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RUSSIA

La Russia può essere definita autocratica, nazionalista e ortodossa.


- L'autocrazia in Russia era indiscussa e non vi era alcuna opposizione politica legittimata ad
agire, se non in segreto.
- In Russia la religione prevalente è quella ortodossa e per questo non mancano continue
discriminazione nei confronti dei cattolici e dei protestanti, ritroviamo inoltre le
persecuzioni ebraiche.
- Il nazionalismo russo si diffuse tramite il panslavismo, ciò però sfociò nelle persecuzioni di
etnie non slave. Il panslavismo è un movimento nazionalista, che si sviluppa in Russia, e
ha come obiettivo quello di riunire in un unico territorio tutte le popolazioni di lingua slava.
Al potere, in Russia ritroviamo lo zar Alessandro III → Lo zar non favorisce le classi meno
abbienti che si trovano ad affrontare la fame di terra dei contadini.
Questi ultimi si divisero socialmente in due gruppi:
1) Contadini poveri;
2) I contadini più agiati, per mezzo delle attività commerciali → kulaki.
Dal punto di vista industriale si ottennero importanti risultati e la produzione di fabbrica
aumentò sensibilmente.
Il successore di Alessandro III fu Nicola II → egli proseguì con una politica autoritaria, ma si
ottennero comunque dei minimi risultati:
1) Lo sviluppo urbano;
2) Il rafforzamento del proletariato urbano.
Nonostante ciò, la Russia si ritrova ad affrontare una crisi gravissima, caratterizzata da rivolte
contadine, scioperi di operai a causa delle terribili condizioni socio-economiche del proletariato.
A favore delle rivolte si sviluppano due partiti:
1) Il partito social-democratico → A favore del proletariato urbano.
2) Il partito social-rivoluzionario → Segue la tradizione populista.
Nel 1903 il partito operaio si divide in:
1) Menscevichi → Sostengono un processo graduale.
2) Bolscevichi → Sostengono le rivoluzioni. Uno degli esponenti più importanti fu Lenin.
Nel 1918 i bolscevichi diventeranno quello che noi conosciamo come partito comunista.
- 1904/1905 → guerra russo-giapponese: credevano che avrebbe attenuato la crisi
sociale interna (focalizzandosi in un obiettivo comune), ma il malcontento crebbe a
dismisura.
- 22 GENNAIO 1905: Si verifica la domenica di sangue, ovvero una manifestazione
popolare di 150mila persone a San Pietroburgo, in cui le forze dell’ordine intervengono in
maniera violenta e repressiva.
A San Pietroburgo quindi, nacque per iniziativa dei bolscevichi il primo soviet (=consiglio),
eletto dagli operai a favore di una nuova forma di democrazia spontanea e dal basso.
Lo zar interviene solo dopo uno sciopero generale, convocando un'assemblea
rappresentativa che prende il nome di Duma.
Alla Duma viene affidato il potere legislativo nel 1906.
La fine della guerra russo-giapponese permise al sovrano di concentrare le forze per
reprimere militarmente le agitazioni interne → la Duma non poteva intervenire nelle
decisioni dello zar, se non esprimere il proprio dissenso.

La riforma agraria di Stolypin: Il politico che fu in grado di dominare la situazione fu Stolypin,


un uomo estremamente conservatore, consapevole che la Russia necessitava di un programma di
riforme.
Stolypin represse ogni sussulto di ribellione: arrestando gli oppositori, censurando la stampa,
inoltre promosse un processo di russificazione delle minoranze etniche.
- 1907→ Venne introdotta una riforma agraria che favoriva i ceti di piccoli agricoltori e
proletari.
Stolypin Apparve troppo progressista alla Corte ed estremamente autoritaria alla Duma.
Egli venne assassinato nel 1911 da un rivoluzionario.
RIVOLUZIONE RUSSA (da pagina 116)
La Russia nel 1917 si ritrova dinanzi due rivoluzioni: la rivoluzione di febbraio e la rivoluzione
di ottobre (24-25).
Tali si sviluppano nell'arco di pochi mesi e comportano il crollo di un sistema politico
autocratico → lo zar verrà condannato a morte.
Una forte guerra civile condurrà alla dittatura del proletariato, con l'abolizione della proprietà
privata legata al partito comunista.
In Europa si espande il timore della diffusione del bolscevismo e ciò comporta la nascita di
regimi autocratici e reazionari.
Lo storico e studioso Christopher Hill si pone due domande riguardanti la storia della Russia e in
particolar modo queste due rivoluzioni:
1) Perché la Russia esce dal Medioevo nel 1917?
2) Perché tale cambiamento è realizzato dal proletariato nonostante sia debole?
1) L'uscita della Russia dal Medioevo avviene nel 1917, in quanto in Russia non esiste una classe
media, quindi la borghesia, poiché il paese è basato sul latifondismo.
E’ la classe media che di norma aspira al parlamentarismo e cerca un confronto con il potere
politico, avendo un programma riformista e liberale.
In Russia, dunque, non vi è una tradizione-politico liberale: i moti dell'Ottocento in Russia
terminano con l'inizio della rivoluzione → la Russia è una società totalitaria a partito unico.

