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GYRGYLUKCS
INTELLETTUALI
E IRRAZIONALISIVIO
a cura
di Vittoria
Franco
Gyrgy Lukcs
INTELLETTUALI E IRRAZIONALISMO
a cura di Vittoria
Franco
Copyright 1984
ETS Pisa
Piazza Torricelli 4
Grafica
di Nicola
Corradini
INTRODUZIONE
di Vittoria
Franco
alle aspre critiche ricevute dalle sue Tesidi Blum egli abbia abbandonato lattivit politica per dedicarsiagli studi
di estetica. Anche seper lo pi le cose andarono in questo
modo, non tuttavia un fatto trascurabile che non si trat
ta n di un semplice ritorno a tali studi in quanto la
base teorica e filosofica su cui essi si fondano negli anni
Trenta e completamente trasformata e rinnovata rispetto
al periodo premarxista n di un chiudersi nellattivil. I saggi appartengono al periodo 1930-1935. Per la loro datazione cfr. le
schede bibliograche.
intellettuale
e la fi
Milano
1979. Un
Oxford
1978.
a sciogliere solo in parte tra esigenza di sviluppo autonomo di un suo pensiero estetico e filosofico, di una sua
teoria del socialismo (che aveva subito una svolta con le
Tesi di Blum) e invece necessit politicopratica di adattamento al dogmatismo staliniano (la sua critica della
socialdemocrazia sostanzialmente unaccettazione della
teoria dei socialdemocratici come socialfascisti, come
fratelli gemelli del fascismo, e lespressione pi macroscopica dellinuenza staliniana che Lukcs sub sul piano politico 5). Sono noti i passi, frequenti nei suoi interventi pi tardi, in cui parla degli esperimenti tattici e linguistici per velare e camuffare la critica, il dissenso. Credo afferma una volta che non vi sia stato un solo
scritto che non contenesse alcune citazioni di Stalin. Ma
spiega: Quelle citazioni hanno ben poco da spartire con
il contenuto reale, essenziale degli articoli 5. Essi erano
in realt diretti contro la concezione staliniana della letteratura,
il loro
contenuto
era sempre
diretto
contro
il
Fra
queste ricordiamo:
1/ Internationale Literatur (1931-1945), bimestrale. Era lorgano centrale
dellassociazione internazionale degli scrittori rivoluzionari e appariva in varie
lingue: russo, francese, tedesco, inglese e cinese. Redatta da Eccher, era sorta
nel 1931 col titolo Der Weltrevolution; a partire dal 1932 si chiam Internationale Literatur e dal 1937 Internationale LiteraturDeutsche Blatter;
2/Neue Deutsche Blatter (1933-1935), di cui erano redattori fra gli altri,
Bloch, Brecht, Lukcs e Anna Seghers.
3 / Das Wort (1936-1939), redatta da B. Brecht, Willi Erede], Lion Feuchtwanger. Vi si svolse nel 1938 il noto e vivace dibattito sullespressionismo (che
era parte di una discussione pi ampia presente anche su altre riviste. Cfr. H.
Gallas, Teorie marxiste della letteratura, Bari 1974, pp. 13-14). Sono noti gli
interventi di Bloch (ora in Erbschaft dieser Zeit) e di Lukcs che concluse la discussione con Es geht um den Realismus. Brecht invece non intervenne.
4/ Uj Hang (La voce) era la rivista dellemigrazione ungherese, su cui
Gegenwart; Frankfurt, Die faschistische Ensrellung Hegels, ecc. Cfr. A. Gabor, Bibliographie von G. Lukcs, in Text + Kritik, 39-40, 1973.
14. Lukcs scrisse questo libro di getto, subito dopo la presa del potere
da parte di Hitler. Esso presenta una lunga Introduzione, che si conclude con
unautocritica di Storia e coscienza di classe, e una Prefazione, datata Mosca
1933. Lukcs lo presenta come parte di un libro pi ampio e lo definisce un
Kampfschrift,
un libro di battaglia contro il fascismo e la sua ideologia. E come tale bisogna in effetti considerarlo. Esso contiene per un confronto che
lAutore fa per la prima volta in maniera cos organica con tutta la cultura
10
e fascismo
Lukcs spesso impietoso nei suoi giudizi verso gli intellettuali e lo tanto pi verso quelli che si definiscono di
sinistra (ad esempio L6with) . Per trovare la chiave
tedesca di destra e fascista, fornendo spunti di notevole interesse e nessi importanti per determinare la ricostruzione filosofica che egli propone in questi anni.
Vi faremo perci frequenti riferimenti. Cfr. Wie ist die faschistische Philosophie in Deutschland entstanden?, a cura di L. Sziklai, Akademia Kiado, Budapest 1982.
15. In Gelebtes Denken Lukcs dichiara di aver concepito La distruzione della
ragione nella sua completezza nella seconda met degli anni 40. Cfr. Pensiero
vissuto, cit., p. 132.
16. Cfr. la scheda bibliografica.
17. Su Lwith cfr. quanto Lukcs afferma nel Feuerbach, cit. passim
ll
necessariodello sviluppo della borghesiatedescanellimperialismo ". E il fascismo la forma attuale di dominio del capitalismo, dellodierno capitalismo monopolistico. Fascismo e capitalismo non possono essere disgiunti. Ci non significa che non esistano degli strati del
la borghesia scontenti del fascismo, ad es. la piccola industria di trasformazione, costretta a soggiacere alla ditta
tura dellindustria pesante e del grande capitale agrario.
Ma di fronte agli interessi generali della classe, di fronte
allessereo non esseredel sistemacapitalistico, essiarretrano, ricompongono i contrasti, accettano il male minore. Lopposizione, quando permane, resta unopposi
zione legale, dentro il sistema. Possono emergere differenze tattiche, per sempre allinterno del medesimo
obiettivo di classe: salvare il sistema capitalistico.
A questa posizione sono collegate due ulteriori carat
terizzazioni: la radicalit dellatteggiamento politico con
seguente e il considerare lopposizione borghese unappa
renza, una nzione, in quanto non riguarda il contenuto
del fascismo, la sua essenzaeconomica di forma organizzativa del grande capitale monopolistico, bensi, nel migliore dei casi, la sua forma, la sua veste esteriore. Ma
18. Lukcs,
12
cit., p. 20.
13
canalarelanticapitalismo romantico dei ceti pauperizzati, dei contadini e della piccola borghesia nella direzione
20. Cfr. Uber das Schlagwort Liberalismus und Marxismus, in Der
Rote Aufbau 21, 1931.
2]. Cf r. Storia del! Internazionale comunista attraverso idocumenti ufciali, a cura di X. Dagras, Milano 1975; A. Agosti, La Terza Internazionale.
Storia documentata, Roma 1974-1979.
22. G. Lukcs, Leredit del nostro tempo, cit. passim.
14
del proletariato sottraendolo allinuenza del nazionalsocialismo e del fascismo, che su tali ceti facevano leva 23.
Lukcs rovescia, sia sul piano tattico che su quello teorico, la posizione di Bloch: lerrore non stato quello di
non aver montato la guardia davanti ai ceti pauperizzatie noncontemporanei i contadini e la piccola borghesia , ma di aver frenata e deviato la lotta del proletariato. Il vero problema dunque quello del ruolo egemonico
del proletariato, ci che nemmeno Bloch in verit disconosce. Ma la differenza teorica sostanziale sta nel fatto
che Lukcs non riconosce come ceti non-contemporaneii
contadini e la piccola borghesia urbana: essi sono in realt nonostante tutti i residui precapitalistici che per
mangono nelle campagne prodotto e risultato dello
sviluppo capitalistico 24. E il loro anticapitalismo ha un
segno reazionario. Il recupero politico e ideologico di
queste classi pu avvenire solo con una prassi che faccia
loro prendere coscienza della situazione di ceti sfruttati
dal capitalismo monopolistico e attraverso il superamento totale delle vecchie forme delle loro ideologie.
Bloch, per contro, vede proprio in tali ideologie il momento da conservare 25.
Riportando la definizione lukacsiana del fascismo
esso il prodotto necessario dello sviluppo della borghesia tedesca nellimperialismo ho sottolineato laggettivo necessario. Esso solleva, infatti, alcuni problemi
23. Oggettivamente non-contemporaneo per Bloch ci che lontano dal
presente, ad esso estraneo. Esso comprende, dunque, delle vestigia che spari-
sconoe, soprattutto, un passatoche non stato rimesso a giorno, che non an-
cora superato da un punto di vista capitalistico. La contraddizione concontemporanea invece il contrario di una contraddizione motrice che fa
scoppiare le cose, non dalla parte del proletariato, la classe storicamente deci
siva, non sul campo di battaglia tra il proletariato e il grande capitale, dove si
svolge la battaglia oggi decisiva. Cfr. E. Bloch, Erbschaft dieser Zeit, Frankfurt 1964. A questi temi accenna Remo Bodei, Multiversum. Tempo estoria in
E. Bloch, Napoli 1979.
24. Lukcs, Leredit del nostro tempo, cit.
25. [bid.
15
16
cit., p. 43.
lopposizione, della sua lotta vittoriosa. Non si spiegherebbero altrimenti le critiche alla socialdemocrazia, ai
protagonisti di Weimar accusati di aver prodotto nelle
masse delusione nei confronti del socialismo e della democrazia , a quegli intellettuali che civettano con la
farla rivivere. Il pessimismoschopenhaueriano interpreta invece bene i sentimenti di una piccola borghesia
delusa e disorientata dopo il fallimento del 48, che diventa sempre pi reazionaria di fronte allo Sturm und Drang
del capitalismo che si rafforza anche in Germania. Si
tratta spiega Lukcs nel Feuerbach - della filosofia
per una borghesia che non vuole che siano scosse le basi
economicosociali del suo stato sociale, sebbene o proprio perch essa avverta gi la precariet di molte di
queste basi; nel contempo -e questo un fatto specifico
della Germania di allora la filosofia per una borghesia che, nonostante il sempre crescente peso economico,
rinuncia a ogni lotta per il potere politico 3. Nietzsche,
considerato laltro antesignano del pensiero irrazionalisti
co, esercita invece la sua influenza in un secondo momen
to: con la sua critica della decadenza dallinterno della
decadenza, egli il tipico rappresentante diuna filosofia
dellimperialismo.
Si capisce forse meglio a questo punto il concetto di
necessit di cui parla Lukcs. Appena la funzione progressiva della borghesia si esaurisce, anche la cultura
umanistica progressista, di opposizione al feudalesimo,
29. Cfr. infra.
30. in Feuerbach e la letteratura tedesca Lukcs rileva la particolarit e
complessit del pessimismo schopenhaueriano, che alla base del suo dominio
culturale negli anni postrivoluzionari.
31. [bid.
18
movimenti economici sullo svilupparsi di tendenzeculturali, quindi la loro storicit, e la questione, che egli ritiene
di estrema importanza, dellimpegno politico degli intellettuali, collegata a quella della coerenza tra pensiero e
azione, tra Weltanschauung e atteggiamento politico in
senso ampio, soprattutto in situazioni eccezionali, come
la guerra o il fascismo. Sono situazioni che non consento20 -.
no di sottrarsi allanalisi approfondita e alla presa di posizione chiara di fronte ai conitti di classe. Non cio
concesso restare in mezzo al guado o rinchiusi nella torre
davorio del Grand Hotel Abgrund. E non si tratta solo
di una questione morale,
bens dellattendibilit
stessa,
della forza di penetrazione della propria ideologia. Pensare di poter stare al di sopra delle classi sociali, fermarsi al radicalismo meramente ideologico una pura illusione, lorigine della falsa coscienza, un precludersi
di vedere chiaramente la realt. La dimostrazione di ci
che tale radicalismo aristocratico ben accetto alla borghesia proprio perch resta sul piano ideologico e non ne
intacca le basi economiche. Vi anche qui una Spiegelfechterei, una finzione, concetto fondamentale di queste
analisi di Lukcs, il quale parla addirittura dellemergenza di un largo strato di intellettuali parassitari 34, cio
di correnti di opposizione finanziate dal capitalismo perch producano ideologie critiche del movimento operaio,
dei suoi partiti e della sua teoria in base a ideologie molto pi radicali.
Diventa a questo punto pi chiara limportanza dellinterpretazione del fascismo in termini economici, cio
come stadio del capitalismo monopolistico. Una critica di
esso realmente radicale non pu prescindere da tale contenuto, mentre la demagogia sociale del fascismo possibile solo sul fondamento ideologico di unaccentuata
supremazia dellideologia rispetto alla base materiale 35.
Una cultura eterna, astratta dalla base materiale e astorica dunque non esiste. Anche lintellettuale un soggetto storico eil suo pensiero un prodotto del suo tempo.
34. G. Lukcs, Grand Hotel Abgrund, cit., infra.
35. Ivi. Grand Hotel Abgrund perci un appello agli intellettuali pi
onesti a trarre tutte le conseguenze dalle loro posizioni critiche, a indagare le
cause reali del potere del fascismo in Germania, a non restare avvinti nel circolo incantato dellideologia;
a cercare la soluzione dei problemi partendo
dalleconomico, a compiere il salto vitale dalla parte del proletariato.
22
23
25
1962.
45. Cfr. in proposito le osservazioni di Bloch in
cit., e dello stesso Lukcs in Wie ist Deutschland zum
46. Lukcs, Uber das Schlagwort cit.. da notare
scritto del 1929 sottolinea questa critica della destra al
tra la ragione capitalista e la ragione comunista nasce una ragione antimeccanicista che si nutre delle mille buone maniere dellirragione della grande borghesia e che d luogo a unopposizione al marxismo volgare altrettanto forte che al
capitalismo (Erbschaft dieser Zeit, cit.).
26
27
28
29
di come l'ideologia fascistasi sia nutrita di categorieesistentinella cultura liberale tedesca, Lukcs rileva come la categoria di Blut (sangue), decisiva nel
teorico ufficiale del fascismo, Rosenberg, sia presente gi in Rathenau, legata
alla nozione di sgermanizzazione che accompagna il processo di meccanizzazione.
57. Lukcs, Grand Hotel Abgrund, cit., infra.
30
58. Lukcs,
cit., p. 207.
31
3. Razionalismo-irrazionalismo
idealisti, per essihanno anche avuto degli antagonisti razionalisti idealisti 59.
Non tuttavia un caso che gli scritti pi rilevanti che
si riferiscono alla nuova ricerca avviata da Lukcs siano
rimasti a lungo inediti e che nel 34 egli sia stato in qualche modo costretto a fare ancora una volta pubblica autocritica di Storia e coscienza di classe, a denunciarne
limpostazione idealistica e ad accettare pubblicamente le
tesi sostenute in Materialismo ed empiriocriticismo : essi andavano in qualche modo controcorrente. Anticipando quanto emerger pi avanti, si pu tuttavia affermare
che al di l della professione di fede bolscevica che lo
scritto del 34 contiene, in esso presente unaffermazione sincera e convinta dellimportanza delle posizioni leniniane anche per sostenere la sua nuova dualit. Dopo che
la scoperta dei Manoscritti marxiani del 44 gli avevano
rivelato un signicato non idealistico delloggettivazione,
la ricerca lukacsiana di spogliarsi di qualsiasi idealismo
era infatti sincera e sofferta; e pertanto, nellattacco leniniano al machismo, nella difesa del materialismo in basso, Lukcs vedeva un supporto necessario alla sua svolta
determinante.
Ed
in
prospettiva
egli
riche
parte
questa
percorre a ritroso e critica il pensiero irrazionalistico e
59. Lukcs, Gelebtes Den/cen, trad. it. cit., p. 166.
60. Lukcs, Die Bedeutung von Materia/ismus und Empiriokritizismus
fr die Bobchevisiemng der Kommunistischen Partei, in Aa.Vv. Geschichte
33
idealistico-soggettivo da cui era stata inuenzata la sua filosofia giovanile e alla quale si sente ormai pressoch
completamente estraneo.
legittimo domandarsi a questo punto se con la
nuova opposizione Lukcs non abbia avviato un'altra
stagione di dogmi e anatemi culturali. Linterrogativo
stato posto molte volte in questi ultimi anni, e con risposte positive, in ambienti culturali che hanno promosso il
revival della cultura della crisi, della filosofia neokantiana, nicciana, ecc. Ma non interessa qui intentare un
processo sommario
Sim-
34
diverso e alternativo a partire proprio dalla critica dellirrazionalismo. E dunque la rilettura del giovane Hegel che
Lukcs propone va inserita, per esserecompresa a pieno,
nellelaborazione filosofica complessiva che porter da
un lato a La distruzione della ragione e dallaltro, passando attraverso la sua elaborazione del realismo, allEstetica e alla tarda Ontologia dellessere sociale.
Linterpretazione di un giovane Hegel romantico e
mistico avviata da Dilthey era stata sviluppata (e accettata, come sappiamo, anche in campo marxista) dagli interpreti pi recenti (Glockner, Kroner, Haering, ecc.) in
modo da far sorgere limmagine di un filosofo genuinaaggiunge Lukcs irra
mente tedesco, vale a dire
zionalistico e misticheggiante, e gradito al fascismo.
Loperazione che viene compiuta con Il giovane Hegel
quella di svelare il nocciolo razionale del pensiero hegeliano, di dimostrare linconsistenza di tali interpretazioni,
di presentare uno Hegel profondamente legato alla realt
del suo tempo e a tutti i suoi problemi, un pensatore che
studia leconomia politica e si occupa della rivoluzione industriale in Inghilterra, che unico in Germania riesce a capire giustamente il significato della Rivoluzione
francese. Il problema delleredit borghese riguarda
dunque Hegel come riguarda Feuerbach, Goethe, Balzac,
Tolstoj, ecc., ed significativo che in Lukcs tale problema si ponga in maniera decisiva proprio negli anni della
fascistizzazione della cultura in Germania, della massima diffusione dellirrazionalismo. Se, infatti, per quel
che riguarda Hegel la lettura realistica che Lukcs approfondisce nellopera del 38, era stata gi avviata nel
saggio su Moses Hess nel quale anche la Versh63. Lukcs, Moses Hess e i problemi
Scritti politici giovanili, Bari 1972.
35
nung finale hegeliana era vista come il risultato dello sforzo di comprensione della realt effettuale , per Feuerbach, ad esempio, la posizione di Lukcs era diversa. Nel
saggio su Moses Hess del 26 Feuerbach fatto esclusiva
mente oggetto di critica per non aver compreso limpor
tanza della dialettica hegeliana, ci che costituisce la ragione fondamentale di tutte le decienze del suo materialismo. Feuerbach si preclude in questo modo, secondo
Lukcs, ogni possibilit di individuare le reali forze della
storia e di concepire il presente come transitorio. Nel
22, in un breve scritto per il 50 anniversario della morte
di Feuerbach, il giudizio era ancora pi liquidatorio: La
dottrina di Feuerbach per noi un semplice fatto storico.
Importante come stimolo per Marx e Engels, essa ha perso il suo significato da quando la sua parte progressiva e
stata integrata nel materialismo storico . solo nel
saggio del 32 che Lukcs riconosce Feuerbach come un
ideologo progressista della borghesia e analizza la sua
inuenza anche sulla letteratura 55. Non che gli risparmi
critiche o trascuri di mostrarne i limiti, ma significativo
che venga riconosciuta la rilevanza del suo materialismo non solo per il pensiero di Marx, ma anche per tutta
una parte della cultura tedesca. E questo non a caso. Il
problema della giusta eredit si pone in Lukcs come
problema losofico sia perch matura una nuova concezione del rapporto tra democrazia e socialismo, sia perch, di fronte a quello che egli ritiene lo stravolgimento
di scrittori come Goethe o di pensatori come Feuerbach
appunto utilizzato come precursore del realismo eroico di Nietzsche o Hegel, considerato un losofo romantico e irrazionalista, egli ritiene necessaria una ricostruzione storico-losoca diversa. Il giovane Hegel, il
64. Lukcs, Littrature,
philosophie,
36
anche nella Fenomenologia) della religione e in particolare del cristianesimo e del concetto di positivit.
Questultima definita da Hegel come un complesso di
verit religiose che debbono essere considerate come verit indipendentemente dal nostro ritenerle vere, che rimarrebbero verit anche se non fossero mai state note ad
alcuno e che pertanto vengono spesso chiamate verit oggettive . Il dogma religioso viene in questo modo con
trapposto alla ragione; e Hegel e Lukcs con lui rivendica lautonomia morale del soggetto, la capacit del
soggetto morale di legiferare autonomamente. E lautonomia morale implica, contrariamente che in Kant, la
collisione, la contraddittoriet dei doveri, in una societ
sempre pi in movimento e sempre pi complessa. In
questo senso, la positivit anche immoralit, poich la
religione positiva presenta agli uomini la legge morale
come qualcosa di dato e questo in contraddizione con
la libert umana 67. Non solo, ma la perdita della libert
morale comporta inevitabilmente la perdita delluso indipendente della ragione che non capace di opporre nul
38
Sin qui, dunque, da quanto si ricava dallinterpretazione lukacsiana di Hegel, la ragione intesa principalmente alla maniera illuministica, come rivolta contro un
potere estraneo, sia esso la religione o il mito o la mo
rale codicata oppure il feticcio, la manipolazione, ecc.
Ma gi questo significato di ragione rinvia ad altre, e fra
loro correlate, determinazioni del razionalismo, che possiamo sintetizzare nelle seguenti: a/ laffinit fra raziona
lismo e realismo; b/laffermazione dellesistenza oggettiva della realt; c/ la sua conoscibilit per vie diverse da
quella intuitiva.
a/ Per quel che riguarda la prima determinazione, lesempio di Hegel, insieme con quello di Goethe, ancora quello pi illuminante. significativo quanto scrive Lukcs a
proposito della crisi della losofia borghese: essa, con
tutto il carico irrazionalistico che comporta, inizia nel
momento in cui la via seguita da tale filosofia diverge da
quella della realt sociale e rinuncia a rappresentarla fino
in fondo 7. Goethe e Hegel rappresentano per contro il
vertice della filosofia borghese progressiva, dellideologia
dellopposizione alla societ feudale in decadenza, proprio perch rappresentano realisticamente la nuova societ borghese in ascesa con tutte le sue contraddizioni (e
pertanto spesso anche con atteggiamento critico). Nel caso di Hegel possiamo parlare di un realismo dialettico, in
quanto egli ha compreso teoricamente secondo le parole di Lukcs la vera struttura interna, le vere forze
motrici della sua epoca, del capitalismo e penetrato la
dialettica del suo movimento ". La genesi della dialettica
hegeliana ha anzi origine proprio nella comprensione profonda dei fenomeni economici e dei grandi eventi politicosocialidellepoca, soprattutto della Rivoluzione fran70. Cfr. Goethe e il suo tempo, Firenze 1974.
71. Lukcs, Il giovane Hegel, cit., p. 21.
39
41
42
1967, p. XL.
43
cit., p. 208.
che aspiravano a rifondare le scienze (Mach, Avenarius, ecc.) o a fondarne di nuove (Max Weber, Dilthey,
Rickert, ecc.) concentrassero i loro attacchi proprio sulla
categoria della causalit. Solo sulle ceneri di questultima
era possibile costruire un nuovo statuto teoretico
epistemologico e dare alla nozione di oggettivit, soprattutto per quel che riguardava le scienze sociali, unaccezione diversa. Ma Lukcs riuta sia la dualit metodologica sia la revisione del concetto di oggettivit che vi
era contenuta. Il tentativo di fondare scienze non causali
considerata una condanna a morte della scienza, la quale non pu conciliarsi con questo tipo di idealismo.
evidente che qui Lukcs nisce per farsi imprigionare, an
che lui, dallopposizione-polarit materialismoidealismo.
Non si tratta tuttavia di una concessione o di un atto dovuto allonodossia, bens di una sua piena convinzione
che riguarda loggettivismo. Il limite e, caso mai, quello
di aver identicato il problema delloggettivit con quello
dei processi e dei modi della conoscenza .
La spiegazione e la genesi dei fenomeni sia naturali
che storici sono perci possibili per Lukcs soltanto se si
opera con la categoria della causalit. Altrimenti si ricade
nellagnosticismo-misticismo, nel rifiuto della possibilit
di ricostruire la genesi storica di un fenomeno (cfr. Rathenau che afferma limpossibilit di stabilire la genesi del
capitalismo), nellintuizionismo: tutta la Lebensphilosophie risalendo fino a Schelling. Ricordiamo che ne 11gio
vane Hegel egli si sofferma a lungo sulla critica hegeliana
allintuizionismo
di Schelling: Hegel schernisce come
barbarie la paura dellintelletto che si manifesta in questo
superbo disprezzo dellintelletto stesso. Egli pone lirrazionalismo presuntuoso sullo stesso piano della comune
incultura. E pi avanti: Hegel non si stanca di ripetere
80. un atteggiamento che, nonostante tutti gli aspetti innovativi, si ri
trova talvolta
anche nell'Ontologia
Einstein.
45
della conoscenza
razionale,
e di-
fende la scientificit della losofia da ogni nebbia irrazionalistica, essendo essa anche un modo di conoscenza
pi adeguato a rendere conto della ricchezza e della mobilit del mondo reale, della realt oggettiva, di quanto non
fosse la concezione dellassoluto di Schelling. Egli ritiene
che lintuizionismo possa esserecombattuto solo mediante la categoria della causalit. Ma anche interessante notare che alcuni anni pi tardi, ritornando ancora una volta su questo problema, Lukcs non nega il ruolo svolto
dallintuizione nella conoscenza; afferma, anzi, che essa
fa psicologicamente parte di ogni metodo di conoscenza
scientifica. Ci che rifiuta e lassolutizzazione di questo
momento e la sua separazione dalla conoscenza razionale
discorsiva. E spiega: Lintuizione, considerata alla luce
della psicologia, non che lentrata brusca nella coscienza di un processo di riflessione fino a quel momento subcosciente. Va da sche ogni pensiero scientifico scrupoloso deve avere come missione principale lintegrazione di
questo processo incosciente nel proprio sistema razionale
[...] Constatiamo quindi una volta per tutte che in realt
lintuizione non il contrario, bens il complemento del
pensiero discorsive e che il suo impiego non potr mai essere un criterio
della verit,
ecc. .
sistono essenzialmente,
lo abbiamo
visto, nellaffermazio-
ne della causalit come relazione oggettiva fra gli oggetti, che esiste indipendentemente dalla nostra coscienza.
Con gli anni tale principio, che Lukcs ritiene fondamentale delloggettivismo, si arricchisce di mediazioni. Abbiamo visto la sua posizione sullintuizionismo, molto pi
sfumata rispetto al periodo precedente. Ma un fatto importante il rilievo dato allattivit pratica delluomo nel
processo conoscitivo. Anche questo un elemento presente in Lenin, che Lukcs ripiglia e che svilupper nellEstetica poi nellOntologia . Il processo conoscitivo viene considerato collegato con linterazione delluomo col mondo
esteriore, il quale viene riflesso dalla coscienza, anche se
non certo in maniera diretta, bens in seguito allintervento di innumerevoli elementi mediatori e in modo sempre pi astratto.
