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Ci si chiede che organizzazione dare alle nazioni appena sorte? Monarchia o repubblica? Il
dibattito dell’Ottocento vedrà come protagonisti i liberali, i democratici e i socialisti (NON
sono partiti, quelli nasceranno più tardi)
- Liberali: si ispirano alla storia inglese, al 600 inglese e a Locke (padre del liberismo
teorico, concretamente si realizza nella rivoluzione francese e tutti i documenti
precedenti per i diritti). Vogliono uno stato liberale che prevede una costituzione, la
divisione dei poteri, la difesa delle libertà fondamentali (stampa, pensiero) libero
scambio economico, liberalismo, un suffragio censitario basato sulla ricchezza ->
principio di eguaglianza formale = lo stato non interviene per garantire l'uguaglianza.
- Democratici: difesa delle libertà fondamentali, potere nelle mani del popolo ->
sovranità popolare indiretta. Propongono il suffragio universale. Stato
democratico basato sul principio di uguaglianza sostanziale -> realizzare le
condizioni concretamente affinché tutti possano godere di questi diritti = lo Stato
interviene (differenza dai liberali) ad esempio per cure mediche/istruzione ->
democratici sono un passo avanti intervengono da subito anche a livello concreto
attraverso rivolte.
A metà ottocento compaiono i Socialisti che dopo il Manifesto comunista di Marx e Hegel
nel 1848 si dividono in:
- Socialisti: si battono per i diritti dei lavoratori con riforme/ compromessi -> strada
di miglioramento graduale = NO rivoluzione
- Comunisti: gruppo più estremista, NO riforme e compromessi, vuole la rivoluzione
per l'emancipazione del proletariato e far crollare il capitalismo (si ispirano a Marx)
Socialisti ≠ liberali e democratici per la questione sociale nata con la prima rivoluzione
industriale. Vogliono eliminare qualsiasi differenza tra capitalisti e proletariato -> chiedono
una distribuzione più equa dei beni senza differenze e discriminazioni; si battono contro lo
sfruttamento nelle fabbriche e sono contro la proprietà privata.
SOCIETÀ SEGRETE
Le società segrete sono l’opposizione alla restaurazione. Ispirate alla Massoneria -> la
Carboneria (vuole ottenere una costituzione liberale che difendesse le libertà fondamentali
degli individui), i Comuneros in Spagna, gli Adelfi e Filadelfi in Italia del nord e Francia che
volevano una costituzione democratica.
L’obiettivo in generale era di organizzare insurrezioni/rivoluzioni che mettessero fine alla
Restaurazione -> NO scacciare i sovrani, MA costruire monarchie democratiche con
costituzioni. Successo nel tenere vivi i principi della rivoluzione francese e di tenere vivo il
dibattito politico in Europa spingendo gli intellettuali a battersi per la politica.
Presenti soprattutto nel Lombardo-veneto perché esigenza di cacciare lo straniero. Anche a
Milano molte società segrete + il Conciliatore (rivista di opposizione che mira a creare
un’opinione pubblica liberale; chiusa nel 1819 per iniziativa degli austriaci).
Limiti:
- eccessiva segretezza, non consentiva la conoscenza completa dei programmi
- mancanza di dialogo e disorganizzazione, membri di una stessa società non si
conoscevano
- popolazione non coinvolta, non aveva consapevolezza dei propri diritti -> la
maggior parte analfabeta, senza popolazione non si ottiene nulla
- contrasti tra gli stessi rivoluzionari su come organizzare le rivoluzioni
I MOTI RIVOLUZIONARI
ANNI VENTI
Quasi ovunque scoppiano moti per mano dei militari che si ammutinano (rifiutano) che si
uniscono agli intellettuali, riescono ad ottenere la loro collaborazione ma non riescono
ancora a coinvolgere il popolo.
I moti rivoluzionari prendono avvio in Spagna, poi Portogallo e poi regno delle due Sicilie e
infine Piemonte. Lo scopo fondamentale è la concessione di costituzioni (non ancora
repubbliche).
Spagna
La situazione economica della Spagna già disastrosa si aggrava ulteriormente
per inviare soldati in America latina -> tra il 1809-1811 scoppiano insurrezioni nelle colonie
perché la popolazione locale esige l'indipendenza
1822, Grecia: rivolta contro i Turchi per l'indipendenza - ottenuta nel 1829 con la Pace di
Adrianopoli. Successo: partecipazione del popolo + potenze europee non intervengono
(conviene indebolimento impero Ottomano).
