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LA RIVOLUZIONE AMERICANA

Caratteri società americana nel Settecento:


 Meno distinzioni di ceto rispetto alla società europea, più forte mobilità sociale
 Forte individualismo: valorizzazione del lavoro secondo l’etica protestante
 Differenze tra le colonie del nord e le colonie del sud:
 Nord: commercianti, prevalentemente puritani – Maryland: cattolici – Pennsylvania: quaccheri
 Sud: piantagioni di tabacco che si reggono sugli schiavi neri, prevale la chiesa anglicana – Georgia:
ex colonia penale Caratteri società americana nel Settecento

Situazione iniziale:
I domini inglesi in America iniziarono ad ampliarsi progressivamente dal 1583, anno nel quale il grande
navigatore Sir Walter Raleigh prese possesso di un territorio dell'America Settentrionale, al quale pose il
nome di Virginia, in onore della nubile regina Elisabetta. Nel XVIII secolo questi domini erano costituiti da
tredici colonie, per una popolazione totale di circa due milioni di abitanti. A Nord di queste colonie inglesi si
trovavano i domini francesi del Canada, ma dopo la sconfitta subita nella Guerra dei Sette Anni (1756-
1763), la Francia fu costretta a cederli all'Inghilterra, assieme a vastissimi territori situati ad Occidente dei
Monti Alleghany. Proprio verso questi territori la parte più povera della popolazione americana intendeva
emigrare per avviare attività agricole intese a migliorarne le condizioni di vita. Questi flussi migratori
preoccuparono il governo inglese che temeva scontri con le tribù indiane che abitavano da secoli quelle
terre - scontri che avrebbero comportato il mantenimento in zona di un forte contingente militare -
costringendolo quindi a limitare seriamente il diritto di immigrazione al di la degli Alleghany, causando il
malcontento sia di coloro che intendevano trasferirsi in quelle terre per necessità, sia degli speculatori che
intendevano prendere possesso di quei territori per lottizzarli e rivenderli a caro prezzo ai coloni. A questo
forte motivo di tensione tra il governo inglese ed i coloni americani se ne aggiunsero presto altri: per
risanare le casse dello Stato, prosciugate dalle spese militari sostenute nel corso della Guerra dei Sette
Anni, il governo introdusse nuove imposte a carico dei coloni ed iniziò ad applicare con maggior rigore le
leggi doganali, tese a limitare il libero commercio degli,armatori americani, a tutto vantaggio della politica
mercantile inglese. Naturalmente ciò urtava con gli interessi della borghesia mercantile, indistriale e
armatoriale americana, che vedeva in tal modo compromessi i sui traffici più redditizzi come ad esempio la
distillazione ed il commercio del rum con l'Africa e la conseguente tratta dei Negri. Dietro a questi contrasti
di natura economica si celava un contrasto ancora più profondo, ossia l'aspirazione dei coloni
all'indipendenza e all'utogoverno, molto sentita dagli Americani, in quanto la maggior parte di loro era
costituita da discendenti di quei Padri Pellegrini che un secolo prima avevano lasciato l'Inghilterra per
difendere la loro libertà politica e religiosa.

L'insurrezione e l'intervento delle potenze straniere:


Il primo serio problema per gli inglesi si verificò al momento dell'applicazione delle misure tributarie decise
dal governo reale. Nel 1765, l'introduzione dell'obbligo della carta bollata per tutti gli atti pubblici e privati
scatenò vivaci proteste, soprattutto perchè nella sua applicazione non si era sentito il parere delle
assemblee locali, come del resto la stessa legge inglese prevedeva. Per perorare la loro causa, i coloni
inviarono a Londra Benjamin Franklin, illustre studioso di Boston ed inventore del parafulmine, che riuscì ad
ottenere la revoca del decreto sulla carta da bollo. Poco tempo più tardi vennero però promulgati dal
governo altri decreti ugualmente lesivi degli interessi americani, che a loro volta, per colpire gli interessi
inglesi, cominciarono a boicottare le merci provenienti
dalla metropoli ed in modo particolare quelle monolizzate dai mercanti inglesi, come ad esempio il tè. Fu
così che scoppiarono i primi tumulti. Nel dicembre del 1773 una folla di popolani che si era riunita nel porto
di Boston, gettò in mare una gran numero di casse di tè e di altre merci provenienti dall'Inghilterra
accatastate sulle banchine del porto: questo incidente fu l'origine dello scoppio della Guerra
d'Indipendenza Americana. Per reprimere la rivolta di Boston, il governo invio l'esercito, ma le truppe
inglesi vennero sorprendentemente sconfitte nel 1775 a Lexington, da un esercito improvvisato di artigiani.
Nel frattempo a Philadelphia si radunò un congresso delle colonie che reclamava il rispetto dei diritti
tradizionali. A questo punto, la situazione già molto tesa si inasprì fino al punto che, visto fallito ogni di
accordo, i delegati delle tredici colonie, il 4 luglio 1776, sottoscrissero a Philadelphia una dichiarazione
d'indipendenza, che prevedeva lo scioglimento di tutti i legami di sudditanza verso la monarchia inglese.

