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LA GUERRA DI INDIPENDENZA AMERICANA

La colonizzazione dell’ America settentrionale iniziò nei primi decenni del settecento ,le prime
popolazioni ad emigrare furono gli inglesi per motivi sia politici che religiosi legati all’ assolutismo
della corona. Si iniziarono così a creare alcuni stati come il Massachusetts, nel 1620 per opera di un
gruppo di dissidenti calvinisti, chiamati padri pellegrini che si imbarcarono sulla nave d’olandese
Mayflower. La Pennsylvania venne fondata da William Penn, un esploratore quacquero che nel
1682 fece costruito era città di Philadelphia, il cui nome significa “città dell’ amore fraterno”
Man mano che le persecuzioni religiose aumentavano, aumentarono anche i coloni , nel 18 secolo
furono gli scozzesi d’ Irlanda a costruire il maggior flusso di immigrazione.

Dopo le numerose ondate migratorie si vennero a creare 13 colonie le quali nacquero o per decisioni
di privati o per decisione regia.
Si poteva distinguere 3 tipi d colonie
- le colonie con carta, fondate dalle compagnie commerciali alle quali il re aveva concesso il
diritto di scaligere un governatore
- Le colonie di proprietari, fondate da privati cittadini che a loro volta potevano concedere delle
carte costituzionali
- Le colonie regie, dipendenti dalla monarchia che nominava un governatore e dotate di un
assemblea eletta.
Dopo la pace di Parigi del 1763 che pose fine alla guerra dei 7 anni, la Francia scomparve dai
possedimenti coloniali e la maggior parte dei suo territori vennero annessi ai possedimenti
britannici. Fatta eccezione per la città di New Orleans la quale venne ceduta dalla Francia alla
Spagna.

Le 13 colonie possono essere divise anche in base alla loro composizione sociale e all’ attività
economica predominante in 3 tipologie:
- le colonie del’ nord, prevalentemente vivevano di commercio, artigianato, non vi erano
aristocrazie ereditarie e la libera iniziativa economica era alla base dell’ economia per quanto
riguarda l’ aspetto religioso erano prevalentemente puritane
- Le colonie del centro, commercio prevalentemente di pelliccia e attività agricole molto piccole ,
la frammentazione culturale era spiccata, erano presenti comunità tra cui quella quacquera
tedesca e svedese
- Le colonie del sud, erano dominate dai grandi latifondi, e avevano un massiccio impiego di
schiavitù he spesso erano più numerosi della popolazione stessa, queste dal punto di vista
religioso erano formate da una prevalenza di anglicani.
Le colonie si autogovernavano. Ciascuna colonia era guidata da un governatore il quale veniva
nominato dal re, dalla compagnia commerciale o dal proprietario della colonia e a sua volta
nominava i giudici, sceglieva il consiglio coloniale, ed era affiancato dall’ ASSEMBLEA
LEGISLATIVA, eletta dai coloni a suffragio ristretto. A causa della difficoltà nel comunicare con la
madre patria, le assemblee diventerò una vera e propria forma di autogoverno entrando in conflitto
con i governatori.

Fra le colonie si era generata una forte rivalità e questo permise alla madre patria almeno
inizialmente di mantenere il controllo sulle colonie , purtroppo i coloni con il tempo non riuscirono
più a sopportare la politica mercantilistica a loro imposta, infatti la gran Bretagna con una serie di
leggi chiamati ATTI DI NAVIGAZIONE aveva imposto che le navi con la merce dovevano passare
obbligatoriamente dalla madre patria, n un mercato protetto che aveva come destinazione
commerciale Slo i porti inglesi. Ul ulteriore fonte di ribellione fu la ROYAL PROCLAMTION, del
1763, attraverso sia quale la madre patria vietava ai colonie di espandersi verso i monti Appalachi.
In seguito si aggiunse anche la decisone di far pagare alle colonie le spese belliche accumulate
durante la guerra dei 7 anni.

