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Origine ed espansione dell’Islam

Epoca di Giustiniano > G. era riuscito a completare la sua espansione e a controllare, quindi, tutto il
bacino mediorientale.
L’Impero Sasanide era conosciuto, anche, come secondo impero persiano.
I sasanidi vogliono conquistare l’Egitto e la Siria perché sono delle aree con numerose riserve.
turbolenze interne > nel 681 si ha un passaggio del Danubio (protobulgari si insedieranno in quella
che è la Bulgaria)
gli slavi cercano terre da coltivare, mentre gli avari saccheggiano e attaccano le città e, infine, si
ritirano nel Danubio (avari > bruciano e saccheggiano la città)
In una spedizione contro gli avari, nei Balcani, le turbolenze interne portano ad un colpo di stato.
Successivamente viene eletto come nuovo sovrano Focas (dopo la morte di Maurizio > era stato un
generale molto capace).
Focas, al contrario di Maurizio, non era considerato un vero e proprio imperatore da tutti perché
incapace.
Koso riesce ad avanzare fino al Bosforo e riesce ad allearsi con gli avari > entrambi non hanno una
flotta, quindi, la flotta imperiale impedisce questo congiungimento.
Eraclio riuscirà a riprendere tutto il territorio perduto e a invadere il territorio Sassanide.
Sassanidi avevano occupato la Siria e Gerusalemme.
Eraclio viene visto come un precursore dei crociati [liberano Gerusalemme dagli infedeli].
Il ricordo di Eraclio e delle sue imprese è di grande importanza, anche a livello letterario.

Eraclio era anche l’autore di una riforma dell’amministrazione militare che sarà molto importante
per la storia dell’impero > riforma che verrà adottata per far fronte ad un nuovo pericolo.
Mentre i due grandi imperi sono in lotta fra di loro per la supremazia nel medio oriente, nella penisola
arabica si verificano degli avvenimenti che cambieranno la storia della penisola arabica e dell’area
mediterranea.
Arabia = regione che non è mai stata inclusa direttamente in nessuno dei grandi imperi che hanno
controllato l’area nel corso della storia > è rimasta, dunque, fuori dal controllo diretto dei Persiani,
delle potenze di Alessandro Magno o dell’Impero Romano.
Questo, però, non significa che l’Arabia fosse tagliata fuori dal mondo mediterraneo e persiano.
è sempre stata in collegamento con il mondo mediterraneo perché attraverso l’Arabia passavano delle
importanti arterie commerciali che dalle coste di quello che oggi è lo Yemen risalivano fino alla città
mercantile di Petra (oggi in Giordania) e da lì la via commerciale raggiungeva la costa del
mediterraneo > via dell’incenso.
Attraverso questa via passavano una serie di prodotti del bacino dell’oceano indiano come, ad
esempio, spezie (principalmente pepe, ma anche spezie mediche), incenso (prodotti preziosi che
portavano guadagni molto elevati > arrivano via mare).
Questo coinvolgimento commerciale con il mondo mediterraneo aveva favorito la strutturazione di
regni nella penisola arabica, soprattutto, nella parte meridionale (ad esempio: Regno di Saba).
Parte dell’Arabia meridionale, chiamata dai romani Arabia Felix era una parte dell’arabia molto
fertile e, quindi, abitabile e coltivabile.
Arabia Felix ≠ Arabia Vetrosa > arabia del deserto (parte interna).
L’area più interna presentava due ambienti complementari ma, allo stesso tempo, contrapposti:
Arabia delle Oasi (dove sorgevano delle città, c’erano delle coltivazioni) e, dall’altra parte, l’Arabia
dei nomadi (tribù che vivevano nelle aree semi-aride e la cui economia si basava sull’allevamento
degli ovini o dei cammelli).
Le due Arabie convivono perché hanno bisogno una dell’altra, ma che hanno rapporti piuttosto
conflittuali perché i nomadi tendono a guardare con un certo desiderio le risorse d’acqua delle Oasi
per il loro bestiame e, dall’altra parte, i contadini delle Oasi vedono i nomadi come degli invasori
(qualcuno che portava via loro delle risorse).
Dopo il crollo dei regni dell’Arabia Felix non c’è una potenza egemone che controlli la zona
dell’Arabia > molti hanno cercato di conquistarla con scarsi risultati (ad esempio Alessandro
Magno prima di morire stava preparando una spedizione militare).
L’Arabia rimane, dunque, ai margini politi NON economici.
mondo arabo = influenzato dalle grandi civiltà confinanti.
Erano presenti le religioni praticate nei grandi imperi: c’erano comunità cristiane, comunità
zoroastriane ed ebraiche (dal punto di vista religioso l'Arabia era completamente integrata con il
mediterraneo).
La mecca, oltre ad essere la principale città commerciale lungo la via dell’incenso ospita, anche, il
grande santuario arabo che è realizzato intorno al luogo dov’è conservato un oggetto che è venerato da
tutte le popolazioni arabe, ossia, la pietra nera > (meteorite/pietra caduta dal cielo) che verrà
integrata nel culto islamico.
La pietra nera, oggi, è conservata nella Kaaba al centro della grande moschea della Mecca > intorno
alla quale si fanno i rituali durante il pellegrinaggio.
La pietra nera ha una grande importanza per tutte le popolazioni arabe che la collegano alle divinità
celesti > segno della presenza delle divinità celesti.
Intorno al santuario della pietra nera viene creato un insieme di santuari dove vengono venerate tutte
le divinità adorate dalle popolazioni della penisola araba.
All’epoca si passa da gruppi che sono cristiani, gruppi ebraici, zoroastriani e, poi, tra i nomadi c’è una
forte presenza di religioni di tipo animistico (venerazione degli eventi naturali > fulmini, vento,
cielo, stelle…).
Cristiani e ebrei collegano, come faranno i musulmani, la pietra nera al patriarca Abramo > lotta
di Abramo contro i demoni nel deserto.
La presenza del grande santuario da alla tribù che controlla la Mecca, ossia, i Banu Quraysh (o
qurayshiti) un ruolo del tutto particolare nel quadro dell’Arabia del tempo > custodi del luogo.
I qurayshiti hanno una funzione di mediatori dei conflitti che sorgono tra le varie tribù.
La presenza del Santuario implica che la Mecca sia considerata da tutti una zona neutrale e, quindi, un
luogo dove tutte le tribù arabe si incontrano per scambiarsi prodotti.
La città (Mecca) è protetta dalla propria neutralità.
Per questa ragione i qurayshiti, oltre ad un grande prestigio sociale, traggono un enorme provento
economico dalla gestione del santuario e della città > arrivo pellegrini = nutrirli, dare loro un posto
dove dormire (grandi guadagni).
Qurayshiti > clan più prestigioso e ricco di tutta l’Arabia pre-islamica.

