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BENEDETTINO DI SAN NICOLO DELL'ARENA


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l AD PETRUM PANORMITANE ECCLESIE -THE- < f,,


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In Città di Castello
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..,...,AMPERIA P"~ --~IPIONE LAPl
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Estratto dall'Archivio .Jfuratoriano diretto da VITTORIO FroRrxr


(vol. I, fase. 2°, pag. 53-70)
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Marco Vattasso
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DEL CODICE BENEDETTINO DI SAN NICOLÒ DELL .ARENA DI CATANIA.

CONTENENTE

LA HISTORIA o LIBER DE REGNO SICILIE


E

LA EPISTOLA AD PETRUM PANORMITANE ECCLESIE THESAURARIUM


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DEL CODICE BENEDETTINO DI SAN NICOLÒ DELL'ARENA DI CATANIA CONTENENTE LA
"HISTORIA. o LI~~R ~E REGNO SI~IE ,'E." LA. EPISTOLA.AD PETRUM PANOR-

l\IITAl"''E ECCLESIE THESAURARIUM, DI UGO FALCANnO. ~

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. ~ prof. G. B. Siragusa dell'Università di :Palermo, pubplic~ndo nel 1897

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5
I la Historia Q Liber de regno Sicili~ e lf:l .11PistQ!a ad-Petrum Panon1#~
1 - - - - - - - ! . tane ecc{esie thesaurarium di Ugo Falcandol,. lamentava. lo ~marrim~n~o

del codice del convento benede~_~Q di San Nicolò. dell'Arena. di ça,t~nia? ch~doyeya
contenere, come. realmente contiene, le_ dl1e opere . suddette, e a' augurava che ." pel
. U. bene degli ~t-qdi.. • • in un giorno non lontano _quest? preziosq manoscri~to Potesse

10 " essere rimesso in. qualunque ~odo .a ç!isp?sizion~ d~gli studiosi , , L/augurio s'~ or~
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. ... ......
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avverato, e.d il ntanoscritto che si temeva perdutq ;yenp.e nel maggio dell'anna sçQt"SO
acquistato . d~lla . Biblioteca V aticana, la cui Direzione non· taJ,"dq ~ metter!o· a çlispoqi!"
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zione dei suoi lettori. · .. . . . . . -- ·- - - - .


Ed a me per primo toccò la beli~ sorte. di occuparmi ex professa di quest'an-
. . ~ - -' . :_ ~

15 tico manoscritto, grazie_ alla cortesia ed alla liberalità del Prefetto della Vaticana, il
quale, pochi gio~ni dopo .l'acqui~to,. -~ d~va 'aq esaminare codice ste_sso aut.oriz.zft~~
n
domi a farne oggetto ~ studi~, qualora l'avessi ~recluto_ opportuno.,_.. Venuta _la ~o~
a cònosc~nza çlella Direzione della . rista~pa dei Rerum. .lk:licarum. _Sçriptores _-4~1
Mura;tori, . questa non ésitò .a . manifestanm · çhe .le sarebbe .toma.to. motto gradito ~e
20 io? approfittando del ritr~vamento .del c~cUcè; ~Y~~~i_ ~~ràta.: 1'~4i~mw ··qelle oper~ ~el
Falcando in quella raccolta. ·.Ed io, ·q~~ntunque- -~ye~si. pçr le m~. altri i~pprtafiti
- ._ .-.~ "'·.,-..
..... docum~nti · non a~cora co~_osciuti, -accettai l'jnvito sia p~-~: def~r~~a . alla persotta
che me _ne richiedeva ~ sia anch.e per ritemprare ~-sollevar~ il mio spirito ~ellq studio
~ ~

d'un autore, il quale per ·l' elegama dello- ~tÙ~, la proprietà e la purezza della lingua
25 s'eleva di mol!o _sopr~ il comune . degli scritto? .s-goi. ç<=!nt:mporanei. -. .
l · M'accinsi pertantd di proposito- al~ lavoro; ch" io non- tarderò · a rendere di_ pub-
blica ragione. Frattanto h~ creduto b(!n~ di premette~e ql!est~ notizia del n~ovci co- .
l
....................... ~> ••

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1 Tra le Font•' per la storia d'Italia -pubblicate dal·


1Qji2

BENEDETTINO CONTENENTE LA HISTORIA DI UGO F ALCANDO


MARCO VATTASSO (56) [S 7]J__:_n=E=L_c_o_nr_c_E_ _ _ _ _ _ _ _ _ __
~~------------------------------------------- • • fc • del foglio 18 r vedonsi le tracce d'un timbro corroso, che ·
di e ch'io studiai non solo rispetto alla paleografia, al contenuto ed alle sue vicende 1\.T l marO'me m enore fc li . 11 t I·
.l. 'le b B'bl' t a del monastero di San Nicolò .. Nel og o. mco a o a
c ' ma ezt·andio in relazione con gli altri manoscritti conosciuti e con la edizione prin-
esteme, è forse quello della l l? ec . - ... A
d l primo piatto della legatura sta scritto di- mano recente col lapis xxzzz, .e
ci e affinchè oltre alla sua descrizione ed alla sua storia esterna fosse messo in chiaro
verso e . . h' tr . umero IJ • . La legatura in pelle di color castagno
il pp~sto che gli spetta nella classificazione . dei codici falcandiani e l'importanza sua . ano con l' mc lOS o l1 n .d . d . tti
d'altra m . l l XVII e porta impresso in .oro nel mezzo el ue pla
nella prossima edizione critica delle opere m esso contenute. 5
5. con fìregt· dorati è de. seco . S
o
N' lò Le fettucce che servivano. per asstcurare 1a
.
Il codice del monastero di San Nicolò dell'Arena, ora Vatic. lat. 10690, è un bel dell'abbazia di an tco •
lo stemma .
volumetto pergamenaceo, scritto assai probabilmente nei primi decennii del secolo XIII. . a del volumetto andarono perdute. .
chiusur . . a è il otico minuscolo con le solite abbreviazioni pro-
E sso è quindi il più antico dei mss•. del Falcando finora . conosciuti, dacchè dei quat- ~1 carattere della scnttur . g on la arte superiore dell'asta ripiegata all'in-
tro codici della Biblioteca Nazionale di Parigi, che sono i soli che si conoscano, uno · del secolo XIII. Dt a c P - - 1''-~ · ·
prie del mss. . fc altro occhiello .congiunto con lluenore,
è del secolo XIII-XIV, due del secolo XIV ed uno del secolo XVI •
1
10 ta · modo da ormare ,un
10 dentro ed all unga m . l . d' .amente manca del piCcolo tratto sovrappo-
Le dimensioni del nostro codice sono attualmente di mm. 197 X 132, ma in . d . di sorta e a z or mart
origine dovettero essere alquanto maggiori, poichè il margine superiore dei singoli fogli
venne quasi totalmente asportato dal legatore ed il margine laterale esterno venne ri-
non Sl ve e traccta '
sto .. L'angolosità delle lettere non mo- o 11 .l
, è