Furono adottati numerosi prvoeddimenti economici


- il REVENUE ACT nel 1764, attraverso il quale si aumentavano i controlli per combattere il
mercato del contrabbando
- Il SUGAR ACT DEL 1764, attraverso il quale vennero aumentati i dazi sui prodotti importati da
paesi diversi dalla Tra Bretagna
- - il CURRENCY ACT, vietò alle colonie la produzione di carta-moneta
- Nel 1765 la STAMP ACT, ovvero la legge sul bollo , impose che per ogni contrattazione
commerciale ci dovettero essere una carta bollata
I rappresentanti di 9 colonie si riunirono e dichiarano questi atti anticostituzionali , perchè ogni
tassazione dall’ Bill of right doveva essere approvata in parlamento, e nessun rappresentante delle
colonie sedeva in quest’ ultimo. Il principi fu riassunto dallo slogan NO TAXATION WITHOUT
RAPRESENTATION , iniziarono anche a sorgere le prime idee indipendentiste.
In seguito al congresso di New York, la madre patria abolì la legge sul bollo ma el 1766 emano il
DECLARATION ACT e altre leggi che rafforzarono la politica monopolistica, aumentando i dazi
sul vetro, piombo te e carta più imposero alle colonie di trovare una sistemazione per le truppe e di
fornire delle munizioni e armi all ‘esercito.
Nacquero dopo questi provvedimenti numerose organizzazione per la lotta all’ indipendenza e
dopo il NORTH TEA ACT’S che conferiva il monopoli del te alla compagnia delle indie orientali ,
la quel era sul’ rio della bancarotta fece scattare il primo vero atto di ribellione, che avviene a Boson
il 16 dicembre 1773, che prende il nome di BOSTON TEA PARTY, dove i coloni travestiti da
nativi assalirono le navi della compagnia delle indie orientali attraccate al porto di Boston, gettando
in mare be 45 tonnellate di tè.

La risposta della madre patria fu durissima, emanò nel 1774 gli INTOLERABLE ACTS. Dove
chiusero il porto di Boston, i governatori furono autorizzati a requisire degli alloggi privato per le
truppe e i territori a cui aspiravano i coloni furono affidati agli abitanti del Canada.
Si delinearono due opinioni, gli INDIPENDENTISTI e i LEALISTI.
Nel 1774 i rappresentanti delle colonie si unirono nella città d Philadelphia, dando vita al PRIMO
CONGRESSO CONTINENTALE che decretò la nascita di un ESERCITO CONTINENTALE,
guidato da George Washington. Nel 1775 a LEXINGTON , i cloni affrontarono la spedizione
inglese che avrebbe dovuto distruggere una fabbrica di munizioni e armi.
Il 4 luglio 1775 si riunì sempre a Philadelphia il SECONDO CONGRESSO CONTINENTALE che
sottoscrisse LA DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA, redata da Thomas Jefferson., dove si
dichiaravano il diritto inalienabile alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità.
L guerra andò vanti fino al 1783 e ben presto si trasformò in una guerra di dimensioni
internazionali, inizialmente lo scontro fu favorevole agli inglesi, i quali erano numericamente
superiori. Si scelse di mandare in Europa Benjamin Franklin inventore del parafulmine per trovare
degli alleati .
Nel 1778 , la Francia decise di partecipare alla guerra e l’ anno dopo s raggiunse anche la Spagna ,
con l’ appoggio delle potenze europee le colone ebbero una decisiva vittoria nella città di
YORKTOWN 1781.
La guerra si concluse CON IL TRATTATO DI VERSAILLES del 1783, quando il re Giorgio III
riconobbe la piena a indipendenza delle tredici colonie e dovette crede dei territori alla Francia e alla
Spagna. ( Senegal e territori sulle coste africane)(florida e isola di Maiorca).
In Francia Luigi XVI all’ età di soli 20 anni divenne re di una delle nazioni più popolose d’ Europa,
con un economia essenzialmente agricola, dove 80% della popolazione lavorava nei campi , le cause
della rivoluzione sono tante sostanzialmente concause di natura: sociale, economica e politica.
Una delle cause è quella dell’ insofferenza del terzo stato, infatti la società francese era divisa in
ceti, il clero, la nobiltà e il terzo stato che includeva il resto della popolazione, era una divisione che
apparteneva al medioevo ed era nata con lo scopo di ripartire la società attribuendo ad ognuno un
preciso compito.
Il clero si occupava della preghiera, la nobiltà della difesa dello stato e il resto della popolazione
lavorava, e si occupava del sostentamento degli altri ceti. I tre ordini ormai non erano più omogenei
all’ loro interno e aumentava la necessità di smantellare questo tipo di organizzazione sociale,
ingiusta che non garantiva equamente i diritti di tutti.
Un altra concausa è quella politica dovuta ad un evidente debolezza della monarchia francese ,
dovuta sia alla mancanza di consapevolezza e sensibilità da parte della monarchia verso la
situazione sociale e politica di allora, e alla difficolta della monarchia di imporsi due ceti
aristocratici che ostacolavano le riforme ( es. ari. Ostacola la riforma finanziaria chiedendo la
convocazione e degli stati generali)

