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Indice
Biografia
L'eroe dei Pirenei
L'eroe letterario
Orlando Innamorato
Orlando Furioso Morte di Orlando, da una miniatura delle
L'Orlando di Calvino Grandi cronache di Francia
Nella letteratura contemporanea Prefetto della marca di Bretagna
Nell'arte In carica ?–
Orlando nella musica 15 agosto 778
Note Predecessore ?
Bibliografia Successore Guido di Nantes
Voci correlate
Nascita 736
Altri progetti
Morte Roncisvalle, 15 agosto
Collegamenti esterni
778
Biografia Orlando
Il poema franco-italiano Berte et Milon, narra dell'amore dei genitori d'Orlando, Berta, una sorella di Carlo
Magno, e Milon, siniscalco, che in seguito a contrasti con Carlo si rifugiano a Imola, dove Berta dà alla luce
Orlando.
La Chanson viene attribuita a Turoldo. Carlo Magno ha conquistato la Spagna tranne Saragozza, ultimo
baluardo saraceno nella Penisola Iberica. Il re moro Marsilio chiede allora una tregua all'imperatore: dice di
essere pronto ad arrendersi a patto che le armate franche lascino il regno musulmano. Orlando, valoroso
paladino franco e nipote di Carlo, si oppone ma cade vittima di un'imboscata tesa dai Mori presso
Roncisvalle. Nello scontro il prode eroe fa strage dei nemici con la sua famosa spada Durendal (Durlindana
in italiano). Sopraffatto, Orlando suona l'Olifante, con tanta forza che ne muore (ma non dunque a opera dei
nemici saraceni). Gli Arcangeli discendono quindi dal cielo per raccogliere la sua anima.
In molte opere del ciclo carolingio accanto a Orlando c'è il cugino
Rinaldo, coraggioso e audace come lui. Ma a differenza del figlio di
Milone, Rinaldo è uno spirito ribelle e insofferente all'autorità dello
stesso imperatore. La fortuna di questo personaggio in Italia sarà
tale che pian piano acquisterà maggiore spazio nei racconti epici.
Contemporaneamente, Carlo verrà degradato al rango di
personaggio quasi comico, di vecchio rimbambito.
Questi episodi, come anche nel poema dell'Ariosto, ben esplicano come le faccende d'amore siano sempre
incerte e sfuggevoli, con risvolti a volte anche comici o divertenti nel poema, persino per un uomo tutto d'un
pezzo come Orlando. Insomma il conte qui si trova ad affrontare l'unica cosa che non si può ridurre sotto
l'arbitrio di nessuno, una cosa certo sublime, ma sconvolgente e spesso crudele, che riduce il nobile
paladino a rincorrere l'amata supplicandola per la foresta. Orlando si trova quindi impreparato e spiazzato
davanti a questo inusuale nemico: l'amore, il quale sembra inevitabilmente volto ai suoi danni. La novità del
poema è anche questa, l'eroe visto sotto un nuovo aspetto, un aspetto più
umano, l'eroe presentato sotto una luce nuova, in un campo in cui trova,
nonostante le sue innumerevoli qualità straordinarie, immense difficoltà.
Orlando Furioso
Sin dal primo canto è evidente come all'abilità di Orlando con la spada, che lo
Un makhila.
rende quasi splendente e superiore, non corrisponde un'altrettanta bravura nelle
relazioni interpersonali, tanto che si degrada al punto da rincorrere Angelica
che scappa nel bosco. E sempre più penoso diventa, nonostante tutte le
evidenti prove del rapporto amoroso tra Angelica e Medoro, quando ingenuamente cerca in ogni modo di
scacciare l'idea di essere stato tradito, di illudersi che le coincidenze del fato gli stiano tendendo un brutto
scherzo. Induce inoltre, secondo alcuni, un senso di empietà nel lettore la scena della perdita del senno,
causata dalla disperazione e dall'orrore per l'acquisita consapevolezza della natura della relazione tra la sua
bella e l'umile fante saraceno; qui è racchiuso, dunque, il tema centrale del poema, ossia la follia causata
dall'amore, che è anche causa del temporaneo allontanamento di Orlando dall'esercito cristiano. Una volta
rinsavito, Orlando si riscatta pienamente e sarà proprio lui a uccidere il principale antagonista dei cristiani,
Agramante. Negli ultimi canti la sua figura viene messa da parte per motivi encomiastici, in favore del
personaggio destinato a diventare il progenitore degli Estensi, Ruggero.
L'Orlando di Calvino
La figura di Orlando viene ripresa nel XX secolo da Italo Calvino, che ne fa il protagonista della Storia
dell'Orlando pazzo per amore, parte del libro Il castello dei destini incrociati. Il personaggio ritorna come
comparsa nel libro Il cavaliere inesistente.
Orlando è l'antagonista principale del romanzo di Giuseppe Pederiali del 1991 Donna di spade, che si pone
in continuità con gli eventi narrati nell'Orlando furioso.
È citato anche nel romanzo di Ugo Moriano del 2002 L'ultimo sogno longobardo, ambientato durante la
caduta del Regno dei Franchi.
Nell'arte
Bibliografia
AA.VV, voce «Orlando», in Le garzantine - Medioevo, Milano, Garzanti Editore, 2007,
pp. 1188-1189, ISBN 978-88-11-50506-8.
(DE) Adriana Kremenjas-Danicic, I sentieri europei di Orlando, Dubrovnik, Europski dom
Dubrovnik, 2006, ISBN 953-95338-0-5.
(FR) Aline Laradji, La Légende de Roland: de la genèse française à l'épuisement de la figure
du héros en Italie, L'Harmattan, 2008, ISBN 978-2-296-07027-1.
Voci correlate
Chanson de Roland
Spagna (poema)
Morgante
Orlando innamorato
Orlando furioso
Statua di Rolando
Opera dei Pupi
Vegliantino
Altri progetti
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Collegamenti esterni
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