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Pino > pianta simbolo, in ambito amoroso della fedeltà, ma in questo caso non c’è una
parte amorosa e, dunque, è un simbolo di eternità.

Sul punto di morte, il conte Orlando si stende sotto il pino, ma volge lo sguardo verso il
nemico in modo tale da essere considerato comunque vincitore.
L’offerta del guanto deriva dall’ambito feudale (gesto del vassallo che offre il suo
servizio al signore).
Battersi il pugno sul petto corrisponde all’atto di pentimento, corrisponde alla sua
confessione di peccato.
Orlando si rivolge a Dio pentendosi > estrema confessione dalla nascita alla morte.
Orlando offre a Dio il proprio guanto, quindi, si offre al servizio di Dio.

Nell’ultima parte della lassa 174 c’è un dettaglio nuovo, ossia, gli angeli che discendono dal
cielo verso di lui.
Nelle lasse successive, si ha una continua ripetizione di ciò che è già stato visto e analizzato in
precedenza.

“San Gabriele dalla sua mano l’ha raccolto” = fa riferimento alla lassa precedente dove si
parlava degli angeli che discendono dal cielo verso di lui.

LA CHANSON DE GESTE: LA CHANSON DE ROLAND

La chanson de roland oltre a rappresentare una guerra di religione, sarebbe anche


testimonianza di un clima politico che caratterizzava gli anni di composizione del testo.
Il significato sociale riguarda il confronto tra l’autorità regia e i contropoteri feudali,
confronto tipico della Francia dell'XI secolo, ossia il 1080.
L’autorità regia voleva riaffermare il suo potere centrale.
Questa tensione troverebbe riflesso in molti personaggi della Chanson de Roland:
● Rolando e i paladini sarebbero i rappresentanti degli alti ufficiali del re
(giovani nobili direttamente al servizio del sovrano). Gruppo favorevole al
combattimento, alle nuove conquiste perché vogliono trovare risorse dalle
battaglie.
● Gano è il rappresentante degli alti feudatari, dei grandi nobili che si erano
arricchiti già in precedenza. Gano non è favorevole allo stato di guerra.
Il tradimento di Gano non è solo a titolo personale, ma avviene ai danni dell’intero esercito
di Carlo, della corona > grande tradimento, quindi, quando viene catturato viene condannato
a morte.

La Chanson de Roland ha molte interpolazioni e rimaneggiamenti nelle versioni successive:


↪Es. Rifacimento in lingua franco-italiano con oltre 6000 versi.
➔ Probabile circolazione di una versione anteriore al ms > forse più corta, priva della
seconda parte (emiro Baligante) O Breve riassunto nella Nota emilianese
(1050-1075).

[Carlo vive la morte di Ronaldo come una situazione tragica.


Carlo sarebbe lo zio di Ronaldo MA si presume che Carlo possa essere il padre di Ronaldo perché ci
sarebbe stato un rapporto incestuoso].

ALTRE CHANSONS DE GESTE (capitolo 3)

Le raccolte medievali riconoscevano tre grandi cicli:


1. Ciclo di Carlo Magno
2. Ciclo di Guglielmo d’Orange
3. Ciclo dei “Vassalli ribelli

Ciclo di Carlo Magno


➢ Venti canzoni circa, a partire dalla Chanson de Roland
➢ Imprese di Carlo e dei suoi paladini
➢ Mainet (adolescenza e imprese giovanili di Carlo), Chanson d'Aspremont (si
racconta di una fantomatica ascesa di Carlo in questo monte, racconto fittizio perché
Carlo non ci è mai andato).
➢ Fino a parodia con il Voyage de Charlemagne à Jérusalem et à
Constantinople > eroicomica spedizione marittima.

