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In Città di Castello
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Marco Vattasso
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DEL CODICE BENEDETTINO DI SAN NICOLÒ DELL .ARENA DI CATANIA.
CONTENENTE
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DEL CODICE BENEDETTINO DI SAN NICOLÒ DELL'ARENA DI CATANIA CONTENENTE LA
"HISTORIA. o LI~~R ~E REGNO SI~IE ,'E." LA. EPISTOLA.AD PETRUM PANOR-
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5
I la Historia Q Liber de regno Sicili~ e lf:l .11PistQ!a ad-Petrum Panon1#~
1 - - - - - - - ! . tane ecc{esie thesaurarium di Ugo Falcandol,. lamentava. lo ~marrim~n~o
del codice del convento benede~_~Q di San Nicolò. dell'Arena. di ça,t~nia? ch~doyeya
contenere, come. realmente contiene, le_ dl1e opere . suddette, e a' augurava che ." pel
. U. bene degli ~t-qdi.. • • in un giorno non lontano _quest? preziosq manoscri~to Potesse
10 " essere rimesso in. qualunque ~odo .a ç!isp?sizion~ d~gli studiosi , , L/augurio s'~ or~
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. ... ......
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avverato, e.d il ntanoscritto che si temeva perdutq ;yenp.e nel maggio dell'anna sçQt"SO
acquistato . d~lla . Biblioteca V aticana, la cui Direzione non· taJ,"dq ~ metter!o· a çlispoqi!"
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15 tico manoscritto, grazie_ alla cortesia ed alla liberalità del Prefetto della Vaticana, il
quale, pochi gio~ni dopo .l'acqui~to,. -~ d~va 'aq esaminare codice ste_sso aut.oriz.zft~~
n
domi a farne oggetto ~ studi~, qualora l'avessi ~recluto_ opportuno.,_.. Venuta _la ~o~
a cònosc~nza çlella Direzione della . rista~pa dei Rerum. .lk:licarum. _Sçriptores _-4~1
Mura;tori, . questa non ésitò .a . manifestanm · çhe .le sarebbe .toma.to. motto gradito ~e
20 io? approfittando del ritr~vamento .del c~cUcè; ~Y~~~i_ ~~ràta.: 1'~4i~mw ··qelle oper~ ~el
Falcando in quella raccolta. ·.Ed io, ·q~~ntunque- -~ye~si. pçr le m~. altri i~pprtafiti
- ._ .-.~ "'·.,-..
..... docum~nti · non a~cora co~_osciuti, -accettai l'jnvito sia p~-~: def~r~~a . alla persotta
che me _ne richiedeva ~ sia anch.e per ritemprare ~-sollevar~ il mio spirito ~ellq studio
~ ~
d'un autore, il quale per ·l' elegama dello- ~tÙ~, la proprietà e la purezza della lingua
25 s'eleva di mol!o _sopr~ il comune . degli scritto? .s-goi. ç<=!nt:mporanei. -. .
l · M'accinsi pertantd di proposito- al~ lavoro; ch" io non- tarderò · a rendere di_ pub-
blica ragione. Frattanto h~ creduto b(!n~ di premette~e ql!est~ notizia del n~ovci co- .
l
....................... ~> ••
.. '
0 sull'antica legatura o su alcuno dei fogli di risguardo della medesima e che andasse
" resportdet, nec vel .in ~pice
di:flht; hinc ex nostro éxscriptus Regius Codéx tindé
perduto quando il codice venne nuovamente legato. Però, anche il titolo di Guz'scarda, al .. . .-. . .. . .
" T aceus desumpslt Il • . . . . di . . . - --
or~
. .
pari degli altri surriferiti, non dovette essere il primitivo, anche solo per il fatto ch'esso
.
Q ual val or~ bbi' 'l · d' io di
a a 1 gm lZ
v. Atnico rispetto all'otìginé del co ce, su cm venne
; '. 1; . . .. . d ·t
manca non soltanto nel codice C (Bibliot. N<I:Z· di Parigi, n. 5050) che è della stessa . . • d tr·a btevé' . ora tni preme -tithiatttare e
ò. . .attenziOne
servatzts~
, .d' · · he pnnc1pe ve rem ' .... .
fàmiglia, ma eziandio nei codici A e B (Bibliot. cit., nn. 6262, 14357) dell'altra famiglia. 5 fatta l e IZl,o .... '· ·h' il ébdiée nostro a quel tempo èra integer Come
l t .. e sull asserzlOne c e . . l' rirtia al Fa.a.
Quali siano state le varie vicende del nostro codice non possiamo dire con cer- 5 et . . 1.l 175 i esso eta in/edtt;', merttte due seco t p li .
. or. .
dunque . che
. . verso t
2 p .chè ambedue gli scrittori attestano esp Cl~en e
b -·
tezza. La prima notizia che se ne ha è dovuta al Fazello, il quale non solo ne patla Sl spiega
arso pene corrosum · Ol . . · · · . d'
nel passo testè ricordato, ma ancora nel settimo libro della seconda Deca, dove,. dopo zello era app .. 'l di . di Sari :N1coìò deiFArena, ma l'uno l es-
l d' avuto tra mano l co ce . . . . . . . .
aver narrata Ia vita di Guglielmo I, chiude il racconto nel modo seguente: " His eli- non so o ~vere . t . !;altro .d'averlo collazionato; hon possiamo .dubl_tare
" spositis, non diu post, anrto · aetatis 45, regni autem 15, salutis vero 1166 fato fun- 10 Sersene se":'to per la sua s o~a e l'abbiano veramente esaminato., La cohtraddizi~e
" ctus est, prout Guisearda refert: ex quo quicquid de . Guilelmo hactenus memoravi, 10 ch'essi parhno dello stesso codice e l . . ièga· ainmettericÌò che ii Fàzellò disse
. • . trtl. Iièllè loro pato e s1 sp ... •
" excerptum est, cuius opus manu scriptum, vetustissimum quidem et pene corrosurn, ex pertanto che Sl nscon . l . •.:...c ·tti, .allora nel margine supenore e ne1 mar- .
