;;r-~r 3.3":


it
Eli GIULEBBE VIOLATO , ſe trà denti , ſi dover-anno ponere dentro un vaſo
Lì.: ſua Facoltà, ed Uſo. di vetro di collo lungo , e ſoprainfondervi tanto a—'
ceto diſtillato , che le ſapravanſi di due dita . Sí.
Si confetta come il Roſato . ‘ ottUra diligentemente la bocca del vaſo , e ſi pone
Vale per lenire il petto rinfreſcare le reni i ed in Bagno Marinoya fin di cavarne la tintura ſecon
ogni altra parte del corpo riſcaldata . do l’arte , qual tintura , o ſoluzione , che'dir vo
L'acqua che doverà farſi per il Giulebbe Viola gliamo , ſi pone fcltrata dentro un'urinale di ve—
lato, ſi averà a diſtillare da quei fiori di Viole,che tro , ed in Bagno Marino , ſi fà evaporare tutta lì,
ſaranno colti in giorno ſereno,e prima , che il Sole umidità , rimanendo nel fondo dell’urinale l’eſlra-È
troppo ii riſcaldi, acciocche'uon venga a riſolvere zione delle gemme , alla quale ſoprainfondi tant'
in eſse l’odore . Doveranno di più eſſere di buon acqua di fiori di Aranci , che baſti a render dolce
colore, perche quando le Viole ſono ſcolorite , non l’eſtratto , e rimuovere la ſalſedine, dopo piglia
~ſono profittevoli .‘ Muſchio Orientale trè dramme, Ambra griſa elet
ta dramma due, Acquavita diilillata da ottimo vi
GIULEBBE Dl ANISÌ, no , e rettificata trè oncie . Fanne tintura , overo
ſua Facoltà, ed ‘Uſo . - eſtratt0,ſecondo l’arte in Bagno Marino ſerbando—
Si fa come il Giulebbe‘di Cannella .i lo a parte , come lì è fatto del Gemmato . Piglìa
in oltre Elettuario Alchermes oncie iÌ.Elettuario
,Vale per i dolori dello ſtomaco , e dolori colici. de Gemmis oncia j. -ſ— Conf. de Giacinri oncia i.
,.1
1M*
_ Acqua de fiori di Aranc.lib.ij.e mezza , meſchia, e
GIULEBBE DI PINOCCHIO, digeriſci ſecondo l’arteipoi diſtilla per Bagno Ma
fua Facoltà, ed Uſo. rino ſino alla [cecità delle feccie . Alla qual acqua
e io diſtillata aggiungi dj zucchero candito bianco li
tro Si fa come quello di Cannella , bre trè , cuocendolo a conſiſtenza di ſciroppo ben
“1| l
Rompe le ventoſità di qualſivoglia ſorte nel cor. cotto , poi ‘ſi leva dal fuoco , e vi ſi meſchiano li
len 'po , ed aſſorriglia mirabilmente la viſta . , ſopradetti eſtratti ali Gemme , e di Muſchio , ed
*rcil Ambra, e facciaſi il Giulebbe diligentemente.
ibn GIHLEBBB DI GAROFANI, Facoltà , ed 'Ufo .
_ſua Facci”, ed Uſo. ~ Vale ſommamente nelle febri di maligna qua;
lità , e ſpecialmente dOV’è biſogno di roborare il
Si compone come quello di Cannella . cuore, nelle ipotomie , e Cardíalgie.
i. Conferiſce alla debolezZa,e mancamento di cuo La doſa ſarà un cacchiaro . ‘
_re , ed a tutti gli effetti ſonnolenti . Pietro a Caflro ( defebfl mah‘gna.) deſcrive la
ſopradetta ricetta , e dice eſſere del Sereniſſimo
GLLILEB BE Dl PEPE, gran Duca di Toſcana , che perciò non ammette
ſua Facoltàfld ‘Uflr. cenſura. Ma io con tuttocciò ſempre rimango clu-`
bioſo , circa quel modo di eſtraere la tintura dalle
Si fà’ comeil precedente; Gemme,ſenza calcinazione,perche sò bene, che il.
Giova alla febbre Quartana . Corallo ſi può ſolvere ſenza calcinazione , nè ſi
Con queſta regola fi poſſono comporre i Giuleb ſciogliono già l’altre gemme , che ſono duriflìmei
bi di altri ſemi, come di Peonia , contro il mal ca onde il Marcatura” nella loro preparazione,adopra
duco :Di bacche di lauro , contro i flari z e la pie per calcinarle,il fiore di Solfoied è il modo prova—
tra : E nel medeſimo modo ſi poſſono anche fare i to da mezcon felice riuſcita, ed è l’iſteſſo , che ab—
’'ſi
.ì-
‘a‘
Giulebbi di qualſivoglia fiore , erba, e radica, per: biamo detto di ſopra nel Giacinto chimico , dove
molti. mali , potrà ricorrere il curioſo Lettore , e ſervirſene;
,v
quando non reſtafi'e , ne anche appagaro del modo
ìì, GIùLEBBE Dl FIORI di quella ricetta , la quale nel rimanente in ogni
DìGelſomini. coſa è chiara. 7 ›

Si compone come il Roſato .' GIULE BBB GEMMATO


' Facoltà , ed 'Uſo . di altra deſcrizzlone . ’
Corrobota mirabilmente il cuore, ed aumen—
tali ſpiriti vitali 5 giova a’ veccliidi fredda com [glia di Margarite preparate a Coralli roffi
pleffione , e vale a dolori cauſati da umori groſ prepana dram.r.Cornodi Cei-Vo prep. Pietra
ſi , e viſcoſì . Bezoar ana dram. 2. Di tutte le fragmenti delle
*tx*e- pietre prezioſe ana dram. mezza.
GlllLEBB'E GEMMATO. di meſchianw: ſi riducono in polveredn morta
ro di porfido , la quale s’irrorerà con una dramma
‘2.
K;
x;-
‘it-ñ S l pigliano di Topatii, Smeraldi, Rubini, Saffi. di oglio di ſolfo, elaſcia per 24.,ore, finche renda
ri a Giacintì , Sardonio , Coralli roſlì ana la polvere ſopra di eſſa una effioreſcenza, all’ora di
dramme due . nuovo polverizza, ed aggiungi in vaſo di vetro: di
Quelle gemme ſi preparano , macinandoie in Acqua di fiori di Cedro lib.r.
pietra di Porfido , con aceto diſtillato , e come ſo Acqua di tutta la ſoſtanza di eſſo lib. ;hdi fiori
no ridorte tanto ſottili, che_ non ſi_ ſentono arene: di Aranci , e di Scorzonera di Spagna ana libra
mezza *. Ss z Se
33’ TEA-tao‘ FARMACIE-'i111 Der. DONZELL!
T
u Se in luogo‘ delle ſud-:tte due Icque,aggiungerai ne fino, che lo ſpirito del vino‘ appariſca ben tin;
" acqua di ſangue@ cuore di Cervo,una` col ſuo ſale* toñ^ll‘ora piglia di zucchero bianco libra una , e
`ſa’rà- meglio-ed eſquiſito . - ' mezza , che chiarificato , e cotto ſino' a cottura di
Bol ſano in BagnorMariaflii-ca per rrè ore, ſi di manuſchriſti,ſi toglierà dal fuoco, e come comin
geriſcono per za.ore,fi cola,e feloraed alla col-itu cierà a ?raffreddare , vi meſchierai di acqua di
ra aggiongi di 'Zucchero bianco fino,quanto baila: ſcorze di Cedro difiillata z e ben odorifera onñ‘
Cuoci ſecondo l’arte lu bagno Maria 'a conſiſtenza cie quattro , e per ultimo le oncie ſei della ſu.
di Giulebbe , ed in fine ſi aiomatiza con [crop. I. detta tintura, riducendo la compoſizione in for
di Ambra griſa. - ma di Giulebbe .
'La doſa è di un cocchiaro . Facoltà a 6d Uſo -
" (Li—dia ſeconda ricetta di Glulebbe Gemmato, Q‘Yſh’ Giulebbe . Preſo la mattina a digiuno,
ë-regiſtrata da GiorBattlffii-r Spontone, nel ſuo libro nella doſe di una ſino a due oncie’digeriſcefl ſcio
di" Viper-122d è riuſcita molto profirtevole. quando glie qualſivoglia viſciditàa che attaccata alla tuni
Però ſi è alterata la doſa dell'oglio di Solfo, perche ca del ventricolo cagiona in efi‘o languidezzmed
la ſola‘dramma dell’oglio di eſſb Solfo , none riu impediſce la perfetta digeſtioneaimperciocche con
ſcita ſufficiente s per ridurre in effloreſcenza le queſto rimedio, dette materie ſi evacuano per uri.
Gemme . ~ ~ na z del che io ne ho fatto eſperienza , aVendolo
Con la medeſima regola del Giulebbe Gemma compoſto per un mio amico P al quale era affitto
toólì pub caminare alla confezzione del ſciropo di paſſato l‘appetito de’ cibi , anzi mangiando non
Ciaſcheduna Gemma ſeparatamente . _poteva digerire .

GIULEBBE DI PIETRA BEZOAR. Della Pietra de’ Grana' .

*lpiglia un’oncia di Pietra Bezoar Orientale , e E Ntra nel ſudetto Giulebbe frà gli altri ingre
ſi riduce in polvere ſottile , meſchia'ndola con dienti la Pietra de’Granci,qualeè anche co
oncie :odi ſugo di Limoncello purificato,ſi chiu munemente chiamata Occhio (Ie’Grnncz'izmaè qui_
de ogni coſa in bocca di vetro ben ſigillata. e ſi la d‘avvertire,non eſſere veramente eſſe pietre, occhi
ſcia in bagno Maria per otto giorni, nel qual tem di tali animali , conforme alcuni penſano , ma è
po iLſugo acqniſta qualche tintura porpu rea ,- ed una pietra bianca , alquanto dura , ma però diſo
all’ora ſi decanta il puro,e ſi meſchia con'Zucchero flaoza toſaceazdi figura@ grandezza poi lìmile alla
candido bianco polverizzat‘o , eſe ne fà Giulebbe. lente. Velia pietra ſi trova trà l‘una, e l‘altra tu
. Facoltà , ed 'Uſo . nica del ventricolo de’Grancimel tempo. che mu—
L’uſoè l’iſteſſo del Bez‘oar,e la doſa è di un cuc tano la ſpoglia eſteriore ,generandoſi in quel luo
chiafflffi le ſeccie del B-:zoar ſervono anche contro go per prima un certo licore , quale pian piano ſi:
le febbti di mala qualitàsma in doſa alterata. e per va coagolando,` ſino che acquifla durezza di pietra
{poveri . - Io però hò trovata la detta pietra anche caſu al
Deſcrive queſto Giulebbe , o ſciroppo di Bezoar mente negli aſtaci , ogamberi di fiume nel meſe
il medeſirno CiatBattiſia Cantone (Diſcorſo dalla di Luglio-E la detta pietra,oltre l’eſſere ſtomaticar
polvere di *offer-r) `e nel fine della ricetta dicci/1d uſata internamente molto vulneraria 5 vale anche
-uertaſ cmq!” (le SyruPo Margaritarum, ó" Coral a togliere la tumidezza nella milza , portando la
lorum ſcripſermrt Aurborme nella margine l’idea: materia del morbo per urina,del che ne fà teſtimo
tamen ut tinEZura/it entra-574 a lapide , m’ quod nianza Giozsatriſta Van‘Helmont, che dice averla
lflpírfirſolutm ;Dal che ſi cava quel, che io mede ſperimentata con la ſua perſona mede’ſima. E di
ſimo in atto pratico ho più volte offervaro , cioè più molto profittevole a ſtiogliere il ſangue eſita
che pigliandoli il ſugodi Limone , per ſimili ſcio venato,e grumefatto nelle parti interne-Cura l’ulñ'
glimenti di pietre , non ne ſegue il fine deſidera to. cere,tanto interne, come ellerne, e bevuta con ac
Dico perciò aſſolutamente , che il proprio meſtruo qua di Rafano vale a rompere la pietra .
di tali ſoluzioni doverà eſſere l’Aceto diſtillato , e
non il ſugo di Cedromè di Limoncello, ene dire.. GILILEBBE COR DIALB
mo le ragioni nel ſeguente ſciroppo di Coralli, di ”iz/ira invenzione -

AGGIUN’I’A lglìa di Sandalo roſſo , e Citrino ana onCÎî


una . Qui-:iii lì polverizzeranno (mulini-:nre-`
GIULEBRE STOMATICO inſieme , ſeconde; la regola preſcritta nell’LÌettua
di ”oſtra invenzione rio dl Giacinto - Legno aloè crudo polverilzam
dramme due, Polvere di Roſe roſſe in complete
lglia Garofani, Cannella ottima ana dramme dramme trè . Spirito di vino oncie otto . Si ponga
d…:,e mezszietra de’Granci 1 volgarmente ogni coſa meſchiaca , in vaſo di vetro in digeilio
detta occhio di Granci o Macis ana dramma una. nedìno che vederai , che lo dpiriro di vino ave"à
e mezza, Calamo aromatico , ſcorze di Cedro ſec acquiſtato un belliſſimo Colore rOſſo vivace , all:
tare ana dramme due. Si polvetizzano le ſuddette ora piglia di zuCchero bianco libre due , qualell
coſe ſottilmente, e ſi poneranno in ſaggiolo di ve ſciropperà con acqua di Roſe odorata , e come ſi"à
tro,ſ0pra inſondendovi di ottimo ſpirito di Vino cotto a conlìſtenza di miele,vi meſchierai di 8C‘l‘ì3
-libra mczzzzchiudi bene il vaſo,e doni in digeſtio di fiori di Bugloflä 9 e di fiori di Boragine fatte per
lam
\
PARTE TERZA. ;az—
lambicm di vetro,ana oncie quattro. falli dare in non eſſere altrimente tintura reale di Corallo, ma
ſieme due,o tre bollori,leva poi dal fuoco , e come qualità Contratti nel ſugo , dal lungo calore del,
il detto zucchero ſarà tepido , vi meſchierai lo Bagno, il che facilmente ſi può eſperimentare, po
ſpirito' del vino tinto , come di ſopra 1 e ſeparato nendo nel Bagno Vaporoſo , per il medeſimo ſpa—
dalle feccie,riclucenrlo in forma di Giuicbbe. .ZÌO di temPO-.iii ſOlO [ugo di Limonceiliſenza CO
Finchè“, ed Uſo . ;alii . Nè meno è buona dottrina adoperare il ſugo
Riuſcendo queſto Giulebbe molto utile per cut .de’ſrutti del Barbero, perche oltre del ſuddetto vi
ti-gii effttti del cuore,e che ricerca li ſpiriti vitali* zio , del deponerc l’eſſenza del Corallo nel ſendo.
cogiìeudo Ogni cattiva qualità del ſangue» la qua come fà il ſugo di Limoncello , diviene così negro
le ruſſi: cag-orie di tali eſſerti . Con la miliionc del Corallmclie è coſa orrida a V6
‘La doſe ſarà da un oncia,e mezza,ſino a tre . derſi . Dico perciò di eſſere con lunga oſſervazione
eſperimcncato , che per la preparazione di ‘tale ſci
S C I R O P P O roppo, non vi è miglior meſh-uo dell’Aceto diſtil
` di Coralli del ;Liz-?metano . lato, eperſettainentesflemmato , perche ſolveil
Corallo , e ritiene in ſe perfettamente l’eſſenza di
[glia Corallo roſſo di buon colore , ridOtto ciſ05ma perche a moſti diſpiace l‘odore dell’Acetm
groſſamente in polvere, e ponilo in un mata dclquaie ſempre lo ſciroppo ritiene qualche ſen
rozzo di vetro,di capacità conveniente, Littandovi ſo , ſi può perciò procurare di eſalare iaſoluzione
ſopra tanto ſugo di Berbero, o di Limoncello, bÌn del Corallo,ſarto con l‘Accco,dentro un vaſo di ve
purificato a che ſopravanzi il Corallo per quattro tro di larga bocca, finche nel fondo dicſſo riman
di:a,ed ancie più . Si chiuda il coilo del vaſo con ga una materia bianca, che malamente chiamano
Severo, overo Cera di Spagnaae ſi metta nel Brigno Sale di Coralli, e raffreddato che ſia il vaſo ,.ſì poñ'
Vaporoſomhe chiamano Marino,ma che ſia boië tra porter: ſopra quella materia,tant'acqua comune
te, e che il matarozzo non tocchi l’acqua , acciöi diſtillata, che baſti a ſolvere l'eſtratto del Corallo, .
va pori , ch’eſalano dall‘acqua bollente , fcriſCano del quaie eſiratco,dopò averlo feltraro,ſe ne ſarà lo ì‘
d'intorno il matarozzo ;ondeè neceſſario , che il ſciroppo con il zuccheromcl modme forma deſcrit—
vaſodi rame, che contiene l’acqua ſia ben chiuſo, ta dal Qzercetazzo; che appunto queſto modo ſervi
accibi vapori non poſſano eſalar ſuori.Queſta di rà anche per compouere lo ſciroppo di Perle z il
chiarazione ſì èderra in grazia de' principianti, quale è rimedio nobiliſſimo in ogni mal di cuore"
Pírchc ogni debole Chimico sà, clic coſa ſia Bag-m e vale con la ſua proprietà ſpecifica contro‘ il mal"
Vaporoſo. ln queſ’co Bagno, che doverà mantenerſi del'ſiſico , ed apporta ſollevamento a… troppo
di giorno , e notte caldo , laſciarai per trè giorni ſmagriti, ed a’maraſmatici . Siccome li ſciroppidi
continui il matarozzo,e vedrai il Corallo diſſolnto Giacinto, .di Smeralda, di Snflìra , conferiſcono in.
in quel liquore-,facendo pompa di un color raffig univerſale a riſtorare i ſpiriti naturali , vitali o ëd‘
giante, e di un ſapor dolce . All‘ora vuota per de animali; ma in ſpecieil primo giova a’ nervi riti
camazione ìl liquore,e parendotì bene , tornerai a rati,e'd allo ſpaſimo, il ſecoudo al mal caduco,ed il
ponerc ſopra le ſeccie nuovo ſugo purificato,c0me terzo ſelleva tuttii melancolici,e travagliatidall’-i
di ſopra, continuando nel reflo l’iliefl‘o ordine. Ad atrabile . Torno però a ricordare a’ Novizj dell’
una libra di detto ſugo impregnato dell’ eſſenza‘ arte , che non gli riuſcirà mai di ſciog-Îìere le ſude.
del Coralio , aggiungerai mezza libra di zucchero dette trë pietre, ſenz’averle prima calcinare, COn- .
candito,cuocendolo a confiſienza di_ ſciroppo, nell’ forme ſi èdetto nella preparazione Chimica del'
iſteſſo Bigno Vaporoſosma in queſta ulti-i a opera. Giacinto .
zione , biſogna ſervirſi di un’urinale di vetro di
bocca larga . :ì S C I R O P P O
Finniſh; 1 9d di Coralli di ”tg/ira invenzione.
` QLeſio ſciroppo hà per ſingolare Proprit‘tä di
riſinrare ie facoltà naturali,… tutti gli effetti, na Are propriamente l che ſia dcſtino fatale di,
ti per debolezza di fegato; dude giova a tuttii fluſſi‘ queſio ſciroppmche fin quì, non ſi ſia trova--l
epatici. alle diſenterie , overo fluſſi di ſangue , edi to Autormche abbi voluto publicare il vero,e ge—
materie cmde . ~` nuino modo di comporlo.ſl famoſo Giuſi-pp: Quar
Li ſughi di Barbero . o di Limone, quantunque cetflno ſcriſse , che un ſolo Farmacopeolo ſapeva
ſi adoprino qui purifitzitiffimi , a ſegno rale , che rettamente componere in tutta la Francia z ſegno
non fidiſcernono dall'acqua pura , nientedime— indubitato, che egli a quel ſolo r‘arinacopco aveva
no ſono inſruttuoſi per ta‘e operazione 5 perche in Comunicato il vero modo di farlo . lo ho per na
atto pratico li è più vokte oſſervato , che doppo tura di non tacere , a publico beneficio , l'interno
aver qneſlo ſugo 1 ſCiolto il Corallo ,quando poi ſì mio ſentimento , e perciò ho anche [tagliati i ſii
raffredda , lo depone nel fondo del vaſo ,in forma moii continui,che mi ricordano di non tralaſcia
d‘ipoſlaſi bianchilſimo,ed avendo ſacro prova ſe ne re quì l’occaſione per publiCare una mIa peculia
rimane nel ſugo parte alcuna eſſenziale del Coral re ricetta , con la quale ſi compone lo ſciroppo di
10,ho trovato, che ”Monde facendoſi queſio ſcirop Coralli, ſenza l’aiuto di meſtruo ſoraſìiero z ma 'ul
'po,ſecondo la qui deſcritta ricetta del Mercetrrno , eſſa ricetta mi vaglio , per meſtruo, per ſciogliere
:viene a riuſcire ſemplice ſciroppo di ſugo di Li il Corallo del proprio liquore aCecoſoz che ſi cava
moncello , o di Berb-:ro . E circa quel colore , che dal medeſimo Corallomelia maniera. che (6311?-
. appare nel ſugo tli Limoncello , ſi dover-{i ſapere, Piglìa Coralli rollì groffamente peſi-ati libro
quat—
334 T—EATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
`~ quattrodî ſanno diſtillare per Storta di vetro, con morſi del cane rabbioſo , e per gli Ettîci r hanno
fuoco proporzionato , e ne caverai un liquore ace inteſo col nome di Carcinor , ilGrancio di figura
- toſo,il quale ſarà meſtruo efficaciflìmo , per ſcio ritonda , e non i Gamberi, li quali però a ſecondo
gliereli Corallo, più che non farebbero il ſugo di che ſcrive Gia-.Artbmamro , vagliano efficacemen—
Limoni , Barbero , o Aceto diſtillato , e quanto al te a far queſto ritenere il parto . Del che lo poſſo
modo di manipolare queſta ſoluzione,ſarà l’iſtefl‘aa far ampia ſede, di averne veduto molte eſperienze,
che ſcrive il Wei-cerano nell’ antecedente [ua ri e ſpecialmente in quattro Donne , gli aborti delle
‘. certa . , quali , per il minor numero giu ngevano alli ſette ,
Con quello medeſimo liquore acetoſo Coralli creſcendoſi ſino al numero di 1 r.
no,ſi può cavare una perfetta Tintura di CorallO, Circa il modo di adoprareli Aſtaci per il male
facendo calcinare le ſeccie del Corallo, che riman— di ſeonciarſi , baſterà di riferire la dottrina di Ar.
gono nella Storta , finche apparino bianche , e poi tbmmmo ( Praxi: Chimìatrica} A proprirrate ,
ſolverli in eſſo liquore Corallino, e decantare (do ſucc”: Aſiaci uni”: comu/ZA" riapre-:Ji in *nino La.
pò la perfetta ſoluzione) tutta la parte chiara , la no dar”: ,ſingulir menſibur ſeme!, nel In‘: ,forum
quale ponerai in vaſo di vetrofiacendone `diſtillare nunqwm aborti-cum ira/'ci ſim‘ , mſi extrrna ur'
la fiamma, con fuoco moderato , finche rimane nel impellfltur ,ſia A/lrrcorumf/uoiati/ium , dextrè
fondo della Storta il materiale ſecco , all'ora muta parata: , ófingu/ír ſeptimam’r cum amygdala
il recipiente,e con fuoco alterato, ſarai diſtillare lo rum :lu/cima decoéîo , i” vino malvnrica matera.
ſplrirme la parte,che troverai nel fondo della Stor tur 9 ſil-”pun , mirabih‘ter fata-n con/I’ma! .D0
ta,farai calcinare .a fuoco di Riverbero, finche ap ſirgrana 3.4.@ Leon l'avvertimentodi non ſarle
pare roſſa, come Corallo ,la quale ſarai ſolvere nel bere vinofflma pel/itfzetum ſoggiííge l’Artbmina.
ſuo medeſimo ſpirito,e la parte chiara ſarà la Tin Ma perche , non ſi trovano ſempre prontamen.
tura del Corallo , la cui pro prietà vederai nel pro tei Gamberi vivi . e freſchi, io peruſo di pigliare
prio capo delle Tinture . una quantità di elfi , e pellarli nel mortaro , e poi
cavnrne acqua per l'ambicco divetro , e delle ſac
S C I R O P P O cie,che rimangono, farne cenere bianca,pcr mezzo
di Granci di Fiume. del ſnoco di riverbero” cavarne il ſalc,che ſi meſ
chia nell’acqaa già diſtillaca da elfi,della quale poi
S I pigliano Granci di fiume numero ;0.ſi lava fo pigliare a i pazienti due volte,e fin anche quat
no con vino bianco,e poi con acqua di orzo, tro la ſettimana’alla quantità d’una terza parte
cuocendoli pur con acqua di orzo;vi li aggiunge di di un'oncia , meſchiandovi una dramma di magia
orzo mondo oncia una, Iſopo ſecco, Scabioſa , Bet ſterio di Coralli roffi .
tonica,e Liquirizia ana oncia mezza, e la colatura Ma ritornando a i Granci di Fiume di figure
ſi meſchia con zucchero,e ſi fà ſcir0ppo lungo . rotondi , dico che più volte ho eſperimentato con
Facolta‘- , er] Ujb - felice ſucceſſo , che la ſemplice cenere , 0 polvere
Vale peri Tiſici , ed Etrici. La doſa è' di due . di eflì bevuta 40. giorni continui, ha liberato
fino a tre oncie. più s e più perſone , morſicate da Cani' rabbiolì r
Con l'iſteſſa regola, e con l’iſteffi ingredienti, ſi dandone Io alla quantità d’una dramma, e mezza a
può componere lo ſciroppo di Teſtudine,pigliando benche Crt/eno dica di avervi meſchiato Genzianar
in vece di trè'ta Gräci,altret'täta carne di Teſtudine ed lncenzo; che tale compoſizione gli ſu inſegnata
terreſtre de boſchi.Le Teſtudiniacquatiche ſi rifiu da Eſcbírione Empirico a ſuo Precettore . In oltre
tano per qneſto ſciroppo ſi pone da alcuni che lo la medeſima polvere dei ſemplici Granci dc’fiumîa
ſciroppo de Grancimö ſi può preparere in forma di giova efficacemente a i Tiſici , uſandola frequen
Giulebbe per via chimica,difiillando le materie de. temente nella forma, che eſplica la quì ſottoſcritti
ſcritte nella ricetta,e ſpecialmente dicono,che di Iſtoria , di una Donna già Tiſica , alla quale ſe
ſtillando i Gräcimon ſe ne può cavare altro che ma ci pigliare per trè meſi continui 5 ogni mattina
teria flemmarica, ſenza ninna qualità reſolutiva de due dramme di polvere di Granci di Fiume 1 den»
iGranci, perche dalle carni, non aſcende per lam tro il brodo di Cappone, e ſi riſanò perfettamente
bicco altro , che pura flemma . Eri-ano nondimeno
in cio gravemente, perche avendo io più d’una s c I R o 'P P -o
_volta diliillatoi Granci , ho trovato , che ſe ne ca di Calibe, o Aceiajo.
_va un’acqua , non ſolamente del loro medeſimo
odore , e ſapore , ma anche colorata , ſegno pato S ſmetta in infuſione per trè giorni una libra
gn'omonico,che porta ſeco parti eſſenziali de Gran di Acciajo preparato , con libre due di paſſole
Cl , le quali da i Chimici ſono dette parte fiſſe , mandate da ſuoi noccioli, dentro acqua di Cuſcu
che lì rendono volatili, in virtù della diſtillazione. ta , Agrimonia 9 e Scolopendria ana libre due I fi
fa bollire finche reſìi la terza parte , alla qualeſi
De i Granci di Fiume . aggiunge di Origano , Ameos , legno di Ginepro
limaro ,ſenza il ſuo midollo ana pugillo uno’ ſ3*
Llantunque iGranci di Fiume ſiano molto cendo di nuovo bollire alquanto , ed aggiungendo*
noti , nientedimeno , non manca chi in ve vi proporzionata quantità di zucchero, ſe ne lì ſci
ce di elſi adopra Gamberi , chiamati da roppo , che lì può aromatizare col Riobarbaro 1 Cd
iGreci Aflacor . ll Matrhr’oli riprende queſto mal’ in caſo , che ſi debba aver riguardo alla ſua Calidi
Uſo , dicendo ,. che Dioſcuride , e Calmo , per i rà , lì può corregere con la Cicoria .
Fa
PARTE TERZA. 3+:
ſlt'altà-a E!! Uſi) e Bargamaſcbí lib-rz. eSpineIlolibJo.
Sì adopera per qualunque oſtruzzione delle vi ll zucchero anch’egli è ſottopoſto alla contra
ſcere , e Particolarmente dell‘lpocondrii , e della dizzione r poiche la Farmaçapea Aflgll/ÌAÌJQ ne de
milz. . Vale alla pallidezza delle vergini , ed alla ſcrive libro. [ſenozleo libre ſei , li Colaniefi libre ſ.
febbre bianca, perche ha facoltà di aſiergere , pur ed oncie otto 9 e ſono ripreſi da CDIldlbergt) , ſotto
gare , ed aprire li meati offeſi dall'oſtruzzione . preteflo , che con tale doſa lo ſciroppo rieſcie trop
La ſopraſcritta ricetta ſi trova appreſſo Giulio p0 debole di virtù . Bertaldo , e P/etro Caudebergo
CeſÌtre Claudinozma qui ‘e introdotto l‘uſo ri‘un’al ne aſſegnano per giuſta quantírà lib.4.e vi concor
i tra , che inſegna a componere lo ſciroppo con_ ſei rono Cflſtelli, Corda a Cal-?ſiano , Spinella , e Caſſa .
ll'
dramme di Acciaio preparato z il quale ſi mette in Per concluſione in queſta doſa ciaſcuno ha volu
infuſione dentro ſei oncie di ſugo di Limoncelli, ro ſodisfare al ſuo capriccio . Noi però , avendo ſo
ottimamente purificato, e ſi fà digerire per 24. ore pra ciò, fatta ſtraordinaria oſſervazionezregolandocí
in luogo caldo, e ſi fà poi chiarire'queſto ſugo , che con l’eſperienza, ne adopriamo lib.- ſei .
l'url! imbevuto dell’Acciajo , e ſi cuoce con una li_ Si giudica da molti capaci diqueſta materia,che
bra o e mezza di zucchero , che doverà eſſere Raro_ queſto ſciroppo fi debba adoperare nelle ſeconde
ſciroppato con acqua di Capel Venere , ſi riduce a purgazioni ;antùm ,
conſìſtenza di Giulebbe , e ſe ne dà per doſa , da
due ſino a trè oncie . ' S C I R O P P O
di Agcſtr'no Ni o a'a &ſlim-ſato comunemente
S C- I R O P P O i” Napo/i ._
ll!.
di Cicoria di Nico/ò Fiorentina L
Iglia ſcorze di Mirabolani Citrini , Raponti`
Iglia di Endivia domeſtica; e ſelvatica, Cico co noſirale verde, ch’è la Centaurea maggio
ria , Turaxacon ana manipoli 2. Cicerbrta , ri‘, foglie di `Rena ſcelte, Epittimo,]ua artetica ana '
liſ Epatica , Latruca domeſììca , Scatola , Fumoterra oncia 1.2 mezzad’olipodio Qgercino verde” ſcelto -
ana manipulo uno , Orzo inciero oncie 2. Alche— lib.due,e mezza, Fiori di Fumoterra , Fiori di Lu
chengi , Liquirizia, Cape] Venere , Czçeracca , poli ana lib. -,-. Liquirizia raſa oncia una, Paſſole
Pollitrico , Adianto , Cuſcuta ana dramme &Ra nettate oncie trè,ſemi di Aniſi,e Finocchi, :ma on—
diche di lÎ'inocchio,d’Apio,d’Aſparago ana oncie:. cia mezzafiori di Boragine, Bugloſſa , e Viole ana
Si faranno cuocer in ſufficiente quantità d'acqua ,_ manipulo uno - Si facciano bollire a fuoco lento in
e della Colatura_ con zucchero bianco a proporzio goJibre di acqua di fonte.finche ne rimangano li..
ne., ſi componerà lo ſciroppo, al quale mentre ſta~ bre I o-c,on i:: quali, e con altre libre dieci di zuc—
rà cuocendolì , biſogna aggiungere per ogni libra chero bianco , ſe ne farà lo ſciroppo , con ſugo di
di Lfib dramme 4. di Riobarbaro ottimo , e ſc…. Fumoterra , e Lupoli depurati , ana libra una , e
Poli 4. di Spiconardo , mau* '
` Facoltà_ , arl Uſi; . Facoltà , ed 'Uſo . ..
Si tro va eſperimentato utiliſſimo. in ogni mate Conferiſce all’infcrmità di melancolia , e vale
ria velçnoſa a e nella febbre peſtilente , come an ad_ evacuare gli umori bilioſi , e pituitolî - Apre
che ne’ pazienti d’ Itterizia r togliendo effica l’oſlruzzioni. Giova all’incliſpoſizione del cervello;
cemente l’ intemperie calda , e l’ oſtruzzione la ſua intenzioneè di mondificare, e giova efficace
del fegato , facendo eſpurgare per urina , e ſeccſ, mente al mal Franceſe . Si trova quelio ſciroppo
ſo gl’iſtromenti , cheſervono alla nutrizione del in molti Ricettarj foraſlieri, ſotto nome (li ſcirop
corpo . Purgano ancora placidamente lo ſtomaco, po di Polipodio 5 ma però con qualche variazione
e la prima regione del corpo . Cerrobora il cuore ,, della preſente ricetta , ch’è la propria deſcricra da
e vale a conciliare il ſonno, ma ſopra tutto giova Ago/ſino da 5817;' ſuo inventore , e ſi pone in opera
a i Ncſriticì , Epílrtticì a emaffimamenre a i ſan.. nella maniera ſeguente . `
ciulli . ‘ Peſtato Che ſia ſottilmente il Polipodimſi mette
Se Nicolò ha laſciato ſcritto Confuſhmence que.. in infuſione per due `giorni nelle preſcritte libre
ſto ſciroppo , npn hanno cagionato minor conſn. zo. di acqua , dopò il qual tempoſi fà cuoCere a
ſione li ſuoi traſcrittori - Siloí0,e Braſa‘ualtt, ſcriſñ fuoco lento, e vi li aggiunge la Centaurea maggio
ſero Cucurbita per Cicerbita . Manlio col medeſi re,ſimilmente peſiata. (Lando poi è conſumáta la
mo Brztſawla 1 LUPÌUÌ iper LUPO“ e Le doſe ſono metà dell’flCqU²› vi (i aggiungono le paſſoie, la li
ſimilmente diſcordanti , poiche i Ãlfldic‘i Bologneſi quirizia,ed i_ ſezni,e poco do ò lajua a‘rtetica, cdi
preſcrÎVono oncie due d‘Alchechengi, ſiccome all’ fiori di Lupoli , c poi quelli della Fumoterra , ed
incontro n‘è preſcritta una ſola dal Corteſe , da avendo bollito un poco, vi ſi mettonol’Epi-trimo ,
.Manlio , dal Ricettario Fiorentino, e Bergamaſco, e la Senafid in ultimo i fiori cordialimdi Mirabe
e da Meliccbia ſe ne vogliono dramme ”AA Bor lani . Levato il decotto dal fuoco,ed intepidito , ſi
gnrucci rr .Manlio un"oncia. e Bra/'anola 4.0ncie. doverſi colare per torchio , aggiungendovi li_ ſughi
Si trova COUtſadÌZlOne anche nelle quantità del depuratize fatta, che ſarà la ſolita reſidenza, ſi farà
l‘acqua, per la cottura . La Farmnc'opea Angy/Za cuocere a debita conſiſtenza,delln parte chiara con
:m,ed il libretto antico Napolitano pigliano 11b.; o` zucchero proporzionato ſe ne farà lo ſciroppo - _
d’acqua , c ne fanno cfulare la metà nella cottura. Scrive Gira-’amo (Mercuriale in un Conleglio 7
Ceccarelli, …1.24. Caſſa lib.] y. li Colmic-ſx lib.: g. per una Conteſſa r di avere eſperimentato di virtvì
facendone elulare la terza parte . Renazlea , ed i eccellenti, maſſime COntro gli effettimcîancolici,
il
/
Ì,

E35 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI


il ſeguente ſciroppo , più numeroſo d‘ingredienti. omm‘a bulli-mt in aqua lib.zl:cem:,onde non vi eſ."
c, che afferma eſſere (l’invenzione del medeſimo Ago ſendo da dubitamche dicendoſi il tutto,nou eſclu;
ſlim; di SejſÌt , e perciò l’abbiamo ſtimato degno di da niente-,ſi deve determinare, che la Caffia abbia
eſſere quì trapportato . a bollire . Ma io vi aggiungo con la graduazione;
Polipodio quercino peſtato oncie ſei,Radìche di ponendo a cuocere prima il Polipodio ben Peſia
Elleboro negro o ed Epittimo ana oncie due» dove to,e poi ſul mezzo della ſua cottura a mettervi le
ranno bollire in libre dodeci di acqua di fonte 2 ſi Pruna.tagliate in parti,ed inſieme la Liquirizia, e
no alla conſumazione della metà o aggiungendOVÌ le Paſſole, dopo la Cuſcuta, e l’Aſaro , ed aPpreffo
POÌ di ſemi di finocchio dramme due , di ſemi di l’Epittimo,e le Roſe.Avvertendo,che il decorre ri—
Cedro dramma una,e mezza, Pepe bianco ſcrupoli manga da trè libre netto-Li Tamarindi; Caſſia, e
4. Calamo aromatico dramma una 1 Paſſarine di Mirabolani,con i fiori di Buglofl‘a,Viole,e Boragi- '
Corinto oncie due, Garofani ſcrup.due, ſi facciano neflſi ſaranno bollire ſepnatamentequaudo il de
bollire un poco, con aggiungervi dopo Mirabulani cotco ſarà colato, ed unito col ſugo di Fumotetra;
Citrini, Cheboii,ed Indi ana dramme diecize viſi ll zucchero ſi meſchia con la decozzione , dan.
ſaranno ſtare in infuſione, per una notte., ed aven doli cottura a conſìſlenza di ſciroppo . `
doli poi fatti bollire un poco, vi ſi aggiungerà ſu
godi Roſe, Bugloſſa , Boragine, e Viole ana oncie s c l R‘ o P P o‘
tſèaſoglie di Sena orientale oncie ſei , e di nuovo ſi di Spina l’antica.
tornerà a bollire,quanto balla, e laſciato intepidi
re il decatto a e fatta la colatura , con diligente eſ P Iglia bacche di Spina Pontica , colte verſo il
preſſwne . vi ſi poneranno libre ñdue di zucchero fine del Meſe di Settembre , o nel principio
bianco depurato . La doſa è di oncie 4. fino a y di Ottobre ., quanto ti piacezſi peſtano in mortaro
di pietra,dopò ſe ne cava il ſugo,ii quale [ì fà c110.
S C I R O P P O cere,iinche ſe ne comſumi la quarta parte , edi
di Fumoterra Maggiore di Mrſm. nuovo ſi cola-Di queſto ſugo colato ſe ne pigliano
due libre, miele ſpumato oncie ſedeci , ſi cuocono
- lglia di Mirabolani , Cheboli , e Citrini ana a conſiſtcnza di ſciroppo ben cotto z aggiungendo
dramme 20.60ri di Viole,di Boragine,rli Bu circa il fine del cuocere ſemi di Aniſi, Maſiice ana
gloſſa,di Aſſenzo,Cuſcuta ana oncia una, Liquiri oncie trè,Gengevo,Cannella, Garofani ana dram
zia, Roſe, ana oncia mezza , Epittimo , Polipodio ma una,e mezzaſſi ſncci ſciroppo .
ana dramme ſette , Prune Paſſole enucleate ana li Facoltà , ed _llflz .
bra mezza a Tamarindi a Cafiìa Fiſtola ana Oncie Purga la bile,la pituica , ed ogni umore ſeroſo,`
due.Cùoci ogni coſa in libre dieci di acqua,finche ſicche l‘uſo di’eſſo ſciroppo vale ſpecialmente nelñ_
ſe ne conſumino libre ſette, ſì fà la colatura, nella _la caCheſìa , idropiſia, e ne’dolori articolari .
quale ſr aggiungono di ſugo di Fumoterra depura Dal Collegio de’ MediciAuguſlani vien chiamata
to,e di zucchero :ma libre trè.Si Facci ſciroppo. quella compoſiziOne , Sciroppo Dameflico, perche
Facoltà , ed Uſo . dicono-.Wodfamiliaritèr eo ”ti Paflìtmm. Reine
Corrobora il ventricolo,ed il ſegatozapre l’oppi do Solenandro Oltramoutano l‘uſa per la pod-'igm,
azioni, ſana tutti i vizj della cute , ſpecialmente morbo gallico 1 ed idropiſia , dichiarando ave; ri.
originati da umore ſalſo,ed aduſto, come la Pſorao portato la cognizione da italia , doveè frequente
lepra,i111petigìne,eſerpigine . ' l’uſo di eſſo z chiamandoſi ,in alcune parti Spin
La Doſa è da cinque in ſei oncie ì, con decotto Merlo, e Spin Cervino . Delle ſue bacche acerbe› C
ſolutivo . ſecche ſe ne ſervono i Pittori,e Miniatori per ſare
Si legge eſorbitantemente ſcoretta la ricetta di colore gialloae quando ſono mature, un bello ver
queſlo ſciroppo , e perciò ſi potrà francamente ſe de . In molti luoghi è adoperato dalle Donne r per
guire la quì deſcritta,come vera , ed ottimamente tingere li panni di lana , onde ne ha acquiſtato il
corretta,e particolarmente circa la condizione del nome di Spina infettoría, che inſeriſce Spina tin
la Gallia 1 la quale ſi deve ſar bollire , perche po toria . y
nendola paffata per il ſetaccio , ſul ſine della cot Aggiungo quì un’ altro ricetta `del medeſimo
tura,come alcuni hanno voluto,lo ſciroppo riuſci ſciroppozcavata dal Matt/21"01",come,coſa perfetta.
rebbe con apparenza di Elettuario , diſpiacevole Si pigliaranno due lib.di ſugo di SpinaPontica ben
alla viſta , cd al guſt0,perche la polpa della Caffia maturaIZUCCheſO bianco lib.r.-} facendolo cuocefl _
và ſopra nuotando, contro‘ la debita circoſtanza re con fuoco lento a conlìſtenza di ſciroppo o ag
dello ſciroppo,che vuol eſſer Huidmcome ogn’altra giungendovi poi di Cannella , e Gengevo ana
POL/ione. Che perciò Gio: 'Zire/fera ha per impoſſi dramme-;Ali Garofani dramme due. Se ne piglia
bile a componerſi rale ſciroppo,ſcrivendo:1'\zſu”i no poco avanti di cibarſi due , o trè oncie con vi
ndi-mmc?" exploſiane diguur eſt Potiùr, guàmſew no,o brodo di carne-Figlinndoſene maggior quan
riori mamme-.Mir enim l’harmacopmur ex dec-05h' titàalo più delle volte non ſà operazione. Vi ſono
tra’ l .411‘un Iibrirmrlzlitir Pulp-e Caſſia@ Tama opinioni , che ciò ſegna , perche oppríme eglila
rimz’orflm ana unt-ii: duaſiur , ò‘ſucu’ Primaria, natura , che perciò non può attuare eſſo ſciroppo*
mc non Snccbari :ma libri: ”ibm z elegante-m un E conveniente a’ Gottoſi , perche la ſua proprietà
quam conflcítſympum P è di ſar purgare la Hemmaa e tutti gli umori groſ
’ L’il‘teli'o Moſm- preſcrive la medeſima particolar.. ſi,e viſcoſì .
rità del bollire conçhiudendola ricetta , che H44
srír1
PARTE TERZI. 337'
Y_ ..S C l R o P P o ſuddetto comune . ' Ma doveri ſervire per utile av;
da Caimi: di Meſue . vertimento , che l’infuſione delle Roſe Solutive
d’adoprarſi in quella compoſizione , e ſi doverà
‘ Iglia ſugo di Granati dolci libre z. ſugo di fare nella Rugiada di Maggio , e non in;acqua or
Mele dolci,c ſugo di canne di zucchero,overo dinaria . 7
Penilli ana libra Le mezza; e ſe ne facci ſciroppo . Pigliando l’infuſione predetta , con la Sena Ì
Facaltà 1 0d o fatta in Rugiada , e ponendoſi in luogo di miele o
Ccnferiſce alla toſſe , alla’ pontura , e ſed; la zucchero , ſe ne fà il ſciroppo 1 che da iSpagnuoli
ſete . viene chiamato fcírapPo del R3‘ ,epigiiandoſene da
- QiLeſto ſciroppo ſi pub tenere per ſuperfluo, do trè ſino ad otto oncie . .
ve fi coſtuma quello de‘Pomi , o di Granato dolce
giache nella ricetta quì poſta da Meſue , non vi fi MIELE ROSATO SLMLICE.
oſſei-va altro , perche in effetto può comoda diMeſue. ,
mente ſervire il Zucchero , in luogo del ſugo delle
canne del zucchero , che volgarmente qu‘x ſi chia— Iglîa di ſugo di Roſe Roſſe , e miele ottimo ana
mano Cannameli . Qgçllo che ſi doverà aVvertire parti uguali , ſi cuocono' con fuoco lento a
è , che Meſue in quella ricetta , per acqua de Po conſìſtenza . ,
mi a e di Canne di z‘ucchero . non intende l’acqua Wſta compoſizione ſi trova prima in Dio/'raf
fatta per lambicco , ma ſemplicemente il ſugo di ri col nome di &barlume/:.Meſueſlib.;trap-dr Miele
'al
‘ffi -› come parimente ne fà teſtimonianza Giacomo Roſarioperò inſegna. a fare il miele Roſato Semplice
"pio '
'Silvio, che dice(Com.in MejlnelſèíroPPo de Cannir) in trè modi. Qui però non ſene coſiuma niuno di,
;m
.Per aqua: ſucco: intellige 2 come anche fà Monar eſſi , chiamandoſi Miele Roſato, il Miele ſpumato,
llo Ferrara o ſiccome ancora per il ſugo de’ con la ſemplice acqua pura,che effettivamente que
Pomi dolci . come' interpreta Silvio , ſi doverà in— llo non è altro,che l’idromele, compoſio d’acqua, e
tendere cavarſi dalli Pomi dolci , che ſono l’Ap Miele,e non lU-odomslemhe inſeriſce Miele Roſato,
pie appreſſo di noi. in alcuni Teſii di Mel?” (i tro— chiamädoſi la Roſa‘ nell’idiomo Greco Rhodö,come
va › che la doſa del ſugo di Granati dolci è alterata altrove ho detozſicome ſacendoſi poi o ſeCOndo Me
ſino a libre quattro , e tanto pretendono i Frati ſue,un ſciroppo di Vino, e Mele, ſi nomina queſta
d’Aranli- , che debba eſſere la giulia quantità.. compoſizione Mediche. , o Omomell ſemplice,
chiamandoſi ’compoſto, o condito,quando ſ1 metto
S C I R. O P P 0 no in effi alcune ſpecie, banche i Greci chiamino
di Sandalo Citrino - Melicratoil ſemplice Idromele . ‘
. ll primo modo du nq uo di fare il Miele Roſato o.
Kaſpero Alpino ( liè.4.cap.de~ medicJEgy-Pt.) ſecondo , che inſegna Meſue, e di pigliare due, pah.
;zi-.:ei
‘ fCrive, chein Egitto è frequente l’uſo del ti di froudi di Roſe Roſſe , impaffite alquanto all'x
ſciroppo de Sandali in queſto modo :Capitan: Sa” ombra, e di Miele buono parti ſei , ſì cuocono in:
dirlomm alborum madicè flauorum (lr. ro. r0” ſieme con fuoco moderato quanto baſla .
“al
tum-"nnt craflò modo , ò‘ duck”: died”: i” mwiz'r ll ſecondo modo è la ricetta propofia di ſopra i'
Vlaqms raffica-e infundunt , poſtMque colant , ó" e ſi chiama Miele Roſatovcolzto .
i".
2::
a: 'ic. calata”: aquamſermmr . Deìncep; id ipſum Sa” l'1 terzo è una millione del.. primo , e ſecondo
dalum in tantundem aqua roſacea-bnlliunt , ad modo .
”zedietatír conſumftioxm , mixtaqmfimul aqua Lo però ſcuſo ìmoderni Farmacopcí , che in
o.4. infufionir cum aqua dato-571'071” , i” ipſn drſſòloum luogo di _Rhodornele ,, vendono l’Idromele, perche
‘Sat-(bari optimi libmm, atque-town”, dùm ron-v_ l‘antico abuſo-de i compratori di eſſo , fà che non.
flflentíam ſjrufi adipzſcamr . o vedendolo chiaro‘, e biancollo rifiutano - Ma ape
preſi‘r iFarmacopei più riguardevoli o ſi coſlurm
Mil-:LE ROSATO SOLllTIñVO-.v compOnere il Miele Roſato con quattro parti di
Miele ,e due d’inſuſioni di Roſe Roſſe t
[glia acqua di 9.infuſioni di Rolë ſolutive lib. Mir-:'LEN'LQL A`T`ſiog
g .miele ottimo libre 6. ſi cuocano ſecondo.
l'arte .
Facoltà , ed Uſa ' ~ ’ `.‘Si compone a come Miele Roſato .
Giova all'ittcrizia , apre l’oppila-zioni del fega Facoltà , ed vfl . . .
to , e dello ſlomaco, ed evacua la bile craſſa , ſenza Vale a lenire z ad allergere , refrigerate , e rob-`
‘-ìuh moleſtia . borare. -. ~. _
Oltre del miele Roſato Solutivo predetto , ſi co \ . ‘

:.
’Q.
1._ fluma modernamente, di preparare il Mie/e Roſato IDROMELE V1N~OSOL
Saluti-vo Aurea , dttto così , perche il ſuo colore
imita quello dell’Oro . M lele perfetto una parte ’, acqua piovana
'*i'.“ñ.
‘e
:o Per comporlo, ſi pone nella quantità dell’acqua purificata parti cinque . Si ſcalda il'
dell’infuſione delle Roſe predette , due oncie di fo acqua, e vi lì pone poi il Miele , (ì cuoce il tutto
gli: di Scna . e zii laſciano in infuſione in luogo in vaſe di rame ſlagnato , con fuoco benigno a e
caldo , per :4.ore , e colata , che ſia, ſi fà poi della mentre bolle leggiermente , ſi leva lo ſpuma a E Sí
colatura il miele Roſato Solutivo Aureo, nel modo cuoce fin alla conſumazione della terza parte . Co
Tt 11°*:
328 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
noſcerai la perfetta cattura di eſſo. quando gettan per il lungo cuocerla, lì viene a riſolvere nel miele
dov'ſun’ovo freſco intiero , andarà a galla. . Tut la ſoa qualità gonfiativa . Il ſecondo èche, ſe gli
to qucflo artificio consiſte nella giuffa cottura . puòpiù Facilmente levar la ſpuma . Il terzo &ch;
Qgeſta miſtura coni perfettamente cotta , eſſendo la virtù dell’aceto , e del miele a per. la ſua. ſalina..
anche calda , si Colarà per manica d'ippocrate 4. za acquoſa z meglio ſi diſtrihuiſce nel corpo . ll
ch'è on panno cucito largo ſolai-3,4: ſtretco di ſotto , miele vi ſi mette, perche è contro la_ flemma` E dal
come’ un cappuccio di Frate Cappuccino . e queſio. miele ,, ed aceto miſti inſieme , oe_ riſulta una ter
fi fi i per farlo più _chiaro 5 gittalo poi dentro i va~ za virtù g la quale non è in un ſolo di eflì . cioè di
ai di Legnmche altre volte abbiano ſervito, a tener operare. quanto ſi è detto di ſopra 1 l’uſo dell 0x1
vino bianco potente , tenendogli eſpoſti al Sole m‘iele lì trova eſſere più antico. (i’ll-portate . Ma la
ne i giorni canicolaci. overo ripoſtì dentro alla [iu preſente_ ricetta è di Calma (4-4: [Pin-ſtat., manda
fa , o pure ſopra alcunodi quei forni , dove ogni @43.6 )e, ſi colin-ia prepararlo con più ,_ e meno añ
giorno si cuoceil pane , laſciandoveli per un meſe ceto, , ſecondo (i deſidera, 5 ma_ la più propoſla ri
Continuo 1 ed anco ſei ſettimane i acc‘iò meglio Si cetta `e di mediocre Condizione . Doverà avvertire
fermenti , e purifichi . e dopò queſto tempo sì ri il Farmacopeo di cuocere l'Oximele in vaſo di ter-`
Ponga nella cantinaxma però non si può bere pri ra veci-into 1 quando vi mette l’aceto. o, che doveri.
mazche siano paſſati trè mesifllentroil qualtempo porſi a poco a poco . Il Curare/lo* dà un’altro utile
l‘idromele acquiſta qualità vinoſa.come Malvagia.. documento , cioè che debba bollire fortemente .
L’ldromele si chiama anche Acqua, Malfa . Da. perche facendorl contrario, non ſolamente non gli
gli Autori Greci è chiamato Mal/irrazo , quando rimane grato ſapore z ma contrae qualche amare:.
ìfach di freſco . Ma gli Arabi chiamano Mella' za . Si coſtuma ancora l’ Oximele zuccheri-*m , che
trato ,, la miſiura , che ſi lì di'vino i e miele , cioè per ſai-lo, ſi parleranno in quella ricetta due parti
,vino muiſo, detto Gnome/e i di miele una di zucchero,` e così vuole Caflello.
' Fitto/tà {ed ‘Uſo Q Bargarucci z ed altri .
' Perlocche queſta ſorte ci‘ idromele ,o giova a i
catarrofi o aſmatici . ed a i ſoggetti alla riſolu OXIMELE. SCILLINO. SEMPLICE
zione , o debolezza de‘ nervi , ed a chi patiſce di dz Meſi” .
mal caduco . come anche a quelli a' che, patiſcono
di pod-«gra , e di pietra nelle—reni , ed_ altri simili , Iglia di mele ſpumato lib. ;‘.aceto Scillino
mali, ai quaiida i Medici vien proliibito l’uſo lib.: .Si cuoce , ~come 'di ſopra .
del vino .A Diſtillandosi poi per lambicó il predetto. Facoltà o. ed Uſo .
Idromele vinoſu y ſe ne cava l’Acquavita eccelen Diſiacca gli umori craliì , viſcoſi, difficili da
tilſima 9. in nulla differente da quella . che si cava eſtirpare, e conferiſce alle paſlìoni delloſtomaco.
dal vino . Quefi’acquavita ſerVe per cavare l’eſſen— e della teſta 2 e delle viſcere; è buono rimedio al
za _di molte coſe_ . Nell‘ilìeli‘o. modo ancora sì pre rutto acetoſo z ed alla mollificazione della vefiica
para colzucchero il vino 1 Che Chiamano Hydro* nell‘inqontinenza dadl'urinafiiova in fine a qua“
ſaccbflum *vinfljum ~ `to vale l’aceto Scillitico,ma con maggiore efficacia
La doſa è di una ,, ſino a due oncie . in acque
OXIMELE SEMPLICE. lambiccate , o con decozzioni convenienti i.
l n pigliando una’parte d’Aceto , due parti di Si maraviglia il Mainardofltome ſi poſſa Prepara‘,
miele,e quattro parti d’acqua. di fontanazchia.. re l’Oximele Scillino di Meſa-.mentre non Vi P‘È‘
:a , e_ dolce , si cuoce il miele z e l‘acqua insleme , ſcrive l’vaua, ma (ì Puo facilmente riſolvere Q“È’
levandoli via molto bene ſa ſpuma‘, e 'poi ſe gli_ Ro dubio ,, conſiderando , che egli vuole,che ſi pl*
gìtta ſopra l‘aceto , e si cuoce a perfezione , ſem‘ gli il miele ſpumato , il quale . o fatto con acqua o
pre levandoli la ſpuma . Comeè cotto z si laſcia_ o ſenza,è privo. non ſolamente di ſpumh ma anche
chiarire 1. ſerbandolo all’uſo . di queue cattive condizſhnixhe ha il miele crudo!
Facoltà. z ed (U0.- ~ e trà_ l’altro di quella di gonfiare il Ventre ._
Aſſottigliaiincidei e riſolve l’umor groſſo, e vi.
ſcoſo , ch’è nello ſtomaco , e nel fegato , e ſpecial. DlAMORONE
niente nelle gionture , e nelle ſebbri lunghe i diNicalò
La doſa è_ di una lino a trè oncie .
L’Oximele chiama Mcſue Bettini-15;”. ma Simo` Iglia di ſugo di Celſi Roſſi libra mezza a ſugo
m, Genoveſi- vuole , che ſia errore , e rettamente gli di More libra una , miele libra mezza . Sapa
Arabi dicono. Scu-cibi” , o Squíncibin ,_ che inte. oncie trè . Si cuocono. in vaſo di rame flagnato con
riſce Sgr/apm- Aci-tofu: . jim’ ſia; cum Sacchara l fuoco piacevole .
five mm malk-,quad etiam Oximclz multi cori-nf
tè Strani-151'# fcn‘bmzt . ~ ì. Facoltà, ed Uſi) .
ll nome di Oximele è Greco , ed in Latino ſi Giov'a tutti i difetti del palato edel guttore
-chîaÎna drum” MulſamuSi dice ſemplice , in ri perche non ſolamente, diſſecca la ſoverchia umidità
guardo . che ſi trovano appreſſo Mefue molte* e di dell‘ Vula 1 ma la ſollevanquando è rilaſſata -
verſe ricette di Oximeli., che ricevono più nume Beuche lia—no diverſi Autori , che pongono ricet
' :o d’ingredienti . Wil-a ſi compone . come lìè te diverſe del Diamorone. , non dimeno la quì Pſ9
detto . lemp‘licemente di miele , aceto , ed acqua . polia è la più collumata in quella Città ſotto no:
’ La quile vi lì pone per trè riſpetti . ll primo è che me di ſciroppo di Ceifi .
ſuſhi*
PA‘RTE
C‘È/7‘710 (Azzt.-'zlot.l`{omflnn.) al’ſuo ſolito diſcorre Corn-:qs ó" i” (Im-ir Lareírtía mar-arabe”: .
lungamente , e dottamente ſopra laqua‘lità delli Diche qualità poi debbano eſſere, per cavarſeñ'
Celli , le ſi debbano adoprare in queſto ſciroppo le ne il ſugo per lo ſciroppo ſi è baſtantemente det
mature‘, o pure l’acerbe, ed in line con molte rag to di ſopra - Le More domeniche, cioè i Celli roſ
gioni ſode , conchiude , che lſidebbano eleggere ſi 1 Eſſendo- immacuri refrigerano , ed aſtringOnO
quelle , che non ſono conpitamente mature , per valentemente 9- e vagliono all’infiammaziouedel—
n
che all’ora hanno qualità più aſtringente , e refri la bocca,e delle ſaucbcome vuole Dioſcurideſlib-I -
è li
gerante , capa':- morir) ma eſſendo mature umettano 9 e P0'
’ii
.Del Mara . co rinfreſcano , ma provocano l’appetito perduto,
L Moroè un’Albcro notiliimo , il quale produç e nutriſcono poco. Le More Silveſtri han no quali
ra."
. ce il frutto , che chiamano More , alcuni pen tà aſtriugente vicino alle domeſtiche, vaglionoall’
ſi tre il fiore Così
ſanoeſſer detto ìpiù
germoglia Mar-a , cioè
tardi tardanza
di tutti i fiori, de
men,
gli infiammazione della bocca, e delle fauci, e riſtrin- -
gono l’uſcìte del corpo . Quelii frutti hanno mol
altri alberi . Mà alcuni vogliono eſſer chiamato ta viſcoſità, onde per cavarne perfettamente il ſu;
Moro dal frutto negro, che produce, perche moro go fluido, doveranno romperſi con ambedue le ma
ſignifica negro . Si trovano due ſpecie di Alberi ni , e poi laſciarle in cantina due , o trè giorni che
di Celli , uno che produce i frutti bianchi , e l’ poi ſe ne caverà facilmente il _ſugo , per Comporne
altro negri, e queîii ſono detti da’ Greci Sica lo [Ciroppo 5 la cui pratica è cognita 9
mim- , e da elii doverà cavarli il ſugo per quello › Gio:Arrbìmmnofrimedi‘oſPecffica contro l’Aſma)
ſciroppo , perche ſono le vere More Celſc domeſti pone l’acqua diſtillaca da’ frutti delle More Silve
che , a diſtinzione delle More Silveſtri, che ſono i ſlri , bevuta con il Rob di ſcorze verdi delle noci
frutti del Rovo, e ſe ne trovano ſino a quattro al juglandi ordinarie (aggiungendo ,ſumpm ”o P141_
‘l‘
e"il"
tre ſpecie , trà le quali ſi connurnera il Cinosbate, cito Aſl/ema ”jbl-oi; mirabilíte‘r . ’
ch’è la Roſa Canina , ed il Row [dea , che il Tra. D I A. C A R I D 1 O N
go chiama Camebatur , pianta che ſi dice naſcere di Meſa:.
nella Selva idea,naſcendone con tutto cio copioſa 1) Iglia di ſugo di ſcorze eſteriori di noci freſche,
mente anche in Calabria 5 dove è chiamata Fram cavato ne’ giorni canicolari lib.4. li fa bolli
éofche , vocabolo Franceſe, che inſeriſce Fraga re una volcamd aggiungendovi di miele libre duez
ria lignea , in riguardo del frutto di eſſo frutice o e ſi cuoce a ſpeſſezza di miele .
che li aſſomiglia alle fraghe. Ma Renazleo Franceſe, Facoltà , ed ’Uſo .
dice eſſer così detto : ob adorirfragranrírrm . Conferiſce al catarro acuto , e ſottile , che cala
Angelo Sala di tali Fraghe prepara uno elegan dalla teſta al petto , nell’aſpra arteria , e nel POI
tiflimojàiroppo (del Arma Mea) con quattro libre mone, con pericolo di ſoflbcazione, e di morte .
di eſſe,ed una di ottimo Zucchero, e lì procede nel QLello medicamento è buono per i putti a perle
-Inagiſtero,<:ome allo ſciroppo de’frutti del Berbero` femine , e per quei che ſono umidi di natura 1 e
- Facoltà , er] Uſa , , quando il male è in principio,biſogna aggiunger
Queſto ſciroppo di frutti di Rovo ideo , refrige li qualche coſa aſtrettiva , come ſono le Roſe , Ba
ra , umetra , ed eſtingue la ſete , e giova grandE— lauſtii , e quando è in vigore , il Croce , ela Mir
mente contro le febbri acute.e maligne, corrobora ra , e quando è in declinazione il Salnitro‘, ed il
ñ‘lΑL* il cuore , preſervandolo dalle ſincopig, e dalle ſale armoniaco , e ſimili , E medicamento eccelq
Lipotomie , giova parimente alle diſenterie , lente , ed eſperimentato .
ed ogn'altra uſcita di corpo maligna , ed è buono Meſue deſcrive il Diacaridion , ſotto il titolo di
per le Donne gravide, ed a farli ritenere il parto . confezione deſrrccir Nucum . Si chiama Dina/Iri
Ma ritornando al Rovo ordinario di conoſcenza. dian da’ Greci , ed inſeriſce compoſizione di ſugo
volgariſſrmo , per farſene comunemente le Sie di Noci . Si tiene però che l’Autore primario di ta—
pi , il quale produce more lilveſtri , come dice an le compoſizione-,fia ſtaro Galeno(lió.6.z{c compnned,
che Plinio: Krabi morafermrt, ed Ovidio : per [oca MAI -)come egli medeſimo ſcrive .

DELLEC oN s E R vr…
C o N s E 'R V AÎ no in mortaro. di marmo , preſtamente peſtate ſi
gictano dentro il zucchero chiarificato, laſciandole
le" di Roſi’ 1 aſia Zucchero raſa” . cuocere a conliſtenza debitai La proporzione della
iii*
L continuo uſo del zucchero ROſato, che ſi è in mìſtiOne ſarà una parte di Roſe tagliate dall’un
trodotto in queſia Cittàrha perfezziq rato in ma, ghie,e trè di zucchero, il quale pub anche pigliarſî
niera tale il_ modo di componerlo, che ſupera qual in polvere,qua ndo_ non ſi voleſſe ſciroppate a e Pe
ſiVOglia ſenſato documento , che ſopra ciò (i potria ſtarlo unitamente con le Roſe,e ponend0vi poi ac
raccogliere dagli Autori antichi, onde non dover?! qua ſofficientedì fà cuocere a conſiſtenza , Ma rale
apporta: maraviglia, ſe non ſeguitiamo il modo di conſerva non rieſce di così vivace colore , come la
compoſta Con zucchero çhiarificarſio . Facendoſì
.Me ”e , e ſpecialmente d’impaiíire le Roſe , a fin
che li riſolva la loro ſoverchia umiditàiperche ſiè queſta Conſerva con Roſe roſſe aperte,ſi dirà Cart
veduto,cl~.e co›ì ſacendomon rieſce poi la Conſer ſer’ua di Roſe camfletefliccome quando ſi farà del
va di quel _vivace colore, come ſuccede,quando ſu li Roſelli , che ſono le Roſe, le quali ſono in punto
bito colte le Roſe,ſe li tagliano l‘unghiezefi peſta, d‘aprirſi , ſi dici} z Conſerva (lì Roſe irzcamfiſicte . Si
T t z CU‘.
,

ì4; TEATRO FARMACEÌÈÌ. DEE DONZELLI


èoſtuma anche in queſta Città di condire fe foglie ſcriſſe in doſa tanto alterata , che il Paziente quell]
intíere delle Roſe ſenza peſtarle , ne tagliarle,a fi non mangiava altro z che zucchero Roſato . Mail
ne di ſOddisſare al gu ſto di quel, che abborriſcono caſo ſucceduto ad Avícenna è più degno di animi
la Conſerva peſtata di eſſe Roſe. Il modo verrdìCO razione ſ [ib. ipſe”. lo. "113.5. caply.) ſcrivendo
di fare queſta operazione è tale.Si pigl²ano le ſoglie così ~. S‘i non time-rem dici manda:: narrarem
delle Roſe roſſe” dr altra qualitämhe hanno ſervì— in baz intentione mirabili” a ó" referrem fam.
to nella nona infuſione , perche queſte hanno non mamflma ”fa eſt mulier Pbtbijz’ca a Para-em': rer
sò che del cocco , ed hanno poco , o niente perduto ci”: arl boe' 9 ”I dgritudo cum ea Pro-[augurano:
di ſorza e e così umidite ſ1‘ ravvoltano nella pol.. adeò, (lane: ferreri/rat arl martem , 3'*- 'ocearentur
vere dd Zucchero fino-poi ſi ſanno ſeccare al SOÌe, arl ipſum, aprì Prayer/tren! ea a qua martin': funi
e fi ripongono in ſcatole cla ſerbarſi in luogo neceſſaria , :una quidem frater ?jmſurrexit od
aſciuttomia riuſciranno di miglior virtü,e grazia, emn, &cm-avi:: Imc cura longo tempore , à* rem'
quando con la polvere di zucchero ſi meſchíerà xít, &ſanata o ò' impìngrmta eſt, ó* non ,ſi mibi
un poco di Ambra Griſo perſetta . Si ſaranno an— poflîbilmt dica-”ſummer "ju-FÎQUOJ com-edit ,1.
che cuocere le foglie delle Roſe dentro il zucche ſacche"o Rp/Ìrceo -
1an conſervarîe 1 e quando ſi vogliono adoperare ll Valle-rialzi afferma parimente di aver più
s’involgouo all’ora nel zucchero polverizzato . volte uſata la Conſerva predetta , e ſanatoi Tabi
Facoltà, ed Uſi; . ‘ di-E anche celebre l’iſtoria,che ſopra l’iſteſſa mate
Per eſſere quaſi infinite le virtù del zucchero ria porta Pietra Foreſto ſ lib. 1 6.05/Î3-8. ) che dice:
Roſato, o Conſerva delle Roſe roſſe , merita ragio Radar” Pbrbíflca [ara dop/ora!” a marito reliä'a,
nevolmente il primo luogo trà le Conſervmpcrche ”t Rom-e nubi: relatum ?ſi , cùm ióidem age-rem
primieramcnteſecondo dice Mefizeſdntmapde Sac. ſèquenti remedio intra duo: menjèrſam'tazi reflí
JLoſ.) conforta lo ſtomacoál cuore-.e tutte le viſce tuta dicelmtur . Pulſar” cocente-rerum copie-bat,
re, ed emenda l'intemperie umida di eſſe,e lo ſteſſo ac i” ventre :moi-rr tre: Sace-bari Roſati pone-bot,
Autore, in altro luogo, cioè ( De agrituzl. Per-7. 657* ac [lemùm aqua lento igm in alla copi-rt” roque
fulmxflpde Phi/aiſi. )dice : Et rebus autem mira baz-,illoque decaäoſufra church/7” toram ”cHe-m
bili.( frammenti ad can/òìizlatz'oner. (SP/Imation” o/lam relinqrrebahmanè *vero expo/[a contuſò cum
ulcera-m [mlmonir eſt Socci-drum Roſhtum rece-nr, ſua jm-e manent in 15-370 ſumebat ,firſordormrmn
_ſt/Fer quod non Prçterìit 11mm: . Aggregati” enim gno quidem remedíoJÎflm euofi: .
in e” Dirt”: abſterſiom‘: ex parte ſubflantía ea— C O N S E R ’V A
rnm . E: no/li quod 'virtus alſtmſionir ex Roſi! di Roſe Saluti-ve , dette Per/ſcorie.
propter antiquitatemmájëinditur, quae ”135m Pol: Nell’ifleſſo modo ſi fà la Conſerva di Roſe Perſi.
fidetflr in recentibmñEr Golem” qm‘zíem Pracífít eli-,o Aloffandrine .
duri ſaccbarum Roſatum , finger”: dieóm- i” Facoltà , ed 'Uſo .
quantita” plmimafltíflm cum reàm’ medicinali E di ſolvere come lo ſciroppo Roſato Solutivoz'
bm, cibo/:bu: , É“ ”ſalvi/ib”: ,ſecmuſàm omnem ma con più vigore: viene ordinato preſentemeute
?10de ”dmím'ſtrarionir ejum’tà quad etiam cam con più Frequenza, Sec.
[urne . Et :oli/1m! ea Pofl ipſumflurími, ó*- non eſl C O N S E R V Ã
comPÎ-xbenſibí/i! eorrmz numeri”, qm’ſzmatiſmlt di Viole, o fia Zucchero Via/ato .
ex ”ſu ajax-,tamen príàr mundificatìom’bm Procee L Zucchero Violato , (i rà comeil Roſato . Lo
:lenti/;m . Folluntur enim utente! eo a Principio, Spine/[o però è di opinione di mettere per ogni
din” mumfiſimtio non Praoeſſorìt . Com-&a; enim libra di ſrondelle di Viole ben nettare, quartroliñ '
in Pro/meno moteríar-Noſ autem ’lr-Jim”; cum la bre di Zucchero, altrimente drce , che per la ſover~
c'Ze [rr/ida mnfebricítontibur.Febricit/mtibur 'ue chia umidità delle Viole , non potria fare la cro
rò Cum aqua border' decofîione cancrcrum fluvia Ba ſopra del vaſo .
”HULÒ alii; multi! modi; admimſtratíonum, ” PaCo/ta , ed ‘Uſo .
invenímur eſſe med’immen ”Itimum . Verùm qua Eſtingue la ſera,e l’incendio della bile , lubrica
zièr ex of”; admini/lratíone coming” czjflringí an il ventre, e reſrigera il petto , e quando è compofia
bez’itü,dentur,qrm ela-rgart: ipſum ex einqua ed”. freſcamentc ſi [lima la ſua operazione , come la
cm” ſaniemffiuut proprie‘ .Ty-”pm- de Hyfizpaffi'r ſi Manna ,che Però ſi chiama Manna l’auperum -
milia.Etſi necidotſufercfl/rfríîio propter deſio”:
tionem, ric-Mr Sjrufur dejnjubír, aut S‘yrflf’llſ He C O N S E R V A
Violir, :rr-*t Muri/ago Pſyl/i , nm Oyzlofliorum cum di Fiori di Peonia
aqua Gran-710mm, aut aqua expre’fl'r'onz'rſeminum
Porta/oca mm Trac/uſa': de Camp/Mr” . Erſi ſe On diverſo da’ ſudettì èil moda oli ſare i?
grmtur pnſi ipſum con/lipomo ”fltllrdn‘Z'E-*HΑ Myro Conſerva di fiori di Pconia, la quale dover::
bo/anum rz’e Violírflmt jjrrup”: ejru cum aqua bor Parimente ricevere , Per ogni libra de' ſuoi fiori,
dei,Ù‘ poflqflam ecflhverint brljuſmozlíflezleaturad quattro di zuccheromon ſolo per il mal ſaporeama
ſaro/:mmm Roſatum Klaudio' in omnem marhmrò‘m. molto più per la conſiſtenza loro , ch’è così denſa,
Riferiſce il Conte Montano Vicentino,che da’Me. -che aflorbiſce più zucchero dell’ordinario
dici di Verona fa mandato a Venezia un certo già Facoltà , ed Uſo -
Tilico,il quale Ogni giorno cacciava per bocca due Vale contro l'epileflia , e Vertigini , Provocai
ſcodcîledi marcia , e ſu curato da eſſo con il ſolo meſtrUìacaccìa 'P pietre da’ reni , e veffica, çſedai
uſo della Con ſerva di Roſe roſſe , ma glie la Pre'. terreri notturni 3 -
CON
PÑRTE T. E R' .z ’A'. ó* '44:;
cv o N s r; R V, A
e: o N s E a v A'
di Nenafm-o‘. di Cafe] Venere -

Figlia di fiori di Nenni-'arma Nìnſea bianca lib; Si fa come il zucchero violato .


una,zuccher‘o bianco libre tr`e . Si fà come il zuc— Faroltá 5 ed ‘Ufll .
chero 'Roſato . _— Vale alla pleuritide o ed a tutti gli altri affetti
Facoltà a ed ‘Uflrſi del petto , e del polmone, e giova grandemente an
Conſeriſce a’ febbricitanri,agli ettici,ed a plen cora conrro la melancolía a ela colera roſſa .
ritici, refrigera il cerebto, induce ſonno , c :inf-reo
{ta li reni. C O N S E R-V A;
d'lſo”.
C O N s E R V A!
di fiori di Roſmarino. . Si tiene l’iſteſſo metodo , che diceflimo della
Betonica r .
l’glia di fiori di Roſmarino libra unaflucchero Facoltà , ed ‘Uſo .
lìbr 3-51 cuoce il zucchero a cottura di ma Conferiſce al petto , ed ai polmone . Sana la toi'-`
ma clm'ſti,e fi laſcia raffreddare , e poi vi ſi me ſe , attenua , e conſume gli umori freddi , e tena
ſchiano i fiori ſani ze ſi ſanno cuocere poco , per ci , contenuti nel petto , conforta il cerebro, ed il
ris-:1. che così facendo , reſta con loro il colore nativo. ventrÌCOlo .
farm Fata/tri, ed Uſo .
mil Conforta il cerebro umido,giow1 al cuoreae cor.` (I O N 9 E R V K
rohpra le membra nervoſe . ’ della Pulp:: acida del Cedro *
”ha
"i511
C O N S E R V N P Igfllia di Polpa acida di Cedro libra una; di
of”
di Fiori di Betoxíca. zucchero` a panetto libre quattro . Si meſchia
1:3”
il zucchero , e l’agro di Cedro , e queſta míſtura ſi
5 tn
Iglia di fiori, edicorto
Betanica lib. r', zucche-ro pone a ſcaldare in vaſo nuovo di terra vetriata ,
WH" chiarificato a conſiſtenzaſſdi man”: › meſchiando bene con ſpatola di legno , dopo che
chriſti lib.4. nel rimanente ſi fà come 'l’antedetta, ſarà mineſtrata , ſi pone al Sole , per quattro gior-z
con fiori ſani.Si può anche in difetto de’fiori, fare ni al più z eſiſerma .
delle ſoglie teneri di Betonica z ma quefie ſi dove Facoltà , ed *0/a .
ranno ben peſtare . _ Giova quanto lo ſciroppo d’Agro di Cedro , ma
Facoltà z ed ‘Uſo . con più efficacia , e rinfreſca il cuore .
Conforta mirabilmente il capo , ed il venti-ico;
lo , ed è contro i veleni . C O N S E R V; N
di tutto Cedro .
C O N S E R V A
díBHfragia. 9 I piglia la corteccia efieriore verde dei Cedri
L grattata , e lì fà cuocere in acqua dolce . mu
Si Fa come quella di Betonica . tando due, o tr`e Doite`1’acgua . Di queſte ſcorze
. Facoltà 9 ed ‘Uſo . così purgate *, ſe ne piglia meza libra,ed altrettanto
Conforta il cerebro . ed acuíſce , e chiarifica Ia di polpa acida di Cedro , e ſe ne fa Conſerva con
ziſta . trè libre di zucchero ſciroppato z e ben cotto .

G O N S E R V A C O N S E R V A'
di Fiori di Sal-ola . di Scorza di Cedro.
:in
TF“ Figlia di fiori di Salvia libra Una. zucchero lil). S I pigliano parimente le ſcorzeei’ceriori grattare
nel
w .I
uè. Si fà come quella del Roſmarino . da i Cedri, ma doveranno eſſere verdi , íî dol
Facoltà , ed ‘Uſo . . cificano , e cuocono , come di ſopra e e ſe ne fà
Vale a tutti i vizii del cerebro , cauſati da fri Conſerva con trë parti di Zucchero 9 ed una di eſſe
gidità , corrobora il ventricolo*, e ne conſuma l’u ſcorze grattate , nel' modo di ſopra -
more ſuperfluo , e triſto , ed apre l‘oppilazioni . Facoltà , ed ‘Ujò -
Conſortano io ſtomaco , ed il cuOre , e giovano
‘ſi' C O N S E R V A cötro iveleni, e ſpecialmente a quello delli fanghi.
;r5 di Fiori di Lammlola .
j? C O N S .E R V A;
Si fà come quella de i fiori di Roſmarino .` di Fiaridí Aranci, e di Cedri.
*5‘ Facoltà , ed 'Uſa .
Scalda i1 cerebro , il ventricolo , il fegato , la S* l pigliano (rondelle bianche di fiori di Aranci
milza z e l’utero , e giova alla ſoffocazìone di eſſo, r voigarmente detti Cetrangoìi, e ſi fanno cuo
.:al come anche , all‘apopleſſxa , ed alla durezza della cere con acqua e e poi ſ1 pongono in acqua freſca a
fil milza . dolcificare , mutandovi più volte l’acqua 5 poi Ì
pone una parte di eſſi con trë di zucchero Chìîrffit
ca o,
;3; ,_ {Mme FARMACEUT. DEL DONZELLI
'cato ,e cotto a confiflenza di manu: cbríſli , ma ”em quemrlam al» excrz'tolupillo dyſuritr 11150711”;
che fia freddo , ſi fauno. cuocere a conſiſtenza - Con tem , eadem Conſerva , Harlem mado’uſurpam a in.
l’iſteſſa regola ſi Pd la _Conſerva de i fiori di Cedro a tra triduum fm'jſè liber-;tum . Conſerva flora”;v
,ma quçſti non hanno di biſogno di molta dolciñca. {Urbe-e eſt ejurdcm , *vel ”enjoy-ir eflìcada.
non; , Perche non ſono çosi amari , Lazaro Rim-rio racconta ancora alcune illoríe
. Facoltà a ed Uſi; . di alcuni curati dall’ardore dell’ urina con elſa,
_Gioyanq a con fortare il cuore. -. Conſerva , ...

c o N s E a V C `O N S E R V A
di Fiori di Car-(fam' ”offra/i ._ di fiori di Per-field ,

‘Li fiori di Garofani ſono volgarifiìmiffler tenere' Piglla di fiori di, Perſichí lib.r. zucchero libre
{cnc i vaſi in sù le fineſtre , quali da tutte le Pe“ trè , Si ſi_ come il zucchero Roſato .
ſone di quella Città . La detta @onſcrva lì fà come_ _ Fata/tà , erl 'Uſa .
’quella delle Roſe e ' Evacua l'umore ſei-oſo , ammazza
corpo , e lì cava fuori . , l
ivezmi nel
f . Facoltà ,_ ed Uſl! . _ -
Conforta il capo , il cerebro , ed il cuore , gio
vi controi veleni 2 e con tro l’aria peſtifera, e faci, C O N S E R V A,
_lira il parto . di Fiori di Gratuiti.

CONSIP-KVA} A Sì, f':- come l'antecedente .


1/ di Affinzq _Ramona q Facoltà , erl Uſò .
Giova a riſtagnare ifiuiìì di lägue,e la Gonorrea;
Overà farſi come la conſerva delle foglie di,
Baronica , non ſi ;leve però peſlarel’Aſſenñ c o N s E R v A
;o , ma tritarlo ſottilmentç con le forbici., *di: Fiori di Gene/Ira ,
Facolta‘ , ed Uſa -
Conforta lo ſtomaco,,ed il fegato z e leva il mal Piglia rli fiori di Gencſlra purgati lib.una,miele
colore dal viſo . lib.due . Si fà Conſerva , come il zucchero Roſato.
l ‘ Facoltà , ed ‘Ujb .
C O ~ N‘ :S E R V A. Purga il corpo. e c0n feriſce alle Roſole ſaltanti.
di Fiori di Baragble r e di 3!!ng , Quandoa quella doſa di conſerva viſi meſchiano
60.Cantarelle polverizate . Pigliandone poi quan
P Iglia di fiori di Boragine, odi Bugloſſa libra to una noce , a ſlomaco digiuno , nella Luna man
una,wcchero chiarificato libre trè , ſi fà cuo cante , un giorno sì , ed un giorno no a ſana le ſtru
cere con i fiori intícri, come quelli del Roſmarino. me della gola 1 ſi deve continuare a pigliarla per
Facoltà , ed 'Uſi’. ’ due ,.0 trè mancanze di Luna; nei giorni r che
Si dà nel tremore_ delcuore, e nelle ſincopi; non ll piglia detta conſerva 1 potrà il paziente ci
enera allegrezza ,` e conferiſce alla malinconia . barlì pienamente , (tante che quando piglia la con
Qpella di Bugioſſa opera l’iiieſſo z e_ vale anco alla ſerva , rimane conturbato di vomito , che li coglie
colera . l’appetito , onde ne ſegue , che non pub il ſuo cibo
,eſſere , ſe non leggiero .
c o N s E a V A z' Qgsſta conſerva 1 non doverà ſpaventare 1 Chi
di Fiori :li Citoriafl l’ordina r Perche l 'ho provata più volte , e ſpCCiaL'
mente in un figlitwlo di ;anni , che ſi riſanò ‘1311
Si fà come la_ conſerva di fiori di Boragine .' le ſli-ume '.
Fara/tà , ed Uſò .
Rinſreſca il fegato 7 e giova ai malinconici . e C O N S E R V A.
colerici . diámarem.

C O N S E R V A. Marene ben mature trè libre , e zucchero


di fiori di Mal-ua. chiarificaro , e Cotto, come il manu: chrífli
libre trè , ſi cuocono inſieme a conſiſienza , nella
Si fà come la conſerva di Boragine . fieſſo modo .
Facoltà .9 ed Uſi) . /l
Vale a cacciar l’umore viſcoſo dalle reni, e gio.v
C O N S 'E R V A
*va alla Gonorrea
i Andata , ed
Luſitano( all’ardore
Cent!” dell'urina
6-curÌIr. .
z' &ó‘ 59.)rac
di Camicie a o Corognane .

conta 1a ſeguente iſtoria z Aama'rrm mulierem Nell’iſleſſo modo ſi o la conſerva de i frutti del..
,Dyſuria Iaborantem, 7”‘ mir/ſii* remediir ibizlmz le Cornioie o dette qui Corigmme .
recenfitir , curflrì non Power”; , ”ſu Conſerva FAM/tà a ed ‘Uſo .
flnrum Malvaſia-fl} Praſlin-:tam . S”me-Sat autem Corrobora no lo ſiomaco rilaſſato da cauſa calda.
ill/'m‘ Conſerva ”prima I -mane 7 ó“ MſPerigſupei-ñ e fermano i fluſſi del corpo , ſimilmente originati
óil’emla aqua Ala/w: ”nciar tre: , dice ancora : Se.. da calore . `
CO(
P ‘A'Jl T B T E R Z A. :or in”
COTÒ’GNATO‘ Facoltà , ed Uſo…
’ Corrobora lo ſiomaco rilaſſato , e provoca
Il, Cotognato ſi fà in più modí,cioè roſſo,e bian l urina .
c0.l.l roſſo ſi la cuocendo li Cotogui in forno , C O N S E R V A.
e poi ſeendone polpa con la grattacacio. Si pone a . di l’ruue.
cuocere con ugual parte di zucchero ſcirop'paco , e Si come l’ElennarioAleſſandrín0,mutädo
ſtando lungo tempo ſul fuoco acquiſta roſſore . xò qui la polpa delle Paſſole,in quella delle Prune
il Cotognuo bianco, fi fà con la polpa dl Coto Facolta , ed Uſo . '
gni bolliti prima con acqua I e ſi fà cuocere con Solva
terre ll corpo .piacevolmente, ed evacua le ma*i.,
ſtercorarie
zucchero chiaritìcato - -
D E L L I D E c o T r L 'L
DECOTTO CAPITALE POZJONE VllLNERARlAî.
Calefaciex” . Capitale del Martorana"

Iglia di Stecade, Betonica , Salvia ana, manip P Iglia di Giglio conuallio,Beronica ana parti-1.‘
mczzo. Rad. di Peonia dramine 2.1 affoleon Galanga,Mace ana dramma crè,Perſicaria,Ct
ci! r-Liquirizia.^nilì, Dauco una dramma z. N0 lidonia,Vinca pervincaleeronica-Centaurea min.
ci Muſchiate dramma -7 Cuoci con due libre di, ana manipulo mezzo-Si prepara ogni coſa, o ſi mao.
acqua comune, finche rimanga una_ libra. .,, cera nel vino roſſo libre 4. per 24.0”, poi ſe gli dà
un bollore ſolamente , e ſe ne beve un bicchiere_
DE<301`T0 CAPIÎÎALE la mattina,ed uno la ſera. ~
Temporale Nojlrî -.
Qpeſta ricetta è di Gil-ſe”: Marcel-mo nella
ſua Chirurgia r .
I) [glia de' cinque Mirobolani ana_ dramma r.
- Roſe roſſe manipolo mezzo ,Stecade dramme POZIONE VULNERARÌA
{Maris dramma una` , Bstonica pug.2.ſaccialì de Per cbi è ferito, con, ”mi di ſuo”.
corrmſecondo l’Arte con libra- una di acqua, come
P [glia di foglie di Vince pei-vinca , Giglio co;
di ſopra . ‘ nuallio ana pugìl. 1;. Galanga ,. Zedoariaana
dramma due , Mumia , Eolo. Armeno veroana
DECOTTO PETTORALB.
dramma una,Sperma diBalena dramma mezza,viçl
di .evidenza-‘lo,
no bianco libre quattro_ , ſ1 digeriſce ,e fi circola;
S I pigliano d’iſopo ſecco, Cape] Venere, Fichi ogni coſa in Bagno Marino-per quattrogiorni. .
ſecchi,Dattili,Sebeſten,Giugiole,Pafi`ole,Orzo. La_ doſa è un oncia_ la, mattina z ed un'altra lo
nÌODdUOLÌqUÌÎÌZÌa raſa ana parti uguali .. Si fà dc. ſera -.
cozzione con acqua di ſontana,quanto balla .A
«POZiONE VULNERARIA’.
DECOTTO CORD'IALEz per l'ifleſſa maloconfraxturedi Mb ñ

I) lglia di Meliſſa manipolo tmp-PLUM Dar"? [glia di Ariſtolocia, Ciclamino, Serpentaria;


ſcene_ numero 6.Fichi ſecchi numero 4-Paflo` i’una,e l'altra Conſolida,Geranio, ana mani
'le enuCleate dramma -: Fiori di Boragine . Viole',~ ulo u_no,Sannicola manipolo mezzo,Mace,Zedoa-_
Bugloſla,e Roſe roſſe,manipulo uno,e mezZm San ria,0cchi di Granci ana~ oncia mezza,Mumia, Ga..
d‘dlo Citrino dr. i.Cinnamomo dr. a. con acqua di langa Minore ana. dramma una,e mezza. Ogni co
ſa li preparaae ſi cuoce con trè libre divino in Ba.
fontciſi fà decozione ſecondo l’artc-.
gino Marino per 4.0re,ç fi uſa. come l’antecede nre.
DECOTTO STO-MATICO.
ALTRA POZÌONE.
Aperitivo , e diſarmante_ del Fiato .L
‘Im/”cran' a. del BF"M" .
P [glia di ſemi di Aniſ0.DaucO,,Finocchi,0›Cdſ~
vo,Cimino ana dramme trè, , Liquicizifl 0“* Iglia di. Mace , Occhi di Granci -, Zedth
vi"— cia mezza , Camomilla dramma. mezza o. Paſſole. ana dramme tre , Mumia I Galanga Minore
dramma una, e_ mezza. Si facci adecotto con acquari ana dramme due, Noci Vomiche dramma una , e
mezza,0gni coſa ſi, peſla groſſamente, e ſi ponga in
quanto balia . . vaſo di vetro , ſo rainſondendogliquatcro libre di
DECQTTO COMUNE
vino bianco, ſi laſlüa macerare, per due giorni na
Solution 5.
turali-e ſi cola .,
Ladoſa è di un’oncia la mattina ,, ed altrettanto
1) Iglia di Polipodio oncia una, Sena Oriental” la ſera Î
. Tarcaro. di vino bianco ana oncia mezza, Sc
Hujur poliam‘rfflice il mar-cofano) ‘vir tutti" ‘fl'
midi Aniſo. dramme 2.,Si fà decozzione ,_ ſecondo ‘
l'Arte con una libra di acqua comune , ſinche th_ ”t Interiori oixſatir Polli: .
" ſti mezza . PQ
äi TLATRO FARMACEÙT.DELAD0NZELL1
POZIONEìVULNERARIA
AGGI’LÌNTAQ‘

~Uni-im-ſale- del Ainett-”tombe gio-oa a tutta S E voleſſi deſcrivere quì a pieno le operazioni
leferite,e piaghe' inter-mm} eſterne. delle bevande, o pozioni vulnerarie , appari
rei appreſſo l’incrednli , più toſto favoloſo , che
‘ Iglia di rad. di Tormentilla , Conſolida mag veritiero; onde il (lignei-ano a mio propoſito ſcri
giore , e minore ana oncie r. erba Limonio ve . Hai”: Potionir oi: tanta cſi a ur laudari vix
bianco” negra-Sannicdafflirola, Verbena, Alchi ſata‘: poffit . Cade in dubio ad alcuni il vedere, che
milla,Perſicaria ana manipolo uno,Vinca pervln tali pozroni ſi compongano con il vino , il quale
ca,erba Roberta ana mani p. mezzo,fiori di Verba viene alli feriti comunemente vietato , ſotto colo
ſco,lperico,Centaurea minore ana drum. 2. Gam-` re , che con eſſo ſouraſti il pericolo d’inſiammazio
bari purgati,e ſeccati num-6. Mumia oncia mez ne interna z ma ſopra di( iſo dubio potrei franca
Za . Si macera ogni coſa per due giorni con acqua mente accertare il diligente Chirurgo , con il fon
di Veronica , e vino bianco ana lib. 2. in vaſo di damento dell'eſperienìmche non ſolamente effe po
Vetro circolatorio, nelBagno Marino , poi ii cola zioni ſatte con vino non cauſano infiammazione;
per manica d‘ippocrate , e ſi aromatiza con poca ma più toflo l’evitauo . Chi però naturalmente a.
Cannella, o Coriandri preparati , con ſugo di Co borriſſe il vino , ſe li ſarà uſare in veeedi eſſo r
togni.Se ne piglia un oncia in circa la mattina , e l’acqua diſtillata dalle medeſime materie vulnera
ſera,trè ore avanti il cibo-Per chi poi non ſi offen rie , e con eſſa ſi componerà la pozione , bevendola
de molto dall’amarezza, viſi può aggiungere, pro nell’iſteſſo modo , e doſe , the ſi è detto di ſopra a
fi-ttevole un poco di radiche di Ariſtolocia , edi con forme ammoniſce Teqfraſlo Parata/ſoſCbirm-g.
Enola campana . Si può anche dolcificare con zuc Vulnerácap.4.)che in queſtocaſo lalcrò ſcritto : Vſu:
chero,e ſi doverà continuare per molti giorni, per però mou: communite‘r bit' efl a cùm Dinar” admi
_vederne gli effetti flupendi . m'ſtrrire Putientibm‘ ”au Pollli n ut barba: vulnera
Sono molte , e diverſe altre ſormole di Pozioni [er optimì rl/ſhc7ar, G“ *w'rider in rarpojìzerim ob
Vulnerarie , che ſi poſſono da’ curioſi vedere nel ſtruc’îum ;uz/tibi” 2 ó“ i" aquam fervente”: roxa
Proprio teſto del chrclhmo; ma mi ſento quì di r—im 0570 lyori:: imle liquore”: Lab/u' , pozionemqut
re,che COſa ſono quefie Pozioni ?.e- come ſi poſſono vulneralem, quam patient/’bm- admimſtrflvi . Efl
ſicuramente dare a’ feriti , mentre ſi formano con hic Pot”: ”ti/lim”: ill/.r 714117”: *vínum Libere non
vino , coſa'da fuggire in queſti mali , per l'immi licet aut in capite 'vu/”eran ſunt . E quanto all'
nente pericoloa clie’ſono ſoggetti i pazienti, d’in utile , che ſe ne riceve dice: Inſuo temperamento
correre in una infiammazione interna .P lo poſſo confini-mt ”atm-am, ut miti: mmm:: s mqm’ nu[
dire francamenteflhe tali Pozioni, non ſolamente /mn occaſionem z'uuniataaliquod arcidenrfl-eldam
non ſanno venire la preteſa infiammazione , ma mn” inſerendi :fiqnidem omne , quo-l natura”; i”
operano , che non ſi faccia 7 perche quantunque pace conferme efficit etiam , ur iffa de nutrimen
quefle non Facci-'mo evacnare gliumori , giovano to minimè conquxrazmtguo non deficiente natura
nondimeno ad eſpurgare le ſerite dalla ſuperflui membra ſanantflr , pratèr iacideminm pravorum
tà del ſangue,e degli umori,e con la mirabile pro accidentium .
prietà loro , conſolidano l'oſſa ſtan te , e i nervi,
quando ſono leſi dalle ferite , le quali riempiono DECOTTO .MIRABILBz
di carne,e conducono a cicatrizare. Se di tali ope per provocare!“ meſtrui eſperimenti!”
razioni non aveſii più volte veduto , con gli occhi‘ r dal ;Laren-»ma , e da me .
miei proprj,l'eſperienza, non ardirei trapportarne
quì tali ricette a benche uſitate dagli Medici unti-È Iglia Milium ſolis ,ñ Aniſi , Legno di Viſco
chi,e tralaſciare da’Moderni . Ma a chi non beve (Merano ana dramme g. Dittamo Cretenſe 1
naturalmente il vino , ſe gli potrà ſare uſare l’ac drama-Zafferano ſcrop.1.
qua diſtillata dalle medelime materie vulnerarie, Si peſtan‘o groſſamenre le ſudette materie a e lì
nell‘iſteſſa doſa, e modo, che diceſſimo ſarfi del vi macerano per 24.0re in vino bianco generoſofl Foì
no- ll prudente Medico pc trà a ſuo modo preſcri fi ſanno bollire un poco .
vere moite ’altre ſormole di pozioni vulnerarie, Queſto decotto più , e più volte eſperimentato,
come meglioli tornerà commodo , che perciò al ſi dà alle Donne , per provocare i meſhui I UCCÌO
guſto de'CurioſiJono poſte quì da me tutte le ma ſluiſcano ne’tempi .debiti , ma doverà precedere
xerieda‘formar eFe pozioni.- Ciclamino , Conſoli rima una conveniente purgazione , con pilolc di
da maggiore,00nſolida Media. che alcuni chiama Aloë , o altro ſimile medicamento purgante ì e poi
‘po Sofia,$abina,Centaurea,Verbena. Serpentaria, per due , o uè giorni ſuſſeguenti ſar bere ad Effe
Perſicaria.Artemiſia, Giglio Convallio, Zedoaria, pazienti quattr’oncie di tale decotto; avvertendo
Galannginca pei-vinca, Lingua ſerpentina, Be che ciò ſi faccia vicino al tempo chela paziente era
-zonicíl , Ariſtolocia, Veronica Agrimonia, Pirola, ſolita ad avere la natural purga,altrimente è‘ſatica
Sperma ceci,cioè di Balena, Granci di fiume, No Vana il volere provocare i meſtrui ſuor di tempo ,
ce vomjca,GambarkMumia,Mace,Teri-a ſigillata, perche non vi concorre il moto naturale , che at
B010 Armeno e ` tualmente ſi trova impedito , ad eſeguire la ſua az
zione, (la qualche cauſa umor-ale .
Qgçſto medeſimo decotto è di‘ gran efficacia an
che a promuovere il parto morto, ovivo , che ſia,
'a lico
'i PARTE 'r E x z A." "Lair
ficome anche ie l‘econdine, aggiungendovi però dentiſiìmi , ma ſi è poſto per beneficio de’princi-Î
puo ſcrupolodiDiambra . pianti della profeſſione .
B E V’ A N D A’
D E C O T T O [m- Ia Conan-ea Gallica, efate”:
per-_firmare i mrſtrui dangarcetquoÃ
z‘e dal &creerann
[glia di Tormen tilla,Conſolida Maggiore ana P Iglia erba Vermicolaria manipolo uno o ſemi
oncia r . Semi di Berberi, e di Acetoſa ana ou di Cotogni, di Ruta, di Agno caſto , di Pian
cia mezza 9 Gomma Arabic: . Tragacanta ana 0n tagine ana oncia LRadici di Tormentilia oncia o
cie :Sugo di Piantagine depurato libre Le mezza . mezza , Roſe roſſe p.2.fiori di Verbaſco p. I .Sugo
Si macerano per r'z. ore poi ſi ſprEmouo , e cola di Limoni oncie 6.Acqua di fiori di Malva Arbo
no , ed aggiungi ſciroppo di Cotogni , o di Mor— rea libra mezza . Si macera il tutto per trë,o quat-j —
telle, quanto balia , e fà un’apozema per due doſe. tro giorni in Bagno Marino lento , poi ſi traſcola .`
Sarà ufficio di prudente Medico inveſtigarol’o La doſa è di due , o trè cucchiari la mattina , e la
rigine di tal male , perche eſſendo gli umori- ſalſi , ſera,conrinuando per molti giorni. DOVer-Ìi avverñ'
ed il ſangue ſeroſo , doverà queſti digerire, e con tire il prudente Medico , prima di dare queſt’ae
‘ _cuocere , e poi eſpurgarli con ſciroppi opportuni . qua , che il Corpo del paziente ſia ben purgato re
Aeſto però , sò bene , che non accadericordar poi uſandola per molti giorni , vedrà coſe di &Pz
.lo a’Medici di ‘I uì,che tutti ſono dottiſſimi, e P ru pore , ancorche la Gonorrea ſia antiquasa .

DELLI VINI MED] CATI IN GENERE.

l Vini medieati ſono di due maniere , ſempli li: , alle ventoſità vecchie , che gonfiano i~ pretor-`
ci , ecompoſti z Li ſemplici fi ſanno di una dii , a’vermi del corpo a ed a provpcare imeſtmi
ſola coſa . La dovei compoſti ſono ſatti di varii riteu riti,`
ingredienti, Cominciarb a deſcrivere prima i ſem
plici , per non tediare l’Artefice con lunga ſcritto, VINO DI ACVROÌ
ra , dando Però un’eſſempio generale 1 con il me VINO DI ANGELICA'
todo del quale ſi poſſono poi comporre tutti gli al _VINO DI FiORl DI ROSMAR‘ÌNO_
tri, divariate ſpecie; Sarvirà per eſempioil Yi— _VINO Di FIOR] DI' SAI-VIA.
no dell’Aſi’enzo , che ſi fà in due modi . -
Facoltà , nl Ufi! -. ~
v‘rNo DI AssENz-o, GioVano alii mali del cuvellopriginati da cauſa
fredda - _
IL primo modo , che è il più perfetto è il ſe VINO DI ENOLAÌ
guente . Si piglia una libra di Affitnzo ſecco , V'INO DI PARFákeÃÃ
alquanto inciſo , e peſto 1 e ſi pone dentro un bari— Facoltà, ed Uſo .
le , e vi ſi gitta ſopra tanto moſto , che ampio il
vaſo . Si laſcia bollire da ſe 1 per qualche giorno , Giovane all’Aſma , e mali del polmone . perche \~
ſempre riempiendo il vaſo con nuovomoſto , per lo detergono , e lo mondificano .
al che , il Vaſo , nOn-dove reſta: ſcemo , ed il vino fi
purga m-glio dille ſue feccie . Come aver-à ceſiîito VÌNO DI BUGLQSSAÃ
di boilire , ſi torna a riempire il vaſo di moſto-.z e facoltà, :d‘Uſo .
chiude-ndoio bene, e laſciandolo così per 40'giorni,
Si ſtima efficace per gli effetti melancoliciſſ, e
perche ſi digeriſca ,e maceri . poi ſi travaſa il vi
no , e ſarà ſarto , e con tal regola ſe ne può com paſſioni di cuore.$i fà con il fiore , o con la rod-ice
porre , quella quantità che più, ti- piace . di eſſa .
La doſa di queſto vino ſarà un mezzo bicchiero. VINO D1 GlNEPROq
L’altro modo ſi pub fare di ogni tempo,piglian ' Facoltà , ed‘ Uſo .
do di Aſſenzo quanto ti piace , e ponendolo in una
carraſa di vetro , ſiche la terza parte reſti vuota a Con ſorta mirabilmente-il cuore,íb cervello, ed alf
poi gittavi ſopra tanto vino bianco buono , che tre parti nobili,e caccia l’areue,e pietre da’rerii
cuopra l'aſſenzo; chiudi la carraſa , e riponila in
ſtuſa , o altro luogo caldo a macerare , per dieci , VINO D-L EllFRAGlA.
ododeci_ giorni a perche ſtà queſto tempoil vino
tira a ſe la Forza , e ſapor dell'Aſſenzo', lì laſcia Qgeſto doverà farſi con i‘Eufragia di Apruzzo,
nella medeſima carraſa , ed in luogo del vino , che perche altrimente non aver-ia la facoltà, che gli ſi
ogni giorno ſi levaràwi ſi torna a porre ſopra altre attribuiſce di conſervare, ed aſſottigliare la viſta.
tanto vino generoſo ,continuando per otto , o die 'PACO/tà 7 ed o
ci giorui . L’eſperienZa ſi‘: ſacra dal noſtro famoſo Ferri-mo‘
Facoltà , ed Uſo . \ te Imparato , il quale avendo con la ſua perſpica—
(Lello vino ſecondo Dioſcuri-{cè utile allo ſto cia,ſecondo l’avvertimento di Arnaldo 11:‘ Vil/av
.piace ,~provoca l‘urina accelera la digeſtione , gio ”wmeſſaminato le virtù dell’Euſragia,e gli effet
va a‘ſegatoſi , al trabocco del fiele , ed alle reni, ti da lui deſcritti, per beneficio della viſta 1 volle
per un‘apno farſſprova di beve-'re il "111° {atm ‘50"'
*Proibiſte la nauſea , conferiſce ap'ſtomachi debo—
‘V u .eſſa
;46 . TEATRO FARMACEUT. Dñ-EL DONZELLl
gm… ma come che vi aveva poſto l'Eufi-agia no.- ' VINO Dl CAMEDKIO.
{it-ale , non neſi riporti) utile veruno i ma elionrìoíi"
Facoltà. ed Uſo.
Poi ſeryito del vino ſacco con l’Eufragia dj. Api-uz.
zoiu capo dell’anno guadagno canto nel vedere 1 S Caldafliſolveze giova alii ſpaſimatîaál trabocá
che dove eſſendo in quel tempo di età di anni bo co del ficle i alle ventoſicà della matrice , ed
nè potendo laſciare l‘uſodegli occhiali . fi riduſſe alii ſtomachi,che tardamence digetiſcono , ed a"
poi a laſciargli affatto , fino alii 97. anni, che tet principi dell’idropifia . Aglio vino quanto più
minò la di lui vixa . › invecChiaitancOè migliore . ` ~
Si aſſeriſce di Più a che la palvere della medeſi
ma Euſxagia bevuta con vino, overo mangiata in VlNO DI STECADE. '
un roſſo di OVOQRbbìa l’ifleflà virtù, per ſpecial do Facoltù,çd ’f'. ` i
te della natura, perche ſi è vedute, che moltiflìmi
quaſi ciechi.ſi ſono illuminati', avendo facoltà di Difl‘olve gii umori groffi 1 le ventoſicä del co;
traVÌate i difetti dagli occhi dg‘ vecchi , malfimo fiato, i dolori de’ nervi, ed i difetti. cagionati dai
quando ſono originati da materie fredde, e groſſe. gelo .
la prova di un annoè facile.: non diſpendioſadìc Daflì utilmente al mal Caduco con Piceno, e:
che ciaſcun può francamente avventurarvifi. Sagapeno e

VINO D’isopo, VINO DI BETONICA


Facoltà', ed Ufi. Facoltà z ed ì’ſh

V' Ale mirabilmente a’ mali del Petto , 'e del QLL-:fia Vino - banche ſi facci , come gli altri."
, polmom: a alla :Oſſe vecchia . e ſtretcura di nientedimeno.per detto di Dio/èoridc. non
pertozprovoca l’urinahgiova a’ dolori del corpoial ſi deve travaſareſſe non dopò i ſette meſi
freddozed al tremore, che viene nel principio delle Vale come la pianta iſtefl‘a, contro molti difet
febbri circolarizc provoca i meſtrui_ . ti dell‘interiora . Finalmente ſi conchiude . che
le'NoſiD'I ANISI. r tutti i Vini artificiali medicati. hanno le medelì.
me virtù delle piante a con le quali fi compongo
facoltà, ed I’ſo. no; ma Però non ſi adoprano,dove ſia febbre.
«ñ

Siloda Per il dolor colica del ventre , e: degli VINO DI LEGNO SANTO.
jnceſtini. ‘ . - ’ Facoltà, ad l’ſo . -

VINODÌEPITIMO. Si fà con Legno Santo limito lih. 4. in un bl-~


VINODAI TAL/[ALICE. xile di moſto, fi laſcia ſei-mentare per uè meſi, Poi
facoltà , ed Vj?). travaſa .
Giova al morbo gallico.
_~ Gîovano alla milza .
VI_ N O Dl S E NA.
VINO Dl CENTAUREA MÎNOREQ Facoltà, ed Vſo.
VINOD’IPERICO;
Facoltà , ed l’ſo. vSe: ne bevono ſei oncie. e purga gl’ umori Hem
matici,e melancolici benignameme, ſenza alcuna
,._. Giovane aſſaí per apri: l’oſtruzvioni del fegato. ,ſorte di agitazionem cravagliozè faciliſſimo. e non
ed a fortificarlo mirabilmente , caccianoi vermi. rieſxe ingrato al guſto, maſſzme a quei,che abbol’*
ed ogni commozione del corpo . ;iſcono altre medicine .

VINO DI. ALCHECHENGI. ;VLNODi MERCOLELLA.


vmoox ERiNGIO.
Facoltà , ed llſa .
Ha le medeſime proprietà di quello della Sen”
Toglionoi dolori' renali; e caccíano fuori le ſecondo Caſlor Durante .
pierre .
’ VlNO SClLLlTLCO. VINO DI ERMODATTILI.
YINO Dl TlIRBIT.
1 fà con una libra di Scilla ſeccara al Sole Facoltà , ed 7/a.
l. per z 5.0 trenta giorniſſoprainfondendo 8.1i
bre di vino bianco buono; ſi digeriſcc in Bagno Pnrgano gli umori acquofi,e cata rroſiatirînddi
Marino, per cinque” ſei gorni , poi bolla un po dalle gioncure,perciò ſi adoprano in ogni ſorte di
co e fi colaiaggiungendo ;.libre di miele , e ſi pu oſta .
VlNO DI SEMI DI EBOLL
:ifichi . VIN o D1 SE M1 D1 SAMBUCO
Facoltà , ed ’Uſa . _
‘Vale per aſſoniglìarefl: tagliare ie materie craſ Fata/tà 1 ed Vſh
ſe,e cutanei-,e mçlancoliche . ‘ Purgano potentememe l’acqua nell‘idropid
P A R T E T‘E n z A: en
VINO DI ACClAJO. Facoltà 1 ed Uſl: : ‘
Vale ſingolarmcnte all’oſlruzzione del fegato;
Iglia di limatura di Àcciaío oncie quattro; milza 1 e della matrice , al morbo regio roſſo e e.
Sena orientale oncia una, Cannella ammac. flavo . Giova alla cardialgia , tremare del cuore ,
catme Coriandri preparati ana oncia meZZa,Ani(ì colica , e palÎìone iliaca, ſoccorre alla contrattura 9
oncie 2.Aſſenao Pontico un manipolo, vino bian vomito a febbre terzana ,e quartana - E medicaó,
co buono lib. 4. Si facci l’infuſìone di ogni coſa. mento dell’eriüpela , delle macchie, ed infiamma-Z'
. graduatamente,pcr quattro giorni . zione,elevata dalli vapori bilioſi del ſangue . Nel-J
Facoltà'. ad Vj?! ~ l’idropifia . e catarroè grande eſiccativo .- Si ado
Vale mirabilmente nell’oppilazioni o e ne'mali pera purgato il corpo, con rimedii appropriati
ipocondriaci. Se ne pigiia quattro oncie la matti. al male. La doſa ſarà di 2-oncie in trè con la ſo.”
na a digiuno . , lira dieta circa il vitto. la quale nonſi doveri]
mai tralaſciare -
.VINO MARZIA}
di Angelo Sala. LE; i
AGGIUNTA‘.

[glia- d‘i Malvagia, o puro un ſimile vino.. VlNQlPPOCRATICQ


bia-neo generoſo libre otto. medicinali, lima commune e
tura di-`ferro purilìcata, o pure di. Acciaio libra f

una.Si pone il vino in vaſo di terra di `ventre ,sfc-ñ . ~ Igiîa di Vino roſſo ottimo,o pure bianco gel
rico,e di collolungo . Si doveri; in Euocare la. lima` neroſo libre dieci , Cannella perfetta oncia
:il tura in crocciolo , e poi gettarla nel vaſo z dove ſi. Una, e meza , Garofani dramme ſei , Cardamomo.
MR contiene il vin0,eſi ottura la bocca, acciò li ſpiri maggior-3,8 minore ana dramme due:Mace,eNoci,.
id. ti non eſa-lino . Si dover-à notare , che del vaſo ſi Muſchiate ana dramme unaie meza:Belgoino drä-ì
iín riempirà la terza parto,e non più ., Queſtaopera me trè zucchero bi'áco libra una, e mcza-Si POlve~l
ci! filza ognicoſa groſſamente,e s’infonde nel vino fa.
zionefi reiterarà trè’ volte , poi ſi farafare la reli
denza, per 24.0re›e ſi adopera all’uſo . c’e'doli,ſtare così per ſpazio de giorni trè 7 doppo ſi
go Facoltà , ed ‘Uſa . paſſa il detto vino per manica d’leocrate , dalla.
Quello-vino muove il corpo.. e fà evacuare va quale hà preſo il nome d’lpprocraticm 0.Lppocraſg
xj umori corrotti, e ſpecialmente la Hava , cd atra ſ0 z ed averaiil vino chiaro,il quale, è ottimo rimez
bile—,etutei gli—umori terreſtri,ponderolì, e tempi, dio per corroborare lo ſtomaco, *bevendoſene la
che non ſi hanno poſſuto evacuare con altri media mattina, un bicchiere , dopo d’aver preſo un bi-ñ
camenti . ` ſcottino di pan bianco. Dafiì. anche con l’iſlelî'a'
’I
indicazione utilmente a iTerzanarii , eQufarta~
VINO. MARZ,IALE\ narii , ne quali ,.oltre che corrobora la natura, re;
compa/Io, di Angelo Sala, ſtituiſce anche l’appetito de‘cibi perduti.,
Non mi è paruto coſa ſuperfluo l'avere quì ag;
~ [glia-di vino bianco ottimo lib. ſette, ſugo di‘ giunto talricetta, atteſo me ne hà dato l’occaſione.
Cotogni libra una , Limaturadi Acciajoliñ. l’cſſere a me ſtato più volte richieſto ,._ qual fuffe la.
bra l. s’intende nel modo ſopradetto. Ma per ron-, Compoſizione di, quello vino lppocratico ,, mentre.
derlo perfetto piglia una libra di vino dell’info. ( benche fuſſe ſtata in uſo appreſſo dimoltí del ſe
ſione indetta ì ed aggiungi in eſſo di Rail-.di Gen. colo paſſatole {lato da quei,che volgarmentc ven~.
‘o ziana mezza oncia 1 Rad.di Cariina dramme trè, dono qui l’acquavita, introdotto nelle loro botthe
rad.di Z'edoaría dramme due , Garofani, Legno ghe , facendolo prendere in vece dell’acquavite L
Aloè ana dramma una, Zaffarano dramma mezza.. onde acciò reſtino ſodisfattiimurioſi ,come anche
Se. nc cava la tinturanel Baono,ſi
E) ſP reme,c
_ fi a g‘- per. togliere l’occaſione_ d’inganno all’impoſtori ,
giunge nell’altro vino ſuddetto . Serba il 'uno con non è fiato ſparſo al vento il tempo,chfe corſonelz
prepararmſenza ſepararlo dall’Acciajo .. lTannettere quì tale ricetta a. '
r
uncsnr ncenrrnrroix:arrl
A
Dioſcuri-le dice, che diſſecca l’umidità ſuperfluo
ACETO SCÌLLFTLCO.. delle Gengivc putride , ſtabiliſce y e_ conferma i
denti ſmollî` , toglie le putrcdini della bocca , e la
lelegge laSciilhche fia bianca, e tagliaſi in gravezza del fiato . Bevuto conſolida , ed induri
pezzi , e qneſti s’infilzíno in un filo ,. ſiche ſce le fauci—. Falla voce limpida , e ſonora . Sid-ì
uno non tocchi l’altro, e ſi farà ſeccare all’ombra, alle debolezze dello. ſtomaco 7. ad a chi digeriſce il
per quaranta giorni continui. Di tall pezzi ſecchi cibo malamente. Vale a i melancolici, al malca—
ſc ne piglia una l‘ibra , e s’infondono iu dadeci ſe duco , alle vertigini , ed a i mentecatti, perle pieñ'
flari › Cioè oncie 1 8-di buono Act-to . Si chiude tre ',4 che creſcono nella veſſica. Conferiſce alla.
la bocca del vaſo , e ſi laſcia 1 ſette giorni continui ſlrangolazione della matrice, al creſcimento della
al Sole . Dopov il dett‘o tempo ſi cava la Scilla . e milza , ed alle ſciatiche . Ingagl-iardiſce i deboli 9
L1 {Pr-imma. ſ1 gitta via . Si chiarifichi poi l’Aceto , corrobora il corpo , e fà buon colore . Affottiglia
e li ripone . la 7villa, Diſhllato
ì nell’ex-occhio,
,V u 2; giova. alla Là!
ſordi@
348 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI
e .In ſomma è buono ad ogni coſa , ma però non ſce un licore di ſapore dolciſſimadel quale piglia”;
. ſi deve uſare nell’ulcere dell’interioca , ue meno doſene da due ſino a quattr’oucie , fà VOilllLl‘B
ne i dolori della teſta , e nelle paliioui , e difetti di mirabilmente ſenza molta moieſtia a e Purga per,
nervi . Si doverà uſare bevendolo a digiuno ogni fettarnente lo ſtomac'o .
dì , pigliandone nel principio poca quantità , ed
accreſcendo la doſa ogni giorno a poco a poco o AGGXUNTA.
tito che nella fine ſe ne viene a bere un bicchieto.
ACETO CONTRO VERMI
ACETO ROSATO compoflo .

I f?! ponendo le Roſe ſecche dentro un vaſo di [glia di ſoglie verdi di Perſico , Aſſenzo , Rui
vetro 1 e poi ſoprainfondendogli Aceto bianco, ta , Coſto amaro , Menta Greca , Centaurea
capotentes fi chiuda bene la bocca del vaſo , e (ì `min ore ana manip.: .Colochintidemna col ſuo ſe
laſcia al Sole per 20.0 go.giorni , o pure inſtufa 1 me oncia meza: ſi peſta ogni c oſa groíſamaute,
o in tenere calda . poni in vaſo di vetro , e ſoprainfondevi di aceto
Alcuni però più eſatti preſcrivono la doſa delle ottimo bianco , ed acerrimo libre trè , otturando
Roſe ſeccare in una libra 2 ed otto libre di Aceto - bene la bocca del vaſo , facendolo poi ſtare al Sole
Con la medeſima regola dell’Aceto Roſato , fi per giorni 40-Si faccia poi la colatura con ſpremì
compone l’Aceto di qualſivoglia pianta.” ſeguen tura gagliarda z nella quale aggiungerai d’Aloe ,
ti però ſono li più uſuali . Aceto di fiori di Garofa e Mirra ana oncia una.Teriaca vecchia oncia una,
niiAccto di fiori di Calendula,Aceto di fiori di Sal e meza 7 poni di nuovo in vaſo di vetro ben ottu.
via , Aceto di fiori di Roſmarino, Aceto di fiori rato i ſacendolo ſtare anche al Sole per altri giorni
di Sambuco , Aceto Garofanato , ed altri . diece: ſerbalo poi così ſenza ſepararlo dalle feccie.
ueſti Aceti hanno le medeſime virtù dell’erba, e come doverà uſarſi, s’iutorbidi l'aceto , col qua.
rome diceffimo nei Vini medicati , ſecondo però le ongerai la gola , la bocca dello ſtomaco 1 ed i
ie piante,che entrano a comporlizma gliAceti han polſi‘ , mattina ,e ſera z imperciocche ammazzai
no maggior forza di tagliare ed aſſottigliare, e ſono vermi ì facendoli evacuare per ſeceſſo .
più apropoſìto per diſradicare gli umori groſſi,
viſcoſi, e tartarei , reſiſtendo di più ad ogni ſorte di ACETO SOL'LITIVO
putredine, e corruzzioni o il che non fanno i Vini .
Iglia d’Aceto forte libra una, Siena Orienta-`
AGETO DISTILLATO, le oncia una , Polipodio quercino ben peſto
oSPirito d‘Aceto; dram me trè , Manna oncia meza, Cannella dram
me due . Si meſchiano le ſudecte coſe con l'aceto,
*Aceto diſtillato , ſ1 raccoglie al modo contra facendole ſtare in infuſione per ore 24-ínluogo
L rio del Vino , perche la parte più nobile , e caldo : e poi fi cola , e ſi ſerba .
profittevole del Vino 9 è la prima a diſtillare , la La doſa è di un oncia , e meza, e ſi può prende
. dove nell’aceto . ſi gite: via la prima parte, che 1'e con ſoglie di Mercorelia a modo d’inſalataie
diſtjlla, percheèſenza ninna acrimonia, e ſi Chia_ ſerve ſolamente per lubricare il corpo ,dandoſi
ma Hemma. La parte profittevole dell’acetoidi'ſtil particolarmente a quei, che in altro modo abborf
lara è quella che deſtilia depò la fiamma, e guſtan 'riſcono Prendere medicamenti ſolutivi . Ma con
doſi ſi fà ſentire molto acetoſa . Si deve avvertire tutto ciò o perche nell’aceco fi communica ““3
di ſar diſtillare ſulprincipio la flemma con poco molto diminuita pin-zione ſolutiva , ſuole il detto
fuoco , altrimentciſcende meſchiata con elſa , non. aceto apportare a molti affanno 1 angoſcia , o al~
porzione piccxolade i ſpiriti . ’ tri ſimili travaglìoſi ſintomi 5 eſſendo che comin—
Albucafi chiama queita operazione , dealbatia cia a muovere , ſenza potere poi attuare l’evacffl*
ac”: . zione , mentre l’aceto coſtringendo le fibbre dello
(Mando queſto aceto ſarà impregnato del ſuo ſtomacó , reprime non poco la qualità ſolutiví I
proprio ſale criſtallino , e ſi ſarà paſſare per ſtorta, acciò non operi ,' (ſonde derivano l’accennati ſiu
ſi .chiama aceto radicata, ed alclmlizato, ed acqua tomi . Perciò a mio ſentire , merita queſta ricem
ſol-umts . più toſto il nome di capriccioſa , che d’utile; con
tutto ciò ſi èquì deſcritta a fine , che reſtandon*
ACETO DISTlLLATO VOMITIVO , informati i novizii di quella proieffione medicina'
detto Acqua di Eſculapio . le , poſſano con giuſto giudicio rintuzzare la poca
eſperienza di chi ſimile rimedio nelle occafioni
Llando ſi diſtilla l’aceto perla Campana di .forſe proponeſſe .
Qpiombo, ſenza ſeparazione di flemma , rie.

DELL'AchnDIST ILLATE SEMPLICI


in Genere .
riuſcire l’acque con i propri loro odori,e ſaporiidlſi-`
L’Acque {i poſſono cavare da qualſivoglia pian
ta,per via di diſtillazíone. Sono diverſi i vaſi remo aſſolutamente, che il vero modo di diſtillu'î
con i quali ſi diſtillanozma perche non tutti_ fanno l’acqua dall’erbeaè quello dei Bagno Marino i m3
P“
a P A R T E T E. l Z. A! ?'49
Perchel’Acqne diſti-llate ſono in frequentiffima
ulo nelle Officine , che pei-ciò ogni debole Farma- -
A c Q_ v, A
di {iflèmo . `
COPCO M conſuma in un’anno più centinaia di lì!
bre , poco ſarei 1° ſeguito , ſe pen ſaiiì di preſcrive-` D lie ſono i modi per ſare l’Acqua di Aſſenza!
re,pcr aſſalota regolada diſtillazione di tutte l’erb , il primo ſi Fa pigliando l’Aſſ‘enzo : circa il
per Bagno Marino. Ci Contentaſgmo dunque , che meſe di Maggio a e ſi contunde , e vi ſi aggiunge
l'Ache diſhllate,Che dover-an no ſervire a compo un poco di vino bianco.: ſi macera per due , o crè
nere i GÎUlebbi , fiano aflblutamente cavare per giorniypoi ſi dil’eilla con fuoco leggiero.Si può auf
Bagno Mari-a o Conſervando queſhz propriamente chevdiſtillare ſenza vino ,
l’inciero ſapore, ed. odore; ma l‘Acqne,Che ordina facoltà a ed Uſa .
riamente ſi conſumano, per bere, e per meſchia-(ì Scalda , e robora il venrricolo ,ed aiuta la con;
cani ſciroppi, ſi poſſono ſenza ſcrupolo diſtillarm cozzione,ſerma il vomito , uccide i vermi del ven
Per il vaſo di Rame ſtaanaeo, per di dentro.. che i cricolo,e degl’inteſtini .
Germani chiamano Ve tra . Lſeſempìo per ſarla, Giova agl’ltterici , e caccia per urina tutta la
ſarà il ſegnente,poſto.dal Tirocinio ChiijOſlib-.Î. materia bilioſa , contenuta nelle vene 5 provoca i
“fadPiglia Cicoria,colta nel meſe di Maggio lÌ-_ meſtouì; vale alle ſebbri lunghe, vale anche contro
ſe n., ſi taglia minutamente a 05 ammacca nel 'i veleni. L’altro modov dell’acqua di Aſſenze-,ſi fà.
Morcarmſopraìnſondi acqua commune lib-zo-ma difiillando l’Aſſenzo contuſo , ſenza niuno licore,
cera,per trè giornhdlſtîlla per V'efficarfinche ſe ne l’acqua che n’uſcirà ſi torna a ponere ſopra il me
raccoglìono otto,o dieci libre almeno-(laleſìa tego, deſimo Aſſenza diſtilhto. e ſi ripete la diſtillazione
la_ tanto del tempo di raccogliere , quanto del di in queſto modo trè volrezdalle ſeccieqzoi ſe ne cava
Sillare , dover-à ſervire per diſtillaretuttc l’acqua. il ſalemel modo deſcritto in quello Teatro. Si uni
dell’erbe, e ſpecialmeute le più uſuali, che ſono le ſce poi il ſale conl’acqua. Quella ſecoridfacquadi
ſeguenti ottanta” più acqueadiAcetoſella a CÌOEadÎ Aſſenze èdi gran profitto Per glfidropici .
Ariſtolocia. Artemiſia, Aſaro,AſſenZo.
Betonica , BoraginerBugloffa . A_ C Q. V' A.
Calamento. Calendula, Camedrio, Camomilla, di' Aceto/'e114 ..
Capel-Yenere,Cardo-ſantharvoSeraſmCenciſo
lio,Centaure.i minoce,CerofogliozCicorinCinque Xalida,_ed Acetoſella ſono una medeſima co..
{illi 'fogliofllonſolide tutto; - - . ſa.Sene fà acqua nel meſe di Maggio , e fi
Dittamo-crerico . inſola per moltigiorni .
EndiviaEnula,Eruca,E'1ſraglo,Eupatcrio. Facolta , ed ‘Uſo .‘
Finocchiorlë‘raghe, Fumoterra . ' Bcvuta,ed applicata di fuorizrinſreſca il ſangue,
Gelſomin i .GenzianazGigli- bia..nchi,Ginepro . il fegato; e la mina-‘Ne’ tempi peſtilenziali, tutti
lrcos , lffgpo , ’ ' gli Electuari contro la peſte , e la Teriaca , ed il
Lavefldola , Lacrima, Ligul’cícmLupoli a* Mitridaro iſtefi'o ,ſſi pigliano con queſt’acqua . Ri.,
' Magioraanenta,Meiilíà.Mirto. mette il fervore. de’ morbi caldi,giova alla villa, e
-' NaſturzìorNi uſe-a,Nenufai-o, Noci. mitiga il dolor del capo; è ottima alle mammelle
Origano, Ortica . infiammateileva il deliquiodi animo,ecl il premo-3
Pam taria,l’ap.ñi vacro-PetroſellorPerſìcaíria, Pian-s. re__del cuore ._
taginefleimpi[lella,Portulaca.Pralfim‘Primulañve:
:iP-Puiegio . è `
A Ct V A@
Reitano , Roſe, Roſmarino, 'Ruta . ' di Boragim .\
Sabina,Salvra,Saffifi-agia,8cabioſa,Scordiio.Scoñ
lopendriA, Semprevwo. Serpillo, Solacro. . -On il medeſimo modo ſi fà l’acqua di Boxagi;
Tamarice *Teglio , Timo.. ne,eleggendo que'lla,clie è fiorita“.`
Veronica- Vesbeim,Viole,ed llngola cavallina.,_‘ ' Facoltà , ed. l’ſo .
Tutte queſte Acque diſtillate per Velſìcarli do~ E appropriata( al cuore-,perche lo collegi-,am cor-4-`
veranno eſponere al Sole per i y. 0,20. giorni e C0* robora.Togìie gl’imaginazioni cattive, aeuiſce la
PCrCC le bocche delli vaſi con panno., o carta per-z memoria , e la mente , e diſcacçia dal corpo tutti
gamena perſon-ata . gli urnoricartiviſhì’ utile a’ melancolici, e frene-~
Angelo Sala inſegna a ſare l’acquedell'erbe per, cicrÈ .
il vaſo Veiſicazma in cambio di ponere acqua co A C' Q- u. A.
mune ſopra l‘erbe Lrlencrola Veffica_ ,.vi ſoprain-z di Blog/o a,
fonde tanto ſugo della medeſima erb:. ,_ ed in tal
maniera cava un‘acqua eccellente, cou fuoco, mo-r S L-diſtilla nel meſe di Giugno ,nelrnodo della.
deraro nel principio,e debole nel fine a acciò il ſu— Boragioe .
gozche rimane ſpeſſaro nel Fondo della Veſſicamon Facoltà a. Ed ?Jil
n vcnghi ad attaccare, ed inſerti l’acqua di_ cattivo. Toglieleſiricopifld il timore r genera letizia;
odore . conforta il cervello, ed il cuore , conferiſce pari
Quello modo. però può ſervire per eſſempio dell' mente bevuta all’Eriſipela,come anche all’apoſteñ
la; Cl‘be ordinarie fredde , e ſugoſe', ma le C3155 a 9d me inter-”med alle reni,cacciandone l’arenme pie
m aſciutreçcnme iiCapel Venere, Maggioranm e ſ1 ere , e ſci copioſamente urinare , ed è ſebbriſuga.
mil‘i , ſrdoveranno cavare con l’acqua a, come di Purga i meflruizli fà venire,e li corregge 5_ fà par
lopra . - cori—
’375 TEATRO FARMACEII'I’. DEL- DONZELLI
torire con faciliräzepittirmta al capo. toglie il do— A c" (L, V ”ñ
lore P“"gifflffl di eſſo . L’afflua diſtillaca cla’ſoli diſamedrio- ~
fiori della Bugloſſa ſi tiene per rimedio eſperimen
tato alle. ſuffuſioni craſi'e degli occhi , ponendene La deſtìllazione di' eſſa ècome l’antecedenteI
una goccia la mattinagd un’altra la ſera . Facoltà , ed Vfiz .
Scioglie il ſangue ingrumitme l’apoſteme inter]
A. c: u A neze giova contro i velenizvigora il calore ſangui
' , di Betonica ~ do del cuore , e del fegato ,ferma lo ſputo del ſan;
gue,e l’urina ſanguinolenra.Lavandolì I’occhi roſq
Èl Meſe di Maggio ſi raccoglie la Betonica." ii,e ſcaldatili mitiga, ferma le fluſſioni, e chiariñq
e ſe ne fà acqua nel modo ddl’altre ſuddet ca la villa. Sana tutte le fluſſioni calde; odorata più
_te,e s’inſolano,per molti giorni . vol’te ferma la vera coriza , e ſana il morbo Galli-i
*l Facoltà , ed ’Ufo . co ſecco , ed ogni altra fluflione calda . Aflerge lo
furfore del capo , e diſcute i tumori de*tel’cicoli.
Vale contro qualſivoglia ſorte di febbre , all’ Conviene all’ApopleiÎìa, al core, ſpaſimo, tremore
idropiſia, ed al fegato ſcaldato, conferiſce al capo ſudor freddoied all'Angine. Ferma i c,atarri,e ten:
al polmone,ed alla mika, accelera il parto, e vale de forte il capo, relille al veleno peflilente , e vale
controi morſi degli animali velenoſi . lſtillata contro la pafiìone colica.cd iliaca .
nell’oreccliio , ſeda il fibjlo , e ne caccíai vermi,
,bevuta conferiſce alla difficoltà del reſpirare, cac 'A, C Q V A‘
cia valentemente l’Atrabile per le vie dell'urina, di Card” Santo.
ed è ottima a' mali peſtilentl ;Conferiſce all’apo.
plellìa .epileſſia , toſſe, ed aſma; muove l’urina, e Si cava dall’erba freſcamel modo ſudetto.`
caccia la pietra,reſticuiſce la parola perduta , edè Facoltà , ed Vfi) .
di gran ſollidio alla memoria . - Bevuta l’acqua di Cardo Santo robora il ven}
tricolo, caccia dal fegato l’umor craſſo , e viſcido.
A C Q— U A onde mezza libra di queſt ’acq ua , con un'oncìa di
di Barche di Gina-Pro, . ſugo di Cotogno , ed una di Zucchero , con una
dramma di polvere di radice di Affaro meſchiate
El medeſimo tempo, che fi cava per diflilla inſieme ,e bevuta un ora avanti del paroſilmo li
zione l’oglio da tali bacche a ſi può racco bera dalla Quartanafleplicaudoſi due, o tr‘e volte',
gliere l’acqua di eſſe . muove anche queſt’acqua copioſamente il ſudore’
Facoltà , ul llſu. mondifica il ſangue, e giova alle febbrl contagio
Bevuta la mattina,e la ſera, un oncia di eſſa ac ſe,perche eſtingue il lor veleno . Leva l`ollruzzm
qua , mitiga il dolore delle reni , e della veſſica 1 e ne del fegato . Si cava per lambÎCÎo dal Cardo 60-.
purifica le medeſime parti , provoca l’urina a ed Ì rito ci rca il meſe di Aprile,e Maggio .
meſtrvi ritenuti , e caccia fuori del corpo il parto
morto - ACQUA
E bevuta al peſo di un’oncia,e mezza vale con di Carpe 9
tro qualſivoglia veleno-Vale di più a tutt’ i morbi
articolariſhagnandoſene l’articoli la mattina: e la Si cava da’ ſemi di eſſo CarVo.
ſera . _ Facoltà , ed llſo . `
A C Q— u A Si trova buona a fortificare il capo debllitatm
di Cerefoglío . onde fà buona memoria.Giova alle VCſtlgllliÎe ne’.
dolori puri del capo. Leva il dolore nefritico, diſ
Si cava dalle foglie del Cerefoglio fiorito . ſolve il ſangue concreto , 'diſcaccia dallo ſtomaco
Facoltà , ed Uſo . la pituitaied apre l'oflruzzioni del fegato’: del P01*
Giova nello (lato peſtilenre. Bevuta ſera, e ma’t mone.E convenientiſsima a’dolori eolici, e deter
tina conferiſce al polmone , ed a maturare l'apo ge la fle-.nme dagl’inteſtini. Caccia per uríflël gran
{leme interne,gi0va a’ Tilìci. emenda i'emorroidi, copia di pituita viſcida,ed è medicamento ſplene
‘e tutte l’eſcreſcenze delle parti pudende, uſandola tico,ed epatico . Scaldando aiuta la concozzìonet
in lavanda in elſe parti. Caccia i vermi dagl’inteſtinÌ.Reſiſte a’velenLScal
l
.da l’utero freddo,e riſolve il tumOre, e fà ritira(e
ACQUA al luogo proprio l’uvola rilaſſata , e rende la villa
di Camomilla . più chiara-Cura anche l’ulcere velenate,ed il m0::
bo gallico più umido .
Si fà come l’altro conſimili di ſopra; A C Vſi A`
Foca/tà , ed Uſò .
Bevendoſi queſt'acqua ſin ad un bicchiero pro di Confilida Maggiore.
voca imeſlrui, e caccia 'il, feto morto , rende facile
la reſpirazione , e pu rga le'vie dell‘urina,dalle pie Dalle radici della Conſolida grattateái cava “‘
tre,cd arenezmollifica la mÌIZa indurita , e mitiga qua con fuoco moderato. i
icloloridell’uteto a aſlringe le gengive. ſanguino— Facoltà , ed vfl . _
lenti,contempra le febbrized‘ i dolori del capo . E utilifiìma elle :orrore intrinſeche,erl arl! ogm
a [fa
² PART! TERZA; ;ff
altra ſei-ita interna , ſermandoil ſangue . Vale a' giorno da’danni dei troppo beve: vino . Tenuta.
ſputi di ſangue.alla cefalalgla›all’aſma, fegato, ed calda in bocca,mitiga il dolor de‘ denti , e garga
alla cardialgiaſiexmm le diarrea . tizZata 9 ſam l'ulcere gallichc della bocca 7 e dell*
faut-*i v- Giova all'Angina , o infiammazione delle
A c Q, u À' fauci , ed a fermare qualſivoglia ulceri virolento
j díÎEufragia . .L i_nterní.Vale alla rom-,ed a' difetti dell’animooſì*
ſarciſce le forze perdumfregandoſene le narici,le.
E] modo delle antecedenti acque , ſi díſtilla 1abbra,e l’arteria , ſoccorre al dolor dello Rom-aco
anche queſta di Buſi-agio. s ma flovcrà pi dçl ſegatme del polmone,è febbrifuga,fà bene agl',
gliani di quella di Aptuzzoſi ` ittericmd è controì vermi .
Facoltà 1 ad m .
Infiillara negli occhi aſterge la ſuffuſiane di eſ. A" c Q, u A
‘Lacuiſte la viſta,c l’odorato', leva il dolore pun di Lavendola .
gxtivo del capo . e delcoſtaro z toglie il dolore de"
denti” l-'itceriziá . Lavendola,e ſpiqadoſſa ſono una medeſima coſa;
e ſi fà nel modo dell'altre ſuddette .
A C Q.- ll A Facoltà I ed 'Uſo -
di Fumaria . E convenientiflima a tutti i morbi freddi., e
ſpecialmente del ventricolo , vale al dolore eolico.
' A dillillazìone di queſt'acqua, camina con la ed iliaco , alla languidezza del cuore r ed epileſſia,
regola comunez ma fatta a Bagno Marino. roboxa il capo z ed il cervello g
ſenza ponere acqua all'erba . poflìede le ſeguenti
prerogative. più eſaltam della cavata ordinaria. A; C Q u E
'Facoltà , ed Vſo . ñ: ~ di Liguffiço .
E ſingolar rimedio contro le ſebbri peſlilentî,
eſſendo quella una delle principali erbe-che mon Sì :accoglie queſt'ei-ba nella fine del Sol Leone,e
elihcanoil ſangue , ed- emenda ogni deſecazione ſe nc fà acqua . nel modo ordinario `, deſcritto
della cutezcome ſcabie Sec. Aſterge il vencricolo,
apre l'oſtruzzione del ſegato,e della milza z è ocu
più volte di ſopra .
Facoltà , ed Uſi!.
larczſoccotre alla contrazione de‘membri r Cauſata Reſiſte a i veleni , ed alla pleuritíde , ſcioglie il
da morbo gallìco. Caccia fuori del cor l
POil ſangue - ſangue congelato. Vale contro la pelle ,_ ed all',
congelato; cura l’elefanzia; conforta il cervello, e
ÎTintellettoL ottima perle Donne, che putiſcono ìdt'opifia ,e lepra .
gran flufl'o di ſangue . dilata il petto , ed_ apre il ACQUA.
POLUÌOHC , i ` o

~ nell'acqua , ſi cava_ nel medeſimo tempo , chg p


A C Q, u A ſi eſtrae l’aglio, diſtillato dalla Menta . `z
di Giglio Con-041]”. i Facoltà , ed ‘Uſb .`
Onſumn il catarroſreddo , è apritiva del ſe.
R (llueſia, manipulazione ſi fà, come l’Acqua di
0 efl i gatoamilzaae. reni, bevendoſene la mattina , e
ſera trè cucchiai-i . Scalda, lo‘ſtomaco , fà, venire
y . Facoltà , ed ſſa . , l’appetito , e ferma il vomito . Poſla con panni
(èargnrizaca è ottima ail‘aridità della linguale, nelle_ mammelle vi` diſſolve il latte_ congelato .
nell Anglna , e coglie qualſivoglia ulcerazione di
becca” la negrezza del palato , cauſata dal calore;
A C (L'U- A
elurente . Preſerva dalla corruzione interna , e
di Maggior-ana .,
ſcioglie il ſangue congelato nel corpo g di dove ſi
fanno le punture. Fà creſcere la (911210116 della Similmente queſt’~acquaſi può‘ raccoglierejquanç.
mente a del cuorem degli occhi . Rende facile la re* do ſ1 cava per diſtillazione l’oglio di_ Maggiorana.
ſpirazionednduce ſonno ſoa ve,e Fà grato l’aſpett0-. Facoltà. a ed ‘Uſo .
bi diſtilia da’fiori di eisi,che ſono piccibli aſſai . Si "ſoglie la vertigine , bevendoſene ogni mattina
`tiene per rimedio nell‘epileſsia I ed in ogni. dCbO* trè Cucchiai-i, ed emenda_ le fluſfioui fredde del cer
iezza del_ (3190,:: della memoria . vello , ed il ſangue crudo :A ſana la replezione del
petto , i dolori. dello ſtomaco,_i tumori , edi_ difet
A C Q, u A* . ti della milza . Mitiga il dolor della pietra . pro
d' [pericim ._ move i'urina , provoca i meſtrui , diſſolve il ſan
guecongelato i apre l’oſtruzzi’oni del fegato , e del
_1-_-.L_.i..—q_r.-—
Componeſi come ?antecedenti . polmone,purífica il ſangue; aggiunge for-Ze al cer
Facahà ,ed 'Uſo , vello, ferma qualſivoglia dolor di_ capo, e gl’inſulc,
L’Acqua d'IpericonJavandolene il capome to (i epilettici .
gliela furſora . i pidocchi, e lendini . Conforta il* A C Q_, ll A
cerebro, la memoria@ la viſta, leva le vertiginia e di Naflurzio .
"bevuto-;e ogni mattina un cu'cchiaro è un egregio
*rinizdio per gli apopleciciz e rende ſicuro per quel Si fà come l'antecedenti ñ
F 4~
'33-1 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
Facoltà o ed Uſi: . cola - Di queſto decorto ſi da’rà ai paziente tr`c on;
Tenuta alquanto in bocca . e dimenata per eſſa cie la mattina ,- e trè la ſera con uno ſcrupolo di'
ripara alla loquela perduta , e polia nel capo n31‘? coralli roſſi preparati a e ſi troverà curato frà po.
va il calore , ed il dolore , e rende icapelli più chi giorni .
belli. e ii ritiene . Cura le ſincopi ſubitanee ~ Le
niſce la tolſe . Levandoſene gl’articoli a li rende à C Q u Ai
forti , ſeda la ſete , ed alici-ge le ferite . di Perficaria .

A C Q,u A La Perſicaria è erba paluſtre , e cognita a tutti.v


diNÌ-”f‘ao i Se ne cava acqua per lambicco o nel modo ordina!
rio dell’altro erbe .
Qiel’c’acqua ſ1 difiilla da i fiori di Nenuſaro , Facoltà , ed ’Uſo Q
che èla Ninſea . L'uſo di eſſa conviene nel difl‘olvere i tornei-i
7 Facoltà , ed 'Ujb . ‘interni .Giova contro i veleni, alle febbri , ed al
' Hà facolta di reſrigerare in ecçeffo . eſtingue il polmone . Monda dalla ſcabie , lavandone il luo.
ſeme con la libidine , onde ſi trova utile nella Go go del male , ſicome cura le piaghe antiche , ver.
norrea . Vale all’intemperie del fegato. Giova alle minoſe , e galliche , e fin anche l‘iſteſſa lepra . La.
febbri pei’rilentl . Leva la ſetefl: l'ardore . Raffrena vandoſene la bocca. fà che i denti non ſentano do
la palpitazione del cuore , ed è di molta_ utilità ai lore , roborandoli . Gargarizata ſana l’ulcere galli;
Tifici , raffrenando il fervore del fegato, e del pol che delle fauci z e lavandone la cute la fl‘- bianca.
mone . Applicata efirinſecamente con aceto ., to L'acquaincavata
efficace tempodadii peſte
ſoli fiori
. per lambicco è moltoñ
glie il calore-,ed il dolor del capo,concilia il ſonno,
toglie il delirio , e l’infiammazione, ferma l’eriſi
pele , il cancro a e l’ulcere d’intemperie calde 1 ſi-z A c Q u A
come ferma anche l’emorragia del naſo . :li-Ruta.

A C Q—Ll A Dalla Ruta fiorita ſi cava acqua perfettiffima


di Origano . nel modo ordinario .
Facoltà , ed ‘Uſo .
Si cava dall’Origano fiorito . Bevuta giova a i veleni interni, alle Febbri ,al
Facoltà , ed Uſi; . polmone ulcerato , al fegato e e cava la pituità dal
Conſolida le ferite interne , e conviene alle ul.~ ventricolo , e dagl’inteſtini 5 cava anche la pietra
cerazioni interne , all’Angina di qualſivoglia ſpe dalle reni,e veffica . Raffrena i tor-mini del ventre,
cie , ed alla ſeccità della bocca . Soccorre alle ſeb e dà vigore allo ſtomaco , ed al capo 5 applicata di
briîardenti , e peſtilenti, ed alle apoſteme interne, fuori aiuta ia memoria , e conſuma il catarro per
purifica il ſangue i leva il dolor acuto, e pungente tutto ii corpo . Ricrea tutte le membra_ , e diffolve
del capo z e lo preſerva da molti mali . Gargariza. la ſoperfluità di eſſe . \
to toglie il catarro dal capo, ed ajuta l’uvola rilaſ
ſata z tenuta calda in bocca, caccia dalle gengive la A C Q Il A
pituita , e ſeda i dolori de i denti . Giova ai mor di Sabina .
bo regio z a i plEUritici , e febricitanti . Si adopera
nelle ulcere fifloloſe , alle pufiole , ed a qualſivo All’erba Sabina freſca , peſtara leggiermente
glia macchia delia faccia . ſe ne cava acqua per lambicco ſenz’altra
umidità , e rimettendogli l'acqua difiillara ſopra
A C Q LI A‘ le feccie , fidíſtilla di nuovo .
di Potro/e110 . Facoltà , ed ‘Uſo .
Di queſle ſe ne bevono due , 9 trè oncieaqüando
Sì diſtilla come l’acqua dell’altre erbe ordinarie. ſi và a letto mangiando prima un poca di tabelle.
` Facoltà , ed vfl, . fatte di Caſtoreo , teſticoli di Volpa , e zucchero r
Bevuta Ogni giorno queſt'acqua , ma però dili aromatizato con oglio di Cannella diſtillato. Si
gentemente diſtillata dall'erba , e dalle ſue radici, trova eſperimentara per conſortare il coito in m0
al peſo di oncia tina , e meza conforta il cerebro , do tale a che: Etz'am morta” genitali-1 , revocare
edè aperitiva delle reni , fegato . epolmone , ed è di:itur , come ſcrive Gia.Ermſia . nell’operecra a
utile a chi patiſce di pietra . Alici-ge il Fegato , e che và Unita con la Pratica Chimiatrica di Artb
la milza del ſangue ſeccioſmcome anco la matrice, mamra .
eli reni. Fà urinare. Vaie all’idropiſia . Toglie
ogni dolore-nefritico, e provoca i meſtrui z ma nel A' C DI] A
modo ſeguen re ſana le Gonorre'e contagioſa , con diSlrfi/lo.
i'ulcerazioni della verga , invecchiare di molti an
ni . Si pigliano foglie di Petroſello , e ſue radici Si n nel modo ordinario .
manipolo uno 1 Anìſi oncia una a ſ1 peflano groſſa Facoltà , ed ‘Uſb J ,
mente , e viſi gicca ſopra acqua di l’etroſcllo una cBevuta l’ acqua di Serpillo reſiſte alle infez
farmi-adi cuopre bene il vaſo›'3ſi fà bollire per un -zioni peiîílenci , ed alle morſícature Velenoſe a e
quarto d’ora , poi ſi laſcia raffreddare da ſe z e ſr difende dall'aria pefliſera . Libera dai tormilnî: Ed.
- i a [H
'u P A R E *r E R z, A’: z ;TZ
altri dolori del ventre -' Fà buono allo ſputo dei caVa la pietra dalle reni , e dalla veHica . Puriſica
ſangue all’angina , ed all’infiammazione delle fau 1'utero,ricrea il fegato. il ventrícolo. ed il palmo-J
ci a irrita i meſtrui . Rilaſſa g-l’inteſtíni, e l'aſterge ne fervenri , e conviene egregiamente all’ulcere
ſiccome anche la veſſicz , dalla quale caccia la pie.
tra . Vale al cuore ſcaldato più del giulio . Difen A c Q u Al
de da iveleni . Poſta nel capo ne toglie il dolore s di Viole .
'e conferiſce alle ſue pertUrbazioni , e lavandoſene Si el-iſtilla per Bagno Marino .
tutto il capo libera dalle vertigini . Cura le ferite
Yelenoſe . Sana l‘atrofia. o tabe particolare, lavan~ Facoltà a ed ‘UJÒ .
doneil luogo ammalato.. Taglie 1a ſtranguria per Bevuta dilata il polmone , ed il petto , n reſpi-l
cauſa fredda , e le febbri . Ricrea il cerebro , ed il rare facilmente . e preſerva il polmone dalla tabí
catarro dal capo , ed è utile al polmone a ſega” v de . Conferiſce al fegatooppilato , ed all’aria cat<
ed al reſpirare , e fa eſpertorare . Gimdrtbmanna tiva , e ſi adopera in ogni morbo grande . Riſarci
ſcrive, che l’vaua di Serpillo fatta con Vino ſana. ſce , e rínfreſca, il polmone . Conſerva il fegato
epreſerva da tutti i catarri , e fluffioni del capo . nella ſua ſimetria z, e chiarifica il ſangie 3
La doſe è di uno ,o due cuccia-'ari per volta .i
'A C Q 1.1 A
A C Q u A diff-’rimarr
di Sal—;lia . ñ-_.q
C Avarail’acqna di Verbena per lambicco nel
L’Acqua di: Salvia ſi doveri diſt‘illare dalla Sal modo dell’altre , ma aſpergerai l’erba a ben
via fiorita, ed irrorandola con Vino-riuſcirà peſtata ,con poca umidità .
lÎacqaa più vigoroſa r ’ ' Facoltà , ed ‘Ufi .` .
Facoltà ,. ed Uſi; . Giuda/;marmo dicezche queſta acqua vale tam-i
Somminiſtra forza al cerebro,fà buona memoria, quam Arcflnum appropriamm in 0mm' (Io/ore capi
od acuiſce l’intellettoffiortifica il fegato,pro,voca li tir, quel [417? affumpta panda-re quattro; ”damn
meſtruhcava il feto morto dal corpo.Con viene an cum ſpiriti”- Vin-1'011' gut:ulir.4.
che ali'epilelíia., apoleHía , alla pietra delle reni: e
i della. veſſicazſcalda il ventricolo,roglie il dolore de’ A C (L u. A
denti , e ſedala diſſenteria . Bagnandoſene le tem di‘, Gelſomim‘ .,
pie. la fronte, ela nuca , preſerva dall apoplcffiar
e mitiga la… melancolia.Bevuta eſtingue la libidine. D A i Gelſomini difficilmente ſe ne può caVaJ
Si lOda grandemente contro la peſte velenoſa. Gio re acqua odorata , col modo ordinario deglf,
ya agli effèrtidel polmone . Sana ancora l‘apoſte altri fiori, onde dovuà cavarſi prima l’infuſione
me interne . Prelerva dal furore , apre l’oſtruzzio fatta Con acqua comune diſtillatflfacendola ſtare
ni del fcgatoſſana la ſtanguria. e la pietra . Appli poche ore, e replicarlo più volteda quale-diſtillan-l
cata ſopra, il tumore de’genicali lo, diſſolve_ . i doti poi ſi averà- odorata,clie dover-à, fermentarſiala
ſciandola in luogoaſciutto ,_ in vaſodi vetro ben.
A C Q., ll A chiuſo, 0 pure diſtillare i fiori di Gelſomini z colti
di Fiori dr Taglia . freſcamente,aſpergendoli di acqua comu ne.e.farne
diſtiliarei primi ſpiritize-poi queſt’acqua riponere
SI cava per lambicco, nel modo degli altri fiori. ſopra nuovi Gelſomini , e ripetere la diſtillazione,
Facoltà , ul U/b. e ricordarti di pigliare sëplicemente i primi ſpiriti.
Si loda grandemente contro l’epíleſſia.Conforñ Facoltà_ , ed Ufii .
ta il cerebro , diſſolve il rumore del ventre ., Scal. Giova a rigenerare i ſpiriti vitali-e ricr.ea.1'animo,‘.
da l’urero refrigerato , ed il ventricolo.. Sommini
,ſlra latte alle mammelle , leva le macchie dagli À C Q L1. A
occhi . Si crede per certo, che dandofi mezzo cnc. diAngelzÎ`
'chiaro di queſt’acqua ad un bambino , ſubito che
naſce, rimane preſervato.per tutto il tempo di ſua P kglia acqua di Roſe trë parti , acqua di fiori di
_vita dall’epilelſia a apopleſſm , e vertigine . Monella due parti , acqua di fiori di Tribo.
li adorata parte mezza , per ogni trè libre delle ſu
A cQ,nA dette acque vidi meſchiano di ſtorace, e di Belgioi
di Ver unica . no ana oncia unarogni coſa poi lì fà cuocere in pi
gnata , alla conſumazione della terza parte , come
~Non è vario dal modo dell’altre erbe L_ poi ſarà raffreddata l’acq na li tra vaſa 2. e ſi conſer—
› - F:realtà , ed Ufl) . va lungo tempo a mettendovi un poco di Muſchi0›
Giova alla lepra . all'oſtruzione del fegato,.mil Si cuopre bene il vaſo., acciò non traſpiri l’acz
za, ed a'Tiſicí . Robora il capo,e l’intelletto . Va qua . Weſt’äcqua ſi fà ordinariamente nella Cit
le alle‘febbri, pigliandoſi la mattina r e procuran tà di Amalfi 1 e la chiamano acqua di Angeli a ill
do di ſudare . Leniſce la tolſe , e giova all‘eſperto riguardo deljuo grato odore .
razione . Contempera l’atrabile, muove la pietra’
e ffi urinare - Mondiſica il ſangue . Facilità il par.. Si adopera perFacoltà
ricreare2 ed Ufii .
l’animo , e concilia al-.ſi
‘ſ0 a ed i mcſtrui . E rimedio afvermi de’ fanciulli, ’ legxezza .
X x ACÈ
'354 T-EATR‘O FARMACEUT. DEL DONZELLI
Î
A c Au. A Scillç per ìTrqciſci,e ponila nel forno,dove fi c115;
dijiarí di Mim , cçil pane , laſciandola kiara ſino a tanto , che ſarà
tanto cotça la pafla_ ei’ceriore , che fia divenuta co.
Fiori de’Mirci doveranno eſſere ben maturati 1 me biſcotto z laſcia poi raffreddare , che aprendo
da’quali ſe ne cava acqua adorata con l’iſteſſo la carrafa troverai nel fondo di eſſa un licore denſo
metodo dëlle Roſe canto della venale ,_ come della. che tinge in giallo , ſeparato dalla parte impura ,
più eſquiſita . quale decantarai , e ſerbarai per l’uſo .
Facoltà. , ed ‘Uſa 4 [In cucchiai-o per volta di queſto licore, che ſu}
Ha facoltà riſtrectiva nelle piaghe della bocca , amariffimo 7 oltre l’alrre ſue inſigni proprietà .
e bevuta fà_ buono fiato . dato ne] principio della Timpanite la cura perſe!.
Con tali regole ſi poſſono cavare acque dil’cillatf:v camente ſenza pericolo di recidiva . ’
da qualſivoglia fiorea ,
A C Q ſi 1.1 A'.
A c (Lu A
diſcorzç di Noci *verdi 4
di Pero, o Tabacco. ‘
Sicava dalle ſolo COrteccie eſteriori delle Noci
Si fà nel modo ordinario dell'altre erbe; Verdi,diſtillare in vaſo di vetro,Per bagno marino.
Facoltà , ed ‘Uſo . Fara/tà , ul ‘Uſo .
Vale contro l’Aſma a ed altri mali del petto.“ Rinſreſca , e giova alla peſtilcnza , ed idropſiz;
Per avere l’acqua di Pero , Nicoziana , o erba ſpezza la pietra delle reni , e della veſiìca , e la ca.
Santa , clic dir vogliamo , ripiena delle virtù, che va fuori ._
a tal erba ſi attribuiſcono 1 ſarà di meſtieri rli ca
varia per diſtiliazione dal ſugo aſſoluto di eſſa in A C (Lu A
doppio vaſo , e poi con coobare trè 1 o quattro dÎMfl/Oniq
volte , cioè ponendo di nuovo ſopra le feccie l’ac
qua diſtillata ,_ e queſta poi ſtà l’altra ſue virtù è A polpa matura de’Meloni , o Cocomçri , a
ottima nell’Emicranea › ammazza i Vermi tanto .4 paſſa per ſeta, e ſi converte in acqua, la qua
del ventriColo . quanto degl’intefliniz pigliandone le lì dlſtilla in vaſo di vetro ., ' `
due oncie la mattina a digiuno - Preſcrva di più Facoltà , ed Uſi: .
dall’Epileffia . Vale nell’ulcete interne i e perciò Giova alle‘pietre delle reni . fà urinare , mondi
è utile a queizche ſputano marcia, e per ultimo to fica le reni , rinfreſca il fegato , ed eſtingue la ſete“
glie la toſſe antica , preſa calda la ſera con un poco Con l'iſteſſo modo ſi diſtillano Î- Cctxolì ,
di zucchero 1 o, PEnilli .
neſt'iſteſi‘a pianta ſi uſa anche in Forma di de 'A c (Lu A;
cozzione,e vale a correggere la ſordidezza nelle gen di Fragl”.
g- vive coſtringendole anche quando ſuii‘ero slarga.
(e , perloche viene a Fer-mare i denti ſmoſfi 1 pero S ldiſtillano I‘e Fraghe mature per Bagno Mari;
non deVe uſarli continuamente z nè per lungo no in vaſo di vetro , e lì eſpone l'acqua , per
[CmPO o ' alcuni giorni al Sole . ~
Ecco/tè , ed ’Ufo .
A C . Q— Il A Rinfreſca, eflingue le ſete . chiarífica il ſangue;
difagſie diffori di Taflò Barbato .. giova al morbo regio.. ai Fegato, e caccia le pietre.
Quando ſ1 fà prima le Pucrefazione delle Fraghe.
lmacerano per trë giorni nei vino i fiori, e ſo.. e poi ſe ne diſtilla l’acqua i dice Giazírneſto che ha
glie del Taſſo Barbato , e poi ſe ne diſtilla i‘ peculiare proprietà di ſanare la lepra; temperata
.equa 1 con l’eſſenza del vino corrobora il ventricolm 6
Facoltà I 'ci ‘Uſa - caccia dal cor-po tutti i veleni . provoca i meſtrui.
Vale efficacemente per a-‘quetare tutti idolori ed aſterge le macchie degli occhi ç
delle giunture , nate di qualſivoglia cagione.
Il
A c 'Q— u A -
Licore di Taflò Barbato z di Carafa ”agro i

ſua Facoltà 1 'ed Uſi) . Si rompono le Ceraſo con le mani ſe ne cava ac


Da‘fiori però del Taſſo Barbato ſi cava un licore. qua per Bagno Marino .
che particolarmente è utile nel] idropiſia ſecca , Facoltà 1 ad ‘Ujb -
0 ventoſa , che anche [i chiama Timpanite in que Revoca Ordinariamente , ſana l’idropſia . Con
ſto mOdD . viene alla paralapſia della lingua., Apopleflìl, eíì
Figlia de’fiori di Taſſo Barbaro. quanto ti piace urinare .
Ponili ſenz'altro aggiunto dentro di una carraſa di
vetro ben ſalda 1 in modo , chela cari-uſa lia tanto A C Q Il A.
piena , che premendo non ne capiſca più . Occura diPaue.
bene la car-raſa di modo che non traſpiri coſa alcu
r-a z involgila poi tutta dentro di un pezzo di pa Si piglia mollica di pane caldo.ſubito uſcito dal
fla di farina , nel modo che ſogliouo cuocerlì le ſome» e ſe DC cava acqua per vaſi di vetro -
. facol
/ .
k

\ PARTE 'r E R-Z AZ 3'”


. I 'd e 'ton le quali’tàmanifefie ," ma_ molto più con le oc;
, .Se ne da oncie 4. alli Epilettici z molti con elſa
'tony' . ì ’- `
.1-. ñ l

“vi-aggiungono alcune polveri‘. che giovane a quell' ,uz—_L ~;.… '- .


A"? Q'u
.Affetto , tra lequali è il dente di Lopo -, al_ peſb gli ~ ~ Cor-dial: A **re-n‘:
J eſſBZzedrilica A ç A i.o E;
, ,di _finge/ari, mi;
miramare… ñ
k
L, ‘L.. `;rábilfrofiftá`a *tutti* le fafl'iom' cuore .
Acqua di Pane a‘í GimErmſim‘ "f *ſiì‘
o` ,. l

ñ .-4
. . .AJ-ñ .
ſua Facoltà, ed Uſò . l" ſi’ ‘ .:-1 '-1.51' ›a . ?LMUm-;dudb Îlſudflrc _.- t .
~ .
Altra coſa è poi l'acqua di Pane , che ſcrive Gia:
Imc/Io, la quale ſi compone di Mollica di Pane _ Igiia cn radiale’ di Angelica, di Zedoarja, ca:
;biancolcaldo all’ora cavato dal forno a, ſi pone in '-‘ ~ -riofillatas’l’ìoi'ìíheíitilla‘, Barba li'qina; Pe
v‘aſo vetri-.ito , e vi ſi mcſchiano otto . o nove No taſite z Enola Campana ana oncié‘cſu'e', èmeua .
ci Muſchiate minutamente tagliate , e prima? che Raſure di ſcorze di Legno ſanto oncie 7. Sandali.
s’intepidiſca eſſa Mollica di Pane vi - ſi aggiungo; Citrini ‘i Cinnamor’no , ’Mace', grani di Ginepro 9
no quattro carraſe di vino roſſo , e ſi cuop’re il va». Semi di Ca’rdo Fadbì’éërfii, e kot:: di cedro ana
Xii ſo r e ſi laſcia per 24.'ore, oi lì diſtilla v::o_u:\e`l’al-` oncia LDíttamO biancoScabioſſhMenta roſſa2Ce
ma‘. tra l’acqua ſuddetta , e ſi ſerba inìvetro .~ - - ‘ iidonia ;Scordioj Koei‘, Melilla; Scorzon'e'ra an}
Giova contro le diſonterie' ` tanep con 'ſangue .` m‘anipul‘o'ùno l fièri d‘i centautea m’inore . [pe-3'
J..
' ?I quanto bianche v pigliandone avanti il allo"due rico .' Gineſtra .f'Caíènfloſa , 'Boragine . Bugloſſa
in. , cucchiarize giova anche co'ntro il vomito frequen ana pugillo nno“. 'Si mac-Eri_ ogni coſa ,_ſ in bagno
te; così a quei di età conſiſtente,come a’ſig‘liolirma marmo, poroüaet‘iofg'iomi in libre trë’dí M3-th
a queſti pur ſe ne dà un cucchiai-o .:In eſſa‘ acqua ſi gia, di ſugo di Limoniàìàc ua di' noci ver-Hi a Mez'
bagnanti` i panni di lino,e fi_ accoſtano‘alíàaiöſizAll‘el luiſa., ulmaria, e cardo benedetto ana libra mezza .
donne, che hanno flulſo di ſangUe ſe ne dal un cnc-’ SfifaCei ‘eſpreílìone r 'alla'qìialfè‘gzreflìoneìzgiungi
chiaro la mattina , ed un‘altro 'la ſera .— ~ —- ‘ ‘~‘²`-’ì di Tatiana' oncie-g. confëzion'e‘drqiacinco oncia I;
:m
l \.o.-i..
'confezione 'di’Alclíerrries dram‘.6.` D'ia'margjr'eddq
içn …‘ . A C Q ll A ' ‘“" Dîaeoralli ana-dmffiîrre-g. Dia'mbraDiainuſcoana
.:,- . 1 ~‘~`-²~²‘*`² dm- ZaffaranoÎ-Mìrra ana oncia brezza ',,ì‘zií‘eóhefiq
dica-aula, . ….-~._
` e :ñ: .:zii-.:1”
candido libra meme-Mi niièeri dinuovo per' due;
urli -~ l piglia di Cannella grofl'äme‘nte‘ tagliata con o trè giorni a fuoco dell’iſtçffo Bagno arino, dove
' forbici libra una , .alla qu‘aièìſhjìrainſonſi’ ſi diflillaè 'eèn'eie‘i Lino alla cecità, of} ara* l'acqua
liiill,
di‘acqua di Roſe‘ e vino bianco potente-ana libre“ Teriacaie . Dalle fecèie ’-fi c"avà il‘ ſale per mezzo
uè , matera in luogo caldo per 'm'oltì giórni J poi‘ della calcinazione
-^ Waſh ſeconda ,'infuſione
e ſi unità {inell’acqua predettaſirg.
` otrà, “conſer-v
dillilla con fuoco moderato perſtdttä 'cſi vetro‘. ‘ ‘
-…… . ‘ó --K- ñ -ΗFNolt-ìwd- Uſi‘. ` ſenzadiſtill-azione ,‘ſe rari `piace z'a'tiàí ‘cori—rin ci.
Ritorna i ſpiriti perduti egreggiameme . :è rimedio ‘più @beer-'ce, ved‘e’cce_ll`entiſiîm`o ë‘pro yoz
Con quella regola ſi potrà ſarel’acqua di ſemi* care i1 ſudore . e pigra propoſito .' ' ‘ ` ' ’
di Aniſì , di-Garoſanſzedi qualſivoglia ’ſeine , o
frutto aromatico . * ff
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*’5- " ""-‘
.J i'. 'Il'.
.2 a; 1:-Q1u`~'A ;1113; i” ‘A c A 1;. ‘E
i‘~-:-.* ~~Ìi~u dr"Pien-o Sali.” .,
ACQJIA TERIACAL_EV - [glia di ſhgo di Ruta’Capraria I ſugo di Acea‘
inf—‘1 -a — camme deleereeMMJ-'î-fi.'."lI .caſella `, ſugo di ſcordio, ſugo di Cedro ana li
bra—una z alli qualìfu‘glii aggiungi di Teríaca onq
1“‘.ÌI
Eriaca eletta oncie z. Mirra oncia'inezz'aç, ac'…ì cia una-‘r ſi ſiëeſchia‘ ogni cola inſieme , e ſi fà ma.
lt“:i:
cei-are in bagno di acqua cepida , poi ſi fà diſh'lla
quavitazvìnoodoi‘iſex‘o'ana iib. mezzlazffi poi#
m verizza la Mirra, ſi `:nelcliia ogni coſa» Facendo iii“ re in doppio Vaſo r ‘finche rimangono le ſeccio
:m' gerire , e_ poi diliiliare , nel bagno va'poroſo ,ì fino aſciutte. i " '- -‘ A '
alla ſeccità delle ſeccieé - 7 ì' " ` ` ‘ La doſa è di mezz‘oncia,ſino ad un’oncia intera
. ì“"Fa‘co/tzh nl vfo'r **“4 -. - ‘:f ivant‘i il cibo 5 così di mattino, come di ſera. Pin_
da di queſta ac’quaìoncia ‘meiàa 'con acqua m Salle (lib.de dere ”fi/imp.: g.) chiama que.
di Ruta a di Fumotcrra 1 o Cardo ſanto 0 0 be fia ‘compoüzmne acqua di Scordia (O’Bjî'lfflſljfl come
nedetto . Muove gigliardamente il ſudore, e giova coſa di ſua invenzione I dice averne fatta lunga
a tutti ì inorbi peltílenéiali .' L ` ` ` erp-mmm comfelice ſucceſſo, in domare poten
Si trovano alcùnth-dici ſuperfliziofi E che in temente 1 ed inſi‘eme per vincere le ſebbri peflilen
luogo di vino , ed acqua’vita‘, vogliono tanto ſugo ci di cattiva qualità ,e può ſer-Vite , per ſecondare
di Limoncello z temendo della cnlidità‘ dell'acqua.“ l'intenlíóne di <1 uei MEdìCi a che vogliono l’acqua
vitafl: vino.ma dicanodi grazia, come potrà aſcen Ter-iacale ſenza vino .
dere por lambicco la' parte eſſenziàleſſdella Teriaca,
con meſtruo ſproporzionato a tal operazione, qua; ACQ—IIA TERIACALE
l’è il ſugo di limoncelloflo però ſonar parere di nö di ”tz/?ra invenzione .
partirmi' dalla preſcrizione 'del proprio Merce… i .
na . e per ovViare alla temuta-calidícàr lì può me lglia ſugo di Cai-do ſanto , ſugo di Scordio. ſr.;
ſChiare nell‘acqua, quando ſi adoPra‘ ., Qualche goc go di icorze di noci juglande verdi ana lib.z.
nl' Cia ui ſpirito di vetriolo . che in ciò opera efficace radiche di Peraſite onc. ;- Zaffiirano oncia mezza.
mente più del ſugo di L'ononcelli . non-ſolamente Mirra, Aloè ana oncia r. Dittamo bianco oncia 1-_
" * e mea
l
?KG TEATRO ;FABMAGEHÎ- DEL DONZELL!
e mezza , Teriacſa di _Aridi-apra” vecchiaoncie 6
eſalino i ſpiriti `di queſt'acq ua ,'l ne’ quali conti”.
' vino bianco potente l‘ib. r .Le materie da ‘peſiare fl tutta l’efficacia di eſſa ze perciò dOverà riporſi in
peſtarannO- e li maceri ogni coſa in Bagno Marino vaſo di ſtretta bocca.e che fiia ben ſigillata . Vna
per ”è giorni naturali. o pei ſi‘diſtu” l‘açqga Te ſimile ricetta ſi trova in Gzor Ratti/Ia dalla Per”;
Iiacaleè ſecondo_
La dòſa. le regole
è dj ſiun oncia , antecedenti accennare . la preſente ſi è avuta da un Medico di molta dot.
fino adue ne'zrubuſti
trina, che forſe facilmente avendo ben conſiderata
e fi beve con acqua di {cor-:onere al Peſo @i cinque. la deſcrizionedel Por-tam aggiunſe il verderame,
o ſei oncie ;e poi ſi ſai-à cggprirejl paziente in let l’Antimonio , ed il Croce , con poca alterazione
'to caldo . ` ‘ ` ` ` ` ; .éçllgdoſi . l ›

, -, .,- .zF-rcoltòrlu‘pfoſh; ’ -' j”; ,Facoltà , ed Vfa . ‘J


‘ì 'Provoca, fl ſudore pienamente, e ſolleva dalle * Avendo lo ſeguito detta_ correzione , poſſo con
z k zur-;IIZ'ÀÎ i 1 \ c' a‘
…buona coſcienzañſa re ampia ſede delle ſue eccellenfl
l e a . ~ ~ . X
:ci pregogative, che ſono,corne ſi e detto , non ſola- .
q . .›-›`,'ërl‘_-Q—‘u5Ã-~l…:
p .-w . ..
_niente di ‘togliere tutte le infiammazioni degli oc
'Hr' Randi-elle Je! Lercrtuqozcoyrzo i1 mat-441m. chi-ii roſſoxe,e le fiſtole lagrimali, ma anche le ca
.taratte incipienti . l‘albugini . e Glaucomi ;leva
P 'Jia otto, o dieci paga .di Rondini giovanecte l’oſcurità_della Cornea, e degli umori, ingrandiſci
_ , che non fiano, ancor-‘uſcite dal ſuo nido 1 EO* gliocçbi dig-riuniti per l’effulìone dell'umor ac,
'ri di Giglio’ Convaijio .Pv ;z Gatoféni .Mace ana queo, toglie li ſuffuſioni nonantiquate.. ›
oncia‘m'ez‘za L Si cuoce ogniçoxa inidpe.- 0 tre boz Wanda queſt‘acqua doverà ſervire per l’infiam
cali di vino bia'neoz generoſo..`
gliardäſſ'eſpreflione poi_ ſe,,ne n*
;e fi digilla, _ , una
. 33-, mazmni.Lippitndini, e filiale lagrimali, ſi adopt-a
così-.Si fàmetteſe il pazienteſopino ſul letCO, e ſe
` _ l’acqlîì'j›'d _ ~‘.s‘... -,p
gli gitta dentro l'occhio apertoiuna-vo `due goccio
‘Wfi’acqua ſi doors pigliandone duecucchia» di elſa, facendoli chiuder poi l’occhio, e così ſi ri
ri- nell’ora _del_ paroſiſmq , ‘imperqiocche , i ſubìto Lin peterà trè. o, quattro volte il giornozma per le ne.
beta' l’inſermo dal ,male 9174811@qu preſervà dal bulea che ſaranno di ſopra, o di ſotto la cornea , ſi
parofiſmo futuro'.- _ll Merenda-o. confeſſa dirty” doverà componere prima una polvere di Zucchero
a‘vut‘a quell’acq ua 'da‘ I( ”EÌEÌPÎH Eno maçflm a di! candito roſato,Alume dr Roîca abbrugiato, ed Oſ
F‘ ?FP-PX? Poſts-.ere “WWW-«- . -~ . '› ſo di Sepia ſottilmente polverizzari 5 nel tempo
Poi,cl1e il paziente và a dormire-lì pone ſopra l’oc
ì 'AcdyA‘orrAtuxcrffii
~

i .. ;47-1 Croce_ dp’ Metalli.; .3'…


J i ‘ è l 1 ~ l'

chio affitto un tantino di queſta POÌVELO , poi .ſi


gitta ſopra una gocciadglla detta acqua. e ſi chiu
l i, . ,. …. de l’occhio. e ſi dorme , per-chela polvere ſubito fi
. r - . . . - . . f . ñ .›
' ego-‘di Roſe biançhçpE-ufragia. FÎDOCChiob o ſcioglie in _umore . ~ .
` altra ſi‘miie oculareiibra unaÒCroco di Me Segue ora la di ſcrezzione di unsaltr’acqua oca-j
talli dra’rh-z- ſi meſchia bene, e (i laſcia digeflre in lare di Ollrrio . v - .ñ - * ‘ì
caldo pér 'due giorni. ._ , ,› ;z i .
Facoltà‘, ”1715; Aco_,v^’ QCVLARE ñ‘ñ
nell’acqua èdizmaraviglioſa virtùflxoncro la ca” la qualcflrivo›10,chefuſſè reſtimita
grofleziafie debolezza della wifi?, e cataratte degli la *uifla ad un cieco da nova anni.
'I "v .A 3 r z 'ſ‘ . r‘
occhi, eleva le infiammazioni ;y Se ne ,gina ogni
mattina qualche goccia negli occhi per moltigior-L [piglia di ſugo di Appimdi Finocchio,Verbe.
nizopera ſenza dolore alcunoz‘çonumolco vigore,ed na.Camedrio,Pirnpinella,Gariofillata.$alvia.
utile de’pazienti >5 leva tutte l’infiammaziom 1 li. Celidonia,Buta.Centinodia, Morſus Gallia-‘c, Ga
xoflbre.e le lagrimazioni *. L ‘c' {il . *22' rofani , Farina volatile ana oncia ` x. l-epe groſſa
mente pefiato , noci Muſchiare . legno Aloè ana
-ÀCQVA OCVLARE PREZXOSA. drum. 3. ogni cola s‘inſonda in urina di putto in
corrott0,con la ſeſta parte di vino nzalvatico, bol
V Ino Greca potente libre ſette , acqua di Roſe lano per breve ſpazio di tempo-,poi ſi eſprime , e
bianche una libra , Acque di Celidonia, di ſi colazii_ ripone in vaſo divetro bene otturato, eli
Euſragia,d_i Ruta,e di Finocçhio ana oncie 4.. An adoprmponendone ad ambedueglipcchi una goc.
cimonio crudo dram, z. Tuzia preparata oncie‘ 6. cia per un‘g .
Zaffarano ſetup. r.Canſora, ed Aloè ana oncia t. Si’tiene in tanta (lima queſta ricetta da Giaco
Garofani aromatici libra mezzaaucchero candito mo Ollcrio , cheſi ha per coſa miracoloſa , onde la
oncia mezza,verderame dram.2. Volſe traſcrivere il Baricella , Per adornarne il ſuo
di manipula così: li polverizzano le coſe da pol orto Geniale .
verizzareae ſi mettono in una boccia lunga di colf`
lo,e poi ſe l'inſonde ſopra il greco o e l‘acque me ACQUA SOCIALE. *
ſchiando benezla bocca del vaſo ſi doverà ligillare
ermeticamente , cioè far liquare la bocca del vaſo P Iglia Finocchioflerba Ruta, Eufragia , Ver-be:
con fuoco di candela@ poi così liquato, chiuderlo. na,TornÎentilla,Betonica,Roſc, Endivia Sil-v
- e ſi laſci al Sole , ed al ſereno per quaranta giorni veflre,cio`è roſi-ro porcino. Gallitrico, ippia , ci‘?è
continui 5 sbattendo il vaſo molte volle il giorno; Anagalli.de,Pimpinella,Celidonia.erba Peonia-(0
lì avverte che il ſigillo di Ermete ſi tè acciò _non giieffdi vite, Apgio, Agrimqnio. Capriſoglioxçióë
.. , ,_ L Ma*
PAX?! T'E’ R' Z A; ’ ² '.Δ
Matriſelva, ana~ parti uguali, come ſarebbe a dir* = " Facoltà . ed Uſai
Un pugillo per ſorte.Si trira cgni coſa,ed il primo Vale alla caligine degli occhi 5 leva le macchie.`
giorno s’inſondono in vino bianco i ii ſecondo li panni incipienri;acuiſce la viſia,quando l’impe.
giorno s’infondono in urina di putto, il terzo in ' dimeutoè da cauſa efierna, toglie il roſſore; e fer
. latte di donna , ed il quarto giornoin miele buo m‘a le lagrimazíoni - Si ‘adopra mettendone alcune
nore poi ſi fanno diſtillare,e l'acqua che -d-i ſtillarà goccio dentro gli occhi, e queſto li potra ſare molte
fi ſerba . Volte il giornmma ſpecialmente la mattina”: ſcrl_
;fica/tà y Cd `
l’acqua-poſſail fermar
rimanendo paziente ſopino
dentro nel letto
l‘occhio . , a finch'*ſi'
WEB ricetta è la propria‘che pone_ Gio-áflgh'
tamella ſua Roſa Anglicaffie dadi/ira”, wſm r ó'
“citate accidentali.) dove dice: "oca un aqua” A' C Q, ll' A
ſacia/emzquia ”tor Pro WHO-ſodi.: mir.- Val*: ſtò Per firmare r' dea-tr* .
”ibm , jumm’bm , mediocribur , Ù‘fcripnríbuh .l ñ ~ ~

dr‘ Medici” ó"bdmtihr noáîilxpam, ó“catarar Alvia,0rtica, Roſmarino , Malva, e ſcorze di


&an-,É 0mm' debilítati wſur,valet, ó* prefer-mr: 4 radiche di Noci ben lavate 1 econtuſe mani
víjhm . uſque 1rdjim-m ‘uit-e . , Et deb” poni ali poli trè, fiori di Salvia, di. Roſmarino, di Olivo ,e
guaudo i” w'no,é7‘ tum: potter-Là" oculi cum ea la foglie di Piantagíne, parimente trè manipuli , Ipo,—
vari , ó“ i” aculirfrequentèr deb” de ea impatti. ciſtide , Marrobio , e cime di Rovo manipnli due,
Nec inveni .:liquid meliùrpro ccnl-ir, quia fauno. Sandali: tutti.Coriandri preparati,ſcorze di Cedro
da di: quale-term- patina: , ſemi” aller-intime”, due dramma- Cannella trè dramme , Noci di Ci
Ò‘ meliorariprrem viſurſmfibilem - Dice ancor-.Q preſſo dieci, Pigne verdi teneri cinque , Bolo Ar
quello medeſimo Autore ,` chefleflìt tela oca/0,‘ meno Orientale , e Mafiice due dramme . Si peliz‘
tono porro de fel/e galli cum íſia aqua , ó*- aufcrt., ogni coſa , e s‘infonde nel vino roſſo auſtero , e lì _m.-._-_

Gial‘aolo Spinello traſcrivendo quefl’acqua , in. pone in macerazione per- trè giorni . poi (i diſtilla
luogodi Gdllitrico ponoPollitriCO.. Se il difetto con fuoco moderato-L’acqua choſe ne cava ſi bol
non è della ſtampa, eſſo erra_ , perche il Gallitrica le ( in vaſo ben coperto-leon due oncie di Alume‘
non è altro, che il centrogallo , erba profittevole di Rocca polverizato , finche_e alii-z ſoluto. efl'q
per l²occhio,la dove il Pollitrico ſi connumera tra; Nume .
le. piante capillari.,e tra il Cape] Venere, coſa,_che Quando ſi doverà. adoperare quefi’acquffiſe ne pol
non ha, alcunaconfacenZa per i mali degli occhi. tra tenere in bocca un onciain circa , ed-agirarla
Circa poi del modo di preparare quelPacqua e ſi per la bocca,fi›nche ſi convertañln ſaliva all'ora git
doverà intendere a che le medoſime erbe della ri., tarlavia 1netrandoi denti con un panno di lino ,
cotta ſi debbano infondere prima` nel vino , e poi ed fiaverà l’intento di corroborare idençi., e di
l?iſteſſe,dopò ſcolatone il vino,infonder-le,,e colar vefiite le gengive di carne ,
le ong-ni volta in tutte quelle erè altre materia; poi " Facoltà 1 ed Hjb x
finalmente l’erbe inſieme con i quattro licori di Riferiſte GimB-rtriflo della_ Pa tra r eſſere quel?
-fiiilarle a fuocomoderato in vaſo di vetro . acqua così valoroſa- in fermare i denti, ſmoffi , in.
Molte_ volte ſi è eſperimentata difficoltoſa- la carnandoli , e di più rendendoli bianchi ,- come
preparazione di queſt’acqua, in 'riguardo, che non perle , e che un tale fece_ con eſſa grandiflimoguaz
così_ facilmente ſi può avere il, latte di donna in degno .,
quantità. ſufficiente : ſiè però ſtudiato di porre in
uſoruna noſtra particolare ricetta, che per operare A,L,T~R~ACQ_,LI.A1
’ gl‘iſtelií effetti della-»ſopra accennata Acqua Socia per fermare. i deuíſmafli,
le,_la chiamo con queſto medeſimo nome .
Entiſco , Roſmarino , Salvia r Q Revo mal
ACQJIA SOCIALE . cerati in vino Greco, poi con fuoco leggiero
Del Donzelli ._ ſe diſtilla l’acqua, della quale tenendoſene da mez.
zo bicchiere in bocca, finche ſi ccnverta in ſaliva,
{glia ſugo di Celidonia,ſugo di Finocchio ana opera come l’acqua antecedente a_
libra una,ſugo di Eufragiam pure l’acqua di
eſſa diſtillata,ſugo di Ruta,ſugo di Limoncello ana. A C~ Q ll A'
oncie *l- foglie di Verbena, di Anagallide,di Pim di Capone Riſing/Hvar.
pinelia, di Centrogallo, ana pugillo uno , ſeme di
Scarila oncia r. fiele di Caprone oncie 2. miele S" cuoce il Capone in brododi carne vaccina ,`
dramme n. Si lambicca ogni coſa per vaſo di ve t rancoche la carne ſr ſpicchi dall’oſſo , poi ag
tro,e l’acqua che ne diffillaſſr pone di nuovo ſopra giungi Cannella, Sandali Citrini, Noci Muſchia
le feccie, e ſi torna a diſtillare . Ln quell-’acqua poi te anaoncia mezza. , Mace, ed Galanga ana dram—
due volte diſtillata , duſolverai Tuzja preparata, ma una , Garofani dramme due , vino bianco po— ,
Aloè ſuccutrino,Antimonio crado.$arcocolla ana. tento libre due, ſi a-mmaccano groſſamente le man
dramme 2. fi pone ogni coſa in vaſo di vetro , il teria aromatiche , e meſchiandoſi con il Capone
quale chiuderai ermecicamente,laſciandolo al Sole, cotto , e poi minutamente tritato , nna col brodo, iii—ñ..

ed al ſereno per quaranta giorni continui , muo ſi diſtilia in vaſe di vetro con fuoco moderato .
.vendo il vaſo più volte il giorno ñ, Facoltà , ed 'Uſo . ..u-l-.
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Si dà a bere con un poco di zocchero ſer ſillo
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\ ._ 5.58 TEATRO FARMAçI—:HT- DEL DON'ZELLI
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ra’re le forze a i deboli per malattia, o troppo eva ‘ ’"- ~ . E: fuji vita cor-tamil”: .:fr-1‘
cuazione , a donne di’ partrtowd a’ vecchi infermi. , .Ducant ad *vera gaudía . `
l I e , Si coſtugia anche _fare l’acqua dj @Penhç Gal- V.0ra m nobir Beati' Lib-”Pij
:lineae :peri _febbricitanti v, ed all'ora ſi decraggono RJ’: a calca/i doloribmlmereamur erm’ .`
.dallaſudetra ricetta gli aromi , ed in vece 'di elfi a .. Oremm' . ~
iviſilmeſchiano’ :foglieÎ'di horagine manipuli4. o Dm: , qui Bodrum Lióorium Pontífîcem olii:
‘mollica `di pane bianchoy quanto‘ haſta-ad aſl‘oì— innumerir clarum miraculír ſpeciali in medi-”dir
Litfi- il brodo o e pqiiſifliiflilla per vaſe di »Lerro 5 arm-e , ó" calculi doloribur Prioi/egío decorajh‘;
ma quando il paziente avelſolîuſcita di corpo a - ,in Tribue qll-eſtone!” , ut ejm* meriti: , ó* intero-Mo.
tal ca ſo ſi coſinma di meſchiarvi erbe aſtringencia ”e , ito ab ii; . 0'” alii: mali: eruamurmt gay-{iis
e materie .5' '_ ;7 N Puffi'llì mereamm- .eterni-'.Per _CbriflumDomirmm
, .:ì . . - .*~z.'-**,*-' -\` soſtrumvfmen, -. e… *x
\ A C Q, u A i v t o . . .\ .
~'...…‘..; C Q V: AJ‘ '
;7-3 ._ e _. diſapo Cefalo- . ..ì ;.íx 'A :"3
, ’ Î L tt.: .: del ”er-catarro contro la Conor-rea'
,I piglia di foglieldi Boragine a o=~Bugloſſal - v. . 1- feti a invecchiato 1 eGal/ica .
_Scatola , Meliſſa , Cicoria , Cetarach , Cape! .\ *\.‘\ even ñ… u 2… .11-ſ

Venere , Piantagine , Beroniçal. Maggiorana . * …Entaſech Dittamo- di Candia , Radiche


Fumoterra ,_ Gramigna , Acetoſella , *Scabioſa . 'd'lreos di FiorenZa ana‘ oncia r. 'ſemi' di
lingua Cervina , Epatica, a'na manip.7.Mele ‘Apu Agnocafio , ſemi di Ruta`›"e Làttuca, ”adr-6.
pje num.r @Mollica di pane uno, manipolo., cena Terebintina 'di Veneziaoncie 4. Vino bianco
-_. ’ſi~.çallina o. una ſe‘rpe Cervone . e trèſiTefludinìdi.
‘ boſco. L’acqua ſi fà—cosi . Il pane bagna-'nell' - oncie 20.‘ . _ . - ›‘ -
Torce le ſudette macerie-fi-diſlillaoo inſieme in
acqua di. Martella-_z e l’ex-,be con le carni lì tritano vaſo di vetro a bagno vaporoſo . - -
minutamçnte , ognicoſa-ſi fà difiillare per lam ~ u ’-- -'Ffl$01tù,ldvſ0. 'i

bicco ali-vetro con fuoco moderato . Dì quefi’acqua ſe ne dà la mat-tina í.cucchiarî


t il titolo che poffiede queſt‘acqua di Capoegſoſo i." per. alq-uanti *giorni 1 mentre però il Corpo lia
deriva dal nome dell'inveutore di elſa , che aveva. pur‘gato prima, conforme all’1 Canoni della Medi.
il cognome dicapoodaloz, Medico Napolitano.. cina . ll Wei-cerano dice averla prOVata- cento Voi-ſi
:Polſo famoſo nei tempi andati . .-3 te , e dice ancora . che giova all‘ulcere delle-reni ,
"‘- ' ' ""— l *2 i.; … le quali lo giudico , che ogni volta a che la ſcali-añ
F““líàaltlvfli. L5‘ tura , o Gonorrea , che dir vogliamo , fia invec;
ſl‘" q fermare la cliſtillazione ,, ”Lamon-0, chiara .è .quaſi
dotto ulcere impoifibile
nelle reni , ed ,-anche
che non
nel abbi‘
canalepro
delv
ia ſa bi” : ettica.Se ne piglia@ tr'è onciezqgni~mar.r
tin- pe 4o.giornicontinuati rw: 'A membro virile. che perciò lo in tal caſo collu
. - ' ._~ 2‘ ."…ſilnÎîI-n mo ſirìngare *nel membro la ſeguente lavanda .'
A: C l_ t- l Ma quando la Gonorrea è di peilìma qualità o
' di Anonide del Mattia/i ,i manaaiglioſfl e di aſſoluta neceffità , che ſi contirÎUi a bere fiſh‘
Per i] male de'rem' . ~ . che ceſſa il male, il che non ſarà in meno di dieci,
o dodeci preſe .
A quale bevuta, non ſolamente rompe, e cac
cia fuori le pietre dalle reni,p,rovoca l’urina; A c _ Q— u A
ma diſſopila il collo della veffica , quando ſi tro contro la Gonorren *ui-role”:- ,facile .
va piena di tenaci , e viſcoli umori. e provata da im:. "
Piglia di ſcorze di radici di Anonide freſce
libre 4. ſi tagliano minntamente,e ſi macerano in C Enere di gambi di fave-macerata per 24- ore
otto libre di vino bianco , e ſi diſtilla per bagno in acqua fluviatile , ſi cola per inclinazione,
yaporoſo . e dell’acqua {e ne beva quarti-’oncie la mattina»
E perche le prime intenzioni de’medicamenti e ſi continua per trè giorni tantum , così riferi
debbono dipendere principalmente dal favore del ſce Giacorm Douymta (A1201 og.1il›.r.cap-7-)
Cielomon voglio tralaſciar di porre in queſto luo
go una divozione , che corre flampata nel'a Città, A c (Lu A v E R D E
Capo del Mondo per il ſudetto malemella ſeguen di Giozártbmamro .
te forma .
De &Liborío Zip-ſcopo , cy* Cmfeffiire 2 ;e .Ju/ir’ , lele roſato oncie 2.Solfo vivo , Alume cru-~
cujur ſeſiivitnr celebrano- , in Ecclcfla ‘Calle do 1 Verde rame ana oncia r.Sterco di Ca
fiati Sonäorum Cei/ì , ó“juliam' de Url” , ó* ne , Cime di Sabina ana dr.meza , Sambuco dm
Noafoli. Foglie d’Ipperico, di Roſmarino, di Ruta›di Plan
Cbri/Ii Preſa] egregiur . tagaine ,di Salvia , di Puleggio ana manip.mezo
I’ro nolu‘r bic LIBOIU‘US . Belli ſi cuocono in due libre di vino o ed “5‘
OVE! Drum Alti ”1qu . qua a finche ſe ne conſumi un dem traverſo: Si
Ne Prà culpa poccnmhmm. doverè notare , che il verderame ſi doverà poſmfe
Morbo vexerrfur calo-”li . nella fine della cottura , laſciandola reffi'eddaſeae
Succurr-mt nobis Angoli . Poi colarla , quale ſi ſerba per uſo .
r ~ Fa

7““.
ea.;
È',
PARTE T E R Z A”; 3‘”
Fiſcali-i , ”I ’Ufi) . Facoltà , 'ed llſa I
Giova queſt’acqua efficacemente, non ſolamene Si uſa di toccarla con pennello per ſanar l’ulce.”
te nellc Ozene. ma in tuttç le ulcere ſetide del na. re , e ſpecialmente originate da lue Gallica . co sì
ſo , del palato ._ dell’uvola , gengive ,lingua , Sec. nella bocca , come nelle parti pudende . Di più
anche originate da morbo Gallico , del che lo ne mondifica il Cancro,
ho ſarto lunga eſperienza , ſopra di che non mi ſon Vale ancora per eſiccare l’ennorroidi ciechi › ed
mai partito da i dotti avvertimenti del ſuo Auto i celſi , nell’Ano . Sana , bagnandoſene , la regna
re GimArtbmanna. che ſono de tempetarla con al. Galiica_ , e per grazia di odore › :lì può rare con ac
trettanta acqua di. Tabacco, e di Solacro, ogni qua roſa in luogo di quella di Piantagine . Se ſi de
volta çhe ſi adopera nelle Aphthe de i_ Fanciulli , ,ſidera più gagliarda , baſterà ſei volte di averla
biſogna adopt-aria ſempre calda L e toccar la parte, tramutata -_
ulcerata , con bombace bagnata in eſſa ._
Nel proprio Teſto dell’Artbmmno in quella ri.. AGQ—UA; ALIIMINQSA‘
ricetta ſi legge _Albi Green' , che Libavia inten 'del Fallopio.
de dello, ſterco di cane; così parimente intende Gio—
Stacker-1 nella ſua pratica _aurea z Album Grdcum S 1 piglia" di acqua di Piantagine , acqua di R03
e# fiere”; canínum , a cane dgoàur continui: die_ ſe , ana lib, una , Alume di Rocca ſublimaco
lmr fila o a camerieri” , ex quibus dura-m , can ana dramme z. ſi fà ſolvendo eſſi materiali den
dídum , A minimè farm:: prove-net a e Rated”, tro queſte acque . in vaſo di vetro di ſiretta bocca*
dice a Sta-c”: caninum quod fanti' *pin* Album e ſi bolle alla conſumazione della metà. x fi cola , e
Gracum, nacnnt . ‘ ſi laſcia chiarire per cinque giorni .
Intorno a qUefio nome , penſava un Medico di* Facoltà , ed 'Uſò .
Mödifica lepiaghedeva la carne ſopçrflua da eſſa.v
grand’autorità che per Album Greci-m ſi doveſ
ſe intendere il_ Mercurio. ſublimatoz il quale io
non riprovo in queſta ricetta z ma flando però sù Achua OTTALMICA;
la verità della_ coſa 7 s’ingannava , ſorſe per qual-` di Celidom'a 2 e Gram-i ffupenda 9
che ſimilitudine di tal nome ap reſſo Amedeo me—
deſimo. di Album Hifi-”nia , c e» volgari-mente ſi P Iglia di ſugo, di fiori , e ſoglie di Gelidonia
chiama bianchetto , che non è altro che un ottima ' una buona quantità , ſia ottimamente depu
purgazione di ſublimato ,_ ed argentovivo , uſato_ ;ato in bagno marino , poi nel meſe di Giugno ,
dalle donne z per renderli bianche le carni ñ, che il Sole i e ia Luna_ ſiano in ſegno di Cancro .
piglia Granci di fiume num.aç.ſe ne levano i pie
A C Q, ll A_ di , ed altre parti_ eſtreme dure, ele coſte della co-‘
Contro Fermi miraéile .. da , ſi peſtano in mortaro a fine di cavarne ſugo ,
il quale unito col ſugo depurato di Ceiidonia_ , ſi'
Rgento-vîva oncia una , acqua di gramigna* diſtilla per bagno marino , e l’acqua ſi ſerba per
A o 'di ſimile erba contro vermi libra una ,_ o l’uſo . Angela Sala vi pone più` ſugo de’Granci Q e
in difetto di elſa, acqua comune, ſi dimenano den di Celidonia ., , ` , ` '
tro un vaſo, di terra vetriataz finche l’acqua acqui , Facolta , ed Uſi.; ‘
fii qualche colore ceruleo; l’acqua ſi ſepara dall’Arq Circa le facoltà_ dell’acqua ottalmica il Crollio
gento vivo , il quale ſervirà per infinite volte all’ dice, che: .Mir-um, ó“ſtupendym Optbalmicumfit
iſteſſa operazione, perche il Mercurio non comu-p è Ceneri: , ó".chlídonia , 7140de debito artificio.
nica all’acqua ſemplice parte ,corporea z ma una à* tempore Prapnruur oculm* ad Jaſper-Miane”: [e.
cerca
l ſoſtanza ſpirituale
Facoltà , incorpora
ed ‘Ufiz . , ſi): , nirtuojiffimì reſtituit , ó'- amm’a_ ”ultram/27a
n'o :4.Larqrum canglutìna: z ma non volle dire il
Veſt’acqua di Mercurio ſi dà_ in bevanda d’02 modo di farla! il_ deſcritto modo però è d'Artbman.
ì gni tempo , e lì tiene per ſecreto_ grande, per ucci
Adriano Min/:ch: riprende il Crollio a perche : mo
dere i vermi dentro di qualſivoglia perſona gran dum preparandi, ex mera invidia ”urlare 'zo/uit,
de , o_ picciola , che fia . pone il vero modo di ſar queſt’acqua, edètale:
Si pub anche preparare facendo bollire il Meró_ Cancrorumfluviatílíum oinürum menſe]rmi0,ó'c.
curia nelle ſudette acque, quando ſi vuole più come fi è detto di ſopra ”um-.z r .ó' Profonda”, l'a
Potente e rum adde tantùm barba Well-10m" càm toro ,
comanda Imc una, ò- adde ſeminumfanimli co”—
.ACQUA MERCURIALEz tují unar. Falzar-_marinfr-ef:. campbora ana rm
çiam medium , Carjopbyll, Tutia [Wayin-4:4 , ó**
[piglia di Mercurio ſublimaço oncia meza! filo”- ePatíc-e , ana dna. (` ma ſecondo la pratica
Si trita ſottilmence 1 ſ1 meſchia con una libra, uſata da Me NF. A. per il corſo di r ſ. anni conti
e meza di acqua di Piantagine ,_ ſi ſolve in calore nui ſempre con mirabili effetti , miglior ſarebbe e
lento dentro vaſo di terra vetriata, che in fine come_ lo deve eſſere aloe; fac-canina_ (1mm. ;- ò'
bolla a ſi ſepara dalle feccie per decantazione, ſi la-. rnſar. alè”. mgnip.g,) mífi'ie , ò' divide in tre: ...s,_.__ñ..._,.
ſcia in vaſo di ſtagno per poco tempo 5 [i annegri aqua/er parte! 9 Prin-amg”: in Imlnea dlſtilll 9
ſce lo. ſtagno , ed’ all’ora la medeſima acqua _ſi po deinde partem alter-im irmm'tte cucuráim, ó** de—
nein altro vaſo pulito . parimente di Ragno , non _flil/atflm a Parte Prima aqriam ”Emule . rurrùm
h vedono più annegrire , ma rimangono bianchi. que abſtra/:e ,'ut prima vice , ”2m ”rt/'am quaque
Pil"
ëöë .TEATRÒ FARMACEUT. DEL' DON'ZELLI
ÎA’ÎW” inferi ó' aquar‘ anna dig/lilla”: ami!” A c Q— u A.
'ſn-i‘m ſuperínfunde `, rule-;que terzi” *vice dal: 11m Per conforta” il Goito - p
6" fit: *vere preparata eſt aqua illa de Canon': , É'
Cſididflflíu famofiflima . Qui *cult ex ſacchi” ca] ’ Oglle di Sabinafluando vuoi 1 ſi diſtillano pit
fiiflntírſalrmapote/Z extralnen, ò‘ majorir efficaci-e vaſo di vetro 2 e l’acqua uſcita ſi rimette ſo.
cauſa ergo admifcere ` fl i ſi ,. '
pra le feccie , e ſi `orna a diſ’tillare , della qual aC
qua bevi, quando fi và a letto mangiando prima
_ _A o Q_ ' u A un morſello fatto di Caſtoreo polverizzato , teſii.
diffofl di Cicoriafgcreto_ per il ma] d’accbi .` coli di Volpe 9 oglio di cannella q e zucchero .
La ſudetta acqua riferiſce GimSchencbio , che li
l fà pigliando i fiori ceruleidi Cicoria nel ſu communicata per ſecreto certiſſimo dal Conte
.PTÎPÈÌPÌQ (161501 Leone, così freſchi ne em Giulio Selmi-”few GimErmfla ſoggiunge che etiam
pirai un vaſe di vetro di bocca lìretta e la quale ”nor-hm genitali” revocare dicitur .
cuoprirai diligentemente con veffica duplicata e
impaſla poi_ tutto il vaſo con paſta di for mento o ACQUA ‘MIRABILE
o‘ ſarai cuocere ogni coſa in forno , come ſi fà del a provocare la libidím.
Pane, leva poi i fiori, convertiti tutti quaſi in lico
ñre. quali farai diſhllare per ſtorta di vetro, l’acqua Adice di Carlina , e fiori di Viole gialle ana
che uſcirà ſerbala, come Arcano di grand’energie . _ parti ugualiidiſtilla per lambicco di vetro,
‘ ‘ Faro/.fà , ed 'Uſo . . della cui acqua ſe ne dà un becchiero con poco
Vale contro tutte le malatie degli occhi 9 e ſPe zucchero, nel ponErſì in letto a dormire . Se il pa
cialmente all’albuggini , nubecule , ungui e ſoffo ziente ſ1 riabilitaſſe per il ſoverchio coire, potrà la
fioſſni , e caligine, di modo che ſi può dire , che to
mattina pigliarne un altro becchiere .
glie l’iſleſſa cecità . . ` Facoltà , ed Ujò .
› Licore di Taflò Barbato . Giovanni Stack-ero ( Prax- aurea HL. ”wp-f”
Nell’ifleſſa forma ſi prepara l’acqua , chiamata pOne quella tiCetta , e dice che provoca mirabil—
licore di Taſſo Barbato , con la quale Gi0:Artb mente il Coito , del che lo polſo dire averne fatte
'hanno ſcrive di aver curato un mal di "I ympani alcune prove in perſone di età con felice ſocceſſo
tide , in perſona di una donna a già derelitta da
Medici 2 ed lo medeſimo ho curato un figliuolo, ACQUA DI MAGNANIMlTA’,
ed altre perſone quaſi decrepice ,_ parimente trala
ſciare da Medici-,e giudicate incurabili . ' * I raccolga una ſufficiente quantità di Formi-'
' La doſa ſarà 'ditte dramme ſin a meza oncia s che ( nel tempo di Primavera) con le marule,
o ni mattina , con la decozzione di ſemi , e radi circumcirca onte di miele per intorno all’orlo di
eſſo , ſe gli ſoprainfunde ſpirito di vino rettifica
cÈe di Finocchio , o puro con vino generoſo 1 o al-`
tro licore approporiato al male predetto . Quello to , in quantità che cuopra le Formiche per due,o
però ſi farà dopo i medicamenti univerſali. tr‘e dita-,ſi ottura bene la bocca del vaſo , e ſi pone
in digeſtione, o putrefazione in bagno marino , o
ACQUA OTTALMICA letame cavallino, finche ſi ſolvano le Formiche in
rr
di Virtù ammirande di Angelo Sala. licore,poi lì diſhlla per il medeſimo bagnom retti
fica,ed in queſta ſeconda diſtillazione laſcia paſſa
R0 ſirinclente (detto qui volgarmente oro re l’acqua per il collo della ſtorta,o pizzo del Cap
braztíuo ) oncie ;.Malvagia una lib.e meza, pello di altro vaſo, dove averai poſto ottima Can
fi circolano al Sole in vaſo di vetro ben chiuſo , nella groſſamente peſtata , quanto giudicherai ne
finche il licore appare verde i c traſparente , Come ceſſaria a fare acquil’rar all‘acqua una convenien
' Smeraldo . te tintura di eſſa Cannella › e ſarà fatta l’operazio
Facoltà , ed Uſò . ne perfetta .- .
. .ñ—ñ
Benche quella ricetta ſia breve, e facile da como' Facoltà , ed Uſi; .
onerſi , nientedrmeno le ſue operazioni ſono Andrea Lib-:via ( Deſenſia [yntbagm. tri-canor
grandi , perche è rimedio certilſìmo in tutte le chjmic.mp.g.)chiama quello licore,Ba/ſflmur Md
ulcere maligne , e macchie degli occhi , ed ancor nam’mztati: , .33“ Aqua Marti”, in riguardo , che
-che l’occhio fuſi‘e uſcito fuori del ſuo luogo , lo faccia ſtſà ſali-re ſue operazioni) quella di render
ripone in eſſo , del che ne ſono molte eſperienze; forti,e robuſtii combattenti , con la quale Maffi
ma per non tediare il lettore y baſiarà addurre in MÌÌMW primo Imperatore, bevendo di eſſawinceſi
Publico queſto , che racconta il merlefimo Sala, va nel combattere ſicuramente i contrarjzma l’uſo
ſocceduta l'anno 161 o.in Norimberga in perſona ordinario di qucſt’acqua è di cacciare l’Atrolì-'h
di un certo giovane della Città di Baſilea, al qua., bevutarCOn qualche biſcottíno trè, o quattro volte
le …gl giocare di ſcherma gli fà cacciato netto l’oc~ la ſettimana a ed in qneſto medeſimo tempo ſe ne
chio dcſh‘o , che pendeva fuori lunoo quanto una dove-ranno anche ungcre le parte ſmagrite del
`noce . lina donna ripoſe l'occio propendolo', e lo corpo de’ pazienti, e di più dicono aver gran poſ
guari in quattordici giorni ſolamente con l’uſo ſanza di rendere prolifiche le perſone ſterili .
della ſudetta acqua , e benchc non vedcſſe Poi con
J tal occhio 1 già che era crepata la pupilla , niente,
'dimeno però non ſi rÌConoſccva per cieco .
PARTE ’r E R za; ;'51‘
A c Q u A liomacmſi altera in ſapore contrariofil che non ſîf
di .Wi-zo P" gl’idrrpìcí . gue_ "Ella Liquirizia,percbe la ſua dolcezza l’ha dt,
qualità inalterabile .
Sſenzo Romano quanto ti piace,ſe ne cava ac ACQLIA FORTE coſiMuNEî
A qua per lainbicco di vetro,c l’acqua uſcita,ſi
ripone dinuovo ſopra le feccie , e lì replica la di
fiillazione in queſto modo ſino a trè voltezle feccíe Etriolo cliccato lib.due, Sal nitro rettificato'
fi calcinano, e ſe ne cava il ſale t il quale ’li uniſce lib-unadì polverizzano , e ſi meſchiano in
poi con l’acqua già trè volte diſtillata . ſieme , poi ſi mettono in una Storta di vetro ben
lotata , alla cui bocca ſi accommoda un recipiente -
A C ~ Q, u A aſſai grande,lurando le commeſſure.acciò non tra
per indurre Cflſtità: di Adriano Mínſicbt, ſpirinoi ſpiriti,e ſi fà la diſtillazione in fornace di
riverbero , con fuoco graduato , per ſpazio di 34,
Eri-a ſigiliata oncie g. Semi di Agno Caſto ore,bagnando ſpeſſo ibrecipienteflcciò fi ripercuoſi
oncia una, e mezza, Ruta, Ninſea ,, Lattuca, tino i ſpiriti, che apparOno- bianchi , e nebuloſh e
Papavero bianco ana oncia 1. Cannabe , Acetoſa, non vedendoſene più nel recipiente , ſar?! il ſegno
Portulaca,Endivia, Miglioſole, Ameos, Coriandro del fine della diſtillazione . L'Acqua Forte poi h
preparato ana dr.6.radiche di Dittamo bianco,Ci— dover-à cavare dal recipiente, prima che ſi raffred
mogloſſa, Biſtorta , lreos Fioren. ana oncia mezza, dino i vali, altrimente una buona parte de’ſpíritifl
Sandali tutti, mag. di Saturno, (Sanſoni ana dr. 3. ſaranno aſſorbiti dal capo morto , o feccie rimaſte
erhAlſenzo FontÌCOaMe-:ita creſpafflorza di Paſto— nel fondo della ſtorta , ed iu conſeguenza l’Acqua
rerTaraxacon,Verbena,foglie di Salvia ana dra m. Forte,che ſi caverà doppo raffreddati i vaſimon la;
z.“ogni coſa fi prepara con l’inciſione, contuſione, rà così potente.
eco:: l’infuſione in dieci libre di vino ſtitico r fa Wſtìacqua ſolve l’a rgento,ma~ quando deſide-`
cendo digerire per otto giorni , poi {i diſtilla z per ri,che ſolva l’0ro,farai cosl,in ogni quattro oncie
bagno marino . , di eſſa. Acqua Forte comune,… vi diſſol-verai un’onó
F rico/tà , ed Uſl) . cia di Sale comune eſiccato,o di Sale armonia-COS@
Aziz-inno Mínflcbr a la chiama aqua caflíratis queſta poi fi chiama Acqua Forte Regia s perche
meritamenrerperche ferma la veemenza della libi ſolve l’Oro,ch’è il Rè de’metalli .
diue,a ſegno tale,che continuandoſi,induce caſtità, (Lipſia è l’Acqñua Forte comune, ma vi ſono poi
ſenza pericolo della ſalute , e peſci?) è buona per diverſe altre Ricetteanelle quali entrano Antimo
chi mena vita celibata, ed è anche giovevole a cu ‘ nio-Soblimato,Aiume, Cinabrio, e ſimili . Io però’
rare la GonorreazLa doſa è da un’oncia, ſino a trè, ho per coſtume di cavar l’Acqua Forte ComUl'lG
Pattinafl: ſera , dal ſolo Sal nic-ro rettificato , aggiuntovi ad‘ una
parte di eſſo trè parti di Bolo roſſo , e quello {Frà
A C Q u A. lo ſpirito di ÌZÌÌNHC rieſce perfettifiìma.
dal Min/;rbt cmm l’ardore dell’urímt 0.
ACQUA FORTE REGIA;
RAdic‘ne di LiquirizlaAlrhea, Malva minore. &filoſofica
lreos di Fiorenza ana oncia :Figo uoli mon
datmimendole dolci ana oncia r.,e mezzmSemi di Ale nitrorettificato, e Sal Armonîaco ana on-`
Maloni ſcordeathdi Cotogni,di Appio, di Iapave - cie »Polveri-22a’ e meſchia inſieme , con una
ro bianco, di Endivia , edi Lattuca ana dramma terza parte di Salice-o Pomice calcinata, e poni in
feiaGrani d’Alchechengi,dr Merrilli, Cuffia Fi ſto Storta di vetro grande, con la quale congiungi un
lflaGalanga minore ana dramme ;.Violara, Bellis recipiente grandiſſimo , locande bene le commeſ-ſ
minore , Veronica ana dramma 2. Se incidono . e ſure,e diſlilla con fuoco conveniente,fìnche ſa-ranñ-`
contundono le materie 1 che ciò ricercano , e s‘inñ no uſciti tutti lñi ſpiriti, ed all’ora cava così caldo:
fondono nelle ſeguenti acque di fiori di Papaveri il. capo morto,e pol.verizzalo,e meſchízlo con nuo
erratici , di ambedue le Malve ana libra una r e vi materiali,come di ſopramel-l’iſteſſa doſa,e ritor’ ñſ
mezza,di Piantagine,P0rtolaca, Violara, Lattuca na a diſtillare,come ſi è dc…) , Da ſei oncie de’ſn-z
foglia di Quercia ,'Nummulat-ia ana libra una . Si. detti Sali, cavarai trè‘ oncie di acqua Forte Filoſo— '
digeriſcc per alcuni giovnhpoi lì diſtilla per bagno fica,Stigia, Separatoria, Criſulca, e Regia , che dir
marino in vaſo di vetro . vogliamofld è detta cosi,perche ſolve l‘Oro Rè de:
_ Facoltà , ed Uſl; . metalli .
Mitiga l‘ardore,e la difficoltà dell’urina, ſa'na le Angelo Salflffixegefir bemíatrìm.) fà in queſto
piaghe delle vie ordinarie,e vale a chi urina ſpeſſo, altro modo . Pone in un recipiente grande di ve
edalla ſcabie dellaveffica,che ſuole venire a’vecchi. tro per eſempio trè libre di acqua forte comune,
La Doſa è da un’oncia ſinoa trè . fatta con una parte di Sal nitro,e trè di BOJO roſſo,
Giova anche non poco all’ ardore dell’ urina il poi piglia cenere, dalla quale ſia cavato con acqua
decorto di Liquirizia freſca , bevuto a tutto paſto. calda il Sale,queſte poi ſeccatemieſchia cori trè li
Del che io ho fatto pruova ancora,ondc qucſta ra bre di Sale Armoniaco,e con ſtorta di vetro unita
dica per la ſua eſtrema dolcezza mitiga, e dolcifica bene nelle commeſſure con ſuo recipiente 9 dove
il ſangue z. il che però non può operare il zucchero aVerai poſto lo ſpirito 'di nitro , farai diſtillare
con la dolcezza ſua, perche ſubito 7 che arriva allo l’acqua di Sal Armoniaco con fuoco apcrtmſi me'?
` Y y ſChÌRÎ


;6: TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
ſchiarà con lo ſpirito di nitro.e così averai ottima Qui parimente il ſuoco dover-?1 eſſere poco, al…"
acqua Regia - mente potria facilmente ere-pare il vaſo per la vio
,lenzu de’ſpiriti , che fanno girande impulſo per tro.
ACQVA Dl SALE. COMVNE. vare eſito . Si conoſcerà eſſere perfetta l’acquayiza,
0 ſpirito di vino , quando baguarai in eſſa un Poco
S‘ Ale comune decrepitato libre 2. Alume di di tela di lino , ed accoſiata al lume s ſe ſi accende.
‘i Rocca crudolibra una›polverizza,e meſchia, rà ſubito in fiamma ardente 1 e dopò d’eſſerſi tutta
diſiillandoçm fuoco di ſecondo grado . Modo lì conſumata l’acquavita,reſta allumata di fuoco an.
Creſce la doſa dell’Alume rieſce più mite l’acqua. che la tela , qheſto è ſegno che l’Acqua Vita non
öçrve pernottare”: bianchire li denti -, contiene fiemma , perche in tal caſo la tela non
pub abbrugiarſí,ſe anche reſta imbevuta di umiditä
SPRITO Dl VINO» flemmatica dell’Acqua Vita z ma uu certo Carre
dacico di gran fama , ſcrivendo un capitolo Pmi.
Chimici danno il nome di Spirito divino all' colare in un ſuo volume , ſtamparo . Nùm Merli.
acquavita più tenue , e raffinata , La chiama ei Chimici conſulendi. e dopr‘i d’aver dato giudizio
DO Acqua ara/m” , perche tutta ſeparata totalmen di queſta materia › capriccioſamente . in diſprez
te dall‘acquafità s’intìamma , quando vi ſi accoſta zo di queſta preggiata diſciplina , pure alla line in
il fuoco , ma i Germani , forſe per l’ilìeſſa proprie— chlla ſua opera moſtra di non ſaper niente di Chi..
tà lo chiamano vino ”du/Io . mica, mentre aſſeriſce che l’acquavita perfetta , ſia
Si diſputa circa la qualità del vino per eſ’crae quella che (nell’eſperienza ordinaria della telajdo.
re l'acquavita, cioè di che condizione debba eſſere, po eſſerſi tutta conſumata l’acquavita la tela non [i
lo ſeguendo la brevità ſolita laſciato di addurre abbrugi . Veggafi di grazia , che giudiaio poteva
quì molte. e diverſe opinioni, intorno a tale pen dare coſtui di materia Chimica , mentre era così
ſiero , Pretendendo di ſodisfare abbondantemente alieno dalla cognizione naturale di eſſa dicendo A
acurioſi , con dire ſocciutameuce quello , che in nſtatile . gg} ”trumqlle çagnoſcit bene jan/ſica: .
arco pratico ho più volte ofi'ervato r eri-‘è che aven ll vino che rimane nel fondo del lambicco dopo eſ.
do fatto díſtillare cento libre di vino-greco perfet— ſerſene cavata lo ſpirito -, o Acqua Vita , ſervita
to . ne ho cavata da cinque libre di 'Spirito puro *o Per fare ottimo acet0,di che ſe n'è fatto più volte l’
ſenza flemma,il quale riteneva per appunto il pro eſperienza , ed in fine che altroè l’aceto, ſe non un
prio odore del vino greco , a ſegno tale, che chiun vino dal quale ſono partiti lì ſpiriti? ‘
que l’odorava , locrecieva vino grec0 , e non ac Lo ſpirito di vino è il mcſtruo Ordiriario per
quavira , ne cavai altr’acqua vita ordinaria dal co— eſtraere l’eſſenza da molti aromi. che poi ſi chiama.
lore in fuori , che rappreſentava una limpidiffima no Acque Vite compoſte , e più frequente . Elixir ‘
acqua pura perſpicua , e diaſona . Vollì anche lo Vita , delle quali ſeguendo il mio iſiituto ne pongo
disfarmi di diſtillare a parte altre cento libre di vi quì una particolar ricerca . ottimamente riuſcita
no roſſo , cioè di ottima lagrima di Somma , dol in atto pratico .
ce 1 ed amabile , e ne cavai molta maggiore quan
tità di ſpirito z che non feci dal greco . e circa il BL1XIRVITE
ſapore ccnſervava l’iſteſſa qualità amabile di dol Maggiore di ”offra invenzione. \
u-r
cezza 9 di dove ſi può francamente argomentare ,
`che il vino roſſo amabile , e potente ,. ſia più con Ego Aloè , Sandalo Citrino a Gamſani Cano'
T-“cz
"venience per cavare lo ſpirito di vino , e che tra l’ nella . Mace , Noci 9 Muſchiflte, 'Zedoaria,
altre condizioni debba avere ſapore amabile, altri Gengevo , Calamo aromatico , Pepe lungo , Tot
mente lo ſpirito offenderebbe le fanci i come ordi rnenulla 1 Timo, Galanga, Bacche di Cine-pro ana
variamente ſegue con quella ſorte di acquavitamhç oncia r.Semi di Cedro , Dittamo Cretenſe, Laven
irriviali inercenariicavano da’vini guaſti per riſ dola , Serpillo ana oncia mel” , Alchermes onc-z.
parmio della ſpeſa 5 la quale acqua lo non chiamo Zaffarano drum-z. Ambra dram.;. Maſchio dm,
acqua di vita , ma acqua di morte , in riguardo de. zucchero ſciroppate con acqua Roſa libra una -
pcffimi Effetti ,che produce a chi la beve . Qqeſta Oglio diſlillato da ſemi di Aniſi, di Roſmarinm
però può ben ſerva—e per operazioni elìerne , eper di Menta, di Maggiorana , di Finocchio ,di bacche
accendere nelle riuſo , che oriendono gli articoli . di ginepro , di icone di Cedro ana ſci-.1.
ll modo di cavare loſpii-ito (ll vino è treviale, Spirito di vino,cio`e di acquavita puriffima ſen
potendoſi adoprzzre la veffica di rameitutta di den za flemma , cavata con vali di vetro alti, e da PCI
troincroſtata di Ragno; e riempir la metà di eſſa fetcrffimo vino amabile lib.6,ſ1 compone così.
di vmo ,, e cavarne l’Acquavita con fuoco mode Si ammaccano groſſamente tutti li legni, radi
rato , e Continuare la Liiſtiliarione a finche l’acqua, che o e ſemi ,e i‘erbe li tagliano_ minutamenre ,8’
che lambícca , iinbevutaue una carta ſir-*CCL* 1 e inſondono nell'acquavita , _accomodati dentro un
poi quella accoſlata al lume non ſi accende , ed vaſo di vetro di collo lungo, e ſtretto ſi chiude con
all’ora tutta l'acqua già‘rlíſtillata , ſipuò diſtilla ſovero 1 e Cera roiſa coperto con triplicata Veſ
recon vaſo di ver-ro , di Collo lungo , otrurando ſica , acciò non eſali lo ſpirito di vino , e ſi laſcil
la bocca di ejſo con bombace bianca , e poi ac così in luogo convenientemente caldo , per quin
eomodarvi il cappello , e recipienee , ſigilla'ndo. deci giorni dandogli ogni giorno qualche voltatfli
bene le commeflure , acciò nel diliillare , non tra acciò ugualmente le materie depongono nello ſpin
!piri la parte più profittevole - to di vino la loro eſſenza; Finita che ſarà la dige
ſtio—
PARTE T E R z A; ‘ ;6:
Rione de’quindici giorni , decanta la parte chiara ELIXiR VITE FACILISSIMO
dello ſpirito del vino , e ſerbata ben cuſtodita Z dafare del Aero-atm” .
Well’altra parte unita degli ingredienti, in eſſa in
fuſi i metti in ſtorta di vetro nel Collo della quale L Egno Aloe 1 Galanga . Zedoaria i Scorzonel,
accomoda dentro un nodolo di tela ſottile il Mu ra ana oncie I. Mace,Garoſani,Cardamomo›`
ſchio , ed Ambra polverizzati, e ſi diliillate a ba Cinnamomo a Dinamo a Scor2e di Cedro ana oncie’
gno vaporoſo i o a fuoco di. cenere operando che il una , e mezza, Coriandri preparati , Grani di ker
licore nel dìſtillare penetri il nodolo , e con eſſo l’ mes , Grani di Ginepro ana dramme trè .
eſſenza delli due materiali a ma prima accOmoda Si pongha ogni coſa ammaccata groſſamente in’
coi collo della fiorta un recipiente di vetro , in mo. vaſo di vetro di collo lungo, il quale ſi chiama ma
do che non poſſa tt aſpirare coſa alcuna , dentro di tarozzo , e ſe li ſoprainſonde Acqua vita perfettiſ
quefio recipienteponerai prima l’Alchermes ſciol— ſima , che avanzi 'cinque dita ſopra la materia del
to Con un poco d’acquavita , continua il fuoco ſin le polveri , ſi laſcia macerata ogni coſa in luogo
che non diſtìlla più 5 ma avverti , che le ſeccie non freddo per ſpazio di otto giorni, movendo, ed agi;
piglino di arſiccio , perche infettaria tal cattivo tando il vaſo due , o trè volte il giorno 5 poi de
odore tutto l’Elixir vitae , il liCOre diflillato , dove canta il chiaro , e ben tinto della qualità degl’in-~
ſi contiene l’AlChermes, ſi laſcia digerire in vaſo gredienti a inclinando il vaſo edecantandolo 1 il
di ven-o , come di ſopra , in luogo caldo per quin quale ſerbarai ben cuſiodito 5 dalle ſeccie ſe ne può
dici giorni parimente ſugellato , e poi ſi decanta la cavare acqua per Storta i ed unirla con l’Elixie
parte chiara , e ſi uniſce con l'altra a che ſu ſerba . vira , già decantare da eſſe ſeccie .
ta nella prima decantazione, edin eſſe poni li ſu
detti ogli diſtillati a meſciando ogni coſa inſieme , ELIXIR PROPRIETATIS
che vedrai ſubito riſolverſi , e meſchiarſi perfetta. di Elemwzzio .
mente con l’Elixir predetto, al quale per ultimo
meſchiarai il zucchero Giulebbato,come di ſopra , [glia di Aloè Succotrino perfetto , Mirra ot:
con sbatter poi ogni coſa dentro un vaſo di vetroáì cima, Zaffarano ottimo ana oncia una . Se ne
viene ad unire ogni coſa in un corpo , che ſarà poi pigliarai più doſa della ſudetta , l’opera riuſcirà
l’EliX-ir vita:. vana L’Alsoè , e la Mirra ſi polverizzarano ſottil
,Quando conoſceſiì , che nel nodolo vi rimaneſſe mente . ll Croco dopò che ſarà eſiccato ſi polve-J
qualche parte profittevole delle materie in eſſo Con rizzerà parimeote . Si poneranno in vetro capaciſſi
tenute , ne ſarai eſtrazzione , con un poco di ſimo , e forte , e lì chiude il collo di eſſo hei-meti
‘acquavita , e poi l’unirai all’Elixir vitae ſudetto . camente , e ſi diſtillerà con moderato caloroſa cciò
'lo non hò voluto trapportar quì altre ricette di il vaſo non ſirompa (finche vedrai le materie nel
Elixir Vite deſcritte da Medici famoſi i perche ſondounite in una maſſa › e nelle parieti del vetro
pretendo di non ingrandire il volumemon ſolo con aſcendere circolando l’oglio con acqua all’ ora ſi az
la moltiplicità di eſſe , ma nè meno con ſimili ri prirà iicollo del vetro. , e ſoprainſondi una libra
cette molto lunghe , ed operazioni eſtremamente di acqua d-i Cinnamomo ſcaldata altrimente ſi
:fl laborioſeflilcune delle quali, ctedoclie gl’iſieſſi Au ſprezzarebbe il vaso , e poi ſarai d-iſtilare per arena,
tori mai abbiamo poſioin atto pratico i accorge” bagnando ſpell-‘o eſſa arena con acqua bollente-a P01
domene lo dalla deſcrizzione del mani—polare , preñ‘ co a poco , finche dal pizzo. del lambiccañ non, fi vez'
ſcritta in tali ricette . de diſtillare- coſa alcuna .
Mi ſento ſiimolare a non traiaſciare qui I’eſpli— ó Facoltà , ed' Uſi).
cazione del nome Elixir Vino , con il quale l’-A.u` L’Elixir proprietaria , apPreſſo Parati-{ſii , Cura
tori nominano l’acquevite campo-ſie . intendendo» l’Aſma , Epileſſia , Paralifia 7 Atrofia , abe , &C
però lo altro per vero Elixir : onde diciammcheil Ma tutta l'efficacia di queſto virilezmedicamento
nome di Elixir Vita: , quì è nome Analogico , che dipende dalla perfetta. manipulazione , onde EL'
ſi dì alle Acque Vite compoſie, ma Elixir nel pro mozío ſcrive . A! quia non parati” i/ìud elixir 9
prio ſignificato inſeriſce &fumari- , @Franza/ga m'ſi a Peritifiimo Philaſopho z gm' ”un Putando, fini
rio *uit-e . farm-*1110 prffiíì’èfltque arl/mc duplícitèrflt eleéZur,
Fara!” , ad Uſi) . adi-aqua adepti :ita/m‘ aj} (reply-capra init-84.) Ne
L’Acqua Vite compoſte dunque in riguardo de` paia ſirano, che in tale manipulazione ſi ricerchi
loro effettiiche ſono, ſr può dire più toſto miracolo un’uomo di lettere , perche in tutte le ſortidiſi
ſi , che naturali, ſovvenire a mali antichi , e dì mili medicamenti doveria la loro preparazione
ſperati , non ſolamente perſervando , ma ſoccor paſſare per tali mani z onde l’iſteſſo Elmonzia laſciò
rendo ſpecialmente alle ſincopi di Cuore ,_ avendo ſcritto così in propoſito del Medico . Non eſt inde-~
virtù controi veleni , ed Teriacale , ſegli attribui comm mmm propria pracy-*truffe querela”: ſcie-671'0
ſCe queſto gran nome, onde i] è ſpecialmente poi oſ ra , ó“ illa ſm' poſterir legaffi , ac tradzſſè per ma
ſervato , che l’Elixir vitae analogico ſudetto vale ”m . Nec enim i” decor/4m erat Pontifici Hebrew
al mal caduco, Vertigini , Apopleflìa paralifia , ſtraw’flè flrmenta , É' lam'onem egr’ffe , pro ſaluta
*i*
Tr:
E
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*Ì’i’ìà-
Vi
debolezza di ſtomaco . e di altre parti del corpoied Popoli. Anſorteſiercur olidum inſpexflſſe, ó** bam
a’mali abiti di eſſo , Come al mal di madre , ed al /o agitflfle -. glorioſa: aſl Ga/em'c-e ”rh-equa”: n0
tri ſimili mali di diſperati . Sene pigliano alcune Lir flxmaswufir, ò" carbone! trflëì'flſſr P Sam/;wo—
gocciole con acque , o vini appropriati al male . mentum 'veritatir habe-rent ,, ”gno/Erre”: z 71‘011
opera cbarimtír ”0” infame”: _
sz Dm;
;64 TEATRO FARMACEIIT. DEI-,DONAZELLL
I

Dell’Elixir proprietatis , ſe ne trovano molte tro il pil’co , del che ne ho io oſſervate molte eſp e.
deſcrizziooi , mala piu coſtumata è la preſente rienze . ' ,
Il Signor Sebafliano Bartoli , il quale a forza di
meriti ſi ha acquiſtato l’applauſo univerſale,di che SPIRITO Dl ROSE.
ne rendonochiariſſr ma teſtimonianza le ſue ammi—
tabili cure fatte quì in perſone coſpicue , uſa fre Oſpírito ardente ſicava da tutte lelorti di
quentemente queſto nobile mcdicamento 5 ma in roſe , e dalle roſſe ſpecialmente , quantum.
luogo dell’acqua di Cannella lo fà preparare con lo que iMediCi Galeniſti aſſeriſcono eſſer quelle di
ſpirito di vino , e rieſce efficacilſimo . temperamento freddo; Si pigliano dunque buona
Nota che fi può cavare lacquavita oltre del vi quantità di roſe freſche J colte ſenza rugiada , ne
altra aliena
no , da molte altre materie 1 anche da quelle a che ſid0pò l'uſcitaumidità,
del Sole che perciò le farai
, aſpettando che raccogliere
le aſciughi
ſono di continuo uſo di cibi . Sarà non meno utile 1
che curioſo aſaperſi . che l’acqua ardente , o ac. bene . @alle ſiepeſtano minutamente , eſi rin.
quavita , che dir vogliamo , ſi puo cavare non ſo chiudono in vaſo di terra ben vetriato , o pure in
lamente dal vino , ma dalle roſe , da’legumi , dal vaſo di legno di quercia , eſidoveranno calcare
miele 5dal zucchero, ceraſa . ed ogni ſorte di Frut con le mani bene , accih faccine un corpo unito,e
ti ,ae-ogni ſorte dierbe, ſpecialmente che hanno che il vaſo rieſca pieno a la bocca del quale ſi do
qualità di ſcaldare . Qne ſi’acquevite hanno uguale vetà ben’otturare , ed acciocche ſi facci facilmen.
qualità manifel’ca con l’acquavita eſtratta dal vino, te la fermentazione , vi ſono Autori a che’meſchia
ma nelle qualità dipendenti a tatafubſtantia , che. no con le roſe. quanto una noce di fermentodciol.
altri chiamano forma ſpecifica, lì nonoſceranno to in acqua z ma ſeguirà la fermentazione comoda.
differenti , come ſi vedrà nelli qui ſottopoſti loro mente ſenza di eſſo , ponendoſìin cantina per un
proprii capi . p meſe , ed anco più , ſe biſogna , overo finche lo
E per mol’rrare come ſi cavi lo ſpirito ardente a Roſe averannoacquiſtato odore vinoſo, e queſtoè
o acquavita dalle dette materie , cominciaremo il ſegno della perfetta fermentazione-all’ora piglia
dalleROſeo la quarta r o quinta parte di eſſe Roſe fermentate.
q“
e cavanc acqua per il vaſo di rame r detto ‘Uéſſüh
Al G G I U NTA‘. v cava poi le Roſmche rimangono nel fondo del va.
ſo, dopo diſtillate, e riponevi altrettante Roſe ſcr
I compone anche con modo facile a ciaſcuno un mentate 1 gettandovi ſopra l’acqua già cavata i ed
licore veramente per i ſuoi effetti ammirabl ogni coſa diſtillarai di nuovo,e così continuarai a
le , chiamato da’Medici in queſta Città Elixir Pro mntar le Roſe nel lambicco , e riponervi ſempre
prietari: per infuſione”: , e da altri Balſamo di Pro ſopra di eſſe l’acqua già, più volte diflillata, tin
prietà z le virtù del quale non poſſono a baſtanza che tutte le Role fermentate ſaranno dillillate.
lodarſi . Il modo di comporlo è tale . Fatto qu²ſt0 ponerai tutta l’acqua diſtillata den
Piglia di Aloè ſuccotrino ottimo . Mit-ra ſcelta , tro Un vaſo di vetro di collo lungo, e ſarai dillil
elucidai'laffarano perfetto, ana oncia una-Si pol. lare fuori la duodecima parte, con fuoco regolato
verizzano l’Aloè . e la Mirra ſottilmento .il Zaffa (Luglio ſarà lo ſpirito di Roſe Ardente odoratiſ
:ano ſi taglia minutamente con forbici , ed unito fimo a e COSì generoſo , che una'ſola gOCLla l“ eſſo,
con le ſudette polveri ſi onirà in vaſo di Vetro di gittata dentro ad una quantità di acqua comune,
collo lungo ſoprainfondendoli di ottimo ſpirito di la rende odorata,e grazioſannediante la forzare Vi
vino sfiem-nato libra una,e mezza . Si chiude bene g°$e di efl'o ſpirito-o Acqua Ardente, che s’infiam
il vaſo , e li ponga in luogo alquanto caldo per ſpa m²>²°m° quellaflche ſi cava dal vinoae ſi Può ſe…"
zio di otto giorni muovendo però. ed intorbidando ficare r quando lo ſcorgerai avere anto in ſe qual—
la matt-ria due, o trè volte il giorno; ſepara'poi lo Che parrç flemmatica.” reſiduo dell'acquarche re
ſpirito dei vino ben tinto , dalle feccie , e ſerbalo ſtarà nel fondo del lambicco ſarà più odorata r e
er l’uſo o loave a e miglior di qualſivoglia acqua koſa ordi
Vale a curare le vortigine,e l’emicraneaipìgllan naria,c0n là quale potrai ſare ottimo aceto Roſato
done al pelo di uno ſcropnlo, lino ad una dram.]a lpagirico a ponendo in eſſa un poco di Fermi-“‘9’
mattina a digiuno” pure la ſera avanti cene. Gio— ſCÌOÎcO con aceto,poni a fermentaſhche averai per
va notabilmente in tutti gli erre… del polmone , e fetto aceto Roſato . ‘
ToraCe . Preſerva dalla perle, e corrottola dell‘aria . Delle feccie delle Roſe,che oszni volta averai le
Seda idolori dello Homaco , ed inteſlini 5 giova vato dal lambieco, potrai far cenere , e cava“)e il
non poco a gl'ettici , e catarroſi , ed in tutti gl’ef lalç Coſi la medeſima acqua ,
ſetti del petto . Conforta il cuore. Preſerva z uſa L30” queſt’iſteffo metodo porrai cavare lo ſpiri
to ſpeſſo dalla podagra , e Paraliſia . Agiuta ſorn to ardente da’ fiori, erbe, c frutti , e ſpecialmente
mamente la digeſtione , corroborando lo ſlomaco. dalle Viole. Fiori di Sambuco, Roſmarino, Salvia,
Preſo al peſo di una dramma ne`decotti vulnera. Betonica,Maggiorana, e ſimili .
rii , Cura tutte le ferite , ed ulcere interne . Cava Dal Miele [1 cava lo ſpirito,con diſtillare l’ldſo‘
dal torpoi vermi , eper nltimo giova in tutte le mele Vinoſo ,
fabbri intermittenti ,’ facendo o per urina , o pu DI iſrutthcome ſono Pomi,Appi,Pera,Cotog"5*
re per ſudare eſpurgarela materia di eſſe . Si dà a NeſpoleaMeloni,quaſe,Ro\-o idemſhrmentoffiact
bere nella doſe ſudeita anche in acque appropriate, che di Ginepro, di Mirto, di Lauro, di Eboli › ed‘
nel vino,o ne’brodi conſumati di i—olli,o pureden- , Sambuco a &c- come auco da molte Radicicaldei
que
PAL 'rn TERZA. ’;6r
queſte però non hanno tanto, ſugo , come l'erhe r e cappello di vetro con il pizzo , e vedrai diſiillare
fioriaa quali dopb peflate. vi [ì gitta ſopra tant’ac un licore, che volendone quantità repeterai l’ope
qua tiepida., che ſi riducono ad una certa liquida ÎQZÎOUC-Qlîjſto ſpirito è ſicuriiſimo a pigliarſi per
ſoiianaafle quì ſi potrà mettere un poco di lievito bocca , e non induce quei ſintomi di corrodereil
diſciolto con acqua comune per accelerare più 18. ventricolo, come fà lo ſpirito fatto col 3.010 ſu—
fermentazione . ' ‘ deeto. . 4
Queſtí ſpiriti hanno lo medeſime proprietà SPIRITO DI T ARTARO.
delle materie di dove ſaranno cavati , ma ſono più
potenti, ed efficaci dell‘acque difiiliate ordinarie, 'I‘ Artaro bianco puro_ ,_ o Cremore di Tanaro
e però ſe ne d-Îi poca quantità . libre y.polverizza e e poni in ſtorta di vetro,
Λ h‘
N°4
Più portentoſa ſarà la manipolazione , cOn la ed accommoda il recipiente grande . da fuoco. gra
quale ſi eſtrae lo ſpirito. o acquavita da’minerali,e duatozprima- uſciranno i ſpiriti con ſuino bianco,
un.
mi
metalli, ſervirà per eſſempio il Piombo,` opera Ve. poi ogiio ſetido,che dovcrai rettificare, aggiungenç
ramente meraviglioſazil ſuo magiſteroè tale. p dovi Saldi Tartaro,e poi ſepararlo ad invia-m.
11m:
15:; GiozErneflo
Colcotare, rettifica
e ripete due, olotrè
ſpirito ſuddetto
volte la con il
diſtillazioneiv
SPIRITO ARDENTE
ic) e così ii purifica_ in modo, che perde l‘empirenma-.ì’
‘n diSatm-na.
.i.
Parure/ſo chiama , lQ ſpirito di Tartaro Aſh-um
\ :al , [glia ſale dì Saturno f fatto Come a ſuo luogo *vini- Queſto èaperitivo inſigne di tutte l’oſtru—
un..
inſegnaremo) quanto ti piace , ſi purifichi zioni” ſpecialmente della mi lza,ſegato,ed è grang
lolvendo,e coagolando, e poi ſi ſanno di eſſo. gene demente buono Contro imorbi Tai-ſarei .
rarei criſialli in luogo freddo; queſii li mettono a F acciai , ed Uſi) ,
diſtiilate in ſtorta di vetro unita,con un grande re Giova mirabilmente a’ meſtrui ritenuti,’itteri
cipiente , beniſſimo chiudendo le giunture; altri zia,paraiiſia,e limiii effetti. Si uſa anche nell’idro
mente ſi diſperderia non piccìola porzione della Pili-Mon acqua di Soldanellazed EbuliNella lepra
ſraganza di eſſo ſpiritmche ſupera qualſivoglia ve incipiente , ſi dà con vino: nel mOrbo Gallico ſi
gerabile.i~`arai la diflillazione con fuoco graduato, adopera dopò aver proceduto il Turpeto minerale
ed uſcirà prima ſumo bianco , appreſſo oglio roſſo, più von-,poi lì dèi lo Spirito di Tartaro con acqua
dal licore già diſtillato doverai ſeparare prima un d’ídropepe , colto nel Settembre , overo Ottobre,
ogho flavo,che ſopranuota, ed un altro oglio roſſo Nella pleuritideaed Anginazcon acqua_ di Papavero ’
robicondo,che cala in fondo, replicando la diſtilla Reade ,. e di~Cardo maria -. Di più ancheſ muove
ſudore ~ il
zione , fi verrà a ſeparare la Hemma dallo ſpirito
~ ardente.Qgeſto odoratiſſimo ſpirito di Saturnozſer La Doſa è di uno ſcropulorſino ad una dramma,
5
I::
‘EL—
‘r,
Vr.
{zi
barai,come balſamo prezioſ0,per curare vari mor— L‘Oglio di Tartaro ſu detto diſtjllato,dal Tartaf
bi,così interni,come eſierni . r0 Crudo,conſeriſce ad cliccare, e Curare l‘ulcere.
Il Sala io dà alla peſimmalancolia ipocondriaca,
ftbbri ardenti,ed al morbo Gallico . spxar’ro of; SALE.
La doſa è due , ſino a trè gocciole in acque ap~
propriate. 11 Beguino dice,che l'uſo interno di tale S Ale comune marino decrepitato libre due 9 ſi
1 ,irito non è molto ſicuro , perche -uíri/ímum polverizza , e meſchia con ſei libre di polvere
enim (leſſi-[lit, à' :maſculdtn e però ſe ne dos/eran_ di mattoni , o terra roſſom Benini-oſſo; ſi mette in
no aſtenere li Coníugati . flotta grande di terra vetriata, che rimanca alme
no con la terza parte vacua. Si uniſce la ſtorta con
SPIRITO Dl N‘lTRO. il recipiente grande di vetro.. Si fà diſ’tillare per}
30‘. ore con fuoco di riverbero , ſerbando l’Ordine
g Al Nitro parte una,Bolo roſſo parti trè, ſi me-ñ` de’ſuoi grandi , come diremo nello ſpirito di Ve
r ſchiano, dopb poiverizzati , e ſi diſtillano per: fl'lOlOL e ſi leva lo ſpirito dal recipiente, ſubito che
ſtorta di vetro con ſuoco regolato , Come diceffimo ſarà finita la diſtillazione , altrimente raffreddam
-nell’acqua forte comune . Cavarai da una libra di doſi i vai’i,lo ſpirito viene aſſorbito dal capo mor
Salnitro ben purificatozuna libra di ſpiritoſſe ope to , che rimane dentro la ſtorta . lo quale doveraí
rarai bene ._ rettificare i ſeparandone la fiamma , e cos) averai
~ Facoltà , ed 'Uſo -. venti oncie di ſpirito accerrimo .
Giova alla Colica flatolenta , Con ugual parte di Si doverà avvertire,che_lo ſpirito di Sale ſi pub
ſpirito divino al peſo di una dramma , vale alla anche perfettamente cavare dal Sal Gemma . che
pontura,angina,e nelle FebbrLDi più fà urinare a è un ſale ſottilç,che abbonda di molto ſolfo , onde
chi ha impedimento di urina, originato da pietra. biſogna adoperare ſtorte di Collo corto,e ſe ſaranno
'Giovadi più alla Cnrdialgia, ed a tuttii morbj di_ vetro,doverai lota re tutto il Collo,altrÌInente la
originati da fiato. Si piglia in brodo di carne , con ſona dello ſpirito rompe in pezzi il collo della
vinop acqua diſtillata appropriata da goccie 8.1 z. flotta! i quelli cadendo poi dentro il recipiente di
ed r ;.10 però ho per più ſicuro lo ſpirito di Ni vetro. lo`vengonoa frangere, con perdita di tutta
trocavato per accenſione,il quale ſi fa ponendo il l’opera 5 per?) giudico meglio le fiorte di terra ve
Sal nitio al peſo di z. oncie dentro un lambicco di triate ben ſalde z
terra_ vetriato-;e poi con gittare dentro un carbo Manti ſono gli Autori Chimici. tante [011019
ne acceſo z 'e'cuoprire ſubito la bocca del vaſo con maniera di cavare lo ſpirito del ſale. ll modo qui
.PW'
l
l

~;66 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI


propoſto,è fiato più volte provato (la Noi con feli to uſo mio diſſolvere in eſſo licore acetoſoiqualche
ce riuſcita a che pero non mi curo di portar quì porzione di vetriolo dall’iſteſſo Calibe , per comu.
altre ricette , per non confondere il futuro diſce nicargli il ſapore ſerrigno , molto operativo in ta.
polo , che doverà ponere in opera quelli , e lìmili le indiſpoſizione, come ſcrive Liba-uìo (Sintbflgm,
magiſterí , -e ſpecialmente ho fatto prova della ri arcanarum chimicorum capa o.)che eſpreſſamente
cetta,che pone Artbmanno, nelle noce al Cral/ia, il dice , che nel com "orre il Vino d’Acciajo per dee.
qualefà meſchiare una lidra di ſale decrepitato ſtruere, ſi debba ad .parare ſemplicemente l’Accia
due libre di carbone ordinario,e finalmente ſe ne jo crudo limato: propter …Tx/atm” , in eo , bulimi
cava un’acqua , che porta ſeco tanta empireuma: trum , Chalcantum a quorum -uirer oimmz ingre
,che nuoce col ſemplice odorarla . diuntur , ó* ob id accz'pe 'aim Purgrmtem , abſier.
Facoltà z ed - gentem , exícmntem, robarmztem, Ò‘ ”Parfum-em,
Le facoltà di eſſo ſpirito di Sale ſono inſigni 9 Si trovano infiniti modi di preparare lo ſpirito
perche preſo per bocca , ſi può dire francamente a di Galibe , ma il quì propoſto è il Genuivo , che
che giova a molti morbi 1 pigliato però COn vino 9 però non accade riferire altri modi .
o acquavita . Meſchiato con Sale di Aſſenzo , e
-Vb‘ev uto con vino , o acqua di Affenzo , toglie l’I \ SPIRlTO DI ACE"I’O.
dropiſia . Cura l’Epileffia , l’ltterizia , le febbri a
calcoli, ed uccidei vermi del corpo . Ontato ſana O ſpirito di aceto ſi fà, pigliando aceto acerrí:
le membra ſconciate , contrarre , e paralitiche , e mo, eſe ne riempie un vaſo di vetro , chela
l’apoſteme . Mitiga i dolori delle podagre , meſ quarta parte reſti vuota 5 ſi fà poi diſtillare lo ſpi.
chiaco con oglio diTerebentina , o di Cera , o di rito ſottiliffimo di aceto , con lentifiìmo fuoco di
Camomilla, di che lo ho fatto eſperienza , ontan cenere , o bagno marino , altrimente aſcende la
done iluoghi dolenti mattina , eſera. , fiemma,edopò quella ſe ne viene l’aCeto djfiillauo,
e poi ſi cava l’aceto radicata , che per forza di ſo
SPI'RITO DI`SALE DOLCE. co violento , ſi caccia dal ſale acido, e dalle feccie,
che rimangono nel ſendodtl lambicco .
Redicano glorioſamente i Chimici la prepa ` Iſaac Olanda ſerive così: Acetiſpiritum ”zi/lil:
razione dello ſpirito di Sale dolce , ma non jubtilíorem effèſffiritu vini , adeò utſi ”EIA para
ſegue come eſſi dicono dal puro Sale; ma per ope tu: ſit , nulli; vaſi: poflèt contimri , m'fl dimidía
xa dello ſpirito di vino ſi rende al quanto dolce , e Partefixuſfaret, e però quello ſpirito dover-à con
fi fà in queſta forma . Spirito 'di Sale , e ſpirito di giungerſi con l’Aceco diſtillnto , che fi cava dopò
vinoana , ſi difiillano trè , o quattro volte, ſi uni la fiamma di eſſo .
~ ſcono inſeparabilmente , e ſi dolcificano . SPLRITAODIURINA.
SPIRlTO DI SALE CALXBEATO.
Iglia [Irina di fanciullo, che beva vino, ſ1 la—`
[ev-:mia Bar-zio fà diſtillare lo ſpirito di Sale , ſcia in recipiente bene otturato per due meſh
con altrettanta limatura di Calibe , in flotta acciò ſi purifichiffloi ſi diſlilla con cartatripli~
di vetro 1 nel modo volgare , e cava un ſpirito ro cata , e ſi rettifichi .
bicondiſſimo . ' Facoltà , ed 'Uſo .
Facoltà , ed Uſl) - Leva l'oſtruzzione del fegato , mílza . edegli
Vale per curare” preſervare da molti mali lun Ipocondrii . Giova all’ltterizia , flava , ed alla Ca
ghi , e quello ſi può chiamare anche ſpirito di Ca cheffia - Cura ſubito i dolori de i lombi 1 e degli
libe . - altri luoghi dolenti , ongendone iluoghi predetti
Gimfrnq/Zo.
SPIRITO‘DI CALIBE’
0Accinjo. SPIRITODIMIELE.

Iglia di Sale di Calibe quanto ti piace,diſtilla ' O ſpirito di Miele ſi cava dall’Idromele vino;
per florta dl vetro , con fuoco graduato di ri ſo. nell‘iſteſſo modo, che dicellìmo dello ſpi
verbero , ed averai lo ſpirito di Calibe, che riuſci rito di Vino, ed* avverti , che lo ſpirito di Miele
rà medicamento ottimo pen l’oſtruzzioni . Hoc hà l'illeſſo odorme ſapore come lo ſpirito di Vino*
ed accoſtato al lume . concepiſcie fiamma, e s’ab—
dice l’vtería ( I’barmacJFargW-car-l 7.) labentem,
feſſumçfle uentriculumſuólezmt, multi! morbíx a brugia tutto , conforme ſegue con lo ſpirito di
*vu/go medium/m: incuraóilièm babi”: male-:ur , Vino . '
alla {Zeniqm i” arte mir-md” Pra/lat. Cutty/i2,
tra! 9 'nel quamor mm gnam': liquore exbióeflmr. SPIRITO DI ZUCCHERO
.Ejuſcemorli liga”- *vera eſi Cbfllybi: Pot/:bili: friz
Parati-'a . Et ver/4m Tbeopbraſti Parure/ſi . Aceto L O ſPÎPÌ'îO di zucchero , ſi cava dall’Idroſaccaro
ſum r/ùrùmm , de qua miranrla predica: . VÌÎÎOſO a che diceffi mo componerſi,come l'I
Caliàe Porri/n'le . dromele vinoſo; fi può fare queſta diſtillazione con.
Quando quello licore , o ferro potabile , che dir veflica di Rame 9 e rettificare con i vaſi di vetro a
vogliamo, hà dovuto ſervire aſſolutamente per ſoPffl qu“… mal-?l'53 1 che rimane nel fondo dell
deoſtruttivo delle oppilazíoní lpocondriache,è ſla `lambicco , dopò eſtratto lo ſpirito , viſi può git-`
[H8
PARTE TERZA."— :g67
tare dentro un poco di fermento , ſciolto Con poca tutti i mali originati da umori pituitoſi , Hem
. acqua , a fine d’introdurre in eſſa nuova fermenta maeici , e biliolì 5 pochi però ſono quelli, che han -
'Zîone , dopo della quale 9 diſtillando nel modo ſu no notizia della compoſizione di eſſo.Onde noi per
`dstſo , cavarai nuovo ſpirito , e così continuarai o giovare a .i biſognoſi , in grazia loro a abbiamo
finche per ogni libra di zucchero averai cinque quì deſcritto il vero modo di preparare eſſo ſpiri
oncie di perfetto ſpirito ardente. finalmente quanç to di vita aureo 5 avertendo però il diſcreto Letto
do dal idroſaccaro o o licore . rimaſto nel lambic, re , che l'iſteſſo Rolando , non meno dello ſpirito
.co avcrà già eſalaco tutto lo ſpirito potrai farne aureo , che dello ſpirito di vita roſſo , tratta per
ottimo aceto, con aggiungervi un poco di fermen. curare infiniti mali diſperati. (Lello differiſce co
to ſciolto con acero; e meſchiare poi bene inſieme talmente dallo ſpirito aureo . perche lo ſpirito toiſo
che apparirà una materia torbida bianchaccia. la non èaltro,che l’acqua benedetta , che ſi fà di cro
ſcia in luogo caldo per alcune ſettimane, e vederaí co di metalli , ma con taldifferenza 1 che l'acqua
ſopralìare nel vaſo una materia come panno , ed benedetta ſi fa di Croco di metalli, e di ottimovi.
-il licore che ſarà chiarito , lo troverai convertito no,la dove lo ſpirito di vita roſſo, ſi compone pari
in ottimo acçto . che non ſi diſcerne dall’acetodî mente di Croco di metalli,ma in luogo ‘di vino , ſi
vino , e così parimente facendo con il licore , che piglia tanto ſpirito di vino.Chi voleſſe traſportare
rimane a fare lo ſpirito Ardende di Miele , far il quì tutti i mali ne’quali Rolando adopera felice
perfetto aceto di Miele . Si (Uma ottimo medica, mente queſti ſpiriti,farebbe un luogo Catalogo,che
mento petcorale , alla fine non ſi vederebbe mai com ilato . Baſtarà
dunque dire , ch’elîì ſpiriti giovano a tutti i mali
’s P 1 R1 TO DI TEREBENTINA. dipendenti da copia di cattivi umori.

S l cava lo ſpirito dj Terebentina con veffica di sPÌleTo DI FQLIGINE.


i Rame , con il ſuo refrigeratorio d'acqua , ma
doverà la Velſica ſtare turca quaſi ſePOÌEB nella F01' P Iglia quanto vuoi di quella Foligine ,che pa,
nace . fiche apena il collo ſia da fuori; e li doverà re bicume , ſplendente Come Gagace , che ſi
adopt-are fuoco piacevole per _aver lo ſpirito,che ſo. trova ne i camini delle Oſtarie , o de i Conventi ,
pranuora nell’acqua . l’area/fà chiama qUeſto ſpió` dove continuamente ſi fà fuoco con gran quantità
rico Larcb”; la materia , chei rimane nel fondo di legna , taleè quella, che pur ſi trova vicino al
del Vaſo , ſervirà per l’aglio di Terebentina, come . la fornace , ſe ne riempie (in al collo una grande
diremo a ſuo luogo . Da trè libre di Terebentiua , fiorta di vetro ben lotata , o pure di terra vetriata,
cava-rai otto oncie di Spirito z Con la quale congiuugi un recipiente capaciffimo ,
Facoltà , ed Uſb. e diſtilla con fuoco graduato , lento dal principio ,
Sono molti l’uli in Medicina dello ſprito di Te.. e poi force , finche averai ſeparato lo ſpiritobian—
”benna-2 7 ſana la Toſſe con acqua dl Piancagine, cheggiante , ed inſieme-l’aglio giallo e poi roſſo |
o di Equtſeco , e fi dà a i Tilìci con latte di ſolfo. ſepara la flemma , e lo ſpirito con l'aglio fà digeri
rcſiſte a i veleni peſtilenti con acqua di 'Menta . re . poi ſoprainfondi la metà di ſpirito di vino , e
Prov-oca _l’urina , e la rende odorata, come di vio diſtilla ſpeſſo , e cava’rai con lo ſpirito di vino . lo_
le z con acqua di Alchechengi, caccia le pietre ,e ſpiritodi Faligine ottimo confortativo , ed inſie
l‘aranç . Sana la Stranguria, e l’ulceredella velſica. me l‘oglio rettificato , di odore come di Canfora .
Scalda li vali ſpermatici 9 e ſtimola a lulſuria con Il capo morto , q feccie , calcina , cavane poi il fa.
vino malvaggía , e con acqua di Cerefoglio , dì( le , il quale Art/;marmo dice eſſere ſpecifico rime
ſolve il ſangue coagulato nelle contuſioni , è m dio nel Cancro ulcerat0,dice di queſtq ſpirito,che_:
grande uſo , notato con nnguento Populeon . Bj”: gatta tre; Agonizmltí i” aceto ex‘ibitg, mi
Spirito di Tar-;benzina per la rabilitdr eum refucillrmdo exſufiitant . ?Jude ó"
Gonna-rca , . Lane Probationem imminenti: Morti: animal-agr
Si prepara un’altro ſpirito’di Tçrebintina ſom, tere lie” . Síſudor Paſi exhibition ola/am copio/Fà:
liffimo ottimo rimedio nella Gonorrea o cd è ſarcoç cmanarit, ſignam inrlubz‘zamm ſanitatinó‘* couó_
':E i i"
tico ,e diurctico iuſigne , aſtcrge , caccia 'per uri pair-ſcimmia , erit ,ſíìzſacùr morti: .
na le materie arenolenti , e lì PUò dire emulo del
,E vero Balſamo . Si cava per lenillimo vapore di ba. SPlRZTO DOLCE Dl MERCURIO.
il?? gno marino. e da una libra di Tetebentina ſe ne
.:5‘ cava appena meza_ oncia , ilrimaneilcc ſ1, diſtilla _ Ercurio ſublimato criſtallino (non Mer-cu
1,:.
per uſo comune . rio dolce ) quanto piace, polverizza in pol
vere inpalpabile , poni in lambicco di vetro non
SPIRITO DI VITA AlIREO molr0,e ſoprainforirli ottimo ſpirito di vino, paſſa
del Rolando . lo diſtillando, con fuoco di ceneree coobz fin
a tanto,che l’ac’quavita lì vegga per il collo del va
"ì-o
:E
"f-x
'rr'è Roriſci di Coloqnintida dramme 4. ſpirito ſo paſſare in forma di oglio birncheggiante n
di vino ottimo dramJI-ó ſi fa la digeſtione all'ora muta il recipiente,e raccogli lo ſpirito dol
per alquanto di tempo 1 poi [i decanta la parte ce di Mercurio , e ſopra le feccie gícta nuovo ſpi
chiara , e ſi ſerba per l’uſo . rito di vino,e procedi nell'operazionammeprima.
Martina Rolando , nelle ſue Centurie , fà ſpeſ finche ogni coſa pali] in ogiio z o ſpirito biancheg
ſo menzione dello ſpirito di vita aureo, per curare giante .
Fa
l

fls TEATRO FA'RMACEUT. DEL DONZELLÎ


Facoltà 1 eri Uſi, . quattro goccie . e ſ1 hà per certiffimo rimedio con.`
Qneſto ſpirito di Mercurio opera mirabilmente tro i vermi de i fanciulli; ma nelLe eta più pro
nell’ulcere de i reni , e veflica , pigliäto per bocca vette , biſogna darne in maggior dOſa . Applicata
cotidianamente , una , o due VOltc , alla quantità eſternamente ſana , mondifica z ed all-erge le piaz
_ di due , o trë goccio con acqua di radica di Nenn ghe antiche , e ſordide .
faro z Cauda Equina , o di Plantagine . Artbmnn Per il legno Eracleo s’intende il legno Corylo;
indice: Hoc moda etiam inveterariflìma ‘ruſce— cioè di Nocella ſelvatica o benche comunemente
ratio”: toi/unturfelicitár , cioè conſerva di Roſe li ſcrittori per legno Eracleo intendono il legno di
roſſe ſemplicemnere compoſita , ſenza addizione de Buſſo , dal quale Io avendone cavato l’oglio , l’hd
licore acido p.2.ſemi d'lperico p.x.ſi meſchia , e ſe eſperimentato medicamento non ſolamente inſtan-ì
ne piglia per alquanti Liotni quanto una nocelia , taueo , ma lì pub dire Divino , per il dolore dei
:ſul fine della cura ſi dà anche la fera . denti , il quale quando è originato da cauſa calda
ſi applica con aceto , e da cauſa fredda con vino ,
SPIRITO Dl MERCURIO EÌANCO; e ne potrei portare quì migliaia d’lſtorie , le quali
o‘uera 0in 0 di Mercurio bianco . tralaſcio per ſervire qui alla brevità .

