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CRONOLOGIA + commento secchi


13/3/1898: Nasce il Partito operaio socialdemocratico russo. Si richiama al modello
organizzativo e ai principi della Seconda Internazionale.
Quali erano? Il marxismo ortodosso. Quindi la socialdemocrazia non si può intendere come
compromesso con le istituzioni parlamentari, o rivoluzione o nulla.
Sostiene che sia necessario modernizzare la Russia, per poter creare le condizioni necessarie
alla rivoluzione che porterà al socialismo.
Perché la rivoluzione è qualcosa che avverrà naturalmente come conseguenza del massimo sviluppo
del capitalismo che quando avrà raggiunto il suo massimo sviluppo porterà anche a quello delle sue
contraddizioni che lo faranno involgere, si autodistruggerà, ma finche ha mercati in cui espandersi
non si autodistrugge. Per Marx il socialismo è l’evoluzione naturale della storia del capitalismo,
solo dove il capitalismo si sarà espresso in tutto le sue potenzialità.
3/1902: A Stoccarda, Lenin pubblica il celebre opuscolo Che fare? Vi sostiene il ruolo decisivo
del partito, composto da intellettuali e rigidamente organizzato per l'attività cospirativa.
In questo testo ci sono due tesi fondamentali di Lenin:
- Il partito al posto del proletariato, inteso come classe mondiale = Il proletariato non può
essere un soggetto rivoluzionario. Per Marx il proletariato è una classe che rappresenta
l’umanità intera. Per Lenin: come può la rivoluzione essere guidata dal mondo intero?
Concretamente come fa il proletariato a diventare un soggetto rivoluzionario, non può, non
c’è libertà culturale, di educazione, di dissenso politico, non circolano i testi, parlano lingue
diverse. Ci vuole il partito guidato da una élite di intellettuali combattenti, perché sono
nell’unico modo per tradurre le istanze mondiali del proletariato in un’iniziativa politica
concreta.
- In Russia siamo pronti per la rivoluzione perché Marx ci ha detto che la rivoluzione può
avvenire con l’esito naturale delle contradizioni del capitalismo e in Russia il capitalismo è
appena alle origini, società rimane la società profondamente contadina. Marx dice che in
Russia la rivoluzione non è assolutamente possibile perché non c’è capitalismo, dove non
c’è capitalismo non c’è rivoluzione. Marx però è morto prima nel 1883. Cosa è successo alla
fine tra l’83 e il 1902? Intesa con la Francia e i prestiti e questa prima industrializzazione a
Mosca e a san Pietro Burgo. Ora tutto sta nel lavorare la portata di questa trasformazione.
Trasformazione che è stata significativa tanto da produrre una classe operaia anche se il
capitalismo non ha raggiunto il suo massimo sviluppo. Dunque, la sua posizione è
rivoluzionaria, il prima possibile. Non la pensano tutti come lui, una minoranza del partito si
oppone, i menscevichi, corrente minoritaria, perché pensano che questa lettura di Lenin sia
forzata e che queste condizioni per una rivoluzione non vi siano e che bisogna adottare una
strategia social democratica nel senso del compromesso con le istituzioni parlamentari, cioè
rimandare la rivoluzione e nel frattempo giocarsi la partita politica all’interno di uno stato
rappresentativo. Il partito bolscevico è un orientamento generale che vuole modernizzare la
Russia, è l’unico rivoluzionario di professione, organizzato come partito con un programma
chiaro e definito, con i combattenti. Gli altri sono solo dei movimenti che non hanno
un’organizzazione così rigida ed efficiente.
- I cadetti sono un gruppo particolarmente ristretto, intellettuali delle città che hanno rapporti
con la cultura europea, Francia e Inghilterra, sono degli intellettuali che si rifanno ai valori
dell’illuminismo e hanno un’idea di stato liberale basata sui modelli delle potenze europee.
