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La Restaurazione

Il 30 di maggio del 14 viene firmata la pace di Parigi in cui vengono prese due decisioni: la
francia va riportata ai confini del 1792, quelli pre rivoluzione; viene convocato il congresso di
Vienna dove saranno presenti tutti i maggiori stati europei, e dove si deciderà la
restaurazione d’Europa.
Il congresso parte il 1 novembre, troviamo a Vienna lo zar Alessandro I,il primo ministro
dell’impero austro ungarico Metternich,altri rappresentanti degli altri governi, per la Francia
Talleyrand, e un esponente del regno di Prussia.
Dopo 4 mesi, napoleone e scappato
Si interrompe
Si e deciso di seguire per l’Europa due grandi principi: il primo e il principio di legittimità,
sostiene che in un paese europeo vada messo sul trono chi vi era prima della rivoluzione o
di napoleone, viene adottato in Spagna,per il Portogallo e per la Francia. Il regno di francia a
questo punto firma un altro trattato nel 1815 e cede Nizza e Savoia e alcuni territori lungo il
reno poiché deve ritornare come prima della rivoluzione; viene adottato anche il principio
dell’equilibrio che prevede che alcune realtà di stati vengano modificate per due questioni,
un obiettivo e ridurre la frammentazione dell’Italia e della Germania, e vengono creati i
cosiddetti stati cuscinetto, cioè sorgono stati che hanno il preciso compito (geopolitico) di
evitare che due grandi potenze confinino,ad esempio la Sardegna (al confine tra il regno di
francia e l’impero austriaco); o i Paesi Bassi costruito per stare tra il regno di francia e quello
di Prussia, per evitare che confinino.
I risultati concreti sono: la francia perde praticamente tutto il suo impero,ed e ridotta a una
situazione territoriale quasi identica a quella prima della rivoluzione, emerge come grande
potenza la Prussia; in più con la politica dell’equilibrio si pensa che si possa garantire un
lungo periodo di pace per l’Europa.

-L’impero austriaco: rispetto alla fine del 700, si espande notevolmente nei Balcani, in Italia
perché ottiene il trentino, tutta l’area della repubblica di Venezia e la Lombardia, creando il
regno Lombardo-veneto.
-Russia: ottiene la Finlandia,la Bessarabia (tra Ucraina e Romania attuale)
-Polonia:viene nuovamente spartita tra russia, regno di Prussia e regno austriaco, e sparisce
di nuovo dalla cartina geografica.

Nascono quindi due grandi alleanze:


1. Santa alleanza: comprende Russia, Prussia e Austria, chiamata così perché sono tre
nazioni cristiane, che si accordano attorno al principio di intervento e sono decise a
difendere la restaurazione, questo principio sostiene che in caso di rivolte questi
paesi siano autorizzati a intervenire.
2. Quadruplice alleanza: queste tre più la Gran Bretagna formano a loro volta questa
alleanza,che ha un obiettivo:vuole,evitare che la francia si espanda nuovamente, e
inaugura la nuova situazione europea a livello diplomatico,il cosiddetto concerto
europeo,queste 4 potenze provano a mantenere dei rapporti diplomatici stabili per
decidere assieme le situazioni europee.
Tutte e due le alleanze hanno un problema alla base, sono formate da paesi completamente
diversi: l’impero russo e un impero autocratico, con lo zar, con un'economia arretratissima
legata al mondo contadino; la Gran Bretagna che sta sviluppando da 150 anni la monarchia
parlamentare; la Spagna con la restaurazione abbiamo un ritorno dell’ assolutismo e
l’inquisizione; in Prussia la situazione è mista, con una forma di stato oligarchica, ma una
società abbastanza liberale; la Francia,dopo aver subito 20 anni complicati, troviamo Luigi
18, che sceglie di portare avanti una politica abbastanza moderata, di conciliazione, ha
preso in mano un paese devastato dalle guerre, e concede una carta costituzionale al
paese, ma per questi suo atteggiamento così moderato viene criticato dagli ultra realisti,
coloro che vorrebbero far partire una nuova stagione del “terrore bianco” contro i giacobini e
i rivoluzionari più estremisti.
Il. Regno di Luigi 18 dura solo 10 anni, perché muore nel 1824, e il trono passa a Carlo X.
Egli è un sovrano diverso che fa tornare la monarchia molto forte, e a livello politico, gli ultra
realisti diventano la classe più influente. Il suo regno dura solo 6 anni.