Ma ci che qui interessa sottolineare la relazione
che viene stabilita fra ragione, oggettivit del mondo
esterno e sua conoscibilit. La ragione vera la scienza
della conoscenza della propria situazione di classe e dei
compiti che ne derivano, afferma Lukcs 35.Ci dimostra
anche che negli anni 30 il suo oggettivismo legato alla
questione della priorit
delleconomico,
di contro
allidealismo corrente nella filosofia del tempo, il quale
era divenuto, egli ritiene, larma pi importante dellideologia fascista proprio perch contribuiva a nascondere il
carattere economico del fascismo. La questione della
priorit delleconomico si traduce per talvolta in Lukcs,
lo abbiamo accennato, nel porre una relazione diretta e
immediata fra rapporti economici dati e posizione filosoca e culturale in genere, che il vizio di fondo de La di-
47
di partenza gli immediati bisogni sentimentali della borghesia contemporanea, li mitologizza affermandoli o
negandoli a principi atemporali, eterni, e con tale
mitologizzazione si tira indietro davanti a una tale comprensione del passato, a una reale critica del presente .
87. Lukcs, Wie ist die faschlls'tische Philosophie, cit., p. 186; Zur Literaturtheorie, cit.; Der faschistiche Mytos in der deutschen Literatur, cit. infra
88. Lukdcs, Feuerbach, cit.
89. Ivi. interessante registrare la divergenza nel giudizio sul mito wagneriano tra Lukcs e Thomas Mann, il quale lo considera, al contrario di Lukcs, come il segno di una rivoluzione, della scoperta di una specie nuova di
dramma che tende ben al di l di una societ borghesecapitalistica. unarte che si rivolge a un mondo umano affratellato, libero dellillusione della potenza, dal dominio delloro, i cui fondamenti sono la giustizia e lamore [...] Il
mito per Wagner il linguaggio del popolo [...] e signica per lui semplicit,
estraneit
p. 732).
48
alla cultura,
sublimit,
purezza
1958, I,
Irrazionalismo e mito perci in qualche caso si equivalgono in quanto vi si esprime la prevalenza dellintuitivo,
dellinconscio sul conscio, dellistintivo di fronte alla
Starrheit del metodo scientifico, allintellettivo. Nietzsche, che rappresenta questo contrasto nella polarit mitica del dionisiaco e dellapollineo, costituisce il punto pi
alto di tale tendenza. Ma mentre in lui permangono ancora elementi di positivismo, in quanto rappresenta la
contraddittoriet dei due elementi, nei suoi seguaci questo scompare del tutto.
Vi in questa concezione dellirrazionale come riuto di comprendere la propria situazione e le proprie
contraddizioni di classe, unaffinit con Bloch . Ma
unaffinit che segna anche linizio di una distanza incolmabile. Per Lukcs, lo abbiamo visto, non vi possono essere vie di mezzo tra i due poli del razionalismo e dellirrazionalismo. Invece Bloch cerca di capire le motivazioni
dellirrazionalismo (il cui aspetto religioso, ad esempio,
difficilmente potr scomparire) e di legarlo alla sua consviluppo
ineguale
cezione dello
e della noncontemporaneit dei ceti. Ein cerca di costruire una teoria dellirratio autentica, dellirrazionalismo pervenusottraendolo allideologia
to a maturit, recuperando
nazionalsocialista
lelemento primitivo, il dionisiaco,
lutopico, di contro allastratta razionalit del marxismo volgare. Nella sua recensione a Erbschaft dieser Zeit
Lukcs critica questa posizione di Bloch come anticapitalismo romantico 91, interpretandola come un ritorno
allideologia reazionaria dei ceti non contemporanei.
Per concludere brevemente sulla problematica del
razionalismo, si pu dunque affermare che si tratta di
una nozione complessa e straticata, non riducibile
49
..
allequivalenza col materialismo dialettico 92sclerotizzato del diamat degli anni 30. Lukcs si sforza (lo vedremo meglio parlando del realismo) di esprimere una
posizione originale del materialismo dialettico che ha come determinazioni fondamentali: la capacit di comprendere teoricamente la propria situazione storicosociale(e
di classe): ci che abbiamo chiamato realismo dialettico; laffermazione della priorit delleconomico; il riconoscimento della realt esistente al di fuori del soggetto
(loggettivismo come tratto fondamentale del razionalismo); la conoscibilit della realt attraverso vie diverse
dallintuizionismo, mediante la categoria della causalit;
la concezione dellattivit pratica come parte fondamentale della conoscenza.
4. La scoperta di una concezione materialistica dellestetica
Non si pu parlare di un semplice ritorno di Lukcs
agli studi di estetica negli anni 30, come ho gi detto
allinizio. Limpianto filosofico e teorico allinterno del
quale si svolge ora la sua attivit estetica ha infatti subito
trasformazioni cos profonde che pi corretto parlare di
un nuovo inizio anche in questo campo. Vengono poste problematiche completamente nuove e utilizzati concetti radicalmente rinnovati. La scoperta filosoca
delloggettivit del mondo esterno, che agisce immediatamente anche nellestetica, e, a partire da essa, lelaborazione insieme con Lifschitz 93durante il soggiorno di
92. Questa equivalenza stata posta da Pietro Rossi nella sua recensione
a La distruzione della ragione. Cfr. La distruzione della ragione e la crisi della
losoa tedesca, in Rivista di filosoa, XLVII,
1956.
93. Lukcs tiene a sottolineare che Lifschitz e lui furono i primi a compiere questa svolta e aggiunge: Con l'elaborazione di queste idee fu messo in movimento l'intero nostro sviluppo successivo, cosa che non si usa rilevare oggi
nella storia della losoa. Cfr. Pensiero vissuto, cit., p. lll. Su Lifschitz,
cfr. una delle poche monograe esistenti, Lszl Sziklai, Die kiimpferische
sthetik des Michhail Lifschitz, in Zur Geschichte des Marxismus und der
Kunst, Budapest 1978.
50
di unestetica
lavoro al Marx-Engels Institut di Mosca
marxista autonoma sono i due fatti teorici nuovi da cui si
sviluppa lintera concezione estetica di Lukcs. Uno dei
primi, e forse pi noto, prodotto di questa svolta il
saggio sul dibattito sul Sickingen di Lassalle (1931) 94.Ma
esistono altri scritti del periodo, meno conosciuti o addrittura inediti 95,che se teoricamente aggiungono poco
o nulla di nuovo a quanto gi noto rendono tuttavia
stesso volume). Ad altri sar fatto riferimento nel corso di questa analisi.
96. Cfr. K. Marx, F. Engels, Scritti sullarte, Bari 1978.
97. Lukcs, Marx und Engels ber dramaturgische Fragen, cit.
98. Lukcs, Arte e societ, cit., p. 12.
99. Lukcs, Franz Mehring, trad. it. in Contributi alla storia dellestetica,
Milano 1975.
51
100. Lukcs, Pensiero vissuto, cit. p. 111. In un altro passo in cui rievoca
questo momento, Lukcs afferma: ll riconoscimento dellautonomia e originalit dellestetica marxista fu il mio primo passo verso la comprensione e realizzazione di una nuova svolta ideologica (Prefazione a Arte e societ, cit.,
p. 14).
101. Lukcs, Pensiero vissuto, cit., p. 219.
52
smuse Kunst und objektive Wahrheit (sepossibilestabilire delle suddivisioni cronologiche) sono da considerare
come i primi interventi importanti di natura teorica.
Lo stile di questo scritto non consente di compiere
una analisi approfondita della concezione estetica del Lukcs degli anni 30. Dovremo limitarci a seguire il suo
percorso nellapprestamento delloutillage teorico per la
fondazione di unestetica materialistica e a indicare le categorie fondamentali che emergono. superfluo sottolineare che le sue teorie non nascono dal nulla e che tanto
in Germania quanto in Urss era in atto da vari anni
unampia discussione sui problemi del significato rivoluzionario dellarte e di una teoria proletaria della letteratura. In tale dibattito Lukcs si inserisce con contributi
che denotano una sua posizione fondamentale specifica,
che non esclude tuttavia punti di contatto con altre posizioni. per anche errato considerate Lukcs come il
102. Il primo di questi saggi apparve nel 1933 sulla Literatunji Kritik,
mentre il secondo nel 1934 su Internationale Literatur. Sullimportanza di
questultimo, cfr. W. Mittenzwei, Introduzione a G. Lukcs, Kunst und objektive Wahrheit, Leipzig 1977.
53
54
presentazione di caratteri individuali e formati individualmente in situazioni concrete e concretamente formate, ma in modo tale che le determinazioni oggettive essenziali della situazione storicosocialesiano espresse in maniera oggettivamente esatta, pu esserecompreso solo se
si tiene presente questa concezione materialistico
dialettica del rapporto fra uomo e societ . Solo, cio,
se si pensa in termini dialettici il rapporto fra esseresociale e coscienza, fra individuo e classe: luomo non n indipendente dal mondo circostante, n un suo prodotto
meccanico. Da tale concezione dialettica Lukcs fa derivare il concetto di interazione fra soggetto e oggetto
nellarte e lunit di forma e contenuto. Lelaborazione
della forma richiede unesatta comprensione del processo
storico-sociale. Alla base del fallimento del Sickingen
'di Lassalle (in quanto forma) vi era, infatti, proprio lin
comprensione del processo storico reale e, di conseguenza, la non validit artistica del contenuto. La discrepanza
tra forma e contenuto rivela il punto di vista idealistico
dellautore. Egli non considera come fatto prioritario le
condizioni obiettive di classe (cos il carattere di Sickingen, ad esempio, non risulta quello di un rappresentante
di una classe determinata), ma queste condizioni sono un
semplice sfondo da cui deve emergere, indipendentemente, l"idea della rivoluzione. In questo modo, i personaggi drammatici si trovano in unassoluta libert e i
loro rapporti, con la loro classee con lintreccio del dramma, divengono atti liberi, oggetti delletica . Lukcs
coglie il signicato essenzialedella critica di Marx e Engels
a Lassalle, la quale investe sia il metodo, la forma, che il
contenuto. Essi polemizzano contro lidea di Lassalle che
la diplomazia di Sickingen, dunque la sua colpa tragica individuale [...] sia stata la causa della sua rovina.
106. Cfr. Marx und Engels ber dramaturgische Fragen, cit.
107. Cfr. Il marxismo ela critica letteraria, cit. p. 73.
55
sostanziale
e la preferenza
per Shake-
56
Marx e Engels per Shakespeare rispetto a Schiller signicava perci sottolineare il diritto del realismo, la sua
capacit di cogliere il tipico in un giusto rapporto dialettico fra soggetto e oggetto.
La definizione engelsiana del realismo poneva ancora un problema centrale dellestetica materialistica: quello del modo di rapportarsi dellartista-soggetto alla realt, ci che Lukcs concettualizza come problema del rispecchiamento artistico della realt. Ad essa Lukcs
si richiama anche quando rifiuta con estrema decisione
tutti i tentativi, compresi quelli di una certa letteratura
proletaria, di concepire il realismo come mera descrizione 0 rappresentazione fotografica della realt. Nella critica a Willi Bredel 2 egli parla di spontaneismo, di mancanza di dialettica, e nella recensione del romanzo di Ottwalt pone in alternativa reportage e rappresentazione.
Il reportage aveva fra i suoi precursori Zola e come suo
merito principale di contrapporsi al romanzo psicologico.
Questo, anche se era nato su un terreno che non era ancora apologetico, ma anzi di critica della societ capitalistica (Flaubert), era diventato un'espressione dellantica-
57
rapporti fra gli uomini e fra le classi. Il limite del reportage non in quanto forma della pubblicistica, ma come
metodo della creazione letteraria di non saper cogliere la totalit di quei rapporti, di non saper penetrare nella totalit del processo e dei suoi nessi; pertanto la
pretesa di cogliere loggettivit non altro che un surrogato. Si resta in realt allinterno di una concezione feticistica, in cui viene a mancare la capacit pratica
soggettiva di opporsi ai dati di fatto e quindi di cogliere 1astoricit e la trasformabilit delle istituzioni. Anche in questo caso il contenuto e la forma sono collegati.
La rappresentanzione pi adeguata del reportage a
cogliere la totalit esprimendola nel tipico, cos come la
narrazione pi adeguata della descrizione 5 a cogliere
lessenziale e a far rivivere i personaggi mettendoci di
fronte alle cose stesse anzich parlare di esse. La verit, afferma, deve essere fatta emergere attraverso la
narrazione, attraverso la prassi, lazione dei personaggi e
non imposta dallesterno secondo un metodo diffuso anche nella letteratura proletaria e che finiva per servire unicamente allagitazione fine a se stessa. Nella replica a Ott
walt egli rifiuta questa posizione riduttiva con molta decisione: Ridurre tutto ad agitazione in modo unilaterale e
praticistico signica abbassare il livello dellagitazione
stessa, renderla meno efcace. E invece, quanto pi alto il livello teoretico (nel caso della comprensione filosoca) o letterario (nel caso della creazione artistica), tanto
pi ne trarr profitto lagitazione . Egli si ribella
allidea della riduzione dellarte allattualit quotidiana,
della sua utilizzazione propagandistica diretta e immediata che esclude il godimento estetico, della sua politi114. Ivi, p. 128
115. Cfr. Narrare a descrivere?, in Lukcs, 11marxismo ela critica lette
raria, cit.
116. Di necessit virt, in Lukcs, Scritti di sociologia della letteratura,
cit., p. 87.
58
59
60
61
concezione dellarte come unattivit pratica fra le altre. Ma Lukcs legge questa posizione di Brecht come
separazione e privilegiamento della trasformazione rispetto allinterpretazione, secondo i noti termini marxiani, e cos commenta (a dire il vero non senza
forzature): Essa intende meccanicamente questa contrapposizione tra modificazione e interpretazione ed
il senso della Tesi marxiana risulta falsato. Lidea che prima di Marx si sia soltanto interpretato la realt e che, dopo Marx, a noi non resta che modificarla una volgarizzazione superficiale delle idee di Marx, nella quale va perduta sia la componente dialettica sia quella materialistica
del marxismo "". Ein rifiuta dunque lunit di riproduzione e azione sostenuta da Brecht e difende il momento
conoscitivo dellarte. Lessenza dellarte consiste nel rispecchiamento artistico della totalit oggettiva, la quale
deve prevalere anche sulle posizioni politiche personali
dellautore senza annullarne la soggettivit culturale e sociale. Ci non significa che Lukcs abbia una concezione
contemplativa dellarte. Al contrario, oltre a produrre
godimento estetico, essa deve avere anche una funzione
educativa e conoscitiva, di svelamento dellessenza della
realt. Rispetto a Brecht, che accentua il momento della
trasformazione delluomo, Lukcs difende lunit di questi due momenti.
La totalit oggettiva diventa cos la categoria centrale del realismo e solo in riferimento ad essa in quanto
connessione oggettivittotalit
capisce laltra cate si
goria polare che abbiamo visto agire anche in campo filosofico, la decadenza (che qui Lukcs per lo pi identifica
con lavanguardia). Questa rinvia allincapacit di cogliere la totalit oggettiva, di svelare la complessit dei nessi
sociali ed economici e il rapporto fra questi e lopera darte, di infrangere il feticismo creato dal capitalismo: con
127. Di necessit virt, in Lukcs, Scritti di sociologia della letteratura,
cit., p. 89.
62
lavvio della decadenza, larte (come la filosofia) si allontana progressivamente dai grandi problemi della societ.
Decadenza , come la Kulturkritik o la Scheinopposition,
fermarsi alla superficie, non cogliere lessenza dei fenomeni, per unimpossibilit oggettiva, di classe (la borghesia non pu svelare la vera realt senza trarne la conseguenza della sua soppressione) e soggettiva (lincapacit
degli autori di staccarsi completamente dalla classe di
provenienza).
'
'
esclusivamenteformali 128.Si gi accennatocheil problema dellineguaglianza dello sviluppo posto da Marx 129
costituisce per Lukcs un problema sin dallinizio della
sua ricerca estetica. Egli, come Marx, rifiuta una conce128. B. Brecht, Diario dilavoro, Milano 1976, pp. 11, 23.
129. I passi a cui Lukcs si riferisce sono quelli noti dellIntroduzione
a
Perla critica delleconomia politica e ora raccolti in Scritti sullarte, cit. Ne riportiamo due fra i pi significativi: Per larte noto che determinati suoi periodi di fioritura non stanno assolutamente in rapporto con lo sviluppo generale della societ, n quindi con la base materiale, con lossatura per cosi dire della sua organizzazione (p. 53). E inoltre: Ma la difficolt non sta nellintendere che larte e lepos greco sono legati a certe forme dello sviluppo sociale. La
63
64
65
tivisti, che intendevano cos esprimere il senso di liberazione provocato dalla rivoluzione e proiettarsi in avanti?
Kandinskj fa rilevare il realismo contenuto nelle forme
pi astratte. Per lui la forma astratta o realistica che
sia e secondaria, relativa. Essa solo lespressione
esterna del contenuto interno 135.E qualunque forma
capace di esprimere al meglio il suono interiore e da
considerarsi
artistica.
allora
realismo=astrazione,
astrazione = realismo
.
Lukcs talvolta riesce a cogliere la complessit del
rapporto fra soggettivit dellartista e prodotto artistico
(si veda la critica a Mehring) e a far emergere le innumerevoli mediazioni (anche inconsapevoli), che vi si frappongono, talvolta pare invece semplificarlo e scendere al livello della critica filosofica, la quale, al contrario di quella estetica, si occupa dellideologia in quanto tale. Uno
dei problemi che di continuo emergono da questi scritti
lukacsiani e che qui diventa centrale , infatti, il rapporto
fra ideologia, concezione del mondo dellautore e arte.
Lukcs fa emergere una concezione del realismo come
antiideologia. Vi abbiamo gi accennato parlando della
partiticit. Lopera darte presuppone la presa di posizione, la partiticit, per non una partiticit in generale,
alla Herwegh, bens una partiticit per la classeportatrice
del progresso. Ma Engels, e Lukcs lo accetta, aveva parlato di trionfo del realismo nellopera di Balzac nonostante lideologia reazionaria dellautore. Allora se
lideologia non deve intervenire nel prodotto artistico,
come si esprime il punto di vista? E questo un nodo in
realt non del tutto risolto da Lukcs, per sembra chiaro
che ideologia e punto di vista sono due concetti differenti, che agiscono diversamente. E solo il metodo creativo
realistico capace di tenerli distinti: di spingere lideologia in secondo piano e di far emergere le forze che real135. Cfr. W. Kandinskj,
66
1973, p. 119.
di Simmel o di Rathenau,
es-
si occultano i nessi che legano tra loro leconomia, la societ e lideologia . Gli espressionisti sono dunque
lanalogo in letteratura di quellanticapitalismo romantico che abbiamo visto affermarsi in sociologia e in filosoa e che sfocia nellapologetica indiretta sulla quale faceva perno lideologia fascista (Lukcs parla anche di affi136. Cfr. la trad. it. parz. di questo saggio in Scritti di sociologia della letteratura, cit., p. 234.
67
68
e socialismo
Quando nellIntroduzione
del 67 Lukcs descrive lo
choc provocato dalla lettura del testo marxiano del 44
pregiudizi idealisti che fece cadere in una volta tutti i
ci di Storia e coscienza di classe aggiunge: Naturalmente a quel tempo avevo gi superato nelle Tesi di Blum
" le basi politico-sociali di questo idealismo . In effetti, questi Tesi che Lukcs, dopo la morte di Landler, era stato incaricato
17.10.1932.
141. Mittenzwei, Il dibattito tra Brecht e Lukcs, cit., p. 182.
142. Blum (da R. Blum, membro del Parlamento di Francoforte, ucciso
nel 1848 per aver partecipato alla sommossa di Vienna) era lo pseudonimo di
69
politik non rivoluzionaria di Stalin: Essofornisce il fondamento metodologico delladesione di Lukcs al Termidoro sovietico" (p. 235). A prescindere
dal fatto che, come sto cercando di dimostrare, ladesione di Lukcs alla politica di Stalin era relativa e di natura tattica, ritengo che il Moses Hess e le Tesi
di Blum non vadano letti come conciliazione e adattamento al presente, bensi come ricerca di strumenti, filosoci e politici, pi adeguati al suo supera-
mento.
145. noto che queste posizioni di Lukcs suscitarono un vero scandalo, il cui effetto fu lo scioglimento della frazione Landler. Esse furono critica-
te persino da Revai che della frazione era uno dei teorici pi rilevanti. Anche
.70
per la determinazionedelle differenze sullaspetto indicato. Per ricostruzioni pi esaurienti fatte, e inutile sottolinearlo, da punti di vista talvolta assai
diversi Cfr. Matassi, Il giovane Luka'cs. Saggio e sistema, Napoli 1979; Lowy, Per una sociologia degli intellettuali, cit., A. Arato, P. Breines, The
Young Lukcs, and the Origins of Western Marxism, New York 1979; Boella,
Il Giovane Luktics, cit.; R. Rochlitz, Le jeune Luktics, Paris 1983; La Scuola di
Budapest sul giovane Luka'cs, Firenze 1978; P. Pullega, La comprensione este-
tica del mondo, Bologna 1983;J. Kammler, Politische Theorie von G. Lukdcs.
Struktur und historischer Praxisbezug bis 1929, Berlin 1974; limportante saggio di P. Ludz, Der Begrlff der demokratischen Diktatur in der politischen
Philosophie G. Lukcs, in G. Lukcs, Schriften zur Ideologie und Politik, cit.
71
72
73
154.Ivi, p. 27.
1974,pp. 23-4.
74
Emsdetten
75
76
vera 59, attacca il misticismo delleroeprotagonista e dfende letica del dovere. Lei definita buona dal suo
stesso interlocutore vuole essere lincarnazione della
possibilit di infrangere i limiti delle caste. Si pu arrivare
a esserebuoni lottando e restando legati alla vita. Ci che
a Marta ripugna il miracolo, lirrazionalit del salto,
lineluttabilit del conitto fra vita e opera, lidea della
necessit delluso dellaltro come strumento per creare
lopera.
ln Marta e nelleroe-protagonista Lukcs incarna alternative diverse e possibili, che segnano gli estremi delle
sue oscillazioni fra aristocraticismo etico e democrazia
etica, la quale sembra essere prevalente, ad es., negli
Appunti su Dostoewskij di poco successivi. Qui la bont
si contrappone alla giustizia e si accompagna al peccato
originale, al delitto necessario, alla trasgressione.
Bont anche il luciferino,
il contravvenire
alle regole,
77
78
Dostoewskij,
8,
menti anarchici e populisti, ecc. significativo che nellilluminante quanto pungente intervento del 15, Die deut-
80
prima di arrivare alla sua formulazione definitiva in Tattica e etica, ma in termini sempre pi problematici. per
questo significativo il suo interesse per il problema etico
del terrorismo russo e per Ropsin, il quale gli sembra interpretare bene il conitto etico che egli stessosta vivendo
e la cui soluzione sar decisiva per il suo passaggio al marxismo. Scrive a P. Ernst: Perci neppure in Ropsin [...]
vedo il sintomo di una malattia, ma invece una nuova forma dellantico conflitto tra prima etica (doveri verso le
istituzioni) e seconda etica (imperativi dellanima). Quando lanima non orientata su se stessa, quando guarda
allumanit - nel politico, nel rivoluzionario la classicazione soggetta a sottigliezze dialettiche sempre pi
complesse. Qui per salvare lanima, bisogna sacrificarla;
abbandonare unetica mistica per abbracciare la spietata
Realpolitik, infrangere il comandamento supremo non
uccidere che non un obbligo contro le istituzioni. Ma
in ultima analisi pur sempre un problema antichissimo;
di cui forse la Giuditta di Hebbel d la formulazione pi
incisiva: e se Dio ponesse il peccato tra me e lazione che
mi stata imposta, chi sono io perch possa sottrarmi ad
esso? 159.
La scelta politica, ideale e culturale che Lukcs far
di li a pochi anni nasce proprio dal travaglio di questo periodo, determinato anche dalla guerra, ma che ha origini
essenzialmente etico-culturali, di cui lidea russa un
momento decisivo. Per questo va sottolineata limportan
za degli Appunti su Dostoewskij in cui si apre per Lukcs
un nuovo orizzonte: il mondo russo, la sua prima grande rivoluzione, il terrorismo rivoluzionario col suo profondo pathos, i protagonisti, lambiente dei romanzi di
Tolstoj e Dostoewskij, tutto questo ha avuto un ruolo
fondamentale prima nellentusiasmo liberatorio con cui
Lukcs e certo non solo lui accolse la rivoluzione
169. Correspondance
81
82
83
stulato che Lukcs privilegia. La lotta di classe del proletariato e la sua stessa vittoria non rappresentano ancora
la fine di ogni oppressione, bens solo il cambiamento
nella struttura della societ, il passaggio degli oppressi
sulle posizioni degli oppressori. Il trionfo del proletariato solo un prerequisito, un negativo. Occorre poi la volont democratica per cambiare gli uomini. La vera democrazia lo strumento nuovo rispetto al potere di
classe usato dalla borghesia per raggiungere tale obiettivo. Non si pu agire contro la volont della maggioran
za. Dobbiamo invece aspettare, istruendo, seminando la
fede, finch
nellumanit
nasca spontaneamente
quello
che uomini consapevoli vogliono da tempo, quello che risulta come unica soluzione possibile.
Sembrerebbe che nelle Tesi di Blum Lukcs riproponga vecchie sue soluzioni. Ho accennato che P. Ludz
vede una continuit sostanziale pur evidenziando le
differenze con queste posizioni. Ma non cos. In Il
bolscevismo laspetto etico
sotto linfluenza delle posizioni di Szabo, secondo il quale la lotta per dei fini puri
non pu tollerare dei mezzi impuri ancora prevalente e il problema della democrazia connesso con quello
della liceit dei mezzi. La democrazia vera che viene
contrapposta alla dittatura diventa anchessa unutopia,
o almeno
qualcosa
da costruire
giovanili
cit., p. 14.
85
conseguenza necessaria di questangolatura, prospetta alla coscienza morale individuale e alla coscienza della responsabilit il postulato che egli debba agire come se dal
la sua azione o dalla sua inazione dipendesse il mutamen
to del destino del mondo 3.
5b. Gli anni di Storia e coscienza di classe
Gi con Tattica e etica Lukcs entra dunque in una fase
di pensiero che possiamo definire di attualit della rivoluzione. E ci comporta delle conseguenze teoriche e '
pratiche la cui rilevanza viene ancor pi accresciuta
dallesperienza politica diretta nella Repubblica dei consi
gli come tribuno del popolo. Egli d una descrizione sintetica ed efficace dellatteggiamento dualistico di questo
suo periodo rilevando da un lato il suo utopismo messianico e dallaltro la necessit di prendere decisioni realistiche, di confrontarsi coi fatti . Affiorano categorie
nuove, latteggiamento etico si converte in attivismo, in
prassi, che egli stesso definisce idealistica 5, viene teorizzata lidea del partito organizzato centralmente e accettata la dittatura del proletariato come momento autonomo. In proposito Lukcs osserva: In tal modo la dittatura proletaria viene tanto politicamente rivalutata quanto
relativizzata eticamente . Bisogna tuttavia aggiungere
che egli pensava anche a un superamento (assorbimento) della dittatura da parte della democrazia del proletariato. Lidea di organizzazione specie negli scritti
del 2122 viene legata alla teoria della rivoluzione in
173. Ivi, p. 10.
174. Introduzione del 67 cit., p. XIV.
175. Non notai che senza una base nella praxis reale, nel lavoro come
sua forma originaria e suo modello, lesaltazione del concetto di praxis si con
idealistica (ivi,
verte necessariamente in quella di una contemplazione
p. XVIII).