Un altra concausa è quella economica, finanziaria, infatti il bilancio dello stato era in deficit dovuto
alle spese militari e al mantenimento della corte , per far fronte a questo si decise di aumentare le
tasse. Nel 1781 quando la situazione non migliorò il ministro delle finanze dell’ epoca arrivò a
falsificare il rendiconto finanziario, facendo risultare il bilancio in attivo per non scoraggiare i
contribuenti. Nel corso degli anni successivi fu ben chiaro che bisognava estendere la tassazione
anche ai ceti privilegiati, tale proposta suscitò indignazione da parte di questi, i quali nel 1787-88
fecero pressione sul re affinché convocasse gli stati generali.gli argomenti da discutere in questi
vennero scelti attraverso i quaderni di lamentele, richiesti dal re. Gli stati vennero riconvocati il 5
maggio 1789, dopo ben 175 anni dall’ ultima convocazione avvenuta nel 1614, una volta convocati
si presento il problema sul sistema di voto da utilizzare.
Il problema era se votare “PER ORDINE” o “PRO CAPITE, PER TESTA”
Gli aristocratici preferivano naturalmente il primo sistema, questo perché unendosi con il clero,
avrebbero sempre avuto la maggioranza.
Il terzo stato chiedeva di votare per testa, e questo avrebbe permesso a questo di vincere perchè ci
sarebbero stati 578 votanti contro i 561 della somma dei due ordini (291 c,270 n), il re si oppose a
questi e per aumentare addirittura il malcontento decise di organizzare la riunione a Versailles, dove
vivevano i nobili e dove andava una buona percentuale dei soldi dei contribuenti inoltre decise di far
vestire i rappresentanti del terzo stato co un semplice abito nero, mente gli altri avrebbero potuto
scegliere. Il terzo stato difronte al rifiuto si proclamo unico e vero rappresentante della nazione e
formo L’ASSEMBLEA NAZIONALE, il re in risposta fece chiudere la sala dove si riunivano gli
stati generali, ma i deputati entrarono nella stanza della pallacorda, e giurarono che non si sarebbero
mai sciolti finche non fosse stata emanata una costituzione, il giuramento avvenne il 20 giugno e
prende il nome di GIURAMENTO DELLA PALLACORDA. Il re riconobbe l’assemblea e invito i
nobili e il clero ad aggiungersi e coerentemente con il compito da loro prefissato il 9 luglio 1789, l’
ordine prese il NOME DI ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE. Il re parve però fare il
doppio gioco, perchè anche se accetta l’ assemblea inizia a convocare a Versailles alcuni reparti
militari, questo porta all’ insurrezione popolana parigina il 14 luglio 1789, che si concluse con la
presa della Bastiglia, un carcere politico e simbolo dell’ assolutismo monarchico.
Venne a formarsi una milizia volontaria che prese il nome di GUARDIA NAZIONALE, che venne
affidato sotto il comando del generale JOSEPH DE LA FAYETTE, e l’ autori dell’ assemblea
nazionale costituente. Nella notte fra il 4 e 5 agosto del 1789 l’ assemblea abolì le CORVEES e gli
altri obblighi feudali , dietro il pagamento di un riscatto che solo 3 anni dopo venne eliminato .
Inoltre l’ANC decise di dividere il territorio in 83 dipartimenti , con uguali doveri verso l’
amministrazione centrale.
Il 26 agosto 1789, l’ANC approvò la “DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL’ UOMO E DEL
CITTADINO”, un testo basato sulla dichiarazione d’ indipendenza americana e formato da 17
articoli, vennero proclamati i diritti naturali, come la vita, la libertà, l’ uguaglianza, la proprietà e il
diritto di resistenza e oppressione. Particolare è l’ articolo 1 che negli anni successivi venne ripreso
modificato “ TUTTI GLI UOMONI NASCONO E RIMANGONO LIBERI E UGUALI”,venne
posto il solo limite della tutela dell’ ordine pubblico, per questo i cittadini potevano professare
privatamente il loro culto ma celebrare pubblicamente solo il culto cristiano.
Luigi XVI si oppose a queste decisioni ma la Guardia Nazionale scortando un corteo guidato da
donne il 5 ottobre 1789 invase la reggia di Versailles, sede del sovrano: chidedogli di approvare i
provvedimenti dell’ ANC, garantire approvvigionamenti alla capitale e di trasferirsi a Parigi, sotto il
controllo del popolo. Il 20 giugno 1791 tentò la fuga ma fu bloccato con la famiglia reale nella città
di Varennes per essere riportato nella capitale

L’ assemblea nazionale costituente intervenne anche nell’ ambito dei rapporti fra stato e chiesa, per
prima cosa confisco i beni del clero, in seguito promulgo LA COSTITUZIONE CIVILE DEL
CLERO. Che stabiliva che i vescovi fossero eletti dai cittadini e giurassero fedeltà alla costituzione.
Papa Pio Vi si oppose a questa decisione, e il clero di divise in CLERO COSTITUZIONALE che
giurò fedeltà alla costituzione e CLERO REFRATTARIO continuo ad obbedire al papa.