· 11' ·g nella u nell'h, ne a ' ne


n:
lt accentuata ma vi -si può già notare, spe-
b e· nella d una tendenza ad
cialroente nella r, ne a ' . '. . altri' L'abbreviazione della et è sempre
dotto a tal segno che una parte dei capitoli e dei lemmi marginali andò perduta 2• · · · d assottigharne certi · · p· ù
ingrossare certi tratti e a l t n di rado la t sta per la c. l
, :~La ·scrittura···a righe piene ~ccupa p~r ogni facciata di trentasette J;nee mm. 15 15 in nota tironiana e a c mo e
1 lt volte sta per a e no
. te la scrittura assume l'aspetto di maggJ.Or
·
163 ·X .89; i fogli in numero di cinq~:intacinqùe. sono . stati -~umerati: recentemente accurata e meno_ angolosa nelle pnme car : . tal segno che, a cominciare special-
c~l n~eratore nel màrgine. inferiore ·estern~ s; i fascicoli in n~mero di sette sono tutti angolosità e di trascuratezza nel og l
• f( }' succeSSlVl a
d a mano diversa. Però, tutto
il
quaternioni, ad eccerl~ne dell' ulti~o che è t.erclone·.. . ·' . mente .dalla carta 32 v, parre e per
bb - fino dovuta a un
be lo scrisse a più riprese. Le
; Il màrgine inferiore del foglio· 2, il quale oltre ad una nota manoscritta, di cui d · ·co amanuense c ·
testo dèl codice è dovuto a un uru l une . volte delle linee tracciate
si v'eggono anèora in tr~ punti. tracce di l~tteré, cont~neva fors'anche il timbro della 20 . • . • • 0 presentano a c ·
20 poche iniziali maggwn dipmte ln ross d . . di sono leggermente toccate-col ml-
Biblioteca· del ~onaste~o . di S~ NicolÒ,. ve~e tagllato via. c~n le forbici; .e -con le con l'inchiostro, e le mlZia 1 gr
. ... r di an parte el penod lle rasure delle lettere o de11e Pa-
f~rbici fu p~e tagliata la· parte iùfer~o~~ de.lla carta. 55', la ·quale. ci -~vrebbe ~orse · Il testo- .ha non d'l ra d 0 d elle cancellature, e tini' collocati. sopra· e sotto '
niO. . . . . re anche con pun
dato alcuna notizia preziosa· per la· storia del éodice." Un brano ~enne ~che strappato role espunte con puntini sottoposti, oppu . 'nterlineari, dovute ora allo stesso
. r bene spesso l d. .
alla· carta 50 allo scopo di distruggere la viva descrizione dell'orribile e crudel morte e delle correzioni talvolta margma l ~a . N 11' pparato critico alla nuova e IZJ.O~e
~tta soffrire a· Oddone Quarelli 5• Nel recto del_ foglio l sta scritto di mano de~ 25 . · ani postenon. e a . t ed avvertrre
25 amanuense, ora mvece a m . mi basti avervi accenna o.
secol~ XVII Hugon~"s Falcadri (sicl) /sforza prifat/o ·e nel verso della stessa carta noterò le varie mani e la diversa loro etVà,I qut . - . .
è· notato di mano del secolo XVIII il titolo seguente, tratto dall' edi~io;,e principe: com'esse siano tutte anteno
· ri al secolo X •
. . tabilia dei seco1l . XIII. e XIV; e .non
Historz'a f!ugonis Falcandi Siculi de. rebu~gestis in Sicilit: Regno, z'am primum typz's Occorrono ai margini frequenti lemnu e ~o tranne in casi rarissimi, non vengo~o
exclzÙ(l (sicl), studio et beneficio .Reuerendi D .. Domini M~tthé Longog[!i Suessionu mancano pure annotazioni posteriori, le quah, . r parte sono quelli stessi . che a gmsa
Pontijìcis et regni Galli[!· ab interiore ac penitz'ore consilio. · Huc · accessit in libru 30 1 mmi per la maggto. · · · . · 5150 - Nel no-
30 iù in giù del secolo X V • I e . di sul codice Pangmo ·
Pr~fotio,· ~t .!z.istoric~ .lectionis ·(mc~mium per Geruc~sium Tonza~f!um Su~ssion~nsem. A_ ~i capitoli furono pubblicati dal prof. Stra~usad l p.ari che i notabilia e le note so~ra-
carta· 55 v, .oltre alle parole ·n~ mine labia mea scritte di mano del· secolo XIÙ-XIV, .
stro codice, peraltro, essl sono -
frammentan, e N
rt ti dal legatore. . essun
titolo antenore
trovasi <l'altra ~no .coeva la . ~ota E enù}i go sum
~o~ un'altra. parola,- ch'io leggerei .. . •ni del ms. aspo a
dette, essendo stati 1 margt · . .
.
ta'1 ·del secolo X ' 1
VII d' stingue il nostro ma-
1 • trovasse
- m~~imus, dall'inchiostro cosl svanito che ne re:fide qu~si impossibile .la· lettura. · h è come no - · dal Faze 11o st
all'odierna legatura, c e -: - he. il .titolo di Guiscarda 1ettovl . . . . . . . -
'~ - .
'· 35 noscritto; ond' è molto probabtle c , .· · : · .
Di questo ms. (4848 'app.) n·o~ terrò In se~lto . carta~eo di riguardo, che Ù .legà.tore aggi~se al prin-
1
· · a ud And. Wechelum, 1579,
alcun conto, perchè esso contiene soltanto il brano del- - cipio del ms. Rimane di questo foglio la sola parte su- 10 . furti ad Moenum, p al f Gentile quando
1 .. , . . ·_· eale di palermo, Franco sfuggl pro · ,
'.Z:pzatola riguardante Palermo, trascritto dall'edizione periore (rom. 77 X 131), essendo l'altra parte stata re· 8). Questo passo G . ~da fosse il nome 'dell au-
prmclpe (cf. SIRAGUSA, ed. cit., pp. :n~xu).
1
. _ eisa.
. lDopo avere descn
.
°
· 'tt 1'l palazzo r
. . .
n' s aetatzs. ,,.zu
·w s autkores Pa·
. "'
P· 15esse l'opimon
· • e che uzsca, · d'
· ( c Studi storia Ire 1 da
tt' IO
il Fazello soggiUnge: ... ure 1' em scrijiiS ,.. u- espr non il titolo dell'opera c • ) e sfuggì anche al
5' La causa di ciò si spiega soltanto con l'ammet- 4 La parte rimasta della carta 55 misura millime· c pu!ckrztuazn
~ere che tanto 11 margine superiore quanto il margine tri 63
.. . ;c .
lattJ kuzus magmrcentzam a t stissimum, cui· tore e • VII [I8 98] p. 194 • ·
ater~e esterno delle carte doveva essere molto rovinato.
x
l3l· strarunt. ~uorum unum, e qu
t Mem ve u .
. T5.:ST Jrzmum
A. Crivellucci, .
iragusa sxa nella
sda edizione del Falcando e sxa
,
5 Vedasi questa descrizione ap. Siragusa, pp. 1 5l" I5 t no sa•u 7
1zs pro·f S ,
Nella numerazione venne pure compreso il fo,glio. 5 titulus Guiscaràa era • an . , rum Scd.ftores,
153· . . • Rerunz 5 zcu•«
legi (De reòus S:culzs, xn
108 MARCO VATTASSO
[58] [59] DEL CODICE BE
NEDETTINO CONTENENTE LA inSTORIA DI UGO FALCANDO
. . . ...

0 sull'antica legatura o su alcuno dei fogli di risguardo della medesima e che andasse
" resportdet, nec vel .in ~pice
di:flht; hinc ex nostro éxscriptus Regius Codéx tindé
perduto quando il codice venne nuovamente legato. Però, anche il titolo di Guz'scarda, al .. . .-. . .. . .
" T aceus desumpslt Il • . . . . di . . . - --
or~
. .
pari degli altri surriferiti, non dovette essere il primitivo, anche solo per il fatto ch'esso
.
Q ual val or~ bbi' 'l · d' io di
a a 1 gm lZ
v. Atnico rispetto all'otìginé del co ce, su cm venne
; '. 1; . . .. . d ·t
manca non soltanto nel codice C (Bibliot. N<I:Z· di Parigi, n. 5050) che è della stessa . . • d tr·a btevé' . ora tni preme -tithiatttare e
ò. . .attenziOne
servatzts~
, .d' · · he pnnc1pe ve rem ' .... .
fàmiglia, ma eziandio nei codici A e B (Bibliot. cit., nn. 6262, 14357) dell'altra famiglia. 5 fatta l e IZl,o .... '· ·h' il ébdiée nostro a quel tempo èra integer Come
l t .. e sull asserzlOne c e . . l' rirtia al Fa.a.
Quali siano state le varie vicende del nostro codice non possiamo dire con cer- 5 et . . 1.l 175 i esso eta in/edtt;', merttte due seco t p li .
. or. .
dunque . che
. . verso t
2 p .chè ambedue gli scrittori attestano esp Cl~en e
b -·
tezza. La prima notizia che se ne ha è dovuta al Fazello, il quale non solo ne patla Sl spiega
arso pene corrosum · Ol . . · · · . d'
nel passo testè ricordato, ma ancora nel settimo libro della seconda Deca, dove,. dopo zello era app .. 'l di . di Sari :N1coìò deiFArena, ma l'uno l es-
l d' avuto tra mano l co ce . . . . . . . .
aver narrata Ia vita di Guglielmo I, chiude il racconto nel modo seguente: " His eli- non so o ~vere . t . !;altro .d'averlo collazionato; hon possiamo .dubl_tare
" spositis, non diu post, anrto · aetatis 45, regni autem 15, salutis vero 1166 fato fun- 10 Sersene se":'to per la sua s o~a e l'abbiano veramente esaminato., La cohtraddizi~e
" ctus est, prout Guisearda refert: ex quo quicquid de . Guilelmo hactenus memoravi, 10 ch'essi parhno dello stesso codice e l . . ièga· ainmettericÌò che ii Fàzellò disse
. • . trtl. Iièllè loro pato e s1 sp ... •
" excerptum est, cuius opus manu scriptum, vetustissimum quidem et pene corrosurn, ex pertanto che Sl nscon . l . •.:...c ·tti, .allora nel margine supenore e ne1 mar- .
. perchè ta e era lrua . . . h l''.

" Coenobio Divi Nicolai de Renis olim mihi opera Ioannis Rithonii Leontini, ·viri di- il codice pene corrosum . . . .11 .l tura e l'Airticò potè àSserire c e
gm robabilmente anche ne a ega '
" sertissimi, allatum est: quod aliquot post annos sub nomine Hugonis Falcandi, dum . e laterale esterno e P d tenuto e lé sirtgole catt.e non
. . l .. .. h è nulla mancava e1 con . .
"pararem haec edere, Lutetiae impressum passim hodie legitur, 1• 15 esso invece era tnteger s . pere . rt. ·t dal legatòtè la parte del mar-
.. . d .. 'dè .. àte èssèndo stàta aspo a a .
Dopo il Fazello fece menzione del codice catanese .di San Nicolò dell'Arena il 15 lasciavano nulla a esi r ' l t o la legatura era gtà stata so-
• • ~i .1.1 tarme .e sl anche perchè a que emp. . . . . .
glll1 guasta ua e ' . . .· s · -
Ragusa, dal quale Michele del Giudice tolse la notizia che inserì nelle aggiunte all'Ap-
parafuJ Praelùnlnarz's ad annales Slculos dell'Inveges 2• Un altro accenno si trova stituita dall'attuale che è tuttorà in bubno ~t~o ~ i fatte dal Hartwig s e dal Siragusa'
Dopo l'Amico, non astante le accurate ln .~d ll'anrto p·aSsàtò quandò cioè esso
pure presso il Caruso nella ristampa dell'opera del Falcando, inserita nella Biblz"otheca · 1 · d' fino al rtiaO'gtO e ' . ·
Sl perde ogni traccia de co Ice o . t t dalla .Biblioteca Vaticana.
hlstorica regni Siciliae, ma siccome quivi si asserisce che il codice esisteva in Biblio- 20
2o venne insieme con . aI curu. · altri o fortunamente acqms· a o . . .. .
theca S._ Nicolai de Arenls Catànae sin e tz~mitze Auctoris 3, è probabile che il Ca-
·
/
ruso noti l'abbia nemmeno veduto, perchè se l'av~sse avuto tra mano difficilmente. gli
***
sarebb~ sfuggita la nota del secolo XVII, o ve è menzionato U go Fai cando come autore. . . • fr il. n.ostro .co. d-.-Ice, l.. mss • deila Nazionale. di
.Un'ultima notizia ancora. troviamo presso Vito Amico, il quale nelle note alM:. •
V e diamo ora quale re azi 1 one es1sta
. a' . . rinci e. . Colla.ziortandò l'l co dice
Fazello ·dà del ms. la seguente descrizione: " Codex membranaceus in S. Nicolai de 25 · da cui venne pubblicata l .ediziOne 'lP rtalep dà a .pte
Parigi e la copia ·'- di p·aCTina le va- 1:)-