- I socialisti rivoluzionari, la maggioranza, parte anima slavofila della Russia, attuale di Putin
che si rifà alla tradizione ortodossa, dell’anima slava, del panslavismo, che vede nella santa
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Russia la fine ed il fine della storia. L’idea è che il cristianesimo porterà all’uguaglianza e al
riscatto degli umili. Differenza tra bolscevichi e socialisti rivoluzionaria, poiché infondo
entrambe vogliono una condizione di socialismo, di abolizione della grande proprietà
terriera: i bolscevichi vogliono un’analisi tecnica e matematica dell’economia, il risultato di
Galilei, dell’illuminismo e di tutta la scienza occidentale, mentre i socialisti rivoluzionari la
vogliono carismatica, una sorta di riscatto dei contadini (come i lollardi). Questi ultimi sono
tanti ma non sono organizzati e non hanno la forma partito, i bolscevichi sono pochi ma
hanno la forma partito. Riassunto differenza: se l’obiettivo è comune cioè la socializzazione
I bolscevichi la vogliono perché ritengono sia lo sviluppo necessario del capitalismo,
dunque, qualcosa che avverrà naturalmente sulla base di un’analisi dell’economia politica,
mentre i socialisti la vogliono come realizzazione di una rivelazione del mondo cristiano.
La coscienza di classe può essere portata al proletariato solo dall'esterno. Un simile partito
sarebbe in grado di far scoppiare la rivoluzione anche in assenza delle condizioni previste da
Marx.
8/1903: Dopo il secondo congresso, tenutosi a Bruxelles e poi a Londra, il POSDR si scinde in
due fazioni, i bolscevichi e i menscevichi.
Si creano i due faldoni dal partito social democratico perché Lenin ritiene che occorrà prendere il
potere il prima possibile, mentre invece anche forzando sia lo posizione di Marx che
l’interpretazione della storia con le novità, ovvero il partito al posto del proletariato e la condizione
concreta della Russia pronta per la rivoluzione nonostante il capitalismo non sia affatto giunto al
suo massimo sviluppo. L’obiettivo di Lenin è la vittoria, è militare perché sulla vittoria è convinto
che si giochi il destino dell’umanità, laddove ci sia la possibilità di prendere non il potere non
bisogna aspettare.
22/1/1905: Inizia la prima rivoluzione. Una folla di circa duecento mila persone si trova
davanti al Palazzo d'Inverno per presentare, per mani del leader religioso Gapon, una
petizione allo zar Nicola II. La reazione alla manifestazione popolare è violentissima e si
conclude in un bagno di sangue.
26/5/1905: Anche grazie alla massiccia ondata di scioperi che segue al massacro, nascono nelle
città operaie i primi Soviet.
30/10/1905: Lo zar è costretto a emanare un manifesto con il quale concede le libertà politiche
e civili e l'elezione di una Duma.
27/4/1906: Si tiene la prima seduta della Duma. Lo zar, tuttavia, scioglie il parlamento e indice
nuove elezioni, modificando la legge elettorale, fino a ottenere un'assemblea totalmente a lui
sottomessa. La terza Duma sarà in carica dal 1907 al 1912.
2/3/1917: Lo zar viene deposto. Nasce un governo provvisorio presieduto da Georgij L'vov e
composto da cadetti, menscevichi e socialisti rivoluzionari.
Nella primavera del 17 in Russia le cose stanno andando male, Lenin torna, ci sono sempre più
defezioni, nessuno vuole più combattere la guerra, lo zarismo sembra sempre più inadeguato a
produrre un paese, nel febbraio del 17 lo zar viene deposto e l’esercito stavolta non lo difende come
nel 1905. Si forma un governo provvisorio di cui fanno parte tutti tranne i bolscevichi perché
ritengono che non si possa istituire un governo provvisorio su base rappresentativa, o si prende il
potere e si costruisce una democrazia diretta sovietica o è meglio aspettare il momento opportuno.