Dopo la fuga andata male del re vi furono molte reazioni sul fronte dei rivoluzionari che avevano
differenti orientamenti e iniziarono a diffondersi diverse correnti
- Spinse verso una soluzione repubblicana , che si incontrava al convento di San Giacomo, i cui
partecipanti presero il nome di GIACOBINI, guidato da MAXIMILIEN DE ROBESPIERRE
- I fautori di una monarchia costituzionale i FOGLIANTI, con a capo LAFAYETTE
- I CORDIGLIERI, chiedevano sia la repubblica che l’ aumento dei salari
Essendo questi club aperti al pubblico permisero alla popolazione di conoscere. Dibatti dell’
assemblea nazionale costituente e di formulare delle loro richieste.

L'assemblea costituente nel 1791 emanò una nuova costituzione in cui si stabiliva la nascita della
monarchia costituzionale con la separazione dei poteri. Il potere legislativo andava al parlamento
eletto dai cittadini ovvero l'assemblea legislativa e il potere esecutivo al re il potere giudiziario ai
magistrati.
Per quanto riguarda invece il diritto di voto trionfo l'idea dei moderati, venne respinta l’idea del
suffragio universale e venne fissato un criterio censuario per poter accedere al diritto di voto
occorreva avere un reddito minimo.
-i cittadini passivi erano esclusi dal voto perché privi di ricchezze
-i cittadini attivi potevano votare ma non essere eletti
-i cittadini eleggibili ai quali veniva richiesta una proprietà privata

Un’altra preoccupazione veniva dalla notizia che gli stati europei sembravano pronti a un intervento
militare in favore della monarchia francese, . Dopo molte discussioni, nel 1792 fu dichiarata la
guerra contro l’Austria, a cui si affiancò subito la Prussia mettendo in difficoltà l’esercito francese
che subì varie sconfitte. Gli aristocratici fuggiti all’estero avevano fatto pressioni sui sovrani per
l’intervento militare e a Parigi le voci sul tradimento del re erano ormai diffuse. Il 10 agosto il
popolo di Parigi insorse contro il proprio sovrano e una folla inferocita assaltò le Tuileries, il
palazzo reale. Il re fu deposto e si decise di convocare un’altra Assemblea che fu chiamata
Convenzione. Intanto le sorti della guerra volsero inaspettatamente a favore dei francesi che
ritrovarono l’orgoglio patriottico e inflissero una pesante sconfitta agli austriaci e ai prussiani a
Valmy il 20 settembre. Il 21 settembre i792 il nuovo clima permise l’ abolizione della monarchia e
la proclamazione della repubblica, per decidere le sorti del re, nel dicembre dello stesso anno venne
allestito un processo, il re venne accusato di tradimento condannato a morte e il 21 gennaio 1793
venne ghigliottinato.

