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Forse la data migliore sarebbe il 1848 (II fase rivoluzionaria) inizio del
periodo in cui si viene a creare un nesso tra gli Stati; si vedono gli effetti di
un nuovo sviluppo economico; c’è una maggiore circolazione delle idee
politiche; si affacciano nel panorama storico anche paesi extra-europei
(Cina, USA, Giappone, Russia).
Basta pensare che ancora allora chi aveva del denaro correva a comprare
un pezzo di terra o delle tenute agricole e, quindi, la radice del potere
economico era ancora la “terra”, ma questo voleva anche dire che chi
aveva il denaro acquistava la terra per sentirsi uguale ai vecchi nemici
sconfitti (i nobili proprietari terrieri).
Anche se questa tesi è stata considerata positiva dalla maggior parte degli
storici, anch’essa ha subito delle dure critiche.
Infatti, prima della seconda metà dell’800 c’era un’èlite che poteva
stabilire tutto, in seguito, si è affermata l’idea che il godimento di alcuni
diritti doveva riguardare la massa. Da qui il diritto di voto per tutti e la
nascita dei sindacati.
sul suffragio universale, cioè sul diritto di voto per tutti, tranne che per le
donne che potevano votare solo negli USA ed in pochi altri Stati.
A partire dalla metà del 700 si avviò in Inghilterra uno sviluppo economico
che portò alla RIV.IND. ebbe inizio con l’invenzione di macchine che
semplificarono e aumentarono la produzione. Gli effetti sociali di questa
trasformazione economica e di queste invenzioni comportarono l’ingresso
nel cilco produttivo di donne/bambini. Le masse di lavoratori si
Con l’avvento delle masse in politica segnato dai moti rivoluzionari che a
partire dal 1789 scossero l’Europa si modificarono il linguaggio della
politica e i suoi simboli(questi riassumevano i principi dei movimenti). In
passato la radio fu usata come veicolo di comunicazione politica ma la
fine del 900 ha visto la nascita di una nuova forma di comunicazione di
massa il WORLD WIDE WEB, il web rappresenta la libertà d’espressione e
un nuovo strumento di discussione/partecipazione politica.
Essa non solo ebbe effetti nel campo produttivo ma anche sulla vita
sociale, vi fu l’inurbamento(campagnecittà) fenomeno migratorio
interno.
Tra il 1914 e 15 l’Europa perse la sua egemonia nel mondo, nello stesso
periodo emersero gli Stati Uniti che passarono da debitori a creditori
mentre l’Unione Sovietica si fece strada come potenza militare. Se
l’economia degli Stati Uniti crebbe anche durante le guerre essa subì un
rallentamento in conseguenza della grave crisi del 29.
Nel corso del 1929 in seguito alle notizie che la borsa americana stava
aumentando le vendite gli investitori americani spostarono i loro capitali
dai titoli di stato europei alla borsa di well street, non solo grandi capitali
ma anche molte persone investirono i loro risparmi. Il 24 ottobre fu il
giovedi nero il martedi successivo l’indice della borsa crollò, le banche
ritirarono i prestiti che avevano concesso ai cittadini innescando un
Nel 1947 gli Stati Uniti avviarono un programma di aiuti economici PIANO
MARSHALL tra i motivi vi era la necessità di mantenere il partner in grado
di acquistare i suoi prodotti ossia l’europa. Ma la ripresa fu possibile non
solo agli aiuti economici ma anche grazie alla capacità di gestire la
situazione, i lavoratori videro crescere i propri redditi, lo stato aiutò i vari
settori (sanità, istruzione ecc).
Gli anni che vanno dal 1980 a 2008 sono segnati da una ripresa con un
nuovo processo di globalizzazione, aumento della velocità dei trasporti,
internet.
I paesi più ricchi e potenti sono gli Stati Uniti, la Germania, la Gran
Bretagna mentre i paesi in difficoltà sono la Grecia, Portogallo, Italia e
Spagna.
Una ideologia può ritenere che il mondo perfetto sia già esistito in un
tempo remoto e che poi sia stato corrotto da eventi successivi, in questa
caso essa intende tornare alla situazione positiva passata.
ritiene che le differenze tra gli uomini non possono essere eliminate e che
chi sta in alto abbia il dovere di guidare chi si trova in basso); l’ordine
sociale la piramide gerarchica non deve essere contestata, i diversi strati
che la compongono non devono entrare in contrapposizione ma
cooperare.