IN ITALIA:
La situazione è diversa, non troviamo uno stato unito, controllato direttamente dall'Austria, e
gli unici due stati che non sono nelle sue mani sono: il regno di Sardegna e lo stato
Pontificio.
Rispetto a tutta la storia moderna, sono sparite le due grandi repubbliche marinare, quella di
Genova e Venezia.
Qui Metternich decide:
1. Ammodernare e razionalizzare l’apparato statale
2. Impedire qualsiasi tentativo di unificazione, poiché vuole garantirsi il controllo sulla
penisola
L’austria possiamo dire che controlla l'italia perché a sud italia (sicilia) e stato messo al trono
un Borbone con l’obbligo di stringere un'alleanza permanente con l’austria; in Toscana al
trono ce Ferdinando III di Lorena, della famiglia austriaca,porta avanti una politica
repressiva.
Troviamo poi il ducato di Parma e Piacenza con al trono Maria Luisa d’Austria, porta avanti
una politica sovrana illuminata tipica del 700.
Inoltre troviamo Francesco 4 d’asburgo che porta avanti una politica assolutistica nel ducato
di Reggio Emilia.

RESTAURAZIONE CULTURALE
Ideologie che vanno a pescare dal cosiddetto "tradizionalismo cattolico”, ci sono diversi
personaggi pubblici che difendono apertamente le decisioni di Vienna,sostenendo il
”legittimismo monarchico”.
Alcuni sostengono che l’uomo sia connotato verso il male, per cui bisogna affidarsi al divino
per evitare i conflitti. (Ideologie DELLA restaurazione)
Ideologie CONTRO restaurazione: nascita del liberalismo,portato avanti dalla classe
borghese, che si basa sul principio assoluto della libertà dell’individuo, ciò è un valore
supremo per i liberali,va tutelato in ogni modo.
Le radici culturali sono 2:
● il contrattualismo e
● il giusnaturalismo.
Gli obiettivi sono 3:
1. cercare di raggiungere un sistema politico di tipo costituzionale,
2. garantire la rappresentanza parlamentare,
3. impedire l'onnipotenza del potere politico (non vuol dire solo impedire che ci sia un
monarca assoluto, ma vuol dire anche impedire la democrazia diretta).
Il loro obiettivo e quello di costruire delle monarchie costituzionali a base censitarie.

MOTI DEL 20-21:


