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Karl Marx e il socialismo scientifico: Karl Marx autore insieme a Friedrich Engels del
Manifesto del Partito Comunista (1848) teorizzò il cosiddetto “socialismo scientifico”,
basato sullo studio concreto delle realtà e il “materialismo storico”, secondo cui, in una
prospettiva storica, i rapporti sociali e lo sviluppo delle idee dipendono dalle esigenze
materiali legate alla produzione e al lavoro. Nella società capitalista, la borghesia controlla
i “mezzi di produzione”, possiede il denaro per il loro funzionamento e per pagare i salari
agli operai, il proletariato, la cui unica risorsa è la forza lavoro da vendere in cambio di un
salario e che solo con una rivoluzione violenta può instaurare una società comunista.
Il movimento operaio e i cattolici: nel 1891 Papa Leone XIII affermò nell'enciclica Rerum
Novarum la necessità di una maggiore giustizia sociale, da allora, le leghe “bianche”
indicarono una terza via tra il capitalismo e il marxismo. Il modello cattolico accettava
l'ineguaglianza ma la sperava con il richiamo alla solidarietà con lo sforzo di risolvere
pacificamente i conflitti, con richieste di equità e condizioni dignitose per i lavoratori al fine
di favorire la conciliazione sociale. i cattolici più avanzati detti modernisti come Romolo
Murri, ipotizzarono un partito cattolico progressista ma Pio X nel 1907 dichiarò eretico
il modernismo, mostrando l'arretratezza delle gerarchie ecclesiastiche.
Il socialismo in Italia: il primo socialista a entrare nel Parlamento italiano nel 1882 fu Andrea
Costa fondatore dell'”Avanti” legato ad Anna Kuliscioff, la prima donna dirigente del
movimento operaio italiano avvicinatasi poi a Filippo Turati, figura chiave del socialismo
italiano. Nel 1892 i socialisti fondarono il Partito dei lavoratori italiani, dal 1895 Partito
socialista italiano: al suo interno si delinearono a inizio Novecento, una destra riformista
e una sinistra rivoluzionaria “massimalista”.
Il socialismo in Russia: nella Russia bloccata dall'immobilismo dell'autocrazia zarista tra XIX
e XX secolo acquisì sempre più importanza la figura di Lenin che assunse la guida della
corrente bolscevica del partito socialdemocratico, che sosteneva la rivoluzione e
intendeva instaurare direttamente il socialismo attraverso la presa del potere da parte
della classe operaia