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STORIA CONTEMPORANEA

Il 900

Una storia che tratta non solo l’Italia ma anche le altre nazioni

“Secolo breve” → Eric Hobsbawm → Secondo lui il secolo nasce nel 1914 con la 1 GM e finisce nel 1991 con
la caduta dell’URSS.

Al centro questione fondamentale → Comunismo = utopia di pensiero

Rivoluzione americana > francese > industriale → Principali rivoluzioni ‘800

Cronologicamente il 900 dura 100 anni ed è stato pieno di mutamenti sotto ogni punto di vista (sociale,

economico, ...) → sono state introdotte e diffuse varie invenzioni che hanno portato fino ad oggi,

dall’illuminazione al telefono, dal vapore all’energia atomica.

L’essere umano, nell’800 e nel ‘900 è arrivato a perfezionare tecnologie che potevano danneggiare la vita

del pianeta e di altri individui: per fare un esempio possiamo dire che le guerre anticamente nascevano con

lo scopo di ottenere qualcosa, come delle ricchezze o un territorio → con le armi di oggi, invece, ciò non

sarebbe più possibile

Approcci critici della storia → Ciò che succede nel ‘900 è iniziato ben prima di questo secolo
Europa tra 800 e 900: La Belle Epoque

La Belle Epoque è il periodo che va dalla la fine degli anni 70 dell’800 fino allo scoppio della 1
Guerra Mondiale e il termine viene coniato dopo la fine di questo primo grande conflitto, come
ricordo di una bella epoca contraddistinta da una assoluta fiducia nel progresso, termine che
comprende sia le cose positive che le cose negative derivate da esso.

La Belle Epoque non è stata infatti solamente un periodo positivo, ma è stata caratterizzata anche da
aspetti negativi, le cosiddette ombre. Un chiaro esempio di ciò è l’incidente del Titanic, che venne
definito inaffondabile ma che durante il primo viaggio affondò, causando una tragedia poiché si era
riposta una fiducia assoluta nel progresso.

Nonostante questi eventi negativi, questo fu un periodo di grande crescita economica che rappresenta
il superamento della grande depressione economica ottocentesca. L’espansione economica sia in
Europa che in America dà l’avvio ad una prima globalizzazione, cioè all’unificazione dei mercati a
livello mondiale, consentita dalla diffusione delle trasformazioni economiche, dalle innovazioni
tecnologiche e dai mutamenti geopolitici. Da questo fenomeno derivò quindi un aumento degli
scambi tra l’Europa e gli Stati Uniti.

Il termine globalizzazione ha sia un’accezione economica che sociale poiché questo periodo è
considerato l’età delle grandi migrazioni dato che nel XIX secolo cominciarono a cambiare i numeri,
dato che iniziarono ad emigrare milioni di persone, soprattutto dall’Europa verso l’America; a volte
avveniva anche il contrario soprattutto nel caso in cui non si riuscisse a vivere in condizioni dignitose.
Il fenomeno migratorio determinò un via vai di rimesse, che rappresentavano una delle più grandi
fonti di guadagno in Italia.

Grazie alla grande crescita economica che caratterizzò questo periodo, si risolsero molti problemi
economici e di conseguenza sociali;le persone riuscirono così ad avere più tempo libero e perciò si
svilupparono nuovi interessi, come il turismo e lo sport (Estate 1896 → Olimpiadi di Atene, antica

tradizione).
Seconda Rivoluzione Industriale

La seconda rivoluzione industriale produsse un cambiamento fondamentale del modello industriale,


dato che segnò il cambiamento del primato industriale, che passò dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti
e alla Germania per quanto riguardava l’Europa. La Germania si presentava infatti più avanzata dal
punto di vista tecnologico, mentre l’America possedeva una produzione di massa con cui nessun altro
paese poteva competere. Gli Stati Uniti erano inoltre molto avvantaggiati dato che possedevano tutte
le materie prime e le risorse necessarie per lo sviluppo industriale. Gli scambi di inizio secolo, poi,
permisero anche ai paesi che erano rimasti indietro industrialmente come l’Italia di industrializzarsi.

Il Giappone copierà il modello industriale americano riuscendo a diventare anch’esso uno stato
industriale.

La Gran Bretagna nel frattempo inizia a sviluppare il settore secondario e terziario insieme alla
Francia
Grazie alla seconda rivoluzione industriale negli stati dove si manifesta questo sistema, viene a venire
meno la ricchezza agricolo a favore dello sviluppo industriale.

Differenza rispetto alla prima → si comincia a studiare la scienza di base, che permette la

costruzione di tecnologie per la produzione in volumi prima impensabili

I telai meccanici permettono quantità di produzioni mai viste prima

Acciaio → Permette una grande resistenza alla compressione e alla trazione → viene cominciato ad

essere prodotto in grandi quantità e utilizzato per molte costruzioni → permette la costruzione

delle ferrovie → diventa una risorsa di base

Ghisa → Resiste molto ai pesi, ma se si cerca di flettere, a differenza dell’acciaio, si spezza

Cemento armato → acciaio+cemento → il ferro si sarebbe ossidato e gli scienziati del tempo,

studiando chimica, scoprono che per irrigidirsi priva il cemento di ossigeno irrobustendo la

costruzione. L’introduzione e la diffusione di tutti questi materiali, particolarmente l’acciaio,

permise la nascita di armi che con il passare del tempo hanno causato moltissime vittime,

soprattutto durante le guerre del ‘900.


In questo periodo si cominciò a studiare la chimica, che permise l’introduzione dei fertilizzanti

chimici, utilizzati nell’agricoltura per migliorare la produzione. Venne poi applicata anche nella

medicina per permettere la creazione di nuovi farmaci e migliorare l’aspettativa di vita delle

persone. Un altro fatto molto importante fu l’introduzione della luce, che permise all’uomo di

regolare le giornate non più in base alla luce del sole → sviluppo della vita notturna

Petrolio → Non viene più considerato solo un prodotto grezzo usato per l’illuminazione ma lo si

inizia a raffinare per tirarne fuori elementi ancora usati oggi, diventando determinante tra gli anni

40 e 50

Società di massa

Questione sociale: la difficoltà delle élite politiche a gestire le grandi masse di persone che si

aggregano partendo dalle campagne e andando verso le città e i centri industriali → le persone si

muovono e scoprono nuove realtà, abbandonando i luoghi dove avevano trascorso gran parte

della loro vita.

In questo primo periodo i lavoratori vengono sfruttati sotto ogni punto di vista ma grazie alla

diffusione degli ideali marxisti si cominciò a pensare ad un modo per tutelare i lavoratori. Se

prima poche città erano dei punti di incontro rilevanti, grazie ai mutamenti del secolo il numero

aumenta → a fasi alterne si tende a reprimere o ad accogliere le masse e le proteste civili. Con l’età

giolittiana nascono il cosiddetto stato sociale e i diritti sociali.

700 → secolo dei diritti civili (riv Americana/Francese) → DIritti imprescindibili di tutti

(Illuminismo

800 → secolo dei diritti politici → Votare ed essere eletti → riservati agli uomini, per le dotte verrà

concesso il diritto di voto solamente un secolo dopo

900 → secolo dei diritti sociali → equa retribuzione, salute, istruzione (pubblica e gratuita), salario

differito (pensioni) Negli Stati Uniti vennero imposte delle regole sociali (periodo progressista) →

Melting pot: gli immigrati provenienti dall’esterno vengono considerati americani e uniti insieme

socialmente
Sensi di identità Sono sensi in cui ciascuno si identifica → il senso di identità più diffuso è il
nazionalismo, che divenne un aspetto molto negativo del secolo, dato che nascono in una misura

di contrapposizione: se in un Paese ci sono problemi di gestione, la colpa viene scaricata

all’esterno e facendo ciò nascono dei nazionalismi molto rigidi e autoritari :)

Senso di identità di genere: Porta le donne a muoversi per ottenere gli stessi diritti degli uomini, come
quello di voto e più in generale quelli sociali; come suo scopo principale in questa fase c’è
l’ottenimento del diritto di voto

Senso di identità di classe: appartenere a una classe, come quella dei lavoratori, nata dalla

diffusione del pensiero marxista → il senso di identità dopo lo scoppio del conflitto si dimostra

meno marcato rispetto al senso di identità nazionale

DEFINIZIONE DI MASSA: Moltitudine indifferenziata di uomini in senso neutro, cioè un


aggregato omogeneo nel quale i singoli tendono a scomparire rispetto al gruppo; le masse sono

facilmente malleabili dato che si perde l’importanza del singolo → questo termine ha finito poi per

caratterizzare tutte le definizioni della società contemporanea

Cinema → Si afferma non in Francia, dove nasce, ma negli Stati Uniti dove si diffonde dato che

ha due elementi decisivi:

- costa poco
- film muti, non c’è bisogno di conoscere la lingua del posto

Diventa una vera e propria industria perché si evolverà e ciò fu dovuto soprattutto al fatto che attirava
moltissime persone

L’importanza dell’aggregato disorganico della massa sta nell’aver creato problemi di

funzionamento e legittimazione delle istituzioni → sfasatura tra domanda e risposta

Questo fenomeno sfocerà in processi simbolici di identificazione collettiva (in cui le masse si

identificano) → TOTALITARISMI → Si creano dei simboli in cui identificarsi

Ciò porterà poi alla nascita dei conflitti mondiali → fascismo, nazismo, stalinismo

Imperi e imperialismo
L’età classica dell’imperialismo è compresa tra il 1870, con la conclusione della guerra franco-
prussiana e il 1914, anno di inizio della 1 GM. Questo periodo viene considerato di pace, ma a livello
di relazioni internazionali, ovvero i rapporti tra i vari stati, quelli europei mostrano una grande
aggressività, arrivando a conquistare gran parte del globo e sfruttando i territori conquistati, sia dal
punto di vista dei materiali che da quello della manodopera. Il carattere degli stati europei risulta
sempre più aggressivo, mostrando odio nei confronti delle minoranze presenti all’interno dello Stato,
considerate nettamente inferiori. La più nota tra queste è quella ebrea e si arriverà a parlare in questi

anni di antisemitismo, che porterà a svolte tragiche con un genocidio. Va ricordato che questo non fu
l’unico genocidio del 900, ma che ce ne furono anche altri, come quello armeno.