ANNI TRENTA
Partono dalla Francia -> si diffonde in tutta Europa la paura che si ripeta la rivoluzione
francese; interesseranno Belgio, Polonia, Italia centrale, America latina
Presupposti:
Restaurazione del potere assoluto dopo congresso di Vienna con i Borboni di Francia. Il
sovrano è Luigi XVIII che concede una costituzione (sovrano comprensivo e moderato).
Dopo di lui arriva Carlo X, un reazionario (= reagiscono a qlcs del presente per retrocedere)
= revoca la costituzione -> scoppio dei moti (si reagisce subito) con scontro monarchia VS
rivoluzionari -> Il Re emana le "quattro ordinanze" ill 25 luglio 1830:
- scioglimento della camera appena eletta
- censura della stampa
- legge elettorale con forti limitazioni
- elezioni
Nella storia ci sono sempre dei fattori che si ripetono. I capi di stato che vogliono
mantenere un potere assoluto emanano una legge elettorale molto rigida per poi indire le
elezioni in modo da poterne controllare il risultato.
Si arriva alle Tre Gloriose giornate di luglio (27-28-29) = riferimento alla gloriosa
rivoluzione perché anche queste giornate portano un cambio costituzionale (anche se con
spargimento di sangue) -> il re per salvare la monarchia abdica a favore del cugino Luigi
Filippo d’Orléans, politico liberale-moderato. Immediatamente concede una costituzione
liberale e viene proclamato re dei francesi per volontà della nazione -> regime politico
liberal-moderato
Belgio
Unito all'Olanda e al Lussemburgo nel regno dei Paesi Bassi per formare uno stato
cuscinetto contro la Francia.
La rivoluzione arriva in Belgio: vicino + dissensi tra Belgio e Olanda -> Belgio = cattolico e
Olanda = protestante; Belgio = economia industriale e Olanda = economia agricola
1830: il Belgio insorge, l'Olanda chiede aiuto alla Francia e all'Inghilterra che si appellano al
“principio del non intervento” -> la rivoluzione ha successo.
Indipendenza + riconoscimento internazionale
1ª volta: sovvertito quanto stabilito nel congresso di Vienna -> non può essere restaurato
l'antico regime.
Polonia
La Polonia insorge contro la dominazione rigida della Russia. Tuttavia la rivoluzione non ha
successo a causa della violenta e imminente repressione mandata dallo zar Nicola I.
Attua delle restrizioni culturali + elimina libertà fondamentali + censura alla stampa.
Italia centrale
Insorgono le popolazioni nell’Emilia (divisa tra austriaci del Lombardo-veneto e nel Ducato
di Modena), nel Granducato di Toscana e nello Stato Pontificio contro i propri sovrani
assoluti (governo austriaco, pontefice da Pio VIII a Gregorio XVI e altri sovrani).
Uno dei protagonisti nel modenese è Ciro Menotti, verrà condannato e impiccato assieme a
molti seguaci (appartiene alla Carboneria).
Tutto si conclude con violente repressioni in particolare dell’esercito austriaco.
In tutta Europa si diffonde il colera.
America latina:
Insorge contro la dominazione spagnola e portoghese già nell’Ottocento-> lo scontro si
protrae fino agli anni '20: i coloni europei ottengono l'indipendenza. Un protagonista è
Simon Bolivar (Colombia e Venezuela).
Partecipano a queste ribellioni Cile, Paraguay, Uruguay, Messico, Colombia, Venezuela,
Argentina.
Il Brasile (costa nelle mani dei portoghesi e entroterra spagnolo) nel 1822 insorge e ottiene
l’indipendenza in modo pacifico -> il Portogallo non manda le proprie truppe.
Stati Uniti
A fine '800 gli si affermano come una grande potenza mondiale; dichiarano autonomia dagli
affari europei. Amministrano autonomamente il continente americano.
Regno di Sardegna
Grazie a Carlo Alberto, vicino ai movimenti liberali, era molto avanti rispetto agli altri Stati:
promulgato un codice penale, civile e commerciale che si ispira al codice napoleonico.
Granducato di Toscana
Il granduca Leopoldo II propone un governo tollerante, ma limitato dalla presenza indiretta
degli austriaci.
Lombardo Veneto
Si trovava sotto il rigido controllo degli austriaci.
pag 322 con lessico, 323, 324
Complessivamente l’Italia è arretrata sia dal punto di vista politico che economico.
- > i borghesi (protagonisti dei moti precedenti) comprendono la necessità di un mercato
unico interno che comportava sviluppo delle reti ferroviarie e dei trasporti.
