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Dopo rivoluzione industriale

RIVOLUZIONE AMERICANA

Rivoluzione americana (rivoluzione delle colonie inglesi che porta alla nascita degli Stati
Uniti)

Le cause:

Cause culturali:
- Illuminismo
- Montesquieu ha influito molto
- Locke (liberalismo)

Cause politiche:
- La guerra dei 7 anni: evento che mette in serie difficoltà l’Inghilterra e che metterà a
dura prova le finanze inglesi, che prenderà i soldi dalle colonie.
Per questo poi scoppiano anche le rivolte.

Guardiamo i presupposti territoriali, politici ed economici.

Processo di formazione delle colonie:

I primi coloni europei sbarcano nel Nord America all’inizio del 600, centro e sud erano già
colonie da un secolo. Ora al nord si formano le 13 colonie inglesi per un secolo, fino al 700.

Chi sono questi primi coloni che si avventurano nel nord?


Singoli cittadini, proprietari terrieri, mercanti, affaristi, compagnie commerciali. Tutti in cerca
di fortuna e anche spinti da motivazioni politiche (per sottrarsi alla condanna/persecuzioni
politiche), o religiose. (Inquisizione)
Molti sono avventurieri, debitori, contadini impoveriti, (soprattutto dalla Gran Bretagna e poi
Francia e Olanda). Queste colonie sono caratterizzate dalla multinazionalità, come anche
molte religioni differenti.
Gli americani sono abituati a questo multiculturalismo

Tra 600 e 700 come si comporta la corona inglese?


Favoriscono le compagnie commerciali, la colonizzazione (sia per motivi economici che
politici: per accaparrarsi più terra possibile rispetto agli altri europei).
La prima colonia inglese nasce nel 1584, la Virginia.

Nel 1667, gli inglesi danno ad una città che già esisteva ,(nuova Amsterdam), il nome di
New York, in onore del duca di York che sarà Giacomo II d’Inghilterra.

Con gli anni aumentano le colonie e ne nascono sempre di nuove, come la Georgia nel
1732, dedicata a Giorgio II, che è l’ultima delle 13 colonie.

Oggi gli Stati Uniti d’America non sono 13, ma poi si sono aggiunti altri territori.
Le 13 strisce sulla bandiera americana solo in onore delle 13 colonie, e all’epoca c’erano 13
stelle.

Nel 1775 la popolazione si aggira intorno ai 2 milioni e mezzo di abitanti.

Le attività economiche delle colonie si sviluppano in maniera esponenziale, perché sono


influenzate dalle abilità degli europei. Gli emigranti danno vita a tantissime iniziative in questi
territori, vogliono una nuova vita.

Il nuovo mondo era molto differente da quello europeo, che era quello dell’ancien régime,
dettato da ceti e privilegi.
Tutto questo in America non c’era, c’era tanta libertà d’iniziativa che poteva avere sfogo.
Non c’erano tutti quei vincoli, contavano soltanto le capacità individuali e l’operosità.

Come si organizzano fin da subito le colonie?


In alcune di esse si forma subito una sorta di democrazia, non c’era nessun motivo per non
essere democratici. Sicuramente dipendevano dal governo inglese però a livello locale
erano rette da governatori locali (scelti tra gli stessi coloni), affiancati da alcuni funzionari.

Nel corso del 700, questi riuscirono ad affermarsi sempre di più, fino a diventare
assolutamente autonomi rispetto alla madrepatria.

Le 13 colonie inglesi erano nate nel corso di un secolo e si erano stabilite sulla costa quindi
si differenziavano tra loro, ospitavano popolazioni, religioni, ma anche strutture sociali ed
economiche differenti.

Quali sono queste differenze sostanziali?

Le colonie del Nord America si differenziano in:

-Colonie del nord:

Omogenee dal punto di vista etnico (erano soprattutto inglesi), e quindi anche dal punto di
vista religioso, (c’erano i puritani che volevano purificare la chiesa anglicana che era
diventata un po’ mondana e seguivano Calvino).
Avevano popolato il nord, l’attività principale era la coltivazione di cereali, con delle piccole
aziende, soprattutto sulla costa si stava sviluppando l’industria cantieristica, c’erano i
borghesi. Agricoltori, borghesi, commercianti e pescatori.

