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L’OTTOCENTO 14/12

Il 700, secolo dell’illuminismo ha consegnato al secolo successivo un uomo in grado di scegliere il


suo destino, l’illuminismo è la coscienza dell’uomo che emerge dalle coltre della storia passata e
consegna ai secolo successivi un uomo rinnovato nei saperi.

Il passato chiedeva un grande atto di purificazione, cosi interpretata la rivoluzione francese


(catarsi) che consegna all’800 un uomo rinnovato, pronto a rigenerarsi a partire dalla sua
intelligenza. Colui che lo fece fu Napoleone Bonaparte, nato in Corsica nel 1769, basso di statura,
massiccio nella corporatura è l’emblema del grande risultato della rivoluzione francese. Era un
giacobino, voleva cambiare il mondo dando ad esso fuoco. Da piccolo viene allevato dal padre
all’agire militare, mandato in Francia presso le miglior scuole militari, è stato un grande lettore, e
nei libri che trovo il compimento più assoluto della sua vocazione militare, era uno stratega, aveva
letto i maggiori libri di strategia militare. Egli divenne imperatore, e dal 1796 comincio a sciamare
anche in Italia fondando una serie di repubbliche; anche quella napoletana nel 1799, e poi ebbe
una lenta e progressiva una fase di declino, 1814-1815 l’Europa ritrova la sua antica monarchia
pronta ad occupare le proprie posizioni di potere, e il congresso di Vienna rigenerò le monarchie.

antico regime (franc. ancien régime) Il termine nacque in Francia (➔ Tocqueville), per definire tutto ciò
che la Rivoluzione francese aveva abolito: un sistema monarchico fragile, una realtà del regno fondata su
un mosaico di autonomie, un diritto pubblico frammentato in miriadi di consuetudini e privilegi, un
sistema sociopolitico mal rappresentato dai ceti. La storiografia ha poi per estensione applicato la
definizione di a.r. all’intero contesto europeo tra Cinque e Seicento, per indicare il complesso degli
ordinamenti politici, giuridici e sociali che caratterizzarono in modo sostanzialmente uniforme e
duraturo, pur in una grande varietà di situazioni, le strutture essenziali dell’Europa moderna. In generale,
con a.r. si intende una società cetuale i cui componenti non avevano uguaglianza giuridica e politica.

Fatti che caratterizzano l’800:

Risorgimento 1848-1871

Nascita delle nazioni

Nuovi equilibri politici ed europei

1) RISORGIMENTO: nasce da un movimento di idee elaborate tra i secoli XVIII e XIX. Non si e in
grado di definirlo se non attraverso i fatti, non vi e una definizione precisa. Dalla parola possiamo
cogliere un po’ del significato: allude al risveglio dopo un periodo di decadenza: la nazione italiana,
dopo secoli di dominio straniero, doveva risollevarsi e riappropriarsi del suo destino.

Risorgimento: L'insieme degli eventi ideologici, culturali, politici, militari, economici e sociali, che
tra la fine del Settecento e il 1861 (unità d’Italia) portarono alla nascita di uno Stato italiano
unitario, indipendente, ordinato politicamente come monarchia costituzionale sottoposta alla
legittima sovranità dei Savoia. Vi e una ricollocazione dell’uomo di fronte a dio, nella “creazione di
Adamo” nel cercato contatto vi è la ricerca dell’eternità. Necessità umana che si traduce in valore
politico: si riuniscono le idee che passano da vocazioni a invocazioni, di un popolo.
Vi sono nuovi valori nell’800 ereditati dal 700 :

il giusnaturalismo: l’uomo che nasce con delle necessità primarie, diritto naturale, che nasce con
noi stessi. Sta nascendo l’idea di popolo, aggregato umano che ha delle necessità.

Il liberalismo: dio e natura sono un solo corpo, stessa idea e stessa espressione. Se l’uomo ha dei
diritti naturali a cui il sovrano, il monarca, la società in generale deve fare i conti con queste
necessità. L’uomo è dotato dalla possibilità di avanzare delle richieste e di parlare. Concetti nati
nel 600 che verranno passati con termini evolutivi all’800.

Queste idee generate dall’illuminismo riflettono una generale tendenza europea all’affermazione
delle NAZIONI. Lo spazio che ci ha visto nascere ci appartiene, ma perché?

Queste istanza di matrice politica rivestiranno un ruolo molto importante: moti del 20-21, 30-31, la
grande fermentazione che porterà alla rivoluzione del 1848, dove l’idea diventa azione e grazie
all’azione diventa possibile l’affermarsi delle nazioni. La rivoluzione porterà saldatura tra idea e
azione, tra antico e presente all’unita italiana che si siglerà nel 1860 e nel 1870 l’intera penisola
verrà unita sotto lo scettro della monarchia dei Savoia.