176. La
cit., pp. 67-8.
86
comunista,
in Scritti politici
giovanili
87
la coscienza
del proletariato,
rallenta
il
88
89
letariato, un campo di battaglia per imporre il suo potere e disorganizzare la borghesia. Il socialismo non
pi concepito come rottura col passato, bens come un
processo che si sviluppa dalla democrazia borghese e su
questa si innesta "35. In questo contesto, la parola dordine classe contro classe contrapposta allalternativa,
condivisa anche dai socialdemocratici, democrazia o fascismo, significa labbandono della teoria della dittatura
del proletariato, e quindi la decisione per il terreno di lotta democratico; essa per anche la critica di quelle strategie politiche che concepivano la democrazia come una
forma politica per appianare i contrasti di classe. Lukcs
punta quindi a differenziare il pi possibile il suo modello
di dittatura democratica dal modello di democrazia occidentale (rappresentato nella forma tipica dagli Stati
Uniti) la quale taglia fuori ogni reale partecipazione operaia e sopprime la lotta di classe. La socialdemocrazia,
che di tale modello era sostenitrice, sottoposta anche
qui a critica. Essa indicata come corresponsabile di quei
processi di fascistizzazione democratica in atto nei paesi capitalistici fra cui lUngheria. La realizzazione dei
principi della democrazia borghese attraverso la dittatura
democratica del proletariato e dei contadini e per Lukcs
qualcosa di alquanto diverso da tali modelli di democrazia esistenti, un momento fondamentale nel processo di
costruzione del socialismo.
5c. Gli anni Trenta
1965, p. VIII.
90
la Repubblica di Weimar repubblica senza repubblicani e ad essa imputa la responsabilit di aver creato
nelle masse sfiducia verso la democrazia. questo un atteggiamento chiaro fin dalle Tesi di Blum.
Dopo le elezioni in Germania del 14 settembre 1930
latteggiamento di Lukcs riguardo a questi problemi si
modifica ulteriormente. I risultati elettorali che vedevano lenorme avanzata del partito nazionalsocialista, la
crescita del partito comunista e il crollo dei partiti di centro, fra cui la socialdemocrazia rendevano tangibile la
polarizzazione politica e linasprimento della lotta di classe. Nel breve scritto Gli intellettuali tedeschi e il fascismo
egli conclude la sua analisi dei risultati elettorali affermando che in Germania attualmente esistono solo due
fronti: quello del fascismo e quello del proletariato 187.
Ma ci non significa che egli abbandoni concettualmente
il terreno della democrazia. Di fatti accusa gli intellettuali
tedeschi di sinistra di aver contribuito a preparare ideo
logicamente il fascismo parlando di crisi dello Stato, del
parlamentarismo, della democrazia, ecc. accettando il
terreno di discussione del fascismo e contribuendo alla
sua demagogia. comunque certo che la democrazia di
Weimar corrispondeva sempre meno per la progressiva
incorporazione di elementi fascisti allidea circa il
rapporto tra democrazia e socialismo che Lukcs aveva
espresso nelle Tesi di Blum. La critica della Repubblica di
Weimar, che egli ribadisce nello scritto del 30 e che ritorna in vari scritti dellepoca, non va tuttavia confusa con
una critica della democrazia tout court. Nel Feuerbach,
ad esempio, egli sottolinea limportanza della democrazia
in Keller, nel suo metodo creativo. Un argomento che ap
profondir pi tardi in un saggio su questo autore , ma
186. Wie ist Deutschland zum Zentrum, cit., p. 136.
187. Cfr. infra.
188. Gottfried Keller, trad. it. in Rea/isti tedeschi del XIX secolo,Milano
1979.
91
le cui linee generali sono gi presenti qui. Nel Kampfschrift del 33, tuttavia, Lukcs lo abbiamo gi rilevato allinizio pone la questione in termini ancora pi radicali con lalternativa capitalismosocialismo, dittatura
fascismo
della borghesiadittatura del proletariato,
bolscevismo (non pi fascismorivoluzione proletaria come nel 30) e la democrazia non pi considerata come
utile terreno di lotta. Come spiegare questo fatto? Vi so
no senzaltro delle ragioni di opportunit politica, comunque anche vero che nelle condizioni in cui si trovava
la Germania allindomani dellascesa di Hitler al potere
era difficile immaginare un ritorno alla democrazia in
tempi brevi, la situazione si era oggettivamente acutizzata
e aggravata. La confusione delle posizioni politiche e
ideologiche che si era creata poteva giustificare lesigenza
di una radicalizzazione. Vi sono per elementi per affer
mare che per larco di tempo che va allincirca dal 1933al
1935 si debba parlare di una non coincidenza fra il piano
politicotattico e quello teorico. Lobiettivo della demo
crazia come forma di organizzazione sociale che non
coincide necessariamente con quella borghese e che non
in contrasto col socialismo in Lukcs permane sempre .
La sua posizione sul problema delleredit borghese lo dimostra. La trattazione di Goethe sempre collegata al
problema della democrazia oltre che della trasformazione
delluomo, ma anche Heine gi nel 34 considerato come il poeta che ha compreso la funzione storica del proletariato e la necesit di una democrazia rivoluzionaria,
anche se non si un al proletariato rivoluzionario e rest
per tutta la vita in una posizione oscillante fra democrazia borghese e democrazia proletaria 19. Rilevando
189. Nella lettera ai compagni sulle Tesi di Blum, cit. p. 763, Lukcs
afferma che, nonostante lautocritica dovuta al pericolo di essere espulso dal
partito, egli non ha mai rinnegato la sua posizione.
190. Heinrich Heine come poeta nazionale, in Realisti tedeschi cit., p. 102.
92
come Heine, sostanzialmente, non arrivi mai a riconoscere lunione di teoria socialista e movimento operaio rivoluzionario come una possibilit pratica concreta, Lukcs pone di nuovo il problema della mediazione fra
lera borghese e lera socialista: Heine non ha alcuna
idea della rivoluzione socialista come un processo storico
concreto 191.
Se la connessione umanesimo-democrazia sar ap
profondita ed esplicitata a partire dal 1935, essa tuttavia
presente anche nei saggi precedenti. Pensiamo agli scritti
afferma,
po-
litico di portata storica, ma anche dal punto di vista letterario e ideologico segna linizio di un nuovo periodo della
letteratura tedesca. Nei maggiori rappresentanti dellop
posizione umanistica e nei principali avversari del fasci191. Ivi, p. 115.
192. N. Tertulian,
93
94
cit., p. 411.
197. [bid.
198. Gottfried Keller, cit., p. 189.
199. Mosca 1939. Il volume raccoglieva saggi su Goethe, Holderlin, Kleist,
Heine, Eiichner, Balzac, Tolstoj. Lukcs accenna al dibattito in Questioni di
principio su una polemica senza principi, in crits de Moscou,, Paris 1974. Una
conseguenza del dibattito fu la cessazione della rivista Literaturnij Kritik.
95
delusione provocata dalla politica dei fronti popolari, negli anni 39-40 Lukcs rivede, almeno formalmente, la
sua posizione e accentua le critiche nei confronti della democrazia borghese indicando come obiettivo la denuncia dei suoi limiti. Uno degli errori ideologici pi importanti del fronte popolare, afferma, stata la sopravalutazione della democrazia borghese, latteggiamento
acritico verso di essa. A molti la lotta contro la reazione
fascista ha fatto dimenticare la lotta contro il sistema capitalistico, li ha spinti a nascondere e a celare le contraddizioni della democrazia borghese, e aggiunge: si riformata una situazione in cui la democrazia borghese e il
baluardo e il luogo di raccolta di tutto ci che reazionario 2. significativo che Lukcs sia costretto a citare
anche la critica staliniana alla democrazia formale. Ma
nellinverno 41-42, evacuato a Tasckent insieme con altri
scrittori antifascisti, con la speranzacertezzadella prossima e definitiva sconfitta di Hitler da parte dellarmata
rossa, Luka.csripensa la storia politica e ideologica della
Germania, per questa volta dal punto di vista della democrazia 2, e si pone il problema di come creare le con
dizioni per uno sviluppo democratico della Germania a
partire dalla mancanza di tradizioni democratiche. Dopo
il crollo di Hitler e, inevitabilmente, dellideologia reazionaria da lui sostenuta, a che cosa si dovr legare, si do
manda, lo sviluppo ideologico tedesco? Per Lukcs non
vi dubbio che il punto di riferimento pi importante
debba essere costituito dallumanesimo classico, il momento pi alto del movimento di opposizione borghese
allassolutismo feudale, rappresentato, come abbiamo visto, da Goethe, Keller, Heine, ecc. Ma questo ovviamente
non basta,
e necessario
sviluppare
questa linea,
creare
96
cit.
Ringrazio il prof. Laszlo Sziklai, direttore dellArchivio Lukcs, che mi ha consentito di accedere ad alcuni
manoscritti di Lukcs e mi ha fornito utili informazioni e
notizie. Devo molto anche agli amici che mi hanno incoraggiata in questo lavoro.
97
ten, 3, 1932.
99
pubblicato solo molto pi tardi e in lingua russa nel volume Literaturnije teorii XX weka i marksism, Moskwa
1937 (2).
Grand Hotel Abgrund, 1933. La prima parte inedita
in tedesco, la seconda, Totentanz der Weltanschauungen,
apparsa in Literatur und Literaturgeschichte in sterreich, numero speciale di Helikon, 1979. Di recente
stato pubblicato in ungherese, in G. Lukcs, Eszttikai
irdsok. 1930-1945, Budapest 1982.
Zur Literaturtheorie
2. Oltre al saggio su Feuerbach il volume contiene: K. Marx e F. T. Vischer, La polemica tra Marx, Engels e Lassalle sulla tragedia Franz von Sickingen, Franz Mehring. Nella prefazione Lukcs afferma che sono stati tutti
scritti fra 1930 e il 1933 e rivisti nell'autunno del 33.
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Marx und Engels tiber dramaturgische Fragen, dattiloscritto. In ungherese: op.cit.
'. La presente bibliograa contiene titoli nuovi rispetto a quella pubblicata da Jilrgen Hartmann in appendice a Festschrtft zum achtzigsten Geburtstag
von Georg Lukacs, Berlin 1965.
I titoli della Moskauer Rundschau del 1930 sono tratti da Alexander Stephan,
Georg Lukcs erste Beitrage zur marxistischen Literaturtheorie,
in BrechtJahrbuch, 1975. Quando accertabile la data di stesura si riporta questa accanto a quella di pubblicazione.
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in der Literaturge-
Obozrenie, 22,
111
113
114
e che siano deluse dalla loro inattuabilit (o dalla loro impraticabilit) e si rivolgano ai comunisti. Spinti da questa
paura cosciente, alcuni luminari delleconomia politica tedesca, come i professori Herkner (Berlino), Weber
(Heidelberg), Eckart (Colonia) e Briefs (Berlino), si sono
lanza nella quale richiamano lattenzione sul pericolosissimo danneggiamento dellintera economia nazionale
che comporterebbero le parole dordine nazionalsocialiste fine della servit delle tasse e divieto del commercio in borsa con effetti bancari. Con ci essi non vogliono affatto difendere gli interessi della borghesia quando mai lo farebbe un professore universitario tedesco?
No, essi sono solo preoccupati del risultato elettorale dei
piccoli risparmiatori e dei pensionati, degli istituti di pre
videnza sociale, ecc. Con linterpellanza essi vogliono
chiarire questi problemi; cercano cio di indicare strade ai nazionalsocialisti, di fornire argomenti che consentano una ritirata il pi possibile innocua e, secondariamente, una rinuncia alle loro richieste accettabile dalle
larghe masse. Per il momento il nazionalsocialismo non
ha certo bisogno di tali consiglieri. I suoi finanziatori e i
suoi reali capi sanno bene che il significato pratico della
loro demagogia sociale uguale a zero (i leaders nazionalsocialisti lo hanno dimostrato chiaramente coi loro discorsi da statisti per quel che riguarda la demagogia nazionale e col loro atteggiamento durante lo sciopero degli
operai metallurgici per quel che riguarda la demagogia
sociale), e tuttavia le masse credono ancora al 100% alle
loro parole dordine. Perch allora rinunciare alla loro
fraseologia anticapitalistica, allunica bandiera intorno
alla quale, nella situazione attuale, possono essereraccol
te masse reali?
Questo tipo di comportamento mostra tuttavia come
stia lintellighenzia tedesca non fascista e quanto sia
115
ideologica lopposizione
al fascismo dellintellighenzia
sul terreno della democrazia pura, quello della costituzione di Weimar. E ora spera di persuadere la borghesia
che il suo razionale obiettivo di classe pu essere razionalmente garantito proprio da questa costituzione,
seguendo i metodi della vera democrazia. (Naturalmente viene trascurato il fatto che queste democrazie ve
re incorporano nel loro sistema di governo sempre pi
elementi fascisti). Ma questa con rispetto parlando
lotta una mera battaglia di ritirata. La situazione oggettiva, loggettiva necessit per la borghesia di salvare il
suo dominio traballante con mezzi fascisti, d limpronta
a tutte queste discussioni. Persino gli avversari pi decisi del fascismo si vedono sempre pi costretti a mutuare
gli argomenti contro di esso dal suo stesso ambito culturale. Questa capitolazione ideologica di fronte al fascismo si prepara da molto tempo. La vasta letteratura sociologica, giuridica, filosofica, ecc. sulla crisi dello Stato,
dei partiti, del Parlamento, della democrazia proprio
fra gli intellettuali cosiddetti di sinistra -non era altro
che una preparazione ideologica del fascismo. Lideologia di questo ceto, intimamente completamente marcia,
scaduta a un conseguente relativismo e agnosticismo, pu
offrire al fascismo, anche quando d a intendere di combatterlo, nientaltro che una proposta di miglioramen
to. Tale situazione appare evidente nel congresso, svoltosi in tutta fretta a Lauenstein, della Lega degli studenti
repubblicani tedeschi, a cui hanno partecipato come
principali relatori professori universitari di sinistra e alti funzionari di Stato. Il congresso si chiuso con la parola dordine lotta alla svastica, ci che tuttavia esso ha
portato come proposte positive per questa lotta mostra
abbastanza chiaramente la capitolazione. Infatti, una delle due tendenze emerse voleva lunificazione con la SPD
con una trasformazione interna di questo partito. Il che
significa unione col socialfascismo, rafforzamento delle
116
sue tendenze puramente borghesi (come se qui un rafforzamento fosse necessario e non si trattasse di ununicazione
pura e semplice. Si vedano i sondaggi prima delle elezioni).
Unaltra tendenza voleva conservare lautonomia degli elementi democratico-repubblicani>>. Ma che cosa propone?
Che le masse piccolo-borghesi si rassegnino senza risentmento, cio senza resistenza, alla loro proletarizzazione;
che rinuncino alla pura lotta di classe e si raccolgano intorno allunit repubblicana, al di fuori dellambito dei
117
La contraddizione interna alla situazione di classe del fascismo si manifesta necessariamente in tutte le sue prese
di posizione ideologiche e polemiche. Gli stessi fascisti
lavvertono in modo molto acuto. Nelle opere teoriche
maggiori tale contraddizione viene mascherata con giri di
parole, con costruzioni mitiche della storia, con sofisticherie filosofiche eclettiche, ecc. Ma nella letteratura
dagitazione, dove si fa sul serio e ci si rivolge direttamente alle masse proletarie o in via di proletarizzazione, si
costretti a guardare ad essa chiaramente. E di fatti Goebbels nel suo opuscolo Der Nazi-Sozi (Il socialnazista)
concepito in forma di dialogo formula questa contraddizione come unobiezione contro la propaganda fascista
nei termini seguenti: Ci significa dunque, se intendo
bene: il NSDAP un partito proletario con una direzione
borghese. La confutazione non ovviamente nemmeno
lontanamente chiara come la formulazione della difficolt. Goebbels costretto ad aggirare la questione del con
tenuto di classe del fascismo con frasi completamente
vuote. Noi non siamo n borghesi n proletari. Il concetto di borghese e morto e quello di proletariato non diventer mai pi vivo, scrive nella replica e prosegue nello stesso stile la sua confutazione. Queste parole vuote
ritornano nelle varianti pi diverse in tutti gli scritti fascisti. Ed e comprensibile. Essedenotano infatti la difficolt
centrale della propaganda fascista fra le masse lavoratrici. Queste in conseguenza del crescente acuirsi della
119
crisi del sistema capitalistico si oppongono al capitalismo in maniera sempre pi energica. Il fascismo pu ottenere qualche successo fra di loro solo se fa appello ai loro
istinti anticapitalistici (che non significano ancora opposizione cosciente al capitalismo), se li stimola, li sviluppa
e ne fa il fondamento dellorganizzazione e dellazione.
Ma lintero movimento di massa fascista la cui base di
massa costituita proprio da questo anticapitalismo istintivo delle masse nel contempo subordinato agli interessi del grande capitale. Il fascismo deve dunque condurre la sua propaganda in maniera tale che i seguaci conquistati sulla base di sentimenti di massa antifascisti nella
loro pratica possano essere usati come sostegni sicuri del
sistema capitalistico.
qui impossibile discutere diffusamente tutte le con
traddizioni della teoria fascista che vengono prodotte da
questa discrepanza fra il contenuto di classe e la propaganda, fra scopo di massa e base di massa. In genere, si
verifica una discordanza molto caratteristica. cos destinata ad approfondirsi una contraddizione che, nella
critica della borghesia, si esprime nel fatto che viene condotta contro di essa una battaglia finta che lascia intatte
tutte le sue posizioni di potere e le istituzioni economiche
in questi scritti
decisive. Verso la classeoperaia, invece
per la propaganda di massa viene usato un tono molto
proletario e lo sfruttamento e limpoverimento dei lavoratori sono descritti con colori accesi. Tale propaganda
per rivolta contro la lotta di classe del proletariato,
contro tutti i suoi strumenti ideologici ed organizzativi
che servono realmente alla difesa dallo sfruttamento e dallimpoverimento. Il fascismo assume cos una posizione
teorica dalla quale finge di lottare contemporaneamente
contro i lati cattivi del capitalismo e contro il movimento operaio. Da questa posizione emerge chiaramente
l. Probabilmente
120
(N.d.T.)
che questi due lati cattivi vengono collegati logicamente e storicamente: il marxismo, la lotta di classe, ecc. appaiono come la conseguenza logica e storica dei lati cattivi dello sviluppo borghese, come una conseguenza del
liberalismo, nella critica del quale si concentra la finta
battaglia del fascismo contro il sistema capitalistico.
In questa posizione teorica non vi in s nulla di
nuovo. La critica del capitale interamente mutuata
dallarsenale teorico dellanticapitalismo
romantico.
Quanto pi questultimo, a causa dello sviluppo della lotta di classe, perde lonest e la veemenza originarie, quanto pi va nella direzione di ripulire il capitalismo dalle
scorie del liberalismo e del manchesterismo, e quanto pi
grande il ruolo che in questo processo di ripulitura esso
assegna allo Stato, alla statualit (Rodbertus), tanto
maggiore pu diventare la parte che il fascismo mutua da
esso. Le linee fondamentali di questa distinzione fra lati
buoni e cattivi, il fatto che da un lato solo il grande cap
talista sarebbe un vero capitalista e la media industria non
rappresenterebbe niente di capitalistico (oggi Fried) e
dallaltro il vero capitalista quello creativo e non quel
lo rapace sarebbe un commissario della societ e la
ricerca sfrenata del profitto sarebbe unanomalia e non
lessenza del capitalismo, si possono trovare gi in Sismondi, in Carlyle, in Rodbertus, ecc. Questa critica necessariamente inconseguente del capitalismo liberale
nel corso dello sviluppo perde sempre pi lonest soggettiva ancora presente in Sismondi e nel giovane Carlyle. I
fascisti di oggi parlano della media industria e intendono
Borsig e Krupp; si infervorano contro il capitale rapace
e acconsentono ai prestiti di Jacob Goldschmidt alla ditta
Lahusen; fanno il diavolo a quattro contro il liberalismo
economico e a Stoccarda Gregor Strasser spiega: Saremo i pi tenaci assertori della propriet privata e ci impicceremo di economia il meno possibile, lasceremo che gli
imprenditori comandino liberamente. E il maggior teorico del nazionalsocialismo, A. Rosenberg, dichiara che
121
unazione socialista pu significare una personalizzazione, una liberazione di molte forze singole. Che questa spiegazione e non la critica del liberalismo, del capitale rapace, corrisponde alla prassi nazionalista lo hanno dimostrato in maniera sufficientemente chiara i voti in
parlamento (i contributi dei milionari, ecc.), i servizi di
crumiraggio
delle organizzazioni
nazionalsocialiste
dellindustria, ecc.
In questi termini sta la lotta contro il sistema captalistico (e contro i suoi lati cattivi). Come sta ora la
connessione fra marxismo e liberalismo? chiaro che anche qui si tratta del vecchio patrimonio ereditario a cui
aspira o gi acquisito dei movimenti di massa reazio
nari. Si tenta sempre di collegare la disperazione degli
strati piccoloborghesi di fronte alla loro proletarizzazione con la meschina sfiducia dei lavoratori pi arretrati
verso le limitate organizzazioni di classe. (Si pensi al movimento cristiano-sociale antisemita sorto in Austria prima della guerra, che fu allinizio un vasto movimento di
massa). Questo vecchio patrimonio ereditario viene per
naturalmente aggiornato e utilizzato dai fascisti di oggi.
Gli argomenti teorici sono chiaramente molto deboli e
fragili. Il professore viennese Othmar Spann, ad esempio,
fa di tutto per dimostrare che Marx costituisce, tanto sul
piano filosofico quanto su quello economico, ununit
122
intermedi) abbia compreso chiaramenteil suo totale rinnegamento del marxismo, una massa relativamente grande (specialmente fra la piccola borghesia) pu far ricadere
p. 15). Il signor
sempre rifiutato
ad es. nella Criindicare il livello
p. 3.
123
Il famoso libro di Bernstein I presupposti del socialismo, del 1899, contiene gi una fondazione teorica alquanto conseguente e completa del revisionismo, le cui linee fondamentali consistono proprio nelladattamento
della teoria e della prassi del movimento operaio ai bisogni della borghesia progressista. Ci che scrisse Lenin
sullatteggiamento del menscevismo negli anni tormentosi
1905-1907 cio, che esso tentava di far penetrare nel
movimento operaio le tendenze borghesiliberali e che
ladattamento della lotta della classe operaia al liberalismo costituiva lessenza di tale orientamento vale
anche per la socialdemocrazia tedesca. La liquidazione
della dialettica rivoluzionaria da parte di Bernstein, la
teoria agraria di David, l'approvazione del budget nel Baden, ecc. formano una linea unitaria che porta allautorizzazione dei crediti della guerra 191418e oltre fino alla
costituzione e alla difesa della democrazia di Weimar
(anche nella forma della tolleranza del regime di necessit). vero che lodierna borghesia tedesca non pi n liberale ne'democratica. Il contenuto di classe di questa po
litica socialdemocratica tuttavia la capitolazione di
fronte alla borghesia in generale, e la capitolazione di
fronte alla borghesia liberale era solo la formafenomeni
ca di questa politica in una determinata fase di sviluppo.
Insieme con lo sviluppo della borghesia tedesca dal lberalismo al fascismo doveva necessariamente svilupparsi
anche questa politica di capitolazione. Lattuale forma di
capitolazione, l'attuale marxismo della socialdemocrazia perci tanto poco liberale quanto la borghesia
medesima. Ci non cambia tuttavia nulla nel fatto che la
socialdemocrazia agli occhi delle masse appare a buon dritto responsabile di tutta la miseria che la guerra mondiale, la pace di Versailles, la democrazia di Weimar e il
suo sbocco nel fascismo hanno regalato alle masse lavora4. Lenin,
124
Werke, XVIII,
p. 289.
del prof. Freyer di Lipsia, una delle migliori teste fra i portavoce teorici del fascismo, il quale, come esempio della superiorit della sociologia non marxista
sul marxismo, d rilievo alla questione agraria, alla questione nazionale, alla
questione dellimperialismo
e dellaristocrazia operaia (p. 297), quindi a una
serie di questioni in cui emerge in modo particolarmente macroscopico lallontanamento liberale della socialdemocrazia dal marxismo. Da questambiente
deriva lidenticazione di socialdemocrazia e comunismo nel libro del profes
sore francofortese Karl Mannheim, Ideologie and Utopie. Naturalmente, tali
125
126
La crisi economica e la fascistizzazione sempre pi vi01enta hanno messo in movimento lintellighenzia tedesca al
completo. La massa di intellettuali in via di proletarizzazione cresce di giorno in giorno. Il numero degli studenti
che dopo la fine degli studi non hanno nessuna prospettiva di occupazione arriva gi a molte migliaia. Le restrizioni economiche, i tagli statali e comunali nelle istituzioni culturali (scuola, enti sanitari, ecc.) buttano gi sulla
strada migliaia di impiegati fissi. Il contenimento dei
consumi di massa ha intaccato le possibilit di guadagno
di tutte le professioni cosiddette libere (avvocati, medici,
scrittori, musicisti, ecc.), in quanto il loro campo di attivit proprio Quello che per primo e pi di tutti viene toccato dal risparmio forzato delle masse. Lintellighenzia
tedesca e dunque di nuovo in movimento, dopo che
allepoca della stabilizzazione aveva creduto di aver superato definitivamente gli sconvolgimenti del dopoguerra e soprattutto linflazione. Il raggruppamento che
si sta verificando ora tuttavia molto pi profondo di
quello del 1918-24. Allora furono solo ridipinte vecchie
insegne, (almeno una parte e soprattutto nellala destra),
ed era essenziale prima di tutto che la socialdemocrazia
riuscisse a portare dalla sua parte un largo strato di intellettuali della piccola e media borghesia e, in certi casi, anche punte dellalta borghesia. Nella vita politica il ruolo spesso dirigente dellintellighenzia alto-borghese si
manifestato in maniera molto pi decisa che nel periodo
127
prebellico; i Rathenau, gli Stresemann, ecc., che nel periodo prebellico stavano dietro le quinte, sono immediatamente saliti alla luce della ribalta. Lo stesso processo si
svolto spesso anche nella minutaglia. Mentre le vere
roccaforti della vecchia intellighenzia reazionaria (unversit, tribunali, ecc.) non sono quasi state toccate.