. perchè ta e era lrua . . . h l''.
" Coenobio Divi Nicolai de Renis olim mihi opera Ioannis Rithonii Leontini, ·viri di- il codice pene corrosum . . . .11 .l tura e l'Airticò potè àSserire c e
gm robabilmente anche ne a ega '
" sertissimi, allatum est: quod aliquot post annos sub nomine Hugonis Falcandi, dum . e laterale esterno e P d tenuto e lé sirtgole catt.e non
. . l .. .. h è nulla mancava e1 con . .
"pararem haec edere, Lutetiae impressum passim hodie legitur, 1• 15 esso invece era tnteger s . pere . rt. ·t dal legatòtè la parte del mar-
.. . d .. 'dè .. àte èssèndo stàta aspo a a .
Dopo il Fazello fece menzione del codice catanese .di San Nicolò dell'Arena il 15 lasciavano nulla a esi r ' l t o la legatura era gtà stata so-
• • ~i .1.1 tarme .e sl anche perchè a que emp. . . . . .
glll1 guasta ua e ' . . .· s · -
Ragusa, dal quale Michele del Giudice tolse la notizia che inserì nelle aggiunte all'Ap-
parafuJ Praelùnlnarz's ad annales Slculos dell'Inveges 2• Un altro accenno si trova stituita dall'attuale che è tuttorà in bubno ~t~o ~ i fatte dal Hartwig s e dal Siragusa'
Dopo l'Amico, non astante le accurate ln .~d ll'anrto p·aSsàtò quandò cioè esso
pure presso il Caruso nella ristampa dell'opera del Falcando, inserita nella Biblz"otheca · 1 · d' fino al rtiaO'gtO e ' . ·
Sl perde ogni traccia de co Ice o . t t dalla .Biblioteca Vaticana.
hlstorica regni Siciliae, ma siccome quivi si asserisce che il codice esisteva in Biblio- 20
2o venne insieme con . aI curu. · altri o fortunamente acqms· a o . . .. .
theca S._ Nicolai de Arenls Catànae sin e tz~mitze Auctoris 3, è probabile che il Ca-
·
/
ruso noti l'abbia nemmeno veduto, perchè se l'av~sse avuto tra mano difficilmente. gli
***
sarebb~ sfuggita la nota del secolo XVII, o ve è menzionato U go Fai cando come autore. . . • fr il. n.ostro .co. d-.-Ice, l.. mss • deila Nazionale. di
.Un'ultima notizia ancora. troviamo presso Vito Amico, il quale nelle note alM:. •
V e diamo ora quale re azi 1 one es1sta
. a' . . rinci e. . Colla.ziortandò l'l co dice
Fazello ·dà del ms. la seguente descrizione: " Codex membranaceus in S. Nicolai de 25 · da cui venne pubblicata l .ediziOne 'lP rtalep dà a .pte
Parigi e la copia ·'- di p·aCTina le va- 1:)-
"Arena Bibliotheca integer hodie Serva!us, quem saepius consului, nulluni ti- praef~rt vati·cano con l' ediziòn_e curata dal prof. Siragusa, : ~
• . . d ·n . tampa dl GetvaslO. .
• di Torirnay (P), non si
; . . .
" tulurn; recentiori autem charactere HuO'onis Falcandi nomen praefixum habet. Col- 52 rianti dei Vari codi d éònOSClUti e e ~ S . , aÌti .. alla stessa famiglia da CUl pro- e
d accorO'ersi che il codice nostro (V) app . e~C l'Epistola Và innanzi al Llber .
.. ;
" latus cum eo quem t,Ypis Parisiensibus d:dit Gervasius Tornaceus anno 1550, adamussim tarda a o . . h in V come m . . . · tt e
P C Non solo lnfatti anc e
vengono • . . . ntrano 1• passi. tnodifièati nspetto • a. 1 .cara er
ne~~ rispo~ta aiÌa r-ecénslone del prof. Gentile (cf. Al'- Ìl.~e~a avuto U codice di San Nicolò da G. Rltonio Leon• •
a guisa di prefazwne El
e non v1 st. nscodi Montescaglioso 8' ma Vl• troVIamo ancora . . l
· ~VttJ s:o;zco Jicilt!z~o, N. S., XXIII {1899], pp. 473-477). tino, è dunque in contraddizione col passo antecedente, dei Pugliesi 7 . ed al. giudizio sul conte . . ni di parole, delle aggiunte e delle vananti ,.,.
e ~ il ms., specialmente qui ricordato sia quello di. nel quàle lò scrittore cl assicura ch'egli aveva letto per
01
~
S
~ FN.lcolò ~eU :Arena appare manifesto dall'altro passo .. la prima volta nel 1551 la descrizione del palazzo• reale
az_ello,_ mdicato alla nota seguente, _ Se il d' iega.