La libertà dell’individuo deve essere difesa dal potere pubblico, essi però
ritengono che lo Stato debba esistere perché deve intervenire quando la
libertà del soggetto è vincolata dal potere sociale oppure da altri
individui, lo Stato in questo caso ha il dovere di intervenire.
I liberali ritenevano che tale potere dovesse essere affidato a chi dava
garanzia di saperlo usare, i criteri utilizzati per identificare i soggetti
erano: proprietà e istruzione.
Quanto alle diseguaglianze esistenti nella società ritiene che esse siano
inevitabili, spesso giustificate dal merito individuale, oltre che utile a
promuovere la competizione e quindi lo sviluppo della società.
I 2 partiti storici erano il WHIG e il TORY. Il primo ministro era il leader del
partito vittorioso alle elezioni mentre il leader del partito soccombente
diveniva il capo dell’opposizione. Il governo aveva bisogno della fiducia
della camera dei comuni. Il legame tra legislativo ed esecutivo era ancora
più stretto dalla possibilità del primo ministro di decretare lo scioglimento
della camera dei comuni.
La Francia dopo aver cacciato la famiglia dei Borboni salì sul trono Luigi
Filippo D’Orleans però assunse un volto oligarchico e corrotto che
condusse all’esplosione di una rivoluzione 1848 che portò alla nascita
della seconda repubblica. Regime presidenziale che prevedeva l’elezione
del presidente a suffragio universale, ma un colpo di stato mise fine ad
essa e un plebiscito ratificò la restaurazione dell’impero.
Gli anni 70 del 800 furono segnati dall’impero tedesco conseguenza della
vittoria Prussiana nei confronti della Francia. Bismack salito al potere nel
1862 intraprese una politica aggressiva, il sistema si configurava come
una monarchia militare, la struttura bicamerale (camera bassa) e (camera
alta), il punto di riferimento e il centro di ogni decisione restava
l’imperatore. Vi era inoltre il cancelliere capo dell’esecutivo responsabile
solo di fronte all’imperatore.
Germania Hitler salì al potere nel 1933 il regime assunse i tratti di una
dittatura, il 14 luglio il Partito Nazionale Fascista fu proclamato partito
unico.
Mussolini salì al potere nel 1922, nel 1926 fu proclamata la decadenza dei
parlamentari e dei partiti fu questa la premessa per la nascita del partito
unico.
CAPITOLO VII
LE RELAZIONI INTERNAZIONALI
Come si sa, nell’800 i Europa si erano stabilizzati gli stati moderni (venuti
fuori da un processo iniziato nel ‘600) nei quali i principi erano autonomi
nel proprio territorio e cercavano di mantenere in vita, comunque, una
sorta di comunità tra gli stati stessi.
Iniziò con diverse riunioni al vertice tra gli esponenti delle grandi potenze
(diplomaci by conference) e le regole stabilivano che nessun problema
europeo dovesse ricevere soluzioni “europee”; nel senso che ogni
potenza prima di intervenire in situazioni non sue doveva consultare i
paesi interessati al concerto.
Si ebbe così la nascita di una nuova egemonia mondiale sul motto della
Pax Britannica, con lo sviluppo di nuovi mercati e nuovi territori, con al
centro l’Inghilterra e Londra, che regolavano gli scambi internazionali,
basati sul liberalismo economico.
Questa guerra per il potere sui balcani portò alla rottura del legame fra
Austria e Russia (grazie a grandi uomini politici come Bismarck e Cavour)
all’indipendenza.
Con la guerra d’Austria del 1866, gli Asburgo furono fatti fuori dagli affari
tedeschi e Bismarck aveva ottenuto ciò che voleva, poter gestire la nuova
egemonia della Germania.
Nella seconda metà dell’800, lo Stato era entrato sempre più a far parte
delle trame della vita sociale e questo necessitava di una legittimazione
da parte del popolo (accettazione).
Per tutti questi motivi il Trattato dell’SDN non fu mai ratificato e così in
Europa non si ebbe un forte punto di riferimento.
- il totalitarismo russo;
- il fascismo italiano
E questo contribuì allo sfacelo quando sopraggiunse la crisi del 1929 (Wall
Street Crash); questa era nata come fenomeno di inceppamento della
macchina produttiva e finanziaria americana e si tradusse in una forte
depressione produttiva europea ed extra-europea.