D Iflilla lo ſpirito di Mercurio con una parte SPIRlTO DI VETRIOLOJ


di Sublimato , e trè di Bolo roſſo, nell’iſteſ.
ſo modo dello ſpirito di ſale , e rieſce un licore al Iglia dodeci libre di Vetriolo ordinario, po
quanto acido . ‘ - nilo in tegame di terra ſul fuoco moderato.
Facoltà , ed ‘Uſò . finche il Vetriolo a dopo ſoluto in acqua , ſi ven
E ottimo riſolvmte di qualſivoglia tumore dn.v
ga di nuovo ad indurire ,ed acquiſti qualche colo
rìffimo , anche fcirroſo, adoprandolo unto per sè , re robicondo, che all’ora ſarà conſumata tuttal’
o con qualche empiaſtro malattieo,di che io ho fat umidità eſcrementoſa . Laſcia raffreddare il vaſo.
to pruova con felice evento in una perſona no cavando poi la maſſa del Vetriolo (che doverà ri
bile , che aveva uno teſticolo indurito , come manere da ſei in ſette libre in circa) della quale fa
pietra . rai polvere ſottile , e la ponerai in un lento di ve
Artbmanna gli attribuiſce qualità Diaforetica , tro ben lotato , ma che la terza parte almeno reſtí
‘e dice , che aj”: ”fiu- magmu eſt , ſpecialmente vacua , ed accommoda eſſoleuto in forno di ri-z
nel morbo Ga~lico invecchiato . Si piglia con ac. verbero , lotando bene la ſua bocca , con la bocca
qua Teriacale , ſpirito di Guaíaco 9 deCotto di del recipiente di vetro di gran capacità , e di collo
China, con acqua di Perſicaria 1 e con acqua di corto . Darai il primo fuoco di ſei ore con carbo
Tabacco a alle volte ſe piace . Caccia per ſudore ni , ma -lento a e poi forte . La fornace derma ave
tuttii cattivi umori dal corpo, e a cadere ſpon re quattro ſpiracoli , nei quattro cantoni , li qua-~
taneamente le puſtule , minora i tubercoli , li ſo li pian piano ſi dover-anno aprire, accib la fiamma
piſcono idolori 2 e li conſolidano , ed eſiccano l’ cominci ad aver eſito . per la parte ſuperiore del
ulcere,che menano,che ſe queſte ſaranno contuma. la fornace a ed in queſto tempo il leuto fia da ogni
ci , lì doverà ungere ſopra di eſſe con un pennello . parte infuocato , all’ora da fuoco di legna, ed apri
Cura anche'in tal modo l’ulcere putride,e fiſtoioſe. del tutto i forami . continuando così il fuoco , per
La doſa ſarà , di due , o trè grani. altre dieciotto ore , finche tutti i ſpiriti ſaranno
uſciti dal recipiente . che appariranno in forma
S P I R I T O D I MASTlCEÃ di fumo bianco denſifiìmozfinite le 24.0re di fuo
co,mollifica il loto dalle comnieſſurede’ vaſi con
P [glia di Maſtice polverizata ſottilmenre lib.t. pezza bagnata , e diſtacca il recipiente , mentre è
ſoprainfondi ſpirito di vino a e fà digerire caldo,altrlmente le feccie aſſorbiſcono a ſe lo ſpi—
per alquanti giorni 5 poi con fuoco di cenere fà cli rito,e nel recipiente poi non trovarai altro- che l²
flillare lo ſpirito; muta poi recipiente , ed accre flemma . Cava dal recipiente lo ſpirito del Vetrin
ſci il fuoco più gagliardo , ne ca varai l’aglio roſſo. lo,il quale doverai ſeparare dalla flemmaiper ſtor
Facoltà , ed Uſi) . ta di vetro,c<›n fuoco leggiero , quella uſcirà pri—
Lo ſpirito di Maſiice ſi eſperimenta efficacifií ma,la quale non gittarahperche diremo in che de
mo nella Coiica . ² ve ſervire . Lo ſpirito perfetto rimane nel fondo
della flortadl quale non farà ben chiaro, potrai
SPIRITO DI LEGNO ERACLEO. perciò ripaſſarlo nella medeſima ſtorta, c diſtillarc’i
così chiaro,che apparirà come pura acqua ponerii
Iglia di Virgulti di legno Corylo, cioè di di nuovo il recipiente unito, e ben commeſſo con
Avellana ſelvatica , ſi ſanno ſeccare in luogo la bocca dei lento , e ſeguitarai il fuoco di legna:
caldo ,poi ſi tagliano in parti minute , e ſi diſtil per 48- o ſO. ore , e piu ſe biſogna , ed in queſto
lano in lambicco di terra vetriatflz ſi cava prima tempo cavarai l’aglio di Vitriolo volgare acuti[
lo ſpirito con fuoco lent0,poi con fuoco continua ſimo,e ponderoſiffimo .
to licava l’aglio, chetſi doverà ſeparare dallo Quefio modo di cavare lo ſpirito di Vetriolo. e
ſpirito. _' l’iſteſſo, che hanno cofiumatoi Chimici lino al
’ Fac-Dlttì 7 ed ZU?). tempo preſente . Ma oggi giorno eſſendoſi eſperi
Si loda al dolore deidenti , ed all’Epileffia. mentato , che l'umidità , che eſala dal VetriOÌOQ
L’oglio ſi piglia cOn vino , ela doſa è di'trè , in mentre ſi abbrugiazha molte virtùzſi è ingegnato
An
P A v R T E *r E n z “Aſi _.4 369.
Angela Sala Chimico ſingolare , di ‘raccogliere tal’ con il recipiente molto grande , dando prima ſuo;
acquamel preparare lo ſpirito di Vetriolo, in que— c0 piacevole, aumentandolo poi , lino al quarto
’E’ e.
l'la forma, chiamandola Prima acqua, o Raid-r' oe gra-.lomel forno di riverbero, e continuandolo per
* trio/o . 40. ore, e più , finche non vedi più diſtillare licore
Pone in urinale di vetromon moſto alto,ma lo alcuno, nè aſcendere fumo 5 all’ora ſepara il licore
flto tanto Vetriolo , che rimanga mezzo vuoto il dal recipiente-,e riponilo in ſtorta di vetro,cavan
ni Vaſo,poi accommoda in eſſo il ſuo Cappello,e reci done per bagno marino l‘acquavita,e così rimane
piente , e per bagno fà diſtillare tutta l’umidità, nel fondo della ſiorta un licore molto ,gr-Eve_ ,- e di
atta ad uſcire con tal calore. Quello licore conſer roſi’iccio colore , che inchina al turchino , ſecondo
va in ampolla di vetro per il ſeguente uſo . la qualità del Vetriolo , che pigliarai . Al guſto è
illi Facoltà ,'”ſo , e doſa :le-[Ko: di l’atrio/0. fervente,focoſo,e corroſivo-QLeſto ſ1 chiama oglio
;in
. Bevuto alla quantità di due dramme, vale con di Vetriolo.che fi può adoprare per bocca, diluto
però prima
tro i dolori ardenti del capo , mitigando l'aduffio ſi adopra con altre, ſoſtanzc,
in Chirurgia ma ſpecialmente
come eccellentiſſimo ſi
ſecreto
qc
ne del ſangue , e ſ1 doverà continuare per molti
giorni a ſtomaco digiuno - Corrobora tutte le vi per eſtirpare la carne putrrda L ele parti calloſe,
ſcere, ed il cerebro debilitato da ſuperfluo calore, dalle piaghe putride . Una goccia di eſſo , polia nel..
c ſeccità,e con l’uſo continuo,e ſpecialmente d’in luogo di dove ſaranno cavati i calli., e porri, tanto
verno,purgato prima alquanto lo ſtomaco, riſtora delle 'mani,come delli piedi,opera, che non vi cré
1?‘ l‘umido radicale . ſcano più , ammazzando la radice , ma quello non
32cc, Acqua di Vetrt'alo ſeconda . ſegue ſenza gran dolore , e però lo doveranno ado
Piglia poi l’iſteſſo urina-'e, col Vetriolo,di dove prarei Periti dell'arte,che ſanno difendere la par
colo d
:al cavaſti la prim’ucqna per bagno marino, e riponi tc.Si pone ne’denri , e vi uccide il verme , e ſenza
ñ-:—a
e lo in arena, e diſtilla,finche uſcirà tutto il rin anè‘ verun dolore,ne lo fà cadere pian pianozungendo.
nl: te dell’u midità, che ſarà un’acqua chiara , ed odo ſene.meſchiato con unguento roſato, toglie il pro
\,
ſill [iſera . ' rìto,e la ſcabie da tutto il corpo. _ni-h'
lei 'Uſo,w`rtù,e :Io/Pr lle/l’acqflaſ'ec‘amln di Vetrr'alo . Ma ora biſogna ritornare all‘iſtituto propoſto di
lw Beſt‘acqua parimente giova a molti mali, e trattare della virtùmſo, e doſa dello ſpirito di Ve_
ñ-E.:_.
ſpecialmente putga le reni, leniſce le Corrofioni crjolo , che Terſmjlo chiama : Ace-rum Eſurinum,
1' rl interne 5 piglinndone la mattina una dramma con cioè aceto appetitivo , e uercetrmo aceto Monta
m brodo di cárne,pr0voca 1’urina,e muove il ſudore. no,ma non manchi chi lo chiama aceto Filofizſico,
Mitigu,leniſce,e ſcda il dolore delle piaghe cor ed aceto Minerale .ì lo ragionerò quì diffuſamente
mſive 1 c conferiſce alla_loro conſolidazione , e ne delle virtù di effozma intendo del perfetto ſpirito.
toglie l’ini-iammazione,mondifica la ſcabie ſecca,e che ſarà di grato ſapore acetoſozonde il Que-cerano
fà le carni più ſolide . dice,c”m acida/e gratifiîmoſapore, e Pietro Scoc
Del Vetriolo poi, che rimane f dopo la diſtilla— rino ſcriſſe : 1” (lu/ci: aci/lim”; gratíam red”
zione di quelle due acque ſudette) ne farai polvere Er'umfl'n 91m ſënſibllir carro/io i” lingua non cippa-z
ſottilillìma,e riponerai in urinale di vetro , unito rea-rm” tarda auflarimr,fizlſpir1'tualiraciditar,
col ſuo cappello, che fiano tutti di un pezzo, nella è* odori: ſmuíxarzma di qucſta qualità poco ſe ne
ſommità di eſſo ſia un buco, per il quale vi ſi poſ trova nelle Officine , e Caffe/lo ſi contenta , che al
fa mettere il Vetriolo olverizzato , ed aVendone menofia diafano a chiaro, e criſtallino, e ben..
riempito laquarta parte del vaſo, chiudi il ſor-ame che alle volte per qualche aCL‘idente rendeſſe all’
ÀAaÌ ÎJ—;ñ
er’meticnmentme poi lota tutto il vaſo ſino al cap— :zur-eo , ſarà buono , ma però ſi doverà fuggire il
pello, alla groſſezza di un dito; poiche ſarà ſeccato torbida, negro, e puzzolente, fumoſo, ed ariíccio,
il loto , accomoda dellramen te il lambicco, e reci ſicche non avendo b-uon odore , almeno non l‘ab
piente grande nella fornace con i ſuoi ſpiracoli , e bia cattivo, alle volte il vero ſpirito di Vecriolo
dàfuoeo graduato prima di Carbone,e poi di legna, ha un poco di odore di ſolfo,pure ſi ſtima per buo
finche non appariranno più fumi nel cappello , e no.E circa il ſapore doverà trapaſſare i termini del
recipienlefl'epara il licore, il quale pori-Ai rettifica ſugo di limoncello acido; dopò di averlo aſſaggia
*u re,ſepamndone per bagno marino, un'acqua , che :o , laſciar-à la bocca ſaporito , e rinfreſcata ,onda
`~s il Sala chiama : Spirit”; Vitrio/i Su/Pbureur . ll per porre con qualche metodo le ſue virtù ‘le re
Yi
ì.;
‘Ã
K:: `licore che rimane nel fondo del vaſo ſarà acido a e giſtraremo Così , dicendo per prima de’ mali del.
ponderoſo . Si potrà anche rettificare con ſtorta di capo , a’ quali conferiſce quello ſpirito mirabil
vetrozma con fuoco di arena,altrimente con fuoco mente. x
leggi-:ro non aſcende . ‘ 'All’Apopleffia lo danno Mr'mlerero , Laren”
";\ Quello poi ſarà lo ſpirito di Vetriolo acidoret Haſman,Na-mz1r0,ed Evam'mo. ll Cafiello lo fà pi
.awo… tiHCatomhe non ſOlamente ſarà puro, come acqua, gliare con l’acqua di Cardo Santo, o di fiori d’ipe
ma ſottile,penetrabilc,e ponderoſmNel primo gu ricon, o pure con conſerva di fiori di Peonia, o di
ſto ſarà acido, ma poi ſi farà ſentire in una dolcez Roſmarino . ~
22 mirabile. Serfialo per l'uſmche diremo . All’Epileffia,cioè mal caduco,lo danno Parure]
Finalmente le feccie 1’ o capo morto rimaflo di ſa,Giro/ama Dm-Ce/[iuadeverino, Mercatino, Bor
P"-î-
‘Bk‘— quello ſpirito acido , che ſarà, come' una terra al 21eta,&ffiſellí, Euouimo, e Zaffata , e lo fanno pi—
quanto tenue porpurea oſcura , ſi doveranno mu gliare continuamente più ſettimane con acqua I 0
cerare leggiermente con acq-.mvita , e poi ne ca ve ſpirito di ceraſe negrediori di Teglia,Gigllo Con
. rai oglio di Vetriolo con florta , o lento di vetro , vallio,di Roſmarino” di Peoniam con brodo,o ſi-z puó-_.
F1
a z mili
*PP*
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370 TEATRO FARMACEHT. DEL. DON'ZELLI
mill rimedi appropriati ;e così Conſecutivamente Bam’fln (lella Porta ne dà alqrante goccie con vi
con le a;que appropriate giova alle ver igini. ſre~ no bianco ogni macina; Cosi Fà Elmar/zio.
neſiaral letargo. a’ pazzi‘ e melancolici lenza ſcl Pari Tilici con piaghe del polmOne i lo ſanno
bre, a’ catarri v alla memoria perduta , al dolor di piglia re con acqua Roſihſligo di Piantagine,e poco
ceſla q cauſato da caldo , o da lreddo, emicranea. e -zucch:ro,Penoto,qumzm,cd il_ Cafe {li Vacca z ma
cremor del capoalla convulſione. e ſpalìmo da ri il Cajlello lo (là con acqua diſtillata di Edera Ter
pienezzaflrd anche da troppo inaniziono, al primo reflrevo di Scabioſa .
giova , diſeccn al ſecondo , perche fà penetrare il Confmta il Cuore , giova al ſuo tremore , alla
cibo, e per conſeguenza corrobora 1 e là penetrare melaucolia, e vale affai alle lìncopi , e mancazioni
il nutrimento. di cuore,ed a quelli,che hanno perſa la parola, per
Angelo Sala Vicentino dice~che Dolore: capiti: qualche accidente ,e ſi piglia con diverſe acque,
mm aqua major-ame :011i: . Alla parilìſia è lodato appropriate a queſti mali , Come ſcrivono Minds
, da 80mm, Neam—Iro, Rpflèlla, Hoflnamlllinderero, raro, Hcfman, Liba-uia i Giorgio Laurea , Bormto.
Zappara,ed anním0,con vaua appropriataze da’ Evom'mo, Raffa/[o, Pietro SeverinoaNeamh-ò, Zappa.
medeſimi è celebrato agliocchi, ricreando la viſta, true Libavio dice averlo ſpeſſo uſato per la melan.
ed alle ſuPerflue lagrime , ſoffuſioni , e debolez. colia ipocondriaca .
za di viſta . Alle glandole,della gola gon fiate ſi lambiſce con
‘ Al Polipo, e piaghe del naſo , dove le oſſa ſi pu Miele Roſato , o Diamorone . A‘ rutti acetolì , ed
treſanno per cauſa di mal franceſe5ſerma il ſangue. amarezza della bocca con Giulebbe Roſato . Alla
dal naſo,e le piaghe maligne-.e corroſive della boc ſete grandela ſmorza, con acqua pura freſca , con
ca , ed al ſuo puzzore 1 lìcome all‘infiammazione acqua di Cicoria , ed alle volte con Vino . CuſirI/a
della lingua,e dell’eſoſago,alla prunella,ed a tutte ſli-;e averlo provato felicemente: loperòl’adopro
le putreſazioni della bocca. All‘uvola rilaſciata-,ed con Giulebbe Roſato .
impiagata dal mal Franceſe.Alla doglia de’denti. e Dal petto doveremo paſſare allo ſtomaco.ed in
per imbiancarli, e per uccidervi il verme a ſe vi è teſtini,alli cui mali è lodato dal CrollimMíndn-ero,
dcntrozincarna,e toglie la pntredine dalle gengive Kama-a. Sala, Begm’noſh rip/zara.QuerretanmCaſtel
rilaſciate,ed ulcerate . Alla Squinanvia anche ma [QRoffillavHrzfman,Nemi-[ro,Borneto,Evon/mo.Lí
ligna” finalmentegiova,e ſan-1 quali tutti i mali La v10,Menardo,Cr-r/one,Bram/elia, ?moto , Crflrlfi.
della Teſla', da ſrigìdirà i e (la umori flemmatici: non‘llul/ernfid altri.
lo danno con diverſe acque appropriate, Parzial Confort-t lo ſtomaco freddo ed aiuta la digellio
ſ°aMíxdereroanrnetm qumim, Neandro, MIEI/o. ne con ſciroppo di Mcnta›Aſſenzo,Enola=Cannel
Z”PdL-1,841”,Evonimowd altri . Giova a’ predetti laſcorze dr Cedro~ , o le medeſime acque, brodo di
mali , tanto quanto provengono da cauſa calda, carne,o vino. o pure conſerva di fiori di Roſmari
quanto ſreddazma ne’calì caldi lì adopra Con vel? no - Genera buono appetito con acque di ſtorze di
coli di acque rinfreſcativeflz ne’ cali freddi, ſi azio Cedro, di Menta , o Conſerva di fiori di Roſmari
pra con acque,che hanno qualità di ſcaldare *o per` no i e nOn laſcia corrompcre il cibo nello ſtomaco,
che eſſo ſpirito , qnaſi novello proteo ſi traſmuta e corrotto l’emenda .
nella qual ità del veicolo . All’aPpctito Canino , ſi dà con acqnavira , ed al
Bello è quanto giova a morbidi tutto il capo; dolore dello ſtomaco con acqua di mortella . Vale
ſegue ora il Catalago di quei del petto, e parti ad~ all’abbondanza della bile nello ſtomaco , diſtac
zacencr. ciandone le Colere amare . Alla durcua dello flo
Per l’Aſma viene celebrato dal Zappa-‘n a Heſ maco con acqua di Betonica'.
maml’wj/è/li, Mattbioli, e dal Caſtc//a- quello lo dà ‘All’Apoſtcme dello ſtomaco giova a Vigor-'nei
con oglro di zucchero, e gli altri ſudecci con mace medicamenti,che lì l'anno Fer cal male .
rie dolrLe ſciroppi pettoralìflcqua di l*`arfara,lſo— ”l‘infiammazione ;lello ſtomaco , ſi dà con ac
po , Scabioſa ,-Gcnziana, e di Cannellaztutce però . qua pura,e vale: 'Alla nauſea. e Volontà di vomita
doveranno eſière dillillate . re 5 ma al vomito de’ naviganti con Malvagia
Alla toſſe lo danno Raffèl/o, E-uonimo, Plaſma”. dramma ó. Oglio di Vetriolo gràni z.
Zafpnamon licori dolci,acqua di Capel Venere, e Ferma il vomito con ſtiroppo di Roſe ſecce ,di
di Pomi . ' Morlrllaidi Cotognidi l’iancdgioeBOrſa di Pallo
Allo ſputo di ſangueè rimedio, ſi può dire mi re i o Cotognato , con un poco di polvere Diaro
racoloſo , lo dicono il Capo (li [lacca , Mercurial” done .
Lorenzo Hrzſmrm, &aj/‘e710,Zi-ippataJr-rnarrla l‘eno Alla Colera con ſciroppo Mirtino; Miva di Co
taail Fortune-1 il Caſſe/low li dà con acqua (ll Pian togni, cd acqua di Fiancagine , e Pilnpinella ,con
tagineied lo l‘uſo con acqua di Sanguuzaria . clperienzn miracdo‘a .
Per la Pontura è lodato dal Nanna/r0, Ez-om'ma, Nel vomi:o di ſangue è provato con felice
7 Zapper”, quja//o , e Sala , con una delle acque di evento, pigliato Con un Poco di acqua di Pianta
Camornillzhdi Papavero roſſo,(`.apel Vencre,Pian gine , come anche nelle vene ſorte nel petto con
taginefl di CardoSancozma Bin-nero non ſolamente acqua di ſangue umanwla goCcie g. a goccie ſei (l'1
lo lOdfl-ma dice averlo più voltepſ-perimentazo. ello ſpirito con brodo; ſi replica quarti—0, 0 cinque
Al Carano del perto.CraronflEwu-TmH,Reflex/ſs, volte .
~ e Zappa… lo ſanno pigliare con brodo di carne i o A' fluffi bilioſi, e ſtomaeali con ſciroppo di ſugo
acqua di Cala mentofll’lſopo. o di Capcl Venere. di Plants-gine'. -
A ſar ſmagrire i graffi lenza leljone alcuna Gio; Alla Diarrea , e flulſi ſi dà con ſciroppo Miſti.
n0
.' .' _‘ P A. R T E “ TERZA; 37x
nodi-CMV…, di Roſe ſecche, acqua di Verbsſcm All’ulcere de i reni J per-ſaldare; e purgare. con
Edi Piantagine. - acqua del Tettuccio , Siero , o acqua di Equiſeto a
Alla Diſeateria, e fiuffi di ſangue. con acqua di o piantagine , e nell’ulcere deſſa Velíìca z con latte
‘foglie _di Qgercia , e Conſerva di fiori di Granata di Pignoli , o acqua di coda Equina . t
.. A doglie di Corpo, con-acqua di Seabioſa a o di All’urinare del ſangue , con acqua di Piantagi;
Trifoglio . ` ne . Mille-foglio , ſciroppo di Martella , o con una
y Per i dolori colichcon ſciroppo di Camomillam dramma diFilonio Perſico . \
acqua di Ruta . Per la viſcoſità dell'urina , con acqua di ſcorzç~
Ai vermi con ſciroppo di Scordiozfiori d‘lperi oli ſave , di orzo , o di Cape] Venere .
co,di Portulaca, acqua di Gramigna a di Felice.- o Circa poi alle parti delle Donne , dove conſerí-l
con Giulebbe Roſaeoil’uccidefl li cava fuori» e C4 ſce lo ſpirito di Vetriolo -, ſi dice per prima , alla
ſirllo dice, averne viſto evacuare più di r ;o paffione [ſic-.rica , cioè mal di madre , gli accen
Alla Cachelſia,con vino . nati Autori lo fanno pigliare con acqua di Matri
All’idropiſia z di tutte le ſpecie con ſciroppo di caria , Pulegio , Meliſſa , Calamento , Mercorella
Gan nella,acqua di Agrimoniatdi Lombrici terre-_ ed altre , .
ñrùEndivimEppatorio di Aviconna . . Provoca le purghe alle Donne con acquavita ,`
A tutte le pu tredini con ſciroppo di Scordio , o di Cannella a_ di Artemiſia_ . Sabina, polvere di Dit
Cardo Santo. Ed a tutrel'infiammazioni interne tamo Cretico , Ariſtolochia innga a o Antidoto
con acqua di Lattuca . Emagogo. . ,
Rinſreſca tutto il corpo con acqua Roſate . di Per ſarmare le pu :ghe , con acqua di Pia’ntagi
Cenuurea,o vino t' _ ne 9 Pimpinella , Equiſeto, con ſciroppo Mirtino:
?PD Alla Stanchezza con brodo,con zucchero” vino Q conſerva di fiori di Granata.
Alli membri riſoluti , ſi meſchia con ficle vac— Alle‘purghe , o Rulli bianchi , giova z dato con‘
cino . acqua diliillata di ſoglie di Wrcia, acquadí Por
mi,
I medeſimi Autori citati lo. lodano a' mali del tula‘cam'i Alchimilla , o di fiori di Ninfea bianca 9
ij!. ſegatore parti circonvicineflome ſegue - con ſangue di Drago fino in lagrima .
All’infiammazione del ſegato,c0n acqua di ace Alla nauſea delle Donne pregne,ſi dà con ſcirop-`
roſam di Cicoria . po di Menta oncia r.acqua di Cannella dum-3.
Conſorra, ed aiuta il fegato, rettifica’, e purifica aglio di Verriolo- granav 4,, meſchia z e bevaſí.
il ſangue con acquavita, o Malvagia di Candia :Maſſaro .
‘ Nell’oppilazione del fegato , con acqua di Ta~ Per _imali delle gione-nre, e parti eſteme lo ario;
marice,Cícoria,Lupoli, Genziana, e di Car-;lo ſan~ perano Neandra a (frate-rm , Donzellino z Evom'mo , _
t012d anche di Cannella . Caſlello z Kaſſel/o , Miaderero z Crallio , Ragalna, z
_r
-
t Alla ſragidità del fegatmcon acqua di Cannella, Barretta Zappa… .
oacquavira . ' ` Alle doglie artetiche ſi darà con dedotto d’lva.
Al fluſſo epatico ſi da con acqua diliillataadi ſo Arretica , o. di cinque foglio , o brodo di Gallo
glie teneri di Marcia. vecchio t
Nell’oppilazioni della milza . con acqua di Ta Alla Podagra fredda , con acque di Cavoli o IW
marice,Genziana,o Enpatorio . Artetica, Primula veris , o con conſerva di fiori
Per l’infiammazione, della milza . con acqua di di Gineſtra t
Boragine . _ ~ Alla Podagra calda 1 leva il dolore , con acqua
All’ltterizia , con ſciroppo di Bizanzio, Enpa Roſa ,di Parietaria ,. adi Piantaggine , o con bro
totio- Cicoria con Riobarbaro, o di cinque radici. do 1 0 vino , la mattina adigiuno quattro goccia
o con acqua di Finocchio 'di Silero mon-tano, o di Alla Sciatica con acquavita , o di Mentaſtro .
cinquefoglio . Cratom lo f‘a pigiiare con acqua di Alle doglie delle. giunture , ancorche da mal
Ceüdoniaae che ſi ſudi. Franceſe , ſi nnge con eſſo . i
il D0”281li”0\LiàaUÎ01z-Ì[Îfiſhed altri di ſopra ci Alle gomme d-i mal Franceſe i’ongono 9 ma. leg*:
tatido danno nella Melancolia Ippocondriaca . giermente , accioche non ulceri .
Minderero lo dà alli Scirri , e durezze diſperate Per il- mal Fianceſe- con decotto di legno ſanto;
delle viſcere . Salza , o China .
Dal fegato pafliamo a’ Reni , a' mali de' quali All' Emorroidi, e ferma il fluſſo di ſangue, con
vien lodato . oltre da’ ſudetti citati Autori z anche acqua di Verbaſco r di Mercorella 5 o di mille- i
dal. Mattbmli, e Form/ia . foglio .
Vale alli Reni oſtrutti con acqua di Fraghea Alli veleni io danno il Sala Brandy-o , Bormio'
Anonide,Cardo ſanto,di Eringio,Cannella, Vino, Cral/io , Zappa” , szflèllo , Evanip'zo, . `
ſciroppo di Althea,0 di Alchechengi . Alli veleni corruſivi , e non cot’roſivi , con ac;
Fa urinare , e caccia l'arenelle , con acque di quavita , o di Veronica', li cava per ſudore.
CreſcioneyMercolollaJiori di Gineſtraflii Agrimo All’Arſenico , ſe ne è fatta eſperienza .
niaro Vino . Quelli , che per onzione di argento vivo refiano
Alla pietra,con acqua di Fioriyo ſcorze di fave» mal’effetti , ſi riſanano con pigliar queſto ſpirito .xv-ñ,
di Rafano,Saflìfragío,Ononidc,Capel Venere,Fra meſchino con Theriaca r ma procurinodi ſudare.
ghe,Vincetolſico, erba turca, e ſimili Alle morſicature de’ ſerpi, e ponture d’altri ani-l
Alla Gonorrea , con acqna d‘Equiſeto ,. acqua mali velenoſi con acqua di Aſſenzo .
quamhiara dfovo, o conſerva di fiori di Granati. Alla morſicattíra
~ ſi dicane
I! ràbbioſo
a , con acqua
‘i‘
.du—_-5
f
375 TÈEATRO- FARMACEUT- DEL DON'ZELLI '
rlí Ninfea; .continuandolo per molti , e molti Per conchiuſíoneſi dice . efl'ere tanto l'aglio,
giorni . ~ quanto lo ſpiritogiove‘vole a molti altri mali. ai
Nelle Febbrl l’uſano Libam‘o , Str/4- , Kernero , quali con l'eſempio de i predetti e ſi poca-à applica.
241mm , [ipſe/lo 9 Minderrro , Evanìmo , Cral/i0 , re , ſecondo , che preſcriverà il giudicio del pm.
Bagni!” a GaſPar Hnſmrm , e Lorenzo H-fma” 1 dente Medico; onde il Caſtello conchiude , che tal
Mer-cerano , Amato Lafitana. Miami‘: , 'Bern-?ma medicameuto ſi nd dire univerſale , Carolico‘,
Orazio Anggm'o I Crarone , Márrhioli , Bokelio e e Policrel’to z portando Paracalj’o . che dice valere ,
Laráana ,- Caſa/pina , Brunnero , Gabriel ferrara. quanto la quarta parte di una ben fornita Officine
Alla febbre coridiana , e ſiemmarica - E di quì preſe a ſcrivere Lib-mio : Dedímur ad
, Alla febbre Terzana, ſi dà con ſciroppo , o bro pulire-andar”, Preparandum *vira: medicinale”;
di alterati . juoandar , etiamſcrupuli , ó" dimidiar dracbmj
A] la febbre Wai-cana, Con acqua' di Cinquefo— quantita” . Adiecimm purgantibu: , alteranti
glio a e di Marrobio . bus, roòorantibur , è" obſtruéîr’omr expediemibur.
Alle ſebbri continue Con acqua di roſe , di Ace Non meminim”: ulli ”nqnam ”oc/”ff- . Si che fi
toſa , di Endivia 1 di Ninſea , Fragaria , 0 di puòuſarc lo ſpirito di Vetriolo liberamente , in
Larruca . ñ ‘ qualſivoglia licore , Elettuarío , Sciroppo , o ;1…
Alle febbrî ardenti , con acqua pura.~ materia potabile . e fin anche meſchiaro , nelle
Alle fabbri d’infia-mmazioni interne , con ac. conſerve 5 doverà la doſa afl'er tale, che renda gra
qua di Lattuca , e di Cocozza 1 o di Semprevivo . zioſo ſapore aciderco 1 perche in quella maniera fà
Alle febbri putride a con acqua di Cicoria , _o penetrare 'la virtù della coſa con che viene meſ. ,
Gori orzata . chiaro . per tutto il corpo deflPazienti ’circa il
Alle febbri maligne ; Peſtilenti 1 ed ungariche tempo“ di pigllarloi credono alcuni Autori ,che
ton acqua di Cardo ſanto e 0 SCOrzonera . non ſi debba adoperareſſe non ſarà prima purgaco
DJ’ietro Michele Heredía Medico dell’Invitiſ il corpo; però , per quello che mi hà nxollraco la
fimo Monarca Filippa 93”” , preſcrive ancora cotidiana eſperienZa 9 ſi può adoperare d'ogni
lo ſpirito di Vetriolo nella febbre maligna . tempo, ſenza alcuno dubio, che poflà mai, ſe non
Alle febbri con petecchíe 7 ed alii morbilli, con giovare almeno non nuocere .
gcque appropriate . Mi pare anche quì luogo proporzionato , a non
- Nell:: Peſte con acqua di Calen’dola , Bardana, tralaſciare di parlare delle qualità , che effettiva.
Scordio , o Fraffino , Giulebbe roſato , con elec mente ſi poſſono dire Vere,e proprie di eſſo ſpirito.
tuario di Ginepro , o cun Zucchero-Saudita; ed oglio e per togliere l’occaſione di ciarlare con.
Neſli mali cutanei , nelle parti eſterne , adope— tro queſto nobilifſimo, ed utilillìmo medicamen ro,
fano i medeſi'mí Autori 7 e Gíozdi Vico , Cardano , al che fare panni eſſere di aſſoluta neceffirà , dire
Fumare/l'0 1 Marco Antonio Montagnana z 'Caſh-’fi prima , che coſa ſia -il Vetriolo, di dove (1 cava
na I Crazone . eſſo ſpirito , ed oglio.
Alla Alopecia , eTigna ſi unge c‘o‘n acqua di Del Vario-’o .
Celidonia , ma fà dolore; e nel medeſimo modo L nome di Vetriolo èſortito per la ſimilltu'v
-lpplicaco , rafferma i capelli cadenti . dine , eſieriore . che ha queſto minerale coni
Fà creſcere i peli , e ritarda la canizie 5 bevuto pezzi groſſetti del vetro rotto. l Latini poi avendo
con acqua di Endivia a econ acqua di’ Betoni'ca , avuto riguardo all’uſo delÎVerriolo , di tingere le ~
fà creſcere i capelli negri . pelli di negro colore , lo nominarono: Aemme”
Giova all’Eriſipela i ed decide i Sironi 5 che ſo‘. tumſutarum . Ma il nome di Cdlrbantum , deriva
'no animaletti nati ſotto la pelle Umana . dalla voce Greca Kfllkor , la quale inſeriſce il Ra
Al roſſore della faccia con acqua di portulaca . veo-del quale il Vetriolo contiene in sè gran parte.
Alla rogna con acqua di Buglofla , Fumaria , o Appreſſo gli Arabi , il Vetriolo ſi trova col nome
l mitabolani conditi . ' di Zegl” e così per differenziare le ſue ſpecie dico
Al proprio Serpigine , Tentigine . eci altri mañ no Zegh verde 1 Zegh roſſo , Zegh giallo i e chh
li dellacuteſi unge. , negro e che ſono l’iſteſſe materie, che i Greci chia
Alla lepra-con acqua di Pianragine,d1 Fumkría, mano My/ì 1 Sar) , Calci-*bi , 6"* Melanteria f &C
o di Mirabolaní . _ Altri lo chiamano ſuperi-:ſum , e Coppa Roſa , no
Al Cancro e tanto ulcerato , quanto nò .ſi ſi uſa
me corrotto,cioè Cuprum eraſrmmhe tale ‘e il Cal
' con un legnetrodi oliva intimo in eſſo . cite , ed il Calcanco calcinato r che appare di roſſo ,
All’Erpt‘äſe Eſtiomeno . mal di formica invec colore 1 onde correttamente gli Arabi lo chiamano
chiaro , ed alla-Fagedeniga ,cioè mal della Lupa . -poi Calcbotar .
Alle_ cancrene , sſa‘ceio , e parti mortificate . ll Vetriolo non è altro , che acqua congelm.
Aicalli, e porri, ponendovi ſopra l’aglio, o_ che contiene parte di Solſo , d‘Alume , e di metal
lo ſpirito con bombace . p lo ; di ferro , cioè o di rame, del quale ſi trova na
Alle-Creſte , ed altre eſcreſcenze , rompe l’ape turale a ed artificiale r eci-ambedue ſeno Una me
' flame toccandoſi a‘ll’oſſa cor-rotte , alle piaghe del melìma coſa diſpoſta , e perfetta per cavare lo
'membro , e rsroli 1 con acqua roſata . ſpirito a ed aglio 1 che dir vogliamo . E tale li fli
Alle piaghe corrulìve 1 in qualſivoglia ‘luogo , ’ ma il Romano, benche perſecriflîmo ſarà anchcil
ed alle fiſlo'le. ' è . ` Cipro z è l’Ungarioo. Con rale opportunità mi
Per riſtagnareil ſangue da ferite e ponture , e giova dire, chela mia intenzione uì è‘di non
,ene rotte". ‘ ' * - trattare diffuſamente del Vetriolo, nè delle [D8
qua
PARTE T E R Z A; ;‘751
’qualita , , perche ineendoyìdi parlare aſſolutamcnfe
queiſuoì libri della facoltà de‘ſemplici , ſtabiliſeé
dello ſpirito . ed ogs’io di eſſo . Ma quì Ilimo di aſ non ſolo le qualità r ma i gradi de' medieamenti;
ſoluta neceffità l’avvertire , che fi trovonoin mau ma ſe queſto tale. andata poi attentamente offer
mifeſto errore tutti quei tali, che argomentando vandoi veri ſentimfnti di Gif/eno medeſimo , tro
drum-no alle qualità dello ſpirito di Vetrinio: fi verà, che nel primo libro della facoltà de’ ſempli
ſanno lecito valerſi , delle qualità del proprio Vea Ci Cap.; 8.dice,che: Non ml ”tam rerum natura”
triolo,il quak , come (i è detto , ènn miſto di più, indicando! medio”mentommfaculzàzH-,ſicu m1
Iſla,
e diverſe‘materie‘, intorno alle quali, banche ſi ruraler Pbiloſaphífircímtt , fed ad :iQ/?ram nat”
trovi qualche diſcordia appreſſogli Autori antichi, rmn.Proi”r.’e‘ ”abír Propofitum ”0” eſigua/e rx ſlm
i)…
i
nientedimeno ,quei Chimici , che avvezzr a Holo ”Mura , quandoqueflt mrdicamentm exquírere,
tm‘
ſofare intorno alle ſenſarc manipolaziOni ze ſpeci. mr!? quid in nobis‘ eflîcere PMAEcco ‘dunque chia
ſlm]
almente anotomizato il Vetriolo , hanno oſſerva riſſimo , che Calmo-qui definiſce igradi de’ me
to effettivamente‘, chele parti proffime , _ch-ela. dicamenti in ordine all'effetti, cioè il Piretro può
tleÎ compongono , ſono acqua congelata con ſolfo ſpi ſcaldare,ur qufltuor . Il joſciamo può raffreddare'
:le ritualizzato , participando di aiume , di rame , o tantojl corpo noſtro,che ne reſti freddo nel quarto
`i:: ferro a ed alle volte dell‘uno . e dell'altro, come grado , ed in queſto modo ſi evitano le difficoltà,
.»‘..l
potranno ſempre oſſervare i Curioií in atto prati‘ che vengono originate dal chiamerei me’dicanien
co. Scante dunque tale indubitabile oſſervazio. ci caldi,o freddi-Per maggiormente ſtabilire queſto
ne 1 erran'o ſenza doblo tutti coloro , che vo noſtrojargomenwfli av'va-leremo dell’eſempio dell’
gliono , che le qualità del Vetriolo fiano una acquavita,che hevendolafinduoè tanto nella bocca.“
medelìtna coſa Con quelle del ſuoſpirico , 'mentre quanto nello'ſtom'aco molto ſenſo di calore, ma
queſtaèparte ſolfurea del Vetriolo , cavata per applicata poi eſternamente 1 induce nella parte un
mezzo del fuoco . Chi dunque vuole argomentare ſenzo di freddmmolto più,che non ſeguirebbe con
dal tutto alle parti, moſtra chiaramente o che non la neve metleſi maicome' dunque potranno quei ra
intende,che ſia Chimicamè meno Logica-Lìeſſem li—dire, l’acquavita eſſer calda, mentre ſi --fà ſentire
pio ſarà il ſulccomune , dal quale per diſtillazione fredda nelle parti eſterne,per il che lo odiamo va
ſi cavi un ſpirito acido , del quale bevute alcune lermene nelle Ereſipele | ed infiammazioni eſter—
goccie ſinorzano la ſete , come-dunque ſi potrà ar` ne,per via di cazione-,con felice evento,perche ol—
gomcntare benezdicendo il ſalmi; materia oltre mo tre del lento di freddezza 1 che a ſentire , rarefa-ſ
do ſalſa, ſalſilſimo ſarà lo ſpirito da eſſo diſtillato? cendo i pori della pelle della parte affitta“, fi la
ll ſale genera ſere, , fil/à quello ufficio di vantaggio ſtrada all’eſalazione dell’umore ivi concorſo ,L rl ..v-_2‘
dinñ-ñ.

ſtandone in breve guarito il paziente z ma dicen


il ſuo ſpirito diſlillato .7 Qìeſto ſale eſſendo perti
hace” ogni debbole Chimico lo convince-rà , con duſi l’acquavita ſcalda 1 ſi dovcrà intmdere con la
l’eſperienza dell’atto pratico. E circa l’argomento proporzione del paziente,al quale li applica . Di
del tutto all l parte‘,c dal compoſto al componente, queſta materia ne ho altrove parlato più efficace
nOn ſoloè termine improbato , ma anco deriſo da mente,e ſpecxalmente qui nel capo della‘ Canſora, -ñ—v

Logici , perche in niun modo può valere_ l’induzó. dove hov dimoſtrato, come i medicamenti operano
zione , che ſ1 'cava dalle qualit‘c del Vetriolo. a conle qualità pOtenziali z ivi potrà pienamente
quello dello ſpirito di eſſo . Degl’infiniti eſſempjz ſodisfarli il curioſo lettore ., '
Che ſopra ciò lì potriano a'ddurre ,Lei ſervìremo . Da tutto queſto diſcorſo ſi può francamente
ſemplicemente di alcuni pochi , dicendo per pri terminare cilnclle doveri) dire_ della qualità del Ve
miu-che la Terlaca è di temperamento Caldo,dun. triolo ,4 non partendomi punto. dalle guide de‘due
que l’OPiO a che entra nella compoſizione. di eſſa, gran lumi di queſta materia Diojèoride ,e Cia/mo;
diremo che fil caldo P il vino accoſtato al‘ fuoco onde dico che lo ſpirito di Vetriolo , pigliato per
non ſi accende; dunque lo ſpirito diſtilìato da eſſo, bocca , raffredda a Cd eſicca il_ corpo , ed. il medeſi
ch’è l‘acquavita, non ſarà aCCenſibiic-B L’oglio co mo applicato poi eſternamente può indurre ſen—
mune è di ſapore dolce,e di qualità cemperaroſarà ſo di calore s e queſto con la ſua potenza di eſicca—
dunque temperato, e dolce i‘oglio diſtiltaco .P Non re acutamente , Cagionando divullíone , e per con
voglio paſſare più avanti ſopra ciò , perche tanto ſeguenza dolore nella parte , deve ſi applica , e co.
baffi P31' moſtrare la vanità di tal modo di argo sì può indurre ſenſo di calore a come parimente o
mentare . pera la ſpina affilſha nella carne di alcun vivente:
QLLCRC Premeſſe ſono nezeffiirieſimplieírèr Per quella ſenza ve'run contraſto ſi riputa di tempera
` aprire gli aditi a ſpiegare la Vera elſenza della ’mëto freddumientedimeno ia poco tempo cagiona.
'ſPfflm di VCU'ÎOlan ſono per rionrdure quì di nuo non ſolo calore 1 ma infiammazione , a ſegno tale,
vo il mio ſentimento, intorno alle qualità de‘me che fà fcbbricitare i pazienti , e quì*conſiſte , l‘in
dicamenti a ch’ è di definirei medeſimi per gli ef. ganno di quei Autori 1 che anno detto , lo ſpirito
lattoſecoxido la ſenſata guida di Dioſèoride, e non di Verriolo , eſſcre caldoamencre corrode , ed indu
due :quello medicamenco in ſe è caldo a quello è ce eſcara * eſenſo dl calore’, ma quelli tali non an
freddozmail Pepe riſcalda… Madragora raffredda no ſpeculare z che il ſenzo di caldo , o di freddo in
l’EmÌivia umetta,e lo Scordia dilſecca; parlo quì noi viene originato dallo ſpirito vitale z o`vellica
delle materie , che non hanno le prime qualità in (0,0 congelato dal medicamenro, cheſi applica alla
*ſto › 0 in e111* queſte non ſi ricercano . Dirà ſorſe parte-,e non altrimenre dal medicamenco‘applicar ,'
qualche Atiſtarco . che qneſto mio ſentimento è il qualmquandoinduce ſenſo di freddezza a ſi Cauſa
' (9'1th la dottrina di Calmo , cheſjmrſim in tum perche coi _ſuo moto allontana dalla' parte ſcaldare
` J
quei
3’74 rei-.Tao FARMACEUT; DEL DoNzELLÎ
quei corpiccioli caldi', come diceſſimo della Can me fiano caldi i Ariſlotilr ſ4.rle1[a minare-liti par-‘z
fora; onde lo ſpirito di Vetriolo lo e corrodendo ticolare ſtabiliſce , che qualunque metallo fia fred,
gli altri corpi con l’acutezza delli ſuoi atomi', c0 do , aſſegnando per raggione a che ſi fonde col C315
me z .parimente operano tutti i licori acidi r ſtima do , e dice anche eſſere vapore congelato', onde
ti comunemente freddi come il ſugo di Limoncello, per l’iſteſſa raggione , diremo., eſſere anche più
diBerberi , e ſimili ,i quali sfiemmati che ſono , freddo l’Alu me 1 non eſſendo queſto altro , che am
applicati poi_ eſternamente operano tutto quello, qua congelata con partecipazione di terra pura,che
che diceflìmo delloſpirito di Vetriolo , cioè di fa perciò ſi chiama AlllmeldFROCCZ , e quantoal Sol
re eſcitare il calore . 8c c.E di più ſolvono i Coral fo , anch’eſſo è un minerale eterogeneo , dal qua
-li o e Perle, Ecco dunque chiaro quanto errauo c0 le ſi cavaìſpirito acidiſſimo 1 niente diffimile dalflo i
loro , che ſtimano caldo lo ſpirito di Vetriolo. Et ſpirito di Vetriolo . Sia dunque , quale ſe la finñ_ '
Io di più polſo con buona coſcienza aggiungere quì gono gli avverſari] , la natura del Vetriolo , ba
la cotidiana eſperienza , che ne faccio ne’ ſeb ſta a me dire‘, che ſe ne cavi una ſoſtanza acida, che
bricitanti ,ñe nell’altre perſone , che ſi dolgono del raffredda , e queſta , o fia perche il fuoco la muti,
calore delfegato , ed’aver gran ſete 1 l’hò trovato o perche taleoera dentro del compoſto , queſto poco
ſempremedicina , ſi può dir miracoloſa 1 che pe importa, ſe la verità ſi moſtra dall’eſperienza,per.
rò chi di ciò dubitafi’e , ſarebbe .appunto dubitare che , ſe il tetto, ola parte di quello. che eſala
ſe‘il Soleè luminoſo . _ ' .z . dal Vetriolo , ſi doverà ſtabilire calda, come coſa
lo di più ſopra ciò non Vaglio partirmi punto evaporata da miſto caldo , biſognerà inavveduta.
dail’Au torevole teſtimonianza de’più vecchi, {Viac-` mente dire 1 anche eſſer calda quella parte Hem.
firi , come HifpotrateſLibul-e eſſréîiom , è' de die-, matita è’ inflpida 9 e ſenza odore . la quale ſecon
:a 4-Mrtb0dñcap.7.)dell’Antrſignano Galeria, Paolo do la dottrina di Gale-no , ſi ſtima di temperamen
.Egineta a Sezapiane , Meſue , e di quaſi tuttii Me to , freddo . ed umida , e quanto al dire, che lo ſpi
dici temperamento
cſiare Lariní ,- che dicono.,
freddo . ogni
Chi ſapor
dunqueacido
non indi
ave rito di Vetriolo ſia una ſoſtanza più pura del Ve. ._
tiolo , che perciò avetît maggior attività del Ve
rà il palato intorpidito,guſtando lo Spirito di Ve triolo in tutte le ſue ſoſtanzczma queſte non ricevo
triolo, lo ſentirà acido , dunque bſſiſogna , che lo‘
no_ variazione , dunque ſarà nelle qualità, e per
conſelíìno freddo , come ſono tutti gli Acidi , e ſe conſeguenZa queſto ſpirito ſarà più caldo dello ſteſ
Vorrano ſapere , come queſti rinfreſcano 1 legga ſo Vetriolo . Si riſponde , che queſto ſpirito ſi ca
n0_ Qaſmpſçgp-r 4.ó“r ”nel citato luOgo , ed altro Va dalla parte ſolfurea , e non altrimente , da tut
vevnel medeſima libro , che rimaneranno piena ta la ſoſtanza attenuata del Vetriolome camina be
mente ſodisfatti. Ed lo poſſo aggiungere, chelo ne l’affioma di dire , che per la maggior perfezio
Spirito del'VeCri‘olo può rinfreſcare in più modi , ne ſi argomentano le qualità, perche lo più delle
cioè , ſtopefacendo il ſenſo , e congelando il calo volte , non ſolo ſi diminuiſcono dal fuoco, mal ſi
re , o perche aſterge la Bile , e la cava per la vie mutano; eccone l‘eſſempio z il Pepe è di ſapore
dell‘urina , onde tolta la bile cauſa del caldo , acerrimo , l'oglio , che ſi cava da eſſo per lambic
reſta il corpo nella ſua ſimetria , e così il pazien co è dolce . ll ſolfo accoſtato al fuoco ſi accende o
te ſi ſente rinfreſcare; o finalmente lo fa per lo ſpirito a che ſe ne cava per campana di vetro 9
ſua proprietà ſingolare , come parimen te opera poſto ſul fuoco, lo ſmorza , e meſchiandoſi con la
labile in ſcaldare , cosìqueſto in raffreddare. Io polVere di bombarda , la rende inaccenſibile s do
però conſeſſo ingenuamente o che ſe mi fuſſe le ve adoprandofi il ſolfodí n accenſibiliffima.Man~
cito filoſofare liberamente ſenza temere le .cavil giata la Roſa ſcioglie il corpo , ma cavandoſene l'
lazioni di alcuni, i quali, quando non ſento acqua 1 Per lambicco , non opera tale effetto in
no riſuonare Elementi a e qualità inorridiſcono 9 modo alcuno; e pure ſecondo l’argomenti de’con—
ed inarcano le ciglia , vorrei forſe diſcorrere con trari , doverebbe l'acqua eſſere più ſolitiva della
ragioni così palpabili , di queſti effetti , che final Roſa iſteſſas biſogna . quì avVertire, chei con
mente non potria reſtare ſodisſatto l’intelletto:ſpe~ trarii ſono filoſofi cartacei o e però ſe li poſſono
ro però , che altrove ſcopriremo il noſtro parere . perdonare-molte coſe , perche queſti non camina
Non manca chi argomentmche eſſendo il Vetrio— no con la ſcorza dell’eſperienza , che è di adopra
lo un ,compoſto (conforme lo hò detto di ſopra) di re il fuoco , che moſtra la vera filoſofia a e Pffiü’
Solſo . Alume i e Rame, ed anche Ferro , tutti ſopra tal materia biſogna aderire a’Chimici , che
queſti miſcenti li pronunziano caldkdunque eſſen ſanno ben diſcernere le facoltà de mcdicamenti
do tutto il compoſto caldo, ciò che ſe ne caverà per perche come dice il Sagramola/le ſpirituſulphurir.)
diſtillaziene. o aſcenda il tutto,o la parte,ſarà ma rieſii/lfltaſunt bermap/Îradita natura - Ò* Chimici
,teria di temperamento caldo . A quelta obiezione Ponflìmàm , non refpicirmt ad qualita”: Prima:.
fi pub 1 trà l'altre riſpoſte dire 1 che lo non liò det— I contrarii finalmente pongono in conſiderazio
to . che lo ſpirito del vetriolo ſia freddo , ma dico, ne il ſapore di queſto ſpirito , che quando ſarà le
che raffreddi , e potrei anche dire , che non m’ parato totalmente dalla ſua flemma , pretendono
importa cercare , come raffreddi , baſtandomi di che ſia di ſapor acre , enon acido, l’iſteſſo ſi potfiî
re che lo faccia , perche in queſta baſtarà la ſola e dire del ſugo di LinnOncello ben flemmatmíl qua
le, agít 1 ”t att-11m Ven-1'011‘, dice ſaſtrlla. Edi
ſperienza a come inſegna Gala-no (4.metlmd.lib.7.)
in più luoghi, nientedimeno riſponderò all’argo.più lo ſogguingo di vantaggio, che lo ſpirido r 0
mento , dicendo 9 che gl' avverſarij ſolamente acido a oacre o che ſia , ſempre lia adopra dilutm e
grati; aſſeriſcono o che il Rame , il Solfo , e l’Alu meſchiato con qualche materia potulenta , 0 con
le Con—
PAikTE *rr R_Z~A. ñ ’zur
?l' le Conſerve , cd Elettuarii , e così reſta rinfranto , dove ſi abbruggia ll Solſo . non l’aſſorbiſca o ſi P0
e ſi f:`i ſentire ſemplicemente acido. ſerîi eſſo tag-amino ſopra qualche vaſodi vetro al
Suggiungono anche , che nel diſtillare queſto to un dito,o pure di terra vetriato poſtolnel piatto -
fpirìto , vi ſi adopra gran fuoco, che doverà conti.. Qgeſt’opera ſi doverà fare ſotto del camino , ac
nuarſi per tr‘e , o quattro giorni , dunque farà cal cib il fumo ſolfureo abbia larghezza da eſalare,e do
diflìmo .lo non sb, che conchiuſione cavare da ta Verai ſtare avvertito , che quando il Solfo è troppo
levano argomento a e riſponde per me l‘autorità corto non arde ſotto la campana , e ſi conoſce alla
di Gale…, , che dice con la lunghezza del fuoco 1 ie durezza , perche il Solfo ottimo per cale operazione
coſe calde, ſi rendono fredde. ln fine quefia è doverà eſſere frangibile . . -
una m-:terim che richiederia lunghezza di volumi, Facoltà , ed ‘Ufo .
'e non la deſcrizione di un ſemplice capmche perciò E di tanta efficacia lo ſpirito di Solfo , o Oglio
dovendo lo ſeguire la brevità del mio iſtituto, ſon acido , come altri lo chiamano . che il Fioravante
fmzato di paſſare a trattare dell’altte materie , che dice non poterlo a baſtanza celebrare , ed il Segui
compiſcono quello Teatro , ricordando in tanto a' ”0 dice: ;zi-ibm nflîeéîióm conducit ſpirit”: Vitrio
curioſi lettori , che volendoſî ſodisfare ampiamen— 11' , iiſzlom etiamſpiritur Ship/;mir 1 Per campa.
te intorno a queſia materia , potranno leggere l' ”am , qui’ ſpiritm nihil aliud eſt 1 qunmſpiritur
epil’cole medicinali di Pietro Caſi-ella , il ſno Dode Vítrio/í acida! , pulſa/a alter-”rione ab _illo differt;
caporion Calcantino , il peculiare trattato del Ve— Varia/um enimcrudxm . quod flflùmptum a Sal
triolo di &aimondo Mandare-*0, Aeaio, Cleto, G“c. phure comuni i” eudem diga/Zum magi! eſt, ”ac ali
tmde provenit haec acidita: , quam a Vin-:'010 Sul?
SPIRITO D’I SOLFO. pburír z dim enim arde: .Tu/pin” ,fumm' :ju: in
[acum frigìdum ad condenſhtianem aptumſubla
S‘ I accomoda una campana di vetro ſopra un mr , iliirà Vitriolflm l‘a/lia., Id igítur ibidem i”
\ piatto vettiato a in meno al quale ſia poſto un campana condenſaz‘ur 1 _ac i” aciditaum abz't ;ſed
tegamino di terra ben vetriato dentro… e ſuora , quia boe Pinin/”m efl Par-r aliquota Su/phurir,
nel quale doverì ſtare il Solfo acceſo , i fumi però, tamùm irl quod z'fſiur , i” aci‘dítatçm barre-ſpl’.
che vanno eſalando, doveran no continuamente ri ritira/em abir: fate/?mon wrò tomm Sidi/mr ., lo
ceverſi dalla campana , che, acciò queſti non ſoffo però ſon di pareremhe lo ſpirito di Solfoz rieſca aſ
chino la fiamma , doverà eſſere con le aperture a ſai più grave dello ſpirito di Vetriolo, , che perciò
modo di porte , rotonde ſopra , una incontro l’al non può eſſere così `‘penetrabile , come quello del
tra , come per più facile intelligenza de’curioſi ſi Vetriolo v,onde per adequarlo allo ſpirito del Ve
potranno vedere appreſſo altri Autori Chimichche triolo,in tutte le ſue condizioni, così interne, co..
trattano di que-ſia materia, e deſcrivono diverſi al. 'me eſterne , ho per opinione diſtillare eſſo ſpirito
tri vali, che ſervono alle operazioni in eſſo conte di Solfo , e poi adoprato dentro . e fuori del corpo
nute. Lo ſpirito diSolfo li troverà poi dentro il ’opera l’iſieſſo per appunto,che fà lo ſpirito, del VG*
Piatto , ed accìò il ,calore del fondo del regamino ., triolg ., ‘ 5 ’

DELLE TLNTuaE 'L ;cataneſe MQLLi.


lntura a Eſiënza , ed Eſtratto ſono quaſi una
medeſima coſa , perche propriamente per ,ñ-r LN *r u ai." Dl_ R o s E.
Tintura i Chimici intendono ', non il ſemplice
colore ſeparato da’miſii, ma il colore dell’eſſenza [glia Roſe roſſe freſche quanto vuoi , tagliale
delle materie eſtratte con le qualità formali-ſicche dall'ugne,e fanne infuſione con lo Spirito di
poi la Tintura Vien chiamata anche c'ol nome di vino,mutando.più volte le Roſe, conforme diccliì
Eſſenza , onde alle volte per Eſſen-aa s’intende lo mo farſi l’infuiione Volgare di Roſe , cola poi for
Spirito, ,e l’Oglio de’ miſti , cavato per lambicco, temente” laſcia fare la reſidenza, e la parte chiara
‘ ed alle volte ,queſti
trovalanche che laſi chiamano
Tintura li Quint'Eiſenza
chiami Arcano. i Si
il dello Spirito di vino , impregnato della Tintura
delle Roſe,farai eſalare per bagno marino, che nel
quale ſecondo Parata/ſo è un remedio più ſpecifi fondo del vaſo trovai-ai la vera, e genuina 'l’intu
cuaoude il Bsguino dice: Arcani itzìque ”0mm qua ra di eſſe Roſe,i_n forma potabile .
libet medicina magnetica-,d‘- virtuoſa, cujuſeuM _ Facoltà 1 ed ‘Uſo .
que etinmſpecíeì mere-tar , Turſi/{ra v‘erò nihil Di eſſa Tintura di Roſe ſe ne danno quattro , o
alia/I q/lflfmim Artanumſfecificum cum Effe-mia, cinque goccie per corroborare il cuore, il capo, ed
4quali/atibuſql/eformalióuhetiam colorem rei Im il fegato - '
l'mzr, u: inſui fimilem ”ah-ram tinge” Prflìt ; Le
Tinture molli ſi poſſono paragonare all'Eſtrartip TiNTLlRA DI ROSE sÈCCHE.
poiche le Tinture liquide ſi conſervano con tutto . . .,
il meſtruo,con il quale ſono eſitatte, ma le Tintu P Oni Roſe roſſe ſecche un oncia in acqua co
re molli ſi fanno con qualche evaporazione del mune tepida libre quartroiſpirito di Vetrio—
meſtruo , come diremo . Si trovano anche di molti 10,0 di Solfo fatto per campana dramme due *r me
- Chimici, che il nome di Eſſenza lo dilatano ſmo a‘ ſchia , ed in quattro, o ſei ore lì farà robícondìffi
magiſteri di Metalli ,di Perle,e Coralli a de’ quali ma;ilecanta la parte chiara, nella quale ſciogli tr?”
› diremo a ſuo luogo ſeparatamente . o quattro oncie di zucchero,ſecondo il guſto de‘pa
zienti . F4
\
3 73 TEATRO FARMACEUT. DEL DOÎNZELLl

Facoltà , ed U/ò . terrori, la meiancolin , e corregge la depravazione


È quello ſarà un‘egregio medicamento rinfre dell’intelletto-Per la tel‘limoniauza poi di Traſm
ſcativo,e confortativo del fegato, e ſi dà anche con flo,Paraceè/Λ(Lil›.r -de reb-na:ural.cflp.y. de Perfo
felice evento nelle febbri , ed in ogn’altro calore rat. ) quella non ha paragone tra i ſemplici medi.
morboſo . cameth/pd ad *vene/ici“ abolenda nale-rt .
. 0 i

‘TLNTURA Dr `vrom. 'I’INTÙRA' m PIMPINELLA'.

A‘. Tintura di Viole ſi può fare con l’acquaviſi lfà quella come la Tintura di Roſe , cioè con
ta,come diceffimo farſi quella delle Roſe roſ acqua diſtillata,8piriro di Vettiolm e Pimpi.
ſezo pure ſi pub fare di queſt'altra maniera 1 come nella freſca,colta in tempo ſereno,e non dovcrà la
inſegna Muller-o (Miracula Chimica). Poni a diſtil varſi , perche perde molto del ſuo ſpirito eſſenzia—
lare le Viole in urinale di vetro , e poi tra il‘ pizzo le . Con la medeſima regola ſi poſſono cavare una
del Cappello,ed il recipiente accommoda un vaſo infinità di Eſſenze, da molte erbe,e fiori .
di vetro ventruto nel mezzo,ed acuto in ambedue Facoltà , eri Uſa .
l’eſtremitàda cavità di quella fil’tola ventricoſa em Vale a rinfreſcare i Reni,e il Fegato .
piraí di Viole , e diſtillando , farai paſſare l’acqua
pet eſſeda quale porta ſeco il colore. il Sala fa l’In T r N T u. R A';
fuſione replicata di Viole Con acqua , in bagno ”Eſſeuza di Zfljîarano.
marino,e la chiama Eſſenza, e Tintura di Viole. `
Facoltà , ”I 'Uſò . ' SI fà infondendo lo Spirito di Vino ſopra il
… La Tintura di Viole con poco Zucchero,ſi beve Zaffarano intierme li fà la digeſtione ;e ſi dc
per rinfreſcare il fegato, e mitigare l’una, e l’altra canta lo ſpirito divino già colorito, ripetendo
bile,ed i reni troppo ſcaldati,e leniſce l’acrimonia l’Infuſione con nuovo ſpirito di Vino , finche il
degli umori vdiffuſi per gli nreteri. Vale anche ne ’Zaffilrano rimane ſcolorito,e bianchiccioſſutto lo
gli affetti caldi del polmone, e del petto, alla toſſe ſpirito colorito , come ſarà chiarito da per sè, lo
ſecca,alla raucedine, Sec. ' ~ ſarai diſtillare con lento calore, a bagno, finchela
tintura,che rimane nel fondo averli conſillenza di
T I N T Il R A
oglio, ma dillillandoſi tutto lo ſpirito di vino , ri
de’ Fiori d’lperr‘c'on , o Fiore di Solnrj .
Ime d’Ipericon, leſiquali `non abbiano per an ma ne nel fondo l’Eſtr-atzo del Zafferano.
WEÎCEÌAÌIO per il ſuoNepentes cava l’eſſenza di
co aperto i fiori,ſi'peſtano b:ne,e ſi macerano Croco Con il ſugo di Limoncellmo pure con acqua
per 8. giorniſi in acquavita ſenza Hemma , quanto
di Pomi Appj,reſa alquanto acidetta con lo ſpirito
balla , in vaſo ben chiuſo , la colatura ſarà come di Vetriolo. ll Sala ſi contenta dell’acqua Roſa , o
ſangue, dalla parte pura decantata , dentro un’uri. acqua Nan‘faztutti quelli modi però li giudico buo
nale di vetro, ed in bagno marino,cavane l’acqua ni, ſecondo a che dovemo ſervircene, perche per li
vita,e nel fondo rimane la Tintura,Eſſenza,o Bal mali qui ſotto notati,ci ſerviremodell’eſſenza, ca
ſamo,veram`ente prezioſo.La doſa è grani 6.8. io. vata con lo ſpirito di vino,come anche n Libaoio
ao.e ;0. ` {Iió.1.A1cl›.tr.2.cap.8ñ) ed Andrea Tentztlh‘o Eſc
’ Facoltà , ad ‘Uſa ._ geſi: ſbymiatrica (ſe-‘7.2. cap-I.) '\ '
La virtù di queſta Tintura‘ è‘ veramente ammi Facoltà , ed ‘Ufl) .
randa, per curatela melancolia lpocondriaca, e la E’ così portentoſa l’efficacia della tintura del
depravata imaginazione , che ſuole apportare tal’ Zaffiirano, che meritevolmente vien chiamato Oro
infermità, che pare alle volte, che i pazienti (lario mgetnbi/e - Onde tra l’altre ſue egregie facoltà , ri
oppreffi dal Dcmonioie che d‘ora in ora li minac_ crea i'ſpirici vitali,eli rillora mirabilmente,quan
cia la morte:Ejuſmodi (dice il Sala) majur Pr'aſtat do anche fî diffipane per le fincopi .
-au‘xilíum , qmìm aliud quod-ui: uobifflfimum [i. Giova all Apopleſſia aſpergendone una goccia
cetzfit ſub Sole, medìtnmentum, cm' rei ego ipſe in ſopra la lingua , e di più vale grandemente nei
all'71!” agrotir ſm” expertm,qm`bur , divina flflî_ mali lllerici -
flente gratia , imc eſſentin mrr’cèPri/limlm reddia’í La doſa ſarà di una , ſino a 4. goccie , in vino
ſemi/”tem , ſan-:que menti‘: to: oerſurfui compa bianco , o brodo .
tel-Cofluma però il Srl/rl di uſarlo in quello modo:
Acqua dillillata d’lpericon “bl-'8.11113, in eil’ia fatta TINTUR Ã DI RIOBARBARO
tepìrla, ſi ſcioglíono due dramme di tintura d’lpe
:icon , zucchero oncie 2. e ſi cola tante volte per P [glia di Riobarbaro ſcelto quanto ti piace’ ſi
panno di lino bianco, finche ſi chiariſca z‘del qual taglia in fette ſottili, o li polverizza graſſa
licore G bevono due,o trè cucchiari la mattina,e la meore, Cinnamomo acuto poca quantità, s'infon
ſera prima di andare a letto, e ſi dOVerà continua. donoin ſugo di Cicoria dillillata , overo in acqua
re finche ceſſa il male. E di più vale contro le pie. tOſ-Î i colorito,` che ſaràñil licore, mediante la dlgs
~tra: de’rení,la diſuria,ed agli affetti de’nervi,e degli ſtioneq ddr-*anta 9 ed ſopra il Riobarbaro ponidî
‘ articoli, a’vermi generati per carrozzione de’cibi, nuovo acqua , e fà parimente digerire , ripetendo
e Carrozzione di Rom-ace; ed è uno degl’ inligni `Ìa~prima operazione , finche averai cavata tutta la
, controveleni.Nelle pozioni Vulnerarie,lì [lima co tintura, la quale faraievaporare aleuro fuoco!
'fa ſingolateſh di più toglie le imaginazioni falſe,i finche rimane in conſíllenza d’oglio; efacendoh
-\ diſ
PAR'TE' TERZA': ,› '3'77
diſſeccare in conſiſlenza di miele ‘, ſi chiama poi preſo con acqua di Cannella , e di Roſe; - -
.Eſtrflno {li Rial-arbitro . Molti però , tanto per ſa
re la tintura del Riobarbaroguauto per l’EſtratcO TlNTuRA Dl MÌELL;
pigliano lo ſpirito di vino ; mu inſruttuoſamente,
perche queſtoìrifrange non poco la virtù- di alcuni Eſchia con il miele, arena ben-lavata, e ſec-`
put-ganci , o pure, come vuole il' Beguinomrlſe non cata , che ſi faccia , quali, come una maſſa;
trabit 5 ſaudita; mi.” Purgantr’um baſjÌitatur in ſoprainſondi poi ſpirito di vino, e digeriſci -› 6d
Sale Mercurialí 9 ea 1'”qu deſidera: ſimile men opera per appunto , come diceflimo della tintura
’flruummujm* ſymbolum ejZ idem-cm” eo o quod ex .del zucchero . .,
* tra/;md11m eſt.Spirítm a ”tem 'Dim' eſtſulpburem, Facoltà , ed 'Ufo .
a.; xaturamqueſùlpbflrí: retina:. ”aqua ille ”tn-11bit La tintura del miele giova, e notriſce mir-abili
un ex rebus' id , quozlſux ”atm-4 eſt , ”imímm Sul mente i Tilìci z e più collo gl'ECtici 5 ſoggiuoge
tu plmr 7 Sale-F imac?” relínqm’:. E:: Zitaque potiùr ~ il Begginohpigliandone la mattina, e ſera un me
ad e 0mm extraáL’om-mfîwit, quorum eflèntía con zo cucchiaro, per sè” con decotti Pettorali .
fiſtit in Sir/play” . Ed in fine queſto buon Chi
mico conchiude , clic l’acquavita non ſia meſtruo TIN..TURA DI SMERALDOJ
idoneo per gl'eſtratti purganti ñ.. eccetto però perla dell’Artbm-mm -
Coloquintida ,e Scammonio .
L’eſtratto di Riobarbaro ſi puo unire con lo Olveriza i Smeraldi in mortacodi ferro a _ poi
ScammOnio , o pure Con la Gottagomma r ſecondo cava` la tintura con urina di putto , diſtilla ,
farà il biſogno i altrimente poco purgarà i digerendo in luogo caldo, poi cava l’urioa per di*
La doſa ſarò di uno ſcrupolo ,. ad *una dramma ſkill-azione , e nel fondo rimanerà unamateria di
con rr`e o quattro gra-ni di Gomma gotta, o ſei, in Color ſoſco ,a queſto ſoprainfondi ſpirito di vino ,
_otto grani di Reſi na di Scammonio . e digerendo cavarai una tintura verdilíima , dalla
Facoltà , ed Uſi) . . . z quale ſepara lo ſpirito di vino per diſtillazione .
Vale ad eſpurgare leggiermen te , e ſicuramente Facoltà , ed 'Uſa .
le vie communi , e con la lua peculiare proprietà Vale contro ogni fluſſo di ventre o ed anche Diſ.”
reſifle ai veleni , di che dice Zaccharia a l’una ſenteria , corrobora lo ſtomaco debole ;la doſa è
(davis~ mecl.p.2a4.l Medico Veneto a averne fat. da otto , a dieci goccie , con acqua di Acetoülla ,
ta l’eſperienza , non ſolamente in ſe ſteſſo , ma in Tormentilla , o di Piantagine. . -ñ 5,, ..
molti altri , in una peſte , che durò :6.meſi con ~ ~ J .E l‘

tinui , e ſl ſalvarono tutti quelli , che ſemplice ..TINTLLRA DI-rCORALLO.`


mente uſarono di maſticare ſpeſſo il Riobarbaro, n ‘. ` ' p ~ .

ſenza avere uſato altro Antidoco . E Perciò il Sal-r I trovano appreſſo a ›í~Cl1imici quali' infinite
vuole , che in tempo di Peſte , in caſo di evacuare ilelcrizzioni di’tintura di'Coi-alli , ma effecti
il corpo, debba preferirſi il Riobarbaro . Vale an vamente , non ſono tali , perche ſono ſoluzioni di
che alla itterizia . Idropiſiu , e contro i vermi z fi tutto il corpo del Corallo, e non genuina ciurma.
nalmente l’eſtratto, e la tintura di Riobarbano va Altri Autori lì vantano avere, il vero modo , ma
gliono a tutti i mali , che dicellimo giovareil Rio~ dicono teneri-o ſecreto', quelli però lo fanno meno
barbaro 5 ma queſti operano più felicemente, e de i ſudetti'. q i -
ſpeditamente . lo dunque i` per ſodisſiire più toſto a Curioſi ›
La doſa della Tintura dover-à eſſere ſuperiore a che altro . deſcrivo, quì la preparazione della tin
quella dell’eflratto , mentre non lì diflìpa tutto il tura de i Coralli ñ, la quale Anſelmo Boe-,zio f De
meſttuo - Vi ſono alcuni, che della medeſima tin Grammi: [ila-2.0np.;4z-)diceñ avere eſperimencata
tura ne ſanno ſciroppo , aggiungendovi il zucche profittevole in ſe medeſimo , e ne ſcrive la ſeguen—z
ro 5 ma ſe ne può far pigliare poi due oncie, e più. te lſtoria : Ego certè taz/’Imi puff/1m , mrcum extre—
mafebrc- pg/íilmti {leCuiÌrberem , animi-que deli
‘L'
u
TlNTllRADI ZUCCHERO. quia , fiízgieli'r momentistbflhre , quatuurqm* {Ii—
e: , ó“ noéîes 1 nóſque amnijomno babmflèm , 0m
Ucchero bianco polverizato ſottilmente lib. . mſque {rd/Zante: de mea/‘aiuta deſperarcnt, me fox
i”. una , p0ni in vaſo di vetro di collo iungoflnl garza/i: tir/311m cum (lc-5067M”: Pio/arma ex co
aggiungi aceto diflillato due CUCClÌlîli’lfi là digerire clzleari propria”; rotte-”pio , ó“ quafi miracle/ara
in cenere calda per ſei ore 1 poi ſoprainfoncii ac .ſuiſſe liber-«tum . Cordirſpiritur ità recrmri a Ù‘
quavita ſenza flemma , che ſopranuoti due dita a ”acum gratzflìmum quidpiam arca-_[17ſe, ac omnia
e fà di nuovo digerire , finche l’acquavita appare preſet-dia flzbiiſſèſenſi , ut illz'cò , qua/i luca . dg
Colorita 5 queſta decanta , e (Opruinlondi dinuovo pulſir umbri; , morbi m'm medicaminù efficacia.
’-3
"RL
*.Îſi altra acquatvita , ripetendo la prima operazione , Ìñ’tulifi’ffc* {ib/'gr' PerciperemJudll-em enim 1 57* cri
finche non ſt coloriſca più l’acquavita z que-ile uni ( vice; lame” nulla indici” praceflîerant ) ma
ç ~_ rai, e la parte chiara ponerai in urinale di vetro rci-{1t , mata/uſque' quamplnrimar purpurear ad
T. cavandone il Meſtruo con Fuoco leggiero di bagno, ‘Mim pel/:bat . Ai‘unſudore continuo , deſerti”
T’
\_\ e nel fondo rimanente la tintura r o elì'enza roſſa .brevi prrſtinam valetudinem recuferaoi .
del zucchero . La ’l’intura roſſa.che alcuni chiamano oglio di
\\
u_
Facoltà, er] Uſo - Coralli z ſecondo il ſopracitato Boe-.zia , ſi fà così ,ü
'G
E‘
ur” Giova alle fincopi, ene i d-.liquii d‘animo, ſciogli iCoralli IOffi p groſſamen te tritati a COD l'3
Aa a ceto,
"378 TEATRO FARMACEIIT- DEL DONZELLI ‘
ceto diflillatme quando vedhche nò‘ ſi ſolvono più chiara . bevuta con acqua d'Iſopo , o Sciroppo di
decanta l’aceto; e ſoprai medeſimi Coraliidnſon Liquirizia , o altri ſpecifici , e con acqua di Car.
di nuovo aceto diſtillato, continuando,e ripetendo do benedetto, o di Lllmaria,ſuaccia la peſte . Il Bai.
l'operazioneáìnche i Coralli ſaranno tutti ſciolti; ſamo poi di ſolſo è ntiliſſimo in ſanare l’ulcere ma
unirai poi tutte le ſoluzioni, cioè gli aceti ſudetti, li gne,perche diſſecca.e ſenza mordicazione robbon.
impugnati della ſoluzione de i Coralli , ſarai di Facoltà , ed ‘Uſo .
gerire per dieci giorni, ed in queſto tempo ſi arroſ Giova a cavar l’arene i e le muccilagini dalla
iìſce l'aceto , il quale ſarai poi evaporare ſino alla veffica,e giova alla ſoppreſſione dell‘urianedih.
ſeccità , che ſarà una materia come calce , la qua naro , che di queſto Balſamo parla lungamente , e
le renderai dolce . affondendo acqua comune, ope molto più Rolandoffie *vera cbymic.med.przd.‘.) nel.
rando i che ſi ſcioglia in eſſa la detta calce dei le ſue centurie .
Coralli , e ſeparando le feccie . la parte chiara poi
ſarai evaporare fino alla ſeccità 7 ripetendo qneſt' ESSENZA Dl CANFORÃ.
operazione trè volte , finche non ſi Veggano più
ſeccie , e la calce dei Coralli appariſca bianca . l ſolve la Canſora polverizzata Con lo ſpirito di
`(Lipſia poi ſarai ſciogliere in cantina ſopra un mar t vino', e dopo aver fatto digerire ogni coſa in
mo , e diventerà acqua roſſa 5 dalla quale , ſe vor bagno caldo , ſi decanta la parte cliiara , e ſe ne fi
rai la tintura s aandi in eſſa ſpirito divino , che diſtillare lo ſpirito di vino, finche rimane in ſorf
'ſopravanzi cinque dita, e digeriſci per alcuni gior -ma di oglio . ‘
ni , e così lo ſpirito 1 che gialleggia decanta , ed Facoltà , ed ‘Uſo .
affondi dell’altro , finche non ſi tinge più . Tutti L’eſſenza ſudetta èinſigne odontalgico , e ſi ap
‘queſti ſpiriti coloriti ſarai circolare per quarter-di plica a’denti dolenti con bomb-ace , e di più ſiè
*fli giorni , poi cava lo ſpirito con fuoco d’arena , e ſper-.i men tato, Clie vale contro la Gonorrea vìrolenñ
nel ſomlo del vaſo rimanerà la calce dei Coralli , ta , preſa alla quantità di mezza dramma , con un
ſopra della quale gjtta di nuovo ſpirito di vino , oncia Lli ſugo di Limoncello, ripetendo trè , o quat
facendolo coobare ſette volte , finche non riman tro volte queſta doſa, del che ſe rie hà l’eſperimento
gano più ſeccie nel Fondo del vaſo 5 ma la ſola tin di Gil: Pietro Fabro (curaninflga.) nella &rat-i3.
tura , o l’oglio ſenza il corpo .:Weſt’optra eſſendo
-ben regolata , averà Colore di Conſerva‘di Roſſel ' ' ESTRATTO DI RIOBARBARO.
li i ſecondo dice Box-zio .
Facoltà , ed ‘Uſo . l fà come diceffimo al capo della tintura del
La Tintura di Coralli per l’Analogia , che hà riobarbaro . il Tei-cerano però acniſce il me
con i ſpiriti vitali , ed il caldo innato , caccian firuo con ſugo di Limoncello , finche acquiſti gra
‘do dallìinterno tutte le ſuperfluità , ed aumentan— zioſo ſapore acido , il che lolodo . ñ
do , -e roborando eſſo caldo innato 7 reſtitu-iſce il
corpo in una temperie tanto adequara , che rende ESTRATTO Di ESOLA -
l‘uomo in modo , che facilmente ſupera i morbi ,
ſana ll mal cadnco , e ſi loda particolarmente . a' Iglia radiCi . e ſoglie d‘Eſola ammaccate ì e
flulli bianchi, e roffi delle Donne, e vi giova in cavane acqua per lambiccofle con tale meſtruo
modo tale,cl1e non le fà incorrere più in quclio, nè Caverai l'Eſtratto dalle ſcor ze delle radici d‘ Eſolav
lìmile male; ferma il ſangue da qualunque parte nel modo di quello di Riobarbaro . Caverai dalle
del corpo . Sana la Gonorrea . ancvríhe, inch ſeccie il ſale con la propria acqua diſlillata 1 El’u
chiara, con più efficacia. e ſenza perico‘o - Quando nirai all‘Eſtratto , e così lo renderai più vigoroſo
*poi vaglia nelle icbbri Ptſtilenti , lo clÌChlara l'i. Si trova anche clÎi cava queſlo , e limili eſtratti
floria antcſcritta . con l’acquavita.E banche nella tintura di Richar
baro dicvſiimod‘acquavita non eſſere meſiruo ade:
T l N T Il R A, quato per alcuni ſolutivi , a queſto dell`Eſola i "l
o fiubino di Salſa. conviene , perche cilenclo l’acquavita di natura
ignea , Corregge digeremlo , e concuocendo le cru
Iglia fior di ſolſo oncie :.Spirito di Terebenti— dità , che in queſta radice abbondano . Si può an
. na oncie 4. meſchia in vaſo di vetro coverto , che fare col vino bianco potente .
e poni in arena , ſacendo, che bolla leggiermente,e . Facoltà , cdvſa .
(i coloriſce come ſangue , raffreddato che ſarà , ſo.. E rimedio potentiſſimo per rncre l’idropíüeo
prainſondi acqua comune , e dillilla perche con l' ed in ogni altro male , dove ſarà biſogno di pur
acqua aſcende lo ſpirito ſuperfluo di Terebenti gare gl'umori ſeroſi . Vale al mal’abito , ed a‘
;na,e rimane nel ſolido il Balſamo di Solſodal qua Vermi . `
‘le caverai la tintura con lo ſpirito di vino,e lo ſpi La iloſa ſara da una , ſino a due’dramme- Dl
rito colorito,farai diliillare in vaſo di vetro pulito, queſto Eſirarto fà ſpeſſo menzione Martino Rolan
‘e nel fondo di eſſo rimane la tintura di Solto, la (lo nelle ſue Centune .
quale (Lay-tetano chiama Robino di dolſo , ed altri
Balſamo di Solfo . Se ne piglia per bocca da 4.ſino ESTRATTO DI TIMELEA .
a 7.goccie .
Facoltà , ed Uſi) . Sì PrePafflno 1 come ſi è detto di quellodell’E
Vale la tintura ad eſterminare la toſſe invec ſola , ed evacna l‘acqua .
X
ESTR AT*~
PARTE TERZA': ~'-* ;'79
E S T R A T T O uſare con più ſicurezzmperefi‘ere da eſſo tolta tuttí
di Elleèoro Negro . la parte nocivme velenoſa, ſi porrà così procedere -
Piglia dëlie radiche ſecche ‘, e poiverizzate dell’
Sono molti modi di ſar i’Eſtratto di Elieboro Elieboro 9 quanto vuoi, pouiie in vaſo di vetro,
'negro,queſto però è piùprovato con felice evento . e ſoprainſondi di Aceto diſiiiiatoacerrimo , tanto ,
-Pigiia radiche di Elleboro negro , che produce che io ſopra avanzi quattro dita , chiudi poi bene
i} fiore roſſo a averti bene a quoſta condizione; per ii vaſo , e fà digerire per giorni otto 9 facendo poi
che quì conſiſte gran parte deii'eſtratto: 11 ſegno, nel bagno bollente ſvaporare tutto l’aceto , ſino al
ai. che i’Elieboro è quello , che produce il fiore roſſo. la ſeccità delle ſeccieflvvertendomhe ſi debba qu e
ſarà che l’erba di eſſo , non hà molte ſoglie diviſe , ſta ſvnpora'zione fare nel bagno , aceiò la materia
ed ai più arrivano a cinque , la dove L’Elieboro che rimane nei fondo ` del vaſo non piglia di 3rſiC
ordinario di fiore por-racco- ne produce aſſai più cio . Figlia poi detto Eileboro 1 e di nuovo polve
del perfetto Elieboro . Dunque , che ſia freſco o riZZalo . ed irroralo con tanto aceto diſtillato quan- ‘
pigiiarai quella quantità, che ti piace . nettaleal to bnſti a farne maſſa , come paſta , quale ponerai
in terra 1 e iavaio molto bene . o/ſoprainſondi _dì a ſeccare al Sole . Pigiia dunque taie Elleborm POl~
acqua di ſemi di Aniſi diſtiliata ,ñ‘ tanta quantità , verizzato di nuovo,e poni in vaſo di vetro,cö ſopra
che ſoprnvanzi i’Elieboro per quattro dica,0ttura inſondervi quattro dita di ſpirito dvi vino sflemma
bene ia bocca dei vaſo 1 che doverà eſſer di vetro, tozponi in digeſtiouexquädo ſarà tincoio detto ſpi
Q ponìlo a digerſſi—re nei bagno marino caldo rito di vino, ſeparalo per decantaziOne daiie ſeccieo
quindeci giorni,poi fà di ogni coſa una ſorte eſpreſ. ed aggiungi di nuovo fpiriro di vino ſopra di eſſe
iione , e la parte chiara del licore poni in crinale ripetendo così 1 fino che non fi abbia dali’Elleboro
.di vetro a ſvaporare nel bagno marino , finche ri più tintura alcuna 5 all’ora uniſci tutti ii ſpiriti di
mxine nel fondo iìEſt-ratto in forma di Sapa i il qua vino coioriti ,_ e diſtiiia per bagno marino , ſepa
le potrai acuire col proprio , che cavcrai dall’hliez rando iL meſtruo , e nel fondo poi troverai i’eſtrat
boro già ſpremuto . . i to di Elieboro,ſeparato da ogni parte ſolſurea. narz
cotica , e_ velenoſa ., ſi *
Di queſto Eſtratto ſi può dare una , fino a due
dramme, ma ſappiflſi , che volendoio più ſolutivo,
ſe gli può aggiungere dieci grani dl Scammonio, ESTRATTO DI POLIPODIOÉ
Antiocheno .
lo per rendere queſto Eflratto in grado, più Bral L Dolipodio quì con ogni fiudio dOVerà procuî_
Fn~
tato coſtummdopo ſotto diſſolverlocon. ſpiriSo di vi rarſi di avere quello di Quercia , e che ſia' fre
nca*: ſario di nuovo digerire in bagno marino , fin ſcozü ammacca minutamente,e s’inſonde inſ0ffi`~
che io ſpirito di vino ſia ben colorito, il quale pur cience vino bianco generoſo , e ſi fà la digeſtiono
faccio decantare , e con nuovo ſpirito divino , fiñ. per quindici giorni continui in bagno marino
niſt‘o dicavare tutta la Tintura deli'Eſtratto.: Si caldo., poi fi fà, forte eſpreflìone , ed il vinoſi fà
fauno poi unire nutti ü ſpiritizgia colorithe dopo di chiarire# P93 ſuperare con lento ſuocmfinche nel
aver ſat-to poi ia reſiflenza , ſi fà diſtiliare ‘m bagno fondo del vaſo rimane i’Eflratto-in forma di mie
marino a finche nel fondo del vaſo rimane i’Eſtr-at le denſo , al quale meſchiarai aiquante goccie di
to , aſſai più nobile , ed- eccellente del primo mo ogiio di Aniſi diſtiliato , che ſervirà per; ſuo corretj
do , e perciò ſe ne può dar minor doſa . tivo-Se ne pigiiano due dramme .
Nota quì Zaccaria a Put” , che i’EHeboro ne .Facoltà , ed 'Ufia
gro ſi debba raccogliere , da terra , nel meſe di Set‘ Sciogiíe commodemente gli umori ma; z e
tembtenn Luna creſente; e ſempre ii-debba ado flgmmaticiffid è medicina familiare .
prare ſecond-o anche” Were-erano, meſchiato con.
l’Eſttat‘to-della confezione H'amech -› come materia ESTRATTO-1 DL TuRB.IT. .
ſolutívada qual:- purgn per di ſotto , e perciò di
verte la qualità Vumitiva deli’ Iìiieboro . L perfetto Turbit dover-à , trà i’aitre condizio:
Facoltà' , ed ‘Ufi) . ni,eſſere gommoſo; queſta però è una materia
Sono cos} grandi ie virtù dell’eſìratto di Ellebo— rcſinoſa,e però per cavare l'eſſenza da eſſo Turbit,
ro negro, che L’Autore della Praxi; Ai’c/;imiznac doveremo adoperare-pes meſtruo proporzionato lo
colta da Andrea Libri-via, dice, chemu//urflzflcim ſpirito di V’ino , e nel rimanente doverà farſi
te‘r iii/lager” , ó“canfiderare fate/1' , multi) mimi; L’Eſtratto nell‘iſteſſo modo, di quello di Poiipodios'
retîè [lame 5 /mjm enim/blitz: radici:. bem’ficio e ma ilcorrettivo diqueſio poi ſarà, che per ogni
Pracifmí totíur corforír human! morbj, divina m1 oncìa di Eſtractorvi ſi doverà meſchiare di ogiio di
ſtrueflte grati” s curantur , ut Apulia/”cm , O“ Epi Gengevo , e di Noci Muſchia-te ana dramma 1. La.
lepfia , Hirlrafzfifl J Art/:riti: , ('9‘ catarri cun— doſa poi dell‘Eſtratto ſarà di una dramma al più:
'-'.
L- zumacer. d"a-.Purifica ii ſangue meinncoiicox per con vino roſſo,o decotto pettoraie .
ciîi è utiliffimo a’MeiancoLici.Epiletticharnlicitiz Facoltà, ed 'Ufiz, . ……
Vertiginoii, e ſebbri Og’artanez finalmente purga Evacua la pituita viſcida,e crafl‘a,anchequeila;
il Corpo da tutti gli eſcrementi corrotti . che ſi trova trà le giunture , ed altre parti remote,
ſenza perturbazione - Conſeriſce agl’ldropicio Cd a
A G .G I U N T A. . tutti gli effetti pituitoſi .
~3~ Hiaveſſe deſiderio di una preparazione dell'
Eilcboro in forma di Eſhatto ,quale ſi poteſſe
Az a ,,- LSTRAT:

-N-.l`I.\7-.~ .
386 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZBLLI
ESTRATTO“DI‘ERMODATTILI. ſolva,ſi cola,ed alla parte chiara ſi aggiunge acqua
Reſa oncie 4. e ſi turba in forma di latte i lì fà di
L’Eſtratto di Ermodattili ſi là come quello del ſtillare lo ſpirito di vino , e nel fondo del vaſo ſi
Turbit , e ſi doverà corregere con l’Oglio dl trova la Reſinako Eſtratto di Scammonio , che ſo.
Cimino,e di Garofani divillati. pranuota all’acqua di Roſe, e nel colore pare Am.
Facolta, ad 'Uſo . bra gialla .
Tira,ed evacua la flem ma crafl'a dalle giunture, La doſa ſarà' di zo.ſino a 2 ;.grani, e per corre.
e perciò conferiſce molto ne’dolori articolari . gere la ſua qualità acu ta,calda, ed eſiccante, ſi do.
Se ne da una dram.con vino , o decotro appro verà ſempre meſchiare con le materie refrigeranti,
* priato. e lenitive . ‘

ESTRATTO Dl MECCIOACAN. ESTRATTO ` DI GOTTAGOMMA.

S I cava con lo ſpirito di vino, nel modo che de A Gommagoeta , o Gottagamba , che`e anche
gli altri ſi èdetto , e ſi doverà corregere con chiamata Gomma del 'Perù,o Gomma lndi.
il Cinnamomo. ca, non è altro , che ſugo di una pianta dell'Indie
Facoltà , ed ‘Uſo . Occidentali, la quale, quando ſe gli ſcava il Caule
Queſto Eſtratto opera il medeſimo, che la polVe nel m0do,che diceſſinëodellaScamoneadì raccoglie
re del Meccioacan, ma con queſto avantaggimCh’è il ſugodl quale poi ſi condenſa,e ſi rende ſecc0,co
più facile a pigliarſi . La ſua doſa ſarà ſino ad una me l’Aloèm-ia di aureo colore . Queſta gomma tic
dramma con vino,o brodo di Gallina-Tr?- i medi ne onorato luogo tra i medicamëti Idragogici,cio`e
camentr ldragogici , cioè che evaCuano l’acqua , ſi che evacuano l‘acqua, ma però con qualche vizio,
connumera anche il Mecciocamil quale anche pur perche muove lo ſtomaco a nauſea . Onde Angela
gala pituita dal petto.edalla cavità del ventrlcolo, Sala dice , che la tintura del Sandalo roſſo . cavata
è buono contro le Buſiìoni , che dal capo ſcendono con lo ſpirito di vino , ſia baſtante per Correttivo
agli articoli,e perciò giova alla Chiragra,Gonagra, di tal vizio , fiche per fuggire quello incontìnentei
Podagra,$ciatica,e morbo Gallico,e per la ſua len ſe ne può formare Eſtratto , ed in quella guiſa la
_tezza li può acuire con un poco di Diagridio. Gottagamba perde ogni ſuo nocumento 5 il modo
però , che lì doverà oſſervare nella ſuañpreparazioó
ESTRATTO Dl COLOleNTlDA . nezſarà il medeſimo , che diceſſi mo di quello di
Scammonio , ed in luogo di correttivo ,coſtumo
llaſi tu`tti i Chimici Cavano l’Eſtratto di meſchiarvi,poi fatto eſſo Eſtratto, qualche goccio
Q—Coloquintidaxon lo ſpirito di Vino,e ;Lanfr la di oglio di Cinnamomo diſtillato , o di ſemi di
cerano trà gli altri vuole , che ſi digeri Anlſhparimentediſtillaro.
ICa con eſſo la polvere della Coloquintida , per lo Pietro Gio: Fabro , induſtrioſamrnte deſcrive il
ſpazio di trè ſettimane , perche in queſto tempo modo di farne l'eſſen2a , di che icurioſi leggendo
perde tutta l’acutezza’ a ſegno tale, che digere‘ndo il ſuo Mirotecio Spagirico,reſtaranno ſodisfactidìf
lo più tempo,ſi viene del tutto a rendere dolce. La come intorno a'diverſe altre curioſe offervazionì
mampulazrone di qUeſto Eſtratto doverà per ap di tal Gomma , potranno vedere l’epiſtole di An
punto eſſere, come quella dell’Eſtratto di Agarico. drea Hildebrando a Gregorio Her/lio - e di Giai
Si Correge con oglio di Maſtice , Cannella , e Noce Adamode novo Grammi pur-gm”. Ma ſodisfaran
Muſclnatadngelo Sala nota qui nn neceſſario av no molto più li trattati particolati di elſa Gom
vertimento, cioè che la Coloquintida ſia dotata di magotta di Zacebaria a Puteo 9 che ha per titolo
due ſoſtanze, una ſolubile nell’acqua, e l'altra reſi Hiſtorin de Gumrm’ [ml/(o antraſtmatimantidro
noſa,ed ambedue ſono dotate ’di'qualità ſolutiva, piemò‘ antipodragica,e di Piet ro Loria-bia,
e che lì poſſono ambedue ſeparatamente eſtraere. ‘ Facoltà , cri ‘Uſo .
Ad ogni modo volendoſi ſeparare inſieme unite, lì Purga l’acqua degli ldropicizgiova contro l’Aſ
pigliaranno due parti di acqua di Piantagine , ed ma,ed il nome di Gottagamba gli `e ſortito per ll
una di ſpirito di vino . ſua qualità di giovare contro la l’odagra --, ed Ar
Facoltà , ed llfly . thritide , che perciò rettameme ſi deve chiamare
Bello Eſtratto tira,‘ed evacua dalle più profon Gomma per la Gotta. Cura la Quartana, uſandola
de parti del corpo la pituita , ed ogn'alt‘ro umore ſpeſſo.Cura la Leucoflemmazia, edil color pallido
craſſan glutinoſo,ſenza alcuna leſione, perla qual delle Vergini,ed ogn’altro male, che trae l’origine
coſa ſi dà con utile grande alle vertigini, emicra da materia pituítoſa@ ſeroſu .
ncciEpìlellìa,^poplellìa,cd a tutti i malr,dove gio La doſa non traſcende quindici grani, con bro . ó—…x
_va l’illeſſa Coloquintida . Si piglia con ſciroppo di do,vino,ſciroppo,o acqua .
Marcella , o Roſato ſemplice . La doſa è di mezza
dramma,fino a dramme z. ESTRATTO DI SENA.

ESTRATTO Dl SCAMONEA . Oglie di Sena Orientale, nettare da’ſuoi ſtíPl"


lglia Seamonea Antiochena groſſamente pol ti, quanto ti piaCe , macera in acqua di pomi
verizzata oncie 4.1i pone in vaſo di vetro , e APPÌ quanto balla o laſcia finche l’acqua s’impt6~
ſopraínlondi ſpirito di vino oncie 24.ſr là digerire gni dell'eſſenza della Serra , poi cola con ſorte eſ
in bagno marino , finche tutta la parte ſcſìuoſa lì preſſione, potrai glttare la Sena , ſeparata dall’ch
qua,
PARTE TERZA; gas.
’ qua. che ridurrai a conſiſtenza di eſtraeto con ſuo del Mrratmmiglio lo ardite di dir-each con tal
C0 di ba gnoio altro di ſimile attività. GiozBeguimì le aſſerzione , egli moflra di non aver mai eſperi
noca quì , che lì debba cavare la prima tintura’ mentato, che gli Eſtratti di materie reſinoſe, non ſi
perche facendo altrimente la Sena comunica all’ Poſſono cavata-ſe non con meflruo ſolfureo . abile
acqua molte impuritàyqfla termina pnríunt.Ed il a ſolvere ſimili macerie,e tale è l’acquavita perfet
Tirocinio dicezExtrfléîione-m , ”e ijſdemſolii: Se taAd ogni modo lo, con tutta queſta teorica, volſi
me, ”on eſſejècundo referendum, ”e extraëîum in— y ſodisſarmi di preparare l’eſtratto di queſto legno
:ra ;corpus admiſſnm i a ee gravi:: concittt tor con l'acqua di Cardo benedetto , reſa acidatkon lo
mma . ſugo di Limoncello,e non ſciolſe parte alcuna bal
Angelo Sala adopra , quì anche l’acqua di ſon te ſamica da eſſo legno z onde lo dal medeſimo legno
piume dice, che per ogni oncia di Sena ſono ſuffi cavui poi , con l’acquavita a perfettiffimo efiratto:
cienti Soncie di acqua” che non debba eſſerr me nobiliflìmo ſudativo , che muove anche piacevol
no , perche la Sena ha anco certa qualità eſtenſivaa mente il corpo . Sicche finalmente ſi doverà conſi
che volendoſi cavare con poco licore,non ſi ſcioglie derare,che queſto Eſtratto è dotato delle principali
tutta. Onde errano quei Medici , che preſcrivendo. forze del Guajaco , e ſpecialmente contro il mal
ne‘decocti molta Sana , ſoggiungono al Farmaco- . franceſe .
Feo, che debba adoprare poco licore,per eſtraere la Facoltà , ed ‘Uſo . ` l.
uirtùda quale , come ſiè detto , ricerca licore pro. La doſa è di una dramma al più ._
porzionatoi. _ ñ.
Si doverà quì notare , che per ogni libra di fo.. E s T R A T T o,
glie di Sena ,rieſce mezza libra di eſtracco,del quale di Legno Saffqfrar.
fi può dare da una , fino a-due dramme , e circa le_
tue. v icù ſono.le mcdeſimeahe hanno le foglie ſem-1 Si cava queſto Ella-atto . o Gomma collo Beſſo.
plici della Sena . mpdo del legno ſanto .
Facoltà , ed Uli).
ESTRATTO! Dl AGARl-CO.. Vale all’iſteſſo male. ed in tutto quello; che del
Saffaíras ſcrive il_ Man-ltd”. -.
Ueſto eat-atto ficava con lo Epirizo di vinco,
ed acqua di Aniſi , nelmodo degli altri ſo E s T R A T 'I‘ Ò
' dem, e ſi correge con ogüo di Aniſi,,e di. Gengevo. o. Gamma, di Buſſo ..
~\-.
diſtillati.
4 Facoltà. ed ‘U/ò .. Del Legno del Bufi'o ſi cava la Gomma z. comes
Giova agli effetti del capo , e ſpecialmente alle diceſſimo del legno ſanto .
diſtillazioni , e purga la pituita craſi‘a dal petto., Facolta‘ , ed Uſo .
planonefltentrlcolonmeſencerioſiegato, e milza. Quello è un gran ſudorifico, e giova contro tnt-L
La doſa è didueJmo a- trè ſcrupoli. ti i` mali caduchi, vermi,e putredini. . Si piglia iſL
pillole , fino a mezza dramma.
.ESTRATTO DI ALOE.
E Sv I R A 'I' T 0- l
L‘Eſtratto- di Aloè è un’ifleſſa— coſa con la pre; 0 'Gomma di Gimp-,a .
parazione di effa del War-cerano 1 che Noi ſul
principio di queſtoTeatro abbiamo deſcritta , la` Quella fi cava dal legno di Ginepro .. con la
QUale ſi chiama anche fiore di Aloè , eBalſamo di ſcorzamell’iſtefi'o, modo,detto del Bnflo..
Aloè . Il Tirocinio chimico vi aggiunge alcuni po Facoltà, ed Uſo.
chi ingredienti . e lo chiama Balſamo. diAloè , e Giova a’ flnffi mali caduchi, pelle, mali conta;
l'uſa per una infinità di umori,e ſpecialmente del gìoſi,e velenoſi ,e parimente è un fingulare ſudoñ,
lo. flomaco . rificoái piglia uell’iſteſſa doſa.
_ _Facoltà ,_ ed V/ò.
.—ñój
E S T R A- T- T OL Con l’iſteſſa regola potrai cavare la Gomma del
o Gomma di Legno finto . , legno Aloè, legno Rodio , Sandali . ed qualſivoglia
altro legno , dotato di qualità Balſamica . Beſti
lleſto legno , vien anche chiama-to legno hanno gran proprietà cordiale@ Bezoartica .
Guajaco,e ſe na cava lñ`Eſtracto con l’acqua Gomma di Fraſſino .
vitamel modo, che diceflìmo di quello delloScam La Gomma , che ſi cava dalle ſcorze del Praſſi@v
Monia; ma ü doverà avvertire , che biſogna ado no,ha virtù di provocare l’urina .
"{`
Prarlo limato di ſrelCo,altrimenre perde gran par Si deve
hanno inſiſenotarewhe gli balſamica,
materia così Eſtratti di legni,
come iche non.
indetti.
te del ſuo ſpirito baìſamico. Aglio Eſtracto, così
facto,rieſce appuntogome fufl’e Aloè, ma poco più baſtarà ridurli in canſiſtenza di miele . e non vi ſi
roſſaccio . ` doverà , quando ſono ancora caldi , gittare dentro
Ma il Wen-erano ha per opinione, che rieſchi l’acqua freſcazcome ſi potrà ſare de’più Refinoſi.
\\
meglio quelio eſtratto, ſe in luogo dell‘acquavita, E S T R A T T O
ſi adopri l’acqua di lllmaria-,o di Cardo benedetto, Cattolico I'urgante .
o Fumoterrafleſe acide con l’aceto Montano, o ſu— Olpa di Coloqnintida , Radiche di Elleboro
godi Limoncelli. Con buona licenza nondimeno negrofitammonio ana oncie z-_e mezzaſſut
bit,

,. 1h** -- ,
385 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELL]
binErmodattili,Agarico,Aloe ana oncia una,Sena vino bianco , o in altro licm-e appropriato , z fi
Orientale,Riobarbaro ſcelto ana oncie 4. ſpezre di dover‘a centinuare per molti giorni .
Diarhodone Abbate oncie 1.5 faccia Ellratto Con
lo ſpirito di vino , ſecondo che negli altri fimili 'E S R A T T 0,
Elìratti ſ1 è detto. o *vero Eflmza di Satirioni .
La quì propoſta ricetta è regiſtrata nel Tiroci
m'o Chimicofl le dà titulo di Panrbymagagum, che N E1
di tempo
telìicolidir Primavera pigliadiradici
cheſiſi chiamano Volpefreſche;
, o di
inferiíco‘ì’iſldlbxhe evacuatore di tutti gli umo
rioe perciò" i Latini lo noininano Cattolico. cane , dette iju0ſòrcbí: , ſciegli per farne l’E.
La doſa di queſto non doverà traſcendere in ſtratto le più groſſe i ſucculenti . e piene gittando
queſto clima,il- peſo di una dramma . via ( come inutili a quefia operazione) perche ſo..
no di virtù contra rica le flaccide molli , e c—reſpe,
E S T R A T T O come di ſopra ſi è dotto nel ſuo proprio capo . Di
di qualfivog/ia muffa di Fil/ale. quelle radici dunque, così ſcielte , pigliane quan~
to ti piace , peſtale bene in morraro di marmo, con
Er eſiraere da qualſivoglia maſſa di’Pilloie, ia peſtone di legno e ed aggiungi nel peſiare la quarta
qualità eſſenziale-e ſolutivmſi doverà adopra parte di mollica di pane bianchiiiìmo di ſemoletta,
:e , per meſtruo l’acqua diſtillata dal ſugo di Bo e per quella viſcoſità 1 che hanno eſſe radici, vi ſi
raggine,e di Finocchio 5 ma dove entra Scamonea, aggiunge ſufficiente quantità di ſpirito di vino
biſogna aggiungervi l’acquavita . acciö ſcioglia la potente , o generoſo . Come ſono bene meſchiari
Scamonea, che è materia Roſìnoſa, e circa la pra inſieme ſi’ pongono dentro un lambicco di vetro
tica ſarà la medeſima degli Eſlratti predetti . ' col cappello cieco , e ſi fà la digeſlione in lentifli
La doſa poi ſarà due ſcrupoli,ſino ad una drain.“ mo bagno marino , o in letame Cavallino caldo ,
ma intíera.Si cava l’eſtratto di qualſivoglia radice, per ſpazio d’un meſe , 4o.giorni,ſe biſognerà, poi
con lo ſpirito divino nel modo predetto-E per Pri eſpimerai ogni coſa per il Torchio, che cavarai un
mo Eſtratto di Angelica, che è rimedio valoroſiſſi. ſugo tenace z il quale colarai , e ponerai di nuovo
mo contro peſle, eſſendo Bezoartica; e ſudativa , e’ a digerire per due meſi , finche vcderai il licoredi
con tal regola ſi preparano tutti i ſeguenti, e fi, colore (lavo , e chiaro, e nel fondo le feccie impote
mili . ~ La parte chiara [ì decanta, e ſi ſerba per l’uſo,
alla quale aggiungi il ſale cavato dalle feccie pro
E S T' K A T T O prie , ed alquanto di ſale , o magiſterio di perle I
'di' Zedoaria, Tormentillfl, Genziflna z oſimili'. ed .r o :.goccie di oglio di Cannella , di Macis , e
Noci mulchiare .
Le virtù degli eſtratti di queſte ſono in grado r Cral[i0 dice, che : mir-abili: omnium ſm‘ mi”
più eſaltato,che non ſono l’iſieſſe, prima di cavar: corporír mami-70mm external-”m , ”triujèueſh
ſone l’eſtratto . ~ x1” fignatura, i” hifi-e variarumfpecierum radi
cibu: dePr-ebenditur . Ed lo hd oſſervato una ſpe
ESTRATTO DI CQNSOLIDA'; cie di tali piante , che produce un fiore con la ſe
gnatura al vivo di un huomo ignudo 1 dal Che-fi
L Bertelli!” deſcrive quello eſtratto, e lo chia può ragionevolmente congetturare quello , che dl
ma langue di ſimfitom per vdire,con la mia ſo ce lo ſteſſo Crollr'a , che : ldaò etiam totum bomzff
lita ſincerità, quel che più in atto pratico ho eſpe mm confort-rr: a non immrrito credi-”mr .
rim'entatoda deſcrizzione col modo poſto dal Wer Facoltà , ed ‘Uſa .
cetana, mi èriuſcita più volte fall-ace; onde lo ho Qp—eſio Eſtratto è un de i gran confortativì ,che
avuto per coſtume di farlo così , e rieſce perfet Poflà ricevere il corpo umano , e perciò merita
tiſlìmo . mente dice Arrbmamzaſi connumera quello Uài
Si pigliauo radici di Conſolida maggiore, e mi Con ſortativí ſpecifici 5 onde per confortare nell’u
Dore ,e lì tagliano in ſette ſottili -, facendole ſecca ſo venereo , è uno de predeſtinati medicamenti ~
re bene 1 poi ſi rompono groſſamente , e ſe gl’in che ſopra ciò trovarſi poſſa; e perciò ſi (là C011
fOnde ſopra ſpirito di vino , finche cuopra la ma gran giovamento a) freddi,e malificati . Alli vec
teria quattro dita 5 ſi ottura bene il vaſo , che do chi parimente reſtituiſce la virilità perdutaìſi pi
verà eſſere di 'vetro , e di ſiretta bocca , e ſi laſcia glia nell’andare a letto alla quantità di uno i ſmo
in digeſtione per 4o,giorni continui , e così lo ſp]. a trè ſcrupoli a con vino moſcatello dolCe , o Mal
rito di vino ſi tinge di colore ſanguigno , il quale Vagia, o pure ſi può pigliare meſchiato nella Con
{i doverà ſepararffiponendo poi ſopra le feccie nuo ſerva di Roſelli , e beverci poi un Poco de ivini
vo ſpirito divino, e ripetendo finche non ſi tinge predetti . La ſeguente miflura ſi (Lima aſſai profit#
iù z uniſci poi tutto lo ſpirito colorato, e Fallo di.. tevole a tale male . ~
ſlillare per bagno marino , e nel fondo del vaſo ri
ma ne I’Eſtratto roſſo oſcuro 7 come ſangue a in AMBRA RETTIFICATA
conſiſtenza , che ſe ne può ſor-mare pillole .
Facoltà , ed Uſi) . A Mbra Griſa pura, e perfetta parti 8.Muſchí°
Si ſoda per coſa ſingolariſſima contro l’Ernie , buono parte una,zucçhero bianchiffimol’ar*
equaliivoglia ulcere interna . meza . Si polverizza ogni' coſa , eſi và imbeveüd°
_ La doſa è di uno ſcrupolo la mattina. Si beve in con ſpirito ardente di Roſe , e ſeccandoſi ,ſi P01?
- veriz
\
P' A R TE T’E‘R Z A'. ñ 1B:
` Verízza di nuovo ,e ſi ſerba per l'uſo . Facoltà o ad Uſi: .
Queſt’Ambra rettifica ca veniva ſpeſſo adopera. Prato”: dice eſſere rimedio principaliffimo a pre.
ta dull‘lmperator Rjdalfo , la cui compoſi zione di~‘ ſervare dalla peſte .
ì cono - ,' che aveſſe avuto da Eliſabetta Regina Con la "8°“ predetta ſi poſſono formare altri
d’lngbílterrd . eſtratri d‘erbe . lì come col ſeguenre ſi formano gl’
Artbmrmna dice, che omnium w‘ſcerum confor eſiratri di diverſe bacche . i `
tatí-umn maximum, 67‘ imprimir vim Frocreamíi , \
Prnmwet a e ſe ne piglia quanto un picciolo gra~ E s T R A 'r T o
no di pepe con vino , o altro conveniente licore . di Barche di Gimp” .

ESTRATTO.DI CHINA.. P El‘ ogni libra di Bacche di Gi-aepro negre , e


maru re, e peſtate nel mortaro di marmo ,. vi
` Hina libre due,ſi tagli minutamente, o puro aggiungermi quattro. libre d’acqua diſtillaca dalle
lì limi ſottilmente , poi s'inſon-de nell‘acqua ſteſſe ſhCChe , quando ſe ne cava l’aglio per lam
di Cicoria , Acetoſa , Lupoli, F‘maria , Bctonica. bicco 1 e quando non potrai avere pronta tal ac
Cardo Santo , Scordio , Scorzonera-ana parti ugua qua , pigliarai la piovana diſtillara , e ſi ſarà ogni
`Îli . Qmſt‘acque però ſi doveranno prima rendere coſa digerire per trè giorni in luogo caldo , poi ſ1
aciderte con ſugo-di Limoni depuraro . Nota però colano con Force eſpreffione , e ſi feltra, e ſi fà eſa
che ne gl’eſſecri Freddi in luogo di eſſe acquefi può lare , finche reſti nella conſiſtenza dÎeQratto , al
adoperare l`ldromele vinoſo o vino bianc<>,ponen quale viſi può aggiungere un poco di zucchero in
doſi ogni coſa in vaſodi vetro capace ,con il col-lo polvere . La doſa èdi una dramma .
lungo. la bocca del quale ſi chiuda con ſovero , o L’eſtratto di Bacche di Gina-rpm... e ſi chiama
altra coſa idonea , acciò non traſpiri , e lì pone in Teriaca di Tedeſchi . Credouo alcuni ,` che così
bagno marino per dodici 0 o quindici giorni a di lo chiamaſſe l’amor/fb; ma non è autentico . L'u.
gerire 5 in queſto ſpazio di tempo il meſtruo s’im ſo di queſto eſtrat-roè nella Colica , pietra. ſoffo
pregna dell’effenla di China , ed acqnifla roſſore: gazlone di matrice , ſuppxcſiîone di meſirui ,_ fluſ
ſi cola, e diquel che rimane nel panno,ſe ne fà ſor lìoni fredde , ldropiſia , edè ancora ſpecifico pre.`
te el’preflìone con il cerchio z che ne uſcirà una ſervativo contro la pelle ,ed ogni aria contagioſa_ .
.materia ſpeſſa 5 e robíconda , quale ſi unirà con il Fflruto di Gimpmſollfliw .
primo licore , e ſiponerà a diſtillare in lambicco GiozBrrttiſta Va” HelmantſLiAde Febrièwaf-G.)
di vetro , finche la materia nel fondo del lambicco cava l'Eſh-arco da quel brodo, che rimane nel lam-.
*rimane in conhſtenz—a d’eſtratto . Dalle ſeccie , che bicco , dopo eſſerſerſene diſtillato l'oglio , e dice…:
rim ngono nel cerchio , ſe nc cavarà il ſale , i} Ja‘m- 71/157”; er ' ”lati-1mm omnibus Offida-arm”,
’quale poi ſi doverà unire con l’acqua ſudecta di— comfoſitionir pra/”um -
ſhllata -lall'elirarto . con cal’acqua impregnata del
ſno ſale, [ì dover-‘1 difl‘ölvere l‘ellrdtro predetto , e E S T R A T T O,
ſ1 fà dinuovo digerire in bagno marino caldo per .Di Bryce/z:. di Lauro, -. * ,
tr—lv giorni continui , e pni di nuovo ſi ſàydiſtillare
l'acqua , che ſerbarai 1 enel ſon-lo rimane ljeſtrat. On l'ii’reſi‘e regola dell’ ERrattod-ícinepro
to , così conſiſtente, che premameme ſe ne puo procederai nel Fare l’flſiratro delle Baccliedi
formare pillole - ' Lauro. edi tutt-el’altra Sacche, che non ſono
Zare/;aria a Pntcodeſcrive la ſormola di quello molte ſugolè . '
e'ſzratto , e dice averlo ſarto uſare ne i biſogni per

'de‘
'La‘ 40. giorni continui , una , o due dr. la mattina, e E S T R A. T. T- O
ſera , facendone pillole picciole,edopò inghiottite Di Bacci” n’è-Sambuco , e di Bbc/0….
le pilole, Faceva ſopra here da una-fino a due oncie
detlìacqua ſerbara già, che eradlſtillara dalleſtrat ' Ol ſugo de’grani maturidi Sambuco , e di. E
to medclìmo . Qoel’co eſtratto lì con ſerva lungo bolo . fi ſai un eſtratto, conforme ſi Fà il mo

tempo , ſenza farli acetato, come ſegue col deeorto ſto cotto , e vale all’idropiſia . Ma delle medeſime
ordinario . Bacche di Sambuco ſi pre-para un’altro eflrarto , il
quale_ è ſpecifico matricole, o viene chiamato da’
E S. T R A T T Q Chimici eſh'att-o di grani di Afies , e ſi prepara.
di Car-do benedetto . con ie bacdxe di ſambuco ſeccare all’ombra .
Facoltà , ed Dj?).
L’Erba del Cardo ſanto impzffira o tritata mi Per ſuo meſtruoſi adopra lo ſpirito di vino , reſo
“ nuramenre , s’inſonde nell’acquavna , che alquanto acre_ con lo ſpirito acido di ſolſo , e con le
la cuopra due dita , ſi fà macerare , e digerire per ſolite-digeſtionidopo le quali ſarai un licore cinto
alcuni giorni in bagno marino . dentro un vaſo di di color di Robino o il quale ſi potrà anche confez
vetro col cappellocieco. Si fà la colatura, e ſi ſi. vare ſenza preparazione del meſiruo, e per maggior
»A
pete l'inſuſioncfiO-'Ìa l’iſteſs’acqua trè o quattro vol grazia vi ſi può aggiungere un poco di zucchero, e
te , ſempre mutanda nuovo Cardo ſauro ,. poi {i Q ſe ne pun pigliare mezzo CBCLlÎlaſO , o vero uno in
V::
'E
diſtillare l’acquavita in bagno marino , finChQngl‘ tiero e ſu biLo vedrai il deſidera-ro effetto in libera
fondo del vaſo rimane la materia in conlìſtenza di re le Donne dalla preiocazione della matrice , che
miele . pare quaſi miracolo . …
ESTRAT
”2‘84 ’TEATRO FAR-MAC Eur., DEL DON'ZELLI
ESTRATTO'DI CERASE NEGRE; acqua diſtillata mezzo ſcruPOlO , ſmo 3341M ju;`
tiero . ›
COSì ſormarail’eſiratco di CeraſeNegre ſelva Facoltà , ed ll o . '
tiche , pur anche ſeccare , e Per meſiruo ſa E vale come prezioſo teſoro contro i1 mal cado;
rà molto a'propoſito l’acqua di Peonia . co , e contro l’Epileſſia .
Facoltà , ed 'Uſo .
Giova contro il mal Caduco , nella doſe di una E S T K E T T 0
dramma ‘D ^ " Di ſeconda di Domani! di Murri” di Lefra:

n
ESTRATTO Dl ALGHECHENGK . Er formare quem eſiratti a ſi doveranno pri…
e ` - . ` h'. *ñ . 1: *f ' ben lavare qncſte parti con vino bianco, e poi
[lello ſi fà nell’iſteſſo modo del Sambuco, ma ſì ſanno ſeccare in ſor-no , finche ſi poſſono ridurre
con l‘acqua di Alchechengi , reſa acida Cori in polvere , e poi fi adopra lo ſpirito di vino. per
Teglio di ſolſo. cavarne l’eſſenza , la quale ridurrai :il modo ſoli:
Facoltà , ed Uſb . to in ſorm'a di eſt tto -
Vale contro la pietra , i e ſe ne dà una dramma [Eta/tà 1 ed Ufli .
con acqua di Alchecliengi . Vale efficacemente per ſecondare le fieriliz ele
rende idonee alla concezzione . `
' ` ESTRATTO DI SENELLI .
E S T R A T T O
l Senelli ſonoi frutti dell’Oxiacanra, dettiqu‘x .Della Milza del Bm- .
ì volgar‘mente Cala’brice , come al ſuo capo hd
eletto. L’eſtratto ſi prepara come quello dell’Alclie~ Osi ſi forma l’eſtratto della Milza del Bue ia.“
Chengí , e ſi adopra dell’iſtcſſo modo ,e doſa . romatizandolo con un poco di Croco , c di
' ì Facoltà , ed 'Ufii ." Guroſani polverizzati .
ueſio è accomodatiffimo per preſervare, e Con Facoltà , ed Uſl) .
ſervare dull'arenelle . Sei-Ve a provocare i meſtrui alle Donne .

ESTRATTO DI PAPAVERI ROSSI ñ E S T R T T O


"ñ - . \ Facoltà , ed Uſo. Di Fegato di Vitello .

I Fà con i fiori di Papaveri roffi campeſtri , nel I fà come il ſuderto , e giovz contro gl'effetti
i › ‘modo ſudetto,e ſe ne d~.`-. uno ſcrupolo con un* i del fegato , e contro la ſua debolezza, e ſpecial..
oncia della ſua acqua diſtiilata , o pure conſervar-:ii mente al fluſſo epatico , ed all’Idropilìa . Così I]
la ſua Tintura , e ne darai mezz’oncia lino ad un’ potranno formare molti ſimili cflrarti .
oncia inriera s'ù l’ora del dormire , e produrrà eſ.
_ſetti maraviglioficontro ogni ſorte di Puntura. '- A G G I u N T A: .

' E S' R A; 'P T O *~ S“Ipub nell‘cſtrarridi milza, ſegno… altre in:


Di Craneo umano . ~ \ reriora di animali , conforme vien preſcritto
‘- ’ I l
darlo-01!”, uſare lo ſpirito del vino n in ciaſcuna
ſcava da’Crane! umani, reſi in parti minutiſ— libra del quale vi ſia ſciolta,per mezzo dell‘inſuſio
i. iìme,ed il meſtruo ſarà lo ſpirito di vino Giu ne , oncia mezza di ottima mina -. che con tale di
niperino . “o di Sailvia ', e lu digeſtione non doverà ligenza-nen ſolo li accreſcerà ad eſſi cſtrarti la vir
farli in meno di dodeci giorni , ed in queſto tempo tùſmaſſime in quei che ſono appropriati per provo
ſl caverà una tintura roffigna , come ſangue, le r1‘: careí meſtrui) ma anche ſaranno ſicuri di non pu—
~ ‘fà eſiratto. del quale ſe ne piglia con la ſua propria treſürſi col tempo; il che ſuole ſuccedere quando
ſono fatti con lo ſpirito di vino ſemplice .

I) E I M \ A G IS_TERII.
llalunque operazione chimica ſî può chiama tra extrm‘ì‘iomm , ”t arm/er ejm‘ Part” immagine
re con qneſto ſpecioſillímo nome di Magiſte firm-”zur in ”obj/lore”: , mlſubſtami‘z 1 'Del qll!"
rio , onde Meſi-xe ne :irlorna la manipolazione dell' litati: gradum reduſh: , exterior-ibm impariam
Oglio da Laterióm, dicendo chiamarli 01mm Phi Ia”: ſègregflti: .
“lnſopbornm , ó" P‘Hfflſh' Alacqrſterii‘. Mu eſh-atta Ma più particolarmente io direi così : Magi/l':
~mcnte Parma/ſ0 fiAntirloz-drſtu z. de Olaz': i defini rimn eſt E”; .Medicum meuſtruo cui-radente jbl!!
ſce'il Magiſterio in quella forma :Fſt Arcanum ex tum , Ò‘jſiíritu ”percutienre PTACÌPÎÌRNHÌH 15
invaſa/ibm 70b”: extraéîum , rtl-ſ7!” ”lla _ſl-Para ne di unire le parte nobili omogenee o e di ſer'
tion: elementflli a qu” autem Fray-1mm' cenſire-ue re le ſeccioſe . ed eterogenee 5 beuche non ſempre
- ”ant ,ſo/fl tamen addition” rerum aliarum, a qui vi lìa biſogno di precipitare eſſe parti omogcncf
*blu* , quod extraéîum eſtfeparatur . con lo ſpirito riperCuzience eflerno , perche alcun!
Il Tirocinio Chimico diceuffngíſteríum :fly-mm. meſtrui corrodenti, come ſono li ſughi di Limdnh
da corpus' mixtfi ira prxpar-run- arn: Chimica , ci_ di Agrefla , e ſimili , dopò che hanno corroſoñìydal*
l r .
a A li 1a
\

PARTE TER-Z Mit…? ‘285.'


ſiſh materia lapid‘oſa; perdono la forza , e così ~ MAGlsTERro DI commi, … , A

precipita da ſe la polvere del miſto già corroſh . '. Rom. 1-.- .2 .n'r` »i

QLella ſorte di magiſterio particolare , ſi fà con


‘intenzione di eſaltare il miflo in grado , che acqui Nel medeſimo modo delle Pérle ſi -fz‘i il magifle‘ë
ffi più attività, onde Partite/fl) dice: Magi/Ieri” a— rio di Coralli-a* "e-?ì r. .. , . .a - ì. › ~ '
rie-‘a efficaciaſmrt , ”.- eai-”m ”ncíaſèmír , plùs a Facoltà, ed ‘Uſo- ‘ ro‘ 7
peretur,guàm iplörum CorPOTíF :mei-e reutumaqmd Mondifica eccellentemente il ſangue in tutto i
ideò *via: centefimafarr effmtia quinta ſit . corpo
ferma 9 ilrefl’ituíſCC in Priſtino
fluſſo dell’utero vigore
, dell’ della
ventre ,l e ſanità
dell’15a
I magiflerii con tutto ci?) ſi poſſono cavare da
gl’animali , minerali , eda piante , e ſi dice che morroìdi , Robora il cuore ,e lo fiomaco, ed apre
trà il magiſterio , la Quintìeſſenza ſi trova, dice il tutte l’oflruzzioni delle viſcere , diſſolve ihfimgue
Tortmcarta differenza,che queſta ſegue la natura del congelato . giova all’idropiſia , convulſioni . pa
miſtoJa dove il magiſterio cosìzMagíſtei-ium igitur ralilìa , calcolo , e ſuffogazione della matrice. La
efl quod Praterflfarationem Elementarum . a re doſa è di grani dieci , ad uno ſcrupolo , o due , ſe—ſ
ſſbur each-ubi pote/Z . Eflì’ntia Qintxf-epiffìmèflolo
condo l'età , e la veemenza del male .- `
t l‘
lb!
ru tinéîurafimfer , ac Magi/ferie color” ”anſe Adriaquinflcbt prepara il Magiſlerio di-Coralg’
guflntur . li Roſato , e lo fà in queſto modo , ` 1 - ..i
' MagijZarI-o (li-Comm Roſutm e' ' "I
MAGlSTE-RIO Dl PERLE.~ - ' Piglia acero diſtillato libre 4.Roſe roſſe' oncia
una, fa l’infuſione , e di tale acero colorato ſizſer-e
Eric Orientali , macinare, ſi pongono in va ve per meſtruo, nel quale ſcioglie icomlli i come
i:
ſo divetro dicollo lungo , e ſopra ſe gl’ìn— fi `e detto di {Opí-a; ma per ſare precipitare.il.Ma.
fonde aceto diſiillato , eli digeriſce per 24.0re in giſlerio 'I adopra lo ſpirito di Vetriolo in vece d-i
luogo caldo, ed alla parte chiara , feltrata dei li oglio di‘Tartaro , e ’come'è fatta la precipitazione ,
'core , gittavi ſopra oglio di Tartaro a fatto per de. ſepara il meſtzuo , ed eſicca il Magiſterio ſenZa la
liquio , e vedrai la materia biancheggìarſi › come varlo , acciò non, ſe li levi l’acidità‘ dello ſpirito di
- latte z ſoprainfondi acqua comune , e digeri Vetriolo , con la cintura‘ delle Role-"i Nellîiſlefl'o
ſci , c precipitarà nel fondo del vaſo una polvere modo ſi fà il Magifierio di Coralli Peoniato , con i.
bianchiffima . Si ſepara per decantazione l’ ac fiori di Peonia ;med-icamento celebratiffimo per-l“.
qua , e di nuovo ſe gl’inſonde l’altra, e ſi meſchia, Epile-pſìa
n .
. v 2 'Ì~"-
i‘ ‘
ìJ-'ñllfll-.laz'bn
, . .r
e poi fatta,che ſarà la reſidenza della polvere bian .q-
--
-4—óg.-
-A
ca , lì ſepara l'acqua , come primaripetendo così MAGIS'I’ERO DI‘SATVRNO. -`-. 2 :5 3
3;‘
.i
uè, o quattro volte, finche refli ſeparata ogni acr’i‘i
7:1‘
>5—
e:.
monia 1 finalmente la polvere fi fa ſeccare con po S Al‘e di Saturno criíiallino, ‘Quanto vorrai_- 501-'
cañacqua Roſa . ' vi in acqua roſa , poi ſoprainfondi-wgoocizi‘p
' Quello magiſterio
Foca!” ed Uſö. virtù delle Per-ſi ’goccia
hà lez medeñme lo di
flicolore ſpirito
latte diſpera,
Vetriolo rettificatoáìnche
poi ſel‘ſitra’percárta acqui
ampere
le , ma in grado più eſalato . th temper'íe , è“ tica ;ſopra la quale rimane il Ma iſterio bianchifiì
‘uirìbm .rm-”m mlde‘emulmrfur ,dice il Tirocinio mo,ilqualfldoléificára'ìflä `Van flö 'con acque coaliz
Chimico . E perciò corrobora i ſpiriti vitali , ed il li,ſeccalo,e ſerbalon Adiriaha Mínficbe‘ìMedicoGer.,
cuore , toglie ideliquii d’animo’, ele-palpicazio mano,
Saturnodi, fama
cioè'diimmortale , 'uſa il5 Magiſterio
Piombo’, ne`ìriſic`i di
eſièuiöiiàfelzbri
-ni del cuore , eccica l’appetito venereo P reſiſte di
più alla melancolia z giova alle vertigini . Con ardenti , ed altre infiarnazioni ’in’éeìné ;“Dìphì
ſorta la memoria , ed il feto nell’utero ‘,eliCca an nella quartana, affitti di'miizañ , colica-,’d-Irncveg
che tutti gli umori trifli dentro il noſtro corpo , e nerea ,'ſr‘ ſtim-a gran ſterrato'. ‘La-‘:dofaè di 'gran-i 4.
lo preſerva da varii morbi . Artlvmamzò ne dà un a'ſei con ‘veicoli congrui , eſpecifici'sìiîer: uſo e.
ſcrupolo con vino , a ſtomaco digiuno, e dice , che llerno ſi adopra con gran giovamento neiialpuitredie
potcfltìr ”aluram recreat, e io fà pigliare ne’ do_ ue della` bocca , ad ulcere mari“gne , Canteroſa, ſa
lori articolari,per‘corroborare gl’articoli . Ahſelmo turuíne , lupa ,‘fiſtpolìa z* fuo‘Co Perlìc0fzî.—ccxmme ,
Barzio{l.a.de Gemmxap.; 8.)ſà delle Perle la WU“ p'uilòi'd roſſe della faccia? ‘roflö‘re degl’occhichc- .
,…-…q "4“' ~. .\ -a u_
ta Eſſenza. nel medeſimo modo , chediccllìmo ſar.. a ' .

ſ1 la tintura de coralli. Ed oltre delle virtù, die di A. f: _ G . N…’-T`\i.p^~.~l\_çq

ceſſimo avere il Magiſterio di eſſe gli attribuiſce -ſ ' "4 """Î ì". * ."- .` lo " 1…' ‘Z'l' `

anche facoltà direſiſtere controi veleni, di miti MAGISTIRLO DI STAGNO. .1


gare le febbri ardenti , e togliere ſa ſete , di caccia
..tz rele pietre dal Corpo , e Far urinare; ’edi GOITO': [glia 'di càlcedi Ragno riverberata,ponila den:
Borare le parti nervoſe z di cacciare l’Apopleffia , tro di una boccia di vetro, eſoprainſondi
ſpaſimo . morbo caduco , e doma la fre'nit'ide s tanto aceto diſtillato, quanto ſopravanZi la pol
‘BK-‘RX
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ki. Giova a’ Tiſici , maraſmat’ici , eci alla magrezza vere Cinque dica trav’èrſe: n digerire per gior.
ſimlle. Seria il fluſſo emorroidale , &c ni OttO , riſcalda poi detta materia a ma in
Dice ancora Boczio . che ex mutre Par/arm” ea— modo , clie non bolla , e‘poi paſſala per C3!"
demſieri a qua ex Per/ir Poſſuut . neque minore: emporetica . Piglia poi la parte chiara Mffi‘îd
habent_ *vira: , fld Prw-ſa': caſale!” . data a e di ſopra inflillavi a gocciaa gocciadi ll
M."-t
-› rina diPutto ſano, e ben feltrata ,_ quanto ba
’ì _ 3 bb lla a
.‘5‘.
~;~35 " TEATRO FARMAcEui'r. DEL DONZELLI
[

fia a fare' Perfettamente la precipitezione quale Facoltàmd ‘Ufir .


flaſciarai ben poſare in luogo freddo per ore ven ll medeſimo Autore deſcrive la Gottagommz,
ltiqauttro; ſepara poi il licore , che ſopranata , Roſata , la quale ſi fà con un oncia di Gottagom.
’e per ultimo dolcifica la' reſidenza con lavarla ma polverizzata, mezza oncia di acqua di Ciroria
trè o quattro volte con acqua. comune . Finalmen una dramma di ſpirito di Vetriolo . meſchia,efà
te lìſecca , e ſi ſerba . ſvaporare 1‘ umidità in vaſo di vetro , Con
i, 7 * ' Facoltà, eri ‘Uſò. pochiſſimo calore , finche la materia ſi faccia dico.
, - Vale utilmente per l’iſteflì affetti a ne quali vale lor terreo. QtLeſta poi polverizza , ed aggiungi
il ſale di ſtagno pigliandolo con acque appropriate . Roſe Roſſe oncia i , Sandalo roſſo dramme.2.ſ0pra.
.5» .a . inſondì, ſpirito di vino. e Cavaue l’eſſenza, la qua.
M .A G l S E. R I O ie ſeltrarai per carta emporetica z fà poi eſàlareil
- ~ . - Di Pietra Bezoar Orientale . meſh-no , e Così avetai l’Eſtratto robicondo z moi.
to grato all‘occhio .
L meflruo per ſolvere la Pietra Bezoar 1 vuole il Facoltà , ed ‘Ufl: .
Mínſicbt i che debba eſſere così:Salnitro purga Vale a tutti quer' mali , che diceffimo giovare
(0,1: ſpirito di Vitriolo rettificato,parti uguali,di la Gottagomma 5 ma quello è più ſicuro, ed im
Rilla per flotta di vetro con fuoco regolato di quar mune , da quei cattivi movimenti , che ſi elſa
to grado , ſepara lo ſpirito ., ed aggiungi altretan Gottagomma . ſemplicemente pigliata . La doſaè
~Io di ſpirito divino alcolizsco e cohoba due volte, grani r4.. a ai. -
in queſto meſh'uo ſcioglila polvere di Bezoar ſecon~
do , chedioelſxrno farſi delle Perle , poi ſeltra per M A- G I S T E R l O
carta emporetica . e ſopra queſta ſoluzione chiara di Giacinti , RflÒHlÌ , e Smeraldi .
gitta a-goccia a goccia aceto diſtillatom ſugo di ce
dro chiarifi‘cato , e vedrai precipitare nel fondo` il Qllcſte Pietre , ſottilmente macinare , ſi ſanno
Magiſteriodi Hezoar in polvere-ſottile nel rimanë calcinare con ugual parte di fiori di Solſo z
te, opera comeldieçlììmo del Magiſterio di Perle . a fuoco di riverbero, e poi ſi lavano
'QLGſtD’Î nobililſimo magillerio vale eggregía-r perfettamente , per togliere l empireuma del tolle
r'r-ente contro quailìvoglia lincoma , ed effetto ma edopoaverli fatto ſeccare, lì fà la ſoluzionenel
fignoſfle cent-ro tutti ipray’r vapori i che eſſendo:. modo , che dicelíìmo delle Perle i e Corallise cosi
no il cuore. e ſpecialmente.dove ſi ofl‘erva putredi parimente con l'oglio di Tartaro ſiià precipitare
ne , e qualità calda; e finalmente ſi adopt-a in o nel fondo del vaſo il Magiflerio , che ſi potrà cava
gni coſa . 4 dove‘convienç-ìij Bezoar , ma. queſto con çe ſeparatamente da ciaſcheduna de eſſe Pierre
grande efficia . prezioſe , e poi dolcificarlo Con l’acqua dolce , la
-.’ La doſa è da diegi ,ſino a quindici grani con acg vandolo più volte .
gut-diſtillato. ‘ I . _ .5, .. › . \.ñ Facoltà , ed Uſh .
ñ. onda. i, 1 … _ci J‘. ‘ ll Magiſterio de Giacinti è remedio ſpecifico
.3 ~M~AGJSTERKO DI .SCAMONEA . contro lo ſpaſimo ..e con trattura . ~
-w ~ .incî `2L, t . il Magiſterio de …Rubini , .reſxſte alli veleni r Pes
r - .-Camopea perfetta . quando ti piace; ſolvi iu ſte I ed a tutte le corruzzioni del corpo.
1 . ,ſpirito divina@ exlazparte , che-ſarà chiara* ll Magiſterio- di Smeraltli ſoccorrere peculiar
farai‘ diſtillaîffl ÌſiQÒ allowed,.- e Pci ſoprainſondi mente all’hpileffia‘ .
acqmdizswio z :quanto giudicati-ai neceſſaria a ſa
ſe precipitare-ia Reſina,- deiia‘ ,Sc amonea puriiſima ., M A G l S T' E R I O
privataédaguallivoglia qualitàvelenoſafflcre-e morf di Pietra Giudaim 9 e Pietra Lince .
duce ,ed inſieme*v privadi. .ogni nauſeoſo ſapore, ed
odore .- fepara ?umidità i ,che ſopranuota , ed _e _ Si preparano con l’iſleſſa regola de i ſudetti .
ſicca il magiſterio-ñ. . .i. v ~ . , Facoltà , ed Uſa .
La Scanionea in quaſla maniera preparata pu rga 50110 rimedio preſtantiilìmo contro la ſuppteſ
ſenza'alouna leſione, e nauſea,l`uua, e l’altra bile o ſione d'uſina i e per rompere,` e cacciare le pietre
dal corpo . .t ì
e con gran ragione dice Mìnjícht I che uíx miti”:
ſimo-ius , ó* ”012i lim catbartiemn i” rerum ”atu
ra inveneriporerit. . La doſa è ſcrupolo mezzo , a MAGISTBRIO
ſcrupolo uno 1 con le Conſerve a o altri vehico ñ,… ~‘.,. di Pietra Lazala.
li appropriati ‘- ‘ ; . ., -t
'. , Facoltà y al] Uſl) .
MAGÌSTERIO;t-. ‘ Osi parimenteſr ſàilMagiſierio della Pietra
Di Gattagomma - h q Lazola . Sii-:golare’purgacivo dell’umore
atrabilarc , ed preſtanremedicamentoè controla
On la medeſima regola ſi fà il magiſtetio della mania , e melaucolia .
Gottagomma , il quale purga `gli umori ſe
xoſi , eccaſlì 5 Cato/artica”; incompambilc . quod \\\‘4

magmfnciendflm i Ò'c- dice Min/ich; . La .doſaè


da dieci 1 fino a venti grani.
\
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MA;
PARTE TERZA‘.` 387

“STM
M A G 1 S T E R. l O quaſi bolla i ed il Solſo ſarà ſoluto a all’ora ſeltra
JClîìſh di Ten-tara a oſa-tara Ven-1'014”. qnt-lio licore Così caldo, e della parte ſeltrata poni
i
Gl
l"
una porzione in altro vaſo di vetro , e ſopra-inſon
’ Glio di Tartaro , ſatto per deliquio, come di di 1 diſtillando , aceto diſtiliato, e vede-rai ogni co~
“th
remo a ſno luogomncie 4.ſpirito di Vetriolo ſa mutarſhcon efferveſcenzaán latte bianco ſpeſſo
attira-v., oncie 2.Lo ſpirito di Vetriolo lì pone ſopra l’oglio e così ſarai a poco a poco di tutta la ſoluzione o che
Îgçlxq di Tartaro a goccia a goccia , e voderai una gran per renderla più bianca , doverai , mentre vi gitti
W‘: \ 'l de ebollñi2ione, e poi un coagolo bianchiiſimo , l’ ſopra l’aceto , andarein luogo alto , perche caden
…-.EF
Ellillu.
umidità, che ſopranuota a queſhrmateria bian do l’acero da alto cagiona maggior offerveſcenzai
J
Jitlläm
v , ca il fa eſalare , o diſtillare Con fuoco lento , fin e così più bianchezza , poi uniſci tutti i licori lat—
WÎÎLOl
che refli ſecca , come ſale la materia nel fondo del taginoſi in vetro capace , e riponi in luogo tepido,
vaſo . ſopra del-la quale infondi ſpirito di vino , e finche il magiſterio di Solſo cala in fondo in bipo
rllſtllla trè volte , ed averai ii Magiſterio di Tar. fieſi bianca . Decanta poi il licore , che ſopranno
raro , che Oſvaldo Cral/io chiama Tartaro Vetrina ta , e con reiterate iavature , dolcífîca il Magiſte
rr. @a:
in” , ed altri Tanaro eſſantificato . rio di Solſo; ultimzmen te digeriſci con acqua cor
Iſo‘
, Facoltà I ed 'Uſò . diale , ed clicca ſenza fuoco in Stufa , o Sole a e
di: tie'
_La doſa è da ſcrupolo mezo e ad uno intierol così averai il Magiſterio , latte , o Butlro di Sol.
lILdER
Tra imedicamcnti digeſtivi ſi può dare il pri fo, benche ſi trova anche chi l-o chiama Sa/fo birm
mo luogo al Tartaro Vetriolato . E di più vale all’ co , Crt-more di Sol/'u , eſbpremínenza {li Solfb -
emincranea , morbo Regio, ed ogn’altra ofiruzzio Cral-lia attribuiſce a quello Magiſterio molte
ne delle viſcere‘ , pigiiandoſi con vino bianco nell’ prerogative , e primieramentedice eſſere Balſamo
aorora per molti giorni , ſecondo al biſogno . Nel. dell’umido radicale . Confort:: le forze naturali?
mal di Pietra ſi piglia in acqua di Pettoſello, o viñ purifica il ſangue da tutte le impurità , di dove
no bianco . vengono originati molti morbi . Preſerva anche
Si eſperimenta efficacifiîmo in detergere , e di dall’Apoplefiia , conVulíioni di nervi , lepra 1 e
ſoppilare i reni, pigliandoſi con due oncie di Giu dal morbo Gallico . Per li mali del Polmone , que
lebbe roſato a e mezz’oncia d’acqua di Cannella.; flo è rimedio ſpecifico-r e di più preſerva , e ſana
bevuto con acqua di Cardo benedetto , provoca il l’Aſma . 'Foglie la toſſe antica , e recente , conſu
ſudore‘ . ed eſpurga g-l’umori craſli , e ſerali nell’ ma. ed eſicca il fluiſo del capo, conforta il cerebro,
Idropici , meſchiato con meleroſato ſolutivo , e impediſcemhe non ſigeneri ven’toſità nel vantrico
_vino Enolato a ripetito più volte . lo,e nella colica . Con la ſua peculiare conſortazio
Nella ſup-preſsione de meflrui fi adopera con ſci ne , giova a g-l’etrici- , e troppo magri , meſchiato
roppo d‘Artemiſia , o Betoniea , o miele roſato, Con acqua di Canneila , acciò lì diſſolva in forma
o ſciolto in acqua di pulegio , ma mi tempi vici. di latte liquido , e con acqu a di Toffilagine giova
zio al meſh-uo . evidentemente añi Ti-ſici , agendo neil’umido ra
Si dà ultima-mente nelle ſebbri lunghe,che Fan. dicale . Nei dolori articolari, Podagra, Sciatica , e
no- precipitare i corpi in una Cacheſsia , o Id‘topí fimili morbi , non ſi puodíre,quanto fia giovevole,
fia , nelle ſebbri melancoliche , e pituitoſe . Si da con affermare , che a guiſa di fuoco occulto conſu
con oſsimele , o acqua di Boragine . Nella melan mail morbo , non altrimente , che il quCQ volgafl
colia IPOCondriaca Con acque appropriate . ' :econſuma il legno . -
Purga. per ſecefi'o , meſchíandolì con medica Si adopera in diverſi modi . Se ne poſſono format
mento ſolutivo . Ed oltre de i ſudetti modi ſi può Trociſci , con La polvere di Zucchero candito , fa—
uſare nel vino , diſſolvendo un oncia di eſſo in ; cendone palla con la Gomma dragante, ſciolta.
libre di vino , e poi meſchiare quello vino con il con acqua roſa . E la doſa ſarà una dramma di eſſo
decorto paſſulato, e berverne più volte il giorno butiro 7 con due- oncie di zucchero , epartire que-
riſolve il Tartaro ne icorpi umani efficacemente. fia maſſa in dieci parti-,e pigliarne poi una la mat
ll Begm’na per renderlo più efficace ſolutivo , e tina ,e l’altra la fera . Si può anche meſchiare con
ſalutifero nelle febbri croniche,che perciò dice-:Ar ſciroppi appropriati. Ma il modo più lodevoleè d i
cmmm ”on datur pri-flamini' i .zitta ſopra il Ma.. meſchiarlo con vehicolo umido dice il Tirocinio
giſterio di Tar-raro la ſoluzione chiara della ſca. Chimica I e perciò ſi dà nell'acque diſtillate di Me
monea , fatta con lo ſpirito di vino , e poi fà di ]iſſa, Lavandola , acqua Bpilettica , acqua di Can
lillare per bagno marino , ecosì reſta unita l’eſ.. nella , o ſpirito divino, e con quelli ſc ne meſchia
ſenza della Scamonea con il Tartaro Vetriolato, e tanto,quanto baila a renderci licori biancheggiuli
la proporzione di talî miſtura, ſi regola , che Per te , come latte fluvido , e ſi piglia poi mattina ,
ogni ſcrupulo ’di Tartaro Vetriolato , poſſano re e ſera alla quantità d’un cucchiaro; e ſono così
ſtarvi 8.graui di Scamonea . certe , ed evidenti le inſigni virtù di Eſſo Butiro di
Solſo , che avendole più d’Ogn’altro eſperimen
MAGISTERLQ, tate il Cante d'Altafiamma Germano, comprò que
oLatte, antiro di Salſa. ſta ricetta dal ſuo primo invemore , che ſei il Me
dico del Principe Anlmldino . chiamato il Dottor
1) Iglia fiori di Solſo parte una , ſale di Tai-raro Samuel Sec-[Legal J e dicono che li furono sborzatí
` parti tre , ſoprainſondi trè libre d'acqua co cinquecento ducati.
mune in vetro capace , o fà digerire in arena Circa le mie particolari oſſervazioni, ſacre ſopra
per :4. ore , poi aumenta il ſuocolincbel’acqua tale Magiſterío ſono molte , e ſpecialmente intor
' Bb b a no
'388 TEATRO .FARMACEUT- DEL _DONZELLl
no al fiore di Solſo. dico che ſe ne trova di due ma più_ ſicuro è di conſervarlo in polvere ,e pero dopì,
niere,naturalcicioë. ed artificiale, che ſi compone. di avervi poſto l’ acqua di Cannella ſi ſarà diſſec.
come diremo al ſuo proprio capo,ed ambedue ſono care del tutto ,
materia per tal Butirozma il più perfetto fioreſſari
ſl naturale.che ſi trova in certe caverne nelle Sol MAGISTERIO Dl SUCCINO.
fatare di Pozzuolo, che riſplende,come vetro. Tale
anche è quel ſolfozcheè lucido.e diafano,che viene Iſſolvi raſura di Succino,il più bianco,cl1e ſi
da Gallipoli.Secondariarnente quando nel feltrare ub avere. nello ſpirito di vino alla quanti.
queſia ſoluzíouedì oſſèrva che il Solſo, non è tutto tà,che lb ſopravanzi quattro dita , e fallo digerire
ſaluto, ſi doverà~ riporre di nuovo a digerire‘ con in vaſo di vetro di collo lungoiben ſigillata la bue.
acqua , e ſale di Tartaro z e ſeguire l‘operazione _ca di eſſo . per ſpazio di un meſe I all‘ora ſarà ben
predettaDopd la precipitazione del Butiro,che ca colorato lo ſpirito di Vino - Separa il chiaro per
la nel fondo del vaſo, ſi dover-à decantare il licore, inclinazione , e fallo ſvaporare fino alla metà .
che ſopranuota , e lavare molte , e molte volte il QtLeſto Magiſteriom pure licore di Succino non
butiro c0.n acquaafinchemon ſi veggano nel Butiro _rieſce ingrato,come l'aglio diſtillato di eſſo, e gio*
alcune impurità,ne ſl ſenta tanto quella ſua puzza va egregiamente a quanto ſi è detto giovare
grandeflhe conçepiſce,quando ſi ſolve, e vi _ſi gitta l’aglio di Succino .
l’aceto. Si farà poi ſeccare in ſtufa, o al Sole, e' non La _doſa è di iz“. fino a' ao. grani con acque o
al fuoco, e prima di ſeccarſi,vi ſi meſchiarà un po ’ſciroppi appropriati .
co di acqua di Cannella . conſervandoſi in forma .Elmanzia di tal licore ſcrive: Nilſirltém floma.
di Butiro, di dove ha preſo il nome, benchç queſto Succino in *vinimrvir,
:badare/link, /Ìititui‘mö , O' ”nba-Q e]] grati…,
rrj0,111”: ſi
glie lo dà il ſapore . che ha, mettendoſi in bocca.
_che ſi fà _ſentire graſſo, come Butiro 7 ma il modo
I

D E ,L L E .F E c of L‘ E;
Le Fecole fi cavano dalle Radiçhe ſarioacee nel ſchiandovi un poco di Czſiorço, o Ar‘ &54;;
modo ſeguente .
r E c o L' Ai
FECOLA_ Dl BRIONlA-*J di ”dich di Arona,

[cava freſcamente da terra la radice di Brio › Nel medeſimo modo.che ſi è detto farſi 1a Poco:.
nia,e ſi netta politamente con il coltello , ra la di Brionia , ſi ſl quella di Arone .
dendo tutta la parte ſuperficiale,e poi ſi doverà la - Farai”) , ed Uſa.
vare diligentemente, _e grattare, o peſlare minuta.. Dìfl'olve efficacemente tutti gli umori tartarei;
mente , e con ſacchetto di tela bianca , cavarne-ilgommoſì, e viſcoſi del corpo umano, che generano
ſugo per il Torchio , il quale riponerai in luogo durezza; ed oſtruzzione nelle viſcere , e ſono poi il
freddo ben copertmperche in 24. ore cala nel fon ſeminario,radice, e fonte di diverſi mali lunghi o e
do una parte farinacea:decanta il licore, e raccogli diſperati z come ſono la _febbre quartana r 33:'
la Fecola,che ‘e ſimile all’Amido, e per farli reſtare. çheflì358‘Co
la ſua bianchezza. ſi doverà ſeccare , diviſa in più F - E C O l- A
`albarelli,e_ guardarſi di farli vedere il Sole, perche gli ”dich d’ Iride .
li toglie la bianchezza , Le ſeccie , che rimangono
ſ‘pcto il Torchio , ſi poſſono peſiare in mortaro di facoltà , ed *un: _
marmo polito , e ſoprainſondervi acqua comune, C Osi parimente ſi prepara la Fecola dell’Irideo
meſchia ndo bene, e parimente ritornarai a cavar la quale è rimedio ſingolare Contro l'ldropiz
ne il licore per il Torchio , perche aſſieme con ſia,ed inſieme eſpurga i vizii dei petto.
l’acqua ſi cava non icciola porzione di Fecola,
ponendo a fatela re idenza , come di ſopra , e così F E e C O L' A'
rìpeterai altre volte,finche vedi, che non ſe ne caó, di Centauri-a Maggiore.
va più di quella parte Farinaçea . Dalla radice della Centaurea maggiore ſi cava
Queſto è un ſingolare modificativo della ma— anche la Eccola nçl modo ſudettos ma non rieſce
trice,e vero medicamento uterinoiche vale contro bianca .
tutte le ſuffogazioni matricali. Si piglia in pillole facolta‘ , ed Uſo.
alla quantità di quindici , ſino _a go. grani , meg _Vale queſia per tutti i vizii del fegato.,

_D .E .1 F I O R 1.
FIORI DI 501,50. tutta per di fuori lotarſi , ed accomoda il cappe…
di vetro ſopra la pignarra , e dà fuoco di carboni,
Ono diverſi i modidi ſare il Fiore di Solſo; quando pei il cappello è tanto caldolche quaſi non
ma il più ſicuroè queſto. Si pone una pignata vi ſi può tenere ſopra la mano, all’ora 'gitta dentro
ben vetriata ſopra un fornello , ben lotato ì acciò la pignatta "è, aquattro cucchiari di Solſo giallo
non traſpiri il 'fuoco s e di piu la _Piadena dQVerà groſſamente polverizzatope cuopri ſubito col cap
pello
.PARTE TERZA‘: ;89
pcilo di vetri ; e vedrai poco dopd apparire nel care t pigliato conveicolo convenîen te, provoca il
cappello alcune gocciole di materia aquea, e_ dopo ſudore nel morbo Gallico; è giovevole in tutti
mezz‘ora aſcendera nno i fiori elegantiiſrmi a e co gli effetti del PolmoneaAſma-toſſe antica, e recen
me giudichi . che ſaranno tutti elevati , muta il te,e ne’catarrí flemmatici,che calano al petto- Pre- '
cappello, c poni nuovo Solſq nella pignatta , ripe ſerva dall’EpileſſraQe da tutte le f-*bln-i.`
tendo I’ operazione o finche ne averai raccolta ñ ñ La doſaè dram. r. nelle cure cotte; ma nelle
quella quancicìhche ti piace , Avverti di non dare preſervativo grani otto , o dieci . Si poſſono me
il fuoco più gaglìardo di quel che ricerca `quella ſchiare con zucchero. e con Gomma dragante,
operazioneffmfdle_ ſealdandoſiy troppo il cappello,i ſciolta con decoteo pettorale . Se ne formano Ta
fiori ſi liquffannq a e cadono in' licore dentro la belle,avvertendo di 'non darla alle Donne gravida,
pignattaze così perdereſti l'aglio, ed il ſonno. perche provocai mcſtrui
ll Tirocinio li fà ſublimare la .ſeconda volta
con il zuccherocandito , il quale non ſolamente ’FI‘ORI_ DI BELGIOINO.
non aſcende affosma nè anche fa` elevare i fiori del
ſolfo; meglio ſara meſchiare con i fiori. già ſublifl S i polverizza grofl'amente il Belgioîno , e ſi po;
mari, la polvere del zucchero candito, che per eſ _, ne in pignatta ritonda col piede , e ſi chiude
ſere criſtallino , non ha biſogno di_ altra ſublimax la bocca con carta emporetica d’lpprocrate . cioè
zione . come un coppe . o cartoccio , che dir vogliamo ., e
Facoltà , ed Uſo; dando di pci di ſotto la piguiatta il fuoco propor
Nella peſte è grandiſſimo curativo; e preſet-va; zionato alla ſublimazione , raccoglierai ſpeſſo ›
tivo con eſtratro di Enola Campana , opera mirañ. nella carta i fiori di Belgioino. bianchi come neve
coloſamente
di dram,1,connelacquaſidi
tempo ddl‘inſezzione
Cardo ſanto, o. con
La Teria
doſa è Facolrù , ed ‘Uſo ~.
Vagliono all’Aſma, ed a tutti i mali del Polmo
ca, o con un’oa-*ia di ſciroppo di Cedro, e due on-` ne . La doſa è ſcrupolo mezo con_ ſic-ori . o ſci
cie di acqua di Meliſſa . Wſia bevanda cura . e roppi appropriati . Lſternamente ſi adopera a i
preſerva,ſenz’altra mediana, dalla peſte Pleurítí* Rarnucamenti . ed al roſſqre della faccia, mCſChÌI-j
de,tutte.e qualſivoglia putreſazzionimd apoſieme. to . ed unto con Pomata , o Butiro majale,
Si adopra in ogni male, dove vi è ueceflìti di eſicg

D E 1_ s A] L r; .~
e Ue ſorte di Sali ſi trovano nel miſii Elemen; S A' L' E
tari , cioè uno eſſenziale , detto da altri Sale di Card@ Santo affini-:lc .`
Volatile, e l’altro Sulc fiſſo. Gcozl’ùtro Fabro, dice:
ommóm ineflſal ‘UOlrltilQ , :an-quam Par: ma”. Facoltà a ed ‘Uſö .
rialir ejſìntialir , &ſulfixum , quo‘l :ff-md” Muove eggregiamente il ſudore; pigliandone
”mmwm , ó*- bafi: anmimn ali-:mm affini-’rum nè , oquattro giorni con acqua appropriata,
partium . ll ſale volatile , 0 eſſenziale differiſce
dal ſale fiſſo , perche come vuole ancl^e Fabro i b‘. SALE DI AGRESÎA
b” _ſecum unito: ſpirit”: *vitale: . qui aj”: corpus
pene-:randa , allo-via”: , o- atmmant , ò‘fic *ua/a. ’Facoltà , erl ‘Uſb -
:ile-farina! , a* ſicſpiritm , qui invifibrlerſunt z Eſtingue laſeu a i ſebbricitanti. tenendone in
*viſibile-r jim-t, é‘ corpus , quad ſua naturopata”, bocca alcuni grani .
ó* permane”: aj? , volatile ”ddl-”t . ll modo però
generale . che ri tiene da i Chimci , per cavare il SALE DI ASSENZO, E_ Dl AMENTA: `
ſale volatile ſemplicemente da i vegetabíli è il
A." ſeguente v Facoltà . ed Uſo Ã
Figlia una dell’erbe , dalla quale vuoi cavare il Confortano'lo ſtomaco." al peſo di uno ſcrupolo,`
ſale elſenziale , cavane in ſugo , pefiandole perfet Con vino bianco .
tamente nel mortaro di marmo o can il peſiello di
legno , e poi ſPſCmel‘dOle per il Torchio . QKÉÃO SALE DI ARTEMISIA’.
E!
ſugo lì doverà depurare, e filtrare a fine di render
lo chiaro,e~d in ciò potrai anche ſervirti della chia - Faco’tàpfd Uſa* _

ra di ovo . Quando dunque ſarà depurato , ſpu Provoca i meſtrui con acqua di Artemiſia .
mato , e chiarito , lo farai cuocere in vaſo , finche
acquifli conſiſtenza di miele liquido , che ſarà per C R I S T A L L O›
eſſempio , conſumare poco meno di due terze par o Cremore, o Sale eſſenziale di Tartaro *.
ti ;laſcia poi queſto ſugo cotto con l ifleſſo vaio di
vetro in luogo freddo per cinquem ſei giorni , che Iglía Tarrara di vino bianco a polverizalo o e
trovar-ai un ſalecriflallrno, che lì aſſomiglia al ſal fallo bollire in quantità d’acqua comune 2 in
Gemma; lavalo con la ſua propria acqua diſtrllata, vaſo dl tetra vetriata , o di rame flagnato r finche
ed eliccalo .Con qucſta regola ſi può cavare il ſale ſarà buona parte di eſſo Tartaro ſaluto, all’ora co
eſſenziale dall’erbe , e ſpecialmente ſono in uſo le sì caldo paſſato per manica d’ippocrate, opanno di
qui ſotto notate' . lino' liretto , poi la parte più chiara ,poni i? [(111980
I! ñ
;95 'fr-:AT xo FARMACEUT- DEL DONZELL!
freddo , acciò più facilmente ſi coagoli efl'o ſale; vedere l’opera ammirande dellaEnaturí , cioè pì.
decanta poi l‘acqua , e raccogli il ſale dal fondo , e gliava una delle ampolle , per eſempio , dove ſta.
dalle pareti del vaſo,e lavalo con acqua comune,ed va rinchiuſa la cenere della Roſa , e con ilcalore
eſiccalo , e oueſto è il cremore di Ta rtaro, che ſe nç di una lampada faceva ſcaldare il fondo del vaſo,
Verrai i criſtalli , ponerai di nuovo di eſſo Creme, e dentro di eſſo ſi oſſervava chiaramente la forma,
re con quantità di acqua a bollire ,come ſarà ſolu e figura della Roſa , che pareva fuiſe pianura nel
to tutto , laſcia il vaſo ſopra il fuoco, finche ſi raſ proprio terreno, ma che raffreddatoſt poſcia il ve
freddi,pian piano da ſe medeſimo , che ſarà ſrà 24. tro non ſi vedeva altro,çhe le ſole ceneri . ll Poiana
ore , e così trovarai il ſale di Tartarotraſparente , però non publicò il modo . L’altra Hiſtoria è d’un
come criſtallo , di dove ne ritiene il name, queſto certo Franceſe , il quale avendo eſpoſto al freddo
fl dover-à lavare , ed aſciugare . con liſcivo ben feltrato , fatto di ceneri di ortica,ſi
Si trovano alcuni Autori , che per Cremore di congelò in modo tale , che rappreſentava al vivo.
tartaro. ſanno pigliare quel panno, che ſi vede an più di mille ortiche,e con le radiche , foglie , e ſti.
dare a galla,mentre bolle il Tartaro nella Caldi-ja, pi te , o rami , che un Pittore non averebbe potu.
ma tale operazione è molto tedioſa , ed anche di to eſprimerle di miglior forma y di che lo mi
poco , o niun profitto . ſon ſaziaco di eſperimentare con la liſcia eli
Facoltà , ed ‘Uſa . Aſſenzo , e delle vaggine , che qui ii chiamano
1 Criſtalli , ſale, o cremore di tartare , piglianſi gondole di fave , e veramente oſſervai la verità di
per bocca . Anno virtù d’incidere , e detergere queſta ſeconda iſtoria così al vivmnon ſenza grand’
gl’umori craſlî , e tartarei , e di aprire i menti ammirazione de i riguardanti , ed in quella lì.
oſtrutti , enella melancolia ipocoudriaca , e [iſcia a delle ſcorze 9 0 vaggine di ſave,e preciſamen
puòd ire unico rimedio . te ſi vedevano le forme naturali delle vaggine
La doſa è dramma una con brodo , o altro litere delle ſave a rappreſentanti › come fufl‘ero pienedi
approprioto . fave . Dal che ſi conchiude , che i ſali fifiì cOnſet~
Avendo fin qui diſcorſo , e dati gl’eſempii del vano la proprietà della forma ſpecifica , ſeparata
ſale volatile , de imiſti , reſta ora di trattare del mente di qualſivoglia "egetabile , di dove ſaranno
ſal fiſi'o , detto Elementale , che li cava da i medev cavari . Preſenzialmente l’eſquiſito Signor France
ſimi miſti , e queſta operazione da i Chimici lì di ſoa ilo-rh' Aram-ina hà rinovellato ‘l’accennate que
ce ſale per incenerazione; ma alcuni pretendono ſt.oni,e poraa alcune oſſervazioni in contrario del
nonconſervar queſti alcuna facoltà della materia , .lapidi-ate a' C011 le qua-'i nega , che ne i ſali fiffi Ví
di dove ſono ſtati cavati . Dico , che tal ſorte di ſa ſi conſervi la virtù ſſecifica , Riſponde il Porta
le non pudavere tutte intiere in atto le qualità con queſt-a formath’à ab antiqui! qilaſitflm ”tram
del miſto , di dove lì eſtrahe , perche finalmente il ſul” Dire: rerum retinmm‘ , i'nnmmrir feriali/i!
ſale non è altro , ſecondo iChimici , che uno de i flrflis z rerum vir”, ax quiáur extrat‘ì‘ifimt . c0”
nè; principii , che compongono il miſto, dunque ſer-uant 1 á" Pitt-Kmq” rientrare: . Queſte ſorti di
non pub queſto poſſedere le proprietà degl’altri manípulnzioni , paſſando per le mani degl’incapa
due principii , cioè del Solſo , e del mercurio . ci , rieſcono alle volte, inſoavi nauſeabondez puz
Iverà bensì la proprietà del Sale , come ſi è detto, zolenti , di odore . e ſapore di urina , onde. P6!
uno de i trè principii. Ma diranno altri eſſere vero,fuggi: queſti vizibhò coſturnato la ſeguente regola
che abbi proprietà di ſale , ma non ſeCOndo l‘eſi ' Si alibrugla l’erba , di dove lì doverä cavare il
genza ſpecifica ,_ di dove ſicava ,mentre Facendoſi ſale e e'poi ſi pone nei vaſi di terra crudi, *Elil R’
quelli dalle ceneri delle materie , le quali perdono calcinare perfettamente nella formate de Valario
nel fuoco ogni proprietà , non gli rimane altro , e lì conoſce eſſer tale , quando i valî,d0ve ſtà la ce
che una comune proprietà di operare con le qua— nere, ſaw-z no già cotti . A quella cenere ſe li gittl
lità manifeſte , ecuaì ogni ſale , banche fi cavi da ſopra auqua comune calda ›, o pure , e ſarà meglio,
diverſe piante , averà l'iſteſſa proprietà degl’altri, acqua (llſtlllitt‘d dalla medeſima pianta , di che ſarà
e non più,mentre tutti finalmente hanno un‘iſteſ ſacra la cenere, e li meſchia bene, facendone liſcia.
ſo ſapore . lo ſopra tale aſſerrione non mi affatiga e por dec-anta , e lopra la ceneri gitra altr’acqnaa
rd molto in riſpondere, perche ne hà laſciato chia finche ſe ne cavi più parte profittevole; unita POÎ
ra , e dotta riſpoſta Giri/'cpp Berceto” , il quale che ſarà detta liſcia, dnpò di averla feltrata- e PB"
contro alcuni fantaſmi di un Amore Anonima pro— fettamente Chia-rita lì pone in vaſo di vetro. a ſva
vò che i ſali fiilì , cavati dai vcgetabili , per via por-ire lentamente l’ umidità , finche appariſca
di calcînazione , ed incenerazione : her/mmm Lu nella ſuperficie della liſcia una coticola s laſcia il
midſſoſeù Primígenio ”ul/atm!” [aria/ari , è di più, vaſo coperto in luogo freddo 7 che ſtà due , o trè
che *- Tiri-Jura.: impreffiom: , proprieta”; o qu” giorni trovai-ai il ſale chiaro come criſtallo 5 de
Jil-rm ,ſaporrm ,ſeù adorem , colorem , ”e 'per-m2 canta la liſcia , e raccogli H ſale , il quale ſe non
idramſuornm, a quibus extraffum eſi *vegeta/iam ſarà chiaro o . POtrai ſcioglierlo di nuovo COR la
Patentialltèr inſe plenarìì ſer-vare recondíra . Ne medeſima acqua diſtillata , e i’elrrare , ed ſupera—
ciò deve parere paradoſſo, perche confermano que. rc, come dicelsrmo , e così potrai ripetere i finche
lio quelle due famoſe hiſtorie, riferite dal mede riuſciranno c-riſtallini . Queſta regola generale pc‘
ſimo Wei-cerano, che ſono una di un Certo Medica cavarei ſali fiſsi a doveri ſervire d’eſsrmpim P“
l’a/arca ,il quale conſervava più di trenta ampol. cavare ſpttislmcnte il ſale fiſſo da iſcguentì -
le di vetro piene di cenere , di varie piante, e ligil
late ermeticamente, il quale publicamente faceva
SA
PARTE-'T, Ritz Morar-r i9“
S A. L E P l S S O . `. ." Facoltà , er] liſa .__; Z I.
I
D’Aflìnzo a e di Menta . Giova non poco alle Donne gravida , che ſen;
tono “91°": * ’ed ?uguſtia nell‘lpocoudrii , perche
Facolta‘ , ed ‘Uſò . *. non [Olamente fel-7m“ il dolorezma facilita il parto]
Giovane a conſortare lo ſtomaco z e liberano d
molti mali difficili-doſgr.: z'. i S* A L E ~
delle Scorza *verdi delle Noci .
S A L E
di Sal-via 1 e di Car-do 81mm n Rimedio (ingoiare alle ferite del Pericranio .
per la ſua ſegnatura , che ha di pericraneo,.
Facoltà , ed [1/27 . a v Edo la noce intiera la ſegnatura del capo intiero
Orrobora identi ſmoffi, e preſerva le gengive
dalla. putredine . Corrobora lo. ſtomaco , mo Saxia DE`N4KV1<>AN~tL
ve il ſudore, e però giova ſpecificamente nelle ſeh
bri , e contro i veleni degl’animali . Si ſa di ſal pruneſla , ſal ſu ſo , e ſal gemma ana -
3-”
oncia meza , Galange, Macis , Gubcbe , ana dr..
.PP—EZ,
E??
SALE DI POLIPODlO. unazmeſchia , e fà polvere .
Facoltà , ”111171 -
Facoltà 1 ed Ufi; ._ La doſa èda grani quattro 1 ſino ad otto a ſpe
Vale a idolori delle giunture ,e dolore coiioo r cialmente a ſtomaco digiuno conforta , e giova al
ſi
bevuto. nella ſua acqua diſtillaca a doſa gm o. la digeſtione , e preſerva dalla pntredine , ed opc—
"51 ra , che chi_ naviga non vernici per mare .
'I
ii'.
Îñî
‘z— SALE D’IPERÌCONR
S r A L E a

Facoltà . ed Lljb . de r' Gioncbd Acqüitici .


TB. Si dà con eſperimento nella Pleuritide, alpeſo. Facoltà 9. edilſa ..
di meza dramma in vino. ' Si dà con giovamento grande nella fiſtole , pi;
gliato di dentroyed adoprato di fuori per la ſua ſe
SALE D'ARTEMISIAÌ._Î gnatuia . . ’ `
Facoltà 1, ”I Uſo . i i . ,i SALE Di `anni: tuo.,
0 d’ Ambra. giallar f; ` .:a

Muove i meſttui ,e netta i reni,e veſiicazeñcac. Facoltà , ed (U?) .


cia le ſeconde _.
i I fà di due modi, fiſſo” volatileçdeſto ſi cava
dal collo della nona, ’ dopo-…di.averdiſtillato.
SALE D‘IMPERATORIA.. 1'Oglio di Su_ccino,agomentando il fuoco, aſcende
il ſal volatile,che
rana,ed ſi. rettifica con acqua
averaitín‘laſeſſſſljiuretico di Maggio
effic‘aciiiìmozpre-i
- Facoltà , ed Uſo . '› i'
Tuglie ogni febbre internamente ,, pi'gliandoñe ſo con acqua di Petroſello z o Anonide al pelo'di_
quattro , ſin'ad otto granicon Rob di Sambuco ,1‘ quattro ›, lino adieci grani . Si tieneanche per ſe
td altri di bacche di Ginepro . , ‘ creto grande per` facilitare ilñparto difficile. `_
Chi aver-à attualmente febbre, maligna, o peſte,(lgsſto ſale meſchiato ’Con il‘` ſal,fiſſo,che ſr'cava
beva una'dr.di queſto ſale con vino , o aceto. e dal ca P0 morto,dòpb` 'eſt'ratto l’Ogl’io di Suçcinm e
ſodi in letto . Alla Febbre terzanm, equarcana ſi purifitatizlì danno contro l’Epilèiſiä.- GMAT?"
piglia con i medeſimi licori , o acqua diſtillata di di lìOridi l’eonia , con due ſcrupolidi polvci-è"d_ì_
Centanrea viico qu’ercinmedunqjdi
oſip‘ure nel ’parolÎſmQ r eſſo ſale trè voltaravantir`
trè volte, eminore
trè ore .-avanti
all’iſteſſa quantità,
il par'oiiìmo ,, rip-:tica
ſi5 i
Figliaro con l’iſtelli licori è certillimq eſperiw
mento contro il morbo Gallico , nel quale male ſi SALE_ ;Dl R ANOCCHIEL
può anche pigliare- con ſciroppi , e pillole appro~ '
M“_Ìfacoltà
“i Ji anni. . ` ,.
i ed Ufo. ſſ* ` W
priate . .
Corregge ., emondiſrca il ſangue ’z quantunque , Lpeſodiquartfo , o ſei gran-i z ſpeſſo dato a
corrotto , ed infiammato 5 in molti è provato .’í ~ bere , con vino , per proprietà ſana gl'idrO-i
A gl’ldropici o ed Itterici con acqua , o ſugo, di* pieni-.icendoli urinare ’tutta l’acqua', '
.- .r -.,_ .
Aſſenza , al peſo diquattro . o cinque grani ,cac
cia tuttii mali umori . S‘A‘LE. DT’ CAMOMlLLA'. '- "
A chi aveſſe clubio di aver bevuto z o mangiato p 'Facoltà, edllfi. . ,
il veleno, ſe ne dà Una dramma, caccia felicemen Giova alla difficoltà di urinaſhevuto con vino
te il veleno per vomito , ſudore , o per ſeceſſo. caldo, doſa dramme‘una. ,a
Chi averà il fegato. milza , o il polmone corrotto. . i

Oolirutto uſi quello ſale , e (i libera .1 non -ſenza SALE ‘DI, sc‘ORZE,
grande ammirazione . .i 'un
e flip-Zi' di Fave freſche.
Contro le Lipotomie è medicamento preſtan Facoltà , ed ’Uſo .
tiliìmo | Preſo con acqua di Gigli Convallii 5 ma opera il medeſimo a e di più frange la pietra 1 e
con vino vale contio la Colica . la caccia .
SA.
"2’53‘ TEATRO FARMACELÌZT. DEI: Donzrrm
SALE `Di GENZIANA. “siiLr-s DI FO‘LIGINEÎ
Facoltà, ed Vjò. Facoltà , ed ‘Uſo .
Giova a tutte le fabbri , apre l’ofiruzzioni delle
`viſcereze le purga,e provoca' l‘urina , ed i meſh-ui. I fi nel medeſimo modozalcuni però fi ſervono
quì per meſtruo dell’aceto diliillarozma non è
L'- ‘. SALE DI ANONIDſſE. neceſſario-Quello lì ſol-ve in umido,ed è opportuno
-.:_ ”cozza , a ed - Uſo. per curafe le Cancrene, ed ogn’altro ulcere mali.
Prange la pietra,e la caccia,e ſoccorre alle diffi gno.Artbmamro dice, che z Hòcſal efl przſianfffſi.
`colta dell’urina. mum curati-uu”: i” cancro exulceratoaó‘ cancero
ſò ulcera/eine] atque iter-im; 'vene-mſi”: inffflr *oa
’ SALE DI GINESTRA. orir -viſibilitër extrabimr , e ſi ſerve anche quì
facoltà , ed 'Uſa dell’oglio di foligine , come diremo a ſuo luogo:
Òpera i medeſimi Effetti. ~-
SALE DEL CRANIO UMANO.
SALE DI GRAZIOLA.
Eri-col”) , ed Uſa. I cava dal Cranio , che rimane nel fondo della
Sana l’ldropilìa . florta,quando ſe ne cava l’oglio, qualche ri
mane ſi calcina, e ſì caVa il ſale nel modo ſolito.
SALE DI MELISSA’. Facoltà , ed Uſi.
_ .Elica/l’3 ,ed Uſi). Giova all’Epileflìa efficacemente.
ì Muove i meſtruieſpurga l’utero,e ſoccorre alla Così parimente ſi potrà cavare il ſale da tutte
ſuffogazione del medeſimo. … ' ` l’oſſa umanenna eſſendo difficoltoſo a calcinarſi,vi
ſi pub meſchiare, nella loro calcinazione il fiore di
-›… SALE DI L‘E GgN—OW SAN TO. ſolf0,e poi ca varne il ſale con acqua d'lva artetira
'Tacvltà , ed- 'Uſi, Facolta‘ , ed [Uè .
Cura il mal Franceſe . "` ' Qgeſti ſali di oſſa umane giovano preli per boc
7 e
*r
ó s ca in poca quantità a’dolori articolari, ed ogni oſ
"3., SALE Dr ’SANGUE UMANO. ſo ha la ſua ſpeciale proprietà di giovare alla me;
Facolfò, ed Uſi). deſima‘parte de’pazientiflìchc cavandoſi il ſale dal
Si fà mi.: i' predettiámedic‘a i mali della Veflì Cranio. conferiſce a’ mali del capo,cavandoli dal
çmCliira a,Gonagra,e Porlagra. le mani, alla Ghiragra, e da’ piedi alla Podagra ,e
0 \ ſimili, e quello lo ſanno per ſpeciale lìmpatia , che
n "‘8” l' A l E
'i paſſa tra elſe parti .
È i1..
di' ſaugueſdi Cei-’05", e d’lrco. ‘
g "nel’medeſimo
‘ Facoltà , modo',ſie
ed Uſo, vagliono all" .SALE DI‘ PIETRE UMANA:
’ Siſanno
lfleffimali. ` > ì ì’ ' Alle pietre, che ſi cavauo dagli uomini’ che
.: e - ._, 1 l ~ ' -pzatiſcono di pietra, ſi cava il ſale,calcinan
do elſa pietra,e poi meſchiando la calce di elſa con
s A’ ’ L ‘ E - ugual porzione di ſal nitro,e ſolſo,e riverbera ogni
,dſuríùa ”Maira/honda il gzercezauo
C0lil,rfi[lClle divenga polvere bianchiſſima a e C011
N facoltà , ed ‘Ufi. , . ‘
aceto diſtillàto, o ſugo di Berbero purificare a ſe M
cava .il ſale nel modo ſolito . Caccia potente-'inclini
5, Si‘fì feltrando l'urina, e pol coagulando la nie."
deſima,e con aceto diſtillatozfi‘fà diſſolvere,'e coa-‘ la pietra da’reni,e veſſica. .
gulaie, ripetendo Così trè', o quattro volte . Ha fa-l ' Facoltà , ed Uſa. _
cultà grande deterſiva. ' ‘ ` "Î ’ ‘ - La doſa è di trè , o quattro grani con vino him-J
cme ſi ripete più volte .
s‘ i 'L‘ ‘“2 '- i* -ì ' n . . . r Ll
di Miele, ſec’on’do il medefimo .
-ñ-;snne PRUNELLA
Facoltà ,‘ ed 'pra‘- _
i Si cava` dalle ſeccihche rimangano dopo la di S Al nitro ottimamente purificaro libra una .E
ſlillazione di tutti ili‘çori del miele ; queſte'ſeë‘cië laſcia ſondare in ſartagine di ferro nuova,c0n
fi calcinanore ſe ne 'cava il ſale can acqua propria, fuoco gaglíardo,e mentre è fuſo,ſe gli gitta un’on
9 comuçezçonfcriſce a tutte l’ulcere putrjdet cia 'ditfiOl'e di Solſo, diviſo in‘ più volte,e lì và m6
ſchiando di continuo con una ſpatola di ſerrolfifl
SALE nr TAR`TARO._ che ſarà conſumata quella fiamma ſolfureas ſ1 Sit‘
ra poi ſopra un marmo pian o, e'con un altro maſf
' ‘ Firm!” ,ed Ufli . ` ` modìmilmentepiano, lì và premendo, e così ave
Si cava dal Tartaro calcinato, diſſolu'to con ac
rai il ſale Prunella,bianco,lucido,e puro, che ſali
ua calda,e ſeltrataQLeRa ſr ,coagula in ſale” vo
lendolo criſtallino ſi cooce queſta liſcia finche ap quaſi come vetro...
para ſopra di elſa [ma ſot‘til coticola‘ , e laſciando Si chiama queſlo Sal nitro,o Crilìallo minerali”
il vaſo in luogo freddo , genera i criſtalli, Clle ſi che dir vogliamowosì calcimto,SaIPmne/la iu ri
guardo che ſana l’infiammazione del Cutter-.Helle
chiamano ſale di Tartaro . utile a diverſe opera—
Chi²m²n9 Pr""31[lhlîcome delle ſauci, e parti con*:
zioni viu
EA'R,TE T E R z A“; WLM-_- {94',
\
vicine . Si nomina anche Anodi” Minerale. ta tutto il licore , in criflallo , ma ſapoco cutidi
Facoltà , ed Uſo. quelle apparenza , fà eſalare il predetto licore finov
5 Per la ſingola: ſua forza,che ha di mitigare i do. alla ſeccità . perche rimane nelfondo del vaſo una
lori,quantunque originati da cauſa calda,o da qual materia›che volgarmenre lì chiama ſale di Ver-19.:_
ſiſia infiammazioneze di più ſi èpiù volte eſperimë. lo, la quale veramente non è altro a che Vecriolo,
tato ſaluriſero contro quella ardentiſſrma febbre, perche,come anche all'eriſce il Sala,diſtillandoſi,ſe
familiare agli ungheri: e perciò vien detta fabbro ne cava lo ſPÎſÎÎOJCd oglio acido,come dal Vetrio:
auguriamWſto ſale ſupera la ferocia di eſſa , ch’è lo iſteſſo . . t ,
-tale,che rende le lingue de’pazienti ſimili- a’carbo Quella materia roſſa , che rimane dopb l’eſtra-f
ni acceſi o e le ſauci per il gran calore cominciano zione del ſale di Vetriolo 2 ſi fl dolcificare lavan
ad annegrirſi.Reſìando dunque tale febbre oppreſ dola ſpeſſofinche ſe ne ſarà ſeparata tutta la falſità.`
ſa , e vinta dall’uſo. di quelio rimedio , di quà pro dine,all’ora {i chiama ‘lu/cedo Vitriolí,come vuole
priamente vien detto Sa! Prima/la . Oltre di ciò è Lib/rvíoaL’d altri terra di l’atrio/a dolce. Ha quella.
un eſquiſito provocativo di -urina,e di ſudorefle ſi virtù emplaſtica, e coſtrottiva, e perciò (i uſa negli
piglia al peſo di mezza drammafino ad. una intie empiafiri cofirettivi , e nell'emorrogia del naſo.
ra con acque appr0priate,cornc di RoſezPiantagine FECO/Îlì q ?d e
Sempreviva , Lattucave ſimili , ela quantità ſarà Circa le virtù . e proprietà' del ſale di Vetriolo
proporzionatamence mezza libra di licore a ed un ſono molte. e ſpecialmenteè un eſquiſito vomitiz
oncia di ſal Prunella.: di tal mlſtione darne mezzo vo.e deterſivo inſiemez purga il petto,e lo ſtomaco
cncchiarofflno a. due,ſecondo il biſogno. . dagli umori Hcmmatjci,e vizioſi.Vale egregiamen
Vale di più in molti altri morbi , così interni-i te contro l’EpileiIìe,Squiuanzia, Pleuritide, ſebbri.~
Come eſterni, e ſpecialmente nelle febbri ;A l’uſo di peſtilenzialhlipothimia,originata dalla ripienezza
eſſo è grandezſicome per alterare la grande intem degli umori corrotti,e dalla bile nello ſtomacosuc
perie Calda del cuore . cide i vermi, deoſtruiſce il fegato., milza , e reni; e
Figliaro con lo ſpirito di vino,ſeda la toſſe 1 e netta i meati dell’urina.Reſiſte a' catarri, che cala-F
con acqua d lſopo: leva l’oſtruzzione del fegato , e no nel petto,e polmonerAngelo Srila inalza le virtù
del polmone,e ſana la difficoltà del reſpirare. di queſto ſale fino. a’ Ciel”: ſpecialmente dice (LHCf
Reſtituiſce ancora la voce perduta , e la rende Re paroleſſeſior Duran‘? cei-t.; mini; pronti!” le.:
ſonora , pigliandone mezza dramma con un roſſo &ora-'fiumi inter medicamenta wmitarr’mtaIMfiM‘.
di ovo mediocremente cotto,ogni mattina a Roma: felici-'quam compoſita, c’r 17mmadm‘mnqm[ir-:pa-v
c0 digiuno . ..- -- ; 7 ' ratinſivè minerali-a, five‘ vegetaóilia , :ru/[um ma
, Giova anche a1- bollimenco di ſangue , al dolor gi: univerſale arl png amlum fuperffim‘tater i”
di cupo , vertigine 1 e finalmenre lì beve’ con gran jlümdcüycorruptojèue Lamar” in iffim'. :unici: i”:
giovamento da chi avelſe~ mangiato qualche erba paáìar benigaumzquàmſnlſ’ítriolí. , .
velenoſa_ . Tenuto in bocca, ſciolto con qualche li Gi uſe”: Querceumfl’ctrad. paga 73-) Palli…:
core mitiga , e ſede mirabilmente il dolor de do della grande ucilità,che lì cavadal vomito neu"
denti . . \ EpilciflazApoPleffiafl ſimili affetti dì cerebroitra
"’'a
COLE'
ſ
SALE. DI vF-.T RIOLO. laſciandotucti gli altri vomitivi, dice ,ſul "Uſer
omimboaquorlfiquitur,in omnibus :'11 gen” afr
L ſale di Vetriolo,o Vetriolo dealbato, ſecondo &1'514; fingulare,ól“ congruentifflìmumſuLfldílffl‘ì eff
‘` ri
*Angelo Sala , ſi cava dal Vetri0lo calcinato a ſal vide/ice: calci-orari: I’itrío/i extraflm 1 0“"- e
fuoco lento di riverbero , finche ſi vegga apparire nella Farmaeafmflapde oamitr’vír, celebra (PIERO
VL'
di color roſſo oſcuro , avvertendo , che quandoil ſale ſenza paragone,e dice, che mirando: :licia: ef
predetto Vetriolo non ſarà , ’dopò calcinato, di tal feéîur. Le medeſime operazioni ſi trovano nel Ve
colore , ma roſſo chiaro,quel,che ſe ue cavaràmon triolo bianco nativo , di che lo mi ſono ſaziato di
ſarà altro,che l’iſteſſo Verriologosì nella ſormayco eſperimen tare. La doſa. è di mezzo ſcrupolo, lino a
lore,e ſapore,come era prima ‘di calcinarlo, ſicome mezza drainma,con vino,hrodo. o con altro licore
per il contrario eſſendo molto più del dovere cal idoneo al male .
cinato , cioèdÌVenuto negro , e molto ſpugnoſo , e .-_ó.--:A—.:ñ qñ

del tutto ſpogliato dallo ſpirito acido , ſarà poi SALE"DIAcLTp. ,.


quello 'che ſe ne caVa una coſa ſatua di pochiilima
L'I-G:
attività, e’poco purga . Si può anche cavare il ſale ile ſali ſi trovano nell’aceto ñ. uno volatile, e
di Vetriolo dal Goleotare ſ che così ſi chiamano l‘altro fiſſo. lbvolatile ſempre paſſa con l’a
'iawq
—Tri"
quelle ſeccie,o capo morto) che rimane ne’vaſi,do ceto,mentre ſi diſiillas ma il fiſſo rimane nelle ſec
pò che ſi è cavato dal Vetriolo l’oglio di eſſo. cie dell’aceto o dopo averne diſtillato l’oglio v che
La pratica di prepararloè tale . Nel Vetriolo perciò ſcioglierai il capo morto dell’aceto in acqua
predetto calcinato , o nel Coleotare , ſoprainſondi calda,ſeltra poi,e coagula,e nel ſondo rimane il ſa
una buona quantità di acqua comune , e laſcia in le di aceto , accomodatifiimo medicamento perle
digeſtione perz4.ore,muovendo il vaſo più volte il piaghe ſagedeniche.
SÌDÎUO-idecanta il licore chiaro. e paſſarlo per ca rra
emporeticn,e volendo il ſale come criſtallo, fàîeſa A G G 1 1.1 N T A.
"ñ'-oq-
lare il licore,finche (ì veda ſopr’cſſo una coticola,e
laſcia raffreddare” decanta il licore. e raccogli poi L'r cavare dall’aceto il ſale volatile, Potrai ſa:
li criRalli,repetcnd0 l’opeuzioneflìnclm fi conver re cosldìiglia di aceto acerrimo,quanto vuoi,
Ccc poni’
I

4,4 *ranno FARMACEUT. DEL DONZELLI


ponllo dentro di un vaſo di creta cotta, non inve Dottor: approvato , ſim: circunrfor.1noiifallacar,
triato-laſcialo Rare così per quartro,o cinque gior qui aurmn, ó** argentum ſubrifimtu aiíud i” In.
a ni , che trovarai nella parte eileriore del vaſo ll ſa— cum ſuppoſta” , quo ,480 ir' dareſti ſunnqui a”.
le di acero paſſato per la creta, reſtando poi l'aceto ”un , é" ”gn-tum ìforma genuina rdurneſata.
vinflpidodſhtrai ancora in luogo dell’aceto Comune g“ntyO'C
ſervirti dell'aceto diffillätomhe riuſcirà il ſale più Tuttavolta lo non ſono per negare , che l’u;
bianco gento ſciolto in qualſivoglia forma , che ſia , non
’ Con altro modo potrai pure avere il ſale vola abbia più attività nelle ſue 0perazioni,che non ſi
tile di' creta, pig‘iando di aceto acerrimo, quanto faccia l’argento ſenza preparazione. Well’ lſtellì
ti piace,ponilo in fiorta di vetro a diſtillare,e dopo. motivi , che propoſi a moſtra re la difficoltà di pre..
chela flemma ſarà uſcita a ſucco piacevole . poni parare il vero ſale di argentmſtrviranno per argo..
un recipiente.quale ſia rotto in molte parti, e poi mento irreſragabile a publicaremon la difficoltà,
rappezzzto , all‘ora chiudi bene le commeſſure trà ma l’impoffibilítà,per così dire, di voler cavare il
il recipiente, ed il collo della flotta . edaumenta veto ſale dall’or0,e come altro-ve in queſto Teatro
poi il l'uocoifinita la diſtlllazione ſepara dalla ilo: ho moſtrato, chi ſarà quello , che cavando dall’oro
ta il recipiente ſudetro-laſciandoví dentro l’aceto. una parte larvata col nome di ſale-,o di altro prin
clie ſti dillillato , chiudendo bene la bocca di eſſo cipio,dirà,che non lla tutto il corpo dell’oro,men
recipiente, che fra du:. o trè giorni trovarai ſopra tre l’oro ‘e un metallo, che ha iprincipij coS`i bene
le rappezzature del recipiente paſſato il ſale di ace compaginati , di triade indiffolubile , così unita,
to,di color bianco. e più nobile di quello, fatto col che uno principio li pub dire trè, ed uno . E queſta
primo modo . poche parole liano dette in grazia de i veri ama
’ S’avvute per?) o che quando in alcune ricette tori dclla verità › perche i troppo creduli hanno a
ſpagiriche , di non molta conſeguenza , ‘lì leggrra balianza modo di ſaziare la vana loro curiolità
;l’auto radicato e ſi doverà intendere qtizli*aceto con altii Autori, che poco curano di far ſpendere
diitilluto . dal quale non lia {vanito il dttto ſale, variamente . non ſo;o il denaro , ma molto piùil
conforme ſuole awenire. quando nell'atto del di prezioſo teſoro del ten-p0.
Rillare ”aſpira in qualche commeſſura . o pure
quando ſi conſt-‘rh invaſo non tozalm--tzte otcu SALE DI CORALLI.
rato,rellando poi l'aceto inlipidofl di poca attività
Ueflo ſalè fi ſa digerendo i Coralli roſiì groſ
SALE Dl ARGENTO. ſafr-ente tritati e in aceto diſtillato per 24.
0…‘ .n h ieltiaoe la parte chiara ſi ſu ſvaporare ſin
[glia Argento di coppellafl'idotto in ſottili”; alla ſeccitafl: rimane nel fondoil ſale di Coralli. il
nie lamine oncie otto.p0ni in vaſo di vetro,e quale ſ1 doveri più volte ſolvere con acqua co
ſoprainſondi Spirito di Sal nitro , che topi-avanzi mune diſtillata , benche vi ſia chi adopra la Rug
l’Argento un dito; chiudi il vaſo con il cappello giada di fi: aggio,raccolta sù l’erba del grano. e poi
cie…o , e laſcia digerire in bagno vaporoſo per a4. (liitillata, per coagolare il ſale , facendo così rante
ore,poni poi il cappello col pizzo. e fa dall-ihre lo wlmfinçhe reſta dolce .
ſpirito di Nitro, più volatile , finche non duiilla Facoltà , ed Ufo .
più,all'ora laſcia raffreddare il vaſo,e poi ſaprai“ Le Virtù di quello ſal’e ſono le medeſime dc]
tondi di nuovo ſpirito di lucro, dig' riſa i. e duiilla, Magil’terio de i Coralli . Ed Io ſono di opinione
finche l'Argento ſarà creſciuto di peſo trè, u quae. che per l’acuzie,che conſerva quello ſale,lla più lì
tro oncie de’ ſpiriti più fillì del Nitro, all’ora cavz curo a ed elegante l’uſo del Magiſtero de‘ Corallii
tutta la [lemma con il vapore del bagno bollente. anzi non ho per vero,che quello ſia ſale di Coralli’
ll vaſo poi ben ligillato laſcia digerire in bagno ma più collo una ſoluzione di tutto il corpo di cſ
vaporolo, Per trenta giorni, td in tale ſpazio l’ ir. ſi,che altri e eſſendo poi ſvaporato il meſhuo cor
gmro ii ron verte in acqua vitcoſa bianca, la quale radente del Corallo.chiamano Calce di ron/li -
jr pone in luogo freddo , e li tongclh in Vetriolo
Verri”: CCÎÙlCOJChe perciò (i chiama anche Varia/a SALE DI PERLE
di Argento.
ll Tirocinio Chimica pone qucfla ſiCCÌCÌÌbF-ch'ie Il ſale di Ferie, o ſoluzione materiale di elſe- ſ1
non manchino altri Autori , che ciò facciano; ma n nel medeſimo modo di quel di Coralli.
. quanto al mio ſentimento , lìimo vanità le virtù, Face/tri , ed Uſo.
che li predicano del [al di argento,= credo, che ab. E quanto alle ſue virtù ſono le medeſime dël
‘ bia indebolito più borze, che corroborati cervelli,e Magiſterio delle Perle , ed altrettanto parimentr l
del medeſimo lfflitlſſitîhtd veggo eſſere anche la fe e non meno opera il ſale-,o magiſlerio . che li cava
mce degl‘ingegm Chimici, dico Angelo Sala (Sep dalle Madriperle .
tem plant. 4./'fagirícc rec mt. ) che del l’al~ dell’ sALE Dl STAGNO.
Argento alieni-lui”: aunm ‘vir-tute: ”ec [andante
;Aizufrromanqmm enim/m” expert”. Hoc certi D Allo ſtagno non ſi può cavare ſale con la
jua , optimum ex ro colare”: Parareſilli i” u) um ſemplice calcio azione di rflbzcome aſſeriſcO
fiñdflLÙ'c. e dice-,che queſta,nè altra prepara-uo 110 il‘: uni ChÎmÎCi a ſenza alcuna addizione. 0"'
ne lia vero late-perche ritorna in corpo , e quanto de ſi trova chi fà calcinare eſſo Stagno con il ſale
a quelli., che-fanno apparire il contrario. dice un comune 1 e poilavando più volte la calce rimaſtl
. con
r
PA'ÎR TE“TB‘Rz'A'L-Î-Î-Î'Α ‘39‘:

‘ con aceto difiillato ne cavarai'il ſalezma tale pre* 24.0"!- A gl’ldropi'ci ſe ne danno trè grani con il
parazione è ſempre ſoſpetta ‘di aliena materia. medeſimo vino bianco,per quattro giorni continui.
Si caVa il ſale di Stagno, calcinandolo con u Nella Colica ſei grani , pur anche con vino bian
gual parte di ſolſo , però ripetendo così trè volte,~ co z nella lepra pore ſei grani con acqua di Fumo
rimane la calce diſpoſta a poterlene cavare il ſale terra a continuando per molti giorni. ueſto ſa*
con l’aceto difiillato . ie pigliato per dentro il corpo eſtingue la libidine
-,_`
Altri pigliano ſtagno limato,e lo ſcibgiiono con venerea , e ciò per la freddezza , che induce nel cor
acqua ſorte , e‘äla ſoluzione chiara Fanno (vaporare po , e perciò è molto profittevole per chi vive ne’,
alla metà , e il rimanente laſciano in c'anrirxa'a Chioſtri per conſervarſi celibato . Opera l’iſteſſo,
15—. .
;.3
"—"Αs
criſiallizzare . - - ’- 1 ongendoſene eſternamente i’obellícoloz onde ado—
Ma Gimdrtbmzmno fà ſeccare la calce dello lia prato di fuori il corpo produce effetti ſtupendimelP
ü‘a':ì
EÎ gnoyíhe ſiede ſotto l’acqua ſorte,e poi la fa ſoblima-‘ ulcere corroſive , maligne , canceroſe , lupo , e
re,come ſi fà con i fiori di Antimoniozed in queſto ſimili; contro la'putredine della bocca , imperi-g
modo lo ſpirito di ſiagno , ſublima nel cappello gini , cotture , infiammazioni ,pullula roſſe del
in Ferma di farina bianchiffima , ‘ la quale ſi ſolve la faccia meſchiandoſi in acqua , o vero con ogli
con aceto diſtillatoadigerendo per trè' giorni, muo convenienti ſe vi ſarà applicatoze finalmente que
if: vendo il vaſo due-,o trè volte il giorno,deoantaì poi ſto ſale diſſolve i tumori mirabilmente , e come ciò
l’aCeto impregnato del ſale di ſtagno , eſ0pra la poſſa ſare.eſſendo , come dicono,di natura freddi[
calce poni nuovo aceto,fincl1e non ſi cava'píò Pan‘ ſima‘lo moſtra l’eſperienza , benche non corriſpon-z
te eſſenziale dalla ſudetta calce . Tutto l’aceto ſi fà da con i principii Galenici . - - x
ſvaporare per bagno fino alla ſeccità di eſſo . Quel.
che rimane nel ſondodi ſcioglie con ſpirito di vino, SAI-_BDIV‘IPERAÌ ì
nel modo che ſîfece con l’aceto . Separa lo ſpirió.
to di vino , e fallo dilìillare alla metà , o due teró` L‘ Rile di Vipera ſi Fà in due modi , uno volatile;
Ze parti; quel,che rimane, poni in luogo freddo . e l’altro fiſſo , il volatile,che più toſto ſi può'dir
che naſceranno i Criſtalli. @if-{ie ſi poſſono ſolve, Glacier , e non ſale , ſi fà con la carne di Vipera
xèiu cantina , in-litmre. ‘ ` * . vi' afciuttata , e per ſtorta ſe ne cava tutto qUello a
Facoltà, ed 'Uſbſi ' - .v .‘l. che ſe‘~ne può cavare , e poi continuando il fuoco
Vale al morbo Gallico , ed a tutte I’ulcere feti-i gagliardíiiìmo ſi‘ vedrà il ſale volatile nel collo dei
cie, fiſtole, cancro, e ”oli met/mg”: . Se ne dà una ]a fiorta di color bianchiflimo , il quale fi doverà
fino a, trè goccie , ripetendo la doſa . raccogliere deſtramente ,_ e ſerbare . Parte di eſſo
Ne’provetti muove largamente il corpo-~ ~‘ ` volät’ile paſſa m'eſchiato con il iicore d'iſiillatordalv
Tanto queſti criſtalli , quanto il ſal di Giove,fi quale ſi può ſeparare paſſandolo per carta bibola ,
uſa‘ eſternamente nc’cliſperati effetti ilierici , on ſopra della quale rima-ne tutta la porzione del ſale,
ed il Crollio dice.che ſecret/{m aſl eflìmcrſrimum
fnffócntione , calidè ”moi/ico inmlc‘htm , vmah-1'315,in paſſato Con il lico‘re nel diſtillare; queſio ſale ſi ſa
ra eſiccare , e porificare dell’empireuma del diſiil.
”bi/enti: ‘calore-m , confeſtim in lai‘tmr ſ’uumrel' lacca: Purificato ñ meſchia con l’altro ſale ſerbato.
(lit, nec ”mp/if” hide mom-fur . Do/ír tri” grana, Iñl ſale fiſſo ſi cava dal capo morto , che rimane
tribus, aut quatuor nun-ari: continui: i” ”qua Arñ. nella ſtorta , ſarendolo calcinare.ſinche ſe ne facci
:kms-'fre , nel aqui: cordiflír'óur . cenere bianchiflî ma,dalla quale con acqua comune
diſtillata ſe ne cavi il ſale fiſſo , nel :nodo , _che de
.u l
SALE DI PIOMBO@ gl’altri- ſali Lì è detto .

L. Sai di Saturno , odi Piombo , che dir voglion' S A L E


mo,fi fa con la calce di eſſozonde ſervirà a queſto di Vipera Fzflò ſecondo altri .
propo‘ſito il Minimo ’Cei-uffa, eſi infonde-nell’ace
to diflillflto, e ſi digeriſce in vaſo di vetronnuoven S* I dovetanno ſommergere le Vipera in vino per
do più volte il vaſo , accíò la materia non ſi venga i 2'4-ore-, poi ſi ſaranno aſciugare bene al Sole,
mi 'indurire‘nel fondo di ex‘l'a,e poi non rende facil e ſi ſaranno calcinare in pignatta di terra grande,e
Iiîente'il ſale z quando l'aceto ſarà reſodolcmſi de capace con il coverchio buCato ſopra , acciò eſa-ii*
canta , e ſopra le ſeecie fi pone nuovo aceto cliſtil no certi fumi ſoli‘urei , e velenoſi de’quali ti guar
lato , e ſi ri’pete come prima , finche l’aceto averà darai . perche ſono nocivi z come 1c leere ſaran
tutta la parte ſalſa .- Tutto l’aceto feltrarai , e poi no abbruggiateJí laſci raffreddare la pignatta, e ſi
farai’ſvaporarerfinche apparirà nella ſuperficie una poneranno in un altra pignacta più picciola, acciò
coticola , all’ora laſcia in luogo fieddo , che ſi con il fuoco poſſa più comodamente ridurre in Cenere
denzerà il ſale in for'ma di Criſhlli. che per averli bianca eſſe Vipera, al che fare biſogna fuoco di S*
più limpidi , cdi maggior virtù a li fa rai ſolvere riverbero e ed avverti , che tutta l’operazione di
trè volte con nuovo aceto difiillato , ed altretante queſto ſale conſiſte nella perfetta calcinazione di
yolce con lo ſpirito di vino , eſſe ceneri, dalle quale ſi cava il ſale. come diceſ
Facoltà , ed Uſo . ſimo delli ſopradecti , ed il meſh-uo farà l'acqua
I chimici predicano grandemente queſio ſale, comune diſtillata : il numero delle Vipere dovcrà
É!“VW
zucchero , mele , o butiro di piombo , che dir vo. cſſere grande , perche da ſeicento Vipere a con‘ dll?
glíamo , e dicono ſpecialmente , che ſei'g-Î-ani'di ficoltà ſe ne caveranno quattro-oncie di ſale Viper
-efl’i bevuti con vino bianco , curano dalla peſte trai rino , e non quello de g-l"antichí ,. che golfi-nom
C c c 2._ › te
;95 'TEATRO-FARMACEUT. DEL DONZELLI
telo preparavano con poche Vipera , e molto ſal :lam , per ”ronam moderato igm, ”e aqunfitflr aſi.;
Comune . Dunque ragionevolmente il ſai: ſudecco quaſalemjèquatur: quod acuto igne contingenfo,
Vipcrino ſu chiamaco da’Chimici alle volte 1 col lex . Salis bui”: parte: magi: ſublime: reliqui;
nome Elixir , per aver virtù , eterea , onde (i ſunt. odori: Penetrantiaresz idcircà i” vitro optime
ſperimenta giovevole a tuttele malattie . claufi cuflodientur . Medicamentum ſumma Pam
ll mio ſentimento, e di arricchire queſto Tea tra”: , putredinem nrret in toto corpore , obſtru
tro di mcdicamenti recondici 1 onde mi ſonocapi &ione; reſi-rat ,febres ”ſol-uit omnes, etiam qu”.
'ti-ti chſti ſcritti, inviati alnoſtro famoſiſſimo tana; -. ſi bara [ma , vela/tera ante PilfOXjſmym
.Marco Aurelia Smei-inmpigìio l’impiego d-i comu propiuetur in liquore «PPropriata,q”i acrimonia”,
nicargli a curioſi nella loro propria forma , e o eju: mm nihil obtmt-lere , non tamen deflruere *ua
lingua Latina . , lenwpote in 'emulſione [Bm.Melon.-uel ſüìíyglldllllſ.
addì” Por-:ione aqdìofiuel Cinnamomxíî* face/2.
SALIs VIPEKINI VOLATILIS alè-doſi: ”gr.óflrl ſcrupnnedíum . -
Par-…di ratio a tlariſxwirojoarme Figitur codem ”godo qua fa] *volatile micracoſ
Jambo [/eſſa-0 communicare. mi , niſi quod loco Propriiſpiritmſnlirfixi , qui
panca; eſt in Viperi: , ch*- cx capite marmo, con.
Aratm- bot moda z Vipera a eo quo ml Trac-ln' fueto modo elicítur , ſunmtur ſpirit”: ſii/i: com.
ſcax preparamm* modo in Balnea , ut '00mm, munix . SiCſixatuhmedícamentm/n aſl immutaói
.Maria , modica ſiccantur, ó" dame-meri . inflñ. le , :0mm corpus penetra”: , ”ſal-uit excremenm
Pula bumidinue exuum‘ur : binc in arena Perfor quacumque , eaque abſtergit iii/farſaponix , alzi.
ticrem ignem diſtillatur: tranjîbit i” *ua: reci cumque lacci-mn Laſer-int , etiam nflimilam , ut
piem aleum fatidum . ó“ater quidam liquor: facile . (’9" camrmdè a natura exPellcmtur , ‘uel per
Alano/ci late-rio”: ſe ſal volatili: applica [aday-em, inſenflóz‘lem tranſpirationem, aut ?1,1011 ,
bir . Ola-”m ſeparati”- , ó" ſeorflm ſer-vana* ui plurimùmfioriſdenflr urinam . l’roffitez'ea i”
In acri biamo” ,ſul i/lml ’Uulatíle , quod late' melaucbolia quorum-las, Podugra, cri/culo rumm,
rióm‘ Mib-erebat , ſolvitur in Pbiala lungi colli g à" velica . abflruéîiom’bm* 'viſcerum omnium , G'
é'jÎ-zbj.éîi blando calore tùmfiilutm ſal; tùm i" ipſlt Putrerline , Praſtantiflîmum efl rime-diam , i”
icborc antenſefultm , á" cudírlejòlùm define/iena deferdi'ti: -viribus Pertingit ad lora affeffa , ”atu
ſu: unu] eleäabmnur lvl-viale Parietibm ,ſe agg/ll‘ rajn cwzſortat y «dj/iva! , Furgoni-lo ſci/ice: , ó*
tinatur , reliä'a infamia liquore , aliqflam :ieri- reflzlvendo exere-menta , natura aduerfiz . '
diam-:Join *volatili: vefligíum , retimnte, major: Daſir ”ſcrap-”Mio arl/'crupmmm .in juſculo.
imc), Ò‘forſan uaàilioreſublimamporzione . Si hoc' vino , aut alia vehiculo convenienti .
ſal candida: , é** puri”: petitur , iterum iterum
que acqnafantanamel alia pro [ul-it” d-ſſolvitur, e ESSENTlA VIPERAR'UM.
ó' u: unteafublimamr . Qgia 'veròjìcfacilè te;
”uu in aura; ”Jam-ſci: 1 ea ratione _figítur Sal . EcJecinorzuò' corda Viper-:rum numero ce”—
*volatile in fui/vermi redaéîum in tucurbitam *vi tum oìrcitèr , cx/ìccam , conciſa , cum
tra…: ”lim-12, mlflaialam lungi collijìerniturzſu
ſpirit” *uim' reílificatt'jſi-flo . dieluu tribus , *vel
per ”fummo-ſpirit”: ſali: communixzqui aſſuſu: quatuarfiat ti”EZ-4m ſemndim dream, junîh‘: (ll’
ebulhtionem excitabit: qua ”rm ”time-ſcendi: - pletionibm ache ad lil:. l .tinfìum , ſali: 'vol-tti
Affuſia eò uſque continuando , (lance efferveſcere lix ”nat-ſali: fixati ”named-U: autem aprirne
dcfiflat: rùm liquor qui plane i-nſifirlu: eri; abfira ”níantur , (liga-re adlu” menſe uno , -uel altera ,
[Mida: brr/”c0 marino , bubebimrque [Ill volatile <57" Imbebi: ſummum , quod a wife-ri: flfmrarl fa
aliquantu/àm fixeflií’lm : i” cbryflallox ?el/acido: tejl, meditamentum .
abibit ;fi in acqua, qua lilmeril,ſolutu.r in [acum
[ef-entem repaimtur . Hujm ſali: -uím, ut ”finan Pix/EPAigArio IN ELECTUAMUM.
dent (lagmeititl , apparati” alii: bi! major” , Ò*
eflîcaciore: tenuimti; free/fanti!! babi-hm: . Ec-carnem Viperarum accíſarum , à‘ [av-14
tam infrufla ſcindu tune tigilla impone.
SAL VlPERARUJI VOLATILE. ”Fuſo aqua’uíta bona, eum incende, dum in Pil/[8m
Oleum 1 ſpirit!” , ſalſixum z cura redígatur . É* bene coff/:fit , ”ata/zi lignea
/ixamm thlrdem . eam agitando* dama acqmwitq incendio :tb/*unif
tdſit . Pu Item ita c0574”: palmgëf‘ iu mortario fro
V [per-c exſiccat-t , conaſd, a" levitèr ”ninfa llè cantando . Tùi” Recife bal'…- carni: 'ui/”rlnfl
mm cum ‘he-Pau, ,(Ò‘* corde etiam exjìrcatit, unc.4.ſaoclznri candid!“ optimiunc.2.ml ;— fiat
àvforſicc camminutin inganni/”r i” retortam lo~ ſecumlùm artem confiffio , mm 'nuovi-Tagli” tra'
riom‘am uſque diam imp/etw- . Difli/lrttio in mi: gacam’lai-Poſtea aride ”qu-z c-Òmamomi ad 7m/ 3
”cip-'am' :imp/”m obſermti; igníszradiéur , ex mtulr” a ut babe/mt odore”; .
Libet prima pblegma , á'ſfl'ritum , bimfizlvola Do/irſcrupuli uni”: .
tile ;md-"gm- /aterióm recipienti; ;cal/aqua retor
PULVIS Vll’ER/E' ZN MAGISTEIUO .i
;a ”rl/here”; : Tam/em oleumftetirlam,à‘ ſraflìcm
per tritorium , 'D87 chartamſefflamndum . Exem
[tum -ueròſal *volatile furijíçetmv in plain!“ ſali: I Flo-Palm”: carni: ‘alpi-rin” , film influiritu
long!! 1 mm amplo , fl place: z alemóicoſflblimam l’atrio/i in calore cinerum, dance-fi”: ſaluti:
Wu'.
A. R T E T E -.. 397‘
ſolutionem Praz-'pitti cm” o!” Tar-rari :Pnſtea nb; jumm": ”medium amara! ; arſem‘cum dewmſſ' o
Inebi: , w] tz‘r (ll-‘h’- aqm’: cordialz'ám , qui palm': a quo, calorem inflamacbafinſit , ("VFM aliquat
eric albiflìmm . lwm:. fingultuxfl* conwzljíanem i” èrac/n‘i; . Ta”
.Do/z': granarum 7. ml 3. ml I z. dem tamen {ij/3072170 Thüfdlb. evaſit , ſannſqflóf a Ù‘
Preparati” etiam Lac modo '- Vipera ucciſa , É“ ill-cfu.: permanſit . Comm ”trünque me pil/vermi.
diligentèr lavata tùm, excoriata , ficcatur limeo, canoe-(lit Princepr, ego, etiampaſt eo: (let-{affini . l’i
é* inf/‘11,” diſciflditur , quemadmgoríum, 1111071” de tinge/um Baldum, da viper:: . Illy/lrufimm D
cor , S" inc/mr; dei” Palais/*canili in umbra Probe da deí defiriptum ”113m :ſl bre-ue , pneurz’oſum”
ficcati ipſix inIPc-rgitnrfrnſtflqnfl pm”, exfurfure direéîum ad Sereníffiìmam D.Cbriſlinam Lotharinó
trilici a quijam ”ntef/zruo z'mm’iſſu: fumi: 7 ó** gicam Magnum Duce-m Hutrurz'mde ”ſu carníum_
ferèçoflmſir , includi-mar, fori-:mine pia/Inc , 'viperimzrumz qua diflì’rmtio , ut affare” , 7140-'
z” ”oc-mt . ve] ducati lau'tmdine im pane ffléîo ,, dum-nodo tram-lam 'eſt in trac‘ì'atum de eflecîióu:
micrſque exemptír , in «yu-tram locumfruſta illa. mirabilíám carm’nm Viper-z , quíbm cofpmſa
”Pnnunmr ,tùm ”fiſſa , qua exczſa fuerat y fo mms , É“ a veneizisflcurum conjèr-vatm* , juven
ramen clauditur , rimi: Paſt’a Probe* oblinitìr, tm* prolungatar -, [Em-5710‘ retta-dan” , multi mor
ficque furna pali extrzzL‘Zw” pan-em , calore ſari.: bí incurabile: pel/mm” , cum alii: eſſeéîíbm mi
Ì‘nl’í/lſiblff a italia‘ edita”: a_ Carola Pannicello Me
IemPerato, imwíttitur , ièique ſhare ſinitur ›
uſque, dùm diäafruſta pal-vere; oonflerjî: pra/mln' dica , É“-Pa’oiloſbpbo , arl Seremſſímanz D.D.Chríflí
litér pqffint Pul’verizari , quod fit in mortaria [4mms_ Latbaringicam Mat” m , Mugnam Duce!”
Pitlea - Servatur i” ’va/Z- probè clauſb , [líùque. 0L
Herz-urine: Flarentia I 630. ijù Simeoni; Ciotti
efficaciamfcordiiñ :anſi-warm , quod 1'pr major-:m PermzlſíoneſuPeÌ-iorum. Hic aj} titulm- Tra-571m”,
Dirham: addì; . NAB”; eſt illum a P.O. Horatìo. inflptflmlecim capita divi/bin quibus' ſingulatìm
Morandi ,` Monacoſalli: omóroſa , gm' eumſum agimr {le uſu carnium viperimwum 2 de avis gal
moperè laudabat . Idem ille dixihfel Viſte-”emul linarum , qua illixfuerint nutrita , ó* da pulm
Ieri hugo/{tum a. giga-1 armi: raèidu: inflixit ._ ci, ribu: ex ‘UÌPQTÙ çanfëffi: . TraL‘Zat”: aſl pagi
”editi . nar.1_o;- Diflèrmfio autem mantlſcripta, erat Me—
dici Punta ,quipradiä'x SerenzfifflDJnfi-ryiebat .
THEAMCALE‘ PRINCIPE. Seguendo il mio genio naturale , non tralaſcío,
A Il bum' .' quì alcuna opportunità di giovare a i ſtudìoſi di
quella eccelſa materia z onde eſſepdomi capitata
Ecffí‘m-rar , quibm ali/"cinzia‘ capa! ,‘,c’r- Mah_ alle: mani unaldottiflìma conſulta manoſcritta:
(lam &den-abc Pal/em, ut arm' efl: car ext opaca uſcita dallaofextilità dell’ingegno del Signor
tam , ó* diligentèr cor cum before reſi-rw: offi Sebaflíano Bartoli z intorno ad una atrocíffima
Mö ſica/:tum a ël‘ deterſum [inte-0 comp/{rain diba Cacheffia di molti anni in perſOna dell’Eccelentif
”a rapido/ic” , Pofl extraéì'iauem Pam': , [entdfi-. ſimo Signor Priore Fr:: GiozBattiſta Caracciolo
mv calore, ita ”t reduci pelli: i” ;ml-vere”; album.` Cayaliero Gleroſolimjtano .` oggçrto ’ammixabjle:
Cor. è" bePar ”dem modo ficca &Valve-ria:: . 1’111 d’ogni. virtù , le cui eccelſa preminenza_ richiedo.
w'x eri: rufy: , O‘fiPori: mina: grati ñ., [ice: non no volumi. particolari . ln elſa_ conſulça rrà l’altra
@mm-'nè, ingrati .o Dofl: e/Z dracbma l. .in quodam_ coſe maiavíglíoſe inſegna a ſare dalla come delle_
liquore cardiaca a *vel i” vino , ſëcunrlflmz víre: .. Vipera un brodo conſumato, l’operazioni,del quañ.
Pal-w': albi” ,_ melior ad prg‘mutirmem 2 rufus po leſi aſſomigliano ai miracoli ,f a ſegno tale , che
tennflìmu: ad cut-:tionem . Hubm't Prince-ju' hoc detto Signor Priore con_ l’uſofrequçnìe diolſi 9 ſi
rime-diam a quodam .Milite gregario ex_ llngaría, è rcſtituito., non ſolamente alla prifiinaſanicà z
,re-dmn:: , qui [ihr-”ter omne”: wmimm riff-ame ma ſi può dire tornato qua-(ì` giovane, con univa:.
Lat , flrjènicum , filblírnatum , Mini/:que ace-*ri ſale maravíglia
un’infinità z, con talcſempio,
di_ Cavalieri &ſono;di.curati`
, ed altrſie perſone ſimi
mn’: quod mirandum, imò é“aqu-u” far-*em [è Li
bere *ur/le diceóat ,, ajjèrebxitqueſuflìtere ,flſemel' lì qualità‘.` Il particolare contenuto in dettrxcpn
‘è'
Ya" ;mu-‘cmfingulí: ſèptimanirflnneretur :alpi-dm” ſulca .A intornoalle Vipers , dice come ſegue .
zzîauem. Nana-m': ”zi/u' biſtoriam Princepx, de qua* p Ar] Viper”: quod attive! , earum carníum ”ſur
diver/îmadèfuiſit in re medica /méîenm- uſurfatu:
dmn [infinite rflſtico . cui cùrn ‘vr/let iſte Miles ho::
u
ſecretum uliquot thalerir *vendere cum jaéZatia-. mrùm, ille pro {Zígnitatc myſtefiìquod in ii; `c0”
u..
”e virtutum,clam [mf/fl.: ”Ilſit in militi: poculum; dítur, ”on adeò integre‘ rem abfillm‘t, qui” [zo/Ieri:
arjèflícum , a quo cum_ ”alla puffo poſt eſigua: bo— i” ”gti/i tamponi-;Mero miſmo inmcmera medi'
ra: ſi divideremunc, inqui: tecmn libere Paciſcan, ,cantina jÌ-eculanda z invenjmdaque ſHPEYBTÎÌÌZ 5
cmitque ficretum :Ltbalerir . Dixit mihi Pri”-` prima; caram_troclzíjìiffiar;ſuntfizluórix Tberia
4-er , jëfxpiùr canióu: exíbuíflè , pofl_ ”ape/lam L c4 antidoti , at quia iu ea earum vir” filó mul
arſenicum .ſub/imam”: »fue/ici ,… ac *uerà ſucceſ :ip/ici alz'or'um. flmplícíum, Mole obumbnmmáu
ſu ita-mf: babe” Medici-m 1, qui comm ipſodeva. nntrimentumſubragari minime Poſſum, ſucc-Mir
”mit arſem‘mm ,. ó“ſumfto Imc ”media , man/it deínde earum Mix-ufo., ó* ex/iccatio, in pulm
invaſi-mi: . Jam jim-mm quem-Jam . magna”: rem , cujmſrequentiſh'mm apud multa; efl ”ſlm
llítuiusfamiliarem cùm dominoſuo Protemlereh. bmw ego non flxProbo, [arl. inutile”; :xi/lima, ex m
imò aſſeverar” , certa”: effe z é' exp/0mm”: vir quia balſamu: mrm'um Per eI-'xatioflem , atque
tutem Uli”: nntiduti , Pro qua poſcabat nummon exiccatiouem tot”: ”bit , ”11'570 ”dovere o quo/l
~cxummſnazfmre , ó‘ èal‘tuüte ”zi/ile . a quo ijle i” ‘Du-’vermi rea/igm! _5 {dem Je ſul: alkxli ab ea
rum
”298 TEATRO ”Miſena-r. DEL DONZELLI
fa” cina-fé”: due?” judwamlum cenſiti , ”ſka/1'” 'nel calido ”ti , certl’flìma cumſpe . EXCEIÌHHIA
Ill” poteri: mam- je/ſimzoflomarbo ,‘ ”v inf… 'w‘
mi”; omnia ”il {le concretorum 'vip-ibm* ”tini-”t 5
ſed alvſterſionm tantùm efflìcacíamfixzcnirſiliam gintí di” mirabrri: off-957m . FÉCH/d a al: expreſ
Matteoni?” ab igm- . Neque ‘ooflremaſPerflnd‘a 'ur' ſione reſidua a ſi exficcmmr , ſubti/ín‘rqm tera”.
debarur inventía , qua ex carne 'off-erika ,farina Mrfulwremflt ‘uu/guri non diffimilem exhibebüt.
commíxtn gallina-'e01- pal/or alert- ”taglia-uit .
ſunſet -, balſamo' viperirzí mer-gia , eos poflèfacilè, S‘ALE D’OSSA UMANE.
porirí , qui Pill/ir ſic' ”mn-iti; 'UC/:l erenmr , 12-11
”e ”e ?nr/n' omninò modi; ”rr-*ſi: , conſci”: , quod l doveranno Calcinate l’oſſa umane , non ſe:
_ſa-Z tot digeſlinnnmfl'rmenrir ‘vir illa brr/ſana` m l pelite , con fuoco violentiſſimo , perche ſo.
*piperita can-m“; uſim indole (legeneravit I ac in no difficili da calcinarſi , onde biſogna , che pri
Pulli eflèntiam ubi-Pt . Hixſic Perpenſir , quem ego ma ſiano ridotte in ſottiliflìma raſura , altrimente
imp” eacogitnvi modem , 52110 m'ln'e 'UÌPEreo baſ ſi perde l’oglio a e l’opera , ed lo avendo provato
famo ‘deperditur a ml immutatm- . Excellent-"4 Con l’oſſa rotte in pezzi minuti , di calcinare con
tl/dfizljuflgam . Um: offer”, aut due , capitibur-z fuoco grandiffimo , non fi} poſſxbile , onde fui c0
(de-remiſque cmulnrmn ( non gm’a mami rem-‘om flretto calcinarle col fiore del Solfo , e così ne ca..
cula ,ſei quia ’excarm'a , O'- inutilia 3 exemprir , vai il ſale , nel modo degl'altridettì, cd il mQRruo
ſile-(Tir decortícefltnr , ew'jèeremìnrque -. quae da ſarà unì-acqua appropriata al male. perche ogni
ei: alba ſitPerſth corfom contlzndanmr 5 'nel can oſſo umano hà virtù di giovare alla medeſima parñ
terrmtiir , acſimul curr-:ſucco , qm‘forſrm conte te z onde l’oſſo del craneo 1 Che giova a ìmalidel
rgm’o afflnxit , ping-vedi”, creta-riſque oif’ceriflu: capo , ſe ne cava il ſale con acqua capitale , :del
iniioinntur i” '01”‘ vitreum amplam, no” multùm l‘altre oſſa de gl’articoli , che giovano al male arti-
lan' ai‘ijícíi a iiſqfle 1 effimdamur aqua rimmmami colare ; ſe ne cava il ſale con acqua d’lva artctica.
ex 'ui-‘,70 diſh/lam ;mein medi…:rqmefanti: :mm: Ad'ogui modo dall 'oſſa le ne cava pochilíìmo ſale.
tres‘ , ar tilu'ò *varj'ubere , Wilſlſdflqllé’ pergamena lo pollo dire con buona coſcienza d‘avere elperi…
nie.; {ti-5:' occluzlntnr , ”r vapori nulla: aſcsnſuro mentato il ſale dell’olio delle ginocchia, e ſanaro-.
Pim”; adizm; adapter” deínde i” balun marino, no una Gonagra in un perſonaggio di grande au
H: qnoPer quntuor bara; ehm/ſat 7 ”chffl refrige. torità , e lo facevo pigliare al peſo d‘uno ſcrupolo
f- :iam-m , 'UM‘ aperiam’r , ('9' qu’irlquizl in eo con.;
1 v”tirar Per linteum frr'rtlflimë rxfrimamr , ”am con due oncie d’acqua d’Iva .
. Con queſta regola ſ1 può fareil ſale di qualfig
”ide jex ”num-”m juſmlmn exrizÌet , qufl'rum voglia alla di qualunque animale .
”r ex Vi‘mrina Iva/fumo COÌlſtllÌlt z boe frigído ,

DELL’och D ISTlLLATI;

Enche il modo di Cavare per mezo del lam grado più eſaltato,mentre ſono ſeparati dalla pat
bicco ſoglia eſſenziale da ciaſcheduna ma te eſcrementoſa , cheimpediſCe l’attività dell’0
[eria , fuſſc poxo cognito a gl‘Autori antichi della perazione , ſi che Giozfirueſta dice , che: "Unica"
medièina‘dogmatica , n'ientedimeno ſu appreſſo gmmla O/ei ex illa deflil/ataffllu: pote/l o O“ ma
di efsi in tanta Rima . che non ſi ſaziarono di ce jori ”ian-facilita”, ò‘frut’lu operano-”em .ſl-’4’”
lebrarli cò' ſtraordinarii epitcti di famoſe lodi,co— perfr'cere ,quàm integer mauipulm harbarumióì‘ſ-L
mc ſpecialmëw ſi oſſerva in GimMefiffiD-ſtz’”. r 2. Sarà l’eſempio di pigliare buona quantità di quel-,
da Clair.) che dopò d’aver eſattzuneace inſegnato l’erbe , dalle quali intendi di cavare l’Oglio( ene
iſm:,du di componere molte ſpecie d‘Ogli, alla'fi volgarmente chiamano Quint’eſsenza‘) e 1° f“aì
ne conchiude , che quei che delid’erano ſapere altri impaſsireall'ombra ,per due , o trè giorni 1 bc"
modipiù famoſi , trattino cOn maeſtri Chimici , ' che quantunque fuſíëro ſecche’ di più mel] 1' ſe ne
perche da cſs: poſſono apprendere coſe grandi z ec— può anche cavare l’Ogllo , ma inminor quantità”
c0 le ſue parole. _Strip/im”: de O/eir quantùm Poſ e poi ſi tritaranno groſſamente , riempiendone il
ſumm ,fi Plum/'cirr- cupir bem ſtm‘ Prati-pro”: lambicco’grande di ra‘me ,' ma’ehe ne rimanga Pe—
tibi affida@ cum I'l/ir ver’jhre: E frà tutta quel rò la terza parte vuota, e poi ſegli pone ſopra tan'.
];z {erre d’Ogli da eſſo deſcritti , ſe ne trova però acqua comune , che cuopra l’erba quattro dita alz
* uno 5 che ſ1 là con Magìſiei io Chimico , li dà' egli meno , facendo digerire per due giorni con fuoco
erciö il titolo di Oleam‘fveififfi,Magi/Yerii, i] che‘ mediocre , ſi fà poi diſtilla‘re , ed inſieme con l’aC-s
s'oſſerva nell’oglio de lateribmnl quale lo-cclebra qua uſcirà l’oglio , il quale ſi raccoglie , ſeparan
con queſti nomi di Ole-.am .Phi/ofizplzomm {e qui dolo dal becco dal recipiente , overo con ombuto
er Filoſofi ſoggíunge il Marian/o : Cè*ymfifldr”m‘ di vetro 7 e volendo accreſcere la quantità dell’0‘.
vide/ice!) 01mm S”Pimtíd’É‘ Olmm B‘em ii-Fium, glio i ſi replica la diſtillazione , e ſervirà a in luo
_Di-vimzm , Sauîlum; e finalmente dice , che a plu~ go d’acqua , l’íſieſſo brodo rimaſto nel lambiccor
ribm oocatur Ohm” freſe-'Hi‘ Magi/farſi : onde e la medeſima acqua , ſeparata, che ſarà dall’ogliot
ragionevolmente Noi coîlocaremo qui nel primo cavata nella prima diflillnzione. Alcuni per CRV-'i‘
luogo la ſerie dellOgli Chimici , e cominciaremo più copia d’oglio , pongono un manipolo di fall
a dar l’eſempio di quelli , che ſi poſſcno cavare comune dentro il lambicco ,' per il cui mezzo ſſa@
generalmente dall’erbe , ie quali hanno le mede_ l’acqua ſalſa , penetra più prontamente nell‘in
ume .virtù dell'erbe; `çii‘dove ſicavano ., ma `in terno della L'OÎR o che ſi dovetä diſiillare’ Ed "Se“
c e
P A R T E R z A. , ' I *399
che ſoglie diſtilli più Facilmente z perquefio me meſlrui, e facilita il parto. ed ll ſuo uſo continuo
meſimo fine Giozlrneflu vi meſchia , oltre del Sa preſerva dall’Apopleflìa , e dall’aria infetta . apre
le a un manipolo di Tartrro diVíno .-Gìo:Rodulfo l‘oſtruzzioni del fegato . e del polmone , ripara a i
f Traäatm- da 01”': *um-iz': arte bemdiflilJur-no difetti della loqnela 5 mondiſica il ſangue, e ge.
flafiſico PJ.) pone un modo Furioſo , con il qua nera` allegrezza- Si fà come il precedente. Ma l’o
glio che lì cava dalla Maggiorana gentile ha pe
le dice , che ſi cava lÎOglio da i vegetabili in mag—
gior quantità, cche non fi B con il vaſo di Rame culiare Proprietà di ſare prolifiche le Donne fle
grande; ed è, che adopera in luogo d'acqua lo ſpi rili,ponendoſi(mcſchiato con quaglio di lepre) alla
rito di Sale , ma nelle materie però aromatiche , o bocca della matrice, in forma di nodolo, fattoì'con
non altrimente con l’erbe triviali , di poca ſpeſa. tela ſottile.Ecco le parole di Loballio: cujur 01mm
o dice che inſieme con la ſemplice fiamma. di cfi'ou fill/4:17:71”: coagulo [cporina remixmmó* maſchi
tra: ſpirito diſtilla tutto l’Oglio, che realmente ſi può tamil/o , ”mmm canccftnífelicitflnda nulli req
ſi ill
trovare dentro le macerie ſudette da diſtillare , e‘ [eſa-ida”: anziana”; .
che lo ſpirito di Sale , che rimane dentro la florta
n11 di vetro , può ſervire ad altre difiillazloni , e cir-. O G L I O
cale qualità, che può contraere dallacoſa . che fi , di ;ip/‘marine dzſtillata r
F5";
e; diſtilla , ſe li può cogliere ‘rettificandolo per fior:
ta di vetro . Facolta , ed 'Ujò .
[12* C Orrobora il cerebro,e dilata il cuore,t0glien-`
o o r. - 1 ' o do anche l deliquj di animosſcalda lo floma
di ”ſr-zo. diflillata. . . J' " co-e ſ3 venire l’appetitoimondifica il ſangue. Refi
Î '› . w r fle a tutti l veleni,conſerma identi-e toglie le còr
LVL'?
B4; S 1 fà con la regola generale predetta; ſìcome rozzioni di effi,cacciandone anche i vermi. Conſe
tutti li ſeguenti- , pigliandoſi però l’Aſſenzo. riſce al petto , levando l’impedímento del reſpira,
ortola no fiorito, che chiamano Romano , ſe ne ca re,ed apre l’oſtruzzioni del Fegato,e del Polmone,
o . e \
varà oglio aureo prezioſiflìmo; a quanto dirò qu] e fà buon colore in facciagconſorta i nervi . conſe.
’è'. - ſotto . Ma l’Aſſenzo ordinario daràoglio viſcoſo xiſce ai Tiſici, mondifica l’utero., lo ſer-ma nel ſuo
»Bi ( quando è molto freſco ) di colorceruleo . luogo, e lo diſpone a concepire - e conforta tuttii
Facoltà , ed Uſo. vaii,ed i nervi. Per gli Apoplettici, e diſcenſoſi, e.
lln to di ſnori,ſcalda lo ſtomaco mirabilmente-ed per chi ha perduta la voce. per cauſa fredda ſi ſpe
eccìta l’appetito de’cibi 5 uccide ivermír ferma il: rimenta efficaciffimo; onde ragionevolmente le
vomito a rcſiſle a’ veleni , e fuga le ſebbri . Giova. virtù di qlleſtìoglio [ì equiparano a quelle del ve
all’orecchio ſanguinoienti e mollíſica la durezza~ ro Balſamo . ll modo diadoprarlo è, il beverne
delle Zinne delle Donne indurite dal latte-e ren quattro goccie con vino bianco, o pure ponere
de più molle la mllza índurita . Leva l’oppllazim quelle quattro goccia ſopra un poco di zucchero.
ni,e giova al flulſo di corpo ._, e poi mangiarſelo,e finalmente lì può pigliare con
qualſivoglia ſci roppo appropriato-Si prepara come
o G 1” l 1 o ' ~ o
l’antecedente, e circa il tempo proporzionato › in
di Menta a'iſtillato. ' queſto Clima,doverà farſi' nel meſe di Agofio, períì
che in altro, tempo ſe ne cava quali niente.
I) Are-,che fia dedicano queſt‘Oglio,propriamenzſi
te al ventricolo,da impulſo Divino .r mentre O G L l Q '
fi oſſerva per queſto fine unico rimedioatanto pre di Neff!!! Jiſtil/ata...
ſo per bocca , quanto unto di fuori .
Facoltà 9 ?ſi Facolta . ed ‘Ujò.
.Ferma il vomito , giova alla c'oncozzione e e fà Obora‘ lo ſtomaco , vale contro iveleni dei‘
apparire il cibo . Seda di più. prcſtamente ì dolori Serpentimnto alla ſronte,ſe non toglie il do
Cullci, del che ſe n’è fatta l’eſperienza, pigliando lore del capo,almeno lo mitigasproVOca, l'urina.e l
iene (ci , e ſette goccìe con un poco di vinocaldo.. meſtrni . Conſeriſce ai dolori di capo , ed agli 'Aſ
La Menta per cavarne l’ogìio 1 dover-à eſſere ben matici,gìova al trabocco del fielered al vomito‘co.
fiorita# colta in terreno aſciutto , e dlſtillmdoſi lerico , al ſreddo-.ed- al tremare o che vengono ne i
freſca@ ne cava oglio verdesma quando è impalſi principi delle ſebbri . Vale anche control veleni,
tica rieſce di color di oro . ed uccide i vermi-[Into fà diventa: bianche le ci
catrici negre . Unto nella ſciatica tira dal profon
O G L [ O do gli umori , abbruglando la pelle di ſopra - Di
di Maggiorana diflillata. fiillato nell‘orecchio vi uccide dentro i vermi . Sì
diſlilla come gli antecedenti . Circa della doſa di
'4“.'
Down‘: la Maggiorana eſſer ben fiorita.: carica eſſo , non doverà paſſare quattro .o cinqnegoccie.
"t e'Vriñ‘L -V
di ſeme,e raccolta in terreno aſciutto .
Facoltà , ed Uſo. O G L I O
Conſerìſco al deliquio di anlmozcd alla vertigi di Sal-via díflillato . ,
ne; ongendoſene alquanto le narici, e pigliandone Overi pigliarſi gran quantità di Salvia fiori
’oche per boccaflende ſorte lo ſlomaco debilìtato; taae ſi doverà impafiìre per otto giornìw dì
caccia la febbre, e li torcimenti del ventre. Apre i ſhllarſi come di ſopra.
_ra
‘i’

'405 TEA-TIRO FARMACEUT. nnt; DO'NZELLI


l ….- * "ſſ Facolta J ed Uflr.
tutti gli altri Cavali, che inſieme correvano , per
. Sana l’Apofleme recondite del ventriculo, fe viniere una ſcommeſſa fatta da' loro padroni; ma
gato,e nel polmone, è utile-a i tumori , tanto delle finito il corſo .pareva come non aveſſe mai ſoſtenu.
parrſvergògnoſe , quanto ‘a i tumori peſtilenci , e ta quella laborioſa fatica . Dalla radice di quella
mitiga i dolori; conferiſce all‘intemperie calda-del pianta ſ1 cava l'oglio nella ſeguente maniera. Si
`cuore. [into parimentedi fuori toglie il tremore fa grattare. la radica freſca della Carlino al peſo di'
,del cool-e, e delle mani ",Îſana’ l’ulcere della b‘ó ea , zo'. 0 ag. libre,e ſi fà digerire con acqua comune
de‘le manhfauci, e delle gìngive pucride.Va‘le alle quanto baſta,per lo ſpazio di <1 y. giorni , poi ſi fà
fiagllelè'con'tro i veleni degl‘animaliflim-a a tutñ' diſtillare per veſſica di rame i ben-.he tardameure,
ti i malidclrerebrom de‘n'ervi, alla Paraliſia ,A inſieme con l’acqua cavarai l‘oglio,prima chiaro,
P‘ippz'tſlìaxonvulzioniffi ſimili:ſcalda lo ſtomacoáeſi
e Eucceiiivamente più carico di colore, il quale
München-,è provoca i meſtrui . 5" .. ‘-` unito inſieme ſi ſtima per nobilifiimo Aleſifarma.
co nelle febbri maligne , penetrativo di tutto il
Or. G~ E I. O corpo,ed operativo nella maſla del ſangue, e facile

rl’ Origami -rſíſtíII-ato . q da produrre’il ſudore . La doſa p è di quattro,ſìno a
Fatal” , ed ‘015.‘ - ó ſei goccie con licore idoneo. "
Nto ca'do frena la ſalita dell'utero alle don-~ *1“. ~ -
nc,e -ibera -da i-dol0ri de i reni. Cura le pu* _O G' L ‘ I O
ſio-'e'della ſa 'ciakagiònate dal morbo Gallico; Sa:: di .Mara lífiillato.
mila fornita v inllillandone una g wcia il giorno' L Maro ſ~i. Iper aver od'or
e l- .
confuſo di Origami.~ e i
malore-ccnl), giova-alla uvola rilaſſata ;unto ai '
dentixu a la piulitarlalleì‘gengive, e leva il dolo
Sanſucò.ſì chiama in alcuni luoghi di quello
redi e’lii › bevuto con vano è contro i veleni de i Regno‘ Arecbizo Sanſm‘î , che inferilce Origam , e
.,zſerpen‘iî lln‘to‘teli lle alle null ignità febbrili.Circa Maggioranza . «Lui dagli erborali Vieri detto Are
del‘ model: l’iltelſo degli antecedenti , pigliando tbíexello de ne cava l‘aglio per lambiccomel modo
l‘Uri'ganò ben fiorito” carico di ſeme, raccolto in deîi preſcritti; ma dovera pigliarſi , quandoè ben
luogoſeéco. -" " '. l' - ſpicato, e carico di ſeme . perche dà più ogliu, edi
perfetto colore dior-o.
‘-0' G L I 0 . , _ Faro/t.) , ed 'Uſo,
' di ſ’uſegio dim/ſata. 14“" Ccnforta mirabilmente il cerebro per virtù ſua
peculiareflobora la memoria,e lo ſtomaco, e giovi
Perche queſt`oglio ſi cava con la medeſima réa al dolor del capozmeſchiato con la ſua propria ac
gſiula ſi :rilaſcia quì dirne a‘tro. ’ i. - qua e .e tirato per lo naſo giova allo ſtlſſiCldO del
' Facoltà , ed Uſi). i
catarro . '
*ì Roboracfficacemente lo ſtomaco . e giova alla O G L I O
diſtilíazioríe‘r'el cerebnntirato per il naſo . Confe di La vendo!” diflillato .
riſceai dolori'dedìuvoìa , ve provocai meſtrui›-`
n’elchiato con vino rintuzza la forza de i vcleni5 A Lavendoſa è quell‘ erba 1 che qui volgar
gargarizzico con licore idoneo,gi0va alla ſquinanñ` .4 mente ſi chiama Spie:: {l’a-[ſhell altrore N.47“
zia , valea i pieni di materia cruda i e corregge il do [nr/inno . Si doverà cavare l’oglio dalle cime
puzzure della bocca , e tà ritornare quelli , che ſemplicemente nel modo de i precedenti r quando
'hanno deliquio d’animo . ſarè ben carica de‘l-iori .
I Faro/tri , ed Uſo;
O G L _ l O Corrobora il capo,e tuttii nervi a Ongffldoſtncñ
di Cnr/t'rm ‘aſi/FHM”;- , la nuca giovaa i dolori articu lari,ſcalda lo ſloma
Iacqneaila l)lVln-i Bontà di ſingoſariZZare le co,li reni, fegato, e polmone , e caccia i vermi. La
gio: ie del Santo imperatore Carlo magnowon doſa è di tiè gocu’e .
'una ceflelle prerogativa , poiche trovandoſi il ſuo
eſercito inſetto di Pelle apparve alla Maeſt-ì Ce Q G L . I 0
ſarea di-Czrrld un'A‘ngelo , che g‘i m_ ſt- a) il modo di Serpilſo dſflil/(ltflv
di rilanarlodando-e notizia di una pianta a ciò ef
ficace ,' la quale da quel tempo vauiſtò il nome L’Operazione per cavare i’oglio di Serpillo di
degnilſimo dell~ imperatore@ fù ‘ſin a quel giorno ſtlllatoanon doVerà variare punto dalla PH
chi-l mala Cai-lina , ed anche Cru-do Angeliro a. e di tica delle antecedenti.
più L‘.;maleum,e Carn’opflzizr ..Dicono che la Carli Facoltà , ed Uſo .
na, non lolalrente ſia contro pelle, ma per ſua pe Bevendoſene “è 1 0 quattro goccieë utile alle
culiare proprietà vaglia a rendere così rt-buſti , e febb‘i peſtilenri , e cotidianc , diſcaccia tutte le,
forti i Vh enti , che un‘uo-ho ', che ne mangib una flufiìmi interne,l‘oſtruzzíoni del fegato, ed emëda
muliocre quantità `, poi portò per lungo ſpazio di il polmone illfiflmmato.Toglie il tumore del Vffl‘
via una miſura di vino,cbe fà gdidicata impollibl tri-.‘010 1 e la calda intemperie di eſſo . Caccia la
le a por arll da trè`uominiz ben robuſti : dcll'illeſſa p etra dalla vellìca , faCendola urinare; fermale
radice fu data in cibo ad un Cavallo {ed una oca nullioui acutefl: mordaci del capo, ungendoſene il
porzione della medeſima radice fù poſta al freno di l‘ronteaacuilce le forze al cerebro, e tOglie le calde
eſſo, il quale nel corſo poi, non ſolamente avanzo fleſſioni dagli occhi . e preſe”; imembrì dalla
Ta

l
PA"RTE T E, R z A': ‘ '40$
Tabide. Solamente ontato leva i Catarri dal capo goccie con brodo calcl0.Qleſt’oglio li cavacosì;
giova ai tormini del ventre,ſacilita la reſpirazio— Oglio di Camomilla cera/e”. `
ne,relil`\e a i morbi velenoſi,e conferiſce allo ſpu Sì piglia un manipolo di fior di Camomilla,
ço_ del ſangue . ~ Terebentina Veneziana oncia una,qneſta ſi diſſol
ve con acqua calda,e ſi meſchiano inlieme, e ſi di-j
O G L I O ſtillano per veffica di rame.
di Tin‘mo [Ji/lilla”.
O G L I O
COnl’iſteſſa manipolazione degli altri agli, di Sabina Bacci/'em dzflíllata .
già ſcritti ſi caminarà ancora con quello del
Thimo,che doverà eſſer pollo in opera ben matu Si può cavare queſt’oglio , e dall’erba Sabina J
ro,e circa le ſue operazioni,ſono le medeſime, che da’ſuoi ſrutti, o baccl:e,che dir vogliamo , nel moñſ
Ji attribuiſcono alla pianta di eſſo,ma giova queſtf do de gl’accennati .
'aglio con maggiore celerità di elſa pianta . Facoltà , ed Uſl) .
V2 le Efficacemente a provocare i meſh-ui ,' o
O G L I O mondiricare l’utero medica gli effetti del cerebro ,
di Ruta díſtillato . e vale con più efficacia , a quanto giova lo Steè,
cade .
Aeſt’ogliodi Fà come gli altri prenominatiama
ſe ne cava pochillìmodicche biſogna adoprar gran O G L I O
quantità di Ruta,carica di ſeme . di Bettoni”: diſlillata .
‘ Facoltà , ed ’Ufi).
Si dice , giovare efficacemente contro i morſi E di aſſoluta neceſſità pigliare la Bettonica lio;
degli animali vclenoſi,ed alla pelle , acuiſce la vi rita perfettamente , per diſtillarue l’aglio nel mo:
flazgiova all’lîpilelfia, (occorre ai diſerti del ſega do ſudetto .
ro,e polmone, ſana le ſincopi,e le palpitazioni del .Facoltà , ed Uſl) *
cuore‘, giova alla colica,all0 ſpaſimo, ed a i reni, e Si ſtíma queſt’oglio opportuno nelle febbri, rin;
toglie ogni Hullione fredda dal capo.Vale all’utero freſca il fegato , robbora il cuore‘ , egiova anche
raffreddato. ed allo ſtomaco :ſtillaro nell’orecchio, all’eleſanzialí , fratture dioſſa , ed all’ulcere diuñ
{occorre alla ſordità . :urne , raſſoda gli articoli dislocati , e ripollxi ,. di
dove anno origine le claudicazioni, giova alle ver
O V G L I O tigini 1 ed a tutti i membri diſſeccati , Conviene
di Camomilla (Iiſtillato. alla colica , ontundoſene l’obellicolo a e ferma l'.
utero nel‘ſuo luogo .
S I doverà procurare la Camomilla ben fiorita ,
e dura , nata in terreno aſciutto, e non la di-~ O G L I O
ſiillarai , ſe prima non ſarà impalíica all’ombra. ` di .Me/:fia (Ii/’Zillflto .
~ Facoltà , ed Uſb .
'ir'
› Qneſt’oglio lì beve utilmente contro le morſi Nell’iſtelſo modo doverà pigliarſi.la Meliſſa,pie~'
iz Cacure de i Serpenti@ contro la pietra; Unto ſanai na di fiori , e ſemi , e Cflvarne l‘oglio dalla verde
febbricitantidacendoli però ſudare : Robora gl’ar o l`ecca.come lì è detta di ſopra .
…o ticoli,ed i nervi ,leva il dolor del capo , originato Facoltà 1 ed -

dall‘ubriaclëezza. E rimedio contro tutte le ſorti Tiene queſt’oglio principal luogo trà icordiali i,
di ſtabia, dllſecca le palpebre tumeſatte , ferma le e Bezoartici . Vale contro glieffetti cardiaci, ori
lagrìmedegli occhi, toglie il dolore , ed il tinnito ginati da fiato , 0 dal fervore dell’atrabile : leva la
dell’orecchio : ſana le fill‘ure dclle labbra : relíſte malinconia, inflazioni della milza , e della matrice.
all’Apoplellîa,ed allo ſpalìmo, riſolve il latte coa Dl più corrobora il. ccrebro , e conforta la memo
gol-ato nelle mammelle', giova alli dolori de’ lom ria . La doſa non ha da traſcendere trè gocciole n
bie del petto,e tolſe, alla vomica del polmone, do perla troppo ſua penetrazione .
lori colici, ed idropilìa , infiammazioni , ed ulcere
delle reni . Si ſperimenta convenienrillìmo alla O G L I Q
podagra,cancro,lepra,contulìoni de'meinbri,e nel— di Levi/fico dz'ſtillrlto'.
le laſiitudinhmolliſce la durezza delle parti nervo
ſe,e delli tendini-Adoprato ne i Clilìieri,meſchia Dover-a queſt’erba avere l’iſteſſe condizioni dell’
to con la ſua propria acqua, coglie il dolore inter antecedenti , eſe ne cava l’oglio nella medeſima
no degl’inteſtini, della matrice,reni, e vel-ſica, e ſi forma deſcritta avanti.
loda alle convulſioni. Facoltà , ed Ufl) . ì‘
Giova ſubitamente alle parti paralitiche del Conferiſce a’patimenti cagionati dalla putredi-`
corpo,originate da ſrígidiràaongendole,meſcl1iato ne del fegato , e del polmone , riſtorando quelle
ì**
-_._
con lo ſpirito divino, e cuoptendole con panni di parti: fà il fiato buono ,e ſoccorre all’Epilelſia 5
lino ſcaldnti . ("ana l'ulcere cachoetiche , e ſecche , e ſpecialmen
Si prepara da i Chimici un altro oglio di color te Galliclie , e la lepra ſecca : diſſolve il'tumore
ccruleo, il quale lì adopra in molti effetti interni, del ventricolo , e delle ginocchia .
e ſpecialmente contro la colicazbevendone alcune
D dd OGLIO
4;: ~'raiuno FARMACEUT. DEL DONZELLI.
0 G L‘ l 0 conſerva intieramenteſma con grado eſaltatollc Vir
di Meli/ato diflillato . cù di quell’erba di dove ſi caverä .