Per nazione dobbiamo intendere:

1) la realizzazione della libertà politica e l’indipendenza di un paese (stato) dall’oppressione di un


altro paese (stati o imperi)

2) una entità collettiva (popolo) dotata di autocoscienza politica

3) una realtà sociale, politica e culturale dai caratteri ben definiti.


I CARATTERI DELLA NAZIONE (un chiave romantica e politica) sono:

-il fattore linguistico, fattore di massima aggregazione. Ha una sua storia all’interno come scrisse il
critico irpino Francesco de sanctis che sollecitò e si occupò della storia della letteratura italiana, il
punto centrale era seguire le sorti di un paese che si era trasformato in paese frammentato, poi
reso coeso attraverso il processo di unità monarca, e capì quindi l’importate fattore linguistico.

-Il fattore religioso: un solo dio un solo re una sola patria.

-Fattore culturale (comuni consuetudini di vita, materiale: cibo, tradizioni e come viviamo in
comunità) come le festività del santo patrono

IL PRINCIPIO DI NAZIONALITA’, per il quale ogni paese europeo e non solo dovrebbe
essere organizzata in uno stato politico indipendente, costituì l’idea centrale dell’800 assunto
come secolo nel suo insieme. Il crollo delle monarchie dei principati e delle signorie ciò che aveva
sostituito sul piano feudale la nascita della nazione: sviluppo dello stato. Il principio di nazione
emerge come fare ulteriore dello stato moderno.

In ITALIA il risorgimento espresse:

fatti

persone

1) fatti: la Restaurazione (coalizione delle grandi potenze europee per la riabilitazione delle
monarchie europee compromesse dalla rivoluzione del 1815 ( congresso di Vienna). Con la morte
di napoleone si risistema il potere monarchico, reintegrate nella storia ma già squilibrate con il
popolo.

Accanto alla rigenerazione della monarchia abbiamo : I moti insurrezionali (movimento di idee, da
cui derivano pratiche di lotta politica e sociale) del 1820-31; del 1848.

Diffusione del LIBERALISMO.

2) persone: Mazzini, Cavour, Garibaldi, Gioacchino Murat (in Francia) dal 1808 sul Trono di Napoli
posto da Napoleone Bonaparte (suo cognato) come colui che avrebbe coltivato il terreno su cui
sarebbe cresciuta la pianta del Risorgimento italiano.

Anche altrove: nel 1870-1871 si ebbe l’unità piena della Germania, che insieme all’Italia erano
affiancate da una frammentazione territoriale, la Germania era divisa in: piccola Germania che era
l’Austria la grande Germania ovvero tutto ciò che era stato ereditato dalle monarchie asburgiche.
Il liberalismo: Atteggiamento etico-politico dell'età moderna e contemporanea, tendente a
concretarsi in dottrine e prassi opposte all'assolutismo, fondate essenzialmente sul principio che il
potere dello Stato debba essere limitato per favorire la libertà d'azione del singolo individuo.

Esso si oppone all’assolutismo

Si fonda dunque sul principio che il potere dello stato debba essere limitato per favorire la libertà
dei singoli individui.

1848-1860 si arriva all’unità d’Italia.

Le dichiarazioni dei diritti americana (1776) e francese (1789) si pongono al vertice di un processo
storico i cui tratti essenziali sono:

-Libertà di coscienza e di pensiero, di espressione e di associazione

-Eguaglianza di fronte alla legge

-Diritto di concorrere alla formazione della stessa legge, partecipare.

-Diritto di proprietà

Dal 1861 agli inizi del 900


Molti studiosi fissano l’inizio della storia contemporanea dal 1789 (rivoluzione francese) ma si
apriranno dalla rivoluzione americana. Che non è un prodotto di quella francese. Punto di
riferimento, più conosciuta rispetto alla rivoluzione americana.

Eurocentrismo : meccanismo cognitivo che interessa tutti noi europei, il continente europeo
diventa il centro del mondo, la presenza orientale, la Cina, l’India sono posti che nel medioevo
hanno avuto vita propria, una propria storia, come ad esempio la figura di Marco Polo, figlio di un
mercante che mette in comunicazione Venezia, con l’Estremo Oriente attraverso la via della seta.

Successivamente dopo il medioevo l’età moderna vede il prevalere della civiltà europea, dove si
inizio a sviluppare già il filone rinascimentale ovvero l umanesimo. Tutto ciò porta a sentirli il
centro dell’universo quando non lo si è.