La crisi del sistema capitalistico che ora si manifesta
in unacuta crisi economica crea anche fra gli intellettuali
un fermento molto pi impetuoso di prima. La fiducia
nel sistema capitalistico profondamente scossa talvolta
persino negli intellettuali della grande borghesia, nonostante che essi non avvertano ancora gli effetti economici
della crisi come sconvolgimento immediato della loro situazione di vita. (Anche se talvolta questo avvenuto, ad
esempio nelledilizia). Negli strati medi e inferiori dellintellighenzia la crisi di fiducia diventa invece profonda.
Anche se in maniera molto diseguale. La polarizzazione
degli intellettuali, il loro allontanamento dal centro,
dal partito repubblicano, si verifica per il momento pi
verso destra che verso sinistra. Bisogna per dire che questo fenomeno in apparenza molto pi forte di quanto
non sia in realt. Questa discrepanza tra realt ed effettivo stato delle cose pu esserecompreso solo se si considera il passato dellintellighenzia tedesca.
Le peculiari condizioni dello sviluppo del capitalismo in Germania hanno creato per gli intellettuali una situazione particolare. Essi sono molto meno politicizzati e
meno legati ai grandi partiti tradizionali di quanto non
avvenga nei paesi con una pi antica tradizione parlamentare. E questo vale per lintellighenzia cosiddetta di sinistra ancora pi che per lala destra. Questultima prima
della guerra aveva un forte punto di raccolta nei partiti
conservatori, liberi conservatori e nazional-liberali, mentre per gli intellettuali di sinistra punti di unione come le
frazioni radicali in Francia, lala sinistra dei liberali o anche il partito operaio in Inghilterra, mancavano del tutto.
Dopo la fine della guerra sembrava che i partiti socialde128
129
e lo anche, sebbene i rapporti di forza reali non corrispondano del tutto allapparenza. In primo luogo, la coesione ideologica e organizzativa dellintellighenzia cattolica molto pi forte che in qualsiasi altro strato intellettuale in Germania. In secondo luogo, lemigrazione verso
destra, nella disgregazione e dissoluzione dei partiti intermedi di destra (il partito popolare tedesco, il partito
economico), procede in maniera molto pi semplice, senza difficolt e sul piano ideologico pi liberamente di un
analogo spostamento a sinistra giacch esso non significa
una rottura
nem-
meno lo sviluppo verso destra cos pacifico. La differenziazione nellHarzburger Front ha una forte inuenza
sugli intellettuali. Le roccaforti di quegli intellettuali che
ancora oggi occupano buone posizioni e che sono poco
delusi dalla crisi non hanno per lo pi unavversione di
principio
ad arrivare al nazionalbolscevismo o addirittura alla simpatia per il comunismo 2. Ciononostante, sarebbe errato
trascurare il fatto che proprio fra gli intellettuali e presente unavanzata molto pi energica del nazionalsocialismo. La fascistizzazione delle loro organizzazioni economiche e culturali (che sono in prevalenza organizzazioni
di notabili) procede con rapidit. Crescono le particolari
organizzazioni intellettuali dei nazionalsocialisti e i gruppi nazionalsocialisti allinterno delle vecchie organizzazioni; gli altri gruppi di destra e di centro si fascistizzano
rapidamente e si mostrano ideologicamente molto compiacenti verso il nazionalsocialismo.
Questo processo di fascistizzazione lo si pu scorgere, come abbiamo gi detto, anche nella sinistra, dove
gli intellettuali socialdemocratici svolgono il ruolo dirigente. Significherebbe per scambiare la superficie per
lessenza restare a questa immagine. Lenorme frammentazione ideologica e organizzativa, storicamente condizionata, dellintellighenzia di sinistra ha come conseguenza che qui il processo di riunificazione molto pi difficile e lento che a destra. Lavvicinamento degli intellettuali
alla KPD, lunico sviluppo realmente a sinistra, si compie
in modo molto contraddittorio. Da un lato, la crescente
proletarizzazione dellintellighenzia, il fascismo sempre
pi visibile che tocca anche i suoi interessi immediati, il
crollo delle illusioni democratiche, lo sviluppo economico
e culturale del socialismo in Unione Sovietica, il pericolo
della guerra, ecc. avvicinano alla KPD sempre pi larghi
strati di intellettuali. Dallaltro, la crisi economica (riduzioni e prospettive di altri tagli), la paura di fronte al fascismo di Hitler significano nel contempo un ostacolo alla
decisione per molti elementi ancora incerti. Questi restano aggrappati ai loro posti, hanno paura di esporsi e so2. Hans Jger fa unampia descrizione di questi gruppi nella Linkskurve, 3 e l, 1932.
131
132
"
Linfluenza di Feuerbach sullo sviluppo del pensiero filosofico degli anni quaranta e sufficientemente nota attraverso le opere di Marx ed Engels, nonostante che la storia
della filosofia borghese tenda in genere a negarla e a sminuirla. Molto meno nota linfluenza piuttosto considerevole esercitata dal pensiero feuerbachiano sulla
storia della letteratura in senso pi stretto. La storia della
letteratura ufficiale, sebbene da qualche tempo ami denirsi pomposamente storia dello spirito, in generale si
sottrae a tale questione (certo, si possono trovare rinvii
necessari e veri in ogni prefazione ein ogni nota filologicamente correta. Costituiscono uneccezione, per motivi
comprensibili, solo i biografi di Richard Wagner, in primo luogo il famigerato H. St. Chamberlain, i quali corn-
Ro
133
Iacobi),
si vanno
rafforzando
(inuenza
di
fece ritorno nella Svizzera democratica. Ma per la Svizzera di questepoca vale, naturalmente solo fino a un certo
punto, con qualche cambiamento, ci che scrive Engels
sulla democrazia piccolo-borghese contadina norvegese a
proposito di Ibsen . La penetrazione pi lenta del capitalismo consente che la piccola borghesia contadina conservi ancora spina dorsale, coraggio di critica della societ,
autonomia nelle questioni politiche e ideologiche, ecc.,
peculiarit che la piccola borghesia tedesca va sempre pi
perdendo con lo sviluppo in Germania del capitalismo e
della borghesia, con la crescente sussunzione economica
di questa sotto il capitalismo e lentrata in scena sempre
pi fortemente autonoma del proletariato. Questo sviluppo ha naturalmente anche il suo rovescio: il campo di indagine di Keller, il contenuto e lorizzonte della sua produzione letteraria diventano sempre pi provinciali: lo si
vede nella maniera pi chiara quando si propone di affrontare il tema della sempre crescente penetrazione del
capitalismo (nellopera della maturit Martin Salander,
1886).
La letteratura
tedesca di questepoca
riceve dunque
sviluppo
economico
delle
grandi questioni che pone il progressivo affermarsi del capitalismo, la loro produzione porta limpronta delloscurit, dellidealismo, del compromesso fine a se stesso
(Gutzkow, Freytag, Spielhagen, ecc.). Engels ha pienamente ragione quando afferma che la letteratura economica tedesca, per quanto riguarda la superficialit, lassenza di pensieri, la prolissit e il plagio, non ha uguale
che nel romanzo tedesco. Al contrario, quando fondamenti sociali non deformano e avviliscono lo sviluppo de1. Lettera a Paul Ernst, 5, Il,
136
1890.
Lo stesso eroe-protagonista (cio Keller) si evolve da questo zelo eccessivo di neofita, da un certo sproloquiare
sullateismo, alla maturit del conte e aiuta questultimo perfino a liberarsi di Gilgus, divenuto scomodo proprio per la sua propaganda a favore dellateismo fra i
contadini. Solo nella seconda parte di Apotheker von
Chamounix (1852-55), Keller intraprende la battaglia
ideologica contro la conversione religiosa di Heinrich
Heine in fin di vita 2. Ma anche questo indicativo di come egli si lasciasse facilmente distogliere dalla pubblicazione. La poesia apparve soltanto 30 anni dopo in una
raccolta di tutte le sue liriche (1886), quando non poteva
esercitare pi alcuna influenza diretta.
Con ci, il feuerbachismo sbiadisce gi in una generale tolleranza, e da parte di Keller tolleranza soprattutto di
una religiosit umanamente vera. Nel XVII secolo era
possibile essere rivoluzionari, proclamare lindipendenza
della morale dalla religione, battersi perch anche lateo
potesse essere riconosciuto come uomo morale. Quando
invece Keller sottolinea che le convinzioni religiose non influiscono minimamente sul comportamento etico degli uomini (il come nel Grne Heinrich e lo stesso Keller nelle lettere), produce gi un indebolimento nelle tendenze originarie di Feuerbach. Questi, infatti, era profondamente
convinto che la sua nuova losoa avrebbe aperto per
lumanit unepoca nuova sotto tutti gli aspetti. Ma poich scorgeva nella religione lelemento che caratterizzava
decisamente lepoca, egli impost ovviamente il problema
in maniera angusta e distorta: idealistica. La svolta data
da Keller, che riduce invece il problema della fede o
dellateismo a una semplice questione di Weltanschauung
per giunta privata, il cui sviluppo non ha alcun significato
per la prassi dellindividuo, smussa le punte rivoluziona-
2. H. Heine, Nachwort
Bari 1953).
138
zur Romanzero,
rioborghesidel pensiero di Feuerbach e riduce a piccoloborghesi quegli aspetti che, nonostante tutti i limiti idealistici, facevano per di lui un degno seguace dei grandi
materialisti rivoluzionari dei secoli XVII e XVIII. Qui
non cambia niente il fatto che Keller spesso istintivamente si rivela pi materialista del suo maestro, in
quanto fa dipendere leticit dei suoi personaggi proprio dalla loro pratica, dal condizionamento reciproco
delle loro inclinazioni e delle loro oggettive condizioni so
ciali. Infatti, questa prassi e proprio solo il banco di pro
va e un rinvigorimento del piccolo borghese in un mondo,
piccoloborghese, che vacilla sotto i colpi del capitalismo
che avanza; essa non e nientaltro che lutopia piccoloborghese: conservare tutte le virt di una piccola borghesia democratica originaria, non cedere alle seduzioni e alla corruzione del capitalismo, n, sul piano economico,
lasciarsi fagocitare e distruggere da esso. La fanfara
feuerbachiana degli anni 40 (per quanto possa esserestata in qualche modo un suono di fanfara ancora confusamente idealistico, fu pur sempre lannuncio di una rivoluzione) in Keller diventata rassegnazione: una difesa di
retroguardia, molto isolata, di virt vecchie-borghesi e in
pari tempo rinuncia a ogni speranza in qualsiasi possibilit che la propria Weltanschauung si diffonda e conquisti
il mondo.
2. Excursus
su Hermann
Hettner
Tuttavia, questa posizione, che rende pi angusto e fa regredire il pensiero di Feuerbach, ha senza dubbio dei presupposti nello stesso Feuerbach. Il suo interesse limitato
unilateralmente ai problemi astrattamente gnoseologici e
religiosi contrariamente ai vecchi materialisti, per i
quali tali problemi costituivano semplicemente un momento della battaglia contro la societ del loro tempo
non certo una peculiarit semplicemente di Feuerbach.
Anzi, lorigine del fatto che nella preparazione ideologica
139
alla rivoluzione borghese in parte ci si sia limitati a questioni ideologiche, in parte sia stata elaborata una teoria
politica astratta, e che in entrambi i casi si sia evitato di
fornire un solido fondamento sociale, va ricercata nella situazione sociale complessiva della Germania degli anni 40.
Un tale compito toccava ai teorici del proletariato, Marx
ed Engels, i quali, in polemica anche con Feuerbach, con
lausilio della critica dialettica, hanno superato la sua teo
ria ed elaborato la concezione materialistico-dialettica
della natura e della societ.
Il ritardo con cui la borghesia tedesca entrata sulla
scena della lotta di classe ha avuto come conseguenza in
questo campo che oltre alleconomia neanche la sociologia ha mai avuto unelaborazione
autonoma,
rivoluzionario-borghese. (Quella della filosofia classica,
sia per la sua forma filosofica, sia perch la societ si era
ulteriormente sviluppata, non era pi attuale; per le lotte
in atto era invece necessaria una teoria sociale). Lo sviluppo, sia pure problematico, di una tale teoria sociale, di
una tale sociologia, si verificato in Inghilterra a partire dalla scuola utilitaristica fino a Spencer, in Francia
dallimborghesimento degli utopisti con Comte fino a
Taine, Guyau, ecc.; per lo sviluppo della borghesia tedesca molto caratteristico che essanon sia stata in grado di
elaborare nemmeno una tale sociologia. Per tutti gli
ideologi borghesi, ai quali era impossibile trarre utile insegnamento per la loro classe dal materialismo storico, e
che daltra parte
sempre per motivi di classe si trovavano nelle condizioni di doversi rifiutare di cercare un
legame ideologico con la sociologia reazionaria (Stahl,
Lorenz von Stein, la scuola storica, ecc.) non esisteva
neanche solo a livello di problema
nessun fondamento
scientifico,
che
dal punto di vista gnoseologico e ideologico rappresentava a sinistra le posizioni pi avanzate della borghesia,
proprio per questo poteva fornire solo principi astrattamente generali, astrattamente gnoseologici, i quali, come i
140
3. Grunds'tze der Philosophie der Zukunft, (trad. it. di N. Bobbio, Principi di losoa dellavvenire, Torino 1971, p. 124).
141
principio per la formazione artistica e scientifica dell uomo. Solo il politeismo, la cosiddetta idolatria la fonte
dellarte e della scienza. I greci si innalzarono alla perfezione nellarte plastica unicamente per il fatto che diedero
incondizionatamente e risolutamente valore di forma suprema e divina alla forma umana. I cristiani giunsero alla
poesia solo quando negarono in pratica la teologia cristiana adorando un essere muliebre come essere divino .
Allo stesso modo, delimitando la religione rispetto alla
poesia, Feuerbach giunge storicamente a un risultato sul
piano astratto giusto ma che, malgrado la fondazione
materialistica, non va oltre i risultati gi ottenuti dalla losoa classica; il suo fondamento astratto non offre alcuna
possibilit reale di uno sviluppo ulteriore nel senso di una
concezione materialistica che consideri la religione e la
poesia socialmente determinate. Egli si difende dallaccusa
di sopprimere insieme con la religione anche la poesia. 10
non sopprimo egli afferma la religione, i suoi elementi soggettivi, cio umani, e i suoi fondamenti, n il sentimento e la fantasia, n limpulso a oggettualizzare e personificare le sue aspirazioni interiori, ci che gi nella natura del linguaggio e degli affetti, n il bisogno di umanizzare la natura, per in un modo corrispondente alla sua essenza, cos come ci data conoscerla attraverso la scienza
della natura, il bisogno di fare di un oggetto unintuizione
religiosa, losoca, poetica [...]. Ho soppresso tanto poco larte, la poesia, la fantasia che piuttosto liquido la religione solo in quanto non poesia, in quanto semplice
prosa [...] la religione poesia. S lo , con la differenza
rispetto alla poesia, allarte in generale, che larte mostra
i suoi prodotti per quello che sono, prodotti dellarte; la
religione al contrario spaccia le sue essenze immaginarie
4. Vorla'ge Thesen zur Reform der Philosphie (1842), (trad. it. Tesi
provvisorie per la riforma della losoa, in Principi cit., p. 53).
142
certamente
co-
pp. 232-3.
Quaderni
143
gi parte integrante dellestetica classica tedesca. Naturalmente, l si presentava completamente dentro connessioni
idealistiche. Perci, in Kant, che fu il primo ad averla for
mulata con grande acutezza 9, questa idea in s giusta
porta necessariamente a un isolamento dellarte dal contesto storico-sociale, a unautonomizzazione di essa pi o
meno rigida, un carattere che, a dire il vero, in coloro che
svilupparono la sua teoria, in particolare nei romantici, si
manifesta in maniera molto pi marcata che nello stesso
Kant. Hegel si rese conto di questo pericolo sotto tutti gli
aspetti e combatt sempre e dovunque la duplice necessaria tendenza insita nellidealismo soggettivo: da un lato la
separazione idealistico-soggettiva dell'oggetto della rappresentazione dalla realt oggettiva, ci che nellestetica
porta necessariamente al formalismo, a una sopravvalutazione del ruolo attivo della forma (in maniera diversa in
Schiller e nei romantici); dallaltro, ma in strettissima
connessione con ci, la separazione dellarte dal processo
di sviluppo dialettico della societ e della storia, latemporalizzazione dell'arte. (In Kant, e ancora in Schiller,
questo fa parte della loro ideologia del citoyen; nei loro
seguaci, nei quali viene meno il fondamento democraticoborgheserivoluzionario di questa concezione, lo stesso
punto di vista degenera necessariamente in un vuoto accademismo). La concezione hegeliana della oggettivit
storico-dialettica dellapparenza estetica rappresenta
dunque un grande passo in avanti rispetto a Kant. Tuttavia, il fondamento idealisticooggettivo dellestetica di
Hegel rende impossibile unapplicazione realmente conseguente e non distorta di questa idea. Essendo loggettivit
hegeliana qualcosa di ideale, nella sua apparenza oggettiva, nella sua dialettica storica dellautonomia dellopera darte e della dipendenza dellarte dalla storia emergono
9. Cfr., ad es., Kritik der Urteilskraft,
ca del giudizio, Bari 1970).
1,44
Criti-
tutte le contraddizioni della sua dialettica idealistica. Hegel costretto con molte oscillazioni e incoerenze a
fare pesanti concessioni tanto alla priorit della forma
quanto allatemporalit dellarte.
Tentando di ricondurre larte ai bisogni reali degli
uomini reali, materiali, sensibili, Feuerbach compie il primo passo verso il superamento dellestetica idealistica. La
sua concezione del carattere irreale dellopera darte,
che abbiamo rilevato sopra, un tentativo di non sottovalutare leredit della losofia classica e, nel contempo,
di andare oltre il semplice materialismo meccanicistico.
Questo tentativo per naufraga dinanzi alle generali debolezze della sua filosoa, dinanzi al fatto che fin tanto
che Feuerbach materialista, per lui la storia non appare,
e fin tanto che prende in considerazione la storia, non
un materialista 1. <<Ein non vede come il mondo sensibile che lo circonda sia non una cosa data immediatamente dalleternit, sempre uguale a se stessa, bens il prodotto dellindustria e delle condizioni sociali [...] Anche gli
oggetti della pi semplice certezza sensibile gli sono dati solo attraverso lo sviluppo sociale, lindustria e le relazioni commerciali . Se ora consideriamo pi da vicino
la separazione operata da Feuerbach, e che prima abbia
mo richiamato, tra religione e arte sul piano astrattamente gnoseologico esatta appare in tutta la sua forza
la giustezza della critica di Marx, Engels, e Lenin. Infatti,
Feuerbach scorge <<inclementi umani e i fondamenti della religione, che sono identici a quelli dellarte, nel sentimento e nella fantasia, e considera perci limpulso a
oggettualizzare e personicare ci che gi nella natura
del linguaggio e degli affetti come un fatto naturale so-
145
vrastorico. Egli non si accorge quindi che il suo cosiddetto fondamento naturale in questo caso il linguaggio e
gli affetti un prodotto dello sviluppo sociale soggetto
a continua trasformazione e ancor pi non vede che anche limpulso alloggettivazione e alla personificazione
sorto da circostanze storicosociali determinate ed da
queste modificato nella forma e nel contenuto e (per ci
che riguarda la <<personificazione) che col mutare di esse
tale impulso alloggettivazione pu perfino scomparire;
in nessun modo dunque si tratta di un impulso puramente
naturale. I limiti della critica feuerbachiana della religione, pi volte criticati da Marx, Engels e Lenin, si presentano quindi anche nella sua estetica.
Nel tentativo di Hettner di fondare unestetica e una
storia della letteratura sulla base dei principi generali della filosofia di Feuerbach e sicuramente anche se filologicamente questo non si pu dimostrare in modo preciso
considerazioni di estetica, le oscurit
sulle sue sparse
del pensiero di Feuerbach dovevano dunque inevitabilmente venire alla luce come profonde contraddizioni.
Tanto pi che in Hettner gli elementi materialistici si presentano sin dallinizio talvolta in maniera meno decisa
che nello stesso Feuerbach, talvolta in maniera volgarizzata. Hettner prende da Feuerbach, oltre al punto di vista
antropologico, essenzialmente un sensualismo empirico.
Questo perci da solo non assicura nemmeno la fedelt al
punto di vista di Feuerbach, tanto meno la prosecuzione
del suo pensiero, poich il semplice partire dalle sensazioni, la considerazione delle sensazioni, delle percezioni
sensibili, dellesperienza sensibile, ecc., come fonte e
punto di partenza della conoscenza non garantisce affatto la decisione per il materialismo contro lidealismo, come Lenin ha dimostrato in maniera molto convincente.
Sia il solipsista, cio lidealista soggettivo, che il materialista, possono riconoscere le sensazioni come fonte delle nostre conoscenze. Sia Berkeley che Diderot discendo
146
147
di Hettner.
sui romantici
(1850),
Jahrhunderts,
doveva
avere originariamente
un carattere altrettanto militante. Ho il compito di riabilitare la vecchia e proscritta filosofia illuministica, egli
scriveva a Keller (14,3, 1863). Ma il contrasto riappare
proprio nel fatto che lepoca successivaa quella di Hettner
149
di nuovo
smussato,
astratto
dal materialismo
conse-
fatta in maniera superficiale, in base a punti di vista politici esteriori. E poich egli non riusc a sviluppare ulteriormente la tendenza materialistica di Feuerbach in questo campo inesplorato con laiuto degli strumenti del
maestro, doveva necessariamente riportarla indietro: nella storia dello sviluppo dellideologia borghese gli accenti
si spostano a vantaggio addirittura dei suoi sostenitori pi
radicali; la parte della voluminosa opera dedicata ai materialisti francesi del XVIII secolo rappresenta proprio
quella pi svisata e deformata. Anche questo discepolo e
propagatore teoricamente fedele della dottrina di
Feuerbach appiattisce e svilisce il pensiero del maestro
trasformandolo in un positivismo che tende verso il soggettivismo e lidealismo.
3. L ateismo religioso
Questo excursus stato solo apparentemente una digressione dal tema. Non solo perch Keller e Hettner furono
legati da amicizia per tutta la vita, ma anche perch il loro
sviluppo presenta un certo parallelismo naturalmente
con qualche differenza per Keller dovuta alla peculiarit
delle condizioni della piccola borghesia svizzera. Il fallimento del tentativo di Hettner di applicare i principi filosoci di Feuerbach alla storia dello sviluppo ideologico
della borghesia dovuto tanto a quegli stessi principi filosofici, quanto allulteriore sviluppo della borghesia tede
sca; entrambi gli aspetti rappresentano un momento di un
unico e medesimo processo di sviluppo. Per quanto riguarda Keller, finora abbiamo seguito questo sviluppo
solo in relazione al carattere antipropagandistico della
critica della religione. Esso per riguarda anche la stessa
concezione religiosa. Nellultima, lunga conversazione
che si svolge su Feuerbach nel Grne Heinrich viene stabilito un parallelo, breve ma molto interessante e per Keller
straordinariamente significativo, tra Feuerbach e Angelo
Silesio. Il conte recita una poesia di Angelo Silesio e com151
Vincenti,
152
Enrico il
153
Non credo di poter pretendere che le cose vadano dovunque e senzaltro bene, bens temo che qua e l finiscano
male e spero che possano poi volgersi al meglio.. Inoltre,
in tutto quello che faccio 0 penso anche senza che altri mi
veda o lo sappia, ho sempre presente linsieme del mon
do, ho la sensazione che alla fine tutti sappiano tutto e
che non si possa contare sulla vera segretezza dei propri
pensieri e delle proprie azioni, n si possano a capriccio
tacere le follie e gli errori. Questo innato solo a una parte di noi, non agli altri, a prescindere completamente da
ogni dottrina religiosa. Anzi proprio i pi zelanti assertori
di una fede, i fanatici, non hanno di solito nessun timore
di Dio, altrimenti non vivrebbero n agirebbero come in
realt fanno. E la confessione si chiude di nuovo con
linvito alla tolleranza; dopo aver descritto la grandiosa
repubblica delluniverso prosegue: Nella casa di mio
Padre vi sono molte dimore.
154
p. 40 (trad. it.
il di pi che questa ha di fronte alla filosofia . Naturalmente si trovano anche una serie di passi in cui Feuerbach
polemizza contro una tale concezione come contro
labuso della parola 19, ma non riesce mai a liberarsi
del tutto di una tale terminologia. E questo, come spesso
accade nelle questioni terminologiche, non casuale poich lateismo religioso presente proprio nello stesso
Feuerbach, anche se semplicemente sotto forma di tendenza idealistica secondaria. Questo si rivela fra laltro
nel fatto che il suo modo di rappresentare la genesi del
materialismo e dellateismo non sempre univoco.
Nellopera della maturit Materialismo e spiritualismo
(1866) un capitolo dedicato specificamente allorigine
religiosa del materialismo tedesco. In esso, ad esempio,
dal fatto che il figlio di Lutero non divenne teologo ma
medico vengono tratte conseguenze del tutto fantastiche.
Ma qualunque sia la motivazione, Feuerbach formula la
tesi con la sua consueta acutezza e chiarezza: Non c
niente di pi falso che far derivare il materialismo tedesco
dal Systme de la nature o addirittura dal pasticciaccio di
tartufi di Lamettrie. Il materialismo tedesco ha unorigine religiosa; comincia con la Riforma: un frutto
dellamore di Dio per luomo, di cui i riformatori scorsero limmagine o meglio lessenza, non in un amore indeterminato, fantastico, ma nellamore pi intimo delluomo, lamore dei genitori per i propri figli 2. Questa con
cezione della Riforma una reinterpretazione della filosofia della storia dello Hegel pi tardo in senso privatistiantropologico:
co e in maniera molto problematica
18. L. Feuerbach, Notwendigkeit einer Reform der Philosophie, 1842, in
Werke, cit., VIII, p. 275 (trad. it. di C. Ascheri, in C. Ascheri, Feuerbach
1842. Necessit di un cambiamento, Firenze 1970, p. 129).
19. Per es. in Wesen der Religion, in Werke, cit., VIII, p. 275 (trad. it. a
cura di C. Ascheri e C. Cesa, Essenza della religione, Bari 1974).
20. L. Feuerbach, Uber Spiritualismus und Materialismus, in Werke, cit.,
Bari 1972,
X, 117 (trad. it. a cura di F. Andolfi, Materialismo espiritualismo,
p. 115).