"Arena Bibliotheca integer hodie Serva!us, quem saepius consului, nulluni ti- praef~rt vati·cano con l' ediziòn_e curata dal prof. Siragusa, : ~
• . . d ·n . tampa dl GetvaslO. .
• di Torirnay (P), non si
; . . .
" tulurn; recentiori autem charactere HuO'onis Falcandi nomen praefixum habet. Col- 52 rianti dei Vari codi d éònOSClUti e e ~ S . , aÌti .. alla stessa famiglia da CUl pro- e
d accorO'ersi che il codice nostro (V) app . e~C l'Epistola Và innanzi al Llber .
.. ;

" latus cum eo quem t,Ypis Parisiensibus d:dit Gervasius Tornaceus anno 1550, adamussim tarda a o . . h in V come m . . . · tt e
P C Non solo lnfatti anc e
vengono • . . . ntrano 1• passi. tnodifièati nspetto • a. 1 .cara er
ne~~ rispo~ta aiÌa r-ecénslone del prof. Gentile (cf. Al'- Ìl.~e~a avuto U codice di San Nicolò da G. Rltonio Leon• •
a guisa di prefazwne El
e non v1 st. nscodi Montescaglioso 8' ma Vl• troVIamo ancora . . l
· ~VttJ s:o;zco Jicilt!z~o, N. S., XXIII {1899], pp. 473-477). tino, è dunque in contraddizione col passo antecedente, dei Pugliesi 7 . ed al. giudizio sul conte . . ni di parole, delle aggiunte e delle vananti ,.,.
e ~ il ms., specialmente qui ricordato sia quello di. nel quàle lò scrittore cl assicura ch'egli aveva letto per
01

~
S
~ FN.lcolò ~eU :Arena appare manifesto dall'altro passo .. la prima volta nel 1551 la descrizione del palazzo• reale
az_ello,_ mdicato alla nota seguente, _ Se il d' iega.
20 30 gran ·parte delle omlsslonl,
'.
erronee che s mcontrano
. · · delle. trasposlZlO
tanto m
C
quan
.
to. nell'edizionè principe. Fra le lacune co- 1

nostro 8
• eh · · .. . . co 1ce di Palermo nel cod. intitolato Guis~:arda. Come s1 W
Om
~dei taperanla sua
e stato usato nel sec; XVI da A. Filoteo
Terslone dell' Hi'storia di UJY"oke "'a'-
· questa· contraddizione? Ammettendo uno sbaglio di ine-
iò .. . . . o di nota l'esemplare della De:
canu.o non po • d' " " ... , •· moria .nelle ultime parole del secondo passo, oppure, c . 5 Tra questi è degn dal. talogo degli imperaton
' R ae segulta ca ·'
ckiv'Ottetztatuz_~a.
verll
Omodez~
· . SSiamo rre con certezza. Il Siragusa (La
do~rebbe
che sembra più verosimile, un errore di stampa nel 2
5 Ea. ri~a . scrijtio Urot8 om
q~ò
h esto codice appartenne gla

ll
111 8 l cit.,. P• 405· . . . del ritrovamento . fino a Carlo IV. Anc e. dell'Arena. Una descri- IS
lO Hz'attJria
dellavoi
or. SIC1l1ano 't d,' .Filoteo
6 è in Ar- primo passo, dove si forse leggere I54t invece
·· che l'Omodei c .' . • Cl., PP· 4 S-473) d'opinione di xssx. l Il prof. G. M. Columbaifp tato al prof. Siragusa alla Biblioteca. di San NGtcoB de Rossi dal Padre Luigi
del codice catanese ave\"a mah es F Ilo si riferisse al· d · o ebbe • • Ui •
. legu
con • ommclasse la versione sur un codice che
. ot'sgsen' perobabi.litàfu q,uello di_ San Nicolò e quind,· pro- "
2 Palermo, I7o9, P· 103. G. B. CARUSO (Bioli'otlzeca
I l) e V M l'ipotesi che il jene corrosum del .aze et servatus del- zdielo~: ~~= :~1~856 (cf; buc8r)iptiones clzristianae r 0u
5 l'aspetto esteriore del vo1U!Ìle, e l' zntefeneva (cf. Arcki· 1 n parte I, P· 31 •
l o . te'rmlnasse _I opera sua sull'edizione del 1550.. mslori'ca Regni . Siciliae1 Palermo,
A . • c1 t1 P•• 40n [I75I],
I7l3 • · 30
vo.AB ',·I Lioef precede
· '/. czt., p ••p6 11. 49-55 L' d' • M:Ico nelle note al Fazello (ed. d1 a ama, , . l'Amicò all' integr1•t'a del testo che(I8
XIII con8J, p. 476)• : Romae, & In . l'Ejistola.
xxXIL
vio storico sici'liano, N. ~·· :X .
15 del Faicttnd0 porta -·' ·com'è · ' · e 1lZione 9
noto d t di
d Parigf p. 40S) attribuiscono
·· q.uesta notizia ad Antonino
· AmiCO)
vn A clziv der Gesellsc!tafl , Cf. SIR.A.GUSA, ed. et/. • P• ::10
- a a a e1 ISso. 3 HandJc!zriftliclles ln Neues ~m (x883), PP• 381-
. Questo passo d 1 · ·
Iii Pari 1 fu· e
. ·.
~azello, d?ve si asserisce che l'edizione
g . pubblicata parecchi anni dopo che l'autore
ed all' Inveges, ed il prof. Siragusa (ed. crt., P· xx
all' Inveges soltanto. · fir liltere deutsclte Gesclticlttskunde, . , .
s .JQid., P• xxxm •.
IO 38;:, .