La Gran Bretagna cercò di limitare gli eventuali danni di Hitler con l’idea
dell’appeasement: una politica che intendeva pacificare il dittatore
tedesco accettando le sue mosse e raggiungendo compromessi politici
per stemperare la sua aggressività.
La Germania fu, infine, divisa fra Est ed Ovest e questa divisione vide la
nascita della Guerra Fredda = uno scontro ideologico fra USA ed URSS che
rasentò la III Guerra Mondiale, ma che fu evitato grazie all’equilibrio del
terrore (paura delle armi nucleari).
Fu fatta un’alleanza atlantica nel 1949 che doveva giovare all’America per
acquistare la leadership mondiale.
Gli USA, dopo le difficoltà dei primi anni ’70, iniziò a riprendersi la
posizione di leadership:
I primi anni ’80 videro una battuta d’arresto della distensione globale e la
crisi più grave fu suscitata dal dispiegamento della Russia europea di
nuovi missili nucleari e dall’invasione dell’Afghanistan (1979), sempre da
parte dell’Unione Sovietica.
Il 900 è stato definito il secolo delle donne, nel XX secolo sono giunti a
conclusione quei processi avviati nel 700, attraverso i quali le donne
hanno conquistato i diritti di cittadinanza, diritti politici, sociali, civili e
hanno affermato la loro soggettività nella sfera pubblica e privata.
Negli anni 50 del 800 ci fu la diffusione della stampa, questa subì una
trasformazione dovuta all’innalzamento dell’istruzione e quindi alla
diminuzione dell’analfabetismo, lo stile giornalistico diventò più
leggero/vivace. Gli imprenditori compresero di ridurre i costi di
produzione del giornale.
CAP X L’ AMBIENTE
causato danni significativi. Rispetto agli anni 60/70 possiamo ritenere che
l’inquinamento nel mondo occidentale sia minore grazie a politiche di
controllo, miglioramenti tecnologici, politiche di delocalizzazione in altri
paesi.
stoccaggio sicuri per un lasso di tempo superiore alla durata delle nostre
vite.
Nel contesto della guerra fredda l’Asia divenne una delle arene di scontro
tra le due superpotenze: Stati Uniti e Unione Sovietica.
Tuttavia gli Stati Uniti non vedevano di buon occhio la possibilità dello
scoppio di un conflitto per la difesa di alcuni isolotti senza alcun valore.
La crisi nello stretto ebbe effetti nocivi sulle relazioni tra cinesi e sovietici
perché quest’ultimi avevano più volte cercato di riportare i cinesi alla
moderazione per evitare scontri con gli Stati Uniti, quando nel 1958 i
sovietici non vollero fornire le armi ai cinesi i rapporti si ruppero.
Fino alla fine degli anni 40 la regione del Sud-Est asiatico (Vietnam) era
rimasta esclusa dall’orbita sovietica: la sua lontananza impediva che Stalin
se ne facesse carico. Due importanti eventi modificarono la situazione: il
successo comunista nella guerra civile in Cina e il fattore che i successori
di Stalin fossero interessati a sostenere i compagni nel sud-est asiatico.
Nel 1950 la lega per l’indipendenza del Vietnam era quasi riuscita a
liberarsi dei francesi che ricevettero però l’aiuto degli americani,
impedendo così la vittoria. Così Sovietici e Cinesi proposero una
conferenza che servisse a ricercare una pace negoziata per prevenire una
sconfitta francese e un coinvolgimento americano. Ma l’America si rifiutò
di siglare l’accordo e lasciare il paese in mano alle elezioni, non era quello
per Washington il modo migliore per contenere l’avanzata del
comunismo, l’obiettivo divenne quello di realizzare un movimento
nazionalista che avrebbe fermato la diffusione del comunismo. La guerra
ebbe fine nel 1973, dopo 30 anni di guerra la rivoluzione vietnamita aveva
avuto al meglio su francesi, americani e sull’opposizione interna.
Negli anni 70 le quattro tigri erano diventate tutte parti integranti del
sistema economico mondiale. La COREA DEL SUD e TAIWAN erano centri
industriali di primissimo piano, mentre HONG KONG e SINGAPORE
stavano diventando protagonisti nell’esportazioni di servizi finanziari e nei
servizi di comunicazione.