155
i tedeschi avrebbero gi compiuto il loro 1789 con la Riforma e certamente in modo pi profondo dei Francesi
perch il rivolgimento sarebbe stato totale e avrebbe compreso anche la religione. evidente che qui Feuerbach
vuole applicare tale schema alla storia del materialismo
tedesco, nonostante che proprio il suo materialismo rappresenti oggettivamente un rinnovamento di quello di
Holbach, Helvetius, La Mettrie. Ed chiaro che in entrambi i casi con le diversit dovute ai differenti livelli
di sviluppo della borghesia tedesca si introducono tendenze di classe simili, cio laspirazione a raggiungere le
conquiste sociali o ideologiche della rivoluzione borghese
senza la rivoluzione. Sarebbe per errato pensare che la
posizione di Feuerbach che abbiamo riportato sia semplicemente la conseguenza di una rassegnazione intervenuta
con let. Essa affiorava gi nellopera giovanile Geschichte der neueren Philosophie (1833), nellanalisi del
pensiero di Jacob B6hme. E se prendiamo in considerazione i passi citati (e moltiplicabili a piacere) sul carattere
religioso della sua filosofia e teniamo conto dei numerosi
limiti del suo materialismo, vediamo che presente una
tendenza che di certo nei decisivi anni 40, che precedettero laffermazione della tendenza materialistica, era stata
anche se non completamente, come abbiamo visto
spinta in secondo piano. Della filosofia di B6hme e della
sua scuola Feuerbach dice: Essa faceva valere contro
lessenza astratta, metafisica e idealistica di questa filosoa (Hobbes, Cartesio, Spinoza, Leibniz, G.L.) lessenza
della sensibilit, naturalmente solo in maniera mistica e
fantastica ". Questa concezione della vecchia mistica
viene esposta anche nella sua principale opera di carattere
21. A tale proposito si deve notare solo di passaggio che nellinuenza,
sulla quale si ancora indagato poco, che Feuerbach esercit su Hebbel svolse
un certo ruolo proprio linterpretazione di Bhme (Tagebuch, 4, 1847). Poich
Hebbel non fu mai un seguace di Feuerbach, egli viene tenuto fuori da una tale
indagine.
156
157
158
160
eminentemente
sociale.
Lincertezza
dellesserci,
162
formale.
Keller,
come abbiamo
accen-
nato allinizio, non era proprio un esponente di una classe in decadenza, umiliata e spinta al compromesso. Se
perci nella sua concezione religiosa penetrano gi forti
elementi di un agnosticismo improntato alla rassegnazione, questo le note che seguono lo dimostreranno attraverso un contrasto ancora pi acuto non si pu in al
cun modo paragonare allo sviluppo dellagnosticismo che
si verificato in Germania. Tutto ci dimostra semplice28. Ermatinger, Krisen und Probleme
ZrichLeipzig-Wien
1938, pp. 214-76.
163
sciamento della rivoluzione borghese in rivoluzione proletaria, accanto al movimento operaio tedesco sorgeva un
orientamento di pensiero che prendeva le mosse proprio
dagli aspetti deboli, idealistici del pensiero di Feuerbach
sviluppandoli ulteriormente in un sistema: il cosiddetto
vero socialismo. Il vero socialismo assumeva da
Feuerbach il principio antropologico privato del suo fondamento materialistico (lessere determina la coscienza),
letica fondata sullamore, la teoria dell-autoestraneazione, dellalienazione delluomo nel cristianesimo,
nella teologia e nella filosofia che gi Feuerbach aveva
annacquato rispetto a Hegel e resa astratta e priva di fondamento sociale cos come il suo corrispettivo: la coincidenza di essere ed essenza nella natura (e in una societ
conforme a.natura), il contrasto che si ottiene dal confronto tra egoismo, in quanto principio della societ
capitalistisca, e umano in quanto principio del comunismo; tutti questi principi che nello stesso Feuerbach si
presentano in maniera abbastanza sbiadita e idealistica,
ma che tuttavia nel suo sistema orientato essenzialmente
verso una teoria generale della conoscenza, verso una filosofia della religione o della natura non erano elevati a
momento centrale, nei veri socialisti diventano il fondamento della loro teoria sociale. Le briciole di socialismo francese e inglese, soprattutto di quello utopistico,
mai concretizzate n calate concretamente nella situazione tedesca, in questa fondazione idealistica, filosofica
del vero socialismo divengono completamente astratte,
avulse dalla realt e in questa astrattezza degenerano in
un completo non senso. Questo movimento di lavoratori
retrogradi e di piccoli borghesi quanto mai confusi e incostanti la critica serrata e sintetica dei quali il lettore
pu trovare nel Manifesto comunista e ora anche
nellIdeologia tedesca e in altri scritti di Marx e Engels
dellepoca acquist allora un significato politico non
trascurabile. E ci da un lato perch esso favoriva le tendenze allapoliticit della classe operaia tedesca ancora
166
lavoro, poich con esso le ho restituito ci che le appartiene. E Wagner ha completamente ragione: tutto ci che
in questo scritto c di generale, anche in campo estetico,
discende da Feuerbach; lunica sua reale peculiarit intellettuale consiste nellaverlo applicato specificamente alla
sua particolare tendenza allopera darte totale. In verit, questo feuerbachismo mediato in ogni sua parola
ed espressione dal vero socialismo. Lo sforzo dei filologi di Wagner, favorevoli o contrari a stabilire un nesso
con Fuerbach, di dimostrare quali opere di questultimo
Wagner abbia letto e quali no si rivela ozioso proprio perch la maggior parte degli elementi feuerbachiani presenti
in questi scritti Wagner potrebbe benissimo averli attinti
dalla pubblicistica verosocialista. Non vogliamo qui
estendere la questione filologica e domandarci che cosa
Wagner effettivamente conoscesse di tale letteratura. Per
il nostro scopo pienamente sufficiente stabilire che il
senso in cui Wagner intende Feuerbach e lo adatta al suo
scopo in tutto quello dei veri socialisti.
Dunque, un senso idealistico e aggiungiamo
romantico. Infatti, la critica wagneriana della societ e
della cultura del capitalismo, che ha come punto di partenza il principio uomo, molto interessante anche in
quanto i tratti romantici che nel vero socialismo risultavano meno chiari ora diventano chiaramente evidenti.
Certo, la prospettiva di Wagner non , come per il romanticismo economico in senso stretto, orientata nel senso della piccola produzione di un passato mitologizzato
(Sismondi, Carlyle), ma, come per i veri socialisti, nel
senso della rivoluzione imminente che deve abbattere il
capitalismo e la sua cultura. Il fatto che egli si orienti verso la cultura e larte evidenzia in verit una certa afnit
con Feuerbach apparentemente maggiore che nei
veri socialisti: questo perch Wagner accentua fortemente lelemento sensibile. Ma sarebbe errato sopravvalutare il carattere materialistico di questo sensualismo del
giovane Wagner. Abbiamo gi fatto cenno analizzando il
168
32. [bid.
171
172
impolitica e apolitica della rivoluzione. Per chiarire il nesso esistente con (e nel contempo lopposizione a) tali seguaci, quali furono i veri socialisti e con loro Wagner,
riporto alcuni passi da uno degli scritti pi politici di
Feuerbach. Nel suo scritto Die Naturwissenschaft und die
Revolution (1850, pubblicato postumo da Grn) 35Feuerbach giunge a parlare-di tuttuna serie di questioni che
mostrano chiaramente come, malgrado la deformazione,
un nesso esista, e proprio sulla base del fatto che come
dice Lenin in una glossa alla prefazione allEssenza della
173
174
applicazione del tutto distorta e non scientifica del darwinismo alla societ 37 mostra subito anche il suo rovescio
antiprogressista: la teoria darwiniana applicata senza me
diazioni al campo sociale e perci mitologizzata pu essere utilizzata
altrettanto
175
5. Herwegh e Schopenhauer
Nel 1854 George Herwegh seguace di Feuerbach
consiglia a Wagner di occuparsi a fondo di Schopenhauer. Questo stimolo fa effettivamente epoca nello sviluppo di Wagner: il vero Wagner, che diventer il
compositore-poeta che dominer il secolo, comincia solo
ora la sua carriera. Ma dalle parti pi diverse, e con ragio
ne, si richiamata lattenzione sul fatto che anche se questo cambiamento fu nelle sue conseguenze molto brusco,
tuttavia tuttuna serie di momenti importanti passano da
un periodo allaltro. Ci viene ora interpretato da un lato
nel senso che Wagner fu sempre schopenhaueriano, ancor prima di conoscere effettivamente Schopenhauer, e
che Feuerbach fu un episodio piuttosto casuale, un
equivoco (Chamberlain), dallaltro nel senso che gli effetti del periodo feuerbachiano hanno continuato ad agire anche successivamente (Lewy e Rawidowicz). Nessuna
delle due interpretazioni, che non si possono assolutamente porre sullo stesso piano, tocca il problema vero. La continuit dello sviluppo di Wagner da Feuerbach a Schopenhauer, da un ateismo comunista al misticismo e al
cristianesimo si fonda su una continuit dellessere sociale, e cio non semplicemente dellessere di Wagner, ma
di tutta una classe, la borghesia tedesca dal 1848 al 1871.
Questa continuit dellessere alla fine doveva imporsi
sia pure in maniera ineguale e contraddittoria tanto
nello sviluppo degli individui singoli, quanto nel rapporto
tra le singole correnti ideologiche.
Per dimostrare una tale continuit in Wagner sarebbe naturalmente necessaria unanalisi circostanziata non
solo del suo sviluppo ideologico, ma anche della sua produzione sia del periodo feuerbachiano che di quello schopenhaueriano. Essa dimostrerebbe prima di tutto lidentit dei problemi e nel contempo laffinit degli orientamenti risolutivi. Non affatto casuale che Wagner anche
nel suo periodo comunista definisca la rivoluzione co177
me redenzione. Redenzione anche per i nemici di essa. Il sottofondo religioso insito nel vero socialismo favorisce molto proprio le sue tendenze fondamentali che
emergevano chiaramente gi nelle opere giovanili (Fliegende Holl'nder, 1841; Lohengrin 1846). Per lui, dun
que, nel periodo feuerbachiano si trattava di concretizzare questa brama di redenzione nella rivoluzione generale
dellumanit per poi col venir meno della speranza nella rivoluzione svilupparla ulteriormente oltre letica
schopenhaueriana della compassione in direzione della
sfera privata delluomo,nel senso cristiano. In questa ricostruzione svolgono il ruolo principale due complessi di
pensiero fondamentali: lanticapitalismo
romantico e
lesaltazione dellamore (della sessualit) in senso mistico. I due complessi problematici nello sviluppo letterario
di allora, e in particolare in Wagner, sono strettamente
collegati. Infatti, la critica dellautoestraneazione nel
capitalismo in Wagner fin dallinizio critica della repressione della sensualit nel cristianesimo, nella filosofia
ecc. Il suo comunismo rappresenta nello stesso tempo
proprio un momento di una generale tendenza borghese
progressista a favore dellemancipazione della carne,
allinterno della quale linfluenza di Feuerbach su Wagner possibile proprio per le debolezze di Feuerbach,
cio per il fatto che anche in lui la sensibilit non attivit sensibile, e dunque lamore viene isolato dal movimento sociale e sopravvalutato. Labbandono dellideale
rivoluzionario non conduce, almeno all'inizio, a una distruzione radicale, ma semplicemente a un mutamento di
accenti: il rivoluzionario Siegfried deve perire tragicamente; lamore costruito in maniera mistica assume
sempre pi decisamente il tono dellimpedimento, del
peccato,
del demonio,
Wagner
179
180
Nietzsche, Der Fall Wagner, cit., pp. 188-90 (trad. it. cit., pp. 12-4).
Ivi, p. 188 (trad. it. cit., p. 13).
Da una lettera della primavera del 1882 citata in Engels, Ursprung der
Roma 1963, p. 65).
p. 19 (trad. it. Lorigine deI/afamiglia,
gli immediati bisogni sentimentali della borghesia contemporanea, li mitologizza affermandoli o negandoli
a principi atemporali, eterni e con tale mitologizzazione si tira indietro davanti a una reale comprensione
del passato, a una reale critica del presente. Essendo egli
legato a filo doppio con limmediata esteriorit dellideologia borghese, tale immediatezza sensibile allepoca
dellonda rivoluzionaria si colora di socialismo, e questo socialismo assume naturalmente un carattere puramente romantico; col placarsi dellonda rivoluzionaria,
questi stessi contenuti possono facilmente rovesciarsi in
elementi apologetici. Le componenti rivoluzionarie
vengono piegate e inserite nella nuova Weltanschauung in
maniera cos organica che stato possibile dimenticarle
quasi completamente e senza pregiudicare la continuit
dellinuenza di Wagner sulla borghesia reazionaria (fino
allodierno fascismo tedesco).
Solo il bizzarro epigono del socialismo romantico
Bernard Shaw riesum lanticapitalismo del Nibelun
genringes (Il perfetto wagneriano). C in Wagner una
continuit di sviluppo, malgrado il cambiamento sul
fronte delle classi. Feuerbach e Schopenhauer segnano i
due poli ideologici di questo periodo e non solo per
Wagner.
Questo accoppiamento appare a prima vista paradossale e tale deve anche sembrare. Non c dubbio che
persino
questa
connessione
tra Feuerbach
e Schopen-
hauer possibile stabilirla solo sulla base degli aspetti deboli di Feuerbach, della sua incoerenza nella pratica materialistica. Tuttavia, abbiamo gi avuto modo di affermare che anche tale incoerenza si fonda sullessenza stessa di Feuerbach; non si tratta per di una debolezza personale bensi di un suo limite di classe: limpossibilit oggettiva, a quel livello del dispiegamento della lotta di classe e in un momento in cui si pongono concretamente i
problemi del passaggio dalla rivoluzione borghese a quel
la proletaria, di consolidare sul piano storicoeconomico181
182
I parte, 1841.
altri scorgono proprio in questa poesia una prova dellinuenza di Feuerbach su Herwegh. In effetti, il sonetto
parte dalla negazione feuerbachiana dellimmortalit
dellanima, ma sviluppa questa idea nel modo seguente:
Wir sind nur Kinder, die mit Wiederstreben
Gleich Tropfen von der Meer sich losgemacht,
Und die vom Tode werden heimgebracht
Und liebend an das All zurckgegeben.
Vernichtung dunkt Euch eine herbe Pille?
Doch- heischt das Element nicht diesen Zoll,
Das Sterben wirde unser eigener Wille.
Das Sterben macht das Leben ganz und voll;
Erst sei das Herz in unserem Busen stille,
Wenns in der Brust der Menschheit schlagen soll
La poesia si chiude dunque con la polemica feuerbachiana a noi gi nota contro legoismo. Ma la via che conduce a questo trasforma la lotta lucidamente materialistica contro limmortalit in un atteggiamento mistico
fondato sullannullamenche richiama Schopenhauer
to del singolo nel tutto, sullaspirazione a questo annullamento, a questa dissoluzione; e ci richiama da lontano il
Nirwana di Schopenhauer. Lo ripetiamo: si tratta qui
solo di un esempio. E lesempio deve chiarire proprio la
circostanza che linuenza esercitata da Schopenhauer
verso la met degli anni 50 non significava affatto che la
44)
183
184
societ e alla storia, e con ci cancella dalla filosofia kantiana gli ultimi residui dellideologia rivoluzionarieborghese, gli echi del diritto naturale rivoluzionario. In
secondo luogo, questo idealismo soggettivo e altrettanto
agnostico di quello kantiano, per con la differenza, qui
proprio essenziale, che lagnosticismo non lascia spazio a
una religione in generale, a una religione astratta, ma da
un lato lega linconoscibilit della realt oggettiva a una
determinata mitologia, dallaltro, per, questa mitologia
implica il rifiuto del cristianesimo e altra differenza
si atteggia ad atea e si presenta con la pretesa di aver tratto le dovute conseguenze filosofiche dai fatti empirici della scienza naturale. In terzo luogo, viene negata nella maniera pi decisa ogni evoluzione storica e si sostiene che
esiste unessenza uguale per tutti i tempi al di l di ogni
sviluppo. Ci si esprime nella forma pi macroscopica nel
cambiamento che subisce la vecchia forma borghese di
concepire i rapporti tra individuo e societ, che in Hegel
assume la formulazione di astuzia della ragione. La
forma mistificata nella quale sono per riprodotti nessi
sociali reali, anche se non completamente riconosciuti e
deformati in senso idealistico, viene conservata e il suo
contenuto trasformato in una mistica sessuale: la relazione io-genere, amore-procreazione appare dora in poi come la forma fondamentale dellesserci delluomo. Quarto, compare una gnoseologia (unetica, una filosofia della
religione, ecc.) che aristocratica, cio che consente laccesso alle verit ultime e permette di innalzarsi al di sopra dellapparenza illusoria della realt empirica solo a
pochi eletti; la massa a priori incapace di comprendere veramente il mondo, di seguire la filosofia. Questa presa di posizione gnoseologica offre una base comune ai pi
diversi orientamenti per la lotta ideologica contro il liberalismo borghese. Ma si tratta sempre - qualunque sia
di una lotta di destra
anche latteggiamento soggettivo
o, quanto meno, di una lotta nella quale si fondono fortemente tendenze di destra. Infatti, evidente che se la base
185
Qui presente dunque una terza via per tentare di risolvere il dilemma indicato prima tra apologetica e mitologia
del progresso. La tendenza fondamentale anche qui
lapologia, questa intraprende per una via complicata: i
mali della vita, la problematica che li riguarda non devo
no essere negati o semplicemente dichiarati inessenziali
come nella comune apologetica. La loro esistenza e anche
la loro inevitabilit come dati di fatto vengono anzi ammesse incondizionatamente, perfino poste nettamente in
primo piano. Ci che viene negato semplicemente
e qui compare lapologetico il fatto che tutti questi mali abbiano in un modo o nellaltro un qualche nesso col sistema capitalistico. Essi, in quanto conseguenze inevitabili della volont di vita vengono mistificati a fondamenti immodificabili di ogni vita, di ogni esistenza.
dunque una losoa che rinuncia allabbellimento apologetico perch accetta anche senza coloriture il capitalismo, e per di pi il capitalismo tedesco del periodo reazionario. Non c perci nei confronti di questa filosofia opposizione pi dura del consenso coraggioso, rivoluzionario, talvolta cinico allo sviluppo capitalistico da parte
delleconomia e della filosoa rivoluzionaria della classe
borghese in ascesa. Queste segnano unavanzata in direzione della conoscenza della societ e della storia senza lasciarsi trattenere sulla strada della conoscenza (e della
prassi) dal riconoscimento che essa terribile. La constatazione dellesistenza della sofferenza e del male, che di
solito gli apologeti nascondono, mistificata a condizione
eterna, diventa qui veicolo dellapologia, cio ostacolo
alla conoscenza della reale struttura della societ, delle
forze motrici della storia. Cos la filosofia di Schopenhauer diventa unaltezzosa rassegnazione di fronte a
qualsiasi intervento negli avvenimenti sociali e politici,
unarrogante sottomissione spirituale ed estetica alla
reazione dominante.
evidente che questa losoa non era n nuova n
originale. Eduard von Hartmann ha gi riconosciuto chia187
fluenza. In Herwegh il pessimismo ha ancora un ruolo relativamente pi importante. In lui per sorto naturalmente e ha acquistato una nuance particolare che lo differenzia fortemente da quello di Schopenhauer. Abbiamo
gi toccato questo problema quando abbiamo fatto cenno alla frazione WilligSchapper allinterno della Lega
dei comunisti; si tratta qui della cosiddetta impazienza
rivoluzionaria, del cosiddetto radicalismo dei dirigenti operai il cui collegamento col movimento operaio stesso
si era per motivi interni 0 esterni allentato e che in
ogni caso non hanno la minima idea dei fondamenti economici e delle forze motrici del movimento, impazienza che, essendo fondata su aspirazioni soggettive e non
sulla conoscenza della situazione oggettiva, da unattivit
avventurosa e da costruzioni avveniristiche si rovescia
molto facilmente in un pessimismo inerte. Tale stato anche il caso di Herwegh. Il suo modo di agire (udienza
presso Federico Guglielmo IV, episodio del corpo dei volontari) che non fu mai corretto da autoriflessione o da
autocritica, nel periodo di emigrazione si sviluppato no a diventare un radicalismo passivo, pessimistico.
Egli perci rimase fino alla fine della sua vita fedele
allidea della rivoluzione proletaria, un oppositore implacabile dello sviluppo tedesco e, di fronte ai successidi tale
sviluppo, ideologicamente non capitolo mai, come fecero
tanti quarantottisti, n fece mai le bench minime concessioni teoriche (come fece Freiligrath, contrariamente alle
colorite interpretazioni di Mehring 45). Ma questa fedelt
riguardava solo lidea di rivoluzione e solo lidea astratta
di essae dunque sul piano letterario e pratico rest sterile.
Singole poesie molto belle (come per es. Achtzehnte
Mrz) possono cambiare questo quadro generale tanto
poco quanto il fatto che egli si rifiut di seguire politicamente Schweitzer quando questi pass sciaguratamente
46. Ivi, I, p. 346.
190
192
parente contro lepoca (cioe contro la societ) si rivolge ora completamente verso linterno: leroismo divenuto qualcosa di puramente soggettivo, un comportamen
to eroico che viene giudicato in base a criteri soggettivi
indipendentemente dal contenuto dellattivit. Naturalmente tali criteri nel corso dello sviluppo sociale mutano,
lascesi e la compassione di Schopenhauer divengono per
es. in Nietzsche la volont di potenza, ma il carattere fon-
ne di frenare gli elementipi dotati e perci scontentidella borghesia. di farne addirittura degli antesignani del
conservatorismo antidemocratico. E la teoria del culto
del genio e della Realpolitik che nasce su questa base
d un fondamento nuovo e pi profondo alla teoria
48. caratteristico che anche lhegeliano ortodosso
un tale concetto di azione (cfr. i saggi di Lassalle).
Lassalle pervenga a
193
della storia volgar-conservatrice (gli uomini fanno la storia) e contribuisce a falsificare la storia del passato rivoluzionario della borghesia secondo le esigenze attuali 49.
Tutto questo ci riporta alla questione dellateismo
religioso. Anche qui si tratta di reinterpretare e manipolare le tradizioni rivoluzionarie della borghesia in maniera
tale che essepossano essereutilizzabili come elementi costitutivi dellepoca della decadenza. Anche in questo caso
la corrente ideologica che abbiamo preso in considerazione fatto certo molto signicativo particolarmente per
la Germania una corrente secondaria. Infatti, mentre
strati sempre pi vasti della borghesia sotto la spinta
dellacutizzarsi della lotta di classeliquidano apertamente
anche in questo campo tutte le vecchie tradizioni e ritornano alla vecchia religiosit, per larghi strati della borghesia per la religione nella forma tradizionale resta
ideologicamente intollerabile.
Sotto questo aspetto,
lateismo religioso assume un significato simile a quello
che a grandi linee abbiamo descritto sopra: dietro lapparenza di una lotta straordinariamente aspra contro le singole religioni, soprattutto contro il cristianesimo, viene
conservata la religione, la religione in generale. Certo, in
una forma che diventa sempre pi povera di contenuti,
sempre pi generale. Lateismo di Schopenhauer si richiama ancora molto fortemente ai contenuti della religione
indiana, in primo luogo al buddismo (Nirvana, metempsicosi), lateismo di Nietzsche e gi in misura molto maggiore religione in generale. religione pura e semplice, religione senza Dio (Ritorno delluguale come forma mitologica della necessit unilaterale, meccanico-fatalistica).
49. In questambito signicativa, oltre alla diffamazione del 1789 e del
1848, in particolare la rappresentazione falsificante del Rinascimento. Per
Fichte e il giovane Hegel, Machiavelli era ancora il teorico dellunificazione e
della liberazione nazionale, per Schweitzer rappresentava gi il teorico della
geniale Realpolilik; con Jacob. Burckardt e Nietzsche si ha la completa misticazione eroica del Rinascimento.
194
egli era ma ora non pi. E da qui la via dellagnosticismo mistico-relativistico procede verso le diverse correnti
dellepoca imperialistica.
Con ci per Nietzsche trasforma lassoluta astoricit schopenhaueriana in una teoria della storia agnostica,
mistica, idealistica. E questa trasformazione per il nostro
problema perci importante perch vi si fa ricorso
allantropologismo. Sulla questione fino a che punto in
Nietzsche abbia avuto un ruolo uninfluenza diretta di
Feuerbach finora si indagato poco. Rawidowicz cita
una serie di affermazioni 5; egli rileva in particolare laf
nit del concetto di Dio, in quanto sinonimo del genere
umano. Non c dubbio che nellinfluenza di Feuerbach
su Nietzsche siano presenti tuttuna serie di mediazioni (si
pensi a Overbeck, a Burckardt in cui Mautner 5 scorge
tracce che rinviano a Feuerbach da me non verificate ,
a Keller, ecc.); certo che Nietzsche quando scesein campo contro la conversione di Richard Wagner al cristianesimo difese proprio il periodo feuerbachiano del giovane
Wagner contro il suo presente cristiano 52. Antropologismo su base idealistica: questa la tendenza principale
dellateismo religioso di Nietzsche. Fino a che punto si
possa dimostrare in maniera filologicamente incontestabile che qui il punto di partenza di Nietzsche sia
50. S. Rawidowicz, L. Feuerbachs Philosophie. Ursprung und Schicksal,
p. 339 sgg., ma gi prima Mautner, Geschichte des Atheismus, IV, p. 188.
51. Mautner, op. cit., pp. 345-6.
52. Nietzsche contra Wagner, Taschenausgabe, Xl, p. 245. (trad. it. G.
Colli e M. Montinari, Nietzsche contra Wagner cit., pp. 143-4).
195
Nietzscheafferma che Bauer stato uno dei suoi pi attenti lettori sin dal suo
libro su Strauss; lo stesso afferma nella lettera a Taine e a Brandes. Peter Cast,
uno degli allievi di Nietzsche a lui pi vicini, dopo la morte di Bauer si rec a
Rixdorf per vedere dove e come egli era vissuto (Barnzkol, Das enldeckle Christentum im Varma/z, Jena 1924, p. 68) ecc. Il fatto che Nietzsche e Gast scorgano nelle posizioni ideologiche di Bauer linfluenza di Nietzsche da parte loro comprensibile, ma oggettivamente ha un significato solo in quanto conferma le afnit esistenti. La questione tuttavia merita di essere esaminata e in
questambito dovrebbe essere in pari tempo esaminato il rapporto tra lamico
di Nietzsche, lo storico Overbeck, e Bauer e Feuerbach. Treltsch per es. accenna ripetutamente allinfluenza di Feuerbach su Overbeck.
54. K. Marx, Werke, cit., III. p. 316 sgg. (trad. it. in K. Marx, F. Engels,
Opere complete, cit., IV, p. 94).
196
tedesca di
197
198
storia (Schopenhauer) viene trasformato in un aristocratico mito della storia 5; sul piano politico vengono alla luce gi molto chiaramente di fronte alla monarchia bonapartistica quelle tendenze ideologiche che la sostenevano
attivamente, la prosecuzione e la concretizzazione delle
quali fecero di Nietzsche il pensatore guida del periodo
imperialistico in Germania. Negli anni 40 Bauer condusse da precursore geniale una lotta molto isolata e
disperata e neanche il rafforzamento della reazione, il
passaggio di Bismarck al bonapartismo, poterono dar vigore alla sua losoa. Essa era ancora troppo fortemente
legata al periodo classico: lateismo di Bauer malgrado
il capovolgimento idealistico era collegato ancora
troppo fortemente a quello dei vecchi materialisti, la sua
critica del cristianesimo pur nei suoi limiti mirava
troppo bene allessenza della questione, alla genesi del
cristianesimo dallantichit (certo solo dallantica ideologia) perch il periodo bismarckiano potesse trovare in lui
il suo filosofo.