20 30 gran ·parte delle omlsslonl,
'.
erronee che s mcontrano
. · · delle. trasposlZlO
tanto m
C
quan
.
to. nell'edizionè principe. Fra le lacune co- 1
nostro 8
• eh · · .. . . co 1ce di Palermo nel cod. intitolato Guis~:arda. Come s1 W
Om
~dei taperanla sua
e stato usato nel sec; XVI da A. Filoteo
Terslone dell' Hi'storia di UJY"oke "'a'-
· questa· contraddizione? Ammettendo uno sbaglio di ine-
iò .. . . . o di nota l'esemplare della De:
canu.o non po • d' " " ... , •· moria .nelle ultime parole del secondo passo, oppure, c . 5 Tra questi è degn dal. talogo degli imperaton
' R ae segulta ca ·'
ckiv'Ottetztatuz_~a.
verll
Omodez~
· . SSiamo rre con certezza. Il Siragusa (La
do~rebbe
che sembra più verosimile, un errore di stampa nel 2
5 Ea. ri~a . scrijtio Urot8 om
q~ò
h esto codice appartenne gla
ll
111 8 l cit.,. P• 405· . . . del ritrovamento . fino a Carlo IV. Anc e. dell'Arena. Una descri- IS
lO Hz'attJria
dellavoi
or. SIC1l1ano 't d,' .Filoteo
6 è in Ar- primo passo, dove si forse leggere I54t invece
·· che l'Omodei c .' . • Cl., PP· 4 S-473) d'opinione di xssx. l Il prof. G. M. Columbaifp tato al prof. Siragusa alla Biblioteca. di San NGtcoB de Rossi dal Padre Luigi
del codice catanese ave\"a mah es F Ilo si riferisse al· d · o ebbe • • Ui •
. legu
con • ommclasse la versione sur un codice che
. ot'sgsen' perobabi.litàfu q,uello di_ San Nicolò e quind,· pro- "
2 Palermo, I7o9, P· 103. G. B. CARUSO (Bioli'otlzeca
I l) e V M l'ipotesi che il jene corrosum del .aze et servatus del- zdielo~: ~~= :~1~856 (cf; buc8r)iptiones clzristianae r 0u
5 l'aspetto esteriore del vo1U!Ìle, e l' zntefeneva (cf. Arcki· 1 n parte I, P· 31 •
l o . te'rmlnasse _I opera sua sull'edizione del 1550.. mslori'ca Regni . Siciliae1 Palermo,
A . • c1 t1 P•• 40n [I75I],
I7l3 • · 30
vo.AB ',·I Lioef precede
· '/. czt., p ••p6 11. 49-55 L' d' • M:Ico nelle note al Fazello (ed. d1 a ama, , . l'Amicò all' integr1•t'a del testo che(I8
XIII con8J, p. 476)• : Romae, & In . l'Ejistola.
xxXIL
vio storico sici'liano, N. ~·· :X .
15 del Faicttnd0 porta -·' ·com'è · ' · e 1lZione 9
noto d t di
d Parigf p. 40S) attribuiscono
·· q.uesta notizia ad Antonino
· AmiCO)
vn A clziv der Gesellsc!tafl , Cf. SIR.A.GUSA, ed. et/. • P• ::10
- a a a e1 ISso. 3 HandJc!zriftliclles ln Neues ~m (x883), PP• 381-
. Questo passo d 1 · ·
Iii Pari 1 fu· e
. ·.
~azello, d?ve si asserisce che l'edizione
g . pubblicata parecchi anni dopo che l'autore
ed all' Inveges, ed il prof. Siragusa (ed. crt., P· xx
all' Inveges soltanto. · fir liltere deutsclte Gesclticlttskunde, . , .
s .JQid., P• xxxm •.
IO 38;:, .
-..,. :-
3
Op. cit., I, p. 4o2,
• Oj. cit., pp. XXVII-XXVIII
.
Fra ·le · ti'
vanan erronee comuni a VPC
• • • • • • • statum curie
. . .
. .
soppressione del quod dopo ms" (P· 18, • '. ' '
1 1· 56 l Il· 94, l0-11)
30 domum (p. 46 l. 19) di in dinanzi a Veneltam (p.
6 11
' ·
i
1· 21 '
'.
a m .......
di de dinatÌzi a
d t
dt. Gualterius. (p. 9! 1 ) T: . . . noto· (p. 85, l. 12) Galterzus mvece 35 ' ' . . trano t'n nessun manoscntto, son ovu e
Per. •. C. ' ' •
6
ustanus mvece dt Tustinus. (p 105, l. 15) Perisini VP.,
· ,e (p • 78 , 1• 9) ecc., dacehè· .non st nscon . . . . li
rtgo1 . t to si · permise · questa
uszm mvece di Par • · ·. (p 1 ' • . , d' "l l nell'intento di .mtg orare t1 es
rominium -invece di T. zszm, . • 47, l. 23) eoru1Ji invece di eos; (p. 153, l. 18) Tau- senza dubbto all e ttore, l qua e d ll' dit epperò la loro pre-
rt tate volute a e ore,
- -,. È . auromentum · (p 172 12) l"b · licenza 1 • le seconde invece non son ce 0 5 • • • p* a
·. . chiaro dun h ·. ' • ' quam z et invece di quodlibet. · . ' . l f: tto che esse gtà st trovavano m ' o
. que c e ve ed il codi d . . . . senza nell'edizione principe o è dovuta a a . t ano oià in p* non v'è
stessa famiglia distinta dall' ltr ce a cut provtene p appartengono ad una . d p* Se esse ests ev o- ' ·
l'originale· da~~hè - · a a rappresentata dai codici AB, e che nessuno di ·essi è 40 35 sviste dell'editore nel trarre la copta a
. . . . . . l un modo a
• d p*.
' se p
oi esse sono dovute alla
trammo i~ VPC - qSuesto. non doveva avere nè l~ lacune nè gli errori che riscon· dubbio che VC non provengono tn a c . dir tt ente 0 indirettamente da P*.