-..,. :-
3
Op. cit., I, p. 4o2,
• Oj. cit., pp. XXVII-XXVIII

--~~- ~=~;;;;- .'··"';.-."<,;-,;,o-t·:,·


MARCO VATTASSO (61) DEL CODICE BENEDETTINO CONTENÉNTE LA HISTORIA bt UGO FALCANDO
[60]
---···---·---·--
muni con PC noto le seguenti: eo nomine (p. 63, 11. 20-21 ), diligenter (p. ,64 1. 11 ) discendano da una copia proveniente direttamente dall'autografo e contenente già le
lnt~-restituz't (p. 66, 11. 6-8), .du:ti (p. 85, I. 3), sunz~Jza-co1zabatur (p. 92, ~. ~7): 4 lacune e gli errori surriferiti,. oppure se uno di essi provenga dall'originale e sia esso
pridem (p. 92, l. 22),.--.consecratwnzs (p. 1?4, l. 9), gratza (p. 110, I. IO); nzanifestius stesso la fonte degli altri due. La. questione-- come si vede- è assai complessa;
(p. 129, l. 15~, menszs (p. 1~3? l. 14), z1zde (p. 147, l. 12), scitote (p. 150, 1. 1). e per risolverla. in modo definitivo bisognerebbe poter .esaminare direttamente non solo
Delle aggtunte occorrenti m VPC darò qui un breve elenco notando · · 5 i codici VC, ma eziando il codice P* andato perduto. Essendoci ciò impossibile, al-
. ·. . ' a strustra 5
la leZione accettata dal prof. Sn:agusa e a destra la lezione di VPC: . meno per ora, ci dobbiamo appigliare alle prove che ci può fornire; da un lato l'esame
diretto di V e dall'altro l'esame de~l'apparato critico del Siragusa rispetto alle varianti di·
(p. ~2, 11. 20-21) Boanmndus. • • • • • • • • et comes Boamundus
CP, sebbene ·riguardo alle varianti di C l'apparato critico non sia completo. In queste
(p.- 31, I. 8) etiam • • • • • . • • • • • • etiam Maioni
(p. 31," l. 26) optimam terram • • , optùnam quoque terram condizioni di cose lo studio della questione . diventa ancor più difficile, ma io spero
· (p. 34, l. 4) virtutem • • , , • • virtutem tuam 10 che le conclusioni a cui verrò saranno, se non del tutto sicure, almeno molto pro-
(p. 76, l. 18)' plerique • . • , • p!erique etiam lO
babili. E nello stato presente, non si potrebbe desiderare di più. Anzitutto vediamo
(p. 87, l. 13) palati'um • • • • • • palati'um ttovum
in che relazione stia V con C e P* con VC. Che V non provenga da C è mani-
(p. l 08, l. 8) scripsit. • • • • • • • • • scripsit ei PC, scrist't ei V
(p. 126, l. 13) benigno _vultu • • • • • • festo anche per il solo fatto che C ~ almeno d'un secolo posteriore a V; che poi
• benigno vultu suscepit
(p. 126, l. 23) ex animo. , , , , , , • • • • ex illz'us animo neppure P* non derivi da VC è posto fuori di dubbio dalle molte lacune che si ri-
(p. 162, l. l) Richardum Afolt'sii, . R ·h 15
• • • • • te ardum (V Ricardum) 15 scontrano in VC e- non si trovavano invece in P*. Di queste omissioni alcune sono
Afoli'sii comitem proprie di V,. altre propri~ di C ed altre comuni a VC. · Per il no~tro assunto basterà
Ecco ora: le principali trasposizioru' <:li' parole, che st· nscontrano
· in VPC: ricordare quelle comuni ai due codici_, }e quali sono: (p. 19, l. 19) credere!, (p. 28,
(p. - 5, I. 20) ingentt'sque animi motus • • • • • ingentisque motus animz 11. 16-17) Nam- oblig~tam, (p. 32, Il. 14-1?) ~atis- mirari, (p. 50, l. 22) camerarit~m,
(p' .68 ' li, !6-17) ljttod postquam - roboratU""Z, (p. 52, 1. 6) iuxta quod, (p. 53, I. 25) que, (p. 70, 11. 10-11) qui per diversa.- quam eos,
, • • quod postqua?n est - ro- 20
(p· · 73, L 17) sociO$- breviter. • • boratum 20 (p. 72, l. 24) lanz, (p. 87, l. 7) ~b, (p. 90, I. 3) tt/. plebem, (p. 96, l. 30) tn, (p. l 09, ·
·
(p• 94 ' I• 14) in impi'um pi'us • • • • • . breviter socios 11. 1-2) gaytus-palacii et, (p .. 11_6, l. 18) enim1 (p. 133, l. 24) se, (p. 146, l. 13) suam,
(p. 96, l. 29) videri dignam. • • • ~ • • • • • Pz'us in impiu1n (p. 150, 11. -7-8) ceperunt, (p. 150, l. 9) procul dubio, (p. 153, l. 14) cum, (p. 155, 11. 6-7)
(p. 117, l. 12) facilius se quidem • •. • • • • • dignam videri
qui cancellarii - haud dubiam 1 (p. 164, l. 7){~c, (p. 180, l. 8) parte• .
(p. 138, n. ·21-22) cum alit's iurasse • • • • fadli'us quidem se 25
(p 140 l · • • • • . iurasse cum alù"s
· • ' • 24) t'ussl sunt t'taque ,
(p.- 144, l. 11) alii's quibusdam • : ' • • • • • iussl itaque sunt *
(p. 145, l. 23) Rt'chardus ga ·tus • ' • • • • qzdbusdam alii's
**
C,· restà a vedere se esso sia il loro
(p. 148, 11. 1-2) Grecos capZs · ' ' ' • • • . • gaytus Ricardus 25 P* dunque non viene nè da V nè da
(p. 149, l. 15) C01zsaguineum et •c •
(p 155 I 13) d h .
il •. • • . • captos Grecos
ance arzum nostrum consanguùzeum 1Z et c
30 . à .
progenitore diretto o indiretto. Gwver a ques n
ta uova ricerca l'esame delle lacune
. d
' ' • a oc constztutum , • • . ' • d"1 ·p · Le ·lacune di P sono dt ue spe-
e delle varianti erronee proprie sol tanto • · • , è
1a
(p. 158, I. 7) contigua erat • • • • constztutum ad hoc. astano il testo. Le pnme, com
(p. 16), l. 6) curie statum, • : ' • • • _erat contigua cie, lacune che migliorano e ·_ lacune che gu ) d'1 d d" a"'" a

.
Fra ·le · ti'
vanan erronee comuni a VPC
• • • • • • • statum curie
. . .
. .
soppressione del quod dopo ms" (P· 18, • '. ' '
1 1· 56 l Il· 94, l0-11)
30 domum (p. 46 l. 19) di in dinanzi a Veneltam (p.
6 11
' ·
i
1· 21 '

'.
a m .......
di de dinatÌzi a
d t
dt. Gualterius. (p. 9! 1 ) T: . . . noto· (p. 85, l. 12) Galterzus mvece 35 ' ' . . trano t'n nessun manoscntto, son ovu e
Per. •. C. ' ' •
6
ustanus mvece dt Tustinus. (p 105, l. 15) Perisini VP.,
· ,e (p • 78 , 1• 9) ecc., dacehè· .non st nscon . . . . li
rtgo1 . t to si · permise · questa
uszm mvece di Par • · ·. (p 1 ' • . , d' "l l nell'intento di .mtg orare t1 es
rominium -invece di T. zszm, . • 47, l. 23) eoru1Ji invece di eos; (p. 153, l. 18) Tau- senza dubbto all e ttore, l qua e d ll' dit epperò la loro pre-
rt tate volute a e ore,
- -,. È . auromentum · (p 172 12) l"b · licenza 1 • le seconde invece non son ce 0 5 • • • p* a
·. . chiaro dun h ·. ' • ' quam z et invece di quodlibet. · . ' . l f: tto che esse gtà st trovavano m ' o
. que c e ve ed il codi d . . . . senza nell'edizione principe o è dovuta a a . t ano oià in p* non v'è
stessa famiglia distinta dall' ltr ce a cut provtene p appartengono ad una . d p* Se esse ests ev o- ' ·
l'originale· da~~hè - · a a rappresentata dai codici AB, e che nessuno di ·essi è 40 35 sviste dell'editore nel trarre la copta a
. . . . . . l un modo a
• d p*.
' se p
oi esse sono dovute alla
trammo i~ VPC - qSuesto. non doveva avere nè l~ lacune nè gli errori che riscon· dubbio che VC non provengono tn a c . dir tt ente 0 indirettamente da P*.
,
. . . • . orge ora ·la
- ·. . .. . .-
·
questione se -·.VC
. .
ed .Il codice d'l M a t.t eo d'l L onmoue
. . t negligenza dell'editore, allora r · posson
Tre
o verure e am ·
. ~
1 Per • · ·· · ·
ragton di brevità indicherÒ in se,.nlt • dt"tore cf. SIRAGUSA1 ed. cit., P• XXI, ,
di stile dal pruno e '
- a- 0 que• sto ms. con P*, - t" . t d tti per ragioni
1 Riguardo ad altrl mutamen 1 m ro o
1
l
-tl 15
[63] DEL CODicE BENEDETTINO CONTENENTE LA ltiSTORlA DI UGO FALCANDO
MARCO VATTASSO t62) ----------------- ---------------------------------------------
----·--------··-···-····-········-··············-······--·-····-·-··-·········------- r. 24} nzunitionenl per iuilionem; (P. 7l J. 3) partipem invece di txzrtidpen•; (P· 7. l. 8)