Avendo il Meliloto l’iſteſſa qualità dell’erba , 0 G L I O


antecedentemente nominate , ſe ne ceva oglio , per di Sabina ordinaria Jifliìlata .
lambicco , nel medeſimo modo .
Facoltà , ed ‘Uſo . Si fà come l‘antecedenti .
Oltre che queſi‘oglio poffiede con più energia le . Facoltà , ed 'Uſo .
Virtù del Melioto . h‘a ſpecialmente una gran pro Vale auprovocare copioſamente imeſh-ui , ed a
‘ prietîi anodina, cioè di ſedareidolori. con ſortare il coito . pigliandOne alquante goccie
con vino bianco, quando ſi và a letto la ſere.
O G L I O
di Cine/ila , e di Tam-‘trice Jil/Zillnto . , O G L I O
di Roſe diſtillata .
Si ſanno con l’iſteſſa regola , e Yagliono efficace
mmte a gl’effetri della milza . A ogni ſpecie di Roſa , ſe ne pub cavare oglio
per lambicco , ma ſi daverà avvertire , che
O G L I O ogni volta ſe ne doverà diſtillare una gran quanti
{li Epítimo dffliI/ato . tà , con lambicco grande di rame , come nel capo
dell'acqua Roſa ſi è detto . e l’acqua uſcita con l‘
Ha peculiare proprietà di domare la malinco oglio ſi doverà riponere ſopra nuove Roſe o che ſe.
nia . Circa poi del modo non è differente da gli an condo ſi và moltiplicando la diſtillazione , ſempre
tecedenti. ~ proponionatamente ſi averà più oglio; ilquale lì
doverà raccogliere , facendo prima poſare al Solei
O G L I O vaſi con l’acqua , ed oglio già diſtillari , perche
_ di Giglio canoni/io diflillato. andarà pian piano a galla l’oglio , che per racco
glicrlo francamente , dover-anno i vali avere il
Sicava da’fiori , in giulia quantità , aſperſi di collo lungo , e ſtretto , e ſarli pieni tutti . Se pri
vino , e poi con acqua ſene diſtilla l’oglio, il qua ma di mettetele Roſe nel lambicco ſi anderanno
]e ſopranuota bianco , dopò che ſarà ripoſato il 11. meſciziando con alcuni manipoli di ſale; peſio ſot
core . tilmenre , lalciandole così per qualche tempo 1 c
Farcaltà , ed ’Uflz. poi ſi diſtillaranno con l’acqua al modo ſolito’ ſe
Vale a curare , e preſervare dall’Epi lam-1 1 on ne caverà più oglio , ma con `minor grazia di odo
gendoſene le tempia , e la cervice : diſende il cuo re - Altri prima che diſlillano le Roſe le ſanno di
re dal tremore , e dalle ſincopi , elibera dall’ gerir’e , e macerare per molti giorni ,e con quello
Angina ſpuria . modo lì cava parimente più oglio . ma con l’iflcſſo
vizio , che anno le Roſe ſalite .
O G L I O Da quelle Roſe , che rimangono deph l’inſuſio
di Veronica dzfiillato . neyche i Farmacopei gittano come inutili, ſe ne C²~
va anche oglio,ma di odore inferiore a tutti i ſu
Dalla Veronica , chiamata anche Elatíne dove detti modi. Si dovere‘: cuſtodire bene ne’vaſi dive
rà cavarſi l'oglio dalla parte fiorita , nel modo de.. tro , altrimente ſe ne vola via canto ètenue .
gl’antecedenti . Face/t) , ca' Uſo .
Facoltà , ed ‘Uſo . Qu—eſt’oglio oltre della ſoavità dell’odom e pro
Non ſolo preſerva dalla peſte , bevuto con vino fittevole a corroborare il capo , ed il cuore › e Pc“
tenue , ma cura ancora l’inſettati da eſſa: aſterge ciò libera dalle (Incopi , e tremare; reſtituiſtele
il vcnrricolo dalla pituita › e potentemente ,la tà forze perdute , e comunica forza a tutto il corpo:
evacuare ~. pollo di queſt’oglio una goccia dentro l‘ unto nella fronte , temple , e piante de’piedi › e
orecchio vi uccide il verme . (Into di fuori al cuo delle mani a mitica l’ardore , e coucilia ilſonno -
re , ſoccorrc al delíquio di animo; finalmente è
ſalutiſero al fegato , polmone 5 e vencricolo . O G L l O
di Gr/ſòmini dij/lilla” .
O G L I O
di Bug/oſa díflíllato . La medeſima regola di cavare l’oglio dalle Roſe
Facoltà , ed Ufi) . doverà ſervire di ſcorta per diſtillare l’oglio di’
Gelſomlni di Catalogna .
Onimedeſimi termini de’ſopradetti G cava Fata/rà , ed vjb.
‘ l'oglro di Bugloflà . tinto alla regione del Serve a preſerVare , ed a curare dal palpito del
Cuore , e della cervice ,v ſerve a far ritenere tena cuore , untone alcune goccie ſopra la regione di 6ſ
cemente alla memoria , e rallegra il cuore , ed èdi ſo ;col ſuo grato odore dilata l‘animo: unro a'ca
ran giovamento a’ſrenetici , e melancolici ,e to pelli . oltre che li fà odorari’li fà creſcere , e ſaní 1°
glie il libilo dell‘orecchio. dſſure delle labbra, cdelle mani, cagionato díl
Finalmente ſi conchiude , che da Ogni erba di treddo .
temper—rnentqcaido , ſe ne può ,cavare l’oglio , e
OGLIO
EARTET E R Z AL' 40;?
O G L' I O Facoltà m’ (fl?) J
difiori di Arancia drſtillata . Giova contro l’Epileſiìamon meno nei figliuoſi
liache negli uomini, e ſi piglia la mattina a digiti
DOveranno queſti fiori farſi impaffire all’om; no per quaranta giorni continui alla quantità di
. bra , e poi con acqua in abbondanza diſtil alquante goccie.
lame l’aglio , che ſopranuota all’acqua a ma in
poca quantità , nel medeſimo modo delle Roſe . O G L I O
Facoltà ,ed (Uè . di Semi di Ani/I diſlillato.
Si ſperimenta eccellentiflìmo cónrrola malin
conia , ele fabbri contagioſe , alii dolori dello P lglia ſemi di Aniſi freſchí,groffi,di colore ver-7
fiomam , e della matrice . de libre r o. ſi ammaccano groſſamente , e lì
fanno macerare per 24. ore in tanta acqua como
O G L I O ne,che li ſopravanzi un palmo, e-più Gio: Ermflo
di fiori di Cedro dzſtillata. vi aggiunga per ogni libra di effi. un manipolo di
,,. ...ai
Tartaro , poi lì fanno diſtillare con mediocre ſuo..
Sl Fà nel modo ſudetto , e vale efficacemente a co.perche qneſt’oglio facilmente aſcende con l’ac—
I.:
‘corroborare il cuore , ed è contro le febbri mali qua, la quale poi ſeparata da eſſo . [ì può di nuovo
gne. gittare ſopra i medeſimi Aniſi, e tornare a diſtil
lare,che così facendo fi cavaranno trè oncie d’aglio
O G Lſi I O perfettiſſimofll quale [i può rettificare, per averlo
di _fiori di Sambuco dzſtillata . più limpido,e chiaro . Nota, che pigliando meno
quantità di ſemi, non Cavarai la quantità PPOPOÉ‘_
Fer cavare quelì’oglio non ci allontaneremo zionaca di trè dramme per lipra . Si gela col fred
dalla regola de i precedenti . do , ma con poco calore lì ſcioglie ſubito . Dopo_
Facoltà . ul Uſa. l'anno fi comincia a rendere di ſapore amaro .
Hnto al capo leva il dolore di eſſo , e difende Facoltà, ed un.
dall’Apopleſiìa :poſtone una goccia nell’ orecchio Robora lo ſtomaco,e lo libera, dal gonfiamento,
libera dal ſibilo,e dal rumore.Corrobora i nervi. originato da fiato , eſi bevc utilmente contro i
e ſcpiſce ogni dolore,provoca i meſtrui, e leva l’o morſi degli animali velenoſhdiſcute l’Epileffia, e
ſtruzzìone del fegatouende le Donne ſeconde,cac— la vertigine,e vale alii termini dell’interiora , ed.
ciale ſec0ndine,ſana la ſcabia,e le cotture, e rende alla Celica-Giova all’oſtruzzione del polmone , a.
polita,e bella la pelle . i Tiſici ,"e Toffienti , ed ai catarrizchecalanoal
petto. Si piglia con brodo di Gallina per chiarifi—
O G IJ l O care il ſangue,e la viſta,ed in più modi ſoccerre al
diſiari di Mirto diflillato. capmed al Cuore:provoca la pietra da i renite veſ—
fica , rettifica l’utero dalla materia pítuitoſa , e fà_
S‘ lcava l’ogiio per lambicco da i fiori del Mir gen-:rare perfetto latte nelle mammelle .' Ferma il
L co,mentre ſono ancora freſchi nel modo del ſinghiozzo , diſſecca il fluſſo bianco dell’utero, e
le R0ſe5 ma ne rendono pochiffimn quantità . Di giova all’ldropici.Q_u_ando ſe ne danno ai bambi
fiillando le ſoglie tenere dei medeſimi Mirti ſe ne ni due goccie con acqua _di Capone , o. pure con
Cava maggior quantità di oglio, ma meno {Oi/ave. oglio d‘amandole dolci a non ſolamente preſervzu
Facoltà , ed Ufo . ma libera dal diſcenzo., del che Giovanni Erneſto
Couobora il capo 9 e lo ſt omaco ., e tenuto in dice averne fatto l’eſperienza . Giova grandemen
bocca, oltre, che fà buon fiato ſtringe i denti mo te alle Donne-,che hanno i meſh-ui diſordinatl lcd_
bili. a chi le gonfia l'utero; conforta… la matrice, e Pſ0’.
voca il parto. lu tempo di peſte ſe ne bevono due,
O G L l O o trè goccio con gran beneficio. E d’utile a chi ha
difiari di Garofano (IMI/lato. _ ſonni inquieti . Llna gocciola meſchiata con oglio
d’amendole amare,e poſto nell'orecchio reflituiſce
A i Garofani fiori cogniti, che i ſempliciſti l’udito perduto , purche i]. male non abbia trapaſ
li danno il nome di fior di Tunica, ſe ne ca ſato trè anni.
va Oglio nel modo delle Roſe,e doveranno pigliarli
ipiù coloriti di roſſo oſcuro, che inclini al negro. O G L l O
Far-'altri , ed 'Uſa . di Finocchio (lzſtillata.
Vale al mancamento di animo , odorandolo
ſEmplicementezed unto ſopra la regione del cuore LA regola preſcritta per l’oglio de i ſemi o
libera dalle paliìoni melancoliche del cuore” dal Aniíì doverà ſervire di norma per cava:
]e febbri con tagioſe; corrobora il capo,bevendone anche l’oglio dai ſemi di Finocchio , che eſſendü
_Dna goccia,o tenendçſi in bocca. - dolci daranno l’oglio più ſoave del finocchio ſel
vaticozma queſto ſarà più efficace nell'operazionii
O G L I O Facoltà , ed Uſo .
di ſente 11:' Peom’a diſlillflta._ Mitigai tormini del ventre ., cauſati da flatO
L’oglio deiſemi di Peonia li fà come quello vale contro i morſi de i Serpenti , con ſorta lo ſic:
di Aniſi . maco,il cerebro,la memoria,e la viflaèffl creſcere il
` ' D. ‘1 d z latte

zi. .,
"T’
4 O4 '1'_EA’TRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
latte alle notrici,diſcaccia la pietra da i reni, e re. pe groſſamente, eſi inſonde in gran quantita‘zdi
ſiſte ad ogni veleno , e vale fin anche in tempo di acqua comunedaſciando in digeſtione per lſ.gl0['
pelle-.variando pero un giorno l‘oglio di Cannella, ni almeno , dentro il lambicco di rame , detto vel'.
un’altro l’oglio di Anilì, ed il terzo l’aglio di Fi— ſica , poi con fuoco alquanto alterato ne ſarai di.
nocchio , il quarto l’oglio di Cedro , e ſi piglia la ſtillare l’oglio , ed ë di ſapor più toſto dolce , che
mattina a digiuno,ed eflcndo molto grande il peri acuco. ll Pepe, che rimane nel lambicco, non
colo , ſi doverà tenere in bocca molto tempo .Chi ſolo non perde il ſuo ſapore acuto -, che aveva pri
patiſce d’Epileſiìa dover-à pigiiare di quell’ Oglio ma di cavarne l'oglioz ma ſ1 fà ſentire più acuto:
. quanto cupe dentro una corteccia d’ avellane per ciò ſegue perche l’oglio del Pepe ſtava unito nella
volta,ma dopo purgato il corpo, e continuarlo per parte aerea di eſſo Pepe,e non altrimente nella ſol
dieci giorni.Conviene alla tolſe. ed all’Aſma-v furea,come anche accenò GiqurÎ/q/ìafDe Oleir be.
diff/'11.)che ſcrivendo di queſt’oglio dice: Et nihil
O G L l 0 alia/l , quàm aer ab igneſèſmratu: , multòque aff—
di ſemi di Cariandro diſtil/ato. ſicaciz‘zrfimm *aim , é“- effrt‘ìur exerz‘t, quàm Piper
ipſum z habet ’UÌÌ” *valdé Penetra'ntenr .
Qgeſt’oglio ſi cava col medeſimo modo ſcritto Facoltà , ed ‘Uſo .
di ſoprazma ne rende poca quantità .. Caccia il {lato , ela fltmma'ddl ventre 7 e là ve-~
_ Facoltà , ed Ufi) . nire buon appetito . Conſeriſce a’tendini , ed a gl‘
Vale a ſedare i dolori del capo* articoli raffreddati , ed anche al letargo , ſpaſimo
cinico o alla ſciatica , reni , inteſtini a e veſſlcai
O .G L I O ſcalda tutti i membri raffreddati , caccia valen
'di ſemi di Belfaſt/Io diſh/[ata. temente la. pietra da’reni, e dalla veſiìca , ferma
imeſtrui , e cura l’Atroſia de membri , conviene
Si là .l’oglio
cedenti i dei ſemi del Pcttoſello,come i Pre all’Epileſſia: giova a’dolori eolici: incita la libiz
dine i aumenta il ſeme, e10 rende ſeconda i al'
Facoltà , ed Uſi) . ſoda il capo , ed i denti mobili . Giozártbmanno
Yale a provocare l‘urina - dice, Che 01mm Pipe-ri: nigi-ip” wffiram {Iíſtíſ
111mm , cordiale exirm‘um, ci** refrigeram cſi, dul
;~ ~` o G L 1 , o ce rum grata bumidítate ,_ cuju! gatta tre: , *url
' " di/èmí di Cimino diflil'lato. quinque , in aqua Tab/ici , ml remain-ri minorir r
borir aliquot ante. [mroxyſmum dataefebrem to[
Il modo di diſtillare queſt‘oglio è l’iſteſso de’ _Iunt ,e ſi intende a terzana intermittente , e quaſ
ſudetti . tana , onde GiarErneflo ſoggiungezExPeríentiaif
e Facoltà , ed ‘Ufo ſemet ſum erlofìm' a bui”: alex’ gatta/zu tre: tum
ſci-”Pula una Myrrbzz rubi-4 elacſiía: mix”: , m’è/1
\Gìova efficacemente alla colica 1 ontandolo all’
obellicolo dopò i cliſtieri , e pigliato per bocca di ln cbr/alata; , dim/'que bow” {lille Pdroxjſ’” ”m
fende il capo da i catarri, e :allegra il cuore , Cava fabri: tertirm-e intermittenrir ſun/[ita: e ram feli
la pitnita dal polmone, e dal fegato, e giova effica crflimè curare :prec/we: enim barrarem ità, ut "55
cemente agli apoplettici,corregge il ſangue-viſco Lil/0)‘ ”lim ſega-azur , e lo fà_ ripetere '-1 pigliare *
ſ0,ed impuro,evacua dallo ſtomaco la pituita, e lo quando alla prima non legue l’effetto i ma Vuol"
conſerva nel ſuo tuonmajutando anche la conCOz che ſi purchi prima il corpo.
zione , e ſollevandolo da tutti i mali di Eſſo . Vale
al cuore debilitato, e toglie ogni dolore dal petto, O G L . I _O
ed inceſiinizcaccia i vermi,e gl’uccideì fà, urinare, di CilrdAMOM-í diſlillato 1
e purga valentemente la matrice .
Al Cardamomo , che volgarmente ficliiama
0 G L I O grana Pm adiſmſe ne Cava i’oglio per lambic
di Semi di Naſhrrzz’fl'díjìillato. co di Rame nel modo de gli altri; ma nc: dà pochil
ſima quantità .
'Si cava l’oglio da’ ſemi diNaſturtio nel modo. Facoltà, ed 'Uſò .
‘ che ſi è ſcritto de’ſudetri . Giova al mal caduco , robbora lo ſtomaco cle
. Facoltà ,_ ed uflz .' bole , e [occorre a’deliquij di animo.
Unto a1- ventricolo giova grandemeutc, ſico
me a’lombi , ed al dorſo: Toglie il tumore , e do O G L l O
lore del capo , e lo rende agile , e leggiero , e uti di Caroſzmi diſſi/11170 e
le u‘rumori delle parti virili , cura le puſlule , e l’
ulcere ſurdide . Sana anche nelle mammella i can l ſanno macerare quattro libre di Garofanîlſfl" , _
cri ,e le piagheumide , ni , o poco rotti) con quaranta libre di acli“
comune , in luogo caldo , e li diliilla per vrllìca
O G L I O di rame con ſuocu di ſecondo grado , perche qutſt’
di Pepe díſtillflto . oglio èmolto groſſo, epercib uou aſcendc così ſa
ciimente , e quando l’artefice opera qu} tig"lffl‘ì'
“..--—
l toglie il più perfetto Pepe , che ſi trovi , ed mente averà orto oncie di oglio di colore rcſſaccíoa
èquello a che ſi chiama Pepe Aureo; ſi rom. e gravante in modo, che cala nel fondo dell’acqua'
Ret
PART ETLRzA': 4°T
Rettificandoſi per vafi di vetro, lì rende più tenue nella dentro un’ovo ſorbileſi o in brodo di carne
e di colore bianco , e traſparente. vale contro la Lipotomia febbrile , corrobora il
Balſamo annerlrio deGarqſani ſi Cuore , e fà ricuperarc le ſoch perdute , ſu parto
Gio-nanni Beguino cava da Caroſani altiuttíſſen rire Facilmente . econſorra l’utero . Nel principio
za licore alcuno , per florta di vetro , un’altro o dell’idropiſia lì loda grandemente, bevuto' ogni
glio di Garofani abrugiaticcio , dice che {la un’e _giorno con brodo di Gallina, e provoca di più!
gregio Balſamo vulnerario , ma ne fà ſvaporare l' Meſtrui , e perciò non ſi _deve dare alle donne gra
vide . Duo 1 0 trè goccſſie y preſe con Mitridato va
empireuma , laſciando il vaſo ſcoperto in luogo a
ſciutto: per ogni diece goccio di eſſo vi aggiunge gliono Contro iveleni _, facendo ſudare.
quattro grani di ſale di Saturno , e l’uſa per ſana. Pigliato per bocca 9 meſchiato con materie dol—
re l’ulcerc ſetide , ed antiche , - ci toglie la toſſe fredda , ed il dolore del capo; ral
Facoltà , ed ‘Uſo . legra il cuore..Conſort_a tutti i membri ont… di eſ
L’oglio di Garolani primo quanto , ſia Virtuoſo ſo . Ne’deliquii di animo lì può dire certamente
l’ha dimoſtrato largamente Terfraſto (ln L‘lzirugia.) eſſere medicamento ſingolere, ed in quelli calìſi
e lpecialmen‘cconforta il cerebro c Cuore , e dilſi deve uſare d‘Inverno più che d‘Eiìate , e circa la
pa tutti i ſpiriti melancolici , ſcalda il ventricolo, doſa ſar-àlicore
o altro di due , o trè. gocciole
idoneo ſi ,con acqua , vino ,
aiuca la concezione , e conſuma gl‘umori lenti . e
Viſcidi: conferiſce anche alla Dxarrea . cauſata da
calore , ficome al ſeguo freddo : conviene alla ver O G L I O
tigine , ed alla debolezza della villa , e ferma il ca. di Noci Maſchi-iu dlſtillato .
carro , vale alla Golica , ed ontato al ventre proi
biſce la ſalita dell'utero , lo purga , e lo rende ſe. On quel medeſimo ;nudo , che ſi èdetto della
condo , e provoca i meſtrui: l'ona le gengive cor. _ Cannella dover-À praticurſi l’eſhaaione dell’
rotte , fà buon fiato; llnto al cap) , e cmì de vec oglro delle Noci Muſchiate , avvertendo che ſiano
chi come de giovani preſerva dalla canizie . e to, intieramente perfette , ma poi pellate groſlîlmente,
‘glieilcontaggio delle fibbri . lnſtillata una goc e non doverà diitlllarne meno di ſei libre,zrltrimen
ciola nell’orecchio ne toglieſubito il dolore , .ori. re è così poco l‘oglio , che aſcende nel lambicco ,
ginato da cauſa fredda,conſeriſce alla memoria , e che diflillanrlone una libra di elle Noci , con dif..
leva la nauſea dello ſtomaco. Tuglie le lìncopi.ed ficoltà ne cave-rai una dramma; la deve le ſei li—
il dolore , del capo di cauſa fredda , e finalmente bre unite ne danno più di cinque dramme per li
polſizde molte altre virtù y che Giovanni Ente/Io bra , tenue , e chiaro come lo ſpirito di Tereben
dice: Pro ſuo merito non POUKBÌ (lfſſç'ſlblîsſllſamum tina . Quello avviſo carnina in ogni altro mare
prxſtrznriffimum mea aſia-'me aqua: . La doſi è di xrale z che ſi diſlillarà .
quattro goccie , con vino . brodo e o zucchero . Facoltà , ed Uſo . ,
Uizto alle narici vale a dilloltere i diſcenſi , Ò
O G L I O cara… , e li dolori delle giunture 1 ed ontandone
di Cannella {ll'fiillata .› due goccia alla vertice del capo conforta il cerebra-`
e lerma qualſivoglia diſtillazione fredda , llnço
urta la diligenza di ſare quello prezioſo oglim all’obell cclo mitiga il dolore eolico, e poſtare u—
, doverà conliſlere principalmente nello lCc‘p na goccia nella lingua conforta il cuore , e ſoc or
gliere ottima Cannella di ſapore acuro a e doppo re grandemente all’Afonia, e Lipctomia, relìſte
tagliarla 1 o pellarla groſſ-;menre , e farla maCera a’vermi , là buon fiato , e buona villa , e rtſlb
ſe con acqua comunç , come ſi è detto nell’oglio di tuiſce l’odorato periuco , ſcalda il \'c”L”.0l’J , ſe
Garofani › ſacendo poi la diſtillazione per ii vaſo gato . e reni raffreddati . Cura le ſincopi › ruſſo—
di ſamC›ClÎiamata velſiça , ſi cover-‘i l’oglio iuſieme dai meſtrui largamente proflut-ncl , e render'econ
'La
CO" l'acqua o la quale lì doveraì ripontrc 31 Sole I de le Donne: giova a‘Tilíci , mondifica ‘l ſangue
aCCÌOCCl‘A; tutta la parte oleaginoſa le ne ſcendaal e conſerva il calore nativo. e robots tutto il cor
fondo del vaſo , ell'endo quell’oglio naturalmente ñpo . [Into all’obeilicolo , e tra il fondamento , e’
grave i cl-.ç ſempre cala nel fondo dell’acqua a …il tellicoli , Opera l'erezzione della verga, c chi ſuſſe
chi lo voleſſe più aſſottigliato i può rettificarlo con impotente , per cauſa fredda , p o di. muncamento

a ſtorra di vetro . DleCl libre di Cannella perfetta di ſpirito . del che ho fatto lPerienzu degna da no
daranno dltCi dramme di oglio perſetulſimò- CÌ‘OÌ* tarii, 'come ſc’g ›e .- ' '
lio avverte, che non ſi debbano Pzſtdre ſottilmen Lln certo cale pativa A ”ati-aim” l’ impotenza
te gl'aromi a quando (i vogliono diſtillare: Ario di emettere il ſeme , nell‘ atto venereo , ſvanetìdo
qui” dimirlio minz‘u tibi olei ſuppezlirabunt dic’e l’errczzione della ſua verga , Pdſſdto , che era un.
gliae Giovanni' Art/”nanna dice: Pra/Zanzim Bj} 0 quarto d'ora dopo, che li eu congionto con la
leum ex Caſſia lignea vera 8*- maioris yirmtii e ali Donnafld ogni modo ſi trovava uſciti il ſeme dal
più dice , che quell'oglio tanto di Cannella, quan la vergizumr iolo ſenza dilettazione, ma ſenza av—
to della Caſſia', che li cava dopo finita la dlſtillíi vcderleiie,ſinaliiie ice doppo di aver uſati quali in
zione del primo oglio orloruto .~ E11 prajlrznrijìi numerabili mcdlcámemi , riuſciti vani , ven"e 3
mm” vulneraríum , quod/ib:: ‘Du/mu' Jim‘ "CMI, curarli da me . ed lo gli preſcrillì l’oglio di NOCÌ
fw* "mm ciriſximè [zu-mu , M uſcniate diſlillacomon un poco di Zibettoffl M u
Facoltà , ed ‘Uſo o ſChiOΑi) torma di linimento, facendolo ongcre in
Figliandoſi due , o ch: goctie di oglio di Canó_ ter aumenti)- :elle-_run cinque volteflicupxò la ſoc
l
ZI
i
466 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI
z
La virile , e genero moltiffimifigli Con la ſua ſpo. O G L I O
anche piglio immodiatameute,che guarì . di Canzian-1 dZ/Zillata .
0 - G L I O Si cava per iambicco dalle radici della Genzir."
di Mare diſtillata . na nel modo del Calamo Aromatico . '
Facolta , ed Ufiz .« Facoltà z ed ‘Uſo,
Ha quaſi l’iſteſſe virtù di eſſo, ma particolar.:
l cava come l’oglio di Noci Muſchiate, egio; mente di preſervare dal dolore eolico: Leva il ſe.
va quanto il medeſimo in confortare il capo, tore della bocca,ed uccide i vermi de identi . Nel
cuopre, ſlomaco, ed utero,e (occorre alla Colica da medeſimo modo lì fà l’aglio (Iiſtillato di Dittama,
'cauſa fredda . ed ai tormini del ventre . Si trova e giova per ſedare i tormini delle parturienti.Così
.i ſpecialmente una proprietà' in queſt’oglioin gio anche (ì diſtilla l’oglio di Enola,Eringio ,ed iriue
vare alla palpitazione del cuore , quando fi trova per gli effetti del polmone .
complicato con l’impedimento dell’urinare , e ſe
ne piglia per doſa due,trè,o quattro goccia con vi. O G L I O
no a digiuno. ’ſoglie il catarro dal capo, robora il di Gimp” a’iſiillato.
medeſimo, preſerva dalla vertigine , rende l‘utero
robuſlozfä urinare copioſamence,e caccia la pietra; DQveranno pigliarſi le bacche di Ginepro piè:
diſpone di più le ſemine a concepire a Valendo an ciole,negre, e ben mature” dover-anno am.
che: al lìbilo‘dell’orecchio . Giova a i denti ſmoſiì, maccarſi per più giorni , diſtillandone poi l’oglio
che ſe ne cadono ſenza dolore, e fi doveri ongere, e , c’on fuoco regolato Dentro il medeſimo lambicco ſi
ſregarne ſpeſſo le gengive , ` pone un poco di fermento ſciolto con acqua , cſi
laſcia in luogo freddo finche ii brodo ſi lì ſentire
O G L I O vinoſo, all'ora ſe ne fà diſtillare 10 ſpirito ,{i Gim
di Calama aromatico diſtil/ato. Pro I il quale,quando vi s’aCCende dentro il fuoco,
concepiſce fiamma , ed arde tutto, come ſegue con
C Hiamano i Sempliciſti , Caiamo Aromatico lo ſpirito di vino .
quella piantamhe Dioſcorirle nomina Acoroz Facoltà , ed ‘Ujò .
ma flffi gl’attribuiſcono impropriamente il nome Giova alla paraliſia de’ membri , all’ulceredel
di Calamo,percl:e il Vero Calamo Aromntico è una polmone , dolori colici,e peſte , licome al proprio
pianta molto diverſa dell’Acoro vero.Dal Calamo \ capo de’ſpiriti ſi è detto ,
Aromatico uſuale fi cava oglio per lambicco nel Conchiudono tutti i Chimici , che l’aglio dello
modo dalle Noci Muſchiate , e così anche ſi. fà del bacche di Ginepro diſtillato ſi equipara alla faq
Coſto,e Cipero,per roborare il ventricolo . coltà _del vero Balſamo, e di più ſiè (periinentato
.Facoltà , eri Uſa. inſigne preſervativo dalla pelle, e da tutti ii vele
Conforta la memoria,toglie il catarro , ed il do ni,bevendoſeue a digiuno alquante goccio con vi
londel capo , originato da freddezza : fortifica lo no, diiiìpa anche iflati,e cava la pietra da i reni
flonmcoze la villa,e ſoccorre alle liporomie;ſerma il e la materia muccillagîuoſaNale alla paraliſia a E
_vomito , accelera i meſirui , toglie la ſoffogazione rende monda la cure,levando le macchie negre di
della matrice,afierge i reni,e fraugela pietra; fcr eſſa . Sana l’apoſteme maligne , Purga 10.ſtomaco
ma la Gonorrea benignazſà naſcere i capelli,e Pre' dalle materie pituitoſe , che non ſono attea dige
ſerva dalla malinconia-dal delirio, e mania . rirſi,e che vaporano al capo, onde poi lo debilita
no, e ne Vengono originati i catarri , e da queſtil
Q G Lſi l 0 ia ſtrettura di petto,con molti altri mali- Giova ‘
di Zedaflriz: eli/lilla”. imembri contratti uuro caldo alla parte affetta
l. v corregge mirabilmente la diſenteria,e la tumefaz
L'Oglio di Zedoaria `ſi “cava per lambicco nel zione del ventre: bevuto la mattina a digiuno UC
modo delli Garofani, ſicome anche quello di cide ſubito i vermi del corpo, e bevuto con acque
Radiche di Angelicaffliſtorrafl Tormentilla,i qua d‘Artemiſia , odi Cicoria ſeda i dolori colici o e
li conferiſcono a irriali peſtilenti . ' della matrice, ongendoſene anche l’obellicolo
F”cult-ì , ed Uſa. con una pezze-tra di cela , e Poi premendo ſopra
Ha queſtfoglio peculiare proprietà di ’róſiſtere con una ſcorza di Noce,o ventoſazcon vino caldo
all‘aria contagioſafled a i vapori cattivi, che eſala bevuto, parimente a digiunmal peſo di uno ſcro
no dalla Terra, i quali offendono i ſpiriti , e le fa polo ſi loda alla podagra,purche non lia più di Il“
coltà naturali z ſana qualſivoglia pontura, e‘mor' anno,o uodoſafli conſuma ogni ſopflfluitàfl bi
ſicatura di qualunque animale velenoſo , ſicome ſogna digiunare , dapò preſo l'aglio quattr’ord
l’ulcere,e le lerite,anche fatte da ſchioppi. Riſolve Chi ha impedimento d’urina , pigli di quelia
itumori Così interniçcome eſtcrni, e ſpecialmente quint’eſſenza ſci,o otto goccio con vinocaldoie il
. queidella matrice, purifica il polmone, e ſeda per la continui per quattro , o cinque giorni, matti
ciö la tolſe , la colicazed aſma : corregge il fetore na,e ſera, fà urinare ſenza dolore . Piglíato nell' di
della bocca: notriſce il corpo , ed ajuta la digeſtio iſteſſo modoaſerma l’immedico fluſſo de'meſtruh li:
ne; cura le ferite antiche,e corrobora il cuore, e la più di qualflvoglia medicamento . Leva il libilo
villa , ammazzai vermi , e fà ritenerei’embrione dall’orecchiom diiiipa l’udito difficile. Conferilcc di
nell’utero . a i inaniaci,inelancoiici,ed Epilettici . Lt
ì OGLlO,
DARTETBRzA'. 4°"
O G L I O dro o sfuggono il diſtillarlo , perche il fuoco li to;
di Bacci” di Cifreflò dilZi/lflto. glie , e diffipa alcuni ſpiriti più tenui , dove riſie
de l’energia del ſuo proprio , egrato odore r e per
”Matti/Ja Porta ( Likde di/Iillation.) dice, ciò cavano l’aglíoſmzn fuoco , premendo i'Cedri
che nel meſe di Febraro le Bacche di Ci nella ſcorza al taglio d'un mortarino di bronzo , 0
preſſo hanno peculiare proprietà di riſtringere, e di un bicchiere di vetro , e rieſce ſoave , quando
percioin quei tempo ſi dovere‘: diſlillare quell'o poi vi ii' meſchia zucchero polverizzato , ſi chiama
glio a e doveranno pigliarſi in quantità ſoprab Elroſaccbara di Cedro .
bondante. e peſlarle bene , laſciandole infuſe per Facoltà 1 ed Uſo .
due giorni in quantità di acqua Comuneynel m0 L’Oglz‘a di Cedro bevuto Con vino alla quantità
do ſudetto . di ſei , overo orto goccie , cura le morſicature del
lll.l le Vipere , ede’Scorpioni , ongendoſene il luogo
Facoltà , ed ‘Uſh
llnto quefl’oglio alla cervice,o alla vertice del morſicato: poſto al naſo vale contro la febbre pe
capo ha peculiare forza di fermarci catarri o che ſtilente , e la Peſte iſteſſa , ongendoſene la gola, poi
calano poi verſo la ſpinal midolla . * fi,e piedi giova contro la melancolia . Robora lo
ſtomaco , e conferiſce alla digeſtione . Bevuto Con
0 G L l O vino , vale contro i fonghi velenoſi , ed ontando—z
di Baccbe di Lam-o diſiillata. (ene La ragione del cuore lo libera dal pulpito.

L tempo di raccogliere, e diſtillare queſte Bac O G L I 'O


che, ſarà il meſe di Gennaro , e circa il modo diſcorze di’ Limana-[li piccio
non è diſſimìle dall‘enteccdente,ma queſte danno, /i , e 'verdi dzſti'liato .
maggior quantità di og‘lio .
facoltà . ed llſö . ll mode di cavare queſt’oglioè l’iſieſſo del Ce
Vale a i dolori articolari, ed a i nervi ingroſſa— dro : non occorre Però gractarle; ma ſemplicemenñ.
the reſiſte ai veleni, all’Emicranea . ed al dolore te tagliarle .
coliCo,iliaco,e dell’utero, e finalmente alle ſciati Facoltà , ed ‘Uſa .
che, e di tutte le viſcere , originati da freddezza Giova grandemente a cacciare l’arene , e pietre
onde giova anche alla freddezza dei capo , ed al picciole da’reni a bevendone con vino,otto,,o dieci
letargo.Vale alla febbre cotidiana , e terzana in goccio la mattina a digiuno .
termittente,ongendoſene però tutta la ſpina avan
1
ti il paroſìſmofflroibifce il cader de’capelli, e to O G L I O
glie il ſibilo,e;l il tinnito dell’orecchio , toglie il di Scorza di' Aranci dlſti/lato .
{htm-3d i tormini del ventre,e ſcalda il fegato raſ
ſreddaro . Conviene all’Atroſia, all’idropiſia , ed Ifä come quello de’iimoncelli; ma quelle do
allo ſcirro della milza . , veranno pigliarſi più mature . Si cava.. anche
aglio per lambicco da’frutt’i piccioli di eilì Aranci
O G L I O iinmaturi , e rieſce adorato , e chiaro .
di Bacche di Edera diflillato. Facoltà , e11 Uſa) .
CorrObora lo ffomaco , e frange la pietra nella
Col medeſimo modo de’Predetti ſi diſiilla l’o— vedica.
glio dalle Bacclze d’Eclci-a .
0 G L I 0
Facoltà , ed ‘0/72 . di ácorze di Noci verdi dzſtz'llato .

Giova ſingolarmente a‘mali freddi dell'articoli, Ipigliano le ſcorze offeriori delli frutti della
priwoçaimeürui, caccialapieua, ed eſpurga , nociaquando ſono freſche , e verdi , e ſi fanno
. e lima l‘ulccre . leccare . e pcſtate che ſono ſe ne cava l’oglio I ed
Giova alla milza, e fà ſudare, onde alcuni acqua per ſtorta di vetro con fuoco moderato’ il
lo lodano nella Peſte, bevucone Poche-goccie, quale rettificarai per [loi-ta di vetro - ~
Perche in troppo doſa offende . ÎüCOIÌKÌ o ?(1 j

anwino aſſeríſcemhe giova queſt’oglio contro la


_O G L l O peſi” Veleni, quaſi meglio deil’oglio di Vetriolo .
di Scarpe di Cerro diſtillato
O G - L I O
A Fare queſt‘ oglio `ſi dove-:anno pigliare i Ce di Legno Aloe diſtillato o
dri di mediocre matu rezza , e nati in luoghi
aſciutti , eli dOverà grattare turca la ſcorza di eili, P [glia il legno Aloe con le condizioni deſcritte
finchearrivi alla polpa bianca carnoſa , facendola in queſto Teatro, e fan ne raſchiatura. la qua
diſtillare nel lambicco di Rame con acqua comune le Ponerai in putrefazione con quantità d‘acqua
nel modo ſolito , e raccoglierai l‘oglio tenue , che facendo poi diſtillare per florta di vetro con fuoco
lopranuota all‘acqua : in breve poi ſi ingraſſa , e piacevolewd unitamëte con l’acqua cavarai l’oglioñ
diviene reſinoſo, perdendo la grazia dell’odore . Al Tenuto in bocca corregge il fiato ſeculo“: lo ren
cuni per averlo col proprio ſenſo naturale del Ce de buono , ed adorato . ed opera con più energia
tut
408 TEATRO FARMACEUT. DEL' DONZEL-LI
tutte le virtù del legno Aloe medeſimo. india , dove naſce copioſamente 'a ſe ne cava eglio
in più maniere , ma quando ſ1 diſtilla,come quel.
O G’ L I O lo del legno Saffafras , per il lambicco di Rame,
di Legno AjÌmIata dìſtillnta. detto veffica rieſce di color aureo,e di buono odore
il quale pigliato per bocca opera più efficacemente
Si diſtilla nel modo di quello del legno Aloe; che non fà il decotto di eſſo , e ſi puo pi'gliare me.
Faro/tà , ed Ufo . ſchiando con una libra di zucchero , diece goccia
E utile come qnt-ilo del legno Aloè , ma più ri di queſt’oglio . e poi formare Tabbcllc come il ma
mtſſarmente; In oltre lì adopra da’guantari per nus Chriſti , e pigliarne una la mattina .
iſpelììre le loro compolìzioni profumate . Facoltà , ed ‘Ufiz .
Del medeſimo oglio bevendonc , la mattina tri,
O G L I O o quattro goccio con acqua appropriata , con pro.
'*-.` di Legno Radio diflíſlala, det: curare di ſudare per quattro ore, e continuando
' to imPÎ-oprinmente di per u`n meſe, con il regimcnto del vitto , opera
radica di Roſa ñ così eggregiamente a purificare il ſangue , to.
gliendo anche l’oſtruzioni del polmone , e del ſe
Il legno Rodio , e materia di pianta peregrina, gato , e conſuma il morbo gallico con i ſuoi dolo-1
ed è chiamato anche radica zii Roſa , non per ri , e ſi equipara a quanto puo giovare il preſumo
ch: lia radice” legno di Roſaſcome malamente al di Mercurio , ma con più lìcurezza . Giova anco
cuili credono ) ma perche l’odore di all'0 legno ra a far ſmagrirei troppo graffi , cura l’ulcere elle
{piſa l’ odore lnnile a quello delle Roſe . Si cava riori delle fauci .
q1.cſt`ogllorlduccndo cſſo legno in taſchiature, le Il ſecondo modo di cavare quel’c’oglio ſi fà empi
quali iaruí macerare con molta quantità d‘acqua endo una Rorta di vetro , lotata , con legno ſanto
comune , aggiungendovialquanto di ſale comuñ. limato , Operando nel principio lento fuoco di car
nc , ſi fa dlſhllare con fuoco moderato , e ne ‘bonì , e POI (i anderà creſcendo ſecondo igradi
cavcrai oglio , ed acqua , ſi ſepara l’oglio : e l’ dell’arte, ſino che ſarà diſtillato quanto ne puòdi
acqua lì ripone ſopra delle raſc‘hiature del legno ſtillare , ſepara l’oglio , e quel che rimane ſarà lo
Rodio , che già ſono rimaſte dentro il lamblcco , ſpirito con la flcmma , il quale ſi ſepara per 11113
e replicarui così la diſtillazione , finche non diſlil llorta di vetro,u ſcendo prima la flemma , c poi ſuſ
larà più oglio , il qua-le ſarà chiaro , e di buono o ſeguentemcnte lo ſpirito acido del quale ſpirito ſëè
dore , ecolore . fatto prova di giovare un’oncia di eſſo più che non
‘ Fncoltà , ed U172. fà una libra di decotto di legno ſanto medeſimo .
Si uſa queſt‘oglio ne’dolori del capo prodotti da Il terzo modo ſi fà per deſcenſo , riempiendo
cauſa calda , e per la ſua fruganza è capace di me una pignatta delle ſchiegge del detto legno cava
ſchiarſi con i Balſami , edin qualſivoglia {Orte di te dalla parte interna di tlſo,come più oleaginoſa
[ofiomigio . ’ e balſamica : nella bocca di detta pignatta 1 dalla
O G L I O parte drä dentro acconciarai una lamina di ferro
de‘ Legno di Saſſzg‘h” (li/lilla” . (“ſta forata” POi chiuderai la bocca della pigno
ta con la bocca di un altra pignatta , ma più lar
N On varia punto la manipolazione di queſt’o ga,acciò una entri nell‘altra,lotando bene le com
glio da quella del legno Rodio , ma con più -mefi'ure, e come quelle ſaranno ſeccare , ſepelirai
la Pignata vuota dentro la terra , finche paſſi la
difficoltà ſididilſiccrne
lunghezza tempo ſidadiſtilla
quello quello
, che lì1 cava
il quale
da rcon
ſe_
commeſſura delle gionture : farai ſopra di ella pi
mi del finocchio , cd hà anche la condizione dica gnatta fuoco di carboni,che la circondi tuttíhe la
lare nel fondo dell‘acqua . quantità de i carboni ſarà l’iſtcſſo peſo del legno
Facoltà , Uſl Uſa. ſantozchc ſtà dentro la pignatta,c l’acccnderai rut
Le virtù di queſt’oglio ſono le medeſime di to i“ una VOÌER o efinito di conſumarlì il fuoco
quelle , che políìede il tuo legno, che ſe gli potna ſarà finita l’operazione, dopò che ſaranno raffiëd
francamente attribuire il nome di l’anacea , aven date le PignattC-e ſeparate le commcſſure, trovarai
do facoltà di incidere, aprire , ed allergcrc: gio nella pignatta di ſotto l’aglio 1 ed acqua r Fogli"
va all’mtcmperie fredda , ed all’oſh-uzzione del fe “fà come PLUG liquida,ſcparati che l’averaíaſëîìi'
gato , meſentcrio , milza , reni, e vcllìca , come fica l’acqua , la quale ſarà lo ſpirito acido del le*
anche al Capo , petto , ſtomaco 1 da cauſa flatoſa, gno ſanto. Così anche ſi pub cavalel’oglio del Saſ
e fredda , giova parrmenre a‘dlſetti diHulſione , iafras , ma molto inferiore al modo primo de
come chiragra , podagm , morbo gallicu , e ſcabia, ſCrÌLÈO .
cauſati da prtnita falla . Se ne pigliano quattro , o Quali’altri modi di cava‘r l’oglio di legno ſan
ſei goccie con vino , o brodo . t0›lono m uſo ſemplicemente per onzioni ellrin:
lecheine i Calì di dolori Gallici .
O G L 1 O.
di Legno Santa zl/ſtí//ato . O. G L I O
dz legno di Gimp” dzſtz'llatO
L legno Santo , ed il legno Gnaiaco ſono una
medeſima coſa , bcnche (ì trova chi vi fà dif ÙWH - quìla medeſima prauca
, ,\ ſervrre . del
ferenza , ed il nome di legno Indico , glie lo dà 1’ D Guamco per czVare queſi’oglio , il qui-file c
oro -
\

- PARTE …T E 11,2 A: 'e l


- &óî
proſſimo alla natura del Glìaíìcch primieramen O G L 1 O
te li loda al dolore de'denci,ed alla. corroſione di di Legna :li Buffa diflillflto- `
*effi
FÌMOÌÌÒ , ed ‘Uſòo . Si dífiilla nel modo dj quello del legno Eraclea.)
Giova ſubîtamence al dolor colicM nelle dona i Facoltà , ed Uſb.
ne alla {oſſogazione dell‘utero,ſe ne danno perciò'. e A ſana
Hu le medeſime virtù
peculiſiarmexíte di quello
il dolor del legno
de ideati 1 'daſanto,
qua
ſeimwero otto,e dieci goccie,con vino caldo,o bro—
do di carne,e nel medelìmo modo caccia il ,veleno lunque cauſa, `che proceda , pollo ſopra i denti do
dal corpo.Giova ançheflngendoſeue caldo tutta la‘ lenti con pezza di lino» del che ho fatto continua
ſpina del dorſo,alla paralilìa,ed epileſſia- Mercen- , ſperienza , ma per?) applicato con vino cſſendo il
doſcne trè a o quattro goccie níell’orecchio , con dolore da cauſa fredda: con aceto da cauſa calda,
bombace,ripetendo ſpelſo , reſtituiſce l’udito per tenendo il paziente in bocca quella miſtura 2 per
duto. Sana ſubito la freddezza contratta nelle‘ ma qualche tempo,e Io ripeca cinque a o ſei volte 5 in.
ni”: ne i piedi , o altro membro), ontandoſi con ultimo li lavarà la bocca con vino_ p o acetO, e ceſ;
queſt’og‘io caldo . Nei doloricolici da cauſa cal ſarà il dolore .
da , o fredda , ſi-…ome alla podagra ſe ne beve per
cinque giornifluanto può capire in meza ſcorza: _ 0 G L 1 Q
di noce con altrecanto vino caldo lo mattina; v"'alqw . , di Legna di Cifrcflo dtſtillato .
alla contrattura delle mani, e de i piedi , ed alla.
febbre quartanamel modo, e quantità medeſima, g’lnſondono dieci libre di raſchíatura di legno;
pigliato per trè volte, uccide i vermi del corpo, e \ di Cipreſſo in acqua di fontana a ſofficienza,
Vale contro l’impefllimento d’urina : conferiſce ſi laſcia per 24.0re,poi (i dillilla. e cavarai l’acqua
nou meno al dolor del capo da freddezza , ehe al e l’oglio come acqua gelate . in più parti del reci:
catarro, ontandoſene le temple, ela nuça, e bevu pience. ~
tone nove giorni continui , ſeifovèro otto'goccie. ,, 1 Facoltà , ed ‘Ufl) .
Si loda ſopra tutto all’ldropifiamd all'iſcrizia ._ E’ cola ſperimentata contro le fluffioni fredſi
de,che calano agli articolifl vi conferiſce con uti
o G L I 0 , . ' 7 lità grande .
di Legna Eraclea díſtillata.
.....
. [ o G L I o
EBäſi credenzz
…u il legno comune, che
dcl`BullÎizina il legno
ſecondo Eraclea..
la rettaſiin— di Legno di Frnflino dafiíllato.
. Faro/rà , ed ’Ujb .
teiliijcnza di qu lio nome , come anche (li-…ono
Gimlírfleſtao e Gtozárlbmflnno , il legnopfiracleo è S' I {à come l’oglio di legno ſanto.Si adopra nell?
quello dei Corilo cioè dell’AveÎla-imrhiamace quì t arterica fredda:Sana la morſea bianca,e la ne
volgarmence Nord/c . il, cui frutto lì“chiamg da i grascura i paralitici ,e conferiſce alla milza , non
Latini Nm.- Heraclcozicuquod, ex Heraclra ,Ponti ſolamente bevutoima Ducato .
trmulaM/ínr,diçe Teofra/Zo . figura-mo, però fi , a* i\l~q| ' J. 4

affatiga molco intorno a quella materia, e vuole O G L I O


onninamcnw , che il legno Eracleo ſia il legno del di legno di' Edera. .
Buffa , e conchindc finalmente CO” dire‘. (LJ-ande Faro/rà , ed U10.
,.
pure ciò non fufli: -1 facciali elperienza del detto
ogîio di Buſſo . che li troverà pofledere tutte le . - Si diſtilla nel modo ſndetto z e vale all’artetiea
prerogatiw . che lì l‘ciivono‘clell‘ogflio delflegnoi` fredda .
(Eracleo , e di e di più averne. fatto l’eſperienza!.
come più volte ho fflcto anchjiomedclìmg con , Q… ~o o" L 1 o
evento non ſail-ice . ‘ d'Ambragial/a z 0/in Succim [Ii/lillat”
- Per ca-are l'oglio dal legno Eracleo ſecondo..
Arthmanno. e Cimbri-e350 , lì fà pigli-udo le’verz ldo-verà digerire una libra di Succino polve
ghe dell'Avellane , e lì Fanno ſeccare . facendone ”zzito con alcrerauco vino bianco , o acqua
poi pezzi piccioli., e lotriliz ſi l'anno cliſtillafe per, Roſa., o di Bettonicu 1 ſi dillilla poi con florta di
lambicco di terra con il cappello di, yetro , ed vetro con fuoco moderato, ed inlìeme con l’acqua
uſcirà lo ſpirito , con l'aglio , che lì [ep-ara. con l’uſcirà una Porzione di oglio ten ue.chiaro, e bian
ombutillo di vetro . co, che inçlina all’aureo , ed è il più perfetto; ſe
~ Faro/tà , arl U/b . _ guendo l‘opera della diſtillazione uſcirà aglio
L’oglío del legno Eraclco ſi loda , per cauſa giullozm poi roHÌiccìoache inclina al ceruleo,i qua
ſperimentata conci-oi vermi , bevuto con vino; li riponerai. ſeparatamente : nel fine dell' opera
dandoſene quattro goccie a i lànciualì, ed in doſe aſcetxderà_ nel collo della &orcu un ſale volatilefllel
alterata agli adulti . Allerge , e mondirìczi l’ulcere. quale diceſiìmo al ſuo proprio capo; quello ſerba-7
antiche@ le piaghe ſordide. pollo_ ſopra di elle con rai anche a parte-Creſſi” vuolezche l‘oglio (li Sue*
pezze.Si loda grandemente ne’ dolori d:: Ìdlîàîtiyäd cino lì debba rettificare con l’a:qua di Maggio—
all’EpileLìia . ranaflna non rieſce. ll medeſimo Crollz‘o , ed dr—
tbmamxa con altri Chimici lodano , per cavare
l‘ogiicml Succùzo bianco , del quale difficoltoſa
E. e e 1176**
*'410 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI*
mente ſe ne può avereffletcìö Arti-mm inſegna cazione-,e digeſtione.Nelle ſebbrì con rigore. ſe ne,
‘u modo da farlo bianco . pigliando di Succino pigliano trè goccie con acqua di Cardo ſanto,
flavo una libra,ſal comune due libre,ſi meſchiano avanti del paroſiſmme ſi fà ſudare il paziente . Se
dentro un vaſo con tant’acqua piovana , che baſti ne danno trè goccie ne i vomiti di ſangue con ac.
a ſciogliere il ſale , all'ora ſoprainfondi di nuovo qua di Toffil’lagine,Tormentilla,o di prune ſelVa.
acqua piovana i chiudi la bocca del vaſo con cap- tiche , e così parimen-te con acqua di Aniſo nelli
Lello cieco,e fa bollire per ſpazio di r4.giorni con- flulſi bianchi delle Donne li ferma. Preſa con ac
tinuimel fine de’qualieompi un penetto di Succi- qua di finocchio di Eufragia conferma la viſta, e
no , e ſe lo vedrai divenuto bianco , ceſſa di ÎÌÎM ſi uſa efficacemente nelle ponture del coliato . La
cuocere,ed in caſo contrario continuarai la mede- \ doſa in tutti i ſudetti mali ſarà di quattro,ſei,ſet
fima bollitura, e ſe l’acqua andai-à mancando i ve deao r o.goccie,lino ad uno ſcrupoloiſecondo l’età,
n’aggiungeraì dell’altra,finche il Succino ſarà di- è Compleſſione de i pazienti .
venuto perfettamente bianco.
Facoltà , nl Uſi; . O G L l O
Nei tempi andati l’oglio del Succino era chia- 'di Terebíntína ,IVM/ato.
matomon ſolamente oglio ſacro,in riguardo delle
ſue grandi operazioni , ma anche gflîeuci'ffimum Opiiche aver-ai Covato lo ſpirito di Tere
Ba/ſamum European-i mari/ò vomri poi-ef} , quid bintinmcome a ſuo luogo ſi è detto, ſeguen
ſrm facultate omnia alia remerliaſuperflmlicono do a diſtillare cavarai l’oglio di Tercbintina di
il Cral/ia, e Benin , giovando tanto pigliato ſem-fl* trè ma‘nieremhe tutte ſono una coſa. Si doverà av
plicemente , quanto meſchiato con veicoli appro- -' vertire che j] vaſo della Terebìncina dover"i acco
priaci,come beVuto con acqua di Ceraſe negre, di ' modarſi nel fornello in modo , che quaſi tutto (lia
Betonica,di Tcglia, o di Lavendolma ſtomaco di* dentroaaltrimente la Terebin tina , sbollea Paſſflü
giuno,giova preſentaneamente all’Epilelìia,Apo- do il corpo . Dopo che~ ſarà diſtillato tutto l’aglio
’ plefiia,l²araliſia,ed altri morbi pericololì del capo, dalla Terebinrina , quel che rimane nel fondo del
e reſtituiſce la loquela perduta . Nella peſte ſe ne lambicco ffadopra Per Pere Greca.
dà' una goccia la mattina,e la fera,e così Pteſerve Facoltà , ed Uſa.
anche dal veleno zma quando vi li èincorl`0,l`e ne - Scalda , m‘olliſce. diſcute, 3P", è purga . Giova
deve Figli-.ire una dola alterata, di uno, lino 'a due come balſamo in tutte le ferite, e piaghe cochoeri
iLrUPOU con acqua di (lardo l'auto ~ I“ oltre 011* Che inlſianabiliw fetide, Come ſono le fiſtole, e limi
Scndoſfflcínefl/Ì v e le P‘…-l R‘ìr‘fflſ‘ì "PPPcffiî da li fagedeniche.Alle parotidì, fratture, contratture
ipalimo , e limili contractuie le libera , e lì può di nervi, ſana le fiſſure de’ labri , e delli capitelli
anche adoprare , meſchiaudone un poco negli un- delle mammella. Scalda il cerebro, e coglie ;una le
guentí appropriati al predetto male - Art/:marmo fiulſioni dieſſo . Conferiſce al dolore pongírivo
però dice : O/eum Succim’, á* 01mm Vin-1‘011 mm, del coflato , e bevuto con vino a alla quantità di
m artica/ir carro/;oraudirfre-:ſlam ef! remedium. uno ’ſcrupolo , lìno a due, fà urinare; …fa dalla
tir-;1,0 due goccio bevute con acqua di Petrolellm pietra , e li reni ulcerati 2 ontanrlone lo (lOmacm
:rieſchianduvi anche due goccie di ſpirito di Tere- provoca l’appetito de’cibi , Conviene alla toſſe . ed
binto 9 fà urinare la pietra o ed'altre lhperfluitài a i vizjdel polmone, e fà reſpirare liberamente
ſpecialmente dei reni; contro la ritenzione d’ori
i.a le ne piglianno trè,o quattro goccio con acqua o G L 1 O
di fragaria, o vino. Fà partorire pigliandoſene per ‘ di c,… ,fà/;1114" ,
bocca mez'zo ſcrupolo , lino ad uno intiero con ~
vino bianco,acqua di ~Veronicam di Artemiſia, ed I fa liquefare la Cera Citrina , con fu0co mo
opera potentemente,meſchiandovi anche Cinque, der-ato , dentrordi un tegame di terra nuovo
o iCl goctie di oglio di Cimino 1 o Carvo diſtillatO, vetriato,laſciandola ſul fuoco finche non «ſali più
ed ong-:ndolene alquanto goccie nell’obellicolo. umidjzà,çhe ſarà quando non fà bollire, all’ora vi
ripetendo la doſa due,o trè volteán un'ora. Giova melchiarai per Una lflbra di Cern,due libre di P01*
anc0ra alla ſtrangolazione dell'utero , perche ſeda vere di ſale comune decrepitato , o in vece di ſale
il moto della matrice , ontandoſene alcune gOCCie tanto peſo d’oſſa calcinateflliſtillando poi per liof
al naio,ed alla golaml operano l’iſteſſo,inangiando ta con fu neo moderato , e s’averä l’aglio di odore
. delle Tabelle fatte con cſſo oglio,e zucchero-Con- acuto, il quale potrai rettificare …Îendodue Pmi
feriſce anC0ra ne i deliquj di nnimomella langui- di Cera Citrina , ed una Paz-ze dell’oglio di CC“
div-za’: palpitazione nel cuore . Sana la vertigine, giù diſtillato, e farai di nuovo diſtillare per floffl'
e la icotomza , e rimuove miracoloſamente lo lìu- di vetro , con fuoco lento di cenere , e cavi!"i
pote del cerebro . N ella Colica ſe ne dà uno ſcruñ l’oglio rettificato chiaro con l'odore, e colore di‘…
{mimo mezza dramma.Contro l'Itterizia ſi dà con Cera . Si doverà avvertire , che Per avere l'aglio‘
a'cqua di EndiVia,CiCoria,Cuſcuta.0 Celidonia. E* della Cera , che rieſca liquido con una diſtillazio
COn acqua di Meliſſa ii dà nella retenzio‘ne de’me- ne,è d’aiſolnta neCeiIìt-.ì ſervirſi del duplicato PC
inox-Nelle contratture de’mani, e dei piedi ſi un- ’ſi ſo del ſale decrepitato,come dicemmo, e quanto a`
gono le parti malate,e cura certamente . Eſicca i fuoco, adoprarlo con pazienza, perche quanto Pill_
cacarri,e COnf’Oi‘ta , non ſolamente la virtù vitale fi fà diſtillare tardi. più viene perfetta l’operazio
del onore-,maanchC l‘animale del cere!) 'o, e la na- ne,e non ha biſogno di replicarlì cinque volte 12
corale del fegato , ed èdi grande- utilità nella con- diltillazione per iarlo venire liquido,come hanno
detto
PARTE, TERZA.“ 2”_`
Petto altrl.Dl una libra di Cera cavaru' otto on1 o G L' r o‘
cie di oglio . di Zucchero Affiliato".
Facoltà o ed Uſo ‘ l
Leniſce meraviglioſamente i dolori delle pol I cava i’oglio di Zucchero per florta di vetro
dragre,e tutti gli articol‘í,eli membri incurvati,e con fuoco potente,rieſce però acuto con empi—
` concracci.Sana le fiſſare del palato,dei [abbi-kde i reu ma tanto grand-mire ſi rende inabile a piglíar—.
capitelli delle mammella delle Donne, e non im— ſi per bocca ,onde Giml’ietro Faìrodo prepara con
pediſce il ſudare ai bambini delle mani r e dei ugual parte di Zucchero i e vetro polverizzati iu
piedi-Sana anche qualſivoglia ferita quanto ſi ſia ſiemefle poi díſtilla l’aglio” lo rettifica cinque vol
graudedìcome leva le contuſioní› avendo virtù di te , ſoprainfondendolo nella metà delle ſue ſeccie
“\\
FAO]vere-attoriuare,penettare,e mollire. e diſcute calcinate a biachezza-ed in ogni rettificazione tor
”Eye perciò è utile agli Apoflemi duri,ed a i tumo na di nuovo a caſcina” il capo morto , a fine che
, ri Freddi :conferiſce alle cotture del fuoco, me deponga tutta l’empireuma contratta dal detto
ſchiato con oglio di roffi di ova . Bevendoſene oglío,il quale quando ſarà perfettamente rettifica
quattro , o cinque goccie Con acqua di radici di to ſarà puro,chiaro,e lo celebra come Balſamo po
Ortica maggìoxefà urinare francamente, ed in - tentiſſimo in curare l’ulcere malignefiſtole, can
tanto ſi Ongeranno i reniaed il peritoneo con detto cri,e ſimili , ed è Anodino di, eſſo molto potente,
aglio meſchiato con oglio di Scorpion i. e da Ia” cipara l’umido radicale. Se ne piglia internamen
rióm- . (Into all’obellicolo vale, Contro il dolore te alla quantità di mezza dramma con brodo; ac
. eolico ſcpraponendoviun pannocaldo. Per-il do‘ qua di Cannellaae ſimili,ed eſternamente ſi appli
lor del Coflato ſe ne bevono ſei goccíe con acqua ca con gli empiaſtri , ed unguenti idonei al big
di Cardo ſanto. Sana l’Ernía ougendolo uel luogo ſogno ,
rotto due volte il giorno , applicandovi anche la Girolamo 1114320 ne deſcrive un’altra ricetta.
.;ì-.-k-
xífltqr'a . chiamandolo aglio di zucchero Mercurial!, e dice
_fax-fi meſchiando il zucchero con ugual parte d’` —-.a-F—-ÈÉ",~1Î
Q G- “L I O erba Mercorella, peſtando inſieme a guiſa di con
di Buti” dtſtillata . ſerva , e fà macerare e per otto giorni in vaſo di
vetro , diſtillando poi per bagno marino , el:
Si ſcioglie il Butiro con vino bianco , e ſe ne fà oglio ſarà buono come ſegue.
Baglio per-'flotta di vetro con fuoco moderato . Facalhì , ed ‘Uſo-Q
_Facoltà a ed ‘Uſo . Fà buono colore in faccia , ed `e giovevole all'
ll Aeree-mm ripone l’oglio di But-ito tra. gli Epileſſia dandoſene una dramma la mattina ,per
Anodini-al-o però in atto pratico ofl‘ervo , che per quattro giorni continui. e Figliaro con Cafioreo a
la molta ſua ſeccicà acquiſtata nel diſtillare ,. non leva la contrazzione de i nervi ,, di qualſivoglia
, rieſce lenitivm come ſi aveva dal Butiro prima di luogo, ſana anche lo ſtopore dei membri, e confe
;rain-.ina. riſce alla groſſezza della villa ,' pollo nell’occhio .
”-o-—Mi.on-em~o—-ñ….*-Wo
Si chiama volgarmente nelle Officine agliadi
O G L I O zucchero quello , che Libam’o chiama Zucchero
di Larda rli/Ii/latoae d’ign’aln‘o graffi). potabile , oſo/”zione di Zare/”ra 5 ma non man
ca- chi— contende a. che non ſia verooglio , e per
Si diſlilla come quello di Buti-ro, ciò non convenirli quello nome *, nientedimeno ſi
Facoltà , ed Uſo. hà dla pone’rc in conſiderazione , che il nome d’o
Giova a rilaſſare . glio ,quì- è Analogo 1 in riguardomhe quello lico.
re hà una' certa ontuofità , per la quale ſe gli pub
0 G O I O dare queſto nome d’oglio nel modoiſteſſo , che fi
di Mie/'e diffi'illaro . fà all’oglio di Tanaro , fatto per deliquio . ed a
Facoltà , ed ‘Uſo . quello di ſolfo porcampana z ed all’oglio di Ve
triolo , che effettivamente non ſono veri ogli
P [glia Miele crudo, ed arena lavata ana part-i* di Zucchero volgare ,. ſi piglia Zucchero bianco
uguali,diſtilla con fuoco lento 1 in boccia di groſſainente polverizato oncie quattro . Acquavi
vetro , o di terra verriata nonv molto alta , finche ta fina oncie otto . Si meſcia inſieme dentro una
d‘iſtillarà tutta l’acqua chiara 1 la quale è di poca ſcodella d’Argento, ed. in ſuo mancamento di Ma
attivitàmdopraſi per togliere il calore degli occhi, jolica , viſi accende la fiamma , muovendo PQÎ i.-l—_l-.'`—ñ

e la [agrimazionedeva le cicatricize rende bianca,e la materia con una ſpatola , finche la fiamma s'
ſplendida la pelle . Dopo diſti-llata che ſar-.l queſt' eſtingua 7 all’ora` vi ſ1 meſchiano due oncie d'acg
acqua ſegue un’altra di color gia-llozche giova alle qua Roſa .
cancrene, e dopò queſta diſtillarà l’oglio del Mie Facoltà ed , ’Uſo .
.-5.
le in color così- giallo, che inclina al roſſaccio . Si Leniſce il petto , ferma il catarro', ed aiuta a
adopra a ringere i capelli in color flavo 7 e quanto fare buona concozzione . Corrobora il petto , ed
all’uſo interno del corpo umano, conviene a tutti è ſicuro rimedio alla toſſe,cauſata da materia Iene;
i mali, eſſendo grandiſíìmo preſervativo della ſa. ta,e craſſa .
nità”; corroborativo delle forze naturali . Giova all’aſma , alla raucedine, ed a qualſivo
glia affetto di petto . '
10 però coſtumo di non accendere l’Aquavl
Ee e z ta.
415 TEATRO FARMACI-111.1'. DEL DONZELLI `
ta a perche quando l’Acq‘uavita s’abbruggia , non ' O G L I O ñ; -ññ
laſcia di sè coſa profittevole nel Zucchero,anzi ri- di Pane diſtillata . -
mane la parte flemmatica di eſſa acquavita , per
che nell’abbruggiarſi partono via tutti li ſuoi ſpi- P Iglia 2. o 3. Pani di formentmſenza le ſcorze,
riti, rimanendo ſemplicemente *la flemma dieffa, e tagliali minutamente : avvoltalo ln panno,
ch’è materia infruttuoſa, quando l’acquavita ſa- e laſciali ſepolti per ſei,o 8. giorni nel fimo caldo,
:il cavata da ottimo vino , com’è il dovere; ma o finche vauìſtano apparenza di fegato , o_di pol..
eſſendo fatta con vino guaſto,all.’acquavita di eſſo mOne ,- ne cavarai il ſetore acquiſtato dalla-potre
vino li compete più adequatamente il nome di , fazzione , diſtillando per ſtorta di vetro in arena ,,
Aqua Mortir,e per conſeguenza la ſua fiamma ſarà colquale diflillato aggiungi ſale , ed acqua , ediv
coſa pernicioſa per icorpi umani, fiche per ſare nuovo diſtilla in bagno , ſepara poi l’oglio chia
un’oglio di zucchero perſertmche lo chiamo anche ro , ed-alieno da ogni ſetore 1 ed `e di ſapore ,grato .4
Giulebbe Vitale~,p'rglio una 'libra di zucchero chia- - Facoltà , -cd Ujb .
rificato con acqua roſa a e vi’meſch'io 2. oncie di Viene lodato alle cotture , e contro tutte l’inó.
ſpirito di vino , onde ſenz' accendere l'acqua, fiammazioni , e fin anche nella Cancrena . Gio: i
l‘adopro con buono evento ‘,- mal-quando lì VUOÌC Art—hmfluno lo loda alla concozzione abolita,e dice
una coſa Reggia-,in’luogo di‘ſpirito di vino, to Pi- che': Paucijfimir gutmlír , fermi? illicò in ſangui
gliare lo ſpirito ardente C3V3t0 da i pomi APPÌÌ 9 ”ir-maſſam beneficio coäi'om’r ſerrande Coflſflſſllſ ,
che viene ad eſſere niente diffimile dall'acquavita diutiflìmè haminem ”uffi-round“ :tibi/omini” tan
Cavata dal vino',- C COme Ciò ſi‘ faccia 1° dicemo ‘ dem cofiíamm reducet. ll colore di queſt’oglio ap
al ſuo proprio capo de’ ſpiriti ardenti in ‘PERO :pariſce roſſo come ſangue, eperciö viene chia~
Teatro . Siche l’oglio di zucchero,oZuccbera -1’0- - matoſangní-ſ Pani; ,
tabilmhe ſen'za' nlun contraſto lì flima pettorale,
veggafi qhanto ſarà più efficace fatto con loſpi- . O G L` I O
rito ardente de pomi ²PPÌÎ a che ſono rimedio ſpe- , (1.11105 diſſi/lato .
cifitó , per l'0 petto' a - z zz: L,
‘ ` 7 “h“ ‘ ‘ ' . Aloè polverizato ſi digeriſce con ſpirito di vino,
O Gt; I, 1 O e ſi diſtilla per ſtorta di vetro , con fuoco graduato.
di Cal-[ara diſtílln”, ' ' Facoltà -, er! Uſo . ' -
. ~ unto alla regione dello ſtomaco purga il corpo .
g Ì piglia Canſora una parte"; Argilla‘, 0 Tet— Melia/;i0 piglia Aloe‘: Epatica oncie trè , Micra
\ ra ſigillata parti ſei , ſi meſch‘iano inſieme,… eletta oncie 7_ Mafiice oncie 9, ſn] comune decre
e‘rſettame'nte ,ſecondo le regole dell‘arte, formn- i pitat'o lib.r. ſi fà …me …flame ogni coſa , e P91 ſi
ne poi pillole‘, le quali dopo d'averle ſeccare all' . diſti‘lla- Pffl' ſtorta di vetro , con fuoco lento , uſcirà
ombra , ſi diſtìllano per ſtorta di vetro con fuoco acqua 5 ed 03150 , . _
d’arena,raccoglierai quel che diſtilla con un reci- _ Si è ſperimentato giovevoliſſimo‘ contro i venni ,
PÎì’me a nel quale ,Vilfia dell’acqua comune d…“— del che Io ho ſarto più volte l’eſperienza , e vale
lara , ed averai Una materia a parte oleagino‘ſa ,W anche …e ferite .
e parte Ca'nfora ſtcſſa ſublimata, la quale per-‘1 ſa- . '
cilmcnce ſi riſolve in oglimFatta quefla operazio- o G L I 0
ne , _aggiungi nella ſtorta trè parti di ſpirito di di Min-a diſtillato .
Vino ,'c diſtilla con ſuoco lento, e Cavarai, diſt”- .
lando,lo ſpirito di vino con l’bglîo di Canſora, Che Si cava per ſtorta di vetro, ma doverà precederví
ſi Poſſono ſeparare per bagno‘marino ’ ° per ſepa- la digeſtione con acquavita .
ratorio di vetr’o . Gio;Battífla Porta (Liſmle 112'- Facoltà , ed ‘Uſo .
ſli/lario”. l’ chiama Oglío di Canſora una ſoluñ-~ H3, peculiare facoltà di cacciare ivermi , corro
zione di elſa ., cbcfi Fà 7 ponendo la Canſora pOl- bora il cerebro , ſolve placidamente il ventre , e ſer
verizzata . ‘dentro l’acqu- ſorte , e vederai ſn*- mai meſtrui troppo abbondanti-Perche queſt’oglío
bito ſcioglierſi la Canſora in ferma d'Oglio , ſi ſ8- hà un ſenſo d’empireuma , per fuggire queſto vizio
para dall’acqua ſorte , per ſeparatorio di vetro - Angelo Sala loda l’Effenza di Min-a , che ſi ſa ſcio
- Facoltà, ed Uſo ~ gliendo la polvere di Mirra dentro lo ſpirito di vi
Giova 'contro i cancri a el’ulcere malefiche z` no , e poi con ridurla in forma d‘aglio ,facendone
rendendo le-piaglze ordinarie , e circa la ſoluzione {Vaporare la parte ſoperflua dello ſpirito di vino -
della Canſora del Porta, d‘opö ,che averaiſepa- Siprepara anche un’altrolicore, che chiamai]
rato Foglio dall’acqua ſorte , ponerai l'oglio a di* oglio di Mirraadentro la cavità dell’ova cotte durc
flillare per ſlorta divetro 1 ed uſcirà l‘oglio chiat- epoi unite le commeſſure,ſi ſoſpendono in cantina’
riſſimo.5i ſtinra poi l’olio di Canſora inligne me- o altro luogo umido; ne diſtilla un licore ontuoſo,
’dic-amento per ſedare idolori, e ſpecialmente de’ giovevole per far bella la ſaccia alle Donne .
denti, benche corrolì.G›'o:l'ietro Fabro (Miratecia . O G L l
Sfarg.) lo dàſi per ſanare la Gonorrearalla quantità di Sizrracallu dzſtíllato .O
d‘una dramma con un'oncia di ſugo di limoni . > ~
- Si ſa come quello di Mirra . ,
A ' Facoltà , ”I Uſo .
~ › . .. Riempie l’ulcere di carne , ele conſolida -
~’ ‘. ` oGLlO
*Iſ‘trpA’Rz'fo-T *T- ETR 2 A." t r --Îr ami,
c- `- o c. L 1 0 caſe libre due , ſi meſchiano , e ſi d'ſtil'la per flotta'
.- - ,1; Laudflnódíſtl'lſd-'O di vetro capace-,10mm prima, con“ſuoco graduato
e poi, iì no che ſi diſtiiia l‘acqua, gagiizrdos Foglio
D'Overaſiî aver riguardo di pigliare qui il Lau fi doverà rettificare . - - i .
dano per-ſettiſſrmo , e freſchiſiìmo , ſi -ſà in Facoltà a er] Uflz .
p‘olvere . e ſi meſchia con acqua Roſa, facendolo poi Queſt’ogiio , è grarrde‘anti‘poriagrîco , s‘áddpeſi
digerire per due . o trè giorni , nel fine de’quaiiñſi ra eſternamente , ongendone con pénn! &pitt-l
diſtilla per ſtorta di vetro con fuoro piacevole , au doloroſe nel principio del paroſiſmo , ferma il do
mentandolo nella ſine , che s’averà l’ogiio con qual lore , e preſerva ’le membra dalle contrattare , e
che empireuma , che perciò lo rettificarai - dalli Tofi , che ſonop’roprii delle' pedagxc , nè iì
p Facoltà , ed Uſo. rimanere nella parte affetta la materia peccantc
‘Giova ontato a non far cadere i'capeili z e ſi ri acidazmá diametial‘míte' ia diſtrugge con’ là .ſua ſal.,
naſcere i caduti . ~ › ‘ … ſedine , rende traſpirabiie ia cure ;ondepoì facile
mentepuò eſalare l‘umidità 'peccati-…impatto…
O G 1-.“ l o eſſe parti doloroſe , e Eà che non ſi ritenga-dentro o
di Mattoni , o di Filo/?yi . ,› - . la quale poi rimanendovi lungo tempo fi diſſeccafi
, i.. . 3 d'irquà vengono origina!“ Tuíi Podagrici .
F Araí inſocarei pezzi di mattoni cotti , -e gitñ 0...…, I...` fl-u - ~›

tali dentro Foglio d’Oliva vecchio, iaiciando i" Î"O 'G--ì--L ’I .


~~ſi - ~ d’Euflrbia-daſtillam.…i :L -~ .1* .
li così per tina notte , ne farai pOlvere , -ed unita
mente con l’aglio Ii ſarai diſtiilare per ſtorta di ve
tro , e ſerbalo : quanco più è vecchio › tanto è mi I meſchia , .con i’Euſorbio gmſſamente polſi
gliore . * i verizzato , un poxo d’acquavita , ed un ma~
. Facoltàçchfo. ‘ nipnio di ſale decrepitato.,' e`iì dffi‘ilia per ſtorta
con FuÒCornoderatQL-v - - ~ -* ì“ ` ‘
'Ma quando èdifiiilato di' poco tempo poſſiede
una qualità non‘ mai a biſtanza lodata , perche Unto giova all'effeui’del cerebro, ede’nervi .ñ
odorandolo ſemplicemente ſcioglie il Catarro , fa- › come paraliſia , tremare , i e ſpaſi/na: vale alla."
cendoi’o'purgare dalla teſta per le nariciſi.- lnluogoÎ ſordità , ed zii'umore .flMetcendone alcune‘gocz‘
di mattoni ſ1 può nvetrere tanto ſale deere—pirata . cie n'eile’n‘ariciè, fà difliilarelápicui-ta.;... . ,.-z .
L'innumerabili virtù di quefl’ogiio l’hanno fat T4.“ Mur: *d- ~ , I: I‘: . et :o,.0

t‘o acquíſtare molti , e diverti epiteti ſpécioſi ion» o G L' 1 , o


de gi’Autori dogmarici , avendo riguardo alla di! {adi Ala/lici- (Uſtillatou -.
ſui Chimica manipolazrone gi’hanno ‘dato l'attri ~ -., - ;.îxi'..
fiuto di‘ Perfetto Magiſterio , ed anche d-'ogiiordì Si diſtilla come quello d’Euſorbio...
Filoſofi a per ii quali dice Murray-(10'474 Ferrara ſiÎ “3 ’ñ ì Facoltà‘, 1d Uſa. .> .x’~~ -z".u~i i "
..hanno d’intendere i Chimici, ed altri Autori , pa Preſo-internamen te Con- vino‘, giovare: cor-*oboé
l—.n -_—ñ- ç.
rimente i Dogmatici gli piacque di thiamarlo rare gl’inteflini devoti-r 'ettilwentricedo,~ .ed onto.
01mm Sapícutía, (cgucndo li rriedeſimo-riguardo , eflernamente , giova~ zii* medeſimi mali ; .pr-olbiſce
e con l’iſh-ſſa intenzione ſu detto anche 01mm D1' ie fluſſioni . ..îp—dîa 5 . ~ *- -
'vinum Bríredzflum; e' Sanäum , dalle‘maravi ’ .-O G i I O~ Î’*
glioſe operazioni , ‘che-“di eſſv’fi ſono vedute , onde '-’" ‘ d’inteuzoàſti/Ìato. ~ =‘ , ‘ì
a tempi ‘noſtri viſſe un Salcainbanco , che con que Come di—ce~mmo~deli’0giio di Mafiite, così Pari
.o ..n ſt‘ogiio rozzamente fatto , guadagno molte miglia menteidiflillarui l’aglio (Vincenzo .*- "i ""3 '.1 ,
l Facoltà, ed Uſò.. ,.'… 5)..: ib. 4
jx di ſi, udix ed in contemplazione dell'abito trivia
le di chi lo vendeva, veniva chiamamñl‘oglio della Si con numero crà iB-r'ſami‘vuinemj', 'King-l'eſ
Straccione. Aeſt’oglio ſcalda , diſſecca , e per la ſctti prodigioſizche di eſſo ii'ſono ſperimentati nel-;
ſoſtunza ſottile di eſſo , penetra al profondo , ri? le ferite , e vaie egreggiamente per fa: morire ,red
` ſolveze-conſuma ogni materia ſuperflua . .. . ev acuare i vermi , ongendoſeue alcune goccie den
Facoltà 1 n! Uſh . › ~ * tro-z ed 'intorno i’ob‘eilicolo . . '2 -. Î
Giova all’epileiiia , paralilia, vertigine. ed ob—
livione ,'ed a i dolori freddi della miiza. , delle reñ* O G L 1- ‘ - ' E). ñ ‘.
ni, della veiiìca a matrice , de inervi z alla poda di Gomma Ammom‘rwo :li/lilla” .
gra gionture , ed a i dolori della ſchiena , e de '. *W

iginocchi , e di tutti gl’nrticoii, e dell’altra parti I ſcioglie l’Ammoniaco con aceto diſtíllato , e
nervoſe . Muove i'urina, rompe ia pietra,- uccide i‘. poi ſi meſchia con eſſo ia metà di polvere di
Vermi , e giova alla tortura della bocca 5 ed alla ſeiice,e ſi diſtilla per ſtorta di vetro con ‘fuoco gra;
ſciutica . bevendoſene quattro . o cinque goccia duato , per ſpazio di I 3. ore continue .
con acqua conveniente , contato ſopra il male. Facoltà , ed Uſo.
Molliſica potentemente ogni durezza del fegato,
O G L I .O milza, de i nodi podagrici, e d’ogn’altro membro.
di Saf-0m dr'jZÌIlato . I Î "Î*

igiia di Sapone Veneziano una libra , pietra


dolce (lidi-;Aſia con la quale ii fabricano le \ j 7.:‘ *

nono,
ÒÎÎ- ` TEATRO FARMACEII'T- DEL DON'ZELL!
0 U L l , O doveranno avere freſchi al poſſibile; ſi diſlillrn'j
Jr' Bdcllío ç Caſh-mo , Opa. per ſ’rorca di veci-o , uſcira oglio d’odore ingrato ,
'ou-ico , SagaPcno . eflmilí e Facoltà , ed Ufl) .
Facoltà , ed Uſo . Una goccia di efl‘o bevuto con vino . ſacco…
a gl’efletci comatoſi › e di più ſî dà contro vele.
Si fanno come il precedente , e vagliono a i me.` ni , ed unro all’occipite 1 ſi è vedute giovare alla
"flefimi mali . memoria .
.P `

O G IJ I O O G L I D
di Per: . o di Colgfinìa . la' Cranío ‘Umana diflillato
-u-—_-~\-.
q I difiillano come quello di Terebentiua; ed Arai limare due , o trè Cranij umani , morti
hanno anche la medeſima condizione di ſo violentemente , e con ſtorta di vetro , caverai
boilire ,-e però il vaſo-dove ſ1 diſtillaranno a ſi do oglio ., ed acqua .
verà ſepeiiire, quaſi tutto nella fornace . Dioſcori Facoltà , ed ‘Uſa .
Je ſcriveilv modo di ſare l'oglio di Fece 9 e per im Giova egregiamente contro l’Epilefliz › e ſi pi.`
perizia de vaſi da dìſtillare Opera così *r fà cuocere glia nel principio del paroſiſmo nella quantità d:
la Fece finche ſarà eſalata turca l’acquoſirà , che li uno ſcrupolo .
ſoprannomi., poi vi ſoſpende , con induſtria la la * .

na ſopra la bocca dei vaſo. dove ella lì cuoce , la 0 G` L I 0


quaie riceve i vapori, che eſalano dalla Fece men— Ji Sangue ‘Umana diſtilllto :
tre bolle; la lana poi come ſarà piena d’oglio contro l’Epile :a .
_ {preme .
Facoltà ,, ed ‘Uſo o Iglia ſangue umano, con eſſo ſufficiente quanî
‘ Que-:ſii due ogli di Pece, e Coloſonia giovane a i rità di ſpirito di vino e e laſcia digerire in fi
medeſimi effetti , che dicemmo Vaiere quello di mo equìno , per lo ſpazio di un meſe j diſlilla poi
Terabentina , ed hanno anche 1° ſteff: virtù della con fuoco di cenere , ed uſcirà oglio , ed acqua.
PCL? liquid-a, Ontati confarinad’orzo fauno rina. torna a diſtillare , per bagno marino , caverai lo
ſcere i capelli-caduti , .e fanalino ancora Pulce" , e ſpirito di vino . con la flemma , quel clre rimane
la ſcabia de gl’animali quadrupedi . nella fior-ta , doverai rettificare nove volte 1 ed a
verai un oglio aureo . che fi può dir più :olio Beh]
O G L I O ſamo del ſangueumano , preſo però per bocca .
di Bclgr‘oiuo díſtillato . Se ne dà uno ſcrupolo con acqua di Peonia lì dol
verà continuare per tutto il tempo del pleniiunig
I L Fai/api.: vuole , che lì diſtilii queſt’oglio con di tutto un’anno .
ugualparre di Belgioino , ed acquavita, e con
fuoco ſen to cava.i’acquavica,, poi creſce il fuoco O G L I O
e diſtiiiarà l‘oglio , nella fine aſcende una materia della Corna di Cervo diflillm
come mina,queſta ſerve a rendere l’acqua adorata.
Altri in vece d’acquavita. piglíano acqua Roſa. Si cava come quello dei Cranio umano;
31 dover-à avvertireche facilmente queſt’oglio por. Facoltà , ed ‘Ujb .
ra ſeco una certa empireuma, che gli dà il fuoco, vCaccia la podagra per ſecefl‘o .
che li toglie la grazia dell’odore 5 onde alcuni
penſarono, che meſchiandovi ugual parte d’Oglio O G L I O
di-ÎTartam con l’acqua Roſa rieſca buono . lo ‘Ji ov” di Gallina diflillflta .
rd‘ non ‘avendolo provato. non poſſo farne giu
dicio accertato . I ſanno cuocere l’ova di Galline leſſate , 551d“
Facoltà i ed Ujò. ſi induriſcono , ſe ne piglia il roſſo 1 e do?“ P"
Robora il capo, e vale a i dolori freddi de i ner. fiato bene ſe ne cava l'umidità acquoſa con fU°C°
vi , e toglie le rughe dalla faccia delle Donne , e lento , e poi ſi Q diſtillare per ſtorta di vetro 5°“
la rende luſtra . fuoco graduato,e ca varai acquayed oglio,il quale ſcó,
parato ſerba . q
0 G L I O Si è ſperimentato eccellenciſiìmo per CUT-"T‘
di &toraci- diſtillata . qualſivoglia ſorte di ſerira . e doverà adopt“ſi ſu'
bito , ſenza la ſtoppata , ſolita da farſi nelle ferite
_'fiñl.d›-ln_‘:7*—-n2—eñ—_
Con il modo medeſimo ,che dicemmo fai-fi l’o Volgari , ed è ball-ante dal primo giorno, e d°"²'
glio di Belgioino ſi fà l’aglio di Storace . rafiì adoprare caldo, e non levarai mai la pezza PÌ‘
'~' Facoltà , ed Uſe) . ſia nella ferita , acciò non vegga l’ aria a ma med“
Giova alla ſciaeica, e vale nelle macerie d’odore. carai infiillando di eſſo caldo ſopra 1 ed attorno
della pezza , ed ha virtù di cavare dal fondo della
O G L I O ferita il ſangue eſtravaſaco , alla ſuperficie di cſſfo
di Cdſtano diſiillato . ed uniſce perfettamente la ſei-ita , ed opera di P‘u’
che non ſi produca materia marcioſa , ne inſÌW‘
Per cavare l’aglio da iTeſh'coli del Caſier-*eo ,fi mazione alcuna .
OGUO
`PARTE: *renza: 4”
' O G L I O ſpeſe , come ſon io , che nondiffieno; per ſervire
ali Ova di Ani!” Jifiilla”. a’curioſi 1 ne dirò come ſegue . Facciaſi prima un’
ottimo ſpirito d‘Aceto potentiſſimo , piglîa dopo
Pacciafl cOme l’oglìo dell’ova delle Gallina i Talco Veneto eſquiſieo , ſacciaſene polvere al mo
FACDL‘Ì 1 ed n glio a che fi può , e pongaſi in una conca di vetro
Si loda grandemente . per ſanare affatto l’Ernie lbprainſondendole lo ſpirito d‘ acero acerrimo I
ldufiinali , untovi ſopra . quanto ti piace 9 laſcialo nel ſerventiffimo Sole e
in tempo di eſtate . o pure nel fimo cavallino . per
O G L I O un meſe intiero , e giornalmente and-ami aggiun
li Ova di cho dìjlíllato . gendo ſopra del Talco lo ſpirito (l’aceto . finche (i
Facoltà , ed ‘Uſo . renda quaſi come muccillagine , o pure oleaginoſo:
il che ſarà il ſegno di perfetta ſoluzione. Tnttz
Si Fa come gli antecedenti , e vale profittevol. queſla materia ſl ſàdiſtillare per ſtorta di vetro o
niente contro i dolori degli articoli , originati da con fuoco di cul ſcoperto , oſſerVando però li gta
mal franceſe . di di eſſo a prima diſtillarà l’aceto , dopo l'oglio
O G L I O bianco , molto bello . l’uno . el’altro ſepara . L’
di Tarzan . aceto può ſervire , per polire le mania e l’oglio per
ungerne la facccia, la quale eſſendo prima ben po
I chiama analogicamente quello licore oglio . lita da ogni immondezza . può durarvi quello co
che effettivamente, non è altro , che acqua ſmetico per un meſe intiero ſenza alcuno nocu
ontuoſa , cſi Fàdal Tartarodi vino‘. Calcinato, mento. Crollio medeſimo ſoggiunge , Che per la
finche appare bianco o ed alle volte maſchi-ato di bellezza di queſt‘oglio, ſi coſtuma venderlo in Ger.
verdaccio fl e cerulco , quella ſi pane dentro una mania Somaleri l’onciale corriſponde con quel,che
manica di Hippocrate in luogo umido , dove ſi ri ſece quì unPerſonaggio Germanmll quale lì vanta
ſolve in licore , inſimmndoſi in eſſo Tartaro calci va d’avere-il vero oglio diTalco,e lì trovò quì me n-1.”3n--.1-F_:4.

nato l’umidità dell‘aria di quel luogo umido . Per deſimo una gran Signora, , Che lo pagava &0.ſcudi
averlo più facile , ſi può ſar ſciogliere il Tartaro l’oncia . benche eſſestivamence ſi ſcoperſe , che
calcinato con acqua comune , e ſeltrato che ſarà , non era altro , che la Marcheſita preparata ,
ſi coagola in ſale o con Fuoco moderato , e queſto la quale veramente giudica degna d‘ inſerinla
ſale che ſarà biancbiffimo , poſlo, in vaſo vetria quì , per le maraviglioſe operazioni, che di elſa ì.;~J~

to coperto , in luogo umido z_ lì riſolverà tutto in ho valuto io medeſimo , ed* in grazia de curioſi
aglio di Tai-tato volgare . dico,che ſi- &così-Figlia Marcheſìta. d’Argentomhe
Facoltà a ad Uſl! . chiamano Um'ſmoutbum , o.B;ſmto~. choè una ‘2"‘.‘
QÎLCR’QSÎÎO . fatto così per deliquio , fi adopra certa compoſizione fatta di ſtagno , ed Argento vi
eſternan~ente,ed è ottimo rimedio in tut:e le ſerpi vo . Se ne Fà polvere ſottilel la quale doverà lavarſi
gini , ulcere ,e ſpecialmente veneree , vale alla ti per toglerli ogni negrezza. finche l’acqua eſce chia
gna , ſeabie , e verruche : toglie le rughe della fac ra . e limpida r decantala poi , e Gt, ſeccare la pol
çia , e rende tenera la pelle - vere della Marcheſíta , quale ſarai ſolvere dentro
l’acqua ſorte . ſatta di ſal Nitro , ed alume di ROC
O G I. l O ca, dec-anta poi la parte chiara ſaprainſomlçndo
di Taſca . ' ſpirito di vis-.o. 7 e vedi-,ai precipitare la Marcheſi”.
Rà la cattrva de‘medicamentì coſmetici, non in polvere tenuiffima o e bianchiſſima coanU-r
vi è materia più deſiderata dell'03…) d: Tal ve (altri i'n vece di ſpirito di vino precipitano Con
CO; ma quante ricette mi ſonocapitate per l'ad.. acqua ſalſajſi ſarà ſeccare , ſpaſa ſopra carta ._ all’
dietro l'ho tutte praticato ſallicí queſto , che tra ombra . Si ul'a nelli vizijdella cute meſchiata con
ſcrivo quì , e dl Oj'llflldo Crollio , la quale è cred u pomata, ma ſpecialmente alle Lichenc,.1mpetigi-_
ta buona , però può ſame la pruova chi non è :1n ni , ed alle ſcabrolità delle mani o.
cora tediato dalle lunghe fatiche. ed intolerabili

DE 1 BALSAMI CHIMICI IN GENERE.

Balfnmi de’chimicl ſono l'ogli eſſenzialiſcavat-i ſi compongono iBalſami di Cinnamomo, Gnroſa—


per diſtillazione) reſi ſpeſſi per commodità di ni , FinOCChio , Maggior-ana , e ſimili , meſchianñ
traportarli dove ſi vuole - La ceca però quì non è dovi canto d’eſſo cor ceraginoſo di Noci Mu
al propoſito › perche in proceſſo di tempo non ſolo ſchiate , che renda commodamente denſi eſſi ogli
li comunica una qualità rancida. mali rende P0" eſſenziali . inoltre i Chimici. avendo riguardo all’
co efficaci i per la condizione ſua d‘oſtruirei po efficaci operazioni d'alcuni ogli compoſh‘ , ed all*
ri, onde poi la virtù dc’balſami non penetra ſacil volte cavati per lambicco . gl’anno ingranditx con
mente . Si che ſiè venuto in chiaro , che in luogo il medeſimo nome ſpecioſo di Balſamo , come
di cera può ſervire opportunamente i l’aglio di ſegua o
Noci Muſchiate cavata per il Corchio; queſto do.
vcrà eſaminarſi , cavandOne la tintura con lo ſpi.
:tito di vino , finche rimane‘ül corpo d’eſs’oglio
ſpogliato di tutto il ſuo odore, e ſapore aromatico;
BAL
Î
;n'a TEATRO-FARMACEUT. DEL DONZELLI
B A‘ LÎ ' S A‘ M O dim”: digeranmr in cinoribm calentil-m i doma
di Salſa (li Martina Rolando . Sulpburfiiloatur , quod aliquando' paurar um bo
rarumſpazio contingerefiolct . Ma Cio ſuccede,
Elle centutie di Rolando ſi vede ſpeſſo ado quando il fiore di Solfo ſarà trè volte ſublimato:
prato il ſuo decantato Balſamo di Solfo, di perche così ſi ſcioglie facilmente .
che non publicö la ricetta , ma dice valere alii
,ſeguenti mali . B A L',s"A M o
Facoltà 1 ed Uſo. . Artificiale , :letto Acqua del
Linito ſemplicemente ſana le fiſſure del ſe Napolitano, Per ferite.
Îdere , lefiſtole , gl’apoſtemi , il budello a che eſce
ſunri,ed altri vizii di eſſo . Sana ancora l’antracì› lglia di Legno Aloe i Garolani, Gina-pro;
e tutte l’apolleme 2 al dolor dell‘orecchie, riunito’ ì* Gomma d’Edera, Dittamo bianco, Zedoa
eſulcerazioni, vermi, ed altri vizii di elſe . E an— ria i Cardamomcn Galanga. Noci Muſch’iate,
cora ſana li mali articolari, eli buboni- Hà virtù Conſolida minore , Bacche di Lauro ana onor.
di ſcaldare moderatamente : conglutina , e Conſo— Cannella , * Belgioino , ì‘ Conſolida maggiorm‘;
lida l’ulcere , ele piaghe, e vi genera preſlamentez Dittamo di Cädia,*Lingua ſerpentina ana cnc-1.
e maraviglioſamente la carne . Nel medeſimo mo Galbano , Incenſo ,Î'ì Hipcricon , Cardo ſanto,
do ontato ſana il cancro , la canizie -, le cadute d’ Mirra ana onc.; .Gomma Arabica i Oglio di Lau
alto , l’ulcere del capo , la eolica, le brutezze del r0 , "ì Mille foglio , Vernice liquida Raggi:
la cute , le membra ammaccate , e la frattura del di Pino cnc-6. Terebentina una libra , Zaffarano
craneoz in oltre è medicamen to deoſlruente,e moi dr.;.Granade Tintori dram.4. Ambra , Multhio
lilìcativo delle durezze . Sana i dolori , le ſconcia ana dr.2.Acqua Vita finiſſima libre ſci .
"ture delle membra, le fiſſure delle labbra, e d’al S’avverte , che alcuni non vi mettono le cole
` tre parti: imorbi freddi, fiſtole , roſſore della fac ſegnate con queſto _legno f_ , ma con eſſe rieſce più
cia , pullole , cd altre inſezzioni :la ſcabie Galli _efficace .
ca , emorroidi chiechi , e ſuoi dolori , ſana
anche tutti i mali umidi . llntoſene ſubito uſcito ALTRO BALSAMO
dal bagno , tira fuori del corpol’Argento vivo . Artificiale del Napolitano .
Sana untola paflìone iliaca ,l’impetigini a etutti
i mali incurabili , le lentigini ,la lepra , morfea, Iglia d’acquavita finiffiina lib.ſeí , Tcreben:
la durezza delle mammelle , li tumori 7 l’eſulce tina lib.2.e due terzi - Bianchi d’ova dure
razione , ed il canchero: lana le morſicature di nu.24. Pece Greca onc.8-Mirra onc.4. Sai-corolla,
tutti gl’animali velenoſi , matura , mollifica a e Vetriolo Romano, incenſo, Pece Navale , Raggia
molliſCe . dana gl’oſſi ſtanti , e carioſì , le nodofi— di Pino , Aloè , Sangue di Drago fino , Sal Nitro,
tà a e le durezze de nervi, e qualſivoglia leſione , ana onc.r. Zaffarano drain-z.
l’ulcere maligne della bocca, e tutti li mali eſter— . Quella .ricetta rieſce più dolce. quando viè
ni . Sana la paraliſia, il panaricio, le percuſſioni, febbre .li ſperimenta migliore .
polipo , podagra , puſtole della faccia , ed il pru il modo di componere detti Balſami artificiali
rito : caccia i pidocchi, e l’uccide 5 genera la mar ſarà di peſtare le coſe da peſtare , es'infondono
cia , rompe gl’apoſtemi, che ſono maturati . Va (dentro dîuna boccia flotta, o pure d'un urinale)
le allo ſpaſimo , ed una infinità di mali - nell’acquavita , e viſi laſciano per otto o nove
(LL-anto poi alla deſcrizzione di‘ eſſo Balſamo di giorni ,, e poi ſi diſtilla a fuoco lento; PſÌm² ſ°
Solfo . Giozárthmanno , dice farſi di fiori di Solfo ,ne cava lo ſpirito, che è più efficace-B pare acqui
un oncia , d‘oglio di ſemi di Papavero , o di No poi diſtillano immediatamente due ogli,_uno Pìù
ci ordinarie libra meza , vino oncie due , ſi fà chiaro, el’altro più oſcuro : quello è di minor
vvmacerare per otto giorni con fuoco lento , muo virtù ›_ed alcuni Autori lo chiamano matte~ di
_vendo la materia di quando , in quando z ſi fà Balſamo .
Foca/x13. o ed lZ/ſio . y
poi bollire con fuoco di carboni , finche ſia con
ſumato il vino . Si cola , e ſerba . Qgeſto s’adopera nelle ferite di teſta o Paſti”
Altri pigliano fiori di Solfo oncie a. ſpirito di larmente acquav, mettendone due , o trè goccio
‘Terebítino oncie quattrozſi fà come l’antecedëte. nella ferita , ſecondo che ſarà grande o più o 011W'
v"`\
Matrbia 'Untzero l [iL-le Prxfaratrex Sulla/r.) no , ſopra ponendov i sfilacci bagnati in elſa a 6
dice , che quelle ricette , non ſono le proprie, che poi ponendovi ſopra una‘pezza con Diapalma a 0
componeva Rolando il ſuo Balſamo di Sollo a Ta cerotto di Bettonica , odi Ceruſa magiſtrale, e
men l ſoggiunge) re; alitèrſe bale; , .:9“ mihi dell’oglio i] può ungere attorno alla ferita, che ſer
genuina rjm deſcriptio a modo pra-ſato Excel/.D ve per difenſivo: conviene però uſare la debiti
D.Hc”rico Elle-”borgaro communicamfait , qui dieta , e governarſi conforme _ſi farebbe con altri
ſe random A clarzlſímo D.D. Zan/:aria Brent/elio medicamenti: ſe vi è pericolo «l’infiammazione»
Profeflòrajchſi accepfiefajſur eſi‘ . Qta”; Publi particolarmente in cella, li può meſchiare con un
ci boni in uſi-(m fotiffizn/lm,ó' utílíratcm Chirur poco d’aglio di Balſamina , d'lpericoni di Maili
gig/ludinſm-”m , mmc cmz/lirlè lxz'c ſubiiciam . Cc 1 o di vcfiìce d’Olmo , ecosi nelle ferite dd
Sumo flornm Sulpburi: Punjfimí [mc. [.Campbo corpo,ſpecialmente di par-ri aſſai calde .
r4, intra char-trim contrítae ſcrup-zfl/ai Amygzl. Per ferited’Armi .di fuoco, e particolarmente_
dulcium ”nc-4.a/x‘i ”za/’unt Ole-um ”acum juglmr: dove _vi è offeſa di nervi , e meglio aſſai l‘aglio d‘
- Ca
non_ñ.=.—

P A_ R. 'I' E 'r- E, R z. ‘A. ~ 4:7


cigno!” il quale ſi pone; caldoznellaſerità… A. Lulſìo , che una ferita, penetrante nel cerebro, non
ſii'ſlOſlzoptſí così.. fi. può guai-it* 9 ſe non perdivin miracolo. ardrſco
Figlia oglio diGigliozbianco ,zo di Viohſreſco.; dire . che quello Balſamo abbi guarito più( perſo
viſi cuocono’ dentro due Cagna/iui vivi , nati da. ne ,, alle quzlìſi. eranolevate le onciedi, Cervello .
poco tempo , e che non paſſmo 'nove giorni. e ſi come-ſegui in Roma; (trä'- gi'altri), nella perſona del
fanno cuocere , ſmche l'oſſa ſi diſſolvano 1 poi v'L Signor Franceſco» Eunuco , del Signor Cardinale
s'aggiunge una libra- di‘ lembi-ici terreſtxi lavati. &org/uſi' , il quale, era.derelitto da Medici, come
nel vino , e ſi ſanno cuocere inſieme , poi ſi cola-` morto , perche li ſuronocavate quattr’oncie di ſo
no ſenza premergli , ed alla colaturavi s‘aggiunm flanza del‘ cervello . e con queſto da principio al
gono. trè oncie di Terebentina Veneziana, eden. fine ſù liberato con meraviglia grande de'M‘:dicí .
oncia di ſpirito divino L_ o, li meſchiar. Vale a proibire , che nelle ferite venga maidolore,
ma, per- leüar L’iſteſſo ſpaſimo , convulſioni , qua n
E. A. L S. A_ Li OL, do fuſſe. cauſato da_ ferite, ode contuſioni di nec.
anm-ario di Tobia Aldíno vi. Faeffèttigrandi 1, :preſentanei alle percoſſe,
Per-ferite’ , rjzufimo ., e contuſioni ,.0 di nervi , o d’articoli z levail dolo
re , e proibiſce l’infiammazione , non fà di-,venir li
[glia oglioComune lib.4..Maſvsgiaxlib-3.Te-. vida la parte offeſa , ed in pochiſſimo tempotriſolve
' rebentina Veneziana , lucenſo. maſchio r il ſangueeflravenato -. E miracoloſo rimedio ,, per
Sarcocolla a. fiori di TaflbBarbato , radiche di togliere ſubito il dolore 1 e l’infiammazione delle
Centaurea maggiore ana-oncie trè , Mirra , B: corture del fuoco , ſattodi ſreſco , cauſate d'a qual
tonina,V`aleriana,Cöſolidamaggiore anazoncie 2. ſivoglia materia s’ come d’acqua , 0 d‘aglio bollen
Gomma Elemi ,, ſangue di Drego ,., Cardo ſanto a‘ te . fuocoyivo , comîanche di metalli ,‘cioè ferro,
ſeme d’ippericon ana oncia 1 . Lu natia del Grap-… piombo, infuoczto, oaltro ſimile ,_ che perciò è
po ,_ Roſmarino’, Granoſceltoanapncie 4_- Dit mirabiliffimo nelle ferite ,` e fracture di carne , o
tamo bianco oncia mezo… d’oſſa fatte dall’Archibugiate ,_ ed applicato ſubiñ
Peſtatzi l'erbe. e le radici alquanto-..e le; met** to .ſalda la ferita in pochiſſimo. tempo , non ſola.,
terzi. infuſione con l’oglío ,, e la maltagia, e ſil mente ſenza àolore.. ma ſenzaſegno “alcuno.`
faccinoſſcaldare commodamente , cheno-n venga. ll modo, di adoprarloè ſempliciflìmo, cioè eſſen. ’
a bollire.. laſciandoli così per_quattro,giorni, , tz do laxferita profonda .e :libere-a., larga 1 doverà u
doppoſi ſanno bollire ,re colano,e vi s.“aggiun nirſi preſto-,re` moltobene_ la parte . e polli bagna
ge conv l’aglio la Terebentinaflhe: ſiſi bollire alla_ :à una, pezzettxdentço quefio Balſamozſetto caldo,
conſumazione dell’umidità- ,,Poi, vi :faggi-.in ge la, e fi‘ongerà‘di ſopra:. eci-intorno… della ſeri-ta. molto
Gomma ben polvexízatt,meſchianrio-.a. ſucco leg-t bene , perchozſeruirà per difeaſivo..acciò la parte
giero.` Si avverte ,` che la Terebentina è‘ meglio. offeſa_ non riceva` là fluflìone de gl’umori , e ven- '
ponerla diflillata . Tutte le ſeccie ſudetteſi diſtil-. gn a proibire l’infiammazione, ed iidolore 5 poi fi
lano per ſtorta a fuoco lento ,` e poi s’aumenta in cuopre la ferita: con lamcd'efima pezzertaalqyanto
maniera , che tutte eſſe ſeccie lì diſhllino , e ſiano. più largadi eſſa ,e molto_ bene imbeyuta di queſto,
diſſeccate, e dettadiflillazíone ſi ſarà` confiorta Balſamoz, infaſciandoln molta-.bere. a acçiò il' me‘.
grande ,che la terza. parte reſìi vuote , ed il reció. dic-arnencoyi rimanga, continuamente applicato 1
piente-.vuol eſſere grandiflìmo z e legiunture ben, e non lì levarä (lallaìferita‘ja,Hoyandoſi attaccata 1
ſigillate,,acciò-non ſvaporinolt ſpiriti: fatta la ed il medicare la ferita a; non. ſarà. prima di, venti
diſtillazioneflome ſopra , ſi laſcjano raffreddarev quattro ore . ` ſopra della‘ quale ſ1 andai-à ponendo
i. vali , dopò ſi fioccano-…e lì cuopre il recipiente.“ nuovo Balſamo ſcaldato . ſopraponendovi un’altra
Si rompe la ſtorla , e'ſiL cavano, fuori le Feceie . pezzetta ſopra quella prima , e lì ong'erà poi d’in~
peſtandolc bene , ed imbevenrl-ole_ di. tuttaquellz. tomo intorno laſer-ita con detto Balſamo , ſenza
materia del [CCÎPÌGDÉQQCLB ſarà ogiio , ed acqua., murar maialtro medicamento, e qUeſta regola ſer-z
e metterai le dette ſeccie imbevute in. un’altra. vità poi. per tutte l’indiſpoſizioni predette .,
ſìortaz, facendo_ diſtillar_ di nuovo , e ſi replicarà Intorno alla ricetta di queſto Balſamo. loricevei
quella oPerazione .tired a quattro, volte ,,cioè ii-a molte iſtruzzioni, i nviatemi daiìoma dal non mai
no a tanto , che nientepiù diſtillarà, e chedecte, a_ baſtanzi celebrato quondam Signor- Cafliano del
faccia s’abbiano aſſorbito ogni COſa , all‘ora ſ1 PC Pozzo Comendatore di S-Stefano,mio parzialiſiìmo
flaranno ſottilmentcfiäcendole paſſar per ſetaccio-L Mecenate , ilquale con molta curioſità procuròfdi
ñinelclìiandol’oglio, che averci col-to, e conſervaſi / ritrarne quella ricetta dalle mani dell’ex-edi_ dell’11].
in vaſo di vetro. beniliìmo otturato,v ed ogni volta dino , che mentre viſiè non volle mai‘communica
che vorrai adopra re il detto aglio-;batti benedet :e ad alcuno; e li più riſevantiſonoli ſeguenti ,,
to vaſo-andò dette ſeccie ſi meſchiano con Foglio eſſo T0514 Aldino poneva tutto l’aglio , che di'ſtjl..
Wſto èuno. depíù ſegnalati ,_ e flupendi Balla* lava da ſei libre di Terebentina , ad una.: doſa di
mi artificiali del Mondo; s’adopeta così freddo fl’ detto Balſamo, e doverà ponerſi nell’oglio, quando
- Facolta , ed Ufo. - ì colato , e_ non (loverà bollire . l'erbe ſecche i che
Vale a qualſivoglia ſpecie, di ferite ſante di {taz non pallino un’annme dpchanno pigliarfi tutte. le ñ—-ñó.l—* rt

ſcorſemPlÌL‘liml nelle profonde, moruliè mira partidi eſſe, mail Cardo ſant-,non doverà pigliar
coloſo, e ſemi vokeffi Rendere in raccontare i gran lì,quando lia prodotto il’ ſeme , così parimente il
mirac0li ,che ha ſacro detto Balſamo, pal-eſci ſa Taſſo Barbato , e l’ lpericon , e quanto al peſîar
"OlO-ſo a che altrimence . La dove elite Raimondo le,` doveranno ſempre eſſere aſp-:rſs di buon vino.
7 F ff OGLlO
4! I TEATRLÌ FARMACEUT. DEE DONZELLI " *‘
O G L I‘ O mentaroproficcavole in molte ocraſicnîí
ſtili-ernia ”nflrofurle z :profili-mlt;
G A L B A N E 'I' 0
l cava-per via didil’cillazíone , da i- roflì d"a” di Parata/o .
\ cotte la-ffate dureye poi pefiate , e corre fatte,
a fine eli` farne corſumare l'1 miditä eſcrementoſa , lglia d‘ogiíod‘olîve [libra una , ogiìn lamina
nel diſti-llare uſarai fuoco oegrſtrato.. perche ſuolo- oncie tre , Reſina di Butíi- , ci--ë Taſche…,
Simili” . . i” libre quattro - Si oniicooo le ſuuecz. coſ.- , e E
"COIÌÌÌÎ y 'Il' diſtillano '-ſiìeme per Runa eli Vtt[0.Plg~',a P9' d…
Lforlore- di detto oglìo ſarà quaſi- ingrato 9 ma egli-0 , ch’avcrai- cavata da o detti-ñ manna]. al peſo
nelPOPQr-lzioni ſi equipara al Balſamo Vulnerario di due libre y e d": nnovo diſhllato in forma di Bal
di Fabia Aldi”; onde* lo pofl’o , con buono co ſamo . Dice però Paure/ſa , poterſi qui …1311….
ſcienza .-dire , che Con eſſo ho ſar-ato ferite dl te :e t‘og io d olive per eilere ſuperfluo.
fla con rotturfl del Craven ,che fà [lima-ca operazio lo di piì foglio aggiungere a quefla componloi
ne-poodigìoſa 9 o ſpecialmente da un chirurgo , il ne o 'm vece dell'oglio d' our/e. una libra (1,03[
quale ”ſognava d‘aloprailn , vedendo che aveva bano . tralaſciato (come io penſo) in que-ia ritratta
:raro cani-vo ſenſo: cava fuori il ſangue elërava per colpa del traduttore, odell’ìmerp- tre : mrntro
ſono in modo , che la' uniſce canoa… Piumacíó‘ì di qucſto balſamo riceve dal Galbano il nome di Gal;
k1**- poſti nell; ferita . hanno .
Faz-0173 "ed 'Cſm
AGGEUNTA… Del'le ſue vircùdire l inciſo Parure-"ſu 2 f” to”:
”467mq 002m. z m and‘ 9 ad ont-em c ”tr-:37m
BALSAMO &omini-n,- . *2/1 ”0” :no/:or ”ze-br ”a , quim (an/lu
Jr' Parure-Iſo contro le Oni-rana”. m‘tum : ”am efl Biz/ſum.” z 7m ,cam-u una-‘M3
ligmnema a
T ` [glia di Terebcwcímd'ifiularz libre d‘ue . Gal-
, bin” d'hîluato [ib-una , Con maeleini diſtil BALSAMO DI RAME
lo” libra mezza z. uniſci rocco ciò , che valli ſo
d'ecti ”è materiali 'cpu-tamente ave-ai cavñm, di [glia «li- lamir g di Rame, -o Fare rl? limatm
-nuovo _dlſtillaflle aver-.ii un’oglio in fa ”red-i Bal-~ di ”lo oncie dua, Spiri o di Taſche-tim
Amo, quale -epararai dalla fl …mu-j cla-.le feeds - oncie ſu ./Poni *o vaſo di vetro adrgerìrr i:: lua
Paul!), cal-Uſo . ñ* " go caldo , fino a tanto . che 'o lpirirc dl Te-eben*
Cura queſ’o Ball’ mo Ja Lonuatſun de‘nervi in ema *rità colorito d’un beiiilfimo azurro all ore
quali-img?” membro‘: ád- prati calda. e ſi onge lepuraio per inilin zione, dailcfcccie. [albano
‘tè \olre Il giorno per lungo reflnpo . - dolo par Modi Chirurgra .
Scrive Fil-*fpo Tmfraſio ”varo/1b molte fermo Puro/:ì . ”l‘3%
AJe di B-lmmi artifici-:ic conc-‘u la conci-…cura da ,Vaëead aflerg- :e . c puiiri ale le piaghe .e fini_
membri; mè i1 quì propoſto è ſtano il‘più ſperi ſordi i, con gra-:de efficacia .
-_ DELLE PILLÒÎLELN GENERE
!, monte latinadí Pillola, viene originato dalla
"WW grande-quando nrlle ricette delle Pillo'o vi
ſa rà Pl’eÎCſltK) ſugo o flqUa di qualche erba z onde
figura ritonda , ſimile .alle ”emule palle, ion ;
*la quale n colluma di f-rmare qucſti medicnmenri' i Parma-.zwei uigliano o ſcrroppo di ufo ſugo fut
di conſiil—enza aida i che per l’ingraro lapore di co CU” m ”mp-:robe così 'facendo, dic’rg i. nor}
cffi eli fanno in ghiozrirelcma' maltrcarLi; Onuoi viene ad eſeguire l'intenzrone poi dei Meda-I
Greci li chiamano Catflpozíe,cioè m: cene da olii-re' qua-i pre-"cin onda, al ſolitomna dramma di l’ill
il mate imivran'venre. lolefl-d :Kendo formerv con il ſugo ſciroppate a…
Lc Pi-lole ſi crangvggiano nella forma roton- ' Veee dei ſolo ſugo, 1.0i] ”e rice\e l'infermo altro”
‘ia-,mn ſolari ante per evitare ſii-grato ſapore di che mena dlamma , pe-cl e -e Pillole furmatecon
elimina per tini: anche di rimanere per lu go ſpa.. 10 ſcs-toppo 0 come l‘ è den-0 , vengono a creſce!!
‘210 ui tempo nello flomaco ,acuò lhbmo forza di Cí PUO t per conllgucnzxfliou [e ne ricevel Rif-tt:
tirare gli umori pet-;ami , dalle patti remote nel tac* ”aan-zione . Mu trovo molti famoſi Auto"
corpo [imma , di doiepoi ſi evaL-Lanu fe: ſeceflo. di contrarie parere ,e per ſodisfare a i ſeguaci (le
-o per-tai: incenZiwedi dev-eni avvenire y che nel Marine-1La io non aux-ò tedio di importare!!
èumporre ie ricette delle-Pillole, li Vflgttdblli, cho quello luogo iloio cotti avxcnimenti i_ ~
entrano m efle,lí debbano pone-izzarnflon moi ll Bmſam/a primi-:ramente ci laſciò ſcrltffla
60 ſonni, fuor( hola Coloquiutida , ed ogni l'arte lìclfl- Pillole‘di Riobarburo : Suna-00,1” ”own/“M
…di pietra . cnc ſaranno Preluztte in cali fl ompoſti. ex aqu-lf-emalnjèd eri-:mer mal/e roſato ton
perche queſh li doveranno ſempre polverizzaro firman'turmt diaz ù: ſci-vari ;mami-N? msſiîî‘
i’oculiilìmamente . plui-em fm; illimè ”dm/at, ”Lr g liti-”oſi rei‘ l
Circa poi l’umore,an il quale ſi ha da formare qua non obfì-erit;6*u.-eò kai-11m fila/arami-wn/Ìlî‘
la maſſ, delle Pil-‘cie , vi ſi trevano molto co…,o. Per ’I‘m-n e m” poteſi, ”mſi @Her-oſcar”, ”1 unl
write, u [penalmente CMB”) Mur-meſh' nota , per mmz {razq’mumnmn E“ *beh-emma” ”rw/_nd f"
fm”:
PARTE *r e *a z ‘A4’ 4:9‘
ein”; .'Veggaſiſiqùi‘, che tutto l"errore ,, che. dice il mnffizrſi per d'i- dentro,nè divenire di vari colori;
Hrafano/a,~commetterſi nel formare la maſſa del la terza non viene vacua , e ſpugnoſa , la quarta
le Pillole, conſilie quando lì piglia il ſemplice ſu non crepa la maſſa, ne fà alcuna fiſſura , come ſe
go,e‘no*n lo ſciroppo, perche ilſugofi diſſecca fa gue per fa fèccità del ſemplice lugo , di dove può
ciime’nte . rimanendo in breve , la maſſa troppo eſalare la virtù interna , e penetrarvi l’aria eſteró
dura ,onde poi non può fermentarſi : circofianza 1’13le quaie cauſa la Corruzzioneda quinta ſi con
tanto neceſſaria ne’compaſti ;e quefio utile doCu— ſerva la maſſa lungo tempo con l’intiera virtù',
mento ſentiamolo anche dal Collegio de i Farma mediante la'viſcoſità del miele , la dove quelle
copei di qui. nel Petitorio antico: Pilnla, qnd ad fatte col ſolo ſugo . durano pochiffimo tempo, on
i flufirmuna'ar rec-ifíunt furono-,fi :una mel/:n'a de il Saladino diſſe , che le Pillole ſi conſervano ’~
gna ”ſuſa-'rei ad igm” conſumpfi fuerint con buone Per ſei meſi-e non più-La ſeſta ſe n’ottiene
ficimtflnconfirvuntur meſi-?uma arl Lapidíx d” la fermentazione , e perfetta unione degli ingre
n‘tíem devmiimt. Facendoſí altrimente, ne ſegue dienti a e la corruzzione delle qualità cattive di
un’altro vizio molto piàriprenfibile , ed è che il eſſe-ll parere di meſchiare il miele con i ſughi, per
ſemplice ſugomon ſolamente opera. che rimanga fermare la maſſa delle Pillole , viene conſegliato
‘la maſſa troppo ſecca , a guiſa di pietra 1 ma nell’ da un buon numero d’eſquiſiti Medici, e Farma
eſalaremhe f-.i dalla maſiädaſcia alcone crepaturea copei,come ſono i Medici del Collegio Mantovano.
dentro delle quali poi muffiſcono , e divengono Aguflamffiergamnfco, Meſue , Nicolò Bruſa-vola,
formalmente inutili , e ſors‘anche nocive: vizio Silvia,Trínca‘ue—Ilio,Deflènio,Borgaructídìenodt’ſh
av vertitoa fuggirſi , anche da i dottiffimi Me Farm/io,MercurialnCa/íella,Rertaldod’aolaSm-rr
JoaQuírr'e'o rl: Aguſtirffirancefco, Alqflrmdm, Bauñ A
dici del Diſpenſario di Colonia , Con tali paroie:
In conſicíendix Piſa/ir , furti, ”item exPrcflî acci derone, (ak/lario, Coſta , Spinello , Melíccbio, Fra
piantur c0671' ,non crudifllioqui” muffa [imam eo” Donato Ere-mite” Santino.Ma quando nelle ricetç
traher. .di dove poi Vebemeuh‘a terminafatima, te di eſſe Pillole vi ſaranno preſcritte Gomme , e
come nota il Brafaoola , perche per la trop molta copia di Aloè,all’ora dice &Simoni;- Tooar,
po du rezza,e ſeccità nelle Pillolemon poſſono ſva ſi pofi‘ono adoprare i ſughi lemplici i che quelli.
porare le parti nocive , ed unirfi poi ſcambievol fanno l’ufficio del miele , circa il mantenere la
mente le parti utili in un corpo , che chiamano maſſa viſcoſa , e trattabile . Per gli affina-Ti di
terza entità , la quale riſulta dall’unione dei mi.contrario ſentimento ſi dà per-regola, anche buo
fcenti del compoſtonnediante la fermentazione,ed na i di cuocere i ſughi deputati in confidenza di
a queſto fine cliCe il Caffe/lo ( Amici-Rom. ) che la ſapa , econ eſſa , che ſarà materia viſcoſa _li può
maſſa delle Pillole farmata di poco tempo , non formare la maſſa delle Pillole,
ſia buona a dare ai pazienti, prima di un meſe, e
ſpecialmente le purganti gagliarde richiedono , P I L L L E Z ’r
queſto ſpazio, che và a confrontare con la dottri Aggregati-ue déinoenaione di Mafia .
na di Sil-”io , che dice: 1” ”ſu autem na” ema-‘ant
filulcffi pote: , ”if jdmfrrma- *rt-:tie , ”ou tamen lglia di Mirab-Citrinîikiobarbaro ana drain.
-uetuflate exjîccatafl' manina-tte. L'iſteſſo Silvio 4.3ugo d’ Eupatorio; Sugo d’Afl'enzo o ant
inſegna ancora : Cat-apatia díùſer'uandaiex aqua drain-;.Scamon ea antiocheria cotta nel porno drä.
aliqua ſala, aurſua‘a nefarmamrir , quod citiu: 6-Mirabolani Cheboli ,ed‘l’ndii Agarico , Colo
ficcentur,mlſinnm contra/mm, nec vir:: [impli quintida , Polipodxo, anadram 2.Turbít buono.
cium cobíbmtJedſyrupír aſiiomm catapotiorum Aloè ana dram.‘7.Maſtíce , Roſe Roſſe , Sale Gem
juvantìómwel alla, è* glutine/*o , ó“jucundo Im ma , Epitthimo , Aniſo , Gengevo , ana drain-r.
morÒ-Jl gran Cornelio avverte ancora*- Pila/”rum Se ne faccia maſſa di Pillole con l’Elettuario
mixturam im'tio mal/l'u/Z-”Iam eſſe debe” ”t ſim. Roſato quanto balia 1 e ſi facciano Pillole groſſe .
plicium concuflì‘uni-.fermmz‘atio Praàaſieretfi cir Facoltà , ed Uli) .
ca poi ?inconveniente delle Pillole formate , con Sono utili a molti effetti .del corpo umano , di
lo ſugo ſciroppato,che dice il Marinellímon relia. dove ſono chiamate Policrefle , e purgano univer
re l’intiere polveri,ma accreſciute di materia alie ſalmente tutti gl’umori,ma ſpecialmente ſono eſ
na,e per conſeguenza di poco profitto-Si riſponde, ficaci a’varii mali del capo , del ventricolo, e del
che operano più efficacemente due ſcrupoli di fegato , evacuano l’una , e l’altra colera mondifi
Pillole compoſte con ſughi melari . e per conſe cano gl’iſtrumenti de’ſenlì . Vagliono alle febbri
guenza meglio conſervati , che una dramma . di antiche . continue , e complicate .
quelle col ſolo ſugo i le quali ſono ſoggette a mille La doſa è di una dramma , ſmo ad uno aurea.:
alterazioni vizioſe . come l’induritſi a guiſa di Durano in bontà per due anni.
pietra,quel di muffarſi-e divenir di vari colori , e Meſa: deſcrive più ricette di Pillole Aggregati;
di più ſeccandoſi‘ preſto; per la qual durezza , non ve , ma la preſente . che dice efiëre di ſua invcn- ,
ſi poſſono ſermentare, onde reſta, non corretto lo zione, è quì la più col’cumata , come più eccellen
Scammoniofloloquíntida, Euſorbimed altri ſem te,ſecondo dicono il Mamo-do da Ferrara” Fran
plici,di natura quaſi velenoſi . Anzi dalle Pillole ceſca Aleflîmdro , e come tale è ſeguita dal ſecche- '
compoſte con la miſtione del miele , ſe n’acqui~ rio , Frati d’Arace/í . Bargarnrci , Corda . Caffe
fiano ſei utilità,come riferiſce Fra Donata Eremi Calc/Simo, Melicchio, e Santini . Si chiamano Ag—
taMntídot.) la prima è , chela mafia ſi mantiene gregati—ae, perche la virtù di eſſe comprende , e
con la ſteſſa _conſiflenza giulia, la ſeconda èdi non congrega la _forza di giovare a molti, ediverſi‘ ma..
F 2- ‘l 7
`

43** ‘ TBÀTÃKQKÉARMGCE’UR DEL DONZELÈLI


lì, come‘ (model-capo., del. venuicolo., q.del*ſe. @anche dovexemq avvertire. {mi ’nella pmi
gato, e petl’iſteſſz, intenzionqvqngonoançhe chips; ~ ca~ dirompente quìllole Aggregativefl e ſpecial
mate I’ΑIuſh Polyprefla . mente, di formule con abbondanza di. @autrice
ll ſugo d‘Eupatorio ,, ſi doverà cavare; da, quel-' ç di pqſtaxle lungo ſpazio di tempo , accid, la P“ſh
’lo di MW: , che Diafcorídechíamg A _nua ,le (lo-L di ,eflë acquiſti.
fezzione .’ una. moxbídçzzaz che gPaccx-eſce
ſi pe:.‘
vcrà eſſnne , condcnzaw al Sole , o aìntoſhoco g
in ferma di‘ ſa pa denza, z comfanqhe; doqçrà_ cflÎere-ik_ ..E l L‘ . L Q L E,
,ſugo &Aſſenzo .` . Alſazia@ di Mgfi” .,
Per la. Cdloquìn ridi ſi; pub_ piglia”; la; pxeparatä*
che ("0110.1 Trociſci. Alandal ,, comp: inſegna, Ill-*ſlm ` 7 ’glia di Cannella ,,Cubebe_ , Legno Aloë, Ca;
` ifleſſaJmfl-de_ Trac-Alunni.) lamo Aromacìco ,_ Mate 9, Noci Muſchxare.
di Për‘lÎEthtuafio.
fl. ſi quello, CardamomQ- anofani l. Alam. . Maſtice ,Squi
RQCa.co,,_ lîjncende; (Loi
mnto a, Spina Narda a Carpohalſzmq ;ana oncia 1.
La Mflſſà fi. donecìſormaxedí con'ſifiçnza ›_. più Aſſenzo ſecco a, Roſe Rolf*: ana dramainquez pea
toſto (nella ,. che dura. .. ogni coſa groffixmencc a, e falle coocçrç ,_ con_ dodici
Quidaín ſegna .z che, le polveri'. delle Pillole; da... ljbxe d‘acqua , finche ſe ne conſumino due parti a
varata-no. farſi polverìzzare gxoffanunte z come 1m*: poi fi freganq con lç mani. a, e. ſ3 calano con eſpreſ
ſione a, fl .
chedîcmo’ll Collegio. Fiorentina, ",741012Ì4KÌLE Do.
Sim-amis 13‘011”- -. in rìgpaxdo 1. che le, Pillole do- , piglia. poi Aloè Saccottino, buono. (libra una; q
vendo-climate. lungo tempo. nel lo, fiofllaco . a fiñ. lavaló. ſpeſſo. con acqua piovana in una [cod-:lla ve.
ne d‘itírare gl’ümarì dalla. parti lon Lang ,,cqnflmg .:clara , q poi ”italo ` c_ gícçale ſopra del, decorre
perçlòla tritata groſſa, ., ' . ~ pwd-ecco, cicca a due libre; e, ſeccalo. nel Sole. poi
Ma per l’oppoſto'. diquefia parere il’ Bra/?moſt i, aggiungi a q ueſti AloèaMiuafl e Mallice. ana_ dmn.
ed ìLS’ettazla voglionoquì le polveri ſottili_ , e, ſug-fl me cinguelgffarano dramme. trè , palla” bene in
giungç l'iejro, Cut/{ella a, che‘così; ſi fà- meglio. la ſer fieme, e: gictalì, ſopra il reſto del'a detta decozzione,
mentazimxe 1- een-ça la particolarità di rimane”, e tricali finche {i ſeqchinoze_ fano; Pilole quanto un
lun-go ſpazio. di tempo, nellaflomÌCO ,_ ſi riſponde z rece. 1"qu '
che balia .- &formal-3, dure., e gcofl'e di dove, M: facoltà a fa' Ufiñq
flmáîſſedî’iafl [Zi/”[4 rrrſſafientíamolqdal Se”“ Vagtíono. al dolor dello ſtomaco,çaufat_o da Hem#
la ,, chedichìaca la, ſuazopinìone in queſta forma ., mami han no grand’efficacia a mondificarç lo_ Roma*
A E” che. le. Pillole. dimorinò, lungo tempo nella co, il cervalloz e_ gl'umoxji gxoſſi., punk!” flçmma
fiomaco ,z cche_ Purghlnqgl'umprl grQfiìdallc Par-x. . ;ici confortano, lolìomaco._ed aiutano. a fa: digerire.
ce- pit-note del carpa. umano. q. gl‘ap coxì più ſtimacì a, La_ doſa è_ di_ due dramma. Duxano per_ molti_
non L’actxihuifionq al la crimra graffi, qſòccile peñ. _ nani ,, quando` Però, ſono. ben conſervare .,
flat-á I. tua alla formaeſtema con la_ quale. ſi deve 'Quanto poi al nome. delle Pillole Alefimgíuè
l'a-te; il medicamenco.: Pacha; ſappiamo, Q, che le, co intel-peccato Pillole~ Aromqtich 1 in nguudo e che
ſe liquide- più. facilmente 7,- e, penalmente, eſcono. tutti l'ingredjanü d’efl‘e ſono Aromati . onde, vcn~
dalla (Imbarco 1, e, più pxeſtq Purgflno :` quei, che ſoñ. gono Perciò anche, da’Latíni chiamate: Bilal# de
no, un poco. più tardi#` ma que) , che ſono. ſodi, ſi Aramqtibmficome l’altra nome di Pil/alt_ dal Sa
fermano-più lungamente, nello ſtomaco. z s tirano. lfll’hanno acquifiaco, perche ſx davevano ſeccare, al
Jàihz- parti più gxoſſe o. e, que-elia, è dottrina, inſet Sole, e non altrimenceáì che (i faräno nell’ Llìate.
gnzra anche. dal freſchi”11$.; -de, ”aſma-1.) E. in diſputa trà gl’ingçgni ſpeculatlvia ſe, ll de
cQtto. d’eſſe Pillole dover-à facſi con la ſOlìta, 8m*
.Del/,’Eufetorìa .o , duazione degl'ingredienti nel punto, Che: lì (1°*
veran no cuocere , e bencbe Meſa: Auto: d'tſſc non
S* l trovano più, e dÎVerſe piante del nome d‘Eſh leſplìçhi , il Braſavala però ſeguito dal Calçflano
parare . che fà Rè z e prima_ tmvatore delle vuole in ogni Con ta dovecſi fa” qnìla decozzioní
virtù di :alex-ba . Tralaſciaremo cute: l’alcxe ſorti graduata o_ in conformità de`Can0ni di Meſi,… ‘i
di eſſe”, e diremo, che dovuá ſervire pax quelle qual graduazione , ſoggiongç egli ,4 benche non l'
Pillole l’Eupatorio, dl Mçfile Chiamato Agemta dal abbia quì eſpreſſamente; preſcritta ._ deve bíſtatfl x
famoſo Dioſcoridfl [/iL-4.60.61.) che dice lì-Ageraq che l’abbia …ſegnata una volta nç’ſuoi Canoni
to è—píama folta . alta un palmo z ſemplice: baſ* Generali 1 di dove ſ1 piglia l’eſempio a_ per lama*
ſa , molto ſimlle all ‘origano , produçe un ombrelq carie paxricolarí . L’acçoflo Setta-4 con PIOlìffî.
lai, nella quale ſonni fiori. ſimíll a bottoni. d’oro \ xipoſtç (delle qUale trapoxcarù quì ll ſuo ſenſ0)dí
minori di quelli dell’Ellcriſo , nè per altro ha egli ce', non dover]] ſare quì datazione graduata. PU* '
il nome d’Agerato 1 che_ per conſervate lungo tem. che nell'antico interpeçre di ”gſm , che lo mp0:
po ”fiore nel ſuo colore . 1 Seneſi lo. chiamano m td dalla lingua_ Arabica nella noſhaz dlce COSì -
La giu/Hi i Si peſti ogni coſa groſſamente, e vi ſ1 gin…
L’Eupacorio di Meſa; folvendo caccia la cole., ſ0 ra dadiçi libre d’acqua , çſi facciano cuocere
ra , e .la fiamma 1 'conforta lo ſtOfflaCOQ il fegato. al a conſumazione di due terze: Se dunque dopö
e tutte le viſcere 1 e conferiſce I’dolori di elle“, ed d’avcrle peſiate vi (ì a da gina:: ſ0 :a l’acha -
ì medicina ſolenne a entre le ſortíod’oppilazioxzifld certo è clic: non lì dowxà la; graduazione IMM;
a'malì originati da effe, lonlene mirabilmente al dice di più il Setta/;z g td il Mercurial! z Clic W‘Ì
le lebbrì lunghe e. parimentc faceva un (tuo Jambo”: fell-fo;` f di
ccl ul
PARTE TELZA» 4".,
eoſhìi Galdo fece_ onorata menzionç , dal quale l’uditog e ſanno buona memoria; Pur-gene {FMR ,
dicono a_ che .Me/ue (lió- 8J@ camp-Medmar z I .) moleſtia tutti gl‘ummiSi poſſono dare ag"uou i
tolſe_ molti eſempii, e ſpecialmente il modg di far niaç danno in o ni tempo, ed in tutte Pit-la Lon
queſto decotto , e conchiudç il medeſimo. che non un la (Cote-mia , vertigine , emincranea , per gl’
dobbiamo partirci , in_ quçflo çaſq dalle regole çoq_ occhi, a denti a. gengive
;o d’orecçhie; l ſi ._` Rom-ico
_ ', mrlza, e .ſuſſur X
mani_ , e quefla eſſere un’eccezione_ inqueſte Pil!,
lole particolari- perche gl'antichi avevano-ii fine. La cloſa ì d’ambſinoa due dramme . Si conſer
(Ke il decottq quì, conſervaſgç le ſemglici parti` vano due anni in vigore .
come conformi" , con qualche calore , e non lg 1.1 ffiquente uſo r chedi queſte Pillole aveva,
‘i v
parti ignee ,_ e di queſtqparcre s’oſſerVa anche ſe." no gl’Arabi-gli ha ſalto acquiflare il nome d Ani(
'in gnace Dexia Portami-mmc” Meſa-um quale laſcio bici?! s La fACiliti‘x di Compoverçla ricetta d‘eſſe i
ſcritto, così_ =. l”, Aleplqngim'r Bilulir , tenejirì. ci çoglie l’occaſione 'di farvi ſopra alçuno diſcorſoz
ſli ‘ (raffina-obaríjeqm ‘In' iui"gemma-7114 Ala) mbar-_pu con tutto ciò mi pare di ricordare, che finita di
,ag-:gi: mìnùſzacſalvenr çflìciatgr , é*- profuma_ ſare la ‘maſſa di eſie , dcph due ,_ o trè giorni lì de
ſu.” *prima , ea [vir,- capri! q E anche in diſputa ve peſtare di nuovo, almeno per un’ora , per to
la quantità delle za-librç d’acqua a per fare il do olir rli quella ſpugnoſitä 5, che contraono da i_ ſpie
"’. r . .
coçto d'eſſe Pillole Aleſangíne ,alcuni ne prçſcriq ;iti farmentanvr q
vano ſei libre , ed altri ne Vogliono quattro libro,
Come ſufficientiffime; ma comunemente ſeguita. Del/4 Brioxia .
no di ma ttervene le dodici libre perche così chia lte bianca, vien anche* chiamata la Brionia,
ramente vuole Meſue , e così facci-ajampom .~Il detta Così dalla parola Greca 851'110. che in
che a me non pia: e , perche io queſta materia-rie‘ ſeriſce alzare in alt-o ch’è pra-prio di quefla pian
Decotti è :l’aſſoluta :eredità , che ii camini m0]. ta con avviticchiarſi nelle corwicine piante , co
Qo riguardingo , avendolo oſſervato con un! in me accenna
;Lu-Aqua tirarColumel/a ſ [1b I i. Nyſie
aadhaçrmitawr de_ Remn::
fiuſiìra.)l
vecchi-ta` pratica n che quaſi ſempre viene Pſe
ſçritto il decqtto_ con ſoverchio, licore, onde poi, Nec metuit ſent/r: ”4m vePriL-ÎMPrl›Laſllrgent
con lunga bollitore, non ſolo nc ſupera a quaſi] Acbrçm'or , zardamr’zaſquc Briam'ar (11113.” gina:.
tutto il profitrevole de’materiali. ma la parte lot-ñ ln italia ſi chiama zurcbaſglvatich, c ſi Và diſ
;ile del lrcore a Onde ſopra 'tal penſiero ,` avverte fçrenziando da un'altra Brionia, che produce il
anche Z Îfiríele Tomaſo Boo-'aſMelampo 12x flagello frutto negrmcon 'il colore dell’iſteffa un. ſud , ch’è
contro Medicth-l vera moda difare Oceani-”he di colore roſſo. che percio altrTla chiamato_ Brio
ordinaudo eſſoi dç--otçi di Salſa‘ Parilta , Legna m’a Bacci: mhr—x. le. quali barche’ ſono Rum-ate
Santo , 0 d’altri ſciroppi , fà pigltare 'q dgſe,Con~ da Enna/ae. Barbaro , per i’uva Tmeinea . e da ‘
forme fanno gl’altrr ,Medici 2 e quanto alla doſa molti altri dotti . nel numero de‘quali non polſo’
dell’acqua ani* piglia la metà 2 e la fà digerire o e. tralaſciar.- - appòdç'virruolì ("lenza rota di tra
cuocere in vaſo di `-etro, o con il ſuo cappello a e ſcuratO) la degna P-…rſona dell'çrudrnſſ- mo. ed ac,
recipiente, di vetro , facendo diſtlllaro bene le curatiiiimo Gioflndioz che dottamenrç [elle noce.
'comme-Kore ,_ e: quel liçore a che diſtilla 'l'uniſce, ed emendazinnr ſopra Scrzbuzzio Lar q uroſlra..che
con il decotço e così non ſi perdono lr parti_ ſotti turtle-‘31cm delle una…: ſopra f‘uva 'Ian mi
li, eſſenziali . eproñjtevoii , nelle quali conliñ. DEH i ma ſpecialmente ,, con Fe/lo , quel e 1 cl e ſo
Le gran parte del ſale volatile delli naareriali , e no reſſe ‘l dette così :J ,Quad ”rm mira fit quam
qu-.ſtoè il modo varo di Fare_ i dexzotti , riccio rie— mir-im”; ma Gio; Bahama( lflor univerſal, P-'anr )
ſcano ſalutari , altrlſnenrg n perde l op* ra . ed., Err co Chez-[ero ſegurndo Marra/lo V Ì'giíia z
Giacomo Fontana nella Farmacia Generale. haffino f‘er opinione, chela parola. Team-mr! -› ſia
(ſié-ſ-cap-TDe
re Decoſſzrſudnrifîmma
in 'Urrſc . ir.)` ohm-am ;fm-indebe
v. ur mhr( cxpiret, quo nome corrotto dalla voce Greta Olbioflapylo” ,
che nell’idioma Latino lDfdſlſLB I’m Angy-'na ,
(ri-ant quimè Farmarapçr', qui dec-affianco* ſu” per naſcere ella nelle ſiepe ,i con foglie , e frutto ii
P"flc'm" in‘ paflr dlrgäiratmui; ;mm illal UflPürg mili alla Vite , dove flar no ordinariamënte le
qui c decorízr qgrqdr’rm- , praflflntiorfortì eſt ſul” ſerPi-che l’uva Tammroea fia propriamente la Sta
_flat-tia, , i deò c’era/1'.,- froh te‘i debe”: , fiſagria, erba pedicolarella quale di .ono ed: :Pra
friè a Romani; non Tammíma apps/[mar o (in:
P I L L O L E l‘lim'm C n’ra c'e/ſum ”nam Tummmeam oli-*m
Arábícbo di Nicola ._ dica: eflè, aflnpàidq agri- . Calerùmfllfchmyr
[glia d’A loë Epatico onc quattro . Brionia , na:. boo locomozr ”varr- Tammmeam ſed Angui
Mirab,Citrini , Clçboli z indi 1 Eellirici , 11mm p mi: eflè legenda!” - i” ”ſpray-dear Grru
ed Emblrci , Maſti'te , Diagridio , Aſaro 1 _Roſe appellatiom‘gua eſt Opbioflafbyle, á' Vw Ara-*ui
_Roſſe ana onc- l . Zuffirra no drqt. Caſtoreo dr.;.' Si ”a latina ì ”urp 41m”. Suggmngc ancora M-l/'r
conſeccano, con ſugo di Pinocchio, od‘Aſlçan giſip , the l’hpio n edeſiuso , lì ſia inviluppfflto
Romano, -. sù queſto punto , perche volendo narrare le vini
Facoltà , ed U13 Q dell`uva Tammir ea, dice le medeſime della Staſi
S'ono buone contro ogni dolor di capa . benche ſagria 1" che interilce uva :ilçefire , o pur: uva
anrico . Purgano mirabilmente tutti gl'umori 1 palla Sibeflte. i:. che : Alia mm a Buon-1 Taſk*
generano al‘egr zza , e trigliono la nialinconia z m-nea una ef! , qflemadm adam Latini ami-rr a”
acurſcouo la mente, tendone-Ja viſta 1 rifiutano :ignoto-t docurrum .
` lo
452 'kE-ATI! o; nen-Me nf‘.- ore nona-rum
’ì Io però hc‘f ,tiff Érmo’sîclie l’uva Tàmminea ſſafl girare, nè bere . nè dormire , e fi mantenghiii ;ai
nò‘v iſrntſildclla Brionià negra ,e chiamata anche
mente in luogo caldo: ed ogni condizione qui .c.
vit’c'ntg’rá , la quaie iLatini‘a’n'tichi chiamarono een-‘nata , che fi traſcura 4 può impedire l’open.
ſaprai-‘im , o Tir-77'211!, ſecond‘o il Babi-ina , e dal zione, la- quale volendoſi fermare, baiiar‘a pigum
-voläo di Toſcana 'l’amaro {Sentiamo quel che‘ ne‘ clìe una c'osiſi'
ſcodella‘di brodo, o -mangi qualche ceſa,per.l
Caſſa' d’operare
ſcrive CoſenzeſſZa-(lib.cítara ) ..
Lul-rica jam‘ÎÌrPZ/Îtbbrjnm Tb’amì ſpîrevìrefiù’t.; " Giaziialoliko cönumerá tri le ſPczie della Brio;
Sun: qui Tamnum quequejòfihm , ”bn-Tint n'i'a‘ ,ñ la Salpa' , chiamandoia Brian-'a Mac/aaaca
”mn , aut"l’hamum . , àigr'itaam dice chiamarſi in India CIN/”froero
Di dove'poi ſenza ſa’lld- preparatori-camente i` c‘e/ape e che quei' di Marſeglia- la chiamano .Ya/apr,
Latini c‘iíiam‘arbno‘la ſua Wim Tan-inim o Gela-po. eia- ſtin‘ianoÎPcr Meccioacan negro-.qui ſi
. (Barba 'i delineamenr ddlla Brionia‘j,- tra'. chiama Sal-:pn ed ë q'uefiz è una medeſima coſa c6
laſcio a‘dèſc‘riverii qui. c'o‘n‘ie di mater-ia Volgare. quella pianta-che Diqfcoride chiama Apior,e ſe ne
Si' provono alcune' piante peregrine con‘ il nome' crew anche in‘q’ueſio Regno nelle parti di Puglia:
di Bui'iönîa‘. cio‘è maculìt’a , dëlcrit’ta da Gaſpare il Èòſteo la’ ripone trà le ſpecie dell’Iſola, eri in ri
Babi-‘Mb ,~ la“'qiîa'leìcon‘tieñe il ſeme in‘rÎue u‘nito . guarda‘ d‘eil‘av forma gl’attribuiſce il nome d‘Eſole
onde’gii è datO‘ il—nome eli Bn"aniaDicoccb'r ,- e‘ rotonda di Puglia'. L’operazioni della Salrpa ſono
per m‘fiere freq'ùen teme-nie in Candia ;ſi chiama i‘e medeſime con quelle del Meccioacan , ma con
anciîe Brionia çreticaì, m‘a n'on fà qîuì per L’uſo di. più vigore , e s’acíoPera nei medeſimi mali . '
quefi'eì—Pillole’.: ' ‘ , _ ' _ ‘ Qu`anto al’le virtù della Brionia, chi voleſſe
La"noſira ordinaria‘Bi-íoniaìhä una grande cori entrare nei ſpazioſo pelago delli ſuoi raccontiynon
‘fac’érîià‘cm il Meccioäcan 9 detto co$ìl D perche ſÎÎ giungereb'b‘e , ſe' non tardamente i al deſiderato
POÈÎÌl dall’iſola M-.ccioäcan‘ ç flt‘uata‘ più avanzi porto‘ della fine di effésma non doverb con tutto ciii
del’*M`cſiìco‘; o‘ndeí v‘ièn anche chiamata-Richar tacere qui alcune‘ prerogative di eſſa, metro cogni:
ba-r'o di Mec'cioaCan,ed in riguardo della ſua bian ee‘51poi'che è' già` fatta Volgaxe la cogniziOne. che
ch'eìiia Kioödíh’rdbiancd . il ſapore inſipid‘o d’eſ- ` rie' ha dato [pp-0th” , che ella val‘e molto controi
la` radice' dël Metaioaeàn Q lo i?! differenziare dalla" mali dell'utero; ſiccome lia patirn'ente fatto Mara‘
”ironia ?‘- che h’àſaporeìamar’o' , e mbrdicativo .il.v tina &dlandoſcwztlmr.curat.99.ye Dioſcurìzü nel
pérſeftſió Mecci‘oacan doVèrÉ ` efl‘ere‘ internamente l‘ùlt’ere purride, centuſioni , infiammazioni, nel
hîá‘n’coìrnon ta’riato . d‘í' Pezzi groflî a'l Poſſibile . ' morbo comiziale , pigliandoſene una dr. per un
perche da'i Piccioſi ſe ne parte p'reſio la ſorz’a ſu‘a. anno- continuamente: al morſo delle Vipere, eſ
ll IRL-crimini: a non' ha biſogno di‘ cor‘rez‘zi’one , (i f.tti di milza . ed i' ſrütti di eſſa : contro la ſtabia"
prigſiaìiſin polvere , non m‘olto` ſottile’, ſi beve con e mille altri' mali , che appreſo gl'Àutori Publicî
vino , clie‘è il ſu‘o pec‘uliare‘vehicoló‘z ma' da chi, ſi'poſſono vedere . Ma quello che più volte ho Io
nó`n`b`eve‘\"ri`n`o ;con acqua‘ di Ganneſla . d’AmſÎ ſperimentato , con felice eVento , che ella ſi può
ddi fiſiÒÎICl‘líÒ : daſfi in ognitìempo -. ed ogni etÑ , dire eſſere la mano" dí Dio 5 per la ſciatica a Facen-`
eVácuaglìiimoricolei-ici5 g'roiſi e flemrn‘ecici , e doſene ſolamente Cli ſtieri , pigliando un’ancia di
nii’ſiii di qualunque‘ſorte , che ſiano, e‘vacu‘a i’ ì eſſi radiCe ſrcſda , e poi ben peliata , facendola
acqua‘ da‘gl’ldropiti c’on nììolta facilita; cuìra ogni billire leggiermente con vinoGreco i ed acqua
ſb‘fffe’d ’oppilazion'e' r e tutt’i [nali da effi! cauſati. comune ana-oncie nove , finche reſtano dieci onc
'Iſiöfjlfè og‘ni’doîo‘r di capo' inveCChia'to , mondiff. de‘l decotto.delz quale
ca’ il Cerebroì , ed i nei-‘vi 1 guariſce i tumori flam di Rodo’mele dover‘aſe centinuarſi
ne fà cliffieroper
coniidue onc.
numerov
m’aît’íci‘ ,- e‘le' ſc'roſol‘e, ſà buona operazione in‘ to:. ' di quattro 1 o cinque volte , e ſin anche a ſette ,
re‘ ſe diſt'ilſa’zion'i r e diſcënzi antichi a con' dolore ma il ſegno, che il paziente non dovcrîî continua'.
di‘ giunture , co‘rrle go‘tra ar'tet‘ica‘ , e nella paliìo. re pii`i ſarà.che il dolore della ſciatica ſarà PaſſW!
n ëíſí ſiomaco' 1 eVaCua'mlo la cauſa g e conſuman e nelle ſeccie dell’evacuazione , fatta dopödfflí
dd la ventolitä . Nèi ma‘Ìi d'ur'lna’z e di Veifica g cliflieri 1 v’appariranno alcune iiille di ſangue
dó'ior di fianco' ,- colica .di qualſivoglia ſorte , fa ed il certo indizio, che il paziente èdigiì ri
op‘ëre’ gran/di. Cura i mali del petro,toſſa vecchia, ſanáto . › ‘
ed aìſin'a . Nel mal Franceſe fà gran prove .- e ſpe Per diſſolvere le flrume,e fiato ſperimentato bari
cialmente quando è invecchiato , pigliandolene ugual parte di ſugo di BrioniaWino o e miele i ° lì‘
peilí più volte , ſecondo ſi vede-'rà il biſogno , ed medeſima radice fatta in empiaſtro con miele,
in ogni male antico [id-eee replicare più v‘olte: parimenti: diſſolve le ſtrume . Arnaldo di Vil/amis
caccia le cauſe delle fabbri lunghe o ed antiche , e 1m, riferiſCe il medeſimo effetto , e dice e Chi…"
qu'ëlle' cauſate' da oppilaz‘iQne‘. chi foſſe pronto a guarita una Perſona dalle ſtrume , in trè ſettima
voiflitare 'la polvere del Mexioacan z piu-‘n dopo ne , con il purgarſi ſemplicemente con ſugo di.
prela dormirvi Mez’ora , o Pure pigli ſubito un Brionia con poco zucchero . Opera il medeſimo
roſſo' d’ovo ar'roſilto 4 e ben Caldo , e dlsſatro cOn giovamento ſ ſecondo Pietra Bairo lla ſemplice ra
lc ditád‘e lo‘ pong'ni a modo d‘empiaſtro nella ſon dice di Btionia, portata per Amuleto al collo .
tanella della‘ gola, tin tanto , che queſta polvereto Scriſſe il Matt/21'011' (Com. i” Dſoſcor.) eſſerſi li*
qualſivoglia altra medicina cominci ad operare. berata una Donna, che ogni meſe era acerbamen*
che ſenza dubio Proibiſce il vomito -, e quei fumi te tormentata dalla perſecuzione della matrice’
tutt r vi,che eſaia no ali-a golzzzznentrc s’zcrende ai non con altro rimedio , che Con una volta ii
l'evacuizione del Meccioacan non ſi 'dover-à man. meſe a per unfanno intiero bere un _bicchiero dl.
vmo:
' ?IRIE reezî: Lexi
-Îîno, Bel qualetarſi-'eîa bollito un’oucia di radiche
midi Ruta ,SquinantoQ Aſaro; Manica; Gilm-`
di Brionia , ſino al calar della metà del vino . Al ſani, Cinnamomo , Semi d Aniſi , Semi di Finoc
capo della fecola di Brionia,ſi poſſono vedere mol chio , Semi d'Apio , Caſſia Lignea , Zaffirano a
te alle prerogative di qupſta benedetta radice . Mace ana da:. Mirabolani Citrini , Cheboli r ln
di r Bellerici , Emplici . Riobarbaro ana dum-4
P I E L_ 0 L E Agarico 1 Sena ana dramy. Euſragia dr”. Aloè
d’Agaríco da' Meſi” . ` ſue-entrino al peſo d’ogni cola . Si confettano con
ſugo di Pinocchio .
Iglífl d’Agarico dr.;.Rad.d’Ireos, Mir-robbie Facolta‘ , ed Uſi!.
ana dr.i.Turbit dr.ſ.l~‘olvere dijera Picra Evacuano la pituita dal cerebro , e dagl'occhi;
Jr.4.Coloquintida , Sarcocolla ana (lr-.2. Mirra e perciò curano i morbi degl’occhi . cauſati da
dm. Si conſertano con il moſto cotto . eſſa pi-tuità , roborano, ed accreſcono di più i ſpi
Facoltà , rd Uſi) . riti viſivi , e li rendono puri a ed in tal modo gio
Purgano il torace dalla pituità crafa , o Putri vano al vedere .
Ha , e perciò conferiſcono alla toſſe antica , ed al. Sene danno da due , ſino a quattro dram.`
'l'aſma . Se ne danno da una, ſino a due dr.Si con. Si conſervano oltre a due anni . Sono ſiate chiaZ
ſervano per due anni vigoroſe . ma e quelle Pillole anche col nome di apricbe, cioè
Appreſſo Meſi” ſi trovanno due ricette delle Ocularhin riguardo, che eſſe evacuano gli umori:.
Pillole d’Agarîco , ma la preſente è l'uſuale . Si che offuſcano il vedere 1 e per l’iſteſſa cagione ſono
trova, chi per l’Agarico-.quì intende il Trociſca dette Lucis, perche conformeil lume ſgombra le
ta, ma ſono aſpramente ripreſi dall‘accuratn Bu tenebre . così eſſe rimuovono , l’oſcurità degl’o :-_
gerio Ferreri0(Met merita). …le Agaríramſcflr.) chi . Meſi” ne pone due ricette: la preſente è in
con le ſeguenti paro’e z Iraqurſubſiſtw! , ó*- non continuo uſo , tralaſciandoſi l’altra , che ſi chia
a vetri-hſe!! a Inn-bara , ó‘ inrpto morì renda”. ma minore, come di minor virtù. Nel teſio di Mr..
é' Agraria' ver-um ”ſum diſc-”rl , i” Franc ma ſue ſi legge ſemplicemente Caſſia . ſi doverà in
dnmjhbſtantíam ef”: ”item da” ,flcut valere: reudere la Gallia lignea , che ſecondo Bioſtar-ida
0mm; , atque Meſi” ipſum r in dmìdotario , è" giova agl‘occhi . L’Euſragia‘ ſi trova varia **ei
opere frathcoficzſſr can/’at . telii di Meſa: t pevche alcuni ne preſcrivono ſei e
Per le polveri di jen , fi pigliaranno quelle di ed altri ſette drama queſta ſi Rima la doſa più
Gale-na ..e per la Coloquintida , di Trociſci Alan corretta, ecosi anche approvano i Frati d’A
dal i come eſplica Mez/'ur . (al raf-l da i Trocrſci race/i . Il lamina” maggiore . ll Collegi” de i
Alam-la] J
Il Settala( Jaſmin! Farm.) qſiui v'uole la Sapa, Medici Boſagnefi , PIM-”mo , Car-n’a . Caleflano ,
e Santino . l Modica’ Akgnſtaxi ne pre-ſcrivono uè
`non molto ſpeſſata., perche indeboliſce il campo. dramma . lo però ho per opinione , che la doſa del.
Ro; ma la ſapa non ſpeſſata ſa divenire in breve le dr.7.ſi doverebbe più collo duplicare” triplica.
la maſſa di eſſe Pillole muffa a e ſecca , onde per re , mentre l'Euſragia , non ſolamente è direttiva
evitare queſio inconveniente . Bar-”Arda Deflënío agl’occhi , ma eſſa ſolamente può giovare a quan
conſeglia a pigliare qui il miele per la Sapa ;cou to poſſono operare le preſenti Pillole , e di quella
tqtçe eiò ſeguiremo per appuntola ricetta . mia aſſai-zione n’abblamo la teliimonianaîa [Ar
”aldo di Vil/amava , che‘laſcid ſcritto , aſſerveran-g
.Della Sar-corolla -_ temente , che il vino d'Euſragia, o polvere d'elſa.
uſata ogni giorno-per un’anno intiero , ringiova
*R voce Greca Sarcocolla inſeriſce colla di ce. niſce la viſta de’vecchi , che pat quaſi miracolo .
` nere , in riguarda del ſuo effetto dl conſo di che n‘abbiamo l’eſperienza del noſlro famoſiſſi
lidare , e riempire l’ulcere di carne . E gomma , mo Ferrante imparato , a-l quale nell’età di 6a.
che pìglia il nome dall’Alb-:ro , che la produce anni le gli dimmuì la villa-.usò perciò per un’anno
_ó._-=—_,
Q che naſce in Perſia) ed è ſimile _alla Manna del int‘iero il vino d‘Euſragia , viſſe poi ſino a nov-’in~
l‘incenzo 1 di colore rofligno , e di ſapore amara . ta ſette. ſenza biſogno d'occhiali. conforme a pie
‘ì Salda le ferite o riempie di carne le piaghe , e no narriſlimo l’intiera lſtoria, al proprio capo del
'proibiſce i fluſſi , che ſcendono agl’occhi . Gl’A vino d’Eufragia . . , ufl-_.u
tabi di più conobbero nella Sarcocolla anche vir ‘ . x ‘ .1'

ti di ſciogliere il corpo , evacuando la flemma , Delſ’Eufragia; _. i


e gl’umori graſſi , ſpecialmente dalle giunture , l
mondifica il cervello. inervi , ed il polmone r, L nome d’Euſrazia inſeriſce ſollazzo degl’oc-l
conferiſce alla toſſe, ed all’Aſ ma . Divengono ca: chi‘ z gl’Autori antichi non feceromenzione di
lui quelli ,che l’uſano ſpeſſo . queſt'erba, tra li moderni il noſlro Celebratiffimo
. - x ’Fabio Colonna( Stirpium mina; cagaitar.) nè hà
P I L. L 0 L E oſſetvato di cinque maniere ;ma quella , che do
Luci: Majoris* di Meſtre . Verà entrare nelle Pillole lucis ſara la prima, ch e
pone il Mattbioli z che in ſoſtanZa è un’e, ba ordi*
Iglia di Roſe Roſſe › Viole . Aſſenze . Cole.` natia , alta un palmo , con frondi minute 1 e cre'
quintida , Turbit , Cubcbe Calamo Aroma ſpe a per intorno ſottilmente dentate , al guſto ſo
tico , Noci Mul’chiate i Spca Narda , Epitthimo , no ſtitiche . ed alquanto amarette -. produce i ſu
Carpobalſamo , ?globalſamo , Semi di Seſeli ,Se Ri ſottili a e rofligni, ed ifiori di color biapco a
c .e
414' Turno, BLKM.A;GE.R.T‘… Der. nouzznnl
the in‘cîr‘ntal giallo- e. edlìa‘lî P‘onpureo-,. orale-per'
fAnimaápbarmcmtíta l, i”: cori-‘iii ÎaÎ-aìnliz
appn‘nto- ëlquella.,v clie- naſce~ alla montagna. di pilulir Hier-w:- pier-:rn- , quam vel-nm'. ”rm è..
Milella: in‘Abruzzo-dalia‘zquale adoprö, FW… fim_ z ahinitíe imgonmdam [crac-"pit , non 641m‘
to e per farne. il,vino-.,- per, uſo proprio a, dal: quale'. Ciara” :recipienti-rw M1123 (am, quam ;Pſ- M…
ne riporto. i come: s’èdetro l.- quel- rilevante he. fix. deſcrìpſir-,e di queſtoíenrimento. lono. il c911..
nefileiodixricuper‘ar'e’_ ia. villa” ill che* non potè con gr‘o. de- i Mrdici: Agra/iam; e Mantovani ,, i l Corda.
ſeguirebquandmprjma. usözilz vino. fa; to, con; l’Eu Lumix”: mai-:Matita Romana, Borgarucci , ‘11
bugia-.53cm naſce; atto‘rnoNapolîi e la. quale per: L'efivra. de’Sprzja/ìz Melictbiaoflgſm Spina 110.
’quanto-Matter: tamente‘ offemato‘ *adi: ſpezie di. La ſeconda_ difficolta, conti ene, che non avendo
NUM-te di pot-'oprofitto‘n i Iſaf: lalcìatoſcri tro., con che licore li debba ſoz.
Pietro Pena-.e Milttbſiítlflflbe‘llíä; riferiſcono un" mare. Ia maſſa. di eſſe. Pil lele-ri mine in ambiguo,
illor-ia-'zdi direttozcoutraria allaſopradetta , ſegui-` &dobbiamo; ſeguire, il‘ parere di alcuni Autori,
taim Perſona. dell’Impero”. ,. dz’urrcerto tale. , che: che preſcrivono, vari- ”coli-come vino, Miele lho.
usò-:ih vinoxd’Eufragia… , per-effe’rgli- offirſcata_ la. via. _ſato ,, ſugo. di; Finocchio. o di Cavoli a, o di Aſſen”.
ſia ,x edr alca‘poditrè meſi la pel-dë. in: tutto,.e cre Noi però ci contentiamo dallolciroppo. di ai:.
dono*- ç-.chelz'eventminfelice di- que'fio*.caſo,~,~v ſeguì. cade 4, come; anche preſcrive l’Autidorario Roma.
pen aver colui. adopt-afo- L’Euírag‘ia im vinoze_ di_ no,ed il Collegio dei Spezia” di. quì..
cono-,z che perciò-ſarebbeì--piñ- ſicura l’uſo-della; Ruſh-,- preſcrive tutta la mafl'a. di quelle Pillole.“
ſemplice pol-merce~ d’eſſa. Eu'ſragjäî: 1, o‘. pUrez- ’il, ſuo. doverſi‘ dividere. per dodici: doſe ,, ma, nel clima
det-otto .-. [operò hò; per ſenno-,z che colui.. che"; noſtro rieſce la predetta doſa troppo alterata-,pri
periti'etre. la-vifimtol vino-dz’Eufragia… nonſeguìñ. che-,non deve trapeſſare le due dramme. .. '
per difetto ,~-, ca'ggion‘ato-,dal ‘vino- ç, in {nella per.
ſona-;3 ma. perche L’occhio d’elſa . non. era offeſo. I” I L O; L. E’.
da materia Won-rie... contro della quale, giova. di Inmterm di Amir-“wird...
molto-il‘ vino*- dell’Euſtagia ,x mm più collo già, viñ.
:into l'organo! viſiva.. il-qualediſetto, Organico… P tglîia diMirab..Citrini ,~ Cheboli , ed'lnrlij
inx Riello-ſpazio di trè meſi; venne tocalmente a; - - ScammOnio,ana-dram..cinque , Aloe Socccg
creſcere': i ondenan’- è', maravighagſe cieco, . perche. trinoz drain.. ſette; -. .
il* detto-Vino-d'Euſragia. ,, non hàalcuna azione 5, Si. confettan’o- con- acqua dì'í Pumntem , e li l'a
contro da‘ i mali. i. dipendenti dagl‘ iſtrornenti or [Chace. finchefi ſecehino,e— s’imbeyerano dinuo
ganici . ›i' , . vo,e. ſr. laſciano. ſeccare.; e ſi- fatti così trè, VOltlrfll
La practice': sñclieſîd‘o-verä all'ex-vare: ,~, circa ik in. ognì- volta fi ponga tanto ſugo, che fi venghi a
comporre.- quelle- Pillole; ,~ -norr devia. punto. da fare come. bevandafllopòñſi laſcianofincbe s’iſpeL
quelle JellPaurecedentizPillole .y. non tralaſciando ſano», e- li faccianocompatce. 1, e dopàfi facciano
peröil peſi-ace:lr1~ngarnemze-lál-~ maſſa, e, `a finche, (i Pillole-ñ
faccia‘.- una. perfetta. miſtionee ., e, pegçonſeguenzaz, Facoltà , al! Uſi .
anche una buona fermentazione-3 Forzano-.gli umori acri ,.e mordaci ,i la pituira
P~ſi1
i—
LL*- LÌ ”o-FÎL ze‘ r`\
a ſalfñfid‘. altri ſughi» aduſtiie malinconicinla i qua
li- vengono-originati-molti viziuellacute ,, come
(mire-di Mir '.- ñ ~ [Cabiefflroritodichenegeck impetigine.
Si danno da una draminazfiooad una. emezza.
~ '- ' iglia di’polvere' d'i- Îerapí'cra di R‘jjÈ-Î dramó Si conſervano: più di trè annr .
r- o-Coloquin'ñt'rda ſcrrrp.ro..'Sca moneal (tram. Quelle Pillole ſono.- ſcritte dal l’rinci Avi#
d neze’ mezzarTu rbìty. Stecade ana drain-cinquea Si {ma al [MA-ſmo” 7. ”48. g. ſopra delle qyali
facci -malſa- con lo ſciroppo. di; Stecarle- i vi è da notare, che per acqua di Eumoterra lido
' Facoltà., ed U1?” _ verà intendere. il ſugo di elſa .i perche così colli”,
‘ Si chiari-ratio con ragione Pillole Cefaliche, per marrogli Arabi-;chiamando il ſugo ì acqua , come
che purgano il capo’ efficacemente r evacuando arteſtano il Brafaval‘mil Crſia; DrſſeníañCanriçxjî
anche da‘ i nervi gli umori craflì . "r C07‘d0\eLl. altri-Si ricorda , che nel replicare quelle
La doſa è di una,ſrno ad una drammi# mezza. tre imbizioni, {i doverà ſempre pigliareil ſugorli
Sono efficaci Per due anni intierió Fumoterra deporato e -
Le Pillole Cocchie, le ſcriſſe &ali;- al [ib. 9. ll erdw vuole 1 che neilzfioe . dopo ſeccare
ad Almdnflzre‘ , e ſono interpretate Capitali : ſe ne quelle Pillole z lì debbano riformare con il ſugg
trovano ricette-di Gale-”o (coff-de Cep/:abfòdmÙ‘ì Cotto a {nodo di Sapa 1, acciò la maſſa rieſca Pill
rmícmdi Meſue-;di Nico/bre di altri z ma ſono quì trattabileìecco le di lui parole: Tandem excipzîun
in uſo quelle di Ruſa': , nella cui ricetta ,il notano turflwn code-m face-;zur multi ignorafitèi‘fddwſſj
due difficoltà 3 la prima intorno alle polveri di fl-d meſſe , cuiſmru: Iongiorc coít’z’one dzflìflfltflſ
ierffiper‘cbefl‘enodeoz il Collegio di Bologna, e Ba”. fueritzm’ infilz’ditatcmfarr lapidi-am {ridare/r4‘
derane ’Voglioan‘nelle di- Caiano, ma ripugna ’Bllflhu . . .l

u‘r la regola del dovere r poiche Rails autor di_


quelle Pillole ha compollo anch'eſſo le polveri di _P l L L O L E
iera,ricercano dunque quelle Pillole le medeſime
" , ferirle Maggiori di Meſur
polveri di iera di eſſo Raf?! . Lodovico Settala lo ‘ lglia (li Sagapeno , Ammoniaco, opopoflaco.
dice non men chiaro, che dottamence, come ſegue_ BdellioacoloquintidazHarmel, cicè Ruta Sil-—
veſlſcr
P il ,n "a nt *n.1 n.11 .:iu-J,.- . 42;_
veflre,Àloë, Epittìmo ma dram. cinque ,.Ermo. odoratiffima,e non manca chi vuole,chelia lo ſio—
dattili , Eſolaana dram. 2. Scammonio dram. ; race. liquidwe gli Autori Greci,come [2010.11050
Cinnamomo.$pica Narda,Zaffarano.caſtor-co ana ed altri,l’intendono per 'lo 'limia ma , che viene a,
dram. r. Turbic dram. 4. Gengçvo dr. r. e mez dire Profumo . Nè _ſaprei imaginarnü,come l’Am
za,Euſorbio ſcrup. 2. Diſſolvi le gomme. con acñ_ moniaco può adoprarſi , per materia da profumo,
qua di Porri,e fà maſſa . mentre l’odor di. ell'oè così abominevole, che ſe ne
Faro/ti , ed Uſi:. ’ ſdegnarebbe il_ Diavolo ifleſſo; ma il nome, che ha
Evacuano l’umore freddo,pituitoſo,g crudofltd lÎAmmoniaco con l’aggiuntodi'Thimíama, deri-_
anche il bilioſo, onde convengono a ſanare quei vada una ſcorrezzion di (lampa, perche in'alcu'ne‘_
mali , che ſortiſcono L’origine da :ſli , come ſono ricette, di Meſure ſono preſcritti l’Ainmoniaco , ed
i dolori dello ſtomacmdolor colicoie delle giontu il Thimiàmael’impreſſote traſcurò una virgola e ,
re,porla gra,gonagra,e delle vertebre,alla leprafllz che doveva ſeguire all’Ammoniaco i 'onde per tal’
la morfea,ed altri vizj della cute. errore fù credurozche_ due nomi foſſero una ſola co
Se ne danno due dramma i. e ficonſervano Per ſa , cioè Amnouiaci Tlrymiamatir , penſandoſi,
fette per trè anni . ‘ che queſt’ultimo nome ſulle epiteto_ condizionale
Il nome di Pctíde lo danno l quelle Pillole le del perfetto Ammoniaco, ma effettivamente ſono
Gomme con alcun’aſtr'ingredienti di eſſe,di `odo due coſe diſtinte,perche quel Thimiama conviene
re aCuto, e non ſono dette fetide, perche evacunno propriamente al Narcaf’tmche ſecondo Dioſcuridc
gli rumori fetidíycome credettero alcuni …Sono an. (lib.r.ca[›.2o.) ſi, adopra ue i profumi , come ma
che chiamate Pillole Arteticlle a in riguardo ,che teria di grato odore, queſla è un‘a corteccia di Al
conferiſcono agli articolisſi trova però apprefi‘o di beroiche_ lì Porta dall’lndia,che in Toſcana‘ ſi Chia:.
Nicolò un’altra ricetta di Pillole Artetichc , la ma Tigra-nm ,nome corrotto da Thimiama ', _del
quale doverà uſarſi quando vengono preſcritte dal quale lo ne ho avuto freſco, e ne ho _cavare copio'
Iiedico le Pillole Artetiche . L’Eſola , ch’entra in ſo florace liquidomol ſolo premerlo con *le mani.
queſte Pillole ſi. doverà intendere preparata , con Si trovaanche equivoco in Medicina il nome'
forme alla (lotta intelligenza di &modcofánimad. di ſale, Ammoniacommne corrotto,dov endoſi corf
Farm): del Sen-11a. nettamente dire,Armoniaco›iu riguardolche dalla
facoltà , ul Uſo. Regione di Armenia_ lì porta venale ad Aleſſanz
Per l’acqua del Porro, ſi doveri pigliareíl ſugo driſhcd altre parti del Mondo. '
di efibflavato dal Porro capitato,come più medi. L’AmmOniaco,ſecondo Díofiîam'diffcalda, tira.;
ginale,e lì adoprarä 1 così ſemplicemente depura riſolve i rumor-Lletlurezzveffl le ſcrofole . `
mperche ricevendo quelle Pillole una proporzim
:nata quantità di goxnme,oPeran0, ch‘e il ſemplice. Dell’ Arma!, ’cin' Kenji/uffi”.
ſugo di porro fi renda atto a form…: le Pillole,
ſenza mel'chiarvi il Miele-Avviſi! però* prudente L’Armel preſcritta nelle Pillole fetide , non ë
mente il Satta/a .che. di quelle Pillole a non ſe ne altro,che la Ruta Silmjlre.,ſecoudo Dioſrori
facci una maſſa . perche racChiudendo poi l’ umi dc ſ lum- Apatectr. Tim/‘ar- Arom.) lìclíe non ha
dità del ſugo,e ſeccandolì la mallà eſtrinſecamente luogo l’eſpoſizione di Caſientino,%iriro da* Augu
con più celerità, che non fi nell’interno di elſa. fi ffiiiie di Paolo Suarda , che lia… la Cicuta: contro
muffaria facilmentemnde conſegliafllzo ſe no fac de'quali , non poco ſi riſcaltlanodl Settala. Rem—
_çiuo pezzetti.come Trpciſci . deoied i Frati Farm-copri di @ace/i.

Dell’ 7 Dell‘ EuforHo o.

L’Eſola è di molte maniero z ma quella , che Linìo riferiſce , che l’inven zione ’dell’ Eufor—
dovorà entrare nelle Pillole fecide , ſarà l’Eſola bio fia ſtata jumeè di. Mauritania,e lo fece
minorenli corteccia tenue,leggiera, fragile, e roſ chiamare col nome di Enforlzio ſuo Medico,e fra
_ferri-nu: tello diántom'o Muſa, Medico :li Caſina. Agr-ſia .
L’albero,che produce l’Euforbio è. una ' ſorte di
Ddl’ Ammoniau . farola, ſecondo dice Dioſcoríde , del qualeè molto
ferace il Monte Timolo di Mauritania.; _ e
L’Ammoniacoè lagrima di una ferola, che na L’Euſorlu’o opera,che in un ſolo giorno ſi ſqua
ſce in Libia attomo al tempio di Giove mino l’oſſaflsd ha forza penetrativa, rubificativa,
Ammonio , (il dove viene chiamata Ammoniaco. ed eſcoriativa . , .
Naſce ancora copioſamente in Puglia , come ho
veduta lo medeſim0,dove li patria raccogliere ot P I L L O L E
timo Ammoniaco , che taleè il granelloſo ſimile J’Ernadattili Maggiori di Meſi”.
all’incenſo,di odore uguale al caſioreo, ed al gallo
amaro . I latini chiamano l’Ammoniaco Gutta 5 Iglia d’Ermodattili,Aloè,Mirabolani Citrinio
ma lo penſo,che ſia coſa diverſa dalla Gutta. del Turbit,Coloquintida, Bdellìo, Sagapeno ana
la quale liſà menzione nel ſli/m0 40. Myrrba, drum. 6. CafloreofiarcocollazEuforbio. Opopona.
Guttah* caſſa, C'e. perche al dir anche di Fran co › Semi di Ruta Silveſtre , Semi di Appio ana
ceſco l’anigara/aſdichz'arazilme da i Salma' di Da dram.;.Zaffarano dram.una,e mezza.
vid. ) la Gutta della Sacra Scrittura è una coſa. Si confettano con ſugo di’cavoli , e ſe ne fanno
Pillole . . G g'g v
Elf_
ſſſiT

”'6‘ Yen-n'a ?AKMAOBRI net: DONZEEÌJ


Paco!” . ed ‘Uſer La gran Rima, che; fatevano g'î antichi di
Vag'iafle centro la` P0623: z, ed a idolorí fred quelle Pillole, li fece( ſortíre, l Eplteto , di ſine
di dsll'aìtre gionmre . quibuswolendo dare_ ad intendere variamente alla
La doſa è dramm- unz , fino t ſetup. 4. Si 'con-n’ poſtericä_rChe. ſarebbe meglima non tſſere, che ui.
ſervano vigoroſa’ frè anni intiecí ., ' Vere ſenza l'uſo. di efl‘e.|e_ quali prec-:nd vanofllze
Delle due ricette di Pillole, d"E‘rModattilî,.che` faceſſero del tutto menare una Vita perfettamçn.
fi trovano in MCfü‘llz ‘iù uſata quì ‘e lalMaggio ce ſanaàiè quella ſhavaganza (ì può dir ſolapez.
re.” ſngfzdi CavolÎ,ſar bene cava-lo da i Cavoli che (ì è anche nel [ecolo, paſſata ` trovata gente
non tra-[piantati, perche, quelli nonzlrenno umore. molto. più befiiale, che, ſecondo narra il lle-mmie,
eſcremenmſoflhe nequiſtano da llì’ lemmi. i, Cairoli-fl vi ſu un Gentiledl quale- eſſendo, ſacco ſchiavo ,_ e
che (il traſpízntàna .: (Lello- dovecà. parimente perdura_ la Nave Con groſſa, merce dentroinon m0
cuocerfl'cot‘mieleììnt form-a di ſciropponqm fa- ' ſhd farne conto. , ma vedendoſi poi tog‘ìere le’ Op
ein-dm” eſiim fina-ne eoflrdflfioggmnge Bert-ll* pio,_, ſuo ordinario trattenimento' ,, lì giccò'imme
e-:löſilbùdám e 'Burger-red ( Arridot., Rom. ) ll'. dietammte ‘m Mare , giudicanrlo più collo dmer
Caſttlfo‘ ìconſeglia . che le Pillole d’Ermod-rtcili morire,ehe vivere ſenza` di eſſo, del quale preten
poſſono ſervire in vece‘delle Pillole Arteciche o di dev- ritrarre quei gpſt‘r ,e che lì ſoggeriva la ſua
Sagzpenodi Opogonaco, edi Saxcocolla .. falla credenza - `
ll Settale,qu`r per l’Aloè Eparico loro .‘ ed odo
’ Degl' Irmodattilí .ſi.
rifero.A non intende l’Aloè, notrico Con le ſpezie
Alñkanginel ma 'vole, che ſi pigli l’Aloè Epathî
' 'Mari-x degli Ermodattili ëmaceriae piena di perfetto .dx buono odore ll Cris-,fia con‘eg‘ia a pi
~L ' confuſione, perche con la. guidadegli Auro gliare l‘AlJè con le ſpezie Alsfzugine , e così an~
xi antichi. non ſe ne può avere notizia accertata; che la lo .Sf-‘nelle z ma Ama/de, di [ilaria-ua cem
conſondendo eſſr ilCQIChicÒçed Efemero con l’Er— . chiude. che lì debba onninameare adoprare- l‘Aloi
modaccilodslle Officine, il quale non ‘e fiaccido lavato con le ſpezie Alrfangineffi non altrimcnrci
çome ſonoi predetti-,ma duroeompateo” facile a Alba-;aj (Librle finiture., 'dice‘ che l‘Aloè lava!,~
l ridurſi in polvere bianca. fa rinaeea . e glutinoſa` to ;un le ſpezie :uom-tiene lì uſi nell*: medici
Wella uſdale Ermoduriloczede Girolamo Trage ne laſſativìdove ſarà preſcrittal'Aloè. l` Cia/‘lella
ch: lia l’ilìeſſo di Sei-apro”:- e‘di Meſa. rm vuole, VK ole l"Aloè laV‘ato ſemplice . ll Baader-am uſa
che non lì aday-i per l’uſo interno . eſſendo . dic" quella eli-.tinzione’cioè (dic’eglllehe facendoli que
eglnwelenoſo . ſeguendo in ciò Paolo Egim a . la tte Pillole con l’Aloë non lavato , riuſciranno più
no.. devo ſopra dò ſtendcrmi. molto , perche con ſolutrvm più convenienti agli elſa-:them promet
l'eſperienza, ſactane’ già, per più milionidi volte, tono .
fi èſçmpreofi'ervatmche il volgare Ermodattilo. Nicolò ordina , che ‘lo Scammonío di que!“
Pillole ſi’debba diffolvere con ſugo di Finóc‘cſihioi.
tion ſolamente non è velenoſo,ma utile a più coſe‘
e ſpzieiehnepee dice &evade-1: l‘imitojîum, lemmnì l por colarlo per panno , e la colatura ſerve a ſora
ae alia! banana‘ wſcidorje'tiam ab artìculu eflî mare eſſe l ill'ole.Q_-'and0 lo ScammOHÌO ſ‘îîä per
cac‘itèr trdbrtzob id Podagr4.Chynagr-s,á‘ omni fetto baltarà Polvenzzarlo'ſemplicemenued unirfl
bm juhëîurarmn dolor/[ue: al: eon’em but-”nre la; lo alle Polveri . 'così ancne conſegnano Ren-dm
zi; ”adams-cche per concfliulìone lì dice, che Dvflèm‘aó‘rhíadl Collegio Mama-vano, il CefioiîCo*
polli-amo valere] francamente' del comune Erma fla,Sf.-mllo, ed altri . Sr tra” chi pone in d“P‘"
d-:cdlo , ſe .za qUei ſcrupoli di nowmento . che i La e che -ìo Scammonio non devccſſcre quì P‘ìÎV"
Dottori Cancel l'crivouo . e vengono quelli an ſizzatq l'occrlczcome ordina N140’?- P‘Whe [i ven
ch: ripreſi dal Caſtel/o. e conehrude, che’lì debba gono a tſîſgſcüllc i Canoni generali di Meſa” M
uſare i’Ermudacu‘lo volgaregià zpyrovaco,anche [ono quelli cali ripreſi da D. Simam Term SP1
dalla lunga eſperienza . gnuolo, il quale conchiude . dare lì p‘ñ’lvtſìüm
lo Scammomo. non lempre grorſnneme, come le
L l L L O L E gue quì-Lhc deve elíere ſorelle. ſecondo unehe dice
‘ Sim mi”: Ji Nice/à. u Cujhlli .

I piglia dr Aloè Epatico lavato . ed odorifer* P l L L 0 L I


dfdiſh 14‘.- Mimo. Cirrini, Chcboliylndiffldó di Chang/aj‘ di Nicolò . '
lerrumd Eulblici, Rio-barbaro. Maſtrce 1 Aſſenzo.
Rol`e,Vlole-.Scna.^gurico, CUſcuto, ana dm…, r . P Iglia Ai Radica di Cinogloſſa ſecca . Seme di
Sean-:omum-lm. 6. e mezza - Si rari la mail" con juſquiam0.OPpio, ana dram- 4. Mirra Tra~
[ugo di'Fmocchi . '_ glodirica drum.6.lucenſo drain. cinque: Caroli
’5 ſſ Fata/ti ed Uſo
nì,C-nnamomo,Corimbo.ana-dram-z.
Vag-liond Propria-…negano cacaratte , all'o Si fummo Pillow' con-acqua dr Roſe.
fc‘ui’itàe‘ eal'rgine degli mc… . i urgano mir-bl] Face/hà , ed Uſe.
beni-e il 'Capo dalla colera,fiem\na,emala-”collare Hanno grand’effieáçie nel fermare le diflilla
èuſtoiíîſc'oho la viflada tutt gxi umuri pra-vi. fi zioni lacrime di mitigare i dolori, e conciliare il
nalmente cenſenſflonozaua pulìone illa-ca., e ſa. ſonno .
nano il' dolore del oreccn [c‘e La dora è di una dramma, ad una, e mm"
La doſa è dramma m3 . Hanno vigore line ai bi «jo-ile! ”ano per uè anni” più .
"tano an” . - Meſtre
‘PARTE TERZA; 417
Meſtre ſcrive anche un’altra ricetta di Pillole' radiche ſeccare ſenza ’midollo le ſrondi á della ci
di Cinogloſſadotto nome di Pila/a ad omne: mor nogloſſa vera incorporate con graſſo di Porca vec
bo': auchan-i, e Vi pone ‘rl Zaffirano . ingrediente chio medicano le morſicature de’cani . Giovane
molto adequate ad elſe Pillole, in vece del quale, alla caduta de’Capelli , ed alle cotture del fuoco .
ſi trova nella ricetta di Nicolò, il Garofano , Cin
ñanromo e Corimbim Cozumbri, che è lo Storace B ' I L L o L E
Calalmita. Fer-;elio ſeguito dal [Landra uſa la ri di Pietra Laznla di Meſi” .
cetta di .Mefflh e Vi aggiunge il calìoreo . à" rcéîè _lglia di Pietra Lazola lavata dram.6.Epitthi-`
flrldímm eſtſdice Planzz’o) cui cùm croco precipita mo , Polipodio ana dram.8,$camonea , El
vir-ſit emmdamli opii maligníte‘am : imçue tn' leboto negro 1 Sale [mio ana dram.2.e mezzaiAga
debate# inconfirleriztii Printer-miſura . rico dram.8 Garofani , Aniſì ana dram.4.Hiera
Delle due ricettc,che ſi trovano di tali Pillole, Picra dram.r 5.81 conſettano con ſugo d‘Eudi via
qui l‘ì trova in uſo quella di Nr'coio , che ſecondo Facoltiì , ed ‘Uſo .
Gia: Ludo-vico Bert/:Mo : .IE-”ulantur [bi/”lay ., ad Giovane a gl’cffctti malincolici , ed a quelli
0mm': morbo: cnrbarri MaſterMe/z' ha Nicolai/è originati da colera aduſta . Vagliono alla quarta
curiore; ſm”, Propter addiëîianem Caryony/loríi, na , alla lepra , ed al cancro , e purga’no ſenza
Cíìmamamì-,Ù‘ S/jrflcir , e dell’iſteli'o ſentimento moleſtia . La doſa è di due dramme .
fi trova Bargm-uccío. ~ Alejandro Tra/Ziano è d’opinio'e.. he la iietra
&modi-o cenſura Meſur- ſopra le ſue Pillole ad Lamia-qui ſi debba lavare dodici volte con acqua
omuer ”ibm-rar t e pretende , che in luogo della d'. Viole’ o di B-›ragine . Giozlìenozleo avviſa, che
Cinogloffa ſarebbe ſt-ta più adequata l’Arnogloſ nel lavare la pietra ſudetta , non ſi debba abbro
ſa , ch‘è la Piantagíne , la quale , dice egli , eſ gìare prima , co-n’è ſolito in a'tre occalioni , ”e
ſere attìllima a fermare lefluflioni , per la ſua per-eat illil” Purgazoria qualita; . Siche l‘a vuo.
qualità aſtringente . lo p<rò ho per ſei-mo , che la le lavata cruda , e nel confettare 'eſſe Pillole , in_
Cinogloſſa, come dotata di virtù narcotica ha pe- che di ſugo d‘Eudrvia piglia lo ſciroppo (le Ca
culiare forza di ſermare, ed ingroſſare gli umori. mír Regiſ Sabor .
Nico/à preſcrive l`acqua Roſata per formare Berta/do ricorda-;he la' polvere di Hiera,ch’en-_
quelle Pillole , ma quì iiſorge un dubio molto tra quì li intende di Me ”e . ‘
ſenſato , ed è che l’acqua Roſata , non conſerva ll Eraſmo/tr non adopra più d’una dramma
la maſſa di elſe Pillole morbida,qualità neceſſarra di quesle Pillole, poiche ſum fa”: winner-nt”.
per fine delle ſernventa'zionuche è una condizione dice egli .
inſeparabile da tali PillOÎBaPCſClie’DOD eſſendo ben ln cambio delle Pillole Je~LapírIe Law!? ,- uſo
ſei-mentare, poſſono dan nificare not.: bll mente, del la ſemplice polvere dell’Azurro Oltramarino ,' ñ
che n’abbiamo caſi ſeguiti. e però non ſi pongono pre-parato con lirequ-ilìti eſPlICfltl nel proprio ca.
in uſo prima delli ſei meſi. perche ricevono molt' po di quello Teatro, ed opera con meraviglioſa‘
Opio , e luſquìarno , di dove diſſe Franceſco A* celerità , in purgare gl’umori aduſii , e mondi
Irflamíro - Won-m copia . non modà ingrawflò ca il ſangue dentro le vene , confé riſc'e alle malat
ma”: come praczpírarint. verùm quoquc inamm tie del cerebro , edel -uores mondifica il pet.
:ſubì/i vett’rnufirtajfir abruerent , che ſano quei co ,il polmone , e Coi-feriſce ancne all aſma. al
mali i Ch’inlìeme toglzono l'uſo della r‘aggioce , e la lepra , ed a’mali della mrlza— .
la memoria I inducmdo di più un‘incwtabile lon
no. La doſa preſcritta da Noto/ò rieſce in quelio P‘ l L L O L E
clima troppo alterata , perche in atto pratico 0 di dle-.:ereon di Maſate . ..s

ſperimentato lur gamente , ch`un0 ſcrupolo a OPG*


ra commodamence tutti gl effî cri lperati . [glia di ſoglie di Mezereon inſuſe in aceto , e
Del/r: Cinoglnflh . poi ſeCCutC dram-cinque Mirabolani Crtrmi
L nome di Cinogloſſa inſeriſce Lingua di Ca di*arn.4.Mirabolani Chl-boh diam.;
ne , la Cinoglofl‘a vera produce le frondi co— La marſa di quelle Pillole ſi forma con Manna z
me dr Piantagine , ſenza ſullo , e giace per terra e Tamarindi , dillolutì con acqua di Eudivia , e
in luoghi aſciutti , della quale lo ho veduto nelle colati .
Montagne della Salubre Città di Maſſa , in tern Faro/hi , ed ‘Ujò.
po della miſerabile Catallrolſſe , ch‘impoveri que - Purgano valenteanente l’acqua citrina g onde
Poi giovano allldropeſia . i
lla Città di Napoli d’abitatori , e ſi può diremon >.4ñ,-.*-a

efl’er mai ſeguita una ſimile pelle . da che ebbe La dora ſarà di trè in quattro ſ rupoli.
principio quella nobile Metropoli del Regno . Si conſervano per più di due anni .
La Ciuogloſſa volgare , lì trova in LOlitanO Meſue ſcriſſe la ricetta delle Pillole di Mezere;
uſo , ed è la medeſima deſcritta dal Mattbiali, la on ill due luoghi del ſuo Antidotario Grabadin ,
quale produce un ſullo con molti rami verſo la ma lr tr0va varia la deſcriuio ie d’effi, perche nel
cima ne’q uali ſonoi fiori porpurei ſimili a quelli ſuo Antidorario dice , li co-.lſertzno con Manna
dell’Echio,o della Buglnſſanla‘ quali anno Origine e Tamarindi , ma queſta Copulallone n'on ſi 0ſ
alcune luppòlctrt-,che toccate con le vellimenrai ſerva polla da Meſtre, perche nella leſcrlzzzove
vi lì attaccano fortemente-;le ſoglie di quello anno de'le medeſime l—rdole u‘i [Meat-eu” . cnc deſcrive
ligura di lingua di Canczma d’ ambedue ſono in al capo dell’anima li leggc- Con/Ice càm Manna ,
olo per quelle Pillole di Cmoglotlà le ſemplici Tmmrrin,~lrr , lidi‘: il conſt-(termino quöh‘ i “We
G g g 2'. ccn
41! TEATRO FARMACERT. DEE DDRII-LL!
cin uu o’ :ſoffi . cioè Manni. OT"DIIÌUÌ’ÌJ ſciolg ſl ſogno l uccidi_ 1 ”Fmi v l 33 Wi F131 ſotto
ti con acqua d Èndi’viz‘ .
I i. L L O L E
ddl Manni-é Maflicim del Colle-ſlitta” .
i.. ffeìeudn‘È anche una d'rqneli‘e macerieinì l
Figlia :ii Maffiec &ram-4. Aloe eletto diam,…
critici: degli autori antichi , onde gli Arabi' A garico buono* ram-4,. Si confetterie con Till:
chiamarono' confulament‘e y Mezereen ., molti ſacchi , ad Uſo .
piante i‘ come è la Chameloa , Thimcìea ì e LW‘ Preſervano lo fiomaco ds tutte l’hiſeimnä ,
"ó'llo ſiclic vien-at rimanere' con ſuſa l’intelligenu cenſeriſcono sìmelancolicì j corteggonoi vizii
zu' d'el futuro diſcepolo‘ . mi pigliure i} M: xenon, dei ca po., e _della maeiicei e Purgano lentamente.,
il quale non èaîtro .~ cliela Chamelea , che vie— La doſa i: di una ,ſmo á trè dram
ne a dire nell’ldioma noſho , Oli-va ;Uccio/a r di La loro durata fi ſhmde fino a quarti-01ML
dove il vola-*51: chiama Olioellflgin riguardo» Ch' ll Conciliato”, cheë Pietro App-am ſi‘: l‘invenfl
eſſo’ Meztreon produce le foglie come d’Oliva' ſe‘ (ore delle Pillole Maſticinez ma ci hà laſcino mau
conde-‘anche [inſegnamento dell’ifieſſo Mtfuendíë reriada’dubicare ſopra dei fico”, con 51 quale 5'135
ſCrIſſe del Mexereon, e quanto-alla figura direfa du formare la mafia di eſſe z perche quelle Tille,
lifl of”: ſm” ſimil-infili” oliva/?d major-15W!le conv il quale dic'egh , che ii debbano ammirare.
Iſe ne ca’va uno neCeſſarîo In” e: timento , di non ſm ora në anche è venuto a’. notizia de i più ſen
uſare nelle piopoſte Pillo’e di Mezoreonç il volga ſati Scrittori di quelia materia , perche alcuni ,
:e Meiereo‘nj chiamato quid‘proccc Gall.~z`m›, e‘ per eh‘o‘mcendo'no l’Arteimſia . e nun manca chi
da Cdrla Gladio viene deſcritto per una‘ ſpecie di vuole: ii moſto z la più comune opinione ëquellz
Sanzo-inneſti . pere-lie quantunqùe ſono‘: congenerid`ad0prare qui lofcflropyo di Scecade . E circa la
con il Mezereomnienfedimeno ſono‘ dipoca vir— prattica di‘: compone”: è così facile ,che non m
tù . Nè m‘enò’ ſi doveri pigliai‘ſe ì. lu Thimeleu. metse diſcorſo ver-uno..
_la quale voláarnîente ſ1 chill-ma Trivifia-, e pro
ducé picciole ſoglie , ed ha ii ſeme, che ſì chiamai P 1 L L' o. L i‘.
ſocébgnfrlio , perche Miſa” dice , 'che trä tutte le‘ da' T‘hhu'ñ con Kid-”bara .
[pet-‘ie‘ del' Méxereon: Melia-Er :fl bah-m* magna [v
li'd' . rinnia , (i‘ w'u‘dia , e di queſio ſe ne trovi Figlio diRiobai-bar-o eletto , Agaricoeleeto,
cop’ioſarítenca ne imonri d‘ella Cofiz di Amalfime' Aloe Soccou’rno ana parti uguali .
luoghi medeiimi dove ſi nov: il volgare Mez* timo/t À, ul Uli) .
reo'n; S—iſäcci moſſa' con il Miele Roſato , con leggia
Nel làbodoſo’ , elùngö co'rſo-Jell-î miei &udí ra aſpeeſione di vino odoriſero .
medicinali hò avuto larga occ-ſione di meditare Cacciano l‘umore bilioſo , e pituitoſo , craſſoy
le Òirtuofe farighe dell' Eccellentiflìnño Pietro e tenace › conferiſcono aſſai al ventricolo , al co
Afidrm Martha-li o avend‘mo nputtto per chiuſi ra ._e , ezl al capo ..
luce a e fida ſco: ta de'ſtud-iofi della Farmaceutica. Se ne danno due dr.. e ſi conſervano due mni .
o benche i‘n altii'ni Maghi abbi! laſciato‘ deficien Per l’Aga-rico q-ui lie-”odia intende il Trociſca
te maggior chiarezza . ad Ogni modo non ſi può to 1 che i0 più todo chiamo liga-rico debilitato .
negare g clic ‘ie caligini; ed eſauriti . come ao perchcalia' fine forffiandoſi al modo ordinario con
ciie tutti i dubbi; e controverſie, no‘n fiano lia‘ il Kudomele , ſi viene ad accreſcere di Peſhi in*
ti ſ» elati , e riſoluei con gl‘orasoli della ſon rai-ra f ”za frutto, pei-clic nella maſſa dei comune Aga
- ñ~—--.—~-ó—ñ~ dottrinaicome particolar-inn” {i Potrà compren. rìco Trociſcato viene ſcarſamente acapire la :cr
dere in que'ſto luogo; in propoſito del MEZCICOÃ za parte d’AgericoK l‘altra due parti ſono il ſem
ad eſſo diluciclato nella detta riſp'ólla’ , che ‘iLife pçicc Rodemele . `
ul cerebre Ferrante Împerata , fin dalla Cite-i di Aug-”io Èerrèrío Toloſa” (Cajlígammdimfu
Trento , cuſto‘dita da me con riverente Z“llOÎCUmC ,Îg Agnrica Trociſmta) eſclama : ſubſiſtant I e*
prezioſa gemma uſcita dall’ineſauùa miniera di ”0” a ver-?ri ç ſu] A‘ Barbaro , G" inopto mare "
quel ricco ingegno , che avendo citata a ſe l’uni~ cadenti ó“ Agarici ”ſum [liſcant i» lume modi-*rm
vetlál maraviglia i ha operato o ;lie i meriti delle fubſtzmtirrm cfu; tri'tam da!” 1 ſicut l'iter” om~
ſue glorie , facciano andare rive ameniliìme dell’ - ”Eſ’fltque Meſtre iffgmflciffè can/lat , e vieni-ab—
Arno inlìgnice della prerogative d’aver anch’eſſe bracciato queſto parere anche da Pietro Cflſtelio .
'un particolar Ein-timo . con il ſaſto , axtribuilo
dal gran Taſſo alle ſuperbe ſponde del famoſo Rè P l L I. O L E'
de‘Fiumi . il particolare della lette-ra , dice così: 7 da ”i‘m di' Crt/eno .
La piante mandatemi della Chamelea, Thime—
lea i mi ſono {lare Care , per c1321* diverle dalle Figlia Aloe , Coloquinrida , e Seamonca partì
mie , le quali mi furono mandate dipinte, ma Per uguali . Si ſorma la muffa con Mieîe Roſato, 0
quanto più preſto che ora , mi ſono accolto , lui Pure con lo ſciroppo di Scecade .
ingannare 5 onde molto cure mi ſono li‘ar: , e me Se ne danno due a lino a crè dram- '
u \ ` - › -
ne ſervrro: ſin q… il Martino/z . Si conſervanoin bontà i per quattro anni a e
ſi piciSolve
, e lail cuccia
Mezereon
per l’acqua
ſeculo , citrina degl'iíiilro
ma fà poco profitto ii} .
QlLefle Pillole erano in grand’ulo apprcſſo di
GA

L l
pAn‘DE TERZA. 4²9
Gain” ( 1:‘5.: 4.mp3.) com’egli con ſeſſo a1 Meta— como ſenza ſaſtidio gl’umori graffi , e la vento
A'o ÀÎBÃHÌJÌ , e ne racconta la ſeguente hiſtoria : ſitì o e Purgano la bile ., ed aſſotcigliano la viſta ,'
Sani lingua”: iti tmonf‘afhrm mid-ml ?aid-i'm”; , Giaveno ai dolori eolici .
”t ore l’ominir concimi-,i ”uniſex-Er” qnijèxe Si hà P“ *Pin'wnezclie le Pillole Auree ſiano ſia*
genarim jam wurden-equa dinfere decima tra:. te chiamate così a lìmilirudine dell‘oro,che lì co
Cum ad eum prima” uccelli 1 è‘ vidi . ac *viſa: me tiene il primo luogo trà i metallhcosì elle Pil
mihi eſt , ujítatí: mill-i Pila/15,5114 ”e AM Seam lole hino principal luogo trà le Pillolezin riguar—
”Îom'o , ci* Calocyntlni-w conflui- . ”aſpre da!” do dell’efficacia loro . Viene giudicata ſuperfluo
Firrgnndi'r -. Caterùm u ”080 evidextafimum p” quì la doſa del Diagzidío 9 ma non dovemo allon
quiete-m inform-iam xaflrum homme' corſi/inn: tanarcì dalla volontà dell’Autore di elſe , circa la
a‘epraàaoz‘t ,z 4c mater-iam ipſum medicammti ricetta ,ma ii Caffe/lo conſeglia di confettarle con
definiti! . Mode-momento. lo potrei aggiungere miele 9 in vece di Glutine Draganre.- lo però
quì una moltiplicità d’iflorie , per confermare giudico poterſi fare raggionevolmente . perche il
'la grand‘efficaciz di’tal Pillole , ma per ſervire Miele cauſa un'ottima fermentazione , e ſpecial- " 7
qui alla brevità fi tralaſcizno , haſ’czndomi ſem mente rende benigno il Diagrídio ( capa-d: l’ilu—
plicemente dire , che quel grande ſperimentate” la': j del medeſimo ſentimento ttovo Mercurial: .
del Zafon dice , che l’ ſo di queſte Pillole rende
le perſone afiinenti dal ervitlì dei Medici . P I L L O L E -
Facoltà. ed ‘Uſo . Arte-ticin- 111' Nicolò .
Sono ſhte *provate efficacillìme , e di mirabile
virt'ä contro l’Almz , e contro il dolor di capo 1 Iglia di Ermodattili , Turbit , Agarico , ana
banche antico ,_ divertiſcono z ed evacuano i ca rcrup.4-Calſia L’ignea , Spice Narda 7 Garo
tarri , chiarificano la. villa . ſanno buona memo fani . Xilobalſamo , Garpobalſamo , Mate , Ga
nia, a vogliono Contro il Mal Franceſe, meſchian. langa , Gengevo, Maſtice', Sallìſragia, Semi d’A
dovi in una preſa , uno ſcrupolo di Mercurio dol nil'o, di Finocchio , d'Aſpargo , di Bruſco, Roſe
ce - Avvertafi di Fermentare la maſſa di quelle Roflë,Miglio del Sole,$.il Gemma ana drain-mezo:
Pillole , almeno per nn meſe, altrimentq operano, Aloe al peſo d’ogni coſa, .
_ Con (ll-ldlChe moleſtiz del paziente . Sì confettano con ſugov di Finocchip fl. q.d'lva
Artetica .
P X L". L O L E Bacoli-i, ed ‘Uſo .
di &ich-rione di .Me/ì” . Voglionocontro idolori Artetici , e. confirm la
?adagio .
Igliz di Riobarbaro drain-;Sugo di Liqui Se ne dà per doſa due .fino a tre dram
rizia . Sugo di All‘enzo , Maliice tirarmi. Durano in bontà due anni , e più .
Mirabolani Citrini drain.; . e met-’USM‘i d’APÎW Nicozò Salernitana ne pone un’altra ricetta,
Se” `ì di Finocchio ana dr.meza Trociſci Dial-had.. con aggiunta d’AläſetidaJ. e Di agi-.Mio i ma la
dr.; .e meza , _ſera Picra.dx..r o. Si confettano con quì propoſta o e la più coliumata . Banco. alla
ſugo di Finocchio . compolmon è facile ,_ e pero non ammette altro
Facoltà, ed ‘Uſo q - dilcorlo -.
Evzcuano gl’umori crafiì , lenti a e m°k° P"
tridi , d'onde hanno origine le fabbri mtiquatez P I L L O L. F
o da miſcuglio d'altri umori, e ſana ancora il do: ,d'Ammmiaco del Acri-:tam .
lore del fegato , e l’ldropiſia incipiente -
Se ne dà doc drain-con Siero a la ſera - I) Iglia Aloë prepara-to , come a ſuo luogo s’è
Bcnche Meſi” abbia laſciato ſcritto un’altra detto Onore 4.Gomma AmmODÌÌCO ſciolto
ricetta di Piilole di Ravedſeni . che viene anche a con aceto ſcillino , e paſſato per ſetaccio . Mir-ra
dire di Riobarbaro , nientedimeno ſono materie preparata ana oncia meza . Maſtice . Spezie di
diverſe, per due intenlioni ſeparate . Want‘: alla Diatriaſandali ana dramma: e meza Zafferano
aompolìzione delle Pillole ſudetteinon devia dal ſcrup.due,$ale di Fralfino o vero d’Aſſenſo ſcrup
l'antcceilenti …ricordando , che per il ſugo di Li quattro o
quirizia , e d’Allenſo ſi pigliaranno ſpefiäfíi e PG: Facolta‘ , ed Ufl) .
la jen Piera s’intende la lua polvere . Si facci maſſa con lo ſciroppo di Stecade. o pu;
te dl Reſt: .
P I L L O L E Non li trovano lodi proporzionato. per cole
Aura' di Nicolò . brace adequatamente l’eccellenti forze, e virtù
di queſte Pillole , perche ſenza alcuno faſtidio ,
- [glia A102», , Diagridio i ana diem-s" Roſe i dolore I moleſtia , 0 perturbazione purgano l’u-z
Semi d'Apio a ana diam.). e ineza Aniſo , more trattareO. ed ogni materia ſecolenta dal cor
Finocchio , ana dram.una , e mcza Zafira-120,:. po i Giaveno anche grandemente contro tutte le
Coloquintida , MaſtiCe ana diam-r. fluifioni .e doloridel ventricolo , controil mal
Si lormano ”Hole , a modo di Ceci. con MDC* abito del corpo , l’oppilazione della Milza con
taggine di gomma tragucanta . durezza 1 O [Carro: taglie la ſebbrequartana i e
Facoltà, ed lI/ò . cotidiana invecchiata.d`ono eccelentilſime in pur
Pnrgano la teſta ,‘1o llomaco,e l'intefiini, eva gare i corpi degl‘uomini graſſi , e pletorici . S
e
4# * TEATRO FARMACI-UT. DEE DONZELLI
Se nd …'13 ,‘ o due pillole ;convenientemen- -a‘ſpëezzadel’guttore, edellà cenni del pol-none’,
l²e grandi e perche- ballano . tenendole ſemplicemente in bocca , a modo d]
Si conſervano lungotempo… lambitivo .- ,
La deſcrizzioneìdelle Pillole Bechicl-le ſi trova
Sì deve conſervare gmnd’obligazion‘e alle vit-`
tuoſe ſatighe del Warren”; che trä l'a moltitu in Meſm (cap. da cata'r. ó“ T1401*:- ) e li chiama
dine d’eſqu’rlite Compoſizioni ,-ci lia craportafo la‘ Bechíche negrama‘quando-le vuole bianche; pi.
ricetta delle famoſe Pillole d’Ammoniaco ,‘-ſperi-ñ glia in vece del ſugo di Liquirizia ,la polvere di
mentare le centinaia di volte profittevolilîime a Liquirizia,ed accreſce la doſa-del zucchero, e dell*
quanto promette ll ſuo Autore . Nel comporle Amidoaggiungendo vi poco keosw l’adopra nelle
pigliata‘i‘ per l‘Aloè preParato i fiori' dell’Aloèa‘co ſtretture del pelto.ad-ogui ſorte di tofi'e.ed a quam.,
me al proprio capo dell’Aloè di quello Teatro ſi è _to-lì è detto valere le Bechiche negre ,
inſegnato a-vfarli-, così parimente fi dice della Mira rex-e141:.v
ra preparata , e del Sale dÎAfl‘enzo e OEraflìnGì-'z P-a I~
*vedeli ne’proprij *capi ' peſtilmzialí comun:.
z

P ſglia di‘Aloè oncie due; Min-a oncia una;


Ìl f i; E' O I; E ’ Z‘affarano one-:ia` mezza, Con Oenomele ſi fac.
Divino, 0 Anger/ici” . -_ cia maſſa molle‘ .
~ Opscano miravigltoſzm’ente conti-ola Pellilen.
zazconſerva—ndo il corpo lubrico,ed alieno da ogni
P figlia Aloe ſuccotrino libra mezze, Ric-barba putredìne,ed nſandoſi ſpeſſo *Ama-me, Mſi: , ed
ro oncia mezza r Coloquintida oncia ;.Se' Aſmara/bre Fi/oſhfoflfficumnodalla Pefiilenza.
m ſc’e’lta~ , S'alnppa aná onc.4.Turbit , Ellebcro
negìo anaìoncia ;.Scammonio oncia-una ,.e mez. ~ ‘ La dola è di una dramma .
‘ Si pigliano la ſex-3,0 mattinaflao tre ore avanti
za.- Specie del’DiarHodo’ne Abbate,Specie di dia‘m’ paſtmogni trè,o quattrogiorni .
btá'ìa'nä oncia una .- ‘ _ . ì
Sono qualì infinite le ricette delle Pillole Pal
Se ne fà Elli-atto con lo ſpirito di vinó , ſacenñ'
ll‘ilenziaſhe-nelle doſe variano, ſecondo la diverſi
..ddòſiſpeſi'flre-con lentocaloredi b‘àgno mirino , e
tà degli Autori . Le quì prepoſte ſono chiamate
con-‘ie ſárà` ridotto a giuſta conſiſtenza, e ſarà qual] Pillole Peſtilenziali communi,percl1e5ſecondo an
raffreddato , vi lì 'meſchiano mezza dram.di oglio che dice Cellino Pinto ( Compend-üdel/a ,oe/le.) ſono
di-ſemi- d’Aniſi diſhll’atoemflezzo ſcrupolo di aglio utili ad ogni perſona,ſefl`o,ed età'.
di Ò`a`rofani diſti‘ila'to . ' ‘ .'L Reno-leo ſi. vale anche di quella deſcrizzione;
Si con ſervano .perfette per molto tempo, e ciſ dicendo :' Medie-ann” celebrità-”m ſmtmtim ’ſe
ca*l‘adoſa‘, non Eraſcenclc una dramma pc’coppí qrfutíçfecimur 1 à‘c. Ordinariamente ſono attri
ordinarij . " ì A ` . buiti a &uffa; ma Rand ,lazio ſcriſſe: Sed ma Ce—
E lláto ſnoſtb a quello Elli-atto* il nome ſpecioſo: Ia Aberrmm Nam Auf” magi: potianem a 7M”:
di Pillole Angeliche , edi Divine aconte’mpla- . pi 11:14: trd‘didit ,. la qual pozione appreſſo Paolo
zione di quella ricetta di Pillole , p'oſta da Leonar Eginem , ſi legge così -. Aloe; parte: du“ gut-“s
da Î’i’orabnnte, adornatd‘ con tal nome a peppe., Amazom‘aci parte: rime , Myrrhe par: una - HM
colta-re la violenza detli ſuoi ingredienti. La no i” *vino adorato' contrita inſtar dimidiafltíw ex
ſtra-ricctta quì propoſta ha per aecident-e inevita hibmtur‘, ”init-m” quotidíe. Head nom' , inquít
bilödi variare nelle mani di quanti la compon Rioruradliqnem qui Imc pumps-ſlam non [hf-miao!
gono i vedendoſene‘ varie ricette alterate , tan~ r;t.Siche ſono coſe diverſe le Pillole comuni,dalla
co'ríelle doſifluanto nel numero degl’mgredíenti: compoſizíone di Rufo, ch’era una bevanda, e non
nondoverzl ctſn fulto ciò recnr‘ti maraViglizí . di_ Pillole, per lo che lì conchiude ,che ſi dovere! P0
ſcie… Lettore,perche tale axtera‘zione viene cau nere nede predette Pillole di Zafferano, e non al‘
ſíìtà dal Priifio ; che ne portò‘ qui la deſcrizione, trimente l’Am noniaco , onde &oa-dolce” ancora
che ſli un' tale Oltramonhino ,chiamato Almo/do, dice l Non debemur pro Crac-a Ammaniacum [0
ilqualé c‘ómſhunièandoló a’ſuqi amici , ſempre
vi ffioflſiervatá diverſitä hegl‘ ingredienti~ , ma ”c’remt quid-tm magm‘ uomini: "vir adnotavít -
quanto agl’eſſenziali ,ſſerano in ſoli nza unifor Si ordina di formare quelle Pillole con l‘Oeno
mele‘, quello lì compone di due parti di vino vec
mi , che ſono gli tr'è antelig’nani ſolutivi , cioè chio,ed una di miele,ed alle volte-ſecondo Griba
l‘Ãloè , Söaminon‘io 5 e Coloquintida z ‘ fioſlib-ſ. colla:. c. 2 y.) con cinque , o ſei parti (ll
muffimed unh di mieleſſ-cendoli ſermentare, mill
P 1 L L o L L poſſono con tutto ciò formare con il ſemplice V1*
Brcbíche di Meſue a › , no aromatico z
r

Figlia di ſugo di Liqnirizia', e zucchero fino A G G Ì u N T A.


ana dram.10. Amido , Tragacanta‘z Amandole
dolci mondate ana dram.ſei . P I L L O L E POLIGRESTE.
Se ne fánnolupinelli con la muc’t'agine de’ſeò
midi cotogno 'a Iglía di Eſtratto di’ Aloè z cavata con il ſugo
FU’EDÌZÌX e E!! u
depurato di Cicoria,ſc ru poli quartroJìllrat
Conſeríſcohs alla tolſe ſecca z con calore , ed to di Goloquintídaflavaw con acqua (ll anarifla
RC
_PART-d" e n~e 2 m:" ` 4”
Reſi na di Scam!” nio ana ſcrupoli dueiziaſſaranoz thſciroppí e ed altro z che ſi renderanno più ſolidi
Sul: di 'l‘airraro,v Mim ottima z Fiori di ſolío ma con zucchero o o_ polvere, di liquirizia Geo. la loro c_—..
ſcrupolo* uno:ſi polverizza ognicoſa_ ſoccilifiima—z doſe non OltlcPëìſſa le due ”ammo-che alle finte_ i}
Mutreſiormandone maſſa con miele ſpumaco . - ſUOÎe ÃHVOÌZW C0111* mici dei pane,e fine di non
La doſa è di una ſcrupolwſino_ a due,pigliando-. diſturbare la bocca del‘ paziente , che altrimenie
le a Romanzo digiuno i o pure la ſera uè_ ore dopd nauſflatflbb* (,31 medicamenco e ed in Franceſe
cena.Purgano per ſeceſſo qualſivoglia ſorte di machiamanſi-Oablemdagü Tedeſchi Oeſh'e” , 0514.
teria eſcrementiziíi che però ne hanno acquifiatq tclÒCheſ* .ſaranno troppo, duri lì umitteranna con
il nome di Policreliq L - ` , Qualche-liquore »prima di inghioccirſi dall'inſer
‘ - mo-E per non defraudarne a Cariati, ſia per eſfl
BILL-01,31. ſempio
Per conforta” il, coito!
1391.0. run. Giuria.
Iglia di Cipolle bianche freſche , radiclie di
Teſticoli di Volpe freſchi,ma di quemhe non l piglia di Conſerva diroſe pei-fiche uno ſeni;
ſono. fllccidi,ana oncia lunare mezza 5 Cervelli, di i polozdi diagridio 1 o ſia Scommonio ſulſorato
Paſſeri oncia unadncçnza ottimo, e Cannella ana_ grana orto, di Tai-caro vicriolato grana cinque , fi‘
oncia mezza` La Cipolla, edi Tei’cicoli di volpe (ì meſchiaranno affieme per formarne il Rolo per
pefiaranno ~. ſino che ſi riducano come una path: una doſeq * 7 › î -
all’ora ſi paſſano per ſetaccio_ inſieme conicer Facoltò I ed Uſa 1 .
velli de i Paſſeri, ed alla polpa cavata aggiungi la Del preſente Bolo ii titolo ehe ſeco in front
polvere {utiliſſima dell’incenzo.e Cannella, ſor porta , e dalla comitiva dei” ingredienti , che di
maudone maſſa 1 della quale farai pillole di gran, eſſo formano il compofior en ve‘lo_ dimoſtranoz
dezza quanto un cece l’una, quali date al numero qual ſia la ſua .vircùmhe .perdſafimri panca .
di ſette , con farvi bere apprefl‘o un bicchiere di
vino generoſo, conſorteno mirabilmente il coiroz BOLOÈ 1314503517100.,
e le parti genitali ._.
P Iglja rob , o lia ſucco inſpeſſaco ;ii-ſambuco,
DEGL! ROLL. drain. r. corno‘ di cervo ſenza fuoco pre.
parato ſei-up. r. Bezoarcico minerale grani cin
. Onoi Bolí una cerca ſormola di medicamen que , ſi maſcarà con un poco di zucchero , e ſe ne
faccia un bol,0._ ì ` `
to quaſi ſimile all’Eletçuario, a che non 01;”,
paſſa un boccone . . *Cd i
Si compongono di vari medicamenti come ſono, Del quale fi può 'conoſcere dal titolo ſuo’: da~
Eleccuariimonſerve. rob, o ſian ſucchi condenſa gli medicamenrizche lo compongono .

DELLI TROCIS CI. *IN GENERE.


Trociſci hanno ſortito quelio nome appreſſo i T R O C l S C 1
Grecidn riguardo della figura ritonda com di' Gallia mnſcbiata'di Meſa: .
preſſa”: ſono chiamati da i Latini.P/4cmtu/4,C4.
flillíflUm/e-c’r Ori-u. Oltre della figura sferica, P [glia di legno Aloe crudo parti cinque, Am;
ſolita a Formare i Trociſci, ſi ſanno anche Trian bra odoraca parti tiè,Mulcliio parte una -
oolari,Olivari,e Quadratì.Gio.Loda~vilo Bertolt/m. Se ne fanno Trociſci, con la gomma Tragacan
(Colleéìñrflpule Track. ) affegna la ragione , perche ”ſciolta in acqua ROſa›ſimili alle ſoglie dei Mir
ſono ſtati inventati iTrQCiſCi: Ut inedÌCÉ'Î-BMM to.: ſugellati poi li ripongono_ in vaſo di vetro.
fuloerata diufl'ùr confirvarentur. quae ali-aqui” eſſendo ſeccati i '
Per/'rent exhiandpfl* vini-ſlm: ammittermthe Facolta , ”I ‘Uſe .
Confortano il cerebrſio , ed il cuore › rendono la
abbiamo l’eſempio del famoſo ,Dioſcuri-12,” qua
le a fine di conſervare vigoroſainente la virtù del bocca,ed il corpo odoracoze ſervono nelle compo
Nun-'o Celtic-”ne faceva Trociſci con Vino z ma ſizioni,clove ſaranno preferirei.
lo aggiimgo di vantaggio, che iTrociſci ſi forma Si conſervano_ lungo, tempo-che ſarà finche dg
no in inailà , non ſolamente per queſto fine; ma zi la fragranza dell’0 ore di eiîi .
molto più per l'unione de’ſemplicipnde n’acqui Il nome quì di Galli-I g pretendono alcuni, che
fiano la fermentazione, di dove poi ſe n’octiene derivi dalla Franciaidecra cia i Latini Gal/ia, do.
una nuova forma; e per neceſſaria conſeguenza ve erano_ in uſo frequenriffimod Fri-tri di' Araerli
nuova vucu . hanno per opinione; che dove nel :elio di ”cfu [ì
La polvere per componere i Trociſci doverà_ legge Ambra-m: ſi debba intendere , due ingre
farli ſottiliiſima_ , e come ſaranno formati 9 fido dienriflioë Ambraze Canfora,e ſono in ciò ſeguiti
veranno ſeccare all’ombra,voltandoli ſpeſo, a [i. dal Celi-_flap 5 ma chi ſeguiſſe queiì’avwreimenrm
ne di renderli ugualmente ſcochi ne riportarehbe un biafime ſenZa paragone. men-é
tre la Canſora ſpira odore così ſpiacevole. che pI-z
re impoilìbile a colei-arti .
Si trovano in Aliſea molte ricette di Troäiſci
l
`Îì

'431 TEATKO ſARM-AGEHT’. DEL* DONZELLI


dl Galli-.uma queſta, che lia-timo d'i- Moſchiataè Mace . ana dramma una: Eleoſaöcharo di Ced… `
la coſtumata nelle ſue co‘m poſizioni . dove fi tro— dramma mezza , zucchero veneziano oncie quar‘."
verà preſcritta-. tro : (ì polveri-:za ogni coſa a e s’impaſta con ſoffi.
Appreſſo alonnt- ë- in éoſtume (' fecondo‘- d‘ice Me ciente porzione di Gomma Tragacan ta,ſciolca Pf?“
ſa: di formarli con l’aglio di Ruta; ma i più ſen ma nell’acqua di Roſe , forma ndo di quella mali'
ikti giudicano meglio di‘ formarſi con la gomma trociſci, quali ſeccarai all’ombra , e poi muſa…,
Tragacantada‘ qllal’opinione viene approvata an rai in vaſo di vetro ben chiuſo. '
che dal Setta-la .- Circa del ſuggeilariì è arbitrario, FACDQÌJ Id ‘Uſa
mail f‘ormarli- ſottilircome le foglie dei Mirror ſi Conſortano mirabilmente lo fiomíco, e la ’I'e
fà Per time di .farli rendere più facilmente aſciutti. fil , tenendoii in bocca dopò cena, quando li via
T R- O C I S C i I letto. Di più rendono'il fiato molto odoriſero .
&iCal/ia muli-*Liam di Nicolò . T n o c I s o l
rSl l rpiglia di Maſt’ico
. Canfora ſcrupolo‘erica-Gomma
uno 4 arabica one; ”mich di Meſur

S-i polverizza ogni coſa.: ſi ſetacciano . e ſe ne P Iglia di ſugo di Aceroſella oncie ſedici , nel
fanno Trociſci con acqua di Roſe , e fi ſanno ſec quale ſ1 pone un‘oncia di Roſe, e due oncie '
Gare all’ombra” dapòffihe ſaranno ſeccati, ſi pol di Bacche di Mirto,e ſi bolle per un ſemplice bol
ve’rizzano ſottiliiſimamence . e ſi meſchiano con iore,poi ſi colano,e vi s‘aggiunge di Galle freſche,
due dramme di aglio Gambacino Purgaco, e cola ben peſtare oncie trè , ſl cuoce di nuovo , eſi Pol.
tödo’pò ſr' maſchi; con quefle ſpezie ben polve vermi-1 ſopra di eſſo , di ſoglie di Roſe ancia una,
rin-ate, Cinnamamofl Garofani ~, Noci Muſchiare di Sandali Cltſiſii oncia una@ quartazdi Gomma
ana onciamezza . Di tutte queſte coſe meſchiate Arabica onc. r. e mezza,Polpa di Sumach,di Spo
inſieme y e malaſſate ottimamente con le mani ſo dio ana dramme otto , Sugo di Agrefla dramme
ne ſanno Trociſci concavi in mezzo , di peſo di ſette,ſugo di Bacche di Mirco‘ oncie quattro,di Le
nnadrammaye mezza,e ſi ſugeilino, e por ſi ungo gno Aloè,di Garofaniflil Mau-,di Noci muſchim
..o
na con acqua &oſata , nella quale ſia ſciolta del ` ana dramme quattro .
A Maſchio . Si meſchra ogni coſa inſieme , e ſi p0ne in un!
_, facoltà, ul ‘Uſo . ſcodelia vetriata finche ſi ſecchino , Poi ſipolve
Nido!“ non dice altro delle virtù della ſua rizìano ſottilmente,e ſe ne ſanno Trociſci piccio
Galliazche ſi pone nelle medicine prezioſe-Arnal li con acqua Roſa , dove ſarà meſchiato un’aureo
do però, Caſh/lo, ed altri dicono , che corrobora il di Canſora : e lì ſecca no all’ombra. Sono alcuni.
cuomgiova
ma lo ſputo alle
del linco‘pifld alla apal
ſangue, e vale itazione,
i flpuffi fer
del corpo, che pigliano ſugo di Corogno, in luogo di ſugo di
ACetoſella. e l’aromarizano con una quarta parte
cdnforra lo ſtomaco , e ritiene il vomito , e giova di una dramma di muſchio .
alla ſoffogazione della Matrice . Facoltà a ed Uſa.
Si conſervano per Più anni , e‘ la doſa di effi ‘e Conſortano lo ſtomaco 7 ilchore. ed il fegato
di una dramma,e mezza . debboli , e giovane alla lubricità delle viſcere . e
Q_u_eſti Trociſci doveránno entrere nelle com degli inteſtiniffianno ceſſare l‘acurezza degli umo
poſizroni di Nicolò 4 quando vi ſarà preſcritta la tioll ſinſſo colerico , ed il vomito', rendon01`anî*
Gallia.Per l’aglio Sambacinoqui alcuni intendo mo tranquillo , di dove ſi acquiſta gran giova
no il Sambucinoángannati dalla ſimilitudine del mento , e conferiſCono ad ogni flnffo di ſangnth
nome Sambacmhe casì chiamano g' ‘Arabi il Gei Soffiati la‘ Polvere nelle narici, vi fermano il fluſ
ſominmdi dove deriva la voce Sambacino .--ln al ſo di ſangue'.
cuni Autori ſi legge l'aglio di Eboli o ma viene ri La dora è di una,ſino a due dramme.
putato per errore o lìcome l'oncie quattro di eſſo La voce Ramich vuole il Silvio , che derivi l
Òglio di Gelſomino ſono doſa alterata , mentreie Lamia-,ch’è l’Aceroſa maggiore; mai Reverindi
FrÎzti di Aracelí dicono, che Ram-'cb idemjígmſi‘
due dramme ſono la doſa proporzionata .
han venendo quì preſcritta la doſa del Mu; fica-”quod rerſtipticm ſci/ice: comforitia remi
ſchio i i! Caffe/logiudica , che non baſti l’acqua flipricflrum.
Roſa alterata con poco Muſchiozperche la Canſo. Nicolò P; (Paſſi-’018 Franceſco Alejandrodcriw'
ra darebbe il nome ad elfi Troaiſci di Canſorati no quì di ſugo di Agreſta oncia ſette,ei’ao[o Sunr
più toſtmche di Moſchiati , onde viene a ſtabilire do pone dl ſugodi Acetoſella oncie ventitrèa il
Con li Medici del Collegio di Bei-game, :Mel/ich., Cflflello non ſolamente nora la ſcorrezzione delle
Czrloflanoi Satin!“ , e Cercare/*la , che di Muſchio doſe di effi ſughi y ma quanto a quello di Agreſtav
quì non daverà pigliarſi meno di mezzo ſcrupolo, dice di più ,che ſi deve intendere condenzaro ?il
con pochilfima acqua Roſa - Sole , e dell‘iſteſſo parere ſi ſcorgouo il (Io/logia!!!
i Bergamaſcbi,Coſtaye Berta/do. il Ferio in luogo
A‘GGIUZN’Î'À. delle quattrov oncie di ſugo di Bacche di Mirto
T711 0 cy! s c I ſcrive le .proprie Bicche dr Mirto in ſoſtanza - Pd
hr conforta” il Ventrivo'lo, r la Tefa. ie Galle freſche s'intendono ſecchemu colte dul~
la Bei-cia freſcamente , e non lo ritenute nei
‘ igiia di Ambra Griſa grani²diece , Carini-:Ha magazeni inngo tempo,dove s‘invrcchiano.
ottima dramme ore . Roſe roth imam-piece. P~ r la polpa delli Sun-inch” intende ii {uo ſeme
ſcorticato - 'IRO
O
P’A’n 3' z T E R z. A': 432"
cile a comparſi , con le regole replicare ne’ſímíli
T R O c I S C I compoſti a antecedentemente trattati .
di Terra Sigillata di Meſa:.
.Dal Sangue di Draga .
‘P lglia di ſangue di Drago , Gomma Arabica,~
_ RamichJOgliefl ſemi di Roſe, Amido arro llaſi ſino a quello ſecolo hanno durato le ſaó’
illto,Spodio,Acazia,lpociſtidefflietra Ematite,Ba vole de gl’antichi, intorno all’origine del
lauſtio, Bolo Armeno , Terra ſigillara , Sedenago, Sangue di Drago , che davano ad intendere , che
Coralli, Cai-abc ana drammedue. fulſe ſangue proprio del Dragone Animale,ed altri
Si facciano Trociſci con acqua di Piantagine. d‘Elcfante, meſcolato con diverſe coſe . Non man
Alle volte ſi mettono quì due dramme di 0p cò , chi aſſeriva eſſere ſugo di una pianta , cha.
pio. e tal ora.più,e meno , ſecondo il biſogno, e ſi mata Siderite: erba picciola , che dà il ſugo mo
adoprano’ in crè modi,al fluſſo del ſangue del pol— co verde , e non altrimente roſſo 5 altri diſſero
mone , o del petto con acqua di Portulaca 9 nell' eſſere ſugo della Radice di Dragontea , e perciò ſi
eſtoriazione con Rob di Cotogno,o altro, che ſia chiamaſſe ſangue di drago , e mille altre imperti
ſlitico,ed all’andata del ſangue dalle parti di baſ nenze,come ſaviamente ſoggiunge il Garzia dall’
ſo con acqua di virga paſtoris. .Orto , che raccontarono gl’autori Greci , Arabi ,
Facoltà , ed 'Uſl’. e Latini antichi 5 ma ora modernamente ha dato
Sono utili,ed efficaci allo ſputo dal ſangue, pi. fine a queſte ſciapite dicerie, il curioſo Luigi Ca- '
glìati in bevanda con acqua di Piantagine , e li dama/lo Venezia/ro, il quale nella ſua prima navi
nito uno Trociſco di eſſi ſopra la fronte, ferma il gazione dell’Iſola di Porto Santo ſcrive , che in
fluſſo del ſangue del naſozlinito ſopra la matrice, quella ſi trova ancora ſangue di Drago , il quale
o fartane inìezzione dentro l’ utero,ſerma il fluſſo naſce da certi alberi , ch’è gomma , che ſruttan
dei meliruo. Quando ſ1 urina ſangue, ſi liniſcono dett’alberi in certo tempo dell’Anno, e ſi cava in
ſopra il pettinicchio,e ſi ſiringano dentro la veſ quello modo. Danno alcuna botta di mannaja al
íìca I ed in ogni luogo dove ſcorre ſangue, opera piè dell‘albero,e l’Anno ſeguente , in certo tempo
no efficaCemente . le dette tagliature buttano gomma, le quali cuo.
La ricetta de’Trociſci di "Iferra ſigillata di Me cono, e le purgano, e ſaſſen ſangue, ed il detto al.
ffle ſi trova confuſa,perche in alcuni teſti antichi bero produce un certo frutto, che il meſe di Mar_
di eſſo ç fi trova Enſìſtide , che ne’teſti moderni, zo è maturo,e boniflìmo da mangiare,ha ſimilitu
' non ſilegge, per il quale ingrediente alCuni in dine di Cerafi: , ma è giallo: ſin qui il Cadamoſzo.
tendono il ſeme del Canapa a altri la Taplia , ed Andrea Corſa/i Fiorentino in una ſua lettera al
alcuni le Blatte Bizanzie ; ma errano quelli gra— Serem’flìma Duca Lorenzo de Medici , raguaglian
venenee r perche l’Eufiſtide , è il Ciſto , erba 7 dolo,della ſua navigazione del Mar Roſſo, e del ſe
della quale ſi trova maſchio,e femina:Quj la chia no Perſico,ſino a Cochen,Città dell’1ndia,trattan
mano Roſa/ani” , perche il ſuo fiore ha ímilitu do dell’iſola di Soccotexa dice.LUì è molto ſangue
dine con quello delle Roſe bianche - Alle parti vi di Drago,ch'è gomma di un albero, il quale ſi ge
cino le radici del Ciſto naſcono l’Hipociſtidi - nera in aperture di quelli monti , non molto alto,
11 Collegio Romano, per l’Eufiſtide ſudette Vuo ma groſſo di gamboſie di ſcorza delicata, e và con
le , che ſi pongono quì l’erba ;e li fiori del Cillo. tinuamente diminuendo da baſſo in sù , come ri
Giacomo Sil-via ha per opinione , che per lo Se tonda piramide , nella punta della quale ſono po
clenago ſi adopri quì il Seme di Fumaria , gi"a che chi rami con ſoglie intagliate , come di dovere.
non li può intendere per l’Ematite , ch’è chiama OdoarrIo Bar-boſa parlando della medeſima iſola
ta Scedenigo . dice,in queſt’lſola vi è molto ſangue di Drago .
1 Rave-rendi' Frati SpA-21'411' d’Arflceli,ed il Me Il Garzia dall’0rto,dops`› di aver ripreſo la me;
]íccbio intendono il ſeme del Canape; ma non vie lenſagine degli antichi,intorno al ſangue di Dra
ne accettata quella opinione,perche gl’Arabi chia go,dice, che li ſù data una ſoglia, dove ſtà il ſeme
mano il Canape Ste/:edeniga , e quello di Fumo dell’albero , che produce il ſangue di Drago , ed
terra Scebiterig , ed appreſſo Aoicenna Saba-teri aperta la faglia ſudetca,apparve un Drago , fatto
gi , ſiche ‘ſarà utile documento l‘avvertire 7 che con artificio,qhe pareva vivo , con il collo lungo,
Sccdenigo inſeriſce Ematite,e Scedenigi li ſemi del la bocca aperta,le ſpalle ſpinoſe,la coda lunga, ed
granata Silveſtre , molto c'onfacevoli per l’intem aſſrſo ſopra i ſuoi piedi, che Certo non è alcun che
zione di tali Trociſci 5 ſi conferma ancara per l’ lo mirhche non ſi maravigli di veder la ſua figu
eſpoſizioni de’nomi Arabi in A-uicenna , ma mol ra, Fatta con canto artificio , che pare avorio , che
to più ſi verifica quefia aſſerzione dall’autorevole non è artefice così perfetto,che lo poſſa ſar meglio.
teſtimonianza del Collegio de’Mc-a’ici di Colonia, 11 tempo dunque diſcropitor di tutre le coſeme ha
iquali nel loro diſpenſario, nel particolare del diſcoperto,ed inſegnato ciò che ſia ſangue di Dra
Scedenigi , nelli Trociſci di Terra ſigillata , non go,c perche ſi chiama così, ed è per lo frutto di
lo mettono , ma ſcrivanoſemgranari Sym/?rin queſt’albero , che manda fuori quella la-grima , a
e ſono anche ſeguiti dal Setta/A , e dall’autore modo di ſangue, cheè il frutto , che dicemmo , il
dell’addizione ſopra Meſue . quale è un Dragone ſormatomomc lo può produr
. Perla Portulaca , e per il Papavero ſi intenda re la natura,d`onde preſe-,adequatamente l’albero,
noi ſemi di ellì , e non l‘erbe . il nome di ſangue di Drago , onde poi lo commu—
Nel rimanente la ricetta di detti Trociſci, e ſa nicò alla gommazo lagrima , che da lui diſtila , la
H ll h qua
434 TEATRO PAKMACIJIT, DEL DONZELLI
quale uſcendo ſpontaneamente I ſi chiama ſangue Delle Gal/l.
di Drago in lagrima. e l‘altro cavato con forze, ſi
e chiama ſangue di Drago in pane,perche ſi ammaſ Ono notiffime le Galle per il continue uſo di
ſa con moltiifimi ſughi del meneſimo albero . tingere . per l’inchioſtro 5 ſono , come èno.
L’uno,e l’altro hanno virtù di fermare qualun-~ to , uno de {tutti della Wrcia; doveranno pi.
que fluſſo di corpo . polli ſul ventre , o meffi ne i gliarli quì le picciole , cnelpe i e non periuggiace.
cliilieri.Preſi per bocca fatti in polvere, e polìi ſul che Dioſcoride chiama Omfacite, le quali biiogna
` capo,ptoibiſcono icatarri dalla cella alle parti in. raccogliere preſto , perche dimorando più del do.
feriori.Applicati in qualunque fluſſo di ſangue, vere in ſu gl’alberi , ſenza dubio , ſi troveranno
lo riteng0n0;e ſermmo , conſolidano, e congluti tutte Pertuggiatmimpercioche è coſa molto curio
nano le piaghe freſche . oſa da ſapete , che anno le Galle una proprietà di
Proibiſconomhe non cadino identifl: fanno cre produrre 9 dentro di loro , diverſi animaletti, che
ſcere carne nelle gengive gualìe . poi foi-ano la Galla , ed eſcono via l ma ſe rom
pendoſi prima , che fuggano , ſi troverà dentro
De [la Pietra Ematite e di eſſe alcuni animali , come le Moſche , ſignifi
ca , che in quell‘anno ſarà guerra , ſe Ragni, pe
‘ API-:tra Ematíte ha ſortito il nome appreſſo ſte: e ſe vermi careſtia , e di ciò afferma il Mar.
a i Greci in riguardo di fermare il ſangue e thiali averne più volte veduto l’eſpirienza.
Trà le cinque ſpe..'ie d’Ematite , ſe ne trova una, La Galle ſono materia principale dell’inchiollro,
che lì chiama Schiſton , utile per fermare l 'emor del quale ogni virtuoſo tiene biſogno , e perciò
roidi , che è una Ematite lc:iſi!e , della quale ſoddisfacendo al guſto di elìì , dirò qui , comeli
può ſare Perfetto ,
parla Dio/'carine ,in un capo a parte, con la qua.
le , dice eſſo autore , ſi fallìfica l’Ematite , ll Braſavola ne deſcrive il modo leggiadra—Î
La perfetta Ematite,ſecondo il medeſimo Dia. mente co* il ſeguente diſtico .
ſam-ide , doverà eſſer frangibile , di colore com. Vitrioli quarta , media ſi! ”mia Gummr’ .
juzzmente di ſangue , o vero'negro ,dura natu. integra ſir Gal/:e .ſuPrrarla'ar 080 l’ha/arm’ .
:allT-GJCC uguale, meſchiata con alcuna ſporchez Pietro Andrea Mattbioli piglia di Galle rotte
za . e che non abbia alcun diſcorſo di linee z na. gſOſſ—imentc , oncie cinque , di Vetriolo Romano
* ſte tra i metalli. oncie trè , di Gomma Arabica oncie due I di Sale
L‘Ematite ha virtù coſtretriva 1 e con latte u. Una dramma z pone ogni coſa inſieme dentro un
mano cura le lippitudini , il roſſore degl’occhi, ed vaſo vetriato , e vi gitta ſopra cinque libre di Vi
il ſangue che fi daſſonde in e111 . no bianco parente . e molto caldo , e s’ottura la
BEVUt-l nel vino , vale all’urina ritenuta, ed al bocca del vaſo, il quale poi laſcia alSole. per
{luſſo delle Donne , e con ſugo di melagrano a o quindici giorni continui ,voltandoogni di , con
lugo di Poligono , riſtagna il molto ſangue , che una bacchetta; ma d’inverno fi mette in luogo
Per rottura di vene ſi gitta per bocca 5 ma dove il~ caldo . '
ſangueè poco,ſi piglia con l’acqua tepida.” Mat Le Galle hanno tutte virtù grandemente co-‘
xbíalz dice, averla ſperimentata con gran giova firetuva , ſecondo , che dice Dioſcurrde; trite in
mento in teſoro, che per eſſere ulcerati nel petto, polvere . riſolvono le ſuperfluità della carne ,Ii
ſputavmo la marcia-di modo,che diſſeccandolì l’ ſtagnano i fluliì delle gengive , dell’uv ola e Offl
ulcere , tornarono nella riltina ſanità. dano ſ‘ulcere della chca 5 ſedefldolì nella loro
Un'altro , che per eſſZrii rotta una vena , non decozzione , ſono rimedio efficace , a ſar ritornar
ſolo ſpot-ava alcune parti delle ſauci 5 ma ancora la matrice dislocaca , ed a riliagnarei fluffi dl *ama—A_

della canna del polmone , efù veramente gran quella .


dilſima maraviglia . a vedere l'efficacia di quelia Macerate con aceto , o acqua v e pelle ſoprai
Pietra in coſtui , reſtanlîonecuraro. e glie la ſa capelli , li ſanno negri . Applicate trire con vino
ceva bere col vino J quanto poteva ogni martina ., 0 acqua o in Forma di linimento , o pure bevuto
giovano a i fluffi diſenterici , o ſtomacali . Deb
.Del Brian/?i0 e bonſi quelle meſchiare con icíbifl) cuocere intitti
con acqua , inſieme con qualche altra coſa ,c0117
Balauſtiî ſono i fiori de’ Melagrani ſelvati Venientc . in ſimili malattie .
chi , ſecondo Dinſ'rarida Erano portati in Ita
lia , per uſo delle Officine , da Cipro 9 e Candia; T R O C I S C i
ma pre‘entemeute ſe ne trovano quì di perfeltiſ di Spazi-"o , della ſeconda defiriaaiofle
ſimi , in molti giardini , de'quali fiori , ſe ne {à di Meſtre .
conſerva , nel modo del Zucchero Roſato, ed è
vzloruſilſima per il fluſſo de‘meſirui , tanto bian lglia di Roſe Roſſe drama:. Spodio dr-lo
chi , quanto roffi delle Donne . Semi d’Acetoſa dramó. Semi di portulacar
Vale parimente alla _Gone-:rea , ne’vomiti , e Semi di Coriamlri , macerati in aceto i e torre
nella Dil’cnteria . fatti, l’Olpa diSumacco ana diam-due e mezz
.Amido 9 Balauſho , Berberi ana drama-Gomma
Arabíca arroſtita dram.i.e mcza . .si conica-'mo
con ſugo d'Agi-cfia . ` `

,Fa
l'
e.
E R Z A'? V ' - ` 43$
ir A' R T E *r
_ Fara/rr} , er! ‘Uſa . Medicine o ed Elettuarii .`
S'a-.loperano nelle Fabbri coleriche con uſcita ll Home d’Alitra inſeriſce milioni, ecl- èinvenſi
di corpo . leva no l’infiammazione dello flomaeo, zione di Nicola A/eſſz'mrlríno all’antidoto 363
del fegato , e la ſete continua . Quanto agl’ingredienci di quella Alitcu ſono
La doſa‘è da una , a due dramme , e durano in da Per ſe chiarifiìnîi , ref’ra a dire del Land-ano, e
bontà un’anno . dello Storace Roffo .
Meſa-e pone due ricette di Trociſci di Spodio.
queſia,che è quì deſcritta , è la ſëconda , la quale .Del Land-me.“
chiama Trociſci alii de [Podio cmnſemim A”
toſcani/Verri di peſhre ſottilmente le ſue polveri . Affi il Laudano , o Lariano da un’arboſcel‘lo
ſimile al Ciſto , ma produce le ſrondi più
fr. R o ,,z c I s c 1 lunghe , e più nere , le quali nel tempodella Pri
Dim-Lada” di Maſua . mavera hanno ſopra di loro una certa graffezza ,
la quale l-í raccoglie con funi sbattute ſopra tali
Iglia di Roſe Roſſe aurei 6. Spica Aromatica arboſcelli 1 e ne raſcliino dopòla graſſezzi 7 che vi
aurei o. Liquirizia aurei 3. Legno Aloè s‘arr—acca 1 facendone paſlelli poi . Queſti ſono il
aurei 2. Spodio aureo r. Zaſſarano , aurea mezo: Laudano z-ma il più perfetto ſi raccoglie in altro
Maltice dramme a. Si fauno Trociſci con vino modo , impercioche paſcendoſí delle ſue frondi le
bianco , di dramma una l'uno . ' Capre,ed i Becchi, ſegli attacca quella tenue graſ
Facoltà, ed Uſo, ſezza alla barba,ed al vello delle coſcie, e così ſe 1a
Sono efficaciffimi alle ſebbri antiche ,fiamma riportano , e poi glie la pettinauo i paſior’i , e li
tiche , e .permiſte d'umori , ed a qmelle, nelle quefaceudola la colano , e poi ne ſanno paſtelli , e
quali ſi corrompe ia forma e e mirigano il dolor li ripongono . Il perfetto Laudano è odorato , ver
dello ſtomaco , ed. aflergono la ſua umidità . doggiante , trattabile , graſſo , non arenoſo , non
Trociſci Diarhodou è l’iſteſſo Q che Tzóciſci di ſordidos ma raggioſo, come è quello , che naſce
Roſe , ſe ne trovano molte ricette in diverſi auto in Cipro . . ~.. ~
ri 5 ma queſta di Ale/‘ue è l'uſuale , e doverà en Hà virtù di ſcaldare , coſtringere , mollificare
[fax-c in molte compoſizioni z deſcritte in queſ’co ed² aprire, e proibiſce il` caſcar de’capellì meſchiaco
Teatro a con vino, Mirra. ed -Oglio di Mirtozunto con vino .…-3
l_-
.gu-—._-. -

A; componerli ſi ſcioglie il Z‘affarano con vin o. ſpegne le Macchie della cicatrici, ed abbelliſce la
bianco, e Poi s'aggiungono l‘altre coſe ſortilmen pelle: applicato in profumo tira fuori le ſecondi.
te Peſtate . e ſe ne faranno Trociſci d’una drama. ne , e poſto nella natura delle Donne moilifica le
durezze- della matrice .
T R, O C l - S C I
rl'dlítte Muſei-fata- di Nicolò . r .Dalla Starace Ra a Q.
_. . I*
_-ó—-ç_—-.r
’ 131m di Lauriano puriflîmo- one.;.Stor-ace,› I trovano uomini così poco aVVeduti o che
calamita one-r. Legno Aloè ottimo drama. dannano Nico/ù autore dell’Alitra Muſchiata
Ambra gialla drain.;- Canfora ſcrup.r. e mezo., perche hà Pollo in elſa lo ſtorace calamita e e lo
,AL-(lun Roſa quanto baſta . Storace Roſſo, ſtimando effi , che lo Storace Roſſo
Ne i giorni canicola-Îi poni alSoie lo Sorace ca. ſia una ſeccia , o parte Cattiva dello Storace cala
lamera , lo Storace Roſſo , ed il Lanciano in tm mita , e con tal penſiero mal fondato , riſcaldano
caçmo cuoperto c0n panno ſottiliſiìmo, acciò non non pococoucro il Favaro’ Nicolò; ma eri-ano que
vi cada polvere , e come ſaranno molli-ficati , po ſti tali , perche lO-Srorace roſſo èmateria molto
nili in morraro di bronzo ſcaldato al Sole ,ecos‘r diverſa dallo Storace Calamira , e lì chiama da
parimenre il ſuo pilëello di ſerroanche ſcaldato, molti Sly-ax Eremitarum , Cozambrum O** Th”:
eli peli-ami tanto , finche appariſeono di colo. Judaorum. Diofioride gli dà il nome di Narcafto,
negro , poi aggiungi la polvere del legno Aloè , e e da i Prof-J mirri Tigniame. , voce corrotta dalla.
pure ti peſtarai fortemente , e così farai ,aggiuu parola Tbymiamfl, che viene a dire profumo , e
gendo ia Canfora z peſtarai poi il Muſchio con trë :r rale ſpeciale operazione , dice Dioſcorirle, che
oncie d’acqua Roſa , con la quale bagnarai un, a’adopera il Narcaſro , e ſi porta d’india, ed è una
marmo , ben lavato , e ſcaldato al ſole . poi pi. ſcorza ſimile a quel-la del Sicomoro,di colore roſſo,
E,… la palla , e ſopra una tavola pianiflìma, ba come il Mace , dalla quale ſi cava lo StoraCe li
gnata con dett’acqua mentirai con eſſa la palin quido , ó** curticer autem , qui remain-nt, dice
ſopra il marmo , finche venga alia ſotrigliezza Abigo iu Sempione , Styraocſiccm , ariduſ'uè up
del gionco, e dopd fatti., libagnarai anche con fe/lfltur : nel medeſimo autore . lſnac ( con
ladetta acqua , e li riponerai . altri (lite ~. Ex Sim-ace aridi” rubo”; cancelli!.
Facoltà . ed ‘Uſò. Mau' ”un nèfimili: , ”iizleſuflimmmm, quod coſi..
LÎAlitta muſchiata vale aili fanciulli-,che pa 120mm arte ndpflramr', e poco piùiappreſſo Luóne
tiſcono aſma , e ilrcttura di. petto , ed a quelli , eli Eremitarum , Chrzſh'anisfnmi'liarzflìmum , è'
che non ritengono il l'arte . ln oltre s’adopera, eſt styraxfuizmr eccoſ‘dunque , che qucſtoè lo
farne onzione , e ſoffimigioodorifero , il quale Starace roſſo degl’anticlii .
uſano gl'uomini Apoſtolici e e gl‘lmperatori, per Nell‘addizìone ſopra Nicolò Salernitana ſ1. leg
le loro Chieſe z e ſe: ”anche nelle preziolìſhme ge z Stymx ”ibm di Cowlmófum a fiv“ Thy-’JE
H h h ;z da”:
426 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLÌ
"WWW” ’è‘ hic E!? Comm/”una , uri’S/jrax r” utilmente nell`oreccliie verminoſe: bet uto , o
èm ch Tiri-fama: mm ejſ SU“? Cala-”im , u: pure unio ſopra i telìicoli , gior-natoluiofllîe
(1.511)” quidam patiſcono polluzioni notturne in ſognó- ciale
R i aſſai contro al trabocco del fiele , e Lima contro
le ſcrofole , ongendole con eſſo caldo . Le fighe,
di Mina di Kai/i; . tanto bevute. quanto applicate vogliono a l tro:.
ſi di tutti gl’animali velenoſi', ed il lero ſumo
P‘ Iglia di Mirra draw-;Lupini , dramxinque, caccia via i ſerpenti.
Foglie di RUta 5 Mentaſtro , Pulègio Cervi .. I_
no . Cimino i Rubia di Tintori , Aſſafetida 1 Sa . l _. Dell.; Rubin TÌ’IIOÎ’Ì
S“PÈÈO ‘I Opoponaco ana drama. Con ſugo d'Ar
temiiia a quanto balla ſi formano Trcciſei . Tanto conoſciuta_ la Rubin fche non accade
Facolta‘, ed ‘Ufi) - farvi ſopra paritcolar diſcorſo interno a i
Provocrmo i meſtrui ritenuti da copia d'umori ſuoi delineamenti , eſſendo in uſo "non ſol-Amen.
craſſi , e freddi , o pure da ſangue-concreto , per te da i Tintori,`nia ſin anche dalle Donnicciuolc.
che attenuauo, incidono , ed aprono i meati, ſan che con le radici d’elſa ſi tingonoi loro Panni di
no uſcire il feto morto .dal corpo . o cacciano le lana , in color roſſo: ſe ne trovano però didue
ſecondine ritenme. — u - ‘ſpecie‘ ,‘domeſtica , e ſelvatica . ed ambedue ſono
La doſa è di dram.due . buone qui , per li preſenti Ti'ociſci . -
Sono efficaci per un‘anno . Provocano l’urina , e con acqua melata ,gio
Nei Trociſci di Mirra ,ſcritti da Rflfir al libro va al trabocco del fiele , alla ſciatica , ed alla P“
dedicato ad Almagſore i capa-Ida ”tant-ione
raliſia :fa copioſamante urinare l'urlna groſſa ,e
men/Ir.) vi ſi legge Pulegio Cervino , per il qUale qualche volta il ſangue , oltre di ciò la radice ap.
ſi doverà intendere il Dinamo Cretenſe . il quale plicara di ſotto provoca i meſtroi , il Pazzo ,e 1:
per giovare alle ferite de iCerv-i 9 e per avere
ſecondine . _ . ,
conſacenza col Pulegio volgare , vien chiamato - , `

Pulegio Cervino . -' ._l---~_-_


. 7 ~ ` i ‘Delſáffaſotidl -. 7,
ll Cimino io non lotrovo nel Teſto di Knfir,
Ina itraſcrittori ve lo pongono tutti', non ſaprei
imaginarmi con che raggionezmentre Díqſc'm'idtj i Ania dell‘Orſo ì e Críflnfaro Aciffla , tri
cd altri antori Botanici nOn l’aſſegnano facoltà. la confuſione de’Sorittori intorno all‘iſtoria
alcuna di provocare i meſtrui,clie è lo ſcopo prio., deli’Aſiafetida , pare . .the _più chiaramente m
cipale,Per il quale ſono indrizzati que (li. Trociſci. ſappiano dichiarare , che coſa effettivamenteſii
quefloî‘ngrediente , onde aſſcriiſicono , tie ſia una
Koji; non dice , con che licore ſi dovrranno
formare efiì Truciſci , e perciò viene originata la gomma ..che portano dalCorazan ad Orm uz . e
verità dell intricate opinioni , imperciòche la da Ormùz all’Indie . Ed èla gomma , chiamata.
,Formare-Dm daga/nina , e Berta/:10 vogliono l’a da lGreci , si/ſio I e da gl’Arabii Altitb ,ed An—
ceto lſiciiziizo, e molti Vogliono il decozto delle`
titb , e da gl’lndiani Ing , o ing-ra .L‘albero ` di
Bacclzedi_Ginep.-o , ed altri piglimo il decottqdi dove eſce ii chiama Anginde”, e da altri Anger*
davrna 1 Rubia di Tintorl , e di Cupel Venere; i da”: dicono ſomigliarlì a quello dell‘Avellaiëe 'i
l’nlmzinm' , e Silvio , Vogliono il [ugo di Ruta . ncila grandezza , e nelle foglie , la figura del qua
N oi Luſtumamo di ſormarli col Sugo d'Artemilìa,~ le fin'ora non s‘è potuta avere , perche doxena
e così ſanno Farm-l'10 , Reverſe” , Fiorelltſnſafiíſo. ſceè troppo dentro Terra , ne iquali luoghi s'bi
güfjl , Berg-(maſchi , Cordo , l’a/Fa , l‘lacozomo , e da paſſare per gente , che parlatno diverſi linguag
Spine/li . ' - gi ;onde non è meraviglia , ſe Avicenna ‘I per 13
La pratica di componerli è qnt-ſia z ſi depura il medeſima -cagione li diede molti nomi 'i Puche
ſugo d’Artemilia , e con eſſo li diddl ver-anno le come lib detto variano , ſecondo le Terre l M…
gr-mme e e dopo d‘aveile colate le cuocerai a con ~~ quali ſi trova chiq-ueſta medeſima gomma chiamî
…lenza di mielc,poi vi s‘aggiunge la detta Mirra,` Almbnmnt 5 ma il proprio nome d’elſa è Liſi”)
e, gi‘alcri ingredienti ſottil”Îìinainen’tepolveriz e non Arſa. Perche il tempo l`liîi corrottozonde ll
zan , facendone buona miiiìone nel murmro , Carni-trio (lite : Aſam, -uocem eflè ex Laſtre corri'?
:citando lungamente . S: ne formano Trociſci di tam, minimè riuòlum eflè, e nun è iraravìglìſhìll‘
duC drauune l’uno , ſecondo dice la ricetta . :i-.zrr-'o Cremonwſe , nel capo del difetto dth°lì
to' in Rflſiſ i ebbe per opinione . che l’Altliir lol'
Del Menta/ire . ſe ſugo di Liquirizia condenſato , perche lui DO“
ffi Arabo; ma d'Andaluzia , e non ebbe laſt"a
ll Mentaſh'o è notiſſimo , er‘l hà le frondi più lingua Araba i coſtumata da Sirii . Meſopotaml'
pelo’e della Menta , ed è propriamente ia Menta Pëſlìí-nì a e Tartari , dove li crede , che …ſulle
belvatica z e perciò la chiamano i Latini .Meu Al'icemm - ſiche Altilzt ,.non vuol dir altro, Cn‘
txt/{rum . ñ albero dell'Aſſ-rfetina , e molte volte Gpigllfl l*
La decozzione del Mentaſho bevuta purga le gomma per l‘albero. e che ſia vero . lì vulf'u‘l’"?
femme di parto , ed. è di molto giovamento a co da quell’argomento z che in quelle parti dove na.
loro , cl e iono iii-etti di petto , che iiſpirano ma ſce l'AltithJ’uſano per ſar drizzare il WW…? ‘l‘
lan-.ente , ed a i dolori di corpo: il ſugo ſi pone rile , coſa molto comune io qucLie Fa… , iui-.e
non ,
PARTBT E‘ R Z A'. ' i ‘#37
non pub ſar il ſugo di' Liquinizia . ihr/Fr nelledi Boninas o che quella del Mandolato , chiamato
vilìoni pone l‘Altith o per li piaceri di Venere o Amigdaloides r dall’ugne , o macchie bianche ì lì
ma la Liquirizia chiamano gl’Arabi Cna, ed il mill all‘Amandole; ma perche queſto è più bello,
ſuo ſugo ſpeſſaro Kabul-mt , onde quello ſugo non ed il negro hà miglior odore , meſcolano quelli z
èl’Aſi‘a dolce , ch’è l'Altirh . ngmto al dire , che che li mangiano ambedue, l’nno con l’altro. e @Sì
Laſerpizio , ed Alſa ſetida lidno coſe diverſe , cioè è più vendibile, e di miglior odore . Ritrovaſene
che il Laſerpízio ſia medicina per la cucina , e un’altra ſorte di più negroinjaoa , ed in Samata,
per medicare , là dove l’Aſſaſctida per il ſuo i n :a , edèdi più balſo prezzo . Per conchiuſione lì
`grato odore; giova al mediczire ſolamente; im dice | che l’ail'a odorata è coſa diverſa dalBengíoi
perciòche ſe l’uſaſſero ne cihi , o predetti gli gna nome biſogna guardare alla parola OdOſatL‘hPtIClÎI
liarebbe tutti col luo orrendo odore , che perciò gl'antichi. non chiamano la materia odorata p per
l‘Alſafetida è chiamata da i Germani .De/ſrl[ aver odor buono, ſoave i e piacevole z ma per odol'
rIrir/V cioè ſterco del Diavolo, ſecondo dice il grande, come il Nardo r Coſto,Aſaro,Ciper-o , Sec.
Mafia-vale, ed il Coralli-io: ſi riſponde con il Gar Dall’Aſſafetida ſe ne trovano due ſorti ,i ,una
zia , e l'Acafla medeſimo. dicono _l'Aſſaſetida elſe ſchietta di color ſinCero limile all’Ambra gialla
re uſitatiſfima in tutti l’lndia, così per medicina., ed èqueſto 9 non ſolamente dimolto prezzo , ma
come per il ſapori 1 eſe ne conſuma ivi quantità , di più valoroſo odore , e quella èl’Afi’a odorita r
grande a perche tutti i Concili 1 e ſpecialmente per la raggione detta di ſopra , cioè per l’acuzin
quelli di Cambija . Pi-ttagoriſti, e Beneanì , la dell’odore . L'altra ſorte dëll’Alſaſetid-l 1 ſOſfl o’?
comprano , e mangiano ordinaria-Trenta c0n er con meſcugli , ed è quella ì che ii vende in’Euro
b‘aggi'r ſregandone molto ben prima il caldaie , pa , che iMercanti indiani , non facilmente la
dove hanno da cuocere i cibi , e preciſamente le comprano r eccetto , che i poveri , e _queſta è
Betole , con le quali d-icvno eſſere buona, già che l’Aflèzfetida , che diceva Avira-”mr , detta cosi
colloro;~ non mangiano mai carne' . Dicono que propter grfloea/emz'am , ſoggiunge il Corvara a e
flitali , ch’hanno in uſo di cibo l’Aſſaſerida , che quella è il Laſerpizro i cos‘i anche il GarzidaMató
incita l’apPetito . e quel poco d‘amaro , che tiene ~ thioli, Catz-1,671%” , Lucana i Amato ,i Frati d’
è ſaporoſo , e che dopo inghiottito , rella chi l'ha Ara-reſi , Donadea , Franceſca Ali-ſandro "ſam-rr.
mangiato molto contento , lodandola di buono Cojla , Colonie/I , Adriano , J”nia , Bel/Mio I L0:
odore , e di buono ſapore , e biſogna credere. che bel/ia ~,.(.`rzſîzlpz'›1o , e Gaſpar Bnl-”ina .
l’uſo opera tutto quello , a ſegno rale-,Che quei di Nientedimeno i trè autori dell’lſtoria uniVerſa-ì
Biſnaga la chiamano cibo degli Dai . le delle piante( [ib-9.mp.4o.) vogliono 9 che il
Ma loggìunge quì il Braſavola( Lepiia Hzſlor.) Bclgioino 1 ſia il nollro Sillìo, o Laſerpizio odora—
N”: admiratiam* aflìcím-ir , rem fluida-m inter to I e ſpecialmente il negro con qualche roſſezza
intinéîur , á* ció/;rm adfilporem gratiarem ric L’Aſſaſetida è la maggior Medicina ,che uſano
comvdari : qnonídm guana’aqflidem, é* ”01' A[ gl‘lndiani, e bevuta con ovo ſorbile , giova all’aſ
líum , Cap.” , Porre”: in!” cilmrm, ;le/357117113” ma r hei-urane una dramma con acqua diſſolve il
zigratifl miſcemur , qua tamen `re Deniſe-rent , latte appreſo nel ventricolo . Contro la Mandra
nec omnia antiquarum 1 quae adorata dz‘cumur , ' gora , e contro l’Opio, ſi compone in Electuario I
grato odore redolent , aut omnia ſapizlo 1. nb ipſir pigliando Alſaſerida , Bacche di Ginepro , e Ca
[andata . Avio-enna divide l‘Aſſa , in ſetida` i ed lioreo , faſſcne polvere , e con miele fallì'El‘ccçua-ì
odoraca . Queſta credono alcuni r che ſuſſe il Ben .rio I e ſe ne piglia con vinoquantounanocella .
gioì z non conoſciuto dagl‘Antichi z ed è l'albero. A lla ſtrangOlazione dell’utero ſi piglia d’Aſſaſe
che lo produce , diverſo da quello del Laſerpizio, :ida . e Callorco ana gſ-l 1 . è s’inghiotte in Pilloñ
perche del-l'Albero del Bengioi, o Ben giudeorche le . Stimola gl'appecîti venerei , preſene due dr.`
Vuol dire figliuolo di Giudea , come vuol il Rue[ bevute con aceto , fà uſcire da dentro del corpo
Iio , perche naſce in Giudea i ma. più collo li do le ſdngUffiÎghe a ed eſſendo attaccate ,_ nelle ſaucir
veria Chiamare Bruſa-rai r che vuol dil'efisſiuolo Guidi” la fà pigliare in ſumo; odoraxa ſpeſſo a
. del/alam , ſe ne trovaivi gran quantità , e ſono libera dalla ſoffogazione della matrice: portata
gl’alberi grandi, alti, belli , di molti, e ben ordi appela al Collo , cura l’Angina .
nati rami , e di grand’ombre , le foglie ſono al.
quanto minori di quelle del Cedro , overo de Li— Ti` o. c l s c i
moni z_ ma non così verdi , ed-ella parte diſotto` di Car-*Ilve di Meſue .
biancheggianofll tronco d’elſi è di grandiffima al
tezzailegno molto ſorte,e molto ſaldare mailiccio,e lglia di carabe aurei 6. Como .di Cervo ab
molto difficileda tagliarſi: ſe ne trovarlov alcuni bruggiato , Gomma abbruggiata , Coralli
nei campi, e bol'ci di Malaca, ne i luoghi umidi:. abbuggiuti , Gomma Tragacanta ,Acazia , Ipo
gl' alberi piccioli rendono il Bengioino. molto cillide , Balaullio , Mdfilce, Lucca , Semi di Papa.
buono ,chiamato di fiori ,, .e quelloè il migliore, vero negro arrollito ana aurei 2'. lncenzo , 'lalla
benche negro . ll Mandolato , [‘A’rofla , dite , che rano , Opio ana aureo uno , e mezo .
non è tanto odoroſo come il negro , cañvato dagl’ Si ſanno Trociſci d’una dramma l’uno , con la
alberi gi0vani , perche anche ”gomma vecchia :nu/.cugine di Semi di Pſillio.
perde l'odore Col tempo ;ma il. fuoco abbruglan Facoltà} ed ’Uſa .
doli moſtra la venta , perche miglior.- frog-ann è Fanno flag-nare ll ſangue, da qualſivoglia parte
quella del nuovo negro` chiamato Bengiovino di del corpo che vien fuori .
La
-b

'438 TEATRO FARMACEHT. DEL DON'ZELLI


La qui propoſia ricetta de i Trociſcl di Carabe ſce ll ſangue di Drago .
di Meſue è (limata comunemente la più efficace di Ma ritornarnando all‘iflorja della Lacco dicia;
quanto altre deſcrizzioni ſi trovano; onde dice mo con il Gin-zia . elfi/150]!” , che in Marr-;ban ,
.Ramadan , che inter quindecim ejurdem naminir.a ed in Pegù ſi trovano certi alberi grandiain quel
tot author-ib”: deſcriprorſèlegi , e Bernardo Deſ le parti , el alcune formiche Con ali grandi , che
_ſem'o dopo d’aver riferito quanti autori ſcrivono volano , ed hanno le gambe più lunghe di quelle
‘ricette de iTrcciſci di Carahe ſt-ggiunge: Certè d. Spagna ,lavorano la Lacca per li rami più ſot
ego Meſue: campa/Idem”: inſignitèr efficace": tili di quegl'albcri. conforme l’Api lavorano il
compere‘ . Miele ,ele genti di quella Terra rompono qoeſti
Meſue adopera quì l‘Auro nel doſare gl’ingre rani , e li fanno aſciugare all'ombra e e flat-:ara
clienti. ed alcuni l’intendono d'una dram.e mezzi. la ucca dai legni . reſta in connnOli , ed in mol_
ed alti'i di quattro ſcrupoli ſolamente ;onde rie— ta d’cſſa il legno attaccato, e così è migliore que].
ſce dubbioſo il compoflos per sfuggire ogni ſcru la , che hà manco legno , e manco meſchiata di
polo , Ronda/ezio Conſeglia di pigliare le dramme terra . la qual terra vi lì meſchia quando quelle
per l’aureo , perche quantunque così facendo , genti . oltre degl’alberi , accomodano in terra al.
rieſca la ricetta di meno peſo: Ni] eſiPeritulr' , cune verghe i .dove le ſudette formiche lavorano
dic‘cglí ,ſi quirîfro ”una dragmam lega: , qm’n la Laoca , queſti poi la portano a vendere aSa
.main [i’mplz'cia eodemfonderr ;notantun quare matrà , e di quà venne che gl‘Arabi la chiamano
ſemper :adam proportioſerwtur . Nè tutta la do Lac Summn‘ 5 main Martaban, enel Pegù è det.
ſa s’hà da pigliare in una volta , che in tal caſo ta Trrc. '
_-ó—-,—_.—- ſareflìmo coſtretti di ſervirci dall’aureo , e non E qpeſta è la vera iſtoria della Lacca , nèì ve.
dalla dram.8i che dicendo Meſue; nella fine di ro quanto ne ſcriſſe Sempione , e ſuoi ſeguaci,
queſhi ricetta fac Tranſm- drum-r. S'incende , perche furono ingannaci , intorno a queſta_ mate. ~
che una dramfia effettivamente la doſa , che i pa ria . Sentiamolo più chi-tamente da Amato Lují
_.au—.ñ. ;ienti doveranno pigliare . tana (Cama'n DioſcorJió-l .mir-rat.: g ,) che dice ,
Si leggono qui alcuni ſemplici aduſti: non s’ Tutti quelli , che hannopmſaco , il Cancamo eſ
intendono abbrughti in modo , che rirmngono ſere la Laccaſiono incorſi in maraviglioſo errore,
le ſemplici ceneri dìeiIi a e ſpecialmente la gom. offendo il Cancamo una Gomma odoriſera , e la
ma ;ma ſi arroſtiſcono tanto 1 dice il Caſtelle; che Lucca , tanto mangiata , quanto ne i'proſumì fi
fl mu'ti in bianco opaco, e li ſemi di Papavero ba conoſce eſſere ſe 123 odore , la quale al Prelence‘r
fia , che ſemplicemente i s~`abbruſtulano . altri Portogheſi portano d‘India , roſſa , ”colp-”ente ,
mence riinaucrebbono affatto inutili . ll Rei-eden che ſerve principalmente alle Tincure, Lidl quel.
hà per opinionedi non abbrnggiare alcuno di queñ‘ la ſi prepara la Dialacca . la quale . come ſappia.
Hi ſemplici, perche dice i che quanto pzfi'mo Ozie mo di certo, non è goccia di Gomma. o d albero,
rare d'i buono , dipende dal ſervirſi-:ne crudi , quì odi pianta alcuna; ma più toflo ſterco , overo
però biſogna ubbidire a Mefize , già chela ricerca cera , (icome la cera dell'Api - Nel Regno drm
è ſua . que di Pegà ( detto così preſſo gl‘lndiami) quando
Hà voluto Grammi/ia Orte/ì ( Antidot. MAL-1,‘ la terra più dell‘ordinario bagnata dalle pioggic .
”Mſg › che la virtù di queſti Trocíſci opiati 9 du o dall’altra . le Formiche predette , aſcendono ſ0.
raſſo’nn‘annmma il Car/lello ſaviamente lo ripren P" alcuni legni l’otç'rli e così preparati dagl'abh
de . inſegnando , che lìmilì TrOCiſci di gomme , tanti, ne’qualr generano la Lacca , e per tal cag
Con opio , ſi poſſono conſervare dieci anni . Av gione veggiamo nella Lucca . elfi legni , i quali
’Verano queſta dottrina i Protomcdici ſoſtirutr’, ſenzadubio , non ſono d’un’albero , che pruduce
che girano il Regno , trovando il pelo dentro l'0. la Lacca come ſinora. tutti quali hanno creduto.
vo , e vogliono lcroccamente , chela durata dei Sin quì il Lil/ſtano .
Trociſcl z non ſi ſtenda olrra ’ſei mefi . Un Cetto Farmacopeo coſticuito in gran fortu
na di credito 1 per la Lacco , pigliava qui la Lac
Del/a Lucca . ca artificiale . che uſano i Pittori a e ſpecialmen
te contendeva , non trovarſi in medicina altra
lacomo Sil-:aio ſeguendo i] ſentimento d’A ſorte di Lacca , e pure queſta ſua Lucca , non era
-uícrmm pretende , che la Lacca lia il Can altro a che materia , c'neſi cava dalle ſeccic del
Cremesi, rimafle nel tingere le lſicte,e ſi dice Lac
c-mo di Dioſcuride , e di Paolo Egíneta; ma (al
v2 l’autorità di sì gran virtuoſi'a dice il Gas-zia , ca fina . ſiccome è ordinaria qliella ſacca dal le
che Avira-”na non conobbe la Lucca, la quale non gno del Braſile o detto quì Verzino , che rimane
èſi mile alla Mirra , come elfi penſano a e non è ne! tingere le lane, eſono materie coſh'eccivn
odoratanìà dove rl Cancamo è odorñc-.ì , ed èmateó là dove la Lacco , trä l’altro facoltà , Clic ſe l‘at
ria propria rie profumi 1 come chiaramente due cribuiſcono, hà quella d’una inſigne qualità ape
.Dioſcuri-rh' , e però , P" mio giudizio; il Cauca ritiva a e perciò s‘edopra nella Dialacca .
mu èqucll.- lngrima relìnoſa , che ſi chis-nta Ani
mè Orientale i come diffLſamenre diceü.r_no al 'r re, o c 1 s c l
capo della Mirra . d’Alcbecbeugi di Meſue .
Ronda/4’310 conſiderando a che il Cancamomcn
può ell'ere la Lacca dice, che ſe la Lucca è il Can 13153 di grani d'Alchechengi drain-;.Semídi
camo non conviene in qUeiii Trociſci o e ſoflirui Ced-;Mo adi Meloni , di Cocozza ana rif-3p
e mczaz
*PARTE *r E R 2.1;': ' 439
e meza , Bolo Armeno , Gomma Arabica , Incenñ' cime] piede larghe, ed apPuntate in cima” e ”mi
zo , Singue di Drago , Semi di Papavero bianco, partite da otto coſtole,accöcie dalla natura ugual
Amandole amare, Sugo di Liquirizia, Tragacan mente diſtanti. Beſte prima ſono verdi. e matu
ta , Amido , Pignoli :ina dram.6. Semi _d’Apio , randoſi diventano d’un colore come di Minío, ed
,Car-abc , Bolo , juſquiamo , Opio ana drama. hanno di dentro una bacca roſſa, e vinoſaa al gu—
Se ne ſanno Trociſci con ſugo d’Alchechengi ſio inſieme bruſca, ed amara, e tutta piena di mi
ſecondo l’arte . nuto, bianco, e copioſo ſeme . Le frondi di queiìa
Facoltà , ed ‘Uſo . pianta ſono più larghe del Solatro de gl’ortiiì (511i
Giovano all’ulcere dei reni , e della veffica , ſuſti , dopò che ſono creſciuti a baſtanza s’inchi
ed al dolore, quanto s’urina . nano verſo terra, e naſce abbondantemente den
La doſa èduna drain-e ſi pigliano con Giuleb tro le vigne .
be , overo con acqua melata . Il Mattina/i loda quefie bacche , non ſolo per
Si conſervano perfetti per un'anno .' ſar urinare,ma ancora per mitigare gl’ardori del
Nel teſto di Meſue nella ricettade i Trociſci d' l’urina, ed Io ne fò ſare, del ſugo d’eſſe Bacche un
Alchechengi ſi leggono i ſemi d’Albatccha; quì Sciroppo con zucchero , che ſi chiama ”airone
li ſcrittori conſumano inutiſmente il tempo in d'Alc/;acbengi) ed lo dò utilmente agi’ ardori ſu
diſputare , che lì debba intendere per li ſemi del detti, al peſo di due oncie, ogni mattina, con me
l’Anguri-.i , o di Meloni ;ima perche l’Albateca è za libra d’Emulſione di ſemi di Papavero a 0 dì
nn Melone Auguria, che naſce ſolamente in ln Meloni, ſatta con acqua di Malva diſtillAt'd 1 810
dia , edè una coſa molto ſimile al noſtro Melone ſò continuare per molti giorni. Di queſto medeſi
d'Acqua , chiamato Cocomero , o Anguria , non me bacche peſtate , e poſte nel molìo, nel tempo
potendo noi per conto alcuno avere di tali ſemi, della vcndemía ſe ne fà vino , giovevoliliìmoa
pigliaremo per eſſi quelli dell‘Anguria noſtra , nettare i reni di coloro, che generano arenelle , e
come materia in tutto ſimile; non ſolamente di pietre nelli reni , bevendoſene quattro oncie per
temperamento ;ma anche di facoltà . volta .
Si legge anche quì il Bolo Armeno , e poi un’ Volgarmente quì'ſi chiama anche Veſſicaria ,
altra volta , ſemplicemente Bolo , per lo Bolo Ar. e Guallarella quella pianta ſarmenroſa , la quale
meno lì dovrà pigliarel Orientale, per lo ſecondo produce le ſoglie lunghette , ed all‘ intorno inta
Bolo quì deſcritto , fi dovrà pigliare la Rubrica gliate , ifiori qualche volta bianchi, e qualche
Sinopica, o Pannonicaz o Milton,che yolgarmen. Volta, che nel bianco gialleggiano, tutta la pianta
te quì, ſeguendo gl’Arabi, ſi chiama Macra; ma ſi s’arrampica da per tutto, dove ſi vuol ſar ſalire, e
trovano alcuni,che pigliano per la Macra,la Ter produce le veſſiche verdi , e quaſi tonde , con ſei
ra Lennia,e ſorſe più ragionevolmente. compartimenti all’interno , ne i quali è dentro il
Meſur- non dice con che licore lì ſormino que.~ ſeme negro, groſſo quanto un grano di piſello,nel
ſii Trociſci , ſiche molti autori adoprano diverſi quale è ſcolpito di bianco, una figura di Cuore, di
licori , e Kendo/ezio finalmente piglia l’acqua di dove vien chiamato da LabelliozP/'ſum cardntum,
Mele, la quale ordina Meſur- , che ſia vehicolo per e da Bauln'nafflrſum oefficaríumfrm‘hz nigro , al
bere queſti Trociſci - il Collegio dei Speziali di ba macula ”atatum . Girolamo Trflgoz oefricaria
quì, vuole, che lì formino Con il ſugo dei mede n'ígrmjíve pere-grin:: ,ed íl Matt/21'011': ‘De/:rſc‘dſiî
ſìrni Alchechengi, che danno il nome _alla compa. ”pennDodoneo Halicacabum peregrínmnze Corda.
ſizione, come fa anche il dottiſſrmo Fame/io, ed a Doricnium, ò* gran-mn card”. Camerdrimfortli
mio parere fanno ſaviamente . ſperma”. ll Lacunaflolanum Peregrinum,e Coſm
”ij._-‘ó‘
Pretendevano alcuni Medicaſtri , che queſti rozCaput Monacbífl finalmente Ceſa/finoſalza in
Trociſci duraſſero in bontà 7 non più di ſei meſi; *uerſa recentiomm.
ma coſtoro s’ingannano, perche prima di ſei meſi, Wella figura di cuore , che portano queſti ſeñ’
non ſono perfetti, perche hanno biſogno aſſoluta mi , dice il Matt/11'011' , che vela fece la natura,
mente'di queſio temperper fermentare,ín riguar non ſenza qualche miſterio a ſorſe volendoci mo
do dell’Opio, che v’entra , come anche inſegna il ſirare, che ſiano giovevoli per idifetti del cuore.
peritiiſimo ſaſlelle . _ ._
Quanto alla pratica, ſi compongono diſſolvenl .T R o c r s c I
do la polvere della Gomma Tragacanta col ſugo Allan-dal di Meſm .
de i frutti dell’ Alchechengi , aggiungendovi poi
l’Opio, ed il ſugo della Liquirizia, e dopo d’averli “lglia di polpa di Coloquintida bianca . leg.
bene uniti in un corpo , vi metterai con eflì le giera, e monda dai ſemi oncie dieci.
polveri, ed in finel’amandole , ſcorticate con il Si tagli minutamente , e ſi frega con un oncia
coltello,li pignoli, ed i ſemi freddi, paſſati per ſe d’Oglio Roſato, e fà Trociſci con Muccagine fat
taccio a ſecondo s‘è inſegnato di ſopra , ſ1 fà Per' ta di Gomma Tragacanta, e Bdellio ana dramme
ſetta maiſa , formandone Trociſci d’una dr.l’uno. ſei, macerati per quattro giorni con acqua di Ro
Dell’ Alcbecbengí . ſe ; ſeccali all’ombra , poi polverizza ſottilmenñ
te, e di nuovo formano Trociſci,ed uſalí.
Iaſcoríle chiama l’Alchechengi `çolatro Ha. Facoltà , ed 'Uſo .
licacabo, e Veſſicaria , in riguardo del ſuo Tira dalle parti profonde, e rimote la Bile›Pí-'
frutto › Ch’è tondo , roſſo, liſcio ſimile a gl’ acini tuita , e gl’nmori craſIì , e conferiſcono molto al
dell'uva, ſerrato in certe veilìche, groſſe come no-_ dolore antico del Capo, Vertigine, EpileilìaíAſpo
P°"
44,-‘ *rca-rito ”Lauren-r. DLL DONZELLI
pleflia ,dolori Colici , ed articolati:. dipendenti i Ttociſci Alhandal . ma la _ſemplice polpa della
da materia fredda. Coloquintida, così dice, che ſacava GalenoÀgffh
La doſa è di dieci grani. fino a Venti. Arcln‘gnm Aeoio, Paolo, Raff: o e’ Nicolò, e ſog
Si conſervano vigoroli per ſei anni. giunge_ , che il voler preſumere di correggere l.
Qgeſto nome d’Alhandal è voce Arabi ca ,‘ ed è compoſizioni dei predetti Autori, è troppo arto.
l‘iſteſſm che Coloquintida : ſiche de i Trociſcí di ganza . Non ha dubio veruno, che nel comporre
Coloquintida. o più toſto Coloquintida prepara i medicamenti , è d‘aſſoluta neceffità non allon.
ta, la deſcrizzione pone Meſi”. in alcuni talii del ranarſi dalle regole preſcrittevi da i proprii au.
quale , ſi leggono in vece di dieci oncie di Colo tori,perche facendo il contrario fi giudZCa a caſo,
quintida , dieci dramme di eſſa , c05i ſeguita , il di riprenſione,quando però s’opera in modo, che
Silvio, Bra/?waſh Manor/lo, Fejio, Coſteo,Veccb e fi viene a pregiudicare all’intenzione d’eflì , ma
ri”, Milia 1 Borgarucci , Ande-muco , Fiorentini, ogni volta, che con la mutazione, ne ſegue mag.
laſagne/7, ed il Sioiglimo; ma tutti gl’altri auto giore utilità, [i puo francamente fare, come ſa.
ri ne pigliano dieci oncie,quali ſonoi Frati d'A viamente fanno l’Antidotarío Romano”: Renodea,
racelí, Calo/iam Antidot. Romi-mo , e di Valenza, nella preparazione dell‘AlChermes di Mrſue, Per
il Corteſe , [Quadro , Luminflre Maggiore , Paolo che inſegnano un modo diverſo di quello, che or.
,S‘uarrlo a Melíccbio, Anti/[orario di Bologna nuo dina Moſhe , il che Io approvo ſommamente; nè
yo, Drzr‘o Forte, Berta/do , Antidot. da Bergama perciò ſi può dire, che non facciano bene, perche
ſcbi , Antidot. di Mantova 1 Farmflcapea Aguſta l’iſteſſo Renodeo riſponde a queſto punto , e dice,
na, Franceſco Aleſſrmdrm Cit/lello; Valerio Corda; che: Licet Meſa” prima: ejur aut/:or aliter /Za
qucſto v-iene ripreſo da Bernardo Deſſem’o aſpra tuerit , ab eo tamen , ut á* alia quo-vir aut/1m
mente, ma lo difende Pietra Coudebergo, il quale diſcerlerefar eſtwlùm ”ibilfseccaturmut ſal/Erp”
ſcrive così: Cordum hic-falli Bernardm Deflèniur rei exrqnutía,meliùí, utiliùrque Perſicz’tur: onde
in ſm': illir veràofir commentflrìi: miſerè exclu ſoggiungo Io,ch’alcro non ſi fà in adoprare i Tro
mflt, eò quod una. to. pro drago:. to. ut ipſe i” ciſci Alhandal,in vece della Coloquintída, ſe non
qm’t , hic poſuerit : cùm ipſum-t hat* in re , m‘ è* che operare più perfettamenteffl con piu ſicurezza
pleriſque alii: in [acirjuzlício ”acum , toto erre! de i poveri languenti , mentre i Trociſci Allian
carlo . Verùm in alia Diſpenſariolo , Senntmſuí dal, finalmente, non ſono altro, che Coloquinti
juſſu emiflo, dextrè rejípivit,aſuir Collegiirfbr da corretta, e preparata , onde Ramiro dice ,che
ſito” monitm‘ . utilitèr iniici poflum‘ i” omne: compoſizioni-,que
Ma laſciamo da parte l’autorità di tanti famoſi Colocyntbidem recipíant : Eam mimſimplicem
autori . che abbracciano queſto parere di pigliare {mt non caſlígatam fumare mole/Zum q/Ì. 10 però
quì per dieci dramme, dieci oncie di Coloquinti vi fò qucſta diſtinzione , d’adoprare la ſemplice
da,e vediamo di portare altrettante ſode ragioni, Coloquintidanluando doverà ſervire per infuſio
che ci muovono a ſeguire tale giuſta opinione , e ne tantum, come ſi Fà in quella della conſeZZíOHO
primieramente diciamo , che ſaria contro ogni Hamech, e ſimili 5 ma dovendo ſervire in ſoſtan
buona regola di comporre, l’adoprare dieciotto 2a giudico più ſicuro l’uſo de i Trociſci Alban
dramme di correttivi a per dieci dramme dico dal,comc Vuole Mafia-,e Renodeadl quale di nuo
]oquincida , ſi che, dice ſaviamente il Caſtella,così vo ſogginnge a in propoſito d’elſa Coloquinudflo
facendo 1 o avanzarà la muccillagine , 0 ſtentarà che prefetti-Mamà' Trocíſcorumforma ,Ut-'141“‘
lungo tempo a ſeccarſi , e pure Meſur- vuole , che concrnnatamzut eſt conſuetflm accipcreffit ”IMM
s‘adopri quì tanta Muccillaginc › che baſii ſem Giacomo Silvio , e Mayor-do dicono , che qutffi
plicemente a formare paſta_ di Trociſci, e chi ſarà Trociſci Saluèríorer rame”, qll‘lm "Pf" CMV"?
tanto ſtupido , che v0glia credere , che Meſtre vo ſunt
leſſe Pigiiare to. dramme di Coloquintida,ed im
paſtarla con pin di ſei , o otto oncie di muccilla .T R O G I S C I
gine, che tanto rieſce di peſo , quando s’in fondo; de’Miraáo/ani di Mtfue
no le 18. dramme delle ſudctte gomme in acqua
Roſa, e perciò Giozlìenodeoà di parere,che quan Igiia di Mirabolani contriti, quanto ti piace,
tunque fi piglino dieci oncie di polpa di Colo e fi facci queflo in tempo di Lſtate,e ſoprain
quintida. ad ogni modo vuole, che balia pigliar fondi ſopra di eſiì oglio d’Amandole dolci,quanto
ne delle Gomme dramme ſei, e non deciotto, co baſta a ienirli,e ii ſreg‘ano con le mani all’ombra,
me è nel teſto , altrimente facendo , queſti Troci e poi fi fanno ſeccare al Sole; ma ſempre leggiti
ſci dovrebbono più toflo pigliate la denominazio niente fregandoli,ed irrorandoli di dett’oglio ,eli
ne dalle Gomme, che dalla Coloquintida. Si con.. facci queſto per trè giorni, dopo per trè altri
troverte ancora,ſe queſti Trociſcidoveranno ſer giorni, di nuovo ii aſpergono d’acqua zucchertf
vire in vece della Coloquintida , in ogni compo ta,o pure con ſiero, con poco zucchero, e ſi trita
fizione,dove ſarà preſcritta, come vuole Meſue, il no al Sole z ſempre poco prima irrorandolí COD
quale deſcrivendo i Trociſci All-andai dice, che acqua di cacio,o ſiero,che dir vogliamo,finalmen~
che Pommtur i” Hier:: Hermann-l‘5“ in alii; co” te ſe ne formano Trociſcí,con una de’ ſudetti lico
feéìionibm‘, lo-'o Colnquintida . ll Caffe/lo però è ri,e ſi ſeccano all’ombra .
di contrario ſentimento , perche (dic’ egli) i Me Facolta‘ , ed Lyo
dici Greci, ed altri , prima di Meſue , non lì tro L’uſo de i Trociſçi de’ Mirabolani ha diverſe
va, ch’ abbiano adoprato nelle loro compoſizioni invenzionizſECOndo le facoltà della loro ſpezie di
- T-— .-_ ver
ñ:—

