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Francia
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Francia (disambigua).
Geografia
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Francia.
La parte europea della Francia è Francia metropolitana ed è situata ad una delle estremità occidentali
dell'Europa. È bagnata dal Mare del Nord al nord, la Manica a nord-ovest, l'oceano Atlantico ad ovest e il
mar Mediterraneo a sud-est. Confina con il Belgio e il Lussemburgo a nord-est, la Germania e la Svizzera
ad est, l'Italia e Monaco a sud-est, la Spagna e Andorra a sud-ovest.
Le frontiere al sud e ad est del paese corrispondono a dei massicci montuosi, i Pirenei, le Alpi, il massiccio
del Giura, la frontiera ad est corrisponde al fiume Reno, invece la frontiera nord e nord-est non si fonda su
nessuno elemento naturale. La Francia metropolitana comprende molte isole, soprattutto la Corsica e le
isole costiere. Si trova tra le latitudini 42°19'46" N e 51°5'47" N, e le longitudini 4°46' O e 8°14'42" E.
La Francia possiede inoltre delle frontiere terrestri con il Brasile e il Suriname in Guyana francese, così
come con i Paesi Bassi per la parte francese di Saint-Martin. La superficie totale della Francia è di circa
675 000 km², che corrisponde ad un ettaro per abitante. Questa superficie non comprende la Terra Adelia,
sulla quale la sovranità francese è contestata. È il quarantaduesimo più grande stato del mondo sulla
superficie terrestre. Inoltre è anche il terzo paese più grande d'Europa, dopo la Russia e l'Ucraina, o il
secondo se si includono i dipartimenti oltremare, e il più grande dell'Unione Europea. L'estensione del suo
litorale, oltremare incluso è di 8 245 km².
Storia
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Francia.
La presenza umana sul territorio dell'odierna Francia risale addirittura al Paleolitico inferiore. Uno dei siti
più antichi (1 800 000 anni fa), contestato da alcuni storici, è il sito di Chilhac (Alta Loira). Il territorio
francese presenta un numero significativo di grotte decorate del Paleolitico superiore, di cui la più famosa è
probabilmente Lascaux (Dordogna, 15 000 anni fa). A partire da circa 7 000 anni fa, tutta la regione entra
nel Neolitico, il più antico villaggio noto fu il sito di Courthézon (Vaucluse), datato 4560 a.C.
Arrivati in Francia intorno al 900 a.C. i Celti (Galli) ne occuparono gran parte del territorio verso il III
secolo a.C. Nel 680 a.C. circa la costa mediterranea vide l'arrivo dei primi coloni greci, con la fondazione
di una colonia presso Antibes.
La regione più meridionale della Gallia passò sotto la dominazione romana nel 125 a.C. (Gallia
Narbonense), e successivamente il resto del territorio nel 51 a.C., dopo la guerra di Gallia. Sotto l'Impero
romano, si sviluppò una civiltà gallo-romana prospera, portando alla Francia una base di cultura latina e
indirettamente, alla successiva cristianizzazione, che si verifica lentamente tra il II e il VI secolo.
La conversione al cristianesimo del capo franco Clodoveo, battezzato a Reims il 24 dicembre 496 dal
vescovo san Rémi, fece di lui un alleato della Chiesa e gli permise di conquistare buona parte della Gallia a
cavallo tra il V e il VI secolo. L'unione tra le eredità gallo-romane, l'apporto germanico e il cristianesimo è
stato lungo e difficile, poiché i Franchi erano in origine una società guerriera le cui leggi erano molto
lontane dal diritto romano e dai principi cristiani. Mentre la debolezza demografica del regno franco portò a
un declino nelle città, il cristianesimo prese piede attraverso la fondazione di chiese rurali e, soprattutto, di
numerosi monasteri. Se il potere di Clodoveo sembrava inizialmente solido, la dinastia dei Merovingi si
trovò presto in gravi difficoltà e scomparve nel 751, quando Pipino il Breve fu incoronato re dei Franchi,
fondando così la dinastia dei Carolingi.
Pipino il Breve e suo figlio Carlo Magno espansero notevolmente il regno franco, che alla fine dell'VIII
secolo copriva più di un milione di chilometri quadrati. L'immenso impero carolingio era controllato da
un'amministrazione centrale con sede ad Aquisgrana (Aix-la-Chapelle), e dai conti rappresentanti Carlo
Magno sparsi su tutto l'impero e sorvegliati dai missi dominici. Carlo Magno, incoronato nell'800
imperatore dell'Occidente, rilanciò le arti liberali nell'istruzione e fece sì che il palazzo di Aquisgrana
diventasse un centro di attività intellettuale ed artistica di alto livello. Cionondimeno, dopo la morte
dell'imperatore, i suoi conti e vassalli riuscirono gradualmente a rendere ereditarie le loro cariche e i nipoti
di Carlo Magno si spartirono l'Impero nel trattato di Verdun (843); Carlo il Calvo ottenne la Francia
occidentalis, che corrispondeva all'incirca ai due terzi occidentali dell'attuale Francia ed i cui confini
variarono di poco fino alla fine del Medioevo, mentre la parte orientale (comprendente la Germania)
divenne il Sacro Romano Impero. Il nuovo regno, tuttavia, dovette affrontare tre diverse ondate di invasioni
nei secoli IX e X, guidate dai musulmani, dai vichinghi e dai magiari. Allo stesso tempo, i poteri degli ex
conti continuarono ad aumentare, mentre il potere reale diminuì; si instaurò una società feudale,
caratterizzata dalla divisione in tre ordini: il clero, la nobiltà e il terzo stato.
Nel 987, Ugo Capeto fu eletto re dai suoi pari, cioè i nobili del regno;[19] la monarchia ritornò ereditaria e i
capetingi regnarono sulla Francia per più di otto secoli. Tuttavia, i primi re capetingi controllavano
direttamente solo una porzione molto piccola del territorio francese, definite le terre della corona francese
(domaine royal), ed alcuni loro vassalli erano molto più potenti di loro. Nel XII secolo, il potere reale
cominciò ad affermarsi sul potere dei nobili, ma, a partire dagli anni 1150, dovette far fronte alla nascita di
un «impero plantageneto» che riuniva l'Inghilterra e le terre ad ovest della Francia.
Il regno dei capetingi arrivò al suo massimo splendore nel XIII secolo, quando la monarchia riprese il
potere che aveva perduto e l'arte e la cultura francese presero piede in Europa. Filippo II Augusto (1180-
1223) riuscì a conquistare la maggior parte dei possedimenti francesi dei Plantageneti, ponendo
temporaneamente fine alla minaccia inglese ed ampliando notevolmente il dominio reale. Luigi IX (1226-
1270) agì come paladino della cristianità e partecipò alla settima e all'ottava crociata e fu presto canonizzato
dalla Chiesa cattolica[20].
Il XIV secolo e la prima metà del XV videro la Francia sprofondare in una grave crisi, su molteplici fronti.
La guerra dei cent'anni contro l'Inghilterra, nata dalla lotta di successione al trono francese dopo Carlo IV il
Bello, devastò il paese. Tuttavia, la crisi non fu esclusivamente politica e militare, bensì pure demografica: a
partire dal 1347, la peste nera uccise almeno un terzo della popolazione del regno.[21] La crisi fu anche
sociale (le insurrezioni nelle città e nelle campagne si moltiplicarono), nonché economia e religiosa. Anche
se la monarchia fu colpita da questa crisi, ne uscì rafforzata: il potere centrale, trasferitosi nella valle della
Loira, dove furono costruiti una serie di castelli, si dotò di nuovi istituzioni, stabilì un esercito e un sistema
fiscale permanente, ed iniziò il passaggio dal Medioevo al Rinascimento.[22]
A seguito della Rivoluzione francese, con cui l'autocrazia dei Borbone ebbe termine, iniziò l'età
napoleonica, che elevò il Regno di Francia a Primo Impero Francese sotto Napoleone I Bonaparte, che
conquistò, tra il 1796 e il 1815, parte della penisola iberica, l'Italia attraverso le repubbliche sorelle e il
Sacro Romano Impero nel 1804, spodestando i sovrani di mezza Europa.
Durante il XIX secolo, in Francia si succedettero Regno, Repubblica (Seconda Repubblica, Terza
Repubblica) e Impero (Primo Impero Francese con Napoleone I e Secondo con Napoleone III).
La Terza Repubblica francese uscirà vincente dalla prima guerra La Liberté guidant le peuple
mondiale con la Triplice intesa. d'Eugène Delacroix réalisée en 1830
Dopo la seconda guerra mondiale, la Francia, un po' come tutta l'Europa, è rimasta distrutta dai
bombardamenti e ritornerà a posto solo con Charles de Gaulle e la Quarta Repubblica francese, succeduta
dall'attuale Quinta Repubblica.
Nel 1789 scoppiò la Rivoluzione francese, che finì con la presa del potere da parte di Napoleone
Bonaparte.
Nel 1814 l'impero Napoleonico lasciò il posto alla prima restaurazione borbonica con l'abdicazione e l'esilio
all'isola d'Elba di Napoleone in seguito alla sconfitta nella battaglia delle Nazioni: le forze vincitrici rimisero
cioè sul trono Luigi XVIII. Nel 1815, dopo la fuga dall'Elba ed il ritorno a Parigi, Napoleone ripristinò il
proprio impero per Cento Giorni, dopodiché fu costretto ad abdicare per una seconda volta in seguito alla
sconfitta di Waterloo. Ebbe così inizio la seconda restaurazione borbonica (a distanza di nemmeno un anno
dalla prima), che riportò Luigi XVIII sul trono della Francia, una monarchia costituzionale.