,
. . . • . orge ora ·la
- ·. . .. . .-
·
questione se -·.VC
. .
ed .Il codice d'l M a t.t eo d'l L onmoue
. . t negligenza dell'editore, allora r · posson
Tre
o verure e am ·
. ~
1 Per • · ·· · ·
ragton di brevità indicherÒ in se,.nlt • dt"tore cf. SIRAGUSA1 ed. cit., P• XXI, ,
di stile dal pruno e '
- a- 0 que• sto ms. con P*, - t" . t d tti per ragioni
1 Riguardo ad altrl mutamen 1 m ro o
1
l
-tl 15
[63] DEL CODicE BENEDETTINO CONTENENTE LA ltiSTORlA DI UGO FALCANDO
MARCO VATTASSO t62) ----------------- ---------------------------------------------
----·--------··-···-····-········-··············-······--·-····-·-··-·········------- r. 24} nzunitionenl per iuilionem; (P. 7l J. 3) partipem invece di txzrtidpen•; (P· 7. l. 8)
'à
Vediamo queste omissioni erronee proprie soltanto di p · E-sse sono· l'orni • , suscejerit per St.scepit; (p• li, J, 3) korret per !wrreret; (P• Il, l. 26) aut pethat«i;
SSIOtiè di (P· 12 J, 19) nani per inani; (p. 15, l. 3) nunclu•• invece di rwndum 1 (p. 15, 1. 13)
~; ~-
' a P• 58, l. 16; di smun a P· 62, l. 18; di nunc a P· 72 l 15. ."
l. 21; di •: a. P· .69, l. di eius, ei, eis rispettivamente : ;2 dJ guytus a p. 77, Moutis1 Caneosi per Montis Caveosi; (P. 15, l. 13) virlutique per vir utique; {P· 16,
!58, l. 24' dJ ei«Zm e di non rispettivamente a l>· 135 l. 32 • ' l. 12; !54, l. 7 ; 5 1. 5) ftmitzi per feminis ; (p. 20, l. 16) cancellarius ad curiem invece di cancellariun•
v_ede, sono queste omissioni ben poca còsa in un'opera ab~as~ ::~· ~· 8. ~ome si ad curiam ; (P· 20, l. 19) damnapturumque invece di dampnalumque; (P. 21, l. 6)
nguardano
. . soltanto una parola ' io inclino ad amme tt.ere_ che esse no ga.• e p01chè
1. ésse 5 txzrcarcafur ihvece di parcatur; (P. 21, l. 9) voluislis invece di noluistis; (P. 2 3, l. 18)
ma s1ano dovute all'editore • E mi confierma m . quest'opinione 1' n es1stessero
d n P*' Ebaràutll per Ebrardum; (p. 24, l. 8-9) largionibus invece di largitionibus; (P. 25, l. 23)
erronee che occorrono nell'edizione principe' d e11e qua l..alcune
- oesameG l. el_le' varianti in urbem per in urbe; (p. 26, l. 3) expasuit per exf!osuit; (P. 26, 1. IO) invicltt per
~mus
di
. Gttalterius (P. 85, l. 12), primum invece di puerum 8. ' c me a invece 1o invidi; (p. 26, l. 14) perturbant invece di perturbabant; (P• 27, l. 7) eloquiu11• in-
di facturam (p. 9 7' l. l 9), Perisi?ti invece dl. n . .
r 9' l. 16), .facturum invece - ~(p· vece di reliquum ; (p. 28, l. 15) àeerat invece di àeerant; (P. 29, l. 17) a spontanes .,
'"
~
(p _ rarzszm • 1O5 1 1S) •
u eos • 14 7' l. 23) Taurominium. invece di • ' • 3 1' eorum mvece lò per a spontaneis; (p. 30, J, 3) cletraki per clisfraki; (P. 30, l. IO) licenl invece di
r . d. auromenzum (p 15 lS)
mm tn\•ece 1 Leontz'nl (p • 164 ' l· 9) s , mcontrano . pure in v • Il ' • e LeoJt- licei; (P. 30, 1. Il) quolibel invece di quoàlibet; (P. 30, l. 19) virginitafem invece di
e a tre, comefiacilius per fàc;~mts (p. . 23 l 30) n·
c' per
se
d l
prece (p. 39 l 13) . ,,., ' •
-
. e_ a e volte anche in
' :t uem per quàflt (38 l. 9) p·
virg initate; (p. 3O, l. 2 2) Almasiam per Alllaljiam; (P. 32, l. 6) Mosilini invece di
. ' • ' tmraratum per impèratunJ. (p 41 l .' ' rae 15 Mollisinii; (p. 38, 1. 8) nec longa le11tj>oris industria angustia per nec longam tem-
vzx (p. 43, l. 4), rex invece di vix (p 48 l l . • • ' • 22), vzr invece di P,ris angustia ecc. ecc. Dunque C non dipende da V. Dimostrata la vicendevole
dovute certamente ad . . . • ' • 8), ezus lrtvece di eis (p 77 l 2) indipendenza di qui!sti due codici, vediamone le relazioni. Queste sono assai numerose
. 1mpenz1a 0 a sviste dell' d•t • ' • sono 15
M s b d e 1 ore. e tali che bastano a dimostrare che i due mss. provengono <la P' non già direttamente,
1 em ra a unque di poter conchiudere h
chè non VÌ dovrebbe essere stata m . esso alcunàC e p. . Sia stata
* . . la fonte . di VC - ·
_ _ , s1a per- ma per mezzo d'una copia. Abbiamo già ricordate più sopra le omissioni comuni a
occorra anche in VC, e sÌà perchè
dici suddetti. Resta ora a ind
OffilSSlOne O alcun errore il quale non
esso dove~à essere assai più èorretto dei due co-
20 ve,ricorderemo ora le aggiunt~,
le trasposizioni e ripetizioni di parole e le varianti
affi . agare se .VC SianO tr . - l • di erronee, le quali accusano l'esistenza d'un altro manoscritto che, pur contenendo le
ermativo, se essi provengano dirett t . a orb m pendenti, e, nel caso 20 varianti comuni a VP'C conteneva ancora quelle comuni soltanto a VC. Fra le ag-
giunte rammenterò quella' di ei dopo. iusiurandam (P. 54, L 12), di satis dopo ftdelitatis
più sopra già escluso eh v· amen e o per mezzo di una copia da P* Abb. .
