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La svolta di fine

Ottocento
Il movimento operaio
La Questione sociale
Nell’Ottocento, per definire i
problemi di difficile soluzione, i
governanti europei avevano
coniato il termine “questione”.

Il nome di “Questione sociale” è


stato usato per indicare una
serie di problemi molto gravi
sorti già durante la Prima
rivoluzione industriale e
aggravatisi nella Seconda.

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Il lavoro in fabbrica
Dal giorno in cui aveva avuto inizio in Inghilterra la Prima
rivoluzione industriale le condizioni dei lavoratori non
erano migliorate.

I contadini si spostarono
nelle città per trovare lavoro,
ma dovettero accettare
salari minimi e orari
pesantissimi, oltre a non
avere nessuna tutela da
parte della legge.

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Il luddismo
Nel 1824 operai e artigiani
inglesi avevano dato vita a
una violenta protesta
distruggendo le macchine
da lavoro, ritenute una
minaccia perché
riducevano il numero di
operai necessari al ciclo di
produzione, causando
disoccupazione.

Questo movimento fu chiamato luddismo.

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Il socialismo utopistico
I primi a sviluppare progetti per migliorare la condizione
operaia furono chiamati “socialisti utopisti” dal filosofo
comunista Karl Marx.

Secondo Saint-Simon, per arrivare a


una società egualitaria bastava dare il
potere alla borghesia e agli operai.

Fourier proponeva invece la libera


associazione dei lavoratori in comunità
autosufficienti, e sulla base di questa
idea Owen fondò alcuni “villaggi
co-operativi”. Karl Marx

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Il Movimento operaio
I socialisti utopisti furono i precursori del Movimento operaio
(1848), che diede vita a una vera e propria cultura operaia
contrapposta a quella borghese.

Elaborò nuove forme di lotta


(sciopero).
Aprì luoghi particolari in cui
ritrovarsi.
Formò la sua cultura su libri
diversi da quelli che leggevano i
borghesi.
Creò un proprio linguaggio,
propri simboli e propri valori.
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Karl Marx: Il capitale
Marx proponeva una soluzione radicale a tutti i problemi
dei lavoratori. Nel suo trattato intitolato Il capitale elaborò i
fondamenti del comunismo.

L’industrializzazione ha creato
una nuova classe sociale, il
proletariato.
La borghesia sfrutta i proletari e
non sa governare l’economia.

Il proletariato dovrebbe appropriarsi delle fabbriche abolendo


la proprietà privata per creare una società senza classi,
ma per arrivare a questo sarà necessaria una rivoluzione.
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La Prima internazionale
Marx aveva chiuso il Manifesto del partito comunista con la
frase “Proletari di tutto il mondo, unitevi!”, che riflette la
visione mondiale del problema operaio.

Nel 1864 il filosofo contribuì


attivamente a fondare la
Prima internazionale.

Nel 1875 fu fondato il primo


partito marxista operaio, il
Partito socialdemocratico
tedesco.

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Marx e Bakunin
Le riunioni della Prima internazionale furono turbate dallo
scontro tra Marx e Bakunin, fondatore del Movimento
anarchico.

Marx Bakunin
Proletariato urbano Emarginati delle città e
braccianti delle campagne
Partiti organizzati e Rivolte spontanee
obbedienti ai dirigenti
Lotta di classe e Attentati
rivoluzione

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Le Trade Unions
Le teorie marxiste e anarchiche
non si diffusero in Inghilterra,
dove nel 1825 cominciarono a
nascere le Trade Unions, i primi
sindacati del mondo.

Verso la fine del secolo i


lavoratori inglesi fondarono un
partito politico chiamato “Partito
laburista”.

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