Il 2 dicembre 1851 il Presidente della Repubblica, Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone,
organizzò un colpo di Stato. Il 4 gennaio 1852 venne proclamato imperatore con il nome di Napoleone III.
Moriva la Seconda Repubblica francese e nasceva il Secondo Impero.
Inizialmente il Paese visse un'importante fase di industrializzazione, guidato da una politica liberale in
campo economico, basata su una forte struttura capitalistica (banche, imprese ferroviarie e marittime, tessili
e industrie pesanti, grandi magazzini, ecc.). Napoleone III si assicurò la fiducia nel Regno Unito (Guerra di
Crimea), aumentò l'influenza della Francia in Medio Oriente e le sue azioni in Italia contro l'Austria
permisero l'annessione delle regioni piemontesi della Savoia e di Nizza. Ma gravi battute d'arresto
offuscarono notevolmente l'immagine del regime e la lotta contro la Prussia di fatto ne causò la caduta. Nel
1870 la sconfitta di Sedan e la perdita di Alsazia e Lorena aumentarono il risentimento nazionale. Altro fatto
significativo riguardava il fronte demografico: la Francia non era più il paese più popoloso d'Europa, come
prima della Rivoluzione francese, ma si vedeva oramai sopravanzato dalla popolazione tedesca.
Nel 1871 si costituì la Comune di Parigi che portò alla nascita della Terza Repubblica francese. Gli ultimi
decenni dell'800 furono noti in Francia e fuori come Belle Époque.
La Terza Repubblica
Lo stesso argomento in dettaglio: Terza Repubblica francese, Comune di Parigi (1871) e Belle
Époque.
Terza Repubblica francese fu il nome assunto dallo Stato repubblicano nato in Francia dopo la sconfitta di
Sedan.
Questa forma di governo, che sostituì quella del Secondo Impero, durò quasi settant'anni, fino all'invasione
tedesca del paese del 1940.
La politica interna della Terza Repubblica fu caratterizzata da governi instabili, a causa di maggioranze
divise o poco superiori di numero alle opposizioni. Il disorientamento per la sconfitta subita e l'instabilità
politica favorirono vari scandali finanziari (Panama, Stavisky, ecc.) ed episodi di antisemitismo come
l'affare Dreyfus.
Il nazionalismo di alcuni ambienti militari alimentò inoltre scontri istituzionali che portarono a situazioni
vicine al colpo di Stato (come per il caso Boulanger o per le ripercussioni dell'affare Dreyfus). Non
mancarono, tuttavia, vaste riforme sociali, attuate soprattutto dalla Sinistra.
La politica estera fu caratterizzata dall'espansionismo coloniale (Africa e Indocina), dal sentimento di rivalsa
nei confronti della Germania (revanscismo) e da un isolamento che perdurò fino a quando Russia e Gran
Bretagna non riscontrarono nella Germania un pericolo maggiore della Francia.
In seguito all'attentato di Sarajevo del 28 giugno 1914, l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia alla
fine di luglio. Intanto stavano per mobilitarsi la Russia, la Germania e la Francia. La Germania era la
nazione militarmente più preparata all'evento bellico. In seguito, come un effetto domino, la Russia dichiarò
guerra all'Austria-Ungheria, la Germania dichiarò guerra alla Russia, la Francia e la Gran Bretagna
dichiararono guerra alla Germania. La Germania occupò il Lussemburgo il 2 agosto 1914 e pose un
ultimatum al neutrale Belgio: doveva permettere all'esercito tedesco il passaggio per invadere la Francia. I
belgi rifiutarono e la Germania, in pochissimo tempo, riuscì ad occupare il Belgio.
Sul fronte occidentale, le prime improvvisate trincee dei primi mesi I soldati francesi subirono il maggior
diventarono ben presto sempre più complesse, diventando il numero di vittime tra gli alleati nella
principale sistema difensivo. Il paesaggio era dominato dalla guerra prima guerra mondiale
di trincea. La guerra di movimento diventò guerra di posizione. Si
susseguivano attacchi e contrattacchi da ambo le parti. Nessuna
delle parti avanzava molto, ma entrambe pativano numerose perdite in vite umane.
La guerra nel fronte occidentale venne combattuta soprattutto in Francia e fu caratterizzata da battaglie
estremamente violente, spesso con nuovi mezzi di distruzione. Tra le battaglie combattute in Francia vi
furono la prima battaglia della Marna, di Verdun, della Somme e la seconda battaglia della Marna.
Quando la Russia abbandonò la guerra nel 1917, gli imperi centrali arrivarono a controllare i Balcani e
potevano riversare tutte le loro forze nel fronte occidentale. Intanto stavano entrando in guerra gli Stati
Uniti, a fianco degli alleati dell'Intesa.
Nel marzo 1918 la Germania lanciò una vasta offensiva sul fronte occidentale. A maggio i tedeschi
raggiunsero ancora una volta la Marna, come nel settembre 1914. Nella seconda battaglia della Marna, gli
alleati furono in grado di difendere e anche di contrattaccare. Questo successo alleato fu dovuto in parte
all'esaurimento dell'esercito tedesco, in parte all'aiuto fondamentale delle truppe statunitensi. I tedeschi
vennero respinti oltre i loro confini. Intanto cadevano anche l'Austria-Ungheria e l'Impero ottomano. Ai
primi di ottobre venne chiesto l'armistizio.
Nel Trattato di Versailles, dove vennero presi gli accordi, fu Georges Clemenceau a negoziare per conto
della Francia. Alla Germania venne attribuita la responsabilità del conflitto e dovette pagare i danni di
guerra.
Alla fine della seconda guerra mondiale la Francia fu inclusa a pieno titolo tra le potenze vincitrici, in virtù
del costante sforzo diplomatico e militare antitedesco sostenuto, soprattutto dopo il 1942, sia nelle colonie
sia in patria dalla resistenza e dalle forze francesi libere. Nella Conferenza di Potsdam furono infatti
riconosciuti a Parigi una zona d'occupazione in Germania e un settore di Berlino (ambedue ritagliati dalla
zona britannica). La Quarta Repubblica fu promulgata il 27 ottobre 1946, ma dovette affrontare gravi
difficoltà nell'impero coloniale, prima in Indocina e poi in Algeria, oltre alla decolonizzazione attraverso
negoziati. Nonostante l'instabilità politica il Paese partecipò attivamente alla creazione della Comunità
europea del carbone e dell'acciaio nel 1950, e alla firma del Trattato di Roma del 1957 come membro
fondatore del mercato comune. Inoltre, la politica di sviluppo del nucleare, sia civile sia militare, contribuì a
una politica indipendente negli anni sessanta.
La Costituzione della Quinta Repubblica, venne adottata il 4 ottobre 1958 rendendo la Repubblica più
resistente alle instabilità. Dal 1950 fino al 1973 l'economia francese ha conosciuto uno sviluppo
fenomenale, poi un susseguirsi di crisi economiche e dei periodi di crescita lenta, con frequente alternanza
al potere. Dagli anni cinquanta, la riconciliazione e la cooperazione con la Germania (ricordiamo il Trattato
dell'Eliseo, del 22 gennaio 1963, che pose termine al conflitto tra le due nazioni) hanno consentito alla
Francia di svolgere un ruolo di forza trainante nel processo di integrazione europea, in particolare con la
Comunità economica europea. È diventata il secondo paese dell'Unione europea, a favore di un'Europa
politica forte, anche se ha respinto la Costituzione europea con il 55% dei voti il 29 maggio 2005.
È il 10 dicembre 1948 quando venne firmata a Parigi la Dichiarazione universale dei diritti umani.
Nel XX secolo da ricordare la figura di Frédéric Passy, fondatore e presidente della prima società per la
pace Società d'arbitraggio tra le Nazioni, Premio Nobel per la pace, nel 1901. Alla fine del XX secolo
ricordiamo anche la figura di Édith Cresson, la prima donna Primo ministro in Francia (1991-1992).
Geografia fisica
Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Francia.
Morfologia e idrografia
Clima
Un clima oceanico ad ovest e nord-ovest: estati non troppo calde e inverni non troppo freddi
Un clima semi-continentale nel nord-est: estati calde e inverni freddi
Un clima mediterraneo nel sud e sud-est: estati calde e inverni miti
Un clima alpino nelle Alpi, nei Pirenei, nel Massiccio Centrale, nel Giura e Vosgi: estati miti
e inverni freddi.
Fatta eccezione per il sud, che vede generalmente estati secche, la pioggia è uniformemente distribuita
durante tutto l'anno.
Un clima tropicale nella maggior parte delle regioni d'oltremare: alta temperatura costante
durante tutto l'anno con una stagione secca e una delle piogge
Un clima equatoriale in Guyana francese: alta temperatura costante tutto l'anno, con
precipitazioni
Un clima subpolare a Saint-Pierre e Miquelon e nella maggior parte delle isole del sud:
brevi estati miti e lunghi inverni molto freddi
Società
Evoluzione demografica
Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia della Francia.