Vediamo queste omissioni erronee proprie soltanto di p · E-sse sono· l'orni • , suscejerit per St.scepit; (p• li, J, 3) korret per !wrreret; (P• Il, l. 26) aut pethat«i;
SSIOtiè di (P· 12 J, 19) nani per inani; (p. 15, l. 3) nunclu•• invece di rwndum 1 (p. 15, 1. 13)
~; ~-
' a P• 58, l. 16; di smun a P· 62, l. 18; di nunc a P· 72 l 15. ."
l. 21; di •: a. P· .69, l. di eius, ei, eis rispettivamente : ;2 dJ guytus a p. 77, Moutis1 Caneosi per Montis Caveosi; (P. 15, l. 13) virlutique per vir utique; {P· 16,
!58, l. 24' dJ ei«Zm e di non rispettivamente a l>· 135 l. 32 • ' l. 12; !54, l. 7 ; 5 1. 5) ftmitzi per feminis ; (p. 20, l. 16) cancellarius ad curiem invece di cancellariun•
v_ede, sono queste omissioni ben poca còsa in un'opera ab~as~ ::~· ~· 8. ~ome si ad curiam ; (P· 20, l. 19) damnapturumque invece di dampnalumque; (P. 21, l. 6)
nguardano
. . soltanto una parola ' io inclino ad amme tt.ere_ che esse no ga.• e p01chè
1. ésse 5 txzrcarcafur ihvece di parcatur; (P. 21, l. 9) voluislis invece di noluistis; (P. 2 3, l. 18)
ma s1ano dovute all'editore • E mi confierma m . quest'opinione 1' n es1stessero
d n P*' Ebaràutll per Ebrardum; (p. 24, l. 8-9) largionibus invece di largitionibus; (P. 25, l. 23)
erronee che occorrono nell'edizione principe' d e11e qua l..alcune
- oesameG l. el_le' varianti in urbem per in urbe; (p. 26, l. 3) expasuit per exf!osuit; (P. 26, 1. IO) invicltt per
~mus
di
. Gttalterius (P. 85, l. 12), primum invece di puerum 8. ' c me a invece 1o invidi; (p. 26, l. 14) perturbant invece di perturbabant; (P• 27, l. 7) eloquiu11• in-
di facturam (p. 9 7' l. l 9), Perisi?ti invece dl. n . .
r 9' l. 16), .facturum invece - ~(p· vece di reliquum ; (p. 28, l. 15) àeerat invece di àeerant; (P. 29, l. 17) a spontanes .,
'"
~
(p _ rarzszm • 1O5 1 1S) •
u eos • 14 7' l. 23) Taurominium. invece di • ' • 3 1' eorum mvece lò per a spontaneis; (p. 30, J, 3) cletraki per clisfraki; (P. 30, l. IO) licenl invece di
r . d. auromenzum (p 15 lS)
mm tn\•ece 1 Leontz'nl (p • 164 ' l· 9) s , mcontrano . pure in v • Il ' • e LeoJt- licei; (P. 30, 1. Il) quolibel invece di quoàlibet; (P. 30, l. 19) virginitafem invece di
e a tre, comefiacilius per fàc;~mts (p. . 23 l 30) n·
c' per
se
d l
prece (p. 39 l 13) . ,,., ' •
-
. e_ a e volte anche in
' :t uem per quàflt (38 l. 9) p·
virg initate; (p. 3O, l. 2 2) Almasiam per Alllaljiam; (P. 32, l. 6) Mosilini invece di
. ' • ' tmraratum per impèratunJ. (p 41 l .' ' rae 15 Mollisinii; (p. 38, 1. 8) nec longa le11tj>oris industria angustia per nec longam tem-
vzx (p. 43, l. 4), rex invece di vix (p 48 l l . • • ' • 22), vzr invece di P,ris angustia ecc. ecc. Dunque C non dipende da V. Dimostrata la vicendevole
dovute certamente ad . . . • ' • 8), ezus lrtvece di eis (p 77 l 2) indipendenza di qui!sti due codici, vediamone le relazioni. Queste sono assai numerose
. 1mpenz1a 0 a sviste dell' d•t • ' • sono 15
M s b d e 1 ore. e tali che bastano a dimostrare che i due mss. provengono <la P' non già direttamente,
1 em ra a unque di poter conchiudere h
chè non VÌ dovrebbe essere stata m . esso alcunàC e p. . Sia stata
* . . la fonte . di VC - ·
_ _ , s1a per- ma per mezzo d'una copia. Abbiamo già ricordate più sopra le omissioni comuni a
occorra anche in VC, e sÌà perchè
dici suddetti. Resta ora a ind
OffilSSlOne O alcun errore il quale non
esso dove~à essere assai più èorretto dei due co-
20 ve,ricorderemo ora le aggiunt~,
le trasposizioni e ripetizioni di parole e le varianti
affi . agare se .VC SianO tr . - l • di erronee, le quali accusano l'esistenza d'un altro manoscritto che, pur contenendo le
ermativo, se essi provengano dirett t . a orb m pendenti, e, nel caso 20 varianti comuni a VP'C conteneva ancora quelle comuni soltanto a VC. Fra le ag-
giunte rammenterò quella' di ei dopo. iusiurandam (P. 54, L 12), di satis dopo ftdelitatis
più sopra già escluso eh v· amen e o per mezzo di una copia da P* Abb. .
. e provenga d C • IalllO
envare da V. Per . a ' ora vedremo che anche .O "ò (P. 60, l. 14), di se dopo equitati (P. 141, 1. 14) e di comilis dopo eiusdem (P. 14 6, l. 4).
d 1 . provare ctò basterebb dd . non pu
V e n~n SI trovano in C, ma uesto . ~ a urre le lacune che si rìscontrano irt 25 Fra le ripetizioni di pafole è assai caratteristica quella .di Regini -vero consilii dopo
soltanto relativo dacchè q nfenmento nel caso nostro avrebbe l
coniunxerunl (p: !51, 1. 9): fra le trasposizioni di parole si ~noti
l'erronea "':gentea
~rgenteaque
,• ' non potremmo assi . h un va ore
non s m~ontrino anche in C d . curare c e veramente le omissioni di V 25
lo~rrt)
vasaque invece di vasa (P. 56, l. 18), l'elocuzione aliisque àesttj>er <n rebus
ragu. s~, 1•t quale avverte di no~ ' aven o nOl fatto lo spogrto sull'edizione del prof. Si-
invece di aliisque insuper de rebus (P. 41, 1. 3) e quest'altre espressioni lo.arii (C
Offilsswni
-• . . di C 2• Ad altra provaaver q . tenuto
di. è d' conto . n e Il'apparato - critico di tutte le · - - r ··fi t · t ( 83 l 26) prudentem vzrtUJ/. per vtrum
magtster .fuerat per .~.ohartz uera magzs er P· .. ' •
7) erumor ari curiauz perlatus ~nvece ~ "!. curwm run:or ;eri~:
i.! ' . -...
a1 molti err · h .
on c e Sl leggono in V · um uopo .ncorrere ' e questa et· V1en .
d. . suggerita prudentem (P. 97, t
~~no
30
nguardo s· t b ·
l po re be obiettare eh l e mancano
. . mvec · C
e m • V ero è che a questo tus (P. !65 ' 1. 12). Tra gli errori ne) sceglierò alcuru
.
parte
. .
.
dovut 11
e a a stesso amanuense e e correzwm
l' b. • di C pot rebb ero essere per questa 30
fi carattenstiCl,
( 15 1. 16)chect.vitatem 1 sebn enti.
per ce-
co~Ista suddetto si mostra molt . ' ma o leZione non tiene si perchè in generale il
rezw_m~· s perchè alcuni errori non o Ignorante · di -affiatto incapace di far delle cor•
. ampliare per ampliare/ (P· 5, l. 26 , u•ore per ore P· '
citatem (p. 16, l. 8), ari audiendum invece di ari aurle!lllunz (P·. ~0,
'
1. !5), permlum•
..

bb e q um . d. p . . ( 34 l 13) pro""'iciandtJm per prosptczendtml- (p. 35, l. 5),


1
'con altri
, codi ·.• cosa questa
· che avre ero potuto essere corretti· senza la collazione mvece 1 ernzczem - P· , • ' Jr• (p· 42 l 9) regmam
. ·mvece di regtmen ·
111
dall' amanu~nse d1. C. I principali
01
35 viribus per iubet (p. . (P est
. 40, l.t 21), Il Oper zamorbala
l. 3) · per
' · oborla
' (p • ' l • 9) ' "'.ea per
. · · t · che" .notam'mo . soltanto in vnon
erron- s venne fatta .
. t zun ur '· (p • ' l. 9) suopote invece ono
-1- -'-
4
- ". ". . • . .
d. questl ·• (p • 3 ' l• l l) metuJztur invece di me.:. 35
1 suopte '· (p ' 6' 1• l) regnum per regum; (P. 6,
1 (p. 97, l. 5), fratrt per pa rt. • o',J .' (

aurea (p. 114 ' l. 16)' Edonzs per· aoms aP·si può' addurre
120 l. 13) sacramenti per sapienti
' per provare la prove-

1
'" ,..,
1e seguenti·
(p · 133 ' l • 30) ecc• Un'altra
. ragtoned p*. ancore questa ragione consiste nel fatto che en-
l. lo) .•. (p 7 l .
re (p.
l.. 24). stvz; (p I 7·' l• 2 4) In
'· r:rwia.
U. , . ,).' ( S. L 3') Qd; (p • ,;
5 l. 29)
• •(p ' 46
u' • l j>cssum '• (P· I 6 '
• I9)
'4) :""; (p. lo,
'*; P· 67, l. IO) uti· (. 6' l • 14-IS se; (p. 65,
(p. IOl, l. 24) quoJ· ( .
- . (p •<1 l • p. m, l. 'o) •l; (p. "3•'- ")
per 'ras~ra
.
d:l s.ecxo)l etus; (p. t76, n. 24·25) lolitiS•gloria
t~ nienza di VC da un tilS• d1verso a h differenze_
' gli stess1· lemm1• o cap1to
• l'1 mar-
carcerem; (p 86 l ; P• 9• . II) autem 1• (p 84 ! E'1 . o XIV, e forse qualch'altra. . 4:0 trambi i codici hanno - tranne poc e
"· crt., P· 3• nota ~.
' ' ._ • ' • 20' et; (p. IOI l I5) • ,
-•.
\ --~~-------------
' •.. tamen; ""
MARCO VATTASSO (65] DEL· CODICE 'BENEDETTINO CONTENENTE LA HISTORIA DI UGO F-\LCANDO
[64]
--------·-----···········-·-···-····-····-·········--·---------