Di fronte alla rivoluzione i sovrani europei decisero di coalizzarsi anche per evitare che le idee e le
proposte rivoluzionarie si espandessero nei loro territori; la Convenzione dichiarò guerra anche a
Gran Bretagna, Olanda e Spagna, allargando il conflitto a quasi tutta l’Europa. L’arruolamento di
altri 300.000 uomini, deciso con una leva di massa, creò malcontento nelle campagne francesi dove
già mancava la manodopera per il raccolto. Scoppiò una rivolta nella Vandea dove, tra l’altro, il
consenso e l’attaccamento nei riguardi della Chiesa era molto forte.la situazione stava diventando
insopportabile e nell’aprile 1793 fu istituto un Tribunale rivoluzionario che aveva il compito di
scovare e arrestare chi era sospettato di opporsi alla repubblica. Nacque poi il Comitato di salute
pubblica, composto dai tre deputati giacobini: Georges Danton, Jean-Paul Marat, Maximilien
Robespierre. Esso riorganizzò l’esercito, bloccò i prezzi dei generi di prima necessità e impose
nuove tasse ai ceti più ricchi. Il Comitato inoltre approvò la legge sui sospetti, che autorizzava
qualsiasi cittadino a denunciare persone sospette di essere ancora fedeli alla monarchia e contraria
alla rivoluzione: così sulla base di semplici sospetti venivano fatti processi sommari con le
condanne a morte alla ghigliottina. Nel 1793 veniva inoltre approvata una nuova costituzione, che
stabiliva il suffragio universale maschile e l’istruzione obbligatoria gratuita. Il Comitato di salute
pubblica restò al potere tra il settembre 1793 e il luglio 1794: questo periodo prende il nome di
Terrore, per sottolineare il momento più sanguinoso di tutto il periodo rivoluzionario. In questo
periodo furono arrestati più di 500.000 francesi sospettati di tradimento, oltre 17.000 furono
ghigliottinati. Inoltre il Comitato abolì il culto cattolico, decretando nel maggio 1794 il
riconoscimento di un Essere supremo, una sorta di nuova divinità. Robespierre, capo del Comitato,
aveva rafforzato il suo potere personale arrestando e facendo ghigliottinare anche compagni
giacobini: fu così organizzato un colpo di stato il 27 luglio 1794 ( 9 termidoro)durante il quale fu
arrestato e ghigliottinato a sua volta. Terminava così il Terrore: i borghesi moderati presero il potere
e istituirono il Direttorio, una nuova forma di governo.