Il mondo è diviso principalmente in imperi, come quello cinese che cessa di esistere nel 1911 e che
permette la nascita di una repubblica.

Politica di potenza finalizzata all’acquisizione e al dominio diretto o indiretto su un altro stato.


Questo è il cosiddetto equilibrio di potenza, nato in seguito alla fine dell’età napoleonica.

È un sistema eurocentrico con una stella: ciò vuol dire che esiste un paese più forte degli altri,
ovvero la Gran Bretagna, che non è più il paese più ricco, dato che viene scavalcato da USA e
Germania, ma a livello di relazioni internazionali è ancora lo Stato di riferimento dotato di un impero
vastissimo che comprende paesi come l’India. In gran parte del resto dell’impero la GB concede
indipendenza agli Stati che controlla; ciò non succede con l’India, che invece sarà controllata in
maniera molto stretta.

Il rapporto tra gli stati è basato sugli imperi, tra cui GB e Italia che conquista la Libia. Esistono alcuni
imperi dichiarati, come quello inglese, mentre imperi meno

Monarchie costituzionali tranne → Francia + USA (Repubbliche)

DEFINIZIONE DI IMPERO: L’impero è una forma di organizzazione dello spazio politico e


militare, ma anche dello spazio economico, sociale e culturale secondo un rapporto gerarchico tra un
centro (metropoli) egemone e una periferia.

L’esempio più classico è Londra → da qui l’Inghilterra controlla i territori nel resto del mondo.

Altri esempi di metropoli sono Parigi per la Francia e Mosca per la Russia.

Esistono 4 tipi di impero:


1. Impero continentale tradizionale → cinese, russo, ottomano → sono imperi che da un centro

(non solo una città) si sono allargati per continuità, allargando sempre di più i propri

confini e si trattano di imperi in piena decadenza, dovuta al fatto dell’arretratezza politica;

2. Impero transcontinentale tradizionale → spagnolo (perde Cuba+Filippine) e portoghese →

imperi fondati sulle colonie da sfruttamento, ormai in gran parte esauriti;

3. Impero transcontinentale moderno → inglese → controlli politici indiretti su gran parte delle

colonie = concessioni di autonomia (es: Canada) + controlli diretti su alcuni Paesi (es:

Irlanda) che non viene considerata parte della GB; la Gran Bretagna controlla questi stati

attraverso le élite locali

4. Impero a rete → americano → privo di controllo politico e territoriale diretto e indiretto,

sono presenti solamente delle basi; è incentrato sul controllo commerciale e finanziario

senza limiti → creazione di aree di commercio sempre più ampie con accordi bilaterali.

In questo periodo l’equilibrio di potenza è minato progressivamente da 3 elementi e da una mancata


comprensione

Elementi:

1. Concorrenza economica sempre più crescente tra le grandi potenze, che accresce la rivalità
politico-militare: epoca di espansione economica, che cresce molto velocemente e che sta
diventando contemporanea, avvicinandosi al settore del giorno d’oggi (molto più articolata)

CAUSA EFFETTO : CRESCITA ECONOMICA → CRESCITA RIVALITÀ

2. Impulsi nazionalistici sempre più forti e aggressivi → i problemi all’interno dello Stato

vengono spostati al di fuori del paese, dando la colpa ad altri → atteggiamento simile al

razzismo:

Esempi: Francia-Germania → La Germania aveva privato la Francia dell’Alsazia e della

Loreno
Area balcanica → 3 imperi e 3 religioni → Impero ottomano (musulmana, sud), Serbia e

Russia (cristiana ortodossa, est), Austria-Ungheria (cattolica, ovest)

Manifestazioni molto più radicali rispetto

3. Mancata soluzione della questione sociale → si diffonde l’idea che una guerra sia breve,
insieme ad altre convinzioni sulla guerra, come quella dei futuristi, ovvero che la guerra fosse
un’igiene del mondo; quando nel 1914 inizia la guerra, le persone sono felici credendo che
con essa si sarebbero risolte varie problematiche, senza sapere che la guerra avrebbe
ulteriormente peggiorato le relazioni internazionali

Ultimi conflitti (poche settimane) ≠ Conflitti del 1900 (diversi anni)

Mancata comprensione dei progressi tecnologici avvenuti nell’ambito degli armamenti →

perfezionamento di armi di distruzione di massa, ecc, ecc…

LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Questo insieme di elementi, in aggiunta alla testardaggine degli uomini, portò allo scoppio della 1
GM, che permette di dividere il mondo tra un “prima” e un “dopo”. Segna infatti la fine
dell’egemonia europea che si era originata da quando l’Europa, con la forza delle armi, aveva iniziato
a mantenere atteggiamenti imperialistici.

Non ci sono né vincitori né vinti, ma dal punto di vista economico il vincitore assoluto sugli altri
Paesi furono gli Stati Uniti, soprattutto per il fatto che la guerra non venne combattuta sul suolo
americano, bensì su quello europeo.

Gli americani non ne sono però del tutto convinti, dato che si era trattato di un intervento traumatico
anche dal loro punto di vista: è per questa ragione che si parla di “lost generation”, generazione persa.
In aggiunta, riescono a togliersi di torno i propri concorrenti, tra cui la Germania, dato che la
conclusione della 1 GM sancì la fine di ben 4 imperi: tedesco, austro-ungarico, russo (zarismo) e
ottomano
→ LA STORIA SI RIPETE: Gli Stati Uniti si dirigono in aiuto alla Francia → in passato era

successo che i francesi, durante la guerra d’indipendenza americana, avessero aiutato gli americani
contro gli inglesi

La guerra dura ben 4 anni, dall’estate del 1914 (28 luglio/4 agosto) (casus belli: attentato all’erede al
trono austro-ungarico Francesco Ferdinando) fino al 1918. Vennero mobilitate circa 65 milioni di
persone e ne morirono ben 8 milioni; l’Italia mobilitò circa 6 milioni di uomini e morirono circa
650.000 persone

Dopo l’attentato, venne inviato un ultimatum che diede un mese di tempo alla Serbia per aderire

a delle richieste, a volte impossibili 28 luglio 1914 → Dichiarazione di guerra Austria Ungheria-

Serbia

Schieramenti

Prima della guerra esistevano due schieramenti:

1. Triplice alleanza:
- Italia (1915) 🇮🇹
- Austria-Ungheria 🇦🇹
- Germania 🇩🇪
- Impero ottomano (successivamente)
Imperi centrali: tedesco, austro ungarico, ottomano

2. Triplice Intesa:
- Inghilterra 🇬🇧
- Francia 🇫🇷
- Russia 🇷🇺
- Giappone (successivamente) 🇯🇵
- USA (1917) 🇺🇸

Le alleanze erano di tipo difensivo ed è questo uno dei motivi principali per cui l’Italia non entra in
guerra fin da subito.

La guerra finirà nel 1918, mentre la Russia uscirà prima per problemi presenti all’interno dello Stato

Le fasi della guerra (J. Winter):

- 1914 → Guerra delle illusioni: ci si illudeva pensando che finisse in fretta

- 1915 → Guerra di posizione e di stallo: guerra di trincea

- 1916-1917 → Grande carneficina: Verdun (dura quasi un anno) e Somme

- 1917-1918 → Rivoluzione e pace

Prima guerra di massa

1. Servizio militare obbligatorio = eserciti di massa → eserciti non basati sul denaro, ma sul

senso etico-nazionale → Grandi problemi di gestione (milioni di persone). Questo

fenomeno produce una guerra di logoramento

2. Armi di distruzione di massa = mitragliatrice → si passa dalla dotazione composta da fucili

che sparano pochi colpi al minuto a mitragliatrici che sparano moltissimi colpi al minuto

(proporzione 20:500) + artiglieria → prodotto del progresso tecnologico → armi create in


lega d’acciaio + gas tossici → iprite + nuovi mezzi militari, come i carri armati e gli

aeroplani dotati di armi


3. Mobilitazioni di massa delle nazioni
- Produzione industriale di massa → senza la tecnologia la guerra non sarebbe potuta andare

avanti → la guerra procedeva in base alla produzione

- propaganda di massa → censura e pubblicità

- integrazione sociale di massa attraverso le aperture imposte dalla mobilitazione → le

donne cominciano a conoscere il mondo industriale prendendo il posto degli uomini

mentre non erano presenti

- Stato e masse → lo stato amplia le competenze economiche, diventando clienti delle

grandi industrie belliche, tessili e alimentari

4. Finanza di guerra → produce un movimento di capitale mai avvenuto → è questo il

momento in cui gli USA smettono di essere debitori di Francia e Inghilterra e in poco

tempo riescono a diventare la prima potenza mondiale dato che fornivano materiale

bellico all’Europa → il rapporto si inverte

Alla fine della guerra, Italia, Francia e Inghilterra sono debitori degli USA per ben 12 miliardi
di dollari