Massachusetts, Rhode Island, Connecticut and New Hampshire. Città principale BOSTON.

-Colonie del centro:

Erano numerose, molto sviluppate, soprattutto l’attività commerciale e mercantile, qui erano
multietniche, cosmopolite, tantissime religioni diverse, nazionalità. Il clima più favorevole
favoriva tantissimo la coltivazione del terreno, quindi le colture più diffuse erano per esempio
la frutta, lino e cereali. C'erano vasti latifondi e di conseguenza c’erano forti latifondisti. Qui
non c'erano monocolture, qui erano vastissimi.

New York, New Jersey, Pennsylvania, and Delaware


(Il Nebraska non ancora)
Città principali, New York, Philadelphia e Baltimora. Tutte sulla costa diciamo

-Colonie del sud:

Ceto dominante: nelle altre c’erano i borghesi, qui abbiamo una fortissima aristocrazia
terriera, molto forte, che rappresentava la minor parte.
Il clima quasi subtropicale favoriva la produzione di tabacco, cotone e canna da zucchero.
Ovviamente c’era lo sfruttamento degli schiavi neri. Erano completamente assenti le
industrie. Gli indigeni non si facevano molto sottomettere.

Virginia, Maryland, Carolina del nord, Carolina del sud, Georgia.


Città importanti: Richmond, Charleston.

A metà 700 abbiamo le 13 colonie tutte legate in linea di principio alla madrepatria,
soprattutto dal punto di vista economico.y

Giungiamo alle cause della rivoluzione:

Cause remote:

Siamo a metà del 700, l’Inghilterra è alle prese con la guerra dei 7 anni. È già una
monarchia costituzionale, si sta avviando ad essere una grande potenza.
L’Inghilterra fin dove può sfrutta il territorio americano, le colonie possono commerciare solo
con la madrepatria. Non potevano fare niente.

Causa prossima:
L’Inghilterra imponeva tantissime tasse, che non erano facoltative, con la guerra dei 7 anni
l'Inghilterra aumenterà le tasse
(Stessa cosa che la Spagna aveva fatto con le colonie italiane)

Causa politica:
I coloni, motivazione politica, non erano assolutamente rappresentati nel parlamento inglese.
Dicono “ siamo costretti a tutto ciò è non abbiamo manco un rappresentante”

Man mano che l’economia delle colonie cresceva sempre di più, la situazione diventata
sempre più insostenibile, perché l’Inghilterra imponeva sempre più tasse.

Progresso colonie= maggiore pressione fiscale da parte dell’Inghilterra

Avere ricchezza e denari a disposizione, vuol dire per una colonia aspirare all’indipendenza,
quindi c’era sempre maggiore consapevolezza che veniva sempre di più acquisita dai coloni.
La consapevolezza che i coloni avevano del proprio ruolo politico e sociale è frutto del
pensiero di Locke. I coloni sono europei che dall’Europa erano partiti, e avevano assorbito le
nuove idee culturali dell’ illuminismo.

La situazione precipita nel 1763 cioè quando finisce la guerra dei 7 anni.

La Gran Bretagna aumenta la pressione fiscale e impone due nuove tasse per riprendersi
dalla crisi scaturita dalla guerra dei sette anni nelle colonie:
- Sugar act (1764)
- Stamp act (1765) = marca da bollo

Per garantire il pagamento di queste tasse Londra decide di mandare il proprio esercito nel
porto di Boston come deterrente per chi non volesse pagare. Questo gesto viene visto dai
coloni come un'offesa e una minaccia. Essi erano distanti dalla società della madrepatria,
erano democratici. I coloni iniziano a tirare dei sassi contro i soldati come protesta e scoppia
una rissa. Si organizzano proteste e si arriva ad una forma precisa di manifestazione che è il
boicottaggio (p.120). Esso consiste in una forma di protesta che prevede l'interruzione di
qualsiasi forma di rapporto (economico/politico) con un altro soggetto/partner.

