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In questo appunto di storia si descrive l'argomento relativo alla Rivoluzione americana, le sue principali

date, gli eventi, la storia legato a questo grande e importante evento. Si descrivono le vicende che
interessarono le 13 colonie nordamericane. Si descrivono le colonie del nord che sono chiamate New
England, le colonie del centro che vengono abitate da popolazioni miste, le colonie del sud che erano
gestite da nobili latifondisti. Viene anche descritta la crescita della popolazione nelle varie colonie,
cogliendo i principali aspetti.

Rivoluzione americana

La Rivoluzione americana fu un conflitto che portò allo scontro le 13 colonie nordamericane e il regno
britannico. Iniziò nel 1775 e finì nel 1783. Con questa guerra, le tredici colonie avevano intenzione di
rendersi indipendenti dalla madrepatria britannica.

Verso la seconda metà del 18° secolo, l’Inghilterra possedeva le 13 colonie nordamericane che erano
principalmente diversificate tra:

Colonie del Nord, chiamate New England. In questa zona avevano sviluppato un’agricoltura basata sulla
piccola proprietà, ma vivevano anche di pesca, costruzioni navali e commerci marittimi.

Colonie del Centro, che erano abitate da una popolazione mista: Inglesi, Olandesi, Danesi, Svedesi,
Francesi e Svizzeri.

Colonie del Sud, che erano gestite dai nobili latifondisti, basavano la propria economia sui latifondi.

per ulteriori approfondimenti sulla Rivoluzione americana vedi anche qua

Gli eventi e le popolazioni delle colonie americane

Nel 1764, la popolazione delle colonie americane era notevolmente cresciuta e aveva delle attività
economiche proficue, così l’Inghilterra decise di estendere le tasse a queste popolazioni, in questo modo
avrebbero garantito alle finanze inglesi un’entrata non da poco.

Inoltre, nello stesso anno il governo inglese introdusse il Revenue Act, che consisteva nel divieto per le
colonie americane di trafficare con altri paesi all’infuori dell’Inghilterra. Ci fu anche lo Sugar Act, che
imponeva ai coloni di comprare solamente lo zucchero inglese, sul quale era stata posta una nuova tassa.
Nel 1765 venne introdotto lo Stamp Act, che consisteva nell’imposta di bollo da pagare per i vari atti
pubblici.

Si formarono molte associazioni spontanee contro questi provvedimenti, la più famosa delle quali era la
cosiddetta Sons of liberty.
Il primo atto violento di ribellione avvenne nel 1773 in seguito al Tea Act, che stabiliva che i coloni
potevano comprare solamente tè inglese. Questo atto mandò in rovina molti mercanti americani del tè.
Avvenne quindi la prima violenta manifestazione dei coloni americani, nota come Boston Tea Party. Nel
16 dicembre del 1773 un gruppo di Bostoniani travestiti da nativi americani, entrò di notte nelle navi
inglesi ancorate al porto di Boston, gettò in mare un intero carico di tè inglese e incendiarono le
imbarcazioni.

Nel 1774 a Filadelfia, ci furono il primo e il secondo Congresso tra i rappresentanti inglesi e quelli delle
colonie per trovare un accordo comune, e durante il secondo, che si tenne il 4 luglio 1776, venne
approvata la Dichiarazione d’indipendenza, cosa che scatenò la guerra.

Le colonie raccolsero un esercito comune al capo del quale fu posto George Washington. All’inizio della
guerra i mercenari inglesi avevano sempre la meglio sulle truppe coloniali. Washington addestrò ed
estese l’esercito e nel 1777 avvenne la prima vittoria delle truppe coloniali a Saratoga. Nel 1778 francesi,
spagnoli e olandesi si schierarono a fianco dei coloni. Con l’ingresso in guerra di altre superpotenze
europee, la preoccupazione principale dell’Inghilterra divenne la difesa delle altre colonie come l’India.
Nel 1781 l’esercito inglese venne sconfitto, ma la guerra si trascinò per altri due anni e al 1783 si arrivò
alla pace di Parigi.

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