5. Impatto emotivo traumatico sull’uomo → la guerra trasforma il modo di pensare e di

comunicare di milioni di uomini → rapporto con violenza e distruzione → manifestazioni

evidenti di questa condizione, testimoniate da moltissimi casi di follia, alcolismo, auto-

mutilazioni, devianze, ecc… → La 1 GM fu un evento traumatico, rendendo possibile

soggiogare la natura mutando il senso della vita e della morte

Impronta antropologica → rende irreversibile il cambiamento (tecnologia-distruzione)

L’ITALIA IN GUERRA

Trattati di alleanza dell’Italia → Triplice Alleanza, nata e siglata con la Germania e con l’Austria

Ungheria → trattato difensivo:


Nel 1914 scoppia una guerra offensiva, dichiarata dall’Austria-Ungheria alla Serbia. L’Italia rispetta il
trattato difensivo e per questo motivo inizialmente non entra in guerra

L’Italia capisce che la guerra non finisce in fretta e che ciò che sta succedendo al fronte

4 elementi che spingono l’Italia ad entrare in guerra, con una forzatura della costituzione, lo

statuto albertino, la prima costituzione concessa da Carlo Alberto e che rimase in vigore fino al

1948 → costituzione flessibile:

1. In Italia era presente un partito politico nazionalista che spingeva per entrare in guerra
2. L’industria avrebbe potuto fabbricare molte armi e ciò avrebbe permesso al settore

industriale di guadagnare → Armi, trasporti

3. Élite vede nella guerra una risoluzione per molti problemi presenti in Italia →

Primo ministro (Salandra) e il ministro degli esteri (Sonnino)

4. Repubblicani democratici → possibilità di compiere il processo di unificazione

nazionale → riconquista delle terre irredente

24 maggio 1915 → L'italia entra in guerra

Come si arriva all’entrata in guerra? Esponenti politici non erano favorevoli ad entrare in guerra

→ Giovanni Giolitti rientra a Roma nella primavera del 1915 e ottiene la fiducia indiretta dalla

maggioranza dei deputati (non senatori → nominati dal re). Il capo del governo, invece, spinge

per entrare in guerra per riaffermare la potenza della monarchia e della nazione italiana. Quando

l’Italia viene contattata dalla Germania, l’Italia chiede delle rivendicazioni e la Germania, che non

poteva offrire niente all’Italia, decise di far confrontare l’Austria-Ungheria e l’Italia e ciò

determinò un primo logoramento dell’Alleanza, causato dal fatto che l’Austria non voleva cedere

Trento e Trieste (porto molto importante).

L’Italia, per queste ragioni, comincia a intrattenere rapporti segreti con la Triplice Intesa, dato

che sarebbe riuscita a guadagnare qualcosa → 26 aprile 1915 → L’Italia sigla con la Gran Bretagna

un patto segreto, il cosiddetto Patto Di Londra. Con questo patto si stabilisce che l’Italia deve

entrare in guerra in meno di un mese. A questo punto Giolitti si trova ad avere un parlamento

non favorevole all’entrata in guerra e per questo motivo si reca dal sovrano proponendo le sue

dimissioni. Il sovrano, in modo da formare un nuovo governo, propone Salandra come capo del

governo, con la consapevolezza che sarebbe stato votato da tutto il Senato; in aggiunta a ciò,
chiese ai deputati di dare un voto di fiducia al governo Salandra per la sicurezza nazionale: a

questo punto, l’Italia è pronta ad entrare in guerra a fianco della Triplice Intesa. La maggioranza

degli italiani non era favorevole all’entrata in guerra sul fronte italiano, un nuovo fronte che si

aggiunge agli altri due fronti già presenti, il fronte occidentale e il fronte orientale. A guidare

l’Italia militarmente c’è il generale Luigi Cadorna, che guiderà l'esercito fino al 1917, dato che

verrà in seguito sostituito da Diaz.

Cadorna → Capisce poco dal punto di vista strategico, ma è in grado di formare un esercito molto

efficace dal punto di vista bellico e logistico

1917 → Sconfitta di Caporetto, dopo la quale entra in gioco Armando Diaz, che riesce a

sconfiggere l’offensiva austro-tedesca

LA RIVOLUZIONE RUSSA

1917 → due rivoluzioni: febbraio e ottobre

1905 → La Russia era già stata a contatto con una rivoluzione e per capire que

Schema per comprendere

3 processi:

1. Travagliato avvicinamento alla modernità dell’impero zarista: lo zar era l’ultimo

imperatore europeo/ Tra innovazione e tradizione → tocca nello specifico l’impero zarista
2. Complesse modalità di riforma che producono rivolte, rivoluzioni e attentati, perché la Russia
è il paese con la burocrazia più complessa del mondo
3. Importanza ideologia socialista → tende ad una radicale trasformazione della società

soprattutto nella parte meno modernizzata del paese

Zar Alessandro II che sostituisce Nicola I durante la guerra di Crimea contro l’impero ottomano, con
lo scopo di aprirsi una via verso il Mediterraneo. Questo fu un periodo di riforme, come quella del
1861 che permise l’abolizione della servitù della gleba

Crea la scuola obbligatoria per incrementare il tasso di alfabetizzazione, dato che la Russia fino
all’epoca di Stalin rimase uno dei paesi più alfabetizzati del mondo
Abolisce la tortura → processi giudiziari

Introduzione costituzione obbligatoria

Producono entusiasmo soprattutto per l'élite colta, i cosiddetti populisti russi, ma nelle campagne si
crea una forte insoddisfazione

Populisti → vogliono l’innovazione // Contadini → vogliono mantenere la tradizione

Innovazione e Tradizione

Nasce una polizia segreta e da questo punto di vista si torna nel passato

Sviluppo economico-industriale dello Stato, sostenuto dai Paesi europei e non, come gli Stati Uniti

Questo processo viene avviato da Sergej Vitte, il primo ministro russo → in seguito al suo

omicidio, comincerà uno sviluppo disomogeneo, dato che esso avvenne principalmente nelle città

più importanti, come San Pietroburgo e Mosca

Costruzione di un reticolo ferroviario per collegare il territorio russo

1904-05 → Guerra tra Russia e Giappone → Scoppio della prima rivoluzione russa

Anche il Giappone in questo periodo comincia un processo di innovazione e svecchiamento politico.


In seguito allo scontro con il Giappone in Russia si genera un

Per la prima volta, durante la prima rivoluzione russa, avvenuta nel 1905,

I soviet emergono nei principali centri di lavoro e iniziano a spuntare le prime personalità
rivoluzionarie, come Leon Tolski. Lo zar decide di intervenire per bloccare le insurrezioni ma non
riesce a causa del fatto che la maggior parte delle truppe si trovano a combattere in Giappone: per
questo motivo lo zar si ritrova costretto a dare delle concessioni

partito dei cadetti → partito moderato → formazione conservatrice moderata

socialisti rivoluzionari → eredi dei populisti che avevano ucciso Alessandro II

Partito operaio social democratico russo → maggioritario ma fortemente spaccato in:

- bolscevichi → sono maggioritari e puntano ad un’azione elitaria (élite) → non tutti

possono fare una rivoluzione, ma solo determinate persone

- menscevichi → legati al pensiero marxista, puntano ad una rivoluzione borghese


Rivendicazioni:

- maggiori libertà civili (espressione, stampa, circolazione,...)


- presenza di un Parlamento → Duma (1905)

Lo zar si tiene alcuni privilegi e quando vengono indette le elezioni per nominare i membri della
Duma, allo zar gli eletti non vanno bene e quindi la scioglie fino a quando non trova dei membri
graditi. In questo momento, il partito che emerge è quello dei cadetti, moderatamente conservatore.

Entrano in guerra a fianco delle potenze dell’Intesa e dal punto di vista bellico l’unica cosa che
funziona correttamente è la mobilitazione dell’esercito. Successivamente, durante i combattimenti, i
russi vennero sconfitti numerose volte a nord dai tedeschi e a sud dagli austro-ungarici. Queste
sconfitte cominciarono poi a ripercuotersi nuovamente sui civili e come successe precedentemente,
nel 1917 scoppiò una nuova rivoluzione, durante la quale ci fu una grande difficoltà a trovare le
materie prime e cominciarono ad esserci condizioni sempre peggiori.

Nel momento in cui lo zar mobilita le truppe per riportare l’ordine, non lo rispettano e si schierano
dalla parte del popolo: per questo motivo lo zar si ritrova indotto ad abdicare a favore di un cugino,
che non accetta. A causa di ciò, in pochissimo tempo, la dinastia zarista termina.