Solo quando Nietzsche trasform chiaramente e
concretamente laristocraticismo gnoseologico di Bauer
in una teoria della conoscenza tesa a mantenere loppressione, lo sfruttamento, il superomismo imperialistico;
solo quando lateismo divenuto un eroico dolore per
la morte di Dio, quando la negazione di Dio divenuta
intolleranza di un Dio sugli uomini e lantropologismo
idealistico divenuto una concezione che considera
luomo come misura di tutte le cose; solo quando la critica del cristianesimo si trasformata in critica della religione per gli oppressi, in critica del Ressentiment, che
59) In questo contesto del tutto indifferente se Bauer abbia conosciuto
Schopenhauer. Infatti qui si tratta di una fase oggettivamente necessaria dello
sviluppo dellideologia tedesca. Schopenhauer si ricollega allo Schelling intermedio e (polemicamente) a Hegel, Bauer a Hegel (chtizzato) e (polemicamente) a
Feuerbach. Fino a questo punto presente una prosecuzione del problema.
199
200
come esempio della teoria secondo cui Nietzsche per una cer-
chia di intellettuali sarebbeun punto di passaggioverso il socialismo, ma riporta anche intatta la caratteristica
1903,
della cultura tedescadimostra cheegli si trova completamenteallinterno della tradizione di Lassalle e Schweitzer. che considera necessaria la lotta ideologica unilaterale contro la borghesia liberale senza contemporaneamente una lotta
presenti nella borghesia. Egli dunque
contro le correnti romantico-reazionarie
nella storia dellideologia si muove sulla stessa linea, altrettanto falsa, della
storia del partito. significativo che leditore Thalheiner per cancellare le
tracce non abbia pubblicato la Critica di Eisner; egli ha manifestamente tralasciato il passo su Strauss.
201
202
Werke, XXV,
p. 248.
maniera lineare ma discontinua, ineguale, non senza continui ritorni alle tradizioni progressiste, naturalmente
sempre adeguatamente modicate. Tale divenuto il destino di Feuerbach e tale doveva diventare poich prncipi
deformati e stravolti nello sviluppo successivo erano presenti anche in lui sotto forma di debolezze, insufficienze e
incoerenze, dovute ai limiti di classe che non gli era dato
di superare. Il non tener conto di questi limiti e di queste
debolezze porterebbe alla teoria di Plechanov e Deborin
della completa identit di Feuerbach e Marx e in campo ideologico a cancellare la linea di demarcazione tra
rivoluzione borghese e rivoluzione proletaria. Daltra
parte, unesagerazione di questi aspetti deboli, quindi la
concezione secondo cui queste influenze del pensiero di
Feuerbach sono state lineari e adeguate e non stravolte e
deformate, porterebbe necessariamente a una deformazione della storia dellideologia rivoluzionario-borghese
tedesca. Per via delle sue insufficienze si dovrebbe cedere
Feuerbach completamente al nemico. Ma questo non pu
accadere. In quanto grande pensatore della borghesia rivoluzionaria, egli e, nonostante tutte le sue debolezze e
incoerenze, parte molto importante delleredit ricevuta
dal proletariato. Tuttavia, proprio la critica conseguente,
dialettica di queste debolezze e incoerenze lunica via
per adire in maniera giusta la giusta eredit.
La lotta per questa eredit oggi pi che mai attuale.
Infatti, dopo un periodo di quasi completo oblio in
connessione
con la Hegel-Renaissance
e col crescente
storia cosciente dello spirito ". In maniera molto simile Fr. Seiffert ricostruisce un albero genealogico della
carattereologia: Baader - Feuerbach - Kierkegaard
-Nietzsche - Bachofen. In contrasto con luniversale
hegeliano (con la possibilit di una conoscenza oggettiva
anche se concepita in maniera idealistica) viene citata,
estrapolata dal contesto, deformata e stravolta da contesti diversi, laffermazione di Feuerbach: fare delluomo
loggetto della filosofia. E anche Seiffert dichiara di
lottare contro lidealismo, naturalmente aggiungendo
che la lotta rivolta contro il naturalismo (cio il matcrialismo, G.L.) e lidealismo . Il nesso a cui guarda
lodierna borghesia tedesca viene espresso ancora pi
chiaramente che da Lwith e Seiffert dal leader del neohegelismo, Glockner. Egli parla del potente influsso di
Feuerbach su Vischer, ma concentra poi la sua trattazione
sul tardo sviluppo irrazionalistico di Vischer e formula il
problema in questi termini: Nellintuizione si cela il pro
205
volgimento e deformazione. Dallaltro, il suo materialismo serve a mascherate questo svisamento, questa fascistizzazone
della
filosofia
contro
come lotta
lidealismo.
Se anche questultimo
motivo
nei promoto-
206
Leipzig 1931,
207
del mondo, in particolare della societ e delle forze motrici dello sviluppo. Il realismo che sorge su questa base
pu dunque essere nel migliore dei casi solamente una ri
produzione esatta dei dettagli superficiali il cui nesso reale rimane sconosciuto, si limita comunque per lo pi a un
realismo psicologico che, mancando della conoscenza
delle cause reali, nellisolamento pi cosciente da esse,
pu essere evidentemente solo uno pseudorealismo. Questo isolamento deve per influenzare il metodo creativo in
maniera tanto pi forte quanto pi spiccatamente lagnosticismo si trasforma in mitologizzazione e mistificazione
consapevoli. Se noi ora facciamo luce su questo metodo
con unampia confessione di Hebbel, lo facciamo da un
lato perch Hebbel uno dei poeti pi importanti del periodo che abbiamo preso in considerazione, e nel contempo uno che ha influenzato in maniera decisiva lo sviluppo
attuale (Paul Ernst, Wilhelm von Scholz, ecc.), dallaltro
perch egli esprime il suo pensiero dal punto di vista
sia soggettivo che oggettivo con tuttaltra chiarezza ri208
egli sia sorto dal mondo, so per molto bene come, una
ristrettezza della coscienza lampiezza del subcosciente, egli si muove, da artista, sulla linea Nietzsche
Lwith-Bumler di cui abbiamo parlato. Di conseguenza,
egli assegna alla poesia un compito che, quanto a mitologismo, va molto al di l di Hebbel. Nellarte, egli afferma, la volont creativa del popolo occupata a produrre simboli che riguardano lambito della sua vita; qui
Schfer per evitare ogni equivoco richiama espressamente
lattenzione sul pericolo che nasce quando il pubblico
di fronte al puro spirito dellepoca ha perso il sentimento
di tutto ci che concerne la vita popolare, cio quando il
pubblico dalla poesia esige che essa si occupi in qualsiasi
modo dei problemi attuali dello sviluppo della societ 57.
Questa concezione, tipica, mostra come i problemi della
210
spensabile partire dal punto di vista dei filosofi contemporanei per poi, in base agli orientamenti ideologici fondamentali, fare chiarezza anche qui sullaffinit delle tendenze.
In questo si vede ma naturalmente ci pu essere
spiegato e dimostrato veramente solo in adeguate ricerche
particolari che quello che nella filosofia ci appare come irrazionalismo della filosoa della vita, come impulso verso il mito, come rinnovamento idealistico
dellantropologismo (carattereologia, ecc.), come idealismo soggettivo che si rovescia in misticismo e agnosticismo, e operante del pari nei metodi creativi della letteratura contemporanea. La necessit della lotta per leredit
dunque in questo campo altrettanto imperiosa che in altri campi. Infatti, gli scrittori reazionari della nostra epoca si sforzano di atteggiarsi a veri eredi della letteratura
borghese tedesca quanto i loro colleghi della facolt di filosofia. Per quanto problematica possa esserequesta eredit soprattutto per quel che riguarda la questione del
realismo , noi abbiamo ugualmente lobbligo di lacerare il tessuto di falsit che qui sorge scoprendo i reali nessi
storici. La storia dellinfluenza che Feuerbach ha esercitato sulla letteratura tedesca, che mostra chiaramente quan
to sia stato rapido il processo di falsificazione e stravolgimento e come proprio gli aspetti deboli del suo pensiero
gli abbiano assicurato influenze tanto distorte e in misura crescente , costituisce un momento di questa lotta
per leredit. La giusta valutazione marxista-leninista di
Feuerbach, lelaborazione e il superamento del pensiero
feuerbachiano da parte del marxismo-leninismo costituiscono anche nel campo della letteratura e della storia
letteraria lunica via per poter raggiungere tale scopo.
211
Infine, nei periodi in cui la lotta di classe si avvicina al momento decisivo, il processo di dissolvimento in seno alla classe dominante, in seno a
tutta la vecchia societ, assume un carattere cos
violento, cos aspro, che una piccola parte della
classe dominante si stacca da essa per unirsi alla
classe rivoluzionaria, a quella classe che ha lavvenire nelle sue mani. Perci, come gi un tempo una parte della nobilt pass alla borghesia,
cos ora una parte della borghesia passa al proletariato, e segnatamente una parte degli ideologi borghesi che sono giunti a comprendere teoricamente il movimento storico nel suo insieme.
K. Marx, F. Engels, Manifesto del partito
comunista
213
Die Maske
Laccostamento di queste due citazioni sorprender sicuramente la maggior parte dei lettori. In effetti, esseposso
no andare insieme solo in quanto sono entrambe espressione chiara e pregnante dei due poli del movimento di
dissoluzione ideologica di una classe dominante in un periodo di crisi rivoluzionaria. Lintellighenzia, cio quello
strato della societ che a causa della divisione sociale del
lavoro fa della produzione e della propaganda ideologiche unoccupazione di vita, il fondamento materiale e
spirituale della propria esistenza, reagisce con straordinaria prontezza e sensibilit a tutte le svolte che si compiono
nella realt materiale della societ. Ma proprio perch fa
della produzione della ideologia la sua massima occupazione, allinterno della societ di classe essa reagisce sempre con una falsa coscienza; e tanto pi essa falsa quanto pi sviluppata la divisione sociale del lavoro, quanto
pi avanzata la dissoluzione materiale della classedomi-
Chiara ondeggia la sala per il gioco delle bambole di seta/Per una nasconde la sua febbre sotto la farina/ E ha visto circondata dai gruppi
scatenati/ che non mancava pi tanto alle Ceneri.
Lei esce di soppiatto verso lo spoglio parco, verso la piatta/ Riva; fa ancora
brevi cenni con la mano verso la festa in maschera / E si inchina infreddolita sul
ghiaccio, uno scricchiolio / La raffredda muta, lontano il richiamo alla danza.
Nessuno dei cortesi cavalieri o delle dame/ La scorgeva coperta dalle alghe e
dalla ghiaia / Per quando in primavera si dirigevano verso il giardino / si alza
va spesso dallo stagno un cupo mormorio.
La leggera schiera del secolo scherzoso / Ben percepiva laggi questo strano
bisbigliare / Solo non se ne meravigliava / Lo considerava semplicemente un rumore delle onde. (Stefan George, La maschera).
214
nante. La divisione sociale del lavoro comporta necessariamente che gli ideologi si ricolleghino sempre alle ideologie immediatamente precedenti o contemporanee, che
la loro critica del presente si compia nella forma di una
critica delle ideologie presenti e passate. E nella maggior
parte dei casi non una faccenda semplicemente formale.
Il produttore borghese di ideologie, proprio in ragione
delle necessit materiali della sua situazione sociale, vissuto nellillusione che le trasformazioni sociali siano nella
loro essenza trasformazioni ideologiche e che, in ultima
analisi, vengano da queste provocate. Da questa illusione
deriva anche la sua credenza nel ruolo guida, a livello sociale, dello strato a cui appartiene. Dalla contraddizione
tra questa illusione e la situazione materiale del suo sorgere e della sua esistenza deriva una delle cause pi importanti delle oscillazioni di questa intellighenzia. Reagendo
ai rapidi alti e bassi dello sviluppo economico, della lotta
tra le classi decisive della societ la borghesia e il proletariato con straordinaria rapidit e violenza, e tuttavia
con pi o meno falsa coscienza, essa da un lato rispecchia
assai compli-
217
lintellighenzia
al pro
218
Posizione
e allestimento
dellHotel
Si tratta qui della letteratura degli ideologi per gli ideologi. Quindi di una letteratura la cui inuenza sulle masse e
apriori piuttosto improbabile e che si rivolge direttamente
alllite dellintellighenzia. Questo suo carattere specifico
non deve per indurci a minimizzare aprioristicamente la
sua efficacia. E innanzitutto perch in certi casi possibile che questi libri abbiano un effetto di massa. (Si pensi
solo alla Montagna incantata di Thomas Mann, la cui tiratura in Germania ha superato il milione). In secondo
luogo, essi possono avere uninfluenza indiretta relativamente vasta e le idee che vi sono espresse, mediante la volgarizzazione su giornali, riviste, ecc., possono essere
adattate e rese accessibili alla grande massa della piccola
borghesia. Questa letteratura per llite intellettuale borghese dunque parte di quei dispositivi di sicurezza ideologici che, si potrebbe dire, funzionano automaticamente
e che la societ borghese produce ininterrottamente.
evidente che la parte del leone dellautodifesa ideologica
della borghesia viene da essa prodotta coscientemente: la
diffamazione del proletariato rivoluzionario e della sua
teoria, il materialismo dialettico, le varie forme dellapo
logetica delleconomia e dellideologia capitalistiche, la
falsificazione delle conseguenze ideologiche delle scienze
naturali in religiose e dellintera storia in leggende storiche reazionarie, ecc. vengono compiute da manovali
ideologici pi o meno ben pagati, a servizio della borghesia. comunque chiaro che questi dispositivi di sicurezza,
specialmente in periodi di crisi, non sono sufficienti ad
impedire alla piccola borghesia e allintellighenzia di staccarsi dal capitalismo. Si rendono perci necessari metodi
pi raffinati, pi mediati e complicati che la societ capitalistica produce spontaneamente in virt della sua divisione sociale del lavoro e che la borghesia sfrutta pi o
meno abilmente per il proprio scopo. In questo sfruttamento un appoggio diretto ed esplicito da parte della bor219
diventa
in questo modo
arredarle comodamente sia materialmente che spiritualmente. Lelemento decisivo e comune a questi stadi intermedi e proprio il limite invisibile che abbiamo sottolineato, e che in nessun caso pu essere valicato, entro cui
tuttavia concesso il radicalismo pi rumoroso e audace.
questa la situazione sociale del Grand Hotel
Abisso. I problemi del capitalismo in dissoluzione dventano sempre pi chiaramente insolubili. Strati sempre
pi vasti della parte migliore dellintellighenzia non possono pi nascondere a se stessi questincubo dellinsolubilit di quei problemi la cui soluzione il loro specifico
motivo di vita, le risposte ai quali costituiscono il fondamento materiale e spirituale della loro esistenza. Proprio
la parte migliore e pi seria di loro giunta sino allabisso
della visione dellinsolubilit di questi problemi. Allabisso da cui si scorge una doppia prospettiva: da una parte,
lirrimediabile
vicolo cieco intellettuale, lautosuperapropria
della
esistenza intellettuale, la caduta
mento
nellabisso della disperazione; dallaltra, il salto vitale nel
campo del proletariato rivoluzionario, verso un futuro lu
minoso. Per gli ideologi questa scelta in ogni caso
straordinariamente difficile. Eppure, proprio loro, pi di
ogni altro strato sociale, dovrebbero trasformarsi spiritualmente in misura sempre maggiore per esserein grado
di compiere questo salto. Dovrebbero liberarsi di quellillusione che stata il prodotto necessario della loro situazione di classe e la base di tutta la loro Weltanschauung
ed esistenza spirituale: lillusione della priorit dellideologia rispetto allelemento materiale, alleconomico; dovrebbero abbandonare laristocratica altezza del modo
in cui sinora hanno posto e risolto i problemi e imparare a
vedere come il modo brutale, ordinario, grossolano di porre i problemi economici nella vita quotidiana
costituisca lunico punto fermo a partire dal quale i problemi finora considerati insolubili possono trovare una
soluzione.
Il Grand Hotel Abisso stato involontariamen223
te creato per facilitare questo salto. Abbiamo gi parlato dei conforts, certamente relativi, che pu offrire ai
ideologici la borghesia parassitaria
suoi oppositori
dellepoca imperialistica. Ma il carattere relativo di questi
conforts materiali, la loro modestia e incertezza rispetto a
quelli che essa offre ai suoi manovali ideologici diretti so
no elementi di confort spirituale. Essi rafforzano lillusione di indipendenza dalla borghesia e soprattutto di essere
al di sopra delle classi, lillusione del proprio eroismo,
della propria abnegazione, di aver gi rotto con la borghesia e la sua cultura mentre si ancora con tutti e due i
piedi sul suo terreno. Il confort spirituale dellHotel si
concentra allora sulla stabilizzazione di questa illusione.
In esso si vive nella pi dissoluta libert spirituale: tutto
permesso, niente si sottrae alla critica. Per ogni tipo di
critica radicale sempre allinterno dei limiti invisibili
viene creato uno spazio specifico. Se uno vuole fondare
una setta per la soluzione ideologica brevettata di tutti i
problemi culturali, gli sono messi a disposizione i relativi
spazi per le riunioni. Se c un tipo solitario che, in
compreso da tutti, cerca da solo la sua strada, riceve la
sua stanza riservata ben arredata in cui pu vivere circon
dato da tutta la cultura del presente, sia egli nel deserto
o nella cella di un convento. Il Grand Hotel Abisso
accuratamente arredato per tutti i gusti e per tutte le tendenze. lecita ogni forma di ubriacatura intellettuale, ma
nel contempo anche ogni forma di ascetismo e di autoagellazione; e non solo ci permesso, ma vi sono bar
226
XIII,
p. 376.
227
che agli occhi degli abitanti dellHotel e dei loro ammiratori si lascia molto indietro la teoria dogmatica del proletariato come qualcosa di piccolo borghese. Essa crea
anche quellatmosfera dello stare eternamente in sospeso,
di timidezza di fronte a qualsiasi decisione derivante
dallonest intellettuale, dalla scrupolosit scientica,
dalla profondit etica, che rende cos piacevole la vita
nellHotel Abisso, perch si riusciti felicemente a
stravolgere la propria incapacit di scegliere tra le classi in
lotta in superiorit rispetto alle piccole lotte di ogni giorno. E il fatto che con ci si sia compiuta una scelta
quanto pi inconsapevole tanto meglio e che la scelta
sia caduta sul partito degli oppressori e degli sfruttatori,
giustifica proprio il valore che questo Hotel e i suoi abitanti hanno per la borghesia in determinati periodi.
Ma nonostante tutto, il valore di questo relativismo per
la conservazione dellordine borghese e della sua ideologia
non si ancora esaurito. Lo stare in sospesodella scepsi radicale pu esseremantenuto in maniera conseguente solo in
periodi molto particolari e solo eccezionalmente. Lassoluto cacciato dalla porta rientra dalla finestra. Si tratta per
di un altro assoluto. Si allontana dal pensiero lassoluto
della realt oggettiva e ci che si introduce di soppiatto
contenuto umano generale o eticamente esemplare senza fondarlo ulteriormente in una concezione relativistica
(William James, Scheler, ecc.). Nasce cos a poco a poco
in maniera scrupolosamente scientifica una nuova religione per i dotti. Per coloro che sono gi divenuti inaccessibili per il pesante e costante stordimento religioso della
chiesa. perci lo stesso se viene creata una nuova reli
gione settaria oppure si predica una forma di ateismo religioso, poich in entrambi i casi questa nuova religiosit
ha la stessa funzione sociale della vecchia, si rivolge solo a
quegli strati che non possono pi essere da loro conquistati. Un prete cattolico che violenti fanciulle [...] molto meno pericoloso per la democrazia di uno senza abiti sacri, di uno senza religione grossolana, un prete ideale
e democratico che predica la creazione di un nuovo Dio.
Poich smascherare il primo prete facile, non difficile
condannarlo e scacciarlo, ma il secondo non si lascia
scacciare cos semplicemente, mille volte pi difficile
smascherarlo e nessun piccolo borghese fragile e incostante si dichiarer disposto a condannarlo 3.
Questo slittamento del relativismo scettico nella mistica reazionaria acquista sempre pi significato col pro
gredire del processo di decadenza della borghesia. Tale
processo ha il suo riflesso ideologico nella crescente disgregazione dellideologia borghese del progresso. Nel periodo di ascesadella borghesia lidea di progresso fu criticata talvolta in maniera molto spiritosa solamente
dagli ideologi delle classi feudali e semifeudali in declino e
spodestate. Lintellighenzia che si staccata dalla borghesia, posta tra questa e il proletariato, da un lato ha lottato
contro la limitata uniformit e il limitato ottimismo di
questa idea di progresso, dallaltro ha tentato di superare
questultima in radicalismo. (Che questo radicalismo non
porta necessariamente allidea materialistica di progres3. Lenin a Gorki,
14 novembre 1913.
229
trattiva ancheallinterno della borghesia. Fra gli intellettuali la generale incredulit riguardo al progresso e cresciuta in maniera incredibilmente rapida; e nel contempo
cresciuta, parallelamente, la tendenza sempre pi accen
tuata a civettare con le ideologie reazionarie. La crisi generale del capitalismo fa emergere questo complesso di
problemi dal ristretto circolo dellintellighenzia e lo pone
al centro dellarena della lotta di classe. La piccola borghesia, minacciata e scossa nei suoi fondamenti materiali
dalla crisi generale, passa in uno sconvolgente lasso di
tempo a un anticapitalismo spontaneo e confuso. Nasce
su questo terreno, spontaneamente, unideologia reazionaria nella forma e nel contenuto, che tuttavia ha come
elemento specifico la possibilit di sbarazzarsi in ogni
momento del suo contenuto reazionario, di disfarsi
dellinvolucro reazionario e trasformarsi in rivoluzionaria. La tendenza a questo cambiamento viene accelerata
oggettivamente dalla crisi generale, che diventa sempre
pi profonda, del sistema capitalistico, soggettivamente
dallinusso crescente del partito comunista. La borghesia deve impiegare ogni mezzo per mantenere questo movimento su un terreno reazionario e impedire la chiarificazione della confusione spontanea. Non possiamo qui
analizzare, nemmeno per cenni, lintero sistema di questi
sviamenti e inganni dal socialfascismo al fascismo aperto.
Ma chiaro che in questa situazione la compenetrazione
di relativismo e misticismo allinterno dellHotel Abisso deve diventare sempre pi forte e che lo scetticismo
relativistico delllite intellettuale deve trasformarsi sempre pi velocemente in una mitologia religiosa mascherata da radicalrivoluzionaria. E proprio allinterno di una
230
mento nel capitalismo di una parte considerevole delllite intellettuale dunque cos forte che il Grand Hotel
Abisso non pu esserein realt distrutto nemmeno dal
fascismo.
4. 1 primi due volumi del romanzo sono apparsi nel 1930 e nel 1933 presso
leditore Rohwolt di Berlino. [Le citazioni nel testo sono tratte dalla traduzione
it. di Anita Rho, Luomo senza qualit, Einaudi, Torino, 1962].
233
interiore delluomo odierno (che Musil in maniera ingenuamente inconsapevole identifica per lo pi con lintellettuale) sia divenuta inconsistente, disgregata, insincera e
di come la morale delle vecchie religioni abbia dato ad essa una grande stabilit. Si tratta dunque della solita nostalgia romantica per la religione dellintellettuale disgregato. una reazione spontanea e immediata, non ulterioremente analizzata, di questo ceto alla decadenza ideologica nel periodo di declino del capitalismo, che qui si manifesta in maniera ovviamente immediata e spontanea
nellambito ideologico e specialmente in quello morale. I
fenomeni conseguenti al declino del capitalismo vengono
vissuti in modo molto violento, le sue cause restano ignote e quindi la reazione spontanea una fuga nellideologia
precapitalistica. Considerato socialmente, questo fenomeno analogo allassalto ai grandi magazzini da parte
dei piccoli commercianti. E nonostante la differenza del
livello culturale dellargomentazione, il contenuto sociale, il livello dellindagine delle cause sociali della condizione della propria classe, disgregata dal capitalismo, restano gli stessi. Certo, in Musil il caso qualcosa di diverso che nella maggior parte dei suoi contemporanei e compagni di classe, i quali, di fronte alla dissoluzione
dellideologia borghese nella crisi generale del capitalismo, si rifugiano a precipizio nelle vecchie religioni o nei
nuovi miti del generale movimento di fascistizzazione. La
fuga tuttavia presente anche in Musil. Solo che egli
da intellettuale soggettivamente onesto non vuole abbandonare il terreno traballante dellideologia senza trovare col suo metodo di misuratore ingegneristico delle pi
sottili disposizioni dellanima un terreno solido, un ponte
che resista a tutte le prove circa tali materiali e tali carichi.
Il protagonista, che diventa sempre pi identico a lui, studia perci accuratamente tanto le vecchie esperienze religiose dei santi e dei profeti, quanto quelle dei contemporanei che accettano ciecamente il mistico-religioso.
Anchegli, come costoro, dalle prescrizioni morali religiose
236
crea norme morali per la critica del presente. Perci sospira scettico: un gran peccato che gli studiosi di scienze esatte non abbiano delle visioni!. Fin qui, finch tale
questione resta non chiarita e finch la via santa non
costruita in maniera tanto solida da poterla percorrere in
automobile, Musil e il suo eroe restano sospesi in una posizione tutta relativistica e radicalmente scettica.
Questa scepsi di Musil per una scepsi satirica e
battagliera. Egli disprezza profondamente gli intellettuali
moderni che, molto alla leggera e senza provarne la resistenza, costruiscono un ponte fra la religione e i bisogni
degli uomini moderni, che per la dissolutezza dei sentimenti o persino per scopi egoistici, ingannevoli o autoin
gannevoli, praticano la confusione impura e inesatta fra
religione e scienza, fra religione e bisogni umani odierni.
Il suo odio pi profondo e qui si manifesta la personale onest del suo sentimento inconsapevolmente anticapitalistico si concentra su quei tipi che si servono di questa confusione fra sentimento e pensiero per fare lapologia del sistema vigente, per operare la sintesi tra affari
e anima, tra capitalismo e religione. Nel suo romanzo
Musil rafgura questo tipo mutuando tratti facilmente
commercio nel capitalismo monopolistico, mostra tuttavia subito come egli si limiti alla mera ideologia non appena abbandona il campo delle pure e giuste osservazioni.