Alla vigilia della morte di Mao nel 1976, serpeggiava all’interno del
partito una frattura che vedeva contrapposti coloro che volevano
Nord a causa del clima sfavorevole fiorì l’industria: nacque così una
società costituita da artigiani/mercanti/piccole industrie.
RIVOLUZIONE FRANCESE
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Nel 1849 CARLO ALBERTO riaprì le ostilità con esiti sconfortati, le armate
asburgiche riportarono la penisola sotto il loro controllo.
Nel 1860 al momento delle elezioni di Lincoln gli stati uniti era il terzo
paese per un gran numero di popolazione in quanto vi era stato il boom
demografico e l’immigrazione.
Nel 1850 il conflitto precipitò, il sud nel timore che il nord avesse la forza
politica per eliminare la schiavitù essi cercarono di costituzionalizzarla
costringendo gli stati del nord a restituire ai proprietari gli schiavi fuggiti
sul loro territorio, il nord prese a percepire il sud come il luogo che
intendeva imporre un modello sociale/economico retrogrado oltre che
moralmente ignobile.
Alle elezioni del 1860 vinse ABRHAM LINCOLN che vincendo in tutti gli
stati del nord anche se perse nel sud ottenne la presidenza.
La guerra durò pochi mesi e si concluse con il successo degli Stati Uniti
che li portò ad acquistare il controllo delle Filippine, Portorico e dell’isola
di Guam nel Pacifico.
La guerra tra gli Stati Uniti e Spagna segna l’inizio dell’inarrestabile ascesa
degli Usa come potenza globale, l’annessione delle Hawaii rappresentò un
segnale importante, per la loro collocazione le Hawaii rappresentavano
un importante base militare/commerciale.
1 allora era diffusa l’idea che la potenza dominante sarebbe stata in grado
di controllare le vie di comunicazione navale;
Negli stessi anni anche la Francia era sottoposta a una violenta crisi
politica istituzionale, la causa scatenante fu la vicenda giudiziaria di un
capitano ebreo accusato di spionaggio a favore della Germania e esiliato
sull’isola del diavolo. Il fatto si trasformò in una vicenda politica, che
conquistò le pagine dei giornali, riemersero le leghe antisemite nelle
quale il vero obiettivo era colpire la cultura liberale considerata
responsabile del declino della patria. Ma nel 1898 emersero le prove delle
falsificazioni, confermandosi un carattere esclusivamente politico.
Gli anni di fine secolo della Spagna furono segnati da alcuni avvenimenti
drammatici, la perdita delle colonie (Cuba-Filippine) a causa della
sconfitta subita dagli Usa 1898, l’anno precedente era stato assassinato il
primo ministro esponente conservatore inventore della formula turnista
cioè dell’alternarsi al potere delle forze moderate e di diverso
orientamento.
1 Le cause del conflitto sono da ricercarsi, da una parte, nella crisi dei
rapporti internazionali europei infatti nel 1914 vi erano rapporti tesi fra
le grandi potenze: AUSTRIA contro RUSSIA (perché la Russia indeboliva il
ruolo dell’Austria come principale potenza dell’area balcanica e perché
formentava il nazionalismo slavo dando luogo all’esistenza del
multinazionale impero asburgico). FRANCIA contro GERMANIA ( la Francia
sognava la rivincita contro la Prussia che l’aveva umiliata e rivoleva
indietro i territori dell’ Alsazia e Lorena).
3Vi era la convinzione che la guerra sarebbe stata breve e che bisognava
attaccare per primi portò entrambi gli schieramenti ad avviare la
mobilitazione degli eserciti prima che la diplomazia avesse esaurito le sue
opzioni.
Nel 1915 anche l’Italia entrò in guerra. In quel periodo l’opinione pubblica
era divisa i due fazioni, da una parte c’erano i “neutralisti”(contrari
all’ingresso dell’Italia in guerra CATTOLICI-SOCIALISTI), dall’altra gli
“interventisti” (vedevano di buon occhio una guerra che dimostrasse le
capacità militari della nazione assicurando conquiste territoriali e una
influenza nel Mediterraneo orientale NAZIONALISTI).
Nel 1917, si ribaltò la situazione, con l’ingresso nel conflitto degli Stati
Uniti a fianco della Triplice Intesa ed il ritiro della Russia, impegnata entro
i propri confini con la Rivoluzione.
potere. Furono approvati i due celebri decreti sulla pace e sulla terra: con
il primo si lanciava un appello internazionale per l’immediata sospensione
delle attività belliche, mentre con il secondo prevedeva il programmi di
socializzazione della terra, con un terzo decreto venne istituito il nuovo
governo provvisorio che prese il nome di Soviet dei commissari del
popolo, o Sovnarkom. Alla presidenza andò Lenin, mentre il ministero per
le Nazionalità venne affidato a Stalin.