La rivoluzione di febbraio deve essere ricordata perché segna la fine dello zarismo
I soviet nascono in tutti i luoghi della Russia, anche nelle campagne, nelle università, negli ospedali,
ecc.
Il potere ufficiale viene mantenuto da un governo, guidato dai cadetti, il cui esponente era L’Vov
Dualismo di potere → Soviet // Duma

I tedeschi prelevano dalla Svizzera il leader dei bolscevichi: Lenin


Teorico dell'élite rivoluzionaria, è colui che forma le teorie della rivoluzione bolscevica
Per gestire delle masse in una rivoluzione ci vogliono persone ben istruite ed addestrate ed è per
questo motivo che venne avviata in seguito una fase di alfabetizzazione
Aggrega intorno a sé quelli che poi saranno i principali leader della rivoluzione
I tedeschi decisero di riportare Lenin in Russia in modo da incitare il popolo ad abbandonare la guerra
e ciò avrebbe portato un grande vantaggio a loro

Tesi di aprile → Punti principali:


- Uscire dalla guerra → pace
- Terre ai contadini
Riconosce il potere dei soviet ma si imposta come loro antagonista
1917 → Kerenski sale al potere della Duma → il potere si svuota progressivamente
Nel corso dell’estate c’è un tentativo di colpo di stato militare da parte del generale Brusilov che
voleva militarizzare il paese perché intendeva sferrare una controffensiva verso i Paesi della Triplice
Alleanza
Nel 1917 Lenin si trova costretto a scappare durante l’estate e ritorna in autunno.
Ottobre → Lenin + bolscevichi → occupano il Palazzo d'Inverno (25 ottobre 1917)

Dopo l’occupazione del Palazzo d’Inverno, Lenin emana due decreti: il primo riguardava la guerra e
proponeva di avviare delle trattative di pace e il secondo l’abolizione e l’esproprio senza indennizzo
delle grandi proprietà terriere della nobiltà
Gli altri rivoluzionari invece attendono dicembre dato che si sarebbero svolte le elezioni per
l’assemblea costituente.
I risultati furono inaspettati per i bolscevichi, che persero, mentre i vincitori invece sono i socialisti
rivoluzionari
Lenin, non accettando il risultato delle elezioni, fa intervenire dei militari con lo scopo di sciogliere
l’assemblea, dando di fatto inizio alla dittatura

Lenin viene appoggiato dalle milizie dei soviet ed è questo il momento in cui bolscevichi e soviet
uniscono le forze.
marzo 1918 → trattato di pace con la Germania e l’Austria-Ungheria → uscita dal conflitto
La Russia, a causa del trattato, perde molti territori tra cui quelli baltici e quelli polacchi.

Scioglimento assemblea costituente + pesanti condizioni di pace = guerra civile

Guerra civile
Se già la rivoluzione era stata cruenta, la guerra civile presentò le situazioni peggiori, dalle carestie ai
casi di cannibalismo. Nel 1918, la capitale viene spostata da San Pietroburgo a Mosca e nel frattempo
nasce il CUS (partito comunista dell’URSS) in cui c’è la partecipazione dei soviet insieme ai
bolscevichi. Alla fine del 1922, come conclusione della guerra civile, c’è la nascita dell’URSS che
rappresenta l’unione di Russia, Ucraina, Bielorussia e Federazione Transcaucasica (Armenia, Georgia
e Azerbaijan).

FINE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE


Legata a due elementi:
1. La rivoluzione russa ha ricadute pesanti anche fuori dalla Russia, creando aspettative e
condizionando lo svolgimento del conflitto stesso
2. Entrata nel conflitto degli Stati Uniti nel 1917 per i seguenti motivi:

All’inizio della guerra, gli Stati Uniti furono rigidamente neutrali anche per il fatto che avevano
adottato una politica isolazionista e decisero quindi di non entrare subito nel conflitto.

3 elementi:
1. Sforzo finanziario: da debitori a creditori → i crediti da riscuotere iniziano a preoccupare
anche la politica perché se avessero perso contro la Germania gli Stati Uniti non
avrebbero guadagnato niente
2. Germania → attua una guerra sottomarina indiscriminata per lunghi periodi, colpendo
senza avvisare navi mercantili e navi passeggere e ciò infastidisce gli americani perchè
attraverso questi scambi erano riusciti a creare una grande rete di commerci che
permetteva di guadagnare molto. Ad un certo punto avvenne l’affondamento della
Lusitania, una nave passeggera che conteneva anche rifornimenti bellici, causata dai
tedeschi e a causa di questo errore, i tedeschi, rispettando il diritto navale internazionale,
decisero di fermare momentaneamente la guerra sottomarina indiscriminata
3. Propaganda inglese che si diffonde facilmente negli Stati Uniti → opinione pubblica a
favore dell’Intesa → telegramma Zimmermann → telegramma tedesco inviato al governo
del Messico dicendo che se fosse entrato in guerra a fianco dei tedeschi sarebbero stati
restituiti tutti i territori conquistati dagli Stati Uniti. Questo telegramma venne
intercettato dagli inglesi e ciò fa insorgere l’opinione pubblica che spinge per un’entrata
in guerra (6 aprile 1917)

Woodrow Wilson deve dare una cornice ideale a questo avvenimento, molto difficile da attuare
→ dice di voler entrare in guerra per porre fine alla guerra che avrebbe posto fine a tutte le guerre
(“the war to end all wars”)

14 punti Wilson
Enunciazione di politica estera che viene consegnata al Congresso delle camere riunite nel
rispetto della democrazia → si richiama all’opera di Immanuel Kant “Per la pace perpetua”, in cui
il filosofo auspicava un ordinamento giuridico e non etico delle relazioni internazionali.

Gennaio 1918 → tutt’altro che certa la vittoria dell’Intesa → quando la Russia esce dal conflitto, la
Germania prova a lanciare la sua più grande controffensiva che le permise di arrivare quasi alla
vittoria

4 tesi più rilevanti dei 14 punti:


1. Liberalizzazione dei traffici marittimi:
- Elemento conveniente agli Stati Uniti → commerci liberi = guadagno (contro la
Gran Bretagna)
- Paesi che sviluppano importanti relazioni commerciali di grande valore si fanno la
guerra in modo più difficile
- Evitare di fare politica estera senza il consenso dell’opinione pubblica in modo da
evitare rivolte.
2. 3º PUNTO: Autodeterminazione dei popoli → molto difficile da applicare in Europa
nonostante il fatto che fosse incontestabile dal punto di vista etico e giuridico
3. 4º PUNTO: Creazione di un’ente sovranazionale per gestire le questioni internazionali →
Società delle Nazioni composta dai suoi organismi adatti ad intervenire per evitare i
conflitti tra Stati

Con i suoi 14 punti, Wilson propone un modello di stato liberal democratico all’Europa e
contemporaneamente in Europa emerge un pensiero socialista, nato in seguito alle rivoluzioni
avvenute in Russia. Poco dopo la fine della guerra, Wilson decide di imbarcarsi e dirigersi in Europa,
cosa che non era mai stata fatta prima da altri presidenti americani.
La Germania, in seguito alla sconfitta accetta ciò che era contenuto all’interno dei 14 punti, ovvero
una fine senza vincitori né vinti.

Storia contemporanea 24/10-28/10


Conferenza di pace per la fine della Prima Guerra Mondiale → Conferenza di Parigi

Gran parte dei 14 punti Wilson non vengono rispettati a causa dell'ostilità di Francia e
Inghilterra nei confronti della Germania, considerata la causa dello scoppio del primo
conflitto mondiale. Ciò era dovuto anche al fatto che l'Austria-Ungheria non poteva essere
considerata colpevole in quanto di fatto non esisteva più in seguito alla disgregazione
dell'impero.
Il peso maggiore che dovrà sopportare la Germania saranno le riparazioni di guerra, dato che
dovrà risarcire gli altri Stati colpiti dal conflitto. La Germania finirà di pagare il 3 ottobre
2010; questo ha dimostrato che era stato un peso troppo grande anche per uno stato molto
ricco come la Germania.

Di fronte alla richiesta di rinegoziare i dazi da parte della Germania, gli Stati Uniti avrebbero
accettato pur di avere i propri soldi indietro, ma gli altri Stati rifiutano

Analizzando questa situazione si può capire molto bene che quelli considerati trattati di pace
erano in realtà armistizi, in quanto non sancivano una vera e propria pace ma obbligavano la
Germania ad accettare dure condizioni. Questi non portarono ad una situazione di pace
durevole, dato che venne interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale

Tra i pochi punti Wilson che vennero messi in atto ci fu quello della formazione della Società
delle Nazioni, che viene definita monca poiché nasce senza una potenza di riferimento dato
che gli USA non partecipano all'organizzazione per ragioni politiche: per questo motivo
decise di non dare fondi all'Europa per sviluppare questa società, che risulterà dopo poco
tempo un fallimento.

I due risultati che si svilupparono in seguito


· modello Wilsoniano, internazionalista, liberal-democratico
· modello di Lenin, nazionalista, opposto alla liberal-democrazia (comunista)

ANALISI TOTALITARISMI
Il periodo del dopoguerra viene diviso in due fasi, quella del Biennio Rosso e quella del
fascismo.

L'Italia è agli occhi dei politici uno stato che nonostante fosse uscito vincitore dal conflitto sia
quello più vicino ad una rivoluzione poiché ha esaurito tutte le proprie potenzialità a causa
del conflitto
L'Italia vive una stagione di movimentismo e proteste, che partono dal basso (annonarie) e
che nascono dalla richiesta dei beni di prima necessità e orari di lavoro meno estenuanti, sia
nelle industrie che
Questo periodo è inoltre caratterizzato dall'occupazione delle fabbriche da parte degli operai e
dalla nascita e lo sviluppo dei consigli di fabbrica, simili ai soviet russi.