La Convenzione nel 1795 adottò una nuova Costituzione che istituiva due camere legislative: il
Consiglio dei Cinquecento, che aveva il compito di preparare le leggi e il Consiglio degli Anziani,
che doveva approvarle o respingerle. Il potere esecutivo era affidato a un altro organo il Direttorio,
composto da cinque membri. I monarchici cercarono di reagire e organizzarono a Parigi una
insurrezione che fu sedata da Napoleone Bonaparte, a quei tempi un giovane generale ambizioso.
Con il potere del Direttorio il clima in Francia continuò a essere instabile e i prezzi salirono
notevolmente dopo l’abolizione del maximum che poneva un tetto massimo ai prezzi dei beni
necessari per la sopravvivenza. Un gruppo di individui, che faceva capo a François-Noël Babeuf
(1760-1797) andò diffondendo delle idee che affermavano l’uguaglianza tra tutti gli uomini e la
teorizzazione di un sistema comunista che prevedeva l’abolizione della proprietà privata delle terre.
Queste dovevano diventare proprietà dello Stato che le avrebbe ridistribuite. Nel maggio del 1796
Babeuf, che in Italia ebbe dei seguaci tra cui Filippo Bonarroti (discendente del grande
Michelangelo), promosse la “Congiura degli Eguali” che tuttavia fallì; il suo stesso promotore fu
condannato a morte. Questa insurrezione diventerà il modello delle successive rivoluzioni socialiste
che hanno tentato di eliminare la proprietà privata. Il Direttorio, nel tentativo di salvare la Francia
dal collasso, promosse l’attacco militare contro il suo principale nemico, l’Austria. La linea
principale doveva essere verso il Reno, in Germania, ma si pensò di indebolire il nemico anche con
un intervento minore, verso l’Italia. La Renania era l’obiettivo strategico soprattutto per le sue
risorse minerarie di ferro e carbone, mentre l’attacco contro il Regno di Sardegna e contro la
Lombardia, che erano ancora sotto il controllo austriaco, doveva essere quasi un diversivo.
L’esercito francese, mal pagato, formato da 45.000 uomini, in parte malvestiti e male organizzati,
era comandato da un giovane generale dalle grandi ambizioni: Napoleone Bonaparte.In realtà il
contesto nel quale agì era, per molti versi, favorevole. Infatti, gli intellettuali europei e italiani
guardavano alla Francia come alla nazione che aveva saputo abbattere il regime assolutista e quindi
Napoleone fu accolto quasi come un liberatore, colui che esportava quegli ideali rivoluzionari che
gli illuministi e i patrioti riconoscevano nella democrazia e nella libertà.Iniziata la guerra nel 1796,
il generale corso ebbe facilmente ragione dell’esercito sabaudo grazie soprattutto alla sua grande
capacità strategica e ottenne Nizza e la Savoia contro Amedeo III e arrivato in Lombardia fece il suo
ingresso a Milano il 15 maggio. Napoleone si presentava come liberatore del popolo, ma non
tralasciava mai la richiesta di tributi onerosi per mantenere le sue truppe; era anche il modo di
finanziare l’esercito. Nel 1797 arrivò ai confini dello Stato pontificio, costringendo il Papa alla resa.
Forte del prestigio costruito sul campo in Italia Napoleone iniziò a prendere decisioni in modo
autonomo, senza più consultare il Direttorio. Aiutò i repubblicani di Modena e Reggio Emilia a
costituire la Repubblica Cispadana (al di qua del Po’), che in seguito si unì alla Lombardia e diede
luogo alla Repubblica Cisalpina (al di qua delle Alpi) che appunto comprendeva Lombardia ed
Emilia Romagna e aveva Milano come capitale. Nacquero le Repubbliche sorelle, instaurate con
l’aiuto francese e quindi collegati alla Francia. Si inizio in questa occasione ad utilizzare il tricolore,
simile a quello francese ma con il verde al posto del colore blu. Mosse il suo esercito contro
Venezia che fu sconfitta e perse in questo modo la sua indipendenza secolare. Il suo territorio
diventò oggetto di baratto diplomatico con l’Austria, che la ottenne in cambio della Lombardia
firmando il trattato di Campoformio, il 17 ottobre 1797. Questo trattato sdegnò molti intellettuali
italiani tra cui Ugo Foscolo, giovane ufficiale che si era arruolato volontario nelle truppe
napoleoniche, sperando che fosse veramente un liberatore popolare. Ma era ormai chiaro che al
generale francese interessava soprattutto il potere politico ed economicoL’esercito di Napoleone
arrivò fino a Napoli dove fu instaurata la Repubblica Partenopea (1799), mentre Ferdinando IV di
Borbone fu costretto a fuggire, ma questa prima parentesi francese durerà solo un paio di anni, nel
1801 torneranno a regnare i Borboni. L’Italia fu trattata dai francesi come un territorio da depredare.
A Milano si impossessarono dei tesori contenuti nella Biblioteca Ambrosiana. In Francia furono
inviati preziosi manoscritti di Leonardo da Vinci, a Venezia furono sottratte le tele del Tiziano, del
Tintoretto e i 4 cavalli di bronzo che avevano per secoli impreziosito la basilica di San Marco. La
campagna d’Italia del 1796 aveva posto in luce le notevoli capacità militari di Napoleone che
diventerà rapidamente il generale più valido nel difendere la Francia e i suoi ideali rivoluzionari.Per
la Francia, il nemico più difficile da affrontare in Europa era l’Inghilterra, ma non era opportuno
attaccarla direttamente, piuttosto era necessario colpire i suoi possedimenti coloniali e per questo
motivo Napoleone propose al Direttorio di puntare verso la colonia inglese dell’Egitto, che
controllava tutto il traffico commerciale del Mar Rosso. Al Direttorio sembrò anche una manovra
astuta per allontanare da Parigi un generale diventato così rapidamente famoso. Questa campagna,
molto audace e che comportava l’invio di un contingente di 38.000 uomini e una flotta di oltre 60
navi da guerra e 280 da trasporto, iniziò nel 1798. Dopo una prima vittoria contro i soldati turchi, i
mamelucchi, la flotta francese subì una sonora sconfitta nella baia di Abukir, ad opera
dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson. Napoleone si diresse allora verso la Siria, ma senza
ottenere immediati successi. Nonostante il fallimento politico, tale spedizione è ricordata anche per
l’impegno scientifico. Insieme all’esercito parteciparono alla campagna oltre 150 studiosi, segno
della particolare attenzione che Napoleone attribuiva alla cultura, alla storia e anche all’impatto che
tali notizie e scoperte potevano avere sull’opinione pubblica. E’ in questo momento che avviene la
straordinaria scoperta archeologica della stele di Rosetta che consentì successivamente allo studioso
Champollion di decifrare i geroglifici, anche se la stele cadde poi in mano inglese.Questo momento
di crisi permise alle potenze europee di coalizzarsi e di sottrarre nuovamente alla Francia i territori
italiani, la Svizzera e la Renania. Napoleone si rende conto di questa situazione e abbandona
segretamente l’esercito in Oriente. Torna a Parigi e di fronte alla debolezza mostrata dal Direttorio,
favorì un colpo di Stato che lo portò, il 18 Brumaio 1799 (era il 10 novembre per il resto
dell’Europa), a sopprimere il Direttorio e ad affidare il potere a tre Consoli, di cui lui stesso assunse
il controllo, rivestendo la carica di Primo Console. Due anni dopo trasformò questa carica in quella
di Console a vita attraverso l’uso del plebiscito, una convocazione del popolo chiamato a rispondere
direttamente con una votazione. Inizio un procedimento di innovazione civile e legislativa. Nel
marzo del 1804 pubblico il CODICE CIVILE, che riprendeva i principi della rivoluzione rifiutando
però qualsiasi principio di eguaglianza sociale , fu dedicata molto attenzione alla formazione della
famiglia che era vista come il primo nucleo all’ interno dell’ ordine sociale. Dopo il fallimento della
politica di scristianizzazione del periodo del terrore, ir apporti con la chiesa non erano ottimi e nel
1801, napoleone stabilì con il papa un CONCORDATO, con il quale il cattolicesimo veniva
riconosciuto come la religione della maggioranza del stato ma non come religione di stato. Dopo la
sconfitta in Egitto napoleone fu impegnato in diverse guerre contro le potenze della seconda
coalizione, sconfisse le truppe austriache nella primavera del 1800 a MARENGO, riformando così
la repubblica cisalpina, sconfisse gli austriaci anche in Germania minacciando di occupare Vienna.e
stipulando cosi un trattato nel febbraio del 1801 la PACE DI LUNEVILLE, che conferma agli
accordi di Campoformio.
Dopo essersi nominato console a vita, napoleone non riesci più ad accontentarsi e cosi nel 1804 fu
varata la COSTITUZIONE DELL’ ANNO XII, che conferiva a napoleone il titolo di
IMPERATORE DEI FRANCESI, il 2 dicembre 1804, riprendendo la tradizione imperiale di Carlo
magno si fece incoronare imperatore da papa PIO VII nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi, ma in
questo caso volendo affermare la supremazia dello stato sulla chiesa, tolse dalla emani del papa la
corona e se la pose sul capo lui stesso.