I coloni sospendono l'acquisto di merci che la madrepatria mandava al porto di Boston. I


coloni chiedono:
- il ritiro dei soldati dal porto di Boston
- il ritiro delle due nuove tasse
- il diritto di partecipare al Parlamento Inglese -> formano l’espressione “no taxation
without representation” = non pagheranno nessuna tassa senza essere
rappresentati dal parlamento inglese.

Libro: (p.120-121-122-123)

I conflitti con la madrepatria si inaspriscono, si arriva al Tea act -> la Gran Bretagna affida
il monopolio del commercio di tè nelle colonie alla Compagnia delle Indie = limita i commerci
impedendo alle colonie di potenziarsi economicamente.
- Conseguenza: alcuni coloni a Boston buttano un carico di tè in mare
- Conseguenza: Londra chiude il porto di Boston

1774, Philadelphia: si tiene il primo Congresso continentale, durante il quale i


rappresentanti delle colonie decidono di perseguire il loro obiettivo = raggiungere
l’autonomia (non indipendenza totale)
Scoppiano i primi scontri armati.

1775: si tiene il secondo Congresso continentale, durante il quale si decide di formare un


esercito autonomo capeggiato da George Washington -> inizia indirettamente la guerra

4 luglio 1776: nascita degli Stati Uniti con la Dichiarazione d’indipendenza (documento
elaborato da una commissione con Franklin e Jefferson) -> comincia la guerra vera e propria
Essa afferma che l’uomo gode di diritti inalienabili (non trasferibili), quali la vita, la
libertà e la ricerca della felicità. Il governo ha il compito di garantire tali diritti e
qualora non lo facesse, il popolo possiede il diritto di resistenza (rovesciare tale
governo) -> espressi i principi illuministi e giusnaturalisti. (Locke)
Inoltre, le colonie si dichiarano indipendenti dalla madrepatria, proclamando la loro libertà
decisionale, di commercio e di autorità.
Ciò spacco il fronte americano in due:
- lealisti (burocrati, clero e classi agiate), leali verso la madrepatria, desideravano
riforme moderate
- indipendentisti (intellettuali, mercanti, artigiani, operai), si preparavano allo scontro
armato

1776-1778: GUERRA CIVILE

La prima fase della guerra è caratterizzata da una serie di sconfitte per gli americani a causa
di numerosi svantaggi:
- esercito numericamente inferiore
- soldati poco addestrati e poco inclini alla disciplina (esercito improvvisato)

1777: prima vittoria per gli americani a Saratoga, grazie al sostegno militare e finanziario
francese (dichiarazione di guerra non ufficiale per il rischio di invasione diretta in Francia)

1778: la Francia entra direttamente nel conflitto per:


- interessi economici
- rivincita dalla Guerra dei Sette anni
Successivamente, sempre per interessi economici (prestigio, ottenere nuovi territori e
difendere le proprie colonie) interverranno anche Olanda e Spagna.
➞Conseguenza: le truppe inglesi vengono costrette alla capitolazione.

1783: con il Trattato di Versailles si concludono le trattative di pace:


- le tredici colonie ottengono l’indipendenza
- la Spagna ottiene la Florida
- la Gran Bretagna mantiene il suo primato
- la Francia non ottenne nulla e ciò incrementò la sua crisi (anche per Luigi XVI)

Fine libro

POST GUERRA

Confederazione = associazione di stati politicamente indipendenti; ogni stato è autonomo


per le decisioni fondamentali da prendere e conserva la propria sovranità; c’è un governo
centrale, ma ha poteri molto limitati -> si occupa soprattutto di decisioni di politica estera.
Per tutto il resto ogni stato è autonomo
Federazione = unione di stati con un forte potere centrale, detto governo federale che
prende decisioni per tutti gli stati (difesa, battere moneta, decisioni di politica economica);
ogni stato membro ha a sua volta un governo locale che prende decisioni meno importanti
Primo problema: organizzazione dello stato

Ci si chiede quale fosse migliore tra federazione e confederazione

1781: prima costituzione che prevede una concessione di ampie autonomie ai singoli stati
(confederazione) -> non è la soluzione migliore perché c’è da affrontare una grande crisi
economica, inflazione alle stelle (perdita del valore del denaro), carestia ed epidemie.