Ciclo di Guglielmo d’Orange


↪Guglielmo d’Orange era il cugino di Carlo

➢ Per la debolezza di Ludovico il Pio, successore di Carlo, spetta ai vassalli difendere la


fede e la corona.
➢ Ciclo compatto > ci sono 25 circa chanson dedicate a questo ciclo -> Chanson de
Guillaume (la più antica dopo la Chanson de Roland - importante per l’esame),
Couronnement Louis, Charroi de Nîmes, Prise d’Orange, ecc…

Chanson de Guillaume > Distinta in due parti:


1. Prima parte o Chanson de Vivien (= nipote di Guglielmo), simile alla Chanson
de Roland perché Vivien è il nipote di Guglielmo come Roland è il nipote di Carlo, poi
un secondo elemento che riprende la Chanson de Roland è l’iniziale vittoria dei
Saraceni. Infine, un terzo elemento di congiunzione con la Chanson de Roland è la
morte di Vivien e di Girard, anche lui nipote di Guglielmo).

2. Seconda parte o Chanson de Rainouart > Si ha un’invasione saracena e,


dunque, Guglielmo chiede aiuto a Ludovico contro i saraceni che minacciano
Guglielmo d’Orange.
Dopo molte incertezze, il sovrano concede un’armata. Alla spedizione parteciperà
Rainouart che è un garzone di cucina, è un lavapiatti dalla forza sovrumana con
ruolo decisivo.
➔ Rainouart è considerato un gigante eroicomico
➔ Si ha un gusto per il comico e il parodico, con particolare attenzione al
quotidiano.
➔ Guiborc > prima eroina femminile, moglie di Guglielmo d’Orange. è una
nobile saracena convertita.

Guiborc organizza la rivincita dello sposo accordandosi con i cavalieri per
formare un nuovo esercito contro Deramé.

➔ Assenza di dettagliate scene di battaglia


➔ Fatti militari abbozzati
➔ Morte di Deramé risolta in pochi versi

Ciclo dei “Vassalli ribelli”


● Conflitto tra monarchia e feudalità
● Seconda metà XII secolo
● Rafforzamento corona con Luigi

Chanson appartenenti al ciclo dei “Vassalli ribelli”: (non è importante ricordare tutti i
nomi)
- Chevalier Ogier: dissidi tra Carlo Magno e Ogier (non ottiene il consenso di
vendicare la morte del figlio).
- Raoul de Cambrai: rivendicazioni di un feudo negato al legittimo erede
- Girart de Roussillon: rivalità tra Carlo il Calvo e il suo vassallo Girart
- Renaut de Montauban: valoroso vassallo privato dei suoi possedimenti
Gormont et Isembart - “Vassalli Ribelli” (importante, da sapere per l’esame)
➔ Antico frammento di 661 octosyllabes in lasse assonanzate
➔ Anonimo; codice duecentesco, ma originale databile alla fine dell’XI secolo.
➔ Isembart si ribella al re di Francia Luigi III, si pone al servizio del re saraceno
Gormont, rinnegando la fede cristiana. Isembart esorta Gormont a muovere
guerra ai Francesi (suo ex popolo), Luigi III uccide Gormont e Isembart uccide
per errore suo padre.
Isembart muore invocando la Vergine Maria e Dio, quindi ritorna alla fede
cristiana, pentendosi. Poco dopo la morte di Isembart, si ha la morte del re.

Interpretazione:
★ Fatto storico > Luigi III aveva subito un attacco straniero, ma ad opera della
popolazione scandinava nell’880, non da parte dunque dei saraceni.
★ Sorta di ritornello alla fine di ogni lassa
★ Valori tipici del genere epico
↪ Lotta tra Cristiani e Saraceni
★ Elemento particolare nella conversione del protagonista Isembart alla fede pagana
★ Pur pentendosi in fin di vita, Isembart muore senza onori.

IL ROMANZO CORTESE: I ROMANZI “ANTICHI” (di materia antica)

● Scritti poco dopo la metà del 1100


● Serie ininterrotta di octosyllabes in distici rimati
● Immissione dell’elemento amoroso e delle analisi psicologiche (modello
Ovidio, Ars amandi, Metamorfosi, Eroides)
↪ Eroi antichi trasformati in dame e cavalieri medievali
● Immissione del magico e del meraviglioso (presenza di elementi
soprannaturali, streghe…)

1. Roman de Thèbes:
➔ Anonimo, conservato in due redazioni di diversa lunghezza (10.000 e più di
14.000 versi)
➔ Ispirato alla Tebaide di Stazio
↪ Storia di Tebe da Edipo alla guerra fratricida tra Eteocle e Polinice e
successiva ascesa al trono di Creonte.
➔ Prologo che vuole collegare l’opera in un livello alto:
> Riferimento ai modelli classici
> Ceti colti come pubblico di riferimento
> Presa di distanza dalla produzione fabliolistica (= fabliaux > racconti
comici)

2. Roman d’Eneas
➔ Anonimo (10.000 versi)
➔ Ispirato all’Eneide di Virgilio
↪con aggiunte e variazioni su argomenti romanzeschi e dimensione
psicologica.
➔ Rilettura in chiave cavalleresca e cortese
↪ Enea viene visto come “franc chevalier”

3. Benoît de Sainte-Maure, Roman de Troie


➔ Periodo > circa 1165
➔ Più di 30.000 octosyllabes
➔ Storia di Troia, dalla spedizione degli Argonauti alla caduta definitiva della
città
➔ Su modello delle compilazioni di argomento troiano dello pseudo-Ditti
Cretese e delle pseudo-Darete Frigio
➔ Gusto per le battaglie d’ispirazione epica e vena cortese e
mediativa delle vicissitudini amorose
➔ Nel prologo si ha una consapevole scelta della lingua volgare per
pubblico ampio
↪Storie pagane reinterpretate in chiave religiosa come esempio di virtù
➔ Alle spalle, ambiente della corte plantageneta (=corte inglese, di
matrice culturale francese)
↪Enrico II d’Inghilterra e sua moglie Eleonora d’Aquitania protettori
dell’autore
↪Riflessi di problemi e visioni politico-sociali coeve all’autore

4. Roman d’Alexandre (più importante)


↳ Straordinario successo, con ripetute rielaborazioni

Racconta le vicende di Alessandro Magno, e si tratta del più importante romanzo grazie al
suo successo.
Presenta ripetute rielaborazioni, dovute all’interesse medievale per le vicende.
Il primo autore del Roman d’Alexandre fu Alberic de Pisançon nel XII secolo; l’opera,
però, è stata poi modificata, e vi sono state aggiunte delle parti, in modo disordinato, negli
anni successivi.
Fu poi Alexandre de Paris (secondo autore), che nel 1180 lo riordinò in quattro
redazioni (= branches, spezzoni dell’opera), secondo un ordine
cronologico-biografico (dalla nascita alla morte di Alessandro).

L’opera ebbe un tale successo grazie alla figura di Alessandro Magno, la cui considerazione
andava oltre la realtà storica: veniva identificato come modello assoluto del sovrano per
alcune caratteristiche della sua vita.

Si ha:
➔ L’importanza del personaggio e il fascino esotico delle avventure >
Alessandro si spinse verso il mondo sconosciuto e affascinante dell’Oriente
➔ Incarnazione dei valori fondativi del XII secolo, qualità tipiche del perfetto
cavaliere > sapienza e prodezza, giustizia e larghezza (=generoso,
riconosceva il suo valore attraverso donazioni di beni)
➔ Un’unione tra abilità del cavaliere e l’educazione del sapiente: le virtù del
corpo e dello spirito erano riunite nella sua persona. A questa posizione contribuisce
l’educazione di Aristotele, autorità fondamentale nel Medioevo: il massimo
sapiente, che educò il migliore dei sovrani (presenta tratti dello speculum principis,
mandato da Aristotele) -> sodalizio tra chevalerie (prodezza) e clergie
(conoscenza).

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