. e provenga d C • IalllO
envare da V. Per . a ' ora vedremo che anche .O "ò (P. 60, l. 14), di se dopo equitati (P. 141, 1. 14) e di comilis dopo eiusdem (P. 14 6, l. 4).
d 1 . provare ctò basterebb dd . non pu
V e n~n SI trovano in C, ma uesto . ~ a urre le lacune che si rìscontrano irt 25 Fra le ripetizioni di pafole è assai caratteristica quella .di Regini -vero consilii dopo
soltanto relativo dacchè q nfenmento nel caso nostro avrebbe l
coniunxerunl (p: !51, 1. 9): fra le trasposizioni di parole si ~noti
l'erronea "':gentea
~rgenteaque
,• ' non potremmo assi . h un va ore
non s m~ontrino anche in C d . curare c e veramente le omissioni di V 25
lo~rrt)
vasaque invece di vasa (P. 56, l. 18), l'elocuzione aliisque àesttj>er <n rebus
ragu. s~, 1•t quale avverte di no~ ' aven o nOl fatto lo spogrto sull'edizione del prof. Si-
invece di aliisque insuper de rebus (P. 41, 1. 3) e quest'altre espressioni lo.arii (C
Offilsswni
-• . . di C 2• Ad altra provaaver q . tenuto
di. è d' conto . n e Il'apparato - critico di tutte le · - - r ··fi t · t ( 83 l 26) prudentem vzrtUJ/. per vtrum
magtster .fuerat per .~.ohartz uera magzs er P· .. ' •
7) erumor ari curiauz perlatus ~nvece ~ "!. curwm run:or ;eri~:
i.! ' . -...
a1 molti err · h .
on c e Sl leggono in V · um uopo .ncorrere ' e questa et· V1en .
d. . suggerita prudentem (P. 97, t
~~no
30
nguardo s· t b ·
l po re be obiettare eh l e mancano
. . mvec · C
e m • V ero è che a questo tus (P. !65 ' 1. 12). Tra gli errori ne) sceglierò alcuru
.
parte
. .
.
dovut 11
e a a stesso amanuense e e correzwm
l' b. • di C pot rebb ero essere per questa 30
fi carattenstiCl,
( 15 1. 16)chect.vitatem 1 sebn enti.
per ce-
co~Ista suddetto si mostra molt . ' ma o leZione non tiene si perchè in generale il
rezw_m~· s perchè alcuni errori non o Ignorante · di -affiatto incapace di far delle cor•
. ampliare per ampliare/ (P· 5, l. 26 , u•ore per ore P· '
citatem (p. 16, l. 8), ari audiendum invece di ari aurle!lllunz (P·. ~0,
'
1. !5), permlum•
..
aurea (p. 114 ' l. 16)' Edonzs per· aoms aP·si può' addurre
120 l. 13) sacramenti per sapienti
' per provare la prove-
1
'" ,..,
1e seguenti·
(p · 133 ' l • 30) ecc• Un'altra
. ragtoned p*. ancore questa ragione consiste nel fatto che en-
l. lo) .•. (p 7 l .
re (p.
l.. 24). stvz; (p I 7·' l• 2 4) In
'· r:rwia.
U. , . ,).' ( S. L 3') Qd; (p • ,;
5 l. 29)
• •(p ' 46
u' • l j>cssum '• (P· I 6 '
• I9)
'4) :""; (p. lo,
'*; P· 67, l. IO) uti· (. 6' l • 14-IS se; (p. 65,
(p. IOl, l. 24) quoJ· ( .
- . (p •<1 l • p. m, l. 'o) •l; (p. "3•'- ")
per 'ras~ra
.
d:l s.ecxo)l etus; (p. t76, n. 24·25) lolitiS•gloria
t~ nienza di VC da un tilS• d1verso a h differenze_
' gli stess1· lemm1• o cap1to
• l'1 mar-
carcerem; (p 86 l ; P• 9• . II) autem 1• (p 84 ! E'1 . o XIV, e forse qualch'altra. . 4:0 trambi i codici hanno - tranne poc e
"· crt., P· 3• nota ~.
' ' ._ • ' • 20' et; (p. IOI l I5) • ,
-•.