2) Fu il proletariato protagonista pur essendo poco sviluppato, in quanto si sviluppò una


coscienza di classe, a partire dalle dottrine socialiste di Marx ed Engels e la primavera dei popoli
del 1848.

- Proletariato industriale russo: I rivoluzionari russi si ispirarono a Karl Marx, che per
primo teorizzò il comunismo. Secondo Marx è il comunismo che avrebbe caratterizzato la
fase successiva al crollo della società capitalistica, quindi esso si sarebbe realizzato nei
paesi che avevano il sistema di fabbrica più avanzato.
Proprio per questa teoria, la rivoluzione russa apparve un paradosso, in quanto il
comunismo trionfò in un paese nel quale gli operai erano una minoranza, rispetto alla
maggioranza della classe lavoratrice.
Il settore industriale, infatti, non era il settore trainante in Russia e si presentava come
gravemente arretrato → nel 1913 le fabbriche russe erano meno della metà di quelle
francesi.
Dal punto di vista territoriale erano concentrate attorno alle città di Mosca e Pietrogrado
e nelle zone ricche di materie prime, ma erano finanziate da investitori esterni → vi è
la mancanza totale di una classe imprenditoriale locale, sono gli stranieri che
finanziano le grandi imprese.

- Le condizioni nelle campagne: I contadini russi erano in condizioni di grande


miseria e nonostante l'abolizione della servitù erano ancora schiacciati da rapporti sociali
arcaici.
Per tale motivo, Stolypin promosse una riforma agraria (1905) allo scopo di favorire la
nascita, nelle campagne, di un ceto di agricoltori proprietari. Ciò permise ai
capifamiglia di trasformare in proprietà individuali i campi che la comunità aveva
affidato loro e quindi acquistare nuovi terreni.
Nonostante ciò, il numero di nuovi proletari era comunque bassissimo e i provvedimenti di
Stolypin causarono forme di povertà e disoccupazione, tant'è che molti contadini
vendettero la loro terra e si trovarono senza lavoro.

- La Russia e la guerra mondiale : Nell'estate del 1914 le condizioni della Russia non
consigliavano di certo un'entrata in guerra. Tuttavia, il paese si schiera a fianco di
Francia e Regno Unito per vari fattori:
1) La Russia mirava dal punto espansionistico ai Balcani.
2) Lo zar Nicola II voleva stringere legami con le potenze capitalistiche europee.
3) Lo zar credeva che il patriottismo bellico avrebbe allontanato il pericolo di una nuova
rivoluzione interna.
La decisione dello zar di entrare in guerra fu appoggiata dal Partito dei Cadetti, dai
social-rivoluzionari e da una buona parte dei menscevichi.
Lo zar utilizzerà la guerra come pretesto per reprimere duramente ogni dissenso interno.

- Le sconfitte militari: A seguito di gravissime sconfitte militari e alle enormi perdite


umane, diversi esponenti di Corte cercavano di convincere lo zar a trasformare il regime
assolutistico in una monarchia costituzionale.
La Russia era caduta in una grave crisi: si era ridotta sensibilmente la produzione agricola
e ciò portò alla fame la popolazione urbana. Inoltre mancavano i beni di prima necessità.
Il Paese si trova ad affrontare una forte inflazione, tant'è che a Pietrogrado il costo della
vita era cresciuto del 700%.
Quando vennero elaborati nuovi progetti di riforma il malcontento popolare aveva già
introdotto la rivoluzione.