Fly:: I’.- A' T E T *E* R' Zñ'KÃ' ’JT- 3" 44x'


il!” _
…’2' ,verſa 5 onde ſarà bene lpecfficamente preparare ”flex iìlſklvitdr adorata. Ramo: cxind’è ferri-ñ'
un’: l. , a . ` _ _
l‘2.» CIR-tlîcdun a ſorte di cſſi , ma ogn una ſl ſarà col gi; denſe”, longitudine Provera” adflexum ut— 05'
ſudato modo di .Ms/he . Durano molti anni in ſequmteflſic contra *aim externorum (ont/amar”;
‘È‘ bontà . i” later” patiùr _ſi-arſohquàm i” dif-:Ham exe-u”.
' i: .
Mel?! Heap-,le Mirab.) . un‘altro modo di.
ſcrive tehſpíuir armanmr [Magi:,Peracutinfirmir’foó
i"l comporre: i Trociſci di Mirabolam , e pare a mea liz's perennautibm , quorum {zan-MW” agmen ad
cite ſia u n modo Chimica , e lo celebra con l’en fila Propriùrfulia P/”rìmùm obrzmórant. Haram
' H .
comio , che ogni- debole ingegno
.
può cavare dalle verà him-z communi patio/o imia'entia conjungun—
53ſ- ſcguenr r ſuep-irole :Et` ſu”: quuſhmqmſcparaut I‘m-,à ‘Pr-eſula rotmrdítate oàtmiùr ”eliminarlo
,. " in ci:. ”arl ai ecundùm eciem o al; eo , ”adr nihil l²errímfoliixſqua vulgò Chebulir triómm
rl- - ſec/rm z'ùm muzermm , O‘ aj! modurſollemflu 1 a tnrffigura ragno-rione deoínc’la—Crnflìtudo illorm”
ſi" ſario inſegna cosr . mediocri: oſt,è quibm‘ , yz”: ritu irzf'eriora,ſupe—
S’i piglia una parte di qualſivoglia ſpecie di rioribur ejuſdem rami majarflſxmmmaéîir orin
Mi raboln-ni.e ſi rompono groflamente , e ſopra di ſecùr quam i” Prunira-É* Armoniacir obtinetmulz
er’l‘ì s’inſonde dodici parti di acqua di Cacio,den lat inclſurar admittentia. i _
tro di un vaſo di vetro di bocca ſtretta , ſi ſanno Le fogli poi de i Mirabolani Indi , ſono'come
ſiate così infuſi perfette giorni, dopo queſto tem quelle del Salicezma l’Acoſr’a, ed il Garzia l’aſſe*
po ſe gli ſi dare uu bollore , ſregaudogli in tanto. migliano alle ſoglie del Perſico .
con le mani,poi ſì celano, e la colatura con lento Quelle degli Emblici ſono minutamente inció‘
fuoco Lì ſai venire a conſiſtenza d'Efiratto , e con ſe,della grandezza della Palma . Queſta ſorte di
chiude finalmente , che tale manipolazione, . Efl Mirabolano ſi mangia colàacome olive concie con
of”: magnz' Magiſterii. ſale, o aceto. e di quì Sempione diſſe , che erano
ſpecie di olive.chiamandole con Avicenua:Seni, o
Delli cinque MirabolanlJ Smii,e vi aggiunge una ſeſta ſpecie di cffi incof
gnita .
S l ha per opinione , che i Mirabolani ſiano Le ſoglie delli Bellerici ſono ſimili a quelle del.
trovati per l’uſo medicinale dagli Medici Lauro,q uanto alla figura z ma non così grandifflè
Arabio pure Mauritani, di dove gli Autori Gre cozì groſſe, e di colore più bianchiccio- , i .
ci moderni n’hanno avuto poi la cognizione,già Non mancano Autori, che a queſte cinque ſpe
che ſi trovano Autori,ìi quali Rimane', che i Gre cie aggiungono cinque altre nuove ſpecie, ſicome
ci antichi non li conobbcro . Ad ogni modo pare accenna Kurllíaffihe dice. Paflcritm i” ”con alla
:3,: a me , che n’hanno detto qualche coſa brevemen qm'nque difirwítfa/Iigiu,m mm modà. eſſer?” dlf~
i TU te,tome ha fatto l‘Autor delle piante inArijloxile. ſerre obſermrunnſed alia alii: gigm’ Arbor-ibn:.
'.-7
…m w
E ſtata antica credenza , che tutte le cinque Nell‘iſtoria univerſale delle piante di GiozBauñ’
ſpecie di eſſi ſuſſero frutto di un ſolo albero , ed binoae Giovanni Errico Clear/ero ſi Fà menzione di
altri,che i Citrini,lndi,e Cheboli veramente era
in ſorti“ di nuoviçeſinon ai più uditi Mirabola
no tali,e che iCitrini, e glindi erano l‘immatu ni , e ſpecialmente di uno , avuto in dono dal Si~
{Le li Cheboli li maturi. Wlt’opinione forſe ha gnor Rama., ro i il quale dice che naſce in Paleſtì—
per fondamento l’ argomento -dclla (Marcia , la na,ed è grande quanto una Ghiauda , di color di
'quale produce diverſi frutti , come ſonodue ma Buſſo . Si vede deſcrito nelli medeſimi Autori un
niere di Galle, le Ghiande , con una moltiplicità frutto lndico.più ventruto d’un pero , 0diun.fi
di coſemotate accuratamente dal Maubioli (cam. co, grande-quanto una Noce jugliaude , e lo chia
nel r.lib.Diaſ.c-zz.) Mai curioſi moderni , ocu mano: Fruííur Indica: Myrabalanifacie.$eguono
iati inveſiigatori di quella materia , hanno oſſer poi a‘deſcrivere un altra ſpecie , chiamandoli
vato il contrario , tra quali l‘aècuratilſimo Gio: ,Myrdu/aní [hanno naſcono nell'iſola di Santa
Verlingia Cavaliere Garofolimitflna ( Nelle non Mari-are ſono belli, e li chiamano Calab Arcieri,
ſopra il [ibn-‘el Alpino da p.'mzt./Zgy}ëti.)parla così: Sono di colore roſſo oſcuro,e guſtatilinguam a ó*
<\\
L‘'.l. Errant' , qui tot Myrflbfllmwrum `game-ra um”: faure: adam”: in moda-va m‘ piper , ſoggiungono
1- a...
a!,
7;.
móorixfruflur rſſe arbitramur , perche di già i * li citati Autori. Viene appreflb un frUtto cavo,…
Medici moderni han ſetto noto . ch’tſſe cinque un .certo modo ſimile di figura al Mirabolano Ci
Ti_
.:ai.ñ ſpecie ſono frutti di alberi ſelvaticidiverſi, e na triuo , di forma di; un Pero picciolo z ſi-veggono
L" hiu‘
ſcono in paeſi diverſi , più di cento leghe diſcoſri doppo queſii due altri frutti coi nome di Mirabo
Inni ſimili , traportati dall’iſloria delle piante del.
i"u‘ño dall’altro z ma i-n ſoſianza tutti hanno nella
{1
grandezza uguaglianza con quella del i—runos ma Che:ía.(‘ixor-lz`b. 2. cap. 7-.)
più ricondifle di più altare ſolco chiòmmcan qual-` Con l’ -iſioria dell‘ aCCennati Mirabolani và
che differenza pçrò nella forma delle ſoglie , `onde congionta quella di un frutto chiamato cola/7 nel
Gora in dal/’Orto: e Cbrifloforo Ace/la deſcrivono la Guinea, o India . nel [Legno di Congo , grande
l‘albero dei Citrino per ſiatura mezzana,e di rami quanto un ſrntto di Pigna, ii quale contiene altri
folti con foglie ſimili a quelle del Sorbo , ed i frutti ſimilialle caſtagne , nelle quali (ì trovano
ChEbOIìz-:Ome quelle del Peffico. ll Verlingio( libſi quattro nocciuoli roffimd incarnati, i quali tenuti
e lat-go tilt. j Autore di veduta. parlando del Che. in bOCCílÎmaſtícſindOfieflingnono la ſete a e müce‘
bolo ſcriſìî: z Ada/eſci: autem mbar ſorriofa ma. ÎPÎÌ nell’acqua s la rendono acida con qualche
""51
*P:
:gnitudìnefflrmra uve/gun' lexgè con/feellior, rev-tire amarezza nel palato', ma roborauo lo ſtomaco 1 ed
lie-vin?“ Pallídnlonflrerí-r 'però can-dici: albira”: actomcdano il fegato corrotto. Ola-um imle diſtil-~
I 1 ii lor-‘um,
“ì nano PAKMACHÎT, nel. Bonn-Lu‘.
bem - &fa-dali: ”imma . flóricìtanti, n' ea occhi. chiarificeno la viſia , aſciugano lc- legni"
indagata” 7 in!” 50m: dim , w] trerſanitaten importune; la flemma, e giovane alle i“?bhri a"…
cauſe”. che.Gl’lndi, o Negri , che Sempione chiama D…
Ma ritornando alle ſpecie de i Mirabolani mafi-wi,evacuano la melamolia,e la r piera adu.
-uſatinelle Officine. molti li riſtringono ſolamen ſia-e giovane alla lepra,ed alla quartanzucl’ìm.
*e *e ÌCitſÌnHCthdized indi, ſtimando, che agli bliciwdili cervello
foi-tano Ballerici .purga
ſi no Più la firma a, eran.
Emblicì 1 e Bellerici, non li convenga il nome'di
Mirabolaniñpcrche non hanno la figura di Ghian, Il Mau/:iau , e l’Acofla notano un vizio nei
da, che per appunto quella forma inſeriſce il no. Mirabolani , che è 'd'aumentare l’oppíl azioni,
me Minh/Mi ., Nientedímene tutti quaſi gli onde ſi guardino di darli all’oppilaci , ed a chi (Il
Autori Botanici conchiudono,che cinque propria diſpoſto per incorrere in tal male. Si rimuo ve dz
mente ſiano le ſpecie@ lo dichiara queſto Difiico; elfi tal nocumento , accompagnando” con coſe
Myrabirlanorum ſpecierſu”: quiuqlu bmw-11m diuretiçhe. infondendoli nel ſiero di latte , ed‘ ac.
Cirrirmr, Kebab”, Belli-ric”: ,_ Emblícm, [mſm, compagnandoli Con ſugo di Pumoterra, Aſſen-‘zo,
E, di queſto numero ſe ne tiene l’uſo nelle Offici Syica Natale, RÎObUlÎ-BKOQ e con Agarico.
ne , e per veri Mirabolani ſono accettati da Ga”
biella Fall‘l’iîſrrflttrdfl i med.purganri.)Eorna~ T R o c 1 s c i
ro.4;ofia,Síl-pio,Mattbiolí,4mato Luriranodgl _ di Vipera di Gahan ,
Lacunaffle”, Labg/,lío , ed altri con tutta la loro
[Chiara degli Autori Arabi . ' [glia Carne di Vipera ſemina cotta con at.
Di queſte cinque ſpecie i primi ſonni Citrini, ‘ qua,aneto,e.l un poco di ſale, e Purgata dalla
delli quali ſaranno perfeçri quelli di color tra il ſpine oncie Otto , polvere di Pane biſcotto oncie
verde-cd il giallo, grandi* di ſcorza groſſa , gravi, due:ſe ne formano Trociſçi,ſeçqndo le regole deu"
pieniwd il ſuo ofib ſia molto leggiero.Alcuni han arte 9
no per opinione,che quelli Calmo _chiama Chi-,ſo Facoltà , ed Uſi: e
balaim , ma contradice il Sil-aio a quella opinio. Sono flimati efficaci con tro le morſicature dcñ'
ne , quia cam ”lare diga-ct, effic negra': ”gr-réa gli animali velenari , e ſpecialmentea quelle del
lamu Cìrrina . ` ' Cane rabbioſom i mali cutanei,ed alle fabbri faq
I Chçboli devono avere il color roſſo oſcuro , la Bilcnth
ſcorza groſſa,ſoda,e grave, e ponendoli nell’acqua La. doſa è di uno-fino a tre ſcrupoli.
{e ne caliuo al fondo ._ , Si con ſervano per trë,e 4.anni,diligenremente.'
za Gl'lndi
Diſo . fiano negriigxoflhfodiggmpreflìfl
ſſ ſen» Gale” vuole, che per comporti perferzamente
quelli Trociſci,ſi debbano pigliare le Viperemon
nell’EmblicM Bellerici ſono perfetti ii gravi. a mezza Eſtareacome fanno alcuni: PerChe 13 1°”
ſodhpieni-ſugoſi, eeon pochi offi , carne in quel tempo eccita ſete. nè ſubito 2 che
Di tutte leſudette cinque ſpecie ſi condiſcono. eſcono dalle loro caverne , perche ſono ſecche,
colà dove naſconoze ſpecialmente i Chcboli-c Ci eflenuaee , e fredde , e perciò conviene ſu“ P"
criniri quali Meſue inſegna anche a çondìrli ſec qualche tempo goder dell’aria’: paſccre de i Cibi
chi 1 mollificandoli con‘il ſeguente modo, ad elſe conſueti. ll tempo dunque OPPOÎWW ‘3'
Mirabalani ſecchi, come/ì can-liſca”. ràzcome anche preſcrive Audi-amato › di PÎBUΑÈe
Si condiſcono freſchi quando ſe ne poſſono ave. le Vipere in un mezzo , rrài ſudeni accenna!!
re; overo ſecchi, ma umettari per arte, ponendo. come è la fine della Primavera,ma ſe pure la Pli
gli in acqua al Sole,per otto giorni, poi piglierai nlavera fulí'e ſtata molto frrdda, ſi P0ſſ°"° Figli"
un vaſo grande, come ſarebbe una botte , * ove-ro re nel principio dell’Eſtate , non muito temP"
ſarai una foſſa in un luogo arenoſo . ed umido , e doppo la naſcita delle Pleadi . Le Vipere PGE“
ſottorrali dentro, ſpartitamente , gicrali ſopra di lì rifiutanowome inutili ;dall'altra duan le ‘ì‘
nuovo acqua, ed arena ogni t rzo giorno , e farai mozzarà tanto dalla parte del capo 1 e della coda
cosìáinche li umettino,e ſi gonfinſhed all’ora cra che non eccede la miſura di quattro dica, quand"
paſſali tutticon un ſtiletto, e falli cuocere can acq *PHò ſono groſſe. perche nelle picciole ſe ne m0!
qua,fiuche taſtandoli li trovarai teneri,ponili poi zarà meno . Qui-Re parti ſi gittino,come inutili,
ſopra una tavola z a finche lì aſciughino dalla d“ffie di Più non hanno molta carne- PMO que
ſovverchia umidità , poi ſi pongono nell’acqua. ſto i corpi di eſſe, doppo diavernc [6"an l‘ P‘lü'
mulſa per due giorni , finalmente ſi cuocono a inteſtini, e graſſo , ſi doveranno lavare con acqua
ſnoco lento , finche venghino a conlìſtenza . e fi più voice , poi li ſaranno cuocere con acqua Pm
conſervano in vaſo di vetro , e dopò lei meſi ſi i" “ſ0 di terra,girrandovj dentro dell’AnetO Wi'
pongono in opera,come vuole Mafm’- . dez che appunto in quel tempo li trova in vigore
l Mirabolaní ſono ripoſti trà le medicine ſa. ed un poco di ſale , (o le Vipere ſaranno preſe nel
Cre 2 Perche dice l’zíseſta , ſi ſono oſſervati bene ſuo tempoma ſe nel principio dell‘EſtaKe-Dvn"
dettiae ſanti , evacuanrſo‘ il corpo da ſuperflui , e ne biſogna mettere . ç così biſogna tralaſciare le
trifli umori , ſenza dehilitaxione z conſci-tando il Vipere, che ſi trovano nei luoghi maxirimir 9
cuore,il fegato, e lo ſtomaco, riſvegliano il ſenti. nelle lacune ſalſe, perche l'Anridoto facto con ſi~
mento@ l‘ingegmnallegraw il cuercwhiarifica mlli Vipere,eccita anche ſete, come ſi è dettoñ 1|
no il ſangue,e fanno buon colored Citn‘Zli purga~ fuoco ſarà di carboni, o di legne ben ſecche: Ch’
no lo colera , e reprimono l'infiammazione u'a‘gü non faccia? ſuino , e per tale eli-'arm ſi llimaoo
bun
~ſiun’:

PARTE TEKZA- 442


buoni ii ſai-menti delliviti . La cottura di eſſe toriſce i Viperini con gran forza, ed una il gior
‘Vipere doveri farſi appunto., come ſe alcuno do no, come vuole Anfiatila. e di quì ebbe origine,
verſe mangia rle,all'ora ſi Cavano dal brodo, o con che la Vipera nel partorirenellaſſe morta. perche
diligenza d‘ovcrà ſePararſr la- carne dalle ſpine, la i Viperini gli rodevano le viſcere . Ma il noſlro
quale ſr ſarà peſtare ottima-mente , q ſi meſchiarà famoſiſſimo Ferrante Imparato , accuratamente
con la POÌVUl'GdÌ biſcotto, fattodi eſquiiſita ſari ha Oſſervate il contrario, come fl vede in una ſun
na , ſecondo la dol-'a propoſta nella ricetta , e for lettera regiſlrata dal ”nubi-ii nei ſuoi dotti
marnc_Trociſci ſottiliçome quatrini, e farli ſec commentarj ſopra Dieſe-aride ( lil-.anale Vipera) il
care ail‘ombravicino al ſole,o eſpoſti al vento in contenuto della lettera dite così. Di più ho preſo
camera alta,e veltarli ſpeſſo. cura di aver-e una, Vipera pregna,ed holla polìa in
Golem iſleſſo facendo menzione della doſa nel una ſcatola di conveniente capacità , con coper
pane per queſti Trociſci,.ci fàleggere così : N0” chio fatto a poſiafleſſuto di filo di ferri , a modo
”ulſi‘ runtime i” commffcena’o parte?” Flyer”, di rete , dove gli ho fatto ſare ſempre la ſpia di
ha” mmflzram firm-”dana perizia-”nnt partir, giornoze di notte,per oſſervare il modo,ed il cem .H~*.- _--~—

panda; riparano: car-ninna dimidio min”: ſi!, po del ſuo partoriresed ho veduto, che iprimi fl—
ah'r' m ”er parte”: *accada: ”ra/unt. Ego. oe” gli del parto ſono iù vicini alla coda, e naſcono
gumdoque
impoſſim'.M-aquarter”
avvertiſce. ancora.
quadaquechequixram
ſe il panepani:
non a duca due,l’uno îopò l'altro , e circa un ora di
poi ne partoriſce due altri s ed in così ſarei inter. Îó-z:‘h—_nÎ~/É
ſarà ben ſecco,corre pericolo che il mediCamento valli ne partoriſce ſmo a dieciotto, e tutti in ter
acquiſti un certo che di acetoſo , ed acciò la Te mine di dicci” undici ore al pinze non come vo
riacamon patiſca tale detrimento, ſarà coſa utile gliono alcuni buoni Autori,che ogni di ne parto
tenere' il pane , così cotto , per alcuni giorni in 'riſca uno.Naſco.noavvolti in una membrana ſot -;óil.hſiî
L

luogo aſciutto a diffeccarfì meglio-.ſi doveri anche tile,e traſparente-,taſche ſi veggono di dentro glo
con ogni cura oſſervarewhe_ nel meſchíare la pol‘ meretí in giro, equantlo. ſi veggonoalla luce, ſu
vere del pane con la carne della Vipera, ſia que bito fi cominciano a muovere , e rivoltarlî tanto, :Is—e

'fia ben pella, :ceiò con appaia alcuna parte della che conla teſta trovano la Parte più fiacca della
carne , ma che fia inſieme una palla unita ,della membranazed eſconſene fuori, laſciando la mem
quale ſormarai Trociſci ſo‘ttili,aitrimente facen brana attaccata al fondo della ſcatola. Fin qllî
doli , non ſrſeccaranno così preſſo , onde poî può I’ÌmPerflto al ;Matthiaſi .
inacrdirſi il pane. e per conſeguenza corromperſì Tanto alla generazione della Vipera, vi ſono
'la carne , perciò lì doverà il pane , dopb che ſarà ſiate opinioni , 'che naſceſſe da torrozzione della
'ben ſecco" ridurre in ſottiliſſima polvere , e non ſpina] midolla umana, o dal langue del Tifo, co
macerarlo nel brodo delle Viperezcome faCevano' 'rne largamente riferiſce Angelo Abbazia ( Da 04’
avanti di Galm qtiei , che componeuano Ia 'I'e míraIÌ-Viflra nat.) e GiotBatti/ia S;on!ane,i quali
:iaca , per ſervizio degl’imperarori : finalmente inſieme riprovano la ſudetta opinione , e cercano
abbiaſr cura , che i Trociſci ſi ſecchìno perfetta di moſtrare z che fù creata da Die benedetto f in
mente,equando non ſuſſe in punto di comporre conformità della Sacra Scrittura) nel quarto gior
Preſto la Teriaca 1 ſi poſſono riponere i Trociſci no della creazione del Mondo, aſſieme con gl'ani
ſudetti in vaſo di vetro” poſſono conſervarſi per mali quatrupcdi , come animale perfetto , e così
Sis".—
~|._—~
trë,e quattro anni ,porche ſi m'zrntcnghino puliti familiare al genere umano, che Satana-iſo ſi piglio
da una certa polverewhe ſuole generarſi ſopra di figura di Serpe per ingannare la noſlra prima Ma
eſſi , ed a quello fine per rendere ſicura la loro dre Eva , onde poi Dio benedetto vi poſe (Apitale
conſervazione,ſi può francamente piglia” il pa inimicizia tra cſſo, e l’uomo›e così la Vipera fiì
rere di des-'o , che vuole adoprare l’Opobalſamo, colmata d‘acutiſſimo Veleno : e vi ſono opinioni.
non ſolamente nel formare li ſudetti Trociſciama che ſolamente quel ſerpe , che fece peccare Eva,
ongerli tutti r dopo ſecçati n il quale ha potere di ricevè la maledizzione da Dio benedetto , con la
conſervarli incorrotti . proprietà del veleno , per tramandarlo a tutti i
Serpenti da eſſo generati , e diſcendenti tantùm:
.Dalla Vipera ; di dove lì dilntb , eſe ne riempi col tempo , tutta
la terra ferma. rimanendo illeſi , ſenza veleno, le
AUee-Îfl' ſeguito dal Leonie-mo, chiama la Vi‘ lecre dell’iſole naturali-Qodgxiirffem non diffi
pera Tinyrar: di dove venne originata l’o cile eli tradituzlcggiunge Andrea LibaviaſA/c Iri
pinione , chela carne di eſſa abbia comunicato il mm finti-marcati”: cap. 7.) perche le ſerpi ſtiro
nome alla Teriaca , il che non pare a me , che ſia no create in un medefimo tempo ſopra della ter
cmhperche Tñyrur è nome generale di qualſivo ra ("ma in numero proporzionato , per la cliſtri~
glia Serpente.l’arare1ſa però ha per opinione, che buzione della ſua ampiezza, ſicche il veleno-.li
Tigri” ſia nome peculiare di una ſorte di Serpe, quel ſolo ſerpente, maledetto da Dio, ſi tramandb
ſimile alla Dipſade.Ma il nome proprio della Vi alle ſerpiada quello prepagate; ſiccome ſe Dio be
pen ſemina, ſecondo :Greci , è di Echi-Ju, e dal nedetto aveſſe creato in un medeſimo tempo tan
maſchio Ecln'hi Latini però lo chiamano Vipera, to numero d’uomini, e femine, quanto de gl’altri
96"" oioum fari: , a differenza di tutte l’altre animali, e ſolo Adamo aveſſe peccato , e gl' altri
Serpi» che partoriſcono le ſempliciova , e non al nò o certa EOſa è , che li ſoli diſcendenti d‘Adamo
trimentei figli vivi. Altri han detto. che il nome ſarebbouo ſoggetti alle miſerie d’Adamo.
di Vipera li ſia ſortito 4 *uhcioè forzz,perche pan_ Si P9‘… dire con tutto ciò . che Sicilia eſſendo
1ii 2 Iſola
‘-_ñ
444 TEATRO FARMACEUT. DEL‘ DONZELLI
iſola , ad ogni modo le Vipere colà ſono velenoſe: una qualità ſpecifica , contro la loro` "leh0ſ1,9
dunque, non hanno luogo le ragioni naturali po maligna natura , e vuole di più, che quando ſono
co fà qui addotte z ma ſi riſponde francamente, pregne di detto Balſamo radicale . alxora abbiano
che Lo hb giì detto, che le Viper:.l dell’Iſole natu— forza, non ſolo Aleſifarmaca, e di ſpogliarſi l’an.
rali non hanno veleno, impercioche la Sicilia,non tica ſpogliaze di ritrovarſi; ma di diſcacciare dal.
{ù .qb inizia mandi lſola,perche già era terra fer la pelle umana. qualſivoglia lepra, ſtabiemlcer.,
me col noſtro Regno di Napoli. Onde poi per for ed ogn‘altra brutturaflinovando il corpo in ogni
za d'una-non mai più udito terremoto, reſtò ſepa parte, a ſegno tale . che diviene florida , e ſano…
rata dal Continente . con un canale di mare , che ciò ſegue ſemplicemente per virtù di quel ſuo
Chiîmano ſare s ſicche rimaſe nell’iſola quella prezioſo Balſammdel quale più abbondano le Via
ſchiatta di Vipere velenoſe. 0 pure ſi potria dire. pere nel tempo della Primavera . e dell’Autunno.
che l‘eſalazioni dell’acque marine ebetano, o flu nel quale queſti animali ſono uſciti dalle conca
pidiſcono le Vipere; onde perciò ſono ſenza vele. vita della Terra . Laondç è più chiaro della luce
I0 a e che perciò , come non buone ſi comanda da del Sole , che in queſto tempo abbondano di Bal
Shu“… ChffiCLChe non s'adoprino per uſo della
v’I‘eriaca eſſe Vipera , ch. ſi pigliano nei luoghi ſamo. per tutta la loro ſoſtanza ſparſo . ecopioſo,
e così ſono pregne d’eſſenze ſpirituali del nettare
vicino al mare, o in lacune ſalſe; Così ſono vele_ della vita . overo Balſamo prezioſo radicale della
noſe in Sicilia , come Iſola troppo ampia , per la natura , nel gran ſeno della terra rinchiuſo, come
'quale vi ſono molti luoghi ,` che ſono lontani da in ſuo proprio luogo,matrice, e ſeminarioucciò
quffla eſaluíone ſalſa , che diceffimo - Sicche le che li predetti animali , avendo gettata l’antica
Vipere dell‘Iſole picciole , ſono ſenza veleno , co ſpoglia, ſi poſſano veſìire d’una nuova.e rinovar.
me in tutte le parti ſoggette a detta eſalazione, r, e ciò ſegue per un’iſtinto naturale di tirare-e
che le rende infruttuoſe , perche ſono anche ſenza ſucchiare dalla Terra quel Balſamo in notrimen
veleno z come avviene delli Scorpioni de’ luoghi to. per il cibo corporeo, viſibile,e palpabile, non
troppo freddi, che mordendomon offendono più. con modo materiale,e groſſo, perche per tellimo
che ſe foſſero moſche z onde ſe non hanno veleno. nianza d’Arijl-tele, e con la ſperienza cotidiarr,v
ſono `anche inutili per l’uſo 'medicinale , come ci rendiamo certi , che le Vipere , ſenza alcuna
privi di virtù, perche 'Ubi *virus- ih' virtur. ſorte di cibo . o di bevanda vivono lungamente
Pauſania (lib. 2- (le Boeticír) dice, che nè mc ſotto Terra.o pure di ſopra,e non con altro effet
l no ſono velenoſe le Vi pere,che vivano ſotto i Bal tivamente vivono, che con cibo formale, e ſpiri
ſameti dell‘Arabia Felice. a ſegno tale,che le loro tualercioè queſto ſale ſolfureo.e prezioſo Balſamo
morhcature. l’a/am tantùm eſimtferro oilmtur della natura , con il quale tutte lecoſe reſtano
ixfltäumjcd à met” warm‘ liberi ſunt , e ciò ſe animate , e vegete, e queſto nel tempo principale
gue. ſoggiunge il Cardano, qui-afro cibo Balſamo mente dell’equinozio della' Primavera, con il ca
tltllntlli‘ o lore della Terra,che l ‘inalza.e ſolleva ſopra la ſn
Per uſo della Medicina o non ſono perfette le perficie della Terra; fin qui il Lugnano.
Vipere preſe d’ogni tempo. e circa lo ſtabilimen. Lib-wie ſi moſtra acerrimo oppngnatore di
to d’eſſe . gl’ autori, non convengono nelle loro tutta quella all‘azione del Verranno” dice, Ch°
opinioni . perche Calmo ( lil:. dc Tirri-rc. ad Pi ſe l" _Vipere percagion di detto Balſamo operaſ
ſonem C.1 g -l ſopra queſto punto laſciò ſcritto: Vi ſero e etti maraviglioſi , debora :venire aria"?
‘pene ipſe, que ”I tati”: confréîíouir copiamfufñ caterirſub terra *vivrai-ibm’ z utſunt ſerpenti-'o'
farm: ſtime-”da ſunt , non qua-vir ”mfore , ſed pulp”, num, cuniculi, lai-cr”, bufera, óìc. Ri
patiffimmu veri: inizia capra, quam latebrir re ſponde il Qurcetana , che tale proprietà di tirare
liéì‘ir ,fortu- in ”Prieum Prodeunt , ó“ non adbuc quel Balſamo radicale dalla 'I’crra e è ſtata dalla
-w'rm’ tàm pra-eum occupa”; , intùr mim dir/ite natura ſolamente conſegnata , ed impiantata alle
ſcontri‘, quam mal/a ex parte digermvtur , mali Vipere, ſiccome ſegue nella Tora , erba velenoſi,
gniorcm etiam *Dim tnbíjícam inſe conti-alarm” vicino alla quale, ordinariamente vediamo naſce
egreſm 'ver-ò exact/iam ſalmi, ficut omniajèrfen re l’Antitoroz queſta tira , e ſucchia dalla Tm‘
tam genera depone”, quod g/Ì crajfiflìmum quod ſ iriti contro veleno , e quella velenoſi ,edirrdl
dam intagumentum , tempore quo deliteſcunt più, che banche li Bruchì,Veſpe, ed altri di ſimil!
contrat‘îum , atque ”mc magi: quà”: animantir ſpecie, ſucchiano tutti da i fiori, erbe. e frutti,…1
.eran ſenium :xi/{iLQupÎ-eptermonſtatim ipſar dolciſſimo ſugo; nientedimeno la ſola Ape lo con
capi-rr aperta; , ſed Pfrmittere , aliquandiù ex verte in dolciſſimo miele z ma chi poi voleſſe tra
avrvfrm', ò' conſacrati!” rieſci. portare qui tutte le riſpoſte del Libraio, ſarebbe
A’uicenna, e Paolo Egineta vogliono le Vipera, unaſcrittura così lunga , che non finirebbe mii
ſubito,che ſono uſcite da i loro latiboli , a queſti Io ho per opinione , che le Vipere non ſiſ 031"‘
ader‘r Giu/ì”: Marentino , che diſcorrendo lar no dalla pelle vecchia . Per’ virtù d’eſſo Ba ſemo*
gamente delle ragioni,per le quali dobbiamo noi perche ſi mutano la ſpoglia ogn’anno ancora
adoprare le Vipere ſecondo l’accennato ſenti— molti animali, che non hanno la proprietà di tl
mento , tra gl’altri argomenti dice , che allora le rare tale Balſamo dalla Terra , come ſono le LU
Vipere abbondano d’un certo Balſamo ſolfureo CërtOIGa il Top07Ragno.le Cicale,i`Scarabeí.í Gi:
radicale della natura , che con un cerr’o‘ natural
bari , le Locuſt‘e - cdſii Granci‘; ed inn di ſimil!
iſtrnto tirano dalla Terraçe queſto dà, in ſupremo’, ſpecie-Mo ſi ſpogliano la'ſpoglia vecchia la Vipe
`grado alle loro carne, layirtçì Aleſiſarmaca a cioè re,ed altri animali , da un certo 'ſpirito agánm
~ ’ . ‘ in to
\
,~ 'P, A ,LÎT'ÎE ~ ATI .E l‘ R AI—‘ a.

i—nſito nella loro carne .zii quale è così attivo , che condizionhpcr conoſcere le Vipere ſemînedîcciie
purga , e depuis la carne d‘eſſe o eſpurgamlo poi Ga/e710(De Tim-.ad Biſon.) inſegna, che debbano
la ſuper-finirà, dal centro alla circonferenza, onde avere colore rolîigno, meſchiaco di giallo, il capo
ne ſegnala ſeparazione della loro ſpogliamhe và a ſchiacciato, e largo appreſſo il collo , come v uole
confrontare_ con il co-mune affioma Filoſofico. anche Avio-enna ( Tra”. de ‘ue/mi} gl'octhi ‘tintí
gigi-{quid_recipiturlzfer mod-vm "ripieni“: rm' di roſſo. e feroci, il muſſo bianco nella parte inſe
pimr . ` . ’ ; riore , il collo aſſai ſottile , il ventre tirato , ed il
,- ,Entra qui una curioſa domanda. Perche le Vi buco degl’eſcrementi fia nell‘ eſtremo della coda,
ere. _e non altra ſorte di Serpenti lìmettono nel la quale dovrà_ eſſere molto corta, e ritorta. e non.
a Teriaça r7 Si riſponde ‘che ſi pan-e la Vipera , e rivolta in giro: tutto il corpo della ſemina dovrà
non altroſè’rpe , ,perche quella `e rino di quegli eſſere maggiore del` maſchio 1 e con tutto ciò do
animali velenoſi, che EQ( ſuo proprio veleno’ſono vrà avere molta agilitì , e gran prontezza nel
aſe'medeſimed‘ntidoto’, tra qualiſiCé/jb connu muoverſi, alzando con ſuperbiaaſptiſo il collo. Si
-ffl’u
mera anche lo Sèorpionefil quale è belliſsimo in:: uò nondimeno ad un ſolo e e ſemplice ſegno co
dicamento'a ſe ſieſſo , bevuto ucciſo dentro il vi-_ noſcere la Vipera ſemina , cioè dopo lcorticata,
‘.0' pelìo`ſopra__la ferita , o pure ſoffomigandone oſſervare nell’interiora, che vi ſi trovaräl’utero.
L ſericà con‘çſſö,.pólip ſopra lepolvere-;ſonoeffi
brtagie…~ ` ` ' quàle non hanno giamai i maſchi.
., …Li VFPÌÎÎFÈUÃRH ridoitiîin
Nicandro laſciò ſcritto parimentc un ſegno di -m*P
_L*—-.he.-—ñ-ó.offlmnñ-.
caciffimo rimedio contro vermi . bevendoſi_ in‘ conoſcerle a i denti. perche le Vipere maſchi,dic’
qualſivoglia modo - . , ‘ . .. egli, ne hanno ſemplicemente due 5 ma la ſemina
i .Lemacchie oleaginoſe fi coglione prontamen ne hà molti più. Ma i curioſi moderni hanno oſ
te col ſapone. ch'è compoſto con l’oglio , il quale ſervato, che tanto i maſchi, quanto le ſemibe na
tira a ſe facilmente ,ſiil ſanno
d’altrel'macchiexhe ſuo_ ſimile ſpecial ſcono con due denti e poi creſcendo daili cinque
, così ‘av-viene
ne i panni,e anni in sù, ne hanno molti più, ma aſſai minori.
mente di quelle fatte_ dalyino roſſo potente : le Nella ſor-ma di eſſi denti il Lurate/1;' (Teatro C121'
Lavandaje hanno per ſperimentato_ uſo di gittare míco) pretende,che conſiſta il veleno,ſopra di che
un co di vino, ~della medeſima 'qualita , dentro ſono molte l’opinioníx il volgo crede. che ſia nel
la Caldaja della liſcia, mentre bolle,altrimente le Capo,e nella coda,ed altri nel fiele. ed il Lurate-’li
inacchie d'eſſo vino; non ſi levarebbero da’ i pan nella ſola forma del dente, come ſi èdett0,perche
ni. per quella ſola lavaturazrnell’iſtefl'o modo puo così , ſcrivi’. egli . riſerirono alcUni Ciurmadori
avvenire :de i veleni prefi per bocca , dove ado avanti il Duc’a di Fm'a i eſſendo Governadore di
prandoſi la Teriaca o può facilmente liberarne il Milano; ſi facevano quéſti Ciurmadori, mordere
paziente , perla ſimilitudine , che hanno i lve’le'ni dalle Vipere ſenza leſione alcuna , attribuendone
con quello della Viperamhiamandoli a' ſe,pe`Îr- vin ia Cauſa ad un loro particolare antidoto-ma per*
cçtli poi con l’altra ſua qualità Aleſiſarrnaca. p che ta‘l rimedio . non operava l'effetto nell’ altre
Il Maran” dice anchezche per tale ſimiglian. perſone ſiate morſicate dalle Vipere , fu reno co
:a limectono ‘nella Teriaca le Vipereae non alt'roj ſtretti a` Conſeſſare‘la verità,dicendo.che prima di
ſerpente . e dice . che la vera' cagioneë la nſiatu'raſi‘
fatſi mordere dalle Vipere li tagliavano la punta
lità di tutte le coſe 9 le *ln-*li per la ſomiglianza;
de ideati , e che poi morficando . non potevano
Valentieri ſtanna inſiemeze ſi vanno a trovare con‘ älfyelenare .
un certo iſtinto di natUra . Eſſendo dunque“già . Sopra queſta mauria della Vipera per riſaper
nel corpo umano entrato’ il veleno , per d'ole'rlo ne il vero, pare a me,Che non ci dobbiamo pa. ti
ſmuovere dal luogo , dOVe forſe ſtà fiſſo, per ſer re dalle curioſe oſſervazioni , fatte alla preſenza
marviſi , hanno ſtimato i Medici rationali , 'che del Sereniüìmo Gran Duca di Toſcana, dall’ocu
mettendovi dentro un’altro veleno, facilmente ſ1 lacilſimo Accademico Franc-ſco Redi genti/”arm
ſmoverebbe . per andare a trovare il ſuo ſimile; Aretino, il quale sù queſto punto riferiſce, che ſi
ma perche il muoverſi ſolo , non balia à ſalvar mori un pollaſlro morſicato da una Vipera 1 alla
l’uomo. hanno poſto tanti controveleni inlîen’ie , quale eſſo aveva tagliato non ſolo la punta del
con quelio veleno‘ , acciò l‘uno dall’altro ſulle poi dente z ma l'atto ſLlilZZal‘ fu0ri dalle guaine quel
domato.vinto,e diſcacciato fuori, come ellì ſcrit mal l‘icore. che vi ſtà naſcoſto,e quanto al nume
torivogliono- ' ſſ i,
ro de i denti, dice, che le Vipere, cosi maſchi,co
Gl’Autori comunemente cercano per la‘ Teiíafſ u'íe femine hanno due denti canini,ſtabili, e ſer—
ca le Vipere ſeminare non i Maſchi.ma non diem", nii ,` con iquali mordono; ſpuntano quelli dall’
no o per qual _cagioue , che pure ſa'ria'ucilea‘ſa-" oſſo'della maſcella ſuperior-emme per banda,e ſ0
perſi ~. l ' no coperti da quelle guainem veſſi‘ehettea che dir
Ho per opinione . che non vagliono le Vipere vogliamo: Dentro a queſie guaine,…e radici di A1-::—
maſchi, perche Come tali, ſecondo elfi, hanno uſn dettr'due denti , ne naſcono molti altri minori»
temperamento eccefiìvamente caldo, onde il l'oro ſi’no a ſette per ogni guaina , tutti uniti inſieme»
veleno ſi rende più eſaltato,e la loro carne", come, cbrri’e in un mazzetto, non uguali, come i ſongltb
di qualità troppo ſecca ſia inſtüttuoſaffler il fine-f che naſcono tutti in un ceppo; non ſono così du
ch’eliì autori pretendono dal’a Teriaca. come s è ri. cor'ue i due denti canini, ne così radicati nell*
accennato a ondeſl’ç'ante'la proibizioneſ d'adoplrar a. guainem maſcelle,_che di‘r Vogliamo.e ſe alle vol
quì le Vipere rn-aſch'i, ‘per qucſtom altro fine; 'do te avviene,che s’oſſervi,che la Vipera abbia- oltre
_Vrà lfaccortoFarrnacopeo ſapere la ſindrome' delle ` delli due ſoli denti camini, un’altro dence- che ſiz
s ' a " - ugua
446' TEATRO FARMACI-UT. DEL DON'ZELLÌ
uguale ad eſsi , fi dovrà attentamente ofl’èrvare. così ſupplicollo a volere reilare ſervito del parer
che uno delli due denti canini crolla,ed è per ca ſuo circa le Vipere ovanti , cio‘e . ſe qua n do le o.
ſca”, onde il terzo grande. già oſſervato, rinaſce va loro ſono ſceſe nell’utero inferiore , e di gran.
nel luogo del cadente , e che le Vipers ogni tanto dezza uguali a frutti, o ghiande della picciOla eli.
tempo. merino li denti; vi ſono molti autori , che ce, e di ſoſtanza lattiginoſa ripiene. ſi poſſmo to.
lo dicono . Sogginoge ancora il Redi. che li den me le ov: delle Galline suventanee riputare.
~ ti delle Vipere , non ſolo non ſono ricettacoio che pure nell’ovo , non gallato , vi è il torio ,c0
della velenoſitì; ma ne anche-,per ſe ſono velenoç flituito per cibo‘del futuro pollo , e qualſia ille.
ſi .perche ſi ſono trovati uomini , che ſe l’hanno gno della virtù animaſtica , già acquiſtato dall'1.
ingbiottiti, ſenza ſentirne nocumento a ed aven ſperſione del maſchio. mentre che non v'appi.
doſene fatti inghiottire ſei ad un ca pone, quello riſcano per anco vene ſanguigne . Sec. che perciò
nen ſolomon lì morì . ma nè meno iede ſegno di intorno alla prima richieſta di eſſo Signor repli
ñó ñv…uóì,-ó.—-H.
futura morte. Nè meno apportarono danno alcu cai , che l’uvove Snventanee o Hypomenie 1 ſe.
no i dentizcnvati dalla Vipera mortnzo viva,e con Condo iGreci , e ſecondo altri ‘Zefirie , lì produ
el’si punti, e laſciati nelle carni d‘alcuni gailetti, cono ſemplicemente da certi particolari Oviparí,
perche quelli . non {i morirono. Siccome il fiele come in ſegna Arifloreleſlibde gen-animalxep.)
d elſa Vipera ricevuto per bocca , dentro del cor e tali ſono le Gall ine , le Pernicí r le Colombe , i
po,così uma no,come d’ogn'altra ſpecie d’Anima. Pavoni . e‘l‘Oche , com’anche l’altra ſorte di eſſe.
le,non uccide. Siccome párimente preſo per boc il medeſimo Arîfatele' , chiamò ‘vu/pauſini , no
camon ammazza,quel licore,corne oglio d‘aman me compoſio di Volpe , e d’Oca , che è i'lltrii .
dole doICÎ , che ſtagna nel fondo di queile due Sicche le Viper-e ( ſecondo l’accennacz dottrint
guaine , nelle quali la Vipera 'tien ripoſti i ſuoi d’A’ri/Zoxele ) non generano le ora ſuventanee;
denti; ma uceide preflemente , pollo sù ie ferire, tanto più il medeſimo Arrſtatele , oltre all’anima~
di che il Redi dice averne fatte‘più di cento eſpe li z che producono le ova fieriii . trattando poi
rienzeán diverſi animali” che tali animali,man delle Vipere non vi fi legge tale proprietà o che
fiati poi da gl’uomini, non fiano velenoſi, ſicco . pure è eſſenzíale a dichiararſi . Per dilucidare
me tutti gl’altri animali. che le Vipera avevano maggÎOrmente qùeiio punto ii doveri avvertire i
inefficaci.” medeſimi animali crudi,dati aman che trà gl‘animali Vivipari , ed Ovìpari , ſi trova
giore a Cani,ed ad uccelli di rapina-,banche foſſe; queſta‘differenza …che gli Vivipari . non poll‘o‘nu
ro fiati morſicari all’oraflll‘orai non Perciò leſo. generare rientro , di ſe , ne ova , ne altri lìmile
ro carninnangia te,apportarono nocumento. E di; predunionè , ſe prima non averanno eopula col
ce ancora , che tanto ammazza quei licore delle maſchio , là dove gl’Ovi pari ', ſenza maſchio ge
Vipere vive ,Îquanto quello cavato dal palato , e ne’ranò` i’ova abbondantemente e fi di" 1 Ch* ‘ſ*
delle guaine delle Vipers morte, ancorche di due.; ſendola Vipera animale Viviparo-Per conſeguen
e di tr‘è giorni. Aglio licore è velenoſ0,quani{o le* za r _non PUò generare l’ova Zefirie . o ſterili e Chi'
Viper:: mOrdono o e lo ſchizzano fuori due volte" dir_ vogliamo , perche nella congiunzione del ma-`
ma la terza, nonè velenoſo 5 però in pochi giorni ſchio con la Vipera , vien Operaio dallo (prema‘
riecqlüſta il veleno, e di qua deriva, che i Ciarla (li eſſo la produzzione della materia’e della mſm**
tani; ed i Cantabanciii , ſenza pericolo ſi' ſanno là dove le femine degl'accennati Ovipari i gene
mordere dalle Vipere . Siccome le Vipere preſe rano da ſe ſtefl‘e la materia , che èl’ovo a ſenza 11
ſul mezo giorno , ne i tempi efliviaavendo morſi-v copulu del Maſchio ,il quale ſerve aſſolutamcnte
cato dlverſi animali , niuno di quelli mori . Per perdare il formatore , cioè per rendere la marca
conchiufione, dice il Redi, che la Vipera non ha ria prolifica . e non per generarla . ,
umore. eſcremento, 0 parte alcuna, che bevuta, o :Terminato~ brevemente quelio primo punto ,
mangiata, abbia ſorz: d’ammazzare. Che i denti entraremo nel ſecondo, cioè , qual ſia il legno
(animi, tanto nei maſchi , quanto nelle ſemine a della Viſtl‘) animaſtica -, CODÌC eng dice , 3C

non ſono più che due , e vuoti ſono dalla radice_ ‘iUÌſhm dall’aſperſiane del maſchio . Per chiarez
alla pontn ; e ſe ſeriſcono non ſono velenolì 5 ma zzi di queſto ſecondo punto, non ci partircmo dBl
ſolamente aprono la flrada al veleno Viperlno. 1? d‘OlUiM d’Ariflotele , ſeguitata comunemente
che non è veleno, ſe non tocca il ſangue,e queſtoÎ da furti 2 ed abbracciata da Gale”, ſi che diremo
Vclrnç altro non è, che quel licore,che imbratta con elli a che nel ſeme vi ſono due ſoſtanzei 0 1”“
il palato, e che ſtagna ln quelle guaine, che cuo ti , che dir vogliamo( come s‘è accennato di ſ0
pronoi denti , non mandatovi dalla veſsica del pra ) cioè l’una materiale , che ſerve a generare le
rie-le; ma generato in tutto quanto il capo.e traſ parti ſpermatiche , e l’31"; ſpirituale , la quale
mcſſo ſorſe alle guaine. per alcuni condotti ſali Gale-”o ( :de temp.) chiama formatore . E queſto
vari, che ſorſe mettono capo in quello . è'lo ſpirito prolifico , 0 la virtù animalilca detta banana-_—

Giàche ci troviamo in tali diſcorſi , per ſecon da V.8.ci:e non ſi pub conoſcere nell'ove dell‘:
dare il guſto de curioſi , mi pare di riferire quì Vipere , com’ella cerca , giàche , eſſendo elſa V3"
alcune curioſe, particolarità ſopra tal materia, eù prolifico un ſemplice ſpirito, per conſeguenſh
che in riſpoſta mandai alla buona memoria del non ſogglace all’occhio, poiche quantunqut il ſt
Signor Miei-ele Campi , inſigne virtuoſo in Lucñ' me 1 0 corpo ſpumoſo lia materia ſubordinata alla
ca , dalle quali Facilmente potranno pigliarne da. viſta , nientedimeno , que ſia è ſemplicemente la
cun-rental principianti di queſta eccelſa materia . flanzafllove abíca quello ſpirito prolifico,chc A7.“
”ſrl molte altre coſe . mi _ſcrive il Signor Campli ſlm/"l :da ”Karima-:12.2, j chiama calore TW'
’Lil e’
v',
paarernazm‘ 44:'
rale I Mundo: [mſi enim fuji-mine omnium (cioè gliarle nelli _tempi accennati , e mozzar‘e il capo, . -.›4-
de i viventi)quodfarit mfacu-*rda limfemina a e la coda I e queſte parti gittarle , come inutili , e
vide/ire: , quad (ll/0F voce-*tm* 1 ia’que »mi ignir . ſenza Came a pei-Che il veleno di ñcſſe non con ſiſio
”LM tali: fac-HIM! all'4!” esz ſèdſpíritm, quì ſemplicemente nella forma del dente , come dice
i” firmi”: , ſpuma/?17” corpore continui”, _ut va il Lucani/ì 1 ed il Poteri'- , che dice conjz‘flír in
”afurhqme i” roſpi-'rita dif-referti”: reſpond”: denti: rrtrrmítate ( ma come s’è accennato dal
elementoflellarmo . Di quà li cava chiaramente , Redi) epoi ſcorticarle, e ſeparare il graſſo , che
eſſere vera l’opinione volgare , che quei raggi .b ſerbaiai, come perſetto medicamento Ottalmico , _‘
._.-w:

ſanguigni , che s‘oſſervano nell’ova ſianol'a virtù e poi lavarai li cOrpi di eſſe Vipere con ottimo vi-`
rolifica . Diciamo ancora , che benche le Vipera no bianco , e l'aſciugarai diligentemente con un.
produceſſero da ſe ſiclſo l’ova , ſenza prima aver panno di lino , e poi lo farai eſiccare diligente
copula col maſchime ſuſſero già arrivate alla gräs mente in un forno tepido I altrimente facendo, la
dezza i che VS, accenna , di ghianda d’elice , e polvere riuſcirà inutile, perche tutta l’eſſenza
ſeeſeſſecondo dice VHS` ncll’utero inferiore, e pie, della virtù ſudetra della polvere conſifle al non.
ne d'umore lattaginoſo,con tutto ciö ne meno ſa farne ſvaporare una certa ſoſtanza Viſcoſa , nella :ñ-._.n—H*_-m.—-_ .-_._

riano più capaci di ricevere la fecondità del ma, quale ſicontiene il cardine, didave procedono
ſchio , com'anche vuole Ariffetele( lil” luogo cifl così ammirande operazioni della carne delle Vi
tato) che parlando dell’uva delle Galline ,_ dice: pere , ed a quçſto fine dice Gia: Ratti/ia Spunta”,
At fit jam candida”: acceperrmt humax-em ,_ fieri) che Carro Viper-e exficcamr , fineſole,á- igne , ”e
non Poreſl , ut oelfizbvennzuea inf-;cercarla mmm, aj”: bumidiſuóflafltíſici diffiilgìienem pgtiatur,
fur , vel, Òc. Di_ ciò feci prova, avendo una_ Gala Conoſcerai la perſezzíane di tale eſìccazione.
lina. allevata in caſa ſenza Gallo, alla quale nel quando la polvere apparirà molto bianca , e ſarà
tempo , c'ne cominciò a produrre l'ova , diedi per ben ſecca,altrimente rimanendovi umidità eſcre da-añ,;.-c.'-*—.~-.,—-
una. ſola volta il Gallo ,` e poi ſiì laſciata_ ſenza di mentoſa ,in pochi giori cauſaràg un certo che di
eſſqzqueſia ſece un’ovo ſovventaneo, e poi altre, rancido , che altera la polvere , non (Diamante‘
ſino al numero di dieciotto , tutte proiifiche, e_ nell’odore , e ſap0re v ma fin anche nel colore, che
e dopo tai numero ſeguito a farne_ dell'altra. tutte quantunque appariva bianco, poi ſi muta in gialq
ſovventrnee z onde s'argomenta ,che quel primo, letto z vizio , che ſi contrae anche con il ſovver
evo a, giri aveva compito il bianco , e per conſe-~ chio calore del; forno ,, ed a queſto, fine conſeglia.
guenza ,, n0n ſu abile a ricevere la fecondità del il Crollio , che ſi facci ſeccare , oda per ſe_ , o pure.
maſchio. conforme all’accennata dottrina d‘Ari nel bagno Marina; ma effettivamente-,chi ſeguiſ.
fiore/ema le tlteciotto ſuſſeguen ti ,come nö perfet— ſerale opinione ,_ perderebbe l’oglio aC, l’opera ,_
tamente compite, riuſcirono atte a ricevere lo ſpi perche 'm tanto puzzarebbe la carne., in modo,L
rito prolifico , ſicome i’altre dopo il numero del! chef-aria coſtretto gittarla come putrida; come av
le dieciotto riuſcirono Zefirie, perche per la trop. Venne ad un certo poco pratico cliqueſta materia.
po loro picciolezza , non erano per anche materia Per Aromatìzzarç pci la polvere ſudetta delle Vi.
diſpoſia a ricevere il formatore: fin quì ai Campi, pere , s‘hà per coiiume profittevole di meſchiarvi
u.
Le Vipere pregne_ , non ſono buone per la Te per ogni’ libra , una dramma d’Ambra grjſa , ed
tiaca , nè' per altro uſo medicinale , ſecondo l‘inn alquanto gocciole. &Elixir-Vitae ,` e ciò ſi lì nei
ſegnamento di Calma, ed altri buoni autori . tempo di; diſpezzarla , Iccib non s'alteri col (“DPR
Non ſarà ſuor di Propollto dire qquualche co~ la bianchezza , canto deſiderata in eſſa polvere .
ſa del temperamento della Vipera , ſopra la. quai Chi voleſſe deſcrivere quì tutte le particola ri
materia , non mancano controverſie z onde Avi— tà delle prerogative di queſta polvere ,e convene
comm( [ib-4.Fg›zo›r.7.l vuole in ogni cento , che, rebbe, , in vece di capìtOlQ formare , un ben groſſo
ſia di temperamento calda r ' libro , choſìnalmente 1 non lo ſopporta i'ordine
Gíozlîattifla Spütane ha per opinionmche ſia di del preſente Teatro a baſtnrà ſemplicemente ac
temperatura fredda, con una certa umidità viſci~ con nare , che Oſvaldo Crollionotò e Non ergofine
da a; qualita-iran?” ”Negrini-{nm minime‘ diçimur cauſa Baldi”, Angel”: i” ſuo [Me/[o de admiraòilí
ſoggiunge egli ;onde per &abiiire queſto ſuo pro‘ Viperarum natura , inſÉ-quentia *verba eri-'mph‘ .
ponimenco porta l'autorità d’drilfotrla 1 4117”” Illurl mmm, 'venir mihi in. mente”: mbemmter ad—
Magno , Plinio , e di, Gravina , che parimente la mirflndum , Seertíí {Iſtu i” orbem terrflmm
vogliono di temperamento fredda . (LL-Into, al mortem iui-ruſſe: llùzd etiam mirum ex Viſa-r”
mio ſfntimento', mi riporto ſopra ciò al capo, fl-rprmir nere ,dj'rejur carne e. ala, omnìiòrqgmvia.
della Ainc’eflenza,a fine di non empire le carte, ribur mai-Mr ,atque venni: Cnrqri , o* in Prlſti
ſen za quel frutto › che mi ſon propoiio d'arric~ ”um reſtitui z ſed continuato Viper-ina rami: ef”,
chirne queſto mio Teatro ,, per quanto potrò, ſic ab omnibus moi-171.': prefer-vari , bce cifre‘ tati-m
clie mi pare più, opportuno d’entrare nel ratton—i omnem arlmiratiammjuperat, é' exaedit , e ſog
to delle prerogative_ della Vipera medeſimi” ſpefl giunge di più il Crollio ,_ che Vipera ”Bud Hirrp.
cialmente della preparazione della ſua carne, per zlypbicar, non _ſine cauſa , firlurirjjmáglz,m_ i”.
riceverne ,l profittevolm.eiite , l’utile ,, tanto de ”debut . Gimártnmanno dice , avere ſpecialmen—
cantatoda i ſcrittori-antichi , e moderni , te ſperimentata La polvere di Vipera Contro ogni
A ſar dunque la poluere delle Vipecc, s’adopeñ. ſorte di Veleno. tanto per preſervare, quanto per
ra l’iſteſſo metodo . che diceſſrno , doverſi offer-i curare , e ſoggiunge Spumane , che im Lac ”num
‘ſite nel Componere iTrocilci di eiſe z cioè di pi, exiſtít , ('9' meridiana, [nce duri/u eſſe manfr
rm”
448 .TEATRO FARMACE UT. DEL ’DONZELLIÎ,
rientía demo/from:- , ut [ì pal-ui: carnír ejurdem mo autem 'vi-ore demere tor, ó' e‘bar poggi? ,` ”i
Vipere in are Vipera: introduílur ſit, ram occídat. priùr Víperino pre/'veri alte-rat”: , ”e eum moro’eÎ-e
La da nelle febbri con vehicoli con venienti -, Pnſſz‘ t áeſtia . Cor , a" ePar [eni Caſai'cſu‘m’r Primi,
Per provocare il ſudore . Nella Pleuritide , e ſpe-' in flirtwgine manda torre , ”t in Pre/11enne detcri
cialmente maligna 1 dice, che ”ilpra/èntim-,cum queant , Radice: arefacere det"c’t o é" conterere .
aqaaſcabioſxe , parimente per far ſudare . Nella De radice ”traqzze , tantùm car-e , qaaatùm .-1.
Trabide , Tiſrci , e nelle loro fluſſioni acute , che corde , ('9" epaze , miſte-ſerva , ò* Cave ne [aume
calano dalla Teſta al polmone vi giova eggregia.. ſcant. Non pote; in Sole exſícaare z Nam ſpolíaren
mente , ſicome nell'idropiſia , ma con l’uſo con: tar bum-Ezio inſito cam *virtute alexipharmaca.
tinuo di più meſi , altrimente non ſe ne conſegni Doſi: quantum apice cri/tri Fate/Z Prabeadi ñ Iti
rà l’utile ſperato 5 e lo dice non men chiaro , che immutari Éaminem ”nica dOſì dica”: , :tt tot”,- ,
bene oſſervato Pietro Poter/'o ( Obſervatá' crv-at. Per omnem vitam a venettirſit tilt!” - Zſt ſecre.
eent.3.cap.8r.) il quale ſcrive così : Uſa; Vi” tum/ècretorum . Probamm contra ſerpente: , ci*
rarum *oix efl ati/i: , nifi ad I‘ongum temp”; , e aranear . _Nè lo ſaprei imaginarmi , come tale ſe
riferiſce , aver curato un male invecchiato di ſei creto poſſa afficurare l'uomo , per tutta la vitla d
~anni di Pſora 7, che occupava tutto il corpo , e che i veleni. lo dirò con lo ſteſſo Libavio , Vanni-ja,
_lola car-aim”, &faſce/0mm Viperirum ”ſuſann &aytin-r 'elſe .
tm’, à" tota brr/late ille patient plùſquam tantum, Le parti della Vipera non ſi riconoſcono ſenza
á*- quinquagiüta _Víperar ComerIit. Mare renooa’ta qualche peculiare prerogativa , perche il capo
cate tot”: alterfaéîar eſt‘ , ó* roba/fior . Riferiſce della' Vipera ſoffogato Con lacci di ſeta cremeſina
anche d’aver ſperimentato in diverſi mali la car leva' il male della gola, come inſegna , l’eſperien
ne della Vipera , nella lepra citra :ll/am utilita za, e Giozl’ettherio, e Cral/io de ſignatarir rerum;
:em , etiam arl Iongum temp!” , di che anch’io Il graſſo della Vipera , non ſolamente è d'a
POſſo fare teſtimonianza ‘5 ne`: perciò diffido , di' juto alla Tiſici , ma è ſpecifico Ottalmico ,come
quelle due iſtorie , raccontate da Galono , che col aſſeriſce il Crollio .
vino Viperflto furono ſanati al ſu'o tempo due le. Gíozzírtbmanno (In Baſilica Ccnl/ii l atreſia}
-proſi , ma giudico , che le Vipere d'italia man che l'inteſtini della Vipera ſeccati , abbiano fa
chino di queſta condizione a o pure ſe ne deve pi coltà di revocare , ae depellere nettezza ab anima*
gliare doſa alterata . › o [t'ha , e che la coda eficcata , toccata al dente ne
IlCayo 1c' Vacca aſſeriſce che Arfeniettm ”i'm toglie il dolore .
chan-’lit , quo-1 Tberiaca nonfacít . Corrado M”. Paolo Egimta dice , che la polvere della pelle
fera ſ 1ib.-venen.1ib.6.)d1ce, cheſana le ſtrume , della Vipera Combi/la aIeopíciç merlerí poteſtîrag
perche queſta ſi fanno da velenoſa materia‘, come laſcio qui molt’eltre oſſervazioni intorno a que
ſi raccoglie da Galeria . ` ’. Ra materia , perche il diſcorſo non finirebbemai .
I‘íetr o Valeriano ſ H54. i” Vip.) moſira con
chiari argomenti, che la carne della Vipera cura: 'T R O CIS G I
morbo: contumaczflimorzonde Fabrizia Sarto/etto diSei/la
hà oſſervato , che curat Prawmz habitat”: totr'm- .
cor-[70745 , ó“ b pocanrlriacam [uz/ſione?” , come-ri. Iglia di Scilla arroſtita lib.1.Farina d’Orobo
feriſce il ſuo Diſcepolo Spantone , il quale dice d’ - onc.f. Se ne fanno Trociſci—,i quali ſeccati
aver anch’eſſo oſſervato , di curare con elſa non all'ombra ſi ripongono -
ſolamente le paſſioni iſteriche , ma anche la Ne Si hà per coſtume di preparare queſli Tmciſoi
ſritide , e finalmente dice omne: aſſe-&ione; tardi; ſemplicemente per uſo della Teriaca ;ma ſepara
zola': , è** intemperie: › Ò‘cſi ' ñ tamente giovano agl’affetti` del capo, petto-,e
Non è fuor di propoſito dire qui , come d overà * dello ſtomaco, incidono gl’umori groflì , e viſcoſi
ciaſcheduno curarſi"dalle morſicature delle Vipe; Togiíono ’l’oiiruzzioni, impediſcono la putredinez
re . Ninfa, e Martello Varrone [/Made-P4.) di.. Come vuole il Caſtello , e giovane all’epileilìa ,` ed
cor-O , che l’urina di chi è fiato morſicato da eſſe , alii mali velenoſi - ---~ .
bevuta ſana ſe ſieſſo , ſiccome lo ſputo dell’uomo Moſhe l’adopera al peſo di due dramme fino alle
digiuno , ſecondo riferiſce Ari/Zoro” (Hifi. anim. quattro - Si conſervano in buon vigore , pder un:
("19,29. le antidoto contro molti ſerpenti . Alcu anno intiero. ~- ›. . 7_
ni curioſi moderni hanno per ſecreto grande la ſe lTrociſci di Scilla ſono fiati ben conſiderati
uente ricetta, per curare, e preſervare dalle mor- , dal noſtro famoſiſſrmo Bartolomeo Mai—anta, e pe—
ſicattiredelle Vipere , e da tutti i veleni . Lióaoía rò pare a me , che non ammettano altro diſcorſo;
( Alzbiazia I’lflarmacxapa g.) pone fedelmente la nientelimeno, perche quanto alla doſa della Scil
ricetta , eperò riferiſco quì le ſue parole: Pra la, c Farina d’Orobo ſi trovano Varie l’opinivnì
figo-emo ſecreto (fe/cri'prioaem ter/em accipimur,ti delli Scrittori antichi , ſi giudica profittcvoledi
:11/a : TlNCTURA HUMA NA : Flotta [una inter chiarare quì la regola più cuſtumaca, e corri
1).]aner Ba‘thſtze , ét-jacoíri ‘, eſſode magi/Ira” ſpondente all'atto pratico . _ , . r
;iam ſv/wſtrem , non bari-enſem- , inſammz'; alpi Primieramente Cri/”Io , Attuario ,, Major,
óm‘ inoem‘cndam : [tem radicemſaam'ere/a r” Nico-"ò Aleflamlrina,.À-Iirepjio , PraPoflr‘o, Suoi-do,
Luz , :lame rarà orcarrít, oſi-[me inm- multa: plan. Lepelfigna , Dé’ſſwio, WÌYÌCO de Aagujiíx , FtſiCÎ
;ax fillifiTìîfſd , nt ajmit . Cafe Vr'feraror , cum …ed altri pigiianodiScilla , ed’Orobo ana parti
95.2710 , ex w‘ uz extra-'531‘, poſieagfle ‘lima-'.31 . Ne uguali . . _.
Demo—
PNRTETER'ZA'." '44755
I

Denzncrito vuole una libra di Scilla . e meza niam, m‘ aſi” cori-epr): iii vini-;Pam *mi-tan”, fil; :.-:.ir

libra di Farina , così riferiſce Galenu , che faceva manila itaque ej} were-,nur aſtntir initio.ll tempo
`Magn0 , ed oſſervava Crita , e ſeguitarono Ruſh', opportuno di pigliare la Scilla per farne Trociſci
Sil-aio , Ron/lalui!), e Griglie/neo Piacentino . Al ſarà quando ha già perduto il ſuſto,e le ſoglie, ed
tri pigliano di Scilla, una parte , e due di Farina, in tal tempo la radice è molto ſugoſa,ed il Cflflel
altri un quinto . ' _ l'0 dice,cl1e nel Giugnmquando fi miete,ſtà in vi
Andy-amaro però piglia due terzi di Fa tina 1' e’ gore , perebe ha concetto già il nutrimento at—
ſeriffe . ' ' tratto” non ſuperſlua umidità , come quando ſtà
Tr” Scilla Part-es'. i arm' comfom darth”: .Ì per produrre il fiore’: conchiudeiche nella fine di
anſto modo è approvato comunemente , e con Maggio ſia veramente il miglior tempo di racco
molta ragione, perche, ſe vogliamo componere ia glierla -, benche altri altrimente ſcrivono , credo,
Teriaca d’Amſfomaco, conviene_ , che ci ſerviamo che ciò ſegue, perche non in tutti ì luoghi ſuccede
dalla ſua medeſima regola , in componere i Tro ad un modo z in riguardo `della variazione del
ciſci di Sciila 1 primo ingrediente della Teriaca, Clima .
e di tale parere lì trova Aezio , A‘oicenna , Paolo, QLL-anto alla ſcelta, Aezz'o vuole la Scilla roſſa}
il Collegio Romano ñ, Fiorentino , Bologna/è , Ber ed í moderni la bianca,come tra gli altri dice Fra
gamzſm, Fame/io , Renodeo, Olacommo, Matthia Evangeliſta ;Hair/”nio ( [iL/lella Tei-idea» e Mi
li , Borgm'uch, Mai-anta , Sti-gioia, Oddo 1 Corda, tridatol e quelia vogliono , che ſia propriamente
Franceſco Alejandra , Cali-fiano , e Meliccbie. la Scillaflna o r0ffa,o bianca,che ſia poco impor
Perche la Scilla Cotta ſuole riuſcire ſugoſa , ed i ta.perche il Pancracio , non ſi diſtingue dal colo-,i
‘Trociſci‘ venere-bbero troppi molli , ſi pub fare re, ma dalla figura , perche Pancrazio inſeriſce -
aſciugare
dentroſſ unlavaſo
doſa didella
terraScilla , ſopra
vetriato lento'ſuoco,
nuovo , e come
Scilla picciola ,v e la Scilla noſira volgare , che il.
Matt/ziale' pretende,che ſia il Pancrazio, produce.
ſarà divenuta' denſa , s`uniſce con la Far-ina , e ſe ` per il più la Cipolla grande , più dal capo di un
',ne fanno Trociſci ſottili, acciò ſ1 meſchino preſtoñ uomo , non sò dunque-,come ſe li poſſa attribuire
il nome di Pancrazio,il quale, ſecondo Dìoſcoride
.Della Sciliar . -i-ſleſſo , Conviene ſemplicemente arl una ſpezie di
Scilla picciola; ma io ſon quì per dire ,che la no
` Così uguale la Scilla con la CÎPOHÈHCHE mol— ‘Rra Sci-lla , quantunque foſſe il Pancrazio , pure
` ti perciò la chiamano Cipolla Marina , ed il Dioſeoride dice chiaramente , che ha le medeſime
;rome che li danno' îGrec’r , ſeguitida i' Latini, virtù della Scilla,dunque a che fine-ſar tante con.
`di Scilla , derivati-"illa ſimilitudine , che ‘hà quo teſe ſopra una materia-..clic in ſoſtanza , non varia
Îfia con quell’animulnmrino-Cruffaceo , che a .tu nelle {ue operazioni,e perciò tralaſcio di trattare
ëticea fguammarum- comp-’1811:' [Eric , Sqtzìlla *vo 'qui della numeroſa diverlieàflheſcrivono trovar:`
tatur , ſcrivono Labs/[in ,- e Pen‘a 5 'pérò il Mar ſi gli Autori,delle Scille,e PanCrazii.
'Ìbíoli pretende , che la Scilla ,che ordinariamen Dioſcoríde- dice , che la Scilla cotta in acute,~
te s’uſu per tutte le Officine d’italia , non ſia al s’impiaſtra sù i morſi delle Vipere . Fattone Elet
‘tro, Che il Pancrazio a cioè Scilla minore; ma tuario con miele, giova al trabocco del fiele , ai
_Tierra Pena, eM’uttbia Lobcllio f [ib. ci!. ) dicono dolori di corpmallfl toſſe vecchia, alla ſtrettura di
'che Per-pera”: Pro Pancratioñ‘, 'vulgarem Scilſam, petto”: vomiti . L’arroſtita s`onge ſopra i porri
qua 'vera eſ} accz’pít , quem ”mm-'ſi 'vietflm Plim pendenti, call-i, e nelle buganze , che noi diciamo
tulnm, n/{t adoleſcentem, cufuſmolee-”aziir 'vie mn/ di]`PET011$3 PEIChe viene ne i piedi , dove ſi
7mm , vide-rar . E! ſul-'0mm grati/inuſmzè ”azz coſtuma poi-care li ſperoni. Ha la Scilla molte al
alimnſperiem conflituit Sail/ie , ſedñtdnrùm con- , tre prerogative , lc Qual'ri curioſi potranno ſodiſz_
tingit hzzbítiara , è“ major-7 adoleſcerefolia, mu farli in leggerle nell’Antidot.ldi Meſue .
tatione Cieli , Soli , ó“.cultflr . Sic"chir event': ‘ annto all’Orobo,che altri chiamano Eruo, ſi
auguſto z'Îzti'Î-feffo trai?” 1 fia infolíir A1063‘- , C9' è detto di ſopra a baſtanza , a—l ſuo proprio capo,
alii: multi; olzſèrvatm‘ r ' "" ` ' ad ogni modo ricordo quìl’urile avviſo del Sta
In oltre Pietra Caffe/10( Lele Antírlat.c.9.)mo glio/afliàulc-'Thendî" Mitrz‘ñrlat.)che diceſamaut
fl“ , C772 quella noſira Scilla d’italia adopravz biagi-‘i Antidotum parantflze Vicinm, aut Cicer
I’lllcſſo Cali-uo, il quale ſerilie : Sutri/lenta”: de "u/mhr , aut aliud qm'rl i” eius locumſubrogent:
term eve-lla!, cuj‘tlrfolia-pmitùr jam, ci*** [cap/1'”: qua in re Plurími bucuſque peccaruut,
articriflt, ſe dunque Galeno ordina, che fi piglì la
Sci-lla ſucculentu , biſogna credere , che per com T R O C I S C I
porre la Teriaca per l‘imperatori Seu-r0 , ed An; Edieroi d’Andramacoz eſtrattí da Calma;
taiiiflo pigliaſſe ia Scilla noſtra, della quale ſe ne
trova copia grande-nelle Campagne trà Piperno a iglia d’Aſpalato,Aſaro,Amaraco ana drama;
e Terracinu,altrimente ſe voleva la Scilla‘ di Spa Calamo odorato, Squinato , Coſto vero, Phù
gna, non. poteva averla ſuccolenta , perche per il Pontice-Cinnamomo, Opobalſamo, Xilobalſamo
lungo viaggio ſarebbe divenuta uappa,.e per con. ana` dr. g. Folio,$pico Nardo,Cafl`ia Lignefl,Mir
ſegucflza ,i non buona, per farne Trociſci 7 Eri a ra,ZaHàrano ana dr.6.Amomodr.r 2. Maſtice dr
queſtofine ſcriſſe Kandolezio fi Tra:. della-Ter..) , r.con vino Falernoſiormane Trociſci.
Sci/[aſi lay-ema legami-,non valebit-rfub canicula Quanto all’Etimologia di quello name Edi-ñ‘
’veni emana-*nell: balze: mi”: tzmtam acrimoñ_ cromdiceffimo apertamente altrove, che i nferiſçe
K l; k ſoave,
’T’

'450‘ TEATRO FARMACELIT- DEL DONZELLI


{oavme dilettevvlei in riguardo dell’odore aromañ. ſono_ indotti la, maggior parte de‘mcdernì Autori. '
tico“: del giocando coloreiche riceve dal Croco, a a giudicare,che quello Radio ſtcrpo , foſſe il vero,
ſegnmche per tali condizioni gli antichi coſtuma e legitimq Aſpal'atoflr'ſi quali lì connumm dm.:
vmo metterli nc i ſuffomigíi de i lora ſacrificii. to Lufitano, Luigi Anguillara , NìCoIò Stcgliala ,
ç non dover-à rendere ambiguità , ſe ſ1 trovano Marco Oddo@ Giacomo Ferrarm ó‘c. Ma quanto
ſcritti anche ſotto nome di ſpeffdmento Edicroo» coſtoro ſiano in errore a lo dimoſtra Qnm-i0' Bella,
comìanche da i Greci di Magma Edicrooznlî me— Vicentino, Medico'dì Cidonìa, luogo di Candia ,
no di Rotolc,0 PaſtelliEdicrqi . diligentiffimo offervatore, e dottiiſuno [cultore
Galeria nelli ſuoi libri ci E; leggere, trè` ricette delle piante di eſſo luogo@ ſpecialmente dei den@
diverſe dieſfiTr-ociſci , cioè una, di Mamoru” . Olivaſtroál uale ſcriVendo un'Epiſtolg al famo.
l’altra di_ Magna Medico, , che lo_ ſteſſo (Ea/M0, usò ſiifimo ſemp iciſta Carlo Clufi0(reglflrata appreſh
per alcun ſpazio di tempo ,ì finche li capitò alle al libdi dzCluſiq cap.; flag-kosì dice-.Mittojíwili.
mani quçlla , che traſcriſſç in vçrſi , e la poſe nel, ter rat/num, flaribu:,à‘*folii: onu/plumfimul cam;
primo libro de Anzidorix auf-.ro. che è la quì da fméìu,lig”i illiu: Rhodii, quad clariſxnuzmbia.
noi prqpoſta. e vuole che ſia la genuina, che. ²d0~ [m Oliver/Im”; z ”annulli qullathum coca”: , g
prava Andrei-”mao iſteſſo,la quale poi_ rimaſe nelle quamplurimì: etiam fra legitimo [ſlim/aglio ig
mani di quelli , che compone-vano la Tçriaca per Thun-wi: ”ſimpatia-”xx 515]!” inſulta facillímè
“ſ0 degli lmperatori,e queſta come più eccellente çagnofte: , in quanti: teneòrí; omnes’ adbuc ver
viene ſeguita da i moderni,ed antepoſta a tutte le ſèntyr.Na›n [ignum illlidmeque ſpinoſum efl, m.
molte deſcrizzioni , che ſe ne Veggonq degli anti gm alam-É" multò mínùſ AſPalatbi :ſed vcri,á~
chi. Credonn alcuni ,_ che tale compoſizione ſerva (egitimi Cyd/LP” quam/Emili: Cytiſo a Maran
ſemplicemente nella Teriaca 5 ma gli Antichi ſe :ha def'críyrſhſicut emule”; mf: credi-_rm . Orim
ne ſcrvirono in altro uſo z e ſpecialmente Mezz‘a bicfrutex i” [uſa/i: [Linda Pnpíaquìaé‘* Mod”
ſcrive, che Filagrio medicò un riccoze lo guarì di ipſuflude ram” , á"- :muto: accePrçfrequçntíù:
una Ozena con, l’uſo dei Trociſci Edicroi,ſciolti_ fam”: in Pier-mt_ quadum fuſa/afro” Rhodum
con vino vecchia odorato,benche Calma ſ [l'17. g. 14,0141* ”0mm Affauia’aflbí lingua/r': anni: quaiîì
de CompoflçmerlJoaaqu.) dica.che ſia anche ſua_ plui-im!" cal/laut!” tranci f mercimmium ,enim
operazione: l” divi” 'uerò quoyiam a qui adora ”on *ui/e ”Hawd-Kmq” á'- Patbmofl, ó‘ Confini:.
tum play-mami” ſibi adbíberi expetelmt , ozeme_ tiaofolímfflliayuc 10m aflartantar , nam T147“
curatianr_ in Hadycbrai gſm” excogitaví, ipſum -pulgò Pra manubríir :nfium conſider-di: uſur
gflzç vinofalcruo *agrari difflil-vi, á" mirùm 71mm panr-d' Caloieri l’arbmi in filiera/arm” fram
[/re-vi :miliare (iQ-'Mio, ;pſi-;fuit curata. riarlwp ”ſum
çxtremi:v convert”:
ramuli : jim-.r rroceorfertfili!~
”qu-ibm fittuilllltfilltatl in
L'Amaca” quì s’intende per la Maggiorana, e
circa l‘elezzione degli altri ingredienti di cſſx que-utñMarantb-e_ Cytifo , fld aliquántfl/ùm mi
Edicroi a vedi nell’antecedenti compoiìzioni , re nor”, quantùm ex aliquibu; abſtrwre futili : ſi
ſtnndo quì ſemplicemente a diſcorrere dei legno, _men ide-”2,71404 Mur-;mhz Cjtiſm è' î'mflf‘lfi‘l
Aſpalato,e dell'erba Mare , ' ſimul coniuuòîa , ”,t niki/deflt legitimd ‘leſCTÎP‘
tiom‘frutex ipfi bumanam altitudinem fuPffl'fv
DURA/’fallito, z Lracbiali-71mm” ”anfore .cſi craflìtudlm; cùmffiü'
”tm/iqmwtu/ùm apri: cſt , qugmadmodùm Ari
On èmeno. oſcurav I che. intricara. l‘Iſtorîa ſtutelir [iL-,hdi- hifianimalmapz i-ſcriptum 7."
dell’Aſpalato, perche ſino a queſto ſecolo ſi liquít.Tbeanraj}. mrò [ib-ſ.ca[›-4- MW” 5.7""
è viſſuto in un falſo preſnppoſtomhe il vero-Aſpa— fl,mgdy1/amſpfflzm,Ò ”igmmflt eóeni proxínia
Iaro ſíiiſel’Olivaſtro di Rodi , detto quì volgar. *aid-*atm , quod i” bot: ligne ol-firwre [ico: v "l
.mente Olive/la , quello è un legno molto ſimile etiam ”firma-uit Plimlib.; 6.cflp.4o,liçcx rx
aux/13211000, così nel Colore-,come nel ſapore. che_ gino 11'174 Leaf. 24.. [igm ”ul/rem grafia?” "f‘
perciò fà ſpeſſo ingannarei Farmacopei Poco_ acq buerít . Ex quibus colligi patefl, errflfle Manlio
cortiJl primmche lo celebrò per vero Aſpaiato di 1um,credendum [ignum [Pinoſflm elſa-,à duff!"
.Dinſcorídffle di Plinio (IM-1A': ”atſtiz-f.cap.38.) ciemmon effè autem Aſpalatbum rçéÎe ju-licat.Er~
fù Giovanni Raul/lodi quale {i sforzò di mqſtrare, razzi: Auguri/aria: cum ſua &bath-Mſi "b-"m"
che detto legno ſia nativo dell’iſola di Rodi, e che coPdo, qui illudſuffumigii gennrſomiilfflt i b“
_enim ſcíre dz'lígmnjjíme _cuffimhmcfidé'FÙ’m *lr*
ſia ſpinoſo,denſ0,ponderoſo. di odor ſoaVe, atto a,
ſuffumigii,porporeggianteç e di guſto amaro, co (Iapra/;endì . Sed omnium mflxhzm in WWW‘
me appunto lo deſcrive Dioſcoride, il quale parla_ finitur- qui Lac ligno in The-rigo”, Pro Aſpalrtl”
chiaramente in quella_ ſorma.L’Aſpalato,il quale reéîe un' judicnnt, quemfldmodùm algberrimum
chiamano alcuni Eriſiſcettro,è un’arbOſcello ſar Patavinoflum Col/05mm , ó* me quaq”; ”Wi-7*'
mentoſmarmato di molte ſpine. Naſce in Hiro,… ”una def” alzando, quando Cytifizm criticum Al“
Soria, e nell’iſola di Rodi . Si uſa da i Proſumicri chomíoxy/a vacatum. cujm'ſemimt tibi mÌſi’ ‘T
per dar corpo agli unguenti . L’attimo èil grave, iterùm film ramoſuixflaribm amg/Z0 mì-'10›~"É"
e quello , che ſcortecciato roſſeggia , overo Porpo. :imam ſmſſe [um-mt , Nam differi al) 170C folli”
reggia, e quello, che è denſo, adorato. ed al guſto quae langiara,á~ angujliarflſuntmeqwflmfff ”'Î’
amareggia . Dalla quale autorità , {oggiongono i _pulita/a ternaſimulprffifl fid gmzzernaoä' ‘J‘Α"
Campi, famoſi Farmacopei in Lucca , tanto conñ. ’mm” nuper obſèr-va-uì. ſem enque non i” ſi/íqmffi
formi a prima villa, a quel che ne dice ii Rue/lio, ſed :riſk/ii mado,quod ſignificare ”gina-WWW
fert
P , A” R "-r , 1P; TEN-ZA. :r .451
..fm-t :Lane ob cnr-ſam fl :rm amplia: Cytífilm ,ſexi IPPDcrate [m'è. :-rle mar-L. muli”. verſo il ſine,
Ebmmm Creticum 'vocmzdam beta-’C ſtirPem denſe”. lo chiama radice negra,dicendo,rfldícem ”ip-mm‘
.-.ilatarier mi”: Ãflguiaplurímùm ad .Ebemlm acce cum alii: quilnçſdam tritflm, in vino ;riga-011i!”
dit,calan› ”igmſſplendorh ó** durixie, ut_ exfrag, to 2 ‘d- ffllî‘üm a ó“ omner morbo: qui ab ”zero
menta adjec‘iojudieare poteri:. . ffiunt,pcr tale radice negra Gale-*ro eſpone radicem
Chi dunque in tanta chiarezza di teſiimonian; Aſp-«lati aromatici .
za di vifla, ſarà così pertioace, che non deponga Sempione fece menzione dell’Aſpalato -, ſotto
un tale errore.ancorche antico, e venga in cognio nome di Durſiſanflltri ſcrivono Darfiſflnflhe per
zione , che le relazioni date a i dettiſcrittori ſu colpa degl’interpetri ſi trova confuſo col Grana …-‘ó—_-._——_
1ñ_

rono falſe’: vane , come ſoggiungonoi medeſimi to Silvcſtre, Aw’cenna dice, che effi arbor magna,
Campi-Dando noi dunque credito all'autorevole Haim': grandi”: armata, e non confrontano gli
teflimanianza del detto Onorio Balla. ſcrittore de Arabi con Díofòoride , nella grandezza .dell’albe
gnifiìmo , e dottlſſlmo , tralaſciaremo tale abuſo, ro,che lo coſtituiſce molto picciolo. - e
di adoprare l‘OJivaih-o di Rhodi,p’er vero, e legi . - Proſpero Alpino ( De plants': xfgthí ”p.43-Ì
timo Aſpalaro di Bioſtar-idem di Pliniawome pa deſcrive per vero Aſpalato una pianta, che naſce
rimenti: io rifiutano molti moderni” ſpecialmen nell’Iſola di Creta,… un Colle vicino al porto di
te il Maul-iaia'. Sicome ancora è falſo,che ſia vero Fraſchira, e dicezegoſxpè -uirentem , ntqm’floren. *3-*~=—
.Aſpalato quell’altro legno , pure adoprato , per tem infilo-:riacclonjſque exímíaſarmítas , ex buju
:ſar-ue corone da recitare le preci, il quale per l’o ſce Plantxſtoriáur ad me delatafflít in cauſa”:
dore gratiffimo , che ſpira , ſimile a quello delle ipſum @nonerizmQL-e pianta (fifrutexdmſix ar
Roſezviene chiamato radica di Roſa . Veflomon maturſpiuir albír,dnrir,barridirwortíce candi
è porporeggiantez ma totalmente gialleggia a ed è ci: alba , ad trium cubitomm , ó“ più: altitudi
di tronco aſſai groſſoflnde non può connumerarſi ”em i” ultram aſſurgcnr ,floribm multirfflflrnír,
trà gli arboſcelli, chiamati dai Latini ,frutteto croceir 1 Spartiifimilibm , ſedſflmmè odorfltír
nel genere de quali ripone Diafcon'rlc il vero A Huja: arlmſii radice: {lane , long”, creſce, colore
…ſpalatoie di più è ſenza ſpinez condizione , ch’eſ fia-uamtqfle aortica-fumare‘ adorato; :una temporír
{enzialmente viene conſiderata da Dioſcuri!!! a a meſtiere abſèrvflte . *
mentre dice,che il vero Aſpalato è un arboſcello Il medeſimo AlpinoſDe I’Iflntìrexoricis ”p.73
fermentoſmarmato di molte ſpine, e per tale vie deſcrive una ſorte di Aſpalato,che eſſo vuole. che
.ne riputato da Platonemel Dialogo del lib.ro. :le ſia il ſecondo deſcritto da Diofi‘oride.
chublicafllove dice Aridi-eum, ó“ alias Tyran N0: aliar oidímm ,in loco Propè Crt-tm” Ci-w'
”ar fruticír Alfalatbi ſpinti: , afud inferor la tatem Frarcbria vocatoffienès partum, templares*
::iari,ò*c. e perciò ammoniva Teocrizo Caſtoreme Arpalatlzi recundi flirP-ESÎSPGHÌÈ natas, bit-*ibiza
[liſca/centra: , Per montem deambularet , qui 1e5,qme ”wii-,non ut infrntícibm, :ed ut in flr
.Rhamniſzéî‘ Aſpalathafrondejberet. Edy1.4. Loribzu lignoſir,{]”rir. denſir, rpim'r albi!, duri!,
Il legno dunque, come ſi è detto, chiamato ra crebrir , deflſime armati: conflabant , lignum eſt‘
dica di Roſa viene ſiimato da Pietro Pena , e da alèumduriffimamá* i” medio nigrercit, odori:.
Matti-»ia Lobe-lliowtirp. Adoerffol. 427. per ſpe dùm reccnrflexperr . Florerfert [ateo: geni/Zafi
,cie di Sandalo Citrino z chiamandolo Ajfalatbur mí[er,red minorerfla'viter main”; olauterltwim .
.Mſi-ur . Velia vogliono alcuni , che ſia il vero emimu flaute 'vento odorirfrflgrantia :attirar
A]Palato,ma ſono rifiutati comunemente dal no florilmr .ruote/lu”: ”riga-‘2 fill-'quae , geniſtx 11111
firo Mamma. lo però ho per opinione , che poſſa garir hand &Mimì/21,115 [auge minore-ni” quibus
.ſervire per ſucceda'neo del legitimo Aſpalato., ed trimquatuor've ſemina Par-va 1 accreſce Proxima.
io gli dò il nome di legna Radio , non perche na :ed multò minurflfolifl *um Parvèflîmn , term: ſi- .
ſCa in Rodi ,ma per l’odore , che ſpira conſimile mu] , :mi loco in rami: an’lmrmtia . H40 Play”;
alla Roſa,c}ie perciò Bflybino, Cher/ero , e Cain-eo ”ítítflr radice craflàdangmbmrbiam» ciurmdìzm
10 chiamano ligumn Roſmche altri vogliono, Che rece”: q/Zfluipfe quoadflccfltur minime .maoiter
fit lignam Thun': . li Geſnere Però lo ſoſtituiſce, ohm-,á- fi 'vel etiam ſiccata abrcurum mflí to odo
anche in luogo del vero Aſpalato . rem rerpiret 9 .vapore iuſipída . E di quelio Vuole.
ll verme genuino Aſpalaco , dover-à eſſere den che parlaſſe Diorcoríde (11'!). de mat-med.cap.zg.
ſo. grave,aniaro al guſto, e di odore, come di Zaf. quando ſcriſie al cap. de Arpalatoziîſtaò' alte-rum
:ſaranow di Caſtoreo, come dice Plinio . 1 Campi genur candiſmm, Iiguorum , fine odore-,quad dete
però aſſeriſcono di poſſedere un Aſpalato , Che ha_ riu: habet” - i‘ ._
tutte le noce aſſegnate al vero, main quanto all’ Ma Onorio ’Bello diligentiſfimo inveſtigatore
amarezza dicono o che s’ingannano tutti quelli’. delle piante di Candia , e Pietro Bel/mio Autori
che vi deſiderano cale qualità nel freſco, ma dico accreditati , non offervarono tale Aſpalato così -.uó—-_ñ—s

no,che può acquiſtarla con la Vecchiaia,e voglio ſoave, come dice l‘ Alpino , onde con qualche ra
no,che ſecondo Diafl'aridez non debba eſſere l’Aſ gione viene notato dal Bau/;ina , Cbcrhro , e Ca—
palato aſſolutamente amaro , ma ſolamente ama óreo , autori della nuova iſtoria univerſale delle
reggiante , la cui voce dinota poca amarezza , la pianteadicendo che-.Rem dignam indujlra Bot-mi-~
quale anche Gáleno ſe la tacque in tutto, quando ca Fraſtitzflt AlpinmJi diligentiù: Paulo» A11!”
trattò dell’Aſpalato 1 e Plinio diſſe: Cm‘ Proòfltio latlmm :1mm Creticam dercripfiflet , ac deman
eſt in colore ruſh-ue] igmoflac'îllgueſpifflò, ó" 040: flraflèt fa[ia›fi9rumformam,é* totim [lama m
1-0 Gnſlorei . Prem. ,
_K k k .2/ Il
45': TEATRO FARMACEUT. DEL DON’ZELLI
1] medeſimo Pietro Pena , e Mat‘tbia Label/io. rigano; ma ſono le ſue frondi più bianche , cdi
( Stirp. adver. ) deſcrivono anch'eſſi una ſorte di fiori più odoriſeri .
Aſpalato , che per averlo avuto da Rodi , lo chia - ll Mattbioli pone una ſorte di Maro avuta dal
mano Aſpal. Rbad. parimente odoratiffimo , e farm/b ; onde lo chiama Maro Cartuſiano, ma
ſcrivono, che ne viddero un gran pezzo , il quale Frà Evangeli/Za Warren-rio (lib.Terìac.ó' Mi.
car-rice exutum,rubentem,Taxo cautelarem, odo tridar. j dice eſſere queſto la Satureia Silveflre,
re atleDfi-zrgranrem , ut grz-im late Pdteba’t cana o Tragorigano ſecondo di Dioſcuride , Com’anche
culum,eximio imb’mret odore . Li trë autori dell’ vogliono Pena , e Labellio .
iſtoria univerſale delle piante ,poco ſa' citati , sù Molti hanno volutmche la Perſa,quì che ſi chia.
qncſto capo ſoggiungono *.— Interim perqniranr le ma Maggiorana gentile , ſia il vero, e legitimo
ä‘ore: a ”bi Card”: Diamar. ;criprerit de ligne Maſo; ma Bahrain” Cberlero ( Híſtmniwrſplant.)
.Klaudio ”banchine-”ad conoem’at cum ha:: Arpa rorompono in dire , fini neutíqflam Par eſi id
latboſarrmda Label/ii ozlornt‘ìflîma. affare” . Il Antonia pero l’accetta per buono
All’incontro nell’iſtoria univerſale delle pian ſuccedaneo . ll Lucana hà per vero Maro l’Origa.
te lì trova_ regiſtrato un altra ſorte di Aſpalato no Heracleotico'.
gra-uit” 01m:. - il Rue/lio , Pena , LoLeIIia , Dellecampio, ed
ln tanta confuſione di pareri del vero Aſpaia altri , tengono per vero Maro quell’erba odorata,
to, pare che faccia parte contro [a diligente oſ che molti , e ſpecialmente i Franceſi chiamano
ſervazione fatta da Gio: I’omr Farmacopeo Vero _Maflic , da un certo odore giocondo, che quaſi
neſe,ſopra tale ingrediente, il quale dice, trovarſi ſpira di Maſtice .
il verme genuino Aſpalato di Biaſe-aride , Plinio, Qneſta pianta lie-”berto Rai-oder) chiama Clini
e Guiana , con tale aſſerzione :Vo/ui ”pm/‘mure padib di Teofrflflo 5 ma Gio.Talío li dà il nome
Ù‘ delineati-arte, ('9“ bre-ui deſcriptiofle AjPa/arbnm d‘Origano Verticillato , ed altri d’Origano Onite.
legitimnmfrz’ma ſpa-:ſei Diofloridir, qua ender” Proſpero Alpino ( De Plant): exatícir c1436.)
rjf cum wormetiam
jſicriPta,quam , é?" ndno'mw‘t
merlicflmerrtcſa a Plinio
Gale-nunc?“ de
idcir quello accetta per vero Maro , chiamandolo Ma
ro Cretico , perche naſce copioſo in Candia ,ſog
cò apra A”tid0tiſ,qllibuſ un' debemur-.non autem gìu'ng‘endo , che : Ex noti: ligìtimum Mar-”m rflì
gravi-‘urti ‘ELF-*zum , no” , amara ut Abſyntbz’hm, credímur , cui”: pianta nota: preciſi”: expreſ
”eq/re alzjiyueſpínir , mi male ex.›ſtímdrunt (fui ſi: Diafloríder . Et ex Gnlrna 'veri canſtat lume
zlnmfluod prorîùr al: opinione antiquorum ſcrip plantam ſimile”: @ſe ſampjuco , ſed ea plan”: effe
torum .:Ahorra-Htc ſub/Iuntia, mm aſl-tam com candidorum , fo/iflqur barbera rnz’mrtíara , Candi
pnéîa , ht injeéîa i” ”gnamprorur-t infundmm dígra , teramo/le plant-1m rum/{andar çfflè am”
ſer-'ſi conſeramr cum mlt/tz': alii; [igm: , fitti: rirco adoratiarem, ande , á“ i” Hra'jrroi comfoſi
compacſiftl,ä‘ gravi; [lignnſritun torrent ipfiucſm lione ”parte Prqfert z in Italia Mara”; rar-am ?je
per/'ar q/I colare cinrrrn ”igricante , è" quadrim PlafitflmL/Ìd ex Creta lnjula admin‘ . Amman/m
acrimonia adſtríngente [rr-edit”: s Imc curtice orrò‘ è contra in Italiajponte vidi I Ò'c
dempto offer: feſe membrana quxdamfibroj’a, lon— Co'nchiude poi l’AIpino , che il Mato 1 da eſſi
ge efficaciarffi deguſteturffirímo cartier-,colonia Propoſto ſia il Vero , e genuino di Dioſcoride 1 e
bra, :gnam imxzunre , qua dempra rx parte inint di Ger/ma , e che Lode/lia , e I’ma 1 per M3” 53'
rante, lignum i” flrprificie ad purpuram urge” riaca non abbiano int-.ſ3 altro I Che il mCdCſÎm‘)
detegetur , imùspallejrenr a Puri oerò interna ad Crerico , mentre le note , che elfi attribuiſcono al
m'gmm vergem'. Lignum hoc rerum eſt qualitatir Mato Siria-:o ſono le medeſime, che ?Alpino dice,
adjíringenzir . cum aliqua acrimam’n mixtum , avere oſſcrvato nel Miro Crctico . Qleſto anch’io_
odm'atum Pſi 'validi odori: ', ó* qui ”wafer-it, ho in Continuo uſo , per vero Mato o 810 conſer
”m ciro, ó" prnjufldr , quam Ca/ioreum : i/fml {ſi vo verdsggiante in molte reſte di cretaie mi `e nato
jizrmmtoſìumjpinir quibujÌ-{flm app-’emm dal ſeme …and-aromi dagli Amici e che h?) in ‘1"‘
Ncl man‘cnmento del vero Aſplato , molti ſo ſto Regno , in molti luoghi del quae lo chiamano
flituil'cono il legno aloè , come i Colmic/z‘ , Fio Areclëito in Sanſnco a Cioè Origano in Sanſucm m
rentini 9 Boigflmcci , Franceſca A/çflimdro , e riguardo della ſimilitudine grandewhe hà nell‘ap
Buhflino -. ' perenza con la Maggiorana -, ma‘odorandolo por
ll .Matibíoliſ Nel/‘Epíſtole ldice , che alcuni ſpira l’odore dell'Origano , e perciò quì dagl'Er
in luogodeH‘Aſpalaro loſtìtuiſcono il legno aloè K baruoli è chiamato Arechitello `, cioè Origano
glzornm f/fllcitiſfacilè ſubſcribe . picciolo : nome , che corriſponde appunto al det
tatodi D-oſcoride , il quaìe , ſecondo l’interpre'
.De/Z’Erba Mara ñ tazione del Rue/l’io al capo proprio del Marodice
Mara”: , uliqui Origamrla la quale voce eſplican
L’ifloria del Maro ſi trova in un mar di con do Maira/lo Virgilio (Commflpra Dioſcor. ) dice
fnl-ioni , perche quanti ſono gl’Autori Beta* Origamidfl quaſi minare-m Origanflm diäflmi 5""
n‘rci, tante ſono le diverſità delle piante, 'che pon L’1mprrat0 vuole, che quefia pianta ſit Hjffof’l”
gono per ii Vero Moro: nome comunicato, a quefi’ *vera Dioſcoridir , 19“ Serapioìlir, ma dice ancora,
erba da .Marom- Rè-rli {Tr-aria , che no iù il primo che multi Origmmm Crt-tica”; apPe/lantpquoniam
inventore ,-com’è l’opinione di Lake/lio . im!? ad nor defc’rtur , che và a corriſpondere con
llMaro, ſecondol’inlegnamcnto diDioſcorizIe quel, che dicel’A/píno, c'ne tale pianta naſca
ſ IIS-.z.rflp.44.)è ramoſo , con i 'fiorilimili ailja; ſpontaneamente in Candia. Se pure ſi troraſſ‘dChÌ
non
‘-' P“A ~n_T~‘ſiÉ
' dell'uva Paſſa” Terebintína,che
’ nre i teſii cieci
"m ſi
nen lo voglia accettare per legitimo Mare di Dio
jeoride , almeno non potrà negare , che queſta leggono appü‘toic'ome abbiamo poſto nella qui ‘pro‘
pianta' non poſſa commodamente ſervire in`luoñ poſta ricerca del Ciſi. ll ‘Caflella,parílnen'ré leggendó
go di eſſo , perche hà ella ſimilitudine con la il teſto Greco ſi è accorto dell’errore dell’interpreto
Maggiorana z ma quanto all’odore la ſupera di ROM I 8d approva lfinterpretazionefle i teſtí PíC~
gran lunga , ed è di ferventiffimo ſapore, ſpecial cioli di Gale-*i0 z come più corretti 'dall’altro cante
mente eſſendo ſecca , e riferiſce Labelſio , e _Pena , Io non trovo e che il _noſtro Marantz; , non in_—
d'averlo ritenuto ſopra a r 7- anni,e che 'poi guſtatenda il teſto Greco, come aſſeriſce "il fflſteſloìa
roriteneva grande acnzia ed Io poſſo aggiungere , perche molto bene ſi "e accorto dell’erroreìdelìla tr!!
che avendone ?Imparato ri poſtodnduſtrioſamente, dizione del Rota, e` ’perciò-pone l'a' vera'rice’ttà
con colla più di (Serafini fa ‘dentro certe carte,una in conformità di 'quei'la , ſeguita-,dal ſno calli-gio
Romana , ed è la me'defi m'a , che ſeguiſivaſſilnoiiro
piantadi eſſo , l’aſſaggiai, e lo trovai vigoroſiffi
mo , tanto nell'odo‘re , quanto nel ſapore , il che famoſiſſimo e e dili'gent'iſſìrño Ferrante‘ Im'perzíto
_fà oſſervato non ſenza meraviglie- e quali tu tti imoderni , come‘St’egóſr‘tà Ferie-ſie?,
ll Mato ſecondo Diojcaríde , hà lo virtù ſue Amedeo , Ronde/ezio , il Collegio vdi ‘Bei-gelati ,_ {ſi
ſimili al Siſembro, di dove ſi pot-ria trattare l’ar ‘Fiv-enza , ll Veccberiv, Deflè)ii0’, Bauderon‘e, Orlrſoz
gomento , che il Siſembro , può ſoſiituirſi per il Silvia , Borgarucci , Corda , Mattbioli , Corteſe , _’-1-
s-

Maro .- Si mette negl’unguenti , che ſcaldano , e Caſe/Zam I .Terapia/ze , Raſir,‘HalÌAbbhn 1 ed ai


ferma l’ulcere corroſìve . tri .’ A qneſta dÈſcrizzíone di Cifi corretta VLC“ S-TL'-

Di’ ‘v‘i hanno aggiu’ntdun’alt‘r‘o ing'redieìë te i‘ “che


_T R O C I S C I ſono' l’ngne odorate’, ' che~i Greci chiamano Om'
fiji di Demetra” . cln , ma tale parola , è epiteto‘ del ‘Ed'éllio, 'che eſ
ſendo perfetto , doveîrà apparire di_ colore 3 come
P Iglia di Polpa di Paſſoli bianchi . Terebenti l’ugne umane , cio"e coh quella bianche‘zz'aì d‘ella
na cotta ana dum-24. Mirra‘ , Squinanto radice dell’ugna , e perciò. il perfetto Bdellio ſi
ana drama 2- Cinnamomo ~, ”amare-Zafferano , chiama Bdellio unguinoſo , onde vuoleDedroei-d
drama. Bdellio Unguinoſo , Spico Nardo , Caſſia te , che del-Bdellio ſe ilepigliano regine 'J' cioè‘ ,
Lignea , Cipro , Bacche di Ginepro ana dram-z. dice il Maran” , quella 'parte'che è più’puraneh
Aſpalato , drain-2. e meza , Calamo Aromatico, l’altre , che hà , come s’è_detto,ſì'miglianza con il
dram.9. Miele quanto balia. Vino p'o‘ca quantità colore dell’ugne umane ,' “oli“de l“Gre‘ci "gli“d‘anno
Si formano Trociſci ſecondo l’arte . l’Epiteto , di ſidellio Onichite z _e perche impede
Face/tin!! Uſa. i‘ ` " ſimi Grecl chia‘màdo l’ugue odoratè `Ònicbe a‘ che
Vagliono all’ulcerazioni del fegato, del polmo iBarbari dicono Blarta Bîízanzìa, ſi ſono quàin
gannati alcuni ſcrittori ,ì mettendo @elio-ingre
ne , ed a tutte l’altre parti interne, parimente ul
cerate . ' diente di più nel Cifi ,111‘021 ac‘corgcndoſiìa che
La doſa è da uno 1 ſinó a trè ſcrupoli; l’Onichite era condizione'del perſet‘to'lzdellixo . ‘p '
Durano in bontà per trè anni. Si diſſolve nel vino" il Bdellio z* e. laMirra, e
La voce ('ifi , è parola Egizzia , che inſeriſce con effl già colatî , ì ridotti ſPeſIì vi ‘ſi‘ 'mèſclí'ia lìi . .e

Profumo , e per tale uſo i Sacerdoti Gentili ado polpa dell’Uva Paſſa , e poi vi s’aggiunge la Te
pravano i Trociſci Cifi ne i templi de loro falli‘ rebentina cotta , come al ſuo proprio ca o s’è
Dei , come ſcrive Biaſe-aride ,‘ Plutarco Demo detto ,- e Poi con il rim‘anen te delle Polvër ’ſi fà
rateſ [ib-1.mp2 4.)ed altri :dopd furon introdot perfetta maſſa, per formare Trociſci, i quali poi
ti nell‘uſo Medicinale, e ſe ne componevano mol ſ1 ſanno ſeccare all’ombra '. ._.ñ_u-y_

te , e diverſe ricetteze ſpecialmente Paolo Eginetfl,


(1ib.7.cap.22-) ed Aezr‘a( [ib-l ;.eafu‘ 16.6711' Sala T R O C I S C I"
re , e Luna” ) mettono il Solare, ed il Lunare,che› di Minio di* Gimdi Vico .
erano Profumi ſpecialmente dedicati al culto
del Sole , e della Luna , e così ſeguiva anche degl' iglia di pane crudo ben fermentato onc.4..~
altri Dei , ad ogni uno de quali offerivano uno Sublimato, onc. l . Minio dram.4. con acqua
particolare profumo di Cifi . - roſata ſi formano , paflelli come pignoli ,j e ſi ſani -__
Per uſo inveterato ſi pone nel Mitridato la ri— no ſeccare in forno tepido . v '
certaldo] Cifi, deſcritta in verſi dal famoſo Dema Facoltà , ed liſa,
crate , nella quale in alcuni teſti Greci degl’An Sanano mirabilmente le‘fiſ’tole , pu'rgano l’ul
tidoti di Gaſeno tradotti da Giulio Marziano Rota cere ſordide ì e molli ſcono‘ i‘e’ calloſe , e levano l’e
fi legge ſcorretta la doſa della Mirra , Cinnamo ſcreſenza della carne cattiva .
‘3.1.0 , e Gionco odgrato ,facendola uguale a quella e hó‘
ù’_ _ b4_. _:.-e
izñ,

DELLE ROLVERI IN GENERE]

[lelle materie grofl'amence polverizzate, me_ mento ridotto in polvere, che noi diciamo ſpe aó óñ..-.óñ-.,3—,—.= "—-e;<
’ * ſchiate con Zucchero , che Galan” chiama zie , o s’abbia da ‘pigliare prima , o dopo il páſto e
Tragemi , e ſi coſtumano nella fine del palio, ſono la mattina , o il giorno ,'e di qualſivoglia'ter'nPO.
(letti dai Latini Bellaria , ed imoderni Medici Quelli gl‘Arabi chiamano Suffuf, benche ſem
danno il medeſimo nome a qualunque'medicaz plicemente intendono , per le polveri ſottili, ed
‘ T ’ A17
471 ‘rei-tro FARMACEUTQDEL DONZELLI
'Alehaol ,Per le ſottiliffime; ma Noi col nome di che ſca—rica la Teſta . Qgeſta polvere ſi piglia ogni
Polveri generalmente comprendiamo le polveri marina per molti giorni .
ſemplici , e compoſte | groſſe , o ſottili .
POLV ERE, O TRAGEA
P O L V E R E Capitale di Lancio , control-1 Vertigine , ed
Capitale Tempi-ata . Apopleflia,.,

Iglia di Roſe Roſſe a Balauſti , Maflice , ana P Iglia di Maggiorana e Betonica , Salvia ,
. drama. Mace , Incenzo , Sandali bianchi , Roſmarino , Laveudola , Meliſſa , Stecade,
Iiori di Lambruſca, Bacche di Mirto, ana dr.: ana ſcrup.r. Noci Muſchiace , Cinnamomo , Co.
:Sacche di Cipreſſo, Scecade, ana drain. i. e meza . riandri preparati , ana Aram-g. Cubebe , Carda
.Di tutte -queſte coſe ſe ne fà polvere ſorciliſſ momo Galanga , Pepe lungo , ſeme di Gallitri.
ma , e ſi conſerva bene ottarata in vaſo di vetro , co , Semi di Peonia, ana dram.unai,` Garofani,
odi terra vetriaeo . Mace , Zedoaria , Gengevo , Finocchio , Carpo.;
balſamo , Legno Aloè, ana dram.meza,zucche.
POLVERE CAPITALE SALDA ro libra una ;meſchia . e fà polvere .

L [glia di Pulegiop', Calamento , Scorze di Ce; P O L V E R E


.
~ ,,_dro , Maggiorana , Stecade , Beronica ,.Ga di Cratane , [perimrntata contro la
~~ :oſani , Gomma di Ginepro , ana parti uguali. Vertigine ..
Se ne fà polvere ſottile r 'e s’adopera aſpergendola
‘divertice del capo . Iglia di Cinabrio minerale vero , {e non ſar.
tizio oncia meza , Coralli Rofii preparati.
,mſi-v E_ R 'e‘ _c o a D I A L r.. Margarire preparate ana ſcrupq. Zafferano ſer-r.
foglia d’oro numero r ſx i
—-— —~— -.~.
., .\ Iglia ‘di cinque Pietre prezioſe preparate , li Ogni coſa ſi macina ſottilmente ſopra d'un
- ‘ marura di Corno di Cervo a ſemi d’Acetoſa, Porfido , e ſi meſchiano. Daſa grana lo. i:. o
ana dramrz..Coralli bianchi, Coralli Rolli , raſu vero 1 6. con acqua di Giglio Convallio ,provoca
-ñ..
;a d’Avorio', ana dram, r. ſoglia d’oro, e d'argen il ſudore . Queſto rimedio è ſtaro più volte ſperi
,to , ana num-:0, meſehia , e fà polvere . mentato contro la Vertigine . .
Contro il medeſimo male della Vertigine, ſcri-`
POLVERDANTEPILETTICA. ve Giu/Ep” Meran-mo un rimedio Faciliffimo da
fare,con ilquale ſu reſtiruiça la ſanità ad un gran
.—.—óñfw._—,…_.-
' Iglía di Radiclie di Peonia Colta nella man de di Francia , che pativa una Vertigine , che lo'
`canza della Luna dram.z.Dicramo bianco faceva cadere in terra , ed un Contadina o autore
dra m.4.Legno di Viſco Qgerciiio dram.r.e meza, di queſto rimedio e fà inalzaro , ed onorato ſopra
Cub-:bet Coriandri Preparati ana dramma me molti Medici celeberimi della Francia 1 perche
2a , Noci Muſchiacedramma una , meſchja , e fà contro l'opinioni di elfi , libero facilmente il pa
polvere . ziente , facendoli Continuare a pigliare tale rime
dio , dal principio della Luna lino al plenilunio ,
POLVERE" O TRAGEA e più ſe biſognerà . ll rimedioè tale . Si piglia di
contro tutti li malifreddi del Capo . Stereo di Pavone Maſchio per imaichi, e di ſemi
na perle Donne , lì fà ſeccare a e poi ridurre in
[glia di Radiche d;Acoro dramJ. Coralli pre polvere , e ſe ne pone una drain. a macerare per
parati drama. Fiori di Calendola , di Beco una notre in vino bianco , dopo li cola per una
nica , di Scecade , e di Roſmarino , ana ſcrap.: pezza ſottile , e ſi dà a bere il vino al paziente la
_ Coriandri preparati, Noci Muſclriare , Cinnamo martina a digiuno .
mo ana oncia meza , Semi d'Aniſo, di Finocchio
dolce , di Peonia , Silero Montano , ana eli-am.; _POLVERE-a O TRAGEA
Cardamomo, Garofani e ana dram.una . Zuc contro tutti i mzr’i del Petto .
chero di Roſmarino, quanto baſta a conciliare gna
Pro grato . p P Iglia di Spezie del Diaireos , del Diadraramo
La doſa ſarà quanto cape mezo cucchiaro d' freddo , ana dram.: . e meza , polvere di R3—
Argento: fi piglia la macina . dice d’Ungola Cavallina , cime d’lſopo a ſemid'
Giuſeppe Maremma ſ Farmac.R_ifi›rmatalſcri Ortica , ana ſcrup.4. polmone di Volpe prepar.
ve quella polvere , lodandola per ſollevare quelli, dram.meza 1 Fiori di Solſo , dram.u na , e meza i
che hanno il cervello troppo umido , e percouſe Eſſenza di Perle , di Coralli , ana dram.r. Zuc
guenza orcuſo , e poco illulfrato , rendendoli per chero Candico Violaco , quanto baſta _: lìmcſchia,
ciò tardi in tutte l’operazioni principali dell’anr. e ſe ne fà polvere .
mo a e di più torbidi- al ſenſo. e privi di memoria,_ Facoltà r ed Uſo ,
giova ancora a quelli , che ſono ſottopoſti al mal ' Vale eggregiamente contro tutti gl’affecti del
caduco , `alla diſtillazione , paraliſia , o debolezza polmone , e contro l’aſma iſteſſa , difficoltà di re
de nervi r al letargo , ed altre ſonnolenze e ſacca ſpirare , alla coflè invecchiata , econtro lateſif
prima una canonica purga , con qualche pillola 2 c'hezza g ed ulcere del p'olmone .
I-'OL`
E_ ____ _

_ , PAKÎÎETEKZÎ 'èrr
il X’l‘ i‘
PV“ POLVERE CONTRO 1L TUMORE_ ‘ razione coil tutte l’altre parti del corpo umano;
della grz/_a_ i dura Bozza ._ non tantoſto patiſce egli, o commette ecceſſo, che
> ſubito l’altre membra compatiſcono, ſeco; 11’311*
Iglia di ſpugna marine., e di più piglia ſpu; ſorgono infiniti mali; onde l’appliccrei rimedií,
gne’, che naſcono attornoalle Roſe Canine , allo Roma“) Offiſo 1 caggiona la ſalute all’altro,
che di ſopra nel proprio capo diceljìfoo_ a lungo a Parti ammalato del corpo r
an-z. di quelle ſpugna ſe ne fa cenere ,, ſecondo ` Prepaxaſi la. radice di Arene, per la polvere lio-l
matíca a EQCCOgüQUdOIa a quando comincia a ger
l’altra, poi piglia ceneri, di quelle ſpugne_ z ono.: .
Cenere di carta_ ſtraccia drama.. Ginnamomo moglíaſe a “Ciò lſſî VÎWÌ di Eſſa non lì diffonda
onc.meza e Coralli roflì polverizzati z_ drain-i. e per le foglie di_ eſſap. doppo di, aVerla nettata, e la
mezo: ſe ne_ fa polvere -. vata ſi taglia in fette ,_ quali lì macerano in vino
‘ Wſto ?zan rimedio, flogolarífiimo' contro. il bianco, che li ſopravanzi due dita,_ laſciandole in
tumore della gola x, detto 8,0220 ., Il modo, d’opefl luogo ſreddorper’ ſpazio di i4- Ole, poi_ ſi, macera
rarlo edi, pigliare- un’oncia ,_ e mera_ ,_ o due di_ in nuovo vino‘ per x z.ore,e ciò, fi fà per reprime
_detta polvere ,, o più ſe vorrà 1 e l’infondl in un mere z e mitigare il ſovçrchio. calore’ del ſuo ſale.
Vaſopienq di vino bianco! laſciandola macerare pnngitivo‘, il quale_ ſuole ulcerare la pelle delle
per due,o trè giorni,poi_ nel tempo del Plenilunior_ rnani , ed aIZarvi le vefiìehe di, chi la maneggia .,
quando la Luna comincia a mancare,all’ora beva nientedimeno, (là naſcoſlo in quel ſalgcosì_ acuto,
il paziente ogni mattina a ben per tempo , due , ox e pnngitivo_ quella_ forza penetrante , la quale lì_
tri: oncie di eſſo vino~ ,e 'finche la~ Luna comincia a deve artificioſamente raddolcire i che più non,
creſcere ,_ ed all’ora a’aſtenerà di pigliarlo , ſin’al-` ponga la_ lingua, e laſci la facoltà ulcerativa. poi
i? l: l‘altro Plenilnnio , e_ lì continuata per altri quin macerataflhe ſia,lì mette a ſeccare in forno, con,
dici giorni 1 ſe_ pel- caſo_ la prima volta , non ſarà ‘YÈDÌF‘RWPQMÈCPÌSÌQ-e '
:Ill: curato perfettamente , e così_ vederai 1 che ſicco
me la Luna manca , viene a mancare il tumore 5 P 0. L V* E R E
ma_ biſogna prima adoprare qualche_ purgentg. ' . contro l’Itterizíaz provai-rr ~
conveniente, all’illcll‘o male , ` ‘
S l raccoglie lo.Sterco. di un pieciolo, Papero è'
P O L V E R E , che nel tempo di, Primaverafi_ paſce di erbe:.
Stamatíca del Mercante-L quello &er-co ſi ſàſeccarero_ al Sole, oaltro calore
mode-:atm della cui polvere fidaràmezza , o una.
P Iglia di Radice di‘ArQne, preparata I come, dramma, ſe il male ſaràinvecchiato. eli può pi.
diremo appreſſo,onc._2.rad.di Acoro volgari-ex gli-are” da per ſean. con vino bianco-‘Non, vi ſarà.
Rae'. di Pimpinella ana_ onc- i` occhi di Granci, male d'Itterizia, che non fi. ſradichi_ L ed affatto fi
one. r. Cannella dramme g. Sale di Aſſenze., e di riſanicon tale medicamento- dandolqtrèz quatñ
Ginepro ana dram. r .di Zucchero Roſato quanto, tro,e cinque volte . Per renderla più grata ſi può,
balla, ſe ne formi una polvere grata al gu o . meſchiare con ella polvere un poco di Cannella ,
Riſeriſce il ;Merce-tano di avere avuto_ queſta e Zucchero -.. Contro l'iſtcſſo. male è_ anche gran
ricetta dal Signor Bin/quanno Medico eccellenñ. diffimo , e ſicuriſl’ìmo rimedio la parte bianca.
tiſfimoril quale nel preparava 80,.libre per: volta, dello llerco delli Pollallrelli , o Pollanc'helle 1 c ſi
tanto eta creſciUto l’uſo, di elí‘a,per gli effetti am adopraìſacendone polvereanel modo di ſopra, e lì
mirandidi tale Polvere, perche ha peculiare ri piglia nell’iſteſſa quantità , e tempo ,_ e ne_ vedrai_
guardo di giovare efficacementemon ſolamente a., effetti maravigliolì, di che_ lo ho, fatto eſperienza.
con ſettare lo Romaco- ma anche l‘nſſeguentemen (Mella medeſima polvere . giova per rompere la
te alli mali del capo” ſpecialmente all’acutiffimi piet_ra,_e per cacciarla fuori_ dalla veffica.e per ſai;
dolori di emicranealalle vertigini,alla malincu urinare .
nia ipocondriaca e al_ principio dell’idropiſia › ed Sd,che cagionarà maraviglia ad alcuni . come
altri 'mali conſimili . Si adopra facilmente per tali eſcrementi poſſano debellare , ed eſtirpare i
rompere_ la pietra , e di più giova contro la feb-ñ detti malizſi riſponde,che la natura di quelli ani.
bre Wanna i perche è dotata quella polvere di mali è caldillìma,e ſono` dotati di una facoltà ſol
una’ virtù , e forza di diſoppilare il fegato o. e la furea,per il natural nitro,che poſſedono. ed inſie
milza, e tutto il mÉſenterio , liqueſacendo, rom-. me di una certa mirabile facoltà; con la quale 111-,
ETH
’ì‘ pendo z e diſperdendo un certo Tai-raro viſcoſoz çidonozaſſottiglianofld aprono e '
dal quale,come radice.pullulano. molti mali lun
ghi, e la parte principale di tale operazione vie P O L V E R E
”tir
’r2
ne originata da un cel-to ſale pungitiuo , che li coflrettioa di Calmo.`
trova dentro la radice di Aroue. il quale_ è baſe, e
“2_— ſondamen to di quello ſecreto , che ſi chiama Sto [glia di Aloë , granelli d’lncenzo , ſcorza di
e." matico , perche cominciando ad operare meravió. ' Pini z Terra Lennia z Bolo Armeno , Pietra
glioſa-nente in ſollevare lo ſtomaco. che nel cor Ematitedpociſtide , Zaffarano , Galle immaturez
po umano è, come padre di famiglia, corroborare. ana dramma_ una3 Se ne faccia polvere .
che lla eſſo , ſi può dire , che nc_ flgua la ſalute a
”1-7
tutto il corpo , perche la bocca dello llomaco ,
avendo molta coinmunicanzaz con ſenſo, e coſpi-z
POL-ñ‘
376 TEATRO Mimun”; DEL DONZELLÌ
*P o L, V- E R E. Se ne fà polvere ſottiliffiſm, eli dl a i pazien.
Coſi”: tivaſeconda_ -. ti, poco prima d'andare a dormire - La doſa èdi
quattro ſcupoli ,
r
Plglia di Baio Armeno lib.1.Mî rtilli lib. mez
²²›ſangue di Drago ouc. 4. lucenzo, Maſticeo ana POLVERE ST'ERNUTATORIAL
OnC-l-Roſe roſſe, Balauſti, ana onc. 2- ſe Il? facçiz
Poljçere ſottiliflima - i Piglîa dl Pirèrro onc. r. Caſtoreo oncia mer;
za,Elleboro bianco, Elleboro negro ana dram- r.
P 0 L V E R E Maggiorana, manip. L. Se ne R1 polvere ſottiliſſr.
Iucmnatíua di Gio: di L’ira; ma. ~
P O L V I. R E
[glia di Aloë , e Miri-a ana dramma una, Sar ’di Meſi” contro le cadute, :Per-colſe;
cocolla dramma una , e mezza. lncenzo, Fa_
Irina volatile , ana dramme 2. Sangue di Drago, Piglia di Riobarbaro ſcelto dram. r. 3010 Ar
Terra Lennia,ana dramme due, e mezza, Tuzia, meno Orientale ſcrup-r. Rubia di Tintorigmf,
Litarg’irio , Gomma Tr‘agacanta a ana dramma Se ne fà polvere,e fi meſchia . '
;una . Se ne fà polvere ſottile .
P 0 L V E R E
_POLVERE CONTRO _V'ER'MIJ Antipoa’agrica di Girolamo Donzelli”;

"Figlia di Radice di Dittamo bianco, Seme Piglia di Camedrios, Iva Artetica i Centaum
Santo, Seme di Portulaca , di Acetoſa 'i Cörail’iha minotre-,AriſtolochiaaSalvim Bettonica ana onc. r.
ana dramme due, Semi di Cedro mondi, Rrobar Midollo di‘ legno ſanto onc.8 Se ne fil polvere ſor.
baro eletto, ana dramma mezza ,Corno di Cervo tiliffima ſeparatamente,poi ſi meſchia diligente;
abbrvggiato , e preparat‘o dramma una‘. Facciaſi mente . ~
polvere . ` ` ' Le Doſa èdi una dramma,e mezza.
Si trova ne i Conſegli di Lorenzo Sco/zio, eli
P 0 L` 'v E R E adopra a preſervare dalla Podagramſandolalungo
contro *vermi maggiore. ` tempo,e fi piglia con vino a digiuno .

Iglía di fiori di Perſorata , di Cent. minore AGGIUNTA.


ana dramme 2. Corno di Cervo prep‘aratm
di Coraltheme di Portulaca,di Cedro ana dram P O L V E R E
ma mena , Corallina , Genziana , Dittamo, ana di Bar-clic di Sambuco teatro la Diſc-”twin
ſcrup.r.AſarmRiobarbaro ana ſcrap
Ziffarano, Scamonea preparata, due, Mura,
TrociſciſiAlhun-ñ
S‘ I cava il ſugo dalle Bac che di Sambucmquanſi
dal ana ſetup. 1. Cinuamomo , Coriandri ana L do ſono ben mature , con il quale farai palla
dramme :Zucchero poco , Per mitigare l’inſua con farina di Segala; ne formarai piccioli pagnot
_vità del guſto . - ' ti, Facendoli cuocere nel forno, ſmo che fi poſſana,
Doſa dzamma mezza a (lr-am. una. - ' polverizzare. Piglia poi della detta polvere, e ſor-l
Bella polvere la pone il Qſt-”erano , e vale mane paſta con nuovo ſugo delle Bacche di Sam
er cacciare ivermi › e per purgare il ſeminario bucoaſhceudo parimente cuocerla alla durezza de
di effi , benche tale polvere tia ingrea al guſto, biſcotti , ripetendo cale operazione ſino alla Lem
nientedimeno la ſua forza è grande , ed efficace volta; finalmente ne farai ſortiliflìma polvere,
per diſradicnre i vermi dal corpo umano ,in mo_ quale lì conſerva ne i vaſi di vetro , o di terra ve
do , che non ve ne rimane pur uno nell’inteſtini, triati, per lungo tempo .
perche porga gli umori corrotti, e puri-eſatti , di Bella polvere è un grande ſpecifico per la
dove viene originata 'la copia di e-ilî vermi, e chi Diſenteria - Se ne piglia una dramma con altre
non' può pigliare la ſudcrta polvere-,della medeſi tanta polvere di noci muſcliiate dentro di un'ovo
ma ne puo‘ formare pillole . cotto da ſorbire, o con acque appropriate
Chi voleſſe adoprare contro quello male di Queſta ricetta la ricevè in dono il Arretrati*
vermi il vero ſpecifico a‘ ſappia che li vermi .che dalla liberalità di quei due famoii Medici di Ger
uſciranno dal corpo de'pazrenti , o vermi terre mania, Giovanni Artbmrmna, e Moſanm qui!“ I”;
.ſtſlzdettl [ſcali. prima lavati Con vino bianco , e chiamavano Tragea de’grani d’Aéìes , perche coi
poi ſeceati in forno leggíermente caldoybevendo r viene chiamato il Sambuco da’Greci .
{ene una dramma,o poco più con vinO,o brodome
vederebbe mirabili effetti. POLVERE CONTRO L’ASMA

P O L V E R E P [glia di foglie di Cardo Santo, 'Cart-arm“…a


P” dn' urina i” letto :te/fiume . dram. 2. Pepelnngo dr. 1. Foglie di Sem
mondatmRaſhd’Arone ſeccata ana (lr-unì :. Amſo
Iglia di Agrimonia un’oncia , Tuniche di dr.mezza,Diagridio ſcrup.mezzo. ,
ventricello di Galline lavate con vino, e poi Se ne facci polvere ſottiliilìma , la qualeſi ſl‘
ſeccare onc. mezza , Cenere di Riccio Terreſhe parte in dodici parti uguali, e per ſei giorni ‘Tm'
one.. g'. ciuul
` i
PARTE-TERzA‘.-- ;m
‘cinui ſe ne piglia' um la mattina , ed una la ſera peagià aperto , e di più nel canch ero della boccae
con vino bianco, o brodo - Se il male ſarà contu ed in qualſivoglia affezzione di gengive , Noli me
mace ſi doverà tralaſciare la cura per qualche tangere, ed a tutti li vìzii della bocca
giorno” poi ſi riporterà la ſudetta polvere , finche Mortifica piacevolmente , e mondificn. qualſi
il male ceſſa . voglia piagmſenza alcuna moleflia del paziente.
Martino &al-tudo cent. *lv‘lll’df- 8. ſcrive una A qualſivoglla cottu ra [i ſoprapone un panno
ſimile Polvere; ma Io della preſente ho fatto bel bagnato in eſſa. l `
liſſime prove,aucorche l’aſma foſſe invecchiata. Si ſanano tutti i vizii del ſedere di ambeduei
ſeſſncome Aniſictqſhagnandoli con panno,come
P O L ‘V E R E ſi‘ è detto. '
di Pietra Medicamentoſn del Cru/lio .
.Modo di ”farla .
P [glia di Vetriolo verde una libra, di Vetri@—
lo bianco mezza libra, Alume crudo una li S E ne piglia un’oncia , e ſi ſcioglie con una ll~`
bra,e mezzaſhnacronqueſto ſi trova nelle fornaci , bra di acqua piovam( ma non di fontana) o
de ivetrari , alle mura della fornace , dalla parte altra diſlillata a propoſito del male , poi fi feltraz
interna, Sale comune ana onc- z. Sale di TartaroI ç ſi uſa l’acqua chiara,
di Aſſenzo,di Artemiſia, di Cicoria, di Perſicarlaz .lv. "
di Piantagine ana oncia mezza. _ AGGILINTA.,
Sì mettano in una pignata vetriata , e_ ſi ſo
prainfioude un poco di Aceto Roſato o cuoci con P O L V E R E
fuoco lento di carboniflgitande ſpeſſo, e come co Contro tutte [e ſpari: _de/l’ Ernie ..u
mincia ad iſpeſſirſi a aggiungi Ceruſa Veneziana
libra mezzaffiolo Armeno ouc.quattr0. Ogni coſa Igh‘a di radice di conſolida maggiore oncie…
ſi meſchia diligentemente , finche dalla forza del ’ mezzo,Polvere_ di Erniària oncia unazPolvr-z
fuoco mediocre .1 ſi condenzi in mala dura come. re di Spugne , quali naſcono di attorno ai ſtipiti
pietra_ . _ delle Roſe canine dramme. trè s Magiſterio de Co
ralli,e di Perle ana dramme due@ mezza,Magiſte
filtra drfi-rizaione più breve della rio_ di Pietra Ematite. ſcrupoli quattro 9 Spodio,
pietra Mediamente/ir, Terra ſigilllata anadramme du’ez Cannella, e Se- .
mi di Finocchio dolce,ana dramma una, zucchero
{glia di Verriolo lib- r. Nitro libra mezza, Roſato , quanto balla a rendere la polvere grata al
Ceruſa,^lume,BolQ Armeno ana onc.4_. Arñ… 'g uſim_ .. polvere a quei,che patiſcono d'ernia , ſi.,
Quella
moníaco onc 2. Ogni Coſa ben polverizzata I, ſuor
che la Ceruſa . e bolo , che ſi ſanno macinare in“. dà la mattina, per più giorni ,_ uſando per?) allieve
marmoſſl pone in pignata_ aſſaicapaceffi viſi gitta me le ſolite legature, , .
ſopra t-mlo aceto comune , che cuoPra la materia L’eſperienza L che ſi ſono fatte di queſta polve-~ `
per due dit-am Iicuoce . come ſi è detto dell’altra, remelle rotture incipienti_ in particolare, obliga-‘
Sono innumerabili le virtù di_ queſta Pietra, nozche ſe ne faccia publica teſtimonianza appreſ-v
che perciò alcuni la chiamano anche Lap': Sa ſo i biſognoſi di eſſa , non tralaſciando il dovuto
luti:. ~ p onore, che merita il Verranno , il quale liberal.
Adoprata eſlernamentegogüe ſubito qualſivo-v mente la communicò con le publiche ſiampezcon
glia ulcere , e tutto quello . che ſi. può riferire ad feſſando d'averne eſi‘o avuta la ricetta per mezzo,
eſſe ulcere-.Si lavano mattina,e ſera,e.vi ſi_ ſopra'. del Signor Gen-:dio z Medico, dell’Altezza Reale
P0116 un panno di lino bagnato! di Savoja .
Tuglie tutte le_
CJ la parte affetta. fluſſioni dellîulcerez
. e mondifi—
~ i
Dell' Emi-trim
Dill'ccca le ſerrte,e le piaghe antiChQil‘OPta. im~
poſtc-vi li panni bagnati con eſſa. E‘ Appuntol’Erniaria quella ſpecie di Poligo-p
Ruffoda i denti ſmotii , e_ conſerva le gingive
dalla puriedine. i
, no , chiamata da molti Erba Turca ,_ quale
per lo più naſce in [noghi aſciutti , portando ſeco
Ellinguo le lagrime_ degli occhi , ne toglie il un colore z che nel verde gialleggia , E oggi erba
roſi'ore,ed il dolorcze la caligine,applicaiidoſi con molto conoſciuta, e dall ’effetto , che fl di giovare
penna bagnata, negli angoli degli occhi. particolarmente nell'ernie , ha ricevuto il nome
Null`Ottalmia li ſcioglie con acqua Roſa 2 o’ìdi d’erniaria , banche non manca chi di più l’attri
Eufragia,o di Verbena- , , _ buiſce proprietà di rompere la pietra nel corpo
Toglie l'Eriſípela,bagnando un panno.e ſopra. pigliata in decozzione, o pure in polvere con vi
poſtoal male , e come ſarà aſciutto , ſi bagna di nO- Vale anche contro la diſen tariaaed impiaſira—
nuovo,e ſe ne và in 24.0”, eſe vi ſaranno buchi. ca è utile a curarei morſi delle Vipers:. Daſſi util .ñ—…~

ſi laviuocon queſt‘açquazcome diremo. . mente l’acqua di eſſa diſtillata , per togliere l’0
Sana la ſcabia,lavandoſene la!` ſera. ſtruzzione del fegato {e bevuta la medeſima per
Contro le ſerpigni ſi adopra con pochiſſima ſpazioñdi quindici giorni continui a guariſce dall’,
acqua,e così ancora contro la Tigna. lterizia gialla . . 3,'
di adopra felicemente nel Canchero delle Pop L 11 " .- nLLL’EPIT-ſſ

__,.__\ .._
m ' TEATRO FARMACEUT. nm. DON’ZELLI
DELL’EDITTIMEINGENERE. .
G Li Autori antichi confondano l‘Epittime Diamargaritone freddo, polvere dell‘Elettuarîo,
coni MalagmhFotLEmbrochim Scillicidii de i trè Sandali ana dram.i.~‘e meza , polvere
chiamati (la i Latiniffimfilfio, U" Irrigatía. e ben di radice di Torn-ientilla , di Gem-iena , di Dlt.
che tutti ſono medicamenti di forma liquidamul— támo , grana di Tintoria, ana dr.meza,meſchia .
larlimeno Fernelio vi fà differenza,perchei Foti ſi
colluma di applicargli in qualſivoglia parte del EPlTTIMA CORDlALE
corpo, la dove l’Epittime lì applicano ſemplice temperata informa.
mente al fegato,ed alla region del cuore , ed Io vi
aggiungo anche lo ſtomaco. L’intenzione , per la P [glia di Sandali bianchi ,- Sandali roffi ana
quale ſi applicano l’Epittime , ſono due peculiari on c.meza, Roſe roſſe, Coralli roflì preparati.
motivimno di alterare, e l’altro di corrobotare,e Scorze di Cedro,Been bianco, Been roſſo, Seta tidſi
per l’una5e per l’altra intenzione ſi compongono ta in grana , oſſo di cuor di Cervo ana dramma i.
di acque drllillate cordiali,ed aromatiche” dè ſu Zaffarano , Cannella, Garofani 1 Legno Aloè ana
ghi con aggiunzione di varie ſpezie cordiali a ed dr,meza, Ambra ſcr.1. Acqua di Bugloſſa di Me
aromatiche , la doſa delle quali ſi regola dal lico liſſa ana onc. 4. Acqua Roſa onc.8. Vino bianco_
xe2petche per ciaſcheduna libra di eſſo vi fi pone potente quanto baſta .
va due o trè dramme di quelle materie . ſecondo' @e ne fà Epitthima ſecondo l’arte.
ME"
l’indicazione del male , e della parte affetta. Vi ſi
coſlgma anche di ſciogliere in eſſe Epìttime , e EPITTIMACOMHNE -
ſpecialmente ne i tempi Peſtilenzialiaalcuna'con per il Cuore a chiamata &ſen/;oo .
fezzione Aleſiſarmaca , come ſono la Teriaca 1 e
Mitridçtmcon aggiungervi vino potente, il quale P Iglia di Teriaca Aram-due , Bolo Armeno
aiuta a corroborarme doverà entrare per ciaſche Orientale, Terra Sigillata , ana drammeza,
d'una libra di licore,la terza parte di vino,beuche Aceto Roſato , Acqua Nanſa,-quanto bafianoa
altri Medici più timidi' ne vogliono un'çnçia a e ‘ far linimento 1 per applicarlo al Cuore .
non più,e quella reoola doverà adoperarſi nell’iî~~
pittíme Cord‘iali: '31” quelle del Fegato , in Ve-Î EPITTIMA FREDDA'.
ce di Vino ,‘ viſi pone mez’oncia d’Aceto-a per -‘ per il Fegato.
libra di licore ì, afinche aiuti la Penetrazione del
medicámento-come anche hora il“ Faſe-bio con ta P Iglia d’Acqua di Cicoria , d’Endivia , _di Nel,
li, parole . _ÎUr ”imirum adjecm* , ac car-[ari: ing nufaro , e di Piantagine ana oncie ;- Aceto
_teríam ’az-m Marſicamentarum darfur/'rtf _ roſato oncia r. Polvere del Diatriaſandali , tir-r.
Si doverà avere á memoria ì, che l’Epittime e meza , Polvere di Diarhodone Abbate drama.,
per il fegato , e ſtomaco , dOVeranno ſempre ac Canfora dram.meza , meſchi‘a , e fà Epittime
compagnarſi con qualche ffie’dicamento aſtrin
lgente , a fine di roborare: ſentiamolo anche dai 'EPITTIMA STOMATICA
Fuſcbiq : Quíczngue ígítm‘ *bili rl/fi'n’men 1’71fer-~ i” forma .
re ”aſus-ri: , ir adſtrír/gentíum infradiëh’: Epic
the-maxi; liſa”: _La/”l ”eg/l'34!. ` P Iglia di Roſe rofl‘e , Menta comune , e Men;
L’Epittime s’amminíſtrano un’ora avanti il ta Franceſe, Aſſenzo ana manip.r. Scorza
Paiìomom’anche vuole Giacomo‘Fonta-vaſſarma di cedro dna'. Coralli roffi preparati , Maſtice
cia Genera/”e ſi dm'eranno applicare calde ſopra bianca ana dramd. Cannella buona e Garofani,
le Parti affette, per mezo di panni di lino, di ſeta-` Noci Muſchiate , Galanga minore , Legno Aloe,
o di lana tinta di ſcarlato . Dal modo d’applicare ana dr.r. Sugo di Pomi acidi, Sugo di Cocogno
l‘Epittime ſi viene in cognizione della differen ana onc.6. Vino odorato, quanto baſta . Si fanno
za , che hanno con gl'Embrochi , nOn ſolamente Epittíme , ſecondo l’arte , e s’apolicano ſopra lg
nelli materiali; ma nel modo d’amminiſtrarli ,’ ſtomaco .
Perche qucffi ſ1 ſanno cadere inflillando a modo
di pioggia ſopra la parteaffctta , eli Fomenti s’ EPITTIMA CALDA
atlopcrano con panni , o ſpugna . - ‘ “ì ' ' Per Io/Zomnco’.
Han-”ia avwſa , che non ſi debbano ponere
materie aſhfingenti nell'epittimeco‘rdiali , quan [glia d-'Acetoſella, Endivi‘a ana manipa. Al
do ”paziente èaſſalito'dagl’Eſantemiz Ne fiat tea con le radicl‘le manipmezoſhſſenzo pug
fallinrlrome ad Par-tem nobililfinzam , cui-”3- ofl' mezo , Roſe roſſe PJ. Coriandri prep-oncm di
ciò oſta 710]?” carere negm‘t -` ' v tutti 'trè'San’da‘li ana‘ dr.r.e meza Barbero, dr.:
fi c‘uocono in due libre d'acqua , finche ſi conſu
E P'ITTI M A. c 0 R'DMLE* mi la metà. S’a‘pplica il brodo d'eſſe allo ſtomaco!
corroàcrntivu . con ſpugne s-o panni dì' lino . ~
i iglia d'acqua di Bugloſſa-, di Scabioſa , di
Cardo Santo, d’Acetoſella,di Roſe Roſſe ana
*a a
oncie g, Acqua _Teriacale, oncie 2. polvere. di
DELL'EM
PARTE TER’zA‘L " 479
DELL’EM‘BROCHI IN GENERE;
*un

E Mbroco è voce Barbara; alcuni credono, che accidente ſarà .impedito l’adoprare il bagno; e
. derivi dalla dizzione Greca 'Urra/umide plan conviene molto nelle grandi vigilie , nelle febbriz_
ſe” irrígia , ”nale Embrocatio , qua/r' a flavia de e ne i deliramenti , cosi ſi coſtuma il decotto di `
ſtare-1m” l'rrr'gatí0,eſplica &cuor-leo f In Plim-mac.) Papavero , e di Camomilla': Arcbigeno ?recettore
Ma iLat-i'ni Con nome più peculiare chiamano , d’Aezio , liberi) preſtamenre Agatino , che per
l’erfuſia , ó“ Irrigairio . L'Embroco differiſce dal lunghe vigilie delirava,dall’un0› e dall‘altro ſinto
Fomento , nel modo d’operarlo , perche il ſomen maſapite aj”: malto 01:0 valida irrigaro . Ponia
to s'applica ſopra la parte affetta con ſpugne , o mo qui alcune ſormole particolari deglembrOClÎi
panni ‘di lino , e non altrimente s’irriga , come
doverà farſi dell’Embroco o facendolo díflillare da E M B R O C O‘ "
parte alta , ſopra la parte biſognoſa , a ’modo di Per i1 dolore del capo , vigilia , o c0” delirio Z
pioggia .
Le materie,con le quali ſi compongono gl’Emñ P Iglia di Corteccie di Rad.di Mandragora oncl
brochì , ſono diverſi ſemi, o erbe , cotte 'con ac una , Capi di Papaveri num.r z'. Foglie di
qua , vino 1 aceto , liſcia , ed alle volte vi ſi me Lotti-rca -flViolara 7 Ariete , Serpillo , Roſe *ans
ſchiano ogli compoſti , e licori Chimici. La pro manip.r. e mezo . Semidi Latruca onc.r . tuttii
porzione delliqnali ſarà di ponere 1 per ciaſche Sandali,ana erica-Si facciñl'irrigazione ſoporiſora,
duna libra di licore , due manipoli d’erbe , ma`
dei ſemi dover-anno pigli'arſi trè oncie , e la bol E M B~Rv~ O C- 0 -ñ
litura doverà continuarſi , finche ſe ne ſvapori la' contro i mwbifnddi del capo . i -
menä del licome fi doveranno amminiſtrare ſem
pre a digiuno. e caldi 3 ma doverà purgarſi prima Igiia di Calamo adorato a Peooia, Cipero ana
il corpo del paziente . i onc.r. Beronica , Iva , Poiio ,' Salvia , Ori
Galwo ( [iL-3.11a Metodo cap-2;.) inſegna, per gano, Dittamo CTCÈÌ’CO” una png.: . Stecado, Roſ
che s’adoperano gl’Embrochi , e dice , che per la marino , ana manipds Coriandri , Semi di Peo
caduta'd’alto a ba [Yo , il medicarnento viene più a nia , grani di Chermes' , Seſeli ana drama. acqua
enetrare . quanto baila . Si cuocono , ſecondo l’arte . e per
NamMaex&ondulrzio
i3” rejîlítrifiuta rale opinione
, quemadmodum , dicendo: ogni libra s’aggiunge d‘acquavica,la quarta parte,
ffbrm'aſufmv
ſaxum cade”: . Neque enim Pau-fl ”after :neutra E M. -B R o E 4,0..
angu/Zinmrréîa ingrrdi , fed ”caffe :fl , nt Per i” ‘ ì‘ per la debolezza dalla firma” .‘
ſperſianem far: tenuior arremſeqnatur , ”t ipſe i* , _ .. i. , i; _. , . .

Ìmt [ib-fimpldoc” . Cauſam autem bujm rei pu. ‘Figlia di vino; Malvagia liba. Oglio Nardi}
to eſſe , quod cùm :x alto irrigatur , gatta qua* no , e Maſticino ana onc.;. Noci Muſchiate,Spico
dmn deſc-andrew, quae diari”: capiti immorauter, Nardo Lana’ oncie 2,. meſchia . *ì P' ~ '
facili”: intra penetrantJr-ttereà fa” eoumtar,
”ec ita inca/eſci! , ”t infami- [lla etiam irriga EMBROCO PER LA PODAGR'A'l
tiomr magi: in nfeä'r’bu: calidirfiarr‘ ex ”ſu , j“;

gnam infrìgidír . ' Piglia di Latte lib.2. Muccagi—ne di Pſillio one.`


Artic (1ib.r ”firm-”1.3 .cap. l.) dice, che que trè, Canſora drain-r .Vino bianCo onc.8. maſchio.
fio medicameuto viene uſato quando per qualche e queſti baſtano , per l’eſempio deglÎEmbroci .
7.‘ .

DE I EOTI, O FOMENTIÎIN GENERE.


`.

Foti , o Fomenti ſon o cosi detti ”ſom-”do z on. no nel mal di Pl‘euritide ,- di Fegato , e di Milza;
de il Fuſe/”“0 . Wed ſì'ílicet (clic’egli )ſuo ca. ma contro'il‘ mal di Pietra-,e dolori articolari ope
lore parte: cin-pori: , quilmr app/immurfimmnt. rano con :rotabile beneficio,perche rendono la cu
1 Medici antichi avevano i Foti in così Frequenta te rara, e per 'conſeguenza traſpirabile, come vue:
riſo, che con eiii curavano qualiivoglia parte offre- le Orz’baſia, ma il Fuſcbío (lib.y.cap.29.)v’aggiun
{adel corpoumanofflcche con raggio…: (aggiunge ge , che non ſolo aſſottigliano il ſangue; ma di—
Amedeo . Form tanta babe! commoda , ”t ”alla ſcutono qualche porzione di eſſo , mollificano i
par; ſit cor-pori; , 71mfrom‘ , boe efl per Forum ſcirri , ed ogn'altro tumore duro ', onde portano
`î`.‘ä~
"À’ſiì‘z
‘A*a* curari ”0” patiatur. Ma il peculiare uſo de i Fo anche quefl’utile , chefarter mitiàr dolore frac
ti è di ſedare i dolori del capo , orecchie , occhi › mantur .
petto . ventricolo . fegato 1 m'ilza , teflicoli , e de Il Euſebio nvverre,che:Ante Mme# cor-‘paris mr;
calcoloſi , e che difficilmente urinano › e di qual mazione”) , ut alia omnia locali-’t o pra/Erri”: i”
fivoglia parte , non offeſa di piaghe fl o ferite z e Carp-ire pletorz'co , a”: *chieſi: bumaribm referto,
.
f che vi ſi richiede maggior ſoccorſo dell'Epittime. non ſunt temere) mimo-02ml:: . Wi”: ”ma più:
Sicche è pur vero,che Ania. e Trulli-ma curavano humor”: arl ralefaéîam parte”: trabctur o ?MW
i mali degl'occhi,e dell‘orecchie con iſoli fomeoti. id fit , quod diſc-{titan- .
Celſo l’aveva in frequente uſo nelle viſcere , e fin Doveranno applicarſi i Fomenti alle patti *T
anche nelle febbri . Nè oggi giorno ii tralaſciaf fette , attualmente ſcaldati , ma non molto caldi',
L1 1 a perche
'id-só“

’466 TEATRO-’FARMACEUTJ‘ DEL D`ONZELLI
perche diceva [pp-:eran , che carni': :Favria-iti” FQMENTO PER LA PUNTllRA.
”am invebnne , lì vengono a rilaſſare le fibbre 1 e
P" conſeguenza ſi dlffipa il proprio alimento del, Piglia d’Altea , Malva , ViOlara , Camomilla,
.le carni , e vi s'induce umore eitrementoſo , e s' Meliloto , Fiori di Gigli ana manip-r. Fichilec.
introducono l’infermirà nei nerd, la. cui robu. chi num-20.8eme di Lino, e d'Amcos, ana cnc-i.
fiezza confiſte nella mediocre (cecità di effi 1 e ſe , Si cuocono con acquaml oglio .
tondo l'ifldſo lppocralq z Hemorragiam inferunt a
laxatir venir , fuſoquoſangnine , ó*- Ljpaxomiar, F 0 .M E N T _O
membri: ., diffiffltifquç ſpiritibur , bmc morr , di Wars” Anodini , in forma .
S‘avverte ancora di non farli raffreddare ſcpca,
il luogo offeſo . Se ſarà poſſibile doverà farſi a [1:0 Figlia di Camomilla con fiori , Meliloto con
maco digiuno , - ſpecialmente :nel ventritolo 9 fe fiori p ſemi di lino , di fien Greco ana.
gato, milza '. ma dove richiede altrimentc il biſo Si cuocono con acqua ed oglio parti uguali, e
.il.Fil-_- gno 1 ſ1 poſſono uſare d'ogni ora , e tempo , e s_` flinſeriſce
fà il Fomento , per
Anodino , ledare i dolori , chaquefio
ì
applicano con ſpugna ,o panni, ma ne i princìpii
dal male…, dove Levi:: ſHÌÌPEr ſunt admimſtrandm
ſe ne Peſſano riempire l’otre, q vefficlie › eponerz P 0 'M E N T O
'1'“
_1c calde ſopra il male ñ‘. -‘ - ,- per ”bl-rare il l’unico” .
. Qtſiando nelle parti biſognoſe fi vorràapplica.
-ì‘-_~.**.TIe'-~..I~_….-
re linime‘nti . cataplaſmi i o empiaflri , ſi fomen P Iglia di Calamo adorato., Cipero titanio;
tano prima , perche ſi vengono ad aprire ì meati, Galanga maggiore ana drama. Foglied’Aſ
e ii preparano le vie a ìſudetci rimedii o e , ſenza. Romano” 0 Pontico e Pollo lndo, Spice'
i fomenti ſono di due maniere, ſecchi , cio‘e, ed_ Nardo , e Celtico ana manipu. Roſe roſſe PJ.:
umidi': di queffi
di moliire s'adoperano
1 e di ſedare i doloridoveſaräldì biſogno
, ma dove ſarà ne-ſi mezo, Sandalo Citrinn dram.y.Fiori di Roſmari
no p. r . Si cuocono in vino perfetto , e fi fà _il F0;
c’eſſar@ d’elìceare , e diſſolve-ei fiati… ſonopiiî mento o .
congrui ‘i ſementi ſecchi Ì che ſono ſÒGChetti i Cm,
nſiie diremo ſuflcguentemenoe . i 5,.; ,
P O M E N T O
-. La materia de ſomepti_ ſono ſerbatoi-;parti per ſoda” il Vomiro .
di elſe_ ,ſiccome deglìnimali , e le loro par-ti ,
quali ſpeſſo Gio: di Vico ſcrive , facendo fomenti . [glia di Menta a Roſe 1 Fiori di Lambruſca
del tlecmto di capa di Caſtrato . Nè le materie ana manipd. Folio indicooncmeza , CO
minerali [Ono eſcluſe da i ſementi fl. perche il de ria ndri preparati dramq. Sandali bianchi , e roſ
corto di Solſo 1 Alume I e Sale con urina , 011ſcìa ſi ana drama. Storace Calamita drama-Si cuoco
giovaxper diſcutere l’umore edematoſo-,e quando no 'm .vino bianco , e ſugo diCotogni ,` e ſe no n
”gliel'ho lenireìl dolore a ſi cuocono con vino , il Fomento .
latte , ed altre volte eonacqua , e latte , quando, r7 1 . `
intendiamo laffare ,e ſuppurare , ed inſieme mi F O M E N T O
tigare idolori, ſicuoconocon aglio . .. . 7 Il per l’aria-t ritenuta .
Sotto queſto medelimo genere di medicamentO
alcuni vi‘ ripongono i-,Erçmtali , che non ſono al Pìglia di Menta aquatica a ſcorze di rad.di Ra:
UQ , che medicamentiacmmOd-ati ai fronte o o in. fano , Sio , Parietaria , Mercurella , Fogliedi Bie
forma dÎEpictime …di linimento , di ſcuto , o, ta ana mana. Semi di Malva, Altea, Finn Greco
Cacaplaſmo. Ma effettivamente i propri] Pro. ta Bacche di Ginepro ana 0nc.r. acqua quanto balla
li ſono quei medicamquti, che ſi ſtendono ſopra
le pezze di lin0,e s'appiicano al fronte, ſiano ſem F O M E N T O ..laban—..—
plici ,` o _compolli t e sîadoperanomelli .ecceſſivi contra il dolore. eolico ~
dolori del Capo , de i denti , al fluſſo del ſangue.
del naſo , all’emicrania r. al le lagrime degl’occhi a, Iglia di radice di Biſmalva oncie :Cal-tamen?
e per fermare le fluilioni-cenui , e per conciliare. to,Origanoana manip-r . Seme di LÎHOÎFÌG"
il ſonno ,e togliere il delirio . . ._ ., ,.3 ., i Greco ana oncia r.. Seme -d’Apio 1 di Petroſcllo
ana onc.meza , Fiori `"di Camomilla , Meiilom
F O M E N. T O di Sambuco ana png-l. Si facci decozziane in“?
per diſcutere le reliquie del/’Ottalmia . qua a vino , o vero oglio.

I) [glia di Foglie d’Eufragia , manipq. piglia F 0 M E N T O


d’Avena manipa.- Fien Greco , lavato con Per l'utero Per frenata” i mezflrm' e
acqua di Finocchio drag ,terni dÎA niſo,e ~di Finoc
Chio , ana drama-e meza rfiori di Stecade Ara lglia di rad.di Rubîa . Iringo , Finocchi“
bico, pogillo mezo. ‘Senefanno due ſacchetti i Apio , Petroſello , Gramigna ana ouC-N‘d*
quadrati . li quali ſì-bagnano nel vino bianco,ed di Gigli , Biſmalva ana one.:— Puleggio r MM',
acqua di Finocchio, e con effi ſcaldati , li .fomen carina—na manipu. Semi d’A pio , di Petroſfflffi
nmo gl’occhi 0 Seſelii Fico Greco , Biſmalva ana onc.i. Fiori di
l ,,ñ **.1 Cam0milla . ;di Viole gialle , o tolſe ana P‘d‘ì"
Si
P’ÃRTETE’RZA‘Î, -, 4236;!
Sl Facci decozzíone in due partid‘acqua , ed una ca Orſina , e Biſ'malva ana manipa. ameno, Se.`
di vino bianco , e ſia fatto Pomento , mi di Saffiſragia ., Miglio del Sole_ ana dr.meza.$,i
cuocono come di ſopra ,
F o M 'E N T o
contro il dalai-e di fianco . F 0 M E N *r o‘
.- aſtrírlgmn q percui-701mm” il ”curricolo-I
P Iglia di :ad-di Biſmalva onc.2. e meza f Fo.“
glie di Parietaria. , Malvm Bſſmalvaffletru. Iglia di Foglie di Biſmaiva . Menta 1 Aflèn-Î
[alla Maced.ana man-r. Semi di Miglio del Sole zo ſecco ana manip-x . e mezo , Scotze di Ce
onc.meza a Semi di Lino , di Finocchio ana ;ir-1._ dro ſecco a one-mena a SpiCO Nardo. ,Squinando
Fiori di Camomilla , Meliloto a cime d’Aneto ana dr.z._ Roſe roſſe p4- ſi cuocono in vino roſſo_
ana pu.. Siano cotte in trè parti d’acqua, ed una ſtitico z. › i __ ,
di vino , e ſi- facci Fomento ai reni , ed agl’ute
:i dolenti . Quello foco molliſcç a rilaſcia; e franq F o M E‘ N T o
gei calcoli . t ‘ . più Potente per 10 matricola , ed int-Ninì; .i.

F O M E N T* O . i Iglia di fiori di Menta , dîAſfenzoAAçim‘euj


all'ifleflb male più Potente i Lambruſca i foglie di Sumach ana manip.
mezo , ſemi di Piantagine , edi Portulaca ana gli“;
[glia di raddi Safliſragiazdi Rafano ana onc` due » Balauſtio 1 Roſe ana pugiia. Scorze di Graîñ'
una , rad.di Gigli bianchi, Biſmalva ana nati one-1 . e meza a. vino (Lirico quanto balia ,
one-2. Foglie di Senocione', Parietti-ia , Violara , facci Pomento 3 i ‘3' " '
Siſembro acquatico ana manip.i. Maiva a Branq
>1 -
I a .-._
‘ I‘v1\
s.. ,z
DELL! NODLLLI.. SAC-cHE-rrlyfl cùÒuFríÈ - ..~,
Iceffimo di ſoPra‘; che i Fomcnti 9 ſono di ` N‘OD-ULQ lN F ORALE; e
due maniere, umidi, cioè , e ſecchi: queſti h Ì L' ‘ ~ . K w —- . o

ſi compongono anche di quelle materie,delle quañ. P Iglia delle cinque-raffiche aperientì ana dm;
, 1›i ſi'fanno i-Fomenti umidi , ma ſpecialmente; di polipodío diam. mezza, di erba epitimm‘
ſeccare intiere 7 o tagliate-1 o pure contuſe , rac agerato', e fumaria. ana manip.mezo. fiori di Gi—-ñ
chiuſe nei Sacchetti 1 ed accammodaci alle parti neſh-a pugiili z.. foglie, di (iena‘ un’oncia ,ie mezo(
affette a Come al capo, cuore ` ventrÌCOIo , fegato ,, di rabarbarooccimo dum-6.. de frutti -TamarindL
milza , ed utero 5 ma però doveranno, variare nel onc.z., limatura d’acciaio-‘orione mezza z (Tania .
la forma , perche applicandoſi a tutto il capo , ſi ſ0 , e cannella ana drama( .
chiamano Cuouſe z e perla metà di eſſo Semico lnciſe 9 e conteſe tutte' quelle coſe.; che-ſecca; ,
cuſe , quelli per lo fronte, ſono chiamati Fronta do l’Arte fi devono prepacare ..ſi racchiuderannaz
ti,quei del ventricolo, ſi ſanno a modo di Seuti, e, in un. nodolo , aſia- ſacchecto. z qual s'immergerà,
così degl’altri luoghi del corpo,ſi faräno della me. in ſi libre , o’ fia' due meſure di buon vino‘ .,c i ‘
deſìm‘a‘figura di quelle parti, dove s'appircaríioo.. - - Facoltà, *Led-Ufo t 1. ,
Si doverà avvertire 7 che le materie de i Sac Se ne beverà dal paziente: 3 .onc- ia. marina ,
chetti capitali , e cordiali, doveranno chiuderſi trè la ſera per due’o trè giorni, Che tanto ſarà ba‘
nelletele diñſeta d e-turte l’altre tele di lino , Òſî ſtante a liberarſi dallxülcheffia- {ivacu’ando tutti
faranno trapontare i Sacchettfl añ nche gl’ingre quegli mali umori .. che licagionano piùinfer
dientirimanghino_ ſparſi per tuttoil Sacchetto ` mità , come pure dall’itterizia, , dali’oſtrnzzioni 5
.ex. 1
Quando s’applxcano i Sacchetti , ſi doveranno I

ſcaldare , e ſpecialmente quello del ventricolo , e SACCHETTO CAPLTALE IN, Fo’ri'um


quando ſaranno raffreddati , di nuovo ſi riſcaldañ* ' , ,- *.1 z .L
”c’e s'applicano a ſtomaco digiun'oao dopò la dige Piglia di R0ſ`e roſſe a Maggiorana ,Stecade i’.
fiione,altrimante i locali . applicati eſternamente Betonica . Maſtice , lncenzo ana dr.l.flaroëſani._.~
diſſecoano il calorenarurale , maſſimamente nel Mace 1 Coriandri preparati ana dnmcza ,_ ſi facci
tempo della digeſtione. e ce l‘inſegna Ga/mo iſteſ Cucufa. '1 ` u -
ſo, [ila-{c rimedi” para!” fac-cap. l :ama i Sac
cherci capitali , e cordiali z ſi portone continua SA CCH‘E‘TÎT 0 C A P IAT-ALE
mente ſiccome quei contro la Pieuritide . per-fermare Ie‘flflflloni t
Il Nodulo ad altro non viene ordinato‘che a [ne-L
dicare i vini coi quali ſi rende la Salute a Cachet ì [glia di Gomma di Gin-:pro onc.r~Roſe roſſe;
tici . ltterici 1 ed altri ſimili infermi `Sono poi i Noci di Gipreffo ., Sandali tutti ana dram.6.
Noduli metaforicamente così chiamati da Pratici, Fiori di Nenuſaro anca. BetoniCa , Serpillo ana
che altrimence i-Saccoli , o Sacchetti 5 come per manìp.1.e mezo 1 Corno di Cervo abbrugiato ,
eſempio ne poneremo uno , cheè il ſeguente s Maſtice ana tlc-g. Laudauo anca. meſchia | e ſi
Cucufa .

SAC
'3465 TEATRO FARMACIE' _un DEL DONZEUDÎ
S K 6 C *H E T ’I‘ 0 Coralli . roſiì . Maſtice ano dr-'z- poli/ere d'Area-.I
com” la Palpitezíune del cuore . matico roſato dr-l . meſchia è fa Sacchetti per 1°
ſtomaco , ſecondo l’arte .
P iglia di polvere d’Aromatico roſato.e di pol
v‘eie di Diambra 7 di polvere di Mace , Ga SACCHETTO PER LA PUNTHRK.
!oſani r Pollo ana dr.r. Fiori di Bugloſſa , e fiori informa .
di Cetrangpli, d’ambedue onc.meza : ſi ſaccí Sac
chetto, il quale s‘applica , aſper’gen dolo con Vino Figlia di Fiori di Camomilla , diMeliloto;
bianco odoriſero . g Forfora , Sale . Miglio , Seme di Lino , di Fien
QLeſto 'Sacchetto lo ſcrive Cri/Infera Aug” Green , quanto balia : ſe rie-Fa Sacchetto!
thing.” arte medomli up 8.1: palp.)e lo celebra
ſommamente 9 per efficaciſſrmo , e dice , avere S A C C H E T‘ T O
con elſa ſanata quell’inſigne palpitazione , che pa per il dolore dell’Utero .
tiva un‘cerco Sig.Velaſco; ed io n’hd veduto anco
ra l‘eſperienza, in molri‘pazienti di quefio male - Igl ia di Marricaria , Pulegio a Abrotano mai
lchio, e ſemina ana manip.r. Artemiſia,Ca.
SACCHETTO STOMATiCO iN FORMA . momilla , Fiori di Giglio a Origano 1 ana man-l.
. i . .1_ , v _ Si facci Sacchetto , applicandolo ſopra la parte del
l`Iglia di' Roſe roſſe , dell'uno . e l’altra Menta, l'thero .
Aſſenzo ana manip. r. ſcorze di Cedro dr.;
.l .

DELL! COLLIRlla 6 SIE-PI

Latini ſeguendo il vocabolo Greco , chiamano drama. Gomma Tragacanta dm; oppio air-mera;
I Collirii quei mediffláie'nti‘, che lì diſtillano, o' Se ne a maiſa con licore conveniente all’occhio .
ſi pongono negl’occhLSono queſti di due maniere,
una-liquida ?che propriamenie ritiene oggi gior C O L L I R 1 O
no il nome di Collirìo , l‘altra ſecca 9 la quale gli D’Aleflandro per chiari/iran la *ml/ia;
arabi chiamai-‘o .ri-f: L’uſo de’Collirii è in tutti
ii morbi deglbcchi . e dellepalpebre., e per con Piglia di Fiele di Pernice dram.r. miele dm;
ſeguenza , quanti ſono i- morbi oculari, tante ſo ſugo di Finocchio depurato dr. g. Si mettono in
no le differenze dleſſuñanzi nellliſteſſo male ſi va vaio di vetro al Sole , per ſette giorni,dopi› lì uſlz
rie la (Preferivi Collirio z `ſit-condo‘varia il tempo Facoltà , ed ‘Ujb .
del male; perche nel-principiodell’infiammazío— Si (lima molto efficace per ſchiarite la villa .e
ni degl'occhi , s'adoperanori Collirii reprimenti. levare la caligine degl’occhi , come ſcrive Meſue
e nella-declinazione iQolliriLdilcnzienri .. -iìcco cap.16.de (libilitan viſa: .
me ?negra-lui temPi ‘i miſtj …r8íſormano in più
maniere ,Come dloſſo di -Dattilo , di Lente , e ſi* ACI-GIUNTA.
m-li ;ma quando fi 'vogliono umidi .- ſi ſcioglio
no i Collirii ſecchi con acque-oculari , e ii com.: COLLIRIO OTTIMO
Pongouòrcon oppio , vo pure ſenza d”eiſo . pergl’Ochi .
' ' . L - , ì; gf; r v , ..

…vffleierenauco P iglia div Vino greco ottimo lib.r. acqua di rol


^`f'î'-' "T."›' ìdillafm. .1 ſe bianche , e d’Eufragia ana one-g. euſragîl
‘.*"‘-'-Luî . . ſecca ,tagliata minutamenre con forbici oncie z.
.. 'uan-;A ma!. .. ,_ ,
P iglia di Ceruſavdm o. Gomma Arabiradmi. ſi meſchia ogni coſa aiíìeme in vaſo di vetro: ſi:
- do Jana drain-.L'Sarcocoila , notrita in .latte cendoli Rare in luogo caldo per ſpazio di gli…“
di Donna r o d’Aſina dum-ro. Gomma Traga. due , nel fine ſi cola con eſpreiſione e e nella “71?‘
cmra‘drain-.ga‘o‘ppio drain-r. e meza . Si confetta tura aggiungi oglío diſlil‘lato de’ ſemi di finocch'é
con acqual '- . dnmeza , sbattendoli affieme, ſino , che l’oglÌO d'
“ ’ › -Facoltì ,nl'lljò- ..i-z: . finocchio non ſi veda ſopranatare al licore - p‘
Conſeriſce nel principio , ed aumenta dell’Or S‘uſa queſto Collirio mattina , e ſera -COnſîlſ'
'çalmia . ta , e chiariſce la villa, ed uniſce i Spiriti diſgre
SIEF- BT“ANCO '.rf gari, corrobborando le fibbre degl’occhi, rilaſcia
' Jifldffiſ . _ i ’ te da fluflìoni, e toglie via il ſangue concorſo nel!
i'iſieflì , con gran’energſſia , ed efficacia o
Piglia di Ceruſa lavata dramma. Sarcocolla
I

>--‘--.- DEGL1.ERRINI.

Uei mediamenti 1 cheſi mettono dentro il . La materia degl’Errini ſono medicamenti àî


naſo , ſi dicono Errim'ñda-Galmo , e Naſa/r' facoltà acuta , ed afiergente ,… che .muove l’umffl‘
dal volgo,ſono medicamenti,che pu rgano il. flagnante nel Cerebro , e lo caccia fuori, cali ſono
naſo, e per conſeguenza ſgravano 'il capo,e perciò la Ruta a il Ciclamino o Cocomero ſelvatico* (“8°
ſono chiamati da i Medici pratici ”put pflrgia . di Maggior-ana , polvere d'Euforbio , E1165“°’
PEPE’
PA‘RTB‘TER'ZA‘. ”i
Le”, e ſimili, che inſieme cccitando lo ſtornuto, ſa con ſugo di Bieta ,' e di Mercorella , alla conſu-Ì
ſanno purgflre l’umore fuori. Altri Naſali ſi com mazione de i ſughi , poi s’incorpora con Terebin
pongono di materie alii-ingenti, e conglutinanti a tina , e ſi ſanno Naſali lunghi, come il deto della
che giovano per fermare l‘emorragia. Gl’errini ſi mano’e legati con filo s‘intromettono dentro il na
fanno di va'rie forme . liquidi i che s’attraono per ſo , e purgano il capo . lo ho avuto coſtume d’ado
lo naſo , o ſolidi , che s’intromettono in eſſo , o perare un’altro naſale ſo.lido,ſatto di radica di pa
-ln polvere , che fl ſoffia nelle narici. ‘ñ' ne porciuo , a forma d'un deto , ed inſuſo .in ac
qua vita 1 per 24.0re, e poi applicato al naſo. opeç
E R R I N O ravaloroſamente .
?wlan-gare la Pituita daICereóro Ã
E R R I N O
lglîa di decozzione di Maggiorana lib.r.Mer Per Pur-gare , e r enel/ere gl'umarr’z 1.
curiO'Subllmato gr.r 2. meſchia , e ſciogli il. che calano dal capo , alpi-tte .
mercurio con moderato calore , e fà capopurgio ,
attraëdone
~ - per loFacoltà,
n'aſo,qnanto
”I ‘Uſoſe, ne può i ricevere. Iglia di Gomma Ammoniaco dram.r`. ſorti].
mente polverizzata , di Piretro dram. g. S’in
Pur-ga valentemente la pituita del cerebro , che corporano perfettamente con ſugo di Radice d’I
pare impoſſibile a crederſi, tanta è la copia d‘elſa, reos a conſiſtenZa d’unguento . Dl quella miſtura '
che li catcia in breviſſimo tempo . Nè s'atrerriſca ſe ne pone un poco dentro all’eſtremità del naſo
del Sublimato il paziente , perche è coſa più vol con un legnetto proporzionato , e ſubito ſi vede;
’c'e ſperimentata profittevolmente . i~ … rà difiillare gran copia di materia ſeroſa . ‘
Trà le tante formole degl’Erriniypri-mieramen.
te poneremo quelli di forma liquida , li quali lì A L '1" R O. E R R I N 0
fan no d‘acqueſiughi, o decotti ſemplici ;onde poi _ i” pol-”ere Per Prayocare 10ſtarmllo .'
fi chiamano Err-ini miſti , tali ſono l’acqua di
.Maggiorana , Salvia , Roſmarino , Botanica , Iſo P [glia, di radiche d’Ireos, Foglie di Maggioranza
po , Peonia, e ſimili capitali ;una , o due di que . ana dram.1.di Senape, Cubebe, Garofani ,
fie lono baſtevoli per Errino , il quale_ ſi fà caldo Pepe bianco ana ſcrup.r .Caſtoreo ſcrup;mezo,me
e ſi tira per il naſo , ed alle volte vi ſi meſchia la ſchía ,e fà polvere , della quale ſene ſoffia un po:
quarta parte , o ſeſta parte di vino 1 per ſare pene. co dentro il naſo .
-trare più prontamente l’Etrino , ed alle volte ac
cid più valentemente operino , vi s’aggiunge alle ALTROERRINQ
predette acque,ſugo di Maggiorana depura to,ſugo in pol-vere del Rolando .
d’Anagallide , Scir0ppodi Stecade, Ollìrniele ſcil
lìno,e quando ſarà di biſogno di ſare maggiore at Pig-lia di Nigella . Elleboro bianco ana ſetup-k':
trazione , ed evacuazione , macera in elfi Errini , Maggiorana , Roſmarino , Salvia ana drm-meza,
o radice di Ciclamino , o d’ltide , una , o due Melchiogra.
frondi di Nicoziana ſeccata, e polverizzata, e ſat. Martina Rolando nelle Cent-celebri) quella pol—
tane nodolo , e così averai un’eccellente purgaca vere ſommamente . Wei-cerano però ſoſpetta del-l’
po, il quale evacua il Cerebro da i nubiloſize, tur. Elleboro, che facilmente può offendere il cerebro,
bolenti vapori 5 conviene ancora nell'epilellìa,leñ per l’inſufflazione ,e però approva il ſeguente, co—
cargo , e vertigine , aggiungendovi ,. per tali ef me ſicuriſiimo .
fetti , alcuni ſpecifici, come legno di VlſLO Quer
cino , radice di Peonia , fiori di Teglia, &cc-lo pe., E R. R 1 N O
rd hö fatto prova del ſeguente . del Vertu/mo - ~\

E R R I NÎO . Figlia di Piretro ſcrupmezo, Elleboro negro


iu Formaſelida . dr.r. Naſturzio drmeza .
Si polverìzzano , e lì rinchiudono in uno no
` [glia di polvere d’Aſſenzo , Maggiorana, Mor dolo di tela bianca a e ſi macera il nodolo noll'ac
lo di gallina , Betonica1 Salvia , Dittamo ana qua Roſa, e s’accoſta al naſo.: provoca lo Homuto,
dn:. ſemi di Nigella, d‘Ameos, di Ruta a-na dr.r~. ſenza moleſtia . ~
:Trociſcidi’Coloquintida ſcrup.4.\ì cuoce ogni co

DELLI MASTICATORII IN GENERE.

` llei medicamenti , che maſticati , e‘rítenuti pe , Puleggio , Thimo , Origano , Mallice , llva
in bocca. tirano gl’umori nocivi coacerva paſſa , e ſimili - Sl dover-anno uſare iMaſlicatorii
ti nel capo , e nel cuore , ſono chiamati barbara la mattina a digiuno , e ſpecialmente quando il
mente Maſticatoria , e da i Greci APOPb/egmdtrſ— capo ſarà ſcaricato dagl’altri eſcrementi , e s'ado
mata , cioè rimedii , che tirano 1 ed evacuano la perano-contro tuctigl‘affetti invecchiati del cape
pituita a e gl‘umori ſeroſr . Si compongonodi va debolezza degl’occhí , difficoltà d’udire, .edella
rie materie , come di Piretro , Gengevo , Acoto, lingua ,-ed a tutte le pullole . che averanno occu
Pepe , Stafiſagria ', Cubehe , Nigellaz Mace,$ena pato le fauci '.‘ Dopo l'uſo di elÎì Mafiicatoriido‘.
vera
464 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZE‘L'LI
…4..9-.,_
verà lavarfl la bocca con acqua calda. Proponere faccina pillole grandi quanto una Noceila . 'e
m0 alcuni eſempi di Maſlicatorii , per ſo-llsſare maſticarà , ſempre , ſputando per mez'ora .
alla curioſa inclinazione de i principianti nel
.xa-îm-—ñ..~fl…ñ.ó- ñ
meditare, e primieramenee la ſola carta maſticata MASTXCATQRIO
provoca lo ſputo, ecosl anche opera la Maſtice comfojíapiùfor”.
ſola , il Terebinto cocco 9 e l'lea Paſſa ſola maſti
cata . e queſti coſtumiamo d’uſare , quando vo. P Iglia di Stafiſagr’ia , Eruca , Senape ana dm.
gliamo cacciare la pituira, ſenz’alterazione del Polvere di Betonica 1 Iſopo ana ſuoni-Sale
capo . Ma quanto la quantità della pituìta è Armoniaco dnmeza, Piretro one-1 . Maſticm Ce.
grande , biſÒOna venire a i Mallicatorii compoſti, ra quanto baila . Si faccine Troeiſci quanto una
ii quali hanno facoltà di ſciogliere , e tiſolVere l’ fava . Si maſticano , e ſi ſputa .
umore ſoin-abbondante . Facolta . ed Ufo.
Purgano mirabilmente il cerebro dagli eſere.
MASTÌCATORIO menti umidl, e ſono di grande aiuto alla Vertigi
campo/?a loggia” o ne , ed epileiſia .e con tal regola lì potranno tom.
ponere molti Maſticatorii appropriati a diverſe
Figlia di Maſtice z ana onor. con Cera . ſe ne Malattie .
--

DELL! VOMlTORII IN GENERE.


n-a*il._.-un-

1 'Eſtrazioni’, che ſi fanno per la bocca delle ſvaporano dal ventricolo; ma quando il male ſli
materie contenute nel ventricolo, `ſono chia- nel cerebro , {ì deve ſare aſlenere dal vomito-per
mate da i Greci Em”. e dai Latini ſemitica” á** che lo più delle volte fà _creſcere la gravezza del
'nomi-tn; a come più ſpeſſo uſa Col/ir . Di quelli di* capo 5 ſecondo rende chiara la viſta , quando pari
xò largamente . 'per ſodísfare a curioſi di quella mente i vapori elevati, dello flomaco l'oſcuranodn
materia i la quale ſi può dire ſpinoliffima , in ri caſo contrario , offende la villa , coglie la nauſea
guardo de i timidi , e ſpecialmentence de i giova de cibi r evacuando gl’umori fluttuanti nel ven
ni ineſperti . ſemplici Teorichiſti . Dio mi guar tricolo . che cauſano la nauſea, e di più evacua la
~di da sì fatti medici, dice grazioſamente Giacomo Hava bile , ivi confinante , per il che fi corrompe
Antonio Cartujò, l quali ſr ſanno lecito d’oppugna. il cibo , e leva ancora la ſovverlìone dello mede
:e a ſi utile medicamento , inſegnatoci dalla Ma. ſimo ſtomaco , contratta dalla dolcezza , e groffez
dre natura. AMA-c7” bi; ”Which/[il , ſoggiunge za de cibi . 'ſoglie l’inappctenza , l,imiiovendo le
il Qgcrcetano ( Epiſio/a al Matt/:1’011 ) Farai pa” cauſe di eſſe . Leva le lallìtudmi del corpo, cauſa
Jen‘r , idoneo mnquamſri-uola exp/udenti!” e ſo~ te dalla copia degl’umori . SoccOrre all‘ulcere dei
no , che il Vomitorio troppo agiti 7 e per conſe— reni a e della veffica , evacuando per altra parte la
guerza .conturbi il corpo , ed inſieme apporti ac—ſi materie ivi confluenti ievacua l’umore, che gene
udenti di grandiſſimo travaglio 5 ma il contrario ra in [apra , il quale viene originato dalla corruz
riſponde il medelimo Mero-erano , e dice: Hai”: zione della Facoxtà conCcuttrice , e per conſeguenza
oacuatiom’; ”ſm ati/jim”: , ò-fumrm* mcr a v’apporra non pitciolo giovamentoz fà acquiilare
,ìrim eſt y ”4' plui-imc: aſſeílu: gravrflimar , è* de buon colore al corpo , quando `e deprovato , per
ſperato! prrſtígandor . ;Romano ſe natura amico: difetto d'umor vizioſo i cura ?Epileſſia , quando
illijacîitantacum relic'?” ii!, qlc-e maxima age** viene cauſata da vizii dello Romano. dana l‘lcttli
di ‘ui, á** potejlate excellent , eorumque m' perim zia a ſovviene a gl‘Aſmarici . Cura il tremore , e
[um quidemfizcere audi-nt , pori”; rjuwlem ſi?“ negre nelle parti eſtreme del corpo - com‘anChe l'
;drunk/ZS”- enim nature mIa/atomi lantnmſlülh impetigini , divertendo la materia .
9m imbecilli“; ”imix , e?" invalidi! PÎ-aefidíir ram MPI/eo Fortunato [’emplio nuovo interprete d'
jruſtrfl prof/;pigra conantur , mc potentibmj'atiſ Aviumm ſ Canone: ”add-ihr Je3-4.ci1p.11‘.de l’0
”mihi/lim- bajíemferucèſſìmum ”daria-i cogitam'a mítu) ci ſi leggere qu-eſt'altra utile dottrinaidel
qui interim ‘UE/”t umidi”; , cun-5.711 1'110er ecco— meoeſimo Principe ,che dice: 'Uri/em, Ò‘confen
protim 9 imà oomíti‘va Hand:: , á‘ {ida/amici ri' tmlmm ‘Dominio-”em , ab inutili, È“ mxiaſic
diſſërflel : quod illamfequatur [enimentum, bw
det 1- é" riſp-11'! J qui-51” eliſir y w'x ſerrande) ad
”idem cuori/ia ref/agere fl/Ifl’ent . A afferenti” , ci" reſpirano, puèſufque , alidqucffl*
culture;
Delle maravigiiole utilità , che ſi ricevono da pferit biſce ”ſponde-anta
im'rium á** quod a ”anſe-aſm
. Noxíum Vomiiumlffllcrquutſo'
i Vomitorii , leggaſi Zt’ſiríele Tomaſo Bovio
<Fll/mi”8,! Molamng ,fia/4 flagello contro Medici) le! comitnrí morſi” 'tube-‘mm *umtriculi , ó"fl"
ed Anger?) Salamel Emetologia,lib.4.ſeſr [.MÎPJ 8. (-707' - Si mcdímmmtumfmrit -va/em‘ , q/mliHff
che dice r l'uſo de Vomitorii eſſere non ſolo loda Hallcborm: quoſumpta primi-‘4m guide”; murano":
lìiie , ma neceſſario, per curare un’infinità di ma.. .fil/"7M Etf/17"91‘: incipit; Paſtca Proſa nditnr lieu!”
li, che lílaſeiano p t incurabiii dai Medici. P0 quid a á’fiuvidlam ;Marſm‘ autem , à* deltlrjffl‘
7 co fa menzionati, i quali pur dovevano aver letto ſeverammbſque 'tamen, ut ſuperveniant'alia ,ljm'
Aviano!” , che non ſolo ioda l’uſo delli Vornito [kiama-’1,1 u Procter ”ai/ſein” , augura” ; quan
:ii ;ma ipetifixa , the apporta le ſeguenti utilità, rlò-yue oenterſuódaczffmr 5 (Imique quarta drei/if
come di togliere la gravezza del capo, quando burn omnia ſedare' incipih-”hóſi quieſcefl ,Ma/1M‘
Viene originato dalla colluvie degl’u‘mmi , the , bi‘: ;ſi ,ſi *nomi: ”r ”anſe-quam" augeamrque im
xre
PARTE T ER ZA, ”r
xìeta} .,áffifr' ”mio aríatur , oca/iſa”: Pratm altri-Pietro Cnflejla nel- ſuo ani-eo libro, che hà- per
rlantür,ó`“~ruáare :ati ſuſſumlantur ,ſudar mul ticoler/mtica . nel quale duſhſunente parla. di
tur crampi: , á' vox intercípiamr : la” fl inci. queſta eccelſanmteria de vo.nìrivi, ſtabilrſcc-così
drm." ,,”ee'ſÎ-icmrratur , in exitium rm'tur . sub-. queſto punto . Stamane”: nor f dicìegli 1 qua/iber
'Limit-”r autem Cab-_fiere , ó“ Profmatione rue/[irc mmi tempore— convenire room-imm- levem › tam ml
&‘417th tap-'Mir 1 oleorrflnque 1 quibm vir ineſt antica-radar” venti-imho”, qua-n ad rave! [en/1m”
Alex-’lhbnrm-ica , quale e/Z ſub/[num . Conandum eci-infernarfluxiamr . Valida-n ‘verò , &perform-’4
'però aſl 0mm“ moriva, acjhtagendum , ut *vamìtu: medicamenta., Verne!“ Autumno effi- excirafldum,
cimtur , quippr ſi lai-f mniat . ”ul/m cſi ſuílîoca m: commudé,Ò‘-fiire mole/lia tctumevac‘tmzur cor r

catiam‘r met”: , immitte ”ibilamínui-,etiamme-. Pm' . lotrovo che lppocrate_ lì ſerve dei medica
ma, quando Pity-atm” babe-rr . Porro -vomimr ma rnenti vomitivì &i; i” ”mio , e nel libde Sa/ubri
m‘me‘ opitulatur Mnràir diuturnír, qflzalerſunt Diem 7. in“; in menſe-,e nel g. de (li-eta’ ;.,ede i”
Hydrnpr .Epileyfia ,Met'anc‘olia ,, Lei-ra., Podañ. fòmm’ir 6. e nel medeſimo ”Ade Dieta r r.,n.r 7.
gra’, à" Iſchia: .. Vama!, é*** P"ſt ſèpxem die; omnem cibum ”fil-mat,
ll citato l’ampli@ (Fandom-:nta-medicina-IMA. ó‘vomflt rurſm , e nel libde viſi” acum-mn 6 7._
cap-;.3 dice , che i“ vomito può eſſere purga uni-` mm”; -,` per inter-Paſi!” dierſèftem; ma chi V0
verſale, ed a lle~vÒlte particolare . llle mmiru: leſſe notate quì tutti i luoghi d’lùpucr-ite , ne i
( ſcrive egli} aſl_ Purgario univerſali: , qui non quali parla. di far vomitare ,e nonſtnirebbe. mai'
:antum veirtriculum immit , ſed conſegni-uè to queſta maceria,e perciò baſtarà qui ſemplicemen—
tam prima”: corporir ragione”: Purgat. Eſ} fun-ga te dire, che lpfacrate ſi ſerviva frequentemente de,
tia Partita/ari: , quando levi: efl 1 ò' neutrini:. i Vomicivi , e per più giorni intiezne , come per
[mn tumàm evacuat . due ,_ otrè giorni z e Galeno, almeno_ dice~ 1”': in;
Arnaldo :lil/11142101” ( libq. brevim‘.cap.z.); menſe .. -
Medico del Rè di Napoli , e del Papa di queitem— hvomìtivî ſt piglianoalla dig-?una 5 ma- qua”;`
pi dice *- Multa: -m'rli , qui cibomm , ó‘ñpotiouum. ~d‘oi pazienti ſono seflivi al vomitare , in tal caſo
rin-lume receperunt quanti’mtem ,qui illicò ugro-z, {i vomita colcibo . cioè ſi fà prima bevere il vo
tare cmflrunhó* nífi quia ìr’r Pro-vocaw‘ *uomímm mitivo , e poi cibare il paziente , come frequen
i” agrituri'inemmelfeèrem feri—culbfirm , &for-. temente ordinavai IPPacrnte , Galena ,ed‘altriau‘
té mori-em incurrzſſenr, qui/fatina liber-[tiſane tori Greci , ed… IPPOGÎÌ‘A’N’ ſpecialmente faceva v0
propter vomitum Proeacatumſompetit etiam bin. mitare nei biſogni . non meno. irobuſti a che li
giri/?amachmn habent ”plc-tum .flegmaticir 1 ó‘ deboli ,,- eî neparla nel Wade, Saluóri_ dieta n.7.
oifcoflr ,_ dP-malir humor-ib”: , è“«etiamfebrici ;mi vero greci/ion:: ſu”: 1 ‘1c abbi/rar” ,_ a cibi;
tnntíbm'. ex plenr'tudim,ó'~refletíono ninfa: cdmñ. mmirumfaciaflr ., e vuole di più’, che. ſi gUardino
Petit etiam bi: , qui habent nimíam gra-virata”: di farlo in tempo di Verno,lo dice alla Sezzione g’.
corporir , abornínatiamm , 'venarmn "attrarizjìzmer”,v Afh.6.,Graci/er,›& facil) via-enter, ſurrùm fur-i
(è‘ n'garem cun-‘calare :. bdc enim planitmlimm gare *portar ,pit-mie: liymu-` .…
flomacbî ſigm’fimnt , à* vomitu: [ai: campi-tr‘: , E finalmente conchiude ilCafle/[o, ergo PM”
dice ancora. Valex etiam contra terriaxam. warm”, Jan' ‘monitoríum cm” cièo ad fiutz‘litandam '0mm'
é” nothamd* contrarqrmrr'dianamé" quartanam. tum , e come.quefio puòîteguuire , oſſervati Bordi..
Ma. il comü', Maeſtro Ifflaratcfliàiçmffib. r 7.1 8 .j natia eſperienm , 'che ſe. nc vede‘nelle Donne pre
inſegna : Em” qui nonfcbricitatflibifafiidium, gnanti ,.7 che_ quaſi. tutte ne i primi meſi , non
morſi” ori: ventrîcm’i , ”artigo , é* un': amari molto dopo, che ſi ſono cibatervomitano il Cibo,
tmlo ,Furgatione indigrre Per/ilpcriora _ſignifíratr~ non ſolo ſenza alcuno detrimento loromè del feto,
Hoc e/l Per *vomizioner , [aggiunge Galan, nel ma più toſto con g:ovaznent0 norabile d‘ambedu e:.`
Commento . .~ Sarà utile avvertimento il ſapere quello` ,che lil
Non ſinega però , che nel dare i medicamenti doverà oſſervare donò preſo il vomitim z. onde_ mi
vomitÌVÌ, fi debba avere molto riguardo, ed uſar pare , non doverci- punto allontanare da i dotti
VÎ le ſolite cautele , che nel capo dell’Anrimonio documenti- d’Avr‘cemm (Canone: mad.[ib.r.ſeái‘.4. ,
hö ſpiegate o ſiccome quì novamence diremo-field_ “P" 2.) ſecondo l'eſpoſizione di Vopíſca Fort/:mr`
tempo opportuno di far vomitare . Si crovanoml ta Pemplio , dÒVerà il paziente lavarlì- la faccia, e
cuni , che conſultano , doverſi adoperare i medi. la bocca , con'aceto a dilnto con acqua comune , a
camenti vomitivi ſolamente nel Vano, COP-"0 il fine d’evitare, e togliere la gravezzá del cupo: be
precetto del grande” comun Maafl‘ro procrate (4. vere un poco di Maſticc polverizza’ta nel ſugo di
npbor.4.)che dicerMedicari JEſtateſuPeríorer ma Pomi . o vino, ſi doverà aſtenere dal bevere , e dal
gi; , bjeme mrò inferiore!, ſoggiunge Ga'lrnmche mangiare . e ſi ripoli . Dice ancora , che il man_
ciò ſaviamencc ordina I}>P0trate,perc`ne: Keith‘ a” giar ſuperfluo non è buono a correggerlo col_ vo
zefln ( dic’cgli ) Aeflate quidem [Il-'gfltſlllverillr ,' mito . Win diuturnar pari! uffa-31'021” .
quom‘am , ó' qui tune bumorſuferabwldahffavm 'Sono Poi i vomitivi di trè ſpecie, leggiçxi, me
bili: eh‘ , ó' omm’no tata natura animali: , prop diocri , e gagliardi .
ter ambiente”: caliditatem , magi.: adſuperiora l vomitivi leggitrhſano l’acqua tiepida, bevu
nmzrc‘tur .La qual ſuperfluità:Ea,7uo vergitadu ta in gran quantità con l’Oflìmiele , Oglio, Ace
(“PMI-1 al* per luca ronvem'entia , dice nel [ib-de to,e ſimilî,di facoltàlenienti,e Ìeggieri aſtergentí.
imma rihr . E del medeſimo ſentimento vediamo I mediocri ſi compongono con la decozzione
eſſere A-cz‘cen” . Ali Abbate ì Orilraſia , Rufo. ed della radice, e ſemi del Rafano , o dell’AnctO . Na—
Mmm Mk
;466 TEATRO FARMACEUT- DEL DON'ZELLI
ſturzio , Atriplice , Eruca , o con la radice d’Aſa-ñ [um obſervaverim magic univerſale , magi; inte.
ro , di Betonica , o d’Ebulo aggiungendovi Olſi rim Pm cateri: ad pur-311711112 ſhperfluítatex inſto
miele , ſciroppo acetoſo, o pure Oríìmiele ſcillino. mato, carruptflſque humor” i” ipjiur funicir im.
Ricordo quì però l’avvertlmento del Dottilſimo Paſtor 1 benignum , quàm hoc ipſèlmflrl Vitrz'o/í .
Fernelio › che dice: Vomitoria nonſlmt roquen Arleò liquide-m tuta , adeòfacilè operationem Per.
da , ”am coéîione vir comm evaneſcit 5 quàm me fit‘ it juam z ut merizò nre, Manna Vomitoríorum
Ìiùr, per infllfionem in‘ liquore convenienti ope vm at appel/andnm . Wemadmodùm enim Ma”.
nmtur . ”a Caleſtír , inter omnia [aule-”tia L'enigmffim‘z
lvomitivi gagliardi de iChimiCi, che io più iii/ſali: exiſtit , :9“ Propterea cuicumgm Perſon‘
toſto chiamo vomitivi virili , ſono il ſale del Ve 417]'qu ”lliur permulrſujfíciom exibart' poflít , e
triolo , il Mercurio di vita , il Turpeto Minerale, ſoggiunge finalmente dicendo : Egregiè vale! con.
l’Antimonio Giacintino , e li fiori di eſſo, oil tra Epilepfiam , ”Iiaque cerebri ſymPtbamam ex
Croce de i Metalli , del quale Martino Rolando carruptir, ò' acríbur , e‘ ventriculoſurſum aäir,
componeva quella ſua tanto celebrata acqua be vaporibm orta : [dem contra Squinantiam, Neu.
nedetta , con la quale ha ſugato migliaja di mali, rejím , fibre: Peſtilentialer , Lyfotbamiam , a rr
già diſperati dagl'altri Medici: leggano icurioſi f/ctione bumomm corri-Ptorum a ó‘ bili: , circa
le ſue centurie , che udiranno Caſi di mali ſtrava orzfcíumvcntrimli eſſcrvrſèmtiam ., Verme: em.
ganci , di far inarcar le ciglia, i quali col ſolo vo. cat 7 He‘rm, , Lienem , Kenia', deobſtrttit, urinario:
mitivo della ſua acqua benedetta ſono ſtati felice. meat”: purgat , Tefiſtit cat/:arrir i” peöori: , ó‘
mente curati, da quello inſigne Virtuoſo . pulmonum organa Prolapſi: , ut inſegue-”ti cura
Ma gl'antori antichi però uſarono l’Elleboro , tiouum exrgeſi , [ntiùſ Pntebit .
Titimaloa Peplio , e ſimili . di natura , non ſola: Raimondo Minderero loda il Vetriolo biamo
mente gagliardi 5 ma fin anche velenoſi 3 per li ſeguenti mali: l’omitatz'ouibm, febriz’mr
flomacba/íbm ex Pravo nutrita!” , Putrirlo ali
i FORMULA - mento , (è' corrupto vie?” , pron-Hir .*Datm- lai:
:le i Vomítivi leggieri. quifflngír venenntir paſti ſum , autfruéi'ilszrfl
get/ibm* e ſeu [nord-ei: , legumz‘nióur , oleribflſquefe
Iglia d’acqua comune , o d’Orgio, o di fiori ſe replcrantz e vuole , che nel vomitare ſi vada
. ſomminiſtrando al paziente , da quando in quan
d’Aranci lib-r. Sciroppo acetoſo a o pure Oſ.
ſimiele onc.g. meſchia , e fi beve tiepido , o pure do , qualche-ſorſo di brodo di Cappone , per faciñ_
. acqua malata, Acqua d’Orzo ana onc.6. 05110 coz lirare il vomito 9 e mitigare la nauſea .
.mune onc-r. piglia c0me di ſopra .
FORMÒLA SECONDA,
F O R M O L A‘ {leiſſomitivz’forti
dei Vomitivi mediocri.
lgl ia di Mercurio di Vita gr.”- s’inſonde in
Piglia di rad.d’Aſaro onc.meza, ſi ſi inſon dere, onc.6. di vino bianco generoſo , per ſpazio di
'e poi bollire leggieriiſimamente in una libra , e ore r 2. in luogo caldo , fi cola con panno ſir-etto,
mcza d’acqua malata , e la colatura ſi beve tutta e la colatura del vino ir beve per vomitivo, ed in
tepida . caſo. chein -4. o r. ore non ſucceda la preteſa eva
cuazione per vomito . ſi può replicare la ſudetta
ALTRA FORMOLA doſa . - '
di Vomitivo fa” mediocre_.
FORMOLA TERZA
Piglia di rad.di Raſano inciſa onc.|.Si fa cuoî dei l"omr'nvr'fflrti .
cere con acqua ſemplice , o di fiori di Sambuco
. libra una , fi cola , e vi sìaggiunge Oiſimiele -Piglía di Tur-pero minerale gr.10. Conſ. di
“mcg. Giacmto quanto balla . Se ne facci pillola, la
quale-:ſr può dire medicamento ſpecifico controi
FORMULA' PRIMA dolori del morbo Gallico .
de r' ſemi-tivi potenti .
.FORMOLA Q—UARTA
[glia di Sale di Vetriolodram-r. ſe ne ſanno de i l’omiz‘ivifortr' .
P pillole con ſciroppo di Cannella , in luogo
del ſale di Verriolo 1 ſi poſſono anche profittevol Iglía di Vetro d’Antimonio polverizzaro gr.
mente , adoperare i criſtalli di Vetriolo puri dieci , vino Greco , o altro ſimile vino p0
fica to . tente lib.meza , ſi lacci vomrtivo, come di ſcpxa.
Sono molte le proprietà di quello celebre vomi Nella medeſima dola, emcdo ſ1 fà il vomitiw
tivo , a ſegno che Angelo Sala proruppe in guefle del Croco de Metalli, chiamato Acqua benedetta
Parole: .Teſta-r Drum a É‘ ceri-ì mio” Promitto 1e come al proprio capo sjè detto . ſſ
áì'ori, quod inter media-:menta vomitzria, tàm
impliciti , 51:41)”) compofita 1 á* qucmodommque
menrata all'0? Mirrera/m,,fivz> Vegetflóilía ,57…,
nb alii: adbzóeri ,'wdi a vel-'14mm ‘151/115111' , mal:
‘ ;è A' _
"PARTETE’RZA'. '457
DELL!. GARGARisMi. E DIACLISML. IN GENEREI
Argarîſmo , dice E‘urnia è nome, che de.. Roſmarino ana manipolo mez:o.Si pone a cuocere
riva t( Gargallo” , corpuſcolo carnoſo, e in. vino loſſo , ed aqua piovana ana libra una z per
{pugnoſuz che ſtà attaccato nella fine del palato , buona pezza di tempo z ed alla colarura v'aggiun
pendente. in me20 le ſauci e che anche ſi. chiama gerai di oflìmiele ſcillitico oncie 2. E così averaî
Columella , ed Vuvola ~ un Apoflegmaciſmo baflante a far disloggîar dal
ll Gargariſmoè medicamento di forma liquida cerebro , e da tutta la reſtante Reggione Animale u

:Qmpoſtodi qualche dec-otto” acqua drſtillata con_ . ogni flemmaccia qualſivoglia pituita , o lia ſaliva. -ñó-a.

aggiunta di ſughi medicatil ſciroppi, ed alle VOlq craſſa_ , cacciandola via_ per_ la boccia i'
tedi polveri , o compoſti molli 1 e ſervea medi..
care li_ mali delle ſauci , e parti conviciue, sÎado-ñ FORMOLA DI GARCARlSMO,
pera , ag‘itandolo in eſſe ſaucr , e poi rigurgitanq leggiamo, per l‘infiammazione della bocca .,
dolo , e non inghiottendolo, e ciò, ſi ſà per l’oppo
ſizione del Gargalione, di dove a. Come s’è dettol Piglia d‘acqua d’Orzo lib.2. Diamorone di Ni;
acquiſ’cö il nome di Gargariſmo, il quale ſi_ ſà,_ ſe ç01ò , Scir.,violato ana one-2. aceto Roſato onc.r.
condo Celſo I per trè intenzioni. o di lenire , o di Facoltà a El} o

reprimere, o pure per evacuare dalla parte la_ ma* Beſſo Gargariſmo vale anche nell’infiamma;l
ſeria morbiſca , lavando e e purgando ._ ‘ zionedelle ſauci . Componendoſi ſenza lo ſcirop,
S‘hà per regola nel componeſe_ i Gargariſmi di, Yiolaco ſi chiama Garg-.iriſmo` informa .y
pigliare ſei oncie di licore , e due oncie di ſcirop-`
pi,o altri ſughi modicati, e lì doveranno adopera-` Altra Formoſa a'í Gargarifim Per;
re caldi , o per il contrario_ freddi ,_ dove ſarà bi l’infiammazione dalla bacca .,
ſogno di ſei-mare le Huſlìoni ſottili , acri ,,e mor
dacia, e ſpecialmente quelle , che diſtillano dal Plglía d’Acqua Roſa lib.r. ſciroppo roſato onc.`
capo. Alcuni autori conſondonoi Gargariſmì con due , aceto poco , acqua di Solatro ,acqua di
leColluzioni , o lavature di bocca a che altri chia Piantagine ana lib.2.d`cirop.di ſugo di Viole,e ſci--v
mano Deutiſricii liquidi , i quali ſono licori , che. top-di Roſetoſſe z ana onc. ;- aceto Roſato poco .,
lì ritengono in bocca” poi ſi ſputano 5 ma i Gar
gariſmi s’adoperano ſemplicemëte gargarízzando. GARGARI‘SMO.
' Diacliſmoſpecialmente dinota Colluzione di a - ñ‘ contrari! ma] d’AngiÎm ..
bocca, ed è compreſo inſieme con li Gargariſmi z.
Maſticatorij, ed, Apoſlegmatiſmi , ela loro diffe— _lglia d‘Acqua dl'Piantagine lib.;. ſugo di Me—l
renza è tale, che ciò, che ſi detiene in bocca , e di ’ ` lo Granata, cavato con tutta la corteccia one.
nuovo fiſputa, diceſi Diacliſino z cio , che poi ſi quanDiacaridion cnc-;.Miele roſato 'onc.2.Alume
detiene in bocca a fine di ſcaricare dal capo` una_ di Rocca crudo drama… Avxferte quì Tra/[inno ,
gran linfacciam pituíta graſſa,_ nominaſi Apofleg che anchenel principio delle fluſſioni ,, vi fi deb.
matiſmo, o Maſticatorio, ed in ultimo ciò_ , che ſi biano meſchiare. alcuni medicamenti digerenti ,
conguafi‘a nella bocca , e ſauci in ſolleVamenco. che : ch Pura mmqmzm lamlzmtur , m'líſezlam
dell‘llvola, e ſue parti adiacenti, cliiamaſi Garga omninà fluxione. ſecur enim qui íírſfm‘ír ſunt ”fi
xiſmo,come di ſopra n‘è detto ` *nel infiammationem auxerunt , *ve/ſu} mtiomm
La_ loro formola è liquida, che perciò non ſem nrunflìmam induxerunt,eperò vi ſi poſſono , in
pre è pronta,.ma viene ordinata in tempo, che ne tal caſo , aggiungere il decotto di Dattili , Fichi,
ceſſita: componeſi per tanto d’acque deflilla te , o.. ſeCchi , Paflole ,liquirizia , e ſimili.
con deCotti d’erbe,fi.ori,r e frutti, o pure di ſcirop ALTRO‘ GARGARISMO
pi, mieliz ſali, e tutt’altro.che al Medico pa rerà d’ di Gimártbmflnna .A
eſpediente, per la qualità degli affetti,~ che intende.
*gli medicacet Plglia di Mahra manip.r .Roſe roſſe. Prunella ,1
Veronica-Salvia ana manipJ‘nezo- Polipodio.
FORMOLA. Dl DIACLISMO Quercino dr.2 Se ne ſà decozzione con 4.1ib.d`ac.
Per l’infanzia-:zione delle ſmart' ,, e Gangi-ue Ã_ qua pura,e ſei oncie d’aceto, finche ſone conſumi~`
la quantità’ di una lib..
I pigliano-di- decotto peu-orale come alla pag.. Facoltà , ed Ufi) .
g4g-oncie 8.. eli Sciroppi di Mori,o celze roſſe Vale negli mali comuni della boccſhe nell’An
oncie 1. e mezza, di ſciroppo. di ſcolze di N oci un’ gina, nel guſto depravato,pabolito,ed imminuro ..
onciav ., Nitro Antimoniato dramma 1.8i meſchia
ogni coſa, facendoſene Diacliſmo. per una volta. G A. R G A R I S M Q.
di Liquirizia :~
FORMOLA D’APOFLEGMATISMO
atti-00 aſcaricflre i1 capo -t [glia di radice di Liquirizia raſa onor. Albo.
Greco dn:. Alume di Rocca dur- cuoci per
DEveſî pigliare di Piretro dräme due ,di pepe pocotëpo in ſufficiente quantità d’acqua di Pian
nero, di cubebe, di ſemi di ſanape ana ſcru tagine, di Roſe , Malva,Prunella ana quanto ba
poli due. dell’erbe di Betonica,Magiorana, Salvia, ſtazdella colatura,piglia lib.r. vino bianco ono-f.i
_M m m z Dia-ñ_
ZZs TEATRO FARMACEUT; *DEL DONZELLLI
Diamorone, e Diacarîdion ana anca. e' meza,me di legno ſanto , di Buſſo . di Tamarice; intenzo
ſchia , e fà Gargariſmo ſpeſſo , e tcpido . Che Coſa bianco , Stafìſagria ana onc-meza, ſcorze di Gra
ſia l’AlboGreco , vedilo ſopra , nel capo dell’ac— nati, Pepe lungo, Gengevo bianco, Garofani ana
qua verde d’Artmmmo pag. gyS. e ;79. Il Dia dram'q. Erba Salvia acuta , Serplllo , Mentaſlro,
caridion l’aver-ai alla pag.; ;9. Perſicaria , Origano ana tir-.z. meſchia , e fà pol
Queſto Gargariſmo viene lodato grandemente vere groſſa,ſerbandola per l’uſo.Nel tempo del bi.
da Adriana Min/ich; , contro l’Ancina diſperata ſogno piglia un’oncia,e meza di ’quella polvere,eſi
ed a tutti gl’altri vizii della bocca, e del gutture v fà bollire con acoto,ed acqua di ſötana ana lib.1,
e ſi fà Gargariſmom più toſto lavata di bocca .
GARGARISMO LATTEO . . ‘ Facoltà, ed Uſo .
Tenuto in bocca caldo, ferma
ti, anche vehementiſíimo_ il dolore de den;ſi
, ed acutiilìmor
P iglia di Latte Vaccino munto di freſco libia.
albo Greco 0nc.meza , Miele roſato onc.\.
Verde Rame dr.meza . Si cuocono, e della colata-ñ_ G A R G A R 1 s M o
;a ſe ne fà Gargariſmo . d’Acazia , del medeſimo .
facoltà, ed Uſo; .
Il medeſimo Mínſiebr loda queſto per l’Angina,` lglia d’Acazia Freſca onc.meza,radiche di Ci."
'per le ſauci , ed altri vizi': della bocca , ferma il . . Preſſo,`Balauſiii, ſcorze di Granata ana dm.
dolore,ed itu mori d’eſſe parti,,aſterge, e conſolida Maggiorana,lſopo, Salvia ana dm. e meza. Rail.
l’ulcere,ma ſi deve ripetere ſpeſſo il Gargarizzare. ` d’ſreos fiorent.Alume ana dr.r; e meza, Scorza di
Ghiande , Roſe roſſe ana dr.meza , ogni coſa li ſi
.GÌA RG A R~I S M O .cuocere ſecondo l’Arte con ſufficiente quantità di
' di Piretro del Minflcbt. , vino roſſo , e d‘acqua di ſoglie di ’Porcia, finche
ſiconſumi la terza parte del licore e in una lib-e
lglia rad.di Piretro dram.2.1ncenzo , Genga. meza di colatura , viſi meſchiano due onc. di Sci
P vo bianco ana dr. 1 . e meza,ſeme di Juſquia.` roppo di Noci, ed uno ſcrupolo di Vetriolo .
mo, Salvia ana drain-r. Pepe lungo ſcrup. 1. cuo › Facoltà ,ed Uſo
ci in acqua , ed aceto ana lib.meza , e facciaſi Leva la moleſtia de i denti , li ferma, e li ren-`
Gargariſmo . de ~immobili , e li conſerva 5 ma doverafli uſare
Facoltà, erl ’Uſo . ſpeſſo , e caldo tenerlo , e dimenarlo per la bocca:
Opera eccallentementemd efficacemente contro
il dolore de i denti, hà forza anodina , ma ſi deve AGGIUNTÃ.
gargarizzare ſpeſſo-Avvertiſce l’autore,rlonec acu
;rſſìmí dolore: , .:13“ cruciali” placanmr . Io però G A. R G A R I S M O
più propriamente lo chiamarei colluzione , che Per l’infiammazſone della bacca , efzmcí:
.gargariſmo . ' -
Iglia d’acqua d’Acetoſella, e di Piantagine
GA RG AR I S M O ana 1ib.r. Sciroppo di Viole , ed’infnſione
di Juſgm'amo. ' di Roſe roſſe incomplete,ana cnc-2.8pirito 'di Ve
triólo dr.meza,Sale Prunella dr.r-e melazmeſchia
Iglia di rad.diJuſquiamo onc.r. d’Ortica , di ogni coſa inſieme , e ſi faccia Gargariſmo , ſperi- e
Pentafilone , di Piretro ana dram.6. Raſura mentato per iſudetti affetti molto profittevoleg

DELL’ELLLILSlONI IN GENERE.

Mulſioneè detta a mulcenrlo-,e volgarmente ſi ſcarſizanche COl'l nevezma l’Emullioni ſubordinat-`


chiama Latte ,dalla bianc‘hezza , che 1° più te a provocare‘ il ſonno , ſi piglieranno nell'ora
delle volte poſiiede , facendoſi ordinariamente l’ dei ſonno trè, o quattro ore dopò cena , e dovran*
Emulſioni dai ſemiae ſtu… …Und-?iti o Che danno‘ no parimente eſſer fredde, e ſe s’adopruranno con
un ſugo bianco come latte , e tali ſono i quattro intenzione di notrlrez ed alterare , ſi piglieranno
ſemi freddi comuni, l’Amandole. FignOIi, Piſtac caldemell’hora del paſto; la regola poi di comporf
chi,ſemi di Papaveri, Lattuca, e ſimili , ed anche re l’Emulſioni ſarà per eſempio, come ſegue.
con l’Emulſioni viene compreſo il Cremore d’or Per la nutrizione lib.meza in cirëa di ſemi a °
zo , detto comunemente Orzata . L’Emulſioni ſi frutti,con ſofficiente quantità d’acque , o detecti
adoprano in luogo di ſciroppi , e conferiſcono al‘ Per l’altre intenzioni ballano onc`1.o vna,e mera»
Petto@ polmone,conciliano il ſonno , re/frigcrano e di licore cinque, o ſei oncie , e vi ſi meſchia zuc
il calore immoderato,contemperando l’acrimonia chero” ſciroppo, per conciliare, non ſolo grazia#
dell’urina , cd eſtinguono l’ardOre delli reni,e ſe ne ſaporezmà per ilfine anche d’aggiungervi moggior
piglia maggior doſa delli ſciroppi 2 ſpecialmente forza contro del malezdove ſono indrizzate-i ſemi
nando hanno da penetra-re in parti lontane . di Papavero , e ſimili , che ſono preſcritti nell’
Il tempo di pigliare l’Emulſioni è vario , per EmulliOni ſonniſere , non, dovranno eccedere due,
che dovendo ſervire in luogo di ſciroppoſſi piglia o trè dramme al più.
no ne i tempi medeſimi delli ſciroppi , trè ore
prima del cibo,inattina,e ſera, e dovranno raffreñ
EMUL
PARTEVTERzA'. '459‘
E M Il' L S I O N E mCſclÎía 1 e dopo la debita digeflione diſiilla nel
d’Amomlo/e dolci . bagno marino.
Iglia d‘Amandole dolci freſche ,ſi e non rancíl Facoltà, ed Uſi: . _
Si dà commodamente nel profluio di ſeme cio‘e
de , e mondate delle ſcorze 0nC. 1. ſi peſtano Gonorreo , nelle polluzioni notturne 9 e ſimili vi
minutamente in mortaro di pietra , aſpergendole' ZJſi, e di più COnferiſce nelle febbri ardenthbilioſea
in tantod’acqua Roſa diſtíllataye poi ſi diſſolvono e nel fervore del ſangue . La doſa èda due: m0 a
con una libra di decOtro d‘Orzo,o acqua pura,pri~ quattro oncie.
ma cotta, e ſi colano fortemente . per panno di li
no,e vi s'aggiungono due oncie di Zucchero pol EMULSIONB PETTORALEJ
verÎZZato.
Facoltà , ed ‘Uſo . Iglia d’Amandole dolci mondate oncia r.Pí--`
Qgeſta e-mulſione rinfreſca, umetta e mitiga , e gnoli mondari non rancidi onc. meZa , ſemi
leniſce , es’uſa commodameute nell’intemperie di Citrulo,Cocozza,Melloni,Bombace ana dram
calda delle viſcere,originata`c\la materia acre,e ſal ma g. ſi peſtano in mortaro di Pietra con una liñ_
ſa,uell’aſprezze,ed eroſioni del pettowi giova ſpe bra di decOtro di Giuggiole , e Paſſole, e con Zuc
cialmente,e di più ſeda la ſete , e-l’ardore dell’ori chero onc.trè,ſe ne fà emulſione per quattro doſe:.
na,maffime ſe vi ſi trovino umori acri,e mordaci, Facoltà’. ”I Uſo .
e finalmente rinſranca valenremenre le forze. _Vaie ai vizj del petto, c del polmone .
v:EZMÌULSIONE
E M U L S I O N E
ſbnnifera del Minſk/rt . contro la Gmarrea viralenta .

Iglia d‘Amandole dolci dramme z. ſemi di Igl‘ia di Lente paluſtre , ſemi di Lattuca ana‘
Papavero bianco dramma r. ſemi di Mello dramme z.ſemi di Portulaca,e di Piantagine
ni dramma meza,ſcmi di Lattuca ſcrup.mezo,ac~ ana dramma r. anttro Semi freddi maggiori ana
quadi Viole-,e di Nenuſari ana onc.r.e mezarac oneri- Zucchero Roſato onc. 4. ſe ne fà emulſione
qua ſonniſera dramma r-ſe ne facci emulſioneda con una libra , e meza d'acqua di Fontana cotta,e
quale li dolcifichi con Zucchero candito bianco. ſervirà per cinque, o ſei doſe,da pigliarſr ogn‘una
quanto balia , e vi s‘aggiunge Magiſterro di Perle due` hore avanti palio , premeiſe però le coſe uni—L
Orientali, edi Coralli rolli ana gran.;.meſchia, e verſali, intorno alla Gonorrea . Tr') l’EmulſiOni
ſerve il tutto per una doſa, e fi beve nell’andare a ſi può comprendere l’Orzata, che 'è quaſi una coſa:
letto,e farà dormire bene . medeſima con la Ptiſſana degl’antichi -

E M Il L> S I O N E AGGIUNÎI‘A-~
Plenritica- del medeſimo .
ALTRA FORMOLA D‘ EMULSIONE Ì}
Piglia di Cardo ſanto one. .5.. ſemi di Cardo contro la Gonnrrm .
Maria- oncia una, ſemi di Papaveri bianchi dram
me z.acqua di Cardo maria onc. 6. acqua di Car. [gl-ia d‘acqua di Capel venere,e di Piantagine.
do benedetto,di fiori di Papavero erratico , di Ca ana libre due. Semi di Melloni mondi, e ben:
momilla,e di Sca-bioſa ana one-4J} faccia emulſio pellati oncie quattro, s‘uniſcanoi ſemi con le ſo
ne,e ſi dalcifichi con Lucchero candito violato. ette acque-,facendo rn modo › che divengano co
facoltà , ad Ufb . me latte , al quale aggiungi di-Sciroppo di Viole
Sana la Pleurìtide 1 e ſeda ſubito tuttii dolori libra una. Spirito di Vetriolo dramma una” me
del coſtato, non ſenza ſtupore degl‘aſlanti; ma il za :meſchia ogni coſa inſieme . La doſa di quella
paziente dovrà ognigiorno avere il beneficio del emulſione ſar-à di meza libra per volta a Roma.
corpo con clrſtieri lenitivifLa doſa ſarà di due on: C.0 digiuno la mattina trè ore avanti pran
cie,ſz~no a quattro ~ ` zo , e la ſera trè ore avanti cena , ſeguitando a pdf
giiñrla per otto, o dieci giorni. ‘
EMULSIONE CANNABINA. Qígſta bevanda accreſce l’eſpurgazione della.
Canon-ea gallica , rendendola poi priva del ſuo.
Iglia di Semi di Canape one-r . e meza, quat cattivo odore , e colore , e toglie via l’ardore nel,
tro ſemi freddi maggiori ana dramma una. l’urinare.
Si facci‘ emulſiorre cö- ſufficiente quantitàd‘ac—
que di fiori di Ninfea,e di Roſe,poi ſi piglia no cnc. ORZATA.
1 4-di queſta emulſione , ſciroppo di ſugo di Viole
Onc. z. acqua di Cinnamomo bug10fl`ata onc- r. [glia d’Orzo ſcelto onc. a. ſi a cuocere con
meſchia per l'uſo. i lento fuoco in acqua limpidiſſima , la quale
L’acqua di CÙIÌUÎMUMO Luglojſatfl ſi fà d’ac dOVraſſi mutare nel principio della bollitura , ſo*
qua di Bugloſſa lib.6. fiori di Viole ,di Roſe ana prainfondendovi nuova acqua pura , ſi cuoce die
lib.z.Cinnamomo acuto lib.r .ſcorza di radiche di nuovo per quattro, o cinque ore , con fuoc° lena,
Bugloſſa onc.trèafiori di Boragine , di Meliſſa ana to: ſi paſſa colando l’orgio per ſetaccio a ed i‘ll*
onc.una,ſpecie di DiarhodoneAbbate _onomeza , colatura vi s’aggiunge un‘onç. di zucchero bian
co ,
;(75 TEATRO FARMACEUT: DEL DONZEÎLLI
co , poi di nuovo ſi cuoce un poco , e di tal m0` dilutiſiima cOn aggiunta di ſemi di Melloni , o
do avrail’orzata craſſa , epiù nutritiva . Dallì pure d’A'mandole dolci , ſcorticate con acqua f".
più delicati ſi coliuma più diluta con addizione ſca pelle ſottilmente .
d’acqua Roſata , e non la ſanno cuocere la lecco* I,’orz.ata è inſieme medicamento, e notrimen
da vglta. Ma quando ſerve per delizia. ſi coſtuma to,per i lcbricanti ~
‘-f'
*-~`-n
.*" A

DELLE LOZIQNI IN GENERE.

Ozione 1 cioè lavatura , e come bagno par ídque infiprímana quater , aut* quinquies: ”rc
ticolare d‘un membro del corpo umano , e deterreai ;e . ſi Perle: tumidor ., rubenteſqyeffierz
perciò con eſſe vengono compreſi li liſcivii, conſpíct’ar . Ronda/ezio per idolori (le podagroil,fà
ſciogliere il ſale` con acqua comune.e ne fai lavare
L O Z I O N E, i piedi mattina, e ſera, avanti del cibo, e fà aſciu.
Per toglie” [eſordizie del capa ſi garli con panno di lino netto ~

S I rogiiono le ſordizie del capo,lavandolo,a di.“ L O .7, I 0 N E


ginno con liſcia fatta di Cenere di ſarmençí Per il fetore de ipìedí .
di vite; ma dover-‘i il corpo eſſere ſcaricato dagl’
eſcrementi, eſidov’erà ſubito aſciugare il capo, Iglia d’Alume manip.r. bolla in ſufficiente
e capelli con panni caldi,come vuole Andre-naro. quantità d’acqua , nella quale ſmo al tallone
Siccome per l’nlcere del capo.}{ondalezi0 uſa la li" vi ſi pongono i piedi mattina 1 e ſera r lavandoli,
ſçìa diſſeccätezcome d’Abrotano,Betonica,e ſimili., e fregandoli lungamente .
l

LOZIONE CAPITALE` L‘ O Z I O N E
,de i Piedi contra la /Zanchezzfl .
Si faranno cuocere dentro la liſcia materie
amare , come Lupini z Centaurea minOre , Stafiq Piglia di decozzione d’Origano 1 Pulegio , e di
ſagria ’ e u Salvia , fatta in acqua quanto baſta z della quale
llccíde i pidocchi del capo ,L ma per aſtergerne ſe_ ne lavano i piedi.
le ſorſorezvi ſi ponerà a bollire_ nella medeſima li
ſcia, il Ciclamino , Saponaria , e, la Parietaria . L' I S C I V I O
benedetta del Mia/ich! .
L O Z I O N E
di Piedi Per i1ſpnno. [glia di Cenere di legno , e cime di Ginepro.
Art'emiſiafroffeggiante , Gineſtra , di ſcorza:
Piglia di Malva, Lattuca ana manipá; capi di gambi di fave a d’Aſſenzo ana onc.r. Se ne ſa li
Papaveri bianchi num.10. ſcorza di rad.di ſcia con vino bianco potente , e quanto balla .
Mandragora , ſoglie di Meliſſa ana oncnneza, ac Facoltà 2 Url Uſo,
qua quanto balla. Si facci decozziunemonſuman Si è ſperimenta efficaciflìr‘na , e valentiſlîma z
done la quinta r o ſeſta parte dell’acqua . Eurm’a cavare l'acqua degl’ldropici per via dell’urina 0 a
v’aggiunge ancora foglie di Ninſea. Meliloto,Sa ſ'i‘gno tale,che il Minjicbt ſcrive così: 94m auxilío
lice z Vite 2 COCozza z e ſemi d’Aneco ` ' multa; Hydro/n'era: ”ul/0 alia , {liebm aliquomdñ
_[n’h‘to ”media ſanaw’mm -
L O Z I O N E La doſa è da 2. fino a g-oncie la mattina a (lo:
per provocare ilflmna ”elle-flbóri . maco digiuno .
Iglia di Malva freſca , Lattuca 1 ſoglie di Co: ALTRO LlSCIVlO DIUR ETICO .
Ò comeri, di Cocozze , di Viole ana manip.r .
ſe ne ſacci decotto , con il quale ii lavino i piedi, Iglia d’erba Linaria con fiori , Gineſtra con
involgendoli in Panno umido , ſenza aſciugarli. fiori a Ebolo con tutta la pianta , ſoglie di
Sambuco ana ſufficiente quantità , ſe ne ſaccice
L O Z I 0 N E nere a ſecondo l’arte , dalla quale con vino bianco
d‘Andromaco , contro la Podagra J buono 1 ſe ne _fà iiſcivio chiaro .
.Facoltà , ed Uſo ,
Sl] fà liſcia di cenere di ſaggio, e fi cola’trèzo 4J Non ſolo caccia l’acqua degl’ldropici per via
r volte , e ſi meſchia con altrettanto vino , e
d’urina , ma è ſecreto grande nella Diſuria , ed
due oncie d’Alume di Rocca , e con lento fuoco ſi iſchuria . La doſa è come di ſopra .
fà ſciogliere l’Alnme 'in effi licori , .eſſendo calda,
quanto più ſi può tolerareaſe ne lavanoi piedi po LISCIVIO DI TART-ARO.
dagroſi_ , tenendoveli dentro per qualche tempo, e
Poi zìaſciugano con panno di lino netto z rale la
lglía di Tartaro'di Vino 1 calcinato , finche
vatura fà la ‘mattinaae la ſera, prima di cibarſi: divenga negro, nel quale ſe ne fà liſcivio con
93,-” etiam (dice Ant-{amaro ) cùm mm'zmz [aac ec. acqua piovana dlſtlllata , nel quale Farai bollire
‘MTM-’m mindfllr , ‘á- pflfl ipſum utile Mpotfll. (60119 d’Arangi ,e dëlla_ colatura chiara , e tini-1 ›
ne
?ENTE TERZA. 471.'
ne darai ogni giorno', per q-nalche›tempo,uno cuc de citrinoz Camomilla, roſe roſſe, Keiri ana dr.: .`
chin‘ro , con veicolo conveniente . fi cuocono m liſcivio buono, e ſ1 clnarifica poi le:
Facolta , ed Uſo. - condo l’Arte .
Riſolve idolori. e di più` porta fuori inſenſibil .Facoltà , ad llfi) .
mente ogni materia muccillagginoſa da i reni ,e _ Giova grandemente nel dolore di capo, e di più
veſſica . robora cggregiamente il cerebro ,nervi , occhi , e
tutti, gl’altri ſenſi . Si farà lavare il capo con que
LrschLOCAPI’TALI-z; flo liſciVio, due volte la ſettimana 5 ma quelli, che
{Ono di temperamento freddo , ed umido, ſi dove
lglia di foglie di Sona ſcelte dum-6. radd’lſi ranno lavare_ il capo di raro, ſiCCome frequente
P reos fiorentina , ſemi di Cardo ana dram-;. mente quelli, che ſono caldi , e ſecchi.
Erba Eufragia con fiori , Verbena , Maggiorana, Siè ſperimentato un liſcivio contro la Gonor
Roſmarino z Salvia o Origano ana dr.2-. Agarico rea z del quale vedi ſopra al capo delljacqua per
bianco, e legglero diam-_1. e mezza , fiori di Steca la Gonorrea .

DELLB GELATINE, E GALREDE IN. GENERE:

Enche ninna differenza ſi diſcerna tra Gela to . La doſe è di qualche cucchiaio la volta, repli;
tina , e Galreda , apparendo la faccia d’am candolo per ſperimentarlo valevole diaforetico
bedue , in quanto alla loro forma eſterna ſpetta , ne’mali,ove fa {l’Uopo .
viſcída , e pellucidaz ma pure biſogna calcare l’ Sogliano alcuni aggiungervi— qualche ſciroppo a
altrui veſtigiazche ſogliono così dividerlezattribu come di ſugo di cedro d’agreſto , Sec. per renderle
endo , a ciò , che delle parti degliAnimali ſi cuo. più grate al palato, le tingono a co]or di cedro col
ce,il nome di Galreda : al ſucco poi colato,e ſpeſ. croco,o di ſandolo tolſo col ſangue di drago,o cele
ſato con zucchero quel di Gelatina, che ancora (i ſte col ſugo di Viole, dandoli varii colori, forme,
mantiene Con la neve in un vaſe di vetro a modo e nomi per maggiormente ſollazzarc gl’infermi da
(ll ſorbetto nell’Eſtate , ma , nt le logonflchiir ego 1nnghe,e nojoſe infermità per lo Più attediati .
immarari vilearflc ne deſcrive@ una breve for,
mola dſambo loro . G E L A T I N A
'Uſa-lle dell’Oflìcùre.
GALREDA DIAFORETlCA;
S I piglia di comodi cervo crudo’ limato mezza
S I pigliarà di raſnra di corno di cervo, e di lib. acqua di fonte lib.6.cuoceſi a lento fuoco
avorio ana one-2. e mezza, della parte collo.. in vaſe vetriato ben chiuſo col ſuo coperchiuolo
{21,0 lia cuojo di piede di Vitello, ana anca. d’ac per trè, 0 quattro ore, aggiungendovi alla colatu
_ qua d’orzo,o di ſambuco lib.z.e mezza , ſi cuoca ra fatta z. A. ſciroppo d’Agro di cedro un oncia,
bene , e poi fi cola z. A.riponendoſí a condenſare Zucchero fino onc.z. ponendola a gela-re in luogo
`in luogo freddo, in qualche vaſo idoneo, e vetria. freddo , e fi ì d’Eſtate con la neve .

DELL] CLIITIERI lN GENERE

Ogliono comunemente , che per nome di dato , non finti”: , quaquefi {rl—uo oicim’orſuerít,
Cliſtìero fi debba intendere l’iſtrumento , manif‘efliù; ab hi: retreatllrztlt ”termweficflzme
ſiccome il nome d’Enema fia proprio la materia, finte-rita”, rem-r, lie” , Ò‘ ob reéÎitu‘rlím-m MP1”,
che vi ſi pone dentro, la qualpi Latini chiama Conſecutíone quadnm tangìrur , e Pietro Gorrev
no lavaziOne , o lavamento , ed iGreci dicono ſcrive , che il Cliſtiero apporta otto utilità , r.
Cblyſmor . Vogliono ancora alcuni , che Enema, molliſce il ventre cofiipato dalla durezza delle
flrettamente pigliato , ſidebba intendere, per feccie. 2. irrita , e ſveglia la faColtà eſcretrice già
l’injezzioni, che ſi fanno alle parti anteriori , co: ſopita. g. evacua quallìvoglia umore . 4- riſolve
me verga, e nell’utero . le ventolìtà. y. ſeda idolori . 6. coſtringe il ven
L’uſo de’Cliſtieri laſciarono ſcritto GalenoUíb. tre . 7. aſterge le viſcere , e gi’inteſtini , ed 8. le
I. cap-21*. ) a e Polidoro Virgilio , che fà appreſo conſolida - lppocrate più ſpecificamente c’in ſe
dall’1 bice , uccello d’Egitto’ , non dillimile dalla gna li benefici, che ſi ricevono da i Cliſtíeri , che
Cicogna : queſt"uccello ſentendoſi divenuto ſtití li poſſono vedere appreſſo le ſue opere .
co, riempie il ſuo lungo becco d’acqua marina, e L’uſo de’Cliſtieri non deve eſſer cotidiano,per.
ſe lo pone nelle ’parti di baſſoanel modo , che fac che ſoggiunge Guglielmo Serafino ( cap. de Clyjl.)
ciamo noi con i Cliſtieri , onde fi ſcarica il corpo Ne ”atm-a ”offra ii! ”flſqetflffiigrior re'dditaçrlein
conimodamente . de, á" ”atm-ale: exere-zione: omittflt . Paolo Egi
E così antico l’uſo de iCliſtieri,che Ero-lord!” neta ( x g.Metl2.med.ca[›.z 2.) trattando de i Cliſtie
Euterp.)ſcrive,che gl’Egizzj , banche {ani a coſtu ri dicezNon tamen continue‘ ídfaciendum {ſi › »E
marano ogni meſe, per trè giorni Continui il vo ”atm-a bi: irritataz/Ìîontanea excretìonir oblioif
mito, pozioni, e Clillieri, dalli quali riportavano ſtat!”- , e Galella z C/_yflerix injec‘liouem ‘ſſ’ mole
gran giovamento, onde Emm’a ſogginnge : Nulla ſlam.
”rpm-ir per: eſt , 71m_ ”fil-"Micra ri Clyflere 2 rifà‘ Ma Elmgnaío (Iibdefejlncapz. ) di neſſun dino‘
a
o
r4.—.az.;

'472 TEATRO FARMACEHT. DEL DONZELLI


do s’appaga dell’uſo de’Cliflîeri , perche nell’eſa tam ſblmnmoda ſanguínem mittente: , 1mm! alia
me , che fà egli dei preſidi ordinarj , che s’uſano quam': tempore-:quorfi mm Cçvſierer,cièu1n,à~ al…
ó._,._—. `_,.
nelle ſebbri dice z Qg‘arl autem ad Clyſterer atti eat/:ihre ſeme-dia , quae-11mq” lemPore naöir_ ui
mtffrequem ae parle-”dmn medentiü ſubfidium . dtſſem, gravitèr profe-Ho in illo: inneberer . So r.
.Ego ſaltem olimmnematfl ”ml-711M”, mf cum pu giunge quì Gugliemo Serafino (lib. de Cljfl. lían
dore ſua/MS** (lcfi‘ríp/Îrpq/îquam autem fida rame— introduc‘ZJèù metb. (1117.13.) In morbir ‘verò , in
dia ”affluſum , Cla/lore: prov-rà: abbarrui, nel”: quibus’ per intere-alla acceſſionerjîunt ,(57' i” qui.
bel/”imma remea’ium, ab a've ( ut aim”) edaäum— bm'damur mducia . eorum temp”: eflo ante ci
Etenim quod (‘/jſter qui/[Int natura/it” [it inte bum, dùm ucciſione! remittam‘ur , ó** inclinam
ſtino hnflilis‘, exindefacilè ligne:. quodflngflla rt* in continui: *però dilata/0 , ut ex Gale-”o colligi
n“píantur per modi, é** reſpec‘îum TOſÎPÌBÌItÌ5.S)`PLDd tar-At *ver-ì, ſcrÌVc Berta/do (App-:rata: medxap.
jîc Iatìà: explíc0:0culi [urbr’md, ”fifa/ſmania” 1.4i: Clyjier.) in doloribm vel-ementtflímir, in apo.
indole”: eſt. quia *cul: firmi/infine"? cognata. A' Plexia, Ierbargicirflomarofls, ii: qui mmm? ha”.
q‘ua *vero ſimplex i” ”cn/0 dal:: , É“ aliud quid/i* ſeruntfflrangulatirdufl'ocationibu; Meri, qll-ivi;
b euvrina quae/5 etſifiilſa, non mai-dim: oeficam: bem impone' apart” .
Decoéî‘um autem qualeramque , per Cathaterem La quantità del Clíſtiero,al più non deve ecce
intromijflzmwtiam ſ//zwzlfimum’dalet intm.Ster~ dere due libre , e non deve eſſer meno (l'otto 0n
cm ergo , cùm cognata”: fit inteſtínorum conten* cic,e tra queſti più,o meno,ſecondo richiederà la
nmzflé* dame/limm, non moi-dica: , nec/Entity” natura del paziente ,e dovranno ſempre adoprarlì
donec ml corno/Z” reóîi inte/Zini Parte; depuis-ria‘, moderatamente caldi, perchei tepidi , ed i freddi
:mq/mm janitori; munerefungenter , fi-ntíum‘ riempono il corpo di vento -, come atteſla Aezia
que. ó“ urge”: ideò. Uncle concludo , quad Clyſter (TJ. ſerm- g. cap-22.) ma in caſo, che il cor
quílióetflùmflz Peregrínm inteflina , non fqffit , po del paziente fuſſc già pieno di vento , e non ri
non i/li effl- male/Im, arqne ingratur , e poco più ceveſſe i› Cliſtiero, io ho per uſo profittevole a di
`ſotto ſoggiunge 2 Srl/19771,71!? in terminixfirbrium ſar fare iCliſiieri a vento , cioè fò poner la ſirin
[nom-”da , ”emo ”nquam per (fly/lare; febrer ed” ga vuota nell’inteſtmo retto, e poi il) tirare il ma
ou‘t : quia [ormmaterìa fabri/i obſrjſÎnnon adfuw nico, non partendo la liringa dal ſuo luogo, e così
rmztmeqne illuſo/mmm”- 1171-711112” . Sam‘ 'zz/tim” ſi viene ad empire di vento-il quale in ſventare in
ſh'ptícìmtirmt alia radice ſcat”rit,ac pende-tfr: aria, e di nuovo fo tirare il vento dal corpo 2 “cl
cílë propríoflmatiq’pis termine ſuccurritur . Ete modo ſudetto, e così ſi viene a ſgravare rl ventre
m’mſht (ſul‘ mimi: axam a/wnn habent , Agrate:: dal flato z Che poi facilmente può ricevere ilCli
in‘: , 05'- gm' pigra”; patiti” , [aber-1t . Snnflnrlum (lieto materiale.
ef} ”nr/um, non aura—m palliando per Clyflerer gua Che i Cliſtieri tirano le materie, non ſolo dalla
tifl'r‘à ale”; Praritan/{a , ò“ laxamla e]] . parte inferiore dell'inteſtrni ;ma dalle ſuperiori":
GiozHarſfla-ro, e Gio: S‘cirom’o avvertiſconotclie finche dal ventricolo, ne abbiamo,molte autorità
nelli Cliſtìeri a che [i fannocontro de i vermi . in d'Autori antichhche ce lo dicono,onde Gale-”o trà
niuno modo vi lì debbano ponere materie amare, gl’altri lcrivez che olſervò a ſuo tempmclie alcuni
banche ſiano appropriate contro i vermi . come vomitarono certa porzione del Cliſherm che POCO
Lupini , Aloè , Genziana , Ccntaurea , Dittamo, avanti ſe gl’era fatto e Matteo de Gradi riferiſce,
&C.Qíiafugarenx mrmerſurram , ”mie gra-Diani che in Pavia una Donzella di 12.anni lo vomita
manentjijtbomat-Îer/copflá* animi' de/íqxrifl. va tutto, in breve ſpazio di tempo .
Sed tir/ia damm- Per u: , ”t eng/mt verme: dear ,Adriano Mmflcbt dice , che quando ſaranno
.rùm deſeenrlere , e diCe che in tal caſo per inferi!” applicati al paziente uno . o più Cliſtieri nel mò
:IH/clara ſm” ”chiuda , allicimtia eos' . deiìmo giorno , benche acuti . e gagliardi , e poi
Avvertono ancora l’iſleſſi ſopracitati Auto non ne leguirà alcuna evacuazione , in tal caſo
ri , che nei dCttÌ Cliſtieii nè anche vi (i debba tiene per ſecreto ,grande , che mai falliſce , il ſe
preſcrivere oglio , perche: Ole-”mſm proprieta” guente Cliſhero. Figlia d'acqua calda lib. 1. Sale
”nm-ib”; ínimimnt/Ir , 'verme-r z-erò laut {le mr comune outer-e meza . ſi meſthia , e come ſarà
tum mmm, ſic ipſum olemhfflgerent , o" ſurrùm ſciolto il ſale, ſe ne fà d’ogni Cola Cliſliero caldo,
nſtendern”,detur ”go ci: 01mm per o: , come ſa.. il quale n eucuare gran copia d'umori.
rebbe Foglio d'Amandole dolci . Nelli Ciiſtieri per gl’ldroprici, non vi ſi dove
l’ictro Conca racconta ancora , che nè meno ſi rà meſchflare Oglio,fuorche il Rutaceo .
‘.-ñ__.-ó. ._
debba ponere l’oglio ne i (Tl-ſti:ri,quanclo gl’inte A clii patire‘: la difficoltà di reſpirare 9 non ſ1
(Zini ſono ulcerati , come ſuccede nella vera Di* deve mai aſtringere a ritenere ii Ciiſtiero , perche
fanteria, porche GLi/eno iníegnò. che l'aglio fia ne .può ſoffogarſi . Finalmente diremo quì a benefi
mico dell’ulceredìcrome all’incontro il vino gliè cio univerſale , alcuni Clifiieri più ”conditi o e
amicÒ, e doveranno appliurſi tepidi, per l’ulcere provati.
dell’inteflini .
[Cliſticri non hanno ten po determinatoma ſi C L I S T l E R O
poſſono fare a digiuno, o ſia‘ç. ore dopo il cibo, di contro l’inflazione del matricola -
gior-nodi notre ed in qualinoglia tempo , ed ora,
come naollrò Gale-no( lil). (le mmm!. Tal-fe? m”. Iglia di ſcorze di rad. di Sambuco onor. N6
ſi-HJA‘D. I 2.) dice’ndo: Kidicu/am eſt, :11”an quidem peta, Pulegio , Ruta , Camomilla , foglie di
143,74”: àjeclmn’.: dici l‘oramd guiutammzfljL-x. Lauro ana onc. meza, temi di finocchio ,d’AnſſA
’ ` di

'I'
PARTET'ERZA‘.
'di Cimino, di Dauco ana dramme 2. Fichi ſecchi C L 1 S T I E R' O.
‘O
num. 7. ſe ne ‘fà decozzione , ed in una libra della aflringento.
.1'
colatura , ſi meſchîa oglio Anetino onc. g. miele
ſpumato onc.meza, Diacatolico, Diaſenicone ana Figlia d’aglio d ’Ipericon oncie 6. Miele ro;
dramme trè,Sale comune drama-e meza o ſe ne fà ſato, Sevo d’lrcmGera nova ana oncie ;- ſi liquefl
`nno Ciifiiero . faccia ogni coſa al fuoco , e ſe ne faccia Cliſtiero,
per rifiringere il corpo .
G L I S 'I’ I E R O ` C L l S T I E R O
contro il (lo/ore eolico . contro i *vermi .
ſidi Figlia di brodo
Camomilla di Carne
, d’Aneco graſſa z.lib-miele
ana’onc. x. Oglio
ſpu {glia di latte freſco lib.r. e meza, ſeme di Ca;
nape contuſo onc. 2. fi fà bollire nel latte , e
mato onc.una , e meza a Cremore di Tanaro dr. fi cola,e viſi meſchia Zucchero roſſo anca. Mie—5'
3. Sal Gemma dramma unanemeza.` le ſpumaco oncie trë .
` G L I S T I E R O
c L 1 s 'r I E, R o per laſcino dell’iltero .
Perſi-[lare i1 dolore eolico,
[glia di rad. di Malva , di Gigli bianchi ana‘
Iglia di rad.~ di Malva , Altea ana anca; fio onc.r. Mercorella, Parietaria , Atriplice ana.
idi Camomillaflli Meliloto,di Sambuco ana onc.meza,ſemi di Cotogni, di Lino , ana dramme
OHCJRCZR a ſemi di F'inocchi0,d’~Aniſo,di Cimino, :fiori di Camomilla , Meliloto , Verbaſco, Mal
d'Apio,di Lino ana dramme :.ſi cuoce,e della co va arborea ana dramma r. fi cuocono con acqua.~
]atura ſe ne pigliano one.: 2. Vino Malvagia one. e nella colat-ura vi ſi meſchia butiro freſco ſenza
4- aglio di Camomilla, e d’Aneto ana onc. 2. Be ſale , oglio d’oliva ana onc.4. Si ſaccino Cliſtieri
_nedetca Laſſativa onc.r.r0ſſo d’Ovo num. x. frequenti di ſei oncie per volta,

G L I S T l E R. O CL 1 s T I n R o
contro 1'/ dolor di Pietra, . di Croco-ii Metalli -.

Iglia dilatte-,di Tereinb. ñ;- ſugo di Parieta: I' queſto eccellente rimedio del Croco de
ria cnc-:Oglio di Scorpioni onc.4.decozzio Metalli, già provaffimo di. ſopra , quante,e
ne di rad. di Gramigna, e Perroſellino ana~ one-3. quali ſono le ſue ammirabili proprietà.Soggiun
ſe ne fà Gliſtiero. go ora quì ,_ con l’occaſione de’Gliſtieri , che eſſo
Croco vaglia egreggiamente anche per uſo di Cli—
GLISTLERO PER LA SCIATIC‘A l. Rieri , e ſupera ogn’aitra materia della Medicina
volgare , che ſi coſtuma adoprar-e per via di Cli:
Iglia di rad. di Brionia freſcav one. una : fi‘ ſtiermſiche giova~ per miti‘garei dolori,cauſat~i da
gratta come ſi fà del caſo,e [i fà cuocere lenta freddezza , da crudità , da venti , e da umo 'i1
mente con vino bianco potente, ed acqua di fonte ri pituitoli,g_roſli, tartarei,e da arenella , e pietra,
ana oncie-nove,finche rimane la metà, ſi cola poi', val-e per uccidere i vermi,e per pu—rgare ogni umoé
fortemente premendo, e della colatura ſe ne fà un re , ſenza~ riſcaldamento immoderato , il che non
Gliſtiero caldo, quanto fi può prontamente colera ſegue con l’altri medicamenti Volgari , e qu efio
!e , aggiungendovi Moſlo cotto onc. g. e ſi dovrà Cliſtiero Fatto di Croco de Metalli a fi può chia
ritenere almeno un’ora ._ Di queſio Cliſtiero ſe ne mare medicamento divino o perche non ſolo poſ—
ſono fatte le migliaia d’eſperienze , ed è riuſcito ſiede rante prerogative; ma inſieme non imbrat
ſempre profiteevole . S’a-vverEeache ſi dovrà repli ta, Come fanno le materie de Cliſtieri comuni,e ſi
care quattro, o cinque volte, finche nelle ſeccie , ſpende in eſſo, anche minor prezzo,e circa la doſa
evacuare con eſſowi appare il ſangue , che ſarà il di elì'o , balia una meza dramma, o al più una in
ſegno vero , che il Cliſtiero hà colpito contro del oíera, macerata in ſei oncie d’acque,o vini appro
male, ed all‘ora ſi dovrà Ceffare di farne più- , per priati, per :›4.ore,e più ſe lì può,e poi meſchiarlo
_che_ii paziente, ſenza d’ubio ſarà ſenato. con tanto brodo,.quanto baſta a farne un Cliſtiero.

DELLE iNIEzszl IN GENERE.,


Lli Òliflieri debbono fliccedere l‘iniezzioni, manip.r .ſemi di Lino, fien Greco ana onor. Fio-T'
che ſi fan no in tutte le parti f interiori del ri di Camomilla, Vioi. ana manip. r. Facciaſi de
corpo, la dovei Cliſtieri ſi fanno nel ſeceffo to” cozzione in brodo graſſo d’inteflini , o in acqua ,
tùm,e;co5ì l’iniezzioni lì fan no negl’affettfidell’u e vino bianCo dolce, e Sapa,e ſi faccia lniezzione.
terozdella veffica, dell’orecchie,e del mëbrovirile, Si poſſono ancora comporre d’oglío , e vino , ed
Aſſongia liquefatta, o pure COn oglio d’Amandole
I N I E Z Z I O N E dolci,o amaremglio di ſpica, e ſimili 5 ma ſe nell’
per Io ſeirro dell’Utero . utero fi dovrà
Prepara coflringere,ed
l’Iniezzione, eſiccarei l’ulcere
come ſegue. , fl

Iglia di rad-di Malva, di Biſmalva , Gigli ana


onc-4.Pulegio, o pure Origano , o Artemiiia
Nn”,
“47’4‘ TEATRO FARMAcEUT. DEL DONZELLÌ
I N I E Z Z I O N E Decotto di Pomi dolci , fatto in “brodo , ed”;
Per I’Utero aſiringeutemd eſiccante . qua , o vero latte : l'iſteſfo latte, e le Muccillaei.
ni di Pſillio , di Cotogni convengono nell’ultxn
P [glia di ra'l-di Biſlorta png. x. Scorze di Gra della veffica 5 ma per l’ulcere del collo d’elſa veſſi.
nati, Balauſtiî , _Bacche di Mirto ana onc- r. ca, ſi doveranno fare Con i detergentimhe non ab.
Ipociſtide , foglie di Somacco , Lentiſco ana ma biano mordicazione,eome decotto d`0r20 con lai
an-l-ſe‘nl di viole , Piantaggine ana onomeza , te, quando però non vi ſia ulcere ſetide, e depa
Roſe roſſe pug. r. acqua di Ciſterna , o ſcrrata o ſcente, all’ora vi s’aggiunge un poco d’llngUenro
quanto balla, ſe ne facci decozzione . Egizziaco, dopo dovemo uſare gl’Anodini , cheſi
Nella colatura li diſſolverà Aluine di Rocca fanno di bianco d’Ovo , ed acqua Roſa, agirari
onc-r.Se ne faccia In ie zzione. inſieme , Siero di latte , decotto d`0r20 mondaio
Con quella regola ſi preparano l’iniezzioni con capi di Papavero-ed un poco di radice di Mi
detergenti, come di Fichi , Prune dolci , Paſſole I dragora , aggiungendovi Trociſci d'Aìcliecliengi
Parietaria, Aſſenzo, Orzo, Fave, Lenticcliic-,Oro con Opio , diſſoluti ſottilmente . Si deve allenare
bo, Lupini, Bce. Si fanno parimente l‘lniezzioni d’uſare imedicamenti narcotici , quando voglia
Delli Seniza fined'introdurvi la generazione della mo,ca vare la marcia,o altro ſimilez ma ſipcngo
'carne, dopo corroſi li calli della parte . Q—n'efle ſi no. _dove ſi vuole coſlringere , e per ſopire il ſenſo
preparano di decotto d’Orzo, fatto in vino medi della parte ,
cato, o vino puro, con acquavitamel qual decot
to ſi diſſolvono alcuni unguenti ſarcotici , come I N I E 'l ZIO N E
il Baſilico , Aureo a Divino, o polveri ſarcotiçhe, per la Gonorrca.
come d’lride Fiorentina, Mirra, Incenzo, e le ſue
fcorze , Opopanaco , Sarcocolla , lperico , o Cen lglia d’acqua di Roſe toſſe, acqua di Piantag.
taurea minore, in poca quantità, o altri ſarcotici, gine , ana onc.5. Vetriolo di Cipro drama.
ſecondo l’indicazione di più , o meno diſeccare la Si meſchia, Enche il Vetriolo li ſcioglia. Si là ini~
arte . . ezzione tepida dentro della verga, reiteraudo, più
Wade l‘Iniezzionedovrà ſervire per indur volte il giorno .
re le cicatrici, ſi faranno di materie più fredde, e Facoltà , ed Ufli .
ſecche , come di ſcorze di Granati, Balauſlii , con (Lugſt’acqua è ſicuriffima , cura l’nlcere dentro
adizione di minerali. come ſono la Ceruſſa,Litar~ del membro virile, cauſata da Gonnrrea , amc
irio,Tuzia, Scoria di ferro , Sec. tendo , che nel principio del male opera meglio,
Nelle fiſt01e,e nelli calli , fi fanno l’lniezzioni del che ſe n’è fatta continua eſperienza; ma a chi
cOn liſcia , nella quale ſi ſi cuocere Elleboi-o , o cagionaſſe molto dolore nella vergaipuò ”litigat
vero ſi diſſolvono unguenti credenti ,come Egiz la cononcie
acqua. Roſa , e di Piantagine , alpeſo di ſti
altre ì
zinco, Apoſtolorum 9 Sec.
Per ſedare i dolori dell’Archibugiate , fi fanno
l'lniezzioni .