Densità della popolazione (per La crescita della popolazione francese si presentava come una delle
dipartimento). più forti dell'Europa, combinando una tasso di natalità superiore alla
media europea (830 900 nati a fronte di 531 200 morti), e un saldo
migratorio positivo (circa 100 000 individui l'anno): la popolazione
francese era quindi cresciuta dello 0,61% su base annua. Per quanto riguarda il tasso di fecondità, era pari a
2,14 bambini per donna fertile, mentre il tasso medio in Europa era nello stesso periodo di 1,52 figli per
donna. La Francia si presenta come il paese più prolifico nel continente assieme all'Irlanda.[27]
La piramide delle età all'inizio del XXI secolo presenta una struttura caratterizzata da una quota di
popolazione anziana in espansione, dovuto sia all'aumento della speranza di vita, la Francia gode di una
delle speranze di vita più elevate del mondo[28], sia all'arrivo alla terza età della generazione del baby boom.
Nel 2010 l'Istituto nazionale di statistica e degli studi economici (INSEE) stima che ci siano 6,7 milioni di
immigrati (stranieri nati al di fuori del territorio), che rappresentano l'11% della popolazione. Questo la pone
al sesto posto nel mondo, dopo gli Stati Uniti d'America (42,8 milioni), la Russia (12,3), l'Arabia Saudita
(7,3), il Canada (7,2), la Germania (7,1) precedendo il Regno Unito (6,5) e la Spagna (6,4). I figli
d'immigrati, discendenti diretti di uno o due immigrati, rappresentano nel 2008 6,5 milioni di persone, cioè
un altro 11 % della popolazione. Tre milioni di loro avevano entrambi i genitori immigrati.[29] La
percentuale di stranieri in Francia è paragonabile ad altri paesi dell'Europa occidentale, come Regno Unito
(11,4%), Germania (8,7%), Spagna (12,2%), e inferiore a Paesi Bassi (20,6%), e Svizzera (22,1%). Gli
immigrati sono principalmente originari dell'Unione europea (34%), del Maghreb (30%), dell'Asia (14%, di
cui un terzo della Turchia) e dell'Africa subsahariana (11%).[30]
L'immigrazione in Francia ha inizio nel XIX secolo (380 000 stranieri residenti nel 1851).[31] La maggior
parte degli immigrati provengono dall'Europa (Belgio, Germania, Italia, Spagna, Portogallo, Grecia,
Armenia, ma anche Polonia, Romania e dagli Stati nati dallo scioglimento dell'ex-Jugoslavia), dai paesi del
Maghreb e dell'Africa nera, sue ex colonie, della Cina (1 000 000 cinesi in Francia nel 2007[32]), della
Turchia (500 000 nel 2007[33]) e dell'ex Indocina francese, soprattutto del Vietnam (250 000 nel 2008[34]).
Gli zingari che vivono in Francia sono più di 500 000,[35] ma secondo il rapporto di Dominique Steinberger
del 2000 in Francia vivrebbero almeno un milione di zingari[36] (moltissimi sono francesi da varie
generazioni). I rom di origini rumene e bulgare presenti in Francia sono circa 15 000[37] (rom irregolari).
Secondo uno studio condotto nel 1999, quasi 14 milioni di persone avevano almeno un genitore o un
nonno nato all'estero (23% della popolazione francese).[38]
Secondo uno studio pubblicato dalla rivista La France africaine[39] (2000), il 13% della popolazione
francese era di origine nordafricana e africana (8/9 milioni di persone; meno di 4 milioni nel 1975).
Religione
Lo stesso argomento in dettaglio: Religioni in Francia.
Secondo un sondaggio del gennaio 2007,[44] solo il 10% di chi si è dichiarato cattolico frequenta
regolarmente le funzioni religiose. Il sondaggio ha mostrato anche[45] che il 51% degli intervistati si
identificava come cattolico, il 31% come agnostico o ateo (un altro sondaggio[46] stima la percentuale di atei
pari al 27%), il 10% appartenente ad altre religioni o senza opinione, il 4% come musulmano, il 3% come
protestanti, l'1% buddisti e l'1% come ebreo. Un altro sondaggio del dicembre 2006[47] afferma che solo il
27% dei francesi crede nell'esistenza di un qualche dio, contro un 32% di agnostici e un altro 32% di atei.
Nel frattempo, una stima indipendente dal politologo Pierre Bréchon del 2009 ha concluso che la
percentuale dei cattolici era scesa al 42%, mentre il numero di atei e agnostici era salito al 50%.[48]
Le stime sul numero dei musulmani in Francia variano molto. Nel 2003, il Ministero dell'interno francese
ha stimato il numero totale di persone di origine musulmana tra i 5 e i 6 milioni (8-10%).[49][50] Nel 2021,
circa 5 milioni di francesi sono musulmani, ovvero l'8% della popolazione.[51] In Francia ci sono 2 125
luoghi di culto islamici (2008)[52] su un totale di oltre 9 000 luoghi di culto islamici in tutta Europa.[53]
Secondo il World Jewish Congress, la comunità ebraica francese conta circa 600 000 fedeli ed è la più
grande d'Europa.[54]
Dal 1905 il governo francese ha seguito il principio di laicità, in cui è vietato riconoscere alcun diritto
specifico ad una comunità religiosa (ad eccezione di statuti precedenti come quello dei cappellani militari e
della legge locale in Alsazia-Mosella). Invece, si limita a riconoscere le organizzazioni religiose, secondo
criteri giuridici formali che non rispondono alla dottrina religiosa. Al contrario, le organizzazioni religiose
dovrebbero astenersi dall'intervenire nel processo decisionale.[55] Alcuni organismi, come Scientology, figli
di Dio, Testimoni di Geova, la Chiesa dell'Unificazione o l'Ordine del Tempio Solare sono considerati sette
("sectes" in francese),[56] e, pertanto, non hanno lo stesso status delle religioni.[57]
Lingue
Lo stesso argomento in dettaglio: Lingue della Francia.
Una tendenza al superamento di questa visione accentratrice, la si ha a partire dal 1998, quanto si concede
alla Nuova Caledonia di avere maggiori competenze e assemblee provinciali decentralizzate. Minor fortuna
ha avuto il tentativo di introdurre all'articolo 2 il comma "La Repubblica riconosce e valorizza le lingue e le
culture regionali". Tale modifica, resa necessaria dalla ratifica da parte della Francia della Carta Europea
delle lingue regionali, venne osteggiata dallo stesso Presidente Jacques Chirac, il quale nel 1999 disse che
non l'avrebbe sostenuta in quanto lesiva dei principi fondamentali della Repubblica. La Carta è stata così
ratificata solo in via amministrativa.
Diritti LGBT
Lo stesso argomento in dettaglio: Diritti LGBT in Francia.
Suddivisione amministrativa
Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni della Francia, Francia metropolitana, Francia
d'oltremare e Regioni della Francia.
In seguito alle leggi Defferre del 1982-1983 e Jean-Pierre Raffarin del 2003-2004, la Francia è uno Stato
decentralizzato. La riforma costituzionale del febbraio 2003 ha affermato che l'organizzazione della
Repubblica è decentralizzata. Il decentramento, che è stato in prima accompagnato dalla devoluzione,
sostiene ora pienamente l'emergere di un vero potere locale il cui equilibrio è ancora dibattuto.
A parte le amministrazioni locali con piena realizzazione, quali sono i comuni, i dipartimenti e le regioni,
esiste anche un'organizzazione intercomunale che è portata a esercitare sempre maggiori competenze (quali
lo sviluppo economico, l'uso del territorio, la politica degli alloggi, il trasporto pubblico, l'igiene). Infatti i
comuni sono invitati a unirsi sotto il regime dell'intermunicipalità che dispone oramai di un'autonomia
finanziaria e fiscale propria, oltre che a un riconoscimento giuridico (établissement public de coopération
intercommunale o EPCI). Nel 2006, 2 573 comunità (comunità di comuni, le comunità di agglomerazioni e
comunità urbane) hanno ricomposto il territorio nazionale, rappresentano il 90% di comuni e l'85% della
popolazione francese. Certe intermunicipalità includono comuni di differenti dipartimenti o regioni, allo
scopo anche di agevolare la gestione delle attrezzature comuni, o per politiche in materia di trasporti.
La Francia è "una e indivisibile"; ma questa formula crea qualche tensione in alcuni "paesi" o "regioni" le
cui specificità, tra cui le lingue locali, non sono sufficientemente riconosciute secondo alcuni movimenti
regionalisti (Alsazia, Bretagna, Catalogna del Nord, Corsica, Fiandre, Paesi Baschi, Occitania, ecc).
Costituzione
Territori d'oltremare
Lo stesso argomento in dettaglio: Impero coloniale francese, Unione francese e Comunità francese.
Le collettività d'oltremare sono dei territori con status molto diversi di autonomia. Attualmente godono di
questo regime Polinesia Francese, Saint-Pierre e Miquelon, Wallis e Futuna, Saint Martin e Saint
Barthelemy. La comunità di Saint-Pierre e Miquelon ha un'amministrazione locale che unisce le funzioni
conferite di solito alle regioni e ai dipartimenti metropolitani. Questa collettività, anche se posta fuori
dall'Unione europea utilizza l'euro come moneta. La collettività di Wallis e Futuna è costituita da tre
monarchie tradizionali, i cui re governano con consigli eletti e condividendo il potere con il rappresentante
dello Stato francese. Il sistema giudiziario in materia penale e civile è costituito dall'unico tribunale di primo
grado che è competente per l'intero territorio. Questo territorio non è amministrativamente diviso in comuni,
ma in circoscrizioni, il soggetto a capo della circoscrizione ha poteri equivalenti a quelle di un sindaco. La
Polinesia Francese ha un alto grado di autonomia, che comporta un governo territoriale e un'assemblea in
grado di gestire il bilancio del territorio, l'imposizione fiscale, e la legislazione sull'arcipelago.