Quasi subito iniziano i primi moti, tra il 20-21.
Per primi rompono il nuovo equilibrio europeo,nascono soprattutto dal fatto che una
larghissima parte della popolazione europea (soprattutto i giovani borghesi), non accettano il
cambiamento imposto.
I motivi sono diversi:
1. le crisi economiche che vanno a colpire le parti più basse della popolazione,
2. il romanticismo, che esalta moltissimo il valore della lotta, risulta come una spinta ad
agire.
3. Le decisioni prese dal congresso di Vienna, alcuni paesi sono stati restaurati e
reintegrati dopo lo scioglimento dell’impero napoleonico
I moti sono differenti di paese in paese ma hanno caratteristiche in comune:
● vogliono rovesciare le decisioni prese a Vienna
● Tutti quelli del 20 scoppiano legati alla richiesta di ottenere una carta costituzionale
● Sono numericamente molto ristretti, ma abbiamo 4 categorie: membri dell’esercito
con idee liberali (ex soldati di napoleone), intellettuali, i giovani soprattutto delle
classi più benestanti, le società segrete ovvero delle associazioni di stampo politico,
dove ci sono delle persone che in segreto trattano di politica.
I primi moti partono nel gennaio del 20 in Spagna, subito dopo in estate il Portogallo e il
regno delle due Sicilie. Le 4 categorie di classi sociali, fanno partire localmente delle piccole
sommosse che chiedono la costituzione di Cadice.
Il difetto di questi moti è che le persone che vi partecipano sono molte poche.
Addirittura in Sicilia parte una sommossa contro i Borbone.
Di conseguenza gli austriaci mandano una parte dell’esercito austriaco a Napoli e reprimono
tutto.
Contemporaneamente nel 21 avviene un'insurrezione nel regno di Sardegna, di un gruppo
dell’esercito ad Alessandria “i dragoni”.
Il 13 marzo Vittorio Emanuele I, re del regno di Sardegna, abdica a favore di Carlo Alberto,
lui non è presente e quindi affida il regno a Carlo Alberto di Cadignano.
Assume un atteggiamento ambiguo, subito sembra favorevole a far succedere qualcosa,ma
dopo aver visto che non avrebbe potuto gestire i moti, manda l’esercito a Novara e li fa
reprimere.
Possiamo notare che questi moti non hanno ottenuto nulla fondamentalmente,ma hanno
avuto un impatto forte. Quindi a livello europeo grazie a questi moti si apre una stagione di
forte repressione del dissenso.
A ottobre del 22 avviene il congresso di Verona, delle grandi potenze a cui partecipa anche
la Francia. Qui tutte le potenze fanno un bilancio generale della situazione europea e
decidono di essere più attente sulla popolazione,perché è possibile che ci siano altri moti in
futuro. La Francia viene incaricata di occuparsi della situazione in Spagna.
Le cause del fallimento dei moti del 20-21 sono 3:
1. Numericamente sono limitati i partecipanti ai moti, e sono scarsamente coordinati tra
loro, risultano come episodi slegati.
2. Il popolo quasi mai viene coinvolto, i partecipanti fanno parte delle classi più alte o
delle società segrete.
3. Sono tutti episodi che si verificano in poche città (minori) e per niente in campagna.
L’unico moto che si verifica in questo periodo,riguarda l’indipendenza della Grecia.
Alle spalle del successo dei moti in Grecia c'è un fattore religioso, appartiene all’impero
ottomano ma ha una religione cattolica ortodossa.
Un altro punto a favore è il sostegno da parte degli altri stati europei, molti europei partono
volontari per andare a sostenere la Grecia.
Anche in questo caso c'è un'associazione segreta chiamata “eteria”, che fa scoppiare delle
insurrezioni in Moldavia, per indebolire l’impero ottomano.
Più tardi i greci si dichiarano indipendenti e si apre una guerra di indipendenza tra gli
ottomani e i greci. Nel 25 il sovrano d’Egitto, alleato dell'impero ottomano, manda aiuti
militari, avvengono delle lunghe serie di massacri del popolo greco.
La vittoria decisiva si ha nell’ottobre 1827 a Navarino, dove avviene una battaglia navale con
le flotte di Inghilterra, Francia e Russia, che hanno interessi economici. Il risultato e che
viene firmato il trattato di Adrianopoli che sancisce: l’indipendenza della Grecia, della Serbia
e della Moldavia.
La Grecia diventa una monarchia,ma sul trono viene messo un tedesco, Ottone I di Baviera.

Nasce l’idea di nazione: un popolo debba costituirsi come stato; fu una spinta per questi
moti

MOTI DEL 30-31:


Hanno queste caratteristiche:
1. La santa alleanza (Prussia, Austria,Russia) comincia a evidenziare dei segni di
rottura:non è più un faro tre così unito, per cui alcuni moti cominciano ad avere
conseguenze più significative.
2. Dopo questi moti si sogna in maniera più chiara una spaccatura tra Europa orientale
e Europa occidentale.
3. Viene coinvolto anche il popolo, allargano la partecipazione anche ai cittadini
(popolazione della città)
I paesi interessati sono: Francia, Belgio, Polonia (Varsavia), Germania e in Italia.

-FRANCIA:
Scoppiano i moti alla fine di luglio del 30, quando sul trono c’è Carlo X (re molto
conservatore). Il 25 luglio 1830 scioglie le camere e proclama le elezioni a suffragio ridotto, e
toglie la libertà di stampa. Per la prima volta dai tempi della rivoluzione francese il popolo
ascende in Francia.
Tra il 27-29 luglio troviamo le “tre gloriose giornate”: viene riformata la guardia nazionale
perché il popolo è sceso in piazza. Carlo X è costretto ad abdicare e scappa a Parigi a
causa della violenza del popolo. Dopo una settimana i parigini offrono la corona a Luigi
Filippo D’Orleans il 9 agosto; viene nominato “re dei francesi per volontà della nazione”.
È il primo re che adotta il tricolore per la nazione, e concede una costituzione alla nazione.