FEBBRAIO 1917 → Si diffonde, a Pietrogrado e poi in tutto il paese, un'enorme sciopero che
ricorda la domenica di sangue del gennaio del 1905.
Si parla però di dualismo di potere, in quanto le forze armate ora si affiancano ai rivoluzionari e i
due centri di potere sono: il soviet di Pietrogrado e il governo provvisorio del principe L’vov,
quest’ultimo mira alla creazione di una monarchia costituzionale.
Nascono dunque i soviet di reggimento, ovvero degli organi assembleari di autogestione, tra cui
quello di Pietrogrado, composti in maggioranza di menscevichi e socialrivoluzionari.
Si nomina un governo provvisorio di natura liberale, tant'è che viene eletta un'assemblea
costituente per decidere l'assetto politico russo.
Il governo provvisorio non esce dalla guerra pur di rimanere vicino alle potenze occidentali,
nonostante il popolo fosse stremato.
Tra marzo e aprile il governo provvisorio andò in crisi → Annunciò che voleva mantenere gli stessi
obiettivi di guerra dello zar, la Russia difatti combatteva per conquistare i Dardanelli e il
Bosforo.
Tale proclamazione scatenò l'opposizione dei soviet, dei contadini e dei soldati.
-2 MARZO 1917 → Lo zar Nicola II abdica.

APRILE 1917 → Lenin rientra in Russia in quanto era stata disegnata in Svizzera per tentativi
rivoluzionari. Per poter rientrare in patria dovette attraversare la Germania, riuscì in questa
procedura indisturbato, in quanto la Germania stessa vuole che la Russia esca dalla guerra.
Lenin, appena rientrato in Russia, sostenne che fosse possibile realizzare il comunismo senza
passare per la fase matura del capitalismo industriale.
In Russia, invece, il partito socialdemocratico era diviso in due fazioni:
1) I menscevichi → Costituivano la minoranza e credevano in un cambiamento graduale.
2) I bolscevichi → Costituivano la maggioranza e credono nella rivoluzione (Lenin).
Lenin il 4 aprile 1917 pubblica alcune precise posizioni politiche, passate alla storia come tesi di
aprile:
1) L'uscita immediata della Russia dalla guerra e l'accettazione della pace.
2) Confisca le terre ai proprietari per la ridistribuzione ai contadini, che avrebbero realizzato
industrie agricole e moderne applicando la collettivizzazione (=abolizione della proprietà
privata dei mezzi di produzione).
3) L'attribuzione del potere ai soviet e il ritiro dell'appoggio al governo provvisorio.
4) Attua un processo di nazionalizzazione delle industrie e affida la gestione delle stesse
agli operai.
5) Attua un processo di nazionalizzazione alle banche.
6) Creò una nuova Internazionale, che portasse la rivoluzione nei Paesi in guerra.
Si verifica quella che è una società socialista, si giungerà infatti all'abolizione della proprietà
privata.
Alla luce delle tesi di aprile, il ministro della guerra, Kerenskij reprime un’insurrezione bolscevica
ed una volta nominato capo del governo, affida l’esercito al conservatore Kornilov. Quest’ultimo il
26 aprile 1917 attua un progetto controrivoluzionario ed ordina una marcia su Pietrogrado.
Il piano fallisce, ma i bolscevichi credono che il governo non sia in grado di salvare la rivoluzione.

24-25 OTTOBRE 1917 → Il governo provvisorio si oppone alla rivoluzione e i bolscevichi


realizzano un colpo di mano, occupano infatti il Palazzo d'Inverno, con pochi uomini armati.
La parte tacita del Paese li supporta.
In questo colpo di mano non ci furono morti, bensì le donne a protezione del palazzo si disse che
passarono una triste notte.
Il 25 ottobre si formò dunque un governo rivoluzionario presieduto da Lenin, il ministro degli
esteri Trockij e il responsabile delle naziinalità Iosif V.Dzugasvili, detto Stalin.
Nello stesso giorno fu indetto il Congresso panrusso dei soviet, formato da una maggioranza di
bolscevichi, che ratificò la presa del potere.
Si compiva così quella che poi sarebbe passata alla storia come la rivoluzione di ottobre.
Lenin emanò i decreti per realizzare le tesi di aprile:
- Fu riconosciuta l'eguaglianza di tutti i popoli che componevano la Russia e il loro
diritto ad autodeterminarsi.
- Furono vietati gli scioperi.
- La stampa contraria al nuovo governo fu soppressa.
- Si costituì una potente polizia politica, incaricata di individuare imprigionare gli
oppositori → la Ceka
+tutte le robe che ho elencato nelle tesi di aprile (pagina prima)

GENNAIO 1918 → A suffragio universale viene eletta un'assemblea costituente.