A guidarlo è un aristocratico, che è un compromesso fra l’antico regime zarista e il nuovo regime
parlamentare, tiene insieme le istanze per attuare un passaggio graduale. Il problema è che il
governo provvisorio non cambia politica rispetto alla guerra, cioè dice che la guerra continua. Nel
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frattempo, è arrivato Lenin, che scrive l’opuscolo “tesi di aprile” in cui esprime il suo programma
politico, quello comunista (?) in senso più stretto, cioè tutta la terra ai contadini, abolizione di tutta
la proprietà fondiaria, socializzazione delle industrie autogestite dagli operai e profitto equamente
distribuito fra gli operai, nazionalizzazione delle banche, non esistono banche private. Lenin dice
anche di aspettare perché ora sono in minoranza (i bolscevichi). Nel frattempo, facciamo
propaganda politica nelle città.
Riassunto 17: febbraio/marzo caduta zarismo per l’andamento insostenibile della guerra, e lo zar è
costretto ad abdicare perché non ha più come nel 1905 l’esercito che lo difende perché sta in guerra
ed in più stanno disertando tutti. La deposizione porta prima alla soluzione di compromesso prima
con Vov e poi con Kerenskij fino a luglio quando c’è il colpo di stato, passaggio decisivo che
permette ai bolscevichi di prendere le redini della situazione, l’unica forza organizzata con la forma
di partito di intellettuali soldati. Ad ottobre del 17 si decide di tentare l’assalto a palazzo d’inverno
Lenin non era convinto perché i bolscevichi non ha un gran numero di persone la maggior parte
sono socialisti rivoluzionari nell’atteggiamento, nelle città sono si bolscevichi ma poi una volta che
prendo il potere lo devo mantenere, però le circostanze sono troppo invitanti per farsele scappare.
Presa del potere e a questo punto Lenin è arbitro della situazione politica.
4/1917: Lenin, tornato dall'esilio in Svizzera, lancia il programma politico delle Tesi d'Aprile:
pace, terra ai contadini, fabbriche agli operai, nazionalizzazione delle banche.
3/7/1917: I bolscevichi, spinti dalla messe, tentano la via della conquista del potere ma
falliscono e Lenin è costretto di nuovo all'esilio, stavolta in Finlandia.
7/7/1917: L'vov si dimette e viene sostituito alla guida del governo da Kerenskij.
Non cambia nulla rispetto a Vov, non si rende conto che la guerra non può continuare; infatti, la
continua e andrà sempre peggio. La gente sta andando via dal fronte perché è tornato Lenin che gli
ha detto che gli darà la terra. Siccome la guerra sta andando male
19/8/1917: Il generale Kornilov, capo dell’esercito, tenta un colpo di Stato per instaurare una
dittatura militare, perché se vuoi continuare la guerra allora dai il potere all’esercito. I bolscevichi
mobilitano operai, soldati e ferrovieri e riescono a svolgere un ruolo decisivo nello sventare il
colpo di Stato. Un ruolo importante svolge la base di Kronstadt. Kerenskij pensa di essere salvo
perché ora l’esercito lo ha contro perché ha voluto continuare la guerra e lo stava perdendo,
Kornilov ha cercato di prendere il potere e il colpo di stato è stato sventato quindi l’esercito non c’è
più. I bolscevichi lo hanno salvato, ma non lui, hanno impedito un colpo di stato dei militari perché
volevano uscire dalla guerra. Ora chi lo difende? Lenin si è fatto i conti bene, l’esercito non esiste
più, sono l’unica forza militare organizzata sopravvissuta nel paese, gli altri partiti non hanno
un’organizzazione militare. Adesso si può fare la rivoluzione perché non sono più in minoranza.
Quando parliamo di Rivoluzione russa bisogna parlare di febbraio, per la quale lo zar viene deposto,
e di ottobre, per la presa di potere da parte dei bolscevichi.
24/10/1917: Convinto ormai del momento favorevole, Lenin dà l'ordine di assaltare il Palazzo
d'Inverno. Venticinquemila bolscevichi se ne impadroniscono facilmente.