Per avere realizzare tutto ciò bisognava arrivare all’unità politica = scopo moti successivi
ANNI QUARANTA
Il fallimento dei moti precedenti porta i rivoluzionari democratici e liberali a riflettere sui motivi
di questi fallimenti -> si arriva al progetto di Giuseppe Mazzini = scacciare lo straniero e
unire l’Italia.
Giuseppe Mazzini
Nasce a Genova da famiglia borghese medio-alta da cui assorbe le idee democratiche.
1827: entra nella Carboneria
1830: viene arrestato ed esiliato
Fugge a Marsiglia, dove fonda la “Giovine Italia” -> aderiscono molti patrioti italiani fuggiti
per scappare alle persecuzioni tra cui Filippo Buonarroti (aveva partecipato alla rivoluzione
francese tra i giacobini di Robespierre).
Il programma politico
Vuole mischiare una componente democratica e una componente mistico/religiosa: uno
dei suoi motto era: "Dio e popolo".
Popolo = Nazione -> ogni popolo deve diventare una Nazione per essere guida (modello)
agli altri popoli. Il popolo italiano deve compiere questa missione divina sulla terra:
raggiungere l'unità nazionale per essere guida di tutti i popoli oppressi.
Gli eventi
I seguaci di Mazzini saranno tanti e alcuni si allontaneranno dai suoi parametri portando la
rivoluzione in luoghi rischiosi (popolo non sufficientemente educato) -> disconoscerà molti
moti tra i quali:
1834: rivoluzione nella Savoia, nel regno di Sardegna. Contemporaneamente ci si accorda
per una rivoluzione a Genova. L'esercito Sabaudo stronca questo progetto fallimentare.
Partecipa anche Giuseppe Garibaldi che scappa America Latina per aiutare alcune colonie
che stanno ancora combattendo per l'indipendenza da Spagna e Portogallo
= "eroe dei due mondi".
1844: Attilio ed Emilio Bandiera muoiono in un’insurrezione da cui Mazzini aveva cercato
di dissuaderli -> in Calabria, nel regno delle due Sicilie (volevano coinvolgere tutta l’Italia) La
popolazione rimane indifferente al loro arrivo -> vengono fucilati. Mazzini aveva previsto il
fallimento perché al Sud la popolazione era ancora troppo inconsapevole.
1843/45: vengono organizzate altre rivoluzioni nello Stato Pontificio e in Romagna che
falliscono a causa della messa in atto del progetto affrettata.
Gioberti con il neoguelfismo: ripropone missione civilizzatrice dell’Italia in quanto sede del
papato; scrive “del primato morale e civile degli italiani”, dove propone di creare una
confederazione tra gli stati italiani presieduta dal papa
Cesare Balbo si rifà al neoguelfismo e propone unione economica + militare per arrivare
all’unione politica -> confederazione sotto i Savoia. Pensa anche agli austriaci: propone via
diplomatica = attendere che l’Austria rivolga la propria attenzione verso altri territori (balcani)
Carlo Cattaneo propone il liberismo economico = unire il mercato ed eliminati i dazi tra gli
stati + riforme sull’istruzione + nuove vie di comunicazione. Propone una repubblica
federale democratica ispirata su modello statunitense con un forte potere centrale che
doveva rappresentare la premessa di una formazione degli stati uniti d’Europa.
Giuseppe Ferrari da Milano migra a Parigi, dove elabora la propria posizione politica che
critica tutte le posizioni precedenti Mazzini compreso.
Ritiene che il moto di rivoluzione italiano non debba partire dall’italia, ma all’interno di un
contesto storico che coinvolga l'Europa: l’unità nazionale funzionerà solo se partirà dalla
Francia. Era molto vicino alle teorie socialiste -> viene pubblicato il Manifesto del partito
comunista di Marx e Hegel = movimenti di sinistra molto avanti ->oltre all’unione nazionale
bisogna affrontare anche la questione sociale.
pag 331 schema in alto che riporta il dibattito, prime tre righe dell’ultima parte
pag 332 l’esplosione del 48, un periodo di crisi economica (“oltre all’irlanda” fino alla fine)
IL 48
Scoppia come moto rivoluzionario in Francia: periodo difficile perché il ministro Pierre
Guizot (conservatore) trascura le classi più umili -> esplode la rivolta e socialisti, democratici
e repubblicani formano opposizione politica
novembre 48: promulgata una nuova costituzione moderata che prevede l'elezione diretta
del presidente della Repubblica e l'esautorazione del parlamento (il parlamento perde il
suo potere)
dicembre 48: viene eletto Luigi Napoleone Bonaparte, nipote di Napoleone
Luigi Napoleone trasformerà la repubblica in una dittatura personale
Nel 1851 fa adottare una nuova costituzione conservatrice = conferisce al presidente
un potere decennale, ancora togliendo potere al Parlamento. Utilizza anche lui il
plebiscito e si fa proclamare dal popolo "imperatore dei francesi".