\ --~~-------------
' •.. tamen; ""
MARCO VATTASSO (65] DEL· CODICE 'BENEDETTINO CONTENENTE LA HISTORIA DI UGO F-\LCANDO
[64]
--------·-----···········-·-···-····-····-·········--·---------
ginali, di cui non troviamo traccia in P. Concludendo il nostro racionamento · t come admittitur, committere, adic"iat, lransmztter(mt, litteras, ecc. pér admictitur, · com-
o In orno
alla cIassificazione dei codici falcandiani, raccoglieremo il risultato dell
.
t .
e nos re ncerche mietere, adiiciat, transmicterent,' licteras ecc: (p. l o, 1.' 7; 53, l. 4; p~ '4 t l l; p:
nella seguente rappresentaziOne grafica, dove con X indichiamo l'originale perduto e P· 65, 11. 14-15; p~ 102, t 21), alti-e dgùàrdan·o· trasposizioni 1 od aggiunte di'parole 2,·
con r la copia da cui provengono ve. altre finalmente correggono errori di grammatica o di senso. Fra queste ultime, che
x 5 non sono poche, scelgo le seguenti: opum. ·acervi invecé ·di opimi acervi (p. 3, I. 14);
l pepererit invecé di peperit (p. 4, l. .1); nec unquam invece di- nec nunquam ·(p. ·5,
l 1. l O); quid .'•• : accideret inveée di quid•••• acceder~ (p~ 11; l. -9); nutaiztém •. :. a'ni-
A P*
mum invece di mutantem •••. animum (p. 16, l. 29); quoquam mveèe di quoque (p. 40,
B
l 1. 30); assererent invece di afferrent (p. 43, I. '19); jiduéia 'labantes inveèe di fiducia
p y
l 10 labentes (p. 55, L 10); cardinalis invece di càrdinal (p. 95, l. 24 passim); resed_isset
invece di recedisset (p. 108, l. 12); que lantis fuerit dotibus gloriosa invèce ·di quanta
l juerit. dotibus gloriosa (p. 17 7' l. 6) ; voluptuarie visionis illecebris cunctos. sic allidt
"l,
v Cl invece di ·voluptuarie visiò1z"is illecebres cunctris'sic allicz't (p. 184, I. 9):
Ci rimane ora a dire del valore di V e della sua importanza , Fu quindi buona ventura che mentre appunto. si. doveva pensare alla ristampa
edizione critica delle opere di Ugo Falcando. L'im t d' V. per . una nuova 5 15 delle opere "del Falcando ·nella nuova edizione dei: Rerum ltalicarum Scriptores ve-
· · . - por anza 1 , e possiamo anche
aggtungere dt C, dtpende unicamente dalla perdita di P* r. Se . 'd . . nisse_ fuori· il. manoscritto benèdettino di San Nicolò dell'Arena, dacchè esso - come
1 fossero andati d • VC • questi ue COdiCI non già abbiamo avvèrtito - ci ·permetterà di migliorare ·non poco il testo falcandiario.
1l per uti, non avrebbero alcun valore siccome quelli che -d' d
da P*r. ma · · di . 1scen ono ·.Nell'intraprendere. questa nuova edizione critièa sarà mia curà dì collazionare· di
l ' siccome questi co Cl non si sono più ritrovati ed il test0 d' P* . è.
tramandato alquant d'fi · l Cl stato nuovo diligentemente ·i tre codici parigini più volte me.ò.tovati, · poichè l'esame dei .loro
1 o mo l cato .e non sempre corretto d Il' d' . . -
riconoscere che VC hann 0 ,· a e lZIOne pnncipe, bisogna 10 20 facsimili· premessi· dal prof. Siragusa alla sua edizione fa sorgere· e giustifica il dubbio
{ . un Importanza non trascurabile D , 'nfl • 1
di essi concorda- con la lezione dell'ediz' d' G . : O\ e l atti a meno -uno che quel mss. non siano sempre stati letti bene 3• · · · · . ·
i • . . Ione l ervasw d1 Tourna · dà . ' ' MARCO VATTASSO.
l sicura .che siffatta lezwne esisteva pure in P* d' b . y, Cl una prova
! quantunque non si trovi. in A.
e, se l uon coruo a h 11' . . I
' ne e ne ongtna e,
l
l .Adottando questo criterio nell~ futura ristampa d Il
modificata l'edizione del prof. Sira e e opere del Falcando, verrà 15
anche per ciò che ricruarda 1
• gusa non solo per ciò h ·
.
d
c e nguar a 1a grafia, ma Mentre stàvo. per licenziare alle stampe queste pagin~ mi ve~ne
PoscRITTO. -
o a correziOne del testo E ·ò · , · · . · · , d. 1 . f. s· sa 'ntitolato La Historia o Leber
del Falcando non è poca c V- ·. _· CI In un opera qual è quella alle mam Il recentissimo opuscolo e pro. tragu '· 1 • • .. • _ •.
osa. ero è che Il t t 0 d·1 v d s: 'l' z. E.-~!istola ad Petrum-· Panormitane ecclesze thesaurarzum dz Ugo
scorrezione- dipende sia d II . . · es è molto scorretto; e la
a a copta da cm pro · . d ,. e regno zcz ze e. a 'l" • "r.· lò. ~ l'"Ar d' Catania ora- vaticano lat. Io6ço.
nuense, ma è vero pure h h VIene e Sia all Imperizia del · SlfO ama- 25 Falcando, lezione del cod. dz San J. ttzco ue " . en~- z ' . . . __ . . .
c e esso a non poche bu . . .
ner conto nella futura edizi D Il one vananti, delle quali si dovrà te- 20 vertire del fatto cambiamento. (Tav. I, .cod. A~ o(poplmi
· one. e e buone
. vari anti d'1 Tr I
r a tre riguardano la grafia,
l Tali sono ad es.: (p. 23, I. 4-) intra palatil' sejta; · '(p ) invece di opum acet"Dt; jeperzt · 4•
(p. {3 1 l. 19) aliquem eJI militiou., suis juisse; (p. 75• Il. z-3) acerVI • 3 , 1• 14 . . ). • lO
l . l. i:) invece di pepererit; transmzcter~ (p. {, 1•. 3 l~V~c~
Questa classificazione ris tt Orgeolum. usque; ·(p. 76, 1. 7) locz' positionem; (p. I09, di transmittere; adiict'at (p; 4• l. I x) m vece dl· adtCtat'
camente sull'esattezza d Il' pe o a ve è basata uni- .,. . (p . 1· 17) invece di ohlltterad. (Tav.- II, cod •.