Le guerre non si fermarono e venne a formarsi contro la Francia anche una terza coalizione ( Russia,
Austria, Svezia e regno di Napoli) guidati dalla Gran Bretagna. Napoleone subì una forte sconfitta
navale, ad opera dell’ ammiraglio Nelson a TRAFALGAR, il 21 ottobre 1805. Napoleone riesci poi
a vincere contro lo schieramento austro-russo a AUSTERLITZ, dopo il quale l’ Austria dovette
ricedere i territorio italiani.
Preoccupata da un egemonia francese, la Germania, e la Prussia decisero di entrare a far parte di una
quarta coalizione a fianco di Russia e Inghilterra nel 1806. Le potenze vennero sconfitta numerose
volte e con LA PACE DI TILSIT del 1807 venne decretato il nuovo aspetto politico dell’ Europa.
- i territori tolti alla Prussia , vennero assegnato al fratello di napoleone, Gerolamo e formarono il
REGNO DI VESTFALIA
- Il fratello LUIGI venne proclamato RE D’OLANDA
- I territori ad est dell’ Elba formarono il GRANDUCATO DI VARSAVIA
Ormai l’ unica potenza in grado di contrastare il potere di napoleone, rimase la Gran Bretagna ,
napoleone tento di agire contro di essa mandando il BLOCCO CONTINENTALE, ovvero dal 1806
nessun paese poteva commerciare con le isole britanniche, il blocco fu un fallimento perchè gli
inglesi risposero con un contro-blocco andando a danneggiare l’economia francese facendo mancare
le materie prime, Napoleone per l’ esigenza di far rispettare il blocco decise così di invadere il
Portogallo e la Spagna 1807 e 1808. Fra il 1810 e il 1812, l’ impero di napoleone raggiunge la sua
MASSIMA ESTENSIONE. Nell’ aprile del 1810, avvennero le nozze ra Napoleone e Maria Luisa
d’Austria figlia dell’ imperatore austriaco Francesco I, sua seconda moglie, che diede alla luce il
tanto atteso erede.