L'amministrazione di alcune funzioni (quali difesa, polizia, giustizia, e tesoro pubblico) è affidata allo Stato
francese, rappresentato sul territorio da un Alto Commissario della Repubblica.
Nell'ambito dei territori francesi d'oltremare, la Nuova Caledonia ha uno status particolare. Anche se ancora
organizzata su una divisione in amministrazioni comunali, la Nuova Caledonia non è divisa in dipartimenti,
ma in province e villaggi (in base a una tradizione locale) con funzioni normalmente assegnate, sul
continente e nelle regioni d'oltremare, ai dipartimenti e ai comuni, in particolare nei settori della giustizia,
dell'istruzione e della cittadinanza. Inoltre, la funzione della regione è trasferita a un governo locale. In
futuro è previsto un referendum per determinare se il territorio rimarrà entro la Repubblica francese con
ampia autonomia, o diverrà indipendente, con una possibile associazione. Utilizza il Franco francese del
Pacifico, adottato insieme alla Polinesia Francese e a Wallis e Futuna.
Altri territori d'oltremare francese, poco o per nulla abitati, sono gestiti da un amministratore nominato dallo
Stato e costituiscono le Terre australi e antartiche francesi (TAAF, Oceano Indiano meridionale); le isole
Éparses (nell'Oceano Indiano, sparse tra il Madagascar, Mayotte, e Mauritius) sono governate
dall'amministrazione della Riunione; infine Clipperton (nell'Oceano Pacifico orientale, al largo del Messico)
è amministrata dal governo Polinesia Francese. Queste terre non possiedono un'amministrazione locale
propria.
Città principali
Lo stesso argomento in dettaglio: Agglomerazioni francesi, Aree metropolitane francesi e Comuni
della Francia per popolazione.
La Francia è un paese altamente urbanizzato; nel 2018, secondo l'INSEE le sue città più grandi (di più di
200 000 abitanti, in termini di popolazione legale del comune) sono Parigi (2 206 488), Marsiglia
(861 635), Lione (513 275), Tolosa (471 941), Nizza (342 522), Nantes (303 382), Montpellier (277 639),
Strasburgo (277 270), Bordeaux (249 712), Lilla (232 741) e Rennes (215 366). L'emigrazione rurale è
stata una questione politica molto sentita per la maggior parte del XX secolo.
Popolazione delle maggiori città francesi
Città Comune Agglomerazione Area urbana
Fonte: INSEE
1
L'agglomerazione e l'area metropolitana sono denominate Marsiglia-Aix-en-Provence
2
Città transfrontaliera i cui dati sono riferiti solo alla parte francese
Altre principali città della Francia di più di 100 000 abitanti sono (in
ordine decrescente di popolazione legale comunale):
Altre principali aree metropolitane della Francia sono (in ordine decrescente di popolazione):
Forze armate
Lo stesso argomento in dettaglio: Armée française.
Le forze armate francesi (Armées Françaises) sono
forze militari e paramilitari sotto il comando supremo
del Presidente della Repubblica francese. Esse sono
costituite dall'Armée de terre (esercito), dalla Marine
nationale (marina militare), dall'Armée de l'air
(aeronautica militare) e dalla forza paramilitare
ausiliaria, (la Gendarmerie nazionale), e sono tra le
più grandi forze armate nel mondo. Mentre
amministrativamente le forze armate francesi sono di
competenza del Ministero della Difesa, la
Gendarmeria è operativamente collegata al Ministero
Esempi delle forze militari francesi. In senso orario dell'interno.
da sinistra in alto: portaerei nucleare Charles de
Gaulle; Un aereo da caccia Rafale; un soldato La gendarmeria è una forza di polizia militare. Essa
francese di pattuglia nella provincia di Kapisa in comprende le unità antiterrorismo come l'Escadron
Afghanistan; un carro armato Leclerc a Parigi per la Parachutiste d'Intervention de la Gendarmerie
parata militare del 14 luglio. Nationale e il Groupe d'intervention de la
Gendarmerie nationale. Delle due unità di
intelligence francesi, la Direction générale de la
sécurité extérieure riferisce al Ministero della Difesa, mentre la Direction centrale du renseignement
intérieur riporta direttamente al Ministero degli Interni. Dal 1997 non vi è alcuna coscrizione.[58] La Francia
vanta inoltre un corpo militare d'élite, la Legione straniera francese, che si compone di cittadini stranieri
provenienti da oltre 140 paesi.
La Francia è membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e dal 1960 è riconosciuto
come uno stato con armi nucleari. La Francia ha firmato e ratificato il Trattato di bando complessivo dei test
nucleari[59] e il Trattato di non proliferazione nucleare. Nel 2011, le spese militari della Francia sono state di
62,5 miliardi di dollari statunitensi, pari al 2,3%, del PIL rendendola la quinta nazione per budget militare al
mondo dopo gli Stati Uniti d'America, la Cina, la Russia e il Regno Unito.[60]
La Francia possiede grandi industrie militari e una delle più grandi industrie aerospaziali del mondo.[62] Le
sue aziende hanno realizzato, tra le altre cose, il Rafale, la portaerei Charles de Gaulle, il missile Exocet e il
carro armato Leclerc. Nonostante il ritiro dal progetto Eurofighter Typhoon, la Francia sta attivamente
investendo in iniziative militari comuni europee, come il Eurocopter Tiger, la fregata classe FREMM,
l'aeromobile a pilotaggio remoto Dassault nEUROn e l'Airbus A400M. La Francia è anche un grande
venditore di armi: la maggior parte del suo arsenale è a disposizione per il mercato estero, con l'eccezione
dei mezzi a propulsione nucleare.[63]
La parata militare che si tiene a Parigi ogni 14 luglio, in occasione della Festa nazionale francese, è la più
antica e la più grande parata militare a svolgimento regolare in Europa.[64]
Ricerca scientifica
La Francia ha due importanti istituti di ricerca con il Centro nazionale di ricerca scientifica e Commissariato
per l'energia atomica e le energie alternative. La Francia ospita sul suo territorio importanti strumenti di
ricerca internazionali, come European synchrotron radiation facility o Institut Laue-Langevin e rimane un
membro chiave dell'Organizzazione europea per la ricerca nucleare.
Una delle più antiche università d'Europa e del mondo e tra le più antiche (se non la più antica) università
francese, è l'Università di Parigi, o la Sorbona: l'universitas magistrorum et scholarium Parisiensis
("gruppo di insegnanti e studenti di Parigi") è inizialmente una corporazione di insegnanti e studenti che è
apparsa a Parigi intorno al 1150. Il primo atto che le conferisce uno status ufficiale è una carta del 15
gennaio 1200 con la quale re Filippo II di Francia concede la "comunità". L'Università venne riconosciuta
da papa Innocenzo III da una bolla del 1215, bolla confermata da papa Gregorio IX nel 1231.
L'estrazione sociale degli alunni influisce notevolmente sui loro risultati scolastici. In CE2, gli alunni del
quartiere più povero ottengono un voto medio di 57 su 100 in francese e di 58 in matematica nel 2019,
rispetto a 87 e 85 rispettivamente per quelli del quartiere più ricco. Le disuguaglianze si accentuano dopo la
scuola secondaria, con un tasso di accesso alla scuola secondaria generale o tecnologica doppio per gli
alunni provenienti da ambienti privilegiati rispetto agli altri[65].
Sistema giudiziario
Lo stesso argomento in dettaglio: Diritto francese e Pena di morte in Francia.
Politica
Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Francia, Elenco di monarchi francesi, Presidenti
della Repubblica francese e Primi ministri della Francia.
I cittadini francesi all'estero vedono i loro interessi difesi in Parlamento da parte dell'Assemblea dei francesi
dell'estero (Assemblée des Français de l'Étranger).
Relazioni internazionali
Lo stesso argomento in dettaglio: Relazioni bilaterali tra Francia e India.
La Francia è un membro delle Nazioni Unite e siede come uno dei membri permanenti del Consiglio di
Sicurezza dell'ONU con diritto di veto. È anche membro dell'Organizzazione mondiale del commercio
(OMC), del Segretariato della comunità del Pacifico (SPC) e della Commissione dell'Oceano Indiano
(COI). È un membro associato della Associazione degli Stati caraibici (ACS) e membro di spicco della
Organizzazione internazionale della francofonia (OIF) che raggruppa cinquantuno paesi francofoni in tutto
il mondo. La Francia ospita la sede di importanti organizzazioni internazionali quali OCSE, UNESCO,
Interpol, Alliance Base e l'Ufficio internazionale dei pesi e delle misure.
La politica estera francese è stata in gran parte influenzata dall'adesione all'Unione europea, di cui è
membro fondatore. A partire dagli anni novanta, la Francia ha sviluppato stretti legami con la Germania
riunificata al fine di creare un influente blocco trainante dell'Unione europea. Nei primi anni ‘90, il paese ha
attirato forti critiche dalle altre nazioni per i suoi test nucleare sotterraneo nella Polinesia Francese. La
Francia si oppose vigorosamente all'invasione dell'Iraq nel 2003, stringendo relazioni bilaterali con Stati
Uniti d'America e Regno Unito. La Francia mantiene una forte influenza politica ed economica verso le ex
colonie africane. In particolare ha fornito aiuti economici e sostegno militare alle missioni di pace in Costa
d'Avorio e Ciad.