I sindacati cominciano ad affermarsi e diventare sempre più importanti


Nel 1919, anno cruciale del biennio rosso, avvengono moltissimi scioperi industriali (1663) e
nell'agricoltura (208).
Per la prima volta, in Italia, si affermano dei partiti politici di massa:
· Partito Socialista ® vincitore delle prime elezioni a suffragio universale
· Partito Popolare (cattolico) → Luigi Sturzo → secondo posto nelle elezioni →
fino a questo momento, la Chiesa era rimasta fuori dalla politica a causa del
non-expedit, un veto che proibiva ai cattolici di entrare a far parte della
politica

1919 → dimissioni di Vittorio Emanuele Orlando → successione di governi molto brevi e


instabili → governi appoggiati dai cattolici → non sono saldi perchè i residui dell'Italia
giolittiana non sono più partiti che rappresentano le necessità del popolo italiano

Nel 1921 l'ala più sinistra appartenente al Partito Socialista si divide da esso e in questo modo
viene formato il Partito Comunista d'Italia, con a capo Antonio Gramsci.

Il Partito Socialista era diviso in massimalisti e riformisti e successivamente anche in


comunisti.

Anche i cattolici iniziano a dare il via a una dottrina sociale, fondata su certi diritti come
l'espansione della proprietà terriera e il valore della famiglia; inoltre, si poneva come un
partito che doveva garantire libertà civili a chiunque e che aspirava ad uno stato laico, pur
essendo un partito cattolico.

Nonostante l'aumento delle forze dell'ordine durante uno dei governi del Biennio Rosso, esse
decisero di non intervenire quasi mai rimanendo estranee a questi tumulti.

A cogliere le istanze del popolo è un movimento nato durante il marzo del 1919, che venne
denominato fascio di combattimento. Un movimento è molto limitato dato che non è ancora
organizzato a differenza di un partito
Movimento di protesta sociale nato e sviluppato in Sicilia nei primi anni del '900.
Antisocialisti e anticattolici, antiparlamentaristi, suffragio universale (uomini e donne)
Fin dall'inizio la componente caratterizzante di questo movimento è la violenza, che veniva
utilizzata ogni volta che veniva ritenuta necessaria. Essa rimarrà un marchio in quello che
dopo alcuni mesi si trasformerà in un partito politico: il partito nazionalfascista (1921-22).

Il capo del movimento, divenuto in seguito partito, si tratta di Benito Mussolini.


Fin dall'inizio egli un politico e rivoluzionario con un grande intuito e si plasmerà attorno al
pensiero di Proudhon e riesce a intuire molto presto le problematiche di questi anni.

Fonda il suo giornale, "Il popolo d'Italia" e comincia ad assumere una tendenza di destra, pur
essendo un socialista.
Nel dopoguerra comincia ad osservare i problemi dovuti ad essa e si proporrà come leader del
movimento dei fasci di combattimento
Le fasi economiche in URSS
Nel 1918 viene adottata come direzione economica quella del comunismo di guerra,
caratterizzata da una requisizione dei prodotti agricoli, un razionamento dei generi alimentari,
un divieto di commercio (solo baratto) e le industrie sotto il controllo dello Stato.
Questa direzione economica produce risultati disastrosi, soprattutto dal punto di vista delle
materie prime.

Per questo motivo, nel 1921, Lenin dà inizio alla Nuova Politica Economica (NEP). Si tratta
di una moderata apertura all’economia di mercato per fare in modo di tornare ad avere
margini legati ad “acquisto-vendita”. La requisizione dei prodotti agricoli è sostituita con
un’imposta in natura, per cui il raccolto residuo può essere venduto. Torna poi la libertà di
commercio e quindi si possono aprire iniziative di commercio per vendere prodotti in
maniera autonoma. La gestione delle piccole industrie, praticamente inesistenti, viene
privatizzata ed è presente un controllo statale della grande industria.
Nel 1922, Stalin viene eletto come segretario generale del partito.
Lenin, nel frattempo, a causa di una grave condizione, muore nel gennaio del 1924. Ciò
scatena la lotta per la successione. Siccome Lenin è un simbolo, Stalin lo fa imbalsamare
Lenin e lo mette in un mausoleo.

Stalin e Trockij
Sono due personalità opposte, sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista politico,
dato che Trockij vuole esportare il modello rivoluzionario al di fuori dei confini della Russia,
mentre Stalin, personaggio molto violento, afferma che prima di esportare la rivoluzione è
necessario consolidare il socialismo in un solo Paese.
Stalin, essendo molto furbo, riesce in tempi brevi ad avere la meglio su Trockij, che nel 1925
viene censurato e in seguito esiliato nel 1927. Verrà poi fatto assassinare da Stalin nel 1929 a
Città del Messico.
In tempi rapidi, Stalin dà inizio alla cosiddetta stagione delle Grandi Purghe, durante la quale
elimina tutti avversari politici e non con lo scopo di ottenere un potere assoluto. Inoltre, per
reprimere il dissenso crea i gulag, campi di lavoro dove si viene imprigionati anche per
motivi banali.
Stalin dà anche l’avvio al culto della personalità, elemento caratterizzante dei totalitarismi;
dal punto di vista economico, una volta rafforzato il suo potere, Stalin pensa ad un profondo
cambiamento, che prende il nome di Piani Quinquennali che vengono elaborati durante il
1927 e entrano in vigore nel 1928.
I piani quinquennali sono degli strumenti di pianificazione economica, con una periodicità di
5 anni e sono caratterizzati da:
- Collettivizzazione delle campagne: vengono creati dei kolkoz, ovvero unità produttive e
aziende collettivizzate → tutto ciò si riversa sui kulaki, coloro che avevano tratto beneficio
dall’apertura della NEP
- Industrializzazione forzata: programma molto intenso ed esteso → l’industrializzazione si
spinge oltre a quella della fase zarista, rendendola omogenea e uniforme
- Mobilitazione ideologica: propaganda di regime e tensione rivoluzionaria → va oltre alla
storia legata all’URSS
Stalin crea un regime totalitario e l’unico aspetto positivo, oltre alla modernizzazione, che
cambia l’assetto culturale di tutta la popolazione è l’impulso ad un’alfabetizzazione forzata
(analfabetizzazione da 70% a 5%).
Lo stalinismo si tratta del regime totalitario più duro dei totalitarismi del ‘900 (stalinista,
fascista e nazista).

Nazismo
Il nazismo si manifesta a partire dal 1933 con la nomina a cancelliere di Adolf Hitler, ma per
capire ciò bisogna parlare della fase precedente a questa dittatura, ovvero quella della
Repubblica di Weimar. Dopo la fuga del kaiser, Guglielmo II, la Germania si trasforma in
una repubblica e vive una fase violenta.
La Germania si tratta di uno degli stati che non sono stati toccati dalla distruzione della prima
guerra mondiale e questo è un elemento che rende ancora più tragico questo periodo,
caratterizzato da sommosse legate alla sconfitta avvenuta durante il primo conflitto mondiale
e dalla violenza delle truppe tedesche che soffocarono nel sangue le rivolte.

Weimar è una città nel centro della Germania in cui durante il febbraio del 1919 nasce una
costituzione molto avanzata per molti aspetti ma sbilanciata in senso presidenziale. Ha un
capo dello stato e un cancelliere (capo del governo).
Art. 48 → permette al capo dello stato di sospendere i diritti civili in caso di emergenza

Durante questo periodo, la Germania vive una fase di difficoltà economica a causa dei
difficili trattati di pace imposti da Francia e Inghilterra.
Per permettere alla Germania di ripartire, gli Stati Uniti avvia un piano di aiuto economico e
finanziario verso la Germania in modo da farla ripartire economicamente, oltre che per
permetterle di ripagare i debiti di guerra.
Crisi economica = instabilità politica
Grande instabilità politica → non esiste un partito che riesce a risolvere questa situazione:
per questo motivo si succedono molti governi
Dal punto di vista culturale e sociale, Berlino diventa il centro della Germania → le
persone sono libere di esprimere il proprio orientamento e le proprie idee.

Possiamo quindi affermare che, pur essendo un periodo di grande crisi ed instabilità
economica, la fase della Repubblica di Weimar rappresenta anche una grande rinascita della
cultura e delle libertà sociali.

Nel 1929 inizia la crisi economica negli Stati Uniti, e questo comporta una nuova crisi da cui
non si riesce ad uscire. A questo punto, un partito minoritario, quello Nazionalsocialista dei
lavoratori tedeschi (NSDAP), inizia ad emergere sulla scena politica tedesca.
Il leader del partito si tratta di una personalità carismatica, ovvero Adolf Hitler. In gioventù
era frustrato poiché non era riuscito a superare l’esame di ammissione all’Accademia delle
Belle Arti di Vienna: a causa di ciò si trasferisce a Monaco di Baviera e si unisce al partito
nazista, divenendone il leader.
È un partito razzista, poiché secondo loro la sconfitta della Germania è da attribuirsi alla
comunità transnazionale ebraica.
L’antisemitismo ha radici molto lontane e non è da considerare totalmente come una
concezione del partito nazista, dato che in passato si erano già presentati

Si trova in conflitto con le condizioni di versailles, non solo quelle economiche, ma anche
quelle riguardanti l’esercito

Nel 1930, i nazisti passano dal 2,5% al 18% nel Reichstag, ovvero nel Parlamento tedesco.
Nel 1933, infine, arrivano al 37%, raddoppiando i consensi nel giro di pochi anni.

Durante queste elezioni, Hindenburg, considerato un grande eroe nazionale, nomina Adolf
Hitler come cancelliere della Germania il 30 gennaio 1933, affidandogli l’incarico di formare
un governo. Hitler ha infatti un consenso popolare molto importante ed è questo che convinse
Hindenburg.