Nello stesso mese il Belgio (fa parte del regno dei Paesi Bassi), appoggiata dal regno di
Francia e dall’Inghilterra si dichiara indipendente e neutrale.
A novembre scoppia un moto a Varsavia: c’è una rivolta da parte di giovani polacchi liberali
e membri dell’esercito.
Nel gennaio del 31 questi rivoltosi provano a dichiarare l’indipendenza della Polonia, ma
vengono lasciati da soli.

-ITALIA:
I moti arrivano nel 30 e riguardano: Roma e l’Emilia Romagna.
In Emilia Romagna avviene un tentativo di colpo di stato dove Ciro Menotti e Enrico Misley,
cercano di coinvolgere il duca di Modena nella questione dei moti.
Nel mese di febbraio del 31, menotti e altri individui vengono arrestati. L’insurrezione e
scoppia però il 5 febbraio. Il 26 febbraio viene proclamato un governo chiamato “delle
province unite”, e aspettano che le potenze straniere manifestino il loro appoggio (Francia).
In realtà la francia non fa assolutamente nulla, non interviene nessuno, e avviene una
ferocissima repressione da parte delle forze austriache.
Il 26 maggio Ciro Menotti viene impiccato.

I moti portano a capire l'incapacità della santa alleanza di intervenire in modo univoco.
L’Europa si spacca in due, e l’oriente troviamo impero austriaco, russo e regno di Prussia,
che nel 33 sottoscrivono la santa alleanza di nuovo. Tutto l’est in questo momento mantiene
un orientamento assolutistico. Al contrario dagli anni 30 tutta la parte occidentale d’Europa:
Gran Bretagna, Francia, Spagna e Portogallo; si uniscono nella quadruplice alleanza (1834),
e si strutturano come monarchie liberali.
In particolare Francia e Gran Bretagna, conoscono una grande crescita economica, e la
classe simbolo di questa crescita è la borghesia. Queste due inoltre decidono di contrastare
l’espansione di Austria e Russia, poiché entrambi mirano ad allargarsi nei Balcani.

MOTI DEL 48:


Sono un avvenimento immenso rispetto a quelli precedenti.
Una grande differenza è che ora la partecipazione è di massa, perché le classi popolari
partecipanti numerosi.
Hanno portato delle conseguenze molto importanti.
Ma ci sono delle premesse:
1. Culturale: Rousseau, e il suo concetto di sovranità popolare.
2. Storico: questi moti prendono spunto dalla rivoluzione americana, dove si parlava di
volontà del popolo; e dalla rivoluzione francese, per il concetto di sovranità
nazionale. Influenza di Napoleone, che ha portato l’idea di nazione come comune a
tutti e da difendere.
A questi moti ci si arriva attraverso dei passaggi: la fazione principale sono i liberali, che ad
un certo o punto si intrecciano con l’ascesa della borghesia e con la nascita del sentimento
di patriottismo; si crea un fronte unico.
Nella prima parte dell’800 si intersecano le idee dei liberali, l’ascesa della classe borghese e
le idee nazionali.
Il Romanticismo ha un impatto molto forte, un movimento culturale che esalta molto
l’iniziativa dell’individuo.
In Germania e in Italia qui l’idea di nazione non può essere uguale agli altri paesi, strutturati
come nazioni da anni; per cui qui l’idea di nazione si afferma come “identità storica del
popolo”.
Stagione dei moti più importante definita “primavera dei popoli”, rispetto ai moti precedenti si
verificano nelle principali città d’Europa (capitali); solo Gran Bretagna e russia non vengono
interessate nei moti,per due motivi opposti:
● In russia il paese e enormemente arretrato dal punto di vista economico, per cui e
difficile costruire una classe lavoratrice che porti avanti una rivoluzione
● In Gran Bretagna non ci sono grandi rivoluzioni, poiché c’è una monarchia
parlamentare
Nei moti del 48 c’è molta più partecipazione da parte del popolo.
-cause effettive:
1. Grande crisi economica negli anni 40 dell’Ottocento;
2. Grande carestia che provoca l’impoverimento della popolazione e di conseguenza il
crollo dei mercati; i mercati ormai sono internazionali per cui se crolla il mercato di un
paese di conseguenza crollano anche degli altri.
Obiettivi come punto comune:
1. Vogliono garantite le libertà civili;
2. Chiedono che ci sia una carta costituzionale;
3. Protagonisti come punto comune: tutti moti del 48 vedono presenti le masse operaie
e lavoratrici.
4. Durata: abbastanza presto in ciascun moto,non appena i rivoluzionari ottengono
qualche risultato emergono delle differenze, per cui dopo un iniziale successo, il
fronte si spacca, e in generale possiamo dire che a livello europeo tutti i moti
vengono sconfitti.