Economia
Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Francia.
Come si è già avuto modo di segnalare, l'economia francese è una
delle più forti del mondo e seconda in Europa dopo quella tedesca.
Pur essendo di tipo capitalista è caratterizzata da un significativo
intervento dello Stato, soprattutto a partire dalla fine della seconda
guerra mondiale. Tuttavia, dalla metà degli anni ottanta, riforme
successive hanno portato a una progressiva privatizzazione di
diverse imprese pubbliche. Grazie all'utilizzo di tecniche altamente
sofisticate, la Francia è al primo posto in Europa, e tra i primi nel
Debito pubblico francese. mondo, per la quantità e la qualità dei suoi prodotti nel campo
dell'agricoltura e dell'allevamento. L'industria si articola in un fitto
tessuto di piccole e medie imprese legate al territorio ma anche nei
grandi colossi legati principalmente ai settori automobilistico, informatico, cosmetico, farmaceutico,
gastronomico, della moda e dell'industria della musica. Il settore terziario impiega la maggior parte della
forza lavoro e prospera grazie alla quantità e qualità dei servizi offerti dallo Stato e al turismo (la Francia
occupa il quarto posto mondiale per introiti derivati dal turismo). Le stime del PIL nominale per l'anno 2012
pongono infatti la Francia al quinto posto tra i paesi più ricchi del globo.
Il suo peso economico è stato in grado di assicurare alla Francia un ruolo di primo piano sulla scena
internazionale. Il Paese ha beneficiato innegabilmente dalla sua posizione geografica al centro d'Europa e
lungo i principali flussi commerciali che attraversano il continente, con importanti porti sul mar
Mediterraneo, Canale della Manica e oceano Atlantico.
Il mercato comune europeo istituito nel 1957 ha rappresentato un forte motore di sviluppo per le imprese
francesi, che hanno beneficiato, nel contempo, dei forti legami commerciali che le ex-colonie hanno
mantenuto con l'antica madrepatria.
Settore primario
La Francia è il primo produttore agricolo dell'Unione europea[66] con il 23% della produzione agricola nel
1999, è seguita a debita distanza da Italia (15,4%) e Germania (15,2%). Le colture principali sono i cereali
(grano e mais), zucchero, vino, prodotti lattiero-caseari, frutta, verdura, l'allevamento animale e la
produzione di carne.
Nel 2000, secondo INSEE, il valore di ciascuna produzione agricola è stato il seguente:
Settore secondario
Il settore secondario rappresenta il 20,6% del PIL francese nel 2006 e occupava il 24,4% della forza
lavoro.[67]
La Francia è una delle più grandi potenze industriali del mondo. Nelle loro attività, diversi gruppi francesi
occupano un posto di primo piano rispetto ai loro concorrenti stranieri, come nel caso L'Oréal, Michelin e
Alcatel.
I rami che occupano il più grande numero di lavoratori dipendenti sono le industrie della meccanica,
elettrica ed elettronica (25% nel 1998), dei prodotti in metallo (11,7%) e il settore legno, carta e stampa
(10,2%). Inoltre il settore automobilistico riveste una notevole importanza, con una produzione annuale di
circa 5 milioni di veicoli, forte di circa 300 000 dipendenti, con grandi gruppi quali Peugeot-Citroen e
Renault.
Con l'88% delle imprese con meno di 200 dipendenti nel 1998, l'industria francese appare scarsamente
concentrata. A fianco dei gruppi di grandi dimensioni coesistono e prosperano molte piccole e medie
imprese (PMI) che spesso lavorano in subappalto.
La produzione di energia
Lo stesso argomento in dettaglio: Energia nucleare in Francia.
L'industria nucleare francese è ora un settore leader dell'economia e uno dei pilastri della sua politica
energetica. La Francia è il secondo maggior produttore di energia nucleare del mondo dietro solo agli Stati
Uniti d'America. Con 59 reattori nucleari, tutte gestite dall'EDF, la Francia possiede il secondo parco al
mondo (preceduta sempre dagli USA), mentre la quota di energia nucleare sulla produzione totale di
energia elettrica corrisponde a quasi il 79%, ponendo la Francia come leader a livello mondiale.
La scelta strategica di puntare sulle centrali nucleari di potenza ha costantemente ridotto la bolletta
energetica della Francia. Inoltre, il tasso di indipendenza energetica del paese è in netta crescita: il 26% nel
1973, circa il 50% dalla fine degli anni '80. L'energia nucleare ha anche permesso al paese di ridurre le
emissioni che contribuiscono all'effetto serra. La Francia ha così uno dei più bassi tassi di emissioni di CO2
fra i paesi dell'OCSE. Le sue emissioni di anidride carbonica causate dalla produzione energetica sono pari
a 1,68 tonnellate pro capite nel 2002, contro le 2,30 tonnellate della media dei paesi dell'Unione europea a
15 (di cui 2,80 tonnellate per la Germania e 2,44 tonnellate per il Regno Unito) e le 536 t per gli Stati Uniti
d'America.[69] La Francia, in tal modo, ha emissioni di gas serra pro capite del 21% al di sotto della media
europea, e dal 30% al 40% inferiori a quelli dei suoi principali paesi confinanti.
Settore terziario
Il settore terziario ha un posto di rilievo nell'economia francese a immagine degli sviluppi compiuti negli
altri principali paesi industrializzati. Il settore terziario impiega il 71,5% della popolazione attiva, più di 18
milioni di francesi.[67] Questo è il settore che contribuisce maggiormente alla crescita economica.[66] Mentre
il settore commerciale è stato caratterizzato negli ultimi anni da strategie di mercato da cui ha tratto
vantaggio la grande distribuzione, spesso attraverso fusioni e acquisizioni di grandi dimensioni.
1. i settori in declino sono quelli del legno e della carta, tessile, apparecchiature elettriche,
elettrodomestici, abbigliamento e cuoio;
2. i settori in aumento sono quelli della cantieristica navale, aereo e ferroviario, farmaceutico,
dei profumi, l'industria automobilistica, il settore agroalimentare e dei componenti elettronici.
Molto importante per la bilancia
commerciale è il settore
agroalimentare, che ha prodotto 9,4
miliardi di euro di eccedenza nel 2000.
In questo settore figurano produzioni
quali quello delle bevande alcoliche
(champagne, vino, cognac), seguita
dalle produzioni cerealicole (grano) e
dell'allevamento animale e delle carni.
In termini di saldo esportazioni-
importazioni, l'agroalimentare è seguito Mappa delle esportazioni della Francia
dall'industria automobilistica (9,3
miliardi di euro).
I principali partner commerciali della Francia sono ovviamente i paesi dell'Unione europea, con i quali
presentava un surplus commerciale, concentrando il 62% delle esportazioni e il 60% delle importazioni nel
2000. A distanza i paesi europei sono seguiti dall'America e dall'Asia.
Per quanto riguarda le importazioni francesi ruolo principale veste il settore dell'energia. I principali
fornitori di petrolio sono Norvegia, Arabia Saudita, Russia e la vicina Gran Bretagna. Altre merci
d'importazione sono gli elettrodomestici e i prodotti dell'abbigliamento-cuoio.
A partire dal 2004, la Francia ha conosciuto un disavanzo della sua bilancia commerciale sempre più
importante.
Il tasso di disoccupazione, al 7,5% nel marzo 2008, è fra i più elevati d'Europa, e da circa 30 anni questo
problema è ufficialmente una priorità del governo, indipendentemente dal partito al potere. La
disoccupazione colpisce in particolare le donne, le persone oltre i 50 anni e la gioventù (anche se le stime
sono leggermente alterate dal fatto che solamente una minoranza cerca un lavoro prima dei 22 anni).
Nel 2008 3,68 milioni di persone (6,4% della popolazione) vivevano al di sotto della soglia di povertà del
50%, e 7,13 milioni di persone (12,1% della popolazione) vivono al di sotto della soglia di povertà del
60%. La povertà assoluta è in costante declino in Francia, ma la povertà relativa diminuisce in maniera
inferiore (la povertà relativa è definita in relazione alla media del tenore di vita, e difficilmente può
scomparire).
Il 15% delle famiglie più ricche possiedono il 55,8% del totale del patrimonio nazionale (e nella maggior
parte dei casi sono delle persone anziane).[70]
L'aspettativa di vita del 5% più povero dei francesi (71,7 anni) è di 13 anni inferiore a quella del 5% più
ricco (84,4 anni)[65]
Il deficit pubblico, come il deficit di bilancio, sono molto elevati: per il 2007 lo stato delle spese nette
ammontava a 271 miliardi di euro, mentre il totale delle entrate nette ammontano a 228 miliardi di euro.
Secondo il ministero delle Finanze francese, il disavanzo era pari a circa 42 miliardi di euro.[71]
Il debito pubblico del governo (Stato, enti locali, Sicurezza sociale, ODAC) era pari a 1 150 miliardi di
euro alla fine del 2006, che costituisce il 64,2% in rapporto al PIL (i criteri del Patto di stabilità e di crescita
del trattato sull'Unione europea limita il disavanzo al 3,0% del PIL e il debito al 60% del PIL).[72]
L'organizzazione economica è tipico capitalista con un forte intervento statale (neo-colbertismo) dalla fine
della seconda guerra mondiale, tanto che si parla spesso di capitalismo francese.