25/10/1917: Il Congresso panrusso dei soviet, soviet= una cellula di democrazia diretta in cui a
turno tutti i membri di una comunità prendono decisioni politiche per quella comunità questa cosa
va sempre più in alto fino all’organo supremo che è il congresso panrusso, cioè il soviet dei soviet
dove sempre però si va a rotazione non ci sono rappresentanti, approva il "decreto sulla pace",
già nel convegno del congresso di zimbervald (?) dei socialisti europei 1916, poi ribadito nelle tesi
di aprile nessuno dei paesi belligeranti accetta una pace senza annessioni e senza indennità,
continuano a menasse, Lenin a quel punto dirà che quello punto lui esce dal conflitto, l’importante
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è tirarsi fuori dal conflitto, con il quale chiede alle potenze in guerra una "pace senza annessioni
e senza indennità" e il "decreto sulla terra", con il quale è affidato ai soviet dei contadini di
ridistribuire le terre secondo criteri egualitari, sogno di una vita di un contadino che diventa
signore del raccolto che produce, non lavora più per un proprietario. Si costituisce il Consiglio dei
commissari del popolo=un governo provvisorio, serve perché bisogna preparare la transizione ad
una nuova forma di stato perché lo zarismo è caduto e dobbiamo lavorare su un nuovo ordinamento
dello stato e su una nuova costituzione, ma per fare una nuova costituzione bisogna nominare
un’assemblea costituente, prima dell’assemblea bisogna preparare le elezioni per l’assemblea,
bisogna gestire questo trapasso come si gestisce come il potere esecutivo attraverso questo consiglio
dei commissari del popolo, che deve gestire il potere fino all'elezione dell'assemblea nazionale
costituente.
11/1917: Si tengono le elezioni per l'assemblea nazionale costituente a suffragio universale. I
bolscevichi ottengono solo il 24% dei consensi. Il 40% va ai socialisti rivoluzionari.
Novembre e dicembre del 17 sono due mesi in cui vediamo il programma comunista per come era
stato pensato come un’attrazione storica. Gli unici mesi in cui si è realizzato il comunismo per come
lo aveva pensato Marx e poi tradotto da Lenin, che ancora non c’è una determinazione concettuale e
materiale ostile del mondo circostante a condizionare lo sviluppo interno del comunismo. Il
conflitto fra borghesia e proletariato è il fondamento della filosofia marxiana, non può essere un
alibi, laddove il conflitto è la visione da cui tu parti per istituire la tua visione del mondo, non è
quindi qualcosa che i comunisti non avevano previsto che avrebbero avuto delle forze ostili, il
comunismo nasce proprio per quello, nasce proprio perché si presuppone che non ci sia libertà di
autodeterminarsi e allora dentro il conflitto ti devi radicare, quindi capire che non funziona l’alibi,
in questi due mesi sostanzialmente l’esperienza bolscevica è libera di autodeterminarsi.
Riforme:
- Abolizione della grande e piccola proprietà
- Collettivizzazione delle industrie
- Nazionalizzazione delle banche
- Sotto pov guida della società: parità fra i sessi a livello giuridico, l’equiparazione fra figli
legittimi e illegittimi, l’istruzione sottratta al clero ortodosso viene proclamata un’istruzione
di stato pubblica laica e gratuita. All’idea di una nuova istruzione si accompagna l’idea di
pedagogia socialista, che ponga la realizzazione dell’individuo solo all’interno della
collettività che si opponga in maniera diretta alla pedagogia borghese, la filosofia da Locke
alla rivoluzione americana, cioè che l’antropologia consiste nell’autodeterminazione
economica costruisce l’uomo nella società, l’educazione socialista almeno dal punto di vista
dei principi di Makkariembo sostiene che solo mettendo le proprie capacità al servizio della
collettività ci può essere data la realizzazione degli individui, mai attraverso se stessi e la
competizione. La società dovrà trasformarsi completamente, come reagisce il popolo russo?
I menscevichi, i cadetti, l’entusiasmo dei contadini che non devono chinare più la testa ai
loro proprietari, per due mesi nelle campagne c’è questo senso di realizzazione della
giustizia divina sulla terra ostata da Lenin (cristo), rivoluzione= redenzione.

20/12/1917: Lenin istituisce la sua polizia politica, la Ceka.


