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LO SCENARIO
MONDIALE
1.1 LA BELLE ÉPQUE (1885-1915)

Un fiducioso ottimismo
Verso l’inizio del ‘900 c’era molto ottimismo e fiducia in un progresso materiale
pressoché illimitato tra la popolazione. La crescita economica incominciava a farsi
notare soprattutto nelle grandi città: nacquero nuove occupazioni nel campo
dell’amministrazione, del commercio e dei servizi e anche le donne iniziarono ad
accedere nel mondo del lavoro. Questo periodo fu chiamato dai francesi la Belle
Époque (la bella epoca) dopo la Prima guerra mondiale, pensando a quanto erano belli
questi tempi di benessere e ottimismo.

Crescita demografica e le conquiste della medicina


Oltre alla crescita industriale e commerciale ci fu anche una notevole crescita
demografica. L’aumento della popolazione è favorito dalle grandi scoperte nel campo
della medicina (vaccini, antibiotici). Ricordiamo Louis Pasteur per la scoperta del
processo della pastorizzazione e Robert Koch per aver individuato fattori fondamentali
riguardante la tubercolosi e il colera. Diminuirono le epidemie e la mortalità infantile.

Nuovi orizzonti scientifici e innovazioni tecnologiche


In questo periodo vennero fatte scoperte anche su campi inesplorati. Vennero fatte
ricerche sulla radioattività con risultati importanti per la scienza e la tecnologia. Anche
la fisica fece passi da gigante grazie allo scienziato Albert Einstein che cominciò a
esporre la teoria della relatività. Nelle abitazioni vennero introdotti servizi igienici e
l’illuminazione con lampadine sfruttando la corrente elettrica, che venne utilizzata poi
anche per gli ascensori sostituendo il vapore (opera dell’ingegnere tedesco Werner von
Siemens.

Le esposizioni universali
La prima esposizione universale si tenne a Londra nel 1851.

Le macchine velocizzano le comunicazioni


Ci fu uno sviluppo anche nel settore delle comunicazioni con Antonio Meucci che
introdusse il telefono favorendo la comunicazione a distanza mentre Guglielmo
Marconi che brevettò l’applicazione del radiotelegrafo. Nel 1876 venne inventato il
motore a scoppio che venne introdotto nelle biciclette (mosquito). Grazie alla scoperta
del motore a scoppio nacquero l’automobile e la motocicletta e grazie ai fratelli Wilbur
(Orville e Wright), nacque anche il primo Aeroplano.
Verso un moderno “tempo libero”
I fratelli Auguste (Louise e Lumière) introdussero il cinema realizzando un macchinario
in grado di proiettare una pellicola. Venne anche inventato il grammofono per l’ascolto
della musica.

Il turismo
Ci fu un notevole incremento del turismo favorito dalla creazione delle prime stazioni
balneari come a Deauville (Francia).

Lo sport di massa
Nelle classi popolari si diffusero sport come il calcio, ciclismo, automobilismo. La
diffusione dovuta anche grazie alla propaganda con giornali specializzati. Il francese
Pierre de Coubertine decise di riunire tutte le nazionalità grazie allo sport dando vita
alle Olimpiadi (le prime ad Atene nel 1896). Nelle olimpiadi presero parte anche le
donne.

1.2 LE INQUIETUDINI DELLA BELLE ÉPQUE


La ricerca di una nuova identità
I rapidi mutamenti comportarono anche alla crisi della famiglia e dei ruoli sessuali
tradizionali, accompagnata dal diffondersi di atteggiamenti trasgressivi. Questa crisi
esistenziale manifestò una rinnovazione culturale. Ricordiamo Sigmund Freud per il suo
metodo scientifico della psicoanalisi (con cui cercava di far emergere la parte oscura
della mente umana) e Albert Einstein con la teoria della relatività.

Ignoranza
Diventarono popolari il nazionalismo, razzismo, xenofobia (contro gli stranieri) e
antisemitismo (contro gli ebrei) diffuso in Francia, Germania, Austria e Russia. Si diffuse
anche il sionismo: movimento ebraico fondato da Theodor Herzl che consisteva nel
creare uno Stato ebraico (in Palestina), in modo che gli ebrei non venissero più
perseguitati e discriminati.

La razza ariana e il pangermanesimo


Il libro “saggio sull’ineguaglianza delle razze umane”, scritto da Arthur de Gobineau il
quale teorizzava la diversità delle razze e la superiorità della razza ariana (tedeschi). Si
diffuse anche il pangermanesimo che consisteva nel riunire tutti i popoli germanici in
un unico stato. Con l’arrivo di Guglielmo II, la razza germanica era ritenuta la superiore.