Per quanto riguarda il sistema di produzione, la Francia è il quarto esportatore del mondo (come somma di
tutti i prodotti), nonostante l'intrinseca debolezza, dal momento che non controlla il sistema di produzione,
dominata a monte da parte di coloro che producono macchine utensili. L'economia francese è
prevalentemente un'economia dei servizi, per i quali è il secondo più grande esportatore del mondo (è al
primo posto nel mondo come destinazione turistica con più di 60 milioni di visitatori stranieri l'anno).
Il settore terziario impiega il 72% della forza lavoro. Ma è soprattutto nel sistema della distribuzione che la
Francia si distingue: la grande distribuzione in Francia ha un peso molto forte per l'economia.
È il secondo più grande esportatore mondiale di prodotti alimentari, dietro gli Stati Uniti d'America, anche
se il settore primario (agricoltura, pesca) rappresenta solo il 4% della forza lavoro.
La Francia possiede un importante apparato industriale. Fra i settori di punta vi sono la produzione di treni
commerciali per l'alta velocità e una potente industria automobilistica (Peugeot-Citroën, Renault, Michelin).
Possiede il primo gruppo globale per la costruzione di centrali nucleari, collabora nel settore aeronautico e
aerospaziale con gruppi quali Airbus, Eurocopter, Ariane, Safran, ha importanti aziende farmaceutiche
(Sanofi Aventis, Istituto Pasteur). Presenta eccellenze nel settore gastronomico e nel settore di lusso. Il
settore secondario occupa il 24% della forza lavoro.
La presenza dello Stato nell'economia è in forte declino, soprattutto a partire dalla fine degli anni '80 e dal
programma di privatizzazione lanciato dall'allora primo ministro Jacques Chirac. Lo Stato francese ha
venduto circa 1.500 aziende e trasferito più di un milione di dipendenti al settore privato. La quota
dell'occupazione pubblica, esclusa la funzione pubblica (istruzione, amministrazione, ospedali, ecc.), sul
totale dell'occupazione dipendente è scesa dal 10,5% nel 1986 al 3,1% nel 2019.[73]
Turismo
Lo stesso argomento in dettaglio: Turismo in Francia.
La Francia è il paese più visitato nel mondo (per numero di arrivi
internazionali, da 37 anni), anche se in termini di presenze turistiche
si piazza al quinto posto con 140 milioni di pernottamenti.[74] Parigi
è la prima città turistica in termini di arrivi (da 75 anni) e la Torre
Eiffel è il monumento più visitato del mondo. La Francia è al 4º
posto per siti riconosciuti dall'UNESCO (patrimonio artistico
dell'umanità) preceduta da Spagna, Cina e Italia (che ne presenta 11
in più). I siti sono 39 per la Francia (insieme alla Germania
anch'essa a 39 siti), 44 per la Spagna, 47 per la Cina e 51 per
l'Italia. Il Paese si presenta come leader indiscusso in questo settore
ed offre una grande varietà di monumenti e siti di notevole
interesse. Le entrate del turismo internazionale sono più elevate
negli Stati Uniti d'America (81,7 miliardi di dollari) rispetto alla
Francia (42,3 miliardi di dollari).
Secondo i dati del 2003 i siti turistici più visitati sono stati:[76] Torre Eiffel (6,2 milioni), Museo del Louvre
(5,7 milioni), reggia di Versailles (2,8 milioni), Museo d'Orsay (2,1 milioni), Arco di Trionfo (1,2 milioni),
Centre Pompidou (1,2 milioni), Mont Saint-Michel (1 milione), Castello di Chambord (711 000), Sainte-
Chapelle (683 000), Castello di Haut-Kœnigsbourg (549 000), Puy de Dôme (500 000), Musée Picasso
(441 000), Carcassonne (362 000).
Trasporti
Lo stesso argomento in dettaglio: Compagnie aeree francesi, Autostrade in Francia, Aeroporti in
Francia e Trasporti in Francia.
La rete ferroviaria della Francia, che si estende per 31 840 km è la più ampia dell'Europa occidentale. È
gestita dalla SNCF, e i treni ad alta velocità comprendono il Thalys, l'Eurostar e il TGV, che viaggia sino a
320 km/h sulle linee ad alta velocità o "lignes à grande vitesse - LGV". L'Eurostar unisce la Francia al
Regno Unito attraverso il tunnel sotto la Manica, e il Thalys con il Belgio. Esistono collegamenti ferroviari
con tutti gli altri paesi limitrofi, con l'eccezione di Andorra.
Approssimativamente ci sono 893 300 km di rete stradale in Francia. La regione di Parigi è avvolta dalla
più fitta rete di strade e autostrade che la collegano con tutte le altre parti del paese. Le strade francesi
supportano un certo traffico internazionale, con collegamenti verso le città dei paesi vicini come Andorra,
Belgio, Germania, Italia, Lussemburgo, Monaco, Spagna e Svizzera. Non vi è in uso nessuna tassa annuale
di circolazione, tuttavia, l'utilizzo delle autostrade è regolamentato attraverso il pagamento di un pedaggio.
Il mercato dell'auto è dominato dai marchi nazionali, come la Renault (27% delle autovetture vendute in
Francia nel 2003), Peugeot (20,1%) e Citroën (13,5%).[77] Oltre il 70% delle nuove autovetture vendute nel
2004 montava motori diesel, di gran lunga più contenuti i motori a
benzina o a GPL.[78] La Francia possiede il più alto ponte stradale
del mondo: il viadotto di Millau, e ha costruito molti ponti
importanti fra i quali il Ponte di Normandia.
Cultura
Lo stesso argomento in dettaglio: Académie française e
Architettura francese.
Patria di molti filosofi (il XVII secolo o Grand Siècle, e il XVIII La Sorbona
secolo, o Età dei Lumi, sono stati i secoli d'oro per la Francia), la
cultura francese ha lasciato al mondo la lingua della diplomazia,
alcune delle concezioni universali dell'uomo, oltre a numerose scoperte e realizzazioni tecniche e mediche.
Dopo aver inventato il cinema a Lione, la Francia ha sviluppato una delle poche industrie cinematografiche
in Europa a resistere alla macchina hollywoodiana.[79]
Arte
Pittura
Nel XIX secolo il pre-impressionismo trova un importante esponente nella pittura di Édouard Manet. Il
realismo ha come importanti esponenti Gustave Courbet, Jean-François Millet, Honoré Daumier e Rosa
Bonheur. Nella seconda metà del XIX secolo si afferma in Francia il simbolismo con Pierre Puvis de
Chavannes, Gustave Moreau e Odilon Redon, l'impressionismo con Claude Monet (con la pittura
paesaggistica e la pittura en plein air), Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro e Gustave
Caillebotte. E ancora il post-impressionismo con l'opera di Paul Cézanne, Paul Gauguin, Georges Seurat,
noto esponente del movimento pittorico del puntinismo e Paul Signac (fondatori del divisionismo), Henri de
Toulouse-Lautrec e pittori del movimento dei Nabis (Paul Sérusier, Maurice Denis, Pierre Bonnard,
Édouard Vuillard).
Nel XX secolo, Parigi è la capitale dell'arte moderna e delle avanguardie. Si ricorda le figure fondamentali
di Henri Matisse e dei suoi amici del Fauvismo, con André Derain, Maurice Vlaminck e Raoul Dufy. Il
fauvismo è seguito dal cubismo, sviluppato a Parigi dallo spagnolo Pablo Picasso e dal francese Georges
Braque e poi da Fernand Léger, Robert Delaunay e Sonia Delaunay. Marcel Duchamp è la figura centrale
del dadaismo e del surrealismo accanto a Francis Picabia. I principali pittori surrealisti francesi sono André
Masson e Yves Tanguy.
Nel secondo dopoguerra spiccano le personalità di Jean Dubuffet, Yves Klein, Nicolas de Staël (di origine
russa) e la figura di Niki de Saint Phalle, importante realizzatrice anche di plastici.
Scultura
Durante il Rinascimento, nel XVI secolo, si fanno spazio i scultori Michel Colombe, Germain Pilon, Jean
Goujon e Ligier Richier.
Nel Seicento, Pierre Puget è il massimo rappresentante della corrente barocca in Francia, mentre François
Girardon et Coysevox sviluppano il classicismo francese all'epoca di Luigi XIV.
Durante il Settecento, la prima metà del secolo è dominata da scultori di gusto rococo (Guillaume Coustou)
poi seguiti dalla reazione neoclassica (Jean-Baptiste Pigalle, Edmé Bouchardon, Étienne Maurice Falconet
e Jean-Antoine Houdon).
Uno dei più illustri esponenti della scultura francese fu Auguste Rodin (1840-1917), principale iniziatore
della scultura moderna.
E ancora da ricordare la figura dello scultore Auguste Bartholdi, autore della Statua della Libertà, donata
dalla Francia agli Stati Uniti (trasportata a New York il 17 giugno 1885) e inaugurata nel 1886 e le figure di
Jean-Baptiste Carpeaux, rappresentante dell'eclettismo e di Camille Claudel, amica intima di Rodin.
Nel Novecento, le principali figure della scultura moderna sono Raymond Duchamp-Villon, Henri
Laurens, Jean Arp e Louise Bourgeois.
Architettura
Patrimoni dell'umanità
Lo stesso argomento in dettaglio: Patrimoni dell'umanità della Francia.