Il Partito socialrivoluzionario ottiene la maggioranza (410 seggi rispetto ai 175 di Lenin), data
proprio dalla massa contadina, in quanto il partito stesso segue la tradizione populista.
Il partito segue uno schema riformista e non rivoluzionario, per tale ragione i bolscevichi
realizzano un violento colpo di Stato il 18 gennaio 1918, in nome dell'affermazione di una
dittatura del proletariato: Lenin proclamò come unici centri di potere, del nuovo ordine
socialista, i soviet e il partito bolscevico che assunse in marzo il nome di partito comunista.
In seguito alla pace di Brest-Litovsk del marzo del 1918 (=pace firmata il 3 marzo 1918, in
Bielorussia, fra le potenze centrali e la Russia guidata dal governo rivoluzionario presieduto da
Lenin, sanzionando l'uscita di quest'ultima dalla Prima guerra mondiale. Prevedeva durissime
condizioni per la Russia, che perdeva circa un quarto dei territori europei.), i bolscevichi
sopprimono i partiti di opposizione.
Nell'estate del 1918 si va incontro ad una guerra civile tra:
1) Armata bianca → Monarchici costituzionali e sostenuta dalle potenze straniere, in quanto
temevano che il bolscevismo potesse diffondersi in Europa occidentale.
Tali finanziamenti armi e truppe furono mandati in Russia da Francia, Regno Unito,
Italia e dagli Stati Uniti.
Anche il Giappone attaccò il governo bolscevico nella speranza di poter allargare i propri
domini territoriali in Estremo Oriente.
2) Armata rossa o terrore rosso → Il popolo affianco ai bolscevichi (Lenin).
Tra il 16 e 17 luglio tutta la famiglia reale viene giustiziata per evitare il ritorno dello zar.
All’inizio del 1919 l’esercito bolscevico fronteggia e sopravvive alle offese dell’armata bianca, per
merito del popolo e della creazione dell’armata rossa guidata da Trockij (=bolscevico e presidente
del soviet di Pietrogrado tra il 1905 e 1917).
I bolscevichi al contempo fronteggiano le rivolte delle diverse etnie, tra cui vediamo la sconfitta
dell’esercito polacco.
Nel 1921, con il Trattato di Riga, si conclude il conflitto russo-polacco e terminano i tentativi
di abbattere la rivoluzione.

IL CONSOLIDAMENTO DEL REGIME BOLSCEVICO → I bolscevichi decidono di denominarsi


come partito comunista.
La capitale viene spostata a Mosca e si tenta di estendere la rivoluzione ad altri paesi, dando vita
nel 1919 all'Internazionale comunista (Komintern).
Tale decisione provocò una scissione tra i socialisti europei:
1) Comunisti → Mirano alla rivoluzione proletaria.
2) Socialisti → Credono che il capitalismo possa essere trasformato senza rivoluzioni.
3) Socialdemocratici → Puntano a migliorare la società mediante riforme istituzionali.
Nonostante ciò, nessun paese occidentale viene toccato dalla rivoluzione → per evitare
l'espansione del comunismo, le grandi potenze europee sostengono tutti i paesi confinanti con
la Russia.
Nel 1920 il comunismo di guerra causa un crollo della produzione agricola e industriale.
-FEBBRAIO-APRILE 1921 → Una rivolta dei militari di Kronstadt e un'insurrezione
contadina vengono represse nel sangue e la chiesa ortodossa viene perseguitata.
Il governo comunista imprime una svolta dittatoriale, che si accompagna a una capillare opera
di propaganda.
-MARZO 1921 → Per migliorare le condizioni della popolazione, Lenin pone fine all'economia di
guerra. Viene introdotta la Nuova politica economica che assegna allo stato la gestione della
maggior parte del sistema produttivo russo, legalizza il libero commercio e il credito bancario.
Si crea dunque un'economia mista che mira a sviluppare la grande industria, la Nep (=Nuova
Politica Economica) risolleva l’economia russa.
-DICEMBRE 1922 → Nasce l’Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS).
-1924 → La Costituzione fa dei soviet operai la base delle istituzioni, ma il potere è detenuto dai
dirigenti del partito comunista, che reprimono qualsiasi opposizione tramite un rigido
apparato di controllo.
-21 GENNAIO 1924 → Alla morte di Lenin si apre un'aspra lotta per il potere.

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