Mohammed = futuro profeta > all’inizio è un mercante (viaggia molto ed è una persona colta).
Sposa una ricca vedova > Khadija che appartiene ai Qurayshiti e, quindi, smette di viaggiare e di fare
il mercante per dedicarsi a ciò che gli interessa, ovvero, la lettura e la meditazione religiosa.
Durante una sua meditazione religiosa, gli appare l’arcangelo Gabriele che gli rivela che sarà il futuro
profeta > inizia, dunque, la predicazione di Mohammed (Maometto).
Allah = era una divinità già nota ed era venerato dalle tribù arabe.
Il messaggio rivoluzionario di Maometto è che solo Allah è Dio, tutti gli altri sono falsi > islam =
religione rigorosamente monoteista.
Una predicazione di questo tipo crea dei problemi perché i Qurayshiti temono che l’affermarsi di una
simile posizione possa portare alla fine posizione di predominanza/privilegio di cui godono grazie al
fatto di essere custodi dei santuari.
Fino a quando Khadija è viva, Maometto è protetto dal ruolo sociale di sua moglie > Khadija
appartiene ad uno dei rami più influenti e potenti del clan dei Qurayshiti, dunque, la sua presenza
impedisce di agire contro suo marito (Maometto).
Quando Khadija muore le contromisure dei Qurayshiti scattano immediatamente > Maometto viene
accusato di essere un indovino, uno stregone ed è costretto a fuggire dalla Mecca insieme ai suoi
seguaci.
Hijra (o in italiano Egira) = esodo di Maometto nel 622 > segna l’inizio del conto degli anni nel
calendario islamico.
Maomentto e i suoi seguaci si rifugiano nella città di Yathrib, a nord, che diventerà Medina (la città
del profeta) e, da lì, Maometto organizza la sua lotta contro i Qurayshiti.
Maometto riesce ad ottenere l’appoggio delle tribù dei nomadi e utilizza i loro sistemi per piegare la
resistenza dei Qurayshiti > invece di affrontare frontalmente le forze dei Qurayshiti che sarebbero
troppo potenti rispetto alle forze di cui lui dispone, con i suoi seguaci blocca le carovane (impedisce
sia ai pellegrini che ai mercanti di raggiungere la Mecca).
La resistenza dei Qurayshiti viene piegata da questo sistema e, quindi, si arriva ad un accordo >
Maometto ha il permesso di rientrare alla Mecca, in quello che sarà il primo pellegrinaggio
musulmano.
Maometto distrugge tutte i santuari, tranne la pietra nera perché viene collegata alla figura del profeta
Abramo.
Maometto si presenta come il profeta di una religione che, in realtà, rappresenta il perfezionamento di
altre religioni monoteistiche già esistenti (cristianesimo ed ebraismo).
Maometto riconosce il ruolo di tutti i grandi profeti > si considera l’ultimo successore di una lunga
linea di profeti che sono venuti a portare il messaggio dello stesso Dio.
Gesù è considerato il sigillo dei profeti (venuto prima di Maometto) > nell’islam, la crocifissione di
Gesù, è considerata una vera e propria bestemmia perché Dio (Allah) non Nella tradizione islamica,
gli angeli salvano Gesù e l’uomo che si trova sulla croce è soltanto un’immagine che inganna gli
occhi dei Romani > il vero profeta viene portato nei cieli.
Nel Corano e nella tradizione islamica, una delle figure più venerate è quella di Maria (Meryem)
perché si riconosce l’importanza di Maria, in quanto madre del grande profeta.
Islam = religione aniconica.