In poco tempo, Hitler e i nazisti decidono, in modo molto violento, di fare fuori tutti gli
ostacoli che si ponevano tra loro e il potere assoluto.
Nel maggio del 1933, Hitler diventa il “paladino” dei lavoratori e solamente un giorno dopo
decide di rendere illegali i sindacati, in modo da controllare i lavoratori.

Decide di attribuire l’incendio del Reichstag a un comunista, per cui riesce in modo “legale”
a far fuori i propri nemici politici e allo stesso tempo ad aumentare il consenso popolare.

SA (squadre di assalto) → Il leader delle squadre di assalto, Romm, inizia a creare un


dissenso che mal si associava agli ideali del partito fascista e per questo motivo nel luglio del
1934, durante la notte dei lunghi coltelli e le SS (squadre speciali)
Dopo la malattia e la morte di Hindenburg, Hitler diventa il Führer della Germania,
assumendo le cariche sia di presidente sia di cancelliere allo stesso tempo.

Fin dall’inizio della presa di potere, i nazisti istituiscono i campi di concentramento, in cui i
dissidenti politici vengono imprigionati.
Prima della guerra Takau, Buchenwald e Sachsenhausen
Dopo la guerra → moltissimi altri per imprigionare anche le minoranze (ebrei, neri,
omosessuali, ecc.)

In pochi anni, il nazismo assorbe tutta la disoccupazione della Germania attraverso diverse
fasi:
- Sospensione dei pagamenti riguardanti i trattati di Versailles
- Uscita della Germania dalla Società delle Nazioni
- Riarmo del Paese (1933)
- Opere pubbliche
La Germania riesce a sviluppare un apparato militare che secondo Hitler era necessario a
espandersi oltre i confini del proprio paese: da questo ideale nasce la teoria dello spazio
vitale, secondo cui la Germania doveva espandersi a est, unendo i popoli tedescofoni sotto
un’unica grande guida, ovvero il Führer (pangermanesimo).

L’antisemitismo portato avanti dalla Germania si concluderà con il genocidio della


popolazione ebraica, anche detto Shoah, che si tratta del più grande genocidio del 1900.

LIBERAL-DEMOCRAZIE
Le tre liberal-democrazie più importanti del 1900 sono: Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti
Si trattano di paesi dalla forte matrice imperialista

Francia
La Francia, dal punto di vista politico, fino al ‘24 viene guidata dai moderati conservatori
(centro-destra) che gestiscono la riconversione bellica e sociale.
Sono però incapaci di gestire le rivendicazioni sindacali e per questo motivo, dal ‘26 al ‘29 la
Francia viene guidata dai moderati, che riusciranno a stabilizzare il Paese, facendo rientrare
la maggior parte dei capitali che erano stati portati all’estero.

La crisi del ‘29 tocca la Francia meno degli altri Paesi, dato che si trattava di un paese
fortemente agricolo e quindi risente meno del crollo dell’industria.

Tutto ciò comporta il ritorno della sinistra al potere, ma dopo l’avvento del nazismo in
Germania, si ha la cosiddetta marcia sul parlamento. È un tentativo di colpa dello Stato da
parte dell’estrema destra, ma a differenza dell’Italia, le forze di polizia reprimono la
minifestazione facendola dissolvere.
Le elezioni del 1936 si concludono con la vittoria dell’alleanza chiamata Fronte Popolare
(alleanza di sinistra)
Leon Blum fa vivere un momento di svolta alla Francia
- Egli, infatti introduce grandi cambiamenti nel mondo del lavoro, come l’introduzione
per legge delle relazioni industriali e delle contrattazioni collettive.
- Vengono introdotte le 40 ore di lavoro settimanali
- aumento dei salari
- ferie pagate

Breve stagione che si consuma tra la primavera e l’autunno del 1936.


Questa stagione è caratterizzata dall’introduzione di molti diritti sociali ed è per que

In seguito, la coalizione va incontro ad alcuni problemi:


- crisi per esportazione di capitali
- scoppio nel 1936 della Guerra Civile in Spagna e l’atteggiamento ambiguo della
Francia nei confronti della guerra, dato che venivano chiusi e riaperti in continuazione
i confini per i rifugiati politici provenienti dalla Spagna
Dal 1938, a discapito dei popolari, tornano i liberali che guideranno la Francia fino allo
scoppio della 2GM.

Grazie alla forza agricola, la Francia viene colpita meno dalla crisi perchè esportazioni e
importazioni si compensano, mentre dal punto di vista industriale, la Francia si rafforzò dal
punto di vista dell’industria automobilistica (Citroen, Renault, Peugeot,..) e dell’industria
aeronautica.

Pur apparendo molto forte da questo punto di vista, la Francia si ritrovò a dover affrontare
due situazioni molto gravi:
1) Problemi demografici: la Francia è lo stato che ha perso più persone durante la
guerra, addirittura intere generazioni → saldo negativo, in quanto ci sono più
morti che nascite;
2) Impulso all’immigrazione verso la Francia.

Regno Unito
La Gran Bretagna, in linea con la Francia, vedrà un’alternarsi di governi a guida del partito
conservatore.
Nel 1924 per la prima volta il governo viene , che guiderà il Paese per un breve periodo e in
seguito dal 1929 al 1935. Dal 1931 ci sarà un governo di solidarietà nazionale

Partito laburista
Sostituisce il partito liberale, che era quello che si contrapponeva a quello conservatore. Essi
sono dei socialdemocratici, ma il termine richiama la parola “lavoro” ed infatti è
un’espressione di politica del sindacato.
Il Regno Unito è lo stato dove si sente di più il peso della crisi del 1929 insieme agli Stati
Uniti, a causa degli stretti contatti con essi.
L’Irlanda aveva delle grosse differenze di natura religiosa, dato che erano cattolici, di lingua,
dato che quella irlandese era differente dall’inglese e per lunghissimo tempo, questa parte,
seppur vicina alla GB, veniva utilizzata come un luogo di punizione per i vari funzionari del
regno e godeva di minore attenzione. Quando durante l’Ottocento l’agricoltura viene colpita
dalla “crisi della patata” si genera un massiccio movimento migratorio verso gli USA.

Il primo conflitto mondiale origina un irrigidimento delle posizioni sociali irlandesi e la


nascita di un nuovo partito, Sinn Féin, che inizia a compiere dei gesti terroristici. Nel 1916
(Pasqua di Sangue) Dublino è scenario di scontri molto duri e sanguinosi. Gli irlandesi sono
una componente molto importante del corpo militare inglese.
Questa situazione continua negli anni successivi fino al 1921, quando viene siglato un
accordo anglo-irlandese, che crea il Libero stato d’Irlanda. Il trattato istituisce in Irlanda un
possedimento britannico con ampie economie come quello canadese.
Nonostante il trattato, molto vantaggioso per l’Irlanda, scoppia una guerra civile tra chi è
favorevole al trattato e chi invece vorrebbe un distacco totale dalla madrepatria.
La guerra sarà poi vinta da coloro che erano favorevoli al trattato.

Nel 1931, l’Irlanda, come altri domini dell’impero britannico otterrà, attraverso i trattati di
Westminster, la totale indipendenza.
La fine della Questione Irlandese avverrà nel 1937 con la scrittura e promulgazione di una
nuova costituzione.

La GB, duramente colpita dalla crisi, perde il primato economico e di fronte a questa
situazione, per riuscire a gestire la crescente disoccupazione, cerca di costruire una sorta di
gabbia protezionistica → creare un’area di libero mercato in cui confluivano il Regno
Unito e tutti gli altri possedimenti dell’impero.

Per facilitare l’adesione dei possedimenti a quest’area di rapporti economici, la Gran


Bretagna decide di fornire una totale indipendenza ad essi, creando così il cosiddetto
Commonwealth.

Stati Uniti
1. Anni ‘20 (fino al 1929)
I Ruggenti anni ‘20 sono la stagione di crescita economica e sociale che ha
caratterizzato gli Stati Uniti negli anni successivi al conflitto e precedenti alla crisi del
1929. Le due parole d’ordine della campagna elettorale sono: normalità e “business of
America is business”. La produzione industriale tra il ‘21 e il ‘23 aumenta più del
60%, con una conseguente crescita del PIL. In questo decennio, le industrie americane
producono più del 50% dell’economia americana. Da questa affermazione si produce
una prima stagione del cosiddetto consumismo di massa.
Questa stagione non tocca realmente tutte le persone e si sviluppa attorno ai beni di
consumo durevoli, cioè che non si esauriscono in un singolo uso, come gli
elettrodomestici (frigoriferi, lavatrici, ecc.). Durante questo periodo, diversi oggetti
diventano emblematici, come l’automobile (Ford) e la radio, che insieme ad altri
media come il cinema, permettono agli americani di restare aggiornati sul mondo e di
scoprire nuove cose. Durante questo periodo, infatti, il cinema non è più solamente
un’attività ludica, ma diventa una vera e propria industria: nasce infatti Hollywood in
California, che migliora il cinema, introducendo i film sonori.
Ci sono molti cambiamenti nel carattere delle persone, come un nuovo senso di
identità femminista: infatti le donne, soprattutto quelle giovani, chiedono una
maggiore autonomia.

