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L’EUROPA IN PIAZZA
- 1848 = rivoluzione simultanea in più paesi europei.
Presupposto = grave crisi economica, provocata dalla carestia iniziata nel 1845
Malcontento, soprattutto nelle classi medie e dagli strati popolari (entrambi esclusi dai diritti
elettorali)
22 feb 1848 = scoppio rivoluzione (governo vieta manifestazione politica dall’opposizione per
raccogliere firme in una petizione per una riforma elettorale.)
24 feb città in mano agli insorti, guidati da repubblicani e socialisti abbattuta “monarchia di
luglio” (1830-1848) di Luigi Filippo d’Orléans
Proclamata la 2ª repubblica francese (anche la 1ª nata da rivoluzione, 1792)
↓
Nuovo governo (liberali, radicali e socialisti) tratta tematiche sociali, placa in parte malesseri dei
lavoratori
Commissione governativa incaricata di affrontare i problemi della politica sociale.
Costituzione modificata in senso repubblicano
Introduzione del suffragio generale maschile
Dic 1848 elezioni presidenziali carica più alta della repubblica = Luigi Bonaparte (Napoleone
III), nipote di Napoleone I.
Desiderio di ordine e di pace sociale: moderati, conservatori, clericali, (contadini)
Riflusso che avrebbe dissolto a repubblica.
Svolta conservatrice arretramento della spinta rivoluzionaria su scala europea.
48 di Parigi al centro le rivendicazioni sociali degli strati popolari, il più significativo e radicale
Altrove rivoluzioni feb-mar 1848 programma più circoscritto, istituzione di un’assemblea
rappresentativa dei cittadini e tutela dei diritti fondamentali degli individui.
Parigi = nuovo contrasto tra liberalismo e democrazia, tra una concezione esclusiva dei diritti e
una orientata a estenderli, incluso a contadini, artigiani e operai.
Successore, Francesco Giuseppe intervento militare contro gli insorti, ristabilisce situazione
prima della rivoluzione
Parlamento sciolti e Lombardia e Veneto, che si volevano indipendenza, restano sotto al dominio
di Vienna.
Giù 1848- Estate 1849 prevalse in quasi tutti i paesi, anche in Germania, il movimento liberale fu
sconfitto
L’iniziativa torna in mano ai sovrani che soffocano le aspettative dell’assemblea di Francoforte