Ha la meglio l'idea della piccola Germania: tra Prussia e Austria troppo contrasto che
avrebbe potuto mettere a repentaglio l’unione.
L'assemblea decide di affidare la corona a Federico Guglielmo IV di Prussia, che però
rifiuta. Non si fida dell'assemblea rivoluzionaria e neanche della futura costituzione (teme
che il suo potere venga esautorato). NON avviene l’UNIONE (1871)
Italia
46/ gennaio 48: biennio delle riforme
Nel 46 ha inizio un periodo di riforme grazie a Papa Pio IX: amnistia di prigionieri oppositori
politici, istituisce la guardia civica, attenua la censura della stampa, convoca consulta di
stato.
Gli altri sovrani si fanno influenzare:
gennaio 48, regno delle due Sicilie: rimasto fuori dalle riforme per contenere i movimenti
separatisti -> proclama l'autonomia della Sicilia (sempre parte del regno delle due Sicilie
ma ha moltissime autonomie).
Tuttavia è il primo a concedere la costituzione -> effetto domino di concessioni di
costituzioni -> Carlo Alberto concede lo statuto Albertino che rimarrà costituzione d'Italia
febbraio/marzo 48: in Francia scoppia la rivolta, che si diffonde poi in Germania. I patrioti
italiani acquisiscono entusiasmo e le forze democratiche mazziniane e garibaldine
riprendono vigore -> insurrezioni nel Lombardo-Veneto, a Venezia, e poi il 18 marzo a
Milano = iniziano le 5 giornate di Milano. Gli austriaci per il momento vengono cacciati.
Ma queste prime vittorie finiscono e l'entusiasmo inizia a scemare: Carlo Alberto risulta
indeciso -> suscita la rabbia dei democratici e degli altri sovrani che non capiscono l'attesa
di Carlo Alberto e che temono la sua espansione all'est.
Pio IX è in una situazione imbarazzante nei confronti degli austriaci: in guerra con una
potenza storicamente cattolica -> il 29 aprile ritira le sue truppe e tutti gli altri sovrani lo
seguono. Rimangono solo l'esercito Sabaudo e dei soldati e patrioti volontari.
In questo momento di crisi arriva dal Sud America Garibaldi in aiuto delle truppe
piemontesi: contributo mal utilizzato da Carlo Alberto, perché mira solo ad espandersi,
luglio 48: battaglia di Custoza -> Carlo Alberto sconfitto -> armistizio: iniziano le trattative
di pace. Solo i patrioti italiani continuano in modo volontario a combattere, ma anche loro
sono divisi al loro interno.
febbraio 1849: insorge la popolazione romana e il papa è costretto a scappare a Gaeta ->
nasce la Repubblica romana con un triumvirato: Mazzini, Armellini e Saffi. Nonostante la
forte resistenza (tutti i patrioti sconfitti: Luciano Manara dalle giornate di Milano, Garibaldi,
Mameli, Pisacane) la repubblica, con l’intervento di Luigi Napoleone Bonaparte,
presidente dell’ancora repubblica francese, soccombe (spesso il Papa chiede aiuto alla
Francia per intimidire).
Carlo Alberto decide di riprendere la guerra sempre per conquistare nuovi territori + c’erano
ancora i democratici che non avevano abbandonato il campo + le trattative di pace sono
umilianti per il Piemonte, (sottomesso).
22/23 marzo 1849, Novara: truppe austriache comandate da Radetzky sconfiggono gli
italiani. Carlo Alberto abdica a favore del figlio Emanuele II (re dell’unità d’italia)
24 marzo 1849, Vignale: firmato l’armistizio -> austriaci riportano l’ordine in tutta la
penisola, soprattutto nel lombardo-veneto, dove la situazione è ancora movimentata -> 10
giornate di Brescia = vittoria austriaca
Alle fine del 49 rimane in piedi solo lo statuto albertino. Tutte le rivoluzioni si concludono
con un totale fallimento tranne in Francia (cambio istituzionale + cambio di sovrano).