3 punti di resistenza alla modernità:


1. Ku Klux Klan (KKK) → associazione terroristica nata nel sud, che tende a
perseguitare i neri. Durante questo periodo, essa rinasce e in questo periodo
non perseguita solo più i neri, ma anche gli immigrati di ultima generazione.
Tra il 22 e il 25 riappare quindi nel sud, ma a differenza della prima volta, esso
appare anche nel nord e in seguito viene messo nuovamente fuori legge.
2. Restrizioni all’immigrazione → scelta strategica: si limitano fortemente i
flussi migratori dall’Europa e dall’Asia, ma si aprono le porte
all’immigrazione dall’America Latina.
3. Proibizionismo → nel 1918 viene approvato un emendamento che
proibisce la produzione, il commercio e la vendita delle bevande alcoliche.
L’emendamento non limita il consumo e determina la nascita del
cosiddetto mercato nero, nel quale veniva commerciato illegalmente l’acol e
altri oggetti proibiti. Questo porta ad un veloce aumento della criminalità
organizzata. L’emendamento è talmente contraddittorio che sarà poi annullato
e cancellato.

Durante la campagna presidenziale del 1928, Herbert Clark Hoover dichiara


pubblicamente durante uno dei suoi discorsi che gli Stati Uniti non si sono mai
stati trovati così vicini a sconfiggere la povertà. Riesce a vincere le elezioni,
ma un anno dopo si origina la Grande crisi del 1929, il momento in cui il
commercio americano ed europeo si blocca. Dato che si estende anche al di
fuori essi essendo il centro dell’economia e del commercio mondiale.
Con questa crisi si ha quindi un blocco dell’economia mondiale.

2. Crisi del ‘29 (fino al 1933)


Crisi dell’agricoltura nel corso degli anni ‘20. Se l’agricoltura ovvero il settore
primario di ogni stato si trova in una situazione di profonda crisi, di conseguenza
anche gli altri settori cominciano ad andare in crisi.
Essa era dovuta soprattutto ad un fattore di sovrapproduzione, dato che si produceva
più del necessario rispetto agli anni in cui si riusciva a commerciare facilmente con
l’Europa (prima della guerra). Ciò produce un progressivo calo dei prezzi che a sua
volta produce un’incapacità degli agricoltori di ripagare i debiti contratti durante
questi anni.

Dal 1926-27 avviene un blocco dei salari e questo comporta un aspetto fondamentale:
si riduce il potere d’acquisto dei cittadini; nel contempo cresce a dismisura la
speculazione finanziaria perché mancavano regole, dato che la banca centrale, nata
pochi anni prima, non aveva una legislazione per controllare le situazioni finanziarie.
Quando si sussegue un sistema di vendite ma non più di acquisti, i soldi cominciano a
mancare

Il forte squilibrio che si va a formare nella bilancia commerciale: gli Stati Uniti
riescono ad esportare sempre di meno.

Il capitalismo dell’epoca era in una sorta di fase di transizione: si passava dal


capitalismo delle grandi imprese (ferrovie, carrozze, locomotive, strade, canali,
estrazione di materie prime) a un capitalismo incentrato sul consumo di massa: il
problema era che questa crisi aveva privato i cittadini di denaro e quindi della
possibilità di acquistare merci: il sistema va quindi in blocco.

Non è quindi solamente una crisi di sovrapproduzione, ma crolla il potere di acquisto


e per questo il termine corretto con cui si definisce la crisi del ‘29 è crisi di
sottoconsumo → le persone non riescono a spendere i soldi perché non li hanno

La crisi si estende poi all’industria (settore secondario) e al settore terziario, con un


forte e rapido aumento della disoccupazione . La colpa viene riversata soprattutto sul
presidente di quel momento, Hoover.
La crisi produce anche pesanti ricadute di natura psicologica, dato che si devono
cambiare drasticamente molte abitudini. Durante questo periodo vennero coniati molti
termini (neologismi) riguardanti la colpevolezza del presidente, come le “blankets
hoover”, ovvero i giornali che venivano utilizzati dai senzatetto per coprirsi e
riscaldarsi e le “hoover ville”, ovvero le baraccopoli che nascono intorno alle più
grandi città o ancora le “hoover flags”, ovvero le tasche che venivano portate
“all’infuori” per far capire di non avere soldi.

Hoover aveva drasticamente sbagliato perché non aveva capito che gli Stati Uniti
erano in un momento di transizione in cui erano cambiate moltissime abitudini.

Con il crollo dell’economia si temeva anche il crollo della democrazia, dato che le
persone erano affascinate dal sistema comunista.
Keyes, il politico inglese che aveva abbandonato la conferenza di Versailles, era stato
il primo a dire che nell’economia esistevano due sezioni: la macroeconomia e la
microeconomia. Nel suo testo più conosciuto, “La teoria dell’interesse della moneta e
dell’impiego” (1936), Keyes spiega che l’unica entità che può intervenire per
risolvere la crisi è lo stato, attraverso la creazione di un po’ di debito pubblico. Lo
stato spende più di quello che incassa, ma allo stesso tempo riesce a rimettere in
circolo del denaro utilizzabile per fare interventi pubblici, sia se viene fatto dallo stato
sia dai privati, essi vanno pagati e quindi comincia a circolare il denaro che viene
speso dalle persone che ricominciano ad acquistare le merci delle industrie, che a loro
volta dovevano ricominciare a pagare le tasse cosicché lo stato riuscisse a riacquisire
il denaro utilizzato all’inizio

3. New Deal (fino al 1938)


“Nuovo Patto, accordo”
Franklin Roosevelt afferma che ci sia il bisogno di siglare un nuovo accordo (new
deal) con il popolo americano perché la gente non ha più fiducia nella politica.
Nessun repubblicano vuole candidarsi e quindi alle elezioni si ripresenta Hoover, che
perde in maniera molto brusca contro Roosevelt.
Roosevelt inizia a fare politica fin da giovane e in seguito ricopre varie cariche
politiche, come vice segretario e vice presidente. Agli inizi degli anni ‘20 egli è
colpito dalla poliomielite e rimane per tutta la vita su una sedia a rotelle. È una
persona disabile e quando si ammala, all’interno della sua famiglia la maggior parte
dei parenti prova a convincerlo a godersi la vita smettendo di fare politica, tranne la
moglie che lo convince a continuare.
Roosevelt, avendo vissuto sulla sua pelle il disagio di una malattia invalidante,
capisce molto bene la situazione americana ed è per questo che venne considerato
l’uomo giusto al momento giusto dato che mantenne un rapporto empatico con il
popolo, cercando di porre fine alla crisi che aveva colpito l’America
(Roosevelt ricopre la carica di presidente fino al giorno della sua morte ed è il primo e
unico caso della storia americana.)

Il New Deal è composto da due fasi


1. 100 giorni: durante il quale il presidente agisce senza uno schema ben preciso
a. Intervento sulle banche → vengono chiuse per alcuni giorni e
introduce una legge che dona dei soldi alle banche e che invita la
gente a non andare subito a ritirare il denaro.
b. Intervento agricolo → si donano dei soldi agli agricoltori e vengono
invitati a diversificare le colture
c. Intervento industriale → si invita l’industria a tener conto dei
sindacati, che non erano ancora del tutto considerati legali

Tra la fine del ‘33 e l’inizio del ‘34, gli interventi dei 100 anni del New Deal
vengono attaccati dalla Corte Suprema e dichiarati fuori legge. Roosevelt è in
difficoltà e medita di modificare il numero dei giudici, che può essere
cambiato da una semplice legge: in questo modo aumenta il numero dei
giudici, eletti direttamente dal presidente, che decide di nominare giudici
favorevoli a lui.

2. Nelle elezioni del 1934 il partito democratico di Roosevelt riscontra un grande


consenso, andando quasi ad eliminare il partito repubblicano. Dopo questo
enorme consenso, con una fiducia aumentata, decide di svoltare in modo
progressivo, dando inizio ad un secondo New Deal, molto più progressista e
riformista del primo.
a. Riconoscimento per legge delle relazioni industriali: i sindacati
diventano legali e quindi il mondo del lavoro diventa la piattaforma
elettorale più solida
b. Social Security Act e Social Security Number: insieme di interventi per
garantire alcuni diritti sociali, solo ad alcune categorie (pensioni) e un
numero sociale (tipo carta d’identità)
c. Work Progress Administration: lo stato diffondeva una quantità
enorme di denaro per dare un lavoro a tutti, con una sola condizione:
non avere lavoro; dovendo dare lavoro a tutti non si può far fare la
stessa cosa a tutti e quindi in base a quello di cui si occupava la
persona in questione veniva fornito un lavoro adatto, per esempio se si
studiava lingue, gli studenti venivano mandati a lavorare come
mediatori linguistici e come intervistatori delle persone afroamericane,
in modo da documentarsi sulla loro vita.

Il New Deal aiuta gli Stati Uniti a uscire dalla crisi? Sì e no


Sì, perché gli americani riprendono fiducia nello stato in cui vivono e si salva la democrazia,
al contempo però la situazione non si risolve completamente dal punto di vista pratico.
Sarà grazie allo scoppio della 2GM e al fatto che l’America diventerà l’arsenale del mondo
che il Paese americano riuscirà ad uscire dalla condizione di crisi alla condizione di ricchezza
come mai più riusciranno a raggiungere. Si tratta di un’esperienza formativa che dà l’avvio
all’uso del termine liberal, con cui si intende un partito democratico che nel sud continua ad
essere razzista.