DELLI VESSÌCATORH , E DE’ PESSAÃRII IN GENERE

L’ Effettmche opera di veſſicare quello picciolo , ed i Cauſtici . `


medicamento eſterno , gli hà fatto ſor-tire il Chi poi curioſamente cercarä ſapere le ſpecia
nome di Veſſrcatorio il quale è un poco più ve li materie dei Veſficatorii, ſappia , che trà l’altrl
emence del Fem'gmo , o vero Sinapiſmo ,ſiccome ſono il Ranunmloffilammola di Giovlîiſîlemſlîlíle
all’incontro più debole del Pirotz'ca , cioè de imc ſecöda di Dioſcoride,Aglio,Senape,Euſorbloisrffl*
dicamenti, che cauterizzano , da raca degl’Arabi , Squama di Rame, V"-tſíolffi
Appreſſo gl’Autori della medicina antica, ven Ellëbboro biancoJìlaterio, Scamonea,Cantarclle,
gono cöpreſi i Veſiicatorii, ſotto il nome generico e ſimili; ma quelle doveranno eſſer freſche alpoſ
dei medicainenti Metaſincritici,i quali hanno fa ſibilcmom‘anche l’Euforbio,altrimente rieſce v3'.
coltà di tirare dal centro alla circonferenza: ſono na l’operazione .
anche compreſi con ímedicamenti rubificanti, o Quanto all’applicazione de’ Veſiìcatorii PM*
pure ulcerati , del che ſe ne vede la chiarezza ap— ſoluta neceſſità d’uſarvi la diligenza di r-'Ìd'ëſfle
preſſo Calma , Paolo Egineta , ed Oríbafio . parti, acciò ſiano nette da’peli, e poi fregare bene
La materia di Componere i Veſſicatorii è diſſeñ il luogo con panno di lino , o di lana, finclëe3P'
:ente da quella'de i Cauſtici, perche quelli , oltre ?31'313 cute tOſſeggiante,e così il calore della P":
il calore ecceſſivo della materia,deve anche coſta te eccitato, e diſpnſio , opera poi, che s’atracchil
re di grofl'a ſoſianza, perche non ſolamente hà da medicamento, altrimenti: riuſcirebbe inſruttuoſd
operare l’elevazione della cute , e delle vefficlze , l’applicazione d’eſlì Veilicatorii,anzi di più 11 ‘lo'
ma deve abbrugiare la carne ſotto d'elſa cute, in. veranno legare ſtrettamente, e quando ſi conoſce
ducçndo l’eſcara e e benchc caidiſlima debba eſſere rà, Che le parti, dove ſi doveranno ponere i Vt 1*
la materia dei Veflìcatorii , nulladimeno doverà ca torii, ſaranno povere di calore,prima di [regar
collare di parti ſottili,accii› operino ſemplicemenó le C01 panno a ſi fomentaranno con vino i 0 Vela
te le \ cſiìche , e laſcino intatta la carne ſotto d’ aceto Caldffii quali hanno forza di togliere lil gr² '
çſſg,c quella è la vera differenza tra_ i Vellicacoxii, _ſezza della CPte a e per con ſeguenza renderlil ſar"
- ` c
-_ó——___ó-
l’ A R R ZIAL'AÌZP

' Fd alle 'volte ſarà~ beneanehe d’applicarvi le venro- ~ ' V E S S I C A. T* O R I 0 -


ſe, e tralaſciandoſi tali diligenza. ne ſeguirà l’im- - z \ di ſecond-:formale ,
pedimentodellaneceſſariaoperazione di veſſicare . i . . , , ' . .
‘com`anche accenna, il. Pratico Tardflceío da Ma— Piglia di Cantare-lle dram.:.Senape dram.z.Lie'—`
eeratmſi lega(dic’egñli)il Vefficawrio ſopra la pao- vito freſco mez’onciaz Oliìmele quanto baſta a far
te , con oſſervanza di non “ring-cr troppo , acciö palla per puttifllonnetuomini , nobilhe delicati .
non ſi proibil'ca l’alzar delle veffiche , e quandofi , ~- ñ ñ , . `
vuol venire all‘acrodi leva: le pezze attaccate. e- V E S $ I (i: A T .0 R‘I O
ſe ſaranno ſecche ,, s’umettano con decotto di - di terzaflrmola .
Malva, o acqua d’Or-gio, a fine d’evitare il dolore ~ _ › 7 ~ , .
al paziente , quando alle volte accade , che non ſi * Figlia di Gantarelle 'OBC-I.Polverç di ſeme d'A—‘
fanno le veffiche, nelle parti affette. il che può ſe- meos , Euforbio ana drama. Fermento onc.4.
-guire per rrè cauſe , o per mancamento di calor aceto ſcilliuo a quanto haſta , le‘ne fà paſta .
naturale , o perche il Vefficatorio non ë buono.: . x; Huì u ;una r1 v . .' v
o perchel’artefice averà tralaſciato le circoſtanze V E S S I G3~ A T 0- R 1 O _
accennare di ſopra,ed in tal caſo ſi può replicare il . di quartaformola . t .. ti…
’ ,Veliìcatoriozma di quella ricetta,che non ammet
;te il ſublimato ,perche trovando queſto la pelle Pig-lia di Cantarelle'onc.me2a , polpa‘di Fichi
-ſcorticata, cauſa flrani acccidenti . ſecchi onc.meza , 'graſſo di porco onor'. EuiorbOi
Qi!) vifl‘e un tempo a Tiberio M456 Barbiere@ onC.meZa-, fan…: maſſa . - . f ..
peritiffimo d’applicareiVefficacocii , dava queſti _ ' .. . e. .
per utile avvertimento che nell‘applicazione del- _ _‘V E S S LO A :T 0 ;R- lo O- - i
la pzfia,ſi doveſſero fare alcune pezzette di tela di _w , ... dàqtſſcineeformala …A _i .. -...…
lino di figura ovata , e grandi quanto un ducato z A _ ` i ` ~‘ L . ‘
in circmed intorno l’orli di eſſa relazquando ſi ap— - .. Píglia di -Cantarellezlìuforbío- ,ana anca. polpa
-plicano ne iluoghi incommodi a legare . poner- .di Fichiſecchijongffijaceto 'ſçillino' quanto baila
vi alquanto di Gomma Elemi,.oDiachi~lou‘bian~ @ſap maſſa, .. …. z… - 3…_- . , . › .. … i. . ; .
co,acciò ſifermino nel luogo determato.La quan— fl / , … ,, _-_ fl; . U . .
rità della paſh , ſarà quanto poſſa capire ſopra la i , i …XE ;s _LC A 'I‘ O: R—-l—-O .,
larghezza d’un. cari , o giulio ramano , quale pri- ' _‘ ` ~ L ‘ “dififlgfçrmola, .~ '-1~ ,
ma doverà ſcaldarſi al fuoco a fine che più facil-g _, - . ,_-ñ ` ~ ,- ~ ' e 'u r- ,cf-"1.1 1
;i mcnre ſi venghi ad attuare. e ſopra poi ſi pone- '~ piglia' di anrgrdleoncmeza .ì llng.rBaſilico,’
.
u. ranno frondi‘di Cavoli . ed in difetto d'eſſe , ſono oncsr. meſchia-ſecondo Parte , ed èapnlia, di Vem
?2J buone le frondi di Vite” d’altra erbacalda,e che ‘eacorio perfetta , , _ Ò ' ‘ ’
poſſa mantenere umide le dette pezze… della galla., .- L.Si-,n quì s'è_detcoingrazia di chi -hà il ſenti
ſopra di eſſc di più ſi poneranno i piumaccetti_ ,_e mantenuto crudele… che vuol porgere-aiuto ².ì
:ſino ſia rlaſciaranno
così 5-. ſecondo (hſe Per [Palio odi mancamento
l’abbondanza. I 0- .0 l 3-0”- mileri infermi
ſimmiflon unafflicti -da unî*ſChiH%
`r-imedlolaflài di -pernicíoſì
più’peroicigfd, e do
delle preparazioni. nelle quali ſi ſarà debolmente lol-oſo del male iſtefl'oxome moſtraremochiaramëñ
proceduto. Accedendo che la paſta [i veniſſe a dif. re a chi non hà _lîofficim dell’intelletto-chiuſacon
ſeccare , ſi potrà rendere molle ',ñ ponendovi ſopra la chiavſie della dere-.Raidue [zeri-34m., {eguale naſce
un poco di butirom cambiare l‘altra freſcamente 4d “…cippo con L’unonnzaffilo però imçnzíona!
preparata, facendovela Rare più lungo temwxfin.- mente prevedo ,A chegiàfi diràzcoliui non è‘Gale-ñ
. che ſi veder-anno ſollevate le velíiche-ſopra la ,pel- niſta -, e però ?accinge al biafimo «l‘izqñu'eſtoſali”;`
le , le quali ſi romperannocou le_ punte ,delle ~fero rimedio .del efficacotio . lo anpqui PeR-di
lancette, o forbici . e fatte che ſaranno l’eſpurgìl- chiararmi. che 'buon Galeniſta ſarà coluizçhe non
zioni , li medicaranno le piaghettedoí tagli. COD ſemplicemente ſe n’adorna con il nome; ma_ ’molt
le pezze di lino , diſtendendovi 'ſopra dei butiro co più con le` ſue buo’ne dottrineál quale, ſecondo
freſco,ſopraponendovi poi le froudí di Rieti-.La5- ſi legge nell-aſfla vita‘: Cm” jeÉZ-e.zxuljifye1:í: 14;!...
cuca , o vero erbe di freſco temperamento ,~ come diff…, in‘: ratiònç: omnium audi”, ”4115”sz
di Solacro, Piantagine, Endivia, Sambuco,e ſimi- rc wlaít' . Hoc anime…?atre mej-'erat, ne ab alla
1i , e con tal ordine ſi ſeguicaranno a medicare ſi— “-ſèäa denominata? ,fi-d Iongiflìm temparirſpatia.
no aquindeci giorni , e più ſecondo la-natura 19-11-34: PÎAUCÎPHÀK"ddìſífffítîmufiſrpóî de i111':
del paziente , e finalmente ſi levarano quelle pel— :indici-:m farm-.Et‘qnnqmm i” arte Medica m
iicole rimaſte di ſopra - Le dette piaghe li dove— ri :ma Hipfacmtí: dogma” jëquifllerçx z ſer-u”
räno poi incarnare,applicandovi Llnguento bian- fame” appellàb'af, qxofcmrqr/e [anni Nippon-ati.
co,di Tutiam di piombo,che ſr ſtima il migliore . c0; , *vel Praxagorim , w! .117. alia. ggoçnaqu'ë *vip-.0
j . nominabant, e’lígmdalaunm carfagna!” ”uſcì-ito
VESSIGATORIO ---› equipmſtannflìmuejſmt. . .l
diprimafarmola . ' ' ‘ Seguendo lo dunque l’oime di queflo aateſignap'
. i .› no ,dico profelſar io una medicina raccolta da .i
Figlia di Oantarelle mera onc. Euforbio Freſco‘,` buoni documëtidi varii autociflfian Greci,Ara
Lievito vecchio ana drama. Aceto ſcillino, o pu— biao Latini,e d’ogn‘uno d’elfi nPapprovo.ſegno,ed
re Offimiele quanto baſta 1 meſchia , e fà paiça 3 offer-Yo il buono, e trſiaiaſcio, derafiq- ed impugno
N nn a il
"37$ TEATRO PARMA-CRUI. DEL ‘DÒNZELLI'
I il cattivo. perche alla fine ſono fiati uomini,e co alia, àunéîaque comm-”mt in cruoríra piuma'?
me tali han potuto errare; di quello mio (enti (orrori: dimiflutioner . Stub” ”ìmirumſuſſidizn
mento eccone la con ferma zione del medeſimo Ga circa tor-Pari: ſuperficie-m, ubi centra/ia ſalario”,
leno al lib. de comp.1’1mrm.ſ ec. la”: lib.:. capa . é' obj-'211d jum--. quibujgae non carpe-(liti: nb buſte ,
Difficile enim ejI. ut qui-bemo-fit 1 non in multi! frujìra eſtçá‘ ”oszÌ’quidquid’f-Îer ejuſmodiSimia.
pecca, qua-dmn ’vide/ic” penixù: ignorandoflua rä ge/Iiculati‘ones efl intítatüJ/xmum certe‘ſpei nl.
11m” *ver-ò male‘ judicanda,ó* guçdam mg ligentiù: dimentum eſt , *celle per (anſi-'quem, i'da'irem lapo
ſcript” tradendo' . ' " ` … dimweremulermdo inſontem cruorem e Pelle. l’eſ.
Sono poi così copioſi iluagliſh nelle ſue opere , fattoria Lautem ſummèſemper noxiuſùnt , o”
dove deteſta i Medici Settaríflzhe ſe io voleſſi trap ſpirit” mquam Maiori) ex: agitata. Nam aqua i”.
portarli tutti quìinö ſi finirebbe mahma non poſ de eontinuòflillflru , ”il ui/i cruor ”auf-mimm
ſo tralaſciare quel luogo almeno de Compoſition” eſt. Dum enim qui: manü,oel cr”: amb# rit, igni:
Medieamentorü lam/im” [ib-’8. rap-r. dove ſi leg‘ non meat fera-n fanguim‘: ml [acum [araba/lam.
ge z (Mod ſemper dico, etiä nunc Pro/aquormimírü Nec aqua ejufmadr alibi delíteſcit , lflxogmfmzo
perſuajìlm me Babe”ear,’ equod
*ueritatem revocare díflì'cillimllm
qui/Mk fit arl expeéi'm” .coeur/”ra e dum pelli: quandnqm am
all‘alim-fer'vi-v
' bureretur . Sarda eflèt aqua mi ignir votazione-m,
tuti/Z' addixerum’ . Verùm 7m' Prudenterſuntffi nec parer-et' natura extrr'nſeco imperandi. Qidfi
?nu/que -oerr‘tatem fjnc-ore umane , eos-ſpero cuffa cruori innatet aqumqtmm [zi/em ”avant-Sam‘ :ron
Jituro? @ſe ea , qua ‘gelati 'jzidicmedi inſtrumeum fluä'uat illa ,ſeparata a cruore, mſi poſt ejm‘ roa
nubi: a natura data ſunt 5- -arl affionumoita-cfl gzilationemffivè corruptionem. Hans itflgue inten
`gm‘rimnmn , exPeríentiam dico , ci!“ ratíanem . du”: @eſs Catorehflü” autem confiroationem,ó‘j’a
I vefficatoríi dunque ſono preſidio fallace , e ’nationem . Non e/ì ergò,ſedſit aqua Maſa/fama”
non come ſi credonoi FaVOſ—Ìfo'gi di effi , che ap. ſeparati”, inquamm cruoreJed ìpſim cruor ”miſ
plicati a i polſi,e gambe, ed in altre parti del cor— ‘nmhrtur in aquam, a cruore,perſimilem Hydra‘”,
po. opera-no -d’eſtraere,e- revellere la materia mor dianbwafimílióufque defeëìibu: . Tafltò ergo *uef
bificaffllìando l'é veffichea dentro delle quali ſiti-'à ficätoria ſunt Periculr‘ pleniora , quàm omejèfflo.
va un licor giallicciodl quale chiamano umor-Ve *Mod Jaçc l/íflatur ari' ‘arbitríñu'lla veròflonfluç Piz/i
lenoſo I che è cauſa della febbre peſtilenre , o pure › W"?- /èffiaì‘fflfflm’mſque ‘car-pori: lanienaxmîzlíl’ra.
maligna.-Non-pretëdo cominèiaſire’ad *impugnare li
p 'ter i myedimanta comatarfebrilirfldeàque ad ef
Veſſicatorii con altro aut0re`~,"che con un Galeni fL-EZ”: Pofleriorir adulterntíonem,ſitfimniata-So
ſia del ſecolo, poco fà traſcorſo, già che le querele ?orafi-s' enim 9 free dolore tot ulcera excz‘tare gau
contro‘ li Véflicarorii, date 'aila flainPa dal famoſo deilh atque, a! rem oolüm‘ , crude/1'! di /mrianmn
Aleſſandro Maffarífl f De abuſi: oeflicantíum (.èda mrmficr’na. Neè` ‘enim fiporOſuhy-V’íd 407mm?“
Bernardo Colomhz Meſſìneſe( De Abu/'fl Pbamig. i” ‘lè’ſe -lmbee, jèd dormir, quia maleſe Imber- Ade”.
feb. peſtilfl) AeGi‘m-gio ‘Bag'iìvo ire-'uſa , 67- -aèflſu *que ímfedireſmnummon ejl ati/ezſed da”. tax”:
Vaſicautln'pyir, ó‘ Ton/'aribrÌs-Înotie ſu”: . ‘wenn-11m”dmn-»Ham ;gigi ergo fer d'aiu
‘-" JQ‘ZÈÌQ 'è- OräsíolG'leglldùie"`rlii Soncino Medi* m, ſoma-am ſflſpendunmautumcrndeli ter çgrum
’za- rmgroÎ-'Triaéáfk FabreîPeflíIrnle, ò’- Mülíguá, i” mortcm Precipirant.~Blanr1il)”tar mm!” 1‘012”
-upçí-lëiìeſcrive mmc-anti” ”ſm-.cum no# 'Io, ſmiendo i” -agrumz interim perſe-L'era” in qſ
[Harveſt-Muffin”; ”onſitvîz fed-pernicijèm ,41. me -fici o-Or’üde/u-u obj-”fidi armi/interi:ſtÌPendim-ii.
"és" m‘ülffr‘ſtaſiu priMAríbm-ñ Medici: trerît ju— Etmim fifaórr’en: [opera/'1” dormiat, five *ve/Ilva,
‘lr‘catuuó- _redini/bu‘: eflìeäwîffiffiná* i’m-frega* -mr , weitere”- flffiduè E, ejflſmadiſtupidiaplenari
AflQdiA-…3n-`\.-Lr
Bilíbur tottffletÃt‘rìh à"— bm’: [ſoffici-n'a”, ſèù maran m‘a ,Pre Minimùm praſtnntſe’bribu: e Ò‘c.
'h’ii itä‘abàorreeermrtmr Mn'jòlümipſir’nunqflam " 'La preſente tmateria deVeſiicatorii tira ſeco
ſacri!” ”ſi,’fi{l Proſitmntur, ſei'oñibir paniere”; 'quella dellfuſtione lenta, Cauteriom uſtione Ara
‘giorno-tr?” ContifigerPJÒ ‘gi-‘MAP ñaturmn 'a to b'ica,Z la qlmle‘ihgrazia de’curioſi-dirò qui, eſſen
&ione {lvflrafiflrrt‘ì’futms marmfluorflrfimu W -ìié tin-"operazione profittevoliffima a della quale
-fm-u mofiflfllr impedíändaſóreſubibir in [lie mi*— ‘parla ſppbcrwtèſlíóſſle Affeéi.n.;o.)ma Ga/ena Prc
fera: Agrate: ex;orqueantmreròaffinfiqmidilanieut *tendeichequel libroſxadi .Dalila-'mel quale luo(o
'a chirurgia mdelnmflernnt”, dùm ab `ill” tri: parlando della ſciarica-dice : Sx' om' in ”num ali
Rantufiî -e’e DiriHÎeÎn‘pro/Iamme , vigilia; indu * quem -loeum incubnerit dolor , ('5‘ aanjliterìt 9 ó"
*egüt-,c‘diorbaldwnte ìnéeſſm'fieriemfebrilem rings_
~medic`umentir non ſueri—Lextrac’ìanarixa quorum'
`-Ã'mt*. omìm ulcera, gru quandágm ſi-ve‘ 01: charlie ‘fue locafuerit dolor . 'Urito autem , Lino armi”
‘xíd1” .fiüeſófl ”‘ràlüm 'curandi ”zione-muſa” im: e nel m‘edeſimo librOfllove parla della podagra :5t
'medicabi’lìd‘,”Affi-mamma!”-. ñ ~ «ì- -
- . ‘ ›Qflqflbſſ"'ſſ autore’porte un’in finita‘ ' d’a rgome ci **avrò i” dilígitir dolor reh’nquararfi‘c. Un‘imm
-tem cum lino crudo . ‘ ’ - ‘
er ‘~fiabilirequeflo ſuo proponimento , che ſe i0 - ‘› Di queſta profiteevole operazione Dioſcuri!!!
Woléffi tìràfìpóflffliquì. ſi giògerebbe molto tardi anch’eſſo fece menzione-,quando trattò dallo Ster
aldflſiderato s fine ball-ari per ſodlsſhre--a (Uſìgfiz’ eo di Cap” ,ñ dovedice : Càuîen‘zz’aſimelle ſcia
quelìcheue nicola Fenicezdeglîingeg'nmiozflaxtí tiche con lo ſtercÒ di Capra injqueſto modo. Met:
’an *Vanbälm‘lìi‘rr- ſ `lieu-ie .M.mp.-,.› Attori/.ia , *eq/gg— teli in quella parte Concava , dove il dito groſſo ll
ri‘a eee/imam‘: fi”ui,anrequm_flbrium fiaáuì‘fln .congiunge con la mamo ,— della lana ben bagnata “En’

determinem-ſqummem ille ſçarg‘ſicarionen bm nell'oglioy ed acceſo poſciaLnul fuoco lo Stcrco ‘l “3


morboidum :pennino: ;indicatori-;1. `(iniziai-”10* .coccole ’delle capreflvyi ii mettonoſopra i‘mìa ΰP°
-
è. ’ 'A. . _. ’a .
…ñ PARTE T E R ‘Z A.--~ ,,, 477
l’altra, per ſinmche paſſando il dolore per loäbrac-ſi ”Ice-”que (Hu aperta ferma-uit: quo auxi Ii0 ſana‘
cime ſcendendo alla ſciarìcame levi via la doglia, :u: efl . Et in HydroPeſubumbilico .ſub ijm
e chìaxmſi queſto Cauccrio Arabìco . _candripfim‘ſtro boo auxilzumfrequentant1:92:. Et
Proſpero Alpina ( Medicina Egyptiorum [ſlm. ut in mio *verbo dimm, omne: eju; regioni; mcg/s
“'P-I 2.) tratta. largamente di tale uſtione , Con la inu/Iianem ad multosmoróò: , alii; rèmezh’i: ”uit
quale dice , che l'1 Medici Egizzii : cum ho:: Pra cedente: , Pro ſecreto habent auxilia . ln fine ehi
[ìdío multi: agrari.: define-rata ſanitar, meiraculo voleſſe trapertar quì‘tuctii mali q che l’lç‘gîzzii
guafi, reſiitumfueritffi ſpecialmente Fre-guantif ſan ano con quella uriliflìma uſtione lenta ,ſuon
fimum ( dic’eglì( 012 multa: gel-num, aliorumqug giungerebbe mal al fine': lo hò più volte'adopeñ’
articldtn‘lmza` atque. partium aliarum‘dolores an rata con feliciffimo evento nelle gomme del 'mal'
tique!, eacfrigjdorum bum” rum defluxu abortor, Franceſe , e nelli buboní gallìci , difficili’, e ri
aut a flmfl‘icifrigirlaintemfferìe, ml aſtatulenm helll alla [oppurazíone . Il modo dell’operazione
flirìtu aliuude Maroma-[ab ipſa parte genna-D0 che uſano
dice gl’Eglzzií , di inurere
l_’A/piu0:lſolentcſque eſſa uſtione , lì tà'parte”)
aliqſiuam Così a
1orióu: igitur . z'iſque antiqui: bar: inuſtione oc
currum‘flzua- pax-tim omnem imbecillimtem car., corpore': ,ſumunt [imam Petiam , cubiti i longi
rigun: ,conte-&o; humor”- , velflatu:. ref011mm , tudfne 9 latitudine-que trium digitanmì 7 , atque
artìculbſgue calefacjunt, ó* 'valide’ ſiccrmdo robo goflypii juflam quantitatem , quod t‘otum linea
ranr . Hincque mirum ”on-eſt . ſi profgerè Lac rer pradíëîa feti” involvunt,flcſilo jèrièo liga”: ad
\ medium in omnibus artìculorum doloribu: cura formam Pyramid” , ipſiuſçue latiorem epc trçfîzi*
tu dzflr’cilíoriöm experiuntur , Potiffimùmque in tatem , ”rende parti applichi”, fraóèque cun". ad
barereſtudent , ulterumque cflpſiut, w! eÒZCÌmum
coxemíico dolore, multa: uſtiamr, ”un moa’òſufm
artica/um , ſed etimſupra ſèmurfacientu . Et ſucceduut, comburíque Fermittynt , quam-;gſm
mn minus’ in Podflgraflfi' Cb.-ragra,priùſquùm Pe [bleu/u:. ille ex lim-u Pefía 7. atque grſſyffiio ”o
der g *vel manu: topbi influſèrint , vel“geuiti ſim‘.. _crematus ſit continuìzdùm culi; uritur , c‘arnem
.Exurunt enim artìculu; , atque 1'111”;ſuferfajítax circùm circafiz‘rrofnangente”, m ,expo ;darà oàò,
*uma: in Podagra , ex quavdalar occupa: nodum fiatur inter eaflliquu iuſixîmalfiaabjìffo.ìzzf3.f‘tjqflg'
:Zùm ínuolucrum illudſipazätflt m of” {mdium fit
Pollici: , exuruutfiafra ipſum, inquam . `”adam
inter pol/:ſtem , á* lndicem . ;Mo-faſi‘: ifſarum flrameu , mi meatur, Pep-,7mm fiat ffiliffiug ?ÎHÌÎF
Partium uſi-"one, Per qua” humor ad cla-bile; arti ratio, atque wentatìo . Paſi inliäÌONE/fl'ſ‘xanfllr
culoxfluit , via anguſhiore: redduntur, neque-iti i” parte exuſlmczffiuM'Medullayquod eſtera _curl-1;
facile‘ i” Podragzms inciduut . Iraqi” Aegyptii ' E quello ,è il modo far l'ùffione lentapAſata
inuſtíommrticularum Iaxi-tatem, *vel debi 11"”:th non ſolamente ,da‘gl’E'gizzil .5" 'ma dagl’Aralbl 'ao
corrigum‘ , roburque [pſi: conci/ia”: . Verùm non’ cha ._ 1.0 `però la coſtumo.'còn1’invoglìo del lino
;antùm partesfluxione *amata: inurunt,jèd illar crudo a come coſtuma Palièia, , e rieſce nell’vcffieçz
quoque , quae if/ìr humor” demand”: . Atque e“ ci predetti 3 ches'alſoînígliano a i mirjacollf., . f
”Home cap”: multi: uſtionibur aflicere/òleut.ád ll Peſſario, ancora dettoNaſcale ,e da l. Lptíxíî
omuem enimfluxionem. *vel di/Zillatianem a capi, MW" è“ un àmmaſſamflnto il; forma, cinta dilpcjl';
te ad peſi”: , aut Pulmam: , urun; 1:72:07”, 'ver vel-ho radichem erbe di` val-j medjcéameoçizàllrln:
ticem, occiput , ac quod eſt poſt utrumçue aurem, genti , o pure aPerlenti , E?“ſ91È439'²Ì,‘,*`-ÎícflAFC“:
ac etiamfucilmt i” lipfitudíflióu: , atque alii; modate in un Sacchetto a modo d’una gran ſu p‘:
diuxurm‘r acularunz malir . In Epileptici: , mm ſia di groſſezzafqùántojl pollice ,delle inanoéë
miuurparabticinapapleñicir, vertigimjìnamen più, ſe lo richiederà la hecefficſi del lpogoflffec'co ,
11171”, patientil'mſque iu capite gravitatem , fly ove doverà— intrometteärlìheſſo ſacchcçgo ,` -c-,hq ſarà"
pot-em ,ſtoliditatem , atquejbmna: iModerator . codato di più fila , a figedí‘poçerlí.per..m_e220
*ñ*
In *ue/:ementièu: doloribur ex capiti: dzſtìllatíone loro ligati alla coſcia cava: fuori dal-l ‘luogo‘ ', doPo
effeííir, oculorum, auríum , atque deutium , tem 10 ſpazio di 4. q Lore di dimoraflceiò s’eylnl l'ul
Para iuuruut. Periodico: denti um dolorancomrna çerazione , che vi ſuole ‘alleyolce'apporlçare cori
times-,atque putrqfctíìioue: gingivarumn’Pſarum danno notabile . ' '\` 1
rx
que deutz’um peru/liane ſanant . Qamobrern inu.
fli one, Partibus, tùm humor:: mandantibuh tùrn FORMOLA; DLYESSA 11,10. .`._
ii; , qua ipfor [ara imbecillitare recifiuat , obfi. . ì contro l’Em‘araggiaîdell’vta-ro . `
ſtun! . "<7‘ de cauſa utilitèr inurunt,ſuj2›iroji:,a
frigidi: , crafflſque , ac lenti: bumarióur, [ou/ma Igllaſi di polvere di {let-co porcino drama..~
nen ac aſpra”: arteria-rn inuadeutibur, ml obfiq_ dell’etba borſa paſtore dr.4.di radiche di bi
dentióu: Peéîur: ò* flex-tti: a maligni: ex capite ſtorta, di conſolida maggiore , di tormenulla , dl
ad I‘boracem diſti/latianibu: , ſauguiuemqu‘e eti galle orientali ana dr.;. ſugo d’acaeía , ſangue di
am exfuentibu: , ab iirdem bumoribur aliqua “oe. drago, e maſtíce ana dtd-2 mezza, quali coſe pre
”a craſh, caput, à' peéîu:. Pbyficiflá'ſuppuram. parate ghe ſono 2.A.l'impaſterai con ,bianco d’uoñ:
emPye’ÌlaticiI wmtiapqcîori: :antùm parte: ”cu vo , emucilaglne di tragocanco ſciolta con acqua,
rñtzſLu'idä multa: anna: ab_A_/Ibmate dtflîcillimo di foglia di quercia, ſe ne facciaPeſſaxio. cioè iu
‘vexatuxz a ”ul/0 auxilio juvatu: , demùm ad pe un ſacchetto dì cela roſſa cucito, che prima d'ap
Elorir uſtionc’ Aeg’Ptiorum moda praſlandam, ad plicarlì, s’ímmex’gerà nell’acqua , ove iFerraIÌ_
ultima”; ſaluti: ſpam , quaſi tot”: conſumftm' , ſogliono l'morzare i loro ſen-i ;aventi .
-a
Ca ſere‘ tabiduraſiéi Prà?” trip! içi ”ſtione inujlìt, Il ' L* “i" C . .~ ſ, '

DEL
278 Teano FARMACEUT. DEL DONZELLI
DELL’EMPIASTRÌ, SPARADRAPPK, canon , E DROPACl;
L’Empiaſtri hanno preſo il nome dalla mate Renza trà l’Empiaſtro, e l’Uguento. e ſi compone
ria, Co!! la quale ſi compongono a cheè em con l’iſteſſe materie,con le quali s'è detto farſi gli
plaſtica, cioè terrea , glutinoſa; onde Gale-no chia Empja tiri , e ſarà utile avvertimento ſapere, che
ma Empiaſtri tutti quelli medicamentizche tena tanto queſii 1 quanto quelli doveranno applicarſi
eemente aderiſcono ſopra le parti del corpo, e per in diverſe forme z ſecondo la parte affetta , perche
'ciò confondono i Medici gl'Empi-Îſtri con i Ma quando s’applicaranno ſopra del capo , tempio,
lagmi de i'Greci antichi , che ſ0- o una certa ſpe obellicol o, ed utero i ſi faranno in ſorma ritonda,
cie di Cataplaſmi crafli, come l’Empiaſiri di Me ma quei dello ſiomaco in forma di ſcuro, cioè pia
liloto} Diafenidon,e di Cruſta panis; ma Cornelia no di ſopra, e ritondo di ſotto , e così ſimilmente
Celſo lì diſtingue, ſcrivendo: Malagnino verbat per applicarli al fegato , ſi faranno informa lu.
gue Empìaſtm diſc-mm, cà quo-r' Malagmata ”u nare,e per la milza,in forma di lingua di Bova. Per
aímè ex‘fiaribur , eorumqm eríflmſurculíx . Em Ii reni delle Donne gravide, doverà aver forma di
p/aflra mega': quibmdam metallici': :ſunt - Croce, o di Tau.
Elli'flioçon l’autorità d‘Orilm/io, ſcrivendo de Sparadappo propriamente viene a ſignificare
gl’Empiaſtri , che Glutinafa effi debut , ”e drflî quella tela, che s’immerge in qualſiwglia Empir
lim:: : :avendum ”e m‘mium coquatur , nam glu ſtro liquefatto, che poi ſiriata‘ſi laſcia raffreddare
tinafilar , in) mizar, :IW/uit” , ó” inutile Em per uſarſi. ove farà d’uopo;
}Ja/lrrrm reddit . _ Dropace poi `e una ſpecie d’Empiaflro,che s’u.
Gio:` lima-leo con l’autorità di Calmo dice,che niſce fortemente alla cute a fine di togliere varij
l’Empiaſtro non ſolamente debba avere viſcoſità, vizii invecchiati, come pure alle volte per mezo
ma che ancora deóet 0mm' mardacitate vata”, e d’eſſo vien amminrſtrato e vita , e nutrimento ad
per ”L'intenzione vi ſi meſchia l’aglio , acciòche alcune parti del noſtro corpo . Vi concorrono alla
f ſoggiunge il medeſimo' Renodeo ) Aci-ia, ve! Au ſua compoſizione più ingredienti reſinoſi , come
Jlrrn'obtmrrlantur . ut trim' magi: anodyn'am I ò" per eſempio nc daremo la Formola d’alcuno di
afiàîſſeiitenì Emplaffira ”ancíſmntur
~Eſir‘npiaiiu‘i‘ abbianócorpo e ed accid
i viſi meſchiaJa Cera,l' olii a ſuo luOCo .
Nel cöponere dflque gli Empiaſ’rri,o cei-ori s‘i per
bençh‘è‘non ‘abbia aICuua attività; e nella propor— regola prattira,che quädo v'entra Litargirio,ſ1 ilo
aion'e‘dfeſſa , e dell’oglio, alcuni oſſervano queſta verà polverizzare ſottiliffimamëte,e poi meſchiar
rego‘laLEn'rrando nell’Empiaiiro materie minera lo con l’aglio, e farlo cuocere lungamëte con ſucco
Ìli ,‘ ſi'doverà ponere per ciaſcheduna lib.d'oglio .i. lento,` Voltando ſpeſſo,a fine che non vcnghi ad at
iíbre‘
ricevonodi cera-o quatrr’oncie
materie ‘all’ora taccarſi al fondo del vaſo , per la ſuagravczza, ed
di polvere,ma ,quando
‘graſſe , e'Teſirebentina‘
all’incontrmil Rame abruggiatofil Cinaprio,Ver
ſi diminuiſce l'oglio , perche queſii fanno l'ufficio derame,il fior di Rame,il Solſo, l'Orpìmento, Pie—
'di eſſo,anzi ſi doverà variare la quantità dell’og‘lim tra Calamitv, Bolo Armeno, Terra ſigillata, ii do
e cera, anche ſecondo 'le flagi’oni,come inſegna tra veranno ponere nella fine , quando l‘Empiaſiroì`
g“l’al’tii Guglielmo &ond’alezíez ln Emplafln dli di già cotto: Le Mucdllaggini. ſughi, o ſimili li
7flafl-{e eguali; menſa’rà alchà' Ccreme] ci”: rei, cori, ſi pongono poco dopò del Litargirio, ma do
gut Car-‘e vice: gerr’tjrdatflr *. Si me/aflrflmſia: ver anno eiierc caldi, altr irrente sbollirebbe ogni
car duomo” barbari-’m , Pad-'cum , "Ue/ſt‘mhlllmo coſa, e‘dopò cite ſarà eſalaral’umidità di effizs’ag
”o;c'clſſſi’in’
ſi!” . oln' , Manip-r.
-íecoéîioue [neri-arm”
ſit‘alíguod z‘m’ícii pote/I.
oiſcirlnmi ”t ra giungono le materie graſſe, e reſzroſe ,e poi tutte
le ſpecie delle gomme , e Enalrrente vi ſi metterà
d“x Altra, Cerlre quantita: mimn’ pare-j} . Sub!” la Tertbentina, e la Car-fora, facendoli ſemplice
ìmtur etiam ”nia aliquot a lil”. dei, ſi in rr. mente incorporare inſieme con l’Empíaſtro a e le
gior” rtl/Ma, aut tempera ctr/ida Emy/«Bram p” vato, che ſarà dal fuoco; vi ſi pongono le polveri
rer-ur, aut Tereàentina impmmtllrmnt aliqun la L’u ſo degl’Empiaſtri i vario, perche quelli,Che
crymn liquida, *ve/fel liquid”; . Auguri-'r autem giovano contro le fratture, e luſſazioni, dovcran
olei quantum-,ſi @cme-fiat çomPofitim nec nonfi no rimanervi lungo tempo , e così parimente li
Ceri-ftt.- 'nel Lifargyrium-Jz'oe «commi-[aceto di” 'glutinanti,che s’a‘pplicano alla rottura,e quei clic
tim ſi”: dredge-cnr!” .` nbſumitm- mi”: lunga co ferma no le fiuflioni a e per ritenere il parto.
éëura 01mm; ut ſi Pia-,vel Colop/;ama` Cera adria” Quelli per gl’occhi, ed altri luoghi mëbranoſi.
mr : nam pro regione, fine, ó- zempon,á* :'113th doveranno ſempre applicarſi tepidi , anzi in ogni
”duri/rent” mm Cene quantita; mutata” . Qua altro luogo, o male s’applicaranno ſempre in atto
re diflicìllimum efl,t`er4 qimntímnr” ”Haim-vel caldi, fuor che nelle Vehemen ti infiammazioni”
eleí imparare . dove pretçndcmo d’aſi’ringere , e nel tempo della
il Ceroto,che i Latini chiamano Cerutti-me una canicola .
medeſima cola con l'Empiaſtri de i Greci . perche Si devono lo più delle volte applicare gl’Em
quei, che Gaſe” , Ace-‘0.121010 O Cd Orióafio chia luvi'e degl’eſcrementig
piaſiri dopò che ſarà evacuato
ſſ' il corpo dalle Col:
mano Empiaſtri . i moderni , ſeguendo gl‘Arabi,
chiamano Ceretta, e quei che veramente meritano \

il ‘nome di Cerati vengono compreſi con l’llguenñ


ci. come il Sandalino-, Diapento ,e ſimili. ll ve
ioCero.t_›è un medie-mento di innanzi conſi
. ~.l i‘ EM.
PARTE T E R za. a 479
I M P l A S T R O ſoluramente la carne delle [lumacheſidi quelle pe:
Capitale ”ſmi/e_ . rò,che vivono con la ſcorza-La cera ſi giudica qui,
affatto inutile , perche la chiara d’ovo,e ſufficienz
I) lglia di Garofani, Maſtice ana onc.6. Incenſo te a fare conſeguire il fine preteſo.
bianco , Noci Muſchiate ana onc..t. Rad.d-i ` Facoltà, ed ‘Uſo .
Fa"
-rif-IJ
’Li‘
“Pi'… Peonia, Semi di Peonia,Roſe Roſſe inmmplete ana S’adopera a fermare le continue fluſiioni 9 che
onc.r.Mace, Lanciano :ma onc.1. calano dal capoial Pettered, hà peculiare facoltà di
Si facci d‘ogni coſa ſeparatamente ſottilifiime ſcaricare il capo dagl’eſcrementi ſeroſi .
.La—
33,-; Polveri , e poiuníſci inſieme in un mortaro di
bronzo il Maſiicedncenzo, Laudano , e Noci Mu EMPIASTRO DI BETONICAq
rr
ſchiatc , poi s'aggiungono l'alrre polveri , unendo lglia di Terebintina , Rafa di Pino, Cera Ci-ſſ'
1‘215 l’Empiaſtro , per opera del piſlello caldo , peſi-an
*1 7F" dolo lungamente 1 finche ſaranno bene incopora ti trina ana onc.z. Betonica polverizzata one.,
in maſſa tenace d'Empiaſtro , il quale qui ritiene meza,Maſiice, Incenzo ana tir-_2. Mumia dram.r.
il nome d‘Impiflſtra di S. .Maria della Nova , in L’uſo di queſto Empialiro è nelle ferite del capo,
riguardo , che nella Officina di quei Reyer-er;
di Padri Minori Oſſa-vanti , ſe ne ſmaltiſce .Della Mumia .
quantità conſiderabi le . Alcuni Farmacopei vi
meſchiano della Terebentina , con intenzione di L A voce Mumia la trovo appreſſo gl’autori
rendere viſcoſo l’Empiaſtro; ma i’indebiliſcono . varia 2 perche il Bruſa-vola ( ln extrem. ter
Circa l’efficacia delle polveri , la tenacità di rarum ) vuole, che ſia nome Ara bico: qudfigní
eſſo , dipende dall‘ottima Maſiice a ed lncenao , e fire; exiccatum cadaveri-,ma appreſſo i Mauritani
poi da un laboriofo piſiamento col piſtello caldo. Sirii, ed Egizzii, ſcrive l’iſteſſo: Proprie‘ tamèfl eo
Facoltà , er! llfi; . inte/lr'gí vocabulo omnem mortuorum cöditflmm,
S’applica alla ſatura coronale , per ogn’etxi o e cum ſua Pi ”gm-dine . Bernardo Ceſio Geſuitanel
giova contro. le diſiillazioní del capo z che quì la ſua Mineralogia v’aggiunge di piùfihe ſia nome
chiamano Diſcenzi . ' Mauritano, e che inſeriſca: Uri/:ſtimati: ad me
dicor zl/mfirccum.
EMPIASTRO MIRRATO, E ſtata opinione di Str-adam a Pietra Bel/anſa
(hà-4- {ſe naturafoſffíl. ) ed altri autori , che la
Iglia di Radici di Peonia.Semi di Peonia ana Mumia fuſſeil Piſſasfalto , chiamandolo Asfalto
dr.meza , Garofaní ., Noci Muſclriate ana ſepolcrale: onde l’Agricola diCezMaurí Ptflhſìíbdſ
dr.r.Maſiice,Scorze d‘incenzo,Mace ana ſcrup.2. ;um *vocrmt Mumiam. Ma SeraPiaue,chiama Mu-_
Roſe roſſe incomplete , Semi di Coriandri prepa miamon ſolamente queſio Bitumeima ancora una
rati, Betonica ſecca, Cime di Maggiorana ana dr. compoſizionemon la quale ſi condivano i cadave
nna, Mirra ſcelta, Aloè epatico ana ſcrup.mezo . ri! di che fà menzione il cozioſiſiimo Pietra della
2,1 polverizza ogni coſa ſottilmente, e ſe ne for. Val/e z in una ſua lettera , ſcritta dal gran Cairo.
ma Empiaſtro con Viſco Qiercino , Lauriano, L e diretta al mio amatiſſimo', ed eruditiffimo Mae
Terebentina ana quanto balſamo, aggiungendovi ſiro Mario Sab/'pani, il particolare ſopra di quella
nn poco di Cera . ’ materia dice Così. Hò ved uto con gl’occhi propríi
.....
In quella Città ſi tiene per ſecreto grande la ri dentro le Tombe icorpi imbalſamati , con quei
cetta di eſſo Empiaſiro Mirrato, a ſegno che mol Bitume, che incorporato por con la carne , {rà di.
te Signore lo fanno in caſa propria, come compo n01 ſi chiama Mumia, e ſi dà per medicina'. Dice
ſizione loro particolare i e ſe ne vagliono contro ancora-feci ſpezzare in mia preſëza un corpo d’u
tutti li diſccnlì delli figliuolirapopleſíia, epileſſia, na. DonZella , per vedere come ſtavano dentro le
paralilia , confortando il cerebro mirabilmente” faſcio , e gl‘oſli col Brtume, poi per aver di quel.
ii porta ſopra la ſutura coronqle . la materia, ch’è medicinale, e ſtimata, come V.S,
sà , e qui dicono, che quella 'delle Donzeliefl: de i
E M P I A S T corpi Vergini è la migliore .
di Lumen/oe del Tralliano . .Ei-odore, e Diadora Sícola riferiſcono 9 Che ſonq
varie le compoſizioni. uſate dagl’Egizzii,per con-.
a
Figlia di Mirra z Incenzo ana onc.r. ’Lumaclre dire i corpi de i morti , con più , e meno ſpeſa,
"È-R‘
"la
intiere , cheſi trovano attaccate alle pietre …1ſ conforme alla qualità delle perſone . Si che il Bi
Si polverizzanola Mirra, l’lncenzo,e delle Lu tu me Giudaico , che èl’asſalto , viene adoperato
i v‘
machç ſe nc levanq- le ſcorze . ela carne di eſ per condirei cadaveri della povera gente tantum,
ra_
~_-.,-,`
ſe lì peſca in morraro meſchiandovi le polveri; vi come riferiſce Straèaue appreſſo SCdſigGTOÌAſPbfl‘P
;’aggiungono poi Cern, e due chiara d‘ova, e lì fà lara plein-ja!. ”river/'ur corri-primer” munire con
medicmnçnto, applicandolo con tela di lino a tut ſueviflè , e queſiaè una Mumia triviale , di poca,
toil capo, per nove giorni Continui . virtù: anzi Gio:Zu-wlfero ( Farmnc.Auguſt.) ſog
Nel reflo latino d’AleflIm/lrn Tra/[inno { lib.; giunge , che tale Mumia Plurimzìm oóqflèpOſrit 9
ſnpcñ :le Nariam uffrä'r’bm )ii legge Cacbleae in Ma la pei-ſetta Mumia , ſi fà della condrtura,
te’gì'da che perciò alcuni credevano , doverſi quì che uſano i Ricchi, e Nobili,la cui compoſizione,
Rdopcrare le Lumache con le Cortcccie , ma nel coſta d‘Aloè’ Mirra, Zaffarano, Balſamo J con ag
ñLcſto Qſt-’co 7 del medeſimo autore ſi preſcrive aſ glunZione .alle volte di Cannella , ed Amomo, def
. quali,
486 TEATRO‘ FARMXCBUÎT. 'DEL DON’ZELLI
‘quali , uniti poi con quella umidità, che riſuda con dieci grani di Belo Armeno i e 'cinque di Ziſ.
dai corpi umani, ne i ſcpolcri, ſe ne viene a fare farano inſieme con polpa di Caſſia ſolutivaflale
ur-a maſſa dura , la quale trovaſi ſemplicemente a chi è caduto da ſopra , a baſſo: Si beve con de
nei cadaveri degl‘Eroi : War-vm eſſodore aorpowl cozzione di Triboli marini, ed Aſſaſetida, contro
capita/e of! , dice Scaligera z onde perciò ſi rende i veleni mortiieri , e contro li Scorpioni ſe ne bt
impoſiibile ad averſi per mercanzia . E queſta è la vono quattro grani con vino,e metteſi ſopra la ſu:
Mumia dotata di molte , e diverſe virtù , le quali pontu ra con butiro di Vacca freſco . Applicatadi
'i Greci non vollero eſperimentare, come materia fuori la Mumia ſiringa ifluffi del ſangue , e 1’
e coſ‘tume da eſii non uſati, di dOVe ſe n’andh per ulcere del canale della verga, e della velina i e va.
deudo la cognizione . Crebbe il diſprezzo di tal le a coloro , che non poſſono ritenere l’urina , be
. medicamento , dice Car-:lima : (Lead ”una fruſtra vendoſene 4. grani con latte . Si ſono trovate api.
dfferaxtur cri/{avemmo 1 qua infili-tri rubi-a , ob nionid'alcuni , che l'oiſa de i corpi umani bevu.
mmm-um calore”: , ac ſiccz’taiem , tùm regioni; te in polvere , cioè ogni oſſo giovi appropria.
‘eſtlüîí, in nam'lmr mai-Marano, ac ficcntorum, arl te mente al ſuo membro , come per eſempio quel.
nor, zàm comm , qui in arena ſuſſemtifimt , PWD lo della teſta , vale contro il 'mal caduto ,Seme co."
Min-;zia deferuntur. Di quà ſi può venire in chia sì parimente ſi fà dell’altro oſſa .
ro a di quanto errino quei tali, che per la Mumia Si ſono trovati buoniautori , che hanno conſrí
ver-a, uſano , non il condimento , ma la carne , e gliato , poterſi. fare .la perfetta Mumia dentro (le.
l’oſſo con li ſtracci di quei corpi ſecchi : Serpente gl'Oſpedali, ponendovi gl’Aromi, poco ſi menzio
mrrofierliſìima morte {Ich/”ſia , dice Zune/fera . nati, dentro lo ſtomaco dei morti , e farli ſepelli..
Non ſi può dir caſo, ma motivo ſuperiore, che rain luogo ſeparatoae dopo due , o ttè anni dlflbtf
io mi ſia incontrato nello ſcivere queſia materia terrarli . e cavarne la Mumia .
de ſepolcri, in giorno che cade appunto nel primo
di Quareſima -. ſicche non ſarà ſuor di propoſito A G G I ll N T A.
accennar quì alcuna, non men ſtuttuoſa, che cu
rioſa moralità , tanto più , che me lo ricorda ca E M P I A S T R O
ritativamente, la noſira Pia , e S. Madre Chieſa 9 di Gio: di Procida_ .
per mezzo de’SaCerdoti: Memento Homo quia ;ml
wir er , á“ in Pllſ‘ué’i’wü reoerterir . Memoria così Iglia di Roſe roſſe incomplete , Aſſenzo ana
piena di frutto, conoſciuto proſittevole, ſin anche tir-4. Cinnamomo, Noci Muſchiate , Giro
dalla cieca gentilitàzonde Plutarco ci fà leggere: fani, Storace Calamita, Legno Aloè,Spica Nardai
I” convivio _leprem ſapientum ”iL/'erre ſbleóant ſce. Calamo Aromatíco, Coralli roſſi, Cipero, Maſti
[num , id ef} , exficcata bomim’; , atque inter-fe ce, IncenZO ana dr.ſ. ſe ne ſà polvere i poi piglia
compia?” oflhſhormriqm convive-:mt meminerint, di Lauriano dr.i o. Terebintina onc.8. cera bian
ſe ir'à non multi) pqfl rolex/bre . Dlſí‘l qui un’vano ca onc.2. Si liquefaccino neiſottoſcritti ſughi,
Curioſo, che hà da ſar la materia de i medicamen cioè, Sugo d‘Aſſeiizo, di Maggiorana,di Lentiſco,
moon la cognizione della morte,ſenta coſlui Plu di Mirto,di Rovo, e di Caprioli di vite ana ono-r
mrco (In l’hodrmdqualmente inſegna: Eflë Fbi/0 Siano cotti ſecondo l’arte, finche ſi conſumino
ſaplziam morti: mdítationem , e quel non mai a i ſughi , poi vi s’aggiungono le polveri ſudat
baſtanza lodato Seneca (EPM-2 6. ) [nce-run” quo te , ſott'ílifiimamente peſtate , e ſe ne fà Em:
to loco mar: expeéîet (dic’Egli EPlſt-[oſ.) Ita piaſlro . .
que t” íl/am omni lara exPeEZfl. E più avanti : Ni— Facoltà ì ed 'Uſa -
122’] 4:71” tibi Profile”: arltempemntiam rerum Corrobora il Ventricolo, ed il cuore, :‘i venire
omnium- quamſrequenr cagitatío brevi: avi , ó" l’appetito dei cibi . Giova alla COZZlOfle’ e di Pill
1111]'le incertíflgidquidfizciar ref/Pica ad martem ferma l‘uſcite di corpo .
'Altrove ( lil).de Ira mp7.) ed anche dice: Sapien Per due anni ſi (lima efficace .
tir eſſe eogitare de extreme 'vita mmm-”to , infi ll famoſo Giovanni , antico ſignore di Pratidf
pientir i//iur ablívifci , ed al mp. 8. sztiflìmor (che machinò quel ſolleone Veſpero Siciliano/‘ſu
Luminal-,nec ”an Pbílflſhphor ”briſtol-,morni- me autore di quello Empiaſ‘rro , utiliſſimo aquanîO
ditafioneſrflquentdflmè uſi): fagli” tnnquam Prç promette la ricetta. Si `e oſſervatoiche la Terchffl
clara omnium oitiorum antidoto . tina era poca a per dar conſiſtenza Emplaſtita alla
Ritornando al trattato della Mumia , la quale compoſizione. e perciò lo ve n’hò aggiunto altre
ci hà ſomminiſtrato così utile ſpiritualmdiciamo, quattr’oncic ſicche ora ſe ne leggono oncie otto
p-ñ ”ATP—*Òflh—ó
la medeſima anCora eſſer dotata d’innumerabili nella ricetta .
proprietà, tutte utiliſſlme perla ſalute del corpo Si trovarono un tempo alcuni FarmaC°P²h
umano, le quali per ſervire quialla brevità ſi tra che in vece dei ſughi preſcritti qui,adoperavafl°
laſciano; ma non potrò taccre alcune particola le polveri delle medeſime erbe, ma peròmon ſen
rità più rilevanti , come data a i dolori di capo da za biaſimo. Nel componere quello Empiaſho do
cauſa Fredda , vi giova , com’anche fà all’emcra verai polverizzare ſottilmente le materie P01“?
nen, paraliſi:: , tortura di bocca , mal caduco , ed rabiliie ſeguendo appunto l’ordine dello autem -i'
alle vertigini , tiraudoſi per lo naſo I inſieme con rai CUOCEſe nei ſughi il Laudano, eCerxh econ u
acqua di maggiorana: Bevutine quattro grani con matamhe ſarà tutta l’umidità di effi,vi PonCſal la
acqua di Menta, vagliouo alle paſſioni del cuore. Terebentifla, e finalmente le polveri , meſthian È.
parimente bevendoiène alla doſa di quattro grani do ottimamente I e ſormandone poi Maddalfxffl *
C
P A` R* T E TERZA': '4:1'
Se ii Lauriano non ſarà ſciolto tutto i laſcia far acciò vengbinoa communicarle Più odore. Si‘è
ia refidëza,prlmaiche vi ſaranno meſchiate le pol oſſervato, che doppo alcune ſettimane ſi trova. '
Veri, e ſeparata tutta la materia arenoſa di eſſo, diſſeccata la Compoſizione i all’ora ſà di nuovo pe
gîttala via, come inutile. fiare tutta la maſſa dell’Empiaſtro, aggiungendo
vi un altro poco di Miva Aromatica l 0 quanto
E M P I A S T R O giudicarai , che ſia baſtevole a rendere l’Empiaſtro
di Gallia calda i di Me ”e- " . molto tenace.
Si compone la Mim Afomatica, comeſhgm. ñ‘ `
‘ Iglia di Gallia Muſchiata , Squinanto ana dr. Piglia di Míva ſemplice , già deſcritta in quei
una. e mela. Ramich, Sumach, Acazia, Ipo lio noſtro Teatro , Cannella , e Cardam’omo mag
ciſtide , Laudano , Galle non ſorate. Calamo Aro giore ana dr. g. Garofani dr. 2. Gengevo, Maflice.
'matico, Roſe, Semi di Roſe, Sandali bianchi, San Legno Aloè, e Macis ana dm. e meza , Zaffarano
dali rolli . Maſtice. Legno Aloè , Garofanó, Spica dr. 1. Si peſtano groiſamente , dal Zafferano, in.
Narda, Incenzo z Celio, Mirra 5 Cipero, e Aſſenzo fuori, e ſi legano in pezza di tela di lino, facendo
ana dr. 2.’ ne un nodolo , il quale ſi ſoſpende nella Mivm
Se ne faccia polvere ſottile,e dopo piglia ſugo di mentre bolle , fre-gancio di continuo il nodolo, ac
frondi di Mirto tenerc,ſugo di foglie di Lauro,Ac ciò communiclii la virtù degl’aromì alla Mivn,
qua Roſa,Vino Pontico ana ont. i .e mezzazſcaldali, Poi s’aromatizza con uno ſcrupolo di Muſchio . e
e macera in effi di biſcottinibianchi drug. Dattili due dr. di Gallia Muſchiata.
,,ev ſeccati num. i z. Si laſciano per un giorno,ed una. Io ſtimo a propoſito macerare qui le ſpezie ſu
.notte I dopo ſi peſtano , e ſi facci come polte , e lì dette, in un poco di vino , e ſugo di Cotogno, pri
i).
,'~_'
meſchia con g. o 4. oncie di Miva Aromatica , ma che ſi pongano nel nodolo. `
Gomma Arabica arroſtita dr. 7. ſi cuoce ogni co
ſa con lento fuoco; finche [i venga a ſpeſſezza di E M P I A S T R O
Miele , meſchiavi poi le polveri , e peſta lunga di Gallinfreddo di MUI-ze.
-mçpte in mortarofinche il tutto ſi renda viſcoſo.
Dopo ſpandilo ſopra una lamina i e fallo ſuſſomi Igiia di Trociſci di Gallia Muſchiata , Ra
gare con legno Aloè , e s’applica. mich, ſrondi di Roſe, Semi di Roſe , Poipa di .4‘. -

` Facoltà , ed ‘Ziſa . Sumach , Sandalo bianco , Sandalo roſſo , Spodìo,


Robora tutto il ventre inferiore, aflringendo', Sangue di Drago, Carabe, Balauſiio, Galle, lpoci
e ſcaldandos onde giova alla Lienteria , Diari-ea, e Ride, Acazia, ſcorze di rad. di Mandragora,e capi
Diſſenteria , prodotti da cauſa ſredda. di Granati ana drum.:- Canſora dnmeza . Se ne
Si conſerva in vigore per 2.anni . polvere , e piglia di ſugo di Caprioli di Vite onc.
Per il Ramich preſcritto qui ſi dover-à inten due, Sugo d’Agreſta ont‘. i. Sugo di cime tenere' di
dere li Trociſcí Ramicii . Si legge in alcuni teſti: Mirto,e Aceto ana onc.r. infondi in efli licari Sa
Street' fblioram Myrrbee ”mid-e, che ſi hà per vicli d’Orzo, Bacche di Mirto , poiverizzate ſottil
ſcorrezzione di {iampa a e doveraiiì leggere corret mente ana dr. 4. Gomma Arabica arroiiita dr. 7.
tamente Sat-‘ci ſaliorüm Miri/;i bum-ich', che ſono con queſii vi ii meſchiano 2. o g. oncie di Miva
le cime più tenere di eſſo, da i quali ſi cava pron acetoſa, ſi cuocono con ſuoco leggieroafinche ven
tamente ii ſugo ghiuo a ſpeſſezza,poi meſchiavi le polveri,peſtan.
"ſro vo nel teſto Tarantin- , ó* fiat ſia”: pal-vir; do lungamente-,acum fi facci buona maſſa, la qua
onde apertamente appare la ſcorrezzione , che de le ſi ſuſſomigarà con legno Aloè.
ve dire Tërafltm- , Òfintſicat Pills' . che propria Facoltà a ed Aſi).
mente , e una polte , a guiſa della colla di farina. Giova a i medeſimi affetti 1 che diceffimo va;
‘Per 11 tortelli di Seni , s‘intendono i biſcottini lere l’Empiaſtro di Gallia caldo , ma da cauſa caiñ
bianchi. Per il vino Pontico, s’intende il Vino di da prodotti.
ſapore auſtero , e non di l‘onto a paeſe remotiflìmo Si conſerva come il precedente.
dal noſh-o clima. Hanno per opinione `i R. R. Frati FarmacoPeö
annto alla compoſizione d’eli'o Empiaſtro . ſi d’Araceli commentatori dell’ Antidotario di Me
doverà tenere queſta regola . Si polverizzaranno ſue , che per il ſugo Capreolomm [/iris-,quì ſi deb
ſottiimente le coſe atte a polverizzarfi , e ſi pone ba intendere della Vite domeſtitaie che, per quel
;annoi Dattili minutamentc tagliati , dentro il lo di *Bodrum agreſtizzm I ſ1 debba indendere il ſu
vino 9 ed iſughi ſudetti . prima fatti ſcaldare ag go di Caprioli di Vite ſelvatica , che è la Vice
giungendov‘i li biſcottelli bianchi polverizzati , e Lambruſca.
come vederahche il tutto ſarà axnmoliitmpeflando Circa il Saoich Hordei-qui preſcrittome abbia
ne farai maſſa viſcoſa i unitamente colla Gom mo parlato a bafläza nel noſtro Antidotario Napo;
ma Ambica . e Miva aromatica i cuocendola con iitauo, con tutto ciò ricordaremo nuovamente a i -ñ’ó—-ñ
fuoco lento ſ ſecondo dice la ricetta , altrimente nuovi Diſcepoli. che Galemffler ly Saoicb bordeí
ia materia fi può abbruggiare) e come ſarà di intende una certa polenta i fatta di ſemplice ſa-z
venuta a ſpeſſezza di miele z vi meſchiarai rina d’Orzo torreſatto, la quale gl’Arabi chiama
tntte le polveri , e metterai la maſſa in mor no, per antonomaſia ſemplicemente Saoicb o per
taro I peſiando lungamente a finche acquiſti che l’altre farine tori-eſatte, le ſpecificano con il
molta viſcolità, eei- all’ora vi ſi pongonoi Troci nome di Saoicb critici, Saoicbfaóamma &c.Se-l
--51-- {ci , di Gallia , ſciolti con un poco d’acqua roſa, ”piane z ed Aoicenmz i nel volere inſegnare , clic
ooo noxxì
` "T'
'4’82' TEATRO PARMACEUT. DEL DONZELL!.
notriſce meno la fatina d’Orzo , che l’acquadi eſ maggior parte ſi conſuma lnqueſiocaſo . {anto ‘e
ſo ſcrimnowíqka border’ eſt nntriàib‘or Sat-1'011 ip l’uſo nelle Donne , perche leva loro ogni ſuffoga.
ſr'as . `Chi non ſi trovaſſe appagato di tali eſplica mento dimatricmconfortando bene lo Rom-:cool
zioniſſenta Simone Genova—[mire con ogni ch iarez che fare alcuni v’aggiungono dell’Ambra odorata
Za riferiſceiche appreſſo gl’Arabiflarvic/b oocatur, e Muſchio . Gettata sù i Carboni acceſi , quel fu.
cùm accipimr hordeum naoam , é' ponirnr, in *va mo , che n’eſala Fa ritornare le Donne, che hanno
ſe: anto, 'vel terremó' ſuper ignem lenitèr torrcfit, perduto, i ſenſi, per caggione di mal di madreze
deinde frangimr, ó* hoc W06a#t_Saí'Ìſ-`ll. buona per levar via qualſivoglia dolore freddo,e
Pro/‘pero Alpina riferendo molti decottì . coſin fiatuoſo. Poſta sù le tempiea- modo di Cerotoſier.
mati dagl’Egizii , trà gl’altri dice : L]] etiam Sa mail fluſſo, che corre agl’ occhi . proibiſcc,elevz
oicb apud amnerſamiliarfl'ſſima patio 1 Pro alendir il dolore de i denti › mettendo un poco di quella
feàricitantibm 5 quam etiam [mc modo parent. ae' Reſina nel buco del dente forato, e ſoffomigando.
cipientes modicam farinam [Jordci tom-ſoffi', ne il dente guaſto , opera, che non vadi più avan.
quam cum aqua Roflzcea diſloltztam, mix/112m bal ti la corruzzione . Meſchiata con Teriaca , una
[innt,cni pojlta Saccharnm candidare pci-mafie”, parte di Storace 2 ed un poco d’Ambra , ed appli
La giulia doſadella gomma Arabita di queſta cata allo [lomaco, lo conforta; eſà venire l’appe
ricetta , dovetà eſſere di 7. dr. tralaſciando quei tito di mangiare› ed aiuta la digeſtione , riſolven
teſ’ti di Meſur- ſcorretti di ſlampa , che ne pongono do la ventoſità
dr.4. com’anche ſcorrettamente mettono d'Aceto, Per lo Balſamo del Perù , s’intende qui il Bnl.
e di ſughi ana one. 4. famo negro, che chiamano oglio di Balſamo. `
Quanto al modo di componere quello Empiaz
_ſiro è l'iſieſſo del precedente . E M P l A S T R 0
Di Croſta di Pane o del Montagnana .
EMPlASTRO STOMATICO.
Iglia di MENU Maſ’tice , Spodio,Coralliroſlî›
Iglia di Gomma Tacamahaca onc. g. Lauda. P Sandali roſſi, e Sandali bianchi ana dramma
P no,e Belgioino ana onc-z.Caragna.e Cera Ce una , Crolla di Pane biſcocto onc.2. macerandolz
. rrìna ana one-I. Balſamo del Perù onc. r. e meza, per mezz’ora in aceto: Oglio di Maſtice, Oglio
[ſerebintina quanto balia . di Cotogno ana onc. r .Farina d’Orzo,quanto balla,
Si facci Empiaſtro, ſecondo l’arte . ,e ſ1 faccia l‘Empiaſtro.
Facoltà z ed ‘Djb . Facoltà .edZÌjb. * .
Bello empiaſirol’hò havuto in continuo uſo,nè , S’appliea attualmente caldo . Seda ogni vomiz
mai hà fallito nell’operazioni di ſoccorrere a tutti ‘to in mez’ora. ,
i_ vizii dello ſiornaco , originati da materie crude.
E M P I A S T R O
Della Caragna .` Del Montagnana , contro la ?impanitide .

A Caragna'è una Reſina molto odorata , la [glia di Sterco di Capra ſecco lib. r. Cimino
quale gl‘lndiani chiamano Caragna , ſecon . onc.2.Radice di Cocomero Aſinino, e Radice
do riferiſce Garzia dall’Orra -, ma lVico/ò Mo d’Ebolo ana oncie 2. Farina d‘Orzo lib. 1- Aceto
,mrdedHf/Lrſe gli Sempl.dell’1ndie)la chiama Ca Calibearo oncie Quattro . Sì faccia Empiaſiro con
ragna . Quella hà il colore della Tacamahaca . al liſcia , ben cotta , e s’applichi caldo ſopra tutroil
quanto più chiaraze lucida” più denſa , hà il me Ventre.
deſimo odore della Tacamahaca , ma più grave, ed Facoltà , ed Dſb.
è più oleaginoſa, e però s’attacca bene, ſenza alcu Qgeſto Empiaſtro conſuma ogni materia atta
na viſcoſità . a riſolverſi in fiato, perche aprendo i pori del cor
Sana le medeſime infermità , che ſana la Taca po ne la trae fuori.
mahaca , operando con più celerità s ed in molte
malatie . dove non hà finito di ſanare la Tacama EMPIASTRO DI MASTICE.~
hacaz fà l’effetto la Caragna .
Iglia di Maſtice ſcelta onc. 1, Oglio di Spica
Della Tbcamahaca . Narda,e Terebintina ana quanto balla a ſcio
gliere la Mafiice 9 acciocche ſe ne poſſa fare Em
A Tacamahaca è Reſina,che volgarmen te qui piaſiro . '
L ſi chiama Tac z Mar: , la quale ſi cava per Faeoltà . ed Aſa .
*via d’inciſione da un’albero Indiano , molto odo Giova applicato allo ſlomaco per ritenere il
riſero, e grande come il Pioppo 5 produce il frutto cibo , e nella Celiaca . -
colorito,come il ſeme di Peonia . ll colore di que.
ſia Reſina , e cosi ſimile al Galbano o che riferiſce E M P I A S T R O
il Garzia o che alcuni credono , che foſſe l’iſieſſo Di Teriaca o e Terra Sìgillata : del Gallia;
Galbanmma hà queſia certe parti bianche , a gui
ſa dell’Ammoniaco , ed hl* odore o e ſapore grave. I) [glia di Teriaca , e'Terra ſigillata ana partì
Applicata queſta Reſina sù l’obellicolo , a modo uguali: fà Empialiro , appliçalo tepítlo
d’Empiaſiro , ferma la matrice nel uo luogo . e la ſopra il ventre 2 ` I"
a;
PAR-Tx:: ,T-E R -Z A. 48;
i ?AND-ì} , ed ”fiv . ſuoi Farmacopei di Colonia , regione ſreriílſinm;
E utile nella diſenteria , perche ferma , edoma ma che non abbia cla ſar regola nel noſtro clima
veleno corrottìvo a che eccic-a il fluſſo. ` caido d'l.alia , e ſpecialmente di Napoli 1 dove eſ
Ho :rapportato qu-ì la deſcrizzione di quello ſendo ſtato applicato più volte queſto Empiaſtro,
Empiaſtro , perche eflèndomene ſervito nelle di~ compoſio con la giulia doſa del Zaffarano lÎa ope
ſunrcrie , pollo con buona coſcienza dire , d’aver-*z rato con violenza cauſtica a guiſa di Vefiìcatori o,
n‘c ſempre riportato onore -_ onde Giozlkenodea, quando ſi trovò a medicare in
Parigi z dove non vi predomina tant-o il freddo,
E M P. I A. S T R come nel aeſe del Deflnio , di quello Empiaſtto
Manic-11a , del Min/ich!. ſcrive cosx:N0unu/1i Croci quantitatem mifluum,
”ul/0, mu ”cigno virium dlflremlio, 7111111” affin
Iglia di Galbano diſſoluto con aceto-,Tacho tíor . E della medeſima opinione ſono Bande-rane’
ana oncia. l.Terebintina bianca, Cera Citri. Feſia , ed anclzoprima d’effi o Giacomo Silvio . lo
na ana dramme 6. Aſſaſetida , Mir-ra roſſa, Caſio non ſolo,circa l’operazione cauſtica di queſto Em
reo vero ana dramme ;.Magiſterio di Stagno d’in pialiro , mi riporto ad alcuni cali ſeguiti . e citati
ghìlterra 1 Oglio di Succino Citrino. ana dramma da Guiglia/m0 Fabrizio Hill/;mo CAVA“. rſſer. 99.
una , e meza , meſchia , e fà Empiaſtro ſecondo ò' l oo. ma credo ad un altro caſo ſeguito , vedu
L‘arte . to da me o in perſona d’un vecchio , al quale eſ
Facoltà , ed 'U/ò . ſendo fiato applicato queſto Empiflſtro o compoíio
Giova grandemente nell’aſcenſione della ma." con tutte le quattr‘oncíe del Zaffàrano , ſopra un
trice poſta nell’obellicolo . ricrea mirabilmente l’ braccio a li cagionò un eſorbitante veffica , nè ſe
utero@ ſubitamente lo riduce nel ſuo proprio luo ne riſauò › ſe non dopo molto tempo . Peri caſi
go , . a ſegno tale che Adriano Minſk-bt ſuo autore ſeguiti però , lo eſortepei li ſtudioſi , maffime
ſcrive , che ſupra omnia Emplaflra_ ‘Utefr‘mç ‘74', principianti di conſiderare e non ſolo le qualità
celle m- . c'e/dz: , ó* ”ob-tm” aj? . del clima , e della diſpoſizione de corpi mal‘aſſet
ti , ma anche la qualità del med-icamento , poiche
[E M P I A S T R O maſſimamente circa il Zaffarano, abbiamo queſta
Di Crt/bano Czocato . del made/im.; pratica , eſſere molto più efficace quello del no
ſtro Abbruzzo , che quello d’ altre parti , e Però
I glia di Galbano diſſoluto in aceto oncie 4. componendoſi l’Empiaſtro con tutta la Doſa del
Empiaſtro di Meliloto , Diachilon ſemplice Zaffarano, non darà maraviglia della ſua ſiniſhra
ana one-4. Cera citrina onc.:.Terebintina bian oparazione; reſtarà giuſtificaca l’opinione noſtra
Lea cnc-r. Zafferano Orientale dramme 6. faccialiW circa `la moderatione della doſa del Zaffiarano di
Impiaſtro di giulia confifienza .
queſto Empiaſtro , tanto più concorrendovi l’opi—
Facoltà , ed 'Uſai nione , e l’approvazione di Giozdi Vi” , che per li
Non ſolo è ſperimentatmma celebraríflìmo P" mali effetti, che ſorſe avràyeduto, lo‘ chiama Em
rin ,emoilire , e riſolvere i tumori duri, e ſcirrofi , e piaíiro Qiabolico .
Quì‘: di più ferm a z e mitiga i dolori mortali delle par W lì colin-'na, e lodevolmente, mutare 1a pece
H
w
ti tutte , come del petto ,dorſo , dell’ipocondrii, Naval@ in altrettanta Colofoniam Raggia di Pino,
coſiato , ventricoio , fegato , milza , reni , ed ute acciò l’Empiaſtro rieſca dipiù vivace colore cro
ro , 0 ſiano prodotti da materie crude , o da fiato. CGO. e non negro. ‘I
ll
o pure da altra eau-ſa fredda nei membri . Di più Nel Componere quello Empiafiro, ſi ſarà. così . ’ l
|
||
molliſce , concuoce , leniſce . incide , e digeríſce, Il Galbano , e l’Ammoniacoalquanto cuntuíì 1 lì' ` l.
l
e diſſolve qualſivoglia ſtru-ma- . lnoltre s’uſfl nelle pongono in ſufficiente quantità d~’Aceto , e ſi la l

_convulſioni , efingulcí felicemente , ' ' ſciano così per una norce , poi ſi mettono a ſcio
gliere con il fuoco , e ſi colano , e ſiv ſanno cuoce
E M P I A S 'I’ R O re , finche ſi conſumi l'umidità dell’aceto ì, e nel
quficroceodi Nicola. _ , le medeſime gomme poi ſi mettono a liquefare la
Cera 1 Coloſonia , e Raſa di Pino , e finalmente
Iglia di Cera , Pece navale o Coloſonia z Zaſ la Terebincina , ed unite che ſono in un corpo, fi
farano ana onc. 4. Terebintina , Galbano, levano dal fuoco , e poco doppo , vi fi mettono le
’Ammoniaco , M irra . I ncenzo , Maſtice , ana on polveri dell’lncenzo , Maſtice , e Mirra z come la *W
-1—-fl,
—-q-__

cie ~l. e dramme trè . Aceto quanto baſta a diſ maſſa ſarà inriepídira ,e ben mcſchiata , vi s’ag
ſolvere le Gomme y e ſi facci Empiafiro. giunge il Zaffarano ſottililſimamente polverizza
F”coſt-i' I ed Ufo . to, e diſſoluto con un poco d’Aceto , incorporan
Molliſce, digeriſce. e ſeda i dolori degl’articoli, do bene , con maneggiare la maſſa con le mani
e parti nervoſe, e giova all’aii'a inſranre. onte d’Oglio laurino , e finalmente ſi ſormanoi
L’Acero , ed il Zafferano danno il nome a que Maddaleoni convenienti .
flo Empiaſtro, del quale ſcriVendo Bernardo Def.
ſenio( de temporali-mf.” Emplde Ofi-icroc.) , ri. E M P 1 A S 'I’ R O '
prende acerbamente quei Farmacopei 7 che non DI' Gomma Elemi .
mettono in eſſo tutta la quantità del Zaſſarano ,
preſcritto quì dal ſuo autore . lo lzò per opinione, P [glia di Gomma Elcmi oncie tri* , Ralina di
ch‘: la riprenſione pod‘a ſuccedere reſpectiva ai Pino onc.quattro , Cera Citrina oncie ſci,
Ooo z Òglio
-.
'484 TEATRO FARMACEUT- DEL DONZELLI
Ogllo Roſato oncie trè , Terebintinn oncie due, (i Francia, e perla ſalvia, il ſugo di Salvia, ed :i mi:
fà E. mpiaſiro ſecando l’arte . parere dicono bene,
Facoltà , ed ’Uſo . Nel comporre l’EmPiaſh-o Viconio, ſi dovran
Si è ſperimentato profittevolilſimo nelle &rite no ponere a cuocere le Rane dentro li graſsí, e Vi_
di cella, e nelle piaghe delle parti eſangui. no , unitamente con li vermi tetteſtríz lavati con
Pietro :PAM-mo. detto il Cenci/54:0”, fu l’Au vino bianco; come le Rane ſono quaſi cotte, vi n
tote di quel’to Empiaſtro , il quale viene quì an pone la Matricaria , Stecade, e poco dopo lo Squi
che uſato in forma d’unguento , il che s’eſegUÌſce nanco , facendoli bollire , finche ſarà conſumato
con alterare ſemplicemente la doſa _deli’Oglio tutto il vino , ed all'ora viſi meſchiaràl’Oglio,
Roſato , ſicche per le trè oncie ne pigiiarai una o Sughi, facendoli bollire leggiermence, ſincheſa.
Iibxa,e s’averà di più perfezzione, ranno conſumati i Sughi i Si fà la colatuta Can
forte eſprcſsionemella quale ponerai il‘Litargirjo
Ddl-t Gomma Eſami i ſottilmente polverizzato , e meſchiando bene lì fl
cuocere , finche l’Empiaſh-o acquifli ſpefl‘ezza, al.
Q uel che ordinariamenze ſi chiama Gomma lora vi ſi pone la Cera , Terebintina,eStorace li.
Elemi , e più propriamente Reſina , che quido . e poi l’1ncen20 , ed Euſorbiuſottilmenie
gomma . L’albero chela produce , ſino a polverizzati , Come l’Empiaſtro ſarà quali dive
quello ſecolo èignoto , di dove viene originato, nuto freddo , vi ſi meſchia ?Argento vivo . nella
che alcuni diſſero , che ſuſſe materia del Cedro del doſa preſcritta , ed alle volte ſi radoppia , onde lì
'Monte Libano , o pure d’Oliva Ethiopico. chiama poi Emflaſtrum de Ram': cum duplicato
Si porta la Gomma Elemi in pezzi grandi in. Mercurio o
volti in certe ſoglie , che lo più delle volte ſono
di Canna d’India 5 il colore'di quella gomma è ſi— E M p 1 Asrno
mile alla Cera Citrina , e facilmente s‘accende al Di Pelle .dz-ezine!.
fuoco , maſtiçata ſi rende molle 9 e biancheggia o
ha un ſapore non ingrato , benche acuto, e l’odo P [glia di Litargirio, Pietra Ematiteónngue di
re quaſi di Finocchio , ed ha una certa conſacenza _ Drago, Bolo Armeno, Malika, lncenzo,Mu
con la Reſina , che fi cava dell’erba molle , di do— mia. Collo, Ammoniaco, Galbano, Lombríci tet
ve ſcriſſero alcuni, che fuflè licore di eſſa , ma reſtri ana dram.meza,RadiLe di Con ſolida maggio
avendo io veduto in Roma l’Albero dell’erba mol re, di Conlolfliezzana .e di Conſol.min0re, Roſe
le , oſſervai , che la Gomma Elemi era coſa diver roſſe, Mura, Aloe ana dram.4. Palle marine com
ſa dall'açcennaco licore . buſte `, Culle , Balauflii , Ariliolochia ritonda ana
drum-6. Pece Navale , Pece Greca , Cera bianca ,
I’M-'aſtri y CJ l Cera roſſa , una anni. Viſco Quercino. Tcrebin
Giova la Gomma Elemi mirabilmente alle ſe: una ana onu:. Sangue d‘uomo toſſo one-9. _S'uſa
rice _del Capo , e nelle frantoio del Cranio. con grand’efficacia nelle rotture,

E M P 1 A S T R 0 Fat-'01”; , ed Uſa -
Do &anni; con Meri-‘aria . Viene attribuita aa Arnaldo ,di Villanova l’in
'venzmne m qucſt Fmpiaſtro , Laricma del quale
, P Iglia d’aglio di Camomilla , Oglio d’Aneto, lì trova variamente importata, perche il Buſano
Oglio dl Spica , Oglio di Giglio ana once. _la non Vl p0…: la Inch-..ema , ñ e dice d‘avere 1’8
@glio Laurino oncia r. e meza . Oglio di Croco licemem e curate le rotture-con l’Ammoniaco me
oncia r. Graſſo di Vitello, Graſſo di Porco ana ſchmto ”ci D.achilon maggiore, perche l'EmPíà
lib.[- Euforbio, dram-cinque : lnx‘enzo drain-I o. ſiro di Pelle Acc-una , compoſto ſecondo la ricet
Graſſo di Vipera ono-2. e meZa . Ranocchìe vi ta antica, riuſciva non ſolamente poco tenace, ma
venti num. 6- Vermi terreſtri lavati con vino , and:. lirituiabile 5 ho procurato perciò darle una
oncie trè,e mezo; Sughi di radice d’Lboli. e d’Eno.. forma di conſiſtenza tenace , affinche s‘attacchi
la ana onu:. Squinanto , Stecade, Matricaria ana bene 9 e perciò ho creſcmta la doſa della Pace, e
manip.: .Vino odoriſero lib.:.
Bolla unitamente ognicoiſia inſieme, fincheſi
della Cera; al legno, che li veggono quì.
(Li—anto al ſangue umano è ſoperfluo dimo
conſumi il Vino , e ſ\ là la colatura, alla quale ſtrare quì la difficoltà , che s’incontra per averlo
s’aggiungc Licargitio libra unaſſerebintina chia . con quei requiſiti., che vi vuole l'autore di all'0
ra oncie due , Cera bianca lib. rneza , Storace li. biſognarebbe, che i Farmacopei aveſſero dominio
quidoonçia una o e meza a Argento vivo , eflinto aſſoluto de'Valſalli , per fargli cavare il ſangue al
con ſaliva d’uomo digitmo , oncie quattro: tempo, e con le condizioni,che ſi propongono; 3D‘
faccia limpiaſtro ſecondo l‘arte. zi, per quanto s’è Oſſervato nell'atto praticmcom—
Facoltà , ed 'Uſo . ponendolí l’L‘mpiaſtro ſudetto con il ſangue freſcm
‘Vale al morbo Gallico , e ſpecialmente alle non rieſce a propoſito, e ſi muffiſce,onde per evi
gomme, ed a i dOlOti delli muſcoli - tare tale inconveniente. lì dovrà fare ſeccare pri
L’Empìaſtro de Ranis , perche fu inventato da ma il ſangue ai ſole , o a forno lento , e poi polve …L…_

Giovanni di Vico , vien anche chiamato Emfia rizzarlo 1 .e meſchiarlo con l’altre polveri ;ma P“
jlra l’ironia . Si dovrà avvertire , -che per i’Oglio le nove oncie quì . quando è ſecco , ſe ne dovran
di Spica, Ramada-a , intende il Oglig di Spica di no pigliare nove dramme , perche canto , enon
Pill
i
1* - A E T E TERZA; _48;
più rieſce ſeccato . che ſaremo nel caſo di non po; maravíglia. ſe tale Empiaſlro, compollo con tutta
tere avere il ſangue umano . con le note della ri la pianta del Meliloto , non produca gl’ellèiti tlc- ,
cetta? in tale congiuntura , non dovemo allonta-ì ſiderati , ed inganna ſpeſſo chi l’uſa : Sarà chiaro
narci dal prudente inſegnamento di Dioſcuríde l’inganno in particolare , quando l’Empiaſtro di
(lil-.2. capro) ſeguito anche da Galeno ( [ib-,r r Meliloto ſarà molto verdedicuro ſegnmche è com
flmlecdit‘Jil quale dice z Loco flznguiflír human' oſto con l’erba z e non con i baccelli accennati.
arcipinturſnnguir ſui/lune quello ſangue di Por Il Rmodeo dice_ , che per il Cordumeno quì ſi
celle, ſi dovrà parimente ſare ſeccare, a fine d’evi. debba intendere il ſeme del Carvo . lo però ho
tare il vizio della muffin, originata quando ſi pone letto alcuni teſti di Meſue più corretti, nc i quali,
nell’Empiaſiro il ſangue freſco e. in vece di Cordumeno lì legge Cardamono . e ve
La pratica di comporre l’ Empiaſtro di Pelle ramente ſono una iſteſſa coſa , di che ſe ne vede
Aretina ſarà di pigliare una pelle'd’Agnello , o la chiarezza nell’eſpoſizione de nomi Arabici , in
-pure di Capi-etto, con tutti i Peli 1 e ſi ſarà bollire Avitemm, dove a pariſce, che Cordumeno, Car
con acqua_ lino che ſia disfatta a c per conſeguenza vo Agreſte , e cardamomo, ſono ſinonimi , e non
l’acqua dOve ſarà bollita rimanghi come colla , e materie diverſe , così parimente fi trova in Sera in_ñ-. .

divenga in poca quantlià- , della quale pigliarai plana, il quale dice-Che il. Cardamomo vien chia
una libra ben colata per panno ſtrctto a ed in ella. mato dagl’Araisi , Cardumeni o e Cardumani , t;
ſarai cuocere il Viſchio Quetcino . movendo di Latini: mr; Cardamamuna , @Carni Agra/la
continuo con una ſpatola , e poi vi metterai le à Bat-bari; , onde ſi raccoglie , che &eno-:1:0 non _fil-...-__.
Gomme ſciolte con Aceto , e colate facendo cuo. ha ragione di riprendere a chi per Cordumcnp
cere ogni coſa alla conſumazione dell‘umidità , adopra il Cardamomo- .
allora vi pcnerai la Cera , Fece , e Terubintina. e lìarerà ſorſe poco conſacevole a queſto Malatti
come ſaranno ottimamente incorporate, vi pone` c0 il nome d‘Empialer. mentre la ſOlitl forma 'di
rai le materie polverizzate; conoſcerai che l’Emñ eſſo, e più toſto molle , che dura; gl’autori antichi
piaflro ſara Cotto , quando ne ponerai una goccia però chiamarono col nome d'Empiaſtro i medica
lopra un marmo onto d'aglio, e come ſarà raffred~ menti elìerni mal-attici a che ſono una ſorte di Ca
data , vedrai che ſia ben malaſſato . ed attacchi tea taplaſmi, ed a quelli, che noi chiamiamo Eur-pia
nacemence . \ ` Ãri , gli davano il nome di Ceroto. ll Settala ri..
prende dettan’ente quei tali, che adoperano quì la
E M P 1 A s T R'G Muccillagine de i ſemi di Fíen Greco , e dell’Al
Di Meliloto di Meſi“ . thea,e non tutta la corpolenza d’eliì , di dove ſuole
muffate l’Empiaſtro . Ippolito Ceccanllo, per l’Al.
Iglia di Meliloto onc.6. Fiori di Camomilla, chea , piglia quì i Semi d’elſa z contro l'ordine del
_
Fien Greco , Bacche di Lauro , Radice d’Al proprio Autore . _
thea , Aſſenzo ana dram.;. Seme d’Apio , Cardu Quanto alla vera pratica di componere ;l’Em
ſſeno, lreos , Ciperia Amoos, Spie-a Narda, Caſſia piaſtro di Meliloto , ſarà di ſar cuocere con acqua
Ligcea ana dram.2.e meza : Maggiorana drum.;` comune due manipoli di Meliloto , ma quelli non
Ammoniaco. dram.xo. Storace, Bdelìo ann dram. (dover-an no eſſere compreſi col Meliloto preſcritto
'e
cinque: Terebintina cnc-r. e meza : Fichi graffi nella doſa delle macerie polverabili di quella ri
nun… e. Sevo Caprino, Reſina ana one-z- e meza: certa . Sì ſarà anco cuocere con le due nianipoli di
Cera onc.6. Oglio di Maggior-ana, Cglio Nardino Meliloto uno manipolo di Camomilla.ed un’altro
Il
ana quanto baſta , Acqua di Decozzione di Fien di Fien Greco, ſaCendoſi la cottura, ſecondo le re
Îl Il
Greco, di Camomilla , e Meliloto quanto balia ad gole dell’arte , e doverà baſtare queſto decotto per
infondere quelle materie,che hanno biſogno d’eſ Cavare la polpa della radica d’Althea , e de i Fichi
;Li
'
ſere inſuſe . fiano meſchiate , eridotte in Em: ſecchí,e per ſciogliere l’AmmoniaCO. Quelli l’uni
piaſlro . flì al devo, Cerano Raſapina, liquefatti in tegame.
fl ñ.
, Faro/ti , ed ‘Ufi); con fuoco PÎHCBVOIe 1 faCendone eſalare tutta l'u
*z:
'5:‘
t‘.
Mollifica ogni durezza del Ventricolo . del ſe. nudità,poi vimeſclriarai la Terebintina, ed Oglio
gato. Milza, delle viſcere. e dell’altra parti. Nardino, e di Maggioraua ana 0nc.6. banche altri
L‘Efficacia dell'operazione di queſto Fmpiaflro ne pigliano ana onc.g. ma il Cardo però ne pone ,
'fl
"I
dipende principalmente dal Meliloto. del quale fi ſmo ad ana oncie 3. Fatta l’unione perfetta di tali :-.T-_F-fi-w

dovranno pigliare quì ſemplicemente le iue 5ni ingredienti o Vi ponerai le polveri delle materie ,
quc, piene di ſemi , lo dicono gl’autori antichi , e polverizzate ſottilmente .
moderni, e ſta gl’altri il Settala (Animaa'ffllmr
maceut.) ſcriſſe così : In Emy/:dire [le Meliloto li D‘, M‘]íſu:° I
tet ſuampaflím totam brróam [mm-re , [ig-oaſis*
rtjrélirpartióur , pruſtare tamen cenjèo, *vagina: ON accade. che s’affatlgano i ſcrittori della
imponere /èmíne gra-vida:- , e trà gl'altri antichi materia Botanica , in dimoſtrare , che mm a—-ì—
~—-

autori, Sempione laſciò ſcritto. Ex Meliloto autem Meliloto cari-mur- come penza il Marmi-do da Fer
Potífrimùm , Siliqmt `claujiique intùr granula , rara,in riguardmche la borea degl’autori GzÌeci hà
ſemina-ue in ”ſu habenmrzma Pietra Andrea Mat propoſto il Meliloto Attico,Gizzico,e Calcidonien
thialí vuole onninamente, che ſi debbano adopra ſezma con tutto cio è chiariflì mo . che la noflra
re in quello Empiafiro i Baccelli del Meliloto . Italia produca anch’eſſa ottimo Meliloto a ed in
pimi di ſemi, altrimente ſcriqe , non dOVer reca: prova di ciò veggali Dioſcuri-{e medeſimo , alla”.
c- e
O
`436 TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLI
the Greco , il’quaie di il nome di Sortola Oampa- che ſi trovino nella materia de i Vegetablli , di
na ai Meliloto, che naſce nella Campagna Felice, modo che riſolve tutte le durezza, Apoſteme,ſcm.
onde ſ1 deve argomentare , che tal nome ſia {lato ſole, ed ogni altro tumore , benchc icirroſo ,ſi-n.
` prodotto dalla ſua perſe-Azione, e tanto più, che vi tiamolo da Gíozártbmanna (Praxi: Clryrniatxap.
Concorre la téſtimonianza diPliniaſlíó.: vault-.9.) da Scirrbobepatirjxffiodfl 'ver-è jtirrbuſf/Ierlt coi:.
il quale dice. ll Meliloto, quale chiamano Sertola Mmacior , tandem progredzendnm eſl ad externa.
Campana, cioè ghirlandetta di Campagna , naſce in quibus‘ omaem paginam (ab/ola” Emy/«ſlm»,
eccelentiffimo in Campagna d’Italia,quantunque de ſucco Cicutç, ó' Mandmgora ”mr Amani…,
i Greci lodino quello di Caleida. La volgare noti. ed avviſa anche così :Emplaſirum 1200 delarifimm
zia del Meliloto non ammette altro diſcorſoin e]] ante tumori: macerattunem , ”lift/ender” :4.
torno a i ſuoi delineamenti . men, mc mf tertio qua-vir die innooandum , e nel
Il Mel iloro è alquanto coſhettimea è digefli capo dello ſcirro, della milza, dit-e ancora z Mira.
vo, e maturativo. Cotto nel vino, mitiga i dolori bile ejì me/aſti-um dl/ùſCO Cicuta , ó- {Ji-ſa…
dello fiomaco, e beVuto nel medeſimo modo a con Mandragnrme ricorda, che Di tſcoride dice Succ”:
aggiunta di Miele , mitiga i dolori, e molliſce i' Mandragora Edm- rhſſeluit 7
ulcere interne , giova a i tumori, e durezze della
matrice, maffime bevuto cun Malvagia. Ma il ſu.. E M P I A S T R O
gó 'vale a i dolori dell’orccchieomollifica tutte l’in. di Muſei/[agini .
ñammazioni,e ſpecialmente quelle degl’occhi, de
i luoghi naturali delle Döne,del ſedere de’teſticoli. Plglia di Muccillagini di radiche d’Althea;
L’acqua diſtillatzhalla fine di Giugno,da i ſuoi fio Muccillagini di ſemi di Lino, Muccillagini
ri, giova all’inſiämazione de gl’occhi,e reſtituiſce i ‘ di Fien Greco , Muccilagini di ſcorze mezzaned’ `
ſenlì perduti,e li COHſGſVIzBPPlÎLÎdOÌR però alla te Olmo ana onc.4. Oglio di Camomilla, Oglio di
ſia con pezzette di lino-Bevuca iì buona memoria, Gigli,Oglio d'Aneto ana one-i . e meza , Ammo.
corrobora la teſtmed il cervell0,e preſerva da tut niaco a Galbano Opoponaco , Sagapeno ana onc
ti i deſerti loro . In fine poffiede infinite virtù,che meza, Cera nova cnc-zo.. Zafferano dr.:1 Tera,
per ſervire quì alla brevità ſolita lì tralaſciano . bineina onc.z. Si i3 Emplaſtro .
Face/{3 a ed Uſa.
EMPIASTRO DI CICU’I‘A,` Matur- l’Apoſteme, molliſce, le durezze, delle
quali, parte ne digeriice,e parte ne riſolve, aller
‘Iglia di Cicuta manip.4. Ammoniaco onc.6. gere la marcia dell’Apeſteme rotteaed i flemmoni .
lnſondi ambedue in aceto ac errimmper gior. Non s’hà notizia dell’Autore di quello Empir
ni otto , dopo bollano , finche l’Ammoniauo ſarà flro , ma comunemente ſi vede nella lopraſcritta
ſciolto , poi lì colano con forte eſpreſſione , per maniera, benche aſpreſſo d'alcuni traſcrittori , fi
anno di lino . trovi variato la dola d’alcuni ingredienti. ll buon
Quello licore eſpreſſo,ſi fl cuocere cinque bol modo di componerio , e di Lavare le Muccillagini.
lori, e dopo vi s'aggiunge di Cera, e d'Oglio d'A. con acqua comune , e farle Luorere — unitamente
mandoli dolci ana onc.;. Se ne la Empiaſtro . cOn li ſudetti Ogli a lento fuoco , finche ſi conſu
Facoltà. ed ‘Uſo - mi l’umidità acquoſa , e poi vi lar‘a liqueiarela
L ‘Empiaſtro di Cicuta, e potente ſplenetico, e Cera, muovendo ſempre con la Spatola ,doppo vi
non ſolamente molliſce la durezza della milza, ſi meſchiano le gomme , che prima fiano ſiate diſ
ma apre la ſua oppilazione, e la corrobora . ſolute, colate, e cotte , finche iene ſia conſumato
Gio:Scordero pone queſt‘altra iormola d’Em. l’Aceto- Tolto l’Empir-ſtro dal fuoco. vi s’aggiun
iaſlro di Cicuta , che eſſendo di mia ſodisſazione gela Tetebintina , e finalmente il Zaffarano pol
ſi deſcrive quLCOme ſiegue.Piglia di _tutta la pian. verizzato , meſchiando bene fin tanto che le nq
tz della Cicuta polverizzata onc.9. Sugo di Cicu. poflano formare Maddaleoni .
ra onc.4. Oglio di Cappari onc.: 8. Oglio Irino
onc.6. Si meſchiano , e ſi ſanno digerire per qua: E M P 1 A S T R 0
tro giorni , e poi ſi fà cuocere 'quanto balia , e ſi di Marcheſi” ”qflro .
colano con ſorte eſpeílione,p0rendo nella colatura
dl Cera Citrina onc.4.e meza,Ammouiaco , ſciol. Iglia d’Ammoniaco onc.;. Galbano, OPOLF
to con ſugo di Cicuta cnc.: . e meza. Se ne fà Ema naco, Sa gapeno ana onc.: . Pietra Machelltll
pialiro . preparata oncie 3. Diachilon maggiore ont-ſ
Oglio di Camomilla , onc.2. Se ne Fa Empiallro
E M P 1 A S T R O Facoltà, ed ‘Uſa . ,
di Mandragora. Riſolve…: matura qualſivoglia durezza ,in 11“31'
[glia di ſugo di Mandragora , di Cicutaſi, e fivoglia parte del corpo z ancorche ſuſſe {cirroſi
con evento, non ſallace .
d’Ammomaco ana onc.8.0glio irino onc.4.
Cera Citrina one-;.88 ne fà Empiallro, ſcioglien .De/ſa Marebeſita .
do l'Ammoniaco ne'i ſughi , e cocendolo per Pan
no di lino , ſi fà cuocere poi, finche s’aſcíughinoi A Pietra Marcheſita è chiamata da GrEFÌ
ſughi , e poi lì procede, come nell’antecedente . I’ rim, che inſeriſce Pietra da ſucco , iu ſ1'
(33_er Empiaſiro è eng de grandiriſolventi, guardo dell’uſo volgare di cgſz nell’armi da fuoco'
enel
PARTE T E -RL Z AL' 4737'
a nell’aeciaiiní . Si trovano-due ſorti di Marcheſi Di quante deſcrizioni dell’Empialiro Gratia
taçuna di color d’argento,e l’altra di colore aureo, Dei ſi leggono , la qui propoſta ricetta hò felice
della quale doverà quì adoperarſi . abbrugiata, co mente più volte ſperimentata . Ofelia all’artifi
me inſegna Dioſcuride , che ſarà d’in volgere la cio del comporre è facile; ma non avviene così
Marche-ſita nel miele crudo, e poi farla abbrugia dell’ingredienti 1 che lo compoguno , maſſime cir—
re con fuoco di carboni, ſoffiando di continuo col ca la Pietra Calaminarez trovandoſi chi credemon
manrjcearaffreddata che ſia I ſi lava . e ſi o maci. eſſere altro queſta Pietra . che la Pietra Calamitao
nare nel porfido , e come è ieccaba- ſi ripone. ma vedendoſi poi in molte ricette di Medici pori-'
Si trova anche un’altra ſorte di Marcheſita ar ti, preſcritto ii Lapis Calaminarir , ed il Lapis Ca
ceficiale , compoſta di Ragno , e d’Argento vivo, la lamita , come per eſempio (i legge nell’Empiaflro
qualei Tedeſchi chiamano Ùoiſmembzm, e ſe ne ſtitcico di Crollio , ne ſegue z che altra coſa ſia la
compone un Coſmetico eccellente . ‘il quale ſi fà Pietra Calaminare, ed altra la Pietra Calamita .
ſciogliendo la Marcheſita ſudeeta in acqua ſorte, La Pietra Calamínare dunque , chiamata così
{atta di Sai nitro, ed Alume, alla ſoluzione chiara da’ i Tedeſchi, non èaltro 1 che una ſpecie di Cad
ſoprainfondi ſpirito di Vino , e ſubito precipitarà mia naturale , eſſendo Cadmia ſattízia quella , che
nel fondo la marcheſita in polvere biancliiffimada nelle Officine ſi chiama Tuzia 1 come diremo
quale lavanda più volte con acqua pura, renderai largamente a ſno luogo: di più la Pietra Calamì.
dolce , e di nuovo ſi macina in Porſido . con ſale nare è di colore giallerto , e nell’abbrugiarſi rende
comune i Per mez’oraſ, e poi di nno-..u ſi lavaràffl un ſumo gialliſfimo i e per tal fine 7 s’adopera per
farà ſeccare all’ombra ſopra una carta . colorire l’ottone , e la chiamano Gia/lamina . ll
S’uſa per lì viaii della cute . meſchiata con Mattioli o anche atteſtazione , che la Pietra Ca
pomata . iaminare ſia la Pietra Giallamina , e la vera Cad.
mia naturale, e ſi trova trà ia Ttizía volgare .
E M P I A S T R O -‘ñ-ñ.rçn_0ìñ-,óñW-

Del Figlio di Zacc‘îm'a -. di Meſi”; ~ .Del Verde Rame .

lglla di Cera Gialla , Midolia di gamba Vac llantunque il Verde Rame , che è l’Erugi
cina z Graſſo d’Anatra, Graſſo di Gallina , e ne del Rame i ſia materia molto volgarizza
Muccillagine di Semi di Lino parti uguali, Oglio ta , che perciò pare , che non ammetterebbe altro
di Semi di Lino, quanto balia, opera valentemen diſcorſo ſopra di eſſo; nientedimeno , perche pro
te e quando viſi meſchia Muccillagine d’ Altea e feſſo di voler diiucidare ogni materia , quanto pià
e di Pieri Greco porzioni uguali,ed in vece d’Oglio potrò, minutamente ſoggiungo, che queſto ingre
di Semi di Lino . Oglio di Viole gialle . Si rende diente è di due maniere , naturale cioè , ad artifi
anche più efficace , mettendovi Eſipo umido a e ciale, del naturale non ſe ne porta in Italia» e per
Muccillagine di colla di Peſce . ciò è in uſo l’artiſiciale i che ſecondo Dibſcoride
Facoltà ,ì ed ‘Uſo . (lib.,--cap.go.) lì può Fare in più manierezma ſpe
Molliſce , diſſolve li nodi duri , e li- tofi delle cialmente quello, che è in più frequente uſo, ſi fl
in': gionture , e rende abili all‘eſpurgazione gi’eſcre. pigiando un vaſo di grande capacitàipieno d’Ace
5‘;
.'_Ll
'r‘.
y, menti grafii , e lenti del Tor-ace, e dei Polmone. to fortiſlimo , e poi cuoprendolo con lamina di
S’oſſerVa quì o che Meſtre non eſplica , ſe per la Rame, in modo, che l’Aceto non traſpiri fuori dei
Mucciliagine d’Altea , che entra quì , lì debba ca vaſo. ed in ſpazio di dieci giorni , ſi raccoglie ii
vare dalle radichem dalli ſemi della Pianta-La mia Verde Rame , radendo le lamine del Rame I dove
a
f.
{ai opinione è , che ſi debba cavare dalle radiche , e ſarà attaccato, e perciò ſi chiama anche Brugine_
non da i ſemi i e di tale ſentimento ſi vede anche Raff/e .
.i
il (Ia/leo, ſcrivendo di queſto Empiaſtro : ex radi
ì. cióm tamen . m‘ fuma: . cauſa/a z quando muchas; E ‘M P I A. S T R O
Airbag abſolute` proponi!” . Per ritenere il parto .

E M P 1 A s T R Q [glia di Radice di Conſolida maggiore a Roſe


Gratìa Des' . Roſſe i Balauſtii,e Semi di Sumach ana oncie
. Q
due . Incenzo. Maſiice, Sangue di Drago, e Terra
[glia Ammoniaco oncia una* e dramme 14 Sigiilata ana dr-t zñGaroſani, eCänella ana dramó'
Galbano , Opopanaco, Bdellio , Mirra , In me otto, Bacche di Cipreſſo, Bacche di Mirthan-l
cenzo . Maſtice , Ariſtolocia lunga , e Verde Rame dalo Citrinoie Sandalo Roſſo ana dramme r 2.Pece
ana oncia una-Pietra Calaminareie Pietra Emati Greca lib.:. Terebintina oncie otto. Cera Cetrina
te ana dramme quattro, Litargirio, e Oglio comu oncie r 2. Oglio di Lentiſco oncie quattro .
ne ana lib. una , e meza, Terebmtina, e Cera ana Si facci Empiaſtro .
oncie ſei , Oglio d’Altea dramme trè . ſi faccia _ Facoltà o ed 71]?) .
Empiaiiro ſecondo l’arte . Vale efficacementea ritenere il parto.v appli
Facoltà , ed 7)/b . candolo alii reni, in forma di Croce, q di Taug
Sana tutte le piaghe , ancorche in vecchiate i di x\

più aſterge , mondifica i conſolida , e le riempie di


carne. e quando vi ſono trafitce ſpine, ferro, o al
t" CQÈ 5111116, ue le ca va fuori, -
BMJ
'483 TEATRO FARMAGEHT. DEL DONZELLI.
E M P I A S T R O con l’Oglio a lento ſuocodinche venghi a ſpeſſa::
Diafolfo di Rolando . d’Empiaſtro , in ultimo vi ſi pan-:ia Cera. eſi
ſerba . a
lglia d’Oglio di Solſo oncie trè, Cera Citrina Facoltà . ed ‘Ufo .
oncia meza z Colofonia dramme trè, Micra al Sana le cotture, Eriſìpele, ſeabie ſecca s l’ulcere
peſo d’ogni coſa . Si ſarà liqueſare la Cera , e Co— calde, e giova alle ſcorticature 1 che ſanno le ſtar.
lofOnia conl’Oglio, e poi vi s’aſperge dentro a po pe alii piedi: s’uſa anche da molti Chirurgi per
co a poco la Mirra ben polverizzaca , e ſi ſanno cicatrizare 1 e per l’ulcere ſemplici .
cuocere con lento fuoco , ſempre agitando con la Si trovano alcune deſcrizioni del Cerotom Em
Spatola. finche ſaranno uniti bene,allora dopb un piaſ’cro di Ceruſſa cotta , che per l’Oglio quide
quarto d’ora di tempo,ſì leva l’Empiaſiro dal ſuo ſcritto, mettono il Roſato. e lo ſannocuocere,cou
C0 , e ſi laſcia raffreddare a poco a poco, ed averai la Ceruffaſſìnche divenga negro, ed a ſpeffezzarma
Î Empiaſlro preſlantiſſrmo . certo , ed infallibile, comunemente ſr deſidera , che rieſca bianco , _che
P’er curare ogni genere di piaghe , e qualſivoglia perciò vien anche chiamato Empiaſtro biamo cot
ſorte di ferite . . to, onde per farlo riuſcire più bianCo, Gio: Zur-el
Facoltà , ed Uſo. fero avviſa, che ſole-m: etiam ”annulli , at cando
Le continuate eſperienze del profitto di quello rem Emplaſtri conſci-'vent , a: dimm-nam ,ó- [dri
Empiaſtro, non potevano permettere,che ſi doveſ tiſſìmam , qua pro alóedine Emplaſtri acquiren
ſe tralaſciarne la deſcrizione z maſſime per comu da necaflarin eſt,coîfionem libbre-viene, fini/item.
nicare a i Studioſì un caſo ſeguito per poca accor que, Sali: communis tamil/”m adiicere, eſperien
tezza di chi pensò ad altro , che al modo di com.. tia edoEZi , quod Sal commune aciditareſua ,me
porlo, che veramente è ſempliciſfimo- tin Medico talla, (’5” mineralía guardarti corrado: , Ò-qzmſi
foraſtiere mio conoſcente , ſì crovaVa alle mani la díflolz‘at , (1110: Pharmacapeeomm Conax!” impro
cura d’un languente, al quale aveva dato ſperan óare neqtzeo , ”2m addiüione difrzzrztm rerum,
Za di ſanarlo con una ricetta,che aſpettava da Na Empl. hoc wii-ibm pori”: adaugeaxur a mm everó di
poli, ſapendo d’averne richieſto me . che gli man mimmtm- . ( Animad. Phar. Aygo/Zam . ) Qgeflo
dai ſubito la ricetta di ſopra , che [ù ricevuta con medeſimo Autore avverte ancora , chela quantità
l’applauſo, che richiedeva l’occaſione dell’aſpettadell’Oglio ſia quì ſuperfiua, e per non alterare il
tiva; ma perche il Medico fù più ſollecito, che di peſo della Ceruſſa dice: Refill): autem meo indici”
ligente, non badò ad altro , che a fare brevemen rem íflſtitmzt , qui de Aceto diſh/lato quantita
te la compoſizione, nè atteſe, Come doveva accor. tom addant , pro meliorí m'mirum Cei-”fia Mia/fl
tamente, ad eſaminare la qualità degl’ ingredien rione, e conchiude . &lg/em *quis amplcffamr mu
ti. e perciò per l’Oglio di Solſo, preſcritto, ſi valſe drzm ”anche-nale” , licer_ (mmm pro file nubi:
francamente di quell’Oglio di Solſo acido , che ſi magi: arrideat . `
.cava per Campanadà dove era neceſſario ponervi
quello, che ſi trova deſcritto dal medeſimo Rolo”. E M P I A S T R O
do, ſotto nome di Bnl/amar” Salpburir, la cui ri di Baccbe di Lauro , di Meſue.
cetta ſi può vedere in quello Teatro , al capo de i
Balſami Chimici . Nell’applicazione dell’Empia P Iglia d’Incenzo , Maſtice,e Mirra ana onci- r.
flro i ſi cangid la ſcena dell’allegrezza , non meno Bacche di Lauro onc.z.Cipero,e Collo ana on
‘per il dolore, che affliggeva il paziente . che per la cia meza. Miele colato quanto balla ad ammeſſa”.
conſuſimie del Medico , che aveva applicato il ri Si adopera diſteſſo ſopra tela , e ſi pone calda
medio Con ogni franchezza , onde concepirono un ſopra dove ſarà il biſogno . Si trOVarà mirabile con:
odio crudeliffimo, non ſolo al rimedio , ma al no. tro l‘idropilìa , ſe vi ponerai un’oncia o e mezadr
:me di eſſo.come conobbi in atto pratico, non ſen Cipro . e vi ponerai Stereo di Capra a 0 di V35“ i
za qualche ſtimolo di riſo , nell’udire il racconto ſecco , al peſo di tutte le materie ſuddette -
del ſucceſſo, quando paſſai per la Città, dove abi.. Facoltà , ed ‘Uſo .
tava il Medico, con occaſione d’eſſer Io ſtato Chia Conſeriſce a i dolOri originati da freddezza’ e
;mato a ſervire 1’ Eccclmtiſſìma Marc/jeſi: del Va. ventoſità , e ſpecialmente al dolore .di ventre a0
jlodn una ſua infermitàzreſlò poi appagato il Me flomacm dei reni, matrice,e veſiicaw dell’alrrevi
dico , quando ſentì da me l’eſpoſizione dell’Auto ſcere. Giacomo Sti-via v’agginnge,che ſia Puffi“?
re,e riconciliatoſí la ſua volonta‘uſi diſpoſe ad uſa vale al dolore colico, da flaco,e da pituita cauſata
re la medeſima compoſizione canonicamente fat - Il Miele Roſato ', che ſ1 legge in queſlo EmPlÎ'
fa , onde ripartandone il debito onore s ripigliò il ſito. in alcuni teſti di Moſt”, lì ‘trova Mel/is cali
credito meritato dall’Autore, conſervando memo di , e così dicono,doverſi intenderci RME-ati‘?
ria d’eſſere per l’av venire più puntuale , e deſire Aracelí (nel com. ſopra Meſa) quia /íc int-enim!“
eſaminatore delle qualità di ciaſcuno degl’ingre ferè i” cant?” exemplariám . Che coſa doveri inf
clienti dei medicamenci . renderſi per Meſh': calidi . Cri/foforo de Homſtl!
eſplica Mella‘: liquefafíi . -
E M P I A. S T R O La Formacopea daga/lana , nuovamente riſo!
Di Cat-aſta cotta. mata, v’aggiunge l’Oglio di Laudanm Terebintl*
na, e Cera ana onc. meza. lo hò per opinione › the
Iglía di Geruſſa lib.!.e meszglio libre due, i’Oglio di Lauro vi può entrare con …01:0 profil
Cera bianca once quattro-Sicuocela Ceruſſa to de’pazienti .
EM.
. Q

.’- 1- A. K T n 'P E a z A: 489


EMPlASTR-O- Dix-.PALMA r c E R o 'I' Ò
Senda/ata di Meſue .
E) lglia d‘Aſſogna di Porco vecchia ſenza ſale ,.
purgaca dallemembrane, Liquefatta, e cola Iglia di Roſe dram.r:. Sandali roffidrao.
ta lib.:. Oglio. vecchio, Litargirio polverizzato, e. ñ Sandali bianchi, Sandali Citrini ana dr.6.
crivellato ana libq. Calcire onc.4. Bolo Armeno dr.7. Spodío dr.4. Canfora drama.
Si cuoce con fuoco moderatmmuovendodi con Cera bianca «ir-;8. Oglio Roſato lib.!. Si facci
tinuo la materia con una Spatola di ramo. di pal Oeroto ſecondo l’arte .
ma freſco, e come ,è vicino alla cottura. aggiu ngî .Fm-‘Utd 1 ed 'Uſo ,
quattro manipoli di rami più teneri della Palma, Seda l‘infiammazione, e l’Apoſteme calde 1 ed il
min uramente tagliati ,.e ligati in una tela rara , e *celare ecceſſivo dallo flomaco , e del fegato .
euocerai a ſpeſſezza di Ceroto . _XJ-*gu:-ñ!`i

facoltà, m' ‘Uflr. CERATO STOMA.TLCO.


Vale alle ferite ſanguinolenti ,’ alli tumori
Pendenti». alle, piaghe‘ alle contuiioni. alle rottu lglia di Gomma Tacamahaca onc.;. fi. fa li
re , ed ammaccamenti , ed all’apofleme di diverſe quefare con lento fuoco di carboni, e poi vi
materie, ed a i membri abbrngiati, fratture d’oſſa. s’aggiunge Storace Calamita liquefatta onc.r. (in
peſtature , ed alle macchie negre indi nate, ed at. luogo delloliorace fi può ſoſtitoire il Laudano)
l'ulcere difficili da ſaldare i e finalmente vale alle Cera Citrina ono:. Si meſchiano bene, e ſi leva
bugancie , dette qui ſpa-rom' , ed alle roſole delle no dal fuoco ,e prima che ſi raffieldi del tutto-s’`
mani . e piedi . aggiunge di Muſchio buono , e d’Ambra griſa 5
Gale-no i della ComPa/Ì ch Media. pri-generare na ana grani ſ- ( in vece d’eſiì ſi può ponere Lc
fib.:.cap.4.) chiama il Diapalma , non ſolamente gno Aloeflì leva il ceroto dal fuoco, e ſi gitta den
‘Diaciilcitbeor ,ma anche Empl- Pbem'cirwm , in tro a mezzo bicchiere d'Acqaa roſa , e com: ſarà
riguardo della Palma , che producei Dictili , la raffreddato ſi forma Maddaleoni . S’applica allo
quale-i Greci chiamano Pbenica. Meſue però li dà -ſtomaca : diſteſo ſopra pelle ſottile, e ſi porta fino,
il nome d‘ilnguento Palm-eo . ma nel componerlo che cada da ſe medelìmo . GiazPi-eoozio E Hart”
vaiía dal modo di Calma , il quale vuole 1 che nel Im Medica!) ſcrive , che que-lio Ceroto Familiare
cominciare a cuocere il Diapalma z fi debba vol (fl [Vac Hzſpania, ejuſqm pracy-ibm , di** ad ca”
gare ſempre con Spatola fatta di ramo di Palma calíì’iwem flomacbi juoimdan‘r admadnm celebre’.
{reſcamence tagliato , ma quei ramoſcelli più te
neri d’eſſa Palma, tritati.” incluſi nella tela rara, FORMOLA D’EMPIASTRO
`non vuole,che ſi mettano nel Díepalma a cuocerſi Sfaradrnfa- .
da principio, ſentiamo le ſue parole: Iníicere opar-Ã [glia d’aglio Mirtino , Oglio Roſato, Onſan:
m, ubi medicammtum z Cerntofimílem,canfiſim. cino ana onc.a- Llnguento PopuleOn onc.2.
:iam [mbuerit . Nam fi apríncipio ea immittar, e meza,Graſſo di Vitello. e di Vacca, ana lib.m`e—
ſucc”: inieſhmm. quem mettere volumi” , ex da za , Alſogna di Porcello ſtrutra onc.y. Foglie di
c0810” conſumetur . La dove Meſue ſcrive , che fi Piancagine, di Solatro , e di Metraſelva ana ma
.:i' mettano eflì rami teneri di Palma a bollire nel nip.2. Vino de’Granati acidi oncie otto .
`. iii: principio della cottura dentro il Diapalma . onde Si pellano-tucce l’erbe, e Graffi aſſieme , poi vi
"i'
n* venendofi a diſperdere quel ſugo Palmeo , tanto fi meſchia il ſugo de'Granati vinoſo , laſciando
richicſto quì da Galena 9 il quale per conferma di così ogni coſa per un giorno naturale , poi ſi bol
ciò vuole, che nel voltare l’EmpLaſtro (quando lì lanoJìno, che il vino ſudetto ſarà conſu mato, do
fà cuoca-e l con il ramo di Palmazli debba tagliare pd ſicolano, e vi s’aggiunge alla colañtura , di Li—
la punta aſciutta di quel ramo z che averà ſervito cargirio d’Oro, e d’Argento ana ono.; . Minio on
a rale cottura , e ſeguitare a rimenare , perche cia r. Bolo Armeno. e Terra ſigillata ana dram.6.
quella del ramo tagliata ſarà più ſugoſa 1 e tale ta. bollano di nuovo , meſchiando di continuo con
gliatura vuole Gal-mo , che ſi faccia ſpeſſo , a fi. ſpatola , e per ultimo con cera bianca,quanto ba
a‘c di notrire l'Empgaſtro di quel ſugo Palmeo..Ga. ſta , facciali Empiaſtro ſecondo l'Arte , ponendo
[eno mcdeſimovuole quì il vero Calcite, di dove fà vi di C‘anſora dr.2. e Terebintina onc.; .
dato il nome a queſto Empiaſtro di Diacaleixbeor . facoltà , ul ‘Uſo .
Dal Calci” . Vale qucfl’Empiaſtro a curare l'ulcere delle
Il Calcite nOn compare volentieri nelle Offici gambe, delle Braccia,e ſpecialmëte quelleflhe ſono
he d‘ltaliamnde dico ſrancamente,che in ſuo man malignewelenoſe,corruſivemalagevole a curarlí .
camento. ſi può ſenza ſcrupolo veruno, adoperare
il Vetriolo comune ordinario,di che n’abbíamo l’ S P A R A D R .A. P 0
autorevole teſtimoniäza della Fenice degl’ingegní per gli Fomlicalí . ç_-,_e._
Gi0:Batnſta ſand-none” ( lib.:. de Liz/2. cnp.8.) Iglía di cera cetrina lib.i .Oglio roſato one-z;
che ſcriſſe : Caterùm Cha/citi” Maſi, Somalia/an ſi laſciaranno ſolvere a lento quCOzed in eſ
. zeri-1 Gracornm , badia Ferie” , :amy-*mm vena ſe vi ſi meſchiarà minio polverizaro , agirandoſi
SR
n'
*'._ rum cupi-'ì diflínffíauer ſhlltilí‘ſ; 'mm GÌ‘AYCI. nm bene inſieme, acciò ſiano uniti, di poi vi immer—
tàm A/pbaóeraribre/’PeR/rqm Germano”: ”Ligna geraì una tela nuova -, che di nuovo fiſh-{tamen
:ww quiz-’quid *veteru de re metallica PPſteri: farla raffreddare,che dividerai in particelle ſecon
.,r. .
5.21.7311* . do l‘uſo d'eſſe loro .
P Pp FOR.
49° TEATRO FARMACI-:UT DLL DONZELLI
F O R M O L A, facci Empiaüro . ſecondo l‘Arte , guardandoſi dl
di‘ Drupace per l‘Azru/ìr , ”45. riponerlo in luogo umido ,

[glia di colofo nia,e re'ſina ana onc.:` d’aglio E M P l A S T R O


d’olive ö:. :ſi ſiq uefaccianofl vi ſi meſchia contro la Sarcacele .
ranno_ ſecondo l’Arte le ſtquenti polveri , cioè di
Pepe nero, e’d`Euforbio ana (lr-z. di ſollſio ver-gine
P lglia d’Oglio de Filoſofi onc,6. Opoponaco,
ongmezza . Llnirai ogni coſa per farne Dropace . Galbano, Bdellio, ana. dr.;. riducafi con
lento _fuoco ogni cola a in forma. liquida , e con
AGGIUNTA, farina di fave dr.;. polpa di quattro fichi ſecchi.
con Canfora , e ruta ana dini. ſi facci Empiaſlro
E M P I A S T R O ſecondo l’Arte . -
contro [Ernia Ventoſa , ſarah-ì , ed ‘Uflv ..
Queſto Empiaſtro , o matura ‘, o pure riſolve l‘
Figlia. di-Terebintinalih.meza Cimino one-4, Ernia Carnoſa , ed opera , che non recidivi più,
Semi di Lattuca dr.6,- con Cera, quanto baſh , ſi ſenza apportare dolore alcuno a i pazienti .

DEGL'UNGLIENT!, CATAPLASMI: E LINIMENTL


i L’Unguenti degl’antlchi , li quali davano
mia in venziene i non mi par conveniente d’allrîn
qUeſto nome a certi 051i compolii d’Aroma germi a trovar ragioni ſufficienti ad approvarlo.
ti,c di materie odorate,di che n‘abbiamo gl’efem. La regola generale poi di dar corpo agl’lln
pii in Dioſcarízle . e Galeria, che più eſpreſſamente guanti è queſtmche per ciaſcheduna libra d’Oglio
ſcriſſe: Ex diäír cogvzq/'cerejam liceat, ò‘ de alii! vi ſi pongono trè oncie di Cera , e doverà eſſer
Olaz' genti-ib”; , quae aqui-voce ipfir dz'cunrur Un. branCa , quando l’Unguento dovera rinfreſcare,
guanti: 1mm (Lo/?ateo , Melina , Liliana , o?- 7114-‘ ſiccarne quando ſervirà per ſcaldare , doverà pi
canaglia id gen”; fioribur,ſruîîibm, gti-mimo…, gliarſi la Citrina,e l’ottava parte di polveri,quan-’
folií: i” Oſeo mare-rari: conficiuntur. Ateneo di.'e, do vi ſaranno preſcritte z ma quella regoladov'ml
che venivano queſti adoperati r frequentemente, patire eccezzione, quando averemo riguardo. non
meſchiati ne i cibi,p‘:r ungere i corpi viventi per ſolamente a molte ſorti d’ingredienti , che poſſo
delizie, e maſſime dagl’lnfedelimelle parti Orien no dar Corpo agl'llnguenti .- ma molto più per la
tali. Ipporraee laſciò ſcritto, per eſpreſſo precetto, conſiderazioue della llagioneda quale eſſendo fred
che il Medico ſi profumaflt con ſimili onzioni. da, Ci porgerà OCcaſio::e di punt-re mero Cer‘àaſlC:
Medie”: habet qflè Prefumm‘tü, Penſo,che ſerviva 60mc l’hſtare , tutta la quantizà Pſtſflritta di tre
a ſollevare i poveri languenti con l‘odore grato , oncie per libra . Ma in ſimili riſelffwîdìnaſàſ"
o pure acquiſtare opinione appreſſo il volgo , :za ra [drum , s’intende la metà di quia quantiti,
che nell’altro perſone di qualità era così frequente che riceve ordinariamçnte l’llnguento. Gale”
cal"uſo, che ne tenevano le bott- ghe a parte . ed (115.; .n’e Sanitate turndajchiama Ceri-Iron, ‘l‘ìm'
erano ;l'ArteſiCi chiamati da elfi Greci Myropoli, do nell’Unguento s’aumenta la cera più (il quel
e da Latini Dnguemarii. Si racconta, the rCapo. la, che riceve, che è una ſorte d'llnguenw di C9"?
vani, come più dediti a queſto guſto , ne avevano fiſienzn più dura , clze noi çh-iamamo Cervi“
fatto uno ridotto particolare, e lo chiamano Piaz Riuſcirà anche proiittevole avvertimento il ſl
.3-1 Seplafia : In qua mrguenrarii negotiabantur, ere, che dovendoſi com ponere l’llnguenro ,dove
teſtifica "alt-rio Maffi-”0, di dove poi venne origi. vi ſarà preſcritto l’Ogljo, ed eſſo llngumto dove‘
nato a i compoſitori d'elſi-il nome di Sep/alarm!. r`a rinfreſcare , o altringere , in tal caſo ſi doveri
Dagl’Arabi ſono chiamati i Ceroti , e gl Em lavare primo l’aglio con acqua comuîe 1 piglia" -.h—…ó.-

piaſtri col nome d’Unguenti , ma ;l’Autori mo` doſi l’Oglio ſemplice ordinario,i| quale ſarà …m
(lei-ni danno propriamente il nome d’llnguento o, migliornquanto più ſarà freſco; ma eſſendo cori}
quelle materie oncuoſe, ed iograllàte ſ con Cera,e lio l’Oglio , che (laverà entrare negl’Unguentn
ſimili) adoperare per ungere le parti elleroe del non ſi dover-ì lavarein L‘Onto alcuno:l~lor con i‘l
corpo , le quali Gr'ozLu-/ov/'co Bert-rido ſ AFP-(r. ſleſſa regola ſi doverà dominare con gl’tlnguenth
e—wfiahfld—
Medie.) deſcrive llngmma ſu”: media-1mm… ag. che hanno da ſcaldare, e di più ſi doverà Pig…“
grägfltd ex liquoriàm, Ole”, Cera, GummiJìa/vt. l’Oglio più vecchio, che lì può . -
riſa”; ”mn/”quam ua'dirir , ancorcheſi trovino Entrando negl’llnguenri Sughi,Vino,o Aceto
llnguenti, che non ricevono cera, la quale non ſi ſi doverà fare eſal-re tutta l’umidità col ſuore,
pone per altro fine riegl'Ungtient-i,rhe per renderli prima; che vi ſi mettela Cera .
ſpeſſi, e darli corpo,onde ceſſa quello lodevol fine, A G GI ll N T A .
quando ſi Compongono d'Aſſogna , e ſimili graſſi. Hiamaſi Cataplaſmi tutte quelle comptſizîo
?>6
Sono anche legítimi Unguenti quelli,che s’adope m, per medicamentí eſlemi , nelle quali en
ranozſiemamëme non ricevano alcuna delle ma.. q trano erbe cotte, farina, Frutti , o ſimili coſe’ "o"
terie, come l’Llnguento Egiuiaco . colate, e nieſchiare con og” , o purc'unguenti .Bed

Si trova anche l‘llnguëco potabileffl quale s’a~ (lu—elfi però ſi devono ſempre componere di freſco
dopera, pigliando per bocca,e non per ungere,ma altrimente ſi corromp0no . La tegola poi di com
come ciò vi poſſa ſoffiſtere (per non eſſer coſa di POMW i Catupiaſmí di quella tbrleflìcll” (l‘3…
ſaran
eaurnrca‘zL' 4g?
ſaranno preſcritte le farine ſarà di cuocere le farine der-atm' Ungarntum.annto alla qualità delle R0:
in ſorma di Colla de‘librari , e come ſaranno raf ſe , che doveranho ſervire nell’liguento Roſato di
freddate-fli ſì meſchiaranno l'OgliaPolveri ,i1 [In Meſi/e, ſi giudica ſuperfluo ſpendere quì il tempo,
guenti; ma quando v’entraranno erbe, lì ſaranno già che Meſi” hà ordinato chiaramentea che ſi &Eb
queſte bollire, lina, che ſaranno disſatte, aggiun bano pigliare le Roſe roſſe; onde l’avvertimento
gendovi, Come ſaranno raffreddato , l’altri ingre del famoſo Me/ir‘cbio , non hà luogo quì , mentre
dienti, quali forſe non ricercaranno cottura . piglia per le Roſe roſſe l dell’llnguento Roſato) le
Se poi nei Cataplaſmi entratan no frutti ſecchi, Roſe (lamaſchini,perche dice, che con le Roſe rolſi
'come fichiapaſſolmo ſimilimon farine,ſi faranno al ſe rieſce di colore oſcuro . lo però trovo , che ſe@
l'ora cuocere li detti frutti con acqua , e come ſa guendo l’ordine di Meſue , l’Unguento roſato rie
ranno bencotti. ſi paſſeranno per ſetaccio ,-racco ſce perfettiſſuno , non ſolamente nell‘odore , mo.
gliendone la polpa , e poi ſi faran no cuocere le ſa anco nel colore bianco, deſiderato dal volgo, ben
rine nell’iſteſſo brodo de i frutti prima cotti, e co che alle volte s'oſſerva citrinetto, in riguardo che
me ſaranno raffreddare , s’uniranno con le polpe , .i Farmacopei vi fanno andare meſchiate con le Ro
e nella finevi ſi meſchiaranno l'Ogli e Polveri, o ſe , molte partì di quelli piccioli fiori gialli, che
altri ingredienti . che forſe vi ſaranno ordinati , ſono in mezo della Roſa , attaccati ad alcune pic.
ciole filamenta gialliccie. ll modo che lb tenere,per:
, U N G Il E N 'I’ O fare divenire l‘Llnguento roſato 1 bianco, e queſto:
i" roſato di Meſi” q lo fb colare al Sole , e per ſarlo ſodo , biſogna , che
rimanga al Sole , per molti giorni 1 e la notte al.
P [glia d’All'ogna di Porco freſca,quanto ti pia ſereno .
ce, ſi [avi nove volte con acqua calda , e no ALCuni lavano il graſſo di Porco , dopo , cheè
ve volte con acqua fredda,poi trita con eſſa ugual fiato già liquefatto , e coëatoz ma errano , perche
‘parte di Roſe roſſe freſche , e lì laſciano inſieme non ſolamente levano il corpo all’Aſſogna , ma la
matcire per ſette giomí o poi ſi fa cuocere a lento rendono diſpoſta a ſar divenir rancido l'Unguento;
fuoco, e ſi cola, e con oſſa colatura, trita di nuovo perche introducono in elſa aſſogna una qualità.
altrettante Roſe roſſe , e ſi laſcino per altri ſette acquoſa , la quale inſiemc impediſce", che eſſa Aſ‘
giorni, poi inſondlli ſopra,circa mezza parte di ſu ſogna , lia capace dell'lmprelſionedell'o lore delle
go di Roſe , e la (elia parte d'og’io d'Amandole Roſe.A queſto-propolìto ſcrive il citato (Pixland
dolci , poi ſi c—uoce- con fuoco lento , finche il ſugo fera, che ſi trova appreſſo di ſe un modo ſecreto di
ſarà conſumato. Et alle volte quando Lì cuocewi ſi rendere g] Ll-iguenzi odorari, e dice, cheſit corpi”
gitta dentro un poco d'Opio ſciolto con acqua guedme porcina alóiſſìmn, mmqumn [ata, 'vel ſura
:Roſa , e rieſce mirabile dove s‘adopera, e ſpecial metti/1m, bnmídítar rn-m pro/”bet ulteriore-m ex
5~5m~ru
-'‘ñ—l-—fl-.fl—r-—~u.
mente per contiliare il ſonno . ”Ninni-mami attrn-Éimnem partíum ſanti/tore!”
Facoltà , ed ‘U 0 . fi ngantrflìmarum i O“c.
Seda l’infiammazione, l’eriſípele, e giova al do .Mc-ſue ſcrive immediatamente dopo l’Unguen—`
lore caldo della cella , ed all'infiammazione dello to roſato e l'llnguento Violato , e l’Llnguento di
ſtema”, del fegato. e_ delli reni . Papaveri , e dice , che ſi compongono come il Ro
L’llnguento Roſato di Meſtre è in uſo quì di ſato; ma non ſono coſtumati : ſicche tralaſcio di
componerlo ſenza l Opio d'Amandole dolcì,e ſen arl-are di elſi, come di materie inuſìtate . Entrarò
ta l’Opio , ma quando i Medici lo vogliono con per tanto a dire dell’Llnguento di fiori di Cerran
quelli due ingredienti , dovrà avvertire l’avvedu oli , ulìtatiffimo in quelli tempi, e per ſeconda”
to Farmacopeo di non ſeguitare queſii :olii ſcor il gulio de i curioſi , trà i molti modi noſtri , po
retti di [MQ/ll!) ne i quali ſi legge Olaz' Amygdalar. veri) anche quelli riferiti dal Padre GimBatt/ſtn
dalapnrter ſex. ma procuri di vedere i teſh vera Ferrari Geſuíta( EjPerideÎ) e principiando dal
ci . e Più corretti, dove lì legge Oki Am'vgdalíni nome 2 dico , che Comunemente tale Llnguento lì
chiama Manti-ca d'AzurJ’rglia dunque graſſo Ca..
Pr’lrIſEíX-'ld . perche pigliano ſei parti d‘Oglio , ed
una diGraſſo dl Porco , non potrà l’llnguento ro prino , ed Aſſogna di Porco miſti inſieme , ed in
ſato in conto alcuno avere corpo , e ſpecialmente difetto del graſſo Caprino, piglia il ſemplice graſ
nel clima caldo , quaſi di tuttii luoghi di queſio ſo di Porco , più volte lavato con acqua di fiori d’
Regno o onde biſogna conchiudere a come anche Aranci diſtillataſe tale lavazione lì pnö ſare anche
avvertono molti autori di buona eſperienza” ſpe per via d’inſuſione , tenendo il graſſo inſuſo nell’.
cialmente i Frati del Convento d’Arnchí di R0 acqua de fiori ſudetti per trè ore , mutandola più
ma ( Cenſura in Antid. Joanm'r Filii Meſa@ volte finche il graſſo ſarà bene preparato, del quam
cap-g ;8. diff-t I.) che dell’oglio doverà quì pi le ne pigliarai una libra, o più ſe ci piace. fiori d’ -n‘-7-—5- ñ

gliarſene la ſeſta parte, di qualche peſava il graſſo Aranci ſeparati, e mondati da ogni parte,che non.
(il porco , adoperato per qucſto Unguento . ſia bianca , libre tri: . Si peſlano ben bene unita
Gi-,:Zuve{ſera l Pharmac- Angri/1.mp- de Ung. mente con il gruſſofflonendnſi uniti in vaſo di Ma- '
Roſato) hà, come ho lo, per opinione, che nel dec jolica , e cuopreſi bene.ſi laſcia fermentare in luo.
to Unguento : Ari/[atm- etiam nonnihil doſpírit” go caldo , per trè giorni continui, ed a ciò fare ſo
. . . \
&mſm-”m ardentí,ín quo partita/a O/ei &oſèzrmm no buone le ceneri calde , por ll fa ſcaldare finche
*vel ligm' &badii ſaluta [Fr . Wofaéia , demnm ml ſi poſſa prontamente colare con panno netto,ſenza
”ſum repanarur ,fine …Miriam O/ei Amygdnl. eo molto premere come l’ilngucnto ſarà raffreddato .
enim reddito animirflnidum, aux ligmdum recló_ lo rnuvverai dëtro un‘vaſo commodo di Majolica,
Ppp 3 con
492 TEATRO FARMACB HT. DEL DONZEL'LI
con un menatorcacome ſi ſdancheggia il Diacodioa AGG‘IUNTAÎ
onde così facendo acquiſla un‘eſlr'ema bianchezza,
ed una apparenza di butiro,di dove riporta il no— C A T A P L A S M O
me Latino di Butymm Norm” Aurantíorum, ri .Di Paratelſo contro I’Erm'a Acquoſa;
ponilo ben accurato , che in breve ſpazio di tempo ad ‘Umarofa.
fi viene a rendere molto odorato .
Altri però pigliano meno. fiori , ripetono però [glia di Farina di Fave libra una,8emi di pm;
l’operazione più volte , ma l’eſperienza poi hà lio , e di Cotogni ana oncia una , Radica di
moſirato che rieſce meglio come di ſopra . Conſolida Maggiore oncie quattro, Vino, ed Ace
Altro modo di componere la Manti-ca d'Azur. to quanto balla, ſi faccia Cataplaſmo.
piglia molti vaſi di Majolicam di Faenza, che dir Av vertiſce Parata/ſo , che in quello male; Re
vogliamo, ma balli, dove ſi pongono le conſervem cepta quam': evacuantia, 'url exſiccann’a, [20410;.
piatti ordinarii, come meglio ti piace,ponendovì ſu”: inni/ia o
graſſo preparato , come di ſopra,quanto una colla
di coltello, ed abbi altri vaſi ſimili,tutti pieni (li C A T A P L A S M O
fiori de' Cetrangoli colti ſreſci, e poi cuopri con i Sperimentali Per ſare , che ſi maturi qual/Zoagli“
vaſi lìmili,dove averai pollo il graffi-,come s’è det Apo/Irma , Timone , o/ími/e tumore.
to, laſcia così per otto , o poco più ore , mutando
poi nuovi fiori, finche il graſſo ſarà ben odoratme [glia di Cime di Malva , e d'Altea , Radiche
con tale regola potrai ſare l’Unguentiodorari di d’Altea , Frondi di Violara , ana manipolo
molti fiori; ma ſpecialmente quello de’Gelſomini uno,G taſſo di Gallina oncie due, Aſſongia di Por
richiede di mutar liſiori più ſpeſſo , com’anche cello oncie quattro, Stereo de’Colombi,e Fermen
quello, che ſi può fare delle Viole . Gi0:Zu'velfera to vecchio ana oncia una, e meza,ſi meſchiano aſ
(Animad.l’barm.áug.) Vuole onninamente , che ſieme tutte le ſudette coſe dentro d’un mortaio, `_

per farei graffi odorätimon ſiano lavati,e nè meno riducendole in forma di Cataplaſmo .
tOt`cati dall’acqua : come anche poco fà dicefiìmo, Qu_elìo Cataplaſmo matura in particolare i Tin
e ſi contenta di mutare ifiori ogni 24.0”: , e fin, COni fra lo ſpazio di ventiquattr’ore , ma biſogna
anche due giorni, e dà per avvertimento,che i50 :inOVarlo ogni ſei ore,
rl , non ſiano colti in tempo di pioggia, ed lo ag—
giungo , che pigliando i fiori dall’albero, che pro U N G ll E N T O
duce i Cetrangoli acidi, ſaranno migliori, perche Aurea di Meſi” .
ſono più odorati degl’altri , che li producono di Iglia di Cera Citrina onc.6. Oglio buono libſi
ſapore dolCe . Voole ancora il ſudetto autore , che z.e meza, Terebintina oncie 2.Raſa di pino,
aggiungendo a quello llnguento un poco dell’o Colofonia ana oncia una, e meza, lncenzo,Malli
glio diſtillato da i medeſimi fiori , ads-ò grati odo ce, ana oncia una, Zaffarano dramma una.
ri: ſunt, ”t ”ul/.4 re alia ampliùr indigena: . Se ne facci Unguento, ſecondo l’arte.
La quint’eſſenza , overo oglio diſtillato dai Facoltà , ed Uſo.
fiori de’Cetrangoli , meſchiata con oglio di Been, Scalda , e guariſce le piaghe , 'edè ſano , ed ap;
che chiamano Oglio Balaníno,con cera a ſufficien. rovato . ~
za, fà Manteca d’Azar perfetta . ll nome di Aurea, attribuito a qUeſto Llnguenſi
Tobia Aldino, e Franceſco [’utrizimcome nat. to, deriva non meno dal ſuo aureo colore, che dal
:a il l’.Ferra›~í( Heſperiderſſacevwo perfettiſſtma l’eccellenzffi che poſſiede tra gl’altri Llaguenti, in
Manteca d’Azar con oglio di fiori de’Cetrangoli, comparazione dell’Oro trà i Metalli , che viene ri
compoſto da eſſo , e noi lo deſcriveremoa ſuo luo putato il R‘e di effimnde piaceva ad alcuni di chia
go, e li dava corpo d’llnguento , con una parte di mare l’Llnguento Aurea, llnguento Regimbenchc
Cera,e meza parte dl ſperma di Baleaa,che ſi chia altri chiamano così l’llnguento Baſilico, come di
ma ancheſPerma Cari' . remo . Gia : Kenorleo piglia due ſole libre d'aglio
ln Valenza di Spagna ſi prepara la Manteea d’ benche in tutti i teſti di Meſue ſe ne leggouodue.
A2:” con tutto il fiore de’Cetrangnli, compreſavi e meza. Altri hanno avuto per opinione, che da”
anche la parte gialla , e rieſce perfetta , e di colo: li legge Reſi na,e Colofonia,ſi debba intendere uni
aurco o ſola ’coſa, cioè Reſina Colofoniazma quella opinio
Facoltà , ed Uſo . ’ ne , non ha fondamento alcuno , onde pigliarcmo
Giova la Manteca d’Azar a tutti gl’affetti del la Raſa di Pino,e la Pace Greca,mentre la perle!“
cuore , ongendone tucta la ſua regione , e ſpecial.. fi faceva in Colofone, Città dell’Aſia minore- `
mente dove egli lo richiede . Rinfreſca tuttefil’in Alcuni Medici elementari , per moſlrare (lill
fiamma-zioni del corpo , e particolarmente del— pere qualche coſa,facevano componere l‘LlnguentO
,1: Donne 5 mitiga i dolori delle podagre ungendo Aurea , ſenza il Zaffarano , con preſuppoſto,cheil
{ene la parte dolente . Zaffarano rendeſſe l’llnguento troppo caldo- 1°
non mi affaticatbmolto, per dimoſtrare l'errorcdí
queſii tali,perche ballata la riprëlione di Giallo”
dea: [’erferäfaciunt,qui magi; [ua-j, 7,55», ;rami
nir,m~idiares,abſque Cracoá" Maſiicbe parmdíc
enim ip, mutata fili”: vin-4:: , Ù" talora ”5ng
.—- _ ~.—
nec ”mf/;fix Ante/(yz, ;rec Reg-"Am 31,1_ Anzi ſc to,
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' ’ ſlow

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PA'RTETERzſhAí. ` 2m‘
[Zoro leggeffero bene Dio/?aride 5 trovariano , che vere ſottiliffima dei_ preſcritti ingredienti . dalla
il Zafferano: [ſergente: tm! ignemſacrum infiam Borace,e Canſora in fuori,muovendo,e meſchiaue
mazione-‘r mulo” , e come ciò poſſa ſeguire è aſſai do continuamente,finche ſarà fatta buona mifiio
chiaro a coloro , che hanno cognizione della ſua ne , l’ilnguento ſi pone poiin uno , o due Cedri “ó.ñ_— —_ſi.d~

qualità Anodiua. che poffiede . groſii, e cavatire ſi ſanno cuocere con lento fuoco
Giovanni Zum-(fera ha per opinione,che in ve, e come I'UUguento comincia a bollire fi cava dai
1'- dell’oglio comune-nell’llnguento Auteo, ſi deb, Cedri , come comincia doppo a, raffreddarſi ,_ vi fi
ba pigliare l’aglio di Terebintina roſſo , quando meſchiala Borace, e Canſora r
l’llnguento ha da ſervire per le ferite del capo, de_ Si ripone poi quando è ciel tutto raffieddato.,
i nervi,e dell’oſſa z Quibm alioquí” aleflgimſa in ` Facoltà, ed Uſo , ‘
feſiAſuut affini-e ungumta , e vieta il bollire Ongendoſene rende bella la faccia, ne toglie le
nell’oglio il Zaffaranote pure Meſm,quando pre lentigini , e la negrezza , caggionata dal Sole , e
ſcrive il modo da ſar l’aglio di eſſo Zaffarano , or dillrugge mirabilmente le puſlole o cagionato: da
dina non ſolo, che debba cuocere con l’oglio, ſino (lemma ſalſa , in qualſivoglia parte del corpo: le
alla conſumazione dell’Aceto; ma lo fr“ anche pri— va le cicatrici dal corpo,e mood-a afl'ai la faccia def
ma macerata. con l’Accto preſcritta.. leproſi , leva il roſſore degl’occhi z il prurito, e la
Tutto l’artifÌCio di ſar riuſcire l’llnguento preq pallidezza,e vale ali’Eriſipela ~.
detto, rli colore,che imiti quello dell’0ro,come ſ1 ` Il frutto del Cedro, nel quale Niccolò preſcrive
deſidera , ſarà di ſciogliere ogni coſa unitamente di cum-ere quefl‘unguento, li dà il nome di Citri
con l’oglio, nel_ quale avrà bollito leggiermente il~ no,benche alla Farmacopea Auguſiana nuovs,pia
Zaffarano (ſciolto, nel vinolſîno alla ſvaporazione ce di chiamarlo ancora Ungumta_ Suſi[ico,che in
del Vino,` e ſare in modo, che l’Unguento facci la ſeriſce Regio, , con tutto Ciò_ ſi trova l"Vnguento
tendenza, ſopra del fuoco. lento , riponendo poi la_ Baſilico comune, diverſo da queſto,›come diremo.
parte chiara ., ` - ' Si_ trova un altro linguento , quale parunente
Si trova appreſſo Nicolò, Salernitana, un’ altra viene chiamato col nome di Citrino 1. dal colo:
deſcrizzione d‘llnguento Aureo , ma per diverſa. giallo,detto anche Unguenta Raſin0,ma ſerve pen
inter-,zionndalla quì propofia, con` tutto ciò_ non` altra intenzione. ed è diverſo dall’Unguento Ci-J
ëin uſo, ` ' ` nino, quì propoſio ._ ›

Il N G ll E N' T Q. Del/’Amianto J,
Papa/eo” di Nieto/ò ._
ì A Pietra Amianto veniva uſata dall’A'utÎChÌ_
Iglia d’occhidi Pioppo lib.r_ .e meza,Papavero. _ ` per ſame tela,dentrodella quale s’abbrugia—
negro, Foglie di Mandragora,Cime di Rovo vanoi Cadaveri dei Perſonaggi Reasi, a fine di,
tenere, Foglie dijoſciamo , di. Solatro, di Vermi conſervare le pure ceneri di. elli.
colaria, di Lattuca, di Sempreviva, di Bardanaadi Naſce l’Amianto copioſamente in Cipr05ma in
Violara,d’0bellícolo di Venere ana oncie trè, Aſ ſuo difetto potremo adoprare l’Alumt. Scuſi/no di
ſegna di Porco ſſflſfiQflC non ſalata libre due.. Piuma , che dir vogliamo , del quale le Donne ſe
G l‘occhi di Pioppo. ſi peſtano,e ſi macerano con ne ſervono per rendere roſſe le guanciale lo chia
l’Afl'ana , finche nell'eſtate ſi raccogliano l’erbeñ mano Fior di Pietra .. '
ſudettede quali ſi peſtano,e ſi meſchiano_ con l’oc
chi di Pioppo, ed Affogna,per dieci giorniadopò ſi Dell’Obe/lícolo Marina…
cuoco‘no a fuoco lento , con vino odorato, quanto.
baſtafincheſia conſumato il vino 2 ſr cola ,_e fiji-K L’ObellicoloMarinoè un Coverchio della boe;
pone ._ ca della conchiglia marinamd è duro come pietra..
o. di figurare grandezza ſimile, all’Obellicolo umano.
Vale controil calore delle {ebbi-i acute , e Per
chi non può dormiremngendone le tempieá polli., Dell’ Antaſí .`_
le piante; delle mani, e de i, piedi., '
L’Aotali ſono una ſorte diCoralli bianchi,ar-'.
u N G u E N' "r o. _ ticolati come i'oſſa umane,chiamaci quì P011
Citrina di Niccolò.. ~ [gm , ſi portano da Majorica, ſecondo ſcrive il faq!
moſiſſrmo, Ferrante, [mperaralbiffimam
[glia. di Borace dramme due r Canſora- dram-_
mauna,Coralli bianchi oncia meza,Amian . .Delli Dania/ì…
to oncia una,Ob,:-llicoli marini,Tragacanta bian
ca,Amido,Criſlalli,Antali,Dentali,l,nCenzo bian IDentali ſono una ſpecie di Conchigli bien;
COaNitro ana dramme trè,Marmo bianco dramme chi, lunghí, ſimili a i denti, e concavi, fi trovano.
dueflîeruſſa ſerpentaria oncia. una,Ceruſſa comu nel lido del mare ..
ne onere, ſei , Aſſogna di Porco freſca Le monda iiÌ
bra una,e meza,Sevo Caprino preparato oncia` una Del, Ni!” ..
e meza, Graſſo dl Gallina oncia una..
Si compone,liquefacendo i graffi in bagno Ma 1L Nitro è diverſodal Sal Nitro non ſî porta più’
ria,lì colano,e v’aſpergerai, a poco, a poco la pol malo l’ho procurato da Calabria, dove ſ1 tro*:
_va
2’974‘ ,Teano FARMKCÉUTÌ bu"; _DONZELLÌ
'ó- coploſamenre , ed èun Sal Nitro naturale , ed eſſa ,. S’adopra nell’ affetti predetti; al P°ſ° di
in ſuo mancamento ci ſerviremo quì d’una ſorte ineza dramma con acqua appropriata.
di Nitro lanuginoſoz il quale ſorge, come ſottiliſ
'ſimo fiore , dalle mura di ſtanze ſotterranee ,e di .Della Ceruſa Serpentaria .
ſpeionche r i
A Geroſa Serpentaria ſi prepara con le radi-`
.Della Bar-fra ci.“denanragoncca › come S’ëînſeglmoal
'vproprio caPo di queſto Teatro , e nel mio Perito.
A Borace è materia minerale , ſi chiama an; 1- io Napoletano , al capo della Ceruſa Serpentariz.
p che Criſòço/la, che inſeriſce colla d’armin ri
guardo _clie viene adoprata dall’Qrefici , per con, _Del/4 Cei-”ſa comune .
lutinare i Metalli . ’1m erato dice , eſſere una
pecie di Nitro . L’ottima e_ quella che hà colore Ella Ceru ſ’a, che anche chiamano Biam, ſe
compitpmenrç di porro , ma poco ſe ne vede perle _ ne_ fà a tempi noſtri ottima in Venezia ,e
Speziarie , onde pigliaremo quella , cbe quì ſi dice quanto al modo è l‘ifleſſo, deſcritto da Dioſcorídg,
Boraçe Pardiglia . ` il quale ſi fà mettendo, dell‘aceto ſortillìmo in un
l ſtica/hi . ed Uſo .
vaſo di_ terra corpolento, che abbia la bocca larga,
llſano le Donne la Borace per uſ‘o di polirſi la nella quale s'accomoda una lamina di Piombo, e
ſacciaz ma quanto all’uſo medicinale , oltre della di ſopra ſi cuopre çon più tele,a fin che l‘aceto non
ſua qualità aſterſiva , e mondificativa, ſai orìnare, ;reſpiri z laſciando così al Sole 2 S’è d'eſtate , o in
ma con pericolo ;l‘infiammare leparti dell'utero 3 luogo caldo s’è d’inverno ,l ed in rod 12.3iornìſi
ſc10glie il Piombo in calce biancbiffima, ſi maci
.Del Criſtnllo na,e ſi fà in panizma nell’uſo di medicina,ſi dovrà
ben lavare la Ceruſa con acqua comune , finche
P Er il Criſtallo qui s’intende il minerale; e doppo d’aver fatta la reſidenza , l’acqua apparirà
non l'artrſicialezdel quale ſi _ſanno in Vene chiara .
zia i Bicchieri, ed altri eccellenti ,_ ed_ ammirabili Della medeſima Ceruſa ſi fà il Minio fino , ab;
lavori; è il Criſtallo minerale , pietra ,che ſi ge brugiandola con fuoco di riverbero dentrod’un
nera dell’ifleſſo umore, del quale ſi generano l’al vaſo di terra, nuovo, non Yetriato, e chiama poi
tre pierre prezioſe , e non è giaCCio ricoperto dalñ, Candice z
_le nevi. per lungo ſpazio d’anni, perche olt_re,el1e
di tali giacci antichi ſi è fatta prova, che eſpofli al Il N G U' E N T O
Sole, ii ſono (lllegnati, nuotano nell’acqua,la dove d’Artqnita maggio” di Meſi” .'
jl Criſtallo rimane ſempre duro, e nell’acquazcala,
pel fondo ., ' Iglia di ſugo d’Artanita lib.z. Sugo cli Coco:
Facoltà , ed 'Uſo , mero Aſìnino lib-r. Oolio [rino lib.2.Buti
Le pro rierä del Criſtallo ſono molte, e ”à l'al ro Vaccino lib.r. Coioquintida onc.4. Poiipodio
tre, tritoîn ſottili-filma olvere, e bevuto con vi onc.6. Euſorbio
ſtare ſi peflano , e oncia meza . Lenei
ſi ſommergono materie da pe
ſughimglio-v
no, cura la diſenteria, e Ferma i fluſſr bianchi del
le Donne , augmenta , e promove il latte alle no e butiro in vaſo di vetro di bocca ſtrettaa la quale
trici , pigliato con. mele l Vino. 0 brodo . Pigliato ottura bene , e laſcia così per otto giorni a doppo
al peſo d’una dramma* con oglio d’Amandole dol ogni coſa ſi bolle con un bollore , e ſ1 cola :` nella
ciſana chi ha pigliato il Soblimato. Ferma i fluſ.. cui colatnra ſi pone di Sagapeno aurei cinque,
fl colerici , e celiachi preſtamente . Per una ſua Min-a aurei due , ma queſti prima dovranno ſcio
certa proprietà, frange la pietra nel Corpo umano, glierſi in ſufficiente quantità d’aceto di Vino, eſi
e la caccia per Orina . Portate appeſo al collo per fanno bollire inſieme , ſempre muovendo, ("inche
amuleto , proibiſce l’inſonni ze cura le vertigini. quaſi ſiano conſumati i ſughi: all’ora vi ſi ponedí
Per maggiormente conſegni-:ne tali effetti , e con Cena oncie cinque , ficle Vaccino aurei cinque
più ficurezza,i Chimici ne cavanol’eſſenza,0 vero Bolla Con ogni coſa 1 finche ſia liquefatta lacera
il ſalle. nel ſeguente modo . dopo aſpergiyi le ſeguenti polveri : di Scamonea,
Si fà calcinare il Criſtallo , che ridotto in Aloe , Mezereon , Coioquintida , ana aurei Ch."
forn‘liflima polvere , meſcbiandolo con il do - que , Euſorbio aurei due , Sal Gemma aureirrea
io (li Solſo , ſacendolo riverbcrare per ſpazro Tux-bit aurei cinque , Pepe Lungo, Gengevorcíl‘,
di ſci ore 5 Calcinato che ſarà il Criſtallo vi momilla, ana aurei due. ` '
' ſi ſoprainſonde acqua cl’ orticbe , che lo cuopra Facoltà , ed ‘Uſi, . `
ſei dita, facendo poi digerire ogni coſa nel ſimo di S’adopera , ongendone lo ſtomaco , e fà vomlth
cavallo per lo ſpazio di r 4. giorni : diſtilla poi , re , ed Ongendone il ventre inferiore fà :var-‘UM‘
ercbe nſcenderîr diſtillando , una gran parte del come le medicine ſolutiv’e , cava i vermi ,e con
erliallo . Sopra quel che rimane {di nuovo in feriſce all'idropiſia, cacciando l'acqua citrinaoes'
ſóndi acqua d’ortica,`e ripetçrai l’opera come pri adopera per chi non pub pigliare Per boccalemî*
ma , finche tutto il Criſtallo aſcenda . Nçl licore dici'ne ſolutiveg ` .
ià diſtillqto gittavi dentro un poco di ſale fuſo ,
` e laſcia per nlqnanti giorni, e trovar-ai ſeparato
{ſull’acqua , lîcglio di ~Criſlallo, nella ſuperficie di
Pdl’
I" P A K T’ B. TE‘KZAr 49$'
. ‘Deir Artanítdç Incen zo maſchio. Bdellio ana dr.6. Mir-ra,~ Galba
no ana dr-4- Opoponaco ,ì Fior di Rame ana dr.9.
. . -. ‘Rtanitar Ciclamino, e Pan porcino, ſono, una leimſe ſarà Eſtate lib.:r.ma d'lnvernqlib.3.ace
A medeſima pianta , ed hà quì il nome Volga. co quanto balla a diſſolvere l’Ammoniaco , l'Opo
pzcli Melo cei-ragno , la notizia del quale è volga nuca, e Galbano . Se_ ne far-cia Llnguenco .
riffima . Ha l'Arcanira molte virtù, e ſpecialmen F{ll-‘01th ed ‘Uſa .
te il ſugo di eſſa purga il corpo 1 tanto bevuto ,_ 1-‘. efficace alle piaghe concumaci, ed alle fiflole:
quanto curato di fuori all'obellicolo z metrendſh conſuma la carne morta, e rifà la nuova, molliſce
l'ene nc i Cliſtieri-è rimedio preſentaneo alli dolo, 14 dura, e ſana le piaghe . *
ri eolici I e delle budella : ll medeſimo ſugo. tira Alcuni autori attrioniſcono ad Avícmnaſlíè.4.
ro sà per il naſo conferiſce molto' agl‘ antichi do, Fm. r.rmſhz.tit.r 0.11: curazſcrapha/.ſſin ven zio
lori del-capo a ed ”tutte l’ infermità fredde del ne dell’LÌng_uento Apoſtolorum; ma Avícenna
cervello z Meſchiato con miele z. ed onto. agl’ocó, medeſimo dice , effere invenzione de’Criſtiani , É“
chi . vale alle ſuffuſioni L ed alla K loro debolezza. inn-:lima: ( laſciò ſcritto) Unguemum Apo/lola
L'acqua diſtillara z _rirara sù, per il naſo a_ viril’üh rum ſalati-ms, ad (filtri/Ziano; ,, i quali per la divo
gna 'il élnlſo del ſangue , e ſecondogfà teſtimonial!. zìone dovuta alli S. dpr/101i, e per componerlì ta
:a il Maul-ich' 1_ bevendoſeoe ſei oncie con .un on leungueneocon dodici ingredienti, lo chiamaro
cia di Zucchero fino polverizzaroì ,riſtagna il vo nopoi ‘l 'ngugntum Apoflolarum x
mito del ſangue . da_ qualſivoglia parte, interna del. -Hà f...co ſcriipolo ad alcuni autori la poca cera .
corpo , evi conglutina , eſalda le rotture delle quì preſcritta, onde conſultaroiiozdoverſi, perciò '.
vene. Del Pan porcino ſe, ne ſannmpefl'arii , ed ſcemare la doſa dell‘Oglio, ſenza conſiderare , che ‘.
infuſi prima in_ ,acqua Nani': , per (ei ore , e pOÌ queſto llnguento . e d"aſſoluca ne; ellitàlche ſia` li— |
ll
unti con oglio di fiori d’ Aranci , applican—. quidp,_e_non cqnſiſtente, perche l’uſo di eſſo è di i
dali alii luoghi naturali delle Donne, , provoñ. fir'rngarlodentrodelle fiſtole,e dell‘ulcere profon
cano imeflrui ritenuti . lmpiaſb’ato il Panpor de ,l e cavernoſe 1 ſicche P5‘ la cauſa quì addetta,
i
cinostì la milza, la disfà, e parimente_ unpiaſtra doveràl‘tlngueuro Apoſtolorum .iver conſtiſtenza`
to , giova alla faccia Cotta_de Sole_ z ed applicato più coſto d’Oglio ingroſſaco, che d'altro, perche al.
nel medeſimo modo’ſul capo, fà rinaſcere i capelli uimenternon ſi porrebb: adoperare con la Sirin
crſcari per pelagione ., Scavaſr lo corpo. della ra gazanzi oſſervando bene la ricerca,li ſcorge che per
dise , e fi riempie d’aglio , facendolacuocere nelle cal fine l’lnverno vuole , ches‘aggiunga una libra
ceneri calde_ a, mettendovi un pocodi cera nuova, diPiùd’Oglioz non per altra intenzione , che di
in modo che divenga Unguento , ſi ſperimenta_ penderlo molle, quando per il rigor del. freddo del
utile alle bugancieffilrefi chiamati quì Speroni'.L l’inverno, ſi rende più, ſodo_ e
i Ql’Anrori ſono,varii intorno. alla pratica di
Del Caronno Affini” è componere l’llnguentp Apoſtoloru m',,il quale ve
ramente porta ſecole ſue difficoltà , e per quello.
”florida-chiama il CocomeroAſinîno , Cnn. fine in Francia, (_ ſcriſſe il Caſtella i_ nell’eſamerche
comero ſelvatico.. WHapianta s’aſſomí fi Q a Farmacopei noviziífl’interroga no del modo
glia a quella del Cocomex-o domeſtico . Da i frutti. di componere l’Llngnento Apoſtolorum ., ll modo
del Cocomero Aſmino a` lì cava il tanto celebrato. però vero di componere. effo Llngqento ,, ſarà di
Elarerio,quando.i ſuoi frutti ſono ben maturimel ſciogliere le gomme con aceto, ‘è colarle per Setac—
tem po. che toccandoli , gittano il ſugo , del quale. cio raro,e poi cö fuoco lento. ſe ne ſarà conſumare
ſe ne raccoglie molta quantità , e ſìcola per ſetac l’aceto , in modo , che le gomme reſtino a con ſi,
cio raro, e filaſcia al Sole ,. coperto con cela ì e fienzadi miele, alle quali. poi s’uniràla Terebin
dopo che avrà famo la reſidenza , ſi decanta tutto tina : poi S’unirà il Litargìrio con l’oglio, facen
il licore , ed il fondaccior. che rimane` aſciutto. poi doli incorporare inſieme ſopra le, ceneri calde , ed
ti peſta in morraro, e ſe ne, formano paſtellim s’aſ in eſſo. ſi liquefarà la CCÎÃÎC, laRelìna,e come ſará
ciugano . Díojcoríde dice , che lì uſo., dellÎElatez, no intiepidici z vis’incorp‘oreranno le gomme re
rio è doppo due anni, lino alli dieci.. _ Pide, e poi vi_ s’aſpergono le polVeri dell’Arjſtolo
ll Marr-bio” però affèrma. eſſere ſtato adoprato. cia, ed lncenzo z, meſchiando bene , e nella` fine,
da alcuni Medici un’Elarerio, che era fatto da du quando l’Ungnento'è raffreddato, vi ſi meſchia la.
CCMO anni, ſecondo s’aveva per vere tradizioni polvere del Verde Rame z ed in ral modo rieſce l’;
antiche . llnguenro di vago color verde, come viene comu
Facoltà . ed ‘0/5 x nemente deſiderato., Alcuni non ponevano il V‘er
L’Elatorio è utiliſſimo a diverſe infermitàapur de rame nella fine della Com poſizione, onde l’Lluç
gando per vomito . e per ſeceſſo; Io l’hd veduta, guento li riuſciva di malcolor verde , ficche pen
uſare dall’inſigne Maria Schifani mio Maeſtra ſando di renderlo di, piùlvago color verde , v’ag
contro dell’ldropilìa con ſelicilſimo evento. giungeVano più Verde rame ,L ma queſti cali ſono
-La doſa non dovrà eccedere un’obolo. ripreſi dal Renodeo , avendo egli laſciato ſcritto :
(Ei-143ml': doſi” auguri imPeriti multi , ut Un
[ING UENTO APOSTOLORUM e guanti: color-em eflîcìant *viridiorem ,ſam-f mir”
cum_ tiuéÌ’ura acrimonia”; acquirit whemem‘em o
I) [glia di Terebintina, Cera bianca, Raſapinaa ulceribur m'mìr mordacem , ('9“ ”ox/'mn , di dove
Ammoninco ana dr. r 4. Arilìolocia lunga 1 ‘Penſo lo che uno langueure Spagnuolo,adoperan
do ne
'495 TEATRO FARMAeEu-r. DEL DONZELL!
da nei ſuoi biſogni tale Unguefito . alterato di ſo notare qui tutte le ſue particolarità , .licclie lo ri
Verchia doſa dì Verde rame, e ſperimentatelo poi ſtringcrò alla ſoñanza d‘alCunixpuntì conſiderabi.
troppo mordace,dicefl`c grazioſnmente, à quì qflà li, come primieramente è quello della doſadi mi;
e! ”editor dcjudfl: . ll Verde rame lì pone qui in nuita dell’acqua,preſcritta quì per cavare le Muc.
Cambio del fior del Rame, del quale non ſe ne tro cillagini, a ſegno, che molti ſenſaci autori conſz.
va, ſecondo la neceffità del bilogno . gliano , poterli alterare la quantità di cſſa , a fine
di poter cavare commodamente le Muccillagini, e
ll N G U E N 'I' 0 trà queſti Pietro Caflello , e Melic cbia ne preſcri
.Agrina di Nicolò . _vono x 4. libre il Settala libre r 8.
Circa il modo di cavare le ſudette Muccillagi;
` Iglìa di Brionia lib.2* Radiche d’Eboli, Tri ni. Giuda‘ [Le-'r vuole cavarle ſeparatamente , ma
_ boli marini ana cnc-2. Rae-Idi Cocomero tutti gl’altri autori comìgliam a cavarle unita~
Aſinino lib.!. Scilla onc.6. Rail. d’lride cnc.; mente, e così faremo Noi .
Rad.di Felice onc.2. Cera bianca onc.r ;.Oglio di La Farmacop” Augnflan dice; the alcuni
Lentiſco, ocomunc lib.4. ſi faccia Unguente . FarmacoPei Tedeſci per conciliare grato colore
' Paco/t.), ed 'Uſo . giallo a queſto llnguen to z v'aggiungono un poco
Vale a gl’ldropici, ad a tutti itumori, in qua di curcuma , ma queſta non ſervirà, quando il di
lunque parte del corpo ſi fiano, ed a… nervi indi ligence Farmacoyeo farà ſcelga quì dſuna perfetta
glnati, e provoca l’urina. Linko ſopra del venendo Sera gialla , '
ſcioglie, e fà bene al delete de i reni, originato da
cauſa fredda . u N G Il E N T O_
Dicono, che Agi-if” Rë de Giudei foſſe fiato l' Bianco caigfarflto .
inventore di queſto Linguento, che perciò ne ritie
ne il nome, e riferiſce Nicolò Salernitana» che l'a Piglia d'Oglio Roſato lib.!. Cera bianca ont'.
veva in tanta dignità, che non voleva comunicare trë , Cei-oſſa one-6. bianchi cl‘ova numq. Cm_
la ricetta di eſſo ad alcuno, e perciò lo componua lora drama-Y Si faccia Unguento ſecondo l’arte;
{Lentamente con le ſue Propria mani . Facoltà , ed Ufi) .
La pratica di componerlo ſari di lavare otti Vaio contro l‘ulcere. ſcabia, e ſcottature .
mamente le radici›z.o 4- volte,e dopo d’averle pe Dell’Unguento bianco Canforato non ſe ne
ſtñte in mortaro di marmoas’infondono noll’Oglio trova‘ ricetta autentica a com’anche nota Reno/leo:
Pg: due giorni ( ma ſe il tempo ſarà di più . ſari Sic-que mellibì certa Man” illi” daſcriftio; onde
migliore l’operazione) nel terzo giorno poi fi fà poi viet- originato ,che molti pongono una libra
cuocere con lento fuoco , finche le radiche fiano di Ceruffaflz lei chiare d’uva . QJ—l‘pfi'ò è in uſo la ~
ben cotte, lì cola. enella colatura , viſi liquclàll propofla ricetta, ſopra della quale accade (l’avver
Gera, e ſi ripone . tire di pigliare la Cemſſa lavata , e che la Canlora
fidilî'olva con acqua Roſa .
U N G U E N T O
(l’Alta-a compiz/lo di Nicoli) . ll N G U E N T O
di Liturgírio di Meſi:: -
[glia di Radiche d’Altea lib.:. Semi di Lino;
edi Fien Greco ana lib.:. Scilla lib.meza, Piglia di Licargirio. d’Aceto acerrimo a… par;
Oglio lib.4. Cera lib.:. Tereblntina , Gomma d’ te i. di Oglio parti z. Si faccia linguento ſecondo
Eden, Galbano ana onc.2. Colofonia , Relìna ana l’arte, per via di norrízione .
lib.…eza . Si faccia [lnguento ſecondo le regole Facoltà 5 8d e

dell’arco . Vale a ſare naſca” la carne nelle ferite, ele


Facoltà , ch llſe. cariſolida .
Giova propriamente al dolor del petto da cauñ' Muſm- pone due ricette dell’llnguento di Li
ſn fredda , ed alla pontura o ſana tutti i luoghi del targiriomella prima non vi preſcrive la doſa degl'.
corpo umano , che ſono raffreddati, e deſiccati. ingredienmdiccndo i'emplicemente quantùmfl/f
Scalda , mollifica , ed umetta . S’adopera ſcaldan ficít; onde Noi per togliere l’occaſione alli printi
dolo prima dentro d’una ſcorza d’ovo , ſoyra le piantí, d'erraie. ci lerviiemo delle coſe,preſcrittt
ceneri calde , da eſſo Ale/‘ue nella ſeconda ricetta , nella qual‘
ordina, che ſi cuoca con fuoco moderata ogni C0
U N G Il E N T O ſa inſieme , finche l’lingnento acquilli ſpeſſelw ÉAn—ALA*tl

d’Alteaſemf/íce *, ma Noi ci ſerviremo del modo della prima ricetti


che ſi lì per via di notrizione . Wi Litargiiio
Figlia di Radiclie d’Altea lib. 2. Semi di Lino." Eritoficut Alcbubol , che dice quì Meſlllſi’lnſende
edi Fien Greco :ma lib.r. Oglio lib.4. Cera lib.!, Lirargirio polverizzato ſottiliſiimamente , in mo
.Terebintiua onc.a. Reſina onc.6. do che quaſi ſi renda impalpabilc .
. Facoltà , ed 'Uſa . Avvertaſi , che quando venirà preſcittol‘lln~
S’adopera nell’iſtcfli mali dell‘Ung‘uento com. guanto Tſìaſafmaco a s’intende l’ilieſſo, chclln'
oflo a ma opera più debilmente , guanto di Lititargirio_ , ed è detto così per fírſi di <-`p~›—\5

Riuſcirebbe molto proliſſo il diſcerſ0,clie fi po. t—rè ingredienti.


rrîa fare ſopra dell’Unguento d’Aliea , ſe voleflî
Dr]

-ñó_—.ñ-
P A re T12' "r- “E" R"
" . ſi DeÌLitargirio.
Bai/?mo di Saturno .'
I"
lr‘
I\i nome di Litargirio inſeriſce ſpuma di Me L Balſamo di Saturnoè uaſi una medeſima co.
tallo . L’uſuale Litargirio ſ1 fà nell’Officine, ſa con il Butiro di Saturnmdall‘oglio in fuori,
.:ó
..f-i.
dove lì raffina l’argento , che per tal fine vi ſi me perche doverà quì pigliarſì il Roſato, e dover-à cò'
ſchia una gran quantita di Piombo , ed a forza di ponerſi quello Balſamo dentro d’un mortaro di
?ar
fuoco con mantici, ſi riduce il Piombo in ſpuma Piombo. ' ‘ '
;che è il Litargirio, il quale vien più, o meno co Facoltà . ed ‘Uſo
loritodecondoehericeve o più,o meno fuoco,e non da Conferiſce all’infiammazioni , ed alla Podagra
cauſa calda.ſi
come fi credono alcuni , che vedendo il Litargirio
-colorito come oro , e l’altro come argento, dicono,
ll N G u E N T O
~uno eſſer ſpuma d’Oro, e l’altro ſpuma d’argento.
hifi-igidlmte di Gale-2:0.
-~ Il nome di -Hydrargirox hà una certa conſa
mza con quello di Litargirio z onde alcuni , in' [glia di Cera bianca one. r. Oglio roſato on’
“oi
**n 'g‘annati dalla ſimilitudine del vocabolo , piglia fangino onc.4. Si liquefanno inſieme in dop
vano per idrargirio ,il Litargirío, la dove lì deve pio vaſo , raffreddato che ſarà , ſì pone dentro d’un
ſi; piglia” l’Argento Woo , che tale appunto è il ſuo mortaro , e vi ſi gitta ſopra l’iinguento a poco , a
nome appreſſo i Latini ,ſeguendo la voce Greca, poco tanto d’acqua freddillìmai quanto ne può aſ
che nel noſtro Idioma inſeriſce Metallo Aequuſo. ſorbire . e ſi vadi meſchiando bene, in fine poi v’
aggiungerai mez'oncia d’aceto bianco , e chiaro.
'BllTIRO DI SATURNO. Facoltà , ed ‘Ujb.
Vale a refrigerare , ed umettare , giova all’in
~ [glia di Litargirio, oſidi Minio, quanto ti pia fiammazione , eríſipele, erpete , e vale ancora ad
ce , fanne polvere , ſopra della quale infondi nngere gl’ettici; ma doverà rimanere poco sù la
aceto acerrimo diſlillato , tanto che lo Cuopra z. parte, come avviſa Golem medeſimo
*dita , e meſchia inſieme dentro un vaſo di terra Comunemente i traſcrittori dell’llnguento re
'vetriato, laſciandocosi per 24. ore , ma ogni due; frigerante di Galeria ſcrivono a doverſi lavare con
o tre ore meſchia la materia, che cala al fondo,poi acqua fredda più volte eſſo llnguentom Ceroto c0
laſcia fare la reſidenza, e la parte chiara ſepara per me lo chiama Golem: , onde Meſue dell’oglio on
inclinazione . Di 'queſio licore, ſe ne pigliano due fangino I che entra in queſlo linguento dice: (Am
parti, con una parte d’aglio d’Amandole dolci,e s’ fid- ) Multotier , ó* bene /aoetur , lavationióur
incorporano inſieme ,- inſlìllandolo nell’oglio , e multi: o é* quanta mag-ir elaborata-r in lavanda
voltando di continuo con un menatore , dentro d’ illud, excel/euri”. Ma Gio:Zu~z›e/fero(Farmflcop.
un vaſo di terra verriato , finche ſarà coagolaro Auguſtanaſhà per melenſagine il lavare qui l’lin
come butiro bianchiffimm s'avverte di non te guento,e l’aglio. ſcrivendo: Ha: auimad-z/erto irre *5-54

nerlo lungo tempo preparato; perche ſi guaſta; ptiar, m'mirum, quod Cera alba totier aqua all/mc
ma il diligente Farmacopeo Chimico lo può for frigìda lavanda/ir , douec albe/bat : Aſi Muti/erp
mare ſempre, come biſognarà, onde tenerà pronti illa”: Cem- lotiouem un” adeò reprebeflderem e ni/ì
ì due licori aceennatiILÎ-ando in vece d’aglio d’h per ſrequentem , reiteratamque bano loturam :ſi
mandole dolci ſi pigliarà quello cavato da iquat ma! eriamfragmmia, ó" wire: olei Ro/erum , de—
tro ſemi freddi maggiori riuſcirà il Butiro `di Sa‘ meremur, toe] auferautur. Il Corda per sfuggire il
turno di maggiore efficacia. - vizio di lavare qui l’Oglio Roſato , conſeglia di
‘ Facoltà , ed Dſo . lavare l'Oglio Onfangino prima , che ſi facci Ro
S’adopera il Butirodi Saturno efficacemente in ſato . lo però ho voluto ſodisfarmi in vedere il
tutti quei malddove conviene l’ilnguento Roſato. proprio teſto di Golem( lib. r o. cap-9.)che in più
Sana tutte le cotture del fuoco, anche quelle fatte luoghi parla di quelio Cerotoz ma ſpecialmente al
dalla polvere di bombarda › e con preſtezza le con Metodo Mede-urli , ,dove vi preſcrive la Cera pre
duce ad una lodatiffima cicatrice. Mitiga il dolore parata: W”: ”prime-‘á' clara. Sam- oprima fuerir
dell’Ern‘orrodí, e l’indolciſce . Ferma l’ulcere ma alba PonticoMeÌ qua ex Afficirfitſaoir: dunque
ligne, c'ne ſerpeggiano , e le tempera , che non va quando averemo ottima Cera bianca , non accade
dano avanti, ed eſtingue il dolore , che apportano. lavarla di nuovoze quanto alla lavazione di tutto
S'applica eſternamente , ongendolo freddo , ſo l‘Llnguento Reſrigerante, o dell'Oglio Roſato On
Praponendovipezze di lino bagnate in acerme poi fangino, non lo dice Galeaoxhe ſi faccia; ma vuo
eſpreſſe, ſi doveri frequentare l’uſo d’ungere , ſpe le ſemplicemente , che raffreddato , che ſarà eſſo
cialmente nell’infiammazioni , e cotture , perche llnguenco, o Ceroto che dir vogliamo : Mz'jcetur
per il calore della parte ſi diſperde prefio il corpo ei piu/ati”; i” mortario, tantum aqua: , quantum
d’eſſo Butiro. inſe- , ddr”, cum ea molitur, accipere poffit, expe
Wella aceto impregnato dell‘eſſenza di Satur dir autem, (’9‘ Ceratum ipſum prix): admodum eſ
no, che perciò lo chiamo Licore di Saturno . me ſe refrigerntum , atque etiam , quod buie admi
ſchiato con uguale parte d’acqua comune , ed ap. ſte’bitur , aquam efle frigidlffimam . Aóuudè nu
plicato caldo con pezze di lino duplicato . toglie tem Ceratum refrigeraóìr , ſi cum modieè coi-vir,
ſubito il dolore delle concuſìoni , e ne toglie la li rozum anni” quo eoflriuerur r i” aquamfligidxſ,
vidura. ſimam dimittar . uodſi Ace-ti quoque admodum
tera-'r ac clari, paulu um edile”: veli; , 14:;un
o ñ Qéi ‘i WI:
'493 TEATRO'FARMACEU-TUDELADONZELLL
magi: adbflc tam reſrigeram , tum bmnefi'am reni ſciolti , e ſerma il profluvio del ſangue delle
medicamcntam affine:. Di doveſicava chiara vene emarroidali- .
,mente che l’llnguento refrigerante di Galeria, non Si conſerva più di due anni z ſe ſarà ben pre
ſi debba lavare "ma ſpecialmente notrire d’acqua parato,
fredda, di dove ſi cava ancora 1 che doverà campo. Ogni debole ingegno pub quì venire in Chia.
,nerſhquando doverà adoperarſi, altrimenre ſi reo. ro della difettoſa preparazione-preſcritta dall’Au.
de vana l’intenzione di Galeria . tore, di eſſo unguento. ſervendoſi d’un decotto co
;ì faticoſo a farſi , per gittarlo via nella lavatura
u N G u E .N T o ſudetta , ſenza poterne ritrarre ueruno profitto,
Baſilico maggiore di Meſue. -anZÌ ſi` perde nö picciola porzione dell’eſſenza del.
l’aglio Mirtino,e Maſticino , ſicthe con talmodo
[gli-.1 di Cera bianca, Raſa di Pino, Sevo vac. di Lavatura ſi viene a fare una fatica infruttuoſa.
cine, Pete Navale z Glutine Aliambat, Mir@ Sarà meglio fare quefia lavorata., per via di no
‘:m.-ì-
rs, incenzo- ana, Ogli-o quanto baſi-1.111 altro, ce:. trizione,cheè l‘iſteſſo modoflch-e uſava Meſue nel.
Ro pur di Meſue li trova così , Cera onc, 6, Pete la lavatura delle Pillole Alefanginezonde Gimzu.
onc. g. e degl’ingredienti ſopradettì 'dna onç. l welfçro ( Farmaçoped Aflgaflana ) trattando dell'
e mezo. ` Linguenço della. Conteſſa dice; correti’iaae maxi
Facoltà , ed 72]?). ma 'opus, babe: . Entra quì la ,cenere dell‘oſſo di
conferiſce alle piaghe, nelle quali vi è calore.e .Gamba di Bove , e perche alle volte nelle ricette
ſpecialmente alle nervoſe a le mondifica . ed, in.. latine di eſſo Llnguento ſi legge adjettivo quelio
carni. ’ ` nome o cioe vffis cruz-i: Baba/i . alcuni-cordura”,
Baſilico è una voce Greca - che inſeriſce… Reale. erroneamente , doverli intendere della Bufala, che
Meſaezche ſcrive quea’ungu ëto,è Arabo,díígue,nö ſecondo F-Antom'a Saaflelíce ti chiama Bas 12g’.
ha luogo quì tale interpretazioneipare più caſacc primer-.che non è molto tempoiche fà intwdom
vole l’opinione di chi vuolezche il nome di Baſilico in Europa Q
a queflo figuëtozderivi da Baſilico cöpoſitoredi eſſo, 1 Trociſci di Carabe . quì doveranno pigliarſi.
Si doverà notare,che dove nel Teſto di Meſue quì non di, Meſue a madi Guglielmo di Marignano, la
ſi legge Cauſa” wlaeribmjn quid-ur el} calefaffio: deſcrizzione del quale ,`e tale . Pi’glia di Cacabe
Silvio,Mauardo,e Criſtoforo de Honeflir vogliono, aduſta 1 e lavata z Coralli, adulli z Acazia. Gomma
che ſia errorez ma che rettamçnte debba dire,Coa. Arabiça- Spedime Roſe` ma”; una di, l oSemid’Ap
fert Miner-ibm , i” quibus non efl caleſaflio, e ve. pio dr. r. Maítice dr. mezo . Se pe fan-no Trociſci
tamente pare,che ſi debba intendere così. con la Muççagine de i Semi di Cocoguo e ſecondo
In alcuni teſti di Meſue vi ſi legge così, Glam'. l’arte . . . . . ›
m'r Alimóat , per il cui nome alcuni dicono a do.
verſi intendere due coſe , cioè Colla di Peſce , ed L1 N G u E N 'I' 0
Olibano z ma effettivamente ſi doverà intendere `di Tazio di Nicolò.
per uno ingrediente a cioè la Terebintina a che è
utiliſſima per conglutinare . [gli:` d’Oglio Roſato 1 Cera bianca ana onc.6.
Ceruſſa onc.z.Piombo abhruggiatomlavato,
ll N G L1 ‘E N T O Tuzia , inceozo puro ana onc. ‘.- Sugo di fruttod’
della Conte-‘ſm della Viviana-m. Ilva Lupina quanto balia-Fà liquefare la cera nel
l’oglio con lento fuoco,e poi levato dal ſuocagim
Iglie di ſcorze mezane di Collegno, Sóoree vi dentro le polveri@ meſchialungamente in mor
mezane di Ghiande , Scorze mezane dell’al. taro di marmo a ſpeſſo ſoprainfondendo del ſudat
bero delle Ghianda , Mirtilli . cioè le ſue fiacche, to ſugo": come ſar‘a’no ben meſchiati c6 il monaco.
Cauda Equina, Galle, Scorze di Fave. Acini d'Ll re per 5.0 6,0re al Sole,ſi panca cödenzare al Salt’
V3 1 cioè ſemi, Sorbo immature ſecche. Radiche di ed all’ora tutto quel ſugo che ſoprannomi li gim
Celidonia , Ncſpole immature ſecche 1 Foglie di ~ Facoltà . edi-'ſm
Prune Silveſtri ana onc- r. e moza S’applica aci luoghi impiegati con pezze di
Si contunde ogni coſa groffamente , e ſe ne fà lino o
decozione in acqua di Piantaggiue , e ſi calano. Vale per diſſeccare i luoghi eriſipelnthe le piaghe
Piglia poi di Gera Citrìna onc-S-e 11131319 falla lì ſotdidc, e per ſanare le piaghedelie "ſil-ie, .e d'aliſl
quefare in aglio Maſticino . e Mirtino ana lib.!,e luoghi concavi. le riempie , rinfreſca , e cicatriw
mezzne poi con la detta decozione. lava nove vol L’unguento di Tuzia è chiamato anche 1M
te z ed in ciaſcheduna lavazione a ſempre uſarli guento DiîPmpbyligor , intorno al quale è d'av
nuovo decotto. vertirc a dìe ſe talvolta non produce i ſoliti effex
Piglia poi ſcorza mezane di Caſtagne a di Gian ti promeſſi nella ricetta, ſi deve aſcrivere la cauſl
dea dell’albero di Ghiandealle, Cenere d’ofl‘o di alli negligenti manipolatorì di efi‘o,i quali rtl gl:
ſtinchi di Bova, Bacche di Mirto . Semi d’llva im altri difetti,in voce dell’Oglio roſato.piglian0 il“
matura , Sorbo ſecche ana onc. mezza, Trociſci di l’Oglio comune. ponendovi poco. o manuali TU*
Cai-abc onc- 2. Si facci llnguento. zia . facendo bollire il ſugo nell'oglio , ed èpm
. Facoltà , ed ‘Dſe. chiaro , che il ſuo Autore vuole . che uſage vi
Supprime i meſtrui troppo abbondanti, proibi notriſca nell’unguento , pollo al Sole : perſi!"
ſce l’aborto , ferma, e rolgora l’utero z ſtringei Lupina s’intende il frutto dei Sola…, ordinîlrim
` Dc a
;volare
u,…u‘.
“J'HÌ_ acquiſtatol’alcro nome di lingriiníum Braghi??
Falla Tazio Z ed ad alt-ri li piace di chiamarlo Unguezzta rl;
N, ,W *21
Miele 9_
L nome di Tuzia è voce Arabica J ed è chiaî
'e ll :1. mata Ptompoy/z’x da i Greci , e Latini . Quel. LL’ N G 11 E N T Q
iii E( L la però , che nelle Officine ſi chiama Tuzia Ale _Di Linaría.
Hits:: ſandrina , non è la Tuzia vera , della quale han_
:la *in no trattato gl’autori antichi 5 ma è una delle ſpe Iglia d’ erba Linaria fiorita manipolo uno:
;no ;i cie di Cadmíe, della quale con-'arte ſe ne fà la Si contunde , e con Aſſogna di Porco , ſe ne
Mr‘: Ponſylice , dicendo Ditſſcoríde : Pompbièyx Pi”, fà linimento , e come ſarà eſpreſſo, ed alquanto
:m gm“; eſt', É* candida , uſque adeà levi! , m‘ i” Faſſreddatqz vi fi meſchia un roſſo d’ oyo fre-z' _‘

Ì i113, 1]!!de evo/are Pqffit a là dove la Tuzia volgare Ale— co , -

_3… {andrína, non ſolamente non è leggiera; mà molto Facoltà, ed Uſo;


Liu. graVe , che il Mottbia/í l’ hà per una ſpecie di Giova quali miracoloſamente a togliere il dei}
lcèÌ-Ò Cadmía Botrite , la quale ſecondo il medeſimo lore dell’emarroidi . S’adopra con bombace , pag‘ _a-u.—_—-_—

'ÎELL :Dioſcuri/Io : Gigm'txzr Carinzia ex xre- informa' Ro_ ſopra la parte dolente , e ſi muta ſpeſſo.
:Tm Zm‘ ;andante a full‘gine ego/la flat” , é“ lateri Sono quaſi portentoſe le virtù di quefio Un;
' iui 'hu , ottimizzſq/{ofornacum irriverente’ . Pragranó guento in ſedare , li non men doloroſi o che nos.
:elſe: da: autem, ac ſerre-t, ſmzt rm!” , ab Oflìci. joſi dolori dell’emorroidi 5 ma biſogna , che l’Vn-é
mio g: m'r ”PPU/[dtd Acoflídu , Perſhmmnfflſiígia con guenro predetto ſia campoſto di freſco, con il qua
: :u:
mx” , .:ZT- concmmrata , ”t quae ab ;ore jaáî‘onñ le Io mi ſono onorato, nel preſcriverlo aPerſo-J
Baldi :Mr ſurf/2m corfflſc/l/a cab-area”: , ó“ inibí {le naggi d'alta condizione . Scrive Gio: Artbmamza
:Ball tíneanmr , 92m cùm ſto/17h); iuſidem‘ , in corpu ( Praxi: bemiat. j che l’Autore di eſſo lia 711011
1 il; , conci-90m” . _170, Medico di molto grido 1 e teneva in tanta ſea
Oltre di queſta' ſorte di Cadmia artificiale , ſ1 gretezza il modo di ſario , che ne anche voleva co
ii trova anche la minerale , ed è di due maniere -. la municarlo al ſuo natural Signore . Al Principe
più pura , che non contiene miſtione di Metallo Lodovico d’Aſſia 1 il quale li coſtituì un’ annua
"l'
nl :o
alcuno , vien chiamata Pietra Calata-"mire , ed è mercerie d’un Giovenco ben graſſo‘, comunico poi
d‘un colore , che rende al gialliccio , onde ſi chia la Riceeca , nella quale entrandovi l’erba Linariaz'
Mi
ma Gia/lamina, o ſenza d’eſſa non ſi può ſar i’Ot la quale s’aſſomiglia molto all’Eſola minore 9 gli
Scr.
tone , e ſe ne trova copia grande ”ci monti del moſtrò la differenza con lo ſeguente verſo.
;a i;
Regno del 'I’elenlìn , e nella Città di Siras , come Efitld [uffa/'cat , fine lac‘Ze Linaria creſca!.
riſerilcono Gio:Lr'om Africano , o Lodovico Bar Un Cavaliere d’elevato ſpirito , che fu Freſca-.ì
_tema z ' te all’ora , moſtrò grazioſamente l’energia dei ſuo_
ll N G L1 E N T 0 ingegno con quell’altro verſo .A
Di Piombo Maglſtrale . .fiſh/4 ”il mln': ,fit-d dat Linafia Tam-11m.,

P [glia di Piombo abbruginro , c lavato, Litar .Della Linan‘a- .


girio ana oncie cinque , Cei-uſa , Antimonio
ana oncie due, Oglio Roſato
cie otto , Terebintina oncie lib.2.Cera
quattro . bianca on
i L A ſimilitudine, che ha queſta pianta con‘
quella del Lino , l’ ha lacco ſortito il nome
Si facci ungueiëto ſecondo l’arte. di Linaría , e da alcuni Lino ſelvatico , e Pſeudo
Facoltà , arl uſh . Lino . Molti autori approvati hanno percola
opinioz
ne o che la Lſſinaria fia una medeſima con
Cura le piaghe difficili, e maligne a che (expo
1105, riniieſca, e conſolida . ` l’Ox_yrír› la quale, ſecondo dice Appio Gram
marito: i” ./Eflypto adverrù: *vene-ſicia a Magix
` ll N G u E N T O ”ſm-Pat!” . `
' Egizzioco di Meſa: . ` o Le ſpecie della Linaria ſono molte , onde
in Cnr/o Clx/ſia , e nell’ lſtoria univerſale delle
5? Iglia di Fior di Rame oncie cinque, Miele Piante di GimBa/.Ìm’no a e di Gio: Errico Cher/ero
oncie quattordici , Aceto acerrimo oncie ſe ne contano più diventi, trà le quali ſe ne
1 1-_ ſette . trovano con fiori di color giallo , e’Porpureo ,
L. v Si cuoce ogni coſa inſie,rne, finche acquiſti con come quelli del Lino . Con qneſte viene compre
In
-›\’-
ſiſtenza d’Llnguen to ſpeſſo . ſa quella pianta , che per vaghezza della ſua ver
Facoltà ñ, ed Uſa. duſa a l’ eſtatc lìtiene'in sù leloggie, onde in
Mondiflca l'ulcere antiche , efiſioloſe, el'eſ Italia ſi chiama Belvedere, e 'da molti Scopa
È purga dalla carne morta., e dalla putredine, e per ria . .
.\ ci?) ferma le cancrcne incipienti . Le fattezze della Linaria, non accade, che le re
Il nome d’Egizziaco a queſto llnguento, voglio giſtriquì, perche chi ha conoſcenza dell’erba

““t
'a-"aw:.Î- no alcuni , che ſia derivato , perche fu inventato di Lino , pub ſenza fallo venirne ſubito in cogni
dagli Egiz‘zii,o perche ſuſſe colà in uſo frequente . zione. Naſce la Linaria ue i campi, efioriſce
Vi lì trova ſcritto il fior del Rame , in luogo dël di Luglio , e d'AgoſtO z ed alle volte di Settembre*
.quale s’adopra il Verderame , di dove poi ne hà ſino ad Ottobre .
Qqq o s…
;oa TEATRO PARM'ÃCEUTI_ DÌÉL DONZEL‘LI
Sono molte le virtù di quella Pianta , e ſpecialq Queſto llnguento [i chiama alle voice llrzáurn:
’mente l’acqua diſtiIlata di eſſa , al peſo di crè_ , to della Cerra , perchè in quella Città vi era un
o quattr’oncîe . Con una dramma di ſcorze d’Eboç Sacerdote , che lo componeva , e diſpenzava, e ne
10 , bevendoſi ognicoſa inſieme . muove poten ritraeva non picciolo guadagno ,
temente l’urina ncil’ldropici; ma preſa la ſola aç
qua , parimente diſtillata , muove il corpo , e di. ll N G 11 E N T' O
ſcuteil morbo Regio: il medeſimo opera la ſua Per le Frſſtlre delle Mammelh,
decozzione , fatta con vino , e di più libera dall’o- ' e Per-ſcottature, ed altro ,
flruzzione del fegato , Il ſugo , o l’acqua di Lina
:ia i poſta nell’occhio , ne toglie il roſſore , e l’in. P Igliaſi d’Aſſognadi Porco maſchio, edi pelo
fiammazione , ſiccome applicata con pezze, ſopra roſſo , ſe ſipuò, e di graſſo parimente di
qualſivoglia piaga , come ſono il cancro , e fiſio Porco , di quello , che ſi trova ſotto la pelle nella
le . Il ſugo toglie _tutte le macchie@ vizii della fac ſchiena ana libre due , .e meza i Vino greco di
cia,c5me ancora opera lavandoſi con la ſua acqua: Somma , o altro vino potente bianco lib.7. Garo
Lareſuperbír muli-arm”: , qua pur-_am , ó“ im. fani , NOCÎ Muſchiate ana onc.due, e quartetrè;
macalaramflzciem affeéîfluhconwnit, ſoggiungo Queſti ſi riducono in polvere groſſa , ugnicoſa ſr
no Birhuino , e Clear/era . fà cuocere lentamente iu pignata vetriata ,finche
Qu_eſta prezioſa Pianta , applicata, peſta a mo il vino ,ſiafconſumato , ed all’ora ſi cola, e ſi
do d’Empiaſtro , ſopra l`Emorroidi doioroſiffimi, ripone ,
opera iſtantaneamente in ſedare il doiore ,che P3‘ ` Facoltà , ed 'Uſb .
re miracolo . Ma quando ſono troppo eccefliva ’Vale efficacemente alle fifi‘ure de i capitelli del.v
mente doloroſi, e molto gonfiiwi giova l’Ungue” le Poppe delle Döne, le quali fiſſure quì ſ1 ckíama
”fatto di Moligmme , o Petranciam' di med ioc re no Serchio , e giova ſpecialmente a quelle , clieè
groſſezza , e quantità che ti piace , ſi tritan0, e ſi poco,che l’hanno patito . Guariſce _il brugìore dc‘
coprono d’Oglio Roſato , e ſi ſanno cuocere fin fanciulli , che viene trà le coſcie , per cauſa d'u
che ſi disſaccino , ſi cola a e nella colatura ag rina . Mitiga il dolore dell’emorroidl applicatovi
giungi Cera, quanto baſta a ſar llnguento , ag ſopra . Leva il dolore delle ſcottature, tanto di
giungendovi pochiſſimo Verde rame nella fine , fuoco , come d'acqua bollente. Mitìgal’infiam.
L’operazioni maraviglioſe di queſto llnguento , mazioni dell’EtiſiPele a o d’altra ſorte _- in fineè
' in ſanare dal nojoſiffimo male dell’Emorroidi , gl’ madicamento refrigerante , e lenitivo .
anni paſſati , erano arrivatea ſegno , che poſſe facoltà , ed Uſo .
dendo una ſola Vecchiarella quella ricetta z non Vale alle crepature delle labbra, ede’piedi,per
vendeva di tale unguento per meno prezzo di r y. cauſa di freddo .
ſcudi 5 onde guadagno con eſſo una ſomma incre Placa , e leva il dolore dalle gengive de putti ,
dibile di danaro , ne mai volle comunicare la quando Vogliono ſpuntare i denti, applicatoviz
ricetta . lo l’ottenni per mano d’un mio fratello ſopra , ` ’
Religioſo Domenicana , che afiìſtì alla morte d’eſ.
ſa Vecchia , che con tal opportunità la comuni, 'Îär LINGLIENTO
cò , moſſa da ſcrupolo di Coſcienza . lo n’hò pari. ì de‘Sugbi .
mente fatta larga eſperienza con utile grande dei
pazienti. -~ [glia d’Oglio roſato ottimo lib.r.Cera bian;
ca nova onc.8 Frondidi Piantagine, di ;So
u N G L1 E N T O lati-o , e di Lapazio, di Centaurea minore ſec
Per il dolore Nefritico . ca , quando non ſi può aVere verde , ana manipuli
due *. '
Iglía di Butiro di VaCCa oncie ſei , Ogiio co-.ñ ' Prima ſi ſcioglie la Cera con l'aglio a lento
mune onc.2- Raggia di Pino, Semi di Ci— fuoco , poi s’aggiungono l’erbe , finche ſaranno
mino polverizzato ana onc.1.Sugo di Ciclamino, ben cotte , poi ii calano per torchio , e la colatu
Sugo d’Apio ana one-2. Cera Citrina quanto ba.. ra ſi Fc bollire moderatamente , finche ſia conſu
ſia” faccia llnguento . mata tutta l’umidità acquoſa i e l’Unguento ac
' Facolta , ed Uſi; , quiſtí forma ſolidetta , e come ſarà quaſi raffred
Giova efficacemente contro il dolore Neſritico, dato, vi ſi meſchia mez’oncia di Canfora polveril:
detto quì volgarmente dolor di fianco . S’adopera “fa I e dimenaraì cantoi’unguento, fincheſ…
poſto ſopra ia parte dolente , e con la palma della del tutto raffreddato ,
ivano lì và ſregaudo, [licndendolo ſino ſopra il Cura l’ulcere di mala qualità, ed èdi gran-tlc
PCLtine , ſuprdponendovi panni caldi , e ſi unge utilità per curare l‘erpete; moudifica, aſterge,
ancora inter mmm , ó** reſter , e nel tempo dell' concuoce 2 conſolida , e reprime le Huſſioní acri,
attuale dolore ſi ripete trè -, o quattro volte l'on e mordaçi nelli ſteffi mali z e vi reprimel’inñí‘ffl‘
zione z ma per preſervare da qucſlo male, ſi un— mazioni , e Vi riempie i fini , e li citratriza Perfet
ge ne i luoghi ſudetti per zo. giorni continui, _tiffimamente . ’
Alle volte hi) per coſtume d’uggiungervi di ſu Quello Unguento camina ſotto nome di Giuli*
go d'erbajuſquiamo . al peſo d'uu’oncia, e fà Ceſare Aranzia; ma ſi legge di varie maniere -
operazionc ammimnda . ' La preſente deſcrízzione opera efficacemenſfñt
PEN
PARTETERZK. '53x
‘però _l‘abbiamo in uſo frequente. mento . come anche del Mari-lato” non è altro;
che ilCínabro naturale, o foflìle I che dir V0
11 N G U E N T O glíamo a dal quale ſi cava prontamente l’Argen
.Di Minio, to vivo_ , per via di fuoco 5` queſto , per trovar
ſenç copioſamente nelfiume Minio dell’ Afluria
[glia d’Oglio Roſato lib. r. e meza . Lira r-J di Spagna , pretende il Vitruvio , che abbia pre
gli-io one-2, Minio oncrg. Ceruſa_ oncia r. ſo ii nome di eſſo fiume; ma non manca , chi vo
,'I‘uzia_ e Canfora ana dramme Cera nell Eſtate glia , che l’ iſteſſo fiume abbia pigliato il nome
ono:. nell’Inverno onc.r. Si facci llnguento ſe.. dalla Miniera delMinio . Queſta ſorte di Minio,
_condo l’arte , e s’agita in mortaio di Piombo i oCinabro naturale-Z- celebrato da quel Gran Ca.
.H Faroltè z ed 'Uſo . zone! Medico di trè imperatori, contro la ver
Rinfreſca , ed eſicca potentemente , e s’adopera cigine,~ compoſta così , piglia di Cinabro non.
"?i
'nel fuoco ſacro,` e cancri ,q e ſana if ulcere cor.
;olive *.
fattizio , ma Minerale vero oncia meza , di Co
A.
ralli roflì preparati I e di Margarite preparate ana
‘4;
.,-,
ſcrupolidue, di Zaffarano ſcrupolo uno, di fo..
` .De/Minio.: glie d’oro numero quindecí . Ogni coſa ſi fà in
polvere ſottiliffima, in perfido , e ſi meſchia .
ñ. -
S 1 trova_ grandiſſima differenza trà il Minio Se ne dà per doſa da dieci , ſino a ſedici grani con
degli Antichi . e quello de’Moderni , imper-` acqua di Gigli convallii . Provoca il ſudore , ed
ciocche ,_ Dioſcurizle , _e quaſi tutti gl'autori an è molto eccellente , e più volte provato con feli
tichi dicono ,_ che ſia naturale , e che dalle ſue ce evento . ` `
glebbe ſi cavi l’Argento vivo e per forza di fuo Già ſièdetto , che il Minio degli antichi ſia
co, là dove il Minio delle Officine fà ſemplice il Cinabro naturale , che Coſa ſarà dunque il Cíñ_
mente con arte .. nabro degerntichi , ilquale Díaſcoríde in par
il Minio degli` antichi , era in_ tanto preggio., ticolare dice a che (ì porta di Africa , ed è in gran.
ſecondo Plinio (lib- gg, capa.) che nel gidrni diſſimo prezzo , di dove s‘ argomenta 2 che non
feſtivi (e ne color-iva_ la faccia della ſtaçua di Gio-fl ſia il Cinabro comune delle Officine , che ſi fà ,
've 7 e tutto ilcorpo. dei Trionfatori , come trà con poca ſpeſa , d’Argento vivo , e Solfo , {obli
glìaltri ſeguì_ di Camillo z che i’ aggiunſe di più mati inſieme con, fuoco , lungamente continua
negli Llnguenti ,_ fatti per delizie delle Cene to- Edi più Dioſcoridqz non dice coſa alcuna
;Trionfali , onde poi queſto coſtume ſcorſe anche dell’eſſenza del Cinabro , di dove ſi poteſi‘e veni
lino all’Ethiopia 2. dove lì tingevano con il Miñ, re in chiaro di tale rnedicamento , ma tutti qua
nio , tutti li_ iimulacri delli loro falſi Dei › e de_ ſi poi i buoni autori della materia Medicinale
iPopoli, e Magnati ancora. `conchiudono . che il Cinabro degli Antichi ſia
.7M Aleſſandro a"A/efl'amlro (1ib.6.gem'a[íam a6.) il ſangue di Drago ,p ma non ii ſangue del Drago..
{T1 menzione largamente delle lodi del Minio , ed ne ucciſo dall‘ lefante , trà quali vi ‘e grande ini—
Io olſervo , che le più delicate pitture ad acqua , micizìa. come puerilmcnte hanno detto gl’ autori
vengono adornate con il nome ſpecioſo di Minia antichi -.` di dove lo Scaligera (Exercd 72.) pre
tura . Gl’Arcadi , ſecondo riferilce 1‘ Agricola ,` ſe occaſione di dire : De [Pinguino Dragoni! tata
(lib.ro.de anſa/?i'l- con quelio colore pingeva fabula eli , perche il ſangue di Drago èuna la
:no la ſtatua del Dio Pane , di che menzione il `grima d’albero , che per la vaghezza del fuoco.
Principe de’ Poeti Latini. lore , che s’aſſomiglia al ſangue de'll’ Animali,
Pan Dear Arcadia @munque-nr oídímm ípfi mcritdil nome~ di Sangue a e quanto all’ aggiun—
Sanguiner’r abuſi bacci: , Album”: rubentem, co di Drago , deriva dall’albero , che lo producez
Se dunque il Minio erain tanta [lima appreſſo, onde Cardano ( libSaleſubti/it.) conferma quanó_
gl‘antichi ,_ biſogna credere , che non fuſſe il Mi to ‘lì è detto *. Inter [ae/:ryan: (dic’ egli )› Pul
r io volgare a. che _ſi poteva , e ſi può facilmente cbritudina ipſa nobili; aj} ſanguínír Dragoair
fare con arte, abbrugiando il Piombo nell’arden-` ſacca: ,7 afimilitudíneſangaìnir animali: dir-7a:.
ti ìme fornaci; ma ilpiù perfetto ſi fà abbin-` Reſta ora a dilucidare , che coſa inteſero gl’ an
gi rnrloſi la Ceruſa , o Biacca , che dir vogliamo,~ ‘ tichi 1. per il Minio de moderni , e tralaſciando
_onde Dio/coride lo chiama Sandice a e quì da noi quanto ſopra di tal penſiero ſi potria dire , verre
Minio fino . (31’ antichi ancora cavano il Minio m0 al riſtretto neceſſario o. dicendoſi non eiier al-v
artificiale da certa Arena , che ſecondo Teof’raflo: tro , che il Sandice z ma l'aver cantato Virgilio l
Splmd.-ntem Cocci colori-m colligant, atque in (Elcga 4..) nella ſua Boccoiica .
lapidei: 'vaſir levíffimè tritam [avant pria/”lina~ [Rſa ſed in pratir arie: iàmſuaoe rubentir
in‘ zaſìr .eneir . ngrl veròjuèfidet , ſummit ite Marin, jàm croceo matabít valle” [ma .
7 ;1m 1 ter-”nt 7 [avant . Atqae hoc eſt Mi Spantè fa:: Sdmljxpaſcenter oefliet agnor ,
flíum arrefli-Îîum , e vuole , che_l’inventore dì_ pare da queſti verſi 1 che il Sandice ſia erba , co;
queſto artificio Fuſſeflato Callia Atenieſe. Di me anche hanno eſpoſto i commentatori del Poe
queſta' maniera di Minio artificiale Plinio ne fà ta , e Cerda medeſimo pretende a che per Saudi-È
HR‘DLÌODC di quattro ſorti 5. mà ninna ha conſa ce (i debbano intendere due coſe, cioè un erba
Lcflza col Minio uſuale delle Officina. Sandice ,_ ele Sandice Minio; che èfatto di_ MQ:
.11 Minio _degli antichi, ſecondo il mio ſenti talio` .
Ma
T03‘. TEATRO FÀRMÃCE UT# DEL' DONZELLI
Ma il ſenſato _Mattbioli , come anche molti alla Morſea , c Per eſhaere le palle I ed oán’altrìſi
Medici del preſente ſecolo , hanno per fermo, che coſa txafitta nel corpo.
i verſi riſuonano così nel noſtro idioma italiano.
' Or ”e prati i montani avranno il *vel/0 Il N G u E N T Q
Di raflèffiíante Par-Por” , e (ſi Croca _ Per la Tigna.
That!) , ed ornato : e *ueſtirrm gli ”gna/[i
Di Sflflzlice il color, ”ſcendo l‘erba. lglia d’Oglio Roſato 1 Oglio di Ginepro ; ca;
ll Fallapìo ſopra del SandÌCe laſciò ſcritto , Sau vato dal ſuo legno ana dramme ſei, Solſo vi
dgcem mln-ſt ere in/Zar ſanguini: 1 ò." m‘bíl ‘111'144' vo , Scerco di Colombe o Varderame ana oncia
elfi?, qfliìm Miniflm Officinarum . meza, Cera quanto baſta. (Li—ande non ſi può ave
re l’ Oglîo di legno díGinepro, conſegliafiio:
ll N G ll E N T 0 Zane-[ſero, che ſi pigli Oglio di Terebintina roſſo,
di Calc: ſemplice@ che è l’ultimo oglio , che ſi diflilla dalla Tercbinz
tina . '~
I) Iglia di Calce viva lavata ſette volte; ed in
ultimo lì lava con acqua Roſata , e ſi me u N G U E N T O
ſchia con eſſa altrettanto d’Oglio Roſato , e ſi di per la Tigim 7 d’altro moda i
mena con due chiare d’ovo , a forma di linimen
to, . Alcuni v’aggiungono Cera quanto haſtas ma P Iglía ſugo di Colidonia , ed oglio antico and
non è neceſſaria . ' , oncia una , e dramme ſette , bollino ſinoal
Facoltà , ed Uſo . la conſumaZÌone della terza parte , e più , Verda
Vale alle ſcottature da qualſivoglia cauſa , al rame oncia meza , Solſo dramme due , Cera oncia
Pruzìto,lì_rifipelezed all’ulcere antiche delleTíbie. me za . bollino inſieme, muovendo con una ſpato
la, finche lì liquame, ſi leva dal fuoco, e s’aggiun
u N G u E N T O ge oglio di Ginepro , ſempre incorporando, liriche
di Calce Comm/Z0 , di Gio: di Vico . fi ra ſſreddi .
S’adopra radendo prima il capo, il quale prima
Iglia di Calce viva lavata dieci volte . e poi ſi onge con lardo vecchio , cotto con ſoglie di Ca
ſeccata , e polverizzata oncie due , Litargi voli . Poi cuopri il capo Con ſoglie di Cavoli, e
x-io oncie ſei , Ceruſa oncie due , e meza , Tuzia queſto ſarai il mattino; la ſera poi lavarai il capo
dramme due . Graſſo di Vitello oncie ſei , Oglio con liſcia mite , e come ſarà aſciugato il capo, 011"
Roſato libra una s e meza , Oglio Roſato On ſan gilo con l’llnguento ſudetto , lino che ſarà ſanatoi
gino libra meza ,ſugo di Piantagine , Sugo di So. e vederai effetti mirabili . .
13:… , Sugo di Lattuche ana micie quattro . Si fà
cuocere il graſſo con l’ogli i e ſughi , ſino alla conq u N G ll E N T O;
ſu mazione di Effi i poi li cola no , e s’aggiunge Ce. per IaScabie.
rña bianca quanto baſta a llnguento Roſato onc.crè;
bolla di nuovo , ma poco 7 ſi ICVÎ dal fuoco , e Iglia di Terebintina Veneziana lib.!. Cetuſa
{agita con un m'enatore , e vi ſi meſchiano le lavata lib.una , e meza , Cera bianca OUCÎG
polveri - quattro. Oglio Comune lib.:.e meza,grafſo di Por
Facoltà , ed Uſa . co libra una , Mercurio vivo , e Mercurio ſoblíg
Giova all’iſteffi mali 5 mà più efficacemente , mato ana oncie due. Si facci unguemo:
e dura in bontà lungo tempo . Facoltà , ed Uſa . .
'U
Vale efficacemente contro la Rogna , o Scabie,
‘ſi che dir vogliamo , a ſegno cale , che ſana anche li
ll N G H E N T O
di Tabacco di Giuáarta. Scabie Gallica .
I’arerà forſe ſoverchia qui la quantità del MFP'
Iglia di ſoglie di _Tabacco libre due , Graſſo curio , e del Soblimato, onde poi ne pOſſaIΑìſÈ‘"
di Porco freſco, diligentementelavato libra l’unguento troppo violente: Sapiafiidie melchiall
una . L’erba ſi macera per una notte invino roſ doſi il Soblímato con l’argento vivoiſi [Tx una mi'
ſo , la mattina poi bolla lentamente con il graſſo, ſtione tanto mitigata, che ſi rende dolce, in int-‘JM
finche ſi conſumi il vino i ſi Cola con eſpreiíìone, che volendoſi pigliare per bocca una (loſe Co“veÎ
e s’aggiunge alla colatura ſugo di Tabacco libra niente, non è velenoſoicome ſarebbe fiato, avant!
meza , Reſina d’Abete oncie quattro; ſi cuocono che ſi mcſchiaſſero inſieme-‘Infiniti Poeta celébſî'
alla conſumazione de ſughi, e verſo il fine s’ag fà menzione I che tale onzione non ſia VGÌCMV’
giunge , Radica d’Ariſtolocia rotonda polveriz ma ſalutiſera . .
zata oncie due i Cera Citrina quanto baſta i li Toxic-1 Zelotypo dadi: ;zocor med”: marito:
facci Unguento . Se lo vuoi più diſſeccativo , e Nec ſari: "Il won-tem credidi: eflè datum'
conſolidativo , s’aggiunge Mumia, e Succino ana Miſcm't argenti [xt/Aulla Fonda-ra vivi :
dramme ttè . Cogeret, m‘ celere”: oi: gcmiuam ”eſem
, Facoltà , ed Uſa. ,Dividat bxcsſi quisyacizmt diſcreta rue-”mum
" S‘adopra efficacemente contro la Sca bie , e ſpe Antidomm ſum”, qui _loc-iam &il/‘8t
cialmente‘ alla Tigna del capo , ed alle Scrofole . Ergo iutcrflſe (lùm ”axía Pacula (ei-tm”:
Yale di pit} alle piaghe moderne , ed antiche, Ceffit_ [alba/ir ”coca jh/zztzfim . I’
. ' re
P A. K TE R-Z A’: fa;
Purim” , ó‘ cacao; al'uí pet-'ere receflm z . u N G ll E N T 0
Lubrica dejeſz'is 1 qua *via nota cibi:. Primo per la camoſitzì del mento urinario .
pio cura -Deum prati-ſcſi crude-l@ ”xora
.6t qzmmſata cola”: óma cenetta jü‘Daflt. [glia d’Oglio Roſato lib. r. Cerufl‘a di Vene
. ". ì ‘
zia OHCÌC quattro, Canſora oncia mezzi, Tu.
O N Z l O N E. _ zia preparata con acqua Roſata onc.meza›Litargi
'a‘. .
` ir… Di .Mercurio contra il Morbo Gallico . i rie d’oro preparato oncie trè i Antimomo ſottil
mente polverizznto oncia una; e mela, Opio. in
I) lglia d’Argento vivo l Aſſongia di Porco fre. cenzo maſchÌOzMaſìicea Aloè epatico ana ſcrupoli
ſca-non ſalata oncie otto,Oglio di Lauro on' due - Se ne fa unguento ſecondo l'arte , e ſi con.
~cia una , Oglio di Legno Santo diſtillato oncia ſerva in vaſo di Piombo .
una .e meza a Storace buono oncia una , quale ſi
davrà ſolvere in un’oncia , e mcza di Terebintina. i ll N G L1 E. N T O i
Si facci unguento ſecondo l’arte . Secondo per conſolidare le parti della Verga
Si trova un’infinità di formole dell’anziano del . ‘virile nella como/ſtà .
l’Argento vivo, o ſpecialmente per uſo delle per
ſone ſacoltoſei ſe ne veciono conſarcinate da molfl [glia d’Llnguanto Roſato i freſcamente com
titudine di materie odoriſere l le quali non ſono, poſto, e poi lavato con acqua Roſa, llnguen..
fimplícitèr ”ecc/Liri@ , perche come anche not* to bianca di Raſìs Canſorato ana oncia una , Po.
ñí Gio:Zuocffieroffiurmacapea Agajſana)-Salas em'm mata ſemplice i. preparata ſenza ſpezie oncia me
,2. Merci”ius, rſt.qzzi vinti@ operationem ſuam exeró. za, ſi meſchiano inſieme» e ſi conſervi l’tlnguento
cere debet 1 “‘11'qu wrò 1 qua illi adjefì‘a ſanti in vaſo di Piombo ._
quod tantoprre wiman-carii infringere o ”emo/'ñ . Tra la moltitudine degl‘Unguenti , per la car.
que . é* membra, roóararc; *va/eau; , difficiliù: proñ. noſità della verga virile e `met-ita il prima luogo
óari , qaàm credi proteſi‘ . Eſt autem each'… di. la preſente ricetta o corno atteſtano un infinità
gnam e
ſi Si dovrà uſare l'anzione d’Argento vivo nella d’eſperienze i felicemente riuſcite , trà le quali è
celebre quella fatta da Geofr) Giannino z nella
Primavera. zenell’Autnnno . benche dove richiafl Real Perſona di Carla 1X. Rè di Francia ,.l’anno
ma il gran biſogno a ſi può, ſtendeſc all'invcrno, r_ ;9… c ne riceve dalla muniſicenza di quella co
ed ultimamente nell’Eſtate . Si dovranno ongere rona due mila ducatoni d’Oro…
ſemplicemente tutte le Gionturc 1 e gl'Artichi a ' A queſta particolarità‘lo poſſo aggiungere quel
nella ſpina non è neceſſario; ma quando ſ1 ſentiſſe la d’un Cavaliere di qnìfll quale eſſendoſi riſana
troppo doloroſa; ſi può ongere . ſieome il ca p0. to con queſta ricetta ., la comprò. dal medico cento
_il petto a ed il ventre . ongendoſi i non apportanq doble d’oro. ſpagnole . in riguardo delli maravi‘g
alcuna incommodità . ll numero dell’anzioni ne. lioſi ſuoi effetti , oſſervati nella propria Perſonen‘
gli uomini molto robuſti o non dovrai traſcendere Si dolſe poi quando io glie la moſtrai in Laza
una il giorno z e nelle perſone debboli . alterna. ro Rioeria t e con_ poca_ 1. o_ nulla ſpeſa la poteva
tamente un giorno sì . ed uno nb‘ Q la quantitài avere .
al più ſarà di trè. oncie d’ungvuentn per volta , o, S’adopra come moſtra River-"0 in qneſta forma.
nelli debholij nn’oncía e meza ,i e fregare da due Si piglia no due candele , una ſottile ſatta di Cera
ore in circa l e dovrà farſi di mattino per tempol bianca, e di tela veccbiffima d’orletta,ed un’altra
o. poco, avanti di plauſo : altri la ſanno il giorno_ un poco più groſſettn. fatta nell‘lſteſſo modozque
dopo Veſpro , prima di cena . Si ſara in luogo cal. ſta_ li onge d’oglio d’Amandole dolci, e ſi, fà en—
do. ſcaldato anche con fuoco di carboni_ ben acce trare nel canale della` verga , e nota` pol il, luogo,
ſi. con guardarſi dall’ambiente freddo , perche po, dove trova, impedimento la candela , miſurando
czia impedire la penetrazione del medicamcnto t la lunghezza ſino allacarnoſità , e poi_ ongi l'eſtre
Dopo unto il paziente dovrà involgerſì tutto da :nità della candela con l’unguento primo griſoo.
capo a piedizfuwche la bocca,a ſine di reſpirare,_in che- ſarà il, cori-olive», e {alla entrare nella verga
un lenzuolo, di tela groſſa _di Canapa ben ſcaldato., tanto ì che’ l‘unguento tocchi la carnoſità , e ſe la
e riponerſi in letto caldo. e ben cuoperto. il quale. carnoſità_ ſarà in. due luoghi della 'VBrga, accomo
flarà vicino ad nn camino.dove fiinantenerà fuoco. da, l’Llngven toin due luoghi dellacandela. a fine,
di legna ſecche i e ſi procuri di ſudare, per un ora, che ambidne tacchino lacarnoſi'rà i e così conti
poi sfaſciughi con panno di linoſcaldato , e, {i nuarai, per r, f., r 8. o venti giorni , ſecondo ſarà la
metterà in un’altro letto l anche piacevolmente‘ grandezza del male ., e ſecondo vedrai slargare il
caldo . Q1330!!! tempo ſi dovranno continuare; mento ,, e la carnoſid. diſſolverſi in marcia.: come
l’onzioni l non è materia da poterſi preſcrivere 9. vedrai già aperte le vie. e l'urina uſcir libera con
perche varia . ſecondo la varietà degl’individui., marcia , all’ora biſogna mutare l’llnguento
e però dovrà contin earlì, finche le gengive, comin alla candela z ed ongerla tutta con il ſecondo un
ciano a tumeſarfi a che è principio del Ptialiſmot guento. ſaldativo , continuandoio per otto giorni-'1
o quando ſi ſcioglie il corpo , o pure le piaghe del o finche non eſce pià, marcia con i’m-ina, e nè me
paziente ſaranno ſaldate z o chci dolori ſiano no fi ſente più dolore nell’urinare , nel qual tema"
ſvanici . po non ſi doverà ſar alti-o . `
I
, ;Vi ſono ſopra ciò molti altri avvertimenti z li _a - -
(l-
4
\.
quali _ſono noçifiixni a Medici provetti . \a
"-Ìd a

_lio-Z
10.4 TEATRO FARMACEIÎT. DEL DONZELLI.
do_ i ongendone l’obellicolo l' '- ſi‘
UNGUENTO DA PELLEGRlNI. `
. .
Figlia d’Ungucnto Roſato oncia una , Argento DBÌI BAGNI IN GENERE'.
vivo dramma una. ſi meſchia diligentemente, fin
che l’Argento vivo a pare mortificato. l L Bagno è un eſpediente effiçaciflìmo per mag.
Fata tà z ed 72/0 . giormente ſanare, aſtergerc. riſolvere, 5a:. ciò,
S’adopra a far morire le Piattole i o Sironi , co o'ne moleſta il corpo umano per mezzo del ſudore:
me dicono altrove, ongendonçdove ſono . Si onge le ſue differenze ſono due Artificiali i e Naturali,
anche una cordella , e ſi circonda il capo , ola che fi trovano in molte parti del Mondo,e ſta noi
` cintura i che vi ſi raduneranno tuttii pidocchi ì e l'abbiamo in Pozzuoli i ed iſchia . Ma degli Arti.
morirannO. ficiali ſono varie le loro ſpecie. che vengono ordi.
Parerà ad alcuni ſuperfluo deſcrivere quì ſimi nate dalla dottrina del Medico . ſecondo la varie.
le unguento 5 ma io apprende z che ſia ran male tà de’Mali .
l'eſſere afflitto da sì nojoſi, e ſchifi animali. ſicche
per giovare a queimcſchini o che ne han biſogno, F 0 R M O L A‘
l’hd deſcritto qui. e ſpecialmente per i Pellegrini. Dì Bagno Artificiale contro la fcaóìe alterata,
ed invecchiato . `
llNGllE-NTO CONTRO ‘VE-RM! .
S l doveranno pigliare d’Ennla campana , im
[glia d’Aloe Epatico oncie trë,Radice di Gen përatoria, lapato acuto, e bacche di lauro ani
ziana oncia una .' Miri-a dramme ſei . eſtratxl lib. meza , di celidonio maggiore non ſeccato ma
to d’aſſenzo oncie due , Coloquintida onc. mezo, nip. xx. ſcorie di regoli d’Antimonio ſemplice
ſpirito di vino aromatico oncie quattro i Fiele di lib. 2- e mezo. Si cuoceranno in ſufficiente quan
Bovc oncie ſette, e mezzi . Oglio d’Aſſenzo onc. ot.tita d’acqua piovana per buona pezza di tempo,
to. Se ne fà Llnguento con Cera Citrina quanto nella quale decozione ſi ponga a giacere il pazien
baſta . 2. l’arte. te denudato, il quale prima d’entrarvi averà pre
Facoltà , ed’ ?Jſm ſo qualche diaſoretito , dopo l’uſcita ancora ſ2
Giova per diſſeccare I e ſar morire i vermi, che rebbe d’uopo ungerlì con qualche unguento ſpe
fi generano dentro il corpo umano. S’adopra cal cifico al ſuo male .

D E G L’ 0 G L l IN GENERE

P Er l’Oglioi ſemplicemente preſcrittms’inten poi al Sole, dove ſi fichiaro, e limpido . Si ſapri:


de quello, che ſi cava dall’Olive, come vuole dall’acqua, che li rilìede ſotto i e li ripete trè vol
Galexod’in venzione del qualeJ‘econdo Coſtaiitino te la lavatura '
Inlperadore , (Iió.9.della ſua Agricoltura cap. r. ) Si dovrà anche aver riguardomhe tutti quegl’ogli
.ſu attribuita a Minerva , ed a Nettuno , di dove compoſiizche hanno da ſervire per riflringeme re
cantò il gran Marone( prima Georg. ) frigeraredi dovranno componere con oglio nuovo,
Ole-:que .Miner-va lnventrix , tfr-c. cavato dall’Olive acerbe ì il quale poi ſi chiama
Benche Diadora ( [ib. r.amìq. geſtorum ) mala oglio Onfangino,e da alcuni Omotr’i erzma quan
mente l’attribuiſca ad Oſiride. do non ſi può avere l’aglio Onfimgino . il Mattia
Se fanno ancora l’Oglì nelle Officine in più ma lu inſegna a farlo ſimile , mettendo dentro l’aglio
niere, come inſegna Meſue ( Antidot. 1.3.0. r :Je d’olive mature le cime delle Olive‘ peſtate , in do
chis) il primo ti fà per eſpreſſione i il ſecondo per ſa , che rendano aſtringcnte l’aglio 2 ſiccine poi
Imprcfiìone, ed il terzo per Riſoluzione , iquali tutti quegl’ogli compoſti , che avrahno facoltà di
Ogli poi ſi chiamano Quint’eſſenzc, che ſono pro ſcaldare , li componeranno con oglio vecchio, ca
riamente Ogli eſſenziaiiicavati per diſtillazione, vato dall’Olìve ben mature I il quale chiamati
de’ quali diceffimo largamente al ſuo proprio oglio completo ,’ e queſto è più caldo, ſecondo
ca PL’Ogli,
o‘. che ſi cavano per eſpreffione, ſi dovran anche l’inſegnamento di Galmo ( 6. /impomlt
e'. de Oleir.) `
no fare con fuoco lentiflìmo. con ſcorticare prima. Qu—anto al modo di cuocere l‘ogli ſudettlinflfl
le materie l quando ciò ſopportano , e ſopra tutto, èCîfCOſtanZa da tralaſciare quella , di che ſpeſo
che non ſiano rancide . Galeria n menzione , dicendo {coquafar i” diplo
.Quegl’Ogli poi , che fi fanno per Impreffione mate . altri in. doppio vaſo i i Chimici in Bagno
ſono di due maniere 9 ſemplici, e compoſti, queſti Maria, nè altrimente ii dovranno friggere nel
gl'autori antichi li chiamarono con il nome d’lln tegami confnoco immoderato i onde Galeria ti
guanti , e ſpecialmente Dio/?aride i perche rice prendendo queſto ’vizio i dice Admin”. Perche poi
vendo materie Reſinoſe , ed odorate , fi rendeva ſi vengono a riſolvere le parti profittevoli degli
no alquanto ſpefli . aromi‘, ed altri ingredienti di effi . @rapa-apre”
_ _Ben ſpeſſo nell’Ogli . per Impreffioni, coflnmoññ dice Zur-*eſſeva , Olea imperſeëîa , iii-valida 1
nogl’autori di preſcrivervi l’Oglio lavato o a fine: O' manca e Cum agrotantiflm perflieie o mld”
eli renderlo meno mordace degli altri , il quale ſi tt” o
fa Con una parte'd’oglio , e due d’acque comune T Le materie che ſi dovranno ponere negl*Oglíi6
bollente , e {i dimena lungo tempo _, laſciandolo ſpecialmente‘ fiori _i_ td erbe , lì dovranno priffla
...,.
PLRTETERZA'. foi‘
di cuocerle ; mater-are; come inſegna Gale-”0F 4.Je Sono molti i modi J che inſegna Meſi” per fare'
ſailſtflte tuemla cap. 8,.) ma quando fi fanno di l’Oglio Roſato , ma li propoſti ſono l’uſuali nelle
fiori , e non viene preſcritto il licore , non ſerve Officine , ſpecialmente d’Italia . Renodeo avviſa,
la Cottura col fuoco , baſtando il ſemplice Sole per chela quantità dell’acqua d’infuſione qui ſia ſu
4o.giorni , come vuole Avícemm , Mrs-ſue , Paolo, perflua , onde ne giudicarebbe baſtante la terza.
ed ultimamente Curzio Il-.fflrínelli. o quarta parte . Io dico , che nel teſto di Me ue vi
(Mando l‘Oglio ſi ſi‘: di fiori, e non ſarà eſplica fia (correzione , perche dove ſi legge: Aqua in
ta la doſa , ſidOVrà ponere per ogni dieci oncie fujîonír Kafarumſicur quantitar o/ei ,. debba dire
d'aglio, quattro oncie di fiori tritati , e mutare fia”: quarta quantita: oleí , come parimente di
t-è volte eſſi fiori; ma quandol’ogli ſi faranno con cono ,, doverſi intendere i RR', Frati- Parma-pei
lemplici , che ſono di ſoſtanza dura , ſi dovranno. :l’Arma-’i , avmdoefiî, cosi ved'uto- in molti teſtí
contundere, e macerarli per 2 4-ore nel licore, che antichi . e la ragione è, che mettendoſi tanta infu
ſarà preſcritto nella ricetta d’eſiì ogli ,` e poi vi ſi ſione per iiſolverla ,. la cottura ſarebbe troppo
meſchiarà l’oglio , come vuole Halì, e la quanti lunga ,. e ſecondo le regole dell’iſteſſo Meſue , le
tà del licore dovrà‘ cuoprire gl’ingredienti, enella Roſe ſoſtengono poco ,, o nulla cottura ,, è" Praz
cottura di eſſi egli ,. il licore dovrà farſi ſvaporare. ſer-tim recente: .
tutto , altrimente non s’uniſce con l’oglio la vir Curzio Marinella. Medica, Veneta, (nella Parma;
ri`i di effi ingredienti; il cheavverte ancoraGioz~ capra) ſi riſcalda ,. non poco contro de’ſuoi Far..
:fi-4, Zune/fera ( l’harmac.á”gr.f/Z.Ìió.e luogo cit.) dicen— macopei, ſopra la compoſizione di queſti ogli: Sez!
ÎÙR do : 944011 -vímzm extraxit y :5" inſë continet o dica”: mihi grz-aſa Seplajiz , qui: nam ejZ illorumz
01mm rle/Iítüetur y ;riſi tata/iter -uímtm Per e-ua— gm' imc omnia agat? qui; enim 01mm :ib/”it B
:i: i': porm‘íonem flbſtrflxeriuMa Gale-’no più chiaramen qui: tèr Reſa: immutat 2 qui: decoqm’t illa: di.
te inſegnò: Porròſuflìcit tantum ((7144 , aut Vini plomate P qm'r infuſionem addit P Dir' immorta
in::
mlmíſcere , quantum cogliendo forum evaneſcat ,, /er , quid impíur , (‘3“ :'”íquìm 7”sz cas-grata”
:a il!
perche, come vuole il citato Zune/fera: Hand gm' tium Affi/570mm , ò‘ {lo/ore acerrímo , ac arde!”
:r: il
dem me later , quarLomnía 01m rancore-m facile‘ tr' inflammari one excruciatorum , ſanitatem im?
iii
cauzmhant,,ſi ámm’a’itcte alíqzm bereragema Per [edire ,` ch‘a…
:i le
o
mixtafint a, flutſaſtemfacióur bumídioribmwd
~w
”quoſirſcateanr . O G L. I O‘
Via/rito da' Meſa: .i
O G L I O
Roſato completa. di'… Meſue .. Si. componecome l’Oglio Roſato; ma c‘on oglioñ
verde , o Amiddalino ,, o pure.Seſamino , con li…
Iglia d’ogliod’Olive , o verod’O‘glio-di Seſa ſteffi. modi detti Facoltà
.. , ed ‘Ujb .ſi.
mo freſco . `\ia. lavato più* volte con acqua(
di fontana , dopo piglia frondi di R’oſe: freſche ,, Seda l’infiammazioni , in qualſivoglia luogo ſi’
coutuíe una ſufficiente quantità~ . Si ſanno-mace fiano , leniſce l’afprezza-z anche del PCtto o e del
rare per ſette giorni al Sole , in vaſodi vetro ottu— Polmone ,. e ſeda. l’ apoſterne calde ,, e la pleuriñ_
:ato , dopo ſi cuoce in doppiovaſo , per trè ore, üde.
poi cola , ed inſondi come s’è detto ,- nuove Roſe* Per Foglio-verde, preſeritto daMì-ſue nell’oglio
freſche nell‘oglio , e laſciale per altri ſette giorni , viola to ,. li dovranintendere l’Onfangino , e pari
dopbcuoci , come ſaceſti prima , e fà dinuovo la. mente` ſi deve lavare ,come s’è inſegnato-di ſopra,
perm ”tazione delle Roſe', e gitta ſopra d’cſſo ogliov e fare cuocere l’ogliopredetto con l’infuſione di
e Roſe-acqua d'infulìone di. Roſe, della quale ſi fà Viole ,. nel modo ,i e forma , che ſi è detto' dell?
lo ſciroppo ,› quanto è la quantità deli' oglio , e Oglio Roſato .. `
chiudi la bacca del vaſo , elaſcialo al Sole per :4- Nell’iſteffo modo ſi fà l’aglio di Nenufari ,.
giorni , dopo cola ,. e laſcialo al Sole ,. per lungo giova come il Violato .. '
t‘empo .
Facoltà ,. nl ‘Uſo . O‘ G’ LI I O
E confortativo ,. e riſolutiva , elenitivo com-È Di Camomilla di Meſa”;
modo_ .
KS.
ì…
‘..ſì‘tì
'R
"fl
‘ax1-. Si fà come-l’oglio Roſato; ma con oglío d’Olil
O G L~ I O' ve mature , o di Seſamo , con quelli modi , come
Roſato Ouſdngìno' di Meſi!!! .' diceffimo ., .ñ.

Facoltà , e!! Uſò ..


I n come l’Oglio Roſato completo-,ma in vece' E oglio quaſi benedettoffler li giovamentí eſpe-ſ
i delle ſtondi di Roſe mature, ſi pigliano le rimentati , cioë'rlſOIutivo conveniente , proibi~
Roſe roſſe` 1 non ancora aperte‘, che qui ſi chiama ſce le fl’uſiìoni ,. con la moderata ſua aſtringenza,
no Roſelli . robora‘ tutte le parti nervoſe, e ſeda idolori anche
Facoltà ,ed ‘Ufo . de’nervi .
Eſtingue l'in‘fiammazioni , robora 1 coſtringeç Si prepara queſt’oglio con la Camomilla freſca;
ferma lefluliìoni y e le materiefluflìbili nel cor.. ma in caſo contrario Paola Egineta dice , poterli
- po , e perciò bevuto nelle diſenterie giova valenz _anche ſare gun la ſecca .
temcnfez
` Rxz Della
'5'06 TEATRO FARMACB'UT. DEL DONZELLÎ
Della Éamcmíz’la , a Ant-;miele . mezo del fiore il colore come d’oro, ed attorno al;
la circonferenza produce le frondicelle di figura ,
‘f L nome di Camomilla deriva dalvocabolo Gre come quelle della R'uta, ma di colore hianco,on.
' co Chflmwme/onpflmínm mali exion-m habent, (le i Greci lo chiamano Leucantemo , ed in altre
come riſeriſe Dioſcuria’e (libg. ‘”P-l r y. ) l Laci giallo , perciò li chiama Críſmztemo 1 cioè fior
:ni chiamano queſtn pianta Anthemz’rsma con que d’oro , ela terza ſorte diCamomilla produceil
flo nome vi comprendono'gl’antori Botanici mol fior porpureo grande : quella chiamati Erante.
_te , e diverſe piante , onde primleramente è chia mo , il quale dice Diaſcoride , valere più util
mata così . mente , per il mal di Pietra; ma di tuttequeſle
La Camomilla Leucantema z cioè del fior bian ſpecie la più facile a trovarſi è la Camomilla vol
co , perche attorno nel circuito del fiore , quelle_ gare , conoſciuta, ed uſata in tutte le Officine
frondicelle grandi, come quelle della ruta , ſono d’Italia .
bianche , già che in mezo, il fiore `e di color d’oro, Dio/corirle dice , che bevuta la decozziorze di
e quella prima ſpecie è la Camomilla volgare . Se tutte trè le ſpecie della Camomilla, deſcritte da
:ne trova un’altra ſorte , ſimile in tutto a quella, eſſo , e ſedendoviſi dentro , provoca imellrui,31
la quale è odorariſſima 5 ma ſerpe per terra , vien parto, e l’orina, e le pietre delli reni 5 ſ1 beve ne
detta dagli autori della lſtoria univerſale delle i dolori di fianco , e nelle ventoſità . Girmi…"
piante: Cbamxmeſum adoraz‘rflìmum YEPHIſ,ffiOTE Trago laſciò ſcritto , che l’ acqua diſlillata della
jimplici , ed è chiamata ancora da una moltipli Camomilla fai l’iſteſſo , che Dirſrariìe dice valere
Cità d‘ autori Camomilla Romana . Girolamo la ſemplice erba . Tutte trè ſeparatamenteappli~
Trflga la chiama z Parthenium , é" Cbamxmelam cate , ſan-ano le fiſtole degli occhi . Della Camo.
”alzi/e 5 ma Bnl/him) , e Cſm-[ero: Hal/ucínantur, milla il Matthiali aſſeriſce, che l’acqua diſtillan,
dicono , gm’ cam/am wz/gò diflam , Parthenium bevuta con Zucchero , ſia rimedio utiliſiimo per
eflè futaut , czìmfalittm eifznicu/i , Partbenio la Pontufa. Chi è veſſaro continuamente dal mor
caz-íflmlri ”ibm-tim- . Di quella ſorte di Camc bo comiziale , doVi-.i bere il decotto dei fioridi
milla ſe ne trova con il fior doppio , la quale Ga Camomilla , fatto in Aceto , e Miele , e liètro.
memrio ( Hiſt.”ni'oer.P/nnt.lib.:6. CAP-14. Horto vato molto giovevole . Tanto l‘acqua diſlillata,
Medico.) chiama Chamxme/mn odorntum Ita/i quanto il decotto della Camomilla a Fatto nella li
cum , _fiore piena 5 ma Baubino , e Cher/era ag ſcia , conferiſcono alla debolezza del cerehro, e
giungono: Perenm ,ſtare multiplici , e Donodeoz del capo . *
Chanmmeſum quorldnm odornmm ſuliola me L'oglio diſtillato da i fiori di Camomilla, mi,v
dium _fia-ri: ambienti” denfiffìmé multip/íctmr . riga i dolori , e molliſce i tumori durl .
'11 Tabernamontana:Cbmmeme/am Romanumflu Scrivono alcuni , che pigliandoſi lambendo;
re mzzltiplicí . Qu’eſta ſorte di Camomilla èl’u per lungo tempo la polvere della Camomilla me
.fucile in _Inghilterra , ſe vogliamo credere a La ſchiata con miele, in forma d’Elettuario, due
"bel/1'” , della quale ne COmpongono lo ſciroppo volte. il giorno , mattina , e ſera , alla quantità
‘con il ſugo di eſſa . d’un cucchiai-0 , trè ore avanti mangiare , cura
Si trova un altra Camomilla, deſcritta da Bn” il boccio della gola .
Lino , e ſ her/ero , ele danno il nome di Clx/mm Per i dolori grandi, non ſi puòÎa pieno racconî
‘ ”re/um Aureumflregrìnum , capituìoſinefolìir, tare l’efficacia dell’uſo della Camomilla , vale a i
e da Dodoneo Ant/remi: Cbryſantbemor gumlam. dolori accrbiffimi di ventre, matriCe , lombi
Si trovano alcuni , li quali credono , che il Chry reni, e Vellica,cagionati da fiato -
ſanthemum , ed il BliPht/:alñfiflm ſiano un erba; Della Camomilla ſetida , cioè Cotula ſetirla,
ma ſono di due differenti, perche Blfftfllîno inſe per aſſerzione di Girolamo Tragaſſattone decano,
riſce occhio di Bove . Si trova di più la Camomil ſedendoviſi dentro, ſomentandoviſi, ed odorando
la inodora , ovequotulrt nonſ-etìda . il Brun ~ lo , giova contro la preſocazione della matrice,
felſio dice , eſſere una quarta ſpecie di Partenio , . nell’iſteſſo modo del Caſtoreo .
e penſa; Che ſia quella pianta a che il Leonicmo Finalmente chi voleſſe narrare , per appunto
chiama: Caùtam , Cottam, é* Comm . Danodea la tutte le virtù della Camomilla, non giungercbbc
ripone tra la Camomilla Silveſtre. Cher/ero (Ad mai al fine propoſtoabaſlarà dire, che i Savii d’E
‘uerſar.Ù" Icon-plant.}›ng.774. ) aggiunge a queſta gitto conſacrarono la Camomilla al Sole,ripntím
la Camomilla fetida Marina. La Camomilla Ma dola unico rimedio delle febbri.” Matthialiperòa
rina di Rubino , e di Cher/era , Loèeflio chiama ſaviamente le reſtringe a quelle , ſemplicemente,
Catula , fi'ue Parthenium Marinflm minimum, che hanno origine da umori flemmatiçij, colexifb
arlando ancora li ſopracitati autori della Camo e melancolici .
milla Chryſantbemum , ed il Rue/lio la chiama
'Buſi-alma , e dice ancora , che i Franceſi Villani O G L' I O
;la chiamano Camomilla Crocea, ed alcuni Camo. Di Cotagna di Meſi” . ~
milla Aurea. Ma di tutte queſte ſpecie ſono in ſo.
ſlanza da ridurſi nella cognizione del futuro Dj. P [glia di polpa di Cotogni tritata con tuttcle
ſcepolo , quelle ſemplicemente , delle qualipar ſcorze, che ſiano di mezana maturem’ (“3°
la Teçſrnſta , e Diafcorr’de , il quale tratta di trè di Gocogni, una parti uguali, Oglio d’Olíve “e“
maniere di Camomilla , le quali differiſcono ſo. be, quanto baſta, poni in vaſodi vetro, Per quin
_lamento nel fiore , imperçiocche la prima ha H51 dici giorni al Sole , poi cuoci in doppio vaſo - P"
quat
PERTETER‘Z'A’W‘" 30?.
q-uattio ore,dopò farai la permutazione della car-Z ~ 0 G i; I o
ne di Cotogni, e ſuo ſugo, e s’opera, come s’è det-Î Di Sanſa”. cioì di Maggio-ram: I
to, ripetendo 2. o g. volte . Doppo cola, e riponi .
Facoltà , ed 'Uſo . L’oglio di Sanſuco,cioè di Maggioranafi fà co;
Conforta lo liomaco , o li membri della nutri me il Mirtino . p
2ione,e li nervi rilaſſati, e proibiſce il ſudore im Facoltà , ed ‘Uſo .
moderato . Conferiſce al dolor del capo,ccznforta, e ſcalda i
nervi,erobora lo ſtomaco.
O G L I O
_Mirtino di Meſue . OGLIO SAMBUCINOI

Sua Facoltà, ea' Uſò Q Sua F,realtà , ed ’Uſo .‘


Si f?! nel modo dell’oglio di Cotogni. Robora il Si n come l’oglio Roſato completo. Leniſce ,ì e‘
Cerebro, il cuore, il venti-itolo, e li nervi , mondifica la cute, e conferiſce a i dolori di ner vi,`
L’oglio Mirtino viene deſcritto *da Meſue laco e li conforta .
‘'L‘.
2! nicamente , ſicchc per facilitare l’intelligenza del Sil-aio , e Mamo-:lo da Ferrara fanno una'
futuro diſcepolo, ſi dice quì, che con l’eſempio di neceſſaria diſtinzione, nella preparazione di queſt"
Dinſcor-z'de (Ubu. rap-34.) ſi fà delle foglie più te— oglio, perchei Medici ſe ne vagliono , per due di.;
nere del Mirto , e per ſecondare l’uſo invecchiato verſe intenzioni, come ſono per ſedare i dolori,ed
di molti Farmacopeiwi ſi può mettere ancora con all’ora ſi prepara Coni fiori di efi'o Sambuco; ma
le frondi del Mirto altrettanto delle ſue bacche , lo più delle volte s’adopra per le cotture, e per ſe.“
che và a riſcontrare con la ricetta, che ne pone il dare il fuoco nell’archibugiate,e per queſta inten.
Matthioli , il quale ſopra queſto capo dell’ oglio zione ſi prepara con le {come verdi del legno del
Mirtino, lì riſcalda non poco Contro i traſgreſſori Sambuco .
delli precetti dati da Meſue , in preparare quell' L’oglio Sambucino ha certaconfacenza con il.
oglio, che è principalmente dl cuocerlo in doppio nome Sambacino , onde ſpeſſo ſi è preſo equivoco
vaſo . da i Farmacopei poco provetti , ſicche ſarà utile
avvertimento ſapere , che Sambacino inſeriſce di'
O G L‘ I O Gelſomino.
Di Ruta {ii Mefize -
O G L I O
Si prepara l’oglio di Ruta, come il Mirtino.` Irina di Meſue.
, Facoltà, ed Ufi . Iglia di Radiche d’lride quanto ti piace,e de ì
Scalda li reni,la veffica, e la matrice, e conferi. ſuoi fiori il dop io, d‘acqua della decozzione
ſce alii dolori di eſſi, da cauſa fredda, ed a i dolori delle ſue radici, ed og lo di Seſamo, o pure d’Oli
'del coſta‘to - ve mature,ana quanto baſtano.Si cuocano in dop-J
Manarda da Ferrara (Cona. i” Meſi/r) dice, che pio vaſo , poi farai la permutazione delle radiche,
l'aglio di Ruta fi può fare con la Ruta'ſecca; ma è e delle foglie de i fiori de i Gigli, e fà, come diceſ-z'
più ſicuro farlo con la Ruta freſca , e ſi ricorda di iìmo dell’oglio Roſato . ‘
‘ farvi le permutazioni , aCCennate nell‘oglio Mir Facoltà ,nl Uſa.`
tino . Meſue ſe la paſſa a piede aſciurto , nel rac L’oglio lrinoè aflerſivofliſolutivo, e mattiratiî
conto delle virtù dell’oglio di Ruta, perche ſi è of.. vo, e ſeda idolori freddi, e matura , ed aſſorriglìa
'fervato di più , che diſcute valoroſamente i fiati’, le materie contenute nel petto, e nel polmone , e
e i dolOri eolici,uſato ne i Cliſtieri,ed unto di fuo conferiſCe al dolore del fegato , e della miiza , eli
rizma non biſogna adoprarlo nel principio,ſecon ſcalda . Vale al dolore delle giunture , e leniſce le
do L'brr'floflro (le Hang/?ir z rum a [E‘UÎM‘ÎZ-'l-lí ſit durezze di eſſe, e gli apoſtemi duri , e le ſcrofole .
inc/anandia”, dic’egii. E anche apritivo,e mollifi Conferiſce ancora al dolore, ed alla frigidità del`
cativo. Per l’oglio,con il quale ſi dovrà preparare, la matrice , con manifeſto giovamento : conferiſce
giudico meglio di pigliare il completo . allo ſpaſimo, ed inſtillato nell’ orecchio conferiſce
al dolore di efl‘o, ed al fetore del naſo .
O ` G‘. L ' I O . .
l
D’Aneta {li Meſue . - r‘l---l - i . ’ O G L I O |
L
Di Gigli bianchi di Meſue:
Si fà come l’oglio di Camomilla J *i

Fncol'tà , ed ‘Uſo . — L [compone, come I’oglio di Camomilla; ma ſi


_._ë_
Wfl’ogl‘io ſeda i dolori, è ri ſolutivo,e provo dovrà ſeparare tuttala parte crocea , che ſtà‘
'cativo del ſudore , onde unto nella ſpina , e nelle in mezzo alle foglie bianche di eſſo Giglio, e giu_
parti nervoſe conferiſce al rigore delle febbri:pro_ -tarla via, come inutile .
voca il ſonno ,egiova 'al dolor del capo : Riſolve Facoltà, ed …Uſo .
‘flv—ì-e.~E-'a l‘apoſieme, e le durezze . ’ Scalda, e riſolve, e perciò ſeda idolori origina-J
ti da cauſa fredda, Come del TOraCc , Ventricolo,
Inteſtino Colo, lltero, Reni, e Vefflca .
Meſue pone due rÌCette dell’ oglio di Gigli , la.
qui` propofia, che è laſſemplice , è la coſtumata in
Rr r a _que
;ox TEATRO’ F’ARMAcEuT; DEL DONZELLI
queſta Città , e‘ Regno . Quanto al Giglio bianco Toſcana nell’intlita fonderia di quell’ Altezza Se;
è materia notiffima 1 che perciò non accade farvi reniſs. non rimanerà defraudato delle ſue eccel
ſopra altro diſcorſo; quì volgarmente è chiamato lenti virtù o le minori delle quali ſono le quì
Gigliodi S.A`Ìttoní0, in riguardo del ſin-:boio della eſpreſſe , e ſopra tutto nella quantità delli Sco:.
purità di eſſo glorioſo Santo, che perciò ſi vede pioni ,dove conſifle lo ſcopo principale di qUQRo
ſempre dipinto con il Giglio bianco nelle mani . prezioſo aglio , e ſi dovranno pigliare nei giorni
canicolari , perchein quel tempo la loro attività
OGLIO D’IPERICON. ſi trova eſaltata , altrimente facendo , non ſe ne
riceverà il beneficio ſperato , perche il tempo
-l-Z‘—-—-—.-. P Iglia di cime di Fiori d’Ipcricon lib. r. in freddo rende ſiupidi li Scorpioníze per conſeguen.
fondile per trè giorni in vino odorifero lib za di poco giovamento a Come avviene de i Scor
.a-ñ--ñ mezaapoi aggiungi Oglio chiaro lib.due: ſi laſcia pioni de i luoghi freddi o iquali mordendo. non
no al Sole , finche l’oglio divenga di color roffo a fanno più male, che ſe foſſero morſicatute dl Mo~
all’ora chCÌ in doppio vaſo , e fà la colatura con (che, ed è pur vero a che Undc oirm , anni…,
ſorte eſpreſiìone, alla quale aggiungi Terebintina e per lo contrario nei luoghi ecczffivan ente cal
chiara oncia i.Zaffarano dramma una, ſi cuoce di di , come ſono i campi della Numidia ,ela Città
nuovo alla totale conſumazione dell’umidità, poi di Peſcara›ſubito,che han punto fan morire l’uo
cola,'e riponi l’oglio, gittando il‘ ſedimento . mo, ſecondo riferiſce Gio; Leone Africano, (Navi.
Facoltà 9 ed Uſo gut. del Rami-fia) e per tutti i loro Caſtelli vi ſono
Scalda, ſecca, ed è anodino : s’adopra alla ſcia infiniti Scorpioni, dai mcrſi dei qualimell’eſla.
tica, alle varici, alla POda'gl’ar Chiragra, ed a ido te ogn’ anno vi muore gran gente; onde ſono co
lori articolari. Si è trovato tfficaCe alle pontnre ſtretti l’abitatori l’eſtate abbandonare la Cittä,ſiz
de i nervi, ed alle ferite; preibiſcele convulſioni, no a Novembre .
tanto bevuto , quanto onrato , induce le cicatrici Si ricorda di far ſcaldare i Scorpioni dentro uu
nelle cotture, e Conglutina le ferite . vaſo di vetrOÎ a fine, che lì ſiizzino , prrthtſiriſ—
L’oglio d’lpericon èuſato in queſta Città , ſe veglia in efii la vivacitàm attività,che dir voglia.
condo la quì propoiia deſcrizzionea ſopra la quale mo, e poi ſi gitta ſopra l'oglio caldo,ma non tan
:non mi ſovviene altro avvertimento,che di repli to, che ſ1 venga a crepare il vaſo ,
care ‘l’infufione , e bollizione dell’ iper-icon z. per.
che rende più Balſamico l‘aglio. per riſpetto nell’ O G L I O
cſſenza relinoſa di eſſo [pericon , che li uü dir .Di Scorpioni del Mattino/i, contro
Balſamo nofirale , a fine di curare le ferite . Alle, Peſio , e tre/rm' .
volte l’oglio d’lpericon ſi coſtuma per farne Cli
iiieri contro la Diſenteria 4 ed in tai caſo 1 balia C L A S S E I.
comporlo ſemplicemente ſenza la Terebintina z P Iglia nel principio di Maggio d’oglío comune
e Zaffarano . di cento anni, o del più antico,che ſi pub ri
O G L' I O trovare libre trè, d’lpericon freſco in erba nianip.
.Del Sereniſ!. Gran Dura di Toſcano; 'trè . Si pone l’oglio in boccia di vetro d‘altrettan.
ta ca PKCÌtàÎCd infondili dentro l’lpericomalquan
Piglia d'oglio vecchio lib.r. Scorpioni prefi ne to prima peflo e chiudi la b0cca del vaſoze ponilo
igiorni Canicolarí libra una . mezo ſepolto in ſottiliflìma arena , eſpoſio al Sole
Ogni Coſa ſi pone dentro un vaſo di vetro , be. per dieci o dodici giorni continui:ſi fà bollire pol
ne otturato, e ii laſcia al Sole, per quaranta gior nel bagno marino per 24.0re,e ſi là la colatunco
ni continui, fi colano con eſpreſiìone, ed aggiun. forte eſpreflione .
gi Riobarbaro ſcelto, Aloe Epatico, Spica Nardo, C L A S S E II
Mura eletta , Zaffarano ana onc. r. Genziana z Piglia d’Ipericon, di Camedrio , di Calaminla,
Tormentilla, Dittamo Cretico , Biſtorta ana onc. di Cardo Santo ana manipolo uno: peſta,ed infon
meza . Teriaca buona . ed antica r Mitridato ana di nell’oglio ſudetto,e cuoci in bagno marino, Pff
ont'. due . trè giorni çontinui , poi cola', e ſpre mi,comes‘e
Le materie da tritoraroiſi triturano groſſamenñ detto .
te , e ſi meſchiano con il ſopradetto oglio 1 e di C L A S S E I 1 I.
nuovo s'eſpone ai Sole 1 per quaranta giorni con. Piglia di fiori d’lpericon manipoli trèa Peſh'
tinui, poi li cola, e ſi conſerva ſeparato dalle feç~ li , ed infondi nell’ogliu predetto, e cuoci nel'bz:
ele, in vaſo di vetro bene otturato . 80° marino o Per trè giorni continui, dopü ſPſffl"
'Facoltà, ed UfiÌ . per torchio, come prima , e così farai reiterando
Si èſperimentato controveleno mirabile. tanto l‘infuſioni de i fiori , trè . o quattro volte ſin0²
bntato, quanto preſo per bocca . Vale alle morſi tantoiche l’ogl io venghi roſſo come ſangue-Fatto
cature delle Vipere, Aſpìdi, e di quallÌVoglia ani queſto .
male velenoſo. Giova alla ſordità, ed altri difetti C L A S S E I V
dell’orecchio, al tremare, e ſpaſimo. S’adopra un Piglia trè manipoli di quei grani d’lpericon
gendonc ogni trè ore li polli, tempie, piedi,ed in. sfioriti , che ſono verdi .di figura ſimmaigianl
torno alla regione delcuore . d’orgio. nelli quali [i contengono, i ſe…: ,Pelialn
Chi vorrà impiegare nella preparazione di que. 6d irrorandoli alquanto con vino bianco, P"…h
fifoglio, ljacçurata diligenza, Che vi ſ1 cgſiuma in Billl°gü° P‘È‘Fîuwed Eſpqni al Sole nel ſol-'tip »a
0|
PARTE-TERZA'. 709
ſo,ſepoiro nell'arenaÃPer otto giorni continui,do Prefërva I e ſana dalla Re; e cla qualſivoglia'
pò ponilo nel bagno bollente per trè giorni con.. contagio , ungendoſenei uoghi comuni ogni trè
tinui. poi cola,e {premi nel modo ſolito; reiteran ore, e gl’Appeſtati l’ungeranno intorno a i Bubo
do con queſto ſeme, trë, o quattro volte l`infufio. ni , ed agPAntraci , uniti però con i’altre oppor-j
ni ſimili , ſino a tanto 9 che prenda colore di ſan tunica, cioè del vitro, e Chirurgia .
gue oſcuro. Dopo queſto . Giova alle febhri maligne con varuole z pet-:ci
C L A S S E VK chic, mcrbilli, oiitandolo,come s’è detto .
Figlia di SCQrdio freſco a di Calamento monta Romina-,e caccia fuori le pietre delli reni-ontan
m,Cen :aurea minore,Cardo Santo,Verbena,Dita done ilombi,il pettinicchio , lo ſpazio tra i geni.
ramo di Candia ana manipolo mezo,peſtas ed in tati , ed ii ſedere; ma nelle pietre della vefiìca.
fondi , e poni nel bagno per due giorni continui, s’adopra con la. ſiringa,v ſChìZzandqu in eſſa veflî.
*poi cola, e ſpremi come di ſopra ., ca; ma caldo .,
C L A S S E V l. i Alla palpitazione del cuore‘.` ſi ſperimenta vale..~
Figlia di Zed‘oaria,di Radich di Dittamo bian voliſſimo. Fà morire i vermi delcorpo,o ſcacciali
co , di Genziana', di Tormentilla., d’Ariſtolocia vivi, ungendone la bocca dello Romaco , il cum-e,
rotonda ana dramme trè:di Scordio freſco manip. polſi, e ſotto il naſozogni rrè ore.,e maggiormente
-nno . Peſi-a, ed inſondi, e poni nel bagno, per trè bevendoſene trè goccio nel brodo i Ha queſt'oglio
giorni continui, poi cola, e ſpremí . molt‘altre virtù ,` le quali 1 non ſi deſcrivono qui,
C L A S S E V 1 L_ perche le medeſime fi poſſono avere da molti altri
Piglia di Storace Calamita ,_ di Belgioino. ana xirnedii di minor ſpeſa, e fatica .,
dramme-ſei , di Bacche di Ginepro dramme quat Vien preſcrittoquì l‘og‘lio antico di cent’anni.,
`tro , di N‘igella dramme due ._ di Caſſia educata che non così_ facilmente ſi può avere, ed in quella
dramme nove , di Sandali bianchi dramme quat quant-tà convenienteiper la numeroſità di tanti
tro, di Squinantm di Cìpero a-na dramma una , e Farmacopei ,_ che compongono. quefio mirabile
meza. l'eſta ognicoſa,ed inſondi,e poninel bagno‘ oglio,onde Dezjo Forte, vuole,che lì poſſa fare_ con
per trè giorni continui z cola, e ſpremi ,i ſecondo, arte Foglio… equiparato all'antichiíſimosd il modo.
l'ordine ſuderro` a è queſto: &eci/’e, Olei oftimi lib.4.deflillzr in_ Cu..
C L A SS E_ V‘Ill‘-` (arbitri. 'Uitred, lutata [utofapienria , quod aqua
Piglia. trecento Scorpioni- vivi, raccolti- ne i exe-r_tjbla,quía {una eri!, ut per”; . Ma veramen
giorni canicolari , e ponili in una boccia di; vetro; te,che alt`ro,.è l'oglio di` cento anni, ſe non oglio,
ſopra le ceneri calde,e come ſudano, e ſ1 (lizzano,dal quale ſe n’è conſumata l’umidità inſita in cſ
gittali ſopra tutto l’oglio ſudettocfldo, iu modo,` ſo,.\ìcche l’arte poi,'fà queſtg ufficio, per mezzo de
che non ſi ſpezziii vaſo , chiudi ſubito la bocca. Lambicchi .. `
del vaſoie metri al bagno,pert trè giorni continuí,_
poi cola,e ſpremi: gitta via liScorpioni,ed inſondj` Daſh' Scargiom' Terſ'eflrr' .Î
neli'oglio le, coſe‘ſeguenti‘ ..
C L A` S S E I X‘ I L nome. di Scorpione ha; più figuificatima quì‘.
Pigiia, di Riobarbaro elettiffimo, di Mirrad’A; intendiamo lo Scorpione animale` terreſtre,del;
ioè Epaticoana dramme trè‘ z Spica Narda dram quale Eliano_ laſciò ſcritto coeìonrum nove”:
me doe,di Zaffirano dramma una,di ’Feriaca elet generaarceffi . Plinio (lib. 1 I. cap. 27. )anch’eſſo
ta,.di Mitridato perfetto ana oncia mezç Peſta, ed dice, in ”avi-m genoradeſcriftírffier colour-maxi..
inſondi , e poni a bagno per_ trè_ giorni , e poſcia. mèſuprrvacuorronde hà per vanovariare le ſpe
ſenza colarlo pià ſerbalo,come ſe iuſſe Balſamo., zie, per gl’accidenti delli ſemplici. colori,` Non efl
CL ASSE X.. _ſcirerquor mínimè exitialerpwziíxerìt, ſoggiun
A queſtîo prezioſo Oglio lo ho per Coflume agñ. ge l’iſteſi'o Plinio. Le ſorti delliScorpioni oſſerva
giungervi un’ oncia dioglio di Bacche di.Gine ci,ſono li cedrini,rofiì’ceneriziírferrugiuei,verdi,
pro, cavare Per diſtillazione ,, e L’ho ſperimentato., gialli,con coda negrawinoſizbíanchìm ſumoſi,che‘
efficaciiſimo.a_quanto.diremo . [Ono gl’ordinarii ;con quell-e_ nove ſorti, Eliana vi
Facoltà, adv/ò . comprende lo Scorpione alatoz ma Pietro Caffe/[a
Sims chi, ha- preſo tutte [e ſorti di veleno-pur (Ii 5.4.1” inſeéìirzér in‘ Antid.R_om.) pretendeche
che non ſiano corroſivi , e- ſpecialmente contro il lo Scorpione alato,non ſi debba connumerare tra
Nappello ſr è ſPerimentato ſicuro. rimediomngen le nove ſorti, e dice, trovarſene più di nove ſorti.,
done ogni trè ore il cuore , polſiv, e narichma Ioc bencbe Nicandro.- ne conobbe ſolamente otto ſpe
l‘ho ſperimentato-a darlo di più per bocca al peſo. cie , perche all’incontro Avicemra ne nu mera noa_
di mez' oncia r erieſce più che ſicuro . Chi ſarà ve ,i ſenZa quello ,` che ha (atte nodi nella coda ,i
, morſicato-da Cane rabbioſoſhagnióerpíae da qua come riferiſce Eliana ., Pietro Belloni-'0 , ed i RR,
lunque animale velenoſo ,. com’ anche punto da Frati Farnaacopei d’Ar—acalí di Roma. riferiſcono,
Veſpe, Ca-labroni- , Scorpioni ,, ſana ungendone iL che in Siria, ed in Damaſco ſe ne trovano grandi
luogointorno aìla morſicaturaze Pomu-Îevla regio quanto i Granci ordinarii; ma Eliana dice, tro
izc del cnore,e polſi,come s'è detto. Chi; hà ſoſpet varſene in Ethiopia tanto grandi, che Lac-arti:
to d’Cffere aV\elenatoin qualche convito 9 ſi pre Audio exp/eri , ó* alpi-dio”: r. è‘ vertici/[ir, Bla
ſervaMng-end‘oſi- il cuor-end í polſi.E buonoa leva éî/ſqm a omniqru Serfmtum generi ,, d"a ed Ari
re il VClcno dalle ferite, ſatte da armi. av Velenateo, ſtoti le (lib.7. hifi-anim- raf.: 9.) In Srytbia Mill:
ungendone eſſe ferite, ed itrè luoghi COMWÌ * to:. É‘ magno: Scorpio: rrfrfíri . L‘
l
DEL DONZELſiLI
7 ib' ,TEATRO FARMACE HT:
Li Scorpioni ſi generano dallo Scorpione , e na -di, ſarà bene alterare il numero ſinoacemore
ſCono ancora per putredine . Riferiſce il Caſh/10, più delli noſtrali . Nel comporlo ſi pub uſate l'1.
‘eſſerſi ritrovato due Volte in Roma i Scorpioni ſieſſa diligen'za accennato nell’oglio del Serenillì.
dentro l`ova intiere delle Galline , dice ancor d’a mo Gran Duca , circa alle condizioni delli Scorz
ver oſſervato lo Scorpione Acquatico,il quale Gio: pioni -
Baabino lo chiama Ragno Acquatico , vi è pari—
mente lo Scorpione Alato , mandatoli da Germa o G L l o
nia , del quale alcuni moderni hanno creduto che d i Lombrici terrrflri .
‘parlaſſe Nicandra , ſotto nome di Melìcbloro . Ma
trovandoſi 'tante ſpecie di Scorpioni . ſi dice do Piglîa di Lombrici terreſtri lib.meza: ogllod',
verſi pigliare quì li Scorpioni Fumoſí ordinariia Olive lib.1. Vino oncie a. bollano inſieme finche
che ſono li ſperimentati da noi, porche adopran— ſi conſumi il vino, ſtcola, e ſerba .
doſi quì dell' altre ſpecie di Scorpioni 1 reſta in Modo fi fà con l’oglio Roſato . invece dell’,
dubbio , ſe oprano a guiſa delli Fumoſi a contro oglio comune a ſi chiama Oglia Roſato Lombri-j
una ſchiera di maldcome dicono. P-im'o nota una cata . ,
velenoſiſſima proprietà dei Scorpioni, che hanno, Facolta , ed Uſo.
ed è di nuocere con la `loro morſìcatura , più con. Conforta i nervi raffreddati. ed èutile aldo;
cro alle donne, che contro gl’ uomini, e molto più lori delle gionture . Pietra Andrea Matti-iaia' av.
contro le vergini; mordono ordinariamente con viſa , che queſto oglio , non ſi deve Cuocere nei
la coda, gltſitando un veleno bianchiccio, onde Pli.
tegami con fuoco di Carboni . perche ſi abbrugia
,1;0zfgmpar amd/t in l'é?” eſt . Venenum ab íir can l’aglio, ed arreſtiſcono iLombrici; ma il vero
;lizlflmf/:ndí , Apolladorm
il medeſimo Plinio ambor eſi
. PartoriſCono z ſoggíunge
l’ova ,i covan. modo dic’egli UM.:- Diù cor-raP-Go.)èdifar10t
bagno mariano in vaſo di vetro bene 0tturato,per—
dole ſino che naſcono i Scorpioni , che ſono ordiñ. che così ſe ne ha la virtì‘, e nell’nglio cosidili
nariamente ſino ad undici; ma Pietro Crt/?Ella dico gentemente fatto , dice avervi ritrovato mirabil
averne poſto uno aſſai grande , dentro d’un vetro, giovamento ne i. dolori delle Gatte calde , ongen
e dopo alcuni giomi no vidde nel vetro 2 I. Scor. do prima con l'oglio il dolore , e poi impiaſtran
pioni piccioii , e bianchi , e quattro, o cinque ſia. dovili ſopra i vermi già cotti , peſti ,incorporati
,vano attaccati alla madre , gl’ altri caminavano con ugual peſo di Cecho di Litargirio.
per il vetro , nè moleſtavano, nè erano moleſtatì
dalla madre , onde ſi dice eſſer favola a che ſono , .Delli Lombricí Terre/Iri
doppo nat-i , diſcacciati , ed eſſi per eſſere in gran
numero uccideſſero la propria madre . Sì chiamano i Lombrici, vermi terreſtri,e ſono_
Dioſcuri/le dice , che lo Scorpione terreſtre. ſia cogniti a ciaſcheduno , onde perciò , non ammet
rimedio alle ponture fatte da eſſo medeſimo,quan tono altro diſcorſo .
do vi li trita crudo , e ſi applica ſopra . La cenere Dioſcori/le (lib.2.cap.69.) dice,c`nei vermi deli
, delli Scorpioni abbrugiati vivi ,- ſi dà utilmente a la terra tagliati minuti , ed applicati, ſananolo
coloro , che non poſſono urinare, per cauſa di re ferite de i nervi, e cotti con graſſo d‘Oca,s‘inlltilla
nella , o di pietra nella veſſisa . Oioraodoſì ſpeſſo dotto graſſo utilmente ne i difetti dell’orecchie.
lo BiſilíſCO , erba , dicono , che facci generare lo lo hi) laVati i Lombrici con vino , e poi poſtoli
Scorpione nel capo,rli che ne ho poſto licaſi ſegui ſoli in una boccia di vetro, bene otturatamſcpol
ti, di ſopra al capo del Seme dell’Alfelengiemiſch, tala nellí noccioli di Olive . che rimangono dopò
Parte Seconda foglio r yo. ſpremutone l'oglim ſ1 convertirono in un lícor vi~
{coſo , il quale ſecondo anche dice il Matthìcli,
O G L I O conſolida le ferite de i nervi, e delle budella-La
di Scorpioni di Maſac polvere, delli Lambrici bevuta al peſo di una
dramma con acqua di Marrobiom di ,Aſſenzohgiofl
I fà con venti Scorpioniapìù e meno in due li va al trabocco del fiele .
bre d‘Oglio d’Amandole amare , e ſe inſola Pierro Poteri” ( Farmacapea &parigicml pone
per un meſe , dentro un vaſo di vetro bene ot. l’acqua di ver-mi della terra diffillaci perſe ſoliin
turato . vaſo di vetro , prima ben lavati con vino, edite
~ Faro/;3 , ed Uſi; . che giova a i Tiſici,ferma il ſangue,provocai me
France la pietra dei reni , e veffica, e la caccia ſtrni r ed apre l’oſiruzzioni z uccide i vermi dei
fuori , ongendoſene i lembi, ſotto nel canale della Porti , econferiſce alle ferite intrinſeche : ilcla
-Verga , peritoneo , o pure ſiringato dentro la parimente opera la polvere fatta di effia ſecciſi
.verga .‘ ' ' nel forno . .
Sono ſtato alcune volte perpleſſo nel veder quì Un lombrico vivo, legato ſopra il panarícfflr
'reſcritti ao. Scorpioni , a tanto oglio : ma dopo, volgarmente detto Punticcío , laſciandovgloſtflifl
che hi) letto in Pietro Bel/om'a, Cflſtello , e Frati ſino a che muoia , dice Farai-elſa che guariſce dal
Farmacapei d’Ararelz' di Roma , che in Damaſco detto male .
-ſi trovano Scorpioui groffi come granci cli fiume,
ed eſſendo la ricetta opera di GiazMeſae nativo di
Damaſco,mi ha tolto il dubio della pocaquantiti;
perche poi quì non ſi trovano _Scorpioni così gran:
l
03114
I’ ‘AI R T E -r- e? a‘ z A', f…:
ſw_ - i ._
di Formiche vive , Semi d’Ei-ùè’a. ana' quanto ci‘
v‘ññ‘L-.Î di Volpe di Meſue . piace , meſchia contundendo , finche ſi facci quali
paſtada quale poni in vetro,ed eſpongaſi lungamen?
Iglia una Volpe intierſhe ne ſiano cavata l’in; te al 50]@ 1 finche appare oglioſa 5 ſi cava l’aglio
teriora , ſi pone a cuocere con acqua di fon per torchio 1 e ſerbalo per Balſamo Venereo.
te, ed acqua marina ana ſeſtario uno, oglio antico Se con queſto oglio ſi ongeranno le piante deî
chiaro, ſeſtarii due, e mezo, ſale oncie trè . Cuoci piedi , e tra i teſticoli, e nel peritoneo , eſcita la.
' con fuoco lento , finche ſi conſumi l’acqua 5 dopo libidine, anche nelli maleficiati.
poni in un vaſo la Volpe cotta, e gittavi ſopra ac In Orióflſio , appreſſo Aezio, ſi legge .Preſſione-nr"
qua comunemella quale avrà bollito Aneto,e Thi ( che è la Lacerta `Calcidica ) uſtum, guàm tenniſ—
W‘ñ‘: m0 ana manipolo uno , erba Aneto , e Thimo ana jim! Cantet-ito, deinde 01mm ”Fundítm atque ex eo
" libra una . Gucci Come prima ſino alla conſuma magnum digimm dextri pelli: :'mmgito, ó" coito,
²°*"ñ-l-j zione dell’acqua , cola , e ſerbalo netto dalla reſiz ubi *vero a coit” ceflhre 7181i! , dígítmn ipfitm ab
:lie: denza . Im'to - Plinio anch’eſſo ſcriſſe: Cinerem Siciliani.:
Facoltà , ed Uſo. [intime-m0 iii-voluta?” , in fini/?ra manu, Valter-?m
Vale efficacemente alla Podagra, ed a tutte l’ai ſlimulare : fl tramfèratflr in rlextram , iu-z'
Éèaizz tre giunture, che dogliono , al dolore delli reni, e Libero .
ilm.. dorſo . ’ Delle Cantarelie ſe ne compone oglio con me-Î
:2:0: L’ acqua qui preſcritta , ſi giudica in doſa di ſchiarvi fiori di Gineſtra ;parimente un certo ta
:225m minuita,quando ſpecia-ìmcnte la Volpe ſarà gran le ſe ne ſerviva per onzione , per eccitare al coito;
*de . Il ſeſtario s'intende di oncie 20.:*l più Meſtre mà l’eſſerſi veduto ſeguire molti Cattivi ſintomi
fix, nomina quì L’erba Alaſech ,e Giacomo Sil-.via l’in dall’uſo delle Cantarelle , e fin anche la morte, lià
3227:! terpetra lſopo , ma dovrà pigliarſì l’Ortenſe , che fatto reſlare il corſo, nell’uſo della Medicina, di sì
:~—. propriamente ‘viene ad eſſere il Thimc, chiamato utile medicamento . ‘
im. ~ anche Aſce . ' Ma l’inganno conſiſte , che molti Medici ínav-Î_
5.. Paolo Egínetfl cuoce nell’oglio la Volpe viva , vedutamente, ſeguendo il ſentimento degli Auto..
Meſa” però parla chiaro,che la vuole morta-Donà ri Arabi , ordinano , nell’adoprare le Cantarelie ,
i; però pigliarſì nel tempo della vendemia ,.v perche che ſi levino via l’ali , il capo , ed i piedi di eſſe, le
PLN molto graſſe, notrendoſi di uva:. quali parti non ſi debbono in conto alcuno ſepara-_
re dalle Cantarelle , perche ſonoi‘l vero Antidoto,
o_ G L I o 4 che hà dato la natura contro del loro medeſimo ve-ſ
di KANE di Meſm’, ~\ ſeno; onde l’avveduto Vecchio Galeno dava le
Cantarelle intiere, perche, ſoggiunge il Matthioliz'
Iglia di Rane acquatiche liban’eza , Oglio Se ſapeva, che così facendo, portaVano ſeco la :ſeria:
ſamino ſeſtario mezo . Si pone l’ogiio , e Le ca contro del Veleno lor'o medeſimo.
~. Rane in vaſo di verro, e ſi ottura bene o e ſi cuo
co con fuoco lento , finche ſi cuocono le Rane, ſi o G L I ' o ’
5.91a, e ſi ripone ſeparato dalle ſeccie. d’Apparice, chiamato della Spagnuola.`.
Facoltà , ed Uſo -
Conferiſce alli dolori artetici , cd alla podagra Iglia divino bianco generoſo , oglio vecchio;
' calda , e ſi auge alla fronte , ed alle tempio nell’ quanto più ſi può avere ana libre trè, foglie,~
infiammazioni , ed incendii delle febbri ardenti, e fiori d’ipericon lib.meza, Cardo Santhaleria
_e vi concilia ſonno . na, Salvia domeſtica ana oncie quattro, Terebin-fl
tina chiara Veneziana libra meza , Incenzo ſcelto
i o G L I o oncie Cinque , Mirra oncie trè , ſangue di Drago
"'ſi di Vipera' (ſi Meſi/e . oncia una , ſi compone ſecondo l’arte . Dopo cola-3‘
to s’cſpone al Sole per dieci giorniÈ
Piglia di Vipere lib.:. Oglio Seſamino ſeſtarío facoltà , ed ,ll/ii.
_uno a e mezo . Si cuoce come l’ogl‘io di Rane. Giovaa tutte le ferite del capo, a tutte le pia
i Fauſt-ì , ed "Uſa. glie , e ferite dell’altre parti, ancorche penetranti.,
‘t' . Purga i vizii della Cute, e ſana. l’impetigini’. Per le ferite d’Archibugiate è grandemente profit..
I tevole. Soccorre a-tutti gl‘apoſtemi, o tumori Praz:
.a . _ocuo Dl FORMIGHE . ter uaturam , con meraviglia grande . All’emor ‘
roidi è tanto proficuo, che ſana ogn’uno,che l’uſa.'
È' ` [glia di Formiche alata oncie due,Òglio d’Oli.` E medicamento utile in'tutti i morbi articolari,e
*“5 ve mature oncie otto . Si macetano per 40. cura tuttii cancheri.
giorni in vaſo di vetro , ottimamente ’chiuſo, ed Si trova un’altra deſcrizione dell’oglio d’AppaJ
,1 eſpoſio al Sole in tempo d’Eſlate, poi ſi cola. rice , poſta da Alberto Stecchino con una libra di
È" Facoltà , ed ‘Uſo . frumento , con variazione d’alcuni ingredienti;
:J Scalda i genitali raffreddati, e ſtimola a gli :1p-~ ma noi ci ſerviamo della preſente , come più ge
pctiti Venerei , ongendoſene i luoghi inter mmm, nuina, deſcritta da Giovanni rl’Ongioír, Franceſe,
il quale riferiſce,averla avuta dall’Autore proprio
<5" t? tes' o e tutte le borſe de i teſticoli . il ſeguen
te oglio di Formichc ſi è ſperimentato più attivo. di eſſo , che perciò ſi conduſſe in Madrid di SP3:
Adriano Minficly lo prepara come_ ſegue f figlia gna 7 dove il Medico Apparice viveva a e medica:
. va‘
;ia TEATRO FARMACEUT. DEL DONZELLl
va con queſt'oglio, tirando a ſe l’univerſale mara l’oglio,dove ſi ricerca che rimanghi imita-.il qual
vigiia dell’ ecc-elſe prerogative diqneſio medica avvertimento fù anche accennato dame, poco ſg
‘mento, a ſegno tale, che l’ifleſſo Monarca ne volſe nel trattato dell’ogli in genere in queſto Teatrc
la ricetta , iacendo riconoſcere l'amore con larga ed Io per tua commodità voglio di nuovo tcplíca
munificenza . re quel che inſegna a queſto propoſitol‘anteſig…
no Galemxhe dice: Parrò ſuflirit tantulum ag…
OGLIO aut "aim' admiſcereflnantflm coqumdu totum …i
Teli-zo, 0 di Fini greco . neſcat .
Alcuni riferiſcono d’aver veduti alcuni teſii
P Iglia di Fien greco libre cinque,Calamo odo.“ che mettono quattro libre d'oglio 1 in vece di ſe;
rato libra una,Cipero libre due, oglio libre ma ſono poco ſeguiti. (Manto all’oglio ſi PUB ſu
nov*: . Si macera per ſette giorni, meſchiando trè ſtituire il comune, iu veCe del Seſamiuo, il cui ſe
yolte il giorno-poi ſi ſpreme, e ſi ripone . me qui è chiamato Giurgiolea .
Facoltà , ed Uſo . (Manto alla pratica di comporlo ſi ricorda
Hì virtù di mollificare, e di maturare l’apoſte cheè d’aſſoluta neceflìtà cuocerlo nel bagno ma
me , vale alle durezze delli luoghi ſecrcti delle rino,altrimcnte rieſCe di niun profitto .
Donne.S’applica diſotto alle Donne-,che iientano
a partorire, quando per eſſere uſcita l’acqua,reſta O G L I O
no per ciò aſciugati i luoghi di eſſe Donne o e di Coflino di Meſi”
più giova alla gonfiaggione del ſedere z mondifica
la farſarelia,e l'ulcere del capomhe fu migano:Me [glia di Coſto amaro ouc.due,Caflia aromat`
{chiaro con cera vale alle cotture , ed alle bugan.. ca onc.r .cime di Maggiori” onc.0tto, vin
cie , chiamate quì Speroni , perche vengono nel odorifero quanto baſta,col quale s’infondono.pe
Piede, dove ſi mettono i ſperoni . Leva le macchie due giorni, Oglio Seſdmino lib. rrè. Si fà cuoce]
della faccia , e metteiì ne i belletti , per far luſtra come l’Oglio Nardino per ſei ore continue .
la .faccia . Facoltà , ed Ufo .
Scalda , apre l‘oſtruzzioni , conforta i nervi i
O G L I O muſcolij tendiziid ligamenti, lo ſtomaco,il leg`
Nardino di Meſa”. to, icapelli: ritarda la canizíe, e fà’ buon odOre,
colore nel corpo umano .
Iglia di Spica Narda oncie trë , Maggiorana Molti autori ſi ſono aſtennti di rraſcriverel’C
Oncie due, Ligno Aloè,Enola,folio Indiano, glio Coſtino nei loro ricettarii, per l'impoſſihi
,Cala mo Aromatico,foglie di Lauro,Cípero,Squi tà di rinvenire il vero Caſio , che ora preſenzia
-nanto,Cardamomo ana oncia una, e meza . mente ſe ne trova del verillimo vin Copia gra…
Si peſtano groſiàmentefl: ſe li gitta ſopra acqua, della qualità appunto , che lo deſcrivono i buo
e vino ana quanto baſtano,0g.lio Seſamino lil). 6. autori, ed lo hò poſto al ſuo capo la figura , on
Si cuocono in doppio vaſo,per ſei ore,ed ogni ora ceſſa il timere d’adoprarlo imperfetto , pere
_fi agizano le materie nell’oglio. Si cola,e ſi ſerba . ogni debbole Farmacopeo lo può componere p:
Facoltà , ed Uſo . ferramente. Circa la pratica di prepararlo ſa
L'Oglio Nardino, per i ſuoi innumerabìli gio i’iſteſſa dell’ Oglio Nardino , con i medeſimi a
vamenti, vien chiamato Oglio Benedetto , giova vertimenti .
ſpecialmente a rurte l`infermit`a fredde, e ventoſe La Caſſia Lignea hà ſimilitudine con lo Sr
de inervi,ſtomaco,fegato milza,reni,veffica,e ma teragio Indo della prima ſpecieied in tutto ſim.
trice. Conferiſce al dolor dell’orecchio ventoſowil alla Cannella , ed hà odore, e ſapore di Garofai
dolor del capo , ed emicrania . Fà buon Colore ,e aromatico , e volgarmentc fichiama Canne]
buon odore nel corpo . Garofanata . ~
Mefue deſcrive trè modi di fare l’Oglio Nardi~
no, ma queſta preſente ricettaiche è il ſecondo, ſi OGLlO Dl CAPPARI.`
coſtuma più frequentementeſſopra della quale al
cuni autori pretendono,che per Xíloalae; appreſſo P Iglia ſeorze di Radiche di Cappari oncia ui
Meſa: ſ1 debba leggere Xi’lnlmlflzmíz ma non è Seme d'Agnocaſto , Spaccapietra , .Cipe
ch aro, ſiLCiie reſta in piedi il Xiloaloer, che infe Scorze , e foglie di Tamarice ana dramma-due”
riſce Legno Aloe . glie di Ruta dramma una . Aceto di vino bian
L'aver dttto Meſa: quì acqua ,' e vino, quanto Vino bianco odorato ana oncie due . Oglio ant
baliauO, rà cauſato varie à elorbitante , perche lì libra una . Si contundono groſſamente o e lì n
trova chi ne piglia ana oncie otto, altri ana libr ſchiano Cnn l’aceto, e vino, e poi ſi cuoce ogni*
e lYlvO ad ana oizcie quindici,il che io giudico do— ſa unitamente con l‘Oglimfino alla conſumazíi
ſa loverchia,percl:e qUantunque voglia Meſueyche del vino, ed aceto .
?ng Nardino bolla ſei ore I ad ogni modo cuo Facoltà , ed Uſo.
ccnoc-ſi in doppio vaſo,ben occur-ito, poco, o quaſi " Scalda moderatamente, e riſolve, attenuaaffl
meme lì ccnluma del licore,e vulendolo ſeparare, liſce le materie, che ſono nella milza, e la conl
come dice doverſi fare Pietro Caffe/Io ſ Antidot. ta . Vale anche allo ſcirro , ed ogni oſtmzzian
Lam-m., tutta l cſſxnza degl’ ingredienti ſe ne và eſſa milza .
E…“ con 1'acqua,c yjno, rimanendone defiituito L’Oglio _di Capparí è ricetta magiſtralei e f‘
tro
PARTE TERZA*: ſtai
Ov G L I O
trovano variare deſcrizzioni a mà quì ſi coſtuma
la preſente. WntO.alla cottura di eſſo doverà ſar: Del Serendfirna Gran Duca di Toſcana
ſ1 a bagno marino. [Îer la Spafima .

