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LA BELLE EPOQUE E LA SOCIETA’ DI MASSA

L'Europa della Belle Epoque: il periodo della Bella epoque compreso tra il 1870 e il 1914,
fu caratterizzato dallo sviluppo scientifico, tecnologico e industriale ed alla formazione
in ambito economico di oligopoli e monopoli e dalla maggiore ingerenza statale
nell'economia.
Particolarmente significativi furono gli investimenti infrastrutturali e militari che
comportarono un aumento del prelievo fiscale. Le condizioni di vita migliorarono, crebbe
l'alfabetizzazione e vi fu una più diffusa partecipazione alla vita politica democratica,
grazie a un generale ampliamento del suffragio: ciò determinò la nascita di partiti di massa.

I membri di alta borghesia e aristocrazia, confluiti in un'unica classe dirigente e uniti da


uno stile di vita raffinato e mondano, videro il loro ruolo sociale ridefinirsi in base al loro peso
nel mondo dell'economia, della finanza e della politica. Questo periodo, vide anche lo
sviluppo della mentalità positivista, che riponeva una grande fiducia nella scienza e nel
progresso. Nel 1985 venne istituito il premio Nobel per celebrare gli scienziati e i loro
successi nei relativi campi, mentre fin dal 1851 a cadenza più o meno regolare si tennero le
Esposizioni universali per mostrare gli ultimi ritrovati tecnici e scientifici.
La società di massa: la crescita demografica e il fenomeno dell'urbanizzazione
determinarono la nascita della cosiddetta società di massa, prettamente urbana e presente
soprattutto in città come Londra e Parigi. Nel frattempo, in questi anni milioni di persone
lasciarono l'Europa ed emigrarono in Canada, Stati Uniti, Sud America, Australia e Nuova
Zelanda alla ricerca di condizioni di vita migliori.

La società di massa fu favorita anche dalla seconda rivoluzione industriale. Negli Stati
Uniti l'imprenditore Friedrich Taylor teorizzò la gestione scientifica del lavoro, che
prevedeva la standardizzazione dei processi produttivi industriali. Con l'introduzione della
catena di montaggio 1913 il magnate dell'auto Henry Ford rivoluzionò il ciclo produttivo
nelle fabbriche, ottimizzando così la produzione in serie. Grazie a queste innovazioni si
sviluppò rapidamente un mercato di massa basato sui cittadini consumatori.

Al tempo stesso, anche l'industria del divertimento del turismo, del cinema e dello sport
conobbe una grande crescita.
Le ideologie antidemocratiche e le dinamiche interne alla Chiesa: L'inizio del secolo vide la
crescita di un nazionalismo aggressivo, razzista e imperialista che si manifestò nella sua
brutalità nelle persecuzioni contro gli armeni da parte dei turchi e contro gli ebrei
considerati pericolosi dai cattolici. dalla sinistra anticapitalista e dalla destra razzista.

In questo contesto fu prodotto anche un noto falso dalla polizia segreta zarista. I protocolli
dei savi di Sion che propugnava la minaccia di una congiura internazionale ebraica.
Emblematico fu anche il caso del capitano ebreo Alfred Dreyfus che in Francia venne
accusato di spionaggio condannato imprigionato e riabilitato solo dopo una lunga
detenzione. Nel mondo cristiano invece in questo periodo si sviluppò l'associazionismo
cattolico perlopiù a favore della classe operaia.
Le forze di sinistra e i movimenti per i diritti civili: i partiti di sinistra erano ormai in realtà
solide nel panorama politico dei paesi più industrializzati, come il partito socialdemocratico
tedesco o il partito laburista in Inghilterra, e le loro proposte miravano al miglioramento delle
condizioni della classe operaia. Accanto ai partiti anche i sindacati -come la trade unions-
in Inghilterra o la Cgdl in Italia - lottavano per garantire i diritti dei lavoratori .
Gli anarchici molto popolari nelle realtà rurali attuarono invece una lotta politica fatta di
attentati contro sovrani e capi di governo. Furono anni importanti anche per il movimento
femminista che portò avanti rivendicazioni civili e politiche a favore delle donne mettendone
in luce le disparità salariali, le difficoltà di accesso all'istruzione, le discriminazioni subite nel
mondo del lavoro e l'esclusione dalla vita politica aspetto quest'ultimo centrale nell'azione
dei movimenti suffragista che chiedevano il diritto di voto per le donne.
Tendenze della cultura europea: la cultura di inizio secolo mise in crisi l'idea positivista del
progresso e la possibilità dell'uomo di dominare la realtà, ne furono protagonisti il
darwinismo sociale (deformazione delle teorie di Darwin) la psicoanalisi di Freud la
narrativa di Joyce Proust, Kafka, Pirandello le avanguardie artistiche come cubismo,
espressionismo futurismo e dadaismo la nascita delle scienze umane la teoria
quantistica di Planck e la teoria della relatività di Einstein

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