-LA FRANCIA:
Dopo i moti del 30 sul trono c’è Luigi Filippo D’Orleans.
Il diritto di voto in Francia sotto di lui rimane basato sul censo, quindi può votare l’1 per cento
della popolazione. Lui ha una posizione intermedia, proprio per questo viene attaccato da
entrambi i lati, da destra dai “bonapartisti; da sinistra subisce gli attacchi dei repubblicani e
da tutti gli eredi dei giacobini. Ci sono piccoli episodi di ribellione nel corso degli anni 30.
Tra gli anni 30 e 40 il re cambia atteggiamento, era un re molto aperto e disponibile a
discutere,ora diventa molto più autoritario; limita la libertà di stampa ad esempio, per cui
cerca di controllare l’opinione pubblica, ovvero la società civile che si confronta su degli
argomenti. Limitare la libertà di stampa in realtà è un potere enorme per il sovrano, può
controllare la società e influenzarla.
Per tutto il 1847, molti intellettuali trovano una scappatoia e organizzano i cosiddetti
“banchetti”, che utilizzano come scusa per riuscire a ritrovarsi in pubblico.
Il 22 febbraio del 1848 c’è una grande manifestazione popolare a Parigi, che viene repressa
dall’esercito, la manifestazione quindi si trasforma in una sommossa.
E il 24 Luigi Filippo è costretto ad abdicare, e il giorno dopo viene proclamata la seconda
repubblica francese. Questa deve ovviamente darsi una costituzione, quindi indige subito le
elezioni per l’assemblea costituente. Il problema è che la maggioranza in questa assemblea
la prendono i monarchici.
Il 15 maggio i repubblicani fanno una manifestazione contro l’assemblea costituente,e a
questa circa un mese arriva un’insurrezione popolare che viene soffocata con la violenza.
L’assemblea costituente va avanti e dà alla Francia una nuova costituzione nel novembre
del 48, che prevede l’elezione diretta del presidente della repubblica. Il 10 dicembre 1848,
viene eletto primo presidente della repubblica francese Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di
Napoleone.

-RUSSIA:
Dal 1825 non c’è più Alessandro I, c’è il fratello che si chiama Nicola I, uno zar molto
autoritario (autocrazia: la fonte del potere e della giustizia è lui).
Qui la situazione è talmente stabile che l’esercito zarista verrà inviato a supporto di altre
corone per reprimere le rivolte.

-AUSTRIA:
La sua situazione è molto complessa, è un impero molto grande e molto etnico.
I problemi principali sono 3:
1. Risveglio delle nazionalità non tedesche: bosniaci, croati, boemi, slovacchi…
2. Unificazione tedesca: si sta cominciando a staccare la Germania (non esisteva
ancora) dall‘Austria verso la Prussia. Dopo il 48 gli ungheresi, che sono la minoranza
etnica, riusciranno a ottenere un doppio parlamento (gran duca D’Austria diventa
anche sovrano d’Ungheria), e l’impero verrà chiamato austro-ungarico.
3. Ma la sua grandezza gli provocherà problemi,poiché tutti vorranno ottenere
l’indipendenza, e gli italiani

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