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- Proletariato industriale russo: I rivoluzionari russi si ispirarono a Karl Marx, che per
primo teorizzò il comunismo. Secondo Marx è il comunismo che avrebbe caratterizzato la
fase successiva al crollo della società capitalistica, quindi esso si sarebbe realizzato nei
paesi che avevano il sistema di fabbrica più avanzato.
Proprio per questa teoria, la rivoluzione russa apparve un paradosso, in quanto il
comunismo trionfò in un paese nel quale gli operai erano una minoranza, rispetto alla
maggioranza della classe lavoratrice.
Il settore industriale, infatti, non era il settore trainante in Russia e si presentava come
gravemente arretrato → nel 1913 le fabbriche russe erano meno della metà di quelle
francesi.
Dal punto di vista territoriale erano concentrate attorno alle città di Mosca e Pietrogrado
e nelle zone ricche di materie prime, ma erano finanziate da investitori esterni → vi è
la mancanza totale di una classe imprenditoriale locale, sono gli stranieri che
finanziano le grandi imprese.
- La Russia e la guerra mondiale : Nell'estate del 1914 le condizioni della Russia non
consigliavano di certo un'entrata in guerra. Tuttavia, il paese si schiera a fianco di
Francia e Regno Unito per vari fattori:
1) La Russia mirava dal punto espansionistico ai Balcani.
2) Lo zar Nicola II voleva stringere legami con le potenze capitalistiche europee.
3) Lo zar credeva che il patriottismo bellico avrebbe allontanato il pericolo di una nuova
rivoluzione interna.
La decisione dello zar di entrare in guerra fu appoggiata dal Partito dei Cadetti, dai
social-rivoluzionari e da una buona parte dei menscevichi.
Lo zar utilizzerà la guerra come pretesto per reprimere duramente ogni dissenso interno.
FEBBRAIO 1917 → Si diffonde, a Pietrogrado e poi in tutto il paese, un'enorme sciopero che
ricorda la domenica di sangue del gennaio del 1905.
Si parla però di dualismo di potere, in quanto le forze armate ora si affiancano ai rivoluzionari e i
due centri di potere sono: il soviet di Pietrogrado e il governo provvisorio del principe L’vov,
quest’ultimo mira alla creazione di una monarchia costituzionale.
Nascono dunque i soviet di reggimento, ovvero degli organi assembleari di autogestione, tra cui
quello di Pietrogrado, composti in maggioranza di menscevichi e socialrivoluzionari.
Si nomina un governo provvisorio di natura liberale, tant'è che viene eletta un'assemblea
costituente per decidere l'assetto politico russo.
Il governo provvisorio non esce dalla guerra pur di rimanere vicino alle potenze occidentali,
nonostante il popolo fosse stremato.
Tra marzo e aprile il governo provvisorio andò in crisi → Annunciò che voleva mantenere gli stessi
obiettivi di guerra dello zar, la Russia difatti combatteva per conquistare i Dardanelli e il
Bosforo.
Tale proclamazione scatenò l'opposizione dei soviet, dei contadini e dei soldati.
-2 MARZO 1917 → Lo zar Nicola II abdica.
APRILE 1917 → Lenin rientra in Russia in quanto era stata disegnata in Svizzera per tentativi
rivoluzionari. Per poter rientrare in patria dovette attraversare la Germania, riuscì in questa
procedura indisturbato, in quanto la Germania stessa vuole che la Russia esca dalla guerra.
Lenin, appena rientrato in Russia, sostenne che fosse possibile realizzare il comunismo senza
passare per la fase matura del capitalismo industriale.
In Russia, invece, il partito socialdemocratico era diviso in due fazioni:
1) I menscevichi → Costituivano la minoranza e credevano in un cambiamento graduale.
2) I bolscevichi → Costituivano la maggioranza e credono nella rivoluzione (Lenin).
Lenin il 4 aprile 1917 pubblica alcune precise posizioni politiche, passate alla storia come tesi di
aprile:
1) L'uscita immediata della Russia dalla guerra e l'accettazione della pace.
2) Confisca le terre ai proprietari per la ridistribuzione ai contadini, che avrebbero realizzato
industrie agricole e moderne applicando la collettivizzazione (=abolizione della proprietà
privata dei mezzi di produzione).
3) L'attribuzione del potere ai soviet e il ritiro dell'appoggio al governo provvisorio.
4) Attua un processo di nazionalizzazione delle industrie e affida la gestione delle stesse
agli operai.
5) Attua un processo di nazionalizzazione alle banche.
6) Creò una nuova Internazionale, che portasse la rivoluzione nei Paesi in guerra.
Si verifica quella che è una società socialista, si giungerà infatti all'abolizione della proprietà
privata.
Alla luce delle tesi di aprile, il ministro della guerra, Kerenskij reprime un’insurrezione bolscevica
ed una volta nominato capo del governo, affida l’esercito al conservatore Kornilov. Quest’ultimo il
26 aprile 1917 attua un progetto controrivoluzionario ed ordina una marcia su Pietrogrado.
Il piano fallisce, ma i bolscevichi credono che il governo non sia in grado di salvare la rivoluzione.