La grande depressione del 1929 fu una grave crisi che colpì il mercato
azionario di New York, gli sconvolgimenti della crisi furono di portata
internazionale, le difficoltà economiche favorirono la dittatura anche in
quei paesi non totalitari.
Durante la prima guerra mondiale gli Stati Uniti fornirono ai paesi europei
risorse finanziare, diventando creditori e assumendo il ruolo guida. Negli
anni 20 gli Stati Uniti adottarono politiche economiche che favorirono lo
sviluppo fu questo un periodo di espansione produttiva, di progresso,
prosperità. I cittadini americani cominciarono a credere che arricchirsi
fosse una attività veloce e semplice, si verificò un boom degli
investimenti, si compravano terreni non per edificarli ma per rivenderli ad
un prezzo più alto. Il mercato azionario cominciò la sua scesa nel 1927 gli
investitori americani comprarono azioni della borsa di New York in vista
del rialzo del loro prezzo che si verificava perché agli investitori
desideravano comprare lo stesso titolo, si organizzarono sistemi di
Il comune giudizio da parte degli studiosi sulle politiche adottate dal 1929
al 1932 è che queste peggiorarono la situazione infatti la politica
monetaria adottata in questi anni fu restrittiva inoltre molti ritengono che
le dichiarazioni allarmistiche del presidente Hoover svolse una parte nella
perdita di fiducia che sfociò nella crisi della borsa. La dottrina economica
allora prevalente era il laissez-faire che professava la fiducia nel mercato
di ristabilirsi da sé. Ma dopo il crollo della borsa Hoover decise una
riduzione delle imposte, promosse programmi di rilancio dell’economia e
dell’occupazione.
La grande depressione colpì tutti i paesi del mondo, l’unico paese a non
esser colpito fu l’Unione Sovietica grazie alla limitatezza dei suoi rapporti
economici con il resto del mondo. Dopo il crollo della borsa si
abbatterono sulle economie europee già in difficoltà il ritiro dei prestiti
americani dovuto al bisogno interno di liquidità.
Con le prime elezioni avvenute il 12 aprile 1931 non solo la spagna cessò
di essere una monarchia considerata forma naturale di governo per il
paese ma essa introdusse anche una drastica separazione tra lo stato e la
chiesa.
1939-40
1940-41
1941-42
1942-44
All’inizio del 1945 la sconfitta tedesca era ormai palese ma Hitler ordinò
una resistenza a oltranza, in marzo però le truppe tedesche si sfaldarono
mentre in italia il 1 maggio.
La battaglia di berlino fu l’atto finale della guerra dove poco prima che i
sovietici conquistarono al città Hitler si suicidò.
nazionalista passò nelle mani di JIANG JIESHI questo fece di tutto per
marginalizzare i comunisti imponendo delle restrizioni.
La fine della seconda guerra mondiale non riconsegnò la pace alla cina,
perché riemersero gli scontri tra comunisti e nazionalisti che diede luogo
a una guerra civile 1946-49 in cui ebbe la meglio il partito pcc, in qualità di
nuovo leader MAO ZEDONG proclamò la nascita della REPUBBLICA
POPOLARE CINESE IL 1 OTTOBRE 1949 A PECHINO.
Mao decise di allearsi con l’unico paese con cui condivideva la stessa
ideologia ossia l’Unione Sovietica, nel 1950 fu siglato il trattato di
amicizia,alleanza,mutua assistenza.
Già molto prima della fine della guerra si era cominciato a discutere sulla
disposizione dei possedimenti coloniali, alla conferenza del cairo il
presidente americano, il primo ministro inglese e il leader del partito
nazionalista cinese i tre oltre a ribadire la loro convinzione di continuare a
combattere contro il giappone, conclusero che le colonie nipponiche
avrebbero riguadagnato la loro libertà dopo un periodo di
amministrazione fiduciaria. Inoltre si decise che l’Unione Sovietica alla
fine del conflitto Europeo sarebbe intervenuto contro il giappone. I
sovietici dichiararono guerra al Giappone l’8settembre 1945, gli americani
cominciarono però a temere che i sovietici avrebbero finito per occupare
l’intera isola ed essi non erano pronti a partecipare all’occupazione tanto
mento potevano combattere l’Unione Sovietica così decisero di arrestare
l’avanzata la penisole venne divisa in due parti.