La rivoluzione francese è insita nel continente europeo mentre la rivoluzione americana sta
nell’altro continente, non abbiamo mai la reale percezione di ciò che hanno rappresentato e
tentiamo di subordinarle a ciò che conosciamo. Nel secondo 800 la sfera della prima rivoluzione
industriale aveva portato delle scoperte importanti a livello tecnico da cui erano derivate delle
diverse percezioni del mondo e di se stessi, questo problema porta gli europei a ragionare su
teorie razziali , da cui poi deriveranno le teorie razziali del 900, ci si sente più forti, più avanzati
tecnologicamente e quindi migliori in grado di prevaricare gli altri. Qui cominciano ad apparire le
pubblicazioni di Darwin sulla teoria dell’evoluzionismo che sono state modificate e manipolate. In
questo momento si ragiona sull’inferiorità di razze non caucasiche. A partire da ciò parte una lotta
all’ultimo sangue per la conquista dei territori e inizia quindi il colonialismo

Rivoluzione industriale è una rivoluzione tecnica mentre la Rivoluzione francese e americana sono
per lo più politiche e sociali.

Parola rivoluzione: deriva dal contesto astronomico. Il termine viene associato per la prima volta
alla rivoluzione degli astri nel cielo che si succedono uno dopo l’altro. La rivoluzione è uno
stravolgimento di un ordine costituito precedentemente, non sono per forza violente come quella
americana non e stata un gran massacro, non e quello il carattere della rivoluzione.

Differenza tra rivolta e rivoluzione:

la rivolta si differenzia dalla rivoluzione nella misura in cui non si tratta di un movimento che si
basa su gambe solide, nasce spontaneo, dalla rabbia e dalla frustrazione sociale, ricordando la
rivolta di Masaniello del primo 1600 che si fonda su un malcontento sociale forte e si organizza in
termini materiali e non ideologici contro un potere . Esso quindi è un movimento violento che si
rivolge per l’ottenimento di qualcosa di immediato che non viene ottenuto.

la rivoluzione invece matura negli anni e come ad esempio la:

rivoluzione francese nasce dal malcontento del terzo stato, è la goccia che fa traboccare il vaso,
poiché alla base vi è un cambiamento culturale, di un bisogno dell’uomo di realizzarsi. Il
movimento rivoluzionario, porta una differente organizzazione: i personaggi politici cominciano ad
organizzare il proprio pensiero e a concretizzarli. I moti sono parte di una venuta unificazione
nazionale, sono degli step che l’Europa fa per arrivare all’unità. Quindi indica un momento di
cesura tra un prima e un dopo.

RIVOLUZIONE AMERICANA 1775

RIVOLUZIONE FRANCESE 1789

PIENA CONTEMPORANEITA’ CON L’IMPERO NAPOLEONICO 1799-1814

CONGRESSO DI VIENNA 1815

Si apre l’età della RESTAURAZIONE che mira a fare un recap di tutti i progressi che si erano fatti
nell’età napoleonica, ma con essa tutto viene azzerato e si cerca di passare ad uno stato pre-
rivoluzionario: rivoluzione, quella francese. Per restaurazione si intende una restaurazione dei
costumi del continente europeo che devono risalire a quell’età che ha voluto abbattere l’ ancien
régime. Viene favorita la classe media.

PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE FINE 700- PRIMA META’DELL’ 800


Prima di partire alla conquista coloniale, bisogna costruire delle nazioni solide, a partire dall ets
della restaurazione si parte con un atto importante

L’ancien regime aveva cercato di portare gli avanzamenti della rivoluzione francese, ,ma non era
possibile, cominciano ad insorgere i primi moti del 20 21 imitazioni di quelli spagnoli dove era stata
concessa una costituzione poi successivamente revocata, riproposti nel sud Italia. Si inizia a parlare
di un sentimento di unità del popolo del tempo. Insorgono eroi nazionali come Mazzini, Garibaldi
che cominciano ad organizzare delle squadre di lavoro, formata da intellettuali di classe media.

I moti del 48 sono antecedenti all’ottenimento dell’unita che avviene con la spedizione dei mille.

OTTENIMENTO DELL’UNITA’ 1861 CHE SARA’ RAGGIUNTA COMPLETAMENTE NEL 1870

Ci sono due avversari per l’unità nazionale: lo stato della chiesa che perde tanti territori e il regno
delle due Sicilie con i Borbone che si coalizzano tra loro per impedire questo avvenimento che alla
fine non riesce. Con la breccia di Porta Pia i rapporti tra stato e chiesa si frammentano e Pio 9
emana una legge per cui consiglia tutti i cattolici di prendere parte all’azione politica. Che dura
fino al 900 con i patti lateranensi, e la nascita della democrazia cristiana.

I Borboni : reggenza che era sul trono è protagonista del Brigantaggio : movimento di guerriglia
armata, sono piccole bande di banditi, uomini e donne di classe bassa, contadini del sud Italia, che
combattono per se stessi, poiché vede nell’unificazione una possibilità di rinascita.

UNIFICAZIONE DELLA GERMANIA 1871 grazie a Bismarck

CORSA AL COLONIALISMO : si appropriano si territori per loro disabitati: nessuna società


organizzate, civili ed istruite come quella europea.

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