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1917, LA RIVOLUZIONE RUSSA | FATTI E DATE

DELL’EVENTO CHE CAMBIÒ LA RUSSIA E IL


MONDO INTERO
VIDEO 1: https://www.youtube.com/watch?v=II-iDnhquJs

VIDEO 2: https://www.youtube.com/watch?v=fVGIEAEM-vs

Nel 1917 scoppiò la Rivoluzione che rovesciò lo zar e avviò il processo


di nascita dell'Unione Sovietica, la super-potenza comunista che sarà
protagonista di tutto il Novecento.

Il 1917 fu un anno di svolta per l'intera storia mondiale. In quell'anno infatti, con la Grande
Guerra che impazzava nel cuore dell'Europa, si verificarono due eventi che avrebbero cambiato il
destino della politica internazionale per tutto il XX secolo.
Il primo fu l'ingresso nel conflitto da parte degli Stati Uniti i quali, schieratisi al fianco di
Inghilterra, Francia e Italia, prepararono il terreno per diventare la nuova guida del mondo
occidentale.
Il secondo invece avvenne molto più a est e sancì la nascita della super-potenza che avrebbe
conteso proprio agli USA il ruolo di leader mondiale.

Stiamo parlando ovviamente della Rivoluzione


Russa!

Le premesse
Nel 1917 la Russia era un Paese arretrato e sull'orlo del collasso.

Governata per secoli da dinastie di zar, i sovrani russi dai poteri pressoché assoluti, la Russia era
rimasta una monarchia dai tratti medievali, con sistemi amministrativi e giudiziari
antiquati, un'industria quasi assente, un Parlamento (chiamato Duma) privo di poteri
effettivi e una popolazione numerosa ma povera e legata quasi esclusivamente all'attività
agricola.
La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale non fece che peggiorare la situazione poiché oltre
alla fame e agli sforzi per sostentare il numeroso (ma molto male addestrato) esercito, la Russia
continuava a macinare pesanti sconfitte.

Quando uscirà dal conflitto mondiale, la


Russia avrà pagato il prezzo della guerra con
oltre 3 milioni e mezzo di morti, tra militari e
popolazione civile!
Naturalmente tutto questo esasperò la maggior parte del popolo.
Con lo zar reso impotente, la Duma si riunì per formare un nuovo governo provvisorio e deporre
definitivamente Nicola, che venne arrestato insieme a tutta la sua famiglia.
Il nuovo governo che si venne a creare era l'espressione della borghesia moderata del paese e fu
affidato al principe L'Vov , ma fin da subito dovette questi dovette vedersela con i rappresentanti
dei Soviet rivoluzionari.
Questi erano a loro volta divisi in menscevichi, che volevano miglioramenti per il popolo attraverso
riforme democratiche, e bolscevichi, che chiedevano una rivoluzione totale.

Lenin e i bolscevichi
All'inizio i menscevichi erano lo schieramento di maggior peso, poiché le loro posizioni moderate
erano ben accolte anche dalla classe dirigente russa.
Le cose però cambiarono con il ritorno in patria di Vladimir Il'ič Ul'janov, detto Lenin.
Lenin era un carismatico intellettuale che aveva fatto proprie le idee di Karl Marx e che dunque
professava l'avvento di un nuovo ordine comunista, in cui tutto il potere sarebbe andato al popolo
e a i lavoratori, e non più a pochi ricchi e nobili.
Esiliato per le sue idee sovversive, Lenin era un punto di riferimento per coloro che lottavano per
maggiori riforme sociali, specialmente i bolscevichi, i quali infatti prepararono il suo ritorno non
appena la situazione divenne propizia.

Fu un segnale decisivo!

Lenin tornò quindi in Russia nell'aprile 1917 e subito diffuse dieci linee guida (che passeranno alla
storia come "Tesi di Aprile") su cui basare l'operato politico.
Secondo queste tesi, il proletariato (ossia i lavoratori delle fabbriche) dovevano abbattere il
governo provvisorio, ancora in mano ai borghesi "parassiti", dare tutto il potere ai Soviet e porre
fine alla guerra con la Germania. I contadini invece dovevano occupare le terre dei grandi
proprietari terrieri.
In questo decalogo Lenin introdusse anche l'aggettivo "comunista" per definire il nuovo partito
che si sarebbe venuto a creare.

La rivoluzione entrava nel vivo!


Verso una nuova rivoluzione
Nonostante l'ingrossarsi della forza delle ali più estremiste, il governo provvisorio, che era passato
nelle mani dell'ex ministro Kerenskij, continuava a inviare truppe al fronte con la Germania.
Il luglio 1917 però fu l'occasione per nuovi tumulti, con contadini, operai e soldati che chiedevano
a gran voce l'uscita dalla Grande Guerra. Sedato il focolaio di rivolta, il governo provvisorio esiliò
nuovamente Lenin, ormai troppo pericoloso.
In agosto però ci fu un tentativo di colpo di Stato da parte del generale Kornilov, che voleva far
tornare i conservatori al potere e isolare i bolscevichi. Il colpo di mano fallì, ma la debolezza di
Kerenskij ormai era evidente e i bolscevichi apparivano sempre più forti.

La Rivoluzione d'Ottobre
Lenin fiutò l'occasione e tornato clandestinamente a Pietrogrado, preparò la sua scalata al potere.
Una volta convinti anche i più dubbiosi all'azione, Lenin ed i suoi fedeli organizzarono i Soviet
bolscevichi e il 24 ottobre 1917 scoppiò una nuova rivolta.

Il triumvirato dei rivoluzionari. Da destra verso sinistra: Stalin, Lenin e Kalinin |


I bolscevichi occuparono in poche ore i punti strategici del potere e Kerenskij fu costretto alla
fuga. Il giorno successivo il tumulto divampò a Mosca e in tutte le altre grandi città russe.
Lenin costituì quindi un nuovo governo rivoluzionario Bolscevico e cominciò a porre le basi del
nuovo ordine nazionalizzando le banche, le fabbriche e le proprietà agricole (che quindi
divennero proprietà dello Stato).
Parallelamente vennero arrestati tutti gli oppositori del nuovo regime e si diede inizio ad una
serie di colloqui diplomatici per porre fine alla guerra.
La pace con la Germania venne raggiunta con il Trattato di Brest-Litovsk, con il quale però la
Russia perdeva Polonia, Lettonia, Estonia e Lituania.
Ciò scateno una reazione contro i bolscevichi e nel 1918 si arrivò anche ad una guerra civile dalla
quale però il governo bolscevico uscì intatto.

La falce e martello, simboli delle classi dei lavoratori, è il il simbolo del comunismo e identificherà
la futura Unione Sovietica

Un nuovo ordine era nato e la Russia, che dal 1922 si chiamerà Unione Sovietica, sarebbe
cambiata per sempre.

Tratto da Focus Junior

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