ginali, di cui non troviamo traccia in P. Concludendo il nostro racionamento · t come admittitur, committere, adic"iat, lransmztter(mt, litteras, ecc. pér admictitur, · com-
o In orno
alla cIassificazione dei codici falcandiani, raccoglieremo il risultato dell
.
t .
e nos re ncerche mietere, adiiciat, transmicterent,' licteras ecc: (p. l o, 1.' 7; 53, l. 4; p~ '4 t l l; p:
nella seguente rappresentaziOne grafica, dove con X indichiamo l'originale perduto e P· 65, 11. 14-15; p~ 102, t 21), alti-e dgùàrdan·o· trasposizioni 1 od aggiunte di'parole 2,·
con r la copia da cui provengono ve. altre finalmente correggono errori di grammatica o di senso. Fra queste ultime, che
x 5 non sono poche, scelgo le seguenti: opum. ·acervi invecé ·di opimi acervi (p. 3, I. 14);
l pepererit invecé di peperit (p. 4, l. .1); nec unquam invece di- nec nunquam ·(p. ·5,
l 1. l O); quid .'•• : accideret inveée di quid•••• acceder~ (p~ 11; l. -9); nutaiztém •. :. a'ni-
A P*
mum invece di mutantem •••. animum (p. 16, l. 29); quoquam mveèe di quoque (p. 40,
B
l 1. 30); assererent invece di afferrent (p. 43, I. '19); jiduéia 'labantes inveèe di fiducia
p y
l 10 labentes (p. 55, L 10); cardinalis invece di càrdinal (p. 95, l. 24 passim); resed_isset
invece di recedisset (p. 108, l. 12); que lantis fuerit dotibus gloriosa invèce ·di quanta
l juerit. dotibus gloriosa (p. 17 7' l. 6) ; voluptuarie visionis illecebris cunctos. sic allidt
"l,
v Cl invece di ·voluptuarie visiò1z"is illecebres cunctris'sic allicz't (p. 184, I. 9):
Ci rimane ora a dire del valore di V e della sua importanza , Fu quindi buona ventura che mentre appunto. si. doveva pensare alla ristampa
edizione critica delle opere di Ugo Falcando. L'im t d' V. per . una nuova 5 15 delle opere "del Falcando ·nella nuova edizione dei: Rerum ltalicarum Scriptores ve-
· · . - por anza 1 , e possiamo anche
aggtungere dt C, dtpende unicamente dalla perdita di P* r. Se . 'd . . nisse_ fuori· il. manoscritto benèdettino di San Nicolò dell'Arena, dacchè esso - come
1 fossero andati d • VC • questi ue COdiCI non già abbiamo avvèrtito - ci ·permetterà di migliorare ·non poco il testo falcandiario.
1l per uti, non avrebbero alcun valore siccome quelli che -d' d
da P*r. ma · · di . 1scen ono ·.Nell'intraprendere. questa nuova edizione critièa sarà mia curà dì collazionare· di
l ' siccome questi co Cl non si sono più ritrovati ed il test0 d' P* . è.
tramandato alquant d'fi · l Cl stato nuovo diligentemente ·i tre codici parigini più volte me.ò.tovati, · poichè l'esame dei .loro
1 o mo l cato .e non sempre corretto d Il' d' . . -
riconoscere che VC hann 0 ,· a e lZIOne pnncipe, bisogna 10 20 facsimili· premessi· dal prof. Siragusa alla sua edizione fa sorgere· e giustifica il dubbio
{ . un Importanza non trascurabile D , 'nfl • 1
di essi concorda- con la lezione dell'ediz' d' G . : O\ e l atti a meno -uno che quel mss. non siano sempre stati letti bene 3• · · · · . ·
i • . . Ione l ervasw d1 Tourna · dà . ' ' MARCO VATTASSO.
l sicura .che siffatta lezwne esisteva pure in P* d' b . y, Cl una prova
! quantunque non si trovi. in A.
e, se l uon coruo a h 11' . . I
' ne e ne ongtna e,
l
l .Adottando questo criterio nell~ futura ristampa d Il
modificata l'edizione del prof. Sira e e opere del Falcando, verrà 15
anche per ciò che ricruarda 1
• gusa non solo per ciò h ·
.
d
c e nguar a 1a grafia, ma Mentre stàvo. per licenziare alle stampe queste pagin~ mi ve~ne
PoscRITTO. -
o a correziOne del testo E ·ò · , · · . · · , d. 1 . f. s· sa 'ntitolato La Historia o Leber
del Falcando non è poca c V- ·. _· CI In un opera qual è quella alle mam Il recentissimo opuscolo e pro. tragu '· 1 • • .. • _ •.
osa. ero è che Il t t 0 d·1 v d s: 'l' z. E.-~!istola ad Petrum-· Panormitane ecclesze thesaurarzum dz Ugo
scorrezione- dipende sia d II . . · es è molto scorretto; e la
a a copta da cm pro · . d ,. e regno zcz ze e. a 'l" • "r.· lò. ~ l'"Ar d' Catania ora- vaticano lat. Io6ço.
nuense, ma è vero pure h h VIene e Sia all Imperizia del · SlfO ama- 25 Falcando, lezione del cod. dz San J. ttzco ue " . en~- z ' . . . __ . . .
c e esso a non poche bu . . .
ner conto nella futura edizi D Il one vananti, delle quali si dovrà te- 20 vertire del fatto cambiamento. (Tav. I, .cod. A~ o(poplmi
· one. e e buone
. vari anti d'1 Tr I
r a tre riguardano la grafia,
l Tali sono ad es.: (p. 23, I. 4-) intra palatil' sejta; · '(p ) invece di opum acet"Dt; jeperzt · 4•
(p. {3 1 l. 19) aliquem eJI militiou., suis juisse; (p. 75• Il. z-3) acerVI • 3 , 1• 14 . . ). • lO
l . l. i:) invece di pepererit; transmzcter~ (p. {, 1•. 3 l~V~c~
Questa classificazione ris tt Orgeolum. usque; ·(p. 76, 1. 7) locz' positionem; (p. I09, di transmittere; adiict'at (p; 4• l. I x) m vece dl· adtCtat'
camente sull'esattezza d Il' pe o a ve è basata uni- .,. . (p . 1· 17) invece di ohlltterad. (Tav.- II, cod •.
~u~sto codice dipende direttamente da V allora l'albero 1. I2) venturum sperahat. - · ·:, or~<tterarz • 4, • .
del prof. Sira u e .apparato critico dell'edizione 5 2 Tali sono quasi tutte ·
quelle comuni con PC. gta B) opimi acervi (p. 3, 1. 14) invece d1 opum ac~vt; pe·-
.· . ~ . ~ .' - . g sa. Se poJ dall'esame di C risultasse che el mss. dovrebbe essere modificato cosl:
5 più sopra riferite 1 e tali sono ancora queste che occor· 't transmtèfere e adit'ciat (p. 4-• 11. I, 3• II) mvece di
66
rono pure in P: (p. 36, 1. 1) Cumque (ed. cum); <!'· • perz , 'i tr nsmittere adiciat; opptutsqt~e .,. ( P• 4-1 1·• 2I ) m• • 25
x !. 9) quantumque (ed. quantum); (p. 71, l: 3_2) armati. f"}: jepererdiz ',,.. :..·que. ·sà;,.s fecisse. (p. 4-• l. 22) in vece· di sa-
vece o.rz...., ' . • . 't
l que viri (ed. armati viri); (p. 76, l. 6) m ture (ed. zure ' •
tisfeczsse; IJ u 0
d (p • l 26) in vece d1 1J u t a; cogm u
• .,., • · . cll'
IO (p. 82, l. 5) eidem est (ed. eidem); (p. 90, l. I$) omnes eum. i vece di cogniturum. Mancano tnoltre n ap-
A l s, .
(p. l 22 ) n h l
P* (ed. omnes) etc. · . · parato crt•t'1c0 le seguenti varianti, c e occorrono ne 30
l r---!_1___ 3 Noto qui alcuni errori di lettura ch'io rtscontral tav. II) e che - a mio modo di vedere - non
B . due tavole. cod. B ( d vuto essere omesse; rtystorzce , · Invece
· di 1zi•
nelle prime del• facs1m1
• 'l't, av vertendo che non . .. avrebb ero o . . . . . " . _ •
p l
y h o espressamente tenuto con t o l v c d . o aboli come poctus,
. •. . . · · tz' invece di tmmtct; st tu .raczar m vece
stortce; tmmmll .
. • · tocius e simth, l di situ patlar; ·actam invece d1 ac tam. ·· . -_
15 prectum, alteraciones, toczens, quoczens, t' .
v
l quali vennero trascritti dal Siragusa potius, pre zum,
. senza punto av·
. alterationes, totiens, quotiens, tottus ~c.
c
l
MARQQ Y4IT.A$SQ
[~Ql
[o7) DEL CODICE BENEDETTINO çQJ:ITENlUff~ LA IDSTORlA DI UGO FALCANDO J1_ 19
··-------·-··--·--··-..·-·--·--·-··-·----·--·---------·--- --------------~-----------------------
Quest'ppuscolo ch'!<> J;icev~tti qqi a· Trinità (prov~ di Cuneo) il l~ agosto, venne finito ç-iudice 1, ~ bene eh~ si riprenda in esam~ 4 questiçme, seb]Jene io l'abbia già altrove
di J;W:O.pare, coq1e risulta dalla nota apposta in calce al medesimo, il 15 giugno; esso impliçita,~e11te risolta in favore dell'unico codic(! yatiçanq 2, .