OGLIO DI CASTOREO. P lglia di fiori d’lpericon lib.r.Oglio antichíſ- ‘


ſimopoi
lib.lì lſipreme
r. Si pongano al alla
Sole colatura
per alquanti‘
giorni, ſorte , ed ſi ag
Iglia di teſticoli di _Caſloreo oncia r.Vino ge
neroſo oncie due , Oglio comune antico on giunge un’altra libra d‘lpericonſſerebintin a on
cie dodici . Si polverizza il Caſtoreo , e bolla ogni cie due , Vernice granoloſa ,- cioè gomma di Gi—
poſa in doppio vaſo,finche ſi diffipi il Vinodi cola, nepro , Euſorbio , Caſtoreo ana dramme quattro
g ſerba . Zaſſarano dramma una. Lombrici lavati convino
Facoltà, ed 'Uſo e bianco manipoli duc,e ſacciaſi ſecondo l’arte.
Conſeriſce al tremore , e dolore de i nervi, e Facoltà , ed Uſo .
'delle giunture, e giova a idiſetti dell`udito . Cura le ponture dei nervi, e delle parti nervo-l
Si trova l’Oglio di Caſtoreo compoſto , il quale ſe , adoprato caldo . Scioglie le contuſioni degli
giudico inſruttuoſo a traſcriverlo quì, perche del articoli , e li tumori pitnitofi .
Caſtoreo appena ſi può dire , che ne conſerva il
nome , perla picciolezza della doſa di eſſo , che a 0 G L I O `
libre quattro d’oglio i non traſcende le due dram De] Grim Duca di Toſcana Per lo Stanza”.
Ee :
O G L I O [glia di Maſtice oncie ſei . Noci Muſchiate Q
De i ”è Pepi di Meſue . Garofani ana onc.quattro, Sqirinanto, Maco
una oncia una , Legno Alec oncie cinque , Oglio
P Iglia dei trè Pepi ana oncie quattro , Ghíanñ' di Maflice di Meſue lib.due. Si polverizza ogni co
da unguentaria , cioè ſemi di Ben oncie ſei, ſa ſottilmente , e li pone in‘un orinale ben coper
Radiche d’Apio , di Finocchio ana dramme trè, to, e ſi (‘llgcrlſCc per nove giorni, poi fi cuace pei;
e meza :Sagupeno , Opopanaco , ed Agarito ana bagno marino, e ſi Cola ,
dramma due,e meza: Turbit dramme dodici,Gen, Facoltà , ed Uſö.
gevo dramme trè : Cime d’lſopo freſco,cioè Thi Hai forza inſigne di ſcaldure il ventrícolo , din'
mo,che anche IſopoOrtenſe vien chiamarmi: ſoglie ſcutendonc il fiato , e roborandolo . Se ne ungonq
di Ruta ana manipolo uno. alcune gocciole allo ſtomaco .
Si contunde ogni coſa , e ſi cuoce con lib. 24. *JA-t.
.L.
‘d’acqua , finche ſe ne conſumi la terza parte , e vi 0 G L l 0 A
i‘ aggiugne oglio di ſemi di Ricino emme due, .Do i KR. Padri di Sem Benedetto
cioè oncie dieciotto , e fi fà bollire ſino alla con contro i Vermí.
ſumazione dell’acqua. Si cola, e ſerba ,
ſſ facoltà , ed ‘Uſo ,
[glia animelle d’oſſa di Perſiche o Amandole
Si è ſperimentato all’infermità fredde de i ner. Amara, Scalogne , Vermi terreſtri ana lib.
(vi,cou.e ſono la l‘aralilia , ſpaſimo , toi-cura , …3. meza, Genzinna manip.cinque: Dittamo bianco ,
more , e rilaſſazione. Conſeriſce all’ Epileſſia . Radici di Fraſſino , di Gramigna , d’lmperaroria,
ſciatica , e dolori delle gionture, dorſo, e colica,ed edi Peonia, Frondi di Rovo, Zedoaria, Zafferano
apre l’oppiîa‘rioni o e conferiſce con gran giova Calamo Aromatico, Garofani, AloeiGalbano,C0~
mento alla matrice z. e la ſcalda, e giova contro la loquintida, Gengevo, Noci muſchiate , Cinnamoñ
ſua umidità. Giova ancora al dolore , e freddez mo o Pepe, lncenzo , Carpobalſamo o Coralli roſſi.
za del ſedere, al dolor dc i reni , e veflìca, e frange ana onc.2. Teriaca eletta onc.7. e meza . Menta,
1a pietra. Aſſenze , Abrotano , Centaurea maggiore, Foglie
Si trova confuſa in Meſue la deſcrízzione del, di Perſico , di Porro, d’Ancto, di Piloſella, d‘Ori
1’Oglio de i Pepi , per colpa de traduttori, i quali gano, di Piantagine, di Ruta,di Marrobio,d’^pio, _
in vece di Balani , che ſono la Ghianda llnguen— di Lauro , di ’l himo , di Salvia , e di Camedrio e
taria, pongono Mirabolani, che ſono freddi, e ſocq Roſmarino , Santolina , Maggiorana , Beconica ,
chi , ed operano tutto il contrario di quello , che Scorze di Granato,d`Aranci ana manip.mezo,$e~
promette la riCetta di eſſo oglio de iPcpi . I Raw. me d’Apio,di Portulaca,di Piantagine,di Porro,di
rendi Frati Farmacopu' d‘Arace/í notano queſt’ Sementella, di Cotogno, di Finocchio, di Cavoli,
altri errori nella ricetta antica, e ſono, che per ſe _di Petroſello, e di Lupini , Segala, cioè Germano,
me di luſquiamo ſi deve leggere Ammoniaco,e per Fagioli Rolli, Bacche di lauro ana onc.ſei :Corno
l’oncie dei trè Pepi , ne Vogliono tante dramma, di Cervo abbrugíato one-trè , Fiele di TOro oncie
_e per Tapſìa intendono la Caffia Lign-ea . Noi ob ſci = Aceto ſortifflmo libra una: Oglio di Malllcer.
biamo ſeguito quì la ricetta corretta da Guglielmo Oglio l’etroleo , di Lauro, _e di Spica ana onc.ſei :
Rondulezio , che è la quì propoſta , e Ci èriuſcita .Oglio antico lib.”. e mcza . Si pone in potrem
ſempre profittevglez aione, e ſi manipola ſecondo l‘arte.
Facoltà, ezl 'Ujò .
.t-íì Vale per ſar morire, e diſcacciare i Vermí ma
iv" raviglioſamenteSe neungonoi luoghi ſolitiicome
ſono l’obellicolo,polli,e lontanella della gola
Sss t
'in‘ *rem-ro' FARMACEUT. uzcuonzeetr:
Si diſpenſa queſt’oglio quì delli RR,- Padri di Pettorale , perche il fuoco gugliardo, li toglie que:
Sa” Benedetto nel Mona/Zerío di San Severino , ed ſte facoltà 5 e la Corteccia li comunica la ſua natu
è tanta l’efficacia di eſſo , che vi concorre la mag. ra ſtitica , ſopra di che il peritiffimo Mattbialila.
gior parte di queſta Citt‘a . la quale ne itempi an ſciò anch'egli avvertimenti reconditi , e ſpecial;
dati aſſegnd al Menaſterio predetto una rendita di mente sù la qualità del calore lenerpercheriuſch
80. ſcudi l’anno, in contribuzione della ſpeſarche do l’oglio abbruſtolato. ſi giudica , non ſolamente
vi corre a compo‘rlo- In Veneziardice il Melia-bio, infrutcuoſo, ma formalmente dannoſo.
che' vien anche compoſto da i medeſimi Religioſi
_del Monaſterio di Sun Giorgio Maggiore . O G L I 0
.D'Amondde Amare .
0 G L I O
.Di Zafferano di Maſac Si cav‘a per Torchio , nel modo, clies’è detto
farſi quello dell’Amandole dolci.
Iglia diZaffarano, Galamo Aromatico ana Facolta‘ , ed ’Uſo .
oncia una, Mirra dramme quattro,Cardamo Riſolve , e diffipa iflati , anco nell‘orectliie;
mo dramme 9. Qìeſti s‘ infondono per cinque e giova al riunito, cd Udito díffiCílerlenìſce l’aſpe
giorni in Aceto , fuor-che il Card-:mamo , il quale zizà , e mitiga il dolore de i nervi , apreiluoghl
vi ſi ponerà nel ſeſto giorno , e ſi fanno ſtare ſino al . oſtrutti , molliſce le durezza , eleva il panno delz
ſettimo giorno , nel quale v’aggiungerai d’Oglio la faccia ,
buono lib.una, e meza , e ſi cuoce ogni coſa in ba
gno marino,ſino alla conſumazione dell’Aceto. O G L l O
Facoltà , ed ‘Uſo .Di Semi dile.
Conferiſce al dolore de i nervi , li conforta , e
leniſce la loro durezza - Giova allo ſpaſimo i ed al Si fà come l’oglio d’Amandole dolci :ma ſenza

dolore della matrice, e fà buon colore. fuoco. Facoltà , ed Uſo ,
_
Apre l’oppila210ni,gìova al ſibilo,e dolori ddl"
'.ſi.;
'_ñ—. _n-. O G L I O orecchio, ed alla ſordità, mollifica le ſcrofole, ela
Di Maffi” di Meſure , durezza del fegato, e della milza, giova allaſrcd
dezza de’nervio e dalle giunture , allo ſpaſìmo, ed
P Iglia d’aglio Roſato one.; a- Maſtice anatre, all’artirride: corregge la morſea, e la pellegealia.
Vino bianco oncie otto ( in altro teſto oncie le cicatrici,e le lentigini ;Bevuto ſolve il ventre,
quattro) ſi cuoce in bagno marino a finche ſi con ma nuoce allo ſtomaco .
ſumi il vino -
1-‘droit-ì ,‘ ed Uſo - .Del Br” J
Corrobora il cerebro , nervi , gionrurc, ventri
'colo, e fegato: leniſce i tumori duri,e ſeda i dolori. ll Ben degli Arabi ,è chiamato da i Greci Bo;
Meſzle pone due deſcrizzioni dell’oglio Maſtici. Ian!” Mgrepjîco, cioè Ghianda li ngnentaria,e da
no , queſta quì propoſta , che è la ſeconda,è la più Plinio Mirobalonum, cioè Ghìanda adorata .
coſtumata . Appreſſo gl‘Autori antichi,ſi trova variatamë
te deſcritta queſta piantazma trai moderni.ſide.
O G L I O ve ſerbare molta obbligazione al Signor Tobia Al
d’Amondoſe dolci di Meſa!, díno, con il quale , e _con l’autorità dell’Emilia!—
tiflimo Cardinal Farneſe, fi gode da i virtuoſi l’a
[glia d’ Amandole mandate da ambedue le ſpetto della vera pianta del Ben, nel curiolìllímo
ſcorze , quella quantità, che ti piace, peſtale Orto di eſſo Eminentiſſimo in Roma, nata ivi di
molto bene , e ſaune paſtoni , e laſciali iu luogo una moltiplicità di eſſi frutti , fatti ſeminare
caldo circa cinque ore , poi di nuovo peſtale, e ca dall’Aldino , onde poi ne compilò un libro unita,
vane l’aglio per torchio: overo peſta l'Amandole, mente,di tutte _le piante peregrine,che col‘a ſi Col*
ed impaſtale, dentro un Vaſo a modo di paſta,e 1a tivano , il cui titolo è Exaſh'ffima deſcriptio Rai
ſciale in luogo caldo , gittandoli ſopra un poco d’ riorum quarundflm I’lantarum, qua continenti’:
acqua calda, e poi cavane l’oglio per il torchio &om-e i” Harro Farnejîam , dove potranno ſodis;
Facoltà , ed 'Uſo , ' farſi a pienoi curioſi di queſta rara materia,
Leniſce l’aſprezza della gola , del polmone , e
dell’altre parti eſterne , e corregge ogni durezza , O G L I 0
e ſeccirä delle gionture o edegli altri membri , e ,Di Semi di Poſta-nero.~
però ingraſſa , e giova all’Ettici : accreſce il ſeme,
e giova ancora all‘ardor della Vulva , e dell’urina, Si cava da i Semi di Papavero , per eſpreſſione,
gittandovelo dentro . E utiliiſimo alla toſſe ſecca, come l’oglio d’AmandoIe dolci . 'ci'
bevendone a poco apoco con Zucchero,ed ougen— _Faro/tà , ul ‘Uſo . , Hu
done le coſte , Impíngua, leniſce l’aſpera arteria, mitiga l’aſ
Si doverà avere molta cura,che l’Oglío d'Aman; dore delle fabbri, e concilia il ſonno . dc
dole dolci ſi cavi Con fuoco piacevoliſiìmo , e dal Si trovano appreſſo l’Antidotario di Mefil'duf V3
l’Amandole,ſcorticate da tutte due le ſcorze-,come deſcrizzioni d’oglio Papaverino , ed è 11mila ‘1“’ [il
inſegna Monte; altrimentc non rieſce` lenitivo, ne deſcritta , e l‘altra fi_ fà da i fiori di Papaveri* n‘l
nodo david-159 2 " ` ‘ì ì .02W i"

-—-—.n
.. Y R ÌT E TERZA”) ’rìî
zione foſſe l’adoperata ‘dal Certoſa in ſimile ma:-l
O G L' I 0 le de Vermi o il che ottenne corteſemente , dalla.
Di Semi di Iurquiamo; munificenza di quel Signore , come ſi vede nella
ſua lettera regiſtrata dal Matt/”'011, nel primo fo
'il modo di ſar I’ ogiio de i ſemi dijusquiamo glio del ſuo .Dioſcuri-le con i’ altre molte ſue cus'
è di cavarlmper eſpreffione come,quello dei Semi rioſità.
di Papavero .
1-‘ acoltù , ed ‘Uſa . 'O G L I O
Soda i dolori in qualſivoglia parte del corpo; Di Semi di Senape.
;agro ſopra la parte offeſa .
I cava per torchio nel modo ſudetto,e ſidoverä
OGLIO DI RIClNOÌ gittare dell’ acqua calda aſſai nel ſacchetto"
dove averai poſtoi ſemi della Senapemel punto di
Si cava da i ſemi di Ricinomel modo di quello ponerli ſotto il Torchio, a fine di facilitare l’ope
'd’Amandole dolci . . ' - razione,e caVarai acqua, ed oglio , che ne farai la.
Facoltà , arl ‘Uſa . ſeparazione con l’Ombuto di vetr0,o altro ſimile.
Diſſolve le ventoſità graſſe , affottiglia la Hem; Facolta‘, ed 'Uſa .
ma viſcoſa , e conferiſce al dolore dello ſtomaco. Conferiſce a i dolori freddi,all’obblivione, ed al.
dell’inteſtino Colo,ed lleo. Conſeriſce all’idropi letargo 3
fia,unto,o bevuto,o pure poſto rie i Cliſtieri. Vale
ancora a i dolori dell‘orecchie » Del SEMI" Î

L. Del Rici!” J LA pianta del Senape è volgare,che perciò nonÎ


accade farvi ſopra diſcorſo alcuno; ma non
Il Ricino, chiamato dagl’Arabi , e Mauritani, potrò tacere, in grazia de’curioſi, quel,che riſeri.
Z‘bcrua , vien nominato da i Greci Cin' , e Croto”, ſce il IRA/Mao (Relazione del Regno del Cile,ca}7.2.)
da. Meſue Gramlm Regìum , da altri Catapuzia d’O'uagÌìe, Che nel Regno del Cile naſce la Senape
maggiore , e da alcuni altri BOtanici Fio”: blf'er, ſpontaneamente in molta abbondanza, e creſteaed.
nali:. ingraſſa tanto , come un braccio , e tant’alta , e
il ſeme ſolve veementemente il corpo , ed eva. frondoſa a che pare albero ,e dice aver caminato
bua la flemma,e le materie dalle giunture,ma ab molte miglia, per campi di Senape, tant‘alta che
biaſi riguardo' nel ſervirſene , perche ho veduta, ſuperano un uomo a cavallo , ſopra li quali fanno
che la ſua violenza è così grande,che hà moleſta li nidi gl’uccelli a de quali parla il Santo Evange
xo _ſin anche le perſone molto_ robuſte . lo: ítà,ut wlan-er Celi waiant,ó* baèitmt ig n53‘
_mir ajax .
O G L I O
.1 › Di Semi di Cedro, ._ ’ J‘n o G L’ 1 o
Di Roſſi d’Or/a di Meſi”:
[Li—eſt’ oglio ſi cava parimente per eſpreffioné
'da i ſemi di Cedro mondati,come l'aglio d’Amanz Iglia roſſi d’ova leſſate num.; o.in circa,rom:
dole dolci . pili con le mani, e ſrigili in ſartagine con
Facoltà , ed zzſh . quCQ mediocre di carboni , muovendo di conti
Conſeriſce a i doiori,e tumori articolari,f`ran nuo, finche s’arroſiìſcono , e ſi riſolva da elli l’o
'ge la pietra de i reni,e veſſica : Ne i tempi peſti glio,ſi preme con due cucchiari di legno,e cavarai
lenziali ſi è trovato aleflìſarmaco inſigne, uccide l’oglio abbondantemente .
i germi, tanto bevuto, quanto ontato . ll ſecondo modo: piglia roſſi d’ova-lcſſate , ſ1
fanno macinare con mola, poi ſi malaſſano, come
O G L I O s‘è detto nel capo dell’ oglio d’Amandole dolci‘,
.Di Semi di Cologm'ntidal ecavarai l’oglio . Il terzo modo , è di diſtillare in
lambicco , come ſi è detto doverſi fare l’oglio di
La manipolazione dell’ Oglio dei ſemi di Co o
loquintida , camina per via d’eſpreſſione , come Facoltà , ed ‘Uſo .
quella d’Amandole dolcisma quelli ſemi dovran Mondifica la cute,cura l’impetigiue,ſerplgine ,
_no nel torreſarſi , aſpcrgerſi con un poco di buon ed altri morbi della cute , ſa rinaſcere icapelli ,
;vino bianco aromatico . e conferiſce alle fiſtole incallite , ed all’ulcere cat-q
Facoltà , ea’ Uſo . tive .
ñ. .,
Giova con ſemplice onzione contro i vermi , o Maſa…- pone trè modi per fare l’oglio d’ Ova,
_nm—u*
chi deſidera una leggîera evacuazione ſi unga con quello però, che ſi cofluma, perì vizii della cute
_queſt’oglio tepido tutto l’obellicolo . è il primo , il quale doverà cavarſi per il toi-chic,
Queſt’oglio ſti molto famoſo nella Città di Pa. rinchiuſo dentro un ſacchetto di tela ſtretta, e ben
'dova, con il quale Giacomo Antonio Cortuſb face forte. il terzo modo, che ſi cava per diſtillazionc ›
va dell’operazioni , che ſi aſſomigliaVano a i mi Io me ne vaglio per medicamento vulnerario ,ñ e
racoli, per caggion di vermi, a ſegno tale, che in rieſce quali miracoloſo .
çitò la curioſità al Mattino/imc: riſapere,che on;
Sss a Oglio
“u ñ .a TEATRO PARMACEUTQ DEL DONZBLLÌ
O G L I O Soli: ardore: aulin’: aj} aóradendur. [MW: ?n.112
.Di Frumento di Mafia . {lana colligendoſymmu: , imò intaleralzilir eſtla.
La", cùm toto: diumrdmtiflimo clinical-e eflu, in
L 'Oglio di Frumento ſicaVa Con quei ferri moutibur [parere mccflè ſitzneqfle oeròſacílë qm’f.
ignitirche ſi fanno l’ofiie; ma il ſecondo mo guai” alim- ad id colligenalum operai” fuminprz.
doè di cavarlo per diſtillazione dal Frumento tar Calohieros. Doc efl, Monaco: Grieco: .
,ſcorticato a o pure per deſcenſo fra due pignatte . ll perfetto Laudano è odorato,verdeggiante,fa.'
come s’è detto dell’oglio di Legno Santo . cilmente ſi rende molle , graſſo , non arenoſomè
Fflſalttì 1 Ed vſbo frangibile; ma refinoſo; tale ‘e quello di CiprOimz
Cura l’impetígine, e l'aſprezza della cute à quello d’Arabia , e Libia è vile .
Hà virtù d’aſtringereaſcaldare. molllre, aprire:
O G L I O ferma la caduta de’capelli o meſchiato con vino.
di Noci _Muſcbiate . Mirrawd oglio Mirtino; medica i dolori dell’orec
chic con acqua mulſa 1 fattorie fomento caccia le
Iglia di Noci Muſchiaterquanto ti piace,ſan ſeçonxjine. Ritarda la canizie .
ne Polvere groſſa , la quale aſpergerai con
vino generoſo, poi ſi ſanno ſcaldare in vaſo di ra O G L I 0
me , voltando di Continuo. finche caccino una di Fiori (l’árancí .
graſſezza oleaginoſa , poni in ſacchetto di tela
nuova, e cava l’aglio per torchimcon ſorte eſpreſ l L modo ordinario di comporre .l’Oglio di fiori
ſione, il quale ſarà liquido; ma poi raffreddandoſi d’Aranci . o di Gelſomini , è di mond… l’A
s’indura a conſiſtenza d’ilnguento ſodo . mandole da tutte due le corteccíe, e clopò ſar lira
Facoltà , ed ,llfiz , to, ſopra ſtrato con eſſe Amandole, e fiori , dentro
"rien caldo lo Homaco debole , fà ſvegliare l’ap d’un vaſo cuoperto , che non traſpiri l’odore dei
patito de cibi 1 giova alla cozzîone , concuoce gli fiori, i quali vi doveranno ſiate, 24.0re , all’oralì
umori frerldi,e riſolve i Caldi,e difiìpa i fiati , capano l’amandole, ,e ſi meſchíano con nnovifio
ri , facendo ſimilmente ſtrato ſopra ſtrato , nell'
O G L I O. iſteſſo modo, e tempmcome s’è detto, e cosi ſegui
di Laudano. rai trë. o quattro volte . finche l’Amanclole,liano
reſe perſettamen te odorate 1 ed all’ora ſi peliano,
Iglia di Lauriano polverizzato ſufficiente e ſe ne cava l’oglio per torchio , come dìcgffimo
quantità , poni in vaſo di rame flagnato . e ſopra dell’oglio d’Amandole dolci.Con queflo m0
ſopra inſondi acqua Roſa , _quanto balia ad umet do ſi può ſare l’oglio di Gelſomini .
tare i1 Laudano, poi aggiungi Oglio d’Amandole L’altro modo di ſare l’oglio di fiori, odorato, lì
dolci la metà di peſo del Laudano, cuopri la boc n pigliando cinque libre d’oglio d’olìVa perfetto,
-ñ—
ca del vaſo, lotando bene le commeſſure, e poni a e che non abbia alcuno odore alieno , ſrondìcelle
cuocere in fornace , alla tua diſcreZÌone , che lì bianche di fiori d’Aranci una libra,e meza . o al
xegolarà dalla quantità del Lauriano 5 Comeè raſ più due libre; Sì romponoi fiori . e macinando
freddato cola, e ſerbalo . dentro un vaſo di pietra marmo a vi ſ1 vadano in.
Facoltà , ul ‘Uſb . corporando le cinque libre dell‘oglio z opera così,
Conſeriſce a proibire,che non caſchinoi capel _finche acquiſti ogni coſa , forma d’unguento, il
li,perche riſolve quell’umor cattivo,che giace ap quale cola Per panno di lino raro, e mondo. pre
preſo alle radici loro. mendo con le mani, ed il rimanente con il rar
chio : a tutto il licore uſcito laſciali ſare lareſi
4 Del Lauriano J denza dentro un vaſo di vetro ; gitta poi la parte
I trova una ſorte d’erba Ciflo,chiamato pecu fecolenta o ac‘quoſhoe Foglio incorpora con altret
S liarmente Leda,o ſecondo altri Lada,o Lada tanti fiori, come s’è detto- riducendo ogni coſa in
no,dalla cui graſſezzamhe ſtà attaccata alle ſue ſo forma d’unguento, nell’ifleſſo modo di ſopra r P01
glie,com'è raccoltame piglia il nome la ſua pianta cola , e poni in vaſo di vetro , a fine di fare la re
dj Ladano,o volgarmentc Laudano.il .quale ſi rac ſidenza.Ripec_erai le mutazioni difiori,tr`ero quat
coglie , paſcendo le Capi-e, e i Becchi le frondi del tro volte, e finalmente doppo . che ſarà colato l’o
Laudano, ſe gli attacca la ſua tenace graſſezza alle glio, lo riponerai ſeparato dalle faccia, con quello
bar-be , ed al vello delle coſcie , onde poi i Paſtori modo rieſce di giocondo odore , facile a fare-cdi
“ne lo cavano con pattini, e lo col-ano , e ne ſanno poca ſpeſa. Si conſerva molti anni.
paſtelli. ,Pietro Bellom'o (He/[e ſueoflr‘uat.cflp.y.) Si f‘a ancora l’oglio di fiori adorato con l’aglio
però dice , che in Candia li raccoglie induſtrioſa d’Amandole dolci,e di ſemi di Ben cavari per tor
mente in queſto modo : Greci col/igenrla Ladana chio , ſenza fuoco : ſi piglia una diſcrezionara
@cu/ia” inſtrumentum Prw—am', vernaculo fermo quantità di perfettiffima bombace bianchlffimfli
”e ill!! Ergaſtiri [Ziílum . Eſt wrò inſirumemmu che lia aliena da ogni cattivo odore, ſiinſuppa
raſiro , dentium exflertí ,fimi/e 5 baie flflíxa fimt d’oglio d’Amandole dolci, o pure di Ben, eſpreilì,
multa! liga/udine Zam’ e‘ vario rari/'maqui- Pſá'lt’d come s‘è detto, ſenza fuoco, poi ſi pongono den
rato ("m-fecſifa . E”: lem’tèr {{{Iſt-im”: Ladamfu-u tro un vaſo di terra proporzionato , canti fiori
fruticibm , ”t inbzrmt liquid” ille humor cir d’Arancì-,o di Gelſomini, che ſaccino l’altezza di
ufo/ia concretm,gui deind: è ligulihferſkmmor _einem tre ditazſi ſpande ſopra di eſIì fiori la bom
hace
Pl I R' *I* E TERZA‘ ?ri
I" r. r
bare slargata; gn inſuripata d’ oglio , in modo nel vaſo con la bombace; fuel-che quelli delli Geil
pero, che non coli da ſe fieſſo, e ſopra di eſſa bom [omini hanno la parte adorata r molto ſuiffl'fi‘
bace , ſi pongono nuovi fiori . e poi altra bomba ciale o onde baſtarà ſtarvi quattro , 0 cinque ore
ce, inſuppata d’oglio, e così andarai ripetendo, al più , altrimente cor-rompono , e guaflano
finche il vaſo ſarà pieno , laſciandoloin luogo , l’oglio.
convenientemente caldo ( ma non umido‘) per lo (Zu/‘1 termina il periodo di quelie fatiche , cava;
ſpazio di 34- ore : li ripete la permutazione de i te dal pelago delle mie occupazioni: averci voluto
fir-ri , per cinque , o ſei volte, onde poi dalla bom darti migliore o epiü delicata paſtura , ma la mia
bece , reſa odoratiflìma , ſe ne cava l’oglio per il debolezza , non hà permeſſo di vantaggio; ti ri
fl
Fl
torchio , il quale ſarà di giocondiſiìmo odore . Si cordo in tanto il dettato del gran Seneca . Non efi
laſcia molti giorni , a fine che ſi faccia la reſiden magm' animi dare , ó‘ perdere , boe-ef} magül:
2a , riponendo poi l‘oglio chiaro in vaſo di vetro, animi perdere , ó' dare .
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cr—
_ben otturato , il quale dura molti anni in bontà . Avendo intanto 1’ lnclito Collegio Napolitano
Facoltà o 8J Uſb I de’ Signori Farmacopei preinteſo queiia Riſtampa
Giova alla melancolia , febbri contagioſe , al. dell’ Illuſtre Donzelli, con alcune Aggiunte , e
lo fiomaco debilitato , a idolori della matrice , tenutoue più ſeſſioni, s’è degnato ordinarne agli
e fa purgare le Donne , che hanno partorito di Aſſociati Magnifici Mercanti Librari , che , oltre
_freſco . alcune coſe aggiunte per tutto il corſo dell’Opera.
L’Oglio di Gelſomini . ricrea l’animo , aumen in moltiſſimi luoghi o imprendeſſero a fare nella. ,
ta li ſpiriti vitali , e giova al capo debilitato 9 ed fine della Terza Parte , tutte le Aggiunte unite
ì uno de’cordiali inſigni . in forma d’una IV. Parte , col nome d’Appendi
Si doverà avvertire, che li fiori per componere ce , colmandola di tutte quelle compoſizioni, che
quelli Ogli , non fiano bagnati di rugiada , per. già oggi ſono ordinate da Eroditi Medici , epubz
che allora ſono meno odorati , e facilmente quel blicarle con le ſtampe latine , perche
l’umidità , li fà contraere cattivo odore 5 *nè me Virtutom Poſtura Dir' ſudore Faranda” .
no ſono buoni li fiori colti z quando ſono troppo A fine di renderla meno proſana , ſanno i Dot-'3'
ſin. fcaldati dal Sole , perche queſti ſe gli è riſoluto ti ciò , che mi dico - Onde ad elſa ormai ſiamo
_i_l’odore dall’ecceflìvo
Nontutçi calore . rimanere 24. ore
li fiori dover-anno pervenutizmercè l’ellèr della preſençg Tçrza Parto
giunti al ſtabilito ſuo ` `ſi

;‘FINE.
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?Rm—ECTIQ Pac, 9.1.1.12 SB'QNUÌTDR›

APPENDICE
S E [I

D‘ONZELLII
PARTE QUARTA-I

Ppendicem hanc nos mole parvam , modb mo habeatur honore , pari modo , _quo eamimmenſi
tandem publiei iuris facimus , dum mui— bus theſauris ditaverunt , ornaveruntque omnes qua
tos ferè per anno; expetita fuit , cui me ſi Pharmacopmi: Lſcuiapii Templum ardeiioniiius ifiis
ritò operae pretium duximus adnt-acre repurgat , pragrandium in ul'u veniat nominum.
cas Compoſitiones I’harmaceutico-Chimi pulthrè variet . Jc ſic , ut Empiricorum captum ſu._
cas a Recentioribus Pharmampmis noflra. Peret , neceſſe eſt . Unde Fideles ipſi ipſam exerceant;
tibus per quàm ardenter cxpeó’catas , ac diu cor-quaſi. quamobrem, o quantam percipimus hilaritatem , eum
tas . Verùm enim verò Ars Pharmaceutiea , Medica proipicimus quaniplures ex Pharmaeopmis noſttatibus
mentorum nempè Praeparatio, maximè ardua , B: diffi magni nominis , bonzeque ſaniae ſtrenu‘e hoc ,coman
ciiis videbatur , licèt nihil ſane exoptatius fit , ,quàm dtlc o atque etiam conflanter omni decore hanc exer
han:: bene callere. nec voti comp05 erir, ſi earn de .Cfſe i cum omnia medicamina propriis ſuis ipſismag
limine fine variis ratiocmationibus, ,conjefluris Fe nibus przeparent , & adminiſtrent .
culativis , 8c jejunis probationibus magis verbo s , _Hoc tamen nobis cercò poilicemur , quod nemo nos
quàm rem attingentibus , ſaiuternus ; potius eſſe au. ex eo crimini; reos arguit , quod Appendix haec no-~
tumnantes nos totos addicere coíianti , 8: laborioſae fira alici'um Author-um (poliis opimis confeda fit a
Veritati in remediis rite parandis , ex qua proſecìö cc~ quantum enim novimus , ita oportebat , ne: ſine graz
lebrata cognitio deſeäuum , 85 impuritatum , ein-az to animo acceptum iri ſperamus . Cum quoad formu
notitia mineralium, herbarumque , & accurata ſele— las ſimpiicium paucitati , proportioni exadx , totiuſ
.i-ñ~rn—.ó- &io o timorum , tutorum , efficaçiumve omnium pro. que concinnitati operani dederimus , ut ita apud ſin
culdu i0 dependent . ' gulorun) paiata gratiam inirernus . Summè verb ca
Haec itaque Medicamentorum :itè preparando vendo , nè vanas unquam laudes accumularemus ,
rurn vera Praxis in hac Appendice habetur : nec in ſed genuinas , quaies apud ſu05 Author-es proflrant,
ifla proſequenda ad ullam aliam metam collimamus , fideliter explicaremus: brevitati non tantum , ſed 8c
quàm ut Medicorum tum Veterum tum recentiorum, perſpicuitati , conſulto ſtudendum duximus, ne ni
qui in experimentis pharmaceuticis primi primas te mia Em“xnaw unicuique veflrum ( tot Autoribus ,
nent,veſtigia praementes,ut eorum prmcepta ;tai-atm?“ tot ii ris,t0tque chyrographicis ſchedulis pene oppreſ:
{equal-nur niedicamina conficiendi , pro quibus , bone ſo) tedium parere: .
Deus! quanta inſeitiae ſpecimina, negligemjzz` P91" An landem , an vituperium Appendix iſta merea
tenta , Medicoruni oppobria , & acgrorum nocumen tur , non verba faciamus : judicet Eruditus Orbis:
ta in Oificinis ſuſpenſa doluimus! horruimus left ubj dum nos nofirum non urgemus , quiiibet ſua libertaz
non tantum aegrè parata , & odios`e . ac contumeliosè te frui , _8c uti liberè concedentes .
per eos , qui Ochinam ſacìitant , verecundiam Ven Habetis itaque ſuccinötam , ö: (iilticidam hanc Ap
ditant , ſl demittant ad eorum accedcntes Officinas , pendicem , ua duce vìam carpire in medicaminum
ſed inerficacia , ſed aliena, ſed pericuioſa, (.3: ali7 compoſitioni us veri: recentioribus ref-tè expediendis,
quando pernicioſa ) componi videmus! Subinde for, quod ſanè pro ſcopo , :Se fine noſtro vobis ſemper pro:
mulas ſerragine ( neſcio quà ) ſuffarcinatas, rebuſque oſuimus .
male congruentibus , adeo conſuſam , ut quale-m ſms Tandem etiam cuipíam mirum non fit, cum nos
habiturae effeá‘tum nemo Medicorum cercò Pronuncia. ,Eſculapii tumuio orhcia pracſtemus , nec temerarium
n: poſſet.. Aliquando adeb abſurdè violatas hai-ma. cenſeatur , elfi noſtra conamina in Critic-Drum manu:
ciat> leges nobis ipliſmet ſpeétarqus , ut Pi'ae criptor , demittere non dubiravimus; neniinem enim later ,
ve] iplìs Pharmacepmorum puerulis deridicuio ſit, eo quod Optimorum ingeniorum ſcripta minime ſubaäa,
rumq ue cafiigacionibus opus habeatJit cum haec enim ö: eliminata ( Èeciatim .quae hujus ſunt farina ) Criti
iflas omnes , familiares Lippis , 8c Tonſoribus , enor rarum tamen , Curioiorum cenſuras rigidiflimas ab
mitates expoſuiſſe , Se mexico vellicaflè ,longum eſſer ; Authorum capitibus averruncare nequeunt : non ita
verba reticemus. que novum quid, ;Sc ſingulare nobis videbitur , fi ſub-z
Verum hoc tantum ex altera parte monere volumus, ſequens haec Appendix , cum iisdem incommodisconí
quod hzec ideo,quae ſequitur Appëdixwel 1V.Donzeliii ma…: , quandoquidem apparatu familiari (iicet non
Parswernaculo non vcnit ſermone exarata , ut aiiqua italico ) inſtruCta in publicum prodeat , 8c in duro
ne praebeatur anſa nonnuliis mercenariis homunci0~ hoc faeculo , quo homines magie invidia , .Sc curioſitaq
nibus , quì ad flipem , Ji: vióîtum quaeritandum Medi te , quàm charitate , öt veritatis amore perceliuntur.
camentorum conipoſitiones vuigari lingua haud mi Sed veſtrae cenſura: nos non commOVebunt , dum nihil
nimè amant; duni per eorum ſimplicem le-&uram ſol aliud pm oculis habemns, quam ut humano generi
liciti decumbcntium cubicula praeſrida fronte paflim (pro virihus noſtris ) inſerviamus , liber‘e aliis in com
inſeſiant , & recepta (quibus uti neſciunt) pernicioaè municando , quod ex lndulgentia D. 0. M.conceſſunm
venditant , atque Doéìi interim , 8: Experti ve] pror eſt; at ſi publico quicquid boni, aut commodi per hanc
ſus excluduntur, vel ſeri) nimis audiuntur , cum iflis praefiare que-at; nos noſtrum ſinem aſi‘eeuti ſumus , ö(
ſere , ö: muiierculis inlipientibus tota habeatur exiſti haec ſunt,quze iſta Appendice de inſtituti noflri rations
matio,utinam fi a volgari tantum,inſimaque agrotan. noſſe intere-ac:
tium plebe . Si cuipiam ergo cordi , &- curve eſt, ut Dum tibi, dar/:que alti: LH'íor pradçflëjladebír ,
Medica: Officinae dignitas reflituatur , ö: decoroſa_ ſum: Affidgo rtl-gn Imc guogueſcripm 3 [ſale- _
IKEA;
[` H E A T R O .I-L*-*.-

PHARMACEUTICO ._L;.x-_-.._.* 7:

DQGMATLCO , ET SPAGYRICO_ F
D061' ORIs
1
l
I

JOSEPHI DONZELLIL
’UNA cv” ADDICTIONE Aux-Haus FILI!
M.D:THOM1E DONZELth
2211;…? &D‘ARIA;
SEI]. AD TRES EJUSPEM PARTES

APPENDIX
ſinnullaruſini Officinarum Pharmacentíco.-Chymicarum recentíumque compoſitíonum nowifi'ímig`
hiſce temporibus Per quamplurímos Medicina: Philareras in uſu venienc'mm,
(Frate: cas in coçius hujus Operis curſu denuò addiras)
adauéta, &reddita;

Profeflîarum omnium voto, Officinarurrìque commune' deſiderío tlmdì”


txfeö‘ata , (‘7‘ reflui”:
Necaòg Incly'ti; Clariffimîque Neapolítani Pharmacopocorum Collegii Summa Auäoritati;
ayprobata , 5; recognita z `

M. P. NICOLAO FERRARA* AULÎSÎO


Vernacula hand lingua in honorem aſſcquendum majorem , aç minorcm quoq ue laborcm , alphabetìca ſerie
* exarata , .3: diſp-atua.:

ſſandem prxſentí hoc XIIX. Seculi andrante , XIX. Editícmî huic poſtliminîo
illuſixata 1 5C tradita :

* Pariterqua Pbarmacapolarum Zelo . Mdgnìficeìgtíd , a: Pofleritati

'ETHlOPS ,MlNERAl-IS. affolent ,` proritans; Et [ice: eius ſcrupnlus ,in


cegerwel etiam bini ſumancur :ex effeflu videbis
EClPE Mercurií crudi uncias_ illum plurímum Diaphorcſin excitare .
tres , &Sulphutís ſublimatí li—
bram ſemis z cum exaéìa mix~ '.2` ALUMENDULGE.'
tione habebìs pulverem ni
, grum intrinſecus ſecurè uſur EC. Alumìnís rupci perſe , quantum vis;
a ‘ pandum. Aut fi potius tibi arri ſolve in aqua fonti: , 8c coagula = ter opus ,
' accenſio , linquas iterum leni igne deflagraó. velquater repete , ſi oportueric , ad totalem ipfius
fulphur , 8c iterum habebís eundem pulverern , dulcedíncm aſſequendam , qua percepta , memenñ_
magis nigrum , atque nîgerrìmum . llnde to diligente: in vin-ea capſula ſervare .
biagi: nomen ſortitus eſt,quem in vitreo nim Facultar , ó" lÌſllS ,
optime clauſo ſervare curabis. Felicìffimo eventu quotidie utimur in omnîJ
Facultar , é* Uſm- . , bus Peéìorìs :egritudinìbus , preſerflm in iìs e::
`’alde efficax in Luc venere@ eXpertus eſt pu]. minerarum , 8c ſimilium halícu contraéììsDJon
ÎS 16 1 6c czrceris morbis ejusdem farina , ſicut 8t talgìam quoque per ipſum ſedari yidimus ſol!
lh'drope, una cum ſuis ſpecìebus omnibus: ſua gengive: impoſi tione: ſerè ſempe: eric ſc…:
.lìY m ‘19". cam citò , quàm reliqua [mmm-{alia PULUY [amis _pro uſurpanda doſe .
M01’
'5‘@ .1’ a; 1t‘ a @uz-rr. ’la

Monitor toilit . In ſuper ad Cordis J Ven/criçuli, Poſizioni;


"g De Alumine vrÎipeo videſis pag; ma. ”1.2; Hepatis, Lienis , Renum, 8c Veflica intemperiem
calidam ad alterädam infigniter praeſtatCalculum
12x eo etia m elicitur Spiritus aliq'uoties reóìi expellit , urinam remoratam educit . Doſis uſque
ficando cum ſpiritu vini, uſque ad edulcoratioo ad drachmam— unam eric , uni‘: cum ñzshiculis
nem ſuam optimam , quae Venic nomine Epírimr morbis appropriatis - `
.gd/umbri: Dulcir . Diureticum valde efficax eſt,
calculum pellìt , obſtruè’tiones aperit, alluſque 9 ANTIDOTUS MAGNA‘
:in Febribus Compeſcit,l²ropioatur vehiculis mor Mflfîbiülí y
bum reſpicientibus . Doſe quatuor , aut quinque
guttularum pro qualubet vice . EC. Baccamm Hederaz, Juniperi, Ladri;
4 De Alumim‘r quoque dulcis unciis duabus: Sc Smilacis aſpera: , 8t Cubebarum ana drach:
Salis fufi ſemilibra , mixtis , riverberatis o 35 mam unam cum dimidio . .,
ai] ua ab lutis S. A. excipitur Arçanum Alumim’r. Herbarum Diaami eretici , Libanotidismarisì
:Excellens ad omnium faucium, 8c lingua: aſperi ac Milleſolii ana drachmas ſex: Meliſſa,Motſus
tatem removendam. PeCtoris,8c thoracis gravita Diaboli , 8c Scordii ana drachmas duas , 8t ſemis:
tem allevat. Dolores acutos mitigat . Doſe uſque AbſynthiiJ-iy periciJunci odoratiaMarrubiiffiim;
ad ſcropulum ſemis pro unaquaque vice . pinellae; Sampſuci , 8c Sabine ana drachmasz.
5' Uncle non prfletereundas eſſe' has alias , quae Radicum Ariſtolocix rotonda. Calami aromatiſi
modo extant . eiusdem Aluminis preparation” ci,Chameleontis albi, Colli veri, Cyperi recentis,
conſulto convenimus: At Magiſtr—rium eius ſciunt Elenii runnd‘dta?, Ireos Illiritz, Pconizeutriuſ
omnes, per ſolutionem in aceto . ac ſubſequen— que . Quinquefolii eſiccataſhadicis Phu, Rliabflr-`
tem crylìallizationem, ut Artìs eſt , par-ari , cum, bari optimi , Rheu pontici . 8c Tormentilla non
aut ſine , extranea quad-‘rm coioratione , 6c him: veteris ana drachmas tres ‘.’ Angelica, Difiamial
in Chirurgicis , ac Ghymicis uſibus utilius . bi, Filipendulze, Galangae,Gentianíe, lmperatoriç.
Zedoa rize, 8c Zingiberis ana drachmas duas .
E LLUMEN FEBRLFUGUM , Florum Bugloffi utriuſq; Lavendulsffloris—mfl
rini, Roſarum rubearum , Salviz ana drachmasp
ECStipteria: rupeze uncias tresieaſque ſolve— Foliorum Betonicz, Calamintx , Cardui bene
re ſinas in aquç Cardui benediéìi Sanguinîs diflifiamedriosflameptyſios, Centaurei minori”
Dragonis uncia una probè tinéìae libri: duabus v .MbilſſOPlÌYllig Manthz criſpre, Nardi coltice,Ru-.
`exhala ad ſiccitatem a 8c L. A. lapideſcat , tac hortenfi s, Scabioſee , Stccadis arabicze, &Ver;
' Facultas , a* Uſi” . benz ana drachmam unam , 5C ſemis . `
Cunéìis enim febribus miranda prçi'tnt Febrifu, , Succorum Buglofſi, Echii, Meliſſophylli, Ori
'gum hoc Alumen, nec non in ipſa Quartana, an. lidis, Scordii , BZ Sonci ana ſemilibram: Hypoci~
te paroxiſmum febrilem , horis autem aliquot, ~fiidis drachmas duas:Opii drachmam l- <3( ſemis
cum aqua Nicotiana: unciis duabus propinatumo Fruéìuum Mirabulanorum emblicarum &ſi-15h" ,
-u-_u {udorem ſalubriter movet . Ut etiam in Dyſen, mas quatuor : Caryophyllorum s E( NUCÌS °d°ì`²tf
teria , ceteriſque alvi Huxibus ſpecificum eſt in drachmasduas , Sc ſemis: Piperis albi, 8C nìgſ
'vehiculis appropriati;` . Unius ſcrupoli dgſis 6x1 .ana draChmam unam, a; ſemis . `
_tac pro qualibet yice propínauda , ‘ Seminum Ameos , Citri , Cocci inſeäoriao
Fraxini , aniculi , Irionis, Napi, Nigellzi 06)'
.Maxim . mi, Oxalidis,P,aſiinacaz ſilveſtris , Posoniz utriuſ:
que . Thalpſios, 8c Viticis ana drachmas duas'
"7 De Stiptcria vidcſis png. 219. col-r. Verum Caricarum Nucum juglandiumuic Piſiaciorum
fi de ipſíus ſemilibra deſiillationem Perſeceris,~ ana uncìas tres , , i
unà Cum unciis tribus Spiritus Nitri : habebis Liguorum Agalloci drachmam unam, &ſe;
.Diflretíczlm valde efficax , nec non Sc Lítbonfrió mis : Santalornm omnium ana drachmam imam,
Ptícum prazſentaneum . At ſufficit ( ne Hoccipen AC ſemis: öc Cailìz lignze .unciam unam - _
datur . Propinatur doſe uſque ad guttulas duo, Gummorum Camphurze drachmas tluaszcumìl
decim in. vehiculis morbos reſpicîentibus . mi Arabici, Laſerpirii, Maſtices ", Myrrhä ma?
Opopanacis , Sagapeni , 8C Styzacis calaminam
B ANODINUM STIBIATLIM . ana drachmas duaa , 8c ſemis . _
k.-uÌa—-_~fl\.
Tum Agarici , ae Croci orientalis ana dracll
ILEC. Nitrum illud, quod ſignanter ex Anti..~ mas tres: 8C Macis drachmas duas , 8t ſemi!
monialibus Diaphoreticis affuſione aquç ex-. Terrarum Lemnia: , &a; Sigillatze ana dracbma
trahitur, ut ſuo loco notatur , minimè rejcéìum, duas; Therebinthina- Veneta; drachmas tres .
ſed in chryſtallos diaphonas redaäum a quae aſſo Margaritamm Orientalium , Fragmentorui
lent ſub nomine Nin-i Fixi Stièz'flti in uſu eſſe , Corallorum rubrorum , Hyacinthorumiölsmä
Facolta: , ò“ 'Cſm . ragdi ana draclìmani unam, Sic ſemis . ,
Singolare ſpecificum erit in ſebribus Ungari, Offis de Corde Cervi drachmas quatuor: [Ii-3
'ris , 8c malignis , 5c ardentibus mirabiliter con. cornu ſoffilis drachmam unam : Cornu Ct…" ng
ducens , omnes inflammationes compeſcit . Fau ciam unam e 36 Eburis uncias duas .
cium ſcabritiem p* Confiniumque partium aeſtum, Ramen torum
_drachgas Virgze Cervinz
quatuor, ſi h ' , "ö; Galloreimë
'
przſçrçirn quando nigreſcere incipíunt 7 citiiììmè
pt.a
SEI] APPENDIXÃ ;ir

Specierum Cordialium temPeratarum drach drachmasduas bis in die ſuperbibendo hauſtum


;nam unam, 86 ſemis . laflis Ovilli . vel Aſiniui.
Trociſcorum de Camphurag’zc Scillinorurn ana
drachmas duas , Se ſemis: de Vipera uncias duas . [2 ANTIHECTICUM MARTIALE
Conſeé’tionum Diamargariti frigidi.Diambra', Ejmdem Poterií , ſua inte' Arcana ”WMP-1mm
Diamoſchí dulcis e 8C de Gemmis frigidis ana SPEClFlCUM STOMACHICUM
draclëmas duas, 85 ſemis : Theriacae eleóìxfic My
tridati optimi ana ſemilibram . EC. Reguli Martialis flellati libram unamì‘
Item Ambra-z gryſeae , 8c Moſcbi odontí ana 8c jovis Anglicani libram ſemis; ſimul in.
drach.unam:Olei Vitrioli ſemiunciam2Vini vete crucibulo colliquatis reducas ſtamn um in ſcoriam
ris odorati libras tres : Mellis optimi libras oéìo remove ab igne, in pollinem redige ,ac poſtquam
cum dimidio . Fiat L. A. Elefluarium , nomine miſCueris cum Nitri Purificati libris tribusq totif,
dem vicibus detonabis in olla non vitreata canñ’
Antidotm ab Authore decor-acum , 8t: ſervetnr .
Arida omnia minutiffimè Contundito, Opium dente , poſtea abluito L. A. donec intervenerît
veròdic Myrrham,Hypociſtidemq*, in vino diſſol totalis a vitro ſeparatio , define humiditate expo
vito.Deinde omnia S A-praeparata ſimul miſceto, liari,8c ad uſum ſervare curabis .
addendo etiam deſpumatos herbarum ſuccos . In Faculta: , É* Uſi” .` ~
univerſum hçc Antidotus Conſeaio eadem Arte, Ingentibus, 8c maximis Specificum hoc Sto;
qua Theriaca, 8c Mytridatum conficiuntur , pa machicum habetur laudíbus inter omnia me
randa eſt, eodemque modo reponi debe: , ut effer rito perexcellens , atque ver‘e ornni tempore
veſcat z non omnino repleto vaſe . De nonnullis exrollendum , non quod ſingulari , Se ſpecifica
..... tandem aliis berbis , Sec. in Antidoto iſta extanti. vi ventriculo tantum . ejuſque morbis opituleturi
bus,& in anteaé’t stribus ſed quod univerſalitcr obſtruó’ciones omnes re—
tis,videre eli in fine huiuspartibus minime inven A
Appendicis. movendo , Se humornm craſin 1 ac motum ref-rifi
"é—:i
Li\ Facultm , Ò‘ ‘Uſm- . cando in omnibUSmorbis aóìionem ventriculi ſic
Nunquam ſatis lau-lara eſt Antidotus haeMaÌ reparet, 8c firmet . .Et ideo Stomac‘hicum hoc me
r’u
' gna ob non minime parvas, quibus pollet Facul dicamentum ab Authore tlié’rum eſt , quod ſpecia
f?
r: Ir1,‘
tates , merito nuncupata . Cum non tantum per liter iuvet ſtomachum , quo nomine non ſolum
eam Theriacae , aut Mytridati vires aemulanturs ventriculum intelligimus , ſed ornnem IoCum . in
zu **a-'U
verumetiam conducit, adverſus pleraque venena, uo fit concoöìío , 8c quia in unoquoque membro
quxe per os ingeruntur.& pariter adverſus ea,quae peculiaris fit digeſtiofldeo in his ventriculum, ſeu
locum concoóìíonis adeſſe ſlatuimus. Ubi pvoba
morſus , vel ir‘lus anſa inſeruutur : Mirifice con.
tra eademmet lethalia proficiens . Peſtem quoque fit conCQötio , ibi pariter ſacilis excrementi ſegre
enervzit, morboſque malignos praecavet , necnon. gatio , Alimentique in membri ſUbſt.1ntiflm ag
expellir.At ſola eiusdem prax‘r multis aliis ufibus gregatìo . Hoc medicamenti genus ubique loco.
EXCellere non nemmi Phylìcorum in mentem ve rum concoé’cíones juvat , Se ob id univerſale dici.
nit . quibus eos omnes pel-contare non lubet, nec tur . Inter-ea ſcias, velim, hoc medicamenti genus
noſtra refer:. Viderís Pen-mn Andrea”) Matthioli naturam ad coéìiones promOVere , humores miti
in Coming-”Mn ad Lib. Vi. DìoſcoridDoſis enim gare, effçratos ſpiritus coercere a pacificare, Se ad
propria OffiCl-l reducere . Eſtque enim (ut pancis
ad draçhmzm unam propinari ſolet .
omnia dicam) ſingolare humanaz ſalutis tutamen.
IO ANTIHECTICUM adverſus omnes Luis veneree: morbos deploratiffi
Petri Poterii. mos . Propterea Hydropem qualemtuqu diſlipat,
lì EC. Reguli Antimonii , 8( jovis Anglici affeé’tus ſcorbuticos auſeret omnes , nec non 86
ana 5 una limul ſolvere ſinas inicrucibulo , Tabem . Commendacur tandem pro maximo ſe
äc pollquam redaé’rum ſuerit in ſcorias ſtamnum., brium omnium cujuſvis generis , 8c przecipue in
quod ab igne rcmovendo L. Ar prxparetur . Mr continuis , quae viam ſibi parant ad Plitliiſin , ac
ſce tandem cum triplicata hermaphroditica aqua, ſommo ſpecifico a cordatis Medicine modo extan—
,Se in olla candente detonatur: deinde per reite tibus Cultoribus . Deſe vero in robuſ’cioribUs uſ—
que ad ſcrupulum unum propinaberis pro vice
ratam lotionem ſeſtinas percipere totalem a vitro
ſpecificum lioc , quod mirificas edit virtutes , de
ſeparationem. qua ſequuta. clicca illud , 8c ſerva . quo COnferri poteſt Bartbolín. Volant-g. A8. Med.
Facultar , Ò* 'Uſm‘ . ' Haſſuíenflu Obſero.26. Item Senna-rn” çfl‘rm 8. {le
0b vites, quibus pollet , diaphoreticas hoc P0 Conjèn/Ìl , ò" diſſe-”fil , Ac Cbríſíianm Wincldernr
zeríi Anti'neóìicum , nomen ei , nempe Diaf-ha
an›l-V[.ÀI.N-C- 'Obſerwgí’fl <5" KerclvingíurCam
TGIÌCÎIÌIZ jooiale , collatum eſſe perpendimus .
mem- in Carr. Trinm‘bhal. Bafil. Valenti”. .
Doſe ſere ſemper ſcrupoli unius propinatur .
’ 1r At (ide hoc Antiheóiico unciam ſemis rece-~
periszk Pulveris Haly Abbatis, ut inframnciam ro' Maui” Q
6c ſemis cum ſyrupo jujubino s. q.m. Conſeékum Ig' Specificum Stomachicum nullum dnbium
erit Elefluariu m Paterii ad ſanguinem,8c ſuccorñ’ eſt parari hoc ex Regolo Antimonii Mai-tim
‘A‘
e.,
AChores , Se aſperitntes qua ſvis exoticas, 8c Corru cum Nitro a Se Coincidere maximum parte… cum
ptivas deſlruit z atque indolem balſamicam, mol Antimonio DiaplioretÌCO. RCngUs au em el} pu
lem , 3c Olcoſam inducit . In febre lxecîìica nulli rior 6: ſaltim Mercurialis Antimonii pars , uru t
cedit meilcanzento . Sumere pctcſt ager uſque ad T tt ucu
'522 PARSLUA'RTA';
cicnrata ſit cum nicro: in reſolvcndo laudabilem alone Antimonii.ſed a Salíum fuſione dummat;
aclluc recondit efficacia… - iinde jamdudum Ce :o E Reguli ſimplicis num. ry. notati uncía
rflfla Antímoníi maghi Chymiatri in Abſccſſrbus una, Se Scamni Anglici unciis duabus ſimul mix.
internis , morbo venereo , Scabie, Pruritu , Pu tis , Sc ſuſis emergic ReguIKIJo-vialir .
ilulis pe; tmacibus , 8c -Ulceribus rnagnifecerunc . z x Sudoriferum maximum joviale 1’.Falm' habe.
Pro Regulo Antimonii Martiali fiellato vi tur , ſi ſaltem amalgama e: ana jovis Anglisi , zz
defis Pagina 29. calumnnm 2. hujus Editiouis.At Mercurii currentis paratum , pulveriſatum, 5c
nos minime de nonnullis aliis, haud ibi, exaratis cum ana Mercurii ſublimaci probe mixtum in re
verba reticemusdncommodum prçbere negances. tortula igni arena: mediocri (indito in recipiens
14. Regulum eſſe purifiìmum quoddam Cujusvis aqua: ſimplicis ad pondus omnium ingredientium
metalli cum Antimonio ſul] in ſundo pyramidis , ſub quadrupla) ſubjicicur z liquor flatim , 8c vix
in quam id eſſundicur , ſubſidens definitur - hora: ſpatio tranſiens, reſiduo in retorta affunditur,
Cnr-Ga propc metalla cum Antimonio ( quod a cotamque calefaflum , ac probe agitatum per em.
uonnuliis metallorum Lupus , quia ſingula in poreticam duplicem madidam filtrato: 5 quod
fondo quaſi devorat, appellatur ) in Regulum chatta hic abſorpſit una alterave aqua: ſimplicis
abire ſolent . uncia,p0ſtmodum tranſCOlata quaſi eluitumdjeſh
1 f Variis modis periculum ſecerunt in .Regalo pro ſingulis ingredientium primitivotum (Mercu
ſimplíci conficiendo nonnulli Pharmacopmi, qui riì ſcilicet vivi,ſublimari,& Stamni l libris . Nitri
bus prze omnibus arriſit ſequenS. Receperune crudi unciam ſemis- 8c omnis liquor ad extremam
enim Tartari crudi uncias oóìo : Salis ersdem uſque guttulamzatque totalem nitri exhauflìonem
uncias duas: Carbon um uncias tres: 8c Antimonii Per arenam , igne ſub finem ſorti diſtillatur, uu
uncias ſexdecim; pulveraverunt ſimul , tunc iſta de pulvis edulcorandus in fundo relinquirurflqui
per vices crucibulo candenti injecerunt z fuſis ad grana v1 . aut x. ſatis neque tamen adcò hyper
przeterezì addidemnt Nitri uncias duas , in igne bolicè diaphorericus , &flutibeffica Poterii per
adhuc forti ſemìhorium ad fundendum , poſtea ſimplicem reguli ſ‘ ex Antimonio , (iamnoque per
mortario marmoreo calido oleo dulci illito inſun fuſionem parati ) calcinationem cum triplo Nitri
derunt,Reguli a ſcoriìs ſeparationem aflèquendo , conſeé’to ſuperior eſt .
Per repecicas fuſiones pu rgaverunt . Ita quoque e plumbo communiter parariſolec
16 E, Tartari libra ſemis , 8c Nitri unciis tri; Regulus Saturnia”: , uc numero 20.
ſimul in pollinem redaötisfl accenſis habetur pul 3 z, Ex his Reguiis praparantur Diaphoreticz
vis ,ſu ſionemfl‘äc disjunéìionem Reguli promovens . nempe Rec- Regali ſimplicis num-14.notati une.
17 Ex Anti ſemiuncia o Antimonii crudi uncíis unam , 8c Nitri uncias tres, in optimo redaéìi
duabus ſimul fuſis z addita pulveris fuſorii iam polline , accendantur , edulcorantur , 5c eſiccen
difli num.: 6- uncia una , inque conum effuſis , tur L. A. Hinc Diapboreticm Regulx'uum , alias
emergit, ut vulgò creditur , Regulus Salari” Cei-uffa Antimom’i dió’ca 1 acquiritur .
cum Antimonium munus ſuum in Aurum nun z; Proceſſus Croci Mctallorum habetur in
quam exercere poteſt , ur aliis metallis evenit column. pag-g z. Cujus recìpe unc.unam , &Cre
tanquam Lupus ea devorans , unde 5c nomen re moris Tar-cari (pag.;89. :01.2.) tancundem in
tinuit . Eodem quoque modo 8c e Luna, 5c e Ve ſufficienti aquse quantitate ſolvantur. ſuper pru
nere conficitur Regulus . nas ſc. parumper ebulliendomſque dum Tartarus
r8 Ad chulum Martialem Stellatum : Reci ſolutus ſit, poſtea colentur , evaporentur 1 56 L-A
piantur ſruſtulorum ferri puri unciae 0610: Anci cryſtallizencur & ſic emergit Tartarur Ema-tica; .
monii crudiiöc optimi unciee ſexdecim, crucibulo Relióii liquoris , haud amplius cryſtallizzrioni
immiffis, 8c bene liquatis, addanrur pulveris fuſo. apri , una atque altera gutta , aegro in vehiculî
;ii jam jam deſcripti ma.: 6.uncia? tres cum dimi. quodam propinata vomitum etiam ciet; hmc po
dio , 8c adhuc Per quadrantem horee pattern ſun teſt iſte tanquam Tinéìura Emetica uſui eſſe
dancu: , pcſtea ſic’ìili vitreaco , conove nimbo ca 24 Alia vero tinéìura Emerica prollat pene:
-l-.ñ—
-~I'I- lcſac’io, 8c dulci olio perlinito inſundantur, quum nonnullos alios Auth ores 9 quae ſic conficitur .
refrigerate! , a ſc0riis ſeparetur Regulus , qui per Rec. Croci Metallorum (pagq 2. col.r-) 3c cremo
reiteratam cum ſalibus ſuſionexn ſtella: impreſſi-e ris Tartari ( Pag-;90. cal. r.) ana unc.duasa in
notam prode: . fundantur duabus aqua: libris , in loco calido per
19 Quamquam Regulus Mai-cialis bene de.. dies tres COIlocentur, police eis adde ſacchari libi
puratus iterum ſundatur e dehinc in conum ef. ſemis , ultimo ſpiritus vini reó’tificati libr.unami
ſundatur, attamen ille nondum ſtellam in ſuper denuo digerantur ſimul dehinc colentunöl Uvi 3L
ficie naflus eſt : nihilominus ſi ei aliquid de ſerventur . Doſis a ſcrup. ad duos ſere rendit
diflis ſulibus additur , exinde conjunéìim ſun 2; Conficitur Regala” Medicinali; fi SÎÌÌS
duntur, donec ſalia fluida ſacíia,ac pariter Regulo communis uncias quacuor , Salis fuſorii num-li'
ſupernatent . qux cum ita ſint , flatim ſimul in uncíam 1.8: Ancimonii uncias Llimul fundantur.
caiiccm ſuſorinm effimdantur , calix aucem levi..
ter percuríatur: reſrigeratis 0mnibus,a ſcoriis ſe .Mom'ta Alter” .
paretur Regulus, qui ſtellam jam quandam inſu
peificie indeptos videbitur Ex hil'ee nunc apparet 26 Diaphoretíca Antimonialia una cum Sacchi
ltelíx ſormamentum non dependere ab aſhorum ro, Vino, Cremore Turtari , Sc Acidis commixtì-Î 0
quadam conflellaciouemcque a die ſereno,ò’c a [ele-z licque xgrounti cuipiam exhibit.; , ſolenc non*
Dim*
sEu AP' PENDIX. '122
nonquam due vomitum, cardialgiamque z qua* hyſtericam . Authori tamen volu pe fuit addere
lia ſymptomata . neutiquam Antimonialibus ſo. opium 1 item ſemen papaveris albi , hoc quidem
lum, ſed additamentis, necnon iis acido in primis patum anodyni ſpargit in aquam per deſtillatio—
vìis abundantibus adſcribenda . nam-.Opium autem propter volatile ſulphur aquam
Eadem debent animadverti in Mercurialium ex reddit , vel ſpir‘itum vini abſtraáum ſuper id
hibitions: tic 8c Antimonium crudum in ſubſtan long‘e magis ſoporiferam , tàm intrinſeco . quàm
tia ad drachmam uſque ſumptu m,nec ſeceſſusmec eſtrinſeco uſu probatiflìmam , laudatiffimamque.
Vomitus exdtabihſi adaugeatur verb doſis drach interim aqua opíi deſtillata mea ſententia longe
mat-um, hoc, quod monuimus, accidere videtur. conſultiùs datur , quàm eſſentia a aut extrafium
27. Tandem pretereundum non conſeo 2 quod ejus , quo reliua firmiter adhaerec membranis 1 Se
boni ab iſtis vomitiouibus percipitur . Recipiatur nervis, ipſis ſtuporem inducit . Aqua, vel Spiritus
autem anaticum pondus Antimonii . ſacchariquc opii ſedano ſpirituum tumultu facilius ſubigitun
chryſtalliſati ad morſulos conficiendos , tum: ex 8: diſſipatur - Aqua florum papaveris rlueados vi
uſu a ejuſmodi ſymptomata non rarb exoriuntur: anodyna nobiliiiíma pellet, cùm eſtxinſecus 9 cum
ſunt ergo hi morſuli valde utiles iis , qui morbo intrinſecus longe tutior,quàm ex ipſis extraéìum.
cronico laborant , leviter enim humorem peccan
;r AMA ANTIHYSTERICA
tem educuntmbſtruaioneſque viſcetum tollent. fi
`Taſca-lam‘ .
guotidiè uſque ad drachmam unam ſumantut .:-5

EC. Succorum Matricariíe . 8t Mercurialis


'za AMA ANTIHYSTERLCA ana libram unam : Nucis myriſiicze s Agai
_…e
Ejuſdem Poterii.
loci , Ciunamomi acutifl'äc Macis ana unciam uni:
` EC. Radicis Valeriana: majoris ſicca: uncias Florum Roriſmarini, 8c Salvize ana pugillos duos:
ì' quatuor z Poliorum Abſynthii , Artemiſiee. Caſtorei veci drachmas ſex : Fcculç Bryouiz ſemi
Majorana, Menthac, Matricarize, Pulcgihöc Tena uncìam: Vinialbi generoſi libram unamdc ſemi:.
ceti ana manipulos tres . Infupdantur per diem Purificatis ſuccis omnium digeſtio per quatridulî
naturalem in ſufficienti quantitate Vini albi ge fit organis idoneis z. A'. Poſtea deſtillaudo ferven
neroſi in loco calido , tum forti expreffione in ti marino balneo , deroratam excipies aquam .
[mio ſubigantur , in colatura injice Galange, Pam/ms , É* ‘Dſm .
Lacis , Piperis longi , 6t Ziugiben's ana unciam Mane hanc aq'uaîn’ſumito Doſe`~ unius uncie
nnam , Calami Aromatici z Croci , Schmnantos, adverſus quoslubet uterinos affeäus , etiam'ſpaſ- ›
k Spica: ludica: ana unciam ſemis ;Opii Thebaici modicos, 8: mìrum in modum uteri pra-Focationes
nucias tres: Seminum Papaveris albi drachmam compeſcit’ nec non lochia pmſtolat, totum mun
unam , Jc ſemis: Camphura: uncias duas . Mace dificando uterum, 8c cxetera, quae pratſtat, Phifico
:cntur triduo in fimo equino , :e iterum torculari rum menti haud minime proſtant .
exprimantur . Fgecibus aquam vitam affimde , 8t
reliquum cinéma ab his abflrahe . Acolaturis ;a AQQA ANTIHYSTEMCA
etiam commixtis urinali vitroo Cum ſuo capitel A Mya/ich: .
lo :quam prolicito , quam ad uſus ſervabis.
Fun'alta: s ó‘ "l-*ſm . EG-Baccarum Sambuci eſiecatammcias tres
lleerinis effeäibus promptiflìme ſuccurrit, ac Radicum Bryoniz . Diéìnmi albi a Pconiae
ejuſdem ſuffocationibus citò medetur , Spiritus à Zedoariar ana unciam: Viſci quercini drachmas
çompeſcendo,qul tnnc inordinate aglometanturflic quatuor : Cardamomi minoris, Caſtorei verbCaſ
ſpa ſmodice exploduneur, vel copula haeterogenea 1a! ligne” , Croci orientali: , 8c Myrrhfle rubese
onetantur , 8t torpide ſubſiduut , uti evenit , cum ana ſemiunciamz Seminum Agni caſti , Cumini,
vapores , 8c languores hyſtcrici , Tremores . ſub Dauci , ruthat hortenſis ana drachmas tres a Flo
ſultus . aut effeéìus convuiſivi , comatoſive a vel xum Pulſatillae drachmas duas. inciſa, 8c contuſa
a’dſint o vel infefient a etiam cum febre . Cere inſuud‘átur in vini malvatici libras quatuorz ma
-brum ipſum firmat , totamque ſyflaſin uervoſam cerentur per xx v. dies, poſtea adde Aqua Artemi
\\
.roborat ‘atque idea ifliuſmodi Hyſtericis, quibus ſiae , Matricatiae , Meliſſae , 8c Pulegii ana libram
cerebrum pracipuè affici videtur ì ſommo ſolet unam , 8c per Balneum ma’rinum deſtillçntur .
eſſe emolumeuto. Cuicunque fiatulento affeóiui Facultas , (’9‘ ‘Dſm .
Prompte levamen affert , vertigines debellat , Salubcrrima haec aqua omnes uteri ſuffoeatio
yquemcumque capitis dolorem ſedat . articulorum nes, etiam deſperatas, vel ſaltem periculoſiiíìmas,
doloribus non minimum conducit ju vamen.Doſis 8c graviflìma inde nata ſymptomata curat . atque
`ab uncia x. exit per ſe uſque ad a. poli inſultum. mitigat . Dofis a cochlearibus duobus ad tres in
ipſo paroxyſmo per ſe, vel cum ſpecierum Diajo
Monica .
vis ſcrupolo un0,aut Trochiſcorum Jovialium ſe
39 Magma a defliilatione in fondo vaſis reliaumz miſcrupulo. In praeſervatione autem ſmgulis Lu
extraéii ſpecies eſt , Laadam' illius opiaticì tan nae quadris cochlear ſemis ſufficit .
copere laudati vires, 6c facultates obtinens . cujus
doſis verſatur a duobus ad quinque grana . Manila .
;o Aqua Hyſtcrica : Artemiſia,MeliſſazMeuth, Suo loco videſis Specie: Diaju-vir, ac Ti-ocbiſcor
Pulegium , 8c omnia Carminativaaromatica vino Invia!” à Min/ich:: Qui aliam tradit aquam
albo generoſo infuſa-. prxbent optimam aquam nomine Epileptico-Hyflerica famoſiifimam , olim
W-.e._ T Ct 3 a
514 PARS
a Vico Claríflîmo,& Excellenciffimo Domino Da~ curaicm iminfuſione , demfim bulliant lento 18“
&orejac‘oáo Martini PhyſicoLubecenſi Primario, ad certi; partis conſumptionemflnfine adde Cin.
8c: Praóìico Feliciſiìmo Amico ſuo honorando per namomi acuti drachmns duas , cola z 8c utaris.
miraculum adhibita , 8:; adhuc in cad-:m Officina Fac” Ita: , é-Yjſm.
uſicata vuigariter Aqua Iitera A diäta , quae modo ;6 Ad dolci-es venereos radicicus exeírpandos non
apud nos fxequentem in ”ſum uſurpacur doſe ad datur in coca Republica Medica potentius medica.
unciam uſque unam. ' meu hac noſtra aqua, 8c louge ſupera: omnia An.
a; Rec-Cinnamomi acuti uncíam unam:Caryo~ tidota contra Luem , & meritö inter alia primum
philiorum 'l Nucis Myriſtica: a Z; Zingiberis aim, ſibi vendicat locum , 8c omnibus palma… Pueri
drachmas quatuox: Corcicum Aurantiorum a 8c pic. Huius ope inutilía decoäta. 8c xſtuaria ab au.
Citrìi ana ſemiunciam : Spice: indica: ſcrupuios la Medicorum receſſerunt,8c quos aegro‘tos Mercu.
quacuòr: Herbarum Abrotani ſcan-Linz; , Matrice. rii ſuffumigia , 8c extreme inuéìiones deiuſcrun:.
:ia: z Meliſſa:. Menthaz, Pule’gìi, Scariche` , 8( Scor haec ad priſtinam evocavit ſanicatem - Adco iu
dii ana drachmas duaS: Salvia‘: uncias 0-30: Ma Luc infallibilem in dies experti ſumma ut mul.
jora'me unciam ſemisHComai-um Rotis~marini un. cos , quo: deploracos vulgarium grex poli decoéìz
cias quatuor: Caſtorei veri ſcrupulos ſex; Vini ſuffumigia, 8c inuéìiones omni ſaiutís ſpe orbatos
aduſti librai; ſex 1 Rhenani iibras ſexdeçim . Di deſeruìr , hujus aquaa beneficio ab orci faucibus
getanlur per triduum in loco calido , poſtea per revoca verimus . Bibitur hujus aqua amphora um
Balneum marinum dcſtilientux 0 ‘ tribus vicibus, particis ſcilicet, manca in prandio.
8c cena . Reaffufio vero pro potu quotidiano uti
34 AQLIA ANTIHYSTERICA. poteſt, quia amphora una non eſt ſatis. Poli decem
Nobis ‘Uſitatìor. dies dolore; ſedac 5 imo gonorrhmam curati buboñ
nes tam legiumos , quàm ſpurios reſolvics gum
- R EC- Aqua: Ancihyſteric” Petri Poter-ii ſe— ma .diſcucic. 5 ulcera . 8; puſtuias, nullo adhibí
milibram : Tiudurarum Aſa: ſcecidae, Ca.. to extrìnſeco medicamenxq a; exſiccac 5 imo piura
fiereiwerìz à Galbani puri Spiritu vini extraéia. praeſtatchc aliis moî'bie a Lue Venerea arcis prçſtans
:um ana drachmaín unam. Spicicus volatiſis Cor.. eſt medicina z ut quotidiáùa experiencia nos da
nu CervinMc_ Salis Armoniacì fumantis ana ſcru. cuit . Cibus debet elſe ex carne aſſaca z crudaz aci
puluzn;Scumſhfiz
dtſifbs' L.- A.- M.~&ch-luke .'Gez‘ſucciui ſcrupulos da a auſtera, 8c ſalſa omnino vicenru: . Corpus de
bet eſſe purgacum a move: per diaphoreſimi 85
Fac-”Iran é* *Uſa-r. ‘ diuretice 1 ac leniter per ſeceſſum . Verum norm
Präeſtantiffima haec aqua hyſtericís ſummum dum ‘fi' quod ſi Díatrbma ſuperveníat, ceſſare de
coneuiît ſolamen ſpeciatim vel-ò ſi Parcurientibus b“ “i‘m “ſus 1 alicer enim aeger vice diſcrimen
(Spiritibus hyſtericè contucbatis, 8c non vivide ſaaCCÎPÌc › ut multa teſiamur exempia , Ejus aſus
tis ad muſculos abdominis. parceſque pax-cum Pm' 'continuai-i debet per menſem chymicum I nam "e
movences, influentibusidolores neceſſarii deficiant. CG! intra x. dies dolores ſedet; tamen aiiuà :R cio
a; uterus ad expellendi conamina non foi-rice: aſ.. lores ſedare a 8c aliud radicitus abiliiö liberare.
ſurgit; in hoc inquam caſu hujus uſus divinitùs 0410111”: Anni tempore tam rigido, quam fervida
.—fl.
quafi opem ſerre 4. Se ſupra omnia pene auxiiium fumi poteſt.
miniſtrare ſole: . Pro doſe praebeatur ſemiuncia.
8( tepetatur z fi oporcuerit per vice: :licei-as, MOÎliÌan‘

Monitum. 37 In hujus aquç conſeóìione puma:: vulgòadmi


ſcetur pro Antimoníi corredivofllias enormesex
Labore artis miſcere diximus 1 8c vero 1 quia ad citaret vomitus . Ad quos fiſtendos phyiìcètan
hanc perficieudam mixruram uſque dum totaliter quam incantamemum vaiet parom pumicis in
in lìquoremzlaétis ſpeciezalbidum coaleſcac. quod polline… redaflum , 8c in vino propinarum* ut
non facile conſequeris_ z niſi ex profeſſo caliueris fuſius Author in ſuo Tmtímc Medica libra IV
vaſem agìcare ſubſuitando . cum huîus mixturae cap. v1 l 1- de Naaſea . C"r Vomìm egit. Vetum
`eli-:menta heterogenea ſint 1 & ideo non adeo ſtrí~ enim verb 1 ut verum dicamus . pumicisadmix
--_.ñ“é_'- '_‘1~'T-Î
aim aduniri poiſint . quia continuò a ſe invicem cio fruſtanea eſt e nam experientia nos cum all'55
{eceduntz 8c poi’: aliquantulam quietem ſeparatim docuit Antimonium decoqui poſſe abſquctalicor
ad inviçem conſpiCìancur. reäivo a 8c non provocare vomitus; ut Videreen
apud Ztl-velfcrum. Sorel/um, ‘Milli/iam | 8c div‘
35 ‘AQUA, ANTIVENEREN quos de Lac Venere-a 75m. xv. Lib. 1 x 1. Cai-.111*
Muſìtani. De Dalai-ibm Venereis :etulimus: haec ille.

R EG-Salſç p'ariiiç minutim inciſe uncias da”: ;e AQUA ARTERIAUS


Ligni viſci quercini unciam unam,& ſemi:: E] mdem Muſitartì.
Lìmaturae Cornu Cervi . 8t Raſurz Eburisana ſe
miunciam: Autimonii crudi minutim inciſi . 8c EC. Aluminís uſti , Coleotiiaris Vittioli :E
Peel-xe Pumicís contuſze ana uncias 'tres . Hzec duo Sacchari Can‘didi ana ſemidrachmamquuf
iigentur in petia linea, 8c ſimul cum aiiis inſunde roſatmòc urinae junioris hominis ana ſeminnciam:
in aqua: foncis lièxas _ſgnç gççigeantur per diem nu aqua: piantaginis uncias duas . Diu timo] omni‘
2311
l
s eu _A‘PDEND‘IXL‘ 'ſas'
agitentur în mercerie, .police mixtura in phialam 4x AQUA PHAGEUENICA i
vitream iniìciacnr . Se aſſervetur pro uſo : quo . . fl” Vulmraria Car/?rr bemivi Lema-_y L
tempore per inclinationë liquor eric effundendus
- Fara/ra: a é* Uſa:. EC-Mercurii ſublimari corroſivi uncias 0610;
Magnum Arcanurn cſi iu ſanguinem ab arteriis in pollinem redige , 8t poſtea in mortario
reſeó‘tis ſiſtendo , nec ſimile in toto natura: Orbevirreo , vel marmoreo ſere per ſemihorium cum
reperítur , ſi arteria” inciſa: linteolum hao aqua libra una, 6c ſemis aqua: ſontis, ſed calrdaa, define:
madidum applicetur a impoſita manu z Recenti ut relídeatur r Se per inclinationem verſabis . ac
Aneuryſmati multum conducir ſpongia madidal filtrabis : at poliea in filtrato liquore iniiciatur ſe
impolica. ut in Play/L:. Chirurgia. Tan”. cap. De milibra decofli calcis viva: I 8: ſtatim apparebit
Ancxzrìſmate diáum eli . Eadem quoque ener turns liquor jam verſus in aquam croceam , quz
gia ,Se ed magis venalis ſanguinis Hoxum ex vul. Valm-raria , ſeu P/mgedmlca vocatur .
nei-e in momento ſupprimic a 86 ſi vulnus ſacrit Firm/mr munus
Suum propriumſſeſt , ó* ‘Dſu-r . detergendi.
ulcera
penetrans. ſyringa iniici poreſt. In hzemorrogia lì.;
&enda nulli eſt comparanda ſpecificmſi linreolíî vel eaque curandi potenter. llſus apud Chyrurgos
zoſſypìum ea aqua madidum naribusintrudatur. eius per quam ſrequens eſl , cum in Noſocomiis
ln mulierum nimiogſanguinis fluzru renibus ma in magna expenditur quantitate. tandem ut effi 'HW
gno emolumenco applicaripoceſt . Haec eadem in— cacius ſuo ſungatur officio , extemporaneè parari
terius arl ſupprimendum ſanguinis ſputum,dyſ. poteſt in Officinis .
ſenteriaimhzemorroidalem, ac hepaticum fluxum
propinari poteſt. DOſis a guttis x- vel xv. in aqua 42 AQQA PROPHYLACTICA
Polygoni 9 8c non ultra alias vomitum excitarec. Sylvii.

Mon-rum . EC. Radicum Angelica; 8c Zedoariaz ana


uncia-muuam . Radicìs Petaſicidis uncias
Han‘ aqua non díu aflërvari potoſtzſacile namque duas: Foliorum Ruthae hortenſis uncias quatuor:
corrumpitura Se gravirer olet 0b urina-2 admixtio— Foliorum Melyſſee , 8c Scabioſae uncías duas: Flo
nem: quadere ſequens ejuſdem Authoris a nempe rum Calendulae uncias duas: Fruótu um Nucum
Mflſitani , incorrupta affirrvatur , a: etiam plui-a juglandium viridum libras duas: Pomorum Cì
mirabilia operando tutò per os aſſumi poreſt . criorum recentium libram unam . Omnia ſimui
contumdito a 8c affundíto in aceti acerrimi libris
39 Arma ARTERMLIS . r2.. digerantur Per noti-3m 5 mane ex arena in vi
Alia Ejflſdem Muſitaní: Stipitù'a diff:: . crea cucurbira per ſe deſtillando igne cinerum len—
to , pene ad ſiccitatem S. A. nempe fine aduſtione.
EC. Aqua: Plantagiuis uncias quatuor: Alu. Fara/tar . O* ‘Z/'ſm .
minis Rocca: ufli o 8c Vitrioli rubificati ana Multum ad Peſtem prodçſt prazca vendam a bi
drachmam unam : ſacchari candi ſemidrachmam, lem acrem alterandam a porui ordinario admiſcef
fiat omnium pulvis ſubtiliffimus i 8: miſceiac in ri poteſt . 8c juſculis ad aciditarem cujuſvis aegro
phiala parurn agita. deinde adde lacrymaz ſangui gratam , 8c ad ſicim tollendam , ſudoremqùe blan
nis Drachonisicoralliorum ru beorum in pollinem dum promovendumñ_ Doſis propinanda debe: eſſe
redaaorumdapidis hamaritis preparati ana ſemi. uſque ad unciam unam .
drachmam z Spiritus Vitrioli guctulas x. iterum
agita, 8c una ſtenr per* duos,vel tres dies. ur ingre 4; aqua soumva
dicncia ſolvantur , poſimodum filtra , 8c in vaſe Pauli Emi/ii Vera Antiwemrca di'c'Za .’
yicreo optime clauſo ad uſus reſerva .
Facultar , dr ?ſm . - R EC. Limatura` Ligni Sanai,& Salſa parillc
Arteriarum 8c Venarum inciſarum ſanguinem ` ana uncias duas: Sandalorum citrinorum.
affatim profiuentem ſiſtit, hzmorrhogias , ſangui 8: rubeorum ana ſemíunciam r Ligni viſci quer
nis ſputum , 8c fluxum ex quacunque corporis cini unciam unam : inſunde per diem naturalem
125;._
“-.ñ
u<1
a“ parte coercet . in aqua: ſontis purze libras odio: Poſtea adde lima.
"'’ìT‘.'_'
8A. turae Cornu Cervi crudi a 8c Eburis ana drachmas
40 AMA AD FISTULAS tres: bulliant ſìmnh Sc in bullitione ponantur
Dolci . Tartarí vini albi e Bononia ſubtiliter redaéìi un
cias duas = Polîpodíi quercini mandati . 8c contu
a
EC- Decoéìionis calcis vive ex ſe habítz ſi , vel leviter inciſi o 8c paſſularum uvarum enu
libram unam: Mercurií ſublimati corro cleatarum ana unciam unam z Seminum corianñ‘
id" fivi drachmam unam :Succorum Ablinthii a Ve drorum , aut aniſorum drachmas ſeptem z poſt
ronicae , 8c Scordii ana unciam unam , 8c ſemisz bollitionem , ab igne remove o flacim addendq
miſte 1 8c uraris . Foliorum Sennz orientalis uncias duas . Cinnas
Fac-*alta: a ó' 9ſt”. :nomi acuti drachmas :lun- öc ſemi:. 85 coopería
Acida abſorbendo deſtruit cauſam proximam tur pauco tempore › poſtea coletur decoóìum a BC
‘Q'
\"~.`.
"i' omnium ulcerum o uc pluries Author periculum pro uſu ſervetur.Cui acidi poteſhſi aliquibus Meg
fecit: uritur ſemper goſſypio in ea intiuó’ro, 5; dicorum Sophis volupe fuorigpulverig .Reſine Ji: AS.—

loco affeóìo appoſito 3 ’ lara-é dxachmam {61.1115- F


a
‘526. .P A' R s (Lu A r… 1’“ A'.
Pornſtar, ò* ‘Dſm. ce bis in die per ſe , vel c'um unciís duabus aqua
[l
Magno bum emolumento datur in quolíbet an florum Pabarum , aut Sambuci .
ni tempore 7 8c in quibusdam hominum tempera
mentis . Nam corporis purgac humores lenicer, Se AWARuM srlLLATLT‘rARuM
abſque ſorte ſanguinis percui-bacione , ut pluri . Manita .
mum non excedíic eius per alvum operationes ad li
ſex aut ſeptemaöt oéìo: multoties per urinam eve O Fficinaies aqua: omnes compoſita dîcuntur,
niunt z ventriculum , 8c inteſtina ab exeremen aut fimplices , qua nihil aliud ſuntſcum ic
tîs craffis liber-at , 8c ſanguinem preeſertim a lue de comp0ſitis ſuo loco) niſi phlegmata , in quibus v

veneree infeſtum purgat . 8c corrigit . Doſis or aliqux ſalino-ſulphurea: particuize ſolutae ſunt. {li
dinaria uſque ad uncias oéìo eric. llnde,quze hiſce particulis_ ſciiicet volatilibus prg m
dite ſunt , haud deſtiliationi committuntur . de
.Monitam . I. Illas deſtìllandi varii modi extant, unus enim Vi
quiſque ſibì pene nov ‘um fiugit. Attamen melius, vu
Hçc eſt vera,& verior aqua Solutiva Pauli Emi, imo '8c Medico,& :rgro proficuum foretpſi hzec jux dici
Ìiioántioencrea diaz, habita e manu felicis recor ta artis laborem ( 8c non obiter veluti ſiepe nu (ur
datìonis D.joſcphi Donzellii Medici Phyſici Nea mero fit ) derorata: eſſent : ubi potius magna aqua: Aq
politani 1 qui meo Magiſtro Magiſter fuit. (Dem Copia 1 quàm ejus exaltatae vires expetitur . Et in;
aquç conficiendi modü Primus omnium 8c ad uſq; profeäò cum 8c plebeculze , tali modo in Officinis nÌÎ
tempera íſta , in ſua Officina Officinarum Nor.. aſſuefaëìae , ut pro viliflìmo piaccio; haud parvam bit`
ma pmbet cunais Jofizpb de Martino Ladrenſis aquç deſtillatç quantitatem capere non erubeſtät. 1X
ma
Amicus noſter , 5c Pharmacopola fidus. r Qujd aliud? quam ut voci ſui compores fiaut , ac
itainstunc ejuſmodi calicer qualiter ( ut ajunt) tia
44 AQgA THERIAGALls aquae deſtillatae a Pharmacopzzis pomguntur I qui M‘
Petri Salis' s. s. V. ex ?Jſa Collegi; Pb”. vìrium jaöiuram quoque floccipcndunt z ii lucrum te
Pi

macapcomm Neapolitani . dutntaxac ex iis hauriatur. Et Bone Deus! li modo


quiſque aquarum deſtiilationcm aſpicereh quan
' EC. Succorum Acetoſelle, Cardui benediai, ta` enim negligentia hzc ab iis perficitur r mirum c1
Ruthz Capi-aria: , &Scordii ana libras duas: non eſt , quas ob res ha: aqua: hodie :Has vìxcs ,
Succorum Corticum nucum Virídum menſe Ma. ceu olim , cum major-i diligentia a maioribus de.
jo colleé’carum iibram unam: Theriacz optimar fiillabantun non exhibeant. Et idco laudatus no
uncias oäo . Commixta macerentur in Balneo ſter Author , hoc non ſibi promittens . ſuo ioco
marino tepido per diem un um, aut altermſhdein— nempe pag-3.48.2349. ml.:- verba ſacere recinuit.
de in eodem balneo fiat deſtillatum ad flccitatem 11. At ad remzcunda quae ad deſtiliandum idonea
`uſque , 8c ita uſuì ſervetur in vitreo nimbo; tenentur z prius per aliquot dies maceranda , ſed [UL

club magìs volatiies eorum particular , ed minori tim


Faculta: , ó' ?Jſm .
VEU
Aqua hzc Theriacalis alias przeter cas enume. temporis ("patio ad macerandum indigent .
xatas pag.;5ç.col.2. przbet facuitates in febribus III. Becabunga, Cochlearia. 8c omnes herbar an An
omnibus . ubi ſudo: eliciendus eſt, in variolis, at. tiſcorbuticzr diáìx , qua: ſcilicet plurimo ſale vo Et
que morbillis, vermibus, 8c Lue venereazMaligni latili gaudent. extempore deſtillari queunt. Odo alla
rifera autem omnia , aromatica , flores , radices,
tati, 3c humorum putredini reſiſtit , 8c ſenſibiliter, Sal
ac inſenſibilicer noxiurmöc deleteríum in corpore cortices , ligna. ace. Sale volatili 1 8c oleo predica, eni
latens eliminat . Humores conſervat homogeneos, quorum nempe vis in particularum ramoſarum
haeterogeneoſque corrigit 5 vires omnes reſtaurac. disjunéììone conſiſtit praemiſſa neceſſario depo tu't
aqu
llude ſemper in uſu venit frequenti apud jacroſo_ ſcunt macerationem 1 cum levi, iì piaceat , fer
il] i]
piflas doſe uſque ad uncias duas pro qualibet com. mentacion‘e conjundam z quae ſermentatio comm
De 1
mandata portione antifebrili a vel pro re nata . particuias ſegregat , oleoſaque cum ſaiinis com*
cOn
miſc'et , 8c in fluidum liquorem redigit .
IV. Verum enim vero momento Radices › C0‘ dus
'4; AMA SlPHlLYCA. cu(
tices , Ligna ob ramoſas, ctaſſas, terreſtreſque par
ticuias firmitec cohaerentes tardius conſortium 0ſt
R EC’. Scobium Guajaci gummoſi libras duas:
Limatura: ejusdem noviter peraéiae libram aquoſummartìumque divortìum admittcmquam
hic
unam . Vini albi generoſi libras quinque -. Saſſa ob cauſam diuturniorem require-re macerationema
fur
frafiì unciam unam 5 diebus tribus ad cinerem quae tali perficitur methodo . Rec. RadicumCala
macera , defiillando poſtea ad ſiccitatem LA. mi 9 Sec. Corticum Aurantiorum 1 &c.Lignorum
Pam/ta: , é* Uſa: . Guajaci , &c- pro libris odo ſaiis communis
Peſi`
Przeſentanea, 8c ſpecifica eſt hzc aqua ad purua manipulos quatuorz ſtent in ſufficienti quantirace tum
lentam gonorrhaeam perſanandam z experientia aquminfuſa per aliquot ſeptimanas , donec molle
ſlide
te docente , 8c hucuſque pro maximo areano apud ſcant . fragranrerque oleant , tum per veflìcam
lu r
nonnulios habita.& manibus propriis Parata fuit, more ſolito deſtillëturaäc ſi oleum adeſt, ſeparetUſ
V. Her-bau Cali-12 ut Car-dui benedifli , Sec. con ?Uh
tantum amicis cum totali gonorrhreae extermina
Vaſ;
tione exhibita; nunc vero ſideliter communicata: ciſae ſale communì additis aiiquot cochlczzlribus
D0]
Quamvis aliis quibusdam uſibus ( hic non dicen. florum Cereviſiae 9 8: pauea quantitace cUÌUſPÌW
Culi
dig) egregìè_ inſerzic, Doljs exit uncia una pro yi: ſalis alkali a ſum per aliquot dies macerafldzr
libu
rum
SELL APPEanx, \ ‘i' 2 7
tuffi deîiiiaèioni ſubjicſſiendzque .
{7 Mani” È
Vi. Herbie a Veteribus frigidae,& ficcae dia…:
Plantagoñ, Laéìuca i &c-prius contundantur , vel Qidam ſecretíores Spagyrihuíns ſalis uncíis
minurim conſcindantur , iis adde Nitrí pugil ſeptem 1 vei decem addunt calcis Solis vel Lume
lum unum z Tartari crudi pugillos duos , 8c pauca debitae, ac ritè pra-parate unciam unam . Et in
aqua macerentur , 8c deinde per veflìcäm deſtiiq vicem bene mixta ſupra marmo: ſubtüirer te
lentur ſecundum Artem o runt. 8: poſtea beneficio ignis. ur fciunt Artifices,
VIl. At non praetereundum 2 Ejusdem aquae de. _figendo uniunt z 8c cheſauri infiar cuſtodiunt .
fiiiiatae tanto efficaciores fiunt,ſi iiquor deſtiilarus Calce-m Solarem videſis in fagá:. 001.1. LUna-`
recentibus herbis affundantur , ficque aliquoties rem verò Caicem in fag.44. col. x. 8c z. hujus_
de novo deſtillentur . ` ` Editionis praſentis . `
V1”. Aqua Compoſite_ vero nominanturflzuae ex
variis ſpeciebus 1 ſulphur eo ſalinis partibus pree 48 BALSAMUM APOPLE CTICUM
ditís famulante liquori: idonei affuſione deſtiiian Auguſiunum .
tur . Talique ſub nomine in Officinis proſtant
Aqua Ancihyſterica . Prophilaáica , &c. Horum EC. Olei Nucis Miriſticee expreffi nnciam
ingredientia prius per aliquot dicrum ſpatium in ſemis . Boris-marini drachmam ſemis: Suc
nimbo cooperto macerauda , tum vel per cucux. cini albi ſcrupulum unum :Zibetthum ſcrupulos
bitam , vel per veflìcam deſtillanda . duos y 8c ſemis: Maſchi orientaiis gryſei ſcrupu
1X- Caveant tandem a ut iuXuriam non mini; los duos: Granorum Styracis ſeleéiorum drach
*dmnK_~_-_
mam deinceps commiccant , imo ſuam ignoran mas duas z fiat LA. Balſamum: Oleo Nucìs M0*
tiam de Pharmacia ipſimet produnt, qui Metalli!. ſchatae ieni calore emoilito , grana Styracis , tum
Mineraiía , Terras , Lapides . Corn ua r &c- utpo Ambram cum oieis deſtiiiatis tritam: Zibechum ,
te partibus volatiiibus deſtituta , ad deſtiilandum 8c Moſchum cum ſpiritu Roſarum dilutum com
prxſcribunt . quippe eorum cora vis in fundo re miſcendo .
.'r‘
fiat , 8c ne hilum quidem , ut piuries obſervatum Facultar I ò‘ Ufi” -
cſi , alembicum aſcendit . Naribus , 8c pullibus temporum , 8c brachio
Ìum , nec non vertici, ſi opus fuerit , inunóìum,
ARCANUM DHPLICATUM vitales , animales , 8c Spiritus omnes miracuIOsè
’46 A Mgnſicbì. ſuſcitat , atque ſuavifiìme recreat . Cum Vires
ejus'Cephaiica: ſint , Se Praecipue , ut nomen indi;
Rcanum nominatur nonnulium medicamenî cat , Apopieéìicze ,
cum , quod tanquam aliquid ſecreti habet .
tum in eius conſeflione , tum in eius adminiſtra Mam‘m ;
rione dexter-a . At cum ſub Arranorum nomine
veniunt Arc-(mms :flamini: , ut Pugno. col.: . Quo: Authox-es ſeripſerunr de Balſamo Apople
Arc-”mms Coral/forum, ut videre eſt fag.49.r01.z. aico , tot recepta inter ſe varia ejusdem excant .
Et prxſens Arc-”mm Duplíaatmn DA. Mya/ich:. At nunc alia tria tradimus , ut videtur , magis
alias Sal Sapimtia, item Sal da duolwr, 8c quoque idonea , ac utilia , 8: ſunt ſequentia : nempe
Sal duplimmm Hal/?trice appellatum . Paraçur 49 Rec.01e0rum Nucis odoratae expreſſze unciam
enim a Chymiatris ſequeute modo . unam : `\uccini deſtillati , Salvia, Lavenduise ,
Extrahe ex capite mortuo Aqux fortis ex Vi Sampſuci , Cinnamomi 1 8c Caryophyiiorum ana
triolì . 85 Nitri partibus zquaiibus deſiiiiatisxum ſcrupuium ſemis: Zibcthi optimi , 3c Maſchi
aqua tepida Sai candidiffimum : Hoc poſtea co orientaiis ana ſcrupuium unum z Ambra? gryſeos
tum , 8c ſubtiiiffime ſupra marmor tritum impo— drachmam unam z Baiſami liquidi drachmam
ne cucmbitazlutacaz, 8c ſucceflìvè augendo, ac unam , 8c ſemis: Cera quantum ſufficic . Miſce
continuando ignem ad horas xr i. ſecundum gra omnia , 8c S. A. fiat Balſamum .
dus ſçpius agitando calcinetur circa finem fundus Ve( quod mihi arridet , & in parte credo 2 eric
cncurbitae aliquo modo candeſcat , 8c poſtquam hoc Bateanum ſcilicet . '
omnia refrigerata ſint , vitro rupto eximarur ſai, fo Rec. Oieorum Cinnamomi acuti I Caryo.
8c den uo , ut prima vice , ſubtiiiffimè teratur, 8c phyllorum . Lavendulae , Majorana: , Menthze‘ ,
hic labor adhuc ſeconda , 8c certia vice repeta Rom-marini , Ruta!- 8c Salvi? ana guttuias duo
tur , ö( (ic vere paratum eric . decim: Abſinthii, Citri, Roſarum, 8c Succini ana
Facultar , ó* ‘Uſm- . guttulas ſex: Nucis Moſchatae expreſſze unciam
in Melancolia , Mania , Mentis alienatione , unam: Bituminis judaici drachmas duas : Sc Bal
Peſie , Morbis epidemicis , Febribus , Bce. Secre ſami Peruviani quantum ſufficit 7 miſce 8c LA.
tum cſi 1 3c Operatur hoc medicamentum varie per fiat Balſamum . (Mod conſci-cat caput ſrigidoſque
ſudoris ſedes , 8c interdum etiam ſomnum facíc . humores diſcutit , adeoque in Apoplexia , Synco
In multis qnoque affcéi ibus melancholicis , Cal pe , Paraiyſi convenít , Naribus indirum', vel
ml028corbuto,& pracſertim omnibus lymphaz :per quoquo modo applicarum ~ Interne etiam exhibe
vaſa 7 vel renes ) abundantis pra-*ſentaueum extat. ri poteſt a gutculis rribus ad ſex cum Eieóìuario
Doſis a ſcrupulo uno ad drachmam ſemís in vehi aliquo cephaiico .
culis appropriatis , Se morbum proprie reſpicien: ſl Verum enim verb ſi addideris oleorum Gſ
tibus . ſentialium Pulegii ſcrupuium ſemis , 8c Caſtorei
gut
'523 ’P A R- S QUARTA“;
guttulas ſeptem; ARE dulcis , Rune , 8c Sampſuci Et ex his fiant par-iter tresínfuſione , ha: ra;
:ma ſemiſCxupulum . Praeſtantiffimum eric Balſa tione tribus diebus vas. quod viti-eum eſſe debe”
mum hoc Apoplec’ìicum pro ſexu ſemineo , qui Soli exponatur , quarto, verodie balneo calendìs
orlorem Moſchl , Ambrre , Zibethi ſerre nequit: aqua: decineatur , Se ibidem per 24. horas more.
Narium enim extremiratibus,& ut ſupra diximus, tur, poſtça fiat exprefiìo. 8c colatura, 8c oleo :m-`~
admotum, aut inunóìum: Apoplexiae , Vertigini, [us addanrur .- ‘
multiſque aliís capiris morbis , maxímè ſi ab ute Folliculorum hyperící , qui jam ad maturi”.~
ro originem trahant , mirifice confert 2 Animales tum pervene‘rint-manipulos tres: Centauri mino;
enim ſpiritus ſu ſcicat ,- 8c ſunt-iter recreat recur ris manipulum unum: Fruéìus Balſamini etiam
ſum , aſcenſum , ſive ConVUliìonem uteri ad ſupe ad maturitarem perventi numero ſex .
riora flatim in locum ſuum reducit , uterinum Ut ſupra fafla expreíſione poſtremo , 8c colato
fermentum exalmtum cohibet o vaporeſque ex oleo adde .
eo ad ſ’upernas partes aſcendentes cagit , ſiſtit ,85 Dié’tami Cretenſis unciam unam: Radicisdi :2—\2n:._
reprimìt, 8c graviffima alia ſympcomata hinc na: danni albi , Ariſtolociaa rotonda!, Biſtortaffion.
ſci ſolita impedit . ſolide majoris , Iridís lllirica” 8c Tormentilla:
ana drachmas ſex.& Granorum Tinéìorum drach—
BALSAMUM HYPERICI mas duas Se ſernis .
Cdſflrí: Magati . Fia nr tres inſu ſiones, exponatur hac ratione vas
Soli per ſex diesflmflea per duas dies in balneo ca
EC. Summitatum Conſolidz Majoris,Equi~ lemis aqua derineatur , inde fiat expreffio,& cola
ſeri , Hyperici, 8c Ophiogloffi ana manipu tura . 8C ſic fiat ter . Tandem faäa poſtrema ex
lum unum z Vini generoſi albi libras quinque . preflìone . Sc colato olEo adde .
Contundentur herbae , 8c dióìo vinomaceren Olei Stillatirii Terebinrinae‘ , de lacryma Abie—
tur per horas 24. vaſe di-ligenter clauſo a dt'inde tina ana libram ſemís: Semínum Hypericidrach
faéìa expreffione , &colatura , eadem quantitas main unam : Radicis Conſolidx , Anliolochia‘, di
diéìarum herbarum affumatur, 8( fiat altera inſu &ami albi, Tormentiliae, Biſtorcze, IridisFlo
~ ſio, 8c ſic certia faíìa poſtremò expreſfione o at rentiae ana uncias duas: Granorum Tinóìorum
que colatura z adde vino ſupradiéìo . anciam unaszìrrherhuris .ma unciam unam,
Olei antiqul libras ſex i Summítatum fior-um g 8c ſemiss Sarcocollze 4 Gumrnorum juniperi a &' _AW-{H -
‘kffidñ fi—-a.-n—-H k.

Aloes ana unciam ſemis: Poma Balſamini nome-ì


Cardui benediéìzi z Conſolidae majoris , herbae Re
gime vulgò appellataz, Hyperici,& Ophiogloſiì ana r0 1 2. Balſami Peruvíam' uncias duas .
manipulum unum: Radicis diéìami albi . Conſo Poma incidantur , cetera contundantur , 8c
lidze minoris , Ariffolocim rotundae, Tormentillze, cum oleo miſceantur , 8c vas toto tempore hyber
86 Biſtortae ana unciam ſemis : Granorum Tinflo no detineatur ſub fimo equina , inde extrahatur,
rum drachmas duas: Seminum Hyperici jam di öc ſaéìa exprefiìone, atque colatura , uſui ſervetur
gcſtí drachmas ſex i invaſe vitreo cujus oſculum diligenter clauda
Contuſis contundendis , macerentur Balneo tur. De cazteris herbis hoc Maga” Balſamum Hy
calencis aquaz ore vaſis bene clauſo , per 24. ho~ perici conficiëtibus,8c in tribus jam peuéìis par
ras poflea bulliant vaſe duplici ad viniconſum tibus haud habitis, videndum eſt in hujus APPEH:
ptíonem,deinde ſaaa expreffione, 8c colatura,ſac dicis noviflìmo loco .
culo prius vino albo optímo modefaéìo,adde oleo. Fara/ta: , è“ Uſm‘ſi
Summiratum byperici manipulos duos , Con' Inſigniter Balſamum hic nobiliffimum omní
ſolida: majoris , Herbie Regime z Mau-is Sylvee y bus tàm externis , quàm inteznis congrui: vul
Ophiogloiìì ana manipulum unum . neribus Se czeſim a 8c punóìim infliéìis etiam ſelo
Contu ſis herbis fiat infuſio balneo calentis pctorum, in qualibet corporis parte 1 &ÎÌ C…“
aqua: per 24. horas 'a deinde faóìa expreffione , 85 contuſione uſu enim feliciter ejus Sc tutò in vul
colatura 7 ut priua par quantitas diéìarum herba nus inſtillamlo , parteſquc adjucentesinungendo
rum accipiatur , 5c fiat inſuſio , uc ſupra , .55 fic Una cum gofljvpii imbuti applÌCatioue a 5C decen
tertía ſatin aqua: tandem expreffione , 8c colacu ti S. A. Ligacura . Si verò vulnusſicpeneuanîv
ra S. A. adde oleo . ſyringa hunc balſamum intrude , nec turundis
Florum Bethonicas , Hyperici , Piloſellze , Pim opus eſt 1 cum haec ad ulncrum curationem mi
pinellae , Sc herbre Trinicatis , urp-ig. x g 6. :01.2. nimè phyſìcè ſpeóìanc , una cum eis emplaſtricc
ana manipulumunum . . roci , 8c unguentí cujuſvis adhrbitione BMW“…
Ex his fianc tresiufuſioms, ut ſupra diéìum hoc ſanguinem effiiſum, vel grumatum penetrat
eſt a fac'ìa poſtea exPKeffione , &colatura denuò atque diſcutít , nempe e quiete ad motum 1 “W'
debes addere oleo . ralemque fluiditatem adigic,nec non 8c ſollicitat
Floruml-lyperici manipulos duos : Cardui be Offium fraríìxiras ferruminat , ~ inflammationes . .4—

nedióìi z Equiſeti z Stellaria: , 8c Valerianze ana prohibet 1 eaſque excinguit a tumores diſculih 5‘
manipulum unum . dulores demulget . Specificum eſt flomachicum›
Ex his liane tres inſuſiones, ut ſupra , fafla ul— tàm eius regione illitum , quàm ore propinatumu
tima expreffione , 8c colatura adde oleo . ſtomachum enim conſortacz Cardialgiamdebd‘
Folliculorum Hyperici manipulos duos: Cen lat , digellionem promovet, appetentiamexdlfltì
tam-i minoris,Conſolidpöeminum Agni Calìi,Vi 136 omnibus morbis , inde orcum izabentibun “t
ucçllaefic Vincx per Vincae ana _rmnipuhî unum. inceſtiuorum affeíìíbus , Lieucerize Celia-:rr Diar
rhTG
snu APPENDIx: ;29
cha-ae &e; ſubvenit: Fiatù's diffipat, dolores coli 5'4- B A L S A M ll MÃ
cos ſola externa iuuné’tione ſedat . lnſigne cſt Sab Nomine Summa' Puntificir. -
Czrdicum in cordis tremare, palpieatìoneſhy'po INNOCENTI! XI. ,,
ehymia,& Syncope. Tuflì, Aſthmatid—meyemati
Phthyſi, 8c Pulmonum vomica , nec non aiiiſque EC. Florum Hyperici uncias quatuor: Se.~
peaoris affeóìíbus preſentaneum eſt remedium , minum ciuſdem unciam unam: Angeli
tam ore ſnmptum , quàm peé’tore junóìns . So cze odoratze 9 86 ſpicae Nardi ana ſemiunciam:
-lo verò olfaüu capite dolentibus o vertigínoſis . Cai-dui Sanéìi uncias duas: Balſamiaibi unciam
apiopleé’cíciſque ſuccurrit, nervorumque om. unam , 8c ſemís '- Styracis calamita uncíam
nium contraéìuras reſeranarthritidemque delet. unam: Benzoes,Thuris,Myi-rhfle,8c Aloes Succo
Alexiparmacum enim eſt in vulnetibus venena trìna: ana unciam unam, & ſemis: Gummi Lac—
Lr
,p
to marce infliéìís , ac tandem febtibus malignis caë unciam ſemis:SPiritus vini libras quatuor.
ze peſtilcntialibus ſummum eſt Benzoar . Doſe WWW“ omnium prius contuſorum , 8c S-A- -
i"
is'
ſemper propinari ſolet uſque ad'. drachmam ſe pp. fiat Infuſio per xv. dies in vaſe viti-eo probe
mis pro vice una cum vehicylis propriè mare clauſo , ſxpe ſaepius vas agitando , denique co
bu‘m reſpìcientibus . latum peraëìae addatut Balſami nigri Peruvianí
in‘ unciam unam, 8c ſemis; Miſc: ,8c ad uſum ſer*
Monica l vare curabis .
Fat-'111ml’ , ò* 71ſt”.
Bam modo expoſuimus Balſami Vulneraril,~ Prodeſt contra Orthophmeam , ulcera re-`
ſeu Hyper-ici Cat-ſari: Magari Formulam , ta neum , 8c veſſicae aboIet: Affeäus hyſtericos
lis , qmlem in Petitorio Pharmacopcorum Nea compeſcit : Nervorum Contraduris , 6c dolori
politani Collegii reformato invenimus , extat . bus medetur: Interna vulnera mir-abili effeé’cu
Attamen aliam, quze apponitur in Tabula Sma curat, 8c externa etiam illa, quae venenatís infii.
ragdina Medico-Pharmaceutical ſtudio exarata fia ſunt inſtrumentis , mira celeritate congluti—
Pbilippí Fraundorflèr Phil. ó‘ Med. Doff. in nat . Tandem , miranda pra-flat , ſeu intro
Marchionni'. Mara-v. Pbyſ. Proviamchdccad. aſſumatur a ſeu exterius applicetur . Doſe ad
Cdfllrm-LeaflldimNat. Cz”. Col/egmon praete drachmam x. in vehiculis morborum prop‘riis.
reundam ſore cenſeo pro cujus proceſſu .
f; Rec. Baiſami Peruviani uncias tres: Gum 5; BALSAMUM SAMARITANJE
-Îmñ-—a H
morum Elemi, Arabici, Hederfleſſacamahaci, 8c Vumerariflm .
liquoris in veſicuiis …mi contenti ana uncias
duas: Olei laurini s Styracis liquida.- , myrrhze EC. Oleí Olivarum , vel Hyperíci libras
una unciam unam a &ſemisz Thuris albi un duas: Vini albi generoſi libras tres : Sac-z_
ciam una…, Laſerpitìi odorati , Ladani, Styra chari canditi libram unam , 8c ſcmis . Coquan
cis calamita: pinguis, Ammoniaci 1 Bdellii , tur ſimul igne lento in vaſe fiéìili vitreato ad viñ
Opopanacis , Sarcocollae ana drachmas ſex : ni conſumptionem a 8c ſervetur ad uſum .
Radicum Ariſtolochiae rotundae , Imperatoríze , Fava/ta: , ó* ‘ZJſm .
Angelica! , Dióìami albi , Conſolidz majoris , Eſt inſigne ad vulnera omnia muudiſicanda;
Acori , Iridis s Tormentilia.- , 8c Biſtortae: Ut 8: conſolidanda : Nervus corroborat : Catar
etiam Seminum Citrii , 8c Hyperici ana un rhoſque diſcutit . Sciendum ultra montes om
cîam ſemis: Didami Cretichäc Corticum Citrìi nes hoc conficiunt Balſamum ſine ſaccharo can..
ana unciam unarn: Maſtiches , Aloes , Sangui dito,öe in parte credo,idoneum ita eſſe pax-acum.
nis Draconis 1 8c Granorum T‘inéìorum ana un
‘ciam ſemis : Cinnamomi acuti,Caryophillorum, Maxim .
Nucis Myriſticee , 3c Macis ana unciam unam:
Oleorum eſſentialium Giandium unguentaria Externa Balſama ſere omnia inſtar linimenti;
rum uncias tres z Item Baccarumjuniperi, uu 8t odorifera ſunt, &corpus quoddam ſolidum
ciam unam , öc ſemis: Cene unciam unam: ex expetunt . (Mie vero interiori uſuì dicata , for
teſina Pini uncias duas: Terebínthime clara , mam olei vulgb habent a ut Balſamus Sulphuris,
Lacrymae Abietinae ana libram unam a 8c ſemis: Antimonii, &C.in quibus autem parandis , ani_
Aqua: Ardentis optimze cohobatz-e libras ſex. madvcrtatur, ut e rebus iſtis balſamici's bene
Miſc: diligenter a liquatis gummis , quae li extrahantur vircs , quod Ferraro abſque coäio
quari poſſunt ſeorſim cum portione terebinthí ne ingredientium fit; oportet igitur , ut hoc fiat
na: z ceteris Verò aridioribus groſſo modo pu! phiola quapiam leniffimo igni impoſita , arena
veriſacis; Coniiciantur omnia in retortam, quae ſc. calefaflae; ſicque in primis ſulphur ipſum,
in balneo calentís aquze pcr tres dies detineatur, quod ſecus non fit, ta beſcit .
inde luto obducatur , Jc in :efluario maneat, do. 56 Nota quod ſi aliquis exoptet Balſamum
nec exſiccatum ſit Iutum , poſtea igne cineri_ Sulphuris, ultra ;2413.41 &co/.1. quocumque oieo
tio S. A.extrahatur oleum: exhibit autem pri. conficiendum , quod is tunc debeat ſumere ſul
mo Aqua , qua-2 Balſami Aqua vocatur, 8c ſeor Phül’s illudque ſupra ignem in pateiia quapiam
ſim debet ſen-ari , deinde aſſurgit oleum 7 quod iiquefacere 9 eique addere Salis Aikali 9 Tarta
Balſamum dicitur . ri , aut cujuſcumque vult anaticum pondus r
hinçque in
N maſſam badeam
y u E} redigere, R09‘:
ex qua`
”a PA‘KS Lu 'R'T A’

poflmodum facili marte ope olei poteri elici; de* flinant recipere hat: preſenti Appendice Ceruſl‘a
demum ſulphur , quale ſulpbur etiam poteſt ex Martialis conficieodi ſormulammonſulanopag.
trahi alkohol vini e quo fado eric tibi Tiflffara '722- nm. r4. r ;.é* 18. ac i” Appena. Addiff.
Sulplmrir . Plura hìc addere ſupervacaneum 6c tandem publico ſatisfacieudi gratis duóìus ,
{ore laborenì per-pende; quamobrem progredia ſciant , qui ſcire ſatagunt Cerufla Mania/i:
mur ad ulteriora . parati debet cum martialium frullulorum priur
anatico pondere, ac Antimonii, 8c per continua*
,1 CERussa STIBII agitationes in ſcorias redaaa, ac poſlea cum her.
Angeli Sal-e. mafroditici balnei partibus tribus ſucceflive
Ex Antidotario Napolitano; detonetur , 8c z. A. conſeéìa uſui aſſervarur.
Valde efficax in ié’rero.ſcabie,& morbis iis omni
REC-Reguli Antimonii ſplendidiffimi, clarl. bus , qu-e ſupra modo notavimus, utiliter exhi
8c eleé’ci unciam unam : Salis Nitri purifi betur , uſque ad ſcrupulum unum-.
cati uncias tres. Simul mixtaflSc in pulverern re
daóîa impones exiguae ollae terrae vitrcatz. quam 59 DECOCTHM CATHOLlCllM
ſupra carbones prorſus ignitos collocabis ſine Poteriì .
ullo opetculo: folle aliquantisper inſuffiando ,
uſque dum Sal Nitri liquefieri incipiens ignem EC.Radicum Graminis unciastrest Salſa:
Sulphuri Reguli intrinſeco communicet . thriſ parillte uncias duas : ſolior.Cicorii, Agri
qüe autem ſimul exaéie combuſtis , videbis ma. monii a Pimpinellae, Betonicze, 6c Capíllorum
teriam tuam candidam fadam inſtar laötis: quod ‘Veneris ana rnanipulum unum: Senna? orien
plerumque ſpatio unius horze fieri ſolet. Mox in talis , Sc Epithymi ana unciam unam: Florum
Promptu habeas pelvim | cui ſeſquilibra , aut Viola! , 8c Boraginis ana pu'gillum unum :Ani
paulo plus aquze pluvia inſmöc in illam did-am ſi drachmas tres: Liquiritìa: unciam unam 3 co
materiam ita calentem velociter iniicias , mo quantur omnia cum libris odo aqizze fontis iu
vendo earn diligentiflim‘e rudicula aliqua . 86 duplici vaſe, calore Blanei Marini :.A.
poſtquam illam exaéìze agitaveris , relinque per Foca/tar , é‘ Uſm’ . ,
aliquod tempus, ut pulvis ille in fundo reſideat. Exoptatifiìmum hic ſiſto Alexipharmacum
ubi deinde reſederit . aquam hanc ab ipſo pul nullique ſecundum , 8c admodum univerſale
vere ſeparabis inclinando paulatim vas 9 8c ſen decoétum . Cruorem enim , 8t ſuccos in vaſis e
ſim deponendo. ln ſublìdente autem hoc pul 8c viſceribus fluentes , velut novo fermento in-z
vere , plerunque grana aliquot , aut parvuli ſpirat , eoſdem leniter movendo , 8: in aquabi
grumí Reguli liqueſaéìi remanent , qui a dié’ro li mixtione ſervaudo a coagulatione , Se putre
ulvere ſeparari debent reperitis ablutionibus = dine vindicat . Veneni particulas blanda agita
affuſa nempe ſufficienti copia aqua: a 8c moven tione ab invicem diffipat: denique ſanguinem, 8c
do eamfllonec turbida, limoſaque appareat z at ſpiritus corrigit,atque roborat,ut a cunéìis hate
que hinc conſeéìim effundendo eam per inclina rogeneis impreſsionibus omnind tueatur , ac per
tionem in aliam pelvim . (Lupd opus aliquoties diaphoreſin ſoras amandet . ln ſebribus ergo
reiterando o pulvis (utpote levior , quàm di con tínuis, mali moris , 8t peſtilentialibus, ubi
di grumuli) exibit una cum aqua 1 8c illi re 'I o‘ Se?” datur Hippocratis hoc Sacmm audit:
manebunt in ſundo . ldipſum poſt aliquod debet decoéìum , 8c divinum plane auxilium
tempus reiterabis lavando , &abluendo tamdiu Nobiliſſimum inſuper eſt ſtomachicum o Hill“
pulverem ipſum , quouſque aqua effuſa nullam' ricum o & Anthelminthicum . Pro doli exibere
ſalſedinem guſtata referat, imo planè inſipida ‘7 ſoleo uſque ad uncias quinque flatis horis ma
ſit . Tunc polli-emo pulvis in ſundo vaſis ſubſi tutinis , 8c replicetur.
dens lento igne in patenti ſcotella ſiccetur . 86
eric candidiflimum ínſtar laé’ris ad formam 60 DIAPHORETlCUM PRETIOSUM.
am ylí .
Facta/tar , ó‘ ‘Uſm- . Ec.oprimi acidi Tartari libram femis-.Gumi
Arcanum eſt valde utile, &mcr-bis quam-~ mi camphorae unciam imam, Sc affondan
plurimis accomodatummt videre eſt apud ſuum tur in aceti diſtillati unciis DOVL'III in retortao
Authorem . In dolore capitis , ventriculi affe quam bene obturatam dimitte in arenam. 8c ſic
aibus , Pelle , melancholia hypoCondriaca , P00, define per triduum, ut hae res, ſenſim decoquan—
dagra a &c- in ſignes , 8c mirandos effeáus edit; tur s tunc auſeratur retorta , 8c refrigefafla
hepatis obſtrudionibus opitulatur , lE’rerum acetum effunditur , _8t quod reliquum eric, Poi**
curat z lienem repurgat , Scorbuto medetur . quam exiccaverit, ſubtiliter teraturs d“lu‘f
Doſe ſere ſemper propinaudum uſqua ad ſcru pulvere recipiantur uncia: due:. Cornu CEM
pulum unum in vehiculis morbum reſpicienti abſque igne calcinati , 8c ReguliMedÌCìnalis-g
bus , re novatur vero fingulo ſemeſtri . ( ”um-25.17113522, 601.2.) ana uncia una: Ma
gifleriorum Perlarum . Corallorum , 5( tini
58 Maxim . cornu ana uncize dna: 2 Miſce , 8c L.A. redige
omnia in ſubtilem polvere…, add] poteli PR‘
Secundum quod invenímus in Antidotario’ ,rum cinnamomi acuti , & ambrae gryſeos; ha
Neapolitano , cradidimusz li verb nonnulü fe. bebiſque nobile hoc , atque efficax ira pararum
Diaphorericum, ` ` F4- ,
s‘nu APPZNDI'XÌ\ ' fit
materia exîre debet; etiam adſtriéiosſi non m0
" ’ Facultdr a ó‘ 'Uſzm
Diapho‘reticus pulvis iſte pretioſus, jucondiq; do z ſed obſtruflos quaſi in eis ſpeéìavimus.
ſaporis, cordialis eſt, venenaa SC impuritates ſan Qu—ando dantur ſudoriſica , miſcerí poſſunt
'guinis per diaphoreſin purgat a omnes cordis an cum extraéìo baccarum ſambuci , aut in aqui
xietates emendat . Cujus natura penetrantiflì car-dui benedifli , fumaria, vel florum ſambuci.
ma eſt : unde totiua Corporis impurirates per ſu Sudorifica Cardiac-is admixta ſemper exhiben
dorein expellit , Tartarum coagulatum reſolvit. da 1 ita ut hora una a alterave in ſudore perſeó'
venenoſumque réalgar in ſanguine i unde toe verare poflìntflum quia prx‘ſudore multae parti
agritudines, atque inter cecera etiam ſc0rbutus, Cube ſpirituoſa: evaneſcunt .
oritur, mortificat, quod diu quidem in ſan— De ſudoriferis propinandis non minus ſol#
guine latitat . ut vix animadvorti poiſitz tan licita eſt Medicorum turba , reſpeéìu alia
dem vero maculis in cure interdum rubris 1 rum regionum quippe eum 0porteat mini-ì
interdum punioeis , inter-dum viridibus , aut flros natura: a cam reé’teagentem imitari 1 85 e?)
etiam nigris ſe prodi: z variiſque ſimpto ducere,quò vergit ipſa.Non difficile eric in regio
matibus : Diaphoreticum vero hoc potentifiì— nibus noſttis ſudores promovere , ut etiam in
mum hunt: hoſtem profiigat , ſi ſingulis hebdo regionibus ad meridiem, 8c azſtuoſum Coeli alpe
madis ſcrupulum ſemis in aqua cardi benediéì-iz &um tendentibus . ` ’
vel fumariae, pro ſudore ciendo,in leéìo propine 61 Multi ſudoriſera initio exarcerbationum
eur :egri facenti . Commendabile etiam eli in reiterant cumpoſica , 8c ex Theriaca ſola , 8c ex
peſte , in qua fine metu major-is aeflus , qualem aqua f’ontis cum ſacchari momento , 6c una cum
'"` .
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Thetiacaliu, concitare ſolent , venenum expel muito recenti iinìonum ſucco acerrimorum ad
lit, redditurque potentius addito parum ſpiritus mellis ſeteqconſiflentiam coflomamque ſzitis cali_
Tartari , ac ſelicifflmo eventu in quartana ſu* dan) bis,terve de die. Hoc medicamentum regio
“i nibus ad meridiem tendentibus ſudoriſerum eſt ,
mitut , itaut aeger* ad uoam . alteramve horam
.y
ſudet , neque quatuor poſt horas quidquam coz in aliis non ita z atque hoc modo ſudores copio
medat: repetacuo haec medicina rai-tia, vel quar sè educunt , ac turgentes , 8c ſervidos humores
ta vice . Datur etiam in febribus peflilentiali aciditate ſimui franant , ſedantque , quod ego 2-
bus; in variolis, atque morbillis theſauri inſtar multoties paucis generalibus przemiflìs imita tus
aſſervetur , in quibus quotidie uſque ad grana ſum , fiupendosque effeóìus a tam Euporiſto re
oao in aqua Catdui benediéìii cum ſyrupo eitrii medio , addito ſubinde ſale prunellze. vel oleo
Perinixta. mano , z: veſperi propinetur . lltilis tartari contingit videre: Etiam lì futilis illa cre
quoque eſt in Diarrhais, Pleuritide cum Hemo dendicacoethes culpandaſic de febtiſugis ſuper..
ptyſi conjufla . Doſis reſpeöìu aetatis , 8c condi Ptitioſis , Lymphaticis, Amuletis , 8c ſimilibus
..ç‘~. ~. Ék~.- —D
_eionis zgri eric a granis oéìo uſque ad xx. enim , vel inviti cogimur fateri quarum iam re
rum eſſe eam vim p ut paroxiſmum ſebrilem ſiJ
Mam'ta ”annulla ‘pra Diapboretíair ne noxa infringant , 85 putredini teſiſtant . G”
opportuna adbiàendír . ' líelmur Piſo Hf/i‘or. Nam-ml. Lib-II.
Caztera de Euporiſtis iſtis ſupplenr Appendicis
Cum Diaphoteticorum propria ea (int mune hujus Additioncs .
:a , quae calore , Se tenuitate partíum penítio
res corporis por-os penetrant a & humores inci 62 ELEGTUARIUM BACCARUM
dunt , attenuant , rarefaciunt , à in halitum J u N 1 P E R 1.
convertunc . 85 quidquid obvium eſt , ſecum Parace-'ſi ex Antzdataria Mapoh‘tam .
deſerunt , 85 in ſumma corpotis propeilunt, ubi
illa in ſenſibilem ſudoris liquamen condenſata EC. Baccarumjuniperi librarn unam a co;
erumpunt . ' que in aqua fontis horis duabus , poſtea
In morbis enim omnibus frígidis, ſeroſis, in pet-cole , &fox-cite: exprime per pannum , uc
veteratis, precipue nervorum . ac artìculu-um pelliculae, 8c granula penitus ſecedant : expreſ
ſudorifica exhibenda, ut Praéìicè habcatur. ſioni adde ſacchari libram unam.Mox miſcean
In caiidis , & bilioſis naturis minus calida. tur , 8c una ſimul piſtillo ſubigantur haec ato.
In morbís peſtilentibns , Ge in declinatione -mataz Zingibetis nempe unciam unam: Calami
morbi aptius eſt,ſed dan tur cum alexipharmacis, aromatici. 8c Macis ana drachmas duas î Cu
qua: ſudorem‘ movent , 8c venenum inſtingere bebarum drachmam imam. Denique omnia' fi..
valentmciam in morbi principiis danda , neque mul excepta vitro exat‘ie clauſo recondantur, 8c
virium debilitas nimium eſt metuenda . -Soli exponantur per menſem . '
Ca vendum ne ſudor ſit nimis copioſu: . quia Facultar , ó' ‘Dſm . ~-“`_ i‘7—_-
~*

corpus exolvit › 8c tabeſacit a ‘quapropterſzpíus - Ventriculi ſrigiditatem . cruditatem , 5c la.v


mediocriter , quam una ſudatione eſt movere xitatem corrigit , dolorem ſedat ejuſdem , x
ſudotes; pluries commodius, quàm pra: una vite flatus diſcutit: Appecitum inſtaurat , coóiio‘
proſternuntut . ‘ -nem juvat; Vomiturationem tollic , &cet-:ra
Senibus non dantur Diaphoretica 9 ſed diuro. przſtat a ſi ſumatur hora lina ante , vel poſt pa
tica , preſertim ſi afficiantur ſenes hyeme, quia ſtum , doſe uſque ad drachmam unam , 6c ſe;
quamvis zſtas ſit . ii tamen adſtriäam cn tem Mi‘ Pr? unaquaque vice,
habent , 8c tubuloe cutaneos , per quos ſudorig
Van 2.' Mo-j
\
”a PA“S' QR ANTA
Marito . bldis , macie Confeäil ; -necnon in iis i quibus
renes , dove-ſica , alizeque vie urinaria ſmt exul
Cum Eleáuarium Medicamentum ſit Ecleg. cei-aree a vel infiammatae. non ſunt adhibenda
mate ſpiffius, conſtans è medicaminib‘us dui-io. diuretica 5 hinc puta in gonorrhieis virulentis
ribus pulveratis., quae mellei ſyrupo. vel alio li. non danda tſie ſalia diuretica. ſed diuretica_
quikio conveniente excipiuncur . Dividuncur quaedam , quae ulcus lavaut , maceriamque
enim in altera ntia 1 8c purgantia , quorum virulentam , autfigunt, aut mutant . Ampli.
conficiendi Praxis ſecondum Variarum rerum ficatur hoc conſilium praéìicum .
diverſitatema qua alia ab alia differc 0 diverſa, Tempus exhibendorum diureticorum eli
eli . morbi declinatio. &convenit iis morbis, in
Methodus verb generalis illa conficiendi haec quibus ſeuſim, 8c paullatim materia eſt educen.
*enim eſt.Ea qua: apta ad pulverandumijuxta ar `da per urinam . Salia , 8c alia diuretica non da.
çis praecepta pulvexentur 1 gommata, ſucci , re.. ,ri debent in Tympanitei ubi vaſorum Lympha.
finaque ſolvente conveniente ſolvantur a ac al ticorum eſt diſruptio , alias major erolio vqſo.
ternatim modo aliquantum pulveris . modo ali rum a diéìjs ſalibus,& acribua evenire ſolet z ſed
quantum ſolutorum z melli . ſyrupove immi. tantum Therebinthina . 8c baccacjuniperi . qua
ſceantur , ultimo olea deſtillata a ſeu alia odo vaſa eroſa conglutinant 5 8c aquas per urlnas
rata i Eleé’tuario adhuc tepido addantur . foras emittunt o
Mellis , vel ſyrupi proportio ratione ſolida Senibus DiureticmSc praeſertim tempore bye.
rum ſpecierum eſtqplerumque tripla : At quan. mali felici dantur cum eventu , non vero Dia
do animus eſhut Eleóiuariazaut pulveresdiutíus PhOIetiCafl-lt modo ſupra notavimus uni-col…
in ventriculo morentur i przſtat ſine vehiculo
ſumere 5 nec quidquam liquori” quo diluantm’z 64 ELECTUARIUM ORVIETANUM.
per horam ſuperbibere .. Acque id propter è re D* N* Fe
eſſetr ut mollis ſint conſiſtenciae 1 8c ſapori:
grati , quo facilius degluriantur , &retineanq EC- Radicum Angelica, Anthorze. Arillo
Uli' . ‘ › . lochiae longze, Biſtortze , Cardui benedicíiii
uandoque ex tempore a Medicis przl'cri.: Gentianar . Tormentillz › 8t 'Zedoariae ana dia‘
buntur Eleduariorum compoſitiones, quxe non chmam unam : Radicis verb Scorſonerar unciam
in promptu habentur. llt ergo Medicina: Alum unam:Di&ami eretici cliccati ſcropulum unumw
no ſit quaedam notítia ea prieſcribendi non in. Seminum Acetoſa: , Citrii i & Echii ana ſcropul
fruóìuoſum [ore perſuaſum habui ì ſi imitami 10s duos; Foliorum Scordìiy 8c Meliflie eſiccato
nis dumtaxat gratia ei quaſdam formulas mi. rum ana drachmam ſem-is: pulverizentur ſub
nilitaverim: ſint igitur loco exempli ſequen: tiliſiimè p quibus adde mellis deputati libra
til e quinque z vini malvatici quantum ſufficien
eric : TheriaceAndi-omachi lrbram ſemie.M.l
6; ELECTLIA R HIM DIURBTICUM .` 3.4. fiat Eleduarium .
Face/tar . ó' 9ſt” .
EC.Robíuniperi (nempè exprreſſionis einſ In magno uſu hoc Eleftuarium eſl: tempon
dem, ut modo diximus tum. 6:.) unciam pellis , quia ſanos a corruptione prxeſervat , n`
unam : Tartari cryſtallizati drachmam unami a peſtifero , 8c maligno aere laedantur , inſigní
Se ſemis z Lapidum cancrorum pulveratorum quoque eſt in febribua Epidemicis , Malignis
drachmas` duas : Syrupi e quinque radicibus 8c acutis; omnes enim venenatos , 8c maligno
drachmas ſex . L. A. M. 8c fiat Eleéìuarium. humores corrigit , ac per ſudoremegregie pellit
Facxlmr , ó* 71/?” . eapropter etiam Petechiìs o Variolis , 8c M0‘
n‘a
'1- Miani dicatarum partium obſtruóìiones reſe-` billis ſuccurrit , doſis ſere erit uſque ad dra
rat i Stranguriaa i Diſuriae l & Nephriticis do chmam unam in vehiculis appropriatis .
loribus ſuccurit . Renum a 8c Veſicx calculum
5-.. potenter eliminat, 8c una cum lotione egre '6 ſ ELECTUARHIM PHILOSOPHORUM.
giè propellit . Doſis erit uſque ad drachmam
gnam, 8c ſemis,per aliquot dies,ſtomacho jejuno. EC. Radicum Acori veri a Cyperi 5 &Ga
langaz minoris condita: ana unciam una"
.Monika pro Diari-tirar”: ”rimini/Tradurre. Conſervarum Florum Betonica: , 8t Florum r(
ris mariniaua unciam: Earundemmet Floruſî
Vitentur diuretíca in inflammationibus par. Paralyſis 9 86 Roſarum Rubearum ana ur
tium urinw inſervientium in principio.An con -ciam ſemis : Macropiperis i 8c Myrabulanc
veniunt olea externe parti dolenti adhibita . rum chebulorum 1 indorumque ana ſemiur
quz diſcutiunt, 8c laxantmt oleum Scorpion um ciam: Pulverum Ciunamomi acuti›Cubebarun
Mattbiolì, Oleum ſeminum lini 5 An vero fo Myrrhaa eleéìz o 8c Thuris ana ſcropulos duo:
menta calida ex herbis appropriatis P Video: Nucis odoratae, ſaccharo candito praeparacar dr
dum ſuo loco . chmas duas . Cum ſufficienti quantitate ſyfl
Diuretica conveniunt in morbis ab humor-i pi de Sto-:cade iii-8c f. Elefiuarium a 8t ad ulu-`
bus craffis provenientibus przecipue veſicae , a; in capſula vitreataldiligenter cooper-ta ſer‘"
renum . In calidisverò z 8c ſiccis eſſeéìibus , ta: I‘ll' - - ’
(I
Fa
j d

'x

lszunrpzn‘nlx; - m
Facultak; è* ‘Uſm . vIrlÌs ſpecîebus ſamulante menſtruo idoneo ex-Ã
trae-’tum . Parum 9 vel plane uil differc abs cin-.ì
Metz ſic virtutis hoc Eleéìuarium o in me
morix defeóìibus ex erìentia te certÎOtem faciet. éturis o ſiquidem iſtud ſiriéìe conſideratum o nii
mitificè ad eius im ,ecillicacem opem Puglia:: , eliudiquam quzedam Tincíìura compoſita ſit. At
cerebrum namque corroborat , Sc ejuſdem mea. tamen pro his Elixiriis plerumque expetuncur
iuum Obliruc’ìiones aperir. crafl‘os , lentos viſci oleol'a , Volatilia , vel xeſipoſa . -
doſquc capicis homores abſumit , ingenium .ob Elixirii in quod nequidquam acidi ingredi
praedie'tas cauſas flupidum acuic z ſenſus omnes tur , ſpecies poií‘unt prius liqu0re Nitri fixi ,
vivificat 1 &e; ſtudioſos ad' quaſvis diſciplinas ca. vel oleo‘Tareari per deliquium fado digeri, poli-3
peli'endas habilcs; reddit . Doſis propinanda eric modum ex hoc poteſt beneficio ſpiritus vini re
uſque ad drachmam pro qualibec _vice per gli. &ificatì elici Elixir 1 reliäo liquore ad alios
. quos. dies in menſe uſus accomodando . -
'—"’'
ſs-*ë'r
‘iii
FI
68 Exempli gratia proponam Elixir exper
66 ELEGTLIARIUM TARTARISATUM. cum_ in vai-iis morbis cronicis appellacum Anci
ſcorburicum ; Nempe Recipe Aloes Succotrinarn
EC. Cremoris Tartari ſubciliter preparati. Myrrhx eleétaeflummi Ammoniaci ana unciam
Panis biſcoé’ci( vulgò Elfi-otto ) domeſti ſemisçùoci optimi drachmas duaszllnciís cribus_
ci albi ana unciam unam; cribratis omnibus liquoris Nin-i fixi , per aliquot dies digerantun
aride Olei Vicrioli ſcropulum ſemis: Syrupi vio.. pofiea eis affunde Spirituscochleariae optimi un
iarum q. s. l. a. m. f. Eleé’cuaxium juxca: couſi.‘ cias quinque . Icerum per aliquot dies digeran
Rentiae, &'r aſſerverur . tur z deinde exprimancur › 5c liquor Nitri - ab
Face/ta: , (è‘ *Uſa: . Elixire ſeparecur e cum huic colato addarur Spi
Angel”: Sala multus eſt in laudibus iſtiusa ricus Salis ammoniaci cum calce viva , 8c ſpiri
linguam aridam recreat z lìcim reſtinguiu Fer. tu Vini parati unciam unam. Et ita miſceantur.
voi-em , ac Ebullitlonem Bilis reprimic; Appe ac ad uſum afl'erventur in vitro bene obchurato .
citum revoca: ;dolores ventriculi ſedac; Viſci Reliquorum Elixirorum parandí modo › qui~
dos , tenaces , ac mucilaglnoſos humores acce plurimum ab Auchoribus , illa deſcribentibus,
nuat , 8-: reſolvit 5 Viſcerum obſtruó’tiones re. una tradicur 2 ſuperſedeo . ne crabem biſcoëìam
{erat , Plncus diſcutit z crudos , carrareuſque proponendo cuipiam, nauſeam aliquam moveañ_
humores incidic z 8c alio quovis medicamento mus a ſperamus enim 'ſe benevolum penes iſtos
felicius-ac commodius blandidiflìme educic. De ea inventarumeſſeflug ad dexteram eorum con
ſe ipſo narra: Author , quod cum paſſione co feflioncm requiruntur , ſi illa cum ſuperioribus
lica mulcoties miſerrime diſcruciaretur , nulliſ. a nobis diéìis cuogummodo conferancur . —
que medicamentis alìis ab eadem liberati pocuìt.
ſumpſit Eleauarii hujus dracbmas ſex , quibus 59 ELIXIR FEBRILE. -
Purgarus fuit a 86 a cruciaribus. ſolutus , can e … D. Andr.C”cofl`e1ii .
demque poli nonnullas repericiones, ejuſdem in.
‘agi-e cui-acum ſe eſſe affirmabar EC. Elixirle proprietari: , &Spiritus terre
p
ſigillatze ana uncias duas : Mixrurae ſim.
57 ELIXIR ANTIKEPHALAIJGICHM. plicis , 8c Extraéìi abfinthii liquidi ana drañ
Chmas quatuor z ltem Extraflorum ſolidorum
EC.Cinnamomi acuti ,` 8c Caryophillorum Centaurei minoris , 6c Angelicze ana drachmas
ana drachmas tres : Calami aromatici uu duas , 8c ſemis . M. 8c ſtent in vitro bene clau
ciam unam. Galancze unciam unam o 8c ſemis: ſo per 24. horas in digeſtione ‘I pollea filcrenrur e
Foliorum Salviá! a &Menthzc criſpa: ana ſemiun 8( ad uſum ſervacur Elixir .
ciam : Cubebarum 1 Sc Nucis myriſticae ana Fac-*alta: , Ò' YJſur. _
dracbmas duas: Xyloaloes a 8c corticum Cicrii Omnis generis ſebres curac, maxime inter’,
ana drachmam uuam , Se omnium fiat pulvis mittenees , tormina ventris a atque uceri ſedar,
tenuiſſimus . cui adde ſacchari canditi albi un inſuper ſtomachicum . ſpleneticum , 6c hepaci..
cias tres , quae ſPecies infundantur in libra cum eſt ſingulare . Tempore peſtis eli prasſerva.
una , 8c ſemis: Alkool vini , ac olei vitrioli li tivumi, 8c curativum preeſenraneum. ab Aucho
bra una › 8c z. A. extrahe ’_I‘inó’curam digeren re ſee-pè probacum , alias ingrati ſaporis , 8c odo.
do per dies xx. 8c deinde filtratu-r . ris . In convenienti vehiculo, bis , vel ter in
Fan/Ita: , ó* ?Iſm- . , die repecendum. Doſe uſque ad drachmasduasJ-r
Maxime flomachum , ac inteflina conſorte: z 8c ſemis .
apperitum excitac . Ab Epilepſia o 8c Apoplexia Mixcun ſimplex , Sc ſpiritus terra- ſigillata:
pra—ſerva: :cerebrum purgar. Caput cotumque _vide ſuo loco, ubi extant .
corpus multis phlegmaticis catarrhis repletum
exiccac , illudque a dolore mire cuetur.. Duſe 70 ELleR MAGNANIMITATIS .
utaris uſque ad ſcropulum unùm . Ex Antidotarío Neapolitaflo.
Moni” . Onſicicur ex formicis majnſculis acidulum
odorem reſerençibus , Menſejunio recol
’Elixir cum medicamencum ſit liquidum ì leàis , 8g ſpirito vini roflificaci quantita” ſuff
fiCÌEDü.
m Parts Q—l'! A“ R’ 1.'- ‘Kn'
ficienti , fiat primum digeſtio in balneo mari exquiſitiflìmum nature munus :areas remcdiis
rio vaſe clauſo , donec percìpiatur ſignum pera prmſerre conducit, quamvis ingen ue ſatear plu
Gtae putreſaéìionis r quod eric i donec totaliteri rrmos Medicali”; intolas per cardiaca , &c- lia-c
;ezedemmet in iiquorem abierint 5 mox verb de ille, 5-! nos.
ſtillatur per idem balneum marinum adjefto
modico
› Cinnamomi in roſtro
Fornita: cucurbitae oſi
. ó’ ‘Dſm. Exponunmr , /ì lab:: , ”annulla Braditio,
les memoratx :ligne: Him èSacrir, quà”
Emortuam venerem reviviſcit: Semen, 8c par. Prafam‘r pagim'r col/cc?” circa
tes genitales utriuſque ſexus auget, erigit , 8c rar , qui *z-omitum proca
corrigit . In confortando coitu ſenibus , 8t na raóaflt e
turà ſrigidis mirifice opem pra-fiat . Doſe uſque
ad drachmas tres a vel in vino albo dulci a vel in Vomitum il ſollicitabant . qui poli epulas n- .-ñ.A_

aqua urticae a aut ſmniculi pro vehiculis o ſententiam diéìuri erant , quo magis aptè, Se
_,
erudirè loquerentur . Plutarchus in Sympojìo
7z EMETICUM REGÌUM o docens in conviviis` philoſophandum , conſulit
Vomitum ei 9 qui peritè dicere vult s ſiquiderl
St omnium praeſtantiffi ma ſola lpecacuanhç caput vinum tentare czeperir Sir/ama» i” Pro _. _ ._
Radix , doſe ſemiſcripuli pro Inſantibus , *verbr‘oram Codice Cap.xxr r r. 18. monens apud
duorum vero ſcrupolorum pro Adultis. hominem lividum non elſe cmnaturum inquit: **l—nl`

Pam/ms , ó* ‘Dſur . Cibo: , quo: comederar , eoomer , ó* perde: pul


Radíx Ipecacuanbae eſt ſpecificum z ac fermo chror ſermoner mar : hoc eſt 1 al’ elegant” diq
infallibile remedium in fluxibus dyſſentericis , car, cibo: per 7101/11'th :duce: .
nliìſque iuemorrhagiis ſanguineis , colliquatio Conſueverunt difficile vamente: calzino Ici:
nibus humorum, Sec. ut nuper G. Baglievo retu Martial. ,ib-l r r . Epzſt.8:.
lit Gallelm. Sbemrd. Botanicus , Se Medicus Sz/ggcrirquc uffa”)
Anglus , dum Romre Germaniam proficiſceretur Pinna: Tllótflſfl'.
cum Illuſtr. Comìre de Tim-iſa” . Idem quoque Vomitum inſuper apud antiquos ii ſeliina;
non ita pridem per literas illi ſignificavit jo: bant, qui in conviviis multum edere , 8c bibe
jan'. Mangettzr Helvetiorum Medicus celeberri re cogebantur . ad quos ita ſapiens Echeſiaſlíc.
mus . Sed plura de hac radice vide apud Clarifi. Lib. cap.xxxr.2 z'. inqurt : Et/ì coaffarfuerir il
Gulielm. Prſbmm jatrias Doflorem Amſtelroda edmdo multa”; , ſurge e medio z ó* *vom: , Ò'
'menſem de india: utríuſque Re Naturali, 8c Me refrigçmbit te y ó' ”0” adducrs carpari ma ila,
dica lib.] r. cap. 9. de centrirfluxióflr . Dehinc firmitatem .
ad radicem lpecacuanhze tanquam ad ſacram an @dum ex antiquis habent in ore hoc inc_~
chor-im confugiendum,qua nullum prxſtantiusa ſulſum carmen.
aut tutius cum in.hac , tum in plerrſque aliis y Medicus adr-ſl optimm mihi digiti”.
cum vel ſine ſanguine , fluxibus compeſcendis , - digìto enim Vomitum provocabant r 8t a tormiñ'
natura excogitavit remedinm . Quippe praeter nibus ſe liberabant .
quamquod tutò, 8c efficaciter tenuifiìmos quoſ Vomirus ab antiquis non ſolum valetudinis
que humores per ipſam alvum a ſarpiſſimè autem cauſa. verum etiam luxurize habebatur. Serre:.
Per vomiturn eiiciat 1 8c a parte affeéìa derivet, conſult. ad Albirmm cap.rx.Vomont , 8c edanta
ij quoque afiriéìivom poll: ſe relinquit; non edunt,& vomantepulas , quas toto orbe conqui
enim vomitus ſolum ſponte ſuperveniens, ut ait runt , nec concoquere dignantur . DehisDa~
Hypp. ”phon l ſ. lib. 6. Sed 8c arte concitatus , oid‘exclamat pfalm. v. rr. Sepulchrum Patent
ſub eodem aplîonſmo comprehendi poteſt . ll eli guttur eorum . Vomentium enim ora › tft
lud verò hoc modo perficitur. mortuorum ſepulcra {recent . S. Auguſiiflflm
y 2 Rec. drachmam unam , vel ſcropulos duos Lib-r v- cap. zo. de Baptiſma contra Donati/ia: -
radicis lpecacuanhw 9 pone in uncias quatuor li Pulmones uſtione vini quotidiana putreſcunt o
quori: morbo appropriati a 8c per noéìem ma .Sc per ora velutimortuorum ſpiritus terriemit
cerari z cujus inſuſum, cum , vel ſine oximellis tuntur z 8c id convenit iis, qui non aliquo mor
uncia una exhibetur . Poſtridie ſemel , atque bo, aut flomachi affeóìu vomunt e ſed Mt *b
iterum pro re nata ſecunda p imo tertia ejus in immOdÌCO cibo, Potuque ventriculum Oneranto
íuſio repetenda i tam quod :egridebiliores earn aut in balneis aqua teprda vomuut ad rallen
facilius ferunt , quam quod adſtrifloria ejus vis dam bilems 8c pituitam, aut vomitus ab ebric
tunc magis efficax appareat . llt Sc Idem cap. x. tate promovctur , de quo lſair” cap.xrx. [4.1.
de ?Eneſmo :ju/'dem Libri.anndo ex ſuperiori Dominus miſcuit in medio eius ſpiritum "Eſt“
bus ven tris partibus, nempe ventriculo, meſen— ginis o 8c errare fecerunt Egyptum in omni
terio ,8c inteſtinis materia Cruda delabitur, pne opere ſuo , ſicut errac Ebrius . &vomens o 56
ter iucelſiones , 8c reliqua , qua anum reſpi cap. xxrl r. r7. Judzeos carpens dixit'. Omnes
ciunr. cauſa ſovens revulſione per vomitum tol mentes veſtrze repleta: ſunt vomito a 8c ſtcrcom
lenda , rdqne uſitatiliìmo . przſtanriorique il ſeu vomito fiercoreo : Hieremia cap. xxv. :7
lo remedio radicisIpecacuanhzätcdca pariter i” Bibite, 8c inebriaminia 8C vomite, 8c cap.xz›v r r r~
cap. xi r.de :{-yſienteria Idem Ami/or aliquando 26.deriſurn
in Allidet eri-ap}
manurn ipſeMoab
. inl vomitu
‘ ſu0,&erìt
ſi
tamen evacuatiOni locus radicem Ipecacuanhgrn
' (ſnel
SERAPPENDIX-…u in‘
Vitelh'rm 'um erebro vomere ſolitum fuiſ. veutriculo colleñam; haud tutum exiſtimant
ſe s ut ſolo alimentorum tranſito paſceretur. perinferiora educere : preſertim iis. qui m—
.Sì-veto” in Vite]. Vitellius epulas triſariam ſem.. ugócm dicuntur .a Quibuſdam regionibus s ut
per, interdum quadrifariam etiam impertiebat in Braſilia rem hanc medicam ſere ibi abſolvi
ia jentacula , Sc prandia a St caenas , Commeſſa— mer-is vegetabiiibus ( quorum Copia facile ino
tioneſque facile omnibus ſufficiens vomitandi piam mineralium , compenſat) Vomitoria plu
conſuetudine -, ó* Diani” Vitell- Magnam diei rima in uſu ſunt , quod contra in italia potíus
partem . noóì’iſque conſu mebat in commeſſatio per mineralia, quam per ſimplícia .
nibus , crebroque vomebat omnia 9 ut ſolo - Et in dió'tis partibus ſimplícia adeo ſunt poñ'
tranſitu ciborum nutriretur . Cui quidem rei tentiora ad excitandum vomitum ,~ ut Antimo
ſufficere poter-at , quamvis caeteti a quicum eo uialia iis cedere poffint - Ad has medicinas pri—
E.q-
E’
a'
E" cmnabant, omnes miſere interirent o mum reſugium capiunt omnes 7 ucpote tutiflìñ
~ Xipbilinus in Sem-mm Plautianam omnium ma vomitoria illa vegetabilia ad exturbandum..
hominum intemperaotiflìmum , Sr ingluviei de ſive aſſumptum venenum , ſive cacochymam ſa*
ditiflìmum ſuiſſe aitxut ſimul paſceret, 8c vomi burram circa przcordia haerentem . Prae eeteris
taret , quod pra: ciborum 1 copiaque vini con. autem revulſionis gratia exhibentur contra flu-_
coquere non poſſet ~ xus ventris nímium in Indiis familiaria .
ir Wamobrem eos 1 qui ad vomitum de die in Pluribus encomiis radicem lpecacuanhae tan.
a; diem ſe dabant z increpaxe ſolebat Eraſiſtramr quam ſacram panaceam eximiè excollerem: ve
lr; Juliette: in Libri: de Uni-verſi traſi-xt” , qui id rum extollant, qui de ea Neapoii periculum`
ÌÌG , facerent , quoniam oculis plurimum obeſſe di. fecere Viti Excellentiffimi , at hic non eſt lo.
cebat , venttemque inſeriorem continere . Cus, dum vereor, ne ſatyricus quiſpiam id de
NI Manin: . ea , ut de braſiìca , quod tempore Catonis ni
In exhibitione Antimonii, aliorzzraque Medica.. mium laudata dixit .
miflum ex ea campanmtium . Braffica Dia Catom'r .
ln adminiflrarione horum catharcicorum, ca Vocatur peflima illa conſuetudo crebrius vo
h
Mi vendum, ne ſint conſtipariones s delores colici 1 mendi , quod ſtomacho z peóìn-ique plurímum
aut unum membrorum principalium laeſum ve. noce:: quanquam ſciam a multisz tanquam rem
Fi:. hementerſceteroquin in affeéìibus principalium eximiam commendari , quod dica: ex motu: ve
:ll levioribus etiam uſus Antimonii nen ſormidan. hementiori s quem vomítus efficit viſcoſas, len
dus. ſc.multum conſert) pulmonum pura, jecur taſque picuitas ventriculi impadas , illiſque te
ml alioquin a gravi vomitu 1 Sc commotione peri naciter adhrereſcentes ſolvi , ceteraque 1 quae
culum . ~ in ſundo continentur, ſupervacanea expelli.
'ÌJf Aſi Feliciter exhibetur in pleuritide, peripneu. Vomitum quandoq ue conferrefideſt ad crapu
monia , aſthmatez empyemate , & vomica z non lam exonerandam a ad vim cibi s potuſque ill-
igitur de pulmone laeſo intelligend um eſtaſimpli. temperanter aſſumpti reddendarmad ſtomachum.
citer ſc. in eius affeflibus ſanum eſt remedium, ab onere levandum s &c. ſed non item fateci- vo.
exceptis ejuſdem exulcerationibus antiquiori. mitum toties eſſe reiterandum , ita ut in uſum
buszin empyemate verb magnum arcanum . quotidianum vertatur,ut apud pluriſiìmos con
Etenim Antimonium ſrequentcr nímis uſur ſuetudo jam invaluit , cum vix expergiſcatur ,\
patum tantum extrahit humiditates innatas , 8c tum jam vomere incipiant s har: ſola ratione
convulſiones excitat , undein bilioſis corpori. duó’ríaquod exiſtiment concoéìionemzdiſtributioñ
bus , 8c ſiccis tam frequons eſſe non debet. nemqueciborum perſeé’tam jam eſſe 5 adeoque
Ubi ſeſe vomitus movet, ſolentexhiberi jura nihil niſi ſupervanea phlegmata , melancholias.
pullorum non pinguia a ut quis ſacilius vomat, pituitas aCres , mucos acreſcen tes in ventriculo
offerantur ſemper duabus ,‘ vel tribus horis an ſupereſſe, ex quibus moleſtiflìmée, ac frequentiſ
tc , & poſt paſtum . Pricocolis , 85 iis , qui diſñ ma: nauſea oriantur . vellicante acrius Ilomachi
ficulter vomunt , ac qui viribus imhecillibus fibraáimpaäa materia , unde jejunis ſzpe nu
ſunt przediti 1 non temerè offerti debet | nello mero ſubeat vomendi voluntas o multaque pi
macus ex ejus uſu graviter irrítetur , diflenda. turta excreetur.
turque, Se vires zegri in totum deiiciantur. Verum maximum adſert incommodum. dum
lis rcóìe datur s qui ad vomítum ſunt procli. ab eo ventriculus vehementer convellitur , la
ves,ſtomachum ſortem habent thoracem amplum xatur a affligitur: impoſſibile enim eſt , ut in
8( latum , quique vomere alias aſſueti , 8t qui tra ſe poflìt rapere cibos, toties excuſſus o toties
bus humorum materia ſurſum fertur . evolutus a toties evacuatus , 85 quod peſiîmum
Si morbus recurrit contumax , 8c chronicus , cſi, calore naturali imminutus, ac eo pene deſti—
hic maturand us cum uſu turpeti poſt duos dies , tutus . Hinc etiam rué’cus ſr ‘quentes , vapores
poſtea Antimonium exhibendum . nidroſi , fingultus , oſcitatio, aliaque moleſtiſ
Wi lncolarum , 8c Regioni: temperamentum ſima excitantur. quod utrumque orificium hier,
calidum , 8t humidum eſſe perſpexerit, non diſ. nimium laxatis conſtringentibus eorum fibris o
ficile dijudicabit; quando a 8t quibus per ſu quare conſuetudo vomendi. ſi non tollendh ſal
periora ventres exhonerare ſit neceſſe. tem moderanda .
fiſtate enim ſicca bilem qualemcumque a cre Tandem haec panca . Ad compeſcendum vo.
bro ſruäuum fugacium a öc horariorum eſu in mitum nimium in hypecatbarſi offerto: theria.
ca
;36 PARSQUA'RTAÌ
ca recens o vel ſuccus Cydoniorurn crudus , vel Calces. ſive metallorum reërementa , ut ceruſſa
grana duo de laudano opiato o quod citifiìmè lithargyrum 1 &c- oleo ad craffitiem , ſicut ex—
vomitum compeſcit 1 Se odor panis recentis na petitur , continenter agitando coq uantur, ab
ribus ſuſceptus a Przeter cetera prwparata , qua: igne remotis cera,reſina, &c. addantur, 8t lique
apud cordatos excant Authores . fadis affundantur y poſlea gu mmata reſinacea ,
Opcandum eil'et , ut Tyrones in quorum gra ut maſiix , olibanum , 8t ſimiliapulverata . ita
tiarn haec peregimus monica , ſomme caverent , que Therebenthina ſoluta, necnon gummata vi
vel omnino abſtinerent a ſequentibus . Nicotia ſci-da, ut Galbanum . Opopanax, Sec. aceto,aue
na nempe , Auto vitae, Croco metallorum, Eſu vino ſoluta z deinceps inſpergantur pulveresin
la , Floribus Antimonii, Helleboro albo , Her. diſſolubiles : ultimo adhuc cepido oleoſa volati
cule Zephirielis Bovii a Mercurio Vitae , Regu lia , ut camphora (oleo quodam ſoluta ) , 8c olca
lo Antimonii in ſubſiantia , ut 8c ejus Vitro ,8: deſtillata addantur,dehiuc ſupra corium: vel lin
ſulphurez ſicuri 86 Turbit Minerale . teum extendanturwel in fruſtra cylindriaca for--~
mata aſſervantur ad uſum .
7; EMPLASTRUM BENEDICTUM . Cui candor in quibuſdam Emplaſtris arrideti
D- Muſitani . ille poteſt eis coquendo continuò aquam aſſun
`ñ:—~.—|_—. dere , ſicque invicem bene agitando ſat intenſo
EC. Olei communis libras tres: Radicum igne coquere; quandiu enim quidquam aquoſi
Arundinis uncias duas : liliorum carie apud emplaſtra divertit , tamdiu non combu
flium uncias tres: Althaeae unciam unam , 8c runtur z ſic brevi temporis ſpatio poſſunt coqui
ſemis . Dum oleum ebullire incipit, affunde ra emplaſlra de Minio , Spermate ranarum , &c
dices mundatas 1 8c in taleolas ſubtiliter inciſas. Recrementa metallica ( vel metallorum cal
Coque ad nigrediuem uſque,quas poſtea aufer,8c cinata 9 corroſiones , dic quid mavis) cum oleo
pedetentim iniice Ceruſſae uncias tres:tutize pra- intenſius coquautur , poſſunt _omnifariam em
-—-,'—
paratee unciam unam , Se ſemis: corre citrinze plaſtro colorem conciliare , utpote ope ignis re
uncias tres , ſemper agitando ſpatula . Coque giminis poteſt illud in badium, ſive rubrumaſi
ad nigredinem uſque, ac ad Emplaſtri conſìſten ve ſpadiceum, ſive nigrum colorem converti -
ciam , tandem adde balſami peruvianí nigri B"t gummata , ferulacea diäa , ut Ammoá
ra".ñ.
drach-mas tres. remove ab igm-,Sc ſerva ad uſum. niacuur , Galbanum, &c- poſſunt quoque tere-~
Foca-[tar , (o' ‘Uſm- . benthina ſolvi z ſicque Emplaſtris commiſceri.
Credibile non eſt , quantum hoc emplaſtrum
ad maturanda z. rumpenda , & ſananda valeat 74 EMPLASTRHM BARBARuM;
omnium apoſtematum genera tam calida. quam .Magnum ex Pbarmacopa a Londinenſî
(rigida 1 imo tophos podagricos matureſcere
facit , 3c ſanat in ſtrumis perſanandis eſl ve EC. Picis nigraelibras oé’co 2 Cera: citrinaá
luti Dei bened-&io . ln ulcerrbus utere . 8( ad libras quatuor 7 8c ſemis: Reſinae Pini li
miraberis effeéîum . In mammarum apoſlema bras quinque, 8c ſemis: Bituminis judaici , vel
tibus non habet par . 8C ita verbis eſt experien Mumiz libras quatuor ~. olei olivarum libram
tia major , ut zeger ſui iplìus ſit Chirurgus,ſi ad unam , 8c lemis : Aeruginis :eris , Lithargyrii o
hibetur illis conditionibus , qua alibi diſeripſi 8c Ceruſſae ana uucias tres: Thuris librarn ſemis:
mus . Silentio involuendum putavimus , hoc Aluminis rupei uſli uncias quatuor z Opopana
emplaſtrum , ne margaritas ante porcos proiice cis , Squamae ;eris , 8c Galbani ana drachmas
remus o & benediflum non dandum canibus , duodecim : Aloes , Opii , 8c Myrrha: eleflx ana
quia apud vulgares Chirurgos , qui a tonſoribus ſemiunciam² Terebinthinae libras duas : ſucci
Pam m , vel nihil differuut vileſceret , ſed ut mandragorae : vel corticum radicis ejuſdem ſic—
eorum ilia crepent in proximi charitatem ejuſ.. catz drachmas ſex: ACeti libras quinque M. L.
dem ſcriptionem imprimendam curavimus . ' A. F. Emplaflrum .
Lithargyrus , Ceruſſa , 8c Oleum coquantur
Manila . ad mellis ſpiſſitudinem , pix liquefaöla cum
polvere bituminis incorporetur: tum addanturr
Emplaſtra ea ſunt medicamenta externa Ì 8c coquantur alia 2.A. donec Acetum conſuma?
qu: diverſis è ſpeciebus parantur , Sc linteo, vel tur , addetur terebenthina ſub fine a 8c ita Em
alutee indué’ra alicui corporis parti applicantur. plaſtri confeéìio peraé’ca erit .
Inter emplaſtrum, 8c paſtillum hanc differen Fac-91m: , ó- *FJ/'m'. _
tiam Celſm Lib”. capa 7. tradit , nempe quod Miranda preeſiat Emplaſtrum hoc , nec datul
emplaſtrum utique liquati aliquid accipit -, in eo major in tota Chirurgorum ſuppelleéìilbdum
paſtillo verb tantum arida medicamenta aliquo per ipſum ulcus corroſìvum , &canceroſuma
humore junguntur . noli me tangere, necnon, 8c alia deploratiſſrma a
Varia extant emplaſtri genera , BC Hunt , vel 8( incurabilia curanrur, mundificando, eſiccan
coäione , vel ſola liquatioue . Horum baſis do , 8c abſtergendo , mala: carni: corruptionem
prazcipue ſunt oleum , cera, ſevum , 8c alia reſi_ 8c excreſcientias arcet, 5; inhibetz 5c cateros ſuos
naCea . juxtam illud habere formam z forum, fi uſu s, atque facultates non exponemus. cum ſat,
digitis madefaóiis haud adhzeret . ſuper-que Profeſſor-ibn; e: PW manibus extant .
Methodus
. generalis illa çonficiendi haec eſt z
` _,
E“.
&El-1 APPENDÌXÎ. a ’1”'
75' -' ~ EMPLASTRUM FODICATUM -eommixca, tandem adde Balſami nígrí odoraeiſ
Paracelſi. - [Imi a 8c Gummi camphurae ana unciam ſemiso
Polli-emo maſſam univerſam ab igne remove; ac
EC. Galbani, Opopanacis , Gummi Ammo diligente:. exafleque illam commiſce, 8c revol
niaci', &Bdellii ana unciasduas : Olei ve a qnouſqne ſrigeſcat . ac obdureſcat, quae ſer
Olivarum libras du as: Cei-ae cetrinae ſemilibram: vanda deinde .erit in pyxide, ubi nux ungueatau_
Lithargyrli auri pulverati libram unam , 8c ſe tia myrifiica aſſervatur. -- -
mis z Llcriuſque Atiflolocbiw , Lapîdis calami Facolta: ,ó- 71ſt”. , i
naris , Myrrha: eleóìae 9 Thuris i ana unciam ?rargrandem vim habet in emolliendo , reſol
unam: Olei laurini uucias duas :Terebinthinaa vendoque emplaſtrum hoc panericios o ſcrophu"
uncias quatuor . M. L. A. F. E. las , tophos o tumores duros , atque ulcera dige
Galbanum o &Ammoniacum in aceto prius rìt , emollit , teſolvit , perſanat , atque curat .
diſſolvantur . Nota proſtant teliqua ſua munera cunflis Chi
F“caller a ó‘ Uſa”. rurgiw Sophia *.
Omnem abſumit humiditatem , 8c diſcutitx
Parotidibus e 6c Tumoribus omnibus prodeſt re 78 EMPLASTRHM` PURGANS
1.,Ìp).
Le ſolvendo , ac emolliendo . diſcutiendo , extra Admiraórîle Cnuflèlìr' .
hendo, maturando. mitigandoque : in ulceribus
7'È
‘E

E‘.
’.1
V'
:',
omnibus mire celebratur . › EC. Seminum Cataputire , Colocfrnthidis
ana uncias duas 2 Radicum , Sc Foliosum
76 EMPLASTRUM NIGRUM Hellebori nigri, Eſulce, Sambuci, 8c Ebuli: [tem
Ex Pbarmacopeea .daga/Ian”. Succorum Tithymallis , Cucumeris Alînini , 8t
Cucumeris agreſti ñana drachmas ſex :ſ Aloes he
R EC. Colophoniae , Relîme , Picis navalis ,' Patic-ñe , 8t Scammonii ana drachmam unam , 8c
Cor” albae , Vitrioli Romani , Ceruſſa” ſemis : Terebinthina- drachmas tres : mellis de
Olibani , 8c Myrrhae ana _uncias odo e Maflices, ſpumatí quantum ſufficít ad Emplaſtri confe
Terra: ſigillatz a ſanguinis Draconis , Lombri &iooem a ſeu Gataplaſmatis S. A.
corum przparatorum , Gummi Camphurae ana `Facce/tar , é* ‘Uſll: .
unciam unam z Mumiae- Lapidis magnetis pre Emplaſtmm hoc mira: virtutis quondam Sa
parati . Vitrioli albi , Coralli rubri ana uncias crz Regiae Maeſtati ‘Dladirlao tv. a Palatino Po
duas 2 axungiae ardere unciam unam: Tithymal merellia: Illaſi-Dada Doebflborſeſt communica
li unicas tres : Oleorum Ovorum uncias duas . tum, cujus deſcriptionem annis ſuperioribus a
de Spica unciam unam , ex granis Junipeti una D”. jozſHec/ëera Pharmacopxo Regio tanguam
cias tres 2 Roſarum uncias ſeptem: M.F.E.S.A. aliquid ſingulate 8c ego accepi = haec Author.
Colophoniam , Reſinam , Picem , 8: Ceram Primo ſoluit potenter alvum Hypogaflricae
invicem liquando , ac colando , dein olea, Sc regioni impaſitumzu‘mbilicali verb autem enecat
axungiam , ut 8c reliqua pulveriſata immi verines a eoſque ſimul cum excrementis expellit:
ſcendo . è ‘. Epigaſtricz autem applicatum vomitum cie': :
Fricalca: , é‘ ‘Uſm- . . Kenibus a 8c lumbis urinam promovec: Main
Hoc elegans Emplaflrum vulnera , 8c ulcera mis mulierum menſtrua ſollicitat = Abdomini
antiqua , maligna , corrodentia o cancroſa , ſa que appoſitum partum ſacilitat , ac expellit ſeo'
turniua , qua: omnia difficilis habentur conſo cundinam,& ipſum ſretum mortuum,ſi aliquan—
lidacionis a explet, eſiccat , 8t cicatrice claudit . tiſper geratur . ' ~
At Fiſtulas , quae non glam callum contraxerlnt,
conſolidat ì 8t alia a iìr‘entio in voluenda p mira-z 79 EMPLASÎRUM. DE SPERMATE CETÌ
Lilia przſtat . 1-. . A -Myflſivbr .

`”v EMPLASTRHM NORIMBBRGENSE EC. Cern albze uncias quatuor ’E Spermatii


. . Ex riſa Col/egli Neapolimm' . R Ceci uncias duas, Gummi Galbani in ace
to dlſſoluti unciam unam . M. S. A. F. E.
EC. Olei communis libram unam : Olel Facta/ta: ,l ò* ‘Uſai' .
Roſati s 8c Hyperici ana uncias quatu0r: Mammis Puerperarum poſt partum non la
Bulliant in olla vitreata lento igne , per tres ho &antium impoſitum , 8c continuà per multos
;as : Pollea adde Picis greca: trituratar uncias no dies geſtatum omnibus ex lafie doloribus , 8c tu
Avem , 8c per hora: quadrantem denuo bulliant , moribus etiam duris : lmmo ſcr’ophulis,& firu
interea bene commiſtendo, 8c agitando lineo ba mis medetur.[;ac enim coagulatum,ſive congre—_
cillo, marci-iam mox deinde ſenſim ,,- ſentimqrue tum ſolvitsejuſque abundandantiam abſumít 3
proiice Ceruſſa.- Veneta pulverizatz uncias oó‘to . l
äc ſimul etiam ligneo baciilo commiſce , ac ſuc 80 EMPLASTRUM STÌCHTICUM ñ’!
ceffive adiice Lichargyrii auri opcime moliti un— ,. Cral/ii ex l’harmacop. Angy/I. --ñ’
cias oéìo , ac denuo maſſam ipſam :evolve u Se: ,, _1
optime commiſce , ſuperadrlendo Cerrecetrime . Ele-Lapidis calamínaris,& Minii preparato
uncias novem z Terebinthinre Venecae uncias rum anam libram ſemis = Lithargyríí auri
tres . Et cum omnia fue-tim bene incorporata, 8: äc argenti ana` uncias tres : Oleorum Olivarum,
* Xx x 8c Lini
“738’ P 'A‘ R S (Lu A' n T' A‘;
8c Uni anä libräx'n ”Enam o &ſemis : 01.[.auri— alba , Radiçum utriuſque'Ai-iſtolocbia , 8c Ma.
ni iibram ſemis: Ceres: Colophoniae ana libram gucci; prieparati ana unciam uuam: Olei Hype.
unam: Vernici” Se Therebinthine ana ſemilí— ricl libras duas : Dici laurini genuini una…
bram:Gummorum= Opopanacis-Galbani.8agape— duas : Lithargyrii auri libram unam a 8c ſemi::
ni, Bdellii , a: Ammoniaci preparatorum noci-s Terebinthinz uncias quatuor o 8c S.“A.F.E.quod
tres:Carabe Citrini,01ibaníiM rrhze eleéìaeſhlo” paulò minus Faculcatis , s; uſus jam ſupradi.
hepaciçae , Ariflolochia: ntriuàue. Mumiz Ale -fi’ti eric , -
Xandrin” z Magnetis i 8: lapidis Haematitís ana Gummata ſeligautur I 8t depurentur ſolven
unciam u'uam. › 6c ſemis; corallorum rubeo do in aceto , pariter exprimantur › 8t rurſus
rum s alborumque o Man-is perlatum , Sangui inſpifl‘ando, prete: Bdellium . Ut extac in Phnr.
nis Draconis , Terra: ſigiliata: , 8c Vitrìoli albi macopara Amlìclrodamenſi , exaravimus Empla.
ana unciam unam: Elorum Antimonii, .Se Cru.. flrum hoc.
Ci Martis ana drachmas tres : Gummi Camphue 82 Attamen ſi ln eo Lithargytium aux-ì, 85 ar.
ne unciam uuam , 8c F. L. A. Emplaſtrum. genti in anatica portione cum minio , 8c lapide
.Facultar s é‘ Wſur' . calamiuari addatur, efficacius fuel-it; Bdeiiium
Huíus Emplaſtri YÎI‘BS Percelebres ſunt , Vul deinde etiam in aqua ſolvendum z *8c tercìò vi
nera ſiquidem recentia a 8c iaus celeriter conſo triolum album diſſolutum addi cum Tmbin.
lidat, ac mundificati Putredinem arcendo , nec. china , 8c oleis ad Empiuflri confidentiam coqui
non ſympthomata. 8: fiuxioues ſupervenire ſoli. debe: .
tas praecavec z ferrum . lignump plumbum. alia
que profundius membris infixa fine dolore ex EMPLASTRUM VULNERARHIM!
"ahic. Inveterata etiam ulcera eſiccat . 8c ab Sectmdum mn) jungle” denominam
flergit . Tandem matureſcere facit Apoſtemaca 83 EMPLASTRUM ENTIS VENERIS.
euuaa .
EC. Olei Lini ., 8t Suiphurîs Antimonii
.Manna . ign’eo Alkali parati , 8: coéìi per mtegrum
diem anatica pars , 8c fac Baiſamum Sulphuris,
Oleum Lini Z Be Olivarum cum Lithargyrio de quo pro ſequentiutaris . ‘ .
guri , 8t argenti admixto aliquandiu coquantur, - Hujus hbram unam vaſi cupi-eo immitte , 3c
bene agitando, donec oleum coloretur y hinc ad.. adde Lithargyrii ſubtilifiìmè triti libra-n ‘ſemisz
dacur Calaminaris lapis . ‘3t Paulo poli: mi at coque continua agitatione adhibita, donec'
nium . qua: omnia denuo agitando affidud "C0. Lithargyrium ſolutum fit , tum adde axuagìam
quantur ad ſufficientiam ( duabus horis )cujus humauam‘, vel cervinam ad ſemihbram , Se
coéìionis ſignum erit Ì ſi ſupra unguem guttula vîcrìoli‘volatilis unciam unam o Se ſemisa po
concreſcat , 8c condenſetur . Tandem etiam ad fiea tantum cene, quantum ad conſiflentiam
datur circa finem Vernix-Oleum laurinum,Ce. ſufficere valente’, ac redige in- Empiafirum ob
:a , à Colophouìa . omnia benè liquata , 8c admiramlas . quibus patito” virtutes , meri;
mixta , atque colata 5 ab, igne ſepoſìtis , 8; ſe. to Ani-eum, Se "Uni auto praſereudum.
mireſrigeracís immiſceantur Opopanax o Bnl.
banum a Sagapenum a Se Ammoniacum cum 3 r a Maxim.
Terebiuthínaa ac teliqua gummata aceto ſaluta, Q Y

BC trajeéìa diligenti agitatione miſce z idque ca. 84 Si in llnguentí formam deſideras: Recipm
lore ieniflimolcave ne bullianc) poflea injice ce. potes Mellis purifiìmi uncias quatuor : Suc
tera in pulveres redaéìa: ultimo Camphura ſo ci Plantaginis expreliî,& deputati lìbram unam:
luca in oleo juniperino ſuppcditatur . Vitrioli volatilis uncia: duas,coque ieniter; do
Sì forte nimis dui-um eſſet a addi poteſt adhuc nec incraſſeſcere incipit . tum adde croci opci
aliquid cera: . 8c colophonia: l pmſtat Terebin. mi trici unciam ſemis z 8c probe commíſce. 8c (i
1 china) Proba juxtz decoàionis haec propria eric : quid balſami ſulphuris Antimonialis addasipo
centius efficitur- in illis mellisñ, quë lina…?ſìl
ſiguttulae munque aliquot frigelcant ( in aquam
ſcilicet frigidam ſtillataewei ſupra tabuiam mar 6c oleoſa ferunt .
moream ) ha: refrigerante ſi digitis adhaeſerint ni.. ‘ Fauſta: , (FD/ì”. ~ '7
mis muiles . ſignum erit imperſeóìae coéìionis , Horum vires Llnguencorum i Buiplaflomm‘
-procedatur ad coquendum igitut ulterìus , u;
durefca:. - ì ve omnium a’ ac quorumvis Balſamorum Vul
nerariorum facultares exſuperant; propter 'i‘
’ſum affunde in frigidaní a ac malaxa -rede trioli dUlCedinem i cam in Vulnerìbus 1~ Wim
( hotis tribus , vel quatuor) mauibus inunóiis ulceribus a etiam peſsimis l urmirari ſazisneá
oieo ex Chammeiino , Roſis , Juniperino I queas.; ficuti hoc pace: in Em laſtro illa-‘1M
Lumbricis i 8c Hyperico anatica ſufficienti quoſnam non admirandos prze abit effeéiusv nec
quantitare mimo . ſatis unquam depraedicandos 5 ut quoquc Pm"
Sl Verum enim ver-d Empiaſtrum aliud Stich. -pitur ex ſimplici ſaitem vir-idi aeris cum Cm ì“
eicum exmre habemus Paraceſſu Authore pro ba in Emplaſtri formam commixtum a ‘1“
cuius confeflione = Recipe Gummi Ammoniz mammillarum -tumores adhuc duros mira ema]
ci . 8c Bdellii ana uncias duas z Galbani . Myr iit ‘celeritate Proſeſſoribus Sophis , & item UP‘
-xhe gieäz Q _Qlibaní , OPOPKMFÌÈ r Pil-Tam! pis 3 öe Lonſoribus ſat ! ſuperque “QWE'NS
*\_—~r._~

'unu -rtPr‘Èublxa e “ 'ras‘,


.ñ ,tz-j.“ n‘N’SÎVENE ulſs. a, " aus veumírsî se‘u nonne -» ;.5
i; - CPÎFCOTHARIS:
~ ~ Reparatío eius_ pauc’is hmc eric e Recipe
' ‘ Vitriolum bonuſn Dantzſſ'canmn '( aut hu f", ²_ grace/3m Alter: 3- ~` .
ÌUS deſeóìu Hungarian”: , ‘nel Gorlarimfi; ) 8c
li Efllcína , donec cal::v colorem ruſum , ' aut " Hale quale verb hoc remedium noflrum ſit
«purpureum obtíneat: Deinde aqua: 'ferventis'o ’prd temporîs ſpatio , 8t experimen ti` tmul
vel ſaltern calidaz , affuſione exaäè dulcifica‘: hac imperſeéìi natura-ì ejus componendi Pro-i
hìnc a’partibus ſalſis , quantum fieri poteſt‘o liſ ceſſum , quem a Pre aliis tanquam commodíffió'
à‘-
<14“
1-'
bcratum , penltus eſicca z poſtea in mortarió mom , ſimpliciffimu‘m'i Se maxinregenuinum ,ì
Contondendowel modo quocumque alio exquiſiñ’ nt plurimum adhibeo, deſignabo. - *
Ìiffimè cum Sale ATMOÎZÌHCO puro , probatiffig Recipe igitur Hungaríci , ` Vel hojus defeäu
ſi
r:
'.r
me pulveriſato , eiuſdem ponderîs commiſce .` cujuſcumque boni Vitrioli *venerei q. vis z
Mixmram hanc in Retorta vittea ad tertiam caleina vehementi --igne ad obſcuram uſque ru-l
’7
ſaltem partem impleta , ſublima i” Arena per bedinem,ac dulcifica
quenſſte , donec aqua aq ore calentis
effuſa nullamaffuſione
prorſusfre-s_
ſa
ignem gradibas auéìum per ro. aut r 2. horas i
.ñ.
5-!
`quibus praeterlapſis ignisaugeatur , donec ," ſi p’orîs immutationem recipiat . Coleotbar hot':
fieri potelì , fundum retortm igneo colore robe i exquíſite dulcificatum, probeque eſiccatum , di
ſcat , Sublimatum exime : ubi verò (quod in; ligentiffime cum Sali: Armoníaci optimi pena
gredîentibus nod exaéìiſiìmè commixtismt plo dere anatico commiſceatur : miſturaz hujus in
rimum accidere ſolet) non ſuerit coloris egre retorta vitrea , vel ſommo, qui‘per arenam ex;
giè flaví , ſed pallidi : ſeconda vice Cum reſiduo citari poteſt,caloris gradowel aPerto etiam igneì
exaéìíus commixtom ſemel denub ſublimari po tantum , quantum ad ſummitatem cervicis Re—
teſl: . Flavum etiam , ſeu rubicundum ſublima come exaltari poteſt , ſublimetur z qua ſubliz
tum , non equidem a capite morta-o ; ſed per ſe matione peraáta, è retorta disſrac’ta( capite mor—
ipſum bis redificare tibi licret: iteratis tamen tuo /èpoſiro ) ſublimatum omne eximatur , rur
ſublimationibus , quod forſan mirabere , color, ſumqoe exaéìiſiìme commiſceatur , quo parti
8-! ſublimatum, incrementi loco, diminuetur . culae ſtilir armoniaci forſan ſenſim ſublimatae
- Fauſta: , (a‘ *Uſa: . calcobmri denuo interponentur, reſoblima mix
~ Doſis a duobus , aut tribus granis ad decem,` turam'hanc per ſe , ut prius , in retorta viti-ea?
'vel doodecim( in quibuſdam etiam corporibus quod fi volueris , liceat , ſecundum hoc ſubliñ
àbſque pericolo ad zo. vel zo. ) exhibetur in matum reiterata viCe ſublimare . Quò autem
aqua deſtillata, aut cereviſia tenui , aut vehicu proceſſum integrum perfeóìius intelligas, ad. n03
lo conveniente quocuuque , ſtomacho quidem tas ſequentes attendas . ’
vacuo interdum recipi poteſt, communiſiìmèi
tamen tempore , quo cubirum diſcedítur exhi Mouita altera; q ~
beri debet . Si quando ſenſibiliter operator, per
ſudorem; 85 ex parte per urinam operator . Spe Primd Vitriolum cupro abundans ſemper
cificum certiifimum contra Rhachitidem Angle. communi Vitriolo Anglrcano pracſertur, nt Ex-a
;um eſſe , cum jam ultra roo. inf-antes , malo perientia Compertuni eſt. ' *z
hoc ad conditionem uſque deſperatam laboran. Ser-'andò Ubi Pblcgma , Spia-im!” a (’9‘ Olezlm
tes ſanaverim , at pluribus recenſere ſuperva ‘DÌN‘ÌOÌÌ prieparationi Enti: ceneri: deſtinati re;
èaneum exiſtimo . Inſubrióm , ac aliis morbis ſolvere nolueris illa deſtillatione in Retorta fidi;
fomno procurando, cujus defecìui, ut plurimum li,vel vitrea, luto dilzgenter oblita abigere pote.
medetur , adhiberi' ſolco - 'Capitir dolori”: ris . Quamvis Vero notiffimum ſit deſtillationem
L**"4ai-‘#1'. qooque opitulatur i-nveterato tamen hoc malo Olei Vitrioh' requirere ignem-intenſum , 86 ve
uſus ejos continuandUS eſt; qua admonitione hementiſiìmumütflhut licet liquoribus tibi opus
obſervata in ſupprcſſìafle men/ſum oóſtiflata ad fit a Optima tamen methodus conſiſtit in calCi?
miranda prazſtatchrmióm expellendis ſçpius in natione vitrioli , abſque ambagibus , igne aperg
ſueta perfecitzad appetítum provocandum nun.. to , 8c nudo peraóìa) ut plurimum tamen inſu
quam froſtra adhibitum memini . Et quamvis per neceſſe eſt . ut caput mortvum deinceps cal
ipſe vix una vice,ultra duo,vel trin ejuſdem gra cinetur in vaſe aperto . Scias enim , Vitriolum,
na recipiam . Doſm hanc exiguam die ſequente nìli optime calcinatum non line molto labore
diafbareticam eſperior: haec ille. dulcificarízöc nonnunquam caput mortuü‘, quod.
1 rubrum videbatur , 8c optime calcinatum ,in
Authors': Manila . Rai- Vitriolí crudi in aqua pura pro edulcoratio—
-`.
ne ſuper inf“ ſa e diſſolvi vidimus . Pondus
Experimental-um virtutes , Se efficaciam hu calcis reſpeóìu Vitrioli , e quo elicitur , exa
ius Medicina comprobantium recenlìonem mi ae determinari nequit . Vitriolam enim im
‘k
:-ſ"'
3'**
nime tedioſam couſultò nunc preſcribam, ut ad terdominfra &quidem longe infra dimidium
onguem extant apud Robert-am Bay le in Operum ponderis pro dulcificatione reducere nec-ſſa
ſuon-Im Exercitatione v. de thilirato Phi fuit. Î
loſophi-«e experimentalis cap. vr. pag. 234. Se Tcrh'd Aqua prima , 8c ſeconda vice Vitriolo
etiam alium in locum nempe in Additioniz calcinato pro dulcificatione affuſa percolari a 8c *I

z. bus pag. 38;_- ejuſdem `Torni rv, ~> :vapoxgri poçefi ad conſiflentiam ſyrupi . voi
Xx x ² Mel:
?40‘ PARLçLuaari-i,
Mems , deinde in [acum frigidum ad cryſtaili gnatum lit . In prima tamen ſublimatione ſe.
zatìonem exponi : hoc enim modo nonnunquam pius animadverti partem ſali: Armenian' inſi
çryflallos , ſeu grana ſalis plurima figure rogo gnam primo colore perſe albo aſcendere , maxi.
laris accepìmusznonnunquam djcmſapius enim me , ubi non exaéìiſiime colc0tl1ari commixcum
omnis abſtrahenda eſt aqua , ut obtineatur Sal ſuerit . Repetita vero ſublimatione Ingredien
Vierioli albeſcens s quad expertì ſumus vernici tia , ( quae nonnunquam omnia nullo capi”
rum bonum- quodque Angel”: Sala , non ul marmo in ſundo reliflo aſcendere fecimus) ac.
timi indieti ſcripta: Chymicus tanquam emeri curatius mixtn ſublimatum exhibent colorisfla
cum excellentiflimum celebrat in Terziario Re vi , quin &rubicundi, quem colorem non ſe.
medìorum vomitivorum z ubi de virtutìbus mel , operatione ſumma cum cura peraëia ob.
eius › 8c adminiſtrandiratione a pluribus diſſe iinuimus .
rit . Sal hoc ut a Chym‘icis vocarì conſuevir a Seprimò Quanta pro portione ingredientia ſu.
quantitate eximia è Vitriolo calcinato extra. blimationicommiſſa ſormam Emir neutri: in..
&um ſapius ipſo Viti-:'010 arte calciuatimem duant praeciſe definire non poſſum: quia tamen
profondius tinéìum Obſervavimus . operatione ſecundum leges artis abſoluta quarta
@3ng Szepius conati ſumus ſublimare dulci totius mixtura; pars ſublimacione elici polli”
ficatum Colçorbar cum SaleArmoniacopin retor. Vix non experieris .
tis z 8c Veſicis i” arenarfl poſitis , verum , aut 86 Oflaoò Erſi ſublimatum quoddam pa.
ob colcotharis fixitatem nimiam a aut ob fo:. :avi è partibus puri ſali: armani-m' , dr _ſa/ù
”acum . quibus utut non omninò ineptis ufi tartari anaticis , utrumque vidciicct ingredirns
ſumus , aliquem deſeétum quantitatem ſubli. optime eſiccatum ( ſecus enim ſpiritum potiu;
mari deſideratam obrinere nequivimus 1 ipſum. exudant , quàm lublimatum) probèque mix
que, quod aſcendicz nonniſi debilis coloris fuit , tum ſubiimavi . Et ex ſubiimaro hoc loco ſa.
quarc niſi tibi fornax arenaria ſic Optima 7 ubi lis Arman-"aci ſimplicis conatus ſum preparare
vitreis vaſibusa qui modus nitidiliìmus eſt , uti Em* veneti: . Et maxime exit efficacia: , quam
volueris z Colcochari tuo ſublimando commo excellens quidamjatrias ſe contra obliruéìiones,
diffimas experieris retortas obduéìas in igm; 8c morbos inde exoriri ſolitos, obſervaſſe aſſe.
aperto; niſi forte genuinus conſtet modus ſubli. [Hit o
mandi igne aperto in retortis non lutatis , quod 87 Narrò Primain ſublimazione!” tuam ſuſcep.
non ſeme] calefaciendo fundum :eroi-tre per gra turns , ſi placet - retortae recipientem , pro li'
dus , cam videlicet exponendo ſuper cineres ad.. quoris nOnnunquam deſtillantis receptione ad
ditís in circum carbonibus s eminus primo ac. jungere poteris ñ Liquor enim ille (quamvis
cenden dis pei-agi vidimus : hoc etenim proceſſi; :ariflime quantitate notabili aſcendat ) conſer
accurati: obſervato retOrta paulatim priuſquam vatione dign us eſt ob jbl volatile , ó- arifloſum,
intentiſiſfimum ſufferre cogatur eſtum. per gra quo adeo nonnunquam abundats ut ſpiriti/i
dus quaſi figitur r uc ſecutè poſtea carbones ar. ſali: armoniaci debili ſubflitui poflìt .
dentes non ſaltem circum circa 5 ſed etiam jpfi 88 Decimò Remanens. poſt primam ſublimatio; n
gecorta.- ſummitati ( quod tamen nonniſi circa ſi. nem cap!” marittima . vitro nitido inſundi 1 8c
nem operationis requiritur) applicati. 8'( ita ſu in cellam locari poteſt z ubi per deliquium exhi
blimatum maximum pattern ſub forma maſſae bebit coloris albi liquorem craſſum copioſiſiìma
ad retorta: cervicem reduci pofiit . Hac tatione impregnatum (ut alia occaſione maniſeſtum fa
ſublimationem quamvis. perficexe poter-is fine ciemus)cum corpore capri aliquatenus reſoluto.
fornace ſupra focum nudum s qu0d ſi verb calo ex quo, ſi vel dimidium laudis, qu’à a Chymicisí -pn—A
rem intendere deſideres s Cineres prima in vaſe excellentiſſimis celebratur , Cupmm marcatur
ferreo vulgari calefiant , iiſque s 8c carbonibus non ultimee nota: virtures contra ulcermlioſque
perſeé’tè accenſis retorta quaſi fixata 9 ſubli— efl‘eflus , quibus nunc immorari nihil attinet 1 . .ó-…m
mario in eodem vaſe abſolvatur: hoc enim ſe. extraxiſſe concludere liceat .
mel igne caleſaóìum. poſtea per ſe aeſtum grada .Doſis hujus Entis Veneris varia eli : lnſan ti
tim maflimè ſofferrec . bus pro operationis ſine moleſtia producendu
Mura Licer ſublimatum prima vice aſcen. razione, aliquando unum, aliquando dum-“0n
dens communiter reſublimandum veniat 1 quo nunquam tria grana ſimul per aliquot nodibus
ſal , 8t Colcothar exquiſitius miſceantur , quoad exhibemus . Maturioris eetatis patientibuhut
tamen ex experimentis conjeóìurare licet 1 reſu plurimum _quatuur quinque o 8c etiam ſex 8"‘
blimatio non niſi ſemclo vel ad ſummum bis re na ſimul adminiſtramus . Niſi vel conſtituîìo
perita I ſufficere_ viderur . Experimenta enim Patientis . vel morbi natura aliud requírat. te
noſtra E”: Veneri: ſiepius reſublimatum colo— medium hoc cum 2.. aut ;'- cochlearibus Vini
re pallídiore,` quàm ſemèl ſaltem reaificatum optimì s Vel alicujuscumque; ſecus ,in liqu0<
(inci nos docuerunt . Et farſan tametſi ſubli-i ſe quodam Cordiali temperato-,vel vehiculo com
marionibus pluribus tantum abeſt, ut ſalColco— modo alio propinamus . lnſantibus exhiberi
thari intimius uniatur , utpotius ab invicem potcſt in cerviſia . vel decoéìo quodam clara |
penitus ſeparentur . juxca ea s quae alibi a 8c in non tamen in laéìe . Poſt carnam juxtoteml’ffl'
aliis caſibus oſtendimus . ſumpram.communitcr quando cubitum deſcen
Sextò Ex ſublímatis hiſce . quod ſommo co.. ditUr adminiſtramus remedium . lit plurimum
lore tingitur z optimuin videtur , dum calca... perſudore-m operator ì 8c aliquantillum llrinz‘o
the” plurirno , Bild"- rgbçdo procedi: s imprez yeruxn magîs per ſudorem ab initio , quì-m_ “bi
cor
SEUÀPPENDI'X; ‘ 71+1"
Veneri; 7 qui fortius :alia Eompaéìa corpora at;
corpus eiuſdem uſni afl’ueeum filerit ; nonnuilis_
tamen Corporibus, adeo ſudoriferumeſt , ut-duo . tingit : imc quadammodo corrodit .
grana . quia, Sc minor quanticas , ſepiusmihi 99' ijdam id appellanc Eſſentiam , quando
ipfi ſudorem concitaverit . Ali-,quando Emed quodpiam proprio ſuo ſpiritu eflëntiali extrahi
cam facoltatem exeruiſſe ſpeflavi quidem s ve.. tur , atque is ſpiritus illi , loco vehiculi o V01
rum , quod vomirum unquam provocaverit i menſtrui adhibetur ñ V. G. Recipe Abſinthii q
ipſus non obſervavi - > pl, cui affondacur ſpirirus abſinthii per fermen
llſum Emir *veneti: Medicum inſigncs forſan rationem faéìi q.s.ad humeCtandurmP” quatuor
Medici hand levem indicabunnſi vel in eo ſalu hebdomadas junéìim digeranrur , poſtea exprí
eem cqnſiſtat z quod ſçepius probatum fuerit tu~ mantur , 8c colentur . Tali modo ex omnibus
tum 7 8: moderatiſsimum ſomniferum in fibri. oleoſis a qua: s 85 ſpiritum prarbent infiammabi
è”: citra opìi additamentum 1 utpote cujus fa** lem_ , quazunt extrahi efl‘entiae . 7
c‘ha-v.
rultas narcotica :equo çarreóìadifficilis eſt , ac 91v Eſſentias hoc paéìo conficit Pharmacopxa
ubi non bene COIÌÉQQ _fuerit z noxìamiſì ſum. Zuvmlfi‘erianaffiecipir nempe ſalis abſinthii un.
ma cum prudencia adhibeatur -. › ciam unam , olei abſinthii Rillatitii drachmam
unam , digeritque liane mixturam per ſe rima.
ñnzî74ñ:r
;i
_89 ESSENTIA. CASTQRBI. nam 1 tum illi aſſundit aqua: abſinthii acad
dizione deſtillatae libras duas 1 8t ſemis: ſpiritus
EC.C'-1ſtorei optimi unciam unam; Salis ejuſdem ardentis libram ſemis , dehinc haec jun
'ſaltati ſcropulos quinque z Spiritus vivi éìim per aliquot dies calori exponit, poſtmodum
quantitatem ſufficiente-:m M. 8c P. Tinaura. colata uſui reponit. '
Focal”: 1 ó* *Uſa: ,
In h yſterica pafiìone , ſeu uterina ſuffoeatio; 92 ESSENTiA CEPHALÎCA VERA
'F ne ſpecifiçum eſt valde efficax 2 motus convulſi Compa/ira , ,Cmofl'clio Aut-bare -
:Lx
vos compeſcitz ſpaſmodicam contraf’çionem cor
;igic . Diaphragmatis . Se Thoracis impeditum, EC.Radicum Poenize fiato tempore colleóìa.
xedintegraemotumflc naturalem reddit reſpira rum uncias duas:Summitatum ſequentium
rionerns omnes vitae ſeditiones ſola inunóìio herbarum omnium nempe Baſilici , Betonicz ,
umbellico z vel partibus naturalibus pacat . In Lavendular 9 Meliffie 9 Origami, Sc Ruthae ana
aquis verb Artemiſia: . vel cordialibus pro vehi. manipulum unum: Myrrhze eleóìx, 5c Thuris
culis propinaruc doſe uſque ad guttuias ſex pro optimi ana drachmas tres: Viſci quercini, Sc
Vice, ligni Aloes ana unciam ſemis.
inciſa i eſiccata. pulverizata , 8c aprirne mix
Manin e ea , quae debenrur a infundantur cum ſpiritus
'vini juniperini libra una: 8c ſemis: ſambucì
Laboriofius i' at elegantius etiam fit imc tin; ni verb libra ſemìs. Et una ſimul cum Diambrm
Giura per ſpiritus vini abſtraflzionem , 5c reſidui 8c Theriacze optimz ana uncia una in vitro be
inrbi diſſolutionem . ne clauſo ſtent per oéìiduum. in digeflione, cola
-‘ Effentia cum medicamentum Gt , quod to.. çurze per chartam emporeticam inſtitutaz adde.
tam rei partem balſamicam comprxhendiro BC ex Spiritus Vitrioli roridi compoſiti libram ſe
omnigenis rebus componitur . Parum enim eſ mis : Raſurre Cranii humani 9 Magiſterii corno,
ſentiä inter ſe diſcordes ſunt , ac diverſa: , quo Alcis pra-parati ana unciam unam : Eſſentia
circa iis rebus, quarum eſſentia exopratur men. rum nucis odoratze drachmam unam 1 8c ſemis:
Kruum conſentaneum eſt affundendum a allo Coriandorum ſcropulos duas : Citrii verb dra—
quin incaſſum laborem eſſes ſuſcepturus . Hoc chmas duas . Foliorum auri nam.xv.
autem menſtrhum ad pleraſque eſſentias a quae è Mixta digerantur denuò in vitro circolatorio
:eſinoſis › 8c oleoíìs fiunt. eſt ſpiritus vini alkoo hermeticeclauſo , per duos vel rres menſes. cir-,
Iizatus z huic ergo abu nde virtus eſt partes mo culatione peraéìa , illud , quod ſubtile eſt a craſ
do diaas ſuos in poros. ſuſcipiend’ . ſo ſedimento per inclinationem ſeparerur , &.
Eſſentia: qnd díutius digeruntur , eb ſubtilioq eſſentia cephalica ita ſimpliciter , Se abſque de
:es evadunt 1 atque viribus proficìunt 1 aucil fiillatione parata adſervetur .
lance enim diutumiore digeſtione illarum partî~ Fat-'alias , (’9‘ Uſm- .
cula: oleoſ# I 8c reſinoſae. coguntur in meuſtrui in omnibus capitis morbis ſpecificum eſt mi
poros potius ſe inſinuare , eoſque penitus pene-r rabile,capitis enim doloremicerebri debilitatem.
nare, adeout in unUm omnes miſceantur. 8c phantaſiam imminutam, abolitamque, pellit,
Melius foret 1 ut hujuſmodi eſſentiz_ de quí~ ſuccurrir, atque confortat, necnon memorie, ac
bus jam agimus ad normam, cujus meminimus ratiocinationis_ imbecillitatem z hebetudiuem ,
pag. $33. co!. z. opeliquoris Nicri Exi , vel olei flupiditatem z torporemque mentis z Se tardita.
Tartari per deliquíum fedi, confioerentur 5 hic tem ingenii emendat 1 8c quantum per artem,
enim egregiè cunóìorum pene vegecabilium po licet 1 medetur , 8c omnes imaginationum affe
ros reſeratzut deinde ſpiritui vini pateat facilior` &us felicitel collina:: viſum acuit , 8c roborat .
Î"8’°ſſ“5= quum autem ex mineralibus 1 nec. Nervorumque afl’cóìibus confert . A Melancho—
non è quibuſdam animalium partibus cibi ani lia a Mania o Apoplexia , Epipleſia , 8c Paraly
museſt extrabere efl'entias, tunc potes uti ſpiritu. ſia preſervatzatque defender . Yertiginem aver:
tit
’133‘ P- A"R’ 's **0,111 1"- n-:-re A,
"fit" lc' corii’glt‘. ‘Spiritus ceteros cephalicos r'e per appropríztum purg’äns dècenëer èvàcíntum.
creat , vitales ſublevat , naturales confirmat . vena etiam allqua, ſi opus fuerit, adapertu,‘tum
"Tandem cñé’tis aliis morborum ſu perioris regio dein‘de per aliquot dies eoutatur , ac :eda ſimul
nis periculoſorum generibus eſt tam cettiffimum, dieta obſervata ſuerit , quas modo recenſuimus
quam tutiffimum experimentumaſecteeifiìmuma facoltates contingere ſpeaabimue . *
que ſpecific'um , quo etiam vita ex mala viàus e ' '
”rione abbreviatam prorogat . Literatos omnes Martire . z
meditation'ibus continuis , ſtudiis , curiſque
variis,quze omnia facultates animales pericolosè Extraé’ti definitio apud Praé’dCos eli cujuſdim
ac evidentet debilitare valent. ſubvenit , exhila rei eſſentiam effe beneficio menſtrui idonei cliti
rat. atque reviviſcit . Cetera-Que pra-ſiam, con tam s reliáa craſſitie terreſtriori , qu: julian
ſulto ommittends ſunt . deinde ad ſpifiìtatem ſpiſſatur .
Elixiria enim Eſſenciae s &’Tinfiura: tametſi
9;' EXTRAGTUM ECPHRACTICUM nonnunquam Ex-trada nominentur z ponere ta
Ex Pbarmacopwa Banana. men hìc lubet ~Extta&a , quemadmodum in
Pharmacopoliis plurimum preparata proliant:
EC. Xyloaloes . Galangse r Caryophillo; utpote ſub forma craſſa digitis hand adhîeltntîai
rum ana unciam ſemis : Gentianze. 3c Ze 8c ex iis queant pro lubitu Medici formati pilu
doaria: ana unciam unam: Corticum Ligni ſan la: . Non ſolum ſpiſſa, Verum etiam in uſu ſunt
di unciam unam s 8c ſemis z -Radicis Rafani nonnulla 'extraóìa . mellis inſtar inſpiſſata, que
ſylveſtris uncias duas : Foliorum Calamìnthae . tamen rard habentur . .
Cochleariae , Abſinthii , 8c Pulegiì ana manipu~ Apniam non parva inter res extrahendas cſi
lum unum : Martis cum ſulphure prteparati um differentia i cum ‘híB Vel reſinaceze . oleoſaen ’Vi
cias oá'to: Vini albi , 86 decodionis Tattati al ſcidae , vel ’ t'er'reze ſint; ita quoque non parum
bi ana libtas duas e Se ſemis: muceta S. A. Se intereſt Artificis s ut callest idonei menſtruiſez
colatutam exhaln ad debitam conſifientiam ad-z leóiionem, quod rebUS extraheudis fit aptum.
dendo Alces ſuccottina! unciam unam , Se Myr Reſinacea , de oleoſa potiflimum ſpirito vini,
ha: eletîìze drarhmas duas , 8c f. Extraéìum . vel alio quopiam ſpiritu ardente exttahuncur;
Facultas , ó' ‘Uſm hic enim relìnam optime ſolvit . ac in ſuos po
A Miekletbu” Authore has exaratas percipi ros ſuſcìpitznecnon ejuſcemodì oleoſawel reſina.
mus facultates, 86 vires ſingulares aperiendi, diſ- ñ cea.pofl`unt alkalícis, ſaiibus exttahi , velſolvi a
ſol vendi , 8c exiccandi , quamobrem non ſolum quia horum acuta* , 5c rigida prima;v intra illo;
* przeſtandi vim felici cum ſucceſl'u , Se expedia rum ramoſas particulas ſe infinuant , haſq; in;
rione in Lienis , Hepatis , ac Meſenterii oppio flexunt , ut inde menflruo' aquoſo ingreſſus po
latîonibus inveteratis, Verum etiam ad Gum tius pateat , ſicut fit in ſapone 1 8c quocumque
mata, tophos, ſchitroſoſve tumores reſolvendos , oleo ',vſale} iixivio aliquo digeflo *. quae ſingola
ac abſumendos , ad eſiccanda etiam , atque roñ' poſtea interveniente aqua exolvi queunt . "'i
borandave loca ſuperfluvis humiditatibus gra Extraäa cachartica reſinoſa s nt Exeraéium
vata , ac deſtituta mirabiliter ordinatur , quia. Catholicon , pag. 381. col. 2. Diacarthami pag.
ſpecialem habet proprietatem incidendi , ſol~› 3911C0].2-&C. hunc in modum vulgatiter parati-1
vendi , 8c pra-:Farandi humores omnes , fit Bilis tur = Recipe ſpecierum quantum placet cralfiuſ.
ſit Melancholia, ſit Cholera , ſitque ſanguis ipſe. cule incilìs , vel contuſis ſpiritus vini dephlegq
Et ideo ſpecificum eſt in Melancholia , [aci-o , matus ad trium , aut quatuor digitorum emi
Qilartana, aliiſque affeéìibus ex ſuperfluiditate, nentiam affundatur , per aliquot dies digeran;
obſtruóìíone, putteſaé’tione, ſimillibuſque humi.. tnt s poſtinodum effundatur ſpiritus tinflus o
ditatíbus ſubortis . Modo etiam ſingulari ute ſpecieſque exptimautur z expreflìs ſpecicbui
rum deobſtruit , lochia retenta fluere facit . Si iterum ſpiritus vini recens affondatur , donec
militer febtibus albis , ſive morbis virgineis , amplius colorari recuſet -, tum omnes extraéìi‘ìf
Cachexiis , tumotibus corporis , 8c principiis nes confundantur , 8c ad ſubſidendum reponan
Hydropis praevalet i Reſovet item Partes genita cui' a dehinc colentur , è cucurbita (“Perîmi’ffi‘
les utriuſque ſexus ſuperflnis humitatibus rei-.i to capitello revocetur ſpiritus , pulita ſpìffen‘.
xatas,8c debilitatas corroborat: Gonorream quo tur igne ad juxtamiuti expetitur, ſpillìcatem- ‘
queinveteratam . quàm diuturnum ureri flu ,- Relìna , qua: in fundo plerumque ſubſiſlîtv
xum album , 8c faetentem , ſi iu vehiculis mor parumpet eſiccetur , 8; poſtmodum oleoſo quo*
bis appropriatis, vel cum eleéìuariis, conſer piam s ut Vitello ovi , Pineis , &C- ſubiglffl!
vis . morſulis , rotulis , aliiſque medicamen. in pulverem, quì extraóìo ferme inſpiſſatode-y
torum ſpeciebus pro Medici arbitratu commi mum addatm" permiſceaturque. Hujuſmodíex',
ſcetur : Doſe uſque ad drachmam unam plus , trafla quolubetcumque liquore ſolui queant
vel minus reſpeé’cu zetatis s 6c patientis ſtatus z Cetorum rem conſeſſam eſſe , reo” tem‘?
magis confert , quàm non conferunt aqua: ſul vîm Purgandi a vini ſpiritu haudpmm dim"
phurea: , Spadanae , Acidulze, Ferrata: , cun nui s atque debilitati , imo, Se refinas (db-de‘
éìre ſimiles mineram Martis continentes,& aqua bilem ſtomachi calorem difficulter a nobis ſalvi.
naturales a Medicís ſummè laudatze , mgrotan quin minus ob earum lemorem ſe facile Ventri
tibus propinari potefi . tlbîeenim Primo_ corpus . culi nec-lion inteliinorum , plicis zdhmerebx ac
7- i .l
,531211 APPENDIX: y m'
ibi ab terrina-acrimonia ; a-ſaleſcilícet latitan fucatione matricis , ubi onänia init: e 8c quali
te . tunicam interiorem pungente , exoriri deſperata ſunt . eſt medicina ſaluberrima o HU*
”annunquam o preſet-tim in hominibus tempe jus enim ſerociflìmi aſſeflus cauſam abſcindit 1
ramenti frigidi , inteſtinorum dolores acerbifli. 8c omnes 1 vel deploratiffimas mulierum practi
mes, ö; hos ſubſequentcm hypercatharſin 5 qui pitationes- 8c ſtrangulationes uteri ob ſperma
bus autom ſymptomatibus obviam itur . ſi di. _ris recentionem › aliaſque cauſas , quampluri
Eta-.3 reſinze oleoſo quopiam terreſtriori, ut pineis, mas ſiſtit. 8: matricis motum perſeóìë ſedat: do
mi vitello 7 &c.ſubigantur . qua: oleoſa illa. [ìs hujus ſpecifici llterini eri a ſcrop‘ulo uno ad
rum partium tenacium cthetentiam , (Labi drachmam ſemis z tribus , aut quatuor dilucu-Î
lemque potorum texturam tollunt , Nam Ex ‘liscontinuis, in aqua noſtra hyſterica , vel alia
perientia ( quam vulgariter Magiſtram vo convenienti. utpote Artemiliza Meliſſa: , Mañ_
cant) demouſtrat , vim catharticam haud ſolum `;ricariar . Pulegii , Sec. "
nó'
conſiliare in reſinacearum particularum conge
rie, ſed atteſtatur potius, has reſinas minus è; ’FUORI-:s NlTR_.I
Miane doſis operare 1 quàm eorumdem vegeta Ex Mya/ich:. ‘n

bilium extraéia viſcida , quibus adhuc ſunt piu.


rima: partes ſalis a in quibus ( ut aliquiputant)REC. Nitrum preparaçum in aqua Roſarum;
conſiſtere cujuſque rei vim catharticam , vel ut pelle-a inde ollae novae non vitreatz, Sc po
eenſet Bombe/loc in ſale quodam utente . [ma - ne in loco {rigido per aliquot dies; donec flores
haec viſcida exrraéìa , minori molefiia operatio Nitri pertranſeant | 86 parietibus alla: externiç
nes ſuas abſolvere,quàm illa reſinacea. Qua: cum adhaereanc : qui deinde perle leporino‘ diligente;
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.1 ita (int o idcirco non inconſultum [ore opinor, abſtergantur a 8; ad uſum ſine ulteriore prepara
l jalappam , Mechoacannam a 8t ſimilia reſino. :atione ſervencur - _
ſa , ſufficiente quantitate aquac, aliquantulo ſa. Fat-”Itas o É' 'Uſm- . - ,,
le Tartari acuatxrcoquere, donec eorum vis ex. Febribus Hungaricis, 8t aliis malignis , 8t
”aaa fit 1 8: quam vis decoéium nonnihil turbia ardentibus ſingulariter conducunt . Omnes in.
dumevadat, quod nihil incommodi inſert-atta. flammationcs comp-:ſcout . Faucium ſcabritiem.
men idem ad'formam extraCti ſpifi'etur . exquo confiniumque partium zſtum, przſertim quan.
deinde» aut pilulz I aut hauſtus paretur, qui ſa. do nigreſcere incipiunt , citiffime tollunt . In.
ne ſat ſecure effifl um optabilem peraget .` . ſuper ad Cordis o Ventriculi a Pulmonis , Hepa
Extraaa eſſentialia hoc`modoñzmvoçhfimr ris , Lienis, Renum a 8c Veflìcx intemperiem
P’’a-.
parare docet . .Rec. Extraai cujuſvis vegetabi. calidam alterandam inſignicer valent . Calcuñ_
lis uncias duas : ſali; ejuſdem_ unciamſemis 0 lum expellunt . 8t uriuam remoratam pell unt .
olei flillatitii proprii . ſacchari uncìa una ex Doſis a drachma ſemis ad drachmarn unazg in
""‘a cepcí drachmam imam 1 miſceanrur ſimul ,in vohiculis appropriatis , `
maſſam o f
5'.
Bandoquidem haec , rie priora extraaa .ob 96 FLORES SALlS ARMONIACI.
aeris humidi admiſiìonem diluta evadunt, idea. ` I
que oportet loco calido, 8c ſicco aſſervari . EC. Salis ſuſî , 8c Salis Annoniaci anaticum
pondus,&_una ſimul mixtis ea ſublimabis
94 EXTRACTUM SPEGIFlCLlM ad flores S.A. aſſequendos , quos in nimbo vitreo
therimm ex Mynſicbx . . ,; aſſervare ne deſi nas . ~~ . `
Fara-lt”: o é' ‘Zlſm .
EC.Baccarum Sambuci eſiccatarum,& Cha-` Suaviſſi mi flores iſti proprietatem habent bal—
meaéìes ana uncias quatuor: Radicis Peo.. ſamicam . Totum hommem renovant . Sangui
niae debitè colleó’ta: ”Artemiſiaz rubeae . Diéia. nem purificant a Regiones principales con
mi alba." Bryoniar ana unciasduas :‘Viſci quer-p fortant . Obſtrufliones omnes reſerant . Inci. 4*'_.-_ _.:._—-_
cini , ſeminum Ameos 9 Herbarum Pulegii, Me dunt. diſcutiuntç mundificant , 8t putredi
liſſa: recenter eſiccatae , 8c Gallia: ligneze ana un. nem fugant . Propterea diuretici ſunt efficaci(
ciam unam: Croci Orieu talisnSc Caflorei veriana ſimi , ideoque ſpecifici _ad Tympanitem , Aſci
unciam ſemis - Miſce y GC extrahe cum ſpiritu tem, Se Auaſarcam y necnon ad Pulmouum
vini tinéìuram , ſeparandoſpiritum ad rema hydropem ( prarmilſis tamen univerſalibus ) re
neutiam extraäorum o poſtea adde ſanguinis ferendum. in aqua Abſinthii , quotidie con
Percae in clibano exſiccati z 8t cum aqua Hyfie. tinuando o donec evaueſcat 5 omnes quippe
.
rica prxparati unciam ſemis , Bezoartici jovia. aquoſas humiditates a 8t flarus , omnemque tar .

lis drachmas duas (pag. 39. col. z. baja: Edi taream . 8t viſcoſam maceriam 1 unde cal
Uionis) Magiſteriorum Jovis Anglici . Macris culus vell’ica: s ac Renum procreatur a per uri ._ -._

Perlarum , &Corallorum ana drachmam unam nam potenter expellenc. ln lliaca z Golica paſ
8t ſemis : Oleorum Anthophyllorum a Angeli ſione , Morbo Regio. Lumbricis, Dyſenteriaa 3F _. ,._

ca , Succini albi , 8c Aurantiorum ana dra Hernia przſentanea ſunt auxilia . APOPÌG* -._.
chmam unam : Denuò miſce . 5t f. Extrac’ìurn :tim . Epilepſia: , Paralyſi , ,,-Aflhmati , Fe
quod ad uſum xeſerva . . bribus diuturnis, 8t ardentibus, ſudore An
FJCB/ſa! 1 é" ‘Uſai' . . . glico 7 Peſci . Venenisñ Leprae, Podagrfle ar
Non habetur uterinum ſecretiug; quia in ſuf. çana ſunt efficacia . Doſe uſque ad ſcropulum
unum
mi; P ‘a "a' s (Linea-ra.
unltens",` niſifiquod puriuà evaſerit.
&una; in vehitulisſpecî'flcis‘j 8c morbis appro
priatls ſemper propinantur, ì Sale Armoniaco poſſunt ferme cunàomm
metallorum calCesmecnon quzdam minerali: in
'ì .` ` Moni”; flores ſublimari 5 a quibus. ſal aquaitemm ab
]uitur , floribus in pulveris formam derelidis.
'Flos apud Ch micos pars eſt ſubtilior alicu Artifices autem ſciant , velims bocce ſal Arma.
ius cuporis , ſu -limatione a craflìoribus parti niacum 5 quippe ex volatile urinoſo ab acido
culis in fundo remanentibus , pollinis leviu— poten‘tiore ligatum primordia generis ducit,e|m
{culi ad ínſtar ſublimiter elevata . ob cauſam nonuihil metalli Corrodere ; quale
Diverſa her-um inveniuntur ſpecies, quorum metallum deinde ope ablurìonis ſalis inſciercij.
__—-_
allqui [implicita , aliqui additnmento ex corpo citur . ~
ribus ſublimationi aptis in ſublime vehuntur - 104 Flores ſalis Armbniaci Martialis cum
Horum eonfeéìionis methodum quivis Author oportuerinc'fium ex Martis limature, &ſalis
eos deſcribens, ſolet,8c ſimul trader:. ~` Armoniaci anatico pondere ſublimatl, Acri
97 Flores ſulphurls (pra-ter quos notavit ll]. exponendo caput mo'rtuum s miſcendo cum dì
Donzelli”: pag.;8~8. ;01.1. ) optimè elaborantur mìdia quantitate Salis Armoniaci, ſiccando 7 8t
per Clar. Le Mart i” bemia ſua Medico-P177_ ſublimrmdo S.A.Tollunt perfeéìe cruditates ven..
fíca. Elegantem aliam quoqne methodum crudi‘: tricu’li, cum vino abiìnthiaco , aut decoéio
Celeber. Mangemr in Maffi ſua Medica . ubi fiſſafmsffudoreffi promovendo . Optimè valent
8t inſtrumentum inciſum mi videndum erit . in Quartaùa .
98 Item ſi Flores ſulphuris albi' `conſider-e op. 10$ Antimonlum 1 aut per ſe vaſi ſublimañ
tas: Recipí Lapldis Pianella horis duabus calci torio indiéìum , vel cum ſale armoniaco mix
nati in crucibulo optime operculato cum carbo tum , ‘petefl ſublimari indiverſi generi: s colo
nibus vivis ſupra operculum poſitis unçias tres: ris flores , ut pag. 40. col. r. quorum albi ad
Sulphuris libram ſemis: M-ac ſublima igne are panca grana exhibiti ſemper vomitum , vide
nz S.A. Lafii Sulphuris viribus equivalent,'do-_ quoque Pag. 740. col. r. Rubri autem › cumlis
ſe uſque ad ſcropulum unum . - nihil alborum intermixtum , ſudorem modo
99 E. gummate Benzoino craſſe contnſo (ultra excitant .ñ `
quod traditur pag-;89. 601.2. j) ex alla , velcu. 106 E terra ,vitrioli' dulcatn , 8c ſale Armo
cubita terrea parva s cui impoſita pap‘yro , py niaco ana‘tica ’quantitateſublimatis fit , ut tra..
'ramidis inſtar convoluta a leni calore ſubliman didimus pag.-y;9.col.z. Ens veneris Baylei,quod
_fur Flores Benzoes . - * a
.x oo Elegantiorem Praé’ti‘c'ſiam tenet ;S'Cbrredeſi verum pe ne nihil differt a reliquis floribus . aut
Marte ,‘äut_ laPide fire-matite, ſublimaris.
i”: : ubi autem animadvertendumaut retorta fit 10"] "Juppiter etiam ‘ quantita” ſufficiente:
amplioris orificiheaqzadimpleatur, modo tam-rn_ Mercurii viii'amfllgamatur , cuÌus amalga
ſemiplena a materia ſecus redundat . Sin autem mze addatur aqua ſicca ulverata ana 5 ex
hoc forte fortuna adverſa contingeret , rum ali— hinc ſimül per vices in vasi oneum caudens in.
quo! pone are-n'a manipuli iniiciantur retortze , garantire-'5 tſublimenturque in flores , a quibus
à' poſtmodum defiillando procedatur , ut prius. omnis acrimonia abluatur . Wilma tranladu
quam methodum , ut earn ab Authore excerpif erunt tibi Flores Jovialesa in phthyſi , febſlf
mus , trademus . ñ' bus intermitrènribus, &mmini‘me contemnendi.
.r o r F10mm Banzai” prwflantior modus. Minori diſpendio monernus fieri ſublimatioz
Rec-Benzoin pulverati libram unamz ſpiri nes in igne aperto.
cus vini optimi uncias novem 5 deſtilla per re 'His fior-ibi” lubetfaófletîeve qnt-:dum deſd
eortam in arena : ſpiritum vini ſeorſim primo Himariofle Mercuri? ad msm’mm acceſi/:ria .
çjrprirne . 4 ba'ml notata pag.48., é‘ 49.5014.
Butyri partem primam o 86 albidiorem ſolve 1 o‘8 ' Bando tibi animus eſt mercurium dul
in aqua fervente . 3c citiflimè per cartham cola, cificatum parare a turn tantum vivi Mercurii .
8c mox fub ipſis manibus flores coagulari vide Mercurio corruſivo ſublimàto addatur r quan
bis, cum nigriori butyri parte eodem modo pro tum ei potelì commiſceri; nectibi opus toties
cedes , ſed flores non adeo elegantes habebis ; repetlris ſu biimationibus _s quonìarn communi
Aquam reſiduam aquae ſrigidae -in ſuo vaſe im ter` ſeconda', terriave vice ſublimatus» ſUffif
pone , 85 ſenſim deſcendet 'ho album ejuſdern cienter purificacus exiſtit ›: attamen obſer
tum floribus -virrutis . _, -- -. vetur . ut illud recrementum s quod vel ſu
“102 ›Sunt qui flores in ſpiritu vini reéìiſicatfi per-ius adhaeret- vel inferius reiídet, abiiria
fimi ſolvunt . 8t ſolütionem pro tinélura vendi tur z ad‘ungueutum autem Pediculorum adbuc
tant,qure edhibetur pro ſanguine mu’ndificando, illud’eſt utile. `
6t potiom’bus ulnerariis admiſcetur, Doſe uſque Meroni-ius dulcis ultima vice phiolzloricatz
ad ſcropulum ſemisé hat-Gillo .‘ ' inimifl'us in igne aperto ſublimatus, valde pul
Etiam hoc Schroeder-i modus elaborati po‘tefi cher , 8t perſpiCuus eveuit a cave autem , ne in
abſque ſpiritus' -vifli additamento . Î tenſiorem ignem in principio ſu pponas , viuurn
~ xo} Sal Armoniacum verò ſiCum dupia por nliter diſliüec o avolabitque Mercurius in au»
tione ſalis fuſi mixt’um fuerit ,' ſublimatm' *in ram . i
totum 5 candem’ facultarcrnz çeu antea-liabuìc, 309. Hydrasrryxu ,- quod vitriolo una, ze ſale
nino
- 'S'ÈlÎLPPENDIXÎ ‘ 3-41
'-In Cath’arro autem ſiſebtili tènùi i 8t acri a 1M'
. in‘tío. ſublimatuì‘ quod in Officinis Areaflum
Corallìzmm audit , non eli: tanta! acritudinis r 'glandulas gutturales perpetim depluentemmni
r_;,
7,.;
quante iilud Pag. 49. co]. z. quod additione ‘nò noxium efl'e reperietur , propterea quod Hu
li’ ſalis communis ſublimatur . Prioris quippe ge mo'res nimium fondendo, caleſaciendo e Sc tn
{r
ſi‘ neris ſublimatum poteſt ſecure aegris internè ad multuariè exagitando , Affcé’tum cercò certius
hiberi . cum e diverſo poſterius minima quan plurimum augebit . Potenter etiam admodum
D'
3.' titate ſumptu‘m mortali: inſerat ſymptomata á incidic , elinquac e Sc educit Phlegma viſcidumr
Efficitur ergd ex bis , acidum ex ſale commu Duäos Pneumonicos infarciens , exìndeque or
mi produóìum eſſe ſortifiìmum corroſivorum z thopnzam , & Aſthma humidum ipſerens . Doſe
portò ſpiritum vitrinli philoſophicumwidelicet proPinetur uſque ad tres uncias calideter in die.
aquam a precipitatione Mercurii vitae reſiduamo
ad totalem phiegmaris exhalationem evaporañ Moni” .
tam, eſſe eundem ſpiritum ſaliszquia Mercurius
corroſivus ſuam facultatem ipſi acido ſalis debet 'Atque hic Notatiunculas quaſdam de- Bei
tantum i ſicuti id luculenter per alia poſſem de chicis , forſan non omnibus patfim clarè , Se di
monſtrare a ſi id modo a nobis aliquis requireret ſtinéìe perſpeóìas, nec Praé’ticantibus omninò
At pro nunc haec ſatis,ſuperque. Obſervatione inutiles,libentiiſime ſubneéìam .
Non poſſum me concinere (inquit Puffi-aim)
*im GALBANETHM SENNERT\.` quin moneam hic Praó’ticosíuniores , ut in pi
tuitz glutinoſze correé’cione caveant ſedulo , ne
z EC. Galbani libram unam : Spiritus 'l'ere-` multo utantur ſaccharo ~, 8t valide` ſacchañ_
` bentinae libras duas: Olei eſſentiaiis La ratis medicamentis z cum inde non tam emen
;vendulae uncias tres . Ponantur in retorta, 8c dis detur , ſolvaturque , quam augeatur Pituita .
Se A. quin reddatur in dies glutinoſior . llnde more
Fatale-:r , ó‘ *Uſa: . malo , imo peſſimo multi ex Praéìicantibus
Mirabiliter juvat inunflum Nucz 9 86 cere negligentes , in quavis pene tuffi aliquandiu‘
bro tanquam origini nervorum Ì necnon mem. ,Prot-'aaa z Se Phthiſin minante , quinimò pro
.bi-is omnibus paralyticís , Se aridis (przemiiſis duéìum ſovente . utunrur, dicam , an abutun
tamen univerſalibus) multum ſacit. ſi in hoc tur, conſerva roſarum rubrarum copioſe in dies
ſpiritu panni lintei madeſaóìí iis apponantur , devorata 5 unde non tantum non abſtergitur .
brevi enim tempore miram ſpefiabis operatio eficcatur , conſolidacurque lllcus in polmoni-
nem , ac felicem reſtitutionem . Quiz omnes bus orcum; ſed inſuper gravitatis ſenſus › ac
nervos penetrat , ac roborat , quod in hoc mor intolerabile frigus excitatur in ventriculi re-~
-bo maxime requiritur ? Anodinum quoque eſt, gione una cum appetito proſtrato 5 redditurquq
ac diſſolvens , 8t cetera, quae omnibus Profeſ tandem hacarte a malum immedicabile -
ſoribus haud ignota minime extant. 1!; Et ita Dulcia a Mucaginoſa o lngraſſan-Î
tia o licet excreationem Pituitae è gula ipſa ju
i’ ! ;ì Man-ita .
vare poffint , licet etiam ſanguinem molliorem
reddant z humoreſque ad maturationem, 8c eva-3
Si forte Hartmann; Galbanetum tibi parare‘ cuationem diſponete queant . Nil tamen om
committitur z Statim a ſupradiäa conſeaione nino (proprie loquendo) e thoracis profondo
Sennerti auferas oleum eſſentialem Lavendulm exhaurire valent , atque ideo quoties ſanguis eflt
BC diſtillamt ita poſtulanti traderes id,quod tibi` effctus z 8c in pulmonibus ſubſiſtit ſaburra
’ſumma laus eric . . craſſa eliminanda 5 perperam , 8c peffimè pra-:
ſcribuntur: Sanguinem enim mucoſo gravi
rara' HYDROMEL PECTORALE.` chylo ulterius inquinabunt; Pulmoneſqueip—
ſos copioſiori adhuc recremen torum colluvie reo,
EC. Hordei perlati , Paſſularum exacina farcient .
tarum ana unciam'ſemis z Ficuum arida— Item Acria ſtimulantia, quzein pulmones' non‘
tum num. r v.Radicum liquiritia: drachmas duas: vere deſcendunt z ſed ſolummodo laryngem tig
Lnnla: , lrcos Florentiaz , Calami aromatici , tillando a pungendo , &irritando Tuflim exci-`
Herbie Nicotianze ſiccze ana drachmam unam z tanta pulmones per conſenſnm exagitando , huñ_
Tuflìlaginis, Herba: terreſtris . Eryſmi Sanicula: mores ex iis ſecundario excutiunt 5 haec inquam-ñ
ana manipulum unum : Aquae fontis in libras materiam dumtaxat filiulis cnuflmuîs iaxè fluìf
quatuor, quae reducantur ad tertias . Poſtea ſub :autem exantlant : atque ideo fruſtra tentantur,
fine decoóìíonis adde ſeminum feniculi ana dra quoties materia copioſa tenax Bronchiis , 8t Ve
chmas duas : Mellis libram unam . Coque de-~ ſiculis adeſt impafla: quin imo 9 8c ſiepe dam
nuò parum tempoxis , 8c F.decoéìum S-A. Cola, nosè uſurpantur, quia pulmones inutiliter faci
8c propinetur . *. Sam; eorumque tamen , nec quidquam labe
Fauſta: o GRU/'ar . faéìant . .
Acquè farà incidicflsc expeéìorat, uſui eric be Tandem nulla dantur(proprie dida) Expedia;
nefico in tuflì profunda , 8c laborioſa z quando rantia. przter volatilia , 8c Balſamica: atque
ſcilicet Thoracis intimi receſſus cruda , lente hzc non direöiè per Trachzeam delapſa , ſed per
ſçentique Pituica obſarciuntur, & aggravanti!. ſanguiueLn circulantem adveaa in pglmonum
‘ .Y- y x laſa
"r-45 P A'R s (Lu ‘a a *Dar - ~
'Viſa a 8c intimo’: rècel'l'us, ſufl'unduntur , eaque unciaa duaszLauAani liquidi mint-&alam;
ſola penes , 8c Phlegma tenax o 6.5 materiam pu tulas xxx. Aſa: lande: ſcmpulumunum: Olel
yulentam . gypſeamque è Brouchiis , Veſicu ſuccini gutculas xv. Syrupi de Mecenio uncin
lis a 8c tuberculis crudis ſubmovere , a; exter duah 8t ſemis - M- F- i’.
minare a atque ideo ubicunque conjeélura Me. Face/ta: 9 (è' Wſm .
dicus aſſequirm , Phchiſeos verae .fundamina Ad dolci-es golf pattum puerperar inſellrntu
euipiam jam in pulmonibus jaäa eſſe futilibus, expertum o 8: enediflum eſt ”medium . Dolls
aliis quibuſcunque poſthabitis , bis primario , uſque ad uncias tres exit pro vice propinanda.
8c PrWCÎPUB inſifiendum eſſe uſus pullula ;atque
ille qui ſecus fecerit , Experientize ſcutica ſerò Mon-’ta .
percutietur .
Zuoelferm Mellis depurationem per violen. Nemo hic niſi plane expertus , metuat [chic.
tas coduras maxime improbat , ſolam ſimpli rum obſtruóìíoaem ab eius uſu ſubſecucuram;
cern per manicam hippocratis colaturam in loco cum e contra, maxime frequens occaſro ſuppreſ.
moderato calido admictit , 6t laudat . lta fine fionis eorum ab intenſo dolore repetenda lit: in..
omnìcoé’tione , aut deſpumatìone , Mel putiſ de enim turbatut ſpirituum ordinatus; ſirin
fimum , ſuo ineſſe naturali durabile , propriiſ guntur undique in corpore fibra a 85 tenduntur
que virtutibus prxgnans afl'ervari poſſe.ac debe-~ fimul uteri , ejuſque membranoſee vagina fibril
ri affirmat. lae: hlnc excernendotum per imc loca debitus
Si vero multum coquatur , exinde fiet, ut ce ſupprimitur fiuxus . [inde memorato in caſu
ra, 8c propoiis intimius illi permiſceantur, nun. (-no’n tantum ratione , ſed 8c experientia an
quam pol’c a Melle amplius ex toto ſeparabilia , nuentibus J Opiata pra: ceteris , ſauilo cum ſuc
quin impuritas maxima , ingratuſque ſapor 1 az ceſſu exhibentur : ab eoruinſiquidein uſu , ceſ
odo!“ , :nelli impreſſa maneant tenaciter , decics ſante dolore relaxata fibrarum conſtrióìione, zz
licet clarificetur . ' in ordiuem reſtituto *ſpirituum mom , tantum
Acque aſſerit totam mellis ſubſtantiam in abierit , ut ſuppreffus inde ſic purgamentorum
bullas, Sc nihilum tandem abire poſſe(preecipue effiuxus , ut è contra auſpicato magis, placi
ſuperinſuſa ſapius aqua ) ſi immoderatè a 8c ſar dius, 8c copiolìus redeat .
pius decoquatur . Uncle expoliatur a principio Et quamvis aliqui non infima: claflìs Autho
ſuo dulci , viſcido manifeſto , ‘ 8c acri volatili res hanc medicationem vituperent, a vitent
latente , cum enim ab accedine detergic , 8: fica_ alii tamen magni nominis Medici experientìz
`cat , a viſclditate verb digerit , 6C ſame . ’ innítentes magnopere celebrant, 3c ex animo
eonſulunt.
in; INPHSUM HISPANÌCHM; Si quando ( inquit Wil/ì: de Fur-ib”: cap.
’16. ) cum lochiorum ſuppreſſione ,, ſanguinis
EC. Aqua fontis libras tres s Salis Tartari perturbatio inſignis cum Vomitu s Siti r 8c Vl
unciam ſemis ~. Croci minutim inciſi dra giliis adſuerit ſarpe laudanurn croco admixtum
chmam ſemis: Succi Glycirriza: Hiſpanica: in. _felici ſucçell'u exhibitum novi.
tenues lamellas redaäi unciam unam . Digere Si aliis remediis ſrufira uſurpatis , locliìa ad.
calidè , 8c clausè per a4. horas a 8c cola . huc ſupprimantut , hoc in caſu (inquit .Sy
’ Pam/ta: , é‘ *Uſa: . denbam Eprſtul. ad G. Cole pag. m. 169.) Lau
Edulcorat, maturat , lncidit , expefiorat; In danum una ſaltem vice tentandum . Hiclau
defluxione tenui è Gulz glandulis tranſudante danum , quantumlibet ſuapte indole allrlagat,
veſperi pracipue reperite s 8: moleſtiffima tuffi cum tamen Spirituum perturbationem (aqua
vexante propinetur libra ſemis , frigidè ſingu ſolemnis Lochiorum evacuatio ſueratinterrup
lis nodibus leéìum ingreſſuro . In Tuflì verb ta ) compeſcat . quandoque plurimum juvare,
Pet‘ìorali, quae, vela lympha acri in Pulmonum at (Emenagogis nihil proficientibus) Lochiomm
bronchia , aut appendices lobulares , pei-Penn] fluxuum poſtliminio revocare poflit.
ſuffuſa , vel a materia craſſa ibidem ſepoſita , Sedulo interim animadvertenduin eli , quod
obllruento a 8c aggravante natales ducit . [lucia: fl telo hoc ſei-nel miſſo ſcopum non attingainus,
quatuor calidiflìmë abſorbeantur Aurora , 8c nec ſequantur lochia a Opium nullo modo eſt
Veſpe” quotidie . In febti catarthali horripila repetendum.
tionibus , 8c aſtibus , ſe mucuo excìpientibus Hanc ſuam cautionem non de níhîlo elſe con
vagè tecurrentibus *, Capitis habetudine, Ocu cedendum eſt a quoties partus difficilis, enorme
lorum rubare a Au rìum tinnicu a 8c copioſa te ſanguinis diſpendium ſpirituum jaáura, &Na
nui Narium deſtillatione flipata , pitiſſetur ca. turz ſubſidentia , cotalem jam lochloſum ſup
lide inſtar Caffè frequentirepetitione ad libitum pmflìonem, 8t febrem putxidamPuerperibusinz
frigus interim curioſe cavendo . ’ dvzxerunt.
Cum ""5 (Vìſibus mediocriter adhuc *$011-`
"4, JLlLAPlLlM PllERPEliARlIM. flantibus ſ Catamenia debito parciùs effluetent
Laudanum ſingulis noéìibus reperitum ill! IE
EC. Aquarum ſtillatitiarum Meliſſae , Sc oeleralſe , Vapores aytin-5305 ,epmffig'h Vigo
. Ceraſorum nigrorum ana uncias tres:ltem rem ( ultra quaelibec cardiaca ) xefiituiſſe ſzpe
Ginnamomi lagaginoſg, 8c bordei P'El‘îi ana BUM?” o; *vavi *. '
LA:
e $131! APP'E'NDIX~." "F47
ffſLÃP-Ì-S ALCHIMIIE vel alia. deobſh-uenti uſque ad uneias quatuoé
' Ex Pharma-op” Amſtelrodameil/ì . pro vice matutina , 8c debet age! aliquantiſ
per ſuis incedere pedibus, ut parum ſudorís
EC. Vitrioli Romani libram unam: Altió' foris eliminator , 8c ita . quod expetiviſti 2 ag*
minis libram ſemis: Tartari albi , BC Vi ceperis. -
trioli albi ana uncìas quamor: Boli armeni , 8t
Lapidis calaminaris ana uncias duas :ì Aerugi
117 LAPIS INFERNAL’IS
nis , 8c Cei-uffa: ana unciam unam . Pulverata Ex Lemen’. '
ſubtiliffime cum q. s. Aceti vini optimi bul
liaut a Se coquantur ad lapidis duritiem . R Ec.Lun2 nö maculataz uncias duas:Spìritus
Fac-*alta: , Ò* ‘Dſ”: . Nltſí libram ſemis: Se una ſimul in phia— .
Sine omni dolore ſolutus lapis iſte in aqua la ſOlvere curabis , ac poſtea evaporare ne pne
Hot-um ſambucí eum' ſyringa uſurpatur ad cal termittas in arena- igne , poſtquam e tribus par
tibUs dua- avolataz [int humiditatis , ſſSc tertia 1
10s omnes excreſcentias auferendus carneas, item
6c ureteram detergendam; ad Puſtulas abſtetgen— qua: remanſerit ita calida pars in aliquo idonea
das z à: Yerrucas abſumendas valde conducit. crucibulo , ob ebullitiones z quae ſequuntut a
inieóìa a donec leni igne omnis materia rarefaé'ta
[116 LAPlS GHALYBEATHS_ _ fuerit , 8c Crucibuli ſundumpetiverit-, exinde
D. Duóoe . ignem parum adauge, uſque dum inflar olei a9—
pareat,tunc in conum ſuſorium inunflumvprius
EC. Martis limati libras duas 2 Tarta‘rl al 8c calefaéìum effunderis , ſtatim ac coagulatum
bi è Bononia preparati libras quatuor mp fuerit , erit cauterium inſigne ſi omni -› qua.
in fiflìli vitreato , «Se infunde ſpiritus viui,quod oportuerit, diligeutia ab aere defendere curabis,
ſufficiens tibi videtur ad eminentiam duorum ut neavolet cauſtica vis i ac in nimbo Vitreo
digitorum accedere,& in igne cinerum perſiſtatr ſervare ne deſinas .
uſque dum arida apparuerit maſſa, quae itetum, Fac-alta: , ó* ‘Uſer .
ut antea , imbuatur ſpiritu vini eodem igne i BC Cauſticum valde por-enter eliſtit . facultatem
tempore impenſo: 8t pariter tertio ita perageszaa habens ad urendb ſi modo cuti per aliquantnlum.
tandem cum ita peregiſti ', in pyra confeäa eſic temporis ſpatium applicetur . . .— . .-f
cabis tuum chalybeat um lapidem , àe ne Obliviz
ſcaris, ita paratum, ad uſum commendare . Mon-ita .`
Faenltar , ó* ‘Zlſm . Dividitur Cauterium in Porentialeiſiöc Aflua fl.
Ad CachexiamaChloroſinç Obſtrufliones Con; ;i
firmatas , lóìerum , Hydropem , 8c quoſcun le › quod vocatur a quando cutis, ſiVe pars quae
que id genus morboa` , qui a ſanguiniscrudita dam affeóìa ferro ca ndeute vexata fuerit 9 quouſ
te , 8c pauperie proſapiam ducunt , Chalybeata. que quadantenus combuſta percipitur b - “
enim ſunt inflar omnium eorum , quae nova ſer. . Potentiale cauterinm vero appellatur medi;
mentatione acceuſa adeo maſſam ſanguineam cameutum illud adurendi vim habens '. .CUÌUD
agitare , conquaſſare a depurare , 85 exaltare Formulae ſunt inſtar lixivii , olei,1apidis , &Cg'
yaleant 1 ut quae (globulorum rubeorum 0b peq ut Lixiviume Cineríbus ſarmentorum , vel fra-,
nuriamlfere pallebat o ſenſim fiat codcinea ru xini,$ec.paratum. Oleum ex An timoniowel Vi-z
tilans ſpirituoſa . 8c ſpumans . Inſuper quce (ob ridis Airis , Ecc- Lapis, ut iſte inſernalis, &c
ſemicoéìam pituitam , ubique obſtruüiones fi . Adcujus conſeóìiouem ſi pro Luna defaecata‘
gentem ) inzqualiter hic raptim z illic aegrè cir-. Venere utaris I erit cauterium minus facultatis
fculabat; jam libere i 8c vivide , vel Per mini habens , dixi Lunam cleſazcatam , ut augumenñ.
mos uſquequaque canaliculos ſluens , refluenſñ' tatum percipiaslapidem , nam (i hujns uuciam
que, omnibus corporis particulis nutrimentum, unam acceperis . inveneris exhiude cantoni-une,
calorem , 8c vitam benigne impertiac . At verò : ciam uuam, Se ſemis. … "(".' .' i

ea ſi ſit ſangiuis condicio, utiuvenilis iſtius ſer . Admirarionem movet, ſi ignis ſortior, quàml'
mentationis omnino ſit incapax , 0b principiañ decet a adhibetllſ z aut ſi ultimo aliquautum‘
ſcilicet inveterata , fibras attritas, tonumla pm narum huic argento ſoluto fortuito inciderito
:Ultima meatus collapſos , &machinîe corpo illnd ſe pulveris pyrii inſtar accenderei 'ut etiam:
rea: ſtatum ſeueſceotem . &ruinoſum z ſruſtra ob vehementes ebullitionesomne in crucibulo
tunc a remedio ( iicet generoſo , 8c praepotenti ) contentum in igne verſabitur . 8c pal-iter ſi ali
multum adju menti expeáandumddcmoptime qualiä particular ſuper manus artificisdeciderita‘
opus eſſetzac ſi quis Aoetum vapid-um iu vinum praeter vahementifiimum dolorem cutisadure—z
dulce , aut Roſam emarcidam in floreutcm re tur, Se magnum acciderit vulnus-.~ Memento aſa
ducere conaretumuque quoad me ingenue profi ſidue in Cñucibulo intendere , .ut ſtatim ac poſt
teor , quod Praxeos mex ſeriem retroſpiciens , ebullítiones , cum olei ſormam affecutum eric
farò a aut nunquam , inſignem aliquam com- tuum .cauterium a pofiìs in modò dióìo cono.
modicatem ex chalybeatorum uſu ſonia confe deiicere 1 ut ne , ſi multum ita permanſerit
&is uſpiam obtigiſſe memini.Poſtremo ad uſum temporiheyaporabitunäc nullius eric. ſacuitatis ..
aeeendeutes‘ejns poſſuut ipſum lapidem ſolvere 118 Cum hic lapis demum aqua fontis ſolvi-._
ad éſflChmam, una@ in aqua abſyntii ”bobm r ~ tu: , _53 Poifea per cartham colatur 1 8.6 cryſtal;
-i..› . ` _Y y y 3 liza:
;43 PARsiLuA‘RTA',
lizatur, fit inde illa famoſa Luna _Hydragoga Fac-alta: , (’9- ‘Uſa-3.'
Angeli Sala. Valet in omni dolore archricico, maxime con’
tra chiragram, gonagramfl podagram: dìſsol.
419 LAPIS MEDICAMENTOSUS vitur in aqua aliqua anodyna aut flomm auran.
Ex Bateo . 1 tiorum, Vel ſpermacis Ranarum a filtracus liquor
prius calefaó’cus lintheis duplicatis adhibetur .
EC. Vitrioli albi uncias odo : Salis Armo lnſu per virtutes hujus lapidis ſunt in omni in.
niaci unciam unam : Aluminis a Geruſ flammatione . (cable o morphea o ulceribus pu.
ſíe o 8c Boli Armenis ana uncias duas . M.F. Pul tridis , 8c fatidis , gingivis exulceratis . cancro,
vis a 86 pone cum aceu q. s. ad coquendum. uſ 8c in aliis adlzuc multis infirmitatibus , ſi in
que dum duri lapidis conſiſtentiam perceperic . aqua ſimplici , vel morbo appropriato ſolutus .
Facultas 1 ó‘ Uſl” . debita applicecur .
lllcera ; 8c defiuxiones colli: z Vulner'a in
veterata deſiccat: Eryſipelas, Scabiem. Tineam. 122 LAUDANHM LlWIDlIM
Rc. curac . Modus utendi hic exit: liqueſcac Ex Sy deubam. -
nncia una in libra una aquze pluvialis , vel me
lius morbo approprlam, 8c filtra . Dein utere REC. Vini rubri optimi libram unam: Opii
tum lavanda z cum linteolum imbuendo , ac uncias 2. Croci orientalìs unciam unam:
- imponendo . pulverum cinnamomi acuti a 8( caryophillorum
ana drachmam unam . Inſundantur ſimul in B.
Mon-?tam M.per 2.’ vel g.dies, donec liquor debitam con
ſiſtentiam acquirar z colatura ſervecur pro uſu .
no Adeſt , 8c alius lapis modicamentoſus a Fauſta: a é" Uſa: .
D. G. A. March/iui Patr. correéìus diéìus , 3c Vires habet cum laudano communes , ſed ſpe.
hzc eric ejus pharmaceucica conficiendi praxis . cialius reſpicic . Vomicionem a 8c Diarrhaeam.
Recipe Aluminis rupei uncías duas z Vitrioli inſuper hoc modo larva laudano obducitur a ne
Hungarici unciam unam: Vitrioli albi a &Salis facile patienti 1 aut Aſtantibus ſuboleat : quod
Armoniaci ana unciam ſemis. Pmparanda pra-: quidem artificium ex uſu ſic perquam neceſſa
parantur 7 5C miſce in olla nova non vitreata , rium, queries nimis ii vel curioſi, vel abhorren
.:n-.ñ
affonde acetum aCerrímum , ut fiat inſtar pu] tes fuerint - Doíís eric uſque ad guttulas xx. in
cis , hinc ad ignem lentum lequeſcanc , quibus convenienti aliquo vehiculo .
admíſce Ceruſſz unciam unam a 8c ſemis : Boli
Armonis drachmas ſex : Mafiicis eleáìmz 8c Thu Manin: .` . ~
ris ann drachmas tres z camphura: drachmam
unam . Subtiliter pulverancur , 8c ſpatula li Certe enim quam amica eſt ſpiritibus, 8c hu;
gnea inter ebulliendum probe agitentur , ne ef. moridus coagulatis diſſolutio, tam grata, accep.
fluant , donec in lapideam conſiſtenriam inſpiſz taque diſſolutis coagulatio , quae lubciles hall
ſento: . . cus denſac,efferos ichores figic , mordaces ſuccos
. 1." mitigar; haec,quae exranc, extanc juxta formam
ul LAPlS SALIITIS D. Wil/i: qui ſpecificumſuum Lauda” liqui
Ex Krafl't: . di cydofliati nomine decoravit.
..‘
…‘'MJIts-
-._4._._._ 1 2; Nempe Rec .Opii correéìi,(ut [mg-252.607
, EC.Vitrioli Hungarici libram unam: Ano 2.)uncias quatuor: Croci orientalis uncias dna::
dini mineralis , Sc ſalis Armoniaci ana li SucciCydoniorum libras duas , 8c ſemis: Flo
bram ſemis : Tarcari albi.& Aluminîs crudi ana rum cereviſim uncìas tres . Fermententur ſimul
uncias quatuor -. Salis gemma uncias duas . In in digeſtionefllonec ſubſident. Crocus,& Opium
ñ. pulvecem bene craicias . ſingula craiciend-a ſcor exprime o 8c filtra : adde liquori ‘Cinnamomí
ſim, ponanturque in olla nova vin-cata ſatis ca acuti drachmas duas z Caryophillorum n Xiloa
paci ..quibus poſtea affunde ad ſuper eminen loes, Santali citrini ana dracham. unam . Dige
tiam ſpithamze , Aceci quantum ſatís eric, Sc re dies 14. naturales , filtra , 8c exhala ad di.
florsſambucì aquae q.‘s. ad viridiszeris tínfluram midium . Dolores enim maximè ſedanſomnum
excrahendamaac aqua: ſapphiri per urinam puo-ì inducit , omnes fluxiones ſiſtit , Ardorem mi
rorum peraé’cae ana s. q. MiXta coquantur leni tigat o Naturam conforcat , inquietos ſpiritus
ter( ſpatola lignea» frequentius agitando ) donec in Phrenicide 1 Arthritide, Epileſia , &c. com
ſpifi'eſcerei-ncipiant, ubi circa finem adhuc adii peſcic . Odontalgiam mire ſedat impoſitum -
ciatur Sac‘chari Saturni cryſtallizati, ac pulvera- . x 34 Has quoque vires, 8c f'aculcates habet lau
ti unciam 1. &ñſulph‘uris vicrioliunciam ſemis. danum hoc liquídum tatariſatum . Rec. nempe
‘ Miſceantur‘. bene, ut in lapideam ſubflan Opîi uncias duas: Croci unciam unam: Cin
tiam materia convertatur , quae ad ſuos uſus re‘- ’ namomi 1 Caryophillorum, Macis 1 Nucis Odo
ſervanda eſt . Rem ſi rode inſtiwesylapis hic vì rate a Agalloci ana dracmam unam TinóìureeSa
ridiuſculi erit coloris , lapidis turcoidis inflar , lis Tartari libras duas , digere dies aliquot, fil
alias` fi diutius in ig…: Pexmanſerit , ru bei eric - tra o Sc exhala ad dimidium .
coloxis . ' Laudanum Starkii vide Pilalas Pacific”`
,4~. « MQIEIÎEÌ e -- - * - - ñ
LAU
ll

sr-:u ARPENDlX: - S42'


ur L ALIDA'Nu'M o r i A TuM Moni” Z
Ex Tbeſhnro Ladaoiciano .
Dc Opío . Lauda” apiaro , 'aliis‘ opiati: , atqlzc
EC. EXtraai Opii (120345:. col.2.)>uncia_s comm wiribm . nemo” regali: in iis
duas z Extraóîi Croci ( Pag. 376. col. 2.) admimſtrandir .
85 corallorum rubeorum preparatomm ana urt Garcia mentÎOnem ſacit Opii Meſeri d lai in
ciam unam . M., cap. iv.. ſuorum operum , quod putat Opium
Facultar , c?- Zjſus. Thebaicum ſuiſſe: nam in [Egypco Thebaiſta
Laudanum i quod had-:nos non line magno antiparta: extitere i 8t Meſèriwel contrade Mzſ.
Inſantum a G'ravidarum , Puetperarum , exau ri 1 Egyptus hiſce incolis , Se reliquis Indis eil.
florum Sei-rum, item Phthiſicorum , Epilepti Cum loco citato idem Author : Ear , inquit, {lui
corum o aliorumque ſerina Tuffi Ì defluxioni opio ”mmm , dormìtaóundor *ruderi : enim ”il
bus 1 Hzmorrhagiis , Profluviis ,ſuperpurga mina: . quàm [iulm ſu”: 1m nation” in merca
tionibus, Colliquationibus , diverlis humorum, rari: exercendis . armi: , é* arte martiali , ab
ac ſanguinis efferveſcentiis o' vagis . fixiſquedo— Europee-'s ſorteſaperanmr .
E‘
P?
.La.
Ioribus , Sac. pene encó’torum damno neleé’mm Apud Turcas opiata nihil damni inſerunt, 8c
fuerat . tempore necollìcatis conſulto detur, aut apud alias Ceeli regiones alia , atque alia ſor.
quod ſequitur . , tiuntur danina , acqueauxilia, ut ait Poeta .
126 Extraé’tum ejuſdem ſimpliciter cum ſpi 5’”qu ſimi/[ima Carlo .
ritu vini faflum o &-per liujus abſtraílimiem Wibus uſus opii non dum innotuít , totius
inſpiſſatum I ut modo notavimus: velqui mo. corporis praecipue capitis ſrigídëe irroratione , Sc
do notantur AnodyniPulveres Opiati . unflione viſcid-…e cujuſdam materiale inflitueg
;37 Rec. laudani przediäìi unciam unam:Co-. banc
rallorum rubeorum przeparatorum uncias duas An in omnibus profluviis five arte s ſivc na
m. vel e tura genitis , vel ſanguinis s val humorum ex
x 23 Rec-extraí’ti opii unciam unam : ſangui crementitiorum , ,Opiata ſubſequi debeant pro
nisdtaconis veri , 8c ſantalorum rubeorum uri virium reſtauratione , 8t humorum rueutium
ciam unam s 8c ſemis: Corallorum rubeorum coagulatione: Prudentia Phyſicorum decernet.
:eparatorum uncias tres . M. S` A. F. P. qui An opiata immediati: in profluviis z An verb,
utrobique in tribus ſui gra nis laudani granum immediate poli profluvia exhiberi debeant: Praz
unum continet i 8c ſpecificis epilepticis i ne xis‘Medica praebec .
phriticis, hyſlericis , vel anticolicís przecìpi An poli purgationes aivi a catharticis ſaéìas
tantibus ulterius accomodari , gratiorique ali opiata adminiſtrari polſint z Sophos ,conſultant
quo ſyrupoivel extraéìo ſubîgi peteſhſi boli ſor: Medicos . ,,
‘a,
.:za :nula placuerit . Graeci tantum noxas hujus medicamenti co
gnoverunt . Virtutes eius plane ſummas , 8c
Maxim; uſum non ſatis exploratos habuerunt .
-eu e Nos enim ad Dyſſenteriam , Choleram , Pe-'~
Bando* datur Laudanum opiatum s ‘ ſemper bres ardentes , 8c reliquos bilioſos affeéìus orgaſ.
-ui
admiſcendum erit parumpcr olei Caryophillo mo curgentes laudamus . 8c maximopere hanc
rum in doloribus con vulſivis ex affeóìu hyſte. Medicinam ſequuntur , qui in calidifiìmis re
tico prxſertim genitis , aut matricis 1 a grano gionibus habitant .
uno, ad duo uſque grana . In fiuxionibus ſan .t

guinis in quacumque parte , ad ſomnum conci ;zo _LAUDANHM SlNE opio


liandum , in dyſſentcria , ,in doloribus ventri Ex Harman”.
culi, fingultu, wmitu diuturno. 8c lìmilibus.
Ec.limatur:e Martis puriffimi , ſive Cha
;29 LAiÎDANuM sme 'o'Pio . lybis partem unam : Vitrioli Hunga
EN~BaÌCOQ q. . "` rici partes duas s irritis I 8c mixtis omnibus in
cucurbita , ſuperafl'unde acetum ad ſuperemi—
'*`“-1-;
EC. Myrrhze optimze , Mumiae Alexandri nentiam unius digiti : coque , 8c coagula lento
na: , Santalorum rubeorum , 8c citrina igne arena: ad lìccitatem . WO ſaíìo urge ignem,
rum ana unciam unam , 8c ſemis : ’Macisi Car ut omnia quodammodo rubeant . Valìs refrige
damomi , Piperis , Galangze, 8c Cubebe ana un ratis
gatur,materiam exime
quod fiet a tere
intra tres , ,donec acetumdies
vel circiter tin...i
_cias quatuor, 8c ſemis . Florum uini libras tres.
Extrahe tinóiuram S. A. cui filtrata: admiſce Acetum eiuflumſine ſarcum perturbatione de
ſulphuris vitrioli narcoticidrachmas tres r 6c canta ,-alioque affilſo aceto 1 tamdiu tinfluram
digere per menſem,deinde ad mellagin em exhala collige', donec-non coloretur amplius . In ace
addendo croci drachmam unam = Salis perlarum tum cinéìum a 8c filtratum inſtilla guttas ali
unciam unam , 8c ſemis, 85 F.E. quot olei tai-cari per deliquium, 8c ſulphur nar
Fara/tar 9 ó‘Wſm . v . coticum patet fundum , aqua communi ſaepius
Luodynum eſt potentiſſimum, omnes fluxio— ablue , donec aqud non amplius acredinemv 3“!
ñes , catarrhos a Tuſſes , &C.ſiſtit . Atque eaſgulium vitrioli przbeat . Niſi enim hoc fia* P“
dem habet virtutes guru modo notatum caccia: - ſalem Yittiglia nauſearn , vomitumque 61*?“t -
au!!! z ’ ' ' IMS