Infatti, la sua satira non si rivolge al parassita dallanima
bella del capitalismo monopolistico reazionario in dissoluzione, bens alla mancanza di onest intellettuale di
Arnheim; non odia in lui lo sfruttatore, lapologeta del
capitalismo, disprezza semplicemente la sua confusione
di pensiero e sentimento, la bassezzadei suoi principi morali. Ma nonostante tutto, qui si raggiunge una satira talvolta brillante. Musil da diversi primi piani di questo suo
personaggio. Lo rappresenta, fra laltro, in una conversazione col suo dio e lo fa esprimere in questi termini
sullorganizzazione migliore del mondo: Il capitalismo, come organizzazione dellegoismo secondo il grado
della capacit di procurarsi denaro lordinamento pi
grandioso e tuttavia pi umano che noi abbiamo saputo
elaborare in Tuo onore; la condotta umana non porta in
s una misura pi esatta. E Arnheim avrebbe suggerito
al Signore di organizzare il Regno millenario secondo i
criteri commerciali e di affidare la sua amministrazione a
un grande uomo di affari che avesse naturalmente anche
cultura filosofica ed educazione mondana. La satira di
Musil su questo tipo risulta perci nonostante i limiti a
cui abbiamo accennato sottile, ben riuscita e vivace in
quanto non solo descrive la separazione esatta fra com238
239
burocrazia, ai letterati e ai professori universitari, nel fatto che in ogni discussione essi mettono in azione lintera
flotta delle loro ideologie, che vengono eseguiti tornei spirituali al livello pi alto su tutte le questioni che interessano gli intellettuali e che da tutto questo non viene mai
fuori niente. Gi il contrasto fra il grande sfoggio culturale e la ridicolaggine aulicoburocratica dell'occasione produce forti effetti satirici. Effetto che vieppi accresciuto
dal contrasto fra la seriet degli sforzi spirituali e la totale
improduttivit dei loro risultati. Limpotenza dello spi
rito, su cui Max Scheler nel dopoguerra ha scritto cose
che hanno avuto molta influenza, limpotenza dello spirito intellettuale borghese di fronte ai problemi pi semplici
della realt pratica forse in nessun altro romanzo moderno stata rappresentata con tanta efficacia. Musil sembra
stare al di sopra di tutti i suoi personaggi. Egli capace di
esprimere nel modo intellettualmente e culturalmente pi
elevato ogni sfumatura ideologica dellodierna intellighenzia borghese, in maniera tale che non solo viene
espressaadeguatamente la tendenza ideologica in questione, ma viene anche chiarita in chiave satirica la sua dialettica immanente: vengono cos chiaramente in luce tanto
le sue contraddizioni interne quanto le contraddizioni ripatriottica,
spetto alla realt. Intorno allAzione
ugualmente ridicola allesterno e allinterno, si svolge una
vera e propria danza della morte delle moderne ideologie
borghesi. Ciascuna sfumatura ideologica insegue se stessa
e quella avversaria in un girotondo fra il serio e lironico
verso la morte e scopre impietosamente la nullaggine,
lassenza di contenuti e lintima insincerit propria e degli
avversari.
La grottesca ridicolezza di questa danza della morte
viene ancor pi accresciuta dal fatto che i partecipanti
fanno convergere nellazione tutti i loro interessi privati e
di affari. ll commerciante principesco Arnheim tiene
nei saloni le conferenze pi brillanti sul regno dellanima
al fine di acquistare per la sua ditta, con laiuto e dietro il
240
fatto, ma anzi considera come una seria applicazione della condotta di vita etica da lui cercata.
Il fatto chelautore resti impigliato dentro i limiti invisibili rende discorde lintera opera. E in particolare il
personaggio principale. Questi (Ulrich) deve essere loppositore intellettuale onesto di questo cabaret delle ideologie, il suo onesto cercare un fondamento solido deve
rappresentare il contrasto dal quale vengono ironicamente illuminate la nullit, la stupidaggine e la disonest degli
altri. Ma che cosa Ulrich contrappone praticamente alla
farsa dellAzione patriottica? Innanzitutto egli si trova
a partecipare allAzione per varie disavventure personali;
diviene segretario dellaristocratico da cui era partita
liniziativa e quindi segretario di tutta lazione. Naturalmente, egli stesso non prende troppo sul serio questo suo
ruolo. Raccoglie tutti gli incartamenti e le proposte che
arrivano e riferisce al suo conte nella forma ironica: Pare che il mondo intero sattende da noi miglioramenti e riforme e una met incomincia con le parole: Bisogna
abolire... mentre laltra met proclama: Bisogna instaurare Ho qui esortazioni che vanno da basta con
linflusso di Roma fino a giunta lora dellorticoltura! Lei che cosa sceglierebbe? Ma questo sabotaggio
ironico, questa partecipazione con riserva canzonatoria
non significa affatto che le convinzioni pi serie di Ulrich
siano a un livello di conoscenza delle connessioni reali pi
elevato rispetto a quello di coloro che egli irride e sui quali ironizza. Si scopre infatti che egli pensa e presenta con
riserva ironica anche le sue convinzioni pi serie e che ne
fa continuamente scherno. E tuttavia questo scherno
amaramente impotente. Musil, infatti, da vero artista,
una volta voluto e creato un personaggio, fa venir fuori
tutto ci che vi sta dentro e solo questo ed costretto a
dare una certa direzione alla linea di sviluppo del pensiero
del suo eroe, nonostante la continua autoironia e la riserva ironica. E questa direzione molto significativa non
solo per il personaggio, ma anche per lo stesso Musil in
242
do! Ma forse credo che fra un po di tempo gli uomini saranno parte molto intelligenti e parte dei mistici. Forse
avverr che anche ai nostri giorni la morale si divida in
queste due componenti. Potrei anche dire: in matematica
e mistica. In miglioramento pratico e avventura ignota!.
Dove porta allora questa strada? Abbiamo visto che
essa ideologicamente porta a una relazione ironica, da
buon vicinato, con la reazione colta, spiritualmente altolocata. I reazionari intelligenti capiscono molto bene che
la nuance matematica dellateismo religioso di Musil, della creazione di Dio come massima occupazione per gli intellettuali un ottimo apparecchio di sicurezza per il sistema
245
250
Ecce homo
1932.
251
decenni
(o ancora
prima):
ricercare
in che cosa
consistano i germi della malattia e individuare quelle correnti decadenti che, con una necessit storica negata da
pochi, hanno portato alla sconfitta nella guerra mondiale. Con ci la questione centrale per la teoria letteraria
della salute o della decadenza assume un significato
che va oltre lambito della letteratura: il giudizio sulla letteratura passata e presente, la determinazione del suo corso di sviluppo, delle sue correnti e dei suoi scopi sembrano indipendenti dal modo in cui viene giudicata la storia
generale della Germania, da come si risponde al da dove e dove della Germania tutta.
I La lotta contro lideologia liberale
.
La critica delle cause della sconfitta nella guerra mondiale
e apparentemente molto semplice. Il colpo di pugnale,
il nemico interno, i criminali di novembre, ecc. sono
noti a tutti. Questo contrasto cos acuto , dal punto di
vista dellagitazione, molto efficace e affiora in quasi tutte le discussioni teoriche (ad es., Le due Germanie:
Hindenburg, Ludendorff, ecc. e il nemico interno in
A. Rosenberg: Chamberlain 13-14), e tuttavia, dovendo
descrivere pi da vicino questo nemico interno, affiorano
inevitabilmente delle difcolt. In un primo momento
252
253
di quelli tradizionali 3. La critica della sconfitta deve dunque essere estesa a una critica del periodo guglielmino.
Ma anche questo senzaltro possibile. Anche in
questo caso, infatti, ancora possibile sia pure in maniera molto pi contraddittoria rivolgere la critica contro il liberalismo. Jnger definisce la Germania prebellica
<<unmiscuglio del peggiore romanticismo e di un difettoso liberalismo e Moller van den Bruck dice qualcosa di
molto simile di Guglielmo II: Il suo romanticismo era
persino non conservatore e nel suo dilettantismo era addi-
rittura liberale 5. Ma intanto gi sorta la penosasituazione in cui ci che doveva essere spiegato, la sconfitta
della Germania nella guerra, diventa un enigma assoluto.
Se il liberalismo infatti considerato il veleno che ha dissolto la sana Germania secondo Moller van den Bruck,
la questione sollevaesso manda in rovina tutti i paesi
ta da questi scrittori insolubile. Se, al contrario, la guerra stata persa a causa del troppo poco liberalismo e della
troppo poca democrazia, allora hanno ragione i critici
borghesi di sinistra del regime guglielmino (Max Weber,
Friedrich Neumann) ecc. Qui emerge gi una contraddizione nella quale ci imbatteremo ripetutamente nel corso
della nostra discussione: nel suo sviluppo democraticoborghese, la Germania rimasta indietro rispetto ad altri
Stati occidentali; essanon deve la sua unit nazionale e la
costruzione dello Stato a una rivoluzione borghese, come
lInghilterra e la Francia. (Questo viene riconosciuto anche da Moller van den Bruck). In una situazione di sviluppo, in cui la forza crescente del proletariato rende impossibile per la borghesia anche solo scherzare con lidea
3. JUnger, Die totale Mobilmachung,
nella raccolta da lui curata Krieg
und Krieger, p. 18; meno chiaramente anche in Mller van den Bruck, Das
Dritte Reich.
4. Op. cit., p. 19.
5. Op. cit., p. 97.
6. Op. cit., p. 128.
254
di una rivoluzione borghese, in cui tuttavia una ricostruzione democratico-borghese degli istituti statali in modo
evoluzionistico appare altrettanto impossibile, si sviluppata in Germania una vasta letteratura apologetica, di
magnificazione di questa arretratezza politica. Infatti,
tutte le forme statali della Germania, che devono la loro
esistenza proprio allassenza, alla sconfitta e alla mancanza di prospettiva della rivoluzione borghese, che hanno
mostrato come larretratezza politica della Germania si
manifesti allinterno dello sviluppo borghese, sono state
celebrate come vantaggi particolari dello sviluppo tedesco, come modelli di sviluppo per il resto del mondo, come peculiarit nazionali della germanit. E poich la stessa borghesia ha vissuto allinterno di questo sistema un
forte slancio economico, e poich anche i ceti pi alti della borghesia (in particolare lindustria pesante, ma anche
le grandi banche, le societ di navigazione, ecc.) hanno
potuto realizzare i loro scopi politici senza difficolt, questa ideologia apologetica divenuta lideologia borghese
dominante e la critica a cui prima abbiamo accennato dei
lati borghesi-liberali si limitava agli strati relativamente
poveri. La leggenda storica che veniva sorgendo sulla superiorit della Germania aveva il suo punto centrale nel
culto di Bismarck, ma risale spesso anche ai teorici dello
Stato delle guerre di liberazione (in particolare al barone
von Stein) o a Federico 11.Questa leggenda storica popolare e conservatrice si incontrata con alcune correnti
sorte in Occidente, le quali nellepoca dellimperialihanno criticato la democrazia borghese. Gli argosmo
menti di questi scrittori, si pensi a Sorel, a Pareto, ecc.
hanno naturalmente abbastanza contribuito allo sviluppo
tedesco che abbiamo qui delineato, lo hanno aiutato in
parte a modernizzarsi, in parte a far apparire consolidato
il primato ideologico della Germania. una conseguenza
necessaria dello sviluppo tedesco che, sotto questo aspetto, lala pi a destra e quella pi a sinistra della borghesia
non siano separate da una muraglia cinese: la codardia
255
oggettivamente condizionata e lirresolutezza della borghesia di sinistra dovevano salutare e trasformare scientificamente qualsiasi critica della democrazia borghese
in modo tale che la sua lotta contro il regime guglielmino apparisse ideologicamente fondato. Per quanto, dunque, tra la destra e la sinistra esistessero anche differenze
reali, queste erano tuttavia solo di natura tattica. Era pertanto possibile, anzi necessario, che i fondamenti politici,
storici e ideologici dimostrassero una grande affinit,
che, nonostante la contrapposizione apparentemente netta fra i due poli estremi della destra e della sinistra,
struttura capitalistica arretrata con la grandezza nazionale. Certo, le contraddizioni sorte nella situazione tedesca
dopo il 1918 non possono essere cancellate. Niekisch afferma ad es. 7 che i volontari a termine dei primi anni del
dopoguerra, contribuendo a stroncare le proteste operaie, senza saperlo o volerlo, facevano gli interessi
dellimperialismo dellintesa. vero che egli non rileva le
conseguenze enormi contenute in questa osservazione
giusta: e cio che una lotta reale contro Versailles era ed
possibile solo sulla base di una rivoluzione proletaria; che
chiunque intralci la lotta di liberazione del proletariato,
lo voglia o no, sta oggettivamente al servizio del trattato
di pace di Versailles.
La dialettica oggettiva di questo nesso talmente
forte che qualcosa di esso viene inculcato anche nella testa pi riluttante: il movimento nazionale ritiene o affer
ma, in parte, di avere unideologia anticapitalistica e di
appellarsi alla classe lavoratrice. Ma quanto pi forte
questo supposto avvicinamento, tanto pi acutamente afora la contraddizione. Giacch questo anticapitalismo
e, com noto, solo apparente. Il valore della lotta nazionalsocialista contro il capitale rapace, la polemica di
Fried contro il grande capitale sono abbastanza noti. Qui
basti solo accennare che Jnger, il quale ora, in maniera
consapevolmente
brusca
e affettatamente
paradossale,
1931] pp.
274-5 e 283-3
257
o del mantenimento della propriet privata in tutti gli ambiti possibili (perfino nello sport), ma non spende una parola per quello, decisivo, dei mezzi di produzione. Consapevolmente, in quanto egli sottolinea la necessit di introdurre liniziativa privata nel piano di lavoro, lega il
giudizio sulla propriet privata alla misura in cui pu
contribuire alla realizzazione della mobilitazione totale,
ne diminuisce il significato in rapporto alla sua dipendenza dallo Stato, ecc. In una parola: anche il paesaggio
pianificato di Junger, il suo mondo radicalmente nuovo
delloperaio in fondo non altro che un capitalismo
americano con forme di dominio prussiane modernizzate.
E non di certo un caso che proprio in Junger, il quale
con la sua mobilitazione totale porta nella maniera pi
pregnante a livello di concetti gli obiettivi e i metodi nazionalistici, il contenuto del movimento nazionale sbiadisca nella maniera pi decisa e la lotta divenga un princpio puramente formale, senza un obiettivo politico, senza
fronti definiti, cio con scopi e fronti qualsiasi. Non ci
per cui lottiamo lessenziale, ma come lottiamo 9. Questo suona a prima vista come unideologia dei lanziche
necchi, ma si tratterebbe di una sottovalutazione di Jiinger e soprattutto della situazione della Germania se ci si
arrestasse al carattere formale delle sue dichiarazioni formali o se gli si attribuisse un contenuto altrettanto formale. No. La logica dei fatti parla un linguaggio sempre pi
chiaro. Chi realmente contro Versailles, cio chi vuole
veramente trarre le conseguenze dalla situazione creata
dalla guerra mondiale deve esserechiaro su questo, che la
mobilitazione totale pu essere solo una mobilitazione
dei lavoratori contro loppressione e lo sfruttamento, e
dunque contro il capitalismo nazionale e straniero; deve
esserecio chiaro sul fatto che senza mobilitazione interna contro il proprio capitalismo, ogni lotta contro Ver9) Der Kampf als inners Erlebnis, p. 78.
258
sailles un fare progetti settari oppure una falsa demagogia; deve sapere che lasse dellattuale politica mondiale
una decisione pro o contro lUnione sovietica e che sul
piano politico ogni formalismo alla fine deve necessariamente rovesciarsi in una presa di posizione chiara e sostanziale contro lUnione sovietica, e quindi per Versailles. La superiorit politica del partito nazionale tedesco
sia rispetto al N.S.D.A.P., numericamente pi forte, sia
rispetto alle leghe, notevolmente superiori sul piano
ideologico-formale, dipende dal fatto che esso ha assunto
rispetto al capitalismo una chiara posizione di sostegno.
Mentre quei nazionalisti anticapitalisti, che de facto
non abbandonano mai il terreno del capitalismo, nelle loro decisioni concrete, nonostante tutte le ideologie soggettivamente oneste o demagogiche, sono costretti alla ne ad assumere una linea nazionale tedesca; finiscono og
gettivamente a rimorchio del nazionalismo tedesco. (Questo si pu seguire molto chiaramente nello sviluppo dei
leaders della corrente attivista).
Il carattere restauratore dellideologia sedicente rivoluzionaria diventa cos assolutamente chiara: va cercato
qui il punto di annodo politico e ideologico di tutta la cri
nazionale
della Germania.
Certo, nessu-
260
und
dizioni del capitalismo sul terreno capitalistico. Tale incapacit si esprime ideologicamente in una fuga imbarazzata di fronte ai problemi economici a partire dai quali si dipartono le strade delle classi; in un idealismo formalistico
imposto da questa situazione sociale, che, disperato, coglie e mistifica le analogie pi superficiali e formali solo
per non dover vedere le insuperabili contraddizioni sostanziali.
2. Il mito dellidealismo
eclettico
Nessuno dubiter del fatto che il mito il concetto centrale della teoria della conoscenza del movimento nazionale.
I motivi sono facilmente comprensibili. Chi rinuncia alla
spiegazione economica degli oggetti economici e sociali
rinuncia necessariamente a una spiegazione scientifica
dello sviluppo storicosociale. Nello storico rigoroso che
lavora da solo e scientificamente questa rinuncia pu legarsi a illusioni agnostiche e relativistiche, allillusione di
aver raccontato solamente i fatti come sono realmente accaduti. Questa illusione si dissolve per appena lo storico
si riferisce a una connessione intesa ancora in maniera cos pragmatica. Ranke, che per decenni ha costituito il modello di tutti quegli storici che per principio si rifiutavano
di interpretare la storia su base economica e quindi legale,
nel momento in cui deve formulare una connessione ge
nerale costretto ad approdare a Dio.
Naturalmente, la scienza borghese non considera affatto questo Dio un concetto ascientifico. Al contrario.
Proprio su questo punto emerge la profondit e la grandezza di Ranke: qui il suo pensiero si spinge al massimo di
profondit, e il fatto che il concetto metafisico centrale
non in alcun modo correlato coi fatti empirici, che esso
quindi scientificamente non spiega niente, contribuisce
solo ad accrescere lammirazione di fronte a questa profondit. Non scientifico semplicemente il tentativo di
scoprire concretamente le cause reali dellaccadere storico:
261
audacemente
e sfrenatamente,
nelluno
pre
(Munchen,
1931),
263
solo lindimostrabile .
Schauwecker avrebbe potuto o dovuto richiamarsi a Simmel o a Bergson. E quando Junger delloperaio dice che
non in un rapporto di opposizione con questa societ,
ma di alterit 15,lassenza di un rimando letterario non
pu ingannare sul fatto che qui viene compiuta la stessa
curvatura idealisticosoggettiva della dialettica oggettiva
realizzata gi prima della guerra dallaltrettanto liberale
Heinrich Rickert, il quale al posto dellantitesi (con
12. Ivi, p. 457.
13. Deutsche allein, p. 308 (i corsivi sono nostri).
14. Krieg und Krieger, cit., p. 147.
15. Op. cit., p. 25.
264
265
reno comune anche sul piano filosofico ", un fronte filosofico comune contro il marxismo e contro le tradizioni
ideologiche del periodo rivoluzionario della borghesia.
(Lotta contro loggettivit del mondo esterno, contro la
causalit,
cialdemocrazia dallatteggiamento di Bernstein e Konrad Schmidt fino alla recezione del neohegelismo, di Dilthey, di Max Weber, di Heidegger, ecc. un fatto evidente per ogni marxista. Vi qui lespressione filosofica
del comune terreno di classe, della comune difesa del capitalismo in putrefazione contro la rivoluzione proletaria.
Le differenze tattiche (e anche strategiche) nel modo di
tale difesa devono svolgere su questa base fondamentalmente comune un ruolo pi o meno subordinato, e cos
pu anche essereimportante analizzarle in maniera dettagliata.
Solo la conoscenza di questo nesso pu mettere nella
giusta luce la lotta contro la decadenza condotta dal movimento nazionale. un tentativo di superare ideologicamente la decadenza senza abbandonarne il reale terreno
sociale, dunque un tentativo di una lotta contro la decadenza allinterno della decadenza. Da qui il tentativo disperato di scoprire un albero genealogico sano, una
sana eredit; da qui il bizzarro eclettismo in tutte le costruzioni storiche; linterpretazione distorta di tutti i pen
satori e i poeti del periodo in cui la classe era ancora in
ascesa. Infatti, il periodo sano dello sviluppo di una
classe, la sua ascesaeconomica e perci anche ideologica,
si esprime proprio nel fatto che possibile trattare in maniera spregiudicata i problemi della realt oggettiva, e soprattutto della societ, senza entrare in conflitto con gli
interessi della propria classe. Appena questo diventato
18. Cfr. il confronto
266
267
e reportage irrazionalistico
Il teorico della letteratura pi noto del movimento nazionale, Adolf Bartels, ideologicamente un uomo del periodo prebellico. Gi allora egli era allopposizione rispetto alle correnti letterarie dominanti nella borghesia liberale e rappresentava invece gli interessi nazionali 2. Con
formemente a questa origine e a questo sviluppo, la linea
di Bartels popolare, nel senso nazionale tedesco, pi
che chiaramente nazionalsocialista o addirittura nazionalrivoluzionaria, laddove da notare che proprio nel
campo letterario questi limiti spesso sono molto sfumati.
Bartels conduce da sempre la sua lotta principale contro
la letteratura dasfalto, contro linquinamento ebraico
metropolitano della letteratura tedesca e contro la decadenza. Appena tuttavia egli scende nella concretezza, af
orano chiaramente le contraddizioni interne. Bartels ve
de nella letteratura postquarantottesca il secondo apice
dello sviluppo della letteratura tedesca . Ma egli subito
costretto ad affermare che questo stesso periodo costitu21. caratteristico della critica letteraria della socialdemocrazia del periodo prebellico che sia andata semplicemente a rimorchio delle tendenze di
moda della borghesialiberale e cheMehrng, il quale assunseuna posizionecritica, di opposizione, non abbia mai indagato adeguatamente quale sia il signicato di classe delle opposizioni borghesi di destra contro il moderno. Si spiega cos la sua presa di posizione amichevolmente e benevolmente critica nei
confronti di Bartels (cfr. ad esempio Lileraturhistorische
Streibztge, II, pp. 17
268
sce linizio della decadenza, la Frhdekadenz, come dice lo stesso Bartels. E i fenomeni decadenti egli menziona accanto alla socialdemocrazia e al crescente potere
degli ebrei la crescente ricerca del piacere e la concezione
materialistica della vita e, nella cultura, la filosofia di
Schopenhauer come il sintomo pi importante sono
una conseguenza del capitalismo, che io del resto non
considera responsabile di tutto 23.Bartels aspira dunque
a uno sviluppo capitalistico sano e si oppone a tutto ci
da cui pu emergere il non sano, il decadente. Di conseguenza, la sua posizione sulla guerra molto pi semplice di quella delle generazioni pi giovani. Manca il signore forte e il grande statista (Tirpitz) non giunto al
governo . Questo riconoscimento ingenuamente sano dei lati buoni del capitalismo, che conservano lo
Stato e la societ, determinano i valori storicoletterari di
Bartels! evidente che per lui nella letteratura pi recente
larte regionale (lHeimatkunst) ha un posto centrale. Ma
gi qui si manifesta unincertezza, una conciliazione. In
primo luogo lHeimatkunst una derivazione certamente pi sana del movimento naturalistico; in secondo luogo, anche la poesia metropolitana pu essere
Heimatkunst, anche se la regione ad essa pi consona
25.In una parola, le punte della lotta devono esseredirette
soprattutto l dove le affinit familiari balzano troppo
agli occhi. E ci vero per tutto. Proprio a proposito del
suo eroe centrale, Hebbel, egli ficca la testa sotto la sabbia per non vedere i numerosi tratti decadenti che bisognerebbe vedere. Mentre questa oscillazione, questo imbarazzo emerge con molta chiarezza a proposito di
Schopenhauer il cui successo egli considera, come abbiamo visto, un sintomo dellinizio della decadenza ,
in Richard Wagner, in Nietzsche: in realt sono tutti de23. Ivi, p. 180 (i corsivi sono nostri).
269
270
dal borghesuccio
arretrato
scopo,
contenutistica
271
de: Noi dobbiamo percepire non i singoli eroi o le singole vittime, ma la forza che essi emanano . A parte lo
stile, questo potrebbe essere stato preso da un qualsiasi
critico impressionista, da Alfred Polgr a Alfred Kerr. E
non un caso che questa affinit emerga proprio
nellanalisi di Dostoewski. Rosenberg si associa con
Nietzsche in testa alla venerazione di Dostoewski, si
mette sul suo stesso terreno; pi precisamente: egli rivela
di stare spesso sullo stessoterreno di Dostoewski ed per
tanto costretto a trarre delle conseguenze estremamente
formali, idealistico-soggettive e psicologistiche: le medesime conseguenze tratte dalla critica naturalistica, impressionistica, ecc. dell'ala sinistra, sia pure con unaccettazione pi generale della letteratura dasfalto . Non
pu dunque destare meraviglia il fatto che nellanalisi di
Richard Wagner egli arrivi, di nuovo sul piano contenutistico, a quei criteri che sono stati le parole dordine centrali della lotta di sinistra per Ibsen e Hauptmann, con
la sola differenza che egli attribuisce questi contenuti
di nuovo alla maniera di Spengler allintero sviluppo
autentico. Il senso dellinfinit si trova nel gotico,
nella musica che sfuma, nelle prospettive infinite dei giardini di Le ntre, nel chiaroscuro di Rembrandt, nel calcolo infinitesimale. Anche il sentimento di solitudine e
dellinfinito un tratto distintivo dellessenza occidentale 32. La sintesi fra Spengler e Kerr cos felicemente
compiuta, con la differenza che Kerr accetta coerente30. Ivi, p. 387.
31. Questa stessa discrepanza emerge nel fondatore pi importante di
questa corrente: Nietzsche. Nello stesso periodo in cui combatte pi aspramente contro la decadenza di Wagner, egli confessa di essere un lettore zelante e un
sostenitore degli psicologi cosi curiosi e insieme cos zelanti di Parigi: Bourget, Loti, Gyp, ecc. e quindi delle letteratura dasfalto parigina. Cfr. Ecce
homo, Taschenausgabe, Xl, pp. 294-95 (trad. it. a cura di G. Colli e M. Montinari, Mondadori, 1977, p. 28).