LA NUOVA CRISI EUROPEA E LA SECONDA GUERRA MONDIALE


Elementi caratterizzanti della crisi europea
1. Condizioni troppo dure imposte alla Germania e la contemporanea debolezza della
Società delle Nazioni che non riesce ad essere capace a gestire le crisi internazionali
2. Dimensioni e profondità della crisi del 1929 → avvento del nazismo e scoppio del
secondo conflitto
3. Tensione rivoluzionaria dei totalitarismi che porta a guardare sempre più
esternamente e che permette di manipolare le masse. Si può affermare che i
totalitarismi sono in forte contrasto con le liberal-democrazie
4. Politica di arrendevolezza da parte delle liberal democrazie nei confronti dei
totalitarismi → viene applicata perché più nelle prime che nei secondi bisogna dare
importanza all’opinione pubblica, decisamente terrorizzata dalla guerra e dalla
povertà. Le liberal-democrazie si dimostrano arrendevoli verso i totalitarismi,
soprattutto verso il fascismo e il nazismo

L’Italia nel 1935 inizia la Guerra d’Etiopia e la termina nel 1936, annettendo questo stato ad
essa attraverso una guerra offensiva nata con lo scopo di conquistare l’ultimo stato
indipendente dell’Africa, già controllata dagli europei. Quest’aggressività dell’Italia, in
particolare dei fascisti, viene dimostrata nuovamente nel 1939 con la conquista e l’annessione
dell’Albania.

Nel mentre la Germania tenta di occupare l’Austria, ma viene bloccato da Mussolini nel
1934. Quando poi i due leader decidono di collaborare, Hitler riesce ad annettere l’Austria
con un plebiscito. Successivamente, con la Conferenza di Monaco di Baviera indetta da
Hitler a cui parteciparono Inghilterra e Francia (+ Italia come moderatore), la Germania
richiede di annettere alla Germania la zona dei Sudeti, ma non rispettando i termini della
conferenza decide di annettere la Ceco-slovacchia

A partire dal 1931, il Giappone si espande conquistando le terre della Manchuria.


L’evento che più segna la parte finale del dopoguerra avviene in uno stato europeo marginale,
ovvero in Spagna, con la Guerra Civile, durante la quale si vedono molto bene tutte le
tensioni europee e mondiali.

La Spagna all’epoca era uno dei paesi più arretrati d'Europa, ad eccezione di alcune aree.
Fino al 1931 era stata presente una monarchia e la dittatura di Primo de Rivera, che in seguito
decise di dimettersi (1923-1930). Nel 1931, re Alfonso XIII abdica e ciò permette la nascita
di una repubblica e lo stato spagnolo è segnato da 3 tratti principali:
1. Importanza delle forze armate nella vita sociale e politica del paese: l’esercito ha forti
influenze politiche ed è il garante della monarchia (caso unico in Europa)
2. Sistema politico molto arretrato (sistema del turno): minoranze politiche simili che si
alternano nella gestione del potere politico. È un sistema che si rigenera attraverso
elezioni “di facciata” e non effettive. Una ristretta élite politica che governa il Paese
3. Grande potere rivestito dalla Chiesa Cattolica:

Iniziano a svilupparsi delle fibrillazioni a partire dal ‘32 che portano alla nascita di un
antagonismo politico tra formazioni più progressiste e altre più conservatrici, come la
Falange. Alle elezioni del 1936 prevalgono in maniera preponderante i rappresentanti del
partito Popolare, ovvero una coalizione di sinistra. Questa vittoria produce il tentativo di
avviare molte riforme in Spagna, la prima delle quali sarebbe dovuta essere la ridistribuzione
delle terre cattoliche e quindi una riforma agraria.
18 luglio 1936: Alzamiento → colpo di stato da parte dei militari. Esso si origina in
Marocco e dà origine alla guerra civile tra i repubblicani (parlamento legittimamente
eletto per suffragio universale) e i militari, che verranno denominati come franchisti: a
guidare i falangisti e i franchisti è il generale Francisco Franco. La guerra produrrà più di 1
milione di morti.
I franchisti, dopo essere sbarcati in Spagna, si dimostrano abili negli scontri ma i repubblicani
riescono a essere al loro livello: ciò che fa poi prevalere i franchisti sui repubblicani è
l’appoggio dei totalitarismi, soprattutto quello degli italiani; la Germania, invece, si limita ad
inviare armi molto avanzate senza inviare molte truppe per evitare inutili perdite.
I repubblicani, a parte un piccolo aiuto dalla Francia, non ricevono aiuto e saranno aiutati in
seguito dalle Brigate Internazionali.
L’URSS aiuta i repubblicani in base al volere di Stalin e questa guerra rappresenta per lui
un’occasione per eliminare molti trockisti.

La guerra termina nel 1939 dopo l’occupazione delle ultime due città da parte dei franchisti.
La dittatura si protrarrà fino all’anno della morte di Franco.
Non può essere considerato un vero e proprio totalitarismo, dato che non è capo di un partito
politico ma si tratta di un militare; inoltre Franco era un cattolico radicale.

La guerra civile spagnola si tratta di una vera e propria PROVA di quello che sarebbe
poi stato il SECONDO CONFLITTO MONDIALE.

LA SECONDA GUERRA MONDIALE


Viene presentato alle persone un nuovo strumento all’Expo di New York del 1939: la
televisione. È anche un anno molto triste perché nonostante i tentativi di arrendevolezza nei
confronti di Hitler, la Germania il 1 settembre 1939 invade la Polonia, facendo di fatto
iniziare la Seconda Guerra Mondiale

È un conflitto che presenta nuovi strumenti di distruzione di massa, ovvero i campi di


concentramento e la bomba atomica, che sono i presupposti per il conflitto più grande di
sempre.
Il nuovo conflitto mondiale, in Europa, scoppiò a causa della politica aggressiva di
espansionismo da parte della Germania, basata sul razzismo e sul pangermanesimo. Gli
storici parlano di una seconda guerra dei 30 anni, dato che secondo molti il primo conflitto
mondiale non è mai veramente terminato.

Caratteri della seconda guerra mondiale


La seconda guerra mondiale è sicuramente una guerra più mondiale della prima e viene
definita una guerra globale perché in praticamente tutto il mondo si verificarono conflitti, ad
eccezione di Spagna, Svizzera e di alcuni Paesi scandinavi. Gli scontri si verificarono d’altra
parte in tutta l’Asia.

Fu una guerra totale non solo per le armi, ma anche perché per la prima volta non si
combatteva per allargare i confini del proprio stato, ma per distruggere totalmente il nemico.

È una guerra complessa per i numeri e le cifre: nella prima vennero coinvolte 33 nazioni,
mentre nella seconda ben 72. Furono mobilitate 73 milioni di persone. Inoltre inizia ad
emergere una tendenza già iniziata nella 1GM, ovvero le vittime civili (1GM 5%, 2GM
50%).

Viene considerata una guerra ideologica, basata sulla contrapposizione radicale tra i
totalitarismi e le liberal-democrazie.
Rispetto alla 1GM, ritenuta una guerra statica, la 2GM viene considerata una guerra di
movimento, perché le truppe erano in grado di attraversare i continenti e gli oceani grazie al
coinvolgimento di più forze militari e nuovi mezzi.

Viene considerata anche come una guerra di alleanze, dato che non sono fisse e rigide come
nella 1 GM. L’esempio più chiaro è l’alleanza sancita dal patto di non aggressione Molotov
Ribbentrop tra Germania e URSS, che inizierà la guerra a fianco di Hitler, ma che in seguito
si ritroverà attaccata da quest’ultimo e sarà costretta a passare dalla parte dell’Intesa.
1941 → Hitler decide di attaccare l’Unione Sovietica
Il 7 dicembre 1941 il Giappone decide di attaccare la base navale di Pearl Harbor
provocando così l’ingresso diretto degli Stati Uniti nel conflitto a fianco dell’Intesa.

Le fasi della guerra


1 fase → 1 settembre 1939-1942
L’Italia entra in guerra a fianco della Germania. Tra il 1939 e il 1942, la Germania e il
Giappone decidono di iniziare una politica espansionistica.

2 fase → fine 1942- inizio 1943


Fase di arresto e blocco dell’espansione/stabilizzazione dei fronti. È una fase in cui si blocca
l’avanzata di Germania e Giappone ed è caratterizzata dall’esito favorevole di Inghilterra,
Francia e Stati Uniti.
Battaglia di El Alamein
Battaglia di Stalingrado (luglio 1942-febbraio 1943) → battaglia che dissangua la
Germania in Russia: da questo momento anche la Germania inizia ad arretrare

3 fase → fase “del reflusso” o della “controffensiva Alleata”


Nord Africa →
Sbarco americano in Sicilia
6 giugno 1944 → Sbarco in Normandia: nonostante il primo giorno sbarchino più
militari in Sicilia rispetto alla Normandia, in un solo mese gli Stati Uniti decisero di
spostare molte più unità in Francia
Agosto 1945 → In Giappone vengono sganciate due bombe atomiche (Hiroshima e
Nagasaki) → fine del conflitto

Fronti interni
Nel giro di qualche settimana la Francia crolla, mentre il Regno Unito resiste grazie agli aiuti
che gli giungono dalle colonie, soprattutto dal Canada. Per il Canada, la 2GM rappresenta un
momento di modernizzazione e innovazione, dovuta soprattutto alla vicinanza con gli Stati
Uniti, dato che Roosevelt afferma durante un suo discorso che gli Stati Uniti sarebbero
diventati l’arsenale della democrazia: questo momento rappresenta l’inizio della totale
ripresa dalla crisi del 1929. Questa guerra in America viene ricordata come la good war,
ovvero la guerra buona, dato che permise all’industria americana di decollare: nel 1945 gli
Stati Uniti producono circa la metà di tutte le merci prodotte nel mondo, numero destinato ad
abbassarsi a causa degli attentati dell’11 settembre 2001.

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