Venne creata da parte delle Nazioni Unite una commissione che doveva
vigilare e accompagnare il paese alla elezioni, ma i sovietici si rifiutarono
di riconoscere tale commissione e così le elezioni si tennero solo nel sud
Il rapporto sui crimini e gli orrori commessi da Stalin e letto dal generale
del congresso CHRUSEV gettò i partiti comunisti nel panico.
La questione sarà centrale nel dibattito tenutosi in Indonesia nel 1955 alla
quale partecipò l’Africa e l’Asia, si sancì i principi della sovranità
nazionale, del rispetto dei diritti umani e dell’eguaglianza dei popoli.
L’elezione del presidente democratico degli Stati Uniti KENNEDY nel 1960
segnò l’avvio del decennio, egli incarnò grandi speranze ma incontrò
anche due ostacoli: il sud del paese reticente sui temi dell’integrazione
razziale e lo scontro tra Est e Ovest infatti nell’agosto del 1961 Mosca
costruì il muro di Berlino ciò si tramutò nel simbolo della guerra fredda.
L’Italia fu uno dei paesi occidentali nei quali più evidente fu il consolidarsi
del benessere sociale, tutti gli indicatori economici mostravano un segno
positivo, vi era disponibilità di manodopera a basso costo, il decollo
dell’industria del paese, si giunse alla nazionalizzazione del comparto
elettrico e si istituì la scuola media unica.
Il 5 giugno 1967 ebbe inizio la guerra dei 6 giorni, per la storiografia araba
essa non è stato altro che la manifestazione della natura imperialista di
ISRAELE, quindi il conflitto sarebbe stato scatenato per acquisire territori
con forza con la complicità degli USA. Mentre per l’ISRAELE questa fu una
rsp a una serie ti attacchi, incursioni terroristiche da parte di (Siria,Egitto
ecc).
Chi era restio a un confronto armato con ISRAELE era il leader del mondo
arabo NASSER, quello che egli temeva era un coinvolgimento diretto degli
Stati Uniti a fianco degli israeliani, nonostante il possente programma di
riarmo dell’Egitto attuato dall’Unione Sovietica.
Il comandante delle forze armate era AMER, Nasser gli aveva delegato il
compito di evitare un colpo di stato a suo sfavore in cambio gli aveva
concesso carta bianca. Amer non condivideva la decisione di Nasser e
infatti spingeva il presidente a far precipitare la situazione confidando
nella forza dell’esercito egiziano e nell’appoggio dell’Unione Sovietica.
La schiacciante vittoria israeliana nella guerra dei 6 giorni contro gli arabi
aveva determinato una conflittualità regionale. Tanto che il 6 ottobre
1973 gli egiziani contando sull’effetto sorpresa attaccarono gli israeliani.
I sovietici si schierarono con gli arabi e gli Stati Uniti con gli israeliani.
Come reazione gli stati arabi annunciarono la riduzione del greggio ai
paesi che avevano sostenuto gli israeliani nel conflitto, il prezzo di un
barile di petrolio passò da 4 dollari a 12.
La resa del regime nazista nel maggio 1945 segnò anche la fine della
Germania in quanto entità statale e territoriale. La coalizione degli alleati
(Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica) delimitò la Germani
in 4 zone ognuna affidata al controllo di uno dei vincitori. Berlino subì un
destino analogo di divisione pur trovandosi nel territorio controllato dai
sovietici. L’urgenza d’impedire la rinascita di una Germania aggressiva
portò alla denazificazione e smilitarizzazione. Gli Stati Uniti maturarono la
convinzione che l’unico obiettivo funzionale ai propri interessi fosse la
riunificazione della Germani sotto controllo alleato e la sua
democratizzazione attraverso le elezioni. I piani sovietici erano diversi:
Stalin auspicava la riunificazione della Germania ma anche la
neutralizzazione dall’influenza sovietica, il disegno di Stalin non
contemplava l’autodeterminazione del popolo tedesco (diritto di un
popolo a scegliere il proprio regime politico). Così si crearono due regimi
economici/politici/sociali radicalmente diversi a OVEST e a EST.