Quando la Russia decise di non obbedire più al blocco continentale, ma addirittura impose dei dazi
sulle importazioni francesi, Napoleone invase la Russia nel giugno del 1812, e quesa campagna,
prese il nome di CAMPAGNA DI RUSSIA, arrivando il 14 settembre del 1812 a conquistare la
capitale. La vittoria fu solo un illusione i russi adottarono la TECNICA DELLA TERRA
BRUCIATA, che prevedeva la distruzione di ogni bene di prima necessità dell’ esercito nemico,
prima dell’ arrivo dell' inverno , ad ottobre Napoleone fu costretto a ritirarsi.
Gli stati approfittando di questa sconfitta, formarono una sesta coalizione ( gran Bretagna, Russia,
Svezia, Prussia e Austri) che sconfissero napoleone a LIPSIA nell’ ottobre del 1813 nella cosiddetta
BATTAGLIA DELLE NAZIONI.
Napoleone dovette accettare le condizioni di pace e ritirarsi in esilio sul’ isola d’ Elba nel 1814,
mente sul trono francese sedette Luigi XVIII di Borbone , fratello de re ghigliottinatola
sistemazione dell’ Europa si sarebbe decisa ne congresso di Vienna tenutosi a novembre del 1814.
Napoleone non si era ancora rassegnato, fuggi dall’ esilio e il 1 marzo 1815 rientrò in Francia ì,
resto in carica però per soli 100 gironi , perché l’ Europa si strinse compatta e lo sconfisse a
WATERLOO il 18 giugno 1815, napoleone fu esiliato sul’ isola di san’ Elena, dove morì il 5
maggio 1821

IL CONGRESSO DI VIENNA
Dopo la sconfitta di Lipsia nel 1814, le potenze europeo dovettero restaurare il sistema politico
presente prima delle rivoluzione francese, da qui deriva il nome ETA DELLA RESTAURAZIONE
che va dal 1815 al 1830, ritornare indietro però era impossibile, sul piano sociale erano ormai stati
aboliti i diritti feudali , sul piano politico era stata abolita la monarchia assoluta, introdotta prima la
monarchia costituzionale, dopo la repubblica e infine il BONAPARTISMO, aveva stravolto l’
esercito e aveva suscitato la nascita di ideali come quello di nazione e patria. Il congresso fu
convocato dal novembre del 1814 al giugno 1815, e vide le potenze scontrarsi fra di loro, perchè
ogni potenza voleva sfruttare la sconfitta di napoleone per aumentare la loro potenza .
Si scelsero così dei criteri per guidare i ministri nell’ opera di riordino dell’ europa.
Questi furono il principio di EQUILIBRIO E DI LEGITTIMITA’
Il primo affermava che le potenze dovevano essere bilanciare , nessuno doveva prevalere sulle altre
e si lasciavano gli stati cuscinetto di Belgio e Olanda introno alla Francia.
Il principi di legittimità affermava che ogni stato doveva ritornare al sovrano al quale apparteneva,
nel caso della Francia alla dinastia dei Borboni.
Durante il congresso si ridisegno l’ assetto dell’ Europa.
- la Francia ritornò al fratello minore di luigi 16, luigi 18 e perse i territori conquistati
- L’ Olanda si uni con il Belgio è formo i paesi bassi
- La Prussia di Federico II, ottenne nuovi territori tedeschi, come la Sassonia e la Renania
- Il regno di Sardegna annesse al proprio territorio la repubblica di Genova
- Al posto del sacro romano impero soppresso da napoleone nel 1706, sorse la
CONFEDERAZIONE GERMANICA, che comprendeva 39 stati sotto la presidenza dell’ Austria
- Lo zar Alessandro I di russia ottenne 3/4 della Polonia
- L’ Austria perse il controllo sul Belgio ma acquisì il controllo dei balani e di quasi tua la penisola
italiana, in maniera diretta la Lombardia e il veneto, in maniera indiretta per mezzo di legami
militari e dinastici, il ducato di Parma, Lucca, Modena regno delle due Sicilia e il granducato di
toscana.
- Lo stato pontificio, con il papa PIO VII, torno ad occupare il territorio del Lazio, marche,
Umbria e parte dell’ Emilia
- Il regno unito acquisti sotto il re Giorgio 3 delle coloni a
- La Svezia si uni alla Norvegia, sottratta al regno di Danimarca.
Oltre al principio di legittimità e di equilibrio la politica estera delle grandi potenze fu guidata anche
dal principio di intervento, ovvero qualora uno degli stati veste avuto bisogno di aiuto in caso di
rivoluzioni e insurrezioni, le grandi potenze potevano intervenire militarmente. Vennero così
stipulate delle alleanza
La prima nel 1815, LA SANTA ALLEANZA, promossa dallo zar di Russia Alessandro , fu
sottoscritta dalla Russia, Prussia e Austria ma non dll’ Inghilterra
Nel novembre dello stesso anno venne a formarsi un altra lenza chiamata QUADRUPLICE
ALLEANZA, dove partecipò anche l’ Inghilterra con lo dopo di isolare la Francia dove sarebbe
potuto risorgere lo spirito rivoluzionario
infine, nel 1818 , si creo una latra alleanza, la QUINTUPLICE ALLEANZA, firmata ad Aquisgrana
, che vide l’ aggiunta della francai.

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