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Lezione di storia del 6.04.2020 ( modalità DaD).

LA RIVOLUZIONE AMERICANA: NASCONO GLI STATI UNITI


LE TREDICI COLONIE INGLESI D’AMERICA
Nel Nordamerica l’Inghilterra possedeva già tredici colonie , sorte sulla costa
dell’Oceano Atlantico fra il 1607 e il 1733. Nel 1607 un gruppo di coloni inglesi , in
gran parte avventurieri, erano sbarcati in Virginia; nel 1620 un centinaio di puritani
perseguitati nell’ Inghilterra di Carlo I erano approdati in Massachusetts. La Georgia
all’inizio fu popolata da un gruppo di truffatori.
Intorno al 1775 le tredici colonie contavano circa due milioni e mezzo di abitanti. I
coloni erano in maggioranza Inglesi, ma non mancavano irlandesi,, olandesi,
francesi, tedeschi, polacchi, scandinavi di diverse religioni. C’erano infatti anglicani,
puritani, luterani, cattolici, ebrei.
Fra le cinque colonie del sud e quelle del centro e del nord vi erano forti differenze
economiche e sociali :
A sud si erano sviluppate ricche piantagioni di tabacco e cotone appartenenti a
ricchi latifondisti. La manodopera delle piantagioni era costituita da schiavi neri privi
di ogni diritto.
A nord e nel centro predominava la piccola proprietà. Nelle piccole fattorie le
famiglie di agricoltori si procuravano con le proprie mani tutto ciò che era necessario
per vivere. Sorgevano al centro e al nord città popolose come Filadelfia, New York,
Boston, centri del commercio fra le colonie e con l’Inghilterra.
La legge inglese imponeva ai coloni americani di vendere i loro prodotti
esclusivamente alla madrepatria e vietava loro di impiantare industrie che facessero
concorrenza a quelle inglesi. Così era proibita la produzione locale per esempio di
lana, stoffe e cappelli. Queste leggi erano vantaggiose per l’Inghilterra , ma non per i
coloni che avrebbero avuto interesse a vendere i propri prodotti ad altri paesi ( per
guadagnare di più) e a fabbricarsi da sé i propri manufatti ( perché costassero
meno).
I rapporti fra i coloni e la madrepatria peggiorarono dopo la guerra dei sette anni
( che vide contrapporsi dal 1756 al 1763 Inghilterra e Francia per il predominio sui
mari e le colonie e che fu disastrosa per la Francia), quando l’Inghilterra impose
alcune tasse in particolare:
1765: imposta una marca da bollo su tutti i documenti, libri e giornali, lo Stamp Act.
I coloni si rifiutarono di obbedire ritenendo la tassa illegittima, in quanto era stata
approvata dal Parlamento di Londra dove essi non erano rappresentati.
Successivamente decisero di boicottare, cioè di non acquistare le merci importate
dall’Inghilterra su cui il governo inglese aveva imposto nuove tasse.
1773: Boston Tea Party, cioè alcuni cittadini di Boston, travestiti da Pellirosse, in
segno di protesta rovesciarono in mare il carico di tè di tre navi inglesi. Il fatto spinse
la madrepatria a inviare truppe in America. I coloni insorsero.

LA GUERRA DI INDIPENDENZA AMERICANA


1775: primo scontro armato tra milizie volontarie dei coloni e le truppe inglesi.
1776: i rappresentanti delle colonie si riunirono a Filadelfia in un’assemblea, detta
Congresso, e decisero di separarsi dalla madrepatria. IL 4 Luglio 1776 fu votata la
Dichiarazione d’Indipendenza. La Dichiarazione d’indipendenza conteneva tre punti
fondamentali:
1. tutti gli uomini sono creati uguali e hanno diritto alla vita, alla libertà e alla
ricerca della felicità;
2. i governi sono stati istituiti per garantire questi diritti;
3. quando un governo è in contrasto con questi fini, è diritto del popolo abolirlo
e istituirne uno nuovo.
Erano dunque idee illuministe quelle su cui intendeva fondarsi il nuovo stato
americano.

1777: le truppe dei coloni, guidate dal generale George Washington, riportarono la
prima grande vittoria a Saratoga.
1781: scontro finale a Yorktown in cui, grazie all’intervento nel conflitto della
Francia a fianco dei coloni, gli Inglesi furono definitivamente sconfitti.
1783: con il trattato di pace di Versailles venne riconosciuta l’indipendenza delle
colonie. Il nuovo stato prese il nome di Stati Uniti d’America. Il congresso stabilì che
la bandiera dei tredici stati avesse tredici strisce alternate bianche e rosse e che
l’unione fosse simboleggiata da tredici stelle bianche su fondo azzurro. Oggi la
bandiera contiene cinquanta stelle, perché altri stati si sono aggiunti al nucleo
iniziale delle 13 colonie atlantiche.
La prima bandiera degli Stati Uniti La bandiera attuale degli Stati Uniti

1787: fu promulgata la Costituzione americana che si ispira alla tripartizione dei


poteri di Montesquieu. Venne redatta da un’Assemblea Costituente formata dai
delegati dei 13 stati, che rappresentava il popolo degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti sono da allora una federazione , cioè un’unione di stati. Ogni stato ha
le sue leggi ei suoi magistrati, ma tutti sono soggetti a un governo centrale, detto
governo federale, che si occupa di politica estera, difesa, commercio e finanze. Il
potere legislativo è affidato al Congresso; il potere giudiziario alla Magistratura , al
cui vertice sta una Corte Suprema; il potere esecutivo a un Presidente, eletto per
quattro anni con ampi poteri.
1789: entrò in carica il primo Presidente degli Stati Uniti, George Washington.

La Casa Bianca, sede del Presidente - Washington Campidoglio, sede del Congresso ( Parlamento)- Washington

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