~u~sto codice dipende direttamente da V allora l'albero 1. I2) venturum sperahat. - · ·:, or~<tterarz • 4, • .
del prof. Sira u e .apparato critico dell'edizione 5 2 Tali sono quasi tutte ·
quelle comuni con PC. gta B) opimi acervi (p. 3, 1. 14) invece d1 opum ac~vt; pe·-
.· . ~ . ~ .' - . g sa. Se poJ dall'esame di C risultasse che el mss. dovrebbe essere modificato cosl:
5 più sopra riferite 1 e tali sono ancora queste che occor· 't transmtèfere e adit'ciat (p. 4-• 11. I, 3• II) mvece di
66
rono pure in P: (p. 36, 1. 1) Cumque (ed. cum); <!'· • perz , 'i tr nsmittere adiciat; opptutsqt~e .,. ( P• 4-1 1·• 2I ) m• • 25
x !. 9) quantumque (ed. quantum); (p. 71, l: 3_2) armati. f"}: jepererdiz ',,.. :..·que. ·sà;,.s fecisse. (p. 4-• l. 22) in vece· di sa-
vece o.rz...., ' . • . 't
l que viri (ed. armati viri); (p. 76, l. 6) m ture (ed. zure ' •
tisfeczsse; IJ u 0
d (p • l 26) in vece d1 1J u t a; cogm u
• .,., • · . cll'
IO (p. 82, l. 5) eidem est (ed. eidem); (p. 90, l. I$) omnes eum. i vece di cogniturum. Mancano tnoltre n ap-
A l s, .
(p. l 22 ) n h l
P* (ed. omnes) etc. · . · parato crt•t'1c0 le seguenti varianti, c e occorrono ne 30
l r---!_1___ 3 Noto qui alcuni errori di lettura ch'io rtscontral tav. II) e che - a mio modo di vedere - non
B . due tavole. cod. B ( d vuto essere omesse; rtystorzce , · Invece
· di 1zi•
nelle prime del• facs1m1
• 'l't, av vertendo che non . .. avrebb ero o . . . . . " . _ •
p l
y h o espressamente tenuto con t o l v c d . o aboli come poctus,
. •. . . · · tz' invece di tmmtct; st tu .raczar m vece
stortce; tmmmll .
. • · tocius e simth, l di situ patlar; ·actam invece d1 ac tam. ·· . -_
15 prectum, alteraciones, toczens, quoczens, t' .
v
l quali vennero trascritti dal Siragusa potius, pre zum,
. senza punto av·
. alterationes, totiens, quotiens, tottus ~c.
c
l
MARQQ Y4IT.A$SQ
[~Ql
[o7) DEL CODICE BENEDETTINO çQJ:ITENlUff~ LA IDSTORlA DI UGO FALCANDO J1_ 19
··-------·-··--·--··-..·-·--·--·-··-·----·--·---------·--- --------------~-----------------------
Quest'ppuscolo ch'!<> J;icev~tti qqi a· Trinità (prov~ di Cuneo) il l~ agosto, venne finito ç-iudice 1, ~ bene eh~ si riprenda in esam~ 4 questiçme, seb]Jene io l'abbia già altrove
di J;W:O.pare, coq1e risulta dalla nota apposta in calce al medesimo, il 15 giugno; esso impliçita,~e11te risolta in favore dell'unico codic(! yatiçanq 2, .
ha quin~ precedu~o di. oltre tre mesi la. pubblicazione di questo mio la.yorettQ il quale Gli argom~nti s~ cui &'appoggia il Siragusa per gi11stificar~ Hdubbio che codic~ n
sebbe,n~ fo~s~ già stato scritto e consegnato per la ~tampa tìn dal dicembre dell'anno ~atanese -psato dal Fazello non sia l'attuale vaticano; san desunti qalla testimoniaza dello
passato, non potè tuttavia veder la luçe prima d'ora per 1-1na serie di contrattempi che 5 stesso Auton~ çlelly Decltez ~econdo là: quaJe Umanoscritto da lui usufiuito ~r;1 intitolato
5
è inutile qui ricordare e tra cui va annoverata la mia gravissima e abbastanza lunga Guiscarda 8 ed t":ra 1J~(u~#$simum f!t P-f!ne çorrqsum ', laçldov~ i~ codice vaticano non
malattia. Nè di questo involontario ritarqQ io mi dolgo, dacchè mi si porg~ ora a,yeya alçun titolo ~l tempq dell' lnveges e di Vito Nuico 2 fq scritto nel secolo XIII
l'occasione di esaminare brevemen~~ questo nuovo studio del Siragusa, dal quale io " ed è anche oggi in uno stato di co.n&ervaziane ~on sol~ente ·buono, ma ottimo »
dissento in alcune conclusioni di non liev~ importanza~ - - . · {cf. P· ~~'!"~). V ~çli~Q qu~l Villar~ si del:> ba atmbuirç a. que~ti. grgomenti, ~ se la
_Il lavorq d. el Sir;tgu$a _cpnsta di dqe parti, nella prima delle quali l'A~-- descrive 10 ~Q t~$t_iffi.Omqll2ia de~ faze~lo nQn possa convenire :11 codic~ vaticano,
con qualche inesattèzza il codi~e del convento di San Nicolq d~ll'Arena acqqistato · Noto anzitutto che· il Siragusa, non insist~ affat~o s~ll'argomento dell'antichità del
dalla Biblioteca Vaticana ~, solleva e, ritessendo per somtr\Ì capi la storia di questo ma- manoscritto. 1+sa.t~ dal fazello perchè, quant\lllq4~ egli non sappia se potè sembrare
noscritto, cerca di_ giustitiç;tr~ il dubbio c.h'esso no-n sia l'antichissimo usato dal Fazello ap.tichi~iJ:llO al Faz;e]Jo~ çpe di manosqitti e_ra certam~nt~ ~sperto, questo del 'secolo Xlii,
ma assai probabilmente una copia di quello, e rifà -la classificazione dei · codici dei she qra . ha_ acquis~ato la ,Vatica:na, · riconosce t~t~v~a elle l'fllltichltà, che_ importa un
Falcando non senza accennare al poco valore ch'egli attribuisce al codice vaticano l5 l5 giudizio ~olto relativo ~ personal~, potçva_ csmv~mr~ aJ, · çQdjcc; nostro (cf.. p. x-xx).