ha quin~ precedu~o di. oltre tre mesi la. pubblicazione di questo mio la.yorettQ il quale Gli argom~nti s~ cui &'appoggia il Siragusa per gi11stificar~ Hdubbio che codic~ n
sebbe,n~ fo~s~ già stato scritto e consegnato per la ~tampa tìn dal dicembre dell'anno ~atanese -psato dal Fazello non sia l'attuale vaticano; san desunti qalla testimoniaza dello
passato, non potè tuttavia veder la luçe prima d'ora per 1-1na serie di contrattempi che 5 stesso Auton~ çlelly Decltez ~econdo là: quaJe Umanoscritto da lui usufiuito ~r;1 intitolato
5
è inutile qui ricordare e tra cui va annoverata la mia gravissima e abbastanza lunga Guiscarda 8 ed t":ra 1J~(u~#$simum f!t P-f!ne çorrqsum ', laçldov~ i~ codice vaticano non
malattia. Nè di questo involontario ritarqQ io mi dolgo, dacchè mi si porg~ ora a,yeya alçun titolo ~l tempq dell' lnveges e di Vito Nuico 2 fq scritto nel secolo XIII
l'occasione di esaminare brevemen~~ questo nuovo studio del Siragusa, dal quale io " ed è anche oggi in uno stato di co.n&ervaziane ~on sol~ente ·buono, ma ottimo »
dissento in alcune conclusioni di non liev~ importanza~ - - . · {cf. P· ~~'!"~). V ~çli~Q qu~l Villar~ si del:> ba atmbuirç a. que~ti. grgomenti, ~ se la
_Il lavorq d. el Sir;tgu$a _cpnsta di dqe parti, nella prima delle quali l'A~-- descrive 10 ~Q t~$t_iffi.Omqll2ia de~ faze~lo nQn possa convenire :11 codic~ vaticano,
con qualche inesattèzza il codi~e del convento di San Nicolq d~ll'Arena acqqistato · Noto anzitutto che· il Siragusa, non insist~ affat~o s~ll'argomento dell'antichità del
dalla Biblioteca Vaticana ~, solleva e, ritessendo per somtr\Ì capi la storia di questo ma- manoscritto. 1+sa.t~ dal fazello perchè, quant\lllq4~ egli non sappia se potè sembrare
noscritto, cerca di_ giustitiç;tr~ il dubbio c.h'esso no-n sia l'antichissimo usato dal Fazello ap.tichi~iJ:llO al Faz;e]Jo~ çpe di manosqitti e_ra certam~nt~ ~sperto, questo del 'secolo Xlii,
ma assai probabilmente una copia di quello, e rifà -la classificazione dei · codici dei she qra . ha_ acquis~ato la ,Vatica:na, · riconosce t~t~v~a elle l'fllltichltà, che_ importa un
Falcando non senza accennare al poco valore ch'egli attribuisce al codice vaticano l5 l5 giudizio ~olto relativo ~ personal~, potçva_ csmv~mr~ aJ, · çQdjcc; nostro (cf.. p. x-xx).
(p. xr-xn); e nella seconda parte dà le varianti del codice ritrovato affinchè "l'edi- . E 1;>~1\ ~ r;_tgiQily egli aççenna app~na a quest'argqp:umto sep2;a annettervi alcuna im-
: ~one ~ell'Istit~to. Storic;o non ~Mchi di questo nuovo apparato, sebbene in generale ~ortan:za2 dacchè repiteto di 'l}etus#ssimU11~ eh~ il )i'azello pà al manoscritto -da lui
s1 tratti di lezwru poco notevob e assai spesso comuni a p e a (p. XIV). c ,. studiato non solo pqtev~ cçmvenir~, wtt, ~eçqndg. me, conviene giustamente al codice
'P~lla ~r~ve espo~zione del contenuto di que~t'opuscolo appaiono specialmente due vaticano il quale ess~pdc;> . fl:SSai prob~~iltnent~ d~~ primi- decenni del secolo XIIT, non
p.unti, ·m .cm qu~sto llllO lavoro si differenzia da quello- del prof. Siragusa; il primo 20 29 ~ çli mç>lto _posterjore alle;> stesso origin;;tl~ deJ fal~do, ç~~ doveva . essere soltanto
n~arda Il dubb10, sollevato dal Siragusa, che il codice studiato dal Fazello ·non sia della fine del secolo precedente. ·
l'attuale codi~e v:ticario, ed il secondo si riferisce al poco valore che il Siragusa- rico- Quqnto alla .mancanza del titol9 P~isçarçla nell'~ttlJale. codice vaticano al tempo
nosce al codice ntrovato per la ricostruzione del testo del Falcando. Rispetto all'im- dell' .Jt)vegçs e di _VitQ A-mico, es~ avrebbe un yaJorey decisivo .in favore de!Popinion.e
po~nza d:l. codice vaticano ed al buon contributo ch'esso può offrire per una nuova m
del S.iragt+ia1 qu~lorq la J~gat.ura. ed ~. r9gli I.i~~~:gdg. del co~ ce. nostro ro:sero stati,
edizwn~ CI"_Iti~a delle ~pere falcan~ane, rimat?-do senz'altro a ciò ch'io ne scrissi qui 25 ~~ all'ep ~ çl~i. dq~ a.l}~orj !)1lll1;10mina~, _ql!~lli s~e~s!,. qmfer~ fonu:o Il mano~cntto a~Fetà
9
a P~ . l6 sg.; rispett~ poi al 4ubbio in~orno all'esistenza ·di ·due codici catanesi del del :Va,ze~lQ i !Jll\ poic4~ téln~o l;;t legatura ·quantQ ·i fogU di guard1a erano gtà quelh che
Fai cando "l 1·ù
. ·:
· d · · - · · · - - · -
' ~.. P . an~co e1 quali ~arebbe stato usato dal Fazello e l'altro -assai pro- 2
il çodiçe ha ~-q~t():ç-~ n011 è ~era_vi~li~ çh~ J+On si fWC~ntr~~Se allora, CQ~e nc;:m' si .ri..
babilm~nte cop!a di ~uello e corrispondentt:? certa_Il1ente all'attuale vaticano sarebbe scontt:a neppur ora, il titolo suaccennato, avendo questo t~tolo potuto trovarst o s~ll an~ca.
stato n cordato da Antonino 2 e da Vito Amièo, dal Ragusa e ·da Michele · Del le atur su alc 0 de~. fogl~ ~tiçhl <P risguarq<;> ~ at1dar perduto quando tl codice
g ~" 9' .. lill. ' ' . .
30 venne nuovamente ril~g~to~ ·- , . .
l M -
' -·~ .:. . ~.

· t-l\!1-c~, per ea., J.~ q~eatr~, ~escrizio~e la


-- .-. -R~~t~ i~:fin~ a v~dere §~. v~raro.ept~ l'epiteto di p~e corrosum, che d Fazella .dà
h
~i~~e17glne I!Uperio:re della c, x r occo~ç \U~ pr~~è
notizia
colo :x;nr ~q. non h~ alcun dubbio, come· non dubito p!lnto :J.l ma,~o?çritm. ~~. l mt>tl!di~to, lJ.OJ-1. çonyçng~ P .non ~bbll!. po~uto un temp~ ~onverore
fogl"1 ~ . . nano. del ~ecolo xvn, ma~ca u ricordo eh~ sul
ch'esso sia certamente più anticq di- A; ma che sia del •- • _p • .. r1: +qtto ig nCQ.nosço col SJXagusa che l ep1teta sud~
5 della le
0. 111CQ. ato aopra la
. . - . pa~ ·~
...~- lnt ' • ' •
ern_a del pnmo. p1atto
seco~o XIII lnql~ato non mi par sl possa 1ll alcun modo a,W ~ttu~l~ çQgH~e v~tica:~o! . ·- nma w. ' .. -- . . - -
&Ostenere (si leggio\ qual;lfi~ !lcriss.\ aulla scrittur~L del no·
. g~t\lr'-• oltJ;e lllla segnatura a matit" XXII.'- A
- sta.__ ~crlttp c n, l' 1~ hl t . "' "" ""'• stro .cod~ce ~ p. 9 e '-e ne veda ll bel fa,c~imile ripro- ::o
ce~~.no alle 9 ..-c 01 -~0 H$1. 13. e manca ~o~tre J'ac~ dotto neP..'opus<;ol_q .dei ~lragl!.;a,.) . • ·- - . • :·--"l Cf. P· Io-11. -
lO
. va~o scritt~;~e /lgo ttmm ~""' [mùz.{mus (?)] che si tro. 2
Anton!:qq Amico fece ~ep.z~one ~questo codice
. !Jlz"ot!Ject~tt Sanct1' Mcolai tle .Àrem"s Calanie~i ordinil S~ni . -f verament~ il Siragu,a attenvl\ Iv. CO!!!l co~ un
ver~ della carta 55_ dove "l s· c# Belfed.Cti, 0.qe~J~a n~tizia, W.' lo (i~VCI ?oll'PpJ.ISfi:ç>}q d,~ -
10
le~~~ lt~. sole
state a i ·
' -
parole .p .
·
. •. 1 1ragusa
~f!l'~fl labiq ~ea cb,'egli opina siano
nel IQ:U allorqull!ldo «nel chiedere ~l re Filippo III la . · · · · · ·
prof. Siragusa (p. xx-x), ser~e a comp e ar
1 t e la stona e
.
1 -forse (cf. p. xx), ma. ~vrebbe certo fatto a m~n_o d1 que-
at'a~erbio se avess_e oonqsciuto l'altro passo del Fazello,
«concessione dell'ufficio di storiografo ~ croJlll!t~del re-
,_ l}l~~tr;:;~~~\!~la ate~~. Jlll!..no che yergq U codice, tt. gno di EJicHi~tt allegava. un çatalogf# Ubfor~m g'!os jar· 25
..
manoscritto da me pre,.,emen e
t narrata a P IO.ll• - -
' . · di "l ove si dic~ espressamente che quel codice era lntito-
.metà del- . ... ~mente d~ !Ilano pqsteriore,- Quanto 5 ' l Anzichè al Ragusa ed a Michele Del Giu ce, l) lato Guiscaràa (vedi questo passo qui riportato a p. 9• IS
"-'!' manoscr1tto il S' . . "tim D., 4?Uqni~"~ Amif:ll& Messanensis çomj(!suit, partim opuscolo (p. x-n
_ esso «pare delaecol ~ragu~ll ' P• vm seri ve che "u edendo~ veteres f~tmm/1 Siragusa anche in questo suo nuovo • " 1 nota. 1). · · - . . . - ·
ed a p XI l di _o XIII, p~à a.nhco probabilmente d~ A- . studio' et- la!Jore t~dditi's
. . annotatio- 111 I '"'l que~ta ~nzlO!le .. e4
att~ibuisce er~çlne~tq~~~e- . n,yeF-" . . - . ' -" ' -
n
t 4 V ç(ÙI.si f intiero paS~Q ~el faz.eJlQ da ~ne ripro•
ni!Jus jroCifra~ n ~ regtstrava fra l~ opere antiche che . .....
, abb!ts~AZAolno~~:;:'altroo 4el s~olo ~ e « fors: cQ4,Ù:e qi ·~e,Ì\ N!<;ol~·dçlf,i\r{:!l& d~ ~a!l}-}!1 1 • ~ qu~a C?
.
15 promett(:v~ l}.i pubblicare ~na Histor~·a d~ reb~ gesti> <!_ott~ Il P· ~~
,. ra che 11 codLce aia del se- proposito si veda. quanto scrissi _a P• ~ , ··.. .
~-{el~i J e~ Wfll!(mi II S,içiliae regum ~!f c~à, m~. !Ji• 3°
.--
l'
,,'

