Sei sulla pagina 1di 4

Gli ultimi anni dell’ottocento furono caratterizzati da instabilità economica ed enormi trasformazioni

produttive, socio politiche e culturali.


Nonostante il capitalismo il processo di modernizzazione della società ebbe un’accelerazione come una
nuova rivoluzione industriale.

Tra il 1873 e il 1895 la recita economica dei paesi più industrializzati ebbe tre battute d’arresto e furono vari
fattori:
*L’esportazione di cereali dall’oltre male sei cellulare il prezzo del frumento europeo, ciò fece danno ai
contadini e proprietari terrieri componente importante della forza lavoro.
*Ci fu anche una sovrapproduzione industriale, dalle fabbriche dei paesi più avanzati uscivano troppi
prodotti ma la domanda è insufficiente e ciò portò al ribasso dei prezzi: imprese chiusero o licenziano la
manodopera.
*chi aveva soldi da spendere li investivano i titoli di Stato, non nelle rischiose azioni delle industrie, quindi i
mercati finanziari subirono forti oscillazioni.

Fu il periodo della grande depressione, è un periodo più che altro di assestamento durante un processo di
trasformazione economica.

Questa resi spaccio via le politiche di libero scambio e collaborazione portando al protezionismo, mercato
nel settore agricolo e poi industriale.
Tuttavia le industrie a traversarono una ristrutturazione produttiva e organizzativa, portando poi a
trasformazioni tecnologiche e sociali.
Con l’introduzione di nuove fonti di energia, cambiamenti nelle forme di organizzazione delle aziende e
l’innovazione tecnologica dei vari settori produttivi portò a una produzione e consumo di massa: la seconda
rivoluzione industriale.

Nacque un nuovo rapporto tra scienza e tecnologia e tra tecnologia e produzione: all’inizio le novità erano
ideate da singoli individui geniali, ma spesso privi di istruzione, adesso le innovazioni potevano essere
frutto solo di ricerche scientifiche con una chiara dimensione collettiva.
Dalla seconda metà dell’ottocento le scuole superiori e i politecnici dei paesi più avanzati iniziarono a
preparare degli esperti dotandosi delle competenze che servivano alle industrie.

Gli sviluppi più interessanti si ebbero in ambito industriale, chimico, metallurgico ed Elettromeccanico.
Nacquero coloranti artificiali e detersivi, concimi ed esplosivi, come sintetiche, farmaci, industria alimentare.
Nacquero modi di sterilizzare, conservare e confezionare i cibi, per poterli conservare e trasportare ed
eliminando l’incubo delle carestie.

La chimica aiuto nei procedimenti metallurgici, permise di ricavare l’alluminio e la creazione dell’acciaio,
una lega particolarmente resistente.
Con l’acciaio furono creati nuovi macchinari, come quelli per l’estrazione del petrolio, che si affiancò al
carbone come combustibile.
I derivati del petrolio furono usati come lubrificanti, per il riscaldamento illuminazione, per alimentare i
motori.

Una delle cose più importanti fu l’energia elettrica, una forma di distribuzione dell’energia prodotta da fonti
primarie come il vapore della combustione o l’acqua in movimento.
Fu inventato il motore elettrico, importante dell’industrie, e nel trasporto cittadino con i tram.
Anche nelle case si diffonde l’elettricità con l’illuminazione a gas o a petrolio.
Infine verrà inventato il telefono, il grammofono, il telegrafo senza fili antenato della radio e il
cinematografo.
Il liberalismo non rappresentava +1 garanzia per gli imprenditori, che cercare nuove forme di
organizzazione delle proprie attività.
*Nacquero società finanziarie che detenevano una parte del capitale di altre imprese per supervisionare la
gestione finanziaria, industriale e commerciale delle imprese controllate.
*Nacquero anche i primi cartelli, quali azioni fra imprese indipendenti dello stesso settore che si
accordavano per sospendere la concorrenza.
*I raggruppamenti di industrie finirono per diventare concentrazioni di società fuse in un complesso
economico unitario, con tendenza monopolistica per controllare interi settori di mercato.
I monopoli frenavano nel mercato nazionale e contrastavano il principio della libera concorrenza difesa dal
governo americano, così fu approvato lo Sherman Act che però restò inapplicato.

Anche le banche dovettero riorganizzarsi.


Solo che le più grandi potevano assicurare alle imprese più importanti i capitali necessari a sostenere la
crescita e il costante sviluppo tecnologico.
Le attività delle industrie garantivano alti profitti, ma non così tanti da consentire agli imprenditori di
ripianare brevemente gli investimenti sostenuti per essere all’avanguardia.
Ci fu uno stretto rapporto tra industria e finanza, per questo viene chiamato capitalismo finanziario.
Gli interessi convergenti delle imprese e delle banche fecero determinare una profonda compenetrazione
tra le due.