’ris n n r: s ‘Cn' 'Al R` 'r~ 'A,


?l'uno Rec; pulñì-is ſantalorum rubeorum a 8c :gr L-I’Quo‘ it ”AN o Limits:
citrinorum ana uneiam unam : pulverum ma
CÌS 9 galangae , piperis s 8c cardamomi ana dra ECOpii crudizvel per ſuperfuſa: aqua ſim'.
ehmas tres . F.L.A.cum ſpirito vini Extraéìum. plicis divaporatíonem in graveolentiaſua
Extrahe etiam-tinéturamMumiae Alexandriua: mitificati draehmas duas : Aqua: apopleélicae
eum uncia l . aquae ciehorei : Tinauras diligen modo notandae , 8c ſpiritus vitrioli roridi , vel
ter colleó’tas , &-filtratas coniuge cum ſulphuris philoſophici ana drachmas oé’to . Stent per dies
narcotici drachmis duobus: omnia ſimul in vaſe aliquot in digeſtione , 8c poſtea filtretut tinäu.
çlauſo per quindecim dies ſento calore digere. ra , quae uſui ſervatun
*Poſlea menſlruum uſque ad mellaginem abſtrahe Facolta: a ó* ‘Uſai'.
Hinc adde extrafli Croci draehmam ſemis z ma In malignarum complurium principiis a Vo:
giſterii Perlarum unciam unamzù: maſſa ſie con mitibus , ac diarrhcís complicatis s ac aliisaſ—
feé’ta S. A- uſui recondatur . feé’cibus , remediis ordinatiis ad guttulas ſex ,
_ Facultar , è* 'Uſm- . vel o'éìo ſociatus : per ſe verb in Rheumatiſmo.
Hoc laudanum ſine opio laudatum eſt medió' cardialgia i nephritide z Sec. ad guttulas_decem.
camentum omni laPide pretioſo , imo Se ipſo vel xx t. noó’cu datus polychreſtus eli. '
auto pretioſius , ac omni alio laudano cum opio
praſtantius , 8c tutius 5 ejus namque energia in' Igz Moni”;
ſulſure narcotieo vitrioli conſiſtit , quod vitam
noſtram , qua* ad cauſae occaſionalis praeſentiam Si Aqnam Apopleé’rieamſſeu cephalicam con
_.ſi
. ;g—o=—Îñ…ó.;=.`— tumultuatut I Se ſurit; pacat , ac tranquillat; Beer-e volueris, haec erit methodus : Recipe ſpiri.
hac vita irritata , morbi ſuccedunt , 85 hac ſe tus 1 vel melius aquz ſpirituoſz Llliorumcon.
data , eurantur; dum ſomnum naturalem hoc vallium unciam unam , 8c ſemis: ſpiritus la.
laudanum inducit. Pamela/ſar Medicorum Mo vendulze‘ drachmas quinque . M. 8c tepone per
narcha opiatis pilulis , 8c ſorſan ex minerali aliquot dies , ut vel ſolitariè , vel cum aqui:
ſulphure nareotico conſeéìis , quas ſecum ſem- aromaticis ſupradiais exhibeti poffin t. His aquis
per geſtare ſolebat , deploratas effecit ſanatioñ‘ extitatotiis , ſi opus fuerit , per temperatiorem
nes quamplures , ut ejus teſtantur hoſtes . Lau— aliquam Prius infraäis, ex tempore permiſcean
'dannm , quod cum opio efficitur , mala-inde tur vel ſpiritus Cornu Cervi reflificati , vel ſpi
lis eſt ob qualitatem obſtupeſaó’civam ex ſulphu ritus ſalis_ armoniaci urinoſus , vel eflen tia ca
re ſzetido , 8c indigeſto , quo exuberat naturam, ſtoreì pag. ſ3 r. col. l- ſalitatia , aut curatore
_quae citta opii deſtruéìionem deſtrui nequit , ac minerali , acetove medicata .
:propter-ea ex ejus exhibitione quotidie tragici
obſervantur eventus , qua.- nullatenus de lauda '33; vMAGlSTERluM CORDIALE
;no ſine opio dici poſſunt . Innumerze ſunthujtis Ex Ann'dotario Nunzio/iran!).
,Laudani virtutes , 8c ferae omni morbo accomo-ì
'datiffimaa z lenit namque , ſedat , 8c curatom EC. Stibíi diaphoreticì— ter ad albedinem
:nes Vehementiflimos a Se acutiilimos in qua— R calcinati.,_ cum tripla nitri redificati pur
`cumque eorporis parte dolores , quibus eſt ve tione: Margaritarum przeparatarum, Se ocu
luti divlnum auxilium , 8c quaſi ultimum lorum cancrorum praeparatotum ana partes‘
(ubterſugium 9 ac veluti ſacra anchora perieli quales . M. Sc F. Pulvis ſubtilifiimus . Addi
tantibus; unde in vigiliis , ac immodicis in poſſunt,~ ſi lubet, ad majorem efficaciam ebunäc
quietudinibu: unicum eſt ſolatium a 8c lenimen Cor-nu Cervi phi‘loſophicè praepatatorum quang
“-w‘2—::.-ñ— . in capitis dolore , paſſione colica r Iliaca , Li* tum ſufficiens erit . Renovetur ad ſemeſtre .
ghiaſí, Pleuritide , Atthritide , Reumatiſmo, Faculrar , 'ó' Cſm-z
.̀t ‘In omnibus Febribus ſere ordinatur ſint ma.`
Gonagta , Podagra , Iſchiade . in morbis tho
raeis , 8c pulmonis a Tuſſi , Aſthmate , Phthiſí, ligníh ſint ſyncopales , ſint mali moris s SC
Sec. Phreneſí-, Mania , Melancholia , Epilepſia, acuta:: in omnibusetiam cordis affeéiibus exi
Vertigine . In Vomitu , ſingultu a ventriculo mire habere tenetur vim virt’ut-is , 8c Doſis pon
debilitato . ln omnibus effeóìibus cardiacis , 8c dus uſque
per ſe , veladvehiculis
drachmam ſemis eric Pſ0 Vj“*îd
appropriatis. i
Cardialgia . Omnibus excretionibus Diarrhca ,
Dyſſenteria, Teneſmo , Celiaca paſlíone, Lien- '
teria a Fluxu hepatico, dolore Hzemorrhoidum , 134 MAGlSTERIuM CORDlALE
profluvio albo mulierum a Menſium, Se haemor-› Ex Barrimella.
rhoidum fluxu , in ſputo , Se vomitu ſanguinis,
in quacumque hamorrhagia , in omnibus uteri Noſtrates magno cum nſuſruálu circumſerunt
paſiìonibus , Cruciatibus,& ſuffocationibus . In. Magiflerium hocnnodb diamquod Cordiale (ſed
Febrium :eſtuat-ione ſummum eli: , ſolarium .` ueſcimus quomodo cordiale ſit) appellant D im"
Non eli itaque morbus , 8c cruciatus in huma ad illud tanquam ad ſacram aìnchoram io ſebri—
no corpore… _in quo laudanum fine opio non ~ bus malignis confugiunt , haec Andreas Batti
eonducat..~ Dolls_ a granis duobus -, quatuor, vel › melli i” aEtharia . Sec. pag.m.ro. ubi hoc aliud
ſex , quze poli coenam circa leéìi introitum affe. tradit, quod‘toto Carlo differt a‘modo notato.
ratur ~, vel quacunque hora diei juxça neceſſita; Rec-{omnium hotum ſequentium Magiſterioſi
tis exigenciam z haec ille : rum Perlarum EQUIPE 2 Oeglorum Caucrorum l
Corno
.Ìseuv LP-PENDIXJ ›~ m…
Coi-nu Cervi ſpagyricë preparati, 8c corallorum :36 MAGNUM Cl'lLCINAl'i‘liMv z
rubeorum , ac alborum ana uncinm unam: La Paraceèſ . -
pidis Bezoaris Orientali” ac occiden talis ana un—
ciam ſemis: Radicum Tormeutill‘ee, Contra EC- Mercurii currentisq.v. pone in idoneo
yetvze, Petaſidis ana unçiam unam : Ligni alpes vaſe viti-eo cum aqua: ſortis quantitate
unciam ſemís . His omnibus rire preparati” ac ſufficienti ad eum ſolvendum, quem poſiea prie
in polline… redadis adde ſalis perlarum , 8c co cipicabis oleo tartari , Br ita prmcipitatum dein—
ralliowm ana unciam unam . Omnia exaétè mi de edulcorabis bis , aut ter a dc ſic confeaum
ſce in mortario lapideo s 8c adde ſacchari albiſ fueric tuum Calcinatum .
,ſimi libram ſemis . lterum miſce diligente: , 8c Fata/ras g C-'ΑUſur .
tandem irrora olei cinnamomi, citrii , aniſo Contra exereſcentias omnes carneas , necnon
-rum e 8c caryophillorum aliquor guttulis , qui. clavos, verrucaſque, 8a alia hujus farinie corro-_
Il
bus etiam addi poteſt Ambrar gryſa; ſcropulum lìvum valde efficax exit-nec datur przeſtantius.
unum , &ſerva in vaſe vicreo bene clauſo ad
I‘
uſum. ;zz M A G N E S I A:
Fauſta: z è‘ 22ſt” . ’ Comitis Palm-e.
Eli hoc revera nobile , expertum z Se parabi
le cordiale remedium, ſanguinem eſſerveſcen. EC. aquie cetuleare capite mortuo Nitri q.v.
tem potenter refrigerat e 8: refrenat , ſubſidium 8c tantum sfumare curabis , donec lapide
eli in ſobribus intermittentibus 1 'prefettim ubi ſtat, 8c toties edulcorabis aqua ſoncis (cum prius
H
’W
algor , rigor, ò’c horror ſeepius invadere a Sl." pulveratus eric) dOnec cotaliter albus appariierit.
o.“.
longum durare ſolent tempus . Specificum quo aC deguſtacus nihil ſapiat a Se bene eliccatus ſer
i-i
que eſt contra ſebres ſyucopales s malignas s «SC vatur ad uſurn .
peſtilentes : ſumma etiam cordis medicina in Pam/mr , ó* Uſi” .
'E? animi deliquiis s Sec. Sanguinem tandem ab om Hoc eſt illud percelebratiſiimum Comitis Pal
r i: ni aura maligna , ac venenata tuetur , ac libe ma- Arcanum antacidum, inſuppans-&c. efficax
rat . Sum-at :eger horam unam ante e‘xpeéiatum ad quoſcumque ventriculi morbos delendum ex
paroximi acceſſum, ſudorem quoquo modo pro acido,& Prava digeſtione. chylificationeque pet
movendo, lì diſpoſitio aderit - Doſe ſemper pro aóios, necnon ad Cachexiam, Chloroſin, 8( Car
;2-23
*eñ-z? pinatur uſque ad drachmas tres in vehiculispto dialgiam, ac ita omnes auferens morborü' cauſas
priè morbum reſpicientibus . e regione naturali exoriri ſolitas,ſi doſe propine
tnt in aliquo jure ad drachmam uuam . Sin Vee
‘13,- MAGISTERIUM jOVlS ANGLlCl to doſem adaugetis uſque ad drachmas duae. Se
Ex Myflſicbt . ſemis , tunc potente: corpus ſolvit , 8c pur-gan
di vim oſtendita ut alter extraóìum cathelicumz
EC. Cinerem fiamni puri aperto igne prec; cujus facultates , quali univocas ſpeé’tavimusz
‘pal-acum . 8c cum aceto diliillato forti ex
trahe ſalem . ut artis cſt - Poſ .a ſume ſpiritum :38 MERCHRIUS DIAPHORETICUS,
virtioli optime rté’tificatum - illumque gotta
”im ſuper excradionem liane príus debita filtr: EC. Mercurium ſolurum jflxta fbrmulam
tam inſtilla . ſic ſtatim albeſcet inſtar laéìjs , & R ”otatnm pag. "i. c0]. z. filtra , &aqua
przecipitabitur pulvis albus ad fundum valis . matis . vel aqua 7 in qua ſolutum ſit ſal mari
quem exime a 8c toties aqua pluvialideſtillata num , precipita s pra-cipitatum edulcora , 8c
edulcorhdonec omnis acrimonia ſeparetur, tan. ſicca e ac denud ſolve in ſufficienti quantitate
dem pulvis eſiccatur , .Se ad uſum ſervatur. ſpirirusnitri s przeciplta 7 edulcora , Se ſicca ,
' ' Forum” z ó‘ Uſm- . . hunc proceſſum ſiepius repete s 8c tum in alu
In aberratione uteri s de alii: affeáibus hy dele ſarpius ſublima more ſolito . ſic enim mer.“
'in
1,5,
«d*. z—.- ſterlcis miranda prteſtat . Affumptum enim ute curii partes per repetias ſolutiones , 8c ſublima
rum Compeſcitn an ex eo tetros vapores ad ſu pre. tiones externa: intravertuntur , 8c interne ex
mas partes aſcendentes cogit . ſiſtit ; 8c graviſ travertuntur. 8c fixus s ac Diaphoreticus evadet.
ſima ſymptomata binc naſci ſolita impedit. Do Hnic Mercurio , ſi vis» acide ad libitum Mercu
ſis a granis quatuor uſque ad ſex in vehiculie rium Vitae HXum 9 8c i'ortiter tere . Tum tan
morbis appropriatis . dem ſazpius s 8c ultra ſpiritum vini vulgarem
ſemper recentem affundeflîc diſtillamtwelut ſac
Manila .` charum, dulcis cvadet, 3c ſerva .
Siexqulri vis, an ſixus {it . trade ignifor
In uceri morbis abliinendum aceto 'i Se aérlo' ciflìmoflionec candeſcat# omnem Vulcuni aé'ti
bus , ne ab iis particulis acidis ledatur uterus. yitatem ſpernet .
cum ſit exquiſito ſenſo przditus e ſed a dulciu_ Fac-”Itas- , ò* ‘Dſm .
bus danda eſt cura . - Multa Mercurii diaphoretici deſcriptiones
E contra verb in Gravidis abſtincndum a cirCumſeruntur , ſed hze ſunt marie Mercurii
dulcibusz vinoalbo, da limilibus. ne a viſcidita pmparationes , 8c ob hanc Mercurium pluries
te eorum uteri vnſa obflruantqr. relaxanturque2 praecipitatum quidam Medici . 8c Pharmacopo
Cect” conſole Burian-m Reg-im s '6-5.’ la: gloriantnr z 8; vgluti bolla intumoſcuntatanfl
quam
"st P '5-11‘ s, Q.,u ”ax-r- A“,
"quam magnum arëañum competiiſſent , 8c ma tum», quod . etiam a Clijmiatiié ‘ quibuſdam
gno pretio , carius auro venditant , sed decan ſpiritus Vitrioli coagulatus appellatur .
tatos ab Anthorìbus effeéìus non pan-at z imo Fat-'11h65 , é* ‘Uſm- .
potìus imponunt a Cum quandoque horrendas Eandem virtutem , 8( operationcm, quam ſpi.
vomitationes , Sc ſeceſſus , imo ſi pluries-propi ritus Vitrioli . exempto quod magis xefrigciac,
netur , ptialiſmum excitat .Hic noſtet Mercu vimque diureticam majorem habet in cingendo
- :ius diaphoreticus tantum indolem diaphoreti etiam idem , quod ille prieſtat . Operatio ejus
cam naaus eſt z eapropter in omnibus morbis o praecipua , conſiſtit in incidendo s diſſipando,
qui curationem admittunt , eri‘t efficacia pree mundificando a ſiccando o contrahendo , pum.
dítus, Sc quicquid Pliyſicus in ſanando optat, dini reſiſtendo, 85 mediante acetoſitare ſua ſirim
complebit in Lue Venerea , Sc in quacumque reſtinguendo . Hinc in omnibus febribus mali
ejus ſpecie , ut gummatibus , doloribus, ulceri gnis , peflilentialibus , puttidis , Hungaricis,
bus,puſtulisa& gonorthaea etiam . In Tabe ſum- - Epidemicis 1 quae ex ſul phurea , 8c veuenoſain.
mum. &catholicnm remedium eſt. ltem in fluentia in hominibus accenduut‘ur , zz moven
quacumque hydropis ſpecie`a quibuſcumque tur . praeſtantiſſima eſt Medicina , Bezoarticam
Febribus etiam maliguis, Epidemicis , Peſtilen continens proprietatem , qua ſudorem ſape, Ft
tialibns , 8c omnibUS ſere aliis morbis , quze ex urinam promovet, ſimulque omnes ſervidos, 8c
materiali aliqua cauſa producuntur , ó’c ſoven noxios intus vapores conſumit. purgat › &con
tur; nam corpus humanum,qu‘antumvis ſordi fortat etiam ſtomachum ferveſcentem , zz
dum,per ddaphoreſin purgat, ſi prudenter exhi--ñ concoóîionem eius juvat , appetiium exci
_beatun Doſis granorum duorum ad ſummum tar , putredinem , habitus fmtentia ca uſim au
trium in pilularum aggregativarum granis, fert z necnon vermes ex cruditate , & putrc
ſex , vel ſeptem -. vel in conſefiìione de Hya` dine natos enecat . Hepaticis etiam , quorum
cintho a vel Alkemcs a mana jejuno ſtomacho . facies ſcatent puſtulis rubentibus , uti a 8c illis
val veſperi ante cei-:nam 9 ut videbitur propi qui dyarrhca ſZ-BPC ſunt obnoxii , remedium all
n'anda erit . utiliffimum . ln Angina , 8c Pleuritide peſti
lentiali , tumore ſpleuis, Gonorrhaa pucrida,
{139 _MORSULI PLLRGANTES 8c fluxu albo mulicrum p Scorbuto , & ſimili
Ex Ludovico . bus , zeque proficuum eſt medicamentum . Do
ſis a granis quatuor uſque ad odo, in conſervis,
. EC.]alappae pulvexatae drachmam ſemis: eleéìuariis . ſyrnpis , julapiis , vel aliis ccnve
cremorís tai-tati 1 vel acidi tartari ſcropu nientibus liquoribus. In aſſeéìibus fiigidis vino
los duos z :eſinz ſcammonii ſcropulum ſemis: mixtum exhibe’tur : In febribus autem ardenti
ſacchari albiflimi in aqua Roſarum Perſicarum bus ſontís 1 vel hordei aqua : Alias contra Diar
ſoluti unciam ſemis M. 8c F. L. A. Morſulicon xhc-;am , 8c pro hepatis confortatione, uti etiam
ſpergendi. dum conficiuntur, ſucco oleoſo cortí- . in Gonorrhcam , az fluxu Matricis cum conſexz
'cum va roſarum rubearum eſt miſcendummt aceſcat,
ſi citrii. Fac-”Itas , è? ‘Uſm- .
8c rubedinem ſanguineam ìnduat, de quo mana,
Morſulí iſti grati ſunt ſaporis,danturqueſine 8c veſpere ad quantitatem caſlanea: ſumatur .
faſtidio Panulis a Virginibus , dejcéìis , quibus Omnes verò illi , qui conti-:Laura , 8t nervorum"
neceſsaria putgatio , Colicis a 8c Melancholicis . convulſioni obnoxii ſunt , quique capitis valde
‘Dum purgant bene per ſeceſſum , ſine vomitu ficchcorporis admodum macilenti ,'öc aridi ſunt,
'zz ſummum ſunt arcanum in Hydrope . Doſis a adeoque illietíam . quiſtomachum valde rene
drachma una uſque ad tres drachmas pro quali rum , 8c debilem habent, 8c orificium ventri
bet vice . culi ſubtile z Mulieres item , 8c Virgiues ſup
preflìone menſh-ui laborantes ,-.hi omnexa medi
.140 NITRUM VITR IOLATLIM camenti hujus uſuobfiineant . 0
Ex Mynſicbt .
:4t OPIATA NEAPOLlTANÃl
EG. Nitri preparati pattern unain : Spiri; Ex Rendita.
tus Vitrioli reaificati partes duas . Miſceg
5c diflilla per retortam ſecundum gradus , pri -EC- Foliorum Senna Orientalis~ unciim
mum leni y deinde fortioti igne : donec tandem unam z 85 ſemis: Hermodaailorum. St
retorta candeſcat a 8c cum nil ſpiritus aſcende Turbíth ana drachmas ſex : Ligni ſanáìi ,ſalſe
rit amplius refrigeſcac paulatim , 8c ſic in fun pax-illa, Saſſaſraſi ana unciam ſemis. F. om
do cos-nnt? pulvis remanet niveus e qui acrediq Billm pulvis ſubtilifiìmus, poſtea adde meffis
nem ſuam corroſivam , 8c nitroſam ſere amiſit , Optimiz 8c ſacchari albi in decoäione radicís
Huic ſpiritus Vitrioli recentis tantum affunde, Chinae deſpumatotum,& quoníque aquea immi
quantum ad ſolutionem ejus perſeóìam ſuffi ditas reſoluta fuerit , libram unam a mixtis fi
ciens exit : deinde per chat-tam empoteticam fil mul una bene omnibus S. A. F. E. 8c ad “ſum
tra -, 8c ad medietatem uſque evaporare finas , 8c ſerva .
tum demum loco frigido inſer ad cryſtallizan Fac-alta: , dr ‘Uſm- .
dum . Has cryſtallos exime . eſicca , 8c ad uſum v Eleóluarium hoc adeo blandmmöt tutom kHz‘
xeſçcvaz Cc ſic, _vs-um. habe? emma viççiqia .ns ?means …medicamencugn Principe dísnumv
con.
'SElîAPPENDlX-'ì— Y 1m
convenit Enim omni errati , ſexui z ac comple Repleatur retorta‘qſiÃ-lìbe't e! hſſce‘diáhs *dei
xinni , omnes humores fine moleſtia , dc tor-mi flillentur igne aperto", ſu’pp‘oſitò excipulo ſatin
nibus a diffitis corporis partibus cducit . Ea magno a 5t capaci a prodibitìe vegerabílibus. ut
Propter in omnibus ſere capitis affeóìíbusmt'do ’lignoſanéìo , ` juniperino , &c- liquorſnbaCidHÎ*
lore, vertigine, apoplexia, epilepfia ſummum eſt una-8: oleum ciaſſum "z— 82 ci animalium Par-'
medicamen . Canbexiae z Gt omnibus hydropis tibus a ut e cernibusz offibu’s,’ ſanguine , Bre-iſa
ſpeciebns mirificè opituletnr . Praeterea Rheu~ ſimul ſal volatile, reciPientis lateribus aan-:rem
matíſmo, Podagra: . Chiti-igm , Iſchiadi , Sec. quae diverſa poſtmodum, uci mo's eſt, pofl‘unt ſe:
canfert . Item ventriculum , hepar, lienem 9 86 parati . 7 . I
meſenterium ab 0mm' humorum inſaréìu libe Pinguedines cera s ſevum . Gummata i ul
rat.l{ſt tandem veluti catholicumaquod omnibus ammoniacum , Galbanum , &bſfer'ulacea did!
morbis ab bumornm colluvie Ortis unice pro necnon reſinoſa , ut Benzoè‘s ,' ‘Styrax 'calamita
’ſic ze ſapo , ſuccinum 1 queunt ſold ,-'ſivelsſi ſha 'e
deſt’. Pro doſe extant drachmar ſepcem , aut 05h)
qualubet pro vice,juxtà deſcriptionem Authoris. vis , additione arena.- , ſilicum 's laterumve pul~
veracorum (cor-um ebullitionem inhibentinm )
Maxim opportuna . deſtillari , primo album . deinde rubrum s ali
quando , Gt nigrum prodibit oleum a quod P0*
Superpondii loco addam haec de Oleis . Cum Rea ſupra cineres , aut calcem vivaim Fotefl 'Lt',
rata deſtillatione deputati . l ' ,
ea fine vel Nativa , quae in quibuſdam locis in
veniuntur , ubi illa e terra: gremioexndant, Se Ex animalium partibus prefer-tim ex urina
romanant , ut Petroleum, &cc- vel Artificialia, inſpiſſatay pilis , piſcium ſquammis, 43cc. quibus
qua ant dellillantur , aut coquantur, aut ex triplum arene pu rÉe additur, poteſt Per retortam
rimnntur . ex igne aperto ſorriffimo in excipulum anne
Deſtillata olea ſunt, 8t Eſſentialia o &Empy xum , quod frigidzñi ſemiplenum ſit o Propel
reumatica. Prima haben tnr, quae èquodanr cor. li oleum crafl‘um a Se lucidum'a nonnnllis Nov
poi-e dotato ſpirituoſo~ſalinis , oleoliſque parti &Zi/”ca , vel Pljojſo/Îorm 'VOCatum -
culis interveniente aqua , ignís ferociam lenien— Wanda camphora aliquoties’ Teri-;Te alicuì
te , deflillantur : hujus genetis autem è regno ſubpíngui deſtilletur immixta ſ ut aliter habe
Vegetabili ſolnmmodo parantur. Borum de eurpag.4 l emo]. r.)ea cum: converretur in oleums
ſtillandi methodusapud Pharmacopolas nonnul quamvis hoc modo non minima eius pars deper
Iris»
los erit recipere herbas Cum floribus poll: con datur: ſupervacaneum enim eſt illam deflllla
ſciſsionem. Sc macerationem in aqua: s.q. adde tioni ſubiicere , quia eapſe ſatis pura 1 8c pene
re ſalis communi manipulos aliquot, v.g. duos: trans eſt: 8c poceſt abſque ullo negatio a an!
Tartari crudi manipulum unnm z 8c ita mace cleoſo quovis , aut ſpiriru vini ln formato li
rata jam per aliquot dies | poſtea per veſsicarn quidam tranſverti . Sin vero aliqniſpiam ipſum
deflillcntur . oleum camphorae deſiderare” tunc loco eius po
Q‘Ì’ volatilíor 1 8: tennior vegetabilium tex teſt ſnbſtitni Oleum e radicibus l-ign‘i Cinnamuñ
tura,eò minore indigent maceratione.& hac me mi par-acum, huic enim eſt limilis ſapori “ille
thodo omnia ſemina calidamt aniſum , carvum. vis, ac camphorae ipſi . '
&c.deſlillari queunt . Bardem vero vegetabilia Olca coda vocantur 'a quando cum oleo ali
cephalica , nterinaque diaz , ut ſabina. la ven quo omnis generis ſpecies , autcoquantur , aut
dula, roſmarinus a Sec. majorem dant olei quan. in-ſolantur . De his oleis o quorum ſpecies hufl
titatem . ſi harc eſiccara per aliquot ſeptimanas mido dotata' , ſicuti roſa , rutha, Sec. coquantul
cum aqua addito ſale ( ut ſupra ) macerentur. leniter ad hujus conſumptionem a uſque dum
tum denique dellillationiſubiiciantur: Radices guttula huíus olei igni affuſa hand amplius ſtree
tandem Cortices s Sec. ut calamus aromaticus , pitet , ſed ſe fiatim accendat , tum colentnn 55
correx citrii , Bce. 8c quze firmiori textura, cohe— exprimantur . ch alias facile ſitum, vel muco‘
rentiaque tenaci przeditar s nec non ligne oleo rem contrahunt, ejuſmodi coaio autem debut
fluido referto s ut liguum rodii o Bce. diuturnio— :er ſuper recente: ſpecies iterari , ſm autem ali
:emrequirunt macerationem. ſcilicet , donec ex cui arridet cujuſdam vegetabilis nativus odor.
parte incipiant molleſcere. Ex nonnullis aree ille poteſt eidem frigeſaéìo addere ſunm pro
matibus duplex elicitur oleum . ut e nucibus prium oleum ſtillatitinm z utpote ad libram
moſchatibns 1 macis , baccis lauri , Sec. Haze unam coéìì r drachmam unam circicer deſtilq
prius aqua: q. s. addice inſuper iis ſpiritus ſalis lati . ` . . .i
uncia una ad fingulam libram illorum aroma— lllis, quae tenuiori-volatili , 8t‘ aridiore ſub
tum 1 per aliquot dies macerentur -, deinde per ſtantia gaudent , ut rorimarino aromatibus,
retortam deſtillentur , uſque dum omne oleum &rc- oleum modo affundacur , ac junäim per
prodierit , quod dehinc s. a. ſcparetur. aliquot dies , aut inſolontur 1 aut digeran—
. Enrpireumatica oleaaidefl aduſtionem redolen till' . _ \
tia ,ì ſunt, qua: nudo igm: s 8( abſque aqua: , vel Aſſuſio cuiuſpiam liquoris in oleis coéìiofle
alterius liquoris z affuſione deſtillantur . Hzec parandis s uti aliqui percipere ſolent 9 eli modò
parari ſere ponunt e cunflis vegetabilibns, qua: ſuſque deque habenda; impedit enim primo
etiam oleum eſſcutiale fundunt , quin etiam ex particularnm conjnnaionem r 8C ſecundò OPT"
animalium partibus . Eiunt ynlgò hoc podio: tgt dentro ma tantiſper junétim clear-’mille‘e a do:
Z Z Z. .nec.
I

m‘ ?LiSQJlKRTA
nec omnis home? Z le infixnul omnes particulz x44. PILLIL‘E. AUREE
wlatiles in aura: avolarint . Zacflti.
Olea exprefl'a ſunt vel ſolida 5 ut e nncibus
molchatin baccis lauri5 &e.vel liquida5ut amyg EC.Raſur:e Eburis 5 8t Cornu Cervi, Mar.
dalarum 5 ſeminis lini 5 dec. quorum conſeëtio garitarum preparatarum {Radicum Gen.
firme una eademque ea 5 Se s. a. cun &is parer. tianze ana drachmam ſemis: parallorumrubro
* -F.—ñ.-—ó Licei: oleum ovorum facili negotio confici rum. Ligni Aloës ana ſcropulum unum: Them
poflit 5 vidi tamen nonnullor id magno cum ap cie 5 Se Mitridati ana drachmam unam 5 Baſe.
parata 5 pet-que longas ambages confeciſſe 5 ac mis: Colli veri ſcropulum unum : Myrrhcnöt
quiſiviſſeque illud in tam parva quantitate 5 ut Spicae Nardi ana drachmam ſemis: Foliorum
vix opere pretium ſuerit 5 iſtud opus incepiſſe . Auri numero quinquaginta 5 reducanturomniz
At vide methodum pag .414. ;01.2. in tenuiffimum pulverem 5 8t cum oleo ſulphu
Oleum Vitrioli 5 3t ſalìs 5 ob gravitatem 5 a: ris 5 8t balſami liquidi formenrur Pilulx S. A.
particularum ſalinarum coanguſtarum copiamz Farm/tar 5 ó* *Liſa: . `
ita etiam ſalia alitalia in liquorem unguinoſum Pilulz iſta.- contra turpitudinem qualemcun
diffoiuta 5 a Chymicis improprie nuucupantur que cutaneam ab unéiione Mercurii peraáìa per
olea 5 ut mouuit Clarifiìmus Author pag'. 7r ceptam inſignitèrjuvat 5 quatenus nempe hu
col. r. Ò* a. moresintra porulos 5 8t foraminula ( ut minu
147. Eli quidem difficile ( neſcio an pofiibile ) tiffima ) impaé’ta expedit 5 ſalium 5 8c ſulphu.
Talcum in oleum ſincerum convertere 5 cujus rum combinationes inveteratas, ac pertinaces
de polietilene non‘nemo gloriatus eſt 5 illud ta diſſolvit .
men quadanten us in liquorem pinguem non Attamen aliquando Mercurius 5 ita partibus
egre converti 5 ex his dicendis liquebit . Nem inunéìus corporis( ut habetur pag. "43.601.10)
pe 5 Recipe aquam hermaphroditicam q. p. im materiam inde noxiam 5 8t deſcedatoriam porís
mittatur crucibulo igni impoſiro5cui liqueſaéim excutit 5 ac depellit 5 cam vero intus repercuſ
ad cujuſdammodi fixationem conciliandam. pa. ſam inſequitur 5 Gt prope diem ſanguini5nerviſ
rum carbonum inſpergatur . Poſtea huic aqua: que( quorum craſes leedit ) ſe ſacillimeinſinuau
hermaphroditicae candenti tantum Talci ſubtì. quin immo horum commeatu Eepilllme CerebrOo
liter pulvemti per vices inſpergarur 5 quantum’ undepoſtea olſaóius. 8t auditus abolitio 5 Denti
ab ea potefl: abſorberi : ideſt quamdiu Talcum bus5unde ptialiſmu: 5 nonnunquam pra-Cordiisa
cum eademmet aqua deflagrabar5etenim una in 8t liomacho 5 unde ſcorbutus 5 .8t innumeri alii
4T—
ter ſe quodammodo accenduntur: 8t z.a. ſrigeſa. morbi 5 ac tandem partibus aliis virulentiam
dum talcum per deliquium in liquorem ungui. ſuam non rarò poſtea indelebilem imprimitt
noſum reſolvitur . Huic liquori ſunt nonnullae Pro quibus delendis Pilularum horum doſis pro
magna vires faciem inſucaudi : praeterea delet ;vice drachmalis ſat eric .
omnes ſaciei puſtulas 5 lichenes5 &c- ſi eo mode:
rate utantur venuſtiffima! Matronae . Mom'ra .J
Tandem OXIRRHODYNON hoc nomen recentioſi
xibus Praöticis plerunq5iu uſu eli: adindicandam Hatch/?eterni Dec. ;- Cali 4. pagz 23;. quod
ſpeciem epithematis cephalici5przſertim ex ace Clar. Rurali-rm decoc’io uſus eſt diaphoretico 5 i!
to 5 aqua ſtillaritia 5 oleo roſaceo 5 8c ſpiritibus diutetico o ut Mercurium nimis illiturn in cn
ſimul mixtis parati 5 ut in dies per Medicina: 50-; ra Luis venereze propulſaret. p
phos ſchedulz ſpedantur . 14s' Rocipit nempe enula: campane uncias
duas : Radicum ſtrniculi unciam unama &ſV
[4; OXYSACCHARUM EMETICUM mis: Vini libras duas 5 8t ſemis . lnfuſa P0!
Ex Mynſicbt. diem naturalem 5 coque ad caſum tertia: part“
Poſtea colatura dividatur in quatuor aquflldî
EC. Croci metallorum drachmam ſemis z Partcs - Bibat partem unam maue, &Blſfflffl
Cafiìz lignea drachmas duas5Ligni Aloës, VBſPffl; ac ſudet coopertus 5 at exhibit ſudo!
Radicis Angelica` ana drachmam unam : Roſa citrinus: qua potione utendum 5 donec tali:
rum rubrarum drachmam ſemis: Mixta inſun ſudoris color non videntur amplius .
dantur in aceto Horum Tunicae drachmas xv.
Stent in inſuſione in loco calido per 24. horas 5 146 PILIILÌE LAXATIVIE
Peſiea filtrentur 5 Se 2.a. ſacchari candi albi tan 13x Lzzdoniciano Theſis/”0.
tundem addatur 5 8c ad uſum reponatur .
Facultar 5 Ò‘ Uſa”. REC-Aloës ſeleéize q. v. pulveriſatx aſſunde
In dolore Capitis 5 Melancholía 5 Epilepſia - aquç ViOÎarum ad eminentiamquafliordl
qualicumque 5 Angina . Pelle Pleuritide , Tuſ gìtorum ’ 35 digeſe in loco calido per tridumn .
ſi 5 Aſthmate5 Ventriculi affeàibus 5 pra-ſerva Hunc proceſſum toties rcpete , donccaqua am
tione a POdagra 5 Dyſſenteria 5 Morbo Hunga P“US ‘litigi recuſet 5 tunc tinó’turasomnrseva
rico 5 venenis hauſtis 5 coagulatione ſanguinis, Per"l "ſque ad conſiſtentiam mcllis ,quo ſnai)
dec. excellens eſt . Doſis ab uucia ſemis ad dra adde ſucci violarum ana 5 & C011ue invicem “f.
-chmam ſex erit o vel in vehiculis ſpecifici; 5 vel ‘111° ad Conſiſtentiam maſſa.- pilularis 5 queſt‘
per ſe exhibita 5 a - vetur ad uſum . ’
Fa
SER APPENÙXX. 'FB‘
szhar 9 ó- Uſm . ”o PILULE POTERIÌQ
Pilulz lire maximè ab Authore decantare ad
hibenrur ſare hora ſomni a ſcropulo ſemis ad ‘ EC. Florum SUlPlÌUſÎS c Glycyrrhizzë s 535-'
unum, mano cotinuaudo pro exigentía affeó’cus . chari-candiri albi ana drachmam unam:
Cum ſint pilulís aliis , 8c ſpecificis, martialibus, Balſamum ſulphuris q.s. ad formaudam M. _I-Î. 5C
by ſtericis , cephaiicis omnibus prwfiancioribus ſervecur ad uſum . —
praeſtanciores . Faculms , ó* 72ſt”.
Serum tenue › 8c acre 1 vel in Lnryngema vel
141 PILULE MATTHiEIz in pulmonesdepluens , Tuffimque molelìam ti
Alias tillando acciens corrigunt , eduicorant . artem
PlLliLä‘. STARKII. '1 peranc, incraſſant s Sc expuitioni aptum red.
dunc . Sulphur enim puñnonum Balſamum au-,
EC. Opii Thebaici optimi a ſordibus pur; dit; .Sc nihil atque Catarrhum lìſtit ac ſulphul' 9,
gati nnciam unam: Pulfcris ſubtiliffimi 8c ſulphurata . Doſe uſque ad ſcropulos duos.
Glycyrſhime_ , Hellebori albi , ac nigri ana un~
cias duas: Saponis carrarei libram ſemis: M.exa Mom‘m .
&ilſime addendo olei Terebiuthinae q.s. Sc S.A F.
M. P. quz ſervetur ad uſum z 8c tocies modò dif A ſulphure ſputa quaſi globoſa reddunturmon.
da oleo humeaetur , quocies ſicceſcic . alicer ac humidam aliquam maſſam a calore in, .-`
Facultar 1 É' @ſu: . rotunditacem converti videas: inquic Valle”: . .1--ñ.s-r.
Magno eranc in uſu apud ClanGeorgiam Ba Mirabile eſhquod ſcribic Extmullemmurn lpió'
gliryzzm , ut in ſuorum Operum Pagóy. Editio ritu Terebinthinx parari balſamum ſulphuris
nis xv. Venetiis [62;. habetur , Se meritò cum egregiè penetrans , adeo ur , ſi aliquoc gutcula:
enim ſiut Anodìnz , Bechicae, Diaphoreticae , inuugantur carpis puiſuum,paulò poſt ſentiacuc
Dini-etica: 1 ' Hydropicae, Lithontripcicae a Se Pa in urina ſulphuris odor
regoricae iuſignes . Felici cum ſucceſſu dantur Gravidis medicamenra ex ſulphure parata
in febribus omnibus praecipue Terziana z 8: non conyeniunc , ne-in iis aborrus conciliecur .
Wal-cana 4 Catarrhis , doloribus vcncriculi a Senna-rm: cradic .
Cephalalgiz, Odontalgíaa, Tuffia Crapulis ,
Arthricidi 1 Diarrhoris , Dyſcnteriis , [licei-i. xerILULIE DB STYRACE
bus cunóìis ,‘82 Apoſtemacibus internis, mi Syl'w'i , ex Antidotario Mapolitaflo .
:ifice ſubveniunc . Doſe uſque ad ſcropulum
nnurn pro vico ſuperbibençio liauſtum aiicujus_ EC.Schacis calamitmſucei Glycyrrhízze in;
convenienti: liquori: . ſpiſſati o Vel extraé’ti a Olibani , Myrrhae
mbrae, Opii ihebaici ana drachmam ſcmis :Cro-l
[1 Mazzin; ſi ci orientali: ſcropulum unum , cum ſyrupi pa:
paveris albi q. s. f. 2. a. muffa pilularis .
Aliqni nolunt Helleborum nigrurn: At Sa; Fac-alta; 1 Ò‘ZJſur .
pouis verb Tarcarei pro ſupradiàa compoſitione 4 Pr:: aliis omnibus ſci-um ſalſum corrígunma:
haec eric conſeéìiomempmkecipe Salis Tartari (ex pìci , ejuſque deſtfllacioni ſubveniunt . 8c per
Tartaro . 8c nitro ana fado s.a.) uncias quam…: tinacem tutiìm ſedanr. Schroder”: norac has,vei
Olei Therebinthinz uncias odo: ſtent limul(va ſimilcs , etiam prargnanubus cum meCu abor
ſe amplo) in loco frigido; 86 humido ad men cus cuffientibus multoties cum optima l‘ucceſſu,
ſes aliquot, cam-Jin ſcilicet (ſa-pe interim q noci dacas . Doſe uſque ad ſcropulos quacuor 3
die agitando , 5c plus olei , queries opus fuerit,
adiiciendomſquedum ſal plane triplum olei al)` r yz Monímm .`
ſorbuerit , atque in unam maſſa… ( ſaponis in
flar) ſpiſſam conſpiraverinc homogeneam , nul Extat; 8c alia harum Pilularum confeé’do'
lacenus ſeparandam . Pro parandis pilulis ante Authore Mcſae per eu ndcm Neapolitanum An.
diffis a 8c modò ſcquentìbus . cidocarium tradita , ſc. Recipe Scyracis optima: .
Olibani- Myrrhae rubrre, Succi Liquiririz, Opii.
.149 PILIILJE PACIFICIEÃ Croci orientalis ana parres :equales z 8c cum ſy_
;J’-`-ó<.ñ~—u~*
rupi violarum s. q. 2. a. f. maſſa pilularis . Cu—
EC. Opii optimi ſupra laminam ferri eſic jus uſu Praöìicantes intendunt pertinaciflìxnam
cari , 8c pulveriſati uncias duas : Benzo'c's tuffim , ferinumque catarrhum ſiſtere . necnon
amygdolaci drachmas duas z Croci . à Nucis 8c ſedare , pro doſe propinando de eis drachman;
Myriſtícze :ma drachmas tres : Olei ſtillatirii unam in unaquaque vice . '
Anethi, 85 Nucis adorata: ana ſcropulum unum:
Saponis Tartarei quantum ſufficicns eric , ut F. 1;; PILULJE DE succiNo_ *LA-r
M- S. A. P. 5c ſervetur ad uſus . Cratom'r.
’ Faculrar , ó- ‘ZJſm , -
Ac earum Doſis ipſiffimae ſunt a ac extant Pi. REC- Succini preparati , Se maſtices ana un
?ill-i' Starkii , qua: modo ſupra exara vimus . ciam ſemis ~. Aloës ſuccocrinze unciam _-_=.'
mani; ,Agarici froçhiſcati
V Zz z drachmas
2 ſi tres: Arid
flolOs
’3,5 p A R 9- Lu ‘A' n“r “A.
fiolochiae rötundz drachmam unams miſce, quae Margarita* hand parumin ievigàndo de viribus
prius omnia pulverizata ſint , 8c 2. a. cum ſy ſuis diminuuntur . Evidenter id exvodore gravi,
ruPi de betonica s. q. f. maſſa pilularis , .aiuta efferveſcentiaque . ob aqu:eaſſuſ10némhil`cele.
*-~M‘*-
1- —_-|.—-._,-
oleo dulci madefnóìa obvolvenda , ſervetur ad vigandis , ſuborca percipitur i necnon li einſ
uſum . modi preparatis affondato: .quidquam acidi,
Faculta: I è' ‘Uſin- . .tunc haec non tantopere illud abſorbendo l ſicut
Valde conferunt ad bilioſos humores ’, 8: pi— quae modo pulverata) efferveſcete ſolent: propte
tuitoſos e capite expellendos , ut etiam menſes rea potíus e re medica arbitror; ut hrec ſubtili
ciendos s uterumque purgandum ’. 8c nunquam ter modo pulverata , lì uſus fuerit z accipiang
ſatls laudantur in alvum leniter ſolvendo s 8c a tur.
quamplurimis incommodis ventriculum libe Punvenes , rr Spacrrs hoc paao inter ſadiſ
rando l atque caput roborando 5 adeoque a ca ſentiunt , cum primi ſint medicamenta aliqua
tarrhalibus fiuxionibUS , ſive deliillationibus in ſicca contundendo , ſive terendo , in minuciſ~
ſubjeóìas corporis partes irruentibus a a quibus ſimas particulaskedaëìa: Secundze ntmpe ſpecies,
varia.- morborum ſoboles gignuntur , 8c denomi quamvis nominantur pulveres , attamen ſunt
nantur , ſeliciter ha ſolent pillulze przeſervare .quidam pulveres compoſiti 1 _3c mixti i quibus
ac propulſare . Przeſcribit Author bisiu menſe, opus ei} ad Veterum conſetíìioues , 8c eltéìuaria
ſumereque jubet poſt primum ſomnum dra conficienda s quaeautem in promptu habentun
chmalem earum doſem pro vice . ut inde eleëìuaria, 8c ſimile quid extemplo para.
ri poffit . At de extero, quod de Pulveribus ad.
MDÎÎÎÎG Q ,monemus 7 id curati etiam in quibuſdam ſpecit~
bus parandis oportet.
Aliter alibi earumexiflit conficiendi metho 5 Etenìm cum varia exiilaut pulverum gene
dus , at Authoris traditam non ſecundat:. Ut ra, 8c ſunt ſimplices , vel compoſiti, 8c vel alte
etiam Nonnulli adjungere ſolent nucem mo rautes , vel purgantes . Pulveracio 1 ut ritè in
ſchatam , Cornu Cervinum uſtum , oleum Fa: flituacurçſe filiuut haecce ad animadvertendum.
niculorum , Aloë roſatum , Ammoniacum , 8: Primà Ne, aromata , herbîe , floreſque odora
ſimilia 5 nempe qua authoritate neſcio . ta diu contundantur , neque in promptu pul
verata ha beantur , quia eorum particulze volati
;ſ4 PILULIE DE TARTARO ies , tam nimia contuſione , quim diuturniore
Bomiime Schroderi P/aarmacapcea. conſervatione, ſugam arripiunt .
Secundò Eazquxe oleo craflìoridät fixiori data;
. EC. Aloës ſuccotrinae eleéìae uncias tres; ta ſuntaut uux myriſtica,ſemina frigidziäc. ſo
Gummi Ammoniaci diligenter ( cum la pulverari nequeunt . in contando-mio euinn
aceto ſquillino) deputati unciam unam , 8c ſe velut in maſſam pinguem abeunt.requirunt ea
mis z Tartari vittiolati ſcropulum unum , :Sc ſe. propter quaedam aridiora , 8t terreſtriora , oleo
mis . Miſce , 8c ſECundum artem fiat Maſſa Pig* ſas videlicet particulas abſorbentia , quorum
lularis, Se fervetur ad uſum . . additione haudaegre hinc in pulverem eonverz
Famlmr , ó* ‘Uſm . cuntut .
Maximi enim ſunt [evamlnis in morbis tar. Tertiò Schenanto , Spicze Indice t &c- mimi.
tareis , quales ſunt aſſeäus hypocondriacus, 0b tifiìme conciſis; uecnon Colochynthidi, Agari
flruötio lienis- meſenterii , &c- incidunt enim co , Sec. addatur lentoris tragacanthi q. s. ut
tartarcam mucilaginem; in primis quze in pri contundendo in maſſam quali abeant , Poſtea le—
ma ventris regione collefla eſt , eamque per de. niter eſiccentur z ſicque poſſunt haec in polve
jeaionem expurgant . Doſis ſere eſt a ſcropulo rem conteri : minori tamen negotio vale: idem
uno ad drachmam unam mauewel ſi ante coenam opus perfici, ſi cuilibet modicum olei cujuſdam
ad ſcropulum ſemis . expreſtìone fafli addatur a ac poſtea in pila {n
ſimul contundantur - Itidem Ligna varia, Cor
Mon-ita; tìces Chinae a &.c. aqua tautvmmodo humeëta
ta, queunt ſubtilem in pulverem pila contundí.
Pomi-:ani vocabolo in Pharmacia indican 232337” lſti pnlvetes compoſiti Bechich "Cl
tur medicamenta ſimplicia, videlicet ſolida z antiphthiſici dit‘ti, ut Holy ,Ana/lima: i ſpecies
ſubtiliiſimum in pulverem a linguze taéîum fu— elefluarí, Sec. quibus nempe oleoſa terrelltioraa
gientem . accedente aqua aliqua conveniente ut ſemina ſrigida , papaveris . Sec. addumun
ſupra porphyritem lazvigata , denuoque ſub pa. non ſunt in futurum uſumrecondendi, ſedie
íiillorum forma elíccata , ſic proſtant Cornu centes elitempore conficiendi s quippe facile
Cervi . Spodium o Corallorum , &c- preparata. rancorem contrahunt .
Necnon alia ſimplicia medicamenta z qum inter. Ward Mercurialia acida , alkaliafixai vel
dum aceto , vino , vel alio liquore per aliquot volatilia 1 ſummatim cuuéh , qua: ſeacribus,
dies immerguntur a rurſumque eſiccantur, cor corrodentibuſque particulis produnta in miſti"
reéìianis. ut creditur, gratía, in przeparato rio vitreo a lapideo. aut ligneo, juxtmctali pi
rum quoque numero collocantur a velut radi ſtillo. in pulverem conteranturz illorum enim
ces ari, aſari,&c.cum ſat alibi de iſtis aóium fit. qualitas haucl Parum a mecallicis ſecus 31m"
At vgrò Corallia , lapide:.` Cancrorum, 8c cur, quinimonoyum ComPoſitum hincevadc‘l’eto
ſſ Sex!
* SEI! 'APPENDÌX f”
3 Jena‘ Pénës Arab” Pharmaciaa ſcriptores ſa! ' Recipe Erri-adi Opií unciam unam : Croci
pe numero fit mentio Suffflflcujus gratia addu orientalis. cinnabaris nativi , vel corallorum
can‘t verba Meſi”: diſtint. rx. ita ab Interpre rubrorum przeparatorum ana uncíam ſemis i m.
ee latinè reddita r Diffe” palm': a Suflèzſ. Nam a.a.8c f. Opiatum pro uſu ſervando r prseter ea
Pal-vir cſi nome” generale ad omnem pal-vere”: quar poſuimus ”3.749. col. r. Qual-um Uſus, GC
Craflum , oelfizbtilem,ſimplicem i we/COmpoſi Facultates fimiles habet , Se hoç Laudanum -
tum . Suffufafltem e/Z nome” particular-e jb/”m
ad Paloeremſubtilzſſìmumiſic'ut alla/lol eſt vcam 153 PUL VlS CACHECTICHS
poſímm plurióm pale-eri”: . Diflèrt autem MTWÎMÎÌ, ex Pbarmacop. Angie/i.
Saf/;fa Sief, quod eſt pfll‘vir ſab” [zſſìmm r6
dat-"Im adſurmam Thai/:ſci haóefltis ſimil/'ta IIC-”maturare Chalybis cum ſulphure calci
dinem cum pedana Scam-'0mm . Fricamr autem name unciam unam: chulze radicum Aſi*
puri-"Elma Sief cum aliquo liquore …. ó* aqua Ambrz Gryſere ana drachmam unam , 8c ſemis:
ſcenic-”Ii . *vel roſato , é* adrziiÎ/:ſtrutur pafflom' Corallorum , 3c Margaritarum prazparatorum
óm oca/0mm propter ejm ſiaótilitntem , Aliam ana drachmas duas : Cornu Cervi philoſophici
ſubſcriptionem Sief tradit Saladíímr z Sit-’fs praeparati , 8c Cinnamomi acuti ana ſcropulos
ſcrióit , ef} medicamenſblídam a ad oca/os cla quatuor: Sacchari ad pondus omnium fietſeq
rificamior fafíum mi madum PGTWÌſgppoſitorii , cundumartem pulvis .
qui diflemperatur . è* liqmfita i” oculìr im— Pam/tar 7 ó* Ylſm .
ponitar, quando opportaflimr reqm’rit . E: ali. In curanda omnis generis cachexia 1 Se de
quando confricatm- Sief'ſrtper cate cum aqua pravatorum humorumñcolluvie eduCenda prze
famiculi , (’9' oca/ir illa aqua imponimr . ſentaneum eſt rcmedium , lcncophlcgmatiam
8c morbum virgineum feliciter curac , pailorem,
153’“ Piu-V15 ANTIEPI LEPTICHS vicìoſumque color-em tollit , maſſam ſangui
Ludo-Dici . neam utriuſque ſexus purificac | 8c a vai-iis cor.
ruptionis tutam prasſtat , Doſis eric uſque arl
EC. Bezoardicí albi , Succini albi przepa. drachmam unam . ü...

rari , 85 Cínnabaris nativi ana quantum .Monitzim .ſi


ivis, Se ſecundum artemmiſce
Faculta: . .
, ó- ?)ſm
Detur adultis acque , ac infantibus curative .' Pulvis hic a @freeware deſcriptus etiam fine
kepetendoque,ac, pro iudication um rationefflm. ambra, incompletus ideo dic’ius , 8( in officínis
miſfis ,' vel interpoſitis emeticis , aut laxativis, proſtat pro illis,quibus tenuiores facultates am-z
modo ſuperaddantur volatilla urinoſa: V.G.ſpi bra: uſum denegant e tum , 8c odor ejus adver:
ritus Cornu Cervi , Salis Armoniaci ſimplex, ſus eſt o
`*vel compoſitus, &rc- modo eſſentia ſuccini , cam
phone , caſtorei , tiné’lura corallorum , anti Iſ9 PULVIS CARDINALIS
monii , 8C ſimilia , modo przecipitantia alia; in PALLOTTJE. '
primis autem opiata , ut pulveris anodini in.
pag. ;49. c0!. r. deſcripti grana tria pro adultis EC. Ariſtolochlze utriuſ'que, Biflortae , Geni
circumſpeflbe . Alias pulveris hujus per ſe dati tianie , Garlinas 3 Tormentilla: , Diéìa
doſis eſt adultis ad drachmam ſcuris: Inſancibus mi Cretici , Rheu-Pontici e herbaa Carduí be
verò anniculis ad grana quatuor , quinque, vel nediäi , Baccarum Lauri , Boli Armeni , Term
ſe: z natu enim minoribus ad dimidium . Lemniae vera! , Seminum Aniſorum a 8c Maffi -n.a—-ó ón

ches ana unciam ſemls z Pyrethri . Rheu-Bar


r
156 PULVIS ANTIEPILEPTlCuS bari optimi. Se Croci ana drachmas tres fiat om
Anodi”: eiuſdem Ludo-via‘. nium pulvis ſubtiliſiìmus › Sc in vaſe optime
clauſo aſſervetur .
EC. Pulveris Bezoardici albi drachmas ſer, Fauſta: , (“’9' ‘Uſm .
ſuccini albi preparati drachmas tres: cin. Appropriatum remedium eli hic pulvis con
nabaris nativi ſcropulos quinque : Laudani tra Pleuritidem , Peripneumoniam 9 cmteraſ
opiati Authoris ſcropulum …rum-Maia S.A.F.P. que infiammationes , Se tot annorum ſerie ex
Faculta: _i ('9‘ ‘Dſm . pertumeſt: Ac major eſt experientia diéìîs, nul
Non ſolum lat”centibuswerum etiam hominí lum Pleuriticum , quem ſcimus , hujus pulve
bus in inquietudiníbus 1 torminibus , vomi ris exhibitione periiſſe comperrum eli , ſangui
tibus . diarrhazis a Sec. detur , vel perſe , 8c qui. nis enim acorem corrigit 7 effuſum, vel coagu
dem trimeſtribus ad granum unum i vel cum latum ſanguinem reſolvit , in grumos coagmen—
aliis alterantibus , Se przecipitanribus 5 ubi ta tatum diſſolvit . fluxilem reddim 8: in natura:
men corallia in caloribus Febrilibus complica ratiam redire fat-it , ipſum etiam in circulum
_tìs minus commoda ſunt . adigít febrilem, demulget ardorem a Sc dolorem
exanimantem compeſcit . Eſt adeo expertumi Se:
Martini”; infallibile remediummt nullam Medim famam
17'7 Methodus conficiendi Laudanum Opia. Pari-at 5 Nam Medica: artis ignari ſpurum Citra.
'zum Authoris, nempe La!! ?ici ,‘lzzec eric ipſaz_ ſanguinis tinäturam obſervaates Pleuritidemz
PB*
'753 PAK‘S GLUA’RTAÎ
Peripneumöniam; 8t' alias interna: infiamma chari ad pondus omnium m; z. a. Ep. ſervinrlui
tiones non ſuiſſe exiſtimant . Doſis drachma una ad uſus .
ſumi porel’c quatuor horis an rc i vel poſt cibum Fornita: . Ò- Uſa:.
in iure pulli , Vel ſyrupo de papavero rhoados 5 Potentiſiime incraſſat , acorem obtundit, par.“
Vel Car-dui benedié’ti . ces demulcct, 8( citillantem Tuſilm ſedat: atque
ideo catarrho tenui preciſe appropriatur.lirinam
;50 Pl‘lLVlS AD GUTTAM ciet , ejuſque acorem extinguit . Phthiſicis qui.
Dec-'1' Foa-tir, ex Antidot.Neap. dem con ſere. Doſe uſque ad ſcropulos quatuor.

EG'. Seminum Peonize num.xx. Sacchari Monimm .


roſarum incompletarum, 8c coriandrorum
preparatorum ana drachmas ſeptem : Benzoës Phthiſicis quidem conſerre non diffitear 5 il.
drachmam unam: Thuris in lacrymas ſcropu lud vero ſecondario , tantum, quatenus, nempe
los quatuor,miſce,8c ſecundüm artem fiat pulvis Tuflim gutturalem placat , que continua ſuc
ſubtiliſiìmus. ’ cuſatione Pulmones alias exagitare . ſi, ( antliar
Faculmr . á' ‘ZJſur . in modum ſerurn acre in eos attrahere ſolet, non
Apopleéìicum . Epilepticum o 8c ‘Cephali verb primario pulmones afficit , in quosdeſcen
cum medicamentum eſt inſigne. In vertigine dere nequit. Aſpera enim arteria , quadam Na
puerorum, e'pilepſia , 8c ſimilibus pulvis hic uti turze providentia . nervea membrana i camer
lis tamen , 8c ſumme proficuus extat I doſe pro quiſiti ſenſus intus cooperitur , ut nihil omnind
pinarus a ſemis uſque ad drachmam unam pro (prxter aerem ) ne guttulam quidem aqua lim
*vice qualubet pidre, nedum, vel ſaliva: ipſius( quamvis congr
neris adeò liquoris) abſque gravi molelliaa 3c rc
rs: _PllLVIS DE GllTTETA' tinentia admittere poſſrt; eamque llatim tori:
Rioerii,rx Pbarmac. Amſtelred. viribns J 8c ſtrangulatoriis nixibus , rejicere co
netur . Ratum ergò habeatur , quod nullum
EC. Radicis peonize . Seminum ejuſdem , Eclegma , neque quidquam aliud medicarnenri
Radicisdiéìami albi,& Ligni viſci quei-ci (przeter vapores aliquos , 8c ſuffitus ) in PUllTlDf
ni ana unciam ſemis: Seminum Atriplicis dra nes direéìe s Sc immediate Con vehatur z Se quan
chmas duas : Cranii humani drachmas tres: Co doque remedium eos maxime afficit (uti Balſa
rallotum rubrorum,8c Hyacinthi pracparati ana mica, 8c volatilia) mediare ſolum, 8c per ſangui
drachmam unam , Se ſemis : linguize Alcis dm nis curriculum ( neque Natura aliarn novi; -t.h—_‘h

chmam ſemis z Moſchi ſcropulum unum: Folio. ,viamg in duaus Tracheales ſuffundatur.~
rum Auri drachmam unam, miſce, 8c ſecuudum
artis leges fiat Pulvis tenuiffimus . ' ` ;6; PULVIS PECTORALIS_ ..- .
Facultar a C"î* ‘Uſm . Micbaìlirz Î
Pulvis hic eli:` ſpecificus in morbis convulſi
'vis , Vertigine, Gravedine Capitis , 8c Cephalal— EC. Radicum Aronis s 8c Ireos Florencia
gia . Experientiä compertum eſt Dolores Capi ana unciam ſemis : Florum ſulphuris un r”unp-.na-ntei…
tis pertinaciffimos , 8c ſere ad maniam accedentes Ciam unam: Anriheé’tici Poterìi drachmasrrtsz
( irritis aliis remediis) ſo'li huic pulveri de gut FlOrum Benzoës drachmas duas.m.fromniuni ſ-az
teta ad drachmam unam exhibito , cum Brodio e pulvis.
floribus Primulze veris,Decoao Betonicae ceflìſſe. Fornita: 1 è‘ Uſa:. `
Doſisiut diximus› fere drachmalis eſt. ln omnibus Thoracis , 8c pulmonis aſſeóiibus
Ptmſentaneum eſt medicamentum , has enim
Monimm .` Partes ab omnibus humoribus craſlîs , lentis s Sc
viſcidis vindicat. eos attenuando. incidendo, 5c
Cranium eſt ( ſi quid ego iudicem) non tan_` per ſcreatum educendo . ac propter” tullim tam
'tum os aridum z viribus caſſum i ac inſuper ca_ antiquarn , quàm recentem eliminat I rmo
daveroſum , ſed humanum; atque eo nomine aſthmati ſecundurn omnes ejus ſpecies non ſine
agris ( ſi non Anthropophagis ) horrificum , 8: admiratione ſuccurrit , Pleufltidi auxiliatur.
H…^…U.L
eſecrandum a ideoque ſalubre eſſet , öc honeſtum Phthiſi , 8c Febri hedicae ſummum eli przſi
ex Officinis Pharmaceuticis omnibus efferre , 8c: dium: tandem omnes pec’ìoris i 8c pulmoliîî
ofl'a iſta ſepulchrali contumulare marmorez aegritudines tollit . Doſis eli drachma unii "1
ſY“JPÎS Peé’toralibus ad modum lambirivi 111311'.
16; PllLVIS HALY ABBATIS. ieílmo ſtomacho. 8c ſero ante ccnam.

Eminum papaveris albi drachmam unann` 164 PULVIS STOMACHICUS.


8c grana quindecim : Gummi arabici , Dra Ejuſdcm Micbaëlir .
gacanthis , 8c Amydi ana ſcropulum unum ,
8c grana cria : Seminum quatuor frigidorum EC. Radicis Aronis Iibram [1mm . Arcani
4—1—1.
majorum , 8: cydonioruin ana ſcropulos duos , d“PIÎCÎÎYÎ Myflſicbri libram ſemis (pro ‘l"°
8t grana quatuordecim: Spodi a 8c ſucci Gly Antidotarium Neapolimnum habet florum ſalì!
`cyrrhizz ana ſcropulum uuumzöz grana cria:Sac3 &Moniaci ) Sms Abſhrthii uncias tres :rfildìffi
_ cl a
s-E _u ;A P P E sz‘í x: - im
miami aiomàtici unciam -unamz Cinnamomi cies per ſe reëìifica, donec ſpirituali! '8c eclefiís
acuti, 8c Caryophillorum ſeleéiorum ana duch fiat: 8c ſic habebis aureum jovís imbrem, veram
mas ſeptem cum dimidia :Macis , piperis lungi, ſcaturiginem Veneris.. ſudorem -Paiiz’dis 1 La
Zinszeris, Zedoatie. Cubebaruma Cardamomi, crymas Diame 1 8c methamorphoſin Adwonis ›
Coriandrorum prseparatomm › Granorum Ker .multarum ſciiicet . 8c vaniarum `nigi-nudiunm.
-mes -› &Paradiſi ana unciam-1` ſemis m-fip.ſ.a.ſubñ Pro quo glorioſo, 8c divo munere Deo, Immorta
ciiiiiimus. li iaus ſic ſempitema.
Face/ta: . ó* ‘Uſai’. Favalta: . è* Uſa:.
Omnibus &omachi-ianguoribus ſuccurrit ap.; Bſt medicina generaiis , ad extrahcndum om
petenciam depmvatam -reficit , Se collapſam ſu. nium yegetabilium Eſſentias , 3c Tinóìuras ap
[citata muciiagines ventricuio adhaerentes inci. propriata e quemadmodum *enim Celum in haec
dit 1 5c ſubducit . Ventriculum :ohm-at , crudi ſublunaria rebus omnibus vitam largiendo s Sc
tates corrigi-t , codionemadj-u vat , ſucci nutri conferendo potencer agi: : ita etiam cwleſtis hic
ticii diſh-ibutionem ,promovet-'flatus expellit. liquor corporis humani valetudinem conſerva:.
8: &amachi dolores 'a‘bñacido proveniences ſedat, vitam prolunga: , ju ventutem confirmac ñ, Sene
.
"ci
ac proinde hypocondriacis 9 qui perpetuo de fio &ucem retardac; necnon putredinem arcet v Sc
1-*
macho *conqueruntun ſummum-eſt ſolarium , 8: omne morbi genus abigit . Doiis a drachmìs
tandem omnibus morbis , qui maciem adjun duobus ad unciam ſemis Per ſe , Yei in vehicuiìs
&am habent ſtomachi vitio prodefl‘e expertì ſu mei-bis ſpecificis.
mus; ’Doſis ad drachmam uſque ſemis in iure
pu… 9 veli-lio liquore appropriato , vel ſaltem 167 SAL CACHECTICUM CHALYBEATUM
fumata: mune jejuno fiomacho in aqua tepida. Cbarras .

ñ'11
16;- JjuLVLs SPERNIOL/E EC. Vitríoii Mal-ris unciam unam : Salis
4-;. ' Crollii . pruneilae uncifls duas z Salis ex aqua: ſortie
efl,.,
l
capite mortuo extraé’ti uncias tres , ſimui pulve.
REC-Myr-thz clear-2,0% Thuris ſeiedi ana nno' tentur 1 deinde cucurbituia vin-ea excepta. igni
‘ cias duas : Croci orientalis unciam ſemis*: arene gradatim nudo commitrantur ad mace
*\-f-t
2-.
K' Gummi Camphorae drachmas tres o cere omnias riarum rubedinem , donec inſtar aqux fluant,
in puiverem ſubtiliffimum ~. 8C miſCe : O`u-em Se tandem in durum , 8c rubrum iapidem con
uiverem in viti-co vaſe aqua ſperniolz deſtiila vertantur : 3c ad uſus ſervezur.
ta (ut modo monemus) vicelìes , vel triceſies in Fava/Mr , é* ‘Uſm .
bibere con venir o ñita tamen ut ſemper priuc Commendetur hoc ſai in cachexiîs › Sc morbis
{ponte eſiccetur e 8c ſic poſtea ad uſus ſuos ſei-z ſcorbu ticis, pro depurando ſanguinfl appetitum
NundüS—:ſt excitando , reſerandis urina viis , abigendis
l’amica: , ó* ‘D m'. *fluxionibus’ quiete concilianda, expellendis hu
Sanguînis turgeſcentiam inordinatnm com moribus peccantibus per ſedem, urinas, ſudores,
peſcit .ezuſque impetum male ſanum cohibet. aut inienſibilem tranſpiracionem aliquando ,
Sei-um …mis acne pmcipicando corrigic , au ſte 'ſed admodum inſrequenter per vomito-n . Pul
è): ritatemque inſerendo ejus El'll'PEÌ »nem prohibet. veracur 1 8c datur in liquore appropriata a ſcro
tandemqne hiatum e 8c aperturam vaſorum 0c yulo ſemis uſque ad unum.
ciudic , 8c congiuriuat z C’onducit in Helmet-rho
ia narium , Hzmoptifi ,. Dyſen-terifl, Hemor— Martha Chimica Opporttma.
xhoidum, 8! Menlìum fluxu , Miéìuque cruenta;
propinarur pro doſe ad ſcropuium unum in aqua SAL ſi [ace accìpiatur , per vocabulum aliquì
Hantaginis. intelligunt corpus quoddam , quod aqua ſalvi,
quod denuo in cryflailinam , vel ſiccam-ſormam
.Moaímm. reduci poceſt; ſive ſint ſolutiones metallorum,
zscc. ſive ſaccharum , ſive aiiuſmodì corpore,
Pro aqua Spemiola: pax-anch attende recipere quamvis illa ſinc 'ſaporis ſali} expertia : attamen
ſperma Ranarum in triduo ante novilunium ea hac deſcriptione generali comprzehendunt;
Martü menſis , 8c in baineo marino ita per ſe di— Deſcriptio hm: , cujuſmodicumque fuerit,
flillecurdìc enim non {kx-cet. Lc haec eſt aqua illa compieéìitur quidem omnis generis corpora ,
qua: ſperniolzeſieu ſpegmacis Ranarum in Offici quibus nomenclatura ſalis , res ſiinplicimes in
ms VOCatuF. dicantis non compet'ic a tamen , ut vulgariter
ſcribam , poſſunt illa a quae in OffiCÌuis (alia vo
166 ROS MINERALIS cantu” haud inepte in ſuas ſpecies dividi in
Ex Minſicbt. Nativa nem-pe s 8c Artificialia.
Nati-mt ſalia dicuntur 7 quae è macrocoſmi
R EC. Leonem ſpagyricum totum non evìſce— gremio eruuntur a ut Alumen, ſal Gemmre, Sec.
:acum , ſed in Sole prius philoſophic‘e aſſa Artificiali” , de quibus hic ſermonem imbemu”
tum ~. impone illum Baineo Sapientite. vaide ta— ſunt vel ſimplicia, vel compoſita .
men ingenioſe ad eſalandum rorem mineralem , Simplieia extant ve] Fixaavel volatiiia. Fino
qui dulcis. 8c :unabiliz` eſt , Hunc poſtea aliquq: ſubdiyiduntur in pure-ſalſa o alias Alitalia ,
" vel
"Se P AL R' S mu a --r A‘,
fVel acido-ſalſnauî: icida 1 alias eſſentialia diaz. 'do quopiam ad ſaturîtatem mixto; c'x quo dem
Pare-Salſa › ſeu Alkalia ſaliafixa fiunt plu emergit ſapor muriaticus; qui poteſt de pone.
rimum è quodam vegetabili, cremanto, Sc in ci rioribus vix tolli , niſi haec cum triplo terra ſic.
neres albos redaóìo, qui dein aqua-.- q.ſ. Coquetur, cm mixta‘retortx , indita, deſtillentur; tum dt
quod lìxivium in lebete ferreo inſpiſſetunac ad mum fumando reddunt acidum abſorptum 1 ex
albedinë tätummodo deuuò uratur,& poſtea rur rcſiduo autem poceſt educi, ut mos e!! 1 ſal prilli.
ſum in aqua ſolvatur, coletur.leuiterqzevapore* num , quamvis non negem iſtiuſmodi laborem
tur o ac ad cryfiallizandum repouatur, 8c haec eſt nullo fruéìu fieri . -
ſimpliciffima methodus , quam ſi aſſecutus fue `158 Hujus generis ſalia vocantur quoque
risxerunt tibi ſalia alkalia inter ſe diſcrepantia: enixa ._ uti, ?brtarm Vitriolatm , ?brram
8c quamvis haec non ſint cam pulchrè concreta. -Mtralm , &c. in quibus parandis tantum
quam nonnulli illa monſtrant a additione nem ſpiritus alicujus a ſali Tartari guttatim affonda
pe acidi cujuſdam faéìa z vires tamen quodcum— tur , quantum ad omnem effervcſcentiam auf .
que horum habere ſiugulares , inter ſe differen rendam requiritur . Dehinc aqua calida ſimnl
tes, Experientia diéìat. ſolvantur, colenturaöc cryflallizentur.
Monemus etiam ſalia lixiva panca in quanti— 169 Thrtarm jblflbilu , alias Bra/film”: Sa
tate in modum cryflallí concreſcere , necnon mecb Paracelſz‘ , ~ſic fit : - Recipe Salis Tartarì dc.
~cryſtallos facillime -, ob aëris humidi admifiìo purati uncias duas, tabeſcanc in aqua: ſchemi:
nem , liqueſCere , eapropter haec modò coquen libras quatuor , quibus igni impoſitis adiiciatur
da ſuntin vaſe , quoad ſicca fuerint 5 exin in paulatim tantum cremoris Tarcari , donec non
-zvaſe bene clauſo ad ſuturum uſum recondenda. amplius cfferveſcant o velquuntum a ſale diſſol
Nonnullí ſunt valde ſolliciti de ſalis Cujuſ vitutz ſale enim ſaturato ſuperfluo: cremorin
piam perluciditate . deque cryſlallis majuſculis fundo pulveris in formam ſublidet , Sc policacoñ
acquirendis . Ergo Ut voti ſui fierent conſortes, lentur,aut inſpiſſentur, autcrylìallizentur.
rem ita capeſſunt - Cineres multo ſulphure,~vel 170 -Si ſali Tartari , vel alii alkali fixo,addis
nitro comburunt o donec ſulphur deflagraverír, cujuſpiam rei acidum . tunc illud ad acidi nu
poſtea ex his lixivium faciunt , quod colant . 8( .tum totum ſe c0nvertet: alkali nempe'aiſumit
quoad uſqzcuticula appareatievaporant, dehinc formum ſalis, ex quo acidum pmnordia generis
ad cryſtallizandum loco frigido reponunt . Vel duxit-Ex. gr. Sal Tartari cum ſpirit” fincero ni
accipiunt lixiviatum ſaliideſt lixivium inſpiſſa tri mixrum , Nitrum inde emergit Hammam
tum , e ſolis ſcilicet cineribus faé’cum , ìdque in concipìens: Spiritui ſalis armo-..iaci volatili ad
igne fundunt a 8c adjiciuut per vices ſulphuris ſacuritacem ſpiritus ſalis inllillatus ‘I ex his Sal
ana , hocque denuo deflagrari permittunt a quo armoniamm artificiale- . Eadem reliquorum
peraéìo ſolvunt , colant a ac evaporant ad cry condicio eli. Appare: autem ex his alkalia Sali:
Rallizandum . Alii autem curioſuli addunt líxi Promethei inſtar ſe haberc , 8c modo hanc a modo
vio cryſtallizando nonnihil aqua: fortis , vel al aliam acidi forma‘m , qualitatemve aſſumere;
terius ſpiritus acidi ; lmpoſtorum autem more atque modo in cylindraceas, modo in hexagunas,
aguut, ac minus affabre 1 qui lixivio addunt inque alias forma: cryſtallos transformare ſe.
ſal_ commune I vel marinum -, 8c id quidem in Dantur etiam .Sulla acida compoſita , quae a
ſat magna quantitate; ut etiamnum hiſce ipſe Anonnullis vocantur eſJsmialia, necnon 721m
percepí oculís quoſdam ſalia iſta venditantes rm , quorum confeäio haec eli (Recipe herbam›
Provinciarum Pharmacopceis a qui de hac falſita cujus ſal exoptatur a v. g. Acetoſam I Carduum
te minimè ſentiuntz quae ſalia non alia ſunt, benedióìum , Fumariam . (Sec. necnon quoſdlm
quàm commune , vel marinum , cum in ea Pa fruóìus , ut berberes .ribes . Sec. ex his exprlml*
randa pro lixiviumevaporando utuntur aquis tur ſuccus . ut forces in fundo ſubſideantper ali
illis m‘vis, quas eiiciunc poſt ſuos uſus ſorbet quot dies reſervetur , vel albo oví, ut ſapri'
Conſeötores, vulgò Sorbettieri , ut ſic pofflnt modum innui , clarifìcetur: poll: hincis ad ter
poflmodum pro viliori pretio ſuum ſal vendere. tiam circiter partem evaporetunloco?ue ffigìd°
cujuſque modi nunc hujuſmodi ſalia fuerint, per aliquot ſeptimanas ad cryllallízandum rfl~
fiatuere tamen nullus dubito -i quin hujuſmodi ponatur . Alíqm ſales eſſentiales poſſunt etiam
{alia , propter particularum acidarum ſc. ſal hoc modo fieri z videlicet recipiatur beth-'e ſica
phuris , Sce- cum alkalicis conjunéiionem ( ete Abſinchii, Cardui benediéìi , &c- quantum Pl"
nim aräiſiìme junéhm coëunt) maximopere de cet I coquatur quantitate ſufficienti aquí! P“
viribus ſuis diminuantur . Nam ſiejuſmodi pra: aliquot horas i poſtea ſimul in vas quoddam Cf'
paratis ſalibus acidum quoddam afl'unditur , fundantur, locoque ſrigído reponantnro ("m c’A‘WL-
"J-_.—
tunc htc non tantopere ( vel plane non )effer herbarum flipitibus ſal adhzerebit ſplendeſcrnsi
veſcunt, quantopere alias,qua: juxca methodum quod ſtudioſe amovendum . Alii ſic param i ſu
ſupradióìam prazparata afl‘oleut z ſunt enim ejuſ munc Proprium vegetabllis ſal, hoccum ſuo
demindolis. quemadmodum alia ſalia enixa , met ſpiritu empyreumatíco permiſe-entidonfl
”nun—”H
ideſt acido—ſalſa. nulla amplius oriatur eſſerveſcentiai de…“ "l'
.Talìa acido-ſhah ſunt , qua* ſapore modà fiallizanr 5 ſed hi ſunt ſales compoſitìqlfflliuns
muriatico pre-edita ſunt a ut Sal marinum. Gem munari-:2.
ma , quae ſunt ſalia nativa. Artificialia autem Salia a quae ex ſuccis acidis fiunt, ut e ſucco
íunt , vçl ex allcali volatili nel fixo. cumaci-` ACEFQÌY o Taglfltindorum aac. habent etiamí mu
me
SEIÎAPPENDlX’. “~ ;61‘
nifeſtum ſapoi’em aeidum. Reliquorum vero na Salis compa/ita ſunt; quae ci diverſis ſimul
tura non ita comparata elle; ſed haec matime vi c'ombuſtis conficiuntur . Multiſarlíe a Mynſic/fla
rium conſortia, ut ſalia enixa. in conſpeflum Medici producuntur ſalium com
Pleraque ſalia volatilia , per ignis torturam poſitorum ſpeciesmt ſal ApopleéìícumzCIOL-diale,
una cum oleo quodam empyreumatico expel dec. At quandoque bonus dormitat Her/term,
luncur , hoc modo conficiuntur . Recipe cornua quod 8c ceſpitante fortuna contingit Myflſicſlmfl
Cervi s Vipera: , Sec. retortae indentur , cui reci Ignoravit namque ejuſmodi ſaliti-Ln miris landi
piens firmiter lutatum adneó'tatur,igneque aper bus pmdicatas vires hand in przetioſa aroma
-to gradatim deflillentur z prodibit primò ſpiri tuma 86 ſimilium compoſitione conſiſtere z qua!
“tus ( qui eſl portío ſalis in phlegmate diſſoluci ) integra quidem oleo › 8c ſale volatili abundanta
dein ſal volatile , 8c oleum empyreumaticum; quzeque aut tota dumtaxat -, ant in liquorem de
quae ſingula, uti artíseſt , ſegregantur . Sal late ſtillata , perbene contra diéìos morbos eorum
sibus recipientis adliaerens , aut ſolum addito demque ſymptomata opitulantur 5 ea ipſa autem
modico ſpirito vini 5 aut ſupra proprios cine haudquaquam a exaóìa rerum combuſtìone , in
{es . vel Cornu cervi uſtum (quae cunéìa oleum qua particular volatilíores , quae adverſas Corpo
H.‘
f“í* abſorbent , de quo ejus Havedo) ex cucurbita; ris aegritudines pollebant , ſugantur 7 quae vero
vel , quod melius eſt 9 ex phíala altiori a tefio ſuperſtites , longe aliam, ac prior erat . ”atua`
capitello, leniſſimo calore ſublimetur; 8c fi pri ram adipiſcuntur a eaſdem vires ſet-vare . Sal
5: ma vice non ſatis candidum fuerit , ſublimetur enim e cineribus, CDJ'l-lſqz vegetabilis confeéìum.
I'rìF
H
i} iterum.ac tertiò ſupra cineres recentes. toto ( ut ajunt) Cçlofflyrotechnia id abunde do
Si placitant ſalia coloris albi , odoriſque pene cente , differt ratioue virium , a ſubjec’lo a om
trantiffima , en modum aliuin ipſa conficiendî: nes partes adhucintegras habent: . Nam cujuſ
Sumatur ſalis cuiuslibet quantum ſufficit e id vis ſalis lixivi vis in hoc prxcipue conſiſtit , ut
'r'. *aqua tepida ſolvatur, quin 8c id a quod extipu— id ſi modo dextere paratum omne acidum-ſibi
'lo adhaeret. bene eluatur , 8c proprio ſpiritu per occurrens inſringat . Et quoníam plerfleque ſan
miſceatur , per chartam emporetícam. aqua ma guinis , 8c humorum ab eo dependentiu m a fluo
deſafiamycolando ab omni oleo ſepareturi 6X C“ tis intermiſiiones ab acido ( ut credunt ) abun
`cui-bita appoſito alembicco (vel 5c è retorta i uſ dante oriantur s acidum itaque , ſi uſu ſalis lixì—
;quequo quarta fiere pars remaneat,deſtilletur-Si vi correé’tum ſuerit 2 humores iterum ſui juris
.quando deſtillatus liquOr omninò oleo o color-eve fiant , necefi'e eſt , ac apti reddantur ad ſecernen..
.rubi-o expers (aliterſi ſoret . deſtillatio ſeme] dum illud, quod ſibi oneri erat, 3c id aut pen
ocque iterum repatenda , uſque dum-limpidum diaphoreſin , aut per diureſin , 8a:. quales ſunt:
evaſerít) tunc huíc ſpiritus vini uncia.- aliquoc ordinaria- ſalium lixivorum facultates . Ad haec»
affundantur , qui impedit o quo minus ſal lique cum. liquet inter nos, quod hujuſmodi ſalia,
-tur 2 dehinc e cucurbita altiori a vel fiola, appo qnd minus de acido participent , eò magia‘ acido,
flto capitello idoneo moderato igne ſublimetut, corpori noſiro inſeſtanti 1 reſiſtant: efficitur his
quo pei-año habebis ſal candidum admodum vo ratiouibus, errore captum fuiſſe MynſicZ/mm,
latile 1 quod vitro bene obcurato aſſervetur . poſteaquam Armamentarium in lUCem editum,
Omnia ſalia e 8c ſpiritus volatiles ox animali compluribus ſalium compoſitorum ſpeciebus
bus elicica, figuntur quodam acido e ac quzunt accumulavit , quorum decantatas aſtris tenusz
in chryſtallos ſaporis acido ſalſi redigi,ſed ab hoc pollicitaſque virtutes diu , diuque in re Medica
acido rurſus liberantur a 8c in volatilES abeunta expcéìabit.
beneficio additionis alkali fixi acidum adſorbenz ‘172 Alius generis ſalia compoſita tradit D.Daa`
(is z poſtmodum ſimul denuò ſublimentur . Le”: . ut ſal Polychreſtum , ex vai-iis alkalicis
Salia volatilìa in proprio ſpiritu, in quo non ſalibus 9 8c aceto deſtillato paratum , perinde
nihil acidi latitat , quod traéìu temporis ſe ma enim hoc eſt , ut quoddam ſal enixum. Vide
nife fiat,ſponte chryſtallizantzſi hçc ſaltem ſuomet Emy-dop. filed.
ſpiritu permixta per aliquot menſes reponantur 17; Aliam Glafl‘erm habet Salis Polyrlìreſti
ſunt verb hujuſmodi ſalia non tam volatilia. compoſitionem . Hoc Gallis enim valde familia`
quemadmodum caetera per ſublimationem faéìa. xe eſt, ut ſpeöìamus ex Authoribus, 8c paratur ex
Methodum e cundls vegetabilibus Salia vola nitro, 8c ſulphute ana mixtis,deflagratis, Sc chi-y'
tilxamzl qu‘oddam eis ſimlle- ſpiritum nempe vo— ſtallizatis . 1d ſal eſt indolis acido-ſalſa: . Reliqua.
latilem urinoſum. eliciendi , elegante: erudit D. hujus generis ſalia ex aliorum ſcriptis petantur.
Fedeli”: i” traffi'de ſalwolat. Planar. 174. Caeterum ordo requirit 9 ut paucis attin
171 .Salſucciflì eſt neque Exa-,neque volatili” gam ſalia volatilia compoſita, quae aliasſalia
ſed media: e tanquam ſal Armoniacum , naturae; alzo/2: /ìcca dicuntur 5 poſſunt autem ea hoc pa
ſublimari equidem poteſt, ſed non tam altè, que ëto fieri : Recipe Macis 7 Garyophillorum i &C
madmodum reliqua e aſcendit 1 nec dotatum eli vel eorum oleorum deſtillatorum q. p. permi
odore urinoſo y nec aëri expoſitum in auras avo ſceantur ſubito cum ſalis armoniaci parte una
lat e nec , quum cum allçali ~quoclam volatili 8c ſemis , flatim cucurbita: immittantur 7 Cui
commiſcentur , efferueſcit : habet praeterea ſapo alembiccus coecus ſuperponatur 9 dehinç leni
rem acidum . Igitur ex his didìis patet e inin igne ſublimen tur- .
fle id ab aliquibus in alltalicorum volatilium 177 E reſiduo potell: elici (ut mos eli) ſal digef
aenese evilesari - - Six-um? ‘1‘194 i!) cryſiailos redigaturz q
A a .a e La:
l'62 P A , R 'S QJJ- R-'T A9

Lapideis Cruf'roſis . ut Corallis s Conchis, nec ,tur ad aufcrendum omnem-vitrioli'amañcan.


'non metallis quibuſdam acero, ſeu alíomenſtruo tem ſaporem,turbulentumq; colorem 5 hoc enim
acido ſolütis. vel ( ſi dicere mavis icorroſisa tum modo ferrum particulas vitrioli cupreas in ſun.
demum ſiccarn informam coagulatisſſalis nomen v(lo pmcipitat, quod ,evidenter demonſtrari licet;
a nonnullis improprio imponitur i ſingula enim praecipitatum nempe alkali quo-:lam igne inten.
conſtanc ex corpore quodam ſolido ſaluto , quod ſo ( 8c fi in non magna quantitate tamen) ve
affilſione alicuius contrarii priecìpitari po rum in cuprum fuudi potell. Supra memorata
tefi- Pelieriotum autem praecipitata poſſunt, ceu ſolutio coletur,& 5.2. chi‘yſtallizetun ſicque adi..
in!” dióìum 5 ope alkali cujuſdam ad prillinam piſceris vitriolum s alteri, quod ex ferro ſpiritu.
formam reduci 5 quod ſane non fieret , ſi vera eſ. que vitrioli paratum , prorſus ſimile, tum colo
ſent ſalia : ſunt ergo hzec Metalloxum viti-lola, de re 9 tum ſapore, tum virtute .
quibus haec panca ne dedigneminl. ì r 8: Ex vitriolo martis .poffunt fieri Adda/e
Vitriolum nil aliud eli, nilì quoddam metal artificiale: z videlicet liujus tantum aquae dal.
lum ab aliquo ſale acido ſolutum 5 inque for ci commllceto . quantum videtur ſu fficiens pro
mam ſiccam 5 85 tranſparentem concretum. ſapore ordinario naturalíum acidularum imi
Nativum erit illud, quod quibuſdam in locis rando , tune hanc aquam in urceos lapideos
e macrocoſmi viſceribus eruitur , ut pofiea de ſulphurato incenſo prius i‘umificatos refer-vato,
nominatur Vitriolum y Dantiſcanum , Gosla vel affimde ſpiritum vitrioli volatilem q.s.
denſe 5 Hu ngaricum , Romanum , Sec. eli enim ;82 Pilulx [Padana: habent pro baſe vittio
terra que-adam vitrioli ſa porem referens, quae e fo lum martis (alii malunt ſolutionem martis aqua
dinis eſſodituri ut 8c ſpecies pyritnm , e quibus forti faflum, 8c inſpiſſatum) cui adduntur mer.
quadantenus uſtìs 5 aërique expOſitls interve curius dulcis a bezoardicum minerale ,8: ſcam
-niente aqua vitriolum elicitur, monium 5 ex quibus commixtis fit maſa pilu.
376 Artificiale hoc modo fieri potefi -. Recipe iurum .
iímatura: Chalybìs uncias duas , ſpiritus vitrio x 8; Sal, Saccbamrfl , ſeu Vitrìolxm .fammi
li unciasſeptem, ſpiritus ſupra limaturam vitro in copia hoc modo conficitur: Rec-ipe plumbum
capaciori immiſſam pedeten tim affundatur ì* in braſteas malleatum , ídque ſpiritus nitri q.s.
`l’pathaque lignea, interdum una -ſimul agicentur, ſolvatur o -huic ſolutioni , vel corroſioniaffun
.- . donec efferveſcere‘ ceſſent , tunc eis affondatur datur acetum deſtillatum, quantum eſtopus 5 ut
—.-" aquw ſontis q. f. in lebete ferreo parurnper cbulñ. dilutum evadat a poli hiuc colentur ,evaporeng
.—- Elizinncolentur, poſtmodumflquoad uſque cruſtula tor, 8c chryſtallizenrur.
‘in ſu perficie appareatpevaporentunk ad ehrylìal. Q_u‘oniam non parva quantitas ſpirito: nitrii
- —-.
lizandum reponantur. , huic ſaccharo ſe aſſociavit 5 totus enim ſpiriti”
.
177 Tali modo ex cupro poteſt fieri Vi-triolumj. affuſus ſe ſub plumbo occulta v-ít : Proprer acri
fi loco ferri cuprum ſumatur . moniam ſpiritus ergo hoc ſaccharum tantopere
178 Alium modum edocet Cral/im in Baſilíca non commendo pro uſu interno panca tamen
bemica: candeſacit vel ferrumwel cuprum5do~ grana poſſunc exhiberi.
nec ſcintilletsdehinc ei admovet ſruſtrulum l'ul 1 84 Sal 5 ſeu Sacdmram Sami-m', quod ace:
phnris 5 tunc metallum ab acido ſulphuris cor— to deſtil-lato conficitur , parandnm eſt ex plum
roſum in vas ſuppoſitum delabitur . Hoc dein bo granulato p vel cerulí'a-non dum moli-ta, 'lì
aqua coquit s colat I 8c_ ſecundum artem in n-e ulla additione alterius ſpiritus corrodentls i
chryl’tallos redigit . quemadmodum contrarium quandoque faciunt
Î: 79 Metalla 5 ab acidís c0rroſa a 8c ſaluta, in 'Pſeudo-Chimici , ut iis non opus fit tanto ace
-vitrio‘la converti ex eli-dis exemplis appare” to diflillatosquod nimis carum illis viderunquin
Idem arguitur vitriolis nativis , quae {i igni ad '8c ut acquirerent elegantiores‘ chryſta‘llos . At
expellendum acidum ſubiiciantu-r , reſtans cor Chemiei hand debent elſe medicamenrornm ve
pus beneficio cuiuspiam alkali z in -metallum nul’tatis {ludioſi , {ëd virìum pot-ius .eli -ratio
priliinum 5 ex quo nempe primordia generis habenda .
duxit s fuudi poteſt . Pro hac operations requi
ritur intenüffimus ignis , [cous incaſſum labo :8; SAL THERIAGALE.
l'abìs .
-Ex-dié’eis exemplis Capere documentum poſ EC. -Acetoſellre , Cardui benedeó’ci ”Ruthe
*ſumus , quod pieraque vítriola maxima ex par Caprariae s ‘5c Scordii ana partes-tres ,Ab
te ecupro, ferroque , in maius , 8c minus 5 in ſyntìi , Centauri minor-is , Hyper-ici, &Origaní
ter ſe mixta ortum ducant 5 Se quod eorum dif ana partes duas, &cù‘ capite mortuo a deffillatio
-ferentia potifiìmum in his pofita 5 *ut viride , 8c me equae Theriacalis, comburantu-r una ſimulik
-ſubdulce, ferreae z ceruleum vero, amarumque, S-A.calcinentur pro dealbatione cinerumz equi
`çupreee'potlus lit indolis .` >bus fit poſtea lixiviutmquod filtretur,ì& ad cati
180 Carterum vitriolum Martiscompendiaria culam uſque evaporetur , reponatur in loco fri
via hoc paóìo poteſt confici, nimirum 'reci-piatut* gido ad chryllallinndunnquod ſal eſiccatum ſer
vicriolum- vlride z ut Anglicum , Sec. patina-2 vabis ad uſum .
terra immittatut 5 eique ſuperfundatur a aquoe Focale-ar , ó* ‘Uſm ,` _
«q.s. ut tabeſcat in hac ſolutione &uſtra‘ſerri be 'Malignis , peſtilentibul’que Febribusomnibus
ne ignita goriçs fatinguantur 5 quotiaorequiri: adverſatur _- Efique profeéto ”medium-minime
con—
**sanñar'i-Enbrx: :56;
'ëofltemriendum' ad ſebtes intermitten tes:ſangui~ AFF-.Med- WM.` cap.4'6. Apud nos; air 5 quia-3
nem 5 8t humores corrigit . ~ Doſe uſque ad ſcro quagenaria5 _ìam a pluribus annis5 menſtruos pa
pulum ſemis pro Adultis . At nos cum Aquila tiebatur aſcarides5quosſubi nimîum verminant) 5
Cogleſti conſociate ſolemus 5 ut in modo extan prompte clyſtere abſyrthite expellit .j Narravjt
tìbos monitionibus 5 pro vermibus enecandis 5 autem mihi5ſe illis non tentari5 nrſi ſeptem pri-_
expellendiſque 5 mis diebus naſcentis Luna: -5 de c-etero quieſce
re 2 . ſed recrudeſcere circa nov ilunia malum 5 8C
Manin: . venturos ſe przſagire5 cum alvus ſtipari incipit
bflt: haec ille . Similes caſus Neapoli plurimós_
. Per Malignitatem ( inquit Ettmullertlr ) nil vidimus 5 Se curavimus. .
-aliud concipere poſſumus5 quàm ſummam acri— Fiant 5 lnquit Ettmullerur in Schrodemm
moniam ,etiam in minimis inter-dum efficaci[ cap. 8;. ſuppoſitoria ex larido non ſalito 5 vel
áìmam 5 nervoſis partibus ſenſiliſiîmam 5 8c ex caſeo veteri 5 contra aſcarides in inteſtino re
magnam praeternaturalem impreflìonem 5 hu é’to 5 qui ipſis adhzerent 5 8c ſic extraó'to ſuppoz
m0ribus verb in ſingulari textura ſua mutatio fltorio 5 ſimul excrahunturöc ipſi .
nem putredinalem inſerentem . . Sequamur monitum praó’ticum con/i'll"; 135
linda menemus malignitati tàm agili, Gt ſera: .Mercurialir ad conſumendam omnem vermi.
indolis( ut in Varioli55 Morbillis5 &c. Febribus num materiam 5 deiendamque . in intefiinis
quibuſcumque maligna proſapiae infiammato propagationem eorum 5 necnon prrecavendum,
toriìs ) minimè tuuc Alexipharmaca 5 quae ſan ne malum redeat 5 propinando ſingula quoque
guinem in fervores 5 8t ſpiritus in furores adige hebdomada hoc Specificam, doſe. ut ſupra 5 loco
re poſſrintspſOPinare5 ne pro venenis omninò ha aloës ſcrupulí unius Authoris .
,benda (int. Ex hac narratione concludo hujuſmodi eradí
Sal Prunella: quoque 5 8t omnia nitrata diöiis cans Specificum ſingulis noviluniispropinacum,
Febribus cum Diarrhamvel Vomitu conjunéìis &,- poſt aliquot menſes elapſos repetitum 5 pre..
hand pradicatur adminiſtrare 5 quia morbum babiliter hos interempturuxm exterminaturum5
;valde augent 5 3c argros tales ad excretiones alvi 8t funditus deleturum eſſe .
proclives reddunt . Omnes pulveres ex Mercurio5vel Antimonio,
ñ: 86 E partibus Theriacalis ſalis duobus58c una confeé’ti nunquam pra-parent… 5 8t adminlltrcn
Mercurii dulcificati conficiturSpeci/ícum A”. tur inſtrumentis metallicis 5 necnon in liquori
:be/mintbicum optimum ad Aſcarides educen bus exhibendl ſunt5 partim quoniam iis utenſi
dos5przeter febres expellendasmt diximusz Tere libus denuò acquirunt 5 8c potenter priſtinam
ces verb vermes 5 dum valentes ii ſunt 5 8c vi malignitatem 5 unde pro ſalute mortem inſe.
widi 5 Sc reptiles 5 dumque in tenuia inteſtina 5 runt; partim etiam quoniam ad ſundurn pro.
8c ventriculum conſCendere proclives ſunt5tunc pria gravitare decí-dunt 5 8t partim quia ſacilli
hoc ſpeciñcum propinare maxime opportununn me plicis ventriculi 5 vel in gutture hzerere ſ0
8: efficax erit 5 ut ne ipſi ſuperiora verſus repe lent 5 unde poſtea noxiae ſalivationes 5 vel con-’
re 5 8t tragaedias ibi patrare poffint 5 dum hujus tinui vomeudi conatus 5 vel dejcfllo alvi oriun
ſpecifici uſu valde languidi redduntur5 Sc ad in tur . At ſub Forma ſolida reclulì ſacilius deglu
feriora depluere coguntur, 8c neCantur. tiuntur5 ut conkéiionibus Diambrae5 Dialkeró_
Aſcarides ſunt quidem gens puſilla 5 ſed ex mes 5 Diaſcordii 5 Ste. 8t poſtea (mediante ven
pugnatu difficillima 5 namque licet omnes ad triculi Fermento) imminuuntur 5 8t ita opera-5
,‘unam5alteramve iſtius propinarionem extermi— tiones ipſorum noxiae prxcaventur .
narentur 2 nova tamen 5 8c numeroſa proles ab Inſantibus dentur grana rx. adultis xv. mad
ovulis in reé’to 5 ſeu alio inteſtino depoſitis, mox ne 5 aut veſperi'per tres vices ad vermes è lati
naſcetur . Ideoque non tanti erit parentes ſolos bulis ſuis deturbandos 5 8c enecandos . At po
Proſcripſiſſe5 nili inſuper 5 5c natos 5 8: ſemi ſtea ad pra-cautionem ante Noviluniumwel pie;
na etiam ipſa 5 radicitus extirpentur 5 eiician nilunium pro totaliter eorum ſemen e corpore_
turque . Hocque optime fiet 5 [i poſtquamaſca penitus exterminando .
ridesjam diſparuerunt 5 non ſtatim a remediis
deſiſtamus 5 ſed quartis diebus per aliquot vi 187 SAL TARTARI VOLATlLE. ._-_

ces 5 ac deinde ſemel in Hebdomada hoc ſpecifi


cum repetamus . Quod nemo Authorum haóìe REC.Salis Tartari purificati uncias quatuor:
nus notavit . At haec mea ſcribendo 5 inter Au Alkool Vini uncias ot‘lo *5 deſtilla ex are
thores evolvendos 5 ſequentia inſperatò reperl 5 na ter cohobando 5 8c adhzereſcet ſal lateribus
_quae haud minime hic inſerenda exiſtimavi. alembicclaquod collige5 8c ſervatur ad uſum.
Aocieſcwq; utebatur quidam patiens Phar Faculmr 5 É‘ ‘Uſai .
maca purgaute. vermes egerebatò miſto ſemper Spiritus labeſcenres, aut proſtratos exuſcitat.
glutine pituitoſo variis ſeminibunqux piſcium Sanguinem grumeſcentem diſſolvit 5 lenteſceng
minorum ocu10s reſerebant : ex quibus quoti temve incidinſtagnantem removet5ſceculentum
die hand dubie germinarenturfreitagiar Amor. depurat 5 malignitati reſiſtit 5 8c urinam ciet 5
C/Ìymic.cap.z7. mucum 5 Sc arenulas expurgat 5 Renes 5 ac llree
id minime filentio prtetereundum judico 5 teres aperir 5 detergit, conſurtac 5 8c ad munera
quod habemus a Barrigln'o apud Bai-:larghezza ſua _deſungenda impellir 5 8c flimulat . Dofie
Aaa a a cgris
_f.’…
’m Panella-.arm A.
:eg-ris propinanda eric a‘ {cropulo ſemi; uſque ad ralibus mixtis in forma '816M- ſeul—tuoi
zur-.uug bÌPÌVÎÎ adlilxitu-m.. . - . . .

18,8 SPECIES DI AJOVIS 190 SPECIFICI-IM 9 flä-MAGJSTERIUM


_Ex Mya/ici”. Marti: . Aperiritmm, ein/Hem Myflſicbt.
, i
RECJC'culae , 8c radicis Bryonia: ana unciam EC. Succi Oxalidis expreſiì ì 86 deputati
‘ ſemis: Salis `lovis Anglici o Matris perla libras tres: Se affunde Tamarindorum op.
r'umìi 8t Corallorum rubrorum ana drachmas timorum uncias odo . Confricentur manibus,
duas . Radicis dia-ami albi , 8c Peonia: ana-dra vel pixiilo ligneo in patina terreamon ſta—mnea,
climani umani: Succini albi preparati v Croci ut fiant in modum pulmenti . Poſtea exemptis
orientali: a Viſci Querciui 1 3c Antophylli ana nucleis , & Ãíprtibus coq uantur parum , ac cla.
dracbmarn unam Î Caſtorei veri ſcropulum rificentur cum albuminibus ovorum duorum .
u’numſi M. X F. omnium pulvis ſubtiliſiìmus. Deinde colentur per ianeum pannum 9- clarifi
ad uſus ſilos-ſervandus . catum indoturcucurbita vitrea,cui addelimarm
-ç Facultar z ò* Dſm . , rae Chalybis a ſordibus bene purgata:: uncias tres,
Îri vehementìflìma -› 86 deſperatiffima* ſoffo diga-ancor- i-u arena loco-calido tribusdiebusr
.n.
ó
Catìone 9 ac ſtrangulatíone uteri medicamentum &- noé’tibusñ . Cucurbitar ſuperponatur alembic
eſt bene'diéìum , Se tanquamdonum Mulíer-iburs cus coxcus ›~ ut ſemperagitari poſiìt cumſpa
a‘ Deo cciitus‘demiſſum : Non enim ſine admin tula` lignea-Poi} digeſtionem color-ur per cattham
rationeii‘unc atrociffimum affeéì-um tollit . Pro .in patiuam vitreamw vel veri-cam , 8c inſpiſſe.
quo divino auxilio ſit Nomen Domini benedic eur Per arenam ad coniiſteutiam extraóìi liqui.
C’cum . D'oſis a‘ ſcropulo uno ad- drachmam ſe di:3c habebis magiſterium Martis aperitivum.Re~
mis-,~t‘ribus, aut‘ quatuor auroris continuis, vel manen-tia Chaiybis in ſubtiliíììmum pulverem
tempore neceflitatis in aqua hyſterica noiira , converſa exſiccet‘ursöc ad uſum ſervetur. Etha
'*`"F-
54—'
'
’Idea‘ Authoris, vel a-liis vehiculis appropriatis, be bis Cbalybrm cum aceto Tamarindorum pra
.. para-tum-pro Vino Chaly—beato,cujus deſcriptio
.
-. .— :39‘ SPECPES DIASUÎLPHLLRIS nem, 8c uſum quaere in titulo proprio .
_
‘ Ejz-ſdem .Ab-”fiaba 7 Faculta: , (è- ‘Dſu: .
Virtutem habet ſingu-larem aperiendi , difî
` EC. Laäis . 8c Florum Sulphuris ana una* ſolvendi , 8c exſiccandi ; qnuo nomine non ſo
cíam unamda‘ ſemis 2 Glycyrrhizm pur-ga. lum prieſtaudi cum fruóìu › &emolumenro in
ta! , Cardamomi- minoris ,~ Terr-e ſigillata! ana Hepatis , Lienis , Se vena-rum meſeraicarum ob
dra’ch‘mas rex : Seminum ll'rtìcxe "Cydoníorum, ſtruéìionibus inveteratisz ſed- etiam ad tumores
Cinnamomi acuti 7 'Zingiberis albi, Nucis mo. dui-os, ſcbirrhoſos reſolvendos, ac conſumendos,
ſchata'e', Croci orientalis 9 PiperisÎ longì,~ 8t Macis ad eſiccanda etiam , 8c roboraudaloca ſuperfluis
ana d'rachrnas tres: Tr'agacan-thi albi , radicis humîditatibus gravata,ac debilritata feliciter or
Ireos‘ Fiorentiz-Florum Papa-verum erraticorum, dinatur . Prarterea ſingularem habet proprieta
Mafi‘ichis‘eleáìw a 8c Cremori-s Tartari ana dra tem attenuandi 1 ſolvendi 7 8c pmpa’randi
chmam unam a 8c ſemi: . Miſce › 6c F-P. cui ad— atx-am bilem: Ideoque experimentum eſt in cu
de Ole’owm eſſen’tiaiium Hyſſopisîoenicuiiöal. ratione Meianchoiixedéìeritiae nigi-:uAartante’
via: a Aniſorum , 8c Chamomilla: Romanae ana aliorumque aſſeéìuunmx ſuperfluitate , obflruz
ſcropulum unum, 8c ad uſum reponatur . &ione , putrcl’adione , ſimili—buſque humiditaa
Faculmr , ó- ‘Uſur . tióbus ſubortorum . Aperit etiam modo finge-la
'rum d‘iuturnae , difficuitati ſpiritusuîc Aſth-Ù ri obſiruflas matricis venas , Se impedita hic
mari cronico ſuccurrunt . Humores in Fedora men-{true provocat , ac promovet .` Experimen
diverſos , 8: craſſos incidunt › Sc extenuant a tum quoque cſi in ſebre alba ,, five morbo vir
I’mſervant , 8c curant abſque omni alia medi gineo o Cacbexia › Tumoribus corporum s 86
cina Phthyſin . Ariduram , Pieuritidem omneſñ principiis Hydropis. Par-tes item genitalesin viq
que putreſaé’tiones , 8:: Apoiiemata , 8c in affe~ ris, 6c mulieríbus ſu perfluis humiditatibus tela*:
flibus xatas , 8c debilitatas corroborat . Denique uti
&uramthoracir miranda prmſtant
ſemper ſirìſarciunt , neriſque
. Conſumunt, ja
8( eſic
liffimum etiam efl tam contra Gonorrhcam in
Cant fluxus capitis, ö( pravos humores in corpo veteratam , quàm diuturnum uteri floxum al
re exìfientes, e quibus Podagra,Gonagra,& Chy bum , 8t ſmtcntem . Magiſterium porrà hoc li
ragraa iſcias, 8t Artbritici dolores exiſiere ſolent. quidum a ſi vino Rhenano miſceatur* iuxtz
Prophilaé’cicon eſt in EpilepſiazApoplexiazLepra, quantitate, atro illu‘d colore tingît: ſi vero per
Lue Venera , Convuifione nervorum , Colica, chartam vinum filtretur, fit rurſus clarum-ä'ö
Hydrope a Sec. Doſis a ſcropulo uno ad dra dilucidum nec minus tamen vi martiali ſortcm
ehmam unam mane, 8c veſperi in vehiculo con retinet guſtum , eſtque vìrtutis , 8c efficacia: pa
venieuti . ln Hydrope autem cum ana ſpecifici, rilis , atque adeo in omnibus iiiisaffeéîibus,
ſeu magiſterii Croci Martis aperitivi , corpore ubi aqua: ſpadanze z RCÎdl-liX’ ſer-rea: , vel alia: ſi
Prius evacuato , neminem fallunt . ln affeéìi. miles mineram martis continentes aquue naru
bus thoracis utimur in forma Trageae , addice rales a Medicis praéiìcis ſomme laudantur a
Saccharo candito albo , vel cum ſyrupis pefloz agrotantibus propinari poteſt . Ubi enim primo
cor
8‘141 E A P‘P PLN D 13X… “_‘ 16,45\
corpi” për-apProprîátum purgans decenter eva Mon-?Mim r L e"
cuatum,vena etiam aliqumſi opus exit aci-aperti!, --h‘ `. " "‘"." c -I
eum deind‘e- per aliquot-dies devino illo mattia-p Smartuwocebula .imPla armîcíaÎſignîfisatua
lipluſculum para-tum s 8t bona lìmul diaetazobñ ſubliantia cenuin- alíeuiusſalis‘fl; veli glaciale-ñ
ſervataſueritábi rum vademsomnín-o effeötaflq‘uffi tia, conſors.- . vi igniszex-_ñqpodammorporeeliciça”
ab illis e terra promanantibus ‘Minig- pneí’cari, Spiritua pOKuntzdividì-z .in. lìmPliç-es” When-vi
unquam polline t :equ‘e operator». Doſisanagi ſifi… ’i’ , .. , A . -_ _1' ,.z ;J
ſterii— hujus aperitivi ad’imídia- ad' tetam dra 'Simfllìffl'voffl -› quiabſqueadfláxíoneequiuſ a
chmam , plus minuſve in vehiculis appropria piam peregriniconficiuntur :~ him: autem cone,
tis , vel cum eleéìuariis , conſervís 2 WWF“… o fici polſuntè tribus. ita dìdìs regni; . Vegeta-zz
rotulis , aliiſque medicamentorum ſpeciebus Miſc-‘Minerali, 8c Annual] . , _ . ,
pro Medici arbitratu comm-iſcetur . Doſis ve Vegetaàilia pnebent beneficio fermentationie
:ovini martialis eli ab unciisduabus ad‘: tres P‘FÌ ſpiritum plerumq; acido-ſalinumz volatilem,in,~,
ſe ,r vel cum aliis mixtis Liquoribus -_ hai; Au: cenſioni apoum - Hoc pdf-io çonficitur. reciqu
thorPag-.zo. eudo nempe abſynthii ,.liliorum convalliumffi,
Meliſſ-e, ſrluéìuum , aac_- cuiuSLibet- quantum
'19!, SPECIFICUM a ſe” TRADE-’L plaeet s contuſo , aut conſciſſo affundatutxſuf-z
Umani: . ficieos aqua tepídae quantitas 5 cum bis. commit,
ſceatm- inſuper fermenti- vel flotumfleteuifipgq..
› EC. Clnnabaris nativi unciamſaais z Co 3.1km tandiu in loco cnlido s done:: Ruſh-_quer
rallorum rubrorum a. 8c- marguitarum damſupetnatet, ac infuſio appareaç ÌÌHI‘PÌdfiî
pneparatarum ana ſcropulos d-uoscCroci orienta* farmentationis peraóìze hoclìgnum eſt . Pep_ veſ.
É! lis ſcropuium u-num: ſoli-0mm auri ”umer- xv.` ſicam dehiuc dellilleatur , uſque dum, ujl ſpitifl
omnia terantur ſubtilíflimè ſupra- marmo: › QC tuOſÎ pwd-:ae I ſpiritus egreſſus denuu deſtille.
é? miſceantnt, quod LA*- ſervetur ad uſum:. tunut l'ubtilior evadah illa methcdopcſſunt ex
Lr ’La
Facultar , (9;‘ Uſa: . pleriſque vegecabilibus ſpiritus. arclentes eliçi .
*á Sanguinem diaphotefil ſua fioridum . Vivi”. Saccharum. l Mel 1 Flores Cereviſiae 9 &c- ſer
dumque :eddie . Ac cerebrum refocillat a 8t fit mentationem etiam adjuvant i, necnon haec ipſa.
mat‘ a eiuſq—ue tonum fluccidum 1. BC cqanivon axiliante fermentacione in ſpiritus ardentes cou
tem roborae z Spiritus anirmles depurat s,- 36 fia vettuntur 1 quia autem ſerlnentationem alio
,gitaeoſque copula haterogenea onu ſtosfli. se inſita* mm vcgetabilium tard’ius ſet-us fermentantium.__
toa per ſudores deſmcatz atque imbecilli-es a 8; fac-incanta ergo polſunt iis addì. . '
natantes reficit . lleimur ergo auſpicato ad Ver- [/egetdöilia quoque-e Morta dellillantutzviq
tiginem , Stotomiam i Epilepliam . CoanLlìo-fl delicet abſque cujuſcumque liquori; additione o
nes . Doſe a ſcropulo ſemis ad unum. Je in aqua hinc prodit ſpiritus empyreumaticus acrirrmnia
liliorum convallium pmpinaeum .` quad-am refertus , una cum oleo fostido i ſimili@
cel‘ , utque ſupra de oleis deſtillandis diximus ,
.'192 SPIRITLIS ANTlP-ARALlTlCUS; deliillantur lignum Quajacuma Tartarus, zac.
Mneralía. quae ſpiritum vn-lgaritor fundunt
EC.Baccarum Laurifluniperi, Cafiorei ve. acidumiqui 8c ſal appellatur fluidum, deſtillan
ri . Ge Euphorbii ana drachmasduas , 86 tur vel ſola › vel additione . Htec , quae terreis ,
ſemi: : herbee Paridis , radicum Primulae ver-is a ſolidiſque particulis prxedita , ut Alumen ,j Vi
8c Angelica-.- ana unciam ſemis: Salvia-Fioroni trio lum s &c- per ſe deflillari quxunt z, ubi pri,
Camomilla, &Lavendulae ana pugillum unum: m0 phlegma , poſthinc ſubſequltuxſpiritus aci."
Caryophillorum , 8c Macis ana drachmas tres : dus . llla autem 1 quze pan-Cis_ ſolidi; , pluri
Maſtices , Myrrhae. Seyracis liquida* ana unciam bus verb fluidis dotata particulis g quae 8c igue
ſemis : Gummorum- Hederas , 8c Galbani ana cummill'a , compac’ìnn in malſam con ſluunc ,
drachmas tres: contuſa , &- pulverizata inſun ac nullam hinc letìuutur exbalationem ; 8c ,
de in ſpiritu vini optimi libras quatuor a ſtent quod conſe‘iuens eſt 1. nullum quoque. ſpiriturn
in digeſtione per triciuumzeleinde deflilla ex arez fundunt r ut Nitrum z Sal commune ,, Zec. H1_
na ad ſiccitatern uſque , 8c ſerva ad uſum . ſce inquam neceſſarib oportet corpus quoddam
Favalli”. Ò‘ Uſl” . terreis, vel rigidis particulis dotatum s addere ,
Prazmiffis unìverſalibus , nuca , 8c nervorum eorum ſuſionem ſaltim ptohibens., ut Alumen.
origo o ac membra parallticaz 8c arida inungan bene uſtum, Bolum commune… , &cc- cujus ple
turhoc ſpirit” 1 aC ſortiter ſriCentur , 86 mem xumque triplum iis addì debet; bene invicem
bris affeéìis lintea modefaéìa ſuperponantursvſh mixta poll-ea è retorta, cui annexum excipulum
latilitate namque ſua, 8c ſpirituoſitate penetrat ſatis capax ſito ex igne aperto deflillentur .
calefacit . nervorum obſtruá‘riones reſerat z ſco Ex met'allis ſoli: non Foreſt ullus. ſpiritus elí
rias acerbas , Se auſteras incidit s 8c reſolvitz net."— ci z ſed lì in vitriola ope menſtrui alicuius reda
vos roborat . ac membra laxa. flaccida 1 86 emor é’ta, ſundunta tunc itetum tleſtillando liquorem,
tua ad vitam revocantur a öc deobſtruóìis ner quo ad ſolvenda metalla uſi ſumus. in quo non
vorum tubulis ſpiritus libere pervagantur a ü! nunquam quardam metalli partes iatent , quas
ſenſus, ac mocus iuterceptus redit . menſtruu m ſcilicet ſecum abduxit -. Poffunt au.
tem hujuſmodi ab eo ſecemi 7 autpraeCipìtatìoe
ne, aut aqua: affuſione . 19; Li
‘566 P 1-11*er u ‘A _R‘ "r-ì A.
E9; Liber-”im ina'gni fecit ſpiritum ſeriuen 195- Extant , Se alii Clyfi'uë z‘ nembe babi;
”In ~ Recipe Jovis filſip Mercurii vivi calefa cum . qui confieiuntur ex ſimplícium ſuch:
di ana ‘uncias quatuor , miſceantut , 8c fiat depuratis , 8c cum ſacchari albi oäava parte
ſecundum ‘urtem amalgama , quod primò ace clarificatis per 2. a.deco&ionem ad mellis ſpiílì.
to , poſiea aqua fervente lavandum 5 exſiccato :udinem redaéìi . lit habentur Clyíi‘us Betoni.
addantu” Se commiſceantur ſalis alkali libro: eee- Haederis tcrrefiris, Acrimonice, 8t ſimiles.
due › debinc per retortam deſhllentur s prodi 195 Wdam Antimonii a Nitri , Sulphurís
bit liquor quidam , quem magnis laudibus ex ana parte; anaticas recipiunt I pro Clyſſo Anti.
tollit Author ad febres quaſcunque intermitten monii prrrparando (Gian-bem: verò oéìavamcir.
tes, anhelationem,&c.ſolvendas . Ejus gu ttulam citer ſulphuris pattern ſumere prateipit) has ſpe
unam aquaecujuſvis deſtillatw aſſuſam ſedimen cies ſubtiliter pulverant, retortae rabularae can.
,to rejeé’co , agro propinat . defaóìzt , intervallis iniiciunt ; materice ſtilicet
194. Sic , & Oſiaflder Praeſul Murbacenſis ha unciam ſemis circiter in foramen retortze ſupe
bet ſpiritum , ut putat Solis , quem ita confi rius ingerunt, poſtea foramen ſtatim operculo
cit : Amalgamat enim tantiſper Aurum cum obturant a tunc ſpiritus forma nebule in chi.
Mercurio vivo , 8c denuò hunc ab illo auxilian pulum ſuppoſitum , in quo prius aliquot uncia
:e deſtillatione repellit , quem poſtea illi iterum aquae fontana: infuſae ſint} prodeunt: ſignum
commiſcet , donec Aurum amplius Mercurium autem deflagrationìs finita: ea , quum ceſſant
aſſumere recuſet 5 poſthinc huic Aurí pulveri eſ nebula: predire : tum iterum materiei cochlear
_-—_-—*~._—,t._em.
fundit . Tum Aux-um rurſus cum Mercurio mi unum retortat iniiclunt, ſicque repetunt , donec
,
ſcet: ſicut antea faéìum . Pulveri Auri ſic pree omne immiſſum ſit .
. Parato acetum vini affundit a ac ita ad extrahen- ' 197 E reliduo addìta dupla a triplave portionc
. dum -, 8: amalgamandum Aurum curam inſu Nitri , him: bene ſimul permixtis , crucibulo
mit , donec omne Aurum ab aceto lolutum ſit . candenti alternati… ingeſiis , 8c deflagratis, at
.—
Poll hztc omnes extradiones commiſcet , 8( eva que aqua dulcatis fit Antimunium Diapborrxi
. .,. _ ?orando humidum in chryſtallos redigit ; quos eur/nur pluries notavimus.
dein ex retorta lutata , cui magnum excipulum 198 Reſiduum Clyſiì ſi modico ſale Tartari
annexum deſtillat in ſpiritum (ut ait) potentiſ f‘uflditur , vertitur in Regulumſimplicem .
_
ſimus permagnorum virium . Author opinione 199 Ex Scoriis aqua cedas praecipitatur acido
__,
non ſolum , ſed ad veritatem ſibi perſuadeta-Au quopiam Sulphur auratum Antimonii , quod
:um fuiſſe penitus in ſpiritum redaóìum,ego au deinde ſedulò dulcetur .
tem valde dubito,quin ſuerit quaedam pars Auri zoo' Eodem modo, velut jamiam dióiumacon
ficiturv aqua Tartarea , ex Antimonii nempn
in retorta reſtans 2 necnon quod talis ſpiritus ſit
xeducendus in Aurum . Nitri , 8c Tartari crudi ana partibus aequalibusi
Animalia quoque in officinis proſtant , e quió' nc ”um- ao; . ,
bus elicitur ſpiritus alkalicus volatiliſiìmus z ex aor In fine condefiat reto‘tta a ut materia ex
fingulis ferme unls modis deſtillatur , videlicet: parte fluant , tum ſeparatur regulus , retorte
Recipe Viperas , Cornua o Llngulas , Oſſa, San ſundo ſu bſidens , qui a ſcoriis ſeparandUS .
guinem a dec. impleatur retorta quopiam ex his 202 Qi} parare exoptant Regulum Antimo
diéìis , 8c ex arena , vel ex igne aperto deſtillen nii , hi debent prius de materia ſua propellm
tur . ita Spiritus emergit penetrantiffimus 5 qui ſumum, qui in vas aliquod ſuſceptus , tranſver
ab oleo , ſaleque , adjunáo ſecundum artem ſe tit ſe in clyſſum 3 poſt reſiduum ulterius cruci
parandus, 8t ſemel quoque reaificandus, ut eva bulo immittendum , igneque forti Eundendum.
dat limpidus . inque conum fuſorium,utpag.ç22. col-M!“ ſ
Spirit”: compoſiti è anunruum claſſe ſevo illitum, infundendum .
ſunt , ſi ſpecies varia: . ſalina-ſulphureis parti zo; lina eademque ferme methodus eli confi
culis volatilibus referee , craſsè iociduntur 1 ac cien di Spirítflm Carmine-‘mm de m'è” . Vi
eis ſpiritus vini, ſive alius quiſpiam ſpiritus ar delicet . Recípe Tai-tati, 8: Nitri pulveratiana
dens affunditur, ſimulque deſtiliatur, ſecundum ticas partes, haec, ut ſupra dixi , in retortam ta
artis hujus leges . Sic proſtant ſpirituscarmina. bulatam ingeranturaſumus excipiatur recipien
civus, Matricalis . Meliſſz( de quo paulo infra) te magno , in quo Prius aliquot unciae ſpiritus
Bce. Bandoque etiam ex variis ſpeciebus ope vini fuerint infuſzez Peraaa accenſione ſpiri
fermentationis ( ut ſupra monuimus) elicitur‘ tum oportet reé’cificare . Reſiduum autem, in re
ſpiritus . torta remanens , aqua ſolvatur I Se Coaguletura
Spirit”: compoſiti è M…zum… genere ſun: eſt enim ejuſdem virtntis , velut ſal tartarior—
’Aqua Regis a Stimmea o Sulphurea ſub nomine dinario modo confeflum . Sed ſatis extra olcas
CLYssus venientes cujus baſis Antimonium , in viam redeundum eſt , 8c progredieudum ad»
necnon alia ſulphurea mineralia ſunt. ſpiritus compoſitos è Mineralibus.
Clyſſus enim nomen aliqni latiùs ſumunt,per~ 304 Spiritus autem acidi miteſcunt,ſiiis Il*
que id intelligunt quoque ſalía vegetabilium , kool vinii , additur. atque cum eo bene permi
ope admixtionis terrze , igne in ſpiritum aci ſcentur , vel quod melius , ſi una per retortam
dum , de quo vide Libri-Dim:. Tenzdiam , 5c aliquoties deſtillentur , ſic ſun: in uſu ſpirito:
alias, ut Clvſizzm Vitriolì , de quo Iſide monica Nitri, Salis» &c- dulces fatîii .
WWE .Nm-ri client-?Elis ñ. .29x. *FP-'riga ‘I/Îbquìçg: Micbaë'lirlnon e!
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3 zu 'APPENDIX- "$67
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-rx1.:- eontemñendi uſus Z ls na'mqne ſic eonfieitur: rantíomm ana drachmam un‘am : conciſis, Se
Recipe viridxs Mis uncias quatuorzcummi Am, crafl'e contu ſis affunde ſpirlcus vini rmlvacici
moniaci uncias duas: Sulphuris citt-iui unciam libra; tres a 6c ſemis 5 digerantur per biduum in
unam › Sc ſemis; polverata induntur retortae , 8c Balneo marino . hinc ad ſiccitatem deſtillentur.
' ex arena 2.3. moderata igne deſtilla. - Widquid aſcenderit I magmati iterum aſſumi”
206 Spirit”: aperíemem Penati inci-tem ad tur 1 Perlbiduum maeerentur . Mox tres partes
-flr morbos debellandum çredas 9 ſi eum juxta ta: quarta? deſtillentun 8c ſervetur ad uſus .
1r dioſam conſeëìionem Schroder!" paraverisaphleg~ Faculm: , (9- Uſm. .
;i ma nempe aciduſculum es adepturus . Melioris Apoplexiie , Epilepſite, 8c Memoria imbecilli
vircucis . 8c citioris operationis habetur ille. taci I Vertigini , multiſqua aliis cerebri morbìs
quem reſormavic'Widelim- qui conficitur ex ſomme preti-:ſl . Caput e 8c ventriculum robo
pattib’us tribus Vítriolicalcinati ad albedinem randa , ſpiritus animales reſtaurando , illufiran—
8c tartari crudi parte una invicem mixtis , do , ſanguinem craſſum ſubtiliſando , ac diſſol
8c ex igne aperto per retortam deſtillatis . Hic vendo , vitioſos vapores per ſanguinis circulum 1
ſpiritus Poteli reftificari 1 ut magie limpidius aut per nervorum communicationem ſu rſum.
evadat. ſcandentes , ibique inſeſtantes reprimendo z a
:07 Reſiduo in aqua ſoluto affimde tantum .depravatam illam albicantem ſubliantiam z qua
ſaltare-ari reſolutum . quouſqne liquor limpi cerebrum a 8c ipſius nervi írtorantur, öc made—
dius eveniat, 8c omne metallumin vitriolo lati ,ſcuntsad varia vitae mu nera obeunda,tum neceſ
tans in fundo ſe praecipitaverit, 8c ſic liquor fue. ſaria , corrigendo z Sc demulgendo potens eſt .
xit muriatici ſaporis : qui coletur, ac chryſtalli Doſe -ſumatur uſque ad drachmam unam pro
aetun 8c ita habebis Tartarum vicriolacummrdi qualubet vice.
nariò quifit a ſale Tartari , 8c ſpiritu Vitrioli
ana q- s- invicem ſaturacis… z 8c chryſtallizztis* 210 SPIR ITUS ME L18812».
prorſus ſimilem . Officina Pbarmacexm'cx DAZ/balceatorm'
. Spirit”: verb compoſiti ex ANIMALLUM regno Girmcliſamm .
extant etiam nonnulli , ut Spiritus , ſeu liquor
Corno Cervi Succinati , 85 alii . ~ acum] vini libras oc’ìo: Meliſſa: recentis
'808 ls enim fit vele ſale Succini , cui tot ſpi aſſabre manibus contuſée manipolos duo
ritus Cornu cervi :edificati affunditur , uſque decim 5 at per decem , Sc quinque dies macera
non afferveſcant amplius, dehinc e retorta arena: rioportet in vaſe aliquo idoneo . cooper-to uſque
impoſita ad ſiccitatem propellitur z Vel etiam. dum colacura perficiatur. Cui exprefiìoní im
fit ſpiritui reéìificatiſſtmo *Corno Cervi tantum mergantUt Cinnamomi acuti p Caryophillorum
oleo ſuccini albi affundendo , quantum poteſt ei ſeleóìorum . ac Nucis myriſticx anatica uncia :
çitraliquoris perturbationem immiſceri , poll: corticum excimorum Limonis citrati Amalphi
haec ad futurum uſum recondatur taniſemilibra: miſceantur omnia , & cum ali
Satis eſt , ſi ſal cum ſpirito probe ſuerit per .quota aqua: cordialis parte , nempe libra una a
mixtum. 8c aliquis tali mixtura ucatur: qulppe per vitrum deſtilletur , Sc ad uſus retinetur
in dic’larum rerum deſtillatione utraque ſalia , exequcndos ſuos .
qunniam fixam-quodammodo ſortita ſunt qua— Feel/Ita: , E’F‘ ‘ZI/‘11:.
]ieatem o maxima ex parte . in ſundoretorta: Probatíflîmus z ac prreſtantillìmus exflat hic
”manent . ſpiritus › vel Aqua Meliſſa: ad capitis debilita
` .Quantum ad uſum Medicum attinet , ſcias; tem , dolorem, hebetudinem, morbos ſrigidos,
yelim-.utroſque liquores,ſeu,qualitate-ſeu virtu pítuitoſos . Ge catarrhoſos roborandum 7 ſedan
;e inter ſediverſos elſe . Etenimin priori exem— dum . atque expellendum ’. Sanguinem pituito
pio alkali volatile ab acido ſalis ſuccini inver ſa colluvie inquinatum attenuat a materiamque
.x5
citur, ac figicur quadanoenus : in pofleriori au. deſaecatam cerebro ſuppeditandam praeparat :
;em habes ipſum alkali, ,quod additione olei, ſuc Specificè conducit adverſus Epilepſiam, Carum,
V‘
\'\
U
çini dcſtillati , magis aéìuoſum ‘er/eni:: atque Catalepſin,ac Scotomiam, caeteroſqzhujus farina:
adeo major-em humorum -humaui corporis com morbosmecnon contra ſoporoſos affeäusaſpiritus
motionemflfficiet . ñflimulando eXOptatiííìmum eſt remedium. A
.Leipothymia revificat, Syncopen exanimata ſpi—
:209 SPIRITUS CARMINATlVlIS ›,-rituu m elaſticitatem vindicatzPituitam craſſarm
u —-`_ Sylvia’. tenacem in viſceribus o pulmonibus I vel habi
tu corporis deliteſcentem 1 varias obſtruäiones,
EC. Radicum ,Angelica drachmam unam z 8c diateſin mdematoſam 9 catarrhoſarn , phthiſi
.Imperatoriae , Galangae ana drachmam cam e apopleéìicamque inducentem poteutur
unam , 8c ſemis -. Foliorum :Otis-marini, majo .ſugar , repellit , eliminat . Ad ſpiritus reficien
ranae, ruthae hortenſis z Baſilici a 8t ſummi .dos 1 vireſque reſulciendas ſpecialiter praevalet .
tatnm Centauri minoris ana manipulum ſemis: Tam maximae Cardiacae ſacultatis Aqua iſta Me
Baccarum lauridrachmas tres: Seminum ange *liſſx pondere onuſla percipitur,ut quamprimum
iicaa a leviſtici. aniſorum ana unciam ſemis: in ſtomach um ingeritur,imo ore tantum libat”
Zingiberis a nucis moſchatz o 8c -macis ana drz ñvirtutes ſuas exerit , 8c cum grato appulſu ſpi
çhmag ſex = «çaxyophillornmo Se Portieri!!! Fm: xítss in PPÌQÎÎP yüs Foncìnvò 2 xd!” PW*:
tico
ñ*

35% variecL‘u'xn'ra,
'ticu degentcs Q reſocillat , ac in ſtaurat : dein ho-` languerem , 8c laxitudinem; membroruìnque ‘ l
rum continuitate ovatio eadem in ſpiritus alios fluporem , aut reſolutionem conſolidat , Habi.
ſucceflìve tradita , brevi per totam Anima: ſen cum totum corPOris exonerat a quia ſubtilitate. '.
ficiva: compagem undulat ; proinde ut rum Ce qua gaudet , 8c particularum motu dilìorces cu. '
xebrum . cum Prxcordia , plen-iore ſpirituum ris cubulos , Sc fibras in naturalem ordinem re.
(quafi exultantium) infiuxu irradiata , ſun ducic , acque ita poros aperit . 8c maceriam he.
dhonum ſuarum munera , mulcò vegetius 1 8: terogeneam
yaris educit
ſervandis 3 , unaione adminiſhatusñ 'ſe:.
alacrius obeant , atque ita pulſus . prius debi
lis o aut vacillans mo:: fortius vibret , Sc ſan_
guis cum majori impetu circumpellatur . Ad Monica .
appetitum excitandum Bfflá‘uarmfl'dv relegandam.
concoéìionem juvaudam 1 mms; 1 85 Chylifi In dyſenteriis, bemorrhagiís , narium, ut'eri-`
cationis ad munia promoveuda, fibrillas laxatas nis , menſium fluxibus, hemoptyſicisſhamor
xeſtituendas, ſalia fermenreſcibilia ſubigenda ad rhoidibus , Se aliis ſanguinis profiuviís. minime
eſt praeſtantior : Similicer ſarcinam mucagino prodeſt , 0b cauſas uſque modo exaratas.
ſam , 8c ſadam ventriculi plicis, Sc villís adhae Vernalibus autem diebus magis , quäm aliis'
rentem incidit , ac dimovet , Ruéìus tollit, Fla anni temporibus deroranda eli ſpiritualis luxe
tus díffipat . Ventriculi fermencum iners npprí aqua 7 idque nOn tantum , quia tune Natura
me acuit , ejuſdem calorem o Sc robur ſovet , in corporibus humanis flip-wmv, 3c renovationem
acidum retundit a ínflationes diſcutit fin ſanguinis ex ſe in ſtituens 1 facili negorie Poul:
gultum compeſcit; ſubverſionem , nixumque adjuvari , ' ſed , 85 inſuper , quia ſucci ipfi ſunt
vomitorium , quaſi Oee’r dm‘ flex-:vir | mire reg revera longe efficaclores, dum omnia tempus
primit , in aqua calybeata . Et pariter horren-_ nhabent z utl obſervat Simeon Paella' , inquienä
dis inteſtinorum crucíatibus -, aut colic’a flatuo— Quad Verne tempore ſcorbuticze Herbz maxi
ſa aſſeais , ut plurimum a Sc bilioſa ſaepe ſuc meſe ſe ſale volatili commendant; veluti h.
currit . Renes , 8c llreteres debilitatos a muniis xzpum'u ed a quod ubi Eſſentiam , Tinturamve
feriantes , Se infaraos egregiè reficit , confir ex iis ſub finem Aprilis , aut initium Maii pra
mat , 8c puvrgac . Acque tunc pracipue conve paremus : eae (Cum adeò vige-'mt , 8c validiores
nit . quando menſes nimis parcè , tardè , & non extent ) inſtar Vini Malvaeici rubeſcanr . alii!
dei?” , ſed cum dorſi , abdominis , aut uteri anni temporibus non item .
dolore fluunt . Ad parturiendi conatus deficien—
tes revocandoaffld ſecundinarum retentarum, 8c 211' SPIRITHS SALIS ARMONIACI
lochiorum ſubfiſlentium expluſionem valentiſñ Ex Phormacopea Amjlclndammjè.
ſíma eſt haec aqua ñ Alexipharmacus denique
x vindicatur,atque Antipeſtilentialis ſpiritus iſte. EC. Calcis vivae libram unam › 8c ſemis: . .n—ñ

:Verum enim verò his omnibus exaratis coſtans Aquaz cepidze librasduas :Salis armonia
Medicorum Praxis abunde ſuffragatur e certa‘ ci libram unam; Miſce ſimul in retorta , 8c leni
que z 8c fidelis experientia ſemper adfiipulatur . calore deſtilla , ut artis eſt.
Bibat quoque vel pro re nata , vel cum alio li Faculta: , é‘ ‘Dſur .
quore, cujus collum flrumis, Se ſcropulis ei’c de Interne febribUS malignis a SC Putredini rcſi
turpatum . In ejus interno uſu augeatur', 8c 'mi ſtit , lnciſivus eſt , Aſthmati o Catarrhoque ſub
nuatur doſis pro ;egrorum , morborumve ma.“ venit , Calcuium ſolvit , Diureſm promovet.
te , ac viribus , cochleatim propinetur hic ſpi ln furore uterino, Gonorrheaaaurinae ardore pal}
ritus , vel per ſe , vel Vehiculis proprie morbos ſim prxſcribitur: doſe a guttulis ſex ad duode
reſpiciencibua ſtipatus . cim in vehiculis morbum proprie reſpicientiz
Externo verb uſu inungitur ad ulcera abfler bus. -
genda, podagricum leniendum algorem , ſi pau— Externè verò prodefi in Colica ’111'302 FABIO;
xillum ſalis communis in eo ſolutum ſit,$c par- ' ne a Colera . Inflammatione , Erylípelate , Am
ti affeó’tae inunéìione applicatus , ut etiam unà buſtione ,Gangi-ema l, Odoncalgia ,Cephalalgiao
cum linteolo in eo madeſado impoſitus loco ipſí Faciei maculis , Articulorum doloribus‘, 6c Tu;
hand dolore experriaſimili methodoutarurmtkcö _moribus durioribns reſolvendis,
crediones cruoriam bi ubi extravaſatas diſſolvat,
.8c circulationi denuò reddat. Tumores exagitats ;uz ` .' Monika;
contuſiones reſolvit membro affec’ìo per ſe , vel
piuma irroratuswel linteolo admotus. Adhibea Licet plurifariam‘ Sal Armoniaóùm in “PV"
Jur fronti, 8c temporibus ad demulgè’dam cepha— tum conVerti poſiìt: omnium tamen fugsciffi
lalgiam:ſi cotone verum ſpiritus iſte Meliſſae ex mus evade: 2 qui triplo addicamento calCis vi‘.
ceptus ſic,& in aurem cerumine hand inſaréìum ve , 8c q. s. ſpiricUS vini ex arena dcfiillaturi’
immittatur , tinnitum ac ſurditatem abigit : agilem autem haec operatio depoſcic artificemi
Odontalgiàm quoque pacat 7 8c ſi ſpongia ma ‘I‘m‘ m“XÎma mu'cCUlarum volatilium pars ſe*
dida adminiflretur dentibus carioſis a ſordibus cus in auram diſpelleretur. Ab initìo igiw!
ſce-iis z a lapide dentali, ac quibuſcunque 8c in— vaſa o'ptime muniantur , quia calx a quamptie
' quinacionibus , 85 ſeecoribus repurgandis , ut mum ei ſpiritus vini ordinarius affunditun [di
"gnam Fibrig igzaçis_ tonugu goyçiliac z çorporis_ ſim!!!? É“ÈaÃT‘TÎF , E eb“ilitionem excitandq |
WR’ '

szu 311911”)in 565*
omne volatile maxima ex parte expellit - ulti— feéìe omnes ventriculi cruditates‘ auſerendas
mb tamen ſubdetur i'gnis ad pellendnm omnem Cum vino abſynthiaco 7 aut decoçîìo ſaſſaſras,
ſpiritum. cui nullo negotio omnis generis olea ſudorein promovendo . Optima obflrnäioues
deſtillata permiſceri quennt , Poll‘unt itaque debellat z quartanam repellit, Sec. eorum confi
hoc paóìo omnigena Salia volatili‘: oleoſa-liqui ciendi methodns erit ex Martis limaturae e 8#
da a nonnullis,Spiritas Hermapbrodirici dióìas ſalis a'rmoniacì anatico pondere ſublimandoo
externplo concínnari. - ` aeëri exponendo caput mortuum a miſcendo
Hic ſpiritus acido minus reſiſtit , quam reli cum dimidia quantitate denuo ſalis- armoniaci
qui volatiles , quoniam anguli particularum ficcando, iterumqne ſublimando, ut artis eſt.
acutarü' hujus ſalis, ab oleoſis ſpiritns Vini par 2.2! Spiritarſalir armoniuci acid”: compo—
ticulis. quodammodo obliniti lint. Q_u_i cum ita nitut, tàm ex ſpiritus urinaezquàm ſpiritns ſalis
ſe habeantz conducibile magis~ indico, z ut hiſc: armoniaci tartarizati capite mortuo , ſpiritu vi—
"
'F
i"
morbis , in quibus fortior acidi expetitur pro trioli perfuſo , per retortam in arena deſtillatus,
pugnatio , Spiritns armoniaci cum meris alk‘çl ſubſequentis laboris facultatemzöe nſnm habensz
licis abſqne _additione ſpiritns vini deflillatus. doſe internè a quinque guttulis ad decem.
uſu veniat. , ñ 222 Spirit”: autem Salis armoninci ”rin-oſa:
ai; E reſiduo hujus deſtillationis interve prxter uſns internos,etlam.ſnoszhabet externos›
niente aqua educitur Sal diareticzzm, amaro ſa in obſtruó’tione menſium , ubi illius vapor per
pore praÎditum : quod etiam poteſt converti in tubulos vitreos utero excipitur- Item in aurium
T"'è-Ha‘flí-é
ſpiritum . Qij eoſdem ſervabis uſus,8c faculta tinnitu , ac ſurditate , quos morbos vapor hujus
tes . Reliqui Spiritus Armoniaci volatiles fiunt ſpirituscum oleo tartari ſubitò guttatiin conſu
plerumque addicamento alicujus alkali, at ſi ſo ſi per vitrum colli anguſtioris in aures receptus
lum per ſe ſublimentnr a erit tibi Armoniacum ſolvit: Interne-vero ejus doſis extat a guttulis
volatile; ſin autem additione aiicnjus liquidi ſex ad dnodecim pro qualubet .vice. Pro cujus
l‘. in quo ſal tabeſcit , cunc naéìurus es ſpiritum confeé’tione Recipe Salium Armoniaci , 3c Tar
'ii
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volatilem- ~ tari , item marmoris calcinati anaticam ſemili
214 E lingulis eorum reſiduis poteſt elici ſal brain, quos ſales ſolvere linas in q. s. aquae ſon*
muriaticum ab Etrmullero ſc. Sal Hypocun tis, vini alkohol irroratae ad inflar pnlmentum,
è.. driaczzm a 3c a Sylvia diCtum Febrile z eſt enim cui urime ſpiritus libras duas, immîſcebisz 8c, ut
hoc ſal , illud acidum ſalis marini, quod uri artis eſt, dellillabis.~
noſo ſali_ volatili fuit aſſociatnm e quod in ip Tandem in quocunqne loco externe adhi-.ñ
ſum quadantenus fixum reddidit . lgitur ſi huic bueris ſpiritus ſalis armoniaci unäionem , ne
ſali armoniaco , ſive alii ſali volatili fixato. przetermittas poſtea linteo aqua florum ſambnci
quodvis ſal alkale fixum additur z tunc hoc madefac’lo pattern tegere, ac ſovere.
cum aliis acido congreditur z quamobrem ſal ſſzz; SPlRITllS THERIACALIS
volatile fit iterum ſui juris a Sc accedente calore
avolat ,reſtante hinc. in fundo ſale mnriaticz Campboramr, ex Amidatario A’eapuh‘taflo.
proſapìze b
zi y Hoc ſal muriaticum poteſt triplo alicu EC. Spiritus vini optimi libras duas , 8c ſe
ius terrae ſiccze a more, ſolito, deſtillari in Spiri. mis :Theriacze Andromachi uncias quin
tum acidzzm ordinatiò ſpiritui ſalis protſus que: Myrrha: lucida: uncias duas , 8c ſemis;
ſimilem. oéìiduana digeſtione perada deſtillentur ex
z 16 Reé’tificando Spiritum Salis armoniaci B. M. roſtro alembicì impoſitis Camphora:
ſupra, pulverem Snccini s. a. fit Spirit”: Salis drachmis duobus , 8c reponatur ad uſus.
Armenian’ Succinatm. Famica: o è‘ Kſar., ~
:r7 Ad Conficiendum autem Spb-item Salis Egregiè prodeſt in morbis malignis , Se febri
Arman-inci Tartarizatum : Recipitur anatica bus iis cum vigiliis i Delirio , Con vnllionibus :
quantitas ſalium tartari pulverat'h 8c Armonia I debite. 8c ordinate ſanguinis a Se ſpirituum di
ci cum triplo aqua: calidae 1 8t deſtillatur a ut fiributionem , &t- per partes. circulationem di
leges artis jubent. ſponit a ac expanditz calorem nativum revocat,
il*
218 Si verb Recipias Tartari pulverati li pntredini reſiſtit , morbis qnoqne venenatis me
bram unam , Se ſemis : Salis Armoniaci libram detnr . Diaphoreticus eſt.8ec.doſe a ſcropnlo una
ſemis cum panca humiditate deſtillando habe ad duos propinatur.
bis Salem armoniacflm fumigantem in magna
quantitate ad ſnosſervandum uſns. 214. SPIRITVS .VITRlOLI COAGVLATVS
:r9 Si verò Spirjmrſalir armoniacì Cbaèrv Ex Mynſicét.
'R—u uë"
beam: deſideratur ad omnes obſtruéìiones reſe
randas; menſes , 8c urinam provocandos I &c. EC. Salis Acetoſze cryſtallini 1 vel ſumme
Perficitur ex capite mortuo Florum ſalis armo rec"tificati q.p. huic ſuperadde de ſpiritu
niaci Martiatorum 9 deſtiliando per retortam Vitrioli tantum q. s. ut cum eo s.a. ſpagyricam
prius aëri expoſito, doſe -propinatus uſqUe ad coaguletur , &uniatnr o ita tamen , ut ſapore
gnttulas decem pro vice in vehiculis idoneis. Se vi praevaleat a vel exuperet Spiritns vitriolì
220 Verum enim vero cum valdè efficaces Hoc ita coagulatum, 8c iuſtèjam conſiſtcns in
"Il-ì—
exiſtä’t Flores Sali: ArmoniaciMartiati ad per -vaſe vitreo bene clauſo ſervabis ad uſum tel} ſa—_
Bbb b poris
570 PARS (La "A a *r A5
poris in acidum mutatlo 5 ita tamen 5 ut dente: pitur recipiendo Vitrioli ad albedln'em calcia-a.
flupidi non reddantur. ti partes duas : Tartari ad nigredinem calci.
Faculras 5 è* ‘Ufilr . nati partem unam5miſce5& conſperſo ſpiritu Vi
Medicamentum certe divinum 5 ac in uſu ni del’cilla ex retorta 5 ac redifica, ut leges A:.
medico maximw Efficacianut Experientia rerum tis habent 5
Omnium Magiſtra tellatur . In corroborando
languente ventriculo 5 cujus digell-ionem pro 530 STlBIllM DIAPHORETICUM
movet 5 necnon in febribus 5 ſtomachi infiam E” Uſa Colleg. Mapa].
mationibus5 Siti 5 Sec. ſecretum eſt .. lltimur
etiam in omnibus morbis Capitis 5 ſuſſocatione ECAntímonii crudi nitidi 5 lîteleöthSa`
Matricis 5 Calculo, [clero, Pelle 5 Morbis Epide— lis Petra.- porificati ana libram unam .
micis 5 Sec. Fortiter enim imprellìoni reſillit 5 Pulverentuh ut arcis 'el’t 5 8t ſimul miſceantur ,
6c a putredine conſervat . Doſis eſt a granis ſex deinde immitte in crucibulum 5 vel ollam figu.
ad decem 5 corpore prius evacuato 5 in jure cara linam ſu per ignitos carbones 5 8c cum beneilla
nis calido 5 vel alio vehiculo appropriato 5 incaluerit5iniice carbonein accenſum vívum5 ut
ignis mmpraehendens ſulphur 5 quod in anti.
32 5' .Monita . monìo eſt'5 ut 8c ſal nitrum ipſum incipiat ar
dere 5 Se materia liqueſcere5 quam rudicula ſer.
Cholerici'tamen 5 8: Pricocholi 5 act:. ab ejus rea alſidub movebis 5 uſque dum ſrigefaüar for
uſu plane abſlineant . Si verò loco ſalis Ace-roſa” mam grumorum 5 aut glebarum terra: aſsumar,
ſale Abſynthíi uſus fuel-is 5 conſiceris Spiritum ejus ſere coloris 5 qualis eſt ochrze Anglicae, 8c
Salis coagulatflm . Prîeſtantiffimum medica Crocus metallorums dicitur Calcinatummbi lìc
,men proprietatem habens balſamicam 5 totum fuerit Antimoniuin 5 8c a Sale Petra ablutum5
homínem renovantem 5 ſanguinem purifican iterum cura duplo 5 vel etiam triplo ſalis nitri
tem 5 ca-put5cor 5 Se Ventriculum confortantem5 mundi in tenuem pulverem comminuenkim
deobſtruentem 5 Diureticum eſt Specificum in pones crucibulo 5 vel olla figulina in medio lu
lliaca, 8t Colica paflìone5 láieritiafflebribus dim culenti ignis carbonum 5 8c Antimonium lique
turnis5 Se ardentibus, dyſenteria5Paraliſia5 Apo ſcet 5 ac ſal petra iterum comburetur . Sine
plexia 5 Epilepſia 5 Podagra 5 Lepra 5 Lumbri materiam banc ita liqueſaóìam manere per ſpa
cis, Sudore Anglico 5 Pelle, Se Venenis5 in tium trium circiter horarum 5 iniíciendo per
Renum53e Veſſrc‘e calculis5 eorumque materiam vices exiguum carbonem candentema ul‘. M
viſcoſam5ac tartaream expellendo prodel’czin Hy Petter penitus conſumatur 5 commovendo ali
drope 5 pra-millìs univerſalibus, offertur in aqua quoties materiam rudicula-ſerrea . Interim in
abſynthii 5 8c ſpiritus fiorum ſambuci parum5 promptu habeas magnam ol'laln fiflilem aqua
quotidie continuando. donec Hydrops, 8: Tym calida plenam. in' quam materiam ipſam, adhuc
panitìs paucis diebus evaneſcant . calentemſſeuſim iniice 5 cavendo tamen ne quid
226 Habemus etiam Spiritam Viti-i012' Dia in faciem tibi dilíìliat . Reſideat haec aqua 5 Sc
pboretícam 5 qui ſanguinem purificat, ambìgit ſubſidendo clareſcat . Poſtquam bene claruerit,
que Scabiem 5 ac Pruritum 5 obſtruí’tiones de paulatim inclinando vas 5 remove aquflm, & il
bellat 5 provocatque ſudorem. ln Peſte 5 Vene lud 5 quod ſubſederit 5 lava 5 8c relava 5 affuſa
nis 5 Hydrope5 líìeritia 5 Contraé’turis 5 Pul ſemper aqua calida 5 quouſque nullus amplius
monum affeó’tibus efficax quoque eſt . Doſe a ſalſedinis ſapor illi ſuperſit53t reſiduum per pan
ſcropulo uno ad drachmam uſque ſemis . Pro num aſperum filtra 5 ut ab omni fmculentia li
cujus praxi: Recipe ſalis Tartari 5 Cornu Cer beretur . Poſtea ſiccatam materiam comminues
vi crudí ana uncías duas: Spiritus vitrioli un~ in marmore in tenuiffimum pulverem redaá‘tam
cias ſex. Deſlilla per retortam ad ſiccitatem; Se lì placueiit, adhuc olei cinnamomi canyo
liquori deſtillato adde ſpiritus ‘vini anaticum phyilorumque5 ve] nucum myriſticarum levrter
pondus 5 8c ad uſus repone ſuos . irrorabis 5 ac tandem in vale bene obturato ad
:27 Spirit”: Vitriolí Pbiloſbp/yicm 5 ut dixi uſum recondes .
mus pag.ç4ç.col.r.” [09. Cephalicus eſt, Febri— Facultar 5 è* Dſur .
fugus, 8c Ecphraélicus -. Doſe propinatus uſque Adverſus omnes contumaces morbos prada?
ad guttulas quindecìm . 8c carter-a vide a pagina ;5. uſque ad ;8. dOllS
228 Spiritm Vitrr’oli Marti: deſtillatur in erít a granis vr r. uſque ſcropulum unum 5 in
arena ex Vitriolo Martis calcinato 5 qui ſpeci vehiculis ſpectficis pro unaquaque vice .
5 ficus eſt in obſlrufiionibus, Chloroſi 5 Rachití
de, &c. cujus doſis eli guttularum duodecim. Mom'mm .
2.29 Tandem Spiritflm Vitrioſi Thrtariza.
trim egregias vires exhibenrem ad ſudandum 5 in Wed ſi tertía vice materiam illam calcinaVèrlî
omnibus rnternis obſtruaionibus reſerandis 5 in cum pari dOſE ſalis petra:` 5 Se denub la veris 5 ll
ſanguine grumoſo viviſicandecabiem ad mun P“"ì’ſhngè Perfe‘ffius 5 exaéìiuſque preparata”
dandam 5 ac levigandam cutem . Doſe ad dra Antimonium.Diaphoreticum eric 5 8c renovetu
chmas uſque tres , 5( ſemis in vino, ant pro Ab ad ſemellre . -
fiemiis in jure pullorum per tres auroras 51ì li.
bet 5 propinando 5 nunquam intermiſsas :Perei
SUL
SEU APPENDIX. ”i
;3t SllLPI-IUR NARCOTICUM nes debellac , appetieum reſtituit , colorem na
V l T R l O L I. turalem confirmat . Doſe uſque ad uncíam per
ſe , aut in vehiculis convenientibus .
’ EC. Limaturae chalybis puriflimi partem
R unam : Vit rioli Cheffiaci , aut Veneris Monìta .
arces duas . M. pone in macracium colli bre-vis,
?uperque affunde acerum deſtillatum bonum- ut Duo ſu nt animadvertenda . Primò in illis ſ3"
ad digitnm unum ſupernatec . Hoc poſtea lente rnpis, qui è ſpeciebus, coflionem expetenti
exhalet r ad ſiccitatem dando ignem fortem cir— bus` 1 parati debent: ſcilicet an volatilibus ſca
-.

‘4
ca finem 1 ut omnia candeſcant : hinc vaſe fri teant parciculis , nec ne? quibus indagacis ge
geſaó’eo pulveriza iſtam materiam o Se ſuper eam nuina poſtmodum inſtituatur conſeó'tio . Vide—
eſſunde acetum novum, ut— ad tres digitos ſu licet , ſi ſpecies preeſcríptaz volatilibus partibus
1-'
;i
pernatet . praaditae eſsent › ut aromata I Bce. hand parvam
Qu`o ſaé’co digere per biduum z aut triduum , virium jaé’turam cofiione me Hercule facies -.
donec nempe acetum bene coleretur z quod po oportet iraque hnjuſmodi ſpecies cum przeſcrip—
fiea decanta , 8c aliud rurſus affunde , donec to liquore per cucurbiram deſtillare, verbicauſ
omnis tinéìura extraó’ta fit. Tunc guttarim ſun ſa , ſi ſacchari pondus foret libra una, ſufficienc
de olei tartari q. s. ſuper aceru-m coloratumo do liquoris deſtillaei uncize -ſeptem, vel oflmdehinc,
nec omne ſulphur narcoticum ad fundum ſit quod in cucurbita reſtata exprimendííflzuod addi
praecipitatum `, a quo omnis acrimonia reperiris ta ſacchari q.s.albumine ovi clarificandumá ad
ablutionibus ſegreganda :- poſt ipſum ſiccan~ formamtabulandi a donec nempe ſaccharum in.
dum, Se ad uſum aſſervandum . tiné’tee ſpathze filaeſubtilis inſhir adhzereat, co
‘ Familia: z ó- ‘Djîw . quendum a refrigerato liquor deſtillatus agi
Inſigne eſt Anodinum , 8c reliquis omnibus tando addendus: neCnon olea deſtillrata ſaccha
merito anteſerendum , quod Parucelſur ſum ro excepta .
mopere commendar , Se magnifacìr , ut Bag”; Succi , qui colorem coéìura commutant e 8C_
ma tradit in tuo Tirocinio Chimico [ib. 2._ rap. quorum albidus in rubrumconvertitur colorem,
zo. doſe ſere propinatur in vehiculis mocbis nt ſuccus citrii , Agrefiium 2 &c- Hi modò ſac
convenientibus uſque ad grana decem pro qua chari q.s.juu&im ſolvantur, ſcilicer, ſucci libra.
lubec vice . una r ſacchari libra: dna: addantur , 8c blando
colore in vaſe vitreo , vel lapideo conjungan—
*gg: SY'RUPHS DE ABSYNTHIO tur . Secundò Syrupi ex infuſione aliqua confi
re'. ñ' Zamlphcri moderata: ex Pharmac ciuntur-coéìione ſive magna, ſive levi. Coéìio
liti Amſtelred… ne magna parantur ſyrupi alterantes dióii a ubi
1252 primo quantitasílorum ,. aqua: fervenci infun~
EC.Abſynthii recentis uncias ſex z Men-cha: datur › cum per diem inſimul fuerint repoſita o
;Li 1 uncias quacuor : Roſarum rubrarum re exprimantur exprzſſée infuſioni recentes flores
centium uncias tres :~ Spicae indica: unciam , ſe— immerganturſhoc opus tribus repetatnr vicibus.
n'us: Cal-ami odorati uncias duas: Contundan Tum recipe hujus inſuſionis. partes duas n ſac-`
tur omnia craſſo modo , 8c affundantur in vi-ni chari partem unam a Coquantur límnl ad ſyru
albi generoſi libris quatuor -. digeranrur in loco pì craflìtiem . Ita Hunt ſyrupi e floribus Per
cal-ida , 8c deſtillentur in vaſe vitreo a extrahen Iìcorum , Roſarum, &cc- -
do circiter libram unam , 8c vappam , quae in Notandum quod ſyrupi , quorum ſpecies vi,
fundo vaſis remanet › exprime, 81: exp-reffioni ſcídx , ut ſyrupus de Althea , jujubis , Sec. ut
-adde : Abſynthii recentls uncias quatuor : Men 8c aliqui alterantes e Hoxum inſuſionibusparati,
“i.
ìſi( :ha: criſpaz uncias duas : Cary-opbyllorum dra ut e floribus Acaciarum , Sec. hi inquam ſunt
cbmas duas: Nucis myriſticee drachmas quinquc: ad juſtb craſfiorem ſormam coquendi : quia eo
l‘.
Maſticis pulveratſe drachmas duas, 8c ſemis : di rum particular leves › valdeque agiles ſunt L 8c
gere per dies duos , cola , depura 1 filtra a Se con a modico modò calore in inteſtinum motum
fice ſyru-pum cum libris tribus ſacchari albi a. 8: adiguntur , nnde lllorum. exoritur fermentatím
aromatÌZerur, Cum ſupradiéia aqua: 8c ſervetur. hincque ob acorem contraflum deſideratum per
Farm/tar, è* ‘Dſm. rarò exhibent effeäium 5 quin imo a talium uſu
Adminiſtracur adverſus febres , in quibus nonnunquam tuffim acerbiorem. , flatus , ali-oſ
ſanguinis craſis vitiatur -. Sanguinem enim re que dolores penetran-tiſſunos oborcos fuiſſerpl’a-t
toxridum , act-em a 8c ſalſum carrigir, depaupe— xim Medicam profitentesatteſtantur.
:acum exaltar , ſucculentum depurat z in par E. fioribus . quibus eſt. ſubtilior textura, qui
tes ſecedentem remiſcet , 8c cunó’cantem accele 8: perquam levi cofiura ſuum ammittunt co
rat; dein ſaburram ſcorbuticam 1 aut atrabi loremweluti flores violarum, papaverum errítì
lariam in meſenterio , Liene , hepace , utero , corum 9 aac. fiat denſa infuſio , e qua interce
vel habitu corporis depoſitam- . 8c obſtruóìíones dente duplo ſacchari fiat ſolutione ejus tantum
figentem diſsolvic r poros , 8: ſuccorum itinera modo ſyrupus. Eodem modo traeìandz ſunt in
aperir r detergit , 8t tranabiles reddit . Deni fuſiones ex aromaticis , odoriferis aliis faóìae.
que ſtomachum corroborat, ad ſua obeunda mu Syrupus violarum aliquantulus viridis ſi deſi
nera diſpouit z cardialgiam abigit , @bſtruóh‘o deratur , vel ſubruber in vaſe ſtanneo aliquauz
Bbbb z ”u
:73 PARS QUARTA*
diu reſervatus
eolorem . , ccçruleum demum adipiſcitnt
b cis vehiculis propinatur qualibet vice]
2;; Cumin qualificate ſufficienteinfuſionis 236 THERIACA MIKE). METALLORLIM
violarum ſolvatur Aloës. eaque rurſurn ſpiſſe fate-'ſii ›
tur , &cuilibet libra; {piſſatz aloës addanr‘ur
drachme ſex ſcammonei ſulphurati , dehinc be BC, Mercurii reſuſcitati parte: quatuorz
ne coinmiſceantur z eric tibi maſſa . ex qua Reguli flellati Antimonii partes duas; Au.
formantur Alexipharmacaç
ſul@ Eramofqrtenſer . 1 ac Alexiteria;
i Pi* ri puriflìmi pattern unam ; liquetur aurum cum
regulo , cui adde mercurium calef‘aótum ſcor
ſum fl miſceantur inviCem a 8: fiat maſſa 1 qua
534 SYRtÎPuS DE HELLENIQ polverizatur ſuper lapidem porfirecicnm . Hac
Augem‘i , materia coquatur lento calore in ſufficienti
quantitate balnei hermafroditici 7 donec omnia
ECq Radici: Helleniiz 8c Polipodii quercini ?robe fixentur 1 8c ſerventur .
macerati in vino albo dulci ana 'uncias Facultar o Cv* ‘Uſm
duas = Paſſularum enucleacarum unciam ſemis: El’ç medicina adverſus cunóìa veneua , 8c que
Sebeſten ”kmq uindecim : Tuflìlaginis , Se Pul~~ pelli o peſtilentibusque morbis CODVenit . Doſls
monaria; maculataç,$aturejae.äç Calaminthx ana erit a granis ſex ad duodecim e
manipulum unum; Nicotiana; ſicca: draclimas
duas: Glycyrrhizae raſae unciam ſemis; Seminum :37 THERIACE COELESTIS
llrticaz 1 8c Goflìpii ana_ drachmam nnam , 8c Authore ,Dolce , Pmffiuunmla.
ſemis, coquantur in s. q. aquze ſcabioſaç, Se mul
ſae 5 poſtea colentur z colaturaç adde ſacchari al— N Os tamen pra: omnibus(qua: in infinitum
biflìmi q. s. a. aó. ad conſiſtentiam adipiſcendam Profil…: apud Clariflìvnum Authorem) eli
ſyrupi e ` gemus 1 approbamuſque hanc coeleſtem pana
l’amica: z è* ‘Dſur. ceam , virtutes ob coeleſtes nomen s 5c omen ha
Optimus eſt hic ſyrupus ad tuffim laborioſam. bentem . Non moramur diverſa judicia aliorumr
peáìorls vocis raucedinem , catarrhum , aſthma, qua: in contraria omnia abivere , 3c tantum non
umor-ale . Phthiſin, omnia peéìoris, a 8t, pulmoq Oſtraciſmo divinum hoc medicamen muläatum
nis vitia . Pleuriticos parum j, vel nihil excrean voluere : Farfligeratiffimum Policbrcjforl in ipſi:
tes.; humores namque craſſos , lentos , viſcidoſ. inaunaàulir expertam eſt ”mr/21m:: omnibus n0
que incidit z attenuat_ z 55 ſaciliter expeétorare 'Uìr , (’9‘ recenter inoemi: ſhzam . Habm‘r admi
facit .Item defluxionibus tenuibus , Se ſalſis a ratorerſuar , baóuít ó' etiamnam baáctſflor per.
capite z vel aliunde ad aſperam arteriam v thora ſecutorer , oſorer . rojörer , maltz'rfiz/z’oam mo
r cern, 8c pulmones depluentìbus conducit , quia m't plurimír bilem . Et quod dale-”dum qfloſdam
i
tenues defluxiones ſiſtit z incraſſat , Se, matu~ ex pmflaflnffimir Medici: , ita obama-vir in-w'
l
| rat 1 ſalſas immutat, dulcificat a Sc has omnes dimm quidqüid etiam de ilh'm firmando audi-n::
partes tcüificat a 8c Carroborat . Convenit ergo eſe-?Zu z adria-cr' tamen non poſſiflt a ut 'Del i” dc
in Octhopnaen i ac Empyemate , Sec. ſumicur jPeratir morbí:. ill-2 ”cantar | oe! ìp/ìur :Aſili/i
lambendo ad uncias duas ._ concezione, ita enim ”am-ì comparati ſum”: , at
ex Proprio tantum labare gloriolam aucupari ce
2;: SYRUPUS DE SYMPHYTO limm y ex alieno oerà concipiamar inviti/'am
Fame/ii. ó' ”au/*eum: Qua: autem verba Excellentiüimi.
ac Perceleberrimi Dn. D. 'Waldſcbmidii P.P. in
EC. Radicum , 8c_ comarum Symphytì inclyta Marburgenſium Accademia famigeratiſ
major-is 1 Herbarum Bellidis cum toto ana iìmi , Authoris noſtri ſautoris integerrimi 1 val
partes tres t Betonicee. Pimpinellae , Plantaginis, de ſatis r atque ſuperſunt hanc pro magnificam
P01igoni, Scabioſazl Tufiìlaginis , Florum roſa do Theriacam Coeleſtem t Quze inter omnia ta
men inventa medicamina velut inter ignes Luñ
:nm rubrarum ana partes, duaszEx omnibus vi
rentibus tuſis exprimatur Succus , coquatur, na minores. micat haec Caleſtis Panacea omnia
deſpumetur,3c ejuſdem libris. tribusaddacur ſac ſuperans . Cui anteJojèpbum Buttons”: no
chari albi libras duas , Se, ſemis, 8c percoquantur ta fuit compoſitio excelſi hujus medicaminis,
nulli unquam arbitror . 1d enim Gallia: decus
s. a. in ſyrupum . primum excogitavit Regala hoc medicamen
Facultar . ó* ‘Dſm t
Commode prteſcribatur contra catarrhum g 'auto , 8c cedro dignum, ſcriptiſq ue divulgavit n
acerrimum z nimiiſque 1 tenuem , lympham
quam compoſitionem elegantem primum non
temperat a Se ingraſſat : ſanguinem bullîentem
tantum correxitrſed auxit praeclariiſimusliuthot
refrigerate, vaſorum tonum roborat . Fibras cor Dolce-m, approbatione Celfiffimi Fridm’ci C“fi‘
mira Hanuonia: Scr:. aliiſque Sereniiiìmis a 3L’ ll
rugat , 8c oſcnla obſignat . locum habet in qui
luſiriflìmis viris a tum etiamÎGenerolìs, Priano
buſcunque linemorrhagiis:` inſanum motumin
teſtinorum periſtalticum cohibet: Termina con biliffimis a Excellentiſiìmis , ac SpeóìatiflìmÎ
ſopit ñ Omnibus numeris abſolutum eſt reme Miniſtris Status‘ Conſiliariia Medicis omnibus
dium (ubi adſtriéììo deſideratur ) ad Diarrhmam Paſtoribus a COn ſtilibus 1.- Senacorìbus eius Civ
reprimendam. Doſis ad unciam ſemis in ſpecifig catis .aliiſque. quos novitas ,. sc ſplendor rei a
tra
SEU.APPENDIX. ſ7;
traxerat ; cenſcrio ſupercilio exiſtimanda, exhi. pet-i z Lauti, Sc Paridis ana q.s. Myrabuianorum
bita ſuetunt omnia hanc Theriacam componen Chebulorum , Emblicorum 1 ac Herbatum
tia medicamina : Hac cenſura pei-acta brevi in Cardui benediéìi , Diéìami Craztici o Meliſſa:
tervallo eadem fidelitate preſentibus Dominis Rutbae caprarim 8: Scordii p.5.Hei-barum Abro
Commiſſariis Illuſh-is Cancel-[arie . ut 8c Civi tani , Chamedryos ì Chamzeptyſeos, Calamìn
.iP-"Pffi
tatum, Sc toto Collegio Medicorum nobiiiſiímo, thffi Cochlearize I Marrubii , Origani , Poligo
ipſeAuthor per ignem Philoſophus omnia exaéìe ni a Roriſmarini z Salvia-z, Scabioſz , Majora
miſcuit, ad idoneamque redegit conſiſtentiam, 8c me , 8c Mai-i veri ana q. s. Lignorumque Aloe:
ſic tale nobis medicamentum oſtendit ,admini gummoſi o Aſpaiati 1 Santali cittini o 8c tubri
"E"
flravit o atque dedit . quod multis parafangis ana minore pondere a ac ab aliis faóìum eſt, quo
omnibus aliis Antidotis palmam Praeripit . magis Alkaliſatae partes preevalere Poſſent. Item.
il'…
Haec tandem Thetiaca leeſtis componitur Radicum Angelicze, Ariſtolochiz rotundae, Gar
proportionaliter e ſeleáìioribus alexipharmacis , dopatia: , Didami albi . Galangae , Gentiana:.
five Diaphorecicis , `öcAlkalibus nimirum» Ve Imperatoria: a Petaſitidis , Pim pinell'ze , Scorſof
getabilibus , Animalibus s atque Mineralibus. nera: , Serpentariz , Succiſre , ſeu Morſus Dia
i“:
Conſtat 3c è cordialibus quibuſdam z aromatici ſ boli ç 8c Zedoatize ana p. xq. Radicum Carlini!,
que z atque demum ex Opii ſane ob inſignem fi Tormentiliae, Valerianae, 8: Vincetoxici ana
gendi . 8c hic attemperandi vim non negligeudi p-sñ Radicum Atiſtolochize longue z Aſariz Cype
particula confeé’ta Panacma . Compoſitio igitur ri rotundi , &i; Coutraíerva: ana p. :eq- Radicum
imc ella Theriaca Romana praclpnga , aliiſque Ctuciatx, Enula: campana” lridis Florencia,
antidotis Omnibus proſeáò concinniot . 8c accu Meu , Pentaphylii , Phu Pontîci 7 86 Rhabat
ratior a atque utilior . bari elefli ana p. aeq. Seminum Buniadis , ſeu
Peace/I”: ípſius Regali': . Napi Sylveſtris 7’ Cardui benedifii , Citrii ex
Haé’tenusprimum hujus diſcutſus haemiſphe corticatorum ana p. s. Seminum Aquilegiae .
rium vidimus , nunc ad; altetum ſcilicet ingre Ameos , Amomi racemoſi , Àuiſi , Dauci Craz
dientia luſtranda
nobis offieret progredimur
ſpecierum ,. ubi; fat-:ago
nobiliffimarſiü', ſe ſe
ac precio
tici ,. Hypericii Petroſelini Macedonich Ruthz,
Seſeleos , ſeu Silerisvmoutani z 8: Thalapſi , ſeu
ſiſiimarum exoticarum, ut brevis ſim,taliumzex Naſtuttii ana p. eq.
quibus vel Momm, &vajëa quavis. caecior me Ill. CLASSIS- Succos tradens conflituit eos ſol
dicaminishujus przeſtantiamſummam, 8: effica vi diverſis ‘m menſkruis , 8c quidem appropria
ciam Penettantiiſimam- facili Marce colliget 7 tis, ac ipſos etiam ex Vegetabili Regno.
quae fummo digita , 8c quaſi per indicem tangi ltem— Recipe ſuccorum: Acacia, GlYCyrthizze,
mus tätumydum infra habetu-r,quod deſideratur Hypociſtidis , Olibaui in granis eleóìis ,Saga
I. CLAssmCompoficiones diſponens. camendar: peni, 8c Sandaracxe ana pag-Gummorum Aſpa—
aliqua,tam ex Animalhquam Vegetabili Regno… lathi ,, Galbani ,.Maiiicis , 8c OpoPanacis- ana
Recipe Caſtoteicum alkali ,. ſeu ſpirito alka minore quantitate , ac antea faéìum , adhibita ,
lizzzo ad. mentem DKV-’delia' digeſti, ac extraé‘ti necnon ſinguclar’r menffruo ſoluta … Gummì
q. s. Croci eleéì‘r cum menſttuo- volatili juxta Camphorz oleodeſtillatze q.s.
formnlam D. ?mm/im” extraóìi , Se Myrrhze 1V- Cussxs Pulveres examiuaua comprobar
lucida: lingulati ſciuto menflruo, non verb ace Elios quoque ex triplici Regno .~ ì
to , ana q.s.0piií veri ('ecundum methodum D. item RecipeCornu Cervi philoſophicë pm
Lange/lotti. colleäi , 8c deputati z Pulpze Squil parati v Gommi- Arabici e 8c Terra: ſigillata*
la: , vel Trocbiſcorum Alii 7- ac Viper-num , 86 ac Lemnice ana pi mq*
Serpentum phìloſophicè Fragai-atomo! ana q. s. V.- CnAssis-olea expreffii fovenscomprzhen
Veneuum enim veneno pellitUt .. Sit autem dit adhuc ea- ex… Vegetabili Regno…
prima Viperis, tanqu amdiaphoretico, 8c' eximio Item ReeipeO’leoru-m NuciaMoſèhataMc Styf
antidoto Claffis e- necnon ſerpentibus terrificis, :amis-calamita q. ss.
_fl-:riſque animalibus, Iacertiſque ,` quae- in hac VI. CLAs-srs` Olea eſſentialíz adminiſh'ans
cmleſti Theriaea ſuas deponunt ſmvitiem 1 8c' cantine:: etiam illa e:: Vegetabili Regno.
fiunt mitiflimum medicamen . Adſunt tandem: Item Recipe OieotumCaryophillotum 1 Nu
Crocus, Sc Opium , qua: multisxvenena , hic. cis Myriſticmëc Succini. ana q.s.SpirituumThe
autemñ exiſtunt nobis tanquamAntidota. Per* nebinthinz-z 8c Vittioli ana q.» s..
quam omnibus nobiliora . VIL- Cunssxs prieF-arationesv exhibens conflat
ll.. CLAssis Simplicia ſelígens* colligit non— ex Balſami. Peruviani-uncias tres ,-in menſtruo
nulla ex Vegetabili- Regno .. quodam volatili »- &oieoſo ſoluti . Here omnia
item ,Recipe Acori ,` ſeu miami-aromatici , o Hoflfladío Chymictr expertiſiìmo exafìifiimè
Cafliae lignea: a Cinnamomi acuti a. Goſti veri ,. eni-aaa , pulveriſata ,, expreſſa ,— deſtiilataque.
Piperisalbi a nigti . Se longi- , Schoenauti~ , Spi nt arcisleges habemus ,i ſuere‘..
cae ludica» Stoecadis- Ambient". 8C’ Zingiberis Ita-quidem ut coh'obatio in~ bacpraepa‘ratione
albi ana-q. s-Cardamomi , Carpobalſamh-Ca non toties r mi ab aliis fatXum~,ñ1-cpetita fuerit.
xyophillorumy Cubebarum ,, Folii ,- Maceris , In hacergo- preparation: omnia diligentiflimè
8c Spice-celtica: ana» q. s..Foliorum Roſaeum ru miſcebantunmagno heterogeneomm ſeceſſu .—clo-v
'-"4“"
‘*" ‘ bratum q. s- Florum Calendulatum, Centaurei nec illa ThetiacaB'enediäta ad melIÌS-Conſiffen
minoris ,. 8c Hyperici ana q. s. Baccarum Juni: tiam redaaa fuerat, 8c ſic haec per metammpho—
'5.

ſin
;'74 PARS QUARTA,
fin mutabatnr in Coeleliem , 8c quidem per ad. hanc 'l'heriacam palmam preripere antiquiori.
ditionem ſequentium hnjus vr r,Claffis,nempe. bus cunéiis antidotis‘ . Inter Hypnorica enim
Serpentum praparatorum q. s. Corallorum Anodi” medicamina ſit inte primum, tutiflì
:nbrornmaMatris Perlarum,8c Oculorum Can - mnmque Medicamen . In maligflarum complu.
:rerum fluviatiliumana q. s. Perlarum orienta. rium principíir , Moróis 0mmibus complicatis ,
lium chymicè , Sc ſingnlari methodo preparata colliquativiſqne , Bce. uſque ad grana quatuor
rum r Lapídum Chryſoliti a Granati › Hya plusvalehquàm integra cazterornm phalanx re.
cinthiiRubiniJc Smaragdi ana q. s. Salium Co medici-um . In Ebullitionibm. qnibuſvisfcóri
rallorum a Margaritarum orientalium . Matris {ibm , Inquietudirrióm 7 8t lnfantum , Cîeteroſ
Perlarum , 8c Oculorum Cancrornmfflezoardici que inſultibm optima eſt 1 contra quoſcumvís
Animalis , ac 8t mineralis a az Galredae Cor-nu Dolore: tum internor,tnm externos, ac Odontoi
Cervi ana p. mq. Specifici cephalici &Mit-*boaſi: giam, nc pariter contra Tbrmirra mulierum poli,
lapidis Bezoardici Orientalis i ac Occidentalis , Se ante partum citiſſimè preeſiat . in Varialir,
Magiſterii ſolubilis 7 ſeu Qyjntzu eſſentiar Coral atque M0rbillir.aliiſque Exant/Îematibm nulli
lornm s Magi ſteriorum Mattia Perlarnm , Ocu. tutior. Cunäis peſtilentiah'bm affeé’tibus,aliiſq;
10mm Cancrornm,Perlarum orientalium›Chry maligni: citius operatnr . Epilepticir infanti
ſolithi , Granatorum , Hyacinthi , Rubini, Se bus Ptopinantur grana duo in vehiculo conve
Smaragdi ana q. aeq. Salinm volatilium , Cornu nientiaadnltis vero grana ſex.ln motibm toner].
Cervi . Tartari r Succini z Cochleariee . Haec fini: s ſpaſmodiozſque , ubi plane omnia ſunt
(alia ad methodnm , mentemque D. 'Wedelii fruſtanea medicamina, Theriaca iſta, bene quam
elicienda, ceu alia non panca a celeberrimo conſert . In Apoplexìo . nullum medicamen illa
Authore ſagaci mentis acie , providiffimoque tutius habetnr , przm'iſſa vene ſeéìione , vel
calamo ſuerint de hiſCe exarata . Dari enim in Clyſtere e li oportuerit . [tem in Vertigine, Per.
lantis omnibus ſal volatile facile quis credat ? vigila , Mania , Memoria; deáilitate I Cap/mln!.
Sed utdemonſtretur, 8t in apricum lìſtatui- ſal giir contumaciſſimis validifiimum przebet auxi.
volatile hoc ,_ 8c fugitivum › hic Rodns , hic ſal lium . Peſte debaccante , aliis maligni: epidc mi.
ta; lgnis tantum artendas gradus , nam hiſce ci: ,fabri-5m ungaricir , 8t maxime Pelli/:min
variacis , variatur 8t effcóìus, de his videas Illu— [ibm , aut peteobialibm . porridrſque ex mia(
ſtriſiìmi Carta ù' Principia P/Jil. 5. 122.8( 12;. matis venenatìs oriundis , plerumque a cromo
Porri) Cornu Alcis philoſophice preparati , Oſ qnocnmvis aſſumptmac exortoz'l‘heriaca exhibi
ſis de corde Cervi , Terran tam ligillatie z quàm ta iſta , ſedantur , debellantur , curantur omnes
Turcicae ana q. s. llnicornn foflìlis r Veri ani hi praecitati morbi . In Lepre , Elepbamìaſìr
malis , Ambrie Cryſeos , 8t liquidae ana p. atq. Scabie , nec non Lire Vcìíb’rc’a ( quam poſterìo
Mixta hrec ſint ſecundum artem, 8c methodum rem ſub nomine Lepre: ſumpſere Veteres He
fingnlarem ſolis arte peritis nozam, 8c ſollicite braei , Graeci , 85 Romani , ut literarnm teſtan.
obſervetam a prrecitato Hoflſtadio , ut admirari tur monumenta) haud minime conducit Creia
offimus Dei Optimi MäXimi rerum omnium ſtis haec Theriaca ad grana aliquot ſçpius propi
Creatoris Omnipotentis , Summi Boni , intelli nata . Pleuriridem , reſolvit z Singulmm ſean,
entis 1 Se lmmenſi infinitam miſericordia…, 8( Anxíetater Hypocondn'acorum . Nauſaar , quo
Eenignam Natura: liberalitatem. que , (9‘ Viziliiranuiemdim-ſque nimias,com~
Nunc ergd non amplius in ſata mortalium peſcit , auſerto conciliatque, pacat . Nullumtu
pro libitu Lióitina arrox ſervire poteſt a in il. tius. ac melius commendatnr medicamen,qu.‘im
lius odium haec Coeleſtis Theriaca,coelitus demiſ iſta Theriaca adverſus Pbtlu'ſin o Feármyfl:
ſa . comparata eli . Habet modo Pharmaceuti Hetì'icam a necnonöc Catarrbalem . item ad
ca Officina , quod Orcho oppugnat , rixis inter verſus *Thflim clangoſam , Cordis annietates , ut
morbos , 8c repugnantis Naturze rigorem com etiam Anginam -, ac ?Buſi/lam”: , 0721114571” i”
ponendis . Minas Lacbeſi: ſpernit maſcula haec flammationer hac adminiſtratur Theriaca,atque
Medicina , divina tamen ailíuta benediéìione . ſe armat contra Homopti/ìn , ſic etiam con…
Verum ne Rhodnm 'hic i hic Se ſaltum Clami Palpitationer , quaſcunque deóilitates , 8c afil
tet Bur-dammi!” , vola a 8c veſtigio probabi Shane: Cordis intus , extus oppidd ſatisfacic.
mus , nodoſque multos in breviorem mittamus Commendatnr quoque haec Panacaea ad Anore
gyrnm . ut è fimbria de textu quilibet . niſi in m’am. Dolores , è* ardore: [/autrici-:li , ejulque
Medicis litteris peregrinus hoſpes eric z-facile Vomitum , concoëi‘ionir , ó** ehy/oſcar lflſiomrz,
judicare poſſit . Ruff”: aoìdor, F[exam HepaticumaDiarr/m-am
Faculmr , (o‘ ‘Zlſm Tberíam Cela/lis . ac Dyſcnteriam , expellendum , abigendum
Mens vulgi przejudiciis- erroribuſque plerum nec non Se eliminanduin . In Aſcite, Sc omnibus
ue ab inenure eetate hauſtis , adeö preoccupata H‘VdrOPIſtd ſpeciebus praſentanea eli medicina.
eſt , nta Veteribus , quid non dióìum , non di Et quid Sacrnm hate non Pi‘Xſtat in Terrier
cendum , hiſCe incognitum, non cognoſcendumr ſimplici z ac duplici Miriana: In morbo Reg-'f
Pure: , eapropter etiam plures Veterum huic in Atropbia enim intantum ,in aqua capomn‘
nobilillìmae Medicin2,Theriac:e nempe leeſti, exhibetur : In Gilera ſimplici , 8c maligna i i
non rancas adſcribunt vires- quantas Medici re Ren-vm, 8c Veſſìch Calc-alii', Stranguria , [ſc/ii:
centiores de agrorum ſuorum ſanitate reſtituen ria. ac ‘Oria-e incontinemia, ('9- Semim’r, nam',
da magis ſolliciti experinntnr . Teflamur enim Pollution NOEZflrfia , au; Goflorrbwzſimpu
a -
SEI]AſiP‘PENDIX.v 57$'

al’ſumpta ſuccurrit etiam plui-es per vices granis zur 5 *verita: enim ( ;aſp-ro) oeróomm admini
quibuſdam Therebinthinae ccsleſhs haec The clrla ”on deſidero: .
riaca . In Saffocatione Hypocondriaea vul
go ?Jen-ina nempe szſteríca . ln Sterilitate, 233 THERIACA COELESTIS
ſicut in Part” dzfficílí , laborr'oſoque . tlnde Ale `Berceto” Autore.
dea apud Earipidem ter maluit ſub armis vi
tam periculo exponere . quam ſemel parere z EC. Theriacze Bencdiërae num. 240. libram
Certè egmſì mmqflam peperiflemfluflW eflem, unam , 85 ſemis . Extrahe cum ſpiritu
Infelix firuéîm i” mea dammi ſero . Theriacali. aſſuude, 8c abſtrahe ad‘conſiſtentiam
Ad partum ergo promo-vendor” nullum prze mellis . Abſtraéìum Spirirnm (eſſentia ſecrſím
—pv43
r:
ſtantius hac Theriaca conſociata Cinnamomi aſſervata) reaffunde remanentìae priorirextrnhe
laó’taginoſa aqua . Menſium defec’lur . decolora denumöc decanta . Remanentiz affunde Spiritus
rione: , fit/ore: malieórer albo: relegat . Sicut vini reé’tificati q. s. ac extrahe reſiduam eſſen
8c in furore ”torino valde prodeſt : appoſitè tiam eius a decanta iterum a &"conſunde cum
Poeta ille : priori . Reſiduam reman entiam in aqua Theria
Hit' rogo furor eſr‘mon ef) 11060 mental” demo!” cali 7 8c tandem in aceto diſtillato Spiritus Salis
Tandem exanimat R/jeumairſmam z Artbri balſamiciſſalis nitri ) fortificato extrahe . Ex his
rider-”que e-agam , è‘ florbmicam , dolorem ultimis extraötionibus priores prwcipita . 8c ad
Iſchiadimm , Podagram , Gonagram , Chira conſiſtentiam mellis coagula,tandem permiſce
gram-ve . qui affeéìus ex mala viéìus ratione magiſterii corallorum , 8c perlarum ana unciam
acquiruntur ob crapulas 85 pluries , citraque or una: Hyacinthiſhubini, Smaragdi ana drachmas
dinem comedendo , 8t comporando , genio in ſex: Bezoardici orien talis, Terra: ſigillatzc , [Ini
dulgcnt z Bacchoque litant , immania vini po cornu Veri , offis de corde Cervi ana drachmas
cula largiter hauriendo, facile ſibi accerſunt do tres: Ambrze cryſeos drachmam unamsinſpiſſa in
lorem hunc execrandum: ſic nec Venerem hic vaſe duplici ad formam extraéìi , vel Maſſze pi
excludas . nt non malè Poeta Greci, Podagram lularis .
Bacchi a 8c Veneri: filiam eſſe finxerunt . Sic Facultar o ó* ?Iſm- .
dulcis amaritíes amor efl: . Voluptas peritura a ‘Vires mrcetanm huicattribuit admirabiles
tril’ci ſemper dolore mixta, libidinis comes me’ in Venenis , 8c Contagiis , arcendis , in exagíta
mor , 8c morbi harum voluptatum uſura: ſunt. tione ſpirituum , humorumque ſedenda , in ca
Orioli”: hìc quoque canit: tarrhis ,doloribusz dc Vigiliis mitigandis, in
Sol-vere ”odo/71m ”ejì'ít Medicina podagram. Balſamo nativo corroborando , putredine PſXſEſ
Bad falſum el} 1 vidimus ”odo/'am podogram vanda, &c.
cum laéiis , Se optima obſervata dieta curatam
hujus Theriacz uſudn h-iſce przdióìis'omnrbus .Monita .
morbis , aliiſque nondum commemoratis haec
Medicina , nonniſi , ut Neéìar Deorum , poculis Tberr‘acx Benediffre ( modò exarandae ) &Mr—
inſunditur z plura etiam hac vice potuiſſem mo cetam’ truffa-,ó- corre-Ela(verba Hofmanni ſunt)
vere , 8: addere , ne tamen Appendix hrec digreſ In qua quazdam ingredientia corrigi , quaedam
ſionibus tumefiat , parcam aliis 5 Ne te forte addì ì quaedam ommitti debent . Loco Trochi
mea! gravis urat ſarcina charta: . ſcorum ſcilliticorumzpulpa Scyllae; Loco trochi—
Et haec ſunt-qua de univerſali, atque hoc co: ſcorum vipcrinorum, caro viperarum; Loco ter
lel’ri medicamine compendii ratio ſcribere per rae Sigillatzeſhemniazpro Corno Cervi uſti,Anti›
miſit a de affcdu nonnihil temere , vel opinio monium diaphoreticumzLoco ſalium lixivioſo—
tenus aſſeruimus , fi invicem minus contenta runnſalia volatilia viperarumwel Cornu Cervi.
ruſticante ſtylo elaborata videantur , attende vel Urinaa , Succini , &cc- addi poſſunr.0mmit
talia , ut ſpero, deſinet quis , quippe pauxillum tenda ſunt Sandaraca , Aſpalathum , Mirabala
temporis , 8c horarum ſucceflìvarum a negotiís ni Chebuli a Agaricum , Rhabarbarum , Aſa
Colleçiorum liberarum nobis coucedebatur ad rum 1 8c ſemina nonnulla :in Theriaca leeſti
hzc e aboranda, hxc‘Author . excludenda ſunt Magiſteria Perlarum , Corallo
rum , Hyaciuthorum , &c- Et horum vice ſub
Moni” .’ ſtituantur Cinnabaris , Antimonium redifica—
tum, ſeu Specificum Cephalicum DJoanm’r Mr'
Sicut praeſlat apud Dolo-”m exarata eſt hujus cbaelís , Bezoardicum Solare pro lapide Bezoar
'Theriacse Coeleſtis Conferíìio , quz Authorem Orientale,&c. Eſſentiam Opii cum acero deſtil—
agnoſcit ſuumjoſèpb LMaremma”; Archiatrum lato ſaäam ſuper-atv illa cum ſucco Cydoniorum
Gallicum , Medicum Solertem , Expercumqne fermentata , 3c extraéìa cum ſpiritu vini .
Chemicum ſub nomine Therlaca* Benedió’raz , ut Hand diſplicet hic nonnulla alia addere mo—
infra notabimus . Leffarem ;Lg-it” bene-volati” nica a Mangeto in harum Theriacarum conſe
adbucſcmel obm’xe ”gamm- ( Dolci ſunt verba) &ione exarata , qua: ſaciunt ad rem pro ſuperio
:tt ”oſtrum paucoram dic-mm parfum a no/Iro ri Theriaca Dolcana : Exordiem ur ergo a ut
Pharmacopeo-C/oymico precious elicimm a ö‘ Author habet Tom. r. Bibliotheca: Pharmaceuti
~T-ó-v:—~
tantum non exrormm *veritatis indugandwſtimu co-Medica: lib. V. pag. 897. nempe . ' "~1-—

lo 7 ſimplici/ìy lo propofitum , dexterè interprete z 39 Torrieroſimplex ó* alkobolízam conſiqirur


re
776 PARSQ-uax-'ra,
reeipiendo Theriacze Andromachicae optime ex paraveris , atque ſ1 .ſpecies Theriacales extra.
tracìam s. a. tinsìuram cum aqua vite: junipe &ioni aptiffimas ſpirituoſas , 8c balſamicas ſeor.
rina s vel aqua ex typhis cervinis , vel ſimili ſim , vel cum ſpiritu juniperino , vel ſpiritu
aqua bezoardica, ſive-Theriacalizdccantatas tin~ baccarum ſambuci extraxeris , ſpiticum ablln.
&uras deſtilla ad remanentiam eſſentiae Theriacae dum ſeotſim ſervaveris , Se extraó’to reſiduo alia
in conſiſtentiam mellis , quam ſerva pro uſo: reſinoſa exrraéìaz ut Myrrhae , Galbani , Sec. ad.
titulo Extrafli Theriacae ſimplicis , vel adde ſal junxeristaddito ſale volatili viperarum,vel illa.
ex ìncinerata remanentia elixiviatum , ſub no rum pulvere , Sec. At hìc modd locus adell THE.
mine extraëli, ſc-eſſentia: alCOllſatRf . RÎACAM Baumrcumaffrcetam‘ aafiamxä* tor
De hoc Theriacze s Jc ſimilibus extracìis doo , refíam lubneó’tete .
qua: moneam , habentur . Primum ſuggerit in
gredientium diverſitasaqua vix credibile eſt lìn l. CLASSI! SOLVENDA.
gulorum eſſentias aequè uni a ſOlique menſtruo
parere.Nec eſt,quod oggerant fermentando cunóìa 240 EC.Trochiſcorumſcillitícorquqr
inſunam naturam coaluiſſe. Dubium enim haud eetam’ libram ſemis :de Viperis Ve
-—Î.-—Ìñ~-—ñr .
leve , utrum fermentando natura rerum. adeo netianis elſentiaeiextraöìi Opii (cſi aceto dellillati
immutari poſlìt s ut qua: antea menſtruum tara faéti) ana uncias tres : ſucci glycyflhiza in aqua
tareum prorſus reſpuebant a ſaóìa fermentatione fiillacicia. ſoluti | 8c inſpiſſati unciam unam,
id ipſum amìce ampleó’rantur. 8c ſemis: Eſſentlee croci (cum ſpiritu viniluu
Secunduin,quod monete duxi, ipſamet pracbet ciam unam: Myrrhae in aceto diſtillato ſalute,
fermentatio , quippe qua: potillimum rerum 8c inſpiſſatae , Olibani in grana ana drachmas
ſermentabilium partem in (LE. exaltat , ideſt ſex: grana Styracis calaminaris in ſpiritu vini
volatilizat ſpiritualem , ac volatilem reddit. ſolutae i 3c expreſſ-e, Gummi Arabici albiffimi.
example fint vinum . ſucci ſruéìuum fermen Sandaraca: in gran. Sagapeni in gran- ſucci Ata.
cati , &c- Eapropter cum tinflura deſtillationi ciae in aceto diſtillato ſolari , ö: inſpiſſati: Hy
ſubmittatur , qua volatilior pars abſtrabitur. poCiſtidls in aceto dlſtillati , -ſoluti s 8c inſpiſ,
quis infringet extraf’tum in ſundo deſtillatorii ſati ana unciam ſemis : Aſpalathi , 8c Galbani
remanens potillìma ſua parte eſſe exutum. Maſticis › Opopanacis ( ſinguli in grana) ana
ue has difficultates evitent . ſunt qui ſpecies drachmas duas : Eſſentiz çallorei Veri clu
ſeorſim menſttuls idoneis extrahunt s itaque ex— chmam unam.
traéìa poſtmodum conjunguntur . Verumenim’
verb nunquam hi ad metammd quam co limant. Il. CLAUIS EXTRAHENDA ‘ROMATA.
pertingere videutur` Eteniin compoſicionè' The
riacze ſubeunt non pauca naturne arornatícwzſub Iperis longi drachmas tres -. Cinnamomi
tilioris , tenuioris , volatilioris,&c. Wa: ſacul acuti unciam unam 1 8c ſemis : Acori ſe.
tates ad Theriacae conſtitutionem non minus calami aromatici , Cafiìae lignea optima l Colli
neCeſſarize ſunt, quam reliquxe in ſubſtantia mi veri 1 Piperis albi , ac nigri . Schienanthi I Spi
nus volatili reſidentes . ldcircb cum volatiles il cae lndicae ., Stmcadis Arabica , Zedoariae › Zi"
li ſpiritus a ſixioribus in iſpiſſatione ſeparentur, giberis albi ana drachmss ſex ;Cardamomiml
operationem Tlieriacze integram in eXtraóto hoc noris I Carpobaxſaini veri, Cubebarum , Foliii
quis ſibi ſpondebír- Addeflquod hoc ratione non Galangae . Caryophyllorum s Maceris, Spice!
nullorum ingredientium ferocia 1 qua: alias ſer celtica: ana unciam ſemis -. ligni Aloe: drachmís
mentando in Theriaca cicuratur, indomita ma.. duas.
neat 9 imo vires ſuas exercere aptior evadat;
Prxſtat itaque Theriacam in ſua propria ſub Ill. ſeus”: EXTRAHENDA RELingñ
Rantia adhibere , quàm laborioſa hac extraéìio.
ne operam perdere . Id quod de aliis quoque lrabulanorum Chebulorum drschmas ſex:
V. G. piluiarum quarundam extraëìis cenſen.. Baccarum juniperi unciam ſemis -. Lau
dum . o ri drachmas duas: Horum Roſarum rubrarum
. Verum enim vero non ſimpliciter Theriaca unciam unam 1 &(ſemis : Hyperici , St Centau
extraéìd improbanda velimzpraecipue ſi ſpirituo rei minoris ana drachmas duas : Herbarum Cir
ſiores z ſeu oleoſiores partes interveniente pree tli benedió’cí 1 8c Scordii Cſi-BZÌCÌ ana unciam
‘cipitatione-lìnt reſervatz . Qua in re non poſ unam s 86 ſemis s Calamenthi montani o D133‘
ſum quin induſlriam commendem Ch ymici ſo mi Craztici, 8c Marrubii ana drachmas ſex : Ab:
lertiflìmi Friderici Grez‘ffèn Pharmacopmi apud rotani , Chamxdrios , Chamepcyſios, Origam
Tubigenſes Celeberrimi , Amici Authoris ho erzetici , Polii Críktlci , Roflſmarini, Salvia’
norandi . qui imperſeéìionem preparatiouum öc Scabioſee ana unciam ſemis : Majorana” Ma
harumdem perpendens,perſeéìiorem non ita pri ri verbi-igm Aſpalathi, Santalorum fubl’Ol’um*
dem in Decade ſoa nobilifiìmorum Medicamen. Agaricì 1 8c Radicis lreos Florencia: ana MCP-“fl
torum juris publici ſet-it . unam , Se ſemis: Angelica, PentaphillìaRhf
Hofrmm. Emmi-?am Tiberium' , ſm Eflentia barbari, 8t Tormentilire ana drachmasſex: Art
Thu-iam ſimplex-ſm allsabolzſata.juxta in hoc ſtolochire rotundze , Aſari , Cyperirotundíadl'
eſt cenſura C. L. Authoris nollri . Et ſane non &ami albi , Enulze campana , Gentianaalffl'
melius, aut przſtantius extraé’cum Theriacale peratorise a Meu , Pimpinellee, pf… poutiCH
Ser
snu APPENDÎX. 'm'
. ._ Serpentariz ſucciſatae s Valerianae , SZ Vince cini Prieparati unciam ſemis: Oleorum macisi
, toxici ana unciam ſemis . Ariilolochiae longte , 6c Nutis moſchatat llillatiorUm J 8c Angelica:- eſ
13‘,;
zi.
- ~ ſentialium ana drachmam unam : Camphoree
8c Cruciatae ana drachmas duas z Seminum Bu
F".I'
5;"i.“
,av nial. ſeu Napi ſylveſtris , Aniſorum torreſaó’to— drachmas tres . , a
rum , Citrii , Foeniculi Grzetici a Hyperici , Se Ex omnibus his rite , ut artis eſt , commixtis
~’H ſeleos, ſeu Sileris montani , Se Talapſi , ſeu Na fiat Theriaca Coeleſtis z reliquis 0b incertitudi—
ilurtii albi ana unciam ſemis : Dauci crastici nem tàm doſium a quàm 8c ingredientium ſar
r: 1:_ drachmasduas . ragînem longè anteſereuda .
{.74
:E

1V. CLAISIS PULVERlSANDA. 242 TiNCTuRA ANTIMONII


C Onfeaionis ſerpentumjunipeſſrina-Qíerce Ex Mynſic/zt. i
‘l
,i
.l
tam' uncias tres : Terra- ſigillata: draclímas EC. Vitrioli ad rubedinem debítè calcina lv ’Aqìhó’.
ll

ſex : Terran Lemniac I 8c Cornu Cervi uſti ana ti q.v.ſuperfundatur Acetum deſtillatum; ›
4`
.
unciam ſemis . ſtent in loco calido per biduum , ac triduum
auſer tiné’curam per inclinationem , ac filtra. SC
V. CLASS” LIQUXDA. menſtruum peraéìum eli.
24g Poſtea Recipe Antimonii crudi q.p. opti
. Alſami Indici, 8c Oleorum NUCis Moſcha me pulveriſa, 8c affunde menſtrui jam dióti q.s.
ta.- expreffi ana unciam unam , 8c ſemis: digerantur, ut leges artis extant . donec flavedo
Caryophyllorum drachmam unam:Sucçini cam in menſlruo appareat , aufer, 8c recens afi’unde ,
phorati drachmam unam s 8c ſemis: Spiritus uſque dum omnis tinóìura extraé’ca fuerit a hoc ...z-5.".
..,.ñ_. .
Nitrioli drachmas quinque . facto omnes depletiones mixtas ad ſpiffitudinem
Primò s Fit extraótio ſeorſim medietatis aroz mellis deſtillautur i tandem cum ſpiritu vini de
-matum s 8c reliquorum extrahendorum ſingulo novo extrahe s 8c ad medietatem iterum abſtra
;um ſcilicet r. cum ſpiritu vini reóìificato z 2. he, tunc ſubrubeam tinéìuram retinebis, qu am
cum aqua deſtillata . Hinc abſtrnhe in Balneo ad uſum repone .
marino a ac collige ſeorſim ſpiticum Theriaca Facfllta: , ó‘ ‘ZÌjî'zr.
lem ſubſequentem ad couſillentiam mellis s reſi In Epilepſia a Melancholia , Mania , Phil
;du-am medietatem in pultem redige . tris D &’J Venenis hauſtis, Peſie , Febribns acu
.Secmm'ò , Ex remanentia incinerata elixivia tis i Sec. mire-operatur . Doſis grana ſex erit in.
Sale commune cum aqua pluviali . Vehiculo convenienti .
Tcrtiò , In ſpiritu theriacali ſolve Sandara
tacam , Olibanum 1 Maſtichen , Styracem a Manin: .`
aneſque eſſentias non ſatis liquidas eo dìlue.
unrtd , Cum aqua Theriacali in pultem re Tinéiu ra communiter definitur eſſe efficacior.`
dige Trochiſcos de Scyllis , 8c Viperis , ſolve in 8c colorata alicujus corporis compoſiti portica
eadem ſuccum Glycirrhyzm,Gumm: Arabieum, idoneo menſlruo extraóìa . Meritò enim tam
Be Sal commune proprium . tinäura s quam extraëta formä, ſeu ſpecie, qual
9 m'ntd . Inñ ſpiritus Terebinthinee drachmís modo illius liquida eſt, inter ſe differunt,item
ſex ſolve Aſphalatum . que quae de horum conſeéìione clié’ta extant pag
Sextò , Reliqua omnia , ut Eſi‘entiam Opii, ;42. cal. z. ea etiam in iſtis animadvertenda ve
8c Hypociſtidem , Acaciam J Myrrham , Saga niunt , at hic quoque panca monenda exiſti
uum . Galbanum › 8c Opopanacum ſolve in mavi , öc primo leviter attingam vegetabilium
Aceto diſtillato . tiné’turas illas nimirum i qua-.- fiunt è floribus
Septima‘ 9 Omnes extraéliones , ſolutiones Q rubi-i coloris , ut Rolls, Papavere erratico , &c
Horum tinëlura aqua iſiervpnti extrahatur s atl—
ulveres , Balſama , Olea expreſſa , deſtillara .
ſpiritus , 8c ſal commune ſecundum artem com dantur inſuper aliquor guttulae cujuſdam ſpiri~
[, miſce , quam optime , 8t redige in. maſſam pi tus acidiaut Vitriolhötcîinóìura reſrigerata co
i‘.
'La
u. lularem . ` ietur . Verum ejuſmodi tiné’turae facile corrum—
Taudë ſijudicium in calcaneb hand habes,jam puntur . ſitumquecontrahunt i debent idcircb
percipere debes conficiendi methodum veram a recentes ſemper parati z loco tamen frigido s ſi
atque realem numt‘rorum 237. 8c 238. Et hanc iis in vitro auguilíoris colli nonnihil olei ſuper
flliam ſequentem Tlieriacam Gmleſtem ex Thea— ~funditur › poſſunt per aliquot hebdomadas re-_
cro Pharmaceut. deſumptam, pro qua . ‘ſet-vari .
24: Rec. Extraéìi Angelicze s Gentianae z Im” Eradicibus , lignis, corticibus ,` Sac. qua:
peratorix , Ariſtolochia: rotundae; Tormentil ſulphureze s atque ſalino volatilisindolis ſecung
1:2 . Galami aromatici s cardui benedióìi , Ru -dum hunc canonem eXtrahantur tiné’tura: . Re
thaz , Scordii , 8c Zedoarize ana unciam ſemis: cipiatur illorum cujuslibet quantum place: s
Croci z 8c Myrrhat ana unciam unam: Caſtorei 'Pro ſe nam 2 aut ſcindantur, aut contundantur,
drachmas duas: Opii uncias quatuor: Bezoar his oleum tartari per deliquium ſaäum s five
dici orientalis , Cornu Cervi philoſophicè pra: liquor nitri fixi , uſque humeéìata fint s aſſun
parati , ac Cinnabaris preparati 7 ut etiam An datur per aliquot dies moderato calore digeren
timonii preparati ana draehmas quatuor: Snc; tur a perafla digeſtione eis ad trium a vel qua.
G cc c tuo:
”8 PARS`Q_UARTA9
Cuor digitorum eminentiam alkohol vini aſſun. na alioquîn maxíma ex parte relínquitur in
datur , perque aliquot dies ſemei , atque ite fundo int-Ada .
tum, ac ſaepius movendo digerantur , poſtea ex. E0 fine excogitabatur haec tinéìura: ſormola ,
primantur,& colentur . ut delicatulis exhiberi polline balſama incom.
243 Apud ſuperioris Germania: incolas cre pendio . 8c ſine nauſea .
briori in uſu eſt Tinffura Bezoardica Michail/ir, lnſtituti ratio poliulat, ut uitErius ad anima.
quae nil aliud eſt , quam mixtum ſimplex ligni lia pergamus : Ex horum regno perpaucae tin.
ſantali rubri ſubtiliter raſpati , quantitate ſuffi &urze depromuntur . llſitatze in primis ſunt.
ciente ad ruborem tinöh . Equidem nulla con Tiflffflra Caſtoreí methodo , qua alibi notavi.
troverſia eſt , quin haec tinéìura magnarum vi. mus , 5c ſequens Cambarídum 9 ut etiam ?771.
rium ſit conſorsmomplura enim experimenta in Hara Aſk/[0mm 9 ideſt Millepedtmz , vin-0 mal.
egrotum curatione iſtac tinfiura faéìa ſu nt: qua: vatico parata . Aliarum non ſum mihi memo:.
ſeeundum accepi ab Amico, ibi moram habente, ut in crebriori uſu Eſſent .
plane vix nihil differre a Mixmrafimplice , ſeu 347 Recipe polpa: Cantharidum uncîam ſemis:
Spirit” Diatrío” , utmodò notatur . , Spiritus Nitri optimi unciam unam . ngere
A"..uk-ñ_
244 Recipe ſpiritus Theriacalis camphorati ſpatio vigintiquatuor horarum 1 deinde adde
uncias decem: Spiritus Vitrioli uncias duasz ſpiritus vini camphorati uncias tres z fiatdige.
Spiritus Tartari eeéìificati uncias ſex z Digere ſtio per aliquot dies 1 Sc poſtea filtratio peraga.
in phiala hermetice obſignata ſpatio trium heh tur . We uſurpatur ad urinam ciendam. ad
,.—
domadarum , ut uniantur exaé’tiflìmè s. a. 8: renum. 3c vefficw ulcera 5 Gonorrhazam ;Se Ar
purgntur ad Tinó‘turae formam . Q2” ſudorem chritidEm vagam ſcorbuticam: Doſe faere ad got.
:.._ ciet , reſiſtit putredini o in ſebribus malignis tulas vigìnti bis in die e ex hauſhz decoäimal
admodum proficua . Doſe uſque ad drachmam VX 1 vel Syrupo violarum edulcorata .
nnam . Potentifiimè omniü'ünquit Wedeb‘a: Amení!.
.-_—-.—
;4; Minori tamen ſumptu , atque minori vi p.387.) llrinam peilu nt cantharides ob ſal vola
.

rium diſpendio tradimus hanc eſſentiam, extra tile copioſurn erodensuîc ſtímulans. Neque enim
&ioni ſpiritus vini magis accomodatam z loco tam propter hyſpidas aculeatas partes agunh
Spiritus Theriacalis ex tot diverſi generis , Sede. quod nonnulli pro ratione allegant : nam tritu
ſtillationi minus aptis, confeóìi, ut Recipe Radi 8c mixtíone cum aliis viſcidis. rotundis, oleofis;
cum Angelica a Cai-lina: , Contrajerva: , Enu. pereunte illa figura , nihilominus Potenter id
la: , Vincetoxici , 8c Zedoaria: ana uncias duas, przeſtant a ſed cautè iis eſt utendum . &'- doſi re
8c ſemis z Campi-ione drachmas ſex z Caſtorei ele fraéìa . Groëflveltb aſſerit camphoram pmſhn
ai drachmas duas: Cinnamomi acuti , Croci tiffimum , veriffimum, ipſiiſimumqueprx aliis.
optimi, Corticum Cittii , Myrrhx eleóìze , 8c eſſe cantharidum correfiivum .
P ulvis viperarum ana unciam unam: Foliorum Progredíor igitur ad Regnum minerale , ubi
*Rutha: . Salvia: . 8c Scordii ana manipulum ſe occurrit ingens copia omnigenarum tinaura
mis: Opii Thebaici drachmam unam 1 Spiritus rum,quas lingulas,ſi velim pertraé’tare appendi
i'Vini reötificati libras ſex a Digere ſecundum ar. cis hujus moles profeéìo nimis eſſet augenda. Ne
tem . ac filtra , ut extrahatur Tinó’tura a cui autem inertiee, aut conciſaz nimis ſcriptionisdn
acide SpìrítUs Tartari reéìificati libras tres: Spi ſimuler, mei muneris eſſe duxi, ut fulìushorum
ritusVitrioli optimi libram unam 1 Miſce , à: mineralium tinéìuras exararem, hujus intenzio
iterum labore arris Fac tinéìuram . Qqae in pe nis ergd , ut artis Alumno aliquatenus innoce
Re, morbiſque omnibus malignis obiiat} recreat ſcac earum multiplex differentia. Sed ad rem .
_line inſignieer ſpiritus cuné’coa &(2. 2-48 Ex Antimonio parantur nonnulla.- tin;
Olea Balſamica 1 8c Reſinze fluida 9 azquali &ui—ze , qua-.- ratione operationis maximopere in
Talis tartari portione digerantur a donec {piſſa , cer’ſe diſſentiunt, in uſu quae maximè eſt , ea fit
ac dura inſtar ſaponis alicujus evadant 5 polime ex ſcoriis Antimoníi ſpiritu vini q.s.exrraóìa.
dum eis ſpiritus vini optimus ſuperfundatur, ſi.. 249 Ex ſcoriis reguli Martialis o beneficio eſ
mulque deín macerentur , quibus exaäis habe ſentix abſynthii ſimplicis para: Wedding ſuam
bis tinéìuram admodum coloratam . Hac me Tiflffuram Marti: abjjctbiacam.
chodo è Balſamis Copaiva: 1 Peruviano a Toiu 2,50 Alia, Sulphuri antimonii amato a ſpirítu
*ano , TC *ebínthina , &c- egregia: eliciuntur veneris modò irrorato , 8c aliquandiu calorie::
ſſinaura: z en formulam . poſico affunde alkohol vini. digerantur z Se per
'246 Recipe Balſamorum Tolutani , 8: Peru vices extrahatur Tinéìura q.s.alkohoi vini; 0m
:viani ana drachmas tres : Spiritus vini :edifica. nes extraé’ciones per cucurbitam parvam abſtra
ci libram ſemis . Digere per hebdomadam , & hantur z donec Tinëìura in fundo remaneac co
extrahatur tinéìura hand ~ contemnenda in lore ſaturata .
’Aſthmate a Tufiì . uze etiam valet ad puimo 23': In hac ſi refrigerata fuerit 1 inveniesín*
num excoriationes ?anandas , eorumque infar. natare nonnihil ſalis albicantis I guſtu ſubd‘fl
&us expediens , ad mié’mm ſan uineum , 8c Aſ cis a quem credo aliquod compoſitum eſſeaex
ſeéìus nephriticos5Doſe uſque a triginta gattu—` ſale , quod ſulphuri Antimonii adhzlìt a Se e ſPÌ
las ter in die in vehiculo idoneo . ritu veneris, Se vidi pariter : Nonnemo hunc ha*
Ad tìnduras è reſinoſis a ut Jalappa , Benzoe, bet pro ſale Antimonii .
Sec. conficienÌZH fumata: ?11501101 ziniz Reg 3)"; _hide-m liquore nitçi fixi . vel @anni ſi*
e
.
S'EUAPPENDIX@ -5'7'9
le tartarì ( è quo tiné’iura ſueric extraéìa ) P" vitriolaceum , poſtea èxtraaío; vel ſolutio per
deliquium ſoluto , poteſt ex Antimonio crudo pannum coletur e ſpiſſeturque ad extraëìí liqui
ſulphur exrrahi 5 quale ſulphur debet iterum dioris ſpeciem . Ex tali extraflo beneficio ſpiri
ope alkobol vini ex lÎac extraaione elici r qua tus vini a Ut mos eſt , egregia elicitur Tini-?ara
peraéìa oportet denuo abſtrahere alkohol vini* flPL’Ì‘IHÎ-f .
a
,e’ -ut condenſetur tinäura . 261 Conficíuntur etiam è clralybe tinéìurae
:H Item ex Antimonio crudo ad mentem cum vino malvatico , vel cum Cydoniorumzaut
.r7 Baſi/íi elicitur aceto deſtiHaco Tinóìura , qufle pomorum ſucco 9 ubi limatura candeſaéìa r in
Li'
u' ad ſiccitatem in balneo marino ſpiſſanda , ſpiſ vinum malvaticum v. g. paulatim extinc’iionis
ſata: addacur alkohol vini,quo extrabatur omnis ergo iniioitur: poſthìnc conjunétim digerantur,
5'/
tinéìura . Ab hac ſi ſemel, atque iterum alkohol quamvis ha’c conſeóìionis ratione ſimpliciſſimaz
vinideſtillatur , Se inzfine paulo intenſior ignis tamen ea virtutis reſpec’xu carteris non eſt minor
ſubdatur , remoto prius ſpiritu limpido r pro Verum hazc debet in majori doſe ad unciam ſeó_
dibit tandem tinéìura per cncurbitam humilem. mis circiter ,capi ,
`~r 2 ;4 Eadein methodofit tiné‘tura ex V itro hya 262 Alia: ReCipe lapidis barmatitze in alkohol
cinthino , ſed {cias , velim , ocyus operationem redafli partem unam : Salis armoniaci partes
abſolvi , ſi in aceti locum ſpiritus veneris ſub. duas bene commiſceantur , ex cucurbita vitrea
flituatur
2ſſ> Sſiic. etiam ex Antimonio , vel ſale tartari
. loricata , ſuperpoſito alembico 9 ex igne aperto
ſublimentur 5 aſſurgentflarer armoniaci martiri
per aliquot horas in igne fuſo poteſt quidem be. ler , aurantiorum coloris limiles z quibus reſti
neficio alkohol vini Tinóiura alici , qua: tamen geratis affundatur alkohol vini, ſimulque di
Pzene quicquam a tinëìura Tartari differt . gerantur , babebis Yîflffziz'am .Harris cfu-rien
:56 Ceterum poſſunt aliuſmodi Tinéiurffl e tem volati/em; namque Hzematites ſcrro reſertus
chalybe parati , 4 quae cum non ſint tam minoris eſt . E reſiduo autem beneficio ſpiritus vini re
momenti modo exarabimus , nempe Recìpe Li éìificatiſſìmi extrahatur T’inñ‘era Marti: , ſeu
maturx cbalybis parte… unam , tartari crudi Lapídir meatitce o adſtringens 8c in Hzemor
pulverati partes duas , his affunde magnum co rhagiis omnibus lìſtendis doſe uſque ad drachmas
piam aqua: , coque ſimul per aliquot horas in du” valde proficua .
lebete magno ferrea ñ. facillimè enim redundant. 26; [idem Flores poſſunt ſublimari limatura, n-ñ--‘-.o__-ñ -
peraó’ca coéìione , ſolutionem marti! per colato` vel ſquama martis: Caput mortuum in cella fri
xium cola , 8c ad extrafli liquidi ſormam ſpiſſa. gìda cum tabula vitrcata per deliquium ſolu
habcbis tunc Sy mpum cbalyóeattzm Giai-Muri . tum,filtra›& ſerva ſub nomine Liquori: /tìipticù
257 Ex hoc etiam potes s. q. ſpiritus vini eli. ui intrinſecus juxta , 8c extrinſecus poteſt ex..
i"
is'
‘ts
Le_t.
cere Ti'nfluram Marti: nperientem 7 alias , Thy hiberizdum przedicatur tanquam arCanum lingu
tarifafam diflam , quam conficeris Recipiendo lare in febribus malignis,ubi vomìtns,& alvi flu
Tartari albi pulveriſa’ti libras quatuorzLimacu. xus nimius adeſt , item in dyſenteria epidemica.
:a: Martis rubiginati libras duas . Miſce , 8c co Doſe inſantibns ad guttulas quinque , adultis
que in vaſe ſer-reo in aquze fontis s. q. per horas ad quiudecim in vehiculis convenientibus pro
dgodecim 1 agitando ſu binde ſpatula _ferrea -, Sc qualibet vice .
addendo pro re nata plus aquze bullientis . Poſt 264 Si recipiantur Horum :eruginis libree dute:
xeſxdentiam debitam filtra liquorem a Se exliala ſalis armoniaci libra‘ quatuor,3c pulverenturdn
~I< ad ſpiſiìtudinem convenientem ſecundum ar que patella cupi-ea lene igne miſceantur,donec in
tem , doſe drachmarum duarum . unam quaſi congeriem confluant, 8c huic affun
258 Ab extraéìione flotum ſfllís Armoniaci datur.deinde ſpiritus vini reéìificati q. s. ac jun
Martiatorum ope alkohol Vini ſecundum ar éìim digerantur , tum habebis tiné‘turam Vene
tem percipitur Tini-?ara Martir, eaſdem pollens ris viridem: quae potentiffima crit in Epilepſia. _-.-_ñ - __

vires z quas Tinffma ſali: Armoniaci eat/Jide! . Paſſione Hyſteriaca , &c- cum liquoribus approa
2 ;9 ?infilare verb Martis,qu:e Aurea dicitur, riatis exhibita .
conficitur , ſi Recipias Croci Martis unciam 367 Alia extrahitur cx pura :erugine, pauco
unam: Spiricus Salis uncias quatuor . Inſunde aceto prius madeſaóìa , interveniente ſpiritu vi
per dies duos ſazpe agitando: deinde adde alkohol ni , haec etiam coloris eſt viridis , eoſdem pol .",_fl.—_ H

vini uncias quinque . Digere in loco tepido per lens uſus , 8c ſacultates cum antecedenti.
dies quatuor , filtra a Sc erit tibi tinéìura coloris 266 Huicſi affUndas nonnihil ſpiritus ſalis ar—
aurei , unde nomen ſortita eſt , Sc adminiſtratur moniaci volatilis viridis color commutatur in
doſe uſque ad guttulas viginti . cmruleum . Hujnſmodi tinéìura viſus ſenſui A,..-.— ,-ç._

260 Sic Sc fit quaedam Ti'nffxra , e SPecifico , a‘què grata eſtiatque illa , quae è Luna , ope Spi
ſeu Mzgzſterio ;Ma-rtl': aperieme Ã/Îyn/t‘chtiffluod ritus ſalis armoniaci extrahitur 9 ut modo inſra
pro majori Medicinze Tironum commodo ſupra notabimus ſub nomine Lame potabilis . Ex quo
pag. 754.00]. 2. mcr/”90. tradidimus)ſaéìo cum argento tamensſi purum , ac putum ſuerit, nul
ſucco Oxalidis , in quo quarta pars Tamarindo lus color elicitur , ſed quis color inde provenit,
rum ſoluta ſit; Nimírum in hoc colato aceto Ta.. adſcribendus is eſt aliquantulo cupro cum 8r
marindorum , ita a Mynſicljm appellato extin— gentointimè permixto . Ceterum ex hoc r 55 ſi
guatur limatura chalybis candefaäa, coquantur millibus experimentis addiſcimus rebus ſingulis
invicem leni igue , donec guſtum prae ſe ferant, non eſſe colores ſingulares , vertim eos dependere
pc ç c a ab
`$80 P A R S ’(1.11 ART'AQ

ab omnifario ſitu o 8c figura ſalium 1 radios 'lu ' particulis ſolidis referti multum poteſt ad omnis
minis refleéienſium a qUemadmodum hoc argu~ generis fanguinis profluvia ſiſtendarcateras verò
mentum Móilìs Boyle pereruditè expoſuit in miſsas faciat. in primis hanc . qua.- ex coralliis
Truffa”; de (Iulm-ibm . cum Saccharo combuſtis conficitur s, nugalibus
257 Pro Luna Portlóili conficienda , vide infra {and theorematibus inſiſtit; qui in futili hujuſ
num-272-?í‘n-îíura Lume. At in Theſauro Ludo modi operatione laborem impendit . Verame
vici ita per ipſum paratur 777251470 Luna:: Reci— nim verb . cujuſmodicumque diéìze futrint.
pit enim Lume defmcatée aqua forti ſolutgöc benè non nego tamen coralliis rubris ineſſe tinéiu.
lotm q. p.ponit in cucurbita affundendo ſpiritus ram quaudam rubram 7 hancque menflruo ali.
ſalis armoniaci, vel ſpiritus ſalis tartari ad emi quo poſſe ex iis elici 5 videmus enim ſi coralli:
nentiam duorum digitorum,per dies aliquot agi cerae alba: modò leniter liquefaéìm . immiuan.
tando,& ita parata erit Tinéìura; quae diaphore tur. hanc cei-am imbui colore quodammodo rn.
.tico gaudet munere z maxime valet in omnibus bro, corallia verbalbeſcere Pl'otinus : verumſi
morbis capitis, 8c primum in Epilepſia, ac etiam cuipiam animus eſt hanc tinäuram ope ſpiritus
in Hydrope aquam eliccat,D0ſ15 ad ſummum eric vini , vel alio menſtruo extrahere , obſervabit ſe
uſque ad grana quinque pro qualubet vice . Tinfluram acquirere, cera non parum inquina
'2,68 Efficax tinó’tura elicitur ex terra Cate. cam , quae non cantarum virium conſors, uti
chu . quae terra prius aliquot guttulis ſpiritus Anthores perhibent. Attamen in premeridibur
vitrioli irroretur z poſtea ex hac q. s. ſpiritus vi~ szrioſorum , ut etiamiu Joamalde Scream
ni extrahatur Tiné’cura ad ſuos obeundos uſus. legitur quendam fuiſſe , qui menſtruo inſipido
269 Rec.Sacchari Saturni ſolo aceto paratiwel poſuit prope modum momento hora: tim‘kuram
mellaoinis Saturni , 85 Vitrioli Martis ana un x coralliis elicere , ſalva eoruin ſubſtantia a ſed
ciam ſemis: aceti deſtillati unciam unam , fi hic laborz hoc opusznon omnia poſſumus omnes;
mulque in patella ferrea ſuper ignem miſce; quantum ad me ſpeäat , ultrò fareor , mihi huc
poſthac ab igne remOtis adde Spiritus vini un uſque non copiam datam ejuſmodi menſtruum
cias duas,in vitro per aliquot dies calori leniſſ cernendi , nec alium ejus aſſequiſſe confeéiioñ
mo expone habebis Tirszuram antip/thiſicam D. nem : ſed facile tale menſtruum duri in rerum
Gai-marmi ſubdulcis ſaporis-Sc magnarum viriíî. natura o perſuaſum nihilominus habeo , id tx
270 Mellago Saturn) ſic fit: Recipe Lithargy.. integra coralliorum libra , vix polie elicere
:ii s vel Ceruſſae q. v. coque cum aceto optimo drachmam tinéìura: . Nam experientia docet,
vini , donec dulceſcanta dehincſolutionem cola; plexaſq ue mecallorum , mineraiiumque tindu
BC ſpíſſa leni igne ad ſpiſſam,duramque formamz ras, alkohol vini extrac’tas , adque lìccamfor.
obſerva autem diligenter , ne illa comburatur. mam ſpiíſutas , poflìdere in ſe adeo modicam rei
'271 Tan-"Zara Metal/0mm hoc paäo brevi ſolutae portionem , ut ea certe alicui moverc ad
tempore conficitur: Recipe Reguli Martialis pri mirationem poſſir, quì tam exigua moles valeat
ma fuſionis uncias duas: Cupri , plumbi candi tantum ſpiritus vini quantitatem inficereo Sc ſa
diu‘ic nigri ana dtachmam unamdiquefiant igne, pore z 8c colore . His non ſimilia contuemur in
refrigerate pulverentur , iiſque przeterea admi vitris conflandis,ubi etiam cu j uſquam rei metal
ſceantur Nitri pulverati uncias quindecim, ac licae tinäura , ut crocus martis,cineres ſtanni.
'cendançur per vices in vaſe fuſorio , poſtea per plumbum , Sec. per minima ſe cum vitro com
aliquot horas igni intenſiori committantur , miſcent , cumque eo ſuum Colorem communi
quoad materia fuerìt coloris viridis , cui refri cant, quamquam horum adfuerit minima tan
gerata: ,ac pulveratae , cucurbitzeque immiſſaz tumodo portio . Attamen iſta minima quantita:
affundatur alkohol vini libra una , 85 ſemis , tinëcurarum mineralium , chemica arte conſe
ebulliant pauliſper ſuperpoſito capitello in are éiarum , interea neutiquam eli ſpernenda ;het
na ſic oppidò rubeſcet . enim , ſi modo juxta preecepta artìs COME‘?hl
Varias atque parne innumeras Corallorum fuerit a non opus habet amp‘íus ventriculì dige
Tinflura: extare confeéìiones haud neſcio , quas ſtione , ſeu elaboratione z ſed ob ſubü'lîſafffll
omnes faerc nullius momenti judìco; quia eaedem penetrat ex facili , iugrediturque in venas 134
tináurmPoſſunt eque fieri`e corallis tum rubris, &eas , ſanguineequc maſſae ſe commiſcet 5 8c ita,
tum albis a aC ex aliis lapidibus coloris haud ex faéìa ubiubi rei vitiatx correílione o Penſum
pertìbus.De proprietate itaqzinter ſe con veniunt, ſuum abſolvit, Natura rerum Crudarum non
Be non differunt inter ſe , niſí ratione menſtrui ita comparata 5 in his enim ſtomachus munera
longa digeſtione ſua ſponte rubeſcentis. Interim chymici fungatur , neceſſe eſt . ls quippe Crudîu
tamen diffitebor nonnullas hujus generis tiné’tu duraque ( quamvis diuturniori tempore) dige
ras haudquaquam virium eſſe expertes 5 ſed id rit a ſolvit o commiſcet , diſtribuit ſolutum per
volo , quod quas habent , eas potifiimum ratio reliqua_ inteſtina 5 haec vero ope venarum min"
ne menſtrui habeant : de quibus menſtruis infra tarum , alias laóìearum ſecernunt ſubtilea craſ
quzedam notanda venient.lgitur Corallioríî Tin ſo, idque confundunt toti maſſaz ſanguifleffl
dura, quze fit vel ſucco citriifl/el ſpirito mellis, Ex quibus poſitis emergit corpore ſtomachum
vel ſpiriru coruu cervi,vel aliis rebus non eſt cö requirere non eegrè ſolvenda 5 calor enim 1 Se lio
ammenda-De omnibus tameu,quarum certe in machi menſtruum , haud ſunt adeovalidaalſt
gens numerus 1 poteſt Medicus illa eſſe conten poſſent diſſolvere cunóias res fine diſcrimine.
tusz quae ſucco ,gitrii fit; lzazç enim _ratioue ſucc; QLL* cum É“ ſe habeant r e re agrotantis PW“
erik
‘SEU’APPENDIx: '181‘
erit a ſi ea Q que dura a &’ quae fflfficulter ſolven nitur pcenes Authores'à Tirocinia; vel alia ope
da in ſubtiles. partes redigantur 1 Se purum ab ra chymica componentes , ad quos avidum arte':
impuro ſegregeturs dehinc quod purum eſt agro Chemicre Alumnum amandamus. Sed antequam
propinetur - WO faéìo utriuſque operationis in viam methodicam harum tinéìurarum conſe
differenti-ae Medico innoteſcet , agnoſcetque ex dionis redeamus , ſubnec'ìemus hic nonnulla do
effeéìu,quantum nucleus a cortice diflet . Sed ad Menſiruis valde proficua,prwter ea ”34.001.2
hzec depoſtuntur Opes, opera, 8c ſedulus Artiſex. MENsrnuuM Chymicum erit liquor ille s quì
'27a Tinffara Lume nihil differt ab illa , quae corporicuidam affuſus , id vel ſolvit , vel alió,
ex Venere pura paratur z ſi nempe eodem men quid dumtaxat ex eo extrahit . >
flrUanuo Lume tinflura parata eſtz‘cuprum quo~ Aqua dulcis communiter pro naturali men—
.Póñ
,.-
1-" que extrahatur . Experturus cſi; rerum natura ſtruo tenetur, dum in ea pura Saccharumz Salia,
Îium ſpeculator utrarumque tinéìura’rum ſapo &c- tabeſcunt , imo 1 Se cuuéia , quae particu
aem o coloremque , partie quicquam inter ſe dif‘ lis terreo-ſalinis , Sc viſcidis dotata queunt ha@
ſerre , item abſque ſpiritu aliquo urinoſo non extrahi . Artificialia Menſtrua ſunt , aut Sali
fpoſſe fieri e: utralibet ?inſita-a quaedam C'e-‘m na , aut Sulpburea . .
-lea . Vel ſequenti z ue notatur . Recipe Lume Omnia ſalia a quze vi ignis in Huorem redaéiaj
przecipitatze unciam unam : Salis communis un ut aquze ſtygia: , ſpiritus nitri , vitrioli , acetì,
rias duas: Salis Armoniaci drachmas duas -, mi Sec. quibus metalla , mineralia , lapides , &c
_ſce , ac reverbera diebns oCto . Ablue a ſalſedi ſolvuntur, 8c corroduntur z Acido—Salina ea
ne , 8c extraheTinauram Coeruleam ope Spiri ſunt , Se e genere Saliflomm .
(us Vitrioli dulcis, decanta , ac abſtrahe . Cujus AMa/íco-Salifla ex eodem genere Salinoram
uſus eſt maxime iu morbis capitis s Se in primis ſunt ſzilia alkalia aqua ſoluca › ut Sal Tartari ci i'll
e;
e__-
:-
Epilepſia , ac etiam Hydropicam aquam exic neris clavellati , lixivia , Sac. quze ſulphurea,
‘cat . Doſe uſque ad grana quinque . _ 6c eorum affinia ope coáionis ſolvere ſolent .
In Aur0(erga quod plerique omnes habent ſa Salpfiarea ſunt , quae particulas oieoſas , gg
cram famem) quot homines non deſudarunt, ut reſinoſas diſſolvunt a aut ſaltem extrahunt 1 ut
yoſſent ab eo genuinam,ſinceramque elicere tin— ſpiritus vini ſincerus, necnon alii ſpiritus ar —-:m‘-—.; .;“
óluram . Admirandi me hercule eſl: generis Che— dentes , qui cujuſpiam corporis partes oleoſas ,
micus , quidquid alter anxize quaerit conſiitue 8c reſinoſas extrahunt , atque has in poros ſuos
re, id vult alter prorſus deſtruerenoto (ut ajunt) ſuſcipiunt: ‘
Caslo inter ſe aberrant . Num ii, quiid Aurum Q-_igunquam Therebenthina non cum men
fleſtruere conantur , opinantur non poſſe elio Rruis annumeranda ſit , poſſunt tamen in hac
quin veram Yînfiuram Alu-2' acquiri. Sed ſciant, cunóh ſxere gummata , reſiuoſa , ferulacea , {c
velim , hi curioſuli ſi Aurum eſſet plane deſtru. alla oleoſa liquefieri . Axvingia , Cera , Theref
Rum, tunc non eſt amplius Aurum e ſed quid binthina , Sec. commode in olea ſolvuntur, Sec.
quam aliud , aliquod, nempe novum, produci Hzec , Se ſimilia inveſtiganda , diligeuti artis
tur; Se ſi ex hoc eliciatur Tinó’tura quazdam . ſcrutatori haud erunt difficilia , ſi dumtaxat il
tunc nunquam de hac nffirmare audebunt, eam lis allìdue incumbat , perpendatque , unde res
foffidere totam Auri‘uaturam . Proinde agu‘nt, qua-liber primordia generis ducat . Ne quiſquis
ac ſi conarer ex ſale abſynthii enndem tinéìuram hoc paóìo proceſſerit 1 is fucili marte ſimilia cum
elicere , quemadmodum ex herba integra; non. ſimilibus ſeu copulabit, ſeu eliciet .
ne unuſquiſque diceret e me nihilo plus agere., Cazterum quantum ſpeéìat ad ſamoſiflimum
quam cum reéìa intentione inſanire . Sed hi cu menſtruum univerſale , de quo nonnemo men
zioſuli (parum abſuit , quin dixiſſem naſutuli) tionem ſacit , 8c cujus de poſſeſſione HClle
in inſìpientia maxima maximam quzrunt ſa tí”: , 8c alii glaciati , ſed quod chimera ſimile
pientìam , quàm perſuaſiſſimum habeant a ſe adhuc ſe habet , cogor verſu a [Va/'one mutuato
poſſe natura: ordinem inverti . At aliquantu [um profitcri -.
de tinéìnra Auri narrabo . Notum— eli uni no Hi:: tefleat ”OſtWH' ancora jaffa rate: .
flrum cuiquemiſi ſit in bemia hoſpes, ex Aura Etenim hunc in diem uſque non licuit mihi."
non pofi'e elici tiné’turam 1 pel-inde ac tiuéiura 86 aliis penes Arcificem quempiam ejuſmodi
quzepiam , quae fit è vegetabilibus V.G. Croco. menſtruum cernere , quamvis hujus gratia cum.
Sec. ſed totum Auri corpus a menſtruo diſſolvi , nonnullis ſemel . atque iterum, ac ſeepe ſermo—
quod demum reduci poteſt . Sunt igitur tales cinatus . Caetera vide pag. 72. col. 1. [inde . ut
uidem tinäurze , ſolutiones integri Anti, qua adhuc ç Se nonnulla alia percipiantur- de menf
rum nonnulle quidem ratione menſtrui , quod flruorum ſpeciebus , adeundum judicavi iuec ſeó'
ſe in poros Auri inſinuat ,egregias poſſident vi quentia , quae etſi de Magiſteriis prima ſacie vi
res 5 cum judicio tamen debent parari , 8c :negro deantur traéìare, ſaciunt tamen ad rem noſtram
propinari . Igitur requiſitum el} , ut Artiſex re in preſenti menſtruorum momento pro tinäuris
rum naturalium ſit callens , ut omnium opti habendis loco .
mam Auri elaboratíonem ſeligere valeat . C.3. .Et i” primis.” quo aliquo menſtruo ſolutum
terum l qui plura cupit , is adeat ad D. Rol/fin.. venit , 8c aut inſita qualitate , aut alterius con
ciam z 8c Cl. Ettmallemm , Sec. qui peculiares trarii nffuſione cogitur . ut in fundo praeceps
de hac materia ſcripſerunt traflaculos . Reſi ſublideac , Magi/Ieri”: communiter vocatur.
qnarurg tinäurarurn magna_ etiam copia inge: Paratur enim ipſum Magilterium e reſìndîx
P1“:
’582' PAR‘S Q`u -A a T›A›
plurium Spiritus Vini J Ut Recipe RadicumJa gravitas ,~ tum _forma partium›quibusacidum
lappzemigarici , Seammonci I_ Sec, quantum, 5c aliud pra? alio rafertum eli.
cujus placet , craſſe contuudantur a öç iis affun— 27; Db particularum ſalinaram cum ſaluta
datur ſpiritus vini dephlegmati q, s, digerap materia unionem , quae precipitando petficimr,
tur , dehinc tinéìum efi’undatur , 8c ſpecies ex majus ;ei prmcipitatx acquiritur pondus. 1m
primantur his ſpeciebus deuuo ſpiritus vini af etiam ,hat Pnecipitata ratioue ſalium texturit,
fundatur , donec omnis teſina fit extraéia , Ex aut leviota , aut-_ponderoſiora exiſtant: que.
traóìîones ſimul confundantur j perque char. madmodum in Mercurioaqua ſorti ſoluto , eviz
tam emporeticam colentur p inque cucurbica ad dens habemus exemplum.
dimidium abſtrahantur `, pollmodo iis parum 274 VideliCel: ſi hujus ſOlutionis parti uni
aquae affundatur , ut reſina in fundo ſubſideat.~ muria affundatur 1 precipitecurpulvis albus.
Nam ob affuſionemzquaz ſpiricus vini pori dila JWermrimCoſr/Îeticar diflus .
tantur , atque ob relìnoſarum partium gravita 27 7 Si alteti patti urina rccens , pracipitatut
tem ſe mutuo compleaentium in fundum dela
pulvis pallidi coloris . ſi
bitur reſina ,_ quze aqua bene eluenda a leniter-_ñ 276 Terrix parti oleum Tarrari per deliquium
que eſiccanda . ,prgecípitatur lutei coloris‘pulvis . Hi precipita,
Sulla ”Mafia ejuſmodi teſinoſis extrahendis ti ſeorlìm pulveres dulceutun 8c eſicccntur .
admixta , extraéìionem quidem facilitant , ſed ;277 Quarta autem pars retorrx loricata: in
obtinebis Magiſterium (quamquam viribus pur fondacun ex igne aperto obſetvaco eius regi
gantibus nonſic dcſtitutum in aqua ſolubile ñ, mine dellilletur , obtinetur rurſum aqua lbrtisa
a quod in aëre liqueſçit; qualis t’acultas ab eo ì ſaris adhuc valida ad metalla lolvenda: ultimo
non poteſt dembpropter ſal lìbi penitus immixñ autemzquoad recorta candeac, ignis adhibcatur,
tum o Nel uſque dum incipiant vapores albi inſurgero
E metallis mineralibus , lapidibus , cruſtaz tunc auſer ignem . Refrigeratis omnibus in re
ceis , &cornibus fiunt menſtruo acido-ſalina torta invcnietur Mergaw‘m diüus Pracipita‘
magiſteria z de his . tm mbar '. ,
Primò , Quo duriot , Sc compa-&ior eci-um Hi diverſi pulveres, quo magís de ſalibus par
textura , eo valentius menſtruum depoſCunt . ticipant, eo 8C multograviores pondereexiſhmt;
Secundò, Qui-etiam metallo, 8c mineralia ple. lìC levlllimus ell: albus» gravior pallidus , ma;
rumque aqua forti , aut ſpirito nitri ſolvuntur. gis ponderoſior luteus , rubeus autem omnium
'At Aurum 2 8c Antimonium o Aquaî regia 1 vel ponderoſiliimus .
ſpiritu ſalis corroduntur , 8c aliquo alkali , ſo anecipitata ex metallis a 8c quibuſtlam mi..
lutioni contrario , preecipitantur , quin 86 quae neralibus additione alkali fixi ., intercedente fuq
dam affuſione aqure_ e loco moventur a 8c in for.. fionei prjſtinam acquirunt formam . Preecipig
ma Pulveris ad fundumdecidunt : necnon me.. tata autem , vel ſublimata ex Hydrargyro faó’ta,
talla ſe mutuo precipitant . E. G. ſi quando ſo; cum alkali fixo mixra , 'retortzequeindita fl an
lucioni argenti adjeceris cuprum f huic verb nexo excípulo aqua ſemipleno,obſervatis etiam
Martemz 5c reliquorum eadem conditio eli) tunc ignis gradibusdeſtillata reviviſcunt.
illud argentum przecipitat, ipſum autem cu 278 Corpora ſulphurea in aqua beneficiòcu
prum denub a menſtruo exeditur . . juſdam alkali tabeſcuntz 85 ab affuſo aliquo aci
Tcrtiò, Plumbum z 8: ejus recrementa , lapi. do rurſus prëecipitantur; ut ſulphur ſale Tarta
des a cruſtacea , &C- Optima acero , ſeu ſpiritu ri , lixivio , vel cineribus clavellatis coéiun”
'Veneris ſolvuntur , 8c praecipitantur a vel ſpi cujus ſolutioni inſtilletur acetum › vel alumi-`
xitu vitrioli , cujus molecular , quoniam aceti nis in aqua ſoluti q. s. ita in ſundumprzcipita
moleculis majores ſunt 1 rei ſolutze ſe aſſociant : tur Magiſterium , ſive Lacſu/pbarìr . ,
eidemque majus pondo conciliant : graviores 279 Sic ;etiam ex ſcoriis Regali Antimonii
igitur fadae non poſſunt non inconſpicue am necnon ex Antimonio, aut cum calcis vive qua ’uAnan—-.Al.n—

plius liquori innare , ſed debent ex ejus poris druplo o aut cum cineribus clavcllatis iuigne
excidere , vel alkali, quod ſe in poros menſtrui fuſo a Pmcipitatur acido aliquo Sulpbur Wifi*
ínſinuat 1 8c ſolutum, vel contentum extrudit . mom'i 5 quod ratione rei przecipitautls, qua vir
Etenim illud alkali propter mutuam affinitatem tute , qua colore diſcrepat . Idem ſulphurlub~
ſe , quam ſacillime cum acido q-uovis congregat. ſidet , quum _eius ſolutioni magna frigidfle quali*
Magiſteria utroque modo confeíìa differunt titas affundatur .
quadantenus inter ſe: priora enim magis can 280 ltidem Antimonium leviter iuris-aqua
dent , ac rariora ſunt , ex adverſo pofleriora co: regis corroſum,cm us ſolutioni ſi aqua affundituto
lore obſcuriora, ac pondere graviora habentur. acquiritur tum Sulpbur Antimonii infiamma. l—l‘

Ajdquid valentiori acido ſolvitur a id acido bile , vel aqua: ſupernatans, vel fruliris anti;
debiliori ſepenumero przecipitaturdic ſolutio ar monii adheerens . ‘ ‘
genti aqua forti faöìa ſpiritus ſalis injeéìione tur 231 Sic 1 8c camphora aqua forti r V31 ſPìffi‘1 ...A
rr'—‘L

bida evadit,itidem ferri adminiculo ſpiritus vi Nitri ſolvitur in ſormam olei , quod aqua affu
trioli faéta ſolutio , affuſione l'piritusſalis , vel ſum ſolidam demum ſom-mm recuperat: qu!
aceti. prxcipitatunQuare autem debiliora acida ſi bene dulcata fuerit nominatura uonnemìne
nonnunquam precipitandi aéìum exibeant 1 in Campbora Coſmetica , de ;Metis vide Tac/m
_cauſa videtur elſe diverſa tum magnitudo ;tum 11mm
` A2 Magìé
seu APPENDIX; ,u
‘282 Magifieria J qn'ai; 8t Laccz nominati ſo Fatal”: `, Ù* ‘Uſm I
Îent a hoc modo paranturz Rocipe herba: recen Egregio proficir ad renes, veſſicas a 8( ureteres
tís q.p.ut radicum curcumaz, Sec. Lignarum,&c. purgandos z ad effèéìus nephriticos a ſtomachi
granorum Kermes,&c. (haec nempe, quae coq uen cruditate indu &os- , ut etiam ad colicam exper
do aquam colore aliquo inficiunt) coquantur tiflìmmöc optima eſhDoſe uſque ad uncias duas
in aqua ſale tartari . ſeu cineribus clavellatis
acura , donec tinéìa ſit, poſtmodum coletur 1 8c 236 TINCTURA LACCJE
przecipicetur ſolutione aluminis , precipitatum Dekker: Author?
dulcetur- lenifiìmoque calore tingenda. necnon
inſervit variis Piéìorum pigmentis . EC. Pulveris Gumm. Laccae unciam ſemis:
28; Qllamvis cunéìa corpora Poffint recenti. Aluminisuſti drachmam unamiSpiricuum
tîs modis in magiſteria redigi . ungula: tamen Cochiearix: i 8c Salis armoniaci ultimo extillan
öc cornua , qua: ungularum natura: . ſive in tium ana uncias quatuor . Phiala aré’çè incluſa
doli ſunt ſimilia , ut Bovum , Bce. (licet haec digerantur , donec tinéìura ſatis rubicunda ap-_
aqua forticorrodantur) habent aliquid preetec pa'reat . poſtea filtretur , &ſervetur ad uſum .
ordioem conſuetum . Haze quidem ex facili ab Foca/m: , ó* ‘ZZ/'as'.
aqua forti penitus corroduntur , nullam tamen Ad oris ſcorbucum. ſeu gingipedinm ſingula
.rem potuit ars invenireuqffie f‘olntinnem precipi riter confert . Gingivarum enim‘ laxitatem, pu
taſſet in pulvcrem albumi imo 8c ſolutio (quam tredinem s Se faetorem oris -curat a 86 carnem
vis ei diverſa injecerit Amicus quidam Pharma omiſſam reparat : preeſertim quando hac tin &u
copzeus Chemicus noſter ) permanſit limpida ca ra gingivx laxae a fiaccida: 1 5c ſanguinole nta:
men z Se corroſum neuciquam ab his excrude frequenter fricantur, Se abluuntur .
batur . Siquidem tali paéìo operamfltque oleum.
ferdidit . Tentavit enim propozìitum aliomodo ;37 TINCTURA STOMACHICA‘
aggredi . Accepic ungulas z ſc. Alcis z has peo Ejuſdem Dekker: .
quam omnis lentoris expertes | has poſtea aqua
forti ſolvit, ſolutioni poſtmodumaquam calen. EC. Radicum ſequencium 1 nempe Enuix
tem aſſudit z refrigeratarn paululum ſolutio— campanze unciam unam , 8: ſemisi An
nem przecipitavít ſale tartari reſoluto 1 quibus gelicx . Galangzez Galami aromatici ana un
peraäis obtinuit deſideraçum Magiſterium un. ciam ſemis.: Zedoarize unciam unam: Zingi
gularum Alcis- quod deinde dulcatum 1, .Se exic beris i 8c Liquiritiae ana drachmns ſex: Ligni
catum ad uſum reſervavit . At hoc ſatis cſi-dum Aloësdrachmas quatuon Foliorum menthaz criſ
hìc addere ſupervacaneum ?ore laborem autum PW manipulos duos: baccarum ]uniperi unciam
no 1 vere ne prolixitate quwreretur non nemo. unami Lauri, &ſeminum fazniculi ana un
de tinauris ergo noſtrum ſequamur munus ., ciam ſemis : Seminum aniſorum , 8c carvi ana
drachmas tres i Cinnamomi acuti , Santalo
_$84 TINCTURA ANTlPHTHISLCA rum rubrorum unciam unami Piperis nigri,
Aygo/Zona . extremitatum corticum aurantiorum , Cai-da.
momi minoris. 8c Nucis moſchata! ana dra
EC. Salis Saturni . Vitrioli Marti: arti; chamas duas . Conciſa . atque craſſo modo con—
fic.ana drachmas duas-.Spiritus vini.8e ace. tuſa_ affundantur in ſpirito vini ad eminentiam
ti deſtillati ana unciam ſemis , miſceancur z duorum digitorum 5 Miſceantur per oó’tiduum o
6c' per aiiquot dies digerzintut 1 liquor tuhicunq tumque tinéìura decantetur , 8( iterum affim—
du: filtretur.öc ad uſus ſervacur. datur ſpiritns vini q.s.Digerantur per ofliduüm,
Facolta: , cà: ‘Uſor, Tiné’cura decantetur . ac priori tin-fiume aſſun
Pra-ter virtutem antiphthilimch hemoptoi~ datur I 8c uſui ſervetur .
'cam, etiam in alvi fluxibus utiliter adhibetur . Facolta: z ó' Uſl:: .
Bronchiorum etiam conum relaxatum re'ſtituit: Excaleſacit 1. aperit a atrenuat , 8x diſcutic:
Seri acris admiliìonem inhibet t Vaſorum ru. Stomacho utilis.Contra pedoris VÌIÎÃNSC palmo
H
turas reſarcit i Fermentum putredinale delet-` num; Jecur, 8: lienem roborat . Veneri ad
la
Calorem heaicum reprimit: Et Chirurgicis qui verſatur . Habitus gratiam commendat . Men
-\\ hu ſdam uſibus ( hic non dicendis) egregiè inſe firua. ac lotium edUcit; Nauſeam ſedat, Fa.
ruit. Doſis propinanda eric aguttulis xv. ad flidientem Romachum juvat, doſe uſque ad drag
xxv- bis, terve in die in vehiculo convenienti. chmam .