Metà Settecento: Caratteri della rivoluzione americana:


 Autodeterminazione: niente tasse senza rappresentanza
 Repubblicanesimo
 Assetto liberal-democratico
 Stati Uniti come “terra promessa” La rivoluzione americana

Vicende principali
 1763-1773: La Gran Bretagna vara una serie di provvedimenti fiscali per le colonie:
• Stamp Act: tassa di bollo su atti commerciali e giornali
• Le colonie reagiscono secondo il principio: no taxation without representation
• Tassa sul the: i coloni reagiscono con il Boston Tea Party
• 1774: Quebec Act: il Parlamento inglese concede all’ex Canada francese libertà di culto per i
cattolici e crea un governo senza rappresentanza locale
• 1774: congresso di Philadelphia:
• 1775: inizia il conflitto tra la Gran Bretagna e le colonie La rivoluzione americana
• 1776: Dichiarazione

La Dichiarazione d’indipendenza 4 luglio 1776


“Quando nel corso delle vicende umane, diventa necessario per un popolo dissolvere i legami politici che lo
hanno tenuto insieme ad un altro, e assumere il suo posto indipendente alla pari con le altre potenze della
terra, posto al quale ha diritto in virtù delle leggi naturali e divine, il conveniente rispetto che si deve alle
opinioni dell’umanità esige che esso dichiari pubblicamente le cause che lo spingono alla separazione: Che
tutti gli uomini sono creati uguali; che essi sono dotati dal loro Creatore di alcuni diritti inalienabili; che tra
questi diritti ci sono la vita, la libertà e la ricerca della felicità; che i governi sono stati istituiti tra gli uomini
per rendere sicuri questi diritti e che tali governi traggono il loro potere dal consenso dei governati; che
tutte le volte che una qualsiasi forma di governo diventa nemica di questi scopi, è diritto del popolo
cambiarla o cancellarla e istituire un nuovo governo che abbia i suoi fondamenti in quei principi e che
organizzi i propri poteri nella forma che gli sembrerà più idonea a rendere effettiva la sua sicurezza e
felicità.

• Mancanze del re di Gran Bretagna:


- Ha rifiutato l’assenso alle leggi più idonee al bene pubblico
- Ha rifiutato la rappresentanza ai nuovi territori acquisiti con la guerra dei Sette anni
- Ha sciolto i corpi rappresentativi
- Ha ostacolato un autonomo potere giudiziario
- Ha creato giudici dipendenti dalla monarchia
- Ha tenuto eserciti permanenti senza il consenso dei corpi rappresentativi
- Ha ostacolato i rapporti commerciali
- Ha imposto tasse senza consenso
• Perciò noi, i rappresentanti degli Stati uniti d’America, riuniti in Congesso Generale, appellandoci al
Giudice Supremo del mondo per la rettitudine delle nostre intenzioni, in nome e con l’autorità del buon
popolo di queste colonie, dichiariamo solennemente in pubblico che queste Colonie Unite sono, e devono
essere di diritto, stati liberi e indipendenti; che essi sono sciolti da ogni legame con la corona Britannica, e
che tutti i legami politici tra loro e lo stato di Gran Bretagna è, e deve essere, totalmente sciolto.

La Costituzione degli Stati Uniti d’America (1787)


• PREAMBOLO: Noi, popolo degli Stati Uniti, allo scopo di formare un ’unione più perfetta, di stabilire la
giustizia, di assicurare la tranquillità interna, di provvedere alla difesa comune, di promuovere il benessere
generale e di assicurare a noi stessi e ai nostri successori il sacro dono della libertà, ordiniamo e stabiliamo
questa Costituzione per gli Stati Uniti d’America.