1.3 LA POLITICA IN EUROPA


La Francia tra democrazia e nazionalismo
Il capitano dell’esercito francese, di famiglia ebrea, Dreyfus fu accusato di spionaggio a
favore della Germania e venne esiliato a vita nonostante riuscì ad ottenere prove
concrete della sua innocenza: questa è la dimostrazione che nella Terza Repubblica era
ancora presente il nazionalismo e l’antisemitismo. Nel 1899 le forze repubblicane che
avevano sostenuto Dreyfus, vinsero le lezioni e formarono un governo di coalizione,
che fece una serie di leggi che dettero maggiore stabilità al regime democratico. C’era
una spinta nazionalistica alimentata dal desiderio di rivincita nei confronti della
Germania.

Rafforzamento della democrazia inglese


Dopo la morte della regina Vittoria, salì al trono suo figlio Edoardo VII, segnando la fine
di epoca di grande potenza inglese. Il governo inglese era retto dai conservatori i quali
persero le elezioni del 1906, lasciando spazio ai liberali. Una novità fu il Partito
Laburista (ispirazione democratico-socialista) che si alleò con i liberali. I governi liberal-
laburisti attuarono una politica riformatrice, basata sul sistema del futuro stato sociale
(politiche che assicurano ai cittadini un tenore di vita dignitoso). La flotta navale venne
potenziata.

La lotta delle suffragiste inglesi


Nel 1903 Emeline Pankhurst fondò “l’unione sociale e politica delle donne” con lo
scopo di conquistare per le donne il diritto di voto politico. Le donne che aderivano
venivano chiamate le suffragette. Queste donne fecero molte manifestazioni di
protesta (pacifiche), a volte finite con pestaggio e arresto delle militanti. Il movimento
si allargò anche in Finlandia, Norvegia, USA. Nel 1918, dopo la prima guerra mondiale,
le suffragette ottenerono ciò che desideravano.

L’Irlanda: una questione sempre aperta


Gli irlandesi avevano cercato di diventare indipendenti, senza risultati positivi. Il
governo liberal-laburista propose un nuovo progetto di Home rule per l’Irlanda che
suscitò una triplice opposizione: 1) nazionalisti cattolici irlandesi che lottava per
l’indipendenza; 2) protestanti dell’Irlanda del Nord; 3) conservatori e nazionalisti
inglesi che non erano intenzionati a cedere l’indipendenza all’Irlanda. Con l’inizio della
prima guerra mondiale venne tutto rimandato.

Il nuovo corso militarista della Germania


La Germania emergeva per la sua potenza economica, militare e industriale. Salì al
trono Guglielmo II, il quale decise di liberarsi di Bismark, costretto alle dimissioni nel
1890. L’imperatore dedicò tutto al materialismo, con aspirazioni di conquista molto
aggressive alimentate dal nazionalismo. Il nuovo Kaiser (imperatore) avviò la
costruzione di una flotta militare per espandersi. La flotta inglese era più potente.

Espansione economica tedesca. Assolutismo e riformismo


Successo economico e industriale. La Germania aveva una grande abbondanza di
materie prime e maestranze qualificate nell’industrie. Crescita del commercio estero e
notevole aumento demografico.
Oltre alle crescite, ci fu un malessere sociale. Si ritornò al classico assolutismo al quale
si oppose solo il partito socialdemocratico tedesco.

Politica estera tedesca e l’accordo tra Francia e Russia


Francia e Russia fecero un accordo di reciproca assistenza militare (Germania e Austria
fecero lo stesso). Dopo l’incidente diplomatico tra Francia e Inghilterra del 1898, detta
crisi di Fashoda, che si concluse con la spartizione tra loro del Sudan orientale, ci fu un
riavvicinamento tra le 2 potenze tanto che nel 1904 si arrivò alla Intesa cordiale.
Questo era un accordo politico e non una vera alleanza ma tuttavia rivelava come gli
inglesi erano attenti alle vicende politiche dell’Europa soprattutto ora che si stava
diffondendo il pangermanesimo.

L’avvicinamento anglo-russo e le sue cause


L’Inghilterra si avvicinò poi anche alla Russia dopo alcuni eventi: 1) dopo la sconfitta
della Russia nella guerra contro il Giappone che aveva eliminato la rivalità di
espansione sull’Estremo Oriente; 2) dopo l’accordo del 1907 tra le 2 potenze per
quanto riguardava le zone d’influenza nell’Asia Centrale; 3) dopo la diminuita tensione
anglo-russa nella zona dei Balcani e degli Stretti dove il vero nemico era il blocco
austro-germanico.

La triplice intesa contro la triplice alleanza


In Europa si formarono così 2 blocchi di potenze contrapposte e cioè da una parte la
Triplice Intesa formata da Francia, Inghilterra e Russia e dall’altra la Triplice Alleanza
formata da Germania, Austria e Italia. La Triplice Alleanza era un patto difensivo
segreto che prevedeva l’aiuto reciproco in caso di attacco francese o di attacco da 2
potenze della durata di 5 anni.