5/1/1918: Si tiene la prima seduta dell'assemblea. I bolscevichi chiedono che vengano ratificati
i primi del Consiglio dei commissari del popolo, ma le altre forze politiche rifiutano.
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Gennaio 1918: elezioni per la Assemblea costituente, perché bisogna informare lo stato dopo che è
caduto lo zarismo e i bolscevichi verranno sconfitti e Lenin non accetterà questa sconfitta. I
bolscevichi perdono alle elezioni perché hanno la maggioranza sono nelle città (24% bolscevichi
40% socialisti rivoluzionari). Poi questa assemblea si riunisce per decidere quali sono i cardini sui
quali costruire l’ordinamento dello stato e Lenin propone le riforme fatte a novembre/dicembre. I
socialisti non li approvano, perché sono cristiani e non posso accettare la parità fra i sessi,
legittimità dei figli e si rompe questa alleanza durata due mesi. Lenin a questo punto ha
un’alternativa davanti a sé drammatica: accettare il risultato dell’assemblea (il fatto che le sue
proposte siano state bocciate) e lasciare il potere decisionale ai socialisti seguendo in teoria le
regole democratiche. Lenin decide che la storia del mondo si gioca adesso, avendo conquistato il
potere non lo può lasciare perché i socialisti, non essendo né un partito organizzato né una forza
armata, non sono in grado di combattere una guerra (?), Lenin prende le armi, occupa l’Assemblea
costituente e istaura una dittatura personale. Il rapporto fra comunismo e democrazia è durato due
mesi.
7/1/1918: I bolscevichi decretano sciolta l'assemblea nazionale costituente e costituiscono un
organo di potere alternativo, il Comitato esecutivo centrale panrusso.
3/3/1918: L'armistizio di Brest-Litovsk segna l'uscita dalla guerra della Russia.
4-6/1918: Divampa la guerra civile. Le armate rimaste fedeli allo zar, i bianchi, alimentano
ovunque focolai di ribellione contro i bolscevichi. Vi sono poi i nemici esterni, soprattutto i
polacchi che cercano di approfittare della situazione per strappare territori alla Russia e
costruire una Grande Polonia.
17/7/1918: Lo zar e tutta la sua famiglia vengono fatti giustiziare. Trotzkij riceve l'ordine di
costruire l'Armata Rossa.
3/1919: Nasce la Terza Internazionale, che impone l'accettazione di ventuno condizioni ai
partiti che ne vogliano far parte.
3/6/1920: Viene respinto l'attacco più duro delle truppe polacche.
1918-1921: Politica economica del comunismo di guerra. Prevede la requisizione delle risorse
dalle campagne per alimentare in primo luogo le città e l'esercito. Provoca il conflitto brutale
fra il governo bolscevico e la società rurale russa.
2/1921: Scoppiano manifestazioni di protesta a Mosca e a Pietrogrado, soffocate dai militari.
2/3/1921: Scoppia la rivolta nella base di Kronstadt, una delle roccaforti della rivoluzione del
1917. I marinai si ribellano contro la dittatura bolscevica, invocando la restaurazione delle
libertà politiche e la fine delle requisizioni forzate nelle campagne. La rivolta viene repressa
da Trotzkij su ordine di Lenin. Gli insorti vengono dichiarati controrivoluzionari e fucilati
senza processo oppure deportati.
18/3/1921: Il tratta di Riga segna l'armistizio con la Polonia.
1921-1929: Si abbandona il comunismo di guerra e si vara la Nuova Politica Economica
(NEP). Essa reintroduce la proprietà privata in alcuni settori dell'economia ed elementi di
libero commercio. Un accordo anglo-sovietico sancisce il ritorno della Russia sui mercati
mondiali.
30/12/1922: Il decimo congresso panrusso dei soviet sancisce la nascita dell'Unione delle
Repubbliche Socialiste Sovietiche.
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1/1924: Viene approvata la costituzione. Il potere legislativo è esercitato dal Soviet supremo
dell'Unione, il potere esecutivo dal Consiglio dei Commissari del popolo.
21/1/1924: Muore Lenin.

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