I paesi che colsero però l'opportunità della seconda rivoluzione industriale furono Germania e Stati Uniti, la
cui economia crebbe moltissimo.
Negli Stati Uniti furono sperimentate nuove modalità di organizzazione del lavoro di fabbrica, realizzando
prodotti più complessi con l’assemblaggio in sequenza di singole componenti meccaniche standardizzate
per produrre oggetti diversi.

Fu anche introdotta la lavorazione a ciclo continuo, grazie a nastri trasportatori che portavano direttamente
davanti al lavoratore l’oggetto su cui intervenire
L’ottocento fu il secolo della borghesia, classe sociale dinamica che si impose a livello economico, politico e
culturale.
Soprattutto l’alta borghesia di ricchi imprenditori, grandi banchieri, professionisti e funzionari statali si
mostrò intraprendente e Capace di creare ricchezza e prestigio sociale.
Guadagnarono visibilità e potere, prestigio con la classe dominante aristocratica.
Nacque anche una media borghesia con piccoli imprenditori, commercianti e tecnici specializzati che
condividevano il desiderio di elevarsi alla scala sociale.

Nella mentalità di queste nuove classi però era netta la separazione fra uomini e donne: la sfera pubblica
era esclusiva degli uomini e lo spazio privato era il regno delle donne.
Anche nel punto della morale sessuale le donne dovevano arrivare vergini al matrimonio e non dovevano
essere infedeli, mentre gli uomini il contrario.

I borghesi avevano iniziato a vivere in quartieri esclusivi con villette eleganti palazzine, con l’acqua corrente
nelle cucine nei bagni, atri, sale da pranzo.
Igiene e decoro divennero principi guida delle famiglie borghesi più abbienti e della media borghesia.

Vennero creati grandi parchi pubblici, musei e sale da concerto.


Le strade e locali erano illuminati, metropolitane e tramvie elettrificate rivoluzionarono il trasporto urbano,
si diffusero le biciclette e le prime automobili.
Si diffusero grandi magazzini: complessi con molte attività commerciali e che attiravano lente la più ampia,
grazie alla varietà delle merci, allo sfarzo e l’eleganza degli arredi.

Nei momenti dell’anno liberi la borghesia scoprì le gioie del turismo al mare e in montagna, per la prima
volta non più viste le sue funzioni utilitarie.
Con il tempo anche la classe media e operaia inizio a considerare il rinunciabile usare una parte dei propri
risparmi i viaggi di piacere: così stata la domanda gli imprenditori iniziarono a creare agenzie specializzate
di viaggi.

D'altro canto però la maggioranza della popolazione era formata da contadini e lavoratori delle fabbriche,
una componente sociale inquieta con condizioni di vita molto dure.
Si richiedevano scioperi manifestazioni condizioni lavorative e salari migliori, rappresentanza sindacale e
tutele: nella seconda metà dell’ottocento ottennero importanti conquiste e si verificò una crescita dei salari
medi, portando un miglioramento degli standard di vita.
In Europa continua esserci un vasto movimento che si batte per la giustizia sociale democratica: senza
condividere le stesse strategie questi gruppi mirano a migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle classi
popolari, professando l’ordine pubblico e sociale borghese.

Il centro del movimento operaio europeo era a Londra dove nel 1864 viene creata la prima associazione
internazionale dei lavoratori, la prima internazionale, con delegati di molti paesi europei.
Il fine comune del movimento era l’emancipazione economica della classe operaia e delicati promettevano
di darsi sostegno reciproco nelle battaglie politiche sociali, sicuro avrò l’appoggio ai manifestanti e
annunciamo l’apertura di sedi nei vari paesi.

Ben presto si manifestarono dei contrasti: quando i marxisti cercano di imporre la loro visione, promulgando
la lotta di classe presa del potere da parte il precariato, alcuni gruppi iniziarono abbandonare
l’associazione.
Quando inizio la grande depressione e i lavoratori furono messi di fronte a nuovi ostacoli, l’associazione
non riuscì a difenderli e nel 1876 la prima internazionale fu ufficialmente sciolta.

Quando si ebbe la graduale uscita dalla crisi a Parigi si costituì la seconda internazionale e prevedeva il
sostegno reciproco, l’impegno a promuovere riforme economiche sociali, rifiuto di militarismo e guerra.

Nella seconda parte dell’ottocento si afferma una corrente intellettuale convinta di preparare un futuro
migliore per il genere umano: il positivismo.
Le scoperte scientifiche e gli straordinari avanzamenti tecnologici porto a una mentalità diffusa di ottimismo.
Maggior esponente è un naturalista Charles Darwin, che creò la teoria dell’evoluzione e della selezione
naturale.

Nell’opera l’origine delle specie Darwin afferma che gli esseri viventi si evolvono per adattarsi all'ambiente
che li circonda, evoluzione sia con la selezione naturale e gli individui animali o vegetali hanno differenze
minime.

Il Darwin Ismo sociale rideva e l’intero meccanismo della vita in società si basava sul principio della
selezione naturale stravolgendo il pensiero di Darwin teorizzando La disuguaglianza tra razze.

Potrebbero piacerti anche