La Francia possiede ben 49 siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Archeologia
18 dicembre 1994: viene scoperta la grotta Chauvet, tra i più importanti siti preistorici
europei, dallo speleologo Jean-Marie Chauvet
Scienza
La Francia è patria di numerosi e importanti matematici e scienziati tra cui Cartesio, Blaise Pascal, Pierre de
Fermat, Antoine Lavoisier, Évariste Galois, Pierre Simon Laplace, Siméon-Denis Poisson, Gaspard Monge,
François Arago, Joseph Liouville, Augustin-Louis Cauchy, Guillaume François Antoine marchese de
l'Hôpital, Joseph Fourier, Émile Borel, Nicolas Bourbaki, Adrien-Marie Legendre, Camille Jordan, Henri
Lebesgue, Charles Hermite, Claude-Louis Navier, Benoît Mandelbrot, Ferdinand Monoyer, Augustin-Jean
Fresnel, Sadi Carnot, André-Marie Ampère, Jean-Baptiste Biot, Claude Bernard, Louis Pasteur, Félix
Savart, Henri Poincaré, Henri Becquerel, Marie Curie, Pierre Curie, Louis-Victor Pierre Raymond de
Broglie ecc.
Chimica e fisica
viene coniato il nome ossigeno (1778) e idrogeno (1783) e enunciata la Legge della
conservazione della massa (1789), da Antoine-Laurent de Lavoisier.
Nel XIX secolo viene fondata la microbiologia moderna da parte di Louis Pasteur
1826: la Legge di Ampère nell'ambito dell'interazione elettromagnetica, formulata del fisico
André-Marie Ampère.
3 gennaio 1851: Pendolo di Foucault di Léon Foucault: grazie al quale per primo riuscì a
dimostrare la rotazione della Terra[80].
18 agosto 1868: la scoperta dell'elio, da parte di Jules Janssen.
6 luglio 1885: la scoperta del vaccino antirabbico da parte di Louis Pasteur: la data della
morte di Pasteur, il 28 settembre viene commemorata con il World Rabies Day.[81]
1896: la scoperta della radioattività, da parte di Antoine Henri Becquerel.
1898: scoperta del radio, da parte di Marie Curie e di suo marito Pierre.
Matematica
Il XVII secolo e il contributo alla matematica moderna: Pierre de Fermat (la Teoria dei
numeri), Blaise Pascal (il Teorema di Pascal).
Medicina
Fra i maestri della chirurgia medievale, si ricordano: tra Duecento e Trecento, Henri de
Mondeville, considerato il primo francese a scrivere un trattato di chirurgia; e, nel Trecento,
Guy de Chauliac[82].
Sviluppi della chirurgia nel XVI secolo: Ambroise Paré, il padre della chirurgia moderna.
Nel XVII secolo la fondazione della scienza dell'ostetricia da parte di François Mauriceau
[83]
.
Odontoiatria: Le Chirurgien dentiste ou Traité des dents (1728) di Pierre Fauchard, il padre
dell'odontoiatria moderna.
viene introdotto il termine biologia e elaborata la prima teoria evoluzionistica (Lamarckismo),
da parte del naturalista Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829).
1761: Éléments de l'art vétérinaire: e viene istituita a Lione la prima Scuola Veterinaria del
mondo da Claude Bourgelat[84]. Il 2011, nel 250º anniversario della professione veterinaria,
venne dichiarato Anno Mondiale della Veterinaria[85].
Viene inventato lo stetofonendoscopio (1816) dal medico René Laennec.
La nascita della medicina sperimentale, la nozione di omeostasi, la Sindrome di Bernard-
Horner, nell'attività del fisiologo Claude Bernard (1813-1878).
oftalmologia: l'introduzione dell'unità di misura della diottria (1872) e il grafico Monoyer da
parte del medico Ferdinand Monoyer.
20 maggio 1983: scoperta del virus dell'HIV (responsabile della malattia dell'AIDS), da parte
del biologo francese Luc Montagnier e statunitense Robert Gallo. Ricordiamo che il 1º
dicembre 1981 venne diagnosticato il primo caso di AIDS: oggi questa data viene ricordata
con la Giornata mondiale contro l'AIDS.
Tecnologia
Progressi tecnologici
Charles-Michel de l'Épée (1712-1789), definito spesso il padre dei sordi[86] e fondatore del
primo istituto pubblico per sordomuti.[87] (1760)
4 giugno 1783: primo volo umano: invenzione della mongolfiera ad opera dei Fratelli
Montgolfier.
22 ottobre 1797: primo uomo a lanciarsi con il paracadute: si tratta del francese André-
Jacques Garnerin.
1825: l'alfabeto Braille, tipo di scrittura e lettura per i non vedenti, ideato da Louis Braille: la
data di nascita di Louis Braille, il 4 gennaio, viene celebrata con il World Braille Day.[88]
23 settembre 1913: primo volo aereo del Mediterraneo senza scalo in 7 ore e 53 minuti,
effettuato dall'aviatore francese Roland Garros.
L'Aqua-lung (1943) e le esplorazioni sottomarine, (di cui Cousteau fu un pioniere) da parte
di Jacques-Yves Cousteau (1910-1997)
1974: l'invenzione della Smart card ad opera di Roland Moreno.[89]
Ingegneria
17 novembre 1869: viene inaugurato il Canale di Suez, realizzato dall'imprenditore francese
Ferdinand de Lesseps.
28 ottobre 1886; viene inaugurata a New York la Statua della Libertà, realizzata dallo
scultore francese Auguste Bartholdi.
31 marzo 1889: apertura al pubblico della Torre Eiffel, progettata da Gustave Eiffel per
l'Esposizione universale di Parigi (1889).
Tra i fotografi del XX secolo ricordiamo Robert Doisneau (1912-1994) (Bacio davanti all'hotel De Ville,
foto scattata nel 1950).
Filosofia
Notevole è anche la tradizione filosofica con Pietro Abelardo (1079-1142), con Anselmo d'Aosta,
considerato uno degli iniziatori del metodo scolastico[93]. Nel XVI secolo Giovanni Calvino, uno dei
massimi esponenti della riforma protestante, e da cui sorse il calvinismo. Autore inoltre della Institutio
christianae religionis (1536), Jean Bodin, importante teorico dell'assolutismo monarchico. Nel XVII secolo
Cartesio, fondatore della filosofia moderna e autore del Discorso sul metodo (1637), Blaise Pascal,
precursore dell'esistenzialismo[94] e autore dei Pensieri (1669). Il XVIII secolo con Jean-Jacques Rousseau,
importante esponente dell'illuminismo e autore de Il contratto sociale (1762), Montesquieu, esponente della
teoria della separazione dei poteri, Voltaire, illustre esponente dell'illuminismo, autore del Trattato sulla
tolleranza (1763) e del Dizionario filosofico (1764), Denis Diderot, rappresentante dell'illuminismo e
promotore dell'Encyclopédie, Jean Baptiste Le Rond d'Alembert, esponente dell'illuminismo e
collaboratore alla pubblicazione dell'Encyclopédie: il XIX secolo con Auguste Comte, fondatore del
positivismo. Tra il XIX e il XX secolo spicca la figura di Émile Durkheim, uno dei padri fondatori della
sociologia moderna. Il Novecento vide svilupparsi i pensieri di Henri Bergson, il maggior esponente dello
spiritualismo[95]. Gaston Bachelard, esponente dell'epistemologia, Maurice Merleau-Ponty, noto esponente
della fenomenologia, Claude Lévi-Strauss, teorico dello
strutturalismo e padre dell'antropologia moderna[96], Jean-Paul
Sartre, tra i più importanti rappresentanti dell'esistenzialismo,
Jacques Lacan, che applicò lo strutturalismo alla psicoanalisi.
Michel Foucault, esponente della corrente filosofico-antropologica
sia dello strutturalismo che del cosiddetto post-strutturalismo, cui
altri esponenti noti sono Gilles Deleuze, Jacques Derrida e Jean-
François Lyotard. E ancora Jean Baudrillard, teorico del
postmodernismo. Nel XX secolo si distinse anche la figura di Edgar
Morin che, intorno agli anni settanta, ha sviluppato la cosiddetta
epistemologia della complessità. E ancora tra il XX e il XXI secolo
si è distinta la figura del religioso Abbé Pierre.
Pedagogia
Cartesio in un ritratto di Frans Hals
(1649). La Francia ha dato importanti contributi anche in ambito
pedagogico. Nel XVII secolo si affermarono importanti figure tra
cui quella del Fénelon (1651-1715) e di Giovanni Battista de La
Salle (1651-1719).
Nel XVIII secolo spicca l'opera Emilio o dell'educazione (1762) di Jean-Jacques Rousseau.
Diritto
Lo stesso argomento in dettaglio: Diritto francese.
1748: Lo spirito delle leggi del Montesquieu, il fondatore della teoria della separazione dei
poteri.
26 agosto 1789: viene emanata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (DDHC).
5 settembre 1791: viene pubblicata la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina,
della scrittrice Olympe de Gouges.
10 dicembre 1948: viene firmata a Parigi la Dichiarazione universale dei diritti umani,
celebrata ogni anno con la Giornata mondiale dei diritti umani.
Il movimento femminista
Lo stesso argomento in dettaglio: Femminismo in Francia.
Un aspetto importante ha avuto anche il movimento femminista francese che trae le sue origini, in
particolare, dalla Rivoluzione francese
Letteratura
Lo stesso argomento in dettaglio: Letteratura francese.
La littérature gode ancora oggi di una grande importanza nella
cultura francese, i più grandi scrittori essendo figure nazionali a tutti
note mentre i premi letterari come il Goncourt scatenano ogni anno i
media e le passioni del pubblico. D'altro canto, l'influenza della
letterature francese nel mondo occidentale è stata essenziale sin dal
Medioevo e in particolare dal Seicento in poi, cosicché la Francia
viene talvolta considerata come il "paese della letteratura".