Il fronte quindi si spacca in due:


- Partito federalista di George Washington: ritiene che soltanto un forte potere
centrale possa risolvere la questione economica. Federazione
- -Partito repubblicano di Thomas jefferson: ripropone i concetti dell 1781, quindi la
confederazione.

1787: prima costituzione che tuttora è ancora in atto con delle modifiche.
Nel corso degli anni verranno aggiunti gli emendamenti fini ad arrivare a quella del 1791, il
Bill of Rights Americano.

Questa costituzione riflette la proposta del partito federalista, gli emendamenti aggiunti
invece sono voluti dal partito repubblicano.

Oggi gli stati uniti cosa sono? Una repubblica federale, con un forte potere centrale, sono
una federazione repubblicana di stati, laddove ogni stato membro ha il suo governo locale.
(Come una federazione).

Il potere centrale si occupa della difesa, del commercio, dell’economia, politica finanziaria,
cioè tutte quelle decisioni fondamentali per lo stato.
Ogni stato ha un proprio governo locale, un proprio parlamento che legifera, però hanno
molti limiti.

Tutti questi stati riconoscono sempre e comunque la superiorità del potere centrale.

Negli Stati uniti vige la separazione dei poteri. (Locke e Montesquieu.)

● Potere legislativo spetta al parlamento che in America prende il nome di Congresso.


È bicamerale: - il senato
- camera dei rappresentanti.

Il congresso americano, non ha lo stesso ruolo che ha il parlamento in Italia di eleggere il


presidente della repubblica, perché in America viene eletto direttamente dal popolo
attraverso i grandi elettori.

I grandi elettori non fanno parte del congresso, infatti il congresso non appartiene
all’elezione.
Quindi il presidente della repubblica americana è indipendente dal congresso, in tutte le
decisioni.
● Il potere esecutivo lo ha il presidente della Repubblica americana.

● Il potere giudiziario spetta alla Corte Suprema. Anche essa è costituita da giudici a
vita nominati dal presidente della repubblica.

Il presidente è stra potente.

Il primo presidente degli Stati uniti d’America fu George Washington che fu eletto nel 1789 e
poi si ritirò nel 1796 per motivi di salute.

La rivoluzione americana può essere considerata come un fatto storico della storia europea?
SI
Sono gli stessi europei che si ribellano alla madrepatria. Va inserita nella storia dell’Europa.
Perché avrà conseguenze anche sull’Europa = rivoluzione francese è una conseguenza
della Rivoluzione americana perché gli europei si volevano ispirare a ciò che era successo
in America. Volevano abbattere la società di antico regime, per i coloni era stato molto più
semplice perché i coloni stessi erano già più liberali. In Europa invece significa abbattere
una società radicata da secoli.

La rivoluzione americana è una prima attuazione concreta delle idee illuministe.

La rivoluzione americana è il primo fenomeno di decolonizzazione.

Nel 900 si parlerà di decolonizzazione dopo la seconda guerra mondiale.

Fino a metà 900, la filmografia era tutta a favore dei coloni che dovevano civilizzare la
popolazione incivili. Poi le cose cambiarono.

La costituzione del 1787, che poi diventa nel 1791 il Bill of Rights americano. È una buona
costituzione che però non prenderà provvedimenti ufficiali riguardo alla schiavitù, e dirà agli
Stati membri di legiferare in merito alla schiavitù.
Gli stati del nord decideranno di eliminarla perché non avevamo bisogno di manodopera,
invece gli stati del sud non la elimineranno, perché c’erano le grandi piantagioni.

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