Art. 1: Il potere legislativo al Congresso:


- Camera dei Rappresentanti: eletti ogni due anni dal popolo, i rappresentanti devono avere 25 anni
ed essere cittadini americani da almeno 7 anni.
- Senato: due Senatori per ogni stato, eletti dai corpi legislativi locali, in carica per 6 anni; i senatori
devono avere trent’anni e cittadini da almeno 9 anni.
Art. 2: Il potere esecutivo al Presidente (4 anni). Giuramento sulla Costituzione
Art. 3: Il potere giudiziario a una Corte Suprema e corti minori

Gli emendamenti alla Costituzione degli Stati Uniti d’America (1791) Gli emendamenti vengono proposti
dagli “antifederalisti” a garanzia dei diritti individuali.

 I: Libertà di parola, stampa, religione e petizione: Il Congresso non potrà approvare nessuna legge che
riguardi il riconoscimento di una religione o la proibizione del suo libero esercizio; oppure che limiti la
libertà di parola o di stampa; oppure ancora che limiti il diritto delle persone di riunirsi pacificamente e
di rivolgere petizioni al governo per riparare alle ingiustizie.
 II: Diritto di ritenzione e porto d’armi
 V: Provvedimenti riguardanti i processi penali
 VI: Diritto a un processo breve
 VIII: Cauzioni eccessive, punizioni crudeli
 X: Diritti degli Stati

La Fine della guerra:


Nel 1778 la Francia scese in guerra, imitata nel 1779 dalla Spagna e dall'Olanda. Su ispirazione della Zarina
di Russia Caterina II, venne fondata la Lega dei Neutri, che aveva lo scopo di imporre all'Inghilterra il
rispetto della neutralità dei paesi che ne facevano parte, pretendendo che gli inglesi rinunciassero a
perquisire in mare le navi neutrali. L'Inghilterra, isolata diplomaticamente, si trovava quindi esposta al
pericolo dell'intervento nel conflitto di alcune tra le più importanti potenze dell'epoca, proprio nel
momento in cui i ricchi commercianti londinesi chiedevano al Parlamento la fine della guerra, il cui
prolungarsi aveva comportato l'interruzione del lucroso commercio con le colonie americane. Nel
frattempo, l'esercito americano otteneva altre importanti vittorie, grazie anche al notevole aiuto della flotta
e al corpo di spedizione francese e ai numerosi volontari giunti dall'Europa, fra i quali si segnalarono per il
loro valore l'eroe polacco Tadeusz Kosciuzko ed il marchese Lafayette.
 1777, ottobre: prima importante sconfitta inglese a Saratoga;
 1781: resa di Yorktown, finiscono le ostilità sul campo.
 1783: trattato di Versailles, l'Inghilterra riconosce l'indipendenza degli Stati Uniti
La nascita degli Stati Uniti d'America:
Ciascuna delle tredici colonie americane desiderava la propria indipendenza da un potere centrale e per
questo motivo trascorsero quattro anni prima che si potessero gettare le basi per uno Stato federale: ciò
avvenne nel 1787 a Philadelphia, dove alla Convenzione presero parte i rappresentanti delle diverse
colonie. Dalla convenzione uscì la costituzione degli Stati Uniti d'America, che riconosceva l'esistenza dei
singoli Stati (le ex tredici colonie), demandando al Governo federale la trattazione delle materie d'interesse
generale. Ogni Stato inviava i propri rappresentanti al Congresso federale composto da due camere: il
Senato, del quale facevano parte due rappresentanti per ogni Stato, e la Camera dei rappresentanti, eletti
in proporzione alla popolazione di ciascun Stato, dai cittadini che disponevano di un certo reddito. Il potere
esecutivo spettava al Presidente degli Stati Uniti, eletto da un numero ristretto di "grandi elettori"
rappresentanti degli Stati. Il Presidente nominava i membri del Governo ed era egli stesso responsabile
davanti al Congresso. Il potere giudiziario era presieduto da una Corte Suprema, che aveva anche il diritto di
decidere sulla costituzionalità delle leggi. In questo modo nella costituzione degli Stati Uniti veniva
rispettato il principio della divisione dei poteri. Tuttavia non si trattava di una Costituzione democratica: ai
Negri, che rappresentavano circa un quarto della popolazione americana, non veniva riconosciuto alcun
diritto civile nè umano; Le tribù indiane venivano trattate alla stregua di bestie feroci da eliminare al più
presto; anche la maggior parte della popolazione bianca non aveva diritto al voto, in quanto questo era
riservato solo ai ricchi. Fin dalla loro nascita, gli Stati Uniti furono quindi il dominio di una nuova nobiltà: la
nobiltà del dollaro

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