[69] DEL CODICE BENEDETTINO CONTENENTE LA HISTORIA DI UGO FALCA:r-.'DO


f1 21
'MARCO VATTASSO [68]
--..-··--·--··--·--------··-- ·----- ---····-···-·---------------·-····------------------ ------------------------··---------····-··--------------··
che l'autore suddetto ebbe veramente fra le mani il codice
detto non còriviene. ora al codice" vati~ano,. sebbene_ non m' ac_co~do con lui nel rite- _ se ne fosse il caso -
nere questo codice " in uno stato di conservazione non solamente bu;no, ma ottimo · vaticano.
(p~. x-xi), per la ragione eh è n· margine_ superiore dei singoli fogli ~enne intie~ament: Un altro punto m cui non condivido pienamente l'opinione del Siragusa è· la clas-
sificazione dei codici falcandiani. Se infatti ha ragione il Siragusa nel far discendere
rit~gliato · dal legatore, il quale recise pure una parte del margine laterale esterno in
e
gui~a 'che i lemini, i notabilla le altre note mar~nali rimasero ~o~ ..poco rovinate. 5 5
direttamente dall'originale perduto del Falcando, da una parte il codice A, fonte di B,
dall'altra il codice del vescovo di Soissons, non mi pare sia poi nel vero quando
Ma osservo in secondo luogo che se l'espressione di petze corrosum non conviene ora e d'
fa rovenire direttamente il codice C dal codice vaticano, il codice vaticano dal co Ice
al manoscritto vaticano, ciò non significa che non gli convenisse al tempo det'Fazello
. . . ' us~o del Fazello e questo dal codice del vescovo di Soissons, dacchè, secondo la
quando appunto sia il margine superiore, sia il laterale esterno e molto verosimilmente 'l
dimostrazione ch'io diedi in queste pagine, dal codice del vescovo di Soissons pro-
anche l'antica legatura e gli antichi fogli di guardia del nostro codice dov~vano essere
lO verrebbe bensl un codice andato perduto, ma questo non sareb?e quello. usato. dal F~­
cosi guasti dalle tarnie da darè veramente al manoscritto l'aspetto cii pene c~rros~m. 10
zello, e da questo codice perduto sarebbero venuti direttamente tanto 1l cod1ce vati-
Che ,poi ·n éodice vaticano prima dell'attÙale legatura, è ciÒè anteriormente al seco-
lo XVII, si trovassè in uno stato cattivo di conservazion~, non è una· mia ~empii ce cano quanto il codice C.
Passiamo ora alla seconda parte dell'opuscolo del prof. Siragusa. Questa parte,
congettÌlra, sibbene un fatto attestato da· àléune tracce di corrosiÒne, che si possono
me ho detto riguarda le varianti del codice vaticano. Nel dare queste varianti
ancora osservare nèll'èstremità superiore di alcÙni ·fogli. e· ·che pro~ano chiaramente co ' . d l
15 l'editore con lodevole provvedimento "pose sempr~, seguìta da parentesi q~a ra, ~
come la recisione del margine superiore e d'una parte del laterale esterno delie ..sin- Ì5
forma a cui la variante si riferisce e aggiunse con opportuno richiamo le s~gle del
gole carte non sia dovuta all'imperizia· o alla trascuratezza dellegatore, ·ma bensi alla }" ' a miO modo
necessità di toglier via quelle parti del codice, · le quali erano cbrrose dai tarli. ·.La ;· codici ai quali le singole varianti sono comuni " (p. xv) , ma eg 1 commise, . .
di vedere una non lieve mancanza, trascurando di distinguere quelle buone leziOni
espressione . adunque di pene corrosum poteva conveÌllre al· tempo del Fazello ali' at- ' · · · tr d0 tte nel caso d'una nuova
tuale codice vaticano." Ma .che dovrà dire se dà due· altre testimonianze déllo st~sso
si . che migliorando il testo dovrebbero venire m esso m o
' 1
' .
d Ile varianti dato dal
20 edizione critica del Falcando. Quanto ad esattezza, e eneo e l
Fazello si può ricavare con ogni probabilità' che. il codice ch'egli ebbe fra le mani 20 - · d · · ampagna la co1-
non doveva essere corroso nel testo ma soltanto nei margini, cosi com'è: appimto- il Siragu~a mi duole il rlirlo, lascia a desiderare. Non aven o qm m c d 11' .
}azione ~el codice vaticano, ch'io stesso feci nell'ottobre e nel novembre e . anno
vati~o? · Parlando ·della reggià di Palermo; l'autore delle Deche affèrma d'averne . . . . l medesimo codice, non posso ora n 1evare
anche· letta la descrizione in ·un codice -.antichissimo intitolato Guiscarda 1 e nel chiu: scorso, ma soltanto alcum magn appunti su h dal solo
. . . d l f. s· ag sa. ma pur troppo anc e
dere la narrazione della vita . di Guglielmo -I attesta d'aver tolto dal -med:simo man~­ quante e quali siano le omiSSIOni e 'pro .• Ir u pubblicaZione ' . .
son costr.etto a d asse-
scritto tutto quanto si riferiva a quel re 2.: Ora conie avrebbe potuto il ·Fazello leg- 25 25 conf~onto di questi appunti con questa su~ nuova . onde intieramente alla giusta
gere nel _ suo codice .là lunga dèsérizione del palazzo reale di Palérmo, -come avrebbe rire che l'elenco delle varianti dato da l m non .coms~ t' I co ad es le buone
. . In 'nfl tti . cercano m ques e en '
1
.,
potuto usare. cosi largamente di quel codice 'stesso,' se questo manoscritto fosse. stato. aspettazione degli studiOSI. vano, a ' Sl d' t. .. Jem. animum di assere-
. d' ...n ·t di nec unqttam 1 nu aru- '
pene corrosum anche nel testo? · ._ .· ·. · · . lezioni di opum acervt; l Pereren ' . . d II' I ~t to storico) di resedisset e di
. l' (p 95 l 29 dell'edizione e s u '
Tutto quindi ben considerato, ffii parè di poter ~oncludère che non. solo nessuno.
J'
rent, d1 caruzna zs • ' • . . di . d cripsit (cod. scri1it e non
dei tre argomenti accennati' ' et· aut onzza
· ·
a ntenere · codice
11 · catanese · usato dal Fazello 30 30 illecebris 1 · invano vi si cercano le agg~unte ez opo s .'J t· (p . 141 I 14) di .
~ . . · 10 8 1 8) di se dopo equua " • ' • ' .
come
. . dal · vaticano, · ma che l' età d'1 quest o ·co di.· ce ed · 11• suç> stato
diverso · ·dr• conserva-
·· scribit come stampa 1l S1ragusa, P·
.....( .
' • ' . . .
1 l) eletrasposiZIOnl co
me focilius quidem se invece
Zione antenormente all' attual·e legatura c ' m · ducono a credere · fino · a prova· contrana ·· comitem dopo .llfol tszt P· 162 ' " ' . d. · vece di Richardus gaytus
che il manoscritto studiato dal Fazello è. appunto il-- vatican~.
. Ciò . ammesso, cad; di facilius, se quidem (p. 117' • ), gaytus ~~zcar us ~~e· omissioni di sibi (p. 16,
1 12
- . final e te si cerca accenno )
anche la prova che il Siragusa (p • xrr-xrv) trae da una circostanza . . Importante
stonca . · · (p. 145, l. 23), e mvano m n. . 116 l. 18) e di cum (P· 153, l. 14 e
omessa
. . dal Fazello
. . e dal co di ce vaticano
· .
e reg~strata .
.mvece · dai codici A e. B. per 35 · 35 l• l O), di autem (P· 69, 1. 1i), dt enzn~. (p. t /r. invece di metiuntur (p. 3, I. 11 ),
giustificare l' 1potes1 che il co di ce vaticano
· molto probabilmente. . · d1. ..·quello ·
era :copia l'annotazione di varianti come le seguenti. me~~~ u e di suscepit (p. 7' l. 8), horret
. (p 4 l 9) susceperz mvec .
usato dal Fazello: la qual prova--pòtrebbe ora inv~ce. essere .. addotta per ·dimostrare suopote invece di suopte • ' • ,. . lum come legge il Siragusa, mvece
invece di horreret_ (P· 11, l. 3), nundum, e non vznc
. ~ Ve_d-1 ~iù addietro, p. 9, ~ota x.' • __ _ gni aufem r ,51 salutis 'Vero Ù66 fato functus est, prouf
Hts dupositis, ilcrlve il F AZ EU. O (o .i. 't . 6 Gut'scarda re.fert: · eJt quo quicquid de Guilelmo Ttactenus S
l 49 s ) [ '"'·· · :r• a ·• P· 42 ,
• . gg. ' U"JOtlelmus] non d,.u posi, anno' aetall's 45, 1'e• memora'Vi ettcerptum est. l Per tutte queste varianti cf. P· 17·

l.
L
:\!AH CO V ATTASSO

221) [70]
.......... ··~- .. -·-.....······•·· ....·········;··>' ...•...•. ,.,... .,., ........................................ __,._._ .....,.. .............- - - -...· - · - · · -.....- _ _ __
----····-...········-··....·-··-·
di nondam (p. 15, l. 3), virtu!ÙJ~8 invece di vir utique (p. 15, l. 13), dampnaturumque
invece di dapnatumque (p. 20, I. 19), in urbem invece di in urbe (p. 25, l. 23), expa-
suil invece .di esposuit (p. 26, l. 3), eloquium esse invece di reliquum esse (p. 21, 1. 2), i.

11J()/i/Jet im·ece di qU<Jdlibet (p. 30, l. 11 ), 'f)irginitatem invece di virginitate (p. 30,
L 19) ecc. 5

Trinltà (Cuneo), 9 settembre I!J04•


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