32. Op. cit., p. 366.
272
273
dallinterno del futuro socialista nellattuale epoca imperialistica si manifesta nella maniera pi macroscopica
la dove Jnger considera superata la distinzione tra citt e
con leconomia mondiale, ecc. il superamento della distinzione tra citt e campagna; e altrettanto poco di essi,
egli vede che qui lopposizione tra citt e campagna stata solamente riprodotta a un livello pi elevato. Questa
puntualizzazione metodologica fondamentale strettamente legata con laltra concezione qui di particolare importanza, secondo cui la cultura e quindi larte delloperaio radicalmente nuova e non minimamente collegata col vecchio sviluppo. Questa illusione di un radicali
smo culturale al cento per cento sorge e non solo in
Jnger proprio sulla base di un disconoscimento oppudelle reali
re di un disprezzo riformistico-evoluzionistico
forze motrici economico-sociali del concreto rovesciamento rivoluzionario. Questa illusione compare, a partire
dal naturalismo fino al futurismo, allespressionismo,
ecc., in quasi tutte le rivoluzioni dei letterati: essa il
tipico mito dei letterati, che a partire dalla brusca svolta
contro gli immediati predecessori, escogitano una radicale svolta generale. In Jnger tali affinit familiari con tutte queste tendenze, naturalmente allinterno di questi limiti e con tratti spiccatamente individuali, si possono seguire fin dentro il culto del proletariato. Accenno soltanto, in quanto particolarmente significativa, alla polemica futurista contro la cultura da museo 35.Questa affinit diventa particolarmente rilevante anche per il fatto
34. Op. cit., p. 160.
35. Op. cit., p. 197.
275
276
zione tra intelletto e sentimento (esperienza, ecc.) che caratterizza fortemente tutta la moderna Weltanschauung
borghese. Anche qui ugualmente significativo tanto per
la destra quanto per la sinistra che questa forma ideologica del tramonto delle classi non solo viene accettato acriticamente come un fatto senza indagarne a fondo le cause, ma anzi viene preso come punto di partenza dei miti
losofici e, nelle sue conseguenze, anche delle teorie letterarie corrispondenti. A seconda della situazione concreta
della lotta di classe, ferma restando la rigida dualit fondamentale, laccento viene posto unilateralmente sullintelletto o sul sentimento come lunico principio giusto,
mentre laltro viene rifiutato in quanto decadente, sor
passato, piatto e in ogni caso borghese. Il movimento
nazionale in questo caso ha optato, per i motivi che abbiamo gi discusso, per il sentimento, il vissuto, lirrazionale. Schauawecker dice: Tutti suppongono, nessuno
sa. Tutti fingono di sapere, tutti garantiscono la supposi-
zione 39.Ma questo inasprimento energico sullirrazionalismo non elimina lafnit col polo opposto: in entrambi i casi la situazione sociale dellintellighenzia declassata, che mitologizza i sintomi ideologici della dissoluzione delle classi a principi eterni delluomo, si presenta
allo stesso modo. Ein entrambi i casi vengono considerate invecchiate, sorpassate e dissolte quelle forme sorte per
lo pi nel periodo di ascesa della borghesia, poich n
luno n laltro polo riesce a dominarle. Schauwecker nei
suoi libri analizza in maniera radicale anche questa dissoluzione. Il suo Deutsche allein qualcosa come un reportage sulla Germania dalla fine della guerra in poi, naturalmente un reportage su base irrazionalistica. Ci
emerge non soltanto nella Weltanschauung decisamente
irrazionalistica, ma soprattutto nella illogicit e arbitrariet romantica dellintera composizione e della sua realizzazione nei dettagli. Ma il tratto idealistico decisivo del
39. Ivi.
277
278
Ernst Junger, membro dellAccademia degli scrittori fascisti, sintetizza in maniera molto pregnante la metodologia della storiografia fascista: Come il vincitore a scrivere la storia, a creare il suo stesso mito, sempre lui a
stabilire che cosa ha valore artistico. Dopo che i princpali ideologi fascisti, i Rosenberg, i Goebbels, i Baumler,
ecc. hanno dato nelle varie questioni singole le linee del
sovvertimento fascista di tutti i valori, in letteratura
comparsa una breve sintesi metodologica della storia della letteratura tedesca, il cui significato tanto maggiore in
quanto si propone apertamente di fissare i criteri dellin
segnamento della storia della letteratura nelle scuole e
nelluniversit .
Non difficile sintetizzare i principi della storiograa letteraria fascista. Il primo afferma che da tutta la storia tedesca e dalla storia della letteratura vengono riesumate ed esaltate a momento culminante di un modo peculiare di scrivere e di pensare quelle tendenze reazionarie per molto tempo giustamente dimenticate. La rinasci
ta del romanticismo sta naturalmente al primissimo po
sto. Esso era stato riscoperto gi dalla storia della filosoa e della letteratura reazionaria dellimperialismo prebellico. Tale scoperta si riferiva tuttavia al primo romanticismo, a Schlegel, Schelling, Novalis, ecc. i quali, nonostante tutte le tendenze reazionarie, rispecchiavano tuttavia latmosfera degli intellettuali borghesi tedeschi duran1. W. Linden,
chen 1933.
Aufgaben
einer nationalen
Literaturwissenscha,
Miln-
279
te e dopo la rivoluzione francese. chiaro che per il fascismo questi romantici erano fin troppo progressisti. Gi
Baumler considera il primo romanticismo come la conclusione del XVIII secolo, ci che agli occhi di un teorico
fascista significa la condanna pi pesante. Linden segue
fedelmente le tracce di Baumler. Per lui il momento culminante rappresentato dallalto romanticismo, dal
periodo 18021816.Egli celebra i suoi rappresentanti,
Adam Muller, Grres, ecc. i pi infami sicofanti della
lotta contro la Francia e del periodo della restaurazione
spirito tedesco. E
come gli eroi dello sviluppo dello
giustifica questo elogio col fatto che tali scrittori sostenevano lorganismo sociale della moderna umanit minacciata dal capitalismo, la costruzione di un socialismo
nazionale e religioso che riunisca gli uomini moderni in
una comunit religiosa e quindi impedisca lalienazione e
la scissione tecnicocapitalistica. Si tratta dunque di
una nuova associazione comunitaria, di un socialismo
fondato su basi religiose e radicato in tutto il popolo []
In questo sistema sociale e statale dellalto romanticismo
lidealismo tedesco si eleva al suo massimo significato spirituale. I signori nazisti considerano pertanto gli Adam
Muller e i Gorres non semplicemente come illustri antena
ti del grande Fiihrer Adolf, ci che hanno il pieno diritto
storico di fare, ma vedono in questi pensatori reazionari
di quinto rango (basta confrontarli coi reazionari francesi
e inglesi) il momento culminante e il compimento di ci a
cui aspiravano i classici tedeschi, Lessing, Goethe e Schil
ler. E gi questo una falsificazione storica di un cinismo
mai visto prima.
Ma con questo siamo al secondo principio della
rispetto
parlando metodologia del signor Linden:
con
il vecchio principio della storiografia tedesca reazionaria. Poich lo sviluppo tedesco, a causa del ritardo con
cui il capitalismo si rafforzato in Germania, ha avuto un
andamento discontinuo anche nei suoi momenti pi alti,
280
cit.,
p. 118.(N.d.T.).
281
precursori di Goebbels e Hitler. Il suo rifiuto della rivoluzione francese ovviamente per il signor Linden una vera
manna. Anche Ermanno e Dorotea viene celebrata come
il punto culminante dello sviluppo di Goethe, poich qui
allo Stato di massa romantico, puramente ideale, che si
fonda sul concetto astratto di libert e uguaglianza, viene
contrapposto il concreto, naturale Stato tedesco. Enor
me imbarazzo procura al signor Linden lentusiamso di
Goethe per Napoleone. Per se la cava con una grande
falsificazione della storia. Egli attribuisce a Goethe un entusiasmo per le guerre di liberazione tedesche, falsifica Il
risveglio di Epimede da rappresentazione sottilmente ironica a contrita confessione del suo errore di fronte allo
spirito nazionale tedesco.
E qui emerge il terzo principio della storiografia fa
scista, quello della sfacciata falsificazione dei fatti storici
scomodi. E il libro di Linden brulica di siffatte falsificazioni, in senso sia negativo che positivo. Dallabbondanza che il signor Linden ci offre prendiamo solo alcuni
esempi. Uno dei pi macroscopici che egli vede realizzata in Mussolini la profonda aspirazione antipapale di
Dante alla liberazione dellItalia, allavvento del liberatore dellItalia, che con mano forte liberer laia dalla pula dei compatrioti degenerati e costruir un nuovo impero
della forza e della giustizia. Le falsificazioni negative
della storia contribuiscono degnamente a questaltra falsificazione storica. Nellabbozzo di storia della letteratura tedesca in genere non compaiono i nomi di Lessing e
Heine, per citare solo i pi importanti. Persino Schiller,
che molti colleghi fascisti del signor Linden hanno tentato
di riverniciare con colori scuri, viene citato solo una volta
incidentalmente. Questo principio percorre lintera costruzione. Gli scrittori di cui non possibile tacere la tendenza progressista, da Georg Forster a Herwegh a Freili
grath, vengono tutti cancellati dalla storia della letteratura tedesca.
Altrettanto accade per la storia del realismo tedesco.
282
pendenti e pu imporre a suo piacimento il tempo di lavoro e il salario ai suoi concittadini, il capitalismo ha
smesso di essere capitalismo e la tecnica ha perso la sua
morta
essenza.
285
1935.
287
una critica dell'idealismo e specialmente delle sue speciche forme di manifestazione imperialistiche. Anche lavvicinamento al marxismo da parte di Bloch, che ha proceduto molto pi avanti rispetto alla gran maggioranza degli antifascisti borghesi di sinistra, non contiene nessuna
critica dellidealismo. Ma appunto per questo egli diviene
una presenza affascinante per una grande parte di questa
emigrazione. Per costoro Bloch diviene unincarnazione
del marxismo ad essi pi agevolmente accessibile, pi
congeniale alla fase di sviluppo ideologico in cui si trovache,
no. Come tale, come marxista e rivoluzionario
per,possiede la giusta sensibilit per tutte le finezze della
cultura, lo celebra Klaus Mann sulla rivista di Amsterdam
Die Sammlung, parlando del suo nuovo libro come di
un ardito inventario del nostro patrimonio spirituale; e
altrettanto fa F. Burschell sulla Neue Weltbhne. Bloch
sul piano politico notevolmente pi a sinistra di quegli intellettuali che egli inuenza sul piano spirituale. Egli non
soltanto un risoluto antifascista, ma in pi un avversario convinto del sistema capitalistico. Per lui non vi sono
dubbi che solamente il proletariato rivoluzionario la potenza in grado di abbattere Hitler e che il socialismo subentrer al fascismo.
Quando, dunque, Bloch pone al centro del suo libro
la questione delleredit, egli lo fa a partire da tali convinzioni storico-politiche. Il problema centrale di questo libro, da cui scaturisce poi quello delleredit, concerne gli
alleati della rivoluzione proletaria, la conquista dei piccoli borghesi urbani e dei contadini alla rivoluzione socialista. Gi laver posto energicamente tale questione onora
il pensatore e combattente Bloch. Gi questo atto mostra
che egli, dopo i suoi primi libri, si decisamente mosso
verso sinistra.
Per rispondere a tale questione Bloch intende scegliere come filo conduttore il marxismo. Il lettore marxista,
tuttavia, subito colpito dal fatto che egli non collega la
conquista degli alleati con quella della maggioranza del
289
e stravolta
delleconomia
marxista,
che ha legami assai profondi con latteggiamento fondamentale, filosofico-idealistico, di Bloch. La conseguenza
che, laddove il marxismo vede problemi dellessere materiale, Bloch capace di osservare soltanto problemi meramente ideologici.
A dispetto di questa debolezza fondamentale della
posizione,
su cui torneremo diffusamente, Bloch posua
problema
delleredit con chiarezza e nei suoi termiil
ne
ni di principio. Egli guarda al tramonto del capitalismo e
insieme a quello della cultura del capitalismo, quindi domanda: che cosa prender il proletariato, il costruttore
del nuovo mondo, del socialismo, da questo mondo che
tramonta? Che cosa vi che valga la pena di prendere?
Che cosa diverr parte integrante della nuova cultura? E
considera lentrare in possessodi questa eredit come una
lotta ideologica. Solo pi avanti ci fermeremo a criticare
il metodo e il contenuto della sua teoria delleredit. Qui
dobbiamo anzitutto sottolineare il merito di Bloch per
aver comunque posto la questione nei suoi termini di
principio.
La sassaia aurifera
Anche nella concretizzaziodei
suoi
problemi
Bloch
da una piattaforma netparte
ne
antifascista.
lui,
Per
correttamente, il carattere
tamente
Reich
di
del Terzo
essereuna dittatura aperta e infame
del capitale monopolistico. E da questa visione corretta
sorgono per lui gli ulteriori problemi. Dopo aver riscon
trato una spinta anticapitalistica anche fuori del proletariato, il suo sforzo onestamente rivoluzionario e antifa
scista diretto a incanalare questa spinta anticapitali
stica nella corrente della rivoluzione proletaria. Si tratta
dunque di lottare per le vittime della propaganda demagogica del fascismo.
290
Si comprende allora come Bloch parta dalla ideologia di queste vittime traviate. Rincresce per che rimanga
fermo allideologia. Tanto pi rincresce, in quanto non si
tratta di uno sbaglio casuale, ma invece della conseguenza
necessaria dellattuale metodo di Bloch. Abbiamo gi in
dicato quale sia il suo rapporto con leconomia politica
marxista.
La concezione ristretta ed errata delleconomia politica marxista tanto pi pericolosa per Bloch in quanto vi
in essa qualcosa che si avvicina molto alla ideologia
dellanticapitalismo
romantico, nella forma oggi assai
diffusa. I piccoli borghesi, tormentati dai colpi di una terribile crisi economica, nella loro disperata impotenza
vanno sognando di un assetto senza economia; molti
credono che l<<economia da cui vengono torturati sia
una maligna invenzione di ebrei, liberali e marxisti, e che
debba essere, quindi, qualcosa che possibile abolire.
Ora, tentando di dare chiarezza rivoluzionaria alla nostalgia anticapitalistica presente in tali torbide ideologie,
Bloch finisce in un vicolo cieco ideologico, giacch egli
stesso subisce linflusso di questa ideologia. Bloch disconosce il nesso fra lesistenza delluomo e la produzione
materiale. Perci non sottolinea nel socialismo il superamento dellasservente subordinazione delluomo alla
divisione del lavoro, il superamento della divisione sociale del lavoro fra citt e campagna, fra lavoro fisico e intellettuale, ma opera invece con un concetto astratto, borghese, delleconomia, la quale nel socialismo dovrebbe
degradare a unimportanza periferica.
In tal modo Bloch non coglie a fondo il complicato
nesso dialettico fra la situazione sociale dei ceti medi e
la loro ideologia romantico-anticapitalistica.
In tal modo
egli finisce invece per riallacciarsi a questultima acriticamente. E vero che tenta, e persino con passione, di darne
una critica, ma questa critica, priva di base materiale,
non ha alcuna possibilit di essererealmente dialettica. Il
suo metodo si riduce, alla fin fine, a una contrapposizione
291
losofia della vita dei fascisti . I punti di vista di Bloch sono molto pi profondi che non quelli di Gast o di Marcuse. Costoro vogliono separare completamente il fascismo
dal normale sviluppo ideologico della borghesia, mentre Bloch intende mettere in luce tanto le connessioni
quanto le differenze. Cosicch egli vede quanto c di reazionario e controrivoluzionario anche nella fase prefascista dellimperialismo e al fascismo contrappone non un
capitalismo normale, ma la rivoluzione proletaria.
Tuttavia lerroneit del metodo spinge Bloch molto lontano dallobiettivo cui mira, la dialettica rivoluzionaria, e
conduce anche lui a un eclettico da un lato/dallaltro.
Questo restare impaniato di Bloch nellideologia
dellanticapitalismo romantico produce in lui una concezione fondamentalmente falsa del marxismo e del retag-
, 2.
292
te... 4. molto probabile che Bloch intenda qui polemizzare contro il revisionismo, contro la liquidazione della dialettica rivoluzionaria, contro il completo abbandono dei contadini, ecc. Nel suo discorso, tuttavia, questo
rimprovero rivolto al marxismo volgare trapassa in un
rimprovero al marxismo stesso per aver raccolto leredit
di Smith e Ricardo e dello sviluppo materialistico da Bacone a Feuerbach. A causa di questa falsa concezione
Bloch perde ogni possibilit di condurre un'analisi reale
delle correnti ideologiche da lui indagate. Pu analizzarle
soltanto come ideologie e, come tali, pu approfondirle losoficamente. Cos resta, per, sempre sul terreno
delle ideologie che va criticando.
Questo metodo falso non pu che produrre nel con
creto contenuti falsi. Bloch vede chiaramente come
lideologia dei piccoli borghesi e dei contadini stia in contraddizione con i loro interessi reali, che dovrebbero renderli alleati della rivoluzione proletaria. Egli vede che
queste ideologie sono fuorvianti, che portano i piccoli
borghesi e i contadini in un vicolo cieco, e cerca di metteallo scoperto tali contraddizioni in modo tale da aiutare
re i traviati a trovare la retta via. A questo scopo costrusceuna sua teoria delle contraddizioni non contemporanee. Contraddizione contemporanea per Bloch lanta
gonismo fra borghesia e proletariato; e perci possibile
esprimerlo adeguatamente nel linguaggio del marxismo.
Lesistenza dei contadini invece una contraddizione
non contemporanea: questi vivono fuori dal mondo
del capitalismo e delle sue odierne contraddizioni contemporanee. Da questa situazione sorge da un lato la
possibilit per i fascisti di conquistare i contadini e i piccoli borghesi con la loro scadente demagogia, dallaltro il
compito per il marxismo di assumere nella propria dialettica i problemi specifici che ne risultano, di farsi real4. Op. cit., p. 96.
293
296
297
decadenza. Quantunque anche qui si introduca a disturbare il discorso lanticapitalismo romantico, facendogli
dirigere il fuoco principale dellattacco contro il periodo
liberale dello sviluppo borghese, senza una critica abbastanza netta delle controtendenze reazionarie.
Il tentativo blochiano di scoprire un nuovo metodo
di lotta contro lideologia del fascismo deve quindi considerarsi fallito. fatica vana cercare loro nellideologia di contadini e piccoli borghesi arretrati. Loro
contenuto per questi ceti negli istinti anticapitalistici che
scaturiscono dalla loro condizione sociale scissa, dalloppressione e lo sfruttamento che esercita su di loro il captalismo monopolistico. Questo oro non e per rintracciabile per la via di Bloch, tale via conduce soltanto a
eternare la loro confusione ideologica, ma invece su
quella della teoria e prassi marxiste-leniniste (come assai
persuasivamente mostrano landamento delle cose in Urss
e gli effetti della tattica del Fronte popolare). Esse, chiarendo le loro esperienze, li aiutano a superare nella pratica, nella lotta per i loro interessi reali, la confusione ideologica.
Montaggio dialettico
Il secondo importante problema posto dal libro di Bloch quello delleredit dellattuale cultura capitalistica. Tale questione per noi assai
interessante perch Bloch fornisce molto materiale concreto sul formalismo nellarte e tratta di numerosissimi
problemi che nellodierna discussione contro il formalismo sono di grande peso.
Egli vede chiarissimamente lo stato di catastrofico
dissolvimento in cui si trova lattuale cultura capitalistica.
Insegnanti, artisti, scrittori non trovano pi nessuna cultura sul terreno del capitale, ad eccezione di quella ironica
o stravagante,
una cultura
che e mancanza
di patria,
che
sidentifica con la mancanza doggetto stessa 9. E ancora pi decisamente sulla collocazione dei poeti nellepo9. Ivi, p. 305.
298
la realt apparente d al montaggio preminenza e superiorit rispetto alla Nuova oggettivit. C qui uninterruzione e una nuova commessurain un senso che va molto
oltre lo scambio di parti tecniche o addirittura oltre il fo
tomontaggio, eppure esse obbediscono ancora a questa
forma come a una vera opera incompiuta esso improvvisa nella connessione scoppiata, trasforma gli elementi divenuti puri, con cui la Oggettivit forma rigide
facciate, in tentazioni e tentativi entro uno spazio vuoto.
300
ha mostrato quanto siano pochi gli artisti e i critici in possessodi una certa chiarezza sui presupposti ideologici del
formalismo. Ecco perch ha valore durevole la sottolineatura blochiana dellimportanza ideologica che spetta al riflesso del mondo lacerato nella sua connessione e, di conseguenza, alla fine dello splendore estetico. Coloro i
quali, criticando apparentemente il contenuto del formalismo, glorificano per la maestria dei suoi rappresen
tanti, potrebbero imparare dall'analisi di Bloch che il formalismo deve necessariamente distruggere tutti i presupposti di una reale maestria (senza virgolette). Vale a dire
la raffigurazione del tipico, il suo sviluppo artisticoorga
nico dalla raffigurazione dellindividuale.
Purtroppo lanalisi di Bloch anche in questo ambito
resta ferma al piano idealistico. Egli anche qui distingue
semplicemente in maniera eclettica il lato buono del
montaggio dal lato cattivo e non si accorge che, laddove lassenza di connessione viene sostituita da una connessione astratta, questa pu essere appunto solo una
sostituzione e non un reale superamento. E proprio per
questo non vede la profonda afnit artistica che intercorre fra il montaggio marxista e quello borghese.
Il primo argomento apparentemente di gran peso addotto da Bloch a favore della sviluppabilit del montaggio per la cultura socialista il suo criterio generale della
eredit. Egli trae questo criterio dal proprio orientamento
di opposizione al capitalismo imperialistico, ma lo trae
ancora una volta in modo astratto e formale. Questo
anche qui il criterio delle parti di eredit utilizzabili: esse
nel tardocapitalismo, che le forma, non possono non essere tanto imperfette e impedite quanto sospette . Il
montaggio quindi sospetto per lodierno capitalismo, il
quale ne impedisce lo sviluppo. Questo argomento, per,
cade quando si approfondisce lanalisi. tipico, cio,
14. Ivi, p. 167.
301
Sepoi Bloch vuol discutere il problema del sospetto come criterio di ereditabilit, dovrebbe fare attenzione a
quanto chiaramente sospetto e odioso sia per la borghesia
fascista e in via di fascistizzazione il vero realismo.
Naturalmente la borghesia reazionaria protester
sempre quando un artista user il metodo del montaggio
per esprimere con esso contenuti scomodi o pericolosi. In
tal caso, per, sospetto il contenuto e non il metodo.
Cosicch Bloch dovrebbe indagare nel concreto rispettivamente che cosa tale contenuto significhi sul piano di
classe e artistico, e che cosa la forma espressiva del mon
taggio abbia da dire a questo contenuto. Ma per Bloch la
questione sembra risolta a priori. E in un senso positivo
per il montaggio. La sua prova a favore null'altro che la
prassi letteraria di Bertolt Brecht e quella filosofica,
fondata sul montaggio, di Walter Benjamin. Il secondo
esempio impossibile prenderlo sul serio. Il caso Brecht
richiederebbe unindagine molto accurata. Bloch invece
302
la irratio
autentica
discen-
303
304
zione relativa. La musica qui approva... il nastro scorrevole della necessit, nobilita il lavoro a catena senza pau
se, il destino senza luce... Questa rigidit il tributo del
successivo Stravinskij alla reazione parigina, anzi, alla
stabilizzazione capitalistica del mondo, da cui discende
musica. ancora una volta una strana ironia che proprio qui, dopo questa analisi distruttiva dellapologetica
capitalistica nella musica di Stravinskij, proprio su costui
egli applichi il suo criterio del retaggio autentico. Quanto
nel caso concreto sia privo di valore il suo criterio, di
mostrato appunto dalla descrizione riassuntiva delleffetto provocato da Stravinskij: Sebbene alla Nuova ogget
tivit abbia aggiunto la musicamacchina,insomma linumanit musicale, Stravinskij appare alla borghesia non
meno sospetto che up to date; il fascista fa leffetto di
un bolscevico della cultura *.
Le medesime contraddizioni fra splendide descrizio
analisi,
da un lato, e false conclusioni, dallaltro, le
ni e
ritroviamo quando Bloch si occupa della filosofia contemporanea. Vero che di fronte a determinati fenomeni
assume un atteggiamento inequivoco di riuto e che spesso conforta tale rifiuto con azzeccatissime irrisioni. Cosi
denisce Klages un deciso losofo da finesettimana;
sulla filosofia di questi dice in modo liquidatorio: Un
ume cosmico deposita sulle rive frutti di letture . Con
altrettanta pertinenza e arguzia a proposito di Spengler:
Lo storico Spengler non un profeta rivolto indietro,
ma un antiquario rivolto in avanti . Tuttavia, nel medesimo tempo molto caratteristico che Bloch sia in Klages
sia in Spengler critichi non le basi gnoseologiche, lagnosticismo e la mistica, ma soltanto le conseguenze grottesche che, derivando da tali basi, vengono alla luce nella
16. Ivi, p. 173/7.
17. Ivi, p. 243.
18. Ivi, p. 234.
305
Particolarmente chiara emergetale debolezzaquando la sua presa di posizione non di netto rifiuto. In
Nietzsche, per esempio, Bloch vuol salvare come retaggio
il lato buono del principio dionisiaco. A tale scopo nel
dionisiaco egli scopre un tratto plebeo: ...tuttavia
Dionisio
appunto per la morale da schiavi un dio
ignoto,
ma invece lieto, anzitutto un dio esplosivo.
non
svigorita, nella cristianissimaguerra dei contadini ha mostrato meno morale da schiavi di quel che piaccia ai signori . Bloch sa bene che tali vedute non hanno nulla a che
vedere con Nietzsche. Il fine di Nietzsche e un fine privato, camuffato in maniera aristocratico-reazionaria,
unutopia romantica, senza contatto con la storia, e per
nulla con la classe oggi decisiva; ma la storia si prende da
s il suo contatto, lastuzia della ragione grande 2.
Qui la debolezza idealistica della concezione della
storia in Bloch risulta straordinariamente chiara. In primo luogo, infatti, vuol dire sottovalutare fortemente il significato reazionario della filosofia di Nietzsche negarle il
contatto con la storia. Essa invece ha contatti addirittura saldissimi, ma per lappunto puramente ed esplicitamente reazionari. In secondo luogo, non ci si pu immaginare nulla di pi antistorico di questa blochiana astuzia della ragione nella storia. Persino se Bloch avessedil9. Ivi, p. 270.
20. [bid.
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Tale critica dei singoli rappresentanti della cultura borghese laspetto pi valido del libro di Bloch. Ed essa sta
in stridente contrasto con la sua concezione generale
delleredit. A Bloch accade il contrario di ci che accadde a quel mago del vecchio Testamento il quale era andato per maledire gli ebrei, ma le cui maledizioni furono
mutate in benedizioni di Jahveh. Bloch vuol salvare il
contenuto in oro della cultura borghese disintegrantesi. Siccome per in questa spedizione di salvataggio egli
va con un reale dispendio di sapere e di intelligenza, distrugge strada facendo con critiche spietate tutto quel che
vorrebbe salvare. Quando, dunque, dal mucchio di rovine, che egli stesso davanti agli occhi del lettore ha ulterio
remente demolito, cerca di levar fuori uneredit positiva,
appare non organico, non convincente. Ed appunto un
suo merito che le sue stesse conclusioni appaiano tanto
poco persuasive, che queste siano invalidate dalle sue
stesse esposizioni. Tale contraddittorio autosopprimersi
del suo metodo tramite lapplicazione al materiale concreto d al lettore una speranza: che questo metodo
idealisticomistico non sia lultima fase dello sviluppo di
Bloch, che la sua onesta e coraggiosa collaborazione alla
lotta contro il fascismo lo aiuti a superare la odierna brusca contraddizione fra la sua chiara presa di posizione politica contro il fascismo e le sue concessioni filosofiche alle correnti idealistiche reazionarie.
INDICE
Introduzione,
p. 5
tedeschi, p. 127
1984