'287 TINCTURA CAssm. '388 TINCTURA; STOMACHIGA ALIA


Amm” Sonnet-rozen Antidot.Neap.
EC; Caflix cum corticihus libram ſemi: .
Contundatur craſſo modo , pone in aqua ' REC.Cinnamomi acuti uncias duas . Caryoſi
'K"
o~
boraginis , Vel florum ſambuci unciis decem , phyllorum unciam ſemiszGaiangzgrano
8C cum a'xbumine ovorum in lento igne clariñ, rum P' adiſiaöc Zingiberis ana unciasduas:Pipe~
can îrrorando (cupe cum panca ſucco iimonnmaac ris nigri, Cardamomi z &Nucis odoratae ana
'_
'ó-'ÎI
per feltrum cola a Se habebitur ſecundum arte”; unciam unam; craſſo modo concuſa maceren
çínfiura . eur per dies aliquoç in ſyiripis gigi _libras qua
’ tuo:.
584 PARS QUARTA,

rorSextò,
mille Frigus
tuor , pollea ſpiritum vini tinéìum per inclina cſt peſtis puerpcrarum 5 Et ter~ì *
malorum Author .
tionem ſepara a 8c ſerva .
FuGu/rar. (‘3‘ ‘Dſm'. Septimò , Morbì Puerperarum ad unumfm
Appetitum quam belle CXCitat 5 Stomach um omnes tenduntrcum vel ex mala viſtus ratione,
roborat 5 Nauſeam tollit', Vomiturn ſedat . id_ *vel ex frigure admiſſo , vel ex animi paflìonj.
circb breviter dicam,quod in ventriculi aſſeéìio. bus, oriuntur, dè confirmantUr .
ne qualicunque ingens , Sc, incomparabile ſit Offavè, Egregium eli prophylaticumrſi puer.
ſecretumz torumque corpus multis phlegmati pera ſub ſpe s 8c metu per rx. dies in [tao deti
cis catarrhìs repletnm exficcat . Dolìs ordina neantur z 8c corpus ſemper ad madorem quaſi
riò erit ad drachmam
;venientibus . unam in vehiculis conſſ diſponatur .
Nond , Melius eſt alvum primis diebus cll'c
. ſiCCìorem r ſi interim lochia fluant ex voto,
'289 TlNCTURA SUCCINI . quäm ſi Diarrlma ſuprrveniat, "haec enim ſem.
per monſtri quid alit .
EC. Succini eleéìi , 8c non tam ſubtiliter Decimo‘ , Purgantia ceu ipſa venena ſuntſu.
triti uncias quatuor: pone in pliiala vi gienda, etiamli male veſcetur 8c ipſa l’uerpera .
trea Collo oblongo 9 inde affunde ſpiritus vi Decimoprimò , Potus ſemper debet elle tapi
ni reóìificati libram unam: Nitri ſoluti in loco dus, nec alíter permitteudus quacunqzex cauſa.
liumido uncias tres: detineatur deinde in vaſe Dccimoſccumlo‘, Etiam plus metuendum pe.
clauſo in loco calido , vel ad Solem 5 donec vi riculi a remediis refrigerantibus , ubi intenſa:
ni ſpiritus (quoad fieri poteſt) ſuccini verurn adeſt calor, quàm a calidis .
colorem reſerat 9 etſi ſatis diſſolutum ſuccinum Dec/‘motertid , Si lochia rice non fiuant, den
videatur ,novus tunc ſuperafſundatur vini ſpi tur mitiora quaedam blandiori ſuo ſalepvel ſpiri
ritus . 85 eodem modo s ut prius tinétura extra tu ſanguinis grumos diſſolventiarnempe ſperma
hatur, poſtremo is ſuccini colore abundanter ceti 5 ſuccinurn , myrrha , Tinélurte rnyrrha,
intinfìus , .Sc ſeparatus a fmcrbus ſervetur in va Antirnonii , Salutis Lungi} , Elixiris proprie
ſe vitreo bene obturato . tatis line acido a BCC.
FMulta: s ("1’ ‘Uſur. . Decimoqrzortò , Si Puerpera ſebri corripia
Cerebruma nervorumque meatus laxe ſub-ñ' tur , illicb reſpiciendum eli ad lochr‘a,atque tali:
fidenres aperita Sc pituita obſtrué’tos reſerat: Spi danda ſunt remedia , qua: horum fluxum pro
ritus ſaburra onuſtos depurat a 8C torpide ſta moveant s ſi ntccſſe ſit r vel ſaltem non ſupprí.
gnantes exuſcitat . Ideoque ad eH'eóìus ſoporoſos ,mant , aut imminuant, q.s. c. c. s. igne o. lapi
8c paraliticos miris elogiis celebratur . Odontal dis cancrorum , Antimonii diaphoretiti , Cin
813m fuga-zii goſsypio imbuto applicatur denti nabaris nativi,myrrha rubra,ſalis volatilis.C.G.
bus affeéììs . Hyſtericis pafiìonibus , 8c ad ſpiri Arcani du plicati , Sac.
tuum "ni-'an reprimendam in ipſo uterini pa. Decimo/rima‘ , Fluunt tamen ſubìnde lochir
roxiſmi articulo valde celebratur . Doſis ejus fa: etiam in Febri , quatenus continui ſolurioucm
re eſt ad guttulas x. in aliquo Vehiculo conve. in utero ſequitur inflammario 7 tuncque agrz
nientí . Externè quoque ad tumores ſolvendos 5 in maximo verſatur diſcrimine .
demortuas quaſi partes vivificandas , Paraliti. Decimo/'amd . Puerperw ſebri continua cor
çis affeó’tibus magno cum juvamine inungitur . reptae facile fiunt epileptitm , hinc in curationç
ſemper ad graviora mala proſpiciendum .
.il/10m'ta . Deoimofiptimd, Febris lafiea5qua: quarto, vel
ſexto circiter die accedit 5 eli: ephemcra aliquot
A“ ex hac Succíni remanet tinäura a nem-` dierum , 8t: ſpoute ceſſat , ſ1 frigus non admit—
pe caput mortuum a ſervetur a ut iterum novo tatur, aut error in diarta cornmitcatur.
addito ſuccino pro conficiendo oleo , 8c ſale vo Tandem , Dolores poſt partum Hunt, vel
latili inſervirealia
poffit . a ſpaſmo ante partum inchoato, vel aſanguiz
ſſ Nonnulla Monica , ut tota impleatur
nis grumeſcentia .
pagina , hic ſubneó’rere de Morbis Puerperarum
corumque cauflìs, curavi . 290 TINCTURA TARTARI;
Primà 5 Puerperae traóìari debent quemadz
modum graviter vulnerati . REC- Salis Tartari ſomme depurati qu-fun
Semndò, Immediate poll par-tum derur re; de illud in valido crucibulo ignc intenſo
flautans in forma liquida, ſed aéìu calidum; inqma fluxu tamdiu conſerva, donec in coloñ,
quo vix praeſtantius dabitur , quàm .hauſtus rem e rubro coeruleum tranfierit , effuſum in
.Tha-x 5 vel alius cum uno , vel altero cochleaz mortarium prius calefaóìum pulveſjzetllh'
ſe’ vini temperatus . mox in Phialam itidem prius calefaäamíndiw
Tèrtió, Qyjes eſt puerperarü' anchora ſalutis I ſuperfunde ſpiritum Vini reó’rificatilſimum id
Mud , `damno tamen non ſtatim indulgen— eminentiam rrium digitorum, digerantuſ per
dnm, ne progrefiìvus Sanguinis motus adeo ſuf ali‘111W dies in arena, lnterdum agitando, donec
flaminetur . : , ' _ ſpiritus vini rubicundo colore tingatur,quo de
Muta, Diasta debeteſſe ex carnis e 85 Pſi': cantato a novum reaffunde , quandiu opus luc
mis quidem diebus tenuiſſima , rit _. Ultimo liquorçs tiriflos 51…; , 6c ad, certi:
’ pal:
-

. szu AFPENDIX. - fly
partie remanentiam abſtnhe , quam ad uſum 294. TINCTURA VITRXOLI
ſerva . - , Ellentíalir, ex Bai-’20.' f -‘
. Fatal”: 9 ó* 22ſt” .
a . ’finanza haec valde efficacíter ad tollendſs EC. Vin-io” Mateíalis viridis terna ſolu'à
omnes viſcerum obſttuáìones przvalet 1 Veffi rione 1 8c chryſtallizatione purificatí, 86 ad
cam , 8( Renee a ſupetfl uis impuris humoribus flavedínem carlcinflciv q. p. ſolve in aceti deſtil
urinam lat-gite: movendo , liberat : aliis etiam lati s, q. filtra , . 8c l. a. chryſtalliza , repctendo
( price: calculum) effeóìibus utile preſtnt opus; opus ad tertîam vicem . Calcína ñiterum ad fla
-quntenus enim ( propter apekìendl , 8c Rimu vedinem , 8: deſtilla ex retorta cum cohobatio
landi facultatem ) lympham congelatam e 8c fue ne ad ſiccitatem . 'rum deſtilla igne aperto .do-g
culentam ſaburram in canalieulato corporis ha. nec ſpiritus omnes extillantur . Ex capite mor
bitu depoſitame latibulís exturbet; ſanguiuis cuo poſtea aëri expoſito eliciatur s. a. ſal 1 quod
~circulautis in rivum pellet; atque ita. Anaſar. crebro ſolvendo . filtrando a 8c chryſtaiiizando
ca , hydrope pulmomxm 9 &ut-:ri , ac menſimn depuretut- .
deficientia laborantibus longe eſſe proficuum 29; Tandem Recipe Salis huíusunciam unam
praxi experti ſumus . Doſe uſque ad guttulàs Spiritus prredióìi uncias quatuor extrahe tiné’tu
xx x. vehiçulis conveniencibus . tam digerendo per menſem . Deinde filtra o -ad
ll' * ì I;
uſum ſervando hanc ,. tanquam Theſautum ,
Monika . tinäuram .
Fac-dm: , ó- ?)ſ”: .
59‘: Abſtraáus ſpiritus pro ſpiritu vini tar Noxios expeilit humores per inſenſibilem
cariſato inſervire poteſt. Alìam Pharmacopaez tranſpirationcm 1 Venerem promovet , Ute
Amfielrodamenſis credit tinäutze Tartari conſe rum roborac , ejus motus inordinatos ſiſtit , fle
dionem longe ab ma differentem-, ‘propte rilitatem debeliacaat in utroque ſexu vim ſemi
tea Se eam hic credere conſulto judicavi— nis ad generationem mſerendam conciliat . Do
mus nempe = Recipit Tartari calcinati ad fis ejus propiuanda exiflát a guttulis tribus ad
..... llbedinem libram ſemis -. Arena: , [eta: e 8t be quinque vehicuio appropriato .
ne eficcatz libram unam: Aceti flillatitii un
eias quatuor 5 _miſce a Se deſtilla ſecundum ar 296’ TRAGEA GRANORUM ACTES `.
tem. . - `
EC. Succi Baccarum Sambuci maturarumſi
Sal Tal-tiri in igne . ut diximus , ad viridí
tacem fuſum, hoc enim diutina liquatione non q.p. Farinfle Segaiinee q.s.ut f. Pafla,exin~_
nihii evenlt cauſticum , quippe lingue admo— de formentur exìgui panes, quos in clybano co.
tum puſtulns [ìmiliter . ac ſi ignis efl'et., exci quere ſinas uſque ad duritiem Biſcoó’ti. Hos pulñ_
tat: huic ſalì adhuc calido aliquoc gutmlzzſpi* ”eratos cum recenti ſucco iterum impaſta e at
:itus tartari affundantur a ſupra ignem CUCLU." que (ut prius ) coquere feſtìnas a idque tertio
bitz cuidam indita invicem conquatizntundein repete . Tandem fiat Pulvis ſubtiliflìmus, cujus
affundatur alkohol vini (1.5. Se illicò obtine— ſingulis unciis adde nucis moſchata: drachmam
tnt tinóìura rubicunda 9 qua oflginem (nam unam a 8c conſervato: Tragea ad uſum .
dcbet ſubtih‘ſiìmís ignis effluviis ſalis tartari Faculta: . (9* Uſl” .
imbncis . lnſigniter adſiringit z 8c propterez contra
392 Acetum deſtìllatum toties a ſale terrari quaſcunque haemorrogias internas preſcribitur:
abſtnflum , uſque dum patilis ſaporis uci affu ſpeciatim verb ob uotabílem vim ſiſtendi ſan-ñ’
ſum, iterum prodeac acetum; poſtea ſatura guinis ſputum , Dyſſeuteriam cum vitello ovi
tum ſal ſpiritu vini ſolvatur, coletur atque Ptopinato ad drachmam unam a item Menſes
ſiccítatem denuoevaporetur: quibus faaìs eric immoderatos, fiuores albos, 8c alios ſimiles :nor-z
'.'-
4:1 tibi illud martis connubium Znoelffiri. alias bos corrigit , ac ſiflit .
77:7” ſoliata ?futuri dióìum 9 cujus recipian—ì
tue unciz ſeſqui , vitrioli martis legitimè pa 297 TRA-GEA STOMACHLGA
rati uncía una in ſaxcagine ferrea ſupra lenem Reali:.
ignem liquefiant, ut bene coeanc , tuuc eis af
fundantur ſpiritus vini unciae ſex, veloòìo . EC. Radicum Zedoaria!, 8c Calami ato;
perque dies aliquot digerentur, íîc Tinéìuram matici ana drachmam unam; 8t ſemis :
Vitriolì Martis obtinebis rubicundíffimam . Cinnamomi acuti unciam ſemis : Zinziberis, 8:
:9; Eadem terra ſonata poteſt confici ſpirítu Galancae una drachmas tres. Cardamomi utriuſ
Veneris canquam aceto condenſato ,eius nempe que , Caryophillorum, Macis, 8c Piperis ion
tantum ſal tartari ,affu ndatur 9 donec nulla am. gi ana drachmam unam . Nucis odoratae ſCl'OPU*
plíus oriatur effcrveſcentia , dehînc ſpiſſentur, los quatuor: Oculorum Cancrorum drachmas
8c ſpiriti: vini denuò diſſolvantut z colentur, 8c tres: Sacchari canditi albi uncìas tres, Se ſemis:
ſpiſſentur. ‘ M- 8C L. A. F. T.
De aliis tínéìuris jam monuimus ſupra pag. Facili”: , @Uſm- .
;66. col-1.11bi omnes in uſu hodie venientes Ventriculum frígidum calefacito acque re-`
recenſite: ſunt , ſecundum comm ſetiem. flaurat , Torſiones , punóìîones , 8c cordialgìam
ſedat. P’ituitam , 3c humorem cgudum in eo_
‘ ' Dddd cd”
Q_-‘U‘ A n w*r A;
colieäum'dige'rltaflc Eoncoquitfflhlegma aufcrt. Fac-alta: , ÒÙſEI. -~ w - 5
Nauſcam toilíc. Vomitum ſiſtit . Acido ruéìui Mira , quae ha: Pacentulm prazſtant h‘ic coi.
medetur Appetitum cxcitat, Podagrze cauſam ſultòhaud trader-a convenit , ſat exit 1 ſi manc ,
reſolvit , Caput .vivificatvz con exhiiarat, vifuſh aut quovis alio tempore , ore occluſo dentibus
acuit, Maciem a necnon Se ſeneétucem :ema m'inime cerantur ,L vix exprîmi poreſt. quantum
ver: oppilacioncs a ventoſitates; cx-.aſſas , hami— memorize conciliandae , rie:: confirmandae, co.
dirates ſuperfluas , Se coiÎuPsas ;eſerat , ambià &ioniv‘e ju vandz proſiut .x Catarrhnmflſiflunz,
git , repellit . Doſis pondus-erit uſque ad dra Tuffim‘reprimum , im puritates arcenh :iuris
chmam vel .per ſe, vel ſpecifici:: convenientibus diffipaut ,- prolificum ſeme” corrigunt 5 ſtuiii
man-e a 8c Veſperi hora una , Vel altera ante ci tatem auſerunt . Tandem cotum hominem‘wu
borum ſumpcionem 1 8c ad precautionem fin-` ſervanc, juventutem marbis-expertem-iníeruno.
gula hebdomada replicetur .i. .. . ~ - ;. verum ſeneíìutem debellantfflhiloſophisſuomi
runc , Sapientiam adminiſtraut , &orisiüm‘m
298 TRQCHlSCI SPECIFICI commemlabilem efficium: . x Barum ;exit
Go'r‘dom’i‘.` una , altera’ve Placencula ter , au: quam in
die. 'ſu - ‘.i ` 'PU-Ill
EC. Seminum qua cuor- fi-igidorum mejo; . .i - '.'l-"îCZ ‘...L-`. ..1
rum mundatorum,~papaveris aibi,Mal vz, 300V] NUM CHAEYBEATLIM
Goſſypii , Portulacae , Cydoniorum , bacca ' . :i ..“ ‘ \
rum Myrtíllorum , Tragacantbi , gummi Ara Se” Claretm Mynſicbt .
bici , Pinearum , Piſtachiorum , Liquiritîz _ ;f h , ‘ ., …1; I( - _ ' , ' a‘ Î-'H

mundzo hordei perlati', muciiaginum pſilliiçì 4 BG.Vini malvaticî'optimî-libras tres: Cha


am‘ygdalarum dulcium ana unciam unam: Bo.v lybis cum aceto Tamarindorumi prepa
lì armeni', ſanguinis Draconis , Spodii , Roſa; rati' unciam unam : Radicis-ſcorſonerz, acidi
rum , Myrrhae , ana unciam ſemis : Saechar-i Turati-"ann unciam ſemis*: Gaiangm mitici-is,
candi Uncias duas , cum Hydromelite . F. L‘AL Caflìz lignea: ,. Carybphíiiorum ana dmhmm
fl'rochiſci , 8c bene eſiccati ſerventur ad uſus. ". unam .- Hat: in vas vícreum‘indió’ca miſceantui
Faczllta: , ó* ‘Dſtz: . digeran'tu’r'qüe loco caiido movendaaiiquodes
Deſcribuntur ‘a Gordanio ( De Paſſionibm re. per biduum : Deinde toletn: . Se per manicam
”11m ”052.6 cap-io. ) Et renum exulcerationes Hippocratisclarificatur , ut habeas vinum , ſeu
ſananc , ſanguinis miné’cum inhibent, Dìabeti, clarètu'm dialybeatum . ſſ
8c Gonorrheae conſerunt, ac ſtranguriam levant. Fac-alta: ’ó‘ Oſm
Propinañtur doſe drachmali lì abſteriìo experi Omnes obſtruáiones hepatis , 8c iienis , vena
cur ex hydromelite , aut decoóìo liquiritiae, rumque meſeraicarum reſerar , atque‘aperit
vel hordei . Sin conſolidandi intenſio pmvaleat, Cachexiamlconigic . Omnes humor-:s parve:
ex lafle aut aqua chaiybeaca cum ſyrupo a vel exterminat ,, Iderum nigrum curat 2 Menſtfln
ſucco plantagìnis : Ac ſi exulceratio in veflîca movet "8( ſuperflua ſiſtitîñ' Hydropí’cos 0mm'
exiſteric a laó’te diſtemperati per ſyringam inii aqua exonerar, flatus diſcutit-q Se ſal in ”MMO
ciuntur . ne peccans ad coagulationem 'promnv’eto t"
ramque microcoſmicam n’imio madore Mineo
.Monimm . tem radiis ſuis martialibus exſiccat . Ln uſu lu
- ‘P tem hujus a qui in dióìis ill-is affcäibus longiuſ
' Aliam deſcriptionem ſimilium Trochiſcorum culus eſt , adhibenda ſubinde ienia putgnntlh
ponic idem preeſatus Author codem loco cap. 1 i. corpuſque »ab humo'ribus, quo: ad egcſhoxiem
quze Ambram , ſuccinum , ſpìcam Indicam , pr-;eparat hoc vinum , per illa evacuandu'm, J(
Schaznantum, &.alia recipic . Verum haec, quam purgandum - Prour alias' in czteris etiam cura
appoſuimus › uſitatíor exiſtit . . cignibus , ubi chalybeata adhibencur medica
menta , ſeri: uſus . Doſis hujus Vini ab u-ncla
:199‘ TROCHISCI SllBLINGllALE-S, una ad duas. vel tres mane, 8c veſpere . ln‘hian
Se” Maſcerda Cate-cim , *vel ſium dech’cu juvenibus offer‘atur quinque di?“
Place-*mulo: Smefíutí: . bus ante novilunium, I tandiu procedura” (1°
nec menſes appareanc: haec ille .
- EC.Terr:eJaponîcae . 8c Succi Glycyrrhi—
zac ſpiſſati ana u’nciam unam fac maſſam -, Manin: .
nempe ſuCCUs in mortario calido parum additio
ne aquae roſarum albarum, aut aurantiorum 3°‘ WîquÌd virtutis Chalybs porci! vino
haud (rigida: liquefiat , eique tum terra: pulvis impartire hoc integra poflìdet , ſn… …ia vin‘a
piſtilio caiído írflmiſcecur, cui adde ſacchai‘i al medicata ſeu Ciareca,eciam reFercnda mihi vide
biflìmi drachmas tres . Ambra gryſeos , 85- Mo. tur Pocus Hyppocraticus,8c Clarerum hac tameu
ſchi ana drachmam unam: Olei Cínnamomi differentia,quod Ciaretü' ſit vinum per infuſione
guttulas deccm . Et ſi opus fuel-it ientorc Tra. medicamentoſis imbucum z Pocusverd Hyppo
gacanchi parum fiat maſſa o ex qua formentur ,5* -rebus craticus per coflionemmt E.G.Rec.Cinna
a. perquàm parvuii paſtìiii inſtar oribiculaci momi acutiflìmi uncìas tres : Macis› 3( (71"50‘
Txochiſci . ' * phillorum ana drachmas duas : Cardamcmi
mino
i …—W…9-…

SEU APPENDIX. ,-37


minoris decorticati tirati-main imam , 8g ſemis, e. r4- Se fiqzzeiztié. varia: Propomatum ſpecies ,`
Cortícum citri extimorum unciam unam z ut Propoma purgans a aromaticum , citratum,
Sacchari albi uncias decem : Vini albi generoſi Se compiuta alia, ur ibi. -‘
libras ſex . Inciſa s Se' contuſa omnia LJ.. mi
ſceantur e 8t duobns albuminibus ovorum con ;oz llNGLlENTllM ANTIPODAGRICLIM
_quaſſaatur a 8c inſundantur cucurbitze , cui ſu . Dekker; .`
perponatur alembicus,in arena parumper ebul L

liant o poſtea a cum refrigerata fuerint, per ma IEC-Terebintina: venete optimi: lotëſidra;
{r’I

H ”ícam Hippocratis colentur- Se clarificato liquo chmas tres: ſmegmatis Amſtelrodamenſis,
ri 9 ac' refrigerato denuò addatut liquor ſpiri vel Gennenſis unciam ſemis : Vitellorum
tuofiot deſtillatus . Doſe uſque ad uncias duas ovorum nnmer. tres : Salis optimè contuſi. imò
pro vice. 1-133,un notantur, facultates, uſn ſque Sr: lxvigati drachmas duas : Croci optimi dra.
ES' adminiſtrat. Nempe Stomachicus , Cordialis , chmam unam , fiat din conquaſſando . .Sc mi"
;Alexifarmacus eli z 8t czteras ejus adminiſtratio ſcendo llnguentum, ſuper bubulamz pur-iCeque
ſupplet . ' politams 8c complanatam extendendum . Cujus
Propomata verb veterums ita díéìa ſernntur , facultatem , 8c uſum titulus jam refer: .
*
quia ſcriben teAatio ?iti-ñ r r i .Ser. r .cap.x'xx.abſ
que coéìione ante cibos bibantur.Conficiebantur Moflimm.
etiam haec propomata apud Veteresmt reſet-t Egi L
”cta Lib-vr r. capa”. E mellis deſpumati parte Ne ergò in majorem excreſcat molem appen
una , Se quatuor vini , quae ita modb mixta in dix iſta , ſeu quarta Donzellii Pars, hand Pm'
uſn eran: a interdnm dióìis varie res immitte grediatur ulterius, oportet a ut hic pedem figa.,
bantur . mus. 8c apponatue ` r È
Ita legimns penes -Myrcpſìum lei!. xxxux,
:zia , a

e
F LN I s,
a‘?
".i

"-1

4"-.—

v"`*ñ"'-"fl
188 - .

A P P E SNK)? I" c I“ s,
y D‘ONZELLII QUARTE- PAR-T18
ADDITIONES ALIZE.
AW). va FLEETwonſh ſenſuggerere benignum rorom ad diluendam . 82
‘ Se”
dulcificandam acrimoniam ſaiium pungerítium.
SPIRITUS MELISSA?, ALTERÎ acque ad Ieniendas , 8c eo modo reiaxandas, ten.
ſas , obtortas, 8c divulſas fibrillas, ut pax-tes ſoli.
‘z ì ECIPE Foliorum Melíſſze manipuÎos da: ad Ratum naturalem redeunces . Fluidistran.
tres-.Radicis Angelica unciam unam: ficum (ut oporm }liberum concedant r 8: pro
4;. Semínum Farniculi,& Aniſorum ana moveant .

veris erraticí manipolos quatuor: -EMPLASTRULJv CARMlNATIVLÎM


Phſſulorum majorum damaſcenorum libras tres: o ' " '

Dnäylorum enucleatorum libraÌn ſingularem:


corticom’ Citrií oleoſorum ſemílíbram : Nu EC. Gumfnor'um Adamoniacî o ‘Bdcllii , 8c
cmn myriſhcamm num. vr r. Lìquiritiae raſa Galbani ana unciam unamzöc ſemis: Thu
drachmas tres: Cínnamomi acutiſfimi uncias ris eleéìi . ac Myrrh-z rubi-:e ana drachmzs tres .
*cinaníor : Caryophillorum &leflorum uncias Dîſſolve in aceto ſquillitico r iter umque inſpiſ
tres . Craſſo modo z. a. conciſìs , 3c contuſis af ſari: adde‘cerae cicrinae .. 8c colophonize ana
funde ſpiritus vini ſublimati Iibras quotidíe
viginti. Ma drachmas novcm: Balſamí Peru via_ni fl 8c Olei
cerentur per triduum , Sc egitenturſi bis, ſapientia ana dracbmas tres.01eiceradrachmam
:vel ter, poflea coletur,& adde aquarum roſarum unam , 8c ſemis : Olej carni drachmam ſemis:
albarum , 8c torius citrii ana libram unam , Sc Terebynthinae Veneta q. s. m. Sc f. e. 2. a,
ſemis: Sc deſtîlla 2. a. addendo poſtea Sacchari Fac-:11m: , ' ò‘ ‘Uſm- .
canditi albi libras treszMoſchi Alexandrini gra-ñ › -Omne_s haterogeneoswiſcidoſque humores, in
na 030, 8c Ambm gryſcos ſcropulum unumflce- . membro aliquo compafloî , i“udque aggravan
rum miſce, 85 ſervetur ad uſus . tes`corrigit . 8g removet : Partes nervoſas cono
Focal”: , é“ ‘Uſm. ſtadas, & impotentes roborat , 5c reſtituit . Do
Cephalicus , ſtomachìcus , ac diaphoretícus loribus artìculorum medecur . Tandem pene
eſt . Hyſtericis, Se Epilepticis prodeſt . Fiatibus, tra!, attenuat , diſcutic , 8c praeſtancíus eſt.
ac Convulſionibus ſubvenit. Fixos.ac crudos hu.-~
mores volatiles reddit . Putredíni reſif’cít . Hinc .Monica-m .
Proficuus tenetur ſpiricus iſte in Hypocondria
cis , 8c Tartareis morbis omnibus . .At cochiea Adeſt , Sc aliud Emplaſtrum carminativumi
tim Propinecur per vices , prout agrotancium quod eſt ſequens: Recipe ſalì: Volatili: ſalis ar
yires exigunt . moniaci ſcropulos quatuor : Camphur'x ſcropu
los duos : Tcrebinthyme v"euetx drachmas duas,
EMPLASTRUM ANODYN'UM . olei cyminí gutras triginta , miſce , 8c adige ſe
quentia : Rec.emplaſtri de Cymino ( vel de Bac
EC. emplaſh'i de minio uncias oéìo: Olei CÎSJunìperinìs ) uncias duas -. Reſina: communis
liliorum alborum unciam unam: Tere drachmas duas : Cera: citrina unciam unam m.
binthine Venaus drachmas quatuor : Opii , 8c f. LA. Emplaſtrum.
Camphurz a 8c Sacchari Saturni ann ſcropulos
-quncuonm, f ~ 2. a. e. BMPLASTRUM DE. TAPSlA .
Facultar. Ò* Uſa: . REC.ſeminum›,& radicis Peonia, ac roſarum
Reſrigerat,& mirabiliter dolorcs, crucìatuſque rubcarum ana unciam unam : Caryophil
(etiam nephrìticos ìpſós) placat . 10mm , &Maſticis ana libram ſemis: Olìbanin
(Lu—amvis opium internè ſumptum , adeo Po" myrrhaa eleèìze , 8c nucis odoratx ana uncias
teſt ſpiricuum adionem ſuffiaminarc , ut doloris quinque .- Macis , 8c laudani puri ana drachmls
ſenſum ſuſpendflt: ſubdubito tamen utrum ex undecim : Cantharîdum uncias duas , 8c ſemi“
`term: applicaeum fit vere Anodynum - nec ne Euphorbii drachmas tres: Radicis Tapia: unciam
Namque ſale abundac volatili igneo -, öc ſulphu unam: M. 85 L. A. F. E.
re gravicer fxtido . Inflammubile eſt , amarum . Facultar r ó‘ ‘Dſur .
aere, 8c eouſque calidum, ut vel in prima difen Gauſticumeſt,at ſine omnî dolore cutem vivam
ticntium claſſe mericò ponacur . 8c fermò cauſti mortificat . ut eſchara pofiea detrahi queat v 5‘
CUm exiſtimetur . Acqui haec propter male com forameu apertum remaneat. Convenìtin morbis
paratum mihi videmrad conflitucndum Anody. ſoporoſis, paralyſi, 8c cephalalgia frigida. dental‘
num : Cujus cſi f prout mea fert aetîologia) mi.. gia,tumore tonlillarum, inflammatìone Vvulaflì
tigare fervprem , quem dolor in pari: confina@ r ~Aſpz‘aricate gulze, Bce. `
**v/y 'ì a: \…
‘ › A
ñffΑ HDD’ITIONEL 189'
SPECIES ABSORBENTES gis reſtrinxeris formentur pilluiae › k ſerventu'i
Weddii . ` ad uſum .
Vid‘e iflſra ubi habet!” :italia Aſſorbentl J Familia: , è* ‘ZJ/'m .
Humores tum crudos, tum acres corrigit;
OLEUM PARALYTlCUM. ventriculum calefacit. eaput roborlt, contra de
Fallen’. bilitatem capitis, 8c veutriculi , fiataoſumque
EC. Oleorum ſuccini . 8c ſafl'aphraſi una dolorem , ac hyliericam pafiìonem egregium CB
drachmas tres: Oleorum roriſmarini-SK pi experimentum a drachma una pro vice ſere erit
peris ana drachmam unam : Oleorum ſpl-Cet , Se doſis pondus . "
petrolei ana drachmas quatuor : Pulveris Eufor—
bii ſcrupulos duos ma. a. 8c ſerva . ` PllLVlS CACHEQTLGHS
Foca/tar , é- ‘Uſm . Armida' .
Membrum reſolutum hoc oleo fortiter , bis,
&erve quotidie ad nei-vos ſe. ſucco viſcido obſtru EC. Horum ſulphuris uncias 08:0 z. Vitrioli
Bos deobſtruendos , 8c ſpirituum irradiationem R uncias ſexdecim: ſalis nitri libram unam
redintegrandam 5 ad fibras laxe conviventes 8c ſemis : limaturar chalybis libras duas , Se ſe
in ordinem vindicandns 7 8c teufionem ritè toni mis , omnia per ſe terantur , 8c miſce ponendo
cam iis conciliandam‘, atque ad ſanguinis cur in olla crecacea , 8: calcina ad rubediuem , ſem
ſum per pattern promovendum . atque calorem per ſpatula ferrea agitando .
naturalem reſuſcitandum . Somme notandum Face-'tar . (’3‘ ‘Uſl-u . ‘
vero, aiiquando uſu venire partem paralyticè Cachexiam diſperdit pulvis iſte, ventricu
nffeaam abincensè oimis calidis , rigidam con lum roborat , concoótion‘em adjuvat , flatus di
traóìuram z eum maximo eegrotantis damno, pa— ſcutit , colicam pracavet , affeéìionem hypo
ti : ldque tunc praeſertim evenire duxi 1 cum condriacam alleviat . Cerebrum 9 nervos, pul
temperamentum adefl calidum a Se reſolutionis mones , reues, 8c uterum confortat . Putredi
cauſa non in parte reſoluta ipſa, ſed in cerebro. nem corrigit, menſes promovet , urinam ciet .
aut membro longe düſito ſublìſtil 1 unde pars ſa Doſe uſque ad ſcropulos quatuor , .pro vice pro
tis ex ſe ſa na. 8c rite confermata ſolummodo per pinetur - ~
Eclypſeos modum patitur: in iſto enim caſu ſi
immoderata , 5t ultra quàm partis temperies fer PULV lS CACHECTICUS.`
ge potoſt , adhibeantur calentia , 8t eſiccantia . Michael” .
Jiefſiìdo‘,matriccs
Pibras ſpiritustorrendo a eſiccando, noxam
inſitos diffipando ', Se contra
illis
RECJimatur-aa chalybisìn tenuiflimum pul—
agre curabílem inferre queant: ad matum quip— verem cum aqua iimplici redaóizflut cum
Pe illa: omnino ſunt ineptz , niſi molles 1 flexi ſulphure calcinatze unciam unam: fcculasaroñ
ies , humidatz SL lubricte perſtent . nis drachmam unam : Succini preparati , 8c cin
llnde cum valida friéiiono uſurpetur ‘ad par namomi elecîti ana ſcropulos quatuor: Pulverum
tem primario affedam , nequaquam verb ad ſe corallorum rubeorum , Se margaritarum orien
cundariò patientem . Partís autem affedm di talium ana drachmas duas : Ambra gryſſeos
gnotio ex anatome deſumitur,in qua nervorum drachmam una… 1 8c ſemis : ſacchari quantum
origines. 8c inſertiones docentur . Si autem pars ſufficit ma: f. p. guſtui non ingratus..`
facicidextera , vel ſiniſtra reſolvatur, reliqnis Face/tm', ó* @ſm .
pattibus illeſis 5 Cerebrum tantum afficítur, ſee Sanguinem purificar , freculentum deputati
cu ndum earn pattern , a qua nervi ad partes cas moroſum accelerat . Materiam ſcorbuticam› aut
deferuntur . Si verò part” capiti ſubjeóìze lee atrabilariam in meſeneerio , liene . hepate› ute
dantur ſpina dorli, 8c cerebrum afficiuntur . Et ro 1 86 habitu corporis depofitam , 86 obſtruéìio
fi partes ſubjeóia: iad‘antur , ſacie …eſa in ſoia nes formantcm diffipat, atque diſſol vir. Tandem
ſpina vitium conſiflit . Et quidem in principio omnium funéìionum vitalium , atque natura
illiuszſi omnes ſimul; Si verò dimidia pars Corpo— lium munia redintcgrat , atque vivificat s 8c do
ris paralytica lit , dimidia tantum ſpinae portio ſe propinatur uſque ad drachmam unam pro
~"À‘
oblidetur . Omnibus reſolutis , affiaio eſt circa qualibet vice .
‘A
*a;
va fiuem ſpinalis medullç juxta vertebras oflis ſacri.
Sic in czeteris inquirendus ‘eſt locus 1 quo nervi . Pill-VIS SALSJE SOLHTLVEQ
exoriuntur, qui ad pattern paralyticam deferun
tur . Rio-eri”: ait . , EG. Salſae parillze libram ſemis: Seme orienſi
talis uncias-tres: Hermodaéiilorum dra-_
‘P‘"
EXTRAGTLIM CAPITALE , b chmas ſex: polypodi quercini. öc Horum ſulphu
Se” ris ana drachmam unam. Se ſemis; terantur om
?i
Tſui-T's."-
PILLULE. RllFFI . nia ſeparatím o 8c poflea miſce ſervando ad
utum .
- EC. ſazces , quae remanent ab elyxiris per Face/tar , ó‘ 71ſt” i
infuſionem confeé'tioneflroma tizetur pau Non tantum flegma viſcidum ventriculi pl!
coalio aloè a Sc cinnamomo ele-8m , 8c redigatur cis i 8c vìllis adluerens , malorumque iliada iui
in lebçte ad conſigentiam extraé’ti 1 (ì adhuc ma ducens attenua” excutit , 6c benigno expurgat-I
rſs!!
’9" APPENDlCIS‘* Mat fi inunílí
. . . pr
ſolvit, 8c carter-a mirabilia
ſul, zz inſuyer ſtema-rhum caleſacir , ac robotat 1
doſis ſere erit ad drachmam unam pro vice . uratur parti affeáìte - '
TiNCTLlRA SALuris .
. SYRlÎ-PUS BOYLEANUS.
EC.ſoliorum Sen; orientalis uncuas quaſdlnîl:
EC* Radicis ſymphiti majoris uncias ſex : Ligni ſanäi a Radicis enulze eſioccme, h’
Herbie plantaginis manipolos duodecim . numaniſorum . carui 1 coriandri ,of Slim?" “
Contuſis exprimatur ſu-ecus. cuiadde ſacchari "zac ana uncias duas : live paſſnlz exacmara un
Pondus aquaſh, 8c 2. A. F. Syr.
cias Cao z Radicum Genziana: z è Zedoanz an*
Pam/ta: , ó* ?ſm .
ſcropulos duos: Santonici drachrnam ſemiszaquie
Hoſpitem in Medicina eſi‘e‘oportet , cui non
innoteſcitfluàm ſortiter hic ſyrupus Hemoptoi vita libras ſeptem . Cinnamomi,&corncumci
cis ſubvenire ſolet doſe propinatus ad unciam tri ana drachmas quatuor; miſce, 8c maccrentur
uuam uſque pro vice . ñ in loco frigido per dies quatunr ; deinde fit cola;
tura per manicam Hippocratis, 8c ſervetur ad
TlNCTLlRA ANTIPARALYTICA uſum . . '
Caeoflèllii . Fata/ta: , ò* @ſia .
Propinatur in ventriculi dolore , cachexia, lu kbhbeſik

EC. Lumbricorum terreſtrium eſiccntoruma éìu 1 vermibus necandis , Bre. nec non ante pa
Baccarum Juniperi’, Se ſeminum erucae ana roxiſmum Terrianae | ac Vacanze exhibita poll
unciam unam *. Radicum Angelica: , Piretri › 8c tertiam vicem ſaepe curavie . Doſe uſque ad un.
Aronis ana unciam ſemis: Flor-um lavendulze s ciam ſemisin vehicuiis proprie morbos reſpi
roriſmarini , ſalviÉe ana drachmas duas. Se ſemis: cientibus . k

Piperis longi, 8c allii recentis ana~ſcropulos ſep. \


tem , Se ſemis: Maſticis eleéìze, Myrrhze rubrze, l Mm’tm .
ſuccini flavimaſtorei veri, Sc Euphorbìiana‘dra. O \
clima-m umani-Zi! &mis; luſundantur omnia in Plura hic addere ſupervacaneum ſore labo Lèkkk
libras duas ſpiritus vini deflegmatiſlìmi , & f. z. rem autumnozì Ne ultrò eſſemus: Finiemus ver
a. Tinóìura . bis Polybii . Nempe »i aOÀng‘yyotſ-v” ”wir ,42*
Farai”: . ó‘ 'Dſm . *ag-0035119 Bam-coder@ J’n‘wam , pmi-ya J'i ‘n run.
Et ante , 8c poll .paroxiſmum propinata, atque lla-MO , g, ”671m in [L‘lfg— 7” uma-.1114 rerum
rope novilunium` a 8c plenileninm repetita, epi curioſa inqaiſitio (quam ſuopce Marte aliquis
lepſ-iam, &‘paſſxouem hyſlericam integre , 85 mi in ſtituitMagnir con/lat laboriómwagnoſmpm,
zaculi inſtar eradicat.l)oſis erit ad ſcropulos duos coetemm ad Medicina”; malta”: conferl I atque
in aqua ceraſorum uigrorum a vel ſlorum tiliar, adea pars ilh'arefl patìſſma . Ar vela contraha
vel julapio aliquo ceplialico : Externe verb non mus, ut hic modo Theatri Pharmaceutici canili.
datur magis przeſtans anodinurn, ad quoſcunque tuatur Trium Partium , ur etiam Partingar
dolorcs abigendos , ac pattern aliquam corporis tie-ſeu Appendici: . necnon Se Additionum alia
demortuam ob apoplexiae invaſionem mirabili. rum omniumnovifiìmus -~
ter revìficat z concretiones , tumores omnes re

n o.

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Ove regiſtranſí. ’tutti quei 'Auto’rìle Sacri , e P1-of'a’ni";` "fian


Iſtorící ~,~"-ſiarìr Medici , fian Giureconſultir: l’Autorità de’_ _
quali' ‘leggonſi xnel diſteſo del preſente Teatro' Farma
'ceütico, dÈIΑDONZELLF, in ordine d’A bi cin, …
non. ancora pubblicato , ſe non in queſtá_ xxx; .,- .
² Edizione da NicOLò, FERRARA-AULISLO.
..í. ,\_

A! ;ì ~ : . * Algareto, v. Vittorio . "u,


Antonio Gattinara‘. ›. - ~»
Albo-vi Arabo . ‘ñ ~ Antonio Moriſredì . , r
AI) Abbate , v.- Hali . Antonio Melíccbio .
Bbote . _ - .` Antonio Montagnana .'
1 mio Abbazia, v- Angelo . ' Alìcornofieo.
All’aſar Arabov.. Dioniſio
. .ſi -ñ._,-_.ñ.—-.

Azfldccljim EÃNO .ì ‘v - .K. Antonio ;Muſa . - '


T. l‘3}
A/ade/o Arabo a ì -Almanſbre . Atltonio Piſano.
Aſmarrſore . :rr-Antonio Sanfclíce 'Mirror-'t
.:tra Aoinzoor . -' ~ -_-* Azz/Elmo Boezio . . ~ ‘ñ
un} AbrefldOrſero . ` Alpino , v. Proſpero .
Altamura , v. Donato . Antiparro . . o
.Ac/;ille ?ozio . ' " - Apocalrſîe xxx. "
Accſto. v. Criſtofarol Amato Luſitano .
r. Ambrogio Dott. di S. C'. M. n. p. Apo/lina” Domertír:.`
Adamo , v. Giovanni . Appio Grammatica .
Adamo Looicero . Ambrogio Cit/epino .
Amerigo Veſpa/io. Appio. v. Pietro .
Adriano a Myrtſiobt . Apolcjo Platani”, non que-11’”;
Aczio , v. Paolo. -
Ame-Zeoenterifo .
Il! r!! Amaro Poppio . tico Modorenſe r ma altro
uì. H Africano , v. Gio: Leone . più moderno ſcrittore
l i\ ‘- D Afi-odiſe'o , v.Aleſſandro . Ammiano Marcellino. Aquapendentea v. Fabrizio. .ſi ’
Agiut”, v. Paolo. Artaldiflo .
l MI Aranzio,
Ago/lino Dott. di St C. Anonia, v. Lorenzo . Arcbigenev.. Giulio Ceſare
* .ſi
:.- i!
Ago/fino da Seſia .
Andorra” .
_1. M Anderſhrre . Arior Montano .
Agricolo , v. Giorgio .
ra?! Andrea Bacio . Ari/Zippo .
Agrippa, v.Cornelio .
tu' Andrea Battimelſo . Ariſto one .
ai::
Agrippo Re . Ariſiotile .
Alaimo , v. Marc’Antonio; Andrea Belloeflſe .
P:: Andrea Berta/do. Arnaldo Villanova 2
Albacario, v. Stefano Leg
Andrea Bruſa-vola . Artemiſia Regina del Cairo ,
Albano , v.Pietro .
Andrea Caſh/pino . Artmarmo, v .Giovanni .
Alberto Bruno Leg
Andrea Cm'offì-llio . Armi/ro .
Alàerto Magno Domir!. Aſſirto .
Alberto de Roſate Leg.
Andrea Corſali ~
Andrea Hilde-[arancio . Atenea .
Alberto Stecchino . Atrà Sim'co .
Andrea Loox/77” .
Az'óígo . Andrea (le Laorerttíir . p. Attano/io Kirk” Ceſa-'to Z
Albacaſ. Andrea Lione-io . Attoario .
Albrecht. Andrea Pezzd/a . Aocrrue.
Ale/roſario . Andrea Tiroquello Leg . Augerio Barba-cite .
Aldino. v. Tobia . Augerio Ferrario .
Andrea Tama/lio .
Aldo Manuzio . Aogerio, v. Orazio -'
Aldrorvando 1 v. lllifl'eſi Andrea Vaſo/io .
Ale/io Piemonteſe .
Andromaco il Gio-vane." Aoicenno .
il Vecchio. Aogeam. Criſtoſoro .
Alejiandrirtoa v. Nic01b -
Androflmo . de Aygo/Ii:. v. Quirico.`
Alcſlandro Afrodíſeo .
Aleſiandro d’Aleflofldr-o . Angelo Abbazia . Auſonia .
Aleſiafldro Farra-Leg. Angelo Sola .
Anglico › v. Bartolomeo I B.
Aleſſandro, v. Franceſco .
V- Gio:
Aleflondro Mafioria .
Anguillara , v- Luigi , Ario- v. Andrea .
Aleſiandro Mifldlo .
v. Gio: Andrea Z Baoom‘o, v.Franceſco
Aleflandro Petronio .
Alcſiomiro Tiollr'ano . Ammzio Feſio . ' v- Rogiero.,
Antonio Birìflguccig Badia v. Sebalìiano .
Alfonſo Montercgio .
p. Alfonſo o’: O'vaglier Pomi”. Antonio Bollo . Bag/1'720, v. Giorgio'.
Alfonſo Re . Antonio Caſh/10 , Bairo, v- Pietro .*.
Bol#
'15b' avnì-'05°‘
Cekkíc I ~ .
Baldaflarre Carli ' I’ Braſaoala’. v.Andrea . ’ Celio Rodigwo .
gli?” Baldi . .P1
Brano, v. Domenico - ' , ,Cellino Pinto . `
a da da Per”
Baldaino . g‘'a Leg.’ Brenda-lio, v.Zaccar_ia .. Celſo, v.Cornelio .
Braſato Franceſi: . C’era/io . v- Pietro .
~Barbaro. v.Ermolao. Brioerio. v.Giovanni .
Baráoſh. v.Evandro . ijcrino, v.Gíovanní . C r3“ ~ .
cíſalpiflo. v-Andm -
v.0doardo . Brunjèlſio , v.Octone .
Barcujì’n. v.Giovan Corrado(
Ceſare Magato .
Bruno, v.Alberto .
Baricella, v.Giulio Ceſare; ` Ceſare Odore .
Bacrezio . Ceſio 9 v-P-iìernardo .
Bartema- v.Ludovico . Buſóeel’eo v.Augerio
Bartoletto. v.Fabrizio . meeqm’o . Cbaggì Marziani).
Bartoli. v. Sebaſtiano . Bargando, v. Vincenzo. Cbarrar . '
. -- (Merlara, v.Gio: Enrico.
Bartolino. v.“l'ommaſso.
Bartolomeo Ang/ico . C.
Chi/[ezio “
Bartolomeo Montagnana 2 Cbirane Centauro .
Bartolomeo Mra'ma . Abr-eo, v. Domenico. Cicerone, v.Marco Tullio.
Barzio. v. Geremia . Cadamoſlo, v-Luigí- `> ñ e Cinea, v. Fabrizio.
.r. Baſilio Magno . Cojo Plinio ſecondo *oi/Je ”e’ Cla-occorre, v.llmano .
Baſilio Wientino . tempi di Veſpa/inno . e reſi) Claudia” .
Bateo , v.Giorgio . ſaflogato dall’ . eoaporozioni Claadino- v.Giulio Ceſare .
Baricella . _ del Veſuvio , mentre ”e inca. Claudio .fa/mafia .
Battimcllo. v. Andrea I [liga-va 1a cauſa, l’Anno dell’ Cleofbnte .
Bacilieri-ne . Era Criſliana 29. Cloſio, v.Carlo.
Ragalna. v.Gaſpare . Calepino. v. Ambrofio. Cneofl'ellío, v.Andrea .
v. Giovanni. Calzſtene . . Cole, i-.Guglielmo .
p. Belbarto . Collio Atem'eſe . * Colle, v-Giovanni.
Bel/a, v- Onorio . Cizmerorio. v.Gioa cchimo. Colomba, vñBernardo .
Bellonio, v. Pietro . Camillo Leonardo . Colonna. vJ-"abio .
U-LH~ML1H~H HN~LÈ.J
Bellaenſe, v.Andrea . Campeggio, v.$imfoziano . Columelia .
.Belzero . Campi,v.Baldaſſari-e . Corrado Geſnero .
gg Bernardo Celio GBſllÌM i v. Giovanni. Conrarino. v.Giacomo .
Bernardo Colomba . v. Michele . Conte Palma.
Bernardo Conte . Cantico de’ Comici . Conte, v.Bernardo .
Bernardo Deſiem’a . Capoccfalo . Conte Montano Vicentino .
Bernardo, v.Ludovico. Capodioacca , v.Girolam0. Contcfla Vorignana .
Bernardo Manfredi . Capaccio, v-GiozBattiſta . Copernico .
Bernardo Penoto . Carovana» v-Iſidoro . Garda, v.Valerio.
Bernardo, v. Andrea. Caravita, v-Giacomo . Coringio .
v. Giovanni. Cardano, v.Girolamo . Cornoccbino, V.Marco _
. v- Ludovico . Cardinal Farneſe . Corflnrío .
Bierlíngio . Cardinal di Lugo . Cornelio Agrippa .
Bircbemanno . Cardinal Pallotm . Cornelio Celſo .
Birincoccio. v.Antonio I Carlo Cla/io . Cornelio a Lapide .
Bilicbro . Carlo Maroma . Cornelio Tchito .
Biſciola . Carlo Miſe/eno . * Cor/ali, v.Andrea.
Blocbuoitz, v. Martino . Carlo Muſitono . Cor/‘riccio da Socraloro.
v. Michele. Cor/o da Petra/ba . Corro-villa .
Elan-dino, v.Pietro . Corte/io . Carreſe. v-Gio:Battiſta .
Bodeo, v.Givanni . Caſale . Cai-caſo, v.Gìo-.hntonio .
dei-Boe. Caffiano del Pozzo . Coſta. v. Criſtoforo . '
Boezio, v.Anſelmol Cafliodoro . - v.Giovanni .
Bolle, v.Roberto . Cofimiro. v. Federico . Coſimo-ina .
Bolivar, v.I-`.Gregorio; Cajlellono, v. Domenico . Coſleo, v.G io.
Bollo, v.Antonio . Gallella, v.An tonio . Coxdeàcrgo , v.Pietro .
Bonera a v. Teofilo.‘ v. Pietro . Croanen, v-Teodoro -
Bontekoe . Caſiore Durante . Crate ?Eluana .
Bonzio, v.Giac0mo Z a Caſlro , v. Pietro . Crotone, v.Giovanniñ
Borello . Cremoneſe, “Gerardo'
Catalano .
Borgorucci, vProſpem: Catone . Cremonio .
Bornmowſrommgfl'o, Catullo . Cri/ì o .
Borricbio’. ſi Crijffano Winokllî‘o *
Cavalier Villamonzío.
Barrio . Cao/ina .i Cri/liane‘
Bovio, v-Zefirieleſi Criſlqſhro Aroſio -
Ceccarello, v.Filippo . Criflofiiro Angel’ * Cl5/19_
Bramlmchio . v. Franceſco.
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. .
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DEGUI’KUT.O~1`IZ '3:53‘
Cri/Info” Gluffradt J .Era/;ſirena Giulia” . Fado”:
Crl'ſtqſoro @ſia , ì’ . Frefio, v. Theofl-aflo . da Foligno”. Gentile.
Crzſtafon de Honefli! . 4 Eno-ita, ‘u- Fr. Donato i Fontana , 'u- Giacomo I
Critum . ` .Emete trimegiflo . Foreſto o ‘o, Pietro .
C7060 z ‘0. Diodato . x Enna/ao Barbaro . Forte 9 v. Dezio .
Cral/io , v.GíovanníÎ _n Ernafldo Copy/vedaî 1‘. Fortunato Fano/è Agoſijníaìë
v. oſſualdo , j Ema/30- 'v- Giovanni . x ` Fracafloro , o. Girolamo .
Curzio Mandelli . ` Breda” - ._«5 Fragojìo .
ſflrzio Marinelli 3 Eſcbiriam &aprite; , 'Franceſco , v. Salvador .‘
.Eſiodo , _ Franceſco Alejandro . .
D. Eflbda . .Franceſco Ceccarella .
.Et-ace . france-ſco Hernardez 1
D Alecampiow. Glaèomö .J. Evamlro Barba/It I Franceſco Imparato .
Damacra” - EW'ÎSL’ÌUÌA Wffffamíoî Franceſco Pedemontana Z
Dan-"el .Milia- - Enfiróio Aſi-'diſc dijuöa Rò di Franceſco Perla .
.Daniel Ser-morto;
;DA-vjjſhnm, Guglielmo Mauritania
r Eoonima . * . FNM-‘Eſco Pico . Mìrándolajo:
franceſco Redi ſi ſi
1);sz Forte' , Burma/[ero. Franceſco Ruea .`
,Demon-ito -, Exeo-bio@ Pre/?MI Ì Franceſe ° Si/'Uio da Lobo: E
Dekker” -u, Federico: Franceſco "d/'.50 -
.Doſſo-nio”. Bernardo o F* Fra“”dW-ffi" ‘-* '"- FÎÌÎPPO .
Dia/loro Croco - e Freítagio ’ *0. Givanuì.
.Diadora Sicula . Alcune ſi fumarello '
Diadora Laz-mio . Fallofíom. Ludovico: Fui/ero , *v- Tommaſo.` .
.Diane . ſem-f: , *0. P. Fortunato . fuſa/;ie o *v- Lionardo ._ ~
S- Dionigi Areopagz'tì: _ Far…, *o- Aleſſandro . e
Dionigi Alicarmq/èo -' . . Cardinal Farneſe ~ G?
Djaſcoride, 'u- Pedacno . ‘Fabiano da Mau” Santo Soveria'
Dodonco, *v- Roberto . rino Legiſt. Alex-;ele Fer-rara I
_Dobeflborf . Fabio Caſerma . Gabalkowro , 'v- Wolſango E
_Dal-th -v, Giovannîf . ’ Fabrizia Aquafmden”; Galmo .j '
Dome’nico Brato . .1 Fabrizio Bar-Koln” . l Gallo, v. Elio . _
Domenico Cal-reo . .Fabrizia Cima . Gay—zia dell‘07” -
4-”_-——--.n-_ñ_
Domenico Caflellanaî Fabrizio, 1:. Guglielmo.: ‘ -GaſPm—e Beguino . _I
_Domenico Altomareſi Fabrizio Ilda -ta . Ga/Par Oſman .
Fr- Donato Eremita - Fabro a 71. Giorgio .` Gajfar Scbflwmkcelx 2
Denaro, *u- Marcello . *u- Gio: Pietro .`_ - Gaſpar”, '0. Teodoro` 3
_Denzel/ina , '0. Girolamo Federico Caſimíro . ' Gaber .
Dorcoula v. Giövanni . Federica Dekker: . - Geneſi . r*:—

Doringio, *u- Míchele . Federico Craig—‘m . Gemmzlío `.'


Dow"l’W- Valeraodo . Fida—ico Ofmanno, Gentile da Foligno: a ,
Do :gm-to, v. Giacomo Z - farm-lio, *0- Giovanni; Gflllleſh ‘0. Simone z
Durante 1 2/. Caſtore . Ferrante Imparato . Geofri Gianna” .
Duraflantaw. Jane . Ferrara Axl/[fa , v. Nicolò Gerardo Cremoneſe ,
Ferrara ~.›. Gabriele . Geremia Barzia .
E.“ ` *v- Gizcomo . Geremia Profeta .
v o. Gio: Barca .` Germano . ,
Ccleflaſte L‘ ‘0. Menandro . Gt'ſnero 5 v. Corrado .È
Baker, “v. Giovanni I’. Ferrari, *u. GioBatcB. Giacomo Antonio Cormſo Î
,Eyidio I’. Giacomo Borg/'rerio Gcfixi”
i z,
.EU/[ana Romano .fl Ferrario.
. Filagn’o . v. Augerio . 5 Giacomo Banzio .

.Elio Gallo . Fîlfmom . - Giacomo Contaríno;


.Elio Sforzíam Î Z Filippo Giuberto.
ſrallmiorffer - e, Giacomo Car-anta .i
Eli/èa , *u- Angclo Fili”- Gf'acomo Dalecampioſi.:
'.Elleffiergero, “o. Enrico Î Fili?” GI““L’W * Giacomo Do'vymto ‘.
Ziſa”, -v. Giorgio . ‘ Filippa Gru/iugío , Giacomo Ferrara.
Fili p0 Hoecflcmrol Giacomo Fontana .
.Emi/io, v. Paolo .
P. ilifffio de Marini: Geſuíta . Giacomo MMG***
Empedocle . _ . Giacomo da film-tina I
.Enea Sil-aio I FÌÎÎPPG ‘Ulſtadto .
_Engelio . Filo”: Tarflnſe . Giacomo le Mart.
Enrico Elle” Large” è Fila/?rato . Giacomo Ollerio .
_Giacomo Siae/11m”: .ì
Enrico Regio . Pingu-io, -u- Giovanni I
Fiora *panta-u_- Lìonardoì Giacomo Silvio . ..
Epicuro -
S, Epifania; ‘ fiorentino, v3 Nicolò 9 EGia:
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C A T ſiA L O_ G 0
l'94 Gua’rjzùlfliénz- 0mm,
` affinato, *ul Geoſrì‘f cio: Monterfgío ~ lielmo 0 - 4
GlfMCCÃ-ima Came-rari”: Gio: Nicozio - Î gîîlielm Duomo-”H
Georgia Agricola . io: JO” loi: . G” ‘lie/”do Für?” *
Giorgio Bag/ira . gio: Paoli Spinello *I ` . Guglielmo Long” ñ' .
Giorgio Bau-0 . Gio: Pico Mirandola” nglſi Guglielmo l’MtMlMflo
Giorgio Elſuer . Gio: Pietro ”ha - Guglielmo Piſana . .
Giorgio Fabro . io‘- Plácatomo - Guglielmo Puttana . `
Giovenale . G501 de Plate-I Legal/IQ Guglielmo Maleclune.
GUI/PP” Ebreo . cio: Pam: . . I Gflzliclmo Regina . . .
Claſe”: Were-erano: Gia: Prevozío o Guglielmo &onda/e…,
Gwfl’ffif" Scaligero ñ - Gio: de Rei; .
I Guglielmo Serafino ,
GlaDfl'l,”Ì Adamo . Gio: Renalka; Guglielmo Sele-trani ,
Gia. Andrea Anguillara Î' Gio: &odío . ,.
Guglie [ma ſure-ero .
Gio: Andrea Iſernia Legifi- ‘ Gio: Ridolfi; .'
Gio: Rab” . Guglielmo ſanno":
Gio: Antonio Corti-(fo .
Gio: &lle/[l'0 Gflido l’inciroli .
Giovanni Anglíco ñ
Gio: Artmanno . Gio: da' Sacra Befl‘o: i‘, Guidone hp, L'Uffi
Gio: Butta Capriccio." Gio: di Sant’Anna-le: . Guilierta. v. Nicolò_
Gio: Betta Corteſe . Gio: Schemi-io . , - Gfiilazdinm. Melchiorre;
Gio: 'Botta Ferrara . Gio: Scraelero .
1’. Gio: Batta Ferrari Geſuiti' L Gio: Stock-*ro . ì" HK
Gia: Baita Pauluccì . Gio: Tzetseo Ebreo Z
Gio: Veccherlſio .
Gio: Butta Porta . Addem‘a .
Gio: Baita Ramufloî Gio; *. _ Hal) Abbate:
Gio: Butta Sletom . ci*: ‘Ugoue . Hamecbfg/io di Hell' .
Gio: Botta ”ſan-ElMonziv: Gia: de Vico .' Hamecbfizlie a’i Zaccaria.”
Giovanni Beguifio fruit/10 di Gio: Zu'ueÃ/èro Herlinoſi
Gaflmfl o Gio: WAIdſcbinìzlg Hernandez , '0. Franceſco o L— .…N I`L4.e`n-A4….-_.`
Giovanni B011“ datti-MM” ’ ed Cio: We/Yinglo . Hlurnìo .
erudítiflîmo commentato” d" S. Girolamo . Hieroele .
Teqſraſto . ‘ Girolamo "Ardente 1 Hildelmudem- Andre: `.
Gio ”anni BTÌ‘UETI'G . Girolamo _Danze-[lino: Hoecflettero, y. Filippo .
Gio ”anni BrquTÎWÉ Girolamo Prata/Zoro . Hofflladio .
Gio: Colle . i Girolamo Mercurial: . de Here/iis”. Crifiofow;
Gio: Campi . Cìralamo Ruben . Her/lio, o. Gregorio e
Gia: Corrado Porcu/'6": Girolamo Sautaſofial .Hu-im Ebreo .
Gio: Coſta - Giro/omo Trago .
_Gioz Coflea . Giulia:: , v. Eraſiſtrato: I.
Gin: Crotone L Giuberto, v. Filippo .
Gio: Crollio . Giulio Ceſare Aranzio I mm. Fabrizio i `
S- Gio: Criſoflorno: Giulio Ceſare Baricella: Inferadfir Mflflmilíafleî
Gio: Doleo . ~ Giulio Ceſare Cloud-‘na . Impero”. -v, Franceſco .
Gio'. Donete .Fantoni Giulio Ceſare Scaligera . ' affermate . . ~
Gio: Dorcoul - Giulio Manziana Rota . Innocenzo XI Jap 3
Gio: Erneflo o Giulio Sulmoneſe . Inarco .
Gio. Eckera - cìwnterio, *11. Giovanni; Imma” . _
Gio: Enrico Cher-leva; Giu/lo LÌPflo . Ippolito Cettarlllo . . ._
Gio; Figlio di Maſac Giuflíno Imperadore . Iſa-ecco Ollflxdo, “v. Giovanni -
, .P.Gio:Filip.de Marini: Geſuita. Giuſtino . Iſaacco Arabo .
Gio: Fernelio . Glanzia . I1ſſernih‘v-
aid . GIO: And!“\ _*
Gio. Fingerío . Claſſe” .
Gio: France-fin Mirandola Z Glauberow. Filippo Z Jidoro ſaraceno .
Gia: Freieogío Gluffradtw. Criſtoforo: lfidoroe 22- Kant@
Gio: Giacamo *Mangeto - Ggrreofo. Pietro ñ
Gto: Giumerio Atlderum L Gordonio . 1.‘
Gio: lſaacco Ollando . (le Gradi’ 'v. Mauro."
i0: Langío . Fſîregorio Balli-var - A L ”e Pelufie!
JZoOMama ijíam.~
Gio: Leone Africano . Gregorio Horſtio - .l oliſome ‘9* Iowa!“ i
(51:0: Liguoro . 8.6 regario Nunzianzeñl L'
Gio: Ludo-vico Bertaldaî Greffe”. *u- Pederico . Jubii d _
GioxMercl-Jino . Gravina . j MAP" e
Gio'. Mickele . Grue nveltb . junio .
Gio. Michele Paſcale; Grillingioçv- Filippo? J‘yebíg :
Gta: Montano . ,K- è" N
Guaixierowdntonio 4

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K. Luigi Anguilla” . Melicebíao o. Antonio; ſi I
, Luigi Cadamqflo - - Menandro Ferrara . .
1( RAF” . Luigi Handel/rt 3 Mnocrflte . `
, . Keglero .' Luigi Ovide . alle-reato”. Michele .`
,i Keirkrrfl. P. Attgnaſio Q Luigi &om-mo I Marc/{ſinoflz- Giovanni .`
.Kerckríngia . Lul/ia, o. Raimondo I Mercurialem. Giralamo .'
Kermro . Laſitaua, v. Amato ._’ .Meſue . ‘
I‘ Koln-”tera .' ‘- .Mr-zio ` '
Krafftio . . * ..,. = `M’. _1; Metzgera . `
i‘ XII”W . ~ ,Michele Bloc/Luvi::
* ſi - Arrabío . .Mic/”le Campi .

n; ` _ L? Magno”.
Magnum. AlbertoCeſare;
. .Mit/”le
Michele”.Freitagia .ì .'
Giovanni
'i ;dm ñ a, o. Andrea I Mal/i, v. Tiberio . Mic/”1c Laurea . ſi l \
" Laerzio, o. Diogene; .Majolo . _Mic/;ele Mercato .
Lam‘brizlia . Manda/[4,21. Luigi .` - Mic/vele Pſè [lio .
Lance/lotto . Mmzfrediw. Bernardo l Mit-‘5918 del Rio .
Langio, v. Guglielmo; *u- Antonio Mi UVM?“ - ,
a' 'v- Giovanni . i Mangetmv. Gio: Giacomo Z Milia-m Daniel .`
~ a Lapide, 72. Cornelio: 'è' Man/i0, '0. Criſtoforo . Mind-'rerum Raimondo I
Largo, o. SCrìbonío . _ *v- Giacomo , Mifidítow- Alcſſaudro .
(le Laure/mir, 'v- Andrsa è ,Mann-11m). Curzio -, .Mir-mdo/aw. Gio: Franceſco j
Laurea, “u. Michele . Maurizio-'v- Aldo . M"”AdO/MOW-NÎCOIÒ .
*11. Stefano . Marcellino-‘v- Ammiano .j ‘v- Gio: Pico .
Luzaro River-"o . Alan-ella Donato . ‘D- Franceſco g
ri.“ Lemm'g, 7,, Levine I Marcella Vari-o” . Mirepfiaw- Nicolò .
Lenti/io . l .Marcella ſirgilio . 'ſſ‘ ,Miſc/emme Carlo *.
Leaniceno . {la Macerata , o. Tarduccio . Kc‘ Mitn‘datr .
Leoni…) , Marr-’Antonia Alaimo . Mim/da .
Levino Lemnio ; Marco Cervara/;ina . ,Mafie . -
Liba-vio, -y, Andrea l Marco Oddo o* _Mo/llñófacbíg :
Liguori), 7,, Giovanni _1 Marco Tullio Cicerone: Fammi-912'0- NÎCOÌÒÌ
Limy, 7,, Nicolò _ Marco ſan-one . Montagnana”. Antonio Î
Lìmarrlo Antonio Rocca x . .- Marafiídq‘U-Garlo: o. Bartolomeo,~
Lionarrlo. .U. Camillo ` _ , o. Bartolomeo I‘ .Manna-0,”. Giovanni 2
Lianardo Fioravante ` da* Marinis, v. P. Filippo‘: *0. Arias .
Liomrrdo Fuſe/n‘, . Marinelli, 'U- Curzio y Monartgiom. Alſonzoî'
Lian-1rd” Tournciffieri; .Mario Scipano . 'o, Giovanni .~‘
Lippo, o. Lore n 40 ` .Maroma v. Nicolò . Nome S. Severino, '0. Fabiano;
Lipſia, *0. Giuſto , ,- i v. Virgilio .` \ MorandowrP. Oronzio,
. Label/io, *v- Marcia.` ì, ~, Martina Blockuhitz . .Morello .
Lenin-ro, o. Adamo; dé’ Mirtínoru. Giacomo: 1*’ Mom-u. Giacomo .`
LOPe/ligno , ’ - Martina [le] Kia . *.ſi Mag-312i:: .
Larenz' Anam'a ` i Martino Rolando ` Mmſterom. Sebaſiiano:

Lorenza Oſman…) .’ ‘i .Marſilio Ficino . Mltfim’- Antonio -


Lorenzo L”PI’O ._ j _Marzia/e . Muſituna-v. Carlo . _
Lorenzo Iſa/14. .Marzianam. Proſpero .` 4 My'VÎſÌ-'Îfll- Adriano -
5( Loticbia, 7,. Pietro-J Mafie” . »
Lurate/1;', ' ,Mal brian-u. Aleſſandro Z N- ‘
Luca Scroekio . Alaffyvli/iano Imprenta” Î
Lac/:temo . Maſuèl/g . Arda degli Olioioti
da Lugo. v. Cardi mi; S. Matteo Agfa/9010 , ed Lungi; Neamìro .
Ludovico Bartema ., iſta . ~ Nerio .
LNrIaviz-o, v. B. .Math-o (le Grandi' .' Nevio..
Dda-vico Pal/afro: ` F Matteo Sil-varia; Legiſi‘a Z NÌEMtlro eglíf‘” ci” Avendo 7-12
Ludovico Romano .' .Alarm Star/(ia .
Little-”ico Cardinal Srardmflá Muti” Label/ia . ſciato di medie-are ſecondo il
metodo amico d‘ ippocran , ſi
Eccellente Medico , ſu creata Mattia/i , o. Pietro Andrea com;
di? a *md-fra” co” ”ln-aſilo
4.79fr0w di Firenze , ed :gre mandato” di Dio/*c0114: , metodo , and: :’arguiſtò gran
gta Cardinal: di S‘. C. efù con Alatri” ‘Untzero .
ſtima affluſſo Mini/late RA
dotticre dell' Efircifo gentili'.
Cio 1 1’ Ann-a 14.87, h i Maja-rm . di Pluto-e iſfloí Lib“- di M'
Mela, v. Pompeo à dicz'uafurww per :around-1.‘
Ludo-vic
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J &le/@erre : Gli-'1.1 @dini: men” di Pompeo African-2
~E F _e e è IVI".

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’,95 \` cATAL-O‘GO
;raf-[orari i” idioma Larino I* Paolo Emilio; ` . Platani;
;4mm S7. avanti l’Ero Crifliamr . l’aa/om. Simeonz . 3 .Platone .
Nicla lſlorico . ,Paolo Suardo , Plinio”. Caio .
Nicolò Alejfimdríno . .l’aa/0 de Veneri-h.v .Plutarco ,
Nico/à Angelo Eliſeo .' Paolo Zaccbia ._ Polibio .
Nico/à Ferrara- dal/'ſia J Paolucci "v. Gio: Barca I .Polizloro Virgilio 3
Niro/ù Fiorentino . ` Parata/ſaw, Teofraſto , .Pompeo Mela .
Nicolò Guillerxo . Parco e Pompeo , 'u- Seflo; fl
Nicolò Limery . Pnfralem- Gio: Michele q _Pompeo Trogo .
.Nicolò Marone . Pauſania , Ponaw- Giovanni;
Nicolò Miranda/(ma Paulina 2 , ſappia”, Amero ,
Nicolò Mirejyſio , .Pr-dario Dioſcorirlç Anarzabeo, rmffirio -
Nicolò Mainardi-r . detra Fata: per la faccia lena Porro, *u- Gio; Batte;
Nicolò Oviedo . tiginoſa z fù di Naz-.rime Siro z yqflidom'o .
.Nicolò Propoſiza , di l’roſefllonç Medico , e Sal Poter-low. Pietro .
Nicolò Salernitana . dato , wifi.- ”e’ ”mf-i di Anta dal Pozzo ,-0. Galliano,`
Nicolò Steg/i014 . nino ì e Cleopatra , ſeconda Procopio *.
Nicazioz'v. Giovanni i › Suirla ”elprimoſecolo . proporzio .
Nor/ero ._ l Pedamoutlnasb. Franceſco q Propojîroro. Nicolb .J
Peluſiowdambone ., ~ Proſpero Alpino.
o, . ſempliowſi Vopiſco ._ Proſpero Borgoratti ,
.Panaro. Pietro . _Proſpero Marzia”. ,
- Crane 0dalfo L l’enorme:. Bernardo Q P1‘ @roſy-:tam o. Vincenzo *
I’re'voziow. Giovanni - l
.i Ori-low. Marco; Perezla o
OdoarIlo Barboſa -, , .l’erlaw. Franceſco I Pſi-[110,72. Michele .
Oriolfouv. Ocçone . da Perugia”. Baldo .' Patrono”. Guglielmo a
Odoàrdo,v-, Ceſare . Leti-album. Carlo. J’KÎFÈ’WÎ Zaccaria 9
Ofmonnow. Federico; .Petronio. '0. Aleſſandro Z
- Lorenzo . Pezzella, 'v- Andrea . Q:.
Oldrado Logi/Ia , Fiac-min…, Guglielmo;
degli Olivia-tiro. Nardo; J’ÌEmonſeſl'fl-'g Aleſſio 3 Ualreèem', o. Guglielmo:
Ollerio, y. Giacomo . ;l’irrio . , … - Autunno s o. Eiangelilla.
Omero . Pietro Albano q J ,- ‘ Querce-tano, uçiuſeppez
d’Ongíoír-,o- Giovanni Q P1 etro Andrea Mattioli; . Aida .
Onorio Bella , .Pietro Apponr ._ . Qáirico de Auguſti: q ?HSMLDSQ‘SF’JF—

Offiili'o ._ l’ietl’o BJÌÎO . '.


Ora-zio , Pietro Bel/om‘o.` E" R.
Orazio Algeria: p Pietro Blondino
Ora-zio Gùarguante, SMR-Wa Pietro Caflello . ‘ È; Alibi Moſe figlio di Mil::
1’- Croziq Morando ._, ‘ .Pietro a Cri/Ira - 3" mom .
Oribojío . Pietro Caudebergo .Î Raimondo Lallio . .
de Orrore. Garzia .`,'… Pierro Cera/io ._ ft_i _Raimondo Mimlerero .'
Ortelio . .. l’ietro Fore/Ia .
.anſo‘uio . A
d’Ofmaw. Pietro .Î ; Pietro Gorrea . Ramuflo, o.Gio: Barca."
‘Q- Gaſpare .Î Pietro Miranda/ano: Rilnzo'uillo .
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Ojîandz‘o e Pietra, d’Oſma o, ,Ka/ì: gran Medico s l fùMreflra
'k‘ſfl‘oh
0112“-le Cral/ia}~ .Pietro Pena , ` d’Avícrnnii ”al decima ,ſecolo -
(le Ovaglíerm. P., Alfonzoì l’ietro Pintor-e; ‘ſi Kia-voli” Q 9.' Iommaſsox. ‘~
Guide-,v- Lujgl . i Pietro Poteri@ . _ . *e ‘ì
Ovidio . Pietro Salſa: i ' ”ì è, .Raveo/io .
Rawiflo .
'QUiedaiL Nlcalò.: ;L ‘ Pietro Stintino J Rocco Marínö: !
l Pietro Severino I
Redi, o. Franceſco; -
P. - Pietre_ Valeriano Ì , .Re-feudo dt . Se
q Pietro della l’a/le ; Regio, o. Enrico .' Sr
Agnínow. Xantol Pintoi'v- Cellino . Keginoflo. Guglielmo; Srl
Palladio . Iintorew. Pietro} i" ‘
de Reis, 'U- Giovmni e
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Pal/otto”. Cardinal .` Piſano o. Antonio .‘ "il Recinieri Srlenan'droñ 1 '
Panciroliw. Guido . I’ifinew. Guglielmo: Renalka, 71-. Giovanni r_
Panormirano Leggi/la.~ Piangora . ì
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Pauuzziflh Vincenzo . l’incotomoz‘vſi Giovanni è .Ryo/ano , J“
?nolo Agifleta . Planzſa , l
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DIECI-'l AUTORI} "
.kiwi-i0; o. Lazaro .` Scr-occhio ,v- Luca o
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Roberto ‘Bai/e . Schiava/enoergero- , ` Skidd e
.Roberto Dar-lol!” ~ Sebflſtiano Buda' .
RPC“W- Lionardo . Saba/Ziano Bartoli’ . T.
Rod/gino”. Celio . Saba/Zion Maſino .
Rod/'07‘0- Giovanni . -
Seglero . AberÎÎflmontana “u. GiaCo
Rodolfo, ‘D- GÌOVHDHÎ o
Seneca . mo Teodoreto .
.Root . Tacito 1 '0. Cornelio .
Sennerto , *0. Daniel .'
.Roggiero Bacc'omb . Tamſíme ,.
Sepulveda , 'u- Ernandó;
Rolando Stomia . di Taranto e *0. Saladino .` ‘
Serafinow. Guglielmo .
.Ko/onda, 'o- Martino ;la Saffo . v. Agoſtino: Torduccio da Macerata .
R'olſiflgía . Seſto l‘ampeo , Targum .
Rolly-ong” . Tazio , v. Achille.:
Sen-ala r 'U— LUdOYíCO ,
,Roma-*tow- Ludovico Ì, Sexi , o. Simon .
Teorloro Crflanen .
'12.Egidio . ;I'eorloreto Medico dell’ Imperaſiñ
Stvflrifl' o 'Ue-Piet“) o
`Ramiro/renzo a 'u, Guglielmo; _rlor Maurizio , ancora mol—
Scuſa/inno ,
dr I’Loſhte, *11. Alberto . ”familiar- con S. Gregorio
Slepperrelio .
Rota, o. Giulio Marziano 9 Magno S. P. ml ſcflo SECO/03
Sica/0 , -v, Diodoro:
R03” . ~ Teams/lio y ’U- Andrea 3
Sidbenam , o. Giacomo I'
Rue-0, o. Franceſco. \ TEObllldO n
‘u- Tommaſo . Teodoro Zíumgero .
Rab” , o. Girolamo . Sil-vati” , -u- Matteo .
‘u. Giovh ni . Tcoa’0r0 Gaza .
,yi/7,10 , *0. Giacomo . TeOſilo Bonera;
Rue/lio, '0. Giovanni , ` 'u, Enea .
Rufo , Teofraſto Ereſío [liſèe‘bolo di Ari'
Silvio da Leon, o. Franceſco; ſtotilc r vfjlè m’ tempi di Alcſſi
.Ruta ,
Simeon Arc/;intror -
Rum/ero , ſandro il Grande ;2 2. muu'ñ
simeane Genfleſe _.
Ruſiico E/Pídío Medica di Theo-. sz'mlom Paolo o avanti I’Em Criſtiana .
dorico Rè d’Italia , egli f” u Simeon Sen' . Teoflaſto Partite/ſo , che [aſi-into

clic’ Pubblico la ille-dich”; la; ,S‘imforiano Compralo; il *vero metodo di medica”
'Perſi {tel Vinto Secolo . Pu‘blicò una ”zz-nm Chimica
D. Simanr Tooar . ,I
Arto con la quale allontana-oa
smjdmair . ~ i
per Pi" ſeco/r' la morte dagli
Se ' Socrate . w'oexti 1 morì poi egli cl: 48.
.rofoclc . anni , ”0” roſe Medico , 017M_
S Aáore Re .' Sola-nam!” , e. Reineroſi .‘
Sacro Boſco, o. Giovanni ,` zoſie Maga nel xrv. Seca/03
Salina .
Sala, “u. Angelo . 1*, Texjerzr .
SolmOm-jè . o. Giulio, ì
Sala/lino di Taranta . Tiberio ;Mn/ſi: .
Soroait .
Salernitana”. Nicolò ; sza/lo n .
Sfarrío ._
.Ya/io, ‘v. Pietro . Ti mat-'rate -
Spor-2:31” s *0. Elio ."
' Salma/io, *0. Claudino .' Timeo .
Spine/[o , v. Gio: Paolo: '
Str/rm'. -’ ~ 1 Timone/lo , *u- Andrea .`
Spunta” , o. Gio: Batta é
Salomone Rè della Giudea ,` Tobia Aldino -
Salvador Francia”: . i Sta‘oedío .
Tolomeo .
Star/vo , e. Matteo .
Samm/ Scion/(ogni. 4 S. Tomaj*0 d’Aquino. quínto Dati
Stecchino , *0.Alberto .
Sin-felice , ‘0. Fr- Antonio ._’ toro della S. Romana Chieſa
Stlfano Aleſſandrino , il quale
Santa/;fill , 7). Girolamo . Cattolico , 'vira Sole del Dover-`
avendo/ì ucqmſtato molto 0110 ”icona ſie-’o, ed Il/”ſtre Patri
Santino , '0. Pietro .
” con la ſua Medicina in E” zio Napoletano , che ſuoi-volò
Sanfloro , o. Gio: Donato J
rojm, l’iſleflo onore,ef'or/`e Píufi
Savonarola . all’ Empire-0 1’ Anna Cri/lim,
”Z-ÎZHHN tra gli Arabi, appreſ
Sci-[Legal, *0. Samuele .` ”0 1174
o de qua/1' maglina la Medici* Tomaſo Burlo/Ino .
è'caligero i, ‘0. Giulio .
”a . e ciòfu nel ſettimofieſole! Tomaſo Borneto .
‘u. Gioſeppe .` Stefano Alè/{carlo Q
Scarom‘oo,~o.Ludov1co Cardinale. Stefimo Laurea ñ Tomaſo Joliflſom J
Seal/ero . Stefano Strade/borgaro i `
Tomaſi; Full?) 0 .
`”bem/;io , zz. Giovanni À Tomaſo Raw/ina J
Steg/Zola s ‘v- Nicolò . -
Sc'lrenez’dero . Stezmamto . ó Tomaſo Wil/if,
Solar-rara' , v. Guglielmo .ſſ Tortom’ſ" -
Stockammero Z
Seiya/:riteniamo . Toſtado 9
Stat/{ero , *0. Giovanni .Î
.tc/zumkfe/t, *0. Gaſpare . Tovar , "o. D. Simone É
Sturm'o , o. Rolando .
Schillblgio . Tourné’ſieri r v. Lionardo;`
Strabom .
Scipani , *0. Mario . Strobelbergero , o. Stefano 4.’ :I'm/[inno , a:. Aleſſandro .
Sori/Ionio Largo . Suardo , o. Paolo_
Troy-[illo .
ScrodL-ro , ‘0. Giovanniz Trimeglſta -
Cortina-fo: —
I frego z ?E _Girplamo e ~
K .J Tro-~
CA'TALOGQ
793 Weínliuó:
Vetra-via o !
?rogo , v. Pompeo Z‘ di Vico , 'u ſi Giovanni.: . ’Vepfero.
Werther” .ſi\
Trínga-volliò .
ſido Vidia . ‘
Tuckſcerero . Weſlingio , ‘u- Giovanni:
Viegfl: . Willis, v. Tommaſo .
Tudecio . Villanova , -u. Arnaldo:
Turn': . \ Finanza Borgflnrlo . Wincklero , v. Cxifliano;
I‘m-nero Guglielmo 2 . Vincenzo Pannzzi . Wirfungo .
Turqnta . ~ ` Vmcenza Prata/futuro Z Wirzio .
Tanzm ‘0- Giovanni Virgilio 1 o. Marcello; Wolfaxgo Gahlkouero Î
21. Polidoro g
V. Virgilio Marone. x.

V ‘Aìentino , DI Baſilíq ſlitta rio Algoreto . '~


Pinto Puo-nino Ã
VOMÙ l
Vale-randa D0 -v‘erq q Xflnxo Ifidoro ſi_
Iſa/mia;
Taleritmo 2 A. Pietro *. VOPÎſCO Fortunato Pemplia i} Xflrcheindo Arabo . J

Valerio Corda . 3
Valerio Flacca .
Il;
Valerio Mflffimo J 'Z'.
Vale-fia ç 'v Franceſco:
U gone , v., Giovanni:
Valla , *0. Lorenzo . Accaì'ia Brefldeliaî
della Valle , *uaPletroÌ
'Uliſſe Aldrovanda 3
‘UI/India a v. Filippo . Za’ccflria , a Pm”.~
Valſeriola . ‘Urtzero , 'v- Mattia . Zaccbia , v. 132010 .
Varigmîflü z *u- Conteſſa I Zarate .
‘v. Guglielmo g '
'Umano Cla-peter”;
:Of-”m p
ZflPPata .
pár'rane o v- Marco . Zaffiriele Tommaſo an’o . ‘
Varrone ñ, 'u, Marcello Z' ` Zenone CiPrÌOÎcbeſiarìfizlq/Mrta
'W
Vectberiv 1 *u - Giovanni: Secolo . 4
Vegefio . ` Zia-”pero a v. Teodoro;
AÌÌ”: `
da Venezia , “v. Paolo
Waldfcbimid a v. Gio: Zue {fc-ro , '0. Giovanni.
Veſalio , *v- Andrea .
WamE/monsip , 3.3. Gio: Barça: E quì il Catalogo di tutti l’Autoî
Veſpufio , 'u- Amerigo . citati in puffo_ ?caxxo fignarä
”affina-'4 2 1.4: GÌOYEPDÈ 3 Wed-:lie a ` u

,I L‘ .E I N
. z-5ó1"-.z
?‘99

ItN’D ;IC E
ln cui regiſtraſi tutto il più opportuno , e notabíle appartenente a' veri
Profeſſori Farmaceutici, non altrove citato, nè ancora pubblicato ,
'il, [enon in queſta xrx. Edizione del prcſènte Teatro Farma~
céutico del Donzelli da NIGOLÒ Furlan-Annan.

Dalprima numero la Pagina -vimſtgnata , e la Colonna dall*41m .


A‘ 'Achab, che ſia . '148. rſſ.`
Achiote , che ſia . no. r;
A Bbaglio aſſai grande è di coloro,che voglio; Acino: di Dioſcoride,qual ſia." ’iz-4:1':
no attribuire al vetrÎOIO le grandi, ed am Aconito quanto gÎOVevole al morſo dello Scor
mirabili virtù del ſuo ſpirito. 373. r. pione , altrettanto mortiſero a chi no n’è fia.
Abbaglio del Borgarucci intorno all'Ambra gri to morſo . 142. I. ' `
ſa . 94. r. 'Acero vero è la radice del Calamo atom-zi."
Abbagljo Preſo dal Mattioli avvertito dal Lob co . zoo. a. per eſſo Calgmo aromatico è ſolli
bellio . 142. x. tuito. r7. z. ‘
Abbagiio de’ RR. Speziali d'Aracmli intorno al ‘Acqua ardente , che ſia - ;94. “r.
Kermes con il Kermeſi . 78. 2. Acqua , e ſua qualità . 7. z. ſuo ſegno caratteri;
Abitatori de’miſli non ſono elementari. la. r. flico. zo. 1. Acqua è il principio materiale
Abuſo del nome di (ln—int’ eſſenza inſopporta dellimiſti.9. r. è la ſeconda eſſenza . 7. a.
bile appo de’ Scienziati. 6. 2. 1' Acqua , che ha lavato l’ Aloè gittaſi via.27.r.
l’Acate figurò il Profeta lſſacar, eSan. Giuda Conſervaſi ſecondo Meſue . ivi. e ſecondo il
Appoſtolo, detto Taddeo. y r. a. Quercetano con Settala . 28.1. ’
dell’Acazía , ſua deſcrizione, ſpecie , e qualita; Acqua d’Arſenico chiamata dal Dözelli Oglio.
241- r. e a. ſuo ſugo. ivi. s`uſain ſua vece il ovvero Acqua di Sal Nitro . ſ4. z.
ſugo d'lpociſtide. I7. 2. Acqua di cacio, qual ſi debba intendere . 271. 2.
Acciajo s e ſua definizione. 21. I. perche è ed èlpecifica perla diſseuteria-. 272. a.
chiamato Calibe. ivi. perche Acciaio. ivi. che Acqua difiillata dalla Roſa ſolutiva non è ella
natura , e temperamento egli abbia .ivi. `e ſolutiva. 314. a. '
freddo , e ſecco. ivi. da altri è tenuto per cal
Acquz d’Euſculapime ſue facolta”. 2. e ;48. r.
do, e loro ragioni . ivi. quali ſuoi effetti .ivi. Acqua forte è meſlruo ſpecifico per i Metal
e 2|. z. che coſa ſia acciaio , ed ogni altro li. z. 2. Acqua ſorte z e ſuo ſegno caratteri
metallo. ivi. ſcalda , e rinſreſca ſecondo il ſtico . 30- r.
Donzelli - 23. z. ſue virtù , e facoltà ivi. ſue Acque ſuffibili ſon detti i Metalli da Fiato-ñ'
preparazioni. az. r. modo di prepararlo. ivi. ne . 93. r.
altro ſecondo Albucali. ivi. altro del Tiroci Acqua marina , e per eſſa d‘Acqul commune liſi'
nio. ivi. z. altro del Donzelli. ivi. del Poterio .bra una con tre oncie di Sale . r 7. 2.
e dell’Artmanno. ivi. altro modo , cioè nol Acqua mulſa,che ſia. ;38. r.
l’urina 24.1. altro modo di Zacchia.zſ.r.dato Acqua regia ì* meſtruo particolare per ſolvere
anche in ſoſtanza. ivi. 1. ſuo' modo d’ammini l’Oro . 2. :Acqua regia. e ſuo ſegno ca ratteri~
tirarlo . xvi.). e ſua doſe . ivi. 2. Rico . eo. x. i
[L'email/mn quid . 17. l.
l'Acqua di Roſe , che deve adoperarſi nella Con
Aeeco aperitivo. ;69. 3. filoſofico'. ivi. Minera erÌOne dell’ ,AlKermeflvi è controverſia, ſe ha
le. ivi. Montano .ivi. ſue infinite virtù .ivi. da eſſer per infuſione. o diſlillata. 84. r.
e 370. ;7|- ;7z. Aceto eſnrino. 25. r. e e. Acqua ſolvente , che ſia . ;48. r.
Aceto radicato, che ſia- ſ7- 2. ;48. r. 366. a. Acqua di viole quale debba eſſere , e quanto
e ;94. l- Aceto alKoolizato , che ſia . 34,8. r. d’ eſſa debba uſarſi per la conſezíom del
Ateco , e ſuo ſegno carrarteriſtico. zo. r.
Diaſebcfie n . 287. 2. .
Aceto diſlillato , e ſuo ſegno Carratteriſti Acqua vita , e ſuo ſegno caratteriſtico . 20; ‘1.
Co . 2.2.
mſio- ivi. Aceri
Atecomedicati
è meſtruo generale
. cioè, e e ſuo.
di Calendola i meſtruo efficaciſſimo per l’eſlrazione di tutti
Dealbato , Garofanato , di Salvia ,di Sambug
i vegetabili. 2. a.aicoolizata ,che .Ga. ivi-Peſche
detta Ra: Janis, &c .ivi. perche detta di ſette
co -343- l
cotte-1 y. x. eflernamente ſi fà ſenti” ſttdd* o
Acetoſa ſuo nome, e ſpecie . r 18. z.
uſata poi internamente ſcorgeſi caldifli
Acetum :ſm-imam , che coſa ſia egli g 25- I
ma . 29|. l. a. e toglie al medicamento pur
Acetum maſſima_ . 3 g 8. i. `
' gente la yirfá _di evacpare per ſeceiſo e ci"? 8"
Vie
DEL PIU’ NOTÃBILEÌ
600
laſſative 7 nelle quali ſarà preſcritto'. '4-155'
viene conſervata dal vino. 3 r. r. A10 equanto grow-:vole all’ Uomo , altrettanto
’Acqua vita ſi'puö cavare,oltre dal vino,da molte
mortiſero alle Volpi . 14.1. a.
altre materie . 364. r. \. Aloe , e ſuoi fiori . 28. 2.
'Acqua vita bex'uta induce e n lla bocca, e nello
fiomaco molto ſenſo di calore , eſternamente Altea i ſua varietà de' nomi, ſpecie , e quali.
Poi applicata ſ1 fa ſentire con ſenſo piucche tà . 3x r. 2. il ſuo unguento è uno dei qulttio
freddo. 373. z. lodevoimenteviene uſata nel: unguenti caldi . .19. r. “
l’efiſſſipele , ee infiammagioni .ivi . Alterco de Latini qual erba a . 261. 2.
'Adianto ner‘o ſi `e una delle quattro erbe capii! Alume di Rocca come ſi bruggia . 23. 2; 'Alume
di rocca , zuccheriuo e ſcejolo, di piuma
lari.l8.z.‘ , … petroſo 1 ſongoſo i Pomicioſo , rotondo , liquìî
Adam” ì: ſpecie di Rubino'. r 1 r. 2. ` do, ſciſſile, bituminoſo , catino ,rupeo , ſqua
Aere , e ſua qualità . 7. z. ſuo ſegno caratteri:
moſo , di feccia , placite , plintite , e capilla
Rico . 20.1: è 'la terza eſſenza. 7. a. re
e .no. r. e caratteriſtico.
ſuo ſegno a. e zar. r. ao.
Alumefldi
l. ' i rocca;
ſſ
Hei-calura quid . 16. r.
`Agalloco è il Legno Aloë . 84.2.’ 'da Alumim rupeo . 220. 2.e 250. x.
’Agazico Perche è così chiamato. z ;4.1. luogo ſuo Alyfl‘on erba ſeminata nella ſola Villa delDonI
natalizio , ed in che modo . ivi. 2. ſue ſpecie,
e qual d’eſſaſideve eliggere , con altre ſue zelli,il quale nè ha procurato lo ſeme da [om.
proprietà. ivi. ſuo ſapore, e virtù. ivi. è meſſo ni Paeſi . 59. 2.
in uſo in vece della Terra ſamnia . ivi. nell’Amalgamare iMetalli ſolamente 1’ Orovà
nel fondo, andando quem a galla. ſ4- LAmal
Agarico Petreo, perche così chiamato da Ni
colò Sregliola. ivi. Agarico Foffile ove naſca ,
gamare,e ſuqſegno caratteriſtico-'zo- LAmal
e perche così detto .ivi . Agarico Minerale gamazioneflhe coſa egli fia . 5. a.
ove ſi ritrOva , e fattezze .ivi. preparato nul Amaraco . che ſia . 164.. z, '
la differiſce dall’Agarico Trocìſcato . 25. a. , Ambarum del Braſavola , che ſia‘. i”. z.
Ambra gialla v‘ I ſue proprietà quali fiano;
diverſe ragioni di più Autori. 26. z.
Ugento anco chiamai} l’eupatorio. 4“. l. ivi. 2. e 156. a.
Ambra griſa o e (110i vari nomi. 9;. r. non ſù
Aglioimpiaſtrato ſu la nuda carne induce piaga,
mangiato poi nö è di moleſtia veruna . 29 i. r. conoſciuta dagli Antichi , e molto meno dagli
_ GPECÎ Più antichi degli Arabi . ivi. ſenten
’Ago inghiottito, e poi urinato . xoo. 2. za dì Serapione circa la naſcita dell’ Amñ
Agrippa. e ſuo ungucnto è uno de quattro un‘: bra. ivi. creduta da altri per ſperma di Bale
guenti caldi . 19. r. l
na , opinione tutt’ altra da quel . che è. ivi.
'Albero di Giuda . a4:. r; e 39;. a. odore, e ſuo colore-ivi. ſecondo
Alberto Magno inſegna a ſare gli Diamantiartig altri l’ Ambra eſſer fegato d‘ un certo peſce,
ficiali colli ſaffiri . iro. a. come pure ſperma di Mare . ivi. parere di
.Album Gracum , che ſia . g 79. r. Strabonc circa lo ritrovarſi l’Ambra. ivi.
Album Hyſpmtid , quid. ibi: Quali racconti tutti ſono belle Favole . ivi.
Alchechëgi ſuoi nomhe deſcrizione del ſuo frut Autorità dottifflma del Donzelli conferma
to, o bacche-e ſue ſpecie, e qualità. 439.1. e.a ta dal Monardes circa l' eſsenza dell’Ambia
Alcuni dubitano , che bollendoſi la manna riſa , e ſua invenzione , ancora approvata da
perda molto della ſua virtù ſolutiva , ma
errano d’aſſai - 289. 1. come pure negano molti, Autori . ivi. non fi devono ridurre mal_
*Ambra e Muſchio
la bollitura nel ſugo di roſe della ſcamo in forma d'eſtratto , per avergli compoffi la
nea . ivi. 2. così ancora per sfuggire la Natura in ſommo grado eſaltati . 106- 1
ſoverchia amarezZa del Croco freſco accre
Ambra rettificata. ;83. r.
ſcono la doſe del zucchero . 1074. s. Ambrogio eome deſcrive il bombice. 76. a‘
'AI-:Borim’che ſia . 256. 2. Ambumbeja de Latini, che ſia. [37-1
Alembìcco , e ſuo ſegno caratteríſtico .zo. r.` Amandole amare erroneamente da alcuni P‘Iſle
Aleſſandro Severo Imperndore riceve in dono due nella Conſezio ne del Diafenicone in vece del
perle di* ſmiſurata grandezza , che non ſe ne
potè ritrovare prozzo . 92- 1.
le dolci.1 182.2..
Amendola e quale loro _ ſpecie ſi deve uſare nf*,
Alſelëgiemilch nome arabo,che lignifichi.r 5 ;.1 Diaſcnîcone . 282 a. , e 28;- r. ,
Algala ,cioè ſtorace . 73. 2. Americo Veſpuſio Portogheſe riferiſce aver r1
Aſk-WI, Che coſa ſia.7o. LAIÌUÒſt perche è ripu-í trovato in una ſola conca _fino a centotffl"a
. tato Medicina Univerſale . ig. a.
Perle groſſe
l‘Ametiſto . 89. z. al Profeta Zab"l°n’°
ſu attribuito
Alchimia,che coſa ſia. i. a.
Alhádal voce araba,appo;noia che ſignifica-44m!
a S. Mattia Apoſtolo . ryr. z.
.Alliaria da alcuni viene uſata malamente per lo ' ’Amezebenteriſo Medico Moro ci ha WW"
_
Scordio . 22.8. a. *I _ ſcritto un trattato della 'ſaCOltà À Pmi’…
Aloe Gallia-hehe ſia . 210. 2. Aloe lavato ſem-L
plice ſecondo Giacomo Silvio. 28. r. ſecondo della pietra bezoar . 258.2.
Amianto . che fia . 49;. 2.
il QuerCetano. ivi. 2. Aloe lavato ſi Oppone Amido , e ſuo merodo in farlo ſua qualità, e bon‘
alla ſoluzione . 2 7. 2. Aloe, lavato con le ſpe
zie aromaticheſſe debba uſarli nelle Medicine ' tà” I 8.3- 1- ‘
Amm?
DEL' PIU’ NOTÃBlLE; 50;;
Am'ni'oniaſico ſuoi nomi ; e qualità. 42;. r.:er
:ore di quei,che lo tengono per la Gutta della
Antfpíntienm , cio?,- ſebriſiigo." '73: 2
Antiphona i'. to. ed Orazione a S. Liberia V'. e
Sacra Scrittura , o Timiama . ivi. 2. cauſa di
tale errore . ivi. C.per liberarſi dal dolor de calcoli.3 ;8-1. e z.“
Antitora r che ſia- 444. a. .
‘Amomo ,` e ſue diverſe ſpecie . 199. z. e aoo. r.
Antophilli , che ſono . 178. r.
Amomo , e per eſſo Amomo racemoſo . i7. a.
Antraxè ſpecie di Rubino. r u. a.
’almflzara quid. 17. a.
M. Re P.Apollinare ſapeva Venti modi Per
Ann guid- 19. i.
componere l‘Oro . 102, z.
Anacardi , e perche così chiamati . 208. z'.
API””tlix fill Par! Marta Denzel/ii . ”19. einſ
Anch Re de Mar-zii fu il primo a iuſtiruire le
dcmpraleáiio . 5' i 8. guare buie Theatre uffa/i
Saline . 294. i.
tnfuit ibid .in 71m medicamenforum rinfre
Inaphromeli , cioè Miele ſpumato . 7g r. Par-andorra” *vara Praxi! bal-arm' . ibi. naric
Andrè! Bacio lodaîſommàmente le virtù del cor.
”’6‘- in ea Franci-pm Authorumfir'unntur. ibi
no di Cervo. Il 7 cflr [rami vernacolo lingua deſcriprafuitióí.
ÎAndropomorbox 1 perche cosi detta da Pittagora Commendntio Pharmacanoi—urm ”- Oflicimi
la Mandragora . 26)'. z. rum lan:. ibi. quibuſ campoſitionibm conſtet.
’Androſemo , che ſia . 242. r. Ò‘Pro qua tempore. ;1-9. Quartu” vato . ibi
Aneto ſimile al Finocchio - 197. r. cui”: Collegii faculflate . loi. rr gna vernacolo
Angelica odorata in vece del Coſto 18. r.~ bau-d lingua Publica”. ibi. tandem quo tem-f
Auguria, che ella ſia .28. i. e 2. pare edita . iii. ó* quibuſnam dimm . ibi
Anima vera dell’Argento quale ſia . 46. r. Api” de’ Greci che ſia . 14:. 2
Animali indiani di grandezza d’un ſcarabeo. ac." Appio ii dover-à intendere nelle compoſizioni
ceſi di vivo cinabro , del quale ſe ne adopera de Greci il petroſello , e in quelle degli Ara
per tingere di Kermeſino. 78. 2. bi per l’Appio volgare. 283. 2. Appio è il Pe
Animali, che tengono un ſol corno nella fronte, troſello volgare . 142. 2-Appio detto in Roma
quali z e quanti ſiano . 279. z. Sellers, il ſuo ſeme è univoco col ſeme del peññv
:Animali ovipari, e viviperi quali ſiano . 446. 2. troſello . 143.]. Appio Montano , e ſua ſpe
Animaletti ſimili alli
i dagli Spagnuoli cimici del
Coccim'lla Cardano
i con quali ,inten
detti cie - 14.:. 2. Appio maſchio , ed Appio ſemi.
na di Crilippo.i4g.r. di Dionigi. ivi. Appio,
dono i RR. Speziaii d’Aracorli di tingere la ſe_ e ſuoi nomi , qualità , e ſpecie. 14a. a.
ta per l’Alkermes , ma sfiingannouo d’aſ-I Aſifloticum , cioè ſolfo . 73. a.
ſai I 79* [o
Apirotm è ſpecie di Rubino . r I r. 2.'
'Animal-atto Sco/ario” detto ,~ d’onda naſca.79. r. Apoflegmarilmo , che ſia . 467. I. r*

Aniſo , e ſue qualità .190. 2. Apan/emattſmur,cioè SalÎVante . 7;. 3]'


Anno , e ſuo ſegno caratteriſtico . 20.1. Apozema , cioè deCotto . 7;. a.
A noſtri tempi tanto l’antica ſcarſezza , quanto Aqua marzia qual ſia. 360.3.
l’eſorbitanza della valuta ſono compenſate ñ Aranci ,e Limoncelli , detti Lomei in Toſcana,`
con la abbondanza d’eſſo Cinnamomo . 86.2. ſono compreſi lotto il nome di cedro . ”9. 2.
Anſelmo Boezio vuole, che dalle Madriperle ſi Arcano doppio per accomodare le rottui-e de ve
poſſa cavare ſimilmente la Wnt’eſſenza , tri , e vaſi vetriati . r f. 2. Arcano eſquitiflì
e che abbia le medeſime virtù delle Perle Pro mo provato dal Donzelli . 94- I.
prie . ;8. r. Archeo è ottimo ſpagirico nel ſoſtituire un ſpiriñ`
Mutalgicnm , cioè Anodino . 7;. 2-' to abile a ſar le veci del perduto caldo inna
.Antali , che ſono . 49g. z. to. 13. r. Archeo , che coſa egli ſia . n. 2. e
,Antemide , che ſia . ;06. 1.
Antere inpropriamente ſono detti quel fiori 97. 2.nel gorgozZuolo,indotto dal turpero mi q
Ardore
gialli di mezzo della Roſa . 128. 2. nerale traguggiato, lì può ſubito togliere con
'Antidotari di Meſue mal corretti,ſecondo il Bor qualche leggiero gargariſmo, o con l’uſo dël
garucci. 82. i. AltriAutori di contraríaopi la terraÎſigillata .yi. 1. `
nione danno eflì libri per corretti , ſecondo Arena ,e ſuo ſegno caratteriſtico . zo. r.
ne adducono le ragioni. ivi. e 8;. r. Argentoze ſuo ſegno caratteriſtico. ivi. Argento,
Autidoto , e ſua etimologia . a r4. l. e qual ſia la ſua materia proffima.46.2.ſecon
Analoimimm , cioè contro vermi . 7 g. 3.ſi
do Alberto Magno,Braſavola,Ariſtotik,Liba
Antimoniom ſue condizioni nell’eliggerlo,qua2 vio , e Paratello . ivi. Argento perche‘viene
li devono eſſere. 29. r. il migliore è chiama chiamato da i Filoſofi Lima. 44. l. Argento
to Antimonio incannellato.ivi . Antimonio,e perfettamente ridotto in calce.dalla quale ca
ll , ſuo ſegno caratteriſtico. 20.:. Antimonio dia.. vandoſene il vetriolo , o ſale per mezzo dall'
foretico deil’Artmanno più virtuoſo di quel aceto diſtillato . dal cui ſale , o calce puoteſi
lo del Tirocinio Chimico.;- ſ.2- Antimonioae
cavare l’oglio , l’eſſenza , e tutti l’altri lim…
ſua eccellenza . 28. :mai è fiato veleno , medicamenti dell’argento . 45-. r.
come fà creduto .ivi . ſua ſindrome . 29. l
Argento vivo , e ſuo ſegno caratteriſtico . ao. r
maſchime ſemina,e quale ſi deve eliggere.ivi.
Argento vivo perche detto Mater Merolla
Mt" PWPal’îlioni dell’Antimonio curioſe ,
rflm.yg. 2. Argento VíVo perche detto c cor
ed utili- 35. 2.
:ente . 47. 1. Argento Vivo dc“? ?DCOWMEP
` F if f SWF’
60; , l N D C E

eurio , Hydragiron; Azotb. 47.1. Argento vi. quantità diMercurio vivo Tn’: :I Arte-.Spa
V0 coagolato, ed di colore Ceruleo , oazur girica perche così detta… :come definita i; di.
ro viene ritrovato da Metallari 'nelle caver Latini. ivi.
ne. 74. i. Argento vivo frequente. ed in gran Arte di traſmutare i metalli . ivi.
copia viene ritrovato nelle ſodine . ſ4. i. Ar dell‘Artemifia: ſua nomenclatura , e ſpecie quali
gento vivo fiſſato in ſommo grado ſi trasfor ,fiano.2iſ.r.ez. -.
ma in Oro, ſe meno, in Argentoie coſi di gra Arteriace , cioè pettorale - 73. z
do in grado . ;z- z. Argento vivo d'onde ac Arretimm , cioè Nervino . ivi.
quiſtò ilnome di vivente. 47. 1.‘Echiama l’Artmanuo della Gomma negra , che dellilla
to ancora Mercurio terreſtre da’Filoſofi Chi in vece dell’oglio dell’antimonio , ne ellrae
mici .ivi. Came pure da’ Greci appellaſi eſſo la tintura con aceto . 4;. 2.10 fieſſo Artman
Argento acquoſoàvi. Sue origini naturale l’u no come pratica per toliere la virtù vomitiva
na i cioè naſcere dalle viſcere della Terra , e ai fioxi d’Antimonio . 41. r.
l’altra, artificiale . cioè percipeſſl dal Minio Aſaro , e ſua qualità , ed uſo . 190_- 1.
di Dioſcoridezcheè il cinabrio tanto natu Aſciro . che lia . :42. r..
rale, quanto ſattizio . ivi. ll più ottimo qual Asſalto , che coſa egli ſia . 2.- Asfalto di Vena;
ſia . ivi. Pruova per conoſcere il buono dal zia è vero bitume . 243. i.
Aſphalthonè il Bitume Giudaico . 242. z.
cattivo . ivi.Pratica per pur-garlo . ivi. z.
Aſiniindiani dotati di un ſol corno , ſecondoci
Ariſtolocia lunga, e ſue ſpecie . 214. i. e 217.!.
riſeriſce Plinio , Ariſtotile, Filoſtrato, ed al.
Ariſlolocia rotonda, e ſue qualità . :i z. r. tri . zfg. z. il loro cornoè quello, che da tut
Ariſtotile . e ſua degna ſentenza , cioè : lie/in
ti viene decantato per ſicuro ‘controveleno ,e
quere ſenſu'rn; Ò‘qtmrere rationer eſlinfira
. non quello del Menocrate . 260. I. Aſpalatm
mira: inteller‘îur . r2.. z. e Per eſſo Legno Rodio , ’detto Radica di R0
Armel ,che ſia . 4: y. 2. ſe r7. 2. dell’A ſpalato . e ſua iſtoria . 450. i.
Arnabh , che ſia . :39. 1. e 2. ſue ſpecie genuine deſcritte da varjAu
Arnaldo di Villanova Medico del Re di Napoli ,
tori. 451. r. e 2. e 45-2. I.
e del Papa di quei tempi . 4.6;. I Aſpargo a e mmc ſtimaro dagli Antichi. roy. r.
Analdo di Villanova arcella aver ſarto delle ver.
Aſſa ſetida ſua numenclatura , ſpecie , e qua
ghe ‘d’Oro tinillìmo con la ſola Alchimica Ar
lità. 436. 2.e 437. i.e 2. `
re . io:. i Aſſenſo romano invece del pontico. i7. 2- Aſſen
Arſenico annoverar ſi deve fra mezzi minera zo , e ſua iſtoria, qualità o e ſpecie ſecondo va—
li. ”- [Arſenico. e ſuo ſegno caratteriſti.
rj Autori iGermani gli danno l’attributo di
co. zo. r. Arſenico di che coſtì ſecondo 'Lia opi
caccia triſlezza. ivi. 270. Le . 269.2. e 270.1.
nione del Donzelli. ;5. r. Arſenico , e ſue“
Aſſenſo pontico , e per eſſo l’ Aſſenſo Romano
varie differenze .~ ivi. 2- Arſenico criſlallì
no. ivi. 2.8 ſuo uſo in Medicina per eſſer viene uſato.
'Aflìmgia r7. 2.2- Aſſungia Soli:. ivi.4(]im-,v
Luna-”2.
più purgato, e più pronto alle ſue funzio
ni . ivi. Arſenico per lo più è ritrovato nel gia Venerir
Affrriſce Marco. r Cornacchino
2,3.-1. v'd’aver fatto per
le viſCere della Terra ſenza meſcuglio alcu un’ Anno intiero eſperienze grandi della ſui
no de metalli-ivi. I. Arſenico è nocivo a me
tallirendendolifrangibili, ed ing… acolpi
polvere in molti, emolti mali . ;7. r.
Aſſerzione de Chimici, che dicono eſiraerſi di
di martello. ſ6- r. Arſenico roſſo chiamaſi ogni corpo tre elementari corpi,cioè aglio, oro,
da chimici la Sandaraca. rr. a. Arſenico ſen
za PreparaZiooi officinali è pernicioſiffimo, e vetro . 96. a.
non ſolamente agli anima]i,ma anche ave Aflemj , chi ſiano . 244. r.
Allerſi vi. e diaſoretici devono precedere l’uſo del
getabili. e minerali. ivi. Arſenico prepara
to chimicamente ſi rende poi al certo ſicuro la tcrebenrina .70.1.
Aſtronomia per le tante, e varie innovazioni.
per uſarlo anche nell’interno. 54. r Arſenico d’alcuni cervelli moderni , e mal fondati i S'è
preparato vale aſſai nell’uſo dell’ Arte di
reſa ormai ſacrilega,ed proibita . 8. l
Chirurgia ;7. 2. Ateneo attribuiſce tanta efficacia di virtù adun
Ar: pharrnuceutica maxímè arduo . è' difficili: . cedro intiero mangiato da chi ſi ſia a ſtoma
babe-tz” . ”8. r. co digiuno , del che ne adduce eſſo quella ſul
Artanita ſua ſpecie , e facoltà . 49$. r'. fioria didue aſſaſſini, creduta dal Donzelli Pcr
Arte , e natura ſono atte a conſequir il fine deſi vera, mediante la virtù de'cedri d’Egitt0›Ch²
derato. ro:. r. con cedri noſtri ſi ſarebbe ſvergognato.13°-{
Arte ermetica , e ſua differenza. x. a. Atenielì come coſtumavano di punire ín°o°m“
l’Arte ſupera la Natura per autorità di France nioſamente col Raſano gli Adulceri. 212- l
ſco PiCO Mirandolano- roz. r. l’arte non può
Atramentum ſutorium ,che ſia .
giugnere a ciò a che fà la Natura nella pro Atriplíce ſna iſtoria , e ſpecie .- 214. i-e ²~ ,
duzione dell’Oro . tor. r. - Averroe nega poterſi ſare dall’Arte ciò, Che l'
Arte Chimica , che ſia. r. 2. ſua definizione ap
preſſoiLaciniJvLe z. i. ſua etimologia qual.. fa dalla natura .ror.z.
Avertaſi che pigliandoſi qualche mcdiſîmen‘
iixi . ivi. to Antimonialeſſi deve uſare una buona dieta
l’Arte Spagirica da ciaſcun metallo sì cava: per

—_._._———~—
DEL’ Plll' NOTÃIBLEÌ , ’603
1 per dieci; o ejuindeci giorni . gr. r. debba componerſi la Teriací con 'modo chíñ'
Avertaſi di non poſtare le Perle in mortaro di mico. 270- r. 2.
metallo , perche facilmente s‘imbevono della Aviſo per conoſcere la per-ſezione della polveſi
cattiva qualità d’eſſo . $71 a. re Cor-macchina. ;6. I.
AVertimeti per l’oglio mirtino, di Ruta p edi ‘ Aviſo neceſſario intorno alla compoſizione del
Sambuco di Meſue . yo7. r. e 2. le Tabs-lle‘ e cd altre ſimili compoſizioni del
'Avertìmentì intorno oal prendere la polvere Barcuſcn .301.1.
Cornacchìna. z 6- a. ’ 'Aurea unguento èuno de i quattro unguenci
Avertimenti nel piglîare l vomitívi . ;4..2. .Caldi. F9- 2- `
deveſi in eflì uſare ogni diligenza . gf. r. Ain‘t!!! quiz]. 16 .z.
ſAvertimento al Formacopeo prima dl uſar Auricbfllcum, che coſa ſia.54. z,
lo Spodio . x r4. a. Agr-um celqfle, perche detto il Sole. 95, ’z.”
;ikertimento del Donzelli nella preparazione’ Hay-um fulmimmr, qual ſia .63.2, .
dell’Avorio . 16. r. l’Autore cioè il Donzelli uſa la ſeconda íuſu'.`
’Avertimento intorno alla Gallia lignea,e perche ſione del Croco de’Metalli a pazienti de.
diceſi negra . a ſ2- a. boli, e nel principio delle_ maligne, epe
'Avertimento nel manipolare l'oglío d’Auti flilentiali , e nelle quartane lunghe . ;r- r.
monio .38 1'. coll’Autorità di Galeno e Aleſſandro Trallia
ÀWrtimento necefl'arío circa la conſezzîone del no , e Roderico Fonſeca. ivi.
lo ſciroppo ſolutivo` per le roſe , e loro ſpe Autorità degna di Cattedra del Donzelli intorno
cie da uſarſi , con quali parti d’eſſe . ;05. a. alla generazione delle perle . 9x. 1. e 2.
riprenſíone del Caſtelli intorno all’azion Autorità di Cornelio a Lapide intorno al Coc.:
zione della colatura di roſe roſse in eſ co . 78. a. Simile di Levino Lemnio . ivi.
ſo - ;06- r. Aviſo del Agreetano . ivi. Si Altra di Scaligera . 79. r. di Braſavo
mile per lo ſciroppo ſolutivo aureo . ivi. al la. ivi.
tro Avertimento per la compoſizione del ſci Autori mal citati dal Francioue Z :53. I. e 2.’
roppo di liquirizia . 314. 2. ſimile per lo ſci Autorità del Libavio intorno all’ Oro divorato
roppo di granato dolce di Meſue. ;x 7.2. cir dalle galline , che glie ne ha iudorato le pen
ca lo ſciroppo d’agro di cedro . 318. a. co ne.61.2.e62 r. ‘
ane pure per lo ſciroppo delle ſcorze di ce Autorità di molti Alchimilìi Celebri, che affierñ*
dro . ;19. 1. e 2. per quello de Pomi ſempli mano farſi con l'arte Oro perfettiflìmo , cita‘
to dal Donzelli . lo:. r. ſi
ci .ivi. e g 20. r. Simile circa lo ſciroppo di
Praffio . ;2 a. a. Circa lo ſcimppo de' coralli Autorità dell’Hernandes intorno la Cannella,
del QuerCetano . 33;. r. Sciroppo domeſtico la Gallia- e Ciunamomo . 89. l.
qual ſîa , e perche così detto . 336. 2." Autorità del Pocerio , che tiene la ſete per noce-’ì
'.Avterimento utiliſſimo di non ammaſſare più vole . 78. I. _ ‘ _
medicamëti afiìeme, accib che la virtù di cia Autorità del Sacro Teſto male interpretate da .‘ſi
ſcuno non venga ſnerVata dagli altri.2;8. r. Berizio circa la Cannella , e Caflìa . 87. 2.
'Avertimento per far riuſcir il Mercurio dolce Autorità addotte dal Settala , e Strobelbergero
ſenza nocumento .48. a. per perſuadere i RR. Speziali d' Aracuzli a
Avcrtimento del Libavio di dover rilavar’e la deſifiere
Axenech dal ſignifichi.
, che loro inganno.
94. a.. 79.1.
ſi
calce d'Argento per toglierli la ſalſedine ri—
niaſtavi del ſal Gemma, acciò lì poſſa cavare .Azoth , che ſia . 47.1.
il ſale , o vetriolo dell’Argento - 4;. r.
Avertimento per non cangiarſì di colore la B.
lacerta verde . 4.3'. r.
’Avertimento per rettificare i fiori d’ Antimo B Agno, che ſia . r4. r. Marino , e Maria in
nio . 41. 2. che differiſcono . ivi. e 16. r. vapore
;Avertimento da oſſervarſr nell’ adoperare il ſoc ' (0.14.r.616.r. ~
cedaneo .r7. r. e a. Bagno Mari-e inutile per conſervar l’acqua di;
'Avertimento per la pratica de ſegni caratteri# l’tillate. 14. l. Bagno ,Maria , oMarinO-l e
flici Farmaceutico- Chimici . r 9. z. loro ſegno caratteriſtico . :0. x. Bagno vapo
'Augerio di BusbeKe manda appoſta in Lenno goſo , e ſno ſegno caratterii’cÌCo . 14.1. e ao.
il Dottor Stefano Albacario per ofi'ervar di Balaullio , che ſia 3 434. x.
nuovo la cava di elſa Terra .133‘. 1 Baldaſſarre 1 e Michele Campi Spezialì in Luc
'_Avorio crudo in vece dell’oſſo di cuore di Cer ca a quali era molto obbligato il Donzelli, ſo
vo-l 3- I - Avorio preparato ſi adopera in vece no fiati cauſa, che il detto aveſſe portato piu
(16110 SPOdio . r 8.2.e 56. r. avanti l’lfloria del Cinnamomo, da eſſi per
Avorio; ſuo nome. r r4. 2.come fù detto da La ciò compoſtoue un volume col titolo di Spi
tini anticamente. ivi. ~ cilegìo Botanico, introducendovi per interlo
Aviſo a ben ſceurare le vere pietre bezoarri dal. cutori due nomi ſoppoſìi di Berizio , e Man
le falſe 276. 2. zîa . 37. x.
AVÎſi necefl‘arj a Teriacopei , e molto impor Bengioino , e ſua ſpecie . 437. 1 e a.
Saml. ad Oſſervarſi. 246.247. ;483 _249,Come Balſamo interna ,é- eoctmm , qua fit!“ 59- ²²
1 F f {E _2_ Bel
7,,7, ñ . ›

'—A
*2…:A
604_ lNDI G E} ‘
Balſamicí conſervano la carne del Cadavere in ſue fattezze ,colori , e qualita . ivi. Genera;
MP
—‘
x—__‘—Ìó4 quello ſleſſo (lato , chela ritrovano . 70. 1. zione dello Bezoar mancata negli ‘Animali P"
Balſamina , e ſuoi nomi . 165. r. qual ſia , e ſua Î'A mancanza dell’ erba a loro ſolita . 256. x.
Sono _le dette pietre moleſle agli Animali, che
deſcrizione , e qualità . ivi. 2.
Balſamo dentro le cocozzette qual ſia , e come_ l’hanno generate, al ſimile delle pietre, o
lodato da Gat zia dell’ Orta '. 234. 1. ſ1 po calcoli generati negli reni dell’llomo . ivi. Si
xh. trebbe uſare per buoniſſimo ſoccedaneo del ſpiega, comeſì faccia la generazione di tali
pietre in diverti animali aquarici , volatili .,
Balſamo d’Egitto ivi. e-quadrupedi con -altre rare curioſità. ivi.
..ó-.4-óñp
Balſamo ſua erudita lſ’toria,e di tutte l'altre ſpef
e 2.. Confiderazioni neceflarie per ſcieglier
cie . :2.9. l. . le vere Pietre Bezoarri .\ ivi. 11 Donzelli
Balſamo Occidentale in vece dell’ Orienta#
eruditamente s’inoltra a ſpiegare la forma..
le . r 7. 2 zione delle pietre Bezoarri nel ventricolo de.
Balſamo Orientale , e per eſſo aglio di Noci mu
gli Animali s come pure il calcolo nei noflri
ſchiate .ivi. z. reni, e in quello de pennuti, e peſci. 256. 2.
Balſamo , e ſue curioſità erudite, vedi Opolbal
Avviſo a ben ſceurare le vere pietre bczoarri
[amo o &C dalle falſe - iVì- Varie oſſervazioni nella
Balſamo del Solfo de’ Metalli atto per la genera:
ru0ya delle Vere pietre bezoarri.2`57.r.ſimi
zione dell’Oro . 98- i. le fatta dal Mattioli in un giovane condan
Balſamur magnanimixatir . 360. z. nato a morte r e dal Donzelli in un altro feb
Balano Mireplico , che fia . I 20. 2. bricitante .ivi. alcuni credono eſſere bezoar
Balam” MjTEPflCa 9 quid g r 4. a. ‘1113113 ſ°rdβ̰ r che ſcatoriſce negli angoli
Baſilico, e ſue ſpecie . 1 74.. r- Gariofillato. ivi. dagli occhi de’Cervi latollati (le ſtrpi Per riu
Cedrato . `ivr. il ſuo unguenro è uno de i vigorirli - ivi. 2. Bezoar ſoffile da Serapionc
quattro unguenti caldi . 19. r. chiamata metallico , ſua qualità , e colore o e
Bdellio. lacrima diqual albero ella ſia , deſcri virtù. ivi.`l`erra Bezoartica dell’imperato qual
zione del ſuo albero, frondi, e frutto . 2 52. r. ſia -ivi- uſo dello Bezoar nelllndia , Pél’ſiflo
qualità buone 1 che deve avere . ivi. Arabia 1 ,e Cina deſcrittoci dall’Acoſla . ivi
Beccarella "che ſia . 238. z. Proprìetà dall’animale produttore della pic
Becblcarllm monito, è‘ Propínädi printing-1.5. a. tra bezoar, che buttato da alta Torre ſempre
e $46. r. và a caſcate; ſu le ſue coma . '258. r. ſono
,Mez-.
“Mem-‘A*ó—w-A
Been ſuo nome,e ſpecie.; i'4.:.ſua iſloria è mol. di facile adulterate efle pietre bezoarri , come
to confuſa. r zo. 2. Been appreſſo Meſue ,che l’ha oſſervato il Donzelli . ivi. Bezoarri, mine
ſia.ivi.Been biäco , e per eſſo Sandalo Citri rale di Sicilia qual ſia . ivi. 2. facoltà del
no-i 7.2.Been roſſo.e per eſſo Sädolo roſſo-Wi Bezoar deſcrittaci da Serapione , Raſis. Scro
Bedeguar , e ciò che ſia . r 26. z. dero a Boezxo *r e da Amezebenterifo Medico
il Beguino ſommamente loda il Bezmr Minera-`
le o anteponendolo al Bezoar Animale. 38. r. Moto , ed altri . ivi.
Biſmuto ,che ſia . 41 y. 2.
Beideolſſar , che coſa ſia . 76. r. Biſſo raccolto nella Pinna marina ſimile al Blſſo
Bellaria , che coſa erano . 473. r. arboreo . 76. l. e 90. r.
a4.,z…n.?.“ Belletto per le Donne , con cui ſi rende riſplen Bitume ,e fue diverſe ſpecie , e nomi. 242- 2
dente o e bianca la faccia ſenza offendere i dcſcritto da vari Autori . ivi. e 24;. r. Bitu
denti. yo. r. me è nome generale di molte materie bitumi
il Bellonio nelle ſue oſſervuioni pone una ſorte noſe , che ſono in uſo medicinale. ivi. :
di Kermes,del quale non ſe ne trova menzio Bitume foſſile qual ſia , ivi. Carbone foſſile,
-4»ñ.u…:_.,’j.,ac ne appreſſo alcuno Autore . 73. 2, perche detto Terra Farmacite . ivi. ;AmPeme
Belgami , che ſignifica - tro. 2. è un altro genere di Bitume . ivi. perche …e
BeIUzahar, che coſa ſia . 2 ;4. i. volte è chiamato Gagace. ivi. c051 aurora
Berb:ero ,' che ſia . r 90. a. Gomma Samotraciar, e da Nicandro Pitt”
per ‘l Berillo ſ1 figurò il Profeta Benjamin `, e S. Tracia . ivi. Bitu me liquido o e chiamatoPe
Tomaſso Appoſtolo . r yr. 2.) troleo . ivi. Asſalto di Veneziaìvero bl“?
Be; , quid .16. z. me . ivi. r. che matt-ria ſia il bìtume-ll’l:
della Betonica , ſua iſloria r e virtù . 309. 1 Boemiae che in un ſuo fiume ſi hannodeſh
Bezoar 1 e ſua curioſifl’imn lſ’toria , ſecondo più
perle - 90. l.
Autori,e ſue proprietà.: 74.1.e 2.e 2 ff. |.e 2. Bolero Cervino , che coſa egli ſia . ”8. 1
Bezoar creduto da alcuni eſſer la ſordidezza.
degli angoli degli occhi del Cervo. ”6. 2. Bolo,cheſia.4;r.
B010 1. , e per aſſo TU" ‘em'.
Armeno Orientale
Bezoar foſſile-,e ſue qualità.: $7.2.di Saſſonia.ivi. nia . [7. 2.Bolo Armeno , e Glebbax‘ñ‘mem’
Berzo-ar minerale qual fia . 258. 2. ſi ritrova in
ſono l’iſteſso . 134.1.e 2.
Sicilia', e ſue ſpecie . ivi.` Bczoar , come ven
g‘ni generato negli Animali, e loro quantità Bombice , e ſue virtù ;76. 2.
preciſamente ne luoghi , ove è più copia di
della Boragine , e ſuaſpecie . ;07. 2- ſcono
Borace , che coſa egli fia .494. 1., e ſuo .
viper-:,ed altri animali veleinoſi. 27;. Le z.
caratteriſtito. zo. 1a ‘
Bezoar del Donzelli , che peſava . ;2. encie
pagntofi il collo d‘eſſo 70. pezze d’otto . ivi. Boxe Indico . 259. 2. B0VÌ
, ~ D E L’ p r u' NOTAZT’ILE. Cos'
Bovi d‘la-lia; ſu gli altri-:animali hanno` un Camepiri ſuoi nomi, e ſpecie ſecondo varj Au.:
ſol corno. 279. r. i tori . 2g7. z.e 238. l.
della Brionia ſua etimologia, ſpecie, e quali Camomilla ſue ſpecie , e Facolta‘: . ;06. r.
tà . 421. 2. vien detta Uva ramminea . ivi. Campane ſono alcuni vaſi di piombo per diflila‘
e 4.22- r. come pure Riobarbaro bianca , oV lare. ;4. r. loro origine. ivi. a. Ma quelle di
vero Meccioacan . ivi. Vetro adeſso ſono in uſo . I z'. r.
Brion , che coſa ſia . 14.7. r. canalidi piombo proibiti da Medici nelle ſonó’
Bunapalla , che ſia . r 4|. r. cane , e negli aquedocri . 14. a. '
Butíro ſù cibo lodatilſimo appreflb de Barbari , Cancamo , che ſia . 2 La. a.
che diſtinguevz i Ricchi dagli Plebei.zo;. l. Canfora viene laſciata dal Collegio Napolitano .
Butiro di ſolfo , le di cui virtù eſſendoſi ſperi. in tutte le compoſizioni cordiali , ed Aroma-è "i
mëtate così ſublimi dal Conte d’Alra fiamma riche 1 che ſi prendono ’per bocca , ed in ſua
Germano, ne comprò la ſua ricetta“;dal ſuo vece ſi ſervono del ſuo loccedaneo . 170. z.
primo inventore , chiamato Samuel Scekegal e166 2. I 89. 2. 290. r. Canſora ſua etimo
Doctor Fiſico per il prezzo di cinque cento logia , e ſpecie. 290. 2. deſcrizione del ſuo
ducati. ;87. z. albero . ivi. non ſe ne ha memoria appreſſo
gli Autori antichi . ivi. ſue qualità deſcritte
C. da più Autori . ivi. e agr. r. e 2. Canſora ,
e per eſſa nell'interno Nenuſaro,&c. r 7. z.
Acao ſuoi nomi , ſpecie, e qualità . r9:. z. Cannameli abbondandilîìmioggi ſono , e dan..
e 19;… 2. no del Zucchero . 104. r_
Caccia degli Animali . che generano il Bezo dalle Canneſeccarine cavaſi tanto il zucchero
eri;"-2.:: ar . 2 ;4. 1-101’0 deſcrizione, e loro carne de noſtr‘dlc , quanto quello degli Antichi.lo4.l.
lizioſiflìma . ivi. Canne di Malabar tanto groſſe , che lerVono a
`(jadmia, che ſia . 499. i. Cadmia ſattizia in ve farle—.ne barche capaci a tragitar più gen:
ce della Pomſilige . 18. r. la Cadmia viene ci . 1 r4. I.
operata nelle Officine in luogo della vera Cannella così detta dall’aVVOlgerſi, che fa la ſe.“
= . Tuzia .69. a. conda corteccia del ſuo albero,eſpoſta da Pae
Calambatè il Legno Aloè . 84. a. ſani al Sole , che più , o meno l:. tinge. 86. a.
Calambuco `e il Legno Aloè . ivi. Cannella Garofanat… r 44.2.Cannella Mat
*.,>:~:~ Calamento ſuoi nomi,e qualità.: 94. 2.e 199-1 ’tainNapoli -, che coſa lia . 88. z. Cannella
'
:“5 .. calamira , e ſuo ſegno caratteriſtico . 20. z. dijava è la vera Callia . 83. l.- Cannella di
wEB-a'. Calamo aromatico , eſue qualità ſecondo di java, e di Ma ahar , è al quanto inferiore a
vcrſi Autori - 198. a. e 199. r. Calamo aro— quella di chlaln-SG. 2- Cannella fina di Zei
matico in vece dell’Acbro . 17. z. lam ln vece delClnllaln\ll10- i7. :Cannella
i calcando , che lia . 24.0. r.
‘.7 di Zeilam rirro Vara elſer l’antico Cinnamomo
(ja/cari!” quid - 17. z. ha ‘chiuſo la bocca a (Ante favole , e diſpu
Calce viva , e ſuo ſegno caratteriſtíco . zo. x. ce.86. z. Cannella uſuale in vece della Caffiî
Calce impropriamente detta cenere . 56. 2. an.v
lignea . i7. z.
zi di peggio da altri,cap0 morta .. ivi. Calce canocchiara qual erba ſia . 26r. 2.
d’Oro facilmente s’accende a limilitudine di le Cärarelle di vari colori ſono lc migliori.ç7.ll
polvered’archibugio. ma queſta ſpara all’ Cantarelle . e loro avvertimento nell’adope
rn sù , e quella dell’Oro all’in giù , con la caf xarle ſecondo diverſi Amori . 7 l 1. z. Canta
gione affegnacane dal Crollio . 62. 1. i ’relle quanto giovevoli al morſo dc cani ra
Calcbanfllm , che ſia . 372. a. biofi -. altrettanto mortiſere al non ldrofo
Calcinate 9 e ſuo ſegno caratteriſtico . zo. r. bo . 142. a.
Calcinatio i” igm* Ro”: quid. 6. r - Calcinazio— Cape! venere ſua etimologia -, ſpecie , e quali@
ne dell’Argento ſi pratica in due mod”, o con tà . zio. i.
Mercurio , o con acqua forte . 44. r. Calci Cappellazzo erba qual ſia . 3I6. z.
nazione dell’Argenro più ſicura . e più vera Capparo . e ſue qualità . 222. I.
è quella , che si fà con l’acqua ſorte . 44. 2. capre ſelvaggio con denti d’oro . 96. 2.*
Calcinazione , e ſue qualità . f. r. Capo morto o che coſa ſia . 56. a. Capo morto
Calcitmeche egliſia.a4o. r. e z. e 4-89. i. e ſuo ſegno caratteriſtico . 20. r.
Calcite.e per eſſo vitriolo brugiato.r 7.2.Cal Capfia , e ſua diverſità de’ nomi . I 4g. a.. Cap
cite ſe è~vera materia minerale ,o nb. 240. 1. ſra.e ſeiteragio ſono l‘ifleſſa coſa,e loro iſtor‘ia
ſue mutazioni .ivi. nomi loro , edeſcrizio confuſa appreſſo vari Autori.x4;.z.e 144. I.
ne laſciateci da varj Autori .ivi. z. Carabe , e ſuo numero grande di nomi . 1 5 y. r.
Calcichi , che ſia . 372. 2. Caragna , che ſia . 48-2, i.
Calice chimico per quanto poſſa eſſere uſato o Carbone foſſile , perche così detto . :42. 2.
mai è ſcemaro , e di peſo, e di virtù . 29. z. il Carbonchio figurö il Profeta Dan , e S. Gia;
Camedrio ſua nomenclatura , ſpecie , e qualiz como Maggiore Appoſtolo . r ſr. a.
tà . 229. i. Carbunculu: `e ſpecie di Rubino z l x r. 2. `
Camelo per diſtillare qual ſia . r4. z. ~ Cardamomo , e ſua diVerſa lſtoria tra gli Àu
Camelo perdale vaſe Officinale . ivi. , ſi
Fori Greci z ed Arabi .144.2. e 145.2:. e a.
(zinco , che ſia . 269. x. ` ~ ar
606 ’IND-1' G E

Cardamomo.e ſue varie deſcrizioni di molti Au Cautela ncll’uſare iiìomítivi Tg4.. '2“.
tori, che gli attribuiſcono vari, e-diverſi no 'Canteria , qua eorum genera , ó*- confeéîio , 'Nec
mi. 14.6. i. e a. Cardamomq in luogo della non ó" monica - F47. a.
Cgpſia . r 38. l. Cardamomo minore e e [U01 Canterio arabico o 8 ſua deſcrizione, con altre
oſſervazioni di molti , emolti Aurori476_ ,
vari nomi . r4y. i.
Cariocoſtino , che ſia . 197. r. e 477. r. e z. ‘ .
Ceci , e loro ſpecie . nor. r
Carbonchìo alabantico , che fia . r fa. r‘.
Cedreolon cioè oglio di cedro . r 29. 1.'
Carjophillur , che ſia . [58. r. Cedro , e ſua varietà de’ nomi .ivi.
Carlina , perche così detta , e ſua ſpecific! vir;
Cedri conſervati nelle caſſe de’ panni non P":
tù . 400. r. mettono , che eſsi tarlino . 130. i,
Carnabadio di Meſue o che ſia . [40. 2. Cedri ì che fioriſcono ſenza_ fruttiñcare , ed 31.‘
'Carne propia delle Madriperle non è da ſe ſola
margarrtiſera a nc anche l‘oſſo d’eſſe Madri cri
re . ,”9.
Chei.danno delle frutta ſenzal fiori.
``
perleè la perlaténuta da altri per cuore d’ elſa
Cedria , che fia . ivi‘:
conca . 9x. r . … Cedri-udiſono
cadi-ir le bacche
Teoſraſto , chediſia‘.
cedroivi.. ivi.i ;
Carona roſſa in vece del Been roſſo. r7. a. e per
eſſa Carota roſſa ſoflituirà per ſoccedanco gli
Culi-ala di Gaza quale è . ivi- .
Been . uo. a. Cedrtlmda
Carpeſio . che ſia . ;84. r. _ r 29.1- di Teofraflo , e Paraceîſo‘che
fl ' ’ ſia:
Carpobalſamo , e per eſſo Cubebe . r7. z.
Caratteri uſuali farmaceutico.chimici dell’OF. Ceſaglioni . che ſiano .2524.
Cementazione , quale ſia . ſ- z.
ficine . 19. 2. Cementare a e 1110 ſegno caratteriſtico: zo. 'i'.
Carcere dell’Anima ſi è il corpo Umano. rr. a.
Cenere crivrllataze ſuo ſegno caratteriſtico.zo.r.
Carta Geſuita , e ſuo uſo . 5. r.
Cartamoiperche detto zaffarano ſelvatiCo.1 ;0.2 Cenere de Granci de Fiumi `e ſpecifico contro il
"a‘* ñç
Cervo, e ſua qualità . 197. a.Gervo agrefie qua morſo de cani rabioſi . 12. 1,
le ſia. 144. 2. i Centaurea minore ſua namenclatura , qualità,
Cargo” aromaticum , che ſia . 14.7. r. e ſpecie.216.2. -
ç-~—**M
‘~—ñ—J- Calo infelice d’ una fanciulladi 5. anni , che li Ceraeiviter. che lia . 25'6. 2.
fu dato íl croco de’ Metalli, che ci vien de (gra nuovz in vece del Propoli '. 18. 1;
ſcritto dal Fabro, e riferito da ”dano in una Cera , e ſuo ſegno caratteriſtico . 20. r.
lettera al Blandino . 3;. r. ove ſi ſcorge dal (nation quid. 16. 2. `
1’illîſimll’ienza , da chi ce l’amminiſtrò tutto Corauuocryſon, che ſia . 62.
cioè Oro fulminante . 73.z.z.Ceraugocryſonî
` ſi
il danno eſſer avvenuto , e non dalla qualità
Ceriſoglio , e ſua qualità. 143. 1.
del medicamento . ivi.
Cafiìa come chiamaſi in ebreo . 88. r. Caſſiaë Ceroto , che ſia . 478. 2.
altro Che cannella ſecondo Galeno , e Dio
Ceruſſa ſerpentaria,cheflñſia.494.z. commune, che
ÎCOL‘ìdC - 88. 2. e 89. r. della Caſiìa fiſtola a e ſia.ivi.Ceruſſa inſegnata da Dìoſcoride qual
-r.~. fia.94.1.Ceruſſa-,e ſua manipulazione.5.a.chc
diverte qualità . 2 r y. 2. Caliìa lignea , e per
eſſa cannella uſuale . 17. 2. Gallia lignea in anche cgiamaſi Biacca . 494. 2.
.:-——-Î-u
--u”M
_;xn4.:* * .WCG _dCI Seiteraggio '. 144.. 2. Caſſia Negra , Cervelli de Pafleri , e loro uſo . 206. r.
che lla . :s'i- z. Caſſia Solutiva ſuoi luoghi Cervicapra , che ſia . 254. g.
Cervo , e ſua curioſa iſtoria . rr f. ‘3. :ſua corpo-~
natalizj r qualità , e ſpecie. 273. 2. Caſſia ratura . ivi. .quando và in amore . ivi. ſua
ſolmiva impropriamente-detta Caſſia fiſto sſrenatezza… nel coirc .ivi. ſe ſono più maſchi
la . :73.a.deſcriziene dell@ ſue frondi ſcorze , appreſſo una ſemina, fanno tra di loro guerra
fiori a c ſilique . ivi. Ove naſca la più perfet finita per chi refla di goderla .ivi. dopo ſi na
ta .ivi. ſei condizioni , che in eſſa richieg ſcondono , e perche. ivi.CerVÌ l’eflate flanno
Sonſi - ivi. Abbaglio preſo da alcuni in uſa naſcolli per non eſſer preda de’ Catciatorii
E la polvere della ſcorza della Caſsia a pro eſſendo di} molto graſſi in tal tempo-rl“
ris-‘.rLa-zIvada-W"
óañ- -n
vocarei mefirui , facilitare il parto , e cacó' Parroriſco‘no dopo gli otto meſi alle volte due
Ciare 1° ſecondine . 274. i. riprovato pero dal Cerviotti - ivi. Si mangiano immediatamen
Lacuna , e da Criſtoforo Acofla .ivi. Onde. ee l'invoglie del Parto , che ſi flimano valere
ehbe Origine tale abbaglio chiaramente cc 1° a molte c0ſe . ivi. ricorrono al Uomo, 0V‘
drce Giovanni Cofleo . ivi. ſperano ritrovar più ſicurezza . ivi. Le CCT'
Caſtoreo , e qual ſia il vero o e reale o e come fi ve femine naturalmente non hannocorm- È
ùſhnguerà dal ſalſato . 207. 2. e 208. 1. Ca—` ne meno i Cervi caflrati . ìoó. a. Prin‘…
fioreo, e per eſſo l’uſuale . 18. 1. CaPcoreo ſue partorire mangiano il ſeſeli ,‘e tengono quat
rie ſermoni ,qualità . 207.2. che da ſe tagliaſi tro Zinne . r 16- 2. Cervi ſenza fiele , hanno
1antichi
teſticolirifiutata
co’ denti
.ivi.è {bella
' Favola fin daoli
o bensì la coda molto nociva , ed aſſÎaîa - fen
A, _ ti da qualche animale velenoſo mangìonio '3
Cataplaſmo , che ſia . 490. a. iGranci - ivi. Cervi ſi cibono di animi…“
...è-u…,
Catarcico roſato , che ſia , e ſua campoſizione, e lenoſi o ma prima , e dopo mangiano ‘i
` circoſtanze da offervarſi . 2 89. r. e z. l’erba Elaſoboſcodyixlugli ſianole ſue E“…
Cahve i che ſia . 191. i. e z. uu a
DEL‘ Piu‘ NOTABÌLEà 6ΰ7
utili nella Medicinaivi. Cervi naſcono ſenza Cifi parola Egízzia , che ſignifici ..' 47;- r
le come , che da Anno in Anno gli vanno Cimino preparato è il ſeme d’eſſo . r98. r.
creſcendo . r 16. r. Cervi di Aleſſandro Ma Cinabro degli Antichi,e Moderniflcbeſia.” [-2:
gno,e di Ceſare di nuovo inſelvatichiti,furo Cinabro , e ſuo ſegno caratteriſìico . zo. r.
no ritrovati a capo di cento, e più Anni .ivi. Cinnamomo Per le tante favole narrate nel rac
ſono ammacſtrati da loro padri nel correre coglierlo divenne in tanta ſcarſezza , e Rima.
ed al ſalto . ivi. Come pure dovendo velica che giunſea venderſi ſino a mille , e più de—
re il mare , come ſi portano .ivi. Sono ani nari la libra. 86- r. Cinnamomo creduto al
mali ſempliciffimi , e molto ſi dilettano del tro da quello , che oggi ſi sà . 8;. 2. Cinna
ſuono , e canto de’ Paſtori , che alle volte con momo degli Antichi è la vera,e perfetta Can.
tale canto ingannati ne divengono preda. ivi. nella di Zeilam . 88. Le 89.1.ílCinnamo
Ciò , che praticano,eſſendo feriti .ivi. In che mo non deve eſſer eſcluſo dalla compoſizione
ſi ſono invecchiati, li Caſcano le corna, e non del Diapruno Lenitivo ſecondo l’autorità de’
le rinaſcono più . ivi. Le loro armature ſono varj Claflici Autori . 287. r. Cinnamomo , e
le loro corna .ivi. e116. r.e 2. Perduto , che per eſſo Cannella di Zeilam - r7. 2.
hanno le loro coma,non eſcono più di giorno Cinnamomo , che ſia_ , 147. z.
alla pallura .ivi. della Cinogloſſa r ſua etimologia , ſpecie, e qua;
Ceſcoſcianna vocabolo ebreo ,che ſia . 38. r. lità . 42 7. r.
Chachule . 147. r. i Cinque animali, che hanno un ſol corno , qua;
Cbalcedoniar è ſpecie di Rubino . l 1 r. a. e paro li ſiano. 259. 2.
la ſcorrettaidovendoſì dire Caribedom'o: . ivi. Cinque difficoltà principali,cbe ſi contrOVertono
e 1 i:. r. da alcuni nella deſerizione cardiale del Elet
Cbalcu: , quid . 16.1- _ tuario d’AlKermes . 76. r. ’
Chalojeri , che ſiano . ”6. z. Cinque erbe emollientí quali ſono. 18. 2.
3-'
è} Chardama, che coſa egli ſia . r 19. a. Capel-venere una delle quattro erbe capilia;
ri 18. a. ì
Chao: , che fuſſe , ſi eſplica col Sacro Teſio. 97.2
Che coſa ſi richiegga per la generazione de’Me Cinque foglio , e ſua ſpecie . 22 g. r .
talli . 98. r. Cinque pietre prezioſe quali ſono . r 8. z.
Chelidonia pietraè quella , che ſi ritrova nel Ciperide ,che fia . 163. r. .
Ventricolo delle Rondini giovani . 256. 2, Ciperig , e moltiplicità di ſpecie, nomi , e qua-"_v
Chema quid . 16. r. lità . ivi.
Cbmocoprur , cioè ſterco di cane . 7;- 2. Cipolla perche così detta . :oz- 1.'
cheſnm,e per eſſo,che debbali intendere. g r7. z. Circolatorio chiuſo qual ſia . rs. 2J
Clarſmer , perche così chiamata la paſſetina di Circolazione , e ſue differenze . 3. 2.. ſua prati-ì
Levante . 27;. l ca . ivi.. .
Chieſa del SS. Roſario di Palazzo , come fonda.; Circoſtanze neceſſarie nell’amminilirare i dat;
ta , quando , e da chi. 47. z. tili nella confezione del Diafenicone . 281- z.
chi mangia l'Aloë, campa gl’anni di Noè. 28.:; e 283. r.
e r4r. 2. Cironia , o Ciminele. 210. a.
Chi ſarà punto da Scorpioni nel medeſimo Cin-iu: , oCitríum èquello da eliggetſi per la
giorno n che averà mangiato il Baſilico , non confezione di Giacinto , cioè il ſuo ſeme , e’i
ne ſentirà dolore,ſecondo gl’Arabi . i”. I. ſugo , della ſua parte acida ó 129. r.
Chimica come è definita da Teofraflo Paracel Cirromalum , o Carr-'um , de’ Latini , ſono da
ſo . z. r. ſuoi tre principi .ivi. eliggeríì per uſo di Medicina . ivi.
h“fi'î-ÌUR Chimici perche däno alle loro aque,eſiratti,ma-` Clownche ſiano appreſſo de' Chimici . 2. 2.
giſterj, e cinture il nome di quint'eſſëza.$. 2. Cleopatra con la forza del ſuo Marc’ Antonio
Chimici parabolici , che li vantano d’aver per ſcarno del nemico, ſuo Erode traſportb
un meſtruo univerſale , Che conſerva la for molte piante d’0pobalſamo ne’delizinſi Giar
ma del ſogetto una con la proprietà. 61. r. dini del ſuoRegno d'Egitto . z z 9. 2.
China china qual ſia , e ſua moltiplicità de Clinopodio di Teofraſto , qual ſia . 45;. e.
-wex nomi . 179. r. detta in Roma la Polvere dei Cliſſo ſua definizione . differenze, e pratica.6. r:
Cardinal de Lugo, come anche la Polvere de Cliſi'o definito dal Porta. ivi. dal Libavio , e
PP. Geſuiti . ivi. ſua ſpecie , e grandezza di dal Poterio .ivi.
frondi,ed albero , e frutti , e ſua facoltà . ivi. Cliſtiere , e ſuo uſo, onde appreſo , appreſſo gli
China china come opera nelle febri , metodo Antichi . 47x. r. cotidiano loro uſo molto
da tenerli nell’ammiſirarla , e tutt’altro ne nocivo.ivi. 2.10“) tempo. 472. x. loro quan
ceſſario il Donzelli ne diſcorre a lungo , ed titäjvia. avertimenti circa il l0ro uſo. ivi.:
eruditamente . 18:. r.e 2.,e182. r. Clodio ſimilmente banchettb più convitati col
Chrjfolachnon o che ſia . z r 4. z. propinargli a cadauno d’efiì una perla riſolu
Cbryflmelon de’ Greci, e ſua favola. 129. z: ta in licore . 92. z. -
Chryfipboro” di Dioſcoride , che ſia . x ſſ. z. Clyſma , cioè Cliliiere . 7;. 2.
Ciclamino , che ſia . 4.9 5, z. Clyſmus , che ſia . 471.1.
C iccolata Indiana qual fia . 19 r. 2.. e 192.1; Coagulare , e ſuo ſegno caratterifiico . ao. r;
il Cielo ?UFAG ſi Chiama Quint’efl‘euza . ir. z. Coagulazione , che ſia - S- 1- ,
Cna-è
5,03 l N D G E
..Baia-L…
Coagulazione , e ſue operazioni particolari. iVì; col titolo di Method-ir; E”; omar” Lama'…
il-Cocco perla ſua eccellenza ha meritato il pri corporir affeffiom: I ò‘c. con la ſua genuina
mato tra colori. 80. I. Ha meritato anChe ‘ deſcrizione . ;6. r.
una riverente venerazione, perche vien eletto Conteſa aſſai frivola ècirca la diverſità delle
a tingere le veſti de Perſonaggiae Sacri, e Rea foglia di Cannella . 87. r. così altra ſimile
li , che .veſtono- porpora , ſecondo Calfiod0g Conteſa è tra Galeno. e Dioſcoride intorno al
X. temperamento del Goriandro - 119. r.
ro . ivi. COntraindicanti , che proibi ſcono l’uſo dell’12;
-ówz—kn4;
CoCco , e ſua definizione . 78- 1 lettuario d’Acciaio , qnali ſiano , Ste. 225.2,
Cocco Baficoè atto perl'Alchermes . 7!- I- Il*
Controverſia de Scrittori a ſe il zucchero noliro
bonda in Mompelieri - 79- l nſuale ſia l’ iſteſſo con quello degli Anti.
u_<-- Cocco gnidio, che coſa ſia. ivi. z. e 428.1. Coc
co gnidio , e per eſſo Timelea . 18. r. chi . 103. 2.
iCoccodrilli non offendono quei Paſſaggierî , Coobazlone,che ſia . 4. r. per qual fine vien
che varcano il Fiume Mangate con' le barche praticata . ivi.
Corallo vero quale ſia . ar a. al
fatte di canna. r r4. r. Coralli , e loro differenze.: 13. l. Sono general;
Cocomero aſinino ,che ſia . 49 y. 2. mente ramoſi . ivi. mai bacciferi . ivi. loro
iCoimbricenſi , e Valeſio negano la generazio-`
ó— ‘ ne de’Metalli per l’influſſo delle ſtelle erran ſoſtanza petrigna , denza , e che riceve poli.
tura. ivi. Corallo , e perche così chiamato
ti, e delle Gemme per l'influſſo delle ſtelle
* .*T9—l1*-2.MWuñ dagli Italiani. r r z. e r 1;. l. il Carallo è ve
fiſſe - 99. r. getabile marino . r 13.!. Corallo bianco per
Colah 1 che ſia . 44x. :I che più ſtimato. ivi. Corallo ſtellato dell’Im
Colla per vaſi di vetro rotti . 1 y. 2. perato . ivi. r r g. r. Corallo articolato (li
Coleotare , che ſia . 37a. 3. Majorica- ivi. Fiſtoloſo chiamato Polienaávi.
il Collegio Napolitano ordina ponerſi nel Dia-L
Negro ,detto Antifa” . ivi. Corallo portato
tríaſandali il zucchero candîto di viole fatto
o nel pſiroprio vaſe del ſuo ſciroppo .Î166. 2. dagli Uomini ſi mantiene di colore . iVÌ. lut
to il contrario ſe portato dalle donne .ivi.
il Collegio de Spezialí Napolitani da ſuo pari co
ñ.ñ ri decreta: 1’” gemma: intelligñtur Margari Cordone di S. Franceſco,che‘ſia.28;.z.e ;92. i;
tmneli’Elettuario di I’lírir Arcoticen- I 70.!. corduxneno , 147. r.
Cori ’che ſia . 242. r.
Colliri , che ſiano . 462. r. Coriandro perche così detto . r r 9. I. Coriandro
Colocaſiìa , che fia . zo:. i. di Pozzo qual ſia . ;ro- r.
Colofonia , quale ſia . ²37* r. Colofonìa non è
Corímbî , che fiano . 426. a.
la Pece Greca . 277. z. Colofonia , e per eſſa
Corneola , che ſia . r ſi. l. fi_ `
-ÌÌTfla- .añ.- che ſi debba intendere . 2 3 7. r. como di Cervo,e ſuo ſegno caratteriſtico. zo. r.
della Goloquintida , e ſua deſcrizione . 268. r. Corno di Cervo è per ſoccedaneo dell'llnicor
qualità , e ſpecie . :68. z. * no . r r7. a. e 260. a. corno di Cervo inve
Come fi levi la facolta vomitiva al Mercurio di ce dell’oſſo di cuor di Cervo . 18. r. Corno
Vita . 33. 2. _ Cervino dell’Imperato è una pianta man
Come ſi produca il muſchio nell’obellicolo del na- 118. r. del Lobellioè un’orba a dei“
..-_.ñ— l’animale muſchifero . 94.- 2. ’ Stella da noi . ivi.
Come ſirolga al vetro d’Antimonio la facoltà Coron0po da noi detto erba Stella? PefclΑë
vomitiva . 30. a. chiamata dal Lobellio Corno Cervmo. m.
Come venga raccolto il muſchio ſecondo Scaó: Corpo ſpirituale in che differiſce. dalla ſ0ſt3°²²
ligero . 9;'. r.
il Conciliatore, che è Pietro Apponcſiù Pinna; corporea . Ig. 2. più preſto dani
corteccia della Caſſia ſolutÎVa
tore delle Pillole Maſtichine . 4a 8. a.
W"ALT-k-^-; Con la devaſtazione d’Egitto reſtò poiprivo il noſa , cheil utile:
Coſtantino Grande274. r. r Che nel Batuſteno
ordinò _ ,
Mondo quaſi tutto delle vere piante dell’0— Lateranenſe ſopra una colonna dl P_°‘ °
pobalſamo . per molto tempo anche nella dentro un Vaſe d’Oro di $00. libre …liac
Giudea . 22.9. a. cendeſſe un lume o ove conſumi"onſi ’oo'
Confirmaſi la traſmutazione de Metalli con libre di OPOballamomltre alle deſtinate Ni*
:2“.
la traſmutazionedell' erbe tra lOro . reg. r. alla Baſilica di S. Pietro, ed altre 50-_²_‘l"®;
-
r:. .‘v;*~.- _ Conforme tutte le coſe create hanno dipendená la di S. Paolo, ove ſpicco la ſua magnifica"
za da un ſolo PrincipiO, così hanno anche ſo
in onore della S. lede . 229. 2 2. coſto ſua
miglianza nel mantenerſi. 53. a. , Coſto come chiamati in Ebreo . 87. . 1
_L‘I—ó—_r
. .u—:ó —o- r.ñ
Confezione è l’iſteſſo che Elettuario . 75. r.` etimologia.e ſpecie,ſecòdo varj Autori"o
Confezione d’AlKermes Chimico in forma li Coſto z ed in ſua vece l‘Enola campana" l'
quida a riſpetto delle ſue facoltà ſupera ogn'
Coſto a c per eſſo Zedoaria . 18.1
altra preparazione , eſſendo affatto ?riva di Cotogne ,. e loro nome . e ſpeCie . 3“* l'
parti impure . ros. r.e 2.
Congelazione chimica . 5. r. Cottone 9 che ſia . ivi.
Congìur quid. r 7, 1, Cotula quale ſia . 506. r.
Con ſomma facondia Marco Cornacchino com-S Cozzione chimica . z'. r
P°ſ° un “3"“0 ſu la polVere cornacchina COZZU‘Î-PIÌ a Che ſiano . 426, 2, Cra-v
D E L' P I U' NOTÃBILE. 609
Crac: Tebano andando per fludiare in Atene D.
gittîi via tutto l'Oro , che aveva . 99. i. — -_— _`ñ

Creſpino , che Ha . r 90. a. D Anni, cheapporta l’Oro negli Uomini ſe;


Creſcione , quale ſia . 240. r. ~ condo Vergilio , Plinio,(iiovinale a Pro
Criſantemo ,che coſa lit . ;35.1. e z. perzio › ed Orazio .9; z. e 96, I.
Criſocolla , qual ſia . 494,. 1. 1). inp. 47- 911M- 19- r.
Criſolampo r che ſia . r r r . r . Dai-chini i che coſa ſiano . 85-. a. e 89. r. ..p-r

il Criſolito Liguri) il Profeta Eſraim , e S. Mat.. Darſena i e per eſſo Cannella . 18. i. Darſena ,`
teo Appoſtolo , ed Evangeliſta . r ſl. 2. che e cinnamo ſono nomi generali a ruttelc ſpe
fia . ur. r. cie di Cannella - 148- I- Darſeni , che coſa
Criſopazio , qual ſia . ivi. ſiano. 87.2. e 89.1.per Darſena cinnamo del.
Crifiallizazione come ſ1 faccia . y. i. l’ Antidotario Napolitano, che s‘ abbia da in:
Criſtallo , che ſia , e ſua ſiicoltà . 494. r; tendere . [48. i. -
Èriſtalli di Marte diſtillati .2;. r. Dattili Cher-ion , e che per effi intenda Me;
Crivello della Natura che coſa ſia . ;6. z. ſue.281.2- '
Croccjuolo, e ſuo ſegno caratteriſtico . ao. r. Dauco . e ſua ſpecie . 21 7. 2. _.
= ___
Croce, e ſua favola paecica. 130. r. Craco Ara Dani/ì quid . i 6. l .
?I
bico z e Perſiano , che lia . ivi L‘e albatia ”ceti s Che (la . ;48. x. :._
. .-—....óñ.--.
Croco di Marte , e ſue numeroſe differenze di Decancazione . 5. r.
preparazioni Per tutto [ef-”gine . 24.. e 27. Definizione dell' Alchimia . r. a. della Cai-i
Croco di Marte eſſenziale , e ſua preparazio ce . 76- 2- della Chimica. r. a. e z. r. dell'
ne . 23. a. Croco di Marte 1 e ſuo ſegno ca Ermetica . l- a. della Farmecopea . .8, a.
ratteriſtico . ao. i. della dpagirica . r. 2. della Quinc’ eſsen_
Greco de Metalli come ſi renda piu i o meno ſo za . 1;- a. della Qgint‘eſsenza Medicina
lutivo - gg. r. Croco de Metalliè ſolamente le. iVÌ. `
vomitivo.; 3.1. e 2. perche così chiamato. ivi. Deliquio vaporoſo . z, r.
diceſi ancora @api-n: Antimonii , e Terra_ San Dcmocrito pubblicò eſſer 1’ 0:0 _Calce , e Ljffi_
vio.96. z.e 97.2. ſi ſi
ta . ivi.
Croce di Venere,e ſuo ſegno caratteriſtico .zo. t. Drum-im gm‘d . 16. z.
Crollio ingannato da Paracelſo circa l'uſo dell' Dentali 7 che ſono . 2- ` ~ 'A 7:23'

{T Arſenico avvertito dal Glauberto . 54.. r. Dente Cavallino qual’erba fia , 26!. al _—

Crociata ,qual ſia . aio. a. D;ntellaria I Perche così detta . 28 3. 2.


Cubebe , e ſua confuſa , e diverſa ifloria trat Dentn‘rir, che lia . u;- i,
tata da pià Autori . 184. r. Cubebe Volga: Drum” quid . 16. z.
re in luogo del Seiteragio - 133- r. Deſcrizione del Balſamo, e ſue qualità . 231. :
Cgcìaffihara quid - 2.52. l. ' Dejh'llarefer morti-:rima 4.2.Per feltrumn'bi. ab
Cucuſe , che fiano . 4.61. t. Salem . :bi-Deflíllflrio pur tabulam quid . 2. I -
(Mms quid . i7. r. Deſtillatwffier CÌRL’Ì'EÌU 9 è‘ Arenam . 16- X
Dextanr quid . ivi. l
Cucurbica vaſe Officinale I e ſuo uſo. rr'. r.
Cucurbita SiZ-ue/lrir qual lia . 268. r.. Cucur. Diacaàìalicon ,che figniñcha . 279. 2.
bicola vaſo da diſtillare qual ſia . is'. r. Diacaridion 9 che cola fia . ;39. 2.
Cunila de’ Latini. 198. r, Diaclilino . che lia . 4.67. i.
CUPGÌ'Oſllm , che ſia . 302. 2. Diafenicone , che ſignifichi . 28x. 1;
Curcuma , e ſua qualità. róg. r. iUiaſoretici , e gli Aſterſiw devono precedere
'l
Cnr non italico ferma”: examta ſi: War” Dan. l’uſo della ſereointina nelle Gonerree galli
zellii Par: . 3-18. r. che . 70. a . 4
P
Curioſa deſcrizione del Morbo Pilare , fatta da Diepbarericorum PrOPrium quid. 3-31. r. ’Uſm
Ariflotilefliferita dal Donzelli . reo. z. Nm ”z quiz-ar morbi:. ibí. earn-n cam-“io, quae. ibi.
-nr men curioſa è quella di Proſpero Marziano, ó* quibus i Ò* quam/lo . ibi. 2.
che tirò dalle mammelle d’una donna por-z Diagridio z che ſia . 68. r. e 2,78. r,
ziOne di ſoglia di Cicoria . ivi. Diainargaritone , perche chiamato Elettuario Q
—'~“ü
Curiolìlfima . ed eruditilfi na opera del R. P. x yo. r.
Gio: Batta Ferrari Geſuita con il titolo di Diamorone , che ſignifichi . ;38- 3
Heſperider i Sec. ”9. z. ‘ Îl Diaſpro figurb il Profeta Gad, e 8._ Pietro‘
Cuſculium‘ , che ſia . 78. r. 'Appoſiolo . lſ i. a.
Cyan” quid . i7. r. Dichiarazione di diverſi Pefi . 16- 1
Cyuocoprur, cioè ſterco di cane . 7;’. 2} tiiîerenza I che verte tra la ſoluzione , e liquaſi~
Cap-*ri: o che ſia . r63. r. zione . a. z.
“KPW“ 1 quale lia . ivi. Differenze dell‘Acqua Benedetta dall’Acqua di
OPEN“ rottami”; 9 che lia_ 2 ivi. Terra Santa di Martino Rolando , e che que"
Cjffii‘m r qual lia .ivi. a ha meno virtù di quellaicwè dCll’ÌC‘i‘" b"
nedetea i che viene fatta col Croco de Metal
li . 32.2..
Difficoltà intorno all’ amminiſtrazione dello
GgB8 Scam:
.616 l N D G E
la confezione dell’Alchermes . 81. È.
Scammonio nel Diaſenicone. 282. 2.
Difficoltà per ſar 1’0r0 potabile del G“… Filoſo Dotlrflm quid . 16. a.
Dolcificazrone , che ſia . 28. z.
ſo Rogiero Baconio Ingleſe - 6!- 2 ' le Donne di Gorizia i cioè le Levatrici; danno
Digeſtione, che coſa ſiañ z. 2. come vien difini
il Mercurio vivo così crudo per bocca alla
ta . z. r. val-j ſuoi atti pratici . ivi.
difficoltà del Parto . 47. z.
Digerire , e ſuo ſegno caratteriſtico . zo. r. Donne di Teſſaz-,lia , e loro diligenza uſata per
Dígna ccdmonde ſia derivato tal Affioma. 129.1 provocare gli appetiti venerei . zor- 2.
DIO ente puriſfimo , Eſſenza ſempliciſſima , e Donne reſe ſeconde alla terza preſa dell' A,
Primo Agente :Eſſo ſolo eſclUde ogni depen
denZa , eſſendo ſolo a ſe , e ſolo in ſe merleſi meos. 197. I.
il Donzelli conſerva un tronco di corallo mc
mo , e di ſua Propria Natura . 7 . 2 ſchiato bianco , e roſſo . 11;. I. il Donzelli
Diocleziano fë bruggiare tutt-”Libri d’Alchi Conſeſſa aver perduſo il tempo , le fatiche, e
mia ſcritti dagli Egizj per farlO- 10;- r le ſpeſe appreſſo delle auree ricette de’ Chi.
Diodoro Croco dalli corpi minimi voleva la mici ine'perti . 60. 2. Come pure s’eſplica
compoſizionc di tuttii corpi. 96. a. di non eſſer fiato tanto ineſperto intorno alle
Dioſcoflde confuſo ſ1 vide nelle droghe foraflie manipolazioni chimiche , e di ben averne
re. 86. r. Dioſcoride chëíntendeva nel ri— fatto ſaggio di, tutte e merce gia fianco ,non
ferire le qualità de’ Gradi de’ ſemplicia:. r. meno dallo ſpendere , che dall'operare ha te
Dioſcoride ingannato , d…lle relazioni ſalſe duto il poſto ad altri più curioſi. eperciò
del pepe , ſcriſſe molte Favole d’eſſo . 148. a. meno increduli d’eſſo. ivi. Per non parer
Diploma,e per eſſo che s’intè’da da Mediciu 4.1. troppo ritroſo l’iſieſſo La ”apportato alcune
fflä'-ó'…~_fl~
Difafldíum quid . r6. 2. ricette d’Autori più Claſſici , perche forſe ne
DiſCiſrazione del primo inyrediente del Filonio ſarà più freſco , augurandoli intanto Pazien
Perſico abbreviato Così P. B. ſecondo molti za , e miglior fortuna e che non ha incontra
Autori . 2.62. l. e z. to eſſo lui . ivi. il Donzelli dalle tantediver
Diſputaſi il nome di melo au reo ſrà il cotogno , ſità de’ pareri , e falſità d’opinioni ne ſceura
ed il cedro . ”9. 2. la verità con Autori Claſſici . 95- i.
fiDiſputa ſe ſi debbano . 0nd ponerei quat IÎm-mir della bianca . che ſia. 76. 2. Dormi:
tro ſemi freddi in qualle compoſ-zioni , che della bruna , quale ſia . ivi. Dormi! della
ne.- s.-n.r~-—ró.‘ ſi devono conſervare in polvere lungo tem
groſſa , che coſa ſia .ivi.
po . 189. a. Doronico , e ſuoi vari nomi . 140. 2. ſpecie
Diſiillazione . z'. z. ſue differenze . 4.. r. diſtil e qualità - ivi. Doronici , e per eſſo Galanga
_.-—. -—.—- Î-
lazione per inclinazione . ivi. per diſcenſo— o 'Zeodoaria . i 8. l. Doronico non è così n0
rio . ivi. 2. fine del ſuo uſo .ivi. Diſiillare , e cevole a corpi umani e Come lo vuole il Marg
ſuo ſegno caratteriſtico. 20. l. Diſtillazione
in difetto _de ſuoi vaſi come s’ave a prati tioli. 14!. r.
Dorungi,e per eſſo che debba intenderſi,con tut
care . 4. z. Diſtillazione eſecuita co i raggi ce le varietà d’opinioni de’più ^utori.ao9- I
-r
ſolari. ivi. Diſtillare per feltro , che fia . ivi. Doſa proporzionata del Kermes per la ſua com
per mortaro .ivi. a Sole . ivi.
Digerirc , e ſuo ſegno caratteriſiico - 20. l oſizione . 79. 2.
i ia Doſa del Croco de Metalli, uſata dal Qilerte
Dittamo Cretico e e ſua etimologia . a”. i. tano, e giudÌCata più proprrzionata di quella
perche detto da Greci 5010/160” , come anche dell’Artmanno , ſìimata aſſai diminuita per
Darcídia” .ivi. z. ſii creduto da alcuni , che queſia noſtra Parte ciſmontana . ;4. r
non produca fiori . ivi.e 236. r. Antoritì ,
che ci confirmano il dittamo eretico produr Drachma quid . [6. 2.
Dratondlmma , Cioè ſangue di Drago - 7; 2
re fiori, frutti, e ſemi. ivi. Molti Poeti. Draganto , che ſia . 182. z. Draganti e che
molte coſe ne han deſcritto delle ſue fattez
ze . ivi. e 236. r. Dittamo cretico .chi ne coſa ſiano . 280. 2.
della Dragontea , e ſue diverſe ſpecie - 202- 1
abbia ſcoverto eſſer cesi Virtuoſo in Medici Dramma .e ſuo valore . 16. i. Dramma , eſuo
na . 1 [6. r. ſuo uſo , e facoltà . ivi.
ſegno caratteriſtico . zo. 1.
Dìttamo bianco chiamato Pole-mania dal Ta. Drop-rx, cio? Empiaſiro. 73. 2. Dropaceiche
bernamontano, e Peonia maſchio da] Leoni
ceno - ur. r. ſuoluogo natalizio, e ſua de ſia . 478.
Dubbi 2.
di Franceſco Imparato ſciolti dal Don
'e_40u-— *ñ--— 4_ ſcrizione . ivi.
Diverſe opinioni circa la generazione delle zelli. moſſo
Dubbio 1:4. i.
dal Ferrerio da oſſervarſi di' "5m,
perle. 90. ;.3 91.1. accorto Farmacopeo . 13;. l- e a.
la Diverſità di ſapore di Cannella punto inſeri Due mal fondate opinioni de iFrati
d' Aracccli
ſce eſſer diverſe ſpecie di Cannella - 37- 3 intorno alla Galanga , e_ Squinant0-17°*²'
Diviſione de’ Metalli donde deriva . ſg. 2. Due perle di ſmiſurata grandezza ſtimate da
J`
.Dim-etiam” 'cialde eflîcax , ”ec non Ò'Litbofl Aleſſandro Severo Imperadore degne per una
tripticum preſentanmm . 520. 1. Dig” Deitä ì che perciò negatone l'uſo a ſua MO'
ticorum Manin! , ”rimini/[ratio eorum ,
quibus-,quo tempore, eít‘ſpecíeſ - ſg z. I. É* z. glie , le conſagrò a Venere . 92. 2.
Due modi di lavare imedicamenti. 27-1* ‘E‘
Dodeci dramme di Lapis non ſono ſuperſlue per con
DEL’ PIU’ N O T É D I L E.“ 6”
condo l’Autorità di’molti Autori . ivi. 2. ”era.fgó.1.ó‘z-ó‘538. Là'z;
Duela quid . 16. 2. Emulſione o ſua etimologia , ſpecie , e ſormoñ'
Dyaoodion, cioè ſciroppo di papavero erratió_ la . 4.68. 1. e 2.
co . 7;. z. Emax/Zam , cioè Palmento . 7;. 2.
Dyaclyſma , cioè Gargariſmo .ivi. Endivia ,e ſuoi nomi. 137. r. `
E neceſſario dopo aver pigliato la polvere del
E. vetro d’Antimonio d’Artmanno fiarſene in
luogo caldo s e non mangiare coſa alcuna
EClegma , cioè Looch . ivi. _ Per lo ſpazio di tre ore. ;1, 1. i

Edera terrcſte ſuoi nomi , e ſpecie-3 16. z'. fucina . che ſia - 47|- l
e g 17. r. Enola campana, in vece del Coſto. :08. 2. 131103—`
l’Egitto perche abbondante di vene Arſenicali la, e ſuoi nomi , ;e qualità. 19;, z, e ,94. 1.'
è ſpogliato d’ogni verdura, non germoglian .Enormon , che fia . r 1.2
dovi nè erbemè arborixzs. in Egitto col ca. Ente, vedi Elixir , ed Etere. 10. 3- Ente prega'.~
lore del forno tiepido ſl ſanno naſcere iPolci no,e ſua natura. Il. r. e 2. 12. Le r3. r.
ni dall’ova , come ancora nel fimo cavalli Enti: von-:rin ſe” ſlm-”m colcatbarir Moni”
no, Ste. 101. z. nonam’la. 2- ó‘ $40. l. á' z.
Elatite , che fia . 264. r. Epicuro , e Demetrito negli Aromi riponevaz
Eleëirum , e ſue qualità. r ſſ. r. e 2. ſotto que no il componimento di tutti i Miſti . 96. z.
Ro nome ſecondo Braſavola ſi debbono inten Epittime, che ſiano. 458. r. tempo del loro
dere quattro coſe . ivi. e r 76. 2. uſo. ivi. ne ſi devono ponere in eſſa mat-'ria
IleEÎuarium Manilaflbeczer, É" confiríendí me a ſii-ingente . ivi. e( 3
thod”: 'vera . ;32. l. Epitrime ſue fattezze , e qualità , e il qual pù.;
Elefante, e ſua deſcriziOne , e proprietà . r 14.2. te del noſtro Regno egl naſce . 271. 1.
e r r r. r. Elefante, e ſua corporatura. ivi. che Eprapbylla” , che ſia . r z r. 2.
modo ſi deve praticare per domarlo. ivi. non Lrba Apollinare , qual ſia . 261. 2. Erba aurea
congiungeſi con altra ſemina , che con la ſua che lia . 2.14. z. Erbe capillari , quali , e
propia . ivi. quante . 18. a. Erba caſta qual ſia . :2L a.
Elementi, e loro qualita . Io. 2. Elemento, e Erba cervaria qual ſia. 23;. z. Lrba delle
ſue proprietà . ra. 2. Elemento delle Stelle ferite , o tagliate . 227. 2. Erba Giulia per
è la Quint’eſſenza-r ;.1 .Elemento ciaſcun per che detto l Eupatorio .4.21 . l. Erba Moro o e
sè ha il proprio ſuo confiitutivo independen ſua qualità. 4:2. r. e z. e 44;. r. Erba mol
te d’ogn’altro. 7. z. Elemento primo, o prima le ſimile all’Opobalſamo . 2; z. r. Erba por
eſſenza eſſer la Terra . la ſeconda l'Acqu-a , la cina qual’è-261.2.Erba Santa qual lìa.324.2.
terza l'Aere , la quarta il Fuoco .ivi. Erba della Regina che ſia.ivi.Erba di &Anto
Eleoſelino a e ſua definizione appreſſo varj Au— mo che ſia. 221. 1.El'bíl di S. Giovanni qual
&1.2424- Erba Stella,detta Cor0110po,percl1e
tori. 14.2. 2.
Liettuario , e ſua definizione appreſſo vari Au chiamato da Lobelllo Corno Cervino.r r 8. r.
tori. 75.[- Elettuario di Gemme, perche det. ;rgajiíri inflrummtum 1 à" ejm' uſa: . 516. 1
co caldo, o freddo . r {0. r. El ttuario roſato, dell‘Erilimo ſue ſpecie, e qualità , c luoglumve
rche detto catartico roſato. 289. r. naſCe. 3:4.. r.
Elezione di perle per uſo medicinale. 9:. z. Erìlìpele , che ſia n e ſua origine . 67. r.
e 93.1. ſimile Elezione della Pietra Lamia Ermete dice il Cielo eſſer Padre de’ Met a… a e
r la confezione dell’Alcherrnes. 81. l la Terra eſſerne la Madre. 99. r.
Elice maggiore del Cluſio . 79. r. Ermodattili , ecib che fiano ,loro nome -› ed
Elixir , ed Etcre ſono nomi d'ente Plſlffi' uſo . 426. r.
mo . 9. 2. Elixir quid firwjuſdem Moni” , ó* dell’Erniaria , ſua ſpecie , e qualità. 457. a.
conſiciendi method”: . szg- z. Elixir *uit-e degli Errini , e cib, che ſono . 462. r.
che ſignifichi . 36;. r. Errore di Patacelſo, ſeguitando gl'Arabi inter;`
‘H Elleboro , e ſua nomenclatura” qualità . z r 7.2. no l’Arienico, ſcoverto dal Glauberto . 54.1. ‘
Elygma a cioè Sciroppo eſpertorante . 7;. 2. Errore di un Speziale di Roma nel compOnere
Emagogo , e ſua etimologia - z r 4. r . il Pliris . 167. r.
Ematite. che ſia, e ſua ſpecie , e qual-1:21.434. r. Errore di tutti coloro , che han detto lo Storace
Ematítepe ſua qualitaaózada detta è il Lapis, liquido uſuale eſſere lo Statte della Mirra di.
che ſe ne ſervono i Pittori per i loro diſc.. Dioſcorìde . 164. l. y
gni . 164.. r. ſue ſpecie , e nomi .ivi. Errore, che cme negli ſcritti degli Autori A'ra
dell’Etnbrochí , e ciò che ſiano . 459- r. bi pro Arſenici Vocabula , Cínnamormmz Arda
Emine due quanto peſano . ;t ;- x. bicè figaìficante. ;4. r.
Empedocle affirmava dal numero diſparo com Erodoto aſſeriſce il annamomo, e Caffia tro
ponerfi tutti i Miſti . 95. z. varſi nel nido della Fenice , ed altri uccelli
EmPÎiſtro ſua denominazione , quale debba eſ rapaci, 86. r.
ſere l‘ ſua qualità . 478. r. ſua pratica per Eruca ſuoi nomi , e qualità . 20;. z. e 204. r.
compone-,rio › e ſuo uſo . ivi. 2.. Eroditiſſuna ſpiega del Donzelli intorno il mo
E ”iP-"ſl"1,' Mozzi”: ”author/rr coaficieadi , è* go: do dj operare in noi le qualità de’ Medica
G Sgg ² m 3“.‘
..__V,ä-___

di: I N D I C E
menti con ſodiſſime ragionized eſsëpll.” l. z. bianco , come più cordiali} r'z'o, z,
Farmacia da chi eſigge d’eſſer officiata . 184 2.
Eſagiur” quid . 16. 2'- ~~ Fflrmacopeo , e ſua etimologia . ivi. [d Parma.
Eſaltazione chimica . s'- l. copco nome ſpecioſo più di Speziale: ivi. ſnc
Eſatta diſcifrazione de ipit’i uſuali Caratteri
Farmaceutico-Chimici praticati in tutte l' Offline, e ſuo officio . ivi. ſuo metodo nell’in.
ſegnare i ſuoi Niniſlri. ivi. come vien definì_
Ordinazioni Mediche. 19. 3 _to- ivi.z, ſue condizioni,qualità, ed eſſere. ivi.
Eſemplo del Mattioli intorno alla noce vomica
non avvalora ciò.che intende provare.r41. z., Faſe-im!” quid . 17. l.
Fattezze dell`Albero della Cannella; deſcritte
Eſipo umido qual ſia . ;9.1. da molti Autori , come pure [eſuo ſoglia, e
Eſola,ſua deſcriziooea: ſpecie , 292. 2. e ‘HF-l* frutti , 86. 2. A
ſua PreparaZÌone 'e $9- l-. , Fa'tìghe più grandi-’ed operazioni più ſottiline
Eſperiëza per conoſcere il vero llnicorno.260.r
Eſperienza per conoſCere le vere Pietre Beñ. cellìtano a diſſolvere i Metalli affatto dalla lo..
Zoarri dalle ſalſe, 23-6. 2. e 23-7. 1. e ”8. r. ro prima eſſenza . 6|. 2.
Fava d’Egitto . zo:. z. Fava di Maletto qual
Eſperienza per conoſcere il muſchio perfetto
ñ.AH-ñ ſia , 209. r. _Fava porcina è detta joſcia.
dal Falſato . 93*. 2, ‘
coll’Eſperienza de' puri Chimici ſi moſtra_ , Che mo , 261. _2,
Favola , che i] corallo dentro l’acqua ſm tene
' ogni miſto sì Può riſolvere in puro ſale, che è_
ro . u;- r. Favola d’Erodoto circa il China.
’il corpo fiſſozin puro ſolſo, cheè l’Anima in~
momo . 86. r. Favola intorno al Re delle
` flammabilezed in puro Mercurio,che è lo Spi.. Madriperlc , come l’ hanno l’Api , con altre
rito vaporoſo,e ſi pruova coll’eſemplo . 97.1,
~.-——,ó-._ —.- inezzie . 90. r, Favola del Lincurio , che lia
vEſperimento di_ Cratone contro la Vçttigiq generato dall’urina di Lince, o Lupo cervic
l’16 *' 474' 2” ro . r ”- z. e r 56. r. Favola d Marziale, e
per Eſſenze che ſi debba intendere.7. r.Eſl'enza , di Ovidio intorno al (Tarabe prodotto dai
Quiddirxi , NatUra , e Soſtanza ſono ſinoni. Pioppi , 156, 1. Fa vola del Milia, ed altri
mi .ivi. 2.- per eſſa che s’intende - 8. a. il ſuo intorno al portar indoſso la pietra Lazula per
nome ha vnrj ſignificati . ivi. non è elemen far divenir l’llomo ricco.piacevole ,e ben ſor
tare ro. Quint'eſſenza ha commercio ne" tunato. 82. 2. FavÒla oltre modo vera`e quel
mìſti,e perche . r I. a. ſoa definizione . 13. z, la , che del Legno Aloë ſe ne abbia ſtarſene,
e della medicinale .ivi per naſcere egli ſolamente nel l—aradiſo Ter
.m-—--y-.-_ñ
Eſſenza di Croco di Marte-v 24. r._ l’iſteſſa del reſtre , con altre Curioſe inezzie . 8;. I. Fa.
Crollio, e d’Angelo Sala . ivi. ` vola poetica . che Premeteo [la ſtato il primo
..._
.Effentiaram corlfefírofflö* Monita, 541._ r. à- z, ad uſarle gemme . uz. e. FaVQ'a di l-llnio
Eſtrazione , che ſia . g. z, intorno il raccogliere rl (‘innamomo conla
Ellratto , che ſignifichi .4. r., Eſtratro di Cine. dovuta licenza del Dio Allabino . 36. i. Fa
pro Solutivo . 38;. z. Eſlratto dell’IntePiora wla di Soſoc-le intorno al Succino curio
degli Animali , come lì prepara . 64. 2. ſa . ”7, z. Favola eli Teoſraflo intorno al
Euſothic , che ſia , e perthe cosl detto , e ſua ſa
coltà . 42 5—. 2. Fnſorbío onde abbia ſortito _Cinnamomo . 86- r.
xtal nome , e ſue qualità , 264. 2. f‘. anid. r 9. l.
Euſragia, ſua etimologia, e ſpecie. 4:3. 2‘ Rpìl. quiz]. ibi,
-._,-ñ--Gfi-fl—n-
-sT—Pñ
ó. -
e 424. r.ſuav1rtù.346. r. F. Pu!. quid. ib!"— ,
Lupatorio ſuoi nomi, ſpecie , e qualità . 4: r. r. F-ſchad. quid. ibì. `
delle Feccie: , che rimangono nella pignata do
.Extrafíoram Mon-"ta , é" ronficimdi met/rod”; po purgato l`Antìmonio, ſe ne cava per del"
ó“genera . 54:. 2.1?“ ;43.1. quio un liquore ſpecifico per le filiale, Ed
ulcere ſetide . 29., ”Came pure dalle ſleffe ſe
F2 ne ſa il Solſo auraro diaſoretico - …
"Ao~z…~._en.r…-.
Feltrazionefl ſuo ſegno caratteriſtico.zo. l- FFÎ
A5” Alexnmlrírm quid. 16. 2. F115” ED; trazione in che differiſca dalla diſtillam—
príam gaia’ - ióí. ne .4. z. della ſua pratica . y. LCOMC PU"
la Fabbrica dell‘Oro eſſer altro non diceſi , che
0P”: Muliermn, ó** Lada: l’ueÎ-arwm. ro;— 2 qual ſia il ſuo fine . 4_- 2*.
Facendoſi con l’Oglio d’Antimonio un circolo Fenigmo , Che ſia. 474* l*
Fermentazione, eſuo ſegno cara tterìſtica . 20-"
d’mrorno a’ Carbonchi peſiilentíali i non fà, Fermentazione , e ſue qualità , ed in che il‘ ‘
z... paſſare avanti l'umor maligno a ondè ſe renñ.
'L-‘
-n-. L-u”— feriſca dalla Pntrefazione. 3. 2- 3 net 3*
de Facile la enra . ;8. 2» ed a ì
ria al panecrudo , al vino nuowo
Facoltà
talli . , 24.
ed r.
Uſo del Crocoz ed Oglio de”i Me. iaca r e
medicamenti freſchi 9 Come nel].a T“

Falſe è l’opinione di quelli, che ammettono nel altri ſimilig.


Fernelio r. effetto del Ciel° Ciò-Cl” ſi ſ
diſſe eſſere
Metallo forme . e ſpecie d’altri Metalli.98. 2 ſtituiſce in noi il perduto calde innato.13-_-
;A -ñ“-E-I
Fame ſecondo il Donzelli , come ſi viene a pa:. il Ferrerio 1 e Strobelbtgero lodano [f f"5…
` . tire . roo. r. dell' Oro preſo in ſofianza P" Pi“ malat
il Famoſo Colleglo Napolitano hà ſoſlituito per
ſoccedaneo _degli Been il Sandalo roſſo , e tlc-,10933.6 roz. r- Fer
DEL‘ PIU' NO'I‘ABILE. 6,;
Ferro' perche’è tirato dalla Calamita. 12.1.Fer.
da -Galeno ’ ed altri Medici . r4. z.
ro, e ſuo ſegno caratteriſtico . zo. r.
Peruzeghí, che fia appreſſo Vari' Autori . r 72.2.' Fonte d’Acqna Arſenicalo in Egitto fà cader
la Fiandra,Germania , Bert-'igm , ed Inghilter 33“ Animîflii Che ne bevono, non ſolamente i
peli, ma anche le corna ,e 1-133…, -5ſ- z,
ra produmno delle Perle , ma nonvdi tanta
FOUÎO riverbero , e ſua dcſCl‘lZlonc . 6. r.
Rima, che però ſono chiamate Occidenta
dc l Foti. o Fomenti,e ciò Che lìauo. 4,9“. e 2*
li . 90. i.
Fiat omnium contrario Lana : parole di Meſue , e 460. i. loro indteria . ivi_ `
e che ſi debba per eſſe intendere, ſecondo vai-j
Framboſche , che ſia . 239, r. qc
Autori Claſſici . 283‘. r. il Francione dimoi’mii elſer poemi-teſo delle
Fit”: regia , che ſia - 2 8 i. 3. Fia-'ri‘ infernali!, coſe della Natura, e rar…, più che ſparla
dell'imperato. i”. r. ì
qual ſia . 5'”. i.
Fil. guirl . 19. r. , ai Frati d’Aralei furono i P‘Îmìache introduſſe.
Filonio , e ſua etimologia’ ſecondoſivari Auto. to in Roma l’Alfclengeimiſch , cioè Baſilico,
ri. 261.1. Filonio perche detto ota Romano, cd indi nel Regno noitro , o" era quali inco
ed ora Perſico . ivi. 2. gnito a tutti - i ſ4. r. ii ſtcffi impugnati ma
Filfil vocabolo arabo , che ſia ñ 148. i. . lamento' dal Mattioli , ivi,
Fine avuto in una Aggiunta fra le molte , Cl‘le Frontali ,che ſiano .-450. i.
Fuga Dio-mamma qual lia . 24;, r.
ſi ſono appoſte in quella Edizione , qual ſia
fiato . 297. a. Fumaria ,e ſue ſpecie - 271. 2.
Finocchio ,e ſue ſpecie. 190. 2'. Fumigaziohe , che ſia . y. 2,
Fiori d’Aloè.28.z.381.r.Fiori di Pietraaao- r. ,Fumo d'Arſenico , o quanto' nocivo . 54, z. Fu.
Fiordi Tunica , ”8. 2. mo , che eſala _dal ſublimazſi ,1 …Quinn-0 ’ o
quanto dannoſo . 48. z,
Fiori d’Antimonio tenuti dal Quercetano per
Fiam”: Terrpperche così detta [a Fumariadn.,
Lilium”. 2. Fiori d’Antimonio del Crollio,
Fuoco,e ſue qualità. 7. a. Fuoco prodotto da Le
come ſi corrigono . 40. i.
gni, Pictre,e Ferriuoz‘. I. Fuoco, e ſuo ſegno
Fiori bianchi d’ Antimonio,cirèolati con lo ſpi
caratterlſtico .~ zo. i, Fuoco di cui fewer_
rito di Vino, perdono la facoltà vomitiVa, re
to, qual ſia . 16. r. di bagno marino 2 ivi. il.
ſlandoli ſemplicemente la ſolutiva .ivi.
Fuoco è quarta eſſenza' . 7. a.
Fiori Cordiali, quali,e quanti. 18-2. Fulgel di' Sempione ,che ſia . i48, r.
Fiori di Rame , e per eſſo Verde Rame. ivi. i;
Fulfur d'AV’çenna , qual ſia . ivi.
Fiori di Rame' , non è il Verde Rame. 6;. i.
il Fiore del Rovo , o Moro èripoſio da Plinio Fuſchio nega il vero dente di Elefante’, dicendo,
che quello ,~ che viene preſentemen te operato,
fr'a le Roſe. 128.1. Fiore della Trinità.r36. a.
èdente d'uu peſce marino , “,._ x_
Fiſici, come coſlituiſcono l’eſſere . 7. i. come
dividono il Mondo. ÌVi. ’
Fuſione, e ſua differenza della Liquidazione , e
Soluzione . 2. i
Fiſſare , e ſuo ſegno caratteriſtico‘. zo‘. i.
Puſti di garofani aromatici ſoſtituiti ?ef-1° Xi
Finme di Mangate abbondante de‘ COCcodi-il
li . r i4. r. Fiume Fiſmche tiene l’arena d'O lo balſamo . _222. z,
ro ſecondo il SaCro Teſto . 964 2.
Fiemme perche di natura aquea . 7. z. G.
Flor Ande; moi, che coſa ſia . a f. i. F/or tunica ,
Addieri , che coſa ſia . 97. r.
che ſia . r ;8. a. Floruwſnblimammm Gene.
Gagate 1 Che ſifl - 242- 1. ſila proprietà ’ e
ra, Mom‘m, 3’)- canſicz’endipr-ixir. $44.. i.~ e z.
Focione perche ricusò i cento talenti d’Oro do, ſimilitudine col SuCcino . r TZ* r. in alcuni
naregîi da Aleſſandro Magno . 99. r. - inoghi ſe ne ſervono in vece di legna, mentre
Fogli d’oro , ei Argento, eloro uſo. 169- r è così attiva la ſua fiamma, che più toſto con
Foglra di Garofano , e dl Cannella falſamente da. l’oglio ſi ſmorza , che con l’acqua. ivi.
Galanga 1 fl ſue diverſità di Autori in diſcriver
taluni creduto per vero l~`olio` [60.1. alle volte
vengono uſate in difetto del vero Folio. iVÎ 13*?“ la quale ancora ſſd clſi vi dura la con.
Foglia di Roſe , come ſi condiſcono così intie teſa . (60. a. ſuo luogo na talizio , e quaü_
re-g4o.r. le Foglia di Pepe_ in Bengali vëgono tà . ivi. in vece delli Daronici . 13. r. '
uſate per i dolori coliched ogni dolor di corpo. Galbano‘, che ſorte di licore egli ſia, e qual ſor
c‘e‘ di qnaliti debba avere il perfetto per uſo
148. a. Come pure ſe ne avvagliono per con.
troveleno, ed in alcune infermità d’occhi.ivi.
dell'Officine . 243. z. modo di purgalo .ivi.
Folio , e ſua iſtoria ſecondo Dioſcoride molto Galega , che coſa ella fia . zr r, i.
confuſa , edinetta . i”, z. e 160. r. Secon Gileno , come praticava la macerazione degli
do il Garzia è più accreditata .ivi. Folio Wa occhi del Pioppo,e dèl ſeme d'Abete . 3.1.
labrarme per eſſo Spica Nardo, Mace,‘›’cc. i 3-1 Galeno cötro Dem acrito ſgrida ”ema ,14:4ng
Follicoli di ſeta da eliggerlî per la confezione non bal-et‘ . I 2- 2- Galeuo moſſo dalla curio.
de“'AÎKflrmes--ÎLL Si riſponde al Strobelber -fiti , che avendo letto in Dioſcoride la Ter.
gero 1 che li rifiuta. ivi. Autori, clie deſcrivo. ra Len nia meſchiarli" con ſangue di Càpra da’
no la tintura della Seta.ivi.~2-e 79- I Paeſani . in Lenno ſiportò per Chia ri‘rſi del..
FNM” 5°“ Òanali ëí piombo, perche proibite la verità. r z z. r. e 2. il condeſcendere di Ga.
leno circa lo chiamarſi Pietra , o Terra è
rim
,614 l N D I G E
Giulio Ceſare lmperadore dedico a Venere una
rimproverato tanto dal Falloppio e quanto Corazza inteſſuta di pregiatiſfime perle.9z. 2..
dal Donzelli . 124. 2. . Giulia Auguſta usb per ſuo cibo l’Enola ogni
Galle,chc ſianoJoro *fu-Blind: ".iefld uſo-4g 4-3
dì . 194. l.
Gallitrícr” , che ſia . ;re-ñ 1. Giurgiolea , che ſia . 202. a. e fra. a.
Galreda , quale ſia . 471. r. ` Gladiolo , che coſa ſia . [6;. r
Gargariſmo ſua etimologia , ſpecie , e ſor-mcg
Glam ungmnraria , che ſia - rao. 2.
la . 467. I. Glauberto Autore loda ſommamente la Me;
Garofani loro pianta, ſrondi. e fiori ñ 1 18. r. , dicina Univerſale . 7a. a. Glauberto , e
Garofani inf-vece del Carpe balſamo . 17. a. @orfano ſrà i primi furono effi o che diedea
Garofani in vece delli Doronci . 18.1 . Garofani
ro mano ”IPA/keel} . 7 r. z.
--f-ñ in vece
Garzia del Xiiobalſamo
dell'orca i ivi. da due maligni . Gleſſo . che ſia . i”. r.
poſto in favola
di nome ſuppoſto . 87. I. Gai-zia dell’Orta Glycyrrbíza , che ſia . 162. z.
difficolta a credere , che quì tra Noi ſi por Glutínír Alímìmt . 498- r.
Godeſi in Roma la vera pianta del Been, merce
ta il vero Sandalo . r ro. a. l’Aldino, che con l’Autorità dell’Eminen~
Gazel è un Animale Affricano.che nel ſuo obe— tiffimo Farneſe , la traſportd in italia , ecol
h‘colo produce il vero muſchio odorat0.94.a. farne nel ſuo orto ſeminare una moltipliciti‘
Gazzella . 379- 1 d’eſſe frutta . $14. 2.
Gelatina , che ſia . 471. 2, Com ma Acantîna. r 82.2.6 öma Babilonicaivi
Gelmiabi” voce araba , e con eſſa s'intenderà la Gomma dell'Acazia `e la vera Gomma Arabi
il Miele r >ſato . [69. r. ca . ivi. Gorrima Anime orientale , ed
Gemeli
Gemme vaſo
ondedavengono
diſtillare qual fia. r. rlg.
generate a. z.r. Gem--v Ocddentalflquale più eletta per l’uſo di Me
dicina . 21 z. r. e z. Gomma Arabica 9 e TUO
ma , ciò che per eſſa ſi de'le intendere . ivi.: altri nomi. 182.2. Gommëllemi, albero
Gemme per l'uſo interno ſemplicemente tri che la produCe,e ſua facoltà . 484. r. Gom
turate ſono di pochiſſimo prOStto .ivi. Gem ma di Buſſo- ;81. 2. Gomma di Fraſſino . ivi,
ma Opole è a paragone dell’ Antimonio del Gäma Gotta,e ſua qualità. 278.2. Gomma di
Qgercetano . 22'. z. Ginepro "ma da i Pittori nella loto verni
Generazione dell’Arſenico ſecondo vari Auto ` ce . çç. 2. è chiamata Sandaraca dei Greci,
ri . 5'5- r. a differenza d’una ſorte d’Ar'enico , dem
Gengevo , e ſue qualita , con i ſuoi luoghi m.“ Sandaraca dagli Arabi . ivi. e 38:. z. (Pom
talieì . [38. a. ma Lacca , e ſua iſtoria.4;8. r. ſua pr epara
Genzìana. e ſu* nomenclatura,e qualità.: 10.3.’ zione. $9- 1. Gomma di legno A10è - ;31- l
perche-ì- detta Cruciata . ivi. di Legno Santo.ivi.Gomma Samotracia.24z-z
Genziana in vece del Coſto . i7. l. Gomma Saracenica. 182. 2. Gomma [Sol
Giacinto AntÎCo aſſai diverſo dal ”alito-reg. r; fio . 2 l z. a.. e 436.2. Gorrma TebaicaaSZ-í
Giacinto Guernaccino detto Granata. ”2. i.
Giacinto Guarnaccinoë la pietra prezioſa di
Gomma Tragaganta . 182. z.
Gorgonio . che fia . uz. r.
più ottima qualitziávi. SecÒndoSolino fi mu corra Gomma , e ſua qualità . 278. a; '_
ta di colore, ſecondo la variazione de’ tempi, _ Gradi di fuoco da praticarſi nel diſtillare. 15-1
ed aere . ivj. Tenuto in hocca in VeCe di ſcal Gradì delle qualità de ſemplici, come licit
darſimrmai più ſi raffredda .ivi. E una delle
vono miſurare . 22. de'
1. nomi ,ſpecie 9 e qll“ `
cinque pietre prezioſe . [8. r. ` Gramigna ſua varietà
Giacomo Antonio Cortnſo con li ſuoi mirabili lità , quanti , e quante ſiano . grz. r.
ſucceſſi nel ammazzare ivermi poſe in cu
-L49---:
-u_-. .
rioſità i1 Matthioli a ſpiarne il medicamen Gr. quidCham
ilthan 019. l.Signore de Paſi a ove I C°Pβ’d‘_
to . ſ r y. r. perle , ſotto pena capitale ne ha proibito d eſ
Giallamina , che ſia . 499. r.
Ginepro . z 24. l. ſua gomma come detta . ivi. ſe ladepeſca
Gran . 90. de’Portogheſi,
corflſco r. .
che S 'mm‘
Gbit , che ſia . 219. r .
Giongo triangolare , che Ga . r6g. r. da . 80. I. ‘
Grana para tiñier de Spagnuolia che "inter"‘
'-'-.9…!`{
(rana de 'ſinceri , che ſia . 78. r;
Giorno , e ſuo ſegno caratteri 1ico . zo. z.
GiozFernclio confeſſa aver fatto Oro perſer
da . 80. r. de (‘ñîojellíe
to - 102- r. Granata , e ſua ſpecie appreſſo
Gio: Giunterio Andernaco primo Autore dello ri . i5:. 2. Granata ſuo nome donde-ſu"
Seiroppo de Fiori di Perſico. ;07. I. qualità i e ſtà qual ſpecie di gemm‘ìd‘l‘ba
Gio: Antico Signore di Procida (che machinò connumerarſi . ivi . r. Granata "i" (le…
quel ſollenne Veſpero Siciliano l ſu Autore
-~.m.. ñ cinquedipietre
Granci fiumeprezioſe . 13. 2-
loro ſpecie oualitäo emo"I'
dello Empiaſtro ſtomatico . 480. 2.
da Giove ſ1 produce lo Stagno nelle viſcere del tà . ;34. r. e a. Grancio, e ſuo ſegno carat
la Terra i ſpecifico per il fegato . 99. 1. Liio.
ve , e ſuo ſegno cararteriflico . zo. z. teriſtico
Grani . zo. z. è il Cardamomo- l45' z'
di Paradiſo
Giuggiole qual fiano . 317. r.
Giulebbi , che fiano . 304. r. e 146. r.' ` “ delli,
DEL’ Plu’ NOTÃBILE.
delli Graniti lori; Homiſpeeine qualitÃ. g [8.1. 6! 5'
Grano tintorio ancora detto Cocco . 80. r. "Mſg": ”P50 o onde ebbe origine tal Prover;
Grano è il più minimo ſra tuttii peſiuó. I. bio . 14.;- l.
Granum .II/meſi” , che ſia . [zo. a. Induſtria de truffatorùche ſalſificano il vero of.
ſo del Cuore di Cervo . [17, 1, .
Grammz quid . 16- I
Inezzia del Coraceno , o qmmo mal fondata ,è
Grue vaſe OffiCínale . r4. 2.
Gnallarelld qual ſorte di pianta ſia . 4;-9. 1.’ riprovata dal ROUdClCZÌO . 90. z. Inezzia di
Guerra crudelilſiina tra due Rèzal riſerir di Plu alcuni Speziali,che non pongono l’Ambra gti
tarco, nell’Orient-e, a cauſa d‘aviditì nel poſ ſa nella confezione di Giacinto ſenZa inu
ſedere due perle di gran prEggio . 9:. 2. ſchio. 122- l- altri! 1Ìmile di non voler ado
Gr”. quid. r9. i. perare negl’eſtratti tlc vegetabili l’acqua vita,
Gatta ,ſm Gianlu quid. r 7- I. per tema di eſſer pregiudiziale alle feb
bri . 123. 2! inezzia è quella del Baſilico Peſto
ſotto d’un mattone ripoſto, in breve tempo
H.
generi un ſcorpione: 174.. z. Simiie èquffla
dell'Ollerio , come pure l' altra del Geſnez
Agia/:DEÎ-murfiioë ſeme di Santon ico.7 3 .z. *
ro - ivi. e r ;5. |ñ1nezzia è il numerar gran.
Hem/'na quid . r 7. r.
ni de’Cervi dallí rami delle loro corna.r16.x.
Haute/50” , che coſa è . r g y. I .
Inezzia d'alcuni è l‘aſſerire , che il Uomo d"
Héróa Pit/ira?” . 256. l.
Huuílazb , che lia . 96. z. Affiria ſia ſtaco il Pomo d’Adamo i ”9. z.
HbiL/,arzeletla vocabulo ebreo che ſia . 88. r. Inezzia del Cardano avvertito da Boeziou yz.:
Inezzia di alcuni Speziali , che compongono il
lebor ebraico che lìgnifichi . 97. z.
Diambra ſen/m l’Ambra odorata , a cauſa, cho
Hadropepe , che lia . 149.* r.
viene aíle volte ordinato lenza muſchio per le
Hidro'ſaccari ,che ſiano . ;04. r.
Donne . 169. z. lnezzie degli Antichi inter.
Hiera piera a che ſignifichi . 296. z.
no al la deſcrizzione del Balſamo . 3-32. I. co
Hi!, che caſa ſia . 145. r;
me pure,che i’Eleſante non aveva giunture da
Hrſtoria S”rr-2,1!?- ,Drop/.mmc :I: vomítu , ó** cetez
piegar le gambe . ivi. cnc il Camaleonte ſi
ra eruditiora . ;54. 2.0* 5; y. r. ó* 2.
paſceva ſolamente d’aere . ivi. che la Vipera
Hal/ilo” cioè Oſtia . 73 r.
ſquarciavafi le viſcere nel partorirei ſuor vipe
Hora: Greco , che ſia . 95-. r. rotti . ivi.
Hydrocrìrbr 1 cioè Acqua d’Orzo . 73. 3.
Iniezzione , che ſia . 473. r.
Hydr/mnpbome/Ìr cioè Acqua diſtillata d’AranCí IniezziOni praticate nella Gonorrea , o quanto
e Mhlt‘ . ivi.
dannoſe per imali , ‘che dopo ene ne riſulta
Hydrucho , cioè Acqua di fonte .ivi. no . 70. a.
Hyſzim , che coſa ſia ſecondo Plinio . 78. z. Inſalata di Cleopatra , della quale ne banchetto
Marc’Antoni0,aſcendeva il prezzo di duecento
I. cinqnanta mila docati . 92. 2.
Introduzione all’Opera . i. t
Beride , che ſia . :44. e. Iflmlvantflr i” O/eo ffíalnto : parole di Meſue , e
Idea . o ſe-nenza dl ciaſcun metallo accop Per eſſe , che li debba intendere ſecondo più
piato dalla Natura con il Mercurio , come ſo
*.— Autori. 286. r.
ſhmza univerſale d’eſſo, reſta quegli dalla me lo” de Greci che ſia . 136. 2.
ſcolanzzi , ed efficacia della virtù idea e . o ſe laſciamo o e ſua ſpecie r e qualità . 261. 2.
minale più,o meno ſiſſato,e traſmntato ſecon Iper-”marika ”Id-’x in quibus- morbis ſpecíſiſmn
do la recezzione d’efle virtù ſpecifiche. 3-3. 2. fit , C5* ”medium Uffa/111211: . 534. l_
Idra vale Chimico da diſtillare qual ſia . l 5. i. ipociſtide , e ſua qualità . :40. :1. e 14!. r. ſuo
ldromele , che fia . 333. I.
,“ (Ugo . ivi. _ '
l’imp ento più acquiſta di credito, mentre è IPPerico ſue ſpeCÌe , e perche detto Fuga Dema
motteggiaro dal Frantione . r ;3. r.
mrm . 242. l.
Incenſo perch: detto da Greci Libano: . e da La. Ippocrate nell’aſma uſa le ſquami del Rame.25.r
tini T12”; . z ;4. a. è lacrima d’ un picciolo al Iride perche così detta . 228. r'.
bero ſimile al lenti ſco . 2.3;. r. il maſchio è
lſtoria circa l’uſo dellErilímo a chi ha perſo la
più perfetto, e ſue qualità. ivi.-ſua Manna , e
voce. ;23. r. e z. lſtoría dell’ Elmonzio circa
Nitore che ſiano . ivi.
Incenerazione , che ſia . y. r.
il Succmo eſſer preſervativo della_ Pefie.: 78.1.
Iſtoría del Mattioli intorno al Doronico pro
gli Indiani , del Cacao ſe ne ſervono per più ſot prinato ad un cane. 14.0.2. e r4:. i. iſto
ti di bevande , e di alcuni ſemplici . che ſe ne ria della ſcommeſſa di Cleopatra ultima Regi
avv-igliono in luozo di -uim .192. Le [9;. z.
nell’indie Orientali da certe radici . che ſoglionfi na d’Egitto con Marc’Autonio di valer una
portare in Perſia , naſce un' Animale , del cui
ſua inſalata più di tutto il di lei corivito.oz-2.
ſangue ſi tingono ipanni di bravo Color Ker Iſtoria di Zaccharia a Puteo Circa l’oro ritro
melino - 13- z. nell’indie , a relazione di Gio: vato nel ventricolo delle Galline , che [cave
vano divorato. 61- Llfloria del Muſchio ſcrit
Ugouc r ſono le ſelve intiere dl Cinnamomo ,
e proprio in Zeilatn . 88. z. ta da Amato Luſicano- 93'-1-1ſt0ria d’un P612o
di Cinnamomo, che nel tempo di Paoloſl-apa I
l ſl
,—

616 " 1 N"'D I G E


I*—
ſí ritrovò in Roma . 86. rſi. e 89. r. Iſtoria Lane ſimile alla ſeri uſata da Macedoni L '7'5, z;
riferita da Alberto Magno , e cenſìrmata dal Lana ſuccida , qual ſia . ſg.. 1.
Lupin o pietra Lazola, perche vien detta Stella-.ì
Dnnzelli intorno allo ſpezzarſi lo Smiral
do - 109- 2. e rro. r. lſtoria dalGlauberto ri ria , o Stellata . 80. z.
ferita intorno l’uſo degli Amuleti d' Arſeni. Lapis roſſo de’ Pittori , che ſia . 264- r. Lay,
co - 74-1- Iſtoria d'un Tedeſco, che orinò una Cyan”: , che ſia . 83. a.
moſca da lui inghiottita - roo. 2.1ſtoria rife Lari/{um unicorm'r quldfit - 260. r.
ritaci dal Quercetano intorno agli effetti mara
Laſcrpizio , e ſua qualità quali ſiano . '4; 7, I;
viglioſi del ſuo Laudano , o Nepentes ſoccedu Latte,e da quanti ſemplici ancora ſi può Caglia.
ti in perſona d'una Madrona dl ſangue nobile, re . oltre del cagllo . 272- 2. Latte di Sol
e di ſomma autorità. a”. r- lſtoria d’un Me fo. ;87.2.1.atte
Latte di Luna o di
cheTerebentina
fia. 234.. ziqaal [311.694,`i
dico Polacco,che conſervava più di venti car.
Lartuca , e ſuoi ſemi ,ſono de quattro ſemi fred.
reſine piene di cenere di varie piante , e ſigil_
late ermeticamente , che ſcaldandole vi ap. di minori , 18. a.
pariva dentro quella pianta . la di cui cene.. avare , ed infondere in che differiſcono . 27. r.
re ivi dentro era. 290.2.. altra ſimile d’un me Lavazione dell’Alo.- del Quercetano . 28. i.
dico Franceſe, ma con il liſſìvio . ivi. altra Laudam’ Manin:. $44. a. à- 54.7.1. à- 2.
Laudano , o Ladano ſua deſcrizione , qualità,
del Donzelli .ivi. efaco‘tà. $r6. i. e z. e 435. 2.
Iſola di pura Ambra griſe ritrovata da alcuni
Lauro , e ſua favola d’eſſer ſacrato ad Apollo i
naviganti , che ritornando per prenderne con
maggior comoditàmon la ritrovano più. 94.4, come pure d‘eſſere tenuto per ſegno di Vatici
nio , ondeèdetto Del ſicÒ con altre curioſi.
l’Iſole Galecot, Cananone Cambaja ſono pro
tà . 209. 2. fù anche ſtimato per albero paci
duttrici della pietra di Giacinto . 108. 2. fico , e per eſſo dai Re tribbutavaſi annual
Iſſopo , e ſua moltiplicità di ſpecie appreſſo di. m'éte Apollo in Parnaſſo; Eſſo fra tutti l’alberi
Verſi Autori. r95 . a. ſolo non è porcoſſo da Fulmini . Sua iſtoria.
1va,e ſua nomenclauraie differenti ſpecies; 7.2_
e come caſeato nel (eno di Driſilla . 209. 2.
e238. r. E ſempre verde , e tutte le ſue diverſe ſpe
lande badufler . che ſia . 207. r. e z, cia . zro. I. Due ſue verghe fregare inſieme
lxia de Greci che ſia . 139. r. velocemente danno del fuoco . ivi.
Le dodici gemme del Razionale del Sommo Sa
]. cerdote eſprimevano rre coſe ſecondo Gomez
accea , e ſue qualità. ſpecie", onde è detta co; lio a Lapide . rsr. 2.
Legnami, lrutti , ed erbe convertito in duriſſima
s`i . 136.1. pietre . ro;- z.
jaralnare , che coſa ſia . 79. 2. Legno Aloë a e ſuoi V²ìſj nomi . 84- a. Legno
luppiter Miglior” quad . ao. a. Aloè èdi quante ſpecie ſe ne ritrovi ſecondo
molti Autori . 8;. r. Legno aloè ſuo luogo
K. natalizio . e come ſtimato . 84. 2.- e 35-1- m
vece del Xiloball’amo . 18. r.
Kálkor ,Che ſia . 372. 2; Legno Paradiſo è il Legno Aloè . 84. 2- ,
_ Kerfe ,o Cherfe , che ſia . 147. 2.' Legno Rodio in vece del Legno Aſpalato. i7- {
Kermeſino , come fi tinga , e donde naſca nella per il Legno chiamato radica di roſe, che CW
Ruſſia ñ 78. z. viene uſato in ſua vece . 4ſt. r.
:-TFT-É
fw-ñIL*-4
Kermes , e ſua definizione ſecondo vari Auto iLenitivi , eMalattici devono precedere l’uſo
ri . 78. I. Kermec , come ſi :accolga ſecondo della Terebintina nelle Gonorree Galli
il parere di più Autori . ivi.
che . 70. a. .
Kieri arabica voce che ſia . [36. x; Lemno Iſo dell' Arcipelago , e Oggi detta 5m‘?
‘irat l 16- [o c 2
'-A*Ju-*só-oL Koccor dibbaplm de’ Greci a che coſa ſia. 80. r. ne . 122. r.
Lentiſco in vece dell’Acazia . r7. 2
T
Lepidio , che ſia . 144. 2.
.u
LepraPytyr-on 1 cioè Cruſca . 7;. 2.
Lettera dell'Albacario ,ove ſono regiſtrate rare
Acea ſua iſtoria i nome , e qualità . 438.1"; ed erudite curioſità intorno al cavarſi l² Te”
e a. Lacca fina , ed ordinaria .ivi.
ra Lemnia . 123. 2.
LaCODÎO r che ſia . 109. 2. Leucamur , cioè vino dolce . 73- 2
:1*1. ar-r L. A. quid . |9. 1. Lencojon , che ſia . 136. r.
Lacrime di Giobbe qual erba ſia. 128; a. Lacri Leuca/dimm o cioè Succino bianco - 73* ²'
me diſtillate dai Pioppi per eſſer ſiate in eſii
Leviſtico-,perche cosi detto. 196. 2
trasformate le ſorelle di Feronte, erano tenu Leuto vaſo da dellrllare , e ſuo uſo - i4- ²~ i
te per il vero carabe . 15-6. z. Libra Roma Medicinale 9 e ſuo valore ,16.”
Ladano e e ſuo induſtrioſo modo di racCoglierlo Mercantile è varia ivi. Milaneſe l e ſuola'
dalle barbe delle crapi . 516. r. ſegni della iore . ivi. Parigina, e ſuo valore . iVì~ SP3‘
ſua perfezione .ivi. z. 81111013 . ivi. di Lione . ivi. degli Orefici- "V"
Lamio di Plinio , qual ſia . 22;. 2. j i i l ' Libri’
.:a—.ó a ñc—-ñ— --ñ

DED P111' NOTA-BILEI ' 5,7…


Libra, e ſua definizio ne; ivi. ſuo ſegno carat Macerazione, e ſua differente . g'. r.
teriſlico . zo. z . Macerone i c‘ne ſia . 142. 2.
Licore componente il Mercurio , che coſa egli Maw‘: , che coſa egli ſia . 147. r. Mari: in Ve.
fia . 54. r. ce del folio Malabrato. [8. r.
Lignmn Aquila ëil Legno Aloè . 34. 2. Madriperle , che ſiano . 9°_ r.
Lignflm Crucis è il Legno Aloè . ivi. IMagiorana,e ſuoi nomi. 164.. z, Magíorana con:
Liguſtro , che ſia. r63. r. tro l’oſtruzione dell’utero . 12. r.
Limonio ſtimato been bianco . rzo. 2. Magiſterio dc’COrallize ſua facoltà-z 2.2. Magiſte
Linaria ſue ſpecie, e fattezza quali fiano. 499. a. rio di Solfoze ſuoi Avertimcnci datoci dal Don.
ſue facoltà . ;00. r. zclli.3 88.1. Magifierio,e ciò che per eſiì debbaſi
Zinfíur , cioè Pettorale . 7;. z. intendete.; 34.1. e zñda d’onde ſi poſsono cava
ilLincurio figurò il Profeta Aſer, eS. Simone re. ;85. r.
Appoſtolo . l z' r. z. Magneſia ſaturnina , che fia . 28. 2.
Lingua Avi: , che ſia . 20;. z. Magnete , e ſuo ſegno caratteriſtico . ao. z.
Liquefazione in che differiſca dalla fuſione , e Magra quì in Napoli qual ſia il ſuo uſo . [zz . z,
ſoluzione . 2. r. Malagma , cioè Cataplaſmo . 73. a.
Liquirizia ſua qualità, e luogo natalizio . 163.:. Motor-ſum quid . ;r S. r.
dalla Liſcia fatta dalle feccie del Regolo d’Anti Malva, ſua etimologia ,ſpecie , quali, e quante
monio , e ſparſa ſopra il fuoco de carboni n’e ſiano . gr I. I .
ſala un Fumo. che fatto entrare nell’lltero per Ala/um Medie-um, ('9' Malin” Per/?cum di Dioſco
mezzo d’ un Ombuto giova grandemente a ride , Ò- Mali-m Affirium di Plinio , che ſiaz
provocarei mellruimſato_ poco prima della lo no.129. r. e 2.
ro venuta . 29. 2. Mamiro d’Egitto , che ſia . [40. 2.
Litatgirio , che ſia . 497. r. Mu”. quid . 19. r.
LitImdentran z che fia . r r3. r. Mandragora, e ſue ſpecie, e qualità. 165'. a. Man.
Litboſpermon 1 qual ſia . 224. z. dragora ſua etimologia , e deſcrizione . ivi.
da Lac/:ii: [ra/{djîſtmdir Mani” mmm/Ia ofPorſi
ſue ſpecie , e qualitá quali, e quante ſiano. ivi.
:una . $46. z. ~ il Manfredi per Uomo a poſta mädato da eſſo nel
Logici,che coſa chiamano Aſtratto,forma Aſh-at l’Arabia felice , ricevè in Roma un gran quan
ta. 6.2. e 7. r- Logici aſſegnono , che prima!” tità del vero Opolbalſamo con l’autrntica del
Conflituti‘oum efl pr imam diſtintiwzm. 13. z.
Seirif. 2 ;4.r
Lombrici terreſtri, e loro ſpecie, e qualità-410.2. Manica perche detto il Litargirio . 64. r.
Looch nome arabo , detto Eclicmata in greco ,
Manipulm* quid . r7. r.
e Line?” da Latini, che egli ſia . 288. r. ſue Manna degli Arabiqual ella ſia . 27;' r.
compoſizioni. e ſpecie . ivi. Looch, e loro com
Manna , e ſua etimologia ebraica . 27;. r. Man
poſizione , ed uſo . lvl.
na_ noſtrale odierna , e ſua diffuſiffima deſcri—
Lonzonga . cioè Morſelli . 73. z.
zione. 27)'. r. e z.e 277._rc Lperche poi diceſi
Lotare i vaſi di vetro per qual fine. rs'. 2.Lotare,
forzata la ſeconda ſpecie di Eſſa Manna . 27 5.2.
e ſuo legno caratteriſtico . 20. a. e 276. r. e 2. come pure qual ſia la manna di
Loto di Sapienza , che ſia , e ſue varie compoſi corpom manna di froudaì. ivi.
zioni . r7. z. Loto di Sapienza z e ſuo ſegno Manna Celeſte qual ſia . 278. a. J
caratteriſtico . zo. 2. Manna Calabreſe in vece del Tereniabin . 18. r.
Loton Germanico , e ſuo valore . 16. 2. Manna d'lncenzo qual ella lia . 23;. i. Manna
Lozione z che ſia . 470. r. Larigina . 27;. r. Manna Maſlicina . ivi.
dalla Luna ſi produce l’ argento nelle Vi ſcere Manteca d’Azur , che ſia . 492. r
della Terra , ſpecifico per il cerebro . 99. r. Mrmlm in ebreo , che ſia . 27)'. 1.
Luna, e ſuo ſegno caratteriſtico . zo. z. Manu/2mm, che coſa ſia appreſſo. de Greci. 1 30.2.
Luoghi ove naſcono le Madriperle, e ſono gene..
‘Lr‘, Maraviglioſo racconto d’Alberto Magno circa la
talmente le dette in abbondanza,ſono deſcritti generazione dell‘Oro in un capo d Uomo-96.:
da varjAutori. 90. r. Luogo ove ſi cava la Marce” , che ſia . a ro. z.
Terra Lemnia in Stalimene oſſervato ocular Marcheſita ſue ſpecie, e qualità, e facoltà ; 48o.a.
mente da Galeno . rza. 2. Luogi , e regole 9 e 487. r. Marcheſita , e ſuo ſegno caratteriſlr
e tutt' altro di curioſo intorno lo raccogliere
co. zo. a.
la Manna. 27;. 1.2. 276. r.e z. e 277. Le 2. Marche , che dev: avere di perfezione il MuE
Luparia cioè ſtrangulator Lupi. r4:. r.
ſcho . 9 y. 2. '
Lupini loro ſpecie , e qualità . 2 18. z. Marco Cornacchino ſerivo una polvere d’Ami
Ljrhofrllcur Jovi: , cioè pietra del fiele di To monio , ſotto nome del Conte di Vervich con
ro. 73.2, la ſua preparazione . 36. i. \
M. nel Mar Tirreno , e di Sicilia più in particolare
naſconoi Coralli. rr:. 2.
MCM" d’ 08110 perche tolgonſi col pa. i Mari Oceano a lndico , Perſico z e R0ſſ0 ſono
ne - 445. r. fruttiferi , d’ottime perle . 90. r.
Macedonia quale ſpecie d’erba egli ſia . 131* 1. i Marinari , come raccolgono l’acqua dOlCG dalla
Macer 2 che coſa ſignifica , 14,7.. l. ac q ua marina ,1-1 ehſalſa
h h . 272. r. Mar
61$ i N D I'CÎE'
Mercanti, come ,uſano per conoſcere il valore del.
Manno perche di natura terrea . 7- a
del Mato ſua etimologia,ſpeçie i e qualità-4ſt! le Perle . 92. 2. `
e a. Mato creduto per perſa gontilç - .155-1 9 Mercorella perche così detta . ,2,88. a.
Mercurio , ſolſo , e ſale compongono il .corpo de
Marrobio , e ſue qualità , a ;6, 29 Metalli _. aa. .t. Mercurio vivo di che materia
Marte , e ſuo ſegno caratteriſtico, ao. _3. ſia egli compoſ’to , 54. i. Mercurio vivo per.
da Marte ſl produce il _Ferro nelle viſcere della
che chiamato da van-Elmonzio ccnla voce
Terra ſpecifico per la Bile . 99. r BI‘? . 74. r. Mercurio, e ſuo ſegno caratterifii.
Maſtice , e ſuo nome , come çliſìilla, 9 ſixflCCOÎ-r
c0 . ap. a. Mercurio volgare convertito in Oro
ga . 139. r. alla preſenza di più Perſone da un Siciliano
Maſticatorj ,che fiano .46;. 19 r _ con una medicina , che lui aſſeriva _eſſer l’ani
Matarazzo vaſç da diſtillare I e ſuo uſo .- 14- 2. ma dell’Oro . 92. z. il Mercurio nella millione
,Mater pari-”rum , ó‘ Pinna , _come producono le
de Metalli fa l’officio di meſtruo materno.97._r.
loro perle. 90. r. Mater Rubini, Che ſia-um
Mercurio preparato è più nocivo nello fiomaco
Macera del Regno di Napoli produce più, e di..
del crudo ,.` 47. a. Mercurio vivo come ſi Cava
verſe terre , ”4. a, ' ` dall’Antimonio _. 4;. a. Mercurio di vita, come
Matricaria qual ſia , 2! r, a, viene ſpogliato dalla facoltà ſua vomitiva.;9.1
il Mattioli aſſeriſce eſſerſi perduta la vera pianta
Mercurio ſublimato , e ſuo ſegno caratteriſti
del dor0nico antico,e queſto d’oggi eſſer demo
niaco,e non doronico.r4o. 2.il Mattioli taccia, co . ao. 3,
to dall’Acoſta nell’aver ripreſo Amato Luſita Meſe I e ſuo ſegno caratteriſiico . ivi.
no , che aſſerì Noi non aver del vero Ginna,
Meſtruo chimico ſaflì di molte coſe. a. z. ſue dif.
_ferenze . ivi. perche detto Cla-ue: .ivi. Meſh-“0
mamo . 89, a. `che s’intenda d'a i Chimici . ivi, ſono i Meſtrui
Meccioacan , che ſia_ ;176. 1,6 4.2;. r, chimici di molti ſorti. ivi. Meſtruo ordinario
Meconio z che ſia . 228. 1. Meconio , perche
per eſtraere l’eſſenza di molti aromi è lo ſpiri~
viene uſato in vece dell’Opio . 36;. 3. Mecoa to di Vino , 36;. a, Meſtruo cavato dall’acqua
nio in vece dell’Opio . 18.1._ ' comune creduto non Corroſivo da alcuni inca
Medicamenti in vece di giovare uccidono. ſe non paci . 6 2- i. Meſiruo idoneo a ſciogliere l’Oro
ſono amminiſtrati con le dovute cirçoſtanze,ed non ſi deve biaſmare, perche è corrofivo.6;.r.
pratici conſigli . 3;'. L. Mcdíçamenti preſi in-~ Meſtrno Celeſte del QΗercetanoi e del LÎbÃVÎOr
ternamente ,’ come operano la ſalute delle pare
ti offeſe, rooñ 1- Medicamenti. ſoſtituiti. e Ghia-i quale egli ſia . 47. 1.’
Meſue , e ſua pratica nel macerare i Dattiliiì
mari quidpro quo .17, r, Medicamenti ſucce-z Tamarindi, e Mirabolani . a. 2.. Meſue lava
danei chiamati da Greci Anzioallamína, e non la Pietra Armena dell’iſ’çeſſo modo , Che ſ1 la“
Díndré’licon . ivi. Medicamento mirabile fat
to da Scribonio Largo per i dolori colici.r l 7-2. la pietra Lazola . _64. r.
Metalli . e Minerali perche durano lungamente
Medicina univerſale non è l’oro potabile fatto ſe fuori della terra ſenza altro fomento . 6M
condo l’aſſerzione Chimica per eſtrazione.61.l Metalli di che ſìan compoſti. a:. i. Metalli na~
Medicina di famiglia, che coſa chiamò Dame: turalmente imperfetti, e perche . 6:. LMS*
crate . 234. a, talli non_ mai praticate . 60. 2.
Medium qflidſit . l ;6. 2; Metafiſici z come conſiderano l’eſſere . 7-.1
Medal!” Laffís . cioè Butiro . 7;., 2; Metaſincritici medicamentl quali ſiano ~ 474- ‘*
Mela'mpodio , che ſia . 2 r8. i. Elleborq nero J e Metodo da tenerſi nell’amminiſtrazſonc della P01*
ſua favola nel eſtirparlo da terra . 213. 2. vere cornacchina neceſſario a Medici con l‘au
Melanoſmegma i cioè Sapone . 7;. 2. torità di Galeno, ed lppocrate. ;6- 1- "W“îd‘ì
. ,,f.
_-ó-. u 2*--.7.2`. Melanzio, e ſuoi nomi, ſpecie , e qualità. s [9. i., nell’amminiſtrazione riell’Eltñ‘ſſU-'U’Îo d Accra_
Mele , e loro infinite ſpecie ._ 84. x. Mele Apple. jo. 22 7.2. Metodo col quale l’Artmanno toglie
dette da Dioſcoride Melimele . ivi. Mele a e al Mercurio di Vita la facoltà vomitiva. 28-1'
loro differenti nomi . ivi. Mele Epirotiche onde li reſ’ta ſolamente la ſOÎUlÌ'3-39'1' Metodo
da Latini dette orbicolate, e quì _in Napoli Meó. di lavare_ l’Oltrarnarino per l'MChî‘meL 8“‘
la Roſe . ivi. l
metodo propoſto dal Donzelli P“ ”MMT
Melanteria , che ſia . _240.1. e ;72. 2. larTheriaca chimica. aro- l- e 2. Metodo. 3
MelilOtOÎ che coſa ſia, ſua ſpecie, e qua[it_à.4,8 5.:; oſſervarſi nella comPQſizione della Medi…“
C 486. x, ' '
Mel“Crato , che ſia . ;38. 1. 'Univerſale
Mezereon , che. 72.
ſia i x,ſua *etimologſilëa e varietà (ſe,

M C lo aureo , e ſua favola . 1 29. a. nomi,Laurel;


ſua ſ ecie. e ualità
*A*fil-ñ,,.4
Melongena di Avicenna qual ſpecie_ di mandm; Michele Dottori* Fiſico . donò
42 - Iſe RW" e

Sora ſia . 26;. 2. tutto il ſuo avere a I’P.DomenicaníP_“ la' on


dazione della V. Chieſa del SS. Roſario di Pa
R230… ’delfille Éivl'frſe ſpecie . l 37. 2.
one ,e che
Melazzo .oeio indi 80‘111…:
ſia . 18pç.1_ .' , ,
‘137"’ lazzo di Napoli . 47. a. 8 2
Miele , e ſuo nome, e ſpecie curioſe - ‘ 4' '
e 185. i. e z. Miele aereo di Galeno.- l_`ſ’ ‘ì
Menta Romana qual ſia , 153-4, Menta , perche
cosr chiamata degli Antichi,e ſue ſpecie-'199.1 Miele di Sardegna perche è amaro -ÎV‘- Plu Per'
Mentaſtro , c ſua ſpecie , 436- 1_ nicioſo è quello d’Lraclga (Picci- che dixîmr
, _7 m -
i. '
DEUPÎW Noàxuan: ` e”
matto; chi 16 Mangia; e perche. ivi. Quale Monopote che ſia. 23-9. i;
ſia il più buono , e ſalutiſero . ivi. Miele di in Monte Vergine è abbondanza d’Elice equiſo-ſ
Taranto è il miglior del noſtro Regno . a. 46-2. lio o 79- 2
Miele , e ſue perſezioni per uſo delle Offici— M orbi, la cura de quali confido' nel -Vomito, qua-È
ne .'ivi. Miele Aceton qual ſia . [86. r. Miele li ſiano . gg. a.
.Antino. che ſia . 185'. a. Miele di Canne. ivi. Mario” è la ſeconda ſpecie della mandrago
Miele Calabroni , o Craboni . r 84.. a, ,a , 26;. z_. Moro ſua etimologia, albero, frut
',Milium Soli: quid . a 24. 2. to, e ſpecie . ;39. r.
Miltite , che ſia . 164.. r. Morſelli, e ſero pratica di componerli. zoo’. [o 3; i
.Mi/ta” guid- nz. I. e loro aVÌſo . gor- r.
.Milzadelſa , che ſia . zz;- 2. '. Moſt/,Marion de Greci . r4’. r,
Minio , e ſue ſpecie , quale ſia quello degli Anti Mumia , e che ſia , ſua denominazione , e quali-ó'
chi , e quale quello delli Moderni, e ſuo uſo tà . 479. a. ſua conditura d’aromi , ivi. ſue fa,
appreſſo gli Antichi. ſO!. r. e 2. colta . 480. r.
Mirabolani , e deſcrizione do loro alberi , e ſo Mumia,e per eſſa Mirra con rubia de tintofl-rS-í
glia col reſiante della loro ſtoria. 44 i. i. quale negli Muſei dell’imperato , e del Donzelli ſi con
della loro ſpecie ſia la migliore .ivi. come ſi ſervano de ipezzi grandi di Cannella.89. 2..
condiſcono. ivi. Mirabolani loro nomi, ſpecie nel Muſeo del Gran Duca di Toſcana fi cöſerva
e qualità. 206. z'. Mirabolano di Plinio , che un teſchio d’llomo peſcato nel mare con un co
ſia . uo. a. Mirabolanum , quid . 514. 2. rallo attaccato radicalmente,a quell’oſso.| r ;.2
Mirra con rubia de Tintori in vece della Mn_` Muſchio odorato non conoſciuto dagli Anti
«mia . ig. r. Mirra ſua nomenclatura, ſue qua chi . 94,. z. dell’Arboreo , e marino ne trat
lità , ſuoi attributi, e ſua iſtoria ſacra , e pro tano Droſcoride , Oſman , Sempione , ed al
ſana,con altre curioſe clrcoſtanze. zr r. r. e 2. tri . ivi. Muſchio marino è la Corallina . ivi.
mirra Acaina , Cinireja , Tragloditica , Cau Muſchio taſſato da medeſimi Cacciatori degli
calia , Eligaſima , Aminea . a ra. r. Animali muſchrſeri . 95'. r. Che modo ten
Mirto , e ſua elezzione di bacche . 16;. a; ‘gono per ſalſarlo . ivi. Muſchio di Tom
Miſce , e ſuo ſegno caratteriſtico . ao. a. baſto più lodato dr qualſivoglia altro. 93-. r.
Miſi , che ſia . 240. r. Quello de' Pinni d’Armenia , e dl Portogallo.
Miſti , eloro infinita varietà non,Coſiituiſcono detto communemente occidentalemon è buono,
Natura, ed Eſſenza diverſa dagli Elementi.7.3. anzi ſalſato . ivi. Diverſi modi di falſificare il
Miva che ſignifichi in arabico . ;20. a. muſchio . ivi
Myſi , che ſia. ;72. a.
Modo di brugiare il Calcire inſegnato da Gale-ì NI
no . 240. a. Modo d’imbiancarele perle mac.
chiare d'Averroe,e Rueo.92.r.ſecondoi Gioiel N Apo detto , anche Rapa catalogna 204. z.
lieri , ed altri Artefici .ivi. Modo di peſtare il Napo, o Buniade che `ſia. ivi. e :28. r.
Riobarbaro non è cosi facile, come lì credono 'Nappello della Città di Bojano nel Regno di
alcuni ,e perche . 280. r. Modo di preparare Napoli, e ſue curioſe qualita . r7;- a.
il Riobarbaro per li var-j uſi , .che potrà ſervi Narcuffo r che ſia , e ſuo uſo .4.2;. z. , e 43 y. z.
re. 280- r. Modo di preparare il Giacinto Chi NarCaſto , e ſua qualità . 42;. l.
mico. rga- r. Modi communi di preparare l’ Nardo Celtico ſua etimologia , ſpecie , e qualità
Acciaio . 2;. r. ſecondo varj Autori. a; 8. r. Nardo Montano ,
Molegnane , che ſiano . 265‘. 2. qual ſia . ”'9- r.
Molte opinioni di molti Autori intorno alla com; Naſcale , che ſia . 477. 2.
poſizione del Diamargaritone caldo d’Avicen Naſturzio ſuo nome , e ſpecie. 204. r.
m . 128.1. Molti Autori dicono molte coſe del Nati-ir di Plinio , che diceſene dall' Anguilla..
la Tormentilla . iz!. a. Molti Autori di pie. ra . 12 i . r. ›
na credenza conſentono in tutto ciò , che ai è Natura umana riſiorata , e conſervata da Medi
detto intorno al vero Cinnamomo di Zei camenti , ed Alimenti, ne’ quali ſi deve affirj
lam .~ 88. 2. Molti dubbi, e perpleſiioni , che mare eſſervi qualche coſa celeſte . ig. i.
s’incontravano nella compoſizione della con Navigazione dell’lndie , e ſua ſtrada frequentata,
fezione d’Hamec ſciolti dal Donzelli.267.r.e2 ci fa abondare de molti aromi, e a minor prezz
Molti Legiſti chiamano la'ſcienza chimica una zo degli antichi. [59. r. . ’ fi
Diſciplina Celeſie , e divina . :03. 2. Neſanda coſa era ne’tempi antichi mangiare l ap:
Mondo diviſo da Fiſici come viene . 7. x. pio,eperche.r4;.r. . . ..
Mani” i” ”tori mai-bi: . 5 5! - i. Ne i Capelli umani è gran potenza minerale al n
Monika ”annulla da aqui: dann-”dir . 726. 2
ſerir d’Alberto Magno . 96. 2.
0‘ ”7. r. Nei miſti vi ſono gli eſementiformalíter - l I* r.
Monili , ecollane di ſemi di peonia portati da Nenuſaro è l'iſtcſſo , che Nimſea . i; f. r. Nenn
f-'ÌUCÌUUÌ J e perche . a”. r . ſaro , in vece della canfora nel interno pe
Monocerote è il verg'Aſìno indico , ove ſi trovi i rò . r7. a, Nenuſaro cioè ape,- eur-can:. 13-54.
e ſue qualità . 260. l. Monocerote perche così Neogala , cioe Latte freſco . 73. 2. . . `
detto e e ſue proprietà: 259. 3, Nerio quanto giovevole al morſo de. SerPenti ,
H ſ1 h lr a_ › al
620 ſ N D I c.” E...

altrettanto mortiſero a chi nen ha patito tal Qcimo , perche così chiamato: '1’5’4- r.bcìmo,
- e ſue ſpecie come chiamate da Avicenna , Me.
-diſgrazia . r4:. e. ſue , Mattioli a e Serapione: ivi. Ocimo ce.
Nel ſacro Teſio ſotto il nome di Carbonchio ſ1
deve intendere i1 Diamante . 112- 1 drato qual fia . 184. 3.’
Nicia lſtorico , e ſua curioſiflima inezzia intorno 08mm quid. 16. 2.
Otl. grat- quid 19- l.
al Succino. r”. z. Ornogal”, cioè Vino , e Latte ana . 73. z.
Nicoziana qual ſia . 324. z.
Nigella, che ſia. 219. r. Nigella citrina . 14m. Oenomrle che ſia . 338. r.
Nìiah nome 1nd iano che coſa fia . r [o. r. nelle OffiCine ancora ſe ne adopera del B010 roſ
Nìmſea è perche così detta 134. z. e 13;. r. ſo . 124. 2.
Nicore d’incenſo che coſa egli ſia . zz 7. r - Oggi ſi deve pigliare la propria Acazia per com;
Nitro che ſia . 493. 2. e 494.. r. Nitro e ſuo ſegno ponerne i medicamenti , e laſciar già il ſuo
Carattetiſtico zo. z. , é ſuccednneo . 24'1- z. .
Noce moſcata ſuoi nomi 1 luoghi natalizi , e qua Ogli ſtomatici nuali , equanti . 19. rn
OBÎÎO perche di natura aerea . 7. a. Oglio eſuo
lità.r47.'r. . ſegno caratteriſtico zo. 2. Oglio d‘Antimonío,
Nocepalia che ſia . 147. r. e con eſſo fatto un circolo d’intorno a’ carbon
Notîicflll quid ſit . 55;. 2. chi peſtilenziali , non ſa paſſare avanti l’u
Noduli Che ſiano . 461. r. ` more maligno , perche lo mortifica Sec. ;8. 1.
Noi perſuaſi dall’opinioni più ſenſato quale coc.
Oglio d‘Argento va al Fondo ſecondo riferiſce
co `:adopt-memo per l’AlKermes. 79. r. Libavio . dandone l’avertimenro per cavarne
Il Nome di Nicc01ò di vari Autori `c fiato cauſa
_.—ñA`-.5.--
d'eſſerſi confuſa la genuina ricetta del Dia Pacha . 47. 2. Oglio balanino che ſia. 492-1
Oglio di Croeo de’ Metalli perche è detto Pa
eriaſandoli . 166. x. ncarana. Oglio comune in vece dell’oglio di
Nome di Smeraldo uſato più largamente da.. '
gli Antichi intorno ad ogni ‘pietra verde , Seſamino 18.1. Oglio di Fumo qua] fia 137*"
onde recat non ci debba meraviglia quando Oglio di Mattoni , e moltiplicirà de’ ſuoi n0
.mi. ;98. r. ſue virtù 4r3. r. Oglio di noce
iegeremo nell' iſtorie antiche eſſerſi fatti coloſ
ſr , ed ornamenti di Edifici con Smeralñ muſchiate in vece del Balſamo orientale. r 7-2
Oglio onſangino che ſia 704. i* 02“" per eſ
di e 108- Ze .
Nomi arabi, ìgrecí ,‘e latini dei Ben . 714. a. del preſſione , eſue ſpecie quali fianc- ffl: P"
impreſiione quali. ivi . e ſimilmente 08h" P"
’Ricino. 715. r. y reſoluzione 1 quale ſia . ivi e 08“ compoſiiae
Nomi del Vermicciuolo Serîco . 76 - 2 loro pratica , ivi e ſoy. r. aglio di P‘r'Pe diſiiiñ
Nomi di capriccio , ed impoſſrbili ad indovinarſì lato è dolciſſimo 374. a. Oglio Sambacinone
impoſti da Chimici a loro meſirui . 60. z.
Non ben fondato il Deffenio loda le perle occiden per eſſo, che fi debba intendere - 431- 1- 0g?“
Seſamino qual ſia 712-2- Oglio Seſaminme P“
tali , preſerendole all’orientali . 9x. a. eiTo oglio comune . r8. t. Oglio di ſemi di Ben
Non meno di ſei mefi è biſogno per ſermentarſi bevuto ſolve il ventre , ma nuoce allo (fama
la confezione di Giacinto . 132. r. ' C0- $14. 2. Oglio di ſcorze dicedro cavalO
Notaſi che ne’ Medicamenti ſolutivi vi è neceſſa ſenza frutto . 407. 2. Oglio ſacro perche det!o
riao-oltre le `facoltà di evacuare , anche quella
di corroboxare , e reſocillare le parti inter. l’oglio del Succi no . 4ro. r. .
Ogni metallo ha la forma ſoflanziale diſtmffi dì
*ne . 52. r. quella degli altri metalli &C- 98-1'
No-tta e ſuo ſegno caratteriſiico. 20._2.
Ole/;aa quid. 160.3.
Num.quid. 19.]. ' Olivella che ſia .‘428. r. Q4700[
Numero grande d’ Autori , che dicono farſi l’oro
per mezzo dell’AlEimia . [oa. 2. Olla che ſia .19;.
Oltromarino , comer. ſi cava a e Prepara ’ “…to
E confirmato da altrettanto numero de’ Le per l’AlKer—mes , quanto per i Pittori . 8 1.1.
giſti . ivi .~ Oluſarrnm , che fia . r4:. a.
ñ);-:L-nA.
Nüx myriſtica che coſa ’ſia . 147. t. pncìa , e ſua definizione . ro.:- Onda ’e “3""
NNW 'lugllcntaria che coſa ſia . ivi . lore . 16-!. Romana o e ſuo valore. ivi. SZ
`\
Îernitana 1 e ſuo valore - ivi- Oncia 7 eſuo“
O. gno caratteriſiico . 20. a.
Om‘x,de’Greci che ſia . Iſl-L .
Beliícolo marino che ſia 4-93. 2; prionide ,e ſua radice , è una delle cifl‘lÙÈ7‘d'c:
Obulur quid . 16. l aperienti minori . 18. a. O[:›erazionich"”‘ſc _
.--ñu... OCchi de’ Granci che ſia ;22. 2 perche da Savi antichi furono celare ſoſſ°° C“
Occhio ’diSale che ſia t 29;. 2. ri ſegnicaratteriſtici . 19. a. Nelle ol’e‘az‘o‘.
Gl’occhi di Smeraldo di quel Leone di marmo ri ni chirurgiche da fuoco viene Rd'iffla‘o ,
trovato nella ſepoltura del Principe Ermia e
vicino ad un ſcoglio , e ciſi,che n’ avveniñ Oro . 99.d’3.Avicenna tenuta per i"°'° ſa da
Opinione
va . 109. I. Garzia dell’ Orta . perche nell’Indie HO"? (e
Ocelli , che ſono ”8.1. Napello. 140.1. Opinione degli Aflrologl …ca
Ocimaſtro , o Valeriana
roſſo . 120. 2. l
rubi-a filmato per been la produzion de’ Metalli . 99. x. Opiniîznſzde
DELPlu’ NOTA'B-ILE." 5…
Draſav'ola circa l'A’rſenico Criſtallino. 56. r. fronte a ed altreſue’ particolarità. 2 59-. I.
Opinione di Corſuccio da Sarcobaro. 76. : Origine del diſtiilare. 14.3.e rs. r. ‘- ’
Opinione del Donzelli intorno gliElementi Orobo che ſia. 219.2.
contenuti ne’ miſti: rr. r. L’iſteſſa d’ altri dell’Oro . 9F- 2- Oro arabo più perfetto ſecondo
Medici, e qual d’eſſc debbafi ſeguire . ivi . -xi Sacro T6110- 96-:. Oro bractino che lia. 65.2.
Opinione ſalſa de’ Chimici intorno all’ Oro . Orc', e argento fatto a-caſo dall’arte , ove non
che poſſa paſſare per ſtorta , ne più ridurſi ſperava”. 102- 2. Oro , e ſua deſcrizione. 96.1.
in corpo. 61.1. Opinione di Plinio ripro .E’crl più perfetto di tutti , e onde ſi generi que
vata circa la generazione delle perle con la llo metallo. ivi. Oro diſpreggrato da Ariiiippme
rugiada celeſte . 90. 2. _Opinione di Suida o e perche . 99. 2. Oro ſattìzio più ſiimato dei‘ na
Procopio intorno a chi foſſe ſtato il primo in turale da Plinio. 101- 2- Oro benche inſocato
troduttore della ſeta in Europa . 76. 2. Opi ſcorte la carne viva , ma non tanto l’addoio
nione che aveaſihdagli Antichi , che preſo per n.99. z. Anzi giova per fiſico contatto.lOl-l-'\
bocca l’Argento vivo , lia veleno mortiſe dall’Oro può anche cavarſi un rimedio ſpeci
:0.47- l. fico centro li ſebbri intermittenti . 6;. r. Oro
Oppio ſua nomenclatura , ſpecie , qualità , e mo mai può eſièr ſeme d' altro Oro . 98. r. Dal-r'
1‘ Oro non ſi puo cavare nè Anima . -nè Spiri-N4
do di raccoglierlo . 227. i. 2. ſecondo più Au
tori. Oppio,` e per eſſo il Meconio . l 8.1. Op to . ivi. l‘ Oro è il più perfetto tra Metal
pio chaico. 227. I. l'1- 99. r. Oro e ſuo ſegno caratteriſlico‘- :0. 3.'
. N.
Opobalſamo, e ſua curi0ſa, ed erudita iſto Oro e ſuoi pernicioli danni ſecondo il SaCro
ria. 229. r. Opobalſamo in quanto preggio Teſto,e SS. Padri. 99…:. Oro llimato più no
ſuſſe ſtato appo gli Antichi l. ivi. Se ne bal civo del Ferro da Ovrdio. ivi. Oro naturale
ſamavano i corpi dei ſoli Re. ivi.-Se ne deli quanto è virtuoſo,,altretta‘nto il i-'attizio è no*
ziavano in tempo di nozze, e ne conviti,' cevole recondo alCu-ii , e ſecondo altri Autori
come nel Sacro Teſto . ivi. lnezzia d’ al al contrario - [01.1. Oro per qual viaſi porti
cuni, che hanno negato a noſtritempì tro alcuorc, ſecondo ri Donzelli. mo. 2,. Se l’Oro
varſene il vero. ivi.Nella Mecca,e Gran Cairo preſo in ſoiìanza vaglia a ſoccorrere` i’ 'indiſpo
ne trovano ancora piante infinite . onde ve ne lìzicneìde corpi infermi 99. a. Varie opinioni
ſono le _relazioni de'più Padri Geſuiti: ivi su ciò, con più autorità crailìche . roo. r. Oro
' . e zzr. r. Rella diſcuſſo dal DonZelli che il oltre l’eſſer virtuoſo in medicina ſecondo il
Balſamo , overo Opobalſamo non è dotato di FerneliO, e anche .per ii tuo fiſico. contat
quell’odore ſoave, che lo celebrano gli ſuoi op to molto profittevole apiù mali, ſperimen
Poſitori . ivi . Seguono altre autorità ſacre , e tato da molti Autori Claſſici . roo. 1- Oro
^
proſane in confermazion di ciò. ivi . e 2; l. 2. < obrízo ſecondo i Greci `quale [ia . 96. 2.
Opobalſamme ſua qualità d’odore,e come ven. Oro partito , che ſia . 169. r. Oro perche det
ga ſalſifica to da Truffatori . z; r. a. Opobalſa to Sal rarrvſtrirsç- 2- Oro perche diſpreggiato
mo a e ſua qualità d’odore . che varia ſecondo i da veri Filoſofi. 99, r. Oro potabile , che li diñ
le quattro ſue età 23;. r. ſuo ſapore , e qualita. {penſa in inghilterra ſotto il nome di France 4

ivi . ſua proprietà ne’ primi giorni .ivi. donde ſco Antonio di Londra.63.2.0ro potabile vero
s’induſſe Strabone a dire, che aveſſe il color di e reale ſatto,lecondoi Chimici aſſerrſconm per
latte .ivi . ll color d’Oro, di Miele è il proprio .- eſtrazionefihr. Oro potabile volgare facile a
ſuo colore. iVÌ . gittato ne’ panni di lana a vi ſarſi per via dimagiſterio ſotto diverſe ſot
ſi attacca , ma non vi laſcia macchia . ivi. po me.ivi . Oro perche filmato il più* perſetf
llo nel Latte lo coagola. quali come il quaglio. to tra metalli. 5;. 2. Oro può renderſi pota
ivi . proprietà delle ſue età. ivi. l’itiatm‘ re bile in due maniere. 61. r. Oro {tridente co
liquie mara/nm .ivi. 2. in ſua vece potrà cia~. , me chiamali Volgarmente . 65; a.
ſcheduno ſervirſi'del Balſamo Orientale , e la- l Orpimento perche cosl detto. ſſ- a. Orpimenro
'kt—fl

ſciar l’uſo dell’oglio di Noci muſchiate 234.2. tanto più puro, quanto meno è meſchiato con
Opobalſamo venduto la prima volta in Roma altri minerali. ivi. Orpimentojn ſcaglia . ivi.
cento docati l’oncia , ed ora non ſe ne tiene Orpimento è ſpecie d’Arl’enico . ivi. Qrpimen
conto per averſi a vil prezzo 134. r. Opobalſa to, e ſuo ſegno caratteriſtico. zo. a.
mo freſco pollo nel iatte,le congola ormai qua Ortica, e ſue ſpecre. 22;. z.
ſi come ai quaglio . 233.1.Opobalſamo , e per , Ottichella erba uſata nello nolire inſalate. r ;4“.
eſſo Oglio di Noci mulchiate. r 8-1. Oſſervazioni neceſſarie circa la compoſizione del
Opo calpaſo che egli ſia . ar 3._2. zig. 1-. la Triſera Pertica.28$.r. e :Oſſervazione piuÎ
Opopanaco , che ſorte di licore egli lia , e onde fi ticolare per la preparazione della polvere di
raccolga. 24g. a. qualità del più perfetto .ivi. Cornacchino. 36- r. O.“Αervazione praticata da 4

Ora, e ſuo legno caratteriſtico . ao. z. Filippo Llſtadio nel diſiillare.r4. r. uell’Oſſer- -_
orazìone a S. leorio V. e M. per il dolor Neſtl Vare il Colonna nel giardino deiSignor Bernar
tico - 358‘ r. e .1. dino di Cordua l'Aro volgare reſtb irncerata la
Orbicolefl: loro pratica di componerle.;oo.r . e a. ſua opinione, che intorno d‘eſſo aveva pubbli
e loru aviſo. 301. r. cato. 202. a.
orchi’: . e ſue ſpecie - zo:. 2. Olſiacanta erba qual ſia. ;39. r. .
0:15:: è un’amante a che tiene un ſol corno nella Oſſo di Cuor di Cervo . e per eſſo Corno di Cer
V0
6”‘ ſi l ND C E
z
'l vo Unicorno foflile ,` &c; ſir 8.1. ofl‘o del Cuore, to . ;48. z. Pepe lungo; Ebianco ivi. 'r`.`e`z"
oltre eſſer ritrovato in molti animali, s’è tro Pepe perche di natura igneo. 7. 2. Pepe, e ſuol
' vato anCOra nel cuore dell’liomo,come ſlì quel vari nomi . 14.8. 1- Pepe ſua qualità, come de.
' lo de [curare d’llrbano Vlll. S. P. lr 7.1.di che ſcritta, intorno a dove naſce .ivi. Pepe etiopj,
materia venghi prodotto queſio ofl’o nel cuo co . 14.9. r. viene uſato dagli Etiopi per i do.
re. ivi. Quanto più è vecchiol'animale, tanto lori de‘ denti . ivi. Pepe caodato . ivi. Pepe in
dico, o filiquaſtro che fia. [49. r. è detto Cap.
più è perfetto l’ofl'o. ivi.
Oralgicum,'cioè Medicamento per gli occhi-7;.: fico . ivi. '
Ottima qualità delle Perle in ehe conſiſte ſecondo Perfezzione
nerata dal, tempo
ed omogeneità d'alcuni
, e dal Fuoco . 6:.metalli
2. h ve:
' l
più Autori. 91. 2. Periamma , cioè Amuleto . 7;. z.
Ove ſovventanee. o hípomenie, o zefirie, che ſu:
Pericolo evidente che corrono le mani de Peſca;
no. 446.2; e 447. I.
tori incauti n'el raccogliere le Perle. 90.1. -
Ovo filoſofico , che ſia. r 5. r. Perle da adoperarſi nella Medicina ſon chiamate
Oxalir, che ſia. r r 8- z. Oxa/ir ovini! "à‘ ”crucis
Margarite , mentre le groſſe da Latini ſon det.
”a . ibi. te *Unione: . 89. 2. Perle mature,e non mature
oximrla, che ſia. ;38. 1,' - come ſi conoſchino . 92. r. In ogni tempo iii.
oxiſaccbar , che -ſignifichi . g [8. a; _
Oxjrrbazlylan 9 cioè epitema frontale . 7;. z_ mate , come ſi può vedere dal Teſtamenco Nuo
vo , e Vecchio. ivi. Perle meritamente nume
ax): ,cheſignifichi . IW”, rate tra le gemme-ivi-Perle non perſorate in ve
Ce delle Perle perſorate. r 8. r. Perle ove le mi.
P. gliori fiano generate . 90-!.Perle oltre l'antiche
A‘dre della Verità chimica è Volcano o cioè roſſe, quanto un ovo di galline , ed oche, ſe nc
?ono ritrovate ſecondo l’Aldrovandi così gran
I) il Fuoco . 60. a. - di,che peſavano ciaſcheduna d’eſſe ſino a 47.11
Paglia di Camelo , Come ſî chiami . 170. 2;
-I bre.9z.2.Perle perforate,e per elle le non perfo
Pakehe nome Perſiano , che fia . 108. z.
Palladio ſù inventore dell’alterazione di ſapore e rate.: 8. r.Perle ritrovate ne Fiumi ſon chiama.
te Aborto di Mare da Alberto Magno - 90. 2.
acido in dolce de i Cedri . r 29. zz Pernici nel ventre de quali s’ è generato l’0.,
Paludapillm , che ſia - I4:. 39
ro . 96. a.
Panatella o che ſia Per quai ſinideve eií'er ſcernito , eſtimatol‘O
Pan Porcino , che [ia . 49$'. r3
Panaceà Eraclea è ſua proprietà . 2437. 2‘; ro . 99. 2.
Perſa gentile creduta per Mato .` 167. r.
Pancrazio, Che ſia * 449- ²~ Perſeo , e non Perſico quà trà Noi, quaſi delizioſo
Papavero paluſtre delle Officine qual ſia . 135.1‘. frutto , ed in Perſia mortiſero veleno . 175.:.
Papavero ſue ſpecie. name , e qualità . ;22. r.
Perfìcaria , come chiamata . 149. r.
Par. quid. 19. r~ Perche l’Oroè chiamato Sole del Mondo. 95- 2.
Pardali anche, cioè flrangulator Leopardi. 142.1.
Parietaria ſua nomenclatura , ſpecie , e quali Per *vic- gm‘d . r 9. l. `
Peſi. e miſure Napolitane’ . r6. r. Peſo `e propor
tà . g ra. z. zione della Pietra Lazula per la Conſelione
Paronichia qual fia . 22 r. r. dell’Alchermes. 82.. l.
Parte Prima di quello Teatro :Parte Seconda”.`
Parte Terza . ;03. Par: ;Marta . 5-19.
Peſſario . che fia . 477- 2- ‘
Particolarità , e ſottigliezze del Berizio facile a Peto erba qual ſia . 324. z. …
nel Petto delle Donne giovani fiſciudonoíveſ:
` confutarſi . 88. l. ‘ micciuoli ſerící . 76. 2. '
Paſſeri , e loro ſpecie . 206. r.
Petroleo
Paſſerine noſtrali . 273. r. di Levante quali ſia Petroſelloqual ſia ſpecie.
, e ſue . 24.2. 2.96. r. Petroſello mace `
no . ivi. Paſſarine di L`evante .ivi. donio , e per eſſo il volgare . 18. r. Petroſello
Paſſole- , che ſiano . ivi. Paſſole catalogna . ivi. volgare in voce del macedonia - ivi.
Paſtello . che fia , e come ſr componga . 8 r. r. Pezzo d'Ambra di 93. palmi lungo, e “- la"
\ Paſtinaca perche così detta . :04. a.
Paolino ebbe alcUne perle , che furono ſtimate go . 94. r. , .
ottocento mila docati . 93. a. o
Pblox , e Pia/agio” , che fiano . 135- 2
Pece Greca qual ſia . 237. x. Pecej negra qual Pboſpborùr quidſir
Phu , perche . $53. 2. :39. 1. ſue ſpffled

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