La pietra nera viene collegata al culto islamico > il profeta Abramo si trovava nel deserto (durante lo
spostamento in Palestina) e, insieme a suo figlio Ismaele, viene attaccato dai demoni, comincia a
scagliare contro questi demoni delle pietre che gli vengono fatte scendere dagli angeli.
Quando l’ultimo demone viene scacciato, Abramo bacia l’ultima pietra che diventerà nera >
perché assorbe tutti i peccati o il male del mondo.
Nella tradizione islamica, uno dei segni della fine del mondo sarà il momento in cui la pietra
nera ridiventerà bianca perché il male imprigionato sarà liberato nel mondo > potenza di Dio
che trattiene il male dentro la pietra.

Culto islamico > si afferma nel 630.


Maometto muore nel 632 e, a quel punto, si pone il problema della sua successione. Maometto lascia
un’eredità che nessun altro leader arabo ha mai avuto perché Maometto ha unificato le religioni di
buona parte dei popoli arabi ma, soprattuto, ha unificato una grand parte della penisola sotto il suo
controllo > gestione eredità importante.
Il profeta, però, non ha lasciato indicazioni sulla sua successione; l’unica cosa chiara è che NON ci
può essere un altro profeta perché Maometto è l’ultimo dei profeti ed è colui che ha portato la
rivelazione definitiva.

A questo punto, si scontrano due correnti di pensiero differenti: da un lato, coloro che ritengono che la
successione naturale del profeta sia legata alla sua famiglia (Maometto non ha figli, ma ha un genero,
Ali, che ha sposato l’unica sua figlia, Fatima), dall’altra parte, ci sono coloro che svincolano da
qualsiasi legame di sangue la successione, quindi, la successione deve andare a chi merita di diventare
il successore del profeta.

Primo successore = Abu Bakr > primo seguace e il primo che ha ascoltato le sue parole ma è, anche,
suo suocero > è un parente ed è anche il primo dei suoi seguaci.

Ad Abu Bakr seguiranno 3 califfi che sono stati nel gruppo dei primi seguaci del profeta, ma sono
anche legati a lui con legami di parentela → Omar, Otman, Ali.
Abu Bakr, Omar, Otman, Ali = 4 califfi ben guidati della tradizione musulmana, sotto i quali viene
unificata la penisola Arabica [con la conquista di quelle regioni che ancora non erano sotto il controllo
musulmano] e si ha la conversione delle popolazioni all’islam.

Dopo una prima vittoria degli arabi in una battaglia con i bizantini sul fiume Yarmuk, le forze
arabe si dilagano in tutto il medio oriente, ciò porta al crollo dell’impero Sasanide (ultimo
imperatore sasanide viene assassinato mentre cerca di fuggire in Asia centrale) e alla perdita di molti
territori dell’impero bizantino.

due imperi > militarmente esauriti, economicamente in difficoltà e con una situazione sociale
interna di estrema tensione.

