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LA RIVOLUZIONE FRANCESE

Assolutismo
In Francia dal ‘600 c’era una monarchia di
tipo”assoluto” in cui il re aveva un potere senza
limiti,derivante direttamente da Dio.
Fu Luigi XIV che costruì quel sistema politico e
sociale passato alla storia con il nome di Ancien
Régime (“Antico Regime”),che sarebbe
terminato solo nel 1789,con la Rivoluzione
francese.
Caratteristiche dell’Ancien Régime
• Il re governava con potere assoluto
• La società era divisa in tre ordini:
il clero, la nobiltà, il terzo stato.
Caratteristiche dell’Ancien

Régime Il terzo stato era composto


da borghesi, artigiani,
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operai e contadini ed era la


maggioranza della
popolazione che lavorava e
pagava le tasse.
Il clero e i nobili invece non
lavoravano ma avevano
molti privilegi, come quello
di non pagare le tasse.
La Rivoluzione francese
Nel Settecento la Francia era ancora uno
Stato dominato da forti disuguaglianze: nobili
e clero godevano di enormi privilegi, mentre
il «terzo stato» era schiacciato dalle tasse.
Di fronte ad una grave crisi finanziaria, il re
Luigi XVI nel 1789 convocò gli Stati generali
(assemblea dei rappresentanti dei tre ordini)
per decidere se imporre delle tasse anche alla
nobiltà e al clero. Poiché non si giunse a un
accordo sulle modalità di voto (per testa o per
stato), il terzo stato si proclamò Assemblea
nazionale che, con l’aggiunta dei
rappresentanti degli altri due ceti, divenne
costituente per approvare una Costituzione.
Temendo che il re volesse sciogliere
l’Assemblea, il popolo parigino scese in piazza
e il 14 luglio del 1789 attaccò la Bastiglia
dando il via alla Rivoluzione francese.

Fine dell’Ancien Régime


L’Assemblea nazionale
costituente abolì i privilegi
della nobiltà e, sull’esempio
degli Stati Uniti d’America, il
26 agosto 1789 approvò la
«Dichiarazione dei diritti
dell’uomo e del cittadino»,
in
cui si afferma che tutti gli
uomini sono liberi, uguali e
hanno gli stessi diritti.
Nel 1791 l’Assemblea nazionale costituente approvò una
Costituzione e la Francia divenne una monarchia costituzionale.
Finì così l’Ancien Régime.
Fine della monarchia e nascita della
repubblica Divenuta una monarchia costituzionale, la
Francia nel 1792 decise di entrare in guerra contro le monarchie
assolute di Austria e Prussia, contrarie alle idee rivoluzionarie.
Le disastrose sconfitte provocarono l’insurrezione del popolo
parigino che fece imprigionare il re, sospettato di tramare con i
nemici. Finalmente le truppe francesi riuscirono a sconfiggere il
forte esercito prussiano a Valmy e venne proclamata la
repubblica.
Luigi XVI, ritenuto colpevole di
alto tradimento, venne
ghigliottinato nel 1793.
Il periodo del Terrore
Molte potenze europee si unirono contro la
nuova repubblica e contemporaneamente in
Francia scoppiò una rivolta dei contadini. Per
difendere la Rivoluzione, venne dato tutto il
potere a un «Comitato di salute pubblica»
che, sotto la guida di Robespierre, avviò una
sanguinosa repressione per eliminare tutti
coloro che erano considerati nemici della
Rivoluzione.
Tra il 1793 e il 1794 la Francia conobbe il
cosiddetto periodo del «Terrore», durante il
quale moltissime persone vennero
ghigliottinate.
Il Direttorio e la fine della Rivoluzione
Nel 1794 l’esercito francese ottenne
importanti successi contro le armate
degli Stati antifrancesi e i rivoltosi
interni. La Francia non era più in
pericolo. Molti deputati decisero
allora
di fermare Robespierre e i suoi
massacri: venne arrestato insieme ai
suoi collaboratori e tutti vennero
ghigliottinati.
La Rivoluzione tornava nelle mani dei
moderati. Nel 1795 fu approvata una
nuova Costituzione moderata che
manteneva la repubblica ma affidava il
governo a un consiglio di cinque
membri chiamato Direttorio.
La Rivoluzione era ormai finita.
Rivoluzione francese: cosa cambiò in concreto

Con la Rivoluzione francese si realizzò un cambiamento


profondo nella storia europea.
Dopo molti secoli, venne rovesciato il sistema feudale che
reggeva le società europee fin dal Medioevo.
Il potere nella società e nel governo passò
dall’aristocrazia al popolo, e in particolare a quella parte
del popolo che deteneva la cultura e la ricchezza: la
borghesia. Le novità portate dalla Rivoluzione furono
numerose e molte di esse sono alla base dei sistemi
democratici e liberali che regolano le società in cui
viviamo.
Rivoluzione francese: cosa cambiò in concreto
Prima della Rivoluzione Dopo la Rivoluzione
Il potere politico spettava al re, che lo Il potere politico spetta al popolo e ai
detiene per diritto divino. suoi rappresentanti.
Il popolo era composto da sudditi, che Il popolo è composto da cittadini, con
vuol dire «sottomessi» al re. diritti e doveri.
La nobiltà e il clero avevano grandi Non ci sono più privilegi: i cittadini sono
privilegi: erano giudicati solo dai loro uguali davanti alla legge e la legge è
pari e non pagavano tasse. (almeno in teoria) uguale per tutti.
La libertà economica e di impresa era La libertà economica e di impresa e il
molto limitata da una serie di regole di diritto di proprietà diventano elementi
origine medievale. fondamentali della nuova società.
Non esisteva libertà di parola, di Si affermano la libertà di parola e di
pensiero e di associazione. Il sovrano e pensiero; si possono pubblicare giornali
le sue decisioni non potevano essere e scritti e i cittadini possono associarsi in
discussi. partiti politici.

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