(p. xr-xn); e nella seconda parte dà le varianti del codice ritrovato affinchè "l'edi- . E 1;>~1\ ~ r;_tgiQily egli aççenna app~na a quest'argqp:umto sep2;a annettervi alcuna im-
: ~one ~ell'Istit~to. Storic;o non ~Mchi di questo nuovo apparato, sebbene in generale ~ortan:za2 dacchè repiteto di 'l}etus#ssimU11~ eh~ il )i'azello pà al manoscritto -da lui
s1 tratti di lezwru poco notevob e assai spesso comuni a p e a (p. XIV). c ,. studiato non solo pqtev~ cçmvenir~, wtt, ~eçqndg. me, conviene giustamente al codice
'P~lla ~r~ve espo~zione del contenuto di que~t'opuscolo appaiono specialmente due vaticano il quale ess~pdc;> . fl:SSai prob~~iltnent~ d~~ primi- decenni del secolo XIIT, non
p.unti, ·m .cm qu~sto llllO lavoro si differenzia da quello- del prof. Siragusa; il primo 20 29 ~ çli mç>lto _posterjore alle;> stesso origin;;tl~ deJ fal~do, ç~~ doveva . essere soltanto
n~arda Il dubb10, sollevato dal Siragusa, che il codice studiato dal Fazello ·non sia della fine del secolo precedente. ·
l'attuale codi~e v:ticario, ed il secondo si riferisce al poco valore che il Siragusa- rico- Quqnto alla .mancanza del titol9 P~isçarçla nell'~ttlJale. codice vaticano al tempo
nosce al codice ntrovato per la ricostruzione del testo del Falcando. Rispetto all'im- dell' .Jt)vegçs e di _VitQ A-mico, es~ avrebbe un yaJorey decisivo .in favore de!Popinion.e
po~nza d:l. codice vaticano ed al buon contributo ch'esso può offrire per una nuova m
del S.iragt+ia1 qu~lorq la J~gat.ura. ed ~. r9gli I.i~~~:gdg. del co~ ce. nostro ro:sero stati,
edizwn~ CI"_Iti~a delle ~pere falcan~ane, rimat?-do senz'altro a ciò ch'io ne scrissi qui 25 ~~ all'ep ~ çl~i. dq~ a.l}~orj !)1lll1;10mina~, _ql!~lli s~e~s!,. qmfer~ fonu:o Il mano~cntto a~Fetà
9
a P~ . l6 sg.; rispett~ poi al 4ubbio in~orno all'esistenza ·di ·due codici catanesi del del :Va,ze~lQ i !Jll\ poic4~ téln~o l;;t legatura ·quantQ ·i fogU di guard1a erano gtà quelh che
Fai cando "l 1·ù
. ·:
· d · · - · · · - - · -
' ~.. P . an~co e1 quali ~arebbe stato usato dal Fazello e l'altro -assai pro- 2
il çodiçe ha ~-q~t():ç-~ n011 è ~era_vi~li~ çh~ J+On si fWC~ntr~~Se allora, CQ~e nc;:m' si .ri..
babilm~nte cop!a di ~uello e corrispondentt:? certa_Il1ente all'attuale vaticano sarebbe scontt:a neppur ora, il titolo suaccennato, avendo questo t~tolo potuto trovarst o s~ll an~ca.
stato n cordato da Antonino 2 e da Vito Amièo, dal Ragusa e ·da Michele · Del le atur su alc 0 de~. fogl~ ~tiçhl <P risguarq<;> ~ at1dar perduto quando tl codice
g ~" 9' .. lill. ' ' . .
30 venne nuovamente ril~g~to~ ·- , . .
l M -
' -·~ .:. . ~.
l.
L
:\!AH CO V ATTASSO
•
221) [70]
.......... ··~- .. -·-.....······•·· ....·········;··>' ...•...•. ,.,... .,., ........................................ __,._._ .....,.. .............- - - -...· - · - · · -.....- _ _ __
----····-...········-··....·-··-·
di nondam (p. 15, l. 3), virtu!ÙJ~8 invece di vir utique (p. 15, l. 13), dampnaturumque
invece di dapnatumque (p. 20, I. 19), in urbem invece di in urbe (p. 25, l. 23), expa-
suil invece .di esposuit (p. 26, l. 3), eloquium esse invece di reliquum esse (p. 21, 1. 2), i.
11J()/i/Jet im·ece di qU<Jdlibet (p. 30, l. 11 ), 'f)irginitatem invece di virginitate (p. 30,
L 19) ecc. 5
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