Importanti scrittori del XVI secolo furono François Rabelais che influenzò il moderno vocabolario francese,
i poeti Pierre de Ronsard e Joachim du Bellay e l'umanista Michel de Montaigne.
La poesia cosiddetta "decadente" e "simbolista" fu un movimento importante nella letteratura francese che
avrebbe influenzato la letteratura moderna occidentale, con poeti come Charles Baudelaire, autore de I fiori
del male (1857), Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé.
Nel XIX secolo si assiste anche all'affermazione del romanzo scientifico con
Jules Verne, autore di capolavori quali Ventimila leghe sotto i mari e Il giro del
mondo in 80 giorni.
2 febbraio 1905: prima apparizione della serie a fumetti di Bécassine, ideata da Maurice
Languereau e Émile-Joseph Pinchon
7 febbraio 1957: serie a fumetti di Michel Vaillant, creata da Jean Graton
29 ottobre 1959: prima apparizione di Asterix, la nota serie a fumetti, creata da René
Goscinny e Albert Uderzo.
19 maggio 1970: nasce la serie a fumetti di Barbapapà, creata da Annette Tison e Talus
Taylor
Musica
Nel corso del XXI secolo, in campo musicale, nasce in Francia la French
Nolwenn Leroy nel 2013 house, sottogenere di musica elettronica molto popolare a livello
internazionale. I principali esponenti di questo genere sono i Daft Punk. Sono
anche da ricordare David Guetta e Bob Sinclar, disc jockey di fama
internazionale. Si afferma anche la musica pop con noti cantanti tra le quali spicca Alizée e Nolwenn Leroy.
Danza
Uno dei danzatori e coreografi francesi più apprezzati nel mondo della danza, a livello internazionale, è
probabilmente Jean-Georges Noverre (1727-1810), il creatore del balletto moderno: il giorno del suo
compleanno, il 29 aprile, viene celebrato nel mondo con la Giornata internazionale della danza.
Cinema
Lo stesso argomento in dettaglio: Cinema francese.
Il campo della cinematografia francese è uno dei più apprezzati del panorama mondiale ed è in Francia che
nasce il cinema, a Parigi il 28 dicembre 1895 con la proiezione pubblica di alcuni film di quelli che
vengono considerati i padri del cinema: i fratelli Lumiere, mentre, spesso, viene considerato come secondo
padre un altro francese Georges Méliès, autore del primo film di fantascienza, Viaggio nella Luna, del 1902
Moda
Molto importante anche il campo della moda: tra i nomi più rilevanti spiccano quelli di Coco Chanel,
Jeanne Lanvin, Christian Dior e Yves Saint Laurent.
L'egittologia
Altro contributo culturale importante fu la nascita e lo sviluppo
dell'egittologia. Nel 1822 avviene la decifrazione dei geroglifici egizi da parte
del francese Jean-François Champollion.
Viaggi e esplorazioni
Un contributo importante venne dato dalla Francia anche nel campo dei
viaggi e esplorazioni: nel 1534 il navigatore Jacques Cartier esplora le terre
lungo il corso del fiume San Lorenzo, terre a cui viene dato il nome di
Canada. Nel 1608 venne fondata la città di Québec, in Canada,
dall'esploratore Samuel de Champlain. Nel XVIII secolo, avviene la
circumnavigazione del globo (1766-1769) da parte di Louis Antoine de Jeanne Lanvin
Bougainville[99]: fu la prima circumnavigazione francese del mondo[100], e
verso la fine del XVIII secolo la francese Jeanne Baret è la prima donna a
circumnavigare il globo[101].
Sono da tempo diffuse numerose locuzioni con le quali si fa riferimento alla Francia, ecco le più note:
Sport
Calcio
Rugby
La squadra nazionale di rugby ha raggiunto per tre volte la finale di Coppa del Mondo, uscendone
altrettante volte sconfitta, e prende parte annualmente al torneo delle Sei Nazioni, che ha vinto per sedici
volte. Il campionato nazionale di maggior livello è il Top 14 considerato uno dei tornei per club più
prestigiosi del panorama rugbistico internazionale.
Pallamano
La nazionale di pallamano francese ha vinto per sei volte il campionato mondiale maschile e una volta
quello femminile.
Tennis
Nella disciplina tennistica possiamo ricordare, tra gli altri, Suzanne Lenglen, vincitrice di ben 25 titoli del
Grande Slam e prima celebrità femminile in questa disciplina.
Altri sport
Altri sport popolari sono il ciclismo e, in alcune regioni, la pallacanestro, l'hockey su ghiaccio e il pallavolo
Eventi sportivi
La Francia ha ospitato eventi di rilievo internazionale, come la Coppa del Mondo di calcio nel 1938 e nel
1998, e la Coppa del Mondo di rugby nel 2007 e nel 2023. Il principale stadio francese è lo Stade de
France di Parigi, sede della finale della Campionato mondiale di calcio del 1998,della finale di Uefa
Champions League del 2022 e della Coppa del mondo di rugby dell'ottobre 2007. Inoltre, la Francia ospita
l'annuale Tour de France, la più famosa corsa di ciclismo su strada di tutto il mondo. Altri eventi sportivi di
rilievo sono la 24 Ore di Le Mans, corsa automobilistica di resistenza che si tiene nel dipartimento della
Sarthe, e la regata velica del Vendée Globe, che parte ogni quattro anni dal porto atlantico di Les Sables-
d'Olonne. Si svolgono anche diversi grandi tornei di tennis, fra cui il Paris Masters e l'Open di Francia,
detto Roland Garros, uno dei quattro tornei del Grande Slam.
E ancora per quanto riguarda l'automobilismo ricordiamo la Parigi-Rouen 1894, considerata la prima vera
competizione automobilistica.[102]
Alpinismo
Il 15 ottobre del 1978 Jean Afanassieff fu il primo francese a raggiungere la vetta del monte Everest.[103],
assieme ai connazionali Pierre Mazeaud e Nicolas Jaeger.
La Francia e le Olimpiadi
Lo stesso argomento in dettaglio: Francia ai Giochi olimpici.
La Francia ha una stretta associazione con le Olimpiadi, in quanto patria del barone Pierre de Coubertin,
che suggerì la rinascita dei Giochi olimpici alla fine del XIX secolo. Parigi ospitò la seconda Olimpiade nel
1900. Parigi fu anche la prima sede del Comitato Olimpico Internazionale, prima che questa fosse trasferita
a Losanna. Dopo l'edizione del 1900, la Francia ospitò le Olimpiadi in altre quattro occasioni: le olimpiadi
estive del 1924 (sempre a Parigi) e tre Giochi Olimpici invernali (Chamonix-Mont-Blanc 1924, Grenoble
1968 e Albertville 1992).
La prima medaglia olimpica francese fu vinta il 6 aprile 1896 da Alexandros Touferis, medaglia d'argento
nel salto triplo.
Il primo campione olimpico francese fu invece Eugène-Henri Gravelotte, oro nel fioretto ai Giochi olimpici
di Atene 1896.
L'atleta francese più medagliato dei Giochi olimpici moderni è Martin Fourcade, nel biathlon, con 5 ori e 2
argenti.
Ricordiamo infine l'evento sportivo che coinvolge i paesi francofoni: i Giochi della Francofonia
Tradizioni
Gastronomia
Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina francese.
Tra i testi di letteratura culinaria francese spicca La fisiologia del gusto (Physiologie du Goût) (1825), uno
dei testi della cucina borghese, di Anthelme Brillat-Savarin, considerato il padre della moderna
gastronomia e gastrosofia[104].
Un piatto tipico della Francia è la zuppa di cipolle, gli ingredienti sono: cipolle, fette di pane integrale e
spezie, e oltre a questo esistono molte pietanze che caratterizzano le varie zone della Francia. Tra queste,
troviamo le lumache (escargot) che si possono trovare cucinate in differenti modi, famosi sono i dolci, e le
creme sia dolci che salate. Tra queste ultime troviamo il soufflé.
Tra i simboli della gastronomia francese ricordiamo il Camembert, tipico formaggio, inventato, secondo la
leggenda, da Marie Harel nel 1791.
Anche sotto l'aspetto folcloristico e delle tradizioni la Francia ha avuto un importante impatto culturale:
ricordiamo, tra le varie figure quella di Lutin, Graoully, la Bestia del Gévaudan, Melusina, e la Tarasca, un
tipico mostro che, secondo la leggenda, avrebbe devastato la regione francese della Provenza.
Festività
Journée de la langue
Giornata della lingua per celebrare la lingua francese
20 marzo française aux Nations
francese nelle Nazioni Unite e la francofonia nel mondo
unies
Classifiche internazionali
Indice di sviluppo umano, 2011: 20ª su 177 nazioni (nel 2012)
Note
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.eu, condiviso con gli altri membri dell'Unione europea.
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il prefisso italiano di Bardonecchia +39 0122
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secondo recenti studi su alcune province del regno, la popolazione di queste province fu
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Voci correlate
Corona dell'imperatrice Eugenia di Francia
Corona di Carlo Magno
Corona di Luigi XV di Francia
Corona di Napoleone Bonaparte
Croce Rossa francese
Economia della Francia
Emblemi della Francia
Francia d'oltremare
Francia metropolitana
Governo della Francia
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