1.4 GIAPPONE E RUSSIA DALLA MODERNIZZAZIONE ALLA GUERRA


Il rapido processo di modernizzazione del Giappone
Agli inizi del ‘900 in Giappone investì su un grande sviluppo economico e tecnologico
(già iniziato nel 1869 con l’Era Meiji o “governo illuminato”) per poter essere
indipendente dall’Occidente. Importanti furono: la riorganizzazione fiscale, la
costruzione di una vasta rete ferroviaria, l’istituzione della Banca del Giappone, la
coniazione moneta nazionale (lo yen), la riduzione dell’analfabetismo grazie
all’istruzione elementare obbligatoria, il potenziamento dell’esercito con armamenti
moderni e l’introduzione della leva obbligatoria.
Tutto questo venne attutato facendo ricorso a metodi autoritari e illiberali e un
pesante prelievo fiscale che comportò rivolte contadine facilmente represse dal
governo.

L’imperialismo giapponese e l’alleanza con l’Inghilterra


Il Giappone era anche orientato verso una politica espansionistica. Nel 1895 aveva
strappato l’isola di Formosa e la Corea alla Cina. I suoi interessi per la Manciuria
(impero cinese), invece le avevano fruttato un’alleanza con l’Inghilterra. Durante la
rivolta cinese dei Boxers (un gruppo xenofobo) infatti sia il Giappone che la Russia
volevano approfittare della debolezza della Cina per occupare la Manciuria.
L’Inghilterra, preoccupata per il grande espansionismo russo, decise nel 1902 di firmare
l’alleanza anglo-giapponese, che ebbe due importanti conseguenze:
- pose fine allo “splendido isolamento” inglese (fin ora l’Inghilterra si era tenuta fuori
dalle alleanze con altri paesi)
- pose il Giappone in una posizione di parità diplomatico politica con l’Inghilterra.

L’industrializzazione della Russia e la diffusione delle teorie marxiste


All’inizio del ‘900 la Russia era ancora un paese prevalentemente abitato da contadini
che vivevano nella miseria, ma grazie al forte sviluppo industriale si cominciò a
formare il proletariato, soprattutto nelle grandi città. Questo indusse i socialisti russi a
fare proprie le teorie marxiste.
Il Partito operario socialdemocratico (1898) si divise quindi in due correnti:
- La corrente rivoluzionaria marxista, detta bolscevica (in russo “maggioritario”) e
capitanata da Lenin, che mirava all’eliminazione del capitalismo e alla conquista
del potere con la rivoluzione per dar vita ad una dittatura del proletariato
- La corrente minoritaria riformista, della menscevica (in russo “minoritario”) che
mirava alla collaborazione con la borghesia, l’abbattimento dello zarismo e la
formazione di una repubblica democratica.
L’espansionismo russo e la guerra russo-giapponese (1904-1905)
Lo zar Nicola II Romanov pensò di distrarre i russi dalle minacce rivoluzionarie interne
con una guerra di espansione verso l’Estremo Oriente, ma doveva fare i conti con gli
interessi del Giappone. Vista anche la costruzione della ferrovia transiberiana la Russia
decise di occupare la Manciuria nel 1899. Quindi il Giappone del 1904 attaccò la base
navale russa di Port Arthur dando inizio ad una guerra che si concluse con la sconfitta
della Russia e la cessione della Manciuria e di un protettorato sulla Corea al Giappone,
sottoscritta nel 1905 a Portsmouth (Stati Uniti) con la mediazione del presidente
Theodore Roosevelt.
Le conseguenze di ciò furono che il Giappone divenne ambasciatore dell’”asiatismo”
(“l’Asia agli asiatici”) e la Russia rinunciò all’estremo oriente puntando a conquistare la
penisola balcanica.

La rivoluzione russa del 1905


Il 22 gennaio 1905 a Pietroburgo una folla di persone portò una petizione al palazzo
dello zar per chiedere radicali riforme, ma venne accolta a fucilate dalla guardia
imperiale, questo eccidio si ricorda come la “domenica di sangue” e fu la goccia che
fece traboccare il vaso dello scontento popolare e portò a proteste, sommosse e
scioperi. Il più famoso fu quello dell’ammutinamento della corazzata Potemkin a
Odessa. In questi scioperi ebbero una parte di rilievo i soviet o “consigli”: le prime
forme di organizzazione operaia.

La politica zarista fra riforme e repressione


Lo zar, vista la situazione critica, decise di fare alcune concessioni: promulgò una
Costituzione che prevedeva una certa libertà di parola, associazione e stampa e istituì
nel 1906 la prima assemblea elettiva della storia russa: la Duma, con semplici compiti
consultivi.
Viste però le richieste eccessivamente socialiste del popolo lo zar riprese la sua politica
di repressione: sciolse la Duma e la fece rieleggere più volte fino ad avere la
maggioranza di componenti conservatori.
Le agitazioni continuavano quindi lo zar:
- decise di promuovere una riforma agraria che però non cambiò le condizioni di
estrema povertà dei contadini
- condannò diversi oppositori a esilio, fucilazione o deportazione in Siberia

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