Nell’impero bizantino la Siria e l’Egitto tollerano a stento l’imposizione di determinati canoni


religiosi imposti a Costantinopoli (cristianesimo nella versione monofisita).
L’adesione al cristianesimo nella versione monofisita era vissuta in Siria e in Egitto come una sorta di
affermazione di identità nazionale nei confronti dell’amministrazione centrale.
A est, nell’impero sasanide > situazione peggiore perché i sassanidi hanno perso la guerra, ci sono
tensioni religiose, sociali.

Mazdeismo (o zoroastrismo) = riproposizione della vecchia religione persiana basata sul culto della
divinità solare Ahura Mazda contrapposta alle forze delle tenebre.
Tra le classi popolari si diffonde, invece, un nuovo messaggio religioso > mazdakismo = è una
riforma religiosa ma, anche, una riforma sociale che predica l’assoluta uguaglianza di tutti gli uomini
(rivolta contro l’aristocrazia Sasanide > rivolta dei poveri contro i ricchi).

Gli Arabi non impongono di convertirsi all’Islam > chi non si convertiva doveva pagare una tassa.
*versione monofisita del cristianesimo > affine al messaggio musulmano*

I monofisiti della Siria e dell’Egitto trovano una sostanziale pace religiosa nell’arrivo degli arabi >
anche le comunità ebraiche che erano discriminate dall’amministrazione imperiale.
Le vecchie potenze crollano e l’unico argine riescono a metterlo i generali bizantini sulla frontiera
orientale > Eraclio vede tutto ciò come un fallimento.
Successivamente, Eraclio riorganizza le forze rimanenti con una grande riforma che sarà il segreto
della lunga resistenza dell’impero > l’impero durerà altri 1000 anni.

Eraclio ribalta completamente l’organizzazione che aveva avuto l’esercito, suddivide il territorio,
rimasto sotto il suo controllo, in una serie di grandi province, ciascuna delle quali corrisponde ad una
divisione dell’esercito e distribuisce le terre da coltivare ai suoi soldati, creando una classe di soldati
contadini che combattono per difendere le proprie proprietà, le proprie case e famiglie.
Impone, inoltre, attraverso una serie di legge il divieto ai grandi proprietari terrieri di acquistare la
terra di proprietà dei soldati contadini per evitare che i grandi latifondisti portino via la terra ai soldati.
Eraclio, dunque, riesce a stabilizzare la frontiera sulla linea dei monti del Tauro creando una frontiera
fortificata che reggerà per secoli > 400 anni per sfondare quelle difese.

Nel 717, gli arabi assediano la città di Costantinopoli che riuscirà a resistere.

Nel 723 si ha la battaglia di Akroin, l’imperatore Leone III respinge le forze arabe fuori dall’Anatolia
e stabilisce, definitivamente, il confine del Tauro > linea di attrito e contatto fra il mondo cristiano
orientale e fra il mondo musulmano - ci saranno scambi tra le popolazioni che sono etnicamente affini
(matrimoni misti).

DIGENIS AKRITAS = è il più noto poema epico del XI secolo > racconta le vicende di un
protagonista che ha padre greco e madre araba (è un combattente della frontiera).

Ali (l’ultimo dei 4 califfi) viene assassinato e, con l’arrivo al potere del suo successore Muavia, si ha
una sorta di restaurazione perché Muavia non è altro che il principale esponente dei Qurayshiti >
riprendono il potere che avevano perso qualche decennio prima.

I califfi Omayyadi sono, quindi, gli esponenti della vecchia aristocrazia della Mecca e, tra l’altro,
riescono a imporre il principio della successione ereditaria > Omayyadi = prima dinastia di califfi
musulmani.
Durante gli Omayyadi, l’impero raggiunge la sua estensione.

Nel 732 le forze arabe, che si sono spinte a nord dei Pirenei, vengono sconfitte da Carlo Martello.

BATTAGLIE PIU IMPORTANTI = L’assedio di Costantinopoli e la battaglia di Akroinos.

Gli Omayyadi creano un vero e proprio impero mondiale > ricorrono ai servigi delle popolazioni
locali, di quelli che sono diventati i loro nuovi sudditi.
Nell’amministrazione Omayyade non si fanno distinzione tra coloro che sono arabi e tra quelli che si
sono convertiti, successivamente, all’islam.
Nella nuova corte di Damasco (capitale è stata spostata da Medina a Damasco) tende ad assumere
delle caratteristiche molto simili alla corte di Costantinopoli > le tradizioni imperiali bizantine
vengono assorbite dal cerimoniale di corte degli Omayyadi.
Dopo la metà dell’VIII secolo, gli Omayyadi vengono rovesciati da una rivoluzione che inizia nelle
province più orientali e che conquista, progressivamente, terreno verso l’occidente > Omayyadi
vengono massacrati e si salva soltanto il principe Abderrahman > importanza notevole nella storia
dell’islam in occidente.
Al potere sale una nuova dinastia, ossia, quella degli Abbasidi > vantano di essere discendenti di
Abbas → Abbas = zio del profeta

I religiosi iraniani indossano un mantello di colore nero > nero è il colore dinastico degli Abbasidi >
dinastia che ha le sue basi nell’Iran → Abbasidi = sunniti.

le due correnti religiose di interpretazioni contrapposte dell’Islam:

1. SCIITI = coloro che derivano dai seguaci di Ali


2. SUNNITI = coloro che riconoscono la validità della Sunna > la Sunna è la maggioranza

Sciiti e Sunniti ancora oggi sono in conflitto, difatti, da un punto di vista religioso l’Arabia Saudita e
l’Iran sono in conflitto perché il re dell’Arabia Saudita è il custode dei luoghi santi (Arabia Saudita >
sunnita), mentre l’Iran fa parte degli sciiti.

Gli Abbasidi oltre a rovesciare gli Omayyadi spostano, anche, la capitale.


Viene fondata la città di Baghdad > nasce come capitale dell’impero e nasce come una città
perfettamente rotonda (forma circolare) > Baghdad = centro della terra.

In questa nuova città cambiano, anche, le tradizioni > gli Abbasidi recuperano le tradizioni dei
Sasanidi → cultura neo persiana.
La figura del califfo assume delle caratteristiche semi divine > califfo diventa una figura lontana ed
inaccessibile ai suoi sudditi (califfo vive ritirato nelle sue stanze > le mille e una notte).

ARABO = lingua sacra, lingua del sacro corano


FARSI (lingua persiana) = lingua burocratica dell’Impero in cui venivano scritti i documenti.

L’avvento degli Abbasidi, però, ha un prezzo perché si ha una frammentazione dell’impero > il primo
frammento è la penisola iberica.

Nel corso del IX secolo, i Fatimidi arrivano a conquistare l’Egitto (paese più ricco dell’impero) e,
successivamente, estendono il loro potere alla Siria.
I Fatimidi si proclamano sciiti > l’affermarsi di una dinastia sciita che fissa la propria sede nella città
del Cairo, porta ad una frattura perché i Fatimidi assumono i titoli di califfi.
C’è, dunque, un altro impero musulmano che pratica una variante dell’Islam > ci sono due califfi che
sono in lotta tra di loro: Califfato Fatimide sotto il quale avverranno altre conquiste (conquista della
Sicilia).

L’indebolirsi dell’autorità dei califfi, in seguito a queste contrapposizioni, porta l’arrivo dei Turchi =
popolazione nomade dell’Asia centrale e sono affini ai mongoli (unico ceppo > ceppo turcomongolo o
turanico).
Nel sesto secolo, i turchi sono stati raggiunti da missionari cristiani che li hanno convertiti > in
questo secolo, dunque, esiste una vasta area controllata da queste tribù turche cristianizzate.
Successivamente, la maggior parte di queste tribù turche viene convertita all’islam e i turchi, dopo
essere stati un problema per i califfi perché compievano dei saccheggi lungo la frontiera, diventano
dei mercenari degli eserciti dei califfi.
Ciò porta ad una progressiva assunzione di potere da parte di questi capi turchi > acquisiscono una
notevole ricchezza personale e un crescente peso politico.

Già nell’undicesimo secolo il califfo Abbaside è esautorato > califfo rimane il comandante dei
credenti (colui che guida le preghiere), ma il potere politico viene acquisito dal sultano turco [sultano
è un grado militare].

Sultano turco = comandante generale degli eserciti del califfo > califfi